Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.25 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Scienza 0 33 1223618 1212510 2022-08-21T12:44:01Z Udiki 86035 /* Citazioni */ Torquato Tasso wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Sanzio 01 Euclid.jpg|thumb|Gruppo di matematici e astronomi nella ''Scuola di Atene'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]].]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''scienza'''. ==Citazioni== *Affermazione e negazione esistono sempre e dovunque, non solo in rapporto a ogni individuo, ma per l'umanità nel suo insieme. Se mezza umanità afferma una cosa, l'altra metà la nega. Per esempio, ci sono due correnti contrarie, la scienza e la [[religione]]. Ciò che la scienza afferma, la religione nega, e viceversa. È una legge meccanica, e non può essere altrimenti. Essa opera ovunque a ogni livello, nel mondo, nelle città, nella famiglia, nella vita interiore dell'individuo umano. Un centro dell'uomo afferma, un altro nega. Noi siamo sempre divisi tra i due. Questa è una legge oggettiva, e tutti noi ne siamo schiavi; per esempio, io devo essere schiavo o della scienza, o della religione. In entrambi i casi, l'uomo è schiavo di questa legge oggettiva. È impossibile liberarsene. È libero soltanto colui che sta nel mezzo: chi ne è capace, sfugge a questa legge di schiavitù. ([[Georges Ivanovič Gurdjieff]]) *Ahimè la nostra scienza, se fosse tutta fredda e destinata solo a mantenere i minuti piaceri del corpo, a che cosa servirebbe? Sarebbe un'ancella del materialismo e dell'egoismo! E perciò per metterla al riparo di simile accusa, noi medici, in momenti supremi, ricordiamoci di avere di fronte a noi, oltre che un corpo, un'anima, creatura di Dio. ([[Giuseppe Moscati]]) *Amare la Scienza per se stessa è distintivo di nobiltà; servirla bene è una gioia e un dovere. ([[Pierre Devaux]]) *Anche la scienza, a differenza della filosofia, cerca la verità ultima, non maneggiando idee, concetti, parole, ma usando numeri, formule, equazioni, potenze. La scommessa della scienza è di scoprire la chiave capace di aprire tutte le porte, fino all'ultima che custodisce il numero d'oro, la formula finale, la legge che chiarisce e svela l'ultima incognita. Ecco perché la Chiesa non si sente insidiata dalla scienza: perseguono infatti lo stesso obiettivo. ([[Eugenio Scalfari]]) *Anzi è chiaro che tutto il genere umano, non solo questo o quell'individuo, è tenuto a dedicarsi alle scienze. Infatti Dio creò l'uomo, affinché lo conoscesse, e conoscendolo lo amasse, e amandolo ne godesse; per questa ragione l'uomo è stato creato razionale e dotato di sensi. Invece l'uomo, se è vero che la ragione è fatta per le scienze, qualora non utilizzasse questo dono di Dio secondo il progetto divino, agirebbe contro l'ordine naturale di Dio – come suole notare Crisostomo – quasi non volesse usare i piedi per camminare. ([[Tommaso Campanella]]) *C'è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull'autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona. ([[Stephen Hawking]]) *Che cos'è la scienza? Con questa parola di solito s'intendono tre cose diverse, o un misto delle tre. Non credo ci sia bisogno di essere precisi: essere troppo precisi non è sempre una buona idea. «Scienza» a volte significa un metodo speciale di scoprire le cose; a volte significa l'insieme delle conoscenze che si originano dalle cose scoperte, ma può anche significare tutte le cose nuove che si possono fare usando la conoscenza acquisita, o il fare effettivamente queste cose. ([[Richard Feynman]]) *Celeste dono, ammirabile produzione è la scienza. Veneranda, sacra cosa ella è, sia che si riguardi in ordine al Donatore Supremo, sia che in rapporto alla creata intelligenza cooperante si contempli: perciocchè nel primo aspetto è una libera procedenza del primo Amore; sotto l'altro è libero parto di una immagine di Dio, la quale scrutando la grandezza delle opere del suo Sommo Fattore, mercè del lume di quella gloria, che penetra per l'universo, e con misura diversa nelle sue parti risplende, ne imita la sapientissima creazione. ([[Giovanni Antonelli (astronomo)|Giovanni Antonelli]]) *Comprendere bene il significato di un lavoro scientifico richiede una notevole esperienza, e non è alla portata di tutti. Per questo i dibattiti scientifici devono avvenire secondo me tra esperti, e non tra esperti e persone che non lo sono. Io stesso mai potrei dibattere con il mio amico Adriano Aguzzi di neuropatologia: gli chiederei di spiegarmi tante cose, ma non sarei in grado di discutere con lui. Non lo vivo come una limitazione: semplicemente per parlare di qualcosa, in campo scientifico e non solo, bisogna avere studiato. La cosa peraltro è accettata in campo sportivo: non sentirete mai una partita di basket commentata da chi non ne conosce le regole o un telecronista di calcio che non sa cosa sia il fuorigioco; qui invece dovrebbe tenersi una discussione sui batteri con chi non sa cosa sia un clone batterico. Non lo ritengo giusto. La mia frase "la scienza non è democratica" significa infatti che i dati scientifici non sono sottoposti a validazione elettorale: se anche il 99% del mondo votasse dicendo che due più due fa cinque, ancora continuerebbe a fare quattro. Poi ognuno è libero di dimostrare che non è vero; ma fino a quando non l'ha dimostrato, due più due fa quattro anche se molti non sono d'accordo. ([[Roberto Burioni]]) *Credo nel futuro della scienza, se almeno qualche cometa o il raffreddamento della corteccia terrestre non verrà a guastare l'opera dei secoli. Credo all'entusiasmo delle anime che irrompendo quandocchesia nella vita sociale anticiperanno di qualche millennio il trionfo della scienza, come il matematico calcolatore è prevenuto nelle sue scoperte dalle audaci ipotesi del poeta! ([[Ippolito Nievo]]) *Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo frena anche il secondo. ([[Johann Gottlieb Fichte]]) *Dannosa, servile, incerta riesce ogni [[arte]], quando non fondasi nella scienza, come edificio in roccia viva. Appartenendo solo alla scienza di mirare nel fondo, per così dire, stabile e invariato delle cose, da lei soltanto può lo spirito acquistare la certezza; e soltanto lo spirito che sia possessore della certezza, è padrone di sé, cioè libero. ([[Vito Fornari]]) *''Dio ha dato agli uomini la scienza | perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.'' (''[[Siracide]]'') *È comprensibile che gran pane della storiografia della scienza si occupi dei suoi successi, di scoperte fortunate, di brillanti deduzioni o dei grandi, quasi magici balzi in avanti di un [[Isaac Newton|Newton]] o di un [[Albert Einstein|Einstein]]. Io ritengo però che non sia possibile capire veramente i successi della scienza se non si capisce anche quanto essi siano ''sofferti'': quanto sia facile essere fuorviati, quanto sia difficile sapere, in ogni circostanza, qual è la prossima cosa da fare. ([[Steven Weinberg]]) *È nata così la scienza moderna, figlia dello stupore e della curiosità: queste due molle segrete le assicurano sempre progressi incessanti. ([[Louis-Victor Pierre Raymond de Broglie]]) *E usare la "scienza" per denigrare e magari anche per eliminare tutte le alternative significa usare una reputazione meritata per incoraggiare un dogmatismo contrario allo spirito di coloro che se la sono guadagnata. ([[Paul Feyerabend]]) *Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. ([[Ippocrate]]) *''Guardate! la torreggiante scienza dagli occhi aguzzi, | come da eccelsi picchi domina il mondo moderno, | e promulga una serie di comandi assoluti.'' ([[Walt Whitman]]) *Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro. ([[Nicolás Gómez Dávila]]) *Il [[mito]], come la scienza, sorge dalla sete di vedere, narrare e pensare il mondo con altri occhi, sotto altra luce. Il mito è sintesi, la scienza è analisi. Il mito genera la visione, l'arte e il racconto. La scienza invece induce alla ricerca, la sperimentazione e la scoperta. Ambedue non si accontentano dei fatti apparenti e della loro sequenza, li oltrepassano. ([[Marcello Veneziani]]) *Il modo scientifico di pensare, di ragionare sulle cose e sui fatti, sta perdendo terreno. Ci sono motivi banali e motivi profondi perché questo avvenga, ma purtroppo i due tipi si mescolano e si accavallano. Per esempio, tra i motivi banali c'è il fatto che lo sviluppo delle tecnologie ha riempito il nostro mondo di agenti invisibili, l'elettrosmog, i gas serra, la radioattività, gli ogm, e via discorrendo. L'invisibilità già mette paura di per sé, figuriamoci se poi qualcuno si mette a pescare nel torbido per usarla per farci "politica": niente come la paura riesce a far proseliti e a creare movimenti di protesta. Tra i motivi profondi c'è un cronico desiderio di irrealtà, irrazionalità, "miracolosità", che spinge molti a coltivare paure di altro tipo (anch'esse sfruttate spesso per realizzare forme di dominio): questa volta le paure sono spontanee e le forme di dominio sono attuate promettendo speranza senza che nulla dimostri il potere di chi la promette. ([[Carlo Bernardini]]) *In fondo la pratica della scienza non è altro che lanciare uno sguardo al di là delle ideologie, e riuscire infine a ridimensionarle. ([[Robert Laughlin]]) *Il corso della [[storia]] e la natura reale degli uomini, sono il vero tribunale che decide circa i motivi di ogni sistema filosofico, e però circa lo stesso sistema. La scienza, come il santo della leggenda, deve cercare il padrone più forte. ([[Friedrich Julius Stahl]]) *In assenza di prove fisiche, la scienza non ammette spiriti, anime, angeli, diavoli o corpi di dharma del Buddha. O visitatori provenienti da altri mondi. ([[Carl Sagan]]) *Insomma, la scienza è umiliata dalla politica, che a sua volta è succube del Vaticano. ([[Margherita Hack]]) *L'[[arte]] è idealista: si crea dal nulla un mondo fantastico. La scienza invece è empirista: cerca di ricreare il mondo com'è, copiando la natura. ([[Rita Levi-Montalcini]]) *L'aspetto più triste della vita in questo momento è che la scienza raccoglie conoscenza più velocemente di quanto la società raccolga saggezza. ([[Isaac Asimov]]) *L'investigazione razionale, vale a dire scientifica, dell'universo rivela le sue meraviglie come nessuna introspezione o rivelazione potrebbe fare. Noi stessi siamo davvero tali da suscitare timore e meraviglia e altrettanto lo è un'allodola, un ranuncolo e persino un granello di sabbia. Nessun poeta e nessun profeta ha mai contemplato prodigi così profondi come quelli che si rivelano allo scienziato. Pochi possono essere così ottusi da non reagire alla conoscenza ''materiale'' di questo nostro mondo con un senso di timore reverenziale che merita di essere definito religioso. ([[George Gaylord Simpson]]) *L'onnipotenza dell'uomo non trova più posto nella visione scientifica del mondo, giacché egli ammette la propria piccolezza, è rassegnato alla morte ed è sottomesso a tutte le necessità della natura. Tuttavia una parte dell'originaria credenza nella propria onnipotenza sopravvive con la fiducia nella potenza dell'intelletto umano, che impugna le leggi della realtà. ([[Sigmund Freud]]) *L'unità di tutte le scienze è trovata nella geografia. Il significato della geografia è che essa presenta la terra come la sede duratura delle occupazioni dell'uomo. ([[John Dewey]]) *La cosa grandiosa della scienza è che non importa affatto con quanti scienziati sei in disaccordo. Alla fine vince l'idea giusta. La scienza non è democratica, non ha a che vedere col consenso, con la popolarità. ([[Neil Turok]]) *La differenza tra la scienza e le altre discipline confuse è che la scienza richiede il ragionamento, mente le altre discipline richiedono soltanto l'erudizione. ([[Robert Anson Heinlein]]) *La natura, così come oggi siamo in grado di capirla, si comporta in modo tale che risulta fondamentalmente impossibile prevedere esattamente cosa succederà in un dato esperimento. È una cosa orribile. Infatti i filosofi avevano stabilito come uno dei requisiti fondamentali della scienza che nelle stesse condizioni debba verificarsi la stessa cosa. Questo è semplicemente ''falso'': non si tratta di una condizione fondamentale della scienza. Il fatto è che non succede la stessa cosa, e possiamo trovare solo una media dei risultati, con metodi statistici. Ciò nonostante, la scienza non è completamente crollata. Tra l'altro, i filosofi dicono un sacco di cose su cosa sia ''assolutamente necessario'' per la scienza, ed è sempre (per quello che si può vedere) piuttosto ingenuo, e probabilmente sbagliato. ([[Richard Feynman]]) *[La] ''nobile e vera scienza, | ''[...]'' non ha mai dimostrato verso la superstizione | tanta intolleranza quanto quest'ultima | ne ha nutrita verso di lei.'' ([[Frigyes Karinthy]]) *La scienza apre le porte della conoscenza agli uomini e li rende liberi. Non è la scienza a spaventare. Ma un esercito di uomini liberi, dotati di senso critico e capacità di ragionamento – forse – può spaventare qualcuno. Non riusciamo a immaginare nulla che non abbia uno scopo, un disegno, una finalità. Anche il caos privo di senso è un'idea che da sola può fare tanta paura. ([[Edoardo Boncinelli]]) *La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza. ([[Marco Tullio Cicerone]]) *La scienza ci dice ciò che possiamo sapere, ma ciò che possiamo sapere è poco, e se dimentichiamo quanto ''non'' possiamo sapere diventiamo insensibili a molte cose di grandissima importanza. ([[Bertrand Russell]]) *La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia. ([[Leonardo Sciascia]]) *La scienza, così esaltata nel mondo sovietico, non ha mai conosciuto una persecuzione così feroce come quella vissuta proprio in quel paese, nel paradiso del comunismo statolatrico e scientista. È assai strano che questa verità storica sia così occultata dalla [[Margherita Hack|Hack]] e da tutti coloro che, come [[Piergiorgio Odifreddi|Odifreddi]], Dawkins, Veronesi, Flamigni ecc., si ergono a paladini della scienza, dimostrando nello stesso tempo grande simpatia per il comunismo e le sue "libertà". ([[Francesco Agnoli]]) *La scienza coabitava fruttuosamente coi saperi magici ed esoterici, con le invenzioni fantastiche e prodigiose, con le affatturazioni «miracolose» e i «prestigi» anche in persone che, abilissime nelle arti meccaniche «dove interviene», precisava [[Tommaso Garzoni|Tomaso Garzoni]], «lima e martello» (orologiai, ingegneri militari, esperti di idraulica, maestri delle arti del fuoco...), avrebbero dovuto essere meno sensibili ai richiami dell'occulto. Il fascino dell'arcano, delle «secrete e maravigliose cose» contagiava tutti. ([[Piero Camporesi]]) *La scienza, dicevo, è fra noi e ci accompagna nel nostro vivere quotidiano. ([[Giorgio Tecce]]) *La scienza è fatta al 99% di cose noiose. (''[[Steins;Gate]]'') *La scienza e il [[comunismo]] sono inseparabili. ([[Slogan comunisti|slogan comunista]]) *La scienza è l'arte di fare previsioni. Tutto il sapere scientifico nasce da regole trovate a partire da osservazioni sperimentali, da situazioni note e misurate. Se corretta, la regola ci dirà quello che succederà in situazioni analoghe mai sperimentate prima.<br/>A patto che la regola sia corretta. E che l'analogia regga. ([[Marco Malvaldi]]) *La scienza è l'esperienza, e l'esperienza è un manto che si trama a fila di secoli; e più il manto si distende e più la scienza è completa e sicura. ([[Carlo Bini]]) *La scienza è la forza dell'uomo. (''[[Neon Genesis Evangelion]]'') *La scienza e la [[tecnica]], preziose risorse dell'uomo quando si pongono al suo servizio e ne promuovono lo sviluppo integrale a beneficio di tutti, non possono da sole indicare il senso dell'esistenza e del progresso umano. (''[[Donum vitae]]'') *La Scienza è poesia, armonia del mondo, iniziazione alla grandezza; ma questa grandezza è riservata a pochi eletti, a quelli che possiedono fede, entusiasmo e perseveranza. ([[Pierre Devaux]]) *La scienza è un'impresa di uomini e la gente potrà accedere ai suoi resoconti dettagliati e valutarne la portata solo se c'è qualcuno che ne può discutere liberamente. ([[Halton Arp]]) *La scienza è un'impresa essenzialmente anarchica: l'anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull'ordine. ([[Paul Feyerabend]]) *La scienza è un metodo di co­noscenza, ma non è l'unico. ([[Francisco J. Ayala]]) *La scienza è un po' come lo sport: non può negare certi risultati, a condizione, ovviamente, che siano controllati da giudici indipendenti. ([[Piero Angela]]) *La scienza è un sacerdozio, ed ha, come la religione, i suoi martiri e le sue battaglie. ([[Giuseppe Lipparini]]) *La scienza è una ricchezza immateriale che si diffonde senza dissiparsi e di cui possiamo essere prodighi senza timore di impoverirci. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]]) *''La scienza ha fallito nel nostro mondo, | la scienza ha fallito con la nostra Madre Terra'' ([[System of a Down]]) *La scienza ha questo di bello: che unisce le generazioni, perché le regole non cambiano, come le mode, da una generazione all'altra, ed è un percorso di conoscenza lungo il quale tutti possono inoltrarsi, a condizione, naturalmente, che il racconto sia fatto in modo chiaro e comprensibile. ([[Piero Angela]]) *La scienza in quanto tale, insomma, non è in alcun modo garanzia di saggezza e di umanità. ([[Ernesto Galli della Loggia]]) *La scienza infatti è un processo discorsivo, e tale processo implica una molteplicità. Essa dunque si allontana dall'[[Uno (filosofia)|uno]] per cadere nel numero e nella molteplicità. ([[Plotino]]) *La Scienza, la Materia e la Storia sono le tre principali "novità" (anche se non certo le sole) che la modernità non eredita dal patrimonio della filosofia greca, ma che trova costituite nel suo stesso orizzonte temporale, storico e sociale. ([[Costanzo Preve]]) *La scienza modifica sempre le idee (della stessa scienza o della cultura), mentre la [[tecnica]] ha su di esse scarso rilievo e per lo più solo indirettamente attraverso il sovvertimento dei processi di esistenza ordinari. ([[Vittorino Andreoli]]) *La scienza nelle sue stupefacenti conquiste, il pensiero nelle sue vie che sembrano infinite, non hanno fatto che limitare, porre confini e barriere alla ricerca di una realtà che non esiste, giacché tutto è reale e tutto è irreale. ([[Aldo Palazzeschi]]) *La scienza non è esatta, come si dice volgarmente, ma ha un certo grado di incertezza, piccolo o grande che sia, ma l'autorevolezza, l'affidabilità della scienza non si basa sul fatto che abbiamo eliminato l'incertezza ma sul fatto che la scienza, e soprattutto la [[fisica]], è stata in grado di definire, di misurare, quindi anche di gestire proprio l'incertezza dei risultati delle [[scoperte]]. ([[Lucia Votano]]) *La scienza non è mai ferma: essa è come un panorama che si dissolve impercettibilmente e si trasforma sotto i nostri occhi. Non è possibile in un momento qualsiasi coglierla in tutti i suoi particolari senza trovarsi immediatamente superati. ([[Isaac Asimov]]) *La ''scienza'' non è tutta la conoscenza, bensì solamente l'insieme e, al limite, il sistema delle ''costanti'' o ''invarianti'' verificate nelle nostre esperienze. ([[Francesco Orestano]]) *La scienza non è un'illusione. Sarebbe invece un'illusione credere di poter ottenere da altre fonti ciò che essa non è in grado di darci. ([[Sigmund Freud]]) *La scienza non ha fatto progressi che dopo aver eliminato Dio. ([[Pierre-Joseph Proudhon]]) *La scienza non sostenuta dal senno è raddoppiata follia. ([[Baltasar Gracián]]) *La scienza non va abbastanza svelta per noi! ([[Arthur Rimbaud]]) *La scienza si basa sulla [[condivisione]]. (''[[Numb3rs]]'') *La scienza si ha quando si supera il dato immediato, l'apparenza; si ha con un salto dialettico. ([[Luciano Gruppi]]) *La scienza stessa ha biso­gno, spingendosi in ipotesi non verificabili direttamente, di 'atti di fede'. ([[Roberto Giovanni Timossi]]) *La scienza sostituisce i pregiudizi personali con prove verificabili pubblicamente. ([[Richard Dawkins]]) *– La scienza viene sempre usata per la guerra.<br />– No, è come con le armi: la scienza è solo uno strumento. Dipende da chi la controlla. (''[[Metal Gear Rising: Revengeance]]'') *La [vera] Scienza nasce nell'Immanente, ma porta l'uomo verso il Trascendente. ([[Papa Giovanni Paolo II]]) *Le scienze deono adoperarsi in grazia di se medesime, né altra grazia o altro giovamento o altro piacere o altra gloria è necessario che si ricerchi. ([[Torquato Tasso]]) *Le scienze nutrono i giovani e sono la consolazione dei vecchi. La scienza ci abbrevia la vita, che è già breve di suo. ([[Michail Afanas'evič Bulgakov]]) *Le scienze sono monumenti dedicati al bene pubblico; ogni cittadino deve loro un tributo proporzionale al proprio talento. ([[Charles Augustin de Coulomb]]) *Lo scopo della scienza non è la credenza, ma l'investigazione. ([[Camille Flammarion]]) *Ma, si dirà, la scienza è fede? Sì. Per avere potenza sul mondo, la scienza ha rinunciato da tempo ad essere "verità", nel senso attribuito a questa parola dalla tradizione filosofica. La scienza è divenuta sapere ipotetico. Sa di non essere sapere assoluto ("verità", appunto) – e in questo senso non è fede ma dubbio –, tuttavia per aver potenza sul mondo deve aver fede nella propria capacità di trasformarlo; ed è all'interno di questa fede che essa elabora, risolve o conferma i propri dubbi. ([[Emanuele Severino]]) *Mentre la scienza progredisce a velocità esponenziale, tanto la scienza di base quanto le sue ricadute pratiche, il divario tra i suoi protagonisti, o almeno i dilettanti coltivati, e la massa di chi non ha la più pallida idea delle sue poste in gioco aumenta più rapidamente rispetto a quello dei redditi. Il divario tra i paesi che si impegnano nella ricerca scientifica e quelli che ne sono alieni, nonché, all'interno di ognuno di essi, tra l'élite scientifica e i più carenti nel campo della conoscenza, aumenta più velocemente di quello delle ricchezze. ([[Marc Augé]]) *Nella scienza nulla vi è di certo: né le asserzioni generali né le asserzioni di osservazione. ([[Dario Antiseri]]) *Nella scienza si viene giudicati per la propria creatività e per i propri contributi, indipendentemente dall'età, dalle convinzioni religiose, dal sesso o dall'origine etnica. La ricerca scientifica insegna a pensare senza pregiudizi, a confrontarsi sulla base del ragionamento, a rispettare e ad accettare le evidenze della realtà. [...] Sebbene non guarisca le debolezze e le cattiverie umane, la scienza ha una naturale tendenza a sviluppare certi principi nelle menti delle donne e degli uomini che la praticano, portandoli a coltivare determinati valori: è una fortunata coincidenza che questi principi e questi valori siano proprio quelli che rendono una società più tollerante, più onesta e più giusta. ([[Gian Francesco Giudice]]) *Non è con la fiducia che la scienza fa strada, ma con la curiosità. (''[[Ultimatum alla Terra]]'') *Non ignoriamo, che la scienza in molte e gravi questioni non è ancor giunta a tradurre in una teorica razionale l'impulso e la voce immediata della [[coscienza]]; ma l'[[ignoranza]] di una causa non c'indurrà mai a disconoscere l'evidenza d'un fatto; e noi abbiamo tanta fede nella rettitudine e nella sapienza della [[natura]], che non esiteremo punto a subordinare le rigide esigenze della dialettica alle nobili inspirazioni dell'[[anima]]. ([[Cristoforo Bonavino]]) *Non immaginavo che la scienza... che la mia stessa ricerca... potessero causare tanta sofferenza. Non che noi scienza-dipendenti siamo dei [[Satanismo|satanisti]] o robe simili, per carità. Ma... Anche con le migliori intenzioni... finiamo per essere usati dagli altri a scopi malefici. (''[[Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots]]'') *Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia. ([[Auguste Comte]]) *Non si può imparare una scienza finché non si sa di che cosa si tratta. ([[Aldous Huxley]]) *Non si tratta di abbandonare la scienza, la quale nel suo tortuoso cammino ha pur mostrato di essere ricerca docile alla verità, e dalla quale proprio oggi ci vengono le meno incerte indicazioni di speranza anche teoretica. Si tratta piuttosto di accompagnarle una ricerca filosofica che, in costante sforzo di attenzione, recuperi le necessarie armonie (con la natura e con gli altri) nelle regioni più proprie dell'umano: fantasia, sentimenti, esperienza storica, intelligenza. Questa collaborazione tra scienza e filosofia è indispensabile. Come l'opera manipolatrice e distruttiva della scienza non sarebbe giunta tanto lontano senza l'avallo e la spinta dell'idea filosofica dell<nowiki>'</nowiki>''homo faber'', così l'attuale riconversione della scienza a un'attività conoscitiva e conservativa non può dare tutti i suoi frutti se la filosofia non riproporrà l'idea perenne dell<nowiki>'</nowiki>''homo sapiens'', che illumina di sapienza anche il suo fare.<br/>Oggi molti scienziati mostrano di aver inteso la lezione di questa sapienza che conosce il limite e la misura. Hanno compreso che, quand'anche si abbia di mira soltanto il fare e il produrre, non è più possibile continuare a provocare la natura. Ma occorre esplorarla riconoscendone la realtà, davvero inesauribile sul piano della conoscenza, e fors'anche sul piano di una utilizzazione sapientemente rispettosa; ma esauribile (e quanto rapidamente!) sul piano della manipolazione <ref>fabbrileProprio del fabbro e, per estensione, di ogni attività manuale. Manipolazione fabbrile è quindi un utilizzo indiscriminato delle ricchezze naturali.</ref> che obbedisce alla misura egocentrica dell'uomo. ([[Sergio Cotta]]) *Obiezione contro la scienza: questo mondo non merita di essere conosciuto. ([[Emil Cioran]]) *Ogni scienza sarebbe superflua se l'essenza delle cose e la loro forma fenomenica direttamente coincidessero. ([[Karl Marx]]) *[[Paul Feyerabend]] ha descritto la scienza come un luogo d'anarchia fondato non sul metodo logico-razionale ma sui protocolli, i mezzi del mestiere. La scienza è, dunque, una disciplina «relativa», in grado di affermare la verità solo in relazione a dati posti convenzionalmente a confronto: una verità-errore. ([[Vittorino Andreoli]]) *Per me la scienza è fatalmente portatrice di valori. Pensando al discorso sul metodo mi viene in mente Galileo e le sue ragioni metodologiche. Non credo che la sua scienza fosse innocua, neutrale, innocente. Per la semplice ragione che le sue ricerche misero in crisi una prospettiva ideologica forte: quella fino ad allora sostenuta dalla Chiesa e dall'autorità scientifica appoggiata dal cardinal [[Roberto Bellarmino|Bellarmino]]. È impossibile separare la scienza dal suo contesto storico sociale concreto. L'immagine dello scienziato chiuso in laboratorio che fa la grande scoperta è un po' comica. A promuovere la scienza sono innanzitutto i gruppi interessati a usarne le ricadute: l'università, l'[[industria]] sempre più immateriale, i grandi centri medici e farmacologici, l'esercito. La portata ideologica della scienza lievita dentro questi interessi. ([[Edoardo Sanguineti]]) *Più la scienza allarga i confini dell'[[universo]], più gli abitanti della Terra sentono il richiamo della [[religione]]. ([[Riccardo Pazzaglia]]) *Poco importa se i metafisici e i letterati si bisticciano; ma non va senza danno del genere umano il discordare e il traviare de' pubblicisti. E già si disse che il fine criterio degli uomini illuminati coglie il certo e il sodo della scienza, ma non la crea e non l'ordina. ([[Terenzio Mamiani]]) *Qualcuno vorrà ch'io conti, tra le disposizioni singolarmente creatrici di umanità, la ''conquista scientifica''. Ma questa, con le sue maraviglie, supera l'animalità solamente come ampiezza di svolgimento. La scienza è la capacità di ''esplorare'' il mondo fisico, e riconoscere le regole secondo cui esso si comporta e si regge, e sfruttarle per il benessere quotidiano degli uomini. Ora, così i rudimenti della conoscenza dell'esterno fisico, quanto l'uso di qualche sua legge a proprio vantaggio, son pur noti dalla bestia: le rondini mostrano di possedere nozioni di geografia e di meteorologia{{sic|:}} si videro cani gettare in un fiume un pezzo di legno per valutarne l'intensità di corrente prima di avventurarsi. Penso pure che la scienza, per la sua stessa natura, non può servire alla vera vera conoscenza se non per diffonderla; la sua funzione rispetto a essa è puramente strumentale. Dite «la [[matematica]]»? Ma la matematica solo strumentalmente serve le scienze fisiche{{sic|:}} idealmente essa va forse allineata con la filosofia. ([[Massimo Bontempelli]]) *Quel che dice la scienza, è la natura o l'universo che glielo detta; non può essere un'altra voce, no, non può essere altro; e la cosa non è rassicurante. Noi siamo oggi fin troppo portati a non ascoltar che la scienza, in questioni che escono dal suo dominio. ([[Maurice Maeterlinck]]) *Questa è l'essenza della scienza: fai una domanda impertinente e sei sulla via della risposta pertinente. ([[Jacob Bronowski]]) *Questa è la prima legge della scienza: niente è scontato. (''[[Deep Core 2000]]'') *Sai, mi illudevo di poter usare la scienza per aiutare l'umanità... Ma [...] usare la scienza per aiutare l'umanità... funziona solamente nei film... (''[[Metal Gear Solid]]'') *Se c'è [[amore]] per l'[[uomo]], ci sarà anche amore per la scienza. ([[Ippocrate]]) *Se il [[pensiero]] taglia i legami col basso, perde le radici. Il pensiero funzionale della scienza è per esempio un pensiero privo di radici – gli manca il rapporto col motivo primo – la ''[[religione|religio]]''. (''[[Malattia e destino]]'') *Se la Chiesa è stata, a volte, contro la scienza, la causa risiede nella cattiva lettura che ha fatto della Bibbia. ([[Jean Guitton]]) *Se mai sorgesse tra la scienza e la moralità una vera opposizione, e la scienza si volgesse in nome del vero a combattere quel principio per il quale solo il vero può esigere da noi un illimitato rispetto, allora dite pure con sicurezza che quella scienza è prossima alla sua rovina. ([[Carlo Cantoni]]) *Sì, non c'è niente di male nella scienza. Sai, io tra l'[[condizionatore d'aria|aria condizionata]] e il papa, scelgo l'aria condizionata. (''[[Harry a pezzi]]'') *Sono fra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno studioso nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino messo di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come una fiaba. ([[Marie Curie]]) *Sulla soglia della scienza, come sulla porta dell'[[inferno]], si deve porre questo ammonimento: <br>Qui si convien lasciare ogni sospetto <br> Ogni viltà convien che qui sia morta. ([[Karl Marx]]) *Una delle nostre bandiere è la Scienza senza segreti e senza frontiere. ([[Antonino Zichichi]]) *Uno dei doni più grandi che la scienza ha fatto al mondo è la continua eliminazione del soprannaturale. ([[James Dewey Watson]]) *Vi sono due grandi classi di scienze: quelle che, come la fisica, la chimica, la meccanica, possono avere ricorso all'esperienza, e quelle che, come la meteorologia, l'astronomia, l'economia politica, non possono, o difficilmente possono, avere ricorso all'esperienza, e che si debbono contentare dell'osservazione. ([[Vilfredo Pareto]]) *Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e [[conoscenza]] di pochissimi. ([[Paolo Mantegazza]]) *Vivere è imparare. La scienza si evolve in maniera darwiniana: attraverso tentativi ed errori. ([[Dario Antiseri]]) *Voglio sapere molte cose, e dunque ho rispetto per la scienza. Ma non ne sarò mai schiavo, così come in altri tempi non sarei stato schiavo della teologia. ([[Elias Canetti]]) ===[[Bertolt Brecht]]=== *Il frutto dell'albero della conoscenza. Ecco, lo azzanna subito. Sarà dannato in eterno, ma non può fare a meno di azzannarlo, sciagurato ghiottone! *Il misfatto di Galileo può esser considerato il «peccato originale» delle scienze naturali moderne. Della moderna astronomia, che interessava profondamente una classe nuova, la borghesia, perché appoggiava le correnti sociali rivoluzionarie dell'epoca, egli fece una scienza specialistica strettamente limitata, la quale naturalmente proprio grazie alla sua «purezza», ossia alla sua indifferenza per il sistema di produzione, poté svilupparsi relativamente indisturbata. La [[bomba atomica]], come fenomeno tecnico non meno che sociale, è il classico prodotto terminale delle sue conquiste scientifiche e del suo fallimento sociale. *Non credo che la scienza possa proporsi altro scopo che quello di alleviare la fatica dell'esistenza umana. Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà che fonte di nuovi triboli per l'uomo. E quando, coll'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. *Una delle principali cause della miseria delle scienze sta, molto spesso, nella loro presunzione di essere ricche. Scopo della scienza non è tanto quello di aprire la porta all'infinito sapere, quanto quello di porre una barriera all'infinita ignoranza. ([[Bertolt Brecht]]) ===[[Freeman Dyson]]=== *La scienza è la somma totale di una grande moltitudine di misteri. È un argomento senza fine tra una grande moltitudine di voci. Assomiglia a Wikipedia molto più di quanto non assomigli all'''Enciclopedia Britannica''. *La scienza non è un corpo dottrinale monolitico ma una cultura che cresce ed evolve costantemente. La scienza attuale è derivata dalla matrice di quella classica del secolo XIX, proprio come la pittura di Pablo Picasso e di Jackson Pollock è derivata dalle matrici dell'arte del secolo XIX. La scienza ha tendenze in competizione proprio come la pittura e la poesia. *Non esiste una visione scientifica unica come non esiste una visione poetica unica. La scienza è un mosaico di visioni parziali e conflittuali. In tutte queste visioni c'è però un elemento comune: la ribellione contro le restrizioni imposte dalla cultura localmente dominante, occidentale o orientale che sia. La visione della scienza non è specificamente occidentale: non è più occidentale di quanto possa essere araba o indiana o giapponese o cinese. ===[[Albert Einstein]]=== *L'intera scienza non è che un affinamento del pensiero quotidiano. *La scienza è una cosa meravigliosa quando non serve a guadagnarsi il pane quotidiano. È meglio guadagnarsi da vivere con un lavoro che si ha la certezza di poter fare. Solo quando non bisogna rendere conto delle nostre attività a nessuno, si può provare vero piacere e soddisfazione nella ricerca scientifica. *La scienza può solo accertare ciò che ''è'', ma non ciò che ''dovrebbe essere'', e fuori dal suo ambito tutti i tipi di giudizi di valore restano necessari. *La scienza, tuttavia, non può creare fini e ancora meno inculcarli negli esseri umani; la scienza, al massimo, può fornire i mezzi con cui perseguire eventuali fini. Ma i fini in sé sono concepiti da personalità dotate di alti ideali etici. *Quale varietà di stili nel tempio della scienza! E come diversi sono gli uomini che lo frequentano e diverse le forze morali che ve li hanno condotti! Più di uno si dedica alla scienza con la gioia di rendersi conto delle proprie superiori facoltà intellettuali: per lui la scienza è lo sport preferito che gli permette di vivere una vita intensa e di appagare le sue ambizioni. Ve ne sono anche molti i quali, unicamente allo scopo utilitario, vogliono portare la loro offerta alla effervescenza del cervello. Basterebbe che un angelo divino cacciasse dal tempio gli uomini di queste categorie e l'edificio rimarrebbe vuoto in modo inquietante, se non vi restassero alcuni uomini del presente e del passato: di questo numero fa parte il nostro [[Max Planck|Plank]] ed è questa la ragione per cui lo amiamo. *Sono due i modi in cui la scienza influenza le faccende umane. Il primo è a tutti familiare: quello diretto. Ma in maniera ancora più estesa, quella indiretta, la scienza fornisce aiuti che hanno trasformato completamente l'esistenza umana. Questo secondo modo è di natura educativa: agisce sulla mente. Benché possa apparire meno ovvio al nostro esame superficiale, non meno incisivo del primo. *Sta a imperituro credito della scienza l'aver permesso, agendo sulla mente umana, di superare l'insicurezza dell'uomo davanti a se stesso e davanti alla natura. ===[[Umberto Galimberti]]=== *Che la scienza grondi di metafore teologiche non c'è alcun dubbio. [[Bacone]], quando nel 1600 ideò il primo abbozzo del metodo scientifico, scrisse che attraverso la scienza e la tecnica l'uomo avrebbe riguadagnato le virtù preternaturali che Adamo aveva perso col peccato originale. E avrebbe concorso alla redenzione riscattando l'umanità dalla fatica del lavoro e dalla sofferenza del dolore, che erano le due pene che Dio aveva inflitto ad Adamo in occasione della cacciata dal paradiso terrestre. A ciò si aggiunga che la visione [[religione|religiosa]] del tempo, che prevede il passato come colpa, il presente come redenzione e il futuro come salvezza, viene riproposta dalla scienza in quell'analoga prospettiva dove il passato appare come male, la scienza come redenzione, il progresso come [[salvezza]]. *In questo senso è possibile dire che sia la scienza, sia l'[[utopia]], sia la [[rivoluzione]] sono animate da una visione del tempo e della storia profondamente [[religione|religiosa]], dove alla fine si realizza ciò che all'inizio era stato annunciato. *Oggi la ragione ha trovato la sua più alta espressione nella scienza che non confligge con la fede, solo se la fede rinuncia a proporsi come verità. La scienza infatti non ha rapporti con la [[verità]], perché ciò che essa produce sono solo proposizioni "esatte", cioè "ottenute da (ex actu)" premesse che sono state anticipate in via ipotetica. Che poi l'ipotesi sia confermata dall'esperimento dice solo che noi conosciamo la validità operativa di quell'ipotesi, non la natura della cosa indagata con quell'ipotesi, perché, interrogata, la cosa non ha mostrato il suo volto, ma ha semplicemente risposto all'ipotesi anticipata. ===''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''=== *Fintanto che al mondo ci saranno esseri umani buoni e cattivi, anche la scienza sarà buona e cattiva, perché dopotutto sono gli uomini ad applicarla. Così quando un uomo può attingere ad una forza immensa quasi sempre ne abusa causando rovina. *Jean, la scienza è una cosa meravigliosa: rende possibile, l'impossibile però deve assumersi la responsabilità dei crimini commessi da quelli che hanno assaggiato i frutti del sapere. *Il seme di tutte le scoperte sta nell'intuizione dell'essere umano e nel bisogno di metterla in pratica. È su questo che si fonda la scienza. ===[[Karl Popper]]=== *La scienza è ricerca della [[verità]]. Ma la verità non è verità ''certa''. *Tutta la [[conoscenza]] prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza. *Una [[teoria]] che non può venire confutata da nessun evento concepibile non è scientifica. L'inconfutabilità di una teoria non è (come spesso si ritiene) una virtù, bensì un vizio. ===[[Lewis Wolpert]]=== *Cucinare è un esempio tipico, perché in effetti facciamo degli esperimenti; tuttavia questa non è scienza perché non è necessaria alcuna teoria: per ottenere il giusto «sapore» si procede semplicemente per prove ed errori. Fare scienza, invece, richiede di prendere le distanze dalla propria esperienza personale e cercare di capire fenomeni che non influiscono direttamente sulla propria vita quotidiana, sui propri costrutti personali. Nella vita di ogni giorno non ci serve alcun costrutto sul perché i corpi cadano o perché i bambini somiglino o no ai genitori; ci basta sapere che è così. Il senso comune non fornisce altro che un po' della materia prima necessaria al pensiero scientifico. *Le pubblicazioni scientifiche hanno vita breve e dopo qualche anno neppure quelle veramente importanti vengono più citate. Gli scienziati non possono lavorare in isolamento, perché l'impresa scientifica è essenzialmente accumulativa. Paragoniamo tutto questo alle arti: per pittori, romanzieri e poeti l'elemento fondamentale è l'originalità della creazione. L'artista non partecipa a un'impresa comune; il suo lavoro non è assimilato ad un corpo più ampio e la sua essenza è l'individualità. Per contro, per lo scienziato lo scopo è che gli altri accettino le sue idee, è ottenere il consenso. *Vorrei insegnare al mondo che la scienza è il miglior modo di capire il mondo, e che per ogni sequenza di osservazioni c'è una sola spiegazione. Inoltre la scienza è oggettiva, e spiega il mondo così come è. Le questioni etiche sorgono solo quando la scienza è applicata alla tecnologia – dalla medicina all'industria. ==[[Proverbi italiani]]== *Chi di scienza è amatore, a lungo andare avrà onore. *È la miglior scienza quella che fa gli uomini buoni. *Fra sepolto tesoro e occulta scienza non c'è gran differenza. *La scienza ben vale il denaro che si spende per acquistarla. *La scienza è follia, se il senno non la governa. *La scienza è nulla rispetto alla virtù. *La scienza è un buon bastone nel pellegrinaggio della vita. *La scienza è un tesoro che accompagna chi la possiede in ogni dove. *La scienza è una fonte di cui nessuno esplora le origini. *La scienza ha una seconda vista ed ha occhi brillanti. *La scienza nei ricchi è una perla nell'oro. *La scienza per alcuni è uno scettro, per altri un berretto a sonagli. *La scienza val più della ricchezza: gli averi se ne vanno, la scienza rimane. *La scienza viene dallo studio. *Le scienze sono l'argento della gente comune, l'oro della nobiltà e la gemma dei principi. *Nella scienza non vi sono né vecchi né giovani: chi più sa ha precedenza. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Metodo scientifico]] *[[Pseudoscienza]] *[[Ricerca scientifica]] *[[Scienza e religione]] *[[Scienziato]] *[[Teoria scientifica]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt|s=Progetto:Testi scientifici|s_preposizione=che trattano di|n=Categoria:Scienza e tecnologia|b=Ripiano:Scienza|b_preposizione=di}} [[Categoria:Discipline]] [[Categoria:Scienza| ]] [[Categoria:Scienze matematiche, fisiche e naturali]] iitlg1kz2eotbc1k4xsq5ywqs1bdhbb Arthur Schopenhauer 0 183 1223756 1220328 2022-08-22T09:31:29Z 95.244.41.2 /* L'arte di insultare */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schopenhauer.jpg|thumb|Arthur Schopenhauer]] '''Arthur Schopenhauer''' (1788 – 1860), filosofo tedesco. ==Citazioni di Arthur Schopenhauer== *Che tra breve i vermi divoreranno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare – ma che i professori di filosofia faranno lo stesso con la mia filosofia! – questo mi fa orrore.<ref>Da ''L'arte di invecchiare'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2017, n. 129. ISBN 9788845978951</ref> *Chi è [[amicizia|amico]] di tutti non è amico di nessuno.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref> *''Dobbiamo rinunciare a cogliere una [[rosa e spina|rosa]], | per timore che la sua [[rosa e spina|spina]] ci ferisca?''<ref>Da ''L'arte di essere felici'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 1997, p. 56. ISBN 88-459-1295-7.</ref> *È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole.<ref>Citato in [[Albert Einstein]], ''Come io vedo il mondo''.</ref> *Il bramanesimo e il buddismo, fedeli alla verità, riconoscono decisamente la palese parentela dell'uomo, come in generale con l'intera natura, così anzitutto con la natura animale e, mediante la metempsicosi e in altri modi, rappresentano l'essere umano come collegato strettamente con il mondo degli [[animale|animali]].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 196.</ref> *In [[India]], le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.<ref>''In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought.'' (da ''The World as Will and Representation'', volume I, & 63 pp. 356-357; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2 A Tribute to Hinduism]'')</ref> *L'''[[Eldorado]]'' è sulla terra. Con l'[[Italia]] si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la [[Germania]] invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.<ref>Da una lettera da Firenze del 29 ottobre 1822.</ref> *L'uomo è per sua natura incline a refuggire dal dolore, e pertanto si sposta verso situazioni più serene.<ref>Da ''L'arte di essere felice'', Adelphi.</ref> *La base su cui poggiamo tutta la nostra conoscenza e il nostro apprendimento è l'inesplicabile.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858014165</ref> *La [[memoria]] è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.<ref>Arthur Schopenhauer, ''Pensieri riguardanti l'intelletto in generale e sotto ogni rapporto'', 37, in ''Parerga e paralipomena'', vol II, Adelphi, p. 73 (in nota). ISBN 88-459-1422-4</ref> *La soddisfazione dell'istinto [[sesso|sessuale]] è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel [[matrimonio]] che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.<ref>Da ''Manoscritti'', 1815.</ref> *La [[vita]] è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra.<ref>Da ''Colloqui''.</ref> *Le [[Upaniṣad]] sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.<ref>Citato in ''La saggezza indiana'', a cura di [[Gabriele Mandel]], Rusconi, 1999.</ref> *Ma nulla si [[conoscenza|conosce]] interamente finché non vi si è ''girato tutt'attorno'' per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.<ref>Da ''Il primato della volontà'', a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2002, p. 94.</ref> *Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, è destinata a crescere continuamente, molto più di un uomo.<ref>Da una confidenza a Malwida von Meysenbug; citato in Rüdiger Safranski, ''Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia'', traduzione di L. Crescenzi, editore Tea, Milano, 2008; citato in [http://www.uncommons.it/village/le-donne-di-schopenhauer-522 Fausto Pellecchia, ''Le donne di Schopenhauer''], ''Uncommons.it''.</ref> *Predicare la morale è facile, fondare la morale difficile.<ref>Da ''Sulla volontà nella natura'', a cura di Sossio Giametta, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858656549</ref> *Prima di bruciare vivo [[Giulio Cesare Vanini|Vanini]], un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.<ref>Da ''Der handschriftliche Nachlass'', hrsg. von A. Hübscher, 5 voll., Frankfurt am Main 1966-68, vol. 4, II, p. 23.</ref> *Quello che nella vita reale mi è stato sempre e dappertutto di ostacolo, sin negli anni più tardivi, è stata la mia incapacità di fornirmi di una ragione sufficiente della piccolezza e della bassezza degli uomini.<ref>Da ''Εἰς ἑαυτόν. Appunti di saggezza per me stesso'', a cura di Fabrizio Fortini, Acquaviva, 1994, p. 40.</ref> *Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref> *Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref> ===Attribuite=== *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato.<ref>Cfr. [[Michela Vittoria Brambilla]], ''Manifesto animalista'', Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT42 p. 42]. ISBN 8852032509</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.<ref>Cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, gli Adelphi, 1998, 4ª ediz., tomo secondo, p. 111. ISBN 88-459-1422-4</ref> *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. (da ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', p. 97) :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In realtà, come indicato da Schopenhauer stesso, si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota». ==''Aforismi sulla saggezza del vivere''== ===[[Incipit]]=== Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:<br> 1.° Ciò che si ''è'': dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.<br> 2.° Ciò che si ''ha'': dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.<br> 3.° Ciò che si ''rappresenta'': è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria. ===Citazioni=== *I ''veri vantaggi personali'', quali una gran mente o un gran cuore, sono in rapporto ad ogni vantaggio di grado, di nascita, pur anche regale, di ricchezza, ecc., ciò che i re veri sono rispetto ai re sul teatro. (p. 7) *[...] le medesime circostanze, i medesimi avvenimenti esterni impressionano ogni individuo in modo affatto differente, e, quantunque tutti siano posti nello stesso mezzo, ognuno vive in un mondo differente. (p. 7) *È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra [[felicità]] dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''. (p. 9) *La [[salute]] {{sic|sopratutto}} prevale talmente sui beni esteriori che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato. (p. 9) *[...] la sorte può cangiare, ma la nostra propria qualità è immutabile. (p. 12) *Chi è gaio ha sempre motivo d'esserlo per la stessa ragione ch'egli lo è. Niente può sostituire così completamente tutti gli altri beni come questa qualità, mentre essa stessa non può esser surrogata da cosa alcuna. Che un uomo sia giovane, bello, ricco e stimato, per poter giudicare sulla sua felicità sarà questione di sapere se, oltre a ciò, egli sia gaio; in cambio s'egli è gaio, poco importa che sia giovane o vecchio, ben fatto o gobbo, povero o ricco; egli è felice. (pp. 12-13) *In tesi generale i nove decimi della nostra felicità riposano esclusivamente sulla [[salute]]. Con essa tutto diventa sorgente di piacere; senza di essa invece noi non sapremmo gustare un bene esterno di qual si sia natura; [...]. (p. 14) *[...] chi [[ottimismo e pessimismo|vede tutto nero]], chi teme sempre il peggio e prende le sue misure in conseguenza, non avrà delusioni così frequenti come [[ottimismo e pessimismo|colui che dà colore e prospettiva ridente]] ad ogni cosa. (p. 14) *È certo che l'uomo il più sano, e fors'anco il più gaio, potrà, capitando il caso, determinarsi al suicidio; ciò succederà quando l'intensità dei dolori o d'una sventura prossima ed inevitabile sarà più forte dei terrori della morte. (p. 15) *La [[bellezza]] è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente; [...]. (p. 15) *Un semplice colpo d'occhio ci fa scoprire due nemici della felicità umana; il dolore e la noia. (p. 15) *[...] esteriormente il bisogno e la privazione generano il [[dolore]]; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la [[noia]]. (p. 15) *Infatti una mente [[ottusità|ottusa]] è sempre accompagnata da impressioni grossolane e da una certa mancanza d'irritabilità. (p. 15) *Ah! se la qualità della società potesse esser surrogata dalla quantità, varrebbe la pena di vivere pur anche nel gran mondo; ma, pur troppo, cento pazzi messi in mucchio non fanno un uomo ragionevole. (p. 16) *L'uomo volgare non si preoccupa che di ''passare il [[tempo]]'', l'uomo di talento che d'''impiegarlo''. (p. 17) *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo, [...]. (p. 18) *La mancanza di beni a cui un uomo non ha mai sognato d'aspirare, non può affatto privarlo di qualche cosa; [...]. (p. 25) *La [[ricchezza]] è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. (p. 25) *Il solo [[denaro|danaro]] è il bene assoluto, perché esso non provvede unicamente ''ad un solo bisogno «in concreto,»'' ma ''al bisogno'' in generale ''«in abstracto.»'' (p. 26) *In tutto ciò che facciamo, come in tutto ciò che ci asteniamo di fare, noi prendiamo in considerazione l'opinione altrui quasi prima d'ogni altra cosa, e si è da una tal cura che in seguito ad un esame profondo vedremo nascere la metà circa dei tormenti e delle [[angoscia|angoscie]] che abbiamo provato. (p. 31) *Intanto l'orgoglio a più buon mercato è l'orgoglio [[nazionalismo|nazionale]]. Esso tradisce presso chi ne è tocco l'assenza di ogni qualità ''individuale'' di cui potesse andar fiero, perocché, se così non fosse, questi non sarebbe ricorso ad una qualità che divide con tanti milioni d'individui. (p. 33) *Le decorazioni sono cambiali tirate sull'opinione pubblica; il loro valore si basa sul credito del traente. (p. 34) *La folla ha occhi ed orecchie, ma nient'altro; {{sic|sopratutto}} il senno le è infinitamente scarso, e corta pure la memoria. (p. 34) *L'[[onore]] è la [[coscienza]] esterna, e la coscienza l'onore interno. (p. 34) *La gloria deve quindi esser acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. (p. 35) *Il [[maschio e femmina|sesso femminile]] invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il [[maschio e femmina|sesso mascolino]] non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. (p. 37) *Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col [[duello]], per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. (p. 42) *D'ordinario la [[gloria]] è tanto più tardiva quanto più sarà durevole, perocché tutto ciò che è squisito matura adagio. (p. 45) *[...] la [[filosofia]] è l'Ercole che solo può combattere sulla terra le mostruosità morali ed intellettuali. (p. 51) *Strada facendo possiam dire che elevare un [[monumento]] ad un uomo ancora in vita è lo stesso che dichiarare che su quanto lo concerne non si ha fidanza nella posterità. (p. 58) *I [[ritratto|ritratti]] di uomini celebri per le loro opere, fatti generalmente in un'epoca in cui la loro celebrità era già stabilita, confermano la regola precedente; essi ce li presentano ordinariamente vecchi e canuti, {{sic|sopratutto}} i filosofi. (p. 58) *L'uomo più [[felicità|felice]] è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi. (p. 61) *Il pazzo corre dietro ai piaceri della vita e non trova che disinganni; il saggio evita i mali. (p. 62) *[...] per non diventare [[felicità e infelicità|infelicissimi]], il mezzo più certo si è di non domandare d'esser felicissimo. (p. 63) *Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (p. 64) *Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (p. 64) *[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (p. 64) *[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (p. 67) *Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (pp. 67-68) *Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità; [...]. (p. 69) *[...] chi non ama la [[solitudine]] non ama la [[libertà]], perché non si è liberi che essendo soli. (p. 69) *La così detta buona società apprezza i meriti di qualsivoglia specie, salvo i meriti intellettuali; questi anzi non vi entrano che di contrabbando. (p. 70) *Discorsi sanamente spiritosi o motti arguti non convengono che ad una società di persone d'ingegno; nella società ordinaria essi sono cordialmente detestati, perocché per piacere alle persone che la compongono bisogna essere assolutamente triviali e dappoco. (p. 70) *[...] per quanto strettamente l'amicizia, l'amore e il matrimonio uniscano gli umani, non si vuol bene, interamente e di buona fede, che a se stessi, o tutt'al più al proprio figlio. (p. 70) *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. (p. 71) *[...] la sociabilità di ciascuno è in ragione inversa del valore intellettuale; [...]. (p. 72) *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. (p. 72) *[...] salvo rare eccezioni non v'ha scelta nel mondo tra l'isolamento e la [[volgarità]]. (p. 74) *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. (p. 74) *L'''[[invidia]]'' è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (p. 76) *In faccia d'un avvenimento funesto, già compito, che per conseguenza non si può più modificare, bisogna non abbandonarsi nemmeno all'idea che forse avrebbe potuto succedere altrimenti, e meno ancora riflettere a quanto avrebbe avuto la possibilità di stornarlo; perocché si è questo precisamente che porta la gradazione del dolore fino al punto in cui diviene insopportabile, [...]. (p. 77) *[...] il [[mattino]] è la giovinezza del giorno. (p. 78) *Per mettersi fra la gente è utile portar seco una buona provvista di ''circospezione'' e d'''indulgenza''; la prima ci garantirà dai danni e dalle perdite, l'altra dalle contese e dagli alterchi. (p. 84) *Per imparar a sopportare gli uomini, è buona cosa esercitare la [[pazienza]] sugli oggetti inanimati che, in virtù d'una necessità meccanica o di qualunque altra necessità fisica, contrariano ostinatamente la nostra azione. (p. 84) *Nessuno può vedere ''al di là di se stesso''. Voglio dire con ciò che non si può scorgere in altri più di quello che si è in se stessi, perocché ciascuno capisce e comprende un altro solamente nella misura della sua propria intelligenza. (p. 86) *Qualunque genio resta invisibile per chi ne è privo. (p. 86) *Si capirà egualmente che in presenza di [[Imbecillità|imbecilli]] o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. (p. 86) *Tale miserabile soggettività degli uomini che li fa riferire tutto a sè stessi, e ritornare immediatamente e in dritta linea da qualunque punto di partenza alla loro persona, è provata sovrabbondantemente dall’''[[astrologia]]'', che rapporta il cammino dei grandi corpi dell’universo al vilissimo ''io'' e che trova una certa relazione tra le comete in cielo e le contese e le miserie sulla terra. (p. 87) *L'uomo di senno fra persone che sono nell'errore somiglia a colui che avesse l'orologio perfettamente giusto in una città in cui tutti gli orologi fossero mal regolati. Ei solo conosce l'ora precisa, ma che giova? Tutti prenderanno sempre norma dai pubblici quadranti che indicano un'ora falsa: tutti, anche colui che sapesse per caso come solamente l'orologio del primo segni l'ora vera. (p. 87) *Gli uomini, nella maggior parte, sono talmente personali che, in sostanza, nessuna cosa ha interesse agli occhi loro se non essi stessi, e ciò affatto esclusivamente. (p. 87) *Colui che crede che nel mondo i [[diavolo|diavoli]] non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello. (p. 89) *[[Riguardi|Guardiamoci]] bene, in ogni caso, dal formarci un'opinione molto favorevole di un uomo appena fattane la conoscenza; saremmo d'ordinario disingannati a nostra confusione e forse pure a nostro danno. (p. 89) *Perdonare o dimenticare significano gettare dalla finestra l'esperienza acquistata a caro prezzo. (p. 89) *[...] la disposizione e la condotta degli uomini cangiano altrettanto presto quanto il loro interesse. (p. 90) *In tesi generale per acquistare la comprensione netta, profonda e così necessaria della vera e triste condizione degli uomini, è eminentemente istruttivo l’impiegare, qual commentario della condotta e dei raggiri loro sul terreno della vita pratica, la condotta ed i raggiri loro nel dominio della [[letteratura]] e ''viceversa''. (p. 90) *Nessun [[carattere]] è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e [[massime]]. (p. 90) *Il fatto d'affettare una [[qualità]], di vantarsene, è confessare di non possederla. (p. 91) *Nella stessa guisa che si porta il peso del proprio corpo senza avvertirlo mentre si sentirebbe il peso di qualunque oggetto estraneo che si volesse muovere, così non si scorgono che i difetti e i vizî degli altri e non i proprî. (p. 91) *Come la carta monetata circola sul mercato in luogo del danaro, così invece della stima e dell'amicizia genuine sono la loro dimostrazione esterna ed il loro atteggiamento imitati quanto più naturalmente è possibile, che hanno corso nel mondo. (p. 92) *La lontananza e la lunga assenza portano danno a qualunque amicizia, sebbene non lo si confessi volentieri. (p. 93) *Gli ''[[amicizia|amici]] di casa'' sono d'ordinario ben chiamati con questo nome, perché sono più attaccati alla casa che al padrone di essa; costoro somigliano ai gatti piuttosto che ai cani. (p. 93) *Sono rari gli amici nel bisogno? Al contrario! Appena si è fatto amicizia con un uomo, ecco che questi è tosto in bisogno e che vi chiede a prestito denaro. (p. 93) *Compitezza è prudenza; scortesia dunque è balordaggine; farsi dei nemici senza necessità e senza motivo colla rozzezza è follia: la stessa cosa come se si desse fuoco alla propria casa. (p. 94) *La compitezza è stabilita sopra una convenzione tacita di non osservare gli uni presso gli altri la miseria morale ed intellettuale della condizione umana e di non rinfacciarsela reciprocamente; d'onde risulta che essa appare meno facilmente con vantaggio d'ambo le parti. (p. 94) *Asteniamoci inoltre nel conversare da qualunque osservazione critica, quando pure questa fosse fatta nella migliore intenzione, perciocché offendere gli uomini è cosa facile, difficile invece, se non impossibile, correggerli. (p. 95) *Chi vuole che la sua [[opinione]] trovi credito deve enunciarla freddamente e spassionatamente. (p. 95) *In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di [[vanità]] nel secondo. (p. 96) *D'altra parte bisogna tener a mente che tutti, anche coloro che altrove non fanno mostra di perspicacia, sono eccellenti algebristi quando si tratta degli affari personali altrui. (p. 96) *Non v'ha [[denaro|danaro]] meglio impiegato di quello che ci siamo lasciato rubare, imperciocché esso ci ha servito immediatamente a comperare della prudenza. (p. 97) *«''Non aver [[amore e odio|amore né odio]]''» compendia metà della più alta [[saggezza|saviezza]]; «''non dir verbo e non credere in cosa alcuna''», ecco l'altra metà. Davvero che si volterà ben volentieri la schiena ad un mondo che rende necessarie regole come queste e come le seguenti. (p. 97) *Mostrar [[odio]] o [[collera]] nelle parole o nelle fattezze è inutile, è dannoso, imprudente, ridicolo, volgare. Non si deve palesare odio o collera che cogli atti. In questa seconda maniera si otterrà un effetto tanto più sicuro quanto meglio si seppe guardarsi dalla prima. Gli animali a sangue freddo soli sono velenosi. (p. 97) *I casi della nostra vita hanno anche simiglianza colle figure del caleidoscopio: ad ogni giro vediamo qualche combinazione nuova mentre in realtà abbiamo sotto gli occhi sempre la stessa cosa. (p. 97) *[...] gli avvenimenti e le nostre risoluzioni più importanti sono ordinariamente da paragonare a due forze che agiscono in direzioni differenti e di cui la diagonale rappresenta il corso della vita nostra. (p. 98) *Più brevemente possiamo dire: la sorte distribuisce le [[carte da gioco|carte]] e noi giuochiamo. (p. 98) *Nella vita le cose passano come nel giuoco degli [[scacchi]]; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino. (p. 98) *Tra i cervelli ordinarî ed i sensati havvi una differenza caratteristica che si produce assai spesso nella vita privata, ed è che i primi quando riflettono sopra un pericolo possibile di cui vogliono apprezzare la grandezza, non cercano e non considerano se non ciò che ''può già esser avvenuto'' di simile; mentre gli altri pensano da se stessi ciò che ''può accadere'', [...]. (p. 100) *Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade [[necessità|necessariamente]]. (p. 101) *Le piccole traversie che ad ogni ora ci molestano, si possono considerare come destinate a tenerci in esercizio perché la forza necessaria a sopportare le grandi sventure non abbia da infiacchirsi nei giorni felici. (p. 101) *D'ordinario sono semplicemente le loro stesse stupidaggini che la gente chiama [[destino]]. (p. 101) *Non è il carattere violento, ma la prudenza che fa apparire terribili e minacciosi; tanto il cervello dell'uomo è arma più formidabile dell'artiglio del leone. (p. 102) *L'uomo di mondo più perfetto sarebbe colui che non rimanesse mai paralizzato nell'indecisione, nè mai si lasciasse vincere dalla precipitazione. (p. 102) *[...] come nei primi giorni di [[primavera]] qualunque fogliame ha lo stesso colore e quasi la stessa forma, così nella prima [[giovinezza]] ci rassomigliamo tutti, e andiamo d'accordo perfettamente. (p. 105) *Si può anche, sotto il punto di vista che ci occupa, paragonare l'esistenza ad un drappo ricamato di cui ciascuno vedrebbe, nella prima metà della vita, il solo diritto, e, nella seconda, il solo rovescio; questo lato è meno bello, ma più istruttivo perchè permette di conoscere l'intreccio dei fili. (p. 107) *La serenità e il coraggio in cui si rimane vivendo durante la gioventù dipendono anche in parte dal fatto che salendo il monte non possiamo scorgere la morte, la quale sta ai piedi dell'altro versante. (p. 107) *Considerata dal punto di vista della [[giovinezza e senilità|gioventù]] l'esistenza è un avvenire infinitamente lungo: da quello della [[giovinezza e senilità|vecchiezza]] un passato assai corto, [...]. (p. 107) *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il [[carattere]] sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma [...]. (p. 109) *Nella stessa guisa che sopra una nave non ci rendiamo conto del suo cammino se non perché vediamo gli oggetti situati sulla riva allontanarsi e quindi farsi più piccoli, così non ci avvediamo di [[invecchiamento|divenir vecchi]], sempre più vecchi, se non per il fatto che persone d'una età ognora più avanzata ci sembrano giovani. (p. 110) *Ma particolarmente verso la sua fine la vita somiglia ad un ballo [[maschera]]to, quando sono tolte le maschere. A quell'ora si vede cosa erano in realtà coloro con cui si ebbe contatto durante la vita. (p. 112) *[...] un'aria di melanconia e di tristezza è propria della gioventù, ed una certa serenità della vecchiaja; [...]. (p. 112) *Carattere fondamentale della [[senilità|vecchiaja]] è il disinganno; in essa non più di quelle illusioni che davano alla vita una bellezza incantevole ed all'attività uno stimolo; si ha conosciuto la nullità e la vanità in questo basso mondo di qualunque magnificenza, [...]. (p. 113) *La [[vita]] umana, propriamente parlando, non può esser detta lunga né corta, perocché, in sostanza, è la scala su cui misuriamo tutte le altre lunghezze di tempo. (p. 114, nota 48) *La differenza fondamentale tra la gioventù e la vecchiaja rimane sempre questa: la prima ha in prospettiva la vita, la seconda la morte; per conseguenza una possede un passato corto ed un lungo avvenire, e l'altra l'opposto. (p. 115) *La vita negli ''anni della [[senilità|vecchiaia]]'' assomiglia al quinto atto di una tragedia, si sa della tragica fine che si sta avvicinando, però non si conosce ancora quale sarà.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/La_saggezza_della_vita/ptvcbsLnhtUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22La+vita+negli+anni+della+vecchiaia+assomiglia+%22&pg=PT294&printsec=frontcover La saggezza della vita]'', a cura di Leonardo Casini, traduzione di Leonardo Casini e Irmela Evangelisti, Newton Compton editori, 2012. ISBN 9788854142848</ref><!-- La citazione non è presente nell'edizione di LiberLiber (p. 115); la Newton Compton è un'edizione integrale. --> ==''Il fondamento della morale''== *La sconfinata [[pietà]] per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l'impronta della giustizia e della filantropia. [...] io non conosco nessuna [[Preghiere dai libri|preghiera]] più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (III, § 19, 4; 1981, p. 243) *[...] la completa diversità, assunta a dispetto di ogni evidenza, tra l'uomo e l'[[animale]] [...] fu enunciata nel modo più risoluto e stridente da [[Cartesio]], come necessaria conseguenza dei suoi errori. (III, § 19, 7; 1981, p. 246) *La pietà verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l'uomo crudele con gli animali non può essere buono. Questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini. (III, § 19, 7; 1981, p. 249) *A riconoscere l'identità dell'essenziale nel fenomeno animale e in quello umano nulla ci guida nettamente come lo studio della [[zoologia]] e dell'anatomia; che cosa si dovrà dunque dire oggigiorno (1839) quando un bigotto zootomo ha l'impudenza di sollecitare una differenza assoluta e radicale tra l'animale e l'uomo e arriva al punto di attaccare e di offendere i zoologi onesti che, attenendosi alla natura e alla verità, seguono la loro strada lontano da ogni pretume, da ogni vile piaggeria e da ogni tartufismo? (III, § 19, 7; 1981, pp. 247-248) *Ma anche in Europa si sta svegliando sempre più la comprensione per i [[diritti degli animali]], a misura che gli strani concetti di un mondo animale esistente soltanto per essere utile agli uomini e a divertirli, di maniera che gli animali vengono trattati come fossero cose, impallidiscono e a poco a poco scompaiono. (III, § 19, 7; 1981, p. 250) *A Londra esiste una società di volontari, [[Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals|Society for the Prevention of Cruelty to Animals]], la quale in via privata e con notevoli spese fa molto per impedire la tortura degli animali. I suoi emissari svolgono opera di sorveglianza per farsi poi delatori di chi tormenta esseri privi della parola, ma sensibili, sicché si teme dappertutto la loro presenza. Presso i ponti ripidi di Londra la società mantiene una coppia di cavalli che vengono attaccati gratuitamente a ogni carro troppo carico. Non è forse una bella cosa? Non si richiama in tal modo la nostra approvazione come di fronte a un beneficio fatto agli uomini? (III, § 19, 7; 1981, pp. 251-252) *Per contro, la mia motivazione trova in suo favore l'autorità del più grande moralista di tutta l'epoca moderna: poiché questo è senza alcun dubbio [[Jean-Jacques Rousseau]], il profondo conoscitore del cuore umano, che attinse la sua sapienza non dai libri, ma dalla vita e destinò la sua dottrina non alla cattedra, bensì all'umanità, nemico com'era dei pregiudizi, alunno della natura che a lui solo conferì il dono di predicare la morale senza diventare noioso, perché colpiva la verità e toccava i cuori. (III, § 19, 8; 1981, p. 254) *Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria [...] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri ''[[Veda]]'', il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle ''[[Upanishad]]''. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di [[Pitagora]] [...]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della [[scuola eleatica]]. In seguito ne furono pervasi i [[neoplatonismo|neoplatonici]] [...]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di [[Giovanni Scoto Eriugena|Scoto Eriugena]] il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei [[Sufi]]. In Occidente però [[Giordano Bruno]] dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] è identico con essa. (IV, § 22; 1981, pp. 277-278) *E l'uomo moralmente nobile, quando anche gli manchi l'eccellenza intellettuale, rivela con le sue azioni l'intuizione più profonda, la più alta sapienza, ed umilia il più geniale e più dotto, quando questi con la sua azione mostra che quella grande verità è pur rimasta estranea al suo cuore. (IV, § 22; 1981, pp. 279-280) ==''Il mondo come volontà e rappresentazione''== ===[[Incipit]]=== ====A. Vigliani==== «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l'uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l'uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d'una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982}} ====Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo==== «Il [[mondo]] è mia rappresentazione»: — questa è una verità che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per lui diventa allora chiaro e ben certo, ch'egli non conosce né il sole né la terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che rappresenta, il quale è lui stesso.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''[[Don Chisciotte]]''}} [...] allegorizza la vita di ogni uomo che non voglia solo preoccuparsi del proprio benessere personale come gli altri, ma persegua un fine oggettivo, ideale, che si è impadronito del suo pensiero e della sua volontà; per il che poi certo viene guardato in questo mondo come un essere strano. (III, 50; 2010) *Anch'io alla fine sono comunque arrivato e ho la soddisfazione di vedere, al termine della mia carriera, il principio della mia influenza, con la speranza che essa, conforme a un'antica regola, durerà a lungo nella proporzione in cui è cominciata tardi. (''Prefazione alla terza edizione''; 2010) *Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione! *Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente [[volontà]] di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. (§ 58) *Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce. *Desiderare l'[[immortalità]] è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore. *È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'[[umanità]]. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (§ 58) *È impossibile che una generazione come quella contemporanea, che per vent'anni ha strombazzato un Hegel, questo Calibano intellettuale, come il più grande dei filosofi con tanto strepito da farne echeggiare tutta l'Europa, possa far venir voglia del suo plauso a chi a ciò ha assistito. Essa non ha più ghirlande da largire: il suo plauso è prostituito e il suo biasimo non può significare nulla. Che io dica ciò sul serio, è chiaro dal fatto che, se in qualche modo avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto cancellare venti passi che contrastano completamente con tutte le opinioni dei medesimi, chc anzi in parte devono essere per loro scandalosi. Ma io mi ascriverei a delitto sacrificare a quel plauso anche solo una sillaba. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Fenomeno è rappresentazione e nulla più; e ogni rappresentazione, ogni oggetto di qualsiasi specie è fenomeno. Cosa in sé è soltanto la volontà che a tal titolo non è affatto fenomeno, anzi ne differisce toto genere... La volontà è la sostanza intima, il nocciolo di ogni cosa particolare e del tutto; è quella che appare nella forza naturale cieca, e quella che si manifesta nella condotta ragionata dell'uomo. *Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. (§ 58) *I miei scritti portano così chiaro in fronte il marchio dell'onestà e della sincerità, che già per questo contrastano in modo stridente con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano. (2010) *I pensieri degli spiriti originali non tollerano la mediazione di una mente comune. Trasportati entro l'angusto alloggio di crani stretti, schiacciati, massicci [...] essi – nati dietro spaziose, alte e ben curvate fronti sotto le quali splendono occhi luminosi – perdono ogni vita e vigore, non si riconoscono più. *Il talento coglie un bersaglio che nessun altro riesce a colpire; il genio coglie un bersaglio che nessun altro riesce a vedere.<ref>Secondo volume, Terzo libro, Capitolo 31 (''Del genio'')</ref><ref>Citato anche in: ''La misura dell'uomo'', [[Marco Malvaldi]], Giunti Editore, collana Scrittori Giunti, 2018. ISBN 9788809864481</ref> *Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie... Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia. *Il [[diritto]] che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli [[animali]] ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le [[vivisezione|vivisezioni]] in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. (dall'edizione a cura di Giuseppe Riconda, Mursia, Milano 2000, p. 415) *Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. *Il mondo è solo una mia rappresentazione. *Il nucleo e lo spirito più profondo del [[cristianesimo]] è identico a quello del [[brahmanesimo|bramanesimo]] e del [[buddismo]]: tutti insegnano la grave [[colpa]] della razza umana causata dalla sua semplice esistenza. *Il [[protestantesimo]], eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, cioè i meriti del celibato, ha di fatto rinunciato al nucleo più profondo del cristianesimo, e deve quindi venire considerato uno scarto di questo. Può essere una buona religione per pastori protestanti amanti della comodità, sposati e illuminati: ma non è cristianesimo. *Il ''[[risata|riso]]'' nasce ogni volta da nient'altro che dall'incongruenza improvvisamente scorta fra un concetto e gli oggetti reali che per mezzo di esso erano stati pensati in una qualunque relazione, ed esso stesso è appunto solo l'espressione di questa incongruenza. Essa si produce spesso per il fatto che due o più oggetti reali vengono pensati per mezzo di un solo concetto e l'identità di quest'ultimo viene trasferita a quelli; ma poi una totale diversità di essi nel resto rende evidente che il concetto conveniva loro solo in un aspetto unilaterale. Altrettanto spesso è tuttavia un unico oggetto reale, quello la cui incongruenza con il concetto, sotto il quale esso era stato da una parte a ragione sussunto, diventa improvvisamente avvertibile. Quanto più giusta poi è da una parte la sussunzione di tali realtà sotto il concetto, e quanto più grande e stridente è d'altra parte la loro inadeguatezza rispetto ad esso, tanto più forte è l'effetto del [[ridicolo]] che scaturisce da questo contrasto. Ogni ridere nasce dunque a motivo di una sussunzione paradossale e pertanto inaspettata; è indifferente che si esprima a parole o a fatti. È questa in breve la vera spiegazione del ridicolo. *Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà [...] è un atto di forte affermazione della volontà stessa [...] ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta. *In verità, non esiste godimento se non nell'uso e sentimento delle proprie forze, e il maggior dolore è la riconosciuta mancanza di forze, là dove se n'avrebbe bisogno.<ref name="dizcit">Citato nel ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 881714603X</ref> *[...] l'antichissima sapienza indiana dice: «È Maya, il [[Velo di Māyā|velo]] ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente» (Questi paragoni si trovano ripetuti in luoghi innumerevoli dei Veda e dei Purana). *L'[[stoicismo|etica stoica]], presa nel suo insieme, è in effetti un pregevolissimo e rispettabilissimo tentativo di utilizzare il grande privilegio dell'uomo, la ragione, per uno scopo importante e salutare, cioè per elevare l'uomo al di sopra delle sofferenze e dei dolori, a cui ogni vita è commessa [...] e per renderlo appunto con il sommo grado partecipe della dignità che gli spetta, come essere razionale, in contrasto con l'animale, e della quale comunque si può parlare in questo senso, ma non in un altro. [...] Ma per quanto raggiungibile sia in certo grado quello scopo, con l'impiego della ragione e con un'etica meramente razionale [...]; moltissimo tuttavia manca perché si possa addivenire in tale modo a qualcosa di perfetto e perché la ragione rettamente usata possa realmente sottrarci a tutto il peso e a tutte le sofferenze della vita e condurci alla beatitudine. [...] [N]eanche nella sua stessa rappresentazione il suo ideale, vale a dire il sapiente stoico, poté mai acquistare vita o intima verità poetica; egli rimane un rigido manichino di legno, di cui non si sa cosa fare, che non sa egli stesso che cosa farsi della sua saggezza, e di cui la perfetta calma, contentezza e beatitudine contraddicono addirittura la natura dell'umanità e non ci fanno pervenire a nessuna rappresentazione intuitiva di essa. (I, 16; 2010) *L'[[imitazione]] delle qualità e caratteristiche altrui è molto più vergognosa del portare abiti altrui, perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi. (2010) *L'unica origine dell'[[arte]] è la conoscenza delle idee; e il suo unico fine è la comunione di tale conoscenza.<ref name=cic>Citato in [[Vincenzo Cicero]], ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002; traduzione di Vincenzo Cicero.</ref> *La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del ''principium individuationis'', deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia. *La mia opinione invero è (e perciò trova qui posto la mia spiegazione) che ogni errore è una conclusione dall'effetto alla causa, conclusione che ha valore. Quando si sa che l'effetto può avere quella causa e nessun'altra; ma non in altri casi. Chi sbaglia, o attribuisce all'effetto una causa, che quello non può punto avere; nel che dimostra vera mancanza di intelletto, ossia incapacità di conoscer direttamente il nesso tra [[causa ed effetto]]: oppure, come accade più spesso, dato l'effetto determina bensì una causa possibile, ma alla maggior premessa del sillogismo, con cui va dall'effetto alla causa, aggiunge che codesto effetto costantemente proviene dalla causa attribuitagli. (§ 15; tomo I, pp. 153-154) *La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia. *La [[musica]], intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.<ref name=cic/> *La ''speranza'' ci fa vedere quello che desideriamo, e la ''paura'' quello che ci preoccupa, come probabile e vicino, e ambedue ingrandiscono il loro oggetto. [[Platone]] (secondo Eliano, ''V. H.'', 13, 28) ha in modo molto bello chiamato la ''speranza'' il sogno del desto. La sua essenza sta in ciò, che la volontà costringe il suo servo, l'''intelletto'', quando esso non è in grado di procurare quel che si desidera, a dipingerglielo almeno davanti agli occhi, ad assumersi in genere la parte del consolatore, ad acquietare il suo padrone con delle favole, come la balia il bambino, e ad aggiustare queste ultime in modo che acquistino verosimiglianza. (2010) *La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi. (§ 57; tomo II, p. 244) *La vera [[filosofia]] deve in ogni caso essere [[idealismo|idealista]]: anzi deve esserlo, se vuole semplicemente essere onesta. Perché niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella [[coscienza]]. (II, 1) <ref>Citato in ''Grande Antologia Filosofica'', Milano, Marzorati, 1971, vol. XIX, pp. 602-603.</ref> *La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocché l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. (§ 58) *La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è [[sogno|sognare]]. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.<ref name=dizcit/> *Le teste scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime, il genio un ''portentum''.<ref>Da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di Sossio Giametta, Bompiani, 2010, p. 1287.</ref> *Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo. *Nel ''[[Corano]]'' troviamo la forma più squallida e più povera di [[teismo]]. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore. :''Man betrachte z.B. den Koran: dieses schlechte Buch war hinreichend, eine Weltreligion zu begründen, das metaphysische Bedürfniß zahlloser Millionen Menschen seit 1200 Jahren zu befriedigen, die Grundlage ihrer Moral und einer bedeutenden Verachtung des Todes zu werden, wie auch, sie zu blutigen Kriegen und den ausgedehntesten Eroberungen zu begeistern. Wir finden in ihm die traurigste und ärmlichste Gestalt des Theismus. Viel mag durch die Uebersetzungen verloren gehen; aber ich habe keinen einzigen werthvollen Gedanken darin entdecken können''.<ref>Da ''Die Welt als Wille und Vorstellung'', secondo libro, secondo volume, seconda metà, [http://www.zeno.org/nid/20009267115 cap. 17 zeno.org].</ref> *Nella [[tragedia]] vediamo le creature più nobili rinunziare, dopo lunghi combattimenti e lunghe sofferenze, ai fini perseguiti con accanimento, sacrificare per sempre le gioie della vita, oppure sbarazzarsi liberamente con gioia del peso dell'esistenza medesima... bisogna tenere bene a mente, se si vuol comprendere l'insieme delle considerazioni presentate in quest'opera, che quest'opera suprema del supremo genio poetico ha il fine di mostrare il lato terribile della vita, i dolori senza nome, le angosce dell'umanità, il trionfo dei malvagi, il poter schernitore del caso, la disfatta irreparabile del giusto e dell'innocente; nel che si ha un indice significativo della natura del mondo e dell'esistenza. *Nel [[Nuovo Testamento]] si parla del mondo come di qualcosa di estraneo, che non si ama, dominato dal diavolo. Questo coincide con lo spirito ascetico della negazione del proprio Sé e del superamento del mondo, che insieme all'illimitato amore per il prossimo, addirittura per il nemico, è la caratteristica che il cristianesimo ha in comune con il bramanesimo e il buddismo, e ne dimostra l'affinità. *Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli [[animali]] essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra. Così qui l'intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell'inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l'intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s'è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, è giunta infine, con la comparsa della ragione, cioè nell'uomo, per la prima volta alla riflessione: allora essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto più seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell'uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un ''animal metaphysicum''.<ref>Citato in Umberto Antonio Padovani, Andrea Mario Moschetti, ''Grande antologia filosofica'', Marzorati, Milano, 1971.</ref> *Nessuna [[verità]] è più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste non è altro che l'oggetto in rapporto al soggetto. *Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica.<ref>I, 52 in ''Grande Antologia Filosofica'', Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, p. 143.</ref> *Non ai contemporanei, non ai connazionali: all'umanità consegno la mia opera ormai compiuta, nella sicurezza che non sarà per essa senza valore, quand'anche ciò dovesse, come il destino del bene in ogni forma comporta, essere riconosciuto soltanto tardi. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Presso di me, come presso [[Spinoza]], il mondo esiste per interna forza e da se stesso.<ref>Citato in Emilia Giancotti, ''Baruch Spinoza 1632-1677'', Editori riuniti, Roma, 1985.</ref> *Quei signori {{NDR|i professori di filosofia}} vogliono vivere, e precisamente vivere della [[filosofia]]: da questa traggono sostentamento con moglie e prole, e tutto – nonostante il «''povera e nuda vai filosofia''» del [[Francesco Petrarca|Petrarca]] – tutto essi hanno arrischiato su di lei. *Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla. *Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la [[volontà]] agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva. (§ 27) *[...] se si conducesse il più ostinato [[ottimismo|ottimista]] attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della [[miseria]], ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo ''meilleur des mondes possibles''. Donde ha preso [[Dante Alighieri|Dante]] la materia del suo ''Inferno'', se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un [[inferno]] bell'e buono. Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta. (§ 59; tomo II, p. 266) *Templi e chiese, pagode e moschee testimoniano con sfarzo e grandezza, in tutti i paesi, in tutti i tempi, il bisogno metafisico dell'uomo, che, forte e inestirpabile, segue da presso quello fisico. (2010) *Tutta la [[conoscenza]], originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva.<ref name=cic/> *Un eterno [[divenire]], una corsa senza fine, ecco la caratteristica con cui si manifesta l'essenza della volontà. Di tal natura sono infine gli sforzi e i desideri umani, che ci fanno brillare innanzi la loro realizzazione come fosse il fine ultimo della volontà; ma non appena soddisfatti, cambiano fisionomia; dimenticati, o relegati tra le anticaglie, vengono sempre, lo si confessi o no, messi da parte come illusioni svanite. *Veramente ogni bambino è in certo qual modo un genio, e ogni genio in certo qual modo un bambino. (2010) ==''L'arte di conoscere se stessi''== ===[[Incipit]]=== Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere. La mia vita è eroica, e non si può valutare con un metro da filisteo o con il cubino del bottegaio, né con una misura proporzionata alla gente comune, che non vive altra esistenza se non quella individuale, limitata a un breve lasso di tempo. Per questo non devo turbarmi se penso a quanto mi manchi ciò che fa parte della regolare vita dell'individuo: ufficio, casa, vita sociale, moglie e prole. L'esistenza degli esseri comuni si risolve in questo. La mia vita invece è una vita intellettuale, il cui imperturbato procedere e l'indisturbata operosità devono dare frutto nei pochi anni della piena forza mentale e del suo libero impiego per arricchire secoli dell'umanità. La mia vita personale è soltanto la base di questa vita intellettuale, la ''conditio sine qua non'' – un elemento del tutto subordinato, quindi. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di conoscere se stessi'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà: chi si dedica alle muse deve far parte dell'ultima classe. Perciò si troverà che quasi tutti i veri filosofi sono rimasti scapoli, come [[René Descartes|Descartes]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[Nicolas de Malebranche|Malebrance]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], e [[Immanuel Kant|Kant]]. (p. 73, 2005) *Da' al mondo gli [[inchino|inchini]] dovuti. (p. 104, 2005) ==''L'arte di insultare''== *Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. *Alla fine tutti quanti siamo e restiamo [[solitudine|soli]]. *È forse impossibile trovare una [[donna]] veramente sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi. *Gli [[Amico e nemico|amici]] si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i [[Amico e nemico|nemici]]. :Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono: per cui bisognerebbe utilizzare il loro biasimo per la [[Conoscere se stessi|conoscenza di se stessi]], come una medicina amara. *L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. (2017, [https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=it&pg=PT28#v=onepage&q&f=false p. 28]) *La [[giovinezza]] senza la [[bellezza]] ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. *Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'[[Europa]] ha i francesi. La cosa si compensa. :Se le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i francesi. (da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'') *Non v'è [[Rosa e spina|rosa senza spine]], ma vi sono parecchie spine senza rose! *Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle [[vivisezione|vivisezioni]] e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile... Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie [...]. Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni... *{{NDR|Riferendosi ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} *Si ha [[pietà]] di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma [[giustizia]] si deve all'[[animale]]! *Si possono conoscere i [[filosofo|filosofi]] solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano. *Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". *Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieno di gratitudine e pronto a difendere con le unghie e con i denti tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione. *Tutti i [[giornalisti]] sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. *Nel 1857 è comparsa la quinta edizione di un libro adoperato all'università: ''Notions élémentairesde grammaire comparée, pour servir à l'étude des trois langues classiques, rédigé sur l'invitation du ministre de l'lnstruction publique, par Egger, membre de l'lnstitut,'' eccetera. E, invero – ''credite posteri!'' [Orazio, Carmina, 11, 19, 21 - la terza lingua classica di cui si parla è... la [[Francia|francese]]. Dunque questo miserrimo gergo romanzo, questa pessima mutilazione di parole latine, questa lingua che dovrebbe guardare con profondo rispetto alla sua più antica e assai più nobile sorella, [[Italiano|l'italiano]], questa lingua che ha come esclusiva peculiarità il disgustoso suono nasale, en, un, un, come pure il singhiozzante accento così indicibilmente ripugnante sull'ultima sillaba, mentre tutte le altre lingue hanno la penultima lunga, che produce un effetto così delicato e pacato, questa lingua, nella quale non esiste metro ma soltanto la rima, per lo più in ''é'' o ''on'', costituisce la forma della poesia: questa lingua meschina viene qui posta come ''langue classique'' accanto al greco e al latino! Invoco il biasimo dell'Europa tutta per umiliare questi spudoratissimi fanfaroni. *Preso ''sensu proprio'' il [[dogma]] diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'[[inferno]], fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del [[peccato originale]] e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato. *[[Leggere]] significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. *L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato. *Il sesso femminile pretende e si aspetta tutto da quello maschile: tutto quello, cioè, che desidera e di cui ha bisogno; il sesso maschile, a quello femminile, chiede, prima di tutto e direttamente, una cosa sola. *Le persone che hanno passato la vita leggendo e hanno attinto la loro sapienza dai libri somigliano a coloro che, da un gran numero di descrizioni di [[viaggi]], hanno acquistato la conoscenza precisa di un paese. Queste persone riescono a comunicare notizie su molte cose; ma, in fondo, non hanno una conoscenza coerente, chiara e profonda circa la natura di quel paese. *Sarebbe bene comprare [[libri]], se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. *È mia opinione – e la dico qui di sfuggita – che il colore bianco della [[pelle]] non sia naturale all'uomo, il quale, per natura, ha invece la pelle nera o scura, come i nostri antenati, gli indu. Di conseguenza, dal grembo della natura non è mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benché se ne parli tanto: ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito. *Le [[religioni]] sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria. *Il [[sigaro]] è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri. *Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista in tutta la sua malvagità; il [[teologo]] in tutta la sua stupidità. *{{NDR|Riferito ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} No, quello che vedete non è un'aquila, guardategli le orecchie. (p. 76) ==''L'arte di ottenere ragione''== ===[[Incipit]]=== La ''dialettica eristica'' è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ''ragione'', dunque ''per fas et nefas'' [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione ''objective'', nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).<br /> Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di ottenere ragione'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2006}} ===Citazioni=== *Gli antichi adoperano [[logica]] e [[dialettica]] per lo più come sinonimi, e altrettanto fanno i moderni. (nota alla p. 1, p. 75, 2006) *Il mio punto di vista, dunque, è che la ''dialettica'' va separata dalla ''logica'' più nettamente di quanto abbia fatto [[Aristotele]], lasciando la verità oggettiva, nella misura in cui essa è ''formale'', alla ''logica'' e limitando la ''dialettica'' all'''ottenere ragione'': e, in secondo luogo, che ''sofistica'' ed ''eristica'' non vanno separate dalla dialettica così come fa Aristotele: poiché questa differenza riposa sulla [[verità]] materiale oggettiva, sulla quale non possiamo venire in chiaro con certezza preventivamente [...]. È facile a dirsi che nel contendere non bisogna avere di mira altro se non il portare alla luce la verità: il fatto è che non si sa ancora dove essa sia: si viene fuorviati agli argomenti dell'avversario e anche dai propri. (nota alla p. 19, p. 78, 2006) *Per formulare la ''dialettica'' in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), semplicemente come ''l'arte di ottenere ragione'', la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ''ha'' oggettivamente ragione. [...] Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. (pp. 23 sg., 2006) *Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona. (p. 64, 2006) *Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione.[...] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la [[verità]], senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero. ==''L'arte di trattare le donne''== ===[[Incipit]]=== Il termine «femmina» (''Weib'') è caduto in discredito, quantunque sia del tutto innocente; designa il sesso (''mulier''). «Donna» (''Frau'') è invece la femmina sposata (''uxor''); chiamare donna una ragazza è una stonatura. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di trattare le donne'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *Le [[maschio e femmina|donne]] sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso [[maschio e femmina|maschile]]; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. (p. 33, 2005) *Il [[Maschio e femmina|sesso femminile]], di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto [[Maschio e femmina|maschile]] obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. (p. 33, 2005) *La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello. (p. 40, 2005) {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}} *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. (p. 42, 2005) *Come la [[seppia]], la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna. (p. 45, 2005) *Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza. (p. 46, 2005) *La [[barba]], essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è ''oscena'' e per questo piace alle donne. (p. 65, 2005) *La mia metafisica dell'amore sessuale è una perla. (p. 61, 2005) *Il [[matrimonio]] è una trappola che la natura ci tende. (p. 69, 2005) *[[Matrimonio]] = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità. (p. 70, 2005) *Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea l'uno all'altro. (p. 71, 2005) *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. (p. 71, 2005) *Tra ''ciò che uno ha'' non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti. (p. 75, 2005) *Quando le leggi concessero alle [[Maschio e femmina|donne]] gli stessi diritti degli [[Maschio e femmina|uomini]], avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. (p. 82, 2005) *Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione. (p. 82, 2005) *Le donne hanno sempre bisogno di un tutore; perciò in nessun caso dovrebbero ottenere la tutela dei figli. (p. 83, 2005) *Le teste più dotate dell'intero sesso femminile non sono mai riuscite a creare un'unica opera effettivamente grande, genuina e originale nelle belle arti e, in generale, non sono mai state capaci di produrre una qualche opera di valore duraturo ... Singole e parziali eccezioni non cambiano nulla. (p. 88, 2005) *Più guardo gli [[Maschio e femmina|uomini]], meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle [[Maschio e femmina|donne]], tutto sarebbe a posto. (p. 102, 2005) *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. ==''Metafisica dell'amore sessuale''== *Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi? *Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Il [[Suicidio|suicida]] è uno che, anziché cessare di vivere, sopprime solo il fenomeno di questo volere: egli non ha rinunciato alla volontà di vivere, ma solo alla vita. *Io non ho scritto per gl'imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto. *Si è saggi solo a condizione di vivere in un mondo di pazzi. *Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive. ==''O si pensa o si crede''== *Chi ama la verità odia gli [[dèi]], al singolare come al plurale. *Dei mali della [[vita]] ci si consola pensando alla morte e della [[morte]] pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Esistono in tutti i popoli i monopolizzatori e gli appaltatori del bisogno metafisico: i preti. *«Filosofia della religione» è il termine di moda per «religione naturale». Ma non esiste alcuna religione naturale: le [[religione|religioni]], tutte, sono prodotti artificiali. *La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede, sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi. *La [[Cattolicesimo|religione cattolica]] è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio. *Quando uno comincia a parlare di Dio, io non lo so di che cosa parli. ==''Parerga e Frammenti postumi''== *A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref> *Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.<ref name=Morale /> *''Demofele'' — Detto fra noi, caro, vecchio amico, non mi piace che tu di quando in quando faccia sfoggio della tua capacità filosofica ricorrendo a sarcasmi, anzi a uno scherno palese nei riguardi della religione. A ognuno la sua fede è sacra: dovrebbe esserlo anche a te.<br />''Filalete'' — ''Nego consequentiam!'' Non capisco, perché io, a causa della stoltezza di un altro, debba aver rispetto per la menzogna e l'inganno.<ref>Da ''Della religione'', n. 174, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 423.</ref> *[[Dio]] è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.<ref name=Morale /> *Dio è per i prìncipi lo spauracchio con cui essi mandano a letto i bambini grandi quando non c'è più altro che serva; quindi essi l'hanno in gran conto. [...] Di più, dopo che cadde in disuso l'ultima ratio theologorum, quel mezzo di governo perdette molto della sua efficacia. Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le [[lucciola|lucciole]]: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.<ref name=Morale /> *{{NDR|Sul [[Epitteto#Manuale|''Manuale'' di Epitteto]]}} [...] è conciso e acuto, scritto con il tono di un amico benevolo che dà consigli [...].<ref>Arthur Schopenhauer, ''Frammenti sulla storia della filosofia'', in ''Parerga e paralipomena'', vol I, Adelphi, 1998, p. 88. ISBN 88-459-1422-4</ref> *È fuori di dubbio che le dottrine della fede – basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione – sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.<ref name=Morale /> *Evidentemente è giunta l'ora [...] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale ''l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli [[animali|animali]]''. Sappiatelo! Ricordatelo! [...] Bisogna essere ciechi [...] per non riconoscere che ''l'animale'', nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 794.</ref> *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la [[Maschio e femmina|donna]] non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'[[Maschio e femmina|uomo]].<ref>Da ''Sulle donne'', in ''Parerghi e paralipomeni''; citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.<ref name=Morale /> *I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 344, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 815.</ref> *I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref> *I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.<ref>Da ''Del leggere e dei libri'', n. 291, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 750.</ref> *I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', n. 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref> *Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità. :''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref> *Il [[presente]] più insignificante ha, rispetto al [[passato]] più significativo, il vantaggio della ''realtà''; sicché il presente sta al passato come qualcosa al nulla.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 143, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 371.</ref> *In fondo al cuore le [[Maschio e femmina|donne]] pensano che compito dell'[[Maschio e femmina|uomo]] è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena''.</ref> *In generale, una legge essenziale vale per ogni arte, per tutto ciò che è bello, per ogni rappresentazione spirituale — essa è la semplicità, che è solita inerire anche alla verità; o per lo meno è sempre pericoloso allontanarsene.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 220, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 573.</ref> *In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.<ref name=Morale /> *Io so bene che mi sentirò ripetere che la mia filosofia è disperata; ma solo perché io parlo secondo verità, e gli uomini vogliono sentire invece le lodi di Dio che ha ordinato il tutto secondo il meglio. Ma allora andate in chiesa e lasciate i filosofi in pace.<ref name=Morale /> *Ho dovuto sopportare molti biasimi, per il fatto di aver presentato nella mia filosofia, teoricamente cioè, la vita come dolorosa e per nulla desiderabile: tuttavia chi mette in mostra praticamente il più deciso disprezzo per la medesima è lodato, anzi ammirato, mentre chi si sforza accuratamente di conservarla viene disprezzato. *L'antichità si presenta a noi rivestita di tanta innocenza unicamente per il fatto che essa non conobbe il cristianesimo.<ref name=Morale /> *L'[[intolleranza]] è unicamente essenziale al [[monoteismo]]: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.<ref name=Morale /> *L'[[uomo]] è in fondo un animale selvaggio e feroce. Noi lo conosciamo solo in quello stato di ammansamento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell'ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.<ref name=Morale>Da ''Morale e religione''.</ref> *La [[creanza|cortesia]] è per la natura umana quello che è il calore per la cera. (da ''Parerga e Paralipomena'') *«La morte venne nel mondo per il peccato», dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.<ref name=Morale /> *La religione può dunque venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.[...] Questo è infatti l'aspetto più brillante della religione. Se essa è una frode, non si può negare che non sia una ''pia fraus''. E in tal caso i sacerdoti sono uno strano ''quid medium'' tra i ciurmatori e i moralisti.<ref name=Morale /> *La storia potrebbe anche essere considerata come una continuazione della zoologia.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 233, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 591.</ref> *La [[verità]] quando è nuda è più bella. *Le guerre di religione, i massacri religiosi, le crociate, l'inquisizione con gli altri tribunali per gli eretici, lo sterminio della popolazione originaria dell'America e la sostituzione di essa con schiavi africani – furono frutti del cristianesimo, e nulla di analogo o di equivalente ci è offerto dagli antichi.<ref name=Morale /> *Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età. Con questo mezzo, ancor più che con minacce o con narrazioni di prodigi, si riesce a radicare profondamente le dottrine della fede.<ref name=Morale /> *Le scene della nostra vita somigliano alle immagini in un mosaico grossolano, che da vicino non fanno effetto, e, per trovarle belle, bisogna esserne lontani.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 145, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 375.</ref> *Nei secoli passati la religione era una foresta dietro la quale potevano tenersi e nascondersi gli eserciti. Ora, dopo tanti tagli, è appena più una macchia dietro cui possono talvolta appiattarsi dei furfanti. Bisogna quindi guardarsi da quelli che la tirano in ballo ad ogni occasione, e risponder loro col proverbio sopra citato: «''Detrás de la cruz está el Diablo''»<ref>Traduzione: «Dietro la croce v'è il Diavolo».</ref>.<ref name=Morale /> *Nelle persone di capacità limitate la [[modestia]] è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.<ref>Da ''Parerga e paralipomena''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref> *Oggi si stanno formando dovunque in Europa e in America, delle società di protezione degli animali, le quali sarebbero per tutta l'Asia ''incirconcisa'' la cosa più superflua del mondo, essendoché ivi la religione protegge sufficientemente gli animali e li fa anzi oggetto di beneficenza positiva [...]. Si veda invece con quale inaudita malvagità la nostra plebe cristiana si comporta verso gli animali, uccidendoli senza scopo ed anche solo per sollazzo, mutilandoli o martirizzandoli, non esclusi quelli da cui essa ricava il suo principale nutrimento [...]. Ben si potrebbe dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le anime tormentate. (1981, p. 298) *Ogni [[animale]] ha il suo intelletto evidentemente solo allo scopo di trovare e procacciarsi il cibo, e secondo ciò è anche determinata la misura del suo intelletto. Non altrimenti stanno le cose per l'uomo; solo che la maggiore difficoltà della sua conservazione e l'infinita moltiplicabilità dei suoi bisogni ha reso necessaria una misura maggiore di intelletto. Soltanto quando questa misura viene superata, per una anormalità, si ha un'eccedenza assolutamente esente dal servizio della volontà, che, se è considerevole, si chiama genio. Per questa ragione soltanto un tale intelletto diventa dapprima oggettivo; ma può avvenire che, a un certo grado, diventi anche metafisico, o per lo meno aspiri a esserlo. Infatti, proprio in conseguenza della sua oggettività, la natura stessa, la totalità delle cose, diventa il suo oggetto e il suo problema. Soltanto in lui, cioè, la natura comincia a percepirsi proprio come qualcosa che è, e pur tuttavia potrebbe anche essere diversamente; mentre, nell'intelletto comune, normale, la natura non si percepisce chiaramente – come il mugnaio non ode il rumore della macina, o il profumiere non sente il profumo del suo negozio. Sembra per lui una cosa pacifica: ne è prigioniero. Solo in certi momenti più chiari la percepisce, e quasi se ne spaventa: ma si rassegna ben presto. È facile vedere che cosa questi cervelli normali possono dare in filosofia, anche quando si riuniscono in grandi masse. Se invece l'intelletto fosse metafisico per origine e destinazione, essi potrebbero, specialmente unendo le loro forze, promuovere la filosofia come ogni altra scienza. <ref>Da ''Alcune considerazioni sul contrasto''; in ''Parerga e paralipomena'', Adelphi, § 67, pp. 128-129.</ref> *Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 310, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 790.</ref> *Ogni uomo prende i [[limite|limiti]] del proprio campo visivo per i limiti del mondo. *Per molta gente i filosofi sono degli importuni sonnambuli che lo disturbano nel sonno.<ref>Da ''Frammenti postumi''; in ''Metafisica dell'amore sessuale: l'amore inganno della natura'', a cura di [[Anacleto Verrecchia]], Bur, 1992, [https://books.google.it/books?id=gnyPCzWJkPwC&pg=PT95 p. 95]. ISBN 8817168971</ref> *Per un periodo di 1800 anni la religione ha posto la museruola alla ragione. Il compito dei professori di filosofia è quello di camuffare da filosofia tutta la mitologia ebraica.<ref name=Morale /> *Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola «[[ateismo]]»! Come se il [[teismo]] fosse la cosa più naturale del mondo.<ref name=Morale /> *Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.<ref name=Morale /> *Se [[Dio]] ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.<ref name=Morale /> *Solo la [[luce]] che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. (da ''Parerga e Paralipomena'', volume I, Adelphi) *Tu puoi costantemente osservare che [[scienza e religione|la fede e la scienza]] si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.<ref name=Morale /> *Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (da ''Parerga e Paralipomena'', Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396) *Verrà il tempo in cui la dottrina di un Dio-creatore sarà in metafisica riguardata come ora in astronomia quella degli epicicli.<ref name=Morale /> *Vi è dunque, nel cuore di ogni uomo, una belva, che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri. (Parerga, II) ===''Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo''=== *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. (''Parerga e paralipomena'', Adelphi, 1981 pp. 296 e 297) *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. (ivi, p. 299) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''L'arte di farsi rispettare''=== L'onore è un sentimento che, sorgendo dal profondo e con frequenza quotidiana, è a tutti ben noto e assai familiare. Ma alle persone in qualche misura inclini e portate al pensiero astratto potrebbe essere gradito fissarlo e riconsiderarlo una buona volta in concetti chiari nello specchio neutro della riflessione.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare ovvero trattato sull'onore'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 1998}} ===''Saggio sulle apparizioni di spiriti''=== Gli spettri, nell'ultra-assennato secolo scorso, sono stati non tanto banditi quanto disprezzati, come una volta la magia. In Germania tuttavia sono stati riabilitati, negli ultimi venticinque anni, e forse non a torto.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Arthur Schopenhauer== *Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di Schopenhauer contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità. ([[Karl Popper]]) *Di Schopenhauer, quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. ([[David George Ritchie]]) *È evidente la parentela della filosofia dello Schopenhauer con la metafisica del [[Gautama Buddha|Buddha]]: per ambedue ogni esistenza è dolore, per ambedue la liberazione dal dolore sta nella negazione della volontà ossia dell'esistenza; e solo la scienza (''{{sic|vidyá}}''<ref>Vidyā, in sanscrito "conoscenza".</ref>) ci conduce a questa negazione che ha per termine ed effetto il nirvana. ([[Paolo Emilio Pavolini]]) *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: Arthur Schopenhauer non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». ([[Nigel Warburton]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. I popoli latini, si sa, sostengono male questa prova; noi Tedeschi non abbastanza bene.<br>In ciò il Buddismo ha influito più del Cristianesimo, e Schopenhauer più di tutti gli altri antichi e moderni filosofi. La calorosa simpatia verso la natura sensibile, dalla quale sono compenetrati tutti i suoi scritti, è uno dei lati più gradevoli della filosofia di Schopenhauer, tanto ingegnosa, ma in molti punti anche malsana e poco proficua. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di [[Immanuel Kant|Kant]] [...]. Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. ([[Bertrand Russell]]) *Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. [...] E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «''Obit anus, abit onus''».<ref>«La vecchia muore, il debito cessa».</ref> È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. ([[Bertrand Russell]]) *L'ultimo creatore di un sistema vero e proprio, che salga su su dai rudimenti agli svolgimenti ed alle applicazioni, è Arturo Schopenhauer. ([[Paolo Orano]]) *Non era bello: gli sciocchi avrebbero potuto definirlo piuttosto brutto. Ma appariva grandioso, se si capiva l'espressione della sua bellezza interiore. Allora non si poteva staccare lo sguardo da lui, non ci si poteva sottrarre alla forza e al potere della sua affascinante personalità. E come parlava! Chi non l'ha mai sentito parlare non può farsene un'idea. Certo, ci sono alcuni che parlano bene e in maniera vivace; ma il suo discorso era unico, era la vita stessa. Sapeva metterci la più profonda serietà e la più grande bellezza; e ogni argomento da lui trattato acquistava una nuova colorazione, acquistava carattere e contenuto mediante la sua parola e il suo modo di vedere. Siccome non aveva né moglie né figli, né casa né attività pubblica, parlava preferibilmente di cose astratte, ma non con frasi astratte. A chi sapeva qualche cosa di filosofia, le sue cristalline esposizioni riuscivano comprensibili. Il suo modo di colloquiare dava un'impressione di classicità: certamente gli antichi saggi, esperti nell'arte della conversazione, avevano parlato come Schopenhauer. Possedeva una memoria straordinaria e la facoltà di entusiasmarsi. In breve, la sua parola parlata era all'altezza di quella scritta; e il discepolo, che lo avvicinava per la prima volta, era pieno di stupefatta ammirazione. (Anna von Doß)<ref>Da ''Adam von Doß. Ein Lebensbild nach Familienaufzeichnungen und Briefen verfasst von seiner Frau''; citato in Arthur Schopenhauer, ''Colloqui''.</ref> *Quattro nomi sopravviveranno a tutti gli attacchi e ai sovvertimenti dei tempi a venire, e tramonteranno soltanto con l'umanità, i nomi di Buddha, Cristo, Kant e Schopenhauer. ([[Philipp Mainländer]]) ===[[Francesco De Sanctis]]=== *Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. Arcano è tutto fuorché il nostro dolor. Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. *Leopardi s'incontra ne' punti sostanziali della sua dottrina con Schopenhauer; ma gli sta di sotto per molti rispetti. Primamente Leopardi è poeta; e gli uomini comunemente non prestano fede ad una dottrina esposta in versi; ché i poeti hanno voce di mentitori. *Schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, che a propagare una dottrina bisogna innanzi tutto render filosofica la spada. *Schopenhauer è un ingegno fuori del comune; lucido, rapido, caldo e spesso acuto; aggiungi una non ordinaria dottrina. E se non puoi approvare tutt'i suoi giudizii, ti abbatti qua e là in molte cose peregrine, acquisti svariate conoscenze, e passi il tempo con tuo grande diletto: ché è piacevolissimo a leggere. Leopardi ragiona col senso comune, dimostra così alla buona come gli viene, non pensa a fare effetto, è troppo modesto, troppo sobrio. Lo squallore della vita che volea rappresentare si riflette come in uno specchio in quella scarna prosa; il suo stile è come il suo mondo, un deserto inamabile dove invano cerchi un fiore. Schopenhauer, al contrario, quando se gli scioglie lo scilinguagnolo, non sa tenersi; è copioso, fiorito, vivace, allegro; gode annunziarti verità amarissime. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4 *Arthur Schopenhauer, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/arthur-schopenhauer/aforismi-sulla-saggezza-nella-vita/ Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885. *Arthur Schopenhauer, ''Colloqui'', prefazione, traduzione e commento di [[Anacleto Verrecchia]], Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657195 *Arthur Schopenhauer, ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796 *Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=AIV2UEKJuYgC Il mondo come volontà e rappresentazione]'', a cura di Sossio Giammetta, Rizzoli, 2010 (edizione digitale). ISBN 9788858610473 *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi. *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di insultare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi, 1999. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=&pg=PP1#v=onepage&q&f=false L'arte di insultare]'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 9788845978944 *Arthur Schopenhauer, ''Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura'', traduzione di Anacleto Verrecchia, BUR, Milano, 2011. ISBN 9788858619797 *Arthur Schopenhauer, ''O si pensa o si crede'', traduzione di Bettino Betti e Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657201 *Arthur Schopenhauer, ''Morale e religione: da "Parerga e Paralipomena" e Frammenti postumi'', traduzione di [[Piero Martinetti]], Mursia, Milano, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, Adelphi, 2003. ISBN 8845914224 *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo I, a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2007. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo II, a cura di Mario Carpitella, traduzione di Mazzino Montinari e Eva Amendola Kuhn, Adelphi, Milano, 2007. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Il mondo come volontà e rappresentazione||(1819)}} {{Pedia|L'arte di ottenere ragione||(postumo)}} {{Pedia|L'arte di trattare le donne||(1851)}} {{Pedia|Parerga e paralipomena||(1851)}} {{Pedia|Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente||(1813)}} {{DEFAULTSORT:Schopenhauer, Arthur}} [[Categoria:Accademici tedeschi]] [[Categoria:Aforisti tedeschi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] 5bbq1rr14sxyvlq0i03wrj3yicr49vs 1223764 1223756 2022-08-22T10:04:01Z Dread83 47 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schopenhauer.jpg|thumb|Arthur Schopenhauer]] '''Arthur Schopenhauer''' (1788 – 1860), filosofo tedesco. ==Citazioni di Arthur Schopenhauer== *Che tra breve i vermi divoreranno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare – ma che i professori di filosofia faranno lo stesso con la mia filosofia! – questo mi fa orrore.<ref>Da ''L'arte di invecchiare'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2017, n. 129. ISBN 9788845978951</ref> *Chi è [[amicizia|amico]] di tutti non è amico di nessuno.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref> *''Dobbiamo rinunciare a cogliere una [[rosa e spina|rosa]], | per timore che la sua [[rosa e spina|spina]] ci ferisca?''<ref>Da ''L'arte di essere felici'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 1997, p. 56. ISBN 88-459-1295-7.</ref> *È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole.<ref>Citato in [[Albert Einstein]], ''Come io vedo il mondo''.</ref> *Il bramanesimo e il buddismo, fedeli alla verità, riconoscono decisamente la palese parentela dell'uomo, come in generale con l'intera natura, così anzitutto con la natura animale e, mediante la metempsicosi e in altri modi, rappresentano l'essere umano come collegato strettamente con il mondo degli [[animale|animali]].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 196.</ref> *In [[India]], le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.<ref>''In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought.'' (da ''The World as Will and Representation'', volume I, & 63 pp. 356-357; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2 A Tribute to Hinduism]'')</ref> *L'''[[Eldorado]]'' è sulla terra. Con l'[[Italia]] si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la [[Germania]] invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.<ref>Da una lettera da Firenze del 29 ottobre 1822.</ref> *L'uomo è per sua natura incline a refuggire dal dolore, e pertanto si sposta verso situazioni più serene.<ref>Da ''L'arte di essere felice'', Adelphi.</ref> *La base su cui poggiamo tutta la nostra conoscenza e il nostro apprendimento è l'inesplicabile.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858014165</ref> *La [[memoria]] è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.<ref>Arthur Schopenhauer, ''Pensieri riguardanti l'intelletto in generale e sotto ogni rapporto'', 37, in ''Parerga e paralipomena'', vol II, Adelphi, p. 73 (in nota). ISBN 88-459-1422-4</ref> *La soddisfazione dell'istinto [[sesso|sessuale]] è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel [[matrimonio]] che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.<ref>Da ''Manoscritti'', 1815.</ref> *La [[vita]] è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra.<ref>Da ''Colloqui''.</ref> *Le [[Upaniṣad]] sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.<ref>Citato in ''La saggezza indiana'', a cura di [[Gabriele Mandel]], Rusconi, 1999.</ref> *Ma nulla si [[conoscenza|conosce]] interamente finché non vi si è ''girato tutt'attorno'' per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.<ref>Da ''Il primato della volontà'', a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2002, p. 94.</ref> *Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, è destinata a crescere continuamente, molto più di un uomo.<ref>Da una confidenza a Malwida von Meysenbug; citato in Rüdiger Safranski, ''Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia'', traduzione di L. Crescenzi, editore Tea, Milano, 2008; citato in [http://www.uncommons.it/village/le-donne-di-schopenhauer-522 Fausto Pellecchia, ''Le donne di Schopenhauer''], ''Uncommons.it''.</ref> *Predicare la morale è facile, fondare la morale difficile.<ref>Da ''Sulla volontà nella natura'', a cura di Sossio Giametta, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858656549</ref> *Prima di bruciare vivo [[Giulio Cesare Vanini|Vanini]], un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.<ref>Da ''Der handschriftliche Nachlass'', hrsg. von A. Hübscher, 5 voll., Frankfurt am Main 1966-68, vol. 4, II, p. 23.</ref> *Quello che nella vita reale mi è stato sempre e dappertutto di ostacolo, sin negli anni più tardivi, è stata la mia incapacità di fornirmi di una ragione sufficiente della piccolezza e della bassezza degli uomini.<ref>Da ''Εἰς ἑαυτόν. Appunti di saggezza per me stesso'', a cura di Fabrizio Fortini, Acquaviva, 1994, p. 40.</ref> *Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref> *Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref> ===Attribuite=== *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato.<ref>Cfr. [[Michela Vittoria Brambilla]], ''Manifesto animalista'', Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT42 p. 42]. ISBN 8852032509</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.<ref>Cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, gli Adelphi, 1998, 4ª ediz., tomo secondo, p. 111. ISBN 88-459-1422-4</ref> *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. (da ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', p. 97) :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In realtà, come indicato da Schopenhauer stesso, si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota». ==''Aforismi sulla saggezza del vivere''== ===[[Incipit]]=== Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:<br> 1.° Ciò che si ''è'': dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.<br> 2.° Ciò che si ''ha'': dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.<br> 3.° Ciò che si ''rappresenta'': è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria. ===Citazioni=== *I ''veri vantaggi personali'', quali una gran mente o un gran cuore, sono in rapporto ad ogni vantaggio di grado, di nascita, pur anche regale, di ricchezza, ecc., ciò che i re veri sono rispetto ai re sul teatro. (p. 7) *[...] le medesime circostanze, i medesimi avvenimenti esterni impressionano ogni individuo in modo affatto differente, e, quantunque tutti siano posti nello stesso mezzo, ognuno vive in un mondo differente. (p. 7) *È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra [[felicità]] dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''. (p. 9) *La [[salute]] {{sic|sopratutto}} prevale talmente sui beni esteriori che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato. (p. 9) *[...] la sorte può cangiare, ma la nostra propria qualità è immutabile. (p. 12) *Chi è gaio ha sempre motivo d'esserlo per la stessa ragione ch'egli lo è. Niente può sostituire così completamente tutti gli altri beni come questa qualità, mentre essa stessa non può esser surrogata da cosa alcuna. Che un uomo sia giovane, bello, ricco e stimato, per poter giudicare sulla sua felicità sarà questione di sapere se, oltre a ciò, egli sia gaio; in cambio s'egli è gaio, poco importa che sia giovane o vecchio, ben fatto o gobbo, povero o ricco; egli è felice. (pp. 12-13) *In tesi generale i nove decimi della nostra felicità riposano esclusivamente sulla [[salute]]. Con essa tutto diventa sorgente di piacere; senza di essa invece noi non sapremmo gustare un bene esterno di qual si sia natura; [...]. (p. 14) *[...] chi [[ottimismo e pessimismo|vede tutto nero]], chi teme sempre il peggio e prende le sue misure in conseguenza, non avrà delusioni così frequenti come [[ottimismo e pessimismo|colui che dà colore e prospettiva ridente]] ad ogni cosa. (p. 14) *È certo che l'uomo il più sano, e fors'anco il più gaio, potrà, capitando il caso, determinarsi al suicidio; ciò succederà quando l'intensità dei dolori o d'una sventura prossima ed inevitabile sarà più forte dei terrori della morte. (p. 15) *La [[bellezza]] è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente; [...]. (p. 15) *Un semplice colpo d'occhio ci fa scoprire due nemici della felicità umana; il dolore e la noia. (p. 15) *[...] esteriormente il bisogno e la privazione generano il [[dolore]]; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la [[noia]]. (p. 15) *Infatti una mente [[ottusità|ottusa]] è sempre accompagnata da impressioni grossolane e da una certa mancanza d'irritabilità. (p. 15) *Ah! se la qualità della società potesse esser surrogata dalla quantità, varrebbe la pena di vivere pur anche nel gran mondo; ma, pur troppo, cento pazzi messi in mucchio non fanno un uomo ragionevole. (p. 16) *L'uomo volgare non si preoccupa che di ''passare il [[tempo]]'', l'uomo di talento che d'''impiegarlo''. (p. 17) *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo, [...]. (p. 18) *La mancanza di beni a cui un uomo non ha mai sognato d'aspirare, non può affatto privarlo di qualche cosa; [...]. (p. 25) *La [[ricchezza]] è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. (p. 25) *Il solo [[denaro|danaro]] è il bene assoluto, perché esso non provvede unicamente ''ad un solo bisogno «in concreto,»'' ma ''al bisogno'' in generale ''«in abstracto.»'' (p. 26) *In tutto ciò che facciamo, come in tutto ciò che ci asteniamo di fare, noi prendiamo in considerazione l'opinione altrui quasi prima d'ogni altra cosa, e si è da una tal cura che in seguito ad un esame profondo vedremo nascere la metà circa dei tormenti e delle [[angoscia|angoscie]] che abbiamo provato. (p. 31) *Intanto l'orgoglio a più buon mercato è l'orgoglio [[nazionalismo|nazionale]]. Esso tradisce presso chi ne è tocco l'assenza di ogni qualità ''individuale'' di cui potesse andar fiero, perocché, se così non fosse, questi non sarebbe ricorso ad una qualità che divide con tanti milioni d'individui. (p. 33) *Le decorazioni sono cambiali tirate sull'opinione pubblica; il loro valore si basa sul credito del traente. (p. 34) *La folla ha occhi ed orecchie, ma nient'altro; {{sic|sopratutto}} il senno le è infinitamente scarso, e corta pure la memoria. (p. 34) *L'[[onore]] è la [[coscienza]] esterna, e la coscienza l'onore interno. (p. 34) *La gloria deve quindi esser acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. (p. 35) *Il [[maschio e femmina|sesso femminile]] invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il [[maschio e femmina|sesso mascolino]] non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. (p. 37) *Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col [[duello]], per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. (p. 42) *D'ordinario la [[gloria]] è tanto più tardiva quanto più sarà durevole, perocché tutto ciò che è squisito matura adagio. (p. 45) *[...] la [[filosofia]] è l'Ercole che solo può combattere sulla terra le mostruosità morali ed intellettuali. (p. 51) *Strada facendo possiam dire che elevare un [[monumento]] ad un uomo ancora in vita è lo stesso che dichiarare che su quanto lo concerne non si ha fidanza nella posterità. (p. 58) *I [[ritratto|ritratti]] di uomini celebri per le loro opere, fatti generalmente in un'epoca in cui la loro celebrità era già stabilita, confermano la regola precedente; essi ce li presentano ordinariamente vecchi e canuti, {{sic|sopratutto}} i filosofi. (p. 58) *L'uomo più [[felicità|felice]] è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi. (p. 61) *Il pazzo corre dietro ai piaceri della vita e non trova che disinganni; il saggio evita i mali. (p. 62) *[...] per non diventare [[felicità e infelicità|infelicissimi]], il mezzo più certo si è di non domandare d'esser felicissimo. (p. 63) *Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (p. 64) *Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (p. 64) *[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (p. 64) *[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (p. 67) *Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (pp. 67-68) *Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità; [...]. (p. 69) *[...] chi non ama la [[solitudine]] non ama la [[libertà]], perché non si è liberi che essendo soli. (p. 69) *La così detta buona società apprezza i meriti di qualsivoglia specie, salvo i meriti intellettuali; questi anzi non vi entrano che di contrabbando. (p. 70) *Discorsi sanamente spiritosi o motti arguti non convengono che ad una società di persone d'ingegno; nella società ordinaria essi sono cordialmente detestati, perocché per piacere alle persone che la compongono bisogna essere assolutamente triviali e dappoco. (p. 70) *[...] per quanto strettamente l'amicizia, l'amore e il matrimonio uniscano gli umani, non si vuol bene, interamente e di buona fede, che a se stessi, o tutt'al più al proprio figlio. (p. 70) *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. (p. 71) *[...] la sociabilità di ciascuno è in ragione inversa del valore intellettuale; [...]. (p. 72) *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. (p. 72) *[...] salvo rare eccezioni non v'ha scelta nel mondo tra l'isolamento e la [[volgarità]]. (p. 74) *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. (p. 74) *L'''[[invidia]]'' è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (p. 76) *In faccia d'un avvenimento funesto, già compito, che per conseguenza non si può più modificare, bisogna non abbandonarsi nemmeno all'idea che forse avrebbe potuto succedere altrimenti, e meno ancora riflettere a quanto avrebbe avuto la possibilità di stornarlo; perocché si è questo precisamente che porta la gradazione del dolore fino al punto in cui diviene insopportabile, [...]. (p. 77) *[...] il [[mattino]] è la giovinezza del giorno. (p. 78) *Per mettersi fra la gente è utile portar seco una buona provvista di ''circospezione'' e d'''indulgenza''; la prima ci garantirà dai danni e dalle perdite, l'altra dalle contese e dagli alterchi. (p. 84) *Per imparar a sopportare gli uomini, è buona cosa esercitare la [[pazienza]] sugli oggetti inanimati che, in virtù d'una necessità meccanica o di qualunque altra necessità fisica, contrariano ostinatamente la nostra azione. (p. 84) *Nessuno può vedere ''al di là di se stesso''. Voglio dire con ciò che non si può scorgere in altri più di quello che si è in se stessi, perocché ciascuno capisce e comprende un altro solamente nella misura della sua propria intelligenza. (p. 86) *Qualunque genio resta invisibile per chi ne è privo. (p. 86) *Si capirà egualmente che in presenza di [[Imbecillità|imbecilli]] o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. (p. 86) *Tale miserabile soggettività degli uomini che li fa riferire tutto a sè stessi, e ritornare immediatamente e in dritta linea da qualunque punto di partenza alla loro persona, è provata sovrabbondantemente dall’''[[astrologia]]'', che rapporta il cammino dei grandi corpi dell’universo al vilissimo ''io'' e che trova una certa relazione tra le comete in cielo e le contese e le miserie sulla terra. (p. 87) *L'uomo di senno fra persone che sono nell'errore somiglia a colui che avesse l'orologio perfettamente giusto in una città in cui tutti gli orologi fossero mal regolati. Ei solo conosce l'ora precisa, ma che giova? Tutti prenderanno sempre norma dai pubblici quadranti che indicano un'ora falsa: tutti, anche colui che sapesse per caso come solamente l'orologio del primo segni l'ora vera. (p. 87) *Gli uomini, nella maggior parte, sono talmente personali che, in sostanza, nessuna cosa ha interesse agli occhi loro se non essi stessi, e ciò affatto esclusivamente. (p. 87) *Colui che crede che nel mondo i [[diavolo|diavoli]] non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello. (p. 89) *[[Riguardi|Guardiamoci]] bene, in ogni caso, dal formarci un'opinione molto favorevole di un uomo appena fattane la conoscenza; saremmo d'ordinario disingannati a nostra confusione e forse pure a nostro danno. (p. 89) *Perdonare o dimenticare significano gettare dalla finestra l'esperienza acquistata a caro prezzo. (p. 89) *[...] la disposizione e la condotta degli uomini cangiano altrettanto presto quanto il loro interesse. (p. 90) *In tesi generale per acquistare la comprensione netta, profonda e così necessaria della vera e triste condizione degli uomini, è eminentemente istruttivo l’impiegare, qual commentario della condotta e dei raggiri loro sul terreno della vita pratica, la condotta ed i raggiri loro nel dominio della [[letteratura]] e ''viceversa''. (p. 90) *Nessun [[carattere]] è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e [[massime]]. (p. 90) *Il fatto d'affettare una [[qualità]], di vantarsene, è confessare di non possederla. (p. 91) *Nella stessa guisa che si porta il peso del proprio corpo senza avvertirlo mentre si sentirebbe il peso di qualunque oggetto estraneo che si volesse muovere, così non si scorgono che i difetti e i vizî degli altri e non i proprî. (p. 91) *Come la carta monetata circola sul mercato in luogo del danaro, così invece della stima e dell'amicizia genuine sono la loro dimostrazione esterna ed il loro atteggiamento imitati quanto più naturalmente è possibile, che hanno corso nel mondo. (p. 92) *La lontananza e la lunga assenza portano danno a qualunque amicizia, sebbene non lo si confessi volentieri. (p. 93) *Gli ''[[amicizia|amici]] di casa'' sono d'ordinario ben chiamati con questo nome, perché sono più attaccati alla casa che al padrone di essa; costoro somigliano ai gatti piuttosto che ai cani. (p. 93) *Sono rari gli amici nel bisogno? Al contrario! Appena si è fatto amicizia con un uomo, ecco che questi è tosto in bisogno e che vi chiede a prestito denaro. (p. 93) *Compitezza è prudenza; scortesia dunque è balordaggine; farsi dei nemici senza necessità e senza motivo colla rozzezza è follia: la stessa cosa come se si desse fuoco alla propria casa. (p. 94) *La compitezza è stabilita sopra una convenzione tacita di non osservare gli uni presso gli altri la miseria morale ed intellettuale della condizione umana e di non rinfacciarsela reciprocamente; d'onde risulta che essa appare meno facilmente con vantaggio d'ambo le parti. (p. 94) *Asteniamoci inoltre nel conversare da qualunque osservazione critica, quando pure questa fosse fatta nella migliore intenzione, perciocché offendere gli uomini è cosa facile, difficile invece, se non impossibile, correggerli. (p. 95) *Chi vuole che la sua [[opinione]] trovi credito deve enunciarla freddamente e spassionatamente. (p. 95) *In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di [[vanità]] nel secondo. (p. 96) *D'altra parte bisogna tener a mente che tutti, anche coloro che altrove non fanno mostra di perspicacia, sono eccellenti algebristi quando si tratta degli affari personali altrui. (p. 96) *Non v'ha [[denaro|danaro]] meglio impiegato di quello che ci siamo lasciato rubare, imperciocché esso ci ha servito immediatamente a comperare della prudenza. (p. 97) *«''Non aver [[amore e odio|amore né odio]]''» compendia metà della più alta [[saggezza|saviezza]]; «''non dir verbo e non credere in cosa alcuna''», ecco l'altra metà. Davvero che si volterà ben volentieri la schiena ad un mondo che rende necessarie regole come queste e come le seguenti. (p. 97) *Mostrar [[odio]] o [[collera]] nelle parole o nelle fattezze è inutile, è dannoso, imprudente, ridicolo, volgare. Non si deve palesare odio o collera che cogli atti. In questa seconda maniera si otterrà un effetto tanto più sicuro quanto meglio si seppe guardarsi dalla prima. Gli animali a sangue freddo soli sono velenosi. (p. 97) *I casi della nostra vita hanno anche simiglianza colle figure del caleidoscopio: ad ogni giro vediamo qualche combinazione nuova mentre in realtà abbiamo sotto gli occhi sempre la stessa cosa. (p. 97) *[...] gli avvenimenti e le nostre risoluzioni più importanti sono ordinariamente da paragonare a due forze che agiscono in direzioni differenti e di cui la diagonale rappresenta il corso della vita nostra. (p. 98) *Più brevemente possiamo dire: la sorte distribuisce le [[carte da gioco|carte]] e noi giuochiamo. (p. 98) *Nella vita le cose passano come nel giuoco degli [[scacchi]]; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino. (p. 98) *Tra i cervelli ordinarî ed i sensati havvi una differenza caratteristica che si produce assai spesso nella vita privata, ed è che i primi quando riflettono sopra un pericolo possibile di cui vogliono apprezzare la grandezza, non cercano e non considerano se non ciò che ''può già esser avvenuto'' di simile; mentre gli altri pensano da se stessi ciò che ''può accadere'', [...]. (p. 100) *Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade [[necessità|necessariamente]]. (p. 101) *Le piccole traversie che ad ogni ora ci molestano, si possono considerare come destinate a tenerci in esercizio perché la forza necessaria a sopportare le grandi sventure non abbia da infiacchirsi nei giorni felici. (p. 101) *D'ordinario sono semplicemente le loro stesse stupidaggini che la gente chiama [[destino]]. (p. 101) *Non è il carattere violento, ma la prudenza che fa apparire terribili e minacciosi; tanto il cervello dell'uomo è arma più formidabile dell'artiglio del leone. (p. 102) *L'uomo di mondo più perfetto sarebbe colui che non rimanesse mai paralizzato nell'indecisione, nè mai si lasciasse vincere dalla precipitazione. (p. 102) *[...] come nei primi giorni di [[primavera]] qualunque fogliame ha lo stesso colore e quasi la stessa forma, così nella prima [[giovinezza]] ci rassomigliamo tutti, e andiamo d'accordo perfettamente. (p. 105) *Si può anche, sotto il punto di vista che ci occupa, paragonare l'esistenza ad un drappo ricamato di cui ciascuno vedrebbe, nella prima metà della vita, il solo diritto, e, nella seconda, il solo rovescio; questo lato è meno bello, ma più istruttivo perchè permette di conoscere l'intreccio dei fili. (p. 107) *La serenità e il coraggio in cui si rimane vivendo durante la gioventù dipendono anche in parte dal fatto che salendo il monte non possiamo scorgere la morte, la quale sta ai piedi dell'altro versante. (p. 107) *Considerata dal punto di vista della [[giovinezza e senilità|gioventù]] l'esistenza è un avvenire infinitamente lungo: da quello della [[giovinezza e senilità|vecchiezza]] un passato assai corto, [...]. (p. 107) *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il [[carattere]] sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma [...]. (p. 109) *Nella stessa guisa che sopra una nave non ci rendiamo conto del suo cammino se non perché vediamo gli oggetti situati sulla riva allontanarsi e quindi farsi più piccoli, così non ci avvediamo di [[invecchiamento|divenir vecchi]], sempre più vecchi, se non per il fatto che persone d'una età ognora più avanzata ci sembrano giovani. (p. 110) *Ma particolarmente verso la sua fine la vita somiglia ad un ballo [[maschera]]to, quando sono tolte le maschere. A quell'ora si vede cosa erano in realtà coloro con cui si ebbe contatto durante la vita. (p. 112) *[...] un'aria di melanconia e di tristezza è propria della gioventù, ed una certa serenità della vecchiaja; [...]. (p. 112) *Carattere fondamentale della [[senilità|vecchiaja]] è il disinganno; in essa non più di quelle illusioni che davano alla vita una bellezza incantevole ed all'attività uno stimolo; si ha conosciuto la nullità e la vanità in questo basso mondo di qualunque magnificenza, [...]. (p. 113) *La [[vita]] umana, propriamente parlando, non può esser detta lunga né corta, perocché, in sostanza, è la scala su cui misuriamo tutte le altre lunghezze di tempo. (p. 114, nota 48) *La differenza fondamentale tra la gioventù e la vecchiaja rimane sempre questa: la prima ha in prospettiva la vita, la seconda la morte; per conseguenza una possede un passato corto ed un lungo avvenire, e l'altra l'opposto. (p. 115) *La vita negli ''anni della [[senilità|vecchiaia]]'' assomiglia al quinto atto di una tragedia, si sa della tragica fine che si sta avvicinando, però non si conosce ancora quale sarà.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/La_saggezza_della_vita/ptvcbsLnhtUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22La+vita+negli+anni+della+vecchiaia+assomiglia+%22&pg=PT294&printsec=frontcover La saggezza della vita]'', a cura di Leonardo Casini, traduzione di Leonardo Casini e Irmela Evangelisti, Newton Compton editori, 2012. ISBN 9788854142848</ref><!-- La citazione non è presente nell'edizione di LiberLiber (p. 115); la Newton Compton è un'edizione integrale. --> ==''Il fondamento della morale''== *La sconfinata [[pietà]] per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l'impronta della giustizia e della filantropia. [...] io non conosco nessuna [[Preghiere dai libri|preghiera]] più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (III, § 19, 4; 1981, p. 243) *[...] la completa diversità, assunta a dispetto di ogni evidenza, tra l'uomo e l'[[animale]] [...] fu enunciata nel modo più risoluto e stridente da [[Cartesio]], come necessaria conseguenza dei suoi errori. (III, § 19, 7; 1981, p. 246) *La pietà verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l'uomo crudele con gli animali non può essere buono. Questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini. (III, § 19, 7; 1981, p. 249) *A riconoscere l'identità dell'essenziale nel fenomeno animale e in quello umano nulla ci guida nettamente come lo studio della [[zoologia]] e dell'anatomia; che cosa si dovrà dunque dire oggigiorno (1839) quando un bigotto zootomo ha l'impudenza di sollecitare una differenza assoluta e radicale tra l'animale e l'uomo e arriva al punto di attaccare e di offendere i zoologi onesti che, attenendosi alla natura e alla verità, seguono la loro strada lontano da ogni pretume, da ogni vile piaggeria e da ogni tartufismo? (III, § 19, 7; 1981, pp. 247-248) *Ma anche in Europa si sta svegliando sempre più la comprensione per i [[diritti degli animali]], a misura che gli strani concetti di un mondo animale esistente soltanto per essere utile agli uomini e a divertirli, di maniera che gli animali vengono trattati come fossero cose, impallidiscono e a poco a poco scompaiono. (III, § 19, 7; 1981, p. 250) *A Londra esiste una società di volontari, [[Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals|Society for the Prevention of Cruelty to Animals]], la quale in via privata e con notevoli spese fa molto per impedire la tortura degli animali. I suoi emissari svolgono opera di sorveglianza per farsi poi delatori di chi tormenta esseri privi della parola, ma sensibili, sicché si teme dappertutto la loro presenza. Presso i ponti ripidi di Londra la società mantiene una coppia di cavalli che vengono attaccati gratuitamente a ogni carro troppo carico. Non è forse una bella cosa? Non si richiama in tal modo la nostra approvazione come di fronte a un beneficio fatto agli uomini? (III, § 19, 7; 1981, pp. 251-252) *Per contro, la mia motivazione trova in suo favore l'autorità del più grande moralista di tutta l'epoca moderna: poiché questo è senza alcun dubbio [[Jean-Jacques Rousseau]], il profondo conoscitore del cuore umano, che attinse la sua sapienza non dai libri, ma dalla vita e destinò la sua dottrina non alla cattedra, bensì all'umanità, nemico com'era dei pregiudizi, alunno della natura che a lui solo conferì il dono di predicare la morale senza diventare noioso, perché colpiva la verità e toccava i cuori. (III, § 19, 8; 1981, p. 254) *Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria [...] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri ''[[Veda]]'', il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle ''[[Upanishad]]''. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di [[Pitagora]] [...]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della [[scuola eleatica]]. In seguito ne furono pervasi i [[neoplatonismo|neoplatonici]] [...]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di [[Giovanni Scoto Eriugena|Scoto Eriugena]] il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei [[Sufi]]. In Occidente però [[Giordano Bruno]] dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] è identico con essa. (IV, § 22; 1981, pp. 277-278) *E l'uomo moralmente nobile, quando anche gli manchi l'eccellenza intellettuale, rivela con le sue azioni l'intuizione più profonda, la più alta sapienza, ed umilia il più geniale e più dotto, quando questi con la sua azione mostra che quella grande verità è pur rimasta estranea al suo cuore. (IV, § 22; 1981, pp. 279-280) ==''Il mondo come volontà e rappresentazione''== ===[[Incipit]]=== ====A. Vigliani==== «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l'uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l'uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d'una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982}} ====Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo==== «Il [[mondo]] è mia rappresentazione»: — questa è una verità che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per lui diventa allora chiaro e ben certo, ch'egli non conosce né il sole né la terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che rappresenta, il quale è lui stesso.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''[[Don Chisciotte]]''}} [...] allegorizza la vita di ogni uomo che non voglia solo preoccuparsi del proprio benessere personale come gli altri, ma persegua un fine oggettivo, ideale, che si è impadronito del suo pensiero e della sua volontà; per il che poi certo viene guardato in questo mondo come un essere strano. (III, 50; 2010) *Anch'io alla fine sono comunque arrivato e ho la soddisfazione di vedere, al termine della mia carriera, il principio della mia influenza, con la speranza che essa, conforme a un'antica regola, durerà a lungo nella proporzione in cui è cominciata tardi. (''Prefazione alla terza edizione''; 2010) *Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione! *Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente [[volontà]] di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. (§ 58) *Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce. *Desiderare l'[[immortalità]] è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore. *È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'[[umanità]]. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (§ 58) *È impossibile che una generazione come quella contemporanea, che per vent'anni ha strombazzato un Hegel, questo Calibano intellettuale, come il più grande dei filosofi con tanto strepito da farne echeggiare tutta l'Europa, possa far venir voglia del suo plauso a chi a ciò ha assistito. Essa non ha più ghirlande da largire: il suo plauso è prostituito e il suo biasimo non può significare nulla. Che io dica ciò sul serio, è chiaro dal fatto che, se in qualche modo avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto cancellare venti passi che contrastano completamente con tutte le opinioni dei medesimi, chc anzi in parte devono essere per loro scandalosi. Ma io mi ascriverei a delitto sacrificare a quel plauso anche solo una sillaba. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Fenomeno è rappresentazione e nulla più; e ogni rappresentazione, ogni oggetto di qualsiasi specie è fenomeno. Cosa in sé è soltanto la volontà che a tal titolo non è affatto fenomeno, anzi ne differisce toto genere... La volontà è la sostanza intima, il nocciolo di ogni cosa particolare e del tutto; è quella che appare nella forza naturale cieca, e quella che si manifesta nella condotta ragionata dell'uomo. *Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. (§ 58) *I miei scritti portano così chiaro in fronte il marchio dell'onestà e della sincerità, che già per questo contrastano in modo stridente con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano. (2010) *I pensieri degli spiriti originali non tollerano la mediazione di una mente comune. Trasportati entro l'angusto alloggio di crani stretti, schiacciati, massicci [...] essi – nati dietro spaziose, alte e ben curvate fronti sotto le quali splendono occhi luminosi – perdono ogni vita e vigore, non si riconoscono più. *Il talento coglie un bersaglio che nessun altro riesce a colpire; il genio coglie un bersaglio che nessun altro riesce a vedere.<ref>Secondo volume, Terzo libro, Capitolo 31 (''Del genio'')</ref><ref>Citato anche in: ''La misura dell'uomo'', [[Marco Malvaldi]], Giunti Editore, collana Scrittori Giunti, 2018. ISBN 9788809864481</ref> *Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie... Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia. *Il [[diritto]] che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli [[animali]] ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le [[vivisezione|vivisezioni]] in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. (dall'edizione a cura di Giuseppe Riconda, Mursia, Milano 2000, p. 415) *Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. *Il mondo è solo una mia rappresentazione. *Il nucleo e lo spirito più profondo del [[cristianesimo]] è identico a quello del [[brahmanesimo|bramanesimo]] e del [[buddismo]]: tutti insegnano la grave [[colpa]] della razza umana causata dalla sua semplice esistenza. *Il [[protestantesimo]], eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, cioè i meriti del celibato, ha di fatto rinunciato al nucleo più profondo del cristianesimo, e deve quindi venire considerato uno scarto di questo. Può essere una buona religione per pastori protestanti amanti della comodità, sposati e illuminati: ma non è cristianesimo. *Il ''[[risata|riso]]'' nasce ogni volta da nient'altro che dall'incongruenza improvvisamente scorta fra un concetto e gli oggetti reali che per mezzo di esso erano stati pensati in una qualunque relazione, ed esso stesso è appunto solo l'espressione di questa incongruenza. Essa si produce spesso per il fatto che due o più oggetti reali vengono pensati per mezzo di un solo concetto e l'identità di quest'ultimo viene trasferita a quelli; ma poi una totale diversità di essi nel resto rende evidente che il concetto conveniva loro solo in un aspetto unilaterale. Altrettanto spesso è tuttavia un unico oggetto reale, quello la cui incongruenza con il concetto, sotto il quale esso era stato da una parte a ragione sussunto, diventa improvvisamente avvertibile. Quanto più giusta poi è da una parte la sussunzione di tali realtà sotto il concetto, e quanto più grande e stridente è d'altra parte la loro inadeguatezza rispetto ad esso, tanto più forte è l'effetto del [[ridicolo]] che scaturisce da questo contrasto. Ogni ridere nasce dunque a motivo di una sussunzione paradossale e pertanto inaspettata; è indifferente che si esprima a parole o a fatti. È questa in breve la vera spiegazione del ridicolo. *Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà [...] è un atto di forte affermazione della volontà stessa [...] ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta. *In verità, non esiste godimento se non nell'uso e sentimento delle proprie forze, e il maggior dolore è la riconosciuta mancanza di forze, là dove se n'avrebbe bisogno.<ref name="dizcit">Citato nel ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 881714603X</ref> *[...] l'antichissima sapienza indiana dice: «È Maya, il [[Velo di Māyā|velo]] ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente» (Questi paragoni si trovano ripetuti in luoghi innumerevoli dei Veda e dei Purana). *L'[[stoicismo|etica stoica]], presa nel suo insieme, è in effetti un pregevolissimo e rispettabilissimo tentativo di utilizzare il grande privilegio dell'uomo, la ragione, per uno scopo importante e salutare, cioè per elevare l'uomo al di sopra delle sofferenze e dei dolori, a cui ogni vita è commessa [...] e per renderlo appunto con il sommo grado partecipe della dignità che gli spetta, come essere razionale, in contrasto con l'animale, e della quale comunque si può parlare in questo senso, ma non in un altro. [...] Ma per quanto raggiungibile sia in certo grado quello scopo, con l'impiego della ragione e con un'etica meramente razionale [...]; moltissimo tuttavia manca perché si possa addivenire in tale modo a qualcosa di perfetto e perché la ragione rettamente usata possa realmente sottrarci a tutto il peso e a tutte le sofferenze della vita e condurci alla beatitudine. [...] [N]eanche nella sua stessa rappresentazione il suo ideale, vale a dire il sapiente stoico, poté mai acquistare vita o intima verità poetica; egli rimane un rigido manichino di legno, di cui non si sa cosa fare, che non sa egli stesso che cosa farsi della sua saggezza, e di cui la perfetta calma, contentezza e beatitudine contraddicono addirittura la natura dell'umanità e non ci fanno pervenire a nessuna rappresentazione intuitiva di essa. (I, 16; 2010) *L'[[imitazione]] delle qualità e caratteristiche altrui è molto più vergognosa del portare abiti altrui, perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi. (2010) *L'unica origine dell'[[arte]] è la conoscenza delle idee; e il suo unico fine è la comunione di tale conoscenza.<ref name=cic>Citato in [[Vincenzo Cicero]], ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002; traduzione di Vincenzo Cicero.</ref> *La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del ''principium individuationis'', deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia. *La mia opinione invero è (e perciò trova qui posto la mia spiegazione) che ogni errore è una conclusione dall'effetto alla causa, conclusione che ha valore. Quando si sa che l'effetto può avere quella causa e nessun'altra; ma non in altri casi. Chi sbaglia, o attribuisce all'effetto una causa, che quello non può punto avere; nel che dimostra vera mancanza di intelletto, ossia incapacità di conoscer direttamente il nesso tra [[causa ed effetto]]: oppure, come accade più spesso, dato l'effetto determina bensì una causa possibile, ma alla maggior premessa del sillogismo, con cui va dall'effetto alla causa, aggiunge che codesto effetto costantemente proviene dalla causa attribuitagli. (§ 15; tomo I, pp. 153-154) *La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia. *La [[musica]], intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.<ref name=cic/> *La ''speranza'' ci fa vedere quello che desideriamo, e la ''paura'' quello che ci preoccupa, come probabile e vicino, e ambedue ingrandiscono il loro oggetto. [[Platone]] (secondo Eliano, ''V. H.'', 13, 28) ha in modo molto bello chiamato la ''speranza'' il sogno del desto. La sua essenza sta in ciò, che la volontà costringe il suo servo, l'''intelletto'', quando esso non è in grado di procurare quel che si desidera, a dipingerglielo almeno davanti agli occhi, ad assumersi in genere la parte del consolatore, ad acquietare il suo padrone con delle favole, come la balia il bambino, e ad aggiustare queste ultime in modo che acquistino verosimiglianza. (2010) *La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi. (§ 57; tomo II, p. 244) *La vera [[filosofia]] deve in ogni caso essere [[idealismo|idealista]]: anzi deve esserlo, se vuole semplicemente essere onesta. Perché niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella [[coscienza]]. (II, 1) <ref>Citato in ''Grande Antologia Filosofica'', Milano, Marzorati, 1971, vol. XIX, pp. 602-603.</ref> *La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocché l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. (§ 58) *La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è [[sogno|sognare]]. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.<ref name=dizcit/> *Le teste scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime, il genio un ''portentum''.<ref>Da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di Sossio Giametta, Bompiani, 2010, p. 1287.</ref> *Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo. *Nel ''[[Corano]]'' troviamo la forma più squallida e più povera di [[teismo]]. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore. :''Man betrachte z.B. den Koran: dieses schlechte Buch war hinreichend, eine Weltreligion zu begründen, das metaphysische Bedürfniß zahlloser Millionen Menschen seit 1200 Jahren zu befriedigen, die Grundlage ihrer Moral und einer bedeutenden Verachtung des Todes zu werden, wie auch, sie zu blutigen Kriegen und den ausgedehntesten Eroberungen zu begeistern. Wir finden in ihm die traurigste und ärmlichste Gestalt des Theismus. Viel mag durch die Uebersetzungen verloren gehen; aber ich habe keinen einzigen werthvollen Gedanken darin entdecken können''.<ref>Da ''Die Welt als Wille und Vorstellung'', secondo libro, secondo volume, seconda metà, [http://www.zeno.org/nid/20009267115 cap. 17 zeno.org].</ref> *Nella [[tragedia]] vediamo le creature più nobili rinunziare, dopo lunghi combattimenti e lunghe sofferenze, ai fini perseguiti con accanimento, sacrificare per sempre le gioie della vita, oppure sbarazzarsi liberamente con gioia del peso dell'esistenza medesima... bisogna tenere bene a mente, se si vuol comprendere l'insieme delle considerazioni presentate in quest'opera, che quest'opera suprema del supremo genio poetico ha il fine di mostrare il lato terribile della vita, i dolori senza nome, le angosce dell'umanità, il trionfo dei malvagi, il poter schernitore del caso, la disfatta irreparabile del giusto e dell'innocente; nel che si ha un indice significativo della natura del mondo e dell'esistenza. *Nel [[Nuovo Testamento]] si parla del mondo come di qualcosa di estraneo, che non si ama, dominato dal diavolo. Questo coincide con lo spirito ascetico della negazione del proprio Sé e del superamento del mondo, che insieme all'illimitato amore per il prossimo, addirittura per il nemico, è la caratteristica che il cristianesimo ha in comune con il bramanesimo e il buddismo, e ne dimostra l'affinità. *Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli [[animali]] essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra. Così qui l'intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell'inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l'intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s'è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, è giunta infine, con la comparsa della ragione, cioè nell'uomo, per la prima volta alla riflessione: allora essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto più seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell'uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un ''animal metaphysicum''.<ref>Citato in Umberto Antonio Padovani, Andrea Mario Moschetti, ''Grande antologia filosofica'', Marzorati, Milano, 1971.</ref> *Nessuna [[verità]] è più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste non è altro che l'oggetto in rapporto al soggetto. *Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica.<ref>I, 52 in ''Grande Antologia Filosofica'', Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, p. 143.</ref> *Non ai contemporanei, non ai connazionali: all'umanità consegno la mia opera ormai compiuta, nella sicurezza che non sarà per essa senza valore, quand'anche ciò dovesse, come il destino del bene in ogni forma comporta, essere riconosciuto soltanto tardi. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Presso di me, come presso [[Spinoza]], il mondo esiste per interna forza e da se stesso.<ref>Citato in Emilia Giancotti, ''Baruch Spinoza 1632-1677'', Editori riuniti, Roma, 1985.</ref> *Quei signori {{NDR|i professori di filosofia}} vogliono vivere, e precisamente vivere della [[filosofia]]: da questa traggono sostentamento con moglie e prole, e tutto – nonostante il «''povera e nuda vai filosofia''» del [[Francesco Petrarca|Petrarca]] – tutto essi hanno arrischiato su di lei. *Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla. *Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la [[volontà]] agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva. (§ 27) *[...] se si conducesse il più ostinato [[ottimismo|ottimista]] attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della [[miseria]], ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo ''meilleur des mondes possibles''. Donde ha preso [[Dante Alighieri|Dante]] la materia del suo ''Inferno'', se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un [[inferno]] bell'e buono. Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta. (§ 59; tomo II, p. 266) *Templi e chiese, pagode e moschee testimoniano con sfarzo e grandezza, in tutti i paesi, in tutti i tempi, il bisogno metafisico dell'uomo, che, forte e inestirpabile, segue da presso quello fisico. (2010) *Tutta la [[conoscenza]], originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva.<ref name=cic/> *Un eterno [[divenire]], una corsa senza fine, ecco la caratteristica con cui si manifesta l'essenza della volontà. Di tal natura sono infine gli sforzi e i desideri umani, che ci fanno brillare innanzi la loro realizzazione come fosse il fine ultimo della volontà; ma non appena soddisfatti, cambiano fisionomia; dimenticati, o relegati tra le anticaglie, vengono sempre, lo si confessi o no, messi da parte come illusioni svanite. *Veramente ogni bambino è in certo qual modo un genio, e ogni genio in certo qual modo un bambino. (2010) ==''L'arte di conoscere se stessi''== ===[[Incipit]]=== Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere. La mia vita è eroica, e non si può valutare con un metro da filisteo o con il cubino del bottegaio, né con una misura proporzionata alla gente comune, che non vive altra esistenza se non quella individuale, limitata a un breve lasso di tempo. Per questo non devo turbarmi se penso a quanto mi manchi ciò che fa parte della regolare vita dell'individuo: ufficio, casa, vita sociale, moglie e prole. L'esistenza degli esseri comuni si risolve in questo. La mia vita invece è una vita intellettuale, il cui imperturbato procedere e l'indisturbata operosità devono dare frutto nei pochi anni della piena forza mentale e del suo libero impiego per arricchire secoli dell'umanità. La mia vita personale è soltanto la base di questa vita intellettuale, la ''conditio sine qua non'' – un elemento del tutto subordinato, quindi. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di conoscere se stessi'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà: chi si dedica alle muse deve far parte dell'ultima classe. Perciò si troverà che quasi tutti i veri filosofi sono rimasti scapoli, come [[René Descartes|Descartes]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[Nicolas de Malebranche|Malebrance]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], e [[Immanuel Kant|Kant]]. (p. 73, 2005) *Da' al mondo gli [[inchino|inchini]] dovuti. (p. 104, 2005) ==''L'arte di insultare''== *Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. *Alla fine tutti quanti siamo e restiamo [[solitudine|soli]]. *È forse impossibile trovare una [[donna]] veramente sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi. *Gli [[Amico e nemico|amici]] si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i [[Amico e nemico|nemici]]. :Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono: per cui bisognerebbe utilizzare il loro biasimo per la [[Conoscere se stessi|conoscenza di se stessi]], come una medicina amara. *L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. (2017, [https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=it&pg=PT28#v=onepage&q&f=false p. 28]) *La [[giovinezza]] senza la [[bellezza]] ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. *Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'[[Europa]] ha i francesi. La cosa si compensa. :Se le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i francesi. (da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'') *Non v'è [[Rosa e spina|rosa senza spine]], ma vi sono parecchie spine senza rose! *Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle [[vivisezione|vivisezioni]] e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile... Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie [...]. Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni... *{{NDR|Riferendosi ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} *Si ha [[pietà]] di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma [[giustizia]] si deve all'[[animale]]! *Si possono conoscere i [[filosofo|filosofi]] solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano. *Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". *Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieno di gratitudine e pronto a difendere con le unghie e con i denti tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione. *Tutti i [[giornalisti]] sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. *Nel 1857 è comparsa la quinta edizione di un libro adoperato all'università: ''Notions élémentairesde grammaire comparée, pour servir à l'étude des trois langues classiques, rédigé sur l'invitation du ministre de l'lnstruction publique, par Egger, membre de l'lnstitut,'' eccetera. E, invero – ''credite posteri!'' [Orazio, Carmina, 11, 19, 21 - la terza lingua classica di cui si parla è... la [[Francia|francese]]. Dunque questo miserrimo gergo romanzo, questa pessima mutilazione di parole latine, questa lingua che dovrebbe guardare con profondo rispetto alla sua più antica e assai più nobile sorella, [[Italiano|l'italiano]], questa lingua che ha come esclusiva peculiarità il disgustoso suono nasale, en, un, un, come pure il singhiozzante accento così indicibilmente ripugnante sull'ultima sillaba, mentre tutte le altre lingue hanno la penultima lunga, che produce un effetto così delicato e pacato, questa lingua, nella quale non esiste metro ma soltanto la rima, per lo più in ''é'' o ''on'', costituisce la forma della poesia: questa lingua meschina viene qui posta come ''langue classique'' accanto al greco e al latino! Invoco il biasimo dell'Europa tutta per umiliare questi spudoratissimi fanfaroni. *Preso ''sensu proprio'' il [[dogma]] diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'[[inferno]], fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del [[peccato originale]] e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato. *[[Leggere]] significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. *L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato. *Il sesso femminile da quello maschile pretende e si aspetta tutto – ossia tutto ciò che desidera e di cui ha bisogno –, mentre da quello femminile il sesso maschile esige in primo luogo ed esplicitamente una sola cosa. *Le persone che hanno passato la vita leggendo e hanno attinto la loro sapienza dai libri somigliano a coloro che, da un gran numero di descrizioni di [[viaggi]], hanno acquistato la conoscenza precisa di un paese. Queste persone riescono a comunicare notizie su molte cose; ma, in fondo, non hanno una conoscenza coerente, chiara e profonda circa la natura di quel paese. *Sarebbe bene comprare [[libri]], se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. *È mia opinione – e la dico qui di sfuggita – che il colore bianco della [[pelle]] non sia naturale all'uomo, il quale, per natura, ha invece la pelle nera o scura, come i nostri antenati, gli indu. Di conseguenza, dal grembo della natura non è mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benché se ne parli tanto: ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito. *Le [[religioni]] sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria. *Il [[sigaro]] è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri. *Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista in tutta la sua malvagità; il [[teologo]] in tutta la sua stupidità. *{{NDR|Riferito ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} No, quello che vedete non è un'aquila, guardategli le orecchie. (p. 76) ==''L'arte di ottenere ragione''== ===[[Incipit]]=== La ''dialettica eristica'' è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ''ragione'', dunque ''per fas et nefas'' [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione ''objective'', nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).<br /> Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di ottenere ragione'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2006}} ===Citazioni=== *Gli antichi adoperano [[logica]] e [[dialettica]] per lo più come sinonimi, e altrettanto fanno i moderni. (nota alla p. 1, p. 75, 2006) *Il mio punto di vista, dunque, è che la ''dialettica'' va separata dalla ''logica'' più nettamente di quanto abbia fatto [[Aristotele]], lasciando la verità oggettiva, nella misura in cui essa è ''formale'', alla ''logica'' e limitando la ''dialettica'' all'''ottenere ragione'': e, in secondo luogo, che ''sofistica'' ed ''eristica'' non vanno separate dalla dialettica così come fa Aristotele: poiché questa differenza riposa sulla [[verità]] materiale oggettiva, sulla quale non possiamo venire in chiaro con certezza preventivamente [...]. È facile a dirsi che nel contendere non bisogna avere di mira altro se non il portare alla luce la verità: il fatto è che non si sa ancora dove essa sia: si viene fuorviati agli argomenti dell'avversario e anche dai propri. (nota alla p. 19, p. 78, 2006) *Per formulare la ''dialettica'' in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), semplicemente come ''l'arte di ottenere ragione'', la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ''ha'' oggettivamente ragione. [...] Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. (pp. 23 sg., 2006) *Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona. (p. 64, 2006) *Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione.[...] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la [[verità]], senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero. ==''L'arte di trattare le donne''== ===[[Incipit]]=== Il termine «femmina» (''Weib'') è caduto in discredito, quantunque sia del tutto innocente; designa il sesso (''mulier''). «Donna» (''Frau'') è invece la femmina sposata (''uxor''); chiamare donna una ragazza è una stonatura. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di trattare le donne'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *Le [[maschio e femmina|donne]] sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso [[maschio e femmina|maschile]]; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. (p. 33, 2005) *Il [[Maschio e femmina|sesso femminile]], di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto [[Maschio e femmina|maschile]] obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. (p. 33, 2005) *La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello. (p. 40, 2005) {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}} *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. (p. 42, 2005) *Come la [[seppia]], la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna. (p. 45, 2005) *Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza. (p. 46, 2005) *La [[barba]], essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è ''oscena'' e per questo piace alle donne. (p. 65, 2005) *La mia metafisica dell'amore sessuale è una perla. (p. 61, 2005) *Il [[matrimonio]] è una trappola che la natura ci tende. (p. 69, 2005) *[[Matrimonio]] = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità. (p. 70, 2005) *Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea l'uno all'altro. (p. 71, 2005) *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. (p. 71, 2005) *Tra ''ciò che uno ha'' non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti. (p. 75, 2005) *Quando le leggi concessero alle [[Maschio e femmina|donne]] gli stessi diritti degli [[Maschio e femmina|uomini]], avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. (p. 82, 2005) *Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione. (p. 82, 2005) *Le donne hanno sempre bisogno di un tutore; perciò in nessun caso dovrebbero ottenere la tutela dei figli. (p. 83, 2005) *Le teste più dotate dell'intero sesso femminile non sono mai riuscite a creare un'unica opera effettivamente grande, genuina e originale nelle belle arti e, in generale, non sono mai state capaci di produrre una qualche opera di valore duraturo ... Singole e parziali eccezioni non cambiano nulla. (p. 88, 2005) *Più guardo gli [[Maschio e femmina|uomini]], meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle [[Maschio e femmina|donne]], tutto sarebbe a posto. (p. 102, 2005) *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. ==''Metafisica dell'amore sessuale''== *Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi? *Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Il [[Suicidio|suicida]] è uno che, anziché cessare di vivere, sopprime solo il fenomeno di questo volere: egli non ha rinunciato alla volontà di vivere, ma solo alla vita. *Io non ho scritto per gl'imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto. *Si è saggi solo a condizione di vivere in un mondo di pazzi. *Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive. ==''O si pensa o si crede''== *Chi ama la verità odia gli [[dèi]], al singolare come al plurale. *Dei mali della [[vita]] ci si consola pensando alla morte e della [[morte]] pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Esistono in tutti i popoli i monopolizzatori e gli appaltatori del bisogno metafisico: i preti. *«Filosofia della religione» è il termine di moda per «religione naturale». Ma non esiste alcuna religione naturale: le [[religione|religioni]], tutte, sono prodotti artificiali. *La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede, sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi. *La [[Cattolicesimo|religione cattolica]] è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio. *Quando uno comincia a parlare di Dio, io non lo so di che cosa parli. ==''Parerga e Frammenti postumi''== *A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref> *Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.<ref name=Morale /> *''Demofele'' — Detto fra noi, caro, vecchio amico, non mi piace che tu di quando in quando faccia sfoggio della tua capacità filosofica ricorrendo a sarcasmi, anzi a uno scherno palese nei riguardi della religione. A ognuno la sua fede è sacra: dovrebbe esserlo anche a te.<br />''Filalete'' — ''Nego consequentiam!'' Non capisco, perché io, a causa della stoltezza di un altro, debba aver rispetto per la menzogna e l'inganno.<ref>Da ''Della religione'', n. 174, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 423.</ref> *[[Dio]] è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.<ref name=Morale /> *Dio è per i prìncipi lo spauracchio con cui essi mandano a letto i bambini grandi quando non c'è più altro che serva; quindi essi l'hanno in gran conto. [...] Di più, dopo che cadde in disuso l'ultima ratio theologorum, quel mezzo di governo perdette molto della sua efficacia. Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le [[lucciola|lucciole]]: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.<ref name=Morale /> *{{NDR|Sul [[Epitteto#Manuale|''Manuale'' di Epitteto]]}} [...] è conciso e acuto, scritto con il tono di un amico benevolo che dà consigli [...].<ref>Arthur Schopenhauer, ''Frammenti sulla storia della filosofia'', in ''Parerga e paralipomena'', vol I, Adelphi, 1998, p. 88. ISBN 88-459-1422-4</ref> *È fuori di dubbio che le dottrine della fede – basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione – sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.<ref name=Morale /> *Evidentemente è giunta l'ora [...] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale ''l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli [[animali|animali]]''. Sappiatelo! Ricordatelo! [...] Bisogna essere ciechi [...] per non riconoscere che ''l'animale'', nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 794.</ref> *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la [[Maschio e femmina|donna]] non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'[[Maschio e femmina|uomo]].<ref>Da ''Sulle donne'', in ''Parerghi e paralipomeni''; citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.<ref name=Morale /> *I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 344, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 815.</ref> *I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref> *I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.<ref>Da ''Del leggere e dei libri'', n. 291, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 750.</ref> *I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', n. 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref> *Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità. :''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref> *Il [[presente]] più insignificante ha, rispetto al [[passato]] più significativo, il vantaggio della ''realtà''; sicché il presente sta al passato come qualcosa al nulla.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 143, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 371.</ref> *In fondo al cuore le [[Maschio e femmina|donne]] pensano che compito dell'[[Maschio e femmina|uomo]] è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena''.</ref> *In generale, una legge essenziale vale per ogni arte, per tutto ciò che è bello, per ogni rappresentazione spirituale — essa è la semplicità, che è solita inerire anche alla verità; o per lo meno è sempre pericoloso allontanarsene.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 220, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 573.</ref> *In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.<ref name=Morale /> *Io so bene che mi sentirò ripetere che la mia filosofia è disperata; ma solo perché io parlo secondo verità, e gli uomini vogliono sentire invece le lodi di Dio che ha ordinato il tutto secondo il meglio. Ma allora andate in chiesa e lasciate i filosofi in pace.<ref name=Morale /> *Ho dovuto sopportare molti biasimi, per il fatto di aver presentato nella mia filosofia, teoricamente cioè, la vita come dolorosa e per nulla desiderabile: tuttavia chi mette in mostra praticamente il più deciso disprezzo per la medesima è lodato, anzi ammirato, mentre chi si sforza accuratamente di conservarla viene disprezzato. *L'antichità si presenta a noi rivestita di tanta innocenza unicamente per il fatto che essa non conobbe il cristianesimo.<ref name=Morale /> *L'[[intolleranza]] è unicamente essenziale al [[monoteismo]]: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.<ref name=Morale /> *L'[[uomo]] è in fondo un animale selvaggio e feroce. Noi lo conosciamo solo in quello stato di ammansamento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell'ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.<ref name=Morale>Da ''Morale e religione''.</ref> *La [[creanza|cortesia]] è per la natura umana quello che è il calore per la cera. (da ''Parerga e Paralipomena'') *«La morte venne nel mondo per il peccato», dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.<ref name=Morale /> *La religione può dunque venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.[...] Questo è infatti l'aspetto più brillante della religione. Se essa è una frode, non si può negare che non sia una ''pia fraus''. E in tal caso i sacerdoti sono uno strano ''quid medium'' tra i ciurmatori e i moralisti.<ref name=Morale /> *La storia potrebbe anche essere considerata come una continuazione della zoologia.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 233, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 591.</ref> *La [[verità]] quando è nuda è più bella. *Le guerre di religione, i massacri religiosi, le crociate, l'inquisizione con gli altri tribunali per gli eretici, lo sterminio della popolazione originaria dell'America e la sostituzione di essa con schiavi africani – furono frutti del cristianesimo, e nulla di analogo o di equivalente ci è offerto dagli antichi.<ref name=Morale /> *Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età. Con questo mezzo, ancor più che con minacce o con narrazioni di prodigi, si riesce a radicare profondamente le dottrine della fede.<ref name=Morale /> *Le scene della nostra vita somigliano alle immagini in un mosaico grossolano, che da vicino non fanno effetto, e, per trovarle belle, bisogna esserne lontani.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 145, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 375.</ref> *Nei secoli passati la religione era una foresta dietro la quale potevano tenersi e nascondersi gli eserciti. Ora, dopo tanti tagli, è appena più una macchia dietro cui possono talvolta appiattarsi dei furfanti. Bisogna quindi guardarsi da quelli che la tirano in ballo ad ogni occasione, e risponder loro col proverbio sopra citato: «''Detrás de la cruz está el Diablo''»<ref>Traduzione: «Dietro la croce v'è il Diavolo».</ref>.<ref name=Morale /> *Nelle persone di capacità limitate la [[modestia]] è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.<ref>Da ''Parerga e paralipomena''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref> *Oggi si stanno formando dovunque in Europa e in America, delle società di protezione degli animali, le quali sarebbero per tutta l'Asia ''incirconcisa'' la cosa più superflua del mondo, essendoché ivi la religione protegge sufficientemente gli animali e li fa anzi oggetto di beneficenza positiva [...]. Si veda invece con quale inaudita malvagità la nostra plebe cristiana si comporta verso gli animali, uccidendoli senza scopo ed anche solo per sollazzo, mutilandoli o martirizzandoli, non esclusi quelli da cui essa ricava il suo principale nutrimento [...]. Ben si potrebbe dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le anime tormentate. (1981, p. 298) *Ogni [[animale]] ha il suo intelletto evidentemente solo allo scopo di trovare e procacciarsi il cibo, e secondo ciò è anche determinata la misura del suo intelletto. Non altrimenti stanno le cose per l'uomo; solo che la maggiore difficoltà della sua conservazione e l'infinita moltiplicabilità dei suoi bisogni ha reso necessaria una misura maggiore di intelletto. Soltanto quando questa misura viene superata, per una anormalità, si ha un'eccedenza assolutamente esente dal servizio della volontà, che, se è considerevole, si chiama genio. Per questa ragione soltanto un tale intelletto diventa dapprima oggettivo; ma può avvenire che, a un certo grado, diventi anche metafisico, o per lo meno aspiri a esserlo. Infatti, proprio in conseguenza della sua oggettività, la natura stessa, la totalità delle cose, diventa il suo oggetto e il suo problema. Soltanto in lui, cioè, la natura comincia a percepirsi proprio come qualcosa che è, e pur tuttavia potrebbe anche essere diversamente; mentre, nell'intelletto comune, normale, la natura non si percepisce chiaramente – come il mugnaio non ode il rumore della macina, o il profumiere non sente il profumo del suo negozio. Sembra per lui una cosa pacifica: ne è prigioniero. Solo in certi momenti più chiari la percepisce, e quasi se ne spaventa: ma si rassegna ben presto. È facile vedere che cosa questi cervelli normali possono dare in filosofia, anche quando si riuniscono in grandi masse. Se invece l'intelletto fosse metafisico per origine e destinazione, essi potrebbero, specialmente unendo le loro forze, promuovere la filosofia come ogni altra scienza. <ref>Da ''Alcune considerazioni sul contrasto''; in ''Parerga e paralipomena'', Adelphi, § 67, pp. 128-129.</ref> *Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 310, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 790.</ref> *Ogni uomo prende i [[limite|limiti]] del proprio campo visivo per i limiti del mondo. *Per molta gente i filosofi sono degli importuni sonnambuli che lo disturbano nel sonno.<ref>Da ''Frammenti postumi''; in ''Metafisica dell'amore sessuale: l'amore inganno della natura'', a cura di [[Anacleto Verrecchia]], Bur, 1992, [https://books.google.it/books?id=gnyPCzWJkPwC&pg=PT95 p. 95]. ISBN 8817168971</ref> *Per un periodo di 1800 anni la religione ha posto la museruola alla ragione. Il compito dei professori di filosofia è quello di camuffare da filosofia tutta la mitologia ebraica.<ref name=Morale /> *Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola «[[ateismo]]»! Come se il [[teismo]] fosse la cosa più naturale del mondo.<ref name=Morale /> *Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.<ref name=Morale /> *Se [[Dio]] ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.<ref name=Morale /> *Solo la [[luce]] che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. (da ''Parerga e Paralipomena'', volume I, Adelphi) *Tu puoi costantemente osservare che [[scienza e religione|la fede e la scienza]] si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.<ref name=Morale /> *Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (da ''Parerga e Paralipomena'', Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396) *Verrà il tempo in cui la dottrina di un Dio-creatore sarà in metafisica riguardata come ora in astronomia quella degli epicicli.<ref name=Morale /> *Vi è dunque, nel cuore di ogni uomo, una belva, che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri. (Parerga, II) ===''Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo''=== *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. (''Parerga e paralipomena'', Adelphi, 1981 pp. 296 e 297) *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. (ivi, p. 299) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''L'arte di farsi rispettare''=== L'onore è un sentimento che, sorgendo dal profondo e con frequenza quotidiana, è a tutti ben noto e assai familiare. Ma alle persone in qualche misura inclini e portate al pensiero astratto potrebbe essere gradito fissarlo e riconsiderarlo una buona volta in concetti chiari nello specchio neutro della riflessione.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare ovvero trattato sull'onore'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 1998}} ===''Saggio sulle apparizioni di spiriti''=== Gli spettri, nell'ultra-assennato secolo scorso, sono stati non tanto banditi quanto disprezzati, come una volta la magia. In Germania tuttavia sono stati riabilitati, negli ultimi venticinque anni, e forse non a torto.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Arthur Schopenhauer== *Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di Schopenhauer contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità. ([[Karl Popper]]) *Di Schopenhauer, quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. ([[David George Ritchie]]) *È evidente la parentela della filosofia dello Schopenhauer con la metafisica del [[Gautama Buddha|Buddha]]: per ambedue ogni esistenza è dolore, per ambedue la liberazione dal dolore sta nella negazione della volontà ossia dell'esistenza; e solo la scienza (''{{sic|vidyá}}''<ref>Vidyā, in sanscrito "conoscenza".</ref>) ci conduce a questa negazione che ha per termine ed effetto il nirvana. ([[Paolo Emilio Pavolini]]) *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: Arthur Schopenhauer non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». ([[Nigel Warburton]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. I popoli latini, si sa, sostengono male questa prova; noi Tedeschi non abbastanza bene.<br>In ciò il Buddismo ha influito più del Cristianesimo, e Schopenhauer più di tutti gli altri antichi e moderni filosofi. La calorosa simpatia verso la natura sensibile, dalla quale sono compenetrati tutti i suoi scritti, è uno dei lati più gradevoli della filosofia di Schopenhauer, tanto ingegnosa, ma in molti punti anche malsana e poco proficua. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di [[Immanuel Kant|Kant]] [...]. Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. ([[Bertrand Russell]]) *Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. [...] E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «''Obit anus, abit onus''».<ref>«La vecchia muore, il debito cessa».</ref> È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. ([[Bertrand Russell]]) *L'ultimo creatore di un sistema vero e proprio, che salga su su dai rudimenti agli svolgimenti ed alle applicazioni, è Arturo Schopenhauer. ([[Paolo Orano]]) *Non era bello: gli sciocchi avrebbero potuto definirlo piuttosto brutto. Ma appariva grandioso, se si capiva l'espressione della sua bellezza interiore. Allora non si poteva staccare lo sguardo da lui, non ci si poteva sottrarre alla forza e al potere della sua affascinante personalità. E come parlava! Chi non l'ha mai sentito parlare non può farsene un'idea. Certo, ci sono alcuni che parlano bene e in maniera vivace; ma il suo discorso era unico, era la vita stessa. Sapeva metterci la più profonda serietà e la più grande bellezza; e ogni argomento da lui trattato acquistava una nuova colorazione, acquistava carattere e contenuto mediante la sua parola e il suo modo di vedere. Siccome non aveva né moglie né figli, né casa né attività pubblica, parlava preferibilmente di cose astratte, ma non con frasi astratte. A chi sapeva qualche cosa di filosofia, le sue cristalline esposizioni riuscivano comprensibili. Il suo modo di colloquiare dava un'impressione di classicità: certamente gli antichi saggi, esperti nell'arte della conversazione, avevano parlato come Schopenhauer. Possedeva una memoria straordinaria e la facoltà di entusiasmarsi. In breve, la sua parola parlata era all'altezza di quella scritta; e il discepolo, che lo avvicinava per la prima volta, era pieno di stupefatta ammirazione. (Anna von Doß)<ref>Da ''Adam von Doß. Ein Lebensbild nach Familienaufzeichnungen und Briefen verfasst von seiner Frau''; citato in Arthur Schopenhauer, ''Colloqui''.</ref> *Quattro nomi sopravviveranno a tutti gli attacchi e ai sovvertimenti dei tempi a venire, e tramonteranno soltanto con l'umanità, i nomi di Buddha, Cristo, Kant e Schopenhauer. ([[Philipp Mainländer]]) ===[[Francesco De Sanctis]]=== *Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. Arcano è tutto fuorché il nostro dolor. Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. *Leopardi s'incontra ne' punti sostanziali della sua dottrina con Schopenhauer; ma gli sta di sotto per molti rispetti. Primamente Leopardi è poeta; e gli uomini comunemente non prestano fede ad una dottrina esposta in versi; ché i poeti hanno voce di mentitori. *Schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, che a propagare una dottrina bisogna innanzi tutto render filosofica la spada. *Schopenhauer è un ingegno fuori del comune; lucido, rapido, caldo e spesso acuto; aggiungi una non ordinaria dottrina. E se non puoi approvare tutt'i suoi giudizii, ti abbatti qua e là in molte cose peregrine, acquisti svariate conoscenze, e passi il tempo con tuo grande diletto: ché è piacevolissimo a leggere. Leopardi ragiona col senso comune, dimostra così alla buona come gli viene, non pensa a fare effetto, è troppo modesto, troppo sobrio. Lo squallore della vita che volea rappresentare si riflette come in uno specchio in quella scarna prosa; il suo stile è come il suo mondo, un deserto inamabile dove invano cerchi un fiore. Schopenhauer, al contrario, quando se gli scioglie lo scilinguagnolo, non sa tenersi; è copioso, fiorito, vivace, allegro; gode annunziarti verità amarissime. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4 *Arthur Schopenhauer, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/arthur-schopenhauer/aforismi-sulla-saggezza-nella-vita/ Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885. *Arthur Schopenhauer, ''Colloqui'', prefazione, traduzione e commento di [[Anacleto Verrecchia]], Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657195 *Arthur Schopenhauer, ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796 *Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=AIV2UEKJuYgC Il mondo come volontà e rappresentazione]'', a cura di Sossio Giammetta, Rizzoli, 2010 (edizione digitale). ISBN 9788858610473 *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi. *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di insultare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi, 1999. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=&pg=PP1#v=onepage&q&f=false L'arte di insultare]'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 9788845978944 *Arthur Schopenhauer, ''Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura'', traduzione di Anacleto Verrecchia, BUR, Milano, 2011. ISBN 9788858619797 *Arthur Schopenhauer, ''O si pensa o si crede'', traduzione di Bettino Betti e Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657201 *Arthur Schopenhauer, ''Morale e religione: da "Parerga e Paralipomena" e Frammenti postumi'', traduzione di [[Piero Martinetti]], Mursia, Milano, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, Adelphi, 2003. ISBN 8845914224 *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo I, a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2007. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo II, a cura di Mario Carpitella, traduzione di Mazzino Montinari e Eva Amendola Kuhn, Adelphi, Milano, 2007. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Il mondo come volontà e rappresentazione||(1819)}} {{Pedia|L'arte di ottenere ragione||(postumo)}} {{Pedia|L'arte di trattare le donne||(1851)}} {{Pedia|Parerga e paralipomena||(1851)}} {{Pedia|Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente||(1813)}} {{DEFAULTSORT:Schopenhauer, Arthur}} [[Categoria:Accademici tedeschi]] [[Categoria:Aforisti tedeschi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] jma09ckw27gc8s2kq7km1wttavpbgzs 1223765 1223764 2022-08-22T10:05:28Z Dread83 47 annullo, è già in "Aforismi sulla saggezza del vivere" wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schopenhauer.jpg|thumb|Arthur Schopenhauer]] '''Arthur Schopenhauer''' (1788 – 1860), filosofo tedesco. ==Citazioni di Arthur Schopenhauer== *Che tra breve i vermi divoreranno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare – ma che i professori di filosofia faranno lo stesso con la mia filosofia! – questo mi fa orrore.<ref>Da ''L'arte di invecchiare'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2017, n. 129. ISBN 9788845978951</ref> *Chi è [[amicizia|amico]] di tutti non è amico di nessuno.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref> *''Dobbiamo rinunciare a cogliere una [[rosa e spina|rosa]], | per timore che la sua [[rosa e spina|spina]] ci ferisca?''<ref>Da ''L'arte di essere felici'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 1997, p. 56. ISBN 88-459-1295-7.</ref> *È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole.<ref>Citato in [[Albert Einstein]], ''Come io vedo il mondo''.</ref> *Il bramanesimo e il buddismo, fedeli alla verità, riconoscono decisamente la palese parentela dell'uomo, come in generale con l'intera natura, così anzitutto con la natura animale e, mediante la metempsicosi e in altri modi, rappresentano l'essere umano come collegato strettamente con il mondo degli [[animale|animali]].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 196.</ref> *In [[India]], le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.<ref>''In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought.'' (da ''The World as Will and Representation'', volume I, & 63 pp. 356-357; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2 A Tribute to Hinduism]'')</ref> *L'''[[Eldorado]]'' è sulla terra. Con l'[[Italia]] si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la [[Germania]] invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.<ref>Da una lettera da Firenze del 29 ottobre 1822.</ref> *L'uomo è per sua natura incline a refuggire dal dolore, e pertanto si sposta verso situazioni più serene.<ref>Da ''L'arte di essere felice'', Adelphi.</ref> *La base su cui poggiamo tutta la nostra conoscenza e il nostro apprendimento è l'inesplicabile.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858014165</ref> *La [[memoria]] è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.<ref>Arthur Schopenhauer, ''Pensieri riguardanti l'intelletto in generale e sotto ogni rapporto'', 37, in ''Parerga e paralipomena'', vol II, Adelphi, p. 73 (in nota). ISBN 88-459-1422-4</ref> *La soddisfazione dell'istinto [[sesso|sessuale]] è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel [[matrimonio]] che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.<ref>Da ''Manoscritti'', 1815.</ref> *La [[vita]] è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra.<ref>Da ''Colloqui''.</ref> *Le [[Upaniṣad]] sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.<ref>Citato in ''La saggezza indiana'', a cura di [[Gabriele Mandel]], Rusconi, 1999.</ref> *Ma nulla si [[conoscenza|conosce]] interamente finché non vi si è ''girato tutt'attorno'' per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.<ref>Da ''Il primato della volontà'', a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2002, p. 94.</ref> *Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, è destinata a crescere continuamente, molto più di un uomo.<ref>Da una confidenza a Malwida von Meysenbug; citato in Rüdiger Safranski, ''Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia'', traduzione di L. Crescenzi, editore Tea, Milano, 2008; citato in [http://www.uncommons.it/village/le-donne-di-schopenhauer-522 Fausto Pellecchia, ''Le donne di Schopenhauer''], ''Uncommons.it''.</ref> *Predicare la morale è facile, fondare la morale difficile.<ref>Da ''Sulla volontà nella natura'', a cura di Sossio Giametta, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858656549</ref> *Prima di bruciare vivo [[Giulio Cesare Vanini|Vanini]], un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.<ref>Da ''Der handschriftliche Nachlass'', hrsg. von A. Hübscher, 5 voll., Frankfurt am Main 1966-68, vol. 4, II, p. 23.</ref> *Quello che nella vita reale mi è stato sempre e dappertutto di ostacolo, sin negli anni più tardivi, è stata la mia incapacità di fornirmi di una ragione sufficiente della piccolezza e della bassezza degli uomini.<ref>Da ''Εἰς ἑαυτόν. Appunti di saggezza per me stesso'', a cura di Fabrizio Fortini, Acquaviva, 1994, p. 40.</ref> *Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref> *Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref> ===Attribuite=== *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato.<ref>Cfr. [[Michela Vittoria Brambilla]], ''Manifesto animalista'', Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT42 p. 42]. ISBN 8852032509</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.<ref>Cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, gli Adelphi, 1998, 4ª ediz., tomo secondo, p. 111. ISBN 88-459-1422-4</ref> *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. (da ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', p. 97) :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In realtà, come indicato da Schopenhauer stesso, si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota». ==''Aforismi sulla saggezza del vivere''== ===[[Incipit]]=== Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:<br> 1.° Ciò che si ''è'': dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.<br> 2.° Ciò che si ''ha'': dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.<br> 3.° Ciò che si ''rappresenta'': è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria. ===Citazioni=== *I ''veri vantaggi personali'', quali una gran mente o un gran cuore, sono in rapporto ad ogni vantaggio di grado, di nascita, pur anche regale, di ricchezza, ecc., ciò che i re veri sono rispetto ai re sul teatro. (p. 7) *[...] le medesime circostanze, i medesimi avvenimenti esterni impressionano ogni individuo in modo affatto differente, e, quantunque tutti siano posti nello stesso mezzo, ognuno vive in un mondo differente. (p. 7) *È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra [[felicità]] dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''. (p. 9) *La [[salute]] {{sic|sopratutto}} prevale talmente sui beni esteriori che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato. (p. 9) *[...] la sorte può cangiare, ma la nostra propria qualità è immutabile. (p. 12) *Chi è gaio ha sempre motivo d'esserlo per la stessa ragione ch'egli lo è. Niente può sostituire così completamente tutti gli altri beni come questa qualità, mentre essa stessa non può esser surrogata da cosa alcuna. Che un uomo sia giovane, bello, ricco e stimato, per poter giudicare sulla sua felicità sarà questione di sapere se, oltre a ciò, egli sia gaio; in cambio s'egli è gaio, poco importa che sia giovane o vecchio, ben fatto o gobbo, povero o ricco; egli è felice. (pp. 12-13) *In tesi generale i nove decimi della nostra felicità riposano esclusivamente sulla [[salute]]. Con essa tutto diventa sorgente di piacere; senza di essa invece noi non sapremmo gustare un bene esterno di qual si sia natura; [...]. (p. 14) *[...] chi [[ottimismo e pessimismo|vede tutto nero]], chi teme sempre il peggio e prende le sue misure in conseguenza, non avrà delusioni così frequenti come [[ottimismo e pessimismo|colui che dà colore e prospettiva ridente]] ad ogni cosa. (p. 14) *È certo che l'uomo il più sano, e fors'anco il più gaio, potrà, capitando il caso, determinarsi al suicidio; ciò succederà quando l'intensità dei dolori o d'una sventura prossima ed inevitabile sarà più forte dei terrori della morte. (p. 15) *La [[bellezza]] è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente; [...]. (p. 15) *Un semplice colpo d'occhio ci fa scoprire due nemici della felicità umana; il dolore e la noia. (p. 15) *[...] esteriormente il bisogno e la privazione generano il [[dolore]]; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la [[noia]]. (p. 15) *Infatti una mente [[ottusità|ottusa]] è sempre accompagnata da impressioni grossolane e da una certa mancanza d'irritabilità. (p. 15) *Ah! se la qualità della società potesse esser surrogata dalla quantità, varrebbe la pena di vivere pur anche nel gran mondo; ma, pur troppo, cento pazzi messi in mucchio non fanno un uomo ragionevole. (p. 16) *L'uomo volgare non si preoccupa che di ''passare il [[tempo]]'', l'uomo di talento che d'''impiegarlo''. (p. 17) *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo, [...]. (p. 18) *La mancanza di beni a cui un uomo non ha mai sognato d'aspirare, non può affatto privarlo di qualche cosa; [...]. (p. 25) *La [[ricchezza]] è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. (p. 25) *Il solo [[denaro|danaro]] è il bene assoluto, perché esso non provvede unicamente ''ad un solo bisogno «in concreto,»'' ma ''al bisogno'' in generale ''«in abstracto.»'' (p. 26) *In tutto ciò che facciamo, come in tutto ciò che ci asteniamo di fare, noi prendiamo in considerazione l'opinione altrui quasi prima d'ogni altra cosa, e si è da una tal cura che in seguito ad un esame profondo vedremo nascere la metà circa dei tormenti e delle [[angoscia|angoscie]] che abbiamo provato. (p. 31) *Intanto l'orgoglio a più buon mercato è l'orgoglio [[nazionalismo|nazionale]]. Esso tradisce presso chi ne è tocco l'assenza di ogni qualità ''individuale'' di cui potesse andar fiero, perocché, se così non fosse, questi non sarebbe ricorso ad una qualità che divide con tanti milioni d'individui. (p. 33) *Le decorazioni sono cambiali tirate sull'opinione pubblica; il loro valore si basa sul credito del traente. (p. 34) *La folla ha occhi ed orecchie, ma nient'altro; {{sic|sopratutto}} il senno le è infinitamente scarso, e corta pure la memoria. (p. 34) *L'[[onore]] è la [[coscienza]] esterna, e la coscienza l'onore interno. (p. 34) *La gloria deve quindi esser acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. (p. 35) *Il [[maschio e femmina|sesso femminile]] invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il [[maschio e femmina|sesso mascolino]] non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. (p. 37) *Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col [[duello]], per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. (p. 42) *D'ordinario la [[gloria]] è tanto più tardiva quanto più sarà durevole, perocché tutto ciò che è squisito matura adagio. (p. 45) *[...] la [[filosofia]] è l'Ercole che solo può combattere sulla terra le mostruosità morali ed intellettuali. (p. 51) *Strada facendo possiam dire che elevare un [[monumento]] ad un uomo ancora in vita è lo stesso che dichiarare che su quanto lo concerne non si ha fidanza nella posterità. (p. 58) *I [[ritratto|ritratti]] di uomini celebri per le loro opere, fatti generalmente in un'epoca in cui la loro celebrità era già stabilita, confermano la regola precedente; essi ce li presentano ordinariamente vecchi e canuti, {{sic|sopratutto}} i filosofi. (p. 58) *L'uomo più [[felicità|felice]] è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi. (p. 61) *Il pazzo corre dietro ai piaceri della vita e non trova che disinganni; il saggio evita i mali. (p. 62) *[...] per non diventare [[felicità e infelicità|infelicissimi]], il mezzo più certo si è di non domandare d'esser felicissimo. (p. 63) *Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (p. 64) *Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (p. 64) *[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (p. 64) *[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (p. 67) *Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (pp. 67-68) *Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità; [...]. (p. 69) *[...] chi non ama la [[solitudine]] non ama la [[libertà]], perché non si è liberi che essendo soli. (p. 69) *La così detta buona società apprezza i meriti di qualsivoglia specie, salvo i meriti intellettuali; questi anzi non vi entrano che di contrabbando. (p. 70) *Discorsi sanamente spiritosi o motti arguti non convengono che ad una società di persone d'ingegno; nella società ordinaria essi sono cordialmente detestati, perocché per piacere alle persone che la compongono bisogna essere assolutamente triviali e dappoco. (p. 70) *[...] per quanto strettamente l'amicizia, l'amore e il matrimonio uniscano gli umani, non si vuol bene, interamente e di buona fede, che a se stessi, o tutt'al più al proprio figlio. (p. 70) *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. (p. 71) *[...] la sociabilità di ciascuno è in ragione inversa del valore intellettuale; [...]. (p. 72) *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. (p. 72) *[...] salvo rare eccezioni non v'ha scelta nel mondo tra l'isolamento e la [[volgarità]]. (p. 74) *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. (p. 74) *L'''[[invidia]]'' è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (p. 76) *In faccia d'un avvenimento funesto, già compito, che per conseguenza non si può più modificare, bisogna non abbandonarsi nemmeno all'idea che forse avrebbe potuto succedere altrimenti, e meno ancora riflettere a quanto avrebbe avuto la possibilità di stornarlo; perocché si è questo precisamente che porta la gradazione del dolore fino al punto in cui diviene insopportabile, [...]. (p. 77) *[...] il [[mattino]] è la giovinezza del giorno. (p. 78) *Per mettersi fra la gente è utile portar seco una buona provvista di ''circospezione'' e d'''indulgenza''; la prima ci garantirà dai danni e dalle perdite, l'altra dalle contese e dagli alterchi. (p. 84) *Per imparar a sopportare gli uomini, è buona cosa esercitare la [[pazienza]] sugli oggetti inanimati che, in virtù d'una necessità meccanica o di qualunque altra necessità fisica, contrariano ostinatamente la nostra azione. (p. 84) *Nessuno può vedere ''al di là di se stesso''. Voglio dire con ciò che non si può scorgere in altri più di quello che si è in se stessi, perocché ciascuno capisce e comprende un altro solamente nella misura della sua propria intelligenza. (p. 86) *Qualunque genio resta invisibile per chi ne è privo. (p. 86) *Si capirà egualmente che in presenza di [[Imbecillità|imbecilli]] o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. (p. 86) *Tale miserabile soggettività degli uomini che li fa riferire tutto a sè stessi, e ritornare immediatamente e in dritta linea da qualunque punto di partenza alla loro persona, è provata sovrabbondantemente dall’''[[astrologia]]'', che rapporta il cammino dei grandi corpi dell’universo al vilissimo ''io'' e che trova una certa relazione tra le comete in cielo e le contese e le miserie sulla terra. (p. 87) *L'uomo di senno fra persone che sono nell'errore somiglia a colui che avesse l'orologio perfettamente giusto in una città in cui tutti gli orologi fossero mal regolati. Ei solo conosce l'ora precisa, ma che giova? Tutti prenderanno sempre norma dai pubblici quadranti che indicano un'ora falsa: tutti, anche colui che sapesse per caso come solamente l'orologio del primo segni l'ora vera. (p. 87) *Gli uomini, nella maggior parte, sono talmente personali che, in sostanza, nessuna cosa ha interesse agli occhi loro se non essi stessi, e ciò affatto esclusivamente. (p. 87) *Colui che crede che nel mondo i [[diavolo|diavoli]] non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello. (p. 89) *[[Riguardi|Guardiamoci]] bene, in ogni caso, dal formarci un'opinione molto favorevole di un uomo appena fattane la conoscenza; saremmo d'ordinario disingannati a nostra confusione e forse pure a nostro danno. (p. 89) *Perdonare o dimenticare significano gettare dalla finestra l'esperienza acquistata a caro prezzo. (p. 89) *[...] la disposizione e la condotta degli uomini cangiano altrettanto presto quanto il loro interesse. (p. 90) *In tesi generale per acquistare la comprensione netta, profonda e così necessaria della vera e triste condizione degli uomini, è eminentemente istruttivo l’impiegare, qual commentario della condotta e dei raggiri loro sul terreno della vita pratica, la condotta ed i raggiri loro nel dominio della [[letteratura]] e ''viceversa''. (p. 90) *Nessun [[carattere]] è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e [[massime]]. (p. 90) *Il fatto d'affettare una [[qualità]], di vantarsene, è confessare di non possederla. (p. 91) *Nella stessa guisa che si porta il peso del proprio corpo senza avvertirlo mentre si sentirebbe il peso di qualunque oggetto estraneo che si volesse muovere, così non si scorgono che i difetti e i vizî degli altri e non i proprî. (p. 91) *Come la carta monetata circola sul mercato in luogo del danaro, così invece della stima e dell'amicizia genuine sono la loro dimostrazione esterna ed il loro atteggiamento imitati quanto più naturalmente è possibile, che hanno corso nel mondo. (p. 92) *La lontananza e la lunga assenza portano danno a qualunque amicizia, sebbene non lo si confessi volentieri. (p. 93) *Gli ''[[amicizia|amici]] di casa'' sono d'ordinario ben chiamati con questo nome, perché sono più attaccati alla casa che al padrone di essa; costoro somigliano ai gatti piuttosto che ai cani. (p. 93) *Sono rari gli amici nel bisogno? Al contrario! Appena si è fatto amicizia con un uomo, ecco che questi è tosto in bisogno e che vi chiede a prestito denaro. (p. 93) *Compitezza è prudenza; scortesia dunque è balordaggine; farsi dei nemici senza necessità e senza motivo colla rozzezza è follia: la stessa cosa come se si desse fuoco alla propria casa. (p. 94) *La compitezza è stabilita sopra una convenzione tacita di non osservare gli uni presso gli altri la miseria morale ed intellettuale della condizione umana e di non rinfacciarsela reciprocamente; d'onde risulta che essa appare meno facilmente con vantaggio d'ambo le parti. (p. 94) *Asteniamoci inoltre nel conversare da qualunque osservazione critica, quando pure questa fosse fatta nella migliore intenzione, perciocché offendere gli uomini è cosa facile, difficile invece, se non impossibile, correggerli. (p. 95) *Chi vuole che la sua [[opinione]] trovi credito deve enunciarla freddamente e spassionatamente. (p. 95) *In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di [[vanità]] nel secondo. (p. 96) *D'altra parte bisogna tener a mente che tutti, anche coloro che altrove non fanno mostra di perspicacia, sono eccellenti algebristi quando si tratta degli affari personali altrui. (p. 96) *Non v'ha [[denaro|danaro]] meglio impiegato di quello che ci siamo lasciato rubare, imperciocché esso ci ha servito immediatamente a comperare della prudenza. (p. 97) *«''Non aver [[amore e odio|amore né odio]]''» compendia metà della più alta [[saggezza|saviezza]]; «''non dir verbo e non credere in cosa alcuna''», ecco l'altra metà. Davvero che si volterà ben volentieri la schiena ad un mondo che rende necessarie regole come queste e come le seguenti. (p. 97) *Mostrar [[odio]] o [[collera]] nelle parole o nelle fattezze è inutile, è dannoso, imprudente, ridicolo, volgare. Non si deve palesare odio o collera che cogli atti. In questa seconda maniera si otterrà un effetto tanto più sicuro quanto meglio si seppe guardarsi dalla prima. Gli animali a sangue freddo soli sono velenosi. (p. 97) *I casi della nostra vita hanno anche simiglianza colle figure del caleidoscopio: ad ogni giro vediamo qualche combinazione nuova mentre in realtà abbiamo sotto gli occhi sempre la stessa cosa. (p. 97) *[...] gli avvenimenti e le nostre risoluzioni più importanti sono ordinariamente da paragonare a due forze che agiscono in direzioni differenti e di cui la diagonale rappresenta il corso della vita nostra. (p. 98) *Più brevemente possiamo dire: la sorte distribuisce le [[carte da gioco|carte]] e noi giuochiamo. (p. 98) *Nella vita le cose passano come nel giuoco degli [[scacchi]]; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino. (p. 98) *Tra i cervelli ordinarî ed i sensati havvi una differenza caratteristica che si produce assai spesso nella vita privata, ed è che i primi quando riflettono sopra un pericolo possibile di cui vogliono apprezzare la grandezza, non cercano e non considerano se non ciò che ''può già esser avvenuto'' di simile; mentre gli altri pensano da se stessi ciò che ''può accadere'', [...]. (p. 100) *Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade [[necessità|necessariamente]]. (p. 101) *Le piccole traversie che ad ogni ora ci molestano, si possono considerare come destinate a tenerci in esercizio perché la forza necessaria a sopportare le grandi sventure non abbia da infiacchirsi nei giorni felici. (p. 101) *D'ordinario sono semplicemente le loro stesse stupidaggini che la gente chiama [[destino]]. (p. 101) *Non è il carattere violento, ma la prudenza che fa apparire terribili e minacciosi; tanto il cervello dell'uomo è arma più formidabile dell'artiglio del leone. (p. 102) *L'uomo di mondo più perfetto sarebbe colui che non rimanesse mai paralizzato nell'indecisione, nè mai si lasciasse vincere dalla precipitazione. (p. 102) *[...] come nei primi giorni di [[primavera]] qualunque fogliame ha lo stesso colore e quasi la stessa forma, così nella prima [[giovinezza]] ci rassomigliamo tutti, e andiamo d'accordo perfettamente. (p. 105) *Si può anche, sotto il punto di vista che ci occupa, paragonare l'esistenza ad un drappo ricamato di cui ciascuno vedrebbe, nella prima metà della vita, il solo diritto, e, nella seconda, il solo rovescio; questo lato è meno bello, ma più istruttivo perchè permette di conoscere l'intreccio dei fili. (p. 107) *La serenità e il coraggio in cui si rimane vivendo durante la gioventù dipendono anche in parte dal fatto che salendo il monte non possiamo scorgere la morte, la quale sta ai piedi dell'altro versante. (p. 107) *Considerata dal punto di vista della [[giovinezza e senilità|gioventù]] l'esistenza è un avvenire infinitamente lungo: da quello della [[giovinezza e senilità|vecchiezza]] un passato assai corto, [...]. (p. 107) *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il [[carattere]] sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma [...]. (p. 109) *Nella stessa guisa che sopra una nave non ci rendiamo conto del suo cammino se non perché vediamo gli oggetti situati sulla riva allontanarsi e quindi farsi più piccoli, così non ci avvediamo di [[invecchiamento|divenir vecchi]], sempre più vecchi, se non per il fatto che persone d'una età ognora più avanzata ci sembrano giovani. (p. 110) *Ma particolarmente verso la sua fine la vita somiglia ad un ballo [[maschera]]to, quando sono tolte le maschere. A quell'ora si vede cosa erano in realtà coloro con cui si ebbe contatto durante la vita. (p. 112) *[...] un'aria di melanconia e di tristezza è propria della gioventù, ed una certa serenità della vecchiaja; [...]. (p. 112) *Carattere fondamentale della [[senilità|vecchiaja]] è il disinganno; in essa non più di quelle illusioni che davano alla vita una bellezza incantevole ed all'attività uno stimolo; si ha conosciuto la nullità e la vanità in questo basso mondo di qualunque magnificenza, [...]. (p. 113) *La [[vita]] umana, propriamente parlando, non può esser detta lunga né corta, perocché, in sostanza, è la scala su cui misuriamo tutte le altre lunghezze di tempo. (p. 114, nota 48) *La differenza fondamentale tra la gioventù e la vecchiaja rimane sempre questa: la prima ha in prospettiva la vita, la seconda la morte; per conseguenza una possede un passato corto ed un lungo avvenire, e l'altra l'opposto. (p. 115) *La vita negli ''anni della [[senilità|vecchiaia]]'' assomiglia al quinto atto di una tragedia, si sa della tragica fine che si sta avvicinando, però non si conosce ancora quale sarà.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/La_saggezza_della_vita/ptvcbsLnhtUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22La+vita+negli+anni+della+vecchiaia+assomiglia+%22&pg=PT294&printsec=frontcover La saggezza della vita]'', a cura di Leonardo Casini, traduzione di Leonardo Casini e Irmela Evangelisti, Newton Compton editori, 2012. ISBN 9788854142848</ref><!-- La citazione non è presente nell'edizione di LiberLiber (p. 115); la Newton Compton è un'edizione integrale. --> ==''Il fondamento della morale''== *La sconfinata [[pietà]] per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l'impronta della giustizia e della filantropia. [...] io non conosco nessuna [[Preghiere dai libri|preghiera]] più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (III, § 19, 4; 1981, p. 243) *[...] la completa diversità, assunta a dispetto di ogni evidenza, tra l'uomo e l'[[animale]] [...] fu enunciata nel modo più risoluto e stridente da [[Cartesio]], come necessaria conseguenza dei suoi errori. (III, § 19, 7; 1981, p. 246) *La pietà verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l'uomo crudele con gli animali non può essere buono. Questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini. (III, § 19, 7; 1981, p. 249) *A riconoscere l'identità dell'essenziale nel fenomeno animale e in quello umano nulla ci guida nettamente come lo studio della [[zoologia]] e dell'anatomia; che cosa si dovrà dunque dire oggigiorno (1839) quando un bigotto zootomo ha l'impudenza di sollecitare una differenza assoluta e radicale tra l'animale e l'uomo e arriva al punto di attaccare e di offendere i zoologi onesti che, attenendosi alla natura e alla verità, seguono la loro strada lontano da ogni pretume, da ogni vile piaggeria e da ogni tartufismo? (III, § 19, 7; 1981, pp. 247-248) *Ma anche in Europa si sta svegliando sempre più la comprensione per i [[diritti degli animali]], a misura che gli strani concetti di un mondo animale esistente soltanto per essere utile agli uomini e a divertirli, di maniera che gli animali vengono trattati come fossero cose, impallidiscono e a poco a poco scompaiono. (III, § 19, 7; 1981, p. 250) *A Londra esiste una società di volontari, [[Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals|Society for the Prevention of Cruelty to Animals]], la quale in via privata e con notevoli spese fa molto per impedire la tortura degli animali. I suoi emissari svolgono opera di sorveglianza per farsi poi delatori di chi tormenta esseri privi della parola, ma sensibili, sicché si teme dappertutto la loro presenza. Presso i ponti ripidi di Londra la società mantiene una coppia di cavalli che vengono attaccati gratuitamente a ogni carro troppo carico. Non è forse una bella cosa? Non si richiama in tal modo la nostra approvazione come di fronte a un beneficio fatto agli uomini? (III, § 19, 7; 1981, pp. 251-252) *Per contro, la mia motivazione trova in suo favore l'autorità del più grande moralista di tutta l'epoca moderna: poiché questo è senza alcun dubbio [[Jean-Jacques Rousseau]], il profondo conoscitore del cuore umano, che attinse la sua sapienza non dai libri, ma dalla vita e destinò la sua dottrina non alla cattedra, bensì all'umanità, nemico com'era dei pregiudizi, alunno della natura che a lui solo conferì il dono di predicare la morale senza diventare noioso, perché colpiva la verità e toccava i cuori. (III, § 19, 8; 1981, p. 254) *Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria [...] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri ''[[Veda]]'', il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle ''[[Upanishad]]''. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di [[Pitagora]] [...]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della [[scuola eleatica]]. In seguito ne furono pervasi i [[neoplatonismo|neoplatonici]] [...]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di [[Giovanni Scoto Eriugena|Scoto Eriugena]] il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei [[Sufi]]. In Occidente però [[Giordano Bruno]] dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] è identico con essa. (IV, § 22; 1981, pp. 277-278) *E l'uomo moralmente nobile, quando anche gli manchi l'eccellenza intellettuale, rivela con le sue azioni l'intuizione più profonda, la più alta sapienza, ed umilia il più geniale e più dotto, quando questi con la sua azione mostra che quella grande verità è pur rimasta estranea al suo cuore. (IV, § 22; 1981, pp. 279-280) ==''Il mondo come volontà e rappresentazione''== ===[[Incipit]]=== ====A. Vigliani==== «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l'uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l'uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d'una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982}} ====Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo==== «Il [[mondo]] è mia rappresentazione»: — questa è una verità che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per lui diventa allora chiaro e ben certo, ch'egli non conosce né il sole né la terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che rappresenta, il quale è lui stesso.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''[[Don Chisciotte]]''}} [...] allegorizza la vita di ogni uomo che non voglia solo preoccuparsi del proprio benessere personale come gli altri, ma persegua un fine oggettivo, ideale, che si è impadronito del suo pensiero e della sua volontà; per il che poi certo viene guardato in questo mondo come un essere strano. (III, 50; 2010) *Anch'io alla fine sono comunque arrivato e ho la soddisfazione di vedere, al termine della mia carriera, il principio della mia influenza, con la speranza che essa, conforme a un'antica regola, durerà a lungo nella proporzione in cui è cominciata tardi. (''Prefazione alla terza edizione''; 2010) *Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione! *Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente [[volontà]] di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. (§ 58) *Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce. *Desiderare l'[[immortalità]] è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore. *È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'[[umanità]]. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (§ 58) *È impossibile che una generazione come quella contemporanea, che per vent'anni ha strombazzato un Hegel, questo Calibano intellettuale, come il più grande dei filosofi con tanto strepito da farne echeggiare tutta l'Europa, possa far venir voglia del suo plauso a chi a ciò ha assistito. Essa non ha più ghirlande da largire: il suo plauso è prostituito e il suo biasimo non può significare nulla. Che io dica ciò sul serio, è chiaro dal fatto che, se in qualche modo avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto cancellare venti passi che contrastano completamente con tutte le opinioni dei medesimi, chc anzi in parte devono essere per loro scandalosi. Ma io mi ascriverei a delitto sacrificare a quel plauso anche solo una sillaba. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Fenomeno è rappresentazione e nulla più; e ogni rappresentazione, ogni oggetto di qualsiasi specie è fenomeno. Cosa in sé è soltanto la volontà che a tal titolo non è affatto fenomeno, anzi ne differisce toto genere... La volontà è la sostanza intima, il nocciolo di ogni cosa particolare e del tutto; è quella che appare nella forza naturale cieca, e quella che si manifesta nella condotta ragionata dell'uomo. *Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. (§ 58) *I miei scritti portano così chiaro in fronte il marchio dell'onestà e della sincerità, che già per questo contrastano in modo stridente con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano. (2010) *I pensieri degli spiriti originali non tollerano la mediazione di una mente comune. Trasportati entro l'angusto alloggio di crani stretti, schiacciati, massicci [...] essi – nati dietro spaziose, alte e ben curvate fronti sotto le quali splendono occhi luminosi – perdono ogni vita e vigore, non si riconoscono più. *Il talento coglie un bersaglio che nessun altro riesce a colpire; il genio coglie un bersaglio che nessun altro riesce a vedere.<ref>Secondo volume, Terzo libro, Capitolo 31 (''Del genio'')</ref><ref>Citato anche in: ''La misura dell'uomo'', [[Marco Malvaldi]], Giunti Editore, collana Scrittori Giunti, 2018. ISBN 9788809864481</ref> *Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie... Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia. *Il [[diritto]] che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli [[animali]] ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le [[vivisezione|vivisezioni]] in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. (dall'edizione a cura di Giuseppe Riconda, Mursia, Milano 2000, p. 415) *Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. *Il mondo è solo una mia rappresentazione. *Il nucleo e lo spirito più profondo del [[cristianesimo]] è identico a quello del [[brahmanesimo|bramanesimo]] e del [[buddismo]]: tutti insegnano la grave [[colpa]] della razza umana causata dalla sua semplice esistenza. *Il [[protestantesimo]], eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, cioè i meriti del celibato, ha di fatto rinunciato al nucleo più profondo del cristianesimo, e deve quindi venire considerato uno scarto di questo. Può essere una buona religione per pastori protestanti amanti della comodità, sposati e illuminati: ma non è cristianesimo. *Il ''[[risata|riso]]'' nasce ogni volta da nient'altro che dall'incongruenza improvvisamente scorta fra un concetto e gli oggetti reali che per mezzo di esso erano stati pensati in una qualunque relazione, ed esso stesso è appunto solo l'espressione di questa incongruenza. Essa si produce spesso per il fatto che due o più oggetti reali vengono pensati per mezzo di un solo concetto e l'identità di quest'ultimo viene trasferita a quelli; ma poi una totale diversità di essi nel resto rende evidente che il concetto conveniva loro solo in un aspetto unilaterale. Altrettanto spesso è tuttavia un unico oggetto reale, quello la cui incongruenza con il concetto, sotto il quale esso era stato da una parte a ragione sussunto, diventa improvvisamente avvertibile. Quanto più giusta poi è da una parte la sussunzione di tali realtà sotto il concetto, e quanto più grande e stridente è d'altra parte la loro inadeguatezza rispetto ad esso, tanto più forte è l'effetto del [[ridicolo]] che scaturisce da questo contrasto. Ogni ridere nasce dunque a motivo di una sussunzione paradossale e pertanto inaspettata; è indifferente che si esprima a parole o a fatti. È questa in breve la vera spiegazione del ridicolo. *Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà [...] è un atto di forte affermazione della volontà stessa [...] ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta. *In verità, non esiste godimento se non nell'uso e sentimento delle proprie forze, e il maggior dolore è la riconosciuta mancanza di forze, là dove se n'avrebbe bisogno.<ref name="dizcit">Citato nel ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 881714603X</ref> *[...] l'antichissima sapienza indiana dice: «È Maya, il [[Velo di Māyā|velo]] ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente» (Questi paragoni si trovano ripetuti in luoghi innumerevoli dei Veda e dei Purana). *L'[[stoicismo|etica stoica]], presa nel suo insieme, è in effetti un pregevolissimo e rispettabilissimo tentativo di utilizzare il grande privilegio dell'uomo, la ragione, per uno scopo importante e salutare, cioè per elevare l'uomo al di sopra delle sofferenze e dei dolori, a cui ogni vita è commessa [...] e per renderlo appunto con il sommo grado partecipe della dignità che gli spetta, come essere razionale, in contrasto con l'animale, e della quale comunque si può parlare in questo senso, ma non in un altro. [...] Ma per quanto raggiungibile sia in certo grado quello scopo, con l'impiego della ragione e con un'etica meramente razionale [...]; moltissimo tuttavia manca perché si possa addivenire in tale modo a qualcosa di perfetto e perché la ragione rettamente usata possa realmente sottrarci a tutto il peso e a tutte le sofferenze della vita e condurci alla beatitudine. [...] [N]eanche nella sua stessa rappresentazione il suo ideale, vale a dire il sapiente stoico, poté mai acquistare vita o intima verità poetica; egli rimane un rigido manichino di legno, di cui non si sa cosa fare, che non sa egli stesso che cosa farsi della sua saggezza, e di cui la perfetta calma, contentezza e beatitudine contraddicono addirittura la natura dell'umanità e non ci fanno pervenire a nessuna rappresentazione intuitiva di essa. (I, 16; 2010) *L'[[imitazione]] delle qualità e caratteristiche altrui è molto più vergognosa del portare abiti altrui, perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi. (2010) *L'unica origine dell'[[arte]] è la conoscenza delle idee; e il suo unico fine è la comunione di tale conoscenza.<ref name=cic>Citato in [[Vincenzo Cicero]], ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002; traduzione di Vincenzo Cicero.</ref> *La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del ''principium individuationis'', deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia. *La mia opinione invero è (e perciò trova qui posto la mia spiegazione) che ogni errore è una conclusione dall'effetto alla causa, conclusione che ha valore. Quando si sa che l'effetto può avere quella causa e nessun'altra; ma non in altri casi. Chi sbaglia, o attribuisce all'effetto una causa, che quello non può punto avere; nel che dimostra vera mancanza di intelletto, ossia incapacità di conoscer direttamente il nesso tra [[causa ed effetto]]: oppure, come accade più spesso, dato l'effetto determina bensì una causa possibile, ma alla maggior premessa del sillogismo, con cui va dall'effetto alla causa, aggiunge che codesto effetto costantemente proviene dalla causa attribuitagli. (§ 15; tomo I, pp. 153-154) *La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia. *La [[musica]], intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.<ref name=cic/> *La ''speranza'' ci fa vedere quello che desideriamo, e la ''paura'' quello che ci preoccupa, come probabile e vicino, e ambedue ingrandiscono il loro oggetto. [[Platone]] (secondo Eliano, ''V. H.'', 13, 28) ha in modo molto bello chiamato la ''speranza'' il sogno del desto. La sua essenza sta in ciò, che la volontà costringe il suo servo, l'''intelletto'', quando esso non è in grado di procurare quel che si desidera, a dipingerglielo almeno davanti agli occhi, ad assumersi in genere la parte del consolatore, ad acquietare il suo padrone con delle favole, come la balia il bambino, e ad aggiustare queste ultime in modo che acquistino verosimiglianza. (2010) *La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi. (§ 57; tomo II, p. 244) *La vera [[filosofia]] deve in ogni caso essere [[idealismo|idealista]]: anzi deve esserlo, se vuole semplicemente essere onesta. Perché niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella [[coscienza]]. (II, 1) <ref>Citato in ''Grande Antologia Filosofica'', Milano, Marzorati, 1971, vol. XIX, pp. 602-603.</ref> *La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocché l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. (§ 58) *La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è [[sogno|sognare]]. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.<ref name=dizcit/> *Le teste scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime, il genio un ''portentum''.<ref>Da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di Sossio Giametta, Bompiani, 2010, p. 1287.</ref> *Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo. *Nel ''[[Corano]]'' troviamo la forma più squallida e più povera di [[teismo]]. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore. :''Man betrachte z.B. den Koran: dieses schlechte Buch war hinreichend, eine Weltreligion zu begründen, das metaphysische Bedürfniß zahlloser Millionen Menschen seit 1200 Jahren zu befriedigen, die Grundlage ihrer Moral und einer bedeutenden Verachtung des Todes zu werden, wie auch, sie zu blutigen Kriegen und den ausgedehntesten Eroberungen zu begeistern. Wir finden in ihm die traurigste und ärmlichste Gestalt des Theismus. Viel mag durch die Uebersetzungen verloren gehen; aber ich habe keinen einzigen werthvollen Gedanken darin entdecken können''.<ref>Da ''Die Welt als Wille und Vorstellung'', secondo libro, secondo volume, seconda metà, [http://www.zeno.org/nid/20009267115 cap. 17 zeno.org].</ref> *Nella [[tragedia]] vediamo le creature più nobili rinunziare, dopo lunghi combattimenti e lunghe sofferenze, ai fini perseguiti con accanimento, sacrificare per sempre le gioie della vita, oppure sbarazzarsi liberamente con gioia del peso dell'esistenza medesima... bisogna tenere bene a mente, se si vuol comprendere l'insieme delle considerazioni presentate in quest'opera, che quest'opera suprema del supremo genio poetico ha il fine di mostrare il lato terribile della vita, i dolori senza nome, le angosce dell'umanità, il trionfo dei malvagi, il poter schernitore del caso, la disfatta irreparabile del giusto e dell'innocente; nel che si ha un indice significativo della natura del mondo e dell'esistenza. *Nel [[Nuovo Testamento]] si parla del mondo come di qualcosa di estraneo, che non si ama, dominato dal diavolo. Questo coincide con lo spirito ascetico della negazione del proprio Sé e del superamento del mondo, che insieme all'illimitato amore per il prossimo, addirittura per il nemico, è la caratteristica che il cristianesimo ha in comune con il bramanesimo e il buddismo, e ne dimostra l'affinità. *Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli [[animali]] essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra. Così qui l'intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell'inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l'intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s'è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, è giunta infine, con la comparsa della ragione, cioè nell'uomo, per la prima volta alla riflessione: allora essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto più seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell'uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un ''animal metaphysicum''.<ref>Citato in Umberto Antonio Padovani, Andrea Mario Moschetti, ''Grande antologia filosofica'', Marzorati, Milano, 1971.</ref> *Nessuna [[verità]] è più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste non è altro che l'oggetto in rapporto al soggetto. *Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica.<ref>I, 52 in ''Grande Antologia Filosofica'', Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, p. 143.</ref> *Non ai contemporanei, non ai connazionali: all'umanità consegno la mia opera ormai compiuta, nella sicurezza che non sarà per essa senza valore, quand'anche ciò dovesse, come il destino del bene in ogni forma comporta, essere riconosciuto soltanto tardi. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Presso di me, come presso [[Spinoza]], il mondo esiste per interna forza e da se stesso.<ref>Citato in Emilia Giancotti, ''Baruch Spinoza 1632-1677'', Editori riuniti, Roma, 1985.</ref> *Quei signori {{NDR|i professori di filosofia}} vogliono vivere, e precisamente vivere della [[filosofia]]: da questa traggono sostentamento con moglie e prole, e tutto – nonostante il «''povera e nuda vai filosofia''» del [[Francesco Petrarca|Petrarca]] – tutto essi hanno arrischiato su di lei. *Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla. *Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la [[volontà]] agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva. (§ 27) *[...] se si conducesse il più ostinato [[ottimismo|ottimista]] attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della [[miseria]], ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo ''meilleur des mondes possibles''. Donde ha preso [[Dante Alighieri|Dante]] la materia del suo ''Inferno'', se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un [[inferno]] bell'e buono. Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta. (§ 59; tomo II, p. 266) *Templi e chiese, pagode e moschee testimoniano con sfarzo e grandezza, in tutti i paesi, in tutti i tempi, il bisogno metafisico dell'uomo, che, forte e inestirpabile, segue da presso quello fisico. (2010) *Tutta la [[conoscenza]], originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva.<ref name=cic/> *Un eterno [[divenire]], una corsa senza fine, ecco la caratteristica con cui si manifesta l'essenza della volontà. Di tal natura sono infine gli sforzi e i desideri umani, che ci fanno brillare innanzi la loro realizzazione come fosse il fine ultimo della volontà; ma non appena soddisfatti, cambiano fisionomia; dimenticati, o relegati tra le anticaglie, vengono sempre, lo si confessi o no, messi da parte come illusioni svanite. *Veramente ogni bambino è in certo qual modo un genio, e ogni genio in certo qual modo un bambino. (2010) ==''L'arte di conoscere se stessi''== ===[[Incipit]]=== Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere. La mia vita è eroica, e non si può valutare con un metro da filisteo o con il cubino del bottegaio, né con una misura proporzionata alla gente comune, che non vive altra esistenza se non quella individuale, limitata a un breve lasso di tempo. Per questo non devo turbarmi se penso a quanto mi manchi ciò che fa parte della regolare vita dell'individuo: ufficio, casa, vita sociale, moglie e prole. L'esistenza degli esseri comuni si risolve in questo. La mia vita invece è una vita intellettuale, il cui imperturbato procedere e l'indisturbata operosità devono dare frutto nei pochi anni della piena forza mentale e del suo libero impiego per arricchire secoli dell'umanità. La mia vita personale è soltanto la base di questa vita intellettuale, la ''conditio sine qua non'' – un elemento del tutto subordinato, quindi. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di conoscere se stessi'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà: chi si dedica alle muse deve far parte dell'ultima classe. Perciò si troverà che quasi tutti i veri filosofi sono rimasti scapoli, come [[René Descartes|Descartes]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[Nicolas de Malebranche|Malebrance]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], e [[Immanuel Kant|Kant]]. (p. 73, 2005) *Da' al mondo gli [[inchino|inchini]] dovuti. (p. 104, 2005) ==''L'arte di insultare''== *Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. *Alla fine tutti quanti siamo e restiamo [[solitudine|soli]]. *È forse impossibile trovare una [[donna]] veramente sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi. *Gli [[Amico e nemico|amici]] si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i [[Amico e nemico|nemici]]. :Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono: per cui bisognerebbe utilizzare il loro biasimo per la [[Conoscere se stessi|conoscenza di se stessi]], come una medicina amara. *L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. (2017, [https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=it&pg=PT28#v=onepage&q&f=false p. 28]) *La [[giovinezza]] senza la [[bellezza]] ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. *Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'[[Europa]] ha i francesi. La cosa si compensa. :Se le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i francesi. (da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'') *Non v'è [[Rosa e spina|rosa senza spine]], ma vi sono parecchie spine senza rose! *Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle [[vivisezione|vivisezioni]] e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile... Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie [...]. Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni... *{{NDR|Riferendosi ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} *Si ha [[pietà]] di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma [[giustizia]] si deve all'[[animale]]! *Si possono conoscere i [[filosofo|filosofi]] solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano. *Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". *Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieno di gratitudine e pronto a difendere con le unghie e con i denti tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione. *Tutti i [[giornalisti]] sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. *Nel 1857 è comparsa la quinta edizione di un libro adoperato all'università: ''Notions élémentairesde grammaire comparée, pour servir à l'étude des trois langues classiques, rédigé sur l'invitation du ministre de l'lnstruction publique, par Egger, membre de l'lnstitut,'' eccetera. E, invero – ''credite posteri!'' [Orazio, Carmina, 11, 19, 21 - la terza lingua classica di cui si parla è... la [[Francia|francese]]. Dunque questo miserrimo gergo romanzo, questa pessima mutilazione di parole latine, questa lingua che dovrebbe guardare con profondo rispetto alla sua più antica e assai più nobile sorella, [[Italiano|l'italiano]], questa lingua che ha come esclusiva peculiarità il disgustoso suono nasale, en, un, un, come pure il singhiozzante accento così indicibilmente ripugnante sull'ultima sillaba, mentre tutte le altre lingue hanno la penultima lunga, che produce un effetto così delicato e pacato, questa lingua, nella quale non esiste metro ma soltanto la rima, per lo più in ''é'' o ''on'', costituisce la forma della poesia: questa lingua meschina viene qui posta come ''langue classique'' accanto al greco e al latino! Invoco il biasimo dell'Europa tutta per umiliare questi spudoratissimi fanfaroni. *Preso ''sensu proprio'' il [[dogma]] diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'[[inferno]], fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del [[peccato originale]] e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato. *[[Leggere]] significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. *L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato. *Le persone che hanno passato la vita leggendo e hanno attinto la loro sapienza dai libri somigliano a coloro che, da un gran numero di descrizioni di [[viaggi]], hanno acquistato la conoscenza precisa di un paese. Queste persone riescono a comunicare notizie su molte cose; ma, in fondo, non hanno una conoscenza coerente, chiara e profonda circa la natura di quel paese. *Sarebbe bene comprare [[libri]], se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. *È mia opinione – e la dico qui di sfuggita – che il colore bianco della [[pelle]] non sia naturale all'uomo, il quale, per natura, ha invece la pelle nera o scura, come i nostri antenati, gli indu. Di conseguenza, dal grembo della natura non è mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benché se ne parli tanto: ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito. *Le [[religioni]] sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria. *Il [[sigaro]] è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri. *Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista in tutta la sua malvagità; il [[teologo]] in tutta la sua stupidità. *{{NDR|Riferito ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} No, quello che vedete non è un'aquila, guardategli le orecchie. (p. 76) ==''L'arte di ottenere ragione''== ===[[Incipit]]=== La ''dialettica eristica'' è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ''ragione'', dunque ''per fas et nefas'' [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione ''objective'', nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).<br /> Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di ottenere ragione'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2006}} ===Citazioni=== *Gli antichi adoperano [[logica]] e [[dialettica]] per lo più come sinonimi, e altrettanto fanno i moderni. (nota alla p. 1, p. 75, 2006) *Il mio punto di vista, dunque, è che la ''dialettica'' va separata dalla ''logica'' più nettamente di quanto abbia fatto [[Aristotele]], lasciando la verità oggettiva, nella misura in cui essa è ''formale'', alla ''logica'' e limitando la ''dialettica'' all'''ottenere ragione'': e, in secondo luogo, che ''sofistica'' ed ''eristica'' non vanno separate dalla dialettica così come fa Aristotele: poiché questa differenza riposa sulla [[verità]] materiale oggettiva, sulla quale non possiamo venire in chiaro con certezza preventivamente [...]. È facile a dirsi che nel contendere non bisogna avere di mira altro se non il portare alla luce la verità: il fatto è che non si sa ancora dove essa sia: si viene fuorviati agli argomenti dell'avversario e anche dai propri. (nota alla p. 19, p. 78, 2006) *Per formulare la ''dialettica'' in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), semplicemente come ''l'arte di ottenere ragione'', la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ''ha'' oggettivamente ragione. [...] Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. (pp. 23 sg., 2006) *Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona. (p. 64, 2006) *Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione.[...] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la [[verità]], senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero. ==''L'arte di trattare le donne''== ===[[Incipit]]=== Il termine «femmina» (''Weib'') è caduto in discredito, quantunque sia del tutto innocente; designa il sesso (''mulier''). «Donna» (''Frau'') è invece la femmina sposata (''uxor''); chiamare donna una ragazza è una stonatura. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di trattare le donne'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *Le [[maschio e femmina|donne]] sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso [[maschio e femmina|maschile]]; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. (p. 33, 2005) *Il [[Maschio e femmina|sesso femminile]], di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto [[Maschio e femmina|maschile]] obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. (p. 33, 2005) *La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello. (p. 40, 2005) {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}} *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. (p. 42, 2005) *Come la [[seppia]], la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna. (p. 45, 2005) *Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza. (p. 46, 2005) *La [[barba]], essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è ''oscena'' e per questo piace alle donne. (p. 65, 2005) *La mia metafisica dell'amore sessuale è una perla. (p. 61, 2005) *Il [[matrimonio]] è una trappola che la natura ci tende. (p. 69, 2005) *[[Matrimonio]] = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità. (p. 70, 2005) *Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea l'uno all'altro. (p. 71, 2005) *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. (p. 71, 2005) *Tra ''ciò che uno ha'' non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti. (p. 75, 2005) *Quando le leggi concessero alle [[Maschio e femmina|donne]] gli stessi diritti degli [[Maschio e femmina|uomini]], avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. (p. 82, 2005) *Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione. (p. 82, 2005) *Le donne hanno sempre bisogno di un tutore; perciò in nessun caso dovrebbero ottenere la tutela dei figli. (p. 83, 2005) *Le teste più dotate dell'intero sesso femminile non sono mai riuscite a creare un'unica opera effettivamente grande, genuina e originale nelle belle arti e, in generale, non sono mai state capaci di produrre una qualche opera di valore duraturo ... Singole e parziali eccezioni non cambiano nulla. (p. 88, 2005) *Più guardo gli [[Maschio e femmina|uomini]], meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle [[Maschio e femmina|donne]], tutto sarebbe a posto. (p. 102, 2005) *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. ==''Metafisica dell'amore sessuale''== *Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi? *Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Il [[Suicidio|suicida]] è uno che, anziché cessare di vivere, sopprime solo il fenomeno di questo volere: egli non ha rinunciato alla volontà di vivere, ma solo alla vita. *Io non ho scritto per gl'imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto. *Si è saggi solo a condizione di vivere in un mondo di pazzi. *Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive. ==''O si pensa o si crede''== *Chi ama la verità odia gli [[dèi]], al singolare come al plurale. *Dei mali della [[vita]] ci si consola pensando alla morte e della [[morte]] pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Esistono in tutti i popoli i monopolizzatori e gli appaltatori del bisogno metafisico: i preti. *«Filosofia della religione» è il termine di moda per «religione naturale». Ma non esiste alcuna religione naturale: le [[religione|religioni]], tutte, sono prodotti artificiali. *La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede, sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi. *La [[Cattolicesimo|religione cattolica]] è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio. *Quando uno comincia a parlare di Dio, io non lo so di che cosa parli. ==''Parerga e Frammenti postumi''== *A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref> *Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.