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Trainspotting
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2022-08-25T12:48:50Z
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{{Nota disambigua|descrizione=l'omonimo romanzo da cui è tratto il film|titolo=[[Irvine_Welsh#Trainspotting|Trainspotting]]}}
{{Film
|titoloitaliano=Trainspotting
|titolooriginale=Trainspotting
|paese=Gran Bretagna
|anno=1996
|genere=commedia, drammatico
|regista=[[Danny Boyle]]
|sceneggiatore=[[John Hodge]]
|attori=
*[[Ewan McGregor]]: Mark "Rent Boy" Renton
*[[Robert Carlyle]]: Francis "Franco" Begbie
*[[Ewen Bremner]]: Daniel "Spud" Murphy
*[[Jonny Lee Miller]]: Simon "Sick Boy" Williamson
*[[Kevin McKidd]]: Thomas "Tommy" MacKenzie
*[[Kelly Macdonald]]: Diane
*[[Peter Mullan]]: Johnny "Swanney" Swan
*[[James Cosmo]]: signor Renton
*[[Eileen Nicholas]]: signora Renton
*[[Susan Vidler]]: Allison
*[[Pauline Lynch]]: Lizzy
*[[Shirley Henderson]]: Gail
*[[Stuart McQuarrie]]: Gavin
*[[Irvine Welsh]]: Mikey Forrester
|doppiatori italiani =
*[[Christian Iansante]]: Mark "Rent Boy" Renton
*[[Pasquale Anselmo]]: Francis "Franco" Begbie
*[[Roberto Gammino]]: Daniel "Spud" Murphy
*[[Fabio Boccanera]]: Simon "Sick Boy" Williamson
*[[Massimiliano Manfredi]]: Thomas "Tommy" MacKenzie
*[[Georgia Lepore]]: Diane
*[[Ennio Coltorti]]: Johnny "Swanney" Swan
|note=
}}
'''''Trainspotting''''', film del 1996 con [[Ewan McGregor]], regia di [[Danny Boyle]], tratto dall'omonimo libro di [[Irvine Welsh]].
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.<br />'''Tifosa''': Vai col goal!<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido [[casa di riposo|ospizio]] ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho [[Scelta|scelto]] di non scegliere la vita: ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'[[eroina]]?<ref>Nel trailer del film in lingua italiana vengono riprese alcune parti del monologo iniziale: «Scegliete una vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete una famiglia; scegliete un megatelevisore del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] scegliete lavatrici, automobili, il fai da te, e chiedetevi chi ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}} siete la domenica mattina. [...] Scegliete un mutuo ad interesse fissi, scegliete la moda casual e le valigie abbinate, scegliete un salotto di tre pezzi a rate, ricopritelo con una stoffa del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] in due sul divano a strintellarvi il cervello e lo spirito con i quiz, ingozzandovi di schifezze del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] scegliete gli amici, scegliete il futuro, scegliete la vita.»</ref>
==Frasi==
{{cronologico}}
*La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte, merdate del genere, che pure non vanno ignorate. [...] Ma, quello che la gente dimentica è quanto sia piacevole, [...] sennò noi non lo faremmo. [...] In fondo non siamo mica stupidi! Almeno non fino a questo punto, e che cazzo! Prendete l'orgasmo più forte che avete mai provato. Moltiplicatelo per mille. Neanche allora ci siete vicini. [...] Quando ti buchi hai una solo preoccupazione: farti. E quando non ti buchi, di colpo, devi preoccuparti di tutto un sacco di cazzate: non hai i soldi, non puoi sbronzarti. Hai i soldi, bevi troppo. Non hai una passera, non scopi mai. Hai una passera, rompe le palle. Devi pensare alle bollette, al mangiare, e a qualche squadra di calcio di merda che non vince mai, ai rapporti umani, e tutte quelle cose che invece non contano quando hai una sincera e onesta tossicodipendenza. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo; riferito all'eroina}}
*Rinunciare alla roba, fase uno: preparazione. Per questa cosa ti serve: una stanza da cui non puoi uscire, musica distensiva, salsa di pomodoro dieci scatole; zuppa di funghi, otto scatole, da consumare fredda; gelato, vaniglia, una confezione grande; magnesia, latte di, una bottiglia; [[Acido acetilsalicilico|aspirina]], collutorio, vitamine, acqua minerale, aranciata... pornografia. Un materasso, un secchio per l'urina, uno per le feci, uno per il [[vomito]]. Un televisore e una boccetta di [[diazepam|Valium]]. Me la sono già procurata da mia madre che è "nel suo modo domestico e socialmente accettabile" una drogata anche lei. Ora sono pronto: mi ci vuole solo un'ultima dose per calmare i dolori, mentre il Valium fa effetto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*L'[[eroina]] rende costipati. L'eroina dell'ultima pera sta per svanire e le supposte devono ancora sciogliersi. {{NDR|si piega su se stesso, avvertendo forti fitte alla bocca dello stomaco}} Non sono più costipato. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Sogno un immenso [[stanza da bagno|bagno pubblico]] incontaminato. Rubinetti d'oro scintillante. Marmo bianco virginale. Una tavoletta di ebano. Uno sciacquone pieno di Chanel numero 5 e un lacchè che mi porge fogli di carta igienica in seta cruda. Ma date le circostanze, qualunque posto va bene. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Il brutto, quando smettevo con la droga è che sapevo che ritornavo dai miei amici in uno stato di lucidità assoluta. Era spaventoso. Mi ricordavano talmente me stesso che quasi non riuscivo a guardarli. Prendete Sick Boy per esempio. Aveva smesso di farsi nel mio stesso periodo, non perché lo voleva, badate, ma solo per irritarmi. Solo per dimostrarmi quanto gli era facile, sminuendo di conseguenza i miei sforzi. Un subdolo scassacoglioni, no? E mentre io volevo solo starmene per conto mio a compiangermi, lui insisteva a illustrarmi di nuovo la sua unificante teoria della vita. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Senza eroina cercavo di condurre una vita utile e gratificante da bravo cittadino. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Mi spasso nel vedere le persone a spasso!<ref>Nel trailer in lingua italiana il dialogo viene proposto in maniera diversa:<br/>«'''Esaminatore''': Signor Murphy, lei ha mentito nella sua domanda di assunzione...<br/>'''Spud''': Oh sì, oh sì, solo per rifilare un piede nella porta.<br/>'''Esaminatore''': Esattamente cosa l'attira del settore turistico?<br/>'''Spud''': In due parole, mi spasso, ehm, mi spasso nel vedere le persone a spasso.»</ref> ('''Spud''')
*{{NDR|Dopo che Begbie ha finito di raccontare}} Fine. Quella era la storia di Begbie, o almeno la versione di Begbie della storia. Ma qualche giorno dopo ho saputo la verità da Tommy. Sapevi sempre la verità da Tommy. Era una delle sue più grandi debolezze: non diceva mai bugie, non prendeva mai droghe e non fregava mai nessuno. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Neanche si faceva di droga, si faceva di gente lui! {{NDR|Begbie}} Lo mandava fuori di testa, gli scatenava i sensi. ('''Mark''')
*{{NDR|Guardando assieme a Sick Boy un [[pornografia amatoriale|porno amatoriale]] di Tommy e Lizzy}} E mentre guardavo il video intimo e molto personale, rubato solo poche ore prima da uno dei miei migliori amici, capii che nella mia vita mancava qualcosa di importante. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*La situazione si faceva seria: il giovane Renton notò la rapidità con cui quelli che avevano successo nella sfera sessuale e non, si segregavano dai perdenti. L'eroina aveva rapinato Renton delle sue voglie sessuali, ma ora queste tornavano per vendicarsi, e mentre l'impotenza di quei giorni svaniva nel ricordo, una tetra disperazione invase la sua mente sconvolta dal sesso. La sua libidine di ex tossico alimentata dall'alcool e dalle anfetamine lo tormentava senza rimorsi col suo desiderio inappagato, puntini, puntini, puntini. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Tu trovi che quest'approccio di solito funziona? O lasciami indovinare, non l'hai mai tentato prima. Infatti normalmente non fai approcci alle ragazze, ho ragione? La verità è che sei un ragazzo sensibile e calmo ma, se fossi pronta a correre il rischio, potrei scoprire il tuo lato nascosto: brillante, avventuroso, appassionato, tenero, leale, – Taxi!! – un po' cattivo e un po' pazzoide ma, ehi, non è questo che intriga noi ragazze?<ref>Nel trailer in lingua italiana viene pronunciata diversamente: «Sei un tipo tranquillo, sensibile, sei un po' cattivo e un po' pazzoide, ma ehi, non è questo che fa sbarellare noi ragazze?»</ref> ('''Dianne''') {{NDR|a Mark}}
*Mi hai sentito? Mi aspetto che tu sia un amante rispettoso e prudente, generoso ma risoluto. Se fallissero per colpa tua queste ragionevolissime aspettative si ritornerà inequivocabilmente ad una situazione senza sesso, d'accordo? ('''Gail''') {{NDR|rivolta a Spud}}
*{{NDR|Nel momento dell'orgasmo}} Non mi sentivo così da quando Archie Gemmill ha segnato con l'Olanda nel '78. ('''Mark''')
*E fu più o meno in quel momento che Spud, Sick Boy e io prendemmo la sana, motivata e democratica decisione di tornare all'[[eroina]] al più presto. Ci vollero circa dodici ore. Pare facile, ma non lo è. Sembra una scampagnata, una scelta comoda. Ma vivere così è un lavoro a tempo pieno. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*[[Ursula Andress]]! La quintessenza delle pupe di Bond! È quello che dicono tutti. L'incarnazione – giusto? – della sua superiorità su di noi. Bellissima, esotica, grande sensualità eppure, del tutto inaccessibile a chiunque a parte lui. Cagate! Insomma, ammettiamolo dico io: se si fa uno di Edimburgo si può fare tutti noi, no? Cazzo! ('''Sick Boy''')
*Voglio provarla Mark! Tu sei sempre lì a dire che è il massimo, ecc. Che è meglio del sesso. Avanti Mark, sono adulto, cazzo, posso scoprirlo da solo. Ho qui i soldi. ('''Tommy''') {{NDR|riferito all'eroina}}
*La personalità, insomma è questo che conta giusto? La personalità è questo che permette a un rapporto di durare negli anni... Come l'[[eroina]], voglio dire, l'eroina sì che ha una grande personalità. ('''Sick Boy''')
*Swanney ci insegnò ad amare e rispettare il [[servizio sanitario nazionale]], perché era la fonte di quasi tutta la nostra roba. Rubavamo farmaci, ricette. Le compravamo, vendevamo, scambiavamo, falsificavamo, fotocopiavamo. O scambiavamo droghe con le vittime del cancro, gli alcolizzati, i vecchi pensionati, i malati di AIDS, gli epilettici e le casalinghe frustrate. Prendevamo [[morfina]], [[eroina|diacetilmorfina]], ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propossifene, [[metadone]], nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, clometiazolo. Le strade schiumano di [[droga|droghe]] contro il dolore e l'infelicità. Noi le prendevamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l'avessero dichiarata illegale. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Grazie vostro onore, con l'aiuto di Dio voglio sconfiggere questa terribile afflizione. ('''Mark''') {{NDR|di fronte al giudice}}
*C'è di meglio dell'ago Renton, scegli la vita. ('''Sick Boy''')
*Magari fossi finito dentro al posto di Spud! Eccomi là, circondato dalla mia famiglia e dai cosiddetti amici. Non mi ero mai sentito così solo, mai in tutta la vita. La pena era sospesa e stavo in questo programma: dipendenza sponsorizzata dallo stato. Tre dosi di [[metadone]] dolciastro al giorno invece della roba. Ma non basta mai. E in questo momento meno che mai. Le ho prese tutte e tre stamattina e ora mi aspettano diciotto ore per la prossima dose. Il sudore sulla schiena è come uno strato di congela. Devo andare a trovare Madre Superiora. Per una pera. Una pera, cazzo! Per superare questa lunga giornata dura. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Ancora non mi sento male, ma è in arrivo, questo è certo. Sono nel limbo dei tossici adesso: troppo a pezzi per dormire, troppo stanco per stare sveglio. Ma i sintomi della rota sono in viaggio. Sudori, brividi, nausea, dolori e voglia di droga. Un bisogno diverso da tutti gli altri sta per abbracciarmi. È in arrivo. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Pare che comunque io sia davvero il tizio più fortunato del mondo. Anni di dipendenza dalla droga in piena epidemia circondato da morti viventi. Ma io no. Io sono negativo. {{NDR|riferito all'AIDS}} È ufficiale. E quando il dolore se ne va comincia la vera battaglia: depressione, noia, ti senti così schifosamente giù che vuoi farti fuori da solo. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*"Non ci pensare." "Non è un problema." Non per me comunque. Certo è facile fare filosofia quando lo stronzo con la merda nel sangue è un altro. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo; riferito a Tommy}}
*Non mi ero sistemato troppo male e me ne stavo per i fatti miei. Certo qualche volta pensavo ai ragazzi ma perlopiù non ne sentivo la mancanza, questa {{NDR|[[Londra]]}} era la città del boom, dove nel caos qualunque idiota poteva arricchirsi, molti lo facevano. [...] Mi piaceva il suono delle parole: guadagni, perdite, margini, subentrare, affittare, subaffittare, rateizzare... imbrogliare, fregare, spartirsi, scappare. [...] Non esisteva quella cosa chiamata società, e anche se ci fosse stata, non ne facevo parte. Per la prima volta nella mia vita di adulto, ero quasi soddisfatto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dianne aveva ragione: il mondo sta cambiando, la musica sta cambiando, le droghe stanno cambiando, perfino gli uomini e le donne stanno cambiando.<ref>Riferendosi a una [[#Il mondo sta cambiando|precedente frase]] di Dianne.</ref> Tra mille anni non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli. Per me va benissimo. Peccato che nessuno l'abbia detto a Begbie. {{NDR|riferendosi al fatto che Begbie non si stava accorgendo di avere effusioni con un travestito}} [...] Se volete il mio parere siamo [[eterosessualità|eterosessuali]] per approssimazione, non per scelta. È solo una questione di chi ti tira. È solo una faccenda di estetica, non c'entra una mazza la moralità. Ma provate a dirlo a Begbie. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dall'ultima volta che lo avevo visto, Sick Boy si era reinventato pappone [[spacciatore]]. Era venuto, disse, per mescolare affari e piacere. Per prendere contatti, come mi informava costantemente, per quel gran movimento di roba che un giorno lo avrebbe reso ricco. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dovevo liberarmi di loro. Sick Boy non concluse il suo affare di droga e non diventò ricco. Invece lui e Begbie stazionavano nella mia monocamera in cerca di qualcosa da rubare. Decisi di piazzarli nel posto peggiore del mondo. Ma naturalmente non pagavano l'affitto. Perciò quando il mio capo trovò due coglioni disperati, Sick Boy e Begbie si sentirono in pericolo. [...] E fu la fine. Ma avevamo un'altra ragione per tornare: Tommy. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*''Io non voglio che tu pianga mai, | sul mio baio c'è posto per due. | Monta qui Tommy, non morir sai | e andrò veloce anche in due. | Noi da grandi faremo i soldati | e i cavalli non saran più trastulli, | e chi sa se ricorderemo | quando si era due fanciulli.'' ('''Spud''') {{NDR|[[canzoni dai film|cantando]]}}
*Avevo in mente varie possibilità su quello che poteva succedere a Londra. Cosa di cui non volevo parlare con nessuno, idee che era meglio tenere per me. Quello che nessuno mi aveva detto è che una volta comprata la roba, un fortunato tra noi doveva provarla. Begbie non si fidava di Spud e Sick Boy in quei giorni era troppo prudente. Così mi tirai io su la manica. Mi infilzai la vena. E feci quello che andava fatto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Sì, la roba era buona. Mi ripromisi di farmene un'altra prima di arrivare a Londra, solo un'altra, in onore dei vecchi tempi. Solo per far incazzare Begbie. Era il suo incubo. Il traffico più rischioso di una vita di traffici rischiosi, messo in piedi da tre dei più inutili e inaffidabili sbandati della città. Sapevo cosa gli passava per la testa: al primo guaio a Londra ci avrebbe mollato subito. Non poteva fare diversamente. Se lo pizzicavano con una borsa piena di roba e in più con quella rapina a mano armata finiva dentro per quindici, vent'anni. Begbie era un duro, ma non tanto da non cagarsi sotto davanti a vent'anni di carcere. {{NDR|preparando il braccio per una dose di eroina}} Questa doveva essere la mia ultima pera, ma cerchiamo di essere chiari: c'è ultima pera e ultima pera. Questa di che genere era? ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Ci inquadrò subito per quello che eravamo: mezze tacche perditempo a cui era capitato un grosso affare. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*E per un momento fu davvero grandioso. Eravamo tutti insieme, amici, la cosa aveva un significato. Un momento come quello può toccarti nel profondo, ma non dura a lungo, non quanto sedicimila sterline. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: E l'unico svantaggio, per lo meno lo svantaggio più grosso, è che devi sciropparti una serie di stronzi che ti dicono: {{NDR|partono vari flashback}}<br />'''Begbie''': Neanche morto mi avvelenerei il corpo con quella merda, tutte quelle schifezze chimiche. {{NDR|bevendo tutto d'un fiato un superalcolico}} Neanche morto, cazzo.<br />'''Tommy''': Sprechi la vita bello avvelenandoti il corpo con quella merda.<br />'''Mr. Renton''': Tutte le occasioni che avevi figliolo le hai buttate via. Per riempirti le vene con quello schifo.<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Di tanto in tanto perfino io ho pronunciato le parole magiche:<br />'''Mark''': Mai più Swanney, basta con questa storia! {{NDR|l'eroina}}<br/>'''Swanney''': Dici sul serio?<br/>'''Mark''': Sì, mai più. Ho chiuso con questa merda.<br/>'''Swanney''': Dipende solo da te...<br/>'''Mark''': Faccio davvero stavolta. Voglio uscirne una volta per tutte!<br/>'''Swanney''': L'ho già sentita questa cosa.<br/>'''Mark''': Il "Metodo Sick Boy"!<br/>'''Swanney''': Ah, con lui ha funzionato, eh? {{NDR|indicando Sick Boy, steso a terra addormentato dopo essersi iniettato dell'eroina}}<br/>'''Mark''': Be', gli è sempre mancata la fibra morale!<ref>Nel trailer in lingua italiana, la frase viene leggermente modificata: «Be', a lui è sempre mancata la fibra morale!»</ref><br/>'''Swanney''': Sa un sacco di cose su [[Sean Connery]]...<br/>'''Mark''': Questo non è un sostitutivo!<br/>'''Swanney''': Hai bisogno di un'altra pera?<br/>'''Mark''': No, non credo, no!<br/>'''Swanney''': Hai davanti una lunga notte.<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo, riferito a Swanney}}: Lo chiamavamo Madre Superiora per l'età della sua dipendenza. Certo che mi sarei fatto un altro schizzo! Dopo tutto mi aspettava del lavoro.