<ref name=Morale /> *''Demofele'' — Detto fra noi, caro, vecchio amico, non mi piace che tu di quando in quando faccia sfoggio della tua capacità filosofica ricorrendo a sarcasmi, anzi a uno scherno palese nei riguardi della religione. A ognuno la sua fede è sacra: dovrebbe esserlo anche a te.<br />''Filalete'' — ''Nego consequentiam!'' Non capisco, perché io, a causa della stoltezza di un altro, debba aver rispetto per la menzogna e l'inganno.<ref>Da ''Della religione'', n. 174, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 423.</ref> *[[Dio]] è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.<ref name=Morale /> *Dio è per i prìncipi lo spauracchio con cui essi mandano a letto i bambini grandi quando non c'è più altro che serva; quindi essi l'hanno in gran conto. [...] Di più, dopo che cadde in disuso l'ultima ratio theologorum, quel mezzo di governo perdette molto della sua efficacia. Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le [[lucciola|lucciole]]: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.<ref name=Morale /> *{{NDR|Sul [[Epitteto#Manuale|''Manuale'' di Epitteto]]}} [...] è conciso e acuto, scritto con il tono di un amico benevolo che dà consigli [...].<ref>Arthur Schopenhauer, ''Frammenti sulla storia della filosofia'', in ''Parerga e paralipomena'', vol I, Adelphi, 1998, p. 88. ISBN 88-459-1422-4</ref> *È fuori di dubbio che le dottrine della fede – basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione – sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.<ref name=Morale /> *Evidentemente è giunta l'ora [...] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale ''l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli [[animali|animali]]''. Sappiatelo! Ricordatelo! [...] Bisogna essere ciechi [...] per non riconoscere che ''l'animale'', nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 794.</ref> *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la [[Maschio e femmina|donna]] non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'[[Maschio e femmina|uomo]].<ref>Da ''Sulle donne'', in ''Parerghi e paralipomeni''; citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.<ref name=Morale /> *I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 344, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 815.</ref> *I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref> *I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.<ref>Da ''Del leggere e dei libri'', n. 291, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 750.</ref> *I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', n. 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref> *Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità. :''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref> *Il [[presente]] più insignificante ha, rispetto al [[passato]] più significativo, il vantaggio della ''realtà''; sicché il presente sta al passato come qualcosa al nulla.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 143, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 371.</ref> *In fondo al cuore le [[Maschio e femmina|donne]] pensano che compito dell'[[Maschio e femmina|uomo]] è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena''.</ref> *In generale, una legge essenziale vale per ogni arte, per tutto ciò che è bello, per ogni rappresentazione spirituale — essa è la semplicità, che è solita inerire anche alla verità; o per lo meno è sempre pericoloso allontanarsene.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 220, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 573.</ref> *In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.<ref name=Morale /> *Io so bene che mi sentirò ripetere che la mia filosofia è disperata; ma solo perché io parlo secondo verità, e gli uomini vogliono sentire invece le lodi di Dio che ha ordinato il tutto secondo il meglio. Ma allora andate in chiesa e lasciate i filosofi in pace.<ref name=Morale /> *Ho dovuto sopportare molti biasimi, per il fatto di aver presentato nella mia filosofia, teoricamente cioè, la vita come dolorosa e per nulla desiderabile: tuttavia chi mette in mostra praticamente il più deciso disprezzo per la medesima è lodato, anzi ammirato, mentre chi si sforza accuratamente di conservarla viene disprezzato. *L'antichità si presenta a noi rivestita di tanta innocenza unicamente per il fatto che essa non conobbe il cristianesimo.<ref name=Morale /> *L'[[intolleranza]] è unicamente essenziale al [[monoteismo]]: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.<ref name=Morale /> *L'[[uomo]] è in fondo un animale selvaggio e feroce. Noi lo conosciamo solo in quello stato di ammansamento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell'ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.<ref name=Morale>Da ''Morale e religione''.</ref> *La [[creanza|cortesia]] è per la natura umana quello che è il calore per la cera. (da ''Parerga e Paralipomena'') *«La morte venne nel mondo per il peccato», dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.<ref name=Morale /> *La religione può dunque venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.[...] Questo è infatti l'aspetto più brillante della religione. Se essa è una frode, non si può negare che non sia una ''pia fraus''. E in tal caso i sacerdoti sono uno strano ''quid medium'' tra i ciurmatori e i moralisti.<ref name=Morale /> *La storia potrebbe anche essere considerata come una continuazione della zoologia.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 233, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 591.</ref> *La [[verità]] quando è nuda è più bella. *Le guerre di religione, i massacri religiosi, le crociate, l'inquisizione con gli altri tribunali per gli eretici, lo sterminio della popolazione originaria dell'America e la sostituzione di essa con schiavi africani – furono frutti del cristianesimo, e nulla di analogo o di equivalente ci è offerto dagli antichi.<ref name=Morale /> *Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età. Con questo mezzo, ancor più che con minacce o con narrazioni di prodigi, si riesce a radicare profondamente le dottrine della fede.<ref name=Morale /> *Le scene della nostra vita somigliano alle immagini in un mosaico grossolano, che da vicino non fanno effetto, e, per trovarle belle, bisogna esserne lontani.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 145, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 375.</ref> *Nei secoli passati la religione era una foresta dietro la quale potevano tenersi e nascondersi gli eserciti. Ora, dopo tanti tagli, è appena più una macchia dietro cui possono talvolta appiattarsi dei furfanti. Bisogna quindi guardarsi da quelli che la tirano in ballo ad ogni occasione, e risponder loro col proverbio sopra citato: «''Detrás de la cruz está el Diablo''»<ref>Traduzione: «Dietro la croce v'è il Diavolo».</ref>.<ref name=Morale /> *Nelle persone di capacità limitate la [[modestia]] è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.<ref>Da ''Parerga e paralipomena''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref> *Oggi si stanno formando dovunque in Europa e in America, delle società di protezione degli animali, le quali sarebbero per tutta l'Asia ''incirconcisa'' la cosa più superflua del mondo, essendoché ivi la religione protegge sufficientemente gli animali e li fa anzi oggetto di beneficenza positiva [...]. Si veda invece con quale inaudita malvagità la nostra plebe cristiana si comporta verso gli animali, uccidendoli senza scopo ed anche solo per sollazzo, mutilandoli o martirizzandoli, non esclusi quelli da cui essa ricava il suo principale nutrimento [...]. Ben si potrebbe dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le anime tormentate. (1981, p. 298) *Ogni [[animale]] ha il suo intelletto evidentemente solo allo scopo di trovare e procacciarsi il cibo, e secondo ciò è anche determinata la misura del suo intelletto. Non altrimenti stanno le cose per l'uomo; solo che la maggiore difficoltà della sua conservazione e l'infinita moltiplicabilità dei suoi bisogni ha reso necessaria una misura maggiore di intelletto. Soltanto quando questa misura viene superata, per una anormalità, si ha un'eccedenza assolutamente esente dal servizio della volontà, che, se è considerevole, si chiama genio. Per questa ragione soltanto un tale intelletto diventa dapprima oggettivo; ma può avvenire che, a un certo grado, diventi anche metafisico, o per lo meno aspiri a esserlo. Infatti, proprio in conseguenza della sua oggettività, la natura stessa, la totalità delle cose, diventa il suo oggetto e il suo problema. Soltanto in lui, cioè, la natura comincia a percepirsi proprio come qualcosa che è, e pur tuttavia potrebbe anche essere diversamente; mentre, nell'intelletto comune, normale, la natura non si percepisce chiaramente – come il mugnaio non ode il rumore della macina, o il profumiere non sente il profumo del suo negozio. Sembra per lui una cosa pacifica: ne è prigioniero. Solo in certi momenti più chiari la percepisce, e quasi se ne spaventa: ma si rassegna ben presto. È facile vedere che cosa questi cervelli normali possono dare in filosofia, anche quando si riuniscono in grandi masse. Se invece l'intelletto fosse metafisico per origine e destinazione, essi potrebbero, specialmente unendo le loro forze, promuovere la filosofia come ogni altra scienza. <ref>Da ''Alcune considerazioni sul contrasto''; in ''Parerga e paralipomena'', Adelphi, § 67, pp. 128-129.</ref> *Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 310, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 790.</ref> *Ogni uomo prende i [[limite|limiti]] del proprio campo visivo per i limiti del mondo. *Per molta gente i filosofi sono degli importuni sonnambuli che lo disturbano nel sonno.<ref>Da ''Frammenti postumi''; in ''Metafisica dell'amore sessuale: l'amore inganno della natura'', a cura di [[Anacleto Verrecchia]], Bur, 1992, [https://books.google.it/books?id=gnyPCzWJkPwC&pg=PT95 p. 95]. ISBN 8817168971</ref> *Per un periodo di 1800 anni la religione ha posto la museruola alla ragione. Il compito dei professori di filosofia è quello di camuffare da filosofia tutta la mitologia ebraica.<ref name=Morale /> *Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola «[[ateismo]]»! Come se il [[teismo]] fosse la cosa più naturale del mondo.<ref name=Morale /> *Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.<ref name=Morale /> *Se [[Dio]] ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.<ref name=Morale /> *Solo la [[luce]] che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. (da ''Parerga e Paralipomena'', volume I, Adelphi) *Tu puoi costantemente osservare che [[scienza e religione|la fede e la scienza]] si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.<ref name=Morale /> *Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (da ''Parerga e Paralipomena'', Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396) *Verrà il tempo in cui la dottrina di un Dio-creatore sarà in metafisica riguardata come ora in astronomia quella degli epicicli.<ref name=Morale /> *Vi è dunque, nel cuore di ogni uomo, una belva, che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri. (Parerga, II) ===''Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo''=== *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. (''Parerga e paralipomena'', Adelphi, 1981 pp. 296 e 297) *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. (ivi, p. 299) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''L'arte di farsi rispettare''=== L'onore è un sentimento che, sorgendo dal profondo e con frequenza quotidiana, è a tutti ben noto e assai familiare. Ma alle persone in qualche misura inclini e portate al pensiero astratto potrebbe essere gradito fissarlo e riconsiderarlo una buona volta in concetti chiari nello specchio neutro della riflessione.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare ovvero trattato sull'onore'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 1998}} ===''Saggio sulle apparizioni di spiriti''=== Gli spettri, nell'ultra-assennato secolo scorso, sono stati non tanto banditi quanto disprezzati, come una volta la magia. In Germania tuttavia sono stati riabilitati, negli ultimi venticinque anni, e forse non a torto.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Arthur Schopenhauer== *Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di Schopenhauer contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità. ([[Karl Popper]]) *Di Schopenhauer, quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. ([[David George Ritchie]]) *È evidente la parentela della filosofia dello Schopenhauer con la metafisica del [[Gautama Buddha|Buddha]]: per ambedue ogni esistenza è dolore, per ambedue la liberazione dal dolore sta nella negazione della volontà ossia dell'esistenza; e solo la scienza (''{{sic|vidyá}}''<ref>Vidyā, in sanscrito "conoscenza".</ref>) ci conduce a questa negazione che ha per termine ed effetto il nirvana. ([[Paolo Emilio Pavolini]]) *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: Arthur Schopenhauer non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». ([[Nigel Warburton]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. I popoli latini, si sa, sostengono male questa prova; noi Tedeschi non abbastanza bene.<br>In ciò il Buddismo ha influito più del Cristianesimo, e Schopenhauer più di tutti gli altri antichi e moderni filosofi. La calorosa simpatia verso la natura sensibile, dalla quale sono compenetrati tutti i suoi scritti, è uno dei lati più gradevoli della filosofia di Schopenhauer, tanto ingegnosa, ma in molti punti anche malsana e poco proficua. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di [[Immanuel Kant|Kant]] [...]. Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. ([[Bertrand Russell]]) *Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. [...] E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «''Obit anus, abit onus''».<ref>«La vecchia muore, il debito cessa».</ref> È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. ([[Bertrand Russell]]) *L'ultimo creatore di un sistema vero e proprio, che salga su su dai rudimenti agli svolgimenti ed alle applicazioni, è Arturo Schopenhauer. ([[Paolo Orano]]) *Non era bello: gli sciocchi avrebbero potuto definirlo piuttosto brutto. Ma appariva grandioso, se si capiva l'espressione della sua bellezza interiore. Allora non si poteva staccare lo sguardo da lui, non ci si poteva sottrarre alla forza e al potere della sua affascinante personalità. E come parlava! Chi non l'ha mai sentito parlare non può farsene un'idea. Certo, ci sono alcuni che parlano bene e in maniera vivace; ma il suo discorso era unico, era la vita stessa. Sapeva metterci la più profonda serietà e la più grande bellezza; e ogni argomento da lui trattato acquistava una nuova colorazione, acquistava carattere e contenuto mediante la sua parola e il suo modo di vedere. Siccome non aveva né moglie né figli, né casa né attività pubblica, parlava preferibilmente di cose astratte, ma non con frasi astratte. A chi sapeva qualche cosa di filosofia, le sue cristalline esposizioni riuscivano comprensibili. Il suo modo di colloquiare dava un'impressione di classicità: certamente gli antichi saggi, esperti nell'arte della conversazione, avevano parlato come Schopenhauer. Possedeva una memoria straordinaria e la facoltà di entusiasmarsi. In breve, la sua parola parlata era all'altezza di quella scritta; e il discepolo, che lo avvicinava per la prima volta, era pieno di stupefatta ammirazione. (Anna von Doß)<ref>Da ''Adam von Doß. Ein Lebensbild nach Familienaufzeichnungen und Briefen verfasst von seiner Frau''; citato in Arthur Schopenhauer, ''Colloqui''.</ref> *Quattro nomi sopravviveranno a tutti gli attacchi e ai sovvertimenti dei tempi a venire, e tramonteranno soltanto con l'umanità, i nomi di Buddha, Cristo, Kant e Schopenhauer. ([[Philipp Mainländer]]) ===[[Francesco De Sanctis]]=== *Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. Arcano è tutto fuorché il nostro dolor. Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. *Leopardi s'incontra ne' punti sostanziali della sua dottrina con Schopenhauer; ma gli sta di sotto per molti rispetti. Primamente Leopardi è poeta; e gli uomini comunemente non prestano fede ad una dottrina esposta in versi; ché i poeti hanno voce di mentitori. *Schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, che a propagare una dottrina bisogna innanzi tutto render filosofica la spada. *Schopenhauer è un ingegno fuori del comune; lucido, rapido, caldo e spesso acuto; aggiungi una non ordinaria dottrina. E se non puoi approvare tutt'i suoi giudizii, ti abbatti qua e là in molte cose peregrine, acquisti svariate conoscenze, e passi il tempo con tuo grande diletto: ché è piacevolissimo a leggere. Leopardi ragiona col senso comune, dimostra così alla buona come gli viene, non pensa a fare effetto, è troppo modesto, troppo sobrio. Lo squallore della vita che volea rappresentare si riflette come in uno specchio in quella scarna prosa; il suo stile è come il suo mondo, un deserto inamabile dove invano cerchi un fiore. Schopenhauer, al contrario, quando se gli scioglie lo scilinguagnolo, non sa tenersi; è copioso, fiorito, vivace, allegro; gode annunziarti verità amarissime. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4 *Arthur Schopenhauer, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/arthur-schopenhauer/aforismi-sulla-saggezza-nella-vita/ Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885. *Arthur Schopenhauer, ''Colloqui'', prefazione, traduzione e commento di [[Anacleto Verrecchia]], Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657195 *Arthur Schopenhauer, ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796 *Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=AIV2UEKJuYgC Il mondo come volontà e rappresentazione]'', a cura di Sossio Giammetta, Rizzoli, 2010 (edizione digitale). ISBN 9788858610473 *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi. *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di insultare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi, 1999. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=&pg=PP1#v=onepage&q&f=false L'arte di insultare]'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 9788845978944 *Arthur Schopenhauer, ''Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura'', traduzione di Anacleto Verrecchia, BUR, Milano, 2011. ISBN 9788858619797 *Arthur Schopenhauer, ''O si pensa o si crede'', traduzione di Bettino Betti e Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657201 *Arthur Schopenhauer, ''Morale e religione: da "Parerga e Paralipomena" e Frammenti postumi'', traduzione di [[Piero Martinetti]], Mursia, Milano, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, Adelphi, 2003. ISBN 8845914224 *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo I, a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2007. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo II, a cura di Mario Carpitella, traduzione di Mazzino Montinari e Eva Amendola Kuhn, Adelphi, Milano, 2007. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Il mondo come volontà e rappresentazione||(1819)}} {{Pedia|L'arte di ottenere ragione||(postumo)}} {{Pedia|L'arte di trattare le donne||(1851)}} {{Pedia|Parerga e paralipomena||(1851)}} {{Pedia|Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente||(1813)}} {{DEFAULTSORT:Schopenhauer, Arthur}} [[Categoria:Accademici tedeschi]] [[Categoria:Aforisti tedeschi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] 5a4biqzc5w3yp6mwzs83hi0yygk7cip 1223770 1223765 2022-08-22T10:23:25Z Unideanet 3469 /* L'arte di insultare */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schopenhauer.jpg|thumb|Arthur Schopenhauer]] '''Arthur Schopenhauer''' (1788 – 1860), filosofo tedesco. ==Citazioni di Arthur Schopenhauer== *Che tra breve i vermi divoreranno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare – ma che i professori di filosofia faranno lo stesso con la mia filosofia! – questo mi fa orrore.<ref>Da ''L'arte di invecchiare'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2017, n. 129. ISBN 9788845978951</ref> *Chi è [[amicizia|amico]] di tutti non è amico di nessuno.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref> *''Dobbiamo rinunciare a cogliere una [[rosa e spina|rosa]], | per timore che la sua [[rosa e spina|spina]] ci ferisca?''<ref>Da ''L'arte di essere felici'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 1997, p. 56. ISBN 88-459-1295-7.</ref> *È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole.<ref>Citato in [[Albert Einstein]], ''Come io vedo il mondo''.</ref> *Il bramanesimo e il buddismo, fedeli alla verità, riconoscono decisamente la palese parentela dell'uomo, come in generale con l'intera natura, così anzitutto con la natura animale e, mediante la metempsicosi e in altri modi, rappresentano l'essere umano come collegato strettamente con il mondo degli [[animale|animali]].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 196.</ref> *In [[India]], le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.<ref>''In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought.'' (da ''The World as Will and Representation'', volume I, & 63 pp. 356-357; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2 A Tribute to Hinduism]'')</ref> *L'''[[Eldorado]]'' è sulla terra. Con l'[[Italia]] si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la [[Germania]] invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.<ref>Da una lettera da Firenze del 29 ottobre 1822.</ref> *L'uomo è per sua natura incline a refuggire dal dolore, e pertanto si sposta verso situazioni più serene.<ref>Da ''L'arte di essere felice'', Adelphi.</ref> *La base su cui poggiamo tutta la nostra conoscenza e il nostro apprendimento è l'inesplicabile.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858014165</ref> *La [[memoria]] è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.<ref>Arthur Schopenhauer, ''Pensieri riguardanti l'intelletto in generale e sotto ogni rapporto'', 37, in ''Parerga e paralipomena'', vol II, Adelphi, p. 73 (in nota). ISBN 88-459-1422-4</ref> *La soddisfazione dell'istinto [[sesso|sessuale]] è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel [[matrimonio]] che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.<ref>Da ''Manoscritti'', 1815.</ref> *La [[vita]] è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra.<ref>Da ''Colloqui''.</ref> *Le [[Upaniṣad]] sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.<ref>Citato in ''La saggezza indiana'', a cura di [[Gabriele Mandel]], Rusconi, 1999.</ref> *Ma nulla si [[conoscenza|conosce]] interamente finché non vi si è ''girato tutt'attorno'' per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.<ref>Da ''Il primato della volontà'', a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2002, p. 94.</ref> *Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, è destinata a crescere continuamente, molto più di un uomo.<ref>Da una confidenza a Malwida von Meysenbug; citato in Rüdiger Safranski, ''Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia'', traduzione di L. Crescenzi, editore Tea, Milano, 2008; citato in [http://www.uncommons.it/village/le-donne-di-schopenhauer-522 Fausto Pellecchia, ''Le donne di Schopenhauer''], ''Uncommons.it''.</ref> *Predicare la morale è facile, fondare la morale difficile.<ref>Da ''Sulla volontà nella natura'', a cura di Sossio Giametta, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858656549</ref> *Prima di bruciare vivo [[Giulio Cesare Vanini|Vanini]], un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.<ref>Da ''Der handschriftliche Nachlass'', hrsg. von A. Hübscher, 5 voll., Frankfurt am Main 1966-68, vol. 4, II, p. 23.</ref> *Quello che nella vita reale mi è stato sempre e dappertutto di ostacolo, sin negli anni più tardivi, è stata la mia incapacità di fornirmi di una ragione sufficiente della piccolezza e della bassezza degli uomini.<ref>Da ''Εἰς ἑαυτόν. Appunti di saggezza per me stesso'', a cura di Fabrizio Fortini, Acquaviva, 1994, p. 40.</ref> *Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref> *Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref> ===Attribuite=== *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato.<ref>Cfr. [[Michela Vittoria Brambilla]], ''Manifesto animalista'', Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT42 p. 42]. ISBN 8852032509</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.<ref>Cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, gli Adelphi, 1998, 4ª ediz., tomo secondo, p. 111. ISBN 88-459-1422-4</ref> *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. (da ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', p. 97) :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In realtà, come indicato da Schopenhauer stesso, si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota». ==''Aforismi sulla saggezza del vivere''== ===[[Incipit]]=== Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:<br> 1.° Ciò che si ''è'': dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.<br> 2.° Ciò che si ''ha'': dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.<br> 3.° Ciò che si ''rappresenta'': è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria. ===Citazioni=== *I ''veri vantaggi personali'', quali una gran mente o un gran cuore, sono in rapporto ad ogni vantaggio di grado, di nascita, pur anche regale, di ricchezza, ecc., ciò che i re veri sono rispetto ai re sul teatro. (p. 7) *[...] le medesime circostanze, i medesimi avvenimenti esterni impressionano ogni individuo in modo affatto differente, e, quantunque tutti siano posti nello stesso mezzo, ognuno vive in un mondo differente. (p. 7) *È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra [[felicità]] dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''. (p. 9) *La [[salute]] {{sic|sopratutto}} prevale talmente sui beni esteriori che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato. (p. 9) *[...] la sorte può cangiare, ma la nostra propria qualità è immutabile. (p. 12) *Chi è gaio ha sempre motivo d'esserlo per la stessa ragione ch'egli lo è. Niente può sostituire così completamente tutti gli altri beni come questa qualità, mentre essa stessa non può esser surrogata da cosa alcuna. Che un uomo sia giovane, bello, ricco e stimato, per poter giudicare sulla sua felicità sarà questione di sapere se, oltre a ciò, egli sia gaio; in cambio s'egli è gaio, poco importa che sia giovane o vecchio, ben fatto o gobbo, povero o ricco; egli è felice. (pp. 12-13) *In tesi generale i nove decimi della nostra felicità riposano esclusivamente sulla [[salute]]. Con essa tutto diventa sorgente di piacere; senza di essa invece noi non sapremmo gustare un bene esterno di qual si sia natura; [...]. (p. 14) *[...] chi [[ottimismo e pessimismo|vede tutto nero]], chi teme sempre il peggio e prende le sue misure in conseguenza, non avrà delusioni così frequenti come [[ottimismo e pessimismo|colui che dà colore e prospettiva ridente]] ad ogni cosa. (p. 14) *È certo che l'uomo il più sano, e fors'anco il più gaio, potrà, capitando il caso, determinarsi al suicidio; ciò succederà quando l'intensità dei dolori o d'una sventura prossima ed inevitabile sarà più forte dei terrori della morte. (p. 15) *La [[bellezza]] è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente; [...]. (p. 15) *Un semplice colpo d'occhio ci fa scoprire due nemici della felicità umana; il dolore e la noia. (p. 15) *[...] esteriormente il bisogno e la privazione generano il [[dolore]]; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la [[noia]]. (p. 15) *Infatti una mente [[ottusità|ottusa]] è sempre accompagnata da impressioni grossolane e da una certa mancanza d'irritabilità. (p. 15) *Ah! se la qualità della società potesse esser surrogata dalla quantità, varrebbe la pena di vivere pur anche nel gran mondo; ma, pur troppo, cento pazzi messi in mucchio non fanno un uomo ragionevole. (p. 16) *L'uomo volgare non si preoccupa che di ''passare il [[tempo]]'', l'uomo di talento che d'''impiegarlo''. (p. 17) *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo, [...]. (p. 18) *La mancanza di beni a cui un uomo non ha mai sognato d'aspirare, non può affatto privarlo di qualche cosa; [...]. (p. 25) *La [[ricchezza]] è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. (p. 25) *Il solo [[denaro|danaro]] è il bene assoluto, perché esso non provvede unicamente ''ad un solo bisogno «in concreto,»'' ma ''al bisogno'' in generale ''«in abstracto.»'' (p. 26) *In tutto ciò che facciamo, come in tutto ciò che ci asteniamo di fare, noi prendiamo in considerazione l'opinione altrui quasi prima d'ogni altra cosa, e si è da una tal cura che in seguito ad un esame profondo vedremo nascere la metà circa dei tormenti e delle [[angoscia|angoscie]] che abbiamo provato. (p. 31) *Intanto l'orgoglio a più buon mercato è l'orgoglio [[nazionalismo|nazionale]]. Esso tradisce presso chi ne è tocco l'assenza di ogni qualità ''individuale'' di cui potesse andar fiero, perocché, se così non fosse, questi non sarebbe ricorso ad una qualità che divide con tanti milioni d'individui. (p. 33) *Le decorazioni sono cambiali tirate sull'opinione pubblica; il loro valore si basa sul credito del traente. (p. 34) *La folla ha occhi ed orecchie, ma nient'altro; {{sic|sopratutto}} il senno le è infinitamente scarso, e corta pure la memoria. (p. 34) *L'[[onore]] è la [[coscienza]] esterna, e la coscienza l'onore interno. (p. 34) *La gloria deve quindi esser acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. (p. 35) *Il [[maschio e femmina|sesso femminile]] invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il [[maschio e femmina|sesso mascolino]] non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. (p. 37) *Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col [[duello]], per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. (p. 42) *D'ordinario la [[gloria]] è tanto più tardiva quanto più sarà durevole, perocché tutto ciò che è squisito matura adagio. (p. 45) *[...] la [[filosofia]] è l'Ercole che solo può combattere sulla terra le mostruosità morali ed intellettuali. (p. 51) *Strada facendo possiam dire che elevare un [[monumento]] ad un uomo ancora in vita è lo stesso che dichiarare che su quanto lo concerne non si ha fidanza nella posterità. (p. 58) *I [[ritratto|ritratti]] di uomini celebri per le loro opere, fatti generalmente in un'epoca in cui la loro celebrità era già stabilita, confermano la regola precedente; essi ce li presentano ordinariamente vecchi e canuti, {{sic|sopratutto}} i filosofi. (p. 58) *L'uomo più [[felicità|felice]] è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi. (p. 61) *Il pazzo corre dietro ai piaceri della vita e non trova che disinganni; il saggio evita i mali. (p. 62) *[...] per non diventare [[felicità e infelicità|infelicissimi]], il mezzo più certo si è di non domandare d'esser felicissimo. (p. 63) *Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (p. 64) *Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (p. 64) *[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (p. 64) *[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (p. 67) *Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (pp. 67-68) *Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità; [...]. (p. 69) *[...] chi non ama la [[solitudine]] non ama la [[libertà]], perché non si è liberi che essendo soli. (p. 69) *La così detta buona società apprezza i meriti di qualsivoglia specie, salvo i meriti intellettuali; questi anzi non vi entrano che di contrabbando. (p. 70) *Discorsi sanamente spiritosi o motti arguti non convengono che ad una società di persone d'ingegno; nella società ordinaria essi sono cordialmente detestati, perocché per piacere alle persone che la compongono bisogna essere assolutamente triviali e dappoco. (p. 70) *[...] per quanto strettamente l'amicizia, l'amore e il matrimonio uniscano gli umani, non si vuol bene, interamente e di buona fede, che a se stessi, o tutt'al più al proprio figlio. (p. 70) *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. (p. 71) *[...] la sociabilità di ciascuno è in ragione inversa del valore intellettuale; [...]. (p. 72) *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. (p. 72) *[...] salvo rare eccezioni non v'ha scelta nel mondo tra l'isolamento e la [[volgarità]]. (p. 74) *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. (p. 74) *L'''[[invidia]]'' è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (p. 76) *In faccia d'un avvenimento funesto, già compito, che per conseguenza non si può più modificare, bisogna non abbandonarsi nemmeno all'idea che forse avrebbe potuto succedere altrimenti, e meno ancora riflettere a quanto avrebbe avuto la possibilità di stornarlo; perocché si è questo precisamente che porta la gradazione del dolore fino al punto in cui diviene insopportabile, [...]. (p. 77) *[...] il [[mattino]] è la giovinezza del giorno. (p. 78) *Per mettersi fra la gente è utile portar seco una buona provvista di ''circospezione'' e d'''indulgenza''; la prima ci garantirà dai danni e dalle perdite, l'altra dalle contese e dagli alterchi. (p. 84) *Per imparar a sopportare gli uomini, è buona cosa esercitare la [[pazienza]] sugli oggetti inanimati che, in virtù d'una necessità meccanica o di qualunque altra necessità fisica, contrariano ostinatamente la nostra azione. (p. 84) *Nessuno può vedere ''al di là di se stesso''. Voglio dire con ciò che non si può scorgere in altri più di quello che si è in se stessi, perocché ciascuno capisce e comprende un altro solamente nella misura della sua propria intelligenza. (p. 86) *Qualunque genio resta invisibile per chi ne è privo. (p. 86) *Si capirà egualmente che in presenza di [[Imbecillità|imbecilli]] o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. (p. 86) *Tale miserabile soggettività degli uomini che li fa riferire tutto a sè stessi, e ritornare immediatamente e in dritta linea da qualunque punto di partenza alla loro persona, è provata sovrabbondantemente dall’''[[astrologia]]'', che rapporta il cammino dei grandi corpi dell’universo al vilissimo ''io'' e che trova una certa relazione tra le comete in cielo e le contese e le miserie sulla terra. (p. 87) *L'uomo di senno fra persone che sono nell'errore somiglia a colui che avesse l'orologio perfettamente giusto in una città in cui tutti gli orologi fossero mal regolati. Ei solo conosce l'ora precisa, ma che giova? Tutti prenderanno sempre norma dai pubblici quadranti che indicano un'ora falsa: tutti, anche colui che sapesse per caso come solamente l'orologio del primo segni l'ora vera. (p. 87) *Gli uomini, nella maggior parte, sono talmente personali che, in sostanza, nessuna cosa ha interesse agli occhi loro se non essi stessi, e ciò affatto esclusivamente. (p. 87) *Colui che crede che nel mondo i [[diavolo|diavoli]] non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello. (p. 89) *[[Riguardi|Guardiamoci]] bene, in ogni caso, dal formarci un'opinione molto favorevole di un uomo appena fattane la conoscenza; saremmo d'ordinario disingannati a nostra confusione e forse pure a nostro danno. (p. 89) *Perdonare o dimenticare significano gettare dalla finestra l'esperienza acquistata a caro prezzo. (p. 89) *[...] la disposizione e la condotta degli uomini cangiano altrettanto presto quanto il loro interesse. (p. 90) *In tesi generale per acquistare la comprensione netta, profonda e così necessaria della vera e triste condizione degli uomini, è eminentemente istruttivo l’impiegare, qual commentario della condotta e dei raggiri loro sul terreno della vita pratica, la condotta ed i raggiri loro nel dominio della [[letteratura]] e ''viceversa''. (p. 90) *Nessun [[carattere]] è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e [[massime]]. (p. 90) *Il fatto d'affettare una [[qualità]], di vantarsene, è confessare di non possederla. (p. 91) *Nella stessa guisa che si porta il peso del proprio corpo senza avvertirlo mentre si sentirebbe il peso di qualunque oggetto estraneo che si volesse muovere, così non si scorgono che i difetti e i vizî degli altri e non i proprî. (p. 91) *Come la carta monetata circola sul mercato in luogo del danaro, così invece della stima e dell'amicizia genuine sono la loro dimostrazione esterna ed il loro atteggiamento imitati quanto più naturalmente è possibile, che hanno corso nel mondo. (p. 92) *La lontananza e la lunga assenza portano danno a qualunque amicizia, sebbene non lo si confessi volentieri. (p. 93) *Gli ''[[amicizia|amici]] di casa'' sono d'ordinario ben chiamati con questo nome, perché sono più attaccati alla casa che al padrone di essa; costoro somigliano ai gatti piuttosto che ai cani. (p. 93) *Sono rari gli amici nel bisogno? Al contrario! Appena si è fatto amicizia con un uomo, ecco che questi è tosto in bisogno e che vi chiede a prestito denaro. (p. 93) *Compitezza è prudenza; scortesia dunque è balordaggine; farsi dei nemici senza necessità e senza motivo colla rozzezza è follia: la stessa cosa come se si desse fuoco alla propria casa. (p. 94) *La compitezza è stabilita sopra una convenzione tacita di non osservare gli uni presso gli altri la miseria morale ed intellettuale della condizione umana e di non rinfacciarsela reciprocamente; d'onde risulta che essa appare meno facilmente con vantaggio d'ambo le parti. (p. 94) *Asteniamoci inoltre nel conversare da qualunque osservazione critica, quando pure questa fosse fatta nella migliore intenzione, perciocché offendere gli uomini è cosa facile, difficile invece, se non impossibile, correggerli. (p. 95) *Chi vuole che la sua [[opinione]] trovi credito deve enunciarla freddamente e spassionatamente. (p. 95) *In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di [[vanità]] nel secondo. (p. 96) *D'altra parte bisogna tener a mente che tutti, anche coloro che altrove non fanno mostra di perspicacia, sono eccellenti algebristi quando si tratta degli affari personali altrui. (p. 96) *Non v'ha [[denaro|danaro]] meglio impiegato di quello che ci siamo lasciato rubare, imperciocché esso ci ha servito immediatamente a comperare della prudenza. (p. 97) *«''Non aver [[amore e odio|amore né odio]]''» compendia metà della più alta [[saggezza|saviezza]]; «''non dir verbo e non credere in cosa alcuna''», ecco l'altra metà. Davvero che si volterà ben volentieri la schiena ad un mondo che rende necessarie regole come queste e come le seguenti. (p. 97) *Mostrar [[odio]] o [[collera]] nelle parole o nelle fattezze è inutile, è dannoso, imprudente, ridicolo, volgare. Non si deve palesare odio o collera che cogli atti. In questa seconda maniera si otterrà un effetto tanto più sicuro quanto meglio si seppe guardarsi dalla prima. Gli animali a sangue freddo soli sono velenosi. (p. 97) *I casi della nostra vita hanno anche simiglianza colle figure del caleidoscopio: ad ogni giro vediamo qualche combinazione nuova mentre in realtà abbiamo sotto gli occhi sempre la stessa cosa. (p. 97) *[...] gli avvenimenti e le nostre risoluzioni più importanti sono ordinariamente da paragonare a due forze che agiscono in direzioni differenti e di cui la diagonale rappresenta il corso della vita nostra. (p. 98) *Più brevemente possiamo dire: la sorte distribuisce le [[carte da gioco|carte]] e noi giuochiamo. (p. 98) *Nella vita le cose passano come nel giuoco degli [[scacchi]]; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino. (p. 98) *Tra i cervelli ordinarî ed i sensati havvi una differenza caratteristica che si produce assai spesso nella vita privata, ed è che i primi quando riflettono sopra un pericolo possibile di cui vogliono apprezzare la grandezza, non cercano e non considerano se non ciò che ''può già esser avvenuto'' di simile; mentre gli altri pensano da se stessi ciò che ''può accadere'', [...]. (p. 100) *Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade [[necessità|necessariamente]]. (p. 101) *Le piccole traversie che ad ogni ora ci molestano, si possono considerare come destinate a tenerci in esercizio perché la forza necessaria a sopportare le grandi sventure non abbia da infiacchirsi nei giorni felici. (p. 101) *D'ordinario sono semplicemente le loro stesse stupidaggini che la gente chiama [[destino]]. (p. 101) *Non è il carattere violento, ma la prudenza che fa apparire terribili e minacciosi; tanto il cervello dell'uomo è arma più formidabile dell'artiglio del leone. (p. 102) *L'uomo di mondo più perfetto sarebbe colui che non rimanesse mai paralizzato nell'indecisione, nè mai si lasciasse vincere dalla precipitazione. (p. 102) *[...] come nei primi giorni di [[primavera]] qualunque fogliame ha lo stesso colore e quasi la stessa forma, così nella prima [[giovinezza]] ci rassomigliamo tutti, e andiamo d'accordo perfettamente. (p. 105) *Si può anche, sotto il punto di vista che ci occupa, paragonare l'esistenza ad un drappo ricamato di cui ciascuno vedrebbe, nella prima metà della vita, il solo diritto, e, nella seconda, il solo rovescio; questo lato è meno bello, ma più istruttivo perchè permette di conoscere l'intreccio dei fili. (p. 107) *La serenità e il coraggio in cui si rimane vivendo durante la gioventù dipendono anche in parte dal fatto che salendo il monte non possiamo scorgere la morte, la quale sta ai piedi dell'altro versante. (p. 107) *Considerata dal punto di vista della [[giovinezza e senilità|gioventù]] l'esistenza è un avvenire infinitamente lungo: da quello della [[giovinezza e senilità|vecchiezza]] un passato assai corto, [...]. (p. 107) *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il [[carattere]] sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma [...]. (p. 109) *Nella stessa guisa che sopra una nave non ci rendiamo conto del suo cammino se non perché vediamo gli oggetti situati sulla riva allontanarsi e quindi farsi più piccoli, così non ci avvediamo di [[invecchiamento|divenir vecchi]], sempre più vecchi, se non per il fatto che persone d'una età ognora più avanzata ci sembrano giovani. (p. 110) *Ma particolarmente verso la sua fine la vita somiglia ad un ballo [[maschera]]to, quando sono tolte le maschere. A quell'ora si vede cosa erano in realtà coloro con cui si ebbe contatto durante la vita. (p. 112) *[...] un'aria di melanconia e di tristezza è propria della gioventù, ed una certa serenità della vecchiaja; [...]. (p. 112) *Carattere fondamentale della [[senilità|vecchiaja]] è il disinganno; in essa non più di quelle illusioni che davano alla vita una bellezza incantevole ed all'attività uno stimolo; si ha conosciuto la nullità e la vanità in questo basso mondo di qualunque magnificenza, [...]. (p. 113) *La [[vita]] umana, propriamente parlando, non può esser detta lunga né corta, perocché, in sostanza, è la scala su cui misuriamo tutte le altre lunghezze di tempo. (p. 114, nota 48) *La differenza fondamentale tra la gioventù e la vecchiaja rimane sempre questa: la prima ha in prospettiva la vita, la seconda la morte; per conseguenza una possede un passato corto ed un lungo avvenire, e l'altra l'opposto. (p. 115) *La vita negli ''anni della [[senilità|vecchiaia]]'' assomiglia al quinto atto di una tragedia, si sa della tragica fine che si sta avvicinando, però non si conosce ancora quale sarà.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/La_saggezza_della_vita/ptvcbsLnhtUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22La+vita+negli+anni+della+vecchiaia+assomiglia+%22&pg=PT294&printsec=frontcover La saggezza della vita]'', a cura di Leonardo Casini, traduzione di Leonardo Casini e Irmela Evangelisti, Newton Compton editori, 2012. ISBN 9788854142848</ref><!-- La citazione non è presente nell'edizione di LiberLiber (p. 115); la Newton Compton è un'edizione integrale. --> ==''Il fondamento della morale''== *La sconfinata [[pietà]] per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l'impronta della giustizia e della filantropia. [...] io non conosco nessuna [[Preghiere dai libri|preghiera]] più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (III, § 19, 4; 1981, p. 243) *[...] la completa diversità, assunta a dispetto di ogni evidenza, tra l'uomo e l'[[animale]] [...] fu enunciata nel modo più risoluto e stridente da [[Cartesio]], come necessaria conseguenza dei suoi errori. (III, § 19, 7; 1981, p. 246) *La pietà verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l'uomo crudele con gli animali non può essere buono. Questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini. (III, § 19, 7; 1981, p. 249) *A riconoscere l'identità dell'essenziale nel fenomeno animale e in quello umano nulla ci guida nettamente come lo studio della [[zoologia]] e dell'anatomia; che cosa si dovrà dunque dire oggigiorno (1839) quando un bigotto zootomo ha l'impudenza di sollecitare una differenza assoluta e radicale tra l'animale e l'uomo e arriva al punto di attaccare e di offendere i zoologi onesti che, attenendosi alla natura e alla verità, seguono la loro strada lontano da ogni pretume, da ogni vile piaggeria e da ogni tartufismo? (III, § 19, 7; 1981, pp. 247-248) *Ma anche in Europa si sta svegliando sempre più la comprensione per i [[diritti degli animali]], a misura che gli strani concetti di un mondo animale esistente soltanto per essere utile agli uomini e a divertirli, di maniera che gli animali vengono trattati come fossero cose, impallidiscono e a poco a poco scompaiono. (III, § 19, 7; 1981, p. 250) *A Londra esiste una società di volontari, [[Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals|Society for the Prevention of Cruelty to Animals]], la quale in via privata e con notevoli spese fa molto per impedire la tortura degli animali. I suoi emissari svolgono opera di sorveglianza per farsi poi delatori di chi tormenta esseri privi della parola, ma sensibili, sicché si teme dappertutto la loro presenza. Presso i ponti ripidi di Londra la società mantiene una coppia di cavalli che vengono attaccati gratuitamente a ogni carro troppo carico. Non è forse una bella cosa? Non si richiama in tal modo la nostra approvazione come di fronte a un beneficio fatto agli uomini? (III, § 19, 7; 1981, pp. 251-252) *Per contro, la mia motivazione trova in suo favore l'autorità del più grande moralista di tutta l'epoca moderna: poiché questo è senza alcun dubbio [[Jean-Jacques Rousseau]], il profondo conoscitore del cuore umano, che attinse la sua sapienza non dai libri, ma dalla vita e destinò la sua dottrina non alla cattedra, bensì all'umanità, nemico com'era dei pregiudizi, alunno della natura che a lui solo conferì il dono di predicare la morale senza diventare noioso, perché colpiva la verità e toccava i cuori. (III, § 19, 8; 1981, p. 254) *Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria [...] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri ''[[Veda]]'', il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle ''[[Upanishad]]''. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di [[Pitagora]] [...]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della [[scuola eleatica]]. In seguito ne furono pervasi i [[neoplatonismo|neoplatonici]] [...]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di [[Giovanni Scoto Eriugena|Scoto Eriugena]] il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei [[Sufi]]. In Occidente però [[Giordano Bruno]] dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] è identico con essa. (IV, § 22; 1981, pp. 277-278) *E l'uomo moralmente nobile, quando anche gli manchi l'eccellenza intellettuale, rivela con le sue azioni l'intuizione più profonda, la più alta sapienza, ed umilia il più geniale e più dotto, quando questi con la sua azione mostra che quella grande verità è pur rimasta estranea al suo cuore. (IV, § 22; 1981, pp. 279-280) ==''Il mondo come volontà e rappresentazione''== ===[[Incipit]]=== ====A. Vigliani==== «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l'uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l'uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d'una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982}} ====Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo==== «Il [[mondo]] è mia rappresentazione»: — questa è una verità che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per lui diventa allora chiaro e ben certo, ch'egli non conosce né il sole né la terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che rappresenta, il quale è lui stesso.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''[[Don Chisciotte]]''}} [...] allegorizza la vita di ogni uomo che non voglia solo preoccuparsi del proprio benessere personale come gli altri, ma persegua un fine oggettivo, ideale, che si è impadronito del suo pensiero e della sua volontà; per il che poi certo viene guardato in questo mondo come un essere strano. (III, 50; 2010) *Anch'io alla fine sono comunque arrivato e ho la soddisfazione di vedere, al termine della mia carriera, il principio della mia influenza, con la speranza che essa, conforme a un'antica regola, durerà a lungo nella proporzione in cui è cominciata tardi. (''Prefazione alla terza edizione''; 2010) *Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione! *Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente [[volontà]] di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. (§ 58) *Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce. *Desiderare l'[[immortalità]] è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore. *È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'[[umanità]]. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (§ 58) *È impossibile che una generazione come quella contemporanea, che per vent'anni ha strombazzato un Hegel, questo Calibano intellettuale, come il più grande dei filosofi con tanto strepito da farne echeggiare tutta l'Europa, possa far venir voglia del suo plauso a chi a ciò ha assistito. Essa non ha più ghirlande da largire: il suo plauso è prostituito e il suo biasimo non può significare nulla. Che io dica ciò sul serio, è chiaro dal fatto che, se in qualche modo avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto cancellare venti passi che contrastano completamente con tutte le opinioni dei medesimi, chc anzi in parte devono essere per loro scandalosi. Ma io mi ascriverei a delitto sacrificare a quel plauso anche solo una sillaba. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Fenomeno è rappresentazione e nulla più; e ogni rappresentazione, ogni oggetto di qualsiasi specie è fenomeno. Cosa in sé è soltanto la volontà che a tal titolo non è affatto fenomeno, anzi ne differisce toto genere... La volontà è la sostanza intima, il nocciolo di ogni cosa particolare e del tutto; è quella che appare nella forza naturale cieca, e quella che si manifesta nella condotta ragionata dell'uomo. *Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. (§ 58) *I miei scritti portano così chiaro in fronte il marchio dell'onestà e della sincerità, che già per questo contrastano in modo stridente con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano. (2010) *I pensieri degli spiriti originali non tollerano la mediazione di una mente comune. Trasportati entro l'angusto alloggio di crani stretti, schiacciati, massicci [...] essi – nati dietro spaziose, alte e ben curvate fronti sotto le quali splendono occhi luminosi – perdono ogni vita e vigore, non si riconoscono più. *Il talento coglie un bersaglio che nessun altro riesce a colpire; il genio coglie un bersaglio che nessun altro riesce a vedere.<ref>Secondo volume, Terzo libro, Capitolo 31 (''Del genio'')</ref><ref>Citato anche in: ''La misura dell'uomo'', [[Marco Malvaldi]], Giunti Editore, collana Scrittori Giunti, 2018. ISBN 9788809864481</ref> *Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie... Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia. *Il [[diritto]] che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli [[animali]] ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le [[vivisezione|vivisezioni]] in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. (dall'edizione a cura di Giuseppe Riconda, Mursia, Milano 2000, p. 415) *Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. *Il mondo è solo una mia rappresentazione. *Il nucleo e lo spirito più profondo del [[cristianesimo]] è identico a quello del [[brahmanesimo|bramanesimo]] e del [[buddismo]]: tutti insegnano la grave [[colpa]] della razza umana causata dalla sua semplice esistenza. *Il [[protestantesimo]], eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, cioè i meriti del celibato, ha di fatto rinunciato al nucleo più profondo del cristianesimo, e deve quindi venire considerato uno scarto di questo. Può essere una buona religione per pastori protestanti amanti della comodità, sposati e illuminati: ma non è cristianesimo. *Il ''[[risata|riso]]'' nasce ogni volta da nient'altro che dall'incongruenza improvvisamente scorta fra un concetto e gli oggetti reali che per mezzo di esso erano stati pensati in una qualunque relazione, ed esso stesso è appunto solo l'espressione di questa incongruenza. Essa si produce spesso per il fatto che due o più oggetti reali vengono pensati per mezzo di un solo concetto e l'identità di quest'ultimo viene trasferita a quelli; ma poi una totale diversità di essi nel resto rende evidente che il concetto conveniva loro solo in un aspetto unilaterale. Altrettanto spesso è tuttavia un unico oggetto reale, quello la cui incongruenza con il concetto, sotto il quale esso era stato da una parte a ragione sussunto, diventa improvvisamente avvertibile. Quanto più giusta poi è da una parte la sussunzione di tali realtà sotto il concetto, e quanto più grande e stridente è d'altra parte la loro inadeguatezza rispetto ad esso, tanto più forte è l'effetto del [[ridicolo]] che scaturisce da questo contrasto. Ogni ridere nasce dunque a motivo di una sussunzione paradossale e pertanto inaspettata; è indifferente che si esprima a parole o a fatti. È questa in breve la vera spiegazione del ridicolo. *Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà [...] è un atto di forte affermazione della volontà stessa [...] ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta. *In verità, non esiste godimento se non nell'uso e sentimento delle proprie forze, e il maggior dolore è la riconosciuta mancanza di forze, là dove se n'avrebbe bisogno.<ref name="dizcit">Citato nel ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 881714603X</ref> *[...] l'antichissima sapienza indiana dice: «È Maya, il [[Velo di Māyā|velo]] ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente» (Questi paragoni si trovano ripetuti in luoghi innumerevoli dei Veda e dei Purana). *L'[[stoicismo|etica stoica]], presa nel suo insieme, è in effetti un pregevolissimo e rispettabilissimo tentativo di utilizzare il grande privilegio dell'uomo, la ragione, per uno scopo importante e salutare, cioè per elevare l'uomo al di sopra delle sofferenze e dei dolori, a cui ogni vita è commessa [...] e per renderlo appunto con il sommo grado partecipe della dignità che gli spetta, come essere razionale, in contrasto con l'animale, e della quale comunque si può parlare in questo senso, ma non in un altro. [...] Ma per quanto raggiungibile sia in certo grado quello scopo, con l'impiego della ragione e con un'etica meramente razionale [...]; moltissimo tuttavia manca perché si possa addivenire in tale modo a qualcosa di perfetto e perché la ragione rettamente usata possa realmente sottrarci a tutto il peso e a tutte le sofferenze della vita e condurci alla beatitudine. [...] [N]eanche nella sua stessa rappresentazione il suo ideale, vale a dire il sapiente stoico, poté mai acquistare vita o intima verità poetica; egli rimane un rigido manichino di legno, di cui non si sa cosa fare, che non sa egli stesso che cosa farsi della sua saggezza, e di cui la perfetta calma, contentezza e beatitudine contraddicono addirittura la natura dell'umanità e non ci fanno pervenire a nessuna rappresentazione intuitiva di essa. (I, 16; 2010) *L'[[imitazione]] delle qualità e caratteristiche altrui è molto più vergognosa del portare abiti altrui, perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi. (2010) *L'unica origine dell'[[arte]] è la conoscenza delle idee; e il suo unico fine è la comunione di tale conoscenza.<ref name=cic>Citato in [[Vincenzo Cicero]], ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002; traduzione di Vincenzo Cicero.</ref> *La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del ''principium individuationis'', deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia. *La mia opinione invero è (e perciò trova qui posto la mia spiegazione) che ogni errore è una conclusione dall'effetto alla causa, conclusione che ha valore. Quando si sa che l'effetto può avere quella causa e nessun'altra; ma non in altri casi. Chi sbaglia, o attribuisce all'effetto una causa, che quello non può punto avere; nel che dimostra vera mancanza di intelletto, ossia incapacità di conoscer direttamente il nesso tra [[causa ed effetto]]: oppure, come accade più spesso, dato l'effetto determina bensì una causa possibile, ma alla maggior premessa del sillogismo, con cui va dall'effetto alla causa, aggiunge che codesto effetto costantemente proviene dalla causa attribuitagli. (§ 15; tomo I, pp. 153-154) *La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia. *La [[musica]], intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.<ref name=cic/> *La ''speranza'' ci fa vedere quello che desideriamo, e la ''paura'' quello che ci preoccupa, come probabile e vicino, e ambedue ingrandiscono il loro oggetto. [[Platone]] (secondo Eliano, ''V. H.'', 13, 28) ha in modo molto bello chiamato la ''speranza'' il sogno del desto. La sua essenza sta in ciò, che la volontà costringe il suo servo, l'''intelletto'', quando esso non è in grado di procurare quel che si desidera, a dipingerglielo almeno davanti agli occhi, ad assumersi in genere la parte del consolatore, ad acquietare il suo padrone con delle favole, come la balia il bambino, e ad aggiustare queste ultime in modo che acquistino verosimiglianza. (2010) *La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi. (§ 57; tomo II, p. 244) *La vera [[filosofia]] deve in ogni caso essere [[idealismo|idealista]]: anzi deve esserlo, se vuole semplicemente essere onesta. Perché niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella [[coscienza]]. (II, 1) <ref>Citato in ''Grande Antologia Filosofica'', Milano, Marzorati, 1971, vol. XIX, pp. 602-603.</ref> *La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocché l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. (§ 58) *La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è [[sogno|sognare]]. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.<ref name=dizcit/> *Le teste scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime, il genio un ''portentum''.<ref>Da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di Sossio Giametta, Bompiani, 2010, p. 1287.</ref> *Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo. *Nel ''[[Corano]]'' troviamo la forma più squallida e più povera di [[teismo]]. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore. :''Man betrachte z.B. den Koran: dieses schlechte Buch war hinreichend, eine Weltreligion zu begründen, das metaphysische Bedürfniß zahlloser Millionen Menschen seit 1200 Jahren zu befriedigen, die Grundlage ihrer Moral und einer bedeutenden Verachtung des Todes zu werden, wie auch, sie zu blutigen Kriegen und den ausgedehntesten Eroberungen zu begeistern. Wir finden in ihm die traurigste und ärmlichste Gestalt des Theismus. Viel mag durch die Uebersetzungen verloren gehen; aber ich habe keinen einzigen werthvollen Gedanken darin entdecken können''.<ref>Da ''Die Welt als Wille und Vorstellung'', secondo libro, secondo volume, seconda metà, [http://www.zeno.org/nid/20009267115 cap. 17 zeno.org].</ref> *Nella [[tragedia]] vediamo le creature più nobili rinunziare, dopo lunghi combattimenti e lunghe sofferenze, ai fini perseguiti con accanimento, sacrificare per sempre le gioie della vita, oppure sbarazzarsi liberamente con gioia del peso dell'esistenza medesima... bisogna tenere bene a mente, se si vuol comprendere l'insieme delle considerazioni presentate in quest'opera, che quest'opera suprema del supremo genio poetico ha il fine di mostrare il lato terribile della vita, i dolori senza nome, le angosce dell'umanità, il trionfo dei malvagi, il poter schernitore del caso, la disfatta irreparabile del giusto e dell'innocente; nel che si ha un indice significativo della natura del mondo e dell'esistenza. *Nel [[Nuovo Testamento]] si parla del mondo come di qualcosa di estraneo, che non si ama, dominato dal diavolo. Questo coincide con lo spirito ascetico della negazione del proprio Sé e del superamento del mondo, che insieme all'illimitato amore per il prossimo, addirittura per il nemico, è la caratteristica che il cristianesimo ha in comune con il bramanesimo e il buddismo, e ne dimostra l'affinità. *Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli [[animali]] essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra. Così qui l'intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell'inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l'intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s'è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, è giunta infine, con la comparsa della ragione, cioè nell'uomo, per la prima volta alla riflessione: allora essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto più seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell'uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un ''animal metaphysicum''.<ref>Citato in Umberto Antonio Padovani, Andrea Mario Moschetti, ''Grande antologia filosofica'', Marzorati, Milano, 1971.</ref> *Nessuna [[verità]] è più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste non è altro che l'oggetto in rapporto al soggetto. *Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica.<ref>I, 52 in ''Grande Antologia Filosofica'', Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, p. 143.</ref> *Non ai contemporanei, non ai connazionali: all'umanità consegno la mia opera ormai compiuta, nella sicurezza che non sarà per essa senza valore, quand'anche ciò dovesse, come il destino del bene in ogni forma comporta, essere riconosciuto soltanto tardi. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Presso di me, come presso [[Spinoza]], il mondo esiste per interna forza e da se stesso.<ref>Citato in Emilia Giancotti, ''Baruch Spinoza 1632-1677'', Editori riuniti, Roma, 1985.</ref> *Quei signori {{NDR|i professori di filosofia}} vogliono vivere, e precisamente vivere della [[filosofia]]: da questa traggono sostentamento con moglie e prole, e tutto – nonostante il «''povera e nuda vai filosofia''» del [[Francesco Petrarca|Petrarca]] – tutto essi hanno arrischiato su di lei. *Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla. *Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la [[volontà]] agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva. (§ 27) *[...] se si conducesse il più ostinato [[ottimismo|ottimista]] attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della [[miseria]], ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo ''meilleur des mondes possibles''. Donde ha preso [[Dante Alighieri|Dante]] la materia del suo ''Inferno'', se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un [[inferno]] bell'e buono. Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta. (§ 59; tomo II, p. 266) *Templi e chiese, pagode e moschee testimoniano con sfarzo e grandezza, in tutti i paesi, in tutti i tempi, il bisogno metafisico dell'uomo, che, forte e inestirpabile, segue da presso quello fisico. (2010) *Tutta la [[conoscenza]], originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva.<ref name=cic/> *Un eterno [[divenire]], una corsa senza fine, ecco la caratteristica con cui si manifesta l'essenza della volontà. Di tal natura sono infine gli sforzi e i desideri umani, che ci fanno brillare innanzi la loro realizzazione come fosse il fine ultimo della volontà; ma non appena soddisfatti, cambiano fisionomia; dimenticati, o relegati tra le anticaglie, vengono sempre, lo si confessi o no, messi da parte come illusioni svanite. *Veramente ogni bambino è in certo qual modo un genio, e ogni genio in certo qual modo un bambino. (2010) ==''L'arte di conoscere se stessi''== ===[[Incipit]]=== Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere. La mia vita è eroica, e non si può valutare con un metro da filisteo o con il cubino del bottegaio, né con una misura proporzionata alla gente comune, che non vive altra esistenza se non quella individuale, limitata a un breve lasso di tempo. Per questo non devo turbarmi se penso a quanto mi manchi ciò che fa parte della regolare vita dell'individuo: ufficio, casa, vita sociale, moglie e prole. L'esistenza degli esseri comuni si risolve in questo. La mia vita invece è una vita intellettuale, il cui imperturbato procedere e l'indisturbata operosità devono dare frutto nei pochi anni della piena forza mentale e del suo libero impiego per arricchire secoli dell'umanità. La mia vita personale è soltanto la base di questa vita intellettuale, la ''conditio sine qua non'' – un elemento del tutto subordinato, quindi. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di conoscere se stessi'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà: chi si dedica alle muse deve far parte dell'ultima classe. Perciò si troverà che quasi tutti i veri filosofi sono rimasti scapoli, come [[René Descartes|Descartes]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[Nicolas de Malebranche|Malebrance]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], e [[Immanuel Kant|Kant]]. (p. 73, 2005) *Da' al mondo gli [[inchino|inchini]] dovuti. (p. 104, 2005) ==''L'arte di insultare''== *Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. *Alla fine tutti quanti siamo e restiamo [[solitudine|soli]]. *Il sesso femminile pretende e si aspetta tutto da quello maschile: tutto quello, cioè, che desidera e di cui ha bisogno; il sesso maschile, a quello femminile, chiede, prima di tutto e direttamente, una cosa sola. ( [https://issuu.com/qbic/docs/schopenhauer-arte-insultare p. 97]) *È forse impossibile trovare una [[donna]] veramente sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi. *Gli [[Amico e nemico|amici]] si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i [[Amico e nemico|nemici]]. :Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono: per cui bisognerebbe utilizzare il loro biasimo per la [[Conoscere se stessi|conoscenza di se stessi]], come una medicina amara. *L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. (2017, [https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=it&pg=PT28#v=onepage&q&f=false p. 28]) *La [[giovinezza]] senza la [[bellezza]] ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. *Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'[[Europa]] ha i francesi. La cosa si compensa. :Se le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i francesi. (da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'') *Non v'è [[Rosa e spina|rosa senza spine]], ma vi sono parecchie spine senza rose! *Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle [[vivisezione|vivisezioni]] e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile... Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie [...]. Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni... *{{NDR|Riferendosi ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} *Si ha [[pietà]] di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma [[giustizia]] si deve all'[[animale]]! *Si possono conoscere i [[filosofo|filosofi]] solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano. *Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". *Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieno di gratitudine e pronto a difendere con le unghie e con i denti tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione. *Tutti i [[giornalisti]] sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. *Nel 1857 è comparsa la quinta edizione di un libro adoperato all'università: ''Notions élémentairesde grammaire comparée, pour servir à l'étude des trois langues classiques, rédigé sur l'invitation du ministre de l'lnstruction publique, par Egger, membre de l'lnstitut,'' eccetera. E, invero – ''credite posteri!'' [Orazio, Carmina, 11, 19, 21 - la terza lingua classica di cui si parla è... la [[Francia|francese]]. Dunque questo miserrimo gergo romanzo, questa pessima mutilazione di parole latine, questa lingua che dovrebbe guardare con profondo rispetto alla sua più antica e assai più nobile sorella, [[Italiano|l'italiano]], questa lingua che ha come esclusiva peculiarità il disgustoso suono nasale, en, un, un, come pure il singhiozzante accento così indicibilmente ripugnante sull'ultima sillaba, mentre tutte le altre lingue hanno la penultima lunga, che produce un effetto così delicato e pacato, questa lingua, nella quale non esiste metro ma soltanto la rima, per lo più in ''é'' o ''on'', costituisce la forma della poesia: questa lingua meschina viene qui posta come ''langue classique'' accanto al greco e al latino! Invoco il biasimo dell'Europa tutta per umiliare questi spudoratissimi fanfaroni. *Preso ''sensu proprio'' il [[dogma]] diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'[[inferno]], fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del [[peccato originale]] e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato. *[[Leggere]] significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. *L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato. *Le persone che hanno passato la vita leggendo e hanno attinto la loro sapienza dai libri somigliano a coloro che, da un gran numero di descrizioni di [[viaggi]], hanno acquistato la conoscenza precisa di un paese. Queste persone riescono a comunicare notizie su molte cose; ma, in fondo, non hanno una conoscenza coerente, chiara e profonda circa la natura di quel paese. *Sarebbe bene comprare [[libri]], se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. *È mia opinione – e la dico qui di sfuggita – che il colore bianco della [[pelle]] non sia naturale all'uomo, il quale, per natura, ha invece la pelle nera o scura, come i nostri antenati, gli indu. Di conseguenza, dal grembo della natura non è mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benché se ne parli tanto: ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito. *Le [[religioni]] sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria. *Il [[sigaro]] è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri. *Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista in tutta la sua malvagità; il [[teologo]] in tutta la sua stupidità. *{{NDR|Riferito ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} No, quello che vedete non è un'aquila, guardategli le orecchie. (p. 76) ==''L'arte di ottenere ragione''== ===[[Incipit]]=== La ''dialettica eristica'' è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ''ragione'', dunque ''per fas et nefas'' [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione ''objective'', nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).<br /> Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di ottenere ragione'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2006}} ===Citazioni=== *Gli antichi adoperano [[logica]] e [[dialettica]] per lo più come sinonimi, e altrettanto fanno i moderni. (nota alla p. 1, p. 75, 2006) *Il mio punto di vista, dunque, è che la ''dialettica'' va separata dalla ''logica'' più nettamente di quanto abbia fatto [[Aristotele]], lasciando la verità oggettiva, nella misura in cui essa è ''formale'', alla ''logica'' e limitando la ''dialettica'' all'''ottenere ragione'': e, in secondo luogo, che ''sofistica'' ed ''eristica'' non vanno separate dalla dialettica così come fa Aristotele: poiché questa differenza riposa sulla [[verità]] materiale oggettiva, sulla quale non possiamo venire in chiaro con certezza preventivamente [...]. È facile a dirsi che nel contendere non bisogna avere di mira altro se non il portare alla luce la verità: il fatto è che non si sa ancora dove essa sia: si viene fuorviati agli argomenti dell'avversario e anche dai propri. (nota alla p. 19, p. 78, 2006) *Per formulare la ''dialettica'' in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), semplicemente come ''l'arte di ottenere ragione'', la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ''ha'' oggettivamente ragione. [...] Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. (pp. 23 sg., 2006) *Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona. (p. 64, 2006) *Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione.[...] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la [[verità]], senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero. ==''L'arte di trattare le donne''== ===[[Incipit]]=== Il termine «femmina» (''Weib'') è caduto in discredito, quantunque sia del tutto innocente; designa il sesso (''mulier''). «Donna» (''Frau'') è invece la femmina sposata (''uxor''); chiamare donna una ragazza è una stonatura. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di trattare le donne'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *Le [[maschio e femmina|donne]] sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso [[maschio e femmina|maschile]]; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. (p. 33, 2005) *Il [[Maschio e femmina|sesso femminile]], di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto [[Maschio e femmina|maschile]] obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. (p. 33, 2005) *La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello. (p. 40, 2005) {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}} *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. (p. 42, 2005) *Come la [[seppia]], la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna. (p. 45, 2005) *Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza. (p. 46, 2005) *La [[barba]], essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è ''oscena'' e per questo piace alle donne. (p. 65, 2005) *La mia metafisica dell'amore sessuale è una perla. (p. 61, 2005) *Il [[matrimonio]] è una trappola che la natura ci tende. (p. 69, 2005) *[[Matrimonio]] = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità. (p. 70, 2005) *Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea l'uno all'altro. (p. 71, 2005) *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. (p. 71, 2005) *Tra ''ciò che uno ha'' non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti. (p. 75, 2005) *Quando le leggi concessero alle [[Maschio e femmina|donne]] gli stessi diritti degli [[Maschio e femmina|uomini]], avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. (p. 82, 2005) *Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione. (p. 82, 2005) *Le donne hanno sempre bisogno di un tutore; perciò in nessun caso dovrebbero ottenere la tutela dei figli. (p. 83, 2005) *Le teste più dotate dell'intero sesso femminile non sono mai riuscite a creare un'unica opera effettivamente grande, genuina e originale nelle belle arti e, in generale, non sono mai state capaci di produrre una qualche opera di valore duraturo ... Singole e parziali eccezioni non cambiano nulla. (p. 88, 2005) *Più guardo gli [[Maschio e femmina|uomini]], meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle [[Maschio e femmina|donne]], tutto sarebbe a posto. (p. 102, 2005) *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. ==''Metafisica dell'amore sessuale''== *Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi? *Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Il [[Suicidio|suicida]] è uno che, anziché cessare di vivere, sopprime solo il fenomeno di questo volere: egli non ha rinunciato alla volontà di vivere, ma solo alla vita. *Io non ho scritto per gl'imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto. *Si è saggi solo a condizione di vivere in un mondo di pazzi. *Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive. ==''O si pensa o si crede''== *Chi ama la verità odia gli [[dèi]], al singolare come al plurale. *Dei mali della [[vita]] ci si consola pensando alla morte e della [[morte]] pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Esistono in tutti i popoli i monopolizzatori e gli appaltatori del bisogno metafisico: i preti. *«Filosofia della religione» è il termine di moda per «religione naturale». Ma non esiste alcuna religione naturale: le [[religione|religioni]], tutte, sono prodotti artificiali. *La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede, sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi. *La [[Cattolicesimo|religione cattolica]] è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio. *Quando uno comincia a parlare di Dio, io non lo so di che cosa parli. ==''Parerga e Frammenti postumi''== *A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref> *Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.<ref name=Morale /> *''Demofele'' — Detto fra noi, caro, vecchio amico, non mi piace che tu di quando in quando faccia sfoggio della tua capacità filosofica ricorrendo a sarcasmi, anzi a uno scherno palese nei riguardi della religione. A ognuno la sua fede è sacra: dovrebbe esserlo anche a te.<br />''Filalete'' — ''Nego consequentiam!'' Non capisco, perché io, a causa della stoltezza di un altro, debba aver rispetto per la menzogna e l'inganno.<ref>Da ''Della religione'', n. 174, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 423.</ref> *[[Dio]] è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.<ref name=Morale /> *Dio è per i prìncipi lo spauracchio con cui essi mandano a letto i bambini grandi quando non c'è più altro che serva; quindi essi l'hanno in gran conto. [...] Di più, dopo che cadde in disuso l'ultima ratio theologorum, quel mezzo di governo perdette molto della sua efficacia. Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le [[lucciola|lucciole]]: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.<ref name=Morale /> *{{NDR|Sul [[Epitteto#Manuale|''Manuale'' di Epitteto]]}} [...] è conciso e acuto, scritto con il tono di un amico benevolo che dà consigli [...].<ref>Arthur Schopenhauer, ''Frammenti sulla storia della filosofia'', in ''Parerga e paralipomena'', vol I, Adelphi, 1998, p. 88. ISBN 88-459-1422-4</ref> *È fuori di dubbio che le dottrine della fede – basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione – sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.<ref name=Morale /> *Evidentemente è giunta l'ora [...] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale ''l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli [[animali|animali]]''. Sappiatelo! Ricordatelo! [...] Bisogna essere ciechi [...] per non riconoscere che ''l'animale'', nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 794.</ref> *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la [[Maschio e femmina|donna]] non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'[[Maschio e femmina|uomo]].<ref>Da ''Sulle donne'', in ''Parerghi e paralipomeni''; citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.<ref name=Morale /> *I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 344, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 815.</ref> *I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref> *I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.<ref>Da ''Del leggere e dei libri'', n. 291, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 750.</ref> *I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', n. 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref> *Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità. :''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref> *Il [[presente]] più insignificante ha, rispetto al [[passato]] più significativo, il vantaggio della ''realtà''; sicché il presente sta al passato come qualcosa al nulla.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 143, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 371.</ref> *In fondo al cuore le [[Maschio e femmina|donne]] pensano che compito dell'[[Maschio e femmina|uomo]] è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena''.</ref> *In generale, una legge essenziale vale per ogni arte, per tutto ciò che è bello, per ogni rappresentazione spirituale — essa è la semplicità, che è solita inerire anche alla verità; o per lo meno è sempre pericoloso allontanarsene.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 220, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 573.</ref> *In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.<ref name=Morale /> *Io so bene che mi sentirò ripetere che la mia filosofia è disperata; ma solo perché io parlo secondo verità, e gli uomini vogliono sentire invece le lodi di Dio che ha ordinato il tutto secondo il meglio. Ma allora andate in chiesa e lasciate i filosofi in pace.<ref name=Morale /> *Ho dovuto sopportare molti biasimi, per il fatto di aver presentato nella mia filosofia, teoricamente cioè, la vita come dolorosa e per nulla desiderabile: tuttavia chi mette in mostra praticamente il più deciso disprezzo per la medesima è lodato, anzi ammirato, mentre chi si sforza accuratamente di conservarla viene disprezzato. *L'antichità si presenta a noi rivestita di tanta innocenza unicamente per il fatto che essa non conobbe il cristianesimo.<ref name=Morale /> *L'[[intolleranza]] è unicamente essenziale al [[monoteismo]]: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.<ref name=Morale /> *L'[[uomo]] è in fondo un animale selvaggio e feroce. Noi lo conosciamo solo in quello stato di ammansamento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell'ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.<ref name=Morale>Da ''Morale e religione''.</ref> *La [[creanza|cortesia]] è per la natura umana quello che è il calore per la cera. (da ''Parerga e Paralipomena'') *«La morte venne nel mondo per il peccato», dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.<ref name=Morale /> *La religione può dunque venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.[...] Questo è infatti l'aspetto più brillante della religione. Se essa è una frode, non si può negare che non sia una ''pia fraus''. E in tal caso i sacerdoti sono uno strano ''quid medium'' tra i ciurmatori e i moralisti.<ref name=Morale /> *La storia potrebbe anche essere considerata come una continuazione della zoologia.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 233, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 591.</ref> *La [[verità]] quando è nuda è più bella. *Le guerre di religione, i massacri religiosi, le crociate, l'inquisizione con gli altri tribunali per gli eretici, lo sterminio della popolazione originaria dell'America e la sostituzione di essa con schiavi africani – furono frutti del cristianesimo, e nulla di analogo o di equivalente ci è offerto dagli antichi.<ref name=Morale /> *Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età. Con questo mezzo, ancor più che con minacce o con narrazioni di prodigi, si riesce a radicare profondamente le dottrine della fede.<ref name=Morale /> *Le scene della nostra vita somigliano alle immagini in un mosaico grossolano, che da vicino non fanno effetto, e, per trovarle belle, bisogna esserne lontani.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 145, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 375.</ref> *Nei secoli passati la religione era una foresta dietro la quale potevano tenersi e nascondersi gli eserciti. Ora, dopo tanti tagli, è appena più una macchia dietro cui possono talvolta appiattarsi dei furfanti. Bisogna quindi guardarsi da quelli che la tirano in ballo ad ogni occasione, e risponder loro col proverbio sopra citato: «''Detrás de la cruz está el Diablo''»<ref>Traduzione: «Dietro la croce v'è il Diavolo».</ref>.<ref name=Morale /> *Nelle persone di capacità limitate la [[modestia]] è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.<ref>Da ''Parerga e paralipomena''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref> *Oggi si stanno formando dovunque in Europa e in America, delle società di protezione degli animali, le quali sarebbero per tutta l'Asia ''incirconcisa'' la cosa più superflua del mondo, essendoché ivi la religione protegge sufficientemente gli animali e li fa anzi oggetto di beneficenza positiva [...]. Si veda invece con quale inaudita malvagità la nostra plebe cristiana si comporta verso gli animali, uccidendoli senza scopo ed anche solo per sollazzo, mutilandoli o martirizzandoli, non esclusi quelli da cui essa ricava il suo principale nutrimento [...]. Ben si potrebbe dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le anime tormentate. (1981, p. 298) *Ogni [[animale]] ha il suo intelletto evidentemente solo allo scopo di trovare e procacciarsi il cibo, e secondo ciò è anche determinata la misura del suo intelletto. Non altrimenti stanno le cose per l'uomo; solo che la maggiore difficoltà della sua conservazione e l'infinita moltiplicabilità dei suoi bisogni ha reso necessaria una misura maggiore di intelletto. Soltanto quando questa misura viene superata, per una anormalità, si ha un'eccedenza assolutamente esente dal servizio della volontà, che, se è considerevole, si chiama genio. Per questa ragione soltanto un tale intelletto diventa dapprima oggettivo; ma può avvenire che, a un certo grado, diventi anche metafisico, o per lo meno aspiri a esserlo. Infatti, proprio in conseguenza della sua oggettività, la natura stessa, la totalità delle cose, diventa il suo oggetto e il suo problema. Soltanto in lui, cioè, la natura comincia a percepirsi proprio come qualcosa che è, e pur tuttavia potrebbe anche essere diversamente; mentre, nell'intelletto comune, normale, la natura non si percepisce chiaramente – come il mugnaio non ode il rumore della macina, o il profumiere non sente il profumo del suo negozio. Sembra per lui una cosa pacifica: ne è prigioniero. Solo in certi momenti più chiari la percepisce, e quasi se ne spaventa: ma si rassegna ben presto. È facile vedere che cosa questi cervelli normali possono dare in filosofia, anche quando si riuniscono in grandi masse. Se invece l'intelletto fosse metafisico per origine e destinazione, essi potrebbero, specialmente unendo le loro forze, promuovere la filosofia come ogni altra scienza. <ref>Da ''Alcune considerazioni sul contrasto''; in ''Parerga e paralipomena'', Adelphi, § 67, pp. 128-129.</ref> *Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 310, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 790.</ref> *Ogni uomo prende i [[limite|limiti]] del proprio campo visivo per i limiti del mondo. *Per molta gente i filosofi sono degli importuni sonnambuli che lo disturbano nel sonno.<ref>Da ''Frammenti postumi''; in ''Metafisica dell'amore sessuale: l'amore inganno della natura'', a cura di [[Anacleto Verrecchia]], Bur, 1992, [https://books.google.it/books?id=gnyPCzWJkPwC&pg=PT95 p. 95]. ISBN 8817168971</ref> *Per un periodo di 1800 anni la religione ha posto la museruola alla ragione. Il compito dei professori di filosofia è quello di camuffare da filosofia tutta la mitologia ebraica.<ref name=Morale /> *Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola «[[ateismo]]»! Come se il [[teismo]] fosse la cosa più naturale del mondo.<ref name=Morale /> *Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.<ref name=Morale /> *Se [[Dio]] ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.<ref name=Morale /> *Solo la [[luce]] che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. (da ''Parerga e Paralipomena'', volume I, Adelphi) *Tu puoi costantemente osservare che [[scienza e religione|la fede e la scienza]] si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.<ref name=Morale /> *Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (da ''Parerga e Paralipomena'', Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396) *Verrà il tempo in cui la dottrina di un Dio-creatore sarà in metafisica riguardata come ora in astronomia quella degli epicicli.<ref name=Morale /> *Vi è dunque, nel cuore di ogni uomo, una belva, che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri. (Parerga, II) ===''Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo''=== *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. (''Parerga e paralipomena'', Adelphi, 1981 pp. 296 e 297) *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. (ivi, p. 299) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''L'arte di farsi rispettare''=== L'onore è un sentimento che, sorgendo dal profondo e con frequenza quotidiana, è a tutti ben noto e assai familiare. Ma alle persone in qualche misura inclini e portate al pensiero astratto potrebbe essere gradito fissarlo e riconsiderarlo una buona volta in concetti chiari nello specchio neutro della riflessione.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare ovvero trattato sull'onore'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 1998}} ===''Saggio sulle apparizioni di spiriti''=== Gli spettri, nell'ultra-assennato secolo scorso, sono stati non tanto banditi quanto disprezzati, come una volta la magia. In Germania tuttavia sono stati riabilitati, negli ultimi venticinque anni, e forse non a torto.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Arthur Schopenhauer== *Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di Schopenhauer contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità. ([[Karl Popper]]) *Di Schopenhauer, quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. ([[David George Ritchie]]) *È evidente la parentela della filosofia dello Schopenhauer con la metafisica del [[Gautama Buddha|Buddha]]: per ambedue ogni esistenza è dolore, per ambedue la liberazione dal dolore sta nella negazione della volontà ossia dell'esistenza; e solo la scienza (''{{sic|vidyá}}''<ref>Vidyā, in sanscrito "conoscenza".</ref>) ci conduce a questa negazione che ha per termine ed effetto il nirvana. ([[Paolo Emilio Pavolini]]) *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: Arthur Schopenhauer non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». ([[Nigel Warburton]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. I popoli latini, si sa, sostengono male questa prova; noi Tedeschi non abbastanza bene.<br>In ciò il Buddismo ha influito più del Cristianesimo, e Schopenhauer più di tutti gli altri antichi e moderni filosofi. La calorosa simpatia verso la natura sensibile, dalla quale sono compenetrati tutti i suoi scritti, è uno dei lati più gradevoli della filosofia di Schopenhauer, tanto ingegnosa, ma in molti punti anche malsana e poco proficua. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di [[Immanuel Kant|Kant]] [...]. Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. ([[Bertrand Russell]]) *Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. [...] E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «''Obit anus, abit onus''».<ref>«La vecchia muore, il debito cessa».</ref> È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. ([[Bertrand Russell]]) *L'ultimo creatore di un sistema vero e proprio, che salga su su dai rudimenti agli svolgimenti ed alle applicazioni, è Arturo Schopenhauer. ([[Paolo Orano]]) *Non era bello: gli sciocchi avrebbero potuto definirlo piuttosto brutto. Ma appariva grandioso, se si capiva l'espressione della sua bellezza interiore. Allora non si poteva staccare lo sguardo da lui, non ci si poteva sottrarre alla forza e al potere della sua affascinante personalità. E come parlava! Chi non l'ha mai sentito parlare non può farsene un'idea. Certo, ci sono alcuni che parlano bene e in maniera vivace; ma il suo discorso era unico, era la vita stessa. Sapeva metterci la più profonda serietà e la più grande bellezza; e ogni argomento da lui trattato acquistava una nuova colorazione, acquistava carattere e contenuto mediante la sua parola e il suo modo di vedere. Siccome non aveva né moglie né figli, né casa né attività pubblica, parlava preferibilmente di cose astratte, ma non con frasi astratte. A chi sapeva qualche cosa di filosofia, le sue cristalline esposizioni riuscivano comprensibili. Il suo modo di colloquiare dava un'impressione di classicità: certamente gli antichi saggi, esperti nell'arte della conversazione, avevano parlato come Schopenhauer. Possedeva una memoria straordinaria e la facoltà di entusiasmarsi. In breve, la sua parola parlata era all'altezza di quella scritta; e il discepolo, che lo avvicinava per la prima volta, era pieno di stupefatta ammirazione. (Anna von Doß)<ref>Da ''Adam von Doß. Ein Lebensbild nach Familienaufzeichnungen und Briefen verfasst von seiner Frau''; citato in Arthur Schopenhauer, ''Colloqui''.</ref> *Quattro nomi sopravviveranno a tutti gli attacchi e ai sovvertimenti dei tempi a venire, e tramonteranno soltanto con l'umanità, i nomi di Buddha, Cristo, Kant e Schopenhauer. ([[Philipp Mainländer]]) ===[[Francesco De Sanctis]]=== *Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. Arcano è tutto fuorché il nostro dolor. Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. *Leopardi s'incontra ne' punti sostanziali della sua dottrina con Schopenhauer; ma gli sta di sotto per molti rispetti. Primamente Leopardi è poeta; e gli uomini comunemente non prestano fede ad una dottrina esposta in versi; ché i poeti hanno voce di mentitori. *Schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, che a propagare una dottrina bisogna innanzi tutto render filosofica la spada. *Schopenhauer è un ingegno fuori del comune; lucido, rapido, caldo e spesso acuto; aggiungi una non ordinaria dottrina. E se non puoi approvare tutt'i suoi giudizii, ti abbatti qua e là in molte cose peregrine, acquisti svariate conoscenze, e passi il tempo con tuo grande diletto: ché è piacevolissimo a leggere. Leopardi ragiona col senso comune, dimostra così alla buona come gli viene, non pensa a fare effetto, è troppo modesto, troppo sobrio. Lo squallore della vita che volea rappresentare si riflette come in uno specchio in quella scarna prosa; il suo stile è come il suo mondo, un deserto inamabile dove invano cerchi un fiore. Schopenhauer, al contrario, quando se gli scioglie lo scilinguagnolo, non sa tenersi; è copioso, fiorito, vivace, allegro; gode annunziarti verità amarissime. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4 *Arthur Schopenhauer, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/arthur-schopenhauer/aforismi-sulla-saggezza-nella-vita/ Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885. *Arthur Schopenhauer, ''Colloqui'', prefazione, traduzione e commento di [[Anacleto Verrecchia]], Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657195 *Arthur Schopenhauer, ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796 *Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=AIV2UEKJuYgC Il mondo come volontà e rappresentazione]'', a cura di Sossio Giammetta, Rizzoli, 2010 (edizione digitale). ISBN 9788858610473 *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi. *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di insultare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi, 1999. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=&pg=PP1#v=onepage&q&f=false L'arte di insultare]'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 9788845978944 *Arthur Schopenhauer, ''Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura'', traduzione di Anacleto Verrecchia, BUR, Milano, 2011. ISBN 9788858619797 *Arthur Schopenhauer, ''O si pensa o si crede'', traduzione di Bettino Betti e Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657201 *Arthur Schopenhauer, ''Morale e religione: da "Parerga e Paralipomena" e Frammenti postumi'', traduzione di [[Piero Martinetti]], Mursia, Milano, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, Adelphi, 2003. ISBN 8845914224 *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo I, a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2007. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo II, a cura di Mario Carpitella, traduzione di Mazzino Montinari e Eva Amendola Kuhn, Adelphi, Milano, 2007. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Il mondo come volontà e rappresentazione||(1819)}} {{Pedia|L'arte di ottenere ragione||(postumo)}} {{Pedia|L'arte di trattare le donne||(1851)}} {{Pedia|Parerga e paralipomena||(1851)}} {{Pedia|Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente||(1813)}} {{DEFAULTSORT:Schopenhauer, Arthur}} [[Categoria:Accademici tedeschi]] [[Categoria:Aforisti tedeschi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] 9i8ithlew1hp5n797ukkedb950lhbzt 1223774 1223770 2022-08-22T10:32:01Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Unideanet|Unideanet]] ([[User talk:Unideanet|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Dread83|Dread83]] wikitext text/x-wiki [[Immagine:Schopenhauer.jpg|thumb|Arthur Schopenhauer]] '''Arthur Schopenhauer''' (1788 – 1860), filosofo tedesco. ==Citazioni di Arthur Schopenhauer== *Che tra breve i vermi divoreranno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare – ma che i professori di filosofia faranno lo stesso con la mia filosofia! – questo mi fa orrore.<ref>Da ''L'arte di invecchiare'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2017, n. 129. ISBN 9788845978951</ref> *Chi è [[amicizia|amico]] di tutti non è amico di nessuno.<ref name="multi">Citato in [[Guido Almansi]], ''Il filosofo portatile'', TEA, Milano, 1991.</ref> *''Dobbiamo rinunciare a cogliere una [[rosa e spina|rosa]], | per timore che la sua [[rosa e spina|spina]] ci ferisca?''<ref>Da ''L'arte di essere felici'', a cura di Franco Volpi, traduzione di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 1997, p. 56. ISBN 88-459-1295-7.</ref> *È certo che un uomo può fare ciò che vuole, ma non può volere che ciò che vuole.<ref>Citato in [[Albert Einstein]], ''Come io vedo il mondo''.</ref> *Il bramanesimo e il buddismo, fedeli alla verità, riconoscono decisamente la palese parentela dell'uomo, come in generale con l'intera natura, così anzitutto con la natura animale e, mediante la metempsicosi e in altri modi, rappresentano l'essere umano come collegato strettamente con il mondo degli [[animale|animali]].<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 196.</ref> *In [[India]], le nostre religioni non attecchiranno mai; l'antica saggezza della razza umana non sarà oscurata dagli eventi in Galilea. Al contrario, la saggezza indiana fluirà indietro verso l'Europa, e produrrà cambiamenti fondamentali nel nostro pensiero e nelle nostre conoscenze.<ref>''In India, our religions will never at any time take root; the ancient wisdom of the human race will not be supplanted by the events in Galilee. On the contrary, Indian wisdom flows back to Europe, and will produce a fundamental change in our knowledge and thought.'' (da ''The World as Will and Representation'', volume I, & 63 pp. 356-357; citato in ''[http://www.hinduwisdom.info/quotes1_20.htm#Q2 A Tribute to Hinduism]'')</ref> *L'''[[Eldorado]]'' è sulla terra. Con l'[[Italia]] si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la [[Germania]] invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.<ref>Da una lettera da Firenze del 29 ottobre 1822.</ref> *L'uomo è per sua natura incline a refuggire dal dolore, e pertanto si sposta verso situazioni più serene.<ref>Da ''L'arte di essere felice'', Adelphi.</ref> *La base su cui poggiamo tutta la nostra conoscenza e il nostro apprendimento è l'inesplicabile.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 188. ISBN 9788858014165</ref> *La [[memoria]] è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza: ora rifiuta in modo del tutto inaspettato ciò che ha dato cento volte, e poi, quando non ci si pensa più, ce lo porta da sé.<ref>Arthur Schopenhauer, ''Pensieri riguardanti l'intelletto in generale e sotto ogni rapporto'', 37, in ''Parerga e paralipomena'', vol II, Adelphi, p. 73 (in nota). ISBN 88-459-1422-4</ref> *La soddisfazione dell'istinto [[sesso|sessuale]] è in sé assolutamente riprovevole, in quanto è la più forte affermazione della vita. Ciò vale sia nel [[matrimonio]] che al di fuori di esso. Ma il secondo caso è doppiamente riprovevole, in quanto è al tempo stesso negazione dell'altrui volontà: alla ragazza infatti ne deriverà direttamente o indirettamente sventura; e l'uomo dunque soddisfa la sua voglia a spese della felicità di altri.<ref>Da ''Manoscritti'', 1815.</ref> *La [[vita]] è una cosa spiacevole e io mi sono proposto di passare la mia a rifletterci sopra.<ref>Da ''Colloqui''.</ref> *Le [[Upaniṣad]] sono state la consolazione della mia vita, e saranno la consolazione della mia morte.<ref>Citato in ''La saggezza indiana'', a cura di [[Gabriele Mandel]], Rusconi, 1999.</ref> *Ma nulla si [[conoscenza|conosce]] interamente finché non vi si è ''girato tutt'attorno'' per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.<ref>Da ''Il primato della volontà'', a cura di Giovanni Gurisatti, Adelphi, Milano, 2002, p. 94.</ref> *Non ho ancora detto la mia ultima parola sulle donne: credo che, se una donna riesce a sottrarsi alla massa, e quindi a sollevarsi al di sopra di essa, è destinata a crescere continuamente, molto più di un uomo.<ref>Da una confidenza a Malwida von Meysenbug; citato in Rüdiger Safranski, ''Schopenhauer e gli anni selvaggi della filosofia'', traduzione di L. Crescenzi, editore Tea, Milano, 2008; citato in [http://www.uncommons.it/village/le-donne-di-schopenhauer-522 Fausto Pellecchia, ''Le donne di Schopenhauer''], ''Uncommons.it''.</ref> *Predicare la morale è facile, fondare la morale difficile.<ref>Da ''Sulla volontà nella natura'', a cura di Sossio Giametta, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858656549</ref> *Prima di bruciare vivo [[Giulio Cesare Vanini|Vanini]], un pensatore acuto e profondo, gli strapparono la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio.<ref>Da ''Der handschriftliche Nachlass'', hrsg. von A. Hübscher, 5 voll., Frankfurt am Main 1966-68, vol. 4, II, p. 23.</ref> *Quello che nella vita reale mi è stato sempre e dappertutto di ostacolo, sin negli anni più tardivi, è stata la mia incapacità di fornirmi di una ragione sufficiente della piccolezza e della bassezza degli uomini.<ref>Da ''Εἰς ἑαυτόν. Appunti di saggezza per me stesso'', a cura di Fabrizio Fortini, Acquaviva, 1994, p. 40.</ref> *Se noi potessimo mai non essere, già adesso non saremmo. La prova più certa della nostra [[immortalità]] è il fatto che noi ora siamo. Perché ciò dimostra che su di noi il tempo non può nulla: in quanto è già trascorso un tempo infinito. È del tutto impensabile che qualcosa che è esistito una volta, per un momento, con tutta la forza della realtà, dopo un tempo infinito possa non esistere: la contraddizione è troppo grossa. Su questo si fondano la dottrina cristiana del ritorno di tutte le cose, quella induista della creazione del mondo che si ripete continuamente a opera di Brahma, e dogmi analoghi di Platone e altri filosofi.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. III, ''Manoscritti 1818-1830'', p. 643, DTV, München-Zürich 1985.</ref> *Tutta la mia filosofia si lascia riassumere in una frase: il mondo è la [[volontà]] che conosce se stessa.<ref>Da ''Der Handschriftliche Nachlass'', vol. I, ''Manoscritti 1804-1818'', p. 462, DTV, München-Zürich 1985.</ref> ===Attribuite=== *Chi non ha tenuto con sé un [[cane]], non sa cosa sia amare ed essere amato.<ref>Cfr. [[Michela Vittoria Brambilla]], ''Manifesto animalista'', Edizioni Mondadori, 2012, [http://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT42 p. 42]. ISBN 8852032509</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Schopenhauer, tuttavia quando il filosofo riporta la frase nell'opera ''Parerga e paralipomena'' cita esplicitamente lo scrittore spagnolo [[Mariano José de Larra]] e, in particolar modo, l'opera ''El doncel de Don Enrique el doliente''.<ref>Cfr. Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, gli Adelphi, 1998, 4ª ediz., tomo secondo, p. 111. ISBN 88-459-1422-4</ref> *Dall'albero del silenzio pende per frutto la tranquillità. (da ''Aforismi sulla saggezza del vivere'', p. 97) :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In realtà, come indicato da Schopenhauer stesso, si tratta di una «massima araba molto efficace e poco nota». ==''Aforismi sulla saggezza del vivere''== ===[[Incipit]]=== Aristotele (Etica a Nicomaco, I, 8) ha diviso i beni della vita umana in tre classi: beni esteriori, dell'anima e del corpo. Non conservando che la divisione in tre io dico che ciò che distingue le sorti dei mortali può essere ridotto a tre condizioni fondamentali. Esse sono:<br> 1.° Ciò che si ''è'': dunque la personalità nel suo senso più lato. Per conseguenza qui si comprende la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza ed il suo sviluppo.<br> 2.° Ciò che si ''ha'': dunque proprietà e ricchezza d'ogni natura.<br> 3.° Ciò che si ''rappresenta'': è noto che con questa espressione s'intende la maniera colla quale altri si figura un individuo, quindi ciò che questi è nell'altrui rappresentazione. Tutto ciò consiste dunque nell'opinione altrui a suo riguardo, e si divide in onore, grado e gloria. ===Citazioni=== *I ''veri vantaggi personali'', quali una gran mente o un gran cuore, sono in rapporto ad ogni vantaggio di grado, di nascita, pur anche regale, di ricchezza, ecc., ciò che i re veri sono rispetto ai re sul teatro. (p. 7) *[...] le medesime circostanze, i medesimi avvenimenti esterni impressionano ogni individuo in modo affatto differente, e, quantunque tutti siano posti nello stesso mezzo, ognuno vive in un mondo differente. (p. 7) *È dunque facile veder chiaramente quanto la nostra [[felicità]] dipenda da ciò che ''siamo'', dalla nostra individualità, mentre non si tiene conto il più delle volte che di ciò che ''abbiamo'' o di ciò che ''rappresentiamo''. (p. 9) *La [[salute]] {{sic|sopratutto}} prevale talmente sui beni esteriori che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato. (p. 9) *[...] la sorte può cangiare, ma la nostra propria qualità è immutabile. (p. 12) *Chi è gaio ha sempre motivo d'esserlo per la stessa ragione ch'egli lo è. Niente può sostituire così completamente tutti gli altri beni come questa qualità, mentre essa stessa non può esser surrogata da cosa alcuna. Che un uomo sia giovane, bello, ricco e stimato, per poter giudicare sulla sua felicità sarà questione di sapere se, oltre a ciò, egli sia gaio; in cambio s'egli è gaio, poco importa che sia giovane o vecchio, ben fatto o gobbo, povero o ricco; egli è felice. (pp. 12-13) *In tesi generale i nove decimi della nostra felicità riposano esclusivamente sulla [[salute]]. Con essa tutto diventa sorgente di piacere; senza di essa invece noi non sapremmo gustare un bene esterno di qual si sia natura; [...]. (p. 14) *[...] chi [[ottimismo e pessimismo|vede tutto nero]], chi teme sempre il peggio e prende le sue misure in conseguenza, non avrà delusioni così frequenti come [[ottimismo e pessimismo|colui che dà colore e prospettiva ridente]] ad ogni cosa. (p. 14) *È certo che l'uomo il più sano, e fors'anco il più gaio, potrà, capitando il caso, determinarsi al suicidio; ciò succederà quando l'intensità dei dolori o d'una sventura prossima ed inevitabile sarà più forte dei terrori della morte. (p. 15) *La [[bellezza]] è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente; [...]. (p. 15) *Un semplice colpo d'occhio ci fa scoprire due nemici della felicità umana; il dolore e la noia. (p. 15) *[...] esteriormente il bisogno e la privazione generano il [[dolore]]; per contraccambio, gli agi e l'abbondanza fanno nascere la [[noia]]. (p. 15) *Infatti una mente [[ottusità|ottusa]] è sempre accompagnata da impressioni grossolane e da una certa mancanza d'irritabilità. (p. 15) *Ah! se la qualità della società potesse esser surrogata dalla quantità, varrebbe la pena di vivere pur anche nel gran mondo; ma, pur troppo, cento pazzi messi in mucchio non fanno un uomo ragionevole. (p. 16) *L'uomo volgare non si preoccupa che di ''passare il [[tempo]]'', l'uomo di talento che d'''impiegarlo''. (p. 17) *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo, [...]. (p. 18) *La mancanza di beni a cui un uomo non ha mai sognato d'aspirare, non può affatto privarlo di qualche cosa; [...]. (p. 25) *La [[ricchezza]] è come l'acqua salata: più se ne beve, più cresce la sete; lo stesso succede della gloria. (p. 25) *Il solo [[denaro|danaro]] è il bene assoluto, perché esso non provvede unicamente ''ad un solo bisogno «in concreto,»'' ma ''al bisogno'' in generale ''«in abstracto.»'' (p. 26) *In tutto ciò che facciamo, come in tutto ciò che ci asteniamo di fare, noi prendiamo in considerazione l'opinione altrui quasi prima d'ogni altra cosa, e si è da una tal cura che in seguito ad un esame profondo vedremo nascere la metà circa dei tormenti e delle [[angoscia|angoscie]] che abbiamo provato. (p. 31) *Intanto l'orgoglio a più buon mercato è l'orgoglio [[nazionalismo|nazionale]]. Esso tradisce presso chi ne è tocco l'assenza di ogni qualità ''individuale'' di cui potesse andar fiero, perocché, se così non fosse, questi non sarebbe ricorso ad una qualità che divide con tanti milioni d'individui. (p. 33) *Le decorazioni sono cambiali tirate sull'opinione pubblica; il loro valore si basa sul credito del traente. (p. 34) *La folla ha occhi ed orecchie, ma nient'altro; {{sic|sopratutto}} il senno le è infinitamente scarso, e corta pure la memoria. (p. 34) *L'[[onore]] è la [[coscienza]] esterna, e la coscienza l'onore interno. (p. 34) *La gloria deve quindi esser acquistata; l'onore al contrario non abbisogna che di non esser perduto. (p. 35) *Il [[maschio e femmina|sesso femminile]] invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il [[maschio e femmina|sesso mascolino]] non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. (p. 37) *Perocché qualunque villania è, propriamente parlando, un appello all'animalità nel senso che essa dichiara l'incompetenza della lotta delle forze intellettuali o del diritto morale e la surroga con quella delle forze fisiche; nella specie ''uomo'', che [[Benjamin Franklin|Franklin]] definisce ''a toolmaking animal'' (un animale che fabbrica degli arnesi), questa lotta si effettua col [[duello]], per mezzo di arme costruite espressamente allo scopo, e porta una decisione senza appello. (p. 42) *D'ordinario la [[gloria]] è tanto più tardiva quanto più sarà durevole, perocché tutto ciò che è squisito matura adagio. (p. 45) *[...] la [[filosofia]] è l'Ercole che solo può combattere sulla terra le mostruosità morali ed intellettuali. (p. 51) *Strada facendo possiam dire che elevare un [[monumento]] ad un uomo ancora in vita è lo stesso che dichiarare che su quanto lo concerne non si ha fidanza nella posterità. (p. 58) *I [[ritratto|ritratti]] di uomini celebri per le loro opere, fatti generalmente in un'epoca in cui la loro celebrità era già stabilita, confermano la regola precedente; essi ce li presentano ordinariamente vecchi e canuti, {{sic|sopratutto}} i filosofi. (p. 58) *L'uomo più [[felicità|felice]] è dunque colui che conduce un'esistenza senza dolori troppo forti sia nel morale, sia nel fisico, e non colui che ebbe per sua parte le gioie più vive ed i piaceri più grandi. (p. 61) *Il pazzo corre dietro ai piaceri della vita e non trova che disinganni; il saggio evita i mali. (p. 62) *[...] per non diventare [[felicità e infelicità|infelicissimi]], il mezzo più certo si è di non domandare d'esser felicissimo. (p. 63) *Quando si volesse valutare la condizione di un uomo dal punto di vista della sua felicità, bisognerebbe prender notizie non su ciò che lo diverte, ma su ciò che lo attrista, [...]. (p. 64) *Tenere le pretese il più basso possibile in proporzione colle proprie risorse d'ogni specie, ecco la via più sicura per evitare grandi guai. (p. 64) *[...] quand'anche si vivesse tanto a lungo, l'esistenza sarebbe sempre troppo corta in relazione ai piani prestabiliti; la loro esecuzione reclama sempre più tempo che non si avesse supposto; essi sono talmente soggetti, come tutte le cose umane, alle vicende della sorte e ad ostacoli d'ogni natura, che si può ben di rado condurli a compimento. (p. 64) *[...] la [[lontananza]] che impiccolisce gli oggetti per l'occhio, li ingrandisce per il pensiero. (p. 67) *Quanto più il nostro cerchio di visione, di azione e di contatto è ristretto, tanto più siamo felici; e più esso è vasto, più ci troviamo tormentati ed inquieti. (pp. 67-68) *Bastare a se stesso, esser per se stesso tutto in tutto, e poter dire: «''Omnia mea mecum porto''» (porto con me tutte le cose mie), ecco certamente la condizione più favorevole per la nostra felicità; [...]. (p. 69) *[...] chi non ama la [[solitudine]] non ama la [[libertà]], perché non si è liberi che essendo soli. (p. 69) *La così detta buona società apprezza i meriti di qualsivoglia specie, salvo i meriti intellettuali; questi anzi non vi entrano che di contrabbando. (p. 70) *Discorsi sanamente spiritosi o motti arguti non convengono che ad una società di persone d'ingegno; nella società ordinaria essi sono cordialmente detestati, perocché per piacere alle persone che la compongono bisogna essere assolutamente triviali e dappoco. (p. 70) *[...] per quanto strettamente l'amicizia, l'amore e il matrimonio uniscano gli umani, non si vuol bene, interamente e di buona fede, che a se stessi, o tutt'al più al proprio figlio. (p. 70) *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. (p. 71) *[...] la sociabilità di ciascuno è in ragione inversa del valore intellettuale; [...]. (p. 72) *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. (p. 72) *[...] salvo rare eccezioni non v'ha scelta nel mondo tra l'isolamento e la [[volgarità]]. (p. 74) *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. (p. 74) *L'''[[invidia]]'' è naturale all'uomo, e tuttavia costituisce in un tempo stesso un vizio ed un'infelicità. (p. 76) *In faccia d'un avvenimento funesto, già compito, che per conseguenza non si può più modificare, bisogna non abbandonarsi nemmeno all'idea che forse avrebbe potuto succedere altrimenti, e meno ancora riflettere a quanto avrebbe avuto la possibilità di stornarlo; perocché si è questo precisamente che porta la gradazione del dolore fino al punto in cui diviene insopportabile, [...]. (p. 77) *[...] il [[mattino]] è la giovinezza del giorno. (p. 78) *Per mettersi fra la gente è utile portar seco una buona provvista di ''circospezione'' e d'''indulgenza''; la prima ci garantirà dai danni e dalle perdite, l'altra dalle contese e dagli alterchi. (p. 84) *Per imparar a sopportare gli uomini, è buona cosa esercitare la [[pazienza]] sugli oggetti inanimati che, in virtù d'una necessità meccanica o di qualunque altra necessità fisica, contrariano ostinatamente la nostra azione. (p. 84) *Nessuno può vedere ''al di là di se stesso''. Voglio dire con ciò che non si può scorgere in altri più di quello che si è in se stessi, perocché ciascuno capisce e comprende un altro solamente nella misura della sua propria intelligenza. (p. 86) *Qualunque genio resta invisibile per chi ne è privo. (p. 86) *Si capirà egualmente che in presenza di [[Imbecillità|imbecilli]] o di pazzi non v'ha che ''una sola'' maniera di mostrare che si è forniti di ragione: cioè non parlare con essi. (p. 86) *Tale miserabile soggettività degli uomini che li fa riferire tutto a sè stessi, e ritornare immediatamente e in dritta linea da qualunque punto di partenza alla loro persona, è provata sovrabbondantemente dall’''[[astrologia]]'', che rapporta il cammino dei grandi corpi dell’universo al vilissimo ''io'' e che trova una certa relazione tra le comete in cielo e le contese e le miserie sulla terra. (p. 87) *L'uomo di senno fra persone che sono nell'errore somiglia a colui che avesse l'orologio perfettamente giusto in una città in cui tutti gli orologi fossero mal regolati. Ei solo conosce l'ora precisa, ma che giova? Tutti prenderanno sempre norma dai pubblici quadranti che indicano un'ora falsa: tutti, anche colui che sapesse per caso come solamente l'orologio del primo segni l'ora vera. (p. 87) *Gli uomini, nella maggior parte, sono talmente personali che, in sostanza, nessuna cosa ha interesse agli occhi loro se non essi stessi, e ciò affatto esclusivamente. (p. 87) *Colui che crede che nel mondo i [[diavolo|diavoli]] non vadano mai senza corna e i pazzi senza sonagli sarà sempre loro preda o loro zimbello. (p. 89) *[[Riguardi|Guardiamoci]] bene, in ogni caso, dal formarci un'opinione molto favorevole di un uomo appena fattane la conoscenza; saremmo d'ordinario disingannati a nostra confusione e forse pure a nostro danno. (p. 89) *Perdonare o dimenticare significano gettare dalla finestra l'esperienza acquistata a caro prezzo. (p. 89) *[...] la disposizione e la condotta degli uomini cangiano altrettanto presto quanto il loro interesse. (p. 90) *In tesi generale per acquistare la comprensione netta, profonda e così necessaria della vera e triste condizione degli uomini, è eminentemente istruttivo l’impiegare, qual commentario della condotta e dei raggiri loro sul terreno della vita pratica, la condotta ed i raggiri loro nel dominio della [[letteratura]] e ''viceversa''. (p. 90) *Nessun [[carattere]] è tale che si possa abbandonarlo a se stesso e lasciarlo andare liberamente; esso ha bisogno di esser guidato con nozioni e [[massime]]. (p. 90) *Il fatto d'affettare una [[qualità]], di vantarsene, è confessare di non possederla. (p. 91) *Nella stessa guisa che si porta il peso del proprio corpo senza avvertirlo mentre si sentirebbe il peso di qualunque oggetto estraneo che si volesse muovere, così non si scorgono che i difetti e i vizî degli altri e non i proprî. (p. 91) *Come la carta monetata circola sul mercato in luogo del danaro, così invece della stima e dell'amicizia genuine sono la loro dimostrazione esterna ed il loro atteggiamento imitati quanto più naturalmente è possibile, che hanno corso nel mondo. (p. 92) *La lontananza e la lunga assenza portano danno a qualunque amicizia, sebbene non lo si confessi volentieri. (p. 93) *Gli ''[[amicizia|amici]] di casa'' sono d'ordinario ben chiamati con questo nome, perché sono più attaccati alla casa che al padrone di essa; costoro somigliano ai gatti piuttosto che ai cani. (p. 93) *Sono rari gli amici nel bisogno? Al contrario! Appena si è fatto amicizia con un uomo, ecco che questi è tosto in bisogno e che vi chiede a prestito denaro. (p. 93) *Compitezza è prudenza; scortesia dunque è balordaggine; farsi dei nemici senza necessità e senza motivo colla rozzezza è follia: la stessa cosa come se si desse fuoco alla propria casa. (p. 94) *La compitezza è stabilita sopra una convenzione tacita di non osservare gli uni presso gli altri la miseria morale ed intellettuale della condizione umana e di non rinfacciarsela reciprocamente; d'onde risulta che essa appare meno facilmente con vantaggio d'ambo le parti. (p. 94) *Asteniamoci inoltre nel conversare da qualunque osservazione critica, quando pure questa fosse fatta nella migliore intenzione, perciocché offendere gli uomini è cosa facile, difficile invece, se non impossibile, correggerli. (p. 95) *Chi vuole che la sua [[opinione]] trovi credito deve enunciarla freddamente e spassionatamente. (p. 95) *In generale val meglio manifestare il proprio senno con ciò che si tace piuttosto che con ciò che si dice. Effetto di prudenza nel primo caso, di [[vanità]] nel secondo. (p. 96) *D'altra parte bisogna tener a mente che tutti, anche coloro che altrove non fanno mostra di perspicacia, sono eccellenti algebristi quando si tratta degli affari personali altrui. (p. 96) *Non v'ha [[denaro|danaro]] meglio impiegato di quello che ci siamo lasciato rubare, imperciocché esso ci ha servito immediatamente a comperare della prudenza. (p. 97) *«''Non aver [[amore e odio|amore né odio]]''» compendia metà della più alta [[saggezza|saviezza]]; «''non dir verbo e non credere in cosa alcuna''», ecco l'altra metà. Davvero che si volterà ben volentieri la schiena ad un mondo che rende necessarie regole come queste e come le seguenti. (p. 97) *Mostrar [[odio]] o [[collera]] nelle parole o nelle fattezze è inutile, è dannoso, imprudente, ridicolo, volgare. Non si deve palesare odio o collera che cogli atti. In questa seconda maniera si otterrà un effetto tanto più sicuro quanto meglio si seppe guardarsi dalla prima. Gli animali a sangue freddo soli sono velenosi. (p. 97) *I casi della nostra vita hanno anche simiglianza colle figure del caleidoscopio: ad ogni giro vediamo qualche combinazione nuova mentre in realtà abbiamo sotto gli occhi sempre la stessa cosa. (p. 97) *[...] gli avvenimenti e le nostre risoluzioni più importanti sono ordinariamente da paragonare a due forze che agiscono in direzioni differenti e di cui la diagonale rappresenta il corso della vita nostra. (p. 98) *Più brevemente possiamo dire: la sorte distribuisce le [[carte da gioco|carte]] e noi giuochiamo. (p. 98) *Nella vita le cose passano come nel giuoco degli [[scacchi]]; noi ci facciamo un piano: questo però rimane subordinato a quanto piacerà fare nella partita all'avversario, e nella vita al destino. (p. 98) *Tra i cervelli ordinarî ed i sensati havvi una differenza caratteristica che si produce assai spesso nella vita privata, ed è che i primi quando riflettono sopra un pericolo possibile di cui vogliono apprezzare la grandezza, non cercano e non considerano se non ciò che ''può già esser avvenuto'' di simile; mentre gli altri pensano da se stessi ciò che ''può accadere'', [...]. (p. 100) *Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade [[necessità|necessariamente]]. (p. 101) *Le piccole traversie che ad ogni ora ci molestano, si possono considerare come destinate a tenerci in esercizio perché la forza necessaria a sopportare le grandi sventure non abbia da infiacchirsi nei giorni felici. (p. 101) *D'ordinario sono semplicemente le loro stesse stupidaggini che la gente chiama [[destino]]. (p. 101) *Non è il carattere violento, ma la prudenza che fa apparire terribili e minacciosi; tanto il cervello dell'uomo è arma più formidabile dell'artiglio del leone. (p. 102) *L'uomo di mondo più perfetto sarebbe colui che non rimanesse mai paralizzato nell'indecisione, nè mai si lasciasse vincere dalla precipitazione. (p. 102) *[...] come nei primi giorni di [[primavera]] qualunque fogliame ha lo stesso colore e quasi la stessa forma, così nella prima [[giovinezza]] ci rassomigliamo tutti, e andiamo d'accordo perfettamente. (p. 105) *Si può anche, sotto il punto di vista che ci occupa, paragonare l'esistenza ad un drappo ricamato di cui ciascuno vedrebbe, nella prima metà della vita, il solo diritto, e, nella seconda, il solo rovescio; questo lato è meno bello, ma più istruttivo perchè permette di conoscere l'intreccio dei fili. (p. 107) *La serenità e il coraggio in cui si rimane vivendo durante la gioventù dipendono anche in parte dal fatto che salendo il monte non possiamo scorgere la morte, la quale sta ai piedi dell'altro versante. (p. 107) *Considerata dal punto di vista della [[giovinezza e senilità|gioventù]] l'esistenza è un avvenire infinitamente lungo: da quello della [[giovinezza e senilità|vecchiezza]] un passato assai corto, [...]. (p. 107) *Ho notato che presso la maggior parte degli uomini il [[carattere]] sembra essere più particolarmente adattato ad una delle età della vita, di modo che in tale età essi presentansi sotto la luce più favorevole. Gli uni sono giovanotti amabili, e poi è finito; altri nella loro maturità si mostrano uomini energici ed attivi, ma in tarda età perderanno ogni valore; e altri infine appariscono più vantaggiosamente in vecchiaja, durante la quale sono più cari perché hanno maggior esperienza e maggior calma [...]. (p. 109) *Nella stessa guisa che sopra una nave non ci rendiamo conto del suo cammino se non perché vediamo gli oggetti situati sulla riva allontanarsi e quindi farsi più piccoli, così non ci avvediamo di [[invecchiamento|divenir vecchi]], sempre più vecchi, se non per il fatto che persone d'una età ognora più avanzata ci sembrano giovani. (p. 110) *Ma particolarmente verso la sua fine la vita somiglia ad un ballo [[maschera]]to, quando sono tolte le maschere. A quell'ora si vede cosa erano in realtà coloro con cui si ebbe contatto durante la vita. (p. 112) *[...] un'aria di melanconia e di tristezza è propria della gioventù, ed una certa serenità della vecchiaja; [...]. (p. 112) *Carattere fondamentale della [[senilità|vecchiaja]] è il disinganno; in essa non più di quelle illusioni che davano alla vita una bellezza incantevole ed all'attività uno stimolo; si ha conosciuto la nullità e la vanità in questo basso mondo di qualunque magnificenza, [...]. (p. 113) *La [[vita]] umana, propriamente parlando, non può esser detta lunga né corta, perocché, in sostanza, è la scala su cui misuriamo tutte le altre lunghezze di tempo. (p. 114, nota 48) *La differenza fondamentale tra la gioventù e la vecchiaja rimane sempre questa: la prima ha in prospettiva la vita, la seconda la morte; per conseguenza una possede un passato corto ed un lungo avvenire, e l'altra l'opposto. (p. 115) *La vita negli ''anni della [[senilità|vecchiaia]]'' assomiglia al quinto atto di una tragedia, si sa della tragica fine che si sta avvicinando, però non si conosce ancora quale sarà.<ref>Da ''[https://www.google.it/books/edition/La_saggezza_della_vita/ptvcbsLnhtUC?hl=it&gbpv=1&dq=%22La+vita+negli+anni+della+vecchiaia+assomiglia+%22&pg=PT294&printsec=frontcover La saggezza della vita]'', a cura di Leonardo Casini, traduzione di Leonardo Casini e Irmela Evangelisti, Newton Compton editori, 2012. ISBN 9788854142848</ref><!-- La citazione non è presente nell'edizione di LiberLiber (p. 115); la Newton Compton è un'edizione integrale. --> ==''Il fondamento della morale''== *La sconfinata [[pietà]] per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l'impronta della giustizia e della filantropia. [...] io non conosco nessuna [[Preghiere dai libri|preghiera]] più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell'India (come anche in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: «Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!». (III, § 19, 4; 1981, p. 243) *[...] la completa diversità, assunta a dispetto di ogni evidenza, tra l'uomo e l'[[animale]] [...] fu enunciata nel modo più risoluto e stridente da [[Cartesio]], come necessaria conseguenza dei suoi errori. (III, § 19, 7; 1981, p. 246) *La pietà verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l'uomo crudele con gli animali non può essere buono. Questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini. (III, § 19, 7; 1981, p. 249) *A riconoscere l'identità dell'essenziale nel fenomeno animale e in quello umano nulla ci guida nettamente come lo studio della [[zoologia]] e dell'anatomia; che cosa si dovrà dunque dire oggigiorno (1839) quando un bigotto zootomo ha l'impudenza di sollecitare una differenza assoluta e radicale tra l'animale e l'uomo e arriva al punto di attaccare e di offendere i zoologi onesti che, attenendosi alla natura e alla verità, seguono la loro strada lontano da ogni pretume, da ogni vile piaggeria e da ogni tartufismo? (III, § 19, 7; 1981, pp. 247-248) *Ma anche in Europa si sta svegliando sempre più la comprensione per i [[diritti degli animali]], a misura che gli strani concetti di un mondo animale esistente soltanto per essere utile agli uomini e a divertirli, di maniera che gli animali vengono trattati come fossero cose, impallidiscono e a poco a poco scompaiono. (III, § 19, 7; 1981, p. 250) *A Londra esiste una società di volontari, [[Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals|Society for the Prevention of Cruelty to Animals]], la quale in via privata e con notevoli spese fa molto per impedire la tortura degli animali. I suoi emissari svolgono opera di sorveglianza per farsi poi delatori di chi tormenta esseri privi della parola, ma sensibili, sicché si teme dappertutto la loro presenza. Presso i ponti ripidi di Londra la società mantiene una coppia di cavalli che vengono attaccati gratuitamente a ogni carro troppo carico. Non è forse una bella cosa? Non si richiama in tal modo la nostra approvazione come di fronte a un beneficio fatto agli uomini? (III, § 19, 7; 1981, pp. 251-252) *Per contro, la mia motivazione trova in suo favore l'autorità del più grande moralista di tutta l'epoca moderna: poiché questo è senza alcun dubbio [[Jean-Jacques Rousseau]], il profondo conoscitore del cuore umano, che attinse la sua sapienza non dai libri, ma dalla vita e destinò la sua dottrina non alla cattedra, bensì all'umanità, nemico com'era dei pregiudizi, alunno della natura che a lui solo conferì il dono di predicare la morale senza diventare noioso, perché colpiva la verità e toccava i cuori. (III, § 19, 8; 1981, p. 254) *Questa teoria, che ogni molteplicità sia soltanto apparente, che in tutti gli individui di questo mondo, per quanto si presentino in numero infinito l'uno dopo l'altro e l'uno accanto all'altro, si manifesti un essere solo e il medesimo, presente e identico in tutti e veramente esistente, questa teoria [...] verrebbe voglia di dire che c'è sempre stata. Difatti essa è la dottrina principale e fondamentale dei sacri ''[[Veda]]'', il libro più antico del mondo, del quale possediamo la parte dogmatica o, meglio, la dottrina esoterica nelle ''[[Upanishad]]''. Là troviamo, si può dire a ogni pagina, questa grande dottrina che instancabilmente viene ripetuta in forme infinite e commentata con svariate immagini e similitudini. Non c'è da dubitare che abbia costituito il fondamento della sapienza di [[Pitagora]] [...]. Tutti sanno che in essa soltanto era contenuta quasi tutta la filosofia della [[scuola eleatica]]. In seguito ne furono pervasi i [[neoplatonismo|neoplatonici]] [...]. Nel secolo IX la vediamo comparire all'improvviso in Europa per merito di [[Giovanni Scoto Eriugena|Scoto Eriugena]] il quale, preso dall'entusiasmo, si affanna a rivestirla delle forme e delle espressioni della religione cristiana. La ritroviamo tra i maomettani quale entusiastico misticismo dei [[Sufi]]. In Occidente però [[Giordano Bruno]] dovette pagare con la morte ignominiosa e crudele il fatto di non aver saputo resistere all'impulso di esprimere quella verità. Tuttavia vediamo anche i mistici cristiani invilupparcisi, loro malgrado, quando e dove compaiono. Il nome di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] è identico con essa. (IV, § 22; 1981, pp. 277-278) *E l'uomo moralmente nobile, quando anche gli manchi l'eccellenza intellettuale, rivela con le sue azioni l'intuizione più profonda, la più alta sapienza, ed umilia il più geniale e più dotto, quando questi con la sua azione mostra che quella grande verità è pur rimasta estranea al suo cuore. (IV, § 22; 1981, pp. 279-280) ==''Il mondo come volontà e rappresentazione''== ===[[Incipit]]=== ====A. Vigliani==== «Il mondo è una mia rappresentazione»: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante, benché l'uomo soltanto possa averne coscienza astratta e riflessa. E quando l'uomo abbia di fatto tale coscienza, lo spirito filosofico è entrato in lui. Allora, egli sa con certezza di non conoscere né il sole né la terra, ma soltanto un occhio che vede un sole, e una mano che sente il contatto d'una terra; egli sa che il mondo circostante non esiste se non come rappresentazione, cioè sempre e soltanto in relazione con un altro essere, con il percipiente, con lui medesimo.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982}} ====Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo==== «Il [[mondo]] è mia rappresentazione»: — questa è una verità che vale in rapporto a ciascun essere vivente e conoscente, sebbene l'uomo soltanto sia capace d'accoglierla nella riflessa, astratta coscienza: e s'egli veramente fa questo, con ciò è penetrata in lui la meditazione filosofica. Per lui diventa allora chiaro e ben certo, ch'egli non conosce né il sole né la terra, ma appena un occhio, il quale vede un sole, una mano, la quale sente una terra; che il mondo da cui è circondato non esiste se non come rappresentazione, vale a dire sempre e dappertutto in rapporto ad un altro, a colui che rappresenta, il quale è lui stesso.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796}} ===Citazioni=== *{{NDR|Sul ''[[Don Chisciotte]]''}} [...] allegorizza la vita di ogni uomo che non voglia solo preoccuparsi del proprio benessere personale come gli altri, ma persegua un fine oggettivo, ideale, che si è impadronito del suo pensiero e della sua volontà; per il che poi certo viene guardato in questo mondo come un essere strano. (III, 50; 2010) *Anch'io alla fine sono comunque arrivato e ho la soddisfazione di vedere, al termine della mia carriera, il principio della mia influenza, con la speranza che essa, conforme a un'antica regola, durerà a lungo nella proporzione in cui è cominciata tardi. (''Prefazione alla terza edizione''; 2010) *Altri tempi dovrebbero sorgere invero, prima che la mia filosofia possa giungere a una cattedra: sarebbe davvero bella che questa mia filosofia, dalla quale non si può trarre guadagno, raggiungesse l'aria e la luce, e persino una universale considerazione! *Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente [[volontà]] di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. (§ 58) *Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce. *Desiderare l'[[immortalità]] è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore. *È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'[[umanità]]. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (§ 58) *È impossibile che una generazione come quella contemporanea, che per vent'anni ha strombazzato un Hegel, questo Calibano intellettuale, come il più grande dei filosofi con tanto strepito da farne echeggiare tutta l'Europa, possa far venir voglia del suo plauso a chi a ciò ha assistito. Essa non ha più ghirlande da largire: il suo plauso è prostituito e il suo biasimo non può significare nulla. Che io dica ciò sul serio, è chiaro dal fatto che, se in qualche modo avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto cancellare venti passi che contrastano completamente con tutte le opinioni dei medesimi, chc anzi in parte devono essere per loro scandalosi. Ma io mi ascriverei a delitto sacrificare a quel plauso anche solo una sillaba. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Fenomeno è rappresentazione e nulla più; e ogni rappresentazione, ogni oggetto di qualsiasi specie è fenomeno. Cosa in sé è soltanto la volontà che a tal titolo non è affatto fenomeno, anzi ne differisce toto genere... La volontà è la sostanza intima, il nocciolo di ogni cosa particolare e del tutto; è quella che appare nella forza naturale cieca, e quella che si manifesta nella condotta ragionata dell'uomo. *Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. (§ 58) *I miei scritti portano così chiaro in fronte il marchio dell'onestà e della sincerità, che già per questo contrastano in modo stridente con quelli dei tre celebri sofisti del periodo postkantiano. (2010) *I pensieri degli spiriti originali non tollerano la mediazione di una mente comune. Trasportati entro l'angusto alloggio di crani stretti, schiacciati, massicci [...] essi – nati dietro spaziose, alte e ben curvate fronti sotto le quali splendono occhi luminosi – perdono ogni vita e vigore, non si riconoscono più. *Il talento coglie un bersaglio che nessun altro riesce a colpire; il genio coglie un bersaglio che nessun altro riesce a vedere.<ref>Secondo volume, Terzo libro, Capitolo 31 (''Del genio'')</ref><ref>Citato anche in: ''La misura dell'uomo'', [[Marco Malvaldi]], Giunti Editore, collana Scrittori Giunti, 2018. ISBN 9788809864481</ref> *Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie... Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia. *Il [[diritto]] che ha l'uomo di disporre della vita e delle forze degli [[animali]] ha il suo proprio fondamento sul fatto che a mano a mano che la coscienza si accresce in chiarezza, si accresce in proporzione anche il dolore [...] In base a tutto ciò si determina in pari tempo il grado in cui l'uomo può senza ingiustizia usufruire delle forze animali; questo limite viene troppo spesso infranto, specialmente riguardo alle bestie da soma e ai cani da caccia; quindi, a reprimer tale abuso, si sono istituite apposite società protettrici degli animali. A parer mio, il diritto dell'uomo non è neppure tale da autorizzare le [[vivisezione|vivisezioni]] in genere; tanto meno, se si tratti di animali superiori. (dall'edizione a cura di Giuseppe Riconda, Mursia, Milano 2000, p. 415) *Il dolore è in effetti il processo di purificazione che solo permette, nella maggior parte dei casi, di santificare l'uomo, di distoglierlo cioè dalla volontà di vita. Perciò nei libri di edificazione cristiana viene così spesso nominata la virtù salvatrice della croce e del dolore, e molto propriamente la [[croce cristiana|croce]], strumento di sofferenza e non di azione, è il simbolo della religione cristiana. *Il mondo è solo una mia rappresentazione. *Il nucleo e lo spirito più profondo del [[cristianesimo]] è identico a quello del [[brahmanesimo|bramanesimo]] e del [[buddismo]]: tutti insegnano la grave [[colpa]] della razza umana causata dalla sua semplice esistenza. *Il [[protestantesimo]], eliminando l'ascesi e il suo punto centrale, cioè i meriti del celibato, ha di fatto rinunciato al nucleo più profondo del cristianesimo, e deve quindi venire considerato uno scarto di questo. Può essere una buona religione per pastori protestanti amanti della comodità, sposati e illuminati: ma non è cristianesimo. *Il ''[[risata|riso]]'' nasce ogni volta da nient'altro che dall'incongruenza improvvisamente scorta fra un concetto e gli oggetti reali che per mezzo di esso erano stati pensati in una qualunque relazione, ed esso stesso è appunto solo l'espressione di questa incongruenza. Essa si produce spesso per il fatto che due o più oggetti reali vengono pensati per mezzo di un solo concetto e l'identità di quest'ultimo viene trasferita a quelli; ma poi una totale diversità di essi nel resto rende evidente che il concetto conveniva loro solo in un aspetto unilaterale. Altrettanto spesso è tuttavia un unico oggetto reale, quello la cui incongruenza con il concetto, sotto il quale esso era stato da una parte a ragione sussunto, diventa improvvisamente avvertibile. Quanto più giusta poi è da una parte la sussunzione di tali realtà sotto il concetto, e quanto più grande e stridente è d'altra parte la loro inadeguatezza rispetto ad esso, tanto più forte è l'effetto del [[ridicolo]] che scaturisce da questo contrasto. Ogni ridere nasce dunque a motivo di una sussunzione paradossale e pertanto inaspettata; è indifferente che si esprima a parole o a fatti. È questa in breve la vera spiegazione del ridicolo. *Il suicidio, lungi dall'essere negazione della volontà [...] è un atto di forte affermazione della volontà stessa [...] ne deriva che la distruzione di un fenomeno isolato è azione in tutto vana e stolta. *In verità, non esiste godimento se non nell'uso e sentimento delle proprie forze, e il maggior dolore è la riconosciuta mancanza di forze, là dove se n'avrebbe bisogno.<ref name="dizcit">Citato nel ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 881714603X</ref> *[...] l'antichissima sapienza indiana dice: «È Maya, il [[Velo di Māyā|velo]] ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettata a terra, che egli prende per un serpente» (Questi paragoni si trovano ripetuti in luoghi innumerevoli dei Veda e dei Purana). *L'[[stoicismo|etica stoica]], presa nel suo insieme, è in effetti un pregevolissimo e rispettabilissimo tentativo di utilizzare il grande privilegio dell'uomo, la ragione, per uno scopo importante e salutare, cioè per elevare l'uomo al di sopra delle sofferenze e dei dolori, a cui ogni vita è commessa [...] e per renderlo appunto con il sommo grado partecipe della dignità che gli spetta, come essere razionale, in contrasto con l'animale, e della quale comunque si può parlare in questo senso, ma non in un altro. [...] Ma per quanto raggiungibile sia in certo grado quello scopo, con l'impiego della ragione e con un'etica meramente razionale [...]; moltissimo tuttavia manca perché si possa addivenire in tale modo a qualcosa di perfetto e perché la ragione rettamente usata possa realmente sottrarci a tutto il peso e a tutte le sofferenze della vita e condurci alla beatitudine. [...] [N]eanche nella sua stessa rappresentazione il suo ideale, vale a dire il sapiente stoico, poté mai acquistare vita o intima verità poetica; egli rimane un rigido manichino di legno, di cui non si sa cosa fare, che non sa egli stesso che cosa farsi della sua saggezza, e di cui la perfetta calma, contentezza e beatitudine contraddicono addirittura la natura dell'umanità e non ci fanno pervenire a nessuna rappresentazione intuitiva di essa. (I, 16; 2010) *L'[[imitazione]] delle qualità e caratteristiche altrui è molto più vergognosa del portare abiti altrui, perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi. (2010) *L'unica origine dell'[[arte]] è la conoscenza delle idee; e il suo unico fine è la comunione di tale conoscenza.<ref name=cic>Citato in [[Vincenzo Cicero]], ''Introduzione a «La nascita dell'estetica moderna da Kant a Schopenhauer»'', Colonna Edizioni, Milano 2002; traduzione di Vincenzo Cicero.</ref> *La causalità non può di per sé essere rappresentata in modo intuitivo: simile rappresentazione non è possibile che per una relazione causale determinata. D'altra parte, invece, ogni fenomeno dell'idea, poiché assume, come tale, la forma del principio di ragione, o del ''principium individuationis'', deve manifestarsi nella materia e come qualità della materia. *La mia opinione invero è (e perciò trova qui posto la mia spiegazione) che ogni errore è una conclusione dall'effetto alla causa, conclusione che ha valore. Quando si sa che l'effetto può avere quella causa e nessun'altra; ma non in altri casi. Chi sbaglia, o attribuisce all'effetto una causa, che quello non può punto avere; nel che dimostra vera mancanza di intelletto, ossia incapacità di conoscer direttamente il nesso tra [[causa ed effetto]]: oppure, come accade più spesso, dato l'effetto determina bensì una causa possibile, ma alla maggior premessa del sillogismo, con cui va dall'effetto alla causa, aggiunge che codesto effetto costantemente proviene dalla causa attribuitagli. (§ 15; tomo I, pp. 153-154) *La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia. *La [[musica]], intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.<ref name=cic/> *La ''speranza'' ci fa vedere quello che desideriamo, e la ''paura'' quello che ci preoccupa, come probabile e vicino, e ambedue ingrandiscono il loro oggetto. [[Platone]] (secondo Eliano, ''V. H.'', 13, 28) ha in modo molto bello chiamato la ''speranza'' il sogno del desto. La sua essenza sta in ciò, che la volontà costringe il suo servo, l'''intelletto'', quando esso non è in grado di procurare quel che si desidera, a dipingerglielo almeno davanti agli occhi, ad assumersi in genere la parte del consolatore, ad acquietare il suo padrone con delle favole, come la balia il bambino, e ad aggiustare queste ultime in modo che acquistino verosimiglianza. (2010) *La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi. (§ 57; tomo II, p. 244) *La vera [[filosofia]] deve in ogni caso essere [[idealismo|idealista]]: anzi deve esserlo, se vuole semplicemente essere onesta. Perché niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella [[coscienza]]. (II, 1) <ref>Citato in ''Grande Antologia Filosofica'', Milano, Marzorati, 1971, vol. XIX, pp. 602-603.</ref> *La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocché l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. (§ 58) *La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è [[sogno|sognare]]. *Le cause non determinano il carattere della persona, ma soltanto il manifestarsi di questo carattere, cioè le azioni.<ref name=dizcit/> *Le teste scadenti sono la regola, le buone l'eccezione, le eminenti rarissime, il genio un ''portentum''.<ref>Da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di Sossio Giametta, Bompiani, 2010, p. 1287.</ref> *Mentre per l'uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l'uomo geniale è il sole che rivela il mondo. *Nel ''[[Corano]]'' troviamo la forma più squallida e più povera di [[teismo]]. Ammettiamo pure che molto sia andato perduto nella traduzione, ma, in quest'opera, io non sono riuscito a scoprire nemmeno un pensiero dotato di valore. :''Man betrachte z.B. den Koran: dieses schlechte Buch war hinreichend, eine Weltreligion zu begründen, das metaphysische Bedürfniß zahlloser Millionen Menschen seit 1200 Jahren zu befriedigen, die Grundlage ihrer Moral und einer bedeutenden Verachtung des Todes zu werden, wie auch, sie zu blutigen Kriegen und den ausgedehntesten Eroberungen zu begeistern. Wir finden in ihm die traurigste und ärmlichste Gestalt des Theismus. Viel mag durch die Uebersetzungen verloren gehen; aber ich habe keinen einzigen werthvollen Gedanken darin entdecken können''.<ref>Da ''Die Welt als Wille und Vorstellung'', secondo libro, secondo volume, seconda metà, [http://www.zeno.org/nid/20009267115 cap. 17 zeno.org].</ref> *Nella [[tragedia]] vediamo le creature più nobili rinunziare, dopo lunghi combattimenti e lunghe sofferenze, ai fini perseguiti con accanimento, sacrificare per sempre le gioie della vita, oppure sbarazzarsi liberamente con gioia del peso dell'esistenza medesima... bisogna tenere bene a mente, se si vuol comprendere l'insieme delle considerazioni presentate in quest'opera, che quest'opera suprema del supremo genio poetico ha il fine di mostrare il lato terribile della vita, i dolori senza nome, le angosce dell'umanità, il trionfo dei malvagi, il poter schernitore del caso, la disfatta irreparabile del giusto e dell'innocente; nel che si ha un indice significativo della natura del mondo e dell'esistenza. *Nel [[Nuovo Testamento]] si parla del mondo come di qualcosa di estraneo, che non si ama, dominato dal diavolo. Questo coincide con lo spirito ascetico della negazione del proprio Sé e del superamento del mondo, che insieme all'illimitato amore per il prossimo, addirittura per il nemico, è la caratteristica che il cristianesimo ha in comune con il bramanesimo e il buddismo, e ne dimostra l'affinità. *Nessun essere, eccetto l'uomo, si stupisce della propria esistenza; per tutti gli [[animali]] essa è una cosa che si intuisce per se stessa, nessuno vi fa caso. Nella pacatezza dello sguardo degli animali parla ancora la saggezza della natura; perché in essi la volontà e l'intelletto non si sono ancora distaccati abbastanza l'uno dall'altro per potersi, al loro reincontrarsi, stupirsi l'uno dell'altra. Così qui l'intero fenomeno aderisce ancora strettamente al tronco della natura, dal quale è germogliato, ed è partecipe dell'inconsapevole onniscienza della grande Madre. Solo dopo che l'intima essenza della natura (la volontà di vivere nella sua oggettivazione) s'è elevata attraverso i due regni degli esseri incoscienti e poi, dopo essere passata, vigorosa ed esultante, attraverso la serie lunga e vasta degli animali, è giunta infine, con la comparsa della ragione, cioè nell'uomo, per la prima volta alla riflessione: allora essa si stupisce delle sue proprie opere e si chiede che cosa essa sia. La sua meraviglia, però, è tanto più seria, in quanto essa si trova qui per la prima volta coscientemente di fronte alla morte, e, accanto alla caducità di ogni esistenza, le si rivela anche, con maggiore o minore consapevolezza, la vanità di ogni aspirazione. Con questa riflessione e con questo stupore nasce allora, unicamente nell'uomo, il bisogno di una metafisica: egli è dunque un ''animal metaphysicum''.<ref>Citato in Umberto Antonio Padovani, Andrea Mario Moschetti, ''Grande antologia filosofica'', Marzorati, Milano, 1971.</ref> *Nessuna [[verità]] è più certa, più assoluta, più lampante di questa: tutto ciò che esiste non è altro che l'oggetto in rapporto al soggetto. *Noi ci illudiamo continuamente che l'oggetto voluto possa porre fine alla nostra volontà. Invece, l'oggetto voluto assume, appena conseguito, un'altra forma e sotto di essa si ripresenta. Esso è il vero demonio che sempre sotto nuove forme ci stuzzica.<ref>I, 52 in ''Grande Antologia Filosofica'', Marzorati, Milano, 1971, vol. XIX, p. 143.</ref> *Non ai contemporanei, non ai connazionali: all'umanità consegno la mia opera ormai compiuta, nella sicurezza che non sarà per essa senza valore, quand'anche ciò dovesse, come il destino del bene in ogni forma comporta, essere riconosciuto soltanto tardi. (''Prefazione alla seconda edizione''; 2010) *Presso di me, come presso [[Spinoza]], il mondo esiste per interna forza e da se stesso.<ref>Citato in Emilia Giancotti, ''Baruch Spinoza 1632-1677'', Editori riuniti, Roma, 1985.</ref> *Quei signori {{NDR|i professori di filosofia}} vogliono vivere, e precisamente vivere della [[filosofia]]: da questa traggono sostentamento con moglie e prole, e tutto – nonostante il «''povera e nuda vai filosofia''» del [[Francesco Petrarca|Petrarca]] – tutto essi hanno arrischiato su di lei. *Se percepiamo più facilmente l'idea nell'opera d'arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l'artista, il quale non si fissa che nell'idea e non volge più l'occhio alla realtà, riproduce anche nell'opera d'arte l'idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla. *Sempre più chiaramente obbiettivandosi di grado in grado, la [[volontà]] agisce tuttavia ancor del tutto incosciente, come oscura forza impulsiva. (§ 27) *[...] se si conducesse il più ostinato [[ottimismo|ottimista]] attraverso gli ospedali, i lazzaretti, le camere di martirio chirurgiche, attraverso le prigioni, le stanze di tortura, i recinti degli schiavi, pei campi di battaglia e i tribunali, aprendogli poi tutti i sinistri covi della [[miseria]], ove ci si appiatta per nascondersi agli sguardi della fredda curiosità, e da ultimo facendogli ficcar l'occhio nella torre della fame di Ugolino, certamente finirebbe anch'egli con l'intendere di qual sorte sia questo ''meilleur des mondes possibles''. Donde ha preso [[Dante Alighieri|Dante]] la materia del suo ''Inferno'', se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un [[inferno]] bell'e buono. Quando invece gli toccò di descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti ad una difficoltà insuperabile: appunto perché il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta. (§ 59; tomo II, p. 266) *Templi e chiese, pagode e moschee testimoniano con sfarzo e grandezza, in tutti i paesi, in tutti i tempi, il bisogno metafisico dell'uomo, che, forte e inestirpabile, segue da presso quello fisico. (2010) *Tutta la [[conoscenza]], originariamente e secondo la sua essenza, è al servizio della volontà. Il punto di partenza della conoscenza non è altro se non volontà oggettiva.<ref name=cic/> *Un eterno [[divenire]], una corsa senza fine, ecco la caratteristica con cui si manifesta l'essenza della volontà. Di tal natura sono infine gli sforzi e i desideri umani, che ci fanno brillare innanzi la loro realizzazione come fosse il fine ultimo della volontà; ma non appena soddisfatti, cambiano fisionomia; dimenticati, o relegati tra le anticaglie, vengono sempre, lo si confessi o no, messi da parte come illusioni svanite. *Veramente ogni bambino è in certo qual modo un genio, e ogni genio in certo qual modo un bambino. (2010) ==''L'arte di conoscere se stessi''== ===[[Incipit]]=== Volere il meno possibile e conoscere il più possibile è la massima che ha guidato la mia vita. La Volontà è infatti l'elemento assolutamente infimo e spregevole in noi: bisogna nasconderlo come si nascondono i genitali, benché siano entrambi le radici del nostro essere. La mia vita è eroica, e non si può valutare con un metro da filisteo o con il cubino del bottegaio, né con una misura proporzionata alla gente comune, che non vive altra esistenza se non quella individuale, limitata a un breve lasso di tempo. Per questo non devo turbarmi se penso a quanto mi manchi ciò che fa parte della regolare vita dell'individuo: ufficio, casa, vita sociale, moglie e prole. L'esistenza degli esseri comuni si risolve in questo. La mia vita invece è una vita intellettuale, il cui imperturbato procedere e l'indisturbata operosità devono dare frutto nei pochi anni della piena forza mentale e del suo libero impiego per arricchire secoli dell'umanità. La mia vita personale è soltanto la base di questa vita intellettuale, la ''conditio sine qua non'' – un elemento del tutto subordinato, quindi. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di conoscere se stessi'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà: chi si dedica alle muse deve far parte dell'ultima classe. Perciò si troverà che quasi tutti i veri filosofi sono rimasti scapoli, come [[René Descartes|Descartes]], [[Gottfried Leibniz|Leibniz]], [[Nicolas de Malebranche|Malebrance]], [[Baruch Spinoza|Spinoza]], e [[Immanuel Kant|Kant]]. (p. 73, 2005) *Da' al mondo gli [[inchino|inchini]] dovuti. (p. 104, 2005) ==''L'arte di insultare''== *Clio, la musa della storia, è tutta quanta infetta di menzogne, come una prostituta di sifilide. *Alla fine tutti quanti siamo e restiamo [[solitudine|soli]]. *È forse impossibile trovare una [[donna]] veramente sincera, che non finga. Ma per la stessa ragione le donne scoprono facilmente la finzione altrui, e non è consigliabile tentare di ricorrervi nei loro riguardi. *Gli [[Amico e nemico|amici]] si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i [[Amico e nemico|nemici]]. :Gli amici si dicono sinceri, i nemici lo sono: per cui bisognerebbe utilizzare il loro biasimo per la [[Conoscere se stessi|conoscenza di se stessi]], come una medicina amara. *L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente. (2017, [https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=it&pg=PT28#v=onepage&q&f=false p. 28]) *La [[giovinezza]] senza la [[bellezza]] ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. *Le altre parti del mondo hanno le scimmie; l'[[Europa]] ha i francesi. La cosa si compensa. :Se le altre parti del mondo hanno le scimmie, l'Europa ha i francesi. (da ''Il mondo come volontà e rappresentazione'') *Non v'è [[Rosa e spina|rosa senza spine]], ma vi sono parecchie spine senza rose! *Quando studiavo a Gottingen il professor Blumenbach ci parlò molto seriamente, nel corso di fisiologia, degli orrori delle [[vivisezione|vivisezioni]] e ci fece notare come esse fossero una cosa crudele e orribile... Invece oggi ogni medicastro si crede autorizzato a effettuare nella sua stanza delle torture gli atti più crudeli nei confronti delle bestie [...]. Nessuno è autorizzato a effettuare vivisezioni... *{{NDR|Riferendosi ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} Sciupatore di carta, di tempo e di cervelli. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} *Si ha [[pietà]] di un peccatore, di un malfattore, ma non di un innocente e fedele animale che spesso procura il pane al suo padrone e non riceve che misero foraggio. «Aver pietà»! Non già pietà, ma [[giustizia]] si deve all'[[animale]]! *Si possono conoscere i [[filosofo|filosofi]] solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano. *Una grande quantità di cattivi scrittori vive unicamente della stoltezza del pubblico, che non vuole leggere se non ciò che è stato stampato il giorno stesso: sono i giornalisti. Il nome coglie nel segno! Si dovrebbe dire: "operaio pagato alla giornata". *Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene: in tal modo egli si rinfranca ed è ora pieno di gratitudine e pronto a difendere con le unghie e con i denti tutti i difetti e tutte le stoltezze caratteristiche di quella nazione. *Tutti i [[giornalisti]] sono, per via del mestiere che fanno, degli allarmisti: è il loro modo di rendersi interessanti. Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d'allarme solo quel tanto che non guasti la digestione. *Nel 1857 è comparsa la quinta edizione di un libro adoperato all'università: ''Notions élémentairesde grammaire comparée, pour servir à l'étude des trois langues classiques, rédigé sur l'invitation du ministre de l'lnstruction publique, par Egger, membre de l'lnstitut,'' eccetera. E, invero – ''credite posteri!'' [Orazio, Carmina, 11, 19, 21 - la terza lingua classica di cui si parla è... la [[Francia|francese]]. Dunque questo miserrimo gergo romanzo, questa pessima mutilazione di parole latine, questa lingua che dovrebbe guardare con profondo rispetto alla sua più antica e assai più nobile sorella, [[Italiano|l'italiano]], questa lingua che ha come esclusiva peculiarità il disgustoso suono nasale, en, un, un, come pure il singhiozzante accento così indicibilmente ripugnante sull'ultima sillaba, mentre tutte le altre lingue hanno la penultima lunga, che produce un effetto così delicato e pacato, questa lingua, nella quale non esiste metro ma soltanto la rima, per lo più in ''é'' o ''on'', costituisce la forma della poesia: questa lingua meschina viene qui posta come ''langue classique'' accanto al greco e al latino! Invoco il biasimo dell'Europa tutta per umiliare questi spudoratissimi fanfaroni. *Preso ''sensu proprio'' il [[dogma]] diventa rivoltante. Esso, infatti, prevedendo le eterne torture dell'[[inferno]], fa scontare con pene senza fine qualche fallo o persino la mancanza di fede di una vita che spesso non giunge neppure a vent'anni; in più vi è il fatto che questa dannazione quasi universale è in realtà la conseguenza del [[peccato originale]] e quindi il risultato inevitabile della prima caduta dell'uomo. Ma questa caduta avrebbe dovuto, in ogni caso, essere prevista da colui che in primo luogo non ha creato gli uomini migliori di quello che sono, e poi ha loro apprestato un tranello, pur sapendo che vi sarebbero caduti, poiché tutto era opera sua e nulla gli rimane nascosto. Secondo questo dogma egli avrebbe chiamato dal nulla all'esistenza un genere umano debole e soggetto al peccato per poi condannarlo a torture senza fine. Inoltre c'è da aggiungere che il Dio che prescrive l'indulgenza e il perdono di ogni colpa fino a giungere all'amore per i nemici non manifesta simili sentimenti, bensì cade in sentimenti opposti; perché un castigo che subentra alla fine delle cose, quando tutto è passato e concluso, non può avere per scopo né il miglioramento né l'intimorimento: è, dunque, soltanto vendetta. Visto così, sembra persino che l'intero genere umano sia stato in realtà destinato e creato apposta per l'eterna tortura e dannazione – tranne quelle poche eccezioni che, non si sa perché, sono state salvate mediante la predestinazione, per grazia di Dio. A parte queste eccezioni, risulta come se il buon Dio avesse creato il mondo affinché il diavolo se lo pigliasse; onde egli avrebbe fatto assai meglio se vi avesse rinunciato. *[[Leggere]] significa pensare con la testa altrui invece che con la propria. Il furore di leggere libri della maggior parte dei dotti è una specie di fuga vacui, un fuggire dal vuoto di pensiero dei loro cervelli, che attira dentro a forza sostanza estranea: per avere pensieri devono leggerli altrove, come i corpi inanimati ricevono il movimento solo dall'esterno, mentre coloro che sono dotati di pensiero proprio sono come i corpi viventi che si muovono da sé. *L'arte di non leggere è molto importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che di volta in volta il vasto pubblico sta leggendo, come per esempio libelli politici e letterari, romanzi, poesie e simili cose, che fanno chiasso appunto in quel dato momento e raggiungono perfino parecchie edizioni nel loro primo e ultimo anno di vita. Pretendere che un individuo ritenga tutto quanto ha letto è come esigere che porti ancora dentro di sé tutto quanto ha mangiato. *Le persone che hanno passato la vita leggendo e hanno attinto la loro sapienza dai libri somigliano a coloro che, da un gran numero di descrizioni di [[viaggi]], hanno acquistato la conoscenza precisa di un paese. Queste persone riescono a comunicare notizie su molte cose; ma, in fondo, non hanno una conoscenza coerente, chiara e profonda circa la natura di quel paese. *Sarebbe bene comprare [[libri]], se insieme si potesse comprare il tempo per leggerli, ma di solito si scambia l'acquisto di libri per l'acquisizione del loro contenuto. *È mia opinione – e la dico qui di sfuggita – che il colore bianco della [[pelle]] non sia naturale all'uomo, il quale, per natura, ha invece la pelle nera o scura, come i nostri antenati, gli indu. Di conseguenza, dal grembo della natura non è mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benché se ne parli tanto: ogni uomo bianco è solamente un uomo scolorito. *Le [[religioni]] sono figlie dell'ignoranza, che non sopravvivono a lungo alla loro madre. L'ha capito Omar quando fece incendiare la biblioteca di Alessandria. *Il [[sigaro]] è per l'uomo limitato un gradito surrogato dei pensieri. *Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza; il giurista in tutta la sua malvagità; il [[teologo]] in tutta la sua stupidità. *{{NDR|Riferito ad [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]}} No, quello che vedete non è un'aquila, guardategli le orecchie. (p. 76) ==''L'arte di ottenere ragione''== ===[[Incipit]]=== La ''dialettica eristica'' è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ''ragione'', dunque ''per fas et nefas'' [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione ''objective'', nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).<br /> Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di ottenere ragione'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2006}} ===Citazioni=== *Gli antichi adoperano [[logica]] e [[dialettica]] per lo più come sinonimi, e altrettanto fanno i moderni. (nota alla p. 1, p. 75, 2006) *Il mio punto di vista, dunque, è che la ''dialettica'' va separata dalla ''logica'' più nettamente di quanto abbia fatto [[Aristotele]], lasciando la verità oggettiva, nella misura in cui essa è ''formale'', alla ''logica'' e limitando la ''dialettica'' all'''ottenere ragione'': e, in secondo luogo, che ''sofistica'' ed ''eristica'' non vanno separate dalla dialettica così come fa Aristotele: poiché questa differenza riposa sulla [[verità]] materiale oggettiva, sulla quale non possiamo venire in chiaro con certezza preventivamente [...]. È facile a dirsi che nel contendere non bisogna avere di mira altro se non il portare alla luce la verità: il fatto è che non si sa ancora dove essa sia: si viene fuorviati agli argomenti dell'avversario e anche dai propri. (nota alla p. 19, p. 78, 2006) *Per formulare la ''dialettica'' in modo limpido bisogna considerarla, senza badare alla verità oggettiva (che è oggetto della logica), semplicemente come ''l'arte di ottenere ragione'', la qual cosa sarà certo tanto più facile se si ''ha'' oggettivamente ragione. [...] Dunque la dialettica non deve avventurarsi nella verità: alla stessa stregua del maestro di scherma, che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello: colpire e parare, questo è quello che conta. (pp. 23 sg., 2006) *Quando ci si accorge che l'avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall'oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona. (p. 64, 2006) *Quando A apprende che i pensieri di B sul medesimo oggetto differiscono dai propri, egli non rivede anzitutto il proprio pensiero per trovare l'errore, ma presuppone quest'ultimo nel pensiero dell'altro: l'uomo, cioè, per natura pretende di aver sempre ragione.[...] Da cosa deriva questo? Dalla naturale malvagità dell'essere umano. Se questa non ci fosse, se noi fossimo fondamentalmente onesti, in ogni dibattito tenderemmo semplicemente a portare alla luce la [[verità]], senza curarci che questa risulti conforme alla nostra opinione annunciata in precedenza o a quella dell'altro: ciò sarebbe indifferente o perlomeno una questione del tutto marginale. Ma ecco la questione principale: la vanità innata, che è particolarmente eccitabile riguardo alle forze della ragione, non vuole accettare che ciò che noi abbiamo enunciato in precedenza risulti falso, e ciò che ha detto l'avversario, giusto. Di conseguenza, ciascuno dovrebbe semplicemente impegnarsi a giudicare rettamente; e per farlo, dovrebbe prima pensare e poi parlare. All'innata vanità, però, si accompagnano nei più il cicaleccio e l'innata disonestà. Essi parlano prima di aver pensato, e anche se poi si rendono conto che la loro affermazione è falsa, deve tuttavia sembrare che sia il contrario. L'interesse per la verità, che è certamente l'unico movente della enunciazione della proposizione ritenuta vera, cede ora del tutto all'interesse per la vanità: il vero deve apparire falso, e il falso vero. ==''L'arte di trattare le donne''== ===[[Incipit]]=== Il termine «femmina» (''Weib'') è caduto in discredito, quantunque sia del tutto innocente; designa il sesso (''mulier''). «Donna» (''Frau'') è invece la femmina sposata (''uxor''); chiamare donna una ragazza è una stonatura. {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di trattare le donne'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano 2005}} ===Citazioni=== *Le [[maschio e femmina|donne]] sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso [[maschio e femmina|maschile]]; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. (p. 33, 2005) *Il [[Maschio e femmina|sesso femminile]], di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto [[Maschio e femmina|maschile]] obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. (p. 33, 2005) *La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello. (p. 40, 2005) {{NDR|[[proporzioni|proporzione]]}} *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. (p. 42, 2005) *Come la [[seppia]], la donna si avviluppa nella dissimulazione e nuota a suo agio nella menzogna. (p. 45, 2005) *Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza. (p. 46, 2005) *La [[barba]], essendo quasi una maschera, dovrebbe essere proibita dalla polizia. Inoltre, come distintivo del sesso in mezzo al viso, è ''oscena'' e per questo piace alle donne. (p. 65, 2005) *La mia metafisica dell'amore sessuale è una perla. (p. 61, 2005) *Il [[matrimonio]] è una trappola che la natura ci tende. (p. 69, 2005) *[[Matrimonio]] = guerra e necessità; vita da single = pace e prosperità. (p. 70, 2005) *Sposarsi significa fare il possibile per venirsi a nausea l'uno all'altro. (p. 71, 2005) *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. (p. 71, 2005) *Tra ''ciò che uno ha'' non ho annoverato la moglie e i figli, poiché da questi è meglio dire che si è posseduti. (p. 75, 2005) *Quando le leggi concessero alle [[Maschio e femmina|donne]] gli stessi diritti degli [[Maschio e femmina|uomini]], avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. (p. 82, 2005) *Alle donne come ai preti non va fatta nessuna concessione. (p. 82, 2005) *Le donne hanno sempre bisogno di un tutore; perciò in nessun caso dovrebbero ottenere la tutela dei figli. (p. 83, 2005) *Le teste più dotate dell'intero sesso femminile non sono mai riuscite a creare un'unica opera effettivamente grande, genuina e originale nelle belle arti e, in generale, non sono mai state capaci di produrre una qualche opera di valore duraturo ... Singole e parziali eccezioni non cambiano nulla. (p. 88, 2005) *Più guardo gli [[Maschio e femmina|uomini]], meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle [[Maschio e femmina|donne]], tutto sarebbe a posto. (p. 102, 2005) *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. ==''Metafisica dell'amore sessuale''== *Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi? *Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Il [[Suicidio|suicida]] è uno che, anziché cessare di vivere, sopprime solo il fenomeno di questo volere: egli non ha rinunciato alla volontà di vivere, ma solo alla vita. *Io non ho scritto per gl'imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto. *Si è saggi solo a condizione di vivere in un mondo di pazzi. *Tutti vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive. ==''O si pensa o si crede''== *Chi ama la verità odia gli [[dèi]], al singolare come al plurale. *Dei mali della [[vita]] ci si consola pensando alla morte e della [[morte]] pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione. *Esistono in tutti i popoli i monopolizzatori e gli appaltatori del bisogno metafisico: i preti. *«Filosofia della religione» è il termine di moda per «religione naturale». Ma non esiste alcuna religione naturale: le [[religione|religioni]], tutte, sono prodotti artificiali. *La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede, sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi. *La [[Cattolicesimo|religione cattolica]] è una guida per elemosinare il Cielo: guadagnarselo sarebbe troppo scomodo. I preti sono i sensali di quell'accattonaggio. *Quando uno comincia a parlare di Dio, io non lo so di che cosa parli. ==''Parerga e Frammenti postumi''== *A dispetto di ogni mitologia giudaica e intimidazione dei preti, bisogna che anche in Europa, finalmente, si imponga una verità, immediatamente certa e di per sé evidente per ogni persona di sano intelletto non obnubilato dal ''foetor judaicus'', una verità che non può essere più a lungo celata: che, cioè, gli animali ''in tutti gli aspetti principali ed essenziali sono esattamente la stessa cosa che noi'', e che la differenza risiede soltanto nel grado di intelligenza, cioè di attività cerebrale, che tuttavia ammette grandi differenze anche tra i vari generi di animali: tutto ciò, affinché gli animali siano trattati più umanamente. Infatti, soltanto quando nel popolo sarà penetrata quella convinzione, così semplice e che non ammette nessun dubbio, gli animali non rappresenteranno più esseri privi di ogni diritto e perciò esposti all'arbitrio malvagio e alla crudeltà di ogni rozzo mascalzone.<ref>Da ''Della religione'', in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, pp. 494-495.</ref> *Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.<ref name=Morale /> *''Demofele'' — Detto fra noi, caro, vecchio amico, non mi piace che tu di quando in quando faccia sfoggio della tua capacità filosofica ricorrendo a sarcasmi, anzi a uno scherno palese nei riguardi della religione. A ognuno la sua fede è sacra: dovrebbe esserlo anche a te.<br />''Filalete'' — ''Nego consequentiam!'' Non capisco, perché io, a causa della stoltezza di un altro, debba aver rispetto per la menzogna e l'inganno.<ref>Da ''Della religione'', n. 174, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 423.</ref> *[[Dio]] è nella moderna filosofia ciò che furono gli ultimi re franchi sotto i majores domus, un vuoto nome che si conserva per fare più tranquillamente all'ombra di esso il proprio comodo.<ref name=Morale /> *Dio è per i prìncipi lo spauracchio con cui essi mandano a letto i bambini grandi quando non c'è più altro che serva; quindi essi l'hanno in gran conto. [...] Di più, dopo che cadde in disuso l'ultima ratio theologorum, quel mezzo di governo perdette molto della sua efficacia. Imperocché tu ben sai che le religioni sono come le [[lucciola|lucciole]]: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità. Un certo grado di ignoranza generale è la condizione di tutte le religioni, è il solo elemento nel quale esse possono vivere.<ref name=Morale /> *{{NDR|Sul [[Epitteto#Manuale|''Manuale'' di Epitteto]]}} [...] è conciso e acuto, scritto con il tono di un amico benevolo che dà consigli [...].<ref>Arthur Schopenhauer, ''Frammenti sulla storia della filosofia'', in ''Parerga e paralipomena'', vol I, Adelphi, 1998, p. 88. ISBN 88-459-1422-4</ref> *È fuori di dubbio che le dottrine della fede – basate sull'autorità, sul miracolo e sulla rivelazione – sono un ripiego unicamente adatto all'infanzia dell'umanità.<ref name=Morale /> *Evidentemente è giunta l'ora [...] di riconoscere, risparmiare e rispettare in quanto tale ''l'eterna essenza, che, come in noi, vive anche in tutti gli [[animali|animali]]''. Sappiatelo! Ricordatelo! [...] Bisogna essere ciechi [...] per non riconoscere che ''l'animale'', nelle cose essenziali e principali, è assolutamente la stessa cosa che siamo noi, e che la differenza sta soltanto nelle cose accidentali, nell'intelletto, ma non nella sostanza, che è la volontà. Il mondo non è un'opera raffazzonata, né gli animali sono prodotti di fabbrica per nostro uso e consumo.<ref>Citato in Ditadi 1994, p. 794.</ref> *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la [[Maschio e femmina|donna]] non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'[[Maschio e femmina|uomo]].<ref>Da ''Sulle donne'', in ''Parerghi e paralipomeni''; citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref> *Gli animali sono, assai più di noi, soddisfatti per il semplice fatto di esistere; le piante lo sono interamente; gli uomini lo sono secondo il grado della loro stupidità. [...] Questa dedizione totale al presente, propria degli animali, è la precipua causa del piacere che ci danno gli animali domestici.<ref name=Morale /> *I [[cristiano (religione)|cristiani]] sono ammaestrati a farsi il [[segno della croce]] in certe occasioni, a inchinarsi e cosi via; del resto la religione è, in genere, il vero capolavoro dell'ammaestramento.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 344, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 815.</ref> *I [[porcospino|porcospini]] stanno bene vicini, ma non troppo.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena'', II, 2, cap. 30, 396.</ref> *I pensieri messi su carta, in fondo, non sono altro che la traccia sulla sabbia di un viandante: è vero, si vede la via che egli ha seguito, ma per sapere che cosa abbia visto sul suo cammino bisogna adoperare i propri occhi.<ref>Da ''Del leggere e dei libri'', n. 291, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 750.</ref> *I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna [[domanda]] e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che ''si capisce da sé'' per concepirlo come problema.<ref>Da ''Sulla filosofia e il suo metodo'', n. 3, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 11.</ref> *Il [[medico]] vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il parroco in tutta la sua stupidità. :''Der Arzt sieht den Menschen in seiner ganzen Schwäche, der Advokat in seiner ganzen Schlechtigkeit und der Priester in seiner ganzen Dummheit''.<ref>Da ''Parerga und Paralipomena'', "Psychologische Bemerkungen", 357.</ref> *Il [[presente]] più insignificante ha, rispetto al [[passato]] più significativo, il vantaggio della ''realtà''; sicché il presente sta al passato come qualcosa al nulla.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 143, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 371.</ref> *In fondo al cuore le [[Maschio e femmina|donne]] pensano che compito dell'[[Maschio e femmina|uomo]] è guadagnare soldi, e compito loro spenderli.<ref>Da ''Parerga e Paralipomena''.</ref> *In generale, una legge essenziale vale per ogni arte, per tutto ciò che è bello, per ogni rappresentazione spirituale — essa è la semplicità, che è solita inerire anche alla verità; o per lo meno è sempre pericoloso allontanarsene.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 220, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 573.</ref> *In nessuna cosa si deve tanto distinguere fra il nocciolo e il guscio quanto nel cristianesimo. Appunto perché io desidero il nocciolo, ne spezzo talvolta il guscio.<ref name=Morale /> *Io so bene che mi sentirò ripetere che la mia filosofia è disperata; ma solo perché io parlo secondo verità, e gli uomini vogliono sentire invece le lodi di Dio che ha ordinato il tutto secondo il meglio. Ma allora andate in chiesa e lasciate i filosofi in pace.<ref name=Morale /> *Ho dovuto sopportare molti biasimi, per il fatto di aver presentato nella mia filosofia, teoricamente cioè, la vita come dolorosa e per nulla desiderabile: tuttavia chi mette in mostra praticamente il più deciso disprezzo per la medesima è lodato, anzi ammirato, mentre chi si sforza accuratamente di conservarla viene disprezzato. *L'antichità si presenta a noi rivestita di tanta innocenza unicamente per il fatto che essa non conobbe il cristianesimo.<ref name=Morale /> *L'[[intolleranza]] è unicamente essenziale al [[monoteismo]]: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.<ref name=Morale /> *L'[[uomo]] è in fondo un animale selvaggio e feroce. Noi lo conosciamo solo in quello stato di ammansamento e di domesticità che è detto civiltà: perciò ci spaventano le rare esplosioni della sua vera natura. Ma fate che vengano tolte le catene dell'ordine legale, e nell'anarchia l'uomo si mostrerà quale esso è.<ref name=Morale>Da ''Morale e religione''.</ref> *La [[creanza|cortesia]] è per la natura umana quello che è il calore per la cera. (da ''Parerga e Paralipomena'') *«La morte venne nel mondo per il peccato», dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.<ref name=Morale /> *La religione può dunque venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.[...] Questo è infatti l'aspetto più brillante della religione. Se essa è una frode, non si può negare che non sia una ''pia fraus''. E in tal caso i sacerdoti sono uno strano ''quid medium'' tra i ciurmatori e i moralisti.<ref name=Morale /> *La storia potrebbe anche essere considerata come una continuazione della zoologia.<ref>Da ''Metafisica del bello e estetica'', n. 233, in ''Parerga e Paralipomena'', 2007, tomo II, p. 591.</ref> *La [[verità]] quando è nuda è più bella. *Le guerre di religione, i massacri religiosi, le crociate, l'inquisizione con gli altri tribunali per gli eretici, lo sterminio della popolazione originaria dell'America e la sostituzione di essa con schiavi africani – furono frutti del cristianesimo, e nulla di analogo o di equivalente ci è offerto dagli antichi.<ref name=Morale /> *Le religioni sanno di rivolgersi non già alla convinzione con delle ragioni, bensì alla fede con delle rivelazioni. L'età più propizia per queste ultime è la fanciullezza; per conseguenza esse hanno soprattutto cura di impadronirsi di questa tenera età. Con questo mezzo, ancor più che con minacce o con narrazioni di prodigi, si riesce a radicare profondamente le dottrine della fede.<ref name=Morale /> *Le scene della nostra vita somigliano alle immagini in un mosaico grossolano, che da vicino non fanno effetto, e, per trovarle belle, bisogna esserne lontani.<ref>Da ''Aggiunte alla dottrina della nullità dell'esistenza'', n. 145, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 375.</ref> *Nei secoli passati la religione era una foresta dietro la quale potevano tenersi e nascondersi gli eserciti. Ora, dopo tanti tagli, è appena più una macchia dietro cui possono talvolta appiattarsi dei furfanti. Bisogna quindi guardarsi da quelli che la tirano in ballo ad ogni occasione, e risponder loro col proverbio sopra citato: «''Detrás de la cruz está el Diablo''»<ref>Traduzione: «Dietro la croce v'è il Diavolo».</ref>.<ref name=Morale /> *Nelle persone di capacità limitate la [[modestia]] è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.<ref>Da ''Parerga e paralipomena''; citato in Elena Spagnol, ''Citazioni'', Garzanti, 2003.</ref> *Oggi si stanno formando dovunque in Europa e in America, delle società di protezione degli animali, le quali sarebbero per tutta l'Asia ''incirconcisa'' la cosa più superflua del mondo, essendoché ivi la religione protegge sufficientemente gli animali e li fa anzi oggetto di beneficenza positiva [...]. Si veda invece con quale inaudita malvagità la nostra plebe cristiana si comporta verso gli animali, uccidendoli senza scopo ed anche solo per sollazzo, mutilandoli o martirizzandoli, non esclusi quelli da cui essa ricava il suo principale nutrimento [...]. Ben si potrebbe dire che gli uomini sono i demoni della terra e gli animali le anime tormentate. (1981, p. 298) *Ogni [[animale]] ha il suo intelletto evidentemente solo allo scopo di trovare e procacciarsi il cibo, e secondo ciò è anche determinata la misura del suo intelletto. Non altrimenti stanno le cose per l'uomo; solo che la maggiore difficoltà della sua conservazione e l'infinita moltiplicabilità dei suoi bisogni ha reso necessaria una misura maggiore di intelletto. Soltanto quando questa misura viene superata, per una anormalità, si ha un'eccedenza assolutamente esente dal servizio della volontà, che, se è considerevole, si chiama genio. Per questa ragione soltanto un tale intelletto diventa dapprima oggettivo; ma può avvenire che, a un certo grado, diventi anche metafisico, o per lo meno aspiri a esserlo. Infatti, proprio in conseguenza della sua oggettività, la natura stessa, la totalità delle cose, diventa il suo oggetto e il suo problema. Soltanto in lui, cioè, la natura comincia a percepirsi proprio come qualcosa che è, e pur tuttavia potrebbe anche essere diversamente; mentre, nell'intelletto comune, normale, la natura non si percepisce chiaramente – come il mugnaio non ode il rumore della macina, o il profumiere non sente il profumo del suo negozio. Sembra per lui una cosa pacifica: ne è prigioniero. Solo in certi momenti più chiari la percepisce, e quasi se ne spaventa: ma si rassegna ben presto. È facile vedere che cosa questi cervelli normali possono dare in filosofia, anche quando si riuniscono in grandi masse. Se invece l'intelletto fosse metafisico per origine e destinazione, essi potrebbero, specialmente unendo le loro forze, promuovere la filosofia come ogni altra scienza. <ref>Da ''Alcune considerazioni sul contrasto''; in ''Parerga e paralipomena'', Adelphi, § 67, pp. 128-129.</ref> *Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.<ref>Da ''Osservazioni psicologiche'', n. 310, in ''Parerga e paralipomena'', 2007, tomo II, p. 790.</ref> *Ogni uomo prende i [[limite|limiti]] del proprio campo visivo per i limiti del mondo. *Per molta gente i filosofi sono degli importuni sonnambuli che lo disturbano nel sonno.<ref>Da ''Frammenti postumi''; in ''Metafisica dell'amore sessuale: l'amore inganno della natura'', a cura di [[Anacleto Verrecchia]], Bur, 1992, [https://books.google.it/books?id=gnyPCzWJkPwC&pg=PT95 p. 95]. ISBN 8817168971</ref> *Per un periodo di 1800 anni la religione ha posto la museruola alla ragione. Il compito dei professori di filosofia è quello di camuffare da filosofia tutta la mitologia ebraica.<ref name=Morale /> *Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola «[[ateismo]]»! Come se il [[teismo]] fosse la cosa più naturale del mondo.<ref name=Morale /> *Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.<ref name=Morale /> *Se [[Dio]] ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.<ref name=Morale /> *Solo la [[luce]] che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. (da ''Parerga e Paralipomena'', volume I, Adelphi) *Tu puoi costantemente osservare che [[scienza e religione|la fede e la scienza]] si mantengono come i due piattelli di una bilancia: quanto più l'uno s'innalza, tanto più l'altro si abbassa.<ref name=Morale /> *Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (da ''Parerga e Paralipomena'', Boringhieri, Torino, 1963, pp. 1395-1396) *Verrà il tempo in cui la dottrina di un Dio-creatore sarà in metafisica riguardata come ora in astronomia quella degli epicicli.<ref name=Morale /> *Vi è dunque, nel cuore di ogni uomo, una belva, che attende solo il momento propizio per scatenarsi e infuriare contro gli altri. (Parerga, II) ===''Speculazione trascendente sull'apparente disegno intenzionale nel destino dell'individuo''=== *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. (''Parerga e paralipomena'', Adelphi, 1981 pp. 296 e 297) *{{NDR|Sulla [[sincronicità]]}} La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. (ivi, p. 299) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''L'arte di farsi rispettare''=== L'onore è un sentimento che, sorgendo dal profondo e con frequenza quotidiana, è a tutti ben noto e assai familiare. Ma alle persone in qualche misura inclini e portate al pensiero astratto potrebbe essere gradito fissarlo e riconsiderarlo una buona volta in concetti chiari nello specchio neutro della riflessione.<br> {{NDR|Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare ovvero trattato sull'onore'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 1998}} ===''Saggio sulle apparizioni di spiriti''=== Gli spettri, nell'ultra-assennato secolo scorso, sono stati non tanto banditi quanto disprezzati, come una volta la magia. In Germania tuttavia sono stati riabilitati, negli ultimi venticinque anni, e forse non a torto.<br> {{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}} ==Citazioni su Arthur Schopenhauer== *Desidero mostrare quanto sia difficile e allo stesso tempo urgente continuare la battaglia di Schopenhauer contro quel vaniloquio [di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]] insulso e piatto... Bisognerebbe aiutare almeno la nuova generazione ad affrancarsi da quella truffa intellettuale, la più grande, forse, nella storia della civiltà e della lotta contro i nemici. Sarà forse tale generazione a esaudire la speranza di Schopenhauer, che, nel 1840, affermava: "Questa colossale mistificazione è destinata a fornire ai posteri un argomento inesauribile di scherno nei riguardi della nostra epoca". La farsa hegeliana ha fatto abbastanza danni. Dobbiamo mettervi fine. Dobbiamo parlare – a rischio, magari, di insudiciarci a contatto con quella vergognosa mistificazione, che, purtroppo senza successo, fu così chiaramente smascherata cento anni or sono. Troppi filosofi hanno ignorato gli ammonimenti instancabilmente ripetuti da Schopenhauer; e li ignoravano non tanto a proprio danno (perché a loro non andava poi troppo male) quanto a danno dei loro discepoli e a danno dell'umanità. ([[Karl Popper]]) *Di Schopenhauer, quel misantropo che amava i cagnolini, si potrebbe quasi dire che lui ed il suo cane (il sovrano in carica del momento) formavano una società a sé. ([[David George Ritchie]]) *È evidente la parentela della filosofia dello Schopenhauer con la metafisica del [[Gautama Buddha|Buddha]]: per ambedue ogni esistenza è dolore, per ambedue la liberazione dal dolore sta nella negazione della volontà ossia dell'esistenza; e solo la scienza (''{{sic|vidyá}}''<ref>Vidyā, in sanscrito "conoscenza".</ref>) ci conduce a questa negazione che ha per termine ed effetto il nirvana. ([[Paolo Emilio Pavolini]]) *[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ebbe molti ammiratori: Arthur Schopenhauer non era uno di loro. Anzi, pensava che Hegel non fosse neppure un filosofo, perché gli mancavano, secondo lui, serietà e sincerità nell'approccio alla materia. Per quanto lo riguardava, la filosofia di Hegel era una stupidaggine. Hegel, per parte sua, definì Schopenhauer «ripugnante e ignorante». ([[Nigel Warburton]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli animali da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. I popoli latini, si sa, sostengono male questa prova; noi Tedeschi non abbastanza bene.<br>In ciò il Buddismo ha influito più del Cristianesimo, e Schopenhauer più di tutti gli altri antichi e moderni filosofi. La calorosa simpatia verso la natura sensibile, dalla quale sono compenetrati tutti i suoi scritti, è uno dei lati più gradevoli della filosofia di Schopenhauer, tanto ingegnosa, ma in molti punti anche malsana e poco proficua. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il sistema di Schopenhauer è un adattamento di quello di [[Immanuel Kant|Kant]] [...]. Schopenhauer conservò la cosa-in-sé, ma la identificò con la volontà. ([[Bertrand Russell]]) *Il vangelo schopenhaueriano della rinuncia non è molto coerente né molto sincero. [...] E neppure è sincera la sua dottrina, se ci è lecito giudicare dalla vita di Schopenhauer. Abitualmente pranzava bene, ad un buon ristorante; ebbe molti amori triviali, sensuali, ma non appassionati; era eccezionalmente litigioso ed avaro fuori dal comune. Una volta lo annoiava una cucitrice di una certa età che stava chiacchierando con una amica fuori della porta del suo appartamento. Egli la gettò giù dalle scale, causandole lesioni permanenti. Ella ottenne una sentenza che lo costringeva a pagarle una certa somma (15 talleri) ogni trimestre finché viveva. Quando alfine ella morì, dopo 20 anni, Schopenhauer annotò nel suo libro dei conti: «''Obit anus, abit onus''».<ref>«La vecchia muore, il debito cessa».</ref> È difficile trovare nella sua vita prove di una qualunque virtù, tranne l'amore per gli animali, che spinse fino al punto di opporsi alla vivisezione nell'interesse della scienza. Sotto tutti gli altri aspetti era un completo egoista. È difficile credere che un uomo profondamente convinto della virtù dell'ascetismo e della rassegnazione non abbia mai fatto nessun tentativo d'applicare nella pratica le sue convinzioni. ([[Bertrand Russell]]) *L'ultimo creatore di un sistema vero e proprio, che salga su su dai rudimenti agli svolgimenti ed alle applicazioni, è Arturo Schopenhauer. ([[Paolo Orano]]) *Non era bello: gli sciocchi avrebbero potuto definirlo piuttosto brutto. Ma appariva grandioso, se si capiva l'espressione della sua bellezza interiore. Allora non si poteva staccare lo sguardo da lui, non ci si poteva sottrarre alla forza e al potere della sua affascinante personalità. E come parlava! Chi non l'ha mai sentito parlare non può farsene un'idea. Certo, ci sono alcuni che parlano bene e in maniera vivace; ma il suo discorso era unico, era la vita stessa. Sapeva metterci la più profonda serietà e la più grande bellezza; e ogni argomento da lui trattato acquistava una nuova colorazione, acquistava carattere e contenuto mediante la sua parola e il suo modo di vedere. Siccome non aveva né moglie né figli, né casa né attività pubblica, parlava preferibilmente di cose astratte, ma non con frasi astratte. A chi sapeva qualche cosa di filosofia, le sue cristalline esposizioni riuscivano comprensibili. Il suo modo di colloquiare dava un'impressione di classicità: certamente gli antichi saggi, esperti nell'arte della conversazione, avevano parlato come Schopenhauer. Possedeva una memoria straordinaria e la facoltà di entusiasmarsi. In breve, la sua parola parlata era all'altezza di quella scritta; e il discepolo, che lo avvicinava per la prima volta, era pieno di stupefatta ammirazione. (Anna von Doß)<ref>Da ''Adam von Doß. Ein Lebensbild nach Familienaufzeichnungen und Briefen verfasst von seiner Frau''; citato in Arthur Schopenhauer, ''Colloqui''.</ref> *Quattro nomi sopravviveranno a tutti gli attacchi e ai sovvertimenti dei tempi a venire, e tramonteranno soltanto con l'umanità, i nomi di Buddha, Cristo, Kant e Schopenhauer. ([[Philipp Mainländer]]) ===[[Francesco De Sanctis]]=== *Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo così, e non sapeva il perché. Arcano è tutto fuorché il nostro dolor. Il perché l'ha trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. *Leopardi s'incontra ne' punti sostanziali della sua dottrina con Schopenhauer; ma gli sta di sotto per molti rispetti. Primamente Leopardi è poeta; e gli uomini comunemente non prestano fede ad una dottrina esposta in versi; ché i poeti hanno voce di mentitori. *Schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, che a propagare una dottrina bisogna innanzi tutto render filosofica la spada. *Schopenhauer è un ingegno fuori del comune; lucido, rapido, caldo e spesso acuto; aggiungi una non ordinaria dottrina. E se non puoi approvare tutt'i suoi giudizii, ti abbatti qua e là in molte cose peregrine, acquisti svariate conoscenze, e passi il tempo con tuo grande diletto: ché è piacevolissimo a leggere. Leopardi ragiona col senso comune, dimostra così alla buona come gli viene, non pensa a fare effetto, è troppo modesto, troppo sobrio. Lo squallore della vita che volea rappresentare si riflette come in uno specchio in quella scarna prosa; il suo stile è come il suo mondo, un deserto inamabile dove invano cerchi un fiore. Schopenhauer, al contrario, quando se gli scioglie lo scilinguagnolo, non sa tenersi; è copioso, fiorito, vivace, allegro; gode annunziarti verità amarissime. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Gino Ditadi, ''I filosofi e gli animali'', Isonomia editrice, Este, 1994. ISBN 88-85944-12-4 *Arthur Schopenhauer, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/arthur-schopenhauer/aforismi-sulla-saggezza-nella-vita/ Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Fratelli Dumolard, Milano, 1885. *Arthur Schopenhauer, ''Colloqui'', prefazione, traduzione e commento di [[Anacleto Verrecchia]], Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657195 *Arthur Schopenhauer, ''Il fondamento della morale'', traduzione di Ervino Pocar, Laterza, Roma-Bari, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1/pdf/schopenhauer_il_mondo_come_volonta_e_rappresentazione_1.pdf Il mondo come volontà e rappresentazione]'', traduzione di Paolo Savj-Lopez e Giuseppe De Lorenzo, Editori Laterza, Roma, Bari, 1991. ISBN 8842020796 *Arthur Schopenhauer, ''Il mondo come volontà e rappresentazione'', traduzione di A. Vigliani, Mursia, Milano, 1982. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=AIV2UEKJuYgC Il mondo come volontà e rappresentazione]'', a cura di Sossio Giammetta, Rizzoli, 2010 (edizione digitale). ISBN 9788858610473 *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di farsi rispettare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi. *Arthur Schopenhauer, ''L'arte di insultare'', traduzione di Franco Volpi, Adelphi, 1999. *Arthur Schopenhauer, ''[https://books.google.it/books?id=BiI9DgAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT28&dq=&pg=PP1#v=onepage&q&f=false L'arte di insultare]'', a cura e con un saggio di Franco Volpi, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 9788845978944 *Arthur Schopenhauer, ''Metafisica dell'amore sessuale. L'amore inganno della natura'', traduzione di Anacleto Verrecchia, BUR, Milano, 2011. ISBN 9788858619797 *Arthur Schopenhauer, ''O si pensa o si crede'', traduzione di Bettino Betti e Anacleto Verrecchia, Rizzoli, Milano, 2013. ISBN 9788858657201 *Arthur Schopenhauer, ''Morale e religione: da "Parerga e Paralipomena" e Frammenti postumi'', traduzione di [[Piero Martinetti]], Mursia, Milano, 1981. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', a cura di Giorgio Colli, Adelphi, 2003. ISBN 8845914224 *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo I, a cura di Giorgio Colli, Adelphi, Milano, 2007. *Arthur Schopenhauer, ''Parerga e paralipomena'', tomo II, a cura di Mario Carpitella, traduzione di Mazzino Montinari e Eva Amendola Kuhn, Adelphi, Milano, 2007. ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Il mondo come volontà e rappresentazione||(1819)}} {{Pedia|L'arte di ottenere ragione||(postumo)}} {{Pedia|L'arte di trattare le donne||(1851)}} {{Pedia|Parerga e paralipomena||(1851)}} {{Pedia|Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente||(1813)}} {{DEFAULTSORT:Schopenhauer, Arthur}} [[Categoria:Accademici tedeschi]] [[Categoria:Aforisti tedeschi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Filosofi tedeschi]] 5a4biqzc5w3yp6mwzs83hi0yygk7cip Proverbi latini 0 1513 1223676 1216356 2022-08-21T21:17:31Z Udiki 86035 rollback, riportata alla versione del 25 feb 2022 alle 11:41 di Superchilum: modifiche senza fonte, fuori standard wikitext text/x-wiki {{nota disambigua|frasi e locuzioni latine|[[Modi di dire latini]]}} {{indice}} Raccolta di '''proverbi [[Lingua latina|latini]]'''. ===A=== [[Immagine:Errare humanum est.jpg|220px|right]] *'''''Ab amico reconciliato cave.''''' :''[[Riguardi|Guardati]] da un amico riconciliato''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 21.</ref> *'''''Absit reverentia vero.''''' :''Bando ai pudori di fronte alla verità.'' :([[Ovidio]]) *'''''Abusus non tollit usum.''''' :''L'abuso non esclude l'uso''.<ref>Citato in Tosi 2017, n. 1408.</ref> *'''''Accidere ex una scintilla incendia passim'''''. :''A volte da una sola scintilla scoppia un incendio''.<ref>Citato in Tosi 2017, n. 1010.</ref> *'''''Ad impossibilia nemo tenetur.''''' :''Nessuno è obbligato a fare l'[[impossibilità|impossibile]].''<ref>Citato in 2005, p. 6.</ref> *'''''Adulator propriis commodis tantum suadet''''' :''L'[[adulatore]] tiene di mira solo i suoi interessi''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 11.</ref> :([[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]) *'''''Amantis ius iurandum poenam non habet.''''' :''Il giuramento dell'innamorato non si può punire''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 25.</ref> *'''''Amicus certus in re incerta cernitur.''''' :''Il vero [[amico]] si rivela nelle situazioni difficili''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 18.</ref> :([[Quinto Ennio]]) *'''''Amicus omnibus, amicus nemini.''''' :''Amico di tutti, amico di nessuno''.<ref name=M20/> *'''''Amicus Plato, sed magis amica veritas'''''. :''Amo Platone, ma amo di più la [[verità]]''.<ref name=fumagalli15>Citato e tradotto in 2005, p. 15.</ref> :([[Aristotele]]) *'''''Amor arma ministrat.''''' :''L'[[amore]] procura le armi [agli amanti perché possano essere grati alla persona amata]''.<ref name=D27>Citato in De Mauri, p. 27.</ref> :(proverbio medievale) *'''''Amor caecus.''''' :''L'amore è cieco''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 24.</ref> *'''''Amor gignit amorem.'''''<ref name=D27/> :''Amore genera amore''. *'''''Amor tussisque non celatur.''''' :''L'amore e la tosse non si possono nascondere''.<ref name=M23>Citato in Mastellaro, p. 23.</ref> *'''''Amoris vulnus sanat idem qui facit.''''' :''La ferita d'amore la risana chi la fa''.<ref name=M23/> *'''''Anceps fortuna belli.''''' :''Le sorti della [[guerra]] sono incerte.''<ref name=fumagalli15/> :([[Cicerone]]) *'''''Aquila non captat muscas.''''' :''L'[[aquila]] non prende mosche.''<ref>Citato in Tosi 2017, n. 2265.</ref> *'''''Athenas noctuas mittere.'''''<ref>Citato, con spiegazione, in Umberto Bosco, ''Lessico universale italiano'', vol. XV, Istituto della Enciclopedia italiana, Roma, 1968, [https://www.google.it/books/edition/Lessico_universale_italiano/H5QNAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Athenas+noctuas+mittere&dq=Athenas+noctuas+mittere&printsec=frontcover p. 59].</ref> :''Mandare [[civetta|nottole]] ad [[Atene (città antica)|Atene]].'' ::{{spiegazione|Fare cosa inutile e superflua.}} *'''''Ars est celare artem'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 169.</ref> :''La perfezione dell'arte sta nel celarla''. *'''''Audi, vide, tace, si vis vivere in pace.'''''<ref> Citato e tradotto in 2005, § 188.</ref> :''Ascolta, guarda e taci, se vuoi vivere in pace.'' ===B=== *'''''Barba virile decus, et sine barba pecus.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 215.</ref> :''La [[barba]] è decoro dell'uomo e chi è senza barba è {{sic|pecoro}}.'' *'''''[[w:Bene vixit qui bene latuit|Bene qui latuit, bene vixit]].''''' :''Ben visse chi seppe vivere nell'oscurità.''<ref>Citato con traduzione in 2005, p. 28.</ref> :([[Ovidio]]) *'''''[[w:Beati monoculi in terra caecorum|Beati monoculi in terra caecorum]].''''' :''Beati i monòcoli nel paese dei ciechi.'' *'''''[[w:Bis dat, qui cito dat|Bis dat qui cito dat]].''''' :''Dà due volte chi dà presto.''<ref>Citato in 1921, p. 43, § 161.</ref> *'''''Bis peccat qui crimen negat.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 243.</ref> :''È due volte colpevole chi nega la propria colpa.'' *'''''Bis pueris senes.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 148.</ref> :''Il vecchio è due volte fanciullo.'' *'''''Bonis nocet qui malis parcet.''''' :''Chi risparmia i [[Bontà e cattiveria|malvagi]] danneggia i [[Bontà e cattiveria|buoni]].''<ref>Citato con traduzione in 2005, p. 30.</ref> *'''''Bonum nomen, bonum omen.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 256.</ref> :''Buon nome, buon augurio.'' ===C=== *'''''Caecus non judicat de colore'''''.<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 154.</ref> :''Il cieco non giudica i colori''. ::{{spiegazione|Non si può giudicare ciò che si sottrae alle nostre attitudini.}} *'''''Caesar non supra grammaticos'''''.<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 155.</ref> :''Cesare non (ha autorità) sopra i grammatici''. ::{{spiegazione|Le persone più altolocate non possono avere autorità se non su quelle cose di cui s'intendono.}} *'''''Canis caninam non est'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 280.</ref> :''Cane non mangia cane''. *'''''[[w:Carpe diem|Carpe diem]]'''''. :''Cogli il giorno''. :([[Quinto Orazio Flacco]]) *'''''Caseus est sanus, quem dat avara manus'''''. :''Fa bene quel [[formaggio]] servito da una mano [[avarizia|avara]]''.<ref>Citato in Andrea Perin e Francesca Tasso (a cura di), ''Il sapore dell'arte'', Skira, Milano, 2010, p. 41.</ref> *'''''[[w:Causa patrocinio non bona peior erit|Causa patrocinio non bona peior erit]]'''''. :''La causa cattiva diventa peggiore col volerla difendere''.<ref name=fumagalli37>Citato e tradotto in 2005, p. 37.</ref> :([[Ovidio]]) *'''''Causa perit iusta, si dextera non sit onusta'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 305.</ref> :''La giusta causa soccombe se la destra non è piena [di denaro]''. *'''''Cave a signatis'''''. :''Guàrdati dai segnati''.<ref name=fumagalli37/> ::{{spiegazione|Antico adagio in odio a coloro che sono affetti da qualche imperfezione fisica: guerci, zoppi, ecc.}} *'''''Cave tibi ab acquis silentibus'''''. :''Guàrdati dalle acque chete''.<ref name=fumagalli37/> *'''''Cavendo tutus'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 312.</ref> :''Se sarai cauto, sarai sicuro''. *'''''[[w:Cogito ergo sum|Cogito ergo sum]]'''''. :''Penso dunque sono''. :([[Cartesio]]) *'''''Commendatoria verba non obligant'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 343.</ref> :''Le parole di raccomandazione non obbligano''. *'''''Commune periculum concordiam paret'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 344.</ref> :''Il comune pericolo prepari la concordia''. *'''''Consuetudo est altera natura'''''. :''L'[[abitudine]] è una seconda natura''.<ref>Citato in Mastellaro, p. 9.</ref> ===D=== *'''''De gustibus non est disputandum.''''' :''Sui [[gusto|gusti]] non si discute.''<ref>Citato in 2005, p. 57.</ref> *'''''Difficilis in otio quies.''''' :''È difficile esser tranquilli nell'[[ozio]].''<ref name=schopenhauer>Citato in [[Arthur Schopenhauer]], ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/schopenhauer/aforismi_sulla_saggezza_nella_vita/pdf/aforis_p.pdf Aforismi sulla saggezza nella vita]'', traduzione di Oscar Chilesotti, Dumolard, Milano, 1885.</ref> *'''''Dulce bellum inexpertis, expertus metuit.''''' :''La guerra è dolce per chi non ne ha esperienza, l'esperto la teme.''<ref>Citato in Marco Costa, ''Psicologia militare'', FrancoAngeli, Milano, 2006, [http://books.google.it/books?id=tSf4_OxaccIC&pg=PA645 p. 645]. ISBN 88-464-7966-1</ref> :(proverbio medievale) *'''''Dum caput dolet, caetera membra languent.''''' :''Quando duole il capo, tutte le membra languono.''<ref>Citato in 1876, p. 66.</ref> *'''''Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.''''' :''Mentre a Roma si delibera, Sagunto è espugnata.''<ref>Citato in 1921, p. 496.</ref> *'''''Dum vinum intrat exit sapientia.'''''<ref>{{es}} Citato in Jesús Cantera Ortiz de Urbina, ''Refranero Latino'', Ediciones Akal, Madrid, [https://books.google.it/books?id=xll5lkkwNI0C&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA302&vq=&pg=PA68#v=onepage&q&f=false p. 68 § 773]. ISBN 9788446012962</ref> :''Mentre il vino entra, esce la sapienza.'' *'''''Duo cum faciunt idem, non est idem.'''''<ref name=schopenhauer/> :''Quando due fanno la stessa cosa, non è più la stessa cosa.'' ===E=== *'''''Errare humanum est, perseverare autem diabolicum'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 645.</ref> :''L'errare è cosa umana, il perseverare nella colpa invece è diabolico''. *'''''Error hesternus sit tibi doctor hodiernus'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 650.</ref> :''L'errore di ieri ti sia maestro oggi''. *'''''Est in canitie ridicula Venus'''''. :''È ridicolo l'amore di un vecchio''.<ref>Citato in De Mauri, p. 29.</ref> :(Proverbio medievale) *'''''[[w:Est modus in rebus|Est modus in rebus]], sunt certi denique fines | quos ultra citraque nequit consistere rectum'''''. :''C'è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini | al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta''. :([[Quinto Orazio Flacco]]) *'''''[[w:Ex ungue leonem|Ex ungue leonem]]'''''.<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 366.</ref> :''Dall'unghia si conosce il leone''. ::{{spiegazione|Da un atto compiuto si rivela la forza dell'autore, morale o materiale.}} *'''''Excusatio non petita fit accusatio manifesta''''' (proverbio medievale)<ref>Citato in Giuseppe Fumagalli, ''L'ape latina'', Milano, 1975, p. 82</ref> :''Chi si scusa senza esserne richiesto s'accusa.'' ===F=== *'''''Fabas indulcat fames.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 732.</ref> :''La fame addolcisce le fave.'' *'''''Facile est inventis addere.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 739.</ref> :''È facile aggiungere a ciò che è stato inventato.'' *'''''Facile perit amicitia coacta.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 741.</ref> :''Facilmente muore un'amicizia forzata.'' *'''''Facit experientia cautos.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 744.</ref> :''L'esperienza rende cauti.'' *'''''Fac sapias et liber eris.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 747.</ref> :''Fa' di sapere e sarai libero.'' *'''''Felicium omnes sunt cognati'''''. :''Tutti sono parenti dei fortunati''.<ref name=M20>Citato in Mastellaro, p. 20.</ref> *'''''[[w:Fiat iustitia et pereat mundus|Fiat iustitia et pereat mundus.]]''''' :''Sia fatta giustizia e perisca pure il mondo.'' *'''''Frangitur ira gravis cum sit responsio suavis.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 829.</ref> :''Una dolce risposta infrange l'ira.'' *'''''Frustra sapiens qui sibi non sapet.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 835.</ref> :''Inutilmente sa chi non sa per sé.'' ===G=== *'''''[[w:Gutta cavat lapidem|Gutta cavat lapidem]]'''''. :''La goccia scava la pietra.'' ===H=== *'''''Homo longus raro sapiens; sed si sapiens, sapientissimus.''''' :''Un uomo lungo (''ossia'' alto) di rado è sapiente; ma se è sapiente, è sapientissimo.''<ref>Citato in 2005, p. 108.</ref> *'''''Homo sine pecunia, imago mortis.''''' :''L'uomo senza [[danaro]] è l'immagine della morte.''<ref>Citato in 2005, p. 109, § 941.</ref> ===I=== *'''''[[Genova|Ianuensis]] ergo mercator'''''. :''Genovese quindi mercante''.<ref>Citato in Filippo Ruschi, ''Questioni di spazio: la terra, il mare, il diritto secondo Carl Schmitt'', G. Giappichelli Editore, 2012, p. 140. ISBN 9788834896839</ref> *'''''[[w:Imperare sibi|Imperare sibi maximum imperium est]]'''''. :''Comandare a sé stessi è la forma più grande di comando''. :([[Seneca]], ''Lettere a Lucilio'', CXIII.30) *'''''In magno mari capiuntur flumine pisces'''''.<ref>Citato e tradotto in 2005, § 1072.</ref> :''Nei grandi fiumi si pescano i grandi pesci''. ::{{spiegazione|Nei grandi affari si fanno i grossi guadagni.}} *'''''[[w:In medio stat virtus|In medio stat virtus]]'''''. :''La virtù sta nel mezzo''. :([[Orazio]]) *'''''[[w:In vino veritas|In vino veritas]].''''' :''Nel vino c'è la verità.'' ===L=== ===M=== *'''''Magnum vectigal parsimonia.'''''<ref name="fumagalli152"">Citato in 2005, p. 152.</ref> :''La [[parsimonia]] è un gran capitale.'' :([[Cicerone]]) *'''''Major e longiquo reverentia.'''''<ref name="fumagalli152"/> :''La riverenza è maggiore da lontano.'' :([[Tacito]]) *'''''Mala gallina, malum ovum.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 1313.</ref> :''Gallina cattiva, uovo cattivo.'' *'''''Mea mihi conscientia pluris est quam omnium sermo.'''''<ref>Citato con traduzione in Jean Louis Burnouf, ''Metodo per studiare la lingua latina adottato dall'Università di Francia'', presso Ricordi e Jouhaud, Firenze 1850, [https://books.google.it/books?id=peydr-i9GHYC&dq=&pg=PA276#v=onepage&q&f=false p. 276].</ref> :''Per me val più la mia coscienza che il discorso di tutti.'' :([[Cicerone]]) *'''''Medicus curat, natura sanat.''''' :''Il medico cura ma è la natura che guarisce.''<ref>Citato in 2005, p. 158.</ref> *'''''Melius est abundare quam deficere.''''' :''Meglio abbondare che trovarsi in scarsezza.''<ref>Citato in 2005, p. 159.</ref> *'''''Mors tua vita mea.'''''<ref name="fumagalli152"/> :''La tua morte è la mia vita.'' *'''''Mortui non mordent.''''' :''I [[morti]] non mordono''<ref>Citato in AA. VV., ''[https://books.google.it/books?id=ZtwkDwAAQBAJ Dizionario delle sentenze latine e greche]'', § 1509, Rizzoli, Milano, 2017.</ref> {{NDR|[[truismo]]}} *'''''Mortuo leoni et lepores insultant.''''' :''Anche le lepri insultano un leone morto.''<ref>Citato in 2005, p. 166.</ref> *'''''Multi multa, nemo omnia novit.''''' :''Molti sanno molto, nessuno sa tutto.''<ref>Citato in 2005, p. 168.</ref> ===N=== *'''''[[w:Natura non facit saltus|Natura non facit saltus]].''''' :''La [[natura]] non procede per salti.''<ref>Citato in 1921, [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/120|p. 88]], § 319.</ref> *'''''Naturalia non sunt turpia.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 733.</ref> :''Le cose naturali non sono turpi''. *'''''Nemo non formosus filius matri.''''' :''Nessun figlio non è bello per sua madre.''<ref>Citato in 2017, § 664.</ref> *'''''Ne pulsato portam alterius, nisi velis pulsetur et tua.'''''<ref>Citato in 1876, p. 58.</ref> :''Non bussare alla porta altrui se non vuoi che bussino alla tua.'' *'''''Nihil est in intellectu quod non fuerit in sensu.''''' :''Nulla è nell'intelligenza che prima non fosse nel senso''<ref>Citato in 1921, p. 556.</ref> *'''''Non omne quod licet honestum est.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 788.</ref> :''Non tutto ciò che è lecito è onesto''. *'''''Non omnibus dormio'''''. :''Non dormo per tutti''.<ref>Citato in 1921, p. 536.</ref> *'''''[[w:Nomen omen|Nomen omen]]''''' :''Il nome è un presagio'' (v. anche ''nomina sunt consequentia rerum'' e '''''[[Proverbi latini#C|''conveniunt rebus nomina saepe suis'']]''''') :([[Plauto]], ''Persa'', 625) *'''''[[w:Nomina sunt consequentia rerum|Nomina sunt consequentia rerum]]'''''. :''I nomi sono corrispondenti alle cose''. :([[Giustiniano I|Giustiniano]], ''Institutiones'', 2, 7, 3) ===O=== *'''''Omne animal post coitum triste'''''. :''Tutti gli [[animale|animali]] sono mesti dopo il [[coito]]''.<ref>Citato in Paul-Augustin-Olivier Mahon, ''Medicina legale e Polizia medica'', vol. 4, a cura di Giuseppe Chiappari, Pirotta, Milano, 1820, [http://books.google.it/books?id=NYU9AAAAcAAJ&pg=PA295 p. 295].</ref> *'''Omne ignotum pro terribili.'''<ref>Citato in [[Guillaume Musso]], ''Central Park'', traduzione di Sergio Arecco, Bompiani, 2016, p. 195.</ref> :''Tutto ciò che è ignoto incute paura.'' *'''''[[w:Omnia munda mundis|Omnia munda mundis]]'''''. :''Per chi è puro tutto è puro''. :([[Paolo di Tarso]]) *'''''[[w:Omnia vincit amor|Omnia vincit amor]]'''''. :''L'[[amore]] vince ogni cosa''. :([[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], ''Bucoliche'' X, 69) *'''''[[w:Omnia fert aetas|Omnia fert aetas]]'''''. :''Il [[tempo]] porta via tutte le cose''. :([[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]) *'''Omnis festinatio ex parte diaboli est.'''<ref>Citato in Ann Casement, ''Who Owns Jung?'', Karnac Books, 2007, Londra, [https://books.google.it/books?id=0g8chpSOI3AC&lpg=PA176&dq=omnis%20festinatio%20ex%20parte%20diaboli%20est&hl=it&pg=PA176#v=onepage&q=festinatio&f=false p.176 Anteprima Google]</ref> :''Ogni [[fretta]] viene dal [[diavolo]].'' ===P=== *'''''[[w:Panem et circenses|Panem et circenses]]'''''. :''Pane e [[gioco|giochi]]'' {{NDR|per distrarre il popolo}}. :([[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]], X 81) *'''''Patere quam ipse fecisti legem.'''''<ref>Citato in L. De Mauri, Angelo Paredi e Gabriele Nepi, p. 95.</ref> :''Subisci la [[legge]] che tu stesso hai fatta.'' *'''''Pectus est enim quod disertos facit''''' :''È infatti il cuore che rende eloquenti'' :([[Quintiliano]], 10,7,15) *'''''[[w:Pecunia non olet|Pecunia non olet]]''''' :''Il denaro non puzza'' :([[Vespasiano]]) *'''''[[w:Per aspera ad astra|Per aspera ad astra]]'''''. :Alle [[stella|stelle]] [si giunge] attraverso aspri sentieri.<ref>Citato in Peter Olman, ''Zwei Mädchen suchen ihr Glück: Caleidoscopio berlinese'', Edizioni Mediterranee, Roma, 1966, [http://books.google.it/books?id=6XmIotcJbvAC&pg=PA265 p. 265].</ref> *'''''[[w:Periculum in mora|Periculum in mora]]'''''. :''Vi è pericolo nel [[ritardo]]''. :([[Tito Livio]], ''Ab urbe condita''; XXXVIII, 25) *'''''Philosophum non facit barba.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 1970.</ref> :''La barba non fa il filosofo.'' *'''''Primum vivere deinde philosophari''''' ([[Thomas Hobbes]]) :Prima vivere, poi fare della filosofia. ===Q=== *'''''Quando Sol est in [[Leone (costellazione)|Leone]], bibe vinum cum pistone.''''' :''Quando il sole è in Leone {{NDR|segno zodiacale}}, bevi il vino col pistone {{NDR|a garganella}}.''<ref>Citato in 2005, p. 248.</ref> *'''''Qui aquam Nili bibit rursus bibet.'''''<ref>{{de}} Citato in Friedrich Otto Bittrich, ''Ägypten und Libyen'', Safari-Verlag, Berlino, 1953, [https://books.google.it/books?id=h1Q_AAAAMAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&dq=Qui+aquam+Nili+bibit+,+rursus+bibet&q=Qui+aquam+Nili+bibit+,+rursus+bibet&hl=it&redir_esc=y p. 7].</ref> :''Chi beve l'acqua del [[Nilo]] la berrà di nuovo.'' ::{{spiegazione|È destinato a ritornarvi.}} *'''''Qui asinum non potest, stratum caedit.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2167.</ref> :''Chi non può bastonare l'asino bastona la bardatura.'' *'''''Qui gladio ferit gladio perit.''''' :''Chi di spada ferisce di spada perisce.''<ref>Dal Vangelo: ''... tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada'' (Mt 26:52).</ref> *'''''Qui in pergula natus est, aedes non somniatur.''''' :''Chi è nato in una capanna, i palazzi non li vede neanche in sogno.'' :([[Petronio]], 74,14) *'''''Qui jacet in terra non habet unde cadat.''''' :''Per chi giace in terra non c'è pericolo di cadere.''<ref name="p256">Citato in 2005, p. 256.</ref> {{NDR|[[truismo]]}} *'''''Qui medice vivit, misere vivit.''''' :''Chi vive sotto la guida del [[medico]], vive miseramente.''<ref name="p256"/> *'''''Qui scribit, bis legit.''''' :''Chi scrive, legge due volte.''<ref>Citato in 2005, p. 258.</ref> *'''''Quisque faber fortunae suae.''''' :''Ognuno è artefice del proprio destino.'' :([[Appio Claudio Cieco]]) *'''''Quod differtur non aufertur''''' :''Ciò che si dilaziona non lo si perde''<ref>Citato in Tosi 2017, n. 1174.</ref> *'''''Quod non potest diabolus mulier evincit.''''' :''Ciò che non può il [[diavolo]], l'ottiene la [[donna]].''<ref>Citato in De Mauri, p. 171.</ref> :(proverbio medievale) *'''''Quot homines tot sententiae.''''' :''Tanti uomini, altrettante opinioni.''<ref name="p266">Citato in 2005, p. 266.</ref> *'''''Quot servi tot hostes.''''' :''Tanti [[Servitù|servi]], tanti nemici.''<ref name="p266"/> ===R=== *'''''Re opitulandum, non verbis.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2342.</ref> :''L'aiuto va dato con i fatti, non con le parole.'' *'''''Rem tene, verba sequentur''''' :''Possiedi l'argomento e le parole seguiranno.'' :([[Marco Porcio Catone]]) *'''''Res satis est nota, plus foetent stercora mota.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2363.</ref> :''È cosa nota: lo sterco più è stuzzicato e più puzza.'' ===S=== *'''''[[w:Extra Ecclesiam nulla salus|Salus extra Ecclesiam non est]]'''''<ref>Spesso la frase viene attribuita a Cipriano in una forma diversa: ''Extra Ecclesiam nulla salus''.</ref> :''Al di fuori della Chiesa non v'è salvezza'' :([[Tascio Cecilio Cipriano]], Lettera, 73, 21) *'''''Sapiens nihil affirmat quod non probet.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2415.</ref> :''Il saggio nulla afferma che non possa provare.'' *'''''Satis quod sufficit.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2421.</ref> :''Ciò che è sufficiente al bisogno, basta.'' *'''''Semel abas, semper abas.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1034.</ref> :''Una volta abate, sempre abate.'' ::{{spiegazione|Proverbio medioevale, affermante che chi ha vestito una volta l'abito sacerdotale non può spogliarsi più delle idee e delle abitudini ecclesiastiche. Significa anche, per estensione, che si conservano sempre le idee una volta acquistate.}} *'''''Semel in anno licet insanire'''''. :''Una volta all'anno è lecito fare follie''. :([[Seneca]]) *'''''Senatores boni viri: senatus autem mala bestia.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2457.</ref> :''I senatori sono brava gente; ma il senato è una cattiva bestia.'' *'''''Sero venientibus ossa.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2472.</ref> :''Per chi viene troppo tardi restano le ossa.'' *'''''[[w:Si vis pacem, para bellum|Si vis pacem, para bellum]].''''' :''Se vuoi la [[Guerra e pace|pace]] prepara la guerra.'' :([[Vegezio]]) *'''''Sicut mater, ita et filia eius.''''' :''Quale la madre, tale anche la figlia.''<ref>Citato in 1921, [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/170|p. 138]], § 465.</ref> *'''''Simia simia est, etiamsi aurea gestet insignia.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2528.</ref> :''La scimmia resta sempre scimmia, anche se indossa ornamenti d'oro.'' *'''''Sol lucet omnibus.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1079.</ref> :''Il sole splende per tutti.'' ::{{spiegazione|Vi sono delle cose di cui tutti gli uomini possono godere.}} *'''''Sorex suo perit indicio.'''''<ref>Citato e tradotto in 2005, § 2606.</ref> :''Il topo perisce per essersi rivelato da sé.'' *'''''Sublata causa, tollitur effectum.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1097.</ref> :''Soppressa la causa, scompare l'effetto.'' ===T=== *'''''[[w:Timeo Danaos et dona ferentes|Timeo Danaos et dona ferentes]].''''' :''Io temo comunque i Greci, anche se recano doni.'' :([[Publio Virgilio Marone]]) ===U=== *'''''Ubi maior, minor cessat.''''' :''Dinanzi al più forte, il debole scompare.''<ref name=M20/> *'''''Ubi opes, ibi amici.''''' :''Dove sono le ricchezze, lì sono anche gli amici.''<ref name=M20/> *'''''Ubi uber, ibi tuber.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1169.</ref> :''Dove è la mammella, ivi è il tumore.'' ::{{spiegazione|Dove c'è abbondanza, ivi si forma il marciume, la corruzione.}} ===V=== *'''''Verba movent, exempla trahunt.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1203.</ref> :''Le parole commuovono, ma gli esempi trascinano.'' *'''''Verba volant, scripta manent.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1204.</ref> :''Le parole volano, gli scritti restano.'' *'''''Vigilantibus, non dormientibus, jura succurunt.'''''<ref>Citato e tradotto in Lo Forte, § 1216.</ref> :''Le leggi forniscono aiuto ai vigilanti, non ai dormienti.'' *'''''Vinum lac senum.'''''<ref>Citato in ''Proverbi siciliani raccolti e confrontati con quelli degli altri dialetti d'Italia da Giuseppe Pitrè'', Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1880, vol. IV, [https://archive.org/details/proverbisicilia00pitrgoog/page/n130/mode/2up?view=theater&q=lac p. 140].</ref> :''Il vino è il latte dei vecchi.'' *'''''[[w:Vulgus vult decipi, ergo decipiatur|Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.]]''''' :''Il popolo (il mondo) vuole essere ingannato, e allora sia ingannato.''<ref>Traduzione in [[w:Vulgus vult decipi, ergo decipiatur|voce su ''Wikipedia'']].</ref> ==Note== <references/> ==Bibliografia== *L. De Mauri, ''[http://books.google.it/books?id=hjiMpXCMCvsC 5000 proverbi e motti latini]'', seconda edizione, Hoepli, Milano, 2006. ISBN 978-88-203-0992-0 *[[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, Milano, 1921. *Giuseppe Fumagalli, ''[https://books.google.it/books?id=fQ3K48Kun3gC L'ape latina]'', Hoepli, Milano, 2005. ISBN 88-203-0033-8 *Giacomo Lo Forte, ''Ad hoc'', Sandron, 1921. *Paola Mastellaro, ''Il libro delle citazioni latine e greche'', Mondadori, Milano, 2012. ISBN 978-88-04-47133-2. *Gustavo Benelli, ''[https://books.google.it/books?id=Q5pLAQAAMAAJ Raccolta di proverbi, massime morali, aneddoti, ed altro]'', Carnesecchi, Firenze, 1876. *Renzo Tosi, ''Dizionario delle sentenze latine e greche'', Rizzoli, 2017. ==Voci correlate== *[[Modi di dire latini]] *[[Lingua latina]] *[[Palindromi latini]] [[Categoria:Lingua latina]] [[Categoria:Proverbi per nazione|Latini]] 90zclyn4v6mhwfj441kzgm3vn5qomo5 Madonna (cantante) 0 1723 1223608 1204157 2022-08-21T12:07:37Z Spinoziano 2297 /* Citazioni su Madonna */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Madonna en Chelsea.jpg|thumb|Madonna nel 2005]] '''Madonna''', nome completo '''Madonna Louise Veronica Ciccone''' (1958 – vivente), cantante, attrice, produttrice discografica e cinematografica statunitense. ==Citazioni di Madonna== {{cronologico}} *{{NDR|Parlando di [[Dolce & Gabbana]]}} I loro vestiti sono sexy con un senso dell'umorismo-come me. :''Their clothes are sexy with a sense of humor—like me''<ref>{{en}} Citato in Michael Gross, ''La Dolce (& Gabbana) Vita'', ''New York Magazine'', 7 settembre 1992, pp. 16-17</ref> *{{NDR|Sulla madre morta di tumore a soli 30 anni}} Ricordo che mi sentivo più forte di lei. Ero così piccola eppure sembrava che fosse lei la bambina. [...] Penso che questo fatto mi abbia fatto crescere più velocemente. :''I remember feeling stronger than she was. I was so little and yet I felt like she was the child. ''[...]'' I think it made me grow up fast.''<ref>{{en}} Citato in J. Randy Taraborrelli, ''Madonna: {{small|an intimate biography}}'', Simon & Schuster, New York, 2001, [https://books.google.it/books?id=nEVPDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT27&dq=&pg=PT27#v=onepage&q&f=false p. 12]. ISBN 0-7432-2880-4</ref> *Un sacco di gente ha paura nel dire quello che vuole. Ecco perché non riesce ad ottenerlo.<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref> *[[New York]] non è stata esattamente ciò che pensavo non mi ha accolta a braccia aperte. Il primo anno sono stata violentata sul tetto di un edificio dopo essere stata trascinata su con un coltello puntato alla schiena.<ref>Citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/people/2015/03/13/news/madonna_non_vale_la_pena_denunciare_uno_stupro_io_non_lo_feci_e_umiliante_-109461000/ Madonna: "Non vale la pena denunciare uno stupro, io non lo feci. È umiliante"]'', ''Repubblica.it'', 15 marzo 2015.</ref> {{Intestazione|Dall'intervista rilasciata a [[Fabio Fazio]] durante la trasmissione televisiva ''Che tempo che fai'', ''Rai3'', 8 marzo 2015; ''[http://www.sorrisi.com/musica/madonna-che-tempo-che-fa-tutta-lintervista Madonna a Che Tempo Che Fa, tutta l'intervista]'', ''Sorrisi.com'', 8 marzo 2015}} *L'idea che le [[droga|droghe]] siano un'illusione, che possano farci sentire bene, e che si possa godere delle droghe non ha senso, perché alla fine diventiamo schiavi di esse, ci faranno solo del male e ci porteranno sul percorso sbagliato. *Non penso che fare la cattiva ragazza ti renda libera, ma dico che voglio dire quello che voglio dire, e non trasmettere quello che mi dicono gli altri. Questo sì che mi rende libera. Perché in effetti non si può lottare per la [[libertà]] se non hai un cuore davvero grande, è impossibile. *Parlare sempre in modo aperto, esprimere sempre le proprie opinioni, lottare contro la discriminazione e la bigotteria, dire cose che non piacciono, andare contro le convenzioni, è sempre stato difficile e continua a esserlo, come potete immaginare. Ma per me è l'unico modo in cui un'artista può esprimersi davvero. *{{NDR|Riguardo l'[[Attentato alla sede di Charlie Hebdo]]}} Penso che diamo sempre per scontata la libertà, ovunque, anche in America. Quindi penso che ciò che è accaduto a Parigi sia stata davvero una sveglia, ci ha svegliato tutti, non solo perché ci ha resi più consapevoli della libertà che diamo per scontata, ma anche perché ci ha fatto capire che dobbiamo diventare più tolleranti gli uni nei confronti degli altri, dobbiamo cercare davvero di capire gli altri e le differenze che ci sono tra di noi. ==''La storia di Madonna''== *È più importante apparire che essere. (capitolo V, p.&nbsp;115) *Fu proprio il mio modo di essere ribelle che mi portò a New York la prima volta, e che mi spinse ad adottare comportamenti provocatori con chiunque. (capitolo IV, p.&nbsp;97) *Ho provato una volta ad avere una sola relazione [[monogamia|monogama]] fu come una prova generale, e fu un vero fiasco. (capitolo X p.&nbsp;265) *Io il nudo l'avevo sempre considerato arte, del resto a chi verrebbe in mente di giudicare 'pornografico' Michelangelo? (capitolo II, p.&nbsp;40, Forte Editore) *La mia aspirazione? Diventare più famosa di Dio. (capitolo I, p.&nbsp;6) *Mio padre ha sempre creduto che fare l'amore con qualcuno fosse una cosa sacra e che non doveva succedere prima del matrimonio. In realtà, teoricamente, questo è sempre stato anche il mio ideale. Ma, oggi come oggi, è impossibile poter pensare di arrivare vergini al matrimonio, (capitolo I, p.&nbsp;24) *Non mi vergogno di quello che ho fatto ma non voglio che si sfrutti il mio successo per riproporre al pubblico vecchie cose che oramai non hanno più alcuna importanza. (capitolo VI, p.&nbsp;143) *Ogni donna, come sapete, ha un box. Il mio box, però, ha qualcosa di speciale: fa musica... ma deve essere acceso. (capitolo VII, p.&nbsp;170) *{{NDR|''Papa Don't Preach''}} Penso che sia una canzone-messaggio che tutti hanno preso nella maniera sbagliata. Sapevo che avrebbero detto che io incito le ragazzine a farsi mettere incinta, ma, se avessero ascoltato meglio la canzone, avrebbero capito che non è così Io racconto semplicemente di una ragazza che sta prendendo una decisione grave. (capitolo IV, p.&nbsp;103) *Prima di cominciare a ballare non mi piacevo tanto, passavo un sacco di tempo a disprezzarmi, insomma provavo un vero e proprio odio verso me stessa. Odio che è svanito completamente non appena ho imparato a gestire il mio corpo. (capitolo II. p, 37) *Quando ero piccola ho sempre pensato che il mondo fosse mio. Ero convinta di poter fare tutto ciò che volevo, qualsiasi cosa fosse. (capitolo I, p.&nbsp;1) *Sembra incredibile ma riuscivo a farmi corteggiare anche quando ero una cicciona. (capitolo X, p.&nbsp;254) *Sono un tipo fedele: gli uomini non li tradisco, li lascio. (capitolo X, p.&nbsp;265) *Voglio far divertire la gente. Voglio far dimenticare la noia e l'orrore del mondo in cui viviamo e lo voglio fare essendo artista totale, ballando, suonando, cantando e perché no, recitando. (capitolo III, p.&nbsp;83) ==Citazioni tratte da canzoni== ===''I'm Breathless''=== '''Etichetta''': Sire, Warner Bros., prodotto da Madonna, Patrick Leonard, Bill Bottrell, Kevin Gilbert, Shep Pettibone, 1990. *''Guardati intorno, ovunque ti giri c'è tormento. | È ovunque tu vada. | Provi qualunque cosa pur di sfuggire | al dolore della vita che conosci. | Quando tutto il resto fallisce e tu tardi a essere | qualcosa di meglio da ciò che sei oggi, | io conosco un posto in cui puoi lasciarti andare. | Si chiama [[pista da ballo]], ed è a questo che serve, quindi... | Dai, balla il [[Vogueing|vogue]]. | Lascia che il tuo corpo si muova con la musica. | Ehi, ehi, ehi. | Dai, balla il vogue. | Lascia che il tuo corpo segua la corrente. | Sai di poterlo fare.'' :''Look around, everywhere you turn is heartache. | It's everywhere that you go. | You try everything you can to escape | the pain of life that you know. | When all else fails and you long to be | something better than you are today, | I know a place where you can get away: | it's called a dance floor, and here's what it's for, so... | Come on, vogue. | Let your body move to the music. | Hey, hey, hey. | Come on, vogue. | Let your body go with the flow. | You know you can do it.'' (da ''Vogue'', n. 12) *''Tutto ciò di cui hai bisogno è l'immaginazione. | Perciò usala, è a questo che serve. | Entra dentro per avere la tua più grande ispirazione. | I tuoi sogni apriranno la porta. | Non fa differenza se sei nero o bianco | o se sei un ragazzo o una ragazza. | La musica cresce e ti darà nuova vita. | Sei una superstar, sì, questo è ciò che sei.'' :''All you need is your own imagination. | So use it that's what it's for. | Go inside, for your finest inspiration. | Your dreams will open the door. | It makes no difference if you're black or white, | if you're a boy or a girl. | If the music's pumping it will give you new life. | You're a superstar, yes, that's what you are, you know it.'' (da ''Vogue'', n. 12) *''[[Vogueing|Vogue]], | la bellezza è dove la trovi.'' :''Vogue, | beauty's where you find it.'' (da ''Vogue'', n. 12) *''[[Greta Garbo]], e la [[Marilyn Monroe|Monroe]], | [[Marlene Dietrich|Dietrich]] e [[Joe DiMaggio|DiMaggio]]. | [[Marlon Brando]], [[James Dean|Jimmy Dean]], | sulla copertina di una rivista. | [[Grace Kelly]], [[Jean Harlowe|Harlow Jean]], | l'immagine di una reginetta di bellezza. | [[Gene Kelly]], [[Fred Astaire]], | [[Ginger Rogers]], ballano euforici. | Avevano stile, avevano grazia. | [[Rita Hayworth]] mostrava il suo bel viso. | [[Lauren Bacall|Lauren]], [[Katherine Hepburn|Katherine]], [[Lana Turner|Lana]], anche loro. | [[Bette Davis]], noi ti amiamo. | Signore con portamento. | Personaggi dell'umore giusto. | Non stare lì fermo, andiamo al sodo. | Mettiti in posa, non ci vuole niente.'' :''Greta Garbo, and Monroe, | Dietrich and DiMaggio. | Marlon Brando, Jimmy Dean, | on the cover of a magazine. | Grace Kelly, Harlow, Jean, | picture of a beauty queen. | Gene Kelly, Fred Astaire, | Ginger Rogers, dance on air. | They had style, they had grace. | Rita Hayworth gave good face. | Lauren, Katherine, Lana too. | Bette Davis, we love you. | Ladies with an attitude. | Fellows that were in the mood. | Don't just stand there, let's get to it. | Strike a pose, there's nothing to it.'' (da ''Vogue'', n. 12) ==Citazioni su Madonna== *Accostare Madonna alla [[Marilyn Monroe|Monroe]] equivale a paragonare un autobus visto da dietro a [[Raquel Welch]]. ([[Boy George]]) *''Che cosa ti accadrà bambina quando la luce dei riflettori si spegnerà... Per ora canta e balla, ma ricordati, che un giorno i tuoi seni troveranno uno scopo più terreno da raggiungere.'' ([[Joan Baez]]) *Io da lei ho imparato a non drogarmi più e a fare patti con me stesso. La sua normalità è molto rigida, è come una madre. Mette delle regole fisse, chi arriva tardi al lavoro ha le multe, la prima ora 100 dollari, la seconda ora 200 e la terza licenziato in tronco. [...] Abbiamo subito violenze, poi era come fare il militare, lei è tostissima. Negli hotel lei fa controllare i secchi della spazzatura, il perimetro dell’albergo, mette delle persone sotto le nostre finestre e fa controllare lo scarico. Per vedere se uno usa droghe, nel caso ti licenzia in tronco. ([[Luca Tommassini]]) *Madonna, che in realtà si chiama Veronica, ha tante doti, ma non sa cantare. Per far sì che i suoi fan non se ne rendano conto li bombarda di immagini, luci, ballerini, costumi, echi e basi preregistrate. Così, pagare centinaia di euro per assistere a un suo concerto è come andare da Nobu e mangiare dei surgelati. ([[Tommaso Labranca]]) *Madonna è un'azienda potentissima. Lei scrive, canta, produce e decide tutto. Ha tutta la mia stima. Questo è un ambientino abbastanza spietatino [...]. Lei può fare quello che vuole e lo fa con risultati formidabili. Mia figlia Benedetta è pazza di lei e da anni mi martella. "Senti questo... senti quest'altro...". Anche se un pochino a forza, tutto ciò mi ha permesso di farmi una vera cultura madonniana. Chapeau! ([[Mina (cantante)|Mina]]) *Madonna mi piace moltissimo: ha grinta, sa quel che vuole e sfrutta delle buone doti naturali. ([[Loredana Bertè]]) *Non la condivido. E nemmeno l'accostamento del nome di Madonna, al titolo del suo LP ''Like a Vergin''. ([[Romina Power]]) *Ogni volta che scoppiano fenomeni di fanatismo come questo di Madonna, ecco lì tutti pronti a stupirsi. E a scandalizzarsi. Le fans vengono definite pazze, isteriche e sottosviluppate. Eppure, in questo caso, sono semplicemente il frutto della cattiva coscienza di un mondo dove la comunicazione non esiste più, neppure tra le mura di casa. ([[Red Ronnie]]) *Sei ore in una palestra! Dormi otto ore a notte, giusto? Quindi questo significa che 14 ore se ne sono già andate. Cosa puoi fare con l'unica ora che ti è rimasta libera dal lavoro? Ci tieni così tanto a essere talmente flessibile da riuscire a infilarti la testa nel tuo stesso culo? ([[Noel Gallagher]]) *Un ditale di talento gettato in un oceano di ambizione. ([[Mick Jagger]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *''La storia di Madonna'', Forte Editore. ==Film== *''[[Dick Tracy (film 1990)|Dick Tracy]]'' (1990) *''[[Ombre e nebbia]]'' (1992) *''[[Four Rooms]]'' (1995) *''[[Agente 007 - La morte può attendere]]'' (2002) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Portale|donne}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Cantanti statunitensi]] [[Categoria:Produttori cinematografici statunitensi]] [[Categoria:Produttori discografici statunitensi]] k77uvmjxiud4yyhd51fiw5c33rz7b8j Torquato Tasso 0 1761 1223617 1219909 2022-08-21T12:42:16Z Udiki 86035 /* Citazioni di Torquato Tasso */ aggiunta wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Torquato Tasso.jpg|thumb|Torquato Tasso]] '''Torquato Tasso''' (1544 – 1595), scrittore e poeta italiano. ==Citazioni di Torquato Tasso== *{{NDR|[[Giovanni Della Casa]]}} Avendo trovato tutti i vòlti all'imitazione del [[Francesco Petrarca|Petrarca]], solo egli fu il primo ad uscir da questa via, trovando una maniera peregrina, piena non meno di novità che di maestà, "facendo le pose nel mezzo de' versi", e tenendo il lettore sospeso con piacere e con maraviglia. (Citato da [[Giuseppe Prezzolini]], in prefazione a [[Giovanni Della Casa]], ''Galateo'', Edizioni Studio Tesi) *Come scrive [[Plotino]] nel libro ''De triplici animae reditu'', tre sono le strade di ritornare al Cielo: l'una per via della bellezza, o dell'amore: la seconda della musica: la terza della Filosofia. (da ''Rime'', nota al sonetto 282) *E avendo la natura prodotto [[maschio e femmina|l'uomo e la donna]] di molto differente temperatura e complessione, si può credere che non siano atti ne' medesimi uffici: ma l'uomo, come più robusto, ad alcuni è disposto, e la donna, come più delicata, ad alcuni altri, onde nel principio della ''Politica'', contra Platone conchiude Aristotele che la virtù dell'uomo e della femina non siano la medesima; perciò che la virtù dell'uomo sarà la fortezza e la liberalità, e la virtù della donna la pudicizia. E come piacque a Gorgia, così il silenzio è virtù della donna, come l'eloquenza dell'uomo. (da ''Discorso della virtù feminile e donnesca'', 1997, pp. 55-56) *''È la [[bellezza]] un raggio | di chiarissima [[luce]] | che non si può ridir quanto riluce | né pur quel ch'ella sia. | Chi dipinger desìa | il bel con sue [[Parola|parole]] e i suoi colori, | se può dipinga il [[Sole|sol]].'' (da ''È la [[bellezza]] un raggio'', nelle ''Rime'') *''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona [[Napoli]] bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme ''. (da ''Canzone'', ''Nelle nozze del conte di Paleno'', citato in ''Efemeridi letterarie di Roma'', 1822) *''Già discende Imeneo là dove alberga | La virtù col valore | E la gloria e l'onore, | E a gloriosi Eroi tesson corona. | E nulla par che più s'innalzi ed erga | De la gran stirpe loro, | Mentre con l'ale d'oro | Vola dal monte al mar ch'alto risuona''. (da ''Madrigale'', ''Nelle nozze del conte di Paleno'', citato in ''Efemeridi letterarie di Roma'', 1822) *[...] le [[scienze]] deono adoperarsi in grazia di se medesime, né altra grazia o altro giovamento o altro piacere o altra gloria è necessario che si ricerchi.<ref>Da ''[http://www.bibliotecaitaliana.it/testo/bibit001535 Il Porzio overo de le Virtù]'', in ''Dialoghi'', a cura di [[Ezio Raimondi]], Sansoni, Firenze, 1958.</ref> *Non ci è chi meriti nome di creatore, che Dio e il poeta. (citato in una lettera di monsignor de Nores a Gian Vincenzo Pinelli, 15 marzo 1595; citato ne ''Le lettere di Torquato Tasso'', a cura di [[Cesare Guasti]], Le Monnier, 1854)<ref>Cfr. anche [[Percy Bysshe Shelley]], ''[[:en:s:A Defence of Poetry|A Defence of Poetry]]'', 1840: «Non merita nome di creatore, se non Iddio ed il Poeta».</ref> *''Penso e ripenso e nel pensar impazzo; | Levati di costì, testa di...''. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/776#c2090|744]]) *Quella della [[musica]] è una delle tre vie per le quali l'[[anima]] ritorna al Cielo. (da ''Esposizioni dell'autore d'alcune sue rime'', in ''Opere'', nota al sonetto CXXXVIII) *''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' (da ''Il monte Oliveto'', 76; in ''Tutte le Opere'', 1997) *Solo gli [[Schiavitù|schiavi]] delle galere si conoscono, tuttavia noi facciamo certamente finta di "non conoscere" gli altri perché essi siano a loro volta costretti a non conoscerci.<ref name=>citato in [[Friedrich Nietzsche]], ''Richard Wagner a Bayreuth'' (''Richard Wagner in Bayreuth''), traduzione di Giovanna Vignato, Edizioni Studio Tesi, Pordenone 1992. ISBN 88-7692-094-3</ref> ==''Aminta''== ===[[Incipit]]=== <poem>''Amore in abito pastorale'' '''Amore''' Chi crederia che sotto umane forme e sotto queste pastorali spoglie fosse nascosto un Dio? non mica un Dio selvaggio, o de la plebe de gli Dei, ma tra' grandi e celesti il più potente, che fa spesso cader di mano a Marte la sanguinosa spada, ed a Nettuno scotitor de la terra il gran tridente, ed i folgori eterni al sommo Giove.</poem> ===Citazioni=== *''Forse, se tu gustassi anco una volta | la millesima parte de le gioie, | che gusta un cor amato riamando, | diresti, ripentita, sospirando: | perduto è tutto il tempo, | che in amar non si spende.'' ([[Dafne (mitologia)|Dafne]]: {{Source|Aminta/Atto primo/Scena prima|Forse, se tu gustassi|I, I}}) *''Ma [[Regole dalle poesie|legge]] aurea, e felice, | che natura scolpì, S'ei piace, ei lice.'' (coro: {{Source|Aminta/Atto primo/Choro|ei lice|I, II}}) *''Amiam, ché non hà tregua | Con gli anni humana vita, e si dilegua: | Amiam, che ’l Sol si muore, e poi rinasce. | A noi sua breve luce | S’asconde, e ’l sonno eterna notte adduce''. (coro: {{Source|Aminta/Atto primo/Choro|adduce|I, II}}) *''Veramente il secol d'oro è questo, | poiché sol vince l'oro e regna l'oro.'' (II, I) *''Femina, cosa mobil per natura''. (I, 2) *''A poco a poco nacque ne 'l mio petto, | non so da qual radice, | com'erba suol che per se stessa germini, | un incognito affetto''. (I, 2, 87) *''Il ben passato e la presente noia!'' (II, 2, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli) *''Il mondo [[invecchiamento|invecchia]], | e invecchiando intristisce''. (II, 2, 71-72) *''Ma nulla fa chi troppe cose pensa.'' ===Citazioni sull'opera=== *L<nowiki>'</nowiki>''Aminta'' del Tasso, ch'io v'offro, fu soggetto ai travedimenti de' letterati e de' grandi. Oggi s'ignorano e censure e censori; e l'''Aminta'' vive immortale. ([[Andrea Rubbi]]) ==''Gerusalemme liberata''== ===[[Incipit]]=== ''Canto l'arme pietose e 'l capitano<br>che 'l gran sepolcro liberò di Cristo.<br>Molto egli oprò co 'l senno e con la mano,<br>molto soffrì nel glorioso acquisto;<br>e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano<br>s'armò d'Asia e di Libia il popol misto.<br>Il ciel gli diè favore, e sotto ai santi<br>segni ridusse i suoi compagni erranti'' ===Citazioni=== *''Il vero condito in molli versi | i più schivi allettando ha persuaso''. (I, 3) *''Seguian poi di Rollon l'altera insegna | altri guerrier, non men famosi e pronti | de la [[Sicilia]], a servitute indegna | ritolta già, che tre superbe fronti, | dove la stirpe sua trionfa e regna, | erge su 'l mar de' tre famosi monti: | co' due la Grecia e l'Africa bugiarda | e co 'l terzo l'Italia ella riguarda. | E da tre valli ancora, in cui distinse | il novo abitator la fertil terra, | venian guerrier' ch'alto desio sospinse | d'eterna gloria a perigliosa guerra''. (I, 66) *[...] ''| e [[Trapani]], ove fu di vita spento | l'antichissimo Anchise, i suoi non cela, |'' [...]. (I, 69) *''A re malvagio, consiglier peggiore''. (II, 2) *''Già l'aura messaggera erasi desta | ad annunziar che se ne vien l'aurora: | ella intanto s'adorna, e l'aurea testa | di rose colte in paradiso infiora''. (II, 11) *''Purché 'l reo non si salvi, il giusto pera | e l'innocente''. (II, 12) *''A [[re]] malvagio, consiglier peggiore.'' (II, 16) *''Un non so che d'inusitato e molle | par che nel duro petto al re trapasse; | ei presentillo e si sdegnò, né volle | piegarsi, e gli occhi torse, e si ritrasse.'' (II, 37) *''Nulla a tanto intercessor si neghi''. (II, 52) *''Di sua bocca uscieno | più che mel dolci d'eloquenza i fiumi''. (II, 61) *''Ben gioco è di [[fortuna]] audace e stolto | por contra il poco e incerto il certo e 'l molto.'' (II, 67) *''Ché fortuna qua già varia a vicenda | mandandoci venture or triste or buone, | ed a i voli troppo alti e repentini | sogliono i precipizi esser vicini.'' (II, 70) *''Liberi sensi in libere parole''. (II, 81) *''Noi morirem, ma non morremo inulti''. (II, 86) *''Chi la [[pace e guerra|pace]] non vuol, la [[pace e guerra|guerra]] s'abbia''. (II, 88) *''Io vêr Gerusalem, tu verso Egitto''. (II, 94) *''Sommessi accenti, e tacite parole, | Rotti singulti, e flebili sospiri''. (III, 6) *''Non lunge, quai veggiam fantasmi o larve, | Poi che nascoso è lo splendor diurno, | Tale un corrier ne l'ombre oscuro apparve | Per non diritte vie cheto e notturno: | Là ove il maggior lume occulto sparve, | Spiegan tremuli rai Giove e Saturno''. (III, 26) *{{NDR|Sul [[diavolo]]}} ''Il gran nemico dell'umane genti''. (IV, 1) *''Diversi aspetti in un confusi e misti''. (IV, 3) *''Il rauco suon della tartarea [[tromba]]''. (IV, 3) *''Pera il campo e ruini, e resti in tutto | Ogni vestigio suo con lui distrutto''. (IV, 17) *''[...] (ahi, cieca umana [[mente]], | come i [[Giudizio|giudizi]] tuoi son vani e torti!)'' (IV, 21) *''Fa manto del vero alla menzogna''. (IV, 25) *''Renditi vinto; e per tua gloria basti | Che dir potrai che contro me pugnasti''. (IV, 32) *''Ahi crudo [[Amore|Amor]], ch'ugualmente n'ancide | l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi dispensi, | e d'ogni tempo egualmente mortali | vengon da te le medicine e i mali!'' (IV, 92) *''Ché nel mondo mutabile e leggiero | costanza è spesso il variar [[pensiero]].'' (V, 3) *''Così conclude, e con sì adorno inganno | cerca di ricoprir la mente accesa | sotto altro zelo; e gli altri anco d'[[onore]] | fingon desio quel ch'è desio d'amore.'' (V, 7) *''Instinto è dell'umane menti | Che ciò che più si vieta, uom più desia''. (V, 76) *''Spesso avvien che ne' maggior perigli | Sono i più audaci gli ottimi consigli''. (VI, 6) *''Mostra a dito ed onorata andresti | Fra le madri latine e fra le spose | Là nella bella Italia'' (VI, 77) *''Era la notte, e 'l suo stellato velo | chiaro spiegava e senza nube alcuna; | e già spargea rai luminosi e gelo | di vive perle la sorgente luna. | L'innamorata donna iva co'l cielo | le sue fiamme sfogando ad una ad una; | e secretari del suo amore antico | fea i muti campi e quel silenzio amico.'' (VI, 103) *''Questa greggia e l'orticel dispensa | Cibi non compri alla mia parca mensa''. (VII, 10) *''Difesa miglior, ch'usbergo e scudo, | È la santa innocenza al petto ignudo''. (VIII, 41) *''Tosto s'opprime chi di [[sonno]] è carco, | ché dal sonno a la [[morte]] è un picciol varco.'' (IX, 18) *''Però che quello, o figli, è vile onore | cui non adorni alcun passato orrore.'' (IX, 28) *''Ma non perciò nel disdegnoso petto | d'Argante vien l'ardire o 'l furor manco, | benché suo [[Fuoco|foco]] in lui non spiri Aletto, | né flagello infernal gli sferzi il fianco. | Rota il ferro crudel ove è più stretto | e più calcato insieme il [[Popolo|popol]] franco; | miete i vili e i potenti, e i più sublimi | e i più superbi capi adegua a gli imi.'' (IX, 67) *''Risorgerò nemico ognor più crudo, | Cenere anco sepolto e spirto ignudo''. (IX, 99) *''A guisa di leon quando si posa''. (X, 56) *''L'asta, ch'offesa or porta ed or [[vendetta]], | per lo noto sentier vola e rivola, | ma già colui non fère ove è diretta, | ch'egli si piega e 'l capo al colpo invola; | coglie il fedel Sigiero, il qual ricetta | profondamente il ferro entro la gola, | né gli rincresce, del suo caro duce | morendo in vece, abbandonar la [[luce]].'' (XI, 80) *''Il bruno il bel non toglie''. (XII, 21) *''Degne d'un chiaro sol, degne d'un pieno | teatro, opre sarian sì memorande. | [[Notte]], che nel profondo oscuro seno | chiudesti e ne l'[[oblio]] fatto sì grande, | piacciati ch'io ne 'l tragga e 'n bel sereno | a le future età lo spieghi e mande. | Viva la fama loro; e tra lor [[gloria]] | splenda del fosco tuo l'alta [[memoria]].'' (XII, 54) *''Oh nostra folle | mente ch'ogn'aura di [[fortuna]] estolle!'' (XII, 58) *''Segue egli la vittoria, e la trafitta | vergine minacciando incalza e preme. | Ella, mentre cadea, la voce afflitta | movendo, disse le parole estreme; | parole ch'a lei novo un spirto ditta, | spirto di fé, di carità, di speme: | virtú ch'or Dio le infonde, e se rubella | in vita fu, la vuole in morte ancella.'' (XII, [[s:Gerusalemme liberata/Canto dodicesimo#65|65]]) *''Amico, hai vinto: io ti perdon...; perdona''. (XII, 66) *''La vide, e la conobbe; e restò senza | E voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!''. (XII, 67) *''In questa forma | Passa la bella donna, e par che dorma''. (XII, 69) *''Qual in membro gentil piaga mortale | tocca s'inaspra e in lei cresce il [[dolore]], | tal da i dolci conforti in sì gran [[male]] | più inacerbisce medicato il [[Cuore|core]].'' (XII, 85) *''Oh vani giuramenti! ecco contrari | seguir tosto gli effetti a l'alta speme, | e cader questi in tenzon pari estinto | sotto colui ch'ei fa già preso e vinto.'' (XII, 105) *''Non dee guerra co' morti aver chi vive''. (XIII, 39) *''Femmina è cosa garrula e fallace, | Vuole e disvuole: è folle uom che sen fida''. (XIV, 84) *''[[Morte|Muoiono]] le [[città]], muoiono i regni, | copre i fasti e le pompe arena ed erba, | e l'uom d'[[mortalità|esser mortal]] par che si sdegni: | oh nostra mente cupida e superba!'' (XV, 20) *''Di poema dignissima e d'istoria'' (XV, 32) *''Quando mi gioverà narrare altrui | Le novità vedute e dire: Io fui!'' (XV, 38) *''E quel che 'l bello e 'l caro accresce a l'opre, | l'arte, che tutto fa, nulla si scopre.'' (XVI, 9) *''Cogliam' la rosa in sul mattino adorno | Di questo dì che tosto il seren perde.'' (XVI, 15) *''Teneri sdegni, e placide e tranquille | Repulse, e cari vezzi, e liete paci, | Sorrisi e parolette e dolci stille | Di pianto, e sospir tronchi, e molli baci''. (XVI, 25) *''E mentre spunta l'un, l'altro matura''. (XVI, 40) *''Lo schermitor vinto è di schermo''. (XIX, 14) *''Non scese, no, precipitò di sella''. (XIX, 104) *''Purché costei si salvi, il mondo pera''. (XX, 69) *''Combatta qui chi di campar desia: | la via d'onor de la [[salute]] è via.'' (XX, 110) *''Conosco l'arti del fellone ignote, | ma ben può nulla chi morir non pote.'' (XX, 131) *''– Ecco l'ancilla tua; d'essa a tuo senno | dispon, – gli disse – e le fia [[legge]] il cenno. –'' (XX, 136) *''Difesa miglior ch'usbergo e scudo | è la santa [[innocenza]] al petto ignudo.'' *''È 'l [[sonno]], [[ozio]] de l'alme, [[oblio]] de' mali.'' *''La [[morte]] non è pena de i rei, ma fine de la pena.'' ===[[Explicit]]=== ''Così vince Goffredo, ed a lui tanto<br>avanza ancor de la diurna luce<br>ch'a la città già liberata, al santo<br>ostel di Cristo i vincitor conduce.<br>Né pur deposto il sanguinoso manto,<br>viene al tempio con gli altri il sommo duce;<br>e qui l'arme sospende, e qui devoto<br>il gran Sepolcro adora e scioglie il voto.'' ===Citazioni sulla ''Gerusalemme liberata''=== *Quanto ha di scenico e di fastoso l'età della Controriforma, è quanto rimane di quella sovranità [rinascimentale dell'uomo sull'universo]: una pompa a cui non risponde più lo slancio fiducioso dell'anima. Dietro quel fasto c'è un senso di vuoto e d'angoscia. Questa è la giustificazione storica della costante oscillazione della ''Liberata'' tra lo scenico e l'elegiaco. ([[Attilio Momigliano]]) ==''Rime''== *''In questo sacro legno {{NDR|la [[croce cristiana|croce di Cristo]]}}, ove la vita | Fu la sua prima foglia, e 'l frutto morte, | Estinta morte prende oggi la morte, | E più bella, che pria, torna la vita''. (da ''Sopra la Croce'') *''Tu, Regina del ciel, ch' a noi ti mostri | Umida i lumi e l'una e l'altra gota, | Fa di lagrime dono a gli occhi nostri, | Ed ambe l'urne in lor trasfondi e vota, | Perché, piangendo, a gli stellanti chiostri | Teco inalzi il pensier l'alma devota; | Parte del Tebro in su la verde riva | Il tuo santo dolor formi e descriva''. (da ''Lagrime di Maria Vergine'') *''Vergine bella {{NDR|[[Chiara d'Assisi]]}}, che dal Re del Cielo | Dell'alma i doni sì graditi avesti; | Che 'l gentil sangue, e i bei sembianti onesti | Sprezzasti, e ciò, ch'offende il caldo, e 'l gelo: | Tu con sì casto amor, sì vero zelo | Voto del nobil core a lui facesti; | Ch'ei sen fè puro tempio, onde prendesti | Le benedette bende, e 'l sacro velo''. *''Qui gli Angeli innalzaro il santo albergo, | Che già Maria co ‘l santo figlio accolse, | E ‘l portar sovra i nembi e sovra l’acque: | Miracol grande, a cui sollevo ed ergo. | La mente, ch’altro obietto a terra volse, | Mentre da suoi pensieri oppressa giacque. | Questo è quel Monte ch’onorar ti piacque. | De le tue sante mura, | Vergine, casta e pura, | Anzi il tuo parto, e poscia, e quando ei nacque.''<ref>Canzone alla Beata Vergine di Loreto, ''Rime Sacre e Morali'', in Torquato Tasso, ''[https://books.google.it/books?id=6LN9VvuMGNwC&pg=PA197&lpg=PA197 Rime scelte di Torquato Tasso]'', Dalla Società tipogr. de'classici italiani, Milano, 1827 (OCLC 23482924).</ref> ==''Rinaldo''== ===[[Incipit]]=== <poem>Canto i felici affanni e i primi ardori che giovanetto ancor soffrì Rinaldo, e come 'l trasse in perigliosi errori desir di gloria ed amoroso caldo, allor che, vinti dal gran Carlo, i Mori mostraro il cor più che le forze saldo; e Troiano, Agolante e 'l fiero Almonte restar pugnando uccisi in Aspramonte.</poem> ===Citazioni=== *''Pendon dopoi da le parti più belle | molte imagin ritratte in tutti i lati. | Di sesso e volto son diverse quelle, | e gli abiti tra loro han variati; | né so se tai le avria già fatte Apelle o se tai le fêsse oggi [[Giuseppe Porta|il Salviati]], | che coi colori e col pennello audace | scorno a Natura, invidia agli altri face.'' (VII, 69) ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Discorso della virtù feminile e donnesca''=== Serenissima Madama. Sogliono le belle donne con vaghezza rimirare o statua o pittura ove alcuna somiglianza loro si vede espressa, e le giovani particolarmente di vagheggiarsi nello specchio e di vedere ivi ogni loro similitudine ritratta hanno vaghezza: ma Vostra Altezza, tutto che bellissima sia di corpo, né ancora sì attempata che non potesse o altrui piacere o di se stessa compiacersi molto, nondimeno né di suo ritratto né di specchio è tanto vaga, quanto di vedere se stessa rinata e ringiovinita ne' suoi bellissimi figliuoli, de' quali il Principe è tale, che ben di lui si può cantare quel verso oraziano: :''... quo calet iuventus'' :''Nunc omnis et mox virgines tepebunt''; o più tosto quel di Virgilio: :''Gratior et pulchro veniens in corpore virtus''. ===''Gerusalemme conquistata''=== <poem>Io canto l'arme e 'l cavalier sovrano, che tolse il giogo a la cittá di Cristo. Molto co 'l senno e con l'invitta mano egli adoprò nel glorïoso acquisto; e di morti ingombrò le valli e 'l piano, e correr fece il mar di sangue misto. Molto nel duro assedio ancor sofferse, per cui prima la terra e 'l ciel s'aperse.</poem> ==Citazioni su Torquato Tasso== *E lo chiamavano {{NDR|l'animaletto}}: «il tasso della quercia della guercia del Tasso», mentre l'[[albero]] era detto: «la quercia del tasso della guercia del Tasso» e lei: «la guercia del Tasso della quercia del tasso» ([[Achille Campanile]]) *Il più grande del Mezzogiorno. ([[Maurice Barrès]]) *Il Tasso, anima pia e generosa, ma in cui (non so dir come) nulla v'era di popolare. Quindi egli s'infervorò della maestà teocratica dei pontefici e aderì alla nuova cavalleria cortigiana e feudale; quindi pure accettò con zelo e con osservanza scrupolosa l' ortodossia cattolica, e nella vita intellettuale quanto nella civile, fu dall' autorità dei metodi e degli esempj signoreggiato. Da ciò prese nudrimento e moto il divino estro suo e uscirono le maraviglie della Gerusalemme ([[Terenzio Mamiani]]) *Il Tasso piacerà sempre più alle anime romantiche, mentre l'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] sarà sempre più ammirato dagli spiriti classici. ([[Giuseppe Prezzolini]]) *Nel Tasso poi sono tutti i pregi e tutta quanta la luce e magnificenza della poesia classica, e spiccano altresì in lui alcuni attributi speciali del genio italiano in ordine al bello. In perpetuo si ammirerà nella ''Liberata'' ciò che l'arte, i precetti, l'erudizione e la scienza possono fare, ajutati e avvivati da una stupenda natura poetica. ([[Terenzio Mamiani]]) *«Signore e signori, c'era una volta un critico il quale, affermando con straordinario calore la superiorità della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso sull'Orlando furioso di [[Ludovico Ariosto|Lodovico Ariosto]], attaccò molte liti con le persone che non la pensavano come lui, e sostenne perciò uno dopo l'altro non meno di quattordici fortunati duelli; ma al quindicesimo, cadde finalmente col petto trapassato dalla lama nemica. Allora i padrini che afflittissimi lo sorreggevano e aspettavano di raccogliere le sue ultime volontà, lo udirono uscire in questa confessione suprema: "E dire che io non ho ancora letto né l'Orlando furioso né la Gerusalemme liberata!...".» ([[Federico De Roberto]]) *Torquato Tasso, lui sì divino, tra audacia e angoscia il supremo cantore dell'eros cattolico. ([[Umberto Silva]]) ==Note== <references /> == Bibliografia == *Torquato Tasso, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-t/torquato-tasso/aminta/ Aminta]'', in "Opere", a cura di Marta Savini, Newton Compton Editori, 1995. ISBN 8879838938 *Torquato Tasso, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-t/torquato-tasso/discorso-della-virtu-feminile-e-donnesca/ Discorso della virtù feminile e donnesca]'', a cura di Maria Luisa Doglio, Sellerio Editore, Palermo, 1997. ISBN 8838913358 *Torquato Tasso, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-t/torquato-tasso/gerusalemme-conquistata/ Gerusalemme conquistata]'', a cura di Luigi Bonfigli, Laterza Editore, Bari, 1934. *Torquato Tasso, ''Opere di Torquato Tasso colle controversie sulla Gerusalemme poste in migliore ordine'', [http://books.google.it/books?id=4ogHAAAAQAAJ&source=gbs_navlinks_s Volume VI], Capurro, 1822. *Torquato Tasso, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/t/tasso/rinaldo/pdf/rinald_p.pdf Rinaldo]'', in "Opere di Torquato Tasso", a cura di Bortolo Tommaso Sozzi, Unione tipografico-editrice torinese (UTET), Torino. 1956. *Torquato Tasso, ''Tutte le opere'', a cura di Amedeo Quondam, Lexis Progetti Editoriali, 1997. ==Voci correlate== *[[Bernardo Tasso]] *[[Tomba di Torquato Tasso]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Tasso, Torquato}} [[Categoria:Epistolografi]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] qoxosrmbf49iekyee4wznnshnptv7si Bellezza 0 1869 1223693 1223448 2022-08-22T00:38:14Z Danyele 19198 /* Citazioni */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Nymph with morning glory flowers.jpg|thumb|Ninfa con i fiori della gloria mattutina]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''bellezza'''. ==Citazioni== *Ad amare una ragazza bella tutti sono capaci. ([[Dino Campana]]) *{{Sic|[[Aristotele|Aristotile]]}} solea dire che vale più la bellezza che cento lettere di raccomandazione. (vol. I, p. 143) *''Balen ch'in un sol punto acceso muore, | polve ch'in alto si disperde al vento, | paglia che si dilegua in un momento, | fumo che via sen va sciolto in vapore, ||'' [...] ''o donne (e pur v'insuperbite tanto) | della vostra bellezza è men fugace.'' ([[Alessandro Adimari]]) *Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe. ([[Simonide]]) *''«Bellezza e [[verità]] sono una cosa». | Questo è quanto sappiamo sulla terra | E questo è tutto che sapere importa.'' ([[John Keats]]) *Bellezza (''s.f.''). Il mezzo con cui una donna conquista l'amante e terrorizza il marito. ([[Ambrose Bierce]]) *Bellezza senza cortesia è come un giardino senza fiori. ([[Aśvaghoṣa]]) *''Beltà crudel, che in due modi m'offende; | Pria col ferir, poi col vietar ch'io mostri | L'alte piaghe, onde il cor mercede attende''. ([[Angelo di Costanzo]]) *''Brev'ora han dato i cieli | alla beltà mortale.'' ([[Giovanni Prati]]) *Che cos'è la bellezza, che scrittori, poeti, musicisti, artisti contemplano e traducono nel loro linguaggio, se non il riflesso dello splendore del Verbo eterno fatto carne? ([[Benedetto XVI]]) *''Che ggran dono de Ddio ch'è la bbellezza! | Sopra de li quadrini {{NDR|quattrini}} hai da tenella: | Pe vvia che la ricchezza nun dà cquella, | E cco cquella s'acquista la [[ricchezza]]''. ([[Giuseppe Gioacchino Belli]]) *Che la Bellezza, odimi bene, Fedro, la Bellezza soltanto è divina e visibile a un tempo, ed è per questo che essa è la via al sensibile, è, piccolo Fedro, la via che mena l'artista allo [[spirito]]. ([[Thomas Mann]]) *Cos'è la bellezza si domandano filosofi, esteti ed estetisti, pittori e cineasti, creativi e giornalisti. Cosa era e cosa si pensò che fosse, ai tempi di Venere, di Diana, di Elena, di Frine, di Isotta? Forza dissolvente, promesse de bonheur, via verso il bene supremo, manifestazione del divino, simmetria, equilibrio, armonia, entusiasmo, turbamento, eccitazione, ornamento del potere, ecc. Tante discettazioni e tanti dilettosi pensamenti sono stati da sempre scalzati dai [[concorso di bellezza|concorsi di bellezza]]. ([[Giulio Ferroni]]) *Da più cose, dunque, io sono avvinto, più persone, perciò, sento che mi avvincono, perché diversi e distinti sono i gradini della bellezza. ([[Giordano Bruno]]) *Definire il Bello è facile: è ciò che fa disperare. ([[Paul Valéry]]) *''Della mente di [[Dio]] candida figlia, | Prima d'Amor germana, e di Natura Amabile compagna e maraviglia, || Madre de' dolci affetti, e dolce cura | Dell'uom, che varca pellegrino errante | Questa valle d'esilio e di sciagura, || Vuoi tu, diva bellezza, un risonante | Udir inno di lode, e nel mio petto | Un raggio tramandar del tuo seminante? || Senza la luce tua l'egro intellelto | Langue oscurato, e i miei pensier sen vanno | Smarriti in faccia al nobile subbietto''. ([[Vincenzo Monti]]) *''Dirò insomma, ch'in lei dal capo al piede, | quant'esser può beltà, tutta si vede.'' ([[Ludovico Ariosto]]) *È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro. ([[Umberto Eco]]) *E la bestia guardò in faccia la bellezza. E tolse le sue mani dall'uccidere. E da quel giorno, essa fu come un morto. (''[[King Kong (film 1933)|King Kong]]'') *E mi piace vestire sexy, mostrare le gambe. La bellezza è un potere. ([[Brooke Shields]]) *È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura. ([[Luigi Pareyson]]) *È stata la bella che ha ucciso la bestia. (''[[King Kong (film 1933)|King Kong]]'') *Esiste una bellezza che si manifesta sia negli equilibri precari sia nell'apparenza delle cose. Essa disvela la perennità del tutto. È una bellezza pura, non nichilistica, è l'anima di tutte le cose al di là del loro apparire. ([[Ignazio Fresu]]) *{{NDR|«Che cos'è la bellezza, per te?»}} [[Fiducia]] in me stessa. Insomma, essere naturali, ecco. ([[Barbara Palvin]]) *Fra le tante definizioni del Bello, una è bellissima: «Il Bello è ciò che si capisce più facilmente». ([[Achille Torelli]]) *Il Bello è ciò che sembra abominevole a occhi ineducati. Il Bello è ciò che la vostra amante e la vostra domestica trovano d'istinto orrendo. ([[Edmond e Jules de Goncourt]]) *I media hanno vinto. Il lavaggio del cervello è riuscito. Ormai sono tutti d'accordo. Bellezza uguale [[magrezza]] e addome piatto. ([[Volfango De Biasi]]) *Il bello è lo splendore del vero. ([[Platone]]) *''Il bello | è solo l'inizio del tremendo, che noi sopportiamo, | ancora ammirati perché tranquillo disdegna | di sgretolarci.'' ([[Rainer Maria Rilke]]) *Il bello nell'arte, nel pensiero, nell'azione, non deriva da un'armonia perfetta; l'umana natura noi comporta; ma nasce dalla guerra fra il bene e il male, nella quale il vero qualche volta vinto finisce col trionfare. ([[Giovan Battista Niccolini]]) *Il bello prodotto dalla poesia è inferiore sia alla bellezza ideale sia alla bellezza naturale (a quella del volto e del corpo, ma anche e soprattutto a quella dell'anima). ([[Vincenzo Cicero]]) *Il più delle volte un'aria di dolcezza o fierezza in una donna, non significa che essa sia dolce o fiera: è semplicemente un modo d'esser bella. ([[Alphonse Karr]]) *{{NDR|«Il tuo segreto di bellezza?»}} È la mia felicità. ([[Ellen Hidding]]) *In fondo sono felice di non essere mai stato bello. Almeno non ho sofferto nel perdere la più inafferrabile tra le qualità. Anzi, come epitaffio tombale voglio: «Passò dai brufoli alle rughe senza un solo attimo di bellezza». ([[Tommaso Labranca]]) *In tutto quel che suscita in noi il sentimento puro ed autentico del bello, c'è realmente la presenza di Dio. C'è quasi una specie di [[incarnazione]] di Dio nel mondo, di cui la bellezza è il segno. Il bello è la prova sperimentale che l'incarnazione è possibile. ([[Simone Weil]]) *Infelice è colui che non consegue il Bello, il solo Bello. [...] Ciascuno diventi bello e simile al Dio se intende contemplare e Dio e il Bello. ([[Plotino]]) *Io amo la bellezza, ma a volte una cosa gradevole da osservare nasconde dentro di sé qualcosa di malefico e rivoltante. ([[George R. R. Martin]]) *Io desidero che la tua icona, [[Maria|Madre di Dio]], si rifletta continuamente nello specchio dell'[[anima]] e la conservi pura fino alla fine dei secoli. Rialzi coloro che sono curvi verso terra e doni la [[speranza]] a coloro che considerano e imitano l'eterno modello della bellezza. ([[Dionigi l'Areopagita]]) *Io l'associo all'amore, alla gentilezza e a un cuore generoso: queste sono le cose che mi toccano di più e che, se le vedo in una persona, me la fanno apprezzare sotto una luce speciale. ([[Naomie Harris]]) *L'idea del bello potrebbe avere un ruolo se l'uomo ritrovasse un'angolazione precisa, come nei secoli passati, quando, fino al Romanticismo, l'idea di corrispondenza, di simmetria, di ordine, dava un senso di piacere, di benessere, che appunto era detto «il bello». Oggi le cose non stanno così. C'è un grande ordine tecnologico, con un grande disordine di gusti e di mentalità. È un caos, mentre il bello era l'ordine nel caos. ([[Mario Praz]]) *L'intelligenza è una cosa, pensava, la bellezza un'altra. E non importa quanto sia effimera e di breve durata, infida e immeritata. Anzi, proprio perché lo è – qualcosa che appartiene solo alla natura, allo stato primitivo dei sensi e del potere – è capace di un'attrazione che i pensieri e le parole non avranno mai. ([[Silvia Avallone]]) *L'uomo è capace di produrre il bello solo nella misura in cui, lasciandosi trascinare dal puro desiderio d'amore (''éros''), si volge dalla bellezza naturale verso questa Idea e ne diviene partecipe contemplandola. ([[Vincenzo Cicero]]) *La bellezza, anche nell'arte, non si può immaginare senza pudore. ([[Hugo von Hofmannsthal]]) *La bellezza apre l'anima e ci fa vedere il paradiso. Solo lì troveremo tutte le risposte. ([[Renato Scarpa]]) *La bellezza attira, la bruttezza respinge. Che significa questo? Significa che dobbiamo cercare la bellezza e sfuggire la bruttezza? No, significa che dobbiamo cercare quello che dà come conseguenza la bellezza, e fuggire quello che dà come conseguenza la bruttezza: cercare di essere buoni, aiutare, servire le creature e gli uomini, e fuggire quello che fa male alle creature e agli uomini. La conseguenza di questo sarà la bellezza. Quando tutti saranno buoni, tutto sarà bello. ([[Lev Tolstoj]]) *La bellezza? Certo che mi ha aiutata, come potrei dire il contrario, ma non è tutto. ([[Florinda Bolkan]]) *La bellezza? E una questione che ha che fare con il piacersi e l'accettarsi. Io ci ho messo parecchio e ora non mi importa se la gente mi vede meno o più bella. C'è chi mi trova orrenda, ma va bene così. È normale. Ma ho lavorato parecchio su tanta crudeltà, sui giudizi di questo sistema. E sto bene: sono quella che sono. ([[Lea T]]) *La bellezza ci farà fiorire di nuovo. ([[Giancarlo Giannini]]) *La bellezza ci può trafiggere come un [[dolore]]. ([[Thomas Mann]]) *La bellezza della carne, la bellezza spirituale, tutto ciò che concerne la bellezza nasce solo dall'ignoranza e dalle tenebre. Non è consentito sapere e conservare la bellezza. ([[Yukio Mishima]]) *La bellezza deve essere giudicata non per le proporzioni matematiche del corpo e del viso, ma per l'effetto che produce. ([[Alphonse Karr]]) *La bellezza di ciò che è bello non dipende dal gusto del soggetto, ma è inscritta nelle cose, possiede una forza oggettiva. ([[Bruno Forte]]) *La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la [[virtù]]. ([[George Bernard Shaw]]) *La bellezza è la sola qualità che ci rende uomini fin dalla nascita. Un corpo, un gesto e un colore che ci inebriano sono l’unico incentivo consentito all'uomo per creare l’opera d’arte e congiungersi a Dio. ([[Franco Zeffirelli]]) *La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente. ([[Khaled Hosseini]]) *La bellezza è ciò che permane come sostrato del divenire, non solo come manifestazione di ciò che è mutato, ma nell'agire stesso del mutare. ([[Ignazio Fresu]]) *La bellezza è fondamentale, ma è qualcosa di ben diverso da un’ estetismo vuoto, formalista e sterile, nel quale invece talvolta si cade. ([[Antonio Cañizares Llovera]]) *La bellezza è l'altra forma della verità. ([[Alejandro Casona]]) *La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità. ([[Oscar Wilde]]) *La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito. ([[Platone]]) *La Bellezza è spesso timidezza – forse ancora più spesso – sofferenza. ([[Emily Dickinson]]) *La bellezza è una lettera aperta di raccomandazione che ci guadagna i cuori anticipatamente. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La bellezza è una moneta che ha corso solo in un dato [[tempo]] e in un dato luogo. ([[Henrik Ibsen]]) *La bellezza è una visitatrice che viene senza preavviso, muta forma per un'ora, per un giorno, talvolta per più tempo; svapora ad un alito, dilegua da capo. ([[Rosamond Lehmann]]) *La bellezza è uno splendore che deve staccarsi da chi la possiede senza lui l'avverta e senza che ci torni sopra. ([[Jean Guitton]]) *La bellezza femminile è il punto più vicino fra il genere umano e l'eternità. ([[Emir Kusturica]]) *La bellezza, la gioia solo per la gioia, indipendente dal bene, è ripugnante. Io l'ho conosciuta e l'ho gettata via. Il bene senza bellezza dà tormento. Solo l'unione dei due o, piuttosto non l'unione, bensì la bellezza come aureola del bene. Mi sembra che questo sia vicino alla verità. ([[Lev Tolstoj]]) *''La bellezza mi riempie fino a morirne | Bellezza abbi pietà di me | ma se dovessi spirare oggi | lascia che sia guardando te.'' ([[Emily Dickinson]]) *La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori. ([[Alda Merini]]) *La bellezza non è il destino dell'arte. L'arte è perdita non guadagno. ([[Leonardo Sinisgalli]]) *La bellezza non è qualcosa per cui si gareggia: ciascuno ha qualcosa di bello da scoprire; l'attenzione è la chiave della scoperta. ([[Dacia Maraini]]) *La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla ed ogni mente percepisce una diversa bellezza. ([[David Hume]]) *La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare. ([[Hermann Hesse]]) *La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza. ([[Albert Camus]]) *La bellezza, si diceva, è sempre altera e impenetrabile. Quando sedevano davanti ai caffè con le gambe accavallate, quel nudo gonfiava la vene dei passanti. ([[Rocco Scotellaro]]) *La bellezza si vede quando c'è qualche cosa dietro l'anima. ([[Riccardo Cocciante]]) *La bellezza tenta i ladri più dell'[[oro]]. ([[William Shakespeare]]) *La bellezza vera non ammette di esser vociferata ai quattro venti: una volta appurata da noi su di noi, se mai è il caso, bisogna che sia un po' occultata, perché la vera scoperta della nostra bellezza o la fa qualcun altro o non la fa nessun altro. ([[Aldo Busi]]) *La bellezza vince su tutte le cose. E ogni cosa perde di fronte alla bellezza. Non è nessuno dei valori di questa terra, nessuna delle forme che conosciamo. Il mistero la inghiotte. Ed è bene che in questo mondo alcuni misteri o segreti non vengano rivelati. Se pretendessimo di spiegare tutto più nulla nascerebbe. ([[Ko Un]]) *''La beltà vostra è così grande, e pura | Che 'nvidia, o biasmo in lei loco non trova; | Ma però nulla ciò rileva, o giova, | Che lo scoglio del cor via più s'indura''. ([[Berardino Rota]]) *La fonte originaria della bellezza è unicamente in Dio ed essa si manifesta nell'animo di coloro che sono entusiasticamente pervasi di lui. ([[Johann Gottlieb Fichte]]) *La forza della bellezza esiste in misura non minore della forza magnetica e di quella di gravità. ([[Pavel Aleksandrovič Florenskij]]) *La [[giovinezza]] senza la bellezza ha pur sempre del fascino; la bellezza senza la giovinezza non ne ha alcuno. ([[Arthur Schopenhauer]]) *La maschera è bellezza e la [[menzogna]] è l'[[amore]]. ([[Mario Mariani]]) *La natura della bellezza non può essere corpo. Perché se ella fusse corpo non converrebbe alle virtù dell'animo che sono incorporali.<br />... concludiamo brevemente che la Bellezza è una grazia, vivace e spirituale, la quale per il raggio divino prima si infonde negli Angeli, poi nelle anime degli uomini, dopo nelle figure e voci corporali... ([[Marsilio Ficino]]) *''La piaga | Sanar si può d'una beltà malvagia, | Ché in cor bennato amor malnato è breve: | Ma beltade è fatal quando è [[Pudore|pudica]]''. ([[Vincenzo Monti]]) *La più nobile specie di bellezza è quella che non trascina a un tratto, che non scatena assalti tempestosi e inebrianti (una tale bellezza suscita facilmente nausea), ma che si insinua lentamente, che quasi inavvertitamente si porta via con sé e che un giorno ci si ritrova davanti in sogno, ma che alla fine, dopo aver a lungo con modestia giaciuto nel nostro cuore, si impossessa completamente di noi e ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia. ([[Friedrich Nietzsche]]) *{{NDR|«Lea, che cos'è la bellezza?»}} La verità. ([[Lea T]]) *La vera bellezza, dopotutto, consiste nella purezza del cuore. ([[Mahatma Gandhi]]) *La vera bellezza ha sempre qualcosa di estremo. ([[Mario Soldati]]) *La via della Bellezza si rivela così come la via di Dio Trinità, e perciò come la via della salvezza e della verità: nella bellezza tutto è unificato, tutto giustificato nel suo ultimo senso. ([[Bruno Forte]]) *Lo studio della bellezza è un duello in cui l'artista urla di spavento prima di esser vinto. ([[Charles Baudelaire]]) *Nell'incanto di ciò che si rivela in assoluta impotenza, del [[Bellezza|bello]], che è perfetto e nullo ad un tempo, l'apparenza dell'onnipotenza si rispecchia negativamente come speranza. Il bello è sottratto ad ogni prova di efficienza. La totale assenza di scopi smentisce la totalità di tutto ciò che è conforme agli scopi nel mondo del dominio, ed è solo in virtù di questa negazione, che il sussistente opera sul proprio principio razionale conducendolo alle streme conseguenze, che la società esistente è stata consapevole, fino ad oggi, della possibilità di una società diversa. La beatitudine della contemplazione consiste nell'incanto disincantato. Ciò che scintilla, è la conciliazione del mito. ([[Theodor W. Adorno]]) *Nessuno comprende che molta parte della bellezza è [[bontà]]. ([[Federigo Tozzi]]) *Noi della bellezza crediamo materia la verità morale. ([[Cesare Cantù]]) *Noi dobbiamo lottare per la bellezza perché senza Bellezza non si vive. E questa lotta deve investire ogni particolare: altrimenti come faremo un giorno a riempire piazza San Pietro? ([[Luigi Giussani]]) *Non amiamo tanto la bellezza per sopportare che l'azione fermandoci dia spazio a contemplarla ed abituarvi la mente. La scena moderna precipitandosi senza riposo verso il suo scopo, cangia incessantemente di luogo, d'interesse, di situazione, come la società stessa. Non vi ha cosa che la sospenda: un'ardente sollecitudine la spinge alla catastrofe. ([[Giovan Battista Niccolini]]) *Non dalle ricchezze ma dalle [[virtù]] nasce la bellezza. La ricerca porta alla [[verità]]. Un'ingiustizia non va commessa mai neppure quando la si riceve. Ad una persona buona non può capitare nulla di male: né in vita né in morte, le cose che lo riguardano non vengono trascurate da Dio. Ma ormai è giunta l'ora di andare io a morire e voi invece a vivere. Ma chi di noi vada verso ciò che è meglio è oscuro a tutti tranne che a [[Dio]]. ([[Socrate]]) *Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello. ([[Nino Frassica]]) *Non è la bellezza ciò da cui si dovrebbe necessariamente partire? È un giacinto azzurro che attira col suo profumo Persefone nei regni sotterranei della conoscenza e del destino. Si può senza dubbio chiamare «esorcismo» questo attrarre, per mezzo di figure, lo spirito, che di certe cose ha sempre una grande paura. ([[Cristina Campo]]) *{{NDR|«Come definirebbe la bellezza vera?»}} Non è quella che vedi sui [[giornali]] o su [[Instagram]], dove quasi tutto è falso. La bellezza si trova nei momenti che vivi con la famiglia o che condividi con i tuoi amici. ([[Suki Waterhouse]]) *Non è vero che i belli siano poco intelligenti: sono i brutti, invece che hanno troppo sviluppato il cervello per compensare le deficienze estetiche. ([[Gianni Monduzzi]]) *Non mi piace la gente che parla della bellezza. Cosa è la bellezza? Uno ne potrebbe discutere come problema nella pittura. ([[Pablo Picasso]]) *Non mostri {{NDR|la figlia}} la sua bellezza | a qualsiasi uomo, | non segga a ciarlare | insieme con le altre [[donna|donne]], | perché dagli abiti esce la tignola | e dalla donna malizia di donna. ([[Bibbia|Bibbia, Siracide]]) *Non può essere bello chi ha in sé un male che porterà alla tomba. ([[Liala]]) *Non vi è cosa più divina della bellezza, la quale, non appartenendo al corpo e non avendo principio o esistenza se non nello spirito e nella ragione, può essere svelata e appresa da questa parte più divina di noi, quando essa contempla se stessa, unico oggetto degno di lei. ([[Anthony Ashley Cooper, III conte di Shaftesbury]]) *Oh, essa insegna alle torce come splendere. Sembra pendere sul volto della notte come ricca gemma all'orecchio d'una Etiope. Ma è bellezza di un valore immenso che mai nessuno avrà, troppo preziosa pe la terra. Come colomba bianca in una lunga fila di cornacchie sembra la fanciulla tra le sue compagne. La voglio vedere dopo questo ballo; come sarei felice se la mia mano rude sfiorasse quella sua. Ha mai amato il mio cuore? Negate, occhi: prima di questa notte non ho mai veduto la bellezza. (''[[Romeo e Giulietta]]'') *Oh, mio [[marito]] l'apprezzava, la mia bellezza. E come! Il guaio è che apprezzava anche quella di tutte le altre. ([[Allan Prior]]) *Oltre un certo grado la bellezza, come l'eleganza, non è più una semplice sfida all'imperfezione e alla miseria del mondo, è una provocazione, anzi un ''oltraggio'': ciò spiega l'odio che non poca gente nutre verso di essa. ([[Mario Andrea Rigoni]]) *Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la [[bontà]], come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la [[carità]] fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi. ([[Ambrogio Bazzero]]) *Per la donna disposta ad amare, è una gran fortuna essere bella, ma per quella che vuole solo essere desiderata, è sufficiente che la si trovi bella. ([[Alphonse Karr]]) *Per le donne la bellezza è quello che per gli uomini è il denaro: potenza. ([[Dorothy May]]) *Per me la bellezza coincide con la sicurezza. Se una donna è sicura di sé, appare bella. E lo è. ([[Ashley Graham]]) *''Perché chi è bello, non è bello che il tempo di guardarlo, | chi è nobile sarà subito anche bello.'' ([[Saffo]]) *Posto che la bellezza sia una particolare distribuzione della luce, quella più congeniale alla retina, la [[lacrima]] è il modo con cui la retina – come la lacrima stessa – ammette la propria incapacità di trattenere la bellezza. ([[Iosif Aleksandrovič Brodskij]]) *Profondo è l'odio che l'animo volgare nutre contro la bellezza. ([[Ernst Jünger]]) *Qualcuno ha detto che la bellezza è una promessa di felicità. Nessuno ha mai detto che la promessa sia stata mantenuta. ([[Paul-Jean Toulet]]) *Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta. ([[Mario Soldati]]) *Quanto dura la bellezza? Lo spazio di un mattino. Poi appassisce, viene la morte vestita da [[Viola (botanica)|violetta]]. (''[[L'amore coniugale]]'') *''Questo nostro caduco e fragil bene | ch'è [[vento]] ed ombra ed à nome beltade''. ([[Francesco Petrarca]]) *{{NDR|«La tua bellezza ti ha aiutata o penalizzata nella vita e nello [[sport]]?»}} Sarei ipocrita a dire che non mi abbia aiutata, perché purtroppo l'aspetto fisico condiziona tanto, se sei bella ti ascoltano più volentieri, e per me è stato un elemento importante soprattutto a livello mediatico. Questa però può diventare un'arma a doppio taglio, bisogna agire con intelligenza. Io di certo non rinuncerò mai a una passata di mascara per essere meno appariscente. Bisogna avere la forza di dimostrare di essere brave anche se si è belle di aspetto. ([[Vicky Piria]]) *Scopo degli sport agonistici non è la bellezza, anche se gli sport ad alto livello sono luogo deputato per l'espressione della bellezza umana. Il rapporto è pressappoco quello che intercorre fra il [[coraggio]] e la [[guerra]]. La bellezza umana in questione è una bellezza di tipo particolare; si potrebbe definire bellezza cinetica. La sua forza e la sua attrattiva sono universali. Sesso o modelli culturali non c'entrano. C'entra, piuttosto, la riconciliazione degli [[Uomo|esseri umani]] e il fatto di avere un [[corpo]]. Negli sport maschili non si parla mai di bellezza, di [[grazia]] o del corpo. ([[David Foster Wallace]]) *Se volete poi sapere qualcosa di più sulla bellezza, che cos'è esattamente, consultate una storia dell'arte e vedrete che ogni epoca ha le sue veneri e che queste veneri (o apolli) messi assieme e confrontati, fuori dalle loro epoche, sono una famiglia di mostri. Non è bello quello che è bello, disse il rospo alla rospa, ma è bello quello che piace. ([[Bruno Munari]]) *Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello. ([[Tommaso d'Aquino]]) *Troppo spesso, però, la bellezza che viene propagandata è illusoria e mendace, superficiale e abbagliante fino allo stordimento e, invece di far uscire gli uomini da sé e aprirli ad orizzonti di vera libertà attirandoli verso l'alto, li imprigiona in se stessi e li rende ancor più schiavi, privi di speranza e di gioia. Si tratta di una seducente ma ipocrita bellezza, che ridesta la brama, la volontà di potere, di possesso, di sopraffazione sull'altro e che si trasforma, ben presto, nel suo contrario, assumendo i volti dell’oscenità, della trasgressione o della provocazione fine a se stessa. L'autentica bellezza, invece, schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l'Altro, verso l'Oltre da sé. ([[Benedetto XVI]]) *Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una toeletta. ([[Giacomo Casanova]]) *Una sera, feci sedere la Bellezza sulle mie ginocchia. — E la trovai amara. — E l'ingiuriai. ([[Arthur Rimbaud]]) *La bellezza è una promessa di felicità ([[Stendhal]]) ===[[Agostino d'Ippona]]=== *Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell'aria diffusa e soffusa. Interroga la bellezza del cielo, interroga l'ordine delle stelle, interroga il sole, che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte. Interroga le fiere che si muovono nell'acqua, che camminano sulla terra, che volano nell'aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida. Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole chi l'ha creata, se non la Bellezza Immutabile? *Tardi ti amai, bellezza cosí antica e cosí nuova, tardi ti amai. Sí, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lí ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace. ===[[Hans Urs von Balthasar]]=== *Il criterio della verità è la bellezza. *In un mondo senza bellezza [...], in un mondo che non ne è forse privo, ma che non è più in grado di vederla, di fare i conti con essa, anche il bene ha perduto la sua forza di attrazione, l'evidenza del suo dover-essere-adempiuto; e l'uomo resta perplesso di fronte ad esso e si chiede perché non deve piuttosto preferire il male. *La bellezza è l'ultima parola che l'intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene ed il loro indissolubile rapporto. ===[[Muriel Barbery]]=== *Alla bellezza si perdona tutto, persino la volgarità. *Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell'attimo una gemma di infinito? *Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte. ===''[[American Beauty]]''=== *A volte c'è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla... Il mio cuore sta per franare. *Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo, di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, [[vita]]. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete. ===[[Fëdor Dostoevskij]]=== *"È vero, principe, che lei una volta ha detto che la 'bellezza' salverà il mondo? State a sentire, signori," gridò ad alta voce, rivolgendosi a tutti, "il principe sostiene che la bellezza salverà il mondo! E io sostengo che questi giocondi pensieri gli vengono in testa perché è innamorato. Signori, il principe è innamorato [...] Ma quale bellezza salverà il mondo? (''[[L'idiota]]'') *L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui. *La bellezza: che tremenda e orribile cosa! [...] Là gli opposti si toccano, là vivono insieme tutte le contraddizioni! (''[[I fratelli Karamazov]]'') *Oh, sì che è notevole; lei è una vera bellezza, Aglàja Ivànovna, una bellezza straordinaria. Lei è così bella che si ha addirittura paura di guardarla. [...] È difficile valutare la bellezza, e io non ci sono preparato. La bellezza è un enigma. (''L'idiota'') ===[[Friedrich Hölderlin]]=== *La prima figlia della bellezza umana, della bellezza divina è l'[[arte]]. In essa l'uomo divino ringiovanisce e si rinnova. Egli vuole sentire se stesso e perciò pone di fronte a sé la bellezza. Così l'uomo si diede i suoi dei, ché nel principio l'uomo e i suoi dei erano una sola cosa, poiché, ignota a se stessa, esisteva la bellezza eterna. *La seconda figlia della bellezza è la [[religione]]. Religione è amore della bellezza. Il saggio ama proprio lei, la infinita, che tutto abbraccia; il popolo ama i suoi figli, gli dei, che gli appaiono in varie fogge. *Vi sarà una sola bellezza, e umanità e natura si fonderanno in una universale divinità. ===[[Virna Lisi]]=== *Essere bella non significa avere lineamenti perfetti, una faccia di bambola come la mia. *La bellezza è quella cosa che fa fermare la gente ad aiutarti quando la tua automobile è in panne: per quanto incredibile possa sembrare, spesso io preferirei restar sola con la mia automobile in panne. *La bellezza non viene da un volto liscio, costruito bene, privo di rughe: viene da un volto interessante, intelligente. *La maggior parte delle donne belle che io conosco sono donne infelici, perseguitate oltretutto dalla fama di stupide. ===[[Marilyn Monroe]]=== *Ho sognato la bellezza per lo più a occhi aperti. Ho sognato di diventare tanto bella da far voltare le persone che mi vedevano passare. *Non sono interessata al denaro. Voglio solo essere meravigliosa. *Quando ero piccola, nessuno mi diceva mai che ero carina; bisognerebbe dirlo a tutte le ragazzine, anche se non lo sono. ===[[Elisa Sednaoui]]=== *Mi infastidisce solo l'[[ossessione]] per la bellezza: va bene, allora celebriamo tutte le età, non solo la [[giovinezza]]. [...] Diventare [[genitore]] ti insegna che esistono emozioni a tutte le età, basta con la morbosità sulla questione del tempo che passa! *{{NDR|«La bellezza è un [[talento]]?»}} Sì, devi imparare a capirla e a coltivarla. Per me è stare bene con me stessa. E anche questa è una cosa che impari crescendo. *{{NDR|«La bellezza è un [[potere]]?»}} Sì, ma può essere anche un [[limite]]. Se mi definiscono: "Non solo bella ma anche [[Intelligenza|intelligente]]", mi offendo: significa che noi donne dobbiamo provare di avere un [[cervello]]. ==[[Proverbi]]== *A bellessa a nö fa boggî a pûgnatta. ([[proverbi liguri|ligure]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A donna bianca bellezza non manca. *Altezza mezza bellezza. *Anche l'[[occhio]] vuol la sua parte. *Bella faccia [[cuore]] allaccia. *Bella ragazza, specchietto per i pazzi. *Bellezza è come un fiore, che nasce e presto muore. *Bellezza e follia vanno sovente insieme. *Bellezza è già mezza [[dote]]. *Bellezza senza bontà è casa senza uscio, [[nave]] senza vento, fonte senz'[[acqua]]. *Bellezza senza bontà è come vino svanito. *Chi ha le buche nelle gote si marita senza dote. *Chi nasce bella non muore di [[fame]]. *Due begli occhi fanno una bella donna. *La bellezza dura poco. *La bellezza è il fiore, ma la virtù è il frutto della vita. *La bellezza ha belle foglie, ma il frutto è amaro. *Le belle senza dote trovan più amanti che mariti. *Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. *Occhio nero e capel biondo, la più bella son del mondo. *Onestà e gentilezza sovravvanza ogni bellezza. *Quando si è belli si è sempre quelli. *Se congiunta non è con la saggezza, un dono assai funesto è la bellezza. ===[[Proverbi toscani|Toscani]]=== *Bella donna, cattiva testa. *Bella moglie, dolce veleno. *Bello in fascia, brutto in piazza. *Beltà e follia vanno spesso in compagnia. *Brutto in fascia, bello in piazza. *Chi bella donna vuol parere, la pelle del viso gli convien dolere. *Chi è bello è bello e grazioso, chi è brutto è brutto e dispettoso. *Chi è brutta, e bella vuol parere, pena, patisce per bella parere. *Chi nasce bella, nasce maritata. *Chi nasce bella, non è in tutto povera. *Il bello piace a tutti. *Il bruno il bel non toglie, anzi arricchisce le voglie. *Il fumo va dietro ai belli. *L'occhio vuol la sua parte. *La beltà senza la grazia è un amo senza l'esca. *Le bellezze son le prime spedite. *Le donne per parer belle si fanno brutte. *Non fu mai sì bella scarpa, che non diventasse una ciabatta. *Non fu mai sì vaga rosa, che non diventasse un grattaculo. *Onestà e gentilezza sopravanza ogni bellezza. *Se non si maritassero altro che le belle, cosa farebbero le brutte? ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Bruttezza]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Qualità estetiche]] dzfmaockap2frkg82t8d35xssonyao7 Natura 0 1885 1223696 1198547 2022-08-22T00:53:31Z Danyele 19198 /* Citazioni */ +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Valley View Yosemite August 2013 002.jpg|thumb|Vista di una vallata nel Parco Nazionale Yosemite, Stati Uniti]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''natura'''. ==Citazioni== *Allora si può amare la natura? Quel che è certo è che lei non ama noi. Semplicemente se ne frega. Fa il suo lavoro, è una macchina che produce vita e morte e in cui la fa da padrone l'istinto di sopravvivenza. ([[Chicco Testa]]) *Analogie segrete legano assieme le più remote parti della Natura, come l'atmosfera di un mattino d'estate è pervasa di innumerevoli sottilissimi fili, che vanno in ogni direzione, svelati dai raggi del sole nascente. ([[Ralph Waldo Emerson]]) *C'è la gelateria ayurvedica, che offre solo prodotti naturali e quindi, secondo una implicita logica distorta, salutari e benefici; ci sono persone convinte, evidentemente, che l'oppio non si estragga dal papavero, che veleni come l'atropina e il curaro siano stati sintetizzati in laboratorio e che non avrebbero nessuna obiezione ad una dieta a base di rabarbaro. ([[Marco Malvaldi]]) *Che imbecilli. Mi ripugna il pensare che sto per rivedere le loro facce ottuse e piene di sicurezza. Legiferano, scrivono romanzi populisti, si sposano, hanno l'estrema stupidità di fare figli. E frattanto la grande natura incolta s'è insinuata nella loro città, s'è infiltrata dappertutto, nelle loro case, nei loro uffici, in loro stessi. Non si muove, si mantiene ferma in essi, essi vi stan dentro in pieno, la respirano e non la vedono, credono che sia fuori, a venti miglia dalla città. Io la ''vedo'', questa natura, la ''vedo''... So che la sua sottomissione è pigrizia, so ch'essa non ha leggi: quella che scambiano per la sua costanza... Non ha che abitudini, e le può cambiare domani. ([[Jean-Paul Sartre]]) *Chi ama troppo la natura rischia di perdere il resto del mondo. Il poeta deve respingere le moine del creato. ([[Leonardo Sinisgalli]]) *''Chi intravede il mistero della natura, | non può essere ingannato da alcun tema del di là.'' ([[Omar Khayyam]]) *Colui che ama la natura è il vero adoratore di Dio. ([[Inayat Khan]]) *Come mai ho sempre sete di persone che rispetto alla natura, a una passeggiata sulle alture fortificate intorno a Genova, ''non'' diventino piccole? Forse non so trovarle? ([[Friedrich Nietzsche]]) *Dall'elefante alla pulce, e dalla pulce alla molecola sensibile e vivente, che costituisce l'origine di ogni cosa, non c'è un punto in tutta la natura che non soffra o non goda. ([[Denis Diderot]]) *Dico che non potete sopprimere la natura. Se lo tentate, essa si rivolterà contro di voi, e farà strazio di voi. ([[Archibald Joseph Cronin]]) *Dopo aver esaurito quel che t'offrono affari, politica, allegri simposi, amore e così via – e aver scoperto che niente di tutto ciò alla fine soddisfa o dura in eterno – che cosa ti resta? Resta la Natura; portar fuori dai loro torpidi recessi le affinità tra un uomo o una donna e l'aria aperta, gli alberi, i campi, il volgere delle stagioni – il sole di giorno e le stelle del firmamento la notte. ([[Walt Whitman]]) *È attraverso le leggi del [[caos]] che procede la natura. E l'antropologia. ([[Alberto Salza]]) *E in natura la verità è sempre assai più bella di tutto ciò che i nostri [[poeta|poeti]], gli unici autentici maghi, possono anche soltanto immaginare. ([[Konrad Lorenz]]) *È la natura, che chiamo semplicemente per nome in mancanza di metafora, che mi fa poeta. ([[Giuseppe Marotta jr.]]) *È uno dei termini più ambigui in cui sia dato imbattersi nella storia della filosofia. ([[Norberto Bobbio]]) *Era una bella mattinata. Si è già parlato dell'insensibilità della Natura nei momenti di umana [[sofferenza]]; basterà dire che in tale occasione la Natura era più che all'altezza della sua reputazione. ([[P. G. Wodehouse]]) *Felicità è trovarsi con la natura, vederla, parlarle. ([[Lev Tolstoj]]) *Ho anche pensato a voi dinanzi alle meraviglie della natura, accanto a quelle montagne della Svizzera che abbiamo attraversato: vi si prega così bene, si sente che Dio è là! ([[Teresa di Lisieux]]) *I terremoti, le inondazioni, le carestie, le pestilenze sono applicazioni di cieche leggi della natura: cieche, perché la natura materiale non ha intelligenza né libertà. ([[Papa Giovanni XXIII]]) *''Il bambino è padre dell'uomo, | e vorrei che la devozione alla Natura | legasse i miei giorni l'uno all'altro.'' ([[William Wordsworth]]) *Il linguaggio del creato ci permette di percorrere un buon tratto di strada verso Dio, ma non ci dona la luce definitiva. ([[Papa Benedetto XVI]]) *Il termine "natura" viene da "nascere". Esser nato è aver ricevuto l'esistenza e quindi non essere l'origine del proprio essere. ([[Fabrice Hadjadj]]) *In tutte le realtà naturali v'è qualcosa di meraviglioso. ([[Aristotele]]) *Io considero la scienza della natura, insieme con la musica, la poesia e la pittura, come la maggiore realizzazione dello spirito umano. ([[Karl Popper]]) *L'arroganza dell'uomo è pensare che la natura sia sotto il nostro controllo e non l'esatto contrario. (''[[Godzilla (film 2014)|Godzilla]]'') *L'aspetto più incomprensibile della natura è che riusciamo a comprenderla. ([[Gian Francesco Giudice]]) *L'uomo fa parte della natura e la sua guerra contro la natura è inevitabilmente una guerra contro se stesso. ([[Rachel Carson]]) *La bellezza della natura suscita in me questo sentimento; un sentimento non so se di gioia, di tristezza, di speranza, di disperazione, di dolore o di piacere. E quando arrivo a questo sentimento, mi fermo. Già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione. ([[Lev Tolstoj]]) *La grande natura delle solitudini, nel cui cuore si nasconde il nido degli uomini, immerge nel suo calore, nella sua luce e nel suo profumo le loro piccole miserie, cosí che esse non prevalgano con il proprio odore. Ma la natura non si toglie mai il manto di tristezza. Fino a metà estate vaga su tutta la terra come una speranza, ma, prima ancora che venga soddisfatta, si trasforma in una vibrazione di ricordo. ([[Frans Eemil Sillanpää]]) *La grande scoperta dei Greci fu quella di considerare la natura non come qualcosa di estraneo all'uomo che in essa vive, ma come un mondo ben ordinato nel quale egli può realizzare i suoi progetti. ([[William Boyd]]) *La lotta per l'esistenza è conseguenza della prodigalità della natura, ma è difficile o impossibile realizzare pienamente l'intensità di questa lotta. All'osservatore superficiale la natura appare pacifica, e a chi guardi i fiori che sbocciano o ascolti il canto degli uccelli parrà incredibile che questa apparente pace nasconda una guerra universale di sterminio che ad ogni istante si combatte sotto i nostri occhi. Ma così è, e tutti quelli che ebbero occasione di studiare animali e piante in natura furono impressionati da questa continua lotta. ([[Herbert William Conn]]) *La maggioranza della gente conosce Dio nella natura o non lo conosce affatto. ([[William Everson]]) *La natura a volte sembra crudele, ma è sempre misericordiosa con chi merita la sua misericordia. ([[Gianni Padoan]]) *La natura che è generosa e provvista di qualità, con innumerevoli mezzi, senza alcun beneficio per sé, compie l'utile dell'anima che è sprovvista degli elementi costitutivi e non la ricambia in nulla. Nulla a mio vedere, è più sensibile della natura; la quale, non appena è conscia di essere stata vista, non si porge più allo sguardo dell'anima. ([[Īśvarakṛṣṇa]]) *La natura, con le sue correnti vitali, non opera mai nulla a giorno, a notte, ad ore determinate: essa crea con ordine ogni forma, e dirò pure che nei suoi più grandi fenomeni la violenza non vi ha nessuna parte. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile. ([[Friedrich Schelling]]) *La natura è generosa nei suoi insensati esperimenti sul genere umano. Perché il genere umano non dovrebbe avere il diritto di fare degli esperimenti su se stesso? ([[Arthur Koestler]]) *La natura è già mistica senza che io la debba interpretare. Trovo più attraenti i piaceri semplici della vita, che quelli complicati. I piaceri semplici per me includono la natura, sia che si tratti di animali, montagne, alberi, fiumi, mi piace questo tipo di atmosfera, la rispetto e la apprezzo molto più di quella creata dall'uomo. Mi sento molto unito alla natura, mi fa sentir bene e ne scrivo perché di solito scrivo quando mi vengono questi momenti. ([[Anthony Kiedis]]) *''La natura è la vita, l'ha detto [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]. | La natura è la misura dell'uomo. L'ha detto [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]]. | La natura fa schifo... L'ho detto io.'' ([[Giorgio Gaber]]) *La natura è piena d'infinite ragioni, che non furon mai in isperienzia. ([[Leonardo da Vinci]]) *La natura è qualcosa che è inutile contrastare o tentare di correggere e di cui non ci si libera. La natura è data da Dio, quindi è perfetta, come pure sono perfetti la siccità, le calure, i pozzi prosciugati e la morte lungo il cammino. Se non ci fossero non conosceremmo la voluttà della pioggia, il sapore divino dell'acqua e la dolcezza vivificante del latte. Le bestie non godrebbero l’erba succosa, il profumo inebriante dei prati. L'uomo non saprebbe che cosa significhi bagnarsi in un ruscello di acqua fresca e cristallina. Non si renderebbe conto di che paradiso siano queste cose. ([[Ryszard Kapuściński]]) *La natura è sacra. Dio è dentro la natura, non al di sopra o al di là di essa. È questo che significa lo spirito; è questo, sicuramente, che significa l'[[Incarnazione]]. ([[Matthew Fox]]) *La natura è sempre stata la peggior nemica dell'uomo pre-tecnologico, che in passato ha dovuto lottare quotidianamente contro le sue insidie: le intemperie, gli insetti, le infezioni, la fame, gli animali. Soltanto quando ha potuto dominare la natura ha cominciato ad apprezzarla e a godere dei suoi aspetti più belli. ([[Piero Angela]]) *La natura è simile a una donna di grande merito: per poterla comprendere e apprezzare, bisogna vivere a lungo con lei nella più completa intimità. ([[Victor Lebrun]]) *La natura è tutta un'arte a te sconosciuta. ([[Alexander Pope]]) *La natura è un'imponente macchina che produce vita e morte. Tutto: dal piccolissimo al grandissimo. Dai batteri alle galassie. ([[Chicco Testa]]) *La natura è una potentissima stazione emittente attraverso la quale Dio ci parla in ogni momento, se solo ci sintonizziamo su di essa. ([[George Washington Carver]]) *La natura è vita che dorme. ([[Friedrich Schelling]]) *La natura è vita e la vita è natura. Io amo la natura. Io so cos'è la natura. Io capisco la natura perché la sento. E la natura sente me. ([[Vaclav Fomič Nižinskij]]) *La natura ha una sua perfezione sorprendente e questo è il risultato di una somma di limiti. La natura è perfetta perché non è infinita. ([[Alessandro Baricco]]) *La natura mi fa stare bene, mi rigenera, mi fa entrare in contatto con me senza troppi contorni, senza troppe menate. Che sia il [[bosco]], la [[montagna]] o il [[mare]], perché io adoro anche il mare e mi meraviglio tutte le volte della sua bellezza. La natura è una cosa semplice e io sono una ragazza semplice. In [[città]] impazzirei, non riesco a passarci più di un pomeriggio. ([[Marta Bassino]]) *La natura non è altro che il piano di un Artista, e di un Artista divino, iscritto all'interno delle cose, grazie al quale si muovono verso un fine determinato, come se il costruttore di una nave potesse fornire ai pezzi di legno la capacità di muoversi da sé per la produzione della forma della nave. ([[Tommaso d'Aquino]]) *La natura non è crudele, è solo spietatamente indifferente. Questa è una delle più dure lezioni che un essere umano debba imparare. ([[Richard Dawkins]]) *La natura non è una creazione; essa è sempre esistita; tutto accade nel suo seno; essa è un immenso laboratorio fornito di materiali, e fabbrica gli strumenti dei quali essa si serve per agire. ([[Paul Henri Thiry d'Holbach]]) *La natura [...] non fa niente senza scopo. ([[Aristotele]]) *La natura non rappresenta più la base inesauribile delle risorse economiche né lo spazio indistruttibile di habitat e di vita per l'uomo. ([[Karl-Otto Apel]]) *La Natura per se stessa non è né bella né poetica, né interessante: di bello e commovente non vi ha al mondo che l'uomo; e dove egli manca, io sbadiglio. ([[Vittorio Imbriani]]) *La Natura sente in certo modo il bisogno di rivelarsi, di esprimere il ritmo e le fatiche della propria vita, di trasmettere fino alla nostra coscienza i contorni del suo esistere, le personalità dei suoi esseri singolari, il significato che, pure oscuramente, ogni cosa animata o inanimata, sa di possedere. ([[Giulio Confalonieri]]) *La Natura siede qui solitaria e minacciosa, e caccia da questo suo regno tutti i viventi. ([[Ugo Foscolo]]) *La natura unisce qualche volta alle nostre azioni effetti e spettacoli con una specie di prefazione cupa e intelligente, come se volesse farci riflettere. ([[Victor Hugo]]) *Le cose fuori del loro stato naturale né vi si adagiano né vi durano. ([[Giambattista Vico]]) *''L'uomo che è cieco alle bellezze della Natura, ha perduto metà del piacere di vivere.'' (ignoto, citato da [[Robert Baden-Powell]]) *Ma anche tutti questi filosofi e poeti e letterati del passato e del presente che parlano della Natura personificandola: come mettersi a parlare di una sedia credendo che gli atomi che la compongono abbiano una qualche consapevolezza della loro sedietà. ([[Massimiliano Parente]]) *''Ma tu, natura, | Quanto se' infida e instabile e crudele! | Nutri tu stessa e ciò che nutri, uccidi!'' (''[[Shāh-Nāmeh]]'') *''Natura in ciascun opra sua beltà racchiude''. ([[Alfonso Varano]]) *Nel corso di diecimila anni, dall'alba della civiltà al sedicesimo secolo, tutte le culture si erano illuse di sapere decifrare il Libro della natura senza mai porre una sola domanda al Suo Autore. Ecco perché a nessuna cultura era toccato il privilegio di scoprire una Legge fondamentale della natura. ([[Antonino Zichichi]]) *Nella molteplicità delle attività umane la Natura offre sempre a ciascuno la propria strada. ([[Gaio Sallustio Crispo]]) *Nella natura non si dà evidentemente soltanto ciò che è funzionale per la conservazione della specie ma anche tutto quello che non è ''tanto'' funzionale da minacciarne il patrimonio essenziale. ([[Konrad Lorenz]]) *Nell'immenso isolamento, nell'immensa ignoranza in cui ci dibattiamo non abbiamo altro modello, altro punto di riferimento, altra guida, altro padrone che la natura; e la voce che ci consiglia a volte di allontanarci da lei, di rivoltarci contro di lei, è ancor da lei che ci viene. Cosa faremo, dove andremo, se non l'ascoltassimo? ([[Maurice Maeterlinck]]) *No, non c'è nessun Dio, la natura basta a se stessa; non ha alcun bisogno di un autore. ([[Donatien Alphonse François de Sade]]) *Noi proclamiamo che nell'interpretazione della natura occorrono sincerità e verginità. (''[[Manifesti futuristi]]'') *Non c'è niente di ridicolo in natura sebbene così sembri all'uomo con i suoi pregiudizi. ([[I fratelli Karamazov|Fedor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'']]) *Non c'è più natura, almeno nelle vicinanze. ([[Samuel Beckett]]) *Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è [[sapienza]]. ([[Lucio Anneo Seneca]]) *Non è l'idea di una certa signoria dell'uomo sulla natura che va rimproverata a Cartesio, ma il fatto che la natura sia concepita innanzitutto come un'estensione da quantificare e una risorsa da sfruttare, e non innanzitutto come la materna sorgente del primo stupore e della prima certezza. ([[Fabrice Hadjadj]]) *Non ignoriamo, che la [[scienza]] in molte e gravi questioni non è ancor giunta a tradurre in una teorica razionale l'impulso e la voce immediata della [[coscienza]]; ma l'[[ignoranza]] di una causa non c'indurrà mai a disconoscere l'evidenza d'un fatto; e noi abbiamo tanta fede nella rettitudine e nella sapienza della natura, che non esiteremo punto a subordinare le rigide esigenze della dialettica alle nobili inspirazioni dell'[[anima]]. ([[Cristoforo Bonavino]]) *O natura, e tu, [[anima]] umana! come le vostre intrecciate analogie giungono al di là di ogni dire! non c'è minimo atomo che si agiti o viva nella materia senza avere un duplicato raziocinante nella mente dell'uomo. ([[Herman Melville]]) *O natura felice! io non so che sia di me, quando sollevo lo sguardo innanzi alla tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lagrime ch'io verso innanzi a te, come l'amante dinanzi all'amata. ([[Friedrich Hölderlin]]) *Oggi la natura (e l'uomo in essa) è agonizzante (si veda, tanto per non fare che un esempio fra gli innumerevoli, B. McKibben ''The end of Nature'', del 1989), perché l'uomo del capitale (o delle multinazionali, o della globalizzazione, se più aggradano queste definizioni truccate di un termine esiliato, per paura, dal vocabolario usuale), quasi in diretta contrapposizione alla magia di [[Giordano Bruno|Bruno]], ha voluto non ''operare con'' la natura, ma sottometterla e violentarla, in vista dell'egoismo del proprio utile, della ''valorizzazione del capitale'', passando, per fare una metafora, dall'''alchimia'' alla ''chimica'' (o, meglio, dalla ''visione del mondo'' della prima a quella della seconda). ([[Luciano Parinetto]]) *Ogni cosa nell'[[uomo]] è principiata dalla natura e poi dalla [[ragione]] e dall'[[arte]] è compiuta. ([[Terenzio Mamiani]]) *''Per cibare l'affamato inverno madre natura | stipa nei suoi magazzini molti alimenti. | La formichetta trascina carichi di messi ai granai | e l'apina sistema il miele nelle casette incerate''. ([[Teofilo Folengo]]) *Per preservare la natura, non si può assolutamente fare affidamento sui governi. Dobbiamo, invece, condurre una vita ecologica e non ecologista, in altre parole, un'esistenza in simbiosi con la natura: non in compagnia della natura, o di fronte a lei, ma dentro di lei, intimamente dentro di lei. ([[Michel Onfray]]) *Più guardiamo nel profondo della natura, più ci accorgiamo che è piena di vita e più constatiamo che tutta la [[vita]] è un mistero e che noi siamo uniti a ogni vita che esiste nella natura. ([[Albert Schweitzer]]) *Più sto a contatto con la natura, più mi rendo conto di quanto sono piccolo, e i miei problemi di conseguenza si rimpiccioliscono, diventano insignificanti. La natura ti insegna l'umiltá. ([[Flea]]) *Quando natura e [[società]] vivranno nell'aula scolastica, quando le forme e gli strumenti didattici saranno subordinati alla sostanza dell'esperienza, allora sarà possibile operare questa identificazione, e la cultura diventerà la parola d'ordine della democrazia. ([[John Dewey]]) *Ricordati che il miglior [[medico]] è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi. ([[Galeno]]) *Se le idee devono interpretare la Natura è necessario che siano altrettanto sconfinate. ([[Arthur Conan Doyle]]) *Se riesci ad avere chiaro tutto questo<ref>L'origine non divina del mondo.</ref>, la natura ti apparirà improvvisamente libera e priva di superbi padroni, capace di realizzare ogni cosa spontaneamente da se stessa, senza interventi divini. ([[Tito Lucrezio Caro]]) *Se teniamo conto di quanto risulta dalla storia della scienza, allora troviamo molti motivi per accettare, come ragionevole, un punto di vista che si regge su due argomenti. Il primo asserisce che attorno a noi c'è una congerie di cose che esistono per conto loro, indipendentemente da noi. Il secondo invece sostiene che ciò che indichiamo abitualmente con il nome natura è una variabile costruzione umana. E questa variabilità dipende dall'evoluzione delle teorie, la quale coinvolge di continuo l'introduzione o l'eliminazione di oggetti intermedi – orbi celesti, fluidi calorici o magnetici, eteri luminiferi, atomi vorticosi, elettroni – la cui esistenza è, di volta in volta, indispensabile per collegare gli schemi teorici e i risultati sperimentali con i dati di senso comune. ([[Enrico Bellone]]) *Se uno non sa ascoltare i suoi infiniti suoni, non sa nemmeno ascoltare la musica. ([[Salvatore Sciarrino]]) *Sì, la natura è maligna [...] Perché mai essa crea le sue creature migliori solo per farsene poi beffa? La natura ha agito in modo tale che, dopo aver creato l'[[Gesù|unico essere]] che su questa terra è stato riconosciuto come perfetto e dopo averlo mostrato agli uomini, ha voluto che fosse destinato a dire ciò che ha fatto scorrere un mare di sangue... tanto sangue che, se fosse scorso tutto in una volta, gli uomini ne sarebbero stati soffocati! ([[Fëdor Dostoevskij]], ''[[L'idiota]]'') *Siamo studenti della natura e adattiamo i nostri concetti via via che ci vengono impartite le lezioni. ([[James Peebles]]) *Sono una profonda amante della Natura, è la mia comfort-zone, il mio luogo felice. Non vedo l'ora di salire in cima a una montagna e godere del panorama che si apre di fronte ai miei occhi. Non scatto mai fotografie dei posti che amo, preferisco godermi il momento e perdermi nella bellezza di quei posti, divorandoli con lo sguardo. ([[Anya Taylor-Joy]]) *Tecnica e natura non sono in contraddizione – se così le intendessimo, ciò sarebbe un sintomo di disordine presente nella vita. L'uomo che tenta di scusare la propria incapacità addebitandola ai propri mezzi senz'anima, somiglia al millepiedi della favola, condannato all'immobilità perché troppo occupato a contare i propri arti. ([[Ernst Jünger]]) *Tra i vari movimenti di pensiero che in questi ultimi decenni hanno proposto al mondo civile nuove concezioni morali e sociali, uno dei più incisivi è certamente quello che sostiene un rapporto diverso tra uomo e natura. L'obiettivo finale consiste nel convertire la tradizionale cultura antropocentrica, che vede la natura asservita incondizionatamente ai bisogni della specie umana, in una cultura che potrebbe essere definita ecocentrica o naturocentrica o solidaristica. L'uomo è collocato nel contesto naturale come una delle tante componenti e la natura è la grande madre da cui uomini, piante e animali sono stati generati. Pertanto l'amore per l'ambiente non dovrebbe essere solo quello, sottilmente egoistico, che mira a valorizzarlo e a migliorarlo per rendere la vita più piacevole e più sana, ma è un dovere, un imperativo morale di rispetto quasi sacrale per madre natura che crea e nutre tutte le specie, quella umana compresa. (''[[Una carezza per guarire]]'') *Tutto ciò che si disgrega, che si schianta, che si discioglie nel mondo minerale, produce alla Natura la massima sensazione di voluttà e di gioia. ([[Rudolf Steiner]]) *''Usanza è di Natura, ove ella manchi | In una cosa, di supplir coll'altra.'' ([[Agnolo Firenzuola]]) ===[[Giordano Bruno]]=== *Non c'è quindi alcun ente artificiale che abbia il suo fondamento fuori della natura. *Non è infatti tanto potente la nostra natura da dimorare nello stesso campo del vero. *Gli animali e piante sono vivi effetti di natura; la qual natura (come devi sapere) non è altro che dio nelle cose. *Le forze che legano in prospetti universale sono il [[Dio]], il Demone, l'Essere animato, la Natura, la Sorte e Fortuna, infine il fato. ===[[Caparezza]]=== *''Natura dieci e lode, o 15 22, | paura, sfregi e morte: le inventi tutte. | Con le zanne, con gli artigli, | col tuo mare senza appigli (Sto crescendo male), | con le spine per i rovi, | con le spire dei pitoni (Sto crescendo male), | con le rane velеnose, | con le frane nеlle gole (Sto crescendo male), | con le trame delle tele, | di quelle vedove nere | tu sei Madre Natura.'' *''Ma io voglio di più | più del portare avanti la mia specie, | questo obiettivo, guarda, mi fa specie, | io ti pensavo più saggia di tutti e invece tu.'' {{NDR|rivolgendosi alla Natura}} *''Sono così bella che mi perdoni tutto | sono così bella che sono sempre nel giusto | sono così bella, non posso farti del male | sono così bella, di una bellezza letale.'' {{NDR|a parlare è la Natura}} *''So che vivi nell'incuria, non ragioni, non decidi, | chi di te si prende cura lo fa contro i tuoi principi.'' ===[[Ernesto Cardenal]]=== *In tutta la natura ci sono le iniziali di [[Dio]] e tutte le creature sono lettere d'amore di Dio per noi. *La natura è come un'ombra di Dio, un riflesso della sua bellezza e uno splendore. *Tutta la natura è protesa verso un ''tu''. Tutti gli esseri viventi sono in comunione. Gli uni con gli altri. *Tutta la natura si tocca e si intreccia. Tutta la natura si abbraccia. ===[[Emily Dickinson]]=== *Così forte è l'intimità tra la Natura e i suoi figli, che lei si rivolge a loro come "compagni d'arme". *''La Natura usa il Giallo più raramente | di ogni altra Tinta – | lo serba tutto per i Tramonti | prodiga d'Azzurro || consuma lo Scarlatto, come una Donna | che il Giallo si permette | solo di rado e con misura | come le Parole di un Innamorato.'' *''La natura s'innamora, penso talvolta, | di Gingilli, come una Fanciulla.'' *''Se la Natura sorride – dovere di Madre | ne sono certa, di fronte ai tanti capricci | della Sua eccentrica famiglia – | è così tanto da biasimare?'' ===[[Albert Einstein]]=== *La natura nasconde i propri segreti perché è sublime, non perché imbroglia. *La natura non è né ingegnere né imprenditore, e io stesso faccio parte della natura. *Non ho mai attribuito alla natura una intenzione o un fine o qualsiasi altra cosa che si potesse interpretare in senso antropomorfico. Quel che vedo nella natura è una struttura magnifica che possiamo capire solo molto imperfettamente, il che non può non riempire di umiltà qualsiasi persona razionale. Si tratta di un autentico sentimento religioso che non ha niente a che fare con il misticismo. ===[[Johann Gottlieb Fichte]]=== *Lo scopo finale dell'uomo è di sottomettere a sé tutto ciò che è privo di ragione e di padroneggiarlo liberamente secondo la propria legge. *La natura, quando agisce in modo teleologico, agisce secondo leggi [[necessità|necessarie]]. La ragione agisce invece secondo il modo delle ''[[libertà]]''. *Levo il mio capo ben alto sopra le rupi minacciose, e sopra le furiose cascate, e sopra le nubbi che ruotano, lacerate dai tuoni fragorosi, in un mare di fuoco: e posso dire: Sono eterno, e sfido la vostra potenza! Piombate voi tutte, o potenze della natura, sopra di me; tu, o Terra, e tu, o Cielo, confondetevi nel caos primordiale; e voi, o Elementi tutti, schiumeggiate ed infuriate e triturate con selvaggia ostilità fin la più piccola particella di quel corpo che io chiamo ''mio'': la mia volontà sola, col suo piano immutabile, si librerà con fredda tenacia sulle macerie dell'universo. Giacché io ho accettata la mia missione, ed essa, o potenze naturali tutte, è più duratura di voi; essa è eterna, ed io sono eterno, come essa è. ===[[Anna Frank]]=== *La natura è davvero l'unica cosa che non tollera surrogati. *Molti trovano bella la natura, molti dormono qualche volta all'aria aperta, molti, nelle prigioni o negli ospedali, sospirano il giorno in cui, liberi, potranno nuovamente godere la natura, ma pochi sono, come noi, chiusi colla loro nostalgia e isolati da ciò che è patrimonio sia del povero che del ricco. *Non è una mia fantasia che la vista del cielo, delle nubi, della luna e delle stelle mi renda tranquilla e paziente. È una medicina migliore della valeriana o del bromuro. La natura mi rende umile e pronta ad affrontare valorosamente ogni avversità. *Per chi ha paura, o si sente incompreso e infelice, il miglior rimedio è andar fuori all'aperto, in un luogo dove egli sia completamente solo, solo col cielo, la natura e Dio. Soltanto allora, infatti, soltanto allora si sente che tutto è come deve essere, e che Dio vuol vedere gli uomini felici nella semplice bellezza della natura. Finché ciò esiste, ed esisterà sempre, io so che in qualunque circostanza c'è un conforto per ogni dolore. E credo fermamente che ogni afflizione può essere molto lenita dalla natura. ===[[Giacomo Leopardi]]=== *''O natura cortese, | son questi i doni tuoi, | questi i diletti sono | che tu porgi ai mortali. Uscir di pena | è diletto fra noi. | Pene tu spargi a larga mano; il duolo | spontaneo sorge e di piacer, quel tanto | che per mostro e miracolo talvolta | nasce d'affanno, è gran guadagno.'' *''O natura, o natura | perché non rendi poi | quel che prometti allor? Perché di tanto | inganni i figli tuoi?'' *Tu {{NDR|Natura}} sei nemica scoperta degli uomini, e degli altri animali, e di tutte le opere tue; che ora c'insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci pungi ora ci percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e che, per costume e per instituto, sei carnefice della tua propria famiglia, de' tuoi figliuoli e, per dir così, del tuo sangue e delle tue viscere. (''[[Operette morali]]'') *Una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati a certo corso, e cose simili, non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. In modo che la vista di ogni paese abitato da qualunque generazione di uomini civili, eziandio non considerando le città, e gli altri luoghi dove gli uomini si riducono a stare insieme; è cosa artificiata, e diversa molto da quella che sarebbe in natura. (''[[Operette morali]]'') ===[[Aldo Leopold]]=== *Come il vento e i tramonti, la natura selvaggia è stata sempre data per scontata, finché il [[progresso]] non ha iniziato la sua opera di devastazione. Oggi ci troviamo posti di fronte alla questione se un più elevato “tenore di vita” possa compensare la scomparsa di tutto ciò che è naturale, libero e selvaggio. *La natura selvaggia è il materiale grezzo nel quale l'uomo ha faticosamente scolpito quest'artificio che chiamiamo [[civiltà]]. *Tuttavia ogni nostra tutela della natura selvaggia è destinata a fallire, poiché per prenderci cura dobbiamo poter vedere e accarezzare, e quando in troppi hanno visto e accarezzato non restano più luoghi selvaggi di cui prendersi cura. ===[[Jean-Jacques Rousseau]]=== *Tutte le cose sono create buone da Dio, tutte degenerano tra le mani dell'[[uomo]]. Egli costringe un terreno a nutrire i prodotti di un altro, un albero a portare frutti non suoi; mescola e confonde i climi, gli elementi, le stagioni; mutila il cane, il cavallo, lo schiavo; tutto sconvolge, tutto sfigura, ama la deformità, le anomalie; nulla accetta come natura lo ha fatto, neppure il suo simile: pretende ammaestrarlo per sé come cavallo da giostra, dargli una sagoma di suo gusto, come ad albero di giardino. *Prima della vocazione dei parenti, la natura lo chiama alla vita umana. Vivere è il mestiere ch'io gli voglio insegnare. *Tutti gli animali hanno esattamente le facoltà necessarie per conservarsi. Solo l'uomo ne ha di superflue. Non è strano che proprio questa eccedenza sia lo strumento della sua infelicità? ===[[Baruch Spinoza]]=== *In natura nulla accade che possa essere attribuito ad un suo vizio; la natura, infatti, è sempre la stessa e la sua virtù e potenza di agire è ovunque una e identica, cioè le leggi e regole della natura secondo le quali tutte le cose avvengono e si mutano da una forma in un'altra sono ovunque e sempre le stesse. (''[[Ethica]]'') *Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione. *La natura aborrisce il vuoto. (''[[Ethica]]'') *Tutta la natura è un solo individuo, le cui parti – cioè tutti i corpi – variano in infiniti modi senza alcun mutamento dell'individuo nella sua totalità. (''[[Ethica]]'') ==[[Proverbi italiani]]== *A chi natura non diede l'[[ingegno]], nulla gli giova studiare. *Chi segue i dettami della natura, non ha bisogno di ricette. *Chi segue la lucerna della natura, non smarrisce la strada. *Ciò che insegna la natura, non si dimentica facilmente. *Ciò che si ha per natura, sino alla fossa dura. *Dio e natura nulla fanno invano. *Dove la natura non pone i fondamenti, l'[[arte]] fabbrica sulla rena. *Dove la natura non sparge il [[seme]], invano ha arato l'arte. *Dove manca natura, arte procura. *La natura dà a ciascuna cosa quel che si conviene. *La natura dà la vita, ma la ragione insegna a [[vivere]]. *La natura di poco si contenta. *La natura gode della [[semplicità]] delle cose. *La natura insegna a fuggir quel che dispiace o nuoce. *La natura non fa salti. :''Natura non facit saltus''<ref>[[Linneo]]</ref> *La natura non si lascia violentare. *La natura può più dell'arte. *La natura tende sempre al meglio. *Le nature diverse han voglie diverse. *Mai non perde natura i diritti suoi. *Natura è madre operatrice di tutte le cose. *Ogni creatura ha la sua natura. *Quel che dà la natura, per tutta la vita dura. *Quel ch'è innato per natura, si porta alla sepoltura. *Quel che la natura non dà in senno, lo dà in corpo. *Quel che la natura toglie al gallo nella cresta, glielo dà nella coda. *Quel che vuol natura, volere o volare, bisogna farlo. *Son le [[moda|mode]] e i costumi sempre instabili, natura sola ha leggi invariabili. *Tutto è compenso in natura. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Ambientalismo]] *[[Animale]] *[[Ecologia]] *[[Uomo e natura]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Natura| ]] 0enz6hik6odq4aohncatogsq7weijeu Ambizione 0 1966 1223699 1184066 2022-08-22T00:56:23Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki __NOTOC__ {{voce tematica}} Citazioni sull''''ambizione'''. *Alla parola ambizione diamo troppo spesso una connotazione dispregiativa. Bisogna sapere cosa si vuole e fare tutto il possibile perché i propri sogni si avverino, non è così? ([[Diane Kruger]]) *''Ambizione ci signoreggia. [...] | Ell'è principio all'odio, | L'anima ell'è d'ogni peccato.'' (''[[Shāh-Nāmeh]]'') *Ambizione (''s.f.''). Desiderio irresistibile di essere vilipeso in vita dai nemici e deriso dopo la morte dagli amici. ([[Ambrose Bierce]]) *Ben gioco è di fortuna audace e stolto | por contra il poco e incerto il certo e 'l molto. ([[Torquato Tasso]]) *Benché l'ambizione sia [[vizio]] tuttavia spesso è causa di [[virtù]]. ([[Quintiliano]]) *Credevo d'esser ambizioso e non lo sono! – Sono ammalato. ([[Ambrogio Bazzero]]) *È carattere dell'ambizione, quello di non aver nessun sistema prestabilito e inconcusso, ma di odorare il vento e virare e atteggiarsi a seconda degli avvenimenti e dell'invito delle circostanze. ([[Giuseppe Rovani]]) *È mia ambizione dire in dieci frasi ciò che altri dicono in interi volumi. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Era vero che non avevo grandi ambizioni, ma doveva pur esserci un posto per gente senza ambizione, voglio dire, un posto migliore di quelli che mi capitavano di solito. ([[Charles Bukowski]]) *Gli individui accecati dall'ambizione vedono ancora meno di coloro che sono ciechi dalla nascita. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]]) *L'ambizione è generata dalla scontentezza verso noi stessi e verso il nostro lavoro. Prefiggersi delle mete e desiderare di conseguirle è un'ottima cosa. Ma un eccesso di ambizione potrebbe indurvi a prefiggervi obiettivi inaccessibili. Non cercate di fare il passo più lungo della gamba. Concentratevi sullo sforzo, non sui risultati. ([[Ari Kiev]]) *L'ambizione è l'ultimo rifugio del fallito. ([[Oscar Wilde]]) *L'ambizione è nemica del successo. ([[Barney Stinson]], ''[[How I Met Your Mother (seconda stagione)|How I Met Your Mother]]'') *L'ambizione è semplice [[vanità]] passata di grado. ([[Jerome K. Jerome]]) *L'ambizione è una droga che fa di colui che vi si dedica un demente in potenza. Chi non ha osservato in sé o negli altri queste stigmate, quest'aria di animale smarrito, questi tratti inquieti e come accesi da un'estasi sordida, rimarrà estraneo ai malefici e ai benefici del Potere, inferno tonificante, sintesi di veleno e di panacea. ([[Emil Cioran]]) *L'ambizione non è mica una colpa, non è mica un peccato. Lo sono: ma con saggezza, fino al punto cioè in cui so di poter arrivare da sola, senza dir grazie a nessuno, detesto dir grazie a qualcuno. ([[Virna Lisi]]) *L'ambizione non è un vizio da gentucola. ([[Michel de Montaigne]]) *L'ambizione non si accorda con la bontà, ma, al contrario, con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà. ([[Il regno di Dio è in voi|Lev Tolstoj, ''Il regno di Dio è in voi'']]) *L'ambizione, più potente del veleno e più profonda della malattia, rapisce gli uomini. Una volta attecchita non vi è scampo, proprio come una maledizione, e porta tutti gli avventurieri ad avanzare, gettandosi a capofitto. Per loro, una vita priva di ambizione è ben più temibile della morte. (''[[Made in Abyss]]'') *L'uomo ristagna senza ambizione, senza desiderio di migliorarsi. ([[James Tiberius Kirk]], ''[[Star Trek (serie classica)#Prima stagione|Star Trek]]'') *Le grandi ambizioni rendono grandi gli animi. ([[Tito Livio]]) *Mentre l'ambizioso lavora per sé, lavora per tutti. Noi siamo così legati che nessuno può lavorare solo per sé. ([[Jerome K. Jerome]]) *Non ho mai sopportato che alla parola ambizioso si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo. ([[Anya Taylor-Joy]]) *''Qual regione, o qual Città n'è priva? | Qual bosco, qual tugurio? In ogni lato | l'Ambizione, e l'Avarizia arriva. | Queste nel mondo, come l'uom fu nato, | nacquero ancora, e se non fusser quelle, | sarebbe assai felice il nostro stato.'' ([[Niccolò Machiavelli]]) *Qualunque volta è tolto agli uomini il combattere per necessità, combattono per ambizione. ([[Niccolò Machiavelli]]) *Sempre la mia ambizione è stata superiore alle mie forze. ([[Thomas Bernhard]]) *Un uomo ambizioso vince qualsiasi battaglia che è costretto ad affrontare. (''[[Ken il guerriero]]'') ==[[Proverbi italiani]]== *Chi troppo in alto sal, spesso e sovente, cade precipitevolmente. *Chi vuol salir più su di quel che possa, sente poi nel cascar maggior percossa. *Chi vuole andar troppo in alto si rompe il collo. *E chi troppo alto sormontar procura con la caduta il folle ardir misura. *Il cane, per quanto si allunghi, non arriverà mai alla grandezza del leone. *L'ambizione è come lo spazio, essa non ha limiti. *L'ambizione è la croce degli ambiziosi. *L'ambizione è la radice della [[discordia]]. *L'ambizione e le pulci saltano in alto. *L'ambizione e l'ira fanno impazzire gli uomini. *L'ambizione e l'odio sono cattivi consiglieri. *L'ambizione inebria al pari del vino. *L'ambizione non fa mai buon frutto. *L'ambizione si pasce di vento. *L'ambizione trova la carestia nell'abbondanza, e non può saziarsi di nulla. *Se temi il delirio, fa' di non dare accesso all'ambizione. *Spesso l'ambizione invece di salire in alto, precipita in basso. *Uomo ambizioso, uomo crudele. ===[[Proverbi toscani]]=== *Chi è in alto, non pensa mai al cadere. *Chi è più alto è bersaglio di tutti. *Chi monta più alto ch'e' non deve, cade più basso ch'e' non crede. *Chi troppo in alto sal, cade repente. Precipitevolissimevolmente. *Chi troppo sale dà maggior percossa. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt}} [[Categoria:Qualità individuali]] 8n1le6qeupc4gu2dxfg8ug7h2l0frdr Benjamin Disraeli 0 2801 1223740 1212479 2022-08-22T08:07:24Z Spinoziano (BEIC) 86405 wlink wikitext text/x-wiki [[Immagine:Disraeli.jpg|thumb|Benjamin Disraeli]] '''Benjamin Disraeli, I conte di Beaconsfield''' (1804 – 1881), uomo politico britannico. ==Citazioni di Benjamin Disraeli== *Chi può negare che [[Gesù di Nazareth]], il Figlio del Dio Altissimo venuto nella carne, sia l'etero vanto del popolo giudaico?!<ref>Citato in Nicola Martella, ''Offensiva intorno a Gesù'', vol II, Punto a croce 2000.</ref> *È molto più facile essere critici che essere corretti. :''This shows how much easier it is to be critical than to be correct''.<ref>Dal discorso alla House of Commons, 24 gennaio 1860.</ref> *Il mio concetto di persona piacevole è quello di una persona che è d'accordo con me. :''"My idea of an agreeable person," said Hugo Bohun, "is a person who agrees with me"''.<ref>Da ''Lothair'', 1870, cap. 35.</ref> *Il mondo è governato da tutt'altri personaggi che neppure immaginano coloro il cui occhio non giunge dietro le quinte.<ref>Citato in Curzio Nitoglia, ''Per padre il diavolo: un'introduzione al problema ebraico secondo la tradizione cattolica'', Barbarossa, 2002, p. 208.</ref> *[Il Poor Law Amendment Act del 1834] annuncia al mondo che in Inghilterra la povertà è un crimine.<ref>Citato in AA.VV., <i>Il libro della legge</i>, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 91. ISBN 9788858029596</ref> *Il segreto del [[successo]] risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo. :''The secret of success is constancy to purpose''.<ref>Dal discorso al banchetto della National Union of Conservative and Constitutional Associations, Crystal Palace, Londra, 24 giugno 1872, citato in "Mr. Disraeli at Sydenham", The Times, 25 June 1872, p. 8.</ref> *Il [[successo]] è figlio dell'[[audacia]]. :''Success is the child of audacity''.<ref>Da ''The Rise of Iskander'', 1833, cap. 4.</ref> *In realtà noi siamo una nazione di bottegai.<ref>Da ''The Young Duke'', I; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, ''Il libro dei mille savi'', Hoepli, Milano, 2022. ISBN 978-88-203-3911-1</ref> *L'assassinio non ha mai cambiato la [[storia]] del [[mondo]]. :''Assassination has never changed the history of the world''.<ref>Dal discorso alla House of Commons dopo l'omicidio di [[Abramo Lincoln]], 1 maggio 1865.</ref> *L'[[uomo]] è una scimmia, oppure un angelo. Ora io sono dalla parte degli angeli. :''Is man an ape or an angel? Now, I am on the side of the angels!''<ref>Dal discorso all'Oxford Diocesan Conference, 25 novembre 1864.</ref> *La [[delusione]] della maturità segue l'illusione della gioventù.<ref>Citato in ''Focus'' n. 67, p. 169.</ref> *La determinatezza non è il linguaggio della [[politica]]. :''Finality, Sir, is not the language of politics''.<ref>Dal discorso alla House of Commons, 28 febbraio 1859.</ref> *La [[disperazione]] è la conclusione degli stolti. :''Despair is the conclusion of fools''.<ref>Da ''The Wondrous Tale of Alroy'', 10, 17.</ref> *La gioventù è un agire da sciocchi, la maturità una lotta, la vecchiaia un rimpianto.<ref>Citato in ''Focus'', n. 115, p. 170.</ref> *La [[pazienza]] è l'ingrediente necessario per la genialità. :''Patience is a necessary ingredient of genius''.<ref>Da ''Contarini Fleming'', 1832, 4, 5.</ref> *Le piccole cose turbano le piccole anime.<ref>Da ''Sybil''.</ref><ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> *Lo [[studio]] è la [[distrazione]] di una [[mente]] osservatrice. :''Amusement to an observing mind is study''.<ref>Da ''Contarini Fleming'', 1832, 1, 23.</ref> *Non rifiuto mai; contraddico. E qualche volta dimentico. :''I never deny; I never contradict; I sometimes forget''.<ref>Citato in William Flavelle Monypenny e George Earle Buckle, ''The life of Benjamin Disraeli, Rarl of Beaconsfield'', Vol. 6 (1920), p. 463, ed in Henry W. Lucy, ''Memories of Eight Parliaments'', 1908, p. 66.</ref> *Ogni donna, e nessun uomo, dovrebbe [[matrimonio|sposarsi]].<ref>Da ''Lotario'', 30. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013. ISBN 9788858654644</ref> *Quel che è delitto fra la moltitudine è soltanto un vizio fra i pochi.<ref>Da ''Tancred, or the New Crusade'', 1847.</ref> *Se non sei molto abile, devi essere conciliante. :''If you are not very clever, you should be conciliatory''.<ref>Da ''Endymion'', 1880, cap. 85.</ref> *Tutto è razza e non c'è altra verità.<ref>1847, vol. I, p. 169; citato in Losurdo 2005, p. 267.</ref> *Un'università dovrebbe essere un luogo di luce, di [[libertà]] e di [[studio]]. :''A University should be a place of light, of liberty, and of learning''.<ref>Dal discorso alla House of Commons, 11 marzo 1873.</ref> *Un [[governo]] conservatore è ipocrisia organizzata.<ref>Dal discorso alla Camera dei Comuni del 17 marzo 1845.</ref> *Un politico usa i dati come un ubriaco il lampione: non per la luce ma per il sostegno.<ref>Citato in ''La settimana enigmistica'', n. 4102, pag. 12</ref> *Un precedente consacra un principio. :''A precedent embalms a principle''.<ref>Dal discorso alla House of Commons, 22 febbraio 1848.</ref> *{{NDR|[[Ultime parole famose]], sul [[canale di Suez]], il 26 marzo 1858<ref>Percy Hetherington Fitzgerald, ''The Great Canal at Suez'', Tinsley Brothers, 1878, vol. I, p. 105.</ref>}} Un tentativo inutile, assolutamente impossibile da realizzare.<ref>Citato in Alfredo Accatino, ''Imbecilli'', Salani, 2011, n. 42.</ref> *Uno scrittore che parla dei suoi libri è insopportabile quasi come una madre che parla dei suoi figli.<ref>Da ''Discorso a un banchetto'', Glasgow, 19 novembre 1873.</ref><ref name=e /> ===Attribuite=== *Ci sono tre tipi di [[bugie]]: le [[bugie]], le dannate [[bugie]] e le statistiche. :''There are three kinds of lies: Lies, Damn Lies, and Statistics''. ::Attribuita a Disraeli da Mark Twain in ''Chapters from My Autobiography — XX'', North American Review No. DCXVIII (5 luglio 1907). L'attribuzione è considerata inaffidabile, e l'origine è incerta (una delle prime pubblicazioni conosciute contenente questa frase è di Leonard H. Courtney). *La franchezza è la gemma più splendente della [[critica]]. :''Candour is the brightest gem of criticism''. ::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Si tratta di una citazione del padre, Isaac D'Israeli, tratta da ''The Curiosities of Literature'', in "Literary Journals". *Quando ho voglia di leggere un [[romanzo]], ne scrivo uno.<ref>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref> ==''Henrietta Temple''== *Ciò che ci attendiamo non capita quasi mai; generalmente capita ciò che meno ci aspettiamo. :''What we anticipate seldom occurs; what we least expected generally happens''. (2, 4) *È il [[tempo]] il grande medico. :''Time is the great physician''. (6, 9) *La [[magia]] del primo [[amore]] è la nostra [[ignoranza]] nel credere che possa durare per sempre. :''The magic of first love is our ignorance that it can ever end''. (4, 1) ==''Vivian Grey''== *C'è [[moderazione]] persino nell'eccesso. :''There is moderation even in excess''. (VI, 1) *Come tutti i grandi [[viaggiatori]] ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto. *L'[[uomo]] non è la creatura delle circostanze. Le circostanze sono le creature dell'[[uomo]]. :''Man is not the creature of circumstances, circumstances are the creatures of men''. (VI, 7) *Le delusioni dell'età matura seguono le illusioni della [[gioventù]]. :''The disappointment of manhood succeeds to the delusion of youth''. (VIII, 4) *Odio le definizioni. :''I hate definitions''. (II, 6) *Un [[uomo]] [[coerenza|coerente]] crede nel [[destino]], un [[uomo]] capriccioso nel caso. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Benjamin Disraeli, ''Tancred; or, The New Crusade'', 2 voll., Tauchnitz, Leipzig, 1847. *Domenico Losurdo, ''Controstoria del liberalismo'', Laterza, 2005. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Disraeli, Benjamin}} [[Categoria:Politici britannici]] 03xq7e06izzyhygboq0zv8irglhs91l Amadeus 0 2900 1223795 1167404 2022-08-22T11:12:13Z 79.19.162.155 /* Frasi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Amadeus |dimensioneimmagine= 200 |immagine= Mozart-by-Croce-1780-81.jpg |didascalia= Wolfgang Amadeus Mozart in un ritratto di Johann Nepomuk Della Croce |genere= drammatico, biografico |regista= [[Miloš Forman]] |soggetto= [[Peter Shaffer]] |sceneggiatore= Peter Shaffer |attori= * [[Tom Hulce]]: [[Wolfgang Amadeus Mozart]] * [[F. Murray Abraham]]: [[Antonio Salieri]] * [[Elizabeth Berridge]]: Constanze Weber * [[Simon Callow]]: Emanuel Schikaneder * [[Roy Dotrice]]: Leopold Mozart * [[Christine Ebersole]]: Katherina Cavalieri * [[Jeffrey Jones]]: imperatore Giuseppe II * [[Roderick Cook]]: conte Von Strack * [[Jonathan Moore (attore)|Jonathan Moore]]: barone van Swieten * [[Nicholas Kepros]]: arcivescovo Colloredo * [[Richard Frank]]: padre Vogler * [[Patrick Hines]]: Kapellmeister Bonno * [[Charles Kay]]: conte Orsini-Rosenberg * [[Vincent Schiavelli]]: il maggiordomo di Salieri * [[Cynthia Nixon]]: Lorl, la serva * [[Barbara Bryne]]: Frau Weber, madre di Constanze * [[Herman Meckler]]: prete * [[Vladimír Svitáček]]: papa Clemente XIV * [[Kenneth McMillan]]: Michael Schlumberg <small>(director's cut)</small> * [[Dana Vavrova]]: |doppiatori italiani = Edizione originale * [[Roberto Pedicini]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Michele Kalamera]]: Antonio Salieri * [[Monica Gravina]]: Constanze Weber * [[Paolo Lombardi]]: imperatore Giuseppe II * [[Sandro Tuminelli]]: arcivescovo Colloredo * [[Giulio Platone]]: Leopold Mozart * [[Giampaolo Saccarola]]: Emanuel Schikaneder * [[Silvia Pepitoni]]: Katherina Cavalieri * [[Carlo Valli]]: conte Von Strack * [[Bruno Alessandro]]: barone van Swieten * [[Carlo Cosolo]]: padre Vogler * [[Leo Gullotta]]: il valletto di Salieri * [[Antonella Rinaldi]]: Lorl, la serva * [[Alina Moradei]]: Frau Weber, madre di Constanze Ridoppiaggio Director's cut (2002) * [[Massimiliano Alto]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Luca Biagini]]: Antonio Salieri * [[Francesca Fiorentini]]: Constanze Weber * [[Oreste Baldini]]: Emanuel Schikaneder * [[Vittorio Di Prima]]: Leopold Mozart * [[Massimo Lodolo]]: imperatore Giuseppe II * [[Carlo Sabatini]]: conte Von Strack * [[Angelo Maggi]]: barone van Swieten * [[Renato Cortesi]]: arcivescovo Colloredo * [[Bruno Alessandro]]: Kapellmeister Bonno * [[Valentina Mari]]: Lorl, la serva * [[Diego Reggente]]: Michael Schlumberg |note= * Vincitore di 8 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (1985)''': **Miglior film **Miglior regia **Miglior attore protagonista ([[F. Murray Abraham]]) **Miglior sceneggiatura **Miglior fotografia **Migliori costumi **Miglior sonoro **Migliori scenografie }} '''''Amadeus''''', film statunitense del 1984 con [[F. Murray Abraham]] e [[Tom Hulce]], regia di [[Miloš Forman]]. == [[Incipit]] == {{Incipit film}} [[Mozart]]! Mozart! Perdona il tuo assassino! Lo confesso! Io ti ho ucciso! Sì! Io ti ho ucciso Mozart! Perdonami! Pietà! Mozart! Pietà! Perdona il tuo assassino! Perdonami Mozart! ('''Salieri''') == Frasi == * Io piacevo a tutti, anche a me stesso... funché non venne lui. Arrivò a Vienna per suonare della sua musica, nella residenza del suo padrone il principe arcivescovo di Salisburgo. Io andai lì impaziente di trovarmelo di fronte. Quella notte... cambiò la mia vita. Mentre vagavo per i saloni escogitai una sorta di giochino in cui cimentarmi: quell'uomo aveva scritto il suo primo concerto all'età di quattro anni, la sua prima sinfonia a sette, un opera completa a dodici... quale traccia poteva lasciare un simile talento sopra un volto? Quale tra tutti quegli individui poteva essere lui? ('''Salieri''') *Sulla pagina sembrava.. Un niente... Un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito con fagotti, corni di bassetto... Come lo schiudersi di un vecchio cofano... Dopo di che, a un tratto, ecco emergere un oboe. Una sola nota, sospesa, immobile. Finché... un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia... Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito... Espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri! Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio. ('''Salieri''') {{NDR|descrivendo l'attacco dell'Adagio della Gran Partita}} * Ma perché, perché Dio avrebbe scelto un fanciullo osceno quale suo strumento?? Era incredibile. Quel pezzo doveva essere un caso, per forza. Guai se non lo fosse stato. ('''Salieri''') *{{NDR|Non sapendo quale parrucca scegliere per il suo primo colloquio con l'imperatore Giuseppe II}} Perché non ho tre teste, io? ('''Mozart''') *Stupefacente!... in effetti io... non credevo ai miei occhi: erano le prime, no, le sole stesure delle sue composizioni! Non c'era traccia di correzioni, di nessun genere, nemmeno una! Lui aveva soltanto messo sulla carta la musica già finita nella sua testa. Pagina dopo pagina, come se le avesse scritte sotto dettatura. E musica... perfetta, come mai musica era stata. Sposta una sola nota e si immiserisce tutto. Cambia una sola frase e la struttura crolla. Era chiaro per me che la musica che avevo udito nel palazzo dell'arcivescovo non era stata un caso. Ecco di nuovo la vera voce di Dio. Ciò che contemplavo attraverso la gabbia di quei meticolosi tratti di inchiostro era di un'assoluta bellezza... ('''Salieri''') {{NDR|Leggendo gli spartiti di Mozart portati da Costanza}} *D'ora in poi noi saremo nemici, Tu e io. Perché Tu hai scelto quale tuo strumento un vanaglorioso, libidinoso, sconcio, infantile ragazzo, e a me hai donato soltanto la capacità di riconoscere la tua incarnazione. Perché Tu sei ingiusto! Sleale! Crudele! Io ti bloccherò, lo [[Giuramenti dai film|giuro]]! Io ostacolerò e danneggerò la tua creatura terrena, per quanto starà in me. ('''Salieri''') {{NDR|Bruciando il crocifisso nel camino, dopo aver visto gli spartiti originali di Mozart}} *Bene, la prossima volta che vorrà farmi addestrare un altro dei suoi cani, me lo faccia sapere. Addio! ('''Mozart''') *Continua.. deridimi, sghignazza... Non era mica Mozart che rideva, Padre: era Dio! Era Dio che si beffava di me con quella oscena risata! Continua Signore, ridi... mostra la mia mediocrità, fa' che tutti la notino... Ma un giorno io riderò di te, vedrai... Prima di lasciare questa terra, io riderò di te. ('''Salieri''') *Io, è vero, sono volgare. Ma vi giuro che la mia musica non lo è. ('''Mozart''') *Allora, c'è un servitore a terra, in ginocchio. E lo sa perché? Non perché vi è costretto, no! Sta solo misurando lo spazio. Sa per cosa? Il letto. Il suo letto nuziale. Per vedere se ci sta! Ah! Ah! Ah! ('''Mozart''') *Con la musica il terzo atto era spavaldo, brillante! Il quarto... era stupefacente. Una donna nei panni della propria cameriera udiva suo marito rivolgerle per la prima volta dopo tanti anni tenere frasi d'amore, solo perché egli pensava che fosse un'altra. La musica del sublime perdono riempiva il teatro, conferendo a tutti i presenti una totale assoluzione. Tramite quel piccolo uomo, Dio riusciva a far giungere a tutti la propria voce, irrefrenabilmente, rendendo più amara la mia sconfitta ad ogni nota. ('''Salieri''') {{NDR|riferendosi a "Le nozze di Figaro"}} *Fu così che sorse il terribile Spettro dalla sua successiva e più lugubre opera. Là sul palcoscenico incombeva la presenza di un Despota defunto. E io sapevo, solo io intuivo, che la terrificante apparizione era Leopold, emerso dalla tomba. Wolfgang aveva evocato lo Spettro del proprio padre perché accusasse il figlio davanti a tutto il mondo. E questo era terrificante, e sublime, a un tempo. ('''Salieri''') {{NDR|Parlando dell'opera ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]''}} *Io, sono stata! E sono felice di averla convinta! «Lascialo!», le ho detto «e subito! Eccoti i soldi, prendi i bambini, vattene a Baden e rimettiti in salute!» Io ero scossa, scossa fin nel profondo quando l'ho vista! Io non credevo ai miei occhi, povera creatura! Tu sei un mostro! Gli altri non esistono per te! E chi sono mai? Esisti solo tu e la tua musica... Ma io gliel'avevo detto... «Prenditi un uomo, non un bambino! Se lo sposi non avrai un pitale per pisciarci!» (la '''suocera''' a Mozart, dai cui labiali egli trova ispirazione per ''Il Flauto Magico'') *Lei ci crede a questo? A un fuoco inestinguibile che ti divora eternamente... ('''Mozart''') ==Dialoghi== *'''Salieri''' {{NDR|rivolto al prete dopo aver suonato al piano alcune melodie}}: Allora? <br />'''Prete''': Mi rincresce, ma no, non mi è familiare. <br />'''Salieri''': Non ne ricorda una delle mie melodie... ero il compositore più famoso d'Europa. Ho scritto quaranta opere e più di... aspetti, proviamo con questa. {{NDR|Suona alcune note al piano e il prete inizia a canticchiare la melodia}} <br />'''Prete''': Si, questa la conosco! Oh, è incantevole io... mi dispiace, non sapevo che fosse sua. <br />'''Salieri''': Non lo è. Questo era Mozart. Wolfgang... Amadeus... Mozart... *'''Prete''' {{NDR|venuto a confessarlo}}: Davanti a Dio tutti gli uomini sono uguali. <br />'''Salieri''': Ne è convinto? *'''Mozart''' {{NDR|riferendosi a ''[[w:Il ratto dal serraglio|Il ratto del serraglio]]''}}: Non è indecente... è altamente morale, maestà, ed esalta le virtù proprie dei tedeschi. <br />'''Salieri''': Chiedo scusa maestà, ma quali possono mai essere? Essendo uno straniero vorrei scoprirlo. <br />'''Imperatore''': Bene, glielo dica Mozart: citi una virtù propria dei tedeschi. <br />'''Mozart''': L'amore, sire. <br />'''Salieri''': Oh, l'amore, ma certo! Noi in Italia non sappiamo neanche cosa sia... {{NDR|i presenti ridacchiano}} <br />'''Mozart''': No, non credo che lo conosciate. Almeno assistendo alle vostre opere, con tutti quei soprani che strillano, amanti flaccidi che roteano le pupille. Questo... questo... questo non è amore, questo è immondizia! *'''Mozart''': {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} Maestà, questa è solo una burletta, un'opera sull'amore... <br /> '''Imperatore''': Ah, l'amore, di nuovo! <br />'''Mozart''': Ed è diversa, è totalmente diversa, è così diversa che farà impazzire il pubblico. Ci sono delle scene che... oh... il finale del secondo atto ad esempio: ecco, comincia con un semplice duetto, solo un marito e una moglie che discutono. Ad un tratto, irrompe la cameriera della moglie e poi è... è una situazione esilarante: il duetto si trasforma in un trio. Poi arriva il valletto del marito, che complotta con la cameriera, e il trio diventa un quartetto. Poi si aggiunge un giardiniere idiota e il quartetto diventa un quintetto, e così via, così via, così via... un sestetto, un settetto, un ottetto! Quanto crede che sia riuscito a sostenere questa scena maestà? <br />'''Imperatore''': Ma, non ho idea... <br />'''Mozart''': Indovini! Indovini maestà! Calcoli il massimo del tempo che qualcuno può sostenerla e lo raddoppi! <br /> '''Imperatore''': Beh... sei... sette minuti... {{NDR|Mozart gli fa cenno di aumentare}} otto minuti? <br />'''Mozart''': Venti sire! Venti minuti! {{NDR|ride}} Venti minuti solamente di musica, nemmeno un recitativo! {{NDR|ride}} Sire, solo l'opera può fare questo. In una commedia se più persone parlano contemporaneamente è solo chiasso, non si capisce una parola. Ma in un opera, con la musica, con la musica lei può avere venti individui che cantano contemporaneamente e non è chiasso il loro, è perfetta armonia! *'''Salieri anziano''' {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} E poi, sa cosa accadde? {{NDR|l'imperatore sbadiglia durante il quarto atto}} Un miracolo! Grazie a quello sbadiglio vidi la mia sconfitta trasformarsi in una vittoria. Per Mozart fu una fortuna che l'imperatore sbadigliasse una sola volta: tre sbadigli e l'opera sarebbe caduta subito; due sbadigli, entro la settimana; con uno solo, l'autore poteva ancora ottenere... <br />'''Mozart''': Nove rappresentazioni! Nove! Nemmeno una di più! E poi via! <br /> '''Salieri''': Lo so, lo so, è avvilente. Comunque quando al pubblico non piace un lavoro, bisogna rassegnarsi di buona grazia. <br />'''Mozart''': Ma che cos'è che non piace alla gente? <br />'''Salieri''': Io posso rispondere per l'imperatore: lei pretende troppo dall'orecchio regale! Il pover uomo non può concentrarsi per più di un'ora, lei gliene pone quattro... <br /> '''Mozart''': E lei, lei che cosa ne pensa, le è piaciuta almeno un po'? <br />'''Salieri''': Per me è meravigliosa. <br />'''Mozart''' Si capisce, la più bella opera mai scritta. Lo so benissimo, ma il teatro è vuoto... {{NDR|Salieri ride}} <br />'''Salieri''': Credo che lei sopravvaluti i cari viennesi, amico mio. Lei non ha mai inserito una bella esplosione alla fine di una romanza per dire che era ora di applaudire.<br />'''Mozart''': Lo so, lo so, quante cose lei potrebbe insegnarmi... <br />'''Salieri''': Non me lo permetterei. Nondimeno, a rischio di doverglielo imporre, amerei che lei vedesse la mia nuova opera. Sarebbe un vero onore per me.<br />'''Mozart''' O no, l'onore sarebbe solo mio. <br />'''Salieri''': Grazie Wolfgang. <br />'''Mozart''': Grazie a lei, ''signor Antonio''. {{NDR|in italiano nella versione originale}} *'''Salieri''': Allora, le è piaciuta la mia opera? <br /> '''Mozart''': Io.. non avrei mai creduto che si potesse scrivere musica come questa! <br /> '''Salieri''': Lei vuole adularmi! <br /> '''Mozart''': No no.. udendo certi suoni.. uno può dire solamente: Salieri. *'''Salieri''' : Il mio piano era così semplice che mi terrorizzava. Anzitutto dovevo ottenere da lui la Messa, dopodiché... provocare la sua morte. <br /> '''Prete''' : Cosa?? <br />'''Salieri''': Il suo funerale! Se lo immagina?? La Cattedrale, tutta Vienna schierata lì. Il suo feretro, piccolo feretro di Mozart, lì nel mezzo.. ed ecco che.. in quel silenzio.. una musica.. una musica sublime esplode inondando tutti! Una grande Messa da Requiem! Il suffragio dell'anima di Wolfgang Mozart, composta dal suo devoto amico Antonio Salieri. Oh quale sublimità, quale intensità, quale passione in questa musica! Salieri è stato toccato da Dio finalmente. E Dio ora deve ascoltarlo! Impotente a zittirlo, impotente a fermarlo! Io per una volta alla fine riderò di Lui!! *'''Schikaneder''': L'hai finita? <br /> '''Mozart''': Cosa. <br /> '''Schikaneder''': L'operetta, che cosa credevi. <br /> '''Mozart''': Si. <br /> '''Schikaneder''': Posso vederla? <br /> '''Mozart''': No. <br /> '''Schikaneder''': Perché no? <br /> '''Mozart''': Perché non c'è niente da vedere {{NDR|ride}} <br /> '''Schikaneder''': Ascolta, io ti ho chiesto se potevamo iniziare le prove la settimana prossima e tu hai detto di si. <br /> '''Mozart''': Si può infatti. <br /> '''Schikaneder''': Avanti, mostramela. Io voglio vederla, dov'è!<br /> '''Mozart''': Qui. È tutta nella mia zucca. Il resto sono solo scarabocchi... Scarabocchi e merde di mosca. Sopra e sotto le righe... {{NDR|ride}} Vuoi bere qualcosa? *'''Costanze''': Lo sai che cosa è idiota? il tuo libretto, ecco che cosa è idiota. <br /> '''Schikaneder''': Cosa? <br /> '''Costanze''': Chiedere a Wolfi di lavorare su quello schifo: serpenti scivolosi, flauti magici! *'''Salieri''': Su, cominciamo. <br /> '''Mozart''': Ho finito in Fa maggiore... e allora adesso: La minore... {{NDR|Salieri sembra non capire}} La minore... <br /> '''Salieri''': Si? "Confutatis", La minore... <br /> '''Mozart''': Cominci con le voci. Prima i bassi, secondo quarto della prima misura... <br /> '''Salieri''': Che tempo? <br /> '''Mozart''': Quattro quarti. Secondo quarto della prima misura. La. ''Confutatis...'' {{NDR|canticchiando}} Seconda misura, secondo quarto. ''Maledictis...'' Capisce? <br /> '''Salieri''': Si, si, Sol diesis. <br /> '''Mozart''': Certo. Secondo quarto della terza misura. Mi. ''Flammis acribus addictis...'' Pausa. ''Maledictis flammis acribus addictis...'' Mi segue? <br /> '''Salieri''': Penso di si. <br /> '''Mozart''': Faccia vedere. {{NDR|Salieri gli passa gli spartiti e lui li esamina}} Bene, bene. Ora i tenori. Quarto tempo della prima misura. Do. ''Confutatis...'' Seconda misura, quarto tempo. Re. ''Maledictis...'' D'accordo? <br /> '''Salieri''': Si, si. Continui... <br /> '''Mozart''': Secondo quarto della quarta misura. Fa. ''Flammis acribus addictis, flammis acribus addictis...'' Adesso l'orchestra. Secondo fagotto e trombone basso con i bassi, identiche note e stesso ritmo. Primo fagotto e trombone tenore con i tenori. <br />'''Salieri''': Troppo veloce. <br /> '''Mozart''': Ha scritto? <br />'''Salieri''': Non corra così... <br /> '''Mozart''': Ma ha capito? <br />'''Salieri''': Primo fagotto e trombone con cosa? <br /> '''Mozart''': Con i tenori! <br /> '''Salieri''': Identico? <br /> '''Mozart''': È logico! gli strumenti raddoppiano le voci. Adesso trombe e timpani. Trombe in re. Mi stia a sentire... <br />'''Salieri''': No. No, no, no... non capisco! <br />'''Mozart''': Ascolti! Trombe in Re, due La in ottava, al primo e al terzo quarto... <br />'''Salieri''': No... <br /> '''Mozart''': Si! Vanno con l'armonia! <br />'''Salieri''': Si... Si! {{NDR|Mozart canticchia}} Si! Si, si, ora capisco, si, si. Ed è tutto? <br /> '''Mozart''': No, no; ora ci vuole il fuoco... Gli archi all'unisono. Ostinato in La... Ecco, così: {{NDR|Mozart canticchia e fa gesti mentre Salieri riprende a scrivere}} e quello dopo, una terza sopra. Ha capito? <br /> '''Salieri''': Si... <br /> '''Mozart''': Faccia dei versi... {{NDR|Salieri canticchia continuando a scrivere}} <br /> '''Salieri''': È meraviglioso! <br /> '''Mozart''': Si, si, si, si. Su, forza! "Voca me". Sottovoce... Su, lo scriva: "Sottovoce". <br />'''Salieri''': Si, si, si... <br /> '''Mozart''': Pianissimo... "Voca me cum Benedictus" <br />'''Salieri''': Pianissimo? <br /> '''Mozart''': Si... "Chiamami fra i Benedetti". Do maggiore. Soprani e contralti in terza, contralti in do, soprani, una terza sopra. {{NDR|Mozart canticchia}} <br />'''Salieri''': I soprani salgono al fa, al secondo Voca? <br /> '''Mozart''': Si... E sul "Dictis". <br />'''Salieri''': Certo. <br /> '''Mozart''': E al di sotto, i violini, arpeggi dei violini... {{NDR|Mozart canticchia}} Scala discendente di sei note, e poi, di nuovo, riprende l'ostinato, ed è tutto! Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce! <br />'''Mozart''': Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce, un momento, scusi, un momento! Si... <br /> '''Mozart''': Bene, me lo mostri. Voglio tutto, dall'inizio! {{NDR|Salieri porge subito gli spartiti a Mozart e, a un suo gesto, parte in sottofondo il "Confutatis"}} *'''Mozart''': Vuole riposare un po'? <br />'''Salieri''': No, no. Non sono stanco per niente. <br />'''Mozart''': Ora, ci fermiamo un momento e dopo finiamo il Lacrimosa... <br />'''Salieri''': Io posso continuare, le assicuro. <br />'''Mozart''': Lei resta qui mentre io dormo un pochino? <br />'''Salieri''': Non l'abbandonerò... <br /> '''Mozart''': Mi vergogno talmente... <br />'''Salieri''': Di cosa? <br />'''Mozart''': Che stupido che ero... Credevo che non le interessasse il mio lavoro, e nemmeno io... Mi perdoni... {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Mi perdoni... ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} Parlerò per lei, padre: intercedo per tutti i mediocri del mondo. Io ne sono il campione, e anche il santo patrono. Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo tutti! ('''Salieri''') ==Citazioni su ''Amadeus''== *Per ''Amadeus'' ho chiamato oltre cento attori sia per il ruolo di Mozart sia per quello di Salieri. ([[Miloš Forman]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film biografici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] pf64qcfpm47104cpdtf62pcbegr41fs 1223801 1223795 2022-08-22T11:25:01Z 79.19.162.155 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Amadeus |dimensioneimmagine= 200 |immagine= Mozart-by-Croce-1780-81.jpg |didascalia= Wolfgang Amadeus Mozart in un ritratto di Johann Nepomuk Della Croce |genere= drammatico, biografico |regista= [[Miloš Forman]] |soggetto= [[Peter Shaffer]] |sceneggiatore= Peter Shaffer |attori= * [[Tom Hulce]]: [[Wolfgang Amadeus Mozart]] * [[F. Murray Abraham]]: [[Antonio Salieri]] * [[Elizabeth Berridge]]: Constanze Weber * [[Simon Callow]]: Emanuel Schikaneder * [[Roy Dotrice]]: Leopold Mozart * [[Christine Ebersole]]: Katherina Cavalieri * [[Jeffrey Jones]]: imperatore Giuseppe II * [[Roderick Cook]]: conte Von Strack * [[Jonathan Moore (attore)|Jonathan Moore]]: barone van Swieten * [[Nicholas Kepros]]: arcivescovo Colloredo * [[Richard Frank]]: padre Vogler * [[Patrick Hines]]: Kapellmeister Bonno * [[Charles Kay]]: conte Orsini-Rosenberg * [[Vincent Schiavelli]]: il maggiordomo di Salieri * [[Cynthia Nixon]]: Lorl, la serva * [[Barbara Bryne]]: Frau Weber, madre di Constanze * [[Herman Meckler]]: prete * [[Vladimír Svitáček]]: papa Clemente XIV * [[Kenneth McMillan]]: Michael Schlumberg <small>(director's cut)</small> * [[Dana Vavrova]]: |doppiatori italiani = Edizione originale * [[Roberto Pedicini]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Michele Kalamera]]: Antonio Salieri * [[Monica Gravina]]: Constanze Weber * [[Paolo Lombardi]]: imperatore Giuseppe II * [[Sandro Tuminelli]]: arcivescovo Colloredo * [[Giulio Platone]]: Leopold Mozart * [[Giampaolo Saccarola]]: Emanuel Schikaneder * [[Silvia Pepitoni]]: Katherina Cavalieri * [[Carlo Valli]]: conte Von Strack * [[Bruno Alessandro]]: barone van Swieten * [[Carlo Cosolo]]: padre Vogler * [[Leo Gullotta]]: il valletto di Salieri * [[Antonella Rinaldi]]: Lorl, la serva * [[Alina Moradei]]: Frau Weber, madre di Constanze Ridoppiaggio Director's cut (2002) * [[Massimiliano Alto]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Luca Biagini]]: Antonio Salieri * [[Francesca Fiorentini]]: Constanze Weber * [[Oreste Baldini]]: Emanuel Schikaneder * [[Vittorio Di Prima]]: Leopold Mozart * [[Massimo Lodolo]]: imperatore Giuseppe II * [[Carlo Sabatini]]: conte Von Strack * [[Angelo Maggi]]: barone van Swieten * [[Renato Cortesi]]: arcivescovo Colloredo * [[Bruno Alessandro]]: Kapellmeister Bonno * [[Valentina Mari]]: Lorl, la serva * [[Diego Reggente]]: Michael Schlumberg |note= * Vincitore di 8 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (1985)''': **Miglior film **Miglior regia **Miglior attore protagonista ([[F. Murray Abraham]]) **Miglior sceneggiatura **Miglior fotografia **Migliori costumi **Miglior sonoro **Migliori scenografie }} '''''Amadeus''''', film statunitense del 1984 con [[F. Murray Abraham]] e [[Tom Hulce]], regia di [[Miloš Forman]]. == [[Incipit]] == {{Incipit film}} [[Mozart]]! Mozart! Perdona il tuo assassino! Lo confesso! Io ti ho ucciso! Sì! Io ti ho ucciso Mozart! Perdonami! Pietà! Mozart! Pietà! Perdona il tuo assassino! Perdonami Mozart! ('''Salieri''') == Frasi == * Io piacevo a tutti, anche a me stesso... funché non venne lui. Arrivò a Vienna per suonare della sua musica, nella residenza del suo padrone il principe arcivescovo di Salisburgo. Io andai lì impaziente di trovarmelo di fronte. Quella notte... cambiò la mia vita. Mentre vagavo per i saloni escogitai una sorta di giochino in cui cimentarmi: quell'uomo aveva scritto il suo primo concerto all'età di quattro anni, la sua prima sinfonia a sette, un opera completa a dodici... quale traccia poteva lasciare un simile talento sopra un volto? Quale tra tutti quegli individui poteva essere lui? ('''Salieri''') *Sulla pagina sembrava.. Un niente... Un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito con fagotti, corni di bassetto... Come lo schiudersi di un vecchio cofano... Dopo di che, a un tratto, ecco emergere un oboe. Una sola nota, sospesa, immobile. Finché... un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia... Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito... Espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri! Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio. ('''Salieri''') {{NDR|descrivendo l'attacco dell'Adagio della Gran Partita}} * Ma perché, perché Dio avrebbe scelto un fanciullo osceno quale suo strumento?? Era incredibile. Quel pezzo doveva essere un caso, per forza. Guai se non lo fosse stato. ('''Salieri''') *{{NDR|Non sapendo quale parrucca scegliere per il suo primo colloquio con l'imperatore Giuseppe II}} Perché non ho tre teste, io? ('''Mozart''') *Stupefacente!... in effetti io... non credevo ai miei occhi: erano le prime, no, le sole stesure delle sue composizioni! Non c'era traccia di correzioni, di nessun genere, nemmeno una! Lui aveva soltanto messo sulla carta la musica già finita nella sua testa. Pagina dopo pagina, come se le avesse scritte sotto dettatura. E musica... perfetta, come mai musica era stata. Sposta una sola nota e si immiserisce tutto. Cambia una sola frase e la struttura crolla. Era chiaro per me che la musica che avevo udito nel palazzo dell'arcivescovo non era stata un caso. Ecco di nuovo la vera voce di Dio. Ciò che contemplavo attraverso la gabbia di quei meticolosi tratti di inchiostro era di un'assoluta bellezza... ('''Salieri''') {{NDR|Leggendo gli spartiti di Mozart portati da Costanza}} *D'ora in poi noi saremo nemici, Tu e io. Perché Tu hai scelto quale tuo strumento un vanaglorioso, libidinoso, sconcio, infantile ragazzo, e a me hai donato soltanto la capacità di riconoscere la tua incarnazione. Perché Tu sei ingiusto! Sleale! Crudele! Io ti bloccherò, lo [[Giuramenti dai film|giuro]]! Io ostacolerò e danneggerò la tua creatura terrena, per quanto starà in me. ('''Salieri''') {{NDR|Bruciando il crocifisso nel camino, dopo aver visto gli spartiti originali di Mozart}} *Bene, la prossima volta che vorrà farmi addestrare un altro dei suoi cani, me lo faccia sapere. Addio! ('''Mozart''') *Continua.. deridimi, sghignazza... Non era mica Mozart che rideva, Padre: era Dio! Era Dio che si beffava di me con quella oscena risata! Continua Signore, ridi... mostra la mia mediocrità, fa' che tutti la notino... Ma un giorno io riderò di te, vedrai... Prima di lasciare questa terra, io riderò di te. ('''Salieri''') *Io, è vero, sono volgare. Ma vi giuro che la mia musica non lo è. ('''Mozart''') *Allora, c'è un servitore a terra, in ginocchio. E lo sa perché? Non perché vi è costretto, no! Sta solo misurando lo spazio. Sa per cosa? Il letto. Il suo letto nuziale. Per vedere se ci sta! Ah! Ah! Ah! ('''Mozart''') *Con la musica il terzo atto era spavaldo, brillante! Il quarto... era stupefacente. Una donna nei panni della propria cameriera udiva suo marito rivolgerle per la prima volta dopo tanti anni tenere frasi d'amore, solo perché egli pensava che fosse un'altra. La musica del sublime perdono riempiva il teatro, conferendo a tutti i presenti una totale assoluzione. Tramite quel piccolo uomo, Dio riusciva a far giungere a tutti la propria voce, irrefrenabilmente, rendendo più amara la mia sconfitta ad ogni nota. ('''Salieri''') {{NDR|riferendosi a "Le nozze di Figaro"}} *Fu così che sorse il terribile Spettro dalla sua successiva e più lugubre opera. Là sul palcoscenico incombeva la presenza di un Despota defunto. E io sapevo, solo io intuivo, che la terrificante apparizione era Leopold, emerso dalla tomba. Wolfgang aveva evocato lo Spettro del proprio padre perché accusasse il figlio davanti a tutto il mondo. E questo era terrificante, e sublime, a un tempo. ('''Salieri''') {{NDR|Parlando dell'opera ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]''}} *Io, sono stata! E sono felice di averla convinta! «Lascialo!», le ho detto «e subito! Eccoti i soldi, prendi i bambini, vattene a Baden e rimettiti in salute!» Io ero scossa, scossa fin nel profondo quando l'ho vista! Io non credevo ai miei occhi, povera creatura! Tu sei un mostro! Gli altri non esistono per te! E chi sono mai? Esisti solo tu e la tua musica... Ma io gliel'avevo detto... «Prenditi un uomo, non un bambino! Se lo sposi non avrai un pitale per pisciarci!» (la '''suocera''' a Mozart, dai cui labiali egli trova ispirazione per ''Il Flauto Magico'') *Lei ci crede a questo? A un fuoco inestinguibile che ti divora eternamente... ('''Mozart''') ==Dialoghi== *'''Salieri''' {{NDR|rivolto al prete dopo aver suonato al piano alcune melodie}}: Allora? <br />'''Prete''': Mi rincresce, ma no, non mi è familiare. <br />'''Salieri''': Non ne ricorda una delle mie melodie... ero il compositore più famoso d'Europa. Ho scritto quaranta opere e più di... aspetti, proviamo con questa. {{NDR|Suona alcune note al piano e il prete inizia a canticchiare la melodia}} <br />'''Prete''': Si, questa la conosco! Oh, è incantevole io... mi dispiace, non sapevo che fosse sua. <br />'''Salieri''': Non lo è. Questo era Mozart. Wolfgang... Amadeus... Mozart... *'''Prete''' {{NDR|venuto a confessarlo}}: Davanti a Dio tutti gli uomini sono uguali. <br />'''Salieri''': Ne è convinto? *'''Mozart''' {{NDR|riferendosi a ''[[w:Il ratto dal serraglio|Il ratto del serraglio]]''}}: Non è indecente... è altamente morale, maestà, ed esalta le virtù proprie dei tedeschi. <br />'''Salieri''': Chiedo scusa maestà, ma quali possono mai essere? Essendo uno straniero vorrei scoprirlo. <br />'''Imperatore''': Bene, glielo dica Mozart: citi una virtù propria dei tedeschi. <br />'''Mozart''': L'amore, sire. <br />'''Salieri''': Oh, l'amore, ma certo! Noi in Italia non sappiamo neanche cosa sia... {{NDR|i presenti ridacchiano}} <br />'''Mozart''': No, non credo che lo conosciate. Almeno assistendo alle vostre opere, con tutti quei soprani che strillano, amanti flaccidi che roteano le pupille. Questo... questo... questo non è amore, questo è immondizia! *'''Mozart''': {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} Maestà, questa è solo una burletta, un'opera sull'amore... <br /> '''Imperatore''': Ah, l'amore, di nuovo! <br />'''Mozart''': Ed è diversa, è totalmente diversa, è così diversa che farà impazzire il pubblico. Ci sono delle scene che... oh... il finale del secondo atto ad esempio: ecco, comincia con un semplice duetto, solo un marito e una moglie che discutono. Ad un tratto, irrompe la cameriera della moglie e poi è... è una situazione esilarante: il duetto si trasforma in un trio. Poi arriva il valletto del marito, che complotta con la cameriera, e il trio diventa un quartetto. Poi si aggiunge un giardiniere idiota e il quartetto diventa un quintetto, e così via, così via, così via... un sestetto, un settetto, un ottetto! Quanto crede che sia riuscito a sostenere questa scena maestà? <br />'''Imperatore''': Ma, non ho idea... <br />'''Mozart''': Indovini! Indovini maestà! Calcoli il massimo del tempo che qualcuno può sostenerla e lo raddoppi! <br /> '''Imperatore''': Beh... sei... sette minuti... {{NDR|Mozart gli fa cenno di aumentare}} otto minuti? <br />'''Mozart''': Venti sire! Venti minuti! {{NDR|ride}} Venti minuti solamente di musica, nemmeno un recitativo! {{NDR|ride}} Sire, solo l'opera può fare questo. In una commedia se più persone parlano contemporaneamente è solo chiasso, non si capisce una parola. Ma in un opera, con la musica, con la musica lei può avere venti individui che cantano contemporaneamente e non è chiasso il loro, è perfetta armonia! *'''Salieri anziano''' {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} E poi, sa cosa accadde? {{NDR|l'imperatore sbadiglia durante il quarto atto}} Un miracolo! Grazie a quello sbadiglio vidi la mia sconfitta trasformarsi in una vittoria. Per Mozart fu una fortuna che l'imperatore sbadigliasse una sola volta: tre sbadigli e l'opera sarebbe caduta subito; due sbadigli, entro la settimana; con uno solo, l'autore poteva ancora ottenere... <br />'''Mozart''': Nove rappresentazioni! Nove! Nemmeno una di più! E poi via! <br /> '''Salieri''': Lo so, lo so, è avvilente. Comunque quando al pubblico non piace un lavoro, bisogna rassegnarsi di buona grazia. <br />'''Mozart''': Ma che cos'è che non piace alla gente? <br />'''Salieri''': Io posso rispondere per l'imperatore: lei pretende troppo dall'orecchio regale! Il pover uomo non può concentrarsi per più di un'ora, lei gliene pone quattro... <br /> '''Mozart''': E lei, lei che cosa ne pensa, le è piaciuta almeno un po'? <br />'''Salieri''': Per me è meravigliosa. <br />'''Mozart''' Si capisce, la più bella opera mai scritta. Lo so benissimo, ma il teatro è vuoto... {{NDR|Salieri ride}} <br />'''Salieri''': Credo che lei sopravvaluti i cari viennesi, amico mio. Lei non ha mai inserito una bella esplosione alla fine di una romanza per dire che era ora di applaudire.<br />'''Mozart''': Lo so, lo so, quante cose lei potrebbe insegnarmi... <br />'''Salieri''': Non me lo permetterei. Nondimeno, a rischio di doverglielo imporre, amerei che lei vedesse la mia nuova opera. Sarebbe un vero onore per me.<br />'''Mozart''' O no, l'onore sarebbe solo mio. <br />'''Salieri''': Grazie Wolfgang. <br />'''Mozart''': Grazie a lei, ''signor Antonio''. {{NDR|in italiano nella versione originale}} *'''Salieri''': Allora, le è piaciuta la mia opera? <br /> '''Mozart''': Io.. non avrei mai creduto che si potesse scrivere musica come questa! <br /> '''Salieri''': Lei vuole adularmi! <br /> '''Mozart''': No no.. udendo certi suoni.. uno può dire solamente: Salieri. *'''Salieri''' : Il mio piano era così semplice che mi terrorizzava. Anzitutto dovevo ottenere da lui la Messa, dopodiché... provocare la sua morte. <br /> '''Prete''' : Cosa?? <br />'''Salieri''': Il suo funerale! Se lo immagina?? La Cattedrale, tutta Vienna schierata lì. Il suo feretro, piccolo feretro di Mozart, lì nel mezzo.. ed ecco che.. in quel silenzio.. una musica.. una musica sublime esplode inondando tutti! Una grande Messa da Requiem! Il suffragio dell'anima di Wolfgang Mozart, composta dal suo devoto amico Antonio Salieri. Oh quale sublimità, quale intensità, quale passione in questa musica! Salieri è stato toccato da Dio finalmente. E Dio ora deve ascoltarlo! Impotente a zittirlo, impotente a fermarlo! Io per una volta alla fine riderò di Lui!! Una sola cosa mi angustiava: come ucciderlo. Non è cosa facile... trovare il modo di uccidere un uomo. Ah, una cosa è fantasticarci su... ma è ben diverso quando poi tu... tu devi farlo... con le tue mani. *'''Schikaneder''': L'hai finita? <br /> '''Mozart''': Cosa. <br /> '''Schikaneder''': L'operetta, che cosa credevi. <br /> '''Mozart''': Si. <br /> '''Schikaneder''': Posso vederla? <br /> '''Mozart''': No. <br /> '''Schikaneder''': Perché no? <br /> '''Mozart''': Perché non c'è niente da vedere {{NDR|ride}} <br /> '''Schikaneder''': Ascolta, io ti ho chiesto se potevamo iniziare le prove la settimana prossima e tu hai detto di si. <br /> '''Mozart''': Si può infatti. <br /> '''Schikaneder''': Avanti, mostramela. Io voglio vederla, dov'è!<br /> '''Mozart''': Qui. È tutta nella mia zucca. Il resto sono solo scarabocchi... Scarabocchi e merde di mosca. Sopra e sotto le righe... {{NDR|ride}} Vuoi bere qualcosa? *'''Costanze''': Lo sai che cosa è idiota? il tuo libretto, ecco che cosa è idiota. <br /> '''Schikaneder''': Cosa? <br /> '''Costanze''': Chiedere a Wolfi di lavorare su quello schifo: serpenti scivolosi, flauti magici! *'''Salieri''': Su, cominciamo. <br /> '''Mozart''': Ho finito in Fa maggiore... e allora adesso: La minore... {{NDR|Salieri sembra non capire}} La minore... <br /> '''Salieri''': Si? "Confutatis", La minore... <br /> '''Mozart''': Cominci con le voci. Prima i bassi, secondo quarto della prima misura... <br /> '''Salieri''': Che tempo? <br /> '''Mozart''': Quattro quarti. Secondo quarto della prima misura. La. ''Confutatis...'' {{NDR|canticchiando}} Seconda misura, secondo quarto. ''Maledictis...'' Capisce? <br /> '''Salieri''': Si, si, Sol diesis. <br /> '''Mozart''': Certo. Secondo quarto della terza misura. Mi. ''Flammis acribus addictis...'' Pausa. ''Maledictis flammis acribus addictis...'' Mi segue? <br /> '''Salieri''': Penso di si. <br /> '''Mozart''': Faccia vedere. {{NDR|Salieri gli passa gli spartiti e lui li esamina}} Bene, bene. Ora i tenori. Quarto tempo della prima misura. Do. ''Confutatis...'' Seconda misura, quarto tempo. Re. ''Maledictis...'' D'accordo? <br /> '''Salieri''': Si, si. Continui... <br /> '''Mozart''': Secondo quarto della quarta misura. Fa. ''Flammis acribus addictis, flammis acribus addictis...'' Adesso l'orchestra. Secondo fagotto e trombone basso con i bassi, identiche note e stesso ritmo. Primo fagotto e trombone tenore con i tenori. <br />'''Salieri''': Troppo veloce. <br /> '''Mozart''': Ha scritto? <br />'''Salieri''': Non corra così... <br /> '''Mozart''': Ma ha capito? <br />'''Salieri''': Primo fagotto e trombone con cosa? <br /> '''Mozart''': Con i tenori! <br /> '''Salieri''': Identico? <br /> '''Mozart''': È logico! gli strumenti raddoppiano le voci. Adesso trombe e timpani. Trombe in re. Mi stia a sentire... <br />'''Salieri''': No. No, no, no... non capisco! <br />'''Mozart''': Ascolti! Trombe in Re, due La in ottava, al primo e al terzo quarto... <br />'''Salieri''': No... <br /> '''Mozart''': Si! Vanno con l'armonia! <br />'''Salieri''': Si... Si! {{NDR|Mozart canticchia}} Si! Si, si, ora capisco, si, si. Ed è tutto? <br /> '''Mozart''': No, no; ora ci vuole il fuoco... Gli archi all'unisono. Ostinato in La... Ecco, così: {{NDR|Mozart canticchia e fa gesti mentre Salieri riprende a scrivere}} e quello dopo, una terza sopra. Ha capito? <br /> '''Salieri''': Si... <br /> '''Mozart''': Faccia dei versi... {{NDR|Salieri canticchia continuando a scrivere}} <br /> '''Salieri''': È meraviglioso! <br /> '''Mozart''': Si, si, si, si. Su, forza! "Voca me". Sottovoce... Su, lo scriva: "Sottovoce". <br />'''Salieri''': Si, si, si... <br /> '''Mozart''': Pianissimo... "Voca me cum Benedictus" <br />'''Salieri''': Pianissimo? <br /> '''Mozart''': Si... "Chiamami fra i Benedetti". Do maggiore. Soprani e contralti in terza, contralti in do, soprani, una terza sopra. {{NDR|Mozart canticchia}} <br />'''Salieri''': I soprani salgono al fa, al secondo Voca? <br /> '''Mozart''': Si... E sul "Dictis". <br />'''Salieri''': Certo. <br /> '''Mozart''': E al di sotto, i violini, arpeggi dei violini... {{NDR|Mozart canticchia}} Scala discendente di sei note, e poi, di nuovo, riprende l'ostinato, ed è tutto! Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce! <br />'''Mozart''': Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce, un momento, scusi, un momento! Si... <br /> '''Mozart''': Bene, me lo mostri. Voglio tutto, dall'inizio! {{NDR|Salieri porge subito gli spartiti a Mozart e, a un suo gesto, parte in sottofondo il "Confutatis"}} *'''Mozart''': Vuole riposare un po'? <br />'''Salieri''': No, no. Non sono stanco per niente. <br />'''Mozart''': Ora, ci fermiamo un momento e dopo finiamo il Lacrimosa... <br />'''Salieri''': Io posso continuare, le assicuro. <br />'''Mozart''': Lei resta qui mentre io dormo un pochino? <br />'''Salieri''': Non l'abbandonerò... <br /> '''Mozart''': Mi vergogno talmente... <br />'''Salieri''': Di cosa? <br />'''Mozart''': Che stupido che ero... Credevo che non le interessasse il mio lavoro, e nemmeno io... Mi perdoni... {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Mi perdoni... ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Salieri''': Il vostro Dio misericordioso... ha distrutto il Suo beniamino piuttosto che lasciare che la mediocrità offuscasse una particella della sua esistenza. Lui ha ucciso Mozart e costretto me a vivere per torturarmi. Trentadue anni di torture, trentadue anni quaggiù, costretto ad assistere al mio disfacimento. La mia musica che diventava... ogni istante più sbiadita e nessuno l'ha più suonata. La sua invece... <br />'''Infermiere''': Buongiorno, professore. È ora di andare al cesso. E poi lo sa che cosa avrà per colazione? Delle buone brioches. {{NDR|al prete}} Ne va pazzo. Buone brioches appena fatte. <br />'''Salieri''': Parlerò per lei, padre: intercedo per tutti i mediocri del mondo. Io ne sono il campione, e anche il santo patrono. Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo tutti! {{NDR|si sente per l'ultima volta la risata di Mozart.}} ==Citazioni su ''Amadeus''== *Per ''Amadeus'' ho chiamato oltre cento attori sia per il ruolo di Mozart sia per quello di Salieri. ([[Miloš Forman]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film biografici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] ahh1fa1rsg9st0wx4iwpi5hvz7xsokw 1223805 1223801 2022-08-22T11:43:54Z Spinoziano 2297 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Amadeus |dimensioneimmagine= 200 |immagine= Mozart-by-Croce-1780-81.jpg |didascalia= Wolfgang Amadeus Mozart in un ritratto di Johann Nepomuk Della Croce |genere= drammatico, biografico |regista= [[Miloš Forman]] |soggetto= [[Peter Shaffer]] |sceneggiatore= Peter Shaffer |attori= * [[Tom Hulce]]: [[Wolfgang Amadeus Mozart]] * [[F. Murray Abraham]]: [[Antonio Salieri]] * [[Elizabeth Berridge]]: Constanze Weber * [[Simon Callow]]: Emanuel Schikaneder * [[Roy Dotrice]]: Leopold Mozart * [[Christine Ebersole]]: Katherina Cavalieri * [[Jeffrey Jones]]: imperatore Giuseppe II * [[Roderick Cook]]: conte Von Strack * [[Jonathan Moore (attore)|Jonathan Moore]]: barone van Swieten * [[Nicholas Kepros]]: arcivescovo Colloredo * [[Richard Frank]]: padre Vogler * [[Patrick Hines]]: Kapellmeister Bonno * [[Charles Kay]]: conte Orsini-Rosenberg * [[Vincent Schiavelli]]: il maggiordomo di Salieri * [[Cynthia Nixon]]: Lorl, la serva * [[Barbara Bryne]]: Frau Weber, madre di Constanze * [[Herman Meckler]]: prete * [[Vladimír Svitáček]]: papa Clemente XIV * [[Kenneth McMillan]]: Michael Schlumberg <small>(director's cut)</small> * [[Dana Vavrova]]: |doppiatori italiani = Edizione originale * [[Roberto Pedicini]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Michele Kalamera]]: Antonio Salieri * [[Monica Gravina]]: Constanze Weber * [[Paolo Lombardi]]: imperatore Giuseppe II * [[Sandro Tuminelli]]: arcivescovo Colloredo * [[Giulio Platone]]: Leopold Mozart * [[Giampaolo Saccarola]]: Emanuel Schikaneder * [[Silvia Pepitoni]]: Katherina Cavalieri * [[Carlo Valli]]: conte Von Strack * [[Bruno Alessandro]]: barone van Swieten * [[Carlo Cosolo]]: padre Vogler * [[Leo Gullotta]]: il valletto di Salieri * [[Antonella Rinaldi]]: Lorl, la serva * [[Alina Moradei]]: Frau Weber, madre di Constanze Ridoppiaggio Director's cut (2002) * [[Massimiliano Alto]]: Wolfgang Amadeus Mozart * [[Luca Biagini]]: Antonio Salieri * [[Francesca Fiorentini]]: Constanze Weber * [[Oreste Baldini]]: Emanuel Schikaneder * [[Vittorio Di Prima]]: Leopold Mozart * [[Massimo Lodolo]]: imperatore Giuseppe II * [[Carlo Sabatini]]: conte Von Strack * [[Angelo Maggi]]: barone van Swieten * [[Renato Cortesi]]: arcivescovo Colloredo * [[Bruno Alessandro]]: Kapellmeister Bonno * [[Valentina Mari]]: Lorl, la serva * [[Diego Reggente]]: Michael Schlumberg |note= * Vincitore di 8 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (1985)''': **Miglior film **Miglior regia **Miglior attore protagonista ([[F. Murray Abraham]]) **Miglior sceneggiatura **Miglior fotografia **Migliori costumi **Miglior sonoro **Migliori scenografie }} '''''Amadeus''''', film statunitense del 1984 con [[F. Murray Abraham]] e [[Tom Hulce]], regia di [[Miloš Forman]]. == [[Incipit]] == {{Incipit film}} [[Mozart]]! Mozart! Perdona il tuo assassino! Lo confesso! Io ti ho ucciso! Sì! Io ti ho ucciso Mozart! Perdonami! Pietà! Mozart! Pietà! Perdona il tuo assassino! Perdonami Mozart! ('''Salieri''') == Frasi == * Io piacevo a tutti, anche a me stesso... finché non venne lui. Arrivò a Vienna per suonare della sua musica, nella residenza del suo padrone il principe arcivescovo di Salisburgo. Io andai lì impaziente di trovarmelo di fronte. Quella notte... cambiò la mia vita. Mentre vagavo per i saloni escogitai una sorta di giochino in cui cimentarmi: quell'uomo aveva scritto il suo primo concerto all'età di quattro anni, la sua prima sinfonia a sette, un opera completa a dodici... quale traccia poteva lasciare un simile talento sopra un volto? Quale tra tutti quegli individui poteva essere lui? ('''Salieri''') *Sulla pagina sembrava.. Un niente... Un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito con fagotti, corni di bassetto... Come lo schiudersi di un vecchio cofano... Dopo di che, a un tratto, ecco emergere un oboe. Una sola nota, sospesa, immobile. Finché... un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia... Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito... Espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri! Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio. ('''Salieri''') {{NDR|descrivendo l'attacco dell'Adagio della Gran Partita}} * Ma perché, perché Dio avrebbe scelto un fanciullo osceno quale suo strumento?? Era incredibile. Quel pezzo doveva essere un caso, per forza. Guai se non lo fosse stato. ('''Salieri''') *{{NDR|Non sapendo quale parrucca scegliere per il suo primo colloquio con l'imperatore Giuseppe II}} Perché non ho tre teste, io? ('''Mozart''') *Stupefacente!... in effetti io... non credevo ai miei occhi: erano le prime, no, le sole stesure delle sue composizioni! Non c'era traccia di correzioni, di nessun genere, nemmeno una! Lui aveva soltanto messo sulla carta la musica già finita nella sua testa. Pagina dopo pagina, come se le avesse scritte sotto dettatura. E musica... perfetta, come mai musica era stata. Sposta una sola nota e si immiserisce tutto. Cambia una sola frase e la struttura crolla. Era chiaro per me che la musica che avevo udito nel palazzo dell'arcivescovo non era stata un caso. Ecco di nuovo la vera voce di Dio. Ciò che contemplavo attraverso la gabbia di quei meticolosi tratti di inchiostro era di un'assoluta bellezza... ('''Salieri''') {{NDR|Leggendo gli spartiti di Mozart portati da Costanza}} *D'ora in poi noi saremo nemici, Tu e io. Perché Tu hai scelto quale tuo strumento un vanaglorioso, libidinoso, sconcio, infantile ragazzo, e a me hai donato soltanto la capacità di riconoscere la tua incarnazione. Perché Tu sei ingiusto! Sleale! Crudele! Io ti bloccherò, lo [[Giuramenti dai film|giuro]]! Io ostacolerò e danneggerò la tua creatura terrena, per quanto starà in me. ('''Salieri''') {{NDR|Bruciando il crocifisso nel camino, dopo aver visto gli spartiti originali di Mozart}} *Bene, la prossima volta che vorrà farmi addestrare un altro dei suoi cani, me lo faccia sapere. Addio! ('''Mozart''') *Continua.. deridimi, sghignazza... Non era mica Mozart che rideva, Padre: era Dio! Era Dio che si beffava di me con quella oscena risata! Continua Signore, ridi... mostra la mia mediocrità, fa' che tutti la notino... Ma un giorno io riderò di te, vedrai... Prima di lasciare questa terra, io riderò di te. ('''Salieri''') *Io, è vero, sono volgare. Ma vi giuro che la mia musica non lo è. ('''Mozart''') *Allora, c'è un servitore a terra, in ginocchio. E lo sa perché? Non perché vi è costretto, no! Sta solo misurando lo spazio. Sa per cosa? Il letto. Il suo letto nuziale. Per vedere se ci sta! Ah! Ah! Ah! ('''Mozart''') *Con la musica il terzo atto era spavaldo, brillante! Il quarto... era stupefacente. Una donna nei panni della propria cameriera udiva suo marito rivolgerle per la prima volta dopo tanti anni tenere frasi d'amore, solo perché egli pensava che fosse un'altra. La musica del sublime perdono riempiva il teatro, conferendo a tutti i presenti una totale assoluzione. Tramite quel piccolo uomo, Dio riusciva a far giungere a tutti la propria voce, irrefrenabilmente, rendendo più amara la mia sconfitta ad ogni nota. ('''Salieri''') {{NDR|riferendosi a "Le nozze di Figaro"}} *Fu così che sorse il terribile Spettro dalla sua successiva e più lugubre opera. Là sul palcoscenico incombeva la presenza di un Despota defunto. E io sapevo, solo io intuivo, che la terrificante apparizione era Leopold, emerso dalla tomba. Wolfgang aveva evocato lo Spettro del proprio padre perché accusasse il figlio davanti a tutto il mondo. E questo era terrificante, e sublime, a un tempo. ('''Salieri''') {{NDR|Parlando dell'opera ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]''}} *Io, sono stata! E sono felice di averla convinta! «Lascialo!», le ho detto «e subito! Eccoti i soldi, prendi i bambini, vattene a Baden e rimettiti in salute!» Io ero scossa, scossa fin nel profondo quando l'ho vista! Io non credevo ai miei occhi, povera creatura! Tu sei un mostro! Gli altri non esistono per te! E chi sono mai? Esisti solo tu e la tua musica... Ma io gliel'avevo detto... «Prenditi un uomo, non un bambino! Se lo sposi non avrai un pitale per pisciarci!» (la '''suocera''' a Mozart, dai cui labiali egli trova ispirazione per ''Il Flauto Magico'') *Lei ci crede a questo? A un fuoco inestinguibile che ti divora eternamente... ('''Mozart''') ==Dialoghi== *'''Salieri''' {{NDR|rivolto al prete dopo aver suonato al piano alcune melodie}}: Allora? <br />'''Prete''': Mi rincresce, ma no, non mi è familiare. <br />'''Salieri''': Non ne ricorda una delle mie melodie... ero il compositore più famoso d'Europa. Ho scritto quaranta opere e più di... aspetti, proviamo con questa. {{NDR|Suona alcune note al piano e il prete inizia a canticchiare la melodia}} <br />'''Prete''': Si, questa la conosco! Oh, è incantevole io... mi dispiace, non sapevo che fosse sua. <br />'''Salieri''': Non lo è. Questo era Mozart. Wolfgang... Amadeus... Mozart... *'''Prete''' {{NDR|venuto a confessarlo}}: Davanti a Dio tutti gli uomini sono uguali. <br />'''Salieri''': Ne è convinto? *'''Mozart''' {{NDR|riferendosi a ''[[w:Il ratto dal serraglio|Il ratto del serraglio]]''}}: Non è indecente... è altamente morale, maestà, ed esalta le virtù proprie dei tedeschi. <br />'''Salieri''': Chiedo scusa maestà, ma quali possono mai essere? Essendo uno straniero vorrei scoprirlo. <br />'''Imperatore''': Bene, glielo dica Mozart: citi una virtù propria dei tedeschi. <br />'''Mozart''': L'amore, sire. <br />'''Salieri''': Oh, l'amore, ma certo! Noi in Italia non sappiamo neanche cosa sia... {{NDR|i presenti ridacchiano}} <br />'''Mozart''': No, non credo che lo conosciate. Almeno assistendo alle vostre opere, con tutti quei soprani che strillano, amanti flaccidi che roteano le pupille. Questo... questo... questo non è amore, questo è immondizia! *'''Mozart''': {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} Maestà, questa è solo una burletta, un'opera sull'amore... <br /> '''Imperatore''': Ah, l'amore, di nuovo! <br />'''Mozart''': Ed è diversa, è totalmente diversa, è così diversa che farà impazzire il pubblico. Ci sono delle scene che... oh... il finale del secondo atto ad esempio: ecco, comincia con un semplice duetto, solo un marito e una moglie che discutono. Ad un tratto, irrompe la cameriera della moglie e poi è... è una situazione esilarante: il duetto si trasforma in un trio. Poi arriva il valletto del marito, che complotta con la cameriera, e il trio diventa un quartetto. Poi si aggiunge un giardiniere idiota e il quartetto diventa un quintetto, e così via, così via, così via... un sestetto, un settetto, un ottetto! Quanto crede che sia riuscito a sostenere questa scena maestà? <br />'''Imperatore''': Ma, non ho idea... <br />'''Mozart''': Indovini! Indovini maestà! Calcoli il massimo del tempo che qualcuno può sostenerla e lo raddoppi! <br /> '''Imperatore''': Beh... sei... sette minuti... {{NDR|Mozart gli fa cenno di aumentare}} otto minuti? <br />'''Mozart''': Venti sire! Venti minuti! {{NDR|ride}} Venti minuti solamente di musica, nemmeno un recitativo! {{NDR|ride}} Sire, solo l'opera può fare questo. In una commedia se più persone parlano contemporaneamente è solo chiasso, non si capisce una parola. Ma in un opera, con la musica, con la musica lei può avere venti individui che cantano contemporaneamente e non è chiasso il loro, è perfetta armonia! *'''Salieri anziano''' {{NDR|Riferendosi a"Le Nozze di Figaro"}} E poi, sa cosa accadde? {{NDR|l'imperatore sbadiglia durante il quarto atto}} Un miracolo! Grazie a quello sbadiglio vidi la mia sconfitta trasformarsi in una vittoria. Per Mozart fu una fortuna che l'imperatore sbadigliasse una sola volta: tre sbadigli e l'opera sarebbe caduta subito; due sbadigli, entro la settimana; con uno solo, l'autore poteva ancora ottenere... <br />'''Mozart''': Nove rappresentazioni! Nove! Nemmeno una di più! E poi via! <br /> '''Salieri''': Lo so, lo so, è avvilente. Comunque quando al pubblico non piace un lavoro, bisogna rassegnarsi di buona grazia. <br />'''Mozart''': Ma che cos'è che non piace alla gente? <br />'''Salieri''': Io posso rispondere per l'imperatore: lei pretende troppo dall'orecchio regale! Il pover uomo non può concentrarsi per più di un'ora, lei gliene pone quattro... <br /> '''Mozart''': E lei, lei che cosa ne pensa, le è piaciuta almeno un po'? <br />'''Salieri''': Per me è meravigliosa. <br />'''Mozart''' Si capisce, la più bella opera mai scritta. Lo so benissimo, ma il teatro è vuoto... {{NDR|Salieri ride}} <br />'''Salieri''': Credo che lei sopravvaluti i cari viennesi, amico mio. Lei non ha mai inserito una bella esplosione alla fine di una romanza per dire che era ora di applaudire.<br />'''Mozart''': Lo so, lo so, quante cose lei potrebbe insegnarmi... <br />'''Salieri''': Non me lo permetterei. Nondimeno, a rischio di doverglielo imporre, amerei che lei vedesse la mia nuova opera. Sarebbe un vero onore per me.<br />'''Mozart''' O no, l'onore sarebbe solo mio. <br />'''Salieri''': Grazie Wolfgang. <br />'''Mozart''': Grazie a lei, ''signor Antonio''. {{NDR|in italiano nella versione originale}} *'''Salieri''': Allora, le è piaciuta la mia opera? <br /> '''Mozart''': Io.. non avrei mai creduto che si potesse scrivere musica come questa! <br /> '''Salieri''': Lei vuole adularmi! <br /> '''Mozart''': No no.. udendo certi suoni.. uno può dire solamente: Salieri. *'''Salieri''' : Il mio piano era così semplice che mi terrorizzava. Anzitutto dovevo ottenere da lui la Messa, dopodiché... provocare la sua morte. <br /> '''Prete''' : Cosa?? <br />'''Salieri''': Il suo funerale! Se lo immagina?? La Cattedrale, tutta Vienna schierata lì. Il suo feretro, piccolo feretro di Mozart, lì nel mezzo.. ed ecco che.. in quel silenzio.. una musica.. una musica sublime esplode inondando tutti! Una grande Messa da Requiem! Il suffragio dell'anima di Wolfgang Mozart, composta dal suo devoto amico Antonio Salieri. Oh quale sublimità, quale intensità, quale passione in questa musica! Salieri è stato toccato da Dio finalmente. E Dio ora deve ascoltarlo! Impotente a zittirlo, impotente a fermarlo! Io per una volta alla fine riderò di Lui!! Una sola cosa mi angustiava: come ucciderlo. Non è cosa facile... trovare il modo di uccidere un uomo. Ah, una cosa è fantasticarci su... ma è ben diverso quando poi tu... tu devi farlo... con le tue mani. *'''Schikaneder''': L'hai finita? <br /> '''Mozart''': Cosa. <br /> '''Schikaneder''': L'operetta, che cosa credevi. <br /> '''Mozart''': Si. <br /> '''Schikaneder''': Posso vederla? <br /> '''Mozart''': No. <br /> '''Schikaneder''': Perché no? <br /> '''Mozart''': Perché non c'è niente da vedere {{NDR|ride}} <br /> '''Schikaneder''': Ascolta, io ti ho chiesto se potevamo iniziare le prove la settimana prossima e tu hai detto di si. <br /> '''Mozart''': Si può infatti. <br /> '''Schikaneder''': Avanti, mostramela. Io voglio vederla, dov'è!<br /> '''Mozart''': Qui. È tutta nella mia zucca. Il resto sono solo scarabocchi... Scarabocchi e merde di mosca. Sopra e sotto le righe... {{NDR|ride}} Vuoi bere qualcosa? *'''Costanze''': Lo sai che cosa è idiota? il tuo libretto, ecco che cosa è idiota. <br /> '''Schikaneder''': Cosa? <br /> '''Costanze''': Chiedere a Wolfi di lavorare su quello schifo: serpenti scivolosi, flauti magici! *'''Salieri''': Su, cominciamo. <br /> '''Mozart''': Ho finito in Fa maggiore... e allora adesso: La minore... {{NDR|Salieri sembra non capire}} La minore... <br /> '''Salieri''': Si? "Confutatis", La minore... <br /> '''Mozart''': Cominci con le voci. Prima i bassi, secondo quarto della prima misura... <br /> '''Salieri''': Che tempo? <br /> '''Mozart''': Quattro quarti. Secondo quarto della prima misura. La. ''Confutatis...'' {{NDR|canticchiando}} Seconda misura, secondo quarto. ''Maledictis...'' Capisce? <br /> '''Salieri''': Si, si, Sol diesis. <br /> '''Mozart''': Certo. Secondo quarto della terza misura. Mi. ''Flammis acribus addictis...'' Pausa. ''Maledictis flammis acribus addictis...'' Mi segue? <br /> '''Salieri''': Penso di si. <br /> '''Mozart''': Faccia vedere. {{NDR|Salieri gli passa gli spartiti e lui li esamina}} Bene, bene. Ora i tenori. Quarto tempo della prima misura. Do. ''Confutatis...'' Seconda misura, quarto tempo. Re. ''Maledictis...'' D'accordo? <br /> '''Salieri''': Si, si. Continui... <br /> '''Mozart''': Secondo quarto della quarta misura. Fa. ''Flammis acribus addictis, flammis acribus addictis...'' Adesso l'orchestra. Secondo fagotto e trombone basso con i bassi, identiche note e stesso ritmo. Primo fagotto e trombone tenore con i tenori. <br />'''Salieri''': Troppo veloce. <br /> '''Mozart''': Ha scritto? <br />'''Salieri''': Non corra così... <br /> '''Mozart''': Ma ha capito? <br />'''Salieri''': Primo fagotto e trombone con cosa? <br /> '''Mozart''': Con i tenori! <br /> '''Salieri''': Identico? <br /> '''Mozart''': È logico! gli strumenti raddoppiano le voci. Adesso trombe e timpani. Trombe in re. Mi stia a sentire... <br />'''Salieri''': No. No, no, no... non capisco! <br />'''Mozart''': Ascolti! Trombe in Re, due La in ottava, al primo e al terzo quarto... <br />'''Salieri''': No... <br /> '''Mozart''': Si! Vanno con l'armonia! <br />'''Salieri''': Si... Si! {{NDR|Mozart canticchia}} Si! Si, si, ora capisco, si, si. Ed è tutto? <br /> '''Mozart''': No, no; ora ci vuole il fuoco... Gli archi all'unisono. Ostinato in La... Ecco, così: {{NDR|Mozart canticchia e fa gesti mentre Salieri riprende a scrivere}} e quello dopo, una terza sopra. Ha capito? <br /> '''Salieri''': Si... <br /> '''Mozart''': Faccia dei versi... {{NDR|Salieri canticchia continuando a scrivere}} <br /> '''Salieri''': È meraviglioso! <br /> '''Mozart''': Si, si, si, si. Su, forza! "Voca me". Sottovoce... Su, lo scriva: "Sottovoce". <br />'''Salieri''': Si, si, si... <br /> '''Mozart''': Pianissimo... "Voca me cum Benedictus" <br />'''Salieri''': Pianissimo? <br /> '''Mozart''': Si... "Chiamami fra i Benedetti". Do maggiore. Soprani e contralti in terza, contralti in do, soprani, una terza sopra. {{NDR|Mozart canticchia}} <br />'''Salieri''': I soprani salgono al fa, al secondo Voca? <br /> '''Mozart''': Si... E sul "Dictis". <br />'''Salieri''': Certo. <br /> '''Mozart''': E al di sotto, i violini, arpeggi dei violini... {{NDR|Mozart canticchia}} Scala discendente di sei note, e poi, di nuovo, riprende l'ostinato, ed è tutto! Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce! <br />'''Mozart''': Ha capito? <br />'''Salieri''': Troppo veloce, un momento, scusi, un momento! Si... <br /> '''Mozart''': Bene, me lo mostri. Voglio tutto, dall'inizio! {{NDR|Salieri porge subito gli spartiti a Mozart e, a un suo gesto, parte in sottofondo il "Confutatis"}} *'''Mozart''': Vuole riposare un po'? <br />'''Salieri''': No, no. Non sono stanco per niente. <br />'''Mozart''': Ora, ci fermiamo un momento e dopo finiamo il Lacrimosa... <br />'''Salieri''': Io posso continuare, le assicuro. <br />'''Mozart''': Lei resta qui mentre io dormo un pochino? <br />'''Salieri''': Non l'abbandonerò... <br /> '''Mozart''': Mi vergogno talmente... <br />'''Salieri''': Di cosa? <br />'''Mozart''': Che stupido che ero... Credevo che non le interessasse il mio lavoro, e nemmeno io... Mi perdoni... {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Mi perdoni... ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} '''Salieri''': Il vostro Dio misericordioso... ha distrutto il Suo beniamino piuttosto che lasciare che la mediocrità offuscasse una particella della sua esistenza. Lui ha ucciso Mozart e costretto me a vivere per torturarmi. Trentadue anni di torture, trentadue anni quaggiù, costretto ad assistere al mio disfacimento. La mia musica che diventava... ogni istante più sbiadita e nessuno l'ha più suonata. La sua invece... <br />'''Infermiere''': Buongiorno, professore. È ora di andare al cesso. E poi lo sa che cosa avrà per colazione? Delle buone brioches. {{NDR|al prete}} Ne va pazzo. Buone brioches appena fatte. <br />'''Salieri''': Parlerò per lei, padre: intercedo per tutti i mediocri del mondo. Io ne sono il campione, e anche il santo patrono. Mediocri, ovunque voi siate, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo, io vi assolvo tutti! {{NDR|si sente per l'ultima volta la risata di Mozart.}} ==Citazioni su ''Amadeus''== *Per ''Amadeus'' ho chiamato oltre cento attori sia per il ruolo di Mozart sia per quello di Salieri. ([[Miloš Forman]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film biografici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] 88r22eb8eeojvkg1dqblwxx6jtmpsqy Discussione:Arthur Schopenhauer 1 2992 1223806 1165661 2022-08-22T11:50:35Z Unideanet 3469 wikitext text/x-wiki {{sfid}} Iniziata prima suddivisione in sottogeneri; aggiunti nuovi aforismi e citazioni. Inserito ritratto ad olio del filosofo.--[[Utente:Luca Dobusch|Luca Dobusch]] 11:18, Set 4, 2005 (UTC) :Questa suddivisione mi fa schifo! --[[Utente:Dread83|Dread83]] 13:36, Ott 19, 2005 (UTC) == [[L'arte di ottenere ragione]] == Ho inserito alcune citazioni che mi paiono rilevanti per completare la voce recentemente creata in Wikipedia; citare i singoli stratagemmi è un modo facile per fare impressione (specie l'ultimo), quindi meglio non esagerare (Schopenhauer stesso evitò di pubblicarli per questo motivo), però d'altro canto l'opera è (tristemente) nota (almeno in Italia) soprattutto per questo aspetto "basso", quindi almeno un esempio o due bisogna metterlo. Non so quali siano i piú opportuni. --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 11:28, 25 feb 2009 (CET) ==Senza fonte== *Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce di più che con moltissimo sapere di cattiva qualità. *Considera ogni giornata come una vita a sé stante. *Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. *Gli uomini hanno bisogno di qualche attività esterna, perché sono inattivi dentro. *I giorni felici li viviamo senza accorgercene, e solo quando arrivano quelli brutti tentiamo invano di richiamarli indietro. *Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un'arte e non una scienza. *Il grande [[dolore]] che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre. *Il principio dell'onore e del coraggio consiste propriamente nel considerare piccoli i mali più grandi, se sono causati dal destino, e invece grandi anche i più piccoli, se sono causati dagli uomini. *Immaginiamo che qualcuno, per esperienza propria o perché glielo fanno notare gli altri, riconosca un grave difetto del proprio carattere e se ne rammarichi, proponendosi con fermezza e sincerità di migliorarsi e di liberarsene: ciò nonostante, alla prima occasione, quel difetto avrà di nuovo libero corso. Nuovo pentimento, nuovo proposito, nuova ricaduta. *In questo gli uomini sono proprio come i bambini: diventano maleducati se li si vizia; dunque non si deve essere con nessuno troppo accomodanti e affettuosi. *L'amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie. *L'[[amore]] e l'[[odio]] falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili. *L'amore è votato allo scacco. *L'egoismo teoretico possiede la coerenza della pura follia; esso non abbisogna di confutazione (che è impossibile), ma di cure. *La [[felicità]] è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani. *La malvagità, si dice, la si sconta nell'altro mondo; ma la stupidità in questo. *La [[morte]] acquieta l'invidia completamente, la vecchiaia lo fa per metà. *La morte di [[Socrate]] e la crocifissione di Cristo fanno parte dei grandi tratti caratteristici dell'umanità. *La [[parola]] di un uomo è il più duraturo dei materiali. *La [[paura]] ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano. Ecco perché, per affrontare pericoli improvvisi, così come per combattere avversari o nemici, le doti più importanti sono il sangue freddo e la presenza di spirito. Il primo consiste nel silenzio della Volontà, affinché l'intelletto possa agire; la seconda nell'attività indisturbata di quest'ultimo, nonostante le pressioni che gli eventi esercitano sulla Volontà. *La [[salute]] non è tutto, ma senza salute tutto è niente. *La socievolezza è l'atto per cui gli uomini si scaldano a vicenda lo spirito; esattamente come, quando fa molto freddo, si scaldano a vicenda il corpo stringendosi l'uno all'altro. Quanto più calore spirituale si possiede, tanto meno si ha bisogno di socievolezza: perciò essa tende ad aumentare quando lo spirito diminuisce. *La [[solitudine]] è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo. *La storia è la continuazione della zoologia. *La verità e l'originalità troverebbero più facilmente posto nel mondo, se coloro che non sono in grado di produrle non cospirassero di comune accordo per non farle venire alla luce. *La verità passa per tre gradini: viene ridicolizzata, viene contrastata, viene accettata come ovvia. *La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente. *La vita corre e la vostra comprensione è tarda: perciò io non assaporo la mia [[Gloria|gloria]] e perdo il mio premio. *La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia. *Mentre già da tempo la filosofia veniva generalmente strumentalizzata, ora per fini pubblici, ora per fini privati, io, senza lasciarmi turbare, per più di trent'anni son rimasto coerente al corso del mio pensiero, solo perché così dovevo, né potevo altrimenti. *Nella fanciullezza la vita ci si presenta come uno scenario teatrale visto da lontano; nella vecchiaia come il medesimo scenario visto da molto vicino. *Nessuno si è mai sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco. *Non posso certo sottrarmi in alcun modo ai difetti e alle debolezze inerenti per necessità alla mia natura come a ciascun'altra: ma non li accrescerò con indegni compromessi. *Non v'è dubbio che la vita non ci sia stata data perché ne godiamo, ma per vincerla – per superarla. *Non v'è nulla di più inconciliabile e crudele dell'[[invidia]]: eppure ci sforziamo senza posa soprattutto di suscitarla! *Non v'è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l'intervallo. *Ormai da gran tempo ho rinunciato al plauso dei miei contemporanei. *Per ogni [[libro]] degno di essere letto c'è una miriade di cartastraccia. *Perfino l'ingegno degli animali si aguzza considerevolmente con il bisogno, cosicché in casi difficili essi fanno cose che ci stupiscono; quasi tutti, per esempio, considerano più prudente non darsi alla fuga, se credono di non essere stati visti: ecco perché la [[lepre]] si acquatta nel solco del campo e lascia che il [[caccia]]tore la sfiori nel passare oltre; mentre gli insetti, quando non hanno via di scampo, fanno finta di essere morti; e così via. *Perfino quando l'educazione è più o meno di pari grado, la conversazione tra un grande spirito e una mente comune è come un viaggio che due uomini fanno assieme, l'uno in sella ad un focoso destriero e l'altro a piedi, un viaggio che sarà presto assai fastidioso per entrambi e che finirà per divenire impossibile. *Quando pensiamo con orrore alla [[morte]], la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita. *Quanto più in basso l'[[Uomo|uomo]] si trova dal punto di vista intellettuale, tanto meno misteriosa è per lui l'[[esistenza]]: anzi, gli sembra ovvio che tutto quello che esiste, esista ed esista così com'è. *Quanto più uno possiede in se stesso, di tanto meno egli necessita del mondo esterno. Ecco perché la superiorità dello spirito rende poco socievoli. *Quanto uno ha pensato di vero, o ha portato alla luce dalle tenebre, dovrà pure un giorno o l'altro venir colto da un qualsiasi spirito pensante e colpirlo, rallegrarlo e confortarlo; ed è proprio per costui che si parla, come per noi hanno parlato quelli che ci somigliano e che son diventati il nostro conforto nel deserto della vita. *Questa generazione non ha più corone da elargire: il suo plauso si è ormai prostituito né ha valore alcuno il suo biasimo. *Scuri in viso, lasciamo passare senza goderne infinite ore piacevoli e serene; ma quando poi arrivano quelle brutte, riguardiamo con vana nostalgia alle prime. *Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio. *Si ha ragione di cercare gli esseri umani o di evitarli, a seconda che si tema di più la noia o il dispiacere. *Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale. == [[L'arte di insultare]] == Non capisco perché questa citazione: "Il sesso femminile pretende e si aspetta tutto da quello maschile: tutto quello, cioè, che desidera e di cui ha bisogno; il sesso maschile, a quello femminile, chiede, prima di tutto e direttamente, una cosa sola. ( [https://issuu.com/qbic/docs/schopenhauer-arte-insultare p. 97]) " sia stata tolta essendo ripresa dalla voce matrimonio del suddetto testo, come indicato nel link sopra ed e' traduzione esatta dal tedesco originale dell'autore come segue: " Das weibliche Geschlecht verlangt und erwartet vom männlichen alles, nämlich alles, was es wünscht und braucht: Das männliche verlangt vom weiblichen zunächst und unmittelbar nur Eines. " chiedo a @Utente:Dread83 e gli altri, grazie slgiey5f46r00ugjlhr6ltbrezelu5u 1223807 1223806 2022-08-22T11:50:55Z Unideanet 3469 /* L'arte di insultare */ wikitext text/x-wiki {{sfid}} Iniziata prima suddivisione in sottogeneri; aggiunti nuovi aforismi e citazioni. Inserito ritratto ad olio del filosofo.--[[Utente:Luca Dobusch|Luca Dobusch]] 11:18, Set 4, 2005 (UTC) :Questa suddivisione mi fa schifo! --[[Utente:Dread83|Dread83]] 13:36, Ott 19, 2005 (UTC) == [[L'arte di ottenere ragione]] == Ho inserito alcune citazioni che mi paiono rilevanti per completare la voce recentemente creata in Wikipedia; citare i singoli stratagemmi è un modo facile per fare impressione (specie l'ultimo), quindi meglio non esagerare (Schopenhauer stesso evitò di pubblicarli per questo motivo), però d'altro canto l'opera è (tristemente) nota (almeno in Italia) soprattutto per questo aspetto "basso", quindi almeno un esempio o due bisogna metterlo. Non so quali siano i piú opportuni. --[[Utente:Nemo bis|Nemo]] 11:28, 25 feb 2009 (CET) ==Senza fonte== *Con poco sapere, ma di buona qualità, si produce di più che con moltissimo sapere di cattiva qualità. *Considera ogni giornata come una vita a sé stante. *Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. *Gli uomini hanno bisogno di qualche attività esterna, perché sono inattivi dentro. *I giorni felici li viviamo senza accorgercene, e solo quando arrivano quelli brutti tentiamo invano di richiamarli indietro. *Il filosofo non deve mai dimenticare che la sua è un'arte e non una scienza. *Il grande [[dolore]] che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre. *Il principio dell'onore e del coraggio consiste propriamente nel considerare piccoli i mali più grandi, se sono causati dal destino, e invece grandi anche i più piccoli, se sono causati dagli uomini. *Immaginiamo che qualcuno, per esperienza propria o perché glielo fanno notare gli altri, riconosca un grave difetto del proprio carattere e se ne rammarichi, proponendosi con fermezza e sincerità di migliorarsi e di liberarsene: ciò nonostante, alla prima occasione, quel difetto avrà di nuovo libero corso. Nuovo pentimento, nuovo proposito, nuova ricaduta. *In questo gli uomini sono proprio come i bambini: diventano maleducati se li si vizia; dunque non si deve essere con nessuno troppo accomodanti e affettuosi. *L'amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie. *L'[[amore]] e l'[[odio]] falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili. *L'amore è votato allo scacco. *L'egoismo teoretico possiede la coerenza della pura follia; esso non abbisogna di confutazione (che è impossibile), ma di cure. *La [[felicità]] è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani. *La malvagità, si dice, la si sconta nell'altro mondo; ma la stupidità in questo. *La [[morte]] acquieta l'invidia completamente, la vecchiaia lo fa per metà. *La morte di [[Socrate]] e la crocifissione di Cristo fanno parte dei grandi tratti caratteristici dell'umanità. *La [[parola]] di un uomo è il più duraturo dei materiali. *La [[paura]] ci impedisce di vedere e di cogliere le occasioni di salvezza che ancora ci restano e che sono spesso a portata di mano. Ecco perché, per affrontare pericoli improvvisi, così come per combattere avversari o nemici, le doti più importanti sono il sangue freddo e la presenza di spirito. Il primo consiste nel silenzio della Volontà, affinché l'intelletto possa agire; la seconda nell'attività indisturbata di quest'ultimo, nonostante le pressioni che gli eventi esercitano sulla Volontà. *La [[salute]] non è tutto, ma senza salute tutto è niente. *La socievolezza è l'atto per cui gli uomini si scaldano a vicenda lo spirito; esattamente come, quando fa molto freddo, si scaldano a vicenda il corpo stringendosi l'uno all'altro. Quanto più calore spirituale si possiede, tanto meno si ha bisogno di socievolezza: perciò essa tende ad aumentare quando lo spirito diminuisce. *La [[solitudine]] è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo. *La storia è la continuazione della zoologia. *La verità e l'originalità troverebbero più facilmente posto nel mondo, se coloro che non sono in grado di produrle non cospirassero di comune accordo per non farle venire alla luce. *La verità passa per tre gradini: viene ridicolizzata, viene contrastata, viene accettata come ovvia. *La vista di qualità preminenti di solito provoca la rabbia di chi non vale niente. *La vita corre e la vostra comprensione è tarda: perciò io non assaporo la mia [[Gloria|gloria]] e perdo il mio premio. *La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia. *Mentre già da tempo la filosofia veniva generalmente strumentalizzata, ora per fini pubblici, ora per fini privati, io, senza lasciarmi turbare, per più di trent'anni son rimasto coerente al corso del mio pensiero, solo perché così dovevo, né potevo altrimenti. *Nella fanciullezza la vita ci si presenta come uno scenario teatrale visto da lontano; nella vecchiaia come il medesimo scenario visto da molto vicino. *Nessuno si è mai sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco. *Non posso certo sottrarmi in alcun modo ai difetti e alle debolezze inerenti per necessità alla mia natura come a ciascun'altra: ma non li accrescerò con indegni compromessi. *Non v'è dubbio che la vita non ci sia stata data perché ne godiamo, ma per vincerla – per superarla. *Non v'è nulla di più inconciliabile e crudele dell'[[invidia]]: eppure ci sforziamo senza posa soprattutto di suscitarla! *Non v'è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l'intervallo. *Ormai da gran tempo ho rinunciato al plauso dei miei contemporanei. *Per ogni [[libro]] degno di essere letto c'è una miriade di cartastraccia. *Perfino l'ingegno degli animali si aguzza considerevolmente con il bisogno, cosicché in casi difficili essi fanno cose che ci stupiscono; quasi tutti, per esempio, considerano più prudente non darsi alla fuga, se credono di non essere stati visti: ecco perché la [[lepre]] si acquatta nel solco del campo e lascia che il [[caccia]]tore la sfiori nel passare oltre; mentre gli insetti, quando non hanno via di scampo, fanno finta di essere morti; e così via. *Perfino quando l'educazione è più o meno di pari grado, la conversazione tra un grande spirito e una mente comune è come un viaggio che due uomini fanno assieme, l'uno in sella ad un focoso destriero e l'altro a piedi, un viaggio che sarà presto assai fastidioso per entrambi e che finirà per divenire impossibile. *Quando pensiamo con orrore alla [[morte]], la consolazione più sicura ed efficace che ci è data è sapere che essa ha almeno questo di buono, che è la fine della vita. *Quanto più in basso l'[[Uomo|uomo]] si trova dal punto di vista intellettuale, tanto meno misteriosa è per lui l'[[esistenza]]: anzi, gli sembra ovvio che tutto quello che esiste, esista ed esista così com'è. *Quanto più uno possiede in se stesso, di tanto meno egli necessita del mondo esterno. Ecco perché la superiorità dello spirito rende poco socievoli. *Quanto uno ha pensato di vero, o ha portato alla luce dalle tenebre, dovrà pure un giorno o l'altro venir colto da un qualsiasi spirito pensante e colpirlo, rallegrarlo e confortarlo; ed è proprio per costui che si parla, come per noi hanno parlato quelli che ci somigliano e che son diventati il nostro conforto nel deserto della vita. *Questa generazione non ha più corone da elargire: il suo plauso si è ormai prostituito né ha valore alcuno il suo biasimo. *Scuri in viso, lasciamo passare senza goderne infinite ore piacevoli e serene; ma quando poi arrivano quelle brutte, riguardiamo con vana nostalgia alle prime. *Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio. *Si ha ragione di cercare gli esseri umani o di evitarli, a seconda che si tema di più la noia o il dispiacere. *Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale. == [[L'arte di insultare]] == Non capisco perché questa citazione: "Il sesso femminile pretende e si aspetta tutto da quello maschile: tutto quello, cioè, che desidera e di cui ha bisogno; il sesso maschile, a quello femminile, chiede, prima di tutto e direttamente, una cosa sola. ( [https://issuu.com/qbic/docs/schopenhauer-arte-insultare p. 97]) " sia stata tolta essendo ripresa dalla voce matrimonio del suddetto testo, come indicato nel link sopra ed e' traduzione esatta dal tedesco originale dell'autore come segue: " Das weibliche Geschlecht verlangt und erwartet vom männlichen alles, nämlich alles, was es wünscht und braucht: Das männliche verlangt vom weiblichen zunächst und unmittelbar nur Eines. " chiedo a @Utente:Dread83 e gli altri, grazie --[[Utente:Unideanet|Unideanet]] ([[Discussioni utente:Unideanet|scrivimi]]) 13:50, 22 ago 2022 (CEST) 6uxtmmq82dmz9tbvudn44n6eojyjj3h Template:SelezioneNuove 10 4465 1223668 1223550 2022-08-21T18:14:26Z Ibisco 49387 + 1 wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}" --> [[Domenico Acerenza]]{{,}} [[Keely Hodgkinson]]{{,}} [[Sadie Sink]]{{,}} [[Lea T]]{{,}} [[Aron Winter]]{{,}} ''[[L'uomo nel mirino]]''{{,}} ''[[La rivincita di Natale]]''{{,}} [[Rūta Meilutytė]]{{,}} [[Guanaco]]{{,}} [[Ushuaia]]{{,}} [[Audizione]]{{,}} [[Giada Arena]]{{,}} [[Erin Moriarty]]{{,}} [[Maude Apatow]]{{,}} [[Nicolò Martinenghi]]{{,}} [[Ilaria Cusinato]]{{,}} ''[[Regalo di Natale]]''{{,}} [[Alberto Luca Recchi]]{{,}} [[Luca Marin]]{{,}} [[Punta Arenas]]{{,}} [[Adrien de Gerlache]]{{,}} [[Sara Franceschi]]{{,}} [[Lisa Joy]]{{,}} ''[[Servitore del popolo (serie televisiva)|Servitore del popolo]]''{{,}} [[Silvia Scalia]] <!-- NON DIMENTICARE DI TOGLIERE L'ULTIMO SEPARATORE "{{,}}" --></div><noinclude> [[Categoria:Template selezione]] </noinclude> gy27o1v94x5mf8tz53s3e6pssnjpe6k 1223671 1223668 2022-08-21T18:54:53Z Danyele 19198 aggiornamento (+1) wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. 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La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 25. 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La scienza può dire il contrario. Allo stesso modo, penso che il sesso esista per finzione, per reinvenzione. Vi sono sempre stati elementi di politica, di interesse, di godimento, di convenzione, nella sessualità.<ref>Da un'intervista con Roy Blackwelder, 1999.</ref> {{Intestazione|Intervista di [[Enrico Ghezzi]] per la trasmissione ''Fuori orario'', Rai Tre, 1988}} *Ho un problema con molta [[fantascienza]] riguardo la qualità della scrittura. Molti degli scrittori di fantascienza che ho letto quand'ero giovane ora non riesco più a leggerli, perché le idee sono interessanti, ma la scrittura non è molto buona. *Mi piacciono le motociclette e le auto da corsa. [...] Quando costruiamo delle macchine è come se fosse la nostra versione del corpo umano. Nel senso che il corpo umano è una macchina. È quello che [[William Burroughs]] ha chiamato ''the soft machine''. È interessante perché quando apri una macchina vedi la mente dell'uomo che l'ha progettata. [...] Mi piace molto lavorare sui motori delle moto e delle auto. In questo modo hai l'intera storia dell'uomo, la tecnologia, il design, la razionalità. [...] È un'avventura filosofica lavorare su una macchina. *Io credo che noi pensiamo che la nostra esistenza fisica sia relativamente stabile, ma io non penso che lo sia. Il nostro corpo è come un uragano: muta costantemente, è solo un'illusione che si tratti dello stesso corpo giorno dopo giorno, ma non è mai lo stesso da un momento all'altro. Per questo la questione dell'identità diventa ancora più urgente. Avvertiamo che siamo qualcuno che continua, che ha una storia, che ha un futuro, ma non lo puoi provare. È impossibile. *Trovi spesso a questo riguardo le cose più strane e orribili, bizzarre e sessualmente perverse: la gente, consumando un sacco di energie per dire quanto siano negative e per parlare delle loro implicazioni, in realtà le tiene in vita. Vogliono che esistano. *La maggior parte degli artisti sono attratti da ciò che è nascosto, da ciò che è proibito, tabù. Se sei un artista serio non può accettare i tabù, qualcosa che non puoi guardare, qualcosa che non puoi pensare, qualcosa che non puoi toccare. *{{NDR|Vedere un film in video}} è un'esperienza diversa {{NDR|rispetto al cinema}}. È come leggere un libro. Registri il film, ne vede un pezzo, poi il giorno dopo ne vedi un altro, hai le tue scene preferite. Penso che il video abbia davvero cambiato, forse in meglio, ma ha davvero alterato il cinema, perché la gente sa che può avere accesso al film, lo può possedere, qualcosa di impossibile e impensabile fino a poco tempo fa. [...] Credo che sia una cosa molto positiva avere accesso a un film come se si trattasse di un libro. ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Regista=== {{div col|strette}} *''[[Videodrome]]'' (1983) *''[[La zona morta]]'' (1983) *''[[La mosca (film)|La mosca]]'' (1986) *''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'' (1988) *''[[Spider]]'' (2002) *''[[A History of Violence]]'' (2005) *''[[La promessa dell'assassino]]'' (2007) *''[[A Dangerous Method]]'' (2011) *''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012) {{div col end}} ===Attore=== *''[[La versione di Barney (film)|La versione di Barney]]'' (2010) ===Produttore=== *''[[La mosca (film)|La mosca]]'' (1986) *''[[Spider]]'' (2002) *''[[A History of Violence]]'' (2005) *''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012) ===Sceneggiatura=== *''[[Videodrome]]'' (1983) *''[[Cosmopolis (film)|Cosmopolis]]'' (2012) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cronenberg, David}} [[Categoria:Attori canadesi]] [[Categoria:Direttori della fotografia]] [[Categoria:Montatori canadesi]] [[Categoria:Produttori cinematografici canadesi]] [[Categoria:Personalità dell'ateismo]] [[Categoria:Registi canadesi]] [[Categoria:Sceneggiatori canadesi]] sjcr90lz1o4439a7xaklcn69fkbwc4h Il padrino - Parte II 0 6068 1223804 1220930 2022-08-22T11:42:57Z 2001:B07:6461:32DF:11DD:D62B:5901:32C1 wikitext text/x-wiki {{Film |titoloalfabetico= Padrino - Parte II, Il |dimensioneimmagine= 200 |immagine= The Godfather Screenplay.JPG |didascalia= La sceneggiatura originale de ''Il Padrino - Parte II'' |titoloitaliano=Il padrino - Parte II |titolooriginale=The Godfather: Part II |paese=USA |anno=1974 |genere=drammatico, gangster |regista=[[Francis Ford Coppola]] |soggetto=[[Mario Puzo]] |sceneggiatore=[[Mario Puzo]], [[Francis Ford Coppola]] |attori= *[[Al Pacino]]: Don Michael Corleone *[[Robert Duvall]]: Tom Hagen *[[Diane Keaton]]: Kay Adams *[[Robert De Niro]]: Vito Corleone *[[John Cazale]]: Fredo Corleone *[[Talia Shire]]: Constanzia Corleone *[[Lee Strasberg]]: Hyman Roth *[[Michael V. Gazzo]]: Frankie Pentangeli *[[G.D. Spradlin]]: Pat Geary *[[Dominic Chianese]]: Johnny Ola *[[Gastone Moschin]]: Don Fanucci *[[Leopoldo Trieste]]: Signor Roberto *[[Bruno Kirby]]: Peter Clemenza *[[John Aprea]]: Salvatore Tessio (giovane) *[[Abe Vigoda]]: Salvatore Tessio anziano (cameo) *[[James Caan]]: Santino Corleone (cameo) *[[Gianni Russo]]: Carlo Rizzi (cameo) *[[Richard Bright]]: Al Neri *[[Tom Rosqui]]: Rocco Lampone *[[Frank Sivero]]: Genco Abbandando *[[Peter La Corte]]: Sig. Abbandando *[[Troy Donahue]]: Merle Johnson *[[Giuseppe Sillato]]: Don Ciccio *[[Carmine Caridi]]: Carmine Rosato *[[Danny Aiello]]: Antonio Rosato *[[Peter Donat]]: Sen. Questadt *[[Oreste Baldini]]: Vito Corleone da bambino *[[Maria Carta]]: madre di Vito Corleone *[[Harry Dean Stanton]]: Agente Fbi di scorta |doppiatoriitaliani= *[[Ferruccio Amendola]]: Don Michael Corleone *[[Cesare Barbetti]]: Tom Hagen *[[Vittoria Febbi]]: Kay Adams Corleone *[[Pino Colizzi]]: Vito Corleone *[[Riccardo Cucciolla]]: Fredo Corleone *[[Rita Savagnone]]: Connie Corleone *[[Giorgio Piazza]]: Hyman Roth *[[Giuseppe Rinaldi]]: Frankie Pentangeli *[[Sergio Rossi]]: Sen. Pat Geary *[[Antonio Guidi]]: Johnny Ola *[[Vittorio Stagni]]: Peter Clemenza *[[Pino Colizzi]]: Sonny Corleone *[[Armando Bandini]]: Sig. Abbandando *[[Gianni Marzocchi]]: Merle Johnson *[[Sergio Fiorentini]]: Carmine Rosato *[[Luciano De Ambrosis]]: Sen. Questadt |note= *'''Musiche''': [[Nino Rota]] *'''Scenografia''': [[Dean Tavoularis]] * Vincitore di 6 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]] (1975)''': ** Miglior film ** Miglior regia ** Miglior attore non protagonista ([[Robert De Niro]]) ** Miglior sceneggiatura non originale ** Miglior colonna sonora ** Migliori scenografie }} '''''Il padrino – Parte II''''', film statunitense del 1974, secondo della trilogia omonima firmata dal regista [[Francis Ford Coppola]]. ==Frasi== *Cent'anni! ('''La famiglia''') {{NDR|[[Brindisi dai film|brindando]] insieme}} *Senatore, siamo due facce della stessa ipocrisia. Ma non le permetto di tirare in ballo la mia famiglia. ('''Michael Corleone''') *La tua famiglia porta ancora il nome dei Corleone. E tu devi sempre portare rispetto per le cose della famiglia. ('''Michael Corleone''') {{NDR|a Frankie Pentangeli}} *Quando tentarono di uccidermi, fosti tu a tradirmi. E m'hai spezzato il cuore. ('''Michael Corleone''') {{NDR|al fratello Fredo}} *Ci faccio un'offerta che lui non può rifiutare, non può. ('''Vito Corleone''') {{NDR|riferendosi a Fanucci}} *Io non penso affatto di dover eliminare tutti, Tom, solo i miei nemici, tutto qui. ('''Michael Corleone''') *Nella vita una sola cosa è certa, se la storia ci ha insegnato qualcosa. È che si può uccidere chiunque. ('''Michael Corleone''') *Gli amici tieniteli stretti... ma i nemici, anche più stretti. ('''Michael Corleone''') :''Keep your friends close, but your enemies closer.''<ref>Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'[[w:American Film Institute|American Film Institute]], che è andato a comporre l'''[[w:AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]'', questa citazione è stata inserita al 58° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.</ref> *Per riabilitare il nome della mia Famiglia, nel sincero desiderio che un giorno i miei figli partecipino alla vita del Paese con un nome e un passato senza macchia, mi sono presentato a questa commissione offrendo tutta la collaborazione possibile. Considero un grave disonore essere chiamato qui a dimostrare che non sono un criminale e chiedo di mettere a verbale queste mie dichiarazioni. Ho servito il mio Paese con fedeltà e con onore nella Seconda Guerra Mondiale e fui decorato con la Navy Cross per azioni in difesa del mio Paese. Non sono stato mai processato o arrestato per imputazioni di nessun genere, nessuna prova di me e i legami con associazioni a delinquere, si chiamino esse "mafia" o "cosa nostra" o con qualsivoglia altro nome si chiamino, è stata mai prodotta contro di me. Io non mi sono nascosto invocando il 5° emendamento, benché la legge me ne riconoscesse il diritto; io sfido questa commissione a produrre testimonianze o prove contro di me e quando ciò non avvenga voglio sperare che si avrà la correttezza di riabilitare il mio nome con la stessa pubblicità con la quale è stato tanto diffamato. ('''Michael Corleone''') {{NDR|alla Commissione d'Inchiesta Senatoriale}} *Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Benedetta sei tu tra le donne, e benedetto il frutto del tuo petto, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori... ('''Fredo Corleone''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} *Vattini, figliu, vattini! Vattini, Vito! ('''Madre di Vito''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} ==Dialoghi== *'''Frank Pentangeli''': Don Corleone, se mi facevi sapere che venivi ca' io preparavo qualche cosa per te. <br/> '''Michael Corleone''': Perciò non te l'ho fatto sapere. *'''Vito Corleone''': Baciamo le mani Don Ciccio. Si benedica. <br/> '''Don Ciccio''': Benerittu. Come ti chiami? <br/> '''Vito Corleone''': Mi chiamo Vito Corleone. <br/> '''Don Ciccio''': Vito Corleone? Ahahah, ti pigghiasti 'u nome ri stu paisi. Tuo padre come si chiama? <br/> '''Vito Corleone''': Iddu si chiamava Antonio Andolini. <br/> '''Don Ciccio''': Più forte, non ci sento bbonu. Avvicinati. <br/> '''Vito Corleone''': Mio padre si chiamava Antonio Andolini... E chistu è pi tia! {{NDR|Pianta un coltello nello stomaco di don Ciccio}}<br/> '''Don Ciccio''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}}: Arrgh! Figghiu 'i bottana! *'''Kay''': La tua attività sta rovinando la nostra famiglia! <br /> '''Michael Corleone''': Di che stai parlando?!?! <br /> '''Kay''': Guarda che sta succedendo ai nostri figli! <br /> '''Michael Corleone''': Che c'entra?! Che c'entra coi nostri figli??! <br /> '''Kay''': Guarda, guarda che sta succedendo! Ma non pensi al futuro dei tuoi figli, Mike?! <br /> '''Michael Corleone''': Non voglio sentirti dir questo! {{NDR|mentre Kay continua ad accusarlo}} Non ti permetto di dire questo, non ti permetto di dire questo, non te lo permetto, Capito?! ...E basta! <br /> '''Kay''': ...Da questo momento..io non riesco a provare più nessuna attrazione per te. *'''Frank Pentangeli''': Tom... Dimmi che devo fare! <br /> '''Tom Hagen''': Frankie, tu... ti sei sempre interessato alla politica, alla storia. Ricordo come parlavi di Hitler nel '33. <br /> '''Frank Pentangeli''': Anche ora! Leggo sempre roba di Hitler, ne ho trovato un sacco di libri qua dentro. <br /> '''Tom Hagen''': Tu stavi sempre intorno ai veterani, quando fantasticavano su come organizzare le famiglie, e copiavano le gerarchie delle legioni di Roma antica: caporegime, soldato... E funzionava! <br /> '''Frank Pentangeli''': Eh sì, funzionava. Erano giorni gloriosi quelli, ci pensi? Proprio come un Impero Romano eravamo! I Corleone formavano una specie di Impero Romano, eh... <br /> '''Tom Hagen''': Eh sì, tutto passa. Frankie, quando un complotto contro l'Imperatore falliva, una possibilità veniva lasciata ai congiurati... Perché le famiglie conservassero i loro beni. <br /> '''Frank Pentangeli''': Eh già! Ma solo per i congiurati grossi, Tom! Per i meschini c'era la confisca, e i loro beni andavano all'Imperatore... A meno che i colpevoli non s'ammazzavano con le mani loro. Allora tutto andava a posto. Loro morivano, e le loro famiglie venivano risparmiate. <br /> '''Tom Hagen''': Non ti pare accettabile come soluzione? <br /> '''Frank Pentangeli''': Come no! Appena tornavano a casa, sedevano in un bagno caldo, si bucavano le vene, e... aspettavano la fine. Qualcuno prima della funzione dava anche una festicciola. <br /> '''Tom Hagen''': Non preoccuparti di niente, Frankie Pentangeli. <br /> '''Frank Pentangeli''': Grazie Tom, grazie. [...]{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} Ciao Tom! Grazie! <br /> '''Tom Hagen''': Addio, Frankie. *'''Fredo Corleone''': Io non ho niente da dire, Mike. <br /> '''Michael Corleone''': Abbiamo tempo. <br /> '''Fredo Corleone''': Mi tenevano sempre all'oscuro di tutto. Nessuno mi diceva mai niente. <br /> '''Michael Corleone''': Ma parliamo di adesso. Hai qualche informazione che mi può servire? Di adesso non hai niente da dirmi? <br /> '''Fredo Corleone''': Hanno preso Pentangeli, questo è tutto quello che so. Io non lo sapevo che tramavano contro di te. Ti giuro su Dio che non lo sapevo che volevano ammazzarti. Johnny Ola mi chiama al telefono a Beverly Hills e dice che ha urgenza di parlarmi. E dice che tu e Roth preparate l'affare grosso insieme, e che ci può essere qualche cosa anche per me se do una mano per arrivare in porto. Dice che tu sei un osso duro nelle trattative, ma che se io riesco a dare una spinta l'affare si chiuderà presto e sarà bene per tutta la famiglia. <br /> '''Michael Corleone''': E tu ti sei bevuto tutto? Hai potuto crederci? <br /> '''Fredo Corleone''': Disse che c'era qualcosa anche per me, per me solo. <br /> '''Michael Corleone''': Ho sempre provveduto io per te, Fredo. <br /> '''Fredo Corleone''': Hai provveduto per me? Sei il fratello più piccolo e provvedevi tu per me?! Ma ci hai mai pensato a questo?! Ti è mai passato una volta per la testa?! "Dite a Fredo di andare da questo. Dite a Fredo di andare da quello. Manda Fredo a occuparsi di qualche night club di quart'ordine non so dove. Manda Fredo a ricevere quel tale all'aeroporto"! Sono il fratello maggiore, Mike, e tu mi sei passato sempre avanti! <br /> '''Michael Corleone''': È stata la volontà di papà. <br /> '''Fredo Corleone''': E non conta niente la mia volontà?! Io sono capace di trattare, ci so fare! Non sono quello che pensa la gente! Non sono una schiappa! Io ci so fare e voglio rispetto! <br /> '''Michael Corleone''': Sai niente su questa commissione d'inchiesta del Senato? Niente che mi può servire? <br /> '''Fredo Corleone''': L'avvocato del Senato, Questadt. È persona di Roth. <br /> '''Michael Corleone''': Fredo, tu per me non sei più niente. Non mi sei fratello e neppure amico. Non voglio più sapere niente di te e di quello che fai. Non ti voglio più nei nostri hotel, e tantomeno a casa mia. Se fai visita a mamma, lo fai sapere un giorno prima così me ne vado io. Intesi? {{NDR|si allontana}} <br /> '''Fredo Corleone''': Mikey... <br /> '''Michael Corleone''' {{NDR|ad Al Neri nell'altra stanza}}: Non voglio che gli succeda niente finché è viva mia madre. ==Citazioni su ''Il padrino – Parte II''== *I dialoghi di ''Parte II'' sembrano quelli delle didascalie dei cartoni animati. ([[Vincent Canby]]) *I titoli di coda de ''Il padrino – Parte II'' sono migliori rispetto a tutto ''[[Il padrino - Parte III]]''. ([[Trevor Noah]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Il padrino - Parte II''}} {{Il padrino}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film di gangster]] [[Categoria:Film premi Oscar]] [[Categoria:Film sulla mafia]] f3vk54i07slou5hpgjiwkoy4najxhn5 Will Hunting - Genio ribelle 0 6073 1223750 1152140 2022-08-22T08:34:29Z 151.47.38.2 /* monologues */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Will Hunting - Genio ribelle |titolooriginale= Good Will Hunting |paese= Stati Uniti d'America |anno= 1997 |genere= drammatico |regista= [[Gus Van Sant]] |sceneggiatore= [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] |attori= *[[Robin Williams]]: Sean Maguire *[[Matt Damon]]: Will Hunting *[[Ben Affleck]]: Chuckie Sullivan *[[Stellan Skarsgård]]: Prof. Gerald Lambeau *[[Minnie Driver]]: Skylar *[[Casey Affleck]]: Morgan O'Mally *[[Cole Hauser]]: Billy McBride *[[John Mighton]]: Tom *[[Rachel Majorowski]]: Krystyn *[[Colleen McCauley]]: Cathy |doppiatoriitaliani= *[[Carlo Valli]]: Sean McGuire *[[Christian Iansante]]: Will Hunting *[[Fabio Boccanera]]: Chuckie Sullivan *[[Ambrogio Colombo]]: Prof. Gerald Lambeau *[[Alessandra Cassioli]]: Skylar *[[Alessandro Quarta]]: Morgan O'Mally *[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: Billy McBride |note= * Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]]''': ** Miglior attor non protagonista ([[Robin Williams]]) ** Miglior sceneggiatura originale ([[Ben Affleck]]) ([[Matt Damon]]) }} '''''Will Hunting – Genio ribelle''''', film statunitense del 1997 con [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] e [[Robin Williams]], regia di [[Gus Van Sant]]. ==monologues== {{cronologico}} * {{NDR|Per lasciare Will e Skylar da soli}} Ho ingoiato un insetto. ('''Morgan''') * La [[libertà]], se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. ('''Will''') * {{NDR|Parlando di Will}} Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l'ha trovato. ('''Lambeau''' a Sean) *{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Una volta ero su un aereo. Me ne stavo seduto e... il capitano attacca la solita storia, tipo «voleremo a un'altezza di 10 000 metri», ma poi posa il microfono e dimentica di spegnerlo. Si gira verso il secondo pilota e se ne esce con «ora vorrei tanto un bellissimo pompino e una tazza di caffè». Allora l'hostess si precipita come un fulmine dal fondo dell'aereo per dirgli che il microfono è ancora aperto, e si sente una voce: «Ehi, tesoro, non dimenticarti il caffè!». ('''Will''') * Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. ('''Sean''') *{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Mary e Paddy. Si svegliano alla mattina del loro cinquantesimo anniversario, e Mary si gira e guarda con adorazione Paddy e dice "Oh accidenti, Paddy. Che delizia di uomo sei. Ti amo. Voglio farti un regalino. Qualunque cosa desidera il tuo cuoricino, io te la darò. Cosa vorresti?". Paddy fa "Oh accidenti, Mary, è molto gentile la tua offerta. Ora... ehm... in cinquant'anni c'è una cosa che mi è mancata. Ah... ehm... vorrei che tu mi facessi un pompino. Lo vorrei tanto", e Mary fa "D'accordo". Si toglie i denti, li mette in un bicchiere e gli fa un pompino. Alla fine Paddy fa "Accidenti, questo era quello che mi mancava, è stata la cosa più bella, più sconvolgente della mia vita. Bellissimo, Mary, ti amo. C'è qualcosa che posso fare per te, tesoro?". Mary solleva lo sguardo e dice {{NDR|beve un sorso di Coca Cola e la fa uscire dalla bocca mentre dice la battuta finale}} "Diamoci un bacio". ('''Skylar''') * Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c'è qualcuno come te in giro... e non dovrei vederti gettare tutto al vento. ('''Lambeau''' a Will) * Diciamo che lavoro all'N.S.A. e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, e forse ci provo e magari ci riesco e sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono, 1.500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono: oh spedite i marines a sorvegliare la zona perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale, ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi, un aiutino notevole per i loro profitti ma non aiuta il mio amico a 2 dollari e 50 a gallone. Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere [[Martini (cocktail)|Martini]] e fare pazzi slalom tra gli iceberg; finisce che ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico e così il mio amico ora è senza posto e non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si frange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi; nel frattempo muore di fame perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato? Mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto perché non uccido il mio amico, gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale? Potrei essere eletto presidente. ('''Will''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Chuckie''': Sta per nascere un problema? <br /> '''Clark''' {{NDR|prendendolo in giro per aver mentito sull'aver frequentato un corso di Storia all'università, così da attaccare bottone con Skylar}}: No, no, no, non c'è nessun problema. Speravo solo che tu potessi darmi qualche ragguaglio sull'evoluzione dell'economia di mercato nelle colonie del Sud. La mia convinzione è che, prima della Guerra di Indipendenza, il modello economico, soprattutto nelle colonie del Sud, sarebbe più appropriato definirlo come agrario pre-capitale... <br /> '''Will''' {{NDR|interrompendolo}}: Certo che hai questa convinzione: sei uno studente di primo anno. Hai appena finito di leggere qualche storico marxista... Pete Garrison, magari. Ne sarai convinto fino al mese prossimo, quando arriverai a James Lemon, e poi parlerai di quanto l'economia della Virginia e della Pennsylvania fosse imprenditoriale e capitalistica nel 1740. Ti durerà fino all'anno prossimo, ti ritroverai qui a rigurgitare Gordon Wood parlando, sai, dell'utopia pre-rivoluzionaria e degli effetti formativi sul capitale della mobilitazione militare. <br /> '''Clark''': A dire la verità non lo farò, perché Wood drasticamente sottovaluta l'impatto... <br /> '''Will''': Wood drasticamente sottovaluta l'impatto delle distinzioni sociali basate sulla ricchezza, soprattutto quella ereditata. L'hai preso da Vickers: "Lavoro Nella Contea di Essex"; pagina 98. Sì, l'ho letto anch'io. Volevi attribuirti tutta la cosa o hai un pensiero tutto tuo sulla faccenda? O il tuo trucco è questo: entri in un bar, hai letto qualche oscuro passaggio e poi fingi, lo fai passare come una tua idea per colpire le ragazze e imbarazzare il mio amico? {{NDR|Clark abbassa lo sguardo, sconfortato}} La cosa triste per uno come te è che tra 50 anni comincerai a pensare per conto tuo, capirai che ci sono due certezze nella vita: una, non fare queste cose; e due, hai sborsato 150.000 dollari per un'istruzione che potevi avere per un dollaro e 50 in sovrattasse alla biblioteca pubblica. <br /> '''Clark''': Sì, però io avrò una laurea. E tu servirai ai miei figli patatine in un fast-food lungo la strada per andare a sciare. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Sì, può darsi. Ma almeno io non sarò banale. Però, se è questo che ti crea qualche problema, insomma, possiamo andare fuori e la risolviamo. <br /> '''Clark''' {{NDR|Intimorito}}: No amico, nessun problema... tutto liscio. * '''Will''': Ti piacciono le pere? <br/> '''Clark''': Sì. <br/> {{NDR|Will gli mostra un fazzoletto con su scritto il numero telefonico di Skylar}} '''Will''': Sì? Beh, ho avuto il suo numero! Ora fattela una pera! * {{NDR|Dialogo tra Will e Lambeau in prigione}}<br />'''Will''': Che cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Sono Gerald Lambeau. Il professore che hai mandato a fare in culo. <br /> '''Will''': ... E cosa cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Ho parlato con il giudice. Ha accettato di rilasciarti sotto la mia supervisione. <br /> '''Will''': Davvero? <br /> '''Lambeau''': Sì {{NDR|Will prende un pacchetto di sigarette}}... ma a due condizioni. <br /> '''Will''': E quali sono? <br /> '''Lambeau''': La prima è che tu ti veda con me ogni settimana. <br /> '''Will''': Per cosa? {{NDR|Will prova ad accendere la sigaretta, ma ha l'ostacolo delle manette}} <br /> '''Lambeau''' {{NDR|accendendogli la sigaretta}}: Rivedere la prova su cui stavi lavorando e passare a... qualcosa di più avanzato: il calcolo combinatorio... gli insiemi finiti. <br /> '''Will''' {{NDR|sarcastico}}: Una cosa da urlo. <br /> '''Lambeau''': E la seconda condizione è che... incontri uno psicologo. {{NDR|Will ride}} Io ho la responsabilità di scrivere dei rapporti su questi incontri. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Ah, sì? Davvero? <br /> '''Lambeau''': E se non dovessi soddisfare queste condizioni, dovrai affrontare il carcere. <br /> '''Will''': Sì, farò la matematica, ma non mi vedrò con nessun cazzo di psicologo. <br /> '''Lambeau''': È meglio che passare quel tempo in prigione, non credi? * '''Lambeau''': Ho una cosa che potrebbe interessarti. {{NDR|Introducendo il discorso su Will}} <br /> '''Sean''': Cos'è, una missione segreta nel Burkina Faso? * '''Will''': Quelli come lei mi fanno impazzire. Spendete tutti i vostri soldi su questi libri del cazzo strani di cui vi circondate, e sono quelli sbagliati. <br /> '''Sean''': E quali sono i libri del cazzo giusti? <br /> '''Will''': Quelli che ti fanno rizzare i capelli. <br /> '''Sean''': Già... non me ne sono rimasti molti. * '''Will''': L'ha dipinto lei?<br /> '''Sean''': Sì. Tu dipingi? Scolpisci?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la pittura?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la musica?<br /> '''Will''': Questo {{NDR|Riferendosi al dipinto}} è una merda.<br /> '''Sean''': Ah, dimmi la tua sincera opinione... * '''Sean''': Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo il mio dipinto. <br/> '''Will''': Ah. <br/> '''Sean''': Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo, e da allora non ho più pensato a te. Sai che cosa ho capito? <br/> '''Will''': No. <br/> '''Sean''': Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli. <br/> '''Will''': Grazie tante. <br/> '''Sean''': Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston? <br/> '''Will''': Nossignore. <br/> '''Sean''': Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti... [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta... ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti [[Shakespeare]] in faccia eh? ''"Ancora una volta sulla breccia, cari amici!"''... ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile... non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera [[perdita]], perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo... vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. ... A te la mossa, capo. *'''Will''': Sono uscito con una, giorni fa. <br /> '''Sean''': Come è andata? <br /> '''Will''': Molto bene. <br /> '''Sean''': E la rivedrai? <br /> '''Will''': Non lo so. <br /> '''Sean''': Perché no? <br /> '''Will''': Non l'ho chiamata. <br /> '''Sean''': Cristo, sei un dilettante. <br /> '''Will''': So quello che faccio. <br /> '''Sean''': Ah, sì, eh? <br /> '''Will''': Sì. Non si preoccupi per me, so quello che faccio. Sì, ma questa ragazza, insomma, è bellissima, intelligente, divertente. È diversa dalle altre con cui sono stato. <br /> '''Sean''': E allora chiamala, Romeo. <br /> '''Will''': Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente? Che mi rompe i coglioni? Sì, insomma, ecco, questa ragazza, cazzo! è perfetta ora; non voglio rovinare questo. <br /> '''Sean''': Forse tu sei perfetto ora. Forse è questo che non vuoi rovinare. Questa la chiamerei una "super filosofia", Will, così puoi in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno... Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! {{NDR|ridono}} Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! {{NDR|ridono}} Si svegliò anche lei e mi disse: "sei stato tu?"; e io: "sì"... Non ho avuto il coraggio. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Si è svegliata da sola? <br /> '''Sean''': Eh, sì! {{NDR|ridono}}... Oh, Signore... aah, ma, Will, è morta da due anni e questo è quanto mi ricordo. {{NDR|Will smette di ridere}} Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! Queste cose la gente le chiama [[imperfezione|imperfezioni]], ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. È questo che conta. È questo che significa intimità. Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te. <br /> '''Will''': Perché no? Mi ha detto già qualunque cazzata. Cristo Santo... Parla più di tutti gli strizzacervelli che ho visto in vita mia. <br /> '''Sean''': Io insegno questa merda, non ho detto di saperlo fare. <br /> '''Will''': Già... Ha mai pensato di risposarsi? <br /> '''Sean''': Mia moglie è morta. <br /> '''Will''': Indi, la parola risposarsi. <br /> '''Sean''': È morta. <br /> '''Will''': ... Sì. La chiamerei "super filosofia", Sean. Insomma, così lei può in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno. <br /> '''Sean''': ... Il tempo è scaduto. *'''Skylar''': Ci sono delle persone molto intelligenti qui ad [[Università di Harvard|Harvard]] e perfino loro devono studiare perché questo è molto difficile. E invece... tu ci riesci con facilità, non capisco, io... io non capisco come funziona la tua mente.<br /> '''Will''': Tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Voglio parlare di questo...<br /> '''Will''': No, sto cercando di spiegartelo: tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Un pochino.<br /> '''Will''': Beh, allora, quando vedi un pianoforte tu vedi [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<br /> '''Skylar''': Io vedo "Fra Martino".<br /> '''Will''': D'accordo, allora prendiamo [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]: guardava un pianoforte e per lui aveva un senso, suonava e basta.<br /> '''Skylar''': Che vuoi dire, che suoni il piano?<br /> '''Will''': No, neanche per sbaglio. Se guardo un piano vedo un mucchio di tasti, tre pedali e una scatola di legno. Ma [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] lo guardavano e sapevano suonarlo. Io non so dipingerti un quadro e forse non so spedire una palla fuori dallo stadio, e non so suonare il piano.<br /> '''Skylar''': Ma puoi fare il mio compito di chimica in meno di un'ora.<br /> '''Will''': Sì, è vero... Insomma, quando si tratta di cose di questo tipo io riesco sempre a suonare. So spiegartelo solo così. *'''Skylar''': Senti, se non mi ami dovresti dirmelo. <br /> '''Will''': Non sto dicendo che non ti amo. <br /> '''Skylar''': Allora perché?! Perché non vieni con me {{NDR|in California}}?! Cos'è che ti spaventa tanto?!<br /> '''Will''': Cos'è che mi spaventa tanto? <br /> '''Skylar''': Beh, cos'è che non ti spaventa?! Tu vivi nel tuo mondo tranquillo dove nessuno ti pungola e hai una paura fregata di fare qualcosa di diverso perché potresti dover cambiare... <br /> '''Will''': Oh, no, non venirmi a parlare del mio mondo! Non venirmi a parlare del mio mondo! Tu vuoi farti solo una sveltina con uno dell'altra parte della città! Poi te ne andrai a Stanford e ti sposerai con un ricco imbecille che la tua famiglia avrà provato, e te ne starai a parlare con le tue amiche miliardarie che anche tu hai pescato nei bassifondi! <br /> '''Skylar''': Perché dici queste cose? Cos'è questa tua ossessione per i miei soldi?! Mio padre è morto che avevo tredici anni e ho ereditato i suoi soldi. Credi che ogni giorno non mi svegli col desiderio di fare a cambio?! Che non li darei indietro in un istante se significasse un giorno in più con lui?! Ma non posso. Questa è la mia vita e io la prendo com'è. Perciò non coprire di merda me quando sei tu quello che ha paura. <br /> '''Will''': Paura di che?! Ma di cosa ho paura?! Di cosa cazzo ho paura?! <br /> '''Skylar''': Hai paura di me! Hai paura che io possa non amarti! La sai una cosa? Anch'io ho paura. Cazzo, voglio fare un tentativo, almeno io sono onesta con te. *'''Sean''': Tu ti senti solo, Will? <br /> '''Will''': Cosa? <br /> '''Sean''': Hai un'anima gemella? <br /> '''Will''': Se ho... Chiarisca il concetto. <br /> '''Sean''': Qualcuno che ti pungola. <br /> '''Will''': Ho... Chuckie. <br /> '''Sean''': No, Chuckie è la famiglia. Si sdraierebbe in mezzo al traffico per te. No, parlo di qualcuno che ti fa scoprire nuove cose, che ti tocca dentro. <br /> '''Will''': Beh... ho... io... sono pieno. <br /> '''Sean''': Dimmi chi sono. <br /> '''Will''': Shakespeare, Nietzsche, Frost, O' Conner, Kant, Pope, Locke... <br /> '''Sean''': Bello, sono tutti morti. <br /> '''Will''': Per me non lo sono. <br /> '''Sean''': Ah, no? Non hai un gran dialogo con loro. Non puoi scambiare emozioni, Will. <br /> '''Will''': Eh, no, a meno che non li faccia tornare in vita con dei sali. <br /> '''Sean''': Già... è quello che voglio dire. Non avrai mai quel genere di rapporto in un mondo dove hai sempre paura di fare il primo passo. Perché vedi soltanto cose negative fin da dieci chilometri di distanza. <br /> '''Will''': Si schiera dalla parte del professor Lambeau? <br /> '''Sean''': Non dire stronzate. No. <br /> '''Will''': Non lo volevo quel posto. <br /> '''Sean''': Non c'entra il posto. Non mi interessa se lavori per il governo. Tu puoi fare quello che vuoi, non hai legami che ti costringono. Che cosa ti appassiona? Che cosa desideri? Ci sono uomini che passano la vita a fare i muratori perché i figli abbiano le opportunità che tu hai ora. <br /> '''Will''': Io non l'ho mai chiesto. <br /> '''Sean''': No. Ci sei nato. Perciò non nasconderti dietro a 'non l'ho mai chiesto'. <br /> '''Will''': Come sarebbe nascondermi? Insomma... che c'è di male a fare il muratore? <br /> '''Sean''': Niente. <br /> '''Will''': Sì, non c'è niente di male! Sto costruendo la casa di una persona. <br /> '''Sean''': Certo. Mio padre era un muratore. Capito? Si è fatto il culo per darmi un'istruzione. <br /> '''Will''': Già. È un mestiere pieno di rispetto, che c'è di male nel... nel riparare le macchine? Qualcuno andrà al lavoro il giorno dopo grazie a me. È una cosa onorevole. <br /> '''Sean''': Sì, è così, Will. È una cosa onorevole. È onorevole anche il tragitto di quaranta minuti in treno perché gli studenti che arrivano al mattino possano trovare i pavimenti puliti e i cestini svuotati. È un lavoro. <br /> '''Will''': Sì, esatto. <br /> '''Sean''': E fa onore. Lo so che è per questo che hai accettato il lavoro: perché è onorevole. Ho soltanto una piccola domanda: potresti fare l'inserviente dovunque, perché hai lavorato nell'università tecnica più prestigiosa che c'è al mondo? Perché vai in giro di notte a completare formule che solo una o due persone sanno risolvere e poi neghi di averlo fatto? Perché non ci vedo tanto onore in questo, Will. Cosa vuoi fare veramente? <br /> '''Will''': ... Voglio fare il pastore. <br /> '''Sean''': Davvero? <br /> '''Will''': Voglio trasferirmi a Nashua, trovarmi uno spiazzo, prendere delle pecore e badare a loro. <br /> '''Sean''': Forse è quello che dovresti fare. <br /> '''Will''': Come? <br /> '''Sean''': Se vuoi farti delle seghe, fattele a casa con un asciugamano umido. <br /> '''Will''': Vuole scaricarmi? <br /> '''Sean''': Sì, fuori dai coglioni. <br /> '''Will''': Ehi, nonononono, il tempo non è ancora scaduto! <br /> '''Sean''': Invece sì. <br /> '''Will''': Non me ne vado, no! <br /> '''Sean''': Non vuoi rispondere alle mie domande, mi fai solo perdere tempo. <br /> '''Will''': Credevo fossimo amici, come sarebbe...! <br /> '''Sean''': La ricreazione è finita, chiaro? <br /> '''Will''': Ma perché mi sbatte fuori, Sean? Insomma... voglio dire... dà lezioni a me sulla vita? Ma si guardi, cazzo, lei è uno spostato! Cos'è che le dà la carica? <br /> '''Sean''': Lavorare con te. <br /> '''Will''': Dov'è la sua anima gemella?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Parla di anime gemelle! Dov'è la sua?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Esatto, è morta, cazzo! Sua moglie crepa e lei incassa le sue fiches e se ne va via?!? <br /> '''Sean''': Almeno una mano l'ho giocata. <br /> '''Will''': Oh, si è giocato una mano! L'ha persa, ha perso una grossa mano! Molte persone perdono una mano come questa, ma hanno il fegato di ritornare in pista! <br /> '''Sean''': Guardami. Che cosa vuoi fare? {{NDR|Will non risponde}} ... Tu e le tue puttanate. Hai puttanate da rifilare a chiunque, ma io ti faccio una semplice domanda e tu non sai darmi una risposta diretta. Perché non lo sai. Ci vediamo, pecoraio. {{NDR|Will se ne va}} ... Il "pastore". Testa di cazzo. * '''Chuckie''': Senti, sei il mio migliore amico, perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo. <br /> '''Will''': Ma di che diavolo stai parlando? <br /> '''Chuckie''': Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi. <br /> '''Will''': Oh, piantala! Sempre la solita storia... lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo? <br /> '''Chuckie''': No, no, no, no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni. E farò ancora questo schifo, ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo. <br /> '''Will''': Non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, no? <br /> '''Will''': No, non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so. * '''Will''' {{NDR|osservando Sean, mentre questi sfoglia il fascicolo di Will e visiona le foto di un Will brutalmente picchiato}}: Ha mai avuto un'esperienza come quella? <br /> '''Sean''': Sono vent'anni che faccio questo mestiere, ne ho visti molti di questi casi... <br /> '''Will''': No. Voglio dire: ha mai avuto un' ''esperienza'' come quella? <br /> '''Sean''': Personalmente? Sì. Sì, ne ho avuta una. <br /> '''Will''': Non è uno scherzo. <br /> '''Sean''': Mio padre era un alcolista. Un ubriacone manesco. Tornava a casa sbronzo, e se la prendeva con qualcuno. Io lo provocavo così non si rifaceva su mia madre e mio fratello. Serate interessanti quando aveva gli anelli... <br /> '''Will''': .. .Sì, lui metteva una chiave inglese, un bastone e una cinghia sul tavolo, e diceva: "Scegli". <br /> '''Sean''': Scelgo la numero tre, la cinghia. <br /> '''Will''': Io andavo sulla chiave inglese. <br /> '''Sean''': Perché? <br /> '''Will''': Si fottesse, non mi piegavo. <br /> '''Sean''': Tuo padre adottivo? <br /> '''Will''': Sì... {{NDR|pausa}} Allora che cosa dice? "Will soffre di disturbi della sfera affettiva", quelle cose lì? {{NDR|Sean annuisce}} Paura dell'abbandono? È per questo che... per questo ho rotto con Skylar? <br /> '''Sean''': Non lo sapevo. <br /> '''Will''': Sì, ho rotto. <br /> '''Sean''': Ne vuoi parlare? <br /> '''Will''': No. <br /> '''Sean''': ... Senti, Will, io so poche cose... ma vedi questo fascicolo, tutta questa merda? {{NDR|posa il fascicolo sul tavolo}}... Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Sì, questo lo so. <br /> '''Sean''': Guardami figliolo. Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|serio}}: ... Lo so. <br /> '''Sean''': No. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Lo so. <br /> '''Sean''': No, non lo sai. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Lo so... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Va bene... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will chiude gli occhi}} Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|sull'orlo delle lacrime}}: Non mi prenda per il culo! <br /> '''Sean''': ... Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|con rabbia, dà una spinta a Sean}}: Non mi prenda per il culo, capito?! Non mi prenda per il culo, lei no... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will scoppia a piangere}} Non è colpa tua. {{NDR|si abbracciano}} <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Oh, Dio! Oh, Dio, mi dispiace tanto! Mi dispiace tanto! No! Oh, Dio! {{NDR|Will continua a piangere singhiozzando tra le braccia di Sean}}<br /> '''Sean''': Si fottano tutti, capito? <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Sì! ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} ''Sean, se dovesse telefonare il professore per quel lavoro, gli dica solo:<br />"Spiacente, dovevo occuparmi di una ragazza". Will''<br /> Quel figlio di puttana... mi ha fregato la battuta. ('''Sean''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] gap7ggsuqvx59q31exxg4250dowqafk 1223766 1223750 2022-08-22T10:06:46Z Dread83 47 Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/151.47.38.2|151.47.38.2]] ([[User talk:151.47.38.2|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Jinzo94|Jinzo94]] wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= Will Hunting - Genio ribelle |titolooriginale= Good Will Hunting |paese= Stati Uniti d'America |anno= 1997 |genere= drammatico |regista= [[Gus Van Sant]] |sceneggiatore= [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] |attori= *[[Robin Williams]]: Sean Maguire *[[Matt Damon]]: Will Hunting *[[Ben Affleck]]: Chuckie Sullivan *[[Stellan Skarsgård]]: Prof. Gerald Lambeau *[[Minnie Driver]]: Skylar *[[Casey Affleck]]: Morgan O'Mally *[[Cole Hauser]]: Billy McBride *[[John Mighton]]: Tom *[[Rachel Majorowski]]: Krystyn *[[Colleen McCauley]]: Cathy |doppiatoriitaliani= *[[Carlo Valli]]: Sean McGuire *[[Christian Iansante]]: Will Hunting *[[Fabio Boccanera]]: Chuckie Sullivan *[[Ambrogio Colombo]]: Prof. Gerald Lambeau *[[Alessandra Cassioli]]: Skylar *[[Alessandro Quarta]]: Morgan O'Mally *[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: Billy McBride |note= * Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]]''': ** Miglior attor non protagonista ([[Robin Williams]]) ** Miglior sceneggiatura originale ([[Ben Affleck]]) ([[Matt Damon]]) }} '''''Will Hunting – Genio ribelle''''', film statunitense del 1997 con [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] e [[Robin Williams]], regia di [[Gus Van Sant]]. ==Frasi== {{cronologico}} * {{NDR|Per lasciare Will e Skylar da soli}} Ho ingoiato un insetto. ('''Morgan''') * La [[libertà]], se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. ('''Will''') * {{NDR|Parlando di Will}} Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l'ha trovato. ('''Lambeau''' a Sean) *{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Una volta ero su un aereo. Me ne stavo seduto e... il capitano attacca la solita storia, tipo «voleremo a un'altezza di 10 000 metri», ma poi posa il microfono e dimentica di spegnerlo. Si gira verso il secondo pilota e se ne esce con «ora vorrei tanto un bellissimo pompino e una tazza di caffè». Allora l'hostess si precipita come un fulmine dal fondo dell'aereo per dirgli che il microfono è ancora aperto, e si sente una voce: «Ehi, tesoro, non dimenticarti il caffè!». ('''Will''') * Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. ('''Sean''') *{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Mary e Paddy. Si svegliano alla mattina del loro cinquantesimo anniversario, e Mary si gira e guarda con adorazione Paddy e dice "Oh accidenti, Paddy. Che delizia di uomo sei. Ti amo. Voglio farti un regalino. Qualunque cosa desidera il tuo cuoricino, io te la darò. Cosa vorresti?". Paddy fa "Oh accidenti, Mary, è molto gentile la tua offerta. Ora... ehm... in cinquant'anni c'è una cosa che mi è mancata. Ah... ehm... vorrei che tu mi facessi un pompino. Lo vorrei tanto", e Mary fa "D'accordo". Si toglie i denti, li mette in un bicchiere e gli fa un pompino. Alla fine Paddy fa "Accidenti, questo era quello che mi mancava, è stata la cosa più bella, più sconvolgente della mia vita. Bellissimo, Mary, ti amo. C'è qualcosa che posso fare per te, tesoro?". Mary solleva lo sguardo e dice {{NDR|beve un sorso di Coca Cola e la fa uscire dalla bocca mentre dice la battuta finale}} "Diamoci un bacio". ('''Skylar''') * Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c'è qualcuno come te in giro... e non dovrei vederti gettare tutto al vento. ('''Lambeau''' a Will) * Diciamo che lavoro all'N.S.A. e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, e forse ci provo e magari ci riesco e sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono, 1.500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono: oh spedite i marines a sorvegliare la zona perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale, ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi, un aiutino notevole per i loro profitti ma non aiuta il mio amico a 2 dollari e 50 a gallone. Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere [[Martini (cocktail)|Martini]] e fare pazzi slalom tra gli iceberg; finisce che ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico e così il mio amico ora è senza posto e non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si frange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi; nel frattempo muore di fame perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato? Mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto perché non uccido il mio amico, gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale? Potrei essere eletto presidente. ('''Will''') ==Dialoghi== {{cronologico}} *'''Chuckie''': Sta per nascere un problema? <br /> '''Clark''' {{NDR|prendendolo in giro per aver mentito sull'aver frequentato un corso di Storia all'università, così da attaccare bottone con Skylar}}: No, no, no, non c'è nessun problema. Speravo solo che tu potessi darmi qualche ragguaglio sull'evoluzione dell'economia di mercato nelle colonie del Sud. La mia convinzione è che, prima della Guerra di Indipendenza, il modello economico, soprattutto nelle colonie del Sud, sarebbe più appropriato definirlo come agrario pre-capitale... <br /> '''Will''' {{NDR|interrompendolo}}: Certo che hai questa convinzione: sei uno studente di primo anno. Hai appena finito di leggere qualche storico marxista... Pete Garrison, magari. Ne sarai convinto fino al mese prossimo, quando arriverai a James Lemon, e poi parlerai di quanto l'economia della Virginia e della Pennsylvania fosse imprenditoriale e capitalistica nel 1740. Ti durerà fino all'anno prossimo, ti ritroverai qui a rigurgitare Gordon Wood parlando, sai, dell'utopia pre-rivoluzionaria e degli effetti formativi sul capitale della mobilitazione militare. <br /> '''Clark''': A dire la verità non lo farò, perché Wood drasticamente sottovaluta l'impatto... <br /> '''Will''': Wood drasticamente sottovaluta l'impatto delle distinzioni sociali basate sulla ricchezza, soprattutto quella ereditata. L'hai preso da Vickers: "Lavoro Nella Contea di Essex"; pagina 98. Sì, l'ho letto anch'io. Volevi attribuirti tutta la cosa o hai un pensiero tutto tuo sulla faccenda? O il tuo trucco è questo: entri in un bar, hai letto qualche oscuro passaggio e poi fingi, lo fai passare come una tua idea per colpire le ragazze e imbarazzare il mio amico? {{NDR|Clark abbassa lo sguardo, sconfortato}} La cosa triste per uno come te è che tra 50 anni comincerai a pensare per conto tuo, capirai che ci sono due certezze nella vita: una, non fare queste cose; e due, hai sborsato 150.000 dollari per un'istruzione che potevi avere per un dollaro e 50 in sovrattasse alla biblioteca pubblica. <br /> '''Clark''': Sì, però io avrò una laurea. E tu servirai ai miei figli patatine in un fast-food lungo la strada per andare a sciare. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Sì, può darsi. Ma almeno io non sarò banale. Però, se è questo che ti crea qualche problema, insomma, possiamo andare fuori e la risolviamo. <br /> '''Clark''' {{NDR|Intimorito}}: No amico, nessun problema... tutto liscio. * '''Will''': Ti piacciono le pere? <br/> '''Clark''': Sì. <br/> {{NDR|Will gli mostra un fazzoletto con su scritto il numero telefonico di Skylar}} '''Will''': Sì? Beh, ho avuto il suo numero! Ora fattela una pera! * {{NDR|Dialogo tra Will e Lambeau in prigione}}<br />'''Will''': Che cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Sono Gerald Lambeau. Il professore che hai mandato a fare in culo. <br /> '''Will''': ... E cosa cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Ho parlato con il giudice. Ha accettato di rilasciarti sotto la mia supervisione. <br /> '''Will''': Davvero? <br /> '''Lambeau''': Sì {{NDR|Will prende un pacchetto di sigarette}}... ma a due condizioni. <br /> '''Will''': E quali sono? <br /> '''Lambeau''': La prima è che tu ti veda con me ogni settimana. <br /> '''Will''': Per cosa? {{NDR|Will prova ad accendere la sigaretta, ma ha l'ostacolo delle manette}} <br /> '''Lambeau''' {{NDR|accendendogli la sigaretta}}: Rivedere la prova su cui stavi lavorando e passare a... qualcosa di più avanzato: il calcolo combinatorio... gli insiemi finiti. <br /> '''Will''' {{NDR|sarcastico}}: Una cosa da urlo. <br /> '''Lambeau''': E la seconda condizione è che... incontri uno psicologo. {{NDR|Will ride}} Io ho la responsabilità di scrivere dei rapporti su questi incontri. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Ah, sì? Davvero? <br /> '''Lambeau''': E se non dovessi soddisfare queste condizioni, dovrai affrontare il carcere. <br /> '''Will''': Sì, farò la matematica, ma non mi vedrò con nessun cazzo di psicologo. <br /> '''Lambeau''': È meglio che passare quel tempo in prigione, non credi? * '''Lambeau''': Ho una cosa che potrebbe interessarti. {{NDR|Introducendo il discorso su Will}} <br /> '''Sean''': Cos'è, una missione segreta nel Burkina Faso? * '''Will''': Quelli come lei mi fanno impazzire. Spendete tutti i vostri soldi su questi libri del cazzo strani di cui vi circondate, e sono quelli sbagliati. <br /> '''Sean''': E quali sono i libri del cazzo giusti? <br /> '''Will''': Quelli che ti fanno rizzare i capelli. <br /> '''Sean''': Già... non me ne sono rimasti molti. * '''Will''': L'ha dipinto lei?<br /> '''Sean''': Sì. Tu dipingi? Scolpisci?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la pittura?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la musica?<br /> '''Will''': Questo {{NDR|Riferendosi al dipinto}} è una merda.<br /> '''Sean''': Ah, dimmi la tua sincera opinione... * '''Sean''': Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo il mio dipinto. <br/> '''Will''': Ah. <br/> '''Sean''': Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo, e da allora non ho più pensato a te. Sai che cosa ho capito? <br/> '''Will''': No. <br/> '''Sean''': Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli. <br/> '''Will''': Grazie tante. <br/> '''Sean''': Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston? <br/> '''Will''': Nossignore. <br/> '''Sean''': Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti... [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta... ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti [[Shakespeare]] in faccia eh? ''"Ancora una volta sulla breccia, cari amici!"''... ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile... non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera [[perdita]], perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo... vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. ... A te la mossa, capo. *'''Will''': Sono uscito con una, giorni fa. <br /> '''Sean''': Come è andata? <br /> '''Will''': Molto bene. <br /> '''Sean''': E la rivedrai? <br /> '''Will''': Non lo so. <br /> '''Sean''': Perché no? <br /> '''Will''': Non l'ho chiamata. <br /> '''Sean''': Cristo, sei un dilettante. <br /> '''Will''': So quello che faccio. <br /> '''Sean''': Ah, sì, eh? <br /> '''Will''': Sì. Non si preoccupi per me, so quello che faccio. Sì, ma questa ragazza, insomma, è bellissima, intelligente, divertente. È diversa dalle altre con cui sono stato. <br /> '''Sean''': E allora chiamala, Romeo. <br /> '''Will''': Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente? Che mi rompe i coglioni? Sì, insomma, ecco, questa ragazza, cazzo! è perfetta ora; non voglio rovinare questo. <br /> '''Sean''': Forse tu sei perfetto ora. Forse è questo che non vuoi rovinare. Questa la chiamerei una "super filosofia", Will, così puoi in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno... Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! {{NDR|ridono}} Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! {{NDR|ridono}} Si svegliò anche lei e mi disse: "sei stato tu?"; e io: "sì"... Non ho avuto il coraggio. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Si è svegliata da sola? <br /> '''Sean''': Eh, sì! {{NDR|ridono}}... Oh, Signore... aah, ma, Will, è morta da due anni e questo è quanto mi ricordo. {{NDR|Will smette di ridere}} Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! Queste cose la gente le chiama [[imperfezione|imperfezioni]], ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. È questo che conta. È questo che significa intimità. Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te. <br /> '''Will''': Perché no? Mi ha detto già qualunque cazzata. Cristo Santo... Parla più di tutti gli strizzacervelli che ho visto in vita mia. <br /> '''Sean''': Io insegno questa merda, non ho detto di saperlo fare. <br /> '''Will''': Già... Ha mai pensato di risposarsi? <br /> '''Sean''': Mia moglie è morta. <br /> '''Will''': Indi, la parola risposarsi. <br /> '''Sean''': È morta. <br /> '''Will''': ... Sì. La chiamerei "super filosofia", Sean. Insomma, così lei può in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno. <br /> '''Sean''': ... Il tempo è scaduto. *'''Skylar''': Ci sono delle persone molto intelligenti qui ad [[Università di Harvard|Harvard]] e perfino loro devono studiare perché questo è molto difficile. E invece... tu ci riesci con facilità, non capisco, io... io non capisco come funziona la tua mente.<br /> '''Will''': Tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Voglio parlare di questo...<br /> '''Will''': No, sto cercando di spiegartelo: tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Un pochino.<br /> '''Will''': Beh, allora, quando vedi un pianoforte tu vedi [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<br /> '''Skylar''': Io vedo "Fra Martino".<br /> '''Will''': D'accordo, allora prendiamo [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]: guardava un pianoforte e per lui aveva un senso, suonava e basta.<br /> '''Skylar''': Che vuoi dire, che suoni il piano?<br /> '''Will''': No, neanche per sbaglio. Se guardo un piano vedo un mucchio di tasti, tre pedali e una scatola di legno. Ma [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] lo guardavano e sapevano suonarlo. Io non so dipingerti un quadro e forse non so spedire una palla fuori dallo stadio, e non so suonare il piano.<br /> '''Skylar''': Ma puoi fare il mio compito di chimica in meno di un'ora.<br /> '''Will''': Sì, è vero... Insomma, quando si tratta di cose di questo tipo io riesco sempre a suonare. So spiegartelo solo così. *'''Skylar''': Senti, se non mi ami dovresti dirmelo. <br /> '''Will''': Non sto dicendo che non ti amo. <br /> '''Skylar''': Allora perché?! Perché non vieni con me {{NDR|in California}}?! Cos'è che ti spaventa tanto?!<br /> '''Will''': Cos'è che mi spaventa tanto? <br /> '''Skylar''': Beh, cos'è che non ti spaventa?! Tu vivi nel tuo mondo tranquillo dove nessuno ti pungola e hai una paura fregata di fare qualcosa di diverso perché potresti dover cambiare... <br /> '''Will''': Oh, no, non venirmi a parlare del mio mondo! Non venirmi a parlare del mio mondo! Tu vuoi farti solo una sveltina con uno dell'altra parte della città! Poi te ne andrai a Stanford e ti sposerai con un ricco imbecille che la tua famiglia avrà provato, e te ne starai a parlare con le tue amiche miliardarie che anche tu hai pescato nei bassifondi! <br /> '''Skylar''': Perché dici queste cose? Cos'è questa tua ossessione per i miei soldi?! Mio padre è morto che avevo tredici anni e ho ereditato i suoi soldi. Credi che ogni giorno non mi svegli col desiderio di fare a cambio?! Che non li darei indietro in un istante se significasse un giorno in più con lui?! Ma non posso. Questa è la mia vita e io la prendo com'è. Perciò non coprire di merda me quando sei tu quello che ha paura. <br /> '''Will''': Paura di che?! Ma di cosa ho paura?! Di cosa cazzo ho paura?! <br /> '''Skylar''': Hai paura di me! Hai paura che io possa non amarti! La sai una cosa? Anch'io ho paura. Cazzo, voglio fare un tentativo, almeno io sono onesta con te. *'''Sean''': Tu ti senti solo, Will? <br /> '''Will''': Cosa? <br /> '''Sean''': Hai un'anima gemella? <br /> '''Will''': Se ho... Chiarisca il concetto. <br /> '''Sean''': Qualcuno che ti pungola. <br /> '''Will''': Ho... Chuckie. <br /> '''Sean''': No, Chuckie è la famiglia. Si sdraierebbe in mezzo al traffico per te. No, parlo di qualcuno che ti fa scoprire nuove cose, che ti tocca dentro. <br /> '''Will''': Beh... ho... io... sono pieno. <br /> '''Sean''': Dimmi chi sono. <br /> '''Will''': Shakespeare, Nietzsche, Frost, O' Conner, Kant, Pope, Locke... <br /> '''Sean''': Bello, sono tutti morti. <br /> '''Will''': Per me non lo sono. <br /> '''Sean''': Ah, no? Non hai un gran dialogo con loro. Non puoi scambiare emozioni, Will. <br /> '''Will''': Eh, no, a meno che non li faccia tornare in vita con dei sali. <br /> '''Sean''': Già... è quello che voglio dire. Non avrai mai quel genere di rapporto in un mondo dove hai sempre paura di fare il primo passo. Perché vedi soltanto cose negative fin da dieci chilometri di distanza. <br /> '''Will''': Si schiera dalla parte del professor Lambeau? <br /> '''Sean''': Non dire stronzate. No. <br /> '''Will''': Non lo volevo quel posto. <br /> '''Sean''': Non c'entra il posto. Non mi interessa se lavori per il governo. Tu puoi fare quello che vuoi, non hai legami che ti costringono. Che cosa ti appassiona? Che cosa desideri? Ci sono uomini che passano la vita a fare i muratori perché i figli abbiano le opportunità che tu hai ora. <br /> '''Will''': Io non l'ho mai chiesto. <br /> '''Sean''': No. Ci sei nato. Perciò non nasconderti dietro a 'non l'ho mai chiesto'. <br /> '''Will''': Come sarebbe nascondermi? Insomma... che c'è di male a fare il muratore? <br /> '''Sean''': Niente. <br /> '''Will''': Sì, non c'è niente di male! Sto costruendo la casa di una persona. <br /> '''Sean''': Certo. Mio padre era un muratore. Capito? Si è fatto il culo per darmi un'istruzione. <br /> '''Will''': Già. È un mestiere pieno di rispetto, che c'è di male nel... nel riparare le macchine? Qualcuno andrà al lavoro il giorno dopo grazie a me. È una cosa onorevole. <br /> '''Sean''': Sì, è così, Will. È una cosa onorevole. È onorevole anche il tragitto di quaranta minuti in treno perché gli studenti che arrivano al mattino possano trovare i pavimenti puliti e i cestini svuotati. È un lavoro. <br /> '''Will''': Sì, esatto. <br /> '''Sean''': E fa onore. Lo so che è per questo che hai accettato il lavoro: perché è onorevole. Ho soltanto una piccola domanda: potresti fare l'inserviente dovunque, perché hai lavorato nell'università tecnica più prestigiosa che c'è al mondo? Perché vai in giro di notte a completare formule che solo una o due persone sanno risolvere e poi neghi di averlo fatto? Perché non ci vedo tanto onore in questo, Will. Cosa vuoi fare veramente? <br /> '''Will''': ... Voglio fare il pastore. <br /> '''Sean''': Davvero? <br /> '''Will''': Voglio trasferirmi a Nashua, trovarmi uno spiazzo, prendere delle pecore e badare a loro. <br /> '''Sean''': Forse è quello che dovresti fare. <br /> '''Will''': Come? <br /> '''Sean''': Se vuoi farti delle seghe, fattele a casa con un asciugamano umido. <br /> '''Will''': Vuole scaricarmi? <br /> '''Sean''': Sì, fuori dai coglioni. <br /> '''Will''': Ehi, nonononono, il tempo non è ancora scaduto! <br /> '''Sean''': Invece sì. <br /> '''Will''': Non me ne vado, no! <br /> '''Sean''': Non vuoi rispondere alle mie domande, mi fai solo perdere tempo. <br /> '''Will''': Credevo fossimo amici, come sarebbe...! <br /> '''Sean''': La ricreazione è finita, chiaro? <br /> '''Will''': Ma perché mi sbatte fuori, Sean? Insomma... voglio dire... dà lezioni a me sulla vita? Ma si guardi, cazzo, lei è uno spostato! Cos'è che le dà la carica? <br /> '''Sean''': Lavorare con te. <br /> '''Will''': Dov'è la sua anima gemella?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Parla di anime gemelle! Dov'è la sua?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Esatto, è morta, cazzo! Sua moglie crepa e lei incassa le sue fiches e se ne va via?!? <br /> '''Sean''': Almeno una mano l'ho giocata. <br /> '''Will''': Oh, si è giocato una mano! L'ha persa, ha perso una grossa mano! Molte persone perdono una mano come questa, ma hanno il fegato di ritornare in pista! <br /> '''Sean''': Guardami. Che cosa vuoi fare? {{NDR|Will non risponde}} ... Tu e le tue puttanate. Hai puttanate da rifilare a chiunque, ma io ti faccio una semplice domanda e tu non sai darmi una risposta diretta. Perché non lo sai. Ci vediamo, pecoraio. {{NDR|Will se ne va}} ... Il "pastore". Testa di cazzo. * '''Chuckie''': Senti, sei il mio migliore amico, perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo. <br /> '''Will''': Ma di che diavolo stai parlando? <br /> '''Chuckie''': Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi. <br /> '''Will''': Oh, piantala! Sempre la solita storia... lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo? <br /> '''Chuckie''': No, no, no, no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni. E farò ancora questo schifo, ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo. <br /> '''Will''': Non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, no? <br /> '''Will''': No, non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so. * '''Will''' {{NDR|osservando Sean, mentre questi sfoglia il fascicolo di Will e visiona le foto di un Will brutalmente picchiato}}: Ha mai avuto un'esperienza come quella? <br /> '''Sean''': Sono vent'anni che faccio questo mestiere, ne ho visti molti di questi casi... <br /> '''Will''': No. Voglio dire: ha mai avuto un' ''esperienza'' come quella? <br /> '''Sean''': Personalmente? Sì. Sì, ne ho avuta una. <br /> '''Will''': Non è uno scherzo. <br /> '''Sean''': Mio padre era un alcolista. Un ubriacone manesco. Tornava a casa sbronzo, e se la prendeva con qualcuno. Io lo provocavo così non si rifaceva su mia madre e mio fratello. Serate interessanti quando aveva gli anelli... <br /> '''Will''': .. .Sì, lui metteva una chiave inglese, un bastone e una cinghia sul tavolo, e diceva: "Scegli". <br /> '''Sean''': Scelgo la numero tre, la cinghia. <br /> '''Will''': Io andavo sulla chiave inglese. <br /> '''Sean''': Perché? <br /> '''Will''': Si fottesse, non mi piegavo. <br /> '''Sean''': Tuo padre adottivo? <br /> '''Will''': Sì... {{NDR|pausa}} Allora che cosa dice? "Will soffre di disturbi della sfera affettiva", quelle cose lì? {{NDR|Sean annuisce}} Paura dell'abbandono? È per questo che... per questo ho rotto con Skylar? <br /> '''Sean''': Non lo sapevo. <br /> '''Will''': Sì, ho rotto. <br /> '''Sean''': Ne vuoi parlare? <br /> '''Will''': No. <br /> '''Sean''': ... Senti, Will, io so poche cose... ma vedi questo fascicolo, tutta questa merda? {{NDR|posa il fascicolo sul tavolo}}... Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Sì, questo lo so. <br /> '''Sean''': Guardami figliolo. Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|serio}}: ... Lo so. <br /> '''Sean''': No. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Lo so. <br /> '''Sean''': No, non lo sai. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Lo so... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Va bene... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will chiude gli occhi}} Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|sull'orlo delle lacrime}}: Non mi prenda per il culo! <br /> '''Sean''': ... Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|con rabbia, dà una spinta a Sean}}: Non mi prenda per il culo, capito?! Non mi prenda per il culo, lei no... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will scoppia a piangere}} Non è colpa tua. {{NDR|si abbracciano}} <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Oh, Dio! Oh, Dio, mi dispiace tanto! Mi dispiace tanto! No! Oh, Dio! {{NDR|Will continua a piangere singhiozzando tra le braccia di Sean}}<br /> '''Sean''': Si fottano tutti, capito? <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Sì! ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} ''Sean, se dovesse telefonare il professore per quel lavoro, gli dica solo:<br />"Spiacente, dovevo occuparmi di una ragazza". Will''<br /> Quel figlio di puttana... mi ha fregato la battuta. ('''Sean''') ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] [[Categoria:Film premi Oscar]] sjhwsny8j04kv2hpq8leun3nb3c5d6b Sicilia 0 9197 1223663 1213718 2022-08-21T16:29:34Z Eumolpo 789 ortografia wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''Sicilia''' e sui '''siciliani'''. [[Immagine:Sicily-EO.JPG|thumb|Sicilia]] ==Citazioni in prosa== {{indicedx}} *A chi sente celebrare la fecondità del suolo, la bellezza de' luoghi, le meraviglie degli antichi monumenti, sembra che terra più lieta non debba essere sotto la volta del cielo. No, la Sicilia è un'isola mesta. Pochi anni fa vi duravano le istituzioni feudali; malefica pianta che aduggiò il famoso triangolo, come ogni luogo, dov'abbia allignato. Se lasci le bellissime coste, e t'addentri nel centro, questa contrada può dare vivo concetto della Europa baronale nel medio evo. ([[Augusto Conti]]) *Adesso che sono finalmente venuto in Sicilia, ho desiderio di conoscerla bene, non solo attraverso gli autori che ho letto, Verga, Sciascia, Tomasi di Lampedusa e soprattutto Pirandello. Voglio conoscerne le differenze e sono molto curioso di scoprire Palermo. ([[Orhan Pamuk]]) *Al tempo de' primi Re Normanni tanti erano nella Sicilia i Lombardi, o i viventi secondo il dritto Longobardo, che i medesimi componeano Terre, e Città intere. ([[Giacinto Dragonetti]]) *Alcuni pensano, o re Gelone, che il numero dei granelli di sabbia sia infinito in quantità: non intendo soltanto la sabbia che si trova nei dintorni di Siracusa e del resto della Sicilia, ma anche quella che si trova in ogni altra regione, abitata o deserta. ([[Archimede]]) *All'inizio della mia carriera l'essere siciliana e il forte accento del dialetto, mi rendeva molto insicura; pensavo che al di là dello Stretto di Messina tutto fosse più interessante e coinvolgente. Crescendo e acquisendo più fiducia in me stessa e nella mia sicilianità, invece, mi sono resa conto che non solo non abbiamo nulla in meno, ma che bisogna con ogni strumento difendere il nome della Sicilia. ([[Maria Grazia Cucinotta]]) *{{NDR|I Siciliani}} altieri, e dove non è differenza gran­de di titolo, non si cedono l'uno all'altro; ardenti amici e pessimi inimici, subbietti ad odiarsi, invidiosi e di lingua velenosa, di intelletto secco, atti ad ap­prendere con facilità varie cose; e in ciascuna loro operazione usano astuzia. ([[Giovanni Maria Cecchi]]) *Amo la Sicilia, come una terra a cui appartengo. Amo la sua luce, soffro per i suoi problemi, amo la sua gente, le sue architetture, i suoi sapori e in fondo il mio primo lavoro in un istituzione lirica è stato proprio per un festival lirico a Trapani a 17 anni. ([[Ezio Bosso]]) *Anche se sono nato a Roma, e mi sono formato lì come attore e conduttore, la Sicilia rappresenta il forte legame con la famiglia e con le origini. La terra dei giochi della mia infanzia e della spensieratezza. Un ricordo ancora vivo e presente. Certo le cose crescendo cambiano, ma la Sicilia oggi la porto ancora dentro. ([[Flavio Insinna]]) *Avendo fatto molti film insieme a Turi Ferro, siamo diventati molto amici e mi ha insegnato i sapori della Sicilia. Ho imparato la "parlata" catanese, che considero il vero dialetto. Vivendo con lui, ogni volta, per me era una scoperta all'insegna di questa straordinaria terra. Aveva ragione [[Vitaliano Brancati|Brancati]], il quale diceva "per essere siciliani bisogna essere diversi". Essendo poi io del nord, ho vissuto in maniera particolarmente intensa tutto questo. ([[Giancarlo Giannini]]) *Avendo io pertanto intitolato questo libro ''insulare'', primieramente parlerò della Sicilia; perciocché essa è la più eccellente tra le isole, e tiene facilmente il primato per l'antichità delle cose degne d'essere rammentate. Anticamente chiamossi Trinacria per la sua figura triangolare. Di poi fu detta Sicania dai Sicani, che la coltivarono: indi Sicilia dai Siculi, i quali in essa passarono dalla Italia in gran numero. ([[Diodoro Siculo]]) *Avete un po' la vocazione a piangervi addosso, ma ''Rosa fresca aulentissima'', la prima espressione poetica della lingua italiana, è vostra, siete imbattibili per la cultura, la letteratura, la cucina. Per la corruzione purtroppo non avete nessun primato, l'Italia intera soffre di corruzione e i corrotti quando si incontrano si riconoscono subito. ([[Dario Fo]]) *Basta con l'immagine di una Sicilia insanguinata, basta con gli stereotipi su una terra che ha il diritto di comunicare soprattutto i suoi valori. ([[Giuseppe Fiorello]]) *Bisogna far conoscere interamente la vera, la grande anima della nostra terra. La responsabilità maggiore di questa missione dobbiamo sentirla noi musicisti perché soltanto nella musica e nel canto noi siciliani sappiamo stemperare il nostro vero sentimento. Ricordatelo. ([[Francesco Paolo Frontini]]) *C'è nei canti del popolo siciliano una particolare nota, che li farebbe distinguere fra quelli di mille altri popoli, ed è una nota di signorilità: quasi una sprezzatura per tutto ciò che è volgare e scurrile. ([[Gesualdo Manzella Frontini]]) *Ci sono narratori dell'isola, come Bufalino, Sgalambro, Tomasi di Lampedusa, che hanno esordito tardi. È come se, per anni, avessero puntato un grande telescopio sul mondo circostante. Dando poi fondo alle proprie riserve e restituendoci, come fa Bufalino, romanzi di una sensualità straripante, una Sicilia dionisiaca, piena di sapori e di colori. ([[Franco Battiato]]) *Ci sono venuto tante volte, la conosco e la amo. Palermo è bellissima, le Eolie un incanto. Però nell'isola ho girato una sola scena in tutta la carriera. Quella che apre ''L'arcidiavolo'' con Gassman. L'ambientazione dell'inferno l'ho fatta alle Gole dell'Alcantara. Un inferno nel film, un paradiso nella realtà. È la magia del cinema e della vita. ([[Ettore Scola]]) *Cinquant'anni di vita unitaria sono stati in gran parte dedicati dai nostri uomini politici a creare l'apparenza di una uniformità italiana: le regioni avrebbero dovuto sparire nella nazione, i dialetti nella lingua letteraria. La Sicilia è la regione che ha piú attivamente resistito a questa manomissione della storia e della libertà. La Sicilia ha dimostrato in numerose occasioni di vivere una vita a carattere nazionale proprio, piú che regionale. ([[Antonio Gramsci]]) *Come infatti Bruxelles, e in una certa misura anche Strasburgo, rappresentano il cuore dell'identità europea, così la Sicilia potrebbe essere il luogo adatto a forgiare e a valorizzare un'identità mediterranea per i popoli che ne abitano le sponde. Né io né altri dobbiamo dimostrare quanto l'identità mediterranea sia radicata in Sicilia. Civiltà diverse – ellenica, romana, cristiana, araba ed ebraica – vi hanno lasciato profonde tracce storiche e culturali. Il bacino del Mar Mediterraneo costituisce un'unità geografica, climatica, archeologica e storica e la Sicilia è stata la culla di grandi e ricche civiltà quali quella occidentale e cristiana della moderna Europa, quella musulmana e quella ebraica. ([[Abraham Yehoshua]]) *Con questi ''Canti religiosi'' [1938], in cui si rispecchia l'aspetto mistico dell'anima del popolo siciliano, completo la raccolta dei Canti popolari della mia Isola, iniziata nel 1883 [''Eco della Sicilia''] e proseguita nel 1890 [''Canti della Sicilia''], nel 1904 [''Natale Siciliano''] e nel 1936 [''Antiche canzoni di Sicilia'']. Il testo in italiano di alcune canzoncine sacre, – o per Natale o in lode della Vergine SS. – deve attribuirsi principalmente al rapido diffondersi nelle chiese, delle poesiole sacre che S. Alfonso M. De' Liguori racchiuse nel suo libretto di devozione ''Massime eterne''... l'esempio del santo non tardò di essere imitata da ignoti poeti. È da notarsi però, che ogni melodia – sia monodica che corale che riveste il testo italiano – rispecchia intatti i caratteri etnofonici del canto popolare siciliano. ([[Francesco Paolo Frontini]]) *Cosa sarebbe diventato possibile se fossi rimasto a Palermo si può immaginare solo in un film del tutto diverso che si svolge in toni di tragicommedia sotto il cielo di Sicilia, portato avanti nel pensiero fino alla decrepita vecchiezza. E quanto era rimasto dei greci, saraceni, normanni e Staufen in quell'insulare luogo di rovine si sarebbe certo addensato in materia narrativa per un romanzo epicamente ramificato. ([[Günter Grass]]) *Dalla Sicilia ho potuto compiere il mio percorso di studi ed entrare a far parte dell'eccellenza mondiale, fino ad arrivare nello spazio grazie al fatto che l'Italia collabora con gli altri Paesi europei è parte dell'Unione Europea. ([[Luca Parmitano]]) *Da Verga a Pirandello c'è un repertorio siciliano che si è confrontato con il tema del tradimento e dell'onore, basta pensare a ''Il berretto a sonagli'' che si interroga come risolvere l'onta di un tradimento, se con la violenza o meno. ([[Luigi Lo Cascio]]) *Dobbiamo ricordare che la Sicilia è terra di [[Archimede]] non terra di mafia. Quello che ha fatto Archimede è unico al mondo. È l'unico uomo al mondo che dall'alba della civiltà fino al 1500 dopo Cristo, in diecimila anni ha capito cose che nessun altro, nemmeno [[Albert Einstein|Einstein]], ha capito fino al 1929. È stato lui a dire ''Datemi una leva e solleverò il mondo''. Associare l'immagine della Sicilia ad un così grande scienziato è un grande problema che dobbiamo affrontare. È un tema che abbiamo dimenticato per duemila anni. ([[Antonino Zichichi]]) *{{NDR|In occasione della presentazione del suo libro ''Cosa Loro. Visti da vicino'', Rizzoli}} Domanda: “Adesso con la Sicilia lei ha un pessimo rapporto. Si è fatto più prudente nei rapporti con i siciliani?” Risposta: “Beh, devo dire che non sono molto facili, perché una parte di loro, quando sta zitta, tu devi capire che cosa ha detto.” ([[Giulio Andreotti]]) *È cuore irradiante e ispirante delle opere di ogni scrittore siciliano che sempre apre alla comprensione del mondo. ([[Jean Noel Schifano]]) *È facile essere felici in Sicilia, ma è un'operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana. ([[Francine Prose]]) *È impossibile pensare ai siciliani senza vedere per riflesso l'aria mediterranea che li avvolge, la sagoma dei fichi d'India e delle piante tropicali, senza sentire quasi il profumo della zagare, che d'estate addormentano i sensi in un nirvana senza risvegli. Nel silenzio solatio delle campagne squallide, nella costa rocciosa e scabra, in questo suolo che per lunghe distanze ignora la presenza di persona viva, possiamo scorgere lo scenario più adatto, o piuttosto l'unico scenario plausibile, delle passioni incomposte dell'isolano e della tragedia insita nella sua esistenza. ([[Sebastiano Aglianò]]) *È una terra che amo moltissimo e in cui non mi stancherò mai di tornare. ([[Fleur Jaeggy]]) *Ebbi rimorsi di non essermi sentito Siciliano abbastanza; di avere esagerato anch'io i difetti del carattere isolano, e di avere apprezzato equamente pregi e particolari ogni volta che, interrogato, avevo dovuto ragionare; ebbi rimorso di non aver difeso clamorosamente, e senza sciocche gonfiezze di amor provinciale, la Sicilia, quando l'avevo sentita mal giudicata o calunniata... cosa non rara purtroppo! ([[Luigi Capuana]]) *Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi! ([[Alexis de Tocqueville]]) *Era ben lontana la Sicilia; ma l'inverno là è così piacevole! È il clima più felice. ([[Alfred de Musset]]) *Era la prima volta che tornavo in una terra che per me era una favola perché ne avevo sempre sentito parlare in famiglia e aveva assunto dei toni davvero mitologici. La Sicilia era la cosa più esotica che potessi immaginarmi malgrado sul sussidiario della scuola ci fossero paesi più lontani, però per me fare quel viaggio significava davvero dare una prima occhiata al mondo al di fuori delle mura tra cui ero cresciuto. ([[Giuseppe Culicchia]]) *Era per me doveroso portare alla luce la storia del jazz che affonda proprio qui in Sicilia le sue radici primordiali; Nick la Rocca fu uno dei pochi ad ottenere un considerevole successo ma sono decine e decine i nomi dei musicisti tutti siciliani che ne scrissero la storia. ([[Renzo Arbore]]) *Fare un viaggio in [[Italia]] senza vedere la Sicilia vuol dire guardare il portone di un bel palazzo senza ammirare le bellezze e le rarità del suo interno. ([[Albert Jouvin de Rochefort]]) *Girare in Calabria e in Sicilia è un'esperienza terrificante. Il discorso della difesa del territorio va collegato a quello della difesa dei diritti minimali del cittadino. È una lotta su due fronti. ([[Grazia Francescato]]) *Gli abitanti delle isole sono, per lo più, gente infida e quindi gli abitanti della Sicilia sono amici falsi e, in segreto spregiudicati traditori. ([[Pierre de Blois]]) *Giuseppina Crispi guardava quella Sicilia di cui, da quando era al mondo, non aveva sentito raccontare che meraviglie; tutti [...] ne parlavano come di una terra meravigliosa e fantastica, dove tutti gli estremi si toccano e riescono a convivere, tutte le bellezze del creato si manifestano davanti agli occhi increduli del viaggiatore... Ciò che invece lei stava vedendo, da parecchi giorni, era il paesaggio più desolato e monotono che si potesse immaginare, per lo meno in Italia; una campagna affogata nella polvere e già brulla prima ancora che l'estate fosse iniziata: in primavera nella stagione più bella dell'anno! Dappertutto si vedevano colline grige o gialle di tufo, senza nemmeno un albero, e inerpicati a mezza costa o sul cocuzzolo di quelle colline c'erano certi paesi assurdi ed evanescenti dove nessuna persona sana di mente- pensava la ragazza – sarebbe mai venuta a viverci per una scelta. ([[Sebastiano Vassalli]]) *Ha insegnato [[Leonardo Sciascia]] che la Sicilia non è una. Ne esistono molteplici, forse infinite, che al continentale, forse al Siciliano stesso, si offrono e poi si nascondono in un giuoco di specchi. ([[Paolo Isotta]]) *Ho capito che la Sicilia è molto più complessa di quello che si può pensare: la paragonerei ad una cipolla dai molti strati. ([[Paco Ignacio Taibo II]]) *Ho iniziato a fotografare in Sicilia a quindici anni, ritratti di mia madre, dei miei fratelli. Poi a New York cercavo la Sicilia, e dal 2002 sono tornato ogni anno per seguire le feste: Buseto Palizzolo, Marsala e Trapani, sempre questi tre luoghi. [...] È vero che in qualche maniera ricerco sempre elementi che mi riportino alla Sicilia, alla mia formazione. In Messico però, rispetto alla Sicilia, ci si fa anche beffe della morte, ci si scherza di più, però anche lì processioni, cibi rituali, molto coinvolgimento. ([[Ernesto Bazan]]) *Ho scritto ''L'occhio del ciclone'', una raccolta di poesie ispirate alla Sicilia, ma non una Sicilia folcloristica bensì una Sicilia primordiale, quando non esistevano le case, le persone, nemmeno le religioni, dunque colta nel momento germogliante della nascita di una civiltà. Ho amato e amo moltissimo la Sicilia. ([[Maria Luisa Spaziani]]) *Ho sposato una siciliana, il che mi ha permesso di conoscere da vicino la sicilianità. Ma grazie all'arte di [[Giuseppe Tornatore|Tornatore]] ho avuto la conferma delle mie sensazioni su questa terra che è bella anche per le sue contraddizioni oltre che per la sua umanità. Quello siciliano è un popolo eletto nei migliori casi e nei peggiori. E credo che a prevalere sia certamente il suo lato positivo. ([[Ennio Morricone]]) *I campi siciliani sono metropoli vegetali. ([[Vitaliano Brancati]]) *I giovani siciliani si vergognano di essere accostati a Totò Riina o a Bernardo Provenzano, ma nella nostra terra sono nati anche Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, il giudice ucciso a 38 anni: eroi veri e siciliani anche loro. Esiste la possibilità di scegliere ed è giusto che i giovani abbiano l'opportunità di conoscere questi grandi uomini, per avere un esempio in cui credere, continuarne la missione e creare un futuro diverso. ([[Pif]]) *I siciliani amano la politezza, sono intelligenti, furbetti un poco, però {{sic|ospedalieri}}, {{sic|passionati}} e di cuore ardente, come il loro terribile vulcano; quindi eccessivi nel bene e nel male. Con una garbatezza, con un motto a proposito vi fate amico un siciliano, che all'occorrenza si sacrifica per voi; co' mezzi opposti ve lo fate un nemico pericoloso: però non abusa della sua posizione vantaggiosa; e mentre lo vedete come una iena, che sembra farvi a pezzi, ditegli una parola di scusa, ed esso subito vi stende la mano e vi domanda perdono senza avervi offeso. Quel popolo è stato ora mal giudicato, or calunniato, o per malizia, o perché non si volle studiare il suo carattere. ([[Giuseppe Buttà]]) *I siciliani, dato che sono perfetti e perciò non devono cambiare, sanno vivere con la complicità della loro storia e di una tradizione estremamente complessa e variegata. Questo modo di vivere trasforma il brutto in un qualcosa che diventa bello, e tutto in qualcosa di pulsante, reale. Il caos sublime è una qualità che ha questo popolo e che possiede quest'isola, dove non si riesce a trovare la chiave dell'algoritmo, che è quello che regola il caos e che nessuno ha mai trovato, ma che esiste. È l'aspetto del sublime, il lato poetico dell'essere umano. ([[Massimiliano Fuksas]]) *I siciliani generalmente sono più astuti che prudenti, più acuti che sinceri, amano le novità, sono litigiosi, adulatori e per natura invidiosi; sottili critici delle azioni dei governanti, ritengono sia facile realizzare tutto quello che loro dicono farebbero se fossero al posto dei governanti. D'altra parte, sono obbedienti alla Giustizia, fedeli al Re e sempre pronti ad aiutarlo, affezionati ai forestieri e pieni di riguardi nello stabilirsi delle amicizie. La loro natura è fatta di due estremi: sono sommamente timidi e sommamente temerari. Timidi quando trattano i loro affari, poiché sono molto attaccati ai propri interessi e per portarli a buon fine si trasformano come tanti Protei, si sottomettono a chiunque può agevolarli e diventano a tal punto servili che sembrano nati per servire. Ma sono di incredibile temerarietà quando maneggiano la cosa pubblica e allora agiscono in tutt'altro modo. ([[Scipio di Castro]]) *[I siciliani] gente acuta e sospettosa, nata per le controversie. ([[Marco Tullio Cicerone]]) *I Siciliani, lontani dal loro re, che non conoscono se non attraverso un suo rappresentante, si abituano a considerarlo come un pensionato di cui frodano i diritti, si inorgogliscono di offrirgli dei doni gratuiti ed al quale, ogni tanto, tentano di disubbidire, nel solo intento di compiere un gesto di libertà. I Siciliani hanno avuto tanti sovrani, e si sono abituati a non amarne nessuno ed a preferire solo quello dalla cui debolezza possono trarre il maggior profitto: sono sempre pronti ad accogliere un nuovo sovrano che s'imponga con la forza, oppure quello che offra loro delle condizioni migliori; ma liberi di ricorrere, in caso di violenza e di tirannia, ai noti sistemi di rivolta, dei vespri siciliani o di altri consimili. Poiché il paese offre abbondanza di ogni specie di prodotti, essi sono più difficili da asservire di qualsiasi altro popolo, perché non è possibile costringerli tramite delle privazioni. Si può spogliarli, ma mai rovinarli e infatti un cattivo governo può impoverirli, ma non farli morire di fame. ([[Vivant Denon]]) *Il disegno dei borghi fu commesso, con opportuna delibera, ad otto architetti siciliani; perché fin dal suo sorgere (nella luce nuova delle opere e dei giorni attesi) l'edilizia rurale dell'appoderamento ripetesse dagli autori e inventori, nati nell'isola, forme congeniali alla natura e ai paesi di Sicilia: direi al senso del suo costume e della sua storia mediterranea, al suo essere: antico e nuovo. E davvero le forme han corrisposto, per felicità intera e nativa, all'aspettazione ed alla fede. Ho veduto i raduni bianchi dei cubi nella immensità della terra, quasi gregge portatovi da Geometria: e una limpida disciplina di masse, riquadri, diedri, gradi; e li avviva una grazia semplice, un'opportunità dell'atto, una speranza. E mi parvero già custoditi dal senno: non nati dall'arbitrio tetro, come può accadere a chi ha matita tra mano da fare i rettangoli, e soltanto matita. E vi erano brevi, puri portici: tinti alla calce i volti, i pilastri: e a sfondo il sereno. Archi a sesto, campiti di turchese. E la torre. Sul lastrico del cortile erano portate le ombre, come ore. E gli sgrondi cadevano alla serpentina lunga dei tegoli veduti in taglio, quasi ghirigoro o belluria: ma non ghirigoro, disegno sano anzi e venuto da necessità. E la porta era accesso già sacro, e la cucina in luce, con l'acquaio, pareva sbandire tutti i mali del luogo come dèmoni il fulgore dell'Arcangelo. ([[Carlo Emilio Gadda]]) *Il massimo piacere del viaggiare si raggiunge quando allo spostamento nello spazio si unisce lo spostamento nel tempo. In Sicilia, il retroscena storico è profondissimo, e la varietà del paesaggio supplisce alla relativa ristrettezza spaziale, sicché si potrebbe facilmente sostenere che quello di Sicilia è il viaggio perfetto. ([[Mario Praz]]) *Il medio-evo cristiano si è vittoriosamente installato sulla vetta del monte Erice, ma le città della pianura, Trapani e Marsala, geograficamente le più occidentali della Sicilia, sembrano la più durevole impronta dell'Oriente. Quando Messina, Catania e Siracusa erano greche, Drepano e Lilibeo erano puniche per diventare più tardi e a lungo, la residenza degli arabi. Ovunque non vi sono che case bianche, quadrate, con terrazze, che d'estate sembrano prostrarsi nel calore torrido. Si mangia in tutte queste regioni una specie di cuscuso, innaffiato da vino d'Alcamo. ([[Daniel Simond]]) *Il mio umore, quando arrivo in Sicilia, è assolutamente frizzante. Terra stupenda, che mette di buon umore, amplificando la mia gioia. Bella gente, paesaggi da ricordare, il cibo, la storia, una delizia assoluta. ([[Nek]]) *Il paesaggio siciliano non sarebbe bello in se stesso; non la vegetazione, non le montagne, non la costa, né le città. La miseria e lo squallore si avvertono qualche volta anche nella struttura geologica del terreno. Chi ha piena la mente dei ricordi della campagna toscana o umbra o lombarda non può celare un moto di disappunto dinnanzi al triste abbandono soprattutto dell'interno dell'Isola, che le sporadiche oasi non valgono a compensare: chilometri e chilometri senza una casa, senza un fiume, senza acqua, magari senza alberi o con alberi sporadici; e dovunque una solitudine che ammazza, che toglie il respiro. Ma anche nelle zone più sconsolate batte un sole che riempie tutto di sé e trasumana le cose: ciò che altrove sarebbe indifferente, qui è divino perché viene investito in pieno da una luce solidale, chiarificatrice di ogni minima struttura. ([[Sebastiano Aglianò]]) *Il popolo siciliano é generoso e {{sic|patriotta}}, ma soggetto ad eccitamenti, e si lascia vincer dalla fantasia. ([[Gaetano Arangio-Ruiz (1857-1936)]]) *{{NDR|Commentando l'annuncio del G7 del 2017 in [[Sicilia]]}} Il posto più bello del mondo, che secondo me è la Sicilia, merita un riconoscimento di questo genere. Peraltro è un riconoscimento che è anche al grande sacrificio e al grande sforzo fatto per l'immigrazione da parte di un'isola che per la collocazione geografica è stata chiamata a sopportare un sacrificio più grande degli altri. Credo che sia la giusta e bella riconoscenza di un Governo, e anche del mondo intero, nei confronti di un'isola che ha realizzato quanto di meglio dal punto di vista umanitario ci si potesse aspettare. ([[Angelino Alfano]]) *Il primo dei progetti si intitola ''Archimede'' e riguarda la diffusione dell'opera e del pensiero del più grande intelletto degli ultimi diecimila anni. Una cosa che nessuno sa, tranne i quattro gatti che hanno studiato queste cose. Come me. Intanto faremo in modo che in tutta la Sicilia, le piazze più belle vengano intitolate allo scienziato siracusano. Basta con l'intitolazione a gente che per la Sicilia non ha fatto nulla. ([[Antonino Zichichi]]) *Il volgare siciliano si attribuisce fama superiore a tutti gli altri per queste ragioni: che tutto quanto gli Italiani producono in fatto di poesia si chiama siciliano; e che troviamo che molti maestri nativi dell'isola hanno cantato con solennità [...] E in verità quegli uomini grandi e illuminati, Federico Cesare e il suo degno figlio Manfredi, seppero esprimere tutta la nobiltà e dirittura del loro spirito, e finché la fortuna lo permise si comportarono da veri uomini, sdegnando di vivere da bestie. Ed è per questo che quanti avevano in sé nobiltà di cuore e ricchezza di doni divini si sforzarono di rimanere a contatto con la maestà di quei grandi principi, cosicché tutto ciò che a quel tempo producevano gli Italiani più nobili d'animo vedeva dapprima la luce nella reggia di quei sovrani così insigni; e poiché sede del trono regale era la Sicilia, ne è venuto che tutto quanto i nostri predecessori hanno prodotto in volgare si chiama siciliano: ciò che anche noi teniamo per fermo, e che i nostri posteri non potranno mutare. ([[Dante Alighieri]]) *In nessuna altro paese, come nella Sicilia, la costa si diletta di formazioni di rocce e di piccoli seni così strani, capricciosi e anche pittoreschi. ([[Carl August Schneegans]]) *In quanto alla Sicilia da che mondo è mondo è stata sempre al centro della grande storia. [...] prima i commerci e le tante dominazioni, oggi l'approdo nelle sue coste di una catena di disperati. I natanti fanno rotta verso Lampedusa perché la Sicilia da sempre è terra di accoglienza. Brava gente con grande senso dell'umanità. Altrove, vedi in Spagna ma anche in Francia per molti versi, non è così. Il flusso purtroppo è destinato a ingrossarsi. ([[Tahar Ben Jelloun]]) *In quel mondo spaccato a metà dalla "Guerra fredda", ci sono troppi interessi internazionali convergenti sulla Sicilia e tutti orientati a bloccare l'avanzata delle sinistre. ([[Francesco Renda]]) *In questo periodo sto scrivendo alcune storie interessanti e chissà che non possa tornare a girare un film da queste parti. Adoro la Sicilia. Non vi rendete conto di stare su uno scoglio di importanza strategica: cosa c'è di meglio delle invasioni per accrescere la civiltà? ([[Lina Wertmüller]]) *In Sicilia abbiamo tutto. Ci manca il resto. ([[Pino Caruso]]) *In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere. ([[Giovanni Falcone]]) *In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la Sicilia e i siciliani. Quasi dal tempo in cui Polifemo passeggiava intorno all'Etna, o in cui Cerere insegnava ai siculi la coltivazione del grano, fino ai giorni nostri, la Sicilia è stata il teatro di invasioni e guerre continue, e di intrepida resistenza. I siciliani sono un miscuglio di quasi tutte le razze del sud e del nord; prima dei sicani aborigeni con fenici, cartaginesi, greci, e schiavi di ogni parte del mondo, importati nell'isola per via di traffici o di guerre; e poi di arabi, normanni, e italiani. I siciliani, durante tutte queste trasformazioni e modificazioni, hanno lottato, e continuano a lottare, per la loro libertà. ([[Friedrich Engels]]) *Io credo che in Sicilia siano un pochino esasperati quelli che sono i caratteri degli italiani in generale. Io oserei dire che la Sicilia è Italia due volte, insomma, e tutti gli italiani sono siciliani e i siciliani lo sono di più, semplicemente. La Sicilia, non so, mi attrae per molte ragioni, forse perché è una terra veramente tragica e anche comica, ma soprattutto tragica...