*'''Sick Boy''': È certo un fenomeno di ogni stadio della vita...<br/>'''Mark''': Che vuoi dire?<br/>'''Sick Boy''': Be', a un certo punto ce l'hai... poi lo perdi. E se ne è andato per sempre, in ogni stadio della vita. [[George Best|Georgie Best]], per esempio, ce l'aveva... e l'ha perso. O [[David Bowie]], o [[Lou Reed]].<br/>'''Mark''': [[Lou Reed]] ha fatto cose da solista niente male...<br/>'''Sick Boy''': No, non sono male, ma neanche grandiose, no? E in cuor tuo lo sai che anche se ti suonano bene in effetti sono solo... cagate!<br/>'''Mark''': Poi chi altro?<br/>'''Sick Boy''': [[Charlie Nicholas]], [[David Niven]], [[Malcolm McLaren]], [[Elvis Presley]]...<br/>'''Mark''': D'accordo, d'accordo, d'accordo! Insomma, che cosa cerchi di dimostrare?<br/>'''Sick Boy''': La sola cosa che cerco di fare, Mark, è darti una mano a capire che ''[[Il nome della rosa (film)|Il nome della rosa]]'' è appena un barlume di una altrimenti ininterrotta traiettoria discendente. {{NDR|riferito alla carriera post-[[James Bond]] di Sean Connery}}<br/>'''Mark''': E che mi dici de ''[[Gli intoccabili]]''?<br/>'''Sick Boy''': Quello neanche lo considero.<br/>'''Mark''': Nonostante il premio Oscar?<br/>'''Sick Boy''': Non significa un cazzo di niente! È per simpatia che l'hanno votato.<br/>'''Mark''': Così tutti invecchiamo, non ce la facciamo più e questo è quanto?<br/>'''Sick Boy''': Già.<br/>'''Mark''': Questa è la tua teoria?!<br/>'''Sick Boy''': Sì. Magnificamente illustrata, cazzo!
*{{NDR|Dopo aver gettato, dal piano di sopra, un boccale di birra vuoto al pub, ferendo gravemente una donna al volto}}<br />'''Begbie''': Va bene! Va bene, va bene! S'è beccata una bicchierata e nessuno esce di qua finché non scopriamo chi è stato!<br/>'''Ragazzo''': Chi cazzo sei tu?<br/>'''Begbie''' {{NDR|urlando}}: Sì!!! {{NDR|gli dà un calcio nei testicoli, scatenando una rissa}}
*{{NDR|In gita nelle Highlands}}<br />'''Tommy''': Non vi sentite orgogliosi di essere [[Scozia|scozzesi]]?<br/>'''Mark''': È una merda essere scozzesi! Siamo il peggio del peggio, la feccia di questa cazzo di terra, i più disgraziati, miserabili, servili, patetici avanzi che siano mai stati cagati nella civiltà. Ci sono quelli che odiano gli inglesi, io no! Sono solo delle mezze seghe! D'altra parte noi siamo stati colonizzati da mezze seghe. Non troviamo neanche una cultura decente da cui farci colonizzare. Siamo governati da palle mosce! Noi siamo in una situazione di merda, Tommy, e tutta l'aria fresca del mondo non potrà cambiare uno stracazzo di niente.
*{{NDR|Dopo aver rinvenuto il corpo senza vita di Dawn, la figlia neonata di Allison e Sick Boy}}<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Ma i bei tempi non potevano durare in eterno. Credo che Allison avesse urlato tutto il giorno. Ma prima non se n'era accorto nessuno. Per me poteva aver gridato per una settimana. Erano giorni che non sentivo parlare. Qualcuno avrà pure detto qualcosa in tutto quel tempo, cazzo qualcuno l'avrà fatto.<br/>'''Spud''': Alli... Allison... Calmati, tutto si aggiusterà.<br/>'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Niente poteva essere più lontano dalla verità. Infatti niente si sarebbe più aggiustato. Anzi tutto stava per andare male. Male? Voglio dire che tutto stava per andare ancora peggio di quanto non fosse già. [...] Non era mia figlia, non era mia figlia la piccola Dawn non era mia, di Spud, di Swannie, di Sick Boy... non lo so. Forse Allison lo sapeva forse no. Magari fossi riuscito a dire qualcosa, qualcosa di sensibile, qualcosa di umano. [...] E {{NDR|Allison}} si fece, potevo capirla, per cacciare via il dolore. Così preparai la roba e lei si fece. Ma solo dopo di me. Non ci fu bisogno di dirlo. Be' almeno ora sapevamo chi era il padre. Quel giorno non morì solo la bambina. Qualcosa dentro Sick Boy si perse e non tornò più. A quanto pare non aveva una teoria per spiegare un momento come quello. E nemmeno io. La nostra sola risposta fu di continuare a mandare tutto a farsi fottere. Accumulare miseria su miseria, ammucchiarla in un cucchiaio e dissolverla con una goccia di bile. Poi spararla in una schifa di vena purulenta e ricominciare daccapo. Andare avanti, alzarsi, uscire, rapinare, rubare, fottere la gente spingendoci impazienti verso il giorno in cui tutto sarebbe andato storto. Perché non importa quanta roba rimedi, o quanto rubi: non ne hai mai abbastanza. Non importa quante volte esci per rubare o inculare la gente: hai sempre bisogno di ricominciare. Prima o poi, questa cosa doveva capitare.
*'''Mark?''' {{NDR|voce fuori campo}}: Uno che può dire? Begbie aveva una frase adatta:<br />'''Begbie''': Cazzo era chiaro che quello stronzo si inculava un povero stronzo!
*'''Mark''': Che c'è sul menù stasera signore?<br/>'''Swanney''': Il suo piatto preferito.<br/>'''Mark''': Eccellente!<br/>'''Swanney''': Il solito tavolo signore?<br/>'''Mark''': Ma certo grazie. <br/>'''Swanney''': Ah. Il Signore desidera pagare per caso in anticipo?<br/>'''Mark''': No, sul mio conto prego.<br/>'''Swanney''': Ah mi rincresce informarla signore che il suo credito ha raggiunto e superato il limite parecchio tempo fa.<br/>'''Mark''': Oh be', in questo caso..<br/>'''Swanney''': Aah, denaro contante andrà benissimo. {{NDR|controllando l'autenticità della banconota da venti sterline}} Non si è mai troppo cauti quando si ha a che fare con uno come lei vero signore.. <br/>Oh il signore gradisce un antipasto, una tartina magari?<br/>'''Mark''': No grazie, passerò direttamente ad un'iniezione in vena di droga pesante per favore.<br/>'''Swanney''': Come desidera, signore, come desidera.
*'''Dianne''': Non è che ringiovanisci, Mark. {{Ancora|Il mondo sta cambiando|Il mondo sta cambiando. La musica cambia, anche le droghe cambiano.}} Non puoi startene qui tutto il giorno a pensare all'eroina e a Ziggy Pop.<br/>'''Mark''': È [[Iggy Pop]]...<br/>'''Dianne''': Quello là, insomma, tanto ormai è morto.<br/>'''Mark''': No, no, non è morto. Ha fatto una tournée l'anno scorso, Tommy è andato a vederlo.<br/>'''Dianne''': Il punto è che ti devi trovare qualcosa di nuovo.
*'''Begbie''': Senti io non sono un finocchio, fine del discorso! {{NDR|riferendosi all'incidente col travestito}}<br/>'''Mark''': Ammettilo, poteva essere meraviglioso. {{NDR|Begbie lancia la sua sigaretta a Mark, dopo di che lo prende sollevandolo per il collo}}<br/>'''Begbie''': Apri bene quelle orecchie schifoso drogato di merda: uno scherzo è uno scherzo, tu dillo un'altra volta e ti affetto! È chiaro?
*{{NDR|Al funerale di Tommy}}<br />'''Gavin''': Tommy sapeva di avere il virus {{NDR|[[AIDS|HIV]]}} ma non sapeva che ormai era andato.<br/>'''Mark''': Cosa aveva? Polmonite o cancro?<br/>'''Gavin''': No, [[toxoplasmosi]]. È come un infarto.<br/>'''Mark''': Com'è stato?<br/>'''Gavin''': Voleva rivedere Lizzy, lei non lo lasciava neanche avvicinare così le ha comprato un regalo, le ha preso un gattino ma Lizzy gli ha detto dove se lo poteva ficcare. Proprio così. «Non voglio un gatto» gli ha detto «ficcatelo in culo!» Ed ecco Tommy incastrato con questo gattino. Non ti immagini quel che è successo... {{NDR|il prete comincio il rito funebre}} [...]<br/>'''Mark''': Cosa?<br/>'''Gavin''': Il gattino viene trascurato: piscia e caga per tutta quanta la casa. Thomas se ne stava sbracato a letto, con gli occhi di fuori per l'eroina e gli antidepressivi. Non sapeva che si poteva prendere la toxoplasmosi con la merda di gatto. {{NDR|Begbie si gira e li rimprovera con lo sguardo, i sue smettono di parlare per un po'}}<br/>'''Mark''': Neanche io, che cos'è?<br/>'''Gavin''': È una cosa orribile! È come un ascesso al cervello!<br/>'''Mark''': Porca vacca! E che è successo?<br/>'''Gavin''': Comincia ad avere questi mal di testa, così lui si fa di più per il dolore, tipo, e poi gli viene un colpo. Che colpo! All'improvviso! Torna dall'ospedale e tre settimane dopo muore. Era morto da una vita quando i vicini si sono lagnati per la puzza. Hanno chiamato la polizia per abbattere la porta. Tommy era a terra, faccia in giù nel vomito. Il gattino stava bene.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o... i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così... ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c'avesse pensato per primo. Di Spud, be', d'accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. [...] Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita.<ref>Riferimento al [[#Incipit|monologo iniziale]].</ref> Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, Natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*''[[T2 Trainspotting]]''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia drammatica]]
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1224374
2022-08-25T12:55:49Z
82.55.166.166
/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Nota disambigua|descrizione=l'omonimo romanzo da cui è tratto il film|titolo=[[Irvine_Welsh#Trainspotting|Trainspotting]]}}
{{Film
|titoloitaliano=Trainspotting
|titolooriginale=Trainspotting
|paese=Gran Bretagna
|anno=1996
|genere=commedia, drammatico
|regista=[[Danny Boyle]]
|sceneggiatore=[[John Hodge]]
|attori=
*[[Ewan McGregor]]: Mark "Rent Boy" Renton
*[[Robert Carlyle]]: Francis "Franco" Begbie
*[[Ewen Bremner]]: Daniel "Spud" Murphy
*[[Jonny Lee Miller]]: Simon "Sick Boy" Williamson
*[[Kevin McKidd]]: Thomas "Tommy" MacKenzie
*[[Kelly Macdonald]]: Diane
*[[Peter Mullan]]: Johnny "Swanney" Swan
*[[James Cosmo]]: signor Renton
*[[Eileen Nicholas]]: signora Renton
*[[Susan Vidler]]: Allison
*[[Pauline Lynch]]: Lizzy
*[[Shirley Henderson]]: Gail
*[[Stuart McQuarrie]]: Gavin
*[[Irvine Welsh]]: Mikey Forrester
|doppiatori italiani =
*[[Christian Iansante]]: Mark "Rent Boy" Renton
*[[Pasquale Anselmo]]: Francis "Franco" Begbie
*[[Roberto Gammino]]: Daniel "Spud" Murphy
*[[Fabio Boccanera]]: Simon "Sick Boy" Williamson
*[[Massimiliano Manfredi]]: Thomas "Tommy" MacKenzie
*[[Georgia Lepore]]: Diane
*[[Ennio Coltorti]]: Johnny "Swanney" Swan
|note=
}}
'''''Trainspotting''''', film del 1996 con [[Ewan McGregor]], regia di [[Danny Boyle]], tratto dall'omonimo libro di [[Irvine Welsh]].