([[Pietro Germi]]) *Io ho sentito la Sicilia vibrante di colore e di luce. ([[Pippo Rizzo]]) *Io nutro un profondo sentimento per la Sicilia ed è un amore ragionato che poggia su tutta una serie di motivi perché l'Isola siciliana è il punto di partenza, con l'Egeo, della civiltà occidentale. Come si fa a non amare quelle che sono le radici profonde della nostra cultura? La Sicilia dev'essere appassionatamente amata, come me ne convinco, sempre più, ogni volta che mi trovo in Sicilia e mi sento coinvolto in questa avventura culturale che dall'Isola raggiunge l'Italia e il mondo. ([[Louis Godart]]) *Io sono siciliano, ma la Sicilia è la terra delle contraddizioni. Capace delle passioni ma anche degli abbattimenti, è la patria del razionalismo che deborda nella poesia, per cui perde la sua capacità pragmatica. ([[Turi Vasile]]) *Isola per troppi anni martoriata, che bisogna far partire per far ripartire il Paese. Una Sicilia ricca e povera, dalla cultura spaziale, con beni monumentali, dagli straordinari ambienti naturali alla grande letteratura. ([[Beppe Grillo]]) *L'idea che avevo della Sicilia, mi derivava dalla lettura de ''Il Gattopardo'' di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e dai libri di Carlo Levi. L'immaginavo come un luogo austero e desolato, con le sue colline pietrose e rocce puntute, condannata alla povertà. Visitando la Sicilia, ho sì trovato quelle colline, quella luce accecante che avevo scoperto nei libri, ma la loro bellezza e magnificenza è di gran lunga superiore a quella che avevo immaginato. E l'aria di povertà aveva lasciato il posto a un senso di crescita e di prosperità, con vigne lussureggianti, distese di alberi d'ulivo e infiniti campi di grano. Nei paesi che ho visitato, ho visto moderne abitazioni (le vecchie case erano state buttate giù dai terremoti tempo fa) e gente seduta nei caffè e nelle spiagge, niente affatto rozzi o bisognosi. Dunque mi sembra di vedere una Sicilia che si risveglia e che si muove con determinazione per raggiungere il resto dell'Italia in termini di turismo, commercio e tecnologia. L'ammetto: spero proprio che la Sicilia conservi per sempre i suoi costumi, la sua storia e la bellezza della sua terra. ([[Anita Desai]]) *L'indiscutibile pregio dei siciliani è che non mendicano quasi per nulla; sembrano assolutamente più severi e più dignitosi di quei riccioluti [[Napoli|napoletani]] lassù, forse per l'influsso della cultura spagnola. L'influsso spagnolo è l'ultimo; il primo è greco, il secondo e il terzo sono il saraceno e il normanno; il rinascimento qui ha colpito solo di striscio. Mescolate questi vari elementi culturali con un sole abbacinante, una terra africana, una quantità di polvere e una vegetazione meravigliosa, e avrete la Sicilia ([[Karel Čapek]]) *L'Inferno si faccia conto, è quell'isola maceriata e persa, la Sicilia. ([[Stefano D'Arrigo]]) *L'Isola è una straordinaria sedimentazione di bellezza. Una miscellanea di popoli e di culture. Un prendere e un dare ininterrotto, millenario. Un arricchimento reciproco di vincitori e vinti. Prendiamo Palermo, una città in cui il concetto di crisi, in chiave filosofica, cioè, un moto perpetuo di mutamenti fa capire il senso della storia. L'alternativa alla condizione di crisi è l'immobilismo, quindi il nulla. Probabilmente in tutto il mondo non c'è una città che offre questa contaminazione di culture, dal greco classico al romanico, dall'arabo al normanno. E tanto altro ancora. Ora in tutta la Sicilia si assiste ad una metamorfosi interessante, un passaggio di stati che hanno determinato una salutare condizione di crisi. Antidoto ad una mortale sclerotizzazione. ([[Massimo Cacciari]]) *La bellezza di questa isola è data dal fatto che convivono insieme tante Sicilie: da quella dell'entroterra diversa dalla Sicilia orientale, alla Sicilia bagnata dal Tirreno. La Sicilia si porta nel cuore, perché si porta nel sangue. Nel sangue abbiamo la Sicilia, la Magna Grecia, il mediterraneo ancestrale. Da sempre il mio motto è "il massimo del risultato col massimo dello sforzo", dunque non posso non amare il barocco e la cassata, che è come mangiarsi una cattedrale. ([[Vinicio Capossela]]) *La ''Conversazione in Sicilia'' di Vittorini esprime nei segni di poesia amore e pietà di questi suoi fratelli diseredati. ([[Carlo Emilio Gadda]]) *La nobiltà dell'anima, l'eleganza dei gesti di ogni giorno, la perfezione di un unico fiore bianco. Questa è l'immagine della Sicilia che porto dentro di me, e quello catturato in questo delicato profumo. ([[Domenico Dolce]]) *La prima volta che sono venuto qui è stato ventidue anni fa. È stata un'esperienza incredibile. Ho visitato tutta l'isola: era bellissima! È difficile tornare nei luoghi d'origine della tua famiglia, dove non sei mai stato. È strano essere qui. Questo è un ritorno alle mie origini. ([[John Turturro]]) *{{NDR|Sulla messa in onda della serie La Piovra 8}} La Regione Sicilia deve proteggere la propria immagine come gli ebrei d'America, che hanno la Lega anti-diffamazione. In Usa si guardano bene dalle speculazioni sull'Olocausto. Ma perché non raccontare la vera Sicilia, quella di Verga e Pirandello? ([[Franco Zeffirelli]]) *La [[Sardegna]] e la Sicilia furono entrambe lasciate indietro nel processo di miglioramento economico delle province continentali. La noncuranza dei governi, l'assenteismo dei proprietari terrieri, l'assenza di strade all'interno, le sopravvivenze feudali, una tradizione di leggi private che prestava poca o nessuna attenzione all'autorità centrale – questi fattori erano comuni a entrambe le isole e rappresentavano un ostacolo quasi insormontabile allo sviluppo economico. ([[Denis Mack Smith]]) *La scoperta della Sicilia è uno dei motivi più fertili e frequenti della letteratura sette-ottocentesca dei «viaggiatori» stranieri in [[Italia]]. L'aspirazione al mitico, solare Sud sembra, nella immaginazione di tedeschi, inglesi francesi nordici, raggiungere l'apice più ricco di sorprese e di novità nell'esplorazione attonita, stupita (ma non per questo meno animata da vigile spirito critico e selettivo) dell'isola «del [[sole]]», della «[[terra]] del [[fuoco]]», della «terra della [[primavera]] perenne. ([[Rina La Mesa]]) *La Sicilia contiene le memorie dei romani, dei musulmani, dei cristiani e degli ebrei. La Sicilia è vicina anche geograficamente al nord Africa. La Sicilia può essere la Bruxelles del Mediterraneo. ([[Abraham Yehoshua]]) *La Sicilia è davvero un giardino. È incredibile, è come il giardino dell'Eden. ([[John Henry Newman]]) *La Sicilia è [[fascismo|fascista]] fino al midollo. ([[Benito Mussolini]]) *La Sicilia è il luogo dell'universale. Non è mai riuscita ad essere neppure adesso, che sta vivendo la sua crisi più profonda, a scrollarsi da tale considerazione. Non è mai stato un mondo chiuso, anzi, tutto il mondo si è dato appuntamento in Sicilia nei momenti epocali: se pensiamo all'ultimo conflitto mondiale o, andando ancora più indietro, allo splendore dell'anno Mille, il cosiddetto "periodo arabo". La Sicilia è stata il luogo dell'universale dove, da qualunque parte del mondo, ci si sentiva a casa. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) *La Sicilia è il mio paesaggio di riferimento. Il luogo di casa. Quello in cui vorrei passare gli ultimi anni della mia vita. Il cimitero di Marsala, ad esempio, ha un fascino tutto particolare, con quel giallo di tufo, gli alberi rigogliosi, il vento che spazza i viali. ([[Giuseppe Culicchia]]) *La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo... Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un'estremità all'altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura. ([[Guy de Maupassant]]) *La Sicilia è indubbiamente una delle due grandi isole letterarie del continente, l'altra è l'Irlanda. Entrambe hanno un'importantissima tradizione di scrittori e poeti, al punto che si dovrebbe riflettere sul legame specifico che esiste tra la condizione insulare e il bisogno di scrittura. Un bisogno spesso strettamente legato al tema della nostalgia, visto che, quando gli scrittori vivono lontani dall'isola natia, sublimano la nostalgia attraverso la scrittura. ([[Daniel Pennac]]) *La Sicilia è l'amante da cui sempre tornerò e che sempre mi ispirerà. Se fossi un pittore, la dipingerei con le forme di una grande maîtresse dominata da tutti ma che non si fatta mai conquistare da nessuno. ([[Domenico Dolce]]) *La Sicilia è la gemma splendente di questo nostro secolo per pregi e bellezze. Lo splendore della sua natura e il complesso delle sue architetture ne fanno un paese veramente unico, un paradiso circondato dalle acque del mare, un paese meraviglioso nel quale i viaggiatori giungono provenendo dai paesi più lontani. ([[Idrisi]]) *La Sicilia è la più bella di quante isole si conoscano; e molto atta a primeggiare. ([[Diodoro Siculo]]) *La Sicilia è perdutamente bella perché dispiega ai nostri occhi quello splendore del mondo che è in noi. ([[Anna de Noailles]]) *La Sicilia è sgradevole per la cattiveria dei suoi abitanti al punto che a me sembra odiosa e quasi inabitabile come pure le frequenti velenose calunnie, il cui immenso potere pone la nostra gente, per la sua disarmata semplicità, in costante pericolo. ([[Pierre de Blois]]) *La Sicilia? È un'isola inutile. Siamo grandi come Israele, ma non abbiamo il senso e la dignità di una nazione, di un popolo che dà allo spazio pubblico, l'importanza che merita. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) *La Sicilia ha pagato un alto tributo di sangue: spero che adesso ci lascino lavorare in pace. ([[Antonino Caponnetto]]) *La Sicilia ha un vantaggio. La sua geografia è così forte e così feroce che è quasi impossibile assassinarla: le montagne, la dimensione della campagna. A Sambuca, per esempio, c'è ancora un rapporto plausibile tra fabbricato e paesaggio, una cosa importante dato che spesso il villino del geometra uccide i borghi. ([[Philippe Daverio]]) *La Sicilia ha una storia lunga e complessa e allo stesso modo Israele ha una storia lunga e complessa. ([[Amos Oz]]) *La Sicilia per me è un luogo quasi leggendario, il centro di una mitologia personale che ruota attorno ai ricordi dei racconti ascoltati quando ero bambino da mia madre e da mia nonna. Erano tutte e due, secondo la definizione di mamma, "siciliane della diaspora" e custodivano gelosamente ricordi, storie, tradizioni e soprattutto la lingua che parlavano sempre, orgogliosamente fra loro. ([[Gianrico Carofiglio]]) *La ‪Sicilia‬, ‪‎Ragusa Ibla‬, ‪‎Modica‬ e ‪‎Noto‬. La Sicilia sud-orientale è la cultura declinata nelle sue migliori espressioni. ([[Massimiliano Fuksas]]) *La Sicilia rurale (come ogni regione, del resto), è contraddistinta da una modulata varietà di condizioni agronomiche, i cui estremi termini sono l'aranceto e l'uliveto costieri, e il latifondo: che occupa le alte superfici dell'interno. La coltura intensiva, la suddivisione della proprietà, la presenza di abitazioni in tutta la campagna caratterizzano le parti più fertili e più accessibili del territorio, tenute dall'agrumeto, dall'ulivo, dal mandorlo, dalle vigne, dai frumenti densi, mentre che il latifondo si estende nella solitudine e si direbbe costituisca veramente il feudo della solitudine. ([[Carlo Emilio Gadda]]) *La Sicilia vada via dall'Italia e punti sul separatismo. L'Isola non sarà governata più dalla mafia, dalla politica, dai Calogero Sedara, ma dai siciliani veri, compresi i nobili, come ai tempi di Federico II. E di nuovo stupirà il mondo... ([[Edward Luttwak]]) *La sicilianità è qualcosa di straordinario, l'aspetto che amo di più della Sicilia. È un'attitudine umana, una forma dell'essere che si traduce in qualità come per esempio l'ospitalità, un pregio tipico dei siciliani. ([[Luis Sepúlveda]]) *La terra del caos prima della creazione. Palermo in particolare è uno dei posti in cui torno molto volentieri. ([[Raúl Ruiz]]) *La verità è che la Sicilia conserva una sua indipendenza spirituale, e questa si rivela piú spontanea e forte che mai nel teatro. ([[Antonio Gramsci]]) *Le braci attizzate dai "garibaldesi" avevano accompagnato l'agonia dell'antico ordine aristocratico. Si erano disposte come lumini accesi attorno a un "ornatissimo catafalco": in quell'[[Sicilia|isola]] a tre punte, nella quale il barocco era un ornamento alla morte; e il paesaggio arcaico e inesorabile, di "asprezza dannata", rantolava, confortato dalle nenie delle cicale, sotto l'assolutismo di un "sole violento" e "narcotizzante". Il barocco delle città e il fasto degli aranceti ricamavano "fronzoli trascurabili" per ornare la "campagna funerea" e le dure ondulazioni di un mare pietrificato. Il lutto del paesaggio siciliano era il lutto stesso della storia: quella di una "immobilità servile" sotto il dispotismo del sole, come sotto le dominazioni "straniere". ([[Salvatore Silvano Nigro]]) *Le quattro regioni più direttamente investite dalle [[Mafia|mafie]] – la Sicilia con Cosa Nostra, la [[Calabria]] con la 'ndrangheta, la [[Campania]] con la camorra, la [[Puglia]] con la sacra corona unita – sono anche le quattro regioni più povere e disperate d'Italia. ([[Giuseppe Pisanu]]) *Le siciliane amano sinceramente e con violenza e fan vedere che il loro sesso è capace di costanza e di fedeltà. ([[Joseph Hermann von Riedesel]]) *Lo Stretto si deve attraversare e interpretare. La nostra civiltà, la civiltà siciliana, è privilegiata perché ha una sacralità, penso alla zona dionisiaca di Siracusa, alla magia di Agrigento e al territorio di Messina abitato dalle leggende della fata Morgana. Da questa parte c'è lo spirito che si incarna nella materia, dall'altro lato... c'è il fatto di essere passati! Attraversare lo Stretto è importante perché vuol dire confrontarsi con gli altri. Ma, nello stesso tempo, lo Stretto non va attraversato per curare quello che abbiamo qua. ([[Ninni Bruschetta]]) *D) Ma come dimostrate che la Sicilia abbia una individualità a sé?<br />R) Iddio le stese d'ogni intorno i mari per separarla da tutt'altra terra e difenderla dai suoi nemici. La fece così grande di estensione, temperata di clima, fertile di suolo, da bastare non soltanto alla vita di più milioni di uomini, ma anche ai comodi, al lusso, ad ogni godimento, ad ogni industria, ad ogni commercio. (''[[Catechismo politico siciliano]]'') *Ma la Sicilia, forse l'Italia intera [...] è fatta di tanti personaggi simpatici cui bisognerebbe tagliare la testa. ([[Leonardo Sciascia]]) *Mai come in Sicilia, antropologia e scienze naturali trovarono un punto di contatto e d'incontro. D'altronde anche questa peculiarità non è certo in assoluto una novità, se è vero che Dante nel ''Paradiso'' così descrive l'isola: «''E la bella Trinacria che caliga | tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo | che riceve da Euro maggior briga | non per Tifeo ma per nascente zolfo''». La Sicilia diviene nel corso del XVIII secolo un crocevia ideale di interessi: dove artificio e natura, mito e pittoresco, il senso del caos e del sublime e del terrifico, il groviglio delle civiltà si amalgamano. ([[Cesare de Seta]]) *Mai ho provato una nostalgia più profonda di quella che ho provato per la Sicilia leggendo [[Giovanni Verga|Verga]], per la Sicilia, dico; per la splendida Sicilia che penetra profonda nel sangue. Splendida Sicilia, così limpida nella sua bellezza, così vicina alla bellezza fisica dell'antica Grecia! ([[David Herbert Lawrence]]) *Mai mettersi contro un siciliano quando si tratta di uccidere. ([[William Goldman]]) *Malgrado tutto, la Sicilia fa simpatia e bisognerebbe prenderne atto. Non vorrei che questo servisse a esaltare la megalomania dell'Isola, ma è un segnale che il resto d'Italia è affezionato alla Sicilia. Chi sta fuori la vede ancora come un mito. ([[Philippe Daverio]]) *Mio padre Vincente è nato a Chicago nel 1909 ed era figlio di un americano. Sono stati i miei trisavoli a partire da Palermo. Comunque io sono siciliana, questa è la mia terra e nessuno di voi può riuscire a comprendere quello che sento. ([[Liza Minnelli]]) *Nel siciliano [invece], si trova già molto dell'[[Arabia|arabo]]. Egli possiede la gravità di movimento, benché tenga dall'italiano una grande vivacità di mente. Il suo orgoglio natìo, il suo amore per i titoli, la natura della sua fierezza e persino i tratti del viso lo avvicinano anzi più allo spagnolo che all'[[Italia|italiano]]. Tuttavia, quel che suscita sempre, non appena si mette piede in Sicilia, l'impressione profonda dell'oriente, è il timbro della voce, l'intonazione nasale dei banditori per le strade. La si ritrova ovunque, la nota acuta dell'arabo, quella nota che sembra scendere dalla fronte nella gola, mentre, nel nord, sale dal petto alla bocca. E la cantilena trascinata, monotona e morbida, sentita di sfuggita dalla porta aperta di una casa, è proprio la stessa, col ritmo e con l'accento, di quella cantata dal cavaliere vestito di bianco che guida i viaggiatori attraverso i grandi spazi spogli del [[deserto]]. ([[Guy de Maupassant]]) *Nella Sicilia, ahimè! foreste, sorgenti, ruscelli, sono parole vuote di senso; e anche per questo rispetto ci sentiamo già in Oriente. Nudi si elevano i monti siciliani: pini isolati, talvolta in gruppi, nelle piccole vallate, dove sono protetti dal [[vento]], interrompono le loro linee duramente profilate. ([[Augusto Schneegans]]) *Nessuna isola erge sull'orizzonte della nostra civiltà una fronte più radiosa della Sicilia. Essa punta verso tre continenti e ne sintetizza le caratteristiche. Tre volte, nel corso dei secoli, fu il più fulgido centro del mondo mediterraneo ([[Roger Peyrefitte]]) *Noi trionfiamo correndo, e se ci siamo fermati qui è perché la terra ci è mancata. Ecco, direi, un regno conquistato in gran velocità, e voi dovreste essere contenta di noi. Ma io no, non sono soddisfatto. Tutta l'Italia non è nulla per me, se non vi aggiungo la Sicilia. Dico così, per sostenere il mio tono da conquistatore; detto fra noi, me ne infischio che la Sicilia paghi le tasse a Giuseppe o a Ferdinando. Su questo punto sarei anche disposto a transigere, a patto che mi fosse permesso di percorrerla a mio agio; ma essere così vicino, e non poterci mettere il piede, non è una presa in giro? Da dove siamo, infatti, la vediamo, come dalle Tuileries voi vedete il quartiere Saint-German; il Canale non è certo più largo, eppure non si sa come passarlo. Lo credereste? se non mancasse che il vento: sacrificheremmo un'Ifigenia come Agamennone. Grazie a Dio, ne abbiamo d'avanzo. Ma neppure una barca, e questo è il guaio. Le avremo, si dice; finché avrò questa speranza non rimpiangerò mai, credetelo, i luoghi dove vivete, anche se li amo molto. Voglio vedere la patria di Proserpina, e sapere un po' perché il diavolo ha preso moglie in questo paese. Non ho alcuna esitazione, tra Siracusa e Parigi; per babbeo che sia, preferisco Aretusa alla fontana degli Innocenti. ([[Paul-Louis Courier]]) *Non ci sono solo rovine in Sicilia e commoventi testimonianze di un passato con il quale tutte le civiltà si sono sposate; non ci sono solo le strade solitarie dove circolano i carretti dipinti con scene della Bibbia, trainati da cavalli piumati che sembrano dover partecipare ad un torneo; non ci sono solo i templi morti e i chiostri con i mosaici colorati; non ci sono solo i giardini della Bella e la Bestia e le terrazze battute da ondate di profumi; non ci sono solo i feudi misteriosi pieni di specchiere nere e di busti che tendono le mani fuori dalle nicchie. C'è una grande diga in costruzione vicino a Troina, dove ingegneri e operai sembrano volare su carrelli sopra la voragine, c'è Palermo che ricostruisce il suo Duomo, c'è lo sforzo di tutte le persone per connettere il passato con il futuro, ed essere così degne della loro autonomia, e alle quali auguro buona fortuna con tutto il cuore. ([[Jean Cocteau]]) *Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia. ([[Federico II di Svevia]]) *{{NDR|Dove ci siamo complicati la vita noi siciliani?}} Non sono all'altezza di giudicare, commetto già io molti errori, e poi siamo in un paese in cui tutti giudicano e pochi fanno. Mi limito, però, a guardare i fatti e cioè la terra più bella d'Italia, la regione più bella del mondo, la Magna Grecia, a fronte di una bellezza inaudita sotto tutti i profili, paesaggio, arte, enogastronomia, ha risultati numerici nel campo del turismo e delle esportazioni molto al di sotto delle sue potenzialità. Deve assolutamente fare qualcosa, per riuscire ad esplodere. ([[Oscar Farinetti]]) *Non sono assolutamente favorevole al ponte sullo Stretto, perché se fossi nei panni della Sicilia chiederei l'autonomia e farei tutto per i cazzi miei. Niente ponte, anzi mi staccherei dall'Italia dal punto di vista della gestione, rimarrei solamente dal punto di vista federativo. La Sicilia è un paese ricchissimo e chiaramente ha bisogno di investimenti da tutto il mondo. La Sicilia non si deve legare alla politica di Roma, ma alla politica mondiale. ([[Maurizio Zamparini]]) *Non sono un naturalista, e conosco mediocremente il greco; il mio principale fine, venendo in Sicilia, non è stato dunque di osservare i fenomeni dell'Etna o chiarire in qualche modo a me stesso e agli altri quanto gli antichi scrittori greci hanno detto sulla Sicilia. Ho cercato innanzi tutto il piacere degli occhi che in questo singolare paese è assai vivo. Dicono che la Sicilia somigli all'Africa; certo, somiglia all'Italia solo per l'intensità delle sue passioni. Per i siciliani si può dire davvero che non esiste parola impossibile quando l'amore e l'odio li accendono; e l'odio, in questa terra felice, non nasce mai da questioni di denaro. ([[Stendhal]]) *O divina Sicilia! Quanti Italiani, che hanno corso il mondo per diletto, morirono o moriranno senza averti veduta! ([[Edmondo De Amicis]]) *Ogni tanto penso: forse io ho un lato siciliano. Chi lo sa? Poi però comincio a pensare alla mia famiglia. Di siciliano non ho proprio nulla. Strano... Ho una grande affinità. Mi trovo molto bene. ([[Fleur Jaeggy]]) *Ognun sa, che il siciliano, è tra gl'italiani, il più caldo di cuore, e il più esaltato di mente. L'illusione poetica che non fa che balenare agli occhi dei più nella stagione primaverile, dura spesso fino alla più tarda etade, per gli uomini i quali traggono i natali, alle falde delle ardenti gole dell'Etna. ([[Aristide Calani]]) *Pagatemi queste righe a peso d'oro, non per la loro bellezza intrinseca, ma perché per esse tanto ho dovuto pagare. Ma se conto dieci centesimi per ogni stella e un centesimo per ogni mormorio del mare, dieci lire per il fuoco vermiglio dell'Etna e per l'aria balsamica mezza lira all'ora – come vedete, non conto né i riverberi del mare, né le palme, né l'antico castello e nemmeno il teatro greco che adesso, di notte, non ha alcunché di attraente – orbene, poi ne varrà la pena, e sia lodato Iddio che mi ha mandato in questa terra. Con il suo miracoloso potere mi ha condotto prima da Palermo attraverso la Sicilia, attraverso una quantità di colline sacre, strane e tristi, per viali di cactus e miniere di zolfo fino a Girgenti, che è una cittadina su una montagna, con a pochi passi tutta una serie di templi greci. Sono di ordine dorico e di conseguenza molto leggiadri. ([[Karel Čapek]]) *Palermo, Museo del Mediterraneo: se volete sapere quel ch'è passato su questi flutti azzurri venite a Palermo. È una città deliziosa, una città dolce, una città profumata. Le sue piazze, le sue vie, i suoi giardini, i suoi monumenti sono magnifici. Ecco la Sicilia: capolavoro della natura, centro d'un mondo, terra illustre, si commovente e si nobile nel suo misterioso destino. ([[Gabriel Hanotaux]]) *Per anni sono stato un ospite abituale di Taormina, soprattutto al Teatro Greco. Ultimamente mi muovo meno da Roma, ma quando facevo le tournée vere e proprie, la Sicilia era una tappa immancabile. È un'isola fantastica, è banale dirlo, ma è il primo pensiero che mi viene in mente. Insieme all'estrema varietà di cibi e di vino che sa offrire. ([[Gigi Proietti]]) *Per essere siciliani bisogna essere diversi. ([[Vitaliano Brancati]]) *Per girare ''Malèna'' sono stata cinque mesi a Siracusa, ho vissuto in questa parte di Sicilia. Un periodo bellissimo, dove sono stata coccolata tanto dalle persone del posto, affettuose e dolci. I luoghi meravigliosi, un paesaggio incredibile. Come del resto è stupenda Taormina, e quando questa mattina ho aperto le finestre della stanza sono rimasta senza fiato. Una luce unica, una natura dalla presenza forte. In Sicilia ci sono luoghi che ti rimangono nell'anima, e che non assomigliano a nessun altro posto. ([[Monica Bellucci]]) *Per i siciliani è sempre una fatica spiegarsi. Eva Riccobono questa sfacchinata d'identità me la spiegò così: "A me piacerebbe interpretare Santa Rosalia ma nessuno mi vuole dare quel ruolo. Hai voglia a spiegare che la Santuzza era alta, bionda, magra, con gli occhi azzurri e senza minne. Proprio come me. Invece niente. Ma è colpa mia se i registi sono ignoranti?". ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) *Per me i siciliani sono persone piene di vita. ([[David Lynch]]) *Puoi togliere una siciliana dalla Sicilia, ma non la Sicilia dal cuore di una siciliana. ([[Lady Gaga]]) *Pur restando immobile, l'Isola si muove. Non è uno di quei posti dove si va a cercare la conferma delle proprie conoscenze. È invece un teatro dove le cose succedono da un momento all'altro. È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti. ([[Roberto Alajmo]]) *Qualunque cosa possa accadere ai Siciliani, essi lo commenteranno con una battuta di spirito. ([[Cicerone]]) *Quando ho detto a Piero {{NDR|[[Piero Messina]]}} che avevo già girato in Italia, lui mi ha detto «Eh no, questa è la Sicilia, attenzione». Non ero mai stata in Sicilia e sicuramente non avevo mai girato un film con un regista siciliano. Mi ha fatto scoprire la Sicilia. Amo la vostra lingua, il calore delle persone, il calore delle stagioni, quel che cucinate, quello che coltivate. È impossibile non amare tutto questo, c'è qualcosa di estremamente sensuale, caloroso, e poi la congiunzione di paesi diversi, il mix di storie magnifiche. In Sicilia ho letto il libro che Luchino Visconti ha adattato, Il Gattopardo, e quindi mentre giravamo leggevo il libro e poi ho rivisto il film diverse volte. Ero completamente immersa nella Sicilia. ([[Juliette Binoche]]) *Quando l'ingegno siculo si sveglia, fa miracoli. Nella casa del conte Tasca vidi opere di drappi, d'intarsiature, di stipi, di cesello e di mosaico, che si lasciano addietro le vantate cose straniere. Però da tutta Italia e da tutto il mondo civile si leva una preghiera, che venga provveduto alle vie e alle industrie della Sicilia. I Siciliani, alzando gli occhi ai tempj di Agrigento e di Segesta, alle ingenti colonne di Selinunte, ed a tante altre reliquie d'antica grandezza, sentono sdegno, e angoscia della presente miseria. ([[Augusto Conti]]) *Quest'isola ha un effetto magico su tutti quelli che vi mettono piede, indipendentemente dalla religione alla quale appartengono. ([[Idrisi]]) *Questa immagine mi ha colto di sorpresa... mi sono girato, ed era lì ancora una volta. Purtroppo, mi mancano le parole. Sicilia, un'isola di luce, un faro per questo viaggiatore. ([[Luca Parmitano]]) *Questa mia predilezione per l'oscurità, per la penombra, non è come potrebbe sembrare un atteggiamento esteriore. Risponde ad un'esigenza interna comune a noi siciliani, credo, quasi a contrasto con la troppa luce che ci circonda. Rifugiarci nell'oscurità di noi stessi, ritrovare quanto abbiamo perduto, esorcizzare il tempo, la morte. ([[Lucio Piccolo]]) *Questi carri sono infatti dipinti magnificamente; leggende, duelli cavallereschi, scene storiche, guerre, immagini drammatiche della vita contemporanea, tutto è dipinto con primitività gotica o un po' alla maniera delle antiche carte da gioco [...] Il primo carretto avrei voluto comprarlo immediatamente; mi pareva un pezzo da museo. Dopo due giorni ne ho viste alcune migliaia, e tra loro delle perfette meraviglie policromatiche. Se l'arte popolare vive una vita piena, è qui. ([[Karel Čapek]]) *Questo regno non conosce né Dio né la vostra maestà. {{NDR|rivolgendosi al re di Spagna}} ([[Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna]]) *Qui nel centro del Mediterraneo, dove ancora è possibile respirare l'incanto e il genio di Federico II, ho passato giorni magnifici [...] Ma, attenzione, la Sicilia non è tutta teatro, ci sono le donne che hanno la pelle più bella e più luminosa del mondo. Lei ricorda ''La terra trema'' di [[Luchino Visconti]]? Quelle donne siciliane vestite di nero, ma un po' scollate, al punto giusto, luminose e provocanti come non mai. Andate a rivedere quel film e poi ne riparliamo. Comunque in fatto di donne, difficilmente mi sbaglio. ([[Giorgio Albertazzi]]) *Raccontano, infatti, che secondo il mito la Sicilia è sacra a Core poiché qui avvenne il suo rapimento e perché l'isola fu offerta alla dea come dono di nozze. ([[Plutarco]]) *Ricordo che [[Jorge Luis Borges|Borges]] era molto contento di andare in Sicilia. Per lui era una sorta di viaggio iniziatico alla scoperta di Palermo, la città da cui si origina il nome del suo barrio natale, e dell'Isola di Omero e dei filosofi greci a lui tanto familiari, fin da bambino. ([[Maria Kodama]]) *Ricordo più dolce, mio padre narrava che l'anno della fame, 1811, essendo egli fanciullo, la gente si nutriva di certe mandorle grosse come un pollice, portate da lontano... da lontano... dalla Sicilia. – E che cosa è la Sicilia? – domandavamo noi fanciulli. – E lui: Una terra che brucia in mezzo al mare. ([[Giuseppe Cesare Abba]]) *Riparto, mi perdo nelle [[Calabria|Calabrie]]: che si fanno sempre più Calabrie, sempre più Calabrie, finché a Pileto, a Palmi, comincia la Sicilia. Avevo sempre pensato e detto che la città dove preferisco vivere è [[Roma]], seguita da Ferrara e Livorno. Ma non avevo visto ancora, e conosciuto bene, Reggio, Catania, Siracusa. Non c'è dubbio, non c'è il minimo dubbio che vorrei vivere qui: vivere e morirci, non di pace, come con [[David Herbert Lawrence|Lawrence]] a [[Ravello]], ma di gioia. [...] Non è mica una chiacchiera che qui profumano zagare e limoni, liquerizia e papiri. Lascio andare Taormina, che è indubbiamente una cosa d'una bellezza suprema (ma dove, come a Positano e a Maratea, io non mi sono trovato bene): posso però affermare che il viaggio da Messina a Siracusa può fare impazzire. [...] {{NDR|A [[Lentini]]}} Scendo per la cena: ma lì un profumo di limoni, una luna grossa come non l'ho mai vista, della gente che non aspetta altro che parlare, mi arresta. Fino a dopo mezzanotte non mi so decidere a lasciare i nuovi amici che mi sono fatto, che mi salutano come se ci conoscessimo da anni, uno dicendo: "Iddu 'u core bono j'ave!": e solo perché ho parlato un po' con loro, dei loro problemi, del loro futuro. ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Sarebbe quasi impossibile tracciare precisamente i confini geografici di tante zone, in cui le colture e insieme i contratti agricoli presentino in Sicilia differenze abbastanza marcate per doversene trattare separatamente; né una tale distinzione geografica avrebbe ora per noi una grande importanza. Potremmo bensì distinguere le colture secondo i varii climi, e quindi secondo le varie altezze, giacché la Sicilia, paese tutto montuoso, ci presenta le condizioni di temperatura e di clima le più estreme, dalle nevi del Mongibello e delle Madonie, fino ai calori tropicali della piana di Catania, e della marina meridionale; e secondo le varie altezze avremmo le terre di ''montagna'', le ''mezzaline'', e quelle di ''marina''. ([[Sidney Sonnino]]) *Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari. Centrali sicure e controllate, costruite da veri scienziati. ([[Antonino Zichichi]]) *Scappare? Ma come si può scappare dalla Sicilia? La Sicilia è un'isola felice! Ogni siciliano vero vorrebbe viverci ma spesso per motivi lavorativi, purtroppo è impossibile. Mi sorprendo di te, siciliano, che ti accontenti di vivere a Torino o a Roma e non hai voglia di Sicilia. Lì si vive bene. C'è una cultura incredibile. Palermo è stata una capitale durante il dominio arabo e normanno. Io non vivo in Sicilia perché sono attaccato al Friuli che è la mia terra, ma un siciliano che non vuole stare in Sicilia non lo capisco. ([[Maurizio Zamparini]]) *{{NDR|«In Sicilia viene spesso?»}} Scappo appena posso {{NDR|per tornare in Sicilia}}. Mi porto dentro la sicilitudine, la nostalgia. Ci sono le mie radici, la mia famiglia, gli amici. Sono nella mia odissea, nel mio viaggio, ma mi godo sempre il ritorno. Quando torno sono a casa. ([[Miriam Leone]]) *Scusate, sarei dovuto venire in questa isola splendida cinquanta anni fa, devo recuperare. ([[Orhan Pamuk]]) *Se dovessi diventare presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l'età per certe scorribande. ([[Rosario Crocetta]]) *Se il pittore dovrà rappresentare attraverso l'arte lo spirito, l'anima della sua terra, il Guttuso sarà fra questi poiché la Sicilia ha mille volti e mille anime che danno fascino alle cose e agli uomini, e non si dovrà più pensare alla visione esteriore delle coste e dei monti in una data ora del giorno e con una data luce. Bisognerà scendere nell'anima di questa terra contrastante e drammatica per comprenderne tutto il fascino che da essa emana. Ma per svelarne gli intimi segreti occorrerà porsi davanti alla natura con animo fresco e rinnovellato per sentire in pieno le armonie nascoste che possiede questa grande terra spiritica e trascendentale, centro di miti e leggende e che si distacca nettamente dalle altre nello spirito e nella sostanza. Quando si sarà compreso il valore della Sicilia attraverso alcune opere e segni lasciateci nel passato come i ritratti di Antonello e le metope di Selinunte, si comprenderà meglio lo spirito della nuova pittura e scultura siciliana. ([[Pippo Rizzo]]) *Se non ci fosse la Sicilia, il cinema non esisterebbe. Tutte le grandi storie sono nate qui. ([[Monica Bellucci]]) *Sia i giovani nelle palestre, sia gli anziani nelle botteghe o seduti nei luoghi di ritrovo disegnavano carte geografiche della Sicilia e del mare che la circonda con i porti e i punti della costa dell'isola che guarda l'Africa. ([[Plutarco]]) *Sia qui {{sic|[in [[Ucraina]]]}}, sia là {{sic|[in Sicilia]}} gli strati delle culture orientali e occidentali si sono sovrapposti l’uno sull'altro formando un'aura specifica. Solo che qui le tracce di queste culture sono scomparse dalle faccia della terra, spazzate via dai cataclismi della storia, mentre in Sicilia coesistono insieme, basta allungare un braccio: circondano il viaggiatore da ogni parte. ([[Jarosław Iwaszkiewicz]]) *Sono fiera di essere siciliana. Di questa terra ci sono molte cose che mi corrispondono, una tra tutte, un proverbio: "Chi nasce tondo non può morire quadrato". Se penso a Lentini, ripercorro la mia infanzia in campagna, tra il profumo di zagara e le mandorle che con i miei fratelli e i cugini sgusciavamo con un sasso. Da ragazzi facevamo escursioni interminabili per scoprire tesori nascosti nelle case disabitate, accanto a quella dei miei nonni. ([[Anna Valle]]) *Sono innamorata della Sicilia. È una terra ispirata dalle culture che l'hanno attraversata. Nei volti dei siciliani riconosco le tracce delle varie dominazioni, dall'araba alla normanna che ritrovo nel viso di mia nipote Myriam Catania. L'Isola è come un tempio sacro, basta camminare per Palermo per capirlo. ([[Simona Izzo]]) *Sono molto felice di tornare in Sicilia. Un'isola che grazie ai racconti di mio nonno e di mio padre ho sempre percepito al di là degli stereotipi e del folklore. Una terra solare, un corpo sano in cui si è insidiato il cancro della mafia. Mio padre ha sempre portato avanti un'immagine onesta e corretta della sua terra. ([[Flavio Insinna]]) *Spero di ritrovare quelle forti sensazioni visive, linguistiche e culturali di cui ho un vago ricordo. Ma anche sensazioni gastronomiche, che per altro mi sono più familiari, visto che a Parigi frequento spesso un piccolo ristorante siciliano dove si mangia benissimo. Oltre a Palermo, vorrei scoprire un po' l'interno dell'isola. Spostandomi in macchina, viaggiando lentamente e lasciando andare lo sguardo per impregnarmi dei paesaggi, dei colori, delle luci, ma anche delle case e dei monumenti, magari ritrovando quell'universo del barocco che mi ha sempre affascinato. ([[Daniel Pennac]]) *Sulla Sicilia la penso come [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], è questa la vera anima dell'[[Italia]]. È da qui che il paese deve ripartire. ([[Diego Fusaro]]) *{{NDR|A Francesco Paolo Frontini}} Tra gli artisti e compositori dell'Isola voi siete, se non il solo, uno dei pochissimi che comprendono la bellezza e la grazia delle melodie del popolo. Pur componendone di belle e di graziose, Voi sapete apprezzare queste vaghe e dolci reliquie d'un passato che non ebbe storia, e serbate a durevole monumento, delle note piene di sentimento squisito e di candore verginale. Altri non penserà neppure a ringraziarvi dell'opera patriottica da voi compiuta; io Vi ammiro. Parole, sentite e quasi solenni. ([[Giuseppe Pitrè]]) *{{NDR|Ad Edoardo Giacomo Boner}} Tu mostri l'antica saggezza della tua isola illuminata dall'arte ellenica. ([[Oscar Wilde]]) *Tutta la politica siciliana è vecchia. Intrappolata in una classe gerontocomica. In Sicilia come in nessun altro posto turismo e cultura coincidono perfettamente. La Sicilia è il cuore dello spettacolo europeo e siccome lo spazio è il centro dell'opera d'arte noi dovremmo dedicarci solo a questo. E invece la cultura e il turismo in Sicilia seguono una politica di sottogoverno e le scelte artistiche sono affidate a funzionari pubblici che non solo non hanno le competenze, ma non hanno passione per il teatro. Noi, noi siciliani, rappresentiamo un'egemonia nazionale. ([[Ninni Bruschetta]]) *Un ammiratore siciliano ha affermato che Vincenzo Bellini, meglio e più spesso di qualunque altro compositore, fece provare il piacere del piangere [...] Il nome del delicato Bellini divenne un grido di battaglia contro i Borboni, quasi fossero stati colpevoli della sua morte. ([[Harold Acton]]) *Un contenitore così profondo da non potersi mai esplorare e conoscere per intero. ([[Massimo Cacciari]]) *Un giorno che si erano messi a pescare insieme, discutevano pieni di meraviglia della bellezza del mare e della magnificenza dei luoghi e uno, che militava nelle file dei Corinzi, disse: Voi, che pure siete Greci, vi date da fare per asservire ai barbari una città così grande e adorna di tali bellezze, permettendo che i Cartaginesi, i più malvagi e i più crudeli degli uomini, abitino vicino a noi, quando invece bisognerebbe pregare perché molte Sicilie si estendessero davanti alla Grecia per proteggerla dai Cartaginesi. ([[Plutarco]]) *Vecchioni? Sulla Sicilia ha fatto benissimo, io l'ho detto non so quante volte che odio la Sicilia. Che sentimento vuoi provare quando vedi l'assemblea regionale? E poi è chiaro che Vecchioni ha pronunciato quelle parole perché prova un sentimento di amore-odio. Leonardo Sciascia diceva: mi alzo delle mattine e penso della Sicilia ciò che ne pensa la Liga Veneta. La Sicilia è la terra dove è sepolta mia madre, io dico che la odio. Ma si deve capire l'intensità di questo sentimento. Guardate l'assemblea regionale siciliana, che sentimenti puoi provare? ([[Giampiero Mughini]]) *Vi è una drammaticità in quest'isola che non ha uguale in alcun luogo del mondo. Il nostro spirito​ spazia liberamente da Pitagora a Colombo, pervaso dal senso di una realtà grandiosa. Qui approda Platone. Qui combatte il cartaginese. Qui il bizantino costruisce. Qui lo svevo dorme, sotto volte arabe, in una tomba di porfido. Qui Goethe cavalca su un sentiero lungo il mare. Qui Platen esala l'ultimo respiro. ([[Hugo von Hofmannsthal]]) *Vi sono stata quattro volte e ho sempre trovato un' isola nuova, vibrante, piena di sorprese, di vita. Da allora mi sono convertita in una specie di "pubblicitario" della Sicilia, la raccomando a tutto il mondo: amici, lettori spagnoli. Tutti conoscono la mia passione per la Sicilia. Se parlo con coloro che, seguendo il mio consiglio, hanno poi fatto un viaggio nell'Isola, mi ringraziano sempre per la mia insistenza sull'argomento Sicilia. Non c'è nessuno che non sia tornato da un viaggio in terra siciliana totalmente entusiasta. ([[Alicia Giménez Bartlett]]) *Viaggiatori provenienti da ogni parte d'Europa giudicano ineludibile concludere il Grand Tour con un viaggio nell'isola che accoglie nel suo grembo memorie che sono sintesi di quanto è accaduto nel Mediterraneo dal tempo dei fenici. Goethe istituzionalizzerà a canone questa tappa e scriverà, dopo due settimane di soggiorno a Palermo, che «senza la Sicilia non ci si può fare un'idea dell'Italia: qui è la chiave di tutto» (''hier ist der Schlüssel zu allem''). Ma già in precedenza, e in modo istintivamente perentorio, come solo può forse esserlo un poeta grandissimo, prima ancora di essere giunto in Italia aveva scritto: «La Sicilia è per me preannuncia dell'Asia e dell'Africa, e il trovarsi in persona nel centro prodigioso cui convergono tanti raggi della storia del mondo non è cosa da poco». Epifania di un destino che si riduce a un punto di fuga nella prospettiva di una storia plurimillenaria. ([[Cesare de Seta]]) ===[[Salvatore Adamo]]=== *Noi siciliani stiamo bene nel nostro cantuccio, ma ci piace esplorare il mondo, siamo felici nella solitudine ma amiamo anche la compagnia, siamo attaccati alla terra ma sogniamo l'oltre, siamo ora troppo tristi, ora troppo allegri. Ecco, in queste contraddizioni mi riconosco. Ogni giorno che passa sento più forte questo richiamo e chissà se un giorno non ci tornerò per sempre. *Sono siciliano no? La mia isola mi si è incollata nel cuore alla nascita e ha riempito tutta la mia interiorità. Mi capita spesso quando mi presento a sconosciuti di dire che sono siciliano. Siciliano, non italiano. Da sempre la mia vita ruota in un triangolo: [[Belgio]], [[Francia]] e Sicilia. È stato [[Gesualdo Bufalino]], mio compaesano di Comiso, che mi ha fatto capire il senso di appartenenza e tanti altri aspetti del nostro carattere. *Si sa quando all'estero si parla di Sicilia subito qualcuno tira in ballo la mafia. E io risentito rispondo che sono siciliani quelli che la combattono. Per ogni giudice ucciso dalla mafia un altro ne ha preso il posto. ===[[Simonetta Agnello Hornby]]=== *Credevo che Sicilia e Inghilterra fossero due Paesi diversi, invece ci sono tante cose in comune. La paura del diverso, del lontano, di essere aggrediti. L'Inghilterra ha paura di essere vulnerabile perché lo è, come noi. Gli inglesi si sentono i migliori del mondo, anche noi siciliani. Ma sbagliamo, siamo come gli altri. *È triste dirlo ma la Sicilia è invidiosa. Oggi leggevo che sin dal 1500 siamo stati descritti come invidiosi non possono avere sbagliato tutti. Il palermitano è più invidioso degli altri siciliani, ha maggiori insicurezze. Il fatto che io sia spuntata così, dall'aria, sommato alla grande campagna pubblicitaria che la Feltrinelli fece per La mennulara ha provocato molte invidie. Hanno detto che il libro lo avevano scritto alla Feltrinelli ed io mi ero limitata a firmarlo. *Il mio punto di riferimento è Monte Pellegrino. A Londra parlo l'inglese ma con accento siciliano. A Londra ci ho lavorato, mi sono sposata, ci ho fatto due figli. E non mi sono mai posta il problema della convivenza tra un'anima siciliana e una inglese. Io sono io ovunque vada. *Io mi sento come una torta a tre strati: uno fatto dalla Sicilia, l'altro dall'Italia, un terzo ancora dall'Inghilterra. *L'integrazione c'è sempre stata, soprattutto in Sicilia. Noi siamo un popolo fatto da gente diversa. Adesso abbiamo un'emigrazione di massa drammatica, con gente che muore in mare, a cui siamo poco preparati. ===[[Pippo Baudo]]=== *La nostra terra ha subito tante devastazioni morali e materiali. Anche la natura qualche volta si è accanita contro la nostra terra attraverso i terremoti. Eppure, che cosa è rimasto intatto? È rimasta una bellezza infinita, unica al mondo. Basta girare la nostra Sicilia, le coste, l'interno della Sicilia, per scoprire una bellezza che i nostri avi, i nostri progenitori, ci hanno lasciato in eredità, sicuri forse, loro, che noi l'avremmo rispettata questa natura, l'avremmo esaltata...cosa che non abbiamo fatto. Questa terra, senza futuro, è morta, è finita, è scomparsa, e i giovani non troveranno niente, nient'altro che macerie e devastazioni. Amara terra mia, amara...e bella. Il Bello vincerà, sono sicuro. Il Bello trionferà. *Le bellezze siciliane hanno una marcia in più determinata da fattori storici. Il sangue misto, la stratificazione delle diverse dominazioni hanno mescolato i geni tanto da dare insiemi diversi. Contrariamente alla tradizione sforniamo donne altissime e sempre più in crescita con caratteri somatici che spaziano dal corvino al biondo, con occhi nocciola, verdi e azzurri a seconda che predomini il carattere arabo, quello spagnolo o quello normanno. *[[Roberto Vecchioni]] è un amante tradito, per questo ha detto quella frase: il suo è un appello d'amore non un atto d'accusa nei confronti della Sicilia. In Sicilia il bello c'è, la Sicilia è bellissima. Certo, Vecchioni poteva evitare di generalizzare ma sono convinto che lui si sia già pentito di aver pronunciato quelle parole. W la Sicilia buona e quella bella che c'è. ===[[Enzo Biagi]]=== *Chi sono i siciliani? C'è un ritrattino tracciato dal messinese Scipio di Castro, negli Avvertimenti (seconda metà del secolo XVI), un bel volume pubblicato dalla benemerita Elvira Sellerio: "La loro natura è composta da due estremi, perché sono sommamente timidi mentre trattano gli affari propri e di una incredibile temerarietà dove si tratta del maneggio pubblico". Ma per tratteggiare un attendibile profilo è opportuno aggiornare i giudizi. Pirandello: "Una istintiva paura della vita", ovvero la propensione al dubbio; Brancati, ovvero l'ossessione del sesso: "I sogni e la mente e i discorsi e il sangue stesso perpetuamente abitato dalla donna"; Sciascia, ovvero l'individualismo: "Ognuno è e si fa isola a sé". *Credo che i siciliani siano tra i più gentili tra gli italiani. Penso che non baratterei il maestro Sciascia col maestro di Vigevano, e hanno dato tanta intelligenza all'Italia. *Difficile capire l'Italia, quasi impossibile la Sicilia, un'isola abitata da italiani esagerati. Ci sono sempre due facce da decifrare, due possibilità. *E il solito Goethe aggrava ancora la situazione: "Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?". Già: chi sa qualcosa di preciso? Comincia il paesaggio a confondere le idee: i sicomori, come nel Sudan, e il papiro, come in Egitto, e poi le palme e i cactus che evocano il deserto, e il poeta russo [[Andrej Belyj]] resta sconvolto dallo stridore delle cicale e dal tripudio dei colori: il giallo dello sparto, il rosa del [[rododendro]] e dei grappoli di [[tamerice|tamerici]] e il verde dei [[carrubo|carrubi]]. Più tardi arriva Tomasi di Lampedusa, e complica ancora il discorso dal punto di vista psicologico: "Cambiare tutto per non cambiare niente". *Tutti conoscono la Sicilia degli itinerari turistici o quella un po' ironica e misteriosa dei film e dei racconti: le pianure calcinate e le montagne aspre dove si va a cacciare il coniglio selvatico, e i palazzi dei baroni coi quadri, le porcellane e i mobili preziosi arrivati anche dalla Cina, e alle pareti i ritratti degli antenati, duri funzionari borbonici o sorridenti e bionde fanciulle britanniche, che seguendo i marinai di Nelson erano venute ad accasarsi nell'isola. Ci sono due mondi e due, o forse più, realtà che non si incontrano mai. ===[[Giuseppe Antonio Borgese]]=== *Eppure sullo scorcio del secolo XVIII, la Sicilia era più remota da ogni sentimento d'italianità che non fosse, starei per dire, ai tempi di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]. Patria, razza, mondo era l'isola delle tre punte, l'isola che fu creata dalla testa di [[Giove (divinità)|Giove]], mentre l'Italia non era che una gamba della divinità secondo l'apologo del [[Giovanni Meli|Meli]]. ''Matrigna'' chiama il Meli la [[lingua italiana]], in antitesi alla siciliana madre. [...] Certo in altre province d'Italia non si dormiva così grosso; e la prova ne è che la Rivoluzione le toccò tutte, fuorché la Sicilia, e che la Sicilia rimase fino a Waterloo l'unico sicuro asilo dell'''ancien régime'' in Italia. *[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] che visitò la Sicilia quando era più lontana che non sia l'[[India]] oggi, ed era ignota ''de visu'' anche ad archeologi d'avanguardia, anche allo stesso Winckelmann, Goethe ammirò incantato il monte Pellegrino su Palermo, «il più bel promontorio del mondo», e cercò arte e natura su strade ancora inospiti, su clivi inaccessi, disse una delle sue parole profetiche scrivendo che l'[[Italia]] senza la Sicilia non è un tutto. *Meno che nazione, la Sicilia è più che regione; non un frammento d'Italia, ma sua integrazione e aumento. *Un'isola non abbastanza isola: in questa contraddizione è contenuto il tema storico della Sicilia, la sua sostanza vitale.<br/> Lo stretto di [[Messina]] che la separa dal continente nel suo punto più angusto non raggiunge i quattro chilometri [...] Le montagne del suo nord-est sono esattamente analoghe a quelle che formano la catena parallela di Aspromonte in [[Calabria]] [...] Anche la separazione dall'[[Africa|Affrica]], ben più vasta, ma non enorme (ottanta miglia), non ebbe carattere di stabilità [...]<br/> Questa vicenda e caratteristica geologica è l'abbozzo del destino umano della Sicilia, il suo ''nec tecum nec sine te vivere possum''. ===[[Cesare Brandi]]=== *In Sicilia, solo che vi sia il sole, è sempre primavera, anche più primavera se ci sarà la neve sull'Etna e sulle Madonie, con quel contrasto che è così dolce tra la neve all'orizzonte e le pendici fitte di agrumi in cui occhieggiano aranci e limoni, e se aranci e limoni potete trovarli anche altrove, mai saranno così come li vedete in Sicilia, in questa contraddizione di inverno e di primavera. Sì, lo so, uno spettacolo del genere può esserci anche in Marocco o in Andalusia, con altri fascini sicuramente, ma qui in Sicilia vi appare come una cosa naturale, per cui non c'è bisogno di andare in terre esotiche. È la natura naturale qui in Sicilia di mettere assieme l'arancio e la neve. Non è esotica la Sicilia, è favolosa. *Ma può esserci al mondo un paese più bello della Sicilia? *Per chi un viaggio in Sicilia non ha rappresentato un premio, o quasi il compimento di un voto? L'uomo non ha cessato, neanche nei tempi storici, di favoleggiare sulla Sicilia, che è la terra stessa del mito: qualsiasi seme vi cada, invece della pianta che se ne aspetta, diviene una favola, nasce una favola. ===[[Gesualdo Bufalino]]=== *Capire la Sicilia significa dunque per un siciliano capire se stesso, assolversi o condannarsi. Ma significa, insieme, definire il dissidio fondamentale che ci travaglia, l'oscillazione fra claustrofobia e claustrofilia, fra odio e amor di clausura, secondo che ci tenti l'espatrio o ci lusinghi l'intimità di una tana, la seduzione di vivere la vita con un vizio solitario. L'insularità, voglio dire, non è una segregazione solo geografica, ma se ne porta dietro altre: della provincia, della famiglia, della stanza, del proprio cuore. Da qui il nostro orgoglio, la diffidenza, il pudore; e il senso di essere diversi. *Ogni siciliano è, difatti, una irripetibile ambiguità psicologica e morale. Così come l'isola tutta è una mischia di [[lutto]] e di luce. Dove è più nero il lutto, ivi è più flagrante la luce, e fa sembrare incredibile, inaccettabile la morte. Altrove la morte può forse giustificarsi come l'esito naturale d'ogni processo biologico; qui appare come uno scandalo, un'invidia degli dei.<br>Da questa soperchieria del morire prende corpo il pessimismo isolano, e con esso il fasto funebre dei riti e delle parole; da qui nascono perfino i sapori cupi di tossico che lascia in bocca l'amore. Si tratta di un pessimismo della ragione, al quale quasi sempre s'accompagna un pessimismo della volontà. [...]<br>Il risultato di tutto questo, quando dall'isola non si riesca o non si voglia fuggire, è un'enfatica solitudine. Si ha un bel dire – io per primo lo dico – che la Sicilia si avvia a diventare Italia (se non è più vero, come qualche savio sostiene, il contrario). Per ora l'isola continua ad arricciarsi sul mare come un'istrice, coi suoi vini truci, le confetture soavi, i gelsomini d'Arabia, i coltelli, le lupare. Inventandosi i giorni come momenti di perpetuo teatro, farsa, tragedia o Grand-Guignol. Ogni occasione è buona, dal comizio alla partita di calcio, dalla guerra di santi alla briscola in un caffè. *Questo luttuoso lusso d'essere siciliani. *Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte di ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso d'identità, né so se sia un bene o sia un male. Certo per chi ci è nato dura poco l'allegria di sentirsi seduto sull'ombelico del mondo, subentra presto la sofferenza di non sapere districare fra mille curve e intrecci di sangue il filo del proprio destino. *Una trappola in cui i siciliani cadono volentieri: pretendere di capire la Sicilia prima di capire sé stessi. *Vi è una Sicilia «babba», cioè mite, fino a sembrare stupida; una Sicilia «sperta», cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è una Sicilia pigra, una frenetica; una che si estenua nell'angoscia della roba, una che recita la vita come un copione di carnevale; una, infine, che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio{{sic|...}} *Viaggiare, voglio dire, s'apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell'uomo: amare e creare. Saper viaggiare è cosa creativa quanto una seduzione d'amore, una bella pittura, una frase musicale assoluta. Ove poi il luogo da visitare sia l'isola che dico io, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, l'impresa risulterà più che mai portatrice di turbamento e di rischio: se ogni viaggio significa una scommessa di conoscenza e felicità, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto, è l'Esame. ===[[Andrea Camilleri]]=== *I siciliani vivono male la loro condizione di essere siciliani, sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso dal presente. Anche in politica, sono sempre insoddisfatti della realizzazione del proprio voto nell'atto stesso nel quale si realizza, perché attraverso di esso hanno ottenuto solo normalità. Si dicono: "vogliamo vedere se cambia qualche cosa?" votano e cambiano, e qui torniamo al Principe di Salina in tutto il suo splendore. Hanno cambiato tutto e non hanno cambiato niente. *La sicilitudine è il lamento che il siciliano fa di sé. [[Vittorio Nisticò]] fece un giornale leggendario che era l'Ora di Palermo. Vittorio diceva che i siciliani si dividono in due grandi categorie. I siciliani di scoglio e i siciliani di mare aperto. Il siciliano di scoglio è quello che riesce ad allontanarsi fino al più vicino scoglio. Il siciliano di mare aperto invece prende il largo e se ne va. Leonardo {{NDR|Sciascia}} era un siciliano di scoglio, non c'è dubbio. Però il suo scoglio era così alto che lui da lassù poteva guardare il mondo. Non riusciva a stare lontano dalla Sicilia. [...] Sicilitudine è una condizione segnata con l'evidenziatore da alcuni particolari. È, come dire, un gusto compiaciuto per l'essere isolati, per il sentirsi diversi. Invece non lo siamo, diversi. Siamo semplicemente separati dalla terra ferma. La questione divenne la sicilianità, soprattutto per quanto riguarda i caratteri negativi: la sicilianità è molto semplicemente il prodotto di 13 o 14 dominazioni diverse che si sono susseguite in Sicilia. È il senso dell'isola. I siciliani di queste 13 dominazioni hanno preso il meglio e il peggio. Quindi si sono creati un carattere prismatico, cioè assolutamente contraddittorio. Tra persona e persona, tra siciliano e siciliano. *Leggere le pagine dei quotidiani siciliani è, purtroppo spesso, assai più appassionante di un romanzo giallo. Una volta [[Italo Calvino]] scrisse a [[Leonardo Sciascia]] che era praticamente impossibile ambientare una storia gialla dalle nostre parti essendo la Sicilia, disse pressappoco così, prevedibile come una partita a scacchi. Il che dimostrava inequivocabilmente come Italo Calvino non sapesse giocare a scacchi e soprattutto non conoscesse né la Sicilia né i siciliani. *[[Alberto Moravia|Moravia]] amava marcare con Leonardo Sciascia la differenza tra un siciliano e un milanese: un milanese tende a rendere essenziali anche le cose più complesse; un siciliano, diceva Moravia a Sciascia, rende complicate anche le cose più semplici. *Noi non mettiamo in discussione l'accoglienza. Abbiamo dimostrato di saperlo fare meglio degli altri. Per secoli siamo stati terra di passaggio e di scambio. Il problema è che sono troppi. E noi non siamo in grado di gestire queste masse di disperati. *Non mi piace la parola sicilitudine, preferisco la sicilianità espressa dagli uomini, la prismatica composizione del siciliano. *Rispetto alla natura, la gente è ancor più complessa e variegata. Il bello della Sicilia è la scoperta quotidiana di siciliani sempre diversi. Chiudere il siciliano in un ruolo di tanghero scostante è un errore grosso. Certo che esiste un siciliano di questo tipo ma c'è anche il sangue di tredici dominazioni. Credo che oggi, noi siciliani, abbiamo l'intelligenza e la ricchezza dei bastardi, la loro vivacità e arguzia. *{{NDR|«Il cantautore Roberto Vecchioni ha definito la Sicilia "isola di merda". Come replica?»}} Che se lo poteva risparmiare. Vorrei ricordare al signor Vecchioni che oltre alla merda da noi c'è cultura, storia, monumenti, arte, civiltà millenarie. ===[[Truman Capote]]=== *Comincia a gennaio la primavera siciliana, e via via che le piante fioriscono diventa il giardino di una maga: germoglia la menta sulle rive dei ruscelli, gli alberi morti si inghirlandano di rose canine, persino il brutale cactus mette teneri fiori. Quindi non mi fa paura l'arrivo dell'inverno: quale migliore prospettiva che quella di sedere davanti al fuoco ad aspettare la primavera? *{{NDR|Descrivendo contadini e pescatori siciliani}} Gente piccola, non diversa dai giapponesi, ma di pelle bruna. Invero c'è qualcosa di voluttuoso nella loro liscia, lignea durezza. *Tutto ciò che d'importante poteva capitarmi, accadde lì {{NDR|in Sicilia}}. ===[[Claudia Cardinale]]=== *Arrivi qui e ti accorgi che quella città in cui vivi, cioè Parigi, sembra un posto qualunque, anonimo, che subito rifiuti di considerarlo quella capitale del mondo che tutti credono, e nemmeno il centro dell'Europa, perché non ha i colori della Sicilia, né i suoi profumi né i sapori che tingono e incensano l'anima della mia infanzia. *Basta un attimo per sentirti avvolta da una sensazione nuova e antica, avvolgente e narcotizzante assieme, quell'attimo in cui poggi il piede su quest'isola, appena scesa da un treno o da un aereo. E subito capisci che questa terra, questo paesaggio, questa luce ti appartengono, fanno parte del tuo dna, delle tue radici, della tua anima, di qualcosa che senti tuo... *Ricordo la processione della madonna di Trapani, seguita a Tunisi con religioso rispetto anche da ebrei e arabi. La Sicilia... Io qui ho fatto tanti film, quest'isola è molto Oriente, ritrovo l'allegria dei mercati, i colori, i profumi, il calore. Adoro il mare, la sua, la mia libertà. ===[[Carmen Consoli]]=== *Credo che pesi una sorta di pregiudizio su di noi, per cui veniamo additati come omertosi a prescindere. Invece no: bisogna distinguere tra esercito silente omertoso ed esercito silente impotente, che è quello che guarda sempre la ghirlanda dello Stato con su scritto "assente". Non voglio fare la siciliana vittimista, ma plaudire chi sente una profonda indignazione, chi continua a restare in Sicilia, perché nutre la speranza in un cambiamento, vede la bellezza che lo circonda. Tuttavia non posso dimenticare che siamo vittime di un negazionismo per cui sentiamo ancora dire che la mafia non esiste. Negando le bruttezze finiamo per coltivarle. Ma è anche vero che nessuno come il siciliano ama la sua terra, perché è capace di vederne la bellezza. Io per prima. Sono figlia di un siciliano che ha lavorato sodo e che è stato un grandissimo esempio di cittadino italiano. Ecco, vorrei che venissero sottolineati gli aspetti eroici delle persone comuni che abitano la Sicilia e che fanno parte del nostro esercito silente. *La Sicilia è un dono di Dio, ci sono posti che non ti immagini, alla fine di una strada ti imbatti in un anfiteatro fatto di pietra lavica, e se sali sull'Etna e vedi il mare, beh, allora capisci perché chi conosce la Sicilia ne sia innamorato. *Nei miei arrangiamenti e nelle armonie c'è molta Sicilia. Adoro anche il lavoro che fa Camilleri sulla lingua, riutilizzando vocaboli siciliani (talia al posto di guardare ad esempio). È il recupero di uno dei tanti colori d'Italia e noi di colori ne abbiamo tanti. Noi siciliani siamo gente piuttosto impegnativa: pensa alla caponata, un piatto unico che è una mescolanza di mille sapori. Non è significativo? *Noi siciliani abbiamo pensato per troppo tempo alla Sicilia solo come un punto di partenza. E invece dobbiamo riappropriarci della nostra terra. Come dice [[Manlio Sgalambro|Sgalambro]] alla fine del film<ref>Il film è ''[[Perduto amor]]'', del 2003.</ref> di [[Franco Battiato|Battiato]], la Sicilia reca in sé una magia particolare difficile da esprimere. Bisogna viverci per capire: l'odore di mandorle amare che evoca la Macondo<ref>Il mitico villaggio sperduto tra le paludi in cui si svolgono le vicende di ''Cent'anni di solitudine''.</ref> di [[Gabriel García Márquez|Garcia Marquez]], l'Etna, l'acqua del mare, l'odore di arance. ===[[Vincenzo Consolo]]=== *Io non so che voglia sia questa, ogni volta che torno in Sicilia, di volerla girare e girare, di percorrere ogni lato, ogni capo della costa, inoltrarmi all'interno, sostare in città e paesi, in villaggi e luoghi sperduti, rivedere vecchie persone, conoscerne nuove. Una voglia, una smania che non mi lascia star fermo in un posto. Non so. Ma sospetto sia questo una sorta d'addio, un volerla vedere e toccare prima che uno dei due sparisca. *La mia terra, l'isola, la Sicilia, è una terra estrema, che ha sempre, da una parte, persone non felici socialmente, che, spinte dalla necessità, sono state portate ad emigrare; ma questo non solo dalla Sicilia, ma da tutto il meridione, come voi sapete, e anche da zone depresse di questo Veneto. Però da parte degli intellettuali, degli scrittori c'è sempre stata, se non la necessità, il desiderio di arrivare al centro, di lasciare questa periferia incerta, cercando un centro che in volta in volta si identificava in Roma, in Firenze, ma soprattutto in Milano. *La Sicilia è la metafora dell'Italia. Come diceva Ignazio Buttitta "a Sicilia puoitta a banniera"<ref>La Sicilia porta la bandiera.</ref>. *Ultimo, allora, di una lunghissima e illustrissima schiera di viaggiatori in Sicilia, viaggiatori che spesso, in questa terra antica e composita, enormemente stratificata, sono stati ingannati o fuorviati da superfici arditamente colorate o da monumentalità incombenti, fino a giungere qualche volta allo smarrimento (come successe a quel povero inglese di nome Newman, divenuto poi cardinale, che dalla Sicilia scappò confuso e febbricitante). ===[[Emanuele Crialese]]=== *Ho diversi progetti, continuo a scrivere, ho delle idee. Sto cercando... apposta sono qui in Sicilia. *Ho trovato più talenti in Sicilia che altrove nel mondo. *Per me la Sicilia ha una luce particolare, qualcosa di primordiale. Io non sono nato in Sicilia anche se mia madre è di Palermo. È come se con questa terra ci fosse un richiamo anche più lontano della mia esistenza, che appartenga alla mia memoria. Scrivo volentieri qui, c'è un'aria speciale, istintiva. Non mi va neanche di dargli un nome sennò darei dei confini che non ha. ===[[Friedrich Engels]], [[Karl Marx]]=== *In tutta la storia della razza umana nessuna terra e nessun popolo hanno sofferto in modo altrettanto terribile per la schiavitù, le conquiste e le oppressioni straniere, e nessuno ha lottato in modo tanto indomabile per la propria emancipazione come la [[Sicilia]] e i siciliani. Quasi dal tempo in cui Polifemo passeggiava intorno all'Etna, o in cui Cerere insegnava ai siculi la coltivazione del grano, fino ai giorni nostri, la Sicilia è stata il teatro di invasioni e guerre continue, e di intrepida resistenza. I siciliani sono un miscuglio di quasi tutte le razze del sud e del nord; prima dei sicani aborigeni con fenici, cartaginesi, greci, e schiavi di ogni parte del mondo, importati nell'isola per via di traffici o di guerre; e poi di arabi, normanni, e italiani. I siciliani, durante tutte queste trasformazioni e modificazioni, hanno lottato, e continuano a lottare, per la loro libertà.<ref>Da Karl Marx, Friedrich Engels, ''Opere complete'', Editori Riuniti, vol. XVII, pp. 375-376, 1860.</ref> ===[[Rosario Gregorio]]=== *Adunque era così fattamente disposto il popolo siciliano, mentre i Normanni conquistavano l'isola, che sebbene avesse prima sotto i Saracini ritenuta la sua religione, il suo dritto privato, pure essendo stato sotto il dominio di una nazione, che avea diversa e detestata religione, ed altre usanze ed altro dritto, usciva dirò così da uno stato di contorcimento e di compressione, ed era sollecito ed impaziente di essere liberato al più presto da quelle forme non solo indifferenti e straniere, ma anche odiate del governo saracino. *Da che passò quest'Isola per sistema sotto la dominazione di re lontani [...], sebbene avesse mantenuta la propria sua dignità, e tutte conservate le prerogative di regno, pure non lasciò di essere involta nelle vicende di quelli, e di partecipare negli interessi, e di risentire i movimenti di una più vasta, e potente monarchia [...]; onde nacque e fu poi propagato quel moto, che sconvolse in prima la stessa Italia, e in fine l'Europa intera, mutandone il sistema politico, e nuovi usi e nuovi modi inducendovi. *Divisa così la Sicilia in tanti piccoli stati indipendenti, ed essendo i saracini tra loro da guerre intestine divisi, siccome per altro erano essi dalle lettere e dalle arti ammolliti, i Greci ne tentarono la conquista, che fu poi per la loro ignavia riservata ai Normanni. Il Conte Ruggieri dopo averla interamente occupata, diè soprattutto opera a farvi rifiorire la religione, e vi ristabilì le chiese, e fondò più vescovadi, e varie abbadie di diversi ordini, e furon da lui le chiese di Sicilia, restituite alla giurisdizione di Roma. Dalla quale avendo ottenuta per la sua persona, e per i suoi eredi, la Legazione Apostolica, venne da indi in poi a prender nuova forma la nostra ''polizia''. *È fama che la Sicilia sia stata abitata sin dalla più remota antichità. I Giganti, i Lestrigoni, i Ciclopi, ed altri ignoti nomi, si perdono nei tempi oscuri. *Ed è indubitato che l'eloquenza sia nata in Sicilia. Empedocle in Agrigento, Corace e Tisia in Siracusa, dopo aver cacciato i tiranni e stabilito il governo del popolo, ridussero in arte l'uso della parola. Né dee qui pretermettersi Gorgia da Lentini, che col suo vago e adorno dire tanti rumori fè levare in Atene. La filosofia ancora riconosce alcuni suoi dogmi dalla Sicilia. L'opinione del moto della terra si attribuisce a Iceta da Siracusa, e quella della pluralità de' Mondi a Pietrone d'Imera. La medicina deve ad Erodico, fratello di Gorgia, e maestro d'Ippocrate, l'uso della Ginnastica; e l'empirica fu prima d'ogni altro coltivata da Acrone di Agrigento. Che se ci rivolgiamo alle matematiche, e massimamente alle scienze dinamiche, che son le più utili alla vita, ognun si sovviene del divino Archimede. *In quest'isola si respira un'aria salutare, e più presto calda. Onde è così fruttifero, e ubertoso, e dolce il di lei terreno, che i Romani la chiamarono il grananio d'Italia, e la nutrice del Popolo Romano. E veramente essa abbonda di biade, frumenti, orzo, legumi, vino, olio, zafferano, seta, cotone, mela, cere, canape, lino, manna, limoni, e di molte altre cose che sono tanti capi di industria e commercio. Produce ancora assai saporita frutta, ed allignanvi piante straniere, purché diligentemente vi si coltivino. Similmente è abbondante nei nostri mari la pesca del corallo bianco, rosso e nero, dei tonni e del pesce spada, e di squisiti altri pesci. *Né sono qui da tacersi le nostre memorie letterarie. La poesia pastorale è nata in Sicilia, e sono famose le canzoni di Dafni sopra la sua ninfa Xenèa. Teocrito in questi argomenti fu riputato tanto che Virgilio lo riguardava come suo maestro. La commedia si dice inventata ad Imera, che fu poi perfezionata in Siracusa, ove adornò le scene e i soggetti Epicarmo. E gli spettacoli tragici si rappresentavano spesso nei teatri di Gela, che erano stati diretti da Eschilo. *Parimenti non desiderava il popolo siciliano di essere restituito alle forme del governo bizantino, già da più secoli caduto, e se non dimenticato, certamente non caro. *Se i siciliani si videro allora abilitati a tante speranze, aveano insieme acquistato tale e sì straordinario grado di forza pubblica, qual facea mestieri a superare tanti ostacoli, ed a resistere con successo agli sforzi continui di tanti nimici e sì possenti. La nazion tutta da gran tempo volontariamente e con entusiasmo armata, e fatta per emulazione e per uso bellicosa, avea non solo nelle imprese di terra, ma acquistata ancora grande perizia e possanza nei fatti di mare. *Sotto il governo dei consoli fu l'isola nostra assai travagliata dai tumulti servili e dalle rapine di Verre. E fu indi involta nelle guerre dei dittatori e de' triumviri. Ma Augusto con inviarci più colonie, in certa maniera, cercò di ristorarla dai danni sofferti. *Succeduti i Re Castigliani, cessò Palermo da indi innanzi di essere la sede dei suoi Re, e cominciò la Sicilia ad esser governata dai Viceré. ===[[Beppe Grillo]]=== *Chi siete voi siciliani? Chi siete voi? Avete avuto tutto, l'intelligenza di Majorana, la profondità di Pirandello, la cattiveria di Riina, il senso del potere di Provenzano. Siete autonomi o no? Siete stati liberati o no? È da 100 anni che raccontano la storia della liberazione dei garibaldini ed è da 100 anni che vi prendono per il culo. *La Sicilia è un luogo che ha il 90% di cose per le quali vale la pena vivere: cibo, clima, mare, turismo, cultura. Scavi un buco ed esce un normanno...C'è tutto. Basta cambiare generazione politica. *La Sicilia ha avuto l'intelligenza di [[Ettore Majorana|Majorana]] e la profondità di [[Luigi Pirandello|Pirandello]], la ferocia di Riina e la gestione del potere di Provenzano. La Sicilia è eterna. È crudele. È indefinibile. È ovunque ci sia un siciliano. Per chi vi è nato, [[Palermo]] è il centro del mondo. La Sicilia ha tutto. Sole, mare, paesaggi, arte, storia, agricoltura. La Sicilia non ha niente. Inceneritori, emigrazione, criminalità. È una chimera nata con l'Unità d'Italia. Una Nazione? Stato? Regione? In crisi di identità o, forse, con identità multiple. In Sicilia si dice ancora cattivo come un piemontese. I libri di storia raccontano la favola di mille camicie rosse che liberano un'isola di milioni di persone. Quell'isola è in catene. È autonoma, ma senza autonomia. Ricca, ma povera. Ha il maggior numero di patrimoni dell'umanità dell'UNESCO in Italia. Catania e Palermo sono sommerse dai debiti. L'[[Italia]] non ha fatto bene alla Sicilia. Forse, da sola, la Sicilia può risorgere. Con l'Italia, questa Italia, può solo affondare. U pisci feti da testa. E la testa è a [[Roma]]. ===[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''=== *L'Italia senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell'anima: qui è la chiave di tutto [...] <br>Del clima non si dirà mai abbastanza [...] Chi potrebbe enumerare tutte queste meraviglie? *La Sicilia è un preannuncio dell'[[Asia]] e dell'[[Africa]], e trovarsi in persona nel centro prodigioso cui convergono tanti raggi della storia del mondo non è cosa da poco. *Mi sento veramente felice che nel mio animo sia rimasta un'idea tanto chiara, completa e pura della grande, bella, impareggiabile Sicilia. *Oggi, infine, possiamo dire che abbiamo visto, coi nostri occhi, come la Sicilia ha potuto meritare il nome onorevole di granaio d'Italia. A qualche distanza da Girgenti sono cominciate le terre fertili. Non sono delle grandi pianure, ma dei dorsi di montagne e di colline dolcemente inclinate l'una verso l'altra e interamente coperte di frumento e d'orzo che offrono allo sguardo un quadro immenso di fertilità. ===[[Renato Guttuso]]=== *Anche se dipingo una mela, c'è la Sicilia. *È una terra drammatica la Sicilia. È drammatica fisicamente, è drammatica la sua natura e sono drammatici i suoi personaggi. I siciliani sono tendenzialmente drammatici, e naturalmente non si può essere insensibili a queste cose. *Non credo ci sia al mondo un posto come la Sicilia, almeno per me. Sono un siciliano viziato. *Un artista parla solo delle cose che conosce, delle cose che sa, delle cose con le quali ha vissuto una comunione profonda da sempre, da quando non era neppure cosciente. Quindi il mio legame con la Sicilia è così profondo che viene fuori. ===[[Jean Pierre Louis Laurent Hoüel]]=== *Di tutte le isole del Mediterraneo la Sicilia è la più grande, la più fertile, la più popolata. Situata alla punta estrema dell'Italia, verso occidente, forma un braccio di mare che si chiama Stretto di Messina, largo, nella parte settentrionale, non più di tre quarti di lega; proprio in questo canale ci sono i famosi promontori di Cariddi e di Scilla: Cariddi vicino al porto di Messina, Scilla sulla penisola. La Sicilia è triangolare; la sua parte più ampia è di circa sessantasei leghe. È divisa in tre «valli», termine che significa «provincia». Queste valli hanno avuto nome dalle città che sono o che sono state loro capoluoghi: il vallo di Mazzara [Mazara] a sud, il vallo di Noto al Oriente e il vallo di Emonè [Demone] a nord. *Dovevo rivolgermi ad un farmacista, don Melchiorre Oliveri; mi ricevette con molta cordialità, e mi fece ospitare nel convento degli Agostiniani procurandomi tutto ciò che mi occorreva. Mi servii di un'altra lettera di raccomandazione per don Antonio Delione che l'indomani mi usò gentilezza, abituale in Sicilia nei confronti degli stranieri, quella cioè di far loro dei doni; mi regalò del vino eccellente, frutta e biscotti. Simili cortesie le ebbi da molte persone. Acquisivano così il diritto di farmi frequenti visite e di condurre tutti i loro conoscenti per vedere le opere alle quali lavoravo. I Siciliani, in genere, sono molto curiosi e non temono di essere importuni. Con tale disposizione a veder tutto, questo popolo dovrebbe essere sapientissimo. *Ecco due giovani contadine su dei covoni di grano che sembrano muoversi e venirmi incontro. I fasci erano ammucchiati su una carretta senza ruote o meglio su una treggia, mezzo di trasporto assai più semplice e antico, abbastanza diffuso nelle campagne siciliane, dove il terreno è quanto mai accidentato. Delle fanciulle, una era in piedi, l'altra accanto a lei; due buoi possenti muscolosi, forniti di lunghe corna tiravano il carro; un contadino lo guidava; dei mietitori seguivano a piedi portando in spalla gli arnesi della loro fatica. Le fanciulle cantavano e ridevano, tutti comunicavano gioia; in un momento così bello tutto mi affascinava, mi incantava. La serenità del cielo, la bellezza della campagna, una certa esaltazione della mia fantasia come stregata da un tale spettacolo, mi richiamarono alla mente i tempi in cui nelle campagne era possibile incontrare gli déi. E quelle fanciulle mi parvero per un momento Cerere e Pale, che pastori e mietitori accompagnavano cantando inni alle grazie. *La Sicilia, che gli antichi poeti hanno cantato come terra del mito perché offriva accanto ai grandi fenomeni naturali le prime testimonianze delle arti, è uno dei paesi d'Europa più interessanti, più degni di essere descritti nei particolari. *Non vi è paese che più sia stato provato da rivolgimenti politici. I Fenici furono i primi stranieri che dominarono in Sicilia, vi fondarono delle colonie; i Greci vi si stabilirono poco tempo dopo l'assedio di Troia, i Cartaginesi ne contesero il dominio ai Greci per molti secoli; i Romani cacciarono i Cartaginesi e riunirono tutti i diversi governi dell'isola sotto il loro potere unico e assoluto. Durante il periodo della decadenza dell'Impero, i Vandali la saccheggiarono e l'asservirono; Bellisario la fece tornare per breve tempo sotto la dominazione degli Imperatori di Costantinopoli. Presto essa divenne preda dei Saraceni; i Normanni la tolsero a questi e vi fondarono un regno che acquisì forza e qualche splendore. Ma gli Svevi dovevano a loro volta regnarvi per lasciare il posto ai Francesi; questi vi perirono nel famoso massacro conosciuto con il nome di «Vespri Siciliani». Gli Aragonesi vi furono accolti come signori, e da quest'ultima rivolta, la Sicilia è sotto il dominio del ramo di Spagna che regna a Napoli. E fra tutti questi mutamenti mai si ravvisa un'epoca in cui il popolo siciliano abbia avuto soltanto l'idea di governarsi da solo; sembra che tutti i popoli abbiano il diritto di governarsi da soli; e invece pare che tutti i popoli abbiano il diritto di governare questo bel paese tranne quello che lo abita. E tuttavia questo popolo, degradato dalla costante schiavitù, ha un carattere tutto proprio, che lo ha spesso reso temibile ai suoi dominatori, che lo ha spinto a grandi eccessi e che lo ha talvolta reso degno della genialità delle arti che altri gli avevano fatto conoscere. *Si intuisce che Palermo, libera dell'Inquisizione, che il Marchese Caracciolo ha appena abolita, e da altri ostacoli che non dovrebbero resistere a lungo, diverrà una delle più belle città del mondo e l'isola, di cui essa è capitale, coltivata come un giardino, potrà considerarsi il soggiorno più delizioso della terra. Nulla le ha negato la natura; e perciò nei bei tempi antichi, quando il suo popolo ha potuto manifestare il genio di cui era ricco, sono stati creati tanti monumenti celebri. ===[[Kazuo Ishiguro]]=== *Dinnanzi ai miei occhi si è materializzato un affascinante mix di influenze europee e nordafricane, anche se va detto che la Sicilia è una terra unica, autentica, con una sua propria identità. *Forse c'è una immagine stereotipata della Sicilia e della mafia che proviene da film come ''[[Il Padrino]]'', ma penso che per la maggior parte delle persone la Sicilia sia molto più di questo. Gran parte di quanti mi circondano, con cui ho la possibilità di confrontarmi, pensa ad una bella isola di cultura con una miscela di selvaggio e di sofisticato, con una ricca e propria storia, un travagliato rapporto con il continente d'Italia, che in qualche modo ricorda il rapporto tra l'Irlanda e la Gran Bretagna. La sorprendentemente ricca eredità letteraria ricorda proprio l'Irlanda. *Sono curioso di scoprire perché la Sicilia ha prodotto così tanti scrittori di livello mondiale, quando il continente d'Italia è riuscito a fare ciò a stento. L'Italia ha una magnifica tradizione artistica, naturalmente, e nell'era moderna una grande tradizione cinematografica, ma deve molto alla Sicilia per i grandi scrittori. ===[[Carlo Levi]]=== *Ad un tratto, come se una mano con un gesto improvviso avesse scostato i vapori e aperto alla luce gli orizzonti, ecco apparire, tragico, ardente e inverosimile, il blu di Sicilia, e la costa, e lo scheletro bruciato di Monte Pellegrino. Quasi succhiati da quella terra attrattiva e divorante, prima di aver tempo di contemplarla, eccoci sulla pista dell'aeroporto, a Bocca di Falco. *E poiché era tornato da poco dall'America, mi raccontava di quei cimiteri e di quelle imbalsamazioni di laggiù, fatte per nascondere la morte [...] Qui, in questa terra antica, è tutto l'opposto. La morte è la morte, e perché è morte conserva in sé piena l'immagine della vita. Ci sono anche in altre parti d'Italia, anche a Roma, cimiteri di questo genere, ma qui, in Sicilia, questa familiarità con i morti, questa loro presenza, sembra naturale e non desta terrore. *Mario Farinella mi aveva accompagnato in qualcuno di quei miei viaggi, che non erano soltanto, per me, la scoperta di una Sicilia vera, degli uomini nuovi che andavano creando un mondo nuovo, ma la scoperta di una parte di me, la più autentica e legittima, che in quegli uomini, in quelle terre, si ritrovava. *L'estate cala sulla Sicilia come un falco giallo sulla gialla distesa del feudo coperta di stoppe. La luce si moltiplica in una continua esplosione e pare riveli e apra le forme bizzarre dei monti e renda compatti e durissimi il cielo, la terra e il mare, un solo muro ininterrotto di metallo colorato. Sotto il peso infinito di quella luce gli uomini e gli animali si muovono in silenzio, attori forse di un dramma remoto, di cui non giungono alle orecchie le parole: ma i gesti stanno nell'aria luminosa come voci mutevoli e pietrificate, come tronchi di fichi d'India, fronde contorte di ulivo, rocce mostruose, nere grotte senza fondo. ===[[Dacia Maraini]]=== *La Sicilia è particolarmente dotata di scrittori, ce ne sono di straordinari. Parliamo di autori dell'Ottocento però probabilmente le radici sono lontane, non a caso la Sicilia è stato il luogo dove è cresciuta e si è sviluppata parte della filosofia greca; non è un caso, la capacità di impostare le idee secondo logica, credo che venga dalla presenza della filosofia greca proprio qui, in questa Regione. *Non è poi un caso che la letteratura italiana cominci qui in Sicilia, e la Sicilia mantiene una grandissima passione e un talento per la scrittura, perché tantissimi sono gli scrittori siciliani di grande valore entrati in pieno diritto nella letteratura italiana. *Non vado molto volentieri in Sicilia perché mi piange il cuore a vedere gli scempi del paesaggio. Non ho più nulla laggiù, salvo qualche caro amico che continuo a frequentare. ===[[Luigi Natoli]]=== *Dalla venuta di Carlo V, nel 1535, fino allora nessuno dei re che si erano succeduti aveva mai posto piede nell'isola; nessuno era stato coronato nell'antico e nobile duomo, con la corona di Ruggero e Federico II: il regno si era sentito quasi mortificato dalla trascuratezza dei suoi monarchi lontani, ai quali pur mandava larghi e generosi donativi. *I saraceni erano nella memoria del popolo di Sicilia un popolo vissuto in epoche che si perdevano nella notte di un passato senza limiti e al quale si attribuivano edifici, grotte, piantaggioni secolari, di cui il popolo non sapeva determinare l'origine. *Sia per la lunga e aspra discordia con Roma, che turbò le coscienze, sia per il fiscalismo rigido degli agenti di governo, la Sicilia attraversò tale pericolo di strettezze da suscitare un vivo malcontento; tanto che qualcuno dal nome ''Victorius Amedeus'' fece l'anagramma ''Cor eius est avidum'', e in un canto popolare il nome di Casa Savoia servì a rappresentare la devastazione e la desolazione: ''Pari ca cci passò Casa Savoia''. *Vedrai che l'isola passerà all'imperatore e noi avremo fatto la guerra al Savoiardo per dare comodità al Germanico di pigliarsi la nostra bella isola. Da un padrone all'altro; sempre così. ===[[Pierre-Jean-Baptiste Nougaret]]=== *{{NDR|I siciliani}} Conservano alcuni usi degli Spagnuoli; ma non hanno la loro gravita, né il loro carattere taciturno. Sono estremamente animati nel discorso, ed i loro gestì sono d'ordinario sì giusti, ed esprimono sì bene i loro sentimenti, che anche senza intendere quello che dicono, s'indovina facilmente il motivo dei loro discorsi. *I Siciliani sono generalmente portatissimi per la musica, ed hanno per l'armonia e per il canto il gusto il più vivo. Dessi sono naturalmente eloquenti, abbenché non si applichino a quest'arte se non per rapporto al tribunale, e con tanto più di ardore con quanto può loro rimproverarsi di amare troppo soverchiamente le liti. *Il Siciliano è per l'ordinario di una mediocre statura, robusta e ben proporzionata, la testa ovale , la fisonomia spiritosa, l'occhio vivo, la carnagione olivastra , i capelli di color castagno bruno. Desso è penetrante, attivo, e capace di riuscire in tutto quello che intraprende, quando vi si è ben determinato. È prodigo e generoso; e calcolando le sue rendite secondo la sua maniera di pensare non ascolta i consigli di una saggia economia, e quindi va in rovina sovente; avvegnaché egoista all'eccesso, non odia per ciò gli uomini; anzi è capace dell'amicizia la più tenera, e dei {{sic|sacrificj}} i più eroici. Tranquillo, e non curante in sua casa, sembra occuparsi unicamente di se stesso; ma s'egli è rivestito di un pubblico impiego, incaricato di combattere per la sua patria, non è più lo stesso uomo; ma diviene zelante cittadino, fervido patriota, e consuma il suo patrimonio, e versa anche il sangue, quando sia d'uopo, in favore della causa che {{sic|dee}} difendere. ===[[Luigi Pirandello]]=== *E prese a raccontare, con atteggiamento, di grave costernazione, i fatti avvenuti di recente in Sicilia, a Serradifalco, a Catenanuova, ad Alcamo, a Casale Floresta, i quali provavano come in tutta l'isola covasse un gran fuoco, che presto sarebbe divampato; e a rappresentar la Sicilia come una catasta immane di legna, d'alberi morti per siccità, e da anni e anni abbattuti senza misericordia dall'accetta, poiché la pioggia dei benefizii s'era riversata tutta su l'Italia settentrionale, e mai una goccia ne era caduta tra le arse terre dell'isola. Ora i giovincelli s'erano divertiti ad accendere sotto la catasta i fasci di paglia delle loro predicazioni socialistiche, ed ecco che i vecchi ceppi cominciavano a prender fuoco. Erano per adesso piccoli scoppii striduli, crepitìi qua e là; scappava fuori ora da una parte ora dall'altra qualche lingua di fiamma minacciosa; ma già s'addensava nell'aria come una fumicaja soffocante. E il peggio era questo: che il Governo invece d'accorrere a gettar acqua, mandava soldati a suscitare altro fuoco col fuoco delle armi. *E qual rovinio era sopravvenuto in Sicilia di tutte le illusioni, di tutta la fervida fede, con cui s'era accesa alla rivolta! Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! Ed erano calati i Continentali a incivilirli... e i tribunali militari, e i furti, gli assassinii, le grassazioni, orditi ed eseguiti dalla nuova polizia in nome del Real Governo; e falsificazioni e sottrazioni di documenti e processi politici ignominiosi: tutto il primo governo della Destra parlamentare! E poi era venuta la Sinistra al potere, e aveva cominciato anch'essa con provvedimenti eccezionali per la Sicilia... – Ridere, ridere! – incalzò donna Caterina con più foga. – Lo sa bene anche lei come quegli ideali si sono tradotti in realtà per il popolo siciliano! Che n'ha avuto? Com'è stato trattato? Oppresso, vessato, abbandonato e vilipeso! Gli ideali del Quarantotto e del Sessanta? Ma tutti i vecchi qua gridano: Meglio prima! Meglio prima! La Francia che soffia nel fuoco? Lei si conforta così? Sono tutte calunnie, le solite, quelle che ripetono i ministri, facendo eco ai prefetti e ai tirannelli locali capielettori; per mascherare trenta e più anni di malgoverno! Qua c'è la fame, caro signore, nelle campagne e nelle zolfare; i latifondi, la tirannia feudale dei cosiddetti cappelli, le tasse comunali che succhiano l'ultimo sangue a gente che non ha neanche da comperarsi il pane! Si stia zitto! Si stia zitto! Perché voi lo vedrete, – concluse. Faccio una facile profezia: non passerà un anno, assisteremo a scene di sangue. *Io sono nato in Sicilia e lì l'uomo nasce isola nell'isola e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall'aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso. *Naturalmente anche tu andrai via dalla Sicilia, ma non dimenticare il profumo. *Sapeva, sì, che già prima nelle Romagne, nel Modenese, nelle province di Reggio Emilia e di Parma, nel Cremonese, nel Mantovano, nel Polesine, era sorto a far le prime armi il socialismo italiano; ma tutt'altra cosa era adesso in Sicilia! Rivelazione improvvisa, prodigiosa! *Sia l'urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra della campagna di Girgenti, dove nacqui. ===[[Matteo Renzi]]=== *Ho scelto di fare il G7 in Sicilia perché un importante leader di un paese altrettanto importante mi ha detto qualche tempo fa: "Il bilaterale a Palermo con te non lo faccio perché c'è la mafia". Il G7 lo faremo a Taormina e dovranno ricredersi tutti, dovranno innamorarsi della bellezza di questa terra. Nel racconto esterno, complice talvolta la pigrizia degli altri ma anche per nostre responsabilità, la straordinaria bellezza del Sud non viene raccontata come si dovrebbe. Io vado invece lì per aiutare la comunicazione e il racconto della bellezza. Il G7 del prossimo anno lo facciamo a Taormina e vediamo poi cosa scoprono quando gli metteremo nel programma dell'evento il Teatro Greco, l'Etna, il mare, e le signore le manderemo a Siracusa, ad Ortigia e a vedere il Barocco e l'Etna Valley. A quel punto gli chiederò: cos'è la Sicilia? Cos'è il Sud? Prego, ditemi... *La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia più che logistica è una scelta di politica culturale. Quale migliore terra della Sicilia che è la terra della bellezza, del volontariato, del medico Pietro Bartolo e dell'innovazione? *Nel nostro G7 terremo insieme sogno e concretezza. Farlo in Sicilia non è un caso. La Sicilia della Magna Grecia, della bellezza, della filosofia, del barocco ma anche del volontariato e del farsi carico degli altri. *Questa terra ha bisogno di riflettere su se stessa e ragionare sul proprio futuro. La vostra regione ha un ruolo fondamentale per la qualità che ha espresso nei secoli e che dimentichiamo di dirlo a noi stessi. Ha un potenziale pazzesco ma un problema di autostima. Come l'Italia che non si rende conto di com'è percepita nel mondo. Abbiamo opportunità impressionanti. *Un autorevole leader in occasione di un meeting ha fatto una battuta particolarmente stupida. Avevo fatto un passaggio sulla Sicilia. E questa personalità ha fatto una battuta tipica dei pregiudizi che ancora subite e subiamo. Ha detto "la Sicilia è il luogo della mafia". Io ho detto che la Sicilia è cultura, teatro, passione, cibo. E che prima di parlare di Sicilia questa persona avrebbe dovuto studiare. Allora ho deciso di fare il G7 qui e non a Firenze. ===[[Eva Riccobono]]=== *Come mentalità noi siamo conosciuti come un po' più ristretti ma, secondo me, è un buon modo per far capire, soprattutto al resto d'Italia, che Palermo, soprattutto la Sicilia, è attaccata all'Italia. Perché, in verità, è il resto del mondo che è abbastanza ignorante nei confronti di che cos'è la Sicilia. *La Sicilia è le mie radici, la famiglia, gli amici, gli affetti e tutto ciò che fa parte della mia vita sentimentale e personale. E quindi c'è un bisogno abbastanza fisico di dover tornare nella mia cultura, di rivivere la leggenda dell'isola da cui è difficile staccarsi. È un modo di tornare a casa, è la mia saudade. *Lo sapete che fuori dalla Sicilia tutti pensano che i siciliani siano bassi, neri e pelosi? ===[[Alberto Savinio]]=== *È la prima volta ch'io vedo la Sicilia. Essa è la culla, mi diceva mio padre, della nostra gente. Quella terra laggiù, disegnata in turchino da sapientissima mano, è dunque in maniera più ampia della strettamente umana, un'antica madre, un'antica madre per me. *In Sicilia io rivivo la mia infanzia. Nella notte dei miei ricordi infantili, brillano le ruote, le stelle, i razzi dei fuochi artificiali. La pirotecnia è viva in Sicilia; forse in tutto il Mezzogiorno. *In Sicilia le donne sono in primo piano e in tutti i settori della vita sociale. Sicure, sciolte nei modi, nella parola, nell'abito. ===[[Leonardo Sciascia]]=== *Continuo ad essere convinto che la Sicilia offre la rappresentazione di tanti problemi, di tante contraddizioni, non solo italiani ma anche europei, al punto da poter costituire la metafora del mondo odierno. *Cosa rispondere, se non che il siciliano è il prodotto della sua storia? È colpa sua se non ha mai davvero deciso da solo, se sono gli altri che hanno sempre agito per lui, in sua vece e luogo, romani, bizantini, piemontesi? *I siciliani – dice il [[Scipio di Castro|Di Castro]] – generalmente sono più astuti che prudenti, più acuti che sinceri, amano le novità, sono litigiosi, adulatori e per natura invidiosi; sottili critici delle azioni dei governanti, ritengono sia facile realizzare tutto quello che loro dicono farebbero se fossero al posto dei governanti. D'altra parte, sono obbedienti alla Giustizia, fedeli al Re e sempre pronti ad aiutarlo, affezionati ai forestieri e pieni di riguardi nello stabilirsi delle amicizie. La loro natura è fatta di due estremi: sono sommamente timidi e sommamente temerari. Timidi quando trattano i loro affari, poiché sono molto attaccati ai propri interessi e per portarli a buon fine si trasformano come tanti Protei, si sottomettono a chiunque può agevolarli e diventano a tal punto servili che sembrano nati per servire. Ma sono di incredibile temerarietà quando maneggiano la cosa pubblica e allora agiscono in tutt'altro modo... E prima aveva avvertito: la Sicilia è stata fatale a tutti i suoi governanti; e la maggior parte di essi ha lasciato sepolta in quel Regno la reputazione in modo tale che nemmeno nella posterità ha potuto mai più risorgere. *I siciliani sono stati del tutto impermeabili alle dominazioni straniere [...] un'autentica identità sicula è riuscita a conservarsi attraverso i secoli. *Il cinema si interessa della Sicilia perché la Sicilia è cinema. *Il "modo di essere" siciliano altro non può essere che apparenza, che illusione, una così indefettibile continuità, una così assoluta refrattarietà alla storia di quella parte della realtà umana che chiamiamo Sicilia, che pure è situata nel crogiuolo della storia. Ma il fatto è che questa apparenza, questa illusione, sorge dalla realtà siciliana, dal "modo di essere" siciliano: e dunque ne è parte, intrinsecamente. *Io credo nei siciliani che parlano poco, nei siciliani che non si agitano, nei siciliani che si rodono dentro e soffrono: i poveri che ci salutano con un gesto stanco, come da una lontananza di secoli; e il colonnello Carini sempre così silenzioso e lontano, impastato di malinconia e di noia ma ad ogni momento pronto all'azione: un uomo che pare non abbia molte speranze, eppure è il cuore stesso della speranza, la silenziosa fragile speranza dei siciliani migliori... una speranza, vorrei dire, che teme se stessa, che ha paura delle parole ed ha invece vicina e famigliare la morte... Questo popolo ha bisogno di essere conosciuto ed amato in ciò che tace, nelle parole che nutre nel cuore e non dice... *L'intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza immaginazione? *Ma subito trovò da esaltarsi di fronte al mare di [[Taormina]]. – Che mare! E dove c'è un mare così?<br>– Sembra vino – disse Nené.<br>– Vino? – fece il professore perplesso. – Io non so questo bambino come veda i colori: come se ancora non li conoscesse. A voi sembra colore di vino, questo mare?<br>– Non so: ma mi pare ci sia qualche vena rossastra – disse la ragazza.<br>– L'ho sentito dire, o l'ho letto da qualche parte: il mare colore del vino – disse l'ingegnere.<br>– Qualche poeta l'avrà magari scritto, ma io un mare colore del vino non l'ho mai visto – disse il professore; e a Nené spiegò – Vedi: qui sotto, vicino agli scogli, il mare è verde, più lontano è azzurro, azzurro cupo.<br>– A me sembra vino – disse il bambino, con sicurezza. [...]<br>«Il mare colore del vino: ma dove l'ho sentito?» si chiedeva l'ingegnere. – «Il mare non è colore del vino, ha ragione il professore. Forse nella prima aurora, o nel tramonto: ma non in quest'ora. Eppure, il bambino ha colto qualcosa di vero: forse l'effetto, come di vino, che un mare come questo produce. Non ubriaca: si impadronisce dei pensieri, suscita antica saggezza. I dialoghi di [[Platone]] dovrebbe recitarli [[Eduardo De Filippo]]: in napoletano. Ma qui siamo in Sicilia, forse non è la stessa cosa».<br>Il treno correva lungo il più splendido mare che avesse mai visto: a momenti pareva assumere l'inclinazione dell'aereo quando decolla, il paesaggio rovesciato da un lato, a filo del volo. *Non c'è nulla di più falso che il proclama di Mussolini secondo cui la Sicilia era fascista fino al midollo. La Sicilia non era per niente fascista. Naturalmente la gente si iscriveva al fascio, andava alle adunate e gridava «Duce! Duce!», ma senza crederci molto. Qui è così per ogni idea. Allo stesso modo si spiega la refrattarietà alla Chiesa cattolica. Si osservano i riti, la messa di mezzogiorno e tutte le regole, ma senza crederci intimamente. *Sai cos'è la nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando. *Scrittori e artisti, poeti e pittori, attraverso la particolarità e le particolarità della Sicilia, hanno raggiunto l'universalità. *Se la Spagna è, come qualcuno ha detto, più che una nazione un modo di essere, è un modo di essere anche la Sicilia; e il più vicino che si possa immaginare al modo di essere spagnolo. ===[[Toni Servillo]]=== *Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il [[napoletano]] e il siciliano. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell'inglese di Shakespeare. *La mia origine è schiettamente campana. Ma mia moglie ha radici paterne in una Sicilia rurale, poco raccontata, quella di Roccella Valdemone, quattro case, meno di 700 abitanti, fra paesaggi poco conosciuti. Si vede l'Etna dalla piana di Randazzo. E sembra il Fuji soprattutto quando i pendii sono innevati, ma attraversati da sciare infuocate. Una piana fertilissima, verso Randazzo. La vegetazione, i noccioleti, le gole dell'Alcantara, un incanto. *Quella siciliana sta al centro della amata letteratura speculativa meridionale. Nella mia formazione incidono [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]], [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], [[Vincenzo Consolo|Consolo]], [[Vitaliano Brancati|Brancati]]. E Brancati sta sopra tutti. Il più grande. Anche per la lingua di assoluta bellezza. Cosa che non si può dire di altri. ===[[Manlio Sgalambro]]=== *A me dà fastidio chi parla male della Sicilia, ma ne parla male perché il giudizio non è tale, è mal motivato, è piuttosto un qualcosa di non corrisposto, un risentimento. *E quindi è diventato scrittore. Bravo. Ogni tanto tornerà per le vacanze, magari per vedere i suoi, ci criticherà ferocemente perché lui vive nella civiltà. Ma una cosa non sa, che questa terra come la Ionia di Eraclito e Anassagora è magica, e richiama sempre coloro che gli appartengono, come se esercitasse un diritto. La legge dell'appartenenza. E anche per lui un giorno inevitabile, il ritorno. Sarà il clima, la luce, l'aria...Una granita di mandorle! *Io sono io e la Sicilia. Non posso ignorarlo o escluderlo, sarei colpevole di un'astrazione malfatta. *Là dove domina l'elemento insulare è impossibile salvarsi. Ogni isola attende impaziente di inabissarsi. Una teoria dell'isola è segnata da questa certezza. Un'isola può sempre sparire. Entità talattica, essa si sorregge sui flutti, sull'instabile. Per ogni isola vale la metafora della nave: vi incombe il naufragio. Il sentimento insulare è un oscuro impulso verso l'estinzione. L'angoscia dello stare in un'isola come modo di vivere rivela l'impossibilità di sfuggirvi come sentimento primordiale. La volontà di sparire è l'essenza esoterica della Sicilia. Poiché ogni isolano non avrebbe voluto nascere, egli vive come chi non vorrebbe vivere: la storia gli passa accanto con i suoi odiosi rumori ma dietro il tumulto dell'apparenza si cela una quiete profonda. Vanità delle vanità è ogni storia. La presenza della catastrofe nell'anima siciliana si esprime nei suoi ideali vegetali, nel suo taedium storico, fattispecie del nirvana. La Sicilia esiste solo come fenomeno estetico. Solo nel momento felice dell'arte quest'isola è vera. *{{NDR|Sul rapporto con la Sicilia}} Per quanto ne sono consapevole – e di questo solo rispondo, non delle cose cosiddette inconsce, che non mi picco d'indagare — non ho "rapporti", è piuttosto l'estensione della mia pelle [...] Ho scritto qualcosa sulla Sicilia. Ma quanto al vivere qui, devo dire che mi trovo bene, ho un collegamento immediato, da ragazzino vivevo a Lentini dov'ero nato — non c'erano i giardini che avrebbero sostituito le pensioncine — mio padre era farmacista, mio zio avvocato e aveva delle campagne, dove ogni tanto andavamo. Ricchissima terra, dove poi ci sono stati ritrovamenti archeologici, e così mi sono trovato a giocare con le ossa — dei greci, dei graeculi, di tutti quelli che vi avevano abitato o comunque erano passati da lì (si ritrova in un mio poemetto...); ebbene, mi trovavo bene, mi ci trovo bene in mezzo. ===[[Vittorio Sgarbi]]=== *{{NDR|Annunciando la candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana}} Credo che la Sicilia sia nel mio destino. Lo faccio come atto d'amore verso una regione simbolo della bellezza italiana, per una Sicilia libera dai pregiudizi e dai luoghi comuni. E per restituirle la dignità di terra degli Dei. Basta con l'esaltazione della mafia per perpetuare l'antimafia dei privilegi e degli affari, umiliando l'isola e i suoi abitanti: è ora di finirla con quanti, pur di dare un senso alle loro funzioni, chiamano tutto mafia. La Sicilia va rispettata come ogni altra regione: merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari. L'Isola vuole gli Dei. *Il rumore positivo è quello di cui parlava Goethe: la bellezza vince la mafia e il male. Dovremmo puntare più sulla bellezza della Sicilia che non sui suoi stereotipi negativi, perché non possono essere il biglietto da visita davanti al mondo. È un vizio mentale che purtroppo hanno molti siciliani. Io in passato proposi di mandare in giro per la Calabria i Bronzi di Riace piuttosto che la foto di un carabiniere col bambino in braccio e con una pistola. Dobbiamo promuovere il bello e il positivo, perché è questo che è la Sicilia. *L'idea stessa di turismo nasce da lì. Si scendeva dalle terre più fredde dell'Europa per vedere l'Italia, fino al luogo dove la luce diventa abbagliante e la bellezza infinita, la Sicilia. *La Sicilia fa ignorare al mondo d'avere la prima miniera d'Italia, fa ignorare al mondo di avere i più bei siti archeologici, ma fa sapere al mondo che c'è il "capo dei capi". Non mi piace. Sono contro questa pubblicità che l'antimafia continuamente fa. Non lo accetto. Bisogna vivere in Sicilia come in qualunque altro luogo. C'è criminalità meno che a Milano, stimarne di più è un atto grave di attentato alla dignità della Sicilia. *Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. Non è lo stesso per quasi nessun'altra regione, non per l'Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostante le due scuole romane. La Sicilia del Novecento, sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l'identità prevalente della cultura italiana. Penso a Giovanni Gentile, a Leonardo Sciascia, a Vitaliano Brancati, Tomasi di Lampedusa, Federico De Roberto e Lucio Piccolo, Gesualdo Bufalino e Manlio Sgalambro, con un'intensità e una densità di proposte che non hanno paragone. ===[[Mario Soldati]]=== *Che cos'è il segreto della Sicilia, della sua estrema bellezza, del suo incanto misterioso e onnipresente? Non c'è alcun dubbio: questo segreto è lo spazio, la grandiosità, la grandezza di tutte le sue strutture, che sono ancora feudali, ad ampie linee, a immensi orizzonti: e mai sminuzzate, mai cincischiate, mai piccolo-borghesi! D'altra parte, come siamo indietro, in Sicilia. *Per ora la Sicilia ci sembra il paese più bello del mondo, ma al patto di essere baroni. *Usciamo nella notte tiepida e profumata. Profumi, essenze degli agrumeti intorno, purificatemi voi! O stelle, o cielo, o delizioso clima di Sicilia! Perché, a volte, andiamo a cercare l'Oriente, il Medio oriente, l'Atlante, il Peloponneso, Rodi, Cipro, Acapulco, le Bermude e Trinidad? Giuro: mi sento, mi so, mondo da sciovinismo, parlo per convinzione oggettiva: abbiamo in Sicilia tutto quanto fa al caso e non lo sappiamo e, a volte, per snobismo, andiamo in tutti quegli altri luoghi, ci andiamo forse soltanto per epater chi ci ascolterà, nella cerchia dei navigli, alle riunioni mondane e invernali. ===[[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]]=== *Aprí una delle finestre della torretta. Il paesaggio ostentava tutte le proprie bellezze. Sotto il lievito del forte sole ogni cosa sembrava priva di peso: il mare, in fondo, era una macchia di puro colore, le montagne che la notte erano apparse temibilmente piene di agguati, sembravano ammassi di vapori sul punto di dissolversi, e la torva Palermo stessa si stendeva acquetata attorno ai conventi come un gregge al piede dei pastori. Nella rada le navi straniere all'ancora, inviate in previsione di torbidi, non riuscivano ad immettere un senso di timore nella calma maestosa. Il sole, che tuttavia era ben lontano dalla massima sua foga in quella mattina del 13 maggio, si rivelava come l'autentico sovrano della Sicilia: il sole violento e sfacciato, il sole narcotizzante anche, che annullava le volontà singole e manteneva ogni cosa in una immobilità servile, cullata in sogni violenti, in violenze che partecipavano all'arbitrarietà dei sogni. «Ce ne vorranno di Vittorî Emanueli per mutare questa pozione magica che sempre ci viene versata!». *"Cosí rispondo anche a lei, caro Chevalley: i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una diecina di popoli differenti, essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi." *"Il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i Siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portar loro i piú bei regali; e, sia detto fra noi, ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel bagaglio. Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni oniriche, anche le più violente: la nostra sensualità è desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte; desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia, i nostri sorbetti di scorsonera o di cannella; il nostro aspetto meditativo è quello del nulla che volesse scrutare gli enigmi del nirvana. Da ciò proviene il prepotere da noi di certe persone, di coloro che sono semidesti; da questo il famoso ritardo di un secolo delle manifestazioni artistiche ed intellettuali siciliane: le novità ci attraggono soltanto quando sono defunte, incapaci di dar luogo a correnti vitali; da ciò l'incredibile fenomeno della formazione attuale di miti che sarebbero venerabili se fossero antichi sul serio, ma che non sono altro che sinistri tentativi di rituffarsi in un passato che ci attrae soltanto perché è morto." *"In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi [[siciliani]] non perdoniamo mai è semplicemente quello di 'fare'. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi. Sono venticinque secoli almeno che portiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee, tutte venute da fuori, nessuna germogliata da noi stessi, nessuna a cui noi abbiamo dato il ''la''; noi siamo dei bianchi quanto lo è lei Chevalley, e quanto la regina d'Inghilterra; eppure da duemilacinquecento anni siamo colonia. Non lo dico per lagnarmi: è colpa nostra. Ma siamo stanchi e svuotati lo stesso." *Nel termine "[[campagna]]" è implicito un senso di terra trasformata dal lavoro; la boscaglia invece, aggrappata alle pendici di un colle, si trovava nell'identico stato di intrico aromatico nel quale la avevano trovata Fenici, Dori e Ioni quando sbarcavano in Sicilia, quest'America dell'antichità. *Non nego che alcuni Siciliani trasportati fuori dall'isola possano riuscire a smagarsi: bisogna però farli partire quando sono molto, molto giovani: a vent'anni è già tardi; la crosta è già fatta, dopo: rimarranno convinti che il loro è un paese come tutti gli altri, scelleratamente calunniato; che la normalità civilizzata è qui, la stramberia fuori. *Raccontami della nostra isola; è una bella terra benché popolata da somari. Gli Dei vi hanno soggiornato, forse negli agosti inesauribili vi soggiornano ancora. Così parlammo della Sicilia eterna, di quelle cose di natura. Parlammo dell'incanto di certe notti estive in vista del golfo di Castellammare, quando le stelle si specchiano nel mare che dorme e lo spirito di chi è coricato riverso tra i lentischi si perde nel vortice del cielo mentre il corpo, teso e all'erta, teme l'avvicinarsi dei demoni. *Tutte le manifestazioni siciliane sono manifestazioni oniriche, anche le più violente la nostra sensualità è desiderio di oblio, le schioppettate e le coltellate nostre, desiderio di morte; desiderio di immobilità voluttuosa, cioè ancora di morte, la nostra pigrizia, i nostri sorbetti di scorsonera o di cannella; il nostro aspetto meditativo è quello del nulla che volesse scrutare gli enigmi del nirvana. Da ciò proviene il prepotere da noi di certe persone, di coloro che sono semidesti; da questo il famoso ritardo di un secolo delle manifestazioni artistiche ed intellettuali siciliane. ===[[Giuseppe Tornatore]]=== *Dopo Nuovo cinema Paradiso mi sono sentito chiedere se avrei fatto storie fuori dalla Sicilia. Ho girato spesso fuori dalla Sicilia, ma è un tema [la Sicilia] e una realtà alla quale tornerò sempre. Malèna è un soggetto di Vincenzoni, non era ambientato al sud. L'ho rifatto tutto, avevo bisogno di nutrirmi della mia conoscenza e di ciò che ho chiaro nella memoria. *{{NDR|Cinema e Sicilia}} È un fermento che c'è sempre stato. Solo che lo diciamo noi siciliani e allora può sembrare un vanto, gli altri se ne accorgono ma non lo dicono nel timore di fare un complimento. È un fermento che ora si manifesta nel cinema, altre volte nel teatro o nella letteratura. Il mio ''Schermo a tre punte'', il documentario sul cinema girato in Sicilia, ormai è vecchio perché sono stati fatti tanti altri film: se avessimo avuto la filosofia di dare mezzi opportuni e incentivi, oggi questo fermento sarebbe più forte. Questa è stata la terra più amata dal cinema, e lo siamo tuttora: negli anni Sessanta c'era una troupe ogni due mesi ma era un cinema che arrivava da fuori, girava e andava via, noi davamo solo le comparse. Nessuno ha pensato di costruire una realtà, una scuola di cinema, qualcosa che riducesse i costi delle produzioni, che cogliesse l'opportunità di lavoro. *Io amo pensare alla Sicilia come un luogo dove puoi trovare qualunque tipo di contraddizioni. Troverai sempre che tutto ha un fondamento. Però certamente il fatto che sia un'isola ha influito moltissimo sulla capacità di ragionare, ma anche, forse, sulla capacità di sragionare, se vogliamo sempre citare Pirandello. Quello che a me sempre ha colpito è che, secondo me, l'isola, l'essere nati in un'isola ha accentuato la vena sognatrice dei siciliani. L'essere costretti ad immaginarsi che cosa ci sia dall'altra parte dell'orizzonte ha accentuato molto questa vena visionaria che mi è molto vicina, in qualche modo. *Non esiste in tutto il mondo un'altra regione, altrettanto piccola come la Sicilia, ad avere ispirato tanto cinema quanto quello che ha ispirato la Sicilia. È quasi un caso, ed è stato studiato molte volte. Perché il cinema si innamora sempre della Sicilia e non smette di desiderare di raccontarla? E per quanto l'argomento possa cinicamente sembrare ormai logorato e compiuto, invece si trovano sempre nuovi modi di osservarla, di tornare a narrarla, a raccontarla. Perché? È un interrogativo rispetto al quale sono state tentate diverse risposte, ma nessuna è riuscita a svelare il mistero. Una volta l'ho chiesto a [[Leonardo Sciascia]], che se ne intendeva. Mi disse: "Si è sempre fatto e sempre si farà cinema sulla Sicilia perché la Sicilia è di per sé cinema". È un luogo cinematografico, come in geometria e in matematica si chiamerebbe ''luogo geometrico'' l'insieme di tutte le cose che hanno la stessa caratteristica. In Sicilia trovi tutto ciò che può servire per raccontare qualunque tipo di storia. [...] Il motivo per cui il cinema non ha mai smesso è perché è una terra di grande fantasia, una terra che ti offre storie tragiche, come quella di Salvatore Giuliano, però è anche la regione in cui si può fare un film bellissimo come Kaos dei fratelli Taviani, attiggendo alle novelle di [[Luigi Pirandello|Pirandello]]. Si può fare tutto in Sicilia, si può girare qualunque tipo di storia, e saranno sempre storie universali, che possono essere capite e amate ovunque. Si può scherzare, si può fare la tragedia, si può scherzare sulla tragedia, come ha fatto [[Pietro Germi|Germi]]. Si può fare tutto. Tutto. Questo spiega, secondo me, il caso. *Non smetteremo mai di pensare che sia una terra meravigliosa, dalla quale però, prima o poi, sei costretto a fuggire, e dopo la fuga, come dice Dacia {{NDR|Dacia Maraini}}, sei costretto a non smettere mai di chiederti perché sei fuggito. Che poi non è una fuga. Per me è un ricorrere forse alla condizione ideale per capire la Sicilia, e Bagheria ovviamente, cioè la distanza. È la distanza che ci aiuta a capire bene ciò che vivendo per le vie di questa terra meravigliosa non riesci a mettere a fuoco. La distanza invece aiuta. ===[[Tucidide]]=== *Correva ancora l'inverno, quando si risvegliava in Atene l'impulso d'imbarcarsi con armamenti più massicci di quelli disposti per Lachete ed Eurimedonte, con cui puntare sulla Sicilia e conquistarla, se possibile. Per la folla d'Atene era mistero la grandezza di quest'isola e il numero preciso delle sue genti, Greci o barbari: e s'ignorava d'addossarsi uno sforzo bellico non troppo più lieve di quello spiegato contro il Peloponneso. Ad una nave mercantile occorrono otto giorni, o poco meno, per effettuare il giro completo dell'isola, la quale, benché di perimetro così ampio, è divisa dal continente da un braccio di mare che non si estende per più di venti stadi. *Già in tempi lontani fu sede di popoli, ed ecco il complessivo registro delle genti che ospitò. L'insediamento umano più antico che la tradizione ricordi fu quello dei Ciclopi e dei Lestrigoni, che occuparono una fascia limitata del paese. Ma sul loro ceppo non posso pronunciarmi, né sulla loro terra d'origine o su quale zona del mondo abbiano poi scelto per emigrarvi. Si stia contenti delle memorie poetiche e dell'opinione che ciascuno, chi da una fonte, chi da un'altra, ha concepito su quelle genti. Subito dopo quelli devono essersi stabiliti sull'isola i Sicani. Costoro anzi, a quanto affermano, avrebbero preceduto i Ciclopi e i Lestrigoni in quanto originari della Sicilia. Ma la verità storica fa giustizia di queste fantasie: erano Iberi, e in Iberia avevano dimora, lungo il corso del Sicano, donde i Liguri li costrinsero ad allontanarsi. Per opera loro l'isola finì col mutare il primitivo nome di Trinacria in quello di Sicania. Nel nostro tempo i Sicani sono ancora stanziati nella zona occidentale della Sicilia. Quando Ilio crollò, un drappello di Troiani fuggitivi, sgusciati dalla rete della flotta Achea, approdarono alle spiagge della Sicilia e fissarono il proprio domicilio a fianco dei Sicani. Le due genti furono designate con il nome comune di Elimi, e i loro centri urbani furono noti come Erice e Segesta. S'aggiunse più tardi e prese sede in quei luoghi anche un nucleo di Focesi che rientrando da Troia fu travolto in quell'epoca da una tempesta e, dopo aver toccato le coste della Libia, di là concluse finalmente la sua corsa in terra di Sicilia. *I Siculi, dall'Italia (poiché in quel paese vivevano) compirono la traversata verso la Sicilia, per sottrarsi agli Opici. È probabile (e in questo caso la tradizione ci soccorre) che si tenessero pronti a passare con alcune zattere, quando si levasse da terra la brezza, propizia al tragitto: ma non si esclude che si siano giovati anche di altri espedienti per sbarcare. Nei tempi moderni esiste ancora in Italia una piccola società di Siculi: il nome di questa regione, anzi, si deve proprio ricollegare a Italo, uno dei re Siculi, che così si chiamava. Costoro passarono in Sicilia con un'armata poderosa e piegando al primo urto i Sicani li confinarono a viva forza nella parte a mezzogiorno e ad occidente dell'isola, imponendo al paese un nome nuovo: da Sicania, Sicilia. Effettuato il passaggio, si scelsero i territori migliori e li mantennero per circa i trecento anni che precedettero l'avvento dei Greci in Sicilia: attualmente occupano ancora le fasce centrali e a settentrione dell'isola. *L'intera costa della Sicilia, inoltre, era punteggiata di stazioni fenicie che si attestavano di preferenza sui promontori lambiti dal mare e sugli isolotti prossimi alla riva, punti utili per la rete commerciale fenicia in Sicilia. Ma più tardi, quando a fitte ondate presero a sbarcarvi i Greci da oltre mare, sgomberate quasi tutte le proprie sedi, i Fenici si riservarono Motia, Solunte e Panormo raggruppandosi spalla a spalla con gli Elimi, sulla cui alleanza giuravano completa fiducia. Non solo, ma da quelle località il tragitto dalla Sicilia a Cartagine è il più spedito. Sicché era questa la potenza numerica dei barbari in Sicilia e tale la loro posizione in quella terra. ===[[Paul Yorck von Wartenburg]]=== *Il siciliano è il prodotto di un territorio che non è un pezzo staccato d'Italia, che non ha mai fatto parte di alcuna parte del mondo in epoca storica, che è stato occupato da nord, sud, est, ma mai è stato assimilato, l'isola in cui niente è stabile se non il movimento, il non-stabile, dove un giorno distrugge quanto l'altro giorno ha costruito, dove vulcanismo e nettunismo sono continuamente all'opera, dove un giorno trasforma la storia di secoli. *La specificità interna del siciliano mi sembra l'assoluta astoricità. Egli è il prodotto di un territorio che non ha mai fatto parte di alcuna parte del mondo in epoca storica, che è stato occupato da nord, sud est, ma mai è stato assimilato. *Non appartenere ad alcuna parte del mondo ed essere appetita da ognuno, è il tragico destino di quest'isola. ===[[Roberto Vecchioni]]=== *Credete che sia qua soltanto per sviolinare? No, assolutamente. Arrivo dall'aeroporto, entro in città e praticamente ci sono 400 persone su 200 senza casco e in tutti i posti ci sono tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa con fatica. Questo significa che tu non hai capito cos'è il senso dell'esistenza con gli altri. Non lo sai, non lo conosci. È inutile che ti mascheri dietro al fatto che hai il mare più bello del mondo. Non basta, sei un'isola di merda. Non amo la Sicilia che rovina la sua intelligenza e la sua cultura, che quando vado a vedere [[Selinunte]], [[Segesta]] non c'è nessuno. Non amo questa Sicilia che si butta via. *Dovrei dire che siete la culla della Magna Grecia? Ma la storia antica, la poesia antica, la filosofia antica hanno insegnato a tutto il mondo cos'è l'originalità della vita, la bellezza, la verità, la non paura degli altri. In Sicilia questo non c'è. Io non amo la Sicilia che non si difende, che rovina le sue coste, che rovina la sua intelligenza, la sua cultura. Non la amo per una ragione fondamentale: i siciliani sono la razza più intelligente al mondo ma si buttano via così. Non lo sopporto che la Sicilia non sia all'altezza di se stessa. *E io forse ho sognato che tutta l'umanità assomigliasse alla Sicilia. Da vecchio romantico, illuso professore di greco antico, ma non è così oggi la vita. La vita è che se dici merda che significa ti amo, non ti capiscono e soprattutto non ti capiscono i pusillanimi e i mafiosi. *Io ho nonni siciliani, di Messina. Dieci anni fa mi sono detto: adesso vado a vedermela la mia Sicilia. E mi sono commosso davanti al mare, a Selinunte, al monte di Segesta, alle piane immense assolate, al barocco, all'arabo. Tornavo in albergo la sera e strizzavo gli occhi dalla commozione. E poi scendevo sulle spiagge e le vedevo avvilite da alberghi fatiscenti, turismo che non aveva la minima idea di quei paradisi di natura. *Non è mai possibile che la natura più bella del mondo sia lasciata al caso e la cultura, l'intelligenza più alta del mondo si sciolga nella pigrizia, nel mancato rispetto degli altri, nel disordine, nello sconforto: una cultura così immensa come quella siciliana merita una civiltà che sia alla sua pari. Ed ecco il punto: la Sicilia è un'isola di merda se non si ribella. Non la Sicilia è un'isola di merda. Lo è se non si ribella. Da questa professione d'amore i media hanno estrapolato solo il punto di odio più squallido. ===[[Carlo Verdone]]=== *È una terra meravigliosa e i siciliani sono splendidi: di una generosità e ospitalità uniche. E poi è una regione affascinante, è l'incontro di due culture forti: quella araba e quella italica. Non si può non rimanere coinvolti dagli odori, dai colori, dall'architettura, dal mare, dalla frutta. Nel siciliano c'è un grande spirito di osservazione, fondamentale per fare il comico. Per fare ridere è essenziale vivere a contatto con la gente, capirne la gestualità, le espressioni, i pensieri. I siciliani sono, per natura, bravissimi, sia a farsi guardare sia ad osservare. *I colori della Sicilia sono straordinari. E mentre ormai girare un film a Roma e Milano è diventato difficile, qui abbiamo avuto molte agevolazioni e un'ottima accoglienza. Spero di riuscire ad avere la possibilità di conoscere meglio la Sicilia, quella meno turistica e più profonda; tutta l'Isola, d'altronde, è un set estremamente interessante. *In Sicilia mi sono trovato molto bene, ho avuto una grandissima collaborazione da parte di tutti, veramente enorme. Taormina la conoscevo di notte, perché io arrivavo nel pomeriggio, semmai prendevo un David o un Nastro d'Argento, e la mattina me ne andavo via. Però ho avuto modo di girare un po' intorno, Taormina e posti limitrofi. E mi sono reso conto, conoscendo già altre zone della Sicilia, che la Sicilia è veramente una delle più importanti e belle regioni d'Italia. È veramente bella. Ho fatto un giorno una gita a Noto e io sono rimasto a bocca aperta. Noi italiani, e non voglio fare adesso pubblicità alla Sicilia, andiamo sempre nei luoghi turistici canonici, ma ci sono dei gioielli nascosti in Sicilia che andrebbero veramente visti. È una cosa che veramente mi ha lasciato senza fiato, meravigliosa, per eleganza, il sincretismo tra architettura normanna, Magna Grecia, i colori...Poi ero pure in autunno, quindi quei bei colori estivi, forti, rossi, non c'erano. ===[[Giovanni Verga]]=== *Diggià la Sicilia sorgeva come una nuvola in fondo all'orizzonte. Poi l'Etna si accese tutt'a un tratto d'oro e di rubini, e la costa bianchiccia si squarciò qua e là in seni e promontori oscuri. *Per me io voglio morire dove son nato [...] Ringrazia Dio piuttosto, che t'ha fatto nascer qui; e guardati dall'andare a morire lontano dai sassi che ti conoscono. *Solo rimaneva solenne e immutabile, il paesaggio, colle lunghe linee orientali, dai toni caldi e robusti. Sfinge misteriosa, che rappresentava i fantasmi passeggieri, con un carattere di necessità fatale. ===[[Elio Vittorini]]=== *Altri quindici anni erano passati dopo quelli, a mille chilometri di là, dalla Sicilia e dall'infanzia, e avevo quasi trent'anni, ed era come se non avessi avuto nulla, né i primi quindici, né i secondi [...] e cominciai a sentire in me un lamento come un piffero che suonasse lamentoso. [...] e un piffero suonava in me e smuoveva in me topi e topi che non erano precisamente ricordi. Non erano che topi, scuri, informi, trecentosessantacinque e trecentosessantacinque, topi scuri dei miei anni, ma solo dei miei anni in Sicilia, nelle montagne, e li sentivo smuoversi in me, topi e topi fino a quindici volte trecentosessantacinque, e il piffero suonava in me, e cosí mi venne una scura nostalgia come di riavere in me la mia infanzia. *Piccola Sicilia ammonticchiata di nespoli e tegole e rumore di torrente. *Tra i fichidindia e lo zolfo, nelle montagne. ===[[Luca Zingaretti]]=== *La Sicilia è una terra con una cultura molto forte, molto potente, quindi è materia che per un attore diventa quasi una manna dal cielo. *Non posso negare che si forte il richiamo dei paesaggi siciliani. È una regione che ho imparato a conoscere e che amo, ma è stata una coincidenza esplorarla di recente a teatro con la novella di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ''Lighea'', perché mi ha appassionato questo autentico gioiello. È un racconto magico. E la Sicilia, terra così potente, carnale e spirituale, è capace di evocare sensazioni molto forti. Per un attore è una bella sfida ricreare l'atmosfera del luogo. *Siamo abituati a pensare al mare d'estate ma la stagione più bella per venire in Sicilia è proprio questa, la primavera, oppure l'autunno, che per me, individuo malinconico, è una stagione di grande fascino. La Sicilia è la culla della nostra cultura, qui viene conservato come in un laboratorio il dna del nostro essere un popolo mediterraneo. Una grande terra che racchiude però tantissime anime: non riesco a immaginare niente di più diverso tra loro fra Palermo, Ragusa, Catania, Taormina, Trapani... ==Citazioni in versi== *''Allora incontro ti verran le belle | Spiagge della Trinacria isola, dove | Pasce il gregge del Sol, pasce l'armento.'' (''[[Odissea]]'') *{{NDR|Les vêpres siciliennes}} ''Coraggio, su coraggio! | Siamo del mare i figli: | Si sprezzino i perigli, | Iddio ci guiderà. | Sì, vendichiam l'offesa, | Spezziamo il rio servaggio; | Osiamo! e l'alta impresa | Il ciel proteggerà!'' ([[Eugène Scribe]]) *''Così or quinci or quindi rimirando, | Vidi in una fiorita e verde piaggia | Gente che d'amor givan ragionando. | Ecco Dante e Beatrice; ecco Selvaggia; | Ecco Cin da Pistoja; Guitton d'Arezzo. | Che di non esser primo par ch'ira aggia. | Ecco i duo Guidi che già furo in prezzo; | Onesto Bolognese; e i Siciliani, | Che fur già primi'' [a scrivere in rima], ''e quivi eran da sezzo''. ([[Francesco Petrarca]]) *''Di fronte m'eri Sicilia, o nuvola di rosa sorta dal mare! E nell'azzurro un monte: l'Etna nevosa. Salve o Sicilia! Ogni aura che qui muove pulsa una cetra od empie una zampogna e canta e passa...Io era giunto dove giunge chi sogna'' ([[Giovanni Pascoli]]) *''Di Mungibeddu tutti figghi semu | terra di focu, di canti e d'amuri | st'aranci sulu nui li pussidemu | e la Sicilia nostra si fà onuri | E di luntanu venunu li furasteri a massa | dicennu la Sicilia chi ciauru ca fà | L'oduri di la zagara si senti | e riturnau la bedda primavera | rosi sbucciati, lu suli cucenti | Sicilia bedda tu si 'na ciurera | Chi ciauru, chi ciauru di balucu e di rosi | evviva la Sicilia e l'abitanti sò''. ([[Gaetano Emanuel Calì]]) *''E la bella Trinacria, che caliga | tra Pachino e Peloro, sopra il golfo | che riceve da Euro maggior briga | non per Tifeo, ma per nascere solfo.'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''Giace de la Sicania al golfo avanti | un'isoletta che a Plemmirio ondoso | è posta incontro, e dagli antichi è detta | per nome Ortigia. A quest'isola è fama | che per vie sotto al mare il greco Alfeo | vien da Dòride intatto, infin d'Arcadia | per bocca d'Aretusa a mescolarsi | con l'onde di Sicilia.'' ([[Publio Virgilio Marone]], ''[[Eneide]]'') *''La prua della barca taglia in due il mare | ma il mare si riunisce e rimane sempre uguale | e tra un greco, un normanno, un bizantino | io son rimasto comunque siciliano.'' ([[Lucio Dalla]]) *{{NDR|Sulla Controversia liparitana}} ''Lu Santu Patri ni livau la missa, | lu Re conza la furca a li parrini, | la Sicilia è fatta carni di sasizza, | cca c'è la liggi di li saracini.'' ([[Canti popolari]]) *'''N cielu fochi di culuri, | 'n terra aria bruciata, | e tutti appressu o santu 'nda vanedda, | Sicilia bedda mia, Sicilia bedda.'' ([[Franco Battiato]]) *''O fiorenti beltà siciliane, | lunghesse le radure | gaie ridenti come le campane | su le romite alture; | o turgidi papaveri carnosi, | fra l'oro del fromento | sbocciati come steli desiosi | e rosseggianti al vento; | amate, poi che tutto si rinnova | ne la feconda luce; | amate: è maggio ne la veste nova | che la vita conduce''. ([[Gesualdo Manzella Frontini]]) *{{NDR|Les vêpres siciliennes}} ''O patria, o cara patria, alfin ti veggo! | L'esule ti saluta | Dopo sì lunga assenza; | Il tuo fiorente suolo | Bacio, e ripien d'amore | Reco il mio voto a te, col braccio e il core! | O tu, Palermo, terra adorata, | De' miei verdi anni – riso d'amor, | Alza la fronte tanto oltraggiata, | Il tuo ripiglia – primier splendor! | Chiesi aita a straniere nazioni, | Ramingai per castella e città: | Ma, insensibili ai fervidi sproni, | Rispondeano con vana pietà! – | Siciliani! ov'è il prisco valor? | Su, sorgete a vittoria, all'onor!'' ([[Eugène Scribe]]) *''Quinci partito allor che da vicino | Scorgerai la Sicilia, e di Peloro | Ti si discovrerà l'angusta foce, | Tienti a sinistra, e del sinistro mare | Solca pur via quanto a di lungo intorno | Gira l'isola tutta, e da la destra | Fuggi la terra e l'onde. È fama antica | Che di questi or due disgiunti lochi | Erano in prima uno solo, che per forza | Di tempo di tempeste e di ruine | (Tanto a cangiar queste terrene cose | Può de' secoli il corso), un dismembrato | Fu poi da l'altro. Il mar fra mezzo entrando | Tanto urtò, tanto ròse, che l'esperio | Dal sicolo terreno alfin divise: | E i campi e le città, che in su le rive | Restaro, angusto freto or bagna e sparte. | Nel destro lato è Scilla; nel sinistro | è l'ingorda Cariddi.'' ([[Publio Virgilio Marone]], ''[[Eneide]]'') *''Ricordo la Sicilia, e il dolore ne suscita nell'anima il ricordo. | Un luogo di giovanili follìe ora deserto, animato un dì dal fiore dei nobili ingegni. | Se sono stato cacciato da un Paradiso, come posso darne notizia? | Se non fosse l'amarezza delle lacrime, le crederei i fiumi di quel paradiso.'' ([[Ibn Hamdis]]) *''Sai tu l'isola bella, a le cui rive | manda il Ionio i fragranti ultimi baci | nel cui sereno mar Galatea vive | e su' monti Aci?'' ([[Giosuè Carducci]]) *''Seco venga a' lidi tuoi | fe' d'opre alte e leggiadre, | o isola del sole, o tu d'eroi | Sicilia antica madre.'' ([[Giosuè Carducci]]) *''Seguian poi di Rollon l'altera insegna | altri guerrier, non men famosi e pronti | de la Sicilia, a servitute indegna | ritolta già, che tre superbe fronti, | dove la stirpe sua trionfa e regna, | erge su 'l mar de' tre famosi monti: | co' due la Grecia e l'Africa bugiarda | e co 'l terzo l'Italia ella riguarda. | E da tre valli ancora, in cui distinse | il novo abitator la fertil terra, | venian guerrier' ch'alto desio sospinse | d'eterna gloria a perigliosa guerra''. ([[Torquato Tasso]]) *''Un paese a cui la colomba | diede in prestito il suo collare, e il pavone | rivestì dal manto delle sue penne || Par che quei papaveri sian vino | e i piazzali delle case siano i bicchieri''. ([[Ibn Hamdis]]) ===[[Ignazio Buttitta]]=== *''Comu ti chianciu | ora ca ti persi | Sicilia sfurtunata, | ca veniri nun pozzu | a vidiri la genti | di la me' terra; | e li centu paisi, | e li milli jardini, | e l'occhi lustri | di la picciuttanza.''<ref>«''Come ti piango, | ora che ti ho perso, | Sicilia sfortunata, | visto che non posso venire | a vedere la gente | della mia terra; | e i cento paesi, e i mille giardini, e gli occhi lucidi della giovinezza.''»</ref> *''Comu ti chianciu | terra mia luntana: | sbarracu l'occhi | e nun ti vidu mai; | strinciu li vrazza | e nun si cu mia; | chiamu, ti chiamu, | e mi rispunni sulu | l'affannu amaru | di 'stu cori ruttu.''<ref>«''Come ti piango, | terra mia lontana: | sgrano gli occhi, | eppure non ti vedo; | stringo le braccia, | e non sei con me; chiamo, ti chiamo, e mi risponde soltanto l'amaro affanno di questo cuore affranto.''»</ref> *''Cu voli puisia venga 'n Sicilia.''<ref>«''Chi vuole poesia venga in Sicilia.''»</ref> *''E ciuri a li capiddi | e vampi nni lu celu | e Sicilia, Sicilia p'ogni banna. | Comu ti chianciu | Terra mia luntana.''<ref>«''E fiori sui capelli, | e fuochi nel cielo, | e Sicilia, Sicilia dappertutto. | Come ti piango, | terra mia lontana.''»</ref> ===[[Gabriele D'Annunzio]]=== *''"È vero, è vero!" io dissi. "Mi sovviene". | Ed il cuore profondo mi tremò, | tremò della divina poesia. | "Mi sovviene. Era l'Ode trionfale: | Canta Demetra che regna i feraci | campi siciliani, e la sua figlia | cinta di violette! Canto, o Clio, | dispensatrice della dolce fama, | la corsa dei cavalli di Ierone! | Nike ed Aglaia eran con essi quando trasvolavano..."''. *{{NDR|Nel primo centenario della nascita di [[Vincenzo Bellini]]}} ''Nell'isola divina che l'etnèo | Giove alla figlia di Demetra antica | donò ricca di messi e di cavalli, | di lunghe navi e di città potenti, | d'aste corusche e di cerate canne, | di magnanimi eroi e di pastori | melodiosi, | dal santo lido ove apparì l'Alfeo | terribile che tenne la sua brama | immune dentro all'infecondo sale, | da Ortigia ramoscel di Siracusa, | che fu sorella a Delo e abbeverava | nell'orrore notturno la sirena | ai fonti ascosi, [...] Dove il veglio Stesicoro per Ilio | ereditò la cecità di Omero, | dove Pindaro assunse ai cieli il carro | del re Ierone fondatore d'Etna | e Teocrito addusse tra i bifolchi | eloquenti le Càriti dal fresco | fiato silvano, | [...] Egli è morto, l'Orfeo dorico è morto! | Sicelie Muse, incominciate il carme | fùnebre! O rosignoli, annunziate | ad Aretusa ch'egli è morto [...] Inno di gloria, irràggiati dei raggi | più fulgidi recando all'ansiosa | moltitudine, accolta nel Teatro | riconsacrato dalla reverenza, | l'imagine del giovine Cantore. | auspice e i testimonii del fatale | suolo ove nacque.'' *''O Glauco, ti sovvien della Sicilia | bella? Ed io più non vidi la grande Alpe, | il bianco mare. Io dissi: "Andiamo, andiamo! | Ti sovvien della bella Doriese | nomata Siracusa nell'effigie | d'oro cò suoi delfini e i suoi cavalli, | serto del mare?'' ===[[Salvatore Quasimodo]]=== *''Di te amore m'attrista | mia terra, se oscuri profumi | perde la sera d'aranci | o d'oleandri, sereno | cammina con rose il torrente | che quasi ne tocca la foce.'' *''Isole che ho abitato | verdi su mari immobili | D'alghe arse, di fossili marini | e spiagge ove corrono in amore | cavalli di luna e di vulcani.'' *''La mia terra è sui fiumi stretta al [[mare]], | non altro luogo ha voce così lenta | dove i miei piedi vagano | tra giunchi pesanti di lumache''. *''Ma se torno a tue rive | e dolce voce al canto | chiama da strada timorosa | non so se infanzia o amore, | ansia d'altri cieli mi volge, | e mi nascondo nelle perdute cose.'' ==Proverbi== *Dai giudici siciliani, vacci coi polli nelle mani. ([[Proverbi italiani]]) ==Film e documentari== *Ma da questo nostro punto di vista aereo, la Sicilia è innanzitutto una terra che si slarga in pianure, ora aride ora feraci, che si raggruma in dure montagne e altipiani, una terra povera di corsi d'acqua, ma, a volte, repentinamente illuminata da lucenti spazi liquidi di laghi e bacini, cretosa e arida in certe zone o arsa dal vulcano e dalle zolfare e però fertile di messi, rigogliosa d'orti e di giardini, di boschi e pinete.<ref>Testo di [[Leonardo Sciascia]].</ref> (''[[L'Italia vista dal cielo]]'') *Noi siciliani siamo sempre malvisti naturalmente perché abbiamo ingegno da vendere, a loro e a quelli che si sentono meglio di loro. (''[[Il bell'Antonio]]'') *Questa terra, questa sconfinata solitudine schiacciata dal sole è la Sicilia. Che non è soltanto il ridente giardino di aranci, ulivi e fiori che voi conoscete o credete di conoscere. Ma è anche terra nuda e bruciata. Muri calcinati di un biancore accecante, uomini ermetici dagli antichi costumi che il forestiero non comprende. Un mondo misterioso e splendido di una tragica ed aspra bellezza. (''[[In nome della legge]]'') *Saranno pure tutti poveri e ingannati dottore mio, ma io da quando sto qui ho visto solo pazzi come quello, e banditi e fanatici e poliziotti e criminali e spie e rivoluzionari, e che è! E nun stanno mai fermi! No! C'hanno sempre 'na cosa da fare e ne vorrebbero fare n'altra! Ma che cazzo sono venuto a... Scusi se mi esprimo così. Ma che è sta Sicilia?! Ma che è?! Un pentolone che bolle e bolle! E nun se capisce perché, scusi! Me lo dica lei perché! (''[[L'uomo delle stelle]]'') *Vattinni! Chista è terra maligna...<br>Fino a quando ci sei ti senti al centro del mondo, ti sembra che non cambia mai niente. Poi parti. Un anno due, e quanno torni è cambiato tutto: si rompe il filo. Non trovi chi volevi trovare. Le tue cose non ci sono più. Bisogna andare via per molto tempo, per moltissimi anni, per trovare, al ritorno, la tua gente, la terra unni si nato. Ma ora no, non è possibile. Ora tu sei più cieco di me. (''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'') *Voi ne capite fimmini? La Sicilia è comu na bedda fimmina. Ha bisogno di essere corteggiata, omaggiata, bei regali. Insomma deve capire se si può fidare oppure no. (''[[In guerra per amore]]'') ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{MultiCol|50%}} *[[Agrigento]] *[[Aidone]] *[[Bagheria]] *[[Caltagirone]] *[[Catania]] *[[Enna]] *[[Etna]] *[[Gela]] *[[Ispica]] *[[Lampedusa]] *[[Messina]] *[[Milazzo]] *[[Modica]] *[[Monreale]] *[[Nicosia (Italia)|Nicosia]] *[[Novara di Sicilia]] {{ColBreak}} *[[Palermo]] **[[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]] *[[Piazza Armerina]] *[[Preghiere siciliane]] *[[Sciacca]] *[[Scioglilingua modicani]] *[[Scicli]] *[[Segesta]] *[[Selinunte]] *[[Siracusa]] **[[Ortigia]] **[[Teatro greco di Siracusa]] *[[Taormina]] *[[Trapani]] **[[Monte Erice]] *[[Ustica]] *[[Modi di dire siciliani]] *[[Proverbi siciliani]] *[[Voci e gridi di venditori siciliani]] {{EndMultiCol}} ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|s=R.D.Lgs._15_maggio_1946%2C_n._455%2C_Approvazione_dello_Statuto_della_Regione_siciliana|s2=:Categoria:Canti_della_Sicilia|s2_oggetto=alcuni canti|s2_preposizione=della|wikt=Sicilia}} [[Categoria:Isole]] [[Categoria:Luoghi della Sicilia| ]] 8r7vtlz6qilsyzxa27w5gttt28aen1n Lettera 0 9572 1223655 1203792 2022-08-21T16:23:22Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Einbrief.jpg|thumb|Una lettera scritta a mano.]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''lettera''' o '''epistola'''. ==Citazioni== *C'è una prova molto semplice per vedere se una lettera è bella. Se leggendola ci sembra di sentir parlare chi l'ha scritta, vuol dire che è bella. ([[Arthur Christopher Benson]]) *Cattivo servizio leggere in un teatro le lettere di uno scrittore; pericoloso documento, sempre, la corrispondenza. ([[Edilio Rusconi]]) *Chi scrive bene una lettera di raccomandazione, non sempre riesce bene a a dettarne una di consiglio. ([[Giansante Varrini]]) *In generale, è una regola: più la carta e l'ortografia sono cattive, più la busta è sporca, più il contenuto è serio e importante. ([[Lev Tolstoj]]) *L'aprir troppo il pugno spargendo vezzi toglie la naturalezza de' parlari domestici, e affredda gli affetti, e fa le lettere pigre e quasi riscontrose. ([[Prospero Viani]]) *''Lettera''. – La lettera è una visita inaspettata, e il postino è il mediatore di scortesi sorprese. Si dovrebbe avere per le lettere un'ora ogni otto giorni, e poi farsi un bagno. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Le lettere anonime sono una provvidenza. Data la fondamentale vigliaccheria umana, è provvidenziale che si possa far risapere una cosa o dare un consiglio senza arrischiar nulla. ([[Federico De Roberto]]) *Le lettere di un Dotto servono, il più delle volte, meglio che le biografie, a conoscere la di lui vita civile, e le virtù private, e meglio quando meno mostrano elaborazione. ([[Giansante Varrini]]) *Ma non voglio più scrivere lettere. Dire a qualcuno che cambio: perché? Se cambio, non sono più quello di prima, sono qualcosa di diverso da quello che ero: è evidente, così, che non ho più conoscenti. E come scrivere a estranei, a gente che non mi conosce? ([[Rainer Maria Rilke]]) *"Scrivimi una lettera, un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." ([[Leslie Feinberg]]) *– Ti scriverò.<br/>– Mi piacciono tanto le tue lettere. Peccato che Naoko le abbia bruciate tutte. Erano così belle.<br/>– Tanto, le lettere sono solo lettere, – dissi. – Che tu le bruci o le conservi, quello che deve rimanere rimane e quello che si deve perdere si perde. ([[Haruki Murakami]]) ===[[Emily Dickinson]]=== *Che Rischio è una Lettera! Quando penso ai Cuori che ha speronato e affondato, ho quasi paura di alzare una Mano per qualcosa di più di un Indirizzo. *Elemosinare una lettera quando è stata scritta, è quasi bancarotta, ma elemosinarla quando non lo è, e il caro Benefattore è andato a zonzo, incurante del suo valore, quello è un bancarottiere. *Non mandare lettere collettive. L'anima deve avvicinarsi da sola alla Morte, così, deve fare con la vita, se è un'anima. Se è un comitato – non vale. *''Una Lettera è una gioia Terrena – | è negata agli Dei.'' *Una Lettera mi è sempre parsa come l'immortalità, perché è la mente da sola, senza compagno corporeo. ==[[Proverbi italiani]]== *Bisogna che la lettera aspetti il messo, non il messo la lettera. *Bontà nel parlare e prontezza nello scrivere mantengono l'amicizia. *Chi ha cuore ha anche carta. *Chi scrive a chi non risponde, o è matto o ha bisogno. *La carta non diventa rossa. *Le lettere non ridono. *Lettera fatta, fante aspetta. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Francobollo]] *[[Lettera anonima]] *[[Lettera d'amore]] *[[Lettera di suicidio]] *[[Posta]] *[[Postiglione (posta)]] *[[Postino]] ==Altri progetti== {{interprogetto|s=Categoria:Lettere|s_oggetto=opere originali classificate|s_preposizione=come|s_etichetta=lettere|w_preposizione=riguardante la|wikt|preposizione=sulla}} {{Raccolte dai media|Lettere}} [[Categoria:Epistolografia]] [[Categoria:Generi letterari]] [[Categoria:Mezzi di comunicazione]] j5dfrh79ur0z9uhpjximo6yccov9qtw Napoli 0 10486 1223689 1223434 2022-08-22T00:01:32Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla città di '''Napoli''' e sui '''napoletani'''. [[Immagine:Napoli.jpg|thumb|530px|Napoli vista dal quartiere di Posillipo; sullo sfondo, il [[Vesuvio]]]] ===Citazioni in prosa=== {{indicedx}} *A dir la verità, la bellezza di Napoli è un po' un inganno. Napoli non è bella, finché non la guardate da lontano. Da lontano si stende dorata nel sole, il mare è azzurro, quanto ne avete appena un'idea, qui davanti un bel pino, lì quell'azzurro è [[Capri]], il [[Vesuvio]] soffia un batuffolo di ovatta biancastra, [[Sorrento]] splende lontana e netta – Dio, è bello. E poi scende il crepuscolo, tutto si inazzurra e spuntano le luci, adesso è tutto un semicerchio di piccole scintille, sul mare si muove una nave e splende di luci verdi, azzurre, dorate: Dio, è bello! Ma entra in città, amico mio; cammina per le strade, posa su tutto i tuoi occhi boemi e goditi quanto puoi il pittoresco di questa vita; tra un po' ne sarai nauseato. Forse queste strade sono pittoresche, ma sono decisamente bruttissime. Girovaghi sotto ghirlande di biancheria sporca, ti fai largo tra una minutaglia di ogni risma, asini, mascalzoni, capre, bambini, automobili, ceste di ortaggi, e di altre equivoche porcherie, officine che fuoriescono sul marciapiede e arrivano al centro della strada, immondizie, marinai, pesci, carrozzelle, cespi di cavolo, strilloni, ragazze con i capelli acconciati, sudici monelli stesi a terra; è tutto uno spintonarsi, uno schiamazzare, un bastonare con malagrazia gli animali, un chiamare a gran voce, offrire, urlare, schioccare la frusta, derubare. ([[Karel Čapek]]) *'A disoccupazione pure è un grave problema a Napoli, che pure stanno cercando di risolvere... di venirci incontro... stanno cercando di risolverlo con gli investimenti... no, soltanto ca poi, la volontà ce l'hanno misa... però hanno visto ca nu camion, eh... quante disoccupate ponno investi'? [...] cioè, effettivamente, se in questo campo ci vogliono aiutare, vogliono venirci incontro... na politica seria, e ccose... hann' 'a fa' 'e camiòn cchiù gruosse. ([[Massimo Troisi]]) *A guardare nella nazione napolitana solamente l'uomo, a contemplare l'enorme sciupio delle leggi morali e religiose, ogni anima onesta sarebbe tentata a gridare: Dio non è, o l'uomo non è l'opera della sua mano! Ma quando lo sguardo ricade su quelle soavi creature, in cui non sai che più ammirare, se lo splendore della bellezza o la nobilità dello spirito, quando vagheggi quell'opàla eterna i cui fuochi non muoiono mai; allora ti riconcilii con Dio e dici: quest'uomo è caduto, e la sua tristizia è un'espiazione. Un'espiazione forse della sapienza etrusca, della signoria romana, della libertà proficua del medio evo; un'espiazione della codardia moderna e dello scoraggiamento di oggidì. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *A [[Milano]] od a [[Torino]] come nella maggior parte delle grandi città moderne, è appunto il moderno sviluppo industriale e commerciale che ha determinato progressivamente, con l'incremento demografico, l'ossatura fondamentale della vita cittadina, mentre il grande agglomerato umano di Napoli e la sua struttura sociale hanno origini assai più lontane, sono il prodotto di altre condizioni economiche, di altre forme di vita. Assai prima della costituzione del [[Regno d'Italia]], Napoli era stata, per lunghi secoli, la capitale del maggiore tra gli Stati in cui l'Italia era divisa, ed una delle più grandi città d'Europa. Già nello scorcio del Medio Evo, Napoli oltrepassava i 200 mila abitanti, quando Milano non sorpassava che di poco i 50 mila e Torino ne contava 16 mila soltanto; quando [[Amburgo]] ne aveva meno di Torino e [[Londra]] meno di Milano. ([[Emilio Sereni]]) *A mio parere, Napoli è l'unica città d'Italia che rappresenta veramente la sua capitale. ([[Charles de Brosses]]) *A Napoli, diversamente da [[Firenze]] o [[Venezia]], che sono città museo, prive di una vera vita cittadina, e dove tutto è organizzato in funzione di un turismo di massa che ha completamente cambiato la qualità della vita rendendo queste città dei musei ingessati, Napoli ha la possibilità, non potendo contenere un turismo di massa come le suddette città, di conservare il suo straordinario fascino e le qualità dove il museo è un museo vivente, dove il patrimonio artistico convive con le realtà sociali, economiche, commerciali. Dove cioè il patrimonio artistico non è visto come un museo ma come parte di una vita in continua trasformazione, con le sue ombre, le sue luci, la miseria e la nobiltà. Napoli, cioè, come ultimo luogo di una mediterraneità vissuta non come museo ma come vita e realtà in continua evoluzione. ([[Nicola Spinosa]]) *A Napoli è cambiato tutto. O quasi. Per i rifiuti è cambiato molto poco. La [[camorra]], è vero, è diventata meno aggressiva. E da qualche avamposto si è dovuta ritirare. Però la raccolta dei sacchi «da 'a munnezza» è rimasta nelle mani delle stesse imprese che l'avevano ottenuta in appalto agli inizi degli anni Novanta, gli anni d'oro di Cirino Pomicino, De Lorenzo, Di Donato: i tre avidi «viceré» del Caf. Imprese che nel settembre del '96 hanno riottenuto dalla giunta Bassolino l'appalto per la raccolta delle 1300 tonnellate/giorno di pattume tal quale generate dalla città di Napoli. ([[Ivan Berni]]) *A Napoli è stata affibbiata una mutazione di funzione e destino di cui non si è mai compresa la connotazione: da ex capitale, che cosa è diventata? Non si sa. E quel che è peggio: non se ne discute. ([[Philippe Daverio]]) *A Napoli, il 15 maggio, una sollevazione popolare aveva colto tutti di sorpresa. I soldati spararono e ci furono molti morti. Il Parlamento, che aveva tentato una mediazione, venne invece accusato di aver sostenuto la sedizione. ([[Nico Perrone]]) *A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po' come a [[Palermo]]. Al Sud c'è una travolgente forza del male. ([[Vittorio Sgarbi]]) *A Napoli va debitrice l'[[Italia]] della restaurazione della moderna [[filosofia]] razionale, che da quel regno si propagò per tutta la penisola. Il [[Bernardino Telesio|Telesio]], il [[Giordano Bruno|Bruno]] ed il [[Tommaso Campanella|Campanella]] aveano cominciato a scuotere il gioco aristotelico; il [[Giambattista Vico|Vico]] ed il [[Antonio Genovesi|Genovesi]] lo levarono dal collo degli Italiani e lo infransero. ([[Giuseppe Maffei]]) *Amo Napoli perché mi ricorda [[New York]], specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto la gente è felice come quella di New York. ([[Andy Warhol]]) *Avevo visto Valencia e Barcellona, avevo visto Genova, Milano, Venezia, Firenze e anche Roma; tuttavia non sapevo cosa fosse una grande Città fino a quando non sono giunto a Napoli. Altre la superano per la bellezza degli edifici e il gusto degli ornamenti, ma quella folla immensa, quello strepito di persone; quello splendore e frastuono di carrozze, quell'abbondanza di cose, quell'allegro tumulto e quella pacifica confusione destano scompiglio nell'animo di chi la vede per la prima volta. [...] Una splendida corte, una milizia brillante, un'innumerevole e ricca nobiltà, un altrettanto numeroso e ricco foro, un popolo chiassoso, una folla infinita fanno di Napoli una grande città come solo se ne possono vedere in Inghilterra e in Francia, ma non certo in altre nazioni europee. ([[Juan Andrés]]) *Cara Napoli, è difficile, tanto difficile dopo quattro anni... e allora ho pensato che forse è meglio salutarti così: chiedendo in prestito prima a zio Pino e poi a te, quello che la gente, la meravigliosa tua gente, ti canta ogni volta come una promessa di amore eterno. [...] ''Napule è tutto nu' suonno e a' sape tutto o' munno ma nun sann' a verità.''<ref>Nella lettera vengono citati i versi di ''Napule è'' di [[Pino Daniele]].</ref> Io la so. L'ho scoperta, l'ho amata, l'ho chiusa a chiave nel cuore: ed è per questo che oggi i miei occhi sono bagnati da questo mare e sporcati da questa terra. Terra mia. Ciao guagliù, forza Napoli sempre. ([[Gökhan Inler]]) *''[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Caracciolo]]'' era uno di quei pochi che al più gran genio riuniva la più pura virtù. Chi più di lui amava la patria? Che non avrebbe fatto per lei? Diceva che la Nazione Napolitana era fatta dalla natura per avere una gran marina, e che questa si avrebbe potuto far sorgere in pochissimo tempo: avea in grandissima stima i nostri marinari. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Che cosa significasse per il [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]] l’incontro con la immensa capitale mediterranea, più classicamente antica di Roma stessa, e insieme spagnolesca e orientale, non è difficile intendere a chi abbia letto almeno qualche passo del Porta o del Basile; un’immersione entro una realtà quotidiana violenta e mimica, disperatamente popolare. ([[Roberto Longhi]]) *{{NDR|Sembrerebbe}} che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi<ref>I napoletani.</ref>, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi. ([[Fanny Salazar Zampini]]) *Chi ha ragione? Chi ha visto meglio il tratto saliente della città che, come ogni realtà complessa, può essere considerata da molti e differenti punti di vista? Lo scrittore napoletano [[Raffaele La Capria]] definisce Napoli una città bifronte, come Giano, il dio con due facce: «Secondo come la si guarda può essere "disperatissima" o "felicissima"».<br>Il dilemma rappresentato da Napoli è forse nel fatto che qualunque giudizio si esprima può essere considerato giusto. La magnificenza e l'abiezione, la bellezza e l'orrore, una gentilezza e una crudeltà che sembrano venire entrambe da tempi remoti. Perché se Napoli fosse solo orrore e ferocia come talvolta la cronaca induce a pensare, non varrebbe nemmeno la pena di arrovellarsi, di chiedersi come mai possa accadere tutto ciò che vi accade. ([[Corrado Augias]]) *Ci sono città più forti dei secoli: il tempo non le muta. Si succedono le dominazioni, le civiltà vi si depositano come sedimenti geologici; ma esse conservano attraverso i tempi il loro carattere, il loro profumo, il loro ritmo e il loro rumore, diversi da tutte le altre città della terra. Da sempre Napoli è una di queste e, come appare oggi al viaggiatore, così era nel Medioevo e così indubbiamente mille anni prima, mezzo africana e mezzo latina, con i suoi vicoletti affollati, il suo chiassoso brulichio di gente, il suo odore di olio, di zafferano e di pesce fritto, la sua polvere color del sole e il rumore di sonagli che dondolano al collo dei muli. ([[Maurice Druon]]) *Città cosmopolita per eccellenza e tollerante quante altre mai, Napoli, più che limitarsi ad offrire ospitalità e rifugio agli esuli greci nelle diverse, tristi o meno tristi, vicende della loro storia, ha costituito quasi sempre una seconda patria, come a suggellare nel tempo il significato dell'antico nome ellenico. Per chi è greco e ha stabilito la propria dimora in questa città, non diversamente dai tanti altri che l'hanno preceduto nei tempi andati, non è solo un conforto o un compiacimento, è un motivo di esaltazione, e anche una lusinga cui non è facile sottrarsi. ([[Costantino Nicas]]) *Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. ([[Herman Melville]]) *Comm si bell... I miss you assai assai.<ref>Come sei bella {{NDR|Napoli}}... Mi manchi assai assai.</ref> ([[David Rocco]]) *Con superbo slancio patriottico sapeva ritrovare, in mezzo al lutto ed alle rovine, la forza per cacciare dal suolo partenopeo le soldatesche germaniche sfidandone la feroce disumana rappresaglia. Impegnata un'impari lotta col secolare nemico offriva alla Patria, nelle "Quattro Giornate" di fine settembre 1943, numerosi eletti figli. Col suo glorioso esempio additava a tutti gli Italiani, la via verso la libertà, la giustizia, la salvezza della Patria. Napoli, 27 – 30 settembre 1943. (<small>Motivazione data dalla Presidenza della Repubblica italiana con decreto del 10 settembre 1944, che così assegnava alla città di Napoli la Medaglia d'oro al valor militare.</small><ref>''[http://archive.today/2013.07.02-161334/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18392 Medaglia d'oro al valor militare, città di Napoli.]'', ''quirinale.it''.</ref>) *Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il [[veneto]], il napoletano e il [[Sicilia|siciliano]]. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare. ([[Toni Servillo]]) *Credimi, per chi ha un po' d'onore e di sangue nelle vene, è una gran calamità nascere napoletano. ([[Carlo Filangieri]]) *Cuffià: Dileggiare, beffare, deridere, burlare, prendere in giro, ma in una cadenza autenticamente napoletana, cioè ironica, sorridente e canzonatoria, tutt'altro che beffarda, sarcastica e maligna. [...] per l<nowiki>'</nowiki>''homo neapolitanus'' il ''cuffià'' si configura spesso quale itinerante supporto esistenziale: per lui, che sotto le disincantate specie del ''Tatonno 'e Quagliarella'' di [[Giovanni Capurro]] (musicato da [[Francesco Buongiovanni]] nel 1919), può dire «cuffeio pure 'a morte e 'a piglio 'a risa»... Ed è proprio in questa sovrana irrisione che si condensa e si sublima tutta la millenaria saggezza del nostro popolo, tutta la perenne essenzialità del suo sussistere, tutta la esplicita garanzia della sua rinnovantesi sopravvivenza... ([[Renato De Falco]]) *{{NDR|Napoli, vista dal Museo di San Martino}} Da questo cumulo di tetti si levava un frastuono, un urlo continuo, come esplosioni di voci ininterrotte, di cui non ci si fa l'idea nella città stessa. Questo vi incute davvero una sorta di spavento, e questo rumore che si alza con la nebbia azzurra fa stranamente sentire a quale altezza ci si trova e dà le vertigini.<br />Queste cappelle di marmo mi hanno incantato. Il paese che possiede quel che possiede l'Italia è il paese più ricco del mondo. Io paragono l'[[Italia]] con il resto dell'universo, come un magnifico quadro con un muro imbiancato a calce.<br />Come ho osato giudicare Napoli l'anno scorso! se solo avessi visto! Tutta la strada di San Martino e la discesa lungo Posillipo offrono bellezze da lasciare stupefatti. E queste ville sparpagliate e questo mare, e il Vesuvio e il cielo, e la grotta di Pozzuoli, che si scorge come una bocca di cannone! – Si perde la testa! ([[Marija Konstantinovna Baškirceva]]) *Da Parigi, seguendo i confini di Francia, abbiamo visto il Meno gettarsi nel Reno tra sponde fitte di bei vigneti, e la fertile Campania fino a Napoli, coi suoi palazzi stupendi e le strade dritte, ben lastricate, che dividono la città in quattro parti. E la tomba d'oro del saggio [[Publio Virgilio Marone|Marone]], e la strada lunga un miglio che tagliò nella roccia in una sola notte. ([[Christopher Marlowe]]) *Dei magnati napoletani mi ricorda di avere una volta parlato con poco favore a cagione di certo barbaro spettacolo non so se tuttavia costì praticato, che allora mi mosse a sdegno e a ribrezzo. Ma per ben costumata che sia, non v' è città che alcuna cosa in se stessa non offra degna di biasimo: ed or m'avveggo come degnissimi essi si porgano di bella lode per animo liberale, per indole generosa, e per singolare fedeltà nell' amicizia. E questo vanto {{sic|meritamente}} a loro consente la storia di Roma, che ridotta nella seconda guerra Punica allo stremo delle sue forze, abbandonata e combattuta da quasi tutta l' Italia, e tradita dai Capuani vostri vicini, che i benefizi ed i soccorsi da lei ricevuti rimeritarono con odio mortale e con gravissime ingiurie, dalla esimia fedeltà, e dalla liberale munificenza dei Napolitani ebbe nell'ora del suo più grave pericolo aiuto e sostegno. Perché gli antichi non meno che i recenti tempi mi porgono sicuri argomenti ad affermare che, chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. ([[Francesco Petrarca]]) *Di notte, salendo via Orazio [...] la vedo che sorge dalla terra, distesa su un fianco. Ha bracciali di corallo – gli stop delle auto nel traffico – e cinture di teschi alla vita, lunghe chiome corvine irte di antenne televisive, candide zanne, un sesso scuro di polpo e occhi che, per fortuna, non apre, perché sarebbero rossi di brace. È [[Kālī|Kalì]] dalle molte braccia e dai molti seni. È la bellissima dea che uccide danzando a ritmo di reggae e sul suono delle tammorre. È una sirena dal canto mortale. ([[Antonella Cilento]]) *Disumanizzare Napoli non deve essere stato facile, ma sembrano esserci riusciti. Un popolo che ha molto patito superando con la sua vitalità e la sua impressionante saggezza prova dopo prova è facilmente preso alla sprovvista da un'aggressione disumanizzante, che ha lo scopo di ucciderne l'anima fingendo di liberarlo; così mi spiego questo popolo stravolto, paralizzato, che non può più fare nient'altro che gonfiarsi di rumore e produrne, ingoiare caos e trombettarlo fuori. ([[Guido Ceronetti]]) *{{NDR|A Napoli}} Dopo il 1830 nacque una nidiata di giornali, che sebbene parlassero di sole cose letterarie, e dicessero quello che potevan dire, pure ei si facevano intendere, erano pieni di vita e di brio, e toccavano quella corda che in tutti rispondeva. Era moda parlare d'Italia in ogni scritturella, si intende già l'Italia dei letterati: e sebbene molti avessero la sacra parola pure al sommo della bocca, nondimeno molti altri l'avevano in cuore. ([[Luigi Settembrini]]) *È così! I più grandi uomini, le figure nostre più luminose, non trovarono mai chi si agitasse in loro favore: [[Francesco de Sanctis]] e [[Luigi Settembrini]] hanno appena due povere teste marmoree in quel giardino pubblico che chiamiamo ''la [[Villa comunale di Napoli|Villa]]''; [[Salvator Rosa]], [[Luca Giordano]], [[Pietro Giannone]], [[Carlo III di Spagna|Carlo III]], nulla; e i monumenti di Napoli sorti da cinquant'anni a questa parte, – salvo qualche rarissima eccezione – rappresentano, nella sciagurata decadenza della Scultura, la Partigianeria, la Politica e l'Intrigo...<br>Nemmeno le [[Accademia|Accademie]], delle quali pure il [[Bartolommeo Capasso|Capasso]] fu tanta parte, si mossero per onorarlo. Ma si muovono, forse, le Accademie? O non sono, forse, ora più che mai, acque stagnanti, necropoli anticipate, in cui si adagiano e nicchiano, nel ''severo raccoglimento'' che è torpore letale, le Mummie dell'Arte, della Letteratura e della Scienza?<br>Conto fra gli Accademici amici illustri e carissimi, viva minoranza d'intelletti fervidi in quelle Case dei Morti; e mi domando da anni perché non si riuniscono, in una iniziativa che qualcuno già tentò di sviluppare! Or vedremo invece altri marmi, non meno brutti di quelli già esistenti, ingombrare le piazze. ([[Ferdinando Russo]]) *È l'unica vera capitale d'Italia, avendo conservato splendori e miserie dell'impero spagnolo. Questo è l'unico posto al mondo dove gli aristocratici possono ancora fare i funerali col tiro a 8 di cavalli infiocchettati. Dove convivono la miseria disperata di [[Spaccanapoli]] e la sofisticazione disperata delle case degli aristocratici, capaci di affrontare così bene il ridicolo di quei fiocchetti sui cavalli ai funerali. ([[Fernanda Pivano]]) *{{NDR|[[Totò]]}} È la mia passione perché, oltre che grande interprete, è il simbolo di una Italia furba ma un po' ingenua, in cui non esisteva solitudine. Un'epoca che avete vissuto voi in Italia, soprattutto a Napoli e anche noi in Spagna. Ma che ora non esiste più. Quando cammino per le vie della città, nei [[Quartieri Spagnoli]] o nelle strade del centro storico provo una profonda malinconia, perché sono il segno del tempo che è passato e non ritornerà. ([[Arturo Pérez-Reverte]]) *È proprio di Napoli che si può ripetere con un famoso personaggio: qual è quel gentiluomo che non ha scritto una tragedia? Con questa variante, per altro, che la moda delle tragedie essendo passata, quei giovanetti egregi si erano dati al dramma e alla commedia; ingannando gli ozî signorili nel culto delle Muse, "cui giovano le quinte e la ribalta". La nobiltà napoletana segue in {{sic|cotesto}} le tradizioni del suo duca di Ventignano e del suo barone (sic)<ref>Nel testo citato.</ref> Genoino. Parte coltiva ancora gli studî classici, sotto gli auspici di Gargallo e di [[Basilio Puoti]]; parte si è data con ardore alla scuola moderna, e va sull'orme di [[Eugenio Scribe]] e di [[Alfred de Musset|Alfredo de Musset]]. Ma gli uni e gli altri, col loro culto per la scena, ci fanno fede che l'amore delle lettere è sempre vivo nel seno dell'aristocrazia del Sebeto, diversa in ciò da quella di tante altre città italiane. Epperò va lodata, e tutti debbono augurarsi che i baci delle Muse, una volta dati, non vadano perduti. ([[Anton Giulio Barrili]]) *È un fatto per me oramai fermo: codesti meridionali, dal più al meno, recano nella poesia quella volubilità delle loro chiacchiere, che si devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una cura al mondo del pensiero. Il poeta napoletano tipo è il [[Giovan Battista Marino|Marino]]. È inutile: i meridionali non sono poeti né artisti, non ostante tutte le apparenze: sono musici e filosofi. La poesia (anche questo parrà un paradosso) è delle genti più prosaiche e fredde della Toscana e del Settentrione. ([[Giosuè Carducci]]) *È una città dove concorrono elementi che ritroviamo separatamente altrove, ma che a Napoli sono tutti riuniti. Perché Napoli è l'unica città del [[Mediterraneo]] in cui elementi di cultura greca, orientale, nordafricana, slava, francese, catalana, aragonese, perfino tedesca, si riuniscono in modo tale che non esiste un esempio simile nel Mediterraneo. Napoli è soprattutto Napoli ed è in questo aspetto la sua vera napoletanità, la capacità naturale di coordinare e conciliare fatti sociali, culturali ed antropologici in un luogo che è l'emblema di tutta la mediterraneità. ([[Nicola Spinosa]]) *È una trappola in cui noi napoletani cadiamo spesso, pensiamo sempre di essere simpatici. ([[Silvio Orlando]]) *Eccoci finalmente qui. Un proverbio italiano dice: – Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: – Vedi Napoli e vivi – perché c'è molto qui degno di essere vissuto. ([[Arthur John Strutt]]) *Ed è questa l'altra differenza con Berlino: mentre la seconda torna a vivere con la riunificazione germanica un momento di grande rilancio, all'opposto Napoli con l'unità d'Italia non ha fatto che perdere colpi. Eppure, le due città hanno in comune «tutte le caratteristiche che le rendono amabili agli occhi dei giovani, solo che a Napoli questa risorsa non viene percepita come una ricchezza bensì come un problema. Bisogna cambiare il paradigma, così come fu fatto per Berlino negli anni '80, e comprendere che i centri storici sono risorse su cui investire». ([[Hans Stimmann]]) *Era allora Napoli in un periodo di grande splendore. La sua vecchia aristocrazia, nella quale s'intrecciavano con la boriosità spagnola e l'argutezza francese l'innato senso estetico della [[Magna Grecia]], era fra le prime d'[[Europa]]. Briosa, svagata, scapigliata, elegante, vi si alternavano splendide feste a chiassose mattane, spettacoli di eccezione a banchetti pantagruelici, gite a [[Capri]], ad [[Ischia]], sul [[Vesuvio]]. ([[Salvatore Gaetani]]) *Era sera quando arrivai in città. Una sagra era stata allestita lungo tutta via Caracciolo e [[Posillipo]], con tamburi, pifferi e tarantelle. Più tardi i fuochi d'artificio illuminarono l'intero [[Golfo di Napoli|golfo]]. Non avevo più visto niente di così spettacolare dai bombardamenti notturni dei primi anni quaranta. Ho capito, allora, come luci e saette non siano sempre messaggeri di morte, ma possano invece rappresentare un rituale incantatorio grazie al quale cacciare i demoni ed esorcizzare la malasorte. Mi sentivo a mio agio, completamente solo, anonimo e libero tra migliaia di anonimi e liberi stranieri. ([[Hans Werner Henze]]) *Farei fatica a vivere nel caos delle grandi città. Ma io adoro Napoli e la sua umanità, adoro lo spirito sociale che c'è lì, il fatto che se succede una cosa al tuo vicino è come se fosse successa a te. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. ([[Maurizio Sarri]]) *Già non vi sono più tutte le immagini religiose che c'erano in altri tempi. L'immagine di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] ha sostituito quella del Signore. Adorare è una necessità di Napoli, adorare con fervore, qualunque sia l'oggetto dell'adorazione; adorare con urla, gesti, in mezzo allo strepito e alla gazzarra, con l'esaltazione propria dei temperamenti nervosi e col fanatismo che accompagna le passioni meridionali accese dal caldo molto intenso del clima. C'è qualcosa del Vesuvio, qualcosa dei suoi ardori e delle sue eruzioni, e anche qualcosa delle sue velleità nella mobile e ardente natura dei napoletani, di questi greci degenerati che vivono col sorriso sulle labbra sempre sull'orlo della morte, minacciati da un vulcano delle stesse catastrofi che seppellirono Ercolano e Pompei. ([[Emilio Castelar]]) *Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra. ([[Miguel de Cervantes]]) *Grande civiltà di Napoli: la città più civile del mondo. La vera regina delle città, la più signorile, la più nobile. La sola vera metropoli italiana. ([[Elsa Morante]]) *Guardo in questo momento con rinnovata fiducia a Napoli e ai napoletani, alla loro capacità di cogliere i frutti del riconoscimento rappresentato dalla competizione che oggi si inaugura {{NDR|l'America's cup}}, e di esprimere, in generale, lo slancio necessario per la valorizzazione delle preziose risorse e potenzialità di cui è ricca la nostra grande, storica città. ([[Giorgio Napolitano]]) *Ho maltrattato Napoli: nondimeno, non la lasciammo, senz'avervi veduto il bel tempo. Bisogna confessare ch'ell'è bella e brillante allor che splende il solo, quanto nojosa e sgarbata sotto un cielo di pioggia. Immaginatevi, inquest'ultimo caso, di vedere una povera fanciulla che corre le strade, durante il {{sic|carnovale}}, in orpelli da teatro. Quanto più porta e nastri e merletti, quanto più fiori ha nelle chiome, quanto più la di lei acconciatura {{sic|strigne}} splendidi e freschi colori e tanto più parimenti vi si mostra il fango, e tanto più il vento e la pioggia la scompongono e la scolorano, e tutto ciò di cui ornossi per piacere la rende esosa a vedersi. Ma se dolce l'aria e limpida e sonora mai siasi all'indomani, se riede il sole, ed ella ritorni col sole: ell'è attillata, ell'è leggiera; que' suoi nastri cangiano di colore all'occhio, lusinghiero è il suo riso, ed il suo canto ci allegra. Ecco veramente Napoli. Essa è fatta per vivere al sole. ([[Louis Veuillot]]) *Ho vissuto in questa città, per la prima volta, non da turista, ma da napoletano. Per conoscerla a fondo dovevo anche viverla a fondo. Per me è stata l’esperienza lavorativa più bella in assoluto. Oggi mi sento come un vero e proprio ambasciatore di Napoli. Parlo sempre di questa città stupenda quando vengo intervistato dai giornali americani. Molti mi chiedono perché ho scelto di raccontare proprio Napoli. Io rispondo che volevo raccontare una città diversa. All'estero l'Italia viene associata alla pizza, al caffè, al sole, ma in realtà tutti questi cliché provengono da Napoli: questo fa capire che è Napoli il vero cuore dell’Italia. Molti che vanno in vacanza in Italia scelgono altre regioni come la [[Toscana]] per prendere il vino, ma questa come altre mete simili fanno parte del turismo chic; per conoscere veramente l'Italia bisogna andare a Napoli. ([[David Rocco]]) *I miei primi giorni a Napoli li ho trascorsi a guardare le processioni, sempre molto sontuose durante la settimana santa. ([[Joseph Addison]]) *I napoletani amano la loro città come un padre brutale si sente in diritto di maltrattare la propria figlia e non è consapevole di maltrattare innanzitutto se stesso, la nobiltà che è propria di un essere umano, senza la quale la brutalità dilaga verso la più bieca bestialità. ([[Gea Martire]]) *I napoletani guardano sempre indietro e mai al presente e al futuro, e dicono con nostalgia "prima si stava così bene". ([[Carlo Buccirosso]]) *I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi. La gente li osserva, e loro fanno finta di essere spensierati. Non s'impegnano, perché da quando avevano in casa i mori sanno come va a finire. ([[Peppino De Filippo]]) *I Napolitani mi paiono incomparabilmente migliori.<ref>Rispetto ai romani.</ref> Sono rozzi, ma cordiali, franchi, aperti: sono generalmente incolti, ma non presumono: sono superstiziosi, ma non persecutori come i Romani. la natura ha fatto qui tutto, ma gli uomini non hanno fatto nulla{{sic|,..,.}} Contuttociò Napoli mi piace più di tutte le città d'Italia. Se la natura avesse dato ai Napolitani la maniera, la lingua e la polizia dei Fiorentini, io credo che gli angeli e i santi del paradiso abbandonerebbero il Padre eterno per venire a stare a Napoli. ([[Carlantonio Pilati]]) *I nostri sono de' vili, degli infami, degli esseri esecrati. Il fratello d' Acton è giunto e racconta orrori. Mack è alla disperazione. Sono fra duolo e fra sbalordimento.<br>Addio, i miei complimenti all'eroe Nelson ed alla sua buona nazione: arrossisco dell'infame viltà della nostra. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Il 1848 era alle porte, ma pareva che nessuno lo sospettasse; Napoli ha sempre di queste placide esteriorità: l'interno lavorio non offusca il suo aspetto e neppur le più grandi disgrazie valgono a mutarne la fisionomia. Con un grano, in quegli anni, il lazzarone era quasi ricco, e una piastra ballonzolante nella saccoccia del panciotto a un borghese gli conferiva l'aria della più grande superiorità. L'allegra povertà, in pieno possesso della strada, vi si sciorinava al sole; il facchino appisolato, a un angolo, in una cesta, schiudeva, di volta in volta, gli occhi e tranquillamente, abituato a posare, contemplava il forestiero, inglese o francese, che, impiedi, davanti a lui, pigliava note in un taccuino. Le solite baldorie per le feste de' soliti suoi santi occupavano la gente de' quartieri inferiori – come anche adesso la occupano – ma pareva che un senso di caricatura fosse pur penetrato dal giornale fin nella plebe. ([[Salvatore Di Giacomo]]) *Il Comitato ha deciso l'iscrizione sulla base di criteri (ii) e (iv), considerando che il sito è di eccezionale valore. Si tratta di una fra le più antiche città d'Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia lunga e densa di eventi. La sua posizione sulla baia di Napoli gli conferisce un valore universale eccezionale che ha avuto una profonda influenza in molte parti d'Europa e oltre. (<small>Motivazione data dal Comitato di valutazione dell'UNESCO che nel 1995 decise di annoverare il centro storico di Napoli fra i siti patrimonio dell'umanità.</small><ref>«''The Committee decided to inscribe the property on the basis of criteria (ii) and (iv), considering that the site is of exceptional value. It is one of the most ancient cities in Europe, whose contemporary urban fabric preserves the elements of its long and eventful history. Its setting on the Bay of Naples gives it an outstanding universal value which has had a profound influence in many parts of Europe and beyond.''» Vedi ''[http://whc.unesco.org/en/decisions/3088 Decision - 19COM VIII.C.1 - Inscription: The Historic Centre of Naples (Italy)]'', ''unesco.org''.</ref>) *Il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di Napoli che pur m'erano state fatali due volte: non le potei salutare cogli occhi, ma il cuore armonizzò co' suoi palpiti l'inno mestissimo della partenza. Sapeva di non doverle piú rivedere, e se io non moriva per loro, esse restavano come morte per me. ([[Ippolito Nievo]]) *Il [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] aveva ragione nel demolire la leggenda del «lazzaronismo » organico dei napoletani e nel rilevare invece che essi sono molto attivi e industriosi. Ma la {{sic|quistione}} consiste nel vedere quale sia il risultato effettivo di questa industriosità: essa non è produttiva e non è rivolta a soddisfare i bisogni e le esigenze di classi produttive. Napoli è la città dove la maggior parte dei proprietari terrieri del Mezzogiorno (nobili e no) spendono la rendita agraria. Intorno a qualche decina di migliaia di queste famiglie di proprietari, di maggiore o minore importanza economica, con le loro corti di servi e di lacchè immediati, si organizza la vita pratica di una parte imponente della città, con le sue industrie artigianesche, coi suoi mestieri ambulanti, con lo sminuzzamento inaudito dell'offerta immediata di merci e servizi agli sfaccendati che circolano nelle strade. Un'altra parte importante della città si organizza intorno al transito e al commercio all'ingrosso. L'industria «produttiva», nel senso che crea e accumula nuovi beni, è relativamente piccola, nonostante che nelle statistiche ufficiali Napoli sia annoverata come la quarta città industriale dell'Italia, dopo [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]]. Questa struttura economico-sociale di Napoli spiega molta parte della storia di Napoli, città cosi piena di apparenti contraddizioni e di spinosi problemi politici. Il fatto di Napoli si ripete in grande per Palermo e Roma e per tutta una serie numerosa (le famose «cento città») di città non solo dell'Italia meridionale e delle isole, ma dell'Italia centrale e anche di quella settentrionale (Bologna, in buona parte, Parma, Ferrara, ecc). Si può ripetere per molta popolazione di tal genere di città il proverbio popolare: quando un cavallo caca cento passeri fanno il loro desinare. ([[Antonio Gramsci]]) *Il napoletano è per ordinario sobrio, ma intemperante fino alla ghiottornia nelle grandi gioie eccezionali. Dissi fino alla ghiottornia, mai però fino all'ebrezza: dopo questi formidabili pasti e queste omeriche libagioni i convitati se ne tornavano in città insieme, camminando dritti e sicuri, come una pattuglia di granatieri digiuni. ([[Marc Monnier]]) *Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a Napoli. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. ([[Bertrando Spaventa]]) *Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce. ([[Leo Longanesi]]) *Il Papa è a Roma, [[Dio]] è a Napoli. ([[Jean Cocteau]]) *Il papa non è venuto mai a Napoli per paura che gli chiedono i soldi. [...] Io una volta ci sono andato a Napoli. Era pulita. Però forse non ho visto bene. A Napoli ci sono tutti i ladri, mariuoli, assassini e drogati. Il mare è una latrina. Vendono le cozze usate. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'') *Il popolo non era né greco, né romano, né bizantino; era il popolo napoletano di sempre, un popolo che non assomiglia a nessun altro: di un'allegria che è uno schermo a coprire la tragedia della miseria; di un'enfasi che è un modo per dare un valore allo scorrere monotono dei giorni; di una pigrizia che è saggezza e che consiste nel non fingere di essere attivi quando non si ha nulla da fare. Un popolo che ama la vita, che gioca d'astuzia con i rovesci del destino, che ha il gusto della parola e il disprezzo per l'agitazione militare, perché la pace, che ha conosciuto solo raramente, non lo annoia mai. ([[Maurice Druon]]) *Il segreto del [[blu]] è ben custodito. Il blu arriva da laggiù. Man mano che avanza s'indurisce e si muta in montagna. La cicala vi lavora. Gli uccelli vi lavorano. In realtà, non si sa niente. Si parla del blu di Prussia. A Napoli la [[Maria|Santa Vergine]] resta nei buchi dei muri quando il cielo si ritira.<br>Ma qui tutto è mistero. Mistero lo zaffiro, mistero la Santa Vergine, mistero il sifone, mistero il collo del marinaio, mistero i raggi blu che accecano ed il tuo occhio blu che attraversa il mio cuore. ([[Jean Cocteau]]) *Il tumulto e l'andirivieni quotidiano rendono Napoli una città popolata e piena di vita come Parigi. ([[Donatien Alphonse François de Sade]]) *Imperciocché ad un tratto si fa un gran rivolgimento di cose letterarie in Napoli, che, quando si credevano dovervisi per lunga età ristabilire tutte le lettere migliori del Cinquecento, con la dipartenza del duca viceré vi surse un altro ordine di cose da mandarle tutte in brievissimo tempo in rovina contro ogni aspettazione. ([[Giambattista Vico]]) *In [[Campania]] è finita l'era [[Antonio Bassolino|Bassolino]], nonostante «Un posto al sole». Negli anni, la soap di Raitre ha disegnato una Napoli che non c'è, una Napoli molto bassoliniana, una Napoli da portineria dove però non è mai esistito il problema spazzatura (tanto che si è dovuto provvedere altrimenti). ([[Aldo Grasso]]) *In tutta la sua vicenda millenaria, Napoli non è mai stata solo dei napoletani, dalle origini si è caratterizzata come un ''melting pot'', un punto d'incontro di popoli, di culture e di lingue diverse le cui tracce si percepiscono ancora oggi, dando vita alla sua fisionomia inconfondibile di "metropoli della memoria".<br>[[Sigmund Freud]], grande viaggiatore e appassionato dilettante di archeologia, ha paragonato la psiche umana a una città antica come [[Roma]], sotto la cui forma moderna apparentemente visibile si celano i residui di una storia secolare che continua a influenzare la sua vita attuale. La metafora può essere valida in maniera particolare per Napoli, luogo in cui la «contemporaneità del non contemporaneo» ([[Ernst Bloch]]) salta subito agli occhi di chiunque percorra i suoi vicoli, strade e piazze, e la cui «porosità» si esprime anche come intreccio indissolubile di spazi e di tempi: città delle metamorfosi eterne in cui niente sembra scomparire per sempre. ([[Dieter Richter]]) *In tutte le chiese si vedono lapidi sepolcrali di spagnoli, e molte in castigliano, e qualcuna in catalano. La grande strada di Toledo, e quasi tutti gli edifici e monumenti pubblici, portano il nome di qualche spagnolo, e tutto è pieno di memorie di spagnoli, ma soprattutto ad ogni passo si avverte la presenza del nostro augusto monarca [[Carlo III di Spagna|Carlo III]]. La Strada Nuova, l'Albergo dei Poveri, Capo di Monte, Portici, Caserta, tutta Napoli e i suoi dintorni testimoniano l'animo generoso di Carlo III, e il Re ''Cattolico'' è un nome che si sente ripetere ad ogni occasione dai napoletani, e con un particolare sentimento di tenerezza e gratitudine. ([[Juan Andrés]]) *In tutti i modi la fusione ''coi Napoletani'' mi fa paura; è come mettersi a letto con un vaiuoloso! ([[Massimo d'Azeglio]]) *In uno dei quartieri popolari dove arrivai bighellonando vidi la seguente scena: da una stanza all' ultimo piano di un palazzo, si aprì una finestra e una vecchia signora calò una lunga fune con un cesto dal quale alcuni bambini che giocavano presero dei pupazzi ritagliati dalla carta colorata, con una gioia che mi commosse fino alle lacrime. Imparai che la povertà non esclude la gioia. ([[Hans-Georg Gadamer]]) *Innamoratevi a Napoli. Sposatevi a Battipaglia. Divorzierete a Potenza. Napoli città degli innamorati.<br>Per la gioia di [[Francesco Alberoni|Alberoni]] e sua moglie. Macchine incolonnate aspettano di entrare in città. Gente smaniosa, single, depressi, abbattuti, ipocondriaci, gente insomma spenta che fa la fila perché ha saputo che a Napoli ci s'innamora. ([[Peppe Lanzetta]]) *Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». ([[Gabriele Amendola]]) *{{NDR|Alla recettività linguistica del [[dialetto napoletano]] si unisce quella}} intensamente e concretamente solidale sul piano umano. Si pensi all'accoglienza riservata agli Ebrei, non ghettizzati ma inseriti in due zone che ancora ne ricordano la presenza: Giudecca vecchia, nei pressi di Forcella e Giudecca nuova, verso Portanova, nonché alle varie Logge (cioè alloggiamenti) dei Pisani, dei Francesi, dei Genovesi... Etnie cui nel materno grembo partenopeo era possibile integrarsi e comunicare al di fuori di ogni discriminazione, nella stessa misura in cui il nostro aperto e multimediale idioma ha saputo dare spazio alle tante componenti in esso armonicamente trasfuse... ([[Renato De Falco]]) *Io ammiro in cotesta città principalmente due cose: la religione verso Dio, e la pietà verso il prossimo; che sono la perfettione di tutti quelli, ch'aspirano alla vita immortale, e gloriosa. ([[Gabriele Fiamma]]) *Io aveva creduto insino allora, che la terra e il genere umano fossero Napoli e i Napoletani; che gli ordini più sublimi di questo genere umano fossero quei feroci della fonte Capuana e dell'orto Botanico, e quei gendarmi del convento; e che la meta finale a cui questo genere umano intendesse, fossero certi saporitissimi desinari, e certe appetitivissime cenette, che, con eloquenza senza pari al mondo, que' miei eruditissimi studenti ragionavano sempre fra loro solersi dalla gente scelta fare qui alle lune estive, ponendo le tavole o in una bella contrada marina detta Santa Lucia, o in un'altra spiaggia deliziosissima detta Posilipo. ([[Antonio Ranieri]]) *Io, che ho camminato qualche parte d'Italia, ed ho notizia delle genti e de' costumi delle altre città, ardisco dire che non vi sia città al mondo dove sia più premiato il valore, e dove l'uomo senza avere altra qualità che il proprio merito possa ascender a cariche grandi e ricchezze immense, a dignità supreme ed a governar la repubblica, senza aver bisogno né di nascita, né di danari per arrivarci, anzi senza che nemmeno abbia l'onore della cittadinanza: stando così aperta la porta degli onori alli regnicoli come ai cittadini, e così a' poveri come a' ricchi, e così a' nobili come ad ignobili, ancorché siano d'infima plebe, e della più umile terra del regno: ciò che in nessun'altra città del mondo, non che dell'Italia, è lecito di desiderare, non che di sperare. ([[Francesco D'Andrea]]) *Io pur venni a Napoli gentile e da bene, il cui sito a me pare meraviglioso e il più bello ch'io vedessi mai, perché io non ho veduto città ch'abbia dall'un de' lati il monte e dall'altro la batti il mare, come fa questa; ed anche per altre sue particolarità, che tutte insieme e ciascuna per sé la fanno parere mirabile. Ma perché dovete sapere che la natura non vuole, né si conviene (come disse quella pecora del [[Francesco Petrarca|Petrarca]]) "per far ricco un, por gli altri in povertate", quando l'ebbe molte delle sue doti più care concedute, le parve di ristringer la mano, affine che l'altre città non le mandassero loro ambasciatori a dolersi con esso lei di tanta parzialità, e propose fra se stessa di dare questo paradiso ad habitare a diavoli; e così come aveva proposto, mandò ad effetto. ([[Bernardino Daniello]]) *Io ritengo Napoli una città estremamente civile; ebbene, nel vocabolario dei napoletani non esiste la parola lavoro, dicono la «fatica». Anche io sono così, non amo la fatica. ([[Roberto Rossellini]]) *L'eruzione dell'anno 79 ed i terremoti che si ad essa si accompagnarono non rattristarono che per pochi anni il sempre sorridente golfo. Dopo Costantino e Giuliano, anche dopo Teodosio, Napoli e i suoi dintorni non hanno perso il fascino che aveva sedotto i contemporanei di Augusto. Nelle lettere di Simmaco come nei versi di Orazio non si parla d'altro che delle delizie di Baia e del suo golfo in miniatura. [[Cecina Decio Albino|Decio]] aveva fama di rinnovare nella sua villa le magnifiche follie di Lucullo. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *L'espansione delle idee se era stata più sollecita a Napoli, non era men feconda nelle altre terre d'Italia. Napoli aveva risposta la prima al solenne appello del secolo; ma il Piemonte, la Toscana, Roma, e la grande voce di Lombardia e di Venezia non tardarono a farsi udire. La costituzione di Napoli era stata la lieve scintilla che aveva destato il grande incendio. Tutta la penisola da un capo all'altro subiva da lungo tempo l'azione di una disorganizzazione vitale. Il vecchio abito dell'assolutismo cadeva a brani, ed il bisogno della ricostruzione era universalmente sentito. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *L'indimenticabile ed eterna Napoli, che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto. ([[Ramón Gómez de la Serna]]) *L'unico luogo che forse potrei scambiare con Napoli è Milano, l'altra grande metropoli italiana. ([[Toni Servillo]]) *La Capitale! Ma è egli possibile Napoli per capitale dell'Italia? Poi qual meschina idea?! Ma questo per Dio, non è amor patrio. ([[Giuseppe Verdi]]) *La Circe ingrata, che pur glorifica tante bestie, lo vide morire molto vecchio e quasi cieco pel troppo attento indugio degli stremati occhi {{sic|su le}} carte: e quasi non s'accorse della dipartita di Lui!<ref>Bartolomeo Capasso.</ref>. ([[Ferdinando Russo]]) *La città di Napoli non è solamente conosciuta per molto nobile, e principale da gl'italiani, che con piccola fatica, e con grandissimo gusto possono godere le comodità, e le delizie sue ma etiandio da tutte le straniere Nationi è stimata, e tenuta in pregio, come quella, da cui si conosce che in gran parte dipende la quiete, e la salute di questa provincia nobilissima d'Italia. ([[Gabriele Fiamma]]) *La città si sveglia di nuovo coi [[Pulcinella]], i borsaioli, i comici e i mendicanti; con gli stracci, le marionette, i fiori, la vivacità, la sporcizia e la universale degradazione; si risveglia sciorinando al sole il suo abito d'[[Arlecchino]], l'indomani e tutti gli altri giorni, cantando e digiunando, danzando e giocando sulla riva del mare. ([[Charles Dickens]]) *La contraddizione fra il genio inventivo e l'insuccesso pratico, tra la fecondità intellettuale e la sfortuna, il sottosviluppo, il marasma cronico, è l'aspetto più suggestivo di Napoli. Per la mancanza di una classe dirigente adulta, questa città che aveva tutto per riuscire ha fatto costantemente fiasco. Ma ha anche prodotto spiriti bizzarri e seducenti, invece di quegli scarafaggi sicuri del fatto loro che pullulano nelle capitali borghesi. ([[Dominique Fernandez]]) *La cosa che più mi colpisce è il continuo confronto forte che in altri posti faccio fatica a trovare, tra l'antico, la tradizione, ed il nuovo che si esprime anche a livello tecnologico. Per dirla con un'immagine sola, la vicinanza tra i computer e le reti dei pescatori. Ciò che trovo stimolante a Napoli è che mentre altre città hanno sacrificato completamente le proprie radici all'innovazione tecnologica, qui ancora si trova un incontro tra le radici profonde della cultura ed una visibile voglia di innovazione. Tanto che sarebbe uno scenario adatto ad un film di fantascienza. ([[Gabriele Salvatores]]) *La [[cucina napoletana|cucina di Napoli]]. E dopo aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole (e aver bevuto alquanto vino di [[Isola di Capri|Capri]] e d'[[Isola d'Ischia|Ischia]]) che [[Tristan Corbière]], il più simpatico dei maudits di [[Francia]], scrisse il "Sonetto a Napoli | {{sic|all'sole, all'luna}}, | {{sic|all'sabato, all'canonico}} | e tutti quanti con Pulcinella".<br/> ''Il n'est pas de samedi | qui n'ait soleil à midi; | femme ou fille soleillant, | qui n'ait midi sans amant!... || Lune, Bouc, Curé cafard | qui n'ait tricorne cornard; | – corne au front et {{sic|corde}} au seuil | préserve au mauvais oeil. || ...L'ombilic du jour filant | son macaroni brulant, | avec la tarantela: || {{sic|Lucia, Maz'Aniello}}, {{sic|Santo}} Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA –''<ref>''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}} {{NDR|(non)}} abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. (''SONETTO A [[Napoli|NAPOLI]] | AL SOLE ALL'UNA | AL SABATO AL CANONICO | E TUTTI QUANTI | CON PULCINELLA''), in Tristan Corbière, Gli Amori Gialli, poesie, vol. 2, cura e traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva, 2006, [https://books.google.it/books?id=2SzGWQFWU2AC&lpg=PP1&dq=tristan%20corbi%C3%A8re%20pulcinella%20napoli%20poesie&hl=it&pg=PA232#v=onepage&q=tricorno&f=false pp. 232-233] </ref><br /> Mangia, lunghi filanti, serpeggianti, gli spaghetti, marezzati dai molluschi gonfi e teneri, ancora saporosi di mare, delle vongole veraci; bevi quei vini; te lo trovi addosso lo spirito maudit. Maledetto? Benedetto, mille volte benedetto da che ti riempie di sole, di desiderio di cantare anche tu con Pulcinella. ([[Luigi Veronelli]]) *La domenica pomeriggio i quartieri di Napoli sono silenziosi e oppressivamente immoti. Nei vicoli deserti una miscela di ritmi musicali, voci, un sommesso acciottolio di piatti e posate esce dalle finestre aperte e dai balconi. Percepire i suoni e i segni della vita da lontano, la quiete e la solitudine delle strade, le saracinesche chiuse dei negozi e dei chioschi, l'immagine di un mondo che si è sottratto allo sguardo esterno, per immergersi nella sua dimensione privata: tutto obbliga a concludere che l'unità elementare di vita sociale a Napoli è la famiglia. ([[Thomas Belmonte]]) *La jettatura napoletana è una particolare ideologia, nata a Napoli in ambiente colto verso la fine del XVIII secolo. Questa tesi può sembrar contraddetta dal fatto che il fascino, il malocchio, e – più generalmente – la credenza nel potere malefico di una persona si ritrovano in tutti i Paesi e in tutte le epoche, come stanno a dimostrare il mauvais œil francese, l'evil eye inglese e il bose blick tedesco, per tacere di tutti i possibili riferimenti extraeuropei. In realtà se si considera la jettatura napoletana in rapporto al resto della vita culturale dell'epoca, e quando si legge in prospettiva la letteratura che sull'argomento fiorì a Napoli dalla seconda metà del Settecento, il fenomeno si presenta con una sua specifica coloritura locale che lo rende inconfondibile. ([[Ernesto de Martino]]) *La litigiosità rientra nell'umore della nostra gente. C'è nell'aria una provocazione continua. Sono in troppi a essere creativi, in quella cinta daziaria. Napoli è sterminata. Ma lo spazio per convivervi tutti in pace risulta sempre troppo stretto. ([[Francesco Rosi]]) *La mia prima impressione del mio approdo a Napoli fu quello di una città caotica. I napoletani sono insolenti e maleducati [...]. In ogni momento ti assalivano gridando in dialetto "Uè Gargà vien accà" magari per fare una foto. Il "per favore" a Napoli non esiste ma è una cosa unica vivere li. La città cambia dal giorno alla notte. Se le cose vanno bene non puoi uscire di casa, se vanno male lo stesso. ([[Walter Gargano]]) *La napoletanità è una parola che si trova nel vocabolario ideale e che individua radici tipiche oltre gli schemi.<br />Storia e leggenda sono lavoro cosmico dove magia, esoterismo, nobiltà e sacro si fondono con il quotidiano, il peccato e la famiglia. ([[Francesco Grisi]]) *La nazione napolitana è divisa in due classi: il proletario e la borghesia. L'aristocrazia è un essere incompleto ed impotente, la quale non ha che un nome infecondo financo di memorie. ([[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]) *La nostra città, oltre a tutte l'altre italiche di lietissime feste abondevole, non solamente rallegra li suoi cittadini o con nozze o con bagni o con li marini liti, ma, copiosa di molti giuochi, sovente ora con uno ora con un altro letifca la sua gente. Ma tra l'altre cose nelle quali essa appare splendidissima, è nel sovente armeggiare. ([[Giovanni Boccaccio]]) *La plebe napoletana è come quella dell'antica Roma, formata di liberti che non avevano nulla. Perciò è credulona, superstiziosa, avida di notizie. La plebe di Napoli, dove tanta gente non ha nulla, è ancora più plebe delle altre. ([[Montesquieu]]) *La prima volta che giunsi qui, fu per una conferenza accademica. Ero solo e non svolgevo alcun ruolo nell'Università. La povertà e la gioia di vivere, queste erano le cose che più mi hanno impressionato, e poi… {{sic|Il}} rispetto per la cultura. ([[Hans Georg Gadamer]]) *La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti, per questo voglio assolvere Napoli nonostante tutto. Nonostante una realtà dove l'inferno e il paradiso si toccano; dove l'ironia altro non è che la passione quando sa prendere le distanze; dove si lotta continuamente contro la cultura della morte, mentre le altre città hanno la morte in casa e, nella loro quiete apparente, fanno finta di non accorgersene. Tutto questo è sempre foriero di una condizione felice artisticamente parlando. E vale per musica, cinema, arte, letteratura. Napoli è una città che crea continuamente anche nella difficoltà del suo quotidiano. ([[Toni Servillo]]) *Lasciai Napoli nel mese di agosto, e con gran dispiacere. Conosciuto che uno abbia quella città, è impossibile che si risolva a lasciarla; e se avviene che si separi da essa, non accetta l'idea di non più ritornarvi. ([[Charles-Victor Prévost d'Arlincourt]]) *Le donne di Napoli sono dei maiali. Sono maiali grassi con dei vestiti sciatti, di solito neri, macchiati di salsa di pomodoro, urina, grasso, o dalla cacca di un bebè. [...] Ma devo anche spiegare che sono meravigliose, ognuna ha il volto della madre di Dio e le mani contorte, incallite e tenere delle donne che hanno passato la vita a badare ai propri figli e ai propri uomini. ([[John Fante]]) *Le mie radici sono ben ancorate al patrimonio di questa città che è stata ed è tuttora una capitale delle arti dello spettacolo in Europa e nel mondo.<br>Napoli è tra le poche metropoli che pur presentando un esperimento sociale tra il centro e la periferia degno delle grandi città del mondo, resta un luogo dove la modernità nei suoi aspetti deteriori non è arrivata del tutto, dove, quando si passeggia, si incontra l'uomo. E questo per chi fa teatro è fondamentale. ([[Toni Servillo]]) [[Immagine:Oswald Achenbach 001.jpg|thumb|Fuochi d'artificio sul litorale napoletano; olio su tela di Oswald Achenbach, 1875]] *Libera dalle improvvise ceneri il tuo volto semidistrutto, o Partenope, e le tue chiome, sepolte sotto il [[Vesuvio|monte]] scosso dall'aria che soffia al suo interno, poni sul tumulo e sulle reliquie del tuo grande figlio. ([[Publio Papinio Stazio]]) *Ma non lascierò per questo di avertirvi che dovete pensare di essere nella regalissima città di Napoli, vicino al seggio di Nilo. Questa casa che vedete qua formata, per questa notte servirrà per certi barri, furbi e marioli, – guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di qualche cosa che portate adosso: – qua costoro stenderranno le sue rete, e zara a chi tocca. ([[Giordano Bruno]]) *{{NDR|Il}} malanno immedicabile, oscuro, osceno, inveterato di questa città, sotto mille altri rispetti preclarissima, per cui il girare di nottetempo qui non si fa con minor paura e pericolo che in mezzo ai folti boschi: conciossiaché le strade sien piene di nobili giovani armati tutti, le immoderatezze de' quali nè la paterna educazione, nè l'autorità de' magistrati, nè la maestà e l'impero dei re valsero mai a raffrenare. Ma come meravigliare che fra le ombre della notte e senza alcun testimonio taluno ardisca commetter delitti, se a pieno giorno, alla vista del popolo, al cospetto dei re, in questa città d'Italia con ferocia da disgradarne i barbari si esercita l'infame giuoco de gladiatori: e come sangue di pecore l'umano sangue si sparge, e, plaudente l'insano volgo affollato, sotto gli occhi de miseri genitori si scannano i figli, e tiensi a disonore l'offerire con ripugnanza la gola al pugnale, quasi che per la patria o per la gloria della vita celeste si combattesse? Di tutto questo inconsapevole io fui condotto un giorno a certo luogo vicino della città chiamato Carbonaria: nome veramente acconcio alla cosa: imperocché quella scelerata officina deturpa e denigra gli spietati fabbri che ivi si affaticano sull'incudine della morte. Era presente la Regina, presente Andrea re fanciullo, che di sè promette riuscir magnanimo, se pur riesca a porsi in capo la contrastata corona: v'eran le milizie di Napoli, delle quali invan cercheresti le più attillate e più eleganti: popolo v'era venuto in folla da tutte parti. A tanto concorso di gente, e a tanta attenzione d'illustri personaggi sospeso, fiso io guardava aspettando di vedere qualche gran cosa, quand'ecco come per lietissimo evento un indicibile universale applauso s'alza alle stelle. Mi guardo intorno e veggo un bellissimo garzone trapassato da freddo pugnale cadermi ai piedi. Rimasi attonito, inorridito; e dato di sproni al cavallo, rampognando l'inganno de'miei compagni, la crudeltà degli spettatori, la stoltezza de'combattenti, all'infernale spettacolo ebbi volte le spalle. Questa doppia peste, o padre mio, quasi eredità de maggiori venne e s'accrebbe ne'posteri, e giunse a tale che la licenza del commetter delitti in conto di dignità e di libertà vien reputata. ([[Francesco Petrarca]]) *Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Saverio Nitti|Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate. ([[Harold Acton]]) *Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene solo se la affronti di petto, se la esplori senza il timore che ti possa succedere qualcosa... {{Sic|dipende}} probabilmente anche da dove sei nato. ([[Paolo Sorrentino]]) *Mi contava un sojatore che a Napoli, in certi alberghi, usava il servitore entrare nella camera del forastiero, la bella mattina del suo arrivo, con una guantiera sparsa di piccoli e grossi stronzi, ciascuno dei quali avea appeso un cartellino e scritto su un prezzo. I grossi costavano molto più dei piccini, ed alcuni tenevano in capo un cappellino di prete. Erano questi i prodotti degli abatini. E il forastiero sceglieva. E detto fatto si apriva la porta, e compariva ai comodi del forastiero la parte corrispondente – autrice dell'esemplare. ([[Carlo Dossi]]) *Mi trovo in un paese freddo e nebbioso, fra un popolo in cenci. Quando metto il naso alla finestra, vedo girar nella strada una popolazione che se ne sta sotto grandi e rozzi ombrelli verdi ed azzurri. La nebbia si condensa sulle foglie nascenti e scola {{sic|tristamente}} lungo i rami, anneriti da un inverno che mai finisce: anche i miei orecchi, al par degli occhi, sono spiacevolmente scossi. I rauchi gridi de' mercantelli ambulanti che si vanno agitando nella via, giungono fino a me più lugubri che non quelli dello spazzacamino sul finir dell'autunno; il tabacco è ben caro e molto cattivo. Se voglio azzardarmi alquanto fuori, bisogna affrontare il fango, e le {{sic|grondaie}}; e tutto, nella contrada principale del paese, mi rammenta lo stesso chiasso della Grande-Trouanderie. Lo stesso chiasso, lo stesso tumulto, lo stesso impaccio di carrozze, la stessa luce, lo stesso odor di cattivo formaggio e di vecchie drogherie. ebbene questa contrada chiamasi la ''[[Via Toledo|Strada Toledo]]''; questa città {{sic|sucida}}, stridula, cenciosa, che regala i reumi, comprime i polmoni, e {{sic|strigne}} il cuore, è Napoli. Sì, Napoli, Napoli, Partenope, la città dei poeti, la città dei lazzaroni, la città del sole; quella Napoli di cui si è detto: ''Vedi Napoli e poi muori!'' – Morire! ah! no! no! Bisogna vivere, invece, per cavarsela ben presto, per riedere ad ammirare le rive dell'isola Louviers, per correre a Montmartre, per augurarsi l'orizzonte della strada Mouffetard. ([[Louis Veuillot]]) *Mille volte si ripete che in Napoli eran repubblicani tutti coloro che avevano beni e fortuna, che niuna nazione conta tanti che bramassero una riforma per solo amor della patria; che in Napoli la repubblica é caduta quasi per soverchia virtù de' repubblicani. ([[Vincenzo Cuoco]]) *Mobilità del territorio e sviluppo dei trasporti di massa [...] appaiono oggi condizioni imprescindibili per dare concretezza all'idea del futuro possibile. È un futuro che assumerà una fisionomia sempre più precisa nella misura in cui potrà disporre di un valore e di una risorsa tipici della società moderna: la velocità e la certezza degli spostamenti. Guardare a questo futuro significa anche porre riparo a errori e distorsioni del passato. In termini economici e di qualità della vita, Napoli ha già pagato prezzi molto alti. Un sistema efficiente di trasporti pubblici avrebbe potuto evitare uno sviluppo caotico della città che ha preso forma secondo direzioni non programmate e non razionali. Napoli è andata dove bisogni o pressioni particolari, molte volte speculativi, la spingevano. La stessa rete dei servizi primari si è dovuta realizzare, quando si è potuto, a posteriori, cioè a cose fatte. La «Napoli sbagliata» ha così divorato se stessa. ([[Ermanno Corsi]]) *Moltissimi a Napoli vogliono l'autonomia, ma sono sforzati a votare per l'annessione; e infatti la formula del voto e il modo di raccoglierlo sono sì disposti, che assicurano la più gran maggioranza possibile per l'annessione, ma non a constatare i desideri del paese. [...] I risultati delle votazioni a Napoli e in Sicilia rappresentano appena i diciannove tra cento votanti e designati. ([[Henry Elliot]]) *Napoletani, siamo fieri di questo nome che abbiamo fatto risonare dovunque alto e rispettato. Vogliamo l'unità, ma non l'unità arida e meccanica che esclude le differenze ed è immobile uniformità. Diventando italiani non abbiamo cessato d'essere napoletani. ([[Francesco De Sanctis]]) *Napoli, cità eccellente, como che meritamente sia capo del nostro siculo regno, cossì è e serà sempre florentissima in arme e in littere per li suoi generosi citadini illustrata; ne la quale, non son già multi anni passati, fu un dottor legista de onorevole fameglia, ricchissimo e multo costumato. ([[Masuccio Salernitano]]) *Napoli, città più popolata di tutte relativamente alla sua grandezza, li cui voluttuosi abitanti sembrano collocati sui confini del paradiso e dell'inferno. ([[Edward Gibbon]]) *Napoli è color ferro rugginoso. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è il cristallo nel quale il viaggiatore si è lasciato catturare per, come l'insetto, eternizzare la vertigine di un volo che l'ambra fossile trasforma in frammento infinito. ([[Gabriel Albiac]]) *Napoli è l'unica città dove le persone ti salutano ancora con il "buongiorno" e non con un laconico "notte" o "giorno". ([[Christian De Sica]]) *Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero. ([[Charles de Brosses]]) *Napoli è rimasto per me un certo paese magico e misterioso dove le vicende del mondo non camminano ma galoppano, non s'ingranano ma s'accavallano, e dove il sole sfrutta in un giorno quello che nelle altre regioni tarda un mese a fiorire. ([[Ippolito Nievo]]) *Napoli è tante cose, e molti sono i motivi per cui la si può amare o meno, ma soprattutto Napoli è una grande capitale, ed ha una stupefacente capacità di resistere alla paccottiglia kitsch da cui è oberata, una straordinaria possibilità di essere continuamente altro rispetto agli insopportabili stereotipi che la affliggono. ([[Elsa Morante]]) *Napoli è un sorriso della Grecia [...] i suoi orizzonti affogati nella porpora e nell'azzurro, il cielo che si riflette nei flutti di zaffiro azzurri, tutto, perfino il suo antico nome di Partenope trascina a quella civiltà brillante. ([[Charles Gounod]]) *Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta. ([[Karl Kraus]]) *Napoli è una città che ha la struttura di un romanzo. Le strade sono piene di storie che chiedono di essere trascritte. Ma quello di Napoli può essere solo un romanzo barocco e surrealista, ma incompiuto, irrisolto, contraddittorio, dove convivono l'apoteosi della religione cattolica e della bestemmia. ([[Tahar Ben Jelloun]]) *Napoli è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida. ([[Peter Brook]]) *Napoli è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti. ([[Domenico Starnone]]) *Napoli è una città viva e rovinata. Tutto è bello, orrendo e in disordine, niente funziona bene tranne il passato. Ma tutto è possibile.<br>Gli esperimenti marini più importanti del Mediterraneo, le speculazioni più colossali e fasulle, le storie più incredibili e piacevoli, le persone più nobili e declassate, le cose più inutili e intelligenti si trovano qui. Con sfondo di sole e di mare.<br>Anche le cose più ingenue e contorte che scendono negli abissi dell'anima prosperano qui meglio che altrove.<br>Se ci fosse una capitale dell'anima, a metà tra oriente e occidente, tra sensi e filosofia, tra onore e imbroglio, avrebbe sede qui.<br>Nel mezzo della città si apre via [[Spaccanapoli]], un rettilineo di più di un chilometro, stretto e vociante, che divide in due l'enorme agglomerato. È il cuore di questa babele della storia. Qui visse e morì [[Benedetto Croce]]. ([[Stanislao Nievo]]) *Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero. ([[Nichi Vendola]]) *Napoli è una tappa fondamentale, la racconto nelle sue contraddizioni e nella sua estrema vitalità, anche lì [...], Napoli e i napoletani rappresentano nel bene e nel male un'Italia al quadrato. ([[Corrado Augias]]) *Napoli è uno dei peggiori luoghi d'Italia; ma tutta intera questa nazione non è più che uno sbubbonare di tante Napoli, che se anche non sanguinano come Napoli, ne riproducono sintomi, crolli, abbrutimento. ([[Guido Ceronetti]]) *Napoli è uno strano paese!<br />Disteso come un Re orientale sul tappeto del più bel verde che si possa vedere, coi piedi sull'azzurro e limpido Tirreno col capo sul fianco dell'ardente Vesuvio, non v'ha città al mondo che possa rivaleggiare colla capitale della Italia del mezzodì.<br />Non v'ha mare più ridente, non v' ha cielo più sereno, non v'ha terra più feconda di frutti e di fiori.<br />Tutto è bello e tutto è grande qui. Questo popolo che sonnecchia, che si lascia calpestare con una pazienza che ha del dromedario del deserto il quale soccombe sotto al peso senza muover lamento, quando l'ora della rivoluzione lo ha scosso diventa d'un tratto tigre e pantera.<br />Non v'ha gente al mondo che sia stata oppressa di più.<br />La tirannide dei Viceré Spagnuoli avea appena lasciato a quel popolo gli occhi per piangere. ([[Franco Mistrali]]) *Napoli è vero e proprio crocevia della cultura italiana dell'ultimo secolo, luogo reale e simbolico, tempio della lacerazione e della speranza, delle ipotesi che balenano senza poter davvero trasformarsi in realtà e delle derive più inarrestabili, dove è possibile l'abbandono melodico e lo strappo più cupo, dove si esercitano il soccorso più solidale e la beffa più impietosa, l'intelligenza più problematica e la più becera volgarità, dove convivono violenza e dolcezza. ([[Giulio Ferroni]]) *Napoli fu per Metello il Rettifilo, via Toledo, piazza Plebiscito, e via Sergente Maggiore, via de' Fiorentini, quando gli sembrava di non aver altro da fare e si voleva prendere una distrazione. Non soltanto la mancanza di denaro, ma la divisa un poco lo umiliava; e dové adattarsi a quelle domestiche della Villa comunale, seppure non erano, per lui che aveva avuto Viola, proprio il suo tipo. Col tempo ''fece ghega'' insieme a un livornese, uno di Cascina, un fiorentino di Porta Romana: Mascherini, che negli anni dipoi non seppe mai dove fosse finito. Leoni, quello di Cascina, riceveva denaro, suo padre era mobiliere, ed egli era tirato ma finiva per offrire. Fu un sodalizio che durò a lungo: si frequentarono le bettole di Forcella, del Vasto e del Pendino, rioni che chiamano sezioni, come chi dicesse Sezione San Niccolò o Madonnone. Ebbero a che fare con la gente, per quei vicoli traversi o tutti in salita, dove la [[miseria]] e la sporcizia erano pari all'animazione che vi si trovava. Entrarono, piuttosto che in via Sergente Maggiore, in alcuni ''bassi'', dietro una sottana: ragazze tutte more di capelli, dai volti appassiti e i grossi seni. I bambini giocavano al di là della tenda. Non ci si toglieva nemmeno le mollettiere. Poi magari si restava a cena con tutta la famiglia, si diventava amici, ci tenevano in conto di figlioli: era gente come noi, come il livornese che non viveva meglio dietro la Darsena, come Mascherini che aveva il babbo fiaccherajo. E un po' ci si vergognava. Si vuotavano le tasche dell'ultimo soldino, come per farci perdonare. Cose trapassate nella [[memoria]], viste e vissute da dentro la campana. ([[Vasco Pratolini]]) *Napoli ha bisogno non pure di essere descritta, ma di essere spiegata, come città quasi eccezionale in Italia. ([[Antonio Morano]]) *Napoli ha una bellissima posizione. Le strade sono larghe e ben pavimentate con grossi e larghi massi di pietra squadrata. Le case, tutte grandi e pressappoco della stessa altezza. Molte piazze grandi e belle; e cinque castelli o fortezze, che non si finisce di ammirare. [...]<br />Da quando hanno pensato di costruire le fortezze dentro le città, non si ha più bisogno di avere popoli fedelissimi: li hanno resi obbedienti. Perciò prima scoppiava una rivoluzione al giorno, come in Italia. È quasi impossibile che i Napoletani si ribellino, con le cinque cittadelle che hanno. ([[Montesquieu]]) *Napoli, illustrissima e magnifica città, esposta al mezzo giorno, su le falde, anzi in mezzo alle radici del monte di Sant'Ermo [...] e d'alcuni altri piacevolissimi colli si riposa; l'onde mirando dell'imperioso Tirreno. ([[Bernardo Tasso]]) *Napoli in agosto è un po' come Parigi a maggio: ricorda Pescara in aprile. ([[Alessandro Bergonzoni]]) *{{NDR|Tischbein lascia Napoli occupata dai Francesi il 20 marzo 1799}} Napoli, la splendida Napoli mi parve nera e triste come una tomba. Altra volta, nei giorni di festa, i chiostri sulle colline erano illuminati con migliaia di lumi: si sparavano cannoni, s'accendevano fuochi d'artifizio. Ora, tutto scuro e deserto: i palazzi, sinistri e silenziosi: appena qua e là accennava un lume solitario. Il mio sangue era in fermento, i miei nervi in vibrazione, il mio cuore in malinconia. Questa città, in cui avevo goduto tanto: tante gioie, tante amicizie, tanti onori!... – Le ancore furono levate, le vele disciolte e spiegate al vento; il bastimento cominciò a muoversi. E noi passammo dinnanzi alla casa, dov'io avevo abitato tanti anni...<br>La mia commozione crebbe, quando vidi da lungi la roccia, su cui [[William Hamilton|Hamilton]] aveva un giardino pensile. La fantasia mi riprodusse tutte le belle ore, ch'io avevo trascorse in quel luogo. ([[Johann Heinrich Wilhelm Tischbein]]) *Napoli, metropoli di tutte le grandezze, meraviglia di meraviglie, i cui monti sono dolce oblio degli uomini, i cui campi sono splendidi prodigi della natura, il cui celebrato [[Sebeto]] è emulo dello Xanto e rivale del Pattolo, il suo molo, meraviglia del colosso piramidale, i suoi templi resti di quello di Efeso, i suoi principi e signori il simbolo della lealtà, la congregazione del valore, il centro della nobiltà, il sole di tutta l'Europa, e il fiore di tutta l'Italia. (''[[Estebanillo González]]'') *Napoli? Mi dispiace chiamarla solo città del sud, per me è l'unica capitale che abbiamo... In Italia c'è pochissima cultura diffusa e Napoli è un punto fondamentale per questo. ([[Cristina Comencini]]) *Napoli mi manca, sono fiero di essere napoletano. Ma [[Udine]] è come una seconda casa per me, sto benissimo qui, sento il calore della gente. ([[Antonio Di Natale]]) *Napoli nera e nuda. Napoli, che il baccano e la miseria fanno sembrare barbara al viaggiatore venuto da Roma, mentre non esiste, nella penisola, una città altrettanto fine, ingegnosa e colta, una città che abbia come lei l'aria di capitale, soprattutto se la si confronta con Roma; ma, dei successi che il talento dei suoi nativi avrebbe procurarle, è stata misteriosamente spogliata, da sempre. Città enigmatica, la cui popolazione è dotata delle più meravigliose risorse spirituali, senza riuscire a farle fruttare, perennemente vinta, nella lotta contro le offese; mendicante e umiliata da una continua calamità.<br>Così, giungendo da Roma per la strada litoranea, tanto bella da Terracina in poi, dove inizia il Sud, abbiamo proseguito rallentando l'andatura, amando Napoli e in pari tempo temendola. ([[Dominique Fernandez]]) *Napoli non è una città, è un mondo. Napoli non è solo a Napoli ma la trovi ovunque, anche in Germania. La "napoletanità" è una cosa unica. È chiaro che ogni città ha un suo calore, Napoli ce l'ha ma in maniera diversa, questa città vive le cose in maniera passionale, con un amore diverso da tutti gli altri. Non posso dire se rispetto alle altre tappe sia meglio o peggio, Napoli è sicuramente diversa. ([[Marco Masini]]) *Napoli non mi sentirà mai più! Tornerò a Napoli solamente per rivedere la mia cara mamma e per mangiare i vermicelli alle vongole! ([[Enrico Caruso]]) *Napoli per me è tutto, è mia madre, sono i miei ricordi; Napoli è la mia adolescenza. Se non fossi stato napoletano, non avrei potuto essere quello che sono a teatro. È grazie alla mia città, con la sua cultura, che mi sono realizzato come attore e artista. Non riuscirei a vivere lontano da Napoli. Credo di essere l'unico attore che non è scappato da una città vittima di molti pregiudizi. Alcuni veri, altri falsi. Mi piace ricordare sempre ciò che diceva [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], "‘o presepio è buono, ‘e pasture so malamente". E aveva ragione. Napoli è quella descritta da [[Pino Daniele]], piena di contraddizioni ma ricca di fascino. ([[Peppe Barra]]) *Napoli per me è una città straordinaria, che soddisfa in pieno le mie esigenze. Io sono un uomo di calcio, e Napoli è forse la città al mondo in cui il calcio si vive in maniera più intensa. Vengo da Liverpool, anche lì c'è un rapporto viscerale con la squadra che pensavo non fosse possibile trovare altrove. Ma a Napoli è forse superiore. Poi sono amante dell'arte. E Napoli da questo punto di vista è una miniera, ci sono cose straordinarie da vedere, forse neanche i napoletani sanno quanto è bella e quanto è ricca la loro città. Mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo per far conoscere al mondo la vera immagine di Napoli. ([[Rafael Benitez]]) *Napoli senza sole, senza mare azzurro, senza Vesuvio. Pioggerella monotona, mimose in fiore, in lotta con la tristezza del tempo; ma emanano luce propria e profumi più forti di quelli dei gas delle auto che attraversano la città come interminabili cortei funebri, accompagnati dall'immenso fantasma della benzina bruciata. Un ''auto da {{sic|fe}}'' urbano, uguale in tutte le città del mondo, conquistate dalla tecnica, questa vittoria planetaria della metafisica occidentale, come dice [[Martin Heidegger|Heidegger]]. ([[Vintilă Horia]]) *Napoli, sì come ciascuno di voi molte volte può avere udito, è ne la più fruttifera e dilettevole parte di Italia, al lito del mare posta, famosa e nobilissima città, e di arme e di lettere felice forse quanto alcuna altra che al mondo ne sia. La quale da popoli di Calcidia venuti sovra le vetuste ceneri de la Sirena Partenope edificata, prese et ancora ritiene il venerando nome de la sepolta giovene. ([[Jacopo Sannazaro]]) *Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per [[Totò]]. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. ([[Lucio Dalla]]) *Napoli sono due città, una è esterna alla luce del sole, l'altra, sotterranea. Insomma il suolo su cui si costruisce è come la forma di una groviera piena di buchi. (''[[Le mani sulla città]]'') *Napoli – una città dove il «piacere» è attivamente coltivato. ([[Henry James]]) *Napoli! Zi' Teresa! Il Vesuvio! La Bersagliera! «A Marechiaro ce sta 'na fenesta»! Ah, come tornerei volentieri a Napoli! (''[[Totò le Mokò]]'') *Nei primi decenni del XVIII secolo, la città di Napoli è uno smisurato aggregato di persone, un contenitore umano che fa storia a sé nelle vicende demografiche del resto del Regno. ([[Giuseppe Moricola]]) *Nei primi giorni della mia dimora a Napoli visitavo con un nobile napoletano le rovine dei templi e dei palazzi romani a [[Pozzuoli]]. "Siete ancora fieri dei tempi antichi, voi napoletani?" gli chiesi. "Signore" mi rispose il grasso marchese "i napoletani sono tutti poveri ruffiani." Udendo che io mi servivo di un operaio mi disse: "Lo paghi un tanto e non un grano di più e se fa rimostranze, non gli dia niente di più". E proseguì: "Signore, stia in guardia, tutti i napoletani sono mariuoli". "Anche lei sarebbe nel numero?" io risposi, per metà scherzando e per metà sdegnato. "Sì, sì, mezzo birbante" rispose, {{sic|scotendosi}} dalle risa. Egli aveva ordinato al servitore che stava dietro alla carrozza di portare per noi una bottiglia di vino di [[Siracusa]]. Quando la cercammo, non la trovammo. Il marchese montò in gran collera e lo chiamò asino, ladro e bestia, infine lo minacciò di detrargli qualche cosa dalla paga per il mese seguente. Questo ebbe effetto. "Eccellenza" gridò il servitore a mani giunte "mi spezzi una gamba in due, ma non mi punisca sul denaro, il denaro fa male." [...] Il denaro è la grande leva che muove tutti i napoletani. Per il minimo servizio, per una semplice stesa di mano, chiedono denaro. Per denaro ridono, saltano, ballano, cantano. ([[Karl August Mayer]]) *Nel Conservatorio di Napoli vive ancora quel mondo del Settecento confluito dai quattro collegi della città quando, nel secolo passato, se ne è raccolta la sede. ([[Riccardo Muti]]) *Nell'ultimo bollettino del Bureau of Psychological Warfare si dice che a Napoli quarantaduemila donne esercitano, occasionalmente o con regolarità, la prostituzione. Questo su una popolazione femminile nubile che si aggira intorno a centoquarantamila. Pare incredibile. ([[Norman Lewis]]) *Nella convinzione del popolo napoletano due classi d'individui guadagnano con certezza alla lotteria. La prima categoria è composta da coloro che sono in possesso di una formula di calcolo matematico che indica i numeri di un'estrazione prossima in base allo studio delle estrazioni anteriori. La seconda comprende gl'individui che agiscono sotto l'influenza di una suggestione extraumana, divina o diabolica. ([[Marcellin Pellet]]) *Non c'è palazzo di giustizia in cui il chiasso dei litiganti e loro accoliti superi quello dei tribunali di Napoli. Lì si vede la lite calzata e vestita. ([[Montesquieu]]) *{{NDR|Il 13 settembre 1789, presenti [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] IV e [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina d'Austria]], il pallone aerostatico di Lunardi si alza nel cielo di Napoli.}} Non ero levato appena mille piedi quando restai incantato a osservare la scena che si presentava sotto di me del tutto nuova da quanto<ref>''Quando'', nel testo.</ref>avevo veduto in altre capitali dalla [[Gran Bretagna]] alla [[Scozia]]. Sembrava<ref name=seems>''Sembravami'', in Gleijeses, ''Napoli nostra e nuove storie'', 1977.</ref>Napoli {{sic|composto}} da tante piccole piazzette, tutte ricoperte di anime viventi. Erano questi i lastrici, o siano terrazzi, su de' quali erano saliti gli abitanti delle rispettive case. Nell'innalzarmi maggiormente, principiando a perder la vista gli individui, queste piazzette sembravano<ref name=seems/>tanti giardinetti sparsi di fiori verdi e rossi, ch'erano i diversi ombrelli con i quali si riparavano dal sole. ([[Vincenzo Lunardi]]) *Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'[[Italia]] si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano ''largo di bocca e stretto di mano''; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa. ([[Vittorio Imbriani]]) *Non potreste credere che bei giardini ho in questa città perché, ne sono io testimone, sembra che manchi solo Adamo ed Eva per farne un paradiso terrestre. ([[Carlo VIII di Francia]]) *Non sembrava di stampo [[Venezia|veneziano]], piuttosto della razza dei comici napoletani, mezzo ruffiani, mezzo commedianti, brutali e protervi, pericolosi e spassosi. ([[Thomas Mann]]) *{{NDR|Sul proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli}} Non so se è falso in tutto, ma son certo che quella parte appunto, in cui il credo anch'io vero, sia quella che mostra sino ai ciechi la bontà dei suoi abitanti, avvegnaché non faccia troppo onore alla loro sapienza. ([[Antonio Genovesi]]) *Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti, che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della sera scendere su Napoli – un brivido di compassione per me stesso, l'idea di cominciare a vivere da vecchio, e lacrime, e, all'ultimo istante, la sensazione di essere ancora in tempo per salvarmi. ([[Friedrich Wilhelm Nietzsche]]) *Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: Napoli è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don Clemente Mastella con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. ([[Marcello Veneziani]]) *Non voglio farla grossa, ma la scoper­ta del Dna è iniziata all'ombra del Golfo e l'ho raccontato nel libro La doppia elica. Napoli, quindi, è stato un luogo fondamentale per me. ([[James Dewey Watson]]) *{{NDR|A Napoli}} novantanove volte su 100 finisci scugnizzo. Vengo dai quartieri popolari, cresciuto dalla nonna. Quando entravo in casa, battevo forte i piedi per far scappare i topi. E niente doccia. Scendevi per strada e ti fottevano la cartella. Poi la bicicletta. Poi il motorino. Alla quarta diventavi scugnizzo. ([[Gigi D'Alessio]]) *Oggi fui a vedere trattare le cause. Sono rimasto edificato del metodo: vengono trattate come si deve, con decenza, con maestà, con onoratezza. Ma la quantità dei curiali è sorprendente! {{sic|figuratevi}} tutti gli abitanti di [[Trento]], e de' suoi contorni riuniti nel castello del mal consiglio. ([[Carlantonio Pilati]]) *Pensiamo a cosa è avvenuto a Napoli durante la Liberazione. Gli americani venivano a salvare i napoletani e loro pensavano al modo per derubarli, per riempirli di prostitute, insomma quasi per avvilirli. Sempre per quel senso di superiorità. ([[Giuseppe De Rita]]) *Penso che abbia nella sua natura una tale magnifica tradizione di ibridazione, che questo discorso<ref>Sull'incontro e lo scambio di apporti culturali fra le civiltà del Mediterraneo.</ref>mi pare particolarmente proficuo, e anche perché Napoli è sempre stata vivissima dal punto di vista culturale: penso al circolo culturale aragonese. [[Roma]] difficilmente è stata capitale culturale, Napoli sì. E poi ha un legame molto forte con l'Oriente, e c'è una tradizione di riflessione filosofica sulla libertà. È una capitale del pensiero, non a caso uno spirito libero come [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] ha poi scelto questa città. Ha tradizioni che resistono insieme ad avanguardie estreme. ([[Silvia Ronchey]]) *Penso che Napoli sia l'unica capitale d'Italia perché è una città che raccoglie le qualità tipiche di una capitale: estrema miseria ed estremo fasto. A parte le bellezze naturali, che non sono suo merito, le è rimasta la ''grandeur'' spagnola ed è l'unica città a sommare a questa ''grandeur'' l<nowiki>'</nowiki>''allure'' della grande capitale''.'' ([[Fernanda Pivano]]) *Per disonore dell'umana ragione non v'è cosa in Napoli tanto notoria, quanto la libera e pubblica vendita che vi si fa dei falsi attestati. La tariffa loro ordinaria è di tre ducati, o di quattro, secondo la fame di chi vende, e il bisogno di chi compra. Se tu vuoi dunque soppiantare un processo, alterare una particola di testamento, falsificare qualunque carattere, tu non hai ch'a gittar via i rimorsi, e dar mano alla borsa. Le botteghe de' falsari son sempre aperte. Tiriamo un velo sopra queste incredibili e non mai più udite abbominazioni. Il pensiero non può fissarle senza raccapriccio. ([[Vincenzo Monti]]) *Per me Napoli ha un posto particolare. Stendhal diceva: "Ci sono due capitali in Europa. Parigi e Napoli". Ho letto quello che Schifano ha scritto della città. Napoli è per me una città veramente particolare, l'ho visitata più volte e mi è molto cara. ([[Emmanuel Macron]]) *{{NDR|Napoli}}, per molti rispetti eccellente, ha questo oscuro e vergognoso e inveterato malanno, che il girar di notte vi è non meno pauroso e pericoloso che tra folti boschi, essendo le vie percorse da nobili giovani armati, la cui sfrenatezza né la paterna educazione né l'autorità dei magistrati né la maestà e gli ordini del re seppero mai contenere. ([[Francesco Petrarca]]) *Per nessuno tranne che per i meridionali è così. Se scrivi se canti se giochi, e vieni da Napoli sarai sempre il giornalista napoletano, scrittore napoletano pittore napoletano. Quel napoletano non te lo toglierai mai. ([[Roberto Saviano]]) *Per riassumermi, mi limiterò a trasmettervi l'impressione che reco da Napoli, da me prima non vagheggiata se non ne' sogni o ammirata se non ne' libri suoi. Ho visto una città colossale, ricca, potente: innumerevoli sono i suoi palazzi, costrutti con titanica negligenza sulle colline, sulle alture, nei vichi, nelle piazze, quasi che indifferente fosse la scelta del luogo in una terra da per tutto incantevole. Ho visto strade meglio selciate che a [[Parigi]], monumenti più splendidi che nelle prime capitali d'[[Europa]], abitanti fratellevoli, intelligenti, rapidi nel concepire, nel rispondere, nel sociare, nel agire. Napoli è la più grande capitale italiana, e quando domina i fuochi del Vesuvio e le ruine di [[Pompei]] sembra l'eterna regina della natura e delle nazioni. ([[Giuseppe Ferrari]]) *Per tutta la città {{NDR|si fanno}} accademie in diverse facoltà, {{NDR|alcune sono}} sospette essendo certo che la gioventù legge libri francesi ed oltramontani, e le massime di quelli contro la Chiesa ed ecclesiastici si spacciano con pompa pubblica, avendo preso gusto nella critica delle materie ecclesiastiche ed alle nuove opinioni cartesiane: {{NDR|di conseguenza a Napoli si è introdotta}} una specie d'ateismo. {{NDR|Particolarmente}} negli avvocati [...] e ministri si sentono pubblicamente proposizioni e massime contarie alla disciplina ecclesiastica, autorità di vescovi e bene spesso ancora contro la suprema autorità della Santa Sede. [...] Il moderno cappellano maggiore ha intrapreso di fondare una nuova accademia di molte facoltà e singolarmente di filosofia e di matematica, e pretende di introdurre la filosofia del [[John Locke|Loch]] e di altri autori simili, avendo già nominati i soggetti per ciascheduna facoltà. ([[Raniero Felice Simonetti]]) *Più ci penso e più mi convinco della forza delle immagini [[Walter Benjamin|benjaminiane]]. Si tratta di immaginare questa città come una colossale spugna stesa sul mare che non affronta i suoi problemi attraverso macroprogetti, sulla base di una ratio logocentrica, che non riduce il complesso delle tensioni, dei conflitti, che non tende ad annullarli, bensì assimilarli e, quasi, nutrirsene. ([[Massimo Cacciari]]) *Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a Napoli questa grande emozione. ([[Valerio Caprara]]) *Quando diciamo che Napoli è una città violenta, una città criminale, una città sporca, una città in cui la qualità della vita è bassa, possiamo dire verità o esprimere esclusivamente luoghi comuni o stereotipi. È sbagliato rigettare queste definizioni esclusivamente perché mettono in mostra qualcosa che non va nella nostra città. La nostra città è questo ma è anche altro evidentemente: però è anche questo e allora bisogna cercare di capire qual è il fondamento di verità che c'è in questi stereotipi. ([[Aurelio Musi]]) *Quando mi chiedono che cosa resta, in questo nostro mondo cibernetico, di quel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] quasi arcadico del ricordo, "Napoli? Il raffinato cadavere di Napoli?", rispondo: "Per restare resta molto. Resta l'immenso paradiso infranto della memoria. Resta la magnifica nostalgia dei perduti splendori. Restano la coscienza profonda di una storia condivisa, le spoglie delle civiltà da cui proveniamo, un presente postatomico con scorie industriali e una vegetazione radioattiva. Il Mediterraneo è anche questo. Una bellissima cloaca, come il [[Golfo di Napoli|golfo di napoli]]. Un rifugio di turisti nordici in pensione, come a [[Ischia]]. Un frammento di sogno di pietra, come [[Capri]]. Una [[Costiera amalfitana|costa]] geniale dove si trova [[Ravello]], sognata da [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], sognata da [[Richard Wagner|Wagner]]. Isole trasformate in prigioni; vulcani in fiamme; vigne d'oro; vino verde, di uve prodotte e raccolte in proprio; un mondo rurale minacciato, fra il drammatico e il gaudente. Rovine di mille anni fa e persino di ieri. Eterni corpi di marmo e altri ancora effimeri, parimenti magnifici. Tutto il cumulo di passato e presente che ora è vita. Resta il bellissimo cadavere barocco che è Napoli". ([[Josep Piera]]) *Quando nell'Ot­tocento è stata scelta l'idea di unità nazionale, non si è rispettata l'identità della penisola, che è stata sempre po­licentrica. Napoli non ha mai fatto riferimento all'Italia, ma al Mediterraneo e all'Europa. I napoletani si son detti ''regnicoli'', mai italiani, e non lo erano. ([[Franco Cardini]]) *Quando sarò morto tornerò a Napoli a fare il fantasma, perché qui la notte è indicibilmente bella. ([[Hans Christian Andersen]]) *Quanto dunque é Napoli per questo Re {{NDR|[[Carlo III di Spagna|Carlo III]]}} malissima sede, tanto buona sarebbe una città mediterranea, quale io ho sempre stimato [[Melfi]], ove spesso sono stati gli antichi Re. Lontana ella è egualmente dai confini del Regno e dai due mari; buonissima vi è l'aria; le spalle ha guardate da una serie di montagne, il lido del mare dell'altra parte è di mal accesso e fortificabile. ([[Bernardo Tanucci]]) *{{NDR|Il misto di autentica generosità ed astuzia senza doppiezza dei napoletani}} Quest'oggi la padrona del basso che mi ospita ha voluto per forza offrirmi un piatto della loro minestra di riso e fagioli. Ero commosso dalla prodigalità di questa povera gente che si toglie un piatto della loro minestra così faticosamente guadagnata. Avevo appena finito di dire "Ma è sorprendente la generosità e l'ospitalità del popolo napoletano, che mi commuove nel profondo del mio animo" quando si è avvicinata la padrona e a un orecchio mi ha sussurrato: "{{sic|Vedite}} un po' voi {{sic|si putite}} ottenere dall'amministrazione un compenso per il disturbo che ci prendiamo." ([[Vittorio De Sica]]) *Questa città dei miracoli, [...] questo centro di sentimentalismo e di abile sforzo quotidiano tra il bene ed il male. ([[Vintilă Horia]]) *Questa era la città del tempo controtempo [...] noi siamo figli di un grande sonno pomeridiano, un immenso sonno storico mentre tutto l'universo attorno a noi si muoveva e vegliava. [...] Era la città dove il pigliamoci un caffè durava mezza giornata. [...] Era la città del presente eterno: un napoletano non diceva 'domani andrò al mare', diceva invece 'domani vado al mare'. E Napoli, come la sedia rotta e molto rotta e poi smembrata, non esiste più. Il nome è vuoto, come quello di una persona cara che è morta, adagiata sul letto, pronta per essere chiusa in una bara e sepolta. ([[Ruggero Cappuccio]]) *{{NDR|[[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e [[Giacomo Leopardi|Leopardi]]}} [...] questi due solitari e pur diversi poeti della malinconia, questi due perpetui esuli della loro città natale, ambedue innamorati della natura e portati per temperamento ai toni dell’idillio, ma che ambedue scavarono dentro le misure dell’idillio per cantare la fatale tristezza dell’uomo; e pensate anche a ciò che ha significato per l’uno e l’altro l’incontro con Napoli, se l'[[Eneide]] intera, nella sua stessa dimensione religiosa, e in quel di più che essa ha rispetto alle opere precedenti, non la si potrebbe concepire senza la presenza di questo mare e di questi dintorni, e se l’ultima e più alta impennata di Leopardi e la stessa disperata religione de La ginestra presuppongano come scenario, "''e di [[Capri]] la marina | e di Napoli il porto e [[Mergellina]]''". ([[Mario Pomilio]]) *Restituiamo Napoli ai Borbone! ([[Mario Borghezio]]) *[[Roma]] e [[Venezia]] si riuniranno all'Italia ma chissà se Napoli non sfuggirà all'Italia. Facile prender Napoli, difficile il conservarla. ([[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas padre]]) *[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] è, sotto il profilo strettamente storico, il luogo da cui nacque la città di Napoli. ([[Vittorio Paliotti]]) *«Santa Lucia vi conservi la vista», ripete da secoli, il mendicante napoletano che tende la mano sugli angoli delle strade, e dà con quella frase la misura esatta del significato in cui è tenuta a Napoli la «facoltà di vedere», un bene primario che costituisce la ricchezza estrema dei poveri e la sanità ultima degli ammalati. ([[Vittorio Paliotti]]) *Sarebbe una città di incanto se non vi si incontrasse una folla di plebei che hanno aria di ribaldi e di malandrini, senza essere sovente né l'uno né l'altro. ([[Papa Clemente XIV]]) *Sbarco sempre con angoscia a Napoli. Mi sembra di salire su un insidioso palcoscenico, dove la recita è corale e tu sei osservato e trattato come l'ultimo arrivato. Temi i tranelli della scena e la complicità della platea. Saranno pregiudizi e perfino ancestrali eredità del paesano sbarcato nella capitale storica del suo Regno, come una maschera del mio paese, don Pancrazio Cucuzziello, che veniva raggirato a Napoli per la sua ingenua rozzezza contadina. Ma quando arrivo a Napoli sento un'insidia che non avverto nemmeno nelle città arabe o sudamericane più insicure. Sopporto l'inferno napoletano solo come transito obbligato per accedere al paradiso delle sue isole e penisole o per godere di qualche amico. Non scriverò un ennesimo saggio su Napoli, camorra e sentimenti, semmai scriverei su una grande capitale fallita. Che affascina per la voluttà del suo declino, quasi la civetteria di disfarsi in pubblico. ([[Marcello Veneziani]]) *Se dall'unità il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata: ha perduto la capitale, ha finito di essere il mercato del Mezzogiorno, è caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone. ([[Gaetano Salvemini]]) *Se la banca Euromediterranea si farà, la sua sede naturale dovrà essere Napoli che per storia, centralità e condizioni geopolitiche non può avere rivali. ([[Giulio Tremonti]]) *Se quand'era tempo avessi potuto compiacere ad un mio desiderio, io sarei andato a vivere alcuni anni a Napoli, alcuni a [[Milano]]. Queste due città, una per la sua grande popolazione, l'altra per molte particolari condizioni, sono da qualche tempo la stanza del pensare filosofico in Italia. Esse furono abitate da quasi tutti i nostri scrittori che s'innalzarono ad una certa elevatezza d'idee, ed abbracciarono una certa estensione di principii. ([[Giuseppe Bianchetti]]) *Se [[Piazza del Mercato (Napoli)|qui]] dunque, pullulano i bassi e se ogni casa diventa bottega − come al Lavinaio − è proprio perché da questa economia il napoletano può trarre i mezzi di vita: e non sarà troppo prossimo il giorno, che tuttavia si auspica, di una Napoli pronta a offrire a tutto il milione dei suoi abitanti condizioni perfette di esistenza e di attività. Intanto, qui più che altrove si mostra come la conclamata inerzia napoletana sia invece una geniale attitudine a far diventare ricchezza il talento d'ognuno e come una rete minutissima leghi la grande alla minima industria, il grosso al minutissimo commercio.<br>Se un viaggiatore viene qui, tra la lunghissima [[Via nuova Marina|via Marina]] e il [[Corso Umberto I|Rettifilo]] e va curiosando − con sguardo acuto e cordiale, non distratto e acido − per questa contrada, s'avvederà subito come si tratti proprio di un pullulante fermento economico, come tutto qui risponda a un gioco essenziale della vita. Magari il ricordo di tante tragiche vicende darà un più oscuro colore ai gesti e alle parole di questa parte di Napoli, ma resterà vivo nell'animo di chiunque vi passerà questo «colore locale» che nasconde un significato sociale ben definito, forse anch'esso amabile perché anch'esso necessario alla vita di una grandissima città. ([[Mario Stefanile]]) *Se volete fare qualcosa di buono, fuitevenne 'a Napoli<ref>Fuggitevene da Napoli.</ref>. ([[Eduardo De Filippo]]) *Sebbene il lotto, introdotto a Napoli nel 1682 dai viceré spagnuoli, non esistesse ai suoi tempi, si è convinti che [[Ignazio di Loyola]] abbia manipolato e manipoli ancora, per mezzo dei suoi discendenti, la forza magica dei numeri. Ogni gesuita conosce la ''regola segreta'' e potrebbe arricchire a suo piacimento la gente povera, ma egli tace e tiene per sé la sua scienza. Perciò il gesuita, tacciato di cattiveria e d'egoismo, è abbastanza odiato nel Basso Porto e a Santa Lucia. ([[Marcellin Pellet]]) *Secondo una tesi prevalente, si fronteggiarono allora<ref>Dagli anni 50 ai primi anni 60.</ref>due città: una della rozza speculazione, l'altra della migliore cultura. Due Napoli impermeabili l'una all'altra. «Ma le cose – afferma {{NDR|Pasquale}} Belfiore – non andarono esattamente in questi termini. Vi fu un groviglio di intrecci fra l'una e l'altra città, tra la migliore cultura e la più proterva speculazione; si generarono perverse implicazioni pur partendo da limpidi presupposti. Il ruolo delle facoltà universitarie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria fu ora di totale estraneità, ora della più flagrante connivenza, ora della più intransigente opposizione in alcune delle loro componenti». Il ventaglio delle complicità, che via via hanno preso corpo, appare molto vasto. E non è ancora finita. La speculazione edilizia si avvia verso la terza fase. Dalle singole licenze rilasciate dalle amministrazioni [[Achille Lauro|Lauro]] si passa alle lottizzazioni; dai cantieri di improvvisati appaltatori e costruttori a quelli delle Immobiliari. In molti quartieri, però, la pioggia di cemento costituisce un attentato alla incolumità fisica. Si apre la stagione dei crolli. Napoli appare come «la città di cartone che scivola a mare e uccide», secondo una frase di [[Rosellina Balbi]]. Una "carta geologica", redatta dal Comune alla fine del '67, censisce {{sic|21mila}} metri quadri di vuoti sotterranei molto profondi, {{sic|119mila}} metri di vuoti ex cava e 366 caverne. Napoli è una città costruita sul vuoto. ([[Ermanno Corsi]]) *Sedevano un dì fra' boschetti d'aranci, sulla pendice a' cui piedi è [[Sorrento]]; e la brezza moveva da' rami e dalle foglie una musica di suoni e di fragranze; mentre di sotto alle verdi ombrelle rideva il golfo di Napoli, e dal cielo azzurro traluceva il Paradiso. ([[Augusto Conti]]) *Siamo tutti futuri napoletani. ([[Susanna Tamaro]]) *Si sa che i napoletani mettono tre o quattro parole dove non ne bisogna che una. ([[Giuseppe Pignata]]) *{{NDR|[[Napoli]] appare}} simile a certe leggendarie città orientali, vagheggiate dai poeti arabi: tetti e torrette che sembrano minareti, cupole ricoperte da tegole multicolori, chiese simili a moschee, guglie scintillanti, più adatte alla mezzaluna che alla croce, una popolazione brulicante simile nell'aspetto al popolo dell<nowiki>'</nowiki>''Arabia felix'', abbigliata secondo la foggia orientale. ([[Lady Morgan]]) *Solo noi abbiamo potuto permettere che la nostra Parigi {{NDR|Napoli}} venisse fagocitata da un centro minore {{NDR|[[Torino]]}}. ([[Pietrangelo Buttafuoco]]) [[File:Sfogliatelle.JPG|thumb|Sfogliatelle ricce, tipico dolce molto in uso a Napoli]] *Sono così afflitta, che preferisco l'entrata dei Francesi e che tolgano a quei miserabili fino all' ultima camicia, piuttosto che di vedere i nostri proprii sudditi bestie vili, poltroni, ma furfanti, condursi in tal guisa. ([[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]]) *Sono due città simili, Napoli come [[Istanbul]] si è lasciata il suo antico splendore alle spalle... ma mentre a Napoli c'è ancora traccia del passato, nei musei, nei palazzi, nelle strade, a Istanbul tutto è andato bruciato, distrutto... Eravamo troppo occupati a sopravvivere. ([[Orhan Pamuk]]) *Su dalla piazza aperta la massa del Maschio Angioino inquadra il panorama del porto e del [[Vesuvio]] lontano. Sullo sfondo celestino del monte s'alza lo stelo rosa del faro e fittiscono gli alberi dei velieri e dei piroscafi. Le pietre del selciato dure e ondulate ricordano quelle delle strade di [[Pompei]]. Ci si inoltra nei quartieri popolari dove le vie sono profonde tra caseggiati enormi e corrosi. Sembra di avanzare in una densa boscaglia, dove tra i rami cantino gli uccelli: sono i richiami dei venditori ambulanti. ([[Giovanni Comisso]]) *Sulla filosofia dell'umanità, sull'economia dei popoli noi abbiamo avuto opere eccellenti da quel paese, giacché la libertà del pensiero illumina e predilige il golfo di Napoli più che ogni altra parte d'Italia. ([[Johann Gottfried Herder]]) *Tra tutti gli amori terreni niuno certamente è più lodevole, più onesto, quanto quel della Patria. E quantunque a ciascuno sembri la propria esserne la più degna, e sola senza divisione d'affetti, senza comparazioni, senza rivalità l'onori, e l'abbia in pregio e l'ami; pure se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna Patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino. ([[Ferdinando Galiani]]) *Tu sguazzerai con quei caci cavallucci freschi, arrostiti non con lento fuoco, ma prestissimo, con sopravveste di zucchero e cinamono. Io mi struggo solo a pensarvi. Vedrai in Napoli la Loggia detta per sopranome de' Genovesi, piena di tutte quelle buone cose che per ungere la gola desiderar si possano. Mangerai in Napoli di susameli, mostacciuoli, raffioli, pesci, funghi, castagni di zucchero, schiacciate di màndole, pasta reale, conserve rosate, bianco mangiare. Sarannoti appresentati de' buoni caponi. ([[Ortensio Lando]]) *Tutto quello che esiste passa di qui. Qui dal porto di Napoli. Non v'è manufatto, stoffa, pezzo di plastica, giocattolo, martello, scarpa, cacciavite, bullone, videogioco, giacca, pantalone, trapano, orologio che non passi per il porto. Il porto di Napoli è una ferita. Larga. Punto finale dei viaggi interminabili delle merci. Le navi arrivano, si immettono nel golfo avvicinandosi alla darsena come cuccioli a mammelle, solo che loro non devono succhiare, ma al contrario essere munte. Il porto di Napoli è il buco nel mappamondo da dove esce quello che si produce in Cina, Estremo Oriente come ancora i cronisti si divertono a definirlo. Estremo. Lontanissimo. Quasi inimmaginabile. Chiudendo gli occhi appaiono kimono, la barba di Marco Polo e un calcio a mezz'aria di Bruce Lee. In realtà quest'Oriente è allacciato al porto di Napoli come nessun altro luogo. ([[Roberto Saviano]]) *Un'assoluta estinzione di sentimento morale è lo spettacolo disgustoso di Napoli e della sua gente. Non si vedono uomini ma selvaggi... Al gusto depravato, al senso perverso di questo popolo piace il laido, il ripugnante... È il paese del piacere, niente più. Da [[Tiberio]] ai nostri giorni qui non si è fatto che godere. ([[Ernest Renan]]) *Un popolo che ha più immaginazione che fantasia, più acume ed arguzia che sentimento e passione, il quale rimane con la testa fredda in mezzo agli impeti più selvaggi ed arzigogola e sofistica anche quando sragiona. ([[Vittorio Imbriani]]) *Un turista tedesco dell'Ottocento sosteneva che «nella città del sole, per vendere un pomodoro bisognava cantare una cavatina». C'è di più: il venditore deve essere un attore nato, come dimostra questo crescendo [[Gioacchino Rossini|rossiniano]] impiegato per vendere cocomeri.<br>– Comme so' russe sti mellune!<br>(Un rosso così intenso da sembrare nero).<br>– So' nire, nire, nire sti mellune!<br>(Sono addirittura di fiamma).<br>– Tenenno 'o ffuoco d' 'o Vesuvio 'a dinta, sti mellune!<br>(Macché Vesuvio, questo è addirittura l'inferno!)<br>'Nce sta 'o diavolo 'a dinta: vih, che ffuoco 'e ll'inferno!<br>(Ed infine, è roba da chiamare i pompieri).<br>– S'è appiccicato 'o ciuccio cu tutta 'a carretta oh, anema d' 'o ffuoco!! ([[Riccardo Morbelli]]) *Una cultura cittadina ancora troppo prigioniera di un ottocento napoletano, oltre tutto spesso di seconda e terza mano, una città che in quest'ultimo secolo ha avuto rarissime occasioni di monumenti urbani o di collocazioni artistiche sul territorio. Queste circostanze hanno certamente determinato una scarsa sensibilità e un'{{sic|altrettanta}} scarsa conoscenza collettiva dell'arte contemporanea. Ma se una città che vuole rinnovarsi e rilanciare se stessa, è giusto che sia sempre gelosa custode del suo passato e della sua storia, dalle cui radici deve trarre le sue azioni future, deve anche vivere il suo presente, deve produrre cultura attuale, deve, in altri termini, essere testimone e protagonista della sua contemporaneità.<br>Ci è sembrata, quindi, un'occasione straordinaria poter adoperare luoghi di grande afflusso, come sono le stazioni della metropolitana, come luoghi in cui la città potesse confrontarsi con l'arte e dove il rapporto con l'arte potesse divenire un rapporto quotidiano, ordinario, normale.<br>In altri termini, ci sembra fondamentale che la città nel suo complesso e i suoi cittadini non siano più fermi all'arte del passato, non siano più culturalmente frenati dalla cultura di Napoli come grande capitale borbonica, ma esprimano finalmente la cultura di Napoli come grande capitale del [[Mediterraneo]] e, quindi, vivano e abbiano confidenza con l'arte di oggi. ([[Riccardo Marone]]) *Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti. ([[Valerio Caprara]]) *Una sola città, in Italia, poté resistere, fino al tempo di Diocleziano, all'unità romana. Reggio e Taranto avevano già dimenticato il greco, quando Napoli lo parlava ancora. Mentre le città del litorale ionio erano entrate nell'oscurità in cui dovevano restare sommerse fino all'VIII° secolo dell'era cristiana, mentre Capua, ancora ricca e popolosa, declinava lentamente dal giorno in cui, rivale di Roma, era stata abbattuta per sempre, Napoli non aveva cessato di crescere sotto il dominio romano senza acquistare la sua prosperità a prezzo di una rinuncia a tutte le sue tradizioni elleniche. La città erede dell'antico splendore di Cuma conservò sotto l'Impero forme di gorverno che la stessa Grecia aveva perdute: i cittadini continuarono a ripartirsi entro ''fratrie'' ad imitazione di Atene; imperatori, come Tito e Adriano, si onorarono di portare il titolo di ''demarca'' di Napoli. Le stesse magistrature romane rivestirono nomi ellenici; il duumviro fu un ''arconte'', e l'edile un ''agoranomo''. Giochi di origine antica furono magnificamente restaurati in onore di Augusto e salutati dai poeti e dai retori delle scuole greche, che attirarono in Campania fino alla fine del IV° secolo, come gli ultimi giochi olimpici. È a Napoli che Nerone andò per ricevere al teatro la corona poetica perché contava di trovarvi una società affrancata dai pregiudizi romani e, per dirla tutta, con l'espressione stessa di Tacito, una città greca. ([[Émile Bertaux (storico)|Émile Bertaux]]) *Una volta che arrivi a Napoli e impari a conoscerla, la accetti e la apprezzi per quello che è: fantastica, caotica, a volte anche folle. Può capitare che quella follia un giorno non vada bene per te e per la tua famiglia, ma non succede quasi mai perché è quella stessa follia che te la fa amare e ti rende felice. ([[José Manuel Reina]]) *{{NDR|La Festa di Pedigrotta dell'8 settembre 1608}} Vi accorre tutta Napoli. Vi vanno diecimila donne con gran fasto in infinite carrozze, e duemila cavalieri a cavallo e in carrozza, che solo a vedere tante gale, tanti volti divini, è una gloria; tanta nobiltà di principi e titolati che superano i trecento, e con tanti diversi colori di ricche livree e così numerose, che tutto il passeggio sembra un prato di gradevoli fiori. Vi va un'infinità di gente del popolo, e vi sono tra le donne mille volti stupendi, e sono adorne di mille gioie, ché non v'ha mai donna di ciabattino che non porti il giorno della festa e catene e collane d'oro e vesti molto ricche di seta. Si vedono poi mille belle cortigiane spagnuole e italiane, la cui grazia e il cui brio svegliano i sensi più assorti e mortificati. ([[Miguel de Castro]]) *Vi sono a Napoli dei luoghi sotterranei che funzionano come una sorta di camera di decompressione simbolica, dove le presenze che abitano il fondo del tempo e dell'immaginario abbiano, nel corso della loro risalita, l'opportunità di sostare per farsi riconoscere e nominare, per riaffiorare infine nel presente senza sconvolgerlo [...] Queste "anime antiche" appaiono allo stesso tempo come simboli, custodi e testimoni del tempo: un archivio. A quest'archivio, i luoghi da una parte, il rituale e il mito dall'altra, forniscono la scena, la scrittura drammatica e l'ordine del discorso. Un discorso capace di arditezze metafisiche incredibili, soprattutto quando riflette obliquamente sul continuo e sul discontinuo, sull'oblio e sulla memoria, affidando ai morti il ruolo che nella logica spetta alle astrazioni. ([[Marino Niola]]) *– Vi sono forse città più piacevoli sul continente e capitali più allegre, disse Violetta, ma in una simile notte ed a quest'ora incantata, qual città può paragonarsi a [[Venezia]]?<br>– La Provvidenza è stata meno parziale nella distribuzione de' suoi favori terrestri, che non credono quelli che mancano d'esperienza, disse il Carmelitano. Se noi abbiamo i nostri piaceri particolari e i nostri momenti di contemplazione divina, altre città hanno i lor vantaggi: [[Genova]], [[Firenze]], per esempio, [[Roma]], [[Palermo]] e soprattutto Napoli...<br>– Napoli, padre mio!<br>– Sì, figlia!; di tutte le città della bellissima Italia, è la più bella e la più favorita dalla natura. Di tutti i paesi che ho visitati nella mia vita errante e consacrata alla penitenza, Napoli, è quello verso il quale la mano del Creatore è stata più generosa. ([[James Fenimore Cooper]]) *Via Toledo, presso al tramonto, è una zona di sogno, un canale di felicità trascinante gli ori del crepuscolo, il carminio del cielo caldamente appoggiato sulle bionde verdure del Vomero. L'eleganze, gli amori passano e s'incrociano fra uno scintillamento infiammato di cristallerie e di sorrisi, lungo i marciapiedi. Correre mollemente assisi in questo gurgito allegro di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'amoroso ricordo. ([[Ardengo Soffici]]) *Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E questa la vostra grande risorsa: la gioia, l'allegria. ([[Papa Francesco]]) ====[[Nicola Abbagnano]]==== *A «istruirmi» sull'umanità fu anche l'antica astuzia partenopea, quella che viene detta «arte d'arrangiarsi», ovvero di sopravvivere a una miseria forse invincibile. C'erano per esempio i venditori d'oro falso, che si accostavano con sfacciata impudenza ai turisti appena sbarcati, o in procinto d'entrare da Zi' Teresa, per vendere qualche «patacca», c'erano i vecchi di San Gennaro dei Poveri che, a pagamento, da Piazza Carlo III andavano nelle case a piangere i morti, e potevano spingersi per la bisogna (a tripla paga o almeno doppia: 150 lire) fino a [[Vietri sul Mare|Vietri]] e a [[Sorrento]]; a ogni angolo c'erano gli acquaioli, che t'offrivano boccali d'acqua ghiacciata, assieme ai venditori improvvisati di pasta, vermicelli fumanti e appena scodellati, con su uno spruzzo di pomodori e pepe; e c'erano le prostitute, giovani e vecchie, che vendevano se stesse col medesimo sguardo, ora sfrontato ora implorante. Nei libri, e nei piccoli fatti d'ogni giorno, trovavo una continua, reciproca conferma. *Napoli, del resto, rimase sostanzialmente impermeabile al [[fascismo]]. Lo furono gli stessi notabili che pure nel '22, alla vigilia della marcia su Roma, s'erano spellate le mani ad applaudire Mussolini al [[Teatro di San Carlo|teatro san Carlo]]. Altrettanto estraneo agli slogan mussoliniani fu il popolo, per atavico irridente scetticismo (un difetto, a volte, può trasformarsi in virtù). *Quando sessant'anni fa m'aggiravo per Napoli, e fiutavo l'aria salmastra tra le grida dei venditori di pesce, non m'imbattevo di certo nello Spirito Assoluto, che avanza nella Storia attraverso la sua dialettica fatta di tesi, antitesi, sintesi. M'aggrediva, dolorosa e dolcissima, soltanto la molteplice realtà. Vedevo i volti dei partenopei, le loro espressioni irridenti, con una saggezza antica e popolaresca, tutt'una con la miseria insieme aulica e familiare della «Napoli nobilissima», tra la barocca solennità dei monumenti e lo squallore dei bassi. Mi dicevo che la ''Ratio'' hegeliana era ben remota da tutto questo, dalla bellezza delle donne, dagli sguardi abbaglianti degli occhi morati dietro le lunghe ciglia delle ragazze giù a [[Via Toledo|Toledo]] e a Chiaia, nell'allegria chiassosa che ti veniva incontro ovunque, anche nella povertà, anche nei laceri panni multicolori fatti asciugare nei vicoli alla brezza notturna, sotto la luna. Era forse l'Assoluto a essere il soggetto del mondo reale, della storia, o non piuttosto la molteplicità degli individui, con i loro autentici bisogni? ====[[Percy Allum]]==== *L'elemento fondamentale è l'estraneità di vasti strati della popolazione dalle istituzioni della republica italiana, con tutte le conseguenze che ne derivano: la sopravvivenza del sistema paternalistico clientelare, l'ambigua accettazione dei valori sociali dominanti, la rottura causata dall'emigrazione e dalle trasformazioni economico-sociali. *Il napoletano è convinto di vivere in un mondo ostile, sul quale non è in grado di esercitare alcun controllo... I rapporti tra gli uomini sono regolati da una concezione fatalistica, nella quale l'Autorità svolge lo stesso ruolo che ha il «destino» nel mondo naturale. *In passato, se chi comandava faceva il suo dovere, il popolo lo sosteneva; quando non lo faceva più, il popolo scatenava una piccola rivolta... Il gran numero di dimostrazioni di piazza e di jacqueries che costellano le pagine della storia del napoletano è la prova di quanto sia radicata negli abitanti la fiducia in questo tradizionale meccanismo. ====[[Alberto Arbasino]]==== *Avvicinandoci alla città il cielo s'oscura e l'aria si fa soffocante. Le fiammate delle raffinerie tingono di rosso e di giallo il polverone dei cementifici, a nuvoloni foschi: ma lo si è sempre saputo fin da Virgilio che questi paraggi sono le porte dell'inferno, la sede dell'orrore. *E poi, insomma, una città fra le più vecchie d'Europa, e dalla [[Magna Grecia]] in poi sono i suoi stessi governi a ripeterle che non è ancora matura per... E lei, lì, ad aspettare che vengano Elargite Provvidenze, senza muovere un dito... Tanto vero che mentre gli altri ricostruiscono [[Amburgo]] o [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|Hiroshima]] qui non hanno ancora incominciato a portar via le immondizie del Dugento dalle strade... [...] Solita colpa dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] che avrebbero borbonizzato la città? Mah, dev'essere lei che ha napoletanizzato loro. *Io poi a Napoli vorrei starci sempre il meno possibile. Mai combinato niente e sempre litigato con tutti. Una depressione, sempre. Veramente è una città che non mi dice niente, perciò trovo inutile venirci. Non so cosa farmene del sole mediterraneo e dell'eredità classica e dell'architettura normanna e delle semplici gioie della vita contadina e della pizza alla pescatora. Commedia dell'arte, per me no, grazie. ====[[Giovanni Artieri]]==== *Altri e più terribili dolori sarebbero intervenuti nella vita della città, diventata uno dei centri strategici della seconda guerra mondiale, nel Mediterraneo. Prove eroiche misero a nudo lo spirito stoico della popolazione, la sua illimitata capacità di sopravvivere, la sua quasi magica facoltà di «ridurre» stranieri e invasori al proprio modulo umano, e dominarne così eccessi e barbarie. *Chi ha detto Napoli città «savia», non la conosce: non sa quanto, a Napoli, il filisteo professorale, l'uomo di pomposa serietà che non sbaglia mai, che non sappia ridere o sorridere, rischi di passar da scemo, da «fesso», da persona non pertinente alla città.<br>A Napoli sta di casa una certa illustre e armoniosa follia di origini bacchiche e filosofiche, proveniente dal remoto passato, qualche cosa come i misteriosi raggi cosmici usciti dalle insondabili profondità del caotico universo. La follia trema con la sua luce di diamante, in fondo all'animo {{sic|queto}} e ragionevole dei napoletani. *È la sola città del mondo ove sia possibile scorgere qualche probabilità di sfuggire al destino comune dell'[[Europa]] d'oggi. Che ci appare assai simile a quello del decadente Seicento, alla ricerca d'un'anima che ne sorregga l'affastellata apparenza barocca.<br>In questa ricerca, l'[[Italia]] e l'Europa si affacciano al davanzale di eri. Cercano uno stile, una poesia. Tentano di rifarsi al neorealismo, ch'è poi il semplice e nudo realismo del secolo scorso.<br>Dove si pensa a quest'angoscia, è a Napoli. Napoli è ricca d'una incredibile ricchezza. Essa non ha bisogno di «darsi» uno stile. Non deve cercare una cifra, una chiave, un modulo per essere «se stessa». Non ha perduto, insomma, il contatto con il passato. Essa è sempre affacciata alla finestra che guarda sul giardino (un poco appassito) delle memorie e su quello fragrante e fresco dell'attualità. Perciò tutti invidiano Napoli. *{{NDR|L'ultimo incontro con Gino Doria, alla [[Certosa di San Martino]]}} E noi, «ncielo<ref>In cielo.</ref>» stavamo, chini sulla ringhiera barocca del celebre balcone su Napoli, lì sull'angolo dominato dalla cupa mole del Forte. Si guardava la città ai nostri piedi; compatta e ammonticchiata come sempre appare Napoli a chi la vede da una prospettiva aerea. Un grattacielo tagliava l'aria, dominando il mare confuso delle case, solcato dai neri decumani dei quartieri greco-romani.<br>Freddo e remoto il [[Vesuvio]] spento, albuginoso e come spento anch'esso, il mare; la collina di [[Posillipo]] ricoperta di eczemi. Dal caos brulicante veniva un vago rombo, un respiro di lontanissima risacca. Stavamo zitti, Doria ed io, a guardare come superstiti di una conflagrazione di mondi, reduci spaesati di evi caotici e rotolanti. Di tanto in tanto, don Gino puliva e s'aggiustava il monocolo, per vedere qualcosa nello spessore dell'aria. Qualcosa che nemmeno a me riusciva di scorgere. *[[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] non vende più i suoi pesci e le sue quaglie a questa plebe, ma, in cambio di voti, i partiti politici le vendono feste televisive e adulazioni sociali. *Il concetto di nobiltà, a Napoli, è profondamente unitario e totale: pochi, anche tra i più forti napoletanisti, conoscono, per esempio, un'espressione del dialetto per indicare «tutti, nessuno escluso», questa espressione rara è ''nòbbele e snòbbele''<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>(cioè nobili e non nobili), quanto dire l'intero popolo. Per questo diverso e più sottile coincidere degli intendimenti sociali e unitari della paroletta «nobilissima», Napoli lo è. [...] La loro prima nobiltà è diplomata dall'intelligenza, dall'acume, dallo spirito e dalla cultura. Un principe fesso non vale uno scugnizzo intelligente. *Il napoletano adopera la sua superstizione come un elemento aggiuntivo e razionale del suo giudizio. Come, cioè, una variabile indipendente il cui comportamento gli sfugge, ma la cui influenza gli è nota. Ciò è dimostrato dalla natura stessa della cabala e delle pratiche magico-aritmetiche in uso per la previsione dei numeri del lotto. ''La [[Smorfia]]'', libro dei sogni, introduce l'elemento fantastico nel rigore matematico delle ''scadenze'', delle ''figure'', degli ''estratti'' su cui si intrecciano i movimenti e l'intera meccanica delle giocate. *In ogni napoletano si può scorgere il riflesso dell'ironia, del sarcasmo, del gusto, dolorosamente umano, della deformazione bruegheliana<ref>Nel testo il refuso: breugheliana.</ref>, comica e tragica di [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]]: la facoltà di tradurre in paradosso e poesia, la contingenza storica: nel prodigio di un detto, di una forzatura comica, d'una constatazione centrata nell'ironica e contraddetta natura delle cose.<br>Durante la sfilata a Napoli delle squadre di camicie nere, nell'ottobre del 1922, uno [[scugnizzo]] chiese ad alta voce, dinanzi a tante braccia protese nel saluto romano: «''Ma ched'e', chiove?''» (Ma cos'è, vedono se piove?). Quello scugnizzo non sapeva di fissare un tratto di storia. (Eccetera, eccetera.) *In questo discorrere, il lento e grigio giorno di [[Tokio]] declinava; fedelmente accompagnato dalla pioggia sottile. Ero un poco scontento. Perché a me, allora, [[Harukichi Shimoi|Shimoi]] interessava assai più come «giapponese» che come «napoletano» mentre a lui, quel fatto di possedere ogni segreto dell'anima e della misteriosa essenza d'arte del suo paese, non diceva quasi niente. Un fatto spiegabilissimo, del resto, che dice quanto Napoli avesse mutato o, come gli dissi scherzosamente, «corrotto» un nipponico così puro.<br>Allora Shimoi mi raccontò quest'aneddoto. Nel 1949 ricevette un invito a recarsi al [[Palazzo imperiale di Tokyo|palazzo imperiale]]. [[Douglas MacArthur|Mc Arthur]] aveva stabilito che l'Imperatore diventasse un monarca borghese e [[Hirohito]], prima di obbedire al generale americano ordinò di celebrare, per l'ultima volta, la «cerimonia del [[tè]]», convocando tutti i familiari, cioè tutti i principi del [[Giappone]]. A Shimoi fece dire dal suo maestro di cerimonie: «Venga ad allietarci con le sue storie di Napoli, in quest'ora triste». Nessun napoletano avrebbe immaginato il nome della sua città capace di consolare, anche per poco, la tragedia di un imperatore vinto. *La natura filosofica dei napoletani non è discriminabile nelle manifestazioni della vita comune; anzi è tutt'una con essa; in questo si rintraccia il segno più vero della nostra sostanza ellenica.<br>È un tratto del nostro pudore, della nostra ironia di fronte alle certezze troppo solenni e auguste della scienza, della storia, della morale: un'eleganza dello spirito che rifiuta a se stesso l'orgoglio di ritenersi capace di costruzioni eterne e perfette, di raggiungimenti immuni da incoerenze e contraddizioni. È, a pensarci bene, un senso di squisita umiltà. *Napoli pesa poco nel bagaglio di chi viaggia per il mondo, poiché appartiene al mondo delle idee. Si può incontrare, come una categoria universale, in ogni angolo, il più strano della terra. *{{NDR|Il}} nostro popolo, che è filosofo più d'ogni altro. Libero e sboccato sovente – e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi – profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito. ([[Rocco Galdieri]]) *Per chissà quali remoti legamenti con il pensiero eleatico ([[Elea-Velia|Elea]], del resto, si trova a due passi da Napoli) i napoletani posseggono un naturale, istintivo senso della relatività. Il velo di ironia che si scopre, come la polvere del caffè in fondo alla tazza, alla fine di ogni conversazione, per quanto seria voglia essere, con un napoletano, viene da questa natura relativistica. *Un pomeriggio del settembre '54 con [[Amedeo Majuri]] e [[Augusto Cesareo]] andammo a rivedere [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza del Mercato]] e quel che la guerra ne ha lasciato. Spettacolo triste. Il guasto e la polvere avvolgevano ugualmente l'arco di Sant'Eligio e la facciata gotica di San Giovanni a mare. E, di fronte, il piedistallo di «Marianna 'a capa 'e Napule» era vuoto. Vi appoggiava le spalle una bellissima venditrice di pannocchie bollite, una «spicaiola». «''Signò''», ci disse, «''l'hanno luvata stammatina. Dice {{sic|ch'a}} mettono dinto 'o Municipio. Mo ce stongh'io...''<ref>Signore, l'hanno tolta stamattina. Corre voce che la collocano nel Municipio. Adesso ci sono io...</ref>» La [[Cibele]] era stata tolta, per trovar posto nel Cortile del palazzo del Municipio e lei, la bellissima, diceva: «La sostituisco io». Tanto è stretta la parentela tra i napoletani e gli dèi. *{{NDR|A [[Shiraz]], in un tempio zoroastriano}} Vi fummo introdotti e un tale, ch'era l'officiante ''parsi'', accese un fiammifero. Subito dal suolo, traverso una bocchetta di ferro, sprizzò una fiamma chiara e fumosa. Era petrolio nativo, come, in quel paese, se ne incontra dappertutto. «Ecco», ci disse l'uomo, «ecco: guarda la luce dello Spirito.» «Ma», obiettammo, «l'hai accesa tu, adesso, con un fiammifero...» «Non importa. La fiamma era lì, anche quando non appariva. Era lì. Ma tu non la vedevi.» Forse quell'imbroglione di prete ''parsi'' aveva ragione. Anche a Napoli, la «fiamma» è lì: spesso non la vediamo. Spesso la cogliamo per strada, camminando. La troviamo nella bocca di una popolana o nella rassegnata ironia di un tranviere. ====[[Simone de Beauvoir]]==== *In Via dei Tribunali, attorno a [[Porta Capuana]], guardavamo le piramidi di cocomeri e di melloni, i mucchi di pomidori, di melanzane, di limoni, di fichi, di uva, i pesci lucenti, e quelle specie di altarini rococò, così graziosi, che i venditori di frutti di mare fabbricano con muscoli e alghe: ignoravamo che il cibo si espone con tanta violenza solo quando la gente crepa di fame. *La vita degli uomini si esibisce nella sua nudità organica, nel suo calore viscerale: sotto questo aspetto, Napoli ci stordì, ci nauseò, ci stregò. *Misconoscendo la profondità di quella miseria, poterono piacerci certi suoi effetti; ci piaceva ch'essa sopprimesse tutte le barriere che isolano gli uomini e li diminuiscono: tutto quel popolo abitava il calore di un solo ventre; le parole «dentro», «fuori», avevano perduto il loro significato. Gli antri oscuri in cui rilucevano debolmente delle icone appartenevano alla strada, nel gran letto matrimoniale dormivano dei malati; dei morti riposavano allo scoperto. E l'intimità delle case si espandeva sulla strada. Sarti, calzolai, fabbri, fabbricanti di fiori artificiali; gli artigiani lavoravano sulla soglia della loro bottega; le donne si sedevano davanti alla porta di casa per spidocchiare i loro bambini, rammendare la biancheria, pulire il pesce, sorvegliando i bacili pieni di pomodori schiacciati che esponevano all'azzurro lontano del cielo. Da un capo all'altro della via correvano sorrisi, sguardi, voci, amicizia. Questa gentilezza ci conquistò. *Ogni tanto andavamo a prendere un caffè sotto la [[Galleria Umberto I|Galleria]], mangiavamo i lucidi pasticcini della grande pasticceria Caflish oppure un gelato in [[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]], sulla terrazza del [[Caffè Gambrinus]]. Sfuggendo le asprezze della vita napoletana ne scoprivamo le dolcezze. Peraltro, dappertutto, in qualsiasi momento, il vento ci portava la polvere desolata dei docks, odori umidi e ambigui. Quando salivamo a [[Posillipo]], il candore menzognero di Napoli, in lontananza, non ci ingannava. ====[[Walter Benjamin e Asja Lācis]]==== *Il linguaggio mimico è più spiccato che in qualsiasi altra parte d'Italia. Una conversazione tra napoletani risulta impenetrabile per qualsiasi forestiero. Le orecchie, il naso, gli occhi, il petto e le ascelle sono posti di segnalazione azionati attraverso le dita. Tale suddivisione ritorna nel loro erotismo schizzinosamente specializzato. Gesti servizievoli e tocchi impazienti appaiono allo straniero in una regolarità che esclude il caso. Sì, qui egli sarebbe perduto, e invece, bonario, il napoletano lo manda via. Lo manda qualche chilometro in là a Mori. «Vedere Napoli e poi Mori», dice secondo un vecchio motto. «Vedere Napoli e poi muori», ripete il tedesco. *L'architettura è porosa quanto questa pietra. Costruzione e azione si compenetrano in cortili, arcate e scale. Ovunque viene mantenuto dello spazio idoneo a diventare teatro di nuove impreviste circostanze. Si evita ciò che è definitivo, formato. Nessuna situazione appare come essa è, pensata per sempre, nessuna forma dichiara il suo «così e non diversamente». È così che qui si sviluppa l'architettura come sintesi della ritmica comunitaria: civilizzata, privata, ordinata solo nei grandi alberghi e nei magazzini delle banchine – anarchica, intrecciata, rustica nel centro. *Le descrizioni fantastiche di numerosi viaggiatori hanno colorato la città. In realtà essa è grigia: di un rosso grigio o ocra, di un bianco grigio. E assolutamente grigia in confronto al cielo e al mare. Il che contribuisce non poco a togliere piacere al visitatore. Poiché per chi non coglie le forme, qui c'è poco da vedere. La città ha un aspetto roccioso. Vista dall'alto, da Castel San Martino, dove non giungono le grida, al crepuscolo essa giace morta, tutt'uno con la pietra. ====[[Camillo Benso, conte di Cavour]]==== *Il tempo stringendo non le parlerò di [[Sicilia]] ove le cose procedono bene e mi restringerò al doloroso argomento di Napoli.<br>Divido pienamente il suo modo di vedere. Il nostro buon [[Luigi Carlo Farini|Farini]] ha preso una via falsa, ma può riparare l'errore, se alla caduta di Gaeta adotta un altro sistema. Bisogna parlargli schietto, è uomo generoso che non ha altro pensiero che il trionfo della causa cui ha dedicato la sua vita. Farini deve proclamare l'idea unificatrice ed attuarla, qualunque {{sic|sieno}} gli ostacoli che gli si parano innanzi. La menoma esitazione in proposito sarebbe fatale: glielo ripeta su tutti i {{sic|tuoni}} e con tutte le forme. Dato poi che Farini non reggesse o per difetto di forze fisiche o per qualunque altro motivo, che cosa fare?<br>Ci ho studiato bene , e non ho trovato che due soluzioni. Mandare [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]] e [[Alfonso La Marmora|La Marmora]] a governare Napoli oppure andarci io.<br>La prima sarebbe preferibile sotto ogni rispetto. Ma Rattazzi e La Marmora accetteranno? Solo il Re potrebbe decidere il primo, ed il primo trarre seco il secondo.<br>So che Rattazzi riuscendo a Napoli, gli spetterà il primo posto nel ministero: ma ciò poco monta. Trionfi pure Rattazzi purché si salvi il paese. Se egli evita una crisi a Napoli, gli daremo l'intiero nostro appoggio come cittadini e come deputati.<br>La seconda ipotesi può avere conseguenze fatali pel paese e per me. Egli è evidente che ho tutto a perdere e nulla a guadagnare.<br>Corro pericolo di vedere distrutta la riputazione che 13 anni di lotte continue mi valsero, senza possibilità di accrescerla. Ma ciò poco monta. L'uomo di Stato che non è disposto a sacrificare il suo nome al suo paese, non è degno di governare i suoi simili. *Io riassumo in due parole il concetto politico e militare che bisogna attuare.<br>Ristabilire l'ordine a Napoli prima, domare il [[Francesco II delle Due Sicilie|Re]] (Borbone) dopo. Guai se si invertisse il modo di procedere. Quindi occupazione immediata di Napoli... Occupate senza indugio gli Abruzzi. Fate entrare il Re in una città qualunque, e là chiami [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a sé. Lo magnetizzi... La spedizione di Cialdini a Napoli compie l'opera: Cialdini fa da dittatore militare sino all'arrivo del Re nella capitale...<br>...Ecco il solo programma d'esito sicuro.<br>Bisogna evitare che l'assedio di Gaeta preceda l'entrata di Vittorio Emanuele in Napoli. *L'Italia del Settentrione è fatta, non vi sono più né Lombardi, né Piemontesi, né Toscani, né Romagnoli, noi siamo tutti italiani; ma vi sono ancora i Napoletani. Oh! vi è molta corruzione nel loro paese. Non è colpa loro, povera gente: sono stati così mal governati! E quel briccone di Ferdinando! No, no, un governo così corruttore non può essere più restaurato: la Provvidenza non lo permetterà. Bisogna moralizzare il paese, educar l'infanzia e la gioventù, crear sale d'asilo, collegi militari: ma non si pensi di cambiare i Napoletani ingiuriandoli. Essi mi domandano impieghi, croci, promozioni. Bisogna che lavorino, che siano onesti, ed io darò loro croci, promozioni, decorazioni; ma soprattutto non lasciar passargliene una: l'impiegato non deve nemmeno esser sospettato. Niente stato d'assedio, nessun mezzo da governo assoluto. Tutti son capaci di governare con lo stato d'assedio. Io li governerò con la libertà, e mostrerò ciò che possono fare di quel bel paese dieci anni di libertà. In venti anni saranno le provincie più ricche d'Italia. No, niente stato d'assedio: ve lo raccomando. *Se la costituzione dell'Italia è posta a repentaglio perché non ho voluto ammettere ora, in via eccezionale, nella marina un giovane che dava la sua dimissione, e se ne stava a casa quando i suoi compagni si battevano, bisogna dire ch'essa è talmente {{sic|dilicata}} da non potere durare tre mesi.<br>Sapete perché Napoli è caduta sì basso? Si è perché le leggi, i regolamenti non si eseguivano quando si trattava di un gran signore o di un protetto del Re, dei Principi, dei loro confessori od aderenti. Sapete come Napoli risorgerà? coll'applicare le leggi severamente, duramente, ma giustamente. Così ho fatto nella marina; così farò nell'avvenire, e vi fo sicura che fra un anno gli equipaggi napoletani saranno disciplinati come gli antichi equipaggi genovesi. Ma per ottenere questo scopo, credete alla mia vecchia esperienza, bisogna essere inesorabile. ====[[Giorgio Bocca]]==== *E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio. *È possibile a Napoli pranzare in un educato silenzio, magari prendendo appunti di quel che ti dice un tuo commensale? No, non è possibile, perché "pur isso adda campa'". ''Isso'' è uno con la chitarra che si avvicina al tuo tavolo, sorridendo fra i sorrisi affettuosi dei camerieri suoi amici. *Napoli adagiata sul golfo è stupenda, ci si chiede se anche questa bellezza non faccia parte della maledizione della città, non faccia parte del prezzo spaventoso che paga per esistere. *Per secoli Napoli, capitale del regno, è stata una metropoli che lo stato borbonico riusciva a governare solo grazie alla camorra. ====[[Camillo Boito]]==== *{{NDR|I napoletani}} Cavano l'arte dal sole. *{{NDR|Il popolo napoletano}} Rapido, immaginoso, facile ad infiammarsi e pur sottilissimo e studiatore. *Que' napoletani hanno la benedizione di unire in sé l'impeto e la pazienza: sono pieghevoli e tenaci. Piglieranno tutta in mano la politica e l'arte d'Italia, se gli altri italiani non s'affannano a emularli. ====[[Libero Bovio]]==== *A Napoli il successo dura un'ora, l'insuccesso un anno – quando non ti accompagna tutta la vita. *Napoli tutto tollera e perdona fuor che l'ingegno. *Conosco ed amo tutti i vicoli della vecchia Napoli. È giusto che il piccone li squarci, ma è anche umano che il mio cuore senta i rumori del piccone. *Tutto è azzurro a Napoli. Anche la malinconia è azzurra. ====[[Cesare Brandi]]==== *L'Italia deve salvare Napoli, riportarla al suo rango di capitale della cultura quale ottava meraviglia, non lasciarla abbruttire dalla spazzatura nel traffico immondo. Napoli deve vivere: non ha bisogno di tornare una stella, è una stella, non un buco nero, come si è fatta diventare. La responsabilità è di tutti gli italiani: Napoli appartiene all'Italia. *Napoli, nel '700 non fu provincia ma grande capitale europea in competizione con Madrid, Vienna ed anche Parigi; possedette una fioritura artistica di prim'ordine, pari a quella di Venezia e assai superiore a Firenze e a Roma. *Napoli, questa meravigliosa città, che ora fa arricciare il naso a raffinati e a villani, e nessuno ci va più, se non per vedere Pompei, come se questo palinsesto di culture non valesse che per le sue ossa. *Vi sono dei panorami che rappresentano assai più che una bellezza naturale o lo spettacolo di una grande città, addirittura le fattezze della Patria.<br>In Italia, per quanto ricca si creda, sono in numero limitatissimo. Ad esempio la vista dal Viale dei Colli sulla città e le colline di [[Firenze]]; quella dal Gianicolo su [[Roma]]; la Riva degli Schiavoni a [[Venezia]]: ma su tutte, inutile negarlo, troneggia il panorama del [[Golfo di Napoli]], sia dall'alto del [[Vomero]] o di [[Certosa di San Martino|San Martino]] sia all'arrivo dal mare. È questa la porta celeste dell'[[Italia]], la porta che non è {{sic|rettorico}} chiamare augusta, e provoca nostalgia e rimpianto non solo ai napoletani emigrati. ====[[Fernand Braudel]]==== *E Napoli ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti.... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori. L'Italia, secondo me, ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, sue omologhe, snobbando Firenze o Milano o Roma....<br>Non attendiamoci da essa né compiacimenti, né concessioni. Questo capitale oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell'esaurimento – poiché non si può dare indefinitamente senza ricevere – quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l'Europa, ma anche e soprattutto per l'Italia. Questa fortuna, Napoli merita, più che mai, che le sia data. *Impossibile, nondimeno, per me non vagheggiare per Napoli una sorte diversa da quella che le conosco oggi e non invitare i miei amici italiani, per assaporarne reazioni, tanto più inorridite in quanto siano originari di Milano, di Bologna o di Firenze, a immaginare quale avrebbe potuto essere il destino dell'Italia ed il volto attuale di questa città se essa fosse stata preferita a Roma come capitale del nuovo Stato. Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. *Nessuno è mai riuscito a governare Napoli. *Non dimentichiamolo, essa sarà l'unica città dell'Occidente, dopo il riflusso dell'Islam, a dare il proprio nome ad un regno; qualcosa di più di una capitale, e l'asserzione di un diritto di proprietà eminente. ====[[Giulio Cesare Capaccio]]==== *Buoni maestri furono i Greci nell'edificar città, eligendo i megliori lochi del mondo. Così vediamo Napoli in sito di tanta vaghezza e posto sotto così clemente cielo, che si fa per questo a qualsivoglia altra città superiore. Et ancor che alcuni han voluto dire che di sito la sopravvanzi Costantinopoli, e Lisboa, l'una per il trafico dei due mari, Propontide, et Marnero in quella felicissima regione della Tracia, l'altra per essere ella emporio di tutti i trafichi settentrionali, et occidentali in quella bellissima parte della Spagna, tutta volta l'una continuamente soggetta ai morbi contagiosi, o sia per il concorso dei barbari, o per il fiato di venti non così felici, l'altra non havendo altra perspettiva che l'horribilità dell'Oceano, all'uscir che si farà dalla foce del Tago, necessaria cosa è che cedano a Napoli, ove i venti meridionali d'austro, zefiri di ponente, e piacevolissima borea senza rigidezza de nevi dal settentrione discacciano ogni aura, che potesse portar simili mali, fronteggiata dal mare, che quasi in una leggiadrissima tazza si va terminando con tanta fertilità di pesci e di frutti marittimi, che se ne raccolgono in più copia ch'in tutti i seni di Europa; circonscritta da piacevolissime colline terminatrici della vista, e nelle quali in ogni tempo vi è la stagione di primavera; ornata di vaghissimi giardini; copiosa di frutti e d'acque le più pretiose che si possano imaginare, sempre ridente nell'amenità di tante riviere, che non la fanno invidiare alle delitiose Tempe di Tessaglia, che perciò gli antichi la chiamarono abitazione di Sirene, delle quali favolosamente una finsero Partenope. *È vero mo che gli edificij della Città di Napoli non han quella magnificenza, che richiederebbe l'architettura, perché toltone il palaggio del Principe di Salerno, hoggi con nova maniera fatta chiesa di [[Giesuiti]], e il principio della casa del Duca di Gravina, el' Palaggio reale, procurato dalla signora contessa di Lemos, non vi si vedrà maniera illustre, ma in quel modo che la copia della gente richiede. Non è però che ciò che par difettoso nell'architettura, non sia ragguardevole negli ornamenti con che sono elle vestite, dilettandosi tutti di varij apparati, aggiungendovisi una grandezza, ch'è manchevole nell'altre città, poiché le case di Napoli han li giardini di agrumi, onde di estate e d'inverno, {{sic|ancorche}} poste in luoghi occupati, sono per la verdura allegrissime accompagnate da bellissime fontane. *Havendo noi la pietra leggierissima, l'arena, detta pozzulana a somiglianza di quella di [[Pozzuoli|Pozzuolo]], che fa le fabbriche forti come ferro, et la calce delle pietre vive di [[Castellammare di Stabia|Castel a mare]], di [[Vico Equense|Vico]], et del contorno, possiamo fabricare in modo verso l'aria, che si alzano gli edificij insino al quinto et sesto solaro, cosa ch'in nissuna parte del mondo si vede, che perciò anco Napoli, se non supera di circuito l'altre città, ch'hanno a pena gli primi tavolati, come Costantinopoli e Parigi, le supera però di popolo, per il ristretto e folto modo di habitare. Et è pur bella cosa il vedere, che con due puntelli sostenendosi un palaggio in aria vi si fabrica di sotto senza far nocumento alcuno agli habitanti. È pur bella cosa anco {{sic|à}} vedere il dono della natura fatto a questo terreno, ove prima si ritrova l'arena, appresso il rapillo o lapillo per la struttuta degli astrachi, poi la pietra, e sotto l'acqua, in modo che, come disse quel buon huomo, di sotto ritroverai il maestro pronto a fabricare. Et essendo tutti gli edificij posti in suolo anco benigno e piacevole, si vede che potendovisi aggiatissimamente cavar le cloache, la Città non si mantiene sporca, come molte Città di Europa, che fundate su la pietra viva, non han questi favori. *I popolari come nati in città libera, et osservando a punto quella libertà greca mentionata da [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], poeta Napolitano, han tanto del nobile, che vogliono imitar la nobiltà; nel vestire niente cedendogli, nell'uso di cocchi aguagliandoli, et in ogn'altra civiltà non volendo loro essere inferiori, dalla quale animosità sogliono nelle famiglie nascere mille disordini. Anzi è tanta la libertà, che vi si gode, che han dato animo agli altri forastieri di volerla godere, poiché non tantosto da diversi lochi giungono qua, che liberamente favellano del Principe che governa, dei magistrati che ministrano giustitia, et vogliono il pan bianco grosso a vil mercato, procurano di prevalersi quanto si prevagliono i cittadini, e s'ingeriscono negli officij pubblici, e pretendono tutto ciò che potesse pretendere un antico cittadino.<br> E dall'altra parte fan bene, perché ritrovano il popolo così cortese, che li accettano, et li chiamano ad haver parte in molte amministrationi. *Vivono questi nobili con molta splendidezza, et si fan chiamare Cavalieri, perché essendo per honore detti prima militi nei servigi presso alte persone regali, e militando a cavallo, quasi quelli antichi ch'erano detti ''Equo publico'' nei marmi nostri napolitani, dai quali argomento l'antichissimo nome di Cavaliero, han cambiato il nome dell'armi di soldati in maneggio del cavallo, e veramente ai nobili Napolitani così bel nome conviene, i quali fan tanta professione di cavalcare, che tutte le nationi d'Europa qua vengono, per aver cavalli di prezzo, et per imparar di esercitarli nelli studij cavallereschi di maneggiar l'armi, di far giostre e tornei, guerreggiando con tutte le più famose nationi, che perciò sono nella militia sempre riusciti illustrissimi guerrieri, dei quali infiniti si fa mentione nell'historie. sono universalmente belli di corpo, ma tanto dediti alle delitie, che hanno cortissima vita, affabili, cortesi, ancorché a primo incontro altieri, inimici capitali della viltà interessata della mercatura, onde mentisce Cassaneo<ref>Il riferimento è al libro di Bartolomeo Cassaneo ''Catalogus gloriae mundi''.</ref>, che sotto una generalità, se pur ve ne fusse stato alcuno, tratta da mercanti tutti i nobili Napolitani, pronti a duelli, et massime i giovanetti, amatori della musica, et in quella et in vestire affettatamente imitano gli Spagnoli. È vero che niente attendono alle lettere, ma, quando avverrà che l'abbracciano, per la perspicacia del grande ingegno rinvestito dalla morbidezza della carne, sotto così felice temperamento di cielo, divengono in ogni professione meravigliosi. Tra le matrone ritrovasi esquisita bellezza di corpo, et prudenza tanto grande, ch'in ogni affare dimostrano, saviezza dell'Hortensie e del Cornelie, ma sopratutto dedite al culto della religione. Vestono gli uni e l'altre pomposamente, in maniera che non giovano le leggi suntuarie del vestire, né possono restringere la soverchia spesa degli ori, delle sete, e d'altre morbidezze somiglianti. Vivono tanto agiatamente, che non osano camminar cento passi senza le comodità dei cavalli, dei cocchi, delle sagette, quasi quei pallanchini che nell'Indie usano i Portughesi. E dirò che le matrone in particulare han difficoltà di esercitarsi a piedi, facendo a gara ad haver più alte le pianella che la persona, tutto ciò che coverte poi con le vesti, ove d'avantaggio si spende, mostrano con la lunghezza dell'habito gentilissimo portamento. Dignissima cosa è di considerare la grandezza di questa nobiltà Napolitana, che coi favori che ricevono dalla liberalissima mano di Sua M.<sup>tà</sup>, rilucono in tanto {{sic|spledore}} di 27 principi, 48 duchi, 76 marchesi, 62 conti, in modo che con 213 titolati par'a me e parerà ai giuditiosi, sia una delle più nobili città del mondo. ====[[Cesare Caravaglios]]==== *C'è qualche cosa di comune tra il grido ed il suo creatore; c'è qualche cosa che non si può scindere, e noi non sapremmo immaginare il grido del pizzaiuolo dato da un venditore di cocomeri, o il grido del venditore di acqua solfurea dato da un venditore di fichi d'India. In questa unità inscindibile appare, quindi, nella sua figura caratteristica il venditore ambulante napoletano il cui tipo etnico ed il cui carattere psicologico lo rendono dissimile dai venditori degli altri paesi. *Da Napoli, fortunatamente, è scomparso quello che era dato dal malgoverno e dall'abbandono, mentre restano vivi i suoi costumi e le sue tradizioni, il che vuol dire la sua anima bella e vivace.<br />Che importa se non si incontrerà più il lazzarone coi calzoni rimboccati sino alle ginocchia, lo scugnizzo mangiatore di maccheroni, il ''guappo'' coi calzoni a quadriglié?<br />La bellezza, la varietà, la poesia, i colori del folklore napoletano non sono rappresentati da codesti avanzi borbonici o dai quadretti in cui sono raffigurati i mangiatori di maccheroni con le mani, divenuti mondiali per la leggerezza di taluni napoletani, né dai tarlati ricordi della vita dei vecchi quartieri sepolti sotto la Napoli nuova e trionfante.<br />Chi osserva il popolo napoletano nell'ora del lavoro e della gioia, nelle feste cerimoniali; chi s'addentra nella sua vita, tanto più bella quanto più intima, nella casa e nella famiglia, dalla culla al talamo, dalla tomba all'altare, potrà cogliere i tratti significativi dell'anima popolare napoletana, dei suoi costumi e delle sue consuetudini che costituiscono il suo sacro retaggio morale, in una parola, il vero folklore. *Il dialetto napoletano è gaio e faceto. È ricco di frasi spiritose che si prestano talvolta ad arguti doppi sensi. La sua armonia imitativa è incomparabile; così in nessun dialetto del mondo si dirà ''schizzichèa'', per esprimere la prima pioggia; ''spaparanza'' per esprimere l'aprirsi di una porta; ''sciuliare'' per indicare chi scivola; ''sfrocoliare'' per stuzzicare; ''arripicchiato'' per aggrinzito; ''ha chiuoppete'', per ha piovuto; ''arteteca'' per argento vivo; ''ammarrare'' per chiudere, ecc.<br />Permette quasi sempre una satira pungente e penetrante mentre agevola in maniera meravigliosa le immagini fresche e naturali che sgorgano dalla fantasia dei napoletani.<br />I napoletani, dotati di una gaiezza e di un sentimentalismo introvabili altrove, sono i degni possessori di un linguaggio così faceto e così diffuso. Noi diremmo quasi che l'uno e gli altri si armonizzano e si completano. Il dialetto ed il carattere di questo immaginoso popolo meridionale contribuiscono a rendere più belli i suoi gridi che debbono essere considerati come la migliore espressione della sua natura. *Il grido del venditore napoletano rinasce ad ogni primavera a Napoli e nella sua espressione suggestiva parla della bellezza di questo cielo incantevole e di questo popolo originale. *Per quanto la moderna civiltà abbia travolto tante cose, non compatibili coi nuovi tempi, tuttavia ha lasciato intatte le più belle costumanze napoletane, così varie e così caratteristiche.<br >Napoli s'eleva sempre più nella vita morale, ma non è mutata nelle sue caratteristiche, nei suoi tipi, nelle sue vecchie e secolari istituzioni, nell'incanto dei suoi colori al sole di primavera.<br />Basta guardare con occhio esperto per ritrovare non soltanto la Napoli di eri ma anche quella di molti secoli fa, sempre viva, leggiadra e festevole nel suo spirito. *Sono pochi quelli che si sono portati, verso il tramonto, sulla balconata del belvedere della Certosa di S. Martino per udire la più suggestiva delle sinfonie, la ''vera'' voce di Napoli, quella che nasce nel cuore della città dalla folla che s'intreccia in mille sensi, da strilli di bimbi, da voci di venditori ambulanti, da trilli di organino, da bestemmie di facchini, da rotolii di trams, da suoni di chitarra, dalle voci affievolite di cantatori che si lamentano nelle malinconiche canzonette, e scende sulla spiaggia di S. Lucia, di Mergellina, ove il grido delle donne che vendono l<nowiki>'</nowiki>''acqua zurfegna'', lo ''spassatiempo'', i polipi cotti nell'acqua marina si confonde e si unifica col canto degli uomini che lavorano le reti per la pesca.... e si perde nella profondità suggestiva del mare, nelle {{sic|morbidi}} notti di estate.<br />Nessuna città al mondo ha una così grande varietà di modulazioni: esse sono eterne, come eterno è il sorriso di questa Napoli incomparabile. ====[[Pietro Colletta]]==== *Aveva Napoli antichi trattati di commercio con la Inghilterra, la Francia, ed antiche pratiche colla Spagna; queste non avevano data; quelli colla Gran Bretagna erano due di Madrid del 1667 e 1715, e tre di Utrecht del 1712 e 13; e colla Francia, uno di Madrid del 1669, altro de' Pirenei del 1688. Napoli concedeva innumerabili benefizi alle tre bandiere, senza premi o mercede, come servitù a signoria. Per trattati novelli, del 25 settembre 1816 colla Inghilterra, del 26 febbraio 1817 colla Francia, e del 15 agosto dello stesso anno colla Spagna furono abolti gli antichi, e si diede al commercio delle tre nazioni il ribasso del decimo de' dazi che si pagano dagli altri legni, stranieri o napoletani; perciò, le mercanzie di qualunque luogo venendo a noi colle favorite bandiere, gran parte del commercio di trasporto e quanto di utilità e di forza ne deriva, ci fu rapito. *I difetti che ho toccato, e che in più opportuno luogo descriverò, cagionarono che i delitti, nel regno di Carlo, fossero molti ed atroci: nella sola città di Napoli numerava il censo giudiziario trentamila ladri; gli omicidii, le scorrerie, i furti violenti abbandonavano nelle province, gli avvelenamenti nella città, tanto che il re creò un magistrato, la «Giunta de' Veleni», per discoprirli e punirli. Prevalevano in quel delitto le donne, bastandovi la malvagità de' deboli, come piace alla nequizia de' forti l'atrocità scoperta. *In dieci anni, dal 1720 al 30, non avvennero in Napoli cose memorabili, fuorché tremuoti, eruzioni volcaniche, diluvi ed altre meteore distruggitrici. Ma nella vicina Sicilia, l'anno 1724, fatto atroce apportò tanto spavento al Regno, che io credo mio debito il narrarlo a fine che resti saldo nella memoria di chi leggerà; e i Napoletani si confermino nell'odio giusto alla inquisizione; oggidì che per l'alleanza dell'imperio assoluto al sacerdozio, la superstizione, l'ipocrisia, la falsa venerazione dell'antichità spingono verso tempi e costumi abborriti, e vedesi quel tremendo Uffizio, chiamato Santo, risorgere in non pochi luoghi d'Italia, tacito ancora e discreto, ma per tornare, se fortuna lo aiuta, sanguinario e crudele quanto né tristi secoli di universale ignoranza. *Perciò in sei lustri centomila napoletani perirono di varia morte, tutti per causa di pubblica libertà o di amore d'Italia; e le altre italiche genti, oziose ed intere, serve a straniero impero, tacite o plaudenti, oltraggiano la miseria dei vinti; nel quale dispregio, ingiusto e codardo, sta scolpita la durevole loro servitù, insino a tanto che braccio altrui, quasi a malgrado, le sollevi da quella bassezza. Infausto presagio, che vorremmo fallace, ma discende dalle narrate istorie, e si farà manifesto agli avvenire; i quali ho fede che, imparando da' vizi nostri le contrarie virtù, concederanno al popolo napoletano (misero ed operoso, irrequieto, ma di meglio) qualche sospiro di pietà e qualche lode: sterile mercede che i presenti gli negano. ====[[Francesco Compagna]]==== *{{NDR|Il ruolo di Napoli nel futuro: metropoli regionale}} capace di assolvere a funzioni di equilibrio a livello nazionale e a funzioni di organizzazione e di animazione a livello regionale. Città fornitrice di alti e qualificati servizi a un territorio provinciale e regionale da ristrutturarsi attraverso ulteriori insediamenti industriali che debbono essere favoriti con coordinate iniziative di infrastrutture e di incentivazione. L'obiettivo è una Napoli non più ripiegata su sé stessa, ma aperta verso la Campania e tutto il Mezzogiorno. *Il potenziamento della funzione metropolitana di Napoli è il problema stesso dello sviluppo economico e civile della [[Campania]]; e in questo senso l'efficacia della terapia dell'industrializzazione risulta in [[Campania]] condizionata da quel particolare aspetto della [[questione meridionale]] che [[Gaetano Salvemini]] chiamava la "questione napoletana" e che oggi si pone in termini di promozione e di esaltazione dei valori metropolitani della vecchia capitale parassitaria. *La vera malattia endemica a Napoli è la disoccupazione. ====[[Benedetto Croce]]==== *Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] Napoli è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. *I teatri di Napoli (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia. *Le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. *Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute. *Se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. ====[[Elena Croce]]==== *A Napoli l'orgoglio, appannaggio del dominatore, non è mai considerato legittimo, ma sempre soltanto ridicolo. *Chi ha lasciato Napoli nella prima giovinezza ricorda la sua partenza come un momento di grande esaltazione. A quella età si desidera vivere nel «mondo». o almeno lo si desiderava prima di accorgersi che la guerra ci aveva sprofondati in un «cosmo» tanto incolore. Per chi vi era nato e cresciuto, a meno che non avesse subito precocemente il richiamo dello scetticismo, che è rimasto l'unico stemma della citta, Napoli non era «mondo». Era uno dei più pittoreschi scenari che avessero attirato l'evasione dell'antico viaggiatore in Italia. O altrimenti era un monumento storico grandioso. Nel perdere il paradiso di bellezze naturali che la circondava, la città è stata sempre messa a nudo come un monumento tra i più stratificati e fantasiosi, abbandonati e malinconici. *La coscienza dell'origine napoletana è restia a manifestarsi all'esterno, ed ha una lenta e difficile decantazione interiore. ====[[Lucio Dalla]]==== *Da sempre nutro una grande passione per Napoli, per la sua cultura, dalla scrittura alla filosofia alle canzoni: è una città che mi ha sempre catturato. *La bellezza di [[Totò]] è la bellezza di Napoli. Napoli, si fa presto a dire, sembra una città, non lo è, è una nazione, è una repubblica. [...] L'ammirazione che io ho per il popolo napoletano nasce proprio da questo amore per Totò. [...] Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano. *Quando mi parlano di bellezza mi viene in mente, come prima immagine, Napoli. ====[[Pino Daniele]]==== *La napoletanità autentica deve essere coltivata con discrezione, con cura, sforzandosi di eliminarne le parti superflue o ridondanti, frutto di un eccesso di gusto barocco, per arrivare, se possibile, alla essenzialità di sentimenti e pensieri che, una volta colti nel modo giusto, si mostrano fragili e delicati. *Poche centinaia di metri più avanti<ref>Di Piazza del Gesù.</ref>c'è via Atri, dove frequentai il Diaz, istituto di ragioneria. Tutto a pochi passi da casa, andata e ritorno a piedi, sempre immerso nelle voci, negli odori, nell'aria di una Napoli popolare insediata in quello che fu il centro aristocratico della città. Una Napoli che giorno dopo giorno aderiva ai panni che portavo, entrava nei miei pori, circolava nelle vene e mi rendeva per sempre simile a lei, al suo carattere incazzoso e amabile, nervoso e paziente, dolce e amaro. *La napoletanità è bella, ma guai a cadere nel sottobosco delle vedute meschine. Ho un sogno, per Napoli: ogni piazza, un gruppo musicale che sappia unire tradizione e innovazione. Spazi per i giovani che vogliano fare musica in tranquillità. Teatri aperti, possibilità di mettersi alla prova, ritrovi culturali per confrontarsi, parlare, anche polemizzare. Il patrimonio delle esperienze artistiche è tanto grande, in questa città contraddittoria: è l'unico vero patrimonio morale di Napoli, va salvato. Mi piacerebbe una Napoli pienamente europea e tenacemente mediterranea. *Napoli è il [[Big Bang|big-bang]]. Non solo ciò da cui tutto ha avuto inizio, ma anche quell'energia inesauribile che a tutto ha dato e dà movimento. Vite, pensieri, passioni; fatica, sofferenza, dolore. Amore. Senza Napoli non sarei. Né quello che sono, né quello che suono. Sono partito da qui, da questo urlo che sale dal pozzo senza fondo della storia. ====[[Luciano De Crescenzo]]==== *«E chi Io sa! Chi Io sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.» *I napoletani sono un popolo pieno di devozione cristiana, ma non hanno mai veramente abbandonato le tradizioni pagane. Sono sempre rimasti un po' politeisti. È proprio l'idea di Dio, del Dio che è uno, che noi napoletani facciamo fatica a digerire. *Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell'animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resta alla razza umana. *«Piano, piano con questa parola: industrializzazione» dice il professore. «Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chimera dell'industrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago d'Averno, Pompei. Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. il punto d'incontro del turismo mondiale! La Las Vegas d'Europa! Il paradiso in terra! Ma pensate, ad esempio, al Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medioevale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe». *«Ritornando a Napoli lei ritiene che i napoletani siano nella stragrande maggioranza uomini d'amore?»<br />«Senza dubbio: in particolar modo il popolino.» ====[[Aurelio De Laurentiis]]==== *Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è [[Roma]]. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano. *Sono tornato in Italia, a Napoli, perché per me l'Italia è Napoli, Napoli è la cosa che più mi convince dell'Italia. *Questa città è stata l'unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell'arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo. ====[[Erri De Luca]]==== *A Napoli mancò uno straccio di re che capisse che nell'Europa delle nazioni l'Italia era destino inevitabile. Mancò un re che stipulasse coi modesti Savoia, signori di una provincia subalpina, un contratto Italia almeno alla pari, non tra occupanti e occupati. Napoli da allora è una capitale europea abrogata, non decaduta ma soppressa, come se Londra fosse stata soppiantata da Edimburgo. Così è andata e questa è la materia della sua ragionevole strafottenza verso la condizione di capoluogo di regione. Se non si vede l'evidenza dell'enorme orgoglio assopito nei suoi cittadini, non si sta parlando di lei. *Com'è importante stare a due, maschio e femmina, per questa città. Chi sta solo è meno di uno. *Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. *Napoli si era consumata di lacrime di guerra, si sfogava con gli americani, faceva carnevale tutti i giorni. L'ho capita allora la città: monarchica e anarchica. Voleva un re però nessun governo. Era una città spagnola. In Spagna c'è sempre stata la monarchia ma pure il più forte movimento anarchico. Napoli è spagnola, sta in Italia per sbaglio. *Nella mia città e nel mio tempo di nascita, Napoli in dopoguerra, i bambini venivano sfoltiti dalla più alta mortalità d'Europa. La loro vita era un permesso rilasciato giorno per giorno, la loro morte non una tragedia. Le campane suonavano a festa perché un altro angioletto si era aggiunto alla volatile schiera degli sprotetti in terra, promossi d'ufficio a protettori in cielo. Di colpi ne incassavano tanti quanti atterrerebbero un pugile, assestati senza misura di proporzione, così come i vestiti, i panni: non avevano taglia, l'ultima stesura dell'usato. [...]<br>I bambini di Napoli a quel tempo saltavano la scuola, andavano al lavoro appena in grado, per giustificare la vita con un guadagno, per minimo che era. Rimborsavano il cibo delle madri. E perciò non era così atroce a quel tempo ascoltare la storia di Erode, la sua sbrigativa spada che si sostituiva a una delle periodiche epidemie e stragi di bambini. Erode era niente di più che uno dei tanti adulti da evitare, uno dei cento agguati apparecchiati. *Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare. *Se fu città violata da un numero esorbitante di vincitori, se fu militarmente indifendibile quel golfo spalancato, per reazione rese inespugnabili i suoi cittadini: ognuno di essi è città intera, sapendo di esserlo e di rappresentarla. ====[[Luigi de Magistris]]==== *Napoli è una città particolare, lo è stata anche storicamente. Quando l'intero continente viveva fasi di stallo Napoli ha segnato importanti accelerazioni nel mondo della cultura. L'Università, tra le più antiche d'Europa, è stata punto di riferimento quando tutta l'Europa era dilaniata da guerre interne. È una città che non ha mai consentito alla Santa Inquisizione di agire liberamente e incontrastata. È una città che sotto l'occupazione straniera e militare si è liberata da sola concedendosi autonomamente a chi nella seconda guerra mondiale determinava la ritirata dei nazisti. *Napoli può dimostrare che lo sport ed il calcio possono tranquillamente farsi con le mani pulite senza bisogno di truccare le partite come faceva Moggi con la Juventus e come, purtroppo, sembra stia accadendo nuovamente {{NDR|riferendosi allo scandalo del calcio scommesse relativo al 2011}}. Si potrebbe stringere tra Napoli e De Laurentiis, un patto di lealtà anche nello sport. Nel rilancio della città un punto fondamentale lo ha il calcio. *Duecentomila spettatori per le regate {{NDR|dell'America's Cup 2012}} nonostante le avverse condizioni meteo, senza dimenticare il mezzo milione di persone a Pasquetta: questi sono numeri che mi rendono orgoglioso. La città ha dato una bella immagine al mondo e ha rappresentato l'Italia in maniera entusiasmante. ====[[Madame de Staël]]==== *Ciò che manca il più a questa nazione in generale, è il sentimento della dignità. Eglino fanno azioni generose e benefiche per buon cuore, piuttosto che per principii: poiché la loro teoria in ogni genere nulla vale, e l'opinione in questo paese non ha punto di forza.<br>Ma allorché uomini e donne scansano cotal morale anarchia, la loro condotta è più notabile in sé stessa e più degna di ammirazione che in qualsivoglia altra parte, poiché niuna cosa nelle circostanze esteriori favorisce la virtù.<br>Si adotta tutta intiera nella sua anima. Né leggi, né i costumi ricompensano o puniscono. Quegli ch'è virtuoso è tanto più eroico, in quantoché non è per questo né più tenuto in istima, né più ricercato. *Fatte alcune onorevoli eccezioni, le prime classi di persone hanno molta somiglianza colle ultime; lo spirito delle une non è quasi più coltivato delle altre, e l'uso del mondo costituisce la sola differenza nell'esteriore. Ma in mezzo a questa ignoranza vi è un fondo di spirito naturale e di attitudine a tutto, talché non si può prevedere ciò che diventerebbe una somigliante nazione, se tutta la forza del governo fosse diretta nel senso dei lumi e della morale. Siccome vi è poca istruzione in Napoli, così vi si trova fino al presente più originalità che carattere nello spirito. Ma gli uomini ragguardevoli di questo paese, come l'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]], Caracciolo, ecc. possedevano, si dice, nel più alto grado la lepidezza e la riflessione, rare facoltà del pensiero, e unione, senza di cui la pedanteria o la frivolezza v'impedisce di conoscere il vero valore delle cose. *Giunsero a Napoli di giorno, in mezzo a quella immensa popolazione ch'è cotanto animata e nello stesso tempo cotanto oziosa. Attraversarono di primo lancio la [[Via Toledo|via ''Toledo'']] e videro i [[Lazzari|Lazzaroni]] a dormire sul lastricato o in una cesta di vetrice<ref>Ramo flessibile del salice, vimine.</ref> che serve loro di abitazione notte e giorno. Questo stato selvaggio, che si vede colà mescolato con la ''civilizzazione'', ha qualche cosa di estremamente originale. Tra quegli uomini ve ne sono alcuni che non sanno neppure il loro nome, e vanno a confessarsi di peccati anonimi, non potendo dire come si chiami colui che gli ha commessi. Esiste in Napoli una grotta sotterranea nella quale migliaia di Lazzaroni passano la loro vita, uscendo solamente sul mezzodì per vedere il sole, e dormendo il restante del giorno, mentreché le loro mogli filano. Nei climi in cui il vitto e il vestito sono sì facili, vi abbisognerebbe il più indipendente ed attivo governo per dare alla nazione sufficiente emulazione. Imperroché egli è sì agevole pel popolo il sussistere materialmente in Napoli, che può fare a meno di quella specie d'industria ch'è necessaria altrove per guadagnarsi il pane. L'infingardaggine e l'ignoranza, combinate coll'aria vulcanica che si respira in quel soggiorno, debbono produrre la ferocia, quando le passioni sono eccitate; ma questo popolo non è più cattivo di un altro. Esso ha dell'immaginazione, il che potrebbe essere il principio di azioni disinteressate, e con questa immaginazione si condurrebbe al bene, se le sue istituzioni politiche e religiose fossero buone. *Il popolo di Napoli non ha altra idea della felicità che quella del piacere: ma l'amore del piacere vale più di arido egoismo.<br>È vero che questo è il popolo del mondo che ami più il danaro. Se voi domandate a uomo del popolo il vostro cammino per la via, egli stende subito la mano dopo avervi fatto un cenno, poiché eglino sono più infingardi rapporto alle parole che ai gesti. Ma il loro gusto pel denaro non è né metodico, né ponderato; lo spendono subitoché l'hanno ricevuto. Se s'introducesse il danaro tra i selvaggi, i selvaggi lo domanderebbero come i Napoletani. *Il popolo napoletano, in alcuni rapporti, non è niente affatto dirozzato, ma non somiglia altronde al volgo degli altri popoli. La sua materialità stessa colpisce l'immaginazione. La spiaggia africana che circonda il mare dall'altra banda, vi si fa già quasi sentire e vi è un non so che di numidico nei gridi selvaggi che si odono da tutte le parti. Quei visi bruni, quei vestiti formati di alcuni brani di panno rosso o violetto, il cui colore pieno attrae gli altrui sguardi; quei pezzi d'abito, nel panneggiamento de' quali traspira ancora il gusto delle arti, danno qualche cosa di pittoresco al popolaccio, mentre che in altri paesi non vi si può scorgere che le miserie della ''civilizzazione''. *Si trova sovente in Napoli certo gusto {{sic|pegli}} acconciamenti e per le decorazioni accanto alla penuria assoluta delle cose necessarie o degli agi. Le botteghe sono ornate graziosamente con fiori e con frutta. Alcune hanno un'aria festiva che non dipende dall'abbondanza, né dalla felicità pubblica, ma solamente dalla vivacità dell'immaginazione: prima di ogni altra cosa si vuole rallegrare gli occhi. La dolcezza del clima permette agli artigiani di ogni specie di lavorare nella strada. I sarti vi fanno i vestiti, i vivandieri la loro cucina, e le occupazioni domestiche, succedendo in tal guisa esternamente, moltiplicano i movimenti del popolo in utili maniere; i canti, i balli, i giuochi rumorosi accompagnano assai bene tutto questo spettacolo; e non vi è altro paese, in cui si senta più chiaramente la differenza tra il divertimento e la felicità: finalmente si esce dall'interno della città per andare alla spiaggia d'onde si vede il mare e il [[Vesuvio]], e si dimentica ciò che si sa degli uomini. ====[[Francisco Elías de Tejada]]==== *Forse ora è tardi per risuscitare la Tradizione di Napoli. Ma, per coloro che ancora cercano di denigrarla o vogliono ignorarla, lì stanno le sue vestigia; nei libri che non si leggono, nel popolo che viene disprezzato, nel cuore di molti che inconsciamente le sentono come io le sento. Perciò passeggiando tanti pomeriggi nella rumorosa via Toledo ho sofferto la tristezza profonda della solitudine, consolata solo dalla voce serena dell'ultimo tradizionalista napoletano, Silvio Vitale, quando il richiamo che sentivo nel più profondo del mio essere mi diceva che era impossibile finisse così il popolo dei miei antenati, ricco di lealtà generosa, creatore di grandi libertà concrete, paladino di imprese universali. Morirò, ma voglio morire con la speranza che, anche se sepolta e derisa, la tradizione della mia Napoli non può restare inerte archeologia. La giustizia di Dio non può permettere che muoia tra lubridi un popolo che è stato strumento di Lui nelle battaglie decisive della storia. Neanche se, come sembra accadere, i Napoletani si sono lasciati andare nella pazzia di un suicidio collettivo. *I re delle Spagne sapevano che le Spagne non erano uniformi, ma varie; che Napoli era uno dei popoli spagnoli, ma con personalità culturale e politica peculiarissima; che coltivare questa personalità era uno dei doveri dei suoi re; che Napoli non era popolo da assimilare, ma da proteggere nel culto delle sue proprie caratteristiche. I re delle Spagne furono re della Tradizione, non imposero a Napoli né leggi né lingua castigliana, non furono castigliani dominatori di Napoli, ma re strettamente napoletani. *Quando, nel 1860, si realizzerà l'unità risorgimentale sotto il simbolo barbuto, piemontese, europeo e anticlericale di [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], il corpo morto del Regno di Napoli si dissolverà come cadavere da cui centocinquanta anni addietro era volata via l'anima.<br>Ma l'Europa vincitrice non perdonò a Napoli l'aver combattuto per la causa della Cristianità. I vinti pagano e Napoli paga ricevendo il disprezzo dei vincitori, né più né meno degli altri popoli spagnoli. Il prezzo fu qui ancor più doloroso perché veniva dai "fratelli" del nord della Penisola, anche dai fiorentini e dai veneziani che in altri tempi avrebbero voluto dare il Regno di Napoli in mano ai turchi. La famosa questione meridionale non era né è altro che l'inadattabilità di Napoli, a causa dei suoi residui di ispanismo, alle concezioni europee che, sulla punta delle baionette, avevano innalzato gli invasori garibaldini. ====[[Salvatore Di Giacomo]]==== *Chi bada in Napoli al suo decoro? Certo, chi dovrebbe no. Lascia fare e lascia correre – ecco la frase filosofica, sacramentale d'ogni indifferente partenopeo, sia egli in alto nella cosa pubblica o le passi accanto tranquillo. *In verità, quanta somiglianza di costume tra {{sic|que'}} napoletani del tempo di [[Nerone]] e i napoletani del tempo nostro! Ecco [[Petronio Arbitro|Petronio]] che ci descrive un mercato di panni vecchi, così come oggi lo vediamo al ''Carmine'' e a ''Porta Nolana''; ecco il cantastorie, tolto di mira dagli ''[[scugnizzo|scugnizze]]'' del tempo; ecco una erbivendola che si [[Voci e gridi di venditori napoletani|sgola]] a un canto di strada; ecco Gitone e il barbiere d'Encolpio che, a braccetto, nella notte serena, se ne vanno a [[Crotone]] e cantano a distesa, o, come si direbbe adesso, a ''ffigliole''. Un cuoco, al famoso convito di Trimalcione, mette in tavola le lumache ''cum tremula taeterrimaque voce'' accompagnando la leccornia: e così ricordiamo il nostro ''maruzzaro''<ref>Venditore di lumache di terra o di mare o di frutti di mare.</ref>e la maniera e il tono di quel suo canto che s'indugia a vantare <nowiki>'</nowiki>''e maruzze<ref>Lumache di terra o di mare.</ref>d' 'a festa ca so' meglie d' 'e cunfiette''. E quante forme, quasi uguali, di locuzioni e d'apostrofi! Quelli antichi partenopei dicono ''urceatim plovebat'' e noi diciamo ''chiuveva a langelle'': dicono ''bonatus'', e noi diciamo ''abbunato''<ref>Bonaccione, semplicione. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 18. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>. Per dir ''tu non sei del bottone''<nowiki>Non appartieni alla nostra combriccola.</nowiki>quelli dicevano ''non es nostrae fasciae''; e la frase ''nescio cui terrae filius''<ref>Non so a chi tu sia figlio. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 2, p. 192</ref> tenea luogo di ''nun saccio a chi figlio 'e p...''; e ''nun aiza 'a capa 'a copp' 'o libro'' si diceva ''caput de tabula non tollit''. Le lievi ferite, all'uso nostro, erano medicate con la ragnatela... ''at Giton... primum aranei oleo madentibus vulnus... coartivit...'' Qualcuno diceva ''Dies nihil est, dum versas te nox fit''<ref>La giornata è breve, il tempo di girarti e rigirarti ed è notte. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 3, p. 192.</ref>: – e voleva dire: – <nowiki>'</nowiki>''a jurnata è corta: mentre ca te vuote e te ggire s'è fatto notte''. Ma che! Se non mi sbaglio anche il ''[[Pernacchia| vernacchio]]'' è greco. Parla non so qual tronfio oratore alla mensa trimalcionica ed ecco qualcuno che, all'ultime enfatiche parole del conferenziere, ''oppositaque ad os manu nescio quid tetrum exibilavit, quod postea graecum esse adfirmabat!''<ref>E portata la mano alla bocca, non so che cosa abbia sibilato di tetro che dopo abbia detto lingua greca. {{cfr}} ''Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane'', nota 4, p. 192.</ref> *La mia fissazione è questa, che Napoli è una città disgraziata, in mano di gente senza ingegno e senza cuore e senza iniziativa. *Napoli è una città bella e singolare – singolare principalmente. Le sue cose rare sono mescolate alle comuni – le nobili alle volgari – a pochi passi dal silenzio è il rumore – prossimi a' luoghi più luminosi ed aperti sono le ombre e il mistero – accanto a un monumento medievale è un lurido fondaco o un vicolo e, forse, alle spalle d'un tempio un lupanare. Ciò che è qui {{sic|da per tutto}}, è la vita: la sanguigna vita popolana, pulsante e ininterrotta, che passa e si rincorre e scivola lungo i muri del monumento e del tempio, che s'addensa e si sparpaglia, e s'agita ed urla o impreca, sotto un fulgido sole che par quasi la fecondi, e investa a un tempo col suo lume diffuso questa folla dell'ultima ora e i ruderi d'un teatro greco, e quel che fu il tempio insigne dei Dioscuri, e una chiesa angioina, e il pallido chiostro d'un antico convento di monache armene... *Napoli, [...] questo strano cuore d'Italia che patisce, se lo si considera bene, di tutti i mali cardiaci, dell'aritmia, dell'{{sic|iperestasia}}, dei ribollimenti subitanei e delle lunghe paci silenziose, da' battiti lenti, quasi malati. *{{NDR|L'uccisione di [[Masaniello]] e lo scempio del suo corpo}} Triste storia, che, peculiarmente, dimostra come il popolo napoletano, la plebe per meglio dire, non abbia mai avuto una coscienza propria: abituata a servire, s'è macchiata, in servitù, fin del sangue suo stesso. Essa ha avuto sempre lo sciagurato destino degl'ignoranti e le sue lacrime postume non hanno cancellato mai più certe crudeltà e certi delitti i quali, tuttavia, la fanno più degna di pietà che d'odio. ====[[Charles Dickens]]==== *Il posto è bello, ma molto meno di quanto la gente non dica. Il famoso golfo, secondo me, come veduta, è incomparabilmente inferiore a quello di Genova, che è quanto di più bello abbia mai visto. Nemmeno la città, dal canto suo, è paragonabile a Genova, con cui in Italia nessuna regge il confronto, salvo Venezia. *Napoli in sé, invece, almeno un po' mi ha deluso. Il golfo non mi pare bello come quello di Genova, non è facile scorgerne o coglierne la linea, e l'effetto delle montagne è sciupato dalle sue dimensioni. La vita per le strade non è pittoresca e insolita neanche la metà di quanto i nostri sapientoni giramondo amino farci credere. *Napoli mi ha ampiamente deluso. È pur vero che il tempo è stato brutto per gran parte della mia permanenza là, ma se non vi fosse stato il fango, vi sarebbe stata la polvere. E se anche avessi avuto il Sole, avrei comunque avuto anche i Lazzaroni, che sono così cenciosi, così luridi, abietti, degradati, immersi e imbevuti nella più totale impossibilità di riscatto, che renderebbero scomodo anche il Paradiso, semmai dovessero arrivarci. Non mi aspettavo di vedere una bella Città, ma qualcosa di più piacevole della lunga monotona {{Sic|filza}} di squallide case che si stendono da Chiaia al Quartiere di Porta Capuana, sì; e mentre ero piuttosto preparato all'idea di una popolazione miserabile, mi aspettavo comunque di vedere qualche straccio pulito ogni tanto, qualche gamba che ballasse, qualche viso sorridente, abbronzato dal sole. La realtà, invece, è che, se penso a Napoli in sé per sé, non mi resta un solo ricordo ''piacevole''. *Noi che pur siamo amanti e ricercatori del pittoresco, non dobbiamo fingere di ignorare la depravazione, la degradazione e la miseria a cui è irrimediabilmente legata l'allegra vita di Napoli! ====[[Gino Doria]]==== *Camminiamo, camminiamo insieme su queste nostre belle strade inondate di sole, e combiniamo insieme mille grandiosi affari. E quando ne avremo concluso uno grandissimo – la vendita della Villa Nazionale per suoli edificatorî io ti offrirò un caffè e tu mi offrirai una sigaretta. E ci prenderemo a braccetto e passeggeremo. E poi così domani, e poi sempre, fino alla morte. Non avremo concluso nulla, ma avremo avuto sempre – e quanti ce li avranno invidiati! – un canto nell'anima e un sogno nel cuore. *Dalla terra impastata, vivificata dal fuoco esso trascorre, e non solo per vecchia metafora, nelle vene e nel sentimento degli esseri umani che felicemente popolano Napoli. E come il fuoco non è sempre visibile ed esplosivo, ma talvolta inerte e sonnolento – non mai morto – sotto strati di cenere o in remoti {{sic|cuniculi}}, così anche nella storia degli uomini di queste terre e nelle loro singole esistenze, la virtù ignea trapassa dalla morte apparente a uno slancio vitale così impetuoso da portare a distruzione implacabile, mentre il più delle volte, e più pacificamente, genera pensieri profondi, opere d'arte, inimitabili modi di vita. *Il popolo napoletano, dunque, ignora la via della saggezza, la quale, al pari della virtù, sta nel mezzo.<br>Egli è sanfedista, ma se non è sanfedista è [[giacobinismo|giacobino]]. Al '60 non fu mai cavouriano: o era legittimista sfegatato, o era garibaldino, perché [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] aveva la capelliera bionda, la camicia rossa e la voce dolce.<br>Non fu sempre così, il napoletano. La maledetta [[rivoluzione francese]] con le sue maledette idee di libertà e d'uguaglianza venne a guastare irrimediabilmente il sangue di un popolo mirabilmente apolitico, iniettandogli il bacillo giacobino. *{{NDR|C'è un colore locale, superficiale ed appariscente che può attrarre ed appagare gli stranieri}} Ma c'è l'altro colore locale, quello che riguarda noi, i nativi, ed è meno appariscente ed è assai più caro al nostro sentimento. E che cos'è? E perché ci si tiene tanto, al punto che ogni colpo di piccone, ogni colpo di scopa, ogni colpo di pennello è come una stretta al cuore? È assai difficile spiegarlo: è un indefinibile, è un inafferrabile, è un complesso di mille cose impalpabili. Sono migliaia di ricordi ammucchiati in un punto, sono abitudini millenarie localizzate in un altro, sono tutte le gioie e i dolori di un popolo che hanno lasciato la loro traccia in quella piazza, in quel vicolo, su quella casa. È l'amore disperato per tutto ciò che fu dei nostri padri e dei nostri nostri nonni e degli avoli ancora più lontani, è il fatto fisico del nostro occhio stesso, conformato, attraverso più generazioni, a vedere le cose disposte in quel modo, in quell'ordine, con quelle tinte.<br>Di colore locale, in questo senso inteso, è fatta tutta la poesia napoletana, quella vera, tutta la pittura napoletana, quella vera. E quando si distrugge questo colore locale è un pezzo di poesia in potenza che se ne va, è una pittura in potenza che se ne va. *Noi napoletani abbiamo tutti, nel nostro foro interiore, un [[Pulcinella]] che ci ammonisce. *Persino il verbo camminare, che in lingua vale a designare la normalità dell'animale in moto, nel [[dialetto napoletano]] assume un significato fantastico. Che cosa è un cavallo che corra molto? È appena un cavallo ''cammenatore''. Ma avete sentito mai parlare di un uomo ''cammenatore''?<br>Eppure il napoletano qualche volta corre. Allorquando Mariantonia fu avvertita del terremoto, stirandosi dal letto e sbadigliando, rispose pacifica: ''Mo... mo...'' Ma se a Mariantonia avessero detto: «Dal terrazzo si vedono le granate del Carmine», Mariantonia si sarebbe precipitata dal letto e, magari nuda, sarebbe corsa sul terrazzo.<br>Il napoletano corre quando può ''vedere'' qualcosa. *Ricordate il lamento di Barcinio, nella duodecima egloga dell<nowiki>'</nowiki>''Arcadia''? ''Dunque, miser''<ref>Il riferimento è al Sebeto, antico fiume di Napoli.</ref>'', perché non rompi, o scapoli | tutte l'onde in un punto, ed inabissiti: | poi che Napoli tua non è più Napoli''? Già Napoli non era più Napoli all'aprirsi del secolo XVI! E che cosa direbbe oggi, se tornasse al mondo, quel bravissimo uomo del [[Iacopo Sannazzaro|Sannazzaro]]?<br>Direbbe che è scomparsa persino quella tradizionale cortesia, che a una giovinetta, cui si fosse detto che era bella, faceva rispondere, coperte le guance di pudico rossore: «sono belli gli occhi vostri». Direbbe che è scomparso persino l'amore, e Napoli era l'ultima rocca dell'amore romantico e sentimentale, cioè dell'amore. *Veramente c'è da discutere sul verbo ''camminare'' applicato al napoletano. Anzi, io voglio appunto dire che il napoletano ignora che cosa sia ''camminare'', mentre sa assai bene cosa significa ''passeggiare''. Il napoletano non cammina mai, ma passeggia sempre: anche se sia il napoletano più attivo, più energico, più preso dagli affari, più difettoso di tempo. ====[[Elena Ferrante]]==== *Ah, che città, diceva a mia figlia zia Lina, che città splendida e significativa: qua si sono parlate tutte le lingue, Imma, qua s’è costruito di tutto e s’è scassato di tutto, qua la gente non si fida di nessuna chiacchiera ed è assai chiacchierona, qua c’è il Vesuvio che ti ricorda ogni giorno che la più grande impresa degli uomini potenti, l’opera più splendida, il fuoco, e il terremoto, e la cenere e il mare in pochi secondi te la riducono a niente. *È una metropoli che ha anticipato e anticipa i mali italiani, forse europei. Perciò non andrebbe mai persa di vista. [...] Ciò che potremmo essere, su questo pianeta, e ciò che invece disgraziatamente siamo, a Napoli si vede meglio che altrove. *Ora cercava testimonianze di viaggiatori stranieri dentro cui le pareva di rintracciare incanto e repulsione mescolati insieme. Tutti, diceva, tutti, di secolo in secolo, hanno lodato il grande porto, il mare, le navi, i castelli, il Vesuvio alto e nero con le sue fiamme sdegnate, la città ad anfiteatro, i giardini, gli orti e i palazzi. Ma poi, sempre di secolo in secolo, sono passati a lagnarsi dell’inefficienza, della corruzione, della miseria fisica e morale. Nessuna istituzione che dietro la facciata, dietro il nome pomposo e i numerosi stipendiati, funzionasse davvero. Nessun ordine decifrabile, solo una folla sregolata e incontenibile per le strade ingombre di venditori d’ogni possibile mercanzia, gente che parla a voce altissima, scugnizzi, pitocchi. Ah, non c’è città che diffonda tanto rumore e tanto strepito come Napoli. ====[[Abel Ferrara]]==== *È una delle più grandi città del mondo, come [[New York]], [[New Orleans]], [[San Francisco]], tutte vicino all'acqua e aperte ai flussi migratori. *Napoli è un punto di riferimento culturale per l'intero Mediterraneo, è stata una tra le culle della civiltà occidentale, ha saputo esportare tutto il suo bene e anche tutto il suo male in giro per il mondo, come solo le grandi città sanno fare. E penso a New York, San Francisco, New Orleans, Londra, Liverpool: tutte città caratterizzate da grandi povertà e altrettanto grandi splendori. Rispetto a tutti questi luoghi, però, Napoli può vantare un elemento in più, al pari della sola New York. E si tratta della caratteristica che ho provato a catturare col mio documentario «Napoli Napoli Napoli». *Napoli mi ricorda la New York anni '90: c'è la stessa violenza, la stessa energia. *Penso che Napoli riuscirà a sopravvivere a tutto, è una città molto dinamica che non è mai cambiata. La mia famiglia proviene da quel luogo ed è come se avessi dei legami di sangue con questa città. La città è stata un centro culturale del mondo dal suo primo giorno. ====[[Maurizio Ferraris]]==== *A ben vedere, la friabilità del tufo, la sua eterna disponibilità a ritornare alla natura, proprio come accade nei templi Maya affondati nelle foreste dello Yucatan, costituisce l'insegnamento più profondo che si può trarre da quella città fatta di tufo che è Napoli. Una simile riflessione getterebbe un ponte ideale verso la lenta ginestra di Leopardi, verso la natura indifferente alla storia. *I [[libertinismo|libertini]], spiega {{NDR|il [[Marchese de Sade]]}}, hanno nel sangue le forze telluriche del [[Vesuvio]], mentre le persone ordinarie sono piatte come le pianure del vercellese.<br>È con questo mantra per la testa che giro per le vie di Napoli infastidito come un leghista di una volta e insieme sottomesso a una realtà più profonda infinitamente più antica di quelle che posso trovarmi tra le vie squadrate che portano i nomi di arciduchesse sabaude: proprio la vita dell'antichità, commentava [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e ripeteva [[Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff|Wilamowitz]]. Nelle insensate processioni della Madonna dell'Arco riemergono le usanze delle fratrie greche che nessun cristianesimo è riuscito ad addomesticare. Nelle donne grassissime e panterate che girano in moto come se le ruote facessero parte del loro corpo riappare il Pantheon pittoresco che, non dimentichiamocelo, era bianco e composto solo per i gentiluomini della Virginia del diciottesimo secolo. Il tratto dominante nascosto sotto la dolcezza dei paesaggi e la mitezza delle persone è in effetti l'orrore. *{{NDR|Napoli}} è rimasta città di corte. Come [[Torino]]. Solo che Torino è una città piccola, poco più di un villaggio, ma i pochi plebei che l'hanno da sempre abitata sono sta­ti messi in riga, facendogli fare pri­ma i soldati e poi gli operai. A Na­poli, invece, non c'è mai stato un vero esercito; ma un milione di per­sone che non osserva nessun tipo di regole e dei borghesi subordina­ti ad essi, subalterni, che ne hanno paura. *Napoli non ha mai creduto alla modernità ed è per questo che è naturalmente postmoderna e decostruzionista. ====[[Renato Fucini]]==== *Addio, Napoli mia, e, se l'ira del tuo vulcano non ti tocchi in eterno, vogli compatire il piccolo figlio d'una delle tue cento fortunate sorelle, che limpida e sconfinata, come la serenità del tuo cielo, vorrebbe la purezza della tua grande anima di fuoco. *Di patria, d'Italia, di nazionalità non occorre parlarne. Essi sono napoletani e basta, ed il resto degl'Italiani, dal lato Nord son Piemontesi, dal lato Sud cafoni e niente altro. *Dio si deve esser pentito d'essersi lasciato cadere questo pezzo di paradiso su la terra. Per correggere lo sbaglio, ha aperto quaggiù gole d'inferno che vomitan fiamme e minacciano distruzione da ogni parte, ma, per il suo scopo, ha fatto peggio che a lasciar correre. *Il fascino di questo abbrustolito Prometeo {{NDR|Vesuvio}}, che avviva con la sua anima di fuoco tutte le membra della bellissima sfinge posata voluttuosamente ai sui piedi, è qualche cosa di strano, qualche cosa di irresistibile.<br/ >Scendete alla riva di Santa Lucia, o a [[Mergellina]]; salite alla rocca di Sant'Elmo, al Vomero, a Posillipo, a Capodimonte, od in qualunque altro luogo donde si scorga la sua mole fantastica, e contemplate. *Nessun paese al mondo, io credo, conserva al pari di Napoli così scarsa e non pregevole quantità dì tracce monumentali delle dinastie che vi si sono succedute nel dominio. La ragione di questo fatto credo non possa ripetersi altro che dalla breve durata delle singole occupazioni, e, più che da questo, dalle lotte continue che gl'invasori hanno dovuto sostenere fra loro per contrastarsi accanitamente questa agognata regione, tantoché le arti della guerra mai non hanno dato una tregua abbastanza lunga, da permettere l'incremento di quelle della pace, che ogni invasore avrebbe potuto, o buone o cattive, trapiantarvi dal proprio paese. *Quante volte dal folto di questo pandemonio, allorché udivo appena il cannone di Sant'Elmo scaricato a mezzogiorno negli orecchi di Napoli, ho mandato un pensiero e un sospiro alla languida signora dell'Adriatico, ai suoi vuoti palazzi ed al silenzio de' suoi canali che lascia intendere il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare de' colombi su le cuspidi delle sue torri affilate! − Bellissime ambedue queste regine del mare, ma quanto diversamente belle! − Su la laguna posa languidamente la bellissima e pallida matrona, stanca sotto il peso degli anni, povera in mezzo alle sue gemme, ma ricca d'orgoglio per antica nobiltà. Ai piedi del Vesuvio, la voluttuosa e procace Almea, balla in ciabatte la tarantella, e canta e suda povera di tutto, ma ricca di speranze, di giovinezza e di sangue. Quella si nutrisce di mestizia e di gloria; questa, di maccheroni e di luce. Quella coperta di laceri broccati, ma lindi; questa seminuda e lercia, dalle ciabatte sfondate alla folta chioma nerissima ed arruffata. *S'io ti dovessi dipingere i colori del camaleonte o disegnarti le forme di Proteo, in verità mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è sembrato essere il carattere di questo popolo.<br/>È così instabile, così pieno di {{sic|contradizioni}}; si presenta sotto tanti e così disparati aspetti dagli infiniti punti di vista da cui può essere osservato, che su le prime è impossibile raccapezzarsi. Ad un tratto ti sembreranno ingenue creature e ti sentirai portato ad amarle; non avrai anche finito di concepire questo sentimento che ti appariranno furfanti matricolati. Ora laboriosissimi per parerti dopo accidiosi; talvolta sobrii come Arabi del deserto, tal'altra intemperanti come {{sic|parasiti}}; audaci e generosi in un'azione, egoisti e vigliacchi in un'altra. Passano dal riso al pianto, dalla gioja più schietta all'ira più forsennata, con la massima rapidità, per modo che in un momento li crederesti deboli donne o fanciulli, in un altro, uomini in tutto il vigore della parola; insomma, la loro indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: ''anguilliforme'', poiché ti guizza, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora proprio è quando ti scapola e ti lascia con tanto di naso e con le mani in mano. *Strano paese è questo! Quale impasto bizzarro di bellissimo e di orrendo, di eccellente e di pessimo, di gradevole e di nauseante. L'effetto che l'animo riceve da un tale insieme è come se si chiudessero e si riaprissero continuamente gli occhi: tenebre e luce, luce e tenebre. *Son troppi quelli che abbisognano di lavoro, di fronte al movimento industriale e commerciale del paese, onde molti, lo ripeto, rimangono involontariamente inoperosi; ma quando offriamo loro da lavorare, è un'atroce calunnia, almeno ora, il dire che lo ricusino, perché hanno mangiato. Sono stato troppe volte e sul molo e nei quartieri poveri, dove abbondano gli sdraiati e gli addormentati e troppe volte ho fatto la prova, destandoli e incaricandoli di qualche piccola commissione e qualche volta anche grossa e faticosa, e mai mi son sentito rispondere il famoso ''aggio magnato''. Sorgono in piedi come se scattassero per una molla, si stropicciano gli occhi e per pochi centesimi si mettono alle fatiche più improbe, fanno due chilometri di strada correndo, e ritornano ringraziandovi, domandandovi se comandate altro, e scaricandovi addosso un diluvio di ''eccellenze'' e di ''don'', come se avessero da voi ricevuto il più grosso favore del mondo.<br/>Gli ho osservati nelle loro botteghe, passando per le vie, ed ho visto che lavorano; sono stato a visitare opificj e ne sono uscito con le mie convinzioni più radicate che mai. Non contento de' miei occhi, ne ho domandato ad alcuni direttori di stabilimenti manifatturieri, non napoletani e perciò non pregiudicati, e tutti mi hanno confermato nella mia scismatica opinione. Chi ha gambe venga e chi ha occhi veda, e dopo, se è onesto, dovrà convenire con me che lo sbadiglio lungo, sonoro, spasmodico, che quell'aspetto di prostrazione fisica, che quelle fisonomie assonnate e quasi sofferenti per la noia che s'incontrano specialmente nelle città di secondo ordine delle altre provincie, fra le quali non ultima la nostra leggiadra [[Toscana|Toscanina]], a Napoli non le troverà certamente; e giri, e cerchi, e osservi pure a suo piacere, assolutamente non le troverà. *Ti dirò soltanto che da quel tempo in poi la [[camorra]] non ha mai cessato di esistere e che non cesserà mai, nonostante le sfuriate di persecuzione che si è preteso farle, finché non sarà affatto scomparsa l'ultima delle cause che le danno vita. *Togliete a Napoli il Vesuvio, e la voce incantata della sirena avrà perduto per voi le più dolci armonie. ====[[Giuseppe Maria Galanti]]==== *I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi. *Ma più della situazione è bello il clima. Il cielo vi è quasi sempre puro e sereno: l'aria vi è salubre e libera, e non vi si sentono mai gli estremi del caldo e del freddo. Il suolo è di una fertilità meravigliosa. Tutto dunque invita a vivere e godere in questo angolo del mondo. *Napoli è situata rivolta a mezzogiorno e ad oriente sul pendio di una catena di colline oltremodo deliziose. Questa capitale col suo cratere, colle sue isole e montagne forma un colpo d'occhio ed una bellezza di situazione la più singolare. Tutti i luoghi presentano vedute così vaghe, così varie, così dilettevoli, che l'anima vi è rapita ed incantata. La principale è di osservare Napoli in alto mare. [[Immagine:Napoli - piazza San Domenico Maggiore e guglia 1030736.JPG|thumb|Piazza San Domenico Maggiore, 2007]] ====[[Giuseppe Galasso]]==== *Era solo nelle grandi ricchezze naturali del luogo – la luce, il sole, l'azzurro incomparabile del cielo e del mare, la linea insieme aspra e dolce del paesaggio tirrenico, la non comune mitezza del clima – che le insufficienze enormi dell'abitato cittadino si scioglievano e davano luogo a un paesaggio urbano della vitalità e del colore di Napoli, per cui si poteva anche dimenticare, come spesso avveniva, che quella vitalità e quel colore erano il corrispettivo di una struttura sociale tragicamente caratterizzata dalla presenza dell'enorme massa sottoproletaria. [...] Per cogliere appieno quella che doveva essere allora<ref>Nel 1700.</ref>la bellezza della città, quale ce l'ha trasmessa anche la pittura del tempo, bisogna riferirsi in generale all'equilibrio complessivo dell'insieme dell'abitato col territorio e col paesaggio. Allora lo spettacolo è di una seduzione sottile e inebriante. Le cose sembrano respirare nello stesso tempo un'atmosfera vitalissima, carica di profondi e pesanti effluvi, e una vaga aura di morte. Io capisco molto bene [[Leonardo Sciascia|Sciascia]], quando dice qualcosa del genere per la sua [[Sicilia]], e [[Raffaele La Capria|La Capria]], quando parla del «ferito a morte», ferito da questa dolorosa dialettica tra una natura stupenda e una società senza sufficienti equilibri e cariche interne. *Il napoletanismo deteriore e il mito della napoletanità hanno un po' stravolto, anzi hanno stravolto parecchio, il significato di questo momento aureo<ref>Il riferimento è all'alto livello e alla grande influenza che Napoli conseguì nella cultura e nell'arte durante il cinquantennio liberale.</ref>, l'ultimo grande momento – finora! – della Napoli artistica e letteraria. Ne è venuta fuori la smania del bozzetto napoletano, del colore locale; la coltivazione dell'«umanità» napoletana, che sarebbe un'umanità più umana di ogni altra; lo ''spleen'' di una tavolozza di sentimenti lacrimevolmente patetici; il mito di una vitalità primigenia irreprimibile: insomma, un misto di scugnizzo, di anima bella, di piccolo mondo antico e di provincialismo estetico che a me pare un falso storico, una dannosa evasione dalla realtà e un autentico contributo alla diffamazione napoletana de se stessi. *Il sottoproletariato napoletano non è, del resto, un cane che si faccia portare a passeggio meccanicamente. All'irrazionalità della sua formazione storica corrisponde puntualmente l'imprevedibilità del suo comportamento socio-politico. *L'importante è che di Napoli non si faccia un feticcio, né come caso disperato, né come fatto di napoletanità. La napoletanità è tutta nella storia. Il caso disperato è un comodo luogo comune di evasione della responsabilità. Direi che mai come nel caso di Napoli va bene riconoscere alla questione molte radici, molte tendenze di sviluppo, molte possibilità di orientamento, molta disponibilità di forze attuali, molte potenzialità. E che, quindi, le risposte e le scelte semplicistiche, a una dimensione, sono proprio le meno responsabili, le meno coraggiose. *Napoli fu la base operativa della flotta cristiana che nel 1571 riportò sui turchi la decisiva vittoria di Lepanto, con la quale si pose un alt definitivo alla minaccia ottomana sui paesi cristiani del Mediterraneo. Per quanto non lo si ricordi, ancora più importante fu, tuttavia, la funzione strategica di Napoli nei confronti del teatro politico e militare italiano ed Europeo. Napoli, col Regno, fu infatti la retrovia, la seconda linea dell'azione spagnola nella Valle Padana, dove [[Milano]] apparteneva egualmente, dal 1535, alla Corona madrilena. Retrovia di Milano, fortezza e cittadella, per così dire, di Milano, fu perciò per due secoli Napoli. *Nel corso dei secoli, e specialmente con il consolidarsi dell'appartenenza al dominio romano, la città aveva acquistato pure una fisionomia di centro culturale magari un po' provinciale, ma tranquillo, dignitoso, informato: qualcosa come una piccola città universitaria dell'Inghilterra vittoriana. Nello stesso tempo, però, qualcosa anche come le città turistiche della Riviera ligure in cui dall'Inghilterra vittoriana si veniva a villeggiare o a svernare, in quanto fra [[Isola di Capri|Capri]], [[Baia (Bacoli)|Baia]], Napoli a altri centri campani si andò sviluppando, fra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo, la zona di soggiorno invernale, riposo, villeggiatura, svago più elegante dell'alta società romana. Fu in questa Napoli che [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] trascorse molti anni e scrisse le ''Georgiche'', trasmettendone pure l'immagine serena, benché dolcemente malinconica nella sua malia. Negli ultimi anni dell'Impero romano in Occidente la città sembra presentare una fisionomia più composita, e anche – se così posso dire – meno composta. Sembra come se la dolcezza malinconica, virgiliana, si fosse stemperata nell'edonismo lascivo e vitalisticamente agitato, tumultuoso della città ideata da [[Petronio Arbitro|Petronio]] come scena del ''Satyricon''. *Nel periodo fascista, in un'Italia e in un mondo mutati, col primo avvio della società consumistica, con l'incipiente trionfo della meccanizzazione di massa e dei mezzi di comunicazione di massa, la continuità voleva dire ristagno, degradazione, salto di qualità all'ingiù. E, infatti, è in questo periodo che, dopo le grandi fiammate del '700 e della ''belle époque'', Napoli tende ancora più a provincializzarsi, si trova sempre più spinta ai margini delle correnti principali della vita sociale e intellettuale. *{{NDR|La [[Mostra d'Oltremare]]}} non esprimeva solo il coronamento dell'intervento a Fuorigrotta, ma una più generale visione della città, la visione che in ultimo se ne fece il [[fascismo]]: una Napoli volta verso il [[Mediterraneo]] e l'[[Africa]], grande porto coloniale e militare, sostegno industriale e retrovia commerciale della potenza italiana oltremare e, perfino, base culturale dell'Italia africana, come si diceva allora, tramite l'Istituto Orientale e altre istituzioni universitarie ed extrauniversitarie. [...] Era, però, anche una visione pateticamente provinciale e ritardataria nel 1938-39. *Tutta «speciale» la politica per Napoli da un secolo a questa parte: regi commissari, commissari speciali, leggi speciali. L'eccezionale come norma, e come alibi della classe politica, soprattutto di quella impegnata a livello nazionale, nei riguardi dei problemi cittadini. Ed espressione anche dell'incapacità o difficoltà manifestate nel portare avanti uno sforzo o un disegno più ordinario, ma anche più costante e costruttivo. ====[[Giuseppe Garibaldi]]==== *A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria. *I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende). *In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono. *L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla. *Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree. ====[[Alfonso Gatto]]==== *{{NDR|Il napoletano}} Paziente, trasmoda dalla sua pazienza, non la perde. Rinuncia all'attacco per attecchire nel luogo e nel tempo che gli è dato vivere. Non ha radici, ma il fusto interrato come una croce. Potremmo scalzarlo, ma l'arma della sua punta – l'unica ch'egli possiede – sempre lo porterebbe a cercare in ogni sistema, in ogni rapporto, l'eterna provvisorietà del suo appiglio. Chiameremo «reazionario» l'inane opportunista che difende la sua superficialità, la sua parte di spillo a furia di penetrazione, a furia di cadere e d'essere vibrato dall'alto?<br>Io non so rispondere, ma vedo la morte ch'egli ha sulle spalle, quel suo bisogno di penetrare nelle sue ristrettezze come la zeppa di legno in uno spacco, il soliloquio delle parole tenere che nessuno mai gli dirà. *Se parliamo di Napoli, una città interrotta, sappiamo che «qualcosa» deve finire. Che sia l'inganno della distanza – quanto è più vicina – il fascino della sua verità?<br>Il luogo comune nasconde il suo genio o tardi lo rivela, a nostre spese. Napoli è un idolo sconsacrato e ignoto, un avanzo di storia, al quale diamo un nome, una leggenda. La prendiamo in giro e per secondare il gioco, per divertirci, lei ci tiene a distanza. Non ha nulla da riconoscersi, prestigio o fama, ma fa sue le lodi di chi la cerca. Napoli è la nostra provocazione che le fa gioco. Questo deve finire. *Tra l'essere e il non essere, Napoli appare. Siamo davanti alle rovine di un paese felice da cui giungono i primi segni di vita.<br>Gli scampati chini a raccogliere la propria ombra stendono il sole, luminoso prima che caldo. Si lasciano accogliere nelle strette di quel paesaggio ormai illeso e silenzioso al quale è stata tolta la parola. Di colpo, come da una pietra smossa, brulicano i bambini e al loro salto – di casa in casa, sembra –, al loro risalire, la platea di sasso scoscende nell'Ade o s'alza nella sua scena. La luce pesca tutti a uno a uno. Assenti le voci, e pure udite per quell'assiduo fervore, i vivi provano le braccia, le gambe, gli occhi di cui ancora non sanno che fare.<br>Crediamo di vedere, remoto nel suo avvenimento, un passato giunto a noi da secoli di luce. ====[[Andrea Geremicca]]==== *{{NDR|Napoli}} città sospesa che nel suo presente vive ancora il passato e costruisce il futuro, in un intreccio esaltante, doloroso e drammatico al tempo stesso. *Come la storia di un fiume non può essere letta senza scrutare i segni lasciati dalle acque in piena nel loro secolare corso verso il mare aperto, così la storia di questa città non potrà in avvenire essere compresa senza studiare le radici e le ragioni della eccezionale stagione vissuta in questi ultimi anni dal popolo napoletano, come inalienabile tappa del suo travagliato e doloroso cammino verso la propria emancipazione. *{{NDR|Connota Napoli}} l'ambiguità o, meglio, l'ambivalenza [...] della sua storia e delle sue vicende che possono essere lette in chiave di inarrestabile decadenza o in chiave di irrefrenabile vitalità. La mia – e non solo la mia – chiave di lettura è la seconda [...].<br>E non perché sia estranea alla mia – alla nostra – coscienza l'immagine tragicamente presente a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], di quella parte della città che per non trasformarsi preferisce estinguersi. Al contrario: proprio perché ci è presente, siamo impegnati nella battaglia – politica, civile e culturale − per l'affermazione piena di quell'altra parte di Napoli, sino ad oggi largamente maggioritaria, che per non estinguersi vuole trasformarsi. *La crisi di Napoli non può essere letta con occhi antichi. Non si può decifrare chiudendosi nel ventre della città e girando nel dedalo dei vicoli, tra i fondaci fitti di voci e di bassi senza luce, nel tentativo di far rivivere le stupende «cronache» di [[Matilde Serao]]. Chi ci prova si perde, ricavandone un senso di mistero e di sgomento. Perché oggi nei vicoli descritti dalla Serao, assieme ai secolari malanni, spunta una nuova malattia sociale: il [[w:saturnismo|saturnismo]], che esce dalle tipografie per aggredire i bambini attraverso il gas di combustione delle auto dilaganti ovunque; e sui bassi incombe l'ombra lunare di mostruosi grattacieli; e nei fondaci le donne cuciono guanti e scarpe che non rimangono nel circuito chiuso di una astorica «economia del vicolo» ma vengono venduti in Asia e nelle Americhe. *Puntando tutte le carte ''sul ruolo produttivo'' di Napoli e della regione, e indicando (orgogliosamente, certo, ma legittimamente) la funzione di Napoli come ''cerniera democratica'' nel processo di unificazione politica del Paese, il movimento operaio e democratico ha contribuito grandemente alla liberazione di una massa nuova e potente di energie, promuovendo il suo impegno su una prospettiva di rinnovamento economico e di sviluppo democratico del Paese e dello Stato. Per la prima volta nella sua storia: Napoli non ''contro'' ma ''per'' uno stato democratico e realmente nazionale. Per la prima volta: da Napoli un apporto decisivo alla unificazione politica del Paese. Per la prima volta: Napoli non palla di piombo ai piedi del Paese ma leva decisiva per un assetto nuovo e diverso dell'economia, della società e dello Stato italiano nel suo insieme. ====[[Antonio Ghirelli]]==== *Anche nell'abbandonarsi alle passioni più stravaganti, un napoletano si concede in genere un margine di ironia, di scetticismo, di scherzo giocoso: questa è una caratteristica che rimane inalterata nel tempo e che, anzi, viene accentuandosi. Il «sale attico» è versato a piene mani nella conversazione di ogni giorno, nei caffè come nei salotti, durante la passeggiata sulla [[Riviera di Chiaia|Riviera]] o nel ridotto del [[Teatro di San Carlo|San Carlo]], alla stregua di una sorta di arte minore, che viene coltivata anche dai ceti meno accessibili alle curiosità erudite, fino ad entrare nella leggenda cittadina. È un costume che impronta di sé, anche all'estero, un [[XVIII secolo|secolo]] nel quale perfino la scienza, come osserva [[Francesco De Sanctis]], assume un tono conversativo, e spiriti eminenti come [[Montesquieu]] e [[Georges-Louis Leclerc de Buffon|Buffon]] non disdegnano di mescolarsi ai brillanti convegni mondani e di divulgare in ogni forma, dall'epistolario agli articoli di giornale, un pensiero che non può restare più appannaggio di pochi eletti, nella misura in cui si propone di trasformare radicalmente la società. *Il periodo a cavallo del [[XX secolo|nuovo secolo]] coincide con l'ultima testimonianza che Napoli dà in forma globale della propria autonomia culturale ed etnica prima che la bufera della [[Prima guerra mondiale|guerra mondiale]] la investa, trascinandola come un fiume di detriti nella marea dell'unità finalmente raggiunta, anche se a carissimo prezzo. Cantati da poeti e musicisti, narrati da giornalisti e romanzieri, rievocati da pittori e sospirati da intere generazioni di emigranti, i «tiempe belle 'e na vota» si trasfigurano nella memoria collettiva della città fino a confondersi con una mitica età dell'oro [...]. Paradossalmente, questa «età dell'oro» di Napoli, del suo dialetto e della sua arte cade nei decenni successivi alla perdita dell'indipendenza. Il brusco impatto con la «piemontesizzazione», poi quello meno violento con la comunità nazionale e la sua cultura (che del resto è sempre stata quella degli intellettuali napoletani) hanno l'effetto imprevedibile di rianimare il genio locale. È come se, nella luce del tramonto, gli abitanti della vecchia capitale rivedessero di colpo tutto il loro passato; come se un'ultima illusione trasformasse la misera plebe dei quartieri più fatiscenti nei popolani felici di [[Giambattista Basile|Basile]] e [[Giulio Cesare Cortese|Cortese]], e i borghesi in ''landau'' alla [[Riviera di Chiaia]] nei grandi signori del Vicereame, nelle dame galanti e nei gentiluomini illuminati del secolo XVIII. L'esplosione è retrospettiva: non apre un discorso nuovo, chiude i conti con la vecchia capitale delle Due Sicile. A partire non sono soltanto gli emigranti: è tutta Napoli che indugia ancora per un istante sul molo della sua storia, prima di intraprendere la navigazione verso una terra che, nonostante tutto, è straniera per i quattro quinti della sua popolazione quasi quanto Buenos Aires o New York. *Toccato il fondo della disperazione, constatata per diretta esperienza la disintegrazione dei poteri costituiti, bruciata ogni fiducia nei valori tradizionali della società borghese, la popolazione più scettica e paziente d'Europa diventa paradossalmente la protagonista della prima rivolta europea contro la dominazione hitleriana. Tutti i ceti sociali, le donne, i giovanissimi partecipano alla rivolta. Vistosa è la sproporzione tra i miseri mezzi di cui dispongono i ribelli e lo strapotente armamento di un nemico che si ispira ad una concezione di guerra totale senza precedenti nella storia. La crescente vicinanza del corpo di spedizione angloamericano agevola, anche sotto il profilo psicologico, il compito dei patrioti; ma l'andamento delle quattro giornate di Napoli, dopo le prime trentasei ore di resistenza seguite all'annuncio dell'armistizio, documenta eloquentemente le qualità morali e il coraggio del popolo napoletano. ====[[George Gissing]]==== *È scoraggiante sotto qualunque cielo osservare i cambiamenti di Napoli. Lo sventramento prosegue e intere zone sono trasformate. Penso che sia un bene che l'ampio Corso Umberto I tagli il vecchio Pendino; ma quale contrasto tra il pittoresco di prima e la volgarità cosmopolita che ne ha preso il posto! «''Napoli se ne va!''» *Non ci sarebbe da stupirsi se il rimodernamento della città, insieme alla situazione generale italiana, avesse un effetto calmante sui modi napoletani. Sotto un aspetto le strade sono indubbiamente meno gaie. Quando venni a Napoli per la prima volta non si stava mai, letteralmente mai, senza sentire un organetto; e questi organetti che in generale avevano un timbro particolarmente armonioso suonavano le arie più brillanti; banali, anche volgari, se volete, ma sempre melodiose e care a Napoli. Ora la musica per le strade è rara, e sento che un regolamento di polizia ostacola già da tempo quei teneri strumenti. Ne sento la mancanza [...] (pp. 23-24) *Passo da Santa Lucia con gli occhi bassi, mentre i ricordi di dieci anni fa si fanno strada contro l'opaco presente. Il porto dal quale si partiva per Capri è colmato; il mare è stato scacciato a una disperata distanza, dietro squallidi mucchi di rifiuti. Vogliono fare un argine lungo e diritto da Castel dell'Uovo al Porto Grande, e tra non molto Santa Lucia sarà una strada qualunque, chiusa fra alti caseggiati, senza nessuna veduta. Ah, le notti che si passavano qui, osservando i rossi bagliori del [[Vesuvio]], seguendo la linea scura del promontorio di [[Sorrento]] o aspettando che il chiaro di luna spandesse la sua magìa su [[Capri]], a fiore delle acque! [...] Santa Lucia era unica. È diventata squallida. ====[[Vittorio Gleijeses]]==== *A [[Roma]], ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A Napoli, ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. Questo vivere in un ambiente così fondamentalmente immutato ed immutabile spiega forse perché fra la nostra gente sia così vivo il senso della ineluttabilità del fato, del fluire incessante delle cose, dell'impotenza del genere umano di fronte all'eternità. Proprio il fatalismo imposto da questa consapevolezza è in parte responsabile della mancanza di riguardo dei napoletani verso il rudere o il monumento antico, ridotto diremmo, alla stregua di un oggetto di uso abituale. *Anche dopo le feste voi pensate che a Napoli le «regalie» siano finite? Vi sbagliate di grosso! Vi sentirete ancora dire: Signurì, buone fatte feste! Le mance hanno validità fino all'[[Epifania]], e se non si aderisce si diventa oggetto di... mormorii poco benevoli e... si perde il saluto. «Eh! La miseria!» mi diceva un giorno Augusto Cesareo, «ma ti pare che dopo tutti quei soldi che abbiamo speso, ci dobbiamo ancora sentire... buone fatte feste?» E così il portalettere, il portiere, lo spazzino che a Napoli sta diventando... la primula rossa, perché non viene mai, non si vede mai, e se c'è... nessuno se ne accorge, nei giorni precedenti le feste si danno da fare, diventano persino premurosi. *Certo che se nell'entusiasmo del momento si intravede la scorza ruvida del [[lazzari|lazzarone]] che in fondo in fondo ancora sopravvive, e se il divertimento degenera talvolta in rissa o in baccanale, bisogna cercare di comprendere questo popolo di lavoratori tenaci e silenziosi, ben lontano dal «cliché» del napoletano pigro e svogliato, anche se in qualche occasione è portato dal suo forte temperamento meridionale ad eccedere sotto alcuni aspetti.<br >Le feste religiose, in realtà, sono per i napoletani un pretesto per fare una scampagnata e mangiare in trattoria o all'aria aperta con ceste portate da casa. È del carattere napoletano cercare di dimenticare gli affanni giornalieri, il solito monotono «tran tran» di tutti i giorni, tuffandosi nella diversità di un giorno solo con tutta l'intensità dei propri sensi fino a sentirsi pervasi da un'allegria totale che ha qualcosa di insano. *Dall'anima cattolicissima di Napoli non è mai scomparso un fondo di paganesimo che tinge di una qualità particolare i costumi religiosi del nostro popolo. Nelle superstizioni e nel fanatismo che due millenni di cristianesimo non sono riusciti a cancellare, vive forse ancora il ricordo degli antichi riti dei culti degli dei pagani. *È stato detto che [[San Gennaro]] è l'anima di Napoli. Si potrebbe dire qualcosa di più. San Gennaro è il sentimento di un popolo che, nonostante le sconfitte, le delusioni, le amarezze patite nella sua lunga e dolorosa storia, trova ancora la forza di sperare, di lottare, di vivere. *L'alta civiltà del popolo napoletano è racchiusa proprio in questa sua immensa generosità, in questa possibilità di dare e di prendere tanto dal nulla, dalle piccole cose, da una infinitesimale soddisfazione morale, o da un minimo sollievo materiale; e si concretizza nel suo saldo amore per la famiglia, che per le feste si riunisce ed attraverso di esse si {{sic|cimenta}} e resta ancora unita, oggi, come credo, in ben pochi paesi al mondo. *La [[malocchio|jettatura]] – con la j (lunga) – è una influenza malefica alla quale, anche se non ci si crede del tutto, non ci si può sottrarre. In [[Campania]] è un fenomeno storico, poiché il timore dei suoi nefasti risultati noi napoletani l'abbiamo nel sangue, forse ereditato dai nostri progenitori greci e romani. [...] L'abate [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sosteneva che persino [[Paolo di Tarso|San Paolo]] credesse alla jettatura in quanto scrivendo una epistola ai Galati, dai quali non riusciva ad ottenere quanto voleva, tra l'altro aveva scritto: «''quis vos fascinavit non oboedire veritati!''». Accertato quindi che questa malefica credenza esiste a Napoli sin dall'antichità, bisogna convenire con [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]] che essa è una malattia incurabile: si nasce jettatori, si muore jettatori e si può diventarlo, ma quando lo si è diventati, non si cessa più di esserlo. I forestieri che vengono a Napoli, all'inizio ridono di queste sciocchezze, ma poi cominciano a parlarne, diventano titubanti e dopo qualche mese di permanenza finiscono col coprirsi di corni e aggeggi del genere o, come un simpatico funzionario straniero mio buon amico, quando incontrano determinati personaggi, prendono la fuga! *La natura del napoletano, sempre in bilico tra il sacro ed il profano, è tale che egli addenta una [[pizza]] con la stessa voluttà con la quale stringe una bella ragazza e mette nel cantare una canzone tutta l'anima come la mette nelle sue preghiere: è sempre lo stesso entusiasmo che l'accompagna. *La Neapolis dei primi tempi dell'impero, decaduta ormai a luogo di villeggiatura dei romani più ricchi e potenti che vi venivano per essere abbastanza − anche se non troppo − lontani dalla vita pubblica, doveva necessariamente offrire ai suoi ospiti, come una novella Circe, una corruzione sottile e molli blandizie per trattenerli nel suo grembo. La più sottile cultura ellenistica faceva {{sic|si}} che gli usi della città – sia nei lati buoni sia in quelli cattivi – fossero più scanzonati, meno inibiti, con quel senso di superiorità che spesso dipende dal non avere più niente di solido, dentro. *La sensibilità acuta del popolo napoletano lo rende vulnerabile al dolore così come pronto al sorriso, ma questa gente semplice ha ancora la capacità di cercare gioia e felicità nello sguardo di un bimbo, nella bellezza di un tramonto, nel volo di uno stormo di uccelli, dando forse una impressione di superficialità che invece non è che vero, profondo, radicato sentimento poetico. *Le feste, i balli, le canzoni, le taverne, il [[Voci e gridi di venditori napoletani|grido]] dei tipici venditori ambulanti, rendono unico questo popolo, questa gente che sembra sempre allegra, gaia, sorridente e spensierata e molto spesso è invece solo molto coraggiosa nella miseria e nella sventura. Sembrerebbe quasi, come diceva [[Fanny Salazar Zampini|Zampini Salazaro]]: «Che un riflesso del sorriso di questo cielo privilegiato si diffonda su di essi, che anche sul dolore sanno innalzare a Dio canti festosi». *Nella vecchia Napoli non è raro scoprire, fra vecchi palazzetti cadenti dall'intonaco scrostato e stinto, le vestigia di un passato, quasi mimetizzate dall'incuria e dall'abbandono in cui versano. I vasetti di gerani e le «''buatte''<ref>Lattine o scatole di metallo per alimenti.</ref>» con le piante di garofani nascondono talvolta una bordura di pietra viva finemente intagliata; le brutte, policrome insegne di una scuola-guida o di un sarto si addossano a un elegante portale, che, pur se sporco e fuligginoso, resta come isolato dal contesto generale in una sorta di distaccata nobiltà. Napoli antica riserva di queste sorprese a chi sappia guardarla con occhi che vedono, sorprese che, se talvolta mortificano e addolorano, tuttavia inteneriscono. *Oggi i costumi popolari sono spariti o modificati, ma il loro ricordo vive ancora tra noi, lasciando rimpianto ed ammirazione per quegli usi ancora coloriti dalla fantasia, pieni di brio e di giovanile freschezza. [...] il popolo napoletano è come un adulto che ricorda con rimpianto la sua infanzia, primitiva, semplice e bonaria. *Se una città dovesse ricevere un premio per aver coscienziosamente distrutto tutti i ricordi del passato, questo sicuramente spetterebbe a Napoli.<br>Un po' per le bizze dello «''sterminator [[Vesuvio|Vesevo]]''», eruzioni e terremoti, un po' per le guerre che attraverso i secoli hanno ciclicamente devastato questa nostra terra, eternamente appetita da eserciti e dominazioni straniere, un po' per l'entusiasmo degli abitanti nel voler seguire ogni nuova moda, che li ha spinti a modificare i monumenti per mantenerli ''à la page'' con i gusti dei tempi, un po' per il menefreghismo e il lasciar correre altrettanto congeniti nel carattere di noi napoletani, gran parte del nostro patrimonio storico-artistico si è come disintegrato attraverso i secoli. *Un popolo semplice, parco, generoso e civile nell'animo, anche se spesso non del tutto nell'esteriorità. ====[[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''==== *Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso. *Avvicinandoci a Napoli, l'atmosfera si era fatta completamente sgombra di nubi e noi ci trovammo veramente in un altro mondo. Le abitazioni coi tetti a terrazza facevan comprendere che eravamo in un clima diverso; ma non credo che nell'interno esse siano molto ospitali. Tutti sono sulla strada, tutti seggono al sole finché finisce di brillare. Il napoletano crede veramente d'essere in possesso del paradiso, e dei paesi settentrionali ha un concetto molto triste: «Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai». Questa è l'idea che essi hanno delle cose nostre. A edificazione di tutte le popolazioni tedesche, questa caratteristica, tradotta, significa: «''Immer Schnee, hölzerne Häuser, grosse Unwissenheit, aber Geld genug''».<br>Napoli per sé si annunzia giocondamente, piena di movimento e di vita; una folla innumerevole s'incrocia per le vie; il re è a caccia, la regina incinta, e non si potrebbe desiderare nulla di meglio. *Come si suol dire che colui, al quale è apparso uno spettro, non può più esser lieto, così si potrebbe dire al contrario che non sarà mai del tutto infelice chi può ritornare, col pensiero, a Napoli. *Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi! *È interessante e fa così bene, aggirarsi tra una folla innumerevole e irrequieta come questa. Tutti si rimescolano come le onde d'un torrente, eppure ognuno trova la sua via e arriva alla sua meta. Solo in mezzo a tanta folla e fra tanta irrequietezza io mi sento veramente tranquillo e solo; e più le vie rumoreggiano più mi sento calmo. *Il più splendido tramonto, una serata di paradiso, mi hanno estasiato al ritorno<ref>Dal Vesuvio.</ref>Ho potuto tuttavia sentire come un contrasto così enorme basti a turbare i nostri sensi. L'orribile accostato al bello, il bello all'orribile, si annullano a vicenda e finiscono per produrre una sensazione d'indifferenza. Non v'ha dubbio che il napoletano sarebbe un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana. *Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio di se stessi. A me accade lo stesso; non mi riconosco quasi più, mi sembra d'essere un altr'uomo. Ieri mi dicevo: o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso. *{{NDR|Kniep}} mi condusse sulla terrazza di una casa, dalla quale si poteva abbracciar con lo sguardo specialmente la parte bassa di Napoli, verso il molo, col golfo e la spiaggia di Sorrento; tutta la parte a destra si presentava in uno sfondo singolarissimo, come forse sarebbe difficile vedere da tutt'altro punto. Napoli e bella e stupenda da per tutto. *Oggi ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo dedicato il nostro tempo a contemplare meravigliose bellezze. Si dica o racconti o dipinga quel che si vuole, ma qui ogni attesa è superata. Queste rive, golfi, insenature, il Vesuvio, la città, coi suoi dintorni, i castelli, le ville! Al tramonto andammo a visitare la Grotta di Posillipo, nel momento in cui dall'altro lato entravano i raggi del sole declinante. Siano perdonati tutti coloro che a Napoli escono di senno! Ricordai pure con commozione mio padre, cui proprio le cose da me vedute oggi per la prima volta avevano lasciato un'impressione incancellabile. *Per ritornare al popolino di Napoli, è interessante osservare che, come fanno i ragazzi più vispi quando si comanda loro qualche cosa, anche i napoletani finiscono con l'assolvere il loro compito, ma ne traggono sempre argomento per scherzarvi sopra. Tutta la classe popolana è di spirito vivacissimo ed è dotata di un intuito rapido ed esatto: il suo linguaggio deve essere figurato, le sue trovate acute e mordaci. Non per nulla l'antica Atella sorgeva nei dintorni di Napoli; e come il suo prediletto Pulcinella continua ancora i giuochi atellani, così il basso popolo s'appassiona anche adesso ai suoi lazzi. *Poco dopo arrivammo ad un'altura, dove un quadro grandioso si presentò ai nostro occhi. Napoli in tutta la sua magnificenza, con le sue case schierate lungo la spiaggia del golfo per parecchie miglia, i promontori, le lingue di terra, le pareti delle rocce, e poi le isole, e, nello sfondo, il mare: spettacolo davvero incantevole.<br>Un canto selvaggio, o piuttosto un grido, un urlo di gioia mi spaventò e mi turbò: era il ragazzo, che stava nel biroccio dietro a noi. Io lo rimproverai vivacemente, mentre fino allora egli non aveva inteso una sola parola aspra da noi, essendo in fondo un buon figliuolo. Per un poco, non si mosse; poi mi batté lievemente sulla spalla, tese fra noi due il braccio destro con l'indice alzato e: – Signor, perdonate – disse – questa è la mia patria! Ciò che mi sorprese non men di prima e mi fece luccicare negli occhi, povero figlio del nord, qualche cosa come una lacrima. *Qui la gente non si dà alcun pensiero dei fatti altrui; è molto se si accorgono di correre qua e là, l'uno accanto all'altro; vanno e vengono tutto il giorno in un paradiso, senza guardarsi troppo intorno, e quando la bocca dell'inferno loro vicino minaccia di montar sulle furie, ricorrono a [[San Gennaro|S.Gennaro]] e al suo sangue, come del resto tutto il mondo ricorre al sangue, contro la morte e contro il demonio. *Riscontro in questo popolo un'industriosità sommamente viva e accorta, al fine non già ad arricchirsi ma di vivere senza affanni. *Se i napoletani non vogliono saperne di lasciar la loro città, se i loro poeti decantano con iperboli esagerate la felicità della sua posizione, bisognerebbe scusarli, anche se nei dintorni sorgessero due o tre [[Vesuvio|Vesuvi]] di più. In questo paese non è assolutamente possibile ripensare a [[Roma]]; di fronte alla posizione tutta aperta di Napoli, la capitale del mondo, nella valle del Tevere, fa l'impressione di un monastero mal situato. *«Vedi Napoli e poi muori». Dicono qui. ====[[Ferdinand Gregorovius]]==== *I mercati settimanali hanno pure luogo su quella [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza]], per un Tedesco di triste memoria, perché colà fu decapitato l'[[Corradino di Svevia|ultimo degli Hohenstaufen]]; è del pari caratteristica per essere stato il teatro di uno storico episodio, quello di [[Masaniello]], su quella piazza dai lazzari eletto loro re, e ivi trucidato.<br>Questo luogo è storico per il popolo napoletano; è come la sua [[Presa della Bastiglia|piazza della Bastiglia]], sanguinosa per le scene terribili di giustizia popolare; il popolo vi troncò il capo a nobili cittadini e li espose all'oltraggio. È rimasta terribile anche per i ricordi della peste. *I Napoletani sono irritati, ma ridono. Non vi è in tutto il mondo un paese in cui il dispotismo sia usato con tanta facilità, poiché è impossibile distruggere i tesori di questa splendida natura, ridurre sterile questo fertile suolo. Sotto questo cielo ognuno può sempre liberamente muoversi, tutti quanti i sensi provano la loro soddisfazione. La natura eguaglia tutto: non vi è luogo più democratico di Napoli. Chi potrebbe mai annullare questa ''magna charta'' della libertà? *Io dimorai a S. Lucia quaranta giorni, e dalla mia finestra vedevasi tutto il golfo raggiante di luce: le due cime del Vesuvio dominanti la bianca città, le pittoresche {{sic|spiaggie}} di Castellammare, di Sorrento, fino a Capo Minerva, e l'isola di Capri. Ogni mattino, quando la rosea luce del golfo veniva a svegliarmi nella mia camera, mi abbandonavo alla contemplazione di quel fantastico spettacolo che è colà il levare del sole, e guardavo le tinte di fuoco dei monti e del mare, che parevano avvolgere in un incendio colossale la grandiosa città. Ma più magico ancora era lo spettacolo che mi si parava dinanzi allorché la luna nel suo pieno, sorgeva sul [[Vesuvio]], e spandeva la sua luce argentea sui monti, sul mare, sulla città, illuminando l'intero golfo. La cupa foresta degli alberi delle navi nel porto si distaccava allora sopra un fondo di brillante bianchezza; la luce dei fanali impallidiva; infinite barche scivolavano sulle onde, e sparivano, e tosto ricomparivano all'orizzonte; lo scoglio gigantesco di Capri appariva, e Somma, il Vesuvio, i monti di Castellammare e di Sorrento, quasi forme fantastiche, s'illuminavano. Chi avrebbe potuto dormire in quelle notti? Io prendevo una barca a S. Lucia e navigavo su quelle onde fosforescenti, oppure rimanevo seduto sulla spiaggia, insieme con popolani a mangiare frutti di mare. *Io ho trovato sempre straordinariamente caratteristico questo spettacolo. Nelle ore calde del pomeriggio, sotto il porticato di una delle principali chiese, quella di S. Francesco di Paola, si vedono centinaia di lazzaroni sdraiati che dormono, sudici e cenciosi, decorazione poco armoniosa e decorosa con quell'opera architettonica. Ho ripensato a quegli altri lazzaroni dell'antica Roma, i quali facevano essi pure la siesta sotto il portico di Augusto e di Pompeo, se non che quelli tenevano in tasca le tessere per la distribuzione del grano, e questi non l'hanno. In qualunque altra capitale d'Europa la polizia caccerebbe via tutti quei dormienti dal portico di una chiesa dinanzi al palazzo reale. Qui, invece, dormono a loro bell'agio, e le sentinelle che passeggiano distratte in su e in giù presso le statue equestri di Carlo III e di Ferdinando I, li guardano come la cosa più naturale del mondo. *L'armonia regna in questo paese: non un volto grave, melanconico: tutto qui sorride; a migliaia scivolano nel porto le barche, a migliaia passano per Chiaia e S. Lucia le carrozze; ad ogni passo s'incontrano persone intente a mangiare maccheroni, o frutti di mare; in terra si canta e si suona; tutti i teatri sono aperti; oggi, come prima, il sangue di S. Gennaro bolle e si discioglie; nessuna bomba ha ucciso {{sic|pulcinella}}; la Villa Reale è piena di forestieri che lasciano cospicue {{sic|mancie}}. Questo popolo vive alla giornata: non ha passioni politiche, non ama le cose gravi, le passioni virili, senza le quali un paese non ha una storia propria. Dalle sue origini Napoli ha sempre avuto per padroni gli stranieri: i Bizantini prima, poi i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnuoli, i Borboni e Gioacchino Murat. Un popolo, che è privo di carattere, che non ha sentimento nazionale, si piega a qualunque signoria. Fa senso vedere ancora oggi in corso le monete coll'effigie di Murat, accanto a quelle di re Ferdinando. Gli uomini assennati, che scusano il carattere di questo popolo e non se ne adontano, mancano di perspicacia e di prudenza. *La folla e il movimento che regnano sul porto, sono un nulla in confronto a quanto si vede nei due maggiori mercati, vicini a Marinella: il Porto Nuovo e il Mercato. Il Porto Nuovo è sempre ingombro da una folla immensa; si direbbe che l'intera Campania abbia mandato le sue frutta e il golfo tutti i suoi pesci su questa piazza. Il popolo vi si reca per comprare, per mangiare; lo si potrebbe dunque definire come il ventricolo di Napoli. È veramente interessante osservare tutta quella folla, tutto quel frastuono, ed uno lo può fare a suo bell'agio, rifugiandosi in una di quelle cucine all'aperto, costituite da quattro tavole, dove si preparano e vengono mangiate le ''pizze'', specie di torte schiacciate, rotonde, condite con formaggio, o con prosciutto. Si ordinano e in cinque minuti sono pronte; per digerirle, però, è necessario avere i succhi gastrici di un lazzarone. *Le bellezze della natura e i sentimenti cristiani, alla presenza delle più grandi meraviglie della creazione, risvegliano sempre idee tristi. Ero giunto su di una altura dove alcuni soldati svizzeri stavano bevendo fuori di una piccola bettola, una capanna di paglia. Di lassù si dominavano il mare, le isole di Nisida, di Procida e d'Ischia, tutte avvolte nel manto meraviglioso del sole al tramonto. Uno di quei soldati mi si avvicinò e, gettando uno sguardo su quello spettacolo meraviglioso, con tono di mestizia mi disse: «Come è bello! troppo bello!... rende melanconici...» *Mentre io stavo seduto sulle rovine della villa di Giove, contemplando lo splendido golfo irradiato dal sole, il [[Vesuvio]] che fumava mi parve quasi il [[Tiberio]] della natura, e pensai che spesso da questo punto Tiberio lo contemplasse cupo e pensoso, ravvisando la sua stessa immagine personificata nel demonio della distruzione. Nel contemplare il vulcano e ai suoi piedi la fertile Campania e il mare avvolto di luce, il monte solitario che terribile signoreggia quella felice regione mi sembrò quasi un simbolo della storia dell'umanità ed il vasto anfiteatro di Napoli la più profonda poesia della natura. ([[Ferdinand Gregorovius]]) *Nel quartiere di S. Lucia è concentrato specialmente il commercio dei frutti marini, disposti in buon ordine, con le ostriche, nelle piccole botteghe, ciascuna delle quali porta un numero e il nome del proprietario. Sono incessanti le grida per invitare la gente ad entrare; le botteghe sono illuminate, e tutti quei prodotti del mare rilucono dei colori più svariati: sono ricci, stelle di mare, coralli, araguste, dalle forme più bizzarre, dalle tinte più dissimili. Il mistero delle profondità marine è ivi svelato e quel piccolo mercato presenta ogni sera il lieto aspetto quasi di una notte di Natale marittima. *Non potrei descrivere quali brutte immagini di santi io abbia visto portare in processione a Napoli; prodotti di un'arte senza principî, senza gusto e di una fantasia bizzarra che, in quanto a stranezza, ha poco da invidiare all'arte indiana. Per formarsi un'idea di quanto sia disposto questo popolo ad essere tollerante in materia d'arte, basta osservare bene quelle barocche statue di santi per le strade e quei Cristi in legno di orribile fattura, sorgenti qua e là nelle piazze. [...] Pur troppo, l'uomo qui non corrisponde, alla natura che lo circonda; diversamente, in vista di questo mare, di questi monti, di questo cielo, non potrebbe pregare davanti a quegli orribili fantocci. *Povere cose, invero, l'erudizione e l'archeologia! In questo angolo di paradiso le cose si sentono e si comprendono oggi come le sentivano e le comprendevano gli antichi. Qui regna ancora l'idea del culto di Bacco e l'immaginazione si solleva in alto come una baccante col tirso; qui ci sembra di staccarci dal suolo e, sciolti da ogni vincolo terreno, di spaziare nell'atmosfera. *Questa Piazza Reale, vicinissima al mare, di cui però non si gode la vista, mirabilmente selciata, tanto che potrebbe servire benissimo da sala da ballo, circondata di eleganti edifici, è uno dei punti più eleganti della città. Vi risiedono il Re, la Corte e le principali amministrazioni; si potrebbe chiamare questa piazza, non il cuore di Napoli, ché questo titolo spetta al porto, ma il cervello. *Rimasi a lungo sulla terrazza di S. Martino appoggiato al parapetto ad ascoltare le voci che salivano da Napoli. Se questo popolo, pensavo, fa tanto chiasso nella sua vita comune, quanto ne farà quando è agitato da passioni, durante le lotte, quando vuole il saccheggio, come fecero il 15 maggio 1848 i lazzaroni a migliaia dietro la carrozza di re Ferdinando!<br>Il frastuono napoletano ha però di solito un carattere pacifico: è allegro ed in fondo è ordinato nel suo apparente disordine. Tutta quella gente, che brulica come formiche, si muove in certe direzioni fisse, con uno scopo determinato. In questo popolo la vita circola come il sangue nel corpo umano, e quelle sue pulsazioni febbrili in apparenza, sono in realtà regolari e normali. *[[Roma]], da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate. [...] Ben diverso è l'aspetto di Napoli, dove il vivace, febbrile e continuo chiassoso movimento di tutto quel popolo, ha del fantastico. Si direbbe una città in rivoluzione, perché tutti si muovono, tutti si agitano, tutti gridano e schiamazzano. Nel porto, sulle rive del mare, nei mercati, in [[via Toledo]], persino a Capodimonte, al Vomero, a Posillipo, lo stesso movimento, lo stesso chiasso. A Napoli non si riesce a far nulla, e il nostro occhio nulla può fissare: ovunque bisogna guardarsi senza posa contro gli urti e gli spintoni. La stessa viva luce del mare e delle rive mantiene in continua agitazione, eccita la vista e la fantasia; e il frastuono delle voci umane e delle carrozze non cessa nemmeno nel cuore della notte. *S. Lucia, il luogo di carattere più svariato e dove sono le locande di secondo ordine, è la linea di confine fra la parte aristocratica di Napoli e quella popolare. Il porto è il punto del maggior movimento popolare e del commercio; ivi si lavora, si traffica senza posa, e ivi è tutto quello che è necessario alla vita del popolo. V'è un movimento continuo; le calate sono sempre ingombre di carbone e di altri materiali; vi si affollano continuamente pescatori, barcaiuoli, lazzaroni, piccoli mercanti. Gli abitanti delle campagne, i popolani vengono qui ad acquistare gli abiti e le scarpe, che empiono case da cima a fondo. Qui si vendono tutte le masserizie casalinghe, qui sono caffè, liquorerie, spacci di tabacco, unicamente frequentati dal popolo, fruttaioli i quali tengono gli aranci e le angurie già tagliate a fette che essi vendono per un tornese e che vengono mangiate dai compratori in piedi. Qui si vedono vere montagne di fichi d'India, di cui la gente più misera si nutre; questo è il luogo di riunione, si potrebbe dire la sala di conversazione del popolo. *Tanto nella festa della Madonna del Mercato, quanto in altre occasioni, il popolo non pensa che a divertirsi e a stare allegro. I Napoletani non vanno ad una festa per assistere alle funzioni religiose, per ammirare le fonti del culto, ma per stare all'aria aperta, per godere le bellezze naturali, cui la folla variopinta dà un nuovo risalto. Ho visto migliaia e migliaia di Napoletani alla festa per il centenario della Madonna di Posillipo. Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così teatrale: la folla variopinta ingombrava la splendida riviera di Chiaia, la Villa Reale, tutta la strada sino a Posillipo: ovunque bandiere, festoni, fiori; il golfo splendeva di luce; sei navi da guerra, ancorate fra Chiaia e il porto, facevano senza posa fuoco dalle loro artiglierie; il rumore ed il chiasso erano indescrivibili; la processione non aveva niente di dignitoso, di solenne, d'imponente, per chi arrivava da Roma. A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi. Il Museo Borbonico non ha esercitata affatto quest'influenza sul popolo di Napoli. ====[[Pierre-Jean Grosley]]==== *È senza dubbio sorprendente che un tale popolo, tenuto quasi sempre in nessuna considerazione nelle rivoluzioni che gli hanno fatto cambiare dominatore così spesso, abbia preso parte attivamente solo a quella di [[Masaniello]]. La sua indifferenza verso i movimenti politici poté esser messa più fortemente a prova di quando, nel cuore della capitale degli Stati dei suoi padri, lo sfortunato [[Corradino di Svevia|Corradino]], all'età di diciassette anni, versò quel che restava di un sangue riprovato e proscritto dai capi della Chiesa? Non potei vedere, senza fremere, il luogo in cui si mostrano ancora le vestigia di questa spaventosa scena.<br>Questa indifferenza, apparentemente stupida, è l'opera di un istinto illuminato dall'esperienza: ''Cosa m'importa'' – dicono con l'asino della favola – ''purché non mi si faccia portare più del mio carico ordinario''. Per completare il ritratto di questo popolo, è sufficiente aggiungere che Napoli non ha l'ombra di polizia, e tuttavia di rado avvengono quei disordini e quegli eccessi che a Parigi tutta la vigilanza del magistrato riesce a prevenire solo con un'attenzione costante. *Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.<br>Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua. *Sotto un'apparenza di allegria, di distrazione e di leggerezza, il popolo e la borghesia di Napoli, divisi fra il lavoro ed il piacere, nascondono vedute profonde e ben seguite, se non in ciascuna testa, perlomeno nell'insieme. Considerati in questo insieme, formano una democrazia indipendente dal re e dalla nobiltà alla quale si uniscono quando il loro interesse lo esige. Nel loro partito hanno sempre in basso clero e la maggior parte dei monaci di cui Napoli brulica. ====[[Felix Hartlaub]]==== *A nemmeno cento metri di distanza dal mio attuale domicilio ha insegnato [[Tommaso d'Aquino]], è cresciuto [[Giordano Bruno]], sono sepolti il [[Fernando Francesco d'Avalos|Pescara]] e [[Vittoria Colonna]]<br>Dall'altra parte della strada ha passeggiato [[Francesco Petrarca]], e [[Federico II di Svevia|Federico II di Hohenstaufen]] ha amministrato la giustizia − incredibile, incommensurabile. Ma la vita del presente in questa città si muove e gira così rumorosa e disinvolta intorno a questi monumenti che non si ha nemmeno il tempo di rendersi ragione del loro significato. Per tanta ricchezza di tempo – assenza di tempo – Napoli eterna è semplicemente uno degli ingredienti eterni del tempo. Dio creò il cielo, l'acqua e la terra e creò anche l'elemento "napoletano", una piccola nuvola di olio grasso e odore di putrido, con alcune melodie e frammenti di chiasso, un Tutto e un Nulla, un elemento di tutto il mondo e insieme anche qualcosa semplicemente di inferiore. Ci saranno ancora molti bravi napoletani e gente che a Napoli imparerà e farà qualcosa di buono, si pensa, e si compra una pizza in una strada su cui, forse, ha camminato verso Roma l'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]]. *A volte trovo tutto inverosimilmente grandioso, un'altra volta confuso e perturbante, in ogni caso è sempre molto interessante e prende tutta la persona come un sortilegio. Non esiste un'altra città che così, ad ogni passo, trasmette a chi cammina il suo respiro, con cui bisogna entrare in rapporto interiore. Qui non si possono cogliere, con tranquillo stato d'animo epicureo, i tesori d'arte, perfezionare la propria cultura, no, ogni giorno bisogna ricominciare di nuovo in qualche modo da capo, cercare sempre di nuovo il proprio cammino spirituale attraverso le pesanti grossolane realtà che oppone, ad ogni passo, la vita della strada. *Il grande sole africano dona al cervello una grandiosa asciuttezza, vengono prosciugate tutte le pozzanghere dell'osservazione che psicologizza e individualizza. L'uomo accetta se stesso come è venuto al mondo e si mette subito in marcia verso un fine che gli è naturale. Il carattere matura presto al grande calore e non richiede tanto spazio per sé come da noi, consiste quasi sempre per metà in gentilezza, premura e disponibilità e tante altre piacevoli virtù con cui gli uomini reciprocamente rendono i loro rapporti più facili.<br/>E se da un canto con questa mancanza dell'idea dell'Io e della personalità ci si ritrova già quasi in Oriente, d'altro canto l'Occidente, con il mondo antico, il cristianesimo e con la scienza moderna è presente ovunque nella sua forma più evidente.<br/>Naturalmente bisogna accettare anche altre cose, la mancanza, per esempio, di una qualsiasi generosità eroica. In fondo questa spiritualità del tutto particolare la si può spegare con il fatto che Napoli in realtà è un paese, una nazione a sé, con un passato del tutto diverso da quello del resto dell'Italia. ====[[Raffaele La Capria]]==== *A Napoli, – e in questo mondo di kamikaze dove pietà l'è morta – siamo andati «molto oltre tutto quello che si poteva immaginare». Se eliminassimo tutti gli assassini che vanno in giro nelle nostre città si dovrebbe aprire una succursale dell'Inferno. *La Napoli dimenticata, l'altra faccia di una città che ha dato all'Italia [[Benedetto Croce]], [[Salvatore Di Giacomo]], anche se tutto questo viene trascurato perché nella rappresentazione della città prevale sempre l'osservazione sulla plebe. Io credo che la borghesia napoletana non si è saputa raccontare; non ci sono romanzi e personaggi che la rappresentano, così come invece hanno saputo fare in Sicilia con [[Federico De Roberto|De Roberto]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi di Lampedusa]]; Napoli ha eccelso soltanto nel pensiero, è stata più avanti, non solo della Sicilia ma anche di altre regioni italiane, nella speculazione filosofica. *La nostra non è la città di quel "chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato" che spesso le attribuiscono. Chi ha dato e chi ha avuto restano sulle rispettive posizioni. Intransigenti nel valutarle. Appassionandosi ancora nel discuterne, dopo quarant'anni. Finché una città trova parole per parlare di sé, fa emergere contrasti all'interno di questo discorso e riesce a interessare anche gli altri, vuol dire che non è morta. *Ma è l'Italia il vero problema di Napoli. *Napoli è stata uccisa dalla speculazione edilizia. Si combatteva contro questa speculazione... Cambiare la struttura [[urbanistica]] di una [[città]] significa cambiarne la morale. E Napoli è cambiata moltissimo dopo la speculazione edilizia: è stato allora che sono arrivate le periferie inabitabili, è stato allora che è nata la «corona di spine», così viene chiamata a Napoli la periferia, «corona di spine». Ed è allora che, come scrivevo in ''L'occhio di Napoli'', se ti capita di sbagliare strada, vai a finire in periferia e puoi arrivare all'inferno. ====[[Jérôme Lalande]]==== *Il carattere tranquillo di questo popolo è ben apparso durante la terribile carestia che provò questa città {{NDR|di [[Napoli]]}} nel 1764: non si vide la minima sommossa; tuttavia le strade erano piene di infelici che morivano o di fame o per le malattie che la malnutrizione porta con sé, e i Magistrati avevano tanto più torto, in quanto avevano lasciato esportare i grani in abbondanza qualche mese prima. *Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di Napoli da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di [[Capri]], che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali. *Non si incontrano affatto la sera, nelle strade di Napoli, quelle donne che sono la vergogna del loro sesso con le molestie; è vero che vi sono delle guide che si piazzano nei luoghi conosciuti, come vicino al teatro, ma è ancora con una specie di riservatezza, o di timidezza, che fa onore ai costumi e alla città di Napoli. ====[[Giacomo Leopardi]]==== *L'aria di Napoli mi è di qualche utilità; ma nelle altre cose questo soggiorno non mi conviene molto... Spero che partiremo di qua in breve, il mio amico e io. *Lazzaroni pulcinelli nobili e plebei, tutti ladri e b. f. degnissimi di Spagnuoli e di forche. *Paese semibarbaro e {{sic|semiaffricano}}, nel quale io vivo in un perfettissimo isolamento da tutti. ====[[Norman Lewis]]==== *Da dieci secoli questa terra è battuta da eserciti invasori. Sul trono di Napoli si sono avvicendati re stranieri che hanno ridotto in schiavitù il popolo. Le rivolte sono state soffocate nel sangue. Ma niente di tutto questo ha lasciato la minima traccia nella fantasia o nella memoria dell'uomo comune, né ha sollecitato una qualsiasi aggiunta al repertorio del cantastorie. E ancora oggi, quando questi intona il suo racconto a [[Villa comunale di Napoli|Villa Comunale]], il piccolo pubblico che gli si raccoglie intorno non vuole sentire altro. Gli Svevi, gli Aragonesi, i Borboni, e ora anche i Tedeschi vengono dimenticati in un attimo. Carlo Magno e i Paladini sono ancora vivi, per miracolo e nonostante il cinema, che tuttavia alla fine li sconfiggerà. *Il vicolo è gremito fino a scoppiare di famiglie proletarie abituate a vivere quanto più possono all'aperto, ragion per cui la strada è chiassosa come un'uccelleria tropicale.<br>Stamattina sul presto, una famiglia che abita nella casa di fronte ha portato fuori un tavolo e lo ha sistemato in strada vicino alla sua porta. In un attimo è stato ricoperto con una tovaglia verde con la frangia. Tutt'intorno sono state disposte delle sedie, alla stessa distanza l'una dall'altra, e sul piano hanno trovato posto diverse foto incorniciate, un vaso di fiori finti, una gabbietta con un cardellino e alcuni bicchierini decorati che di tanto in tanto, nel corso della giornata, venivano strofinati per rimuovere la polvere. Intorno al tavolo, la famiglia – una madre, i nonni, una ragazza sui diciotto anni e due bambini irrequieti che andavano e venivano in continuazione – viveva in quella che era, di fatto, una stanza senza pareti. [...] Lungo il vicolo c'erano molti altri tavoli come questo, e i vicini si scambiavano visite, dando luogo a un'incessante migrazione sociale. La scena era di grande serenità. Le stuoie verdi delle finestre e dei balconi ai piani superiori respiravano dolcemente nella mite brezza marina. La gente si chiamava da grande distanza, quasi cantando. *Tutta Napoli era distesa sotto di noi come un'antica mappa, sulla quale l'artista avesse disegnato con minuzia quasi eccessiva i molti giardini, i castelli, le torri e le cupole. Per la prima volta, aspettando il cataclisma, ho ammirato lo splendore di questa città, vista da una distanza che la ripuliva dalla sudicia crosta del tempo di guerra, e per la prima volta ho capito quanto poco europea, e quanto invece orientale essa sia. Tutto era immobile, a parte i fluttuanti coriandoli delle colombe in lontananza. ====[[Nanni Loy]]==== *Durante la lavorazione de ''Le quattro giornate di Napoli'', se prendevo il megafono e dicevo alle 500 comparse di correre da una direzione all'altra ad un mio fischio, non si muoveva nessuno. Inizialmente non riuscivo a capire il perché. La realtà è che non mi riconoscevano il diritto di imporre loro qualcosa con un fischio. Bisognava loro spiegare il motivo. Così mi riunii a loro e spiegai il perché di quella scena. [...] Il rendimento si capovolse e tutte le comparse dettero un loro contributo creativo. Non erano stati parcellizzati con un dovere. Si sentirono talmente investiti del problema del film e delle riprese, da comportarsi come dei registi. Durante le prove gridavano stop nel megafono per fermare gli errori, assimilando ciò che facevo io, interrompendo le riprese anche quando andavano bene. Ma perché volevano diventare tutti registi? Perché nei napoletani è insopprimibile il desiderio di essere considerate persone, con una dignità personale, una intelligenza ed una personalità riconoscibili. [...] A Napoli, no. Con i soldi e gli ordini non si compra nulla. *Provo una sorta di amore e odio, una grande ammirazione, affetto e tenerezza per il singolo napoletano. Provo al tempo stesso molto risentimento per quella che ricordo essere l'organizzazione sociale della città. L'odio nasce per questo patrimonio, energie, ed intelligenza che venivano, non so oggi, continuamente deviate, sprecate. È un'amarezza che mi prende qualche volta, nel vedere queste persone che singolarmente valgono tanto, sprecarsi in complicazioni inutili, confusioni evitabili, violenze ingiustificate. *Vi è una cultura di fondo individualista, ed in questo senso è da considerare negativa, per quanto sia al tempo stesso molto ricca di un grande potenziale, che si manifesta in esaltazione della persona e dell'uomo contro tutte le culture di appiattimento del nostro tempo. L'individualismo dei napoletani produce certamente delle difficoltà di gestione degli affari sociali, il che la fa apparire agli occhi di un non napoletano come me una città incivile, una civis incivile; è pur vero, però, che in questo modo si preserva la ricchezza dell'individuo, la sua fantasia, quel potenziale che le permette di essere fuori dalle regole della produzione e del consumo. ====[[Curzio Malaparte]]==== *Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola città del mondo che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo. Il mondo antico, precristiano, rimasto intatto alla superficie del mondo moderno. Napoli è l'altra Europa. Che, ripeto, la ragione cartesiana non può penetrare. *Nessun popolo sulla terra ha mai tanto sofferto quanto il popolo napoletano. Soffre la fame e la schiavitù da venti secoli, e non si lamenta. Non maledice nessuno, non odia nessuno: neppure la miseria. Cristo era napoletano. *Non potete capire Napoli, non capirete mai Napoli. *Quando Napoli era una delle più illustri capitali d'[[Europa]], una delle più grandi città del mondo, v'era di tutto, a Napoli: v'era Londra, Parigi, Madrid, Vienna, v'era tutta l'Europa. Ora che è decaduta, a Napoli non c'è rimasta che Napoli. Che cosa sperate di trovare a Londra, a Parigi, a Vienna? Vi troverete Napoli. E' il destino dell'Europa di diventar Napoli. Se rimarrete un po' di tempo in Europa, diverrete anche voi napoletani. *Tutti piangevano, poiché un lutto, a Napoli, è un lutto comune, non di uno solo, né di pochi o di molti, ma di tutti, e il dolore di ciascuno è il dolore di tutta la città, la fame di uno solo è la fame di tutti. Non v'è dolore privato, a Napoli, né miseria privata: tutti soffrono e piangono l'uno per l'altro, e non c'è angoscia, non c'è fame, né colera, né strage, che questo popolo buono, infelice, e generoso, non consideri un tesoro comune, un comune patrimonio di lacrime. ====[[Giorgio Manganelli]]==== *La storia di Napoli nasce lentamente. Soprattutto, è una storia esotica, una invenzione che sa di [[Omero]], di poemi ciclici, di innumeri indecifrabili frammenti di leggende, favole, conti di mercanti, liti di taverne, imbrogli, risse, coltelli lucidi e rapidi, adulteri e nostalgie. *Napoli voleva essere accerchiata, catturata, la grande metropoli inesistente, invisibile, intoccabile, stava nel centro delle grandi manovre delle flotte tra piratesche e adolescenti che cercavano casa oltre le coste patrie. Napoli non c'era; non c'era il rumore, il clangore, non il precipitoso coagulo di colori, non gli dèi, le donne, l'aroma del cibo, il sonno. Eppure l'ipotesi colossale di Napoli agiva, e i minuscoli uomini sfioravano lo spazio che doveva per sempre essere Napoli. Poi sbarcarono a Cuma. *[[Partenope (sirena)|Partenope]] è una sirena, è una città, è greca, è morta per amore, è una dea, è un luogo, è una strada, è una taverna, è miracolosa, venerarla bisogna, qui è Partenope<ref>Nel testo: [[Partenone]].</ref>, Partenope è in ogni luogo, di soppiatto scaturisce dal mare, qui dove è nome di ninfa sarà sacra la ninfa nei secoli; non morirà mai; la città non morrà, la ninfa città non morrà. Gioco, allucinazione, miracolo, liturgia, la città-ninfa sta nascendo. È inevitabile chiedersi; ma come, ma quando, ma dove nasce Napoli?<br>Giacché il nascere di Napoli non può essere il nascere di altre, anche nobili, eroiche città.<br>Dopo Partenope nascerà una «città nuova», insomma una Neapolis. Siamo arrivati? Forse siamo arrivati da sempre; forse è impossibile arrivare. Ma questo sospettiamo: che vi fu un momento in cui tra i marittimi dalle brache salse e crude, tra i duri campani che non capivano greco, cominciarono ad arrivare gli dèi. *Si ha l'impressione che arrivassero dappertutto, e certamente era così, ma che a Napoli-Partenope fosse impossibile distinguerli dalla folla di {{sic|graeculi}} e campani; erano dèi forastici, meteci, un po' contado un po' mare, ma fitti e inframettenti come i folletti. (Certo che c'erano i culti misterici. A Napoli? Ma dove volete che fossero? E [[Mitra]] si sa. E la bella [[Cerere (divinità)|Cerere]], materna e chiassona, e un'Iside così pervasiva che nemmeno si sa dove si fosse il suo santuario, si è diffusa per tutta la città, non v'è città isiaca come Napoli-Partenope. Ecco, Partenope; no, non è né storia, né folklore, è ancora una presenza sacra, e ancora qualcuno, che non veda Cerere, sussurra nella gran folla una preghiera greca a una ninfa ondosa, una ninfa greca morta dopo aver conosciuto [[Ulisse|Odisseo]]. ====[[Sándor Márai]]==== *Già verso Napoli sul treno mi è venuto in mente, e mi animava anche durante i giorni trascorsi a Roma: scrivere un altro romanzo, un'ultimo con il titolo: ''Il sangue di San Gennaro''. Un uomo arriva a Napoli, e decide di salvare il mondo – questo sarebbe il romanzo. *L'addio a Napoli, a [[Posillipo]] fu più doloroso di qualsiasi addio ad una persona, o a qualcosa nella mia vita. [...] Questi tre anni e mezzo in Italia, a Posillipo, erano il dono più grande nella mia vita. Ho amato tutto qui, e sapevo che a modo loro anche loro, gli italiani meridionali, mi hanno accettato. Molti hanno pianto, nella cittadina e nel palazzo i venditori di vino, di carbone come anche il pescivendolo mi stringevano la mano. *Napoli è un posto curioso: una città dove il miracolo regolarmente, due volte all'anno fa parte della vita della città, come un avvenimento turistico. I napoletani sono gli specialisti del miracolo. *Per i vicoli di Napoli, ogni pomeriggio. Nei dintorni di San Biagio dei Librai. Abitano tutti qui: [[Benedetto Croce]], il vescovo, i principi, in mezzo al lerciume, in palazzi pericolanti. Ed è qui che abita il popolo napoletano. Uomini di ogni classe, di ogni condizione mangiano e bevono le stesse cose, la pensano alla stessa maniera, sognano allo stesso modo. Sono tutti uomini mediterranei. Non tanto italiani, quanto piuttosto mediterranei. È questo il loro stato sociale. *[[Posillipo]] è come se fosse la Collina delle Rose a [[Budapest]], ma anche come il villaggio di Leányfalu sul Danubio. Tutto qui è «come se fosse»... Anche Napoli è come Budapest: non c'è l'Isola Margherita ma c'è [[Capri]], non ci sono i Bagni Lukács ma c'è il Mar Tirreno, non c'è il Danubio, ma qui davanti alle mie finestre si spalanca il Golfo di Napoli, non ci sono le Colline di Buda, ma c'è il [[Vesuvio]], non c'è la Váci utca, ma c'è via Chiaia con i suoi negozi eleganti, dove sciama e s'affretta la folla variopinta e orientaleggiante di Napoli, che assomiglia misteriosamente a quella di Budapest. ====[[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]==== *Ah, Napoli bella, tozzo di pane mio, estrema unzione mia! *Allora come allora, nel marzo del 1947, Napoli, eccettuandone via dei Mille, via Tasso, il viale Elena e poche altre arterie di Chiaia di San Ferdinando del Vomero, era tutta un rione popolare. Napoli era allora un vicolo solo, un "basso" solo, una botteguccia sola. *Che cosa c'è tutto sommato, a Napoli? C'è un vulcano {{NDR|il Vesuvio}} che ha tante possibilità di sterminio quanti sono gli acini d'uva e le ginestre cui si agghinda per dissimulare le sue intenzioni. *Ehi ehi. Dovessero piovere mazzate? I due contraggono le mascelle e s'irrigidiscono. Mannaggia. Stanno agli antipodi: il Cardillo vende luna, e cioè trasforma in lavoro qualunque cosa, l'Inzerra muta in ozio tutto, tutto. Napoli ha questi due volti, come Giano era sé ed il contrario di sé nell'identica figura; perciò chi dice: "Napoli è fervida, operosa, alacre" non è meno fesso di chi dice: "Napoli è svogliata, indolente, pigra{{sic|.}}" Ma allora? Gesù Gesù. Napoli è femmina, ossia volubile, contraddittoria, spesso incoerente. Sgobba quanto [[Milano]] e poltrisce quanto Honolulu: per ogni napoletano che, immoto in una barca a [[Mergellina]], o riverso in un prato ai Camaldoli, si lascia beatamente crocifiggere dal sole, abbiamo nelle vicinanze un altro napoletano che vacilla e affanna trasportando un quintale. *I "Quartieri", a Napoli, sono tutti i vicoli che da Toledo si dirigono sgroppando verso la città alta. Vi formicolano i gatti e la gente; incalcolabile è il loro contenuto di festini nuziali, di malattie ereditarie, di ladri, di strozzini, di avvocati, di monache, di onesti artigiani, di case equivoche, di coltellate, di botteghini del lotto: Dio creò insomma i "Quartieri" per sentirvisi lodato e offeso il maggior numero di volte nel minore spazio possibile. *Il vero mare di Napoli è quello esiguo e domestico di Santa Lucia, di Coroglio e di Posillipo. Consuma Castel dell'Ovo e il Palazzo Donn'Anna, bruca il muschio delle vecchie pietre, sente d'alga e di sale come nessun altro mare. *La mia città fu, ed è, e sarà in ogni epoca, un libro di tutte le favole. Che cosa non vi producono amore e odio, saggezza e follia, candore e astuzia, verità e menzogna, "guapparia" e soldi? *La notte è venuta e Napoli piglia fuoco. Da Via Partenope a Posillipo il mare divampa di luci riflesse, dolgono gli occhi ai pesci, un turista che percorre la litoranea in carrozza non vede i cenci che respirano sul marciapiedi ma scorge distintamente gli scheletri delle sirene che si rivoltano nelle loro tombe di sabbia. Voi dite a Napoli: «Quanto sei bella!», e Napoli è perduta. *La possibilità di rialzarsi dopo ogni caduta; una remota, ereditaria, intelligente, superiore pazienza. Arrotoliamo i secoli, i millenni, e forse ne troveremo l'origine nelle convulsioni del suolo, negli sbuffi di mortifero vapore che erompevano improvvisi, nelle onde che scavalcavano le colline, in tutti i pericoli che qui insidiavano la vita umana; è l'oro di Napoli questa pazienza. *La quiete della controra ingentiliva il vicolo, dorato qua e là come se una processione vi avesse deposto baldacchini stendardi flabelli candelieri e se ne fosse andata frettolosamente a dormire. In certe stagioni e in certe ore Napoli si trasfigura; perde consistenza e profondità, o meglio assume la profondità remota e immaginaria dei quadri... se vi occorrono balconcini che sembrano disegnati su un fazzoletto di seta, o embrici sfioccanti nel roseo vapore che li avvolge, eccoli. *Lasciatemi dire che a Napoli i Santi, dal supremo e volubile San Gennaro al distratto San Giuseppe, da Sant'Antonio che protegge Posillipo a San Pasquale che sorveglia attentamente Chiaia, non sono che autorevoli congiunti del popolo. Il napoletano ha San Luigi, Sant'Espedito e ogni altro Santo come a certi poveracci dei vicoli capita di essere imparentati con un insigne professore residente a via dei Mille. *Napoli è una bara di madreperla con quattro corde e una tastiera; affermo sul mio onore, toccandomi il petto come la statua di Gioacchino Murat nella nicchia di piazza San Ferdinando, che Napoli è un mandolino dal quale si affaccia continuamente uno scheletro. Ebbene, salute a noi; strizziamo l'occhio a questo buffo sosia di ognuno, a queste anonime ossa trasformatesi in radici di canzonette. *Non date retta agli odierni lamentatori della città, i quali tetramente affermano che è morta e seppellita; ma neanche badate ai tam-tam di quanti la proclamano fortunata e contenta; Napoli è terra di favole puerili e angosciose, tutta miele e cicuta, grembo di mamma e schiaffo di {{sic|padrigno}}, favola sono pure chi la denigra e chi la decanta, vorreste che le mancassero proprio gli orchi e le fate? *Qualcuno fondò Napoli, situando magnificamente il Vesuvio, le isole, Capodimonte e il [[Vomero]]; disse ai napoletani: "Ecco... Tenete, ricreatevi{{sic|,}}" e mentre quelli si distraevano a guardare l'ombelico del [[Golfo di Napoli|golfo]], agguantò la cassa e fuggì. ====[[Mario Martone]]==== *Attraverso il teatro Napoli esprime spudoratamente il suo stato di capitale del Sud del mondo. *Napoli è una città difficile che insegna ad essere aperti, liberi, disponibili alle novità. Napoli ha una forza dolorosa ed è per questo che io l'amo. *Questo popolo, fratello di tanti popoli sofferenti, vivo più che mai intorno a noi, ci insegna a aprire gli occhi, guardare in faccia il dolore e trasformare il dolore in energia. ====[[Francesco Mastriani]]==== *Gli è indubitato che ci è ancora della feccia nel nostro popolo, e ce ne sarà ancora per qualche tempo. Ma è forse possibile una compiuta improvvisa riforma de' suoi costumi?<br>Noi accogliamo la speranza, per non dire la certezza, che tra dieci anni il nostro popolo non sarà secondo ad altri in Europa. Voglia Dio benedire all'opera della nostra rigenerazione, iniziata dal più Grande Italiano vivente [[Giuseppe Garibaldi|GIUSEPPE GARIBALDI]]! Voglia Dio benedire gli sforzi degli uomini che han rette intenzioni e buon volere! Possano le aure incantate del nostro cielo non essere più contaminate da straniere favelle! Possano i nostri ubertosi campi non essere più calpestati da orde inimiche del sangue italiano! Possa presto Napoli festeggiare il dì in cui per tutta [[Italia]] risuoni il grido della compiuta nostra unificazione, proclamata in ROMA CAPITALE. Allora, dopo il ''Pater noster'', noi insegneremo a' nostri figliuoli questa altra prece che eglino dovranno recitare ad ogni alba e ad ogni sera:<br><br>''Da' Tedeschi ed Imperiali,<br>Da' Francesi e Cardinali<br>Libera nos, Domine!'' *L'invenzione dei bassi, cioè delle case a terreno, delle case-botteghe, è proprio un'invenzione tutta napolitana a pro del guaglione, il quale si procura quel divertimento di scegliere quel domicilio che vuole su la soglia di qualcuni di questi bassolini. *Ma è proprio per il guaglione che Napoli è stata creata. Il guaglione è il Re di Napoli è il padrone assoluto del suolo [[Fiume|sebezio]] ed esercita talvolta il suo impero con una [[Bullismo|tirannia]] che è tanto più inesorabilmente quanto è più graziosa. *Napoli, per la sua posizione geografica, per la sua gran popolazione, per la natura feracissima del suo suolo, per le sue gloriose tradizioni in ogni ramo dello scibile, per la prodigiosa attitudine de suoi abitanti alle arti belle e dalle arti meccaniche, per grandiosi e storici monumenti di che è ricca e pei suoi vasti commerci, sarà sempre la Filadelfia d'Italia. Incorporata oggi alla grande [[Italia|Famiglia Italiana]], essa comincia ad appropriarsi dalle città sorelle l'affrancamento da quegli aviti pregiudizi che formarono per sì lungo volger di tempo sì possente ostacolo al progresso della sua civiltà siccome le città sorelle e specialmente le settentrionali cominciano a smettere, per la fusione coi nostri vispi meridionali, le forme pedantesche, le arie pesanti e le rigidezze cancelleresche. *Né climi meridionali sotto un cielo come questo di Napoli che invita così potentemente alla [[Ozio|pigrizia]] ed a quel dolce far niente di che ci han fatto una colpa gli [[Straniero|stranieri]], il [[Mendicante|vagabondaggio]] è così esteso che noi disperiamo che possa il governo giungere ad estirparlo del tutto in un paese come il nostro dove si vive così a buon mercato. Dove con dieci centesimi di maccheroni, dove con cinque centesimi di pane ed altrettanti di frutte un uomo ha messo a poco a poco il suo pranzo, non sappiamo come si possa sentire la suprema necessità e l'obbligo del lavoro. ====[[Raffaele Mastriani]]==== *L'antichità di Napoli si è del tutto smarrita nella oscurità de' secoli trascorsi. *La principal veduta è di mirar Napoli in alto mare, donde l'intiera città si presenta come un immenso anfiteatro. La seconda e di guardarla da S. Martino, dove si vede sotto gli occhi minutamente quasi tutta la città ed il delizioso contorno del golfo. La terza è di veder Napoli dalla Specola Reale o dal palazzo della Riccia: questo luogo per la estensione della sua veduta è detta con nome Spagnuolo Miradolos. La quarta è di contemplarla da' reali giardini di [[Portici]], e più dalla villa del Duca di Gravina e lì è ad essa superiore. La quinta è di osservarla dalla Madonna del Pianto. *La veduta della Capitale è sorprendente dalla cima del Vesuvio in un bel mattino di primavera: e bellissima dal terrazzo di Belvedere e dal palazzo Patrizj al Vomero, è vaga dai punti più elevali dell'Arenella, è incantevole quella parte che se ne scorge dalla strada nuova di Posillipo, al tramonto del sole. *Napoli col suo cratere, colle sue isole, col suo Vesuvio, colle sue montagne offre vedute cosi vaghe, così amene, così varie che l'anima ne resta rapita ed incantata. ====[[Marcello Mastroianni]]==== *{{NDR|A Roma}} [...] in Via del Corso [...], sentii dietro di me uno che fece "ammazza le rughe! Hai visto come si è invecchiato?" Detto forte, perché io potessi sentire. Non so se lo dicesse a una ragazza o a chi: "ammazza le rughe!" La stessa cosa mi è accaduta a Napoli. "Marcelli', c simm fatt vecchiariell eh? 'O vulit nu cafè?" La vedete la differenza? *La città meno americanizzata d'[[Italia]], anzi d'[[Europa]]. Eppure le truppe americane l'hanno avuta per tanto tempo. Ma una volta ripartiti questi soldati (a parte qualche moretto lasciato lì), tutto quanto era americano è stato cancellato.<br />La forza dei napoletani sta in questo: nel loro carattere, nella loro tradizione, nelle loro radici. *Io amerei vivere su un pianeta tutto napoletano perché so che ci starei bene. *Napoli va presa come una città unica, molto intelligente. Napoli è troppo speciale quindi non la possono capire tutti. ====[[Klemens von Metternich]]==== *Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento. *Qui sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca. *Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali. ====[[Paolo Monelli]]==== *Ha detto [[Cicerone]] che Napoli è la città dove i sospettosi diventano confidenti, e gli infelici trovano consolazione. Perciò, quando sono seccato della politica vengo a Napoli a dimenticare tutto. *I napoletani discendono dagli dèi, questa è la verità, non sono né greci né oschi né romani, sono dèi. Che per vivere sulla terra si sono fatti come siamo; un misto di spirito attico grazie agli ateniesi, di tenacia al lavoro osca, di intelligenza indulgente ed acuta quale si conviene ad esseri divini. *Il napoletano non è ozioso; è filosofo. Sa che la vita è labile, l'avvenire è fallace, il lavoro è pena; accetta ogni fatica perché deve dar da mangiare ai piccirilli e alla donna; ma non lo esalta, non ne fa una missione nella vita come avrebbe voluto quello scocciatore di Catone. È povero e non è avido di denaro, è sobrio e non s'ingozza se la fortuna gli mette davanti una tavola imbandita. *Ora Napoli ha un nome greco, e se vuoi fare un complimento a qualche mio compatriota che m'intendo io puoi chiamarla l'Atene dell'occidente; ma prima di essere Neapolis era Paleopolis, città antichissima come dice il nome, e prima era Partenope, la città delle sirene, chiamata così dalla sirena Parthenope che ci ebbe la tomba. ====[[Francesco Saverio Nitti]]==== *Come vivea Napoli prima del 1860? Essa era, come abbiam detto, la capitale del più grande regno della penisola. Messa in clima temperato, tra la collina e il mare (come nell'ideale platonico) dato lo scarso sviluppo della igiene pubblica in tutta Europa, non ostante condizioni cattive della sua edilizia, rimaneva città di dolce soggiorno, in cui i forestieri si recavano spesso a svernare, più spesso ancora erano attratti, oltre che dalla bellezza del clima, dalla facilità della vita. *Napoli ha cessato di essere, per necessità delle cose, ''città di consumo'' e non è diventata città industriale, né di commercio: quindi le risorse dei cittadini sono diminuite. *Napoli, la grande città che era ancora qualche secolo fa la seconda in Europa per popolazione, che nel 1860 soverchiava per importanza tutte le città italiane; Napoli, la città che Sella chiamava ''cospicua'' e che avea almeno fino a qualche tempo fa alcune apparenze di ricchezza, Napoli muore lentamente sulle sponde del Tirreno. ====[[Anna Maria Ortese]]==== *Come tutte le mostruosità, Napoli non aveva alcun effetto su persone scarsamente umane, e i suoi smisurati incanti non potevano lasciare traccia su un cuore freddo. *Di solito, giunti a Napoli, la terra perde per voi buona parte della sua forza di gravità, non avete più peso né direzione. Si cammina senza scopo, si parla senza ragione, si tace senza motivo, ecc. Si viene, si va. Si è qui o lì, non importa dove. È come se tutti avessero perduto la possibilità di una logica, e navigassero nell'astratto profondo, completo, della pura immaginazione. *Era strano, ma questo che vedevo, per tanti aspetti non mi sembrava un popolo. Vedevo della gente camminare adagio, parlare lentamente, salutarsi dieci volte prima di lasciasi, e poi ricominciare a parlare ancora. Qualcosa vi appariva spezzato, o mai stato, un motore segreto, che sostituisce al parlare l'agire, al fantasticare il pensare, al sorridere l'interrogarsi; e, in una parola, dà freno al colore, perché appaia la linea. Non vedevo linea, qui, ma un colore così turbinoso, da farsi a un punto bianco assoluto, o nero. *Erano molto veri il dolore e il male di Napoli, usciti in pezzi dalla guerra. Ma Napoli era città sterminata, godeva anche di infinite risorse nella sua grazia naturale, nel suo vivere pieno di radici. *Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui [...] tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, [...] tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione. *L'eterna folla di Napoli, semovente come un serpe folgorato dal sole, ma non ancora ucciso. *La città si copriva di rumori, a un tratto, per non riflettere più, come un infelice si ubriaca. Ma non era lieto, non era limpido, non era buono quel rumore fatto di chiacchierii, di richiami, di risate, o solo di suoni meccanici; latente e orribile vi si avvertiva il silenzio, l'irrigidirsi della memoria, l'andirivieni impazzito della speranza. *Napoli è un pezzo di deserto azzurro. *Tornai al mio albergo, e pensando tanti casi e persone passò la notte, e riapparve l'alba del giorno in cui dovevo ripartire. Mi accostai alla finestra di quella casa ch'era alta come una torre, e guardai tutta Napoli: nella immensa luce, delicata come quella di una conchiglia, dalle verdi colline del [[Vomero]] e di Capodimonte fino alla punta scura di [[Posillipo]], era un solo sonno, una meraviglia senza coscienza. ====[[Johan Turesson Oxenstierna]]==== *Il più delizioso paese dell'Europa è Napoli, e di quanto fa {{sic|duopo}} per una vita deliziosa è provveduto, {{sic|benche}} da perverso popolo sia abitato. Albergo è quasi sempre della più trista nazione 'l paese migliore. Si trovano quivi galantuomini quanti altrove fuor d'ogni dubbio, ma così mi spiego al riguardo del popolo minuto, che dello stato la terza parte compone. *Nazione di più inquietissima è questa, e contro cui devesi ad ogni momento ben avvertire; chiara testimonianza ne fanno quaranta due generali rivoluzioni seguite {{sic|doppo}} la separazione sua dal Romano impero, di cui per lo passato era parte, e nello spazio di due anni ha cinque Re tutti di nazioni differenti avuto, questa Corona i Re di Spagna possedendo, dicevasi; ''che 'l Re cattolico in [[Sicilia]] per la dolcezza regnava, per l'autorità in [[Milano]], ed in Napoli con la sottigliezza.'' *Napoli è nel rimanente 'l paese de' Monaci e delle Civette, due spezie d'animali ugualmente pericolosi, e per una quotidiana, ed ordinaria {{sic|Conversazione}}: Forastieri molti perciò non si vedono doppo un breve soggiorno in altra maniera ritornarsene, che colla borsa vuota, caricata la coscienza, e contaminato 'l corpo. Questa è di Napoli la mia sentenza, che per verità d'esser {{sic|veduto}} merita, ma non già d'esser con troppa curiosità {{sic|esaminato}}. ====[[Pier Paolo Pasolini]]==== *Finché i veri napoletani ci saranno, ci saranno, quando non ci saranno più, saranno altri. Non saranno dei napoletani trasformati. I napoletani hanno deciso di estinguersi, restando fino all'ultimo napoletani, cioè irripetibili, irriducibili, incorruttibili. *Ho scelto Napoli<ref>Per le riprese del ''Decamerone''.</ref>perché è una sacca storica: i napoletani hanno deciso di restare quello che erano e così di lasciarsi morire: come certe tribù dell'Africa. *Io con un napoletano posso semplicemente dire quel che so, perché ho, per il suo sapere, un'idea piena di rispetto quasi mitico, e comunque pieno di allegria e di naturale affetto. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto. *Io so questo: che i napoletani oggi sono una grande tribù che anziché vivere nel deserto o nella savana, come i Tuareg e i Beja, vive nel ventre di una grande città di mare. Questa tribù ha deciso – in quanto tale, senza rispondere delle proprie possibili mutazioni coatte – di estinguersi, rifiutando il nuovo potere, ossia quella che chiamiamo la storia o altrimenti la modernità. La stessa cosa fanno nel deserto i Tuareg o nella savana i Beja (o lo fanno anche da secoli, gli zingari): è un rifiuto sorto dal cuore della collettività [...]; una negazione fatale contro cui non c'è niente da fare. Essa dà una profonda malinconia come tutte le tragedie che si compiono lentamente; ma anche una profonda consolazione, perché questo rifiuto, questa negazione alla storia, è giusto, è sacrosanto. *Io sto scrivendo nei primi mesi del 1975: e, in questo periodo, benché sia ormai un po' di tempo che non vengo a Napoli, i napoletani rappresentano per me una categoria di persone che mi sono appunto, in concreto, e, per di più, ideologicamente, simpatici. Essi infatti in questi anni – e, per la precisione, in questo decennio – non sono molto cambiati. Sono rimasti gli stessi napoletani di tutta la storia. E questo per me è molto importante, anche se so che posso essere sospettato, per questo, delle cose più terribili, fino ad apparire un traditore, un reietto, un poco di buono. Ma cosa vuoi farci, preferisco la povertà dei napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei napoletani alle scuole della repubblica italiana, preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Coi napoletani mi sento in estrema confidenza, perché siamo costretti a capirci a vicenda. Coi napoletani non ho ritegno fisico, perché essi, innocentemente, non ce l'hanno con me. Coi napoletani posso presumere di poter insegnare qualcosa perché essi sanno che la loro attenzione è un favore che essi mi fanno. Lo scambio di sapere è dunque assolutamente naturale. *Napoli è ancora l'ultima metropoli plebea, l'ultimo grande villaggio (e per di più con tradizioni culturali non strettamente italiane): questo fatto generale e storico livella fisicamente e intellettualmente le classi sociali. La vitalità è sempre fonte di affetto e ingenuità. A Napoli sono pieni di vitalità sia il ragazzo povero che il ragazzo borghese. [[Immagine:Palazzo dello Spagnolo - Naples.jpg|thumb|Palazzo dello Spagnolo]] ====[[Jean Paul]]==== *Ancor prima che avessimo compiuto il periplo del promontorio di [[Posillipo]], il cratere del [[Vesuvio]] eruttò lentamente nel cielo un figlio ardente, il sole, e mare e terra si infiammarono. L'anfiteatro di Napoli coi palazzi color dell'aurora, la sua [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del mercato]] fatta di vele pallide, il brulichio delle sue fattorie sulle pendici dei monti e sulla riva e il suo trono verdeggiante di Sant'Elmo, si drizzò fieramente tra due montagne, davanti al mare. *Io passeggiavo solitario; per me non c'era notte, né casa. Il mare dormiva, la terra pareva desta. Nel fuggevole chiarore (la luna calava già verso Posillipo) contemplavo quella divina città di frontiera del mondo delle acque, quella montagna di palazzi che s'inerpicava, fin dove l'alto [[Castel sant'Elmo|castello di Sant'Elmo]] occhieggiava bianco tra il verde del fogliame. La terra cingeva il bel mare; sul braccio destro, il Posillipo, portava fiorenti vigneti fin dentro le onde, mentre col sinistro reggeva città e racchiudeva le onde e le navi del mare e se le stringeva al petto. Sull'orizzonte la puntuta [[Capri]] giaceva nell'acqua come una sfinge e sorvegliava la porta del [[Golfo di Napoli|golfo]]. Dietro la città il vulcano fumava nell'etere, sprizzando a tratti scintille tra le stelle. *La luna era alta nel cielo, luminosa come un sole, e l'orizzonte era indorato dalle stelle – e in tutto il cielo senza nubi si ergeva sola, a oriente la cupa colonna del Vesuvio. Nel cuore della notte, dopo le due, attraversammo da un capo all'altro la città meravigliosa, in cui continuava a fiorire la vita del giorno. Gente allegra popolava le strade – i balconi si scambiavano canzoni – sui tetti spuntavano fiori, alberi tra i lampioni, e le campanelle delle ore prolungavano il giorno, e la luna sembrava riscaldare. Solo di tanto in tanto ci imbattevamo lungo i colonnati, in qualcuno intento alla sua siesta. ====[[Roger Peyrefitte]]==== *Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri. *La vera Napoli, meravigliosa, pittoresca, commovente: quella della strada. *«Posillipo»: «che calma il dolore». Questo luogo d'incanto deve il nome a una villa di Pollione, il Romano che gettava gli schiavi alle murene. Un nome così di buon augurio non era che un'antifrasi. *Risa e sorrisi – la sola Corte d'Europa dove [[Giacomo Casanova|Casanova]] abbia sentito ridere fragorosamente fu quella di Napoli. *Un incidente qualunque fornisce immediatamente dei numeri per giocare al lotto. Un vaso da fiori è caduto in testa ad una passante: i testimoni, dopo averla soccorsa, vanno a giocare 17 (disgrazia), 21 (ad una donna), 34 (sulla testa). ====[[Guido Piovene]]==== *A Napoli, come a Parigi, è difficile udire, almeno in conversazione, quei giudizi assoluti, radicalmente negativi che si odono altrove; come a Parigi, la tendenza è piuttosto verso l'assoluzione, naturalmente con un sottinteso un po' scettico, e senza approfondire troppo; vi è sempre, nei giudizi, un umorismo e un garbo di capitale anche mondana. *È un accento che spesso ho udito risuonare a Napoli in diversa forma. Un incanto nel vivere, unito però al sottinteso che il vivere ha per se stesso qualche cosa di doloroso. Si ha una specie di pendolo tra quell'incanto e quel sottinteso riposto: non si sa mai quale prevalga. *I bambini, le «creature» brulicano. Anche nei ristoranti medi, pochi sono gli avventori senza i bambini intorno. Napoli è una città allattante e poppante, perpetuamente gravida. Un semidio napoletano è l'amore; nella coscienza popolare, l'amore si redime con la creazione. *L'orario a Napoli può essere una necessità pratica, mai una necessità intima. Lo si abbandona quando non occorre più. *La bellezza di Napoli cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana, via via che scopre i suoi segreti, finché si giunge a intendere che veramente è questo il più bel golfo della terra. *Napoli non è una città per puristi. Vedo una chiesetta barocca, che porta a metà altezza la statua di un angelo, e si prolunga sul medesimo piano con la finestra e il balconcino di una casa senza pretese. Al balconcino sta una donna, gomito a gomito con la statua dell'angelo; questa è veramente Napoli; si abbatta la casa e il balcone, e anche la chiesa sarà divenuta scipita. In tutte le città, ma a Napoli specialmente, risulta evidente che l'arte non è fatta soltanto di quelle che chiamiamo opere d'arte. *Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e le potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte. ====[[Antoine-Claude Pasquin Valéry]]==== *Il popolo di Napoli, malgrado ciò che si pretende ultimamente, deve essere considerato come il primo popolo della terra per inclinazione alla sommossa: esiste un libro italiano, intitolato: ''Relazione della ventisettesima rivolta della FEDELISSIMA città di Napoli''. Ma questi uomini indisciplinati, facili all'ira, non sono né crudeli, né furiosi, e malgrado la loro vivacità e l'ardore del clima che li brucia, la loro storia non offre nessuno di quei grandi massacri popolari di cui la storia di nazioni più civilizzate offre anche troppi esempi; gli orrori della rivoluzione del 1799 scaturirono da [[Horatio Nelson|Nelson]] e dalla [[Borbone delle Due Sicilie|corte]]; degli autentici napoletani non avrebbero mai destituito [[San Gennaro]], come [[Giacobinismo|giacobino]] e protettore dei Giacobini, per sostituirlo, come si fece, con [[Antonio da Padova|S. Antonio]]. *Le diverse dominazioni straniere che hanno occupato questo paese, successivamente greco, arabo, normanno, spagnolo, austriaco, francese, produssero senza dubbio negli abitanti la loro perpetua assuefazione, la loro facilità d'imitazione: fin nei costumi odierni si ritrovano molte tracce dei costumi spagnoli, quali l'esagerazione, la iattanza, il gusto delle cerimonie, e da vent'anni l'esercito ha scimmiottato di volta in volta i Francesi, gli Inglesi, e gli Austriaci, prendendo sempre, come capita a quelle specie di copisti, ciò che c'è di peggio nei loro modelli. *Se la natura del Napoletano è poco elevata, il suo istinto è buono, compassionevole, e benché ignorante, svogliato, ha immaginazione ed un'intelligenza viva, molto suscettibile di essere coltivata; il suo linguaggio è pittoresco, figurato, talvolta eloquente. Quando Sua Maestà l'arciduchessa [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]] venne a Napoli, nel 1824, la si mostrò da lontano ad un uomo del popolo, dicendogli che era ''la vedova di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]'' – ''Che la vedova?'' ribatté il [[lazzari|Lazzarone]], ''è il suo sepolcro''. ====[[Michele Prisco]]==== *La consonanza assoluta della gente napoletana con la città che la tiene stretta è il fatto capitale, che non somiglia a nessun altro fenomeno sociologico di altrove, perché [[New York]] o [[Londra]] potrebbero mutare a loro piacimento la loro disposizione urbanistica e la gente {{sic|neviorchese}} o londinese non muterebbe di un soffio il suo modo di vivere. [...] Ed è proprio dunque da questo costante abbraccio fra la città e la sua gente, da questo rapporto che all'apparenza è anche irrazionale ma che poi si rivela come un preciso equilibrio di forze concomitanti, che nascono tanti aspetti della socialità napoletana. {{NDR|([[Mario Stefanile]])}}<br>Parole che vorremmo fossero meditate dai vari inviati speciali quando vengono quaggiù a diagnosticare le piaghe di Napoli: che sono le stesse piaghe della nazione, ingrandite, se si vuole, o esasperate, solo da questa situazione di fondo registrata da Stefanile. Del resto, aggiungiamo a nostra consolazione, se questi inviati non l'hanno capita, la nostra Napoli, non l'hanno capita neppure tanti ospiti illustri, e ben più validi sul piano letterario: non l'hanno capita, vogliamo dire, né Dumas né Anatole France né Lamartine né Mommsen, i quali l'interpretarono, com'è naturale, ciascuno secondo le reazioni del proprio temperamento. E poi non dimentichiamo le eredità impostate nel nostro sangue: fenicia, greca, moresca, e forse anche slava se la filosofia del «lassamme fa {{sic|a'}} Ddio» si apparenta al «nitchevò» russo: per non parlare dell'eredità del [[Vesuvio]], questa specie di Moby Dick nostrano.<br>Anche per tutto questo in nessun altro luogo del mondo si ritrova con la stessa evidenza che acquista a Napoli la testimonianza di un rapporto immediato viscerale e continuo fra i cittadini e la città, senza la mediazione e anzi a dispregio della legge, della norma e dell'autorità. Pensate per un momento a [[Spaccanapoli]], dove una folla pittoresca, geniale, fertile d'inventiva, sembra quotidianamente accreditare – con parole, gesti e atteggiamenti – la sua duplice singolarità alla [[Giordano Bruno]]: scoprire la gioia di vivere nella sua deprimente miseria, e trovare nelle sue scarse felicità un invito alla malinconia e alla rassegnazione. Ecco perché prima che una città, Napoli è a suo modo una categoria umana, e il suo connotato più rilevante resta l'imprevedibilità e il suo destino quello di favorire e continuare a favorire, con la sua permanente contrapposizione e contraddizione – di paesaggio, di storia, di costume, di vita – un'abbondante fioritura di luoghi comuni che ne perpetuano un'immagine di falso folclore e ininterrotto colore locale. *Si stendeva sul [[Golfo di Napoli|golfo]] una caligine colorata, un cumulo di vapori che andavano dal rosa all'azzurro al viola, conferendo al paesaggio, come il riverbero d'uno specchio rotto, quella vaghezza di riflessi, di ombre, di tinte e di lumi ch'è la tristezza di Napoli. [...] In nessuna casa di Napoli la luce era stata ancora accesa. Ma quante case, Gesù! Da far venire il capogiro a fissarle un poco a lungo: era così grande, Napoli? Non s'era mai affacciata<ref>Aurora, protagonista del romanzo.</ref>da San Martino su Napoli: è uno spettacolo meraviglioso. Era grande, la città, a starci dentro non sembrava: ora osservava le facciate stinte delle case, predominavano l'intonaco rosa e il colore grigio, il rosa pareva un riverbero di fuoco e il grigio un tappeto di cenere vulcanica: riconosceva le cupole argentate delle chiese, i terrazzi asfaltati pieni di rattoppi come la biancheria dei poveretti, le buche dei palazzi distrutti: e le strade dove si trovano? Un groviglio, a guardarle da quassù, un crudo e umido intrico di pietre. *{{NDR|Napoli, vista da San Martino}} [...] a poco a poco emersero in quella velata malinconia, nella foschia dei vapori rosei azzurrastri e violacei, fra un brusio di voci perpetue e lontane, i profili delle case, le squadrature dei terrazzi, le rampe tortuose, le scale a precipizio. Cercava un taglio diritto da riconoscere una strada, e non lo trovava: restava questo aspetto informe e caotico di concrezione uscita dal mare, rimasta a secco, scavata con lenti e individuali accorgimenti per trovarvi riparo. ====[[Hermann von Pückler-Muskau]]==== *Il mio amico ed io ci avventurammo da soli in Via Toledo e, spinti dalla folla, giungemmo alla [[Piazza del Plebiscito|piazza del Palazzo]] dove vedemmo per la prima volta in tutta la loro maestà il [[Golfo di Napoli|golfo]] ed il [[Vesuvio]] fumante. Quale che fosse l'impressione destata in noi da questa immagine, il rumore ed il movimento che ci circondava erano così grandi, che l'intera prospettiva ci sembrava girare con la folla. Ero continuamente sul punto di gridare al popolo: insomma, tenetevi un po' tranquilli, perché possa godere di questa bella veduta che ha altrettanto bisogno di silenzio che di un canto melodioso; ma questo popolo che le baionette austriache sole potevano far tacere, di sicuro non si sarebbe lasciato calmare da belle parole; dovetti così rinunciare per il momento a godere di questa tranquillità a cui aspiravo. *Molto spesso [[Posillipo]] mi era stato vantato come il più bel luogo che si trovi negli immediati dintorni di Napoli, e ci dirigemmo quindi da quella parte. Più di una volta lungo il nostro cammino fummo fermati prima di giungere alla meta cui tendevamo; perché, nonostante già conoscessimo discretamente l'[[Italia]] e ci fossimo abbastanza familiarizzati con gli usi degli Italiani, fummo nondimeno talmente sorpresi da tutto quel che vedevamo e sentivamo a Napoli, che ci sembrava di essere in mezzo ad un popolo del tutto estraneo a ciò che avevamo visto a [[Milano]], a [[Genova]] o a [[Roma]]: erano altri giochi, altri canti, altri costumi; gli stessi cavalli erano diversamente bardati. Tutto, in una parola, era nuovo per noi. Ma ciò che più di ogni altra cosa ci colpì, furono senza dubbio le grida eccessive del popolo. *Napoli non ha né porte né mura di cinta, così che ci trovammo, senza aspettarcelo, in mezzo a questa città popolosa in cui all'improvviso fummo storditi dal rumore della folla che ci circondava come se, durante un viaggio per mare, fossimo stati sorpresi da una tempesta in mezzo alla calma più profonda. Quando entrammo in [[Via Toledo]] immaginai che da poco fosse avvenuta una sommossa e che il popolo si accingesse a prendere d'assalto il palazzo del re o il castel Sant'Elmo; ma, osservando più da vicino, vedemmo che tutte queste persone così chiassose, erano, in fondo, individui assolutamente pacifici che gridavano solo per vendere le loro merci, che consistevano in qualche cipolla, in fette di anguria o in piccoli pesci. Accanto a questi venditori ambulanti si trovavano i mercanti fissi di maccheroni, di frittelle, di limonate e di arance. Oltre a questo, poiché era domenica, e la serata era bella, le strade erano ancora gremite d'un gran numero di allegri oziosi a cui è permesso di gridare e cantare a squarciagola, senza minimamente darsene pensiero. In mezzo a questa folla, i ''calessari'' correvano al gran galoppo come se si trattasse di guadagnare il premio della corsa, ciò che non migliorava la tranquillità ed il buon ordine. Man mano che avanzavamo la folla si faceva sempre più serrata, di modo che alla fine ci trovammo completamente bloccati, sia per la quantità di persone che per le riparazioni che si facevano al lastricato. *Qui imparo anche a conoscere questa trasparenza dell'atmosfera di cui avevo tanto sentito parlare; perché dal mio balcone distinguo perfettamente nella città di [[Sorrento]] da cui sono lontano quindici miglia, ogni casa con la sua forma ed anche il suo colore. Quel che c'è di più straordinario è che, quando il cielo è coperto, gli oggetti si avvicinano e sembrano divenire ancora più distinti; mentre quando fa molto caldo, e soprattutto quando soffia lo scirocco, sono come avvolti in un vapore incerto e gialligno. Dall'altro lato del mio balcone, ho innanzitutto la parte della città che si estende verso la [[Villa comunale di Napoli|Villa Reale]] e [[Posillipo]], poi fiancheggio i giardini e le residenze di villeggiatura, mi elevo verso il Capo Miseno e volo da un'isola all'altra. L'Epomeo, nell'isola d'Ischia, serve da limite da questa parte, ma le isole sono disposte nel mare come una collana di corallo, e le onde, fatte lucenti dal sole, che brillano in un orizzonte lontano, somigliano ad una catena d'argento che lega insieme i due promontori collocati l'uno di fronte all'altro. Quando si hanno davanti agli occhi tante mirabili bellezze, che non si ha bisogno di andare a cercare, non si sente il minimo desiderio di uscire di casa, a meno che non si veda passare sotto le proprie finestre una gondola o una barca a vapore; allora, a dire il vero, si sentono nascere desideri cui si fa fatica a resistere. ====[[Fabrizia Ramondino]]==== *Chi non è vissuto in una città balia, ma solo in una città madre, difficilmente potrà comprendere come le ordinate costellazioni celesti, a immagine dell’ordine terrestre – spirituale, sociale, politico, – siano indifferenti al napoletano, mentre nella Via Lattea egli ritrova quell'indistinto luminoso brulichio, privo di forme e di nomi, quel caos chiaro e nutriente, specchio celeste della sua città. *E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove.... Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa. *La porta dell'Oriente verso l'Occidente e dell'Occidente verso l'Oriente, come definì Napoli [[Fernand Braudel|Braudel]], è sempre spalancata, pronta ad accogliere tutti. Ma chi la oltrepassa avverte di entrare in un luogo dove sono radunati i membri di una grande setta segreta alla quale è arduo essere iniziati. ====[[Domenico Rea]]==== *A Napoli [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] si preparò non solo a diventare uomo, ma {{sic|intanto}} divenne sommo scrittore in quanto subì una profonda napoletanizzazione. A Napoli acquistò il vastissimo sentimento tragico della vita, di una vita in movimento, senza scrupoli, consumata dalla e nell'azione, senza mezze misure, intensa nel bene e nel male, nell'amore celeste e nel profano. *Boccaccio lontano da Napoli vive come un emigrante. Non sa porre radici profonde in nessun altro luogo. Si rassegnerà a rimanere in Certaldo. E il paese che sempre l'attirerà, anche dopo l'amara delusione del 1362, sarà Napoli, ed è a Napoli, come gli emigranti, che penserà sempre di ritornare. A Napoli, non a [[Firenze]], che non gli ricorda le donne ingrate ma appassionate di Napoli, le scampagnate a [[Baia]], i bagni e e le cacce, quel mare, quel cielo, quella città piena di gente, amante di una vita gridata, che tira a campare senza preoccuparsi se domani sarà domenica o lunedì, giacché sarà un bel giorno se la fortuna avrà dato un segno della sua benevolenza. *Come un popolo tanto disposto al farsesco sia poi giunto a certi suoi grandi giorni, a [[Masaniello]], al netto rifiuto dell'Inquisizione (anche se a Napoli in fatto d'impiccagioni, arrotamenti, squartamenti, supplizi in pubblico se ne contarono a migliaia fino al Settecento), alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica del '99]] e ai moti del 1820, non ce lo {{sic|sapremo}} spiegare se dovessimo prendere sul serio la sua letteratura che si è lasciata attrarre quasi sempre dagli effetti e non dalle cause, che ha sottomesso la miseria al colore, non il colore ad essa. Chi ha parlato delle 4 giornate? E donde sono uscite? Dalla pulcinelleria? *{{NDR|Il panorama dal balcone di una casa di Napoli}} Da Punta della Campanella a Capo Miseno<ref>Le due estremità che delimitano il Golfo di Napoli. {{cfr}} ''Letteratura delle regioni d'Italia, Campania'', p. 341, nota 12.</ref>era un cerchio perfetto nella metafisica luce della luna. Ogni punto era un riferimento archeo-storico-sociologico, un «a capo del mito»: il [[Vesuvio]], [[Pompei]], la costa di Stabia, il promontorio di Sorrento, [[Capri]] e il [[Salto di Tiberio]], lo sperone di [[Ischia]], la prua della virgiliana [[Posillipo]] e il vasto mare a cerchi concentrici come l'eco, frastagliato dalle luci delle lampare... Ora mi spiego perché [[Giacomo Leopardi]] dettò gli ultimi sei versi del divino (e mai aggettivo fu più effettuale) ''Tramonto della luna'' da un giardino del [[Golfo di Napoli|golfo]], dopo avere amato e odiato Napoli. *Dovunque si parli di Napoli, c'è una disposizione a comprendere Napoli, che è in sostanza un'accusa alla sua pulcinelleria, alla sua corruzione in politica e in morale. Popolo sporco, dedito all'ozio, alla prostituzione, impoeticissimo! E la nostra meraviglia si leva in dubbio; per come sia stato possibile che un popolo corrotto, da quando se ne ha una memoria, sia ancora tanto vivo, anzi nella piena capacità d'insegnare qualche cosa agli uomini, di dare a loro, se non altro, uno spettacolo che gli stranieri chiamano vita piena. *Il mare a Napoli è un maestro. Il mare è una lenta fatica. *Il napoletano è fuori dalla storia; o meglio vi è stato così addentro e così maltrattato, deriso e beffato che ha finito per uscire dal tempo, creandosi un suo ambiente eterno dominato, è ovvio, da [[San Gennaro]] e dalla [[cabala]].<br>Che cosa poteva fare di diverso con i suoi problemi in sospeso e procrastinati all'infinito? *Il ''rilievo'' del mendicante, che sarebbe violento in un'altra città, a Napoli, rientra nel quadro generale della grande miseria. Si distinguono solo quei mendicanti coperti di piaghe o di altre brutture fisiche, esposte con arte provetta. Ma se piaghe, infermità e mutilazioni, stracci e insetti muovono a ribrezzo la maggioranza degli uomini, ai napoletani suggeriscono una profonda emozione. Il napoletano vecchio tipo nutriva una cieca sfiducia nel Progresso, ma confidava nella Provvidenza. In cuor suo non approvava che un mendicante, ossia un uomo colpevole di non essersi maturato nel grembo di una regina, doveva essere gettato nel fetore e nella promiscuità di un ospizio, togliendogli, in pratica, la libertà. Era considerato un colmo d'ingiustizia. *{{NDR|Napoli}} La porta misteriosa di tutta l'Italia meridionale. *«Ma Napoli, Napoli bella della mia gioventù, com'è diventata?»<br />«È orribile. Altro che odore di mare, che mi dicevi. Odore di merda come qua. Ma qua è la nostra merda». *Napoli, una commedia perpetua recitata in pubblico, gridata e urlata. *Ora l'anno è pieno. Siamo agli sgoccioli. I giorni non passano mai, ma gli anni passano come i lampi. Ma a Napoli se ne fregano. Tutto in questo mese concorre verso il [[presepe]], ossia verso un mondo immaginario pieno di pace e di bendidio. Il presepe è questo: la metafora di come dovrebbe essere la terra governata più che dagli uomini dall'ingenuo Bambino [[Gesù]]. Il presepe è il regno dell'armonia e della fine dell'ingiustizia. *Per noi resta il fatto che ovunque troviamo quattro righe su Napoli, prostituzione, furto, arrangiamento e compromesso sono i punti di forza. Ma il sentimento tragico della vita, spogliato e nudo, che qui regna su tutto, come la violenza di vivere almeno una volta, perché una volta si vive, rimangono forze oscure. *Re, governanti, turisti e poeti passano e se ne vanno. Anche il napoletano se ne andrebbe a vivere in riva al mare, dove l'aria sveltisce il cuore, o sulla collina del [[Vomero]] o ai Camaldoli, dove c'è odore di campagna e di cielo fresco. Egli invece è costretto a restare nel pozzo. Questa certezza ha trasformato il vicolo in una casa in comune, ha sviluppato l'istinto del mutuo soccorso – si prestano tutto: pentole, cibi, panni, scarpe, abiti – ma ha anche sollecitato un'indifferenza politica fatalistica, che ne ha fatto un popolo politicamente rachitico. *Scartati i re, i loro delfini, parenti, congiunti e amici, ai napoletani rimase il patrono, proprio nel significato di padre da cui solo sperare non miracoli, ma il pane allo stato brado. Da questo legittimo desiderio a «un culto di sangue di stampo barbarico<ref>La citazione è tratta dalla voce ''San Gennaro'' nell<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia delle religioni'', edita da Vallecchi. {{cfr}} ''San Gennaro'', ''Opere'', Mondadori, 2005, p. 1520.</ref>» ce ne passa. San Gennaro largamente manovrato dai chierici per tener buoni gli sprovveduti si trasformò in un'arma di ricatto nelle mani di questi ultimi nell'immarcescibile speranza di addomesticare chi aveva e poteva. *Si resta a Napoli perché i napoletani nella collettivizzazione universale, conservano un loro preciso comportamento; perché non provano il rigetto del loro prossimo. Lo accettano, ne sopportano e comprendono i difetti. È per questo motivo che la notte napoletana è ancora tra le più fulgide notti del mondo. Alle tre del mattino si può invitare un amico a gustare un piatto di spaghetti con pomodori, triglie in cartoccio e babà flambé. In molti luoghi d'Europa si vocifera di libertà sessuale: ma soltanto a Napoli, da illo tempore, una creatura di qualsiasi sesso può coltivare i propri sfizi. Il vizio della libertà sessuale a una certa ora della notte si respira nell'aria. Certo, rimane una città difficile. È per palati dal gusto forte. Possono capitare tante cose, tante avventure, tanti guai, tante invenzioni del vivere e tanti delitti. La ragione è semplice. Non c'è mai stata una borghesia a dettare le leggi dell'ipocrisia. La città è rimasta sostanzialmente plebea, incline al «dialettale», al versante greco, quello liberatorio degli istinti, più che mai socratica e legata al superiore ordine divino (umile, semplice) che a quello storico e politico: potere e violenza. Una città con ancora le carni e le piaghe esposte, dolenti e alla ricerca di una giustizia più vicina al diavolo che a Dio. *Troppa folla, troppo disordine, troppo rumore. Non pioveva, ma le strade erano bagnate e umide peggio che in campagna, e dappertutto bucce e cartacce, semi di zucca, scheletrini di pesci, valve di cozze, banchi di pizzaiuoli di paste cresciute esposte alla polvere in un acre fetor d'olio fritto. *Truppe d'occupazione furono quelle americane, ma apportatrici di un vastissimo concetto di democrazia nel significato più comune e umano del termine. Il fatto che un capitano alleato potesse amare fino a sposarla una popolana fu una rivelazione (e una rivoluzione) sociale d'inaudita importanza. Una conquista memorabile, che restò nel fondo del cuore dei napoletani. Per questa ragione la società fittizia e illegale che si instaurò a Napoli per due o tre anni lasciò dei beni morali e spirituali che sono ancora motori di progresso più di mille teorie. *{{NDR|Napoli}} Un infernale miscuglio di casi umani piccoli e piccolissimi, ma ugualmente fatali e terribili, potenti nella gioia e nella tristezza, che riceve, raccoglie e nasconde gente di ogni risma e razza. *Una città in cui l'ingiustizia è diventata edilizia, plastica, rilevo. ====[[Ermanno Rea]]==== *Affidare a un pool di intelligenze il progetto di un nuovo sviluppo, la mappatura dei problemi aperti, la speranza di mobilitazione delle coscienze, il compito di elaborare una prospettiva di futuro. Napoli è una città che non conosce se stessa. *[[Antonio Bassolino]] è il nuovo sindaco di Napoli. La città ha detto no alla nipote del duce, [[Alessandra Mussolini]], che comunque esce dalla piazza non proprio polverizzata, con il 44,4 per cento dei voti che poca cosa non è.<br />Ma che importa? Il dettaglio appartiene alla cronaca; l'evento alla storia. Un ciclo si chiude anche per questa città (si è chiuso per la verità già da tempo con il crollo di tutto un ceto dirigente e di un'impalcatura di potere) e noi, figli della guerra fredda, diventiamo archeologia. *Chi semina vento raccoglie tempesta, sostiene il proverbio. A Napoli il vento fu seminato ancora prima dell'ultimo conflitto mondiale, quando la città fu chiamata a garantire col sacrificio del proprio mare e del proprio porto, insomma con la rinuncia a ogni forma di sviluppo possibile, i perversi equilibri della guerra fredda nell'area sud-europea. ====[[Marchese de Sade]]==== *Fra il popolo, non si vedono che marchi spaventosi del veleno di questa peste<ref>La [[sifilide]].</ref>che sfigura ogni cosa in quasi tutte le parti del corpo. Se il veleno è tenuto più nascosto dai ricchi e dai nobili, non è per questo meno pericoloso, e io credo che ciò che uno straniero può fare di meglio è di evitare ogni contatto con questo popolo corrotto.<br>Come fare tuttavia, in un paese in cui il clima, gli alimenti e la corruzione generale invitano così eternamente alla depravazione? È fisicamente impossibile immaginarsi sino a qual punto essa è spinta a Napoli.<br>Le strade, di sera, sono piene di sventurate vittime offerte alla brutalità del primo venuto, e che vi provocano, per il prezzo più vile, a tutti i tipi di libertinaggio che l'immaginazione può concepire, e persino a quelli per i quali sembra che il loro sesso dovrebbe avere orrore. [...]<br>Con il danaro si può avere a Napoli la prima duchessa della città. E io mi domando cosa diventeranno la virtù, la popolazione, la salute in uno Stato in cui la degradazione dei costumi è arrivata<ref>Arivata, refuso, nel testo.</ref>sino a questo punto, e in cui la più lieve lusinga per il guadagno conduce al delitto, capovolgendo ogni sentimento di probità, di onore e di virtù!<br>L'onesta e piacevole galanteria, il sano commercio dei due sessi, che riscalda tutte le passioni nobili e che serve spesso da focolare a tutte le virtù, è poco conosciuto in una città in cui la brutalità dei costumi non vuole che il godimento. *Il popolo indubbiamente è rozzo, grossolano, superstizioso e brutale, ma ha una certa franchezza, e non è privo, talvolta, persino di amenità. La miglior prova è che questa plebe sterminata si mantiene nell'ordine senza polizia. La borghesia è civile, sollecita. La preferirei alla nobiltà, che l'alterigia e l'orgoglio sminuiscono proporzionalmente al suo desiderio di elevarsi. In generale è una nazione da formarsi; ma non è un'opera di un giorno, né di un regno. *In generale non è a Napoli che bisogna venire a cercare le arti. Si lasciano a [[Roma]]. Qui non bisogna ricercare che la natura e oso credere che essa sia superiore a ciò che le arti stesse sono a Roma. [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è il viaggiatore da tener presente percorrendo questa felice campagna dove egli fa peregrinare il suo eroe, e si trova che, malgrado le rivoluzioni che hanno desolato questo bel paese, esso non è tuttavia ancora abbastanza mutato per non riconoscerlo dalle descrizioni che egli ci fa. *Risalendo all'origine della mescolanza dei diversi popoli che hanno sostituito i Greci in questa bella contrada, e che non vi hanno apportato che quella crudeltà che li ha condotti a distruggere i più bei monumenti, si troverebbe forse una causa<ref>Della rozzezza del popolo, che l'abate [[w:Jérôme Richard|Jérôme Richard]] attribuiva alle vicende tumultuose che hanno caratterizzato la storia di Napoli. {{cfr}} De Sade, ''Viaggio in Italia'', p. 262.</ref>più giusta: lo scarso progresso che le arti e le scienze vi hanno fatto in seguito, da cui è venuta questa imperdonabile negligenza nell'educazione, ha continuato a nutrire l'ignoranza e conseguentemente l'abbrutimento. La mollezza, vizio ordinario dei popoli che abitano in un bel clima, si è venuta ad aggiungere. La depravazione, che ne è una conseguenza, ha finito di corrompere, e io credo che ci vorrebbe oggi una rivoluzione completa per riportare questo popolo a quella amabilità che regna nella massima parte del resto dell'[[Europa]]. ====[[Jean-Paul Sartre]]==== *A Napoli ho scoperto l'immonda parentela tra l'amore e il Cibo. Non è avvenuto all'improvviso, Napoli non si rivela immediatamente: è una città che si vergogna di se stessa; tenta di far credere agli stranieri che è popolata di casinò, ville e palazzi. Sono arrivato via mare, un mattino di settembre, ed essa mi ha accolto da lontano con dei bagliori scialbi; ho passeggiato tutto il giorno lungo le sue strade diritte e larghe, la Via Umberto, la Via Garibaldi e non ho saputo scorgere, dietro i belletti, le piaghe sospette che esse si portano ai fianchi.<br>Verso sera ero capitato alla terrazza del caffè Gambrinus, davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto. Ero piuttosto scoraggiato, non avevo afferrato a volo che piccoli fatti multicolori, dei coriandoli. Mi domandavo: «Ma sono a Napoli? Napoli esiste?» *La nostra corriera fa spostare un carro funebre, che caracolla davanti a noi, più adorno di un carretto siciliano, il cavallo ha l'aria di una bella di notte; la carrozza sobbalza dietro di lui, quattro colonne tortili sostengono una sorta di baldacchino dove volano gli angeli. Dai quattro vetri si vede la bara ricoperta di fiori. Ai quattro lati traballano lanterne d'argento. Sulla predella posteriore, un beccamorto fa acrobazie. È bello essere ricevuti a Napoli dalla morte. Da una morte caracollante, agghindata come una puttana, fantastica, assurda e veloce. Tutto si copre d'ombra, ci si immerge nella città. *Napoli si avvicina. Come ogni volta, prima di arrivarci, ho una stretta al cuore. Attraversiamo un frutteto deserto. So molto bene, troppo bene, ciò che troverò a Napoli. È una città in putrefazione. L'amo e ne ho orrore. *Seguì per un po' [[Via Toledo|Via Roma]], poi si infilò in un vicolo. «Un vicolo di Napoli, non è come un tempio. Ti si appiccica, è come la pece.» [...] Dei bassi impudichi e segreti: ti buttano in faccia il loro calore organico ma non si svelano mai. «Forse perché non si vede mai qualcuno dentro.» Di notte, si chiudevano ermeticamente; di giorno, quando si aprivano, si svuotavano dei loro occupanti, li spingevano fuori, nella strada, e questi restavano là tutto il giorno, madidi, stagnanti, legati ai bassi da un invisibile cordone ombelicale, legati tra di loro da un qualcosa {{sic|più profondo}} del linguaggio, da una comunanza carnale. [...] Il cielo sembrava altissimo, lontanissimo sopra la sua testa; Audry stava proprio in fondo – in fondo a una vita densa e nera come sangue che si coagula, era stordito; a poco a poco era invaso da un desiderio di sonno, di cibo e d'amore. ====[[Giovanni Scafoglio]]==== *La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata. *Napoli che strana città, per viverla serenamente bisognerebbe eliminare tutte quelle sorprese che ti riserva giorno dopo giorno, ma poi non sarebbe più la stessa. Un po' come quegli uomini che le donne amano per il gusto di poterli poi educare una volta sposati. *Napoli, la città che mi ha cresciuto è un mondo di ombre proiettate su pareti degradate dove anche la pioggia si vergogna di cadere. ====[[Jean Noel Schifano]]==== *Con l'unificazione, i reali Savoia vollero trasformare Napoli in una città provinciale, senza successo, saccheggiandone gli immensi tesori. Non riuscirono a governare perché refrattaria, persino usando la collaborazione della Camorra e dei capi di quartieri. Napoli si vide privata, negli anni, di spazio e creatività. Il genio partenopeo si rifugiò nell'illegalità. *E dico che tutti i mali di Napoli nascono a [[Roma]]. In un secolo e mezzo hanno fatto di tutto per trasformare la grande capitale che nei secoli è stata Napoli in una città-bonsai, privandola di banche, ferrovie, cantieri navali e opere d'arte. L'hanno trasformata in una città assistita da tenere al guinzaglio. E ora gli lasciano la monnezza, dopo che gli hanno portato per decenni i rifiuti tossici delle fabbriche del Nord. *Fra 50 anni Salerno e Caserta saranno uniti da un solo territorio urbano, sarà cosa favolosa. Volevano ridurla a una città bonsai, invece ne hanno fatto una pantagruelica, che ha difficoltà a muoversi ancora con le catene del colonizzatore al piede. *In tutti i sensi, credo che la civiltà napoletana sia indispensabile all'uomo moderno. Non si può essere moderni senza avere in gran parte una sensibilità napoletana. *Napoli ha la particolarità di essere tollerante ed accogliente. Napoli fa delle altre culture del mondo la propria cultura. Fagocita, digerisce e ricrea a partire dalle altre culture. Più si dà a Napoli, più Napoli dà al mondo. *Per sensibilità e cultura sono di tutto cuore napoletano. Ho imparato a vivere a Napoli, ho imparato a scrivere a Napoli. *Più Napoli sarà Napoli, più sarà universale. *Un altro simbolo che riconosco in Napoli è l'uovo. L'uovo primordiale si vive a Napoli. Una forma indistinta in cui l'uomo non si distingue dal ventre materno. Lo stesso sangue di [[San Gennaro|S. Gennaro]] che si scioglie ogni sei mesi, fa pensare al sangue femminile: sono ciò che ho chiamato i semestrui di San Gennaro. La civiltà napoletana è un uovo da cui tutti si possono nutrire. *Vogliono neronizzare Napoli e tutta la Campania con la monnezza. Odiano Napoli per la sua trimillenaria intelligenza, per la sua civiltà. Così la sfruttano, come l'hanno sfruttata in questi 150 anni di Unità. ====[[Ingo Schulze]]==== *Ci sono naturalmente città più rumorose, più profumate, più puzzolenti, più anguste, più veloci, più grandi, più imprevedibili – [[Calcutta]], San'a, [[Il Cairo]], [[Tokyo]]. Posso amarle oppure odiarle, ma sono città straniere. Napoli invece è come il tipo strambo in famiglia che turba molto più di un pazzo incontrato alla stazione, Napoli è la bella zia o la bella nipote che confonde i pensieri più di qualunque ragazza pinup. *Napoli è per me un insieme di densità e ampiezza dello sguardo. Il contatto è subito fisico, lo spazio è limitato e denso: rumori, profumi, cattivi odori, tutto è immanente, la storia qui non è lingua morta. E poi la vista del mare e del golfo, che si apre improvvisa e sembra racchiudere l'intera cultura di cui siamo fatti, da Ulisse e Virgilio fino ai giorni nostri. Mi sembra che Napoli possieda una sua intensità in tutte le sue espressioni, nel bene come nel male. *Napoli è una città che sperpera la propria bellezza, non solo a causa della criminalità e del degrado. Qui le chiese più sontuose ti si parano davanti all'improvviso, tanto che quasi non riesci a vederne la facciata, per non dire a ricavarne una visuale d'insieme. Il vero sfarzo si rivela spesso solo nei cortili interni. In nessun altro luogo l'aria è tanto satura di odori, che passo dopo passo si trasformano. Si viene squadrati, toccati, spintonati, non vi è mai tregua. Lo scoppiettio dei motorini costringe a guardarsi continuamente le spalle. Ma questa densità nulla sarebbe senza la corrispettiva vastità. A volte basta salire qualche gradino o cambiare lato della strada o anche solo voltarsi, e già ti coglie la vertigine alla ''vista del mare''. ====[[Matilde Serao]]==== *Il popolo napoletano, che è sobrio, non si corrompe per l'acquavite, non muore di ''delirium tremens''; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l'acquavite di Napoli. *Napoli, la città della giovinezza, attendeva Parthenope e Cimone; ricca, ma solitaria, ricca, ma mortale, ricca, ma senza fremiti. Parthenope e Cimone hanno creata Napoli immortale. *Ognuno sa che Iddio, generoso, misericordioso e magnifico Signore, ha guardato sempre con occhio di predilezione la città di Napoli. Per lei ha avuto tutte le carezze di un padre, di un innamorato, le ha prodigato i doni più ricchi, più splendidi che si possano immaginare. *Se interrogate uno storico, o buoni ed amabili lettori, vi risponderà che la tomba della bella Parthenope è sull’altura di San Giovanni Maggiore, dove allora il mare lambiva il piede della montagnola. Un altro vi dirà che la tomba di Parthenope è sull’altura di Sant’Aniello, verso la campagna, sotto Capodimonte. Ebbene, io vi dico che non è vero. Parthenope non ha tomba, Parthenope non è morta. Ella vive, splendida, giovane e bella, da cinquemila anni. Ella corre ancora sui poggi, ella erra sulla spiaggia, ella si affaccia al vulcano, ella si smarrisce nelle vallate. È lei che rende la nostra città ebbra di luce e folle di colori: è lei che fa brillare le stelle nelle notti serene; è lei che rende irresistibile il profumo dell’arancio; è lei che fa fosforeggiare il mare. Quando nelle giornate d’aprile un’aura calda c’inonda di benessere è il suo alito soave: quando nelle lontananze verdine del bosco di Capodimonte vediamo comparire un’ombra bianca allacciata ad un’altra ombra, è lei col suo amante; quando sentiamo nell’aria un suono di parole innamorate; è la sua voce che le pronunzia; quando un rumore di baci, indistinto, sommesso, ci fa trasalire, sono i suoi baci; quando un fruscìo di abiti ci fa fremere al memore ricordo, è il suo peplo che striscia sull’arena, è il suo piede leggiero che sorvola; quando di lontano, noi stessi ci sentiamo abbruciare alla fiamma di una eruzione spaventosa, è il suo fuoco che ci abbrucia. È lei che fa impazzire la città: è lei che la fa languire ed impallidire di amore: è lei la fa contorcere di passione nelle giornate violente dell’agosto. Parthenope, la vergine, la donna, non muore, non ha tomba, è immortale, è l’amore. Napoli è la città dell’amore. *Sotto il vivo raggio del sole, il glauco [[mare]] freme di gioia; è fresco, è profumato. Le sue voci seduttrici sono irresistibili, e bisogna evitare di guardare per non gettarvisi dentro, anelanti del suo abbraccio. Le serate sono splendide, la [[Villa comunale di Napoli|Villa]] è gaia, le fanciulle sotto gli alberi somigliano molto alla Galatea di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], sono più... o forse meno vestite, ecco tutte, ecco tutto. Ci è da divertirsi, ci è da respirare a pieni polmoni l'aria leggiera, ci è da sorridere, financo, financo... ci è da innamorarsi. *Troppo ho sofferto nell'onore e nella prosperità: troppo ho lagrimato di vergogna e di indignazione. Io debbo cominciare per salvarmi, se voglio esser salvata da tutto, da tutti. Nelle mie mani è la mia prima risurrezione: cioè quella della mia esistenza, morale, cioè quella del mio decoro sociale. Farò, io, veder al mondo, all'Europa, all'Italia che di tutti i doni della sorte, io sono degna, che di tutti gli aiuti fraterni, io sono degna, io, Napoli, paese di gente onesta, mandando al Comune solo gli onesti, chiedendo ad essi, che da essi si prosegua e si esalti la mia riabilitazione! ====[[Samuel Sharp (chirurgo)|Samuel Sharp]]==== *A Napoli è una piazza chiamata ''[[Piazza del Municipio (Napoli)|Largo del Castello]]''. Somiglia molto al nostro ''Fower Hill'', ed è il ritrovo del popolo ozioso. Qui, in ogni pomeriggio, i frati e i pagliacci, i borsaiuoli e i ciarlatani compiono la lor bisogna. Un frate (del genere dei nostri predicatori ambulanti) predica a un uditorio di popolani che riesce man mano ad attirare; un pagliaccio tenta di stornar dal frate quella gente, mettendo in mostra ''[[Pulcinella]];'' e gli altri parecchi commedianti s'ingegnano a fare altrettanto. Or accadde un giorno che ''Pulcinella'' ottenne molto successo. Il povero frate predicava addirittura alle panche: nessuno se gli accostava. Seccato, mortificato, imbestialito all'idea che un teatrino di marionette, a venti metri di distanza da lui, potesse in quel modo sviare l'attenzione del pubblico dall'Evangelo e fargli preferire un sì triviale divertimento, egli levò alto a un tratto il Crocifisso e con voce tra {{sic|inspirata}} e rabbiosa si mise a urlare: «Ecco il vero Pulcinella! Ecco il vero Pulcinella! Venite, signori! Venite da me!»<br>Ed è così noto in Napoli questo fatto ch'io non mi sarei permesso di narrarvelo, se non lo narrassero, a tutti, anche le persone più pie. *{{NDR|La ''cuccagna'', offerta al popolo nel periodo di Carnevale per quattro domeniche consecutive}} Ai lati della costruzione sono inchiodati un numero prodigioso di pani in ordine architettonico ed anche una grande quantità di arrosti. Tra i cespugli sono trenta o quaranta montoni vivi, qualche maiale, dei piccoli bovi ed una quantità di polli. Ora la bisogna da compiere è di sacrificare questi poveri animali alla fame del popolo e, per ciò lasciar fare con ordine, ben tremila soldati circondano la costruzione per allontanare la gente finché il Re appaia a un balcone e dia il segnale per principiare la cerimonia sventolando il suo fazzoletto. Allora i soldati aprono i ranghi ed il popolaccio vi si precipita, ognun pigliando la sua preda e portando via le vivande e gli animali. Tutto è finito in un batter d'occhio. In questa confusione ci sono state gravi disgrazie, ma quest'anno non constato che vi siano morti o feriti. Le quattro società dei macellai, dei fornai, dei pescivendoli e dei pollaiuoli fanno le spese dei quattro giorni. Non posso trovare un napoletano qualunque che conosca l'origine di questa abitudine né che mi possa dire se derivi dai mori quando possedevano una parte della Sicilia o se sia d'origine pagana, o, in ultimo, se sia, come pare probabile, un ricordo delle esposizioni di belve che avevano gli antichi romani, giacché corrisponde molto al ''Venatio Direptionis''<ref>"La caccia, a cui per consenso dell'editore, e del principe dava termine la irruzione nell'arena del popolo, autorizzato, in tale occasione, ad impadronirsi di checché gli cadea sottomano, fu detta caccia di saccheggio, ''venatio direptionis''. La magnificenza dello addobbo, e la quantità delle vittime uccise, consentiva largo campo allo spoglio tumultuoso, che, pei seduti nelle gradinate formava pur esso parte animatissima dello spettacolo.<br>I Cesari costumavano far gettare dall'alto nell'affollato anfiteatro pallottole di legno contenenti numeri; ad ogni numero corrispondeva un dono, perfino navigli, isole, poderi." Da ''Storia del Pensiero nei Tempi Moderni del Conte Tullio Dandolo'', vol. II, Stabilimento Tipografico Sensi, Assisi, [https://books.google.it/books?id=dXFUAAAAcAAJ&lpg=PA349&ots=awuYBhSavP&dq=&pg=PA349#v=onepage&q&f=false p. 349]</ref>.<br>Un inglese vede con meraviglia tante migliaia di persone così pacificamente radunate. A Londra in un'occasione di tanta allegria la metà della gente sarebbe {{sic|ubbriaca}}, la si vedrebbe bisticciarsi, azzuffarsi, magari buttar nella folla qualche gatto morto, per accrescere la confusione. Però mi pare che il popolaccio napoletano, per diabolico che sia quando è inquieto, si dimostri più contenuto, quando è di buon umore, del nostro popolaccio. *Certi luoghi delle [[Alpi]] offrono un bellissimo e pur tremendo aspetto: essi mi dettero il primo grande spettacolo, davvero ''meraviglioso''. Credo che la città di [[Venezia]], emergente dalle acque con le incantevoli sue isole adiacenti, potrebbe essere considerata come la seconda delle meraviglie ch'ho visto: e mi permetterei di nominare la [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Chiesa di San Pietro]], in [[Roma]], come la terza di quelle, malgrado che le sue bellezze non derivino dalla natura ma soltanto dall'opera dell'arte. Sopratutto ammiro il cielo, la terra e il mare di Napoli! Le isole, le colline, il [[Golfo di Napoli|golfo]], le costruzioni che scendono, come in anfiteatro, fino al mare rendono l'aspetto di questa città cosa di una infinita bellezza. *Io suppongo che Napoli sia l'unica città d'Europa che basti a' suoi abitanti; tutte le altre sono rinforzate dalla gente di provincia: quel che costa la vita, quel che occorre al lusso costituiscono in altre grandi città tali ostacoli ai {{sic|matrimonii}} ch'esse, in pochi anni, certo resterebbero spopolate se non se ne rimettessero a' provinciali. Invece a Napoli il caso è diverso: si ha la curiosa abitudine di prender gente di servizio coniugata: a [[Parigi]] o a [[Londra]] poche persone di servizio sposate trovano posto, anzi la gran parte di questa classe rimane tutta la vita senza sposarsi; se lo facessero, difficilmente potrebbero in quelle città i domestici e le cameriere trovar posto anche in diverso modo. A Napoli è l'uso quasi generale di dare un tanto al giorno agli uomini di servizio per nutrirsi, essi non dormono in casa del loro padrone, e quindi son costretti a pigliar moglie: ne accade che un gran numero di ragazze è sempre pronto ad accettare la prima domanda di matrimonio, giacché in Italia le donne vanno difficilmente a servizio come in Inghilterra. [...] La difficoltà d'impiegarsi come serve, quella ancora di guadagnarsi il pane in altro modo, son, giusto, le ragioni che inducono certe povere donne ad affrontare la miseria sicura, la quale le aspetta subito dopo il matrimonio. Sciami di bambini si vedono in tutte le strade abitate da' poveri, e son natural conseguenza di quelle unioni: un marito e una moglie che abitualmente hanno sei o sette figliuoli e una sola stanza per casa contribuiscono specialmente ad affollare le vie della città. *Se non ricordo male è il Signor [[Joseph Addison|Addison]] il quale afferma che appena un napoletano non sa che farsene si caccia in saccoccia tutte le sue carte e pianta allegramente un processo; è perfettamente vero, e dico anzi che se il [[Regno di Napoli]] fosse grande come la Repubblica di Roma nel momento del suo splendore, e se ogni causa dovesse essere giudicata nella capitale, le migliaia di avvocati che qui si vedono sarebbero appena sufficienti.<br>La prima volta che mi recai alla [[Castel Capuano|Vicaria]] credetti di essere uscito tardi di casa; le strade erano zeppe di avvocati che andavano a pranzo. Una folla enorme usciva dalla ''Vicaria'' e io credetti che il Tribunale si svuotasse. Invece, riuscito a penetrarvi, vi trovai lo stesso numero di gente che s'incontrerebbe ne' teatri di Londra la sera prima di una nuova rappresentazione!<br>Benedetto paese, ove chi non è principe o pezzente è ''[[w:paglietta|paglietta]]'' o prete. *Si dice che fosse costume dei pagani di non soltanto biasimare ma pur di castigare le loro deità quando non ascoltassero le preghiere di quelli antichi: ebbene lo stesso segue nel popolo napoletano. Se la [[Maria|Madonna]] stessa, oppur un qualunque lor santo in cui ripongono fiducia, non soddisfano le loro preghiere Madonna e santi son davvero trattati male. Per conto mio non posso dire di aver assistito a un caso di una somigliante mancanza di rispetto, ma certo, se mai merita un esemplare castigo una santa, io credo che questa deve essere proprio Santa Lucia. V'era oggi a chiederle aiuto un tal numero di ciechi che al solito arrivano [[Basilica di Santa Lucia a Mare|qui]] ogni anno da queste vicinanze, ch'io non dubito che voi stesso vi sareste indignato al punto di proprio picchiar la santa, per indurla a manifestar senza indugio la sua rara potenza. Ciò naturalmente, se foste stato un cattolico del genere di que' disgraziati. ====[[Amalia Signorelli]]==== *Anche per i non-napoletani, diciamo pure per gli italiani, ad alimentare la produzione dello stereotipo non è solo un bisogno di ordine cognitivo (semplificare la complessità, pre-costituirsi una mappa); credo (ed è ovviamente una mia ipotesi), che gli stereotipi su Napoli servano anche a esorcizzare, a tenere sotto controllo paura e senso di colpa. Paura di ciò che non si sa o non si può gestire, governare, mettere in ordine, far fruttare; senso di colpa per le occasioni sprecate, le ricchezze, anche immateriali dilapidate, le vigliaccherie e le rinunce. Incapace di assegnare un ruolo nuovo e innovativo alla ex-capitale più capitale che ci fosse nella Penisola, è come se l'Italia avesse scelto di farne contemporaneamente il proprio giullare e la propria anima nera: insomma, un vero e proprio capro espiatorio. *Estremamente moderna e urbana è la modalità di interazione con il potere. Rapporto estremamente laico e strumentale, che non riconosce ai potenti nessuna sacralità e ben raramente il carisma, ma è costruito sulla propiziazione strumentale, sul calcolo razionale delle convenienze reciproche (sempre utilizzabili anche se asimmetriche) e sull'ironia come strumento di autotutela della propria dignità. L'ironia è resa possibile dal disincanto, ma anche da un'altra risorsa molto urbana, che è la ricca competenza linguistica. I napoletani delle classi popolari hanno almeno tre competenze linguistiche: il dialetto della loro vita quotidiana; il dialetto «aulico» in parte appreso dalla frequentazione dei ceti borghesi, dalla canzone, dal teatro e così via, in parte inventato da loro stessi come parodia del vero dialetto "alto"; infine l'italiano. Il gioco delle decontestualizzazioni e ricontestualizzazioni surreali, delle cortocircuitazioni, delle iperboli e degli understatement con il quale si prendono le distanze da e si ridimensionano quei potenti con i quali pure è ritenuto inevitabile venire a patti, trova nella ricca competenza linguistica un eccellente strumento. *Napoli è senza dubbio la città d'Italia sulla quale più numerosi si sono prodotti e si producono stereotipi. Spesso in contraddizione fra loro e con quelli già consolidati, che non scompaiono sostituiti dai nuovi, ma persistono. Tutti insieme, e ad onta delle contraddizioni, confluiscono nell'idea di quella "qualità" (immaginata) che ontologicamente dovrebbe permeare di sé tutti i partenopei: la napoletanità. Tanto è forte e diffusa questa idea della napoletanità, che nell'immaginario collettivo nazionale e anche internazionale essa riassume e annulla in sé tutta la Regione, sicché salernitani, casertani, avellinesi finiscono riassorbiti e scoloriti nella categoria dei "napoletani", magari di serie B. *Tuttavia non sono solo gli "altri", gli estranei a produrre e utilizzare gli stereotipi su Napoli. Come si è accennato, sono stati e sono i napoletani stessi a utilizzarli e a farli circolare. Lo stereotipo può rivelarsi non solo irritante ma anche utile per coloro a cui si riferisce. Anche per i napoletani esso funziona, o può funzionare, con un riduttore di complessità, della propria complessità, difficile da gestire nel rapporto con sé stessi e con gli altri. Lo stereotipo si offre come una sorta di staffa cui agganciare il primo nodo dell'ordito e della trama dell'identità: lo stereotipo semplifica, fissa, rende comprensibile per tutti ciò che si è («io so' napoletano e si nun canto moro»), definisce ciò che gli altri si aspettano e dunque anche ciò che ci si può aspettare dagli altri. E ancora, affidato agli imprenditori giusti, lo stereotipo può rivelarsi una merce eccellente, che si vende bene e dà ottimi profitti. Quanta napoletanità i napoletani hanno esportato ed esportano? E quanta riescono ad esportarne in loco, ai visitatori e ai turisti ansiosi di acquistarla?<br>Bisogna sottolineare con forza, però, che le funzioni strumentali non esauriscono l'utilità dello stereotipo. Per i napoletani, esso può assumere un'importante funzione espressiva: deresponsabilizza mentre identifica, perché aggrega il singolo a un "noi", e dunque dà o può dare un senso di legittimazione, persino di forza e di orgoglio. Funzione questa tanto più rilevante per la popolazione di una città che dall'Unità in poi ha vissuto una storia difficile, pesante di regressioni e di delusioni. ====[[Alfred Sohn-Rethel]]==== *A Napoli i congegni tecnici sono quasi sempre rotti: soltanto in via eccezionale, e per puro caso, si trova qualcosa di intatto. Se ne ricava a poco a poco l'impressione che tutto venga prodotto già rotto in partenza [...] per il napoletano le cose cominciano a funzionare soltanto quando sono rotte. *La città viveva sotto il [[Vesuvio]] ed era quindi costantemente minacciata nella propria esistenza. Di conseguenza, aveva preso parte al diffuso sviluppo tecnico ed economico dell'Europa soltanto a sbalzi, poiché non si poteva mai sapere se l'anno sarebbe trascorso senza catastrofi. *Se qualcuno gli dicesse che non è così in realtà che ci si serve di un motore o di un'apparecchiatura tecnica in generale, {{NDR|un napoletano}} lo guarderebbe sbalordito e si opporrebbe addirittura in modo energico: perché l'essenza della tecnica consiste per lui proprio nel far funzionare quel che è rotto. E nel maneggiare macchinari difettosi è senza dubbio un maestro, ben al di là di ogni tecnica. Nell'abilità e nella prontezza di spirito con cui, di fronte a un pericolo, ricava con irrisoria facilità la soluzione vincente proprio da ciò che non funziona, ha per certi versi qualcosa in comune con l'americano. Ma dalla sua ha la suprema ricchezza inventiva dei bambini, e come i bambini è sempre fortunato, e come accade ai bambini, la fortuna gli arride volentieri. Di ciò che è intatto, invece, di quel che per così dire funziona da sé, egli in fondo sospetta e diffida: infatti proprio perché va da solo, alla fine non si può mai sapere come e dove andrà. ====[[Stendhal]]==== *In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli. (attribuita) *Ingresso solenne: si discende per un'ora verso il mare seguendo una strada larga scavata nella roccia tenera, sulla quale è costruita la città. – Solidità delle mura – 'Albergo dei poveri', primo edificio. Fa un'impressione molto più forte di quella bomboniera tanto celebrata, che a Roma si chiama la Porta del Popolo. Eccoci al palazzo ''degli Studj'', si volta a destra, è la via Toledo. Ecco una delle grandi mete del mio viaggio, la strada più popolosa e allegra del mondo. *Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo. ====[[Hippolyte Taine]]==== *È gente brillante, volubile, pronta all'entusiasmo, senza equilibrio, che si lascia trasportare dalla propria natura. In condizioni normali, sono amabili e persino dolci; ma nei pericoli e nei momenti di collera, in tempi di rivoluzioni o di fanatismo, essi arrivano fino all'estremo limite del furore e della follia. *È un altro clima, un altro cielo, quasi un altro mondo. Questa mattina, avvicinandomi al porto, quando lo spazio s'è slargato e l'orizzonte s'è scoperto, io non ho più visto, tutto a un tratto, che un vivo sfolgorio di luce bianca. In lontananza, sotto la foschia che copriva il mare, si profilavano e si stendevano le montagne, luminose e morbide come nubi. Il mare s'avanzava a grandi ondate biancheggianti, e il sole versava un fiume di fuoco, simile a metallo fuso, che arrivava sino alla spiaggia. *In tutte le cose, la prima impressione è in essi troppo forte; appena toccati, essi scattano di colpo con una esagerazione qualche volta terribile, il più sovente grottesca. I mercanti che gridano la loro mercanzia paiono degli ossessi. Due cocchieri che litigano tra loro, sembrano vogliano uscire dalla pelle; un minuto dopo, essi non ci pensano più. *La gente del popolo è molto sobria, pranza con pane e cipolle. Conosco un vecchio operaio che ha fatto di suo figlio un mezzo signore, e che non mangia che pochi soldi di pane al giorno. Essi lavorano da mattina a sera, qualche volta sino a mezzanotte, ad eccezione della siesta da mezzogiorno alle tre. Si vedono ciabattini all'aria aperta tirare la lesina dal mattino alla sera. Calderai che, in prossimità del porto, occupano intere strade, non cessano di battere. *Quali strade si attraversano! Alte, strette, sudice; a tutti i piani balconi che strapiombano, un formicaio di piccoli fondachi, di botteghe all'aria aperta, di uomini e di donne che comprano, vendono, ciarlano, gesticolano, si urtano; la maggior parte macilenti e brutti, le donne in particolar modo, piccole e camuse, dalla faccia gialla e dagli occhi penetranti, poco pulite e cenciose, con degli scialli disegnati a fogliami e fazzoletti da collo color viola, rossi, arancioni, sempre a colori vivaci, ornate di ninnoli di rame. Nei dintorni della [[Piazza del Mercato (Napoli)|piazza del Mercato]] si intreccia un labirinto di straducole lastricate e tortuose, piene di polvere, sparse di bucce d'aranci e d'angurie, di resti di legumi. La folla si pigia, nera e brulicante, nell'ombra spessa, sotto il cielo sereno. *Verso le otto, non soffiava più un alito di vento. Il cielo sembrava di lapislazzuli, la luna, come una regina immacolata, risplendeva sola in mezzo all'azzurro e i suoi fasci di luce tremolavano sulla distesa dell'acqua, simili a torrenti di latte. Non ci sono parole adeguate per esprimere la grazia e la dolcezza delle montagne avvolte nella loro ultima tinta, nel viola vaporoso del loro manto notturno. Il molo, la foresta di barche, colle loro masse nere e cupe, le rendevano ancora più suggestive; e Chiaia a destra, girando intorno al [[Golfo di Napoli|golfo]] con la sua cintura di case illuminate, gli faceva una corona di fiamme.<br>Da tutte le parti, brillano i fanali; la gente all'aria aperta chiacchiera ad alta voce, ride e mangia. Questo cielo è una festa per se stesso. ====[[John Turturro]]==== *Napoli è un luogo misterioso sia per chi non ci abita sia per i suoi stessi abitanti: c'è qualcosa di veramente vibrante e vivo che si percepisce ovunque ed è come qualcosa d'infinito che percepisci anche quando la lasci. Mi ha colpito molto e credo di aver riportato nel film queste sensazioni. *Napoli è un luogo sopravvissuto ad invasioni straniere, eruzioni vulcaniche, terremoti, rivolte popolari e che allo stesso tempo ha prodotto nella sua storia una valanga di musica. *Una città splendida conquistata da popoli diversi, massacrata e ricostruita, con ferite aperte, ma che sa ancora cantare e raccontarsi attraverso la sua musica ed i suoi artisti. ====[[Federigo Verdinois]]==== *Napoli ha otto Biblioteche con circa due milioni di volumi; i quali volumi, pare impossibile, son letti, poiché coteste Biblioteche danno un movimento quotidiano di 3000 lettori: un milione di lettori all'anno. *Nello stesso anno 1899, sopra 3504 matrimoni celebrati, solo 623 atti non furono sottoscritti: il che vuol dire che l'analfabetismo coniugale è in una proporzione decrescente; né si starà molto a vederlo affatto sparire.<br>Il fenomeno è notevolissimo, chi consideri che fra tutte le città italiane Napoli è la più folta di plebe. Via via, dal '60 in qua, cotesta plebe s'è andata sollevando a dignità di popolo, vincendo pregiudizi, abitudini, miseria, ostacoli d'ogni sorta: il che non è poco merito. Il classico paese del ''dolce far niente'' ha dunque fatto qualche cosa più che starsene al sole. I piccoli popolani della generazione che vien su san leggere quasi tutti, e non solo le insegne delle botteghe ma i giornali; sanno scrivere, e non solo il proprio nome; spesso sanno disegnare e non senza gusto. A ciò han contribuito in varia misura l'istruzione obbligatoria, i Ricreatori festivi, i teatri popolari, le officine, l'esercito, la partecipazione alla vita politica e amministrativa, la stampa, e soprattutto un sentimento sempre più dirozzato di individualità e di esistenza intellettuale e morale. *Se la fotografia avesse potuto far commercio dell<nowiki>'</nowiki>''ignoranza'' napoletana, da un pezzo l'ignoranza nostra farebbe artistica mostra di sé nelle vetrine dei cartolai e girerebbe mezzo mondo in compagnia del ''[[lazzari|lazzarone]]'', del ''ladruncolo di fazzoletti'' e dei ''mangiatori di maccheroni''.<br>Più tempo passa, meno codesta fotografia è possibile. L'ignoranza perde, giorno per giorno, contorni e colore e si va sciogliendo anch'essa in nebbia di leggenda. *Pronti a riconoscere ed ammirare i meriti dei nostri fratelli di oltre Tronto, e anche a rallegrarcene, noi siamo parchi di lode pel valore indigeno e modesto. Epperò, siamo i primi a stupire, e in perfetta buona fede, quando ci accade di udir decantare all'estero un ingegno di casa nostra. Ed è così, lo si può affermare senza esagerazione, che ci si è accorti, dopo le consacrazioni francesi, tedesche, russe, perfino americane, che Napoli ha dato al romanzo Matilde Serao, alla lirica [[Gabriele d'Annunzio]], agli studi sociali e giuridici [[Raffaele Garofalo]], al nostro teatro [[Achille Torelli]], [[Roberto Bracco]], [[Salvatore Di Giacomo|Salvatore di Giacomo]], alla poesia popolare lo stesso di Giacomo e [[Ferdinando Russo]], al giornalismo [[Giuseppe Turco|Peppino Turco]], e alla storia, all'archeologia, alla linguistica, alle scienze esatte, agli studi politici tutta una falange di cultori insigni, la cui azione civilizzatrice è più efficace che non si creda e il cui valore tanto meno si può disconoscere quanto più volentieri lasciamo agli stranieri la cura di esaltarlo. *Uno dei pregiudizi più stolti è che il nostro così detto ''gran mondo'' viva soltanto di futilità e non sia informato di niente. È vero che [Napoli non ha l<nowiki>'</nowiki>''Hôtel Rambouillet'', ma non l'ha oggi nemmeno Parigi, la ''ville lumière''. a Napoli, invece, un'accademia di dotti come la [[Accademia Pontaniana|Pontaniana]], si onora di contar fra' suoi membri effettivi due duchesse, la [[Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri|Ravaschieri]] e la [[Enrichetta Carafa Capecelatro|Carafa D'Andria]], che tengono il loro stallo accanto a [[Matilde Serao]]. Il duca [[Giuseppe Avarna|Gualtieri]] ha scritto della costituzione inglese; il principe [[Francesco Pignatelli, principe di Strongoli.|Pignatelli-Strongoli]] ha volgarizzato l<nowiki>'</nowiki>''[[Eneide]]''; il [[Pasquale Del Pezzo|duca Caianiello]] è professore di Università; il principe [[Gaetano Filangieri, principe di Satriano|Filangieri]] ha fondato il [[Museo artistico industriale Filippo Palizzi|Museo artistico industriale]]; e non serve dire di altri. Sono ritrovo di artisti e di scienziati i saloni della duchessa D'Andria, della principessa di Tricase. Con ciò non si nega che vi siano dei nobili ignoranti, allo stesso modo che ve ne sono di borghesi e popolani; ma, su per giù, la cosa si riscontra {{sic|dapertutto}} e in proporzioni non diverse. ====[[Lina Wertmuller]]==== *Come si fa a dire che la [[camorra]] è un dato costitutivo di Napoli? Significa non conoscere la storia di questa città, vittima di continue dominazioni nei secoli. Il popolo minuto doveva difendersi da dominatori ogni volta diversi e nei suoi strati diciamo più distanti dalla Storia ha assunto atteggiamenti di un certo tipo, poi precipitati con la modernità. Ci sono, pertanto, anche tanti mascalzoni. Ma assumerlo a fatto costitutivo non si può. *Napoli è la dea della bellezza. La voglia di cantare dei napoletani deriva dalla loro natura di artisti. Perché disprezzare i mandolini che venivano suonati anche da [[Domenico Cimarosa|Cimarosa]] e [[Antonio Vivaldi|Vivaldi]]. Il [[Conservatorio di San Pietro a Majella|Conservatorio S. Pietro a Maiella]] contiene un enorme patrimonio musicale, è un forziere inesauribile dove l'incuria e l'ignoranza hanno fatto marcire cose inestimabili. Qualsiasi paese al mondo avrebbe attinto a questo patrimonio per creare una stagione speciale d'arte. Napoli dovrebbe diventare, almeno per quattro/cinque mesi all'anno, Turistlandia, un posto cioè dove tutti potrebbero arrivare guidati dalla grande vela della musica, dell'arte e della bellezza. *Per me non è un luogo fisico ma un posto dell’anima. *Sì la amo davvero. È molto più che una città. È speciale. Una perla antica. ===Citazioni in versi=== [[Immagine:‪Piazza del Plebiscito - Augusto De Luca.jpg‬|thumb|Piazza del Plebiscito]] *''(A Napoli dove l'amore è Sovrano | Quando i ragazzi incontrano le ragazze | Ecco cosa dicono) | Quando la luna ti fa spalancare gli occhi | Come un grande fetta di pizza | Questo è l'amore.'' ([[Dean Martin]]) *''Basta ca ce sta 'o Sole, | ca c'è rimasto 'o mare, | na nénna''<ref>Ragazza.</ref>'' a core a core, | na canzone pe' cantà. || Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, | chi ha dato, ha dato, ha dato, | scurdàmmoce 'o ppassato, | simmo''<ref>Siamo.</ref>'' 'e Napule paisà.'' ([[Giuseppe Fiorelli]])<ref>Versi musicati da Nicola Valente.</ref> *''Bella Napoli, o quanto, i primi dì! | [[Chiaia]], e il [[Vesuvio]], e [[Portici]], e [[Via Toledo|Toledo]], | coi calessetti che saettan lì; | e il gran chiasso e il gran moto ch'io ci vedo, | d'altra vasta città finor digiuno, | fan sì che fuggon l'ore e non m'avvedo. | Ignoranti miei pari, assai più d'uno | la neghittosa Napoli men presta, | con cui l'ozio mio stupido accomuno. | Ma, sia pur bella, ha da finir la festa. | Al picchiar di Quaresima, mi trovo | tra un fascio di ganasce senza testa.'' ([[Vittorio Alfieri]]) *''Che fòra il veder Napoli coi fonti, | così nel sommo suo come nel basso! | Altro saria, ch'aver | marchesi e conti!'' ([[Luigi Tansillo]]) *''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da Posillipo un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' | Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959. ([[André Frénaud]]) *''Chiave di volta di un arco di azzurro, Napoli s'adagia sul mare, | Incoronata da compiacenti nazioni regina d'allegria senza pari: | Ride dell'ira dell'oceano, schernisce la furia del Vesuvio, | Disprezza malattia, e miseria, e fame, quelle che affollano le sue strade assolate.'' ([[Martin Farquhar Tupper]]) *''– Chisto è Napule d' 'o sole, | 'o paese d' 'o calore? | Gela l'acqua inte' 'e cannole''<ref>Tubazioni.</ref>'', | s'è schiattato''<ref>Scoppiato.</ref>'' 'o cuntatore!'' ([[Raffaele Viviani]]) *''Comme a stu suonno de marenare | tu duorme, Napule, viat' a tte! | Duorme, ma nzuonno<ref>In sonno.</ref> lacreme amare | tu chiagne, Napule!... Scétete<ref>Svegliati.</ref>, scé'!...'' ([[Salvatore Di Giacomo]]) *''Da secoli vive la miseria | nel sud dell'Italia. Guardate il suo trono: | pendono come tappezzerie | le tremule ragnatele nere | e i topi grigi rodono | i legni antichi. | Bucherellato trono che attraverso | le finestre rotte | della notte di Napoli respira | con rantolo terribile, | e tra i buchi | i neri riccioli cadono sulle tempie | dei bimbi belli | come piccoli dèi straccioni. | Oh, Italia, nella tua dimora | di marmo e splendore, chi abita? | Così tratti, antica lupa rossa, | la tua progenie d'oro?'' ([[Pablo Neruda]]) *''È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta.'' ([[Vittoria Aganoor]]) *''Era fermo Imeneo tra l'erto monte | E 'l mare, in cui sovente austro risuona, | La 've cinge e 'ncorona Napoli bella l'onorata fronte : Napoli che di gloria e d'or corona | Impose a tanti duci, | Ouante serene luci | Ha notte ombrosa, allorché 'l vel dispiega; | E con amor, che avvolge i cori, e lega | L'anime pellegrine, | Facean ghirlanda al crine, | Ed allori tesseano e sacre palme, | E tessean preziosi i nodi all'alme.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Fuggo i paterni tetti, e i patrii lidi, | Ma con tremante pié, mi lascio a tergo | Passo, e con questi, che di pianto aspergo, | Per voi rimiro amati colli, e fidi. || I tuoi, si vuole il Ciel, vezzi omicidi | Sirena disleal, dal cor dispergo; | E caro men, ma più securo albergo | Pellegrino ricerco, ov'io m'annidi.'' ([[Giovan Battista Marino]]) *''La gente del [[Vomero]] ha sempre campato | vendendo pane in Via Tribunali. | Accarezzati dalla brezza del Vomero, | quei signori guardano dall'alto in basso | il sudore di Via Tribunali, | le lacrime di [[Mergellina]], | il sangue di [[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Mercato]] – | ma se vogliono pregare i santi, | devono scendere nel buio della povertà. | Perché su al Vomero non ci sono chiese con santi | e nemmeno gli dei abitarono mai.'' ([[Alfred Andersch]]) *{{NDR|Venere}} ''Lascia Gaeta, e su per l'onda corre | tanto ch'arriva a [[Procida]] e la rade, | indi giugne a [[Pozzuoli|Puzzòlo]], e via trascorre, | Puzzòlo che di solfo ha le contrade | quindi s'andava in Nisida a raccorre, | e a Napoli scopría l'alta beltade: | onde dal porto suo parea inchinare | la Regina del mar, la Dea del mare.'' ([[Alessandro Tassoni]]) *''Le grandezze, i stupor, le meraviglie, | le delizie, i piacer, mare, aria e sito, | le cose illustri e celebri famiglie | della mia bella Patria, altiero vanto | de l'altre antiche e de le più moderne | degne di glorie eterne, | da cui per gusto altrui son già partito, | e fiori e frutti, e l'acque fresche e chiare, sotto il ciel più che rare, | oggi a Voi, Donne, io canto | se per cantare o dir ne saprò tanto.'' ([[Giovanni Battista del Tufo]]) *''Ma non posso più accettare l'etichetta provinciale | e una Napoli che ruba in ogni telegiornale, | una Napoli che puzza di ragù di malavita, | di spaghetti, cocaina e di pizza margherita, | di una Napoli abusiva paradiso artificiale | con il sogno ricorrente di fuggire e di emigrare.'' ([[Federico Salvatore]]) *''Ma 'sta città mme pare sempe 'a stessa | che canta pe' cantà, ma sta chiagnenno''<ref>Piangendo.</ref>''. | Napule, chesta si', si 'na canzone | cantata cu dulore, alleramente.'' ([[Raffaele De Novellis]])<ref>Versi musicati da Cafazo.</ref> *''Mamma Napoli | Io stonghe ccà || E nun abbastano cient'anne | A ll'acqua e mare pe putè cagnà sta razza | 'o viento e terra le tocca pe crianza | e nun le passa maie sta vrenzola e speranza || e nun abbastano cient'anne | pe ce putè assettà a sta tavulata e gente | gente che già ha magnato, gente che già ha bevuto | che 'o mmeglio e chisto munno già se ll'ha futtuto | Mamma Napoli.'' ([[Teresa De Sio]]) *''Napolì | 'e benpensante votano Dc | Napolì | 'e camurriste votano Psi | Napolì | 'e sicchie 'e lota''<ref>Secchi di melma.</ref>'' votano Msi | Napolì | ma 'mmiez' 'a via continuano a murì | Napolì | ma tenimmo 'o sole 'a pizza e 'o mandulino | tarantelle canzone sole e mandulino | a Napoli se more a tarallucce e vino.'' ([[99 Posse]]) *''Napoli fu non è. La pompa altera | de le glorie già sue si volse in duolo. | Busto e tomba di sé, sul nudo suolo | pianger si può, ma non veder qual era. || Con aereo velen la Morte arciera | omicide sbalzò le Parche a volo; | e di Grandi e Plebei recisi a stuolo, | l'insepolto carname i Cieli annera. || Son macelli i Palagi, urne le sponde | del bel Sebeto; e sospirando stassi, | d'orride {{sic|straggi}} insanguinato l'onde. || Passeggier, bagna i lumi, affretta i passi, | fuggi, ché di spavento ombre feconde | spira la Morte ancor viva ne' sassi.'' ([[Giacomo Lubrano]]) *''Napoli ride int'a 'na luce 'e sole | chiena 'e feneste aperte e d'uocchie nire.'' ([[Ferdinando Russo]]) *''Napoli! Tu cuore di uomini che sempre ansima | nudo, sotto l'occhio senza palpebre del Cielo! | Città elisia, che calmi con incantesimo | l'aria ammutinata e il mare! Essi attorno a te sono attratti, | come sonno attorno all'amore! | Metropoli di un Paradiso in rovine | da tempo perduto, di recente vinto, ma pure ancora solo a metà riconquistato.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Napule bella, desiata tanto | dal core e da la mia penosa vita, | Napuli bella, ch'io lassai da canto, | Napuli bella, e come t'ho fuggita? | Napuli bella, gli occhi miei di pianto | son pieni per la misera partita!'' ([[Francesco Galeota]]) *''Napule è comm' 'a femmena, | te fa venì 'o gulìo''<ref>Voglia.</ref>''. | Apprimma''<ref>Prima.</ref>'', core mio | e doppo, frusta llà. | E nfrìnghete, nfrìnghete, nfrà, | nfrùnghete, nfrùnghete, nfrù. || Napule, bello mio, | si' sempe tu, | si' sempe tu.'' ([[Pasquale Cinquegrana]])<ref>Versi musicati da Giuseppe De Gregorio.</ref> *''Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. | Ce nasce gente ca senza cuncierto''<ref>Senza preparazione.</ref>'' | scenne p' 'e strate e sape recita'.'' ([[Eduardo De Filippo]]) *''Napule è tutta rampe, scalinate, | scale, gradune, grade, gradiatelle, | sagliute, scese, cupe, calate, | vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, | vicule stuorte, | vicule cecate.'' ([[Carlo Bernari]]) *''Napule Napule Napule Na' | 'na notte e luna chiena | 'o sole ca me vase''<ref>Bacia.</ref>'' | 'n'addore e panne spase | me fa' senti' nu rre.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Sergio Bruni.</ref> *''Non c'è sabato | che non ci sia il sole a mezzogiorno; | donna o ragazza soleggiante, | che non ha fatto mezzogiorno senza amante!... || Luna, Caprone, Curato scarafaggio | che {{sic|un}}''<ref>Refuso. In realtà: non.</ref>'' abbia tricorno cornuto! | – Corna in fronte e corna all'uscio | preservano dal malocchio. - || ''L'Ombelico del giorno'' filante | i suoi maccheroni brucianti | con la tarantella: || Lucia, Masaniello, | Santa-Pia, Diavolo, | – CON PULCINELLA – ''| Mergellina-Venerdì 15 aprile. ([[Tristan Corbière]]) *''Non ti ricordi la fresca sera, | molle di nubi, plenilunar, mentre di Napoli per la Riviera | a i parapetti scrosciava il mar? || Era un settembre più che autunnale, | e Piedigrotta passata già; | dentro la Villa, pel gran viale, | avean le raffiche spersa l'està. || Moriva lungi su i mandolini | una canzone, sotto un hôtel. | Ma che profumo di gelsomini! | Parea dal mondo caduto un vel. || Non ti ricordi? Scendea la notte | sempre più opaca, su te, su me; | ci sorpassavano le ultime frotte | de le discepole, da gli ateliers. || Ci soffermammo. Nubi più grosse | spegnean de i cieli, nere, il chiaror; | tossisti, e della piccola tosse | su la tua bocca bevvi il sapor: || e stemmo avvinti, contro a le spume | che ci spruzzavano, salse, ognor più, | mentre [[Posillipo]] con cento e un lume | insanguinava l'onde laggiù...'' ([[Francesco Gaeta]]) *''O bella come una favola d'oro, | città solare, contrada incantata, | ove una dolce invisibile fata | fa sue magie tra una palma e un alloro. || La dolce fata nasconde al mortale, | chiuso in mistero, il divino suo viso; | ma bene effonde nell'aria un sorriso | di mite e ardente fulgor celestiale. || Tutta ne esulta la verde pendice | lungo il grand'arco del golfo beato; | tutto ne splende, commosso, incendiato, | l'azzurro specchio del mare felice. || Solo, laggiù, c'è un cattivo gigante''<ref>Il Vesuvio.</ref>'' | che freme e sbuffa in rabbioso tormento; | ma il suo fumacchio, portato dal vento, | si perde in ciel come un cirro vagante.'' ([[Diego Valeri]]) *''O gente senza alcuna cortesia, | la cu' 'nvidia punge | l'altrui valor, ed ogni ben s'oblia; | o vil malizia, a te, perché t'allunge | di bella leggiadria, | la penna e l'orinal teco s'aggiunge.'' ([[Cino da Pistoia]]) *''Oje né', | si te vuó' sciogliere''<ref>Scioglierti, nel senso di lasciarmi.</ref>'', | 'a strada è libera, | puó' cammenà. | Napule è chino 'e femmene | tutte pe' me, | ca vònno''<ref>Vogliono.</ref>'' a me, | pazze pe'mmé.'' ([[Salvatore Baratta]])<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> *''Pare che a tre generazioni di russi | fosse proibito andare a spasso | senza meta per le vie | di questa città meridionale, | lasciando libero lo sguardo di vagare, | curiosare disinvolti | qua e là, scattanti come bovi, | non com'aquile o leoni in cerca di preda, | che aguzzano la vista crudele''. ([[Maksim Amelin]]) *''Pe' [[Via Toledo|Tuleto]], p' 'a strada cchiù bella | d' 'a cchiù bella città ca se trova, | n'ata vita llà 'n miezo vulesse campà!...'' :'' 'N Paraviso 'stu sciore 'e bellezza | llà sultanto 'o putite truvà!'' ([[Salvatore Baratta]]) *''Per questo, straniero, la gente | a Napoli ha il culto dei santi: | da sempre ha conosciuto non un solo Dio, | ma molti dei, | perciò scambia San Paolo e San Pietro con i Dioscuri, | San Giovanni con Hermes | e Santa Restituta con Cibele. | Vecchie usanze dei tempi di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].'' ([[Alfred Andersch]]) *''Più volte haver porai tu fors'udito | la nobiltade et la celebre fama | de 'st'inclyta città posta nel lito | de le syrene. Et Napoli hor si chiama. | A questo lieto et fortunato sito | la giovenetta, ch'anchor via più s'ama, | sepolta giace et come antica autrice | la sirena Parthenope si dice.'' ([[Ioan Bernardino Fuscano]]) *''Pure la nostra sirena vedrai, Partenope, alla quale, condotta di qua dal mare, lo stesso Apollo indicò con la colomba Dionea il fertile suolo. A questa mia sede natale io ti invito. Qui è mite l'inverno e fresca l'estate: qui con le onde sue lente batte il mare tranquillo, ed è la pace sicura e il dolce far niente e una quiete senza fine; e si dorme qui, tanto!'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Qui sicura è la pace, e qui si gode | d'una comoda vita il bel piacere, | né v'è chi l'ozio altrui conturbi, o i sonni. | Non ha litigi il foro, e niun contrasto | conobbero giammai le leggi armate; | del diritto s'appaga ogni uom d'onore | senza aspettar che un tribunal l'astringa. | Or dirò delle superbe cose, | ch'alle colte città crescono il vanto? | Vedrai li sacri templi, e gli atrii suoi | da cento trammezzati alte colonne: | le due moli vedrai, teatro e circo, | e i quinquennali giuochi, il cui splendore | non cede a quei, che [[Roma]] sacra a Giove. | Né di [[Menandro]] a te lodar pretendo | le commedie di riso, e il dir faceto | di greco misto, e di parlar latino. | Né manca qui ciò, ch'è diletto al senso.'' ([[Publio Papinio Stazio]]) *''Quivi Napoli bella i regi alberga, | Città vittoriosa e trionfale: | Veggio altri tempi ancor, e in altri monti | Quel ch'ora innalza tre sublimi fronti.'' ([[Torquato Tasso]]) *''Settimana di sette feste, | questa è Napoli, punto e basta! | Passa il guappo con le maestre, | s'alza il grido dell'acquaiuol.'' ([[Enzo Bonagura]])<ref>Versi musicati da Lino Benedetto.</ref> *''Stace Napole mia, bella, e gentile, | sciore de 'Talia<ref>''Fiore di Italia.''</ref>e schiecco<ref>''Specchio.''</ref>de lo Munno, | mamma che face nascere l'Abrile | Tutto a no ventre | sempre co l'Autunno, | sott'a n'airo né gruosso né sottile, | 'nzino a mare commo uovo chino e tunno, | accanto a sciumme''<ref>Fiumi.</ref>'', e munte, e fontanelle, | Che 'nnanze foro giuvene e zitelle.'' ([[Giulio Cesare Cortese]]) *''T'accumpagno vico vico | sulo a tte ca si' 'n amico | e te porto pe' 'e quartiere | addò 'o sole nun se vede | ma se vede tutto 'o riesto | e s'arapeno 'e ffenèste | e capisce comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella. | Comm'è bella comm'è bella | 'a città 'e Pulecenella.'' ([[Claudio Mattone]]) *''T'adoro, sì, domenica | napoletana verso giugno: oh tu | di fragole odorosa! | oh coltri gialle e rosa | a i terrazzi! oh, profumo del ragù! || Ecco, a la chiesa prossima | chiama a distesa il campanello ancor; | nel sole, hanno per «essa», | tornata da la messa, | mobili e letto una scintilla d'or: || spunta con lumi e musica | per la salita la procession; | incede il Santo, e trema; | sul baldacchino crema | foglie di rose piove ogni balcon. || Adoro il tuo crepuscolo: | la gelsa bianca ne i panieri appar: | e l'uom de le campagne | suoi serti di castagne | su la pertica lunga ama cantar: || siede al balcone e dondola | «essa», con il ventaglio in grembo, il pié: | assorta un po', sospira | al dì che si ritira, | e ride a pena, tra le amiche, a me.'' ([[Francesco Gaeta]]) *''Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio...| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba... | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!... | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.'' ([[Mikhail Svetlov]]) *''Vi quant'è bella Napule | pare nu franfellicco: | ognuno vene e allicca | arronza e se ne va.'' ([[canti popolari|canto popolare napoletano]]) *''Vieni o straniero nella grande Napoli, vedila, e muori! | Ama e inebriati, godi mentre l'attimo fugge | Il più splendido sogno, scorda i desideri delusi, | e i tormenti che un demone ha tessuto nella tua vita: | impara qui a godere, ad essere felice, e poi muori!'' ([[August von Platen-Hallermünde]]) *''Voglia 'e turnà | dint'e vicoli e sta città, | guarda e ride e te vò tuccà | nun se ferma mai, | voglia 'e verè | notte e juorno te fa cantà | chest'è Napule do cafè | nun te può sbaglià.'' ([[Teresa De Sio]]) ====[[Edoardo Bennato]]==== *''Chille ca nun vonno fa' 'a fila, | chille che stanno arreto 'e spurtielle, | chille ca passano c' 'o rrusso, | chille ca se fermano c' 'o giallo, | chille ca stanno chiene 'e miliarde, | chille ca vanno pezziente, 'e viecche, 'e criature, 'e buone, 'e malamente, | nisciuno! | Nun se salva nisciuno, | nisciuno nisciuno, | int' 'a 'sta città nun se salva nisciuno!'' *''E la nottata non passa mai | Bella, appariscente, invidiata, invadente | Volgare, indecente, violenta, incandescente | Ma è la mia città''. *''Non è piana non è verticale | è una linea che sale in collina | è una strada che parte dal mare | il percorso della città obliqua. || Scale mobili sotto la luna | diagonali e passaggi segreti | un cammino che esiste da sempre | il tesoro della città antica.'' ====[[Libero Bovio]]==== *''E cheste è Napule: | Canzone ca nun more, | Profumo 'e ll'aria, | Ciardino sempe 'n fiore. | Speranze, ammore, lacreme: | Napule chesto vo'.'' *''Chist'è 'o paese d' 'o sole, | chist'è 'o paese d' 'o mare, | chist'è 'o paese addó tutt' 'e pparole,| so' doce o so' amare, so' sempe parole d'ammore!'' *''È tutta d'oro, | d'oro e celeste è Napule. | Se canta e more? | Ma i' voglio murì ccà. | Pe' Napule e Maria | trèmmano 'e ccorde d' 'a [[chitarra]] mia, | Marì.''<ref>Versi musicati da Gaetano Lama.