==[[Incipit]]==
{{Incipit film}}
'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare.<br />'''Tifosa''': Vai col goal!<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido [[casa di riposo|ospizio]] ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho [[Scelta|scelto]] di non scegliere la vita: ho scelto qualcos'altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'[[eroina]]?<ref>Nel trailer del film in lingua italiana vengono riprese alcune parti del monologo iniziale: «Scegliete una vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete una famiglia; scegliete un megatelevisore del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] scegliete lavatrici, automobili, il fai da te, e chiedetevi chi ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}} siete la domenica mattina. [...] Scegliete un mutuo ad interesse fissi, scegliete la moda casual e le valigie abbinate, scegliete un salotto di tre pezzi a rate, ricopritelo con una stoffa del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] in due sul divano a strintellarvi il cervello e lo spirito con i quiz, ingozzandovi di schifezze del ... {{NDR|la parola "cazzo" viene censurata}}, [...] scegliete gli amici, scegliete il futuro, scegliete la vita.»</ref>
==Frasi==
{{cronologico}}
*La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte, merdate del genere, che pure non vanno ignorate. [...] Ma, quello che la gente dimentica è quanto sia piacevole, [...] sennò noi non lo faremmo. [...] In fondo non siamo mica stupidi! Almeno non fino a questo punto, e che cazzo! Prendete l'orgasmo più forte che avete mai provato. Moltiplicatelo per mille. Neanche allora ci siete vicini. [...] Quando ti buchi hai una sola preoccupazione: farti. E quando non ti buchi, di colpo, devi preoccuparti di tutto un sacco di cazzate: non hai i soldi, non puoi sbronzarti. Hai i soldi, bevi troppo. Non hai una passera, non scopi mai. Hai una passera, rompe le palle. Devi pensare alle bollette, al mangiare, e a qualche squadra di calcio di merda che non vince mai, ai rapporti umani, e a tutte quelle cose che invece non contano quando hai una sincera e onesta tossicodipendenza. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo; riferito all'eroina}}
*Rinunciare alla roba, fase uno: preparazione. Per questa cosa ti serve: una stanza da cui non puoi uscire, musica distensiva, salsa di pomodoro dieci scatole; zuppa di funghi, otto scatole, da consumare fredda; gelato, vaniglia, una confezione grande; magnesia, latte di, una bottiglia; [[Acido acetilsalicilico|aspirina]], collutorio, vitamine, acqua minerale, aranciata... pornografia. Un materasso, un secchio per l'urina, uno per le feci, uno per il [[vomito]]. Un televisore e una boccetta di [[diazepam|Valium]]. Me la sono già procurata da mia madre che è "nel suo modo domestico e socialmente accettabile" una drogata anche lei. Ora sono pronto: mi ci vuole solo un'ultima dose per calmare i dolori, mentre il Valium fa effetto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*L'[[eroina]] rende costipati. L'eroina dell'ultima pera sta per svanire e le supposte devono ancora sciogliersi. {{NDR|si piega su se stesso, avvertendo forti fitte alla bocca dello stomaco}} Non sono più costipato. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Sogno un immenso [[stanza da bagno|bagno pubblico]] incontaminato. Rubinetti d'oro scintillante. Marmo bianco virginale. Una tavoletta di ebano. Uno sciacquone pieno di Chanel numero 5 e un lacchè che mi porge fogli di carta igienica in seta cruda. Ma date le circostanze, qualunque posto va bene. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Il brutto, quando smettevo con la droga è che sapevo che ritornavo dai miei amici in uno stato di lucidità assoluta. Era spaventoso. Mi ricordavano talmente me stesso che quasi non riuscivo a guardarli. Prendete Sick Boy per esempio. Aveva smesso di farsi nel mio stesso periodo, non perché lo voleva, badate, ma solo per irritarmi. Solo per dimostrarmi quanto gli era facile, sminuendo di conseguenza i miei sforzi. Un subdolo scassacoglioni, no? E mentre io volevo solo starmene per conto mio a compiangermi, lui insisteva a illustrarmi di nuovo la sua unificante teoria della vita. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Senza eroina cercavo di condurre una vita utile e gratificante da bravo cittadino. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Mi spasso nel vedere le persone a spasso!<ref>Nel trailer in lingua italiana il dialogo viene proposto in maniera diversa:<br/>«'''Esaminatore''': Signor Murphy, lei ha mentito nella sua domanda di assunzione...<br/>'''Spud''': Oh sì, oh sì, solo per rifilare un piede nella porta.<br/>'''Esaminatore''': Esattamente cosa l'attira del settore turistico?<br/>'''Spud''': In due parole, mi spasso, ehm, mi spasso nel vedere le persone a spasso.»</ref> ('''Spud''')
*{{NDR|Dopo che Begbie ha finito di raccontare}} Fine. Quella era la storia di Begbie, o almeno la versione di Begbie della storia. Ma qualche giorno dopo ho saputo la verità da Tommy. Sapevi sempre la verità da Tommy. Era una delle sue più grandi debolezze: non diceva mai bugie, non prendeva mai droghe e non fregava mai nessuno. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Neanche si faceva di droga, si faceva di gente lui! {{NDR|Begbie}} Lo mandava fuori di testa, gli scatenava i sensi. ('''Mark''')
*{{NDR|Guardando assieme a Sick Boy un [[pornografia amatoriale|porno amatoriale]] di Tommy e Lizzy}} E mentre guardavo il video intimo e molto personale, rubato solo poche ore prima da uno dei miei migliori amici, capii che nella mia vita mancava qualcosa di importante. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*La situazione si faceva seria: il giovane Renton notò la rapidità con cui quelli che avevano successo nella sfera sessuale e non, si segregavano dai perdenti. L'eroina aveva rapinato Renton delle sue voglie sessuali, ma ora queste tornavano per vendicarsi, e mentre l'impotenza di quei giorni svaniva nel ricordo, una tetra disperazione invase la sua mente sconvolta dal sesso. La sua libidine di ex tossico alimentata dall'alcool e dalle anfetamine lo tormentava senza rimorsi col suo desiderio inappagato, puntini, puntini, puntini. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Tu trovi che quest'approccio di solito funziona? O lasciami indovinare, non l'hai mai tentato prima. Infatti normalmente non fai approcci alle ragazze, ho ragione? La verità è che sei un ragazzo sensibile e calmo ma, se fossi pronta a correre il rischio, potrei scoprire il tuo lato nascosto: brillante, avventuroso, appassionato, tenero, leale, – Taxi!! – un po' cattivo e un po' pazzoide ma, ehi, non è questo che intriga noi ragazze?<ref>Nel trailer in lingua italiana viene pronunciata diversamente: «Sei un tipo tranquillo, sensibile, sei un po' cattivo e un po' pazzoide, ma ehi, non è questo che fa sbarellare noi ragazze?»</ref> ('''Dianne''') {{NDR|a Mark}}
*Mi hai sentito? Mi aspetto che tu sia un amante rispettoso e prudente, generoso ma risoluto. Se fallissero per colpa tua queste ragionevolissime aspettative si ritornerà inequivocabilmente ad una situazione senza sesso, d'accordo? ('''Gail''') {{NDR|rivolta a Spud}}
*{{NDR|Nel momento dell'orgasmo}} Non mi sentivo così da quando Archie Gemmill ha segnato con l'Olanda nel '78. ('''Mark''')
*E fu più o meno in quel momento che Spud, Sick Boy e io prendemmo la sana, motivata e democratica decisione di tornare all'[[eroina]] al più presto. Ci vollero circa dodici ore. Pare facile, ma non lo è. Sembra una scampagnata, una scelta comoda. Ma vivere così è un lavoro a tempo pieno. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*[[Ursula Andress]]! La quintessenza delle pupe di Bond! È quello che dicono tutti. L'incarnazione – giusto? – della sua superiorità su di noi. Bellissima, esotica, grande sensualità eppure, del tutto inaccessibile a chiunque a parte lui. Cagate! Insomma, ammettiamolo dico io: se si fa uno di Edimburgo si può fare tutti noi, no? Cazzo! ('''Sick Boy''')
*Voglio provarla Mark! Tu sei sempre lì a dire che è il massimo, ecc. Che è meglio del sesso. Avanti Mark, sono adulto, cazzo, posso scoprirlo da solo. Ho qui i soldi. ('''Tommy''') {{NDR|riferito all'eroina}}
*La personalità, insomma è questo che conta giusto? La personalità è questo che permette a un rapporto di durare negli anni... Come l'[[eroina]], voglio dire, l'eroina sì che ha una grande personalità. ('''Sick Boy''')
*Swanney ci insegnò ad amare e rispettare il [[servizio sanitario nazionale]], perché era la fonte di quasi tutta la nostra roba. Rubavamo farmaci, ricette. Le compravamo, vendevamo, scambiavamo, falsificavamo, fotocopiavamo. O scambiavamo droghe con le vittime del cancro, gli alcolizzati, i vecchi pensionati, i malati di AIDS, gli epilettici e le casalinghe frustrate. Prendevamo [[morfina]], [[eroina|diacetilmorfina]], ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propossifene, [[metadone]], nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, clometiazolo. Le strade schiumano di [[droga|droghe]] contro il dolore e l'infelicità. Noi le prendevamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l'avessero dichiarata illegale. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Grazie vostro onore, con l'aiuto di Dio voglio sconfiggere questa terribile afflizione. ('''Mark''') {{NDR|di fronte al giudice}}
*C'è di meglio dell'ago Renton, scegli la vita. ('''Sick Boy''')
*Magari fossi finito dentro al posto di Spud! Eccomi là, circondato dalla mia famiglia e dai cosiddetti amici. Non mi ero mai sentito così solo, mai in tutta la vita. La pena era sospesa e stavo in questo programma: dipendenza sponsorizzata dallo stato. Tre dosi di [[metadone]] dolciastro al giorno invece della roba. Ma non basta mai. E in questo momento meno che mai. Le ho prese tutte e tre stamattina e ora mi aspettano diciotto ore per la prossima dose. Il sudore sulla schiena è come uno strato di congela. Devo andare a trovare Madre Superiora. Per una pera. Una pera, cazzo! Per superare questa lunga giornata dura. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Ancora non mi sento male, ma è in arrivo, questo è certo. Sono nel limbo dei tossici adesso: troppo a pezzi per dormire, troppo stanco per stare sveglio. Ma i sintomi della rota sono in viaggio. Sudori, brividi, nausea, dolori e voglia di droga. Un bisogno diverso da tutti gli altri sta per abbracciarmi. È in arrivo. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Pare che comunque io sia davvero il tizio più fortunato del mondo. Anni di dipendenza dalla droga in piena epidemia circondato da morti viventi. Ma io no. Io sono negativo. {{NDR|riferito all'AIDS}} È ufficiale. E quando il dolore se ne va comincia la vera battaglia: depressione, noia, ti senti così schifosamente giù che vuoi farti fuori da solo. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*"Non ci pensare." "Non è un problema." Non per me comunque. Certo è facile fare filosofia quando lo stronzo con la merda nel sangue è un altro. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo; riferito a Tommy}}
*Non mi ero sistemato troppo male e me ne stavo per i fatti miei. Certo qualche volta pensavo ai ragazzi ma perlopiù non ne sentivo la mancanza, questa {{NDR|[[Londra]]}} era la città del boom, dove nel caos qualunque idiota poteva arricchirsi, molti lo facevano. [...] Mi piaceva il suono delle parole: guadagni, perdite, margini, subentrare, affittare, subaffittare, rateizzare... imbrogliare, fregare, spartirsi, scappare. [...] Non esisteva quella cosa chiamata società, e anche se ci fosse stata, non ne facevo parte. Per la prima volta nella mia vita di adulto, ero quasi soddisfatto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dianne aveva ragione: il mondo sta cambiando, la musica sta cambiando, le droghe stanno cambiando, perfino gli uomini e le donne stanno cambiando.<ref>Riferendosi a una [[#Il mondo sta cambiando|precedente frase]] di Dianne.</ref> Tra mille anni non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli. Per me va benissimo. Peccato che nessuno l'abbia detto a Begbie. {{NDR|riferendosi al fatto che Begbie non si stava accorgendo di avere effusioni con un travestito}} [...] Se volete il mio parere siamo [[eterosessualità|eterosessuali]] per approssimazione, non per scelta. È solo una questione di chi ti tira. È solo una faccenda di estetica, non c'entra una mazza la moralità. Ma provate a dirlo a Begbie. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dall'ultima volta che lo avevo visto, Sick Boy si era reinventato pappone [[spacciatore]]. Era venuto, disse, per mescolare affari e piacere. Per prendere contatti, come mi informava costantemente, per quel gran movimento di roba che un giorno lo avrebbe reso ricco. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Dovevo liberarmi di loro. Sick Boy non concluse il suo affare di droga e non diventò ricco. Invece lui e Begbie stazionavano nella mia monocamera in cerca di qualcosa da rubare. Decisi di piazzarli nel posto peggiore del mondo. Ma naturalmente non pagavano l'affitto. Perciò quando il mio capo trovò due coglioni disperati, Sick Boy e Begbie si sentirono in pericolo. [...] E fu la fine. Ma avevamo un'altra ragione per tornare: Tommy. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*''Io non voglio che tu pianga mai, | sul mio baio c'è posto per due. | Monta qui Tommy, non morir sai | e andrò veloce anche in due. | Noi da grandi faremo i soldati | e i cavalli non saran più trastulli, | e chi sa se ricorderemo | quando si era due fanciulli.'' ('''Spud''') {{NDR|[[canzoni dai film|cantando]]}}
*Avevo in mente varie possibilità su quello che poteva succedere a Londra. Cosa di cui non volevo parlare con nessuno, idee che era meglio tenere per me. Quello che nessuno mi aveva detto è che una volta comprata la roba, un fortunato tra noi doveva provarla. Begbie non si fidava di Spud e Sick Boy in quei giorni era troppo prudente. Così mi tirai io su la manica. Mi infilzai la vena. E feci quello che andava fatto. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Sì, la roba era buona. Mi ripromisi di farmene un'altra prima di arrivare a Londra, solo un'altra, in onore dei vecchi tempi. Solo per far incazzare Begbie. Era il suo incubo. Il traffico più rischioso di una vita di traffici rischiosi, messo in piedi da tre dei più inutili e inaffidabili sbandati della città. Sapevo cosa gli passava per la testa: al primo guaio a Londra ci avrebbe mollato subito. Non poteva fare diversamente. Se lo pizzicavano con una borsa piena di roba e in più con quella rapina a mano armata finiva dentro per quindici, vent'anni. Begbie era un duro, ma non tanto da non cagarsi sotto davanti a vent'anni di carcere. {{NDR|preparando il braccio per una dose di eroina}} Questa doveva essere la mia ultima pera, ma cerchiamo di essere chiari: c'è ultima pera e ultima pera. Questa di che genere era? ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Ci inquadrò subito per quello che eravamo: mezze tacche perditempo a cui era capitato un grosso affare. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
*E per un momento fu davvero grandioso. Eravamo tutti insieme, amici, la cosa aveva un significato. Un momento come quello può toccarti nel profondo, ma non dura a lungo, non quanto sedicimila sterline. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: E l'unico svantaggio, per lo meno lo svantaggio più grosso, è che devi sciropparti una serie di stronzi che ti dicono: {{NDR|partono vari flashback}}<br />'''Begbie''': Neanche morto mi avvelenerei il corpo con quella merda, tutte quelle schifezze chimiche. {{NDR|bevendo tutto d'un fiato un superalcolico}} Neanche morto, cazzo.<br />'''Tommy''': Sprechi la vita bello avvelenandoti il corpo con quella merda.<br />'''Mr. Renton''': Tutte le occasioni che avevi figliolo le hai buttate via. Per riempirti le vene con quello schifo.<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Di tanto in tanto perfino io ho pronunciato le parole magiche:<br />'''Mark''': Mai più Swanney, basta con questa storia! {{NDR|l'eroina}}<br/>'''Swanney''': Dici sul serio?<br/>'''Mark''': Sì, mai più. Ho chiuso con questa merda.<br/>'''Swanney''': Dipende solo da te...<br/>'''Mark''': Faccio davvero stavolta. Voglio uscirne una volta per tutte!<br/>'''Swanney''': L'ho già sentita questa cosa.<br/>'''Mark''': Il "Metodo Sick Boy"!<br/>'''Swanney''': Ah, con lui ha funzionato, eh? {{NDR|indicando Sick Boy, steso a terra addormentato dopo essersi iniettato dell'eroina}}<br/>'''Mark''': Be', gli è sempre mancata la fibra morale!<ref>Nel trailer in lingua italiana, la frase viene leggermente modificata: «Be', a lui è sempre mancata la fibra morale!»</ref><br/>'''Swanney''': Sa un sacco di cose su [[Sean Connery]]...<br/>'''Mark''': Questo non è un sostitutivo!<br/>'''Swanney''': Hai bisogno di un'altra pera?<br/>'''Mark''': No, non credo, no!<br/>'''Swanney''': Hai davanti una lunga notte.<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo, riferito a Swanney}}: Lo chiamavamo Madre Superiora per l'età della sua dipendenza. Certo che mi sarei fatto un altro schizzo! Dopo tutto mi aspettava del lavoro.
*'''Sick Boy''': È certo un fenomeno di ogni stadio della vita...<br/>'''Mark''': Che vuoi dire?<br/>'''Sick Boy''': Be', a un certo punto ce l'hai... poi lo perdi. E se ne è andato per sempre, in ogni stadio della vita. [[George Best|Georgie Best]], per esempio, ce l'aveva... e l'ha perso. O [[David Bowie]], o [[Lou Reed]].<br/>'''Mark''': [[Lou Reed]] ha fatto cose da solista niente male...<br/>'''Sick Boy''': No, non sono male, ma neanche grandiose, no? E in cuor tuo lo sai che anche se ti suonano bene in effetti sono solo... cagate!<br/>'''Mark''': Poi chi altro?<br/>'''Sick Boy''': [[Charlie Nicholas]], [[David Niven]], [[Malcolm McLaren]], [[Elvis Presley]]...<br/>'''Mark''': D'accordo, d'accordo, d'accordo! Insomma, che cosa cerchi di dimostrare?<br/>'''Sick Boy''': La sola cosa che cerco di fare, Mark, è darti una mano a capire che ''[[Il nome della rosa (film)|Il nome della rosa]]'' è appena un barlume di una altrimenti ininterrotta traiettoria discendente. {{NDR|riferito alla carriera post-[[James Bond]] di Sean Connery}}<br/>'''Mark''': E che mi dici de ''[[Gli intoccabili]]''?<br/>'''Sick Boy''': Quello neanche lo considero.<br/>'''Mark''': Nonostante il premio Oscar?<br/>'''Sick Boy''': Non significa un cazzo di niente! È per simpatia che l'hanno votato.<br/>'''Mark''': Così tutti invecchiamo, non ce la facciamo più e questo è quanto?<br/>'''Sick Boy''': Già.<br/>'''Mark''': Questa è la tua teoria?!<br/>'''Sick Boy''': Sì. Magnificamente illustrata, cazzo!
*{{NDR|Dopo aver gettato, dal piano di sopra, un boccale di birra vuoto al pub, ferendo gravemente una donna al volto}}<br />'''Begbie''': Va bene! Va bene, va bene! S'è beccata una bicchierata e nessuno esce di qua finché non scopriamo chi è stato!<br/>'''Ragazzo''': Chi cazzo sei tu?<br/>'''Begbie''' {{NDR|urlando}}: Sì!!! {{NDR|gli dà un calcio nei testicoli, scatenando una rissa}}
*{{NDR|In gita nelle Highlands}}<br />'''Tommy''': Non vi sentite orgogliosi di essere [[Scozia|scozzesi]]?<br/>'''Mark''': È una merda essere scozzesi! Siamo il peggio del peggio, la feccia di questa cazzo di terra, i più disgraziati, miserabili, servili, patetici avanzi che siano mai stati cagati nella civiltà. Ci sono quelli che odiano gli inglesi, io no! Sono solo delle mezze seghe! D'altra parte noi siamo stati colonizzati da mezze seghe. Non troviamo neanche una cultura decente da cui farci colonizzare. Siamo governati da palle mosce! Noi siamo in una situazione di merda, Tommy, e tutta l'aria fresca del mondo non potrà cambiare uno stracazzo di niente.
*{{NDR|Dopo aver rinvenuto il corpo senza vita di Dawn, la figlia neonata di Allison e Sick Boy}}<br />'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Ma i bei tempi non potevano durare in eterno. Credo che Allison avesse urlato tutto il giorno. Ma prima non se n'era accorto nessuno. Per me poteva aver gridato per una settimana. Erano giorni che non sentivo parlare. Qualcuno avrà pure detto qualcosa in tutto quel tempo, cazzo qualcuno l'avrà fatto.<br/>'''Spud''': Alli... Allison... Calmati, tutto si aggiusterà.<br/>'''Mark''' {{NDR|voce fuori campo}}: Niente poteva essere più lontano dalla verità. Infatti niente si sarebbe più aggiustato. Anzi tutto stava per andare male. Male? Voglio dire che tutto stava per andare ancora peggio di quanto non fosse già. [...] Non era mia figlia, non era mia figlia la piccola Dawn non era mia, di Spud, di Swannie, di Sick Boy... non lo so. Forse Allison lo sapeva forse no. Magari fossi riuscito a dire qualcosa, qualcosa di sensibile, qualcosa di umano. [...] E {{NDR|Allison}} si fece, potevo capirla, per cacciare via il dolore. Così preparai la roba e lei si fece. Ma solo dopo di me. Non ci fu bisogno di dirlo. Be' almeno ora sapevamo chi era il padre. Quel giorno non morì solo la bambina. Qualcosa dentro Sick Boy si perse e non tornò più. A quanto pare non aveva una teoria per spiegare un momento come quello. E nemmeno io. La nostra sola risposta fu di continuare a mandare tutto a farsi fottere. Accumulare miseria su miseria, ammucchiarla in un cucchiaio e dissolverla con una goccia di bile. Poi spararla in una schifa di vena purulenta e ricominciare daccapo. Andare avanti, alzarsi, uscire, rapinare, rubare, fottere la gente spingendoci impazienti verso il giorno in cui tutto sarebbe andato storto. Perché non importa quanta roba rimedi, o quanto rubi: non ne hai mai abbastanza. Non importa quante volte esci per rubare o inculare la gente: hai sempre bisogno di ricominciare. Prima o poi, questa cosa doveva capitare.
*'''Mark?''' {{NDR|voce fuori campo}}: Uno che può dire? Begbie aveva una frase adatta:<br />'''Begbie''': Cazzo era chiaro che quello stronzo si inculava un povero stronzo!
*'''Mark''': Che c'è sul menù stasera signore?<br/>'''Swanney''': Il suo piatto preferito.<br/>'''Mark''': Eccellente!<br/>'''Swanney''': Il solito tavolo signore?<br/>'''Mark''': Ma certo grazie. <br/>'''Swanney''': Ah. Il Signore desidera pagare per caso in anticipo?<br/>'''Mark''': No, sul mio conto prego.<br/>'''Swanney''': Ah mi rincresce informarla signore che il suo credito ha raggiunto e superato il limite parecchio tempo fa.<br/>'''Mark''': Oh be', in questo caso..<br/>'''Swanney''': Aah, denaro contante andrà benissimo. {{NDR|controllando l'autenticità della banconota da venti sterline}} Non si è mai troppo cauti quando si ha a che fare con uno come lei vero signore.. <br/>Oh il signore gradisce un antipasto, una tartina magari?<br/>'''Mark''': No grazie, passerò direttamente ad un'iniezione in vena di droga pesante per favore.<br/>'''Swanney''': Come desidera, signore, come desidera.