</ref> ====[[Chariteo]]==== *''La gentil sacra, cittade, | Napol, di Muse et divi antiquo hospitio; | di [[w:|trabea]] degna et non d'aspro cilitio.'' *''Seconda patria mia, dolce Sirena, | Parthenope gentil, casta cittade, | nido di leggiadria e nobiltade, | d'ogni vertute e di delicie piena; || con tal dolor ti lascio e con tal pena, | qual, lasso!, io mai soffersi in nulla etade. | A dio, amici!, a dio, dolci contrade: | Hor qui ragion le lagrime non frena.'' *''– Parthenope son io, piena di duolo: | Non men beäta pria, c'hor infelice, | squarciata in mille parti, equata al suolo. || Misera me!, fruïr più non mi lice | Primavera, che sempre in me fioriva; | ché Venere è conversa in diva ultrice! || Libera fui gran tempo, hor son captiva, | in man di fieri monstri, horrendi et diri''<ref>I francesi di Luigi XII che occuparono Napoli dal 4 agosto 1501 al 16 maggio 1503.</ref>'', | quai Protheo doma in la Carpathia riva. || Qual re più fida in regno, in me si miri | come in lucido specchio! O re possenti, | imparate frenar vostri desiri! || Non vi inganne il piacer di ben presenti, | ché sempre a voi minaccia il Re {{sic|magiore}} | ciò che temon di voi le minor genti.'' ====[[Nino D'Angelo]]==== *''Ma quanto bene te voglio, mia cara città, | quann'era vierno''<ref>Inverno.</ref>'' cu 'o sole m'ê''<ref>Mi hai.</ref>'' fatto scarfa<nowiki>'</nowiki> ''<ref>Riscaldare.</ref>'', | mmiezzo a 'sti strade cchiù vecchie 'e l'età | tu m'ê 'mparato a parla', | e quanta vote m'ê fatto capi' | ca se po' sempe muri<nowiki>'</nowiki>''. *''<nowiki>'</nowiki>Nu napulitano nunn'è sempe allero, | nun le basta 'o sole, tene troppi pensiere, | dint' 'a chesta gara parte sempe arrete''<ref>Indietro</ref>'', | corre tutt' 'a vita e 'o traguardo è 'na barriera.'' *''Sott' a 'stu cielo blu, | 'o ssaje ca nun se vola | e nun se po' campa' sempe aspetta' | speranza e sole. | T'ha tradito 'sta città, | ca vo' sulo ave' e nun dà. | Stella napulitana | che triemme 'ncopp' 'a 'stu mare | ca nun t'ha dato maje niente.'' ====[[Pino Daniele]]==== *''Città che non mantiene mai le sue promesse, | città fatta di inciuci e di fotografia, | di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e di [[Sofia Loren|Sofia]] | ma è la mia città | tra l'inferno e il cielo.'' *''Napule è mille culure | Napule è mille paure | Napule è a voce d' 'e criature''<ref>Creature, bambini.</ref>'' | che saglie chiano chianu | e tu saje ca nun si sulo''. *''Napule è 'na carta sporca | e nisciuno se ne 'mporta | e ognuno aspetta 'a ciorta.'' *''Napule è tutta 'no suonno | e 'a sape tutto 'o munno | ma nun sanno a verità.'' *''Simmo lazzari felici | gente ca nun trova cchiù pace | quanno canta se dispiace | è sempe pronta a se vutta' | pe' nun perdere l'addore.'' *''Terra mia, terra mia | comm'è bello a la penza'. | Terra mia, terra mia | comm'è bello a la guarda'. | Nunn è 'o vero nun è sempre 'o stesso | tutt' 'e journe po' cagna' | ogge è dritto, dimane è stuorto | e chesta vita se ne va.'' ====[[Ernesto Murolo]]==== *''E 'a Luna guarda e dice: | "Si fosse ancora overo. | Chisto è 'o popolo 'e na vota''<ref>Di una volta.</ref>'', | gente semplice e felice. | Chist'è Napule sincero, | ca pur'isso se ne va".''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule, | a qua' parte d' 'o munno se fa '[[amore|ammore]] | comm'a Napule, 'e sera, 'int'a ll'està''<ref>Estate.</ref>''? | Vócche vasate''<ref>Bocche baciate.</ref>'', cantano, | core tradute, chiagnono. | Ma è tantu bella Napule | ca pure ll'odio te fa scurdà''<ref>Dimenticare.</ref>''.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> *''Napule bella mia, | terra d'ammore, lacreme e canzone... | che suonno d'oro ca nce faje sunná''<ref>Sognare.</ref>''! | 'Ncòre nce miette na malincunía, | na freva tu nce miette dint'<nowiki>'</nowiki>e vvéne | pecché nce vuó' fa' chiagnere e cantá.''<ref>Versi musicati da Ernesto Tagliaferri.</ref> ====[[Totò]]==== *''A Napule nun se po' sta cuieto''<ref>Quieto.</ref>''. | Aiere un brutto cane mascalzone | se ferma, addora, aiza 'a coscia 'e reto, | e po' mme fa pipi 'nfaccia 'o sciassì.'' *''Io voglio bene a Napule | pecché 'o paese mio | è cchiù bello 'e 'na femmena, | carnale e simpatia. || E voglio bene a te | ca si napulitana | pecché si comm'a me | cu tanto 'e core 'mmano.'' *'''Sta Napule, riggina d' 'e ssirene, | ca cchiù 'a guardammo e cchiù 'a vulimmo bbene. | 'A tengo sana sana dinto''<ref>Dentro.</ref>'' 'e vvene, | 'a porto dinto 'o core, ch'aggia''<ref>Che devo.</ref>'' fa'? | Napule, si' comme 'o zzucchero, | terra d'ammore – che rarità!'' ==Proverbi== *Napl<sub>''ǝ''</sub> tand'avandát<sub>''ǝ''</sub> s'è r<sub>''ǝ''</sub>ddótt<sub>''ǝ''</sub> a car<sub>''ǝ''</sub>scià prèt<sub>''ǝ''</sub>. ([[Proverbi lucani|lucano]]) *Napulitane: larghe 'e vocca e stritte 'e mane. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *'O napulitano è cavaliere. ([[Proverbi napoletani|napoletano]]) *[[Roma]] santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, Napoli galante. ([[Proverbi italiani|italiano]]) *Tre sono le meraviglie, Napoli, [[Roma]] e la faccia tua. ([[Proverbi italiani|italiano]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== {{div col|strette}} *[[Archivio di Stato di Napoli]] *[[Arcipelago Campano]] *[[Biblioteca dei Girolamini]] *[[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III]] *[[Borbone delle Due Sicilie]] *[[Borgo Santa Lucia]] *[[Brodo di polipo]] *[[Camorra]] *[[Campania]] *[[Canzone classica napoletana]] *[[Casatiello]] *[[Castel Capuano]] *[[Castel sant'Elmo]] *[[Centro direzionale di Napoli]] *[[Certosa di San Martino]] *[[Chiostri di San Martino]] *[[Cimitero delle Fontanelle]] *[[Cimitero di Poggioreale]] *[[Crypta Neapolitana]] *[[Cucina napoletana]] *[[Ducato di Napoli]] *[[Festa di Piedigrotta]] *[[Filastrocche napoletane]] *[[Fontana della Spinacorona]] *[[Forcella (Napoli)|Forcella]] *[[Galleria Umberto I]] *[[Golfo di Napoli]] *[[Guappo]] *[[Il Vasto]] *[[Indovinelli napoletani]] *[[Istituto italiano per gli studi filosofici]] *[[Lago d'Averno]] *[[Lazzari]] *[[Marechiaro (Napoli)|Marechiaro]] *[[Maschio Angioino]] *[[Mergellina]] *[[Modi di dire napoletani]] *[[Mostra d'Oltremare]] *[[Museo archeologico nazionale di Napoli]] *[[Museo artistico industriale Filippo Palizzi]] *[[Museo nazionale di Capodimonte]] *[[Museo nazionale di San Martino]] *[[Palazzo Cellammare]] *[[Palazzo Donn'Anna]] *[[Pallonetto di Santa Lucia‎]] *[[Pastiera napoletana]] *[[Piazza Carlo III (Napoli)|Piazza Carlo III]] *[[Piazza Dante (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Mercato (Napoli)|Piazza Dante]] *[[Piazza del Municipio (Napoli)|Piazza del Municipio]] *[[Pignasecca]] *[[Pizza]] *[[Ponticelli (Napoli)|Ponticelli]] *[[Porta Capuana]] *[[Posillipo]] *[[Preghiere napoletane]] *[[Presepe napoletano]] *[[Proverbi napoletani]] *[[Pulcinella]] *[[Quartieri Spagnoli]] *[[Real Albergo dei Poveri]] *[[Regno di Napoli]] *[[Repubblica Napoletana (1799)]] *[[Risanamento di Napoli]] *[[Riviera di Chiaia]] *[[San Gennaro]] *[[Scioglilingua napoletani]] *[[Scugnizzo]] *[[Scuola di Posillipo]] *[[Scuola militare "Nunziatella"]] *[[Sebeto]] *[[Sedili di Napoli]] *[[Spaccanapoli]] *[[Stazione zoologica Anton Dohrn]] *[[Stazioni dell'arte]] *[[Strummolo]] *[[Teatro di San Carlo]] *[[Teatro napoletano]] *[[Teatro San Carlino]] *[[Università degli Studi di Napoli Federico II]] *[[Vesuvio]] *[[Via Foria]] *[[Villa comunale di Napoli]] *[[Voci e gridi di venditori napoletani]] *[[Vomero]] *[[Zucchine alla scapece]] {{Div col end}} ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=Napoli|n=Categoria:Napoli}} {{vetrina|7|11|2012|argomenti}} [[Categoria:Comuni della Campania]] [[Categoria:Napoli| ]] 9069op92pw8pxjbk2kcc1wswe59hjsn Giulio Carlo Argan 0 11027 1223687 1108759 2022-08-21T23:47:01Z Sun-crops 10277 +1, per il wlink adotto, almeno provvisoriamente, il titolo di wikipedia in lingua francese Perspective (représentation) wikitext text/x-wiki [[Immagine:Argan politico.jpg|thumb|Giulio Carlo Argan]] '''Giulio Carlo Argàn''' (1909 – 1992), critico d'arte e politico italiano. ==Citazioni di Giulio Carlo Argan== *Episodio isolato, della più grande importanza è ''[[castel del Monte]]'' (Andria), che [[Federico II di Svevia|Federico II]] ordinò di costruire nel 1240 come casa di caccia. È ottagono, con torrioni angolari di ugual struttura; riprende il tema del fortilizio, ma lo sviluppa con tanta purezza di misure e profili da trasformare la forma «militare» in forma civile e aulica.<ref>Da ''Storia dell'arte italiana'', Sansoni, Firenze, 1973, vol. I, p. 329.</ref> *Il sistema prospettico del Quattrocento è [...] la riduzione all'unità di tutti i possibili modi di visione; l'unità si dà quando l'immagine ha la certezza e l'assolutezza del concetto e cioè quando l'immagine di spazio percepita dagli occhi si identifica con l'immagine di spazio concepita dalla mente. Più precisamente: quando gli occhi percepiscono come concepisce la mente. La [[prospettiva (rappresentazione)|prospettiva]] non è dunque una riflessione intellettuale sul dato percepito dagli occhi, ma il modo di vedere secondo intelletto, prima con la mente che con gli occhi. La prospettiva dunque non fenomenizza la realtà (che del resto è già fenomeno), ma fenomenizza la realtà come pensata dalla mente o, ed è lo stesso, la mente umana che pensa la realtà nell'unità fondamentale dei suoi aspetti.<ref>Da ''Storia dell'arte italiana'', Sansoni, Firenze, 1975, vol. II, p. 80.</ref> *{{NDR|Su [[Pablo Picasso]]}} Il suo trasformismo stilistico non sorprende più, era la strategia del suo protagonismo sfrenato.<ref>Da ''Un genio inutile'', ''L'Espresso'', 5 aprile 1981.</ref> *L'arte è al livello più alto del pensiero immaginativo, come la scienza al livello più alto del pensiero razionale.<ref>Da ''Storia dell'arte italiana''.</ref> *La facciata di [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|Sant'Andrea]], serrata tra due torri, sembra sottile come un telo teso tra la profondità dei tre portali e delle loggette e il risalto dei fasci di colonnine esili, quasi filiformi. Ma ciò che dà al piano quella tenuità di velo non è tanto il vuoto e il risalto, quanto la misura e la scrittura perfetta degli archi e, in alto, degli archetti, la purezza lineare delle colonnine, la perfetta sintesi del frontone triangolare, la posizione del rosone all'incrocio delle diagonali. È un puro tracciato proporzionale, lucido come un teorema e tuttavia pieno di contenuta tensione: o come una verità logica intuita nell'estasi.<ref>Da ''Storia dell'arte italiana'', 1973, vol. I, pp. 310-312.</ref> *La poetica di [[Edvard Munch|Munch]] è direttamente o indirettamente collegata con il pensiero di [[Kierkegaard]], che soltanto nei primi decenni del Novecento comincerà ad essere conosciuto in Germania: si deve dunque a Munch, che soggiornò più volte in Germania, la spinta "esistenzialista" che farà nascere l'[[Espressionismo]], che è nato infatti nel nome e sotto il segno della sua pittura.<ref>Da ''L'arte moderna, 1770-1970 – 1970''.</ref> *Nel quadro {{NDR|''Morte di Marat'', di [[Jacques-Louis David]]}} vi è una decisa contrapposizione fra ombra e luce, ma non c'è una sorgente luminosa che la giustifichi come naturale. Luce sta per vita, ombra per morte: non si può pensare la vita senza pensar la morte e inversamente. Anche questo è nella logica della filosofia di David. La fermezza e la freddezza del contrapposto luce-ombra dà al dipinto un'intonazione uniforme, livida e spenta, i cui estremi sono il lenzuolo bianco e il drappo scuro. In questa intonazione bassa spiccano, agghiaccianti, le poche stille di sangue: segnano l'acme di questa tragedia senza voci e senza gesti.<ref>Da ''L'arte moderna. 1770-1970'', Firenze, 1970, p. 41.</ref> *Più che una città, [[Roma]] è una polenta scodellata.<ref>Citato in [[Ettore Scola]], ''la Repubblica'', 22 settembre 2003.</ref> *Senza [[immaginazione]] non v'è salvezza.<ref>da ''Storia dell'arte italiana'', Sansoni.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Argan, Giulio Carlo}} [[Categoria:Critici d'arte italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] 5z5d7sn7iv82rks5l9c42tt15s7c03h Roald Amundsen 0 12873 1223714 1161573 2022-08-22T06:31:58Z Ibisco 49387 + 1 citazione, Destub e minuzie wikitext text/x-wiki [[File:RoaldAmundsen.JPG|thumb|Roald Amundsen]] '''Roald Engelbregt Gravning Amundsen''' (1872 – 1928), esploratore norvegese. ==Citazioni su Roald Amundsen== *[[Benito Mussolini|Mussolini]] lavora 22 ore al giorno, e soltanto [[Napoleone]] può paragonarsi a lui!<ref>1926; citato in Gian Carlo Zuccaro, ''Lui. Mussolini nel giudizio di mille personaggi internazionali'', Erga Edizioni, Genova, 1986, p. 9.</ref> ==Citazioni di Roald Amundsen== *Amundsen? Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando [[Robert Falcon Scott|Scott]] aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, [[Edward Adrian Wilson|Wilson]]; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi [[Ernest Henry Shackleton|Shackleton]] tutte le volte.<ref>Frequente anche la versione di [[Raymond Priestley]], [[Citazioni errate|erroneamente]] indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»</ref> ([[Apsley Cherry-Garrard]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Amundsen, Roald}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Norvegesi]] mcixq844layoobg3m1zq6mif6rif26f 1223715 1223714 2022-08-22T06:32:30Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:RoaldAmundsen.JPG|thumb|Roald Amundsen nek 1912 ca.]] '''Roald Engelbregt Gravning Amundsen''' (1872 – 1928), esploratore norvegese. ==Citazioni su Roald Amundsen== *[[Benito Mussolini|Mussolini]] lavora 22 ore al giorno, e soltanto [[Napoleone]] può paragonarsi a lui!<ref>1926; citato in Gian Carlo Zuccaro, ''Lui. Mussolini nel giudizio di mille personaggi internazionali'', Erga Edizioni, Genova, 1986, p. 9.</ref> ==Citazioni di Roald Amundsen== *Amundsen? Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando [[Robert Falcon Scott|Scott]] aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, [[Edward Adrian Wilson|Wilson]]; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi [[Ernest Henry Shackleton|Shackleton]] tutte le volte.<ref>Frequente anche la versione di [[Raymond Priestley]], [[Citazioni errate|erroneamente]] indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»</ref> ([[Apsley Cherry-Garrard]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Amundsen, Roald}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Norvegesi]] qph0fmxm3386y8nthllgaer0oxk5q6x 1223716 1223715 2022-08-22T06:33:06Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:RoaldAmundsen.JPG|thumb|Roald Amundsen nek 1912 ca.]] '''Roald Engelbregt Gravning Amundsen''' (1872 – 1928), esploratore norvegese. ==Citazioni di Roald Amundsen== *[[Benito Mussolini|Mussolini]] lavora 22 ore al giorno, e soltanto [[Napoleone]] può paragonarsi a lui!<ref>1926; citato in Gian Carlo Zuccaro, ''Lui. Mussolini nel giudizio di mille personaggi internazionali'', Erga Edizioni, Genova, 1986, p. 9.</ref> ==Citazioni su Roald Amundsen== *Amundsen? Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando [[Robert Falcon Scott|Scott]] aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi Scott; per un viaggio d'inverno, [[Edward Adrian Wilson|Wilson]]; per una capatina al Polo e nient'altro, Amundsen; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi [[Ernest Henry Shackleton|Shackleton]] tutte le volte.<ref>Frequente anche la versione di [[Raymond Priestley]], [[Citazioni errate|erroneamente]] indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»</ref> ([[Apsley Cherry-Garrard]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Amundsen, Roald}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Norvegesi]] jis2jrmkduxftelu2jsr12gt75qpfnw Ed, Edd & Eddy 0 13576 1223670 1206622 2022-08-21T18:53:58Z 151.31.154.94 /* Kevin */ wikitext text/x-wiki {{w|Dividere frasi per episodi e stagioni, non per personaggi}} {{FictionTV |titoloitaliano= Ed, Edd & Eddy |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine=Ed, Edd n Eddy.svg |didascalia=Logo della serie originale |titolooriginale= Ed, Edd, 'n Eddy |paese= Stati Uniti d'America/Canada |anno= 1999 – 2009 |genere= animazione, azione, umorismo, avventura, sitcom |stagioni= 7 |episodi= 135 (con il lungometraggio) |ideatore= Danny Antonucci |doppiatorioriginali= |doppiatoriitaliani= *[[Edoardo Nevola]]: Ed *[[Luigi Rosa]]: Edd ''Doppia D'' *[[Roberto Draghetti]]: Eddy *[[Maurizio Fiorentini]]: Ralf *[[Francesco Pezzulli]]: Kevin <small>(1ª voce)</small> *[[Gianluca Crisafi]]: Kevin <small>(2ª voce)</small> *[[Perla Liberatori]]: Sarah *[[Tatiana Dessy]]: Jonnino *[[Valentina Tomada]]: Nazz *[[Roberto Certomà]]: Jimmy *[[Rachele Paolelli]]: May Panzer *[[Deborah Ciccorelli]]: Mary Panzer *[[Ilaria Giorgino]]: Lee Panzer *[[Pasquale Anselmo]]: Fratello di Eddy |note= }} '''''Ed, Edd & Eddy''''', serie tv d'animazione canadese e statunitense. ==Ed== *Salsa! {{NDR|Esclamazione tipica di Ed affamato}} *Ora ci annoi Doppia D, così sembra che io abbia sempre fame! {{NDR|Ed, Edd e Eddy si scambiano di ruoli e Doppia D (che imita Ed) continua a dire "Sono un toast imburrato!"}} *{{NDR|Per far invidia a Kevin, Eddy costringe Edd a costruire una macchina capace di fare il giro del mondo}} Doppia D, possiamo andare sul pianeta degli Uomini Prosciutto e farci succhiare il midollo dalle ossa? *{{NDR|Ed, Edd e Eddy hanno fatto saltare in aria la casa di Jimmy durante la sua festa e gli invitati, tutti coperti di farina, vogliono picchiarli}} Questa sembra la fine del film "Gli Zombie della Tundra", un vero e proprio cult, in cui i sopravvissuti vengono fatti a pezzettini poi macinati ed infine messi negli stampini per gli hamburger! *Iehehe {{NDR|Risata tipica di Ed}} *{{NDR|Ralf sta rompendo pietre grosse con pietre più piccole, Ed gli si avvicina per chiedere cosa sta facendo e, alla risposta dell'amico, partono le domande}} La torta rompe la roccia? {{NDR|Ralf risponde che solo la roccia rompe la roccia}} La pizza rompe la roccia? {{NDR|Ralf stizzito da a Ed della testa di cocomero. Ed prende la pietra di Ralf e la lancia in alto, facendola ricadere sulla testa di Ralf}} Io sono una testa di zucca e tu no! *Il pronome durale! *{{NDR|Eddy ha preso il sopracciglio di Ed e il cappello di Edd come rappresaglia, perché crede che abbiano rubato i suoi fumetti}} No dai Eddy, ridammi il sopracciglio! non riesco a fare le facce buffe senza! *{{NDR|Ed, Edd e Eddy trovano una chiave e non sanno cosa apra}} Magari apre i giganteschi cancelli liberando lava fusa e milioni di mostri assetati di sangue caldo e corn flakes! *{{NDR|Ed, Edd e Eddy stanno giocando a dire, fare o testamento.}} Eddy! Ti sfido a camminare come uno zombie, volare come un pipistrello e a cantare a squarciagola Pimpirimpetta nuda in cinese! *{{NDR|Jonnino sta dormendo per strada}} Ma è poco prudente, non ha paura che gli avvoltoi lo divorino? *{{NDR|Ed, sonnambulo, ha mangiato tutto il cibo del vicinato ed Eddy gli dice che ha mangiato anche Jimmy}} Oh no Jimmy, non dirlo a Sara! *OK Sara, ma non dirlo a mamma {{NDR|Risposta tipica di Ed ai ricatti di Sara}} *{{NDR|Eddy dice a Ed che Doppia D sotto il cappello nasconde dei barbigli}} Devo toccare i barbigli! *{{NDR|Eddy vuole scappare da scuola}} Non posso farlo Eddy! {{NDR|Tragico}} La scuola lo dirà a a Sara, Sara lo dirà a mamma e la mamma lo dirà a papà e papà resterà seduto a vedere la televisione! Aaaaaah! *I Canadesi sono strani! *{{NDR|Eddy ha detto ad Edd che non capisce ciò che dice perche parla in modo ricercato}} Già, un elefante non dimentica ma io ho dimenticato quello che ricordava l'elefante! *{{NDR|Nel locale caldaie della scuola ci sono le Panzer e Eddy chiede dove sia il bidello}} Un altro uomo delle pulizie sacrificato alla loro antropofaga crudeltà! *{{NDR|Eddy chiede dove siano i ragazzi}} Sono stati ingoiati da un gigantesco verme e vomitati in un universo alternativo! *{{NDR|A Doppia D}} Posso diventare uno [[scarafaggio]]? {{NDR|Eddy fa credere ad Ed che tutti i ragazzi del quartiere sono uomini-insetto, creati da Edd}} *Avete visto Eddy? È alto come un bambino di 6 anni e dice un sacco di fesserie! *{{NDR|Eddy cammina, gira l'angolo, ma qualcuno gli dà un pugno fortissimo}} Questa è Sara! *{{NDR|Ed vede un palloncino e prende Edd}} Vola, Doppia D vola! {{NDR|Nazz si avvicina e Ed la lancia in aria}} Vola anche tu Nazz, vola! *{{NDR|La rulotte delle Panzer è in bilico tra il giardino di Kevin e quello di Eddy}} Kevin devo dirti una cosa... oh, scommetto che già lo sai! *Eddy è il mio amico ideale, dolce e morbidoso come un purè di patate. *Ciao, io mi chiamo Ed. *L'acero è atterrato. *{{NDR|Ed crede che Jimmy sia un alieno}} La Terra non è la tua insalata! *{{NDR|Sarah dice a Ed che dopo il loro scherzo dell'unicorno, Jimmy è diventato uno zombie}} Uno zombie hai detto? Ed deve vedere zombie! *Sì colpiscilo, colpiscilo, colpiscilo, ahahah! Ho scordato che stavo facendo! * {{NDR|Sotto l'effetto del boomerang maledetto, Sarah è improvvisamente diventata gentile}} La mia sorellina è morbida e dolce come le orecchie pelose di papà! (stagione 4, ep. 49, ''Mettimi giù Ed'') * L'amore è come le cipolle Doppia D: cioè più stai li a togliere gli strati e più puzza! (ep. Special 2, ''Il Giorno di San Valentino'') *Ehi guarda Doppia D questa è arte, lo intitolerò spuntino serale di un alba d'estate e questo invece natura cotta, solo il titolo mi commuove. {{NDR|attacca un pezzo di pasta su dei fogli}} (stagione 4, ep. 43, ''Un esercito per Ed'') *Io sono Ed l'Octopus perché mi chiamo Ed. *Eddy... Se le carote fanno bene agli occhi fanno bene anche alla carotide? ==Edd== *Oh mammina! {{NDR|Tipica frase di Doppia D}} *Mannaggia ai pescetti! {{NDR|Imprecazione tipica di Doppia D}} *Con che idioti mi ritrovo? {{NDR|Detto quando Ed e Eddy fanno delle stupidaggini}} :Ho a che fare con degli idioti. :Cosa ho fatto per trovarmi con degli idioti del genere? :Perché ho come amici dei somari patentati? :Sono circondato da idioti. *{{NDR|Eddy ha fatto ingrassare Jimmy per farlo lottare a sumo}} Eddy, i lottatori di sumo sono famosi in Giappone! {{NDR|Eddy guarda Doppia D sbigottito}} E c'è un oceano tra il Giappone e noi! *{{NDR|Ed rovescia l'allevamento di formiche}} Dentro c'erano 5239 formiche, raccoglile! *{{NDR|Edd rivolgendosi ad Ed e Eddy dopo aver visto cosa nascondesse dentro il berretto}} Se lo dite a qualcuno giuro sul mio berretto che non vi parlerò mai più! *{{NDR|Edd ha salvato un insetto dall'essere schiacciato da Jimmy}} Ma te ne rendi conto che stavi per schiacciare questa creatura innocente? Sai, Jimmy, che attorno a noi c'è un micromondo brullicante d'insetti? *{{NDR|Ed e Eddy, facendogli uno scherzo spacciandosi per i suoi genitori, gli chiedono di mettere al maiale di Ralf il vestito del padre di Edd}} Ehm, scusa Ralf. Sono stati i miei genitori: comunichiamo per mezzo dei bigliettini adesivi. *{{NDR|Eddy vuol far soldi esibendo Ed come criceto}} Delle tue trovate, questa è la più stupida. *Il mio secondo nome è... è... {{NDR|Molto imbarazzato}} Marion! *{{NDR|Kevin vuole picchiare Ed e Eddy, che si sono chiusi in casa dopo, tra l'altro, aver fatto uno scherzo a Edd facendogli credere che stava per morire}} Oh, guarda, la chiave di riserva di Eddy. {{NDR|La fa cadere in terra apposta}} Oops, che sbadato, mi è caduta! *{{NDR|Ed, Edd e Eddy sono al lago e fa un caldo bestiale}} Sento già i raggio ultravioletti che bombardano la mia pelle! *{{NDR|Eddy insegue Ed: è arrabbiato perché vuole che si smetta di ricordare il passato}} Tutto ciò mi ricorda un paio di volte in cui mi inseguivi. {{NDR|Eddy accelera}} Ed, fai qualcosa! *Non mi piace. {{NDR|quando Eddy ha un piano}} *{{NDR|Eddy è arrabbiato con Ed per aver regalato le sue caramelle}} Eddy fermati, mi stai rovinando le suole delle mie scarpe. *{{NDR|Con aria afflitta}} Per un giorno vorrei poter anch'io godere della serenità del mondo di Ed. ==Eddy== *Soldi! *Diventeremo ricchi! Anzi, schifosamente ricchi! {{NDR|Tipica frase che Eddy pronuncia dopo aver illustrato un suo piano}} *Vieni dallo zio Eddy! {{NDR|Quando vede dei soldi o un salvadanaio}} *Bitorzolo! {{NDR|Rivolgendosi ad Ed}} *Bravo, testa d'uovo! {{NDR|Ad Ed}} *Ottimo lavoro [[Albert Einstein|Einstein]]! {{NDR|Sarcastico, verso Edd}} *Niente regole, è la regola! *{{NDR|Il fratello di Eddy gli ha mandato un pacco destinato "all'inetto"}} A casa mia "inetto" significa capobranco *{{NDR|Ed ha fatto una "pallina di carta" con un'agenda e la vuole sparare da una cerbottana, ma esce solo la carta fradicia. Ed dice allora che gli stà uscendo il cervello}} Il tuo cervello non è così grosso, testa d'uovo! *{{NDR|Il profe non ha dato la pagella a Eddy, dicendo di averla data a qualcuno di affidabile (che poi si rivelerà Edd)}} Chi può essere tanto spregevole da abbassarsi a fare una simile carognata? *{{NDR|Eddy sta facendo fare una gita turistica in un autobus di carta ai genitroi di Tavoletta}} Ed ecco qui Jimmy, il pivello col pannolino! {{NDR|Scende e mostra un filo d'erba}} E questo è il filo d'erba più vecchio di Peach Creek! Vederlo costa 20 dollari! {{NDR|Sale e guida fino alla discarica}} Per dissotterrare questi reperti ci sono voluti secoli di scavi! Come, volete un souvenir? {{NDR|Prende un volante ed una lattina}} Tenete, volete sapere il prezzo? Oh, ma che importa, tanto paga Jonnino! *{{NDR|Edd stà rimproverando a Eddy di essere un flop a scuola}} Guarda, Victor ha morso di nuovo Ralf sul sedere! *Testa di calzino! (riferito a Doppia D) *Bel lavoro, Rembrandt! {{NDR|Dopo che Ed ha fatto un disegno scadente che serviva per i piani di Eddy}} *Ehi, Contador. Sbaglio o giri un po' poco? {{NDR|[[Alberto Contador|Contador]] è un ciclista. Eddy dice questo a Kevin, dopo che è caduto in bici, usando il gioco di parole "Contador"-"Contator"}} *Ed, sei un [[animale]]! *Su questa tavoletta costruirò il mio club! *Non c'è giustizia a questo mondo, come fa uno a sopravvivere se deve restituire tutta la grana che ha truffato? *Quando finirai di stupirmi {{NDR|Ed copia un biglietto lasciato nella casa di Doppia D da parte della madre di Doppia D}} *{{NDR|Riferito a Ed}} Perché tu devi... {{NDR|con voce arrabbiata}} distruggere sempre tutto? *{{NDR|Confessa a tutti la verità, rivelando se stesso}} Mi sono inventato tutto quanto, Doppia D. Quello che ho detto di mio fratello era tutto una bugia. Lo sono inventato, così la gente mi avrebbe considerato un ganzo. Invece mi sbagliavo. La truffa, mio fratello, questo... Quand'è che imparerò, Doppia D? ==Ralf== *Hai rovinato la reputazione del figlio del pastore. Riconquisterò il mio onore battendoti {{NDR|A Eddy}} *{{NDR|Ralf sfida gli altri a una corsa, lui partecipa con un carretto trainato dal suo maiale}} Arrivo alla bottega della canna da zucchero fermentata! {{NDR|Gli altri lo guardano sbigottiti}} Accidenti al vostro modo di parlare. Al negozio di caramelle! *{{NDR|Alla TV c'è la maratona dei Monster Trucks}} Il trattore di Ralf li schiaccerebbe come fossero verruche sui piedi del padre di Ralf. *Ralf lava questo, Ralf lava quest'altro! Perché Ralf deve lavare il vestito della mamma di Ralf? *{{NDR|Ralf si ingozza di mortadella}} Ah, il dolce sapore della Bologna {{NDR|Edd gli fa notare che Bologna è la città della mortadella, ma che si trova in Italia}} E che cosa ho detto io? Italia! *{{NDR|Deve scegliere un giocatore per la squadra di pallacanestro}} Per la mia squadra scelgo... forza di dieci canestri Ed! {{NDR|Ed chiede chi sia}} Tu, [[Michael Jordan]] dalla testa vuota! *{{NDR|Eddy spiaccica una polpetta di cetriolo di mare}} Hai insultato Ralf e il grande Nano spiaccicando la polpetta di pesce! *{{NDR|A Eddy}} Oh ciao, Stupido Ed a forma di dito del piede! *La vita è breve per non gustare il [[prezzemolo]]. ==Sarah== *Eeeeeeeeeeeeeeed! {{NDR|Ogni volta che chiama Ed per dirgli che dirà alla madre che ha fatto qualcosa}} * Eddy lascia in pace Jimmy! {{NDR|Eddy fa traballare l'apparecchio a Jimmy e vuole 25 cent per un bocca ferrata}} *Ed, lo dico alla mamma! *{{NDR|Sara e Jimmy mettono su una "ditta" di viaggi aerei}} Benvenuti sulla Sara&Jimmy Airlines. Le uscite di sicurezza sono vicine alla mia bambola ed al coniglio di Jimmy. Naturalmente se dovessimo esplodere in volo, non vi saranno di grande aiuto. *{{NDR|Sara sta sognando}} Oh, Doppia D, mi hai portato... un cavallo! Ti amo! *Ed, io ti uccido! ==Kevin== *Tonti! {{NDR|con la "O" più marcata; Insulto a Ed, Edd, Eddy o Jonnino, specialmente a Ed e Eddy}} *{{NDR|Ed e Eddy hanno i piedi nel cemento fresco e vi nuotano dentro}} Ma a voi due funziona il cervello? *{{NDR|Ed e Eddy scoprono che Kevin ha paura degli aghi e ne costruiscono uno gigante}} Aah, un ago! {{NDR|Sviene, quindi si risveglia}} Ah... che brutto sogno... aaaaaaaah! {{NDR|Sviene di nuovo}} *{{NDR|Ed, Edd e Eddy, per avere da Kevin delle caramelle giganti si offrono di pulirgli il camino dicendo di essere suoi amici}} Sì, amici... molto recenti! *{{NDR|Nazz ha detto che tutti i maschi sono tonti}} Ralf, ho un problema. Nazz crede che io sia un "tonto". Come può una cosa così giusta essere sbagliata? *{{NDR|Ed segna un grandissimo canestro}} Se facessi i test come tiri a canestro saresti un genio! *{{NDR|Per fargli uno scherzo, Ed e Eddy fanno dei rumori strani e Ed fa il verso della papera}} C'è di tutto in giro! *{{NDR|Mentre legge una rivista porno}} Sì, viva l'estate! *{{NDR|Eddy ha dato una bici fasulla e poco sicura a Kevin, che è caduto}} Aspetta che ti prenda! Ma prima vado a medicarmi! Ahi, che dolore! *Non preoccuparti, Ralph, Eddy sta parlando in tontolese. *Che fine hanno fatto Scemo, Scemino e Scemotto? *Ehi, scemo scemo più scemo stanno litigando! *{{NDR|Kevin ha scelto Ralf, Ed, Edd e Jonnino per la squadra di basket}} OK, vediamo come siete. {{NDR|Dà il pallone a Edd}} Doppia D, dimostra a quel tonto di Eddy perché ho scelto te e non lui... sbrigati! {{NDR|Edd segna dopo un gran tiro}} Questo è meglio dei compiti che mi passi, amico! *Stupidi! {{NDR|(con la "U" più marcata) Insulto a Ed, Edd, Eddy o Jonnino, specialmente a Ed e Eddy}} *Ehi, Doppia D, il tuo pranzo gocciola! {{NDR|lo stesso giorno dello scherzo dei versi}} *{{NDR|Edd, per sbaglio, ha rotto il piede a Lee Panzer, e tutti ne parlano come un eroe}} Cos'ha fatto, ha usato la terribile arte marziale dell'algebra? {{NDR|Ralph gli dice che è tutto vero}} Il nostro Doppia D? *{{NDR|I genitori di Eddy hanno chiamato Nazz come baby-sitter e Eddy crede di avere un flirt con Nazz, ma Edd lo smentisce}} Il tonto credeva di avere un flirt con Nazz! *{{NDR|Ed fa lo scemo}} Ahi, ahi, qui ci vogliono misure drastiche! {{NDR|Prende un bastone, ma Edd gli dice di ragionare}} Tanto è così scemo che manco lo sente il dolore! ==Nazz== *Hmmmmh {{NDR|La sua risata tipica}} *{{NDR|Ed è stato lavato e vestito con abiti nuovi dagli amici}} Ed, oggi hai un nonsoché di diverso. Sono i pantaloni? *Ooh, i ragazzi sono così scemi... *{{NDR|Eddy fa colpire la palla da baseball a Nazz}} L'ho colpita? Uao! Mitico! *{{NDR|Per far colpo su Nazz, Kevin ha montato i pattini della ragazza sulle zampe della capra di Ralf e, nel pelo, ha tosato "Nazz"}} Victor ha cambiato nome? Si chiama come me! *{{NDR|Nazz fa un grande rutto ed è applaudita da Kevin}} Niente regole è la regola! *{{NDR|Gli Ed cercano di imbrogliare Nazz, Sarah e Jimmy con dei gioielli falsi}} Eddy, io sto cercando qualcosa di un po' diverso, ma comunque uguale, a cui abbinare qualcos'altro non troppo simile. *{{NDR|Ed è diventato un mostro e Edd dice che lo andrà a fermare}} Oh Doppia D sei così coraggioso, non ti dimenticherò! {{NDR|Nazz lo bacia e Edd arrossisce}} ==Jimmy== *Saraaaaa! {{NDR|Quando è impaurito o ha bisogno di protezione}} *{{NDR|Eddy ipnotizza Jimmy facendogli credere di essere un superfusto}} Ho bisogno di rompere qualcosa! *{{NDR|Ed ha battuto alla gara di spelling Edd e tutti lo credono un genio}} Sara, Ed ha ragione: c'è un collegamento tra le operazioni e la salsa. *Come, cosa scusa? {{NDR|Eddy toglie i vestiti a Jimmy per farlo diventare un lottatore di sumo}} *Gli unicorni sono la mia vera specialità nel dipingere. {{NDR|Jimmy mostra a Sara il suo unicorno dipinto e Sara gli fa i complimenti}} *{{NDR|Ed, da sonnambulo, entra in camera di Jimmy}} Chi è? {{NDR|Sobbalza}} Babbo Natale? A luglio? {{NDR|Ed mette in bocca Jimmy}} La saliva... che schifo... Saraaaaa! *Perché un artista deve sempre soffrire? {{NDR|Ed è entrato in casa sua e gli è balzato addosso}} *{{NDR|Nell'immaginazione di Eddy, dopo essersi sciolto}} Il destino è stato crudele con me. *{{NDR|Edd consola Jimmy perché nel calciare la palla è caduto, causando l'ilarità altrui}} Grazie Doppia D, ma perché tutto succede a me? *{{NDR|Dopo che il suo pesce rosso ha avuto dei piccoli}} Sara, ma da che macchina sono usciti? ==Jonnino== *Tavoletta ha detto... {{NDR|Tavoletta è un'asse di legno cui mancano alcune scheggie. Jonnino dice che parla, ma a quanto pare la sente solo lui}} *{{NDR|Edd vede che Jonnino si continua ad impigliare con la testa tra i rami. Edd chiede a Jonnino se può andare a cercare aiuto}} No, Tavoletta è già andato, {{NDR|guarda l'orologio al polso}} ormai dovrebbe essere di ritorno qui a momenti {{NDR|Tavoletta è per terra, immobile}} *{{NDR|Jonnino dà del gelato a Tavoletta}} OK, ancora un po'! {{NDR|Eddy sostituisce con un ceppo di legno Tavoletta}} Oh! Ma cosa ti è successo? Mi sembri un po' ingrassata e adesso non mangerai più dolci! *{{NDR|Eddy sfida Edd a non usare più paroloni}} Secondo Tavoletta, Doppia D non resisterebbe un'ora senza usare paroloni! *Tavoletta ha detto... che Kevin ha tanta segatura. {{NDR|Ed, Edd e Eddy cercano della segatura per scambiarla con l'uovo di Ralf, da cui vogliono far nascere una gallina}} *{{NDR|Edd ha un costume da hamburger infilatogli da Eddy}} Bel costume... scherzo! *{{NDR|Kevin rimprovera a Jonnino di non saper fare bene l'esterno a football e va a farsi la doccia infuriato}} Anche secondo me è matto, amico! {{NDR|A Tavoletta}} *{{NDR|Jonnino legge un libro che parla di legna con Tavoletta nella vasca da bagno}} Quanto legno può rosicchiare una marmotta in un... oh santo cielo, scusa Tavoletta! {{NDR|Eddy scatta una foto}} Credi che abbiano visto qualcosa Tavoletta? *Siete tutti invitati alla festa dell'albero di Tavoletta! {{NDR|Edd dice a Jonnino che alla festa dell'albero mancano sei mesi, ma Jonnino lo guarda con sguardo assente}} Ralf, Tavoletta darà una mega festa! *{{NDR|Giocando a calcio}} Qui, qui, Ed! Passa all'ala! {{NDR|Ed lo prende in volto col passaggio}} Ala, non faccia! *Cosa? Non è rimasto più tempo? Siamo alla fine del film? Quale film? ==Sorelle Panzer== *Ci sono i nostri fidanzati! {{NDR|Quando vedono gli Ed}} *{{NDR|Ed, Edd & Eddy giocano con gli amici a nascondino, Eddy apre un bidone e chiede se giocano anche loro}} Ma noi non stiamo giocando. Mmmh! {{NDR|Con la bocca a bacio}} *{{NDR|Gli Ed fanno un "safari" fotografando tutti i loro compagni di città. Vanno a fare le foto alle Panzer e dice May:}} Aiuto, ci stanno sequestrando! *{{NDR|Alle Sorelle Panzer è sparita una nave in bottiglia, cimelio di famiglia}} <br /> '''Marie''': Noooo! La nostra nave, con cui giocavamo da piccole! Ci giocavamo da piccole, mentre facevamo il bagno nella tinozza di legno! <br /> '''May''': Chiamo la polizia! Che numero ha il 911? <br /> '''Lee''': Non chiamerai nessuno, May, qualcosa mi dice che la nostra bottiglia tornerà da noi... con le buone e o con le cattive. *'''May''': Questo giorno del Ringraziamento è uno sballo! <br /> '''Marie''': Non è un programma del giorno del Ringraziamento, non ci sono i tacchini! <br /> '''May''': Ma cosa stai dicendo? Io ne ho visti tre! {{NDR|vede Lee in tv}} Oh guarda, c'e anche la loro nonna! ==Fratello di Eddy== *Mollusco! {{NDR|Ad Eddy}} *Smettila hai detto? Pensavo che volessi giocare con il tuo eroe? {{NDR|Rivelando la sua vera natura a Eddy}} *Zio! {{NDR|Dopo la sua sconfitta}} ==Dialoghi== *{{NDR|Gli Eds sentono caldo}} <br /> '''Eddy''': Acqua!<br/>'''Edd''': H2O!<br/>'''Ed''': Ketchup! *{{NDR|Dopo che Doppia D ha fatto un discorso dello smarrimento di una chiave}} <br /> '''Eddy''': Finiscila Doppia D! Ed, hai capito una sola parola di quello che ha detto?<br/>'''Ed''': Passami la mostarda. *{{NDR|Gli Eds hanno visto che Kevin ha un garage pieno di Spaccamascelle}} *'''Ed''': Se solo avessi portato il mio dispositivo anti-gravità per sistemare il cilindro di quella serratura saremo a posto.<br/>'''Edd''': Torna sulla Terra.<br/>'''Eddy''': Che cosa facciamo ora?<br/>'''Edd''': Sono sicuro che se sapessimo più cose di Kevin, lui dividerebbe le sue caramelle con noi.<br/>'''Eddy''': Essere amici di Kevin? È più facile che a Ed cresca il mento.<br/>'''Ed''': Io preferirei avere quattro stomaci. *{{NDR|Dopo aver legato Kevin ad un albero}} <br /> '''Kevin''': Diamine complimenti gran babbeo hai raggiunto il punto più basso nella Storia della cretineria mondiale.<br /> '''Eddy''': Aah invidioso "Hasta la vista"amigo.<br/>'''Edd''': Chiedo scusa per questa sistemazione un po scomoda Kevin "c'est la vie".<br/>'''Kevin''': Questo spettacolo ha bisogno di sottotitoli. *{{NDR|La squadra di football di Peach Creek affronta una squadra fortissima e muscolosa}} <br /> '''Kevin''': Non sembrano tanto forti, scommetto che riesci a fermare il loro quarterback Doppia D.<br/>'''Edd''': Mi pare abbiano superato da tempo i normali standard di crescita!<br/>'''Jonnino ''': Tu lo sai che sei nel mio testamento, Tavoletta?<br/>'''Ralph''': Ralph vede quelle persone piccole piccole. (invece gli tremano le gambe) *{{NDR|Il preside ha incaricato Edd di portare ai genitori di Ed e Eddy le pagelle scadenti dei figli. I due inseguono Doppia Di e, all'uscita da scuola, Ed sembra averlo preso}} <br /> '''Ed''': Ho preso Doppia D, sono bravo!<br/>'''Eddy''': Idiota, Ralph ti sembra Doppia D?<br/>'''Ed''': Forse con il cappello? Uhm... *{{NDR|Gli Ed cercano di catturare Kevin con dello sciroppo, ma per errore nella trappola ci casca Jimmy}} <br /> '''Ed''': Preparati a incontrare il tuo creatore!<br/>'''Jimmy''': Antonucci? *{{NDR|Gli Ed devono far tornare a Jimmy il buon umore}} <br /> '''Eddy''': {{NDR|travestito da fata}} Guarda, sono la tua fatina. <br /> '''Jimmy''': Tanto non esisti. <br /> '''Eddy''': E allora!?! *'''Kevin''': {{NDR|mostra una foto scadente di Eddy}} Riempitevi gli occhi con la pugna secca! <br /> '''Ralph''': Visto prugne migliori! *{{NDR|Eddy dice che i cartoni animati non sono veri}} <br /> '''Ed''': Cosa stai dicendo, è una follia! <br /> '''Eddy''': Lo so, crescere fa schifo! *{{NDR|Edd vuole entrare in casa di Kevin}}<br>'''Edd''': Toctoc.<br>'''Ed''': Chi è?<br>'''Edd''': Sono io Ed...<br>'''Ed''': Parola d'ordine!<br>'''Edd''': Non mi avete detto una parola d'ordine...<br>'''Ed''': {{NDR|sfonda la porta e schiaffeggia Edd}} Vattene via, alieno mutante!<br>'''Edd''': Ahi! Ahia! Che male!<br>'''Ed''': Ah, Doppia D, sei tu! *{{NDR|Gli Ed fanno da servi a Sara che fa finta di essere una regina}} <br /> '''Sara''': Come stavo dicendo, io sono la regina!<br /> '''Ed''': E noi i tuoi spaghetti. *{{NDR|Il ventilatore stacca il cappello a Edd}} <br /> '''Eddy''': Per tutti i fulmini!<br /> '''Ed''': Roba forte!<br />'''Edd''': Se dite a qualcuno cosa avete visto giuro sul mio cappello che non vi parlerò mai più. *{{NDR|Eddy fa vedere a Doppia D e a Ed la camera di suo fratello}} <br />'''Eddy''': Sentite l'odore della sua grandezza?<br /> '''Ed''': Credo di essere stato io Eddy. *{{NDR|Gli Eds si trovano davanti ad un burrone}}<br>'''Edd''': E ora che facciamo?<br />'''Eddy''': Sta' zitto, sto pensando!<br /> '''Ed''': Posso pensare anch'io?<br />'''Eddy+Edd''': No! *{{NDR|Doppia D se la prende con Eddy per la sua ultima truffa}}<br>'''Eddy''': Ehi! Dove vai? Stai tornando nella palude! Mio fratello non abita...<br />'''Edd''': Non osare toccarmi! Uno scemo? Bè, scusa tanto la mia sincerità, ci ho pensato di aver perso le uniche due persone che mi sono rimaste al mondo!<br />'''Eddy''': Ehi ehi? <br />'''Edd''': È sorprendente! Perchè è proprio il tuo cocciuto gusto dell'imbroglio, l'inganno e la presa in giro ad averci ridotti così!<br />'''Ed''': Ho dato una mano anch'io!<br />'''Edd''': Tu e le tue nefande macchinazioni!<br />'''Eddy''': Perchè? Tu raccoglievi margherite? L'hai costruito tu quell'affare!<br />'''Edd''': E tu avresti dovuto fare attenzione a quello che ti dicevo: "Non premere quel bottone rosso"!<br />'''Ed''': Basta! Esigo che vi facciate il solletico a vicenda all'istante!<br />'''Edd e Eddy''': Tu restane fuori, Ed!<br />'''Ed''': Il malvagio lato oscuro li ha consumati entrambi! Guai grossissimissimi!<br />'''Edd''': Ne ho abbastanza! Ho deciso me ne torno a casa!<br />'''Ed''': Non possiamo andare a casa, Doppia D!<br />'''Edd''': Preferisco affrontare le conseguenze, Ed, che vagare senza meta con un cosidetto amico!<br />'''Ed''': Dimmi che non è così! Non siamo più tre, Eddy! Come hamburger, cipolle senza patatine! Come Ambarabà Ciccì senza Cocò! Come bla bla senza l'altro bla!<br />'''Eddy''': Bene! Vai a casa! Non te ne faccio una colpa! Perchè è stata tutta colpa mia! {{NDR|Eddy piange mentre Doppia D si ferma}} Si! Mi hai sentito! Sono solo un patetico fallito! *{{NDR|Dopo che Eddy si è rivelato se stesso e la verità a tutti che finalmente lo perdonano}}<br>'''Rolf''': Lascia che Rolf ti sfreghi l'ascella della vittoria, Eddy!<br />'''Nazz''': Sono così felice che tu stia bene, vecchio mio! {{NDR|baciandolo}} Sei fantastico!<br />'''Eddy''': Sul serio? <br />'''Kevin''': Devo ammetterlo, amico! Sei stato una cosa da urlo!<br />'''Eddy''' {{NDR|felicemente soddisfatto}}: Davvero? *{{NDR|Gli Eds si perdonano e fanno finalmente parte dei ragazzi del quartiere}}<br>'''Eddy''': Ce l'abbiamo fatta, Doppia D! Tutti ci amano! Siamo anche noi del gruppo!<br />'''Edd''': Ci sono voluti solo 130 episodi, 4 special e un film, Eddy! ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Ed, Edd & Eddy''}} 6xrvl0boir9zlu2vjae1ppyac3bkguc I Simpson 0 14211 1223664 1116248 2022-08-21T16:34:47Z SunOfErat 12245 /* Stagioni */ wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titoloalfabetico= Simpson, I |titolo=I Simpson |tipofiction=Serie animata |titolooriginale=The Simpsons |anno=1989 – in corso |genere=commedia |doppiatorioriginali= *[[Dan Castellaneta]]: [[Homer Simpson]] *[[Julie Kavner]]: [[Marge Simpson]] *[[Nancy Cartwright]]: [[Bart Simpson]] *[[Yeardley Smith]]: [[Lisa Simpson]] |doppiatoriitaliani= *[[Tonino Accolla]]: Homer Simpson *[[Liù Bosisio]]: Marge Simpson *[[Ilaria Stagni]]: Bart Simpson *[[Monica Ward]]: Lisa Simpson |note= }} '''''I Simpson''''', serie animata statunitense creata da [[Matt Groening]]. ==Esclamazioni e frasi ricorrenti== *D'oh! ('''Homer''') *Mitico! ('''Homer''') *De-hi-hi-ho-ho! ('''Homer''') *Brutto bacarospo! ('''Homer''') *Caspiterina! ('''Marge''') *Ciucciati il calzino! ('''Bart''') *Ciuccellona! ('''Bart''') {{NDR|a Lisa}} *E che cacchio! ('''Bart''') *Non farti infartare! ('''Bart''') *Salve salvino, vicino! ('''Ned Flanders''') *Eccellente! ('''Signor Burns''') {{NDR|compiaciuto}} *Per mille carrozzelle! ('''Signor Burns''') *Ehi, ehi, ehi! ('''Krusty il Clown''') *Ah-ah! ('''Nelson''') {{NDR|con tono derisorio}} *Grazie e arrivederci! ('''Apu''') *Ciao, Bart! ('''Telespalla Bob''') *Skinner!!! ('''Sovrintendente Chalmers''') *Arr! ('''Capitan McCallister''') *Salve, sono Troy McClure! Forse vi ricorderete di me per... ('''Troy McClure''') ===''"Think of the children!"''=== {{cronologico}} *Pensate ai bambini! ('''Helen Lovejoy''' in ''[[I Simpson (settima stagione)#Episodio 23, Tanto Apu per niente|Tanto Apu per niente]]'') :''Think of the children!'' *Quand'è che penserete ai bambini?! ('''Helen Lovejoy''' in ''[[I Simpson (settima stagione)#Episodio 23, Tanto Apu per niente|Tanto Apu per niente]]'') :''Won't you think of the children?'' *Oh, ma non c'è nessuno che pensa ai bambini?! ('''Helen Lovejoy''' in ''[[I Simpson (settima stagione)#Episodio 23, Tanto Apu per niente|Tanto Apu per niente]]'') :''Oh! Won't somebody please think of the children?'' *Perché, perché nessuno pensa ai bambini?! ('''Helen Lovejoy''' in ''[[I Simpson (ottava stagione)#Episodio 18, Homer contro il 18° emendamento|Homer contro il 18° emendamento]]'') :''Won't somebody please think of the children?!'' *Pensi ai bambini! Qualcuno per favore vuole pensare ai bambini?! No? ('''Boe''' in ''[[I Simpson (nona stagione)#Episodio 25, Amore rischioso, pathos focoso|Amore rischioso, pathos focoso]]'') :''Think of the children! Won't somebody please think of the children?!'' ==Stagioni== *[[I Simpson (prima stagione)|Prima stagione]] *[[I Simpson (seconda stagione)|Seconda stagione]] *[[I Simpson (terza stagione)|Terza stagione]] *[[I Simpson (quarta stagione)|Quarta stagione]] *[[I Simpson (quinta stagione)|Quinta stagione]] *[[I Simpson (sesta stagione)|Sesta stagione]] *[[I Simpson (settima stagione)|Settima stagione]] *[[I Simpson (ottava stagione)|Ottava stagione]] *[[I Simpson (nona stagione)|Nona stagione]] *[[I Simpson (decima stagione)|Decima stagione]] *[[I Simpson (undicesima stagione)|Undicesima stagione]] *[[I Simpson (dodicesima stagione)|Dodicesima stagione]] *[[I Simpson (tredicesima stagione)|Tredicesima stagione]] *[[I Simpson (quattordicesima stagione)|Quattordicesima stagione]] *[[I Simpson (quindicesima stagione)|Quindicesima stagione]] *[[I Simpson (sedicesima stagione)|Sedicesima stagione]] *[[I Simpson (diciassettesima stagione)|Diciassettesima stagione]] *[[I Simpson (diciottesima stagione)|Diciottesima stagione]] *[[I Simpson (diciannovesima stagione)|Diciannovesima stagione]] *[[I Simpson (ventesima stagione)|Ventesima stagione]] *[[I Simpson (ventunesima stagione)|Ventunesima stagione]] *[[I Simpson (ventiduesima stagione)|Ventiduesima stagione]] *[[I Simpson (ventitreesima stagione)|Ventitreesima stagione]] *[[I Simpson (ventiquattresima stagione)|Ventiquattresima stagione]] *[[I Simpson (venticinquesima stagione)|Venticinquesima stagione]] *[[I Simpson (ventiseiesima stagione)|Ventiseiesima stagione]] *[[I Simpson (ventisettesima stagione)|Ventisettesima stagione]] *[[I Simpson (ventottesima stagione)|Ventottesima stagione]] *[[I Simpson (ventinovesima stagione)|Ventinovesima stagione]] *[[I Simpson (trentesima stagione)|Trentesima stagione]] *[[I Simpson (trentunesima stagione)|Trentunesima stagione]] *[[I Simpson (trentaduesima stagione)|Trentaduesima stagione]] *[[I Simpson (trentatreesima stagione)|Trentatreesima stagione]] *[[I Simpson (trentaquattresima stagione)|Trentaquattresima stagione]] ==Citazioni su ''I Simpson''== *Ci hanno influenzato, hanno sintetizzato due familismi: quello amorale tipico italiano e quello americano. ''I Simpson'' sono un museo del mondo, uno spazio cimiteriale di tutto quello che ci passa davanti agli occhi, implacabili in un realismo puro, dove realtà e irrealtà sembrano fatte della stessa materia. ([[Enrico Ghezzi]]) *''I Simpson'' hanno questo potere meraviglioso, di dire le cose come stanno. Se ci pensi, è la cosa più forte che fanno, è il mondo che dentro di noi tutti vorremmo, quello in cui si è quel che si è. ([[Teo Bellia]]) *Marx è un genio, magari la gente lo leggesse. Adesso ci sono ''I Simpson'' a sinistra... Anzi, a sinistra hanno i difetti, ma non i pregi dei Simpson, basta guardarli in faccia. ([[Giulio Tremonti]]) *— Non posso crederci, è Dutch l'audace!<br/>— Conosci quello là!?<br/>— Non ti ricordi di Dutch l'audace? Quando eravamo piccoli andava sempre in TV, e poi ha saltato la gola di Springfield!<ref>{{Cfr}} ''[[I Simpson (seconda stagione)#Episodio 8, Bart lo spericolato|Bart lo spericolato]]''.</ref><br/>— Quello era [[Homer Simpson]]. ([[Psych (terza stagione)|''Psych'', terza stagione]]) *Questa era la fantasia che ha fatto de ''I Simpson'' un appuntamento fisso: la fantasia di un bambino che non solo ha il corpo di un adulto (questo fenomeno è fin troppo familiare), ma può agire secondo motivazioni infantili senza subirne le conseguenze. ([[Adam Kotsko]]) ===''[[I Griffin]]''=== *'''[[Adam West]]''': Non ti vogliamo nella nostra città, Simpson! Non ti amiamo più come nel 1993!<br>'''[[Homer Simpson]]''': D'oh!<br>'''[[Adam West]]''': E in quanto a te [[Orenthal James Simpson|O.J.]], anche la tua presenza qui non è gradita! *{{NDR|Peter entra in una stazione TV}}<br>'''Direttore TV''': E lei chi è?<br>'''[[Peter Griffin]]''': Sono Peter Griffin! Quello che ha rovinato la televisione e quello che adesso l'aggiusterà!<br>'''[[Homer Simpson]]''': {{NDR|entra subito dopo}} Ragazzi, ho rotto la televisione, dovete aiutarmi a riaggiustarla!<br>'''[[Peter Griffin]]''': Ah-a! A quanto pare, in questo caso, vi battiamo noi! {{c|Non presente nella voce dei Griffin}} ===''[[Futurama]]''=== *'''Zoidberg''': Temo che Fry abbia perso troppo succo, ha sviluppato l'itterizia dei Simpson. <br/> '''Fry''': Ciucciami il calzino! *'''Fry''': Cavolo! <br/> '''Leela''': Guarda quanto lerciume! <br/> '''Fry''': Non è lerciume, è un monumento post-cubista alle conquiste del XX° secolo. Guardate! è un vero Beanie Baby! Oh, questo è un piatto con Mr. Spock! Ooh! bambolotti di Bart Simpson!<br/>'''Pupazzo di Bart Simpson''': {{NDR|Bender tira la cordicella}} Ciucciati il calzino! <br/>'''Bender''': Ma che dici! {{NDR|Bender divora i pantaloncini}} mmm... meglio il calzone! <ref>Dovuto al fatto che la traduzione della frase originale, "''Eat my shorts''", è appunto "mangia i miei calzoncini".</ref> ===''[[South Park]]''=== *– Fermeremo la luce del sole per sempre!<br/>– Wow!<br/>– Oh, sì, ci ho pensato per settimane, alla fine ho capito che: se costruiamo un enorme pannello di legno alto 25 metri e largo 15 e lo piazziamo su questa collina, South Park rimarrà per sempre all'ombra!<br/>– Oh, impressionante!<br/>– Presto tutti dovranno ridursi a vivere come talpe, vivranno solo per ricordare con dolore quanto fosse bello avere il sole.<br/>– Figata, proprio come hanno fatto i Simpson.<br/>– Come?<br/>– L'hanno fatto i Simpson, credo che fosse il Signor Burns che ha cercato di togliere il sole a Springfield.<ref>{{Cfr}} ''[[I Simpson (settima stagione)#Episodio 25, Chi ha sparato al signor Burns? (prima parte)|Chi ha sparato al signor Burns?]]''</ref><br/>– Davvero? Oh, Madonnina, pensavo di essere stato originale.<br/>– Come lo costruiamo?<br/>– Oh, non voglio più farlo adesso, visto che l'hanno già fatto i Simpson dovrò escogitare qualcos'altro. Com'è che ogni volta che ho un'idea intelligente scopro che l'hanno già fatta i Simpson? ([[South Park (sesta stagione)|sesta stagione]]) *– Ok, che ne dici di questo, Dougie? Faccio finta di essere un agente immobiliare e imbroglio tutti in città convincendoli a comprare una monorotaia, poi scappo con tutti i soldi! No?<br/>– I Simpson l'hanno già fatto nell'episodio 9F10.<ref>{{Cfr}} ''[[I Simpson (quarta stagione)#Episodio 12, Marge contro la monorotaia|Marge contro la monorotaia]]''</ref><br/>– Ok, allora costruisco un sito web per diffondere pettegolezzi sulla gente della città, così loro inizieranno...<br/>– Già fatto dai Simpson.<br/>– Sotterro uno scheletro con ali da angelo così la gente penserà che un angelo sia caduto...<br/>– Già fatto dai Simpson.<br />[...]<br/>– Metto tutte le lattine di birra di South Park nella centrifuga di un colorificio, così esplodono quando...<br/>– Episodio 9F17, "Siamo arrivati a questo".<ref>{{Cfr}} ''[[I Simpson (quarta stagione)#Episodio 18, Siamo arrivati a questo: un clip show dei Simpson|Siamo arrivati a questo: un clip show dei Simpson]]''</ref><br/>– E va bene, lascio perdere la distruzione della città! Scapperò da qui e mi unirò ad un circo!<br/>– Già fatto dai Simpson. ([[South Park (sesta stagione)|sesta stagione]]) *– L'ho fatto, generale distruzione, ho guardato attentamente tutti gli episodi dei Simpson. Due volte. E ho finalmente trovato qualcosa che non hanno mai fatto. Adesso guardi qua: questo aggeggio di mia invenzione estrae le ciliegie dai cioccolatini e le sostituisce con della maionese marcia. Tutto il mondo andrà nel panico. La gente penserà di mordere una dolce e succulenta ciliegia, invece si troverà la bocca piena di questa schifosa maionese avariata. {{NDR|risata malefica}} Questo i Simpson non l'hanno ancora fatto, vero?<br/>– No, credo che i Simpson avrebbero fatto di meglio.<br/>– Ottimo, portiamo la macchina fuori e mettiamola subito in funzione. Il mondo rimpiangerà di averci esclusi.<br/>– Questa sera nei Simpson vi farete un sacco di risate con Bart che costruisce una macchina che estrae le ciliegie dai cioccolatini e le sostituisce con della maionese avariata! ([[South Park (sesta stagione)|sesta stagione]]) *– I Simpson l'hanno già fatto! Ah! Episodio 4F02, "La paura fa Novanta, la vaschetta della Genesi".<ref>{{Cfr}} ''[[I Simpson (ottava stagione)#Episodio 1, La paura fa novanta VII|La paura fa novanta VII]]''</ref> Lisa perde un dente, i batteri che ci sono sopra creano una società, poi costruiscono una statua credendola Dio.<br/>– Allora?<br/>– Esatto, allora?<br/>– I Simpson hanno già fatto tutto. Chissenefrega.<br/>– Ci sono da più di tredici anni, è normale che l'abbiano già fatto.<br/>– Anche le trovate dei Simpson non sono sempre originali.<br/>– Esatto, pare infatti che quell'episodio sia stato copiato da uno di un'altra serie.<ref>{{Cfr}} L'episodio ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione)#Episodio 28, I piccoli uomini|I piccoli uomini]]'' (''The Little People'') della serie televisica del 1959 ''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]'' (''The Twilight Zone'').</ref><br/>– Davvero? Quindi non ha importanza se mi viene un'idea e i Simpson l'hanno già avuta? Non è grave, in fondo. È tornato tutto alla normalità. Quindi adesso posso escogitare piani malvagi per distruggere il mondo! ([[South Park (sesta stagione)|sesta stagione]]) ===[[Tonino Accolla]]=== *Anche la stesura del testo, non è stato facile perché [...] il tipo di ironia è profonda, è alta, e quindi andare a scovare dentro questa forma prettamente americana poi, e con problemi [...] che spingevano verso l'America, no, non era facile da riproporre. *L'inizio di questa serie è stata abbastanza dura perché, come spesso succede, soprattutto in Italia, il punto di demarcazione fra follia e genialità è sempre... non si sa, no... preferiscono dire che sei pazzo. *{{NDR|Sul personaggio di Homer Simpson}} Lui mi fa felice. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *''[[I Simpson - Il film]]'' *[[Matt Groening]] *[[Canzoni dalle serie televisive#I Simpson|Canzoni dalle serie televisive - ''I Simpson'']] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Simpson}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] [[Categoria:I Simpson]] 0ulh7a8w0q56dncuzv3wzk5pjvwqlq0 La 25ª ora 0 15708 1223754 1184176 2022-08-22T09:23:00Z 79.19.162.155 /* Dialoghi */ wikitext text/x-wiki {{Film |titoloitaliano= La 25ª ora |titoloalfabetico= 25ª ora, La |immagine= |genere=drammatico |regista=[[Spike Lee]] |sceneggiatore=[[David Benioff]] |attori= *[[Edward Norton]]: Monty Brogan *[[Philip Seymour Hoffman]]: Jacob Elinsky *[[Barry Pepper]]: Frank Slaughtery *[[Rosario Dawson]]: Naturelle Riviera *[[Anna Paquin]]: Mary D'Annunzio *[[Brian Cox]]: James Brogan |doppiatorioriginali= |doppiatoriitaliani= *[[Massimiliano Manfredi]]: Monty Brogan *[[Stefano Mondini]]: Jacob Elinsky *[[Christian Iansante]]: Frank Slaughtery *[[Francesca Fiorentini]]: Naturelle Riviera *[[Domitilla D'Amico]]: Mary D'Annunzio *[[Vittorio Di Prima]]: James Brogan |note= }} '''''La 25ª ora''''', film del 2002 con [[Edward Norton]] e [[Barry Pepper]], regia di [[Spike Lee]]. {{Tagline|Una scelta sbagliata. L'ultima sera per vivere una vita.}} ==Frasi== *Tutto quello che potrà andare storto, andrà storto.<ref>In riferimento alla [[w:Legge di Murphy|Legge di Murphy]].</ref> ('''Monty Brogan''') *Bevi "[[Red Bull|spremute di palle di toro]]"<ref>In lingua originale «''Red Bullshit''».</ref> però puzzi di alcol! Vai in giro tutta la notte a divertirti, e questo va bene, ma se ti metti a fare il Kamikaze, non mi sta più bene! ('''Salvatore Dominick''') {{NDR|a Frank}} *Io sono irlandese: non mi ubriaco e so esattamente quello che dico. ('''Frank Slaughtery''') *Tra sette anni io andrò a prenderlo e tu avrai sposato uno coi soldi. ('''Frank Slaughtery''') {{NDR|a Naturelle}} ==Dialoghi== *{{NDR|Monty entra nella toilette del ristorante del padre e scorge una scritta volgare sullo specchio: ''fuck you'', ossia ''vaffanculo''. Inizia a parlare con la propria immagine riflessa}}<br/>'''Monty''': Sì, ''vaffanculo'' anche tu.<br/>'''Riflesso''': Affanculo io? Vacci tu! Tu e tutta questa merda di città {{NDR|[[New York]]}} e di chi ci abita.<br/>In culo ai mendicanti che mi chiedono soldi e che mi ridono alle spalle.<br/>In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina.<br/>In culo ai Sikh e ai Pakistani, che vanno per le strade a palla con i loro taxi decrepiti! Puzzano di curry da tutti i pori; mi mandano in paranoia le narici! Aspiranti terroristi, e rallentate, cazzo!<br/>In culo ai ragazzi di Chelsea, con il torace depilato e i bicipiti pompati, che se lo succhiano a vicenda nei miei parchi e te lo sbattono in faccia sul Gay Channel.<br/>In culo ai bottegai Coreani, con le loro piramidi di frutta troppo cara, con i loro fiori avvolti nella plastica: sono qui da 10 anni e non sanno ancora mettere due parole insieme.<br/>In culo ai Russi di Brighton Beach, mafiosi e violenti, seduti nei bar a sorseggiare il loro te con una zolletta di zucchero tra i denti; rubano, imbrogliano e cospirano. Tornatevene da dove cazzo siete venuti!<br/>In culo agli Ebrei Ortodossi, che vanno su e giù per la quarantasettesima nei loro soprabiti imbiancati di forfora a vendere diamanti del Sudafrica dell'apartheid.<br/>In culo agli agenti di borsa di [[Wall Street]], che pensano di essere i padroni dell'universo; quei figli di puttana si sentono come [[Michael Douglas]]/[[Wall Street (film)|Gordon Gekko]]<ref>Riferimento al protagonista del film ''[[Wall Street (film)|Wall Street]]'' interpretato da Michael Douglas.</ref> e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita!!! E [[George W. Bush|Bush]] e [[Dick Cheney|Cheney]] non sapevano niente di quel casino?! Ma fatemi il cazzo di piacere! In culo alla Tyco, alla WorldCom...<br/>In culo ai [[Porto Rico|Portoricani]]: venti in una macchina, e fanno crescere le spese dell'assistenza sociale. E non fatemi parlare di quei pipponi dei Dominicani: al loro confronto i Portoricani sono proprio dei fenomeni.<br/>In culo agli [[italia]]ni di Benson Hurst con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant'Antonio, che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi, sperando in un'audizione per ''I Soprano''.<br/>In culo alle signore dell'Upper East Side, con i loro foulard di Hermès e i loro [[carciofo|carciofi]] di Balducci da cinquanta dollari: con le loro facce pompate di silicone e truccate, laccate e liftate. Non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane!<br/>In culo ai negri di [[Harlem]]. Non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi. La schiavitù è finita centotrentasette anni fa. E muovete le chiappe, è ora!<br/>In culo ai poliziotti [[corruzione|corrotti]] che impalano i poveri cristi e li crivellano con quarantuno proiettili, nascosti dietro il loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia!<br/>In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti. In culo alla [[Chiesa]] che li protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche [[Gesù|Gesù Cristo]]. Se l'è cavata con poco: un giorno sulla croce, un weekend all'inferno, e poi gli alleluia degli angeli per il resto dell'eternità. Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville.<br/>In culo a [[Osama Bin Laden]], a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa, baciate le mie nobili palle irlandesi!<br/>In culo a Jackob Elinsky, lamentoso e scontento. In culo a Francis Slaughtery, il mio migliore amico, che mi giudica con gli occhi incollati sulle chiappe della mia ragazza. In culo a Naturelle Riviera: le ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto alla polizia, maledetta puttana!<br/>In culo a mio padre, con il suo insanabile dolore, che beve acqua minerale dietro il banco del suo bar, vendendo whisky ai pompieri e inneggiando ai [[New York Yankees|Bronx Bombers]].<br/>In culo a questa città e a chi ci abita. Dalle casette a schiera di Astoria agli attici di Park Avenue, dalle case popolari del [[Bronx]] ai loft di Soho, dai palazzoni di Alphabet City alle case di pietra di Park Slope e a quelle a due piani di Staten Island. Che un terremoto la faccia crollare, che gli incendi la distruggano, che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi.<br/>'''Monty''': No... No, in culo a te, Montgomery Brogan. Avevi tutto e l'hai buttato via, brutto testa di cazzo! *'''Phelan''': Senti, mi dici perché è tanto importante il numero di disoccupati?<br/>'''Frank''': Fellan...<br/>'''Phelan''': No, Phelan...<br/>'''Frank''': Come vuoi. Più occupazione significa meno persone che cercano lavoro. È più difficile trovare qualcuno per coprire i posti vacanti perciò bisogna aumentare i salari e l'inflazione sale. Hai capito?<br/>'''Phelan''': Sì!<br/>'''Frank''': No, non credo, per questo io faccio quello che faccio e tu fai il fattorino. Ora togliti dalla mia scrivania! Lo sai che porti una camicia a righe con la cravatta a righe?<br/>'''Phelan''': Sì, pare che alle donne piaccia.<br/>'''Frank''': Ah... e nessuna ti ha mai detto che sembri un cazzo di quadro futurista? *{{NDR|Guardando fuori dalla finestra dell'appartamento di Frank con vista su Ground Zero}}<br/>'''Jacob''': Cristo santo!<br/>'''Frank''': Già!<br/>'''Jacob''': Il ''New York Times'' dice che qui l'aria è malsana.<br/>'''Frank''': Ah sì? Be', vaffanculo il ''Times'', io leggo il ''Post''. La sanità dice che è buona.<br/>'''Jacob''': Qualcuno racconta balle.<br/>'''Frank''': {{NDR|Ridendo}} Già...<br/>'''Jacob''': Cambi casa?<br/>'''Frank''': Non ci penso neanche... con tutti i soldi che ho pagato per questo posto! Cazzo, no. Neanche se Bin Laden ne lanciasse un altro contro il palazzo accanto. *'''Jacob''': Che cosa gli diciamo? {{NDR|a Monty}} <br /> '''Frank''': Niente gli diciamo. Va' all'Inferno per sette anni, devo augurargli "Buona fortuna"?! *{{NDR|Monty è nella sala dell'interrogatorio}} '''Poliziotto 1''': È proprio bella la tua ragazza! Le ispaniche ce l'hanno bollente! {{NDR|Monty lo guarda serio}} Uh! Che occhiataccia! "Ahia"! {{NDR|al suo collega}} Hai visto che occhiataccia? {{NDR|Polziotto 2 ride}} Naturelle Riviera. Che nome! E hai visto che carrozzeria? Uhh! <br /> '''Monty''': È meglio che cerchi un'altra strada, tanto non puoi incastrarla. <br /> '''Poliziotto 1''': No. Nononononono. Non hai capito. È lei... che ha incastrato te! <br /> '''Monty''': Balle! <br /> '''Poliziotto 1''': Ah sì?! <br /> '''Monty''': Sì! <br /> '''Polziotto 1''': Ah, che carino! Ti fidi davvero di lei?! Io so soltanto che se ne sta andando. Sì, abbiamo appena firmato il suo rilascio! <br /> '''Poliziotto 2''': E probabilmente stasera festeggerà al Jimmy Bronx Caffè! <br /> '''Polziotto 1''': Certo! Perché no?! Grandi festeggiamenti! Ha quel bel appartamento tutto per sé adesso. Perché? Pensavi che stesse con te perché sei bello?! Sono cazziii! La ragazza ha trovato la gallina dalle uova d'oro! <br /> '''Poliziotto 2''': Eh già! È una ragazza molto sveglia... Tu invece... <br /> '''Polziotto 1''': Dovevi essere tu quello in gamba. Hai anche ottenuto la borsa di studio per una scuola di lusso, no? Niente male per un bastardello di Bay Ridge! <br /> '''Polziotto 2''': Già, ma poi ti sei fatto sbattere fuori perché spacciavi erba ai figli dei ricchi! Come ti è venuto in mente? <br /> '''Poliziotto 1''': Lo sai che succede ai ragazzi carini come te in prigione?! Uh! <br /> '''Poliziotto 2''': Perderanno la testa per te. <br /> '''Monty''': Sì, può darsi. Ma può darsi... anche di no! ''"Vostro Onore, che cosa posso dire. Ho sbagliato. Mia madre era morta e mio padre era nei guai, dovevo aiutarlo. Ho perduto la testa. Ho conosciuto le persone sbagliate, e ho commesso un grosso errore. Me ne rendo conto, ma è la prima volta che lo faccio. Mi dispiace, giuro che non accadrà mai più."'' Esco subito, con la condizionale! <br /> '''Poliziotto 1''': Tu non leggi molto i giornali, vero cervellone? A New York abbiamo una cosa meravigliosa chiamata legge Rockefeller. Ti dico di che si tratta: tu avevi un chilo di roba nel divano, con quella quantità diventa un reato grave, da quindici anni all'ergastolo anche se è la prima volta. Con una gamma così ampia i giudici di solito seguono le indicazioni del procuratore, perciò se la moglie del procuratore quella mattina l'ha fatto incazzare, sei fottuto! Se sei fortunato, molto fortunato, diciamo non so che magari la sera prima si è divertito, forse ti accorda una riduzione, ma sono sempre da tre a otto anni, se sei incensurato, minimo. La pena che ti daranno dipende solo dall'umore del procuratore. E lui chiederà a noi "Ha collaborato?". Perciò... perché non ci racconti del tuo amico Nikolai? Così potremo aiutarti. <br /> '''Monty''': Posso fare una domanda? <br /> '''Polziotto 2''' {{NDR|sarcastico}}: Ma certo! <br /> '''Monty''': Quando glielo infili in bocca continua sempre a parlare così tanto?! Perché a me sembra che non stia mai zitto. Be', è solo curiosità, ma non è fastidioso? Voglio dire, quando ce l'hai in bocca e non smette di parlare? {{NDR|Polziotto 1 ridacchia}} <br /> '''Polziotto 2''': Sta' a sentire, gran figlio di puttana: quando sarai dentro, e lo prenderai nel culo da una manica di bruti che ti chiamano Shirley, dovrai ringraziare solo te stesso e il governatore Rockefeller per la situazione in cui ti troverai. <br /> '''Polziotto 1''': Andiamocene a casa. {{NDR|rivolto al suo collega}} Dì al procuratore che questo {{NDR|Monty}} è un testa di cazzo. *'''Monty''': Vaffanculo domenica!<br />'''Jacob e Frank''': Vaffanculo domenica! {{NDR|[[brindisi dai film|brindisi]]}} *'''Frank''': Come stai? Stai bene? <br /> '''Monty''': Sei mesi prima, capisci?! <br /> '''Frank''': Dai, Monty...! <br /> '''Monty''': Sei mesi prima che mi beccassero, volevo portarti il mio gruzzolo e dirti ''"Investimeli in azioni, investimeli in fondi"''! <br /> '''Frank''': Non ci pensare. <br /> '''Monty''': Avrei potuto rilassarmi e vedere i miei soldi crescere! Saremo diventati ricchi insieme. <br /> '''Frank''': Non ha senso parlarne adesso... <br /> '''Monty''': E ho pensato ''"Ah no, magari ne metto insieme un altro pò!"'' Sono diventato ingordo! Ingordo! E mi sono fregato! <br /> '''Frank''': Lascia perdere, ti incazzi inutilmente se continui a pensare a queste cose! <br /> '''Monty''': Non riesco a fare altro! Non riesco a fare altro che pensarci! Non ne uscirò vivo, Francis. <br /> '''Frank''': Sì che ne uscirai! <br /> '''Monty''': No, ci sono troppi uomini laggiù più duri di me. Se parliamo di quando affronto un tossico che non paga con Kosty alle spalle posso fare paura... ma là dentro sarò solo un ragazzino bianco senza amici. Quelli mi useranno e poi mi getteranno via. <br /> '''Frank''': No, non lo faranno. Perché tu sei più intelligente di tutti loro. Quando sarai laggiù terrai gli occhi bene aperti e la bocca chiusa. Imparerai a muoverti, imparerai chi è chi, capirai tutto in una settimana. <br /> '''Monty''': Quel posto è sovraffollato. Hanno messo i letti a castello in palestra per sistemare la gente in più. Finirò in uno stanzone con duecento uomini, Frank. Te l'immagini? La prima sera spengono le luci, e le guardie se ne vanno girandosi a guardare e ridendo di me ''"Adesso non sei più a casa tua!"''. La porta si chiude, boom, e io mi ritrovo sul pavimento con un ginocchio in mezzo alla schiena. Proverò a fare resistenza ma saranno troppi, e qualcuno prenderà un tubo da sotto il materasso e comincerà a sbattermelo in faccia, per farmi saltare i denti, così potranno farmeli succhiare tutti senza preoccuparsi che possa mordere. O mettiamo pure che sconti sette anni meno ottantaquattro giorni per buona condotta. Che cosa potrei fare, eh? Non troverei un lavoro, e non posso certo rimettermi a fare questa vita. Da quindici anni all'ergastolo per recidiva. Sarò soltanto un povero ex-detenuto col culo rotto e la dentiera passata dalla mutua. <br /> '''Frank''': Avrai solo trentotto anni. E quando uscirai io e te metteremo su qualcosa insieme. Magari un bar, in fondo siamo due irlandesi di Brooklyn, come cazzo faremo senza un bar? Come potremo non avere un bar? Distribuiremo hot-dog gratis il lunedì sera quando c'è la partita, e poi metteremo un vecchio juke-box in un angolo. E berremo birra verde il [[festa di san Patrizio|giorno di san Patrizio]], andiamo... <br /> '''Monty''': Odio la birra verde, Frank, e tu lavori da quindici anni per scappare dalla birra verde. <br /> '''Frank''': Sto solo dicendo che abbiamo delle possibilità, d'accordo? <br /> '''Monty''': Apprezzo il pensiero... ma non ci credo. Tra sette anni tu sarai un pezzo grosso, non ti ci vedo a lavorare con me. <br /> '''Frank''': Ci conosciamo da quando avevamo tre anni! Non ho sempre mantenuto le promesse, eh?! Ho mai mancato a una promessa?! Ti ho mai detto che sarei stato in un posto e poi non mi sono presentato? Ti risulta? <br /> '''Monty''': No. <br /> '''Frank''': Sarò lì anche quando uscirai. Mi hai sentito? Cazzo, vedrai che ci sarò! <br /> '''Monty''': Lo so che ci sarai, questo lo so, ma non sarai lì domani. Ed è domani che conta. ==[[Explicit]]== {{Explicit film}} Proseguiamo verso ovest... andiamo avanti fino a quando non troviamo una bella cittadina... quelle città nel deserto, lo sai perché sono nate? Perché la gente voleva andar via da qualche altro posto. Nel deserto si può ricominciare. Troviamo un bar e ci facciamo un bicchiere... Sono due anni che non bevo, ma berrò un bicchiere con te, un ultimo Whisky col mio ragazzo... lo beviamo piano, assaporiamo il malto, lo tratteniamo in bocca... e poi me ne andrò. E Non dovrai mai scrivermi, ne venire a trovarmi, io credo nel regno dei cieli, e credo che rivedrò te e tua madre, ma non in questa vita. Troverai un lavoro da qualche parte, pagato sotto banco, un padrone che non fa domande, ti farai una nuova vita e non tornerai mai indietro. Monty tu piaci alla gente, è un dono che hai, trovi amicizie dovunque tu vada. Lavorerai sodo, non ti farai notare e terrai la bocca chiusa. troverai una nuova casa laggiù. Tu sei un Newyorkese, questo non potrai cambiarlo mai, hai [[New York]] nelle vene. Passerai il resto della vita nel deserto ma resterai sempre un Newyorkese. Ti mancheranno gli amici, ti mancherà il tuo cane, ma sei forte! hai la stoffa di tua madre, sei forte come lo era lei. Troverai le persone giuste e avrai de nuovi documenti, una nuova patente. Dimenticherai la tua vecchia vita, non puoi tornare, non puoi telefonare, non puoi scrivere, non dovrai mai guardarti indietro, ti farai una nuova vita e la vivrai, vivrai la tua vita come avrebbe dovuto essere... e forse, anche se è pericoloso, forse... dopo un paio di anni, manderai a chiamare Naturelle. Avrai dei bambini e li tirerai su come si deve, mi senti? li farai vivere bene, darai loro quello di cui hanno bisogno. avrai un figlio maschio, magari lo chiamerai James.. è un bel nome, un nome forte! E forse un giorno, tra tanti anni, dopo che io sarò morto e sepolto accanto alla tua cara mamma, riunirai tutta la tua famiglia e dirai loro la verità, chi sei e da dove sei venuto. Gli racconterai tutta la storia e poi gli chiederai se si rendono conto di quanto siano fortunati ad essere li... C'è mancato poco che non succedesse mai... C'è mancato poco che non succedesse mai... ('''James Brogan''') ==Citazioni su ''La 25ª ora''== *È una parabola sulle scelte sbagliate, sul rimorso e il rammarico di aver buttato via una vita promettente. ([[Edward Norton]]) ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film drammatici]] n62qhv0brnbu0okoo5ga4sioecrjg5m Incipit/L 0 17337 1223729 1204364 2022-08-22T07:43:45Z Spinoziano (BEIC) 86405 /* L */ + Lombardini wikitext text/x-wiki <noinclude>{{incipit|lettera=L}}</noinclude> ==L== *'''[[Adolfo L'Arco]]''' **La Donna del Sanctus **Gesù sotterra un chicco di grano *'''[[Madeleine L'Engle]]''' **Povero, piccolo Sabato <span id="La"></span> *'''[[Étienne de La Boétie]]''' **Discorso sulla servitù volontaria *'''[[Raffaele La Capria]]''' **Amore e psiche **Colapesce **Ferito a morte **L'armonia perduta **La bellezza di Roma *'''[[Jean de La Fontaine]]''' **Gli amori di Psiche e Cupido **Le favole *'''[[Gabriele La Porta]]''' **Giordano Bruno *'''[[Greye La Spina]]''' **Il carro dei morti *'''[[Louise Labé]]''' **Non havria Ulysse o qualunqu'altro mai **Je vis, je meurs: je me brule et me noye **Ne reprenez, Dames, si j'ay aymé *'''[[Tommaso Labranca]]''' **Andy Warhol era un coatto *'''[[Antonio Labriola]]''' **Da un secolo all'altro **Del materialismo storico. Dilucidazione preliminare **Discorrendo di socialismo e di filosofia **In memoria del Manifesto dei comunisti **Socrate **Storia, filosofia della storia, sociologia e materialismo storico *'''[[Pierre-François Lacenaire]]''' **Memorie di un assassino *'''[[Camilla Läckberg]]''' **Il predicatore **La gabbia dorata **La principessa di ghiaccio *'''[[Mercedes Lackey]]''' **Ci vuole un ladro **Una dimostrazione pratica *'''[[Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos]]''' ** I legami pericolosi **L'educazione delle donne *'''[[Mario Lacruz]]''' **La Tarde *'''[[Andrea Lo Forte Randi|Enotrio Ladenarda]]''' **La Superfemina abruzzese *'''[[Raphael Aloysius Lafferty]]''' **Golden Gate **L'Equazione del Giorno del Giudizio **La banda di Barnaby Sheen *Sei miliardi di imbecilli *'''[[Pär Fabian Lagerkvist]]''' **Barabba **Il sorriso eterno **La mia parola è no **Pellegrino sul mare *'''[[Selma Lagerlöf]]''' **Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson **L'Imperatore di Portugallia *'''[[Gina Lagorio]]''' **Fuori scena **Qualcosa nell'aria *'''[[Jhumpa Lahiri]]''' **In altre parole **La moglie *'''[[Marc Laidlaw]]''' **Il 37° Mandala **La Terza Forza *'''[[Diana Lama]]''' **Solo tra ragazze *'''[[Fedele Lampertico]]''' **Il credito **L'Italia e la Chiesa **La proprietà *'''[[Rodolfo Lanciani]]''' **L'antica Roma **La distruzione dell'antica Roma *'''[[William Landay]]''' **In difesa di Jacob *'''[[Arthur H. Landis]]''' **Un mondo chiamato Camelot *'''[[Ortensio Lando]]''' **Commentario de le più notabili, & mostruose cose d'Italia, & altri luoghi *'''[[Tommaso Landolfi]]''' **La biére du pécheur **La pietra lunare **La spada **Le due zitelle **Racconto d'autunno **Rien va **Se non la realtà *'''[[Andy Lane]]''' **Young Sherlock Holmes. Fuoco ribelle **Young Sherlock Holmes. Ghiaccio sporco **Young Sherlock Holmes. Nube mortale *'''[[Friedrich-Albert Lange]]''' **Storia critica del materialismo *'''[[David Langford]]''' **La cosa nella camera da letto *'''[[Sterling E. Lanier]]''' **L'isola di Van Ouisthoven *'''[[Joe R. Lansdale]]''' **Acqua buia **Bastardi in salsa rossa **Cielo di sabbia **Elefante a sorpresa **Hap & Leonard 2 **Hap & Leonard. Sangue e limonata **Honky Tonky Samurai **Il mambo degli orsi **Il sorriso di Jackrabbit **Io sono Dot **L'estate della rabbia **L'ultima caccia **La foresta **La notte del Drive-in 3. La gita per turisti **La sottile linea scura **Mucho Mojo **Paradise Sky **Rumble Tumble **Sotto un cielo cremisi **Tramonto e polvere **Una coppia perfetta **Una stagione selvaggia *'''[[Elda Lanza]]''' **Una pazza voglia d'amore *'''[[Peppe Lanzetta]]''' **Leggende Metronapoletane **Una vita postdatata *'''[[Lao Tzu]]''' **Tao Te Ching *'''[[Jens Lapidus]]''' **La traiettoria della neve *'''[[Valery Larbaud]]''' **Fermina Márquez *'''[[Åsa Larsson]]''' **Finché sarà passata la tua ira **Il sangue versato *'''[[Björn Larsson]]''' **Il porto dei sogni incrociati **L'occhio del male **La vera storia del pirata Long John Silver *'''[[Stieg Larsson]]''' **La ragazza che giocava col fuoco **La regina dei castelli di carta **Uomini che odiano le donne *'''[[Anton Francesco Grazzini|Lasca]]''' **La strega *'''[[William Lashner]]''' **L'avvocato della notte *'''[[Ervin László]]''' **La scienza e il piano akashico *'''[[Brunetto Latini]]''' **Il tesoretto *'''[[Dante Lattes]]''' **Dr. Teodoro Herzl — Discorso Commemorativo *'''[[Mario Lattes]]''' **Il borghese di ventura *'''[[Andreas Latzko]]''' **Uomini in guerra *'''[[Marcus Lauesen]]''' **Ed ora aspettiamo la nave *'''[[Keith Laumer]]''' **Il legislatore **Il segno dei due mondi **Oltre l'orbita di Giove **Pianeta di fango *'''[[Jacques Laurent]]''' **Caroline chérie *'''[[Hugh Laurie]]''' **Il venditore di armi *'''[[Anna Lavatelli]]''' **Gastón e la ricetta perfetta *'''[[David Herbert Lawrence]]''' **Il serpente piumato **Il vincitore sul cavallo a dondolo **L'amante di Lady Chatterley **L'uomo che amava le isole **La ragazza perduta **La principessa **Mare e Sardegna *'''[[Thomas Edward Lawrence]]''' **I sette pilastri della saggezza *'''[[Vincenzo Lazari]]''' **Le monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma **Notizia delle opere d'arte e d'antichita della raccolta Correr di Venezia **Zecche e monete degli Abruzzi nei bassi tempi *'''[[Giovanni Francesco Lazzarelli]]''' **La Cicceide *'''[[Davide Lazzaretti]]''' **Visioni e profezie *'''[[Ricciotti Lazzero]]''' **Le Brigate Nere <span id="Lb"></span> <span id="Lc"></span> <span id="Ld"></span> <span id="Le"></span> *'''[[Auguste Le Breton]]''' **La mala grossa *'''[[Michel Le Bris]]''' **La bellezza del mondo *'''[[John le Carré]]''' **Il giardiniere tenace **Il sarto di Panama **Il visitatore segreto **L'onorevole scolaro **La passione del suo tempo **La spia che venne dal freddo **La spia perfetta **La talpa **Lo specchio delle spie **Single & Single **Un delitto di classe *'''[[Jean-Marie Gustave Le Clézio]]''' **Stella errante *'''[[Joseph Sheridan Le Fanu]]''' **Carmilla **Il pittore Schalken **Il signor giudice di giustizia Harbottle *'''[[Ursula K. Le Guin]]''' **Altri racconti e cicli di storie ***Sempre la valle **Ciclo dell'Ecumene ***Città delle illusioni ***I reietti dell'altro pianeta ***Il mondo della foresta ***Il pianeta dell'esilio ***La salvezza di Aka **Ciclo di Earthsea ***Dragonfly ***I venti di Earthsea ***Il mago di Earthsea ***L'isola del drago ***La spiaggia più lontana ***Le tombe di Atuan **I dodici punti cardinali **Il giorno del perdono ***Tradimenti ***Il giorno del perdono ***Un uomo del popolo ***Liberazione della donna **Il mondo di Rocannon **La mano sinistra delle tenebre *'''[[William Le Queux]]''' **Tragico silenzio *'''[[Charles Webster Leadbeater]]''' **Vegetarismo ed occultismo *'''[[David Leavitt]]''' **La lingua perduta delle gru **Mentre l'Inghilterra dorme *'''[[Gavino Ledda]]''' **Lingua di falce **Padre padrone: l'educazione di un pastore *'''[[Violette Leduc]]''' **La donna col renard **Thérèse e Isabelle *'''[[Gabriel-Marie Legouvé]]''' **Il merto delle donne **Le rimembranze o i vantaggi della memoria **La malinconia **Le pompe funebri *'''[[Edward Lee]]''' **Terapia intensiva *'''[[Harper Lee]]''' **Il buio oltre la siepe **Va', metti una sentinella *'''[[Tanith Lee]]''' **Il pianeta dell'eterna notte **Il signore della morte **Il signore della notte **Il signore delle illusioni **La Janfia **La pietra di sangue **Non mordere il sole **Tre giorni *'''[[Dennis Lehane]]''' **L'isola della paura – Shutter Island **Mystic River. La morte non dimentica *'''[[Rosamond Lehmann]]''' **Quando sarà l'ora **Una nota in musica *'''[[Leena Lehtolainen]]''' **Il mio primo omicidio *'''[[Fritz Leiber]]''' **America la bella **Fantasma di fumo **Il fantasma del Texas **Il Koami dell'Uomo Bianco **La ragazza dagli occhi famelici **Scacco al tempo **Segno di gratitudine **Spazio, tempo e altri misteri ***Il leone e l'agnello ***Le potenti maree ***Intrappolati nel Mare di Stelle ***Io e Fafhrd ***Belsen Express ***Ingmar Bergman, uno scrittore di fantasy ***Il grido ***Quelle tremende parole straniere: II ***La sposa meccanica ***Nell'iperspazio con Brown Jenkin ***Una difesa dei lupi mannari *'''[[Gottfried Wilhelm von Leibniz]]''' **Monadologia **Orizzonte delle cose umane **Principi razionali della natura e della grazia *'''[[Murray Leinster]]''' **Il discepolo del Diavolo **Il pianeta dimenticato **Il transumano **Incubo sul fondo **Lo strano caso di John Kingman *'''[[Claus Leitzmann]]''' **Vegetariani. Fondamenti, vantaggi e rischi *'''[[Gérard Leleu]]''' **Il trattato delle carezze *'''[[Stanisław Lem]]''' **Solaris *'''[[Jacques Lemarchand]]''' **Stefania **Parentesi *'''[[Frédéric Lenoir]]''' **Socrate, Gesù, Buddha *'''[[Simone Lenzi]]''' **In esilio **La generazione *'''[[Alessandro Leogrande]]''' **La frontiera *'''[[Elmore Leonard]]''' **Chili con Linda **Killshot **Pronto *'''[[Camillo Leonardi]]''' **Lunario al modo de Italia calculato *'''[[Mauro Leonardi]]''' **Abelis *'''[[Leonardo da Vinci]]''' **Trattato della pittura *'''[[Leone XIII]]''' **Arcanum Divinae **Diuturnum **Libertas **Rerum Novarum **Inimica Vis **Graves De Communi **Humanum genus **Quod Apostolici Muneris **Sapientiae Cristianae **Inscrutabili Dei Consilio *'''[[Giovanni Battista Leoni]]''' **Madrigali *'''[[Giulio Leoni]]''' **La regola delle ombre *'''[[Leonid Leonov]]''' **La foresta russa *'''[[Giacomo Leopardi]]''' **Appressamento della morte **Cantico del gallo silvestre **Discorso sopra la Batracomiomachia **Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani **La guerra dei topi e delle rane ***(1815) ***(1821-1822) ***(1826) **Operette morali ***Dialogo della Natura e di un Islandese ***La scommessa di Prometeo **Paralipomeni della Batracomiomachia **Pensieri **Storia di un'anima **Zibaldone *'''[[Monaldo Leopardi]]''' **Autobiografia **Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno 1831 *'''[[Jeanne-Marie Leprince de Beaumont]]''' **Il principe amato **La bella e la bestia *'''[[Michail Jur'evič Lermontov]]''' **Pensiero **Un eroe del nostro tempo *'''[[Alexander Lernet-Holenia]]''' **Il conte di Saint-Germain **Il Signore di Parigi **L'uomo col cappello **La resurrezione di Maltravers **Lo stendardo *'''[[Gaston Leroux]]''' **Il fantasma dell'Opera *'''[[Alain-René Lesage]]''' **Storia di Gil Blas di Santillana *'''[[John T. Lescroart]]''' **Il tredicesimo giurato *'''[[Nikolaj Semënovič Leskov]]''' **I preti di Stargorod **Il viaggiatore incantato **Lady Macbeth del distretto di Mtsensk **Una famiglia decaduta *'''[[Lawrence Lessig]]''' **Cultura libera *'''[[Doris Lessing]]''' **Il diario di Jane Somers **Il quinto figlio **Il sogno più dolce **L'abitudine di amare **Martha Quest **Memorie di una sopravvissuta *'''[[Michele Lessona]]''' **Carlo Darwin **Carlo Darwin e il gran premio di Torino **Gli acquari **I cani **Il mare ** In Egitto. La caccia della jena **L'aria **Volere è potere *'''[[Jonathan Lethem]]''' **Oggetto amoroso non identificato *'''[[Kathy Lette]]''' **Come uccidere il marito *'''[[Ambrogio Levati]]''' **Elogio di Giuseppe Parini *'''[[Carlo Levi]]''' **Cristo si è fermato a Eboli **L'orologio **Le parole sono pietre *'''[[Cesare Levi]]''' **Goldoni nel teatro **La critica metastasiana in Italia *'''[[David Levi]]''' **Ahasvero nell'Isola del Diavolo **Questione romana. Democrazia e papismo *'''[[Primo Levi]]''' **I sommersi e i salvati **La chiave a stella **La tregua **Ranocchi sulla luna e altri animali **Se non ora, quando? **Se questo è un uomo *'''[[Ira Levin]]''' **I ragazzi venuti dal Brasile **La fabbrica delle mogli **Rosemary's Baby *'''[[Meyer Levin]]''' **Compulsion *'''[[Claude Lévi-Strauss]]''' **Tristi tropici *'''[[Steven Levy]]''' **Crypto. I ribelli del codice in difesa della privacy **Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica *'''[[Bernard-Henri Lévy]]''' **American Vertigo *'''[[Clive Staples Lewis]]''' **Diario di un dolore **I quattro amori **Il cavallo e il ragazzo **Il leone, la strega e l'armadio **Il nipote del mago **Il principe Caspian **Il viaggio del veliero **L'ultima battaglia **La sedia d'argento **Lontano dal pianeta silenzioso **Perelandra **Questa orribile forza *'''[[Matthew Gregory Lewis]]''' **Il monaco *'''[[Norman Lewis]]''' **Napoli '44 *'''[[Roy Lewis]]''' **Il più grande uomo scimmia del Pleistocene *'''[[Simon Lewis]]''' **Go *'''[[Sinclair Lewis]]''' **Il giudice Timberlane **Velocità <span id="Lf"></span> <span id="Lg"></span> <span id="Lh"></span> <span id="Li"></span> *'''[[Lǐ Yú]]''' **Il tappeto di preghiera di carne *'''[[Liala]]''' **I gelsomini del plenilunio **Il velo sulla fronte **Non crescon fiori per Abigaille **Quel divino autunno **Trasparenze di pizzi antichi *'''[[Dante Liano]]''' **L'uomo di Montserrat *'''[[Jacqueline Lichtenberg]]''' **La casa di Zeor **Per Zeor, per sempre *'''[[Alfred Lichtenstein]]''' **Capitolo da un romanzo frammentario *'''[[Jonas Lie]]''' **Il veggente *'''[[Luciano Ligabue]]''' **Lettere d'amore nel frigo *'''[[Thomas Ligotti]]''' **Delle ombre e dell'oscurità *'''[[Ėduard Limonov]]''' **Libro dell'acqua *'''[[Christopher Lincoln]]''' **Billy Bones. L'armadio dei segreti *'''[[Hera Lind]]''' **Superdonna *'''[[Unni Lindell]]''' **La trappola di miele *'''[[Astrid Lindgren]]''' **Pippi Calzelunghe **Rasmus e il vagabondo **Vacanze nell'Isola dei Gabbiani *'''[[Robin Hobb|Megan Lindholm]]''' **La dama d'argento e l'uomo di mezza età *'''[[John Ajvide Lindqvist]]''' **L'estate dei morti viventi **Lasciami entrare *'''[[Jeff Lindsay]]''' **Il nostro caro Dexter **La mano sinistra di Dio *'''[[Joan Lindsay]]''' **Picnic a Hanging Rock *'''[[Charlotte Link]]''' **L'isola **La casa delle sorelle **La doppia vita **Nemico senza volto *'''[[Eric Linklater]]''' **Angelo buon diavolo *'''[[Loredana Lipperini]]''' **Ancora dalla parte delle bambine **Di mamma ce n'è più d'una **Non è un paese per vecchie **Sopdet. La stella della morte (come Lara Manni) **Tanit. La bambina nera (come Lara Manni) *'''[[Carminantonio Lippi]]''' **Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano? *'''[[Lorenzo Lippi]]''' **Il Malmantile racquistato *'''[[Laura Lippman]]''' **Baltimora blues **I morti lo sanno *'''[[Nicola Lisi]]''' **Aria su le quattro corde **Diario di un parroco di campagna **Parlata dalla finestra di casa *'''[[Clarice Lispector]]''' **L'ora della stella **Legami familiari *'''[[Jonathan Littell]]''' **Le benevole *'''[[Luciana Littizzetto]]''' **Col cavolo **Rivergination **Sola come un gambo di sedano *'''[[Émile Littré]]''' **Parole di filosofia positiva *'''[[Liu Cixin]]''' **Il problema dei tre corpi *'''[[Francesco Liverani]]''' **Il Ducato e le antichità longobarde e saliche di Chiusi *'''[[Mario Livio]]''' **Dio è un matematico *'''[[Tito Livio]]''' **Ab urbe condita <span id="Lj"></span> <span id="Lk"></span> <span id="Ll"></span> *'''[[Richard Llewellyn]]''' **Com'era verde la mia valle *'''[[Fernando S. Llobera]]''' **Il circolo di Cambridge *'''[[Imogen Lloyd Webber]]''' **La meravigliosa vita delle single *'''[[Morgan Llywelyn]]''' **Attenta o resterai così per sempre! **I guerrieri del Ramo Rosso **Il condottiero d'Irlanda **Il leone d'Irlanda **Il potere dei druidi <span id="Lm"></span> <span id="Ln"></span> <span id="Lo"></span> *'''[[Malinda Lo]]''' **Ash *'''[[António Lobo Antunes]]''' **Trattato delle passioni dell'anima *'''[[Norman Lockyer]]''' **Astronomia *'''[[David Lodge]]''' **È crollato il British Museum **Il professore va al congresso **Scambi *'''[[Alfred Loisy]]''' **La religione d'Israele **Le origini del cristianesimo *'''[[Alan Lomax]]''' **L'anno più felice della mia vita **La terra del Blues *'''[[Giovanni Paolo Lomazzo]]''' **Della forma delle muse, cavata da gli antichi autori greci, et latini, opera vtilissima a pittori, & scoltori *'''[[Eliodoro Lombardi]]''' **Ai superstiti di Calatafimi **Preludio al Calatafimi **Scienza e lavoro *'''[[Elia Lombardini]]''' **Sul regime delle acque del progettato canale marittimo di Suez e dei laghi amari interposti *'''[[Giuseppe Lombardo Radice]]''' **Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale *'''[[Lucio Lombardo Radice]]''' **La matematica da Pitagora a Newton *'''[[Cesare Lombroso]]''' **Gli anarchici **L'antisemitismo e le scienze moderne **L'uomo bianco e l'uomo di colore **L'uomo delinquente **La delinquenza nella rivoluzione francese **Nuovi studii sul Genio **Tre tribuni studiati da un alienista *'''[[Gina Lombroso]]''' **L'anima della donna *'''[[Jack London]]''' **Bâtard **Il figlio del mare **Il richiamo della foresta **Il Rosso **Il tallone di ferro **Il vagabondo delle stelle **La peste scarlatta **Martin Eden **Preparare un fuoco **Prima di Adamo **Zanna bianca *'''[[Leo Longanesi]]''' **In piedi e seduti **Un morto fra noi *'''[[Deric Longden]]''' **Il gatto che venne dal freddo *'''[[Henry Wadsworth Longfellow]]''' **Amalfi **Excelsior *'''[[Roberto Longhi]]''' **Il Caravaggio *'''[[Andrej Longo]]''' **Dieci *'''[[Giacomo Longo]]''' **Il mio poeta *'''[[Longo Sofista]]''' **Gli amori pastorali di Dafne e Cloe *'''[[Barry B. Longyear]]''' **Mio caro nemico *'''[[Olle Lönnaeus]]''' **Cuore nazista **Il bambino della città ghiacciata *'''[[Anita Loos]]''' **Gli uomini preferiscono le bionde *'''[[Sabatino Lopez]]''' **La distanza *'''[[Konrad Lorenz]]''' **L'anello di Re Salomone *'''[[Antonio Maria Lorgna]]''' **Del modo di migliorare l'aria di Mantova *'''[[Gino Loria]]''' **Il passato ed il presente delle principali teorie geometriche *'''[[Pierre Louÿs]]''' **Afrodite **Manuale per l'educazione delle fanciulle della buona società ad uso delle scuole e dei collegi *'''[[Howard Phillips Lovecraft]]''' **Ciclo di Cthulhu ***Storia e cronologia del ''Necronomicon'' ***Dagon ***La città senza nome ***Il cane ***Il festival ***Il richiamo di Cthulhu ***Il caso di Charles Dexter Ward ***Il colore venuto dallo spazio ***L'Orrore di Dunwick ***La Maledizione di Yig ***Il tumulo ***Colui che sussurrava nelle tenebre ***L'ombra su Innsmouth ***Alle Montagne della Follia ***Medusa ***I sogni nella casa stregata ***L'uomo di pietra ***La cosa sulla soglia ***L'orrore nel museo ***Dai millenni ***L'ombra venuta dal tempo ***Il diario di Alonzo Typer ***L'abitatore del buio **Racconti dell'incubo ***La tomba ***La transizione di Juan Romero ***Il Vecchio Terribile ***L'albero ***Il tempio ***Le vicende riguardanti lo scomparso Arthur Jermyn e la sua famiglia ***Da altrove ***L'immagine nella casa ***La palude della luna ***L'estraneo ***La musica di Erich Zann ***Herbert West, rianimatore ***La paura in agguato ***L'orrore di Martin's Beach ***I ratti nei muri ***Alle quattro del mattino ***Il divoratore di spettri ***I cari estinti ***Cieco, sordo e muto ***Sotto le piramidi ***La casa evitata ***L'orrore a Red Hook ***Lui ***Nella cripta ***Aria fredda ***Due bottiglie nere ***Il modello di Pickman ***La strana casa nella nebbia ***L'ultimo esperimento di Clarendon ***Il boia elettrico ***La morte alata ***Sfida dall'infinito ***L'albero sulla collina ***L'orrore nel cimitero ***Finché tutti i mari... ***L'esumazione ***L'oceano della notte **Racconti onirici ***I gatti di Ulthar ***Ex Oblivione ***Hypnos **La saga di Randolph Carter ***La deposizione di Randolph Carter ***L'innominabile ***La chiave d'argento ***La ricerca onirica dello Sconosciuto Kadath ***Attraverso i cancelli della chiave d'argento **Racconti in versi ***Psychopompos ***Funghi da Yuggoth ***L'Avamposto ***L'Antico sentiero ***Oceano ***Fantasmi **Altri racconti ***Tra le mura di Eryx ***La trappola **Saggi ***L'orrore soprannaturale nella letteratura ***Alle radici ***L'Americanismo ***Idealismo e materialismo: una riflessione ***Il materialista oggi ***Alcune cause di autoimmolazione ***Tradizione e modernismo: il senso comune nell'arte ***Lord Dunsany e la sua opera ***Alcune osservazioni sulla narrativa interplanetaria ***Qualche passo nel mondo delle Fate ***I racconti del soprannaturale: fasi e procedimenti di scrittura *'''[[Rosetta Loy]]''' **Forse **La parola ebreo **Le strade di polvere *'''[[Lois Lowry]]''' **Conta le stelle *'''[[Malcolm Lowry]]''' **Sotto il vulcano *'''[[Robert Lowry]]''' **Mi troverai nel fuoco <span id="Lp"></span> <span id="Lq"></span> <span id="Lr"></span> <span id="Ls"></span> <span id="Lt"></span> <span id="Lu"></span> *'''[[Lu Xun]]''' **Diario di un pazzo *'''[[Carlo Lucarelli]]''' **Almost Blue **Falange armata **G8 **Guernica **Il giorno del lupo **Indagine non autorizzata **L'isola dell'angelo caduto **L'ottava vibrazione **La faccia nascosta della luna **Lupo mannaro **Misteri d'Italia ***Michele Sindona ***Graziella Campagna ***La strage di Gioia Tauro ***Mauro De Mauro ***Enrico Mattei ***Roberto Calvi ***Antonio Ammaturo ***Antonino Gioè ***Sergio Castellari ***La banda della Uno bianca **Mistero in blu ***Francesca. Il «caso Alinovi» ***Antonella. Il «caso Falcidia» ***Max. Il «caso dei pesciolini rossi» ***Alessandra. Il «caso Vanni» ***Alvise. Il «caso Di Robilant» ***Mimmo, Gemma e Angela. Il «caso della strage di via Caravaggio» ***Giuliano ed Enrico. Il «caso degli Uomini d'oro» **Nuovi misteri d'Italia ***Salvatore Giuliano ***Wilma Montesi ***La strage di Ustica ***Alceste Campanile ***I mostri di Firenze ***Antonino Agostino ed Emanuele Piazza ***Pier Paolo Pasolini ***Beppe Alfano ***La strage di Bologna **Piazza Fontana **Un giorno dopo l'altro *'''[[Valerio Lucarelli]]''' **Vorrei che il futuro fosse oggi. Nap: ribellione, rivolta e lotta armata *'''[[George Lucas]]''' **Guerre stellari *'''[[Luigi Lucatelli]]''' **Come ti erudisco il pupo: conferenza paterno-filosofica ad uso dell'infanzia e degli adulti *'''[[Luciano di Samosata]]''' **A chi gli diceva: "Tu sei un Prometeo nel dire" **Icaromenippo, o il passanuvoli **Prometeo, o Il Caucaso **Storia vera **Una vendita di vite all'incanto *'''[[Gian Pietro Lucini]]''' **Antidannunziana **D'Annunzio al vaglio dell'Humorismo **Filosofi ultimi **I monologhi di Pierrot **Il libro delle figurazioni ideali **L'ora topica di Carlo Dossi: saggio di critica integrale **La piccola Kelidonio **Le antitesi e le perversità **Prose e canzoni amare ***Autobiografia ***Spirito ribelle ***Il monologo di Rosaura ***Il monologo di Florindo **Scritti critici *'''[[Tito Lucrezio Caro]]''' **De rerum natura *'''[[Antonio Ludeña]]''' **Dissertazione sopra il quesito *'''[[Robert Ludlum]]''' **Il circolo Matarese **Il ritorno dello Sciacallo **Il treno di Salonicco **Protocollo Sigma *'''[[Massimo Lugli]]''' **Gioco perverso **Il carezzevole *L'adepto *'''[[Raimondo Lullo]]''' **Trattato di astrologia *'''[[Brian Lumley]]''' **Necroscope *'''[[Filippo Lussana]]''' **Sulle cause della pellagra *'''[[Joyce Lussu]]''' **Portrait **Tradurre poesia *'''[[Luther Blisset]]''' **Q *'''[[Daniele Luttazzi]]''' **Cosmico! **Bollito misto con mostarda *'''[[John Lutz]]''' **La posta in gioco *'''[[Vladimir Luxuria]]''' **Eldorado <span id="Lv"></span> <span id="Lw"></span> <span id="Lx"></span> <span id="Ly"></span> *'''[[Jennifer Lynch]]''' **Il diario segreto di Laura Palmer *'''[[Thomas Lynch]]''' **Confessioni di un becchino poeta <span id="Lz"></span> bv7bm18adqjk5ici71kummpw3rpd4cu Formula 1 0 18159 1223673 1219809 2022-08-21T18:58:00Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:F1.svg|thumb|Logo della Formula 1]] Citazioni sulla '''Formula 1'''. *{{NDR|Sul confronto tra la Formula 1 passata e quella del 2015}} Allora il pilota prevaleva sull'auto. Oggi vediamo chi sono i migliori ma è difficile dare un giudizio consolidato, specie se la vettura non ha interpretato gli ondivaghi e a volte misteriosi regolamenti. ([[Mario Poltronieri]]) *{{NDR|«La Formula Uno appare ai più come un mondo eccessivamente tecnologico e forse lontano dalla realtà delle vetture di serie. È una interpretazione corretta?»}} Come in tanti altri sport l'esasperazione la fa da padrona; lo si deduce dai regolamenti tecnici, eccessivamente articolati, talvolta nebulosi, contorti, dalla sofisticazione e complessità meccanica e aerodinamica delle monoposto, dalla preparazione atletica che i piloti devono possedere per sopportare le elevate sollecitazioni che subiscono al volante. L'obiettivo rimane quello di primeggiare. ([[Giancarlo Bruno]]) *Credo di aver corso in generale nel miglior periodo della F1 perché le macchine degli anni Ottanta col motore Turbo erano pazzesche, con quasi 1500 cavalli e una tenuta molto limitata che le rendeva incredibili da guidare, come una bomba sul punto di esplodere... Non penso ci sarà mai un'altra era come quella: la qualità dei piloti era altissima, quando sono arrivato in F1 c'erano ben sei campioni del mondo. ([[Stefan Johansson]]) *{{NDR|Nel 2019}} Guardo i Gran premi, ho amici legati al mondo delle corse, ma ho l'impressione che la Formula 1 oggi sia peggiorata rispetto a quando correvo io. Ci sono troppe regole, le penalizzazioni, succede che chi arriva primo viene retrocesso per qualche motivo... No, credo che il periodo in cui ho corso io fosse sportivamente migliore, un'epoca in cui la macchina e il pilota, per emergere, dovevano dare qualcosa di più. {{NDR|«Qualcosa che talvolta costava molto caro.»}} Sì, rischiavamo la vita ogni settimana. Anche adesso, sia chiaro. Ma allora le auto erano diverse. Correvamo con i piedi oltre l'asse delle ruote anteriori... Lo so bene: sono stato molto fortunato. ([[Jody Scheckter]]) *Ho avuto la fortuna di vivere la Formula 1 in un'epoca secondo me molto bella, piena di campioni di talento. Ho vissuto l'era di [[Ayrton Senna|Senna]] e [[Alain Prost|Prost]], della McLaren-Honda, ma di tanti personaggi prima che piloti, che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo. La mia è stata l'epoca precedente [[Michael Schumacher|Schumacher]] [...] ma come dicevo Senna, Prost, [[Gerhard Berger|Berger]], [[Nigel Mansell|Mansell]], Piquet, gli italiani, Nannini, [[Riccardo Patrese|Patrese]], [[Michele Alboreto|Alboreto]], De Angelis [...] però voglio dire era una F1 molto diversa dall'attuale, se vogliamo anche molto più umana ma divertente... ([[Gabriele Tarquini]]) *{{NDR|Nel 2014, «com'è cambiata la F1 rispetto ai tuoi tempi?»}} Ho fatto recentemente un confronto: oggi le F1, a parità di tracciati, impiegano 12 secondi al giro in meno rispetto a quelle che guidavo io vent'anni fa. Ma non c'è la percezione di questa maggior [[velocità]] perché oggi le macchine viaggiano sui binari e non danno spettacolo. Quando, quasi trent'anni fa, al GP del Belgio, circuito di Spa-Francorchamps, mi buttavo giù dalla discesa che porta alla esse dell'Eau Rouge e poi al Radillon, mi chiedevo starà dentro la macchina, ce la farò a venirne fuori? Oggi non è più così. ([[Ivan Capelli]]) *{{NDR|Nel 2015}} I miei parametri sono assolutamente diversi da quelli con cui adesso fanno le corse. Magari noi eravamo anche troppo gladiatori, ma adesso è ridicolo: intendo il drive through, le penalità, e roba del genere. Poi lo chiamano campionato piloti e se si deve sostituire il motore, che è problema della scuderia, la penalità la danno al pilota. Ma non puoi punire il pilota se il problema è della scuderia. Se una squadra usa un motore in più, i punti vanno tolti alla squadra nella classifica costruttori. Fanno veramente cose che sono dei veri controsensi. È ridicolo che anche i piloti si siano adeguati a questa regola. Ed è ridicolo che se uno che non ti fa passare, dici al team di chiamare [...] per prendere provvedimenti. Ma che Formula 1 è? Roba da matti! ([[Riccardo Patrese]]) *{{NDR|Nel 1984}} In Formula Uno ci sono troppe variabili, troppe differenze. [...] Ci sono troppi salti qualitativi tra le varie macchine. Ti puoi chiamare Lauda, Prost, Piquet, ma se non hai una macchina vincente non fai niente. {{NDR|«Ritieni quindi, che se non si è in possesso di una vettura vincente, è giusto non dare il massimo?»}} Esattamente. Anzi, si dovrebbe andare ancora più piano, dal momento che si verificano ancora incidenti fra vetture che lottano nelle retrovie. Un pilota deve dare il massimo quando ha la macchina competitiva. Non puoi pretendere chissà cosa da una vettura che gira più lenta di tre secondi. Puoi andare più forte del tuo compagno di squadra, non potrai certo pretendere di vincere la corsa. È inutile rischiare per niente. ([[Elio De Angelis]]) *La Formula 1 è cambiata molto nel corso degli anni, si è trasformata in uno sport più atletico. Come piloti, siamo sottoposti ad alte temperature, a una forza di gravità da tre a sei volte maggiore, a molto rumore e vibrazioni. Durante la corsa, la frequenza cardiaca può arrivare al 90% del suo massimo e la temperatura corporea aumenta fino a un massimo di 39,8 gradi. Sono sicuramente tanti di numeri ma, in breve, durante una gara si bruciano circa lo stesso numero di calorie che bruceresti correndo una mezza maratona. {{NDR|«Qual è, dunque, la sfida più impegnativa?»}} Senz'altro mantenere la [[concentrazione]] durante la corsa. Questo significa prendere continuamente decisioni ad alto rischio per la guida, ma anche comunicare costantemente con il team per la strategia e premere oltre 20 diversi pulsanti del volante durante i giri. Direi quindi che bisogna essere sicuramente in forma per riuscirci. ([[Max Verstappen]]) *La Formula 1 la seguo e mi piace seguirla. Forse la trovo un ambiente un po' poco attraente per noi piloti delle altre categorie, poiché nel circus ci sono tanti piloti che sono lì non tanto per merito quanto per soldi e per business. Perché in fin dei conti è naturale che quando attorno ad un mondo girano così tanti soldi, l'interesse di chi sia lì dentro siano i soldi. Quindi a parte i team che hanno le Academy [...], gli altri team vanno a prendere i piloti paganti, per non parlare dei terzi piloti o i development driver d'occasione. È tutto un insieme di cose che rende quell'ambiente un po' poco affascinante per noi piloti ma dopotutto è il circus no? È un grande circo, e alla fine piace guardarlo. ([[Michela Cerruti]]) *La Formula 1 non può continuare ad andare contro la realtà mondiale: deve essere più economica e più attraente per il pubblico. Quello che il pubblico vede il weekend è lo sport, ma quando si dà lavoro a 1000 persone non si può parlare solo di sport. ([[Flavio Briatore]]) *La Formula non è un vero e proprio campionato piloti. Per me il fascino della F1 sta nell'importanza delle auto [...] quando penso alla F1, penso a un campionato costruttori. Si cercano di costruire le auto più veloci possibili all'interno di un budget che dovrei definire irragionevole. Questo è quello che è emozionante. ([[Josef Newgarden]]) *{{NDR|Nel 2017}} L'accordo con Sauber F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand [[Alfa Romeo]] che, tornando in F1 dopo un'assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport, andando ad aggiungersi ad altre importanti aziende automobilistiche in F1. ([[Sergio Marchionne]]) *{{NDR|Nel 2020}} Mancano tanto nel paddock di oggi i rapporti umani, negli anni 90 era più semplice, l'amicizia ci legava. Ricordo di tante serate passate con piloti e team manager a scherzare, l'atmosfera era diversa. ([[Claudia Peroni]]) *Mi ricordo che nel 1983 o '84 mio padre mi porta a vedere le prove libere a Monza, in parabolica. Era il periodo dei turbo. Quindi vedo [[René Arnoux|Arnoux]], e la visione di quella velocità mi sciocca. Cosa sto vedendo? Questi sono dei mostri. Io magari guardavo i [[cartoni animati]] dei robot, dove c'era dentro un uomo che li guidava, e la Formula Uno era la cosa più vicina possibile a [[Mazinger|Mazinga]]. ([[Francesco Mandelli]]) *{{NDR|Nel 2015}} Sicuramente una volta era molto più difficile sorpassare, perché dovevi fare azioni molto più aggressive. Adesso quasi tutti i sorpassi si fanno in rettilineo. ([[Teo Fabi]]) *{{NDR|Nel 2013}} Nello [[sport]] di alto livello, e parlo in generale di tutti gli sport, manca quel rapporto che avevamo noi all'epoca. Non vedo oggi quella capacità di essere [[Amicizia|amici]] e [[nemici]] allo stesso tempo. Spesso si è nemici fuori e dentro il campo, fuori e dentro la pista. Con la cattiveria addosso, insomma. Fino agli anni Ottanta, finito il lavoro, si era amici e si andava al [[Bar (pubblico esercizio)|bar]] a bere insieme. Anche allora girava il [[denaro]], ma non girava tutto intorno ai soldi. C'era di più. C'era più cuore. E l'[[invidia]] rappresentava uno stimolo, non un sentimento da trasformare in qualcosa di brutto. E poi, diciamola tutti. Nella mia Formula 1 correvano i più bravi, quelli che avevano dimostrato di saperci fare. Oggi corrono soltanto i piloti che portano in dote un bel po' di quattrini. ([[Arturo Merzario]]) *{{NDR|Nel 1973}} Non cambiare mai solo per il gusto di cambiare. Questa F.1 è molto popolare, alla gente piace guardarla e noi abbiamo avuto folle da primato ovunque. I cambiamenti che migliorano le cose, come la sicurezza, sono buoni, ma non penso che sia necessario cambiare totalmente la Formula. ([[Ken Tyrrell]]) *{{NDR|Nel 2013, «la F1 di allora e quella di adesso sono due mondi diversi, quale le piace di più?»}} Non mi interessa tornare indietro. Preferisco la tecnologia, il maggiore business e lo spettacolo generale che è diventata la F1 attuale, in grado di attirare molti personaggi in gamba sia dal punto di vista tecnico che commerciale. Credo che anche il pubblico possa capire e apprezzare meglio quello che facciamo, che è uno sport sofisticato. ([[Frank Williams]]) *{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Oggi abbiamo uno show molto bello all'esterno, nel contorno. Ma in gara mancano i [[Sorpasso|sorpassi]]. [...] E questo a mio parere penalizza l'aspetto umano, la possibilità di utilizzare e mostrare tutta la propria forza. Credo che soluzioni tecniche dovrebbero lasciare più spazio al pilota, per utilizzare e mostrare in modo più libero il proprio talento. La tecnica è importantissima, ma è il gesto umano a emozionare. ([[Daniel Ricciardo]]) *{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Oggi c'è molta enfasi sulla raccolta e lo sviluppo dei dati, cosa che appiattisce molto il livello perché è possibile copiare la strategia degli avversari. La telemetria è un po' un male: se potessi, darei più potere ai piloti, inserendo più comandi manuali. Ho guidato una Ferrari del 1988, quella di [[Gerhard Berger|Berger]], senza servosterzo, con tre pedali e il cambio manuale. Era molto semplice, un po' più lenta ma più viva di quelle di oggi. ([[Sebastian Vettel]]) *{{NDR|«Che differenza vede tra la sua Formula 1 e quella di oggi?»}} Oggi c'è più competitività che permette anche alle scuderie minori di lottare per buone posizioni. Non comprendo quelle persone che criticano la Formula 1 attuale. Ai miei tempi il distacco tra i team più forti e quelli più deboli era di quattro-cinque secondi, oggi in meno di tre ci sono 20 monoposto su un circuito di 5,3 chilometri e 15 curve. Alla competitività vengono però meno i sorpassi e contano di più le strategie, gli ingegneri e le abilità dei piloti. ([[Gian Carlo Minardi]]) *Passare dalla F.2 alla F.1? Lo confesso, il salto è stato superiore alle mie aspettative, pensavo sarebbe stato difficile, ma non così. Oggi un debuttante in F.1 ha più problemi rispetto al passato, perché una volta i piloti potevano debuttare dopo aver percorso parecchi km di prove, oggi invece no. Le prove le fai al simulatore e poi quando entri in macchina davvero, devi scoprire tutto un mondo nuovo. Non fai molti km di test, per cui arrivi alla prima gara che guidi a intuito, a sensazioni, scopri giro per giro come va una F.1. Un conto è il simulatore di F.1, un altro guidarla davvero. ([[Charles Leclerc]]) *Quando correvo in Formula 1 anch'io ero fatalista, mi ripetevo sempre che a me non sarebbe mai capitato. Ho capito che l' incidente mortale sarebbe potuto capitare a chiunque quando ho visto morire [[Ayrton Senna|Senna]], che era il migliore pilota del mondo, aveva la migliore macchina della Formula 1, curata nel modo migliore del mondo. Allora capii e dissi basta: e le corse sono riuscito a mandarle a quel paese. ([[Riccardo Patrese]]) *[...] quello che voglio vedere è un regolamento che dia libertà alle innovazioni, alle idee, all'ispirazione dei tecnici. La F1 ha bisogno di questo, altrimenti la sola alternativa è avere pezzi standard. Bisogna premiare le soluzioni più intelligenti: fa parte dell'essenza della F1. ([[Ross Brawn]]) *Questa è la Formula 1. I venti piloti migliori del mondo sono qui e inevitabilmente dovrai competere contro di loro se vuoi diventare campione del mondo, anche se sono compagni di squadra. Fa parte del gioco. Se hai timore di andare contro un qualsiasi pilota, allora questo sport non fa per te. ([[Carlos Sainz Jr.]]) *Questo è uno sport di squadra, ma quando tagli il traguardo tu sei la persona che ha vinto, tu sei il campione del mondo. ([[Jenson Button]]) *{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Riportare un grosso nome nei gran premi mondiali è un ricco business: basti osservare la mania ecclestoniana di riproporre una finta Lotus, o di far ponti d'oro a una Mercedes, che solo gli ignoranti o i più servili chiamano macchina tedesca o macchina di Stoccarda, con un telaio costruito nell'ex team Brawn a Brackley (Inghilterra) e con un motore realizzato dalla ex Ilmor a Brixworth (sempre Inghilterra), con capitali germanici. Eppure, il grande Jack Brabham, imitato dai suoi ammirevoli eredi, disse no allo stesso Ecclestone, che pure ebbe in gestione la squadra già a fine anni Settanta. La saga dei Chapman (Lotus) o Brabham o Cooper o Maserati o Bugatti non può continuare, se mancano valide discendenze. Questi sono i grandi valori che ancora contano in uno sport dell'automobile in declino. ([[Enrico Benzing]]) *[...] sappiamo bene che la Formula 1 è uno sport ma allo stesso tempo anche un terreno d'affari. ([[Daniel Ricciardo]]) *Si dice che vincono sempre gli stessi, ma d'altronde non è che nel campionato di calcio si faccia tutto per far vincere il Chievo. ([[Giorgio Terruzzi]]) *{{NDR|Nel 1984, «piloti di Formula Uno si nasce?»}} Si nasce e ci si costruisce per diventarlo. [...] Occorre fare una scelta a 14 anni. Invece del motorino, bisogna comperare il go-kart. Bisogna rinunciare alla prima ragazzina perchè non la si può portare in pista. {{NDR|«E alla seconda?»}} Alla seconda no. Però è una vita di sacrifici. La gente spesso non sa che la nostra è una vita difficile, una vita stressante. Un uomo che vuol fare carriera, ad esempio un imprenditore, ha vent'anni a disposizione per mostrare agli altri ciò che sa fare. Noi no, solo quattro o cinque. Dieci quando va benissimo. Quindi è tutto molto più accellerato. Si invecchia in fretta. ([[Elio De Angelis]]) *Sono nato con la Formula 1 anni '80 ma penso che l'apice si sia raggiunto a cavallo tra gli anni '60 e '70: quella per me è l'epoca d'oro, perché le macchine erano spettacolari e veloci. Ma era il pilota a fare la differenza. Nella Formula 1 contemporanea è la [[tecnologia]] a fare la differenza. ([[Gerhard Berger]]) ==Voci correlate== *[[Vettura di Formula 1]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|n=Categoria:Formula Uno|w_preposizione=riguardante la}} [[Categoria:Competizioni sportive]] ik2vigv9wqk7t4u4t5g7qj39ckne5n5 Hendrik Willem van Loon 0 19140 1223744 1068377 2022-08-22T08:19:18Z Spinoziano 2297 fix NDR wikitext text/x-wiki [[File:Hendrik Willem van Loon, Bestanddeelnr 935-1076.jpg|thumb|Hendrik Willem van Loon]] '''Hendrik Willem van Loon''' (1882 – 1944), storico e giornalista olandese naturalizzato statunitense. ==''La Geografia di Van Loon''== *Ci rendiamo noi esatto conto di qual cumulo ereditario di istinti sanguinari, scatenati da rapine, arsioni, stupri, eccidi, saccheggi secolari gravi sulle spalle del ragazzetto {{NDR|balcanico}}, [[Serbia|serbo]] o [[Bulgaria|bulgaro]] che sia? *{{NDR|Riferendosi al [[Lussemburgo]]}} Curiosità storica. *Gli [[Spagna|spagnuoli]] suonano bene le [[nacchere]] e chitarra perché strumenti adatti alla musica all'aperto che il clima, caldo e asciutto, consente. *{{NDR|Riferendosi a [[Panama]]}} L'abbiamo adottata come nostra figlia: essendo noi {{NDR|[[Stati Uniti d'America|statunitensi]]}} la sola nazione indipendente cui spetti l'obbligo di difendersi su entrambi i fronti dell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] e del [[Oceano Pacifico|Pacifico]], non potevamo esimerci dall'incamerare la porzione che ci occorreva, perché, se avessimo dovuto aspettare il beneplacito della [[Colombia]] circa la sua vendita, ci troveremmo ancora alla prese coi senatori colombiani per discuterne il prezzo. *La [[Polonia]] è avversata da due gravi svantaggi naturali: da una parte la sua posizione geografica, che è quanto mai infelice; e dall'altra la contiguità con i suoi colleghi slavi di [[Russia]]. *{{NDR|Riferendosi all'[[Arabia]]}} La tenebrosa penisola è un vasto serbatoio di gente d'acciaio; gente dal sorriso infrequente, che gioca di rado, che si prende dignitosamente sul serio e che non è suscettibile di corruzione col miraggio di ricchezze materiali, perché le sue esigenze sono minime. Gente di questa fatta sono una fonte potenziale di pericolo. Soprattutto se hanno un giustificato motivo di cruccio. *{{NDR|Riferendosi all'[[Islanda]]}} Nonostante le condizioni scarsamente allettanti, v'è chi ci vive, lassù; non solo, ma per giunta ci si trova bene. *{{NDR|Riferendosi al [[Belgio]]}} Paese creato da trattati effimeri e ricco di tutto salvo che di armonia interna. *Siccome la porzione settentrionale del [[Canada]] è troppo fredda per offrire piacevole dimora al bianco, la si sente nominare di rado, e solo per riferimento alla sua pittoresca polizia locale. *Un caso veramente tipico di inetta organizzazione ci è offerto dall'[[Australia]]; sebbene ufficialmente catalogata tra i continenti, essa è decisamente tutto ciò che un continente in regola non dovrebbe essere. ==Citazioni su Hendrik Willem van Loon== ===[[Francesco Guccini]]=== *''Ora Van Loon si sta preparando piano al suo ultimo viaggio, | i bagagli già pronti da tempo, come ogni uomo prudente, | o meglio, il bagaglio, quello consueto, di un semplice o un saggio, | cioè poco o niente | e andrà davvero in un suo luogo o una sua storia | con tutti i libri che la vita gli ha proibito, | con vecchi amici di cui ha perso la memoria, | con l'infinito.'' *''Van Loon, uomo destinato direi da sempre ad un lavoro più forte | che le sue spalle o la sua intelligenza non volevano sopportare | sembrò quasi baciato da una buona sorte | quando dovette andare.'' *''Van Loon viveva e io lo credevo morto | o, peggio, inutile, solo per la distanza | fra i suoi miti diversi e la mia giovinezza e superbia d'allora, | la mia ignoranza: | che ne sapevo quanto avesse navigato | con il coraggio di un Caboto fra le schiume | di ogni suo giorno e che uno squalo è diventato, | giorno per giorno, pesce di fiume...'' ==Bibliografia== *Hendrik Willem van Loon, ''La Geografia di Van Loon'' (''Van Loon's Geography'', 1932); in Furio Lettich, Massimo Morello, ''Il Citanazioni'', A. Vallardi, 1993. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Van Loon, Hendrik}} [[Categoria:Giornalisti olandesi]] [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Storici olandesi]] [[Categoria:Storici statunitensi]] fuguytkjbe3gzq9uknodxjg7pluow1o Panama 0 19145 1223745 1067318 2022-08-22T08:23:18Z Spinoziano 2297 sistemazioni; sposto una in [[Canale di Panama]] wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Puente del Atlántico del Canal de Panamá .jpg|thumb|upright=1.2|Ponte sul canale di Panama]] Citazioni su '''Panama''' e sui '''panamensi'''. *L'abbiamo adottata come nostra figlia: essendo noi {{NDR|[[Stati Uniti d'America|statunitensi]]}} la sola nazione indipendente cui spetti l'obbligo di difendersi su entrambi i fronti dell'Atlantico e del Pacifico, non potevamo esimerci dall'incamerare la porzione che ci occorreva, perché, se avessimo dovuto aspettare il beneplacito della [[Colombia]] circa la sua vendita, ci troveremmo ancora alla prese coi senatori colombiani per discuterne il prezzo. ([[Hendrik Willem van Loon]]) *– Se non vuoi finire in una galera panamense, meglio sistemare la cosa da soli.<br />– Cos'è peggiore?<br />– È ovvio che non sei mai stata in una galera panamense. (''[[Uncharted: Drake's Fortune]]'') ==Voci correlate== *[[Canale di Panama]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Luoghi di Panama| ]] ifs5axy4ncjohravqh3gtc4evilq59y José Mourinho 0 23589 1223625 1144468 2022-08-21T15:00:24Z 84.222.68.227 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> (Alla domanda su quale fossi gli obiettivi che avrebbero voluto raggiungere con la Roma) So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". <ref group="fonte">Citato su '' (https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_) ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] ftj3og8nlw0btqna2viiswva5yaf5kf 1223626 1223625 2022-08-21T15:02:40Z 84.222.68.227 /* Roma (2021-) */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] liuym5ywu1ojuall3h1wpl33po568f7 1223627 1223626 2022-08-21T15:03:35Z 84.222.68.227 /* Fonti */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_ ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] auz6gy2628obrbko9sn945zyjy1xe4d 1223628 1223627 2022-08-21T15:08:17Z 84.222.68.227 /* Roma (2021-) */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ('''Durante la presentazione)''' “Questo non è il progetto dei Friedkin, non è il progetto di Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto. Questo è il progetto Roma”. '''(Dopo Bodo-Roma 2-1, la squadra giallorossa vincerà poi il ritorno qualificandosi in semifinale di Conference League) '''Non è una sconfitta , abbiamo un secondo tempo ancora da giocare. Per me non è una sconfitta, è una sconfitta quando sei nella fase a gironi e perdi punti. Abbiamo perso 2-1 e abbiamo un secondo tempo da giocare a Roma con i nostri tifosi e siamo lì. In tre partite giocate contro di loro non abbiamo vinto mai, ma ora conta solo una partita: la prossima. Ho fiducia, la vinceremo noi e saremo in semifinale". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_ ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] 8y7i7tftdysepbs2guff6krvphsuv3k 1223629 1223628 2022-08-21T15:10:19Z 84.222.68.227 /* Roma (2021-) */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ('''Durante la presentazione)''' “Questo non è il progetto dei Friedkin, non è il progetto di Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto. Questo è il progetto Roma”. '''(Dopo Bodo-Roma 2-1, la Roma vincerà poi il ritorno 4-0 arrivando alla semifinale di Conference League)''' Non è una sconfitta , abbiamo un secondo tempo ancora da giocare. Per me non è una sconfitta, è una sconfitta quando sei nella fase a gironi e perdi punti. Abbiamo perso 2-1 e abbiamo un secondo tempo da giocare a Roma con i nostri tifosi e siamo lì. In tre partite giocate contro di loro non abbiamo vinto mai, ma ora conta solo una partita: la prossima. Ho fiducia, la vinceremo noi e saremo in semifinale". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_ ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] o3634pnmzvna94lvr01y294ce9pap7f 1223630 1223629 2022-08-21T15:10:50Z 84.222.68.227 /* Roma (2021-) */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ('''Durante la presentazione)''' “Questo non è il progetto dei Friedkin, non è il progetto di Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto. Questo è il progetto Roma”. '''(Dopo Bodo-Roma 2-1, la Roma vincerà poi il ritorno 4-0 arrivando alla semifinale di Conference League)''' Non è una sconfitta , abbiamo un secondo tempo ancora da giocare. Per me non è una sconfitta, è una sconfitta quando sei nella fase a gironi e perdi punti. Abbiamo perso 2-1 e abbiamo un secondo tempo da giocare a Roma con i nostri tifosi e siamo lì. In tre partite giocate contro di loro non abbiamo vinto mai, ma ora conta solo una partita: la prossima. Ho fiducia, la vinceremo noi e saremo in semifinale". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_ ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] 70r1osrmw8hbosea7yh2rjf8xahzpw4 1223633 1223630 2022-08-21T15:15:13Z 84.222.68.227 /* Roma (2021-) */ wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ('''Alla domanda su quale fossero gli obiettivi che avrebbe voluto raggiungere con la Roma''') So dove sono e so per cosa sono venuto. Quello che cerco di trovare è un equilibrio: essere intelligenti sul mercato, creare un’identità e la stabilità nel club. La Roma deve avere successo, una città come Roma, la storia dietro di noi...Ho il massimo rispetto per Lazio e la sua storia, ma la Roma è la squadra della gente. I romani sono romanisti". ('''Durante la presentazione)''' “Questo non è il progetto dei Friedkin, non è il progetto di Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto. Questo è il progetto Roma”. '''(Dopo Bodo-Roma 2-1, la Roma vincerà poi il ritorno 4-0 arrivando alla semifinale di Conference League)''' Non è una sconfitta , abbiamo un secondo tempo ancora da giocare. Per me non è una sconfitta, è una sconfitta quando sei nella fase a gironi e perdi punti. Abbiamo perso 2-1 e abbiamo un secondo tempo da giocare a Roma con i nostri tifosi e siamo lì. In tre partite giocate contro di loro non abbiamo vinto mai, ma ora conta solo una partita: la prossima. Ho fiducia, la vinceremo noi e saremo in semifinale". '''(Intervista dopo Roma-Lazio 3-0, domanda sugli olé sbeffeggianti dei tifosi romanisti verso quelli laziali)''' Non mi piacciono gli 'olé', perché poi un giocatore li può interpretare in modo sbagliato. Non mi piacciono a fine partita, figuriamoci al minuto 43. C'è il rischio che poi i giocatori pensino che la partita sia finita, poco dopo Ibanez infatti ha perso una palla da cui è arrivata un'occasione per Immobile. Avevamo fatto tre gol, magari potevamo farne quattro o cinque, ma ci deve essere sempre il rispetto per l'avversario.". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2022/04/08-91676386/mourinho_la_roma_che_voglio_mercato_intelligente_identita_e_stabilita_ ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] jwqisvoq0vlxb2k1xek3pi3sh1252hy 1223638 1223633 2022-08-21T15:20:04Z Sun-crops 10277 Gentile Utente, le fonti vanno indicate, come si vede per le altre citazioni, scrivendole fra <ref group="fonte"> </ ref> accanto, a fianco di ognuna delle citazioni, non nella sezione Fonti. Scrivendole a fianco di ogni citazione fra <ref group="fonte"> </ ref> appariranno automaticamente nella sezione fonti. Le contestualizzazioni vanno scritte entro il template {{NDR|} come nella sezione Barcellona (1996-2000) wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> '''(Intervista dopo Roma-Lazio 3-0, domanda sugli olé sbeffeggianti dei tifosi romanisti verso quelli laziali)''' Non mi piacciono gli 'olé', perché poi un giocatore li può interpretare in modo sbagliato. Non mi piacciono a fine partita, figuriamoci al minuto 43. C'è il rischio che poi i giocatori pensino che la partita sia finita, poco dopo Ibanez infatti ha perso una palla da cui è arrivata un'occasione per Immobile. Avevamo fatto tre gol, magari potevamo farne quattro o cinque, ma ci deve essere sempre il rispetto per l'avversario.". ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] t2j35g8j0fu6dd4fwia2a5mk3pfgxan 1223646 1223638 2022-08-21T15:56:39Z Sun-crops 10277 rv, stesso problema wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] mbj33y0hc0h7sc4vk5vu5ofkjw5e7wk 1223679 1223646 2022-08-21T21:41:09Z Anssi Puro 91439 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Jose Mourinho - Inter Mailand (2).jpg|thumb|José Mourinho nel 2009]] '''José Mário dos Santos Mourinho Félix''' (1963 – vivente), allenatore di calcio portoghese. {{Vedi anche|sezione=s|[[José Mourinho/Citazioni su José Mourinho|Citazioni su José Mourinho]]}} ==Citazioni di José Mourinho== ===Barcellona (1996-2000)=== *{{NDR|Il 24 novembre 1996}} Luis Fernández ha fatto di questo turbamento una guerra tra cani. Io parlo solo di uomini, non di bambini maleducati. :''Luis Fernández ha hecho de este choque una guerra de perros. Yo sólo hablo de hombres, no de niños maleducados.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://es.eurosport.yahoo.com/27042010/47/liga-campeones-asi-nacio-mourinho-hoy-conocemos.html Así nació el Mourinho que hoy conocemos]'', ''Eurosport.com'', 27 aprile 2010.</ref> *{{NDR|Il 28 giugno 1997 durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del Re}} Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/sport-in-rete/article/25617/ "Oggi, domani e sempre con il Barça nel cuore"]'', ''Eurosport.com''.</ref> ===Benfica (2000-2001)=== *Lavoro nuovo, vita nuova! Il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] è impegnativo, le dimensioni sociali del club sono comparabili al Barcellona, per essere professionale e senza limite bisogna vivere al Benfica. :''Trabalho novo, vida nova! O Benfica absorve, a dimensão social do clube é comparável à do Barcelona, para se ser profissional sem limites tem de se viver «à Benfica.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.maisfutebol.iol.pt/jose-mourinho/jose-mourinho-benfica-real-madrid-cronica-cronica-maisfutebol-maisfutebol/1192884-3776.html Mourinho descreve um dia como treinador]'', ''Maisfutebol.iol.pt'', 25 gennaio 2001.</ref> ===Porto (2001-2004)=== *{{NDR|Il 25 febbraio 2004, dopo aver battuto il Manchester United negli ottavi di UEFA Champions League}} Capisco perché lui {{NDR|[[Alex Ferguson]]}} sia un po' emotivo. Lui ha alcuni dei migliori giocatori al mondo e loro dovrebbero fare un po' meglio di così... Saresti triste se la tua squadra fosse così chiaramente dominata da un avversario creato con il 10% del tuo budget. :''I understand why he is a bit emotional. You would be sad if your team gets as clearly dominated by opponents who have been built on 10% of the budget.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/champions_league/3487984.stm Mourinho mocks Ferguson]'', ''News.bbc.co.uk'', 25 febbraio 2004.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria della Champions League con il Porto, il 26 maggio 2004}} Non dimenticheremo mai questo giorno: le emozioni, le sensazioni, le immagini resteranno con noi per il resto della vita. Vivere con brutti ricordi è una tragedia; vivere con dei bei ricordi ci dà la forza per continuare la lotta. Siate voi stessi, non perdete l'identità come squadra, giocate come diavoli e vincete!<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.interruzioni.com/lourencomourinho.htm Luis Lourenço, Mourinho. La biografia ufficiale dello Special One, Mondadori, 2008]'', ''Interruzioni.com'', agosto 2009.</ref> ===Chelsea (2004-2007)=== *Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d'Europa e credo di essere speciale. :''Please don't call me arrogant, but I'm European champion and I think I'm a special one.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Chelsea; citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/3769431.stm What Mourinho said]'', ''News.bbc.co.uk'', 2 giugno 2004.</ref> *Voglio dare il mio meglio, migliorare le cose e creare la squadra in relazione alla mia immagine e alla mia filosofia calcistica. :''To give my best, to improve things and to create the football team in relation to my image and my football philosophy.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Se tutti i nomi che avete scritto negli ultimi giorni fossero corretti, avrei una squadra di 50 giocatori e io odio lavorare con squadre grandi. Voglio una squadra piccola: 21 giocatori con i portieri e non di più.<ref>Parlando dei giocatori accostati al Chelsea durante la sessione di calciomercato.</ref> :''I would say if all the names you wrote in the last few days are correct we would have a 50-player squad and I hate to work with big squads. I want a small squad – 21 players plus the goalkeepers and no more.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Abbiamo i migliori giocatori e, scusate se sono arrogante, abbiamo il miglior allenatore. :''We have top players and, sorry if I'm arrogant, we have a top manager.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *La più grande ambizione che ho è vincere la prima partita della Premiership il 14 agosto. [...] La seconda ambizione è di vincere la seconda partita della Premiership il 21 agosto e continueremo così. :''The biggest ambition I have is to win the first Premiership match on 14 August. [...] The second ambition is to win the second Premiership match on 21 August and we will keep going like this.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho amato il [[Calcio (sport)|calcio]] fin da quando posso ricordare e capisco la sua evoluzione e i suoi moderni bisogni. :''I have loved football since I can remember and I understand the evolution of football and the modern needs of football.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Non sono un difensore di vecchi o nuovi [[allenatore|allenatori]] di calcio. Credo che ci siano quelli bravi e quelli no, quelli che raggiungono il successo e quelli che non lo raggiungono. :''I'm not a defender of old or new football managers. I believe in good ones and bad ones, those that achieve success and those that don't.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Ho sentito questo e secondo me, se uno di voi è un amico di [[Claudio Ranieri|Ranieri]] o ha il suo numero, dovreste chiamarlo e spiegargli che una squadra che vince la Champions League deve battere molte squadre di diverse nazioni. Non ho vinto la coppa giocando contro 20 squadre portoghesi. Ho giocato e battuto una squadra della sua nazione, l'Italia, della vostra e in quelle per la quale ha lavorato, l'Inghilterra. E per vincere la coppa Uefa è successa la stessa cosa.<ref>Rispondendo alla critica di Ranieri, che riteneva uno sforzo impegnativo il salto dal campionato portoghese alla Premiership.</ref> :''I heard that and I suggest if one of you is Mr Ranieri's friend or has his number you should call him and explain to him that for a team to win the European Cup it has to beat many teams from many countries. I did not win the cup playing against 20 Portuguese teams. I played and beat a team from his own country, Italy, from your country and the one he was working in, England. And to win the Uefa Cup that was the same kind of thing.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con qualcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire "mi piace questo giocatore", ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita. :''I'm a great defender of team spirit and team work and the first thing I have to promise to my new players is that I will look at them all with the same eyes. I don't want special relations with one of them. I hate to speak about individuals. Players don't win you trophies, teams win trophies, squads win trophies. I cannot say I love this player, but generally I love the players who love to win. Not only the ones that love to win in 90 minutes but love to win every day, in every training session and in all of their lives.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *Devo rendere omaggio al Porto. È un club fantastico, ha giocatori fantastici, i tifosi sono incredibili quando supportano la squadra. Ma loro devono capire il mio desiderio, la mia intenzione di andare verso una sfida differente. Auguro il meglio per loro. Se li trovassi contro in Champions League, spero che sia l'unica volta che perdano. È stata una storia fantastica, ma le storie hanno una fine. :''I have to pay my tribute to Porto. It is an amazing club, has amazing players, the board was fantastic, the supporters are incredible how they support the team. But they have to understand my wish, my desire, my dream to go to a different challenge. I hope everything goes well for them. If I meet them in the Champions League it will be the only time I wish them to lose. It was a wonderful story but the story has to end.''<ref group="fonte" name=whatmourinhosaid/> *{{NDR|Il 10 luglio 2004}} Non sono preoccupato dalla pressione. Se avessi voluto un lavoro facile, lavorando con la grande protezione di quello che avevo già fatto, sarei rimasto al Porto – una bella sedia blu, una Uefa Champions League, Dio, e dopo Dio, io. Se fossi rimasto là, perdendo 10 gare e senza vincere la Champions League, la gente avrebbe continuato a fidarsi di me e a pensare che sono il migliore. :''I am not worried about pressure. If I wanted to have an easy job, working with the big protection of what I have already done before, I would have stayed at Porto – beautiful blue chair, the Uefa Champions League trophy, God, and after God, me. If I stayed there and lost 10 matches and didn't win another Champions League people would still trust me and think I am the best.''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2004/jul/11/newsstory.porto Mourinho boasts "After God, me"]'', ''The guardian.com'', 11 luglio 2004.</ref> *[[Bobby Robson|Robson]] non s'interessava allo studio del calcio, al metodo, alla preparazione. È uno da prima linea, da contatto diretto con i giocatori, preoccupato soprattutto dell'attacco, della finalizzazione. Van Gaal è il contrario di Robson, pianifica tutto al limite. Con lui non mi restava che il lavoro sul campo.<ref group="fonte">Citato in Giancarlo Gavalotti, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/settembre/11/arrogante_sono_tipo_speciale__sw_0_0409111616.shtml "Arrogante io ? no, sono un tipo speciale"]'', ''Sportweek'', anno 5, n. 224, 11 settembre 2004, p. 28.</ref> *{{NDR|Il 20 settembre 2004, dopo un Chelsea - Tottenham 0-0}} Come diciamo in Portogallo, hanno portato un bus e lo hanno lasciato davanti alla porta. Sarei frustrato se fossi un tifoso che ha pagato £50 per vedere questa partita, perché gli Spurs sono venuti per difendersi. C'è stato solo una squadra che ha provato a vincere, loro sono solo arrivati per non perdere – non è giusto per il calcio a cui giochiamo. :''As we say in Portugal, they brought the bus and they left the bus in front of the goal. I would have been frustrated if I had been a supporter who paid £50 to watch this game because Spurs came to defend. There was only one team looking to win, they only came not to concede – it's not fair for the football we played.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4392444.stm The world according to Mourinho]'', ''news.bbc.co.uk'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 14 novembre 2004, dopo un Tottenham - Arsenal 4-5}} Non è un punteggio calcistico, è un punteggio da hockey... In allenamento spesso faccio giocare partite tre contro tre e quando il punteggio arriva a 5-4 rispedisco i giocatori nello spogliatoio, perché non hanno difeso correttamente. :''That was not a football score, it was a hockey score... in training I often play matches of three against three and when the score reaches 5-4 I send the players back to the dressing room, because they are not defending properly.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|14 gennaio 2005}} Le persone vogliono una tempesta ma non ce n'è una. Non ci sono problemi o guerre o giochi mentali tra di noi. Rispetto molto Sir Alex perché è un grande allenatore, ma dovrebbe seguire la procedura, noi dobbiamo fare lo stesso. Sono un campione europeo come Ferguson, ma non importa chi sei. Io non parlo con gli arbitri e non voglio che altri allenatori lo facciano, è la regola. Una cosa è parlare, una cosa è gridare. Non c'è niente contro Sir Alex, niente di niente. Dopo la gara di mercoledì siamo andati nel mio ufficio a parlare e a bere vino. Sfortunatamente era un bottiglia molto cattiva di vino e lui ha reclamato, così quando andremo all'Old Trafford per il ritorno, nel giorno del mio compleanno, porterò una buonissima bottiglia di vino portoghese. Ma è un grande allenatore, intelligente e usa il suo potere e il suo prestigio. L'arbitro non deve permetterlo. Ho grande rispetto per Ferguson. Lo chiamo "boss" perché è il capo degli allenatori. È il migliore nel paese. Forse quando avrò 60 anni, i miei figli mi chiameranno allo stesso modo. :''People want a storm but there isn't one. There's no problem and no war or mind games between us. I respect Sir Alex a lot because he's a great manager, but he must follow the procedure, we must all be the same. I'm a European champion and so is Ferguson, it doesn't matter who you are. I don't speak with referees and I don't want other managers doing it, it's the rule. One thing is to speak, one thing is to shout. This is nothing against Sir Alex whatsoever. After the game on Wednesday we were together in my office and we spoke and drank wine. Unfortunately it was a very bad bottle of wine and he was complaining, so when we go to Old Trafford for the second leg, on my birthday, I will take a beautiful bottle of Portuguese wine. But he is a great manager, he is clever and used his power and his prestige. The referee should not allow it. I have a lot of respect for Ferguson. I call him boss because he is the manager's boss. He's the top manager in the country. Maybe when I become 60, the kids will call me the same.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4175077.stm Mourinho dismisses Ferguson feud]'', ''News.bbc.co.uk'', 14 gennaio 2005.</ref> *{{NDR|Il 27 febbraio 2005}} Quando ho visto [[Frank Rijkaard|Rijkaard]] entrare nello spogliatoio dell'arbitro, non ci volevo credere. Quando [[Didier Drogba|Drogba]] è stato espulso non sono rimasto sorpreso.<ref>Sostenendo che l'allenatore del Barcellona Frank Rijkaard abbia incontrato l'arbitro Anders Frisk durante l'intervallo della loro partita in Champions League.</ref> :''When I saw Rijkaard entering the referee's dressing room I couldn't believe it. When Drogba was sent off I didn't get surprised.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 6 maggio 2005, dopo una sconfitta con il Liverpool in Champions League}} Il Liverpool ha segnato, se potete dire che lo ha fatto, ma forse dovreste dire che il guardalinea ha segnato. :''Liverpool scored, if you can say that they scored, because maybe you should say the linesman scored.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|Il 26 ottobre 2005}} Voglio fare i miei complimenti a loro perché hanno vinto. Ma noi eravamo la squadra migliore. Non abbiamo perso la partita. In 90 minuti abbiamo pareggiato e dopo due ore era ancora un pareggio. Abbiamo perso ai rigori.<ref>Dopo aver perso ai rigori in Carling Cup contro il Charlton.</ref> :''I want to give my congratulations to them because they won. But we were the best team. We didn't lose the game. Ninety minutes was a draw and it was a draw after two hours. We lost on penalties.''<ref group="fonte" name=TheworldaccordingtoMourinho/> *{{NDR|31 ottobre 2005}} Penso che {{NDR|[[Arsène Wenger]], allenatore dell'Arsenal}} sia un guardone. Ci sono alcune persone che, quando sono a casa, hanno un grande telescopio per vedere cosa accade nelle altre famiglie. Lui parla, parla e parla del Chelsea. :''I think he is one of these people who is a voyeur. He likes to watch other people. There are some guys who, when they are at home, have a big telescope to see what happens in other families. He speaks, speaks, speaks about Chelsea.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2005/oct/31/newsstory.sport1 Wenger is a voyeur, snipes Mourinho]'', ''Theguardian.com'', 31 ottobre 2005.</ref> *{{NDR|Il 20 febbraio 2006}} A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po' come questi. Dall'alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale.<ref>Rispondendo alle accuse sulla condizione dello Stamford Bridge, da parte del Barcellona, prima della loro partita in Champions League.</ref> :''Sometimes you see beautiful people with no brains. Sometimes you have ugly people who are intelligent, like scientists. Our pitch is a bit like that. From the top it's a disgrace but the ball rolls at normal speed.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/teams/c/chelsea/4731380.stm Mourinho makes Barca proposition]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 febbraio 2006.</ref> *{{NDR|Il 23 febbraio 2006}} Come si dice "imbrogliare" in catalano? Barcellona è una città culturale con molti grandi teatri e questi ragazzi hanno imparato molto bene. Lui {{NDR|[[Lionel Messi]]}} ha imparato a recitare.<ref>Riferendosi all'azione in cui Messi ha fatto espellere Asier Del Horno, in un match di Champions League perso contro il Barcellona.</ref> :''How do you say "cheating" in Catalan? Barcelona is a cultural city with many great theatres and this boy has learned very well. He's learned play acting.''<ref group="fonte" name=ownwords>Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/funny_old_game/7004282.stm Mourinho in his own words]'', ''News.bbc.co.uk'', 20 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 luglio 2006}} Non è facile allenare così tanti grandi giocatori. Non posso dire che ogni giocatore è felice, alla fine della stagione abbiamo giocatori che vogliono andare via. Non vogliono lasciare per andare in un club migliore, loro vogliono lasciare perché vogliono essere più felici e questo significa giocare di più. È impossibile rendere tutti felici. Quest'anno avremmo 20 giocatori nella squadra e con una squadra più piccola penso che tutti si sentiranno utili. :''It is not easy coaching so many top players. I can't say that every player is happy because at the end of the season we have players who want to leave. They don't want to leave to go to a better club, they want to leave because they want to be more happy in football and that means playing more. It is impossible to keep everyone happy. This year we will have 20 players on the squad and with a smaller squad I think everyone feels useful.''<ref group="fonte" name=everyonehappy>Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-397596/Mourinho-I-happy.html Mourinho: 'I can't keep everyone happy']'', ''Dailymail.co.uk'' ripresa da un intervista al "New York Times", 25 luglio 2006.</ref> *Tutti si aspettano che il Chelsea fallisca. È una grande motivazione per noi. Non abbiamo comprato nuovi giocatori perché abbiamo bisogno di loro per renderci campioni. Non è una questione di soldi per il club o per i giocatori. È un tipo di missione differente, una nuova sfida di vita. :''Everyone is waiting for Chelsea to fail. It is a great motivation for us. We have signed new players not because we need them to make us champions. It is not a question of money for the club or for the players. It is a different kind of mission, a new life challenge.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *Quanta gente cambia la propria capigliatura per il tempo? Ho tagliato i miei capelli per una ragione differente, perché voglio spingere i miei ragazzi a fare lo stesso. È caldo. Allenandosi due volte al giono, non ho tempo da spendere con i capelli lunghi. Inoltre voglio spingere i giovani giocatori della mia squadra ad avere una capigliatura appropriata. Cambiando il mio look, forse ho una faccia più aggressiva, ma è per prepararmi al calcio, per essere pronto alla guerra. :''How many people change their haircut for the weather? I also cut my hair for a different reason, because I want to push my kid to do the same. And it was hot. Training two times a day, I have no time to spend with long hair. I also want to push the young players on my team to have a proper haircut. For me, I changed the look, maybe my face is more aggressive, to prepare myself for football, to be ready for war.''<ref group="fonte" name=everyonehappy/> *{{NDR|Il 18 ottobre 2006}} Quel giocatore del Manchester City [Joey Barton] ha mostrato il suo sedere per due secondi, quello è stato un altro incubo. Ma penso che questo sia un incubo reale. <ref>Comparando Joey Barton e l'infortunio di Cech.</ref> :''That a player from Man City [Joey Barton] should show his arse for two seconds, that was also a nightmare. But I think this is a real nightmare.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2006/oct/18/newsstory.sport Mourinho accused of getting facts wrong]'', ''theguardian.com'', 18 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 30 ottobre 2006, dopo che un tifoso aveva colpito Lampard con una bottiglia}} Non penso che il club debba essere punito a causa di un individuo. Forse il ragazzo aveva bevuto vino rosso o birra a colazione, invece del latte. :''I don't think the club can be punished because of one individual. Maybe the guy drank red wine or beer with breakfast instead of milk.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-413349/Jail-bottle-thrower-says-Mourinho.html Jail bottle thrower, says Mourinho]'', ''Dailymail.co.uk'', 30 ottobre 2006.</ref> *{{NDR|Il 21 febbraio 2007}} Molti grandi allenatori nel mondo non l'hanno vinta {{NDR|la Champion League}}. Il grande esempio non è molto lontano da noi. {{NDR|Arsenal e Chelsea sono entrambe squadre di Londra}} [[Arsène Wenger]] è un grande allenatore nel mondo del calcio e non l'ha mai fatto; io posso ringraziare Dio per averla vinta una volta. L'ho fatto. :''Many great managers in the world have never won it. The big example is not far from us; Arsene Wenger is a top manager in the world. He's a big manager in the world of football and he never did it so when I did it once, I can thank God for that. I have that.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.telegraph.co.uk/sport/football/2308081/Mourinho-turns-up-heat-with-Wenger-dig.html Mourinho turns up heat with Wenger dig]'', ''Telegraph.co.uk'', 21 febbraio 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi a [[Rafael Benítez]]}} Tre anni senza un titolo in Premiership? Penso che non avrei ancora un lavoro. :''Three years without a Premiership title? I don't think I would still be in a job.''<ref group="fonte" name=ownwords/> *{{NDR|Il 25 aprile 2007}} La storia parla da sola e storicamente il [[Liverpool Football Club|Liverpool]] non è mai stato un grande club, sono un mostro. Ma negli ultimi anni si può notare giochino solo una competizione e si affermino nelle competizioni ad eliminazione diretta. Non sono uno statistico, ma penso che in Premiership il Chelsea possa avere 60 o più punti del Liverpool. Non so quanti – 50, 55 o 60 – ma punto sui 60 punti. Sono molti. Sono una grande squadra nelle gare ad eliminazione diretta. Dobbiamo ammetterlo ed elogiare loro per questo: hanno vinto Champions League, FA Cup, e sono di nuovo in una semifinale di Champions League. Ma sin da gennaio, hanno giocato solo una competizione: la Champions League. :''History speaks for itself and historically Liverpool are not even a big club, they are a monster. But in the last years you can see that they play only one competition and they succeed in knockout competitions. I am not a statistics man, but I think that in the Premiership Chelsea can have 60 points more than Liverpool. I don't know – 50, 55 or 60 – but I would go with 60 points. That's a lot. They are a great team in knockout competitions. We have to admit that and praise them for that: they've won the Champions League, FA Cup, again they're in the Champions League semi-final. But since January, they have played only one competition: Champions League.''<ref group="fonte">{{en}} Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2007/apr/25/championsleague.liverpool1 Liverpool are just a cup team now is the message from Mourinho]'', ''The Guardian.com'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 25 aprile 2007, riferendosi al Liverpool avversario di Champions League}} Se non sei un grande club, scegli una competizione e lotti in quella, dimenticandoti delle altre. I grandi club non possono fare questo. Dobbiamo andare avanti fino a dove possiamo cercando di fare il massimo. È un rischio provarci e si può vincere tutto o niente, o quasi niente perché noi abbiamo la Carling Cup. :''If you are not a big club, you choose one competition and you fight in that competition and forget the others. Big clubs – we cannot do this. We have to go on until we can and try the maximum we can. It is a risk to try and win everything or nothing, or almost nothing because we have the Carling Cup.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://metro.co.uk/2007/04/25/jose-liverpool-not-a-big-club-307229/ Jose: Liverpool not a big club]'', ''Metro.co.uk'', 25 aprile 2007.</ref> *{{NDR|Il 19 giugno 2007}} I calciatori giovani sono un po' come dei [[melone|meloni]] – solo dopo averlo aperto e assaggiato sei sicuro al 100% che il melone è buono. A volte hai meloni fantastici ma non sono molto buoni; altri meloni sono un po' brutti ma quando li apri hanno un sapore fantastico. Dal modo in cui [[Scott Sinclair]] ha giocato contro l'Arsenal e il Manchester United – conosciamo il melone che abbiamo. :''Young players are a little bit like melons – only when you open them up and taste the melon are you 100 per cent sure that the melon is good. Sometimes you have beautiful melons but they don't taste very good; other melons are a bit ugly and when you open them the taste is fantastic. The way Scott Sinclair played against Arsenal and Manchester United – we know the melon we have.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-463011/Mourinho-tips-kids-topple-United.html Mourinho tips kids to topple United]'', ''Dailymail.co.uk'', 19 giugno 2007.</ref> *C'è bisogno di un grande allenatore per vincere la Champions League, ma non sempre i grandi allenatori vincono. Accetto il fatto che si debba giocare con più fantasia, che il Chelsea debba fare un gioco più intrigante e bello da vedere, ma dipende dalle partite. Alcune gare sono spettacolari, altre lo sono meno. È un po' come l'[[omelette]] e le uova. Se non hai le uova, non puoi fare l'omelette. E, comunque, anche l'omelette dipende dalla qualità delle uova. Al supermercato tu hai uova di classe 1, 2 e 3, alcune sono più costose di altre e danno migliori omelettes. Quando hai Drogba, Lampard, Ballack e Carvalho fuori, stai parlando del 40% della squadra. Quindi, il problema non è quando hai 4, 5 o 6 giocatori infortunati, ma chi sono gli infortunati e la loro importanza nella squadra.<ref>[[Roman Abramovich]] aveva dichiarato tramite l'amministatore delegato [[Peter Kenyon]] che il Chelsea non doveva solo vincere, ma vincere con stile. Mourinho rispose dando la colpa agli infortuni che non gli permettevano di scegliere i giocatori adatti ad un miglior stile di gioco e lo fece attraverso questa metafora. Dopo quella partita, Mourinho venne esonerato.</ref><ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/18/chelsea.shtml L'ultimatum di Abramovich]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2007.</ref> *{{NDR|Riferendosi ai dirigenti del Chelsea}} Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perché non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe e siamo stati imbattuti per 42 gare, che è un record, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni.<ref group="fonte" name=rimpiangerete>Da un'intervista al giornale portoghese ''Maisfutebol''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/09_Settembre/25/chelsea.shtml La rabbia di Mourinho "Mi rimpiangerete"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2007.</ref> *Sir Alex Ferguson è rimasto diversi anni, mi pare tre, al Manchester senza vincere nulla, eppure è ancora al suo posto. Stessa cosa per Wenger, anche lui al terzo anno senza titoli, ma ancora al suo posto. Se fosse stato per i tifosi, avrei avuto il contratto per vent'anni, perché la gente mi adora.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *È vero, ho pianto. Del resto, ho sempre detto che avevo una famiglia a casa e un'altra al lavoro e ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori e con il pubblico. Non li dimenticherò mai e so che loro non dimenticheranno me.<ref group="fonte" name=rimpiangerete/> *Non mi potrei mai vedere sulla panchina di una nazionale che non sia il Portogallo. E poi io adoro il calcio inglese, ma per adesso non voglio tornarci. Ora mi piacerebbe continuare ad allenare un club, magari in Italia dove potrei mettermi alla prova con il loro tatticismo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2007/10_Ottobre/21/mourinho.shtml Mourinho, no all'Inghilterra "Vorrei allenare in Italia"]'', ''Gazzetta.it'', 21 ottobre 2007.</ref> *Se fossi il c.t. di un'altra squadra, non potrei affrontare il Portogallo. Sarebbe sbagliato. Sono completamente contrario ai c.t. stranieri, credo che le nazionali dovrebbero mettere insieme non solo i migliori giocatori di un Paese, ma anche il miglior tecnico. Allenare una nazionale non è come guidare un club. È un lavoro per gente cui non piace lavorare troppo.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> *Guidare il Portogallo è un'ambizione, ma non per il Mourinho di oggi. Allenerò la nazionale portoghese un giorno, per il piacere di vincere per il Portogallo, è una cosa che mi attira molto. Io voglio che il Portogallo vinca, e il c.t. di adesso non deve certo guardarsi alle spalle per vedere me che aspetto di prendere il suo posto. Ora la nazionale non è un'ossessione, arriverà alla fine della mia carriera, su questo non ci sono dubbi.<ref group="fonte" name=allenareinItalia/> ===Inter (2008-2010)=== *Sia come persona che come allenatore sono un tipo semplice. Vorrei che le persone, in compenso, fossero sempre aperte e disponibili. In fondo è facile lavorare con me. Basta seguirmi.<ref group="fonte" name=seguirmi>Da un'intervista al ''Jornal de Negocios''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2008/05_Maggio/30/mourinho_3005.shtml Mourinho: "Lavorare con me? È facile, basta seguirmi"]'', ''Gazzetta.it'', 30 maggio 2008.</ref> *{{NDR|Riferendosi al suo soprannome "The special one"}} Non sono affatto speciale. Sono solo un grande allenatore di calcio. Punto.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Mi piace rendere felici le persone che mi amano, e fare arrabbiare chi non mi ama.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Ho solo punti di forza, e se attraverso un momento di debolezza cerco di nasconderlo.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *Nel mio prossimo incarico dovrò affrontare un sacco di pressioni, ma è in situazioni come queste che divento più forte.<ref group="fonte" name=seguirmi/> *'''Cronista inglese''': Pensa che Lampard potrebbe trovarsi bene nel calcio italiano?<br/>'''José Mourinho''': Perché mi chiedi di un giocatore del Chelsea?<br/> '''Cronista inglese''': È un modo furbo di riproporre il tema che lei ha appena evitato. <br/>'''José Mourinho''': Sì, siii... Ma io non sono un pirla.<ref>Durante la prima conferenza stampa in Italia.</ref><ref group="fonte">Citato in Nicola Cecere, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/giugno/04/Inter_team_speciale_non_sono_ga_10_080604049.shtml «L'Inter è un team speciale Ma io non sono... un pirla»]'', ''Gazzetta dello Sport'', 4 giugno 2008.</ref> *[[Frank Lampard]] è una persona diversa, non così estroversa. È il miglior professionista con cui abbia mai lavorato. È il giocatore che si allena meglio, con maggior concentrazione, impegno, sempre attento a migliorarsi. Non è mai soddisfatto delle sue prestazioni, vuole sempre imparare cose nuove. Se commette un errore in partita, in allenamento resta un'ora in più per esercitarsi in quella specifica situazione di gioco. Ricordo che una volta aveva sbagliato una difficile volée di sinistro. Il giorno dopo è rimasto in campo dopo l'allenamento per migliorare quel colpo. Lampard è un professionista incredibile. Dio dà il talento... poi alcuni lo sprecano. Altri, come Frank, con questa mentalità diventano anche migliori, e questi sono i giocatori che possono durare per sempre.<ref group="fonte">Da un'intervista al sito ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/11/mourinho_lampard.shtml Mourinho esalta Lampard e Abramovich è arrabbiato]'', ''Gazzetta.it'', 11 luglio 2008.</ref> *Questo tipo d'ambiente non è assolutamente nuovo per me, ho già lavorato in una squadra di estrazione latina come il Porto e questa è la nostra passione. La gente latina trasmette emozioni.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/07_Luglio/26/nourinhocontento.shtml Mourinho: "Miglioriamo di giorno in giorno"]'', ''Gazzetta.it'', 26 luglio 2008.</ref> *Posso essere un tecnico organizzato se tutti coloro che lavorano con me sono organizzati quindi prima devo ringraziare due persone: [[André Villas-Boas|Andre Villas]], un mio collaboratore, in giro a visionare avversari, e Roberto Samaden. Loro sono stati i primi che hanno lavorato qui per preparare tutti i dettagli, quelli che sono importanti per me. Poi ringrazio lo staff medico, i magazzinieri, la sicurezza e tutti quelli che in questo momento lavorano con me all'Inter. Lo fanno con motivazione e professionalità, così per me è più facile essere organizzato. Dal primo giorno di ritiro noi abbiamo orari per ogni cosa: una cosa incredibile è che nessuno ha mai ritardato per un solo attimo. Questo è incredibile.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Fabio Capello ha dichiarato che il mio arrivo come tecnico in Italia può portare al massimo un un per cento in più all'Inter? Sono d'accordo: è vero che in Italia ci sono tanti bravi allenatori, non solo adesso, ma anche tempo fa ci sono state generazioni di grandissimi allenatori. Sono qui per imparare e non per fare il professore. Quelli che pensano di sapere tutto sono ignoranti, io non mi reputo un ignorante e voglio imparare qualche cosa ogni giorno. Per me è un privilegio lavorare in Italia e poter giocare con la mia squadra in una competizione come la serie A, affrontando squadre dirette da bravi allenatori. Il giorno che penserò di sapere tutto e che non avrò più nulla da imparare, sarà il giorno nel quale smetterò di allenare perché, come dicevo prima, non sono un ignorante.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *La mia filosofia è questa: non sono qui per insegnare ai miei come giocare a calcio, sono qui per insegnare loro a giocare a calcio insieme. È una sitiuazione completamente diversa e loro così capiscono che tutti gli esercizi che facciamo sono utili a migliorare il lavoro della squadra: lavoriamo sotto il punto di vista offensivo e difensivo e, in questo momento, credo che con le gambe pesanti sia difficile giocare bene. Ma l'organizzazione collettiva della squadra migliora giorno dopo giorno, oggi è sabato e forse domani non avremo la condizione per giocare una grande gara.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Non voglio amichevoli nelle quali vincere dieci a zero, dopo le quali si scrive sul giornale che l'Inter di Mourinho gioca un calcio incredibile. L'obiettivo è un altro, è solo migliorare.<ref group="fonte" name=digiornoingiorno/> *Sono in Italia per lavorare non per fare una guerra di parole. Voglio far bene con l'Inter, il meglio possibile per noi e dimenticare il lavoro degli altri. [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Ha comunque ragione per quello che dice: io sono molto esigente con me stesso e ho bisogno di vincere per avere sicurezza delle cose. Per questo ho vinto tante trofei nella mia carriera. Lui ha, invece, la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità.<ref group="fonte" name=daluz>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/04/mourinho_0408.shtml Mourinho risponde a Ranieri "Ha vinto poco, è vecchio" ]'', ''Gazzetta.it'', 4 agosto 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Bayern-Inter del 5 agosto 2008}} Non ci sono dubbi sul fatto che il [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] sia uno dei migliori club al mondo. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre mi portò allo stadio 'Da Luz' di Lisbona a vedere Benfica-Bayern. Non dimenticherò mai di aver visto dei giocatori incredibili in campo: Franz Beckenbauer, Gerd Muller, Sepp Maier e Paul Breitner. Era veramente un gruppo super.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Parlando di [[Zlatan Ibrahimovic]]}} Oggi ha fatto tutto con la squadra e vedendolo lavorare con gli altri mi ha fatto capire che giocatore abbiamo. Per me è una motivazione extra aiutare un ragazzo così a fare qualcosa di speciale nella sua carriera. Si parla tanto di Kakà che ha vinto il Pallone d'oro, di Messi e di Cristiano Ronaldo, ma quando lavoro due tre giorni con Ibra, capisco che lui è speciale.<ref group="fonte" name=daluz/> *{{NDR|Riferendosi a [[Dejan Stanković]]}} Ho parlato con lui e non abbiamo nessun dubbio: resterà all'Inter. La Juve può pensare quello che vuole, ma io e lui abbiamo messo le cose in chiaro; abbiamo parlato per noi e non abbiamo nessun dubbio, abbiamo fiducia nel lavoro che stiamo facendo insieme e siamo contenti del nostro rapporto. Molti pensano che il [[centrocampista]] centrale deve essere difensivo, invece io credo che debba avere visione di gioco, lancio, tecnica e non solo fase difensiva.<ref group="fonte" name=stankovic>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/07/mourinho_0708.shtml Mourinho: "Stankovic resta" Ma Mihajlovic lo attacca]'', ''Gazzetta.it'', 7 agosto 2008.</ref> *Perché mi attaccano tutti? Facile, perché sanno che il giorno dopo le prime pagine dei giornali si occuperanno di loro. È tutta pubblicità gratis.<ref group="fonte" name=stankovic/> *{{NDR|Riferendosi a [[Francesco Totti]]}} È un giocatore fantastico, ma se non dovesse esserci dal primo minuto le cose cambieranno poco. La Roma lavora da tanti anni con la stessa squadra, non è un dramma perdere un solo giocatore. Anche lo scorso anno si sono adattati e sono rimasti in corsa per lo scudetto fino all'ultima giornata. Nel calcio comunque si vive di titoli, se non fosse così staremmo nel giardino a giocare con i bambini. E il titolo l'ha vinto l'Inter, anche se in Coppa è stata più forte la Roma. Oggi comunque ho detto ai miei che la Roma non è la stessa squadra senza [[Alessandro Faiolhe Amantino|Mancini]].<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/23/mourinho_2308.shtml Mourinho non ha paura "Più forti della Roma"]'', ''Gazzetta.it'', 23 agosto 2008.</ref> *Non mi preoccupa il fatto che nessuno sia andato via. Avevo detto che siamo in troppi ma le carte sono tutte in tavola, come nel poker. Ognuno di loro conosce lo spazio che avrà a disposizione. Certo, mi piacerebbe che alcuni potessero scegliere una strada diversa, specie per chi sa già che resterà fuori dalla lista Champions o che avrà poco spazio. Quella di restare è una scelta personale, di certo nessuno si potrà lamentare di giocare poco. Se tutti decidono di non partire per me non sarà un problema, sono professionisti che lavorano molto bene. Rappresentano delle opzioni in più, magari ultime opzioni, ma io rispetto i contratti tra i giocatori e il mio club.<ref group="fonte" name=paura/> *I venti convocati per me sono i migliori giocatori del mondo e sono perfetti per giocare domani. A me piace più giocare che allenare, mi piace più giocare partite ufficiali che amichevoli e mi piace più giocare grandi partite che partite meno grandi: questa è l'essenza del nostro lavoro. La Supercoppa non è ovviamente la finale di Champions, non è la finale di una coppa nazionale, ma è una partita bella da giocare. L'ho vinta in Portogallo e in Inghilterra, l'ho persa anche in Inghilterra, e se possibile voglio vincerla alla prima possibilità.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Riferendosi all'involuzione di [[Andrij Ševčenko]] al Chelsea}} È la vita, non puoi sapere cosa ti accadrà domani. Magari tra quattro anni farò fatica a trovare una squadra.<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/> *Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/> *{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso. E poi ci sono altri fattori, come una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref> *Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref> *Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/> *[[Pietro Lo Monaco|Lo Monaco]]? Io conosco il monaco del Tibet, il Principato di Monaco, il Bayern Monaco, il Gran Prix di Monaco. Non ne conosco altri. Se questo Lo Monaco vuole essere conosciuto per parlare di me, mi deve pagare tanto. Io ho già degli sponsor che mi pagano per fare pubblicità. Non vengo pagato per fare pubblicità a Monaco. [...] Qualche tempo fa ho detto che qualcuno che vuole la prima pagina sa come trovarla. <ref group="fonte" name=monaco>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Catania/Primo_Piano/2008/09/15/lomonaco.shtml Lo Monaco contro Mourinho José: "Vuole pubblicità? Paghi"]'', ''Gazzetta.it'', 15 settembre 2008.</ref> *Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.<ref group="fonte" name=esperienza>Da un'intervista a ''Sky Sport 24''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto"]'', ''Gazzetta.it'', 18 settembre 2008.</ref> *{{NDR|Rispondendo a chi lo accusa di essere uno che naviga nelle polemiche}} Non è vero, Mourinho non crea polemiche, Mourinho 'run away' come si dice in Inghilterra. Io non fuggo le polemiche, ma nemmeno ci vado incontro, però se qualcuno tocca la mia squadra io sono il primo a difenderla, niente di più.<ref group="fonte" name=esperienza/> *Mia moglie, ad esempio, quando viaggiamo si porta dieci [[valigia|valigie]]. Io sono venuto in Italia e so quello che mi sono portato dietro. Anzi: io sono quello che mi porto dietro.<ref group="fonte" name=Ognuno>Dall'intervista di Andrea Elefante e Mirko Graziano, ''la Gazzetta dello Sport''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/mou.shtml Mourinho: "Io sono così"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Guardi che io, arrivato a Londra, dissi solo: "Io non sono un allenatore normale, ma l'allenatore di un gruppo speciale". Il giorno dopo ero The Special One, ma non mi sono mai definito speciale. Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me.<ref group="fonte" name=Ognuno/> *{{NDR|Prima di Torino-Inter}} Dobbiamo entrare in campo per essere dominatori, l'importante è che la squadra non dimentichi questa voglia di vincere dal primo minuto – l'obiettivo ovviamente non è segnare subito, questo succede una volta ogni trenta partite. Ma non perdere tempo, entrare per essere dominatori e per dimostrare che vogliamo vincere veramente la partita.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/20/conferenza.shtml Mourinho: "Adriano? Sarà titolare quando lo dirò io"]'', ''Gazzetta.it'', 20 settembre 2008.</ref> *Mi sembra che gli italiani non sono tanto innamorati di calcio come io pensavo, sono innamorati più dello show televisivo. Vedo tutti preoccupati di piccole cose, che nello spettacolo calcio non significano niente, e nessuno preoccupato per uno sport che è importante nel mondo. Nessuno si preoccupa per il fatto che il calcio italiano è considerato un prodotto molto piccolo fuori dall'Italia, non paragonabile alla Premier League. Il Lecce mercoledì ha giocato con 3 portieri e 8 difensori eppure a fine gara tutti si sono preoccupati sul perché a parlare con la stampa è venuto Baresi. Questo è il nostro mondo, che io ho scelto. La decisione di venire in Italia è stata mia, ma pensavo che l'Italia avesse più passione per il calcio e meno per tutto quello che c'è intorno. Non mi sono pentito comunque di essere venuto in Italia, assolutamente.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/27/mou.shtml Mourinho contro tutti]'', ''Gazzetta.it'' 27 settembre 2008.</ref> *Io ho studiato cinque ore al giorno l'italiano per diversi mesi per poter comunicare con voi giornalisti, con i tifosi e pensate che vi abbia mancato di rispetto? Parla poi Ranieri che dopo cinque anni in Inghilterra ha avuto difficoltà a dire "good morning" e "good afternoon". Chi è lui? Chi può dirmi di non mandare Baresi in conferenza stampa è il presidente Moratti, nessun altro.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/sport/calcio/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri/mourinho-ranieri.html Mourinho-Ranieri, ancora scintille: "Dopo 5 anni sa dire good morning"]'', ''Repubblica.it'', 27 settembre 2008.</ref> *Dopo una partita non mi sentirete mai criticare i miei giocatori. Io non mi nascondo mai, mi piace che loro si sentano protetti. [...] L'uomo antipatico sono io, l'arrogante sono io, l'allenatore senza capacità sono io e per noi questa cosa potrebbe essere molto positiva.<ref group="fonte" name=antipatico>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/03/Mou.shtml Mou: "Io, l'antipatico Così proteggo i miei"]'', ''Gazzetta.it'', 3 ottobre 2008.</ref> *Se ci sono due ruoli dove mi piace la continuità del lavoro e la crescita sono i due difensori centrali titolari. Al Porto giocavo sempre Costa e Carvalho. Così come con Terry e Carvalho al Chelsea. Quella è una posizione decisiva nella stabilità di una squadra. Qui ho trovato una situazione drammatica: tutti tranne Burdisso erano infortunati. Ho usato Cambiasso in difesa. Cordoba è in miglioramento, Samuel domani va in panchina, ma è più un premio a un professionista fantastico: non è pronto per giocare. Non si può dire che è infortunato, ma dal punto di vista funzionale gli manca qualcosa. Ha bisogno di tempo. Nella mia testa la mia coppia doveva essere composta da un destro e un sinistro. E giochiamo a zona, non mi piace il gioco a uomo.<ref group="fonte" name=antipatico/> *Nel modo in cui si parla di me, mi si manca di rispetto. Ma mi devo adattare. Non cambierò, il calcio italiano non mi cambierà, la società italiana non mi cambierà. E l'ultima cosa che voglio fare io è cambiare qualcosa. Non voglio cambiare niente.<ref group="fonte" name=tg5>Da un'intervista al ''TG5''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/10/mourinho.shtml Mourinho anti-recessione "Mi taglierei lo stipendio"]'', ''Gazzetta.it'', 10 ottobre 2008.</ref> *Antipatico o simpatico per me non è importante. Il vincente dipende dal vostro punto di vista: non conosco ancora bene la vostra cultura. Per esempio in Inghilterra uno che ha vinto in un determinato momento una cosa importante, che è entrato nella storia, questo è un vincente per tutta la vita. Qui sembra che bisogna fare qualcosa di straordinario per meritare il rispetto. Chissà, forse c'è una competizione sulla luna che devo vincere per essere considerato in altro modo.<ref group="fonte" name=tg5/> *{{NDR|Sul gesto di aver baciato un crocifisso prima di un rigore di Adriano}} Sono cattolico, ho un'educazione tradizionale, con convinzione e fede. Quello è stato un momento: Adriano stava tirando il rigore, e me ne sono ricordato. È qua con me, ho bisogno di un aiuto per il 2-0, per stare tranquillo.<ref group="fonte" name=tg5/> *Non sono più l'allenatore del Chelsea per cui non devo preoccuparmi di difendere gli interessi del club e credo che sia giusto segnalare che [[Fernando Torres]] è un simulatore, così come [[Didier Drogba|Drogba]], [[Cristiano Ronaldo]] e [[Robin Van Persie]]. Il calcio inglese critica tanto la cultura della simulazione ma poi si smentisce. [...] Credo che Drogba sia oggi più forte rispetto a quando l'ho avuto al Chelsea, e Ronaldo e Torres sarebbero ancora più forti di quello che sono se pensassero a giocare. Ingannando, invece, sono diventati i giocatori a cui hanno fischiato più rigori a favore negli ultimi cinque anni.<ref group="fonte" name=drogba>Da un'intervista a ''Feelfootball.com''; citato in ''[http://www.sportmediaset.it/calcio/articoli/articolo17116.shtml "Torres e Drogba simulatori"]'', ''Sportmediaset.mediaset.it'', 21 ottobre 2008.</ref> *In Inghilterra gli allenatori insegnano ai ragazzi a giocare a calcio, in Italia, Spagna e Portogallo si insegna che conta solo vincere. Io odio la simulazione e le bugie anche se riconosco che non sono felice quando vedo che a un mio giocatore gli rifilano un colpo e lui cerca di restare in piedi. È raro che un arbitro fischi un rigore se il giocatore non cade. Nel mio caso dico ai miei ragazzi di giocare sempre pulito ma di non essere ingenui.<ref group="fonte" name=drogba/> *{{NDR|Rispondendo a chi gli chiede se controlla [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]]}} Controllare no, educare sì, con i giocatori come con i figli. L'allenatore fa un po' di tutto, bisogna entrare nella testa dei giocatori, nella loro personalità, conoscerli e adattarsi, fa parte del nostro lavoro. Con Adriano c'è un rapporto di stima reciproca, sta lavorando bene dopo una stagione che per lui è stata difficile, ma io voglio ancora di più. Non sono, non sarò mai e non voglio essere il papà dei giocatori, voglio dare ad Adriano una seconda opportunità, con lui ho un rapporto di fiducia reciproca che per me è la cosa più importante.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/10/25/mou.shtml Mou: "Niente formazione Mi sto italianizzando"]'', ''Gazzetta.it'', 25 ottobre 2008.</ref> *La stampa inglese è fantastica. [...] Impossibile paragonare la stampa italiana con l'inglese, puoi farlo con quella spagnola o portoghese, magari. Ma quella inglese è totalmente diversa. Non ci sono quotidiano sportivi. Ci sono due pagine di calcio in ogni giornale. Abbiamo Sky Sport che dà il calcio tutti i giorni, il weekend con la Bbc. Dopo la partita c'è un'intervista flash di un minuto e una conferenza stampa di cinque minuti. La stampa inglese è fantastica... Ma io sono portoghese, lavoro in Italia, rimpiangere il calcio inglese non mi aiuta e quello che succede qui non è un dramma perché la mia formazione non è molto diversa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/14/mou.shtml Mou: "Domani Juve dietro" Adriano e Quaresma a casa]'', ''Gazzetta.it'', 14 novembre 2008.</ref> *Tutti i campionati sono difficili, gli allenatori sono tutti bravi, vincere è difficile ovunque, noi portoghesi siamo come voi italiani. È molto importante vincere, anche all'89', senza uno spettacolo bellissimo. È vero, quello italiano è un calcio difficile, esige una grande preparazione da parte di un allenatore. Ho cambiato contro il Genoa tre o quattro volte assetto tattico e il Genoa si è sempre adattato alla nostra formula. Per me, come allenatore, è uno spettacolo fantastico.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/17/mourinho.shtml Mourinho punge la Serie A "Un prodotto che non piace"]'', ''Gazzetta.it'', 17 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Prima di Inter-Juventus}} L'ultima volta che nella mia carriera un presidente ha dichiarato di essere sicuro di vincere ha poi perso. Era un Porto-Benfica... Non conosco quello della Juve {{NDR|[[Giovanni Cobolli Gigli]]}} e non mi interessa più di tanto quello che ha detto. La mia squadra è sempre la più forte, era così quando allenavo l'Uniao Leiria, figurarsi oggi che sono all'Inter.<ref group="fonte" name=interjuve>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/21/mourinho_2111.shtml Mourinho convoca Adriano "Fa bene a voler chiarezza"]'', ''Gazzetta.it'', 21 novembre 2008.</ref> *Cosa mi piace della Juve? Mi piace di più l'[[Derby d'Italia|Inter]].<ref group="fonte" name=interjuve/> *Il vostro calcio è il mio calcio. È qua che lavoro ed è qua che voglio contribuire a far tornare questo calcio come negli anni '90. I miei principi di gioco sono questi, mi piace la zona, la profondità, ma se posso scegliere un modulo preferisco giocare con le ali, allargare il campo. Mi devo però adattare alla situazione, a quelli che sono in migliore forma. E le mie ali non sono al massimo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/22/mourinho-ranieri.shtml Mourinho: "Per il presidente" Ranieri: "L'Inter ha meritato"]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2008.</ref> *È molto più difficile fare l'[[arbitro]] che in Inghilterra. Lì c'è un gioco leale, con fair play. Quando l'arbitro fischia, la partita finisce e non ci sono analisi dettagliate di ogni singolo episodio. Qui, tutte le situazioni vengono sezionate e i direttori di gara sono sotto pressione enorme.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/25/mourinho_2511.shtml Mourinho e gli arbitri "In Italia è più difficile"]'', ''Gazzetta.it'', 25 novembre 2008.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Io dico che un ragazzo giovane come lui non può permettersi di lavorare meno di gente come Figo, Cordoba, Zanetti. Non lo posso accettare da uno che non è ancora niente, che non è arrivato, che è ancora un talento e una promessa. Abbiamo avuto una conversazione insieme questa settimana, sono preoccupato perché lui è un patrimonio nostro e del calcio italiano. Deve lavorare meglio, capire che ci sono delle cose importanti per me e che io penso siano importanti per lui e per il suo futuro. Perché se si allenasse al 50% rispetto a giocatori come Zanetti e gli altri, sarebbe tra i più forti al mondo; lui invece si allena al 25% degli altri e ha solo 18 anni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/11/30/mourinho.shtml Mou fa il duro coi tifosi "Devono aiutarci di più"]'', ''Gazzetta.it'', 30 novembre 2008.</ref> *Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario<ref>Riferendosi a [[Siniša Mihajlović]]</ref>, perché non concedere un'altra possibilità di giocare ad Adriano? [...] L'allenatore in seconda dell'Inter è Baresi, ma Mihajlovic parla più di lui, sembra che sia ancora qui anche se in realtà non è cosi.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/12/13/mourinho.shtml Mou-Mihajlovic, che rissa]'', ''Gazzetta.it'', 13 dicembre 2008.</ref> *A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio. [...] Negli ultimi due giorni non si è parlato della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero titoli. Non si è parlato della [[Juventus Football Club|Juve]] che ha conquistato tanti punti con errori arbitrali. [...] [[Claudio Ranieri|Ranieri]]? Se è al fianco di Spalletti, io sono al fianco di tutti gli allenatori che hanno perso punti contro la Juve per errori arbitrali. Mi sento vicino a Prandelli, a Del Neri, a Zenga. Io sono andato davanti alle telecamere per dire che la mia squadra ha vinto a Siena con un errore dell'arbitro. Il giorno dopo l'allenatore di una squadra con la maglia bianco e nera, che guarda le partite dell'Inter, è andato in televisione e ha ammesso di aver segnato un gol in fuorigioco... che bravo... [...] Io parlo con la stampa perché sono obbligato. [[Luciano Spalletti|Spalletti]] parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è "primetime", è amico di tutti. Io non sono così.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/inter/mourinho-polemica-inter/mourinho-polemica-inter.html Mourinho contro tutti "Questa è prostituzione intellettuale"]'', ''Repubblica.it'', 3 marzo 2009.</ref> *Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfoglio.it/soloqui/1947 Io sono il film]'', ''Il Foglio'', 3 marzo 2009.</ref> *[[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimovic]]? È un grandissimo giocatore, ma nessun calciatore è più grande di un club. Ibra all'Inter è diventato un giocatore importante, ma certi club sono più grandi di giocatori e allenatori.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/03/22-22126/Mourinho%3A+%C2%ABIbra%3F+Importante,+ma+non+tanto+quanto+l%27Inter%C2%BB Mourinho: «Ibra? Importante, ma non tanto quanto l'Inter»]'', ''Tuttosport.com'', 22 marzo 2009.</ref> *Se l'FC Porto fosse stato un club di una nazione con un altro potere economico, avrei potuto fare una stagione impressionante in Europa. Quella squadra era il meglio che abbia mai allenato. È stata distrutta a causa di fattori economici. :''Se o FC Porto fosse um clube de um país com outro poder económico podia ter feito uma época marcante na Europa. Aquela equipa foi a melhor que já treinei. Foi destruída devido a factores económicos.''<ref group="fonte" name=porto> Citato in ''[http://aeiou.expresso.pt/fc-porto-foi-a-melhor-equipa-que-ja-treinei=f504777 FC Porto foi a melhor equipa que já treinei]'', ''aeiou.expresso.pt'', 23 marzo 2009.</ref> *Sono stato influenzato più dalla filosofia del Barça che da qualsiasi altro allenatore. Sono stati quattro anni della mia vita assolutamente fondamentali. :''Fui mais influenciado pela filosofia do "Barça" do que por algum treinador. Foram quatro anos da minha vida absolutamente fundamentais.''<ref group="fonte" name=porto/> *Me ne sono andato con frustrazione, era l'inizio della mia carriera ed era una grande opportunità. È stato un punto fondamentale perché ho mostrato a me stesso che non avevo paura dei rischi. Ho mandato un messaggio a me stesso per non avere paura del futuro e per non perdere la mia identità. :''Sai com frustração, era o início da minha carreira e era uma oportunidade grande. Foi um ponto marcante pois mostrei a mim próprio que não tinha medo do risco. Enviei uma mensagem a mim próprio para não ter medo do futuro e não perder a minha identidade.'' <ref group="fonte" name=porto/> *{{NDR|Sul fatto di aver più responsabilità e di essere trattato come dottore}} Non voglio esserlo e non fa parte della mia personalità. Rimarrò lo stesso che sono rimasto fino ad oggi, ma con più responsabilità. :''Não quero e nem faz parte da minha personalidade. Vou passar a ser o mesmo que fui até hoje mas com mais responsabilidades.''<ref group="fonte" name=porto/> *Confesso che non è facile entrare nel mondo del calcio con lo stesso nome di qualcuno che ne ha già fatto parte. Sento questo con mio figlio. Lui vive già sotto pressione per essere figlio mio. Per questo ammiro [[Rui Águas]] e [[Paolo Maldini|Maldini]], che sono costretti a vivere con il peso di questa pressione, e lo fanno da molto. :''Confesso que não é fácil entrar no futebol com o nome de alguém que já está no futebol. Sinto isso com o meu próprio filho. Já vive sobre a pressão de ser filho de quem é. Por isso admiro tanto o Rui Águas e o Maldini, que conseguiram viver com o peso dessa pressão e chegaram onde chegaram.''<ref group="fonte" name=porto/> *Il mondo è così competitivo, aggressivo, consumista ed egoista e durante il tempo che spendiamo qui noi dobbiamo essere tutto eccetto questo. :''O Mundo é tão competitivo, agressivo, desgastante, egoísta e durante o tempo que passamos aqui temos que ser tudo menos isso.'' <ref group="fonte" name=porto/> *Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.<ref group="fonte">Da ''Chiambretti Night'', 1° aprile 2009; citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti"]'', ''La Stampa'', 2 aprile 2009.</ref> *Io mi ricordo il 1 maggio, il 25 aprile che per noi portoghesi ha un altro significato rispetto a voi, mi ricordo il 25 dicembre, il 26 gennaio, il 4 novembre, il 2 febbraio. Il [[5 maggio]] non è niente. Non capisco, non sono esperto in date. L'Inter se deve ricordare qualche data, ha quelle dei 16 scudetti che ha vinto. Il 18 maggio è più importante per il 5 maggio, quello sarà importante per la Juve, caso mai. Io ricordo le persone che ho perso nella mia vita, ma non mi ricordo quando le ho perse, voglio ricordare solo le cose belle. E così deve fare l'Inter. Ricorderò per sempre il giorno che vinceremo questo scudetto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/30-26130/Mourinho:+%C2%ABIl+5+maggio%3F+Per+me+non+esiste%C2%BB Mourinho: «Il 5 maggio? Per me non esiste»]'', ''Tuttosport.com'', 30 aprile 2009.</ref> *{{NDR|su [[Javier Zanetti]]}} Sapevo che è una forza della natura, ma non pensavo fosse questo uomo. E poi il suo passaporto deve essere sbagliato. Non può avere 36 anni, devono essere al massimo 25-26.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/Sport/2008/Campionato/index_216983d8-4166-11de-8b5d-00144f02aabc.shtml Festa grande a San Siro, L'Inter si gode lo scudetto]'', ''Corriere.it'', 15 maggio 2009.</ref> *Ho espresso un'opinione da uomo libero in un Paese libero, e subito ho sentito il rumore dei nemici. Questo mi piace: ho parlato e ora sono tutti qui...<ref group="fonte">Citato in ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/agosto/23/Sento_rumore_dei_nemici_Mourinho_co_8_090823036.shtml «Sento il rumore dei nemici» Mourinho si diverte già]'', ''Corriere della Sera'', 22 agosto 2009.</ref> *''Pazza Inter'' è molto bella, io imparo sempre l'inno del mio club è questo è davvero bello. Io amo l'Inter? Sì, perché quando sono arrivato a poco a poco ho capito la storia, i problemi, le cose positive e negative, mi sono dedicato sin da subito ai colori nerazzurri, è il mio modo di lavorare. E l'Inter mi piace davvero molto.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=11955 Mourinho, sotto Natale parole dal cuore: "Posso dirlo, amo l'Inter"]'', ''Fcinternews.it'', 23 dicembre 2009.</ref> *{{NDR|Sul derby di Milano disputato il 24 gennaio 2010 e finito 2-0 per l'Inter in doppia inferiorità numerica}} Abbiamo dimostrato tutto, potevamo perdere questa partita solo in 6, era l'unico modo per perderla, perché in 7 la vincevamo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/24-01-2010/inter-show-mou-polemico-602765528483.shtml Inter show, Mou polemico "Non vogliono farci vincere"]'', ''Gazzetta.it'', 24 gennaio 2010.</ref> *Area con venticinque metri c'è solo una in [[Italia]].<ref>Riferito ad un rigore concesso ad [[Alessandro Del Piero]] la domenica prima durante Juventus-Genoa 3-2 (14 febbraio 2010).</ref><ref group="fonte">Dalla [http://www.youtube.com/watch?v=sVtWw7oKbzY conferenza stampa] del 19 febbraio 2010, ''Youtube.com''.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa pre-Barcellona-Inter della semifinale di Coppa dei Campioni}} Vogliamo inseguire un sogno, è vero, ma una cosa è inseguire un sogno ed un'altra cosa è inseguire un'ossessione e questa non è un'ossessione, è solamente un sogno. : ''We want to follow a dream, yes it's true, but one thing is follow a dream and one thing is follow a obsession and this is not a obsession, it's just a dream''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo31645.shtml "Barca ossessionato dalla finale" - Mourinho: per l'Inter è solo un sogno]'', ''Sportmediaset.it'' 27 aprile 2010.</ref> *Vogliamo inseguire un sogno. Ma una cosa è inseguire un sogno e un'altra cosa è inseguire un'ossessione. Per il Barcellona è un'ossessione. Il nostro sogno è più puro di questa ossessione. Il sogno riguarda l'orgoglio. I nostri giocatori sono orgogliosi di arrivare alla finale a Madrid. Per il Barcellona, loro hanno raggiunto il sogno vincendo [la Champions League] a Londra, Parigi e Roma. Adesso questa ossessione si chiama Madrid e Santiago Bernabéu. È un'ossessione che potete vedere e sentire. Sono stato qui nel 1997 e ho vissuto la finale di Coppa del Re al Bernabéu tra il Real Betis e il Barça. Sembrava che avessimo vinto i Mondiali. Avere striscioni catalani al Bernabéu è un'ossessione. È anti-Madridismo. :''We want to follow a dream. But it's one thing to follow a dream and another to follow an obsession. For Barcelona it's an obsession. Our dream is more pure than obsession. A dream is about pride. Our players will be proud to reach the final in Madrid. For Barcelona, they reach the dream by winning [the European Cup] in London, Paris and Rome. Now it is an obsession called Madrid and Santiago Bernabéu. It's an obsession you can see and feel. I was here in 1997 and I lived a Spanish Cup final at the Bernabéu between Real Betis and Barça. It seemed like we won the World Cup. To have a Catalan flag in the Bernabéu is an obsession. It's anti-Madridismo.'' <ref group="fonte" name=obsession>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/28/barcelona-inter-milan-champions-league José Mourinho taunts Barcelona over Champions League 'obsession']'', ''Theguardian.com'', 28 aprile 2010.</ref> *L'unica cosa che ho detto ai miei giocatori è che voglio che supportiano il lavoro dell'arbitro e se i giocatori del Barcellona vogliono fare lo stesso, sarà facile per l'arbitro. :''The only thing I told my players was that I wanted them to support the work of the referee and if the Barcelona players want to do the same, it will be easy for the referee.''<ref group="fonte" name=obsession/> *Non sono stupido abbastanza da pensare che questo odio possa diventare amore. Rispetto il Barça e non dimenticherò mai quello che il club mi ha dato nei 4 anni in cui sono stato lì, ma qualcosa si è creato attorno a me ed è difficile renderlo positivo. È chiaro che finirò la mia carriera senza aver allenato il Barça. :''I'm not stupid enough to think that this hate can be turned into love. I respect Barça and I'll never forget what the club gave me in the four years I was here, but something has been created around me that is hard to make positive. It is clear that I will end my career without having coached Barça.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona>Citato in ''[http://www.theguardian.com/football/2010/apr/29/jose-mourinho-never-coach-barcelona José Mourinho: I will never coach Barcelona]'', ''The Guardian.com'', 29 aprile 2010.</ref> *[[Luis Figo|Figo]] <ref>Figo era tornato al Camp Nou come ambasciatore dell'Inter, dopo i suoi burrascosi precedenti con il Barcellona.</ref> mi ha detto che era calmo e rilassato, perché ero l'unico odiato al momento, perché ero il loro nuovo nemico. :''Figo told me he was calm and relaxed because I was the one they hate now, because I was their new enemy.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *{{NDR|Parlando della partita Barcellona-Inter}} Noi non volevamo la palla perché il Barcellona pressava e ritornava in possesso della palla di nuovo, mentre noi perdevamo la nostra posizione – Non volevo mai perdere la posizione in campo, così non volevo che avessimo la palla, la lanciavamo lontano. Ho detto ai miei giocatori di permettere alla palla di aiutarci a vincere e che dovevamo essere compatti, chiudendo gli spazi. :''We didn't want the ball because when Barcelona press and win the ball back, we lose our position – I never want to lose position on the pitch so I didn't want us to have the ball, we gave it away. I told my players that we could let the ball help us win and that we had to be compact, closing spaces.''<ref group="fonte" name=nevercoachbarcellona/> *Ho un grande orgoglio di allenare l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], di lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. È un orgoglio per me lavorare nell'Inter, sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l'allenatore dell'Inter.<ref group="fonte">Citato in ''Corriere della sera'' del 17 maggio 2010.</ref> *[[Louis van Gaal|Van Gaal]] è una persona molto sicura e quando ero giovane, è stato molto importante. Mi ha dato la fiducia per allenare la squadra dalla panchina. Nelle amichevoli, nelle partite di Copa Cataluña, mi ha dato la responsabilità di essere l'allenatore. Mi diceva: 'Vado in tribuna, fai le sostituzioni alla squadra', quindi è stato molto importante nella mia crescita. :''Van Gaal is a very confident person and at a moment when a coach like me was young, that was very important. He gave me the confidence to coach the team on the pitch. In friendly matches, in Copa Cataluña matches, he gave me the responsibility of being the coach. He told me: 'I go to the stands, you take charge of the team', so he was very important in my development.''<ref group="fonte" name=masterapprentice>Citato in ''[http://www.uefa.com/uefachampionsleague/news/newsid=1487991.html The master and his apprentice]'', ''Uefa.com'', 17 maggio 2010.</ref> *Messi è Messi, ma quando [[Arjen Robben|Arjen]] è capace di giocare per quattro, cinque, sei mesi consecutivi, è un giocatore incredibile. È un giocatore di cui ci dobbiamo preoccupare, ma non cambio la mia strategia, come Messi e [Cristiano] Ronaldo – lui è un giocatore di movimento. Quindi la nostra difesa è il pressing a zona. Noi non cambiano anche se, certamente, Arjen ha bisogno di una doppia attenzione, perché è un super giocatore. :''Messi is Messi, but when Arjen is able to play four, five, six consecutive months, he is an incredible player. He is a player you have to be worried about, but I don't change my approach, even if he is like Messi and [Cristiano] Ronaldo – he is a player of movement. So our defence is zonal pressing. We don't change though, of course, Arjen needs double attention, because he is a super player.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Il gruppo è più della somma delle parti. [[Samuel Eto'o|Eto'o]] è un gran esempio. Lui è un giocatore con una grande reputazione, un attaccante, ma quando la squadra è in difficoltà e ha bisogno di lui per un lavoro aggiuntivo, lui è il primo a farlo. Quando hai questo tipo di giocatori e sono capaci di fare questo, è facile essere un leader. :''The group is more than the sum of our parts. [Samuel] Eto'o is a great example. He is a player with big status, an attacking player, [but] when the team is in difficulty and need him to do extra work he is the first to do it. When you have that kind of player and they are able to do this, it is easy to be a leader.''<ref group="fonte" name=masterapprentice/> *Non è un problema di contratto o di soldi e mi fa anche un po' di vergogna quello che guadagno con la crisi che c'è. È un problema di soddisfazione personale, di sentirmi rispettato o no in un Paese calcistico in cui ho avuto tanti problemi. [...] Non cambio quanto ho detto qualche giorno fa, non è vero che sono l'allenatore del Real. Dopo la finale voglio due tre giorni per pensare con tranquillità del mio futuro. Ovviamente l'Inter non può fare niente di più per farmi essere felice e sentirmi importante: i giocatori sono fantastici, c'è empatia con i tifosi, tutti in società sono fantastici. <ref group="fonte" name=Italianonmirispetta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/18-05-2010/mou--604024562402.shtml Mou: "I soldi non c'entrano L'Italia non mi rispetta"]'', ''Gazzetta.it'', 18 maggio 2010.</ref> *Il risultato di sabato conta zero, non cambierà la mia consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. L'Inter non mi deve niente e io non devo nulla all'Inter, perché ho dato tutto. Sono tranquillo, il risultato non inciderà sulla decisione che prenderò sul mio futuro. Il mio successore? La società ha scelto me e ha scelto bene. Quando dovrà farlo di nuovo, lo farà bene. Dopo la finale rifletterò sul mio futuro. Devo pensare e non ho pensato ancora. In questo momento sono io l'allenatore dell'Inter. Ho un contratto fino al 2012 o 2013, non mi ricordo bene. Non voglio dare l'identikit di qualcuno, perché magari sono io...<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *La dimensione umana dei giocatori aiuta molto a costruire la forza di un allenatore. La gente che gioca in questa squadra mi ha reso un allenatore più bravo e farà lo stesso con qualcun altro.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Replicando alle parole di Luis van Gaal}} Riguardo ai favori arbitrali, gli italiani si ricordano la partita del Bayern con la Fiorentina e gli inglesi si ricordano il rosso a Rafael. Io difensivo? Abbiamo giocato due partite, quella di Londra e quella col Barcellona alla grande, sempre all'attacco. Al ritorno abbiamo parcheggiato l'aereo davanti alla porta, ma perché eravamo in dieci e perché li avevamo distrutti in casa. E comunque ho sempre mantenuto in campo gli stessi uomini. Lo stesso Van Gaal col Lione quando Ribery è stato espulso ha cambiato Olic con Tymoshuk.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *Quando Iniesta ha segnato contro il Chelsea l'anno scorso ha corso come un pazzo. Perché non posso farlo io? Van Gaal dice che non avrebbe festeggiato come me? Non può farlo perché è lento. Io corro veloce. Io festeggio coi miei tifosi, non per provocare.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Parlando di Louis van Gaal}} È una persona fantastica, con me è stato molto onesto, abbiamo avuto un rapporto di tre anni di lavoro e io posso parlarne solo bene. I rapporti oggi? Lui ha la sua vita, io la mia, ogni tanto ci scambiamo qualche sms o una telefonata. Io lavoravo con lui dal '97 al 2000, ma non posso dire di conoscere il suo modo di allenare ora. Da allora lui ha fatto una lunga strada e oggi sarà un allenatore diverso. Mi conosce solo come assistente, non come allenatore e anch'io da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano. È uno che lavora tanto e anche i suoi collaboratori lavorano tanto.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> *{{NDR|Alla domanda su come si diventa un vincente}} Prego tanto. Penso anche che sia perché lavoro duro e bene. Ritengo di avere una buona leadership con i giocatori per il modo in cui mi interfaccio con loro. All'Inter tutti si sentono parte del gruppo, anche chi lavora in cucina. Io sono una brava persona, sono cattolico e a volte Dio mi aiuta.<ref group="fonte" name=Italianonmirispetta/> ===Real Madrid (2010-2013)=== *Penso che un [[allenatore]] deve essere pronto all'esonero. Ma se l'allenatore ha paura di questo, non lavora bene e ha grandi problemi. Sono un allenatore che ha molta autostima e fiducia e non penso alla possibilità di essere esonerato. Penso che quattro anni di contratto siano abbastanza per vincere, per costruire una squadra forte per il presente e per il futuro. L'esonero di Pellegrini non mi ha reso felice. Non sono mai felice quando un allenatore viene esonerato. Ma il calcio è anche questo. Ho molta fiducia nei miei giocatori, e spero che i miei giocatori abbiano fiducia in me. :''I think a coach needs to be ready to be sacked. But if a coach fears that, he doesn't work well and has great problems. I am a coach that has a lot of self-esteem and confidence and I don't think about the possibility of being sacked. I think four years of contract is enough to win, to build a strong team for the present and the future. The sacking of Pellegrini doesn't make me happy. I am never happy when a coach is sacked. But football is like that. I have a lot of confidence in my players, I have the hope that my new players have confidence in me.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss>Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *È troppo presto per parlare di cambiamenti. Credo che sia il tempo di analizzare la situazione, di cercare di conoscere il mio club, fare un sacco di domande e ricevere risposte. Ho bisogno di realizzare la direzione del mio lavoro. La cosa più importante non è l'allenatore o i giocatori, ma il club. Siamo troppo piccoli per essere comparati alla dimensione del club, Se lavoriamo come un gruppo, non è difficile ottenere risultati. Voglio che questo gruppo abbia un'identità, per vincere tutto. La forza della mia squadra è sempre il gruppo e non gli individui. :''It's too early to speak about changes. I believe it's time to analyse the situation, to get to know my club, ask lots of questions and get answers. I need to realise the direction of my work. The most important thing is not the coach or the players but the club. We are too small compared to the dimension of the club. If we work as a group, it's not difficult to get results. I want this group to have an identity, to win everything. The strength of my team is always the team and not the individuals.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non posso dire se questa sia la più grande motivazione della mia carriera. La mia più grande ambizione è sempre la prossima. Adesso è il Real Madrid. Non cambio il mio livello di ambizione o motivazione. Ho dato tutto a tutti i club in cui sono stato e farò lo stesso qui. Non sento nessuna pressione differente. Sono un allenatore che migliora giorno dopo giorno. Arrivo con tutto quello che un allenatore può vincere in una squadra di calcio. :''I cannot say this is the biggest motivation in my career. My biggest ambition is always the next one. Right now it is Real Madrid. I don't change my level of ambition or motivation. I gave everything to every club where I have been and I will do the same here. I don't feel any kind of different pressure. I am a coach that improves day-by-day. I arrive with everything a coach can win at club football.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Non sono l'anti-Barcellona. Sono l'allenatore del Real, ma il Barca non mi preoccupa. Il mio unico interesse è far crescere il Real. Il Barca è un gran rivale e noi lo rispettiamo. Se sono odiato a Barcellona, è un loro problema, non mio. La parola "paura" non c'è nel mio dizionario calcistico. :''I am not anti-Barcelona. I am coach of Real but Barca doesn't worry me. My only concern is to grow Real. Barca are great rivals and we respect them. If I am hated at Barcelona, it is their problem but not mine. Fear is not a word in my football dictionary.''<ref group="fonte" name=RealMadridboss/> *Ad eccezione di Capello, il resto degli allenatori che sono stati al Real volevano iniziare a farsi un curriculum. Quando sono arrivati si sono dovuti mettere a sperimentare ed hanno accusato la differenza di livello rispetto ai giocatori. Per questo motivo il club ha scelto ora un allenatore che ha vinto più dei giocatori ed ha un curriculum più importante.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Liga/17-07-2010/mou-al-real-la-champions-71474830863.shtml Mou: "Al Real per la Champions. Il mercato? Niente spese folli"]'', ''Gazzetta dello Sport'', 17 luglio 2010.</ref> *La Champions è un'ambizione logica per il Real Madrid, ambizione che non può non avere in questo momento una grande squadra che ha in organico alcuni dei migliori giocatori del mondo. [...] Il più importante club del mondo non può stare due, tre stagioni, senza vincere niente; né stare 10 o 20 anni senza vincere una Champions. Che il Real Madrid si batta con il Barcellona è poi una motivazione extra per me. <ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]]? È la miglior squadra del mondo. È una squadra giá costruita che gioca ad occhi chiusi. Ha una filosofia che ha mantenuto inalterata e se la vedrá contro una squadra in costruzione. Parte davanti, ma quello che voglio è che siamo noi quelli davanti alla fine.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Il primo anno non è il più indicato per arrivare al successo. Ma mi piace mettermi addosso quel tipo di pressione. Il lungo termine implica un certo rilassamento. Mi piace dire che è necessario vincere subito.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *Credo che la gente si sia un po' stufata di vedermi vincere. Dicono che sono un difensivista, ma non è veritá, e poi un allenatore difensivo vince una volta, non due, tre o 17 volte. I titoli parlano per me.<ref group="fonte" name=Nientespesefolli/> *La mia Inter era un gruppo fantastico, anche a livello umano; non era, però, la squadra più forte e per questo era costretta a lavorare il doppio. C'erano diversi giocatori con tanti titoli alle spalle, ma anche diversi ragazzi che in Champions non erano arrivati mai nemmeno ai quarti.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/sport/10_luglio_18/murinho-inter-fantastica_3514e950-928b-11df-929c-00144f02aabe.shtml Mourinho: Inter fantastica non più forte]'', ''Corriere.it'', 18 luglio 2010.</ref> *Non so se sono nato per alleare il Real Madrid, ma sono nato per essere un allenatore di calcio. Amo le sfide importanti. Sono José Mourinho e non cambio. Arrivo con tutte le mie qualità e i miei difetti. La mia attrazione verso il [[Real Madrid Club de Fútbol|Real Madrid]] è a causa della sua storia, le sue frustrazioni negli anni recenti e le sue aspettative di vincere. È un club unico e credo che non allenarlo lascio un vuoto nella carriera dell'allenatore. Fortunatamente, ho avuto una bellissima carriera e questo mi rende orgoglioso di essere arrivato qui. Sono molto entusiasta. Voglio che i miei giocatori la pensino così. Il bello non è tanto allenare o giocare al Real, ma è vincere con il Real Madrid. :''I don't know if I was born to coach Real Madrid but I was born to be a football coach. I love important challenges. I am Jose Mourinho and I don't change. I arrive with all my qualities and my defects. My attraction to Real Madrid is due to its history, its frustrations in recent years and its expectations to win. It's a unique club and I believe that not to coach Real leaves a void in a coach's career. Luckily, I've had a beautiful career and it makes me proud to have come here. I am very enthusiastic. I want my players to think that way. The beauty is not so much to train or play at Real, but to win at Real Madrid.''<ref group="fonte">Citato in ''[http://espnfc.com/news/story?id=791482&sec=europe&cc=5739 Mourinho unveiled as new Real Madrid boss]'', ''Espnfc.com'', 31 maggio 2010.</ref> *Darei 50 anni di contratto a Pep Guardiola. [...] Sa quello che vuole, è cresciuto nella filosofia del club, è intelligente, catalano, fortunato. Se lo merita tutto. :''Le daría 50 años de contrato a Pep Guardiola.[...] Sabe lo que quiere, ha crecido en la filosofía del club, es inteligente, catalán, culé. Lo tiene todo'' <ref group="fonte" name=50anos>Citato in ''[http://deportes.elpais.com/deportes/2010/11/12/actualidad/1289550114_850215.html Mourinho: "Daría 50 años de contrato a Guardiola"]'', ''Deportes.elpais.com'', 12 novembre 2010.</ref> *Pep deve fare quello che gli dice il suo intuito. Possibilmente non ha bisogno di parlare di Mourinho perché lo fanno i suoi giocatori. Al [Real] Madrid i miei non parlano di Pep. :''Pep debe hacer lo que le diga su intuición. No necesita posiblemente hablar de Mourinho porque sus jugadores sí lo hacen. En el Madrid los míos no hablan de Pep.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Mi trovavo con Pep al Barcellona, ho una foto con lui mentre ci diamo un super abbraccio. La mia relazione è buona. :''Coincidí con Pep en el Barcelona, tengo una foto con él dándonos un súper abrazo. Mi relación es buena.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Tutti i campionati hanno due aspiranti. Inghilterra inclusa, dove c'è il Chelsea, se il Manchester United non presta attenzione. Nel campionato spagnolo tutti sono candidati a vincere le partite. Barcellona e Real Madrid vanno a lottare per vincere la Liga. :''Todas las ligas tienen dos aspirantes. Inglaterra incluso uno, el Chelsea, si el Manchester United no presta atención. En la liga española todos son candidatos a ganar todos los partidos. Barcelona y Real Madrid van a pelear por ganar la Liga.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono tenero, sono giusto. Sono diretto. La nostra empatia viena dalla giustizia. :''No soy cariñoso, soy justo. Soy directo. Nuestra empatía viene de la justicia.''<ref group="fonte" name=50anos/> *Non sono nessuno, però mi piacerebbe un Bernabeu un pochettino più caldo. Nel derby, sopra 2-0, la gente se ne stava tranquilla. So che sono questioni culturali e bisogna accettarlo, però i giocatori meritano un pochettino di più. Non mi aspetto l'ambiente di San Siro, però un pochettino di più sì.<ref group="fonte">Citato in Tancredi Palmeri, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml Il blob della settimana: Balotelli, i razzisti e Cassano]'', ''Gazzetta.it'', 22 novembre 2010.</ref> *{{NDR|Riferendosi al Pallone d'oro 2010 a cui potevano aspirare solo giocatori del Barcellona: Andres Iniesta, Xavi e Leo Messi}} Chi vince un trofeo non è il migliore. È un modo pragmatico per giudicare una situazione.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2010/12/18/6406772.shtml Mourinho: 'Voglio l'Inter campione del mondo']'', ''Sportmediaset.it'', 18 dicembre 2011.</ref> *{{NDR|Al Galà del Pallone d'oro}} Sono il miglior allenatore al mondo perché sono stato l'allenatore della migliore squadra del mondo nel 2010.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/articoli/articolo50811.shtml Mourinho è il migliore del 2010]'', ''Sportmediaset.it'', 10 gennaio 2011.</ref> *Voglio che l'Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l'Inter e voglio che la gente dell'Inter sia felice.<ref group="fonte" name=leo>Citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/inter/2011/01/16-150089/Mourinho+esalta+Leonardo%3A+%C2%ABSar%C3%A0+scudetto+all'Inter%C2%BB Mourinho esalta Leonardo «Sarà scudetto all'Inter»]'', ''Corrieredellosport.it'', 16 gennaio 2011.</ref> *Leonardo non è milanista, Leonardo è professionista. È un ragazzo fantastico, ho un rapporto molto positivo con lui da tanti anni.<ref group="fonte" name=leo/> *Per me il peggio, in Italia, è il dopo partita. Non perché non mi piace. A me piaceva tanto parlare via tv, via camera, parlare con Gianluca Vialli, con Arrigo Sacchi, tutta gente con un'opinione, un'opinione sincera che ti fa pensare e ti fa anche imparare. Dopo una partita, però, come i giocatori sono stanchi, anche noi allenatori siamo stanchi. Dopo una partita uno deve mangiare, andare a casa, riposare. Invece dopo una partita, un'ora di tv era la cosa che meno mi piaceva in assoluto. Ricordo quello che mi diceva [[Hernán Crespo|Crespo]], quando lo allenavo al Chelsea, perché gli facevo tante domande sull'Italia: "Quando siamo in Italia, siamo stanchi dell'Italia. Ma quando non siamo in Italia, l'Italia manca." Ed è vero, è un poco vero. Mi diceva poi: "In Italia, quando segno un gol, durante la settimana lo rivedo in televisione 50 volte. In Inghilterra, se segno un gol e non lo vedo negli highlights della BBC dopo la partita, non lo vedo più perché nessuno lo trasmette durante la settimana." Ed è vero. In Italia è stressante però è bello, è bello.<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/02022011/45/liga-nostalgia-mourinho-italia-mi-manchi.html Nostalgia Mourinho "Italia mi manchi"]'', ''Eurosport.com'', 2 febbraio 2011.</ref> *{{NDR|Dopo la vittoria nella la Coppa di Spagna contro il Barcellona}} La gente pensa che il calcio sia solo possesso palla, io penso invece col lavoro difensivo e l'occupazione degli spazi. Mi hanno definito un allenatore da titoli e non un allenatore di calcio. Ma a me piace. Amo vincere. Sono contento di aver vinto le coppe nazionali in quattro paesi diversi: nel mio paese, in Portogallo, poi la coppa di Spagna, la coppa Italia e la FA Cup. Tre coppe nei paesi calcistici più importanti di Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNDQ4MzA Mourinho: "Io allenatore da titoli? Mi piace"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 20 aprile 2011.</ref> *{{NDR|Durante la conferenza stampa post-Real Madrid-Barcellona della semifinale di Coppa dei Campioni}} Se io dico a lei e alla UEFA quello che penso e quello che sento, la mia carriera finisce oggi. E siccome non posso dire quello che sento, ho solo una domanda. E spero, un giorno, di avere una risposta. La domanda è: perché? Perché? Perché Ovrebo? Perché Busacca? Perché De Bleeckere? Perché Frisk? Perché Stark? Perché? Perché ad ogni semifinale accade sempre lo stesso? Perché Ovrebo da tre anni? Perché il Chelsea non è potuto andare in finale? Perché l'anno scorso l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], che è stato un miracolo? Non so se è la pubblicità dell'UNICEF, non so se è il potere del signore Villar all'interno della UEFA. Non lo so, non capisco. Loro sono arrivati a questo, gli altri non hanno nessuna possibilità. Con il Chelsea Drogba sanzionato, Bosingwa sanzionato, con l'Inter Thiago Motta che non ha giocato la finale, con l'Arsenal Wenger sanzionato, Nasri sanzionato, Robin van Persie espulso, oggi io sanzionato. Perché una squadra di questa dimensione necessita di una cosa ovvia? Per cosa? [...] Io ho vinto due Champions sul campo e le ho vinte con due squadre che non erano il Barcellona, il Porto di un paese che normalmente non vince Champions l'Inter che non la vinceva da 50 anni e abbiamo vinto lottando e con lavoro. [[Josep Guardiola]] ha vinto una Champions che a me darebbe vergogna di vincere perché l'ha vinta con lo scandalo di Stamford Bridge e se quest'anno vince la seconda con lo scandalo del Bernabeu. Per questo io spero che lui un giorno abbia la possibilità di vincere una Champions intera, bianca, che merita. :''Si yo digo a el y a UEFA lo que pienso y lo que siento, termina mi carrera hoy. Y como no puedo decir lo que siento dejo solo una pregunta, que espero que un dia conseguir la respuesta, que es: por qué? Por qué? Por qué Ovrebo? Por qué Busacca? Por qué De Bleeckere? Por qué Ovrebo hace tres años? Por qué el Chelsea no podìa ir a final? Por qué año pasado con Inter, que ha sido un milagro? No se si es la publicidad de la UNICEF, no se si es el poder del señor Villar en UEFA. No se, no entiendo. Ellos han conseguido este, los otros no tienen ninguna posibilidad. Con Chelsea despues Drogba sanzionado, Bosingwa sanzionado, con el Inter Thiago Motta que no ha jugado la final, con el Arsenal Wenger sanzionado, Nasri sanzionado, Robin van Persie expulso, hoy yo sanzionado. Por qué un equipo de esta dimension necesita de una cosa que es ovia. Para que? [...] Yo ganè dos Champions en el campo y la ganè con dos equipos que no eran el Barcelona, el Porto de un paìs que normalmente no gana Champions y el Inter que no la ganaba de 50 años y ganamos luchando y con trabajo. Josep Guardiola ha ganado una Champions que a mi me darìa verguencia de ganar porquè la ganò con el scandalo de Stamford Bridge y si este año gana la segunda gana con el scandalo del Bernabeu. Por eso yo espero que Guardiola un dia tenga la oportunidad de ganar la Champions intera, blanca, que merece''.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcjE5MDguaXQtMjI2ODE Mourinho: "Por qué? Ho vinto Champions con club a secco da 50 anni"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 27 aprile 2011.</ref> *Io sono interista, non pseudo-interista. Voglio sempre che la squadra vinca, quale che sia l'allenatore.<ref group="fonte" name=pseudointerista>Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/68768/mou-ranieri-io-sono-interista.shtml Mou: Ranieri? Io sono interista]'', ''Sportmediaset.it'', 23 settembre 2011.</ref> *È la prima volta che sento parlare di fratture nello spogliatoio. Il mio rapporto con i giocatori dal primno giorno è positivo, ma in questo mondo vale tutto. Soprattutto per vendere. Qualcuno di voi è felice per questa situazione, ma penso che domani la vostra gioia finirà. Se i tifosi pensano che io sia il responsabile delle difficoltà di quest'ultimo periodo, sono felice. Domani staranno con i giocatori: fischino me e applaudano i giocatori durante la partita.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Qualcuno parla di crisi, di situazione drammatica nella quale non possiamo nemmeno lottare per la salvezza. C'è gente che ha interesse a parlare di crisi e c'è chi racconta solo quello che succede: non c'è crisi, abbiamo solo giocato male. Tre partite negative, non tre settimane. Si tratta di una situazione negativa, non di una crisi. Io ho un percorso da allenatore e non lo dimentico. Voi, invece, sì. Mi sento bene, alla grande.<ref group="fonte" name=pseudointerista/> *Posso non venire in conferenza stampa quando la squadra vince, però vengo sempre quando perde. E lo stesso sul campo. Se vinciamo non c'è bisogno che mi faccia vedere. Se perde ci sono sempre. Le vittorie sono per quelli che fanno i fenomeni.<ref group="fonte">Da ''Marca''; citato in Tancredi Palmeri ''[http://www.gazzetta.it/gallery/Calcio/01-2012/blob/variabili-81183807776.shtml#14 Il blob della settimana]'', ''Gazzetta.it'', 16 gennaio 2012.</ref> *Tutti i titoli sono belli, ma la Liga è stato il più difficile dei sette campionati che ho vinto. Ho vinto lo scudetto con l'Inter nell'ultima partita di campionato, ma questo è stato sicuramente il più difficile, perché avevamo di fronte un avversario che è da tutti considerato il migliore del mondo degli ultimi anni. Siamo stati sotto pressione per tutto il torneo, perché sapevamo che bastava pareggiare una partita per perdere punti. È stata una lotta titanica tra le due migliori squadre del mondo. È stato il titolo più difficile che ho vinto, ma anche il più giusto.<ref group="fonte" name=ronaldo>Da un'intervista al quotidiano portoghese ''Record''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2012/05/15/news/mourinho_ligo_ronaldo-35176691/ Liga campionato più duro. Ronaldo più forte di tutti]'', ''Repubblica.it'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi a [[Cristiano Ronaldo]]}} In Nazionale non ha lo stesso tipo di organico che ha nel Real e non possiamo aspettarci che faccia 10-15 gol agli Europei, fermo restando che stiamo parlando del miglior giocatore del mondo.<ref group="fonte" name=ronaldo/> *{{NDR|Sulla Liga appena conquistata}} È stato il campionato più sofferto della mia carriera, il più complesso dei sette che ho vinto. Pensate che quando ero all'Inter, l'ultimo titolo, l'ho vinto all'ultima giornata fuori casa. Eppure, questo è stato più difficile.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzk3NzA Mou: "Titolo soffertissimo. Eppure io con l'Inter..."]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 15 maggio 2012.</ref> *{{NDR|Su [[Manolo Preciado]]}} Aveva tutto quello che apprezzo nelle persone e negli sportivi: carattere, trasparenza e il coraggio per lottare contro le avversità, che furono particolarmente dure nel suo caso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://sport.libero.it/calcio/951145/mourinho-preciado-era-una-persona-speciale?refresh_ce Mourinho: "Preciado era una persona speciale"]'', ''Sport. Libero.it'', 7 giugno 2012.</ref> *Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo [[Zdeněk Zeman|Zeman]]? Ah, è un allenatore; della Roma. Non lo sapevo... Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto...<ref group="fonte">Citato in ''[http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/mourinho-zeman-lo-cercher%C3%B2-su-073516921.html Mourinho: "Zeman? Lo cercherò su Google"]'', ''Eurosport. Yahoo.com'', 21 giugno 2012.</ref> *{{NDR|Riferendosi alla mancata partecipazione di [[Antonio Conte]] al Forum Allenatori Club d'Elite UEFA}} Non l'hanno invitato perché è squalificato? Ma quante storie... Mica ci alleniamo qui, mica scendiamo in campo con le nostre squadre: è un incontro fra tecnici in terra neutrale. Siamo o non siamo in Svizzera? Dite che i tifosi lo chiamano il Mourinho italiano? La cosa mi onora, Antonio mi piace un sacco come allenatore. È un vincente, sa quello che vuole, ha carisma.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/09/06-210938/Clamoroso+Mourinho%3A+%C2%ABConte+%C3%A8+uno+come+me%C2%BB Clamoroso Mourinho: «Conte è uno come me»]'', ''Tuttosport.com'', 6 settembre 2012.</ref> *Amo il calcio, amo allenare e probabilmente sarò in panchina anche dopo i settant'anni: sono solo all'inizio della mia carriera.<ref group="fonte" name=cinquanta>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/25-09-2012/mou-piu-giovane-che-mai-allenero-anche-70-anni-912717400936.shtml Mou, più giovane che mai: "Allenerò anche a 70 anni"]'', ''Gazzetta.it'', 25 settembre 2012.</ref> *Capisco perfettamente perché [[Alex Ferguson]] è ancora al lavoro a quell'età e penso che anch'io farò lo stesso. Amo il calcio e amo allenare. Sarò ancora giovane quando avrò compiuto 50 anni e ho ancora molto tempo davanti.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *{{NDR|Il traguardo dei cinquant'anni}} può avere un impatto psicologicamente negativo su molte persone. Ci si rende conto che il mondo gira molto, molto veloce e la vita è molto, molto breve. È un numero che mi fa guardare molto indietro, ma anche avanti. Sono una persona felice perché credo di aver fatto cose incredibili. Ma allo stesso tempo guardo avanti e mi vedo meglio che mai, più forte che mai, con più esperienza e penso di essere soltanto all'inizio della mia carriera professionale.<ref group="fonte" name=cinquanta/> *Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale.<ref group="fonte" name=sociale>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/01-10-2012/dura-essere-mourinho-odio-mia-vita-sociale-912778340100.shtml È dura essere Mourinho: "Odio la mia vita sociale"]'', traduzione di Tancredi Palmeri, ''Gazzetta.it'', 1° ottobre 2012.</ref> *Per molte ragioni, molto probabilmente dopo il Real Madrid tornerò in Inghilterra. Per me lo scenario perfetto tornando in Inghilterra sarebbe avere ancora Ferguson come avversario. Se lui smette, a perderci è il calcio. Non è una questione di allenatori giovani o vecchi. Lo chiamo il capo. Perché per me lui è il capo di tutti gli allenatori. Quando tornerò in Inghilterra spero di trovarlo ancora sulla panchina del Manchester United.<ref group="fonte" name=sociale/> *Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po' colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro.<ref group="fonte" name=sociale/> *Potrei scrivere un libro di 200 pagine sui miei due anni all'Inter con Mario ma non sarebbe un romanzo drammatico, piuttosto una commedia perché è un ragazzo divertente.<ref group="fonte" name=balo>Da un'intervista rilasciata alla ''CNN''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Primo_Piano/04-10-2012/mourinho-psg-perche-no-motiva-vincere-altri-paesi-912805869149.shtml Mourinho apre al Paris Saint Germain: "E su Balotelli potrei scrivere un libro"]'', ''Gazzetta.it'', 4 ottobre 2012.</ref> *{{NDR|Riferito a [[Mario Balotelli]]}} [Mancini] È stato il suo primo allenatore da professionista, quindi prima di me. Mario aveva 18 anni quando c'era [[Roberto Mancini|Mancini]] all'Inter, 20 quando era con me, ora ne ha 22 e sarebbe naturale che crescesse e diventasse il giocatore talentuoso che è. Non sono in contatto con Mario ma spero che diventi un campione. Roberto lo conosce bene, parla il suo stesso linguaggio, lo conosce da quando è un ragazzino per cui se non esplode con Roberto, sarà difficile che ci riesca con un altro allenatore ma spero ci riesca perché è un talento.<ref group="fonte" name=balo/> *Se Cristiano [Ronaldo] non vince il premio quest'anno è solo perché non va a genio alla gente. Vende male la sua immagine. [...] Messi è cresciuto nella squadra in cui gioca e i suoi compagni con lui. Ronaldo invece è arrivato dall'Inghilterra, si è affermato in un ambiente a lui sconosciuto, entrando a far parte di un team al tempo perdente.<ref group="fonte" name=rona>Da un'intervista rilasciata al quotidiano portoghese ''A Bola''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Liga/12-10-2012/pallone-d-oro-mourinho-lancia-cr7-un-crimine-se-non-vince-lui-912881884686.shtml Pallone d'oro, Mou vota CR7: "Un crimine se non lo vince"]'', ''Gazzetta.it'', 12 ottobre 2012.</ref> *Sarebbe un crimine, se Cristiano Ronaldo non vincesse il premio. [...] Essere [[Cristiano Ronaldo]] è molto più difficile che essere Messi. Il mio attaccante non è mai stato tutelato fisicamente, non è mai protetto da niente o da nessuno.<ref group="fonte" name=rona/> *So che alcuni mi criticheranno, ma per giocare in casa io scelgo [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]]. È uno stadio che fornisce un supporto unico nel suo genere.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/93361/mou-nulla-meglio-di-san-siro.shtml Mou: "Nulla meglio di San Siro""]'', ''Sportmediaset.it'', 20 novembre 2012.</ref> *Quando si avverte la fatica, bisogna tirar fuori altre qualità come la forza mentale e lo spirito di sacrificio. Ho visto [[Radek Štěpánek|Stepanek]], che ha 34 anni, giocare 3 match in 3 giorni nella finale di Coppa Davis {{NDR|vinta dalla Repubblica Ceca contro la Spagna}}. Era pronto a dare la vita per il suo paese. Ragazzi di 23 o 26 anni possono giocare il mercoledì e il sabato senza problemi: nello sport conta il cuore, non contano solo le gambe.<ref group="fonte">Durante la conferenza stampa dopo la sconfitta per 1-0 sul campo del Betis Siviglia; citato in ''[http://www.lastampa.it/2012/11/25/sport/calcio/real-madrid-va-ko-mourinho-furioso-tfMdKaegHT3tamtKRDCScK/pagina.html Real Madrid va ko, Mourinho furioso]'', ''Lastampa.it'', 25 novembre 2012.</ref> *L'Inter è il club in cui mi è piaciuto di più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L'Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l'ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro.<ref group="fonte" name=TVI>Da un'intervista rilasciata alla ''TVI''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/28-11-2012/mou-nostalgia-canaglia-come-mi-manca-inter-913348562702.shtml Mou, nostalgia canaglia "Come mi manca l'Inter"]'', ''Gazzetta.it'', 28 novembre 2012.</ref> *{{NDR|Rispondendo sul motivo che lo ha spinto a lasciare Milano per Madrid}} Anch'io mi sono chiesto perché l'ho fatto. È giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l'aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l'Inter ho una nostalgia che è sempre presente.<ref group="fonte" name=TVI/> *Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta [[Júlio César Soares Espíndola|Júlio Cesar]]. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane... Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.<ref group="fonte" name=TVI/> *{{NDR|Prima di Real-Madrid-Manchester United, gara valida per l'andata degli ottavi di finale della Champions League 2012-2013}} Non sarò l'erede di Ferguson perché smetteremo insieme, lui a 90 anni e io a 70. Ma l'Inghilterra sarà il mio prossimo passo. Il Real vuole conquistare la sua decima Champions e io la terza, non finirò la carriera con due. Ci sono grandi club che non hanno mai vinto la Champions, e anche grandi allenatori che non l'hanno mai conquistata. Il Real Madrid ne ha vinte nove, io due e quindi siamo due privilegiati. Ma ora il Madrid vuole vincere la decima, e io la terza. Per questo lotterò finché non arriverà e ho fiducia di potercela fare.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/championsleague/articoli/98604/non-vincero-solo-due-champions.shtml "Non vincerò solo due Champions"]'', ''Sportmediaset.it'', 12 febbraio 2013.</ref> ===Chelsea (2013-2015)=== *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Nella mia carriera ho avuto due grandi passioni, l'Inter e il [[Chelsea Football Club|Chelsea]], e il Chelsea è molto più che importante per me. È stato molto difficile giocare contro questo club. Ai tifosi prometto le stesse cose che ho promesso nel 2004 e dico: sono uno di voi.<ref group="fonte" name=blueseinter>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/03-06-2013/mourinho-chelsea-ufficiale-inter-mercato-mou-jose-20506857444.shtml Mourinho al Chelsea per 4 anni: è ufficiale. "Ho due passioni: i Blues e l'Inter..."]'', ''Gazzetta.it'', 3 giugno 2013.</ref> *È stata una decisione semplice. Ho chiesto al presidente 'Vuoi che torni?' E lui mi ha risposto 'Tu vuoi tornare?'. Dopo pochi minuti la decisione è stata presa e io sono molto felice. Dovevo prepararmi per non essere troppo emozionato al mio arrivo al club, ma ovviamente sono molto felice. Se analizzi il tutto in maniera fredda e lasci le tue emozioni da parte, penso che sia stato fantastico. Io ho proseguito la mia carriera, mentre il Chelsea ha continuato a vincere.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *Voglio provare a migliorare i miei giocatori e la mia squadra, ma senza fare follie. Se non ci riuscirò non sarò contento con me stesso. Se poi possiamo migliorare ulteriormente la squadra con qualche giocatore allora è fantastico, ma voglio migliorare la squadra con il mio lavoro. Non ho bisogno di fare una vacanza. Mi spiace che gli allenamenti non comincino domani. Ai giocatori io dico durante la stagione, quando sono stanchi, che le vittorie fanno miracoli. Quando vinci, vinci, vinci, non sei mai stanco. Nel mio caso, la felicità è più forte della stanchezza.<ref group="fonte" name=blueseinter/> *{{NDR|All'arrivo al Chelsea}} Non voglio esser chiamato una leggenda, però ho una storia difficile da comparare a quella di un altro. Mi considero un grande tecnico. Quando arrivai al Chelsea dissi di essere speciale perché avevo già vinto una Champions col Porto. Per essere un vincente, devi avere un talento speciale. Non sei speciale se non vinci, ma io vinco.<ref group="fonte" name=proiettili>Da un'intervista al ''Sun''; citato in ''[http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=117218 Mou a 360°: "Volevo l'Italia. Mi rialzo con i proiettili e vincerò ancora! Vi dico perché sono lo Special One"]'', ''Fcinternews.it'', 9 giugno 2013.</ref> *È stato amore a prima vista. Il Chelsea è nel mio cuore. Ho sempre desiderato che avesse successo, tranne quando ho dovuto affrontarlo. Solo in quel caso volevo ammazzarlo!<ref group="fonte" name=proiettili/> *Da lì {{NDR|Dopo l'addio al Chelsea, prima dell'esperienza all'Inter}} ho subito sentito la mancanza del calcio inglese, ma sapevo che sarei tornato. Il mio ritorno era obbligatorio, tuttavia non immaginavo sarebbe avvenuto tanto presto. Ho sempre voluto allenare in Inghilterra, in Spagna e in Italia, sapevo quindi che non sarei tornato qui senza aver prima allenato negli altri Paesi.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Mi sveglio presto e vado via tardi, pensando al calcio ogni minuto. Non importa in quali club sono stato. La mia giornata lavorativa è rimasta uguale. Un sacco di allenatori arrivano da me chiedendomi la ricetta del successo. Ma se vogliono una ricetta dovrebbero andare da un dottore. Il calcio non è così.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Se qualcuno dice di essere il migliore, allora ha grandi possibilità di lavorare con me. Mi rialzo con i proeittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Nel mio atteggiamento c'è sempre un obiettivo: la difesa degli interessi del mio club, senza riguardi per la mia immagine. Se è un difetto o una virtù? Chiedetelo a quelli che hanno lavorato con me.<ref group="fonte" name=proiettili/> *La mia posizione è sempre stata in pericolo perché alleno soltanto grandi squadre ambite da tantissimi tecnici; perché lascio squadre già assemblate per gli anni futuri; perché lascio ottime condizioni di lavoro ed eccellenti strutture per chiunque subentri.<ref group="fonte" name=proiettili/> *Ho avuto grandi anni ma i prossimi saranno i più importanti. Non festeggio mai con eccesso una mia conquista perché non voglio pensare che sia l'ultima. Chiunque volesse vedermi fallire resterà deluso. Penso sia naturale il fatto che vincerò altri trofei nella mia carriera.<ref group="fonte" name=proiettili/> *{{NDR|Sul possibile arrivo di [[Kevin Prince Boateng|Boateng]] al Chelsea}} Non cerco fotomodelli, il Chelsea insegue calciatori. Nell'ultimo anno ha fatto più cambi di look che gol.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/mercato/2013/articoli/1000967/boateng-al-chelsea-ore-decisive-l-agente-incontra-mourinho-160-.shtml Boateng al Chelsea, ore decisive: l'agente incontra Mourinho]'', ''Sportmediaset.it'', 9 giugno 2013.</ref> <!--Andrebbe spostata tra le "Attribuite" a parer mio--> *Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. L'ho sempre fatto, a partire dal Porto. Carlos Alberto è ancora il più giovane ad aver segnato in una finale di Champions League {{NDR|19 anni nel 2004}}. Ma in [[Italia]] forse non si conosce il migliore. Parlo di [[Davide Santon]], che adesso è al Newcastle. Santon ha avuto due grossi, grossi infortuni. Ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l'Inter ciò che [[Paolo Maldini|Maldini]] è stato per il [[Milan]]. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 18 anni. A 18 anni giocava contro il Manchester United negli ottavi di Champions League.<ref group="fonte">Citato in ''[http://m.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/inter-mourinho-santon-il-top-poteva-diventare-il-maldini-nerazzurro-468712 Inter, Mourinho: "Santon il top, poteva diventare il Maldini nerazzurro"]'', ''Tuttomercatoweb.com'', 23 luglio 2013.</ref> *Come allenatore ho cominciato nel 2000 ma prima ho fatto da assistente in grandi club e con grandi allenatori e ho allenato i migliori calciatori del mondo. A 30 anni allenavo [[Ronaldo]], non [[Cristiano Ronaldo|Cristiano]], il 'vero' Ronaldo, il brasiliano'. Allenavo [[Rivaldo]], [[Luis Figo|Figo]], [[Josep Guardiola|Guardiola]], grandissimi giocatori e io ero giovanissimo. Non ero l'allenatore ma un assistente, ma sentivo di avere del potenziale e quattro anni dopo aver cominciato ho vinto la mia prima Champions. E il resto è venuto di conseguenza.<ref group="fonte" name=politica>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/03-08-2013/mourinho-contro-ronaldo-il-vero-fenomeno-era-brasiliano-real-madrid-bale-guardiola-20896209327.shtml Mourinho: "Il vero Ronaldo era brasiliano. Il Real? Conta molto la politica"]'', ''Gazzetta.it'', 3 agosto 2013.</ref> *È un club speciale ma non è solo un club. Il Real è politica, non è una questione di calcio o di sport ma di tutto quello che lo circonda. Al secondo anno abbiamo vinto la Liga, siamo stati la miglior squadra nella storia della Liga, abbiamo fatto 100 punti e segnato 121 gol. Il terzo anno era quello delle elezioni e ci siamo ritrovati in mezzo a cose che non erano normali e che solo le persone che stanno lì possono capire. La stagione non è stata malvagia, abbiamo raggiunto la finale della Coppa del Re anche se abbiamo poi perso, siamo arrivati in semifinale di Champions uscendo per un gol di differenza. Ma abbiamo finito la stagione senza trofei, abbiamo vinto solo la Supercoppa spagnola contro il Barcellona ma per me non è sufficiente.<ref group="fonte" name=politica/> *{{NDR|Riferendosi a [[Gareth Bale]]}} Avevo chiesto alla società di comprarlo già la scorsa estate ma non è stato possibile. È un calciatore fantastico, ma le cifre in ballo sono enormi e il ragazzo potrebbe sentire la pressione di dover dimostrare che vale quell'investimento. Comunque [[Carlo Ancelotti|Ancelotti]] è un allenatore esperto e sono sicuro che tirerà fuori il meglio da lui.<ref group="fonte" name=politica/> *[[Mesut Özil|Ozil]] è unico, non c'è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia [[Luis Figo|Figo]] sia [[Zinédine Zidane|Zidane]]. Con l'ingaggio di Ozil anche l'Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/04-09-2013/mourinho-ancelotti-ozil-real-madrid-chelsea-miglior-numero-10-mondo-201097768018.shtml Mourinho punzecchia Ancelotti su Ozil: "È il miglior numero 10 al mondo"]'', ''Gazzetta.it'', 4 settembre 2013.</ref> *[[Massimo Moratti|Moratti]] è unico. Moratti è un papà vero per i giocatori e un amico per gli allenatori. Per lui avrò sempre amicizia, ammirazione e rispetto. Mi sono bastati cinque minuti per capire che il calcio e l'Inter sono la sua vita. Ha respirato Inter fin da piccolo e ha una memoria straordinaria. E non parla mai della "sua" Inter: la squadra, per lui, è dei tifosi. L'Inter sarà sempre Moratti e Moratti sarà sempre l'Inter. Una cosa sola. Al punto che, nel mondo, i tifosi quasi confondono presidente e squadra, dal padre Angelo al figlio Massimo ai più giovani oggi: se dici Inter pensi a Moratti e viceversa. Una famiglia innamorata di calcio e di Inter. Vende perché pensa che questo faccia soltanto il bene della società e della squadra. La più grande gioia che ho ricevuto dal calcio è stato regalargli quella coppa (la Champions). In questo modo, ne sono sicuro, Moratti è diventato un presidente completo, al quale non manca nessun trofeo. Anche per lui penso sia stato il momento più bello in assoluto.<ref group="fonte">Citato in Fabio Licari, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori»]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 21 settembre 2013.</ref> *{{NDR|Su [[Adriano Galliani]]}} Di lui posso solo parlare bene. È un galantuomo e provo nei suoi confronti il massimo rispetto. È stato il dirigente più importante della vera squadra rivale delle mie stagioni all'Inter. È un dirigente conosciuto nel mondo e gli auguro di godersi la vita perché il calcio dà molto, ma toglie altrettanto, soprattutto sul piano privato.<ref group="fonte" name=gallia>Citato in Stefano Boldrini, ''[http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/29-11-2013/mourinho-galliani-piu-importante-milan-lukaku-spieghi-perche-non-chelsea-auguri-giggs-201690243305.shtml Mourinho: "Galliani il più importante al Milan. Lukaku spieghi perché non è al Chelsea..."]'', ''Gazzetta.it'', 29 novembre 2013.</ref> *[[Ryan Giggs|Giggs]] è un calciatore storico. Era al top dello United negli anni Novanta. Ricordo di averlo visto per la prima volta nel 1998 e ora che siamo nel 2013 è ancora una star dello United. Merita il massimo rispetto un giocatore capace di essere ancora protagonista alla sua età.<ref group="fonte" name=gallia/> *[[Eusébio|Eusebio]] è immortale, è una delle grandi figure del Portogallo, sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese. Eusebio come Amalia Rodrigues, artista scomparsa nel 1999 e considerata la voce del Portogallo. Non dico che sia stato fonte di ispirazione, ma è sempre stato un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti anche dopo aver chiuso la carriera. Lascia un vuoto enorme, ma preferisco pensare alla prospettiva dell'immortalità. Eusebio apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/05-01-2014/morte-eusebio-lutto-nazionale-portogallo-mourinho-simbolo-201985796697.shtml Morte Eusebio, lutto nazionale in Portogallo]'', ''Gazzetta.it'', 5 gennaio 2014.</ref> *Voglio dire solo quattro cose: complimenti ai miei giocatori perché hanno dato tutto dal primo all'ultimo minuto, complimenti al Sunderland perché ha vinto, complimenti a Dean {{NDR|l'arbitro}} perché la sua direzione di gara è stata fantastica, complimenti a Riley {{NDR|il capo degli arbitri inglesi}} per il modo in cui ha organizzato questa stagione. Per il modo in cui il campionato sta andando, è stato fantastico. Non ho altro da dire.<ref group="fonte">Dall'intervista nel postpartita di Chelsea-Sunderland; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/19-04-2014/chelsea-mourinho-ironizza-bravi-arbitri-rui-faria-perde-testa-80485676296.shtml Chelsea, Mourinho ironizza: "Bravi arbitri". E Rui Faria perde la testa]'', ''Gazzetta.it'', 19 aprile 2014.</ref> *{{NDR|Su [[Mario Balotelli]]}} Gli avevo detto di farsi trovare alle 14,00 nel mio ufficio per una riunione ma lui non c'era. Ma quando l'ho chiamato... Era andato a seguire le prove del GP di F1 del sabato in vista della gara di domenica. Ho detto a Mario che sarebbe dovuto essere alle 14,00 nel mio ufficio e lui mi ha risposto che la riunione nel mio ufficio avremmo potuto farla ogni giorno mentre il GP di di F1 in Italia c'è solo una volta all'anno. Questo è un episodio divertente. Ovviamente al momento è stato difficile accettarlo perché si tratta di calcio professionistico. Ma aveva 18 o 19 anni quando ebbe questa reazione da ingenuo.<ref group="fonte">Da un'intervista su BT Sport; citato in ''[http://video.gazzetta.it/balo-bidone-mourinho-mister-c-formula-1/195a2114-89d8-11e4-9a8d-2305895b1805 Balo e il bidone a Mourinho: "Mister, c'è la Formula 1..."]'', ''Gazzetta.it'', 22 dicembre 2014.</ref> *[[Jamie Carragher|Jamie]] ha smesso di giocare un paio di anni fa ed evidentemente in due anni ha dimenticato tutto quello che ha fatto in campo e lo stesso vale per il signor [[Graeme Souness|Souness]], anche se lui ha smesso parecchio tempo fa. Me lo ricordo al Benfica e so un sacco di cose su di lui, ma per educazione preferisco riderci sopra, perché l'invidia è il più grande omaggio che le ombre fanno all'uomo.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/14-03-2015/mourinho-risponde-souness-gran-giocatore-ma-allenatore-frustrato-110105508077.shtml Mourinho ne ha per tutti: "Souness frustrato, Carragher senza memoria"]'', ''Gazzetta.it'', 14 marzo 2015.</ref> *Penso di avere un problema, ovvero, sto diventando sempre più bravo in ogni aspetto del mio lavoro, che ha avuto un'evoluzione in molte aree differenti: nel modo in cui leggo la partita, nel modo in cui la preparo, nel modo in cui alleno... Mi sento sempre meglio. In una cosa però non sono cambiato: quando affronto la stampa, non sono mai un ipocrita.<ref group="fonte" name=graph>Da un'intervista rilasciata a ''Telegraph''; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/09-04-2015/mourinho-ho-problema-divento-sempre-piu-bravo-110394960014.shtml Mourinho: "Il mio problema? Divento sempre più bravo"]'', ''Gazzetta.it'', 9 aprile 2015.</ref> *[...] ho imparato a conoscere {{NDR|di [[Alex Ferguson]]}} ed apprezzare le due facce: c'è l'avversario, che farebbe di tutto per vincere; e poi c'è l'uomo di sani principi, che fa del rispetto la prima cosa.<ref group="fonte" name=graph/> *Se possedessi un club, [[Tony Pulis]] sarebbe il primo manager che contatterei. È perfetto, è una garanzia per raggiungere l'obiettivo che un club vuole. Non ha mai allenato un club che vuole diventare campione, non ha mai allenato un club che vuole rimanere tra le prime quattro d'Inghilterra, ha sempre e solo allenato squadre che dovevano sopravvivere, salvarsi e avere la giusta stabilità. Tony Pulis è matematica e il suo record è incredibile.<ref group="fonte">Dalla conferenza stampa prima della partita contro il West Bromwich Albion (testo in lingua originale citato in {{en}} Oliver Todd ''[http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-3083386/Jose-Mourinho-owned-English-club-make-Tony-Pulis-manager-guarantee-delivering-club-wants.html Jose Mourinho: If I owned an English club, I would make Tony Pulis manager... he is a guarantee of delivering what a club wants]'', ''Dailymail.co.uk'', 15 maggio 2015); citato in ''[http://www.maidirecalcio.com/2015/05/19/mourinho-se-possedessi-un-club-contatterei-tony-pulis.html Mourinho: "Se possedessi un club, contatterei Tony Pulis"]'', ''MaiDireCalcio.com'', 19 maggio 2015.</ref> *Nel [[tennis]] subiscono rigori per tutto il giorno. Ogni punto è una decisione difficile, devono essere davvero forti. Io dico sempre che nel mio sport a volte ci copriamo e nascondiamo a vicenda, possiamo sempre trovare delle giustificazioni per i successi e i fallimenti: in questo modo il tennis è fenomenale perché devi essere davvero forte.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Tennis/21-06-2015/tennis-poker-murray-queen-s-mourinho-tifoso-commosso-120257189123.shtml Tennis, poker di Murray al Queen's con Mou tifoso commosso]'', ''Gazzetta.it'', 21 giugno 2015.</ref> *[[Paul Pogba|Pogba]] piace a tutti, ma ci sono cose che si possono fare e altre che non si possono fare. Mi piace anche la [[Torre Eiffel]], ma non posso averla nel mio giardino.<ref group="fonte">Da un'intervista al ''Daily Mail''; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/mercato/2015/07/19/news/mourinho_pogba_e_come_la_torre_eiffel_mi_piace_ma_e_fuori_portata_-119402441/ Mourinho: "Pogba è come la Torre Eiffel: mi piace ma è fuori portata"]'', ''Repubblica.it'', 19 luglio 2015.</ref> ===Manchester United (2016-2018)=== *Diventare l'allenatore del [[Manchester United Football Club|Manchester United]] è un onore speciale. È un club conosciuto e ammirato in tutto il mondo, c'è una mistica e un fascino che nessun altro club può eguagliare. Ho sempre sentito una certa affinità con l'Old Trafford al quale sono legato da alcuni importanti ricordi della mia carriera. Ho sempre avuto anche un bel rapporto con i tifosi dello United e non vedo l'ora di essere il loro allenatore e godermi il loro magnifico sostegno negli anni a venire [...]. Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso che si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive. Una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate, e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica che voglio vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci.<ref group="fonte">Durante un'intervista rilasciata alla tv ufficiale del club; citato in ''[http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2016/05/27/news/manchester_united_mourinho_e_il_nuovo_allenatore-140708214/ Manchester United, ufficiale Mourinho: "Un onore speciale essere qui"]'', ''Repubblica.it'', 27 maggio 2016.</ref> *Non so come definirmi dopo Special One e Happy One. Sono arrivato in un club del quale è difficile trovare le parole per descriverlo. Non è un lavoro dei sogni: è la realtà.<ref group="fonte" name=onores>Dalla conferenza di presentazione come allenatore del Manchester United; citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Premier-League/05-07-2016/manchester-united-ecco-mou-ripartiamo-bel-gioco-160235155252.shtml Manchester United, ecco Mourinho: "Non devo dimostrare nulla. Ripartiamo dal bel gioco"]'', ''Gazzetta.it'', 5 luglio 2016.</ref> *Io non mi relaziono con gli altri allenatori. Ci sono alcuni che hanno vinto l'ultima volta dieci anni fa. C'è chi ha vinto un anno fa. E c'è chi non ha vinto nulla. In questo paese le inimicizie tra manager hanno una valenza diversa. In contesti come quelli della Liga e della serie A le rivalità sono una parte del cartellone, qui è diverso. Io sono l'allenatore del Manchester United e rispetto tutti i club, tutti gli avversari, tutti gli allenatori.<ref group="fonte" name=onores/> *Innanzitutto voglio dedicare la vittoria a Louis Van Gaal, perché senza di lui non saremmo qui oggi a festeggiare. Con lui il Manchester United ha vinto la FA Cup, che ci ha permesso di essere qui e di mettere un altro trofeo in bacheca. In passato allenatori venuti dopo di me hanno vinto titoli consequenziali, ma mai nessuno si ricorda di chi c'era prima. Ma io ricordo che questo trofeo l'ho vinto perché qualcuno ha vinto prima di me. E lo dedico anche ai miei sette giocatori che non sono stati coinvolti, giocatori che hanno lavorato veramente duro e meritavano di essere in squadra, ma ho dovuto fare delle scelte, e, talvolta, le scelte mi fanno male.<ref group="fonte">Dall'intervista rilasciata al termine della vittoria del Community Shield contro il Leicester City; citato in ''[http://www.alfredopedulla.com/mourinho-trofeo-dedicato-van-gaal-perche-non-dimentico/#MCM6Qd280VBU7GhQ.99 Mourinho: "Trofeo dedicato a Van Gaal, perché io non dimentico..."]'', ''Alfredopedulla.com'', 7 agosto 2016.</ref> *Ho voluto fare un piccolo omaggio<ref>Presentandosi in conferenza stampa con le iniziali CR sulla maglia.</ref> a una persona che ha scritto la più bella pagina nella storia della Premier League. Ma questo è il mondo in cui viviamo, non è solo il calcio. Dovrebbero intitolare lo stadio di Leicester "[[Claudio Ranieri]]", invece è stato esonerato.<ref group="fonte">Citato in Paola De Carolis, ''Tutti contro il Leichester. L'Inghilterra vota Ranieri. «Ucciso il mio sogno»'', ''Corriere della Sera'', 25 febbraio 2017, p. 59.</ref> ===Tottenham Hotspur (2019-2021)=== *{{NDR|Alla domanda se la finale di Champions League persa nella stagione precedente potesse aver avuto un impatto negativo}} Non lo so perché non ho mai perso una finale di Champions League.<ref group="fonte" name=goal>Citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/mourinho-al-tottenham-show-conferenza-non-ho-mai-perso-una/c6yhf3zejul61a3rl0bzq12xt Mourinho al Tottenham, show in conferenza: "Io non ho mai perso una finale di Champions"]'', ''Goal.com'', 21 novembre 2019.</ref> *{{NDR|Sul fatto che ai tempi del Chelsea avesse detto che non avrebbe mai allenato il Tottenham}} Sì, l'ho detto. Ma era prima che venissi licenziato!<ref group="fonte" name=goal/> *Penso di essere il signor Porto e il signor Real Madrid, ma anche il signor Inter e il signor Chelsea e Manchester United. Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club.<ref group="fonte" name=goal/> ===Roma (2021-)=== *{{NDR|Le prime parole da allenatore giallorosso}} Daje Roma! <ref group="fonte">Citato su ''[https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2021/05/04/roma-mourinho-instagram "Sky Sport, Roma, Mou su Instagram"]'', ''da profilo Instagram'', 4 maggio 2021.</ref> ==Note== <references/> ===Fonti=== <references group="fonte"/> ==Bibliografia== *Bruno Oliveira, Nuno Amieiro, Nuno Resende, Ricardo Barreto, ''Mourinho. Questione di metodo'', Tropea, 2009. ISBN 9788855800877 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Mourinho, José}} [[Categoria:Allenatori di calcio portoghesi]] hdhe5078dn1vxmsaxovhwole8jpmfhp Nazione 0 25499 1223678 1069648 2022-08-21T21:37:08Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Christiania indgang 20140414 3 (13956521506).jpg|thumb|L'ingresso alla micronazione di Christiania]] Citazioni sulla '''nazione'''. *Ah, come sono vere le grandi, le eterne parole: "Non potrà conservarsi libera nessuna nazione in cui la [[libertà]] è un privilegio e non un principio"! ([[Harriet Beecher Stowe]]) *Al di sopra delle nazioni è l'[[Uomo|umanità]]. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *Alla [[stampa]] cui non cale corrompere il pensiero e la coscienza che importa corrompere la lingua? Ed alla nazione che non si cura delle idee come può essere sacra la parola? È un doppio sacrilegio che la reciproca ignoranza permette di compiere a chi scrive come a chi legge, senza che né l'uno né l'altro abbiano il fastidio della vergogna e del rimorso. ([[Giuseppe Guerzoni]]) *Che cos'è nazionale? Il fatto che nessuno capisca una parola della lingua che tu parli. ([[Johann Nestroy]]) *È difficile che la fiducia di altre Nazioni in un Paese sia superiore a quella che il Paese ha di sé. ([[Henry Kissinger]]) *Fedeltà, dedizione e silenzio devono essere alla base di una grande nazione. ([[Adolf Hitler]]) *Fino a tanto che il fuoco sacro dell'amor di [[patria]] si conserva, una nazione è libera, attiva e potente. ([[Louis Philippe de Ségur]]) *Gestire una nazione è come gestire una grande azienda: devi pure darti un buon stipendio! ([[Idi Amin Dada]]) *Gli odj di una Nazione contro l'altra, essendo stati pur sempre, né altro potendo essere che il necessario frutto dei danni vicendevolmente ricevuti, o temuti; non possono perciò esser mai, né ingiusti, né vili. Parte anzi preziosissima del paterno retaggio, questi odj soltanto hanno operato quei veri prodigj politici, che nell'Istorie poi tanto si ammirano. ([[Vittorio Alfieri]]) *I "nazionalismi senza nazione", che separano le nazionalità dalle radici cristiane, portano a una guerra che la morale non riesce a controllare e sono alle radici del rifiuto del cristianesimo, l'attuale "cristofobia" secondo l'espressione coniata dal grande giurista (ebreo ortodosso, non cristiano) Joseph H. H. Weiler, che caratterizza l'Europa. ([[Massimo Introvigne]]) *Il modo, in cui vengono trattati gli [[animale|animali]] da una nazione, è la misura principale della civiltà di questa. ([[David Friedrich Strauß]]) *Il ''pro'' e il ''contro'' si trovano in ogni nazione. ([[Pierre Bayle]]) *Il tesoro di una nazione è la sua [[onestà]]. ([[Ezra Pound]]) *La [[civiltà]] di una nazione dovrebbe essere misurata in base alla deferenza verso il sesso debole. ([[Henry James]]) *La nazione è dunque una grande solidarietà, costituita dal sentimento dei sacrifici compiuti e da quelli che si è ancora disposti a compiere insieme. Presuppone un passato, ma si riassume nel presente attraverso un fatto tangibile: il consenso, il desiderio chiaramente espresso di continuare a vivere insieme. L'esistenza di una nazione è (mi si perdoni la metafora) un plebiscito di tutti i giorni, come l'esistenza dell'individuo è una affermazione perpetua di vita. ([[Ernest Renan]]) *La nazione ha quello che merita, e se egli sequestra ogni dì un [[giornale]] liberale in nome dell' ''ordine'', e lascia passare impuniti i volumi della ''Biblioteca nuovissima, galante e dilettevole, illustrata'' in nome della ''libertà'', non bisogna pigliarsela con lui che sa conciliare con tanta machiavellica arguzia i due termini opposti del suo programma «''ordine e libertà''», sibbene colla nazione che se ne accontenta e batte le mani. ([[Giuseppe Guerzoni]]) *La nazione moderna è sempre stata un risultato, mai una premessa; è sempre stata la creazione culturale prima e politica poi di una piccola minoranza. ([[Eugenio Scalfari]]) *La novità {{NDR|della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]]}} francese fu l'idea della nazione come un ambito di universali diritti umani di cittadinanza. ([[Nicolao Merker]]) *La voce nazione nel suo peculiare e pieno significato vuol dire unimento e società d'uomini che la natura stessa con le sue mani à fatta e costituita mediante la mescolanza del sangue e la singolarità delle condizioni interiori ed estrinseche; per talché quella società distinguesi da tutte le altre per tutti gli essenziali caratteri che possono diversificare le genti in fra loro, come la schiatta, la lingua, la religione, l'indole, il territorio, le tradizioni, le arti, i costumi. ([[Terenzio Mamiani]]) *Le nazioni sono composizioni d’uomini; risorgono le nazioni quando risorge uno per uno a virtù ed a civiltà, a concordia di voleri la maggioranza degli uomini che le compongono. ([[Ippolito Nievo]]) *Nazione vuol significare ''certo novero di genti per comunanza di sangue, conformità di genio, medesimezza di linguaggio atte e preordinate alla massima unione sociale''. ([[Terenzio Mamiani]]) *Nel dir Nazione, intendo una moltitudine d'uomini, per ragione di clima, di luogo, di costumi, e di lingua, tra loro diversi: ma non mai due Borghetti o Cittaduzze d'una stessa Provincia, che per essere gli uni pertinenza es. gr. di [[Genova]] gli altri del Piemonte, stoltamente adastiandosi, fanno coi loro piccioli inutili ed impolitici sforzi ridere e trionfare gli Elefanteschi lor comuni oppressori. ([[Vittorio Alfieri]]) *Nessuna nazione può dividersi al suo interno e rimanere potente. ([[Haile Selassie]]) *Non è l'ingegno sottile (''l'esprit'') quello che forma le nazioni; bensì sono gli austeri e fermi caratteri. ([[Massimo d'Azeglio]]) *Non ho alcun rapporto sentimentale con le nazioni. Anzi, credo piuttosto che le nazioni costituiscano il peggiore crimine contro l’umanità di cui, paradossalmente, è colpevole tutta l’umanità, che pure, commettendolo, va contro sé stessa. Non mi chieda cosa ci dovrebbe essere al posto delle nazioni, perché non lo so. Sono solo convinto che, considerato il livello avanzato raggiunto dalla mente umana, considerato cioè che è stata l’intelligenza collettiva a portarci nello spazio con un biglietto di andata e ritorno, l’umanità avrebbe potuto fare di meglio in fatto di formule sociali. ([[Wole Soyinka]]) *Non vi può essere [[convivenza]] umana senza un ''ethos'' mondiale delle nazioni; non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le [[religione|religioni]]. ([[Hans Küng]]) *Ogni nazione è il complemento dell'altra. ([[Mahatma Gandhi]]) *Ogni umiliazione inflitta al suo onore, alla sua indipendenza, alla sua unità provocherebbe non il crollo di una Nazione, ma il tramonto di una civiltà: se ne ricordino Coloro che sono oggi gli arbitri dei suoi destini. ([[Enrico De Nicola]]) *Prediletta opera delle mani di [[Dio]] sono le nazioni. ([[Terenzio Mamiani]]) *Quando dico che [[Camillo Benso]] aveva tutto per la testa tranne che una [[nazione]], vorrei ricordare che intanto nel regno il diritto di voto era stabilito per censo. Guadagnato in base all’avere. Votavano i ricchi che eleggevano ricchi. Una nazione è un patto universale, una nazione è una testa un voto. Una nazione è un popolo di uomini liberi che liberamente si lega. Ne restasse fuori anche uno solo, anche una sola testa, su cosa potrebbe mai fondarsi una nazione se non sul dominio di uomini su uomini? ([[Maurizio Maggiani]]) *Quando la stabilità di una nazione è in pericolo, l'unica soluzione è purtroppo quella di imprigionare i capi dell'oposizione. ([[Idi Amin Dada]]) *Quando tocchiamo il rapporto fra razza e nazione, e fra entrambe e il concetto di fede religiosa, passiamo dalla politique alla mistique. ([[Charles Péguy]]) *Se il fil di [[canapa (tessile)|canapa]] è marcio, non s'avrà mai corda buona. Se l'oro è di saggio scadente, non s'avrà mai moneta buona. E se l'individuo è dappoco, ignorante e tristo, non s'avrà nazione buona, e non si riuscirà mai a nulla di solido, d'ordinato e di grande. ([[Massimo d'Azeglio]]) *[[Servire]] prima i più sofferenti: questo solo può fare ogni nazione pacifica e che vuole svilupparsi in pace. ([[Abbé Pierre]]) *Si possono conoscere gli ideali di una nazione attraverso la sua [[pubblicità]]. ([[Norman Douglas]]) *Tutte le nazioni sono sorelle; esse non hanno cupidigie, ambizioni [[libertà|liberticide]]; ciascuno vuole la sua parte di terra e di sole; ciascuna aiuterà le altre a ottenerla.<br />È dovere dei popoli liberi, e che vogliono essere tali, di accorrere dovunque si combatte per i diritti delle nazioni, dovunque s'innalza la bandiera della [[libertà]]. ([[Giuseppe Garibaldi]]) *Una nazione non è mai una realtà pre-esistente, salvo che non venga ristretta a rapporti di carattere parentale. Infatti la "gens" romana era un fatto parentale, la tribù è un fatto parentale, non sono nazioni. ([[Eugenio Scalfari]]) *Una nazione non può essere mai abbastanza matura per una Costituzione sistematicamente elaborata secondo puri principi di [[ragione]]. ([[Wilhelm von Humboldt]]) *Va notato come molte nazioni, economicamente più povere rispetto ad altre, ma più ricche di saggezza, potranno aiutare potentemente le altre. (''[[Gaudium et Spes]]'') ==Voci correlate== *[[Nazionalismo]] *[[Nazionalità]] *[[Patria]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Antropologia politica]] [[Categoria:Diritto costituzionale]] [[Categoria:Sociologia politica]] [[Categoria:Spazi]] g433ymga8i99zzio4qa6kx6hw4kxxfi Franco Califano 0 31170 1223674 1114667 2022-08-21T19:12:14Z StomboyCarGeek 87114 wikitext text/x-wiki {{wikificare|separare canzoni e citazioni; curare l'italiano; completare le fonti}} [[File:Franco Califano 2011.jpg|miniatura|Franco Califano nel 2011]] '''Franco Califano''' (1938 – 2013), cantautore, paroliere, produttore discografico, compositore, poeta, scrittore, attore italiano. ==Citazioni di Franco Califano== *A Milano conobbi Francis Turatello, il gangster. Ero stato in carcere e mi ero comportato da uomo, senza lacrime, senza rompe li cojoni e soprattutto senza fare la spia. Mi stimava per questo, e diventammo amici: il bambino sulla copertina del mio disco ''Tutto il resto è noia'' è il figlio di Turatello, infatti. Lui voleva aprire una società di produzione cinamatografica intestata proprio al figlio e a me, ma poi morì e nun se ne fece nulla.<ref>Citato in David Frati, [http://www.mangialibri.com/interviste/intervista-franco-califano '' Intervista a Califano''], ''Mangialibri''.</ref> *Giovani lo si è sempre, se lo si vuole.<ref name= Minoli /> *Io ho sempre scritto tutto da giovane, perché probabilmente ero vent'anni avanti. Sono sempre stato vent'anni avanti e lo sarò sempre.<ref name=Minoli>Dall'intervista di [[Giovanni Minoli]], ''La storia siamo noi'', 3 aprile 2013. [https://www.raiplay.it/video/2013/04/Franco-Califano-La-leggenda-del-trasgressore---La-storia-siamo-noi-4b8b98a6-78ed-403b-b246-dd374ba7c91c.html] disponibile su ''Raiplay.it''.</ref> *Io stavo lì ed aspettavo le richieste dei grandi cantanti di allora. Posso fare un esempio in questo senso, di una canzone richiestami dopo che a fare il testo erano stati tutti. Nessuno era riuscito a fare il testo di questa canzone. Alla fine, si sono ricordati che c’era anche Califano a Milano, come ruota di scorta mi hanno chiamato all'ultimo, mi hanno fatto sentire questa musica. Dice: “Nessuno e riuscito a fare il testo. Probabilmente è una musica destinata a rimanere tale, solo musica, provaci tu.”. Io amo i concorsi, quando c’è un concorso mi ci infili dentro perché mi piace arrivare primo di brutto. E presi questa canzone e chiesi i testi di tutti gli altri colleghi o pseudo tali, lessi i testi. Capii dov'era l’errore di tutti e io feci una cosa per conto mio. Ci misi tre ore a scrivere [[Minuetto]] {{NDR| cantata da [[Mia Martini]]}}. <ref name= Minoli /> *L'orgasmo dell'uomo deve essere il piacere della donna. (dall'intervista a ''Satyricon'' aprile 2001) *La donna romana è un problema, ti scordi la libertà. La milanese è più facile... se bussi ti fa entrare, senza problemi.<ref name=Piroso>Dall'intervista di [[Antonello Piroso]], ''Niente di personale'', La7, 25 ottobre 2010. [https://www.youtube.com/watch?v=KGlNnABrPo8] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *La romana è dura, è dura perché se la tira, senza motivo poi; la romana s'atteggia e nun se sà perché... mi ricordo sin da allora che la romana te chiede che macchina c'hai... vole sapè che macchina c'hai perché attraverso la macchina arriva alla tua posizione sociale.... c'hai li sordi? stai in bianco?<ref name= Piroso /> *Le canzoni sono mille quelle che ho scritto ma ci vorrebbe un’enciclopedia televisiva per citarle tutte o per raccontare la storia di tutte. <ref name= Minoli /> *Prima facevo il poeta ed ho capito subito che di poesia si muore di fame, per cui ho trasportato le mie poesie in testi musicali. <ref name= Minoli /> *[[Renato Zero]] non mi interessa. Lo conosco da quando ero piccolo. Secondo me non è un personaggio vero, è tutto costruito a discapito della buona fede dei giovani. Io ho troppo amato David Bowie perché possa amare un sottoprodotto di Bowie. Mi sta bene tutto, l'ambiguità, I'omosessualità, non ho tabù, ma proprio l'attività artistica di Zero non mi dà emozione. Nessuna. (dall'intervista di Cristina Maza, ''Perché vi piace Renato Zero?'', 1979, [//www.lealtrespeziedizenzero.com/1979_perchepiace_3.JPG p. 20]) *Sono andato a letto cinque minuti più tardi degli altri, per avere cinque minuti in più per raccontare. Quindi sono un uomo raro. <ref name= Minoli /> *Una volta [[Peppino di Capri]] mi chiamò, mi disse che aveva bisogno di una canzone e lui era un pochetto in calma nella professione e allora io con [[Claudio Mattone]], grandissimo compositore, scrivo per lui la canzone pensate apposta per Sanremo, come si fa nelle officine, insomma, da mestierante ecco. E scrivemmo ‘'Un grande amore e niente più’’ che vinse il primo posto. Arrivò prima insomma, ecco.<ref name= Minoli /> ==''Il cuore nel sesso''== *Cari amici, io mi sentirò vecchio solo 5 minuti prima di morire ma penso di essere in grado di raccontarvi alcuni trucchi del mestiere. (p. 6) *Nella [[palude]] se sarva solo er [[coccodrillo]]. (p. 27) *Qui urge l'istituzione di un ministero del sesso. Pure di una scuola, anzi più di una, dalle elementari all'università della scopata, la Sorcona! (p. 62) *Confessare a una donna di essersi [[masturbazione|masturbati]] pensandola è uno dei complimenti più belli che esistono. (p. 82) ==Citazioni tratte da canzoni== {{autori testi|semplificato}} ===''Un'estate fa''=== 1972. *''Un'estate fa | la storia di noi due | Era un po' come una favola | ma l'estate va | e porta via con se | anche il meglio delle favole.''<ref name=Califano>Testo di Franco Califano.</ref> *''Un'estate fa | non c'eri che tu | ma l'estate assomiglia a un gioco | È stupenda ma dura poco.''<ref name=Califano/> ==='''N bastardo venuto dar sud''=== '''Etichetta''': CGD, 1972. *''Un ricamo ner core sei te, | un ricordo d'amore sei te, | quattro gocce de pioggia dù raggi de sole sole sei te, | occhi azzuri de mare sei te, | na serata tranquilla sei te, | na montagna de neve, | un bocciolo de rosa sei te, | 'n' emozione improvvisa sei te, | un vestito da sposa sei te, | mille stelle impazzite, | na notte de luna sei te, | e na rondine a maggio sei te, | e na foja d'autunno sei te, | me ricordo de avette già detto che sei tutto te.'' (da ''Un ricamo ner core''<ref name=Califano/>, n. 2) *''Core mio, core mio, la speranza nun costa niente | quanta gente c'ha tanti soldi e l'amore no | e stamo mejo noi che nun magniamo mai... | Core mio, core mio, la speranza nun costa niente | se potrebbe sta' pure mejo ma che voi fa' | per ora ce stai te, er resto ariverà...'' (da ''Semo gente de borgata''<ref name=Piacente>Testo di Franco Califano e [[Marco Piacente]].</ref>, n. 9) *''Tu sai perché io vargo quarche cosa più de te | perché 'n sentimento lo rispetto quanno c'è, | e l'amore è 'n gioco che bisogna sapè fa, | si io punto er core nun permetto de barà.'' (da ''Quattro Regine, Quattro Re''<ref name=Califano/>, n. 8) ===''L'evidenza dell'autunno''=== '''Etichetta''': CGD, 1973. *''Chi ha toccato la mia [[colomba]] | con le mani sporche di fango, | stia lontano dalla mia serra, | c'è una rosa che sboccia a fatica ed ha bisogno di cure''. (da ''Teneramente<small>(Califano)</small>''<ref name=Califano/>, n. 1) ==='''Secondo me, l'amore...''=== '''Etichetta''': CGD, 1975. *''Tu di fronte a me, | eppure c'è una diga tra di noi, | tu vivi per te, | io mi trascino e penso ai fatti miei, | felici noi forse non lo saremo più, | anche se poi, | io non ti lascio e neanche tu, | quale ironia, | desideriamo di fuggire ma restiamo per morire in compagnia, | piccola mia, | questo silenzio quanto chiasso fà'' (''Felici noi''<ref name=Savio>Testo di Franco Califano e [[Gaetano Savio]].</ref>, n. 8) *''Se tu pentita ritornassi qui, | cor nodo 'n gola te verrei a aprì, | convinto de volette ancora bene, | ma nun te potrei di' tornamo 'nsieme, | perché nun troverei nell'occhi tua, | l'antico amore della vita mia, | e te direi co' tutta l'onestà, | perché stai qui!... | che sei tornata a fà! | è la malinconia... | è la malinconia...'' (da ''È la malinconia''<ref name=Califano/>, n. 12) ===''Tac..!''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1977. *''Io piango, quanno casco nello sguardo | de' 'n cane vagabondo perché, | ce somijamo in modo assurdo, | semo due soli al monno.'' (da ''Io nun piango''<ref name=Giudice>Testo di Franco Califano e [[Frank Del Giudice]].</ref>, n. 3) *''Me perdo, in quell'occhi senza nome | che cercano padrone, | in quella faccia de malinconia, | che chiede compagnia.'' (da ''Io nun piango''<ref name=Giudice/>, n. 3) *''Ma piango, io piango sulle nostre vite, | due vite violentate. | A noi, risposte mai ne abbiamo date, | ecco perché la sete... | lo piango, su tutto er tempo che ce resta | e me ce sento male.'' (da ''Io nun piango''<ref name=Giudice/>, n. 3) *''Trovato il paese, | poi dopo fai presto, | per l'auto al parcheggio, | c'è un povero cristo, | trapassa la piazza imbocca il viale, | finché non incontri una rampa di scale, | 300 gradini e arrivi al mio nulla, | mi vedi trascino la mente che sballa, | un sorso di mare, | una lama di sole, | per l'ultima spiaggia di un uomo animale, | laggiù, | dove mi hai spinto tu, | sto io che aspetto il turno mio, | ormai dal tempo antico dell'addio, | ho solamente una gran voglia di morire, | la solitudine, | morire in solitudine.'' (''L'ultima spiaggia''<ref name=Califano/>, n. 5) ===''Tutto il resto è noia''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1977. *''N'amico nun ce stà, | che me pò consolà sta sera, | m'attacco a sta città, | che s'è addormita già, | da 'n' ora, cammino su de lei su stradi uguali a pelle scura, | si poi se svejerà io certo nun je posso fa paura, | Roma nuda, | scusa si perdo lacrime pè strada, | mal che vada fa finta che sò gocce de rugiada''. (da ''Roma nuda''<ref name=Conrado>Testo di Franco Califano e [[Roberto Conrado]].</ref>, n. 3) *''Poi dici cose giuste al tempo giusto | e pensi il gioco è fatto è tutto a posto. | Si, d'accordo ma poi... | Tutto il resto è noia | No, non ho detto gioia, ma noia, noia, noia. | Maledetta noia.'' (da ''Tutto il resto è noia''<ref name=Califano/>, n. 6) *''Si d'accordo il primo anno | Ma l'entusiasmo che ti resta ancora | è brutta copia di quello che era | Cominciano i silenzi della sera. | Inventi feste e inviti gente in casa | così non pensi almeno fai qualcosa. | Si, d'accordo ma poi.'' (da ''Tutto il resto è noia''<ref name=Califano/>, n. 6) ===''Ti perdo...''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1979. *''Non sei una santa, | né io Gesù, | ci manca Giuda e poi la scena, | ma c'è l'ultima cena, | in miniatura noi due zitti, | gli occhi persi dentro i piatti, | già hai risolto il problema, | mi hai dato tempo per cambiare, | l'ho sciupato per giocare, | pago io di persona, | senza recriminare, | finiamo di mangiare... | io ti perdo, | poi mi perdo''. (da ''ti perdo''<ref name=Calabrese>Testo di Franco Califano, [[Piero Calabrese]] e Romano Musumarra.</ref>, n. 1) ===''La mia libertà''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1981. *''Mi manchi, | ti telefono, | ti scrivo, | chiedo in giro di te, | ma poi... | Ogni giorno è diverso ma poi, | batte sempre il ricordo di noi, | vado fuori mi stanco e poi, | tento nuovi progetti, | faccio strane esperienze ma poi, | basta un attimo vuoto e ci sei''. (da ''Ma poi''<ref name=Giudice/>, n. 10) ===''Buio e luna piena''=== '''Etichetta''': Lupus, 1982. *''...Mi vien da ridere se penso a te, | vestita in bianco col bouquet, | con l'altro uomo sull'altare già pensi a chi te lo fa fare...'' (da ''Una storia di più''<ref name=Guarnieri/>, n. 9) ===''In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina''=== '''Etichetta''': Lupus, 1982. *''Vivere per vivere, | per darti tutto ciò che vuoi, | vivere per vivere con tutto quello che mi dai, | e accorgermi di esistere soltanto quando vedo te, | è ciò che vorrei''. (da ''Vivere per vivere'', Disco 1, n. 4) ===''Io per amarti...''=== '''Etichetta''': Lupus, 1983. *''Che bella cosa che sei almeno per gli occhi miei | amarti è l'obbligo che ho e questo io farò. | Come te è impossibile, | come te è improbabile, | come te se una c'è, | passi pure da me...'' (da ''Come te è impossibile''<ref name=Malgioglio>Testo di Franco Califano, [[Cristiano Malgioglio]] e [[Maurizio Piccoli]].</ref>, n. 9) ===''Impronte digitali''=== '''Etichetta''': Lupus, 1984. *''In questa notte di pioggia fatta di schegge di luce, | non senti il cuore che morde come una bestia feroce, | e la memoria ubriaca riveste a festa la stanza coi vecchi fiori di campo | e di affamata speranza. | Ma noi che navighiamo sopra un vecchio relitto, | chi pensava mai che fosse naufragato in un letto; | questa roccia d'amore dopo tante ferite meritava il suo premio e non due vite finite. | Appunti sull'anima, | far l'amore al buio, | non vedersi più... | Star vicini impauriti come quaglie in un canneto, | come rondini malate, | non saper volare un metro...'' (da ''Appunti sull'anima''''<ref name=Califano/>, n. 5) *''Se avessi sbagliato le volte che han detto, | direi col coraggio che ho dentro "lo ammetto". | Se mi vestissi da uomo pietoso, | sarei meno odiato ma mi sentirei uno schifoso. | Se fossi un ruffiano mischiato ai ruffiani... | Ma vivo una vita che va come il vento, | di ciò che faccio non mi pento, | e passo il mio tempo scrivendo poesie, | amando le mie malinconie, sogno le strade che portano al mare, | chi è prigioniero invece muore, | io sono un uomo che è stato tradito e per questo ora resto da solo, | per certi pentiti per falsi poeti sarò solo.''(da ''Da solo''<ref name=Guarnieri>Testo di [[Gianluigi Guarnieri]] e Franco Califano.</ref>, n. 9) ===''...Ma cambierà''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1985. *''Per una donna noi, facciamo i santi, i buffoni, gli eroi. | Per una donna noi saremmo pronti a sfidare gli dei.'' (da ''Per una donna'', n. 1) *''Ma gli attimi d' amore, | cuciti sopra il cuore, | il mare quelli non li porta via'' (da ''Uomini di mare'', n. 2) *''Sono nato controvento e nella vita intanto canto, | tra la strada e la finestra c'è una lacrima che resta, | canto buio e luna piena, | sempre prima fra le stelle nasce Venere ribelle, | contro il tempo e senza età canto ancora la mia libertà, | questa sera finalmente posso stare fra la gente, | posso dire quello che mi va, | per amore o per dispetto, | forse è questo il mio difetto, | non so vivere a metà.'' (''Non so vivere a metà'', n. 5) *''Per noi romantici, | che usciamo ancora da un film d'amore | con gli occhi lucidi, | com'è possibile guardare il cielo | verso la sera senza commuoverci, | inevitabile poi perdersi in un tramonto color porpora, | non è dicembre che da i brividi, | però far l'amore senza amore no, | poeti noi col cuore grosso | al tempo stesso sicuri e fragili.''(''Per noi Romantici'', n. 10) *''Ci sono attimi in cui tu mi manchi, | e in quei momenti mi sento male, | ci sono attimi in cui non ti penso e so benissimo cosa fare, | e tu che balli nei miei pensieri, | donna di oggi donna di ieri, | chissà se vivi le mie emozioni, | se a volte hai le mie sensazioni, | ci sono attimi in cui un'alba chiara ti sembra ricca di poesia, | a volte invece guardi un tramonto e senti tanta malinconia, | ci sono attimi in cui non vivo più, | e in quei momenti mi sento impazzire e ho dentro l'anima mille paure''. (da ''Attimi'', n. 11) ===''Io''=== '''Etichetta''': Ricordi, 1988. *''Da quando son nato ne ho fatta di strada, | in mezzo ai peccati e ai segreti degli uomini, | un poco bambino, | un vecchio poeta, mi sono perduto per cose più semplici, | ne ho perso di sonno, | quando andava di moda ne ho sciupati di soldi, | coprendo di sabbia una vita inutile, | ci ho riso sopra per non piangere, | quello che è fatto è fatto...'' (da ''Ieri con la testa di oggi'', n. 9) ===''Non escludo il ritorno''=== '''Etichetta''': Magika, 2005, prodotto da [[Federico Zampaglione]] e [[Luigi Pulcinelli]]. *''In faccia era più liscio della cera | che barba s'era fatto quella sera | era una bomba infatti me so detto | nun so più io si nun la porto a letto | Tutto sembrava for chè 'n [[travestitismo|travestito]].'' (da ''Avventura con un travestito''<ref name=Califano/>, CD 2, n. 11) *''E cominciai a fà li conti cò lo specchio | puntai lo sguardo e m'accusai | "A Vincenzo" | nun sei 'n conquistatore, sei 'no stronzo | speriamo che 'sta cosa nun se sappia | tu e er travestito pensa un po' che coppia.'' (da ''Avventura con un travestito''<ref name=Califano/>, CD 2, n. 11) ===''C'è bisogno d'amore''=== '''Etichetta''': Audacia e Sony Music, 2009. *''...e non c'è più un motivo serio, | perché tu possa tornare da me o io da te, | perché non basta vestirsi di bianco per farsi meno male in amore, | ho la bocca bruciata per gridare il tuo nome, | come chi ha bevuto il mare senza potersi dissetare, | alcune cose di te sono state e rimangono parte di me, | ma non riesco a darti tutto e ho la bocca bruciata, | perché ripeto il tuo nome, | come chi ha voluto il bene offrendo il cuore al sole per chiamarti amore...'' (da ''Pallide memorie''<ref name=Laurenti>Testo di Franco Califano, [[Alberto Laurenti]] e [[Antonio Gaudino]].</ref>, n. 7) ==Bibliografia== *Franco Califano, ''Cuore nel sesso. Libro sull'erotismo, il corteggiamento e l'amore scritto da uno «pratico»'', Castelvecchi, 2006. ISBN 8876151311 ==Filmografia== *''[[Gardenia, il giustiziere della mala]]'' (1979) *''[[Due strani papà]]'' (1984) *''[[Viola bacia tutti]]'' (1997) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Un'estate fa||(1972)}} {{Pedia|'N bastardo venuto dar sud||(1972)}} {{Pedia|L'evidenza dell'autunno||(1973)}} {{Pedia|Secondo me, l'amore...||(1975)}} {{Pedia|Tac..!||(1977)}} {{Pedia|Tutto il resto è noia||(1977)}} {{Pedia|Ti perdo...||(1979)}} {{Pedia|La mia libertà||(1981)}} {{Pedia|Buio e luna piena||(1982)}} {{Pedia|In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina||(1982)}} {{Pedia|Io per amarti...||(1983)}} {{Pedia|Impronte digitali (Franco Califano)|Impronte digitali|(1984)}} {{Pedia|...Ma cambierà||(1985)}} {{Pedia|Io (Franco Califano)|Io|(1988)}} {{Pedia|Non escludo il ritorno (album)|Non escludo il ritorno|(2005)}} {{Pedia|C'è bisogno d'amore||(2009)}} {{DEFAULTSORT:Califano, Franco}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Cantautori italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 0lk75jeua3z89ljpltrosb50o9usqxa Scuola di polizia (serie animata) 0 32145 1223682 1212954 2022-08-21T23:00:22Z 87.4.124.64 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo= Police Academy |titoloitaliano= Scuola di polizia |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine= |anno= 1988 - 1989 |genere= animazione/umorismo/azione/avventura/commedia |stagioni= 2 |episodi= 65 |regista= [[Ron Oliver]]<br />[[Allan Harmon]] |soggetto= <!--solo in caso di film TV o miniserie TV--> |sceneggiatore= [[Bruce Shelly]] |ideatore= [[Hugh Wilson]]<br />[[Neal Israel]]<br />[[Pat Proft]] |doppiatoriitaliani= *[[Ivo De Palma]]: Carey Mahoney *[[Massimiliano Lotti]]: Larvell Jones *[[Antonello Governale]]: Carl Sweetchuck *[[Enrico Maggi]]: Zed *[[Paolo Marchese]]: Moses Hightower *[[Graziella Porta]]: Laverne Hooks *[[Tony Fuochi]]: House *[[Luca Semeraro]]: Eugene Tackleberry *[[Jasmine Laurenti]]: Debbie Callahan *[[Giovanni Battezzato]]: Capitano Thaddeus Harris *[[Sergio Romanò]]: Proctor *[[Umberto Tabarelli]]: Comandante Eric Lassard *[[Enrico Carabelli]]: Professore |note= }} '''''Scuola di polizia''''', serie televisiva d'animazione del 1988 basata sulla [[Scuola di polizia (film)|serie cinematografica]]. ==Frasi== * Mahoney! ('''Capitano Harris''') * Adoro questo lavoro! ('''Mahoney''') ==Dialoghi== ===Stagione 1=== ====Episodio 1, ''La banda dei clown''==== *'''Mahoney''': Lo sa, Signore? Non la faceva così il patriota!<br />'''Capitano Harris''': Mi sbarazzerò di te! Dov'esse essere l'ultima cosa che faccio! ====Episodio 2, ''Cani d'assalto''==== *'''Capo della polizia''': Harris, si tolga di mezzo! Lei disonora la nostra beneamata uniforme!<br />'''Mahoney''': Il capitano Harris si è scoperto!<br />'''Sweetchuck''': Scoperto? E perchè?<br />'''Mahoney''': Ho sempre detto che non le andava ad alcol. ====Episodio 3, ''Il fantasma''==== *'''Capitano Harris''': Sweetchuck ha avuto una medaglia? Ma dico, siamo impazziti per cosa? ====Episodio 7, ''Tanto oro quanto pesa''==== *'''Sweetchuck''': È stata colpa del gradino, non mia. Questo vuol dire che fra noi è tutto finito? Ho capito bene?<br />'''Phoenix Amazona''': No, hai capito male! È finita per te, Zuccherino! ====Episodio 9, ''Alla conquista del West''==== *'''Mahoney''': Un pensierino per dirti "arrivederci".<br />'''Capitano Harris''': Diciamo "addio"! ====Episodio 10, ''Operazione Egitto''==== *'''Sweetchuck''': Proprio a noi doveva toccare il turno di guardia. Quest'atmosfera mi fa venire i brividi.<br />'''Zed''': Calmati, amico! Il tizio qua dentro ha 4000 anni. Che bè ti può fare? {{NDR|Si nasconde la mummia}} Vedi, non c'è niente qui ad aver paura.<br />'''Sweetchuck''': Niente? Proprio la parola giusta! {{NDR|La mummia cattura Sweetchuck}}<br />'''Zed''': È sparita! Bè, anche Sweetchuck è sparito! Almeno io ci sono ancora. Spero. {{NDR|Vede Sweetchuck lassù}} Salame, non è il momento di fare esercizi di yoga. Dobbiamo scovare quella mummia. ====Episodio 11, ''La vendetta di Testadura''==== *'''Zed''': Sono la perfida strega dell'Ovest. E spazzerò via te e il tuo cagnetto Tito. <br />'''Sweetchuck''': Dacci un taglio, Zed! Dobbiamo ripulire e alla svelta.<br />'''Zed''': Era solo un momento di ispirazione. *'''Capitano Harris''': Eh? Quando arresterò quel pericolo pubblico? Ci sto lavorando, signore?<br />'''Proctor''': Quale piano ha in mente per catturare Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Piano? Penso che aspetterò, Proctor. Ahem. Aspetterò l'occasione propizia. Si. Aspettare a un'ottima tattica. {{NDR|Suona il telefono}} Parla Harris. Eh? Che che cosa vuoi fare alla faccia? {{NDR|Si spaventa a morte}}<br />'''Proctor''': Chi era, signore?<br />'''Capitano Harris''': Era... mia madre.<br />'''Zed''': Salve signora Harris, come sta? Che bella vocina! Si, certo, ho capito. Glielo riferirò. Ciao ciao! Sua madre ci ha lasciato un messaggio per lei: "Metterò al segno la più grande rapina del secolo! Guai a te se provi a fermarmi!" E' proprio strana la sua mamma!<br />'''Sweetchuck''': Zed, dubito che al telefono ci fosse la mamma del capitano.<br />'''Proctor''': Aspettate un attimo. Scommetto che era Testadura<br />'''Zed''': Sua madra ha che fare con Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Fuori tutti e due! Muoversi muoversi! Perché sono apparso in tv e ho detto a 3 milioni di persone che l'avrei preso?<br />'''Proctor''': Un'impegno che le fa molto onore, capitano, soprattutto visto che quel tipaccio può farla a pezzi e schiacciarla come un cocomero.<br />'''Capitano Harris''': Fuori! Ma cos'ho fatto per lavorare col più scemo del villaggio? Sono circondato da idioti! ====Episodio 12, ''Chiamatemi il dottore''==== *'''Capitano Harris''': Vi prego! Qualcuno mi chiami qualcuno!<br />'''Zed''': Ok! Signor Qualcuno!!! ====Episodio 13, ''Rapine sull'autostrada''==== *'''Ned''': Traditore!<br />'''Ed''': Doppiogiochista!<br />'''Ned''': Sei una vergogna per il buon nome della nostra famiglia! ====Episodio 14, ''La fattura''==== *'''Hooks''': Mahoney! Dobbiamo fare qualcosa per Sweetchuck<br />'''House''': E si, è diventata una minaccia per la nostra società. ====Episodio 15, ''Ciak, azione sbirri''==== *'''House''': Salve gente! Mi conoscete? Buttate le armi o sarò costretto ad usare le maniere forti! Capito?<br />'''Scagnozzo di El Kranz 2''': Ti stai invitando a nozze, Piedipiatti?<br />'''House''': Peggio per voi! Sparerò con il mio lancio-impasto! Eccolo qua! {{NDR|Li appicica con successo}}<br />'''Mahoney''': Falli salire in auto, House, che non sporchino i sedili! ====Episodio 18, ''Scontro fra bande''==== *'''Mister Sciatto''': Ehi, Squalo! Questa è la mia rapina, Testaccia arruginita!<br />'''Squalo''': Sei arrivato tardi, Mister Sciatto! {{NDR|Fufù ringhia ma Squalo lo ringhia molto e il cane si spaventa a va da Mister Sciatto}}<br />'''Mister Sciatto''': Ma che fai, Fufù?<br />'''Squalo''': Quel cane è fifone come il suo padrone! Via! {{NDR|lui e la sua banda ridono}}<br />'''Mister Sciatto''': Sta' attento, Squalo! Ride bene chi ride ultimo! ====Episodio 19, ''Gli astro sbirri''==== *'''Capitano Harris''': E va bene, Kaiman. Ti di chiaro in arresto per aver rubato lo space schuttle. Se vuoi hai il diritto di non par...<br />'''Dottor Kaiman''': Hai il diritto di fare che cosa?<br />'''Capitano Harris''': Di fare tutto ciò che desidera, signore. Ma che bella permanente! E se mi permette, vorrei farle una domanda: perchè ha rubato lo schuttle?<br />'''Dottor Kaiman''': Bè, mi serve una specie di magazzino, vedi ho rubato alcuni dei dipinti più famosi al mondo: Leonardo, Michelangelo. Opere d'arte che non hanno prezzo, e ho bisogno di un posto sicuro dove riporle, no?<br />'''Proctor''': Ha provato sotto il materasso?<br />'''Dottor Kaiman''': E quale nascondiglio migliore di un satellite in orbita torno alla Terra. I dipinti staranno là sani e salvi e per riaverli il mondo mi dovrà pagare una somma enorme.<br />'''Capitano Harris''': Bè, sì, un piano quasi perfetto. Eccetto che per un piccolo particolare: i miei uomini non le permetteranno mai e poi mai di lanciare lo schuttle. ====Episodio 20, ''Il fratello di Sweetchuck''==== *'''Mahoney''': Sweetchuck, ti senti bene?<br />'''Sweetchuck''': Come dire? Travolto e schiacciato dal peso dell'onore. ====Episodio 26, ''I baby-agenti''==== *'''Ragazzo delinquente''': Mi spieghi una cosa: come mai un pezzo grosso come lei si è messo nel giro delle auto rubate?<br />'''Sciccoso''': Guarda qua. È questo che mi interessa. {{NDR|Leggendolo il giornale}}<br />'''Ragazzo delinquente''': Rubati i gioielli della corona della Ruritania. È opera sua?<br />'''Sciccoso''': Già. E il mio uomo ha messo i gioielli in una epson che stava per essere spedita in questo paese. Ma non so quale. So solo che doveva far parte del carico di ieri o di quest'oggi.<br />'''Ragazzo delinquente''': E così ruberà tutte le epson finchè non li avrà trovate.<br />'''Sciccoso''': Voglio che tu metta subito all'opera molti più ladruncoli per quest'operazione. Ci sarà una bella ricompensa, se uno dei tuoi mi porterà all'auto che cerco. ===Stagione 2=== ====Episodio 1, ''La formula anti-crimine''==== *'''Barracuda''': Preferisco parlare di qualche bel colpo che possa sollegrare la buon'anima del nonno, Lucky Diamond, che è considerato il genio del crimine degli anni 20! E io, Barracuda Diamond, devo essere alla sua altezza! Chiaro?<br />'''Scagnozzo 1''': Ma oggi le cose sono cambiate, capo! Tuo nonno non aveva di fronte agli sbirri della scuola di polizia con tutte le loro diavolerie? ====Episodio 2, ''Operazione gattabuia''==== *'''Comandante Lassard''': È stata tutta colpa mia! Io ho addestrato quegli agenti! Forse sono troppo vecchio, Capitano! Forse è ora che vado in pensione!<br />'''Capitano Harris''': Sarebbe straordina... cioè volevo dire straordinariamente è sbagliato. Per noi, sarebbe una perdita inconsolabile!<br />'''Mahoney''': Guardi, Capitano, abbiamo una pista! Il ladro riceveva ordini dal penitenziario! La mente del furto è dietro le sbarre!<br />'''Capitano Harris''': Ah, questa è l'idea più balzana che abbia mai sentito in vita mia!<br />'''Mahoney''': Alcuni di noi potrebbero vestirsi da galeotti e andare a vedere!<br />'''Capitano Harris''': Si, mi piace!<br />'''Mahoney''': Davvero?<br />'''Capitano Harris''': Certo! Mi solletica l'idea di sapere dietro le sbarre. La galera è il posto più adatto per tipi come voi. Siete detenuti nati. Perchè non andate tutti quanti in missione?<br />'''Mahoney''': Non si può, Capitano. Servono agenti per il museo delle scienze. Non si preoccupi, Comandante! Risolveremo il caso!<br />'''Comandante Lassard''': Che cosa? Chi è stato? Qualcuno mi ha parlato! ====Episodio 3, ''Il gran consiglio del crimine''==== *'''Sciccoso''': Ordine, ordine! Dichiaro aperta la prima sessione del gran consiglio del crimine. Come sapete, ho organizzato personalmente le vostre evasioni. E vi ho fatto venire tutti qui, perché voi cinque rappre.. {{NDR|Testadura fa un rumore con il suo aggeggio}} Testadura! Non vuoi aspettare? {{NDR|Testadura lo spegne}} Ah. Come vi dicevo, vi ho fatti venire tutti qui, poi che voi rappresentate la gran del crimine. Si, noi compiremo la più clamorosa rapina al treno di tutti i tempi. E il premio sono 80 milioni di dollari in oro. ====Episodio 16, ''Scambio di parti''==== *'''Proctor''': Aveva ragione, signore, le guardano proprio tutti.<br />'''Capitano Harris''': Sta' zitto, Proctor! Altro che progredire, questo è regredire! *'''Krutz''': Questi motori guidano e hanno energia alternativa come la nostra.<br />'''Faina''': E anche un modo per mantenersi in forma gratis!<br />'''House''': Prima di sera, sarò morto gratis! *'''Nasone''': E la cicciona in cima! Ho sempre sognato di vedere dal vero la torre Eiffel! {{NDR|Il progetto per la torre Eiffel umana è riuscito}} Molto bene continuate così! Come va? Ti serve forse una mano, Macigno?<br />'''Macigno''': No! Lo sai che sono portato per le pulizie domestiche! ====Episodio 18, ''Largo alle reclute''==== *'''Scagnozzo 1''': Sciatto non ci aveva detto che l'auto del sindaco è alla scuola.<br />'''Scagnozzo 2''': Ma non hai visto che faccia da idioti? Sarà facile fregarli. ====Episodio 20, ''Esercitazioni sulla neve''==== *'''Sindaco''': Sarebbe questa l'efficienza in cui di essere orgogliosa, Capitano Harris!<br />'''Capitano Harris''': Bè, si tratta di uno spazio temporaneo!<br />'''Sindaco''': Temporaneo? Bè, allora correggetelo! Prima che diventi lo zimbello della nazione! ====Episodio 22, ''Sweetchuck Supercop''==== *'''Mahoney''': Non può cacciare via Sweetchuck, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Hahaha! Davvero? Questo lo vedremo!<br />'''Tackleberry''': È un buon agente, un malto per la divisa! Certo, quando ha la divisa!<br />'''Capitano Harris''': L'unica divisa in cui gli andrà a pennello è la camicia di forza!<br />'''Zed''': Che sballo! Una camicia di forza pennellata!<br />'''Capitano Harris''': Sweetchuck. Qui hai chiuso! Meno alle tolle!<br />'''Zed''': Ma non posso lasciarlo solo! Che hai intenzioni hai, amico?<br />'''Sweetchuck''': Intento catturare il professor Philpher!<br />'''Zed''': Ma non puoi farlo!<br />'''Sweetchuck''': Ma certo che posso, Algenon! Io sono Supercop! ====Episodio 26, ''L'insospettabile''==== *'''Mahoney''': Non dimetterti, House, sei un ottimo poliziotto!<br />'''House''': Il capitano Harris non la pensa così!<br />'''Jones''': Ma il capitano Harris non pensa affatto!<br />'''House''': E come stanno andando le cose, se non me ne vado subito, qualcuno ruberà l'intero edificio!<br />'''Sweetchuck''': Si tratta solo di un periodo sfortunato!<br />'''Tackleberry''': Tu sei uno dei migliori della squadra!<br />'''Zed''': Anzi, tu sei due dei migliori della squadra!<br />'''House''': Sentite. Ho presentato le dimissioni. Domani a mezzanotte darò un taglio alla mia brillante carriera!<br />'''Zed''': Che bella collezione di figurine! Potresti lascarmela nell'eredità?<br />'''Mahoney''': Sai cosa ti dico, House, perchè non parliamo davanti a una bella pizza?<br />'''House''': Con tripla mozzarella, peperoni, sodaceti e burro d'arachidi?<br />'''Mahoney''': Perchè no? Bisogna pur morire, prima o poi! ====Episodio 31, ''Ozono in pericolo!''==== *'''Capitano Harris''': Lassard! Ma perchè permettono a quell'imbecille di parlare in tv?<br />'''Proctor''': Doveva condurlo a lei lo show, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Ti do ragione! Certo se catturassi John Lurid in diretta, diventerei il poliziotto più famoso di tutti gli USA! *'''Comandante Lassard''': Quell'avanzo di galera di John Lurid se le squagliata con 10 mila dollari!<br />'''John Lurid''': Nah, Robetta! Pochi spiccioli!<br />'''Comandante Lassard''': E ha mandato all'ospedale {{NDR|Harris e Proctor}} due dei nostri migliori agenti!<br />'''John Lurid''': Sai? È divertente questo show! {{NDR|ridendo con Frecker}} *'''John Lurid''': Questa sera, saremo ricchi, Frecker!<br />'''Frecker''': Ma capo! Se quelli non accettano di pagare, come facciamo a lanciare il razzo?<br />'''John Lurid''': Ah, non fare il pedante! *'''Proctor''': A quanto pare se la stanno spassando!<br />'''Capitano Harris''': Già! Bè, mentre loro oziano, noi acciufferemo John Lurid e diventeremo famosi! Ahaha! Bene! ====Episodio 32, ''Viaggio di... dovere''==== *'''Proprietario degli aerei''': Mi hanno rubato gli aerei!<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Loro sono i cattivi! {{NDR|Mahoney e gli altri prendono altri aerei}}<br />'''Proprietario degli aerei''': E com'è che me li rubate anche voi?<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Noi siamo i buoni! ====Episodio 33, ''Tale nonno, tale nipote''==== *'''Nonno Tackleberry''': La seccatura criminale con i giocattoli bisogna essere duri!<br />'''Capitano Harris''': Con la banda di Clyde? Con quei vecchietti?<br />'''Nonno Tackleberry''': È lo stesso! Conosco bene quei tre furfanti incalliti! Li ho catturati una volta! Vi aiuterò a farlo di nuovo!<br />'''Capitano Harris''': Chi ha fatto entrare questo pagliaccio?<br />'''Tackleberry''': Posso presentarla mio nonno, Capitano Harris? Le faccio notare che l'ultimo che l'ha chiamato "Pagliaccio"... {{NDR|Il nonno afferra Harris e lo mette a terra}} Si è fatto 20 mesi al traumatologico. {{NDR|Proctor rialza Harris}}<br />'''Hightower''': Come può trattarsi di loro? Sono ormai della quarta età!<br />'''Jones''': È vero, signore! I ladri erano poco più che ventenni. *'''Nonno Tackleberry''': È stata tutta colpa mia! Sono soltanto un vecchio rincitrullito!<br />'''Tackleberry''': Negativo, Nonno! Hai fatto quello che credevi più giusto! ====Episodio 34, ''Dieci piccoli poliziotti''==== *'''Sciccoso''': Ci sarà pure un modo per sbarazzarci di loro.<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': Coraggio, Smidollato! Fatti venire un'idea, tanto per cambiare!<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': E non startene l'impalato a leggere, mentre ti parlo! Cos'è questa roba? Cenerentola con i sette nani, eh? ====Episodio 36, ''I K-9 alla riscossa''==== *'''Sansone''': È romantico, che quell'alpinista si è risultato una recluta della scuola in vacanza.<br />'''Skitzy''': Già! A quanto pare, Fulmine ha avuto un colpo di fulmine. ====Episodio 37, ''La leggenda di Robin Good''==== *'''Mahoney''': Bene! Il piano è questo: ci servono un paio di esche travestite da ricchi playboy.<br />'''Zed''': Ahaha! Io! Prendi me!<br />'''Mahoney''': Infatti pensavo a voi, Zed e Sweetchuck!<br />'''Sweetchuck''': E perchè non a Zed ed... ed... ad House?<br />'''Mahoney''': Sweetchuck. Sarà una sciocchezza! Tu e Zed vi lasciate derubare e noi li inchiodiamo!<br />'''Zed''': Sarà facilissimo! ====Episodio 38, ''Missione alle Hawaii''==== *'''Mahoney''': Ah! Le Hawaii! Che meraviglia! Meno male che il capitano Harris non è venuto con noi per fastidirci come al solito.<br />'''Zed''': Già! E peccato che non ci sarebbero delle solite disgrazie su di lui. ====Episodio 39, ''Ladri come noi''==== *'''Jones''': Mahoney, sei stato grande! Sei riuscito a catturare il tuo ex-compagno di cella con astuzia e furbizia.<br />'''Mahoney''': Già! È stata una lotta felice, e bisogna anche dire che dei criminali, anche quelli come Mulgrew, sono dei gran buffoni buoni a nulla. {{NDR|Mahoney e Jones ridono vittoriosamente concludendosi l'episodio}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Scuola di polizia}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] 7mninjl8lwpovnctkbh6o22a6m6fef0 1223683 1223682 2022-08-21T23:22:10Z 87.4.124.64 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo= Police Academy |titoloitaliano= Scuola di polizia |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine= |anno= 1988 - 1989 |genere= animazione/umorismo/azione/avventura/commedia |stagioni= 2 |episodi= 65 |regista= [[Ron Oliver]]<br />[[Allan Harmon]] |soggetto= <!--solo in caso di film TV o miniserie TV--> |sceneggiatore= [[Bruce Shelly]] |ideatore= [[Hugh Wilson]]<br />[[Neal Israel]]<br />[[Pat Proft]] |doppiatoriitaliani= *[[Ivo De Palma]]: Carey Mahoney *[[Massimiliano Lotti]]: Larvell Jones *[[Antonello Governale]]: Carl Sweetchuck *[[Enrico Maggi]]: Zed *[[Paolo Marchese]]: Moses Hightower *[[Graziella Porta]]: Laverne Hooks *[[Tony Fuochi]]: House *[[Luca Semeraro]]: Eugene Tackleberry *[[Jasmine Laurenti]]: Debbie Callahan *[[Giovanni Battezzato]]: Capitano Thaddeus Harris *[[Sergio Romanò]]: Proctor *[[Umberto Tabarelli]]: Comandante Eric Lassard *[[Enrico Carabelli]]: Professore |note= }} '''''Scuola di polizia''''', serie televisiva d'animazione del 1988 basata sulla [[Scuola di polizia (film)|serie cinematografica]]. ==Frasi== * Mahoney! ('''Capitano Harris''') * Adoro questo lavoro! ('''Mahoney''') ==Dialoghi== ===Stagione 1=== ====Episodio 1, ''La banda dei clown''==== *'''Mahoney''': Lo sa, Signore? Non la faceva così il patriota!<br />'''Capitano Harris''': Mi sbarazzerò di te! Dov'esse essere l'ultima cosa che faccio! ====Episodio 2, ''Cani d'assalto''==== *'''Capo della polizia''': Harris, si tolga di mezzo! Lei disonora la nostra beneamata uniforme!<br />'''Mahoney''': Il capitano Harris si è scoperto!<br />'''Sweetchuck''': Scoperto? E perchè?<br />'''Mahoney''': Ho sempre detto che non le andava ad alcol. ====Episodio 3, ''Il fantasma''==== *'''Capitano Harris''': Sweetchuck ha avuto una medaglia? Ma dico, siamo impazziti per cosa? ====Episodio 7, ''Tanto oro quanto pesa''==== *'''Sweetchuck''': È stata colpa del gradino, non mia. Questo vuol dire che fra noi è tutto finito? Ho capito bene?<br />'''Phoenix Amazona''': No, hai capito male! È finita per te, Zuccherino! ====Episodio 9, ''Alla conquista del West''==== *'''Mahoney''': Un pensierino per dirti "arrivederci".<br />'''Capitano Harris''': Diciamo "addio"! ====Episodio 10, ''Operazione Egitto''==== *'''Sweetchuck''': Proprio a noi doveva toccare il turno di guardia. Quest'atmosfera mi fa venire i brividi.<br />'''Zed''': Calmati, amico! Il tizio qua dentro ha 4000 anni. Che bè ti può fare? {{NDR|Si nasconde la mummia}} Vedi, non c'è niente qui ad aver paura.<br />'''Sweetchuck''': Niente? Proprio la parola giusta! {{NDR|La mummia cattura Sweetchuck}}<br />'''Zed''': È sparita! Bè, anche Sweetchuck è sparito! Almeno io ci sono ancora. Spero. {{NDR|Vede Sweetchuck lassù}} Salame, non è il momento di fare esercizi di yoga. Dobbiamo scovare quella mummia. ====Episodio 11, ''La vendetta di Testadura''==== *'''Zed''': Sono la perfida strega dell'Ovest. E spazzerò via te e il tuo cagnetto Tito. <br />'''Sweetchuck''': Dacci un taglio, Zed! Dobbiamo ripulire e alla svelta.<br />'''Zed''': Era solo un momento di ispirazione. *'''Capitano Harris''': Eh? Quando arresterò quel pericolo pubblico? Ci sto lavorando, signore?<br />'''Proctor''': Quale piano ha in mente per catturare Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Piano? Penso che aspetterò, Proctor. Ahem. Aspetterò l'occasione propizia. Si. Aspettare a un'ottima tattica. {{NDR|Suona il telefono}} Parla Harris. Eh? Che che cosa vuoi fare alla faccia? {{NDR|Si spaventa a morte}}<br />'''Proctor''': Chi era, signore?<br />'''Capitano Harris''': Era... mia madre.<br />'''Zed''': Salve signora Harris, come sta? Che bella vocina! Si, certo, ho capito. Glielo riferirò. Ciao ciao! Sua madre ci ha lasciato un messaggio per lei: "Metterò al segno la più grande rapina del secolo! Guai a te se provi a fermarmi!" E' proprio strana la sua mamma!<br />'''Sweetchuck''': Zed, dubito che al telefono ci fosse la mamma del capitano.<br />'''Proctor''': Aspettate un attimo. Scommetto che era Testadura<br />'''Zed''': Sua madra ha che fare con Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Fuori tutti e due! Muoversi muoversi! Perché sono apparso in tv e ho detto a 3 milioni di persone che l'avrei preso?<br />'''Proctor''': Un'impegno che le fa molto onore, capitano, soprattutto visto che quel tipaccio può farla a pezzi e schiacciarla come un cocomero.<br />'''Capitano Harris''': Fuori! Ma cos'ho fatto per lavorare col più scemo del villaggio? Sono circondato da idioti! ====Episodio 12, ''Chiamatemi il dottore''==== *'''Capitano Harris''': Vi prego! Qualcuno mi chiami qualcuno!<br />'''Zed''': Ok! Signor Qualcuno!!! ====Episodio 13, ''Rapine sull'autostrada''==== *'''Ned''': Traditore!<br />'''Ed''': Doppiogiochista!<br />'''Ned''': Sei una vergogna per il buon nome della nostra famiglia! ====Episodio 14, ''La fattura''==== *'''Hooks''': Mahoney! Dobbiamo fare qualcosa per Sweetchuck<br />'''House''': E si, è diventata una minaccia per la nostra società. ====Episodio 15, ''Ciak, azione sbirri''==== *'''House''': Salve gente! Mi conoscete? Buttate le armi o sarò costretto ad usare le maniere forti! Capito?<br />'''Scagnozzo di El Kranz 2''': Ti stai invitando a nozze, Piedipiatti?<br />'''House''': Peggio per voi! Sparerò con il mio lancio-impasto! Eccolo qua! {{NDR|Li appicica con successo}}<br />'''Mahoney''': Falli salire in auto, House, che non sporchino i sedili! ====Episodio 18, ''Scontro fra bande''==== *'''Mister Sciatto''': Ehi, Squalo! Questa è la mia rapina, Testaccia arruginita!<br />'''Squalo''': Sei arrivato tardi, Mister Sciatto! {{NDR|Fufù ringhia ma Squalo lo ringhia molto e il cane si spaventa a va da Mister Sciatto}}<br />'''Mister Sciatto''': Ma che fai, Fufù?<br />'''Squalo''': Quel cane è fifone come il suo padrone! Via! {{NDR|lui e la sua banda ridono}}<br />'''Mister Sciatto''': Sta' attento, Squalo! Ride bene chi ride ultimo! ====Episodio 19, ''Gli astro sbirri''==== *'''Capitano Harris''': E va bene, Kaiman. Ti di chiaro in arresto per aver rubato lo space schuttle. Se vuoi hai il diritto di non par...<br />'''Dottor Kaiman''': Hai il diritto di fare che cosa?<br />'''Capitano Harris''': Di fare tutto ciò che desidera, signore. Ma che bella permanente! E se mi permette, vorrei farle una domanda: perchè ha rubato lo schuttle?<br />'''Dottor Kaiman''': Bè, mi serve una specie di magazzino, vedi ho rubato alcuni dei dipinti più famosi al mondo: Leonardo, Michelangelo. Opere d'arte che non hanno prezzo, e ho bisogno di un posto sicuro dove riporle, no?<br />'''Proctor''': Ha provato sotto il materasso?<br />'''Dottor Kaiman''': E quale nascondiglio migliore di un satellite in orbita torno alla Terra. I dipinti staranno là sani e salvi e per riaverli il mondo mi dovrà pagare una somma enorme.<br />'''Capitano Harris''': Bè, sì, un piano quasi perfetto. Eccetto che per un piccolo particolare: i miei uomini non le permetteranno mai e poi mai di lanciare lo schuttle. ====Episodio 20, ''Il fratello di Sweetchuck''==== *'''Mahoney''': Sweetchuck, ti senti bene?<br />'''Sweetchuck''': Come dire? Travolto e schiacciato dal peso dell'onore. ====Episodio 26, ''I baby-agenti''==== *'''Ragazzo delinquente''': Mi spieghi una cosa: come mai un pezzo grosso come lei si è messo nel giro delle auto rubate?<br />'''Sciccoso''': Guarda qua. È questo che mi interessa. {{NDR|Leggendolo il giornale}}<br />'''Ragazzo delinquente''': Rubati i gioielli della corona della Ruritania. È opera sua?<br />'''Sciccoso''': Già. E il mio uomo ha messo i gioielli in una epson che stava per essere spedita in questo paese. Ma non so quale. So solo che doveva far parte del carico di ieri o di quest'oggi.<br />'''Ragazzo delinquente''': E così ruberà tutte le epson finchè non li avrà trovate.<br />'''Sciccoso''': Voglio che tu metta subito all'opera molti più ladruncoli per quest'operazione. Ci sarà una bella ricompensa, se uno dei tuoi mi porterà all'auto che cerco. ===Stagione 2=== ====Episodio 1, ''La formula anti-crimine''==== *'''Barracuda''': Preferisco parlare di qualche bel colpo che possa sollegrare la buon'anima del nonno, Lucky Diamond, che è considerato il genio del crimine degli anni 20! E io, Barracuda Diamond, devo essere alla sua altezza! Chiaro?<br />'''Scagnozzo 1''': Ma oggi le cose sono cambiate, capo! Tuo nonno non aveva di fronte agli sbirri della scuola di polizia con tutte le loro diavolerie? ====Episodio 2, ''Operazione gattabuia''==== *'''Comandante Lassard''': È stata tutta colpa mia! Io ho addestrato quegli agenti! Forse sono troppo vecchio, Capitano! Forse è ora che vado in pensione!<br />'''Capitano Harris''': Sarebbe straordina... cioè volevo dire straordinariamente è sbagliato. Per noi, sarebbe una perdita inconsolabile!<br />'''Mahoney''': Guardi, Capitano, abbiamo una pista! Il ladro riceveva ordini dal penitenziario! La mente del furto è dietro le sbarre!<br />'''Capitano Harris''': Ah, questa è l'idea più balzana che abbia mai sentito in vita mia!<br />'''Mahoney''': Alcuni di noi potrebbero vestirsi da galeotti e andare a vedere!<br />'''Capitano Harris''': Si, mi piace!<br />'''Mahoney''': Davvero?<br />'''Capitano Harris''': Certo! Mi solletica l'idea di sapere dietro le sbarre. La galera è il posto più adatto per tipi come voi. Siete detenuti nati. Perchè non andate tutti quanti in missione?<br />'''Mahoney''': Non si può, Capitano. Servono agenti per il museo delle scienze. Non si preoccupi, Comandante! Risolveremo il caso!<br />'''Comandante Lassard''': Che cosa? Chi è stato? Qualcuno mi ha parlato! ====Episodio 3, ''Il gran consiglio del crimine''==== *'''Sciccoso''': Ordine, ordine! Dichiaro aperta la prima sessione del gran consiglio del crimine. Come sapete, ho organizzato personalmente le vostre evasioni. E vi ho fatto venire tutti qui, perché voi cinque rappre.. {{NDR|Testadura fa un rumore con il suo aggeggio}} Testadura! Non vuoi aspettare? {{NDR|Testadura lo spegne}} Ah. Come vi dicevo, vi ho fatti venire tutti qui, poi che voi rappresentate la gran del crimine. Si, noi compiremo la più clamorosa rapina al treno di tutti i tempi. E il premio sono 80 milioni di dollari in oro. ====Episodio 5, ''Zed miliardario''==== *Farai una vacanza nelle mie celle! I tuoi amici pagheranno 50 milioni di riscatto! Nessuno ha mai osato sconfiggere Asso! ('''Asso''') ====Episodio 11, ''Acciuffate Mahoney''==== *'''Hooks''': Sono certa che Mahoney non ha rubato niente!<br />'''Sweetchuck''': A parte le mie caramelle alla liquirizia? *Mahoney sarà mio, finalmente! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 12, ''A tutto rock!''==== *'''Teschio Ned''': Che cavolo fanno quegli sbirri? Io sono la star!<br />'''Grugno''': Ehi, però vanno troppo forte! Haha! Già! Sono troppo squallidi! ====Episodio 13, ''Il caso del principe ereditario''==== *'''Principe Merak''': Come osate tenermi prigioniero nella mia stessa casa?<br />'''Mahoney''': Ma Principe Merak, è per il vostro bene, qualcuno c'è l'ha con voi!<br />'''Principe Merak''': Ma non fatemi ridere! Chi mai voleva farmi male?<br />'''Mahoney''': Questo lo scopriremo al più presto! ====Episodio 14, ''L'incredibile Shandar''==== *'''Proctor''': Ha idea di dove siamo?<br />'''Mahoney''': Ti sembro forse una guida turistica, Proctor? ====Episodio 15, ''Maxine''==== *'''Zed''': Ecco i miei risparmi!<br />'''Capitano Harris''': 20 miseri dollari? Questi non bastano neanche per il tuo funerale! ====Episodio 16, ''Scambio di parti''==== *'''Proctor''': Aveva ragione, signore, le guardano proprio tutti.<br />'''Capitano Harris''': Sta' zitto, Proctor! Altro che progredire, questo è regredire! *'''Krutz''': Questi motori guidano e hanno energia alternativa come la nostra.<br />'''Faina''': E anche un modo per mantenersi in forma gratis!<br />'''House''': Prima di sera, sarò morto gratis! *'''Nasone''': E la cicciona in cima! Ho sempre sognato di vedere dal vero la torre Eiffel! {{NDR|Il progetto per la torre Eiffel umana è riuscito}} Molto bene continuate così! Come va? Ti serve forse una mano, Macigno?<br />'''Macigno''': No! Lo sai che sono portato per le pulizie domestiche! ====Episodio 18, ''Largo alle reclute''==== *'''Scagnozzo 1''': Sciatto non ci aveva detto che l'auto del sindaco è alla scuola.<br />'''Scagnozzo 2''': Ma non hai visto che faccia da idioti? Sarà facile fregarli. ====Episodio 20, ''Esercitazioni sulla neve''==== *'''Sindaco''': Sarebbe questa l'efficienza in cui di essere orgogliosa, Capitano Harris!<br />'''Capitano Harris''': Bè, si tratta di uno spazio temporaneo!<br />'''Sindaco''': Temporaneo? Bè, allora correggetelo! Prima che diventi lo zimbello della nazione! ====Episodio 22, ''Sweetchuck Supercop''==== *'''Mahoney''': Non può cacciare via Sweetchuck, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Hahaha! Davvero? Questo lo vedremo!<br />'''Tackleberry''': È un buon agente, un malto per la divisa! Certo, quando ha la divisa!<br />'''Capitano Harris''': L'unica divisa in cui gli andrà a pennello è la camicia di forza!<br />'''Zed''': Che sballo! Una camicia di forza pennellata!<br />'''Capitano Harris''': Sweetchuck. Qui hai chiuso! Meno alle tolle!<br />'''Zed''': Ma non posso lasciarlo solo! Che hai intenzioni hai, amico?<br />'''Sweetchuck''': Intento catturare il professor Philpher!<br />'''Zed''': Ma non puoi farlo!<br />'''Sweetchuck''': Ma certo che posso, Algenon! Io sono Supercop! ====Episodio 26, ''L'insospettabile''==== *'''Mahoney''': Non dimetterti, House, sei un ottimo poliziotto!<br />'''House''': Il capitano Harris non la pensa così!<br />'''Jones''': Ma il capitano Harris non pensa affatto!<br />'''House''': E come stanno andando le cose, se non me ne vado subito, qualcuno ruberà l'intero edificio!<br />'''Sweetchuck''': Si tratta solo di un periodo sfortunato!<br />'''Tackleberry''': Tu sei uno dei migliori della squadra!<br />'''Zed''': Anzi, tu sei due dei migliori della squadra!<br />'''House''': Sentite. Ho presentato le dimissioni. Domani a mezzanotte darò un taglio alla mia brillante carriera!<br />'''Zed''': Che bella collezione di figurine! Potresti lascarmela nell'eredità?<br />'''Mahoney''': Sai cosa ti dico, House, perchè non parliamo davanti a una bella pizza?<br />'''House''': Con tripla mozzarella, peperoni, sodaceti e burro d'arachidi?<br />'''Mahoney''': Perchè no? Bisogna pur morire, prima o poi! ====Episodio 27, ''Elementare, cari sbirri''==== *'''Zed''': Molto interessante! Molto molto interessante, sì!<br />'''Sweetchuck''': Che cosa c'è di più interessante sul calzino usato?<br />'''Zed''': Le calze sono come le impronte digitali! Non ci sono due odori uguali! ====Episodio 28, ''Operazione Africa''==== *Qui è il capitano Harris! Siamo arrivati alle cascate di Bathiba! Ma dove diavolo siete finiti? Passo! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 29, ''Famiglia in lotta''==== *'''Sceriffo Hillbilly''': Salvateci!<br />'''Papà Hagglepuss''': Non dateli retta! Salvate l'oro, invece!<br />'''Hightower''': Le persone sono più importanti! Anche se si tratta di furfanti! ====Episodio 30, ''La principessa del Sali''==== *'''Cool''': L'ho sentivo di esserci lo zampino di quella!<br />'''Big Boss''': Non credi di averti già abbastanza fortuna?<br />'''Mark''': Lasciaci in pace, o finiremo arrostiti! ====Episodio 31, ''Ozono in pericolo!''==== *'''Capitano Harris''': Lassard! Ma perchè permettono a quell'imbecille di parlare in tv?<br />'''Proctor''': Doveva condurlo a lei lo show, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Ti do ragione! Certo se catturassi John Lurid in diretta, diventerei il poliziotto più famoso di tutti gli USA! *'''Comandante Lassard''': Quell'avanzo di galera di John Lurid se le squagliata con 10 mila dollari!<br />'''John Lurid''': Nah, Robetta! Pochi spiccioli!<br />'''Comandante Lassard''': E ha mandato all'ospedale {{NDR|Harris e Proctor}} due dei nostri migliori agenti!<br />'''John Lurid''': Sai? È divertente questo show! {{NDR|ridendo con Frecker}} *'''John Lurid''': Questa sera, saremo ricchi, Frecker!<br />'''Frecker''': Ma capo! Se quelli non accettano di pagare, come facciamo a lanciare il razzo?<br />'''John Lurid''': Ah, non fare il pedante! *'''Proctor''': A quanto pare se la stanno spassando!<br />'''Capitano Harris''': Già! Bè, mentre loro oziano, noi acciufferemo John Lurid e diventeremo famosi! Ahaha! Bene! ====Episodio 32, ''Viaggio di... dovere''==== *'''Proprietario degli aerei''': Mi hanno rubato gli aerei!<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Loro sono i cattivi! {{NDR|Mahoney e gli altri prendono altri aerei}}<br />'''Proprietario degli aerei''': E com'è che me li rubate anche voi?<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Noi siamo i buoni! ====Episodio 33, ''Tale nonno, tale nipote''==== *'''Nonno Tackleberry''': La seccatura criminale con i giocattoli bisogna essere duri!<br />'''Capitano Harris''': Con la banda di Clyde? Con quei vecchietti?<br />'''Nonno Tackleberry''': È lo stesso! Conosco bene quei tre furfanti incalliti! Li ho catturati una volta! Vi aiuterò a farlo di nuovo!<br />'''Capitano Harris''': Chi ha fatto entrare questo pagliaccio?<br />'''Tackleberry''': Posso presentarla mio nonno, Capitano Harris? Le faccio notare che l'ultimo che l'ha chiamato "Pagliaccio"... {{NDR|Il nonno afferra Harris e lo mette a terra}} Si è fatto 20 mesi al traumatologico. {{NDR|Proctor rialza Harris}}<br />'''Hightower''': Come può trattarsi di loro? Sono ormai della quarta età!<br />'''Jones''': È vero, signore! I ladri erano poco più che ventenni. *'''Nonno Tackleberry''': È stata tutta colpa mia! Sono soltanto un vecchio rincitrullito!<br />'''Tackleberry''': Negativo, Nonno! Hai fatto quello che credevi più giusto! ====Episodio 34, ''Dieci piccoli poliziotti''==== *'''Sciccoso''': Ci sarà pure un modo per sbarazzarci di loro.<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': Coraggio, Smidollato! Fatti venire un'idea, tanto per cambiare!<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': E non startene l'impalato a leggere, mentre ti parlo! Cos'è questa roba? Cenerentola con i sette nani, eh? ====Episodio 36, ''I K-9 alla riscossa''==== *'''Sansone''': È romantico, che quell'alpinista si è risultato una recluta della scuola in vacanza.<br />'''Skitzy''': Già! A quanto pare, Fulmine ha avuto un colpo di fulmine. ====Episodio 37, ''La leggenda di Robin Good''==== *'''Mahoney''': Bene! Il piano è questo: ci servono un paio di esche travestite da ricchi playboy.<br />'''Zed''': Ahaha! Io! Prendi me!<br />'''Mahoney''': Infatti pensavo a voi, Zed e Sweetchuck!<br />'''Sweetchuck''': E perchè non a Zed ed... ed... ad House?<br />'''Mahoney''': Sweetchuck. Sarà una sciocchezza! Tu e Zed vi lasciate derubare e noi li inchiodiamo!<br />'''Zed''': Sarà facilissimo! ====Episodio 38, ''Missione alle Hawaii''==== *'''Mahoney''': Ah! Le Hawaii! Che meraviglia! Meno male che il capitano Harris non è venuto con noi per fastidirci come al solito.<br />'''Zed''': Già! E peccato che non ci sarebbero delle solite disgrazie su di lui. ====Episodio 39, ''Ladri come noi''==== *'''Jones''': Mahoney, sei stato grande! Sei riuscito a catturare il tuo ex-compagno di cella con astuzia e furbizia.<br />'''Mahoney''': Già! È stata una lotta felice, e bisogna anche dire che dei criminali, anche quelli come Mulgrew, sono dei gran buffoni buoni a nulla. {{NDR|Mahoney e Jones ridono vittoriosamente concludendosi l'episodio}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Scuola di polizia}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] 5kb98w5b9h08m7hwwhtegfulyd75m30 1223684 1223683 2022-08-21T23:30:58Z 87.4.124.64 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo= Police Academy |titoloitaliano= Scuola di polizia |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine= |anno= 1988 - 1989 |genere= animazione/umorismo/azione/avventura/commedia |stagioni= 2 |episodi= 65 |regista= [[Ron Oliver]]<br />[[Allan Harmon]] |soggetto= <!--solo in caso di film TV o miniserie TV--> |sceneggiatore= [[Bruce Shelly]] |ideatore= [[Hugh Wilson]]<br />[[Neal Israel]]<br />[[Pat Proft]] |doppiatoriitaliani= *[[Ivo De Palma]]: Carey Mahoney *[[Massimiliano Lotti]]: Larvell Jones *[[Antonello Governale]]: Carl Sweetchuck *[[Enrico Maggi]]: Zed *[[Paolo Marchese]]: Moses Hightower *[[Graziella Porta]]: Laverne Hooks *[[Tony Fuochi]]: House *[[Luca Semeraro]]: Eugene Tackleberry *[[Jasmine Laurenti]]: Debbie Callahan *[[Giovanni Battezzato]]: Capitano Thaddeus Harris *[[Sergio Romanò]]: Proctor *[[Umberto Tabarelli]]: Comandante Eric Lassard *[[Enrico Carabelli]]: Professore |note= }} '''''Scuola di polizia''''', serie televisiva d'animazione del 1988 basata sulla [[Scuola di polizia (film)|serie cinematografica]]. ==Frasi== * Mahoney! ('''Capitano Harris''') * Adoro questo lavoro! ('''Mahoney''') ==Dialoghi== ===Stagione 1=== ====Episodio 1, ''La banda dei clown''==== *'''Mahoney''': Lo sa, Signore? Non la faceva così il patriota!<br />'''Capitano Harris''': Mi sbarazzerò di te! Dov'esse essere l'ultima cosa che faccio! ====Episodio 2, ''Cani d'assalto''==== *'''Capo della polizia''': Harris, si tolga di mezzo! Lei disonora la nostra beneamata uniforme!<br />'''Mahoney''': Il capitano Harris si è scoperto!<br />'''Sweetchuck''': Scoperto? E perchè?<br />'''Mahoney''': Ho sempre detto che non le andava ad alcol. ====Episodio 3, ''Il fantasma''==== *'''Capitano Harris''': Sweetchuck ha avuto una medaglia? Ma dico, siamo impazziti per cosa? ====Episodio 7, ''Tanto oro quanto pesa''==== *'''Sweetchuck''': È stata colpa del gradino, non mia. Questo vuol dire che fra noi è tutto finito? Ho capito bene?<br />'''Phoenix Amazona''': No, hai capito male! È finita per te, Zuccherino! ====Episodio 9, ''Alla conquista del West''==== *'''Mahoney''': Un pensierino per dirti "arrivederci".<br />'''Capitano Harris''': Diciamo "addio"! ====Episodio 10, ''Operazione Egitto''==== *'''Sweetchuck''': Proprio a noi doveva toccare il turno di guardia. Quest'atmosfera mi fa venire i brividi.<br />'''Zed''': Calmati, amico! Il tizio qua dentro ha 4000 anni. Che bè ti può fare? {{NDR|Si nasconde la mummia}} Vedi, non c'è niente qui ad aver paura.<br />'''Sweetchuck''': Niente? Proprio la parola giusta! {{NDR|La mummia cattura Sweetchuck}}<br />'''Zed''': È sparita! Bè, anche Sweetchuck è sparito! Almeno io ci sono ancora. Spero. {{NDR|Vede Sweetchuck lassù}} Salame, non è il momento di fare esercizi di yoga. Dobbiamo scovare quella mummia. ====Episodio 11, ''La vendetta di Testadura''==== *'''Zed''': Sono la perfida strega dell'Ovest. E spazzerò via te e il tuo cagnetto Tito. <br />'''Sweetchuck''': Dacci un taglio, Zed! Dobbiamo ripulire e alla svelta.<br />'''Zed''': Era solo un momento di ispirazione. *'''Capitano Harris''': Eh? Quando arresterò quel pericolo pubblico? Ci sto lavorando, signore?<br />'''Proctor''': Quale piano ha in mente per catturare Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Piano? Penso che aspetterò, Proctor. Ahem. Aspetterò l'occasione propizia. Si. Aspettare a un'ottima tattica. {{NDR|Suona il telefono}} Parla Harris. Eh? Che che cosa vuoi fare alla faccia? {{NDR|Si spaventa a morte}}<br />'''Proctor''': Chi era, signore?<br />'''Capitano Harris''': Era... mia madre.<br />'''Zed''': Salve signora Harris, come sta? Che bella vocina! Si, certo, ho capito. Glielo riferirò. Ciao ciao! Sua madre ci ha lasciato un messaggio per lei: "Metterò al segno la più grande rapina del secolo! Guai a te se provi a fermarmi!" E' proprio strana la sua mamma!<br />'''Sweetchuck''': Zed, dubito che al telefono ci fosse la mamma del capitano.<br />'''Proctor''': Aspettate un attimo. Scommetto che era Testadura<br />'''Zed''': Sua madra ha che fare con Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Fuori tutti e due! Muoversi muoversi! Perché sono apparso in tv e ho detto a 3 milioni di persone che l'avrei preso?<br />'''Proctor''': Un'impegno che le fa molto onore, capitano, soprattutto visto che quel tipaccio può farla a pezzi e schiacciarla come un cocomero.<br />'''Capitano Harris''': Fuori! Ma cos'ho fatto per lavorare col più scemo del villaggio? Sono circondato da idioti! ====Episodio 12, ''Chiamatemi il dottore''==== *'''Capitano Harris''': Vi prego! Qualcuno mi chiami qualcuno!<br />'''Zed''': Ok! Signor Qualcuno!!! ====Episodio 13, ''Rapine sull'autostrada''==== *'''Ned''': Traditore!<br />'''Ed''': Doppiogiochista!<br />'''Ned''': Sei una vergogna per il buon nome della nostra famiglia! ====Episodio 14, ''La fattura''==== *'''Hooks''': Mahoney! Dobbiamo fare qualcosa per Sweetchuck<br />'''House''': E si, è diventata una minaccia per la nostra società. ====Episodio 15, ''Ciak, azione sbirri''==== *'''House''': Salve gente! Mi conoscete? Buttate le armi o sarò costretto ad usare le maniere forti! Capito?<br />'''Scagnozzo di El Kranz 2''': Ti stai invitando a nozze, Piedipiatti?<br />'''House''': Peggio per voi! Sparerò con il mio lancio-impasto! Eccolo qua! {{NDR|Li appicica con successo}}<br />'''Mahoney''': Falli salire in auto, House, che non sporchino i sedili! ====Episodio 18, ''Scontro fra bande''==== *'''Mister Sciatto''': Ehi, Squalo! Questa è la mia rapina, Testaccia arruginita!<br />'''Squalo''': Sei arrivato tardi, Mister Sciatto! {{NDR|Fufù ringhia ma Squalo lo ringhia molto e il cane si spaventa a va da Mister Sciatto}}<br />'''Mister Sciatto''': Ma che fai, Fufù?<br />'''Squalo''': Quel cane è fifone come il suo padrone! Via! {{NDR|lui e la sua banda ridono}}<br />'''Mister Sciatto''': Sta' attento, Squalo! Ride bene chi ride ultimo! ====Episodio 19, ''Gli astro sbirri''==== *'''Capitano Harris''': E va bene, Kaiman. Ti di chiaro in arresto per aver rubato lo space schuttle. Se vuoi hai il diritto di non par...<br />'''Dottor Kaiman''': Hai il diritto di fare che cosa?<br />'''Capitano Harris''': Di fare tutto ciò che desidera, signore. Ma che bella permanente! E se mi permette, vorrei farle una domanda: perchè ha rubato lo schuttle?<br />'''Dottor Kaiman''': Bè, mi serve una specie di magazzino, vedi ho rubato alcuni dei dipinti più famosi al mondo: Leonardo, Michelangelo. Opere d'arte che non hanno prezzo, e ho bisogno di un posto sicuro dove riporle, no?<br />'''Proctor''': Ha provato sotto il materasso?<br />'''Dottor Kaiman''': E quale nascondiglio migliore di un satellite in orbita torno alla Terra. I dipinti staranno là sani e salvi e per riaverli il mondo mi dovrà pagare una somma enorme.<br />'''Capitano Harris''': Bè, sì, un piano quasi perfetto. Eccetto che per un piccolo particolare: i miei uomini non le permetteranno mai e poi mai di lanciare lo schuttle. ====Episodio 20, ''Il fratello di Sweetchuck''==== *'''Mahoney''': Sweetchuck, ti senti bene?<br />'''Sweetchuck''': Come dire? Travolto e schiacciato dal peso dell'onore. ====Episodio 26, ''I baby-agenti''==== *'''Ragazzo delinquente''': Mi spieghi una cosa: come mai un pezzo grosso come lei si è messo nel giro delle auto rubate?<br />'''Sciccoso''': Guarda qua. È questo che mi interessa. {{NDR|Leggendolo il giornale}}<br />'''Ragazzo delinquente''': Rubati i gioielli della corona della Ruritania. È opera sua?<br />'''Sciccoso''': Già. E il mio uomo ha messo i gioielli in una epson che stava per essere spedita in questo paese. Ma non so quale. So solo che doveva far parte del carico di ieri o di quest'oggi.<br />'''Ragazzo delinquente''': E così ruberà tutte le epson finchè non li avrà trovate.<br />'''Sciccoso''': Voglio che tu metta subito all'opera molti più ladruncoli per quest'operazione. Ci sarà una bella ricompensa, se uno dei tuoi mi porterà all'auto che cerco. ===Stagione 2=== ====Episodio 1, ''La formula anti-crimine''==== *'''Barracuda''': Preferisco parlare di qualche bel colpo che possa sollegrare la buon'anima del nonno, Lucky Diamond, che è considerato il genio del crimine degli anni 20! E io, Barracuda Diamond, devo essere alla sua altezza! Chiaro?<br />'''Scagnozzo 1''': Ma oggi le cose sono cambiate, capo! Tuo nonno non aveva di fronte agli sbirri della scuola di polizia con tutte le loro diavolerie? ====Episodio 2, ''Operazione gattabuia''==== *'''Comandante Lassard''': È stata tutta colpa mia! Io ho addestrato quegli agenti! Forse sono troppo vecchio, Capitano! Forse è ora che vado in pensione!<br />'''Capitano Harris''': Sarebbe straordina... cioè volevo dire straordinariamente è sbagliato. Per noi, sarebbe una perdita inconsolabile!<br />'''Mahoney''': Guardi, Capitano, abbiamo una pista! Il ladro riceveva ordini dal penitenziario! La mente del furto è dietro le sbarre!<br />'''Capitano Harris''': Ah, questa è l'idea più balzana che abbia mai sentito in vita mia!<br />'''Mahoney''': Alcuni di noi potrebbero vestirsi da galeotti e andare a vedere!<br />'''Capitano Harris''': Si, mi piace!<br />'''Mahoney''': Davvero?<br />'''Capitano Harris''': Certo! Mi solletica l'idea di sapere dietro le sbarre. La galera è il posto più adatto per tipi come voi. Siete detenuti nati. Perchè non andate tutti quanti in missione?<br />'''Mahoney''': Non si può, Capitano. Servono agenti per il museo delle scienze. Non si preoccupi, Comandante! Risolveremo il caso!<br />'''Comandante Lassard''': Che cosa? Chi è stato? Qualcuno mi ha parlato! ====Episodio 3, ''Il gran consiglio del crimine''==== *'''Sciccoso''': Ordine, ordine! Dichiaro aperta la prima sessione del gran consiglio del crimine. Come sapete, ho organizzato personalmente le vostre evasioni. E vi ho fatto venire tutti qui, perché voi cinque rappre.. {{NDR|Testadura fa un rumore con il suo aggeggio}} Testadura! Non vuoi aspettare? {{NDR|Testadura lo spegne}} Ah. Come vi dicevo, vi ho fatti venire tutti qui, poi che voi rappresentate la gran del crimine. Si, noi compiremo la più clamorosa rapina al treno di tutti i tempi. E il premio sono 80 milioni di dollari in oro. ====Episodio 5, ''Zed miliardario''==== *Farai una vacanza nelle mie celle! I tuoi amici pagheranno 50 milioni di riscatto! Nessuno ha mai osato sconfiggere Asso! ('''Asso''') ====Episodio 11, ''Acciuffate Mahoney''==== *'''Hooks''': Sono certa che Mahoney non ha rubato niente!<br />'''Sweetchuck''': A parte le mie caramelle alla liquirizia? *Mahoney sarà mio, finalmente! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 12, ''A tutto rock!''==== *'''Teschio Ned''': Che cavolo fanno quegli sbirri? Io sono la star!<br />'''Grugno''': Ehi, però vanno troppo forte! Haha! Già! Sono troppo squallidi! ====Episodio 13, ''Il caso del principe ereditario''==== *'''Principe Merak''': Come osate tenermi prigioniero nella mia stessa casa?<br />'''Mahoney''': Ma Principe Merak, è per il vostro bene, qualcuno c'è l'ha con voi!<br />'''Principe Merak''': Ma non fatemi ridere! Chi mai voleva farmi male?<br />'''Mahoney''': Questo lo scopriremo al più presto! ====Episodio 14, ''L'incredibile Shandar''==== *'''Proctor''': Ha idea di dove siamo?<br />'''Mahoney''': Ti sembro forse una guida turistica, Proctor? ====Episodio 15, ''Maxine''==== *'''Zed''': Ecco i miei risparmi!<br />'''Capitano Harris''': 20 miseri dollari? Questi non bastano neanche per il tuo funerale! ====Episodio 16, ''Scambio di parti''==== *'''Proctor''': Aveva ragione, signore, le guardano proprio tutti.<br />'''Capitano Harris''': Sta' zitto, Proctor! Altro che progredire, questo è regredire! *'''Krutz''': Questi motori guidano e hanno energia alternativa come la nostra.<br />'''Faina''': E anche un modo per mantenersi in forma gratis!<br />'''House''': Prima di sera, sarò morto gratis! *'''Nasone''': E la cicciona in cima! Ho sempre sognato di vedere dal vero la torre Eiffel! {{NDR|Il progetto per la torre Eiffel umana è riuscito}} Molto bene continuate così! Come va? Ti serve forse una mano, Macigno?<br />'''Macigno''': No! Lo sai che sono portato per le pulizie domestiche! ====Episodio 18, ''Largo alle reclute''==== *'''Scagnozzo 1''': Sciatto non ci aveva detto che l'auto del sindaco è alla scuola.<br />'''Scagnozzo 2''': Ma non hai visto che faccia da idioti? Sarà facile fregarli. ====Episodio 20, ''Esercitazioni sulla neve''==== *'''Sindaco''': Sarebbe questa l'efficienza in cui di essere orgogliosa, Capitano Harris!<br />'''Capitano Harris''': Bè, si tratta di uno spazio temporaneo!<br />'''Sindaco''': Temporaneo? Bè, allora correggetelo! Prima che diventi lo zimbello della nazione! ====Episodio 21, ''Il cavaliere nero''==== *'''Valvola''': Guarda guarda guarda! Quella mezza Tack di Tackleberry!<br />'''Ronzo''': Ah già, se non sbaglio è quello che ti ha sbattuto in gattabuia l'ultima volta, capo!<br />'''Valvola''': Ha avuto fortuna! Ma oggi la ruota della fortuna girerà in mio favore! ====Episodio 22, ''Sweetchuck Supercop''==== *'''Mahoney''': Non può cacciare via Sweetchuck, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Hahaha! Davvero? Questo lo vedremo!<br />'''Tackleberry''': È un buon agente, un malto per la divisa! Certo, quando ha la divisa!<br />'''Capitano Harris''': L'unica divisa in cui gli andrà a pennello è la camicia di forza!<br />'''Zed''': Che sballo! Una camicia di forza pennellata!<br />'''Capitano Harris''': Sweetchuck. Qui hai chiuso! Meno alle tolle!<br />'''Zed''': Ma non posso lasciarlo solo! Che hai intenzioni hai, amico?<br />'''Sweetchuck''': Intento catturare il professor Philpher!<br />'''Zed''': Ma non puoi farlo!<br />'''Sweetchuck''': Ma certo che posso, Algenon! Io sono Supercop! ====Episodio 23, ''Antichi riti e cerimonie''==== *'''Mahoney''': Ok, Gattone, fatti sotto, ride bene chi ride ultimo!<br />'''Jaguar''': Vuoi essere tu a ridere per ultimo? E va bene! ====Episodio 24, ''I pirati dell'aria''==== *'''Capitano Harris''': Se non acciuffate quei farabutti nelle prossime 24 ore, io vi sbatto a dirigere il traffico!<br />'''Proctor''': Già, e qui c'è il conto per la scultura che è andata in pezzi!<br />'''Jones''': Ma è colpa vostra se la scultura si è rotta!<br />'''Capitano Harris''': Me ne frego, la pagherete comunque voi! ====Episodio 25, ''Big Burger''==== *'''Sweetchuck''': Avevi promesso il tuo consulento consumo di hamburger!<br />'''House''': Ma l'ho fatto! Tra ieri e oggi ne ho mangiato 150 o 160!<br />'''Zed''': 6 burger indipendenti, riconosco i sintomi: mani sudate, pancia erobica, e un faccione, se non stai attento, avresti scambiato per la luna piena! ====Episodio 26, ''L'insospettabile''==== *'''Mahoney''': Non dimetterti, House, sei un ottimo poliziotto!<br />'''House''': Il capitano Harris non la pensa così!<br />'''Jones''': Ma il capitano Harris non pensa affatto!<br />'''House''': E come stanno andando le cose, se non me ne vado subito, qualcuno ruberà l'intero edificio!<br />'''Sweetchuck''': Si tratta solo di un periodo sfortunato!<br />'''Tackleberry''': Tu sei uno dei migliori della squadra!<br />'''Zed''': Anzi, tu sei due dei migliori della squadra!<br />'''House''': Sentite. Ho presentato le dimissioni. Domani a mezzanotte darò un taglio alla mia brillante carriera!<br />'''Zed''': Che bella collezione di figurine! Potresti lascarmela nell'eredità?<br />'''Mahoney''': Sai cosa ti dico, House, perchè non parliamo davanti a una bella pizza?<br />'''House''': Con tripla mozzarella, peperoni, sodaceti e burro d'arachidi?<br />'''Mahoney''': Perchè no? Bisogna pur morire, prima o poi! ====Episodio 27, ''Elementare, cari sbirri''==== *'''Zed''': Molto interessante! Molto molto interessante, sì!<br />'''Sweetchuck''': Che cosa c'è di più interessante sul calzino usato?<br />'''Zed''': Le calze sono come le impronte digitali! Non ci sono due odori uguali! ====Episodio 28, ''Operazione Africa''==== *Qui è il capitano Harris! Siamo arrivati alle cascate di Bathiba! Ma dove diavolo siete finiti? Passo! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 29, ''Famiglia in lotta''==== *'''Sceriffo Hillbilly''': Salvateci!<br />'''Papà Hagglepuss''': Non dateli retta! Salvate l'oro, invece!<br />'''Hightower''': Le persone sono più importanti! Anche se si tratta di furfanti! ====Episodio 30, ''La principessa del Sali''==== *'''Cool''': L'ho sentivo di esserci lo zampino di quella!<br />'''Big Boss''': Non credi di averti già abbastanza fortuna?<br />'''Mark''': Lasciaci in pace, o finiremo arrostiti! ====Episodio 31, ''Ozono in pericolo!''==== *'''Capitano Harris''': Lassard! Ma perchè permettono a quell'imbecille di parlare in tv?<br />'''Proctor''': Doveva condurlo a lei lo show, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Ti do ragione! Certo se catturassi John Lurid in diretta, diventerei il poliziotto più famoso di tutti gli USA! *'''Comandante Lassard''': Quell'avanzo di galera di John Lurid se le squagliata con 10 mila dollari!<br />'''John Lurid''': Nah, Robetta! Pochi spiccioli!<br />'''Comandante Lassard''': E ha mandato all'ospedale {{NDR|Harris e Proctor}} due dei nostri migliori agenti!<br />'''John Lurid''': Sai? È divertente questo show! {{NDR|ridendo con Frecker}} *'''John Lurid''': Questa sera, saremo ricchi, Frecker!<br />'''Frecker''': Ma capo! Se quelli non accettano di pagare, come facciamo a lanciare il razzo?<br />'''John Lurid''': Ah, non fare il pedante! *'''Proctor''': A quanto pare se la stanno spassando!<br />'''Capitano Harris''': Già! Bè, mentre loro oziano, noi acciufferemo John Lurid e diventeremo famosi! Ahaha! Bene! ====Episodio 32, ''Viaggio di... dovere''==== *'''Proprietario degli aerei''': Mi hanno rubato gli aerei!<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Loro sono i cattivi! {{NDR|Mahoney e gli altri prendono altri aerei}}<br />'''Proprietario degli aerei''': E com'è che me li rubate anche voi?<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Noi siamo i buoni! ====Episodio 33, ''Tale nonno, tale nipote''==== *'''Nonno Tackleberry''': La seccatura criminale con i giocattoli bisogna essere duri!<br />'''Capitano Harris''': Con la banda di Clyde? Con quei vecchietti?<br />'''Nonno Tackleberry''': È lo stesso! Conosco bene quei tre furfanti incalliti! Li ho catturati una volta! Vi aiuterò a farlo di nuovo!<br />'''Capitano Harris''': Chi ha fatto entrare questo pagliaccio?<br />'''Tackleberry''': Posso presentarla mio nonno, Capitano Harris? Le faccio notare che l'ultimo che l'ha chiamato "Pagliaccio"... {{NDR|Il nonno afferra Harris e lo mette a terra}} Si è fatto 20 mesi al traumatologico. {{NDR|Proctor rialza Harris}}<br />'''Hightower''': Come può trattarsi di loro? Sono ormai della quarta età!<br />'''Jones''': È vero, signore! I ladri erano poco più che ventenni. *'''Nonno Tackleberry''': È stata tutta colpa mia! Sono soltanto un vecchio rincitrullito!<br />'''Tackleberry''': Negativo, Nonno! Hai fatto quello che credevi più giusto! ====Episodio 34, ''Dieci piccoli poliziotti''==== *'''Sciccoso''': Ci sarà pure un modo per sbarazzarci di loro.<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': Coraggio, Smidollato! Fatti venire un'idea, tanto per cambiare!<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': E non startene l'impalato a leggere, mentre ti parlo! Cos'è questa roba? Cenerentola con i sette nani, eh? ====Episodio 36, ''I K-9 alla riscossa''==== *'''Sansone''': È romantico, che quell'alpinista si è risultato una recluta della scuola in vacanza.<br />'''Skitzy''': Già! A quanto pare, Fulmine ha avuto un colpo di fulmine. ====Episodio 37, ''La leggenda di Robin Good''==== *'''Mahoney''': Bene! Il piano è questo: ci servono un paio di esche travestite da ricchi playboy.<br />'''Zed''': Ahaha! Io! Prendi me!<br />'''Mahoney''': Infatti pensavo a voi, Zed e Sweetchuck!<br />'''Sweetchuck''': E perchè non a Zed ed... ed... ad House?<br />'''Mahoney''': Sweetchuck. Sarà una sciocchezza! Tu e Zed vi lasciate derubare e noi li inchiodiamo!<br />'''Zed''': Sarà facilissimo! ====Episodio 38, ''Missione alle Hawaii''==== *'''Mahoney''': Ah! Le Hawaii! Che meraviglia! Meno male che il capitano Harris non è venuto con noi per fastidirci come al solito.<br />'''Zed''': Già! E peccato che non ci sarebbero delle solite disgrazie su di lui. ====Episodio 39, ''Ladri come noi''==== *'''Jones''': Mahoney, sei stato grande! Sei riuscito a catturare il tuo ex-compagno di cella con astuzia e furbizia.<br />'''Mahoney''': Già! È stata una lotta felice, e bisogna anche dire che dei criminali, anche quelli come Mulgrew, sono dei gran buffoni buoni a nulla. {{NDR|Mahoney e Jones ridono vittoriosamente concludendosi l'episodio}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Scuola di polizia}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] nqmzu80uxzv83jj640u63dye6j5q66l 1223685 1223684 2022-08-21T23:37:46Z 87.4.124.64 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo= Police Academy |titoloitaliano= Scuola di polizia |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine= |anno= 1988 - 1989 |genere= animazione/umorismo/azione/avventura/commedia |stagioni= 2 |episodi= 65 |regista= [[Ron Oliver]]<br />[[Allan Harmon]] |soggetto= <!--solo in caso di film TV o miniserie TV--> |sceneggiatore= [[Bruce Shelly]] |ideatore= [[Hugh Wilson]]<br />[[Neal Israel]]<br />[[Pat Proft]] |doppiatoriitaliani= *[[Ivo De Palma]]: Carey Mahoney *[[Massimiliano Lotti]]: Larvell Jones *[[Antonello Governale]]: Carl Sweetchuck *[[Enrico Maggi]]: Zed *[[Paolo Marchese]]: Moses Hightower *[[Graziella Porta]]: Laverne Hooks *[[Tony Fuochi]]: House *[[Luca Semeraro]]: Eugene Tackleberry *[[Jasmine Laurenti]]: Debbie Callahan *[[Giovanni Battezzato]]: Capitano Thaddeus Harris *[[Sergio Romanò]]: Proctor *[[Umberto Tabarelli]]: Comandante Eric Lassard *[[Enrico Carabelli]]: Professore |note= }} '''''Scuola di polizia''''', serie televisiva d'animazione del 1988 basata sulla [[Scuola di polizia (film)|serie cinematografica]]. ==Frasi== * Mahoney! ('''Capitano Harris''') * Adoro questo lavoro! ('''Mahoney''') ==Dialoghi== ===Stagione 1=== ====Episodio 1, ''La banda dei clown''==== *'''Mahoney''': Lo sa, Signore? Non la faceva così il patriota!<br />'''Capitano Harris''': Mi sbarazzerò di te! Dov'esse essere l'ultima cosa che faccio! ====Episodio 2, ''Cani d'assalto''==== *'''Capo della polizia''': Harris, si tolga di mezzo! Lei disonora la nostra beneamata uniforme!<br />'''Mahoney''': Il capitano Harris si è scoperto!<br />'''Sweetchuck''': Scoperto? E perchè?<br />'''Mahoney''': Ho sempre detto che non le andava ad alcol. ====Episodio 3, ''Il fantasma''==== *'''Capitano Harris''': Sweetchuck ha avuto una medaglia? Ma dico, siamo impazziti per cosa? ====Episodio 7, ''Tanto oro quanto pesa''==== *'''Sweetchuck''': È stata colpa del gradino, non mia. Questo vuol dire che fra noi è tutto finito? Ho capito bene?<br />'''Phoenix Amazona''': No, hai capito male! È finita per te, Zuccherino! ====Episodio 9, ''Alla conquista del West''==== *'''Mahoney''': Un pensierino per dirti "arrivederci".<br />'''Capitano Harris''': Diciamo "addio"! ====Episodio 10, ''Operazione Egitto''==== *'''Sweetchuck''': Proprio a noi doveva toccare il turno di guardia. Quest'atmosfera mi fa venire i brividi.<br />'''Zed''': Calmati, amico! Il tizio qua dentro ha 4000 anni. Che bè ti può fare? {{NDR|Si nasconde la mummia}} Vedi, non c'è niente qui ad aver paura.<br />'''Sweetchuck''': Niente? Proprio la parola giusta! {{NDR|La mummia cattura Sweetchuck}}<br />'''Zed''': È sparita! Bè, anche Sweetchuck è sparito! Almeno io ci sono ancora. Spero. {{NDR|Vede Sweetchuck lassù}} Salame, non è il momento di fare esercizi di yoga. Dobbiamo scovare quella mummia. ====Episodio 11, ''La vendetta di Testadura''==== *'''Zed''': Sono la perfida strega dell'Ovest. E spazzerò via te e il tuo cagnetto Tito. <br />'''Sweetchuck''': Dacci un taglio, Zed! Dobbiamo ripulire e alla svelta.<br />'''Zed''': Era solo un momento di ispirazione. *'''Capitano Harris''': Eh? Quando arresterò quel pericolo pubblico? Ci sto lavorando, signore?<br />'''Proctor''': Quale piano ha in mente per catturare Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Piano? Penso che aspetterò, Proctor. Ahem. Aspetterò l'occasione propizia. Si. Aspettare a un'ottima tattica. {{NDR|Suona il telefono}} Parla Harris. Eh? Che che cosa vuoi fare alla faccia? {{NDR|Si spaventa a morte}}<br />'''Proctor''': Chi era, signore?<br />'''Capitano Harris''': Era... mia madre.<br />'''Zed''': Salve signora Harris, come sta? Che bella vocina! Si, certo, ho capito. Glielo riferirò. Ciao ciao! Sua madre ci ha lasciato un messaggio per lei: "Metterò al segno la più grande rapina del secolo! Guai a te se provi a fermarmi!" E' proprio strana la sua mamma!<br />'''Sweetchuck''': Zed, dubito che al telefono ci fosse la mamma del capitano.<br />'''Proctor''': Aspettate un attimo. Scommetto che era Testadura<br />'''Zed''': Sua madra ha che fare con Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Fuori tutti e due! Muoversi muoversi! Perché sono apparso in tv e ho detto a 3 milioni di persone che l'avrei preso?<br />'''Proctor''': Un'impegno che le fa molto onore, capitano, soprattutto visto che quel tipaccio può farla a pezzi e schiacciarla come un cocomero.<br />'''Capitano Harris''': Fuori! Ma cos'ho fatto per lavorare col più scemo del villaggio? Sono circondato da idioti! ====Episodio 12, ''Chiamatemi il dottore''==== *'''Capitano Harris''': Vi prego! Qualcuno mi chiami qualcuno!<br />'''Zed''': Ok! Signor Qualcuno!!! ====Episodio 13, ''Rapine sull'autostrada''==== *'''Ned''': Traditore!<br />'''Ed''': Doppiogiochista!<br />'''Ned''': Sei una vergogna per il buon nome della nostra famiglia! ====Episodio 14, ''La fattura''==== *'''Hooks''': Mahoney! Dobbiamo fare qualcosa per Sweetchuck<br />'''House''': E si, è diventata una minaccia per la nostra società. ====Episodio 15, ''Ciak, azione sbirri''==== *'''House''': Salve gente! Mi conoscete? Buttate le armi o sarò costretto ad usare le maniere forti! Capito?<br />'''Scagnozzo di El Kranz 2''': Ti stai invitando a nozze, Piedipiatti?<br />'''House''': Peggio per voi! Sparerò con il mio lancio-impasto! Eccolo qua! {{NDR|Li appicica con successo}}<br />'''Mahoney''': Falli salire in auto, House, che non sporchino i sedili! ====Episodio 18, ''Scontro fra bande''==== *'''Mister Sciatto''': Ehi, Squalo! Questa è la mia rapina, Testaccia arruginita!<br />'''Squalo''': Sei arrivato tardi, Mister Sciatto! {{NDR|Fufù ringhia ma Squalo lo ringhia molto e il cane si spaventa a va da Mister Sciatto}}<br />'''Mister Sciatto''': Ma che fai, Fufù?<br />'''Squalo''': Quel cane è fifone come il suo padrone! Via! {{NDR|lui e la sua banda ridono}}<br />'''Mister Sciatto''': Sta' attento, Squalo! Ride bene chi ride ultimo! ====Episodio 19, ''Gli astro sbirri''==== *'''Capitano Harris''': E va bene, Kaiman. Ti di chiaro in arresto per aver rubato lo space schuttle. Se vuoi hai il diritto di non par...<br />'''Dottor Kaiman''': Hai il diritto di fare che cosa?<br />'''Capitano Harris''': Di fare tutto ciò che desidera, signore. Ma che bella permanente! E se mi permette, vorrei farle una domanda: perchè ha rubato lo schuttle?<br />'''Dottor Kaiman''': Bè, mi serve una specie di magazzino, vedi ho rubato alcuni dei dipinti più famosi al mondo: Leonardo, Michelangelo. Opere d'arte che non hanno prezzo, e ho bisogno di un posto sicuro dove riporle, no?<br />'''Proctor''': Ha provato sotto il materasso?<br />'''Dottor Kaiman''': E quale nascondiglio migliore di un satellite in orbita torno alla Terra. I dipinti staranno là sani e salvi e per riaverli il mondo mi dovrà pagare una somma enorme.<br />'''Capitano Harris''': Bè, sì, un piano quasi perfetto. Eccetto che per un piccolo particolare: i miei uomini non le permetteranno mai e poi mai di lanciare lo schuttle. ====Episodio 20, ''Il fratello di Sweetchuck''==== *'''Mahoney''': Sweetchuck, ti senti bene?<br />'''Sweetchuck''': Come dire? Travolto e schiacciato dal peso dell'onore. ====Episodio 26, ''I baby-agenti''==== *'''Ragazzo delinquente''': Mi spieghi una cosa: come mai un pezzo grosso come lei si è messo nel giro delle auto rubate?<br />'''Sciccoso''': Guarda qua. È questo che mi interessa. {{NDR|Leggendolo il giornale}}<br />'''Ragazzo delinquente''': Rubati i gioielli della corona della Ruritania. È opera sua?<br />'''Sciccoso''': Già. E il mio uomo ha messo i gioielli in una epson che stava per essere spedita in questo paese. Ma non so quale. So solo che doveva far parte del carico di ieri o di quest'oggi.<br />'''Ragazzo delinquente''': E così ruberà tutte le epson finchè non li avrà trovate.<br />'''Sciccoso''': Voglio che tu metta subito all'opera molti più ladruncoli per quest'operazione. Ci sarà una bella ricompensa, se uno dei tuoi mi porterà all'auto che cerco. ===Stagione 2=== ====Episodio 1, ''La formula anti-crimine''==== *'''Barracuda''': Preferisco parlare di qualche bel colpo che possa sollegrare la buon'anima del nonno, Lucky Diamond, che è considerato il genio del crimine degli anni 20! E io, Barracuda Diamond, devo essere alla sua altezza! Chiaro?<br />'''Scagnozzo 1''': Ma oggi le cose sono cambiate, capo! Tuo nonno non aveva di fronte agli sbirri della scuola di polizia con tutte le loro diavolerie? ====Episodio 2, ''Operazione gattabuia''==== *'''Comandante Lassard''': È stata tutta colpa mia! Io ho addestrato quegli agenti! Forse sono troppo vecchio, Capitano! Forse è ora che vado in pensione!<br />'''Capitano Harris''': Sarebbe straordina... cioè volevo dire straordinariamente è sbagliato. Per noi, sarebbe una perdita inconsolabile!<br />'''Mahoney''': Guardi, Capitano, abbiamo una pista! Il ladro riceveva ordini dal penitenziario! La mente del furto è dietro le sbarre!<br />'''Capitano Harris''': Ah, questa è l'idea più balzana che abbia mai sentito in vita mia!<br />'''Mahoney''': Alcuni di noi potrebbero vestirsi da galeotti e andare a vedere!<br />'''Capitano Harris''': Si, mi piace!<br />'''Mahoney''': Davvero?<br />'''Capitano Harris''': Certo! Mi solletica l'idea di sapere dietro le sbarre. La galera è il posto più adatto per tipi come voi. Siete detenuti nati. Perchè non andate tutti quanti in missione?<br />'''Mahoney''': Non si può, Capitano. Servono agenti per il museo delle scienze. Non si preoccupi, Comandante! Risolveremo il caso!<br />'''Comandante Lassard''': Che cosa? Chi è stato? Qualcuno mi ha parlato! ====Episodio 3, ''Il gran consiglio del crimine''==== *'''Sciccoso''': Ordine, ordine! Dichiaro aperta la prima sessione del gran consiglio del crimine. Come sapete, ho organizzato personalmente le vostre evasioni. E vi ho fatto venire tutti qui, perché voi cinque rappre.. {{NDR|Testadura fa un rumore con il suo aggeggio}} Testadura! Non vuoi aspettare? {{NDR|Testadura lo spegne}} Ah. Come vi dicevo, vi ho fatti venire tutti qui, poi che voi rappresentate la gran del crimine. Si, noi compiremo la più clamorosa rapina al treno di tutti i tempi. E il premio sono 80 milioni di dollari in oro. ====Episodio 5, ''Zed miliardario''==== *Farai una vacanza nelle mie celle! I tuoi amici pagheranno 50 milioni di riscatto! Nessuno ha mai osato sconfiggere Asso! ('''Asso''') ====Episodio 11, ''Acciuffate Mahoney''==== *'''Hooks''': Sono certa che Mahoney non ha rubato niente!<br />'''Sweetchuck''': A parte le mie caramelle alla liquirizia? *Mahoney sarà mio, finalmente! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 12, ''A tutto rock!''==== *'''Teschio Ned''': Che cavolo fanno quegli sbirri? Io sono la star!<br />'''Grugno''': Ehi, però vanno troppo forte! Haha! Già! Sono troppo squallidi! ====Episodio 13, ''Il caso del principe ereditario''==== *'''Principe Merak''': Come osate tenermi prigioniero nella mia stessa casa?<br />'''Mahoney''': Ma Principe Merak, è per il vostro bene, qualcuno c'è l'ha con voi!<br />'''Principe Merak''': Ma non fatemi ridere! Chi mai voleva farmi male?<br />'''Mahoney''': Questo lo scopriremo al più presto! ====Episodio 14, ''L'incredibile Shandar''==== *'''Proctor''': Ha idea di dove siamo?<br />'''Mahoney''': Ti sembro forse una guida turistica, Proctor? ====Episodio 15, ''Maxine''==== *'''Zed''': Ecco i miei risparmi!<br />'''Capitano Harris''': 20 miseri dollari? Questi non bastano neanche per il tuo funerale! ====Episodio 16, ''Scambio di parti''==== *'''Proctor''': Aveva ragione, signore, le guardano proprio tutti.<br />'''Capitano Harris''': Sta' zitto, Proctor! Altro che progredire, questo è regredire! *'''Krutz''': Questi motori guidano e hanno energia alternativa come la nostra.<br />'''Faina''': E anche un modo per mantenersi in forma gratis!<br />'''House''': Prima di sera, sarò morto gratis! *'''Nasone''': E la cicciona in cima! Ho sempre sognato di vedere dal vero la torre Eiffel! {{NDR|Il progetto per la torre Eiffel umana è riuscito}} Molto bene continuate così! Come va? Ti serve forse una mano, Macigno?<br />'''Macigno''': No! Lo sai che sono portato per le pulizie domestiche! ====Episodio 17, ''Champ''==== *'''Senior Bola''': Datemi per riscatto, o il cavallo o il vostro capitano?<br />'''Mahoney''': Già, potete anche tenerlo!<br />'''Capitano Harris''': Mahoney?!<br />'''Proctor''': Diamoli anche Lassard! ====Episodio 18, ''Largo alle reclute''==== *'''Scagnozzo 1''': Sciatto non ci aveva detto che l'auto del sindaco è alla scuola.<br />'''Scagnozzo 2''': Ma non hai visto che faccia da idioti? Sarà facile fregarli. ====Episodio 19, ''Il ragazzo lupo''==== *Allora, scanza fatiche! Dovreste andare a caccia di quel diavolo di Slik, altro che giocare con quell'inutile computer! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 20, ''Esercitazioni sulla neve''==== *'''Sindaco''': Sarebbe questa l'efficienza in cui di essere orgogliosa, Capitano Harris!<br />'''Capitano Harris''': Bè, si tratta di uno spazio temporaneo!<br />'''Sindaco''': Temporaneo? Bè, allora correggetelo! Prima che diventi lo zimbello della nazione! ====Episodio 21, ''Il cavaliere nero''==== *'''Valvola''': Guarda guarda guarda! Quella mezza Tack di Tackleberry!<br />'''Ronzo''': Ah già, se non sbaglio è quello che ti ha sbattuto in gattabuia l'ultima volta, capo!<br />'''Valvola''': Ha avuto fortuna! Ma oggi la ruota della fortuna girerà in mio favore! ====Episodio 22, ''Sweetchuck Supercop''==== *'''Mahoney''': Non può cacciare via Sweetchuck, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Hahaha! Davvero? Questo lo vedremo!<br />'''Tackleberry''': È un buon agente, un malto per la divisa! Certo, quando ha la divisa!<br />'''Capitano Harris''': L'unica divisa in cui gli andrà a pennello è la camicia di forza!<br />'''Zed''': Che sballo! Una camicia di forza pennellata!<br />'''Capitano Harris''': Sweetchuck. Qui hai chiuso! Meno alle tolle!<br />'''Zed''': Ma non posso lasciarlo solo! Che hai intenzioni hai, amico?<br />'''Sweetchuck''': Intento catturare il professor Philpher!<br />'''Zed''': Ma non puoi farlo!<br />'''Sweetchuck''': Ma certo che posso, Algenon! Io sono Supercop! ====Episodio 23, ''Antichi riti e cerimonie''==== *'''Mahoney''': Ok, Gattone, fatti sotto, ride bene chi ride ultimo!<br />'''Jaguar''': Vuoi essere tu a ridere per ultimo? E va bene! ====Episodio 24, ''I pirati dell'aria''==== *'''Capitano Harris''': Se non acciuffate quei farabutti nelle prossime 24 ore, io vi sbatto a dirigere il traffico!<br />'''Proctor''': Già, e qui c'è il conto per la scultura che è andata in pezzi!<br />'''Jones''': Ma è colpa vostra se la scultura si è rotta!<br />'''Capitano Harris''': Me ne frego, la pagherete comunque voi! ====Episodio 25, ''Big Burger''==== *'''Sweetchuck''': Avevi promesso il tuo consulento consumo di hamburger!<br />'''House''': Ma l'ho fatto! Tra ieri e oggi ne ho mangiato 150 o 160!<br />'''Zed''': 6 burger indipendenti, riconosco i sintomi: mani sudate, pancia erobica, e un faccione, se non stai attento, avresti scambiato per la luna piena! ====Episodio 26, ''L'insospettabile''==== *'''Mahoney''': Non dimetterti, House, sei un ottimo poliziotto!<br />'''House''': Il capitano Harris non la pensa così!<br />'''Jones''': Ma il capitano Harris non pensa affatto!<br />'''House''': E come stanno andando le cose, se non me ne vado subito, qualcuno ruberà l'intero edificio!<br />'''Sweetchuck''': Si tratta solo di un periodo sfortunato!<br />'''Tackleberry''': Tu sei uno dei migliori della squadra!<br />'''Zed''': Anzi, tu sei due dei migliori della squadra!<br />'''House''': Sentite. Ho presentato le dimissioni. Domani a mezzanotte darò un taglio alla mia brillante carriera!<br />'''Zed''': Che bella collezione di figurine! Potresti lascarmela nell'eredità?<br />'''Mahoney''': Sai cosa ti dico, House, perchè non parliamo davanti a una bella pizza?<br />'''House''': Con tripla mozzarella, peperoni, sodaceti e burro d'arachidi?<br />'''Mahoney''': Perchè no? Bisogna pur morire, prima o poi! ====Episodio 27, ''Elementare, cari sbirri''==== *'''Zed''': Molto interessante! Molto molto interessante, sì!<br />'''Sweetchuck''': Che cosa c'è di più interessante sul calzino usato?<br />'''Zed''': Le calze sono come le impronte digitali! Non ci sono due odori uguali! ====Episodio 28, ''Operazione Africa''==== *Qui è il capitano Harris! Siamo arrivati alle cascate di Bathiba! Ma dove diavolo siete finiti? Passo! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 29, ''Famiglia in lotta''==== *'''Sceriffo Hillbilly''': Salvateci!<br />'''Papà Hagglepuss''': Non dateli retta! Salvate l'oro, invece!<br />'''Hightower''': Le persone sono più importanti! Anche se si tratta di furfanti! ====Episodio 30, ''La principessa del Sali''==== *'''Cool''': L'ho sentivo di esserci lo zampino di quella!<br />'''Big Boss''': Non credi di averti già abbastanza fortuna?<br />'''Mark''': Lasciaci in pace, o finiremo arrostiti! ====Episodio 31, ''Ozono in pericolo!''==== *'''Capitano Harris''': Lassard! Ma perchè permettono a quell'imbecille di parlare in tv?<br />'''Proctor''': Doveva condurlo a lei lo show, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Ti do ragione! Certo se catturassi John Lurid in diretta, diventerei il poliziotto più famoso di tutti gli USA! *'''Comandante Lassard''': Quell'avanzo di galera di John Lurid se le squagliata con 10 mila dollari!<br />'''John Lurid''': Nah, Robetta! Pochi spiccioli!<br />'''Comandante Lassard''': E ha mandato all'ospedale {{NDR|Harris e Proctor}} due dei nostri migliori agenti!<br />'''John Lurid''': Sai? È divertente questo show! {{NDR|ridendo con Frecker}} *'''John Lurid''': Questa sera, saremo ricchi, Frecker!<br />'''Frecker''': Ma capo! Se quelli non accettano di pagare, come facciamo a lanciare il razzo?<br />'''John Lurid''': Ah, non fare il pedante! *'''Proctor''': A quanto pare se la stanno spassando!<br />'''Capitano Harris''': Già! Bè, mentre loro oziano, noi acciufferemo John Lurid e diventeremo famosi! Ahaha! Bene! ====Episodio 32, ''Viaggio di... dovere''==== *'''Proprietario degli aerei''': Mi hanno rubato gli aerei!<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Loro sono i cattivi! {{NDR|Mahoney e gli altri prendono altri aerei}}<br />'''Proprietario degli aerei''': E com'è che me li rubate anche voi?<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Noi siamo i buoni! ====Episodio 33, ''Tale nonno, tale nipote''==== *'''Nonno Tackleberry''': La seccatura criminale con i giocattoli bisogna essere duri!<br />'''Capitano Harris''': Con la banda di Clyde? Con quei vecchietti?<br />'''Nonno Tackleberry''': È lo stesso! Conosco bene quei tre furfanti incalliti! Li ho catturati una volta! Vi aiuterò a farlo di nuovo!<br />'''Capitano Harris''': Chi ha fatto entrare questo pagliaccio?<br />'''Tackleberry''': Posso presentarla mio nonno, Capitano Harris? Le faccio notare che l'ultimo che l'ha chiamato "Pagliaccio"... {{NDR|Il nonno afferra Harris e lo mette a terra}} Si è fatto 20 mesi al traumatologico. {{NDR|Proctor rialza Harris}}<br />'''Hightower''': Come può trattarsi di loro? Sono ormai della quarta età!<br />'''Jones''': È vero, signore! I ladri erano poco più che ventenni. *'''Nonno Tackleberry''': È stata tutta colpa mia! Sono soltanto un vecchio rincitrullito!<br />'''Tackleberry''': Negativo, Nonno! Hai fatto quello che credevi più giusto! ====Episodio 34, ''Dieci piccoli poliziotti''==== *'''Sciccoso''': Ci sarà pure un modo per sbarazzarci di loro.<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': Coraggio, Smidollato! Fatti venire un'idea, tanto per cambiare!<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': E non startene l'impalato a leggere, mentre ti parlo! Cos'è questa roba? Cenerentola con i sette nani, eh? ====Episodio 35, ''Il circo di Hooks''==== *'''Hooks''': Jumbo deve essere d'accordo con voi! Che ne dici, Cicciolone?<br />'''Mahoney''': Lo considero un sì! ('''Mahoney''') ====Episodio 36, ''I K-9 alla riscossa''==== *'''Sansone''': È romantico, che quell'alpinista si è risultato una recluta della scuola in vacanza.<br />'''Skitzy''': Già! A quanto pare, Fulmine ha avuto un colpo di fulmine. ====Episodio 37, ''La leggenda di Robin Good''==== *'''Mahoney''': Bene! Il piano è questo: ci servono un paio di esche travestite da ricchi playboy.<br />'''Zed''': Ahaha! Io! Prendi me!<br />'''Mahoney''': Infatti pensavo a voi, Zed e Sweetchuck!<br />'''Sweetchuck''': E perchè non a Zed ed... ed... ad House?<br />'''Mahoney''': Sweetchuck. Sarà una sciocchezza! Tu e Zed vi lasciate derubare e noi li inchiodiamo!<br />'''Zed''': Sarà facilissimo! ====Episodio 38, ''Missione alle Hawaii''==== *'''Mahoney''': Ah! Le Hawaii! Che meraviglia! Meno male che il capitano Harris non è venuto con noi per fastidirci come al solito.<br />'''Zed''': Già! E peccato che non ci sarebbero delle solite disgrazie su di lui. ====Episodio 39, ''Ladri come noi''==== *'''Jones''': Mahoney, sei stato grande! Sei riuscito a catturare il tuo ex-compagno di cella con astuzia e furbizia.<br />'''Mahoney''': Già! È stata una lotta felice, e bisogna anche dire che dei criminali, anche quelli come Mulgrew, sono dei gran buffoni buoni a nulla. {{NDR|Mahoney e Jones ridono vittoriosamente concludendosi l'episodio}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Scuola di polizia}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] 9fv24uk9009seicm4wj4hf40bv19qmr 1223686 1223685 2022-08-21T23:42:35Z 87.4.124.64 wikitext text/x-wiki {{FictionTV |titolo= Police Academy |titoloitaliano= Scuola di polizia |tipofiction= Serie TV d'animazione |immagine= |anno= 1988 - 1989 |genere= animazione/umorismo/azione/avventura/commedia |stagioni= 2 |episodi= 65 |regista= [[Ron Oliver]]<br />[[Allan Harmon]] |soggetto= <!--solo in caso di film TV o miniserie TV--> |sceneggiatore= [[Bruce Shelly]] |ideatore= [[Hugh Wilson]]<br />[[Neal Israel]]<br />[[Pat Proft]] |doppiatoriitaliani= *[[Ivo De Palma]]: Carey Mahoney *[[Massimiliano Lotti]]: Larvell Jones *[[Antonello Governale]]: Carl Sweetchuck *[[Enrico Maggi]]: Zed *[[Paolo Marchese]]: Moses Hightower *[[Graziella Porta]]: Laverne Hooks *[[Tony Fuochi]]: House *[[Luca Semeraro]]: Eugene Tackleberry *[[Jasmine Laurenti]]: Debbie Callahan *[[Giovanni Battezzato]]: Capitano Thaddeus Harris *[[Sergio Romanò]]: Proctor *[[Umberto Tabarelli]]: Comandante Eric Lassard *[[Enrico Carabelli]]: Professore |note= }} '''''Scuola di polizia''''', serie televisiva d'animazione del 1988 basata sulla [[Scuola di polizia (film)|serie cinematografica]]. ==Frasi== * Mahoney! ('''Capitano Harris''') * Adoro questo lavoro! ('''Mahoney''') ==Dialoghi== ===Stagione 1=== ====Episodio 1, ''La banda dei clown''==== *'''Mahoney''': Lo sa, Signore? Non la faceva così il patriota!<br />'''Capitano Harris''': Mi sbarazzerò di te! Dov'esse essere l'ultima cosa che faccio! ====Episodio 2, ''Cani d'assalto''==== *'''Capo della polizia''': Harris, si tolga di mezzo! Lei disonora la nostra beneamata uniforme!<br />'''Mahoney''': Il capitano Harris si è scoperto!<br />'''Sweetchuck''': Scoperto? E perchè?<br />'''Mahoney''': Ho sempre detto che non le andava ad alcol. ====Episodio 3, ''Il fantasma''==== *'''Capitano Harris''': Sweetchuck ha avuto una medaglia? Ma dico, siamo impazziti per cosa? ====Episodio 7, ''Tanto oro quanto pesa''==== *'''Sweetchuck''': È stata colpa del gradino, non mia. Questo vuol dire che fra noi è tutto finito? Ho capito bene?<br />'''Phoenix Amazona''': No, hai capito male! È finita per te, Zuccherino! ====Episodio 9, ''Alla conquista del West''==== *'''Mahoney''': Un pensierino per dirti "arrivederci".<br />'''Capitano Harris''': Diciamo "addio"! ====Episodio 10, ''Operazione Egitto''==== *'''Sweetchuck''': Proprio a noi doveva toccare il turno di guardia. Quest'atmosfera mi fa venire i brividi.<br />'''Zed''': Calmati, amico! Il tizio qua dentro ha 4000 anni. Che bè ti può fare? {{NDR|Si nasconde la mummia}} Vedi, non c'è niente qui ad aver paura.<br />'''Sweetchuck''': Niente? Proprio la parola giusta! {{NDR|La mummia cattura Sweetchuck}}<br />'''Zed''': È sparita! Bè, anche Sweetchuck è sparito! Almeno io ci sono ancora. Spero. {{NDR|Vede Sweetchuck lassù}} Salame, non è il momento di fare esercizi di yoga. Dobbiamo scovare quella mummia. ====Episodio 11, ''La vendetta di Testadura''==== *'''Zed''': Sono la perfida strega dell'Ovest. E spazzerò via te e il tuo cagnetto Tito. <br />'''Sweetchuck''': Dacci un taglio, Zed! Dobbiamo ripulire e alla svelta.<br />'''Zed''': Era solo un momento di ispirazione. *'''Capitano Harris''': Eh? Quando arresterò quel pericolo pubblico? Ci sto lavorando, signore?<br />'''Proctor''': Quale piano ha in mente per catturare Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Piano? Penso che aspetterò, Proctor. Ahem. Aspetterò l'occasione propizia. Si. Aspettare a un'ottima tattica. {{NDR|Suona il telefono}} Parla Harris. Eh? Che che cosa vuoi fare alla faccia? {{NDR|Si spaventa a morte}}<br />'''Proctor''': Chi era, signore?<br />'''Capitano Harris''': Era... mia madre.<br />'''Zed''': Salve signora Harris, come sta? Che bella vocina! Si, certo, ho capito. Glielo riferirò. Ciao ciao! Sua madre ci ha lasciato un messaggio per lei: "Metterò al segno la più grande rapina del secolo! Guai a te se provi a fermarmi!" E' proprio strana la sua mamma!<br />'''Sweetchuck''': Zed, dubito che al telefono ci fosse la mamma del capitano.<br />'''Proctor''': Aspettate un attimo. Scommetto che era Testadura<br />'''Zed''': Sua madra ha che fare con Testadura?<br />'''Capitano Harris''': Fuori tutti e due! Muoversi muoversi! Perché sono apparso in tv e ho detto a 3 milioni di persone che l'avrei preso?<br />'''Proctor''': Un'impegno che le fa molto onore, capitano, soprattutto visto che quel tipaccio può farla a pezzi e schiacciarla come un cocomero.<br />'''Capitano Harris''': Fuori! Ma cos'ho fatto per lavorare col più scemo del villaggio? Sono circondato da idioti! ====Episodio 12, ''Chiamatemi il dottore''==== *'''Capitano Harris''': Vi prego! Qualcuno mi chiami qualcuno!<br />'''Zed''': Ok! Signor Qualcuno!!! ====Episodio 13, ''Rapine sull'autostrada''==== *'''Ned''': Traditore!<br />'''Ed''': Doppiogiochista!<br />'''Ned''': Sei una vergogna per il buon nome della nostra famiglia! ====Episodio 14, ''La fattura''==== *'''Hooks''': Mahoney! Dobbiamo fare qualcosa per Sweetchuck<br />'''House''': E si, è diventata una minaccia per la nostra società. ====Episodio 15, ''Ciak, azione sbirri''==== *'''House''': Salve gente! Mi conoscete? Buttate le armi o sarò costretto ad usare le maniere forti! Capito?<br />'''Scagnozzo di El Kranz 2''': Ti stai invitando a nozze, Piedipiatti?<br />'''House''': Peggio per voi! Sparerò con il mio lancio-impasto! Eccolo qua! {{NDR|Li appicica con successo}}<br />'''Mahoney''': Falli salire in auto, House, che non sporchino i sedili! ====Episodio 18, ''Scontro fra bande''==== *'''Mister Sciatto''': Ehi, Squalo! Questa è la mia rapina, Testaccia arruginita!<br />'''Squalo''': Sei arrivato tardi, Mister Sciatto! {{NDR|Fufù ringhia ma Squalo lo ringhia molto e il cane si spaventa a va da Mister Sciatto}}<br />'''Mister Sciatto''': Ma che fai, Fufù?<br />'''Squalo''': Quel cane è fifone come il suo padrone! Via! {{NDR|lui e la sua banda ridono}}<br />'''Mister Sciatto''': Sta' attento, Squalo! Ride bene chi ride ultimo! ====Episodio 19, ''Gli astro sbirri''==== *'''Capitano Harris''': E va bene, Kaiman. Ti di chiaro in arresto per aver rubato lo space schuttle. Se vuoi hai il diritto di non par...<br />'''Dottor Kaiman''': Hai il diritto di fare che cosa?<br />'''Capitano Harris''': Di fare tutto ciò che desidera, signore. Ma che bella permanente! E se mi permette, vorrei farle una domanda: perchè ha rubato lo schuttle?<br />'''Dottor Kaiman''': Bè, mi serve una specie di magazzino, vedi ho rubato alcuni dei dipinti più famosi al mondo: Leonardo, Michelangelo. Opere d'arte che non hanno prezzo, e ho bisogno di un posto sicuro dove riporle, no?<br />'''Proctor''': Ha provato sotto il materasso?<br />'''Dottor Kaiman''': E quale nascondiglio migliore di un satellite in orbita torno alla Terra. I dipinti staranno là sani e salvi e per riaverli il mondo mi dovrà pagare una somma enorme.<br />'''Capitano Harris''': Bè, sì, un piano quasi perfetto. Eccetto che per un piccolo particolare: i miei uomini non le permetteranno mai e poi mai di lanciare lo schuttle. ====Episodio 20, ''Il fratello di Sweetchuck''==== *'''Mahoney''': Sweetchuck, ti senti bene?<br />'''Sweetchuck''': Come dire? Travolto e schiacciato dal peso dell'onore. ====Episodio 26, ''I baby-agenti''==== *'''Ragazzo delinquente''': Mi spieghi una cosa: come mai un pezzo grosso come lei si è messo nel giro delle auto rubate?<br />'''Sciccoso''': Guarda qua. È questo che mi interessa. {{NDR|Leggendolo il giornale}}<br />'''Ragazzo delinquente''': Rubati i gioielli della corona della Ruritania. È opera sua?<br />'''Sciccoso''': Già. E il mio uomo ha messo i gioielli in una epson che stava per essere spedita in questo paese. Ma non so quale. So solo che doveva far parte del carico di ieri o di quest'oggi.<br />'''Ragazzo delinquente''': E così ruberà tutte le epson finchè non li avrà trovate.<br />'''Sciccoso''': Voglio che tu metta subito all'opera molti più ladruncoli per quest'operazione. Ci sarà una bella ricompensa, se uno dei tuoi mi porterà all'auto che cerco. ===Stagione 2=== ====Episodio 1, ''La formula anti-crimine''==== *'''Barracuda''': Preferisco parlare di qualche bel colpo che possa sollegrare la buon'anima del nonno, Lucky Diamond, che è considerato il genio del crimine degli anni 20! E io, Barracuda Diamond, devo essere alla sua altezza! Chiaro?<br />'''Scagnozzo 1''': Ma oggi le cose sono cambiate, capo! Tuo nonno non aveva di fronte agli sbirri della scuola di polizia con tutte le loro diavolerie? ====Episodio 2, ''Operazione gattabuia''==== *'''Comandante Lassard''': È stata tutta colpa mia! Io ho addestrato quegli agenti! Forse sono troppo vecchio, Capitano! Forse è ora che vado in pensione!<br />'''Capitano Harris''': Sarebbe straordina... cioè volevo dire straordinariamente è sbagliato. Per noi, sarebbe una perdita inconsolabile!<br />'''Mahoney''': Guardi, Capitano, abbiamo una pista! Il ladro riceveva ordini dal penitenziario! La mente del furto è dietro le sbarre!<br />'''Capitano Harris''': Ah, questa è l'idea più balzana che abbia mai sentito in vita mia!<br />'''Mahoney''': Alcuni di noi potrebbero vestirsi da galeotti e andare a vedere!<br />'''Capitano Harris''': Si, mi piace!<br />'''Mahoney''': Davvero?<br />'''Capitano Harris''': Certo! Mi solletica l'idea di sapere dietro le sbarre. La galera è il posto più adatto per tipi come voi. Siete detenuti nati. Perchè non andate tutti quanti in missione?<br />'''Mahoney''': Non si può, Capitano. Servono agenti per il museo delle scienze. Non si preoccupi, Comandante! Risolveremo il caso!<br />'''Comandante Lassard''': Che cosa? Chi è stato? Qualcuno mi ha parlato! ====Episodio 3, ''Il gran consiglio del crimine''==== *'''Sciccoso''': Ordine, ordine! Dichiaro aperta la prima sessione del gran consiglio del crimine. Come sapete, ho organizzato personalmente le vostre evasioni. E vi ho fatto venire tutti qui, perché voi cinque rappre.. {{NDR|Testadura fa un rumore con il suo aggeggio}} Testadura! Non vuoi aspettare? {{NDR|Testadura lo spegne}} Ah. Come vi dicevo, vi ho fatti venire tutti qui, poi che voi rappresentate la gran del crimine. Si, noi compiremo la più clamorosa rapina al treno di tutti i tempi. E il premio sono 80 milioni di dollari in oro. ====Episodio 4, ''La nave dei gioielli''==== *Avanti scoviamolo, marinario! Poi diamo una scarica di spinaci! ('''Jones''') ====Episodio 5, ''Zed miliardario''==== *Farai una vacanza nelle mie celle! I tuoi amici pagheranno 50 milioni di riscatto! Nessuno ha mai osato sconfiggere Asso! ('''Asso''') ====Episodio 6, ''Fumetti che passione''==== *Bè non è il fanclub di Schizzoboy, ma per giunta il fans di Zed! ('''Mahoney''') ====Episodio 10, ''Babbo Natale in uniforme''==== *Buon Natale a tutti voi! A tutti un mondo di pace e felicità! ('''Tutti i poliziotti''') ====Episodio 11, ''Acciuffate Mahoney''==== *'''Hooks''': Sono certa che Mahoney non ha rubato niente!<br />'''Sweetchuck''': A parte le mie caramelle alla liquirizia? *Mahoney sarà mio, finalmente! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 12, ''A tutto rock!''==== *'''Teschio Ned''': Che cavolo fanno quegli sbirri? Io sono la star!<br />'''Grugno''': Ehi, però vanno troppo forte! Haha! Già! Sono troppo squallidi! ====Episodio 13, ''Il caso del principe ereditario''==== *'''Principe Merak''': Come osate tenermi prigioniero nella mia stessa casa?<br />'''Mahoney''': Ma Principe Merak, è per il vostro bene, qualcuno c'è l'ha con voi!<br />'''Principe Merak''': Ma non fatemi ridere! Chi mai voleva farmi male?<br />'''Mahoney''': Questo lo scopriremo al più presto! ====Episodio 14, ''L'incredibile Shandar''==== *'''Proctor''': Ha idea di dove siamo?<br />'''Mahoney''': Ti sembro forse una guida turistica, Proctor? ====Episodio 15, ''Maxine''==== *'''Zed''': Ecco i miei risparmi!<br />'''Capitano Harris''': 20 miseri dollari? Questi non bastano neanche per il tuo funerale! ====Episodio 16, ''Scambio di parti''==== *'''Proctor''': Aveva ragione, signore, le guardano proprio tutti.<br />'''Capitano Harris''': Sta' zitto, Proctor! Altro che progredire, questo è regredire! *'''Krutz''': Questi motori guidano e hanno energia alternativa come la nostra.<br />'''Faina''': E anche un modo per mantenersi in forma gratis!<br />'''House''': Prima di sera, sarò morto gratis! *'''Nasone''': E la cicciona in cima! Ho sempre sognato di vedere dal vero la torre Eiffel! {{NDR|Il progetto per la torre Eiffel umana è riuscito}} Molto bene continuate così! Come va? Ti serve forse una mano, Macigno?<br />'''Macigno''': No! Lo sai che sono portato per le pulizie domestiche! ====Episodio 17, ''Champ''==== *'''Senior Bola''': Datemi per riscatto, o il cavallo o il vostro capitano?<br />'''Mahoney''': Già, potete anche tenerlo!<br />'''Capitano Harris''': Mahoney?!<br />'''Proctor''': Diamoli anche Lassard! ====Episodio 18, ''Largo alle reclute''==== *'''Scagnozzo 1''': Sciatto non ci aveva detto che l'auto del sindaco è alla scuola.<br />'''Scagnozzo 2''': Ma non hai visto che faccia da idioti? Sarà facile fregarli. ====Episodio 19, ''Il ragazzo lupo''==== *Allora, scanza fatiche! Dovreste andare a caccia di quel diavolo di Slik, altro che giocare con quell'inutile computer! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 20, ''Esercitazioni sulla neve''==== *'''Sindaco''': Sarebbe questa l'efficienza in cui di essere orgogliosa, Capitano Harris!<br />'''Capitano Harris''': Bè, si tratta di uno spazio temporaneo!<br />'''Sindaco''': Temporaneo? Bè, allora correggetelo! Prima che diventi lo zimbello della nazione! ====Episodio 21, ''Il cavaliere nero''==== *'''Valvola''': Guarda guarda guarda! Quella mezza Tack di Tackleberry!<br />'''Ronzo''': Ah già, se non sbaglio è quello che ti ha sbattuto in gattabuia l'ultima volta, capo!<br />'''Valvola''': Ha avuto fortuna! Ma oggi la ruota della fortuna girerà in mio favore! ====Episodio 22, ''Sweetchuck Supercop''==== *'''Mahoney''': Non può cacciare via Sweetchuck, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Hahaha! Davvero? Questo lo vedremo!<br />'''Tackleberry''': È un buon agente, un malto per la divisa! Certo, quando ha la divisa!<br />'''Capitano Harris''': L'unica divisa in cui gli andrà a pennello è la camicia di forza!<br />'''Zed''': Che sballo! Una camicia di forza pennellata!<br />'''Capitano Harris''': Sweetchuck. Qui hai chiuso! Meno alle tolle!<br />'''Zed''': Ma non posso lasciarlo solo! Che hai intenzioni hai, amico?<br />'''Sweetchuck''': Intento catturare il professor Philpher!<br />'''Zed''': Ma non puoi farlo!<br />'''Sweetchuck''': Ma certo che posso, Algenon! Io sono Supercop! ====Episodio 23, ''Antichi riti e cerimonie''==== *'''Mahoney''': Ok, Gattone, fatti sotto, ride bene chi ride ultimo!<br />'''Jaguar''': Vuoi essere tu a ridere per ultimo? E va bene! ====Episodio 24, ''I pirati dell'aria''==== *'''Capitano Harris''': Se non acciuffate quei farabutti nelle prossime 24 ore, io vi sbatto a dirigere il traffico!<br />'''Proctor''': Già, e qui c'è il conto per la scultura che è andata in pezzi!<br />'''Jones''': Ma è colpa vostra se la scultura si è rotta!<br />'''Capitano Harris''': Me ne frego, la pagherete comunque voi! ====Episodio 25, ''Big Burger''==== *'''Sweetchuck''': Avevi promesso il tuo consulento consumo di hamburger!<br />'''House''': Ma l'ho fatto! Tra ieri e oggi ne ho mangiato 150 o 160!<br />'''Zed''': 6 burger indipendenti, riconosco i sintomi: mani sudate, pancia erobica, e un faccione, se non stai attento, avresti scambiato per la luna piena! ====Episodio 26, ''L'insospettabile''==== *'''Mahoney''': Non dimetterti, House, sei un ottimo poliziotto!<br />'''House''': Il capitano Harris non la pensa così!<br />'''Jones''': Ma il capitano Harris non pensa affatto!<br />'''House''': E come stanno andando le cose, se non me ne vado subito, qualcuno ruberà l'intero edificio!<br />'''Sweetchuck''': Si tratta solo di un periodo sfortunato!<br />'''Tackleberry''': Tu sei uno dei migliori della squadra!<br />'''Zed''': Anzi, tu sei due dei migliori della squadra!<br />'''House''': Sentite. Ho presentato le dimissioni. Domani a mezzanotte darò un taglio alla mia brillante carriera!<br />'''Zed''': Che bella collezione di figurine! Potresti lascarmela nell'eredità?<br />'''Mahoney''': Sai cosa ti dico, House, perchè non parliamo davanti a una bella pizza?<br />'''House''': Con tripla mozzarella, peperoni, sodaceti e burro d'arachidi?<br />'''Mahoney''': Perchè no? Bisogna pur morire, prima o poi! ====Episodio 27, ''Elementare, cari sbirri''==== *'''Zed''': Molto interessante! Molto molto interessante, sì!<br />'''Sweetchuck''': Che cosa c'è di più interessante sul calzino usato?<br />'''Zed''': Le calze sono come le impronte digitali! Non ci sono due odori uguali! ====Episodio 28, ''Operazione Africa''==== *Qui è il capitano Harris! Siamo arrivati alle cascate di Bathiba! Ma dove diavolo siete finiti? Passo! ('''Capitano Harris''') ====Episodio 29, ''Famiglia in lotta''==== *'''Sceriffo Hillbilly''': Salvateci!<br />'''Papà Hagglepuss''': Non dateli retta! Salvate l'oro, invece!<br />'''Hightower''': Le persone sono più importanti! Anche se si tratta di furfanti! ====Episodio 30, ''La principessa del Sali''==== *'''Cool''': L'ho sentivo di esserci lo zampino di quella!<br />'''Big Boss''': Non credi di averti già abbastanza fortuna?<br />'''Mark''': Lasciaci in pace, o finiremo arrostiti! ====Episodio 31, ''Ozono in pericolo!''==== *'''Capitano Harris''': Lassard! Ma perchè permettono a quell'imbecille di parlare in tv?<br />'''Proctor''': Doveva condurlo a lei lo show, Capitano!<br />'''Capitano Harris''': Ti do ragione! Certo se catturassi John Lurid in diretta, diventerei il poliziotto più famoso di tutti gli USA! *'''Comandante Lassard''': Quell'avanzo di galera di John Lurid se le squagliata con 10 mila dollari!<br />'''John Lurid''': Nah, Robetta! Pochi spiccioli!<br />'''Comandante Lassard''': E ha mandato all'ospedale {{NDR|Harris e Proctor}} due dei nostri migliori agenti!<br />'''John Lurid''': Sai? È divertente questo show! {{NDR|ridendo con Frecker}} *'''John Lurid''': Questa sera, saremo ricchi, Frecker!<br />'''Frecker''': Ma capo! Se quelli non accettano di pagare, come facciamo a lanciare il razzo?<br />'''John Lurid''': Ah, non fare il pedante! *'''Proctor''': A quanto pare se la stanno spassando!<br />'''Capitano Harris''': Già! Bè, mentre loro oziano, noi acciufferemo John Lurid e diventeremo famosi! Ahaha! Bene! ====Episodio 32, ''Viaggio di... dovere''==== *'''Proprietario degli aerei''': Mi hanno rubato gli aerei!<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Loro sono i cattivi! {{NDR|Mahoney e gli altri prendono altri aerei}}<br />'''Proprietario degli aerei''': E com'è che me li rubate anche voi?<br />'''Mahoney''': Naturalmente! Noi siamo i buoni! ====Episodio 33, ''Tale nonno, tale nipote''==== *'''Nonno Tackleberry''': La seccatura criminale con i giocattoli bisogna essere duri!<br />'''Capitano Harris''': Con la banda di Clyde? Con quei vecchietti?<br />'''Nonno Tackleberry''': È lo stesso! Conosco bene quei tre furfanti incalliti! Li ho catturati una volta! Vi aiuterò a farlo di nuovo!<br />'''Capitano Harris''': Chi ha fatto entrare questo pagliaccio?<br />'''Tackleberry''': Posso presentarla mio nonno, Capitano Harris? Le faccio notare che l'ultimo che l'ha chiamato "Pagliaccio"... {{NDR|Il nonno afferra Harris e lo mette a terra}} Si è fatto 20 mesi al traumatologico. {{NDR|Proctor rialza Harris}}<br />'''Hightower''': Come può trattarsi di loro? Sono ormai della quarta età!<br />'''Jones''': È vero, signore! I ladri erano poco più che ventenni. *'''Nonno Tackleberry''': È stata tutta colpa mia! Sono soltanto un vecchio rincitrullito!<br />'''Tackleberry''': Negativo, Nonno! Hai fatto quello che credevi più giusto! ====Episodio 34, ''Dieci piccoli poliziotti''==== *'''Sciccoso''': Ci sarà pure un modo per sbarazzarci di loro.<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': Coraggio, Smidollato! Fatti venire un'idea, tanto per cambiare!<br />'''Weasel''': Ah ha!<br />'''Sciccoso''': E non startene l'impalato a leggere, mentre ti parlo! Cos'è questa roba? Cenerentola con i sette nani, eh? ====Episodio 35, ''Il circo di Hooks''==== *'''Hooks''': Jumbo deve essere d'accordo con voi! Che ne dici, Cicciolone?<br />'''Mahoney''': Lo considero un sì! ('''Mahoney''') ====Episodio 36, ''I K-9 alla riscossa''==== *'''Sansone''': È romantico, che quell'alpinista si è risultato una recluta della scuola in vacanza.<br />'''Skitzy''': Già! A quanto pare, Fulmine ha avuto un colpo di fulmine. ====Episodio 37, ''La leggenda di Robin Good''==== *'''Mahoney''': Bene! Il piano è questo: ci servono un paio di esche travestite da ricchi playboy.<br />'''Zed''': Ahaha! Io! Prendi me!<br />'''Mahoney''': Infatti pensavo a voi, Zed e Sweetchuck!<br />'''Sweetchuck''': E perchè non a Zed ed... ed... ad House?<br />'''Mahoney''': Sweetchuck. Sarà una sciocchezza! Tu e Zed vi lasciate derubare e noi li inchiodiamo!<br />'''Zed''': Sarà facilissimo! ====Episodio 38, ''Missione alle Hawaii''==== *'''Mahoney''': Ah! Le Hawaii! Che meraviglia! Meno male che il capitano Harris non è venuto con noi per fastidirci come al solito.<br />'''Zed''': Già! E peccato che non ci sarebbero delle solite disgrazie su di lui. ====Episodio 39, ''Ladri come noi''==== *'''Jones''': Mahoney, sei stato grande! Sei riuscito a catturare il tuo ex-compagno di cella con astuzia e furbizia.<br />'''Mahoney''': Già! È stata una lotta felice, e bisogna anche dire che dei criminali, anche quelli come Mulgrew, sono dei gran buffoni buoni a nulla. {{NDR|Mahoney e Jones ridono vittoriosamente concludendosi l'episodio}} == Altri progetti == {{interprogetto}} {{Scuola di polizia}} [[Categoria:Serie televisive d'animazione]] lrbxkpln9l5ha8om7amspngjlawa5uz Concorso di bellezza 0 45447 1223789 1031698 2022-08-22T11:05:35Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:MissEarth2006.jpg|thumb|Vincitrici di Miss Earth 2006]] Citazioni sul '''concorso di bellezza'''. *Cos'è la [[bellezza]] si domandano filosofi, esteti ed estetisti, pittori e cineasti, creativi e giornalisti. Cosa era e cosa si pensò che fosse, ai tempi di Venere, di Diana, di Elena, di Frine, di Isotta? Forza dissolvente, promesse de bonheur, via verso il bene supremo, manifestazione del divino, simmetria, equilibrio, armonia, entusiasmo, turbamento, eccitazione, ornamento del potere, ecc. Tante discettazioni e tanti dilettosi pensamenti sono stati da sempre scalzati dai concorsi di bellezza, istituiti già in epoca arcaica, per la verità con effetti ed esiti catastrofici, come accadde per quello celebre di cui fu corrottissimo giurato unico un tal Paride, che ne cavò il ratto di Elena, la guerra di Troia e tutto il resto; anche se non bisogna trascurare il risarcimento della provvidenza, che fece sì che da quelle catastrofi avessero origine Roma, l'impero, la chiesa: al punto che si può concludere che tutta l'esistenza di Roma, tutta la storia dell'occidente non siano che conseguenza di un concorso di bellezza. ([[Giulio Ferroni]]) *Dovrebbero fare dei concorsi di bellezza anche per l'interno dei [[anatomia|corpi]]. La milza migliore, i reni meglio sviluppati. Perché non dobbiamo avere un ideale di bellezza anche per l'intero corpo, sia esterno che interno? (''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'') *{{NDR|Esaminando un video della premiazione di un concorso di bellezza}}<br>– Guarda Megan come sorride. Eppure ha perso.<br>– Chi vince piange, chi perde sorride.<br>– Chi perde vuole apparire dignitoso. (''[[Lie to Me (terza stagione)|Lie to Me]]'') *Il Concorso di bellezza è una istituzione del ventesimo secolo, la quale ha per iscopo il miglioramento della specie umana. Tutte le giovani donne appartenenti alla Unione Europea, dai diciotto ai venticinque anni possono presentarsi ai Concorsi annuali, che hanno luogo nelle città più importanti dei singoli Dipartimenti. Una commissione composta di cento matrone scelte dalle più illustri e rispettabili famiglie del Dipartimento, esamina e giudica le prerogative delle singole concorrenti, decretando premi per maggioranza di voti. Le ragazze premiate al Concorso sono le più ricercate da chi aspira alla vita coniugale. Questa istituzione ha raddoppiata nelle giovani donne del ventesimo secolo la cura della propria bellezza, assai osservata nei secoli addietro pel sotterfugio troppo comodo delle lunghe gonnelle e del crinolino. ([[Antonio Ghislanzoni]]) *In realtà io voglio parlare dei concorsi di bellezza. So che Miss America e Miss Stati Uniti sono due concorsi diversi ma i criteri utilizzati dai giudici per selezionare le ragazze sono vergognosi. Quella che riesce a conquistare la corona deve essere per forza bella e denutrita. (''[[Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet]]'') *Sono stato cinque o sei volte in giuria al concorso di Miss Italia. Ho sempre visto le stesse madri, gli stessi padri, le stesse ragazze. Solo ogni anno un po' più alte. E un po' più padrone della lingua italiana. E un po' più tatuate. E un po' più rifatte. ([[Dino Risi]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=concorsi di bellezza|w|w_preposizione=riguardante i|preposizione=sui}} [[Categoria:Eventi sociali]] [[Categoria:Moda]] 97h7c25abi2zzxpys22d28oihypat50 Filippo II di Spagna 0 70397 1223743 1193172 2022-08-22T08:15:11Z Spinoziano 2297 fix link wikitext text/x-wiki [[Immagine:Anthonis Mor - Portrait of the Philip II, King of Spain - WGA16176.jpg|thumb|''Ritratto di Filippo II di Spagna'' (Anthonis Mor)]] '''Filippo II d'Asburgo''', noto anche come '''Filippo il Prudente''' (1527 – 1598), re di Spagna, di Napoli, di Sicilia, di Sardegna e di Portogallo. ==Citazioni di Filippo II di Spagna== *{{NDR|All'indomani del disastro dell'Invincibile Armata}} Ho inviato le mie navi a lottare contro gli uomini, non con la furia degli elementi.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> *{{NDR|[[Ultime parole]]}} Ho voluto, figlio mio, che vi trovaste presente a questa cerimonia, perché vediate come va a finire ogni cosa.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, 2013, n. 2047. ISBN 9788858654644</ref> :''He querido, hijo mío, que os hallárais presente a este acto para que veáis en quel para todo.''<ref>{{es}} Citato in Modesto Lafuente, ''Historia general de España'', volume 14, 1869, [http://books.google.it/books?id=DTk1uI41j8MC&pg=PA477 p. 477].</ref> *Potete assicurare a sua Santità che preferirei perdere tutti i miei stati e un centinaio delle (mie) vite, se le avessi, piuttosto che subire il minimo danno alla religione e al servizio di Dio, perché io non intendo governare eretici.<ref>Da una lettera a Luis de Zúñiga y Requesens. Citato in in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 166. ISBN 9788858016572</ref> :''Ppodéis asegurar a Su Santidad que antes de sufrir la menor cosa en perjuicio de la religión o del servicio de Dios, perdería todos mis Estados y cien vidas que tuviese, pues no pienso, ni quiero ser señor de herejes''. *Se Dio avesse voluto un [[Canale di Panama|canale a Panama]], ce lo avrebbe messo. :''If God had wanted a Panama Canal, he would have put one here.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 241. ISBN 0-679-77806-3</ref> ==Citazioni su Filippo II di Spagna== *Nella Spagna del "Secolo d'oro", il regno di Filippo II fu caratterizzato dalla tendenza di questo monarca a controllare direttamente un'enorme quantità di decisioni. Conducendo quasi una vita monastica e lavorando ogni giorno per più di dieci ore nell'austero eremo dell'Escoriale, il re annotava personalmente migliaia di pratiche che gli pervenivano da ogni parte dei suoi immensi domini – un governo "della penna e dell'inchiostro" – solo facendosi aiutare da pochissimi segretari, cui, peraltro, non veniva delegato alcun potere formale. Naturalmente la grande maggioranza delle decisioni era comunque assunta da altri soggetti in nome del re o in virtù di diritti e privilegi esistenti, seguendo procedure istituzionali distinte nei singoli regni e nei tanti domini dipendenti dalla monarchia: Nella Penisola iberica, in Italia, nelle Fiandre, nelle Indie occidentali.<br>Si è potuto affermare che nella monarchia spagnola del Cinquecento era massima la concentrazione del potere al vertice e minima la sua irradiazione alla base. ([[Antonio Padoa-Schioppa]]) ===[[Licurgo Cappelletti]]=== *L'imperturbabilità di Filippo nelle azioni più vergognose e più inique confonde talmente le idee, che non possiamo non chiedere a noi stessi se un uomo, capace di commettere simili nefandezze, meriti di essere perseguitato come una bestia feroce col ferro e col fuoco, oppure chiuso in una cella da matti. Certamente la sua coscienza non era eguale a quella degli altri uomini. *La tranquillità dell'animo suo può paragonarsi soltanto a quella del carnefice, che versa il sangue umano e non ha punti rimorsi, sapendo di essere lo strumento della legge. Filippo era – almeno egli lo credeva – {{sic|l'istrumento}} della Divina Provvidenza; e le sue passioni, anche le più odiose, gli sembravano una voce venuta dall'alto. *Vecchio tiranno cupo e severo, {{sic|talmenteché}} il carattere stesso degli Spagnuoli fu alterato dal suo regno lugubre; anzi per lungo tempo la nazione portò l'impronta del proprio signore. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Re di Napoli]] [[Categoria:Re di Sicilia]] [[Categoria:Re di Spagna]] [[Categoria:Sovrani del Portogallo]] [[Categoria:Sovrani di Milano]] [[Categoria:Sovrani di Sardegna]] bgh4m9aq5khqyezhghpiibr2w9uycdv Attrice 0 73762 1223698 1166673 2022-08-22T00:55:22Z Danyele 19198 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Jean-Baptiste Santerre - Two Actresses - WGA20816.jpg|thumb|upright=1.2|''Due attrici'' (J.-B. Santerre, 1699)]] Citazioni sulle '''attrici'''. *Agli americani piace che un'attrice abbia famiglia e sia rispettabile: avere un marito, essergli fedele, avere un figlio, amarlo, qui è una cosa che ti fa onore. ([[Virna Lisi]]) *Attrice (''s.f.''). Donna il cui nome risulta contaminato perché ricorre troppo spesso sulle nostre labbra. ([[Ambrose Bierce]]) *Era un'attrice! Ora capisco tutto! Questo spiega la dizione impeccabile e la maialaggine! ([[Barney Stinson]], ''[[How I Met Your Mother (quinta stagione)|How I Met Your Mother]]'') *Il cinema è per ogni età. [...] Però le attrici sono considerate vecchie a trentacinque anni. ([[Christopher Lee]]) *Il mio è un mestiere, più che una professione. È artigianato puro che si mescola con l'arte e la passione. ([[Isa Danieli]]) *Il mio lavoro di attrice è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente. ([[Anya Taylor-Joy]]) *L'attrice che si marita pare che faccia divorzio dal pubblico. ([[Alphonse Karr]]) *La [[guerra]] è come un'attrice che invecchia. È sempre meno fotogenica e sempre più pericolosa. ([[Robert Capa]]) *Non farò l'attrice da adulta, perché ci si deve tingere i capelli di verde. ([[Anna Paquin]]) *Non possiamo permetterci di perdere un treno e di mandare a monte la carriera di anni. Se sparisci dalla circolazione, sparisci per sempre. Per le donne è così, in tutti i campi. ([[Serena Autieri]]) *Quando un'attrice si ostina a non rivelare per anni il nome del padre di suo figlio è proprio perché non lo sa. ([[Antonio Amurri]]) *Sì, sono vanitosa. Ma quale attrice non lo è? ([[Giuliana De Sio]]) *Si tratta di vedere in che misura la revoca di quel divieto alla donna d'essere ''attrice'' abbia contribuito al definitivo smarrimento del ''riso'' sulle scene. A mio avviso, non vi ha soltanto contribuito: ha addirittura rovinato la festa, o almeno quel che ne sarebbe potuto avanzare. ([[Carmelo Bene]]) *Un'attrice che non lavora, gli sventoli davanti quattro euro, ti fa pure un balletto, ti fa. ([[René Ferretti]], ''[[Boris (prima stagione)|Boris]]'') *Un'attrice deve soffrire o gioire solo quando è in scena. La vita, con i suoi piccoli desideri, deve servirci da esercizio, da prova generale per interpretare le grandi passioni che noi mostriamo al pubblico. (''[[Il viaggio di Capitan Fracassa]]'') *Un'attrice più matura è, più cose vive, più è brava. ([[Vittoria Puccini]]) *Una attrice che si ripete continuamente e non si mette in discussione, non osa, non potrà mai essere apprezzata. ([[Ugo Pagliai]]) *Una grande attrice è una donna capace di incarnare un gran numero di personaggi dissimili fra loro; una [[diva]] è una donna capace di provocare un gran numero di sceneggiature simili fra loro. ([[André Malraux]]) *Una volta le attrici nascondevano i loro anni, e una volta invecchiate non volevano farsi più vedere. Ma oggi si vantano di quanto si siano mantenute bene senza ricorrere a operazioni chirurgiche e di essere invecchiate, anzi maturate, mostrando un fascino adeguato all'età. Questo atteggiamento affascina e incoraggia le donne comuni. ([[Keiko Ichiguchi]]) ===[[Jules Renard]]=== *Attrici. Bisogna sempre imparare l'arte di scavalcare le mani che vi porgono da baciare. *Le attrici sono dispostissime a recitare una parte di donna vecchia ma non una parte di donna matura. *La vecchia attrice con la faccia di pesce cerca sempre di parlarvi in controluce. ==Voci correlate== *[[Attore]] *[[Divo]] *[[Recitazione]] ==Altri progetti== {{interprogetto|commons_etichetta=attrici|preposizione=sulle|commons=Category:Actresses|wikt}} {{Portale|donne}} [[Categoria:Professioni del cinema]] [[Categoria:Professioni del teatro]] 78togxisfhndl7u9k4asl3ogpg25cjw Template:Simpson 10 89168 1223665 884696 2022-08-21T16:35:50Z SunOfErat 12245 wikitext text/x-wiki {{Navbox |name = Simpson |state = |title = ''[[I Simpson]]'' |titlestyle = background:#FFE000; |groupstyle = background:#FFE000; text-align:right; |liststyle = text-align:left |group1= Protagonisti |list1= [[Homer Simpson]]{{·}}[[Marge Simpson]] |group2 = Stagioni |list2 = [[I Simpson (prima stagione)|1]]{{·}}[[I Simpson (seconda stagione)|2]]{{·}}[[I Simpson (terza stagione)|3]]{{·}}[[I Simpson (quarta stagione)|4]]{{·}}[[I Simpson (quinta stagione)|5]]{{·}}[[I Simpson (sesta stagione)|6]]{{·}}[[I Simpson (settima stagione)|7]]{{·}}[[I Simpson (ottava stagione)|8]]{{·}}[[I Simpson (nona stagione)|9]]{{·}}[[I Simpson (decima stagione)|10]]{{·}}[[I Simpson (undicesima stagione)|11]]{{·}}[[I Simpson (dodicesima stagione)|12]]{{·}}[[I Simpson (tredicesima stagione)|13]]{{·}}[[I Simpson (quattordicesima stagione)|14]]{{·}}[[I Simpson (quindicesima stagione)|15]]{{·}}[[I Simpson (sedicesima stagione)|16]]{{·}}[[I Simpson (diciassettesima stagione)|17]]{{·}}[[I Simpson (diciottesima stagione)|18]]{{·}}[[I Simpson (diciannovesima stagione)|19]]{{·}}[[I Simpson (ventesima stagione)|20]]{{·}}[[I Simpson (ventunesima stagione)|21]]{{·}}[[I Simpson (ventiduesima stagione)|22]]{{·}}[[I Simpson (ventitreesima stagione)|23]]{{·}}[[I Simpson (ventiquattresima stagione)|24]]{{·}}[[I Simpson (venticinquesima stagione)|25]]{{·}}[[I Simpson (ventiseiesima stagione)|26]]{{·}}[[I Simpson (ventisettesima stagione)|27]]{{·}}[[I Simpson (ventottesima stagione)|28]]{{·}}[[I Simpson (ventinovesima stagione)|29]]{{·}}[[I Simpson (trentesima stagione)|30]]{{·}}[[I Simpson (trentunesima stagione)|31]]{{·}}[[I Simpson (trentaduesima stagione)|32]]{{·}}[[I Simpson (trentatreesima stagione)|33]]{{·}}[[I Simpson (trentaquattresima stagione)|34]] |group3 = Altro |list3 = ''[[I Simpson - Il film]]'' }}<noinclude> {{ip|nolink}} [[Categoria:Template di navigazione - televisione]] [[Categoria:Template di navigazione - animazione]] </noinclude> ms9rqfy0840bsu0940yf1qnxu9jv2op Topolino (libretto) 0 94181 1223694 1049725 2022-08-22T00:49:22Z Minorax 74330 ([[c:GR|GR]]) [[File:Mickey Mouse head and ears.png]] → [[File:Mickey Mouse head and ears.svg]] vva wikitext text/x-wiki {{Fumetto |tipo = fumetto |immagine = Mickey Mouse head and ears.svg |titolo = Topolino |paese = Italia |lingua originale = italiano |pubblicazione = 1949 – in corso |genere = |autore = |editoreitaliano = Mondadori <small>(1949 – 1988)</small><br /> The Walt Disney Company Italia <small>(1988 – 2013)</small><br /> Panini Comics <small>(dal 2013)</small> }} '''''Topolino''''', libretto di storie a fumetti con protagonisti i [[:Categoria:Personaggi Disney|personaggi Disney]], edito in Italia dal 1949. ===N. 1, aprile 1949=== ;''Topolino e il cobra bianco'' *Quando c'è solo la mezza[[luna]] dove vanno gli abitanti dell'altra metà, zio Paperino? ('''[[Qui, Quo e Qua]]''', p. 11) ===N. 2, maggio 1949=== ;''Eta Beta l'uomo del 2000'' *È proprio un tipo bislacco! ('''[[Topolino]]''' riferito ad [[Eta Beta]]) ===N. 453, agosto 1964=== ;''Paperino e il fanatico igienista'' *''Mi fermerò da te qualche giorno – STOP – T'insegnerò un nuovo sistema di vita – STOP – Cugino Paperoga'' ([[Telegrammi dai fumetti|telegramma]] di '''[[Paperoga]]''' a [[Paperino]]) *Bisogna correre, non passeggiare! ('''[[Paperoga]]''') ===N. 540, aprile 1966=== ;''Pippo e i ladroni di Zanzipar'' *[[Imprecazioni dai fumetti|Per tutte le "spagnolette" dell'universo]]! Vedo una formica su un albero a cento chilometri di distanza! ('''[[Super Pippo]]''') ===N. 686, 19 gennaio 1969=== ;''Zio Paperone e il maleficio blu'' *Ogni età ha i suoi problemi! ('''Qui, Quo, Qua''') *Un vantaggio della televisione è che si può spegnere! ('''Paperone''') ===N. 939, novembre 1973=== ;''Paperone e un suo dipendente'' *'''Paperone''': Quaranta quintali d'oro scomparsi! E voi, prima di venirmelo a raccontare, non vi siete nemmeno ucciso?<br />'''Dipendente''': Ho moglie e figli, mister de' Paperoni! ===N. 1000, 26 gennaio 1975=== ;''Zio Paperone braccato speciale'' *Non mettere le nuvole di domani davanti al sole di oggi<br />Meglio un paperino oggi che un pollo domani<br />Non spendere adesso se puoi spendere dopo<br />Se non puoi scavalcare l'ostacolo, aggiralo<br />Se c'è rimedio, perché ti preoccupi? Se non c'è rimedio, perché ti preoccupi?<br />Non giocando non vinci, ma nemmeno perdi<br />Se parti tardi almeno corri di più<br />(scritte sul muro, nella "sala massime" di Paperone, p. 178) ===N. 1752, 25 giugno 1989=== ;''Paperino e la conquista difficile'' *Splendida Paperella! I tuoi occhi brillano come diamanti, i capelli hanno i riflessi dell'oro e le tue movenze hanno il fruscio dei dollari! ('''Zio Paperone''', p. 13) *Il [[Polo (sport)|polo]] è uno sport tosto per gente a posto! Quindi lottate duramente, ma comportatevi lealmente! ('''Conte Snobboloni''', p. 19) ;''Paperino e Anacleto... spaziali'' *L'immensità dello spazio trasforma le persone... i meschini problemi della Terra si perdono nella pace del cosmo infinito... ('''Capo della stazione spaziale''', p. 132) ===N. 1828, 9 dicembre 1990=== ;''Paper Kid e Rosmarino... un cavallo per amico'' *È dovere di tutti mettere a disposizione la propria saggezza! ('''Paper Kid''') ===N. 1851, 19 maggio 1991=== ;''Paperino e le quattro strade della fortuna'' *Dicono che la sfortuna non è brutta come la si dipinge, ma neanche la fortuna è tutta rose e fiori! ('''Paperino''') *Ognuno deve accontentarsi di essere quello che è! ('''Paperino''') ==N. 2027, 4 ottobre 1994== ===''Zio Paperone e i guadagni fuori orario''=== *Contrattempi? Disguidi? Punire! Punire! ('''Paperone''', p. 9) *Le sconfitte pesano più ai ricchi che ai poveri! ('''Paperino''', p. 12) *Non è saggio perdere tempo alla ricerca del medesimo! ('''Paperone''', p. 14) *Lo zione non sopporta le proprie sconfitte, e ancor meno il successo degli altri! ('''Paperino''', p. 59) ===''Topolino e il trasloco spaziale''=== *A me piacciono i misteri! ('''Topolino''', p. 159) *A volte Topolino si comporta in modo davvero infantile! Sembrava curioso come un bambino che deve aprire l'uovo di Pasqua! ('''Pippo''', p. 160) *Ormai i vecchi film li ho già visti tutti! Magari, dormendo, faccio qualche sogno che non ho ancora visto! ('''Pippo''', p. 162) ===N. 2046, 14 febbraio 1995=== ;''Zio Paperone e l'anti-strega vegetale'' *'''[[Archimede Pitagorico|Archimede]]''': Consulterò i miei libri di magia!<br />'''[[Paperino]]''': Non credevo che ti interessassi di queste cose!<br />'''Archimede''': Un vero scienziato deve interessarsi di tutto, caro Paperino! ==N. 2068, 18 luglio 1995== ;''Paperino e il tamburo batavo'' *'''Musicista''': Come fai a suonare in modo così pazzesco?<br />'''Paperoga''': Dote di famiglia! Mio zio aveva un conservatorio tutto suo!<br />'''Paperina''': Sul serio? Un vero conservatorio?<br />'''Paperoga''': Certo! Fabbricava le migliori conserve della zona! (pp. 51-52) ===N. 2079, 3 ottobre 1995=== ;''Pippo e le precauzioni portaguai'' *Oh, finalmente riesco ad annaffiare il giardino! Volevo farlo da giorni, ma pioveva sempre! ('''Pippo''', p. 143) ===N. 2110, 7 maggio 1996=== ;''Indiana Pipps e l'incredibile smemorato'' *A volte, mi chiedo se i costruttori di templi antichi non avessero la macchina del tempo! Come avrebbero fatto altrimenti a copiare tutti i trabocchetti dei film d'avventura? ('''Indiana Pipps''', p. 149) *Ricordati la regola del buon detective: le soluzioni più logiche sono quelle più semplici! ('''Topolino''', p. 157) *Ascolta il motto di un archeologo dell'avventura: a fatto inspiegabile soluzione impossibile! ('''Indiana Pipps''', p. 162) ==N. 2174, 29 luglio 1997== ;''Sfida a Topolinia'' *Un buon ladro non ha bisogno di forza bruta! ('''Macchia Nera''', p. 14) ===N. 2292, 2 novembre 1999=== ;''Paperino Paperotto e la strega di Quack Town'' * '''[[Paperino Paperotto|Paperino]]''': {{NDR|riferito alla nuova maestra, Miss Witchcraft, che teme possa essere una strega}} E se mi trasforma in un [[rospo]]? <br/>'''[[Nonna Papera]]''': Gracida e io verrò in tuo aiuto! <br/>'''Paperino''': Croak! Ehm... Era solo una prova per vedere se ti voltavi! ==N. 2490, 19 agosto 2003== ;''Paperino Paperotto e lo spasso della gita col materasso'' *'''Millicent''': Abbiamo perso Paperino!<br />'''Louis''': Magari l'hanno rapito gli alieni! È sempre stato il suo sogno! (p. 98) *'''Millicent''': Incredibile! Era un intero dollaro, quello!<br />'''Paperino''': Sì! Me l'ha dato mio zio Paperone!<br />'''Millicent''': Questo è ancora più incredibile!<br />'''Paperino''': No, se consideri che è un prestito! (p. 104) ==N. 2500, 28 ottobre 2003== ;''Paperino Paperotto e il 2500 a tema'' *{{NDR|A proposito di un tema scolastico}} Il titolo era "''Scrivi la prima cosa che ti viene in mente''" e a me non è venuto in mente niente! Perciò ero perfettamente a tema. ('''[[Paperino Paperotto|Paperino]]''') *'''Paperino''': {{NDR|Vuole un prestito da Millicent, una sua amica molto attaccata al denaro}} Millicent! Tipregotipregotiprego... <br/>'''Millicent''': Scordatelo! <br/>'''Paperino''': Neanche se ti concedo di venire da me a cena nel week-end? Ci sarà mio zio [[Paperon de' Paperoni|Paperone]]! <br/>'''Millicent''': Quattro dollari! *Il titolo del tema è molto semplice... ''2500''. ('''Miss Witchcraft''') ==N. 2558, 7 dicembre 2004== ;''Eta Beta e lo spuntino fuorilegge'' *Niente dollari, niente pnaftalina! Psob! In questo psecolo non si può vivere senza denaro! ('''Eta Beta''', p. 127) ==N. 2563, 11 gennaio 2005== ;''Paperino Paperotto e le calze della Befana'' *Ogni anno le lezioni ricominciano dopo l'arrivo della Befana! Ma io so come far continuare le vacanze! Basta fare in modo che gli adulti non si accorgano che è arrivata! Così non riapriranno la scuola! ('''Paperino Paperotto''', p. 170) ==N. 2568, 15 febbraio 2005== '''''Paperino Paperotto e il corteggiamento delegato''''' * Aiutare un amico in difficoltà è un dovere! ('''Paperino Paperotto''', p. 168) ==N. 2569, 22 febbraio 2005== ;''Paperino, Paperoga e la miniera in tasca'' * '''Paperino''': Se non ti conoscessi direi che sei un genio!<br />'''Paperoga''': Ma visto che mi conosci che cosa dici, cugino?<br />'''Paperino''': Niente... (p. 91) ==N. 2571, 8 marzo 2005== ;''Nonna Papera e il colpo della strega'' *'''Dottore''' {{ndr|a Nonna Papera}}: Certi sforzi andrebbero evitati, sapete?<br />'''Ciccio''': Tutti gli sforzi andrebbero evitati! (p. 58) *Sono talmente stanco che mi è quasi passato l'appetito! ('''Ciccio''', p. 59) *Nonna Papera! Non c'è persona di cui Paperone si fidi di più! ('''Amelia''', p. 68) ==N. 2574, 29 marzo 2005== ;''Paperino e il trattamento definitivo'' *Dovrebbero vietarti per legge di partecipare a qualsiasi concorso a premi! ('''Paperino''' a Gastone, p. 12) ;''Amelia e il gioiello perduto'' *'''Bassotto 1''': La coltura è importante!<br />'''Bassotto 2''': Infatti a Sing-Song coltivavo pomodori!<br />'''Bassotto 3''': Si dice cultura!<br />'''Bassotto 2''': D'accordo, allora cultivavo pomodori! (p. 169) ==N. 2575, 5 aprile 2005== ;''Topolino e lo studioso curioso'' *'''Professor Delta Omega''': Un congegno a mutazione cromatica sincronizzata!<br />'''Topolino''': In altre parole... un [[semaforo]]! (p. 183) ==N. 2577, 19 aprile 2005== ;''Topolino e l'eremita degli abissi'' *Penso che, se tutti potessero vedere di persona quanto è bello il mare, a nessuno verrebbe in mente di inquinarlo! ('''Estrella Marina''', p. 22) *'''Gambadilegno''': Apneus! Che cosa fanno qui questi... umani cattivi? {{ndr|Topolino e Pippo}}<br />'''Apneus''': Le mie piovre li hanno presi per rifiuti, capitano!<br />'''Gambadilegno''': Ahr, ahr! Un errore... comprensibilissimo!<br />'''Apneus''': Costoro [...] sono bugiardi?<br />'''Gambadilegno''': Bugiardissimi! Questo {{ndr|Topolino}}, poi, è un bugiardo nato! (p. 171) *'''Topolino''': E così avete conosciuto Pietro Gambadilegno, Estrella!<br />'''Estrella''': Un vero furfante! (p. 172) ==N. 2578, 26 aprile 2005== ===''Qui, Quo, Qua e il superzio''=== *'''Qui, Quo, Qua''': Tutto si spiegherebbe se... zio Paperino fosse Paperinik!<br />'''Qui, Quo, Qua''': Ammetterai che non è facile crederlo! (p. 14) *Potremmo essere nipoti del più grande supereroe di tutti i tempi! ('''Qui, Quo, Qua''', p. 15) *Basta dormire sul divano! Meglio continuare... a letto! ('''Paperino''', p. 18) ===''Pico e l'arte della pigrizia''=== *Prima regola: mai fare adesso quello che si può rimandare a dopo! ('''Paperino''', p. 153) *'''Paperino''': Seconda regola: non fare lavori inutili!<br />'''Pico''': Ma l'erba cresce!<br />'''Paperino''': Appunto! Perciò presto dovresti tagliarla di nuovo! Allo stesso modo evita di rifare il letto al mattino! Tanto dovrai disfarlo di nuovo alla sera! (p. 154) *'''Paperino''': Come definiresti la pigrizia?<br />'''Pico''': Non so! Indolenza... ozio?<br />'''Paperino''': A-ah! Lo sapevo! Errore! La pigrizia è un'arte e va applicata in ogni situazione! (pp. 155-156) *"Nessuno sforzo è eccessivo se serve a guadagnare tempo per il successivo riposo!" ('''Pico''', citando le parole di Paperino, p. 162) ==N. 2579, 3 maggio 2005== ===''Agente speciale Ciccio in: il caso Pisolini''=== *Quando sono tranquillo... non riesco a dormire! ('''Commendator Tullio Pisolini''', p. 21) ===''Paperino e la rincorsa energetica''=== *Nipote poltrone e nullafacente! ('''Paperone''' a Paperino, p. 46) *Nipote ovvio e lapalissiano! ('''Paperone''' a Paperino, p. 47) *Nipote sprecone e scialacquatore! Non sai che un tempo le cose erano fatte per durare? ('''Paperone''' a Paperino, p. 48) *Nipote catastrofico e... alluvionale! ('''Paperone''' a Paperino, p. 55) ;''Paperina e l'arte da protagonisti'' *Solamente rendendo presente il passato, il classico avrà un futuro! ('''Paperoga''', p. 128) ==N. 2581, 17 maggio 2005== ===''Topolino, Pippo e le vendite cangianti''=== *Possibile che tu veda misteri ovunque? ('''Minni''' a Topolino, p.84) *Oggi i ragazzi hanno tutto e fare un regalo diventa un'impresa! ('''Topolino''', p. 85) * Incredibile! Ma quando si ha a che fare con Pippo, cosa non lo è? ('''Topolino''', p. 85) *Spesso la gente conserva tesori senza saperlo! ('''Pippo''', p. 88) ===''Zio Paperone e il "vero amore"''=== *Zio Paperone ha un concetto tutto suo di "saldi"! ('''Paperina''', p. 117) *Lui {{ndr|Paperone}} è sempre tanto riservato! Fa parte del suo fascino! ('''Brigitta''', p. 118) ===''Superpippo e la missione per due''=== *Ma come? {{ndr|Superpippo}} Non crede alle streghe e agli alieni sì? ('''Nocciola''', p. 144) ==N. 2582, 24 maggio 2005== ===''Topolino e la notte del discobolo stanco''=== *'''Gambadilegno''': Mi avete ingannato! Non è onesto!<br/>'''Topolino''': Detto da te è il colmo! (p. 24) ===''Zio Paperone e la leggenda dell'arco sbilenco''=== *'''Paperino''': Vogliamo parlare della mia impagabile ricompensa?<br/>'''Paperone''': Certo! Avrai l'ingresso gratuito vitalizio al mio museo! Non pagherai mai il biglietto… un premio davvero impagabile, no?<br/>'''Paperino''': Sgrunt! Non ti smentisci mai! (p. 56) ===''Gastone e la voglia di sfortuna''=== *'''Gastone''': Sono io il più sfortunato… perché la mia fortuna mi impedisce di esserlo!<br/>'''Primo giudice''': Uhm… Non può essere sfortunato perché è fortunato!<br/>'''Secondo giudice''': Quindi è sfortunato! (pp. 124-125) ==N. 2583, 31 maggio 2005== ;''Amelia e lo specchio magico'' *Una che di professione fa la strega non può che essere un po' stramba! ('''Rockerduck''', riferito ad Amelia, p. 59) ==N. 2584, 7 giugno 2005== ;''Paperino Paperotto e il tradimento monetario'' *Ehm… Ammutinarsi significa restare muto come un pesce? ('''Tom''', p. 114) *Proprio a me doveva capitare uno zio così attaccato al denaro? ('''Paperino''', p. 117) *Prima lezione… Fare i propri interessi! ('''Paperone''', p. 121) *Io non faccio società con nessuno! ('''Paperone''', p. 122) ==N. 2585, 14 giugno 2005== ===''Le storie della baia: "Dov'è Trippa?"''=== *'''Paper Hoog''': Il mio settimo senso mi impone di ignorare costui!<br/>'''Moby Duck''': Settimo?<br/>'''Paper Hoog''': Sì, al sesto io ho il senso del ritmo! È più sviluppato! (p. 29) *'''Paper Hoog''': Ehilà! Si lavora, ragazzi?<br/>'''Dipendente di Azimuth''': Macché! Portiamo i sacchi a spasso! Sai com'è, sembravano un po' giù di corda… (p. 30) *Altro che grande cuoca! Tzé! Quella {{ndr|Geraldina}} è la [[Lucrezia Borgia]] dei sette mari! ('''Capitano Brake''', p. 31) *'''Moby Duck''': Il vostro padrone è stato gentilissimo, amici! Ecco il permesso!<br/>'''Dipendente di Azimuth''': Gentilissimo? Non è da lui! Vediamo un po'… A-ah! Un falso! Come sospettavo!<br/>'''Paper Hoog''': Ma... ma la calligrafia… e poi è firmata "Azimuth"!<br/>'''Dipendente di Azimuth''': Appunto! Lui con noi dipendenti si firma solo come "Il padrone"! (p. 32) *'''Wang''': Buongiorno, amici!<br/>'''Moby Duck''': Gli amici di Azimuth non sono nostri amici, Wang! Niente di personale, ma tu hai fatto la tua scelta! […]<br/>'''Paper Hoog''': Noi cerchiamo Trippa!<br/>'''Wang''': Ma io non so dove sia!<br/>'''Moby Duck''': Non mente! Se lo sapesse, ci avrebbe già chiesto dei quattrini! (p. 34) *'''Rock''': {{ndr|Trippa}} è volato via a tutta velocità…<br/>'''Moby Duck''': Verso?<br/>'''Rock''': Boh! Mi sembrava che emettesse il solito "kiiiii"!<br/>'''Noby Duck''': Intendevo… verso quale direzione? (p. 39) ===''Superpippo eroe di casa''=== *Sembra incredibile, ma anche un supereroe può annoiarsi! ('''Superpippo''', p. 67) *Ho […] sconfitto una delle più grandi minacce per l'umanità… il mostro dei congiuntivi! ('''Superpippo''', pp. 67-68) *Forse una soluzione c'è! L'ho visto fare in un film! […] Farò tornare indietro il tempo girando vorticosamente intorno alla Terra, e invertendone la rotazione! A problemi super, soluzioni super! Naturalmente, per cose del genere ci vuole un discreto fisico! ('''Superpippo''', p. 84) ===''Paperino e il master esclusivo''=== *'''Paperino''': Sono stufo di questi incarichi di basso profilo! Esigo maggiore considerazione!<br/>'''Paperone''': Va bene! Se non vuoi più lucidare le monete… ti farò stirare le banconote! Contento? (p. 89) *È conveniente portare buone notizie! ('''Paperone''', p. 91) *Non ho ancora capito perché vedermi ti emozioni sempre tanto! ('''Paperoga''' a Paperino, p. 92) *'''Professor Orderly''': Quale posto vorreste?<br/>'''Paperoga''': Il vostro!<br/>'''Professor Orderly''': Uh?<br/>'''Paperoga''': Avete appena detto voi che bisogna dare responsabilità! Il vostro posto è di grande responsabilità, giusto? Quindi, se io lo occupassi, sarei responsabilizzato al massimo!<br/>'''Professor Orderly''': Interessante teoria! (p. 95) ===''Umperio Bogarto e il "caso Ciccio"''=== *'''Umperio Bogarto''': Per fortuna ti sei imbattuto nell'asso delle investigazioni!<br/>'''Ciccio''': Uh? E chi sarebbe?<br/>'''Umperio Bogarto''': Io, naturalmente!<br/>'''Ciccio''': Oh! (p. 130) ==N. 2588, 5 luglio 2005== ===''Zio Paperone e il rimedio anti-caldo''=== *'''Battista''': Prodigrsi senza pretendere nulla in cambio è davvero un nobile gesto, signore!<br/>'''Paperone''': Non fare lo spiritoso, Battista! Ho il mio cospicuo tornaconto! (p. 135) ===''Paperino, Paperoga e i piccoli cambiamenti''=== *'''Paperino''': Lui {{ndr|Paperoga}} ha ordinato i lavori, lui salderà i conti!<br/>'''Operaio''': Chiariamoci, papero! Di chi è questa casa?<br/>'''Paperino''': Mia!<br/>'''Operaio''': In quale casa è lo scavo?<br/>'''Paperino''': Nella mia!<br/>'''Operaio''': Quindi, pagherete voi!<br/>'''Paperoga''': Che logica ferrea... avreste dovuto fare l'avvocato! (p. 173) *Paperino dovrebbe imparare a rilassarsi! È un po' troppo nervoso! ('''Paperoga''', p. 175) *'''Paperino''': Hai impermeabilizzato la [[piscina]]?<br/>'''Paperoga''': Ma certo! Ho messo un impermeabile sul fondo!<br/>'''Paperino''': Gulp!<br/>'''Paperoga''': Ma dai, scherzavo! Sono un arredatore serio, io! (p. 178) ==N. 2589, 12 luglio 2005== ===''Paperinik e gli ospiti impossibili''=== *Le minacce dello zio non cadono mai nel vuoto! ('''Paperino''', p. 15) *Mantengo sempre le promesse fatte a un amico! ('''Paperinik''', p. 20) *Con me è meglio non scherzare! ('''Paperinik''', p. 30) *È meglio non sfidare il papero mascherato! ('''Paperinik''', p. 31) ===''Amelia e il trucco dell'interpretazione''=== *Io mi definirei oculato gestore di risorse! ('''Paperone''', p. 93) *Sono un mago delle clausole imprevedibili! ('''Paperone''', p. 98) *A Paperone non la si fa! ('''Paperone''', p. 102) ==N. 2590, 19 luglio 2005== ===''Topolino e gli spaventogrammi''=== *Un po' di paura aiuta a tenersi lontano dai guai! ('''Topolino''', p. 22) *Chi è senza paura non si rende conto dei pericoli! ('''Topolino''', p. 30) *Così si vince la paura! Affrontandola! ('''Topolino''', p. 33) ===''Paperi al volante''=== *Uhm... non era mai successo! Durante il mio discorso, nessuno si è addormentato! E nemmeno ha sbadigliato! Forse perché era il convegno degli insonni cronici? ('''Pico''', p. 72) *'''Signora''': Chi vi ha dato la patente?<br />'''Pico''': Ehm... in effetti l'ho avuta honoris causa! Forse un po' di scuola guida mi farebbe bene! (p. 74) *'''Filo''': Dobbiamo lavorare! Gli affari sono affari!<br />'''Brigitta''': Già! Ma quelli di cuore sono i più importanti! (p. 77) *'''Battista''': Siamo in ritardo, principale! Devo accelerare?<br />'''Paperone''': Consumando più benzina? Giammai! (p. 77) *Hai risparmiato sulla sicurezza? Ti è venuto un attacco di paperonite, per caso? ('''Brigitta''' a Filo, p. 78) *'''Agente''': Sono tanto dispiaciuto di dovervi dare una bella multa!<br />'''Paperoga''': Be', allora che ne dite di una constatazione amichevole?<br />'''Agente''': Che cosa?<br />'''Paperoga''': Ma sì... voi avete constatato una mia mancanza, ma chiudete amichevolmente un occhio! Funziona così, no? (p. 84) ===''Archimede e il vulcano delle idee''=== *Non c'è niente di meglio di una corroborante passeggiata per ritemprare gratuitamente lo spirito! ('''Paperone''', p. 137) *Mai farsi sfuggire una lucrosa opportunità d'investimento! ('''Paperone''', p. 138) *Forse eri troppo concentrato e ti sei appisolato! A me capita spesso! ('''Paperino''', p. 139) *Paperone si sposta esclusivamente per interessi lucrosi! ('''Nonno Bassotto''', p. 147) *Quando c'è da faticare sono sempre il primo all'appello! ('''Paperino''', p. 155) *La sola parola "lavoro" mi invoglia a prendermi una pausa! ('''Paperino''', p. 156) ===''Zio Paperone e l'affare culturale''=== *La sola cosa per me davvero appassionante è il mio denaro! ('''Paperone''', pp. 165-166) ==N. 2591, 26 luglio 2005== ===''Paperino e Paperoga agenti PIA: operazione canestro''=== *Sbrighiamoci! Lo zione odia aspettare! ('''Paperino''', p. 10) *A scuola avevo disastroso in ginnastica! ('''Paperoga''', p. 11) *Sono stonato! A scuola avevo impresentabile in musica! ('''Paperoga''', p. 28) ===''Paperi al volante''=== *Per tutti i rospi rugosi! ('''Amelia''', p. 59) ===''Orazio e la stressante invasione festaiola''=== *Un compleanno deve essere festeggiato con gli amici! ('''Minni''', p. 93) *Pforse pcompiere gli anni rende pnervosi… ('''Eta Beta''', p. 101) ===''Topolino, Indiana Pipps e il guardiano dei McKantor''=== *Mi lascio affascinare troppo dai misteri! ('''Topolino''', p. 166) ==N. 2592, 2 agosto 2005== ;''Zio Paperone e l'oro di Marte'' *'''Archimede''': Vuoi inviare una sonda che analizzi il suolo di Marte!<br />'''Paperone''': Mi hai letto nel pensiero, Archimede!<br />'''Achimede''': A costo zero, naturalmente…<br />'''Paperone''': Tu leggi anche nel mio cuore!<br />'''Archimede''': Be', non è difficile! Conosco i tuoi gusti! (p. 96) *I mezzi più semplici e soprattutto economici sono sempre i più sicuri! ('''Paperone''', p. 97) *Grazie, Edi! Efficiente come sempre! ('''Paperone''', p. 105) ==N. 2595, 23 agosto 2005== ;''Topolino e la settimana scomparsa'' *'''Gambadilegno''': Ho cambiato vita! Non lo sai? Ora sono un onesto rappresentante! Giro il mondo e... guadagno bene!<br />'''Topolino''': Ne sono felice! [...] {{NDR|pensando}} Gamba sembra proprio cambiato! Il lavoro onesto gli fa bene! (pp. 11-12) *'''Topolino''': L'unico cibo a cui sono allergico sono le...<br />'''Dottore''': Cozze al cinnamomo! [...]<br />'''Topolino''': Anni fa un amico me le portò da un viaggio! La settimana seguente starnutii per tre giorni di fila! (p. 17) *Non amo affatto i tatuaggi! ('''Topolino''', p. 28) *Io... non sopporto i furfanti! ('''Topolino''', p. 33) *Sei veramente un innato guastafeste! ('''Gambadilegno''' a Topolino, p. 34) *Senza di me finirai per annoiarti, Topolino! ('''Gambadilegno'''. p. 43) ==N. 2596, 30 agosto 2005== ===''Paperino, Pico e la supertattica vincente''=== *Certo che parlavo sul serio! Lo faccio sempre! ('''Pico''', p. 10) ===''Paperino e il cambio di casa temporaneo''=== *'''Gastone''': Noto una certa diffidenza nei miei confronti!<br />'''Qui, Quo, Qua''': Be', spesso è più che giustificata! (p. 99) *Chi l'avrebbe mai detto? Il cuginastro è stato gentile! Incredibile, ma vero! Confesso che non me lo sarei mai aspettato! ('''Paperino''', riferito a Gastone, pp. 100-101) *Mai fidarsi di Gastone! ('''Paperino''', p. 102) ===''Zio Paperone e il qualcosimetro pitagorico''=== *Sei un mago della tecnologia, Archi! ('''Qui, Quo, Qua''', p. 124) *Anche gli oggetti apparentemente inutili possono servire a qualcosa! ('''Paperone''', p. 127) *La mia trisavola diceva che all'alta scuola di specializzazione per maggiordomi mi insegnarono che c'è una soluzione a tutto! È solo questione di tempo! ('''Battista''', p. 130) *'''Paperone''': Per festeggiare, ci potremmo concedere un piccolo strappo alla regola, caro Battista!<br />'''Battista''': Come desiderate, signore!<br />'''Paperone''': Ti offro un tè! Prepara due bustine!<br />'''Battista''': Nuove, signore?<br />'''Paperone''': Non esagerare! Ho parlato di piccolo strappo... non di una grande voragine!<br />'''Battista''': {{NDR|sottovoce, tra sé}} Perché m'illudo sempre? (p. 135) ==N. 2597, 6 settembre 2005== ===''Topolino e l'uomo ingannatempo''=== *Siamo alle solite! "Mistero fitto, ti ci ficchi"! ('''Pippo''' a Topolino, p. 11) *'''Macchia Nera''': {{NDR|riferito al commissario Basettoni, Pippo e Topolino}} Toh, chi si vede! Il ciccio, il lungo e il morto! Ops! Scusate il lapsus! Volevo dire "il corto"!<br />'''Pippo''': Brrr! Sguardo raggelante... e battute pure! È senz'altro lui, Topolino!<br />'''Topolino''': Umpf! Non mi fa paura! (p. 13) *Facciamo finta di essere a una rassegna di film d'autore! Sai, quelli in cui per ore non succede niente! ('''Topolino''', p. 16) *Nulla è impossibile per Macchia Nera! ('''Topolino''', p. 17) *Da genio qual è, quel criminale sarebbe capace di fabbricarsi un laser, partendo da un qualsiasi apparecchio elettronico! ('''Topolino''', p. 18) *Mai piaciuti, i remake! ('''Pippo''', p. 21) *Seguiamolo {{NDR|un sospettato}} senza farci notare! Pippo, far finta di leggere il giornale mentre guidi non è un buon sistema! ('''Topolino''', p. 24) *Un tempo {{NDR|mezzanotte}} era l'ora preferita per i miei colpi... ('''Macchia Nera''', p. 27) *'''Pippo''': È Macchia Nera, il genio del male!<br />'''Ungus''': Mamma mia! Lavoro dunque per un lestofante?<br />'''Pippo''': Uno dei più subdoli! (p. 36) *Che quiete! Che silenzio! Il mondo è mio! ('''Macchia Nera''', p. 38) *'''Macchia Nera''': Non sparerai! Conosco bene...<br />'''Topolino''': Sgrunt! Se mi conosci, sai che non esiterei!<br />'''Macchia Nera''': Umpf! Lasciami finire! Dicevo: conosco bene quell'arma! È la pistola di plastica della Playbox! (pp. 39-40) *'''Macchia Nera''': Un piano geniale, no?<br />'''Topolino''': Tsk! Facile, avendo un anello "magico"!<br />'''Macchia Nera''': Magico?! Sappi che ho impiegato mesi per costruire il sol-mol! Significa sollecitatore molecolare! Accelera a dismisura la velocità delle molecole! In questo momento siamo diecimila volte più veloci di una mosca!<br />'''Topolino''': Glom! Dunque cose e persone si muovono lentissime, tanto che le vediamo ferme!<br />'''Macchia Nera''': Già! Dal loro punto di vista, invece, noi siamo così veloci che non ci percepiscono! "Relatività del tempo", capisci?<br />'''Topolino''': Ehm... sì!<br />'''Macchia Nera''': Bene! Non volevo tu morissi con una pessima impressione di me! (pp. 40-41) *Visto, Macchia? Gli fai un baffo, a Topolino! ('''Basettoni''', p. 45) ===''Paperino maestro di origami''=== '''Paperino''': Perché non provi a fare un origami?<br />'''Gastone''': Sai benissimo che io non lavoro!<br />'''Paperino''': Pfui! Di' piuttosto che non sei capace! (p. 55) ===''Pico de Paperis e il mistero delle pagine bianche''=== *Sull'appassionante tema di quest'oggi {{NDR|"perché spaccare il capello in quattro quando si può spaccarlo in sei?"}} ho preparato una breve introduzione di seicento pagine... ('''Pico''', p. 87) *Si discute in dottrina se "spaccare il capello in quattro" significhi suddividere in quattro parti un capello, oppure indichi la necessità che quattro persone suddividano un capello! ('''Pico''', p. 88) *Che pubblico concentrato! Nessuno muoveva un dito... {{NDR|perché dormivano tutti}} ('''Pico''', p. 88) *Tutto ha una spiegazione scientifica! ('''Pico''', p. 88) *L'argomento della mia prossima conferenza! [...] "Come stimolare la fantasia trovando soluzioni complicate a problemi semplici"! ('''Pico''', p. 92) ===''Paperino, Paperoga e la paura di volare''=== *'''Paperoga''': E ora cerca di non farmi fare brutte figure!<br />'''Paperino''': Tranquillo! In genere ci pensi da solo! (p. 109) *'''Paperoga''': Adoro fare del bene alle persone!<br />'''Paperino''': Allora perché non emigri su Saturno? (p. 111) *Che soddisfazione essere utili alle persone! ('''Paperoga''', p. 118) *Ma come fa {{NDR|Paperoga}} a dire tante sciocchezze? ('''Paperino''', p. 120) *La soddisfazione è il miglior compenso! ('''Paperoga''', p. 122) *'''Paperoga''': Ma perché tra noi finisce sempre che io scappo e tu mi insegui?<br />'''Paperino''': Perché fa ridere!<br />'''Paperoga''': Be', a me no!<br />'''Paperino''': Questione di punti di vista! (p. 123) ===''Paperoga e la metamorfosi arborea''=== *Paperoga! Perfino nelle tue fantasie sei il più strambo dei miei nipoti! ('''Paperoga''', immaginando che parli Paperone, p. 170) *La vita dell'albero non è così male! Si vive in assoluta tranquillità, ci si riposa tutto il giorno e soprattutto non si rompono le scatole agli altri! ('''Paperino''', p. 174) ==N. 2598, 13 settembre 2005== ===''Zio Paperone e la "Creditempo" P.d.P.''=== *La domanda è: esiste qualcosa di più prezioso del denaro? La risposta è n... ehm... sì! La cosa più preziosa è il tempo! ('''Paperone''', p. 48) ===''La banda Bassotti e il furto calcistico''=== *'''Nonno Bassotto''': Il calcio è proprio un gioco insulso!<br />'''176-176''': Ben detto! Anch'io non l'ho mai sopportato! (p. 142) ==N. 2599, 20 settembre 2005== ===''Topolino e gli effetti della disastrometa''=== *L'oscurità totale avvolgerà ogni cosa e io diventerò... il re del buio! ('''Macchia Nera''', p. 20) *I popoli della Terra hanno dimostrato che uniti possono risolvere anche i problemi più difficili! ('''Bruto''', p. 46) ===''Zio Paperone e lo sponsor imprevedibile''=== *'''Battista''': Ci tengo a mantenermi in forma! Appena posso faccio un po' di jogging!<br />'''Paperone''': Bene! Ne terrò conto quando calcolerò quanto tempo impieghi ad andare a fare la spesa!<br />'''Battista''': Sob! (p. 58) *'''Paperone''': Non ti facevo così esperto di strategie pubblicitarie!<br />'''Battista''': Mi piace tenermi aggiornato! (p. 66) ===''Battista e l'ambito Maggiormajor''=== *'''Battista''': Tempo fa ho avuto un attacco di ambizione e ho fatto domanda per concorrere al Maggiormajor! [...] Il titolo mondiale di miglior maggiordomo! [...] Per vincere bisogna dimostrare eleganza e raffinatezza...<br />'''Qui, Quo, Qua''': Be', tu ne hai da vendere!<br />'''Battista''': Grazie! Ma temo che non basti! L'anno scorso ha vinto il maggiordomo del banchiere Nababbis! È famoso per i sontuosi ricevimenti che organizza, per i quali vengono spesi migliaia di dollari!<br />'''Paperino''': Capisco! Niente a che vedere con lo Zio Paperone! (pp. 165-167) *'''Paperino''': È arrivato il momento di dimostrare a Battista un po' di gratitudine! [...]<br />'''Paperone''': Questo significa spendere un patrimonio!<br />'''Battista''': Non posso pretendere tanto!<br />'''Paperone''': Vedete? Non può!<br />'''Qui, Quo, Qua''': E invece sì! Te lo meriti! (pp. 168-169) *'''Rockerduck''': Guardate chi c'è! Il papero più spendaccione della città! [...] Abbiamo solo notato che hai cambiato abitudini!<br />'''Paperone''': Spiegami perché la cosa dovrebbe riguardarti!<br />'''Rockerduck''': Be', Paperone che spende è un evento di portata mondiale! (pp. 177-178) *Conosco 101 modi di cucinare i fagioli in scatola! ('''Battista''', p. 184) *Abbiamo capito una cosa importante! La bravura di un maggiordomo non dipende dalla ricchezza del suo principale! è nelle ristrettezze che si riconosce la vera classe! ('''Giudice della commissione esaminatrice''', p. 185) ==N. 2600, 27 settembre 2005== ===''Paperino e la risparmite da contatto''=== *'''Paperone''': Nipote sanguisuga, tu vuoi la mia rovina!<br />'''Paperino''': Non è vero! Voglio soltanto cinquanta dollari per pagare le bollette! [...] Devo pagare il gas, l'elettricità, il telefono...<br />'''Paperone''': Appunto! Lussi! Credi forse che nel Klondike io avessi la corrente elettrica? (pp. 9-10) *Io non sono taccagno! Sono un oculato risparmiatore! ('''Paperone''', p. 11) *È importante risparmiare perché è su questo che si fonda una solida economia! Ricordate! Ogni centesimo messo da parte è un potenziale miliardo! ('''Paperone''', p. 12) *Non bisogna sprecare neanche un minuto di luce! ('''Paperone''', p. 14) *'''Paperone''': Risparmiare fa rima con...<br />'''Paperino''': Guadagnare!<br />'''Paperone''': In periodo di saldi bisogna...<br />'''Paperino''':... tenersi lontano dai negozi!<br />'''Paperone''': Se t'invitano a fare shopping...<br />'''Paperino''':... mi fingo malato!<br />'''Paperone''': Il momento migliore per spendere è...<br />'''Paperino''': Mai! (p. 15) *Mio nipote {{ndr|Paperino}} non è mai stato un papero normale! ('''Paperone''', p. 23) ===''La banda Bassotti e il colpo al buio''=== *'''Bassotto 1''': Se Archimede e Paperone sono la causa dei nostri guai...<br />'''Bassotto 2''': Li ripagheremo con la stessa moneta!<br />'''Bassotto 3''': Ulp! Volete dire che pagheremo Paperone?<br />'''Bassotto 2''': Babbeo! Sto dicendo che come la vecchia tuba sfrutta le invenzioni di Archimede per arricchirsi, così faremo anche noi! (pp. 88-89) *'''Bassotto''': {{ndr|mentre deruba Archimede}} Non ti arrabbiare! Nemmeno Paperone paga per le tue invenzioni!<br />'''Archimede''': Già, ma lui almeno non mi lega! (p. 89) *Quell'Archimede ne inventa di tutti i colori, eh? ('''Bassotto''', p. 94) ===''Zio Paperone e il salgemma trivulcanico''=== *'''Paperone''': Aguzza la vista, Battista! Vedi fumo?<br />'''Battista''': No!<br />'''Paperone''': Vedi arrosto?<br />'''Battista''': No! (p. 121) ==N. 3000, 22 maggio 2013== ===''Zio Paperone e il tiranno dei mari''=== *Qual è il [[Barzellette dai fumetti|colmo]] per un professore universitario? Bocciare un fiume anche se ha seguito il suo corso! ('''[[Pico De Paperis]]''', p. 38) *Il colmo per un ladro? Beccarsi un raffreddore per essere stato scoperto! ('''Pico De Paperis''', p. 39) *Sapete qual è il colmo per un marinaio? Navigare in un mare di guai! ('''Pico De Paperis''', p. 43) ===''Topolino e il sorprendente 3000''=== *'''Topolino''': Be', comincio a sentirmi come un fagiolo nella pentola!<br />'''Orazio''': Uh? In che senso?<br />'''Topolino''': Nel senso che mi sto... stufando! (p. 76) {{NDR|[[Barzellette dai fumetti|barzelletta]]}} ===''Qui, Quo, Qua e le prelibatezze a km 3000''=== *'''[[Qui, Quo e Qua|Qui]]''' {{NDR|in collegamento dall'Alaska}}: Si prodigano tutti perché assaggi le gustosissime specialità locali... [[Halibut]] al forno, halibut gratinato, halibut ai frutti di bosco, scaloppine di halibut con patate...<br />'''Qua''': Accidenti! Non vorrei essere un halibut, da quelle parti!<br />'''Quo''': E io non vorrei essere nostro fratello! Il menù tipico suona un filino monotono... (pp. 129-130) ===''Archimede, Edi e il cacciatore di passato''=== *La [[novità]] di ieri è l'abitudine di oggi... e il ferrovecchio di domani! ('''[[Archimede Pitagorico|Archimede]]''', p. 187) *Il [[presente]] sarà presto passato... e dobbiamo tenercelo stretto, se vogliamo avere un futuro! ('''Archimede''', p. 198) ==N. 3004, 25 giugno 2013== ===''Paperink e il sabotatore d'affari''=== *Sgrunt! È più forte di me: quando vedo Rockerduck, vedo rosso! ('''Zio Paperone''', p. 54) ===''Gambadilegno e un compito illegale''=== *'''Tip e Tap''': Gnam! Delizioso! Dove hai imparato a cucinare così bene, Pietro?<br />'''Pietro Gambadilegno''': Tempo fa gestivo un ristorante come copertura! ==Voci correlate== *''[[Doubleduck]]'' (nn. 2735-2738) *''[[Quacklight - Vampiri fascinosi a Paperopoli]]'' (n. 2849) *''[[Dracula di Bram Topker]]'' (nn. 2945-2946) ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Topolino''}} [[Categoria:Fumetti Disney]] i7ucvlxg1c96v59qeqgcbzyy5d361lc I Simpson (diciottesima stagione) 0 96538 1223644 1106101 2022-08-21T15:43:16Z Andr€a 67109 /* Episodio 21, ''24 minuti'' */ scritto frasi wikitext text/x-wiki {{torna a|I Simpson}} {{TOCright}} '''''[[I Simpson]]''''', diciottesima stagione. ==Episodio 1, ''Lo scemo, lo chef, la moglie e il suo Homer''== *'''Otto''' {{NDR|Mentre guida lo scuolabus vede i [[Metallica]]}} Ah! I Metallica?! Uè ma che mi sono fatto di qualcosa? *'''Marge''': Sarai contento Bart, grazie alle tue bravate mi tocca accompagnare te e i tuoi amici a scuola.<br />'''Bart''': Perché non fai guidare me, io passo anche con il giallo...<br />'''Marge''': Di' un'altra battuta giovanotto e faccio vedere a tutti le tue foto da bambino.<br />'''Bart''': Uuuuu, scusa, scusa, scusa mammina! *{{NDR|Bart e gli scagnozzi di Tony Ciccione vanno da Krusty per chiedere il pizzo}}'''Bart''': Krusty, Toni Ciccione non ha ricevuto il suo pagamento settimanale per tenere fuori fuori dalla città McDonald's e Burger King.<br />'''Krusty''': Sono a corto questa settimana. Posso pagarti 5$ per tenere fuori anche Hardee? *Salve salvino bei mafiosini! ('''Ned Flanders''') ==Episodio 2, ''Simpson Session''== ==Episodio 3, ''Homer, ti prego, non li martellare''== ==Episodio 4, ''La paura fa novanta XVII''== *{{NDR|Mentre mangia un blob verde di provenienza extraterrestre}} Mitico! Marshmallow spaziale! ('''Homer''') *Salve-salvino blobberino! ('''Ned Flanders''') *'''Lisa''': Krusty, che cos'è quel mostro?<br>'''Krusty''': È il golem di [[Praga]]! Leggendario difensore del popolo ebraico. Come [[Alan Dershowitz]], ma con una coscienza. [...] Nel lontano 1600 un rabbino creò questa creatura magica dall'umile argilla. Il golem eseguiva ogni tipo di compito scritto su un rotolo e messo nella sua bocca. Adesso lavora per me. *'''Lisa''': Bart, è quel tuo mostro mistico ebreo che ha pestato quei bulli?<br>'''Bart''': Ecco, sempre colpa degli ebrei!<br>'''Lisa''': Secondo me a lui non piace far male alle persone. E te lo dimostro.<br>{{NDR|Scrive un biglietto con scritto "Speak" ("Parla") e lo infila nella bocca del Golem}}<br>'''Golem''': Finalmente posso parlare! Questa è la voce che ho?! Dovrei andare a vendere uova a Brighton Beach! Questo è il cosiddetto humor ebraico non c'è bisogno di capirlo, solo le parole che fanno ridere! Meshugenah! Esilarante! *{{NDR|Nel 1929}}<br>'''Lenny''': [[Prima guerra mondiale]]? Perché continui a chiamarla prima?!<br>'''Nonno Abe''': Oh, adesso lo vedrai! ==Episodio 5, ''Soldato D'oh''== *Non tutti siamo nudi sotto i vestiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 6, ''Boe-e-una-Lisa''== * {{NDR|Alle Olimpiadi della terza età}} Finalmente conquisterò una medaglia d'oro! C'ero andato vicino alle Olimpiadi del '36. lanciai un giavellotto che mancò di poco [[Hitler]]. Però colpii un assassino che cercava di uccidere Hitler. Quando lo rividi ridemmo insieme di quell'episodio. ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Ascoltando l'inno degli Stati Uniti d'America}} Spegnete quella porcheria hippie! ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Boe si canta gli auguri il giorno del suo compleanno}} ''Tanti auguri a me, | tanti auguri a me, | mi sento così solo, | perché non mi uccidete...'' ('''Boe Syzlac''') *{{NDR|A casa di Boe}} '''Homer''': Questa [[poltrona]] con la vibrazione è piacevolissima...<br />'''Boe''': Non è una poltrona con la vibrazione, è solo piena di scarafaggi. *{{NDR|Ai suoi compagni di classe}} Filistei. ('''Lisa''') ==Episodio 7, ''Il gelato di Marge (dai capelli azzurri)''== *{{NDR|Tirandosi un cono gelato sulla fronte}} Io sono un [[unicorno]]! ('''Ralph''') ==Episodio 8, ''Una coppia da Haw-Haw''== ==Episodio 9, ''Kill Gil, Volumi 1 e 2''== * Frankincenso non è un mostro. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 10, ''La moglie acquatica''== *'''Homer''': Hai un sacchettone di roba a casa, così non muori di fame.<br>'''Nonno''': Oh, grazie.<br>'''Homer''': Stavo dicendo al gatto. *'''Marinaio''': Facevamo imbarcate di Gnam giorno e notte, poi un giorno sono spariti.<br>'''Lisa''': Forse ne avete pescati troppi.<br>'''Marinaio''': Forse ne sono nati troppo pochi.<br>'''Lisa''': Forse voi li avete uccisi tutti.<br>'''Marinaio''': Forse i pesci si sono uccisi tutti.<br>'''Lisa''': Forse dovresti vergognarti di te stesso.<br>'''Marinaio''': E forse tu dovresti sposare Milhouse! Sì, esatto. Io so di Milhouse! *'''Boe''': Ho avuto un orribile presentimento, credo che Homer sia in pericolo.<br>'''Lenny''': Oh che buffo, io ho appena avuto il presentimento che un certo Fausto, che non conosco, è in pericolo.<br>'''Boe''': Venite, dobbiamo aiutare Homer!<br>'''Lenny''': E Fausto! * '''Marge''': Papino!<br>'''Lisa''': Bart!<br>'''Agente I.N.S.''': Il portoghese Fausto!<br>'''Fausto''': Ahi-ahi-ahi! {{NDR|fugge via}} ==Episodio 11, ''Vita da star''== ==Episodio 12, ''Piccolo grande amore''== ==Episodio 13, ''Come eravamo... a Springfield''== ==Episodio 14, ''Accordi di bifolchi''== ==Episodio 15, ''Rom-antìco e Giuliè''== ==Episodio 16, ''Homerazzi''== *Il sur[[riscaldamento globale]] non mi ha mangiato i compiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 17, ''Marge giocatrice''== ==Episodio 18, ''Un aut-aut per Bart''== *'''Lisa''': Babi vieni con me, ti porto da una persona che ti farà stare meglio!<br />'''Bart''': È il mio coniglietto Coda di Battufolo? Quello che è andato a vivere al nord?<br />'''Lisa''': È morto Bart... Papà l'ha seppellito in giardino... Ma non in quest'ordine. ==Episodio 19, ''Pompieri e ladri''== *Non faccio ricerche su quello che inventa la maestra. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 20, ''Fermati o il cane spara!''== *Le [[perla|perle]] non sono il vomito delle cozze. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 21, ''24 minuti''== {{cronologico}} *Ehi, comprati il tuo yogurt! ('''Homer''') {{NDR|a un disinfestatore, che porta via dalla centrale nucleare il suo yogurt andato a male}} *{{NDR|Dopo aver chiuso lo yogurt di Homer in una valigetta}}<br>'''Burns''': Orrendo caglio! Simpson! Porta la tua putrida schifezza lontano dalla mia vista, balena terricola stonata!<br>'''Homer''': Mitico! Un viaggio di lavoro! *{{NDR|Durante uno spionaggio su Secco, Spada e Patata, Bart telefona a Lisa, ma la telefonata si sovrappone a sua insaputa su una tra Jack Bauer e Chloe O'Brian}}<br>'''Bart''': Ho un uomo a terra... beh, non proprio un uomo... un bambino molto speciale {{NDR|Ralph Winchester}}.<br>'''Jack Bauer''' {{NDR|durante una sparatoria}}: Chloe mi servono quegli schemi al volo.<br>'''Bart''' {{NDR|confuso}}: Cosa!? Chi parla?<br>'''Jack Bauer''': Sono Jack Bauer! Tu chi diavolo sei?<br>'''Bart''': Io? Ah... sono... Afat Lacacca!<br>'''Jack Bauer''': Chloe, cerca tutto quello che puoi su Afat Lacacca. Qualcuno conosce Afat Lacacca? {{NDR|Bart se la ride}}<br>'''Chloe''': Afat Lacacca. Ricco finanziere, Saudita, scomparso in Afghanistan alla fine degli anni '90.<br>'''Jack Bauer''': Davvero?<br>'''Chloe''': No, Jack, è uno scherzo, ti hanno messo in mezzo.<br>'''Jack Bauer''': Maledizione! {{NDR|Mentre Jack riprende a sparare, Bart scoppia a ridere}} ''<br>–Me? Uh, I'm... Ahmed Adoody.<br>–Chloe, find out all you can about Ahmed Adoody. Does anyone there know Ahmed Adoody?'' ==Episodio 22, ''Non puoi sempre dire quello Kent ti pare''== *'''Marge''': Oh, ciao! Appena in tempo per andare dal dentista.<br />'''Bart''': Dentista?! Ma avevi detto che andavamo a fare motocross tra le tombe!<br />'''Lisa''': Oh, Bart, ci caschi ogni sei mesi...<br />{{NDR|Homer entra nel salotto con una moto}}<br />'''Homer''': Ehi, rospo-rospi, guardate qui! Marge mi porta a fare motocross al cimitero!<br />'''Lisa''': Anche tu vieni dal dentista, papà.<br />'''Homer''': "Perché al cimitero?", mi chiedevo. Ma i miei sogni erano più potenti di ogni cosa... *{{NDR|Durante una visita dentistica}}<br />'''Dentista''': Signor Simpson, si è passato il filo regolarmente?<br />'''Homer''': Ah, be', ma-ma ceerto! Sempre! Vado al negozio del filo e mi fanno, tipo: "Cavolo ma è di nuovo qua!" Eheheheh! Perché compro tanto di quel filo... *{{NDR|Dopo una visita dentistica, la dentista porge a Bart un sacchettino con dentifricio e spazzolino}}<br />'''Dentista''': Ecco uno spazzolino gratis, tieni puliti i denti!<br />'''Bart''': Stai dicendo che dovrei fare il lavoro che spetta a te, a casa mia e pure gratis?! Ti piacerebbe! {{NDR|Butta il sacchettino nel cestino della spazzatura.}} *{{NDR|Dopo una visita dentistica}}<br />'''Marge''': Non è stupenda la sensazione della bocca pulita?<br />'''Homer''': Come no... Andiamo a comprare un gelato!<br />'''Bart''': Non vedo l'ora di togliermi questa freschezza dalla bocca!<br />'''Homer''': Mi voglio proprio incollare i denti con una bella dose di mou. *Prima, durante la trasmissione, ho detto una parola così brutta che dovrebbe pronunciarla solo Satana in persona seduto sulla tazza del gabinetto! Chiedo scusa e farò una cospicua donazione alle opere pie che lottano contro le [[parolaccia|parolacce]] tra gli adolescenti! Buonanotte! ('''Kent Brockman''') *'''Kent Brockman''': Mi scusi, ha visto la mia trasmissione stasera?<br />'''Uomo Fumetto''': Oh, Dio, no! Io le notizie le leggo su [[internet]] come tutte le persone sotto i settanta! *Ai miei tempi le star della [[tv]] non potevano dire: "bocce", "chiappe", "rutto", "rutto di chiappe", "gabinetto", "mutande", "ding-dong", "matrimonio da Boston", "Titicaca", "salame" e "meloni frontali". ('''Nonno Abraham Simpson''') *'''Lisa''': Ci sono un sacco di gruppi religiosi che fanno la guardia per tenere il mondo al riparo dagli orrori della libera espressione.<br />'''Bart''': Vuoi dire che ci sono dei ciuccelloni che passano la giornata a guardare la tv in cerca di cose di cui lamentarsi? Ma chi può essere così demente?!<br />{{NDR|Viene inquadrato Ned Flanders mentre guarda delle videocassette scrivendo su un taccuino.}}<br />'''Ned''': Ok..."[[Smallville]]"...super-dog si lecca. Questo va decisamente nella fila dei "birichini" {{NDR|Appoggia la videocassetta nella pila delle videocassette "Naughty" ("birichine")}} "60 minuti" ...Morley Safer ha una piega discutibile nei pantaloni. "The L Word"...ha usato la parola con la "l". E ora spulciamo i notiziari locali! {{NDR|Guarda il momento in cui Kent Brockman impreca a causa del caffè rovesciato da Homer, imprecazione che viene coperta da diversi suoni, tra cui il verso di un gallo posto proprio a fianco a Ned}} Oh! La parola meno apprezzata da Dio trasmessa sulla tv pubblica! *{{NDR|Dopo aver guardato Fox News}} Ma lo sai che ogni giorno i [[omosessualità|gay]] messicani si intrufolano nel nostro paese e [[Eutanasia|staccano la spina]] alle donne in coma? ('''Homer Simpson''') *'''Homer''': Dai addosso a un uomo semplice come me che lavora sodo e segue l'uovo... ehm le regole!<br />'''Bart''': Homer, casomai tu lavori alla coque! *'''Passante #1''': Kent, il tuo commento politico onesto spacca!<br />'''Passante #2''': Sì! Sai quante stelle su cinque ho sul tuo webcast su [[YouTube]]? Cinque! E io non ne do mai cinque.<br />'''Passante #1''': È vero, tesoro, non le da mai. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Simpson}} {{DEFAULTSORT:I Simpson, 18}} [[Categoria:Stagioni de I Simpson]] bpqjnr65d9sw0pdjsuqyyhhvat1pkqj 1223645 1223644 2022-08-21T15:44:34Z Andr€a 67109 /* Episodio 21, ''24 minuti'' */ Refuso wikitext text/x-wiki {{torna a|I Simpson}} {{TOCright}} '''''[[I Simpson]]''''', diciottesima stagione. ==Episodio 1, ''Lo scemo, lo chef, la moglie e il suo Homer''== *'''Otto''' {{NDR|Mentre guida lo scuolabus vede i [[Metallica]]}} Ah! I Metallica?! Uè ma che mi sono fatto di qualcosa? *'''Marge''': Sarai contento Bart, grazie alle tue bravate mi tocca accompagnare te e i tuoi amici a scuola.<br />'''Bart''': Perché non fai guidare me, io passo anche con il giallo...<br />'''Marge''': Di' un'altra battuta giovanotto e faccio vedere a tutti le tue foto da bambino.<br />'''Bart''': Uuuuu, scusa, scusa, scusa mammina! *{{NDR|Bart e gli scagnozzi di Tony Ciccione vanno da Krusty per chiedere il pizzo}}'''Bart''': Krusty, Toni Ciccione non ha ricevuto il suo pagamento settimanale per tenere fuori fuori dalla città McDonald's e Burger King.<br />'''Krusty''': Sono a corto questa settimana. Posso pagarti 5$ per tenere fuori anche Hardee? *Salve salvino bei mafiosini! ('''Ned Flanders''') ==Episodio 2, ''Simpson Session''== ==Episodio 3, ''Homer, ti prego, non li martellare''== ==Episodio 4, ''La paura fa novanta XVII''== *{{NDR|Mentre mangia un blob verde di provenienza extraterrestre}} Mitico! Marshmallow spaziale! ('''Homer''') *Salve-salvino blobberino! ('''Ned Flanders''') *'''Lisa''': Krusty, che cos'è quel mostro?<br>'''Krusty''': È il golem di [[Praga]]! Leggendario difensore del popolo ebraico. Come [[Alan Dershowitz]], ma con una coscienza. [...] Nel lontano 1600 un rabbino creò questa creatura magica dall'umile argilla. Il golem eseguiva ogni tipo di compito scritto su un rotolo e messo nella sua bocca. Adesso lavora per me. *'''Lisa''': Bart, è quel tuo mostro mistico ebreo che ha pestato quei bulli?<br>'''Bart''': Ecco, sempre colpa degli ebrei!<br>'''Lisa''': Secondo me a lui non piace far male alle persone. E te lo dimostro.<br>{{NDR|Scrive un biglietto con scritto "Speak" ("Parla") e lo infila nella bocca del Golem}}<br>'''Golem''': Finalmente posso parlare! Questa è la voce che ho?! Dovrei andare a vendere uova a Brighton Beach! Questo è il cosiddetto humor ebraico non c'è bisogno di capirlo, solo le parole che fanno ridere! Meshugenah! Esilarante! *{{NDR|Nel 1929}}<br>'''Lenny''': [[Prima guerra mondiale]]? Perché continui a chiamarla prima?!<br>'''Nonno Abe''': Oh, adesso lo vedrai! ==Episodio 5, ''Soldato D'oh''== *Non tutti siamo nudi sotto i vestiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 6, ''Boe-e-una-Lisa''== * {{NDR|Alle Olimpiadi della terza età}} Finalmente conquisterò una medaglia d'oro! C'ero andato vicino alle Olimpiadi del '36. lanciai un giavellotto che mancò di poco [[Hitler]]. Però colpii un assassino che cercava di uccidere Hitler. Quando lo rividi ridemmo insieme di quell'episodio. ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Ascoltando l'inno degli Stati Uniti d'America}} Spegnete quella porcheria hippie! ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Boe si canta gli auguri il giorno del suo compleanno}} ''Tanti auguri a me, | tanti auguri a me, | mi sento così solo, | perché non mi uccidete...'' ('''Boe Syzlac''') *{{NDR|A casa di Boe}} '''Homer''': Questa [[poltrona]] con la vibrazione è piacevolissima...<br />'''Boe''': Non è una poltrona con la vibrazione, è solo piena di scarafaggi. *{{NDR|Ai suoi compagni di classe}} Filistei. ('''Lisa''') ==Episodio 7, ''Il gelato di Marge (dai capelli azzurri)''== *{{NDR|Tirandosi un cono gelato sulla fronte}} Io sono un [[unicorno]]! ('''Ralph''') ==Episodio 8, ''Una coppia da Haw-Haw''== ==Episodio 9, ''Kill Gil, Volumi 1 e 2''== * Frankincenso non è un mostro. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 10, ''La moglie acquatica''== *'''Homer''': Hai un sacchettone di roba a casa, così non muori di fame.<br>'''Nonno''': Oh, grazie.<br>'''Homer''': Stavo dicendo al gatto. *'''Marinaio''': Facevamo imbarcate di Gnam giorno e notte, poi un giorno sono spariti.<br>'''Lisa''': Forse ne avete pescati troppi.<br>'''Marinaio''': Forse ne sono nati troppo pochi.<br>'''Lisa''': Forse voi li avete uccisi tutti.<br>'''Marinaio''': Forse i pesci si sono uccisi tutti.<br>'''Lisa''': Forse dovresti vergognarti di te stesso.<br>'''Marinaio''': E forse tu dovresti sposare Milhouse! Sì, esatto. Io so di Milhouse! *'''Boe''': Ho avuto un orribile presentimento, credo che Homer sia in pericolo.<br>'''Lenny''': Oh che buffo, io ho appena avuto il presentimento che un certo Fausto, che non conosco, è in pericolo.<br>'''Boe''': Venite, dobbiamo aiutare Homer!<br>'''Lenny''': E Fausto! * '''Marge''': Papino!<br>'''Lisa''': Bart!<br>'''Agente I.N.S.''': Il portoghese Fausto!<br>'''Fausto''': Ahi-ahi-ahi! {{NDR|fugge via}} ==Episodio 11, ''Vita da star''== ==Episodio 12, ''Piccolo grande amore''== ==Episodio 13, ''Come eravamo... a Springfield''== ==Episodio 14, ''Accordi di bifolchi''== ==Episodio 15, ''Rom-antìco e Giuliè''== ==Episodio 16, ''Homerazzi''== *Il sur[[riscaldamento globale]] non mi ha mangiato i compiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 17, ''Marge giocatrice''== ==Episodio 18, ''Un aut-aut per Bart''== *'''Lisa''': Babi vieni con me, ti porto da una persona che ti farà stare meglio!<br />'''Bart''': È il mio coniglietto Coda di Battufolo? Quello che è andato a vivere al nord?<br />'''Lisa''': È morto Bart... Papà l'ha seppellito in giardino... Ma non in quest'ordine. ==Episodio 19, ''Pompieri e ladri''== *Non faccio ricerche su quello che inventa la maestra. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 20, ''Fermati o il cane spara!''== *Le [[perla|perle]] non sono il vomito delle cozze. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 21, ''24 minuti''== {{cronologico}} *Ehi, comprati il tuo yogurt! ('''Homer''') {{NDR|a un disinfestatore, che porta via dalla centrale nucleare il suo yogurt andato a male}} *{{NDR|Dopo aver chiuso lo yogurt di Homer in una valigetta}}<br>'''Burns''': Orrendo caglio! Simpson! Porta la tua putrida schifezza lontano dalla mia vista, balena terricola stonata!<br>'''Homer''': Mitico! Un viaggio di lavoro! *{{NDR|Durante uno spionaggio su Secco, Spada e Patata, Bart telefona a Lisa, ma la telefonata si sovrappone a sua insaputa su una tra Jack Bauer e Chloe O'Brian}}<br>'''Bart''': Ho un uomo a terra... beh, non proprio un uomo... un bambino molto speciale {{NDR|Ralph Winchester}}.<br>'''Jack Bauer''' {{NDR|durante una sparatoria}}: Chloe mi servono quegli schemi al volo.<br>'''Bart''' {{NDR|confuso}}: Cosa!? Chi parla?<br>'''Jack Bauer''': Sono Jack Bauer! Tu chi diavolo sei?<br>'''Bart''': Io? Ah... sono... Afat Lacacca!<br>'''Jack Bauer''': Chloe, cerca tutto quello che puoi su Afat Lacacca. Qualcuno conosce Afat Lacacca? {{NDR|Bart se la ride}}<br>'''Chloe''': Afat Lacacca. Ricco finanziere, Saudita, scomparso in Afghanistan alla fine degli anni '90.<br>'''Jack Bauer''': Davvero?<br>'''Chloe''': No, Jack, è uno scherzo, ti hanno messo in mezzo.<br>'''Jack Bauer''': Maledizione! {{NDR|Mentre Jack riprende a sparare, Bart scoppia a ridere}} :''<br>–Me? Uh, I'm... Ahmed Adoody.<br>–Chloe, find out all you can about Ahmed Adoody. Does anyone there know Ahmed Adoody?'' ==Episodio 22, ''Non puoi sempre dire quello Kent ti pare''== *'''Marge''': Oh, ciao! Appena in tempo per andare dal dentista.<br />'''Bart''': Dentista?! Ma avevi detto che andavamo a fare motocross tra le tombe!<br />'''Lisa''': Oh, Bart, ci caschi ogni sei mesi...<br />{{NDR|Homer entra nel salotto con una moto}}<br />'''Homer''': Ehi, rospo-rospi, guardate qui! Marge mi porta a fare motocross al cimitero!<br />'''Lisa''': Anche tu vieni dal dentista, papà.<br />'''Homer''': "Perché al cimitero?", mi chiedevo. Ma i miei sogni erano più potenti di ogni cosa... *{{NDR|Durante una visita dentistica}}<br />'''Dentista''': Signor Simpson, si è passato il filo regolarmente?<br />'''Homer''': Ah, be', ma-ma ceerto! Sempre! Vado al negozio del filo e mi fanno, tipo: "Cavolo ma è di nuovo qua!" Eheheheh! Perché compro tanto di quel filo... *{{NDR|Dopo una visita dentistica, la dentista porge a Bart un sacchettino con dentifricio e spazzolino}}<br />'''Dentista''': Ecco uno spazzolino gratis, tieni puliti i denti!<br />'''Bart''': Stai dicendo che dovrei fare il lavoro che spetta a te, a casa mia e pure gratis?! Ti piacerebbe! {{NDR|Butta il sacchettino nel cestino della spazzatura.}} *{{NDR|Dopo una visita dentistica}}<br />'''Marge''': Non è stupenda la sensazione della bocca pulita?<br />'''Homer''': Come no... Andiamo a comprare un gelato!<br />'''Bart''': Non vedo l'ora di togliermi questa freschezza dalla bocca!<br />'''Homer''': Mi voglio proprio incollare i denti con una bella dose di mou. *Prima, durante la trasmissione, ho detto una parola così brutta che dovrebbe pronunciarla solo Satana in persona seduto sulla tazza del gabinetto! Chiedo scusa e farò una cospicua donazione alle opere pie che lottano contro le [[parolaccia|parolacce]] tra gli adolescenti! Buonanotte! ('''Kent Brockman''') *'''Kent Brockman''': Mi scusi, ha visto la mia trasmissione stasera?<br />'''Uomo Fumetto''': Oh, Dio, no! Io le notizie le leggo su [[internet]] come tutte le persone sotto i settanta! *Ai miei tempi le star della [[tv]] non potevano dire: "bocce", "chiappe", "rutto", "rutto di chiappe", "gabinetto", "mutande", "ding-dong", "matrimonio da Boston", "Titicaca", "salame" e "meloni frontali". ('''Nonno Abraham Simpson''') *'''Lisa''': Ci sono un sacco di gruppi religiosi che fanno la guardia per tenere il mondo al riparo dagli orrori della libera espressione.<br />'''Bart''': Vuoi dire che ci sono dei ciuccelloni che passano la giornata a guardare la tv in cerca di cose di cui lamentarsi? Ma chi può essere così demente?!<br />{{NDR|Viene inquadrato Ned Flanders mentre guarda delle videocassette scrivendo su un taccuino.}}<br />'''Ned''': Ok..."[[Smallville]]"...super-dog si lecca. Questo va decisamente nella fila dei "birichini" {{NDR|Appoggia la videocassetta nella pila delle videocassette "Naughty" ("birichine")}} "60 minuti" ...Morley Safer ha una piega discutibile nei pantaloni. "The L Word"...ha usato la parola con la "l". E ora spulciamo i notiziari locali! {{NDR|Guarda il momento in cui Kent Brockman impreca a causa del caffè rovesciato da Homer, imprecazione che viene coperta da diversi suoni, tra cui il verso di un gallo posto proprio a fianco a Ned}} Oh! La parola meno apprezzata da Dio trasmessa sulla tv pubblica! *{{NDR|Dopo aver guardato Fox News}} Ma lo sai che ogni giorno i [[omosessualità|gay]] messicani si intrufolano nel nostro paese e [[Eutanasia|staccano la spina]] alle donne in coma? ('''Homer Simpson''') *'''Homer''': Dai addosso a un uomo semplice come me che lavora sodo e segue l'uovo... ehm le regole!<br />'''Bart''': Homer, casomai tu lavori alla coque! *'''Passante #1''': Kent, il tuo commento politico onesto spacca!<br />'''Passante #2''': Sì! Sai quante stelle su cinque ho sul tuo webcast su [[YouTube]]? Cinque! E io non ne do mai cinque.<br />'''Passante #1''': È vero, tesoro, non le da mai. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Simpson}} {{DEFAULTSORT:I Simpson, 18}} [[Categoria:Stagioni de I Simpson]] 5si4ahw63rgre0e1vp5d5wvsxmf2k4i 1223675 1223645 2022-08-21T19:27:32Z Andr€a 67109 /* Episodio 21, ''24 minuti'' */ aggiunto frasi wikitext text/x-wiki {{torna a|I Simpson}} {{TOCright}} '''''[[I Simpson]]''''', diciottesima stagione. ==Episodio 1, ''Lo scemo, lo chef, la moglie e il suo Homer''== *'''Otto''' {{NDR|Mentre guida lo scuolabus vede i [[Metallica]]}} Ah! I Metallica?! Uè ma che mi sono fatto di qualcosa? *'''Marge''': Sarai contento Bart, grazie alle tue bravate mi tocca accompagnare te e i tuoi amici a scuola.<br />'''Bart''': Perché non fai guidare me, io passo anche con il giallo...<br />'''Marge''': Di' un'altra battuta giovanotto e faccio vedere a tutti le tue foto da bambino.<br />'''Bart''': Uuuuu, scusa, scusa, scusa mammina! *{{NDR|Bart e gli scagnozzi di Tony Ciccione vanno da Krusty per chiedere il pizzo}}'''Bart''': Krusty, Toni Ciccione non ha ricevuto il suo pagamento settimanale per tenere fuori fuori dalla città McDonald's e Burger King.<br />'''Krusty''': Sono a corto questa settimana. Posso pagarti 5$ per tenere fuori anche Hardee? *Salve salvino bei mafiosini! ('''Ned Flanders''') ==Episodio 2, ''Simpson Session''== ==Episodio 3, ''Homer, ti prego, non li martellare''== ==Episodio 4, ''La paura fa novanta XVII''== *{{NDR|Mentre mangia un blob verde di provenienza extraterrestre}} Mitico! Marshmallow spaziale! ('''Homer''') *Salve-salvino blobberino! ('''Ned Flanders''') *'''Lisa''': Krusty, che cos'è quel mostro?<br>'''Krusty''': È il golem di [[Praga]]! Leggendario difensore del popolo ebraico. Come [[Alan Dershowitz]], ma con una coscienza. [...] Nel lontano 1600 un rabbino creò questa creatura magica dall'umile argilla. Il golem eseguiva ogni tipo di compito scritto su un rotolo e messo nella sua bocca. Adesso lavora per me. *'''Lisa''': Bart, è quel tuo mostro mistico ebreo che ha pestato quei bulli?<br>'''Bart''': Ecco, sempre colpa degli ebrei!<br>'''Lisa''': Secondo me a lui non piace far male alle persone. E te lo dimostro.<br>{{NDR|Scrive un biglietto con scritto "Speak" ("Parla") e lo infila nella bocca del Golem}}<br>'''Golem''': Finalmente posso parlare! Questa è la voce che ho?! Dovrei andare a vendere uova a Brighton Beach! Questo è il cosiddetto humor ebraico non c'è bisogno di capirlo, solo le parole che fanno ridere! Meshugenah! Esilarante! *{{NDR|Nel 1929}}<br>'''Lenny''': [[Prima guerra mondiale]]? Perché continui a chiamarla prima?!<br>'''Nonno Abe''': Oh, adesso lo vedrai! ==Episodio 5, ''Soldato D'oh''== *Non tutti siamo nudi sotto i vestiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 6, ''Boe-e-una-Lisa''== * {{NDR|Alle Olimpiadi della terza età}} Finalmente conquisterò una medaglia d'oro! C'ero andato vicino alle Olimpiadi del '36. lanciai un giavellotto che mancò di poco [[Hitler]]. Però colpii un assassino che cercava di uccidere Hitler. Quando lo rividi ridemmo insieme di quell'episodio. ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Ascoltando l'inno degli Stati Uniti d'America}} Spegnete quella porcheria hippie! ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Boe si canta gli auguri il giorno del suo compleanno}} ''Tanti auguri a me, | tanti auguri a me, | mi sento così solo, | perché non mi uccidete...'' ('''Boe Syzlac''') *{{NDR|A casa di Boe}} '''Homer''': Questa [[poltrona]] con la vibrazione è piacevolissima...<br />'''Boe''': Non è una poltrona con la vibrazione, è solo piena di scarafaggi. *{{NDR|Ai suoi compagni di classe}} Filistei. ('''Lisa''') ==Episodio 7, ''Il gelato di Marge (dai capelli azzurri)''== *{{NDR|Tirandosi un cono gelato sulla fronte}} Io sono un [[unicorno]]! ('''Ralph''') ==Episodio 8, ''Una coppia da Haw-Haw''== ==Episodio 9, ''Kill Gil, Volumi 1 e 2''== * Frankincenso non è un mostro. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 10, ''La moglie acquatica''== *'''Homer''': Hai un sacchettone di roba a casa, così non muori di fame.<br>'''Nonno''': Oh, grazie.<br>'''Homer''': Stavo dicendo al gatto. *'''Marinaio''': Facevamo imbarcate di Gnam giorno e notte, poi un giorno sono spariti.<br>'''Lisa''': Forse ne avete pescati troppi.<br>'''Marinaio''': Forse ne sono nati troppo pochi.<br>'''Lisa''': Forse voi li avete uccisi tutti.<br>'''Marinaio''': Forse i pesci si sono uccisi tutti.<br>'''Lisa''': Forse dovresti vergognarti di te stesso.<br>'''Marinaio''': E forse tu dovresti sposare Milhouse! Sì, esatto. Io so di Milhouse! *'''Boe''': Ho avuto un orribile presentimento, credo che Homer sia in pericolo.<br>'''Lenny''': Oh che buffo, io ho appena avuto il presentimento che un certo Fausto, che non conosco, è in pericolo.<br>'''Boe''': Venite, dobbiamo aiutare Homer!<br>'''Lenny''': E Fausto! * '''Marge''': Papino!<br>'''Lisa''': Bart!<br>'''Agente I.N.S.''': Il portoghese Fausto!<br>'''Fausto''': Ahi-ahi-ahi! {{NDR|fugge via}} ==Episodio 11, ''Vita da star''== ==Episodio 12, ''Piccolo grande amore''== ==Episodio 13, ''Come eravamo... a Springfield''== ==Episodio 14, ''Accordi di bifolchi''== ==Episodio 15, ''Rom-antìco e Giuliè''== ==Episodio 16, ''Homerazzi''== *Il sur[[riscaldamento globale]] non mi ha mangiato i compiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 17, ''Marge giocatrice''== ==Episodio 18, ''Un aut-aut per Bart''== *'''Lisa''': Babi vieni con me, ti porto da una persona che ti farà stare meglio!<br />'''Bart''': È il mio coniglietto Coda di Battufolo? Quello che è andato a vivere al nord?<br />'''Lisa''': È morto Bart... Papà l'ha seppellito in giardino... Ma non in quest'ordine. ==Episodio 19, ''Pompieri e ladri''== *Non faccio ricerche su quello che inventa la maestra. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 20, ''Fermati o il cane spara!''== *Le [[perla|perle]] non sono il vomito delle cozze. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 21, ''24 minuti''== {{cronologico}} *Ehi, comprati il tuo yogurt! ('''Homer''') {{NDR|a un disinfestatore, che porta via dalla centrale nucleare il suo yogurt andato a male}} *{{NDR|Dopo aver chiuso lo yogurt di Homer in una valigetta}}<br>'''Burns''': Orrendo caglio! Simpson! Porta la tua putrida schifezza lontano dalla mia vista, balena terricola stonata!<br>'''Homer''': Mitico! Un viaggio di lavoro! *{{NDR|Annusando lo yogurt di Homer}} Eeh!!! Questo yogurt è tossico. È proprio quello che stavamo cercando. ('''Secco''') {{NDR|Prende lo yogurt e lo porta via dentro la valigetta}} *{{NDR|Spada, Patata e Secco sono a casa di quest'ultimo e stanno fabbricando una bomba puzzolente}}<br>'''Secco''': Animale morto, capelli bruciati, scatola dell'apparecchio di mia sorella, sei settimane di scoregge imbottigliate, placenta di opossum, sudore di uno mascherato da [[Pippo]] e infine... un frozen yogurt: contenitore di yogurt al botulino. Avanti ragazzi, maschere! {{NDR|Patata si mette una maschera da subacqueo con boccaglio, Secco abbassa sulla faccia il cappuccio e Spada si mette una maschera da gorilla, per poi mettere lo yogurt nel contenitore e tapparlo}} Signori, abbiamo creato la madre di tutte le bombe puzzolenti.<br>{{NDR|I tre si mettono a ridere}}<br>'''Spada''': Molto soddisfacente! *{{NDR|Durante uno spionaggio su Secco, Spada e Patata, Bart telefona a Lisa, ma la telefonata si sovrappone a sua insaputa su una tra Jack Bauer e Chloe O'Brian}}<br>'''Bart''': Ho un uomo a terra... beh, non proprio un uomo... un bambino molto speciale {{NDR|Ralph Winchester}}.<br>'''Jack Bauer''' {{NDR|durante una sparatoria}}: Chloe mi servono quegli schemi al volo.<br>'''Bart''' {{NDR|confuso}}: Cosa!? Chi parla?<br>'''Jack Bauer''': Sono Jack Bauer! Tu chi diavolo sei?<br>'''Bart''': Io? Ah... sono... Afat Lacacca!<br>'''Jack Bauer''': Chloe, cerca tutto quello che puoi su Afat Lacacca. Qualcuno conosce Afat Lacacca? {{NDR|Bart se la ride}}<br>'''Chloe''': Afat Lacacca. Ricco finanziere, Saudita, scomparso in Afghanistan alla fine degli anni '90.<br>'''Jack Bauer''': Davvero?<br>'''Chloe''': No, Jack, è uno scherzo, ti hanno messo in mezzo.<br>'''Jack Bauer''': Maledizione! {{NDR|Mentre Jack riprende a sparare, Bart scoppia a ridere}} :''<br>–Me? Uh, I'm... Ahmed Adoody.<br>–Chloe, find out all you can about Ahmed Adoody. Does anyone there know Ahmed Adoody?'' *{{NDR|La vendita di torte sta per iniziare}}<br>'''Homer''': Posso avere altri soldi?<br>'''Marge''': Ti ho dato 10 dollari!<br>'''Homer''': Ma tutte le altre mamme ne hanno dati 20 ai mariti!<br>'''Marge''': Gli altri mariti non tornano a casa luridi perché hanno picchiato qualcuno!<br>'''Homer''': Ho dovuto! Lenny ha detto che suo padre è l'incredibile [[Hulk]], ma io so che non è vero.<br>'''Marge''': Tieni! Altri 5 dollari! *{{NDR|I bulli hanno chiuso Bart e Willie nella camera di ventilazione insieme alla bomba che sta per esplodere}}<br>'''Lisa''' {{NDR|analizzando la foto della bomba inviatola da Bart}}: È un'unità di dispersione di puzza di quinta classe. Dobbiamo far fare cortocircuito al ventilatore.<br>'''Bart''': Che vuol dire quella scritta? {{NDR|Riferendosi alla scritta HDW che ha visto su un tubo}}<br>'''Willie''': Quella è la valvola principale del sistema di ricircolo dell'acqua degli hot dog. Ci sono più di 30 anni di ammollo di würstel lì dentro.<br>'''Bart''': Lisa, fai uscire quell'acqua. È il solo modo per fargli fare cortocircuito.<br>'''Lisa''': Ma tu e Willie annegherete!<br>'''Skinner''': È possibile, ma non posso rischiare che il sovrintendente Chalmers scopra del... {{NDR|In quel momento irrompe Chalmers}}<br>'''Chalmers''': Scopra del cosa, Seymour?<br>'''Skinner''': Ah-ah quanto sia decisamente positiva la copertura stampa preventiva della vendita dei dolci.<br>'''Chalmers''': Ti sei di nuovo sbagliato sulla mia reazione. Non la passerai liscia. Stavolta peserà sul tuo curriculum! {{NDR|Se ne va sbattendo la porta, quindi Skinner apre la valvola di rilascio dell'acqua degli hot dog, che inizia a fuoriuscire}}<br>'''Bart''': Whoa! L'acqua degli hot dog ci spingerà nella ventola!<br>'''Willie''': E io ho appena affilato quelle pale! *{{NDR|Mentre Willie e Bart stanno per raggiungere il soffitto, quest'ultimo raggiunge a nuoto una finestra}}<br>'''Telespalla Mel''': Guardate alla finestra: un fanciullo in una tomba d'acqua fredda e gelida.<br>'''Commissario Winchester''': Non te preoccupa' lo libero io. {{NDR|Spara alla finestra, che però non si rompe; Marge intanto nota il figlio}} Questo vetro è antiproiettile non si frantuma neanche con le cannonate.<br>'''Marge''': Ci penso io. {{NDR|Lanciando la torta da lei carbonizzata come un disco riesce a rompere la finestra, salvando Bart e Willie}}<br>'''Homer''': Uh {{NDR|raccoglie la bomba}} uh, un termos con sette tazze di caffè ancora dentro. Aspetta sei. {{NDR|I numeri che vede sul conto alla rovescia della bomba}}<br>'''Lisa''': Papà! Quella è una bomba!<br>'''Homer''': Ah! Tieni è tua! {{NDR|La lancia a Lisa}}<br>'''Lisa''': Come la disinnesco? {{NDR|Vede il pulsante per disinnescarla}} Ah, molto comodo! {{NDR|Spinge il tasto per disinnescare la bomba un secondo prima dell'esplosione e sospira}} ==Episodio 22, ''Non puoi sempre dire quello Kent ti pare''== *'''Marge''': Oh, ciao! Appena in tempo per andare dal dentista.<br />'''Bart''': Dentista?! Ma avevi detto che andavamo a fare motocross tra le tombe!<br />'''Lisa''': Oh, Bart, ci caschi ogni sei mesi...<br />{{NDR|Homer entra nel salotto con una moto}}<br />'''Homer''': Ehi, rospo-rospi, guardate qui! Marge mi porta a fare motocross al cimitero!<br />'''Lisa''': Anche tu vieni dal dentista, papà.<br />'''Homer''': "Perché al cimitero?", mi chiedevo. Ma i miei sogni erano più potenti di ogni cosa... *{{NDR|Durante una visita dentistica}}<br />'''Dentista''': Signor Simpson, si è passato il filo regolarmente?<br />'''Homer''': Ah, be', ma-ma ceerto! Sempre! Vado al negozio del filo e mi fanno, tipo: "Cavolo ma è di nuovo qua!" Eheheheh! Perché compro tanto di quel filo... *{{NDR|Dopo una visita dentistica, la dentista porge a Bart un sacchettino con dentifricio e spazzolino}}<br />'''Dentista''': Ecco uno spazzolino gratis, tieni puliti i denti!<br />'''Bart''': Stai dicendo che dovrei fare il lavoro che spetta a te, a casa mia e pure gratis?! Ti piacerebbe! {{NDR|Butta il sacchettino nel cestino della spazzatura.}} *{{NDR|Dopo una visita dentistica}}<br />'''Marge''': Non è stupenda la sensazione della bocca pulita?<br />'''Homer''': Come no... Andiamo a comprare un gelato!<br />'''Bart''': Non vedo l'ora di togliermi questa freschezza dalla bocca!<br />'''Homer''': Mi voglio proprio incollare i denti con una bella dose di mou. *Prima, durante la trasmissione, ho detto una parola così brutta che dovrebbe pronunciarla solo Satana in persona seduto sulla tazza del gabinetto! Chiedo scusa e farò una cospicua donazione alle opere pie che lottano contro le [[parolaccia|parolacce]] tra gli adolescenti! Buonanotte! ('''Kent Brockman''') *'''Kent Brockman''': Mi scusi, ha visto la mia trasmissione stasera?<br />'''Uomo Fumetto''': Oh, Dio, no! Io le notizie le leggo su [[internet]] come tutte le persone sotto i settanta! *Ai miei tempi le star della [[tv]] non potevano dire: "bocce", "chiappe", "rutto", "rutto di chiappe", "gabinetto", "mutande", "ding-dong", "matrimonio da Boston", "Titicaca", "salame" e "meloni frontali". ('''Nonno Abraham Simpson''') *'''Lisa''': Ci sono un sacco di gruppi religiosi che fanno la guardia per tenere il mondo al riparo dagli orrori della libera espressione.<br />'''Bart''': Vuoi dire che ci sono dei ciuccelloni che passano la giornata a guardare la tv in cerca di cose di cui lamentarsi? Ma chi può essere così demente?!<br />{{NDR|Viene inquadrato Ned Flanders mentre guarda delle videocassette scrivendo su un taccuino.}}<br />'''Ned''': Ok..."[[Smallville]]"...super-dog si lecca. Questo va decisamente nella fila dei "birichini" {{NDR|Appoggia la videocassetta nella pila delle videocassette "Naughty" ("birichine")}} "60 minuti" ...Morley Safer ha una piega discutibile nei pantaloni. "The L Word"...ha usato la parola con la "l". E ora spulciamo i notiziari locali! {{NDR|Guarda il momento in cui Kent Brockman impreca a causa del caffè rovesciato da Homer, imprecazione che viene coperta da diversi suoni, tra cui il verso di un gallo posto proprio a fianco a Ned}} Oh! La parola meno apprezzata da Dio trasmessa sulla tv pubblica! *{{NDR|Dopo aver guardato Fox News}} Ma lo sai che ogni giorno i [[omosessualità|gay]] messicani si intrufolano nel nostro paese e [[Eutanasia|staccano la spina]] alle donne in coma? ('''Homer Simpson''') *'''Homer''': Dai addosso a un uomo semplice come me che lavora sodo e segue l'uovo... ehm le regole!<br />'''Bart''': Homer, casomai tu lavori alla coque! *'''Passante #1''': Kent, il tuo commento politico onesto spacca!<br />'''Passante #2''': Sì! Sai quante stelle su cinque ho sul tuo webcast su [[YouTube]]? Cinque! E io non ne do mai cinque.<br />'''Passante #1''': È vero, tesoro, non le da mai. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Simpson}} {{DEFAULTSORT:I Simpson, 18}} [[Categoria:Stagioni de I Simpson]] pinw7oogvvxii3f8e953rgr55x4vr1s 1223703 1223675 2022-08-22T04:46:23Z Andr€a 67109 /* Episodio 21, 24 minuti */Fix wikitext text/x-wiki {{torna a|I Simpson}} {{TOCright}} '''''[[I Simpson]]''''', diciottesima stagione. ==Episodio 1, ''Lo scemo, lo chef, la moglie e il suo Homer''== *'''Otto''' {{NDR|Mentre guida lo scuolabus vede i [[Metallica]]}} Ah! I Metallica?! Uè ma che mi sono fatto di qualcosa? *'''Marge''': Sarai contento Bart, grazie alle tue bravate mi tocca accompagnare te e i tuoi amici a scuola.<br />'''Bart''': Perché non fai guidare me, io passo anche con il giallo...<br />'''Marge''': Di' un'altra battuta giovanotto e faccio vedere a tutti le tue foto da bambino.<br />'''Bart''': Uuuuu, scusa, scusa, scusa mammina! *{{NDR|Bart e gli scagnozzi di Tony Ciccione vanno da Krusty per chiedere il pizzo}}'''Bart''': Krusty, Toni Ciccione non ha ricevuto il suo pagamento settimanale per tenere fuori fuori dalla città McDonald's e Burger King.<br />'''Krusty''': Sono a corto questa settimana. Posso pagarti 5$ per tenere fuori anche Hardee? *Salve salvino bei mafiosini! ('''Ned Flanders''') ==Episodio 2, ''Simpson Session''== ==Episodio 3, ''Homer, ti prego, non li martellare''== ==Episodio 4, ''La paura fa novanta XVII''== *{{NDR|Mentre mangia un blob verde di provenienza extraterrestre}} Mitico! Marshmallow spaziale! ('''Homer''') *Salve-salvino blobberino! ('''Ned Flanders''') *'''Lisa''': Krusty, che cos'è quel mostro?<br>'''Krusty''': È il golem di [[Praga]]! Leggendario difensore del popolo ebraico. Come [[Alan Dershowitz]], ma con una coscienza. [...] Nel lontano 1600 un rabbino creò questa creatura magica dall'umile argilla. Il golem eseguiva ogni tipo di compito scritto su un rotolo e messo nella sua bocca. Adesso lavora per me. *'''Lisa''': Bart, è quel tuo mostro mistico ebreo che ha pestato quei bulli?<br>'''Bart''': Ecco, sempre colpa degli ebrei!<br>'''Lisa''': Secondo me a lui non piace far male alle persone. E te lo dimostro.<br>{{NDR|Scrive un biglietto con scritto "Speak" ("Parla") e lo infila nella bocca del Golem}}<br>'''Golem''': Finalmente posso parlare! Questa è la voce che ho?! Dovrei andare a vendere uova a Brighton Beach! Questo è il cosiddetto humor ebraico non c'è bisogno di capirlo, solo le parole che fanno ridere! Meshugenah! Esilarante! *{{NDR|Nel 1929}}<br>'''Lenny''': [[Prima guerra mondiale]]? Perché continui a chiamarla prima?!<br>'''Nonno Abe''': Oh, adesso lo vedrai! ==Episodio 5, ''Soldato D'oh''== *Non tutti siamo nudi sotto i vestiti. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 6, ''Boe-e-una-Lisa''== * {{NDR|Alle Olimpiadi della terza età}} Finalmente conquisterò una medaglia d'oro! C'ero andato vicino alle Olimpiadi del '36. lanciai un giavellotto che mancò di poco [[Hitler]]. Però colpii un assassino che cercava di uccidere Hitler. Quando lo rividi ridemmo insieme di quell'episodio. ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Ascoltando l'inno degli Stati Uniti d'America}} Spegnete quella porcheria hippie! ('''Nonno Abe''') *{{NDR|Boe si canta gli auguri il giorno del suo compleanno}} ''Tanti auguri a me, | tanti auguri a me, | mi sento così solo, | perché non mi uccidete...'' ('''Boe Syzlac''') *{{NDR|A casa di Boe}} '''Homer''': Questa [[poltrona]] con la vibrazione è piacevolissima...<br />'''Boe''': Non è una poltrona con la vibrazione, è solo piena di scarafaggi. *{{NDR|Ai suoi compagni di classe}} Filistei. ('''Lisa''') ==Episodio 7, ''Il gelato di Marge (dai capelli azzurri)''== *{{NDR|Tirandosi un cono gelato sulla fronte}} Io sono un [[unicorno]]! ('''Ralph''') ==Episodio 8, ''Una coppia da Haw-Haw''== ==Episodio 9, ''Kill Gil, Volumi 1 e 2''== * Frankincenso non è un mostro. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 10, ''La moglie acquatica''== *'''Homer''': Hai un sacchettone di roba a casa, così non muori di fame.<br>'''Nonno''': Oh, grazie.<br>'''Homer''': Stavo dicendo al gatto. *'''Marinaio''': Facevamo imbarcate di Gnam giorno e notte, poi un giorno sono spariti.<br>'''Lisa''': Forse ne avete pescati troppi.<br>'''Marinaio''': Forse ne sono nati troppo pochi.<br>'''Lisa''': Forse voi li avete uccisi tutti.<br>'''Marinaio''': Forse i pesci si sono uccisi tutti.<br>'''Lisa''': Forse dovresti vergognarti di te stesso.<br>'''Marinaio''': E forse tu dovresti sposare Milhouse! Sì, esatto. 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Quello che è andato a vivere al nord?<br />'''Lisa''': È morto Bart... Papà l'ha seppellito in giardino... Ma non in quest'ordine. ==Episodio 19, ''Pompieri e ladri''== *Non faccio ricerche su quello che inventa la maestra. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 20, ''Fermati o il cane spara!''== *Le [[perla|perle]] non sono il vomito delle cozze. ('''Frase alla lavagna''') ==Episodio 21, ''24 minuti''== {{cronologico}} *Ehi, comprati il tuo yogurt! ('''Homer''') {{NDR|a un disinfestatore, che porta via dalla centrale nucleare il suo yogurt andato a male}} *{{NDR|Dopo aver chiuso lo yogurt di Homer in una valigetta}}<br>'''Burns''': Orrendo caglio! Simpson! Porta la tua putrida schifezza lontano dalla mia vista, balena terricola stonata!<br>'''Homer''': Mitico! Un viaggio di lavoro! *{{NDR|Annusando lo yogurt di Homer}} Eeh!!! Questo yogurt è tossico. È proprio quello che stavamo cercando. ('''Secco''') {{NDR|Prende lo yogurt e lo porta via dentro la valigetta}} *{{NDR|Spada, Patata e Secco sono a casa di quest'ultimo e stanno fabbricando una bomba puzzolente}}<br>'''Secco''': Animale morto, capelli bruciati, scatola dell'apparecchio di mia sorella, sei settimane di scoregge imbottigliate, placenta di opossum, sudore di uno mascherato da [[Pippo]] e infine... un frozen yogurt: contenitore di yogurt al botulino. Avanti ragazzi, maschere! {{NDR|Patata si mette una maschera da subacqueo con boccaglio, Secco abbassa sulla faccia il cappuccio e Spada si mette una maschera da gorilla, per poi mettere lo yogurt nel contenitore e tapparlo}} Signori, abbiamo creato la madre di tutte le bombe puzzolenti.<br>{{NDR|I tre si mettono a ridere}}<br>'''Spada''': Molto soddisfacente! *{{NDR|Durante uno spionaggio su Secco, Spada e Patata, Bart telefona a Lisa, ma la telefonata si sovrappone a sua insaputa su una tra Jack Bauer e Chloe O'Brian}}<br>'''Bart''': Ho un uomo a terra... beh, non proprio un uomo... un bambino molto speciale {{NDR|Ralph Winchester}}.<br>'''Jack Bauer''' {{NDR|durante una sparatoria}}: Chloe mi servono quegli schemi al volo.<br>'''Bart''' {{NDR|confuso}}: Cosa!? Chi parla?<br>'''Jack Bauer''': Sono Jack Bauer! Tu chi diavolo sei?<br>'''Bart''': Io? Ah... sono... Afat Lacacca!<br>'''Jack Bauer''': Chloe, cerca tutto quello che puoi su Afat Lacacca. Qualcuno conosce Afat Lacacca? {{NDR|Bart se la ride}}<br>'''Chloe''': Afat Lacacca. Ricco finanziere, Saudita, scomparso in Afghanistan alla fine degli anni '90.<br>'''Jack Bauer''': Davvero?<br>'''Chloe''': No, Jack, è uno scherzo, ti hanno messo in mezzo.<br>'''Jack Bauer''': Maledizione! {{NDR|Mentre Jack riprende a sparare, Bart scoppia a ridere}} :''–Me? Uh, I'm... Ahmed Adoody.<br>–Chloe, find out all you can about Ahmed Adoody. Does anyone there know Ahmed Adoody?'' *{{NDR|La vendita di torte sta per iniziare}}<br>'''Homer''': Posso avere altri soldi?<br>'''Marge''': Ti ho dato 10 dollari!<br>'''Homer''': Ma tutte le altre mamme ne hanno dati 20 ai mariti!<br>'''Marge''': Gli altri mariti non tornano a casa luridi perché hanno picchiato qualcuno!<br>'''Homer''': Ho dovuto! Lenny ha detto che suo padre è l'incredibile [[Hulk]], ma io so che non è vero.<br>'''Marge''': Tieni! Altri 5 dollari! *{{NDR|I bulli hanno chiuso Bart e Willie nella camera di ventilazione insieme alla bomba che sta per esplodere}}<br>'''Lisa''' {{NDR|analizzando la foto della bomba inviatola da Bart}}: È un'unità di dispersione di puzza di quinta classe. Dobbiamo far fare cortocircuito al ventilatore.<br>'''Bart''': Che vuol dire quella scritta? {{NDR|Riferendosi alla scritta HDW che ha visto su un tubo}}<br>'''Willie''': Quella è la valvola principale del sistema di ricircolo dell'acqua degli hot dog. Ci sono più di 30 anni di ammollo di würstel lì dentro.<br>'''Bart''': Lisa, fai uscire quell'acqua. È il solo modo per fargli fare cortocircuito.<br>'''Lisa''': Ma tu e Willie annegherete!<br>'''Skinner''': È possibile, ma non posso rischiare che il sovrintendente Chalmers scopra del... {{NDR|In quel momento irrompe Chalmers}}<br>'''Chalmers''': Scopra del cosa, Seymour?<br>'''Skinner''': Ah-ah quanto sia decisamente positiva la copertura stampa preventiva della vendita dei dolci.<br>'''Chalmers''': Ti sei di nuovo sbagliato sulla mia reazione. Non la passerai liscia. Stavolta peserà sul tuo curriculum! {{NDR|Se ne va sbattendo la porta, quindi Skinner apre la valvola di rilascio dell'acqua degli hot dog, che inizia a fuoriuscire}}<br>'''Bart''': Whoa! L'acqua degli hot dog ci spingerà nella ventola!<br>'''Willie''': E io ho appena affilato quelle pale! *{{NDR|Mentre Willie e Bart stanno per raggiungere il soffitto, quest'ultimo raggiunge a nuoto una finestra}}<br>'''Telespalla Mel''': Guardate alla finestra: un fanciullo in una tomba d'acqua fredda e gelida.<br>'''Commissario Winchester''': Non te preoccupa' lo libero io. {{NDR|Spara alla finestra, che però non si rompe; Marge intanto nota il figlio}} Questo vetro è antiproiettile non si frantuma neanche con le cannonate.<br>'''Marge''': Ci penso io. {{NDR|Lanciando la torta da lei carbonizzata come un disco riesce a rompere la finestra, salvando Bart e Willie}}<br>'''Homer''': Uh {{NDR|raccoglie la bomba}} uh, un termos con sette tazze di caffè ancora dentro. Aspetta sei. {{NDR|I numeri che vede sul conto alla rovescia della bomba}}<br>'''Lisa''': Papà! Quella è una bomba!<br>'''Homer''': Ah! Tieni è tua! {{NDR|La lancia a Lisa}}<br>'''Lisa''': Come la disinnesco? {{NDR|Vede il pulsante per disinnescarla}} Ah, molto comodo! {{NDR|Spinge il tasto per disinnescare la bomba un secondo prima dell'esplosione e sospira}} ==Episodio 22, ''Non puoi sempre dire quello Kent ti pare''== *'''Marge''': Oh, ciao! Appena in tempo per andare dal dentista.<br />'''Bart''': Dentista?! Ma avevi detto che andavamo a fare motocross tra le tombe!<br />'''Lisa''': Oh, Bart, ci caschi ogni sei mesi...<br />{{NDR|Homer entra nel salotto con una moto}}<br />'''Homer''': Ehi, rospo-rospi, guardate qui! Marge mi porta a fare motocross al cimitero!<br />'''Lisa''': Anche tu vieni dal dentista, papà.<br />'''Homer''': "Perché al cimitero?", mi chiedevo. Ma i miei sogni erano più potenti di ogni cosa... *{{NDR|Durante una visita dentistica}}<br />'''Dentista''': Signor Simpson, si è passato il filo regolarmente?<br />'''Homer''': Ah, be', ma-ma ceerto! Sempre! Vado al negozio del filo e mi fanno, tipo: "Cavolo ma è di nuovo qua!" Eheheheh! Perché compro tanto di quel filo... *{{NDR|Dopo una visita dentistica, la dentista porge a Bart un sacchettino con dentifricio e spazzolino}}<br />'''Dentista''': Ecco uno spazzolino gratis, tieni puliti i denti!<br />'''Bart''': Stai dicendo che dovrei fare il lavoro che spetta a te, a casa mia e pure gratis?! Ti piacerebbe! {{NDR|Butta il sacchettino nel cestino della spazzatura.}} *{{NDR|Dopo una visita dentistica}}<br />'''Marge''': Non è stupenda la sensazione della bocca pulita?<br />'''Homer''': Come no... Andiamo a comprare un gelato!<br />'''Bart''': Non vedo l'ora di togliermi questa freschezza dalla bocca!<br />'''Homer''': Mi voglio proprio incollare i denti con una bella dose di mou. *Prima, durante la trasmissione, ho detto una parola così brutta che dovrebbe pronunciarla solo Satana in persona seduto sulla tazza del gabinetto! Chiedo scusa e farò una cospicua donazione alle opere pie che lottano contro le [[parolaccia|parolacce]] tra gli adolescenti! Buonanotte! ('''Kent Brockman''') *'''Kent Brockman''': Mi scusi, ha visto la mia trasmissione stasera?<br />'''Uomo Fumetto''': Oh, Dio, no! Io le notizie le leggo su [[internet]] come tutte le persone sotto i settanta! *Ai miei tempi le star della [[tv]] non potevano dire: "bocce", "chiappe", "rutto", "rutto di chiappe", "gabinetto", "mutande", "ding-dong", "matrimonio da Boston", "Titicaca", "salame" e "meloni frontali". ('''Nonno Abraham Simpson''') *'''Lisa''': Ci sono un sacco di gruppi religiosi che fanno la guardia per tenere il mondo al riparo dagli orrori della libera espressione.<br />'''Bart''': Vuoi dire che ci sono dei ciuccelloni che passano la giornata a guardare la tv in cerca di cose di cui lamentarsi? Ma chi può essere così demente?!<br />{{NDR|Viene inquadrato Ned Flanders mentre guarda delle videocassette scrivendo su un taccuino.}}<br />'''Ned''': Ok..."[[Smallville]]"...super-dog si lecca. Questo va decisamente nella fila dei "birichini" {{NDR|Appoggia la videocassetta nella pila delle videocassette "Naughty" ("birichine")}} "60 minuti" ...Morley Safer ha una piega discutibile nei pantaloni. "The L Word"...ha usato la parola con la "l". E ora spulciamo i notiziari locali! {{NDR|Guarda il momento in cui Kent Brockman impreca a causa del caffè rovesciato da Homer, imprecazione che viene coperta da diversi suoni, tra cui il verso di un gallo posto proprio a fianco a Ned}} Oh! La parola meno apprezzata da Dio trasmessa sulla tv pubblica! *{{NDR|Dopo aver guardato Fox News}} Ma lo sai che ogni giorno i [[omosessualità|gay]] messicani si intrufolano nel nostro paese e [[Eutanasia|staccano la spina]] alle donne in coma? ('''Homer Simpson''') *'''Homer''': Dai addosso a un uomo semplice come me che lavora sodo e segue l'uovo... ehm le regole!<br />'''Bart''': Homer, casomai tu lavori alla coque! *'''Passante #1''': Kent, il tuo commento politico onesto spacca!<br />'''Passante #2''': Sì! Sai quante stelle su cinque ho sul tuo webcast su [[YouTube]]? Cinque! E io non ne do mai cinque.<br />'''Passante #1''': È vero, tesoro, non le da mai. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Simpson}} {{DEFAULTSORT:I Simpson, 18}} [[Categoria:Stagioni de I Simpson]] 1ed6wazs1fv5ecydploxsk0846b1mno Thomas Bridges 0 102427 1223717 1223479 2022-08-22T06:41:25Z Ibisco 49387 /* Citazioni di Thomas Bridges */ piccole migliorie wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Ona|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref>( ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] fnpvmw42fi6sv2v4ultrvpl16zgevo9 1223718 1223717 2022-08-22T06:42:15Z Ibisco 49387 Note wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Ona|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] g8vmyyxsz1d3tzluh9s8tbubzpxlt6v 1223721 1223718 2022-08-22T06:45:21Z Ibisco 49387 Correggo una mia svista wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] 30z9l4yok05h41j947yt7uearozreyy 1223794 1223721 2022-08-22T11:10:44Z Ibisco 49387 + 1 citazione wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Citazioni su Thomas Bridges== *Gli [[Yagan]] devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] dkhh9q18xqi22wn9tq677cl523bfl94 1223797 1223794 2022-08-22T11:16:19Z Ibisco 49387 /* Citazioni su Thomas Bridges */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Citazioni su Thomas Bridges== *Gli [[Yagan]] devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. ([[Daniele Del Giudice]]) *Thomas Bridges col tempo rinunciò alla missione, ottenne terreni dall'Argentina e fondò una grande [[estancia]], vivendo con gli indios come su una lama, ma diventando un'autorità per loro, e raccogliendo la loro [[lingua yamana|lingua]] in quello straordonario dizionario yaman-inglese che comperai una mattina di pioggia ad Ushaia dagli eredi degli eredi degli eredi. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] rd64umzdjvxkntxy0j3lhmrlcrz8kxg 1223798 1223797 2022-08-22T11:16:32Z Ibisco 49387 /* Altri progetti */ de wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in Lucas Bridges, ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Citazioni su Thomas Bridges== *Gli [[Yagan]] devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. ([[Daniele Del Giudice]]) *Thomas Bridges col tempo rinunciò alla missione, ottenne terreni dall'Argentina e fondò una grande [[estancia]], vivendo con gli indios come su una lama, ma diventando un'autorità per loro, e raccogliendo la loro [[lingua yamana|lingua]] in quello straordonario dizionario yaman-inglese che comperai una mattina di pioggia ad Ushaia dagli eredi degli eredi degli eredi. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] 7scce1jmmosxqi7zd8jsl8891eus0re 1223799 1223798 2022-08-22T11:17:46Z Ibisco 49387 Destub e wikilink wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bridges.jpg|thumb|Thomas Bridges]] '''Thomas Bridges''' (1842-1898), missionario e linguista inglese, primo bianco a vivere nella Terra del Fuoco. ==Citazioni di Thomas Bridges== *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita.<ref>Da ''Standard'', 16 settembre 1886; tradotto in [[Lucas Bridges]], ''Ultimo confine del mondo'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19758-2</ref> ==Citazioni su Thomas Bridges== *Gli [[Yagan]] devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. ([[Daniele Del Giudice]]) *Thomas Bridges col tempo rinunciò alla missione, ottenne terreni dall'Argentina e fondò una grande [[estancia]], vivendo con gli indios come su una lama, ma diventando un'autorità per loro, e raccogliendo la loro [[lingua yamana|lingua]] in quello straordonario dizionario yaman-inglese che comperai una mattina di pioggia ad Ushaia dagli eredi degli eredi degli eredi. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Lucas Bridges]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bridges, Thomas}} [[Categoria:Linguisti britannici]] [[Categoria:Missionari britannici]] h7mk2mmshlr9c7zngi7vassqplw62ta Lingua yamana 0 102430 1223722 1067366 2022-08-22T06:46:42Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Yaghanindians.jpg|thumb|Un gruppo di indiani Yamana]] Citazioni sulla '''lingua yamana''', chiamata anche '''lingua yaghan'''. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la lingua yamana}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Yaghan Language|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Argentina]] [[Categoria:Cile]] [[Categoria:Lingue]] k86pmk44b4iwz35inuru3x76nzdp9sh 1223724 1223722 2022-08-22T06:50:33Z Ibisco 49387 Voci correlate wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Yaghanindians.jpg|thumb|Un gruppo di indiani Yamana]] Citazioni sulla '''lingua yamana''', chiamata anche '''lingua yaghan'''. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la lingua yamana}} di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Yaghan Language|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Argentina]] [[Categoria:Cile]] [[Categoria:Lingue]] gr3v6j51cffwl966mo3ujrl08danpvj 1223771 1223724 2022-08-22T10:23:45Z Ibisco 49387 + 1 citazione wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Yaghanindians.jpg|thumb|Un gruppo di indiani Yamana]] Citazioni sulla '''lingua yamana''', chiamata anche '''lingua yaghan'''. *Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Yaghan Language|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Argentina]] [[Categoria:Cile]] [[Categoria:Lingue]] p4tyzy060ywri8zsd497r0a14a2167q 1223772 1223771 2022-08-22T10:27:22Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Yaghanindians.jpg|thumb|Un gruppo di indios [[Yagan|Yamana]]]] Citazioni sulla '''lingua yamana''', chiamata anche '''lingua yaghan'''. *Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Yaghan Language|w_site=en}} {{stub}} [[Categoria:Argentina]] [[Categoria:Cile]] [[Categoria:Lingue]] nglpeijjot48cq1pfojcvwbhgwsqjri 1223800 1223772 2022-08-22T11:19:25Z Ibisco 49387 + 1 citazione e Destub wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Yaghanindians.jpg|thumb|Un gruppo di indios [[Yagan|Yamana]]]] Citazioni sulla '''lingua yamana''', chiamata anche '''lingua yaghan'''. *Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. ([[Daniele Del Giudice]]) *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua di una delle tribù umane più derelitte {{NDR|gli [[Yagan|Yamana]]}}, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) *[[Thomas Bridges]]] col tempo rinunciò alla missione, ottenne terreni dall'Argentina e fondò una grande [[estancia]], vivendo con gli indios come su una lama, ma diventando un'autorità per loro, e raccogliendo la loro lingua in quello straordonario dizionario yaman-inglese che comperai una mattina di pioggia ad Ushaia dagli eredi degli eredi degli eredi. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Yaghan Language|w_site=en}} [[Categoria:Argentina]] [[Categoria:Cile]] [[Categoria:Lingue]] 9gioq4ldhw3c8a3ozyvsh2t5t8oe8a4 Transessualità 0 107240 1223659 1223446 2022-08-21T16:27:51Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Transsexual symbol.svg|thumb|Simbolo trans]] Citazioni sulla '''transessualità''' ed i '''transessuali'''. *Diceva che non valeva la pena per lei vivere se non poteva essere una ragazza. Che cosa fareste voi domattina se vi svegliaste con il corpo del sesso opposto mentre tutta la vostra personalità è rimasta la stessa? Riuscite a immaginare quanto vi sentireste in trappola? Riuscite a immaginare il desiderio disperato di poter recuperare un corpo appropriato? Ecco come si sente Hailey. È intrappolata in un corpo sbagliato dal quale desidera uscire. (''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'') *I transessuali sono gloriosi e splendenti miracoli di Dio, che noi uomini non possiamo non trovare attraenti. ([[Tuilaepa Aiono Sailele Malielegaoi]]) *Io non sono una donna e non voglio esserla. Non sono neanche un uomo, come specificamente lo sono gli altri. Dovremmo trovare una terminologia adatta a noi. Neanche transessuale o ermafrodito. Siamo delle piccole meteore che cadono sulla Terra. Non è che io voglia fare la bestia rara o che voglia essere un idolo. Siamo dei flash, belli. Che il mondo strumentalizza. C'è chi si castra, chi vuole diventare donna, per raggiungere un obiettivo razionale perché la società vuole delle suddivisioni. Penso di essere una delle poche che è rimasta quella che è e che vuole vivere per quella che è. Perché io voglio pisciare con il mio pene, non con una vagina artificiale. (''[[D'amore si vive]]'') *Le trans devono passare la vita a gestire la propria indomita virilità, le donne a gestire la femminilità degli uomini, gli uomini a gestire la virilità delle donne: un inferno per ogni genere. ([[Aldo Busi]]) *"Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." ([[Leslie Feinberg]]) *Noi siamo per esempio, dei transessuali. Cioè nasciamo... donne. Sotto ogni punto di vista, mentalmente... tutto. E vorremmo essere donne. [...] ci trattano con una parola definitiva: il pederasta, o l'omosessuale o volgarmente, come dicono, il ''culano''... Loro ci mettono tutti nello stesso sacco. (''[[D'amore si vive]]'') *Qualunque siano i nuovi abiti dell'imperatore, mutilarsi i genitali non lo rende un'imperatrice. ([[Milo Yiannopoulos]]) *{{NDR|Sulle transgender}} Quello che vorrei è che non fossimo oggetto di feticismo, ma che invece venissimo protette e rispettate. ([[Leyna Bloom]]) *Una volta c'erano solo i travestiti e non c'erano i transgender... un trans è una donna col belino oppure un uomo che parla tanto [...]. A fare una battuta su un transgender ti prendi dieci querele.. si incazzano. ([[Beppe Grillo]]) ===[[Lea T]]=== *Diciamoci la verità: in Italia una ragazza trans e di colore è considerata una escort. [...] il transessualismo è sempre stato un tabù, una realtà offuscata. *La società cisgender [quando la sessualità coincide con l'identità di genere di una persona, ''ndr''] è sempre stata portata a escludere e discriminare i transessuali e ha sempre cercato di annullare la visibilità delle donne transessuali come donne. Anche se noi esistiamo da millenni. Prima della colonizzazione bianca eravamo viste come creature sacre. Nelle tribù indiane del nord America eravamo venerate e chiamate Two Spirits, Rae Rae in Polinesia. Anche nella mitologia greca si è tanto parlato di ambiguità di genere. Con il cattolicesimo sono arrivate, invece, le discriminazioni e una mentalità patriarcale. *Mi definisco una donna, ma sono anche fiera del mio passato transessuale: ne sono così orgogliosa che me lo tatuerei in fronte, per quanto ne sono felice. Non rinuncerei a nessuna lacrima che ho pianto lungo il cammino. E questo ti rende una donna tre volte più forte, perché va contro il mondo. ==Voci correlate== *[[Drag queen]] *[[Transfobia]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Terminologia LGBT]] i7go7lro5fqr68ftexmfd670rfy6akq Maschio e femmina 0 112784 1223657 1215848 2022-08-21T16:25:20Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Arnegger Portrait Geschwister Fromknecht VLM.jpg|thumb|upright=1.4|''Ritratto dei fratelli Fromknecht'' (A. Arnegger, 1915)]] {{indicedx}} Citazioni sul rapporto tra '''maschio e femmina''', '''uomo e donna'''. ==Citazioni== *A un uomo di spirito serve solo una donna assennata: sono troppe due persone di spirito in una casa. ([[Louis de Bonald]]) *Allorché di due farete uno, allorché farete la parte interna come l'esterna, la parte esterna come l'interna e la parte superiore come l'inferiore, allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina, allorché farete occhi in luogo di un occhio, una mano in luogo di una mano, un piede in luogo di un piede e un'immagine in luogo di un'immagine, allora entrerete nel ''[[Regno dei Cieli|Regno]]''. (''[[Vangelo di Tommaso]]'') *''Altro da me in tutto... maschio, estraneo, | altra carne, altro cuore, altra mente, | pure, il mio stesso corpo prolungato, | la voce che si sdoppia, e mi continua: | ciò che si oppone, e ciò che mi compone | come un discorso teso, mai concluso, | o l'altro occhio: il raggio che converge | al rilievo, allo scatto delle cose – | mio necessario opposto, crudele meraviglia | è [[amore|amare]] te: godere di due vite | in questa sola, avere doppia morte.'' ([[Armanda Guiducci]]) *– C'è una differenza tra noi.<br>– Perché lei è un uomo e io sono una donna? Che differenza è?<br>– La stessa differenza che passa fra un uomo e una donna! ([[August Strindberg]]) *Che cos'è che fa pensare a un uomo che la donna che sposa o che genera potrebbe, sì, comportarsi male, ma tutte quelle che non ha sposato né generato si comporteranno male di sicuro? ([[William Faulkner]]) *Come gli uomini non sanno distinguere il merito nelle donne, così esse spesso giudicano di noi molto più esattamente. Si direbbe che i due sessi siano in grado di spiarsi a vicenda, e siano forniti di capacità differenti, atte alla reciproca osservazione. ([[Oliver Goldsmith]]) *Credo davvero che il modo di comportarsi di un uomo con una donna sia inversamente proporzionale al suo coraggio con gli individui del suo stesso sesso. I deboli e i citrulli sono spesso abilissimi nell'incantare le donne, mentre i guerrieri che affrontano impavidi mille pericoli si ritirano nell'ombra come bambini spaventati. ([[Edgar Rice Burroughs]]) *– Dio crea i dinosauri, Dio distrugge i dinosauri, Dio crea l'uomo, l'uomo distrugge Dio, l'uomo crea i dinosauri.<br />– I dinosauri mangiano l'uomo, la donna eredita la Terra. (''[[Jurassic Park (film)|Jurassic Park]]'') *Dio ha posto abilità e vocazioni nel cuore di tutti noi, a prescindere dal nostro sesso. E ognuno di noi ha il dovere, uomo o donna che sia, di realizzare i doni che da Dio ha ricevuto. Se consideriamo la questione da questo punto di vista, possiamo guardare a uomini e donne semplicemente per quello che sono: esseri umani. ([[Regina Jonas]]) *Dio non è una donna. Perché "Dio" è un nome da uomo! (''[[La vita secondo Jim]]'') *Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna. ([[Victor Hugo]]) *Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutti e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era... e di quanto fosse divertente solo conoscerla. E io pensai a... quella vecchia barzelletta, sapete... Quella dove uno va dallo psichiatra e dice: "Dottore mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina", e il dottore gli dice: "perché non lo interna?", e quello risponde: "e poi a me le uova chi me le fa?". Be', credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali, ehm... e pazzi. E assurdi, e... Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova. (''[[Io e Annie]]'') *Donne e uomini hanno bisogno del sesso per vivere insieme, è l'elemento che risolve ogni contrasto. (''[[How I Met Your Mother (quarta stagione)|How I Met Your Mother]]'') *Donne non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell'uomo; è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna. ([[Simone de Beauvoir]]) *''E allora, riprendiamoci la nostra Libertà! | Rifiutiamo decise ogni Sudditanza! | Voi che al mondo veniste non senza nostra pena, | smettetela con la vostra crudeltà! | Essendo maggiore la vostra colpa, perché disdegnate | di accettarci come uguali, senz'oppressione?'' ([[Emilia Lanier]]) *E avendo la natura prodotto l'uomo e la donna di molto differente temperatura e complessione, si può credere che non siano atti ne' medesimi uffici: ma l'uomo, come più robusto, ad alcuni è disposto, e la donna, come più delicata, ad alcuni altri, onde nel principio della ''Politica'', contra Platone conchiude Aristotele che la virtù dell'uomo e della femina non siano la medesima; perciò che la virtù dell'uomo sarà la fortezza e la liberalità, e la virtù della donna la pudicizia. E come piacque a Gorgia, così il silenzio è virtù della donna, come l'eloquenza dell'uomo. ([[Torquato Tasso]]) *È curioso, gli uomini parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. ([[Leslie Feinberg]]) *È incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo. (''[[Totò e le donne]]'') *È nostra arroganza definire «maschili» la schiettezza, la lealtà e la cavalleria quando la vediamo in una donna; è loro arroganza descrivere come «femminili» la sensibilità, il tatto o la dolcezza in un uomo. ([[C. S. Lewis]]) *È proprio vero quello che dicono: le donne sono di Omicron Perseo 7 e gli uomini di Omicron Perseo 9! (''[[Futurama (prima stagione)|Futurama]]'') *E sa che penso? Che la [[Chiesa cattolica]] stia registrando oggi il suo più grande trionfo: l'uomo odia finalmente la donna. Non c'era riuscita nemmeno nei secoli più grevi, più oscuri. ([[Leonardo Sciascia]]) *È una donna e perciò vede la vita come non la vediamo noi, e certe volte ci insegna a guardarla; comprende sfumature, percepisce sottigliezze che i nostri sensi non registrano; sa trovare nel vocabolario quell'aggettivo che a contatto con un sostantivo crea imprevedibili effetti. Se è vero che la donna è il complemento spirituale dell'uomo, essa vede l'altra faccia della verità. ([[Dino Segre]]) *– Eh, le donne... Il tempo che perdete a far toilette...<br>– Per forza! L'aspetto conta molto più del cervello perché gli uomini ci vedono molto meglio di quanto non ragionino! (''[[La bestia umana (film)|La bestia umana]]'') *Fece come gli uomini hanno sempre fatto, e probabilmente faranno sempre, fino alla fine dei tempi... {{NDR|per [[Cucito|cucire]]}} tenne immobile l'ago e cercò di infilare il filo nella cruna, che è l'opposto di come fanno le donne. ([[Mark Twain]]) *Felici le donne cui la femminilità è talora dono di preveggenza per la confidenza che l'uomo non osa in esse versare! ([[Carlo Maria Franzero]]) *Finché non cesseranno di percepirsi come le vedono gli uomini, le donne non potranno fondare su sé stesse l'autostima. [...] Per ritrovare fiducia in sé stessa, la donna non può semplicemente «deciderlo» o «imporselo». Deve pian piano imparare a non dipendere dallo sguardo dell'uomo; a non sentirsi bella solo quando un uomo glielo dice; a non sentirsi brava solo quando il capoufficio o il professore la approva. ([[Michela Marzano]]) *Fra cento anni [...] le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti gli sforzi che una volta erano stati loro negati. La balia scaricherà il carbone. La fruttivendola guiderà la macchina. Ogni presupposto basato sui fatti osservati quando le donne erano il sesso protetto sarà scomparso; ad esempio [...] l'idea che le donne, i preti e i giardinieri vivano più a lungo. Togliete questa protezione, esponete le donne agli stessi sforzi e alle stesse attività, lasciatele diventare soldati, marinari, camionisti e scaricatori di porto, e vi accorgerete che le donne muoiono assai più giovani e assai più presto degli uomini; cosicché si dirà: "Oggi ho visto una donna", come si diceva "Oggi ho visto un aereo". Può accadere qualunque cosa quando la femminilità cesserà di essere un'occupazione protetta. ([[Virginia Woolf]]) *Gli uomini che in casa sottostanno alla disciplina di una [[moglie]] bisbetica sono appunto quelli che, fuori, sono più concilianti e ossequiosi. ([[Washington Irving]]) *Gli uomini forti — quelli che sono davvero un modello — non hanno bisogno di offendere le donne per dimostrare il loro potere. ([[Michelle Obama]]) *Gli uomini imparano ad amare la persona dalla quale sono attratti... le donne sono sempre più attratte dalla persona che amano. (''[[Sesso, bugie e videotape]]'') *Gli uomini invecchiando, [...], diventano personaggi venerabili, guardate Nestore, guardate gli Eremiti. La donna vecchia, invece, se non è madre, diventa una esecrabile strega. ([[Anna Banti]]) *«Gli uomini sono molto diversi dalle donne.» Si sbatté una mano sul petto. «Qui, sono diversi. Vedi, questa è la differenza. Non sono forti come noi. Gli uomini sono più vulnerabili quando amano. Si danno di più. Le donne no. Le donne tengono sempre in serbo una piccola parte di sé. Le donne sono più complicate, sotto questo aspetto. Gli uomini no. Amano e basta. E sono vulnerabili.» ([[Torey Hayden]]) *''Gli uomini sono pastiglie da prendere quando piove, | le donne sono pastiglie da calare giù con il sole.'' ([[Dente (cantante)|Dente]]) *Gli uomini sono stati fatti per appropriarsi delle cose: prendono i tuoi soldi, la tua terra, le donne e tutto ciò che riescono ad afferrare con le loro avide mani. Ecco gli uomini. Le donne sono state fatte per amare, allevare, proteggere, avere cura. Ecco le donne. (''[[Le regole del delitto perfetto]]'') *– Hai ferito i suoi sentimenti.<br>– Senti, non ammorbarmi con la roba da femmine. Io e Bender siamo maschi, i maschi non hanno sentimenti.<br>– Bender non è maschio! È un semplice robot!<br>– È la stessa cosa. (''[[Futurama (prima stagione)|Futurama]]'') *Il bene pubblico è interesse dell'uomo: guai se decide la donna. ([[Eschilo]]) *Il bisogno che fa gli uomini cattivi, fa brutte le donne. ([[Emilio de Marchi]]) *Il maschio e la femmina: due corpi magnificamente ideati per adattarsi insieme senza fatica, senza sforzo. Sue tessere perfette di un puzzle, una mano che entra in un guanto. (''[[Wayward Pines]]'') *Il mistero di una donna è un dolore che non si rimargina e neppure si riesce a imparare. L'uomo non imparerà mai a essere donna, e neppure una donna imparerà mai ad essere donna. Quando una donna nasce lo fa per sempre. Un uomo nasce solo per ferire, morire e ferire di nuovo; offendere, chiedere perdono, amare, amare di nuovo, di nuovo scappare, ferire, amare di nuovo e di nuovo morire. L'uomo vive per lasciare impronte nella neve, nell'illusione di fare traccia di sé. La donna la neve e il paesaggio che si farà primavera. La donna è una sfida che ti sfida. La donna è un ordigno, e l'uomo è un bambino che non riesce a capirci niente e lo distrugge, per piangere subito dopo e dare la colpa alle istruzioni. Ma la donna e il cielo non hanno istruzioni. ([[Filippo Timi]]) *Il modello femminile si è inesorabilmente conformato a quello maschile. Siamo conformi perché l'immagine che i media propongono di noi – a cui una buona parte delle donne consapevoli cercano strenuamente di resistere – è quello di una femmina puro oggetto di piacere e di seduzione. ([[Susanna Tamaro]]) *Il sesso femminile invoca e si aspetta dal sesso mascolino assolutamente tutto; tutto ciò che desidera e tutto ciò che gli è necessario; il sesso mascolino non domanda all'altro, prima di tutto e direttamente, che un'unica cosa. ([[Arthur Schopenhauer]]) *Impura e distorta: tale è la condizione naturale delle donne in questo mondo; ma l'uomo, ingannato da vesti e ornamenti, per le donne incorre nella passione. ([[Aśvaghoṣa]]) *In Italia l'uomo è sempre poligamo. La donna è poliandra. (Quando può.) ([[Giuseppe Prezzolini]]) *In ogni epoca non ci siano state mezzefemmine, spregiatrici del maschio, ma solo perché il tipo è stato individuato adesso, si è rivelato e ha sollevato scalpore. Vittima di una superstizione (che afferra anche i cervelli più forti), per cui la donna, questa forma distorta d'uomo, intermedia rispetto al maschio, signore della creazione e artefice della cultura, dovrebbe essergli uguale ovvero diventare simile a lui, ella inciampa in un'aspirazione assurda sulla quale cade. Assurda, dicevo, perché una forma distorta, subordinata alle leggi della procreazione, si riproduce sempre distorta e non può mai raggiungere chi le è superiore, secondo la seguente formula: A (l'uomo) e B (la donna) partono da uno stesso punto C; A (l'uomo) con velocità, poniamo, 100 e B (la donna) con velocità 60. Quando, chiediamo, B raggiungerà A? – Risposta: Mai! Né con l'ausilio della parità nell'istruzione, nel diritto di voto, né del disarmo o della temperanza, proprio come due rette parallele non possono mai intersecarsi. ([[August Strindberg]]) *In un'epoca in cui giustamente le donne rivendicano la loro forza, gli uomini rivendicano la loro debolezza. Io ho sempre pensato che la forza di un uomo non avesse nulla a che fare con la virilità. Ho sempre pensato che la virtù dell'uomo come quella delle donne fosse nell'ascolto degli altri e non nel gonfiare i muscoli o il petto. E' una nuova frontiera del maschio contemporaneo, mostrarsi debole. ([[Francesco Bruni (sceneggiatore)|Francesco Bruni]]) *Io cerco di ricordarmi di essere donna. L'uomo può uscire vestito casualmente, la donna deve essere carina ed elegante. ([[Fiona May]]) *Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell'uomo, perché la donna dà la vita. ([[Claudia Cardinale]]) *''Io sono il poeta della donna come lo sono dell'uomo, | e dichiaro che è grande esser donna così come è grande esser uomo, | e dichiaro che nulla è più grande della madre degli uomini.'' ([[Walt Whitman]]) *Io vedo nei maschi l'infelicità di non poter essere dei super-esseri: non puoi chiedermi di essere amante e sposo, padre e figlio, di dar sicurezza economica e comportarmi con spavalderia criminale, essere il principe azzurro e l'impiegato mediocre. E, in molte donne, vedo salire nostalgie prefemministe. ([[Tiziano Scarpa]]) [[File:Pierre-Auguste Renoir - Suzanne Valadon - Dance at Bougival.jpg|thumb|''Dance at Bougival'' ([[Pierre-Auguste Renoir]], 1982-83)]] *L'amore in sostanza tra un uomo e una donna non si basa su chi insegue e chi fugge, ma su chi sa aspettare. ([[Vittorio Sgarbi]]) *L'avvento della donna sulle scene segna una volta per tutte la scissione tra maschio e femmina, condannati a caratteri sessuali, differenti nel senso diversi l'uno dall'altra, cancellando da una parte l'erotismo... e dall'altra l'osceno..., la perversione che è il teatro nel suo farsi: il fantasma. ([[Carmelo Bene]]) *L'eccesso di [[sesso|copulazioni]] può in realtà non costare molto a una femmina, a parte un po' di tempo e di energia, ma certamente non le è di vantaggio. Un maschio invece non copula mai abbastanza con un numero sufficiente di femmine diverse: per un maschio, la parola eccesso non ha significato. ([[Richard Dawkins]]) *L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo. ([[Rudyard Kipling]]) *L'uomo che non ha una donna al suo fianco è un uomo morto. (''[[Grand Hotel (film 1932)|Grand Hotel]]'') *L'uomo è come il gallo; chicchirichì! sbatte appena le ali e via – la donna invece è come la povera chioccia; stattene seduta a covare i pulcini. ([[Aleksandr Sergeevic Puškin]]) *L'uomo nasce dalla donna e tutta la vita cerca di rientrarvi. ([[Pino Caruso]]) *L'uomo perfetto è l'uomo più donna. ([[Carlo Gnocchi]]) *L'uomo, poiché è forte e presiede alla donna, rappresenta la parte più elevata della ragione, invece la donna quella inferiore. E ciò a motivo della virilità da un lato, e della debolezza e fragilità dall'altro. ([[Bonaventura da Bagnoregio]]) *L'uomo si disonora quando è senza cuore, la donna quando si vende. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'') *La bellezza fa autentici miracoli. Ogni difetto morale di una bella donna, lungi dal generare repulsione, diventa invece al massimo grado attraente; il vizio stesso spira leggiadria; ma scompaia la bellezza, e una donna dovrà essere venti volte più intelligente di un uomo per attirarsi, non dico amore, ma almeno stima. ([[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]) *La donna che scrive mi dà, quasi sempre, lo stesso fastidio dell'uomo che cucina. ([[Libero Bovio]]) *La donna è cambiata molto. Stiamo assistendo ad una grande indipendenza della donna. Oggigiorno il ruolo che una volta storicamente apparteneva all'uomo è spesso ricoperto dalla donna (parlo dal punto di vista del comportamento): probabilmente la società attuale non è ancora preparata a assistere a una tale inversione di ruoli. ([[Camila Raznovich]]) *La donna è fatta per l'uomo, l'uomo per la vita, e per tutte le donne. ([[Henry de Montherlant]]) *La donna è meno consona alla moralità dell'uomo perché ha in sé più liquidità dell'uomo. Caratteristica del liquido è di ricevere facilmente e di trattenere male. Il liquido è un elemento facilmente mutevole, perciò le donne sono volubili e curiose. Quando una donna ha un rapporto con un uomo è molto probabile che desideri stare allo stesso tempo anche con un altro. La donna non è affatto fedele. Se tu le dai fiducia ne sarai deluso.