*'''Dianne''': Non è che ringiovanisci, Mark. {{Ancora|Il mondo sta cambiando|Il mondo sta cambiando. La musica cambia, anche le droghe cambiano.}} Non puoi startene qui tutto il giorno a pensare all'eroina e a Ziggy Pop.<br/>'''Mark''': È [[Iggy Pop]]...<br/>'''Dianne''': Quello là, insomma, tanto ormai è morto.<br/>'''Mark''': No, no, non è morto. Ha fatto una tournée l'anno scorso, Tommy è andato a vederlo.<br/>'''Dianne''': Il punto è che ti devi trovare qualcosa di nuovo.
*'''Begbie''': Senti io non sono un finocchio, fine del discorso! {{NDR|riferendosi all'incidente col travestito}}<br/>'''Mark''': Ammettilo, poteva essere meraviglioso. {{NDR|Begbie lancia la sua sigaretta a Mark, dopo di che lo prende sollevandolo per il collo}}<br/>'''Begbie''': Apri bene quelle orecchie schifoso drogato di merda: uno scherzo è uno scherzo, tu dillo un'altra volta e ti affetto! È chiaro?
*{{NDR|Al funerale di Tommy}}<br />'''Gavin''': Tommy sapeva di avere il virus {{NDR|[[AIDS|HIV]]}} ma non sapeva che ormai era andato.<br/>'''Mark''': Cosa aveva? Polmonite o cancro?<br/>'''Gavin''': No, [[toxoplasmosi]]. È come un infarto.<br/>'''Mark''': Com'è stato?<br/>'''Gavin''': Voleva rivedere Lizzy, lei non lo lasciava neanche avvicinare così le ha comprato un regalo, le ha preso un gattino ma Lizzy gli ha detto dove se lo poteva ficcare. Proprio così. «Non voglio un gatto» gli ha detto «ficcatelo in culo!» Ed ecco Tommy incastrato con questo gattino. Non ti immagini quel che è successo... {{NDR|il prete comincio il rito funebre}} [...]<br/>'''Mark''': Cosa?<br/>'''Gavin''': Il gattino viene trascurato: piscia e caga per tutta quanta la casa. Thomas se ne stava sbracato a letto, con gli occhi di fuori per l'eroina e gli antidepressivi. Non sapeva che si poteva prendere la toxoplasmosi con la merda di gatto. {{NDR|Begbie si gira e li rimprovera con lo sguardo, i sue smettono di parlare per un po'}}<br/>'''Mark''': Neanche io, che cos'è?<br/>'''Gavin''': È una cosa orribile! È come un ascesso al cervello!<br/>'''Mark''': Porca vacca! E che è successo?<br/>'''Gavin''': Comincia ad avere questi mal di testa, così lui si fa di più per il dolore, tipo, e poi gli viene un colpo. Che colpo! All'improvviso! Torna dall'ospedale e tre settimane dopo muore. Era morto da una vita quando i vicini si sono lagnati per la puzza. Hanno chiamato la polizia per abbattere la porta. Tommy era a terra, faccia in giù nel vomito. Il gattino stava bene.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o... i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così... ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c'avesse pensato per primo. Di Spud, be', d'accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. [...] Allora perché l'ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita.<ref>Riferimento al [[#Incipit|monologo iniziale]].</ref> Già adesso non vedo l'ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, Natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai. ('''Mark''') {{NDR|voce fuori campo}}
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*''[[T2 Trainspotting]]''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia drammatica]]
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Ultimo tango a Parigi
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/* Dialoghi */
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{{Film
|titoloitaliano = Ultimo tango a Parigi
|titolooriginale = Ultimo tango a Parigi
|immagine= UltimoTangoAParigi1972WP.jpg
|didascalia=
|paese = Italia/Francia
|anno = 1972
|genere = drammatico, erotico
|regista = [[Bernardo Bertolucci]]
|sceneggiatore = [[Bernardo Bertolucci]] e [[Franco Arcalli]]
|produttore = [[Alberto Grimaldi]]
|attori =
* [[Marlon Brando]]: Paul
* [[Maria Schneider]]: Jeanne
* [[Jean-Pierre Léaud]]: Tom
* [[Massimo Girotti]]: Marcel
* [[Maria Michi]]: madre di Rosa
* [[Giovanna Galletti]]: prostituta
* [[Catherine Allégret]]: Catherine
* [[Darling Légitimus]]: portinaia
* [[Marie-Hélène Breillat]]: Monique
* [[Veronica Lazar]]: Rosa
* [[Luce Marquand]]: Olimpia
* [[Gitt Magrini]]: madre di Jeanne
* [[Rachel Kesterber]]: Christine
* [[Armand Ablanalp]]: cliente della prostituta
* [[Mimi Pinson]]: presidente della giuria alla gara di tango
* [[Catherine Breillat]]: Mouchette
|doppiatori italiani =
* [[Giuseppe Rinaldi]]: Paul
* [[Maria Pia Di Meo]]: Jeanne
* [[Massimo Turci]]: Tom
* [[Rita Savagnone]]: Catherine
* [[Maria Saccenti]]: Olimpia
|note=
*'''Fotografia''': [[Vittorio Storaro]]
}}
'''''Ultimo tango a Parigi''''', film del 1972 con [[Marlon Brando]] e [[Maria Schneider]], regia di [[Bernardo Bertolucci]].
==Frasi==
*Stiamo girando un film. Se ti bacio... {{NDR|bacia Jeanne}} forse questo è il cinema. Se ti carezzo i capelli forse questo è il cinema. ('''Tom''')
*Forse... forse possiamo godere senza toccarci. ('''Jeanne''')
*Olimpia è un concentrato di virtù domestiche. Fedele molto economa, ma è razzista. ('''Jeanne''')
*È davvero un delitto invecchiare ('''Jeanne''')
*I bambini sono peggio dei grandi: fanno la spia, non sanno ammirare che l'autorità, si vendono per una caramella. ('''Paul''')
*Io me ne frego se quello che dici è vero o falso. Ma nomi non ne voglio. ('''Paul''')
*Bugie, bugie. Ancora una e ti cresce il naso fino alla luna. ('''Paul''')
*Quando ti parlo ho l'impressione di parlare a un muro. la tua solitudine è pesante. Non è mica indulgente, sai? Non è mica generosa. Sei un'egoista! Anch'io so bastare a me stessa, lo sai? ('''Jeanne''')
*Vedi o le donne pretendono sempre di sapere io chi sono o pretendono che io sappia chi sono loro. E questo mi annoia a morte. ('''Paul''')
*Quo vadis, baby? ('''Paul''')
*Anche se un marito vivesse duecento maledetti anni, non scoprirebbe mai la vera natura di sua moglie. Potrei anche... potrei anche arrivare a capire l'universo, ma non riuscirò mai a scoprire la verità su di te, mai. ('''Paul''')
*Il nostro matrimonio non era altro che una tana per te. E per uscirne fuori ti è bastato un rasoio da pochi soldi e una vasca piena d'acqua. ('''Paul''')
*Trasformeremo il caso in destino. ('''Jeanne''')
*Mi scusi, so che interrompo i suoi pensieri ma la sua bellezza mi ha così colpito che vorrei offrirle una coppa di champagne. È impegnata? ('''Paul''')
==Dialoghi==
*'''Jeanne''': Non so come chiamarti.<br>'''Paul''': Non ho nome.<br>'''Jeanne''': Vuoi sapere il mio?<br>'''Paul''': No, no! Sta' zitta, non dire niente! Io non voglio sapere come ti chiami! Tu non hai nome, io nemmeno! Nessun nome! Qua dentro non ci sono nomi! Non esistono nomi! Capito?<br>'''Jeanne''': Lei è pazzo!<br>'''Paul''': Forse lo sono. Però non voglio sapere niente di te. Non voglio sapere dove abiti, con chi abiti, da dove vieni. Non voglio sapere niente, niente di niente! Siamo intesi?<br>'''Jeanne''': Mi fa paura.<br>'''Paul''': Niente. Noi ci incontriamo senza sapere niente di quello che siamo fuori di qui, d'accordo?<br>'''Jeanne''': Ma perché?<br>'''Paul''': Be', perché... perché non abbiamo bisogno di nomi qui dentro. Capisci? Dimenticheremo tutto ciò che sappiamo, tutto. Cose, persone, gli altri, tutto ciò che siamo stati, gli amici, la casa, dobbiamo dimenticare ogni cosa, ogni cosa.<br>'''Jeanne''': Non lo so. Ci riusciremo?<br>'''Paul''': Non lo so. Hai paura?<br>'''Jeanne''': No.
*'''Jeanne''': Uh, che lingua lunga che hai.<br/>'''Paul''': Per meglio... indovina un po'?
*'''Jeanne''': Perché non ritorni in America?<br/>'''Paul''': Non lo so. Brutti ricordi, forse.<br/>'''Jeanne''': Brutti ricordi?<br/>'''Paul''': Mio padre era un ubriacone, rozzo, attaccabrighe, sparaballe, super puttaniere. Era un tipo duro. Mia madre era molto... molto poetica. Ubriacona anche lei. E mi ricordo una volta, quando... quand'ero bambino, che l'avevano arrestata tutta nuda. Vivevamo in un paesetto, una comunità agricola, una specie di fattoria. Tornavo dalla scuola e lei non c'era. Si trovava in galera, o chissà dove. Io... sì, io dovevo... dovevo mungere la mucca, ogni mattina e ogni sera. E mi piaceva ma... mi ricordo una volta che m'ero vestito perché avevo invitato una ragazza a una partita di pallacanestro. Stavo già uscendo quando mio padre dice: "Devi andare a mungere la vacca". E io dico: "Mi fai il piacere di farlo tu per me?". E lui grida: "No! Mungi la vacca e non rompere". Era molto tardi quando uscii, neanche il tempo di cambiarmi. Le scarpe erano tutte sporche di merda di vacca e quando arrivai dalla ragazza la macchina puzzava tutta di merda anche lei. Ah, non lo so, non mi riesce mai di trovare dei bei ricordi.<br/>'''Jeanne''': Neanche uno?<br/>'''Paul''': Uno, forse. C'era un brav'uomo, nostro vicino, era vecchio e così povero, s'ammazzava di fatica. Io scavavo un fosso per lo scolo delle acque, proprio al confine. Lui portava una tuta e fumava una grande pipa. Sai, il più delle volte non ci metteva il tabacco, lui odiava il lavoro. C'era caldo e polvere e... mi faceva male la schiena e mi... allora mi mettevo a guardare la sua saliva che scivolava lungo il cannello e si raccoglieva all'estremità della pipa. E scommettevo con me stesso sul momento in cui sarebbe caduta la goccia. Mai l'ho imbroccata, non l'ho mai vista cadere la goccia. Quando ero stufo di scommesse me ne andavo in giro per la campagna. Noi avevamo un bellissimo... sai, mia madre m'aveva insegnato ad amare la natura... e... ed è tutto quello che ha saputo insegnarmi. E lì davanti alla casa avevamo un'enorme distesa, un campo coltivato a senape... e avevamo un cane nero molto bravo. Si chiamava Dutch e correva per tutto il campo a caccia di conigli, ma non riusciva a vederli. Così doveva fare dei gran balzi al di sopra della senape e dare occhiate velocissime per vedere dov'erano i conigli e questo mi sembrava molto bello, anche se i conigli non li ha presi mai.
*'''Jeanne''': E questo a che serve?<br/>'''Paul''': Questo ad alcuni dà tanta gioia ed ad altri soltanto pene.<br/> '''Jeanne''': Pene?
*'''Jeanne''': Ma che ci vengo a fare in questa casa con te? L'amore? <br/> '''Paul''': No, diciamo che ci vieni perché ti piace scopare.
*'''Paul''': Perché hai frugato nella mia giacca?<br/> '''Jeanne''': Per sapere qualcosa di te.<br/>'''Paul''': Per sapere qualcosa di me, eh?<br/> '''Jeanne''': Sì!<br/>'''Paul''': Be', se vuoi sapere qualcosa di più, cerca dentro lo slip.
*'''Tom''': Allora, come vedi il matrimonio?<br/> '''Jeanne''': Il matrimonio?<br/> '''Tom''': Sì.<br/> '''Jeanne''': Lo vedo dappertutto, ogni momento.<br/> '''Tom''': Come "dappertutto"?<br/> '''Jeanne''': Sì: sui muri, sulle facciate dei palazzi.<br/> '''Tom''': Sui muri? Sulle facciate?<br/> '''Jeanne''': Sui cartelloni pubblicitari. Di che cosa parla la pubblicità? Che cosa ti offre?<br/> '''Tom''': Bah, delle automobili, dell'olio di semi, delle sigarette.<br/> '''Jeanne''': No. Il tema della pubblicità è la giovane coppia: la coppia prima del matrimonio senza figli, poi la stessa coppia dopo il matrimonio coi bambini. Il matrimonio, insomma: il matrimonio perfetto, ideale, riuscito. Cosa trovavi fra le mura buie delle chiese? Un marito distrutto dalle responsabilità e una moglie musona. Invece, adesso, il matrimonio della pubblicità è un matrimonio sorridente.<br/> '''Tom''': Sorridente sui manifesti.<br/> '''Jeanne''': Sì, certo, sui manifesti. Ma insomma, io dico: perché no? Prendiamolo sul serio il matrimonio dei manifesti: il matrimonio... il matrimonio pop.<br/> '''Tom''': Pop. Ed ecco qua la formula: A gioventù pop, matrimonio pop! Ma... se il matrimonio pop non funziona?<br/> '''Jeanne''': Se non funziona lo si ripara come un'automobile: gli sposi sono due operai in tuta di lavoro che si chinano sul motore e lo riparano.<br/> '''Tom''': E in caso di adulterio? Che ne è del matrimonio pop?<br/> '''Jeanne''': In caso di adulterio al posto di due operai ce ne sono tre, quattro.<br/> '''Tom''': E l'amore? Anche l'amore è pop?<br/> '''Jeanne''': Ah no, l'amore no, l'amore non è pop.<br/> '''Tom''': E se l'amore non è pop, allora, che succede?<br/> '''Jeanne''': Gli operai entrano in un appartamento segreto, si levano le tute, e ridiventano uomini, donne, e fanno l'amore.
*'''Jeanne''': Lo sai che sei vecchio? E stai diventando grasso. <br/>'''Paul''': Ah, divento grasso? Sei gentile.<br/> '''Jeanne''': E sei anche mezzo calvo e quei pochi capelli che ti restano...<br/>'''Paul''': Tra una decina di anni tu giocherai a pallone con le tue tette. Ci pensi mai? E sai cosa farò io allora?<br/> '''Jeanne''': Sarai inchiodato in una sedia a rotelle.<br/>'''Paul''': Ah, be'. Può darsi. Sarò un vecchieto sorridente e felice che si avvia verso l'eternità.
*'''Jeanne''': Lo sai perché mi sono innamorata?<br/>'''Paul''': Dillo, ti supplico.<br/> '''Jeanne''': Perché ha trovato il modo giusto per farmi innamorare.<br/>'''Paul''': E tu vuoi che l'uomo che ami, ti protegga e abbia cura di te.<br/> '''Jeanne''': Certo.<br/>'''Paul''': Vuoi che questo forte, lucente e possente guerriero costruisca una fortezza dove puoi rifugiarti, in modo che tu non.... non debba mai aver paura, non debba mai sentirti sola, non debba sentirti esclusa... È questo che cerchi, vero?<br/> '''Jeanne''': Sì.<br/>'''Paul''': Non lo troverai mai.<br/> '''Jeanne''': Ma io l'ho già trovato.<br/>'''Paul''': Be', non passerà molto che si costruirà lui una fortezza per sé, fatta con le tue tette, con la tua vagina, il tuo sorriso e il tuo odore. Una fortezza dove lui si sentirà al sicuro e così stupidamente virile che vorrà la tua riconoscenza sull'altare del suo cazzo.<br/> '''Jeanne''': Io l'ho trovato quest'uomo.<br/>'''Paul''': No, tu sei sola, sei tutta sola, e non potrai liberarti di questa sensazione di completa solitudine finché non guarderai la morte in faccia. E poi neanche: guarda, questa non è che una stronzata romantica. Finché non sarai capace di guardare nella morte, nel buco del suo culo, sprofondando in un abisso di paura. E allora forse, solamente allora, forse riuscirai a trovarlo.<br/> '''Jeanne''': Ma io l'ho trovato quest'uomo: sei tu, sei tu quest'uomo!
==Citazioni su ''Ultimo tango a Parigi''==
*Maria non voleva fare quella scena perché non era inclusa nel copione: nella sua ingenuità è stata violentata. Maria era un angelo che è stato ferito. Sono contento di poterla riscattare. È stata distrutta da Ultimo tango a Parigi. ([[Cristiano Malgioglio]])
*Un uomo e una donna possono combinare insieme molto di più di quello che si vede nel film di Bertolucci. Non mi indigno per niente. ([[Michelangelo Antonioni]])
===[[Alberto Grimaldi]]===
*[[Bernardo Bertolucci|Bertolucci]] voleva [[Jean-Louis Trintignant|Trintignant]] ma io pensavo che ci volesse un attore di grande talento e di carisma internazionale, anche per proteggere il contenuto del film, e che uno solo era quello adatto: Marlon Brando, anche se io ero in causa con lui perché aveva abbandonato le riprese di ''"[[Queimada]]"'' cinque giorni prima della fine, costringendomi a riprendere il film due mesi dopo. Lo chiamai e gli dissi: chiudiamo la causa e facciamo un altro film. Lui aveva appena finito ''"[[Il padrino]]"'' per il quale aveva preso 100.000 dollari: io gliene diedi 250.000 scandalizzando la United Artists. Bernardo voleva poi [[Catherine Deneuve]] ma io pensavo che era troppo fine e troppo gentile, che ci voleva una ragazza più giovane e selvaggia.
*Mi ero innamorato di ''"[[Il conformista]]"'' e invitai [[Bernardo Bertolucci|Bertolucci]] a lavorare con me. Mi disse che al momento era impegnato con la Paramount per un film, ''"Last Tango in Paris"'', di cui mi raccontò a voce il soggetto. Gli dissi: "Questo film la Paramount non lo farà mai, ma quando avrà finito la sceneggiatura e le avranno detto che non fanno il film, torni da me e io lo faccio immediatamente". E così avvenne…
*''Ultimo tango'' è il film al quale sono più legato perché mi ha dato molte lotte da combattere ed enormi soddisfazioni. Del set ricordo un solo giorno, un sabato. Ero nel mio ufficio all’Eur, il direttore di produzione Mario Di Biase mi chiama da Parigi per dirmi che le riprese sono finite; in quell'istante mi sentii disoccupato.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film erotici]]
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|regista = [[Bernardo Bertolucci]]
|sceneggiatore = [[Bernardo Bertolucci]] e [[Franco Arcalli]]
|produttore = [[Alberto Grimaldi]]
|attori =
* [[Marlon Brando]]: Paul
* [[Maria Schneider]]: Jeanne
* [[Jean-Pierre Léaud]]: Tom
* [[Massimo Girotti]]: Marcel
* [[Maria Michi]]: madre di Rosa
* [[Giovanna Galletti]]: prostituta
* [[Catherine Allégret]]: Catherine
* [[Darling Légitimus]]: portinaia
* [[Marie-Hélène Breillat]]: Monique
* [[Veronica Lazar]]: Rosa
* [[Luce Marquand]]: Olimpia
* [[Gitt Magrini]]: madre di Jeanne
* [[Rachel Kesterber]]: Christine
* [[Armand Ablanalp]]: cliente della prostituta
* [[Mimi Pinson]]: presidente della giuria alla gara di tango
* [[Catherine Breillat]]: Mouchette
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* [[Giuseppe Rinaldi]]: Paul
* [[Maria Pia Di Meo]]: Jeanne
* [[Massimo Turci]]: Tom
* [[Rita Savagnone]]: Catherine
* [[Maria Saccenti]]: Olimpia
|note=
*'''Fotografia''': [[Vittorio Storaro]]
}}
'''''Ultimo tango a Parigi''''', film del 1972 con [[Marlon Brando]] e [[Maria Schneider]], regia di [[Bernardo Bertolucci]].
==Frasi==
*Stiamo girando un film. Se ti bacio... {{NDR|bacia Jeanne}} forse questo è il cinema. Se ti carezzo i capelli forse questo è il cinema. ('''Tom''')
*Forse... forse possiamo godere senza toccarci. ('''Jeanne''')
*Olimpia è un concentrato di virtù domestiche. Fedele molto economa, ma è razzista. ('''Jeanne''')
*È davvero un delitto invecchiare ('''Jeanne''')
*I bambini sono peggio dei grandi: fanno la spia, non sanno ammirare che l'autorità, si vendono per una caramella. ('''Paul''')
*Io me ne frego se quello che dici è vero o falso. Ma nomi non ne voglio. ('''Paul''')
*Bugie, bugie. Ancora una e ti cresce il naso fino alla luna. ('''Paul''')
*Quando ti parlo ho l'impressione di parlare a un muro. la tua solitudine è pesante. Non è mica indulgente, sai? Non è mica generosa. Sei un'egoista! Anch'io so bastare a me stessa, lo sai? ('''Jeanne''')
*Vedi o le donne pretendono sempre di sapere io chi sono o pretendono che io sappia chi sono loro. E questo mi annoia a morte. ('''Paul''')
*Quo vadis, baby? ('''Paul''')
*Anche se un marito vivesse duecento maledetti anni, non scoprirebbe mai la vera natura di sua moglie. Potrei anche... potrei anche arrivare a capire l'universo, ma non riuscirò mai a scoprire la verità su di te, mai. ('''Paul''')
*Il nostro matrimonio non era altro che una tana per te. E per uscirne fuori ti è bastato un rasoio da pochi soldi e una vasca piena d'acqua. ('''Paul''')
*Trasformeremo il caso in destino. ('''Jeanne''')
*Mi scusi, so che interrompo i suoi pensieri ma la sua bellezza mi ha così colpito che vorrei offrirle una coppa di champagne. È impegnata? ('''Paul''')
==Dialoghi==
*'''Jeanne''': Non so come chiamarti.<br>'''Paul''': Non ho nome.<br>'''Jeanne''': Vuoi sapere il mio?<br>'''Paul''': No, no! Sta' zitta, non dire niente! Io non voglio sapere come ti chiami! Tu non hai nome, io nemmeno! Nessun nome! Qua dentro non ci sono nomi! Non esistono nomi! Capito?<br>'''Jeanne''': Lei è pazzo!<br>'''Paul''': Forse lo sono. Però non voglio sapere niente di te. Non voglio sapere dove abiti, con chi abiti, da dove vieni. Non voglio sapere niente, niente di niente! Siamo intesi?<br>'''Jeanne''': Mi fa paura.<br>'''Paul''': Niente. Noi ci incontriamo senza sapere niente di quello che siamo fuori di qui, d'accordo?<br>'''Jeanne''': Ma perché?<br>'''Paul''': Be', perché... perché non abbiamo bisogno di nomi qui dentro. Capisci? Dimenticheremo tutto ciò che sappiamo, tutto. Cose, persone, gli altri, tutto ciò che siamo stati, gli amici, la casa, dobbiamo dimenticare ogni cosa, ogni cosa.<br>'''Jeanne''': Non lo so. Ci riusciremo?<br>'''Paul''': Non lo so. Hai paura?<br>'''Jeanne''': No.
*'''Jeanne''': Uh, che lingua lunga che hai.<br/>'''Paul''': Per meglio... indovina un po'?
*'''Jeanne''': Perché non ritorni in America?<br/>'''Paul''': Non lo so. Brutti ricordi, forse.<br/>'''Jeanne''': Brutti ricordi?<br/>'''Paul''': Mio padre era un ubriacone, rozzo, attaccabrighe, sparaballe, super puttaniere. Era un tipo duro. Mia madre era molto... molto poetica. Ubriacona anche lei. E mi ricordo una volta, quando... quand'ero bambino, che l'avevano arrestata tutta nuda. Vivevamo in un paesetto, una comunità agricola, una specie di fattoria. Tornavo dalla scuola e lei non c'era. Si trovava in galera, o chissà dove. Io... sì, io dovevo... dovevo mungere la mucca, ogni mattina e ogni sera. E mi piaceva ma... mi ricordo una volta che m'ero vestito perché avevo invitato una ragazza a una partita di pallacanestro. Stavo già uscendo quando mio padre dice: "Devi andare a mungere la vacca". E io dico: "Mi fai il piacere di farlo tu per me?". E lui grida: "No! Mungi la vacca e non rompere". Era molto tardi quando uscii, neanche il tempo di cambiarmi. Le scarpe erano tutte sporche di merda di vacca e quando arrivai dalla ragazza la macchina puzzava tutta di merda anche lei. Ah, non lo so, non mi riesce mai di trovare dei bei ricordi.<br/>'''Jeanne''': Neanche uno?<br/>'''Paul''': Uno, forse. C'era un brav'uomo, nostro vicino, era vecchio e così povero, s'ammazzava di fatica. Io scavavo un fosso per lo scolo delle acque, proprio al confine. Lui portava una tuta e fumava una grande pipa. Sai, il più delle volte non ci metteva il tabacco, lui odiava il lavoro. C'era caldo e polvere e... mi faceva male la schiena e mi... allora mi mettevo a guardare la sua saliva che scivolava lungo il cannello e si raccoglieva all'estremità della pipa. E scommettevo con me stesso sul momento in cui sarebbe caduta la goccia. Mai l'ho imbroccata, non l'ho mai vista cadere la goccia. Quando ero stufo di scommesse me ne andavo in giro per la campagna. Noi avevamo un bellissimo... sai, mia madre m'aveva insegnato ad amare la natura... e... ed è tutto quello che ha saputo insegnarmi. E lì davanti alla casa avevamo un'enorme distesa, un campo coltivato a senape... e avevamo un cane nero molto bravo. Si chiamava Dutch e correva per tutto il campo a caccia di conigli, ma non riusciva a vederli. Così doveva fare dei gran balzi al di sopra della senape e dare occhiate velocissime per vedere dov'erano i conigli e questo mi sembrava molto bello, anche se conigli non ne ha presi mai.
*'''Jeanne''': E questo a che serve?<br/>'''Paul''': Questo ad alcuni dà tanta gioia ed ad altri soltanto pene.<br/> '''Jeanne''': Pene?
*'''Jeanne''': Ma che ci vengo a fare in questa casa con te? L'amore? <br/> '''Paul''': No, diciamo che ci vieni perché ti piace scopare.
*'''Paul''': Perché hai frugato nella mia giacca?<br/> '''Jeanne''': Per sapere qualcosa di te.<br/>'''Paul''': Per sapere qualcosa di me, eh?<br/> '''Jeanne''': Sì!<br/>'''Paul''': Be', se vuoi sapere qualcosa di più, cerca dentro lo slip.
*'''Tom''': Allora, come vedi il matrimonio?<br/> '''Jeanne''': Il matrimonio?<br/> '''Tom''': Sì.<br/> '''Jeanne''': Lo vedo dappertutto, ogni momento.<br/> '''Tom''': Come "dappertutto"?<br/> '''Jeanne''': Sì: sui muri, sulle facciate dei palazzi.<br/> '''Tom''': Sui muri? Sulle facciate?<br/> '''Jeanne''': Sui cartelloni pubblicitari. Di che cosa parla la pubblicità? Che cosa ti offre?<br/> '''Tom''': Bah, delle automobili, dell'olio di semi, delle sigarette.<br/> '''Jeanne''': No. Il tema della pubblicità è la giovane coppia: la coppia prima del matrimonio senza figli, poi la stessa coppia dopo il matrimonio coi bambini. Il matrimonio, insomma: il matrimonio perfetto, ideale, riuscito. Cosa trovavi fra le mura buie delle chiese? Un marito distrutto dalle responsabilità e una moglie musona. Invece, adesso, il matrimonio della pubblicità è un matrimonio sorridente.<br/> '''Tom''': Sorridente sui manifesti.<br/> '''Jeanne''': Sì, certo, sui manifesti. Ma insomma, io dico: perché no? Prendiamolo sul serio il matrimonio dei manifesti: il matrimonio... il matrimonio pop.<br/> '''Tom''': Pop. Ed ecco qua la formula: A gioventù pop, matrimonio pop! Ma... se il matrimonio pop non funziona?<br/> '''Jeanne''': Se non funziona lo si ripara come un'automobile: gli sposi sono due operai in tuta di lavoro che si chinano sul motore e lo riparano.<br/> '''Tom''': E in caso di adulterio? Che ne è del matrimonio pop?<br/> '''Jeanne''': In caso di adulterio al posto di due operai ce ne sono tre, quattro.<br/> '''Tom''': E l'amore? Anche l'amore è pop?<br/> '''Jeanne''': Ah no, l'amore no, l'amore non è pop.<br/> '''Tom''': E se l'amore non è pop, allora, che succede?<br/> '''Jeanne''': Gli operai entrano in un appartamento segreto, si levano le tute, e ridiventano uomini, donne, e fanno l'amore.
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*'''Jeanne''': Lo sai perché mi sono innamorata?<br/>'''Paul''': Dillo, ti supplico.<br/> '''Jeanne''': Perché ha trovato il modo giusto per farmi innamorare.<br/>'''Paul''': E tu vuoi che l'uomo che ami, ti protegga e abbia cura di te.<br/> '''Jeanne''': Certo.<br/>'''Paul''': Vuoi che questo forte, lucente e possente guerriero costruisca una fortezza dove puoi rifugiarti, in modo che tu non.... non debba mai aver paura, non debba mai sentirti sola, non debba sentirti esclusa... È questo che cerchi, vero?<br/> '''Jeanne''': Sì.<br/>'''Paul''': Non lo troverai mai.<br/> '''Jeanne''': Ma io l'ho già trovato.<br/>'''Paul''': Be', non passerà molto che si costruirà lui una fortezza per sé, fatta con le tue tette, con la tua vagina, il tuo sorriso e il tuo odore. Una fortezza dove lui si sentirà al sicuro e così stupidamente virile che vorrà la tua riconoscenza sull'altare del suo cazzo.<br/> '''Jeanne''': Io l'ho trovato quest'uomo.<br/>'''Paul''': No, tu sei sola, sei tutta sola, e non potrai liberarti di questa sensazione di completa solitudine finché non guarderai la morte in faccia. E poi neanche: guarda, questa non è che una stronzata romantica. Finché non sarai capace di guardare nella morte, nel buco del suo culo, sprofondando in un abisso di paura. E allora forse, solamente allora, forse riuscirai a trovarlo.<br/> '''Jeanne''': Ma io l'ho trovato quest'uomo: sei tu, sei tu quest'uomo!
==Citazioni su ''Ultimo tango a Parigi''==
*Maria non voleva fare quella scena perché non era inclusa nel copione: nella sua ingenuità è stata violentata. Maria era un angelo che è stato ferito. Sono contento di poterla riscattare. È stata distrutta da Ultimo tango a Parigi. ([[Cristiano Malgioglio]])
*Un uomo e una donna possono combinare insieme molto di più di quello che si vede nel film di Bertolucci. Non mi indigno per niente. ([[Michelangelo Antonioni]])
===[[Alberto Grimaldi]]===
*[[Bernardo Bertolucci|Bertolucci]] voleva [[Jean-Louis Trintignant|Trintignant]] ma io pensavo che ci volesse un attore di grande talento e di carisma internazionale, anche per proteggere il contenuto del film, e che uno solo era quello adatto: Marlon Brando, anche se io ero in causa con lui perché aveva abbandonato le riprese di ''"[[Queimada]]"'' cinque giorni prima della fine, costringendomi a riprendere il film due mesi dopo. Lo chiamai e gli dissi: chiudiamo la causa e facciamo un altro film. Lui aveva appena finito ''"[[Il padrino]]"'' per il quale aveva preso 100.000 dollari: io gliene diedi 250.000 scandalizzando la United Artists. Bernardo voleva poi [[Catherine Deneuve]] ma io pensavo che era troppo fine e troppo gentile, che ci voleva una ragazza più giovane e selvaggia.
*Mi ero innamorato di ''"[[Il conformista]]"'' e invitai [[Bernardo Bertolucci|Bertolucci]] a lavorare con me. Mi disse che al momento era impegnato con la Paramount per un film, ''"Last Tango in Paris"'', di cui mi raccontò a voce il soggetto. Gli dissi: "Questo film la Paramount non lo farà mai, ma quando avrà finito la sceneggiatura e le avranno detto che non fanno il film, torni da me e io lo faccio immediatamente". E così avvenne…
*''Ultimo tango'' è il film al quale sono più legato perché mi ha dato molte lotte da combattere ed enormi soddisfazioni. Del set ricordo un solo giorno, un sabato. Ero nel mio ufficio all’Eur, il direttore di produzione Mario Di Biase mi chiama da Parigi per dirmi che le riprese sono finite; in quell'istante mi sentii disoccupato.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film erotici]]
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Pulp Fiction
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2022-08-25T12:02:21Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Pulp Fiction
|immagine= Pulp Fiction Logo.svg
|genere = gangster/thriller/commedia nera
|regista=[[Quentin Tarantino]]
|sceneggiatore=Quentin Tarantino, [[Roger Avary]]
|attori=
*[[John Travolta]]: Vincent Vega
*[[Samuel L. Jackson]]: Jules Winnfield
*[[Tim Roth]]: Ringo, il rapinatore
*[[Amanda Plummer]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Bruce Willis]]: Butch Coolidge
*[[Ving Rhames]]: Marsellus Wallace
*[[Uma Thurman]]: Mia Wallace
*[[Harvey Keitel]]: Winston Wolfe
*[[Christopher Walken]]: Capitano Koons
*[[Eric Stoltz]]: Lance
*[[Rosanna Arquette]]: Jody
*[[Quentin Tarantino]]: Jimmie Dimmick
*[[Maria de Medeiros]]: Fabienne
|doppiatori italiani =
*[[Claudio Sorrentino]]: Vincent Vega
*[[Luca Ward]]: Jules Winnfield
*[[Massimo Lodolo]]: Ringo, il rapinatore
*[[Antonella Rinaldi]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Mario Cordova]]: Butch Coolidge
*[[Eugenio Marinelli]]: Marsellus Wallace
*[[Loredana Nicosia]]: Mia Wallace
*[[Pietro Biondi]]: Winston Wolfe
*[[Carlo Sabatini]]: Capitano Koons
*[[Mauro Gravina]]: Lance
*[[Roberta Paladini]]: Jody
*[[Luciano Roffi]]: Jimmie Dimmick
*[[Claudia Razzi]]: Fabienne
|note=
*'''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (1995)''': Miglior sceneggiatura originale
}}
'''''Pulp Fiction''''', film statunitense del 1994 con [[John Travolta]], [[Uma Thurman]], [[Samuel L. Jackson]], [[Bruce Willis]] e [[Tim Roth]], regia di [[Quentin Tarantino]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
'''pulp''' /'pəlp/ s. '''1.''' Una massa di materia morbida, umida e informe.<br />'''2.''' Una rivista o un libro contenente temi violenti e tipicamente stampato su carta ruvida e grezza.
:::::::::::::::::::American Heritage Dictionary
:::::::::::::::::::New College Edition
:'''''pulp''' /'pəlp/ ''n.'' '''1.''' A soft, moist, shapeless mass of matter.<br />'''2.''' A magazine or book containing lurid subject matter and being characteristically printed on rough, unfinished paper.''
::::::::::::::::::::''American Heritage Dictionary''
::::::::::::::::::::''New College Edition''<ref>La scritta in inglese compare all'inizio del film: caratteri bianchi su sfondo nero. Essa corrisponde alla definizione di "''pulp''" presa da un dizionario.</ref>
==Frasi==
<!-- OGNI NUOVA CITAZIONE DEVE ESSERE MESSA IN ORDINE TEMPORALE -->
{{cronologico}}
*Ma i giorni in cui [[dimenticare|dimentico]] sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui [[ricordare|ricordo]]. ('''Ringo''')
*[[Hamburger]], dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. ('''Jules''')
*{{NDR|Gridando contro Marvin}} Non ricordo d'averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! ('''Jules''')
*Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. ('''Jules''')
*{{NDR|A Butch}} Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è che in questo momento hai talento, ma per quanto sia doloroso il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora, questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così. E poi, quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Mh? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili. Eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta. {{NDR|gli porge una notevole quantità di banconote}} Sei dei miei? {{NDR|Butch accetta}} [...] La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta: è l'[[orgoglio]] che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate. ('''Marsellus''')
*Sono un negro? Siamo ad Inglewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana. ('''Lance''')
*La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in un modo pazzesco. ('''Lance''')
*{{NDR|Dopo avere tirato cocaina nel bagno del locale}} Ho detto: «cazzo che botta!», che botta cazzo! Cazzo che botta! ('''Mia''')
*Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. ('''Mia''')
*Se non sbaglio Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere e voglio quel trofeo. ('''Mia''')
*{{NDR|A sé stesso}} Perciò, tu ora vai fuori e dici: «Buonanotte, ho passato una bellissima serata»; infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia. ('''Vincent''')
*{{NDR|Dopo che Mia si è ripresa con l'iniezione di adrenalina}} È stato meglio di una strippata! ('''Jody''')
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Tre [[pomodoro|pomodori]] camminano per la strada: papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: «Fai il concentrato». ('''Mia''')
*Rivolterò il mondo per trovarlo, e anche se andasse in Indocina uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo. ('''Marsellus''')
*Sai cosa voglio mangiare a colazione? [...] Voglio mangiare un bel piattone di frittelle di mirtillo con tanto sciroppo di acero sopra, uova strapazzate e anche cinque salsicce. [...] E voglio bere un bicchierone di succo d'arancia e una tazza di caffè forte. E poi voglio una gran fetta di crostata. ('''Fabienne''')
*Fabienne, quell'orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell'orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio! ('''Butch''')
*Chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi l'avrà, chi l'avrà, chi sa, uno, due, tre, tocca a te: tocca a te, campione {{NDR|indicando Marsellus}}. ('''Zed''')
*Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue. ('''Jules''')
*Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! ('''Jules''')
*È un tipo isterico?... a che ora è prevista?... m-mh... ripetimi i nomi dei presenti... Jules, nero... m-mh... Vincent, bianco... Jimmy, bianco... Bonnie, nera... m-mh... un corpo senza testa... ci vogliono trenta minuti, ce ne metterò dieci. ('''Wolfe''', nove minuti e trentasette secondi prima di imboccare la strada davanti alla casa di Jimmy)
*Sono il signor Wolfe, risolvo problemi. ('''Wolfe''')
*Be', non è ancora il momento di cominciare a farci i [[fellatio|pompini]] a vicenda. ('''Wolfe''')
*Ora Ringo, conterò fino a tre, e quando arrivo a tre voglio che molli subito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto: sei pronto? ('''Jules''')
*Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi, voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo, ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti! ('''Jules''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Jules''': Allora, come sono questi hashish bar?<br/> '''Vincent''': Eh, come sono? Che vuoi sapere?<br />'''Jules''': Lì l'hashish è legale, no?<br/> '''Vincent''': Sì, è legale, ma non al cento per cento. Voglio dire, non puoi entrare in un ristorante, rollarti una canna e metterti a spipacchiare. Insomma, ti lasciano fumare a casa tua o in certi posti ben precisi.<br />'''Jules''': Ossia gli hashish bar.<br/> '''Vincent''': Sì. La faccenda è così, ascolta: è legale comprarlo, è legale possederlo, e se sei il proprietario di un hashish bar è legale venderlo; è legale averlo addosso, ma, ma questo non importa perché – sentimi bene ora – se vieni fermato da un poliziotto ad Amsterdam è illegale per lui perquisirti! Insomma, questo diritto i poliziotti ad Amsterdam non ce l'hanno.<br />'''Jules''': Eh, amico, ci vado subito, non ci sono santi! Cazzo se ci vado!<br/>'''Vincent''': Lo so che ti piacerebbe, bello! Ma lo sai qual è la cosa più divertente dell'Europa?<br />'''Jules''': Qual è?<br/> '''Vincent''': Sono le piccole differenze. Voglio dire, laggiù hanno la stessa merda che abbiamo noi, ma solo, solo che lì è un po' diverso.<br />'''Jules''': E come?<br/> '''Vincent''': Be', ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald. E sai come chiamano un [[Quarter Pounder|quarto di libbra con formaggio]] a Parigi?<br />'''Jules''': Non "un quarto di libbra con formaggio".<br/> '''Vincent''': Hanno un [[Sistema internazionale di unità di misura|sistema metrico decimale]]: non sanno che cazzo sia un quarto di libbra.<br />'''Jules''': E come lo chiamano?<br/> '''Vincent''': Lo chiamano "Royale con formaggio".<br />'''Jules''': "Royale con formaggio"!<br/> '''Vincent''' {{NDR|ridendo}}: Già!<br />'''Jules''': Come lo chiamano il [[Big Mac]]?<br/> '''Vincent''': Be', il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano "''Le Big Mac''".<br />'''Jules''': ''Le Big Mac''! {{NDR|ride}} E come lo chiamano il "Whopper"?<br/> '''Vincent''': Non lo so, non sono stato al Burger King. Sai cosa mettono sulle [[patatine fritte|patatine]] in Olanda al posto del ketchup?<br />'''Jules''': Cosa?<br/> '''Vincent''': La [[maionese]].<br />'''Jules''': Che schifo!<br/> '''Vincent''': Eh, eh! Gliel'ho visto fare, amico, cazzo! Le affogano in quella merda gialla!
*'''Jules''': Ti ricordi di Antoine Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror.<br/> '''Vincent''': Sì, mi pare, quello grasso, no? <br/> '''Jules''': Io non me la sentirei di chiamarlo grasso: ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È samoano!<br/> '''Vincent''': Credo di sapere di chi parli... e allora?<br/> '''Jules''': Be', Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace. {{NDR|entrano in un ascensore}}<br/>'''Vincent''': Che cosa ha fatto? Se l'è scopata?<br/> '''Jules''': No, no no no no, niente di così grave.<br/> '''Vincent''': Che cosa allora?<br/> '''Jules''': Le ha fatto un [[massaggio]] ai piedi.<br/> '''Vincent''': Un massaggio ai piedi? {{NDR|Jules annuisce}} Tutto qui? {{NDR|Jules annuisce di nuovo}} E allora Marsellus che ha fatto?<br/> '''Jules''': Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, l'hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone; il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era un giardinetto ben curato col tetto di vetro, come quello delle serre; il negro ci è passato attraverso. Be', da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.<br/> '''Vincent''': Cazzo, un vero peccato... {{NDR|escono dall'ascensore}} Però bisogna ammetterlo: quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.<br/> '''Jules''': Che vuoi dire?<br/> '''Vincent''': Che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace!<br/> '''Jules''': Secondo te non ha esagerato?<br/> '''Vincent''': Be', Antoine probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.<br/> '''Jules''': Ma era un massaggio ai piedi, non è niente: io lo faccio sempre a mia madre!<br/> '''Vincent''': No, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace! Voglio dire, è così grave come se gliel'avesse leccata? No. Ma è lo stesso fottuto campo da gioco.<br/> '''Jules''': Oh, oh, oh, aspetta, fermo lì! Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.<br/> '''Vincent''': Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco!<br/> '''Jules''': Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo! Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma, sai, toccare i piedi di sua moglie e [[cunnilingio|infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi]] non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo!<br/>'''Vincent''': Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perché io sono un maestro di piedi massaggiati.<br/>'''Vincent''': E ne hai fatti molti?<br/>'''Jules''': Cazzo... ho una tecnica che levati, niente solletico, niente di niente!<br/>'''Vincent''': A un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': L'hai fatto a molti?<br/> '''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.<br/>'''Jules''': Basta, eh! Hai capito? Cominciano a girarmi le palle! [...] Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antoine in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare; sono cose che non si fanno! Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo, mi sono spiegato?<br/> '''Vincent''': Ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì! Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva e quel coglione di Antoine doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo! Nessun uomo prende con umorismo certe stronzate! Mi sono spiegato?<br/>'''Jules''': Sì, è un punto di vista interessante.
*'''Jules''' {{NDR|a Brett}}: Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?<br/> '''Brett''': No.<br/> '''Jules''': Diglielo, Vincent!<br/>'''Vincent''': "Royale con formaggio".<br/> '''Jules''': "Royale con formaggio"! E sai perché lo chiamano così?<br/> '''Brett''' {{NDR|tentando}}: Per il sistema metrico decimale.<br/> '''Jules''': Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Sei in gamba, figlio di puttana, lo sai?
*'''Jules''': Tu, col frangettone! Sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince là dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?<br/> '''Marvin''': È lì dentro.<br/> '''Jules''' {{NDR|Con tono arrabbiato, a Marvin}}: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! {{NDR|Rivolgendosi nuovamente al ragazzo sul divano}} Cosa dicevi?<br/> '''Ragazzo sul divano''': Nell'armadietto. {{NDR|Vincent sbaglia cassetto}} No, quello all'altezza delle ginocchia. {{NDR|Vincent trova la valigietta e la apre}}<br/> '''Jules''' {{NDR|rivolgendosi a Vincent che fissa il contenuto della valigetta}}: Siamo contenti? Vincent! Siamo contenti?<br/> '''Vincent''': Sì, siamo contenti!
*'''Jules''' {{NDR|a Brett, dopo avere ucciso il suo amico}}: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione... Non volevo farlo. Per favore, continua: dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai. Di' un po', Marsellus Wallace che aspetto ha? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': Da che Paese vieni? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': "Cosa" è un Paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare? <br/> '''Brett''': Sì! <br/> '''Jules''': Allora capisci quello che dico! <br/> '''Brett''': Sì! Sì, sì... <br/> '''Jules''': Descrivimi perciò Marsellus Wallace, che aspetto ha! <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': {{NDR|Gli punta contro la pistola}} Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta! <br/> '''Brett''': È nero! <br/> '''Jules''': Vai avanti! <br/> '''Brett''': È senza capelli! <br/> '''Jules''': Secondo te sembra una puttana? <br/> '''Brett''': Cosa? <br /> {{NDR|Jules spara alla spalla destra di Brett}} <br/> '''Jules''': Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana? <br/> '''Brett''': Nooo! <br/>'''Jules''': Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana? <br/> '''Brett''': Non l'ho fatto! <br/> '''Jules''': Sì tu l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto, Brett, hai cercato di fotterlo! Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la [[Bibbia]], Brett?<br/> '''Brett''': S-si!<br/> '''Jules''': E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione: Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te!" {{NDR|Lui e Vincent uccidono Brett}}
*'''Vincent''': A che serve una borchia sulla lingua? <br/> '''Jody''': È sensuale, aiuta la [[fellatio]].
*'''Vincent''': Qual è Trudy? Quella con le schifezze in faccia {{NDR|riferendosi ai piercing}}? <br/> '''Lance''': No, quella è Jody. Quella è mia moglie.
*'''Mia''': Non odi tutto questo? <br/> '''Vincent''': Odio cosa? <br/> '''Mia''': I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? <br/> '''Vincent''': Non lo so. È un'ottima domanda. <br/> '''Mia''': È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
*'''Madre di Butch''': Butch? Smetti per un attimo di guardare la Tv?<br/>'''Piccolo Butch''': Sì.<br/>'''Madre di Butch''': C'è una visita importante. Senti, ti ricordi che ti ho detto che papà è morto in un campo di prigionia? Bene, questo signore è il capitano Koons, era nel campo di prigionia insieme a papà.<br/>'''Capitano Koons''': Ciao, giovanotto. Accidenti! Ho sentito parlare molto di te. Ecco, io ero un buon amico di tuo padre, sai? Siamo stati ad Hanoi insieme in quell'inferno per oltre 5 anni. Speriamo che non debba fare quest'esperienza anche tu, ma quando due uomini si trovano in una situazione come quella vissuta da me e da tuo padre per tutto il tempo che è durata ti fai carico di certe responsabilità dell'altro. Se fossi stato io a... a non farcela il maggiore Coolidge in questo momento starebbe parlando con mio figlio Jim. Ma la sorte ha voluto che parlassi io con te, Butch. Ti ho portato una cosa. Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno durante la prima guerra mondiale. Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto dalla prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso – fin allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la seconda guerra mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio del suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di [[dissenteria]], mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio.
*'''Esmeralda''': Come ti chiami?<br />'''Butch''': Butch.<br />'''Esmeralda''': E che cosa significa?<br />'''Butch''': Sono americano, dolcezza, i nostri nomi non vogliono dire un cazzo.
*'''Butch''': Prendo la tua Honda. Tornerò prima che tu riesca a dire "crostata di mirtilli". <br/> '''Fabienne''': Crostata di mirtilli. <br/>'''Butch''': Forse non così presto, ma abbastanza presto, d'accordo?
*'''Butch''': Stai bene? <br/> '''Marsellus''': No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene. <br/> '''Butch''': E adesso? <br/> '''Marsellus''': E adesso... ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso, con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!<br/> '''Butch''': Dicevo, adesso che sarà tra me e te? <br/> '''Marsellus''': Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente. <br/> '''Butch''': Pace, allora. <br/> '''Marsellus''': Pace, allora. Due cose: uno, non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore, qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori o ti faccio fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi.
*'''Fabienne''': Ma questa motocicletta di chi è? <br/> '''Butch''': È un chopper, piccola. <br/> '''Fabienne''': Sì. Questo chopper di chi è? <br/>'''Butch''': Di Zed. <br/>'''Fabienne''': Chi è Zed? <br/>'''Butch''': Zed è morto, piccola... Zed è morto.
*'''Vincent''': Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene? Gli ha svuotato addosso il caricatore e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci? Erano solo lui e quell'altro... insomma, ecco... è pazzesco, ma può capitare!<br/> '''Jules''': Senti, se vuoi giocare a fare il cieco segui pure il tuo pastore ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.<br/>'''Vincent''': E che cazzo significa?<br/> '''Jules''': Ho chiuso, questo significa! D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.<br/>'''Vincent''': Oh, Cristo santo...<br/> '''Jules''': Non bestemmiare.<br/>'''Vincent''': Per Dio...<br/> '''Jules''': Ti ho detto di non bestemmiare!<br/>'''Vincent''': Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?! <br/> '''Jules''': Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.<br/>'''Vincent''': Già che ci sei perché non gli dici anche come mai?! <br/> '''Jules''': Tranquillo, glielo dirò.<br/>'''Vincent''': Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate!<br/> '''Jules''': Non me ne frega un cazzo se lo fa!<br/> '''Vincent''': Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?<br/> '''Marvin''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Amico, non mi sono fatto un'opinione!<br/> '''Vincent''': Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te a deviare proiettili è venuto Dio in persona? {{NDR|Parte un colpo accidentale che uccide Marvin}}
*'''Jules''': Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con questo [[asciugamano|asciugamani]]?! <br/>'''Vincent''': Mi stavo asciugando le mani. <br/> '''Jules''': Be', di solito uno [[lavaggio delle mani|se le lava]], prima! <br/>'''Vincent''': Hai visto che me le sono lavate. <br/> '''Jules''': Ho visto che te le sei bagnate! <br/>'''Vincent''': Le stavo lavando, questa schifezza è difficile da togliere! Se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio! <br/>'''Jules''': Però io ho usato lo stesso sapone e quando ho finito l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente! E se ora {{NDR|Jimmy}} entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent?! Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto, eccetera. Ma non devi mettermi in questa condizione, è chiaro? <br/> '''Vincent''': Chiaro, d'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente nessun problema. Occupati del tuo amico, vai. Non mi interessa.
*'''Jules''': Mmh! Porca puttana Jimmy! Questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai. Ma... ma come la fai questa meraviglia? <br/>'''Jimmy''': Piantala, Jules. <br/> '''Jules''': Che c'è? <br/> '''Jimmy''': Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate. Io compro sempre roba costosa, perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma è il vostro negretto disintegrato nel mio garage.<br/>'''Jules''': Oh, Jimmy non devi preoccuparti...<br /> '''Jimmy''': No no no no no, non dirmi di non preoccuparmi di niente! Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?<br /> '''Jules''': Jimmy, lo sai che non è questo...<br /> '''Jimmy''': No no no, rispondi! Hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? <br/> '''Jules''': No, non l'ho visto.<br/> '''Jimmy''': E sai perché non l'hai visto? <br/> '''Jules''': Perché? <br/> '''Jimmy''': Perché non c'è scritto! Conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo! <br/> '''Jules''': Jimmy, noi non vogliamo depositare... <br/> '''Jimmy''': Oh no no no! Ma non ti rendi conto, cazzo, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare?! Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova, devo affrontare il divorzio, capito?! E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora senti ecco... cazzo, io voglio darti una mano ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro? <br/> '''Jules''': Jimmy... Jimmy, lei non ti lascerà. <br/> '''Jimmy''': E basta! Smettila di ripetermi Jimmy, Jules! Chiaro?! Non fai che ripetermi Jimmy! Ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma, Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama! E poi vattene da questa casa prima che lei arrivi.<br /> '''Jules''': Ehi, tutto liscio, alla grande! Noi non ti vogliamo lasciare nella merda. Non faro altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo!<br />'''Jimmy''': Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora! Perciò fammi un favore, va bene? Il telefono è in camera da letto, ti consiglio di andarci.
*'''Marsellus''': Be', diciamo che torna a casa, cosa pensi che farà? ... Non mi dire "Cazzo, avrà una crisi!", questa non è una risposta. Insomma, tu la conosci, io no, una crisi grossa o piccola?<br /> '''Jules''': Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei [[gangster]] che fanno cose da gangster, eh, e chi può dire cos'è capace di fare?<br /> '''Marsellus''': Questo l'ho afferrato, Jules. Sto soltanto esaminando i "se".<br /> '''Jules''': Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "Non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata, torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria che dovrebbe arrivare per direttissima"! <br/> '''Marsellus''': Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata. Torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolfe che arriverà per direttissima. <br/> '''Jules''': Vuoi mandare Wolfe? <br/> '''Marsellus''': Ti senti meglio, figlio di puttana?<br /> '''Jules''': Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
*{{NDR|Dopo aver visionato le condizioni della macchina tornano in cucina e Il Sig. Wolfe da le direttive}} <br/>'''Wolfe''': Allora, prima cosa: voi due, prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmy, la tua sembra una casa ben curata, questo mi fa pensare che nel garage o sotto il lavandino ci sono molti prodotti: detersivi... <br/>'''Jimmy''': Si si, sotto il lavandino. <br/>'''Wolfe''': Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina, e intendo dire presto presto presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria: riguardo alla tappezzeria non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto, dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male: quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora Jimmy, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure meglio è. Niente roba bianca, non possiamo usarla! Dobbiamo camuffare l'interno della macchina: copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina lo stratagemma non funzionerà, ma ad una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmy fai strada. Voi due al lavoro. <br/>'''Vincent''': Un per favore sarebbe carino! <br/>'''Wolfe''': Che hai detto scusa? <br/>'''Vincent''': Ho detto che un per favore sarebbe carino. <br/>'''Wolfe''': Chiariamoci campione: non sono qui per dire per favore, sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e subito anche. Sono qui per dare una mano, e se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri signori miei. <br/>'''Jules''': No no no, signor Wolfe, le cose non stanno così, il suo aiuto è sicuramente apprezzato. <br/>'''Vincent''': Mister Wolfe, ascolti: la mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua. <br/>'''Wolfe''': Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
*'''Wolfe''': Voglio farti una domanda Jimmy, se non ti dispiace. <br/> '''Jimmy''': No no no... fa' pure. <br/> '''Wolfe''': Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari? <br/> '''Jimmy''': No no. <br/> '''Wolfe''': Bene, lo zio Marsellus invece sì.
*{{NDR|Jules e Vincent stanno pulendo la macchina come ordinato da Wolfe}}<br /> '''Jules''': Ah merda... non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto, questa roba fa schifo, schifo!<br/> '''Vincent''': Conosci quella filosofia secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?<br /> '''Jules''': Sparisci dalla mia vista con queste cagate; il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità. <br /> '''Vincent''': C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare. In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo. Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua: potrei esplodere! <br /> '''Jules''': Oh, stai per esplodere?! <br/>'''Vincent''': Sì, sto per esplodere! <br/> '''Jules''': E io sono un fungo atomico sterminatore figlio di puttana, figlio di puttana! Ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento i Cannoni di Navarone! Infatti, ma... che cazzo ci sto a fare io qui dietro?! Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto: io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
*'''Wolfe''': Ragazzi, ora sembrate... cosa ti sembrano, Jimmy? <br/> '''Jimmy''': Eh... due cazzoni! <br/> '''Wolfe''': Ah! Ah! Ah! Ah! <br/> '''Jimmy''': Sì, sembrano un paio di cazzoni!<br/> '''Jules''': "Ah Ah!", sono i tuoi vestiti, stronzo!
*'''Wolfe''': Hai visto, signorina? Rispetto! Mi rispettano tutti perché io ho carattere! <br/> '''Raquel''': Anch'io ho carattere! <br/> '''Wolfe''': No, tu hai un caratteraccio. Non vuol dire che tu abbia carattere.
*'''Vincent''': Vuoi un po' di pancetta?<br/> '''Jules''': No grazie, io non mangio [[maiale]].<br/> '''Vincent''': Perché? Sei ebreo?<br/> '''Jules''': No, non sono ebreo, non mi va la carne suina, tutto qui.<br/> '''Vincent''': E perché no?<br/> '''Jules''': I maiali sono animali schifosi, io non mangio animali schifosi.<br/> '''Vincent''': Sì, ma la pancetta ha un buon sapore, le braciole hanno un buon sapore...<br/> '''Jules''': Ehi! Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, perciò sono animali schifosi, e io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.<br/> '''Vincent''': E il [[cane]] allora? Il cane si mangia le sue feci.<br/> '''Jules''': E perché? Io mangio i cani?<br/> '''Vincent''': Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?<br/> '''Jules''': Non arriverei al punto di definire un cane "schifoso", è sicuramente sporco, ma un cane ha personalità, è la personalità che cambia le cose.<br/> '''Vincent''': In base a questa logica se un maiale avesse maggiore personalità non sarebbe più un animale schifoso, è così?<br/> '''Jules''': Be', dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante della Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?!
*'''Vincent''': Voglio chiederti una cosa. Quando hai preso la decisione, quando stavi seduto a mangiare la focaccina? <br/> '''Jules''': Sì. Stavo seduto a mangiare la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità".
*'''Ringo''': Nella valigetta? <br> '''Jules''': Il bucato sporco del mio capo. <br> '''Ringo''': Il tuo capo ti fa lavare il bucato? <br> '''Jules''': Quando lo vuole pulito. <br> '''Ringo''': Sembra un lavoro di merda. <br> '''Jules''': Strano, stavo pensando la stessa cosa.
*'''Jules''': Voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli. <br/> '''Ringo''': E qual è?<br/> '''Jules''': Quello con la scritta "Brutto figlio di puttana". {{NDR|Ringo fruga nella sacca e trova il portafogli con la scritta indicata da Jules}} Eccolo, quello è il mio: "Brutto figlio di puttana". Aprilo. {{NDR|Ringo apre il portafogli}} Tira fuori i soldi. {{NDR|Glieli sta per dare}} Contali. {{NDR|Inizia a contarli}} Quanti sono? <br/> '''Ringo''': Circa millecinquecento dollari. <br/> '''Jules''': Bene, mettiteli in tasca, è roba tua. Con tutti gli altri portafogli e la cassa. Be', sembra abbia avuto successo il colpetto! <br/> '''Vincent''': Jules, se regali millecinquecento dollari a quel coglione io gli sparo per principio!
*'''Jules''': Vuoi sapere che cosa sto comprando, Ringo? <br/> '''Ringo''': Cosa? <br/> '''Jules''': La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia? <br/> '''Ringo''': No, di regola di no. <br/>'''Jules''': Be', c'è un passo che conosco a memoria: "Ezechiele 25.17: «Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. [[Benedizioni dai film|Benedetto]] sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te»"<ref>In realtà, anche se Jules Winnfield sostiene di aver memorizzato il passaggio in questione dalla Bibbia, il versetto corretto è: «''Farò su di loro terribili vendette, | castighi furiosi, | e sapranno che io sono il Signore, | quando eseguirò su di loro la vendetta''» (cfr. [[ Libro di Ezechiele]]; cfr. anche [[w:Ezechiele 25:17|Ezechiele 25:17]] su Wikipedia).</ref>. Ora, sono anni che dico questa cazzata, e se la sentivi significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il "signor 9 millimetri", qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. La verità è che... tu sei il debole, e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo. Ci sto provando con grande fatica a diventare il pastore!
==[[Explicit]]==
'''Vincent''': Secondo me ora è meglio andarcene. <br/> '''Jules''': Sì, mi pare una buona idea.
==Citazioni su ''Pulp Fiction''==
*{{NDR|Da dove è emerso ''Pulp Fiction''?}} Dal mio amore per il filone criminale, i polizieschi, il noir. Volevo però mostrare la quotidiana banalità della violenza, che quel filone ignorava. In genere in quei film vedi uno che spara, quello che muore, taglio sulla scena seguente. In ''Pulp Fiction'' restiamo a vedere come i personaggi reagiscono di fronte alle conseguenze dei loro atti. C'è un crescendo di tensione, ma poi non te ne vai via, rimani lì. ([[Quentin Tarantino]])
*Per ''Pulp Fiction'' presi molto da cose vissute crescendo in un quartiere poco raccomandabile di Los Angeles come la South Bay. Ho visto e ascoltato parlare gente così e li ho mescolati con la mia immaginazione. ([[Quentin Tarantino]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia nera]]
[[Categoria:Film di gangster]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
[[Categoria:Film thriller drammatici]]
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1224385
1224367
2022-08-25T14:13:54Z
Homer
215
Inuitle aggiungere parti non significate per allungare inutilmente i dialoghi
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Pulp Fiction
|immagine= Pulp Fiction Logo.svg
|genere = gangster/thriller/commedia nera
|regista=[[Quentin Tarantino]]
|sceneggiatore=Quentin Tarantino, [[Roger Avary]]
|attori=
*[[John Travolta]]: Vincent Vega
*[[Samuel L. Jackson]]: Jules Winnfield
*[[Tim Roth]]: Ringo, il rapinatore
*[[Amanda Plummer]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Bruce Willis]]: Butch Coolidge
*[[Ving Rhames]]: Marsellus Wallace
*[[Uma Thurman]]: Mia Wallace
*[[Harvey Keitel]]: Winston Wolfe
*[[Christopher Walken]]: Capitano Koons
*[[Eric Stoltz]]: Lance
*[[Rosanna Arquette]]: Jody
*[[Quentin Tarantino]]: Jimmie Dimmick
*[[Maria de Medeiros]]: Fabienne
|doppiatori italiani =
*[[Claudio Sorrentino]]: Vincent Vega
*[[Luca Ward]]: Jules Winnfield
*[[Massimo Lodolo]]: Ringo, il rapinatore
*[[Antonella Rinaldi]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Mario Cordova]]: Butch Coolidge
*[[Eugenio Marinelli]]: Marsellus Wallace
*[[Loredana Nicosia]]: Mia Wallace
*[[Pietro Biondi]]: Winston Wolfe
*[[Carlo Sabatini]]: Capitano Koons
*[[Mauro Gravina]]: Lance
*[[Roberta Paladini]]: Jody
*[[Luciano Roffi]]: Jimmie Dimmick
*[[Claudia Razzi]]: Fabienne
|note=
*'''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (1995)''': Miglior sceneggiatura originale
}}
'''''Pulp Fiction''''', film statunitense del 1994 con [[John Travolta]], [[Uma Thurman]], [[Samuel L. Jackson]], [[Bruce Willis]] e [[Tim Roth]], regia di [[Quentin Tarantino]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
'''pulp''' /'pəlp/ s. '''1.''' Una massa di materia morbida, umida e informe.<br />'''2.''' Una rivista o un libro contenente temi violenti e tipicamente stampato su carta ruvida e grezza.
:::::::::::::::::::American Heritage Dictionary
:::::::::::::::::::New College Edition
:'''''pulp''' /'pəlp/ ''n.'' '''1.''' A soft, moist, shapeless mass of matter.<br />'''2.''' A magazine or book containing lurid subject matter and being characteristically printed on rough, unfinished paper.''
::::::::::::::::::::''American Heritage Dictionary''
::::::::::::::::::::''New College Edition''<ref>La scritta in inglese compare all'inizio del film: caratteri bianchi su sfondo nero. Essa corrisponde alla definizione di "''pulp''" presa da un dizionario.</ref>
==Frasi==
<!-- OGNI NUOVA CITAZIONE DEVE ESSERE MESSA IN ORDINE TEMPORALE -->
{{cronologico}}
*Ma i giorni in cui [[dimenticare|dimentico]] sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui [[ricordare|ricordo]]. ('''Ringo''')
*[[Hamburger]], dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. ('''Jules''')
*{{NDR|Gridando contro Marvin}} Non ricordo d'averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! ('''Jules''')
*Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. ('''Jules''')
*{{NDR|A Butch}} Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è che in questo momento hai talento, ma per quanto sia doloroso il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora, questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così. E poi, quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Mh? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili. Eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta. {{NDR|gli porge una notevole quantità di banconote}} Sei dei miei? {{NDR|Butch accetta}} [...] La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta: è l'[[orgoglio]] che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate. ('''Marsellus''')
*Sono un negro? Siamo ad Inglewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana. ('''Lance''')
*La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in un modo pazzesco. ('''Lance''')
*{{NDR|Dopo avere tirato cocaina nel bagno del locale}} Ho detto: «cazzo che botta!», che botta cazzo! Cazzo che botta! ('''Mia''')
*Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. ('''Mia''')
*Se non sbaglio Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere e voglio quel trofeo. ('''Mia''')
*{{NDR|A sé stesso}} Perciò, tu ora vai fuori e dici: «Buonanotte, ho passato una bellissima serata»; infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia. ('''Vincent''')
*{{NDR|Dopo che Mia si è ripresa con l'iniezione di adrenalina}} È stato meglio di una strippata! ('''Jody''')
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Tre [[pomodoro|pomodori]] camminano per la strada: papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: «Fai il concentrato». ('''Mia''')
*Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno durante la prima guerra mondiale. Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto della prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso – fino ad allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la seconda guerra mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio che al suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di [[dissenteria]], mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio. ('''Capitano Koons''')
*Rivolterò il mondo per trovarlo, e anche se andasse in Indocina uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo. ('''Marsellus''')
*Sai cosa voglio mangiare a colazione? [...] Voglio mangiare un bel piattone di frittelle di mirtillo con tanto sciroppo di acero sopra, uova strapazzate e anche cinque salsicce. [...] E voglio bere un bicchierone di succo d'arancia e una tazza di caffè forte. E poi voglio una gran fetta di crostata. ('''Fabienne''')
*Fabienne, quell'orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell'orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio! ('''Butch''')
*Chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi l'avrà, chi l'avrà, chi sa, uno, due, tre, tocca a te: tocca a te, campione {{NDR|indicando Marsellus}}. ('''Zed''')
*Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue. ('''Jules''')
*Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! ('''Jules''')
*È un tipo isterico?... a che ora è prevista?... m-mh... ripetimi i nomi dei presenti... Jules, nero... m-mh... Vincent, bianco... Jimmy, bianco... Bonnie, nera... m-mh... un corpo senza testa... ci vogliono trenta minuti, ce ne metterò dieci. ('''Wolfe''', nove minuti e trentasette secondi prima di imboccare la strada davanti alla casa di Jimmy)
*Sono il signor Wolfe, risolvo problemi. ('''Wolfe''')
*Be', non è ancora il momento di cominciare a farci i [[fellatio|pompini]] a vicenda. ('''Wolfe''')
*Ora Ringo, conterò fino a tre, e quando arrivo a tre voglio che molli subito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto: sei pronto? ('''Jules''')
*Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi, voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo, ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti! ('''Jules''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Jules''': Allora, come sono questi hashish bar?<br/> '''Vincent''': Eh, come sono? Che vuoi sapere?<br />'''Jules''': Lì l'hashish è legale, no?<br/> '''Vincent''': Sì, è legale, ma non al cento per cento. Voglio dire, non puoi entrare in un ristorante, rollarti una canna e metterti a spipacchiare. Insomma, ti lasciano fumare a casa tua o in certi posti ben precisi.<br />'''Jules''': Ossia gli hashish bar.<br/> '''Vincent''': Sì. La faccenda è così, ascolta: è legale comprarlo, è legale possederlo, e se sei il proprietario di un hashish bar è legale venderlo; è legale averlo addosso, ma, ma questo non importa perché – sentimi bene ora – se vieni fermato da un poliziotto ad Amsterdam è illegale per lui perquisirti! Insomma, questo diritto i poliziotti ad Amsterdam non ce l'hanno.<br />'''Jules''': Eh, amico, ci vado subito, non ci sono santi! Cazzo se ci vado!<br/>'''Vincent''': Lo so che ti piacerebbe, bello! Ma lo sai qual è la cosa più divertente dell'Europa?<br />'''Jules''': Qual è?<br/> '''Vincent''': Sono le piccole differenze. Voglio dire, laggiù hanno la stessa merda che abbiamo noi, ma solo, solo che lì è un po' diverso.<br />'''Jules''': E come?<br/> '''Vincent''': Be', ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald. E sai come chiamano un [[Quarter Pounder|quarto di libbra con formaggio]] a Parigi?<br />'''Jules''': Non "un quarto di libbra con formaggio".<br/> '''Vincent''': Hanno un [[Sistema internazionale di unità di misura|sistema metrico decimale]]: non sanno che cazzo sia un quarto di libbra.<br />'''Jules''': E come lo chiamano?<br/> '''Vincent''': Lo chiamano "Royale con formaggio".<br />'''Jules''': "Royale con formaggio"!<br/> '''Vincent''' {{NDR|ridendo}}: Già!<br />'''Jules''': Come lo chiamano il [[Big Mac]]?<br/> '''Vincent''': Be', il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano "''Le Big Mac''".<br />'''Jules''': ''Le Big Mac''! {{NDR|ride}} E come lo chiamano il "Whopper"?<br/> '''Vincent''': Non lo so, non sono stato al Burger King. Sai cosa mettono sulle [[patatine fritte|patatine]] in Olanda al posto del ketchup?<br />'''Jules''': Cosa?<br/> '''Vincent''': La [[maionese]].<br />'''Jules''': Che schifo!<br/> '''Vincent''': Eh, eh! Gliel'ho visto fare, amico, cazzo! Le affogano in quella merda gialla!
*'''Jules''': Ti ricordi di Antoine Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror.<br/> '''Vincent''': Sì, mi pare, quello grasso, no? <br/> '''Jules''': Io non me la sentirei di chiamarlo grasso: ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È samoano!<br/> '''Vincent''': Credo di sapere di chi parli... e allora?<br/> '''Jules''': Be', Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace. {{NDR|entrano in un ascensore}}<br/>'''Vincent''': Che cosa ha fatto? Se l'è scopata?<br/> '''Jules''': No, no no no no, niente di così grave.<br/> '''Vincent''': Che cosa allora?<br/> '''Jules''': Le ha fatto un [[massaggio]] ai piedi.<br/> '''Vincent''': Un massaggio ai piedi? {{NDR|Jules annuisce}} Tutto qui? {{NDR|Jules annuisce di nuovo}} E allora Marsellus che ha fatto?<br/> '''Jules''': Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, l'hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone; il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era un giardinetto ben curato col tetto di vetro, come quello delle serre; il negro ci è passato attraverso. Be', da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.<br/> '''Vincent''': Cazzo, un vero peccato... {{NDR|escono dall'ascensore}} Però bisogna ammetterlo: quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.<br/> '''Jules''': Che vuoi dire?<br/> '''Vincent''': Che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace!<br/> '''Jules''': Secondo te non ha esagerato?<br/> '''Vincent''': Be', Antoine probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.<br/> '''Jules''': Ma era un massaggio ai piedi, non è niente: io lo faccio sempre a mia madre!<br/> '''Vincent''': No, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace! Voglio dire, è così grave come se gliel'avesse leccata? No. Ma è lo stesso fottuto campo da gioco.<br/> '''Jules''': Oh, oh, oh, aspetta, fermo lì! Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.<br/> '''Vincent''': Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco!<br/> '''Jules''': Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo! Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma, sai, toccare i piedi di sua moglie e [[cunnilingio|infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi]] non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo!<br/>'''Vincent''': Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perché io sono un maestro di piedi massaggiati.<br/>'''Vincent''': E ne hai fatti molti?<br/>'''Jules''': Cazzo... ho una tecnica che levati, niente solletico, niente di niente!<br/>'''Vincent''': A un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': L'hai fatto a molti?<br/> '''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.<br/>'''Jules''': Basta, eh! Hai capito? Cominciano a girarmi le palle! [...] Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antoine in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare; sono cose che non si fanno! Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo, mi sono spiegato?<br/> '''Vincent''': Ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì! Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva e quel coglione di Antoine doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo! Nessun uomo prende con umorismo certe stronzate! Mi sono spiegato?<br/>'''Jules''': Sì, è un punto di vista interessante.
*'''Jules''' {{NDR|a Brett}}: Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?<br/> '''Brett''': No.<br/> '''Jules''': Diglielo, Vincent!<br/>'''Vincent''': "Royale con formaggio".<br/> '''Jules''': "Royale con formaggio"! E sai perché lo chiamano così?<br/> '''Brett''' {{NDR|tentando}}: Per il sistema metrico decimale.<br/> '''Jules''': Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Sei in gamba, figlio di puttana, lo sai?
*'''Jules''': Tu, col frangettone! Sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince là dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?<br/> '''Marvin''': È lì dentro.<br/> '''Jules''' {{NDR|Con tono arrabbiato, a Marvin}}: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! {{NDR|Rivolgendosi nuovamente al ragazzo sul divano}} Cosa dicevi?<br/> '''Ragazzo sul divano''': Nell'armadietto. {{NDR|Vincent sbaglia cassetto}} No, quello all'altezza delle ginocchia. {{NDR|Vincent trova la valigietta e la apre}}<br/> '''Jules''' {{NDR|rivolgendosi a Vincent che fissa il contenuto della valigetta}}: Siamo contenti? Vincent! Siamo contenti?<br/> '''Vincent''': Sì, siamo contenti!
*'''Jules''' {{NDR|a Brett, dopo avere ucciso il suo amico}}: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione... Non volevo farlo. Per favore, continua: dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai. Di' un po', Marsellus Wallace che aspetto ha? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': Da che Paese vieni? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': "Cosa" è un Paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare? <br/> '''Brett''': Sì! <br/> '''Jules''': Allora capisci quello che dico! <br/> '''Brett''': Sì! Sì, sì... <br/> '''Jules''': Descrivimi perciò Marsellus Wallace, che aspetto ha! <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': {{NDR|Gli punta contro la pistola}} Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta! <br/> '''Brett''': È nero! <br/> '''Jules''': Vai avanti! <br/> '''Brett''': È senza capelli! <br/> '''Jules''': Secondo te sembra una puttana? <br/> '''Brett''': Cosa? <br /> {{NDR|Jules spara alla spalla destra di Brett}} <br/> '''Jules''': Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana? <br/> '''Brett''': Nooo! <br/>'''Jules''': Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana? <br/> '''Brett''': Non l'ho fatto! <br/> '''Jules''': Sì tu l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto, Brett, hai cercato di fotterlo! Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la [[Bibbia]], Brett?<br/> '''Brett''': S-si!<br/> '''Jules''': E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione: Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te!" {{NDR|Lui e Vincent uccidono Brett}}
*'''Vincent''': A che serve una borchia sulla lingua? <br/> '''Jody''': È sensuale, aiuta la [[fellatio]].
*'''Vincent''': Qual è Trudy? Quella con le schifezze in faccia {{NDR|riferendosi ai piercing}}? <br/> '''Lance''': No, quella è Jody. Quella è mia moglie.
*'''Mia''': Non odi tutto questo? <br/> '''Vincent''': Odio cosa? <br/> '''Mia''': I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? <br/> '''Vincent''': Non lo so. È un'ottima domanda. <br/> '''Mia''': È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
*'''Esmeralda''': Come ti chiami?<br />'''Butch''': Butch.<br />'''Esmeralda''': E che cosa significa?<br />'''Butch''': Sono americano, dolcezza, i nostri nomi non vogliono dire un cazzo.
*'''Butch''': Prendo la tua Honda. Tornerò prima che tu riesca a dire "crostata di mirtilli". <br/> '''Fabienne''': Crostata di mirtilli. <br/>'''Butch''': Forse non così presto, ma abbastanza presto, d'accordo?
*'''Butch''': Stai bene? <br/> '''Marsellus''': No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene. <br/> '''Butch''': E adesso? <br/> '''Marsellus''': E adesso... ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso, con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!<br/> '''Butch''': Dicevo, adesso che sarà tra me e te? <br/> '''Marsellus''': Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente. <br/> '''Butch''': Pace, allora. <br/> '''Marsellus''': Pace, allora. Due cose: uno, non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore, qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori o ti faccio fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi.
*'''Fabienne''': Ma questa motocicletta di chi è? <br/> '''Butch''': È un chopper, piccola. <br/> '''Fabienne''': Sì. Questo chopper di chi è? <br/>'''Butch''': Di Zed. <br/>'''Fabienne''': Chi è Zed? <br/>'''Butch''': Zed è morto, piccola... Zed è morto.
*'''Vincent''': Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene? Gli ha svuotato addosso il caricatore e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci? Erano solo lui e quell'altro... insomma, ecco... è pazzesco, ma può capitare!<br/> '''Jules''': Senti, se vuoi giocare a fare il cieco segui pure il tuo pastore ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.<br/>'''Vincent''': E che cazzo significa?<br/> '''Jules''': Ho chiuso, questo significa! D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.<br/>'''Vincent''': Oh, Cristo santo...<br/> '''Jules''': Non bestemmiare.<br/>'''Vincent''': Per Dio...<br/> '''Jules''': Ti ho detto di non bestemmiare!<br/>'''Vincent''': Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?! <br/> '''Jules''': Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.<br/>'''Vincent''': Già che ci sei perché non gli dici anche come mai?! <br/> '''Jules''': Tranquillo, glielo dirò.<br/>'''Vincent''': Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate!<br/> '''Jules''': Non me ne frega un cazzo se lo fa!<br/> '''Vincent''': Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?<br/> '''Marvin''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Amico, non mi sono fatto un'opinione!<br/> '''Vincent''': Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te a deviare proiettili è venuto Dio in persona? {{NDR|Parte un colpo accidentale che uccide Marvin}}
*'''Jules''': Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con questo [[asciugamano|asciugamani]]?! <br/>'''Vincent''': Mi stavo asciugando le mani. <br/> '''Jules''': Be', di solito uno [[lavaggio delle mani|se le lava]], prima! <br/>'''Vincent''': Hai visto che me le sono lavate. <br/> '''Jules''': Ho visto che te le sei bagnate! <br/>'''Vincent''': Le stavo lavando, questa schifezza è difficile da togliere! Se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio! <br/>'''Jules''': Però io ho usato lo stesso sapone e quando ho finito l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente! E se ora {{NDR|Jimmy}} entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent?! Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto, eccetera. Ma non devi mettermi in questa condizione, è chiaro? <br/> '''Vincent''': Chiaro, d'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente nessun problema. Occupati del tuo amico, vai. Non mi interessa.
*'''Jules''': Mmh! Porca puttana Jimmy! Questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai. Ma... ma come la fai questa meraviglia? <br/>'''Jimmy''': Piantala, Jules. <br/> '''Jules''': Che c'è? <br/> '''Jimmy''': Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate. Io compro sempre roba costosa, perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma è il vostro negretto disintegrato nel mio garage.<br/>'''Jules''': Oh, Jimmy non devi preoccuparti...<br /> '''Jimmy''': No no no no no, non dirmi di non preoccuparmi di niente! Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?<br /> '''Jules''': Jimmy, lo sai che non è questo...<br /> '''Jimmy''': No no no, rispondi! Hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? <br/> '''Jules''': No, non l'ho visto.<br/> '''Jimmy''': E sai perché non l'hai visto? <br/> '''Jules''': Perché? <br/> '''Jimmy''': Perché non c'è scritto! Conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo! <br/> '''Jules''': Jimmy, noi non vogliamo depositare... <br/> '''Jimmy''': Oh no no no! Ma non ti rendi conto, cazzo, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare?! Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova, devo affrontare il divorzio, capito?! E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora senti ecco... cazzo, io voglio darti una mano ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro? <br/> '''Jules''': Jimmy... Jimmy, lei non ti lascerà. <br/> '''Jimmy''': E basta! Smettila di ripetermi Jimmy, Jules! Chiaro?! Non fai che ripetermi Jimmy! Ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma, Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama! E poi vattene da questa casa prima che lei arrivi.<br /> '''Jules''': Ehi, tutto liscio, alla grande! Noi non ti vogliamo lasciare nella merda. Non faro altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo!<br />'''Jimmy''': Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora! Perciò fammi un favore, va bene? Il telefono è in camera da letto, ti consiglio di andarci.
*'''Marsellus''': Be', diciamo che torna a casa, cosa pensi che farà? ... Non mi dire "Cazzo, avrà una crisi!", questa non è una risposta. Insomma, tu la conosci, io no, una crisi grossa o piccola?<br /> '''Jules''': Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei [[gangster]] che fanno cose da gangster, eh, e chi può dire cos'è capace di fare?<br /> '''Marsellus''': Questo l'ho afferrato, Jules. Sto soltanto esaminando i "se".<br /> '''Jules''': Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "Non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata, torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria che dovrebbe arrivare per direttissima"! <br/> '''Marsellus''': Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata. Torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolfe che arriverà per direttissima. <br/> '''Jules''': Vuoi mandare Wolfe? <br/> '''Marsellus''': Ti senti meglio, figlio di puttana?<br /> '''Jules''': Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
*{{NDR|Dopo aver visionato le condizioni della macchina tornano in cucina e Il Sig. Wolfe da le direttive}} <br/>'''Wolfe''': Allora, prima cosa: voi due, prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmy, la tua sembra una casa ben curata, questo mi fa pensare che nel garage o sotto il lavandino ci sono molti prodotti: detersivi... <br/>'''Jimmy''': Si si, sotto il lavandino. <br/>'''Wolfe''': Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina, e intendo dire presto presto presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria: riguardo alla tappezzeria non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto, dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male: quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora Jimmy, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure meglio è. Niente roba bianca, non possiamo usarla! Dobbiamo camuffare l'interno della macchina: copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina lo stratagemma non funzionerà, ma ad una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmy fai strada. Voi due al lavoro. <br/>'''Vincent''': Un per favore sarebbe carino! <br/>'''Wolfe''': Che hai detto scusa? <br/>'''Vincent''': Ho detto che un per favore sarebbe carino. <br/>'''Wolfe''': Chiariamoci campione: non sono qui per dire per favore, sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e subito anche. Sono qui per dare una mano, e se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri signori miei. <br/>'''Jules''': No no no, signor Wolfe, le cose non stanno così, il suo aiuto è sicuramente apprezzato. <br/>'''Vincent''': Mister Wolfe, ascolti: la mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua. <br/>'''Wolfe''': Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
*'''Wolfe''': Voglio farti una domanda Jimmy, se non ti dispiace. <br/> '''Jimmy''': No no no... fa' pure. <br/> '''Wolfe''': Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari? <br/> '''Jimmy''': No no. <br/> '''Wolfe''': Bene, lo zio Marsellus invece sì.
*{{NDR|Jules e Vincent stanno pulendo la macchina come ordinato da Wolfe}}<br /> '''Jules''': Ah merda... non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto, questa roba fa schifo, schifo!<br/> '''Vincent''': Conosci quella filosofia secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?<br /> '''Jules''': Sparisci dalla mia vista con queste cagate; il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità. <br /> '''Vincent''': C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare. In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo. Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua: potrei esplodere! <br /> '''Jules''': Oh, stai per esplodere?! <br/>'''Vincent''': Sì, sto per esplodere! <br/> '''Jules''': E io sono un fungo atomico sterminatore figlio di puttana, figlio di puttana! Ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento i Cannoni di Navarone! Infatti, ma... che cazzo ci sto a fare io qui dietro?! Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto: io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
*'''Wolfe''': Ragazzi, ora sembrate... cosa ti sembrano, Jimmy? <br/> '''Jimmy''': Eh... due cazzoni! <br/> '''Wolfe''': Ah! Ah! Ah! Ah! <br/> '''Jimmy''': Sì, sembrano un paio di cazzoni!<br/> '''Jules''': "Ah Ah!", sono i tuoi vestiti, stronzo!
*'''Wolfe''': Hai visto, signorina? Rispetto! Mi rispettano tutti perché io ho carattere! <br/> '''Raquel''': Anch'io ho carattere! <br/> '''Wolfe''': No, tu hai un caratteraccio. Non vuol dire che tu abbia carattere.
*'''Vincent''': Vuoi un po' di pancetta?<br/> '''Jules''': No grazie, io non mangio [[maiale]].<br/> '''Vincent''': Perché? Sei ebreo?<br/> '''Jules''': No, non sono ebreo, non mi va la carne suina, tutto qui.<br/> '''Vincent''': E perché no?<br/> '''Jules''': I maiali sono animali schifosi, io non mangio animali schifosi.<br/> '''Vincent''': Sì, ma la pancetta ha un buon sapore, le braciole hanno un buon sapore...<br/> '''Jules''': Ehi! Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, perciò sono animali schifosi, e io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.<br/> '''Vincent''': E il [[cane]] allora? Il cane si mangia le sue feci.<br/> '''Jules''': E perché? Io mangio i cani?<br/> '''Vincent''': Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?<br/> '''Jules''': Non arriverei al punto di definire un cane "schifoso", è sicuramente sporco, ma un cane ha personalità, è la personalità che cambia le cose.<br/> '''Vincent''': In base a questa logica se un maiale avesse maggiore personalità non sarebbe più un animale schifoso, è così?<br/> '''Jules''': Be', dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante della Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?!
*'''Vincent''': Voglio chiederti una cosa. Quando hai preso la decisione, quando stavi seduto a mangiare la focaccina? <br/> '''Jules''': Sì. Stavo seduto a mangiare la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità".
*'''Ringo''': Nella valigetta? <br> '''Jules''': Il bucato sporco del mio capo. <br> '''Ringo''': Il tuo capo ti fa lavare il bucato? <br> '''Jules''': Quando lo vuole pulito. <br> '''Ringo''': Sembra un lavoro di merda. <br> '''Jules''': Strano, stavo pensando la stessa cosa.
*'''Jules''': Voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli. <br/> '''Ringo''': E qual è?<br/> '''Jules''': Quello con la scritta "Brutto figlio di puttana". {{NDR|Ringo fruga nella sacca e trova il portafogli con la scritta indicata da Jules}} Eccolo, quello è il mio: "Brutto figlio di puttana". Aprilo. {{NDR|Ringo apre il portafogli}} Tira fuori i soldi. {{NDR|Glieli sta per dare}} Contali. {{NDR|Inizia a contarli}} Quanti sono? <br/> '''Ringo''': Circa millecinquecento dollari. <br/> '''Jules''': Bene, mettiteli in tasca, è roba tua. Con tutti gli altri portafogli e la cassa. Be', sembra abbia avuto successo il colpetto! <br/> '''Vincent''': Jules, se regali millecinquecento dollari a quel coglione io gli sparo per principio!
*'''Jules''': Vuoi sapere cosa sto comprando, Ringo? <br/> '''Ringo''': Cosa? <br/> '''Jules''': La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia? <br/> '''Ringo''': No, direi di no. <br/>'''Jules''': Be', c'è un passo che conosco a memoria: "Ezechiele 25.17: «Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. [[Benedizioni dai film|Benedetto]] sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te»"<ref>In realtà, anche se Jules Winnfield sostiene di aver memorizzato il passaggio in questione dalla Bibbia, il versetto corretto è: «''Farò su di loro terribili vendette, | castighi furiosi, | e sapranno che io sono il Signore, | quando eseguirò su di loro la vendetta''» (cfr. [[ Libro di Ezechiele]]; cfr. anche [[w:Ezechiele 25:17|Ezechiele 25:17]] su Wikipedia).</ref>. Ora, sono anni che dico questa cazzata, e se la sentivi significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il "signor 9 millimetri", qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. La verità è che... tu sei il debole, e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo. Ci sto provando con grande fatica a diventare il pastore!
==Citazioni su ''Pulp Fiction''==
*{{NDR|Da dove è emerso ''Pulp Fiction''?}} Dal mio amore per il filone criminale, i polizieschi, il noir. Volevo però mostrare la quotidiana banalità della violenza, che quel filone ignorava. In genere in quei film vedi uno che spara, quello che muore, taglio sulla scena seguente. In ''Pulp Fiction'' restiamo a vedere come i personaggi reagiscono di fronte alle conseguenze dei loro atti. C'è un crescendo di tensione, ma poi non te ne vai via, rimani lì. ([[Quentin Tarantino]])
*Per ''Pulp Fiction'' presi molto da cose vissute crescendo in un quartiere poco raccomandabile di