[...] La donna è un uomo mal riuscito e rispetto all'uomo ha una natura difettosa e imperfetta, perciò è insicura. Quello che non riesce ad ottenere da sola cerca di raggiungerlo con gli inganni demoniaci. Perciò, per farla breve, l'uomo si deve guardare da ogni donna come da un serpente velenoso o da un diavolo cornuto. [...] L'intelligenza tende al bene e la furbizia al male. Pertanto nei comportamenti cattivi è più intelligente la donna perché è più furba dell'uomo. La sua sensibilità spinge la donna verso ogni male, mentre la ragione spinge l'uomo verso ogni bene. ([[Alberto Magno]]) *La donna innamorata non perdona le offese che le ha fatto il suo uomo, le dimentica. L'uomo innamorato non dimentica le offese fattegli dalla sua donna, le perdona. ([[Ugo Ojetti]]) *La donna non è una "replica" dell'uomo; viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L'immagine della "costola" non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità. E il fatto che — sempre nella parabola — Dio plasmi la donna mentre l'uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell'uomo, ma di Dio. Suggerisce anche un'altra cosa: per trovare la donna — e possiamo dire per trovare l'amore nella donna —, l'uomo prima deve sognarla e poi la trova. ([[Papa Francesco]]) *La donna non può essere superiore che come donna, ma dal momento in cui vuole emulare l'uomo, non è che una scimmia. ([[Joseph de Maistre]]) *La donna più addentro nell'anima sente forza d'amore, e l'uomo si fa padrone di tutto il suo essere e si rende vita della sua vita. La donna vive per amare, e di codesto sentimento usa nelle vicende dell'esistenza per lenire l'agrezza delle sciagure, per stemperare in dolce serenità le gioie trabocchevoli. È per cotesto che la donna è la poesia della natura, perché l'amore è l'eterno sorriso del creato, l'armonia che tutti gli esseri lega in un vincolo misterioso. E mentre l'uomo trascende a forti e concitati proponimenti, e passioni violenti e subitanee, la donna modera se stessa, finché lo consente natura; e la preghiera, l'umiltà, il sacrificio le porgono mezzi di giungere là, ove non possono la vendetta, l'odio, il furore dell'uomo. ([[Felice Guzzoni]]) *La donna più stupida può manovrare un uomo intelligente, ma ci vuole una donna molto intelligente per manovrare uno stupido. ([[Rudyard Kipling]]) *"La donna può cambiare meglio dell'uomo," disse Ma' in tono rassicurante. "La donna la vita ce l'ha tutta nelle braccia. L'uomo ce l'ha tutta nella testa." ([[John Steinbeck]]) *La donna [...] rispetto all'uomo ha una natura difettosa e imperfetta. ([[Alberto Magno]]) *La donna venuta dopo, quella dei giorni nostri, in gara col maschio in ogni competizione e in ogni attività, in ogni privilegio, che del maschio reclama i diritti e le prerogative fino nell'abito, è forse più utile ai fini pratici della vita sociale, ma la sua posizione rispetto all'uomo è divenuta quella di un oggetto di uso comune nella vita quotidiana, non di un oggetto prezioso e raro, che si guarda con ammirazione religiosa. Oggi abbiamo la donna sportiva sorta dal cinematografo: quella era la donna sorta alcuni secoli prima dalla poesia. ([[Aldo Palazzeschi]]) *La giovane evitava in particolare i faggi e i frassini, che gocciolavano più insidiosamente di tutte le altre piante. Così facendo dimostrava quanto le donne comprendano bene gli umori e le caratteristiche della natura: un uomo che avesse attraversato quei campi non si sarebbe nemmeno accorto che dagli alberi scendeva acqua. ([[Thomas Hardy]]) *La lingua di [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nella parola ''homo'', che valse a significare il maschio e la femina della coppia umana, riverberò la riposta idea di questa originaria egualità di natura, sebbene nelle pratiche della vita si ebbero un divario di destinazione, ed alla donna cui competea un equa reciprocanza, solo perché non isviluppata all'attività del corpo e della mente, si fece soffrire la sorte che la preponderante forza brutale impose sempre alla debolezza infelice. Sicché in tutti i tempi e presso tutt'i popoli la donna fu ''capitis deminuta''. ([[Salvatore Morelli]]) *La prima cosa che dovete sapere è che uomo e donna si sono evoluti insieme, fianco a fianco. E questo dimostra che la femmina della razza umana è l'animale più coraggioso che esista in natura, l'unico che riesce a sopportare un uomo a fianco per tutta la vita: esperienza terribile, che nessun altro essere vivente è in grado di sopportare, a meno che non si tratti di un militare. ([[Giobbe Covatta]]) *Le donne cercano sempre di dimostrare che la cura della casa e della famiglia rappresenta un lavoro che nessun uomo può accingersi a sbrigare, mentre è stato dimostrato che a fatti gli uomini sanno trovare più efficienti sistemi nell'organizzare anche i lavori domestici su basi bene ordinate e risparmiando tempo e fatica, cosa che le donne non sapranno mai fare. ([[Rosamond Du Jardin]]) *Le donne cercano negli uomini un elemento che loro non posseggono e gli uomini fanno la stessa cosa con le donne. (''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]'') *Le donne commettono dei particolari reati per la loro fragilità, ma tenendo conto di questa fragilità femminile, i giudici maschi sono di solito tolleranti con loro. E dunque stiano buone. ([[Giuseppe Prezzolini]]) *Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile. ([[Charlotte Whitton]]) *Le donne dolci hanno sempre teso degli agguati agli uomini: nella culla, in cucina, in camera da letto. E sulle tombe dei figli, il luogo migliore per non cercare una scusa onde implorare pietà. ([[Mario Puzo]]) *Le donne hanno certamente ragione quando respingono le norme di vita fatte proprie dal mondo: tanto più che sono stati gli uomini ad averle stabilite senza neanche consultarle. ([[Michel de Montaigne]]) *Le donne hanno per certi atti il senso del pudore assai meno sviluppato che l'uomo. La loro femminilità è ad un tempo arma e difesa. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Le donne nascono con il dolore dentro di sé. È il nostro destino: dolori mestruali, tette gonfie, il parto... Capisci? Siamo destinate a sentire il dolore per tutta la vita. Gli uomini no, devono cercarselo. Così inventano ogni genere di demone per sentire i sensi di colpa. Cosa che a noi invece viene del tutto naturale. Creano le guerre per poter provare qualcosa e quando non ci sono le guerre c'è il rugby. Invece noi sentiamo tutto quanto qui, dentro di noi, continuiamo a soffrire per il ciclo per anni e anni e anni... (''[[Fleabag]]'') *Le donne ricordano solo gli uomini che le hanno fatte [[Risata e pianto|ridere]]; gli uomini solo le donne che li hanno fatti piangere. ([[Henri de Régnier]]) *"Le donne si immaginano che l'ammirazione significhi più di quello che è." "E gli uomini si danno un gran da fare perché esse se lo immaginino." ([[Jane Austen]]) *Le donne sono più pratiche, più realistiche. Non si disperdono in fumisterie come gli uomini, che girano sempre intorno all'albero per agguantare il nocciolo della questione. ([[Golda Meir]]) *Le donne spaventano gli uomini per la passione, per la vitalità con cui vivono l'amore e i sentimenti e soprattutto perché non sono interessate al potere, mentre gli uomini lo sono e la sete di potere, in qualche modo, sottrae energie e quindi impedisce di vivere l'amore in un modo così assoluto. È questo che genera la paura nei confronti delle donne, ed è per questo che tentano continuamente di sottometterle. ([[Eliette Abécassis]]) *Le prostitute dicevano che la maggior parte degli uomini avrebbe dovuto conoscere la donna quanto i protettori. La donna dovrebbe essere coccolata in modo da percepire l'affetto dell'uomo, ma trattata con severità... tutte le donne sono per natura fragili e deboli: sono attratte dall'uomo nel quale vedono la forza... La mia esperienza è fin troppo estesa e dimostra che le donne sono creature infide, ingannevoli e menzognere. ([[Malcolm X]]) *– Lei non dovrebbe stare qui.<br>– È grande. Le ho detto di restare.<br>– È una bambina.<br>– E le bambine diventano donne! E cambiano il pannolino ai maschi! (''[[Fargo (serie televisiva)|Fargo]]'') *Lei pensa davvero che le donne siano migliori dell'uomo? Io non lo credo. Sono state solo più bistrattate, umiliate, incarcerate in quella deriva mentale fatta di paura e sudditanza. Ma non hanno per questo prodotto nessuna vera differenza. ([[Dacia Maraini]]) *''Ma perché gli uomini che nascono | sono figli delle donne | ma non sono come noi?'' ([[Mia Martini]]) *Man mano che invecchiano le donne diventano sempre più simili l'una all'altra. [...] Invece gli uomini si logorano. Le diverse nature vengono sempre più fuori. Le donne sembrano convergere. (''[[A Venezia... un dicembre rosso shocking]]'') *Maschio o femmina, la prole di un leone sarà sempre leone. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'') *Nel momento in cui l'uomo non fa quello che deve fare la donna si assume delle responsabilità che sono eccezionali... Nel momento in cui l’uomo torna a prendersi delle responsabilità, allora la donna non vede l’ora di fare quello per cui è stata creata. L'uomo è più istintivo, e la donna diversa, ma non parlo di dignità e di intelligenza o di spessore interiore, parlo di struttura. Dio ama la donna così tanto da non farle fare quello che per lei può risultare più faticoso. È ovvio che la donna sia più portata a prendersi cura dei figli, è nella sua indole. Se volesse avere una carriera, potrebbe fare entrambe le cose. Però dovremmo chiedere a lei se la carriera è veramente quello che vuole, capire quali sono le sue motivazioni, l’importante è che lei sia felice. ([[Nicola Legrottaglie]]) *Nell'uomo l'essenziale è l'essenziale e per tanto è sempre lo stesso, nella donna l'accidentale è essenziale e pertanto è inesauribile diversità. ([[Søren Kierkegaard]]) *Nella donna tutto è sacrificio, nell'uomo tutto è dovere. ([[Libero Bovio]]) *Noi donne passiamo oltre l'aspetto fisico se una persona ha qualcosa di importante e bello da offrirci. E se ha un cervello che funziona bene. Mi dispiace per i maschi dai grandi attributi fisici. Non ce l'ho con loro per questo, intendiamoci! ([[Eva Mendes]]) *Noi trascuriamo le donne, perché sono gli esseri umani più complicati e, nello stesso tempo, quelli che offrono di più in cambio agli sceneggiatori e ai registi. La donna può dire sì e no nello stesso tempo. La donna vuole e non vuole nello stesso istante. La donna mente e dissimula infinitamente meglio dell'uomo, perché è stata obbligata a farlo nella nostra società. Ma detesterei che perdesse i suoi meravigliosi attributi. Sono anche attributi naturali. Invidio loro i superiori mezzi per affrontare la vita. Le trovo infinitamente più affascinanti degli uomini [...]. Inoltre, le donne raramente sono rappresentate sullo schermo oggigiorno, tranne che come tette. ([[Joseph L. Mankiewicz]]) *Non nego che le donne siano sciocche: Dio onnipotente le ha create per combinarle con gli uomini. ([[George Eliot]]) *– Non sei la peggior scopata che abbia fatto. Credimi, c'è stato di peggio. Non è vero che sbuffi, soffi e fai rantoli da moribondo, anzi, ti dirò che a letto sei piuttosto normale.<br />– Perché le donne pensano sempre che la cosa più cattiva che possano fare ad un uomo è di confutare le sue capacità amatorie? (''[[Quinto potere]]'') *Non si suole far credito alle donne d'alcuna larghezza di vedute, quando ci sia da agire; eppure esse vi danno qualche volta con singolare serenità in una questione uno scorcio ardito, cui gli uomini da soli non sarebbero mai arrivati. ([[Henry James]]) *''Non so se voi stimiate lieve risco | entrar con una [[donna]] in campo armato; | ma io, benché ingannata, v'avvertisco | che 'l mettersi con donne è da l'un lato | biasmo ad uom forte, ma da l'altro è poi | caso d'alta importanza riputato. | Quando armate ed esperte ancor siam noi, | render buon conto a ciascun uom potemo, | ché mani e piedi e core avem qual voi; | e se ben molli e delicate semo, | ancor tal uom, ch'è delicato, è forte; | e tal, ruvido ed aspro, è d'ardir scemo. | Di ciò non se ne son le donne accorte; | che se si risolvessero di farlo, | con voi pugnar porían fino a la morte. | E per farvi veder che 'l vero parlo, | tra tante donne incominciar voglio io, | porgendo essempio a lor di seguitarlo.'' ([[Veronica Franco]]) *Ogni uomo e ogni donna è una stella. ([[Aleister Crowley]]) *Per l'uomo l'amore può essere un episodio. Per la donna spesso è tutto il suo destino. ([[Nino Salvaneschi]]) *Per l'uomo la vita è fatta a salti: se nasce tuo figlio e muore tuo padre, per l'uomo è un salto; se ti compri la terra e ti perdi la terra, per l'uomo è un salto. Per la donna invece è tutto come un fiume, che ogni tanto c'è un mulinello, ogni tanto c'è una secca, ma l'acqua continua a scorrere, va sempre dritta per la sua strada. Per la donna è così ch'è fatta la vita. ([[John Steinbeck]]) *Per un attimo Susan si è chiesta se la sua avversaria sarebbe stata leale. [...] Ma le è stato ricordato che in fatto di uomini, le donne non sono leali. (''[[Desperate Housewives (prima stagione)|Desperate Housewives]]'') *Perché Satana sa che ha sedotto il primo uomo per bocca di una donna e ha allontanato tutti gli esseri umani dalla beatitudine del paradiso grazie alla credulità della donna, così lui perseguita anche adesso, con astuzia ancora più attenta, il vostro sesso. ([[Papa Leone I]]) *Perché voi donne fate così? Perché vi fate tutte queste pippe mentali? Prendete ogni cosa che un uomo fa e la trasformate in un'altra cosa. Siete fuori! (''[[La verità è che non gli piaci abbastanza]]'') *Porre donne e uomini sullo stesso piano è contro natura. Uomini e donne sono stati creati diversi. La loro natura è differente. La loro costituzione è differente. Perché alle donne non è richiesto di fare lo stesso lavoro degli uomini, come nei regimi comunisti. Mentre le madri godono di una posizione alta, la più alta. Che solo loro possono raggiungere. ([[Recep Tayyip Erdoğan]]) *Quando guardo il mondo e vedo come gli uomini lo hanno ridotto, allora dico a me stessa: "Be', se questo l'avessero fatto le donne, vorrei sapere che cosa ne penserebbero gli uomini." (''[[I bostoniani]]'') *Quel primato che apparentemente l'uomo esercita sulla donna è un usurpazione della forza sul dritto, è un grossolano controsenso, che ripugna alla logica indagatrice del vero. I due sessi costituiti nella identità d'una medesima natura, si assimilano, si uguagliano in ciò che determina in essi la umana personalità. ([[Salvatore Morelli]]) *Questa emancipazione dicono dovere essere triplice: nella direzione della società domestica, nell'amministrazione del patrimonio, nell'esclusione e soppressione della prole. La chiamano emancipazione sociale, economica, fisiologica; fisiologica in quanto vogliono che la donna, a seconda della sua libera volontà, sia o debba essere sciolta dai pesi coniugali, sia di moglie, sia di madre (e che questa, più che emancipazione, debba dirsi nefanda scelleratezza, già abbiamo sufficientemente dichiarato); emancipazione economica, in forza della quale la moglie, all'insaputa e contro il volere del marito, possa liberamente avere, trattare e amministrare affari suoi privati, trascurando figli, marito e famiglia; emancipazione sociale, in quanto si rimuovono dalla moglie le cure domestiche sia dei figli come della famiglia, perché, mettendo queste da parte, possa assecondare il proprio genio e dedicarsi agli affari e agli uffici anche pubblici. Ma neppure questa è vera emancipazione della donna, né la ragionevole e dignitosa libertà che si deve al cristiano e nobile ufficio di donna e di moglie; ma piuttosto è corruzione dell'indole muliebre e della dignità materna, e perversione di tutta la famiglia, in quanto il marito resta privo della moglie, i figli della madre, la casa e tutta la famiglia della sempre vigile custode. Anzi, questa falsa libertà e innaturale eguaglianza con l'uomo tornano a danno della stessa donna; giacché se la donna scende dalla sede veramente regale, a cui, tra le domestiche pareti, fu dal Vangelo innalzata, presto ricadrà nella vecchia servitù (se non di apparenza, certo di fatto) e ridiventerà, come nel paganesimo, un mero strumento dell'uomo. ([[Papa Pio XI]]) *Questa società che ai maschi pone una serie di sfide per mettere alla prova le loro capacità, alla donna pone tutta una serie di tentazioni per metter fuori gioco le proprie. ([[Ursula Hirschmann]]) *Rare volte, mio buon signore, un uomo s'accinge a un'offerta di cordialità verso una donna, e che essa non n'abbia presentimento un po' prima. ([[Laurence Sterne]]) *Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore. ([[Papa Pio XI]]) *Se la donna è al suo posto, anche l'uomo troverà il proprio. ([[Maurice Zundel]]) *Se la donna rinuncia alla sua tentazione – il controllo – l'uomo abbandona la sua (di tentazione) l'egoismo. ([[Costanza Miriano]]) *Se una donna decide di essere accogliente, di stare lealmente dalla parte di suo marito, di avere un pregiudizio positivo nei suoi confronti, guardandolo con gli occhi di chi vuol vedere il buono, l'uomo non le resiste, si trasforma. ([[Costanza Miriano]]) *Se una donna impazzisce, il marito non può ripudiarla. (''[[Talmud]]'') *Secondo me oggi la donna ha preso il sopravvento, è la più forte. Ma tutte e due hanno paura. Paura di innamorarsi e soffrire. ([[Manuela Arcuri]]) *Sì, hai ragione, non possono essere amici. Cioè, se tutti e due stanno con qualcun altro allora sì, è l'unico emendamento alla regola d'oro: "Se due persone stanno con altri la possibilità di un coinvolgimento diminuisce". E non funziona lo stesso, perché allora la persona con cui stai non capisce perché devi essere amico della persona di cui sei solo amico, come se mancasse qualcosa al rapporto e dovessi andare a cercartelo fuori. E quando dici "no, no, no, non è vero, non manca niente al rapporto", la persona con cui stai ti accusa di essere segretamente attratto dalla persona di cui sei solo amico, il che probabilmente è vero. Insomma parliamoci chiaro, vale la regola d'oro, si abolisce l'emendamento: uomini e donne non possono essere amici. Vieni a cena con me? (''[[Harry ti presento Sally]]'') *Siamo onesti: in genere gli uomini sono più forti delle donne. Non è sessismo, è la verità. Se qualcuno qui è sessista è la Natura. Sì, la Natura era quella che ha organizzato tutto, tipo così: "Allora, uomini, voi avrete grandi muscoli e raggiungerete l'orgasmo ogni volta che farete sesso. E a volte anche per sbaglio! Sarà così facile per voi! E invece voi donne... dovrete far uscire un intero essere umano fuori dalla vostra vagina. Buona giornata." ([[Trevor Noah]]) *Sin dalla notte dei tempi, il [[sesso|SESSO]] è la causa fondamentale della grande incomprensione tra maschio e femmina della razza umana. ([[Giobbe Covatta]]) *Sono contenta di essere una donna, ma solo perché ho capito che la donna è un essere forte, persino più dell'uomo. Talmente forte da saper sopravvivere a dolori grandissimi, che nessun uomo potrà mai capire fino in fondo, perché non fanno parte della sua storia e del suo destino. ([[Claudia Cardinale]]) *Spartire la vita con un uomo, dedicargli il proprio amore, ha un prezzo, significa per le donne decidere di sacrificare qualche cosa di sé stesse. ([[Dacia Maraini]]) *Sulla questione uomo e donna ho sempre creduto che siano uguali, quello di cui parliamo è un Dio buono, un Dio di misericordia e non di condanna, ma allo stesso tempo crediamo in un Dio di ordine. Dio non discrimina la donna, ma potrebbero esserci dei ruoli diversi. La donna è stata fatta in maniera stupenda ma non è uguale all’uomo, hanno emozioni e sentimenti diversi, diverse abilità nel fare delle cose. ([[Nicola Legrottaglie]]) *''Tacete, o maschj, a dir, che la Natura | a far il maschio solamente intenda, | e per formar la femmina non prenda, | se non contra sua voglia alcuna cura.'' ([[Leonora della Genga]]) *''Un uomo che ama | si mostra completamente nudo, | la donna no, | è dietro lo scudo''. ([[Zucchero (cantante)|Zucchero]]) *''Un uomo è una grande cosa sulla terra e per l'eternità, ma ogni minimo elemento della grandezza dell'uomo si sviluppa dalla donna; | prima l'uomo è modellato nella donna, poi può modellare se stesso.'' ([[Walt Whitman]]) *''Un uomo è vecchio quanto si sente, | una donna è vecchia quanto appare.'' ([[Maurice Chapelan]]) *Un uomo ha molte stagioni mentre una donna ha diritto solo alla primavera. ([[Jane Fonda]]) *Un uomo non deve mai camminare dietro una donna per la strada, fosse pure sua moglie. (''[[Talmud]]'') *Un uomo può mentire, rubare, perfino uccidere, ma finché resta attaccato al suo orgoglio è sempre un uomo. A una donna invece basta fare uno scivolone ed è una sgualdrina. Dev'essere un gran conforto per te essere un uomo. (''[[Johnny Guitar]]'') *Un uomo sulla luna non sarà mai interessante quanto una donna sotto il sole. ([[Leopold Fechtner]]) *Una donna mentre guarda un film alla televisione contemporaneamente stira, fa la lista della spesa, interroga il figlio {{NDR|in}} matematica e gira il sugo per il giorno dopo... e ha già capito chi è l'assassino del film! Loro, i maschi, stanno seduti sulla poltrona così e alla fine devono andare a vedere su internet chi è l'assassino perché non l'han mica capito. [...] Non riuscite a fare sue cose contemporaneamente – due! Perché l'uomo fa l'[[occhiolino]] alla donna? Perché due occhi insieme non riuscite a chiuderli. ([[Luciana Littizzetto]]) *Uomo e donna complètansi vicendevolmente, come il bottone e l'occhiello, come il violino e l'archetto, come il seme e la terra. ([[Carlo Dossi]]) *Uomo e donna sono immagine di Dio in quanto esseri personali, dotati cioè di [[Autonomia|''autonomia'']] (capacità di essere-in-sé) e di relazione (capacità di aprirsi all'altro da sé), di ''autopossesso'' o potere d'[[introspezione]] e di ''autodonazione'' o relazionalità oblativa: grazie al carattere perso­nale dell'essere umano ambedue – l'uomo e la donna – sono simili a Dio. ([[Stefano De Fiores]]) *Vi sono alcune ragioni per le quali il sapere è più consono al mondo delle donne che a quello degli uomini. In primo luogo, esse hanno più tempo libero e conducono vita più sedentaria... Un'altra ragione per la quale le donne, specialmente donne di rango, dovrebbero applicarsi alle lettere è che i mariti sono generalmente estranei. ([[Joseph Addison]]) *Vi sono nella vita di un uomo momenti in cui il sorriso di una donna può avere risultati importanti quanto quelli di una esplosione di dinamite. ([[P. G. Wodehouse]]) *{{NDR|In risposta a chi criticava l'usanza di mandare le ragazze in processione nude e ne chiedeva il motivo}} Voglio che le ragazze seguano la stessa educazione dei maschi, in modo che non siano inferiori né per vigoria fisica e salute né per dirittura morale e virtù; e voglio che si disinteressino di quel che gli altri pensano di loro. ([[Licurgo]]) *Vorrei morire come donna ma non rinascerei come un uomo. ([[Alda Merini]]) ===[[Tommaso d'Aquino]]=== *Era conveniente che la donna fosse formata dalla costola dell'uomo. Primo, per indicare che tra l'uomo e la donna ci deve essere un vincolo di amore. D'altra parte la donna «non deve dominare sull'uomo» [''1 Tm'' 2, 12], e per questo non fu formata dalla testa. Né deve essere disprezzata dall'uomo come una schiava: perciò non fu formata dai piedi. *Il Signore ha creato l'uomo, poi ha voluto creare la donna per dargli un aiuto simile a lui [''audiutorium sibi simile'']. [...] L'aiuto non è per qualsiasi altra opera, come alcuni hanno detto. [...] Infatti, per qualsiasi altra opera un maschio potrebbe essere aiutato più opportunamente da un altro maschio che da una femmina. L'aiuto quindi è per la generazione. *La femmina, infatti, ha bisogno del maschio non solo per la generazione, come negli altri animali, ma anche come suo signore, perché il maschio è più perfetto quanto a intelligenza ed è più forte quanto a coraggio. *Rispetto alla natura particolare la femmina è un essere difettoso e manchevole. Infatti la virtù attiva racchiusa nel seme del maschio tende a produrre un essere perfetto simile a sé, di sesso maschile, e il fatto che ne derivi una femmina può dipendere dalla debolezza della virtù attiva, o da una indisposizione della materia, o da una trasmutazione causata dal di fuori, p. es. dai venti australi, che sono umidi, come dice il Filosofo [''De gen. animal.'' 4, 2]. Rispetto invece alla natura nella sua universalità la femmina non è un essere mancato, ma è espressamente voluto in ordine alla generazione. Ora, l'ordinamento della natura nella sua universalità dipende da Dio, il quale è l'autore universale della natura. Quindi nel creare la natura egli produsse non solo il maschio, ma anche la femmina. ===[[Honoré de Balzac]]=== *Bisogna che una donna ami sempre un uomo che le sia superiore o che sia talmente ingannata nel giudicarlo tale, che allora il risultato sia identico... *Chiedete alle donne quali uomini preferiscono: gli ambiziosi. Gli ambiziosi hanno le reni più resistenti, il sangue più ricco di ferro, il cuore più caldo, degli altri uomini. E la donna è così felice e così bella nelle ore in cui è forte, che preferisce a tutti gli uomini quello che ha una forza enorme, a costo d'essere spezzata da lui. *Ci sono dei sentimenti che le donne indovinano, nonostante la cura che gli uomini si danno per seppellirli. *Nella vita, la donna ha più cagioni di sofferenza dell'uomo e soffre, in realtà, più di lui. *Nessuna donna, per quanto gran moralista può essere, può essere eguale a un uomo. *Non vi è che l'ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo. *Tutte le donne sono eguali davanti all'uomo. ===''[[Bibbia]]''=== [[File:Albrecht Dürer, Adam and Eve, 1504, Engraving.jpg|thumb|''Adamo ed Eva'' ([[Albrecht Dürer]], 1504)]] ====''[[Genesi]]''==== *Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. *Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: "''Questa volta essa | è carne dalla mia carne | e osso dalle mie ossa | perché dall'uomo è stata tolta''". Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. *Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo […], ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: "''Questa volta essa | è carne dalla mia carne | e osso dalle mie ossa | perché dall'uomo è stata tolta''". Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. ====[[Paolo di Tarso]]==== *Capo della donna è l'uomo. (''[[Prima lettera ai Corinzi]]'') *L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. (''[[Prima lettera ai Corinzi]]'') *Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese. Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietà. (''[[Prima lettera a Timoteo]]'') ===[[Aldo Busi]]=== *È ora che le donne e i gay si rendano conto che i primi uomini o sono loro o altri non ce n'è al mondo. *Il maschio è sempre un maschio a parole, perciò anche i suoi fatti sono fatti a parole, tanto lo sa che i fatti veri pertengono, che lo vogliano o no, alla femmine. *In verità, chi dei due ha un'urgenza sentimentale più spiccata di quella sessuale è il maschio, non la femmina. Con la differenza che la femmina palesa, sentendolo poco o sentendolo come socialmente necessario per non fare la figura della puttana, questo suo bisogno, secondario, di ''amore'', mentre il maschio, sentendolo come bisogno primario ma socialmente disdicevole per un vero uomo, lo reprime, vendicandosi però sulla donna che, potendo provare ''tutto'' dandogli fiato e ossigeno, non permette a lui di provar niente di sentimentale cui possa dar veramente voce. *La donna cerca nell'uomo di soddisfare il suo scompenso culturale, l'uomo cerca nella donna di soddisfare il suo scompenso naturale. *Le donne continuano a ignorare che la spiritualizzazione o vera anima si compirebbe in loro se lasciassero vuoto e ben svuotato il buco fatto per essere riempito dal vuoto d'aria in fuori del maschio a nolo. *Le trans devono passare la vita a gestire la propria indomita virilità, le donne a gestire la femminilità degli uomini, gli uomini a gestire la virilità delle donne: un inferno per ogni genere. *Ma in una società in cui è concesso solo ai maschi l'''istinto'' e alle femmine il calcolo culturale sul proprio residuo d'istinto di sopravvivenza chiamato sentimento, non c'è che povertà, viltà, meschinità relazionale. *Non c'è niente di più misero di un vero uomo alla ricerca di una vera donna e viceversa: partiti da un miraggio, finiscono con un cazzo di gomma e una figa di caucciù. *Quando si parla di sessualità maschile e femminile, si parla in effetti di soggetti economici scaturiti dall'import/export del cazzo e della figa, del cazzo con la figa, del cazzo e del cazzo, cioè di soggetti del cazzo, non altro. *Se a un uomo gli fa un baffo di essere amato per il suo mondo [...] basta gli si ami il cazzo, una donna per amare a fondo, ha bisogno di un iniziale periodo di franchigia sessuale durante il quale illudersi di essere desiderata come individuo pensante, appunto per la sua anima individuale, la pazza. *Se è difficile concepire la società senza madri, senza sante e senza puttane che in quanto persone marcano visita da millenni, è impossibile presagire una società in cui le donne, finalmente liberatesi dai ruoli di subordinazione per loro stabiliti dagli uomini, non manchino più all'appello. Sarà una grande società, saremo più vicini a un progetto non più utopico di felicità tutta in Terra. *Se è lecito amare gli uomini in quanto animali, la Perfetta gentildonna si guarda bene dall'amare gli animali in quanto surrogati di uomini. *Se la donna si è stancata di fare come mestiere la donna, figuriamoci l'uomo di fare il maschio senza avere più in cambio neanche una donna ancora capace di farglielo fare! *Se vuoi sapere qualcosa di un uomo devi aspettare che muoia e che te lo dica una donna. ===''[[Corano]]''=== *E risponde loro il Signore: «Io non manderò perduta l'opera di nessun operante fra voi, sia uomo o donna: l'una fa parte dell'altro». *{{NDR|Sulle questioni di [[eredità]]}} Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine. *Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande. ===[[Mahatma Gandhi]]=== *Chiamare la donna il sesso debole è una calunnia; è un'ingiustizia dell'uomo nei confronti della donna. *Dio ha donato all'uomo la benedizione del seme che ha il più alto potere e alla donna quella di un campo più ricco della più ricca terra che si possa trovare in qualsiasi parte del globo. È sicuramente una follia criminale che l'uomo si permetta di mandare sprecato il suo bene più prezioso. [[castità|Deve custodirlo]] con cura maggiore di quella che presta alle più ricche perle in suo possesso. *Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla. ===[[Roberto Gervaso]]=== *L'uomo ama la donna; la donna, il matrimonio. *L'uomo nasce cattivo, e la donna lo rende peggiore. *La donna che vuol essere di un solo uomo, vuole in realtà che quest'uomo sia solo suo. ===[[Mu'ammar Gheddafi]]=== *L'aspetto della donna è diverso da quello dell'uomo perché ella è femmina, così come ogni femmina fra gli esseri viventi, animali e vegetali, è diversa dal maschio sia nella forma sia nell'essenza. Questa è una realtà naturale indiscutibile. Il maschio nel regno animale e vegetale è stato creato forte e rude per natura, mentre la femmina nei vegetali e negli animali è stata creata bella e delicata per natura. Queste sono realtà naturali ed eterne con cui sono stati creati gli esseri viventi chiamati uomini, animali, piante. In ragione di tale diversa costituzione e delle leggi naturali, il maschio svolge il ruolo del forte e del rude non per costrizione, ma perché è stato creato così. Invece la femmina svolge il ruolo del delicato e del bello non per sua libera scelta, ma perché è stata creata così. Questa regola naturale è la giusta norma, per il fatto che da un lato è naturale e dall'altro è la regola fondamentale della libertà, dato che le cose sono state create libere e che qualunque intervento contrario alla regola della libertà è un arbitrio. Non attenersi a questi ruoli naturali e trascurarne i limiti significa trascurare e corrompere i valori della vita stessa. *L'eguaglianza fra l'uomo e la donna nel portare pesi mentre ella è gravida è ingiustizia e crudeltà, come lo è l'eguaglianza fra di loro nel digiuno e nella fatica mentre ella allatta. E' ingiustizia e crudeltà l'eguaglianza fra di loro in un lavoro sporco che sfigura la bellezza di una donna, privandola della sua femminilità. E' anche ingiustizia e crudeltà addestrare la donna ad un programma che, di conseguenza la conduce allo svolgimento di un lavoro non confacente alla sua natura. *La donna è un essere umano e l'uomo è un essere umano. Su ciò non esiste disaccordo né dubbio alcuno. La donna e l'uomo, dal punto di vista umano, ovviamente sono uguali. Fare una discriminazione tra uomo e donna sul piano umano è un'ingiustizia clamorosa e senza giustificazione. La donna mangia e beve come mangia e beve l'uomo. La donna odia e ama come odia e ama l'uomo. La donna pensa, apprende e capisce come pensa, apprende e capisce l'uomo. La donna ha bisogno di alloggio, di vestiario e di mezzo di trasporto come ha bisogno l'uomo. La donna ha fame e ha sete come ha fame e ha sete l'uomo. *Negli animali, nei vegetali e nell'uomo è necessario che vi siano maschio e femmina per il realizzarsi della vita fra l'essere e il divenire. E non è solo sufficiente che l'uomo e la donna esistano, ma bisogna anche che svolgano il loro ruolo naturale per il quale sono stati creati. E ciò deve avvenire con piena capacità. Se esso non è compiuto perfettamente, significa che nel corso della vita vi è un difetto, conseguente a chissà quale circostanza. E questa è la situazione oggi vissuta dalla società quasi ovunque al mondo, come risultato della confusione fra il ruolo dell'uomo e quello della donna: vale a dire in seguito ai tentativi di ridurre la donna in uomo. *Perché il creato ha richiesto la creazione dell'uomo e della donna, il che si realizza con l'esistenza di entrambi, e non dell'uomo soltanto, o della donna soltanto? Deve assolutamente esservi una necessità naturale a favore dell'esistenza di entrambi, e non soltanto dell'uno, o soltanto dell'altra. Dunque ciascuno dei due non è l'altro, e fra i due vi è una differenza naturale, la cui prova è l'esistenza dell'uomo e della donna assieme nel creato. Ciò di fatto significa che per ciascuno dei due esiste un ruolo naturale che si differenzia conformemente alla diversità dell'uno rispetto all'altro. Dunque è assolutamente necessario che vi sia una condizione che ciascuno dei due vive, e in cui svolge il suo ruolo diverso dall'altro. E tale condizione deve differire da quella dell'altro, in ragione del diverso ruolo naturale proprio di ciascuno. Per riuscire a comprendere tale ruolo, rendiamoci conto della differenza naturale esistente fra la costituzione fisica dell'uomo e quella della donna, ossia quali sono le differenze naturali tra i due: la donna è femmina e l'uomo è maschio. La donna conformemente a ciò - come dice il ginecologo - ha le sue regole, ovvero arrivata al mese è indisposta, mentre l'uomo per il fatto che è maschio non ha le regole e di abitudine non è mensilmente indisposto. Questa indisposizione periodica, cioè mensile, è un'emorragia. Vale a dire che la donna, per il fatto che è femmina, è naturalmente soggetta ad una emorragia mensile. Quando la donna non ha le sue regole è gravida. E se è tale, per la natura stessa della gravidanza, è indisposta per circa un anno, ovvero impedita in ogni attività naturale finché non partorisce. Quando poi partorisce o quand'anche abortisce, è colpita dai disturbi conseguenti ad ogni parto o aborto. Invece l'uomo non diviene gravido e di conseguenza, per natura, non è colpito dai disturbi da cui è colta la donna per il fatto che è femmina. La donna dopo il parto allatta l'essere che aveva portato in sé. L'allattamento naturale dura circa due anni. Ciò significa che il bambino è inseparabile dalla donna ed ella è inseparabile da lui, tanto che sarà impedita da svolgere la sua attività e direttamente responsabile di un altro essere umano: è lei che lo assiste nell'adempimento di tutte le funzioni biologiche, e senza di lei egli morrebbe. Invece l'uomo non diviene gravido e non allatta. E qui termina la spiegazione del medico. Questi dati naturali creano differenze congenite, per le quali non è possibile che l'uomo e la donna siano eguali. ===[[Erica Jong]]=== *Ché, se non è facil cosa nascer Uomo, in questa valle di lagrime, ancor più difficile assai è nascervi Donna. *Il guaio degli uomini sono gli uomini. Il guaio delle donne sono gli uomini. *Molti uomini desiderano porsi al di sopra delle donne perché non riescono a stare al pari cogli uomini. *Sanno bene le donne che esse spesso fioriscono nonostante i loro uomini, piuttosto che grazie ad essi. ===[[Alphonse Karr]]=== *Da molto tempo gli uomini e le donne vivono insieme, e non si conoscono: essi non hanno, gli uni di fronte agli altri, che conoscenze falsissime o per lo meno molto vaghe ed incerte. *Diffidate delle gentilezze degli uomini. La donna che vede un uomo ai suoi piedi farà bene a non dimenticare che è proprio questa posizione che Jacques Clément trovò la più comoda per pugnalare Enrico III. *È quasi impossibile non ingannare gli uomini: essi non domandano altro che d'essere ingannati. Hanno in testa un tipo di donna strana che non somiglia affatto a una donna vera e cui bisogna far di tutto per somigliare, sotto pena di non ottenere la loro preziosa approvazione. *Gli uomini fanno le leggi, le donne le abrogano. *In certe donne che non sono né belle né piacevoli quanto altre, c'è un fascino invincibile che attrae gli uomini e stupisce e fa sdegnare le altre donne le quali non possono rendersene conto, perché esso agisce soltanto sugli uomini. La ragione è che una certa donna è più donna di un'altra come fra due bottiglie di vino delle stesse dimensioni una contiene più aroma ed essenza di vino di un'altra, così in una donna c'è molta più femminilità che in un'altra. *La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto dell'albero della conoscenza dieci minuti prima dell'uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio. *La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo. *Non è raro vedere una donna arrivare certamente e sicuramente più presto alla verità, con la forza e la spontaneità dell'intuizione e del sentimento improvviso, che un uomo col metodo e il rigore del ragionamento. ===[[Karl Kraus]]=== *I «[[diritti delle donne]]» sono doveri degli uomini. *L'[[erotismo]] dell'uomo è la sessualità della donna. *L'immoralità dell'uomo trionfa sull'amoralità della donna. *L'uomo si immagina di colmare la donna. Ma è soltanto un riempitivo. *La donna ha un momento significativo in cui il destino di essere destinata al momento più insignificante dell'uomo, le fa assumere un'espressione del viso estasiata e spaventata, che rispecchia un piacere realmente tragico. *La donna più spensierata ama al servizio di un'idea, mentre l'uomo ama al servizio di un bisogno. Persino la donna che sacrifica soltanto a un bisogno altrui è moralmente superiore all'uomo che serve soltanto il proprio. *Le donne per lo meno hanno le "toilettes". Ma gli uomini, con che cosa possono coprire il loro vuoto? *Molte donne vorrebbero sognare insieme con gli uomini senza andarci a letto. Bisogna far loro presente con decisione l'inattuabilità di un tale proposito. *Per l'uomo lo [[specchio]] serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità. *Per l'uomo sano basta la donna. Per l'uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l'uomo malato basta la calza. *Se le donne che si truccano sono inferiori, allora gli uomini che hanno fantasia sono infimi. *Una donna che ama gli uomini ama soltanto un uomo. ===[[Marcello Marchesi]]=== *''La donna è mobile | l'uomo è falegname.'' *Le femminucce nascono sotto i fiori. I maschietti sotto i cavoli. Gli altri sotto i cavolfiori. *Tutti gli uomini hanno un prezzo. Per le donne basta un regalo. ===[[William Somerset Maugham]]=== *La funzione precisa della donna è di propagare la specie. Se è saggia, sceglierà un uomo forte e robusto come padre dei suoi figli. Mi rifiuto di capire quelle donne che sposano un uomo intelligente. Cosa trovano in un tizio che sa fare degli astrusi calcoli matematici? Una donna ha bisogno di un uomo dalle braccia forti e dallo stomaco di struzzo. *Questo è uno dei vantaggi delle donne: dopo i venticinque anni sorvolano sui loro compleanni come su cose sconvenienti. Gli uomini invece sono così persuasi dell'intelligenza dimostrata venendo al mondo, che il loro compleanno li interessa sempre; e sono così sciocchi da pensare che interessi anche agli altri. *Una donna può perdonare ad un uomo il male che le fa [...]; ma non potrà mai perdonargli i sacrifici che egli compie per lei. ===[[Mina (cantante)|Mina]]=== *Il nemico più grande della donna è la donna stessa. Non riusciamo a sfilarci da sotto il calcagno dello schiavismo del maschio. Stiamo facendo la caricatura della femmina per cercare di andare insensatamente incontro ai supposti desideri della controparte. Tira qui, molla là, botulini, filler, acidi ialuronici, plastiche additive e delizie di questo tipo. Si vedono in giro donne con la faccia di Fantomas e il seno della Saraghina. Più oggetto di così si muore. Va bene che è nell'uomo che deve avvenire la famosa "alterazione fisica", ma ciò non giustifica il massacro che stiamo operando su di noi. Siamo noi le prime a trattarci come dei pezzi di carne. Magari non sarà vero che le armi a nostra disposizione siano necessariamente e fisiologicamente pari a quelle del maschio, ma pari deve essere la dignità da esigere con potenza e assennatezza prima di tutto da noi stesse. Ma, visto l'andazzo, speranze poche. *Il testosterone, che i "maschi" possiedono in misura grandemente superiore alle "femmine" e che noi, per fortuna, tendiamo a convertire in estrogeni, è alla base, è l'origine di quasi tutti i guasti, dalla semplice rissa, alle guerre, le odissee, le morti, i dolori profondi. Per non parlare dello stretto lato sessuale... L'uomo dovrebbe essere altro. L'uomo è chi muore con dignità e chi con dignità accetta le tempeste fisiche e mentali della vita. E l'uomo è anche chi vorrebbe che inventassero l'anti-pillola che spegnesse, almeno in qualche momento, il continuo, incontrollato, estenuante fuoco che lo dirige e lo guida e che tratta per lui e in suo nome. In buona sostanza: l'uomo è la donna. Signore ti ringrazio per quando la levatrice ha comunicato a mio padre: "È una femmina". *'Sto fatto che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna mi sembra una gran cretinata. È la solita storia che puzza di mancia, di gratifica natalizia, di carità, di "bel gesto" nei confronti di noi donne, esseri inferiori. Io mi sono rotta leggermente le palle. E dietro una grande donna c'è sempre chi o che cosa? Solo se stessa, temo. ===[[Friedrich Nietzsche]]=== *Così voglio l'uomo e la donna: abile l'uomo alla guerra, l'altra a partorire, entrambi a danzare con la testa e con le gambe.<br>E un giorno senza danzar sia considerato perduto! E falsa ogni [[verità]] che non destò almeno una risata! *Due cose vuole l'uomo autentico: pericolo e giuoco. Perciò egli vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso. L'uomo deve essere educato per la guerra e la donna per il ristoro del guerriero: tutto il resto è sciocchezza. Al guerriero non piacciono frutti troppo dolci. Perciò gli piace la donna; anche la donna più dolce è amara. *L'uomo tema la donna, se odia: giacché in fondo all'anima l'uomo è solo [[malvagità|malvagio]], mentre la donna è cattiva. *Le donne possono stringere benissimo amicizia con un uomo; ma per poterla conservare – a tal fine deve ben aiutare una piccola antipatia fisica. *La felicità dell'uomo dice: io voglio. La felicità della donna dice: lui vuole. *Le stesse passioni nell'uomo e nella donna hanno un "tempo diverso": perciò uomo e donna non cessano di fraintendersi. *Nella [[vendetta]] e nell'amore la donna è più barbarica dell'uomo. *Per la donna, l'uomo è un mezzo il cui fine è un [[bambino]]. ===[[Arthur Schopenhauer]]=== *Già dalla sua conformazione fisica si capisce che la donna non è fatta per grandi lavori materiali né intellettuali. La colpa del vivere essa non la sconta agendo, ma soffrendo: con i dolori del parto, con l'affanno per i figli, con la sottomissione all'uomo. *Il [[coito]] è soprattutto affare dell'uomo, la gravidanza, invece, solo della donna. *Il sesso femminile, di statura bassa, di spalle strette, di fianchi larghi e di gambe corte, può essere chiamato il bel sesso soltanto dall'intelletto maschile obnubilato dall'istinto sessuale: in altre parole, tutta la bellezza femminile risiede in quell'istinto. *In fondo al cuore le donne pensano che compito dell'uomo è guadagnare soldi, e compito loro spenderli. *Le donne sono ''sexus sequior'', il secondo sesso, che da ''ogni'' punto di vista è inferiore al sesso maschile; perciò bisogna aver riguardi per la debolezza della donna, ma è oltremodo ridicolo attestare venerazione alle donne: essa ci abbassa ai loro stessi occhi. *Le leggi matrimoniali europee assumono la donna come equivalente all'uomo: partono, dunque, da un presupposto sbagliato. *Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto. *Poiché non esistono due individui perfettamente uguali, ci sarà una sola determinata donna che corrisponderà nel modo più perfetto a un determinato uomo. La vera passione d'amore è tanto rara quanto il caso che quei due si incontrino. *Quando le leggi concessero alle donne gli stessi diritti degli uomini, avrebbero anche dovuto munirle di un'intelligenza maschile. ===[[Oscar Wilde]]=== *Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia. *Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di un uomo. *Le donne belle non hanno il tempo di essere gelose dei loro mariti... sono sempre occupate ad essere gelose dei mariti delle altre! *Le donne rappresentano il trionfo della materia sull'intelletto, gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale. *Tutte le figlie femmine diventano come la loro madre. Questa è la tragedia delle donne. Nessun maschio lo diventa: e questa è la tragedia degli uomini. *Un uomo che moraleggia è di solito un ipocrita, una donna che moraleggia è inevitabilmente brutta. ==Proverbi== *Donne e uomini dormono sullo stesso cuscino ma fanno sogni diversi. ([[proverbi mongoli|Mongolo]]) *L'uomo sarà anche il capo della casa, ma la donna ne è il cuore. ([[proverbi somali|Somalo]]) *Un uomo di paglia è degno di una donna d'oro. ([[proverbi francesi|Francese]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *Chi dice donna dice guai, chi dice uomo peggio che mai. *Con la pietra si prova l'oro, con l'oro la donna e con la donna l'uomo. *Donna giovane e uomo anziano possono riempire la casa di figli. *Donne, danno, fanno gli uomini e li disfanno. *Guardati da tre cose: da cavallo focoso, da uomo infido e da donna svergognata. *L'uomo propone e la donna dispone. *La donna guarda più sott'occhio che non fa l'uomo a diritto filo. ([[proverbi toscani|Toscano]]) *La donna più sciocca vale due uomini. ==Voci correlate== *[[Adamo]] *[[Donna]] *[[Eva]] *[[Uomo (genere)]] *[[Uguaglianza di genere]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Antropologia culturale]] [[Categoria:Antropologia sociale]] [[Categoria:Confronti]] [[Categoria:Sociologia della cultura]] 100avai0e2gi3r5ynmu13ypntwpogv6 Edward Adrian Wilson 0 116081 1223621 1005812 2022-08-21T14:29:51Z Ibisco 49387 Sottosezione con 3 citazini di Daniele Del Giudice + Destub wikitext text/x-wiki {{nota disambigua|l'omonimo biologo|[[Edward O. Wilson]]}} [[File:Edward A. Wilson crop2.jpg|thumb|Edward A. Wilson]] '''Edward Adrian Wilson''', detto '''uncle Bill''' (1872 – 1912), esploratore, fisico, naturalista, pittore e ornitologo britannico. ==Citazioni su Edward Wilson== *La testimonianza più grande dell'eroismo spirituale di quel pugno d'uomini<ref>I cinque membri della spedizione, guidata da Robert Scott, che tentò di raggiungere il Polo Sud.</ref> nella grande solitudine è data dal fatto che Wilson, lo scienziato, lì a un palmo dalla morte<ref>Durante la marcia di ritorno dal Polo Sud.</ref>, continua le sue ricerche scientifiche trascinando sulla sua slitta, oltre a tutto il carico necessario, anche sedici chilogrammi di pietre rare. ([[Stefan Zweig]]) *Per organizzare un lavoro congiunto di tipo scientifico e geografico, datemi [[Robert Falcon Scott|Scott]]; per un viaggio d'inverno, Wilson; per una capatina al Polo e nient'altro, [[Roald Amundsen|Amundsen]]; ma se mi trovo in un dannato buco e voglio uscirne, datemi [[Ernest Henry Shackleton|Shackleton]] tutte le volte.<ref>Frequente anche la versione di [[Raymond Priestley]], [[Citazioni errate|erroneamente]] indicato come l'autore originale della citazione: «Come capo scientifico, datemi Scott; per un rapido ed efficiente viaggio polare, Amundsen; ma quando la situazione è disperata e non sembra esserci via d'uscita, inginocchiatevi e pregate per Shackleton.»</ref> ([[Apsley Cherry-Garrard]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Edward Wilson, biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Wilson, Edward Adrian}} [[Categoria:Esploratori britannici]] [[Categoria:Fisici britannici]] [[Categoria:Naturalisti britannici]] [[Categoria:Ornitologi britannici]] [[Categoria:Pittori britannici]] qeighn7vveptblar3hg98dactzt7z2x Antartide 0 117302 1223653 1205063 2022-08-21T16:21:51Z Ibisco 49387 /* Altri progetti */ Sostituisco le due categorie con una nuova categoria più specifica wikitext text/x-wiki __NOTOC__ {{voce tematica}} [[File:Antarctica 6400px from Blue Marble.jpg|thumb|right|Immagine satellitare dell'Antartide]] Citazioni sull''''Antartide'''. ==Citazioni== *Il lettore potrà in tal modo rendersi conto del perché l'Antartide venga considerato il più grande [[laboratorio]] del mondo, una specie di osservatorio privilegiato e indispensabile per la comunità scientifica internazionale che, nel più aperto spirito di cooperazione, solo qui può trovare alcune valide risposte a quei grandi problemi dal cambiamento del clima all'assottigliamento dello strato protettivo di ozono nell'alta atmosfera, che minacciano il futuro del pianeta. ([[Umberto Colombo]]) *– Ehi, ehi, ehi! Torna qua, aspetta un attimo! Che cosa state facendo, ragazzi?<br/>– Un tunnel per l'Antartide!<br/>– Antarti-che?<br/>– Sai tenere un segreto, amico bicromatico? Hai mai visto dei [[pinguino|pinguini]] passeggiare per le strade di New York City? Certo che no. Non è il nostro posto, questo, non è il nostro habitat. Questa è una specie di pazzesca trappola infernale! Noi ce ne andiamo negli spazi sterminati dell'Antartide: nella natura! (''[[Madagascar (film)|Madagascar]]'') *La vita nell'Antartico è una lotta continua. Questi [[leoni marini]] sopravvivono mangiando gli avanzi delle varie troupe tv che appestano il continente. (''[[I Simpson (quattordicesima stagione)|I Simpson]]'') ===''[[9 Songs]]''=== *Esplorare l'Antartide è come esplorare lo spazio. Entri nel vuoto: migliaia di chilometri senza persone, senza animali, senza vegetazione. Sei isolato in un continente vasto e vuoto: claustrofobia e agorafobia contemporaneamente, come due persone in un letto. *Il ghiaccio è dappertutto, in ogni cosa, si estende ovunque, è un vuoto sconfinato di biancore alieno e geometrico rigore. L'Antartide è il continente più alto, più ventoso e più freddo. La sua topografia e le sue dinamiche sono le più semplici della Terra, la natura tende al semplice. Gli [[iceberg]] sono un microcosmo dell'Antartide, sono un frammento che si stacca dal continente, sono sia materia che simbolo. *L'Antartide: tredici milioni e ottocentomila chilometri quadrati di ghiaccio. Un continente di ghiaccio. Un posto dove nessun uomo è arrivato prima del ventesimo secolo. *La banchisa di ghiaccio può essere profonda quattro chilometri, si può trovare ghiaccio vecchio di mezzo milione di anni. L'aria intrappolata all'interno racchiude il clima del periodo in cui il ghiaccio si è formato. L'Antartide è la memoria del pianeta, la memoria di un periodo antecedente alla razza umana. *Quando voli sopra il continente vedi il viaggio nel ghiaccio a ritroso: il mare, l'iceberg, il mare di ghiaccio, le montagne di ghiaccio e il Bach.<ref>{{cfr}} [[w:Piattaforma di ghiaccio Bach|Piattaforma di ghiaccio Bach]].</ref> Ogni anno il ghiaccio si allontana lentamente dal continente verso il mare, nel quale alla fine si dissolve. ===[[Colin O'Brady]]=== *Con la mia traversata ero arrivato a misurare gli alti e i bassi della vita in una scala da uno a dieci.<br/>In Antartide avevo sperimentato l'intero spettro: molti giorni di valore "uno", da solo e pieno di paura, piangendo nella tenda ammaliato dalla tentazione di mollare tutto. Ma uscendo dalla mia zona di sicurezza, osando sognare oltre ciò che la maggior parte delle persone riteneva possibile, ero arrivato a questo momento. A questo flusso interiore. A questo "dieci". E ci ero arrivato non nonostante gli "uno", ma grazie a loro.<br/>L'Antartide mi ha insegnato che la vita consiste non nel trascorrere la maggior parte del nostro tempo sul "cinque", nella zona del comodo compiacimento, protetti dalla paura, dalla perdita e dal dolore, ma, piuttosto, nell'avere il coraggio di abbracciare l'intero spettro, l'arazzo formato da tutti gli "uno" e i "dieci" e i momenti mediocri nel mezzo. È la chiave per sbloccare il proprio potenziale e vivere pienamente. *L'Antartide mi appariva come una storia ancora da raccontare. L'immenso continente che emerge dal mare con i suoi infiniti banchi di pesci, le sue colonie di pinguini e i suoi branchi di orche, è un luogo senza città, senza residenti, persino senza animali. A popolarlo ci sono solo le stazioni di ricerca scientifica. È l'unico continente a non aver mai vissuto una guerra. Sulle carte geografiche spesso non compare nemmeno, uno spazio vuoto in un mondo perlopiù ricolmo. *L'eliminazione della mia playlist musicale era stata una scelta, un impegno ponderato. Lavorando ai dettagli del progetto con Jenna, avevo deciso che il profondo silenzio del luogo più vuoto del mondo era un dono a cui non avrei dovuto sottrarmi riempiendolo di suoni. La musica può essere una grande distrazione in una lunga corsa o durante un lungo viaggio in auto, ma l'Antartide è il più grande serbatoio di deprivazione sensoriale del mondo, una tela intatta in attesa di essere riempita con pensieri scarabocchiati, magari ispirazioni, ed ero determinato ad affrontare quella tela e vedere dove mi avrebbe portato. Non volevo nulla che potesse inibire, o mettere a tacere, quello che sembrava il dono più caratteristico dell'Antartide. *Nulla della vita moderna o della tecnologia ha cambiato la seguente verità fondamentale: le spedizioni si possono effettuare solo quando l'Antartide lo permette. ==Note== <references /> ==Voci correlate== *[[Polo sud]] *[[Artide]] ==Altri progetti== {{Interprogetto|wikt}} [[Categoria:Antartide]] m3gsb7jo858zak9a6j3p6rnkykp5o3b Sogni dai libri 0 120050 1223654 1203817 2022-08-21T16:22:39Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{Raccolta}} Raccolta di '''sogni''' tratti '''dai libri'''. ==Citazioni== *Aveva sognato una casa, e poi una città: una città intorno alla casa, immensa, complessa, piena di collegamenti. Nella casa viveva un uomo, con la sua famiglia; l'uomo era attivo, lavorava e andava avanti e indietro entro i confini della città, girando, agendo, reagendo.<br/>E poi, nel sogno, la città era scomparsa di colpo, lasciando solo la casa. Ma com'erano cambiate, allora, le cose! Una casa isolata, solitaria, senza niente di ciò che le serviva: acqua, fognature, elettricità, strade. E una famiglia, tagliata fuori dai supermarket, dalle scuole, dai grandi magazzini. E il marito, il cui lavoro si svolgeva in città, a stretto contatto con gli altri, improvvisamente abbandonato a se stesso come un naufrago su un'isola deserta. ([[Michael Crichton]]) *È un sogno entro un altro sogno, vario nei particolari, unico nella sostanza. Sono a tavola con la famiglia, o con amici, o al lavoro, o in una campagna verde: in un ambiente insomma placido e disteso, apparentemente privo di tensione e di pena; eppure provo un'angoscia sottile e profonda, la sensazione definita di una minaccia che incombe. E infatti al procedere del sogno, a poco a poco o brutalmente, ogni volta in modo diverso, tutto cade e si disfa intorno a me, lo scenario, le pareti, le persone, e l'angoscia si fa più intensa e più precisa. Tutto è ora volto in caos: sono solo al centro di un nulla grigio e torbido, ed ecco, io ''so'' che cosa questo significa, ed anche so di averlo sempre saputo: sono di nuovo in Lager, e nulla era vero all'infuori del Lager. Il resto era breve vacanza, o inganno dei sensi, sogno: la famiglia, la natura in fiore, la casa. Ora questo sogno interno, il sogno di pace, è finito, e nel sogno esterno, che prosegue gelido, odo risuonare una voce, ben nota; una sola parola, non imperiosa, anzi breve e sommessa. È il comando dell'alba in Auschwitz, una parola straniera, temuta e attesa: alzarsi, «Wstawać». ([[Primo Levi]]) *Gli raccontai che avevo sognato di essere a casa mia, nella casa dove ero nato, seduto con la mia famiglia, con le gambe sotto il tavolo, e sopra molta, moltissima roba da mangiare. Ed era d'estate, ed era in Italia: a Napoli? ... ma sì, a Napoli, non è il caso di sottilizzare. Ed ecco, a un tratto suonava il campanello, e io mi alzavo pieno di ansia, e andavo ad aprire, e chi si vedeva? Lui, il qui presente Kraus Páli, coi capelli, pulito e grasso, e vestito da uomo libero, e in mano una pagnotta. Da due chili, ancora calda. Allora «Servus, Páli, wie geht's?» e mi sentivo pieno di gioia, e lo facevo entrare e spiegavo ai miei chi era, e che veniva da Budapest, e perché era così bagnato: perché era bagnato, così, come adesso. E gli davo da mangiare e da bere, e poi un buon letto per dormire, ed era notte, ma c'era un meraviglioso tepore per cui in un momento eravamo tutti asciutti (sì, perché anch'io ero molto bagnato). ([[Primo Levi]]) *Ho sempre sognato l'acqua, il mondo sott'acqua. Poi un giorno, quando Alessia e Livia non c'erano più, ho sognato che ero in una specie di città di legno scuro, costruita sulle palafitte, in mezzo al mare. Una città galleggiante. In mezzo al quadrato di case, come fosse una specie di cortile interno fatto di mare, c'erano due balenottere che giocavano. Si rincorrevano, sbuffavano soffi altissimi, si toccavano muso contro muso e poi sparivano sotto per riapparire all'improvviso, un gioco a nascondersi. Facevano un suono sottile come se ridessero. Loro vivevano lì. Erano le balene cucciolo della città. Ne sono certa. ([[Concita De Gregorio]]) *"Nel sogno avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." ([[Leslie Feinberg]]) *Si addormentò e sognò un'eclisse di sole e processioni funebri. Si susseguivano l'una all'altra, lunghi catafalchi, trainati da cavalli neri, sui quali viaggiavano giganti. Erano, al contempo, i morti e i piangenti. «Come può mai essere, questo?» si domandò nel sogno. «È possibile che una tribù condannata porti se stessa alla sepoltura?» Brandivano torce e cantavano una nenia funebre la cui malinconia era ultraterrena. Le loro vesti si trascinavano al suolo, le punte degli elmetti arrivavano entro le nubi. ([[Isaac Bashevis Singer]]) *Si addormentò profondamente. Fece un sogno molto strano: volava ad altissima quota, sicuramente nella realtà non raggiungibile da una cocci; sotto di lei un grande prato di un brillantissimo verde d'erba, si stendeva fino ai bordi di un bosco. Le querce, i lecci formavano una macchia a toni irregolari di verde più chiaro e più scuro con qualche pennellata di marrone. Una sottile linea argentata lo attraversava sinuosamente per tutta la sua lunghezza. Quel ruscello, prezioso ricamo della natura, nasceva oltre il bosco da una grandissima montagna.<br/>Il bianco della neve che ne ricopriva le pendici era di una luminosità mai vista. Man mano che Cocci si avvicinava alla cima del monte, il leggero mormorio che l'aveva accompagnata in questo fantastico volo si faceva sempre più chiaro fino a diventare l'eco di una voce lontana: "Cocci vieni, ti aspetto... Cocci vieni...". "Eccomi" gridò più forte che poteva Cocci e... il sogno svanì. (''[[Sette punti neri]]'') *Sognai dei salici. Ero su una strada di montagna fiancheggiata su entrambi i lati da salici. Non ne avevo mai visti tanti in una volta. Soffiava un vento forte ma i rami dei salici erano perfettamente immobili. E mentre mi dicevo: strano, chissà perché non si muovono, mi accorsi che su ogni ramo dei salici c'era attaccato un piccolo uccello. Era il loro peso che impediva ai rami di tremare. Io, con un bastone che portavo, provai a colpire un ramo vicino. Volevo cacciare gli uccelli in modo che i rami si mettessero a tremare al vento. Ma gli uccelli non si mossero. Invece di volare gli uccelli diventarono di metallo e caddero a terra con un rumore di ferraglia. ([[Haruki Murakami]]) *Sognai febbrilmente cose che diventavano nebulose e svanivano intorno a me fino a che tutto svanì, anche il terreno su cui stavo io, ed ebbi quell'incubo impressionante di cadere nel vuoto che avrà avuto qualche volta anche lei. ([[H. G. Wells]]) *Stamane mi destai soffocato (in sogno) dalla commozione: abbracciavo e baciavo nostro padre arrivato con voialtre a Lüsen. Ma lui non vedeva le mie lacrime e non udiva i miei singhiozzi perché era diventato troppo vecchio. Ancora sotto l'impressione del sogno, mi dissi che papà è sempre vivo, non per sua fortuna nel corpo penante e caduco, ma in noi se lo ricordiamo così. ([[Camillo Sbarbaro]]) *Stava sognando di raccogliere mirtilli e lamponi artici e di nutrire gli husky che stava preparando per la famosa corsa di cani da slitta di Iditarod, quando il suo allarme interno lo svegliò di soprassalto. ([[Raymond Benson]]) *Un fanciullo amava molto il pollo e aveva gran paura dei lupi. Una sera, mentre dormiva sul suo letto, fece un sogno: egli era solo nella foresta e cercava funghi. A un tratto, un lupo balzò da una macchia e si gettò su di lui. Spaventato, il fanciullo si mise a gridare: «Aiuto! Aiuto! Mi vuol mangiare!».<br />Il lupo gli disse: «Aspetta a gridare: io non ti mangerò, voglio soltanto discutere con te».<br />E il lupo si mise a parlare come fosse un uomo.<br />Disse: «Tu hai paura che io ti mangi. Ma tu? Non ti piacciono forse i polli?».<br />«Sì!».<br />«Eppure li mangi, perché? Essi sono vivi come te, i piccoli polli. Va a vedere la mattina, come li pigliano, come il cuoco li porta in cucina e taglia loro il collo, e ascolta la loro madre gridare perché le hanno tolto i suoi piccini. Non hai mai osservato tutto questo?».<br />«No», rispose il fanciullo.<br />«No, davvero? Ebbene, guarda meglio! Del resto, per ora, sono io che ti mangerò. A modo tuo, tu non sei altro che un piccolo pollo: è deciso, ti mangerò».<br />Il lupo si gettò sul fanciullo che gridò spaventato: «Ahi! Ahi! Ahi!».<br />E si svegliò.<br />Da quel giorno, egli smise di mangiar carne: fosse di bue, di montone o di pollo. ([[Lev Tolstoj]]) *Una foresta buia. Non un'anima viva. Le foglie aguzze sugli alberi, i miei piedi tutti graffiati. Questo posto mi pareva di ricordarlo, ma adesso mi sono persa. Ho paura. E freddo. Dall'altra parte del burrone ghiacciato, una costruzione rossa simile a un granaio. Una stuoia di paglia sventola floscia davanti all'ingresso. La arrotolo verso l'alto e sono dentro; è dentro. Una lunga canna di bambù da cui pendono enormi quarti di carne rosso sangue, ancora gocciolanti di sangue. Cerco di passare oltre ma la carne... non c'è fine alla carne, e nessuna via d'uscita. Ho del sangue in bocca, i vestiti intrisi di sangue appiccicati alla pelle. ([[Han Kang]]) *Una notte feci un sogno. Sto suonando, la serata è incandescente, e mio padre, morto già da tempo, siede in silenzio fra il pubblico. Poi... sono in ginocchio vicino a lui, e per un attimo osserviamo insieme l'uomo scatenato sul palco che canta la vita di operai come lui. Gli tocco l'avambraccio, quindi dico a mio padre, paralizzato dalla depressione per tanti anni: «Guarda, papà, guarda... quello là... sei tu... è così che ti vedo». ([[Bruce Springsteen]], ''[[Born to Run (autobiografia)|Born to Run]]'') ===[[Richard Adams]]=== *Cadde in un inquieto dormiveglia. Gli pareva che Garofano tramutato in gabbiano volasse sul fiume, strillando. Si svegliò spaventato. Si riaddormentò e vide Cerfoglio che conduceva a forza Nerigno verso un lacciolo di lucente fildiferro, fra l'erba. E su tutti incombeva, grande quanto un cavallo, al corrente di tutto ciò che succedeva da un capo all'altro del mondo, la figura gigantesca di Vulneraria. *Per un po' camminò su e giù zoppicando mentre i compagni dormivano ancora, poi si coricò di nuovo e sognò un tremendo scontro, un'esplosione enorme, disintegrazione e terrore, e poi un cadere senza fine fra le lisce pareti di un pozzo putrescente, che sapeva di tabacco e disinfettanti. ====''La ragazza sull'altalena''==== *Dormii anch'io. E sognai ch'eravamo fuggiaschi in un paese di montagna. Ogni volta che cercavamo di scendere a valle, trovavamo nemici nell'ombra, in agguato, e dovevamo tornare sulle alture selvagge, pur sapendo che prima o poi la fame ci avrebbe costretto ad arrenderci. *Feci un sogno intricatissimo in cui io stesso ero proteiforme: ora bambino, ora giovanetto, ora adulto. Eccomi in mare e vengo inseguito da un grosso pesce che tenta di afferrarmi e trascinarmi in fondo. Poi sono uno studente pieno d'ansietà alla vigilia d'un esame. Un pagliaccio al circo gonfia un pallone fino a farlo scoppiare e io, seduto in prima fila, affondo la faccia fra le mani. Poi, ecco, sono in preda a una smania amorosa, mi agito... ma so che l'orgasmo provocherebbe la morte di Karin. *L'altra notte sognai di svegliarmi avendo udito uno strano rumore da basso, appena percettibile: una sorta di tenue tintinnio come ne producevano quegli spaventapasseri di vetrini colorati che, ai tempi della mia infanzia, si appendevano in giardino, a luccicare e tintinnare alla brezza. Mi alzo e scendo giù in salotto. Gli sportelli della vetrinetta contenente le ceramiche sono spalancati, ma tutte le statuine sono al loro posto: La Libertà e il Matrimonio, Le Quattro Stagioni, La Ragazza di Reinicke in groppa alla mucca e... sì, anche lei... La Ragazza sull'Altalena. Di lì proveniva quella specie di tintinnio: le statuette stavano piangendo. Cadevano lacrime di cristallo minuscole come granelli di sabbia, che avevan ricoperto – come neve – il panno verde scuro sul quale posavano negli scaffali. A piccoli frammenti era così venuta via la loro vernice, si eran sgretolate le loro decorazioni. Già alcune eran quasi irriconoscibili. La collezione era rovinata! Io cado in ginocchio e scoppio a piangere come un bambino. «Tornate! {{sic|vi}} prego, tornate!» Mi svegliai e m'accorsi di singhiozzare sul serio. === [[Bruno Morchio]] === *Al risveglio ne ricordavo uno, vivido: mi trovavo in un paese di mare, tra case a due piani intonacate di bianco e con le persiane d'un azzurro vivo, e stavo scendendo lungo la strada che portava alla spiaggia. Il paesaggio ricordava un'isola delle Cicladi, forse Andro o Serifo. Da qualche tempo faccio un sogno ricorrente: sono in una imprecisata località di vacanza, in procinto di tornare a casa, quando subentra una catena di difficoltà e contrattempi che mi costringono a rimandare la partenza. La via era stipata di folla che procedeva in entrambe le direzioni, per lo più ragazzi e ragazze vestiti con succinti abiti estivi, e qualcuno in costume da bagno. A un tratto ho intravisto due grandi occhi scuri che mi venivano incontro, risalendo dal mare, e mi fissavano. Era lei, Marina, così come la ricordavo e come appariva nella fotografia a colori che mi aveva spedito Lara, quella scattata dopo la mia partenza da Santa Rosa. Ho sussultato, avrei voluto parlarle e raccontare tante cose, ma quando ci siamo incrociati la voce non usciva e le parole sono rimaste soffocate in gola. Lei mi ha rivolto un pallido, enigmatico sorriso, ed è sfilata via. Mi sono voltato per richiamarla indietro, ma alle mie spalle non c'era nessuno, la strada era deserta e, per quanto possa suonare bizzarro, la cosa mi sembrava del tutto naturale. * Ecco, ora il sogno cominciava ad affiorare alla memoria. Ancora quel vecchio albergo cadente. Davanti al mare. Blu. Immobile. Come un lago. E questa volta c'era lei, Julia Rodriguez. E mi diceva: «Señor Bacci, me gusta da morir».<br />— ''Da morir''.<br />Io stavo scrivendo qualcosa sopra un quaderno di scuola. Forse i compiti di matematica. E poi ci ritroviamo abbracciati. Io la frugo sotto il vestito e sento la sua pelle nuda. Ma sento anche un ringhio sordo, un pericolo farsi sempre più vicino. Non vedo niente, ma so che è il lupo e che ora la sbranerà, lì, sotto i miei occhi... * Il sogno aveva tinte sfumate. Case di legno vivo coi gerani alle finestre, una spiaggia di sabbia giallina screziata da ciuffi di erica e un cielo crepuscolare velato di malinconia. I miei genitori erano ancora giovani, come in certe fotografie in bianco e nero che custodisco in una vecchia scatola da scarpe. Giocavano sulla spiaggia lanciandosi una palla senza farle toccare terra. E ridevano, ridevano felici. Il luogo mi era familiare, anche se non saprei dire dove si trovasse. Tutto era lindo e ordinato. Come in certi villaggi che si affacciano sui freddi mari del Nord. Forse quel posto l'avevo visto in un film per poi dimenticarlo. Da qualche parte dovevo esserci anch'io, ma non mi vedevo. Neanche loro mi vedevano. Cazzo, quella non era la prima volta che in un sogno non mi cagava nessuno. * Il telefono comincia a squillare con prepotenza, costringendomi ad allungare un braccio verso il comodino. Rispondo nella dissolvenza di un sogno dai colori sfumati. Ricordo un antico albergo ormai cadente, davanti a un mare o a un lago tranquillo. Io stavo parlando con mia madre che mi chiedeva di finire i compiti di matematica. * La telefonata arrivò un sabato mattina e mi sorprese nel pieno di un sogno in cui Jasmine cercava di sfuggire al suo carnefice su una vecchia bicicletta con il telaio nero pitturato di calce. Stava affrontando una salita che diventava sempre più ripida e l'uomo, che la inseguiva di corsa, guadagnava metro su metro e stava per raggiungerla quando il telefono cominciò a trillare. * Mentre preparavo il caffè mi è tornato alla mente, nitido e quasi reale, un frammento del mio sogno. Ero là, in America, nella stanza dell'ospedale. Sentivo il mio corpo bloccato – come in effetti è stato, per sei mesi prima dell'intervento e altri tre durante la convalescenza – un ricordo spiacevole che è rimasto inciso nella mia memoria somatica e forse non se ne andrà più. Una sorta di effetto dell'arto fantasma, se non fosse che ne sono uscito indenne e ho recuperato appieno l'integrità del mio corpo e delle sue funzioni. Disteso sul letto guardavo attraverso la finestra aperta le foglie degli aceri appena increspate dalla brezza della sera. Mi pareva di sentirne anche l'odore. Stavano cambiando colore e da verde pallido si erano fatte rosse. A un tratto la porta si spalancava ed entrava un ragazzo: Giovanni Selman. Mi guardava e sorrideva. Non ci trovavo niente di strano nel fatto che fosse venuto a trovarmi, quasi lo stessi aspettando. Provavo a parlargli ma lui non ascoltava. Si limitava a ripetere: «Ora capisci come ci si sente?». *Mi trovavo, come di consueto, in un luogo di mare, durante un periodo di vacanza che si era protratto troppo a lungo. Avevo urgenza di tornare a casa, al lavoro e alla vita di sempre. Con me c'era Aglaja, incurante delle mie preoccupazioni, alla guida di un'automobile d'epoca, una vecchia berlina che qualcuno ci aveva prestato; si avventurava per strade strette e tortuose e temevo che, prima o poi, saremmo andati a sbattere, finendo per distruggere quell'auto di lusso che non ci apparteneva e che avremmo dovuto ripagare a caro prezzo. La imploravo di ridurre la velocità, ma lei non ascoltava e mi prendeva in giro, ripetendo una frase che, una volta sveglio, mi risuonò nella mente come una cantilena: «Pusillanime, sei un pusillanime». A un tratto, sulla nostra destra, mi accorsi di una donna che correva sopra un alto argine, seminuda e scarmigliata, i lunghi capelli corvini agitati dal vento. Cominciai a seguirla con lo sguardo, ma di colpo la persi di vista finché, alla curva successiva, sbucò in mezzo alla strada, proprio davanti a noi, e l'auto la travolse e la vidi scomparire sotto il cofano... {{Raccolte dai media|Sogni|dai libri}} [[Categoria:Raccolte dai libri]] [[Categoria:Sogni dai media|Libri]] jw2ulhbjw4q0lmu0smlcoll2j7qmfl4 Ventunenne 0 120662 1223652 1049889 2022-08-21T16:21:35Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Portrait of Christopher Marlowe.png|thumb|''Ritratto di sconosciuto ventunenne, probabilmente Christopher Marlowe'', 1585]] Citazioni sui '''ventunenni'''. *– Da quando bisogna avere 21 anni per bere alcolici?<br/>– Credo da sempre. (''[[Fa' la cosa sbagliata]]'') *– Dicono che l'alcool rende stupidi... <br/> – Proprio così, Dwight! Hai ragione! L'alcool è davvero molto, molto dannoso! Per i bambini. Ma quando avrai 21 anni diventerà davvero molto buono! (''[[Futurama (terza stagione)|Futurama]]'') *"Oggi compio ventun anni e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". ([[Leslie Feinberg]]) *Prendere 110 e lode a [[ventottenne|28 anni]] non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21. ([[Giuliano Poletti]]) *Quando una ragazza ha meno di 21 anni è protetta dalla legge, quando ha superato i 65 è protetta dalla natura, a qualsiasi età intermedia è caccia libera. (''[[Operazione sottoveste]]'') *"Se avessi dei figli li manterrei fino a ventun anni, poi dovrebbero cavarsela da soli. Ci deve pur essere un limite." <br /> "Certo che c'è. La tomba." ([[Mordecai Richler]]) ==Voci correlate== *[[Ventuno]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=ventunenni|preposizione=sui|w_preposizione=riguardante i}} {{Età}} [[Categoria:Età (biologia)]] j5jq1nwujregzksxnlry0v7ayrnatpj Jeremy Irons 0 147631 1223786 1090969 2022-08-22T11:04:01Z SunOfErat 12245 /* Attore */ +1 wikitext text/x-wiki [[File:Jeremy Irons.jpg|thumb|Jeremy Irons]] '''Jeremy John Irons''' (1948 – vivente), attore britannico. {{Premio|Oscar|'''[[Il mistero Von Bulow]]''' *Miglior attore protagonista (1991)}} {{Int|Da ''[http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2016/06/06/news/jeremy-irons-sono-felice-solo-lontano-dal-set-1.269643 Jeremy Irons: "Sono felice solo lontano dal set"]''|Intervista di Marco Consoli, ''Espresso.repubblica.it'', 6 giugno 2016.}} *Fare l'[[attore]] è come giocare a tennis: ti alleni tutti i giorni, ti prepari a rispondere a qualsiasi colpo dell'avversario, poi si avvicina il momento del match e ti immagini quali saranno le difficoltà che dovrai affrontare. Ma poi quando sei sul campo a giocare, affronti solo un punto alla volta. *Ho capito che la [[matematica]] è un'arte, proprio come la recitazione. *Sarà perché sto invecchiando, ma la vita sta diventando troppo veloce e fondata su valori sbagliati. *{{NDR|Sull'[[attore]]}} Siamo come bambini, abbiamo sempre il bisogno di trovare l'approvazione del pubblico. ==Citazioni su Jeremy Irons== *Irons lo conobbi all'anteprima mondiale di ''[[Lolita (film 1997)|Lolita]]''. In occasioni di questo tipo solitamente l'attore americano sta in sala cinque minuti e poi va via. Quella volta invece Irons, [[Adrian Lyne]] {{NDR|regista di film come ''[[9 settimane e ½]]''}}, e la protagonista femminile, attesi a un rinfresco all'ambasciata francese, si fermarono in sala per l'intera durata del film. E alla fine quando me li presentarono Irons cominciò a riempirmi di complimenti. Avendo notato che il mio inglese era un po' zoppicante, mi disse in spagnolo: ''Por favor, siempre tu!'' Successivamente mi mandò un fax che ho ancora qui a casa, dove mi scrisse quello che mi aveva detto a voce. ([[Mario Cordova]]) *Jeremy Irons ha una migliore cosa, che ho detto anche a lui perché è uno dei pochissimi che ho conosciuto personalmente, è che a lui si doppiano gli occhi. Con gli occhi mi ha sempre spiegato quello che dovevo fare. ([[Gianni Giuliano]]) ==Filmografia== ===Attore=== {{div col|strette}} *''[[Mission]]'' (1986) *''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'' (1988) *''[[Il danno]]'' (1992) *''[[Die Hard - Duri a morire]]'' (1995) *''[[Lolita (film 1997)|Lolita]]'' (1997) *''[[La maschera di ferro (film 1998)|La maschera di ferro]]'' (1998) *''[[Inland Empire - L'impero della mente]]'' (2006) *''[[Il mercante di Venezia (film 2004)|Il mercante di Venezia]]'' (2004) *''[[Le crociate - Kingdom of Heaven]]'' (2005) *''[[Eragon]]'' (2006) *''[[Margin Call]]'' (2011) *''[[The Words]]'' (2012) *''[[Assassin's Creed (film)|Assassin's Creed]]'' (2016) *''[[Batman v Superman: Dawn of Justice]]'' (2016) *''[[La corrispondenza]]'' (2016) *''[[Justice League (film)|Justice League]]'' (2017) *''[[An Actor Prepares (film)|An Actor Prepares]]'' (2018) {{div col end}} ===Doppiaggio=== *''[[Il re leone]]'' (1994) *''[[L'ultima preda]]'' (2006) ==Voci correlate== *[[Max Irons]], figlio ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Irons, Jeremy}} [[Categoria:Attori britannici]] 2zgt4vz9jdrwxp83g3ibepffize0voi Template:Lingue/Dati 10 148341 1223680 1223536 2022-08-21T21:58:16Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = it |voci1 = 44170 |lingua2 = en |voci2 = 43182 |lingua3 = pl |voci3 = 24743 |lingua4 = ru |voci4 = 15156 |lingua5 = cs |voci5 = 12148 |lingua6 = et |voci6 = 10087 |lingua7 = pt |voci7 = 9291 |lingua8 = fa |voci8 = 9099 }} 55lwrb77t1981nnyym5zp68j9bogypn Antonio Petito 0 148448 1223681 1223481 2022-08-21T22:18:06Z Sun-crops 10277 +1 wikitext text/x-wiki [[File:Busto ottocentesco di Petito.jpg|thumb|Busto ottocentesco di Antonio Petito]] '''Antonio Petito''' (1822 – 1876), attore teatrale e drammaturgo italiano. ==Citazioni su Antonio Petito== *In lui la camicia bianca e la maschera nera del [[Pulcinella]] erano un mero accessorio, e ne potea far senza [...]. Egli aveva bandito da un pezzo la scurrilità grassa, la buffonata sconcia ed obbligata, per dar luogo al motto gaio e piacevole; ed in lui del vecchio, goffo e melenso Pulcinella non restavano che le vesti ed il nome. Gli è che egli presentiva la fine dell'istrionismo, ed accoglieva favorevolmente la riforma che s'imponeva, non per la proposta di uno o più individui, ma per la forza dei tempi mutati, delle idee nuove e nazionali che pigliavano salde radici, anche nel campo delle arti. ([[Eduardo Scarpetta]]) *Già i moti politici della seconda metà del suo secolo avevano cominciato a soffiar non so che fuoco «liberale» nel nostro attore: egli, a un tratto, mutò registro e riuscì, come dicono i retori posteri, a nobilitare la maschera. Io dico che la snaturò: proprio. Era stato ''il signore Pollicinello'' fino a quel punto un gaglioffo burlone, volgare impasto di malizia e d'ignoranza, {{sic|conjuge}} sconoscente, pauroso, ghiottone, ineducato. Petito, nel quale i giornali rinfocolavano i diritti dell'uomo, dimenticò che Pulcinella era appunto un uomo: lo liberò subitamente del suo fondo di degenerazione innata, {{sic|consciente}}, e gli dette un carattere. Animoso, quasi nobile, quasi coraggioso, sentenzioso perfino, ecco il nuovo Pulcinella, incarnato in un comico davvero mirabile. Ah, che comico! Tuttavia, ne' momenti in cui, ricacciata per la porta, la vecchia ''maschera'' rientrava con tutto l'antico suo bagaglio per la finestra, come Petito stesso, dimentico o resipiscente, dovette pensare che nulla davvero muta a questo mondo e che i Pulcinelli son {{sic|....}} sempre gli stessi. ([[Salvatore Di Giacomo]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Petito, Antonio}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Drammaturghi italiani]] 5qyk1sy9wxc0dge8nqnf898np9i02z6 Nora Beloff 0 155909 1223752 978815 2022-08-22T09:15:02Z Mariomassone 17056 /* Tito fuori dalla leggenda */ wikitext text/x-wiki '''Leah Nora Beloff''' (1919 – 1997), scrittrice e giornalista britannica. ==''Tito fuori dalla leggenda''== *Nell'attuale contesto statuale e politico europeo la [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia|Jugoslavia]] è un paese utopico, che cioè non si pone da alcuna parte, non appartiene nè all'Est nè all'Ovest, nè al mondo dei paesi neutrali, quali la Svizzera e la Svezia, nè a quello filo-occidentale, nè tantomeno, ufficialmente, a quello filo-sovietico. Posta nel cuore dei Balcani, essa ha una lunga storia: è stata punto d'incontro e di scontro di molte civiltà e di molte fedi religiose - musulmana e cristiana, ortodossa e cattolica romana - che la hanno resa tragicamente affascinante e culturalmente ricca, e oggi è teatro di scontro e di incontro tra una concezione di vita marxista-leninista e quella democratica di modello occidentale. (p. 10) *Secondo i censimenti ufficiali, la Jugoslavia è costituita da non meno di 17 diversi gruppi etnici, dotati di propria lingua, dialetto, e cultura peculiari. Per i profani è difficile comprendere ciò che una comunità così differenziata può significare nella realtà quotidiana. Ogni anno milioni di turisti si recano in Jugoslavia per godere del clima, del paesaggio e dei tesori storici e artistici, ma pochi sono coloro che si fanno rovinare le vacanze dalla complicata situazione politica di quel paese. Peraltro, bisogna anche dire che sono pure pochi coloro che riescono ad avere idee chiare su quel problema. (p. 12) *Fascino e astuzia hanno permesso a [[Josip Broz Tito|Tito]] di presentarsi per oltre trent'anni agli occidentali come un amico tormentato ma deciso, e i suoi seguaci e successori sono stati abili nel sostenere e arricchire la tesi secondo cui sarebbero spiacenti ma comunque costretti a tornare all'ovile sovietico se l'occidente non desse loro ciò di cui hanno bisogno. (p. 16) *La paura dell'Unione Sovietica e l'ingegnosità diplomatica degli jugoslavi hanno convinto i leader occidentali che la Jugoslavia potesse scegliere solo tra una versione titoista e una sovietica di sistema di dominio monopartitico comunista. Conseguentemente, sia i circoli della destra tradizionale repubblicana statunitense che i vari gruppi conservatori dell'Europa occidentale si sono dimostrati più che disposti a tralasciare ogni riserva sull'incompetenza dei comunisti jugoslavi a governare, e hanno chiuso gli occhi sulle palesi violazioni dei diritti umani che avvengono in Jugoslavia con gravità non diversa da quelle che vengono registrate negli altri paesi dell'Est, e che vengono invece condannate. (p. 17) *Il giudizio generale su Tito, suggerito in Jugoslavia dal partito comunista in quarant'anni di monopolio dei ''mass media'' e ampiamente diffuso e condiviso all'estero, è che colui che dominò tanto a lungo quel paese fu, pur con colpe ed errori, un grande patriota e un politico visionario. Un esame attento della sua vita smentisce completamente tali valutazioni. Infatti, Tito, come patriota nacque tardi. Egli si identificò con la Jugoslavia solo dopo i 42 anni. Nel 1914, quando scoppiò la prima guerra mondiale, l'idea jugoslavia era già ampiamente diffusa nei Balcani, e Tito aveva ventidue anni. Egli fece allora la sua prima esperienza di guerra come sottufficiale di quell'esercito austro-ungarico che invase la Serbia e, probabilmente, coloro che avrebbero potuto diventare suoi compatrioti furono tra i primi che uccise. (p. 25) *Alla vigilia della sua morte, possedeva castelli, palazzi, ville, padiglioni di caccia pieni di oggetti di ogni genere donatigli da coloro che volevano o dovevano fargli un favore. Quando viaggiava nel paese - e accade spesso - preferiva dormire nelle sue proprietà. Però, diversamente dal suo amico rumeno Ceausescu, non fu nepotista, non creò una dinastia e non si preoccupò di ciò che sarebbe stato di quelle ricchezze dopo la sua morte. Come per molti uomini di affari di successo, il lavoro fu più importante delle relazioni umane. Gli infermieri che lo assistettero durante la sua ultima malattia a Lubiana riferirono che, a parte le visite ufficiali dei parenti e dei fedeli, fu molto solo. (pp. 30-31) *Tito non permise mai che il suo credo marxista interferisse con il suo desiderio di impressionare non solo i suoi compatriotti, ma anche i rappresentanti esteri. Ma il proletariato, avendo vinto la guerra di classe permise a Tito, suo rappresentante di diritto, di godere e di adornarsi dei paludamenti del potere propri di un re ereditario o di un barone. (p. 31) *Il capo degli ustascia, [[Ante Pavelić]], era un pazzo omicida il cui odio ossessivo per i serbi era pari a quello di Hitler per gli ebrei. (p. 74) *[...] mentre negli altri paesi dell'Europa orientale da poco sovietizzati la repressione giunse all'apice quando il controllo sovietico era strettissimo, in Jugoslavia il terrorismo toccò il culmine solo dopo la rottura con Stalin. (p. 152) *Tito rinunciò agli sforzi fatti per essere uno Stalin jugoslavo solo quando il paese fu sul punto di morire di fame. Allora pensò bene di rivolgersi all'occidente, avendo realizzato di non avere alternative. (p. 153) *Contrariamente all'opinione diffusa in occidente, gli jugoslavi non hanno mai specificamente ripudiato la "dottrina Breznev" sulla "sovranità limitata", ovvero il diritto affermato dall'Unione Sovietica di intervenire militarmente in sostegno di un regime comunista la cui esistenza fosse messa in discussione. (p. 180) *Una delle ironie della storia contemporanea è che l'occidente ha avallato l'attuale regime jugoslavo proprio per la sua condizione di paese non allineato, mentre, secondo Tito e i suoi successori, le relazioni della Jugoslavia con i paesi in via di sviluppo sono state usate per sostenere un continuo e violento attacco all'occidente. In termini di potenza, il [[Movimento dei paesi non allineati|gruppo dei paesi non allineati]] conta meno di niente; la maggior parte di quei paesi acquista le armi sui mercati mondiali soprattutto per combattersi a vicenda. Però, come gli jugoslavi hanno imparato per esperienza diretta, nelle battaglie propagandistiche all'Onu, all'Unesco e in altre sedi internazionali, il loro numero conta moltissimo. (p. 191) *È difficile dire se la Jugoslavia ha mai causato seri inconvenienti ai sovietici. Questo è un problema ancora aperto. I diplomatici e i giornalisti jugoslavi che hanno relazioni con l'occidente tendono, per ovvie ragioni, a esagerare le divergenze che possono esistere tra i due paesi. (p. 193) *La regione del [[Kosovo]], storicamente serba ma ora etnicamente albanese, costituirebbe un problema per qualunque regime. Ma i problemi di quella regione sono stati quasi certamente esasperati dagli sforzi fatti dai comunisti jugoslavi per risolverli, prima con una politica di regressione staliniana, quindi con una munifica politica economica e finanziaria, e ora con un po' di entrambe. (p. 220) *L'esperienza del Kosovo può servire di monito ai paladini del Nuovo ordine economico europeo che incoraggiano la concessione incondizionata di aiuti ai leader irresponsabili dei paesi in via di sviluppo. (p. 221) *La relativa povertà della Jugoslavia, se paragonata alle condizioni di altri paesi mediterranei, spesso viene attribuita dagli stessi jugoslavi a certe caratteristiche nazionali, all'assenza di qualsiasi tradizione industriale, all'usanza ben radicata della mancia o alla preferenza per il lavoro impiegatizio a quello manuale. Ma il fatto è che tutto ciò viene smentito dalla grande reputazione che i lavoratori jugoslavi hanno in Europa occidentale. È solo nel loro paese, dove tutto e niente appartiene a tutti e a nessuno, e nessuno è responsabile di niente, che tendono ad assentarsi dal lavoro o a indirizzare le loro energie verso attività non socializzate. (p. 255) *Normalmente, quasi tutti i politici di successo dicono una cosa e ne fanno un'altra, ma anche in questo Tito si distinse tra i contemporanei per le sue virtù ciarlatanesche. (p. 265) *L'arcaica dottrina marxista-leninista e di importazione che Tito ha imposto alla Jugoslavia, negli jugoslavi ha causato un vuoto spirituale, e diversi uomini di cultura di quel paese ritengono che, purtroppo, molti loro compatrioti lo abbiano colmato regredendo nella più primitiva forma di uno sciovinismo etnico che li porta a considerare loro rivali come dei subumani. (p. 266) *Non per tutta la massa degli jugoslavi il titoismo ha un saldo completamente negativo: non ci sono truppe sovietiche sul territorio jugoslavo, e diversamente dai russi gli jugoslavi non devono far la coda per le provviste alimentari, anche se in tutta la Jugoslavia, articoli come farina, olio, detersivi e caffè scompaiono spesso per finire sul mercato nero.<br>I dissidenti restano una piccola minoranza e molti jugoslavi che in privato condividono le loro opinioni temono che un sovvertimento potrebbe peggiorare le cose. La popolazione jugoslava si è adattata a una società priva di libertà, sapendo anche che tra le altre necessità, il lavoro, l'alloggio, la possibilità di istruzione per i loro figli e quella di viaggiare dipendono dai favori del partito, e si comportano di conseguenza. (p. 278) ==Bibliografia== *Nora Beloff, ''Tito fuori dalla leggenda'', traduzione di Antonio Pitamitz, Reverdito editore, ISBN 88-342-0136-1 ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Nora Beloff|w_site=en|w_preposizione=riguardante|preposizione=su}} {{DEFAULTSORT:Beloff, Nora}} [[Categoria:Giornalisti britannici]] [[Categoria:Scrittori britannici]] 91hqh8kxhvuxccyk6aonynxmihcxfez Ferdinand de Lesseps 0 156899 1223741 984368 2022-08-22T08:08:05Z Spinoziano (BEIC) 86405 wlink wikitext text/x-wiki [[File:Ferdinand de Lesseps 1.jpg|thumb|Ferdinand de Lesseps]] '''Ferdinand de Lesseps''' (1805 – 1894), diplomatico e imprenditore francese. *{{NDR|Sulla sua proposta per il [[canale di Suez]]}} Il progetto in questione è il taglio di un canale attraverso l'istmo di Suez. (citato in AA.VV., ''Il libro della storia'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2018, p. 233. ISBN 9788858016572) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{Stub}} {{DEFAULTSORT:de Lesseps, Ferdinand}} [[Categoria:Diplomatici francesi]] [[Categoria:Imprenditori francesi]] 53yiptj1weur56yckxfkzcm9aif5ws8 Robert FitzRoy 0 157738 1223739 1006265 2022-08-22T08:04:24Z Ibisco 49387 Citazioni su con 2 citazioni wikitext text/x-wiki [[File:Robert Fitzroy.jpg|thumb|Robert FitzRoy]] '''Robert FitzRoy''' (1805 – 1865), navigatore, esploratore e meteorologo britannico. ==Citazioni di Robert FitzRoy== *{{NDR|Sulle previsioni meteo}} Avendo accumulato e debitamente considerato i telegrammi irlandesi [o quelli di qualsiasi altra area], è stato prodotto il primo bollettino per quel distretto... e subito spedito per l'immediata pubblicazione.<ref name=aavv>Citato in AA.VV., ''Il libro della scienza'', traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 152. ISBN 9788858015001</ref> *Con i miei preavvisi di probabile maltempo, provo a rendere superflua la scialuppa di salvataggio.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della scienza'', traduzione di Martina Dominici e Olga Amagliani, Gribaudo, 2018, p. 154. ISBN 9788858015001</ref> *Con un barometro, due o tre termometri e un'attenta osservazione non solo degli strumenti, ma anche del cielo, [chiunque] può fare previsioni e diventare un meteorologo.<ref name=aavv/> ==Citazioni su Robert FitzRoy== *FitzRoy riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. ([[Daniele Del Giudice]]) *A Londra gli indios furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:FitzRoy, Robert}} [[Categoria:Navigatori britannici]] [[Categoria:Esploratori britannici]] [[Categoria:Meteorologi]] 99ze44nnrzx90dis22ig537g17qquz7 Daniele Del Giudice 0 161777 1223604 1223601 2022-08-21T12:02:35Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] r588vodyaaymtf8odk7hrow4nx5cwcb 1223615 1223604 2022-08-21T12:21:52Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 210q1arbdzpwvoypyg21bywfnqc0fkj 1223620 1223615 2022-08-21T14:26:14Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 3 wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione» stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal Polo Sud, dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 87sn8pdga615logyl2rpa7icukc9i2b 1223622 1223620 2022-08-21T14:31:05Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ Rimozione interpolazione virgolette + wikilink wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 0in5hl916gkhpnijzvuhxpfgbc2523v 1223623 1223622 2022-08-21T14:35:55Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] snf7353k2bxtwowseg5ps464b40l1iu 1223624 1223623 2022-08-21T14:43:49Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] dcee3jb08z5plzsgwtxjm2c3tmg5rse 1223643 1223624 2022-08-21T15:34:13Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] fovbvrykt6uijj3v72w7a61cn8vldad 1223648 1223643 2022-08-21T16:13:48Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 5ercjv7trtz9zfuupv3ekawph2jb3ix 1223708 1223648 2022-08-22T06:07:45Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull'''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull'''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] cqwky0iwx1my65o81h347gyuh9dttqr 1223710 1223708 2022-08-22T06:10:44Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ inserimento nowiki per problema apostrofo wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 7ljd65cy2avj7mmu1k647nidjj7jg0u 1223713 1223710 2022-08-22T06:27:40Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 118wbiv201cwegm8muju739kephosb6 1223727 1223713 2022-08-22T07:32:29Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 5 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Botton scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] tiyjd9cw64sxnyoj0pb3x3o9rikanam 1223732 1223727 2022-08-22T07:49:58Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] kpr8zndtco9eroobk2lt9t4i391ff24 1223759 1223732 2022-08-22T09:44:19Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] f5275jvzo9fer601md86u4o6dh0lins 1223762 1223759 2022-08-22T09:57:23Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e Ona. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *{{NDR|Sugli Yagan}} Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe [...]. (p. 73) *{{NDR|Sugli Yagan}} Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. (pp. 73-74) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] kwrbbb4lju2d8i4lyyx62vlhee3skne 1223763 1223762 2022-08-22T09:59:08Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ Wikilink wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e [[Ona]]. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *{{NDR|Sugli Yagan}} Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe [...]. (p. 73) *{{NDR|Sugli Yagan}} Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. (pp. 73-74) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 121) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 2wcixcopav8xkowxsaydcj3s9khzikt 1223775 1223763 2022-08-22T10:44:04Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 3 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e [[Ona]]. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *{{NDR|Sugli Yagan}} Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe [...]. (p. 73) *{{NDR|Sugli Yagan}} Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. (pp. 73-74) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 120) *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le [[aurora polare|aurore astrali]], gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. (p. 121) *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. (p. 121) *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. (pp. 121-122) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] irckppyo0t0il1mt6nm7t2z9ou4wqdm 1223792 1223775 2022-08-22T11:07:38Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e [[Ona]]. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *{{NDR|Sugli Yagan}} Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe [...]. (p. 73) *{{NDR|Sugli Yagan}} Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. (pp. 73-74) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *Gli Yagan devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. (p. 82) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 120) *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le [[aurora polare|aurore astrali]], gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. (p. 121) *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. (p. 121) *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. (pp. 121-122) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] c46jk88t0ua7nyeeocblaw3n779dpx3 1223796 1223792 2022-08-22T11:15:27Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Daniele Del Giudice, 2005.jpg|thumb|Daniele Del Giudice nel 2005]] '''Daniele Del Giudice''' (1949 – 2021), scrittore e giornalista italiano. ==''Atlante occidentale''== ===[[Incipit]]=== All'inizio del campo d'erba provò il timone; poi, dondolando le ali, cominciò a rullare. Il volantino gli spingeva i gomiti vicini ai fianchi e la coda bassa dell'aereo gli spostava il viso in avanti, spartendo la visuale tra gli orologi del cruscotto e gli alberi lontani, come una lente bifocale. Ciò che pensava come una sua posizione era in realtà l'adeguamento a tutto quanto, dall'aereo e da fuori, gli veniva incontro, compresa la sua faccia resa anamorfica dal sole sulla curvatura del plexiglas. ===Citazioni=== *La posta può somigliare a una battaglia. Opuscoli pubblicitari e inviti cadevano sulla spiaggia, fanti immacolati senza nemmeno il tempo di provare se stessi, o almeno di provare l'attrezzatura. Pensati e scritti da persone cui non importava niente arrivavano a persone cui non importa niente, comunicando soltanto il loro essere arrivati. Erano muti, spesso non avevano nemmeno il francobollo; la loro vita, la loro illusione postale consisteva nel semplice trasporto. Era un delitto mandarli avanti cosí. Fatture e rendiconti, seppure della stessa specie, si guadagnavano in virtù di un altro valore una prigionia in zone speciali controllate da personale addetto. Le buste intestate erano già effettivi, in servizio regolare, e bisognava trattarle con prudenza e secondo le convenzioni. Ma il vero cuore dell'armata erano le buste private, le lettere vere; venivano lette subito, una prima volta per apici di intensità e calligrafia, e poi rilette piano, seguendo gli avvallamenti degli incisi. (p. 25) *«Dunque è di questo che si tratta», ha sorriso Epstein, senza insistere nel tono, ma come se ne fosse già convinto. Si è girato verso Brahe, ma nel buio vedeva soltanto la camicia chiara sotto la giacca estiva, il profilo del naso, le sopracciglia. È tornato con gli occhi al lago, ha detto: «Sí, piacerebbe anche a me parlare di un sentimento e del modo di produrlo come parla dell'anello di una trentina di chilometri. Potrei mai invitarla a visitare dei tempi verbali, dei giunti per incastrare le frasi in modo che si tengano una contro l'altra, come per controspinta? Potrei mai farle vedere il punto esatto dove si genera un'immagine, un gesto, lo snodo di una storia, l'intreccio di un sentimento, indicandole la differenza tra il prodotto e ciò che lo produce? Potrei dirle: una storia è fatta di avvenimenti, un avvenimento è fatto di frasi, una frase è fatta di parole, una parola è fatta di lettere? È la lettera è irriducibile? È l'"ultimo"? No, dietro la lettera c'è un'energia, una tensione che non è ancora forma, ma non è già un sentimento, ma chissà quale potenza occorrerebbe per sconnettere quel sentimento dalla parola che lo rende visibile, dal pensiero che lo pensa istantaneamente, e capire il mistero per cui le lettere si dispongono in un modo e non in un altro e si riesce a dire: "Lei mi piace", e il miracolo per cui questo corrisponde a qualcosa». (p. 129) *Ha smosso il ghiaietto con la scarpa, ha ripreso: «Ci vogliono cosí tanti aggettivi per la luce! Con gli oggetti era diverso, si lasciavano descrivere per il loro funzionamento, per la loro consistenza, per ciò cui somigliavano, per le azioni attraverso cui erano costruiti e per l'infinita varietà di azioni che producevano nel comportamento di chi li usava. Potrei dirle luce pallida, luce meridiana, luce fredda, luce struggente: la luce resta sempre uguale a se stessa, cambiano soltanto i sentimenti. E poi, di qualunque tipo di luce io le parlassi, sicuramente lei ne penserebbe un'altra, diversa da quella che sto pensando io. È cosí strano, la luce è la cosa più comune che ci sia, molto più comune del legno e del metallo, eppure è la più privata, come se lei o io o chiunque altro producesse in proprio la sua». (p. 137) ===[[Explicit]]=== <poem>«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo». «C'è ancora qualche minuto». «Ho sentito la radio». «Anche per te ci sono novità». «È una giornata di molte novità, per me e per te». «Bene». «E adesso?» «Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova». «E questa?» «Finita». «Finita finita?» «Finita finita». «La scriverà qualcuno?» «Non so, penso di no. L'importante non era scriverla, l'importante era provarne un sentimento».</poem> ==''Lo stadio di Wimbledon''== ===[[Incipit]]=== Anche se è stato un sonno breve, come questo di mezz'ora, dopo bisogna ricomciare tutto da capo. Sono procedure normali della continuità, e seduto in treno posso farle con delicatezza. Ho cominciato solo ascoltando: siamo fermi, ma non in una stazione, c'è troppo silenzio; e d'altra parte sembra una sosta troppo rassegnata percHé si tratti di un segnale chiuso. Ho aperto gli occhi, e forse non ero pronto. ===Citazioni=== *Anche stamattina, appena arrivato, ho fatto le solite chiamate dalla stazione. Le [[conversazione|conversazioni]] diventano più lunghe e vaghe, segno che finalmente non hanno più argomento. (p. 79) *La carta sarà stata una sezione, il foglio dell'Europa Centrale della più generale e mondiale carta di navigazione aerea. Questa è basata sulla più antica [[Carta di Mercatore]], la carta con cui si costruiscono quasi tutte le altre, dato che si può immaginare come la proiezione della terra su un cilindro tangente alla sfera dell'equatore, sul quale il mondo tagliato con le forbici venisse arrotolato e poi srotolato e messo in piano. I meridiani restano equidistanti; i paralleli si piegano convessi verso i poli, bocche sempre più sorridenti al Nord e sempre più tristi al Sud. Ma la Carta di Mercatore non è una proiezione geometrica, è inventata con un calcolo preciso, e con una matematica quasi perfetta. Il suo secondo nome è Rappresentazione. (pp. 91-92) *Guardo il bastone bianco appoggiato al mobiletto. Lei sorride: «Essere [[cieco|ciechi]] è tutt'altro che essere [[sordo|sordi]]. I sordi sono diffidenti, credono che si sparli sempre di loro. I ciechi invece sono pieni di fiducia, e fanno un sacco di scherzi». (p. 116) ===[[Explicit]]=== Sono fermo davanti al treno di alluminio, con alle spalle un sole basso, di taglio. Non sono mai stato così all'inizio, determinato e incerto. Aspettando che le porte si aprissero ho cercato nella tasca il margine del biglietto. Ho sollevato la borsa. Nell'altra mano tenevo il pullover, con la delicatezza con cui si tiene un bambino. ==''Orizzonte mobile''== ===Citazioni=== *Sono arrivato con una missione di biologia marina di cui fa parte Jeremy Miller, un gallese di Cardiff che si occupa dei [[pinguino Papua|Gentoo]], i pinguini più alti tra quelli di taglia piccola. (pp. 6-7) *I pinguini Gentoo valutano ogni passo prima di fare un saltino da una pietra all'altra. Considerano intensamente la pietra successiva: se è levigata o ruvida, se umida o asciutta, con muschio o senza, e quando l'approdo è stato valutato nei dettagli si raccolgono in un'espressione finale da «Cosa sarà di me!», aprono le natatorie e fanno il salto, pochi centimetri, arrivando leggermente sbilanciati, stupiti di essere ancora in piedi. (p. 6) *Molti anni fa, nel mio primo viaggio in Antardide, ero venuto qui accompagnando un'altra missione che lavorava con i [[pinguino di Adelia|pinguini Adélie]], dei veri acrobati al confronto: schizzavano fuori dal mare come pupazzi a molla, perfettamente eretti, e atterravano sulla banchisa un paio di metri più in alto. Non sempre atterravano, qualche volta si impiantavano contro la parete bianca ed eretti ricadevano in acqua, sbucando nuovamente fuori senza perdere contegno, sbattendo e ricadendo e risaltando, finché ci riuscivano. (p. 6) *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di [[pinguino Imperatore|Imperator]], la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. (p. 7) *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. (pp. 7-8) *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. (p. 8) *Nei giorni successivi Jeremy si è ripreso abbastanza in fretta, a dire il vero anche perché ha conosciuto una ricercatrice italiana, [[Teresa Montaruli]], impegnata nel gruppo di studio sulla neutrino-astronomia e il Progetto Nemo. (p. 10) *Teresa gravita tra l'Università di Bari e quella di Madison, Wisconsin, e ci ha parlato dei nuovi orizzonti osservativi, stanno costruendo enormi infrastrutture per rivelare altri messaggeri dell'universo, i [[neutrino|neutrini]], particelle neutre e molto elusive perché risentono solo della 'forza debole', una delle forze fondamentali della materia; e quelle particelle, i neutrini, sono di carica nulla e hanno massa nulla o quasi nulla al contrario dei fotoni che interagiscono con la materia elettromagneticamente. (p. 10) *Teresa è gentile, e la sera dopo, a cena nel ristorante della base, nel punto più basso del pianeta e nel ghiaccio più avvolgente, ha cercato di tradurre il tutto per noi non in altri termini, piuttosto in concetti, ma non è stato facile. Ci ha spiegato con pazienza che se le sorgenti accelerassero non solo elettroni ma anche protoni, la produzione dei neutrini insieme ai fotoni sarebbe garantita; e che i neutrini potrebbero prodursi anche grazie all'annichilimento della materia oscura che la forza di gravità accumula al centro del Sole o della Terra, o al centro della galassia. Teresa indicava i neutrini con le sue belle mani quasi fossero lì presenti [...]. (pp. 10-11) *Gli aborigeni del vasto arcipelago che delimita a nord lo stretto di Magellano, sebbene conosciuti sotto il generico nome di 'fuegini', appartengono a tre gruppi che sensibilmente differiscono tra di loro per linee, idiomi e costumi: [[Alakaluf]], [[Yagan]] e [[Ona]]. Gli Alakaluf sono i fuegini più miserabili, e la loro razza e oggi quasi spenta. Vivono sulle rive del mare nutrendosi di pesci, molluschi e chiocciole. Si deve al loro carattere rivierasco se, come gli Yagan, furono scoperti dai primi navigatori giunti in questa regione, compreso [[Ferdinando Magellano|Magellano]] che li segnala nel 1520. (p. 35) *Sono di piccola statura, il viso largo e abbronzato, le gambe arcuate per l'abituale postura rattrappita; sono sporchissimi e tali vennero giudicati a Parigi dove nel 1881 si diede mostra di un gruppo di questi disgraziati. (p. 35) *Gli Alakaluf non hanno quasi alcun rapporto con i bianchi, e nelle missioni se ne trovano ben pochi. (pp. 35-36) *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli Alakaluf, sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. (p. 36) *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. (p. 36) *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. (p. 36) *La strada corre attraverso chilometri e chilometri di pampa desertica, ogni tanto una [[estancia]], ogni tanto una 'foresta morta'. Le estancias sono bellissime, curate, ben dipinte, colorate, con le loro staccionate bianche. Sono casa e fattoria, non hanno il carattere rustico dei nostri agglomerati agricoli, scuri, di mattoni, con le masserizie a vista, qui tutto è pettinato e allegro, almeno a vederlo dal di fuori. Dev'esserci un'idea forte della casa se al cancello della lunga strada che porta alla estancia vera e propria la cassetta della posta è a forma di casa, una casa in miniatura che a volte riproduce quella vera, visibile sullo sfondo. (p. 37) *A [[Puerto Hambre|Port Famine]], sede del centro geografico del Cile, sono arrivato a Punta Arenas [...]. Poteva darsi che di Punta Arenas, che una volta non era dov'è oggi, restasse qualcosa del primo insediamento: una colonia penale cilena della metà del diciannovesimo secolo i cui reclusi si ammutinavano periodicamente e facevano a pezzi i pochi immigrati cileni che provavano a vivere lì intorno. [...] Ma di quella colonia penale non c'è traccia. E nemmeno di Port Famine, a parte un cartello e una lapide per ricordare che [[Pedro Sarmiento de Gamboa|Pedro Sarmiento]], mentre andava alla ricerca della mitica Ciudad de los Césares, fondò qui nel Cinquecento, quando gli indigeni ci vivevano già da migliaia d'anni, la prima città e la chiamò Rey Felipe. Nessuno la conobbe mai con quel nome. (p. 71) *Circa tre anni dopo la sua fondazione ci passò l'inglese [[Thomas Cavendish]], e trovò solo i resti di persone morte per freddo e per fame. Con la concretezza dei corsari sostituì al nome regale quello più rispondente di Port Famine, 'Porto Carestia'. (p. 71) *Di fronte c'è l'isola pumblea di [[Isola Dawson|Dawson]] che fu l'ultima residenza degli indios custoditi dai missionari italiani. E che fu la prima nuova residenza dei ministri di [[Salvador Allende|Allende]] quando venne il loro turno. (pp. 71-72) *{{NDR|Sugli Yagan}} Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe [...]. (p. 73) *{{NDR|Sugli Yagan}} Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. (pp. 73-74) *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. (p. 74) *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. (p. 74) *Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. (p. 74) *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. (pp. 74-75) *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. (p. 75) *Thomas Bridges col tempo rinunciò alla missione, ottenne terreni dall'Argentina e fondò una grande [[estancia]], vivendo con gli indios come su una lama, ma diventando un'autorità per loro, e raccogliendo la loro [[lingua yamana|lingua]] in quello straordonario dizionario yaman-inglese che comperai una mattina di pioggia ad Ushaia dagli eredi degli eredi degli eredi. ()p. 75) *Gli Yagan devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. (p. 82) *[[Isola di re Giorgio|King George Island]] è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. (p. 94) *Passo ore a guardare gli elefanti marini, enormi bestioni che dormono addosso l'uno all'altro sulla riva; la pelle coriacea che ricopre il grasso è macchiata di muschio e gli occhi grandissimi secernono una lacrima densa, che impedisce al vento di asciugare il liquido corneale, e che cola lentamente fino ai loro baffi. (p. 95) *[[Edward Adrian Wilson|Edward Wilson]], biologo e pittore, il personaggio più amato della 'banda antartica', vide il suo primo perielio nel 1902. Tirò fuori di corsa il teodolite e misurò tutti gli angoli e le distanze dei cerchi luminosi tra di loro e annotò: «Era una visione stupenda ma molto difficile da descrivere, però sono riuscito a fare degli schizzi che credo potranno rendere l'idea». (p. 96) *Le lastre fotografiche dell'epoca avevano tempi di posa troppo lunghi, e poi erano in bianco e nero, e i fenomeni ottici troppo mobili perché potesse restarne qualcosa. Così Wilson faceva degli schizzi a matita durante le marce e accanto a ogni forma luminosa appuntava il colore, arancio, giallo, violetto, tarsformandoli poi in acquarelli nei momenti di riposo della baracca. (p. 96) *Morì con [[Robert Falcon Scott|Scott]] nel 1912 nel disperato ritorno dal [[Polo Sud]], dove avevano piantato la bandiera norvegese di [[Roald Amundsen|Amundsen]] e una lettera che li invitava a rendere omaggio al re Haakon VII. I suoi acquarelli danno l'immagine più bella e adeguata di questo paesaggio: chiuso nella sua differenza da tutto quanto conosciamo e che mai ci accoglierà. (p. 96) *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. (p. 100) *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Baia del Pendolo|Pendulum Cove]], un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. (p. 120) *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le [[aurora polare|aurore astrali]], gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. (p. 121) *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. (p. 121) *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. (pp. 121-122) *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antrtica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, [[Frank Wild]], partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. (p. 136) *[[Roald Amundsen|Amundsen?]] Rispettato, non molto di più. Fu un professionista nell'epoca di grandi amatori, venne in [[Antartide]] quando Scott aveva già iniziato la marcia verso il [[Polo Sud|Polo]], scelse una via migliore, arrivò primo. Piantò la sua bandiera e se ne andò. Un lavoro ben fatto, dicevano qui, ma quella spedizione fu la più povera di bagaglio scientifico e di risonanza umana. (p. 138) ==''Staccando l'ombra da terra''== ===[[Incipit]]=== Non c'è un momento preciso né un giorno fissato, non ti sarà preannunciato da alcun segno esteriore, nulla nei comportamenti e nel paesaggio sarà diverso dall'abituale, il sole a filo della pista, la pista che finisce nel mare, niente comunque ti farà presagire che è giunto il momento, per te, di trovarti su un [[aeroplano]] senza passeggeri, senza piloti, senz'altri che non sia tu stesso, come nel peggiore dei sogni. Puoi parlare ad alta voce, non v'è divieto, puoi cantare o sudare, non v'è chi se ne accorga, puoi girarti verso destra e guardare al posto vuoto dove abitualmente siede il tuo maestro, considerare quel vuoto come la più sconsolata rappresentazione del vuoto assoluto, la più struggente sensazione d'abbandono. Puoi tirare indietro le manette, fermare l'elica, aprire il portello, sganciare le cinture e scendere sollevando le braccia: qualcuno venga a prendere l'aeroplano che stai lasciando lì, allineato all'inizio della pista per il tuo primo decollo da solo. Una decisione di grande saggezza, una decisione onorevole. Ma con quale coraggio? ===Citazioni=== *La corsa di [[decollo]] è una metamorfosi, ecco una quantità di metallo che si trasforma in [[aeroplano]] per mezzo dell'aria, ogni corsa di decollo è la nascita di un aeroplano, anche questa volta l'avevi sentita cosí, con lo stupore di ogni metamorfosi; verso la fine della trasformazione e della pista senti che l'aeroplano prorompe, non è piú terrestre, troppi sobbalzi, troppe imbardate di qua e di là, a terra non lo tieni più, meglio volare che correre cosí, aspetti solo che diventi definitivamente un aeroplano, vorresti che lo fosse già, a quel punto talvolta viene su da solo, e appena viene su s'acquieta, altre volte basta una leggera, leggerissima chiamata con il volantino. (p. 5) *(Se nella memoria esistesse un comparto per le prime volte, pensi controllando che tutto sia spento, metteresti il primo [[decollo]] da solo nella stessa regione della prima volta in amore, perché l'intensità è quella; curioso che la prima e più travolgente compenetrazione con un'altra creatura si trovi per te in compagnia della prima e piú grande solitudine, radicale, 'solista' nell'aria). (p. 13) *L'ultima posizione certa era ''Abeam Boa'', un punto mitico sulla carta una decina di miglia a est di Bologna sulla verticale di piccoli agglomerati di case tutti uguali, poteva essere Budrio o Medicina o San Lazzaro di Savena, sui [[tetto|tetti]] non ci sono i nomi dei paesi, nessuno ha esaudito il desiderio di Rodčenko<ref>Aleksandr Michajlovič Rodčenko è stato un pittore, fotografo e grafico russo che ha partecipato alla costituzione del movimento costruttivista. {{Cfr}}[[w: Aleksandr Michajlovič Rodčenko |voce]] su Wikipedia.</ref>per il quale i tetti avrebbero dovuto essere la facciata delle case rivolte verso il cielo, affinché le case offrissero agli [[aeroplano|aeroplani]] qualcosa di meglio della monotonia delle tegole; questo accadeva negli anni Trenta, da allora il tetto come facciata non si è realizzato, i tetti sono tutti uguali, uguali i paesi senza nome sui tetti, ed è così che ti sei perso, mentendo all'Ente su un riporto. (pp. 67-68) *La [[nebbia]] era una nube infeconda, così la pensava [[Aristotele]], non fidatevi del suo carattere avvolgente, pervadente, quell'acqua è solo umidità, non è pregnanza di [[pioggia]] che feconda i campi e gonfia il corso dei fiumi. La nebbia è arredamento, la nebbia si appoggia: sui campi, nello spazio tra terra e cielo, buona per i delitti. E inconsapevoli, ad essa indifferenti. Ma sono delitti quelli che commette. (pp. 68-69) *Il ''Quebec Delta Mike'' che hai chiesto, QDM, è una vecchia voce del vecchio codice Q, codice che usavano già [[Carlo Faggioni|Faggioni]] e [[Carlo Emanuele Buscaglia|Buscaglia]]<ref> Carlo Faggioni e Carlo Emanuele Buscaglia sono stati due assi dell’aviazione italiana nella [[Seconda guerra mondiale]]. Entrambi sono stati abbattuti in missione nel 1944. {{Cfr}} [[w: Carlo Faggioni|voce]] e [[w: Carlo Emanuele Buscaglia|voce]] su Wikipedia.</ref>, nulla al mondo è più conservativo dell'aeronautica e della marina, QDM, qudimike, vecchia voce, la più amata di ogni pilota, voce che porta a casa, intraducibile perché non una sigla ma tre lettere che codificano e suggellano la seguente, salvifica domanda: per come voi mi rilevate qual è la prua che devo mettere volendo giungere alla mia destinazione?, ''destino'' in spagnolo, una lingua in cui il fine geografico coincide col compimento della propria personale avventura. (p. 72) *In nessun luogo la [[parola]] ti sembrava così importante come in cielo, o ascoltata con tanta avidità; il [[volo]] aveva un suo [[alfabeto]], minore come il Morse o il Braille, un alfabeto senza ambizione di creare parole, un semplice alfabeto fonetico, non simboli che traducevano lettere né lettere che componevano parole, ma solo parole di uso comune per compitare inequivocabilmente le lettere dell'alfabeto normale, Bravo per B, Sierra per S, un lessico al servizio di un alfabeto e non viceversa, Juliet, Charlie, Mike, Oscar, Romeo e Victor, sei nomi di persona, due balli, il ''fox-trot'' e il ''[[tango]]'', due nazioni, il Quebec e l'India, una sola città, Lima, due etnie, Yankee e Zulu, un hotel, un liquore, una divisa, un mese per tutti, november, un'analisi clinica come i raggi x. (p.82) ===[[Explicit]]=== Ho tirato il volantino, ho fatto quota sufficiente, ho battuto due tre volte le ali in segno di saluto. Bruno adesso è più tranquillo. Nizza e Mentone sfilano via sulla sinistra. Non parliamo, del resto non parliamo quasi mai durante il [[volo]]. Ciascuno di noi pensa già a Genova e a Milano, a Verona e al filo quasi rettilineo che ci riporta a casa, a Venezia. Al tramonto, dopo l'atterraggio, faremo lunghi ed elastici passi per rilassarci dalle fatiche dei comandi. Sorrideremo, di nuovo ricongiunti alla nostra ombra. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Daniele Del Giudice, ''Atlante occidentale'', Einaudi, Torino, 1985. ISBN 88-06-58222-4 *Daniele Del Giudice, ''Lo stadio di Wimbledon'', Einaudi, Torino, 2021. ISBN 978-88-06-25239-7 *Daniele Del Giudice, ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009. ISBN 978-88-06-19793-3 *Daniele Del Giudice, ''Staccando l'ombra da terra'', Einaudi, Torino, 1994. ISBN 88-06-13584-8 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Del Giudice, Daniele}} [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] a95p1xowwq1dqg0tp7ul1qdbx0h6kzv Anatomia 0 163314 1223790 1081923 2022-08-22T11:05:49Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Anatomia del corpo humano.jpg|thumb|upright=1.3|Juan Val de Amusco, ''Anatomia del corpo umano'', Roma, 1559.]] Citazioni sull''''anatomia'''. *Chi non sa anatomia... non finisce di operare ne' corpi umani tagliando, dando il fuoco, cuocendo e così fatti uffici, facendo sì che per errore non ne ammazzi qualcuno. E questo perché un privo di tale cognizione spesse volte nel tagliare pigliarà il nervo per la vena. Simili alora a mali cuochi e scalchi, i quali tagliano alle tavole de' signori. De' quali dice [[Galeno]], nel secondo della terapeutica, che non tagliano la carne per filo, ma la tritano, sfilano e stropicciano. ([[Giovanni da Vigo]]) *Dovrebbero fare dei concorsi di bellezza anche per l'interno dei corpi. La milza migliore, i reni meglio sviluppati. Perché non dobbiamo avere un ideale di bellezza anche per l'intero corpo, sia esterno che interno? (''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'') *Il suo arrivo alla [[Vucciria]] causava la paralisi completa del mercato: i friggitori di panelle abbassavano il fuoco sotto la padella, i venditori di fusaie, di semi di zucca, di olive e di castagne secche smettevano di lanciare le loro urla atroci. Ottenuto il silenzio, era la principessa a mettersi a urlare come un venditore di semenze, con la mano a megafono: «Donne, donne, accorrete». E le donne, misteriosamente sortite dal sottosuolo, si avvicinavano. A questo punto la principessa faceva scattare una molla e il baule si apriva di colpo, mostrando un modello in cera del corpo femminile, sezionato in maniera da evidenziare tutti gli organi interni, del tipo in uso una volta nelle facoltà di medicina [...]. Era un'apparizione teatrale e abbastanza lugubre, che spaventava moltissimo le donne della Vucciria. Quando queste si riavevano, la principessa impaziente, indicando con una bacchetta di legno gli organi che nominava, si metteva a fare una vera e propria lezione di anatomia, finalizzata all'aborto autarchico. ([[Stefano Malatesta]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sull'|w_preposizione=riguardante l'}} {{s}} [[Categoria:Anatomia| ]] [[Categoria:Discipline]] 61eyrqale1l79irczgr6xisxxwmwegz 1223791 1223790 2022-08-22T11:06:09Z SunOfErat 12245 destub wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Anatomia del corpo humano.jpg|thumb|upright=1.3|Juan Val de Amusco, ''Anatomia del corpo umano'', Roma, 1559.]] Citazioni sull''''anatomia'''. *Chi non sa anatomia... non finisce di operare ne' corpi umani tagliando, dando il fuoco, cuocendo e così fatti uffici, facendo sì che per errore non ne ammazzi qualcuno. E questo perché un privo di tale cognizione spesse volte nel tagliare pigliarà il nervo per la vena. Simili alora a mali cuochi e scalchi, i quali tagliano alle tavole de' signori. De' quali dice [[Galeno]], nel secondo della terapeutica, che non tagliano la carne per filo, ma la tritano, sfilano e stropicciano. ([[Giovanni da Vigo]]) *Dovrebbero fare dei concorsi di bellezza anche per l'interno dei corpi. La milza migliore, i reni meglio sviluppati. Perché non dobbiamo avere un ideale di bellezza anche per l'intero corpo, sia esterno che interno? (''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'') *Il suo arrivo alla [[Vucciria]] causava la paralisi completa del mercato: i friggitori di panelle abbassavano il fuoco sotto la padella, i venditori di fusaie, di semi di zucca, di olive e di castagne secche smettevano di lanciare le loro urla atroci. Ottenuto il silenzio, era la principessa a mettersi a urlare come un venditore di semenze, con la mano a megafono: «Donne, donne, accorrete». E le donne, misteriosamente sortite dal sottosuolo, si avvicinavano. A questo punto la principessa faceva scattare una molla e il baule si apriva di colpo, mostrando un modello in cera del corpo femminile, sezionato in maniera da evidenziare tutti gli organi interni, del tipo in uso una volta nelle facoltà di medicina [...]. Era un'apparizione teatrale e abbastanza lugubre, che spaventava moltissimo le donne della Vucciria. Quando queste si riavevano, la principessa impaziente, indicando con una bacchetta di legno gli organi che nominava, si metteva a fare una vera e propria lezione di anatomia, finalizzata all'aborto autarchico. ([[Stefano Malatesta]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sull'|w_preposizione=riguardante l'}} [[Categoria:Anatomia| ]] [[Categoria:Discipline]] hhdd4mrty8xkw3cu130abcklbtgjeig Daniela Nobili 0 172707 1223787 1124893 2022-08-22T11:04:16Z SunOfErat 12245 /* Film */ +1 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Daniela Nobili.jpg|miniatura|Daniela Nobili nel 1973]] '''Daniela Nobili''' (1952 – vivente), attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana. ==Citazioni di Daniela Nobili== *Fare l'attore è il mestiere più bello del mondo. Il più bello. Mi commuovo ogni volta che lo dico ma è il più bello. Non tutti ce la fanno, però già... non bisogna per forza arrivare, però già farlo è un grande regalo. Imparare a farlo, studiarlo per farlo. <ref name= Cigliano>Dall'intervista di Alessio Cigliano, ''Radio Cigliano'', 28 gennaio 2020. [https://www.youtube.com/watch?v=lok5nC0KxW8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref> *Non capisco come si possa avere quella {{NDR|il doppiaggio}} come passione, se non hai la passione della recitazione, che nasce dal teatro... e poi viene dopo il doppiaggio.<ref name= Cigliano /> *Recitare, giuro, fa risparmiare lo psicanalista.<ref name= Cigliano /> ==Note== <references /> ==Doppiaggio== ===Film=== *''[[Freaks (film)|Freaks]]'' (1932; doppiaggio 1983) *''[[L'ultima guerra]]'' (1961) *''[[Le lacrime amare di Petra von Kant]]'' (1972) *''[[Asso (film)|Asso]]'' (1981) *''[[Inseparabili (film 1988)|Inseparabili]]'' (1988) *''[[Légami!]]'' (1990) *''[[Star Trek: La nemesi]]'' (2002) ===Serie televisive=== *''[[E.R. - Medici in prima linea]]'' (1994 - 2009) *''[[Star Trek: Voyager]]'' (1995 - 2001) == Voci correlate == * [[Gianni G. Galassi]], marito ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Nobili, Daniela}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]] [[Categoria:Doppiatori italiani]] r5oluh34g9mqdtu5y6qmv0rg86u5nzj Canale di Panama 0 175773 1223742 1108209 2022-08-22T08:11:36Z Spinoziano (BEIC) 86405 +1, piccoli fix wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Panama Canal Map EN.png|thumb|280px|Canale di Panama]] Citazioni sul '''canale di Panama'''. *E quando passammo il Canale di Panama io non potei staccare gli occhi dai verdi alberi e piante esotiche, palme, capanne, tizi in capppelli di paglia, il caldo fango tropicale color marrone scuro lungo le rive del Canale (con il Sudamerica proprio al di là della palude in Colombia) ma gli ufficiali gridavano: "Dài, per Dio, non hai mai visto il Canale di Panama prima, dove cavolo è il pranzo?" ([[Jack Kerouac]]) *Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un tale rapporto, devono promuovere un essenziale cangiamento. Col [[Canale di Suez|taglio dell'istmo di Suez]] la parte più popolosa dell'Europa comunicherà direttamente con quella dell'Asia, sedi d'incivilimento antichissimo, ove trovansi radunati i tre quarti degli abitanti del globo. Col taglio dell'istmo di Panama proseguirassi la via onde compiere il giro di questo per linea incomparabilmente più breve, approfittando nel modo più utile del favore dei venti e delle correnti marine, e facendovi concorrere le nuove regioni, ove il progresso di una recente civiltà si va sviluppando con una rapidità sorprendente. Le gelosie politiche si adoprano per altro a frapporvi difficoltà, giovandosi eziandio del voto di uomini della scienza per proclamare l'inopportunità di siffatte imprese. ([[Elia Lombardini]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul}} {{s}} [[Categoria:Luoghi di Panama]] 5yh2ua7pa274wfx9fpfo18gylz0pr7t 1223746 1223742 2022-08-22T08:25:51Z Spinoziano 2297 +1, piccoli fix wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Panama Canal Map EN.png|thumb|upright=1.2|Mappa del canale]] Citazioni sul '''canale di Panama'''. *E quando passammo il Canale di Panama io non potei staccare gli occhi dai verdi alberi e piante esotiche, palme, capanne, tizi in capppelli di paglia, il caldo fango tropicale color marrone scuro lungo le rive del Canale (con il Sudamerica proprio al di là della palude in Colombia) ma gli ufficiali gridavano: "Dài, per Dio, non hai mai visto il Canale di Panama prima, dove cavolo è il pranzo?" ([[Jack Kerouac]]) *Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un tale rapporto, devono promuovere un essenziale cangiamento. Col [[Canale di Suez|taglio dell'istmo di Suez]] la parte più popolosa dell'Europa comunicherà direttamente con quella dell'Asia, sedi d'incivilimento antichissimo, ove trovansi radunati i tre quarti degli abitanti del globo. Col taglio dell'istmo di Panama proseguirassi la via onde compiere il giro di questo per linea incomparabilmente più breve, approfittando nel modo più utile del favore dei venti e delle correnti marine, e facendovi concorrere le nuove regioni, ove il progresso di una recente civiltà si va sviluppando con una rapidità sorprendente. Le gelosie politiche si adoprano per altro a frapporvi difficoltà, giovandosi eziandio del voto di uomini della scienza per proclamare l'inopportunità di siffatte imprese. ([[Elia Lombardini]]) *Se Dio avesse voluto un canale a Panama, ce lo avrebbe messo. ([[Filippo II di Spagna]]) ==Voci correlate== *[[Panama]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul}} [[Categoria:Luoghi di Panama]] mj0ykzriht01rqcgxzjb423hb3ikq53 Anya Taylor-Joy 0 176160 1223695 1217984 2022-08-22T00:52:42Z Danyele 19198 +1 / fix vari wikitext text/x-wiki [[File:Anya Taylor-Joy by Patrick Lovell, January 2019.jpg|thumb|Anya Taylor-Joy (2019)]] '''Anya Josephine Marie Taylor-Joy''' (1996 – vivente), attrice e modella statunitense di origini argentine e britanniche. ==Citazioni di Anya Taylor-Joy== *[...] sono una profonda amante della [[Natura]], è la mia comfort-zone, il mio luogo felice. Non vedo l'ora di salire in cima a una montagna e godere del panorama che si apre di fronte ai miei occhi. Non scatto mai fotografie dei posti che amo, preferisco godermi il momento e perdermi nella bellezza di quei posti, divorandoli con lo sguardo.<ref>Dall'intervista di Claudia Catalli , ''[https://www.grazia.it/stile-di-vita/interviste/anya-taylor-joy-intervista-the-northman Anya Taylor-Joy: «Torno al mio primo amore»]'', ''grazia.it'', 21 aprile 2022.</ref> {{Int2|''[https://www.lofficielitalia.com/moda/the-now-icon-anya-taylor-joy-intervista-editoriale The Now Icon: Anya Taylor-Joy]''|Intervista di Vanessa Scott, ''lofficielitalia.com'', 3 marzo 2020.}} *Il mio lavoro di attrice è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente. *Ho iniziato a recitare a 18 anni, e mi sembra di scoprire progressivamente chi sono attraverso tutti i ruoli che via via mi scrollo di dosso.< *Non ho mai sopportato che alla parola ambizioso si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo. ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attrice=== ====Film==== *''[[Split]]'' (2016) *''[[Emma.]]'' (2020) ====Serie televisive==== *''[[Peaky Blinders]]'' (2019 - 2022) *''[[La regina degli scacchi (miniserie televisiva)|La regina degli scacchi]]'' (2020) ===Doppiatrice=== *''[[Dark Crystal - La resistenza]]'' (2019) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Taylor-Joy, Anya}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] eutx2448zhgoi349jm25j3td6zmvsyp 1223697 1223695 2022-08-22T00:54:49Z Danyele 19198 /* Citazioni di Anya Taylor-Joy */ +wl -typo wikitext text/x-wiki [[File:Anya Taylor-Joy by Patrick Lovell, January 2019.jpg|thumb|Anya Taylor-Joy (2019)]] '''Anya Josephine Marie Taylor-Joy''' (1996 – vivente), attrice e modella statunitense di origini argentine e britanniche. ==Citazioni di Anya Taylor-Joy== *[...] sono una profonda amante della [[Natura]], è la mia comfort-zone, il mio luogo felice. Non vedo l'ora di salire in cima a una montagna e godere del panorama che si apre di fronte ai miei occhi. Non scatto mai fotografie dei posti che amo, preferisco godermi il momento e perdermi nella bellezza di quei posti, divorandoli con lo sguardo.<ref>Dall'intervista di Claudia Catalli , ''[https://www.grazia.it/stile-di-vita/interviste/anya-taylor-joy-intervista-the-northman Anya Taylor-Joy: «Torno al mio primo amore»]'', ''grazia.it'', 21 aprile 2022.</ref> {{Int2|''[https://www.lofficielitalia.com/moda/the-now-icon-anya-taylor-joy-intervista-editoriale The Now Icon: Anya Taylor-Joy]''|Intervista di Vanessa Scott, ''lofficielitalia.com'', 3 marzo 2020.}} *Il mio lavoro di [[attrice]] è entrare così tanto nel cervello del regista da sapere cosa vuole e cosa gli piace ancor prima che me lo dica esplicitamente. *Ho iniziato a recitare a 18 anni, e mi sembra di scoprire progressivamente chi sono attraverso tutti i ruoli che via via mi scrollo di dosso. *Non ho mai sopportato che alla parola [[Ambizione|ambizioso]] si dia un connotato negativo: non mi ritengo ambiziosa perchè inseguo il successo, ma perché cʼè così tanto che voglio riuscire a fare da un punto di vista creativo. ==Note== <references /> ==Filmografia== ===Attrice=== ====Film==== *''[[Split]]'' (2016) *''[[Emma.]]'' (2020) ====Serie televisive==== *''[[Peaky Blinders]]'' (2019 - 2022) *''[[La regina degli scacchi (miniserie televisiva)|La regina degli scacchi]]'' (2020) ===Doppiatrice=== *''[[Dark Crystal - La resistenza]]'' (2019) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Taylor-Joy, Anya}} [[Categoria:Attori statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] cshbfxr8k63qyae4fczjqh2e7e71wgu Lorenza Carlassare 0 177802 1223707 1119576 2022-08-22T05:43:34Z Luca.favorido 67401 wikitext text/x-wiki '''Lorenza Carlassare''' (1931 – 2022), giurista, costituzionalista e accademica italiana. ==Citazioni di Lorenza Carlassare== *{{NDR|Sulla legittimità costituzionale del legislatore di rendere obbligatorio il vaccino anti [[SARS-CoV-2|COVID-19]]}} Il legislatore – nel limitare la libertà individuale, inviolabile secondo l'articolo 13 – si muove entro i margini ben definiti dell'articolo 32: la salute come fondamentale diritto della persona e come libertà di rifiutare ogni trattamento quando non sia in gioco l'interesse della collettività. Della possibilità di rifiutare trattamenti sanitari si è parlato a lungo a proposito del fine vita. Ma la situazione che stiamo vivendo ora riguarda chiaramente l'interesse della comunità.<ref name=Vaccino>Citato in Silvia Truzzi, ''Lorenza Carlassare: «La Carta tutela la vita: il vaccino può essere obbligatorio per legge»'', ''Il Fatto Quotidiano'', 30 dicembre 2020.</ref> *Il trattamento sanitario può essere imposto soltanto quando sia direttamente in gioco l'interesse collettivo: sicuramente legittimo è ogni intervento diretto a prevenire o fermare malattie contagiose che si risolvono in un diretto danno sociale. La vaccinazione è un esempio tipico. Non si può essere costretti a curarsi quando è in pericolo la propria vita, ma non quando la mancanza di cure mette in pericolo la vita di altri.<ref name=Vaccino/> *La legge può imporre la vaccinazione. Solo la legge naturalmente, nessun atto diverso: la riserva di legge per la limitazione dei diritti individuali è assoluta.<ref name=Vaccino/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Carlassare, Lorenza}} [[Categoria:Accademici italiani]] [[Categoria:Giuristi italiani]] n04ufk8hzgecx5xild7bu841ebzb5ab Antonella Cilento 0 180933 1223677 1139083 2022-08-21T21:33:58Z Sun-crops 10277 +1, picoli fix. La data riportata nella fonte per l'edizione digitale è maggio 2014 wikitext text/x-wiki '''Antonella Cilento''' (1970 – vivente), scrittrice italiana. ==Citazioni di Antonella Cilento== *{{NDR|[[Napoli]]}} Io, di notte, salendo via Orazio [...] la vedo che sorge dalla terra, distesa su un fianco. Ha bracciali di corallo – gli stop delle auto nel traffico – e cinture di teschi alla vita, lunghe chiome corvine irte di antenne televisive, candide zanne, un sesso scuro di polpo e occhi che, per fortuna, non apre, perché sarebbero rossi di brace. È [[Kālī|Kalì]] dalle molte braccia e dai molti seni. È la bellissima dea che uccide danzando a ritmo di reggae e sul suono delle tammorre. È una sirena dal canto mortale [...]. (da ''Napoli sul mare luccica'', Laterza, Roma-Bari, 2014, [https://books.google.it/books?id=o7uODAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PP1&dq=A&pg=PT5#v=onepage&q&f=false p. 5]. ISBN 9788858102701) ==''Bestiario napoletano''== ===[[Incipit]]=== Sembrerà strano, ma il primo collegamento che si stringe fra le zoccole, tradizionalmente luride pantegane ma anche [[prostituzione|prostitute]] di città, e scarrafoni, ovvero sia letterali scarafaggi che, in linguaggio delinquenziale arcaico, [[camorra|camorristi]] è tutto letterario. Anzi, per l'esattezza è il legame più forte stretto da [[Napoli]] con il padre della letteratura moderna, [[Miguel de Cervantes]]. ===Citazioni=== *Se c'è una cosa che Cervantes, nella sua incommensurabile grandezza insegna è: attenzione, quel che vi racconto sono favole, ma ''de te fabula narratur''.<br>È di te che questa storia parla. (p. 10) *Anche quando tratta un tema mitologico [[Jusepe de Ribera|Ribera]] si chiede come fare a renderlo vero. Più vero che può. E non ci perde in eleganza. Semplicemente, osa. E così l'intestino di Tizio taglia il quadro uscendo dalla pancia risucchiato dal becco d'aquila, il sangue scorre e imbratta, il muscolo scoperto di San Bartolomeo mostra la pelle lacerata e il volto dei vecchi la sofferenza senza energia, di chi è troppo stanco, ma troppo è il male per non soffrirne. (pp. 57–58) *Questa è la [[Piazza del Municipio (Napoli)|piazza]] del Comune e del Teatro Stabile Mercadante. Della politica e dello spettacolo. Potremmo davvero dirla cambiata dai giorni dei sovrani stranieri? In attesa di spuntarvi in metrò, la circumnavighiamo (a piedi è un'impresa, ci vuole una mappa) o la guardiamo dal prato sotto il castello, fra i ragazzi che vendono borse, le signore con le buste della spesa che aspettano l'autobus declinato al femminile ("quando arriva 'a R2?"), un occhio al San Carlo e ai giardini reali, sognando gli alberi e i libri della [[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III|Biblioteca Nazionale]]. (p. 75) *[[Matilde Serao]] fu il simbolo napoletano della rivoluzione femminile, lei che di certo [[femminismo|femminista]] non era, ma ugualmente esempio straordinario di scrittrice, imprenditrice, organizzatrice e madre insieme: potentissima fondatrice di giornali, ricercatrice di fondi, scrittrice inesauribile di romanzi e racconti, candidata al Nobel, scippatole da un'altra considerevole narratrice e figura di donna, [[Grazia Deledda]]. (p. 95) *Solachianiello è un termine che mi ricorda da vicino l'infanzia: le [[scarpa|scarpe]] degli [[anni Settanta]] non erano ancora l'inutile accrocchio di plastiche cinesi che oggi indossiamo sapendo che le butteremmo dopo una stagione o addirittura un mese o due. Erano scarpe costose e cucite a mano che richiedevano una giusta manutenzione, dunque il prezioso intervento del solachianiello. (p. 98) *Una città nasce spesso per isole e sfere e si trasforma, a colpi di forbice, per linee e tagli: alcuni tagli sono davvero chirurgici, ferite che non sempre risanano. Così accade a Napoli all'alba del famoso [[Risanamento di Napoli|Risanamento]], quando, dopo l'Unità d'Italia, si sentì il bisogno di mettere ordine nella pancia molle della città antica, dove i fondachi cadenti ospitavano una moltitudine di persone a rischio di epidemia, malavita e povertà. E fu tagliato il Rettifilo, come se fosse una napoletana ''avenue'' o un locale ''boulevard'', che ai margini si teneva fra due onde di palazzi ''fin de siècle''. (pp. 111–112) *{{NDR|Sul [[Real Albergo dei Poveri]]}} La Cattedrale nel deserto possiede il tetto più grande d'Europa – centotremila metri quadri –, e nemmeno fu completato: esistono tre cortili monumentali ma nei piani degli architetti di [[Carlo III di Spagna|Carlo III]] dovevano essere cinque. Gli uccelli lo usano come pista di decollo in ogni stagione e come piazza d'armi fra una migrazione e l'altra. È vuoto, un gigantesco corpo privo d'anima. Doveva sorgere nel Borgo Loreto, ma il terreno era instabile e acquitrinoso, così [[Ferdinando Fuga]] decise per l'attuale collocazione. (p. 167) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Antonella Cilento, ''Bestiario napoletano'', Laterza, 2022. ISBN 9788858130131 == Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Cilento, Antonella}} [[Categoria:Scrittori italiani]] j5ub3j6xgq0amvub4tcc1be7jjsrfke Crisi di Suez 0 184635 1223747 1159199 2022-08-22T08:28:15Z Spinoziano 2297 + voce correl. wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Tanks Destroyed Sinai.jpg|thumb|Carro armato egiziano distrutto]] Citazioni sulla '''crisi di Suez'''. *Ci riprendiamo quello che era nostro, perché il Canale fu scavato dai lavoratori egiziani e con denaro egiziano. ([[Gamal Abd el-Nasser]]) *Cittadini, oggi entriamo nel quinto anno della nostra rivoluzione. Abbiamo trascorso quattro anni di lotta; abbiamo lottato per cancellare le tracce del passato, dell'imperialismo e del dispotismo, dell'occupazione straniera e della tirannide interna [...] L'imperialismo tenta di minacciare il nostro nazionalismo, indebolendo l'arabismo e tentando di separarci con tutti i mezzi [...] Oggi non vogliamo più ripetere il passato. La Compagnia per il Canale di Suez era divenuta uno Stato nello Stato [...] Elimineremo il passato riguadagnando i nostri diritti sul Canale di Suez. Questi soldi sono nostri e questo Canale appartiene all'Egitto. [...] Quest'anno, sui cento milioni di dollari che il Canale ha fruttato, l'Egitto ne ha avuti tre; il nostro denaro non andrà più all'estero; il nostro denaro servirà per la Grande Diga [...] Il canale di Suez deve servire al benessere dell'Egitto, non al suo sfruttamento. Veglieremo sui diritti di ciascuno [...] In Egitto non esisterà altra sovranità che non sia quella del popolo egiziano; un popolo che avanza compatto contro tutti gli aggressori e le congiure degli imperialisti sulla via della costruzione e dell'industrializzazione. Realizzeremo una gran parte delle nostre aspirazioni e costruiremo effettivamente il nostro paese, poiché non esiste più nessuno che si possa ingerire negli affari dell'Egitto. Oggi siamo liberi e indipendenti. ([[Gamal Abd el-Nasser]]) *È vero che l'Egitto aveva il diritto di nazionalizzare il Canale, ma anche le altre nazioni avevano il diritto di mandare le proprie navi per tale via di comunicazione marittima con l'Oriente... Ripetiamo: Nasser aveva tutto il diritto di nazionalizzare Suez, ma il suo sistema di farlo è stato sbagliato. ([[Jawaharlal Nehru]]) *Il problema per Suez non sarebbe sorto, oppure si sarebbe presentato con aspetti meno preoccupanti, se non vi fosse stato in alcuni Paesi e negli ultimi tempi, un indebolimento dello slancio di solidarietà europea e occidentale. ([[Giuseppe Pella]]) *L'imperialismo, oggigiorno, ci impone una nuova e crudele battaglia per quale sta preparando ogni mezzo d'aggressione in suo possesso prima della crisi di Suez, questo fin da quando si rese conto della fermezza della coscienza rivoluzionaria araba e del fatto che le capacità popolari in alcune regioni arabe si sono bene organizzate. Ciò significa che questa battaglia è degli Arabi, prima anche che degli imperialisti. Il legittimo e naturale risveglio degli Arabi verso la strada della liberazione e del progresso forma, già di per sé, un grande pericolo per gli interessi dell'imperialismo e per la sua esistenza, non solo nella patria Araba ma nel mondo intero. ([[Michel Aflaq]]) *Un paese sovrano – l'Egitto – è stato attaccato, il suo esercito è stato distrutto, migliaia di egiziani sono stati uccisi e molte città ed entità egiziane sono state distrutte, e tutto questo solamente perché l'Egitto voleva nazionalizzare il Canale di Suez. ([[Muʿammar Gheddafi]]) ==Voci correlate== *[[Canale di Suez]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla}} [[Categoria:Eventi degli anni 1950]] [[Categoria:Storia dell'Egitto]] 4r8t79jpxnehbp8rtskz37b1bjkaiyh Wikiquote:GLAM/BEIC/Voci 4 185964 1223738 1218845 2022-08-22T08:04:07Z Spinoziano (BEIC) 86405 wikitext text/x-wiki ==Voci create nell'ambito del progetto BEIC== {{vedi anche|w:Progetto:GLAM/BEIC}} Elenco delle voci create su Wikiquote nell'ambito del [[w:Progetto:GLAM/BEIC|progetto BEIC]], a partire da materiale messo a disposizione dalla [[w:Biblioteca europea di informazione e cultura|Fondazione BEIC]]. Totali: '''174 voci'''<!--, di cui 1 in inglese, 1 in spagnolo, 1 in francese e 1 in latino-->. {{div col}} ===Persone=== #[[Paolo Monti]] - <small>2014-09-30</small> #:<small>[[File:Translation arrow.svg|50px]] anche in altre lingue: [[:en:Paolo Monti|en]], [[:es:Paolo Monti|es]], [[:fr:Paolo Monti|fr]]</small> #[[Giambattista Vasco]] - <small>2021-08-18</small> #[[Stefano da San Gregorio]] - <small>2021-08-29</small> #[[Christoph Scheiner]] - <small>2021-08-30</small> #[[Gian Rinaldo Carli]] - <small>2021-09-01</small> #[[Vittorio Saraceno]] - <small>2021-09-05</small> #[[Federico Sanvitale]] - <small>2021-09-06</small> #[[Antonio Sangiovanni]] - <small>2021-09-09</small> #[[Francesco Ricci (matematico)]] - <small>2021-09-11</small> #[[Charles-Joseph Mathon de la Cour]] - <small>2021-09-11</small> #[[Filippo Antonio Revelli]] - <small>2021-09-14</small> #[[Onofrio Puglisi]] - <small>2021-09-22</small> #[[Bartolomeo Pollastri]] - <small>2021-09-23</small> #[[Giovanni Battista Pisani]] - <small>2021-09-27</small> #[[Giovanni Giacomo Pierantoni]] - <small>2021-09-27</small> #[[Italo Zannier]] - <small>2021-09-29</small> #[[Auguste Marmont‎]] - <small>2021-10-11</small> #[[Giovanni Biagio Amico‎]] - <small>2021-10-11</small> #[[Stefano degli Angeli]] - <small>2021-10-12</small> #[[:la:Athanasius Kircherus|Athanasius Kircherus]] <small>(in latino)</small> - <small>2021-10-13</small> #[[Benedetto degli Alessandri]] - <small>2021-10-14</small> #[[Angelo da Vallombrosa]] - <small>2021-10-14</small> #[[Domenico Benivieni]] - <small>2021-10-14</small> #[[Pietro di Fabrizio Accolti]] - <small>2021-10-15</small> #[[Antonio Adamucci]] - <small>2021-10-15</small> #[[Bernardino Baldi]] - <small>2021-10-15</small> #[[Cosimo Bartoli]] - <small>2021-10-15</small> #[[Giusto Bellavitis]] - <small>2021-10-15</small> #[[Silvio Belli]] - <small>2021-10-15</small> #[[Abū-Ṭālib Ḫān]] - <small>2021-10-15</small> #[[Antonio Maria Bordoni]] - <small>2021-10-18</small> #[[Francesco Saverio Brunetti]] - 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<small>2021-08-18</small> #[[Proposizione (logica)]] - <small>2021-09-14</small> #[[Mercurio (astrologia)]] - <small>2021-09-23</small> #[[Pellicola per negativi]] - <small>2021-10-01</small> #[[Fotografo]] - <small>2021-10-04</small> #[[Palma]] - <small>2021-10-21</small> #[[Casuario]] - <small>2021-10-21</small> #[[Sferoide]] - <small>2021-10-28</small> #[[Teoria e pratica]] - <small>2021-10-28</small> #[[Scienza delle finanze]] - <small>2021-11-08</small> #[[Ragion di Stato]] - <small>2021-11-09</small> #[[Economia monetaria]] - <small>2021-11-10</small> #[[Numero perfetto]] - <small>2021-11-10</small> #[[Oggetto celeste]] - <small>2021-11-10</small> #[[Stelle fisse]] - <small>2021-11-15</small> #[[Sfericità della Terra]] - <small>2021-11-15</small> #[[Sfere celesti]] - <small>2021-11-15</small> #[[Seno di Abramo]] - <small>2021-12-10</small> #[[Regola del tre (matematica)]] - <small>2022-04-01</small> #[[Cosmografia]] - <small>2022-04-04</small> #[[Pineta di Ravenna]] - <small>2022-07-25</small> #[[Canale di Suez]] - <small>2022-08-22</small> ===Altro=== #[[I viaggi di Mandeville]] - <small>2021-11-08</small> #[[Algurisimo]] - <small>2021-11-10</small> #[[So di non sapere]] - <small>2022-05-04</small> {{div col end}} 39f2r3zmh7t3tbnhnygb5aw05i5bauz Eva Robin's 0 186284 1223635 1223449 2022-08-21T15:16:43Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki [[File:Intervista a Eva Robin's - 32° Lovers Film Festival.jpg|thumb|Eva Robin's nel 2017]] '''Eva Robin's''' o '''Eva RobinS''', nota come cantante anche con il nome di '''Cassandra''', pseudonimo di '''Roberto Maurizio Coatti''' (1958 – vivente), attrice, cantante e personaggio televisivo italiano. ==Citazioni di Eva Robin's== {{cronologico}} {{Int2|1=''[https://interviste.sabellifioretti.it/?p=747 Eva Robin's – Il Secolo XIX, 4 gennaio 1990]''|2=Intervista di [[Claudio Sabelli Fioretti]]; citato in ''Sabellifioretti.it''.}} *I personaggi dello spettacolo hanno sempre qualche cosa che deve far sognare. Se si entra nella normalità vera del discorso privato di un personaggio si infrange un sogno che la gente ha a proposito di queste star irraggiungibili. *Il nome me l’hanno dato gli altri. Quando ero piccolina ed ero molto più bionda di adesso, assomigliavo ad Eva Kant, la donna di ''[[Diabolik]]''. Ero una donna da fumetto. I fumetti mi sono sempre piaciuti, mi aiutano a sognare. Ma poi a seconda del caso io mi chiamo Roberta, Roberto, se voglio scandalizzare, oppure Eva o qualsiasi altro nome. I nomi sono abbinabili uno con l’altro, uno vive della natura dell’altro e viceversa. *Io uso l’immagine della seduttrice per difendere una parte di me che è molto indifesa e fragile. La seduzione è la mia corazza. La mia vera essenza è un omino piccolo piccolo. Una specie di lillipuziano, oppure un feto, qualcosa che non è mai diventato un uomo. *Qualsiasi personaggio del mondo dello spettacolo è un mostro. Se mi desse fastidio non avrei tolto i veli, non mi sarei mostrata, non avrei fatto di me stessa un caso. Non mi dà fastidio essere un mostro. Mi piace, ci convivo tranquillamente. È una maniera per sopravvivere in questa società. {{Int2|''[https://www.gay.it/eva-robins-intervista-gay-transfobia "I gay e la transfobia: ecco la verità"]''|Intervista di Alessio Poeta, ''Gay.it'', 5 agosto 2016.}} *Non capisco perché la gente continui a pensare che se una non appare in [[Tv]], vuol dire che è morta. *Penso che faccio bene a non andare più in televisione. Andando in video vengo sempre accomunata a quel mondo lì e che deve parlare sempre delle stesse cose. Dopo un po', detto tra noi, non so più cosa dire. Ho le frasi pronte, da anni, ad ogni domanda. *Nessuno mi ha mai chiesto cosa mi manca. Non so perché, ma nessuno l'ha mai fatto. {{NDR|«Cosa le manca, visto che ci tiene così tanto?»}} L'omicidio e il parto. *{{NDR|«Non si è mai pentita di essersi messa completamente a nudo?»}} Assolutamente no. Mi sono liberata di tutto il superfluo interiore, per farlo capire agli altri, e non sa quanto sono contenta. *{{NDR|«In quest'epoca dove non esistono più ruoli, qual è il segreto per conquistare un uomo?»}} Non fare nulla. Gli uomini, per me, sono ancora così inesplicabili. Mi sono totalmente disinnamorata della loro struttura interna, che oramai mi soffermo solo sulle fattezze fisiche. *Il [[fascino]] viene da sempre da qualcosa che, talvolta inconsciamente, ci fa paura. Dietro il fascino c’è sempre quel qualcosa di oscuro. *{{NDR|«Le piace la [[legge Cirinnà]]?»}} Bah, ho sempre pensato che fosse giusto avere dei diritti e che ognuno avesse la possibilità di scegliere se unirsi civilmente, o meno. Per quel che mi riguarda, quel tipo di contratto non fa per me. Se vuoi creare un mostro, sposalo. ==Citazioni su Eva Robin's== *La chiamai per un programma che si chiamava ''Primadonna'' e che andava in onda alle sette di sera su ''Italia 1''. Programma, ahimè, poco fortunato visto che chiuse due mesi dopo dalla messa in onda. Cercavamo una conduttrice e io pensai subito a lei. La vidi per la prima volta in Sardegna. Era di una bellezza mozzafiato. Con il suo sex appeal sedusse popolo e Paese. ([[Irene Ghergo]]) *Una delle donne più belle di questo Paese. ([[Lea T]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Robin's, Eva}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Cantanti italiani]] [[Categoria:Personaggi televisivi italiani]] i6rmijrbwobnh5763pf8x4k81eazdxi Lesbismo 0 187530 1223650 1174521 2022-08-21T16:20:01Z SunOfErat 12245 +1 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sul '''lesbismo'''. *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola gay. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. ([[Leslie Feinberg]]) *Politicamente, il [[femminismo]] come fenomeno teorico e pratico include il lesbismo, pur essendo superato da quest'ultimo. Senza il femminismo, il lesbismo come fenomeno politico non sarebbe esistito. La cultura lesbica e la società lesbica sarebbero rimaste segrete, come lo sono sempre state. Sul piano teorico, il lesbismo e il femminismo articolano le proprie posizioni in modo che uno interroghi sempre l'altro. Il femminismo ricorda al lesbismo che deve tener conto della sua inclusione nella classe delle donne. Il lesbismo mette in guardia il femminismo a proposito della sua tendenza a trattare delle mere categorie fisiche come fossero essenze immutabili e determinanti. ([[Monique Wittig]]) ==Voci correlate== *[[Omosessualità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|commons_preposizione=sul|wikt}} {{s}} [[Categoria:LGBT]] [[Categoria:Sessualità]] sxll8iuu84vjpmnijgrweiu0jbx1v80 W Series 0 188471 1223691 1180770 2022-08-22T00:07:51Z Danyele 19198 destub wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:2019 W Series, Brands Hatch (48854549808).jpg|thumb|Una gara di W Series (2019)]] Citazioni sulla '''W Series'''. *I piloti fanno spesso una vita isolata. Qui siamo tutte insieme, ci sfidiamo in pista, e poi condividiamo ogni aspetto, dall'hotel alle cene [...]. È un'esperienza positivamente intensa, sia a livello sociale che a livello mentale. ([[Jamie Chadwick]]) *{{NDR|Sulla W Series e sul «rischio di creare l'effetto contrario al voluto, ovvero "ghettizzare" i piloti donna anziché farli emergere»}} Io guardo ai fatti, e i fatti sono che oggi {{NDR|nel 2020}} ci sono 18 ragazze che stanno correndo come delle professioniste, pagate, e se questo campionato non ci fosse, di quelle 18 forse correrebbero in 5, tutte le altre non potrebbero gareggiare, anche per motivi di budget. Già questa è una vittoria. Il problema delle donne nel motorsport è una questione di numeri. I piloti di [[Formula 1]] sono venti, quei venti hanno talento, hanno soldi, hanno il management giusto, hanno fatto le scelte giuste durante la carriera, e per questo sono riusciti ad arrivare al top unendo tutti i tasselli del puzzle. In questo mondo solo il 2% sono donne ed è più difficile in quella piccola percentuale trovare quella che riesca a mettere insieme tutte queste situazioni. La W Series può servire anche come ispirazione. [...] una bambina di 8 anni oggi potrebbe aprire un magazine e vedere che esiste la W Series, ed avere un punto di riferimento, un obbiettivo per la propria carriera. ([[Vicky Piria]]) *Non ho nulla contro la W Series, perché promuove la presenza femminile nel motorsport, ma non sono d'accordo con la loro struttura e con il fare correre le ragazze solo tra di loro, perché l'unico modo per crescere è correre contro i piloti migliori [...]. Quando corri insieme alla F1 è una passerella, è bello vedere correre le ragazze ma se si osserva cosa sono poi in grado di fare non è sufficiente. Bisogna confrontarsi contro i piloti migliori per capire il proprio livello. [...] Se questa è una serie a sé stante non può essere d'aiuto, ma se dovesse diventare un trampolino di lancio [...] dove una volta elette le vincitrici si passa ad un livello successivo, allora sarebbe tutto fantastico. ([[Michèle Mouton]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Competizioni sportive]] p74jiqt2r28riq2skcqnobp7w1awyll Ashley Graham 0 188919 1223692 1219360 2022-08-22T00:37:18Z Danyele 19198 /* Citazioni di Ashley Graham */ +1 / riordino cronologico wikitext text/x-wiki [[File:Ashley Graham 2018.png|thumb|Ashley Graham (2018)]] '''Ashley Graham''' (1987 – vivente), modella e conduttrice televisiva statunitense. ==Citazioni di Ashley Graham== {{cronologico}} *Per me la [[bellezza]] coincide con la sicurezza. Se una donna è sicura di sé, appare bella. E lo è.<ref>Dall'intervista di Ilaria Ravarino, ''[https://www.elle.com/it/magazine/a22967839/ashley-graham-oggi/ "Sono Ashley Graham e anche se un tempo mi vedevo brutta, oggi sono orgogliosa della donna che sono diventata"]'', ''elle.com'', 6 settembre 2018.</ref> *Non è sempre facile amare ogni centimetro del tuo corpo. Ho imparato che è una pratica quotidiana, non solo un traguardo.<ref>Citato in Giusy Dente, ''[https://donna.fanpage.it/il-messaggio-body-positive-di-ashley-graham-amarsi-e-una-pratica-quotidiana-non-un-traguardo/ Il messaggio body positive di Ashley Graham: "Amarsi è una pratica quotidiana non un traguardo"]'', ''donna.fanpage.it'', 27 gennaio 2021.</ref> *Ero un sex symbol, ora sono una macchina sforna bambini e ho le smagliature fino all'ombelico. Che diavolo sta succedendo? {{NDR|È difficile}} fare i conti con i cambiamenti del corpo che una [[gravidanza]] può portare, nonostante la felicità che ne consegua. Poi un giorno mi sono fermata e ho pensato, fanculo, questa è la mia vita, e ho pubblicato una foto delle mie smagliature su Instagram, che quel giorno mio marito ha descritto come l'albero della vita. Benedicilo. Vorrei dire che è stato così. Che dopo aver postato quella foto, ho ritrovato la pace con me stessa e il mio nuovo corpo. Ma non è stato semplice. La nascita di Malachia e Roman è stata incredibile, ma le conseguenze sono state profondamente travolgenti. Non ho potuto camminare correttamente per molto tempo, per non parlare dell'esercizio fisico che non riuscivo a fare. Tremavo, non mi sentivo me stessa fisicamente o emotivamente. Avevo programmato di tornare al lavoro dopo otto settimane, ma ero un disastro e quando mi guardavo allo specchio, mi sentivo ancora incinta. [...] Ho imparato che va bene se il viaggio per amarti è più complesso di quanto avresti mai immaginato. Anche ora, se devo essere completamente onesta, vado a periodi. Non mi sento ancora del tutto a mio agio nel mio corpo, indipendentemente dalla mia difesa della body positivity. Ci sono giorni in cui mi guardo e dico: "Non c'è niente che non puoi gestire. Non c'è niente che tu non possa fare". Poi guardo le smagliature che ancora esistono e esisteranno per sempre sul mio stomaco, e penso, Dio, perché siete dovute salire fin sopra il mio ombelico?<ref>Da un'intervista a ''Glamour UK''; citato in ''[https://www.vanityfair.it/gallery/ashley-graham-smagliature-maternita-body-positivity-sex-symbol-macchina-sforna-bambini-verita-pressione-industria-moda Ashley Graham: «Ero un sex symbol, ora sono una macchina sforna bambini, con smagliature fino all'ombelico»]'', ''vanityfair.it'', 23 maggio 2022.</ref> {{Int2|1=''[https://www.vanityfair.it/people/mondo/2018/08/25/ashley-graham-modella-curvy-peso-vita-privata-fidanzata-intervista-foto-gossip Ashley Graham: «La felicità non si pesa sulla bilancia»]''|2=Intervista di Carla Bardelli, ''vanityfair.it'', 25 agosto 2018.}} *È una questione di potere. La taglia media delle americane è la 50, non la 36. Vogliamo accedere a prodotti di moda e di lusso, gli stilisti devono tenerne conto. Perché siamo tante e vogliamo far capire che anche noi esistiamo. *Ho provato di tutto per perdere peso, ma non ci sono mai riuscita. Per questo ho deciso di rinunciare. Non possiamo essere perennemente in guerra con noi stesse, alla ricerca di un ideale che ci obbliga a misure innaturali. *Sono riuscita a relativizzare, a convincermi che quello che pensiamo oggi sarebbe stato assurdo negli anni Cinquanta, per non parlare di altri periodi storici che hanno espresso altri canoni del corpo femminile. E poi, sono sicura: ciò che è nel cuore e nella testa delle persone è l'espressione più interessante, quella da coltivare e affermare. Difficile crederci, ma il fattore peso è davvero irrilevante. Non è per i numeri che leggi sulla bilancia che la gente ti ama, ma per quello che riesci a esprimere. *Mia madre è stata fondamentale: una figura forte e positiva, che si è sostituita a un padre aggressivo. Il suo essere solare e ottimista è stato determinante. L'amore e la sua presenza mi hanno sostenuta in molte occasioni e quando cadevo, come è successo nei complicati inizi della mia carriera, con alcol, sesso e droga che stavano per distruggermi, c’era sempre lei a darmi la forza per rialzarmi. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Ashley Graham (model)|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Graham, Ashley}} [[Categoria:Conduttori televisivi statunitensi]] [[Categoria:Modelli statunitensi]] rxhn861pkb2munrmlo9wspla44y7x5y Leslie Feinberg 0 192733 1223619 1223506 2022-08-21T14:25:44Z SunOfErat 12245 /* Incipit */ wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[femminismo separatista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli uomini parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola Honda 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita ma Harley superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *{{NDR|Pagina del libro lasciato da Edwin}} ''È una sensazione particolare, questa doppia coscienza, questa sensazione di guardarsi sempre con gli occhi degli altri, di misurare la propria anima con il metro di un mondo che sta a guardare con divertito e disprezzo e pietà. Ci si sente sempre sdoppiati: americani e neri, due anime, due pensieri, due sforzi disgiunti, due ideali contrastanti in un unico corpo scuro, e solo grazie alla sua forza tenace non viene lacerato.'' (cap. 15, p. 217) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] 0dzfhtc6bi5oiiwq898mlpfh2rgwq19 1223658 1223619 2022-08-21T16:26:41Z SunOfErat 12245 /* Stone Butch Blues */ wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[femminismo separatista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) {{NDR|[[transgender]]}} *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli [[Maschio e femmina|uomini]] parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] t31tcqu8drhbfrshka6fux4xkib2e5v 1223660 1223658 2022-08-21T16:28:12Z SunOfErat 12245 /* Voci correlate */ wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[femminismo separatista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) {{NDR|[[transgender]]}} *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli [[Maschio e femmina|uomini]] parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch (LGBT)]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] gi3f09e3a86rk91ea1w02pfebspqai1 1223661 1223660 2022-08-21T16:28:47Z SunOfErat 12245 wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[Separatismo femminista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) {{NDR|[[transgender]]}} *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli [[Maschio e femmina|uomini]] parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch (LGBT)]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] qjk5sa4xxfq9xzc5uzyavk18lap8nv6 1223768 1223661 2022-08-22T10:16:32Z SunOfErat 12245 /* Stone Butch Blues */ wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[Separatismo femminista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) {{NDR|[[transgender]]}} *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli [[Maschio e femmina|uomini]] parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) *"Mi sento come un fantasma, Edna. Come se fossi sepolta viva. Per il mondo, sono nata il giorno in cui ho cominciato a passare. Non ho un passato, non ho amori, nessun ricordo, non ho un io. Nessuno mi vede veramente, nessuno mi parla o mi tocca. (cap. 18, pp. 255-256) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch (LGBT)]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] jhn1ezth3lki7zpaciynrsb5l2srjoj 1223773 1223768 2022-08-22T10:29:44Z SunOfErat 12245 /* Citazioni */ wikitext text/x-wiki '''Leslie Feinberg''' (1949 – 2014), personalità politica, saggista e attivista statunitense. ==''Stone Butch Blues''== ===[[Incipit]]=== Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. (cap. 1, p. 15) {{NDR|[[lettere dai libri|lettera]]}} ===Citazioni=== *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. (cap. 1, p. 15) *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra [[Butch (LGBT)|butch]], in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. (cap. 1, p. 17) *Se la musica s'interrompeva perché alla porta c'erano i poliziotti, qualcuno riaccendeva il jukebox e allora ci scambiavamo i partner. Noi in giacca e cravatta facevamo coppia con le sorelle drag queen in abito femminile e scarpette. Non sembra vero, ma a quei tempi era illegale che due donne o due uomini ballassero insieme. Appena la musica finiva, le butch s'inchinavano, le partner femme facevano la riverenza e tutti tornavamo alle nostre sedie, alle nostre amanti e ai nostri drink, ad aspettare il fato che incombeva. (cap. 1, p. 18) {{NDR|nel [[gay bar]]}} *Ho sempre voluto dirti questo: in quel momento, ho avuto la certezza che capivi davvero come io mi sentivo nella vita. Soffocata dalla rabbia, con un tale senso di impotenza, incapace di proteggere me stessa o quelli che amavo di più, eppure decisa a resistere, a non arrendermi. (cap. 1, p. 21) *Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola [[gay]]. E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare. Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio. (cap. 1, p. 21) *A ogni cambio di stagione, quando arrivava il catalogo Sears, io ero la prima a sfogliarlo e non mi perdevo una pagina. Sul catalogo, le donne e le ragazze sembravano tutte uguali, e così pure gli uomini e i ragazzi. Io non c'ero, tra quelle ragazze. E nessuna donna adulta somigliava a me. a come sarei stata io da grande. Né in televisione, né fuori per strada, esistevano donne simili alla ragazzina riflessa in quello specchio. Lo sapevo, perché le cercavo continuamente. (cap. 2, p. 32) *La scuola di [[grazia]] e portamento mi insegnò una volta per tutte che non ero carina, non ero femminile e non sarei mai stata aggraziata. Il [[motti dai libri|motto]] della scuola era ''Ogni ragazza che entra, ne esce donna''. Io rappresentavo l'eccezione. (cap. 2, pp. 35-36) *Proprio quando sembrava che le cose non potessero andar peggio, mi accorsi che mi stava crescendo il [[seno]]. Le [[mestruazioni]] non erano un problema: finché sanguinavo e lo sapevo solo io, era una cosa privata tra me e il mio corpo. Ma il seno! I ragazzi si sporgevano dai finestrini delle auto per gridarmi oscenità. Il signor Singer alla cassa della farmacia mi fissava il petto mentre pagavo le caramelle. Smisi di correre e di giocare a pallavolo perché odiavo avere male al seno mentre saltavo o correvo. Mi piaceva com'era fatto il mio corpo prima della pubertà. E pensavo, chissà perché, che non sarebbe mai cambiato, non a questo modo! (cap. 2, p. 36) *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. (cap. 3, p. 41) {{NDR|[[Butch (LGBT)|butch]] e [[Femme (LGBT)|femme]] nel [[gay bar]]}} *{{NDR|Le lesbiche [[Separatismo femminista|separatiste]]}} "Hanno detto che le [[Butch (LGBT)|butch]] sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." (cap. 13, pp. 167-168) *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'"(cap. 13, p. 171) *"Oggi compio [[ventun anni]] e mi sento vecchia", dissi invece.<br>Il sorriso di Jan era triste. "Ne hai passate tante. C'è un'età che non si calcola in anni. Sai quando tagliano un albero e contano gli anelli? Tu hai un sacco di anelli nel tuo tronco [...]". (cap. 13, p. 173) *"[...] Nel [[sogni dai libri|sogno]] avevo la barba e il petto piatto. Ero così felice. È una parte di me che non so spiegare, capisci? [...] È una cosa vecchia dentro di me. Una cosa che riguarda il fatto di crescere diversa. Nella mia vita non ho mai voluto sentirmi diversa, nel sogno invece mi piaceva e stavo con altre persone che erano diverse come me. [...] Ma nel sogno non si trattava di essere gay ma di essere uomo o donna, capisci cosa intendo? Ho sempre pensato di dover dimostrare che sono come le altre donne, ma nel sogno non mi sentivo così. Forse non mi sentivo neanche una donna."<br>La luce della luna illuminava le rughe sulla fronte di Theresa. "Ti sentivi un uomo?"<br>"No" dissi scuotendo la testa "questa era la parte strana. Non mi sentivo né uomo né donna e mi piaceva essere una cosa diversa." (cap. 13, p. 176) {{NDR|[[transgender]]}} *"Scrivimi una [[lettera]], un giorno."<be>"Non so dove spedirla."<br>"Scrivila lo stesso." (cap. 13, p. 188) *"[...] Io non mi sento un uomo intrappolato in un corpo di donna. Mi sento in trappola e basta." (cap. 14, p. 195) *All'inizio era tutto divertente. Il mondo aveva smesso di prendersela con me. Ma molto presto scoprii che passare non significava solo non essere più notata, voleva dire essere sepolta viva. Dentro di me ero sempre io, intrappolata con tutte le mie ferite e le mie paure. Ma al di fuori non ero più io.<br>[...] Camminavo per Elmwood diretta alla moto. Davanti a me una donna si voltò nervosamente a guardarmi. Rallentai il passo mentre lei attraversò la strada e scappava via. Aveva paura di me. Fu allora che mi resi conto che passare da uomo cambiava quasi tutto. (cap. 15, p. 211) *È curioso, gli [[Maschio e femmina|uomini]] parlano sempre come esperti anche se possiedono solo una piccola [[Honda]] 50. Invece una donna può guidare per tutta la vita una [[Harley-Davidson|Harley]] superaccessoriata e sentirsi sempre insicura nella sua competenza. (cap. 15, p. 213) *[...] certificato di nascita, patente, tutti chiaramente al femminile. Come potevo procurarmi i documenti da uomo? [...] Senza uno straccio di documento non potevo nemmeno aprirmi un conto in banca, una carta di credito era fuori discussione. Mi sentivo una non-persona. Anche i fuorilegge probabilmente avevano più identità ufficiale di me. (cap. 15, p. 213) *Non era giusto. Per tutta la vita mi avevano detto che tutto, di me, era perverso e malato; se ero un uomo, però, diventavo "carino". Il fatto che mi accettassero come un uomo suonava con un ulteriore condanna di me come donna-uomo. (cap. 15, p. 218) *"Mi sento come un fantasma, Edna. Come se fossi sepolta viva. Per il mondo, sono nata il giorno in cui ho cominciato a passare. Non ho un passato, non ho amori, nessun ricordo, non ho un io. Nessuno mi vede veramente, nessuno mi parla o mi tocca. (cap. 18, pp. 255-256) *"Pensi che io sia una donna?"<br>Edna si sollevò su un gomito e mi guardò: "Tu cosa pensi?" chiese dolcemente.<br>Sospirai "Non so. Non ci sono mai state molte altre donne al mondo in cui identificarmi. Ma una cosa è certa, non mi sento nemmeno un uomo. Non so cosa sono. È una cosa che mi fa impazzire."<br>[...] "Credo di non aver mai avuto una compagna butch che non si sentisse lacerata come te."<br>"Sì, ma per me è diverso perché sto vivendo da uomo. Non so neppure se sono ancora una butch."<br>Lei annuì. "È vero, per te e Rocco è dura riuscire a conciliare la vita di tutti i giorni con la fedeltà a voi stesse. Ma credimi, tesoro, non sei la sola ad avere questa sensazione di non essere né uomo né donna."<br>"Non mi piace non essere nessuno dei due."<br>Edna portò il viso vicino al mio. "Tu sei qualcosa di più che nessuno dei due. Ci sono altri modi di essere, non solo una cosa o l'altra. Non è così semplice, altrimenti non ci sarebbero così tante persone che non rientrano in queste categorie. [...]" (cap. 18, p. 261) ==Bibliografia== *Leslie Feinberg, ''Stone Butch Blues'', traduzione a cura di Margherita Giacobino e Davide Tolu, Il Dito e La Luna, 2004. ISBN 88-86633-30-0 ==Voci correlate== *[[Butch (LGBT)]] *[[Transessualità]] *[[Travestitismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Feinberg, Leslie}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] [[Categoria:Politici statunitensi]] [[Categoria:Scrittori statunitensi]] i3lpa4g5ktpmwyxa0kqfim9fld5bllr Butch (LGBT) 0 192735 1223651 1203644 2022-08-21T16:20:47Z SunOfErat 12245 /* Leslie Feinberg */ wikitext text/x-wiki [[File:Young couple seated in garden (3112023385).jpg|thumb|Una coppia butch/femme nel 1885]] Citazioni sulle '''butch''' o '''lesbiche mascoline''' o '''persone mascoline'''. ==Citazioni== ===[[Leslie Feinberg]]=== *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra butch, in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. *{{NDR|Le lesbiche [[femminismo separatista|separatiste]]}} "Hanno detto che le butch sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'" ==Voci correlate== *[[Leslie Feinberg]] *[[Omosessualità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=Butch (LGBT)}} {{s}} [[Categoria:Terminologia LGBT]] 6q15gazl2r22amfejhp60kogcyx2pfu 1223662 1223651 2022-08-21T16:29:06Z SunOfErat 12245 /* Leslie Feinberg */ wikitext text/x-wiki [[File:Young couple seated in garden (3112023385).jpg|thumb|Una coppia butch/femme nel 1885]] Citazioni sulle '''butch''' o '''lesbiche mascoline''' o '''persone mascoline'''. ==Citazioni== ===[[Leslie Feinberg]]=== *Donne forti e massicce in giacca e cravatta, i capelli imbrillantinati all'indietro. Erano le donne più belle che avessi mai visto. Alcune di loro ballavano un lento strette a donne in vestito da sera e tacchi alti che le abbracciavano teneramente. Solo a guardarle, morivo di desiderio. Era tutto ciò che avevo sperato nella vita. *Ero molto orgogliosa di non aver mai picchiato un'altra butch, in tutti quegli anni. Il fatto è che io gli volevo bene, capivo la loro sofferenza e la loro vergogna perché ero molto simile a loro. [...] A loro modo, anche loro mi volevano bene. Mi proteggevano perché sapevo che non ero una 'butch del sabato sera'. Alle butch del fine settimana facevo paura perché ero stone, una donna-uomo di pietra. Se solo avessero saputo quanto mi sentivo impotente dentro! Ma le butch più anziane, loro sì conoscevano quello che mi aspettava e avrebbero voluto risparmiarmelo perché era molto doloroso. Quando arrivavo al bar vestita da uomo, un po' curva e impacciata, loro mi dicevano: "Sii fiera di te stessa" e mi aggiustavano la cravatta, più o meno come facevi tu. Erano come me, sapevano che non avevo scelta. Per questo non ho mai fatto a pugni con loro. Ci scambiavamo pacche sulla schiena nei bar, e ci guardavamo le spalle a vicenda in fabbrica. *{{NDR|Le lesbiche [[Separatismo femminista|separatiste]]}} "Hanno detto che le butch sono degli stronzi maschi sciovinisti!" [...] "Credo sia perché per loro donne e uomini sono due cose nettamente separate. Quindi le donne che secondo loro assomigliano agli uomini sono il nemico. E quelle che somigliano a me vanno a letto col nemico. Siamo troppo femminili per i loro gusti."<br>"Aspetta un attimo" la fermai "noi siamo troppo mascoline e voi troppo femminili? Cosa dovremmo fare, misurarci e stare nel mezzo preciso?"<br>"Le cose stanno cambiando" disse lei.<br>"Già" risposi. "Ma prima o poi torneranno com'erano."<br>"Le cose non tornano com'erano" sospirò lei "cambiano e basta." *Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non sono altro che un'estranea, agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi con tutta calma ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano sin dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano, e lei ha messo su un'espressione molto interessata - ma ormai era già ora di andare. *"Quando una donna mi dice: 'se volessi un uomo starei con uno vero', io le rispondo: 'io non sto con un uomo finito sto con una vera butch.'" ==Voci correlate== *[[Leslie Feinberg]] *[[Omosessualità]] ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=Butch (LGBT)}} {{s}} [[Categoria:Terminologia LGBT]] tbnfbwj1l5p4p6n4ofevrq6dqv2s8vu Mychajlo Podoljak 0 194888 1223609 1221928 2022-08-21T12:09:08Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Mychajlo Podoljak */ wikitext text/x-wiki [[File:Михайло Подоляк.jpg|thumb|Podoljak nel 2021]] '''Mychajlo Mychajlovič Podoljak''' (1972 – vivente), politico e giornalista ucraino. ==Citazioni di Mychajlo Podoljak== *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]]. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev.<ref>Citato in [https://www.adnkronos.com/medvedev-chi-ha-detto-che-ucraina-tra-due-anni-esistera-ancora_1oMiNaCEcsmir5g01jhANp ''Medvedev: "Chi ha detto che Ucraina tra due anni esisterà ancora?"''], ''adnkronos.com'', 15 giugno 2022.</ref> *{{NDR|Su [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev]]}} L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del Mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale. Non una base militare per terroristi.<ref>Citato in [https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-ultime-notizie-pentagono-80mila-soldati-russi-morti-o-feriti-inizio-guerra-AELDaEsB ''Kiev rivendica raid su base Crimea: «È solo l’inizio»''], ''ilsole24ore.com'', 9 agosto 2022.</ref> *L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin. [...] Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/08/21/kiev-noi-nulla-a-che-fare-con-morte-figlia-dugin_7e8bdb0d-e84b-4f54-8060-37d639e65ede.html ''Kiev, "noi nulla a che fare con morte figlia Dugin"''], ''Ansa.it'', 21 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.rsi.ch/news/mondo/Podolyak-La-Svizzera-ha-fatto-bene-a-schierarsi-15230776.html ''Podolyak: "La Svizzera ha fatto bene a schierarsi"'']|Intervista di Marco Lupis sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''rsi.ch'', 11 aprile 2022.}} *Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe. *Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud. *Il mondo e l’Europa devono capire che se non porremo fine a questa guerra nel modo giusto, se permetteremo alla Russia di mantenere il suo potenziale di aggressione militare, questa guerra riesploderà nel giro di due tre anni al massimo. {{Int|Da [https://www.corriere.it/esteri/22_giugno_27/podolyak-consigliere-zelensky-donbass-putin-9d3398ee-f582-11ec-99ec-20139d9d2617.shtml ''Podolyak, il consigliere di Zelensky: «I russi non negoziano. Cedere il Donbass non fermerebbe Putin»'']|Intervista di Andrea Nicastro sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''corriere.it'', 27 giugno 2022.}} *La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione. *L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum. *{{NDR|La Russia}} non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà. *{{NDR|Cedere il Donbas}} non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura. *Tutti gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] sono dei semplici portafogli per la verticale del potere russa. Possono acquistare cose di lusso per se stessi e per i gerarchi, ma non decidono nulla. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Mykhailo Podolyak|w_site=en|w_preposizione=riguardante|preposizione=su}} {{DEFAULTSORT:Podoljak, Mychajlo}} [[Categoria:Giornalisti]] [[Categoria:Politici ucraini]] pc3gcifz9vp6is8frow816ygmqi0chu 1223610 1223609 2022-08-21T12:09:28Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Mychajlo Podoljak */ wikitext text/x-wiki [[File:Михайло Подоляк.jpg|thumb|Podoljak nel 2021]] '''Mychajlo Mychajlovič Podoljak''' (1972 – vivente), politico e giornalista ucraino. ==Citazioni di Mychajlo Podoljak== *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di [[Dmitrij Medvedev|Medvedev]]. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev.<ref>Citato in [https://www.adnkronos.com/medvedev-chi-ha-detto-che-ucraina-tra-due-anni-esistera-ancora_1oMiNaCEcsmir5g01jhANp ''Medvedev: "Chi ha detto che Ucraina tra due anni esisterà ancora?"''], ''adnkronos.com'', 15 giugno 2022.</ref> *{{NDR|Su [[Dmitrij Medvedev]]}} L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del Mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale. Non una base militare per terroristi.<ref>Citato in [https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-ultime-notizie-pentagono-80mila-soldati-russi-morti-o-feriti-inizio-guerra-AELDaEsB ''Kiev rivendica raid su base Crimea: «È solo l’inizio»''], ''ilsole24ore.com'', 9 agosto 2022.</ref> *L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin. [...] Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/08/21/kiev-noi-nulla-a-che-fare-con-morte-figlia-dugin_7e8bdb0d-e84b-4f54-8060-37d639e65ede.html ''Kiev, "noi nulla a che fare con morte figlia Dugin"''], ''Ansa.it'', 21 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.rsi.ch/news/mondo/Podolyak-La-Svizzera-ha-fatto-bene-a-schierarsi-15230776.html ''Podolyak: "La Svizzera ha fatto bene a schierarsi"'']|Intervista di Marco Lupis sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''rsi.ch'', 11 aprile 2022.}} *Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe. *Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud. *Il mondo e l’Europa devono capire che se non porremo fine a questa guerra nel modo giusto, se permetteremo alla Russia di mantenere il suo potenziale di aggressione militare, questa guerra riesploderà nel giro di due tre anni al massimo. {{Int|Da [https://www.corriere.it/esteri/22_giugno_27/podolyak-consigliere-zelensky-donbass-putin-9d3398ee-f582-11ec-99ec-20139d9d2617.shtml ''Podolyak, il consigliere di Zelensky: «I russi non negoziano. Cedere il Donbass non fermerebbe Putin»'']|Intervista di Andrea Nicastro sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''corriere.it'', 27 giugno 2022.}} *La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione. *L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum. *{{NDR|La Russia}} non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà. *{{NDR|Cedere il Donbas}} non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura. *Tutti gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] sono dei semplici portafogli per la verticale del potere russa. Possono acquistare cose di lusso per se stessi e per i gerarchi, ma non decidono nulla. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Mykhailo Podolyak|w_site=en|w_preposizione=riguardante|preposizione=su}} {{DEFAULTSORT:Podoljak, Mychajlo}} [[Categoria:Giornalisti]] [[Categoria:Politici ucraini]] 0eriu3y0ijdi8g7kc7bcyr5tt7yrk7j 1223611 1223610 2022-08-21T12:10:31Z Mariomassone 17056 /* Citazioni di Mychajlo Podoljak */ wikitext text/x-wiki [[File:Михайло Подоляк.jpg|thumb|Podoljak nel 2021]] '''Mychajlo Mychajlovič Podoljak''' (1972 – vivente), politico e giornalista ucraino. ==Citazioni di Mychajlo Podoljak== *Se l'imperialismo russo avesse un volto, sarebbe quello di [[Dmitrij Medvedev|Medvedev]]. Un piccolo uomo con grandi insicurezze, che sprizza veleno verso l'Ucraina o minaccia il mondo come unico modo per affermarsi. L'Ucraina c'era, c'è e ci sarà. La domanda è dove sarà fra due anni Dmitri Medvedev.<ref>Citato in [https://www.adnkronos.com/medvedev-chi-ha-detto-che-ucraina-tra-due-anni-esistera-ancora_1oMiNaCEcsmir5g01jhANp ''Medvedev: "Chi ha detto che Ucraina tra due anni esisterà ancora?"''], ''adnkronos.com'', 15 giugno 2022.</ref> *{{NDR|Su [[Dmitrij Medvedev]]}} L'ex presidente russo è una piccola persona dimenticata dalla Storia che cerca di mostrarsi seria e minacciosa, ma che in realtà suscita solo pietà.<ref>Citato in [https://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuova-minaccia-medvedev-conoscerete-giorno-giudizio-2051969.html ''"Pronta una risposta da fine del mondo": l'ultima minaccia di Medvedev''], ''ilgiornale.it'', 17 luglio 2022.</ref> *Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del Mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale. Non una base militare per terroristi.<ref>Citato in [https://www.ilsole24ore.com/art/ucraina-ultime-notizie-pentagono-80mila-soldati-russi-morti-o-feriti-inizio-guerra-AELDaEsB ''Kiev rivendica raid su base Crimea: «È solo l’inizio»''], ''ilsole24ore.com'', 9 agosto 2022.</ref> *L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di [[Aleksandr Gel'evič Dugin|Dugin]]. [...] Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista.<ref>Citato in [https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/08/21/kiev-noi-nulla-a-che-fare-con-morte-figlia-dugin_7e8bdb0d-e84b-4f54-8060-37d639e65ede.html ''Kiev, "noi nulla a che fare con morte figlia Dugin"''], ''Ansa.it'', 21 agosto 2022.</ref> {{Int|Da [https://www.rsi.ch/news/mondo/Podolyak-La-Svizzera-ha-fatto-bene-a-schierarsi-15230776.html ''Podolyak: "La Svizzera ha fatto bene a schierarsi"'']|Intervista di Marco Lupis sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''rsi.ch'', 11 aprile 2022.}} *Dobbiamo renderci contro che Mosca sul piano militare sta utilizzando metodi "siriani", colpendo indiscriminatamente la popolazione, prendendo d’assedio le città e colpendo deliberatamente gli obbiettivi civili, causando enormi sofferenze alla popolazione ucraina, che non ha colpe. *Abbiamo un esercito molto motivato, possiamo ripulire da soli la nostra nazione dai russi, a condizioni che ci forniscano armi pesanti, artiglieria pesante e mezzi corazzati per mettere fine all’invasione nemica, soprattutto a sud. *Il mondo e l’Europa devono capire che se non porremo fine a questa guerra nel modo giusto, se permetteremo alla Russia di mantenere il suo potenziale di aggressione militare, questa guerra riesploderà nel giro di due tre anni al massimo. {{Int|Da [https://www.corriere.it/esteri/22_giugno_27/podolyak-consigliere-zelensky-donbass-putin-9d3398ee-f582-11ec-99ec-20139d9d2617.shtml ''Podolyak, il consigliere di Zelensky: «I russi non negoziano. Cedere il Donbass non fermerebbe Putin»'']|Intervista di Andrea Nicastro sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''corriere.it'', 27 giugno 2022.}} *La Russia non è pronta a dialogare, sa solo dettare le sue condizioni. [...] Né noi ucraini né l’Unione Europea possiamo chiudere la guerra alle condizioni russe. Non sarebbe la fine, ma l’inizio di un ricatto russo in attesa di un’altra invasione. *L'élite russa si è convinta che uccidere altre centinaia di bambini o radere al suolo Kiev non fa più differenza. Non vedono arrivare conseguenze più gravi di quelle che già hanno subito, in un certo senso, credono di avere carta bianca per continuare a comportarsi così. Condanne e destituzioni arriveranno solo in caso di sconfitta, quindi a loro basta conquistare l’Ucraina per evitarle. Per questo adesso parlano solo con ultimatum. *{{NDR|La Russia}} non è uno Stato legale che ha controversie con noi su alcuni territori o sulla nostra quota di grano o metallo nel mercato internazionale. No, la Russia è solamente votata alla distruzione o allo smantellamento totale dello Stato ucraino. Ogni obiettivo intermedio non l’accontenterà. *{{NDR|Cedere il Donbas}} non servirebbe a nulla. Cedendo alla pressione russa e firmando un accordo di pace la guerra non finirà. Non è finita nel 2014, la Russia ha ripreso fiato e ha attaccato. Questa volta lo farebbe contro l’Europa. Se Putin non pagherà per questa invasione, il prossimo attacco sarà ancora più massiccio. La Russia andrà avanti a riprendere alcuni territori che reputa suoi. Continuerà a bombardare città, ricattare, sfruttare la sua propaganda in Europa per creare una spaccatura. *Tutti gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] sono dei semplici portafogli per la verticale del potere russa. Possono acquistare cose di lusso per se stessi e per i gerarchi, ma non decidono nulla. ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Mykhailo Podolyak|w_site=en|w_preposizione=riguardante|preposizione=su}} {{DEFAULTSORT:Podoljak, Mychajlo}} [[Categoria:Giornalisti]] [[Categoria:Politici ucraini]] hcuud20lldgx6ekojlhmv210z8j77id La casa che grondava sangue 0 195346 1223666 1221105 2022-08-21T17:48:53Z Mariomassone 17056 wikitext text/x-wiki {{Film |immagine = The house that dripped Blood Italian poster (cropped).jpg |didascalia = Locandina italiana |titolo italiano = La casa che grondava sangue |titolo alfabetico = Casa che grondava sangue, La |titolo originale = The House That Dripped Blood |paese = [[Regno Unito]] |anno uscita = 1971 |durata = 97 min |genere = Horror |regista = [[Peter Duffell]] |sceneggiatore = [[Robert Bloch]] e [[Russ Jones]] |produttore = [[Max Rosenberg]] e [[Milton Subotsky]] |attori = *John Bennett: Det. Insp. Holloway *[[John Bryans]]: A.J. Stoker *[[John Malcolm]]: Sgt. Martin *[[Denholm Elliott]]: Charles Hillyer *[[Joanna Dunham]]: Alice Hillyer *[[Tom Adams]]: Richard / Dominic *Robert Lang: Dr. Andrews *[[Peter Cushing]]: Philip Grayson *[[Joss Ackland]]: Neville Rogers *[[Wolfe Morris]]: Proprietario del museo delle cere *[[Christopher Lee]]: John Reid *[[Nyree Dawn Porter]]: Ann Norton *[[Chloe Franks]]: Jane Reid *[[Jon Pertwee]]: Paul Henderson *[[Ingrid Pitt]]: Carla Lynde *[[Geoffrey Bayldon]]: Theo von Hartmann |doppiatori italiani = *[[Gianfranco Bellini]]: Det. Insp. Holloway *[[Vinicio Sofia]]: A.J. Stoker *[[Arturo Dominici]]: Sgt. Martin *[[Michele Gammino]]: Charles Hillyer *[[Micaela Esdra]]: Alice Hillyer *[[Giuseppe Rinaldi]]: Richard / Dominic *[[Manlio De Angelis]]: Philip Grayson *[[Daniele Tedeschi]]: Neville Rogers *[[Alessandro Sperlì]]: Proprietario del museo delle cere *[[Glauco Onorato]]: John Reid *[[Miranda Bonansea]]: Ann Norton *[[Ferruccio Amendola]]: Paul Henderson *[[Flaminia Jandolo]]: Carla Lynde }} '''''La casa che grondava sangue''''', film del 1971 diretto da [[Peter Duffell]]. ==Frasi== *I [[Personaggio immaginario|personaggi]] sono una estensione della personalità dell'autore. Rispecchiano molto spesso un lato che egli cerca di celare a se stesso. ('''Dott. Andrews''') *Spesso mi chiedo che faremmo senza il [[fuoco]]. Tu hai mai pensato a quanto ci aiuta? Ci tiene caldi, ci cuoce il cibo, ci fa persino luce. A parte il fatto che è anche bello. A me piace vedere le fiamme che guizzano. È sorprendente a volte osservare come cambiano i colori. ('''Ann Norton''') *Questo è il guaio degli odierni [[Cinema dell'orrore|film dell'orrore]]: niente realismo. Mica come quelli di un tempo, quelli veri. ''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]'', ''[[Il fantasma dell'Opera (film 1925)|Il fantasma dell'opera]]'', ''[[Dracula (film 1931 Browning)|Dracula]]''... Quelli con [[Bela Lugosi]] e [[Boris Karloff]] dico. Lì non c'erano fondali dipinti. ('''Paul Henderson''') ==[[Explicit]]== {{explicit film}} <!--Frase non doppiata--> Forse ora capite il segreto di questa casa. Esatto! Riflette la personalità di chiunque lo abiti, e lo tratta in conseguenza. Spero che presto trovi un inquilino appropriato. Forse piacerebbe a te. Non c'è niente da temere... se sei il tipo di persona giusto. Pensaci su. ('''A.J. Stoker''') :''Perhaps you understand the secret of this house now. Precisely! It reflects the personality of whoever lives in it and treats him accordingly. I hope it finds a proper tennant soon. Perhaps you would like it. There's nothing to be afraid of... if you're the right sort of person. Think it over.'' ==Citazioni su ''La casa che grondava sangue''== *Nonostante la presenza di sceneggiatori come Richard Matheson e Robert Bloch (Russ Jones, non accreditato è l'autore del secondo segmento) e un cast di primo piano, è uno dei film a episodi meno riusciti della Amicus. L'umorismo nero, caratteristico di queste produzioni, funziona solo nell'ultimo episodio; e la blanda regia di Duffel si limita a qualche inquadratura sbilenca nei momenti cruciali. (''[[Il Mereghetti]]'') *Nel complesso, il film si fa apprezzare per la professionalità della realizzazione e la compattezza narrativa dei suoi episodi migliori, ma manca quasi del tutto di una sufficiente carica inventiva nella regia (di Peter Duffell, regista prevalentemente televisivo, elegante ma senza guizzi) e di originalità nella scrittura (Robert Bloch, altre volte più ispirato) che possano dare sostanza a una serie di frammenti abbastanza prevedibili. ([[Rudy Salvagnini]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Film horror]] 5wt0orgb65otu78iy6nd2gx7g3py5up Pinguino Imperatore 0 195629 1223803 1222779 2022-08-22T11:27:35Z Ibisco 49387 + 1 citazione wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Penguin in Antarctica jumping out of the water.jpg|thumb|Pinguini Imperatore]] Citazioni sul '''pinguino Imperatore'''. *Un filetto di pinguino imperiale costituiva un piatto sufficiente a sfamare l'intero equipaggio. ([[Adrien de Gerlache]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Può darsi che i pinguini siano portati a pinguinomorfizzare gli umani e questo certamente accadde qualche settimana dopo, quando in una traversata a piedi, mentre accompagnavo una missione internazionale di dieci biologi, incontrammo una carovana di Imperator, la specie più grande. Loro, i pinguini in fila, noi, umani in fila. Due comunità ugualmente in marcia, i pinguini dall'interno verso le coste per procurarsi cibo, noi dalle coste verso l'interno per raggiungere le regioni più fredde abitate dagli Imperator. Loro, noi, vivevamo la stessa solitudine in un oceano di ghiacci e nevi, e le stesse preoccupazioni. *Giunti a una rispettosa distanza il capo dei pinguini Imperator, un individuo voluminoso e importante della loro specie, allungò il collo verso di noi in un profondo inchino e con il becco contro il petto fece un lungo discorso gorgogliando. Finito il discorso, da quella posizione di riverenza fissò negli occhi Jacques, capo di quella missione, per vedere se aveva capito. Né Jacques, l'etologo più esperto, né chiunque di noi poteva comprendere quel discorso. Allora il pinguino ripetè di nuovo il lungo gorgoglio con la testa china, senza spazientirsi. Chi si spazientiva erano gli altri pinguini dietro di lui, cominciavano a dubitare che il loro capo avesse combinato qualche pasticcio. Si ece avanti un altro di loro, spingendo da parte il suo predecessore. Con lo stesso inchino e lo stesso sguardo in alto tenne un nuovo discorso che sarebbe rimasto per noi altrettanto incomprensibile. *Ma la grande passione dei pinguini erano i cani. Se li scoprivano in una base antartica andavano a trovare solo loro, senza più passare dagli uomini. Facevano molti inchini e lunghi discorsi, i cani seguivano abbaiando e schiacciandosi sulle zampe anteriori; poi qualcuno riusciva a sciogliersi dalla catena e succedeva un massacro. ==Voci correlate== *[[Pinguino di Adelia]] *[[Pinguino Papua]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Pinguini|Imperatore]] 5u02vgxy9wp1e68kgs551abb4n1zdu4 Yagan 0 195631 1223723 1223156 2022-08-22T06:49:33Z Ibisco 49387 + 1 citazione wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]] Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Lingua yamana]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] netv1e3yr8dsyz4z9gtdfp18hrkysxk 1223760 1223723 2022-08-22T09:45:47Z Ibisco 49387 /* Voci correlate */ + 2 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]] Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Fuegia Basket]] *[[Jemmy Button]] *[[Lingua yamana]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] 8csioaysg4qcl67qvwk5paawd708j53 1223769 1223760 2022-08-22T10:21:35Z Ibisco 49387 /* Daniele Del Giudice */ + 3 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]] Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. *Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe. *Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Fuegia Basket]] *[[Jemmy Button]] *[[Lingua yamana]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] 1ob9z05wkz4cx5dbch76zuvcw3s2gtf 1223793 1223769 2022-08-22T11:08:22Z Ibisco 49387 /* Daniele Del Giudice */ + 1 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mujeres Yamanas.jpg|thumb|340px|Femmine fuegine di etnia Yagan nel 1882]] Citazioni sugli '''Yagan''', detti anche '''Yamana''', indigeni della Terra del Fuoco. *Per quanto incredibile possa sembrare, la lingua {{NDR|la [[lingua yamana]]}} di una delle tribù umane più derelitte, di un popolo privo di letteratura, di poesia, di canti, di storia e di scienza, può disporre, attraverso la specificità della sua struttura e delle sue esigenze, di una quantità di parole e di un'organizzazione stilistica superiori a quelle di altre tribù assai più avanzate nelle arti e negli agi della vita. ([[Thomas Bridges]]) ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Gli Yagan, presso i quali si possono osservare gli stessi caratteri fisici degli [[Alakaluf]], sono meno sudici; anch'essi vivono di pesca ma vanno a caccia di uccelli adoperando fionde che manovrano abilmente, e anche a caccia di foche, con arpioni in legno dalle punte d'ossa di balena. *Gli ultimi individui di questa popolazione, un tempo numerosa, industriosa e potente, sono quasi tutti concentrati attorno alle missioni evangeliche di [[Ushuaia]] e Tekenika, se non altro al sicuro dalla fame. Qualche viaggiatore li ha fatti passare per antropofagi; ed è vero che dopo ininterrotti giorni di burrasca, impossibilitati a procurarsi qualsivoglia alimento, spinti dalla fame, si vedono costretti a sacrificare uno di loro per la salvezza della loro tribù. *Non seguono il costume del tatuaggio ma in cambio si dipingono il viso di bianco o di rosso. In altri tempi il loro abbigliamento consistette in una pelle di foca gettata sulle spalle; oggi vestono gli avanzi europei, spesso provenienti dagli ospedali delle grandi città, come essi stessi ci dissero. *Erano il popolo più meridionale del mondo, tremila chilometri più a sud del Sudafrica, venticinque paralleli più di Buenos Aires e trenta gradi di temperatura in meno. Tenevano i fuochi accesi anche nelle canoe. *Dell'aldilà non pensavano nulla, né premi né castighi, e se qualcuno parlava loro dei morti si offendevano. Erano beffardi, imprevedibili, bugiardi. Avevano una lingua complessa e poetica, una di quelle lingue 'di situazione' o deissi; conoscevano almeno cinque parole per dire neve e per spiaggia ne avevano ancora di più perché la scelta del vocabolo dipendeva dagli stati d'animo di chi parlava o dalla sua ubicazione rispetto all'interlocutore o dalla posizione dell'interlocutore rispetto al paesaggio, se a separarli c'era terra o acqua, oppure all'orientamento geografico della spiaggia. *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. *Gli Yagan devono questo nome a Thomas Bridges che lo derivò da Yaganashaga, il canale tra l'isola di Navarino e quella di Hoste, al centro delle terre che essi popolano. Tra di loro si definiscono 'Yamana', che significa 'essere umano', e sotto questo nome si credono i soli esseri dotati di ragione. È questa un'idea comune a ogni selvaggio. ==Voci correlate== *[[Alakaluf]] *[[Fuegia Basket]] *[[Jemmy Button]] *[[Lingua yamana]] *[[Ona]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] bxlaijmcaylr9n20681jhwo2iripn1q Adrien de Gerlache 0 195695 1223802 1223140 2022-08-22T11:26:14Z Ibisco 49387 /* Citazioni di Adrien de Gerlache */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Adrien de Gerlache.jpg|thumb|Adrien de Gerlache]] '''Adrien Victor Joseph de Gerlache de Gomery''' (1866 – 1934), esploratore e militare belga. ==Citazioni di Adrien de Gerlache== *A dispetto della scarsità di amministrati, [[Ushuaia]] vanta una discreta quantità di funzionari. Vi sono governatori e segretari, capo della polizia e comandante del porto, un ricevitore delle poste, alcune guardie penitenziarie, e anche un istitutore e un'istitutrice che dispongono di materiale scolastico meodernissimo però mancano gli scolari: i missionari inglesi hanno scuole proprie e quanto ai funzionari argentini, paragonano il loro soggiorno in questa città a una sorta di esilio che sperano il più breve possibile e lasciano la famiglia nella metropoli.<ref name=Gerlache/> *Da qualche anno Ushuaia è luogo di deportazione per i militari condannati alle pene minori; invece gli assassini e i colpevoli di gravi mancanze alla disciplina sono deportati all'isola degli Stati.<ref name=Gerlache/> *I piroscafi della Pacific Steam Navigation attraversano lo [[stretto di Magellano]] facendo scalo a [[Punta Arenas]] fin dal 1868; oggi, i piroscafi tedeschi si sono aggiunti a quelli inglesi e Punta Arenas è in comunicazione settimanle con Valparaíso, Buenos Aires e l'Europa. In quello stesso anno la città era stata dichiarata porto franco e da allora la popolazione ha continuato ad accrescersi tanto che all'epoca del nostro passaggio è salita a circa quattromilacinquecento abitanti. La classe dei proletari è in gran parte formata da dalmati, gente laboriosa e onesta che si dedica soprattutto alle opere del mare; anche i tedeschi sono assai numerosi e molti hanno acquistato una buona posizione economica grazie al commercio.<ref name=Gerlache>Dai "Taccuini" sulla spedizione nella Terra del Fuoco tra il 1897 e il 1899; citato in [[Daniele Del Giudice]], ''Orizzonte mobile'', Einaudi, Torino, 2009, pp. 106 e 23-27. ISBN 978-88-06-19793-3</ref> *L'esempio dell'inglese Reynard che importò greggi di montoni dalle Falkland e fondò una [[estancia|'estancia']] nei dintorni di Punta Arenas è stato seguito con rapidità e ormai l'allevamento di questi animali è diffuso in tutta la Patagonia australe e anche sul lato opposto dello stretto, nella zona pampeana della Terra del Fuoco. Gli 'estancieros' si provvedono di quanto è loro necessario nei magazzini di questa città, grandi empori dove si trova di tutto e dove i cercatori d'oro vendono le rare pepite raccolte nei paraggi desolati tra Capo delle Vergini e Capo Horn.<ref name=Gerlache/> *Tanto alla mensa degli ufficiali quanto a quella dell'equipaggio si servivano le medesime vivande; mancava generalmente il pesce fresco perché la banchisa era troppo alta e profonda. Per esempio, un filetto di [[pinguino Imperatore|pinguino imperiale]] costituiva un piatto sufficiente a sfamare l'intero equipaggio.<ref name=Gerlache/> *Tutti i paesi d'Europa sono rappresentati a Punta Arenas, sia pure per pochi individui soltanto. Il personale amministrativo si compone di un governatore civile, un cancelliere, alcuni impiegati postali, un esattore delle imposte che funge anche da tesoriere, un chirurgo e un comandante del porto. Questa cittadina patagonica è sede di una missione di reverendi padri salesiani i quali dispongono inoltre di due stabili, uno nell'isola di Dawson in territorio cileno e l'altro chiamato Missione del Rio Grande, nella zona argentina della Terra del Fuoco, che accolgono un centinaio di fuegini.<ref name=Gerlache/> *Ushuaia contende a [[Punta Arenas]] l'onore d'essere la città più meridionale del mondo; però, malgrado il titolo ufficiale di capitale della [[Terra del Fuoco]], non è che un borgo, una ventina di case in muratura e una cappella in legno.<ref name=Gerlache/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:de Gerlache, Adrien}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Militari]] cjoxzmzx7zbv8lppg0vcnt08phpakis Isma'il Pascià 0 195765 1223748 1223186 2022-08-22T08:31:40Z Spinoziano 2297 intestazione, wlink wikitext text/x-wiki [[File:Khedive Ismail (1906) - TIMEA.jpg|thumb|Isma'il Pascià, 1906]] '''Ismāʿīl Pascià''' (in arabo: إسماعيل باشا‎, '''Ismā‘īl Bāshā''' in turco '''İsmail Paşa'''; 1830 – 1895), detto anche '''Isma'il il Magnifico''', wālī e chedivè d'Egitto. ==Citazioni di Isma'il Pascià== *{{NDR|Dopo la costruzione del [[canale di Suez]]}} Adesso facciamo parte dell'Europa.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della black history'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 215. ISBN 9788858041147</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Militari]] [[Categoria:Politici egiziani]] qe3weeqqdolmiscaogyrrelbcdp18hu Isola di re Giorgio 0 195850 1223656 1223599 2022-08-21T16:23:36Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Taturowa Chata Arctowski Station Refugium closeup 1.JPG|thumb|Isola di re Giorgio]] Citazioni sull''''isola di re Giorgio'''. *King George Island è al novantacinque per cento coperta da ghiacciai che scendono a barriera fino in mare, o si arrestano poco prima creando baiette di sassi e terriccio morenico che le basi delle diverse nazioni contendono agli [[elefante marino del Sud|elefanti marini]], ai pinguini, agli skua, oltre a reclamarsele tra loro. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Isole]] o8asi9726fw48h63sypx71x8s7xpe2r Isola di Alessandro I 0 195852 1223605 2022-08-21T12:05:09Z Ibisco 49387 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sull''''isola di Alessandro I'''. *La Terra di Alessandro, scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Antartide]] [[Categoria:Isole]] 6a74qmqfwgd0mnmeoo15l2cti62pv31 1223606 1223605 2022-08-21T12:06:25Z Ibisco 49387 Rimuovo categoria inesistente e aggiungo voce correlata wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sull''''isola di Alessandro I'''. *La Terra di Alessandro, scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Antartide]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Isole]] jddqpjrx1nve3slrir5r2419dauxwgh 1223612 1223606 2022-08-21T12:11:13Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Rocky mountain face, Alexander Island (6280674894).jpg|thumb|Rilievi montani dell'isola di Alessandro I]] Citazioni sull''''isola di Alessandro I'''. *La Terra di Alessandro, scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Antartide]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Isole]] mhff299xw0lkmtxyj28lmjl7584yxc7 1223613 1223612 2022-08-21T12:12:42Z Ibisco 49387 Sostituisco la foto wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Alexander Island mountains (6280151237).jpg|thumb|Rilievi montani dell'isola di Alessandro I]] Citazioni sull''''isola di Alessandro I'''. *La Terra di Alessandro, scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Antartide]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Isole]] dmgeluwwva8lgfkgood4dpzx9lshlpf 1223634 1223613 2022-08-21T15:15:24Z Ibisco 49387 /* Altri progetti */ + 1 categoria wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Alexander Island mountains (6280151237).jpg|thumb|Rilievi montani dell'isola di Alessandro I]] Citazioni sull''''isola di Alessandro I'''. *La Terra di Alessandro, scoperta da [[Fabian Gottlieb von Bellingshausen|Thaddeus von Bellingshausen]] nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuso che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Antartide]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Isole]] [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] 9aqqaacwd3dzbpueptfefrsmbxbwm9y Luca Tommassini 0 195853 1223607 2022-08-21T12:06:35Z Spinoziano 2297 Creata pagina con "'''Luca Tommassini''' (1970 – vivente), ballerino e coreografo italiano. ==Citazioni di Luca Tommassini== *{{NDR|Su [[Madonna (cantante)|Madonna]]}} Io da lei ho imparato a non drogarmi più e a fare patti con me stesso. La sua normalità è molto rigida, è come una madre. Mette delle regole fisse, chi arriva tardi al lavoro ha le multe, la prima ora 100 dollari, la seconda ora 200 e la terza licenziato in tronco. [...] Abbiamo subito violenze, poi era come fare il..." wikitext text/x-wiki '''Luca Tommassini''' (1970 – vivente), ballerino e coreografo italiano. ==Citazioni di Luca Tommassini== *{{NDR|Su [[Madonna (cantante)|Madonna]]}} Io da lei ho imparato a non drogarmi più e a fare patti con me stesso. La sua normalità è molto rigida, è come una madre. Mette delle regole fisse, chi arriva tardi al lavoro ha le multe, la prima ora 100 dollari, la seconda ora 200 e la terza licenziato in tronco. [...] Abbiamo subito violenze, poi era come fare il militare, lei è tostissima. Negli hotel lei fa controllare i secchi della spazzatura, il perimetro dell’albergo, mette delle persone sotto le nostre finestre e fa controllare lo scarico. Per vedere se uno usa droghe, nel caso ti licenzia in tronco.<ref>Dal podcast ''One More Time''; citato in ''[https://spettacoli.tiscali.it/gossip/articoli/quando-madonna-si-innamoro-perdutamente-di-alessandro-gassmann/ Quando Madonna si innamorò perdutamente di Alessandro Gassmann. Il compleanno in Sicilia]'', ''spettacoli.tiscali.it'', 18 agosto 2022.</ref> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Tommassini, Luca}} [[Categoria:Coreografi italiani]] [[Categoria:Danzatori italiani]] 5hk7m4mk9v8fynw0hbzmsadlz36swx9 1223719 1223607 2022-08-22T06:44:22Z Spinoziano 2297 wikitext text/x-wiki '''Luca Tommassini''' (1970 – vivente), ballerino e coreografo italiano. ==Citazioni di Luca Tommassini== *{{NDR|Su [[Madonna (cantante)|Madonna]]}} Io da lei ho imparato a non drogarmi più e a fare patti con me stesso. La sua normalità è molto rigida, è come una madre. Mette delle regole fisse, chi arriva tardi al lavoro ha le multe, la prima ora 100 dollari, la seconda ora 200 e la terza licenziato in tronco. [...] Abbiamo subito violenze, poi era come fare il militare, lei è tostissima. Negli hotel lei fa controllare i secchi della spazzatura, il perimetro dell’albergo, mette delle persone sotto le nostre finestre e fa controllare lo scarico. Per vedere se uno usa droghe, nel caso ti licenzia in tronco.<ref name="One">Dal podcast ''One More Time''; citato in ''[https://spettacoli.tiscali.it/gossip/articoli/quando-madonna-si-innamoro-perdutamente-di-alessandro-gassmann/ Quando Madonna si innamorò perdutamente di Alessandro Gassmann. Il compleanno in Sicilia]'', ''spettacoli.tiscali.it'', 18 agosto 2022.</ref> *{{NDR|Su [[Madonna (cantante)|Madonna]]}} Non dimenticherò mai quando si è innamorata di [[Alessandro Gassmann]], perché vedemmo insieme il film ''[[Il bagno turco|Hamam, il Bagno Turco]]''. Mi fece diventare amico di [[Ferzan Özpetek|Ferzan Ozpetek]] e poi organizzammo una cena perché voleva conoscere Alessandro. Io le dissi che però lui era sposato e lei mi disse "digli che venga da solo". Alla fine non successe mai.<ref name="One" /> ==Note== <references/> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Tommassini, Luca}} [[Categoria:Coreografi italiani]] [[Categoria:Danzatori italiani]] hhmre4ri5xnuwu7yc9oqqe4mbicplg9 Fabian Gottlieb von Bellingshausen 0 195854 1223614 2022-08-21T12:21:33Z Ibisco 49387 ''''Fabian Gottlieb Thaddeus von Bellingshause''' (1778 – 1852), esploratore e militare russo. wikitext text/x-wiki ''''Fabian Gottlieb Thaddeus von Bellingshause''' (1778 – 1852), esploratore e militare russo. ==Citazioni su Fabian Gottlieb von Bellingshausen== *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da Thaddeus von Bellingshausen nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:von Bellingshause, Fabian Gottlieb}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Militari russi]] 91tbbba0i2h8164jcwuscz4hpaprl8i 1223616 1223614 2022-08-21T12:25:31Z Ibisco 49387 Ritratto wikitext text/x-wiki [[File:Faddey Faddeevich Bellingshausen.jpg|thumb|Ritratto di Fabian Gottlieb von Bellingshausen]] '''Fabian Gottlieb Thaddeus von Bellingshause''' (1778 – 1852), esploratore e militare russo. ==Citazioni su Fabian Gottlieb von Bellingshausen== *[[Isola di Alessandro I|La Terra di Alessandro]], scoperta da Thaddeus von Bellingshausen nel 1819, apparve ai nostri occhi in modo superbo, con i suoi poderosi ghiacciai appena separati tra loro da un qualche picco più scuro che si distacca in un bianco giallastro contro l'azzurro cupo del cielo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:von Bellingshause, Fabian Gottlieb}} [[Categoria:Esploratori]] [[Categoria:Militari russi]] 7362k2pipqfinxeu47y68g29bddnavt Categoria:Antartide 14 195855 1223631 2022-08-21T15:12:24Z Ibisco 49387 Nuova categoria wikitext text/x-wiki {{NotaCategorie|Voci per ambito}} {{interprogetto}} [[Categoria:Continenti]] [[Categoria:Ecosistemi]] cdds7bk3x8el66w5kx58co3h0h3p8f1 Categoria:Luoghi dell'Antartide 14 195856 1223632 2022-08-21T15:13:51Z Ibisco 49387 Nuova categoria wikitext text/x-wiki {{NotaCategorie|Argomenti}} [[Categoria:Luoghi per continente|Antartide]] [[Categoria:Antartide]] dasisvw1zo3wotykg1hc14vrgungpmv Baia del Pendolo 0 195857 1223636 2022-08-21T15:19:28Z Ibisco 49387 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] ie0p0ij2pjccwj1iphoiy8w68w6590r 1223637 1223636 2022-08-21T15:20:02Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] 4vgnn039r8ptr53dvpkuxhmzjt7vsol 1223639 1223637 2022-08-21T15:21:19Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Pendulum Cove|w_site=en}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] oaea3khwzu8x4qk2bda6ab80bd4n6i6 1223640 1223639 2022-08-21T15:24:20Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:XII Expedición Antártica 1957 - 1958.jpg|thumb|Baia Pendolo]] Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Pendulum Cove|w_site=en}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] 3axzxs19zvrm68ell4c1uf2jsbpdskx 1223641 1223640 2022-08-21T15:28:57Z Ibisco 49387 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:XII Expedición Antártica 1957 - 1958.jpg|thumb|Baia Pendolo]] Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Pendulum Cove|w_site=en}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] i9keipf1ne13ojqth8ntdp3yy3kymg6 1223757 1223641 2022-08-22T09:43:05Z Ibisco 49387 Ibisco ha spostato la pagina [[Baia Pendolo]] a [[Baia del Pendolo]]: Denominazione più diffusa wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:XII Expedición Antártica 1957 - 1958.jpg|thumb|Baia Pendolo]] Citazioni sulla '''baia Pendolo'''. *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, Pendulum Cove, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese [[Henry Foster (scienziato)|Henry Foster]] che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Pendulum Cove|w_site=en}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Antartide]] i9keipf1ne13ojqth8ntdp3yy3kymg6 Henry Foster (scienziato) 0 195858 1223642 2022-08-21T15:31:17Z Ibisco 49387 '''Henry Foster''' (1796 – 1931), fisico e militare britannico. wikitext text/x-wiki '''Henry Foster''' (1796 – 1931), fisico e militare britannico. ==Citazioni su Henry Foster== *L'isola era un vulcano spento, coperto da nevi perenni, scavato da una profonda baia con quel nome, [[Pendulum Cove|Baia Pendolo, un nome alla [[Edgar Allan Poe|Poe]] certamente, dovuto invece agli esperimenti dell'ufficiale inglese Henry Foster che nel 1829 osservò qui con il pendolo il magnetismo terrestre e la gravità. Si sdraiò bocconi sulla superficie gelata, guardò lo strumento fatto di specchi e lenti, misurò le oscillazioni del filo a piombo. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Foster, Henry}} [[Categoria:Fisici britannici]] [[Categoria:Militari britannici]] ffo1qkf7pj0v1cwdezguw61ti0avm1v Lettere dai libri 0 195859 1223647 2022-08-21T16:13:32Z SunOfErat 12245 Creata pagina con "{{Raccolta}} [[File:TotoPeppino1956WP.jpg|miniatura|La lettera dettata in ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'']] Raccolta di '''lettere''' tratte '''dai libri'''. ==Lettere dai libri== *Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatt..." wikitext text/x-wiki {{Raccolta}} [[File:TotoPeppino1956WP.jpg|miniatura|La lettera dettata in ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'']] Raccolta di '''lettere''' tratte '''dai libri'''. ==Lettere dai libri== *Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. ([[Leslie Feinberg]]) ==Voci correlate== *[[Lettera]] {{stub}} {{Raccolte dai media|Lettere|dai libri}} [[Categoria:Lettere dai media|Libri]] [[Categoria:Raccolte dai libri]] 87dgvfsbg6szc2b7824olz73zvlyvc1 1223649 1223647 2022-08-21T16:16:07Z SunOfErat 12245 wikitext text/x-wiki {{Raccolta}} [[File:Feigned Letter Rack with Writing Implements by Samuel Van Hoogstraten, San Diego Museum of Art.JPG|miniatura|''Feigned Letter Rack with Writing Implements'' di Samuel Van Hoogstraten (1655)]] Raccolta di '''lettere''' tratte '''dai libri'''. ==Lettere dai libri== *Cara Theresa, è notte e sono sdraiata sul letto. Mi manchi, ho gli occhi gonfi e le lacrime mi scorrono calde sul viso. Fuori infuria un violento temporale estivo, con tuoni e lampi. Stasera ho camminato per le strade cercandoti nel volto di ogni donna che incrociavo, come ho fatto ogni sera di questo esilio solitario. Ho paura che non rivedrò mai più i tuoi occhi ridenti e canzonatori. ([[Leslie Feinberg]]) ==Voci correlate== *[[Lettera]] {{stub}} {{Raccolte dai media|Lettere|dai libri}} [[Categoria:Lettere dai media|Libri]] [[Categoria:Raccolte dai libri]] q26g85bc3jbmesxfdb66zoo4etnk0qd Domenico Acerenza 0 195860 1223667 2022-08-21T18:13:34Z Ibisco 49387 '''Domenico Acerenza''' (1995 – vivente), nuotatore italiano. wikitext text/x-wiki '''Domenico Acerenza''' (1995 – vivente), nuotatore italiano. {{Int|''[https://www.ondanews.it/sto-vivendo-un-sogno-intervista-a-domenico-acerenza-nuotatore-lucano-vice-campione-del-mondo/ «Sto vivendo un sogno.» Intervista a Domenico Acerenza, nuotatore lucano vice campione del mondo]''|Claudio Buono, ''ondanews.it'', 1 luglio 2022.}} *Il legame con la mia terra, con Sasso di Castalda, è speciale. Penso sempre a tornare qui. C'è la mia famiglia. È uno dei posti dove si vive meglio. Si sta tranquilli, è il mio posto preferito nel mondo. *Con [[Gregorio Paltrinieri|Greg]] c'è un rapporto di super amicizia e fiducia, c'è tra noi una competizione sana e questo ci aiuta ad essere super felici. Esultiamo per i nostri risultati insieme, è un rapporto maturato nel tempo, ci conosciamo da dieci anni. È un rapporto di amicizia speciale. *Mi sento di dire ai ragazzi lucani di avvicinarsi allo sport e seguire i loro sogni sempre e comunque, di non arrendersi mai, nemmeno di fronte alle difficoltà, che ci saranno sempre. Superandole si va a scalare una montagna. Si arriva sempre all'obiettivo, mai perderlo di vista. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Acerenza, Domenico}} [[Categoria:Nuotatori italiani]] 01fhn8ht9aemvqc5mefg2kb1anc2x52 Claudia Peroni 0 195861 1223669 2022-08-21T18:52:16Z Danyele 19198 Creata pagina con "'''Claudia Peroni''' (1957 – vivente), giornalista, conduttrice televisiva e pilota di rally italiana. ==Citazioni di Claudia Peroni== {{cronologico}} *{{NDR|«Come è iniziata la tua avventura nel mondo della televisione?»}} È iniziata per amore di un pilota di rally [...] e per seguire lui mi sono inventata di sana pianta di essere giornalista e mi sono improvvisata intervistatrice [risata, ''ndr''].<ref name="Gramola">Dall'intervista di Gianfranco Gramola, ''[ht..." wikitext text/x-wiki '''Claudia Peroni''' (1957 – vivente), giornalista, conduttrice televisiva e pilota di rally italiana. ==Citazioni di Claudia Peroni== {{cronologico}} *{{NDR|«Come è iniziata la tua avventura nel mondo della televisione?»}} È iniziata per amore di un pilota di rally [...] e per seguire lui mi sono inventata di sana pianta di essere giornalista e mi sono improvvisata intervistatrice [risata, ''ndr''].<ref name="Gramola">Dall'intervista di Gianfranco Gramola, ''[http://www.intervisteromane.net/interviste%20pronte%202/claudia_peroni.htm Una bella trentina nei box della Formula Uno]'', ''intervisteromane.net'', 18 giugno 2010.</ref> *Io ho sconfinato in un mondo di uomini e me ne rendo conto. Ho anche corso 10 anni nei rally come pilota, e chiaramente bisogna sempre vivere questo mondo da donna, secondo me. Non bisogna pensare di essere alla pari di un uomo. Ci sono delle cose per cui effettivamente un uomo è più adatto, perché per il rischio che uno affronta correndo, l'uomo è più portato a prenderlo al contrario della donna, quindi è più forte della donna. Ciò nonostante è stato difficile tenermi nel mondo del lavoro, perché c'è sempre un po' di rivalità con gli uomini e dico con gli uomini, non con i piloti.<ref name="Gramola"/> *{{NDR|Nel 2020, sulla [[Formula 1]]}} Mancano tanto nel paddock di oggi i rapporti umani, negli anni 90 era più semplice, l'amicizia ci legava. Ricordo di tante serate passate con piloti e team manager a scherzare, l'atmosfera era diversa.<ref name="Anna Mangione">Dall'intervento a ''[https://www.youtube.com/watch?v=8sowYGkCJDU Speedy Woman - Ospite Claudia Peroni]'', LiveGP, 27 maggio 2020; citato in Anna Mangione, ''[https://www.livegp.it/claudia-peroni-a-speedy-woman-quando-nel-paddock-ci-univa-lamicizia/ Claudia Peroni a 'Speedy Woman': "Quando nel paddock ci univa l'amicizia..."]'', ''livegp.it'', 30 maggio 2020.</ref> *Quando alla mia prima trasferta cercai di intervistare [[Ayrton Senna]] in griglia nonostante fosse sempre restio in quei momenti, Andrea De Adamich mi disse scherzando che quella poteva essere la mia prima e ultima apparizione [...].<ref name="Anna Mangione"/> *{{NDR|«Qual è il messaggio più importante che cerchi di trasmettere a un giovane che rincorre il sogno di essere pilota?»}} Non smetterò mai di dire il mio motto, "passione che trasmette passione". Perché è con la passione che si diventa determinanti, con la passione quella vera si trova la giusta concentrazione e anche il giusto feeling con la macchina. Naturalmente, serve anche un bel po' di umiltà per avere l'approccio giusto e capire quindi dove bisogna migliorarsi e dove bisogna invece osare un po' di più.<ref name="GTT">Da ''[https://gttalent.com/it/news/103-GT-Talent-intervista-a-Claudia-Peroni "La passione che trasmette passione", intervista a Claudia Peroni, giudice d'onore delle selezioni Gt Talent]'', ''gttalent.com'', 31 agosto 2021.</ref> *{{NDR|«C'è qualcosa che cambieresti nel mondo del motorsport di oggi e che rimpiangi dei "vecchi tempi"?»}} A seconda della categoria, forse cambierei certi regolamenti; cercherei di dare meno spazio all'elettronica e più al lato umano... questo in parte già si sta facendo. Perché il bello dell'automobilismo è stato quello prima di tutto. Quindi, i veri talenti devono essere esaltati a prescindere dal mezzo che guidano e magari, invece, possono essere le piste che li esaltano. Magari c'è una pista più tecnica, in cui bisogna avere un pizzico di coraggio, di pelo sullo stomaco, può esaltare ed evidenziare il talento di un pilota.<ref name="GTT"/> *{{NDR|Sulle "molestie" subìte nella Formula 1 degli anni Novanta}} Era il 1995, due campioni della Formula 1 della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], due persone di livello, due ragazzi giovani ed educati. Io non ho mai dichiarato di essere stata molestata, era uno scherzo forse un po' esagerato. Io ero molto giovane come loro. Noi giornaliste sportive eravamo in prima linea in un mondo molto maschilista, fa un po' parte di sconfinare il mondo di uomini. Non ti dico di mettere in preventivo una molestia ma allora non c'era questa malizia. Oggi non capiterebbe mai più una cosa del genere [...]. Era un mondo diverso e la mia reazione è stata... oggi reagirei in maniera diversa, ero imbarazzata chiaro. [...] Mi hanno dato più di una paccata: mentre intervistato uno, l'altro mi dava uno schiaffetto, e mentre intervistavo l'altro sbirciava, non era fatto con malizia, erano altri tempi. [...] Un conto sono gesti da persone sconosciute e con una sorta di poco gusto nei confronti di una donna che sta facendo il suo lavoro. Nel mio caso i tempi, i modi, le persone erano completamente differenti. Io li conoscevo molto bene, erano abituati a scherzare. [...] Nel '95 ti posso garantire che non era facile stare nei box in mezzo a uomini, ma loro sdrammatizzavano, è goliardia non erano molestie.<ref>Dall'intervista di [[Eleonora Daniele]] a ''Storie italiane'', Rai 1, 16 dicembre 2021; citato in ''[https://www.ilsussidiario.net/news/claudia-peroni-sbirciatine-e-pacche-da-piloti-di-formula-1-ma-era-goliardia/2264743/ Claudia Peroni: "Sbirciatine e pacche da piloti di Formula 1" / "Ma era goliardia"]'', ''ilsussidiario.net''.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Peroni, Claudia}} [[Categoria:Conduttori televisivi italiani]] [[Categoria:Giornalisti italiani]] [[Categoria:Piloti automobilistici]] oxvpzfu9sgp2dn340h4xuktijtsy0zw Prospettiva (rappresentazione) 0 195862 1223688 2022-08-21T23:57:01Z Sun-crops 10277 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sulla '''prospettiva'''. *Il sistema prospettico del Quattrocento è [...] la riduzione all'unità di tutti i possibili modi di visione; l'unità si dà quando l'immagine ha la certezza e l'assolutezza del concetto e cioè quando l'immagine di spazio percepita dagli occhi si identifica con l'immagine di spazio concepita dalla mente. Più precisamente: quando gli occhi percepiscono come concepisce la mente. La prospettiva non è dunque una riflessione intellettuale sul dato percepito dagli occhi, ma il modo di vedere secondo intelletto, prima con la mente che con gli occhi. La prospettiva dunque non fenomenizza la realtà (che del resto è già fenomeno), ma fenomenizza la realtà come pensata dalla mente o, ed è lo stesso, la mente umana che pensa la realtà nell'unità fondamentale dei suoi aspetti. ([[Giulio Carlo Argan]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=prospettiva|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|etichetta=prospettiva}} {{s}} [[Categoria:Geometria]] [[Categoria:Pittura]] cw00br4yu0twn3edyrkk3ltgqnr60ok 1223701 1223688 2022-08-22T01:04:34Z Danyele 19198 +immagine wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:2009-04-07 Berlin Olympiastadion 554.jpg|thumb|Visione prospettica all'interno dell'Olympiastadion di Berlino]] Citazioni sulla '''prospettiva'''. *Il sistema prospettico del Quattrocento è [...] la riduzione all'unità di tutti i possibili modi di visione; l'unità si dà quando l'immagine ha la certezza e l'assolutezza del concetto e cioè quando l'immagine di spazio percepita dagli occhi si identifica con l'immagine di spazio concepita dalla mente. Più precisamente: quando gli occhi percepiscono come concepisce la mente. La prospettiva non è dunque una riflessione intellettuale sul dato percepito dagli occhi, ma il modo di vedere secondo intelletto, prima con la mente che con gli occhi. La prospettiva dunque non fenomenizza la realtà (che del resto è già fenomeno), ma fenomenizza la realtà come pensata dalla mente o, ed è lo stesso, la mente umana che pensa la realtà nell'unità fondamentale dei suoi aspetti. ([[Giulio Carlo Argan]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt=prospettiva|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|etichetta=prospettiva}} {{s}} [[Categoria:Geometria]] [[Categoria:Pittura]] 3brfmji1szd7qs39fh5s87x7efki4bg Jamie Chadwick 0 195863 1223690 2022-08-22T00:05:50Z Danyele 19198 Creata pagina con "[[File:Jamie Laura Chadwick.jpg|thumb|Jamie Chadwick (2019)]] '''Jamie Laura Chadwick ''' (1998 – vivente), pilota automobilistica britannica. ==Citazioni di Jamie Chadwick== {{cronologico}} *{{NDR|Sulla [[W Series]]}} I piloti fanno spesso una vita isolata. Qui siamo tutte insieme, ci sfidiamo in pista, e poi condividiamo ogni aspetto, dall'hotel alle cene [...]. È un'esperienza positivamente intensa, sia a livello sociale che a livello mentale.<ref>Da un'intervis..." wikitext text/x-wiki [[File:Jamie Laura Chadwick.jpg|thumb|Jamie Chadwick (2019)]] '''Jamie Laura Chadwick ''' (1998 – vivente), pilota automobilistica britannica. ==Citazioni di Jamie Chadwick== {{cronologico}} *{{NDR|Sulla [[W Series]]}} I piloti fanno spesso una vita isolata. Qui siamo tutte insieme, ci sfidiamo in pista, e poi condividiamo ogni aspetto, dall'hotel alle cene [...]. È un'esperienza positivamente intensa, sia a livello sociale che a livello mentale.<ref>Da un'intervista al ''Guardian''; citato in Isabel Iuliano, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formule/w-series-la-stanza-di-jamie-chadwick-williams-450380.html W Series {{!}} La stanza di Jamie Chadwick]'', ''formulapassion.it'', 13 agosto 2019.</ref> *{{NDR|«I piloti che si affacciano all'apice di questo sport [l'automobilismo] vengono in maniera sempre più rilevante esclusivamente da famiglie miliardarie — nulla contro di essi, ma qual'è il tuo punto di vista a proposito?»}} Questo sport è fatto così. Rende tutto più difficile ed è sotto gli occhi di tutti [...]. Voglio dire, è difficile fare progressi in questo sport senza i soldi, ma sicuramente sono in una posizione molto migliore oggi rispetto a dove sarei stata senza il supporto della W-Series. Speriamo possa cambiare qualcosa, perchè oggi come oggi non è ideale.<ref name="Zeri">Da Daniele Zeri, ''[https://www.motorbox.com/auto/sport/f1/news/f1-2020-intervista-a-jamie-chadwick-pilota-driver-academy-williams Jamie Chadwick confermata nella Driver Academy Williams - L'intervista]'', ''motorbox.com'', 11 gennaio 2020.</ref> *{{NDR|«Parlando di cambiamento, come, secondo te, dovrebbe cambiare questo sport per facilitare l'accesso su base meritoria? Sarebbe interessante sapere se hai idee "out of the box"»}} Oddio, è difficile che possa cambiare qualcosa. Penso che questo sport si basi sui soldi e sul supporto finanziario da parte dei piloti per fare progressi. È difficilmente sostenibile senza di esso. Ma penso che i team più importanti, i team di [[Formula 1]], debbano accettare di prendersi dei rischi con i giovani piloti e darci delle opportunità [...]. È la migliore chance che abbiamo per arrivare al top.<ref name="Zeri"/> *{{NDR|«Com'è correre in un campionato tutto maschile?»}} A dire il vero ci sono un pò abituata [...] negli anni mi sono sempre scontrata con i maschi, quindi sappiamo quello che possiamo fare e ci concentriamo sulla pista senza pensare agli avversari.<ref>Dall'intervista di Massimo Consonni, ''[https://www.monzainpista.com/2020/10/18/jamie-chadwick-campionessa-w-series-2019-ai-microfoni-di-monzainpista/ Jamie Chadwick, campionessa W series 2019 ai microfoni di Monzainpista]'', ''monzainpista.com'', 18 ottobre 2020.</ref> *Mi sono prefissata l'obiettivo di gareggiare in Formula 1, ma non so se sia effettivamente possibile [...] per entrare in Formula 1 bisogna prima passare dalla Formula 3 e dalla Formula 2, ma soprattutto bisogna fare i conti con il fatto che le vetture sono estremamente fisiche. Non sappiamo esattamente di cosa siano capaci le donne in questo sport. Se a 15 o 16 anni si entra nelle corse automobilistiche senza servosterzo e guidando auto pesanti, molte donne fanno fatica anche se hanno avuto successo nei go-kart. Ci piace pensare che le donne possano farcela; farò del mio meglio per spingere ed esplorare le possibilità in Formula 1, ma non lo sappiamo. Non c'è stata una donna nell'era recente che ce l'abbia fatta. Sto cercando di capire se questo ha a che fare con l'aspetto fisico. Se è fisicamente troppo duro, ma lo sport vuole che le donne gareggino, allora dobbiamo riportarlo ''in auge'' e capire perché.<ref>Citato in Alessandro Prada, ''[https://www.formulapassion.it/motorsport/formule/chadwick-vetture-troppo-fisiche-per-donna-630232.html Chadwick: "Vetture F1 troppo fisiche per una donna"]'', ''formulapassion.it'', 21 agosto 2022.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Chadwick, Jamie}} [[Categoria:Piloti automobilistici]] [[Categoria:Sportivi britannici]] 3us2h2zcpqsnjusc5gn9g1n5g3n8zm2 Provino 0 195864 1223700 2022-08-22T00:57:46Z Danyele 19198 Redirect alla pagina [[Audizione]] wikitext text/x-wiki #RINVIA[[Audizione]] htbqxsdxd5r08moxu4rplelk4mjvcj0 Discussioni utente:DarrellTabor 3 195865 1223704 2022-08-22T05:20:29Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:20, 22 ago 2022 (CEST)}} px3ud4ohql7oi95n0f6r0f53o3jcmu4 Discussioni utente:CynthiaWeedon21 3 195866 1223705 2022-08-22T05:25:55Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:25, 22 ago 2022 (CEST)}} sch64u7aeyzt7gtkzkougxg1nh2skcf Discussioni utente:Massimo Capogna 3 195867 1223706 2022-08-22T05:40:13Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:40, 22 ago 2022 (CEST)}} ki0ohfjs4dgd5uuxt8ddtrnhzao8lps Discussioni utente:Aelfredr 3 195868 1223709 2022-08-22T06:10:20Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:10, 22 ago 2022 (CEST)}} limix9ac11bsn2h94ec6zucs23rfhv6 Frank Wild 0 195869 1223711 2022-08-22T06:16:02Z Ibisco 49387 '''Frank Wild''', all'anagrafe '''John Robert Francis Wild''' (1873 – 1939), esploratore e navigatore britannico. wikitext text/x-wiki '''Frank Wild''', all'anagrafe '''John Robert Francis Wild''' (1873 – 1939), esploratore e navigatore britannico. ==Citazioni su Frank Wild== *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antartica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, Frank Wild, partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Wild, Frank}} [[Categoria:Esploratori britannici]] [[Categoria:Navigatori britannici]] 5jopi3q4m3mfj1x644fbvrk81obn895 1223712 1223711 2022-08-22T06:19:03Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki [[File:FrankWild.png|thumb|Frank Wild nel 1914 ca.]] '''Frank Wild''', all'anagrafe '''John Robert Francis Wild''' (1873 – 1939), esploratore e navigatore britannico. ==Citazioni su Frank Wild== *Ho pensato spesso a [[Robert Falcon Scott|Scott]] e a [[Ernest Shackleton|Shackleton]], a [[Edward Adrian Wilson|Wilson]] e a Mawson, a David o Bowers o altri perché furono una 'banda antartica' e presero parte nei primi vent'anni del secolo scorso a quasi tutte le spedizioni, sempre loro, sempre gli stessi, una volta partivano con uno una volta con un altro, e il miglior marinaio antartico, Frank Wild, partì quasi con tutti, nel 1902 con Scott sul ''Discovery'', nel 1907 con Shackleton sul ''Nimrod'', nel 1911 con Mawson sull<nowiki>'</nowiki>''Aurora'', nel 1914 con Shackleton sull<nowiki>'</nowiki>''Endurance'', nel 1922 ancora con lui sul ''Quest'' e quando Shackleton morì durante il viaggio prese lui il comando, riportò la nave in Inghilterra e poi se ne andò in Africa dove tra una spedizione e l'altra aveva aperto una fabbrica di cotone. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Wild, Frank}} [[Categoria:Esploratori britannici]] [[Categoria:Navigatori britannici]] qee423ycxsr8prrco3p61piq2caj5fu Discussioni utente:JasonWeekes2 3 195870 1223720 2022-08-22T06:45:17Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 08:45, 22 ago 2022 (CEST)}} 5d2wympfhima3df4k3guktizcqvaz1b Discussioni utente:ShanonCraine204 3 195871 1223725 2022-08-22T07:00:08Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:00, 22 ago 2022 (CEST)}} jzj1kht1nooj580xlme5r4bjaeq8sm7 Discussioni utente:Fabiuiro 3 195872 1223726 2022-08-22T07:15:50Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:15, 22 ago 2022 (CEST)}} s69q3giga8np7zocr9354qw8rvyg1fj Elia Lombardini 0 195873 1223728 2022-08-22T07:40:43Z Spinoziano (BEIC) 86405 Creata pagina con "[[File:Elia lombardini.jpg|thumb|Elia Lombardini]] '''Elia Lombardini''' (1794 – 1878), ingegnere italiano. ==[[Incipit]] di ''Sul regime delle acque del progettato canale marittimo di Suez e dei laghi amari interposti''== Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un ta..." wikitext text/x-wiki [[File:Elia lombardini.jpg|thumb|Elia Lombardini]] '''Elia Lombardini''' (1794 – 1878), ingegnere italiano. ==[[Incipit]] di ''Sul regime delle acque del progettato canale marittimo di Suez e dei laghi amari interposti''== Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un tale rapporto, devono promuovere un essenziale cangiamento. Col [[Canale di Suez|taglio dell'istmo di Suez]] la parte più popolosa dell'Europa comunicherà direttamente con quella dell'Asia, sedi d'incivilimento antichissimo, ove trovansi radunati i tre quarti degli abitanti del globo. Col [[Canale di Panama|taglio dell'istmo di Panama]] proseguirassi la via onde compiere il giro di questo per linea incomparabilmente più breve, approfittando nel modo più utile del favore dei venti e delle correnti marine, e facendovi concorrere le nuove regioni, ove il progresso di una recente civiltà si va sviluppando con una rapidità sorprendente. Le gelosie politiche si adoprano per altro a frapporvi difficoltà, giovandosi eziandio del voto di uomini della scienza per proclamare l'inopportunità di siffatte imprese. ==Bibliografia== *Elia Lombardini, ''[https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=6268959 Sul regime delle acque del progettato canale marittimo di Suez e dei laghi amari interposti]'', Tip. Bernardoni, Milano, 1859. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Lombardini, Elia}} [[Categoria:Ingegneri italiani]] rp7s729m2vzqwrvqd2e1cotlf005n6u Jemmy Button 0 195874 1223730 2022-08-22T07:46:04Z Ibisco 49387 '''Orundellico''', meglio noto come '''Jemmy Button''' (1815 - 1864), nativo fuegino della tribù degli Yagan. wikitext text/x-wiki '''Orundellico''', meglio noto come '''Jemmy Button''' (1815 - 1864), nativo fuegino della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Jemmy Button== ===[[Daniele Del Giudice]]=== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine Jemmy Button perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Button, Jemmy}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] gxscsji1tjg5v7pm0weq99e5gbjcth9 1223731 1223730 2022-08-22T07:47:47Z Ibisco 49387 Ritratto wikitext text/x-wiki [[File:Jemmy Button.jpg|thumb|Jemmy Button ritratto nel 1839]] '''Orundellico''', meglio noto come '''Jemmy Button''' (1815 - 1864), nativo fuegino della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Jemmy Button== ===[[Daniele Del Giudice]]=== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine Jemmy Button perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. ==Voci correlate== *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Button, Jemmy}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] c4oovdktj56j6m36l1nrlgmk895qmqs 1223735 1223731 2022-08-22T07:59:59Z Ibisco 49387 /* Voci correlate */ + 1 wikitext text/x-wiki [[File:Jemmy Button.jpg|thumb|Jemmy Button ritratto nel 1839]] '''Orundellico''', meglio noto come '''Jemmy Button''' (1815 - 1864), nativo fuegino della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Jemmy Button== ===[[Daniele Del Giudice]]=== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, [[Fuegia Basket]] dunque 'Cesta Fuegina', e infine Jemmy Button perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. Ma è un racconto ridicolo, nessun indio avrebbe venduto suo figlio nemmeno per l'intero ''[[HMS Beagle|Beagle]]'' con tutto il carico che aveva a bordo; almeno scrisse così [[Lucas Bridges]] nel suo ''El Ùltimo Confín de la Tierra'', osservando semplicemente che quando gli uomini bianchi battezzano gli indigeni amano scegliere i nomi più fantasiosi. *A Londra gli [[Yagan|indios]] furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. Ma appena arrivati, Jemmy Button scomparve nei canali e si ripresentò seminudo solo quando la nave stava per andare via; ci fu un'ultima cena a bordo, e come nel finale di un film epico ciascuno si convinse della propria natura e che mai avrebbe potuto cambiare l'altro. *Passano vent'anni e dalla contea di Nottingham arrivano il pastore George Despard e il figlio adottivo [[Thomas Bridges]], padre di quel Lucas che sarà il suo biografo, per evangelizzare gli indigeni fuegini. Per prima cosa cercano Jemmy Button e incredibilmente lo trovano; gli spiegano l'idea della stazione evangelica e lui è d'accordo. *Dalle Falkland, dove sono andati a prendere il materiale, spediscono una nave completa di equipaggio e catechisti, ma non avendo più notizie dopo un po' si precipitano a Wulaia. La nave è lì, spoglia di tutto; dentro, sottocoperta, c'è il cuoco Cole, nudo e impazzito, racconta che all'inizio gli indios erano amichevoli, alla prima messa sono venuti addirittura in trecento, hanno cominciato a cantare ma poi hanno smesso subito. Hanno ucciso tutti. Jemmy Button fu processato alle Falkland, condannato, riportato a Wulaia e messo in libertà, perché non si poteva punite chi doveva essere evangelizzato. ==Voci correlate== *[[Fuegia Basket]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Button, Jemmy}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] eu32mgf494ydsoce3gh06rb1hlaukho Fuegia Basket 0 195875 1223733 2022-08-22T07:55:59Z Ibisco 49387 '''Yokcushlu''', meglio nota come '''Fuegia Basket''' (1821 ca. – 1883 ca.), nativa fuegina della tribù degli Yagan. wikitext text/x-wiki '''Yokcushlu''', meglio nota come '''Fuegia Basket''' (1821 ca. – 1883 ca.), nativa fuegina della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Fuegia Basket== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, Fuegia Basket dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. ([[Daniele Del Giudice]]) *A Londra gli indios furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Jemmy Button]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Basket, Fuegia}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] 0x0bk28rx6rufegr1ahjij5udr3hvh3 1223734 1223733 2022-08-22T07:59:19Z Ibisco 49387 /* Altri progetti */ Inserisco link con Pedia spagnola wikitext text/x-wiki '''Yokcushlu''', meglio nota come '''Fuegia Basket''' (1821 ca. – 1883 ca.), nativa fuegina della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Fuegia Basket== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, Fuegia Basket dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. ([[Daniele Del Giudice]]) *A Londra gli indios furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Jemmy Button]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=es}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Basket, Fuegia}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] ljyjr5snlj1nakpzo1rq7s3o4q463wm 1223736 1223734 2022-08-22T08:02:03Z Ibisco 49387 Ritratto wikitext text/x-wiki [[File:Fuegia Basket 1833.jpg|thumb|Fuegia Basket ritratta nel 1833]] '''Yokcushlu''', meglio nota come '''Fuegia Basket''' (1821 ca. – 1883 ca.), nativa fuegina della tribù degli Yagan. ==Citazioni su Fuegia Basket== *[[Robert FitzRoy|FitzRoy]] riportò in Inghilterra quattro di loro {{NDR|indios [[Yagan]]}} con la lodevole intenzione di indurli a una vita migliore e più felice: un giovane che fu battezzato Boat Memory, 'Ricordo della Nave', un altro chiamato York Minster, 'Monastero di York', il nome di un'isola vicina a Capo Horn, una bambina di nove anni, Fuegia Basket dunque 'Cesta Fuegina', e infine [[Jemmy Button]] perché dicono che l'avesse pagato a suo padre un bottone. ([[Daniele Del Giudice]]) *A Londra gli indios furono oggetto di studi, esposizioni esotiche e cortesi attenzioni da parte dei regnanti, e la regina Adelaide si tolse la cuffia e la mise sul capo della piccola Fuegia Basket. Poco tempo dopo tornarono in [[Terra del Fuoco]] con FitzRoy, che questa volta aveva imbarcato anche [[Darwin]] e parte delle osservazioni naturalistiche che lo avrebbero portato alla teoria dell'evoluzione per selezione naturale. ([[Daniele Del Giudice]]) ==Voci correlate== *[[Jemmy Button]] *[[Yagan]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=es}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Basket, Fuegia}} [[Categoria:Gruppi etnici nativi americani]] sj1d66kipxjohoslmhn2bq1biuxv0le Canale di Suez 0 195876 1223737 2022-08-22T08:02:05Z Spinoziano (BEIC) 86405 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:SuezCanal-EO.JPG|miniatura|Canale di Suez]] Citazioni sul '''canale di Suez'''. *Ancora più singolare, più incomprensibile, è la visione del deserto. Scivolare su questa via d'acqua calma, uniforme, di un azzurro artificiale tra rive di sabbia che scorrono sommessamente attraversando questo mondo non ancora nato e sterile, prossimo al tutto, affine alla tristezza indicibile... ([[Annemarie Schwarzenbach]]) *Il progetto in questione è il tagl..." wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:SuezCanal-EO.JPG|miniatura|Canale di Suez]] Citazioni sul '''canale di Suez'''. *Ancora più singolare, più incomprensibile, è la visione del deserto. Scivolare su questa via d'acqua calma, uniforme, di un azzurro artificiale tra rive di sabbia che scorrono sommessamente attraversando questo mondo non ancora nato e sterile, prossimo al tutto, affine alla tristezza indicibile... ([[Annemarie Schwarzenbach]]) *Il progetto in questione è il taglio di un canale attraverso l'istmo di Suez. ([[Ferdinand de Lesseps]]) *Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un tale rapporto, devono promuovere un essenziale cangiamento. Col taglio dell'istmo di Suez la parte più popolosa dell'Europa comunicherà direttamente con quella dell'Asia, sedi d'incivilimento antichissimo, ove trovansi radunati i tre quarti degli abitanti del globo. Col [[Canale di Panama|taglio dell'istmo di Panama]] proseguirassi la via onde compiere il giro di questo per linea incomparabilmente più breve [...]. Le gelosie politiche si adoprano per altro a frapporvi difficoltà, giovandosi eziandio del voto di uomini della scienza per proclamare l'inopportunità di siffatte imprese. ([[Elia Lombardini]]) *{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} Un tentativo inutile, assolutamente impossibile da realizzare. ([[Benjamin Disraeli]]) ==Voci correlate== *[[Crisi di Suez]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul}} {{s}} [[Categoria:Luoghi dell'Egitto]] gusa9tct6mmccwyvmjs938wfby89g6w 1223749 1223737 2022-08-22T08:32:51Z Spinoziano 2297 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:SuezCanal-EO.JPG|miniatura|Canale di Suez]] Citazioni sul '''canale di Suez'''. *{{NDR|Dopo la costruzione del canale}} Adesso facciamo parte dell'Europa. ([[Isma'il Pascià]]) *Ancora più singolare, più incomprensibile, è la visione del deserto. Scivolare su questa via d'acqua calma, uniforme, di un azzurro artificiale tra rive di sabbia che scorrono sommessamente attraversando questo mondo non ancora nato e sterile, prossimo al tutto, affine alla tristezza indicibile... ([[Annemarie Schwarzenbach]]) *Il progetto in questione è il taglio di un canale attraverso l'istmo di Suez. ([[Ferdinand de Lesseps]]) *Mentre l'arte va operando miracoli per rendere più facili e pronte le comunicazioni fra i varj popoli della terra, le menti sono in particolar modo rivolte a due imprese colossali, che trovansi alla vigilia del loro eseguimento, e che, sotto un tale rapporto, devono promuovere un essenziale cangiamento. Col taglio dell'istmo di Suez la parte più popolosa dell'Europa comunicherà direttamente con quella dell'Asia, sedi d'incivilimento antichissimo, ove trovansi radunati i tre quarti degli abitanti del globo. Col [[Canale di Panama|taglio dell'istmo di Panama]] proseguirassi la via onde compiere il giro di questo per linea incomparabilmente più breve [...]. Le gelosie politiche si adoprano per altro a frapporvi difficoltà, giovandosi eziandio del voto di uomini della scienza per proclamare l'inopportunità di siffatte imprese. ([[Elia Lombardini]]) *{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} Un tentativo inutile, assolutamente impossibile da realizzare. ([[Benjamin Disraeli]]) ==Voci correlate== *[[Crisi di Suez]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sul}} [[Categoria:Luoghi dell'Egitto]] 8xhgvymkj5dx82s26ukvr6qae9ccyxb Discussioni utente:Danielepinca 3 195877 1223751 2022-08-22T09:05:28Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:05, 22 ago 2022 (CEST)}} mv6ks5f7p2k2qtqlx86qpiuw3z6svhy Discussioni utente:TommyMalley54 3 195878 1223753 2022-08-22T09:15:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:15, 22 ago 2022 (CEST)}} lio0sz5570r3rhl385ila088qtb2boa Discussioni utente:Medarduss 3 195879 1223755 2022-08-22T09:25:38Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:25, 22 ago 2022 (CEST)}} atas8526p5txnk4hnei1nf5kp8fecnj Baia Pendolo 0 195880 1223758 2022-08-22T09:43:05Z Ibisco 49387 Ibisco ha spostato la pagina [[Baia Pendolo]] a [[Baia del Pendolo]]: Denominazione più diffusa wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Baia del Pendolo]] 39m5mi04v30289ymit1y3rxpt39uaoa Discussioni utente:Hcafc77 3 195881 1223761 2022-08-22T09:50:25Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 11:50, 22 ago 2022 (CEST)}} 3dogn8rciqeh7mp9uo7s1c020obmw36 Discussioni utente:Iuli1924 3 195882 1223767 2022-08-22T10:15:09Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:15, 22 ago 2022 (CEST)}} hcihvrv7c8y9hautfbh53h1c0hapnvg Discussioni utente:Jacopo Carletti 3 195883 1223776 2022-08-22T10:45:41Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:45, 22 ago 2022 (CEST)}} 8ujry9ntvobjm0uxjwkfg3qoc8a18n5 Discussioni utente:Rhemberger 3 195884 1223777 2022-08-22T10:50:03Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:50, 22 ago 2022 (CEST)}} okek3n0pe0ggs4ciqzun3dnsmxlaw1v Aurora polare 0 195885 1223778 2022-08-22T10:51:36Z Ibisco 49387 Inserimento in voce tematica wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} Citazioni sull''''aurora polare''', nelle sue due manifestazioni: '''australe''' e '''boreale'''. ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le aurore astrali, gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Fenomeni astronomici]] [[Categoria:Colori]] oxsczpqft193swjs0f3xjdu2r953bv7 1223782 1223778 2022-08-22T10:56:32Z Ibisco 49387 Foto wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Aurora-SpaceShuttle-EO.jpg|thumb|Fotografia di un'aurora australe scattata dallo Space Shuttle in orbita nel maggio 1992]] Citazioni sull''''aurora polare''', nelle sue due manifestazioni: '''australe''' e '''boreale'''. ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le aurore astrali, gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Fenomeni astronomici]] [[Categoria:Colori]] s1c63nfrjxzw5ulpjjzcg6ojxh4o894 1223784 1223782 2022-08-22T11:01:22Z Ibisco 49387 Aggiungo una seconda foto in modo da documentare visivamente le due manifestazioni dell'aurora polare: australe e boreale wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Aurora-SpaceShuttle-EO.jpg|thumb|Fotografia di un'aurora australe scattata dallo Space Shuttle in orbita nel maggio 1992]] [[File:Polarlicht 2.jpg|thumb|Fotografia di un'aurora boreale scattata dal Lago degli Orsi in [[Alaska]] nel 2005]] Citazioni sull''''aurora polare''', nelle sue due manifestazioni: '''australe''' e '''boreale'''. ===[[Daniele Del Giudice]]=== *Fuori nevicava, parlammo della ionosfera e dei campi magnetici, e di quel fenomeno straordinario che sono le aurore astrali, gigantesche vampe guizzanti che colano luce colorata nel cielo buio. *Mi raccontarono come a produrle fosse il vento solare carico di particelle subatomiche, emanato nello spazio dalla corona del Sole e catturato al [[Polo Sud|Polo]] dal campo magnetico terrestre. Le particelle eccitavano i gas della ionosfera e deformavano il campo magnetico, aprendovi una cavità mobile che insieme alla rotazione della Terra produceva il guizzare e l'evolvere delle aurore. *I colori e l'intensità, che io avrei giudicato come 'più o meno bello', dipendevano dal tipo di atomi e molecole eccitati, viola per l'azoto e rosso fino al verde per l'ossigeno, e dall'energia delle particelle in arrivo dal Sole. Così i colori, disse il professore americano, potevano essere analizzati e interpretati come informazioni su quanto avviene nell'alta atmosfera e sulla natura dei venti solari. ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Fenomeni astronomici]] [[Categoria:Colori]] nkgi1ds83e2s6voja9u7730mmlvbahm Discussioni utente:Francesco Torchia 3 195886 1223781 2022-08-22T10:55:29Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 12:55, 22 ago 2022 (CEST)}} 59uzi2e0dzx6m7oxsmbr7sggasa9hf7 Discussioni utente:Mohmmd Abd 3 195887 1223783 2022-08-22T11:00:07Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 13:00, 22 ago 2022 (CEST)}} r185s6y03ahiptrv06tgegp3wbybpau Inseparabili (film 1988) 0 195888 1223785 2022-08-22T11:03:24Z SunOfErat 12245 Creata pagina con "{{Film |titolo italiano = Inseparabili |immagine = |didascalia = |titolo originale = Dead Ringers |paese = Canada / Stati Uniti d'America |anno uscita = 1988 |genere = Drammatico, thriller |regista = [[David Cronenberg]] |soggetto = [[Bari Wood]], [[Jack Geasland]] ''(romanzo)'' |sceneggiatore = David Cronenberg, [[Norman Snider]] |produttore = David Cronenberg, [[Marc Boyman]] |produttore esecutivo = [[Carol Baum]], [[Sylvio Tabet]] |attori = *[[Jeremy Irons]]: Bever..." wikitext text/x-wiki {{Film |titolo italiano = Inseparabili |immagine = |didascalia = |titolo originale = Dead Ringers |paese = Canada / Stati Uniti d'America |anno uscita = 1988 |genere = Drammatico, thriller |regista = [[David Cronenberg]] |soggetto = [[Bari Wood]], [[Jack Geasland]] ''(romanzo)'' |sceneggiatore = David Cronenberg, [[Norman Snider]] |produttore = David Cronenberg, [[Marc Boyman]] |produttore esecutivo = [[Carol Baum]], [[Sylvio Tabet]] |attori = *[[Jeremy Irons]]: Beverly e Elliot Mantle *[[Geneviève Bujold]]: Claire Niveau *[[Heidi von Palleske]]: Cary *[[Shirley Douglas]]: Laura *[[Barbara Gordon (attrice)|Barbara Gordon]]: Danuta *[[Stephen Lack]]: Anders Wolleck *[[Shirley Douglas]]: Laura *[[Nick Nichols]]: Leo *[[Lynne Cormack]]: Arlene *[[Damir Andrei]]: Birchall |doppiatori italiani = *[[Paolo Maria Scalondro]]: Beverly e Elliot Mantle *[[Daniela Nobili]]: Claire Niveau *[[Monica Gravina]]: Cary }} '''''Inseparabili''''' (''Dead Ringers''), film del 1988, regia di [[David Cronenberg]]. *Dovrebbero fare dei [[concorso di bellezza|concorsi di bellezza]] anche per l'interno dei [[anatomia|corpi]]. La milza migliore, i reni meglio sviluppati. Perché non dobbiamo avere un ideale di bellezza anche per l'intero corpo, sia esterno che interno? ('''Beverly''') ==Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Inseparabili''|w}} {{stub}} [[Categoria:Film drammatici]] k6pxmewv1ctfzz4w3dttqo3zrxg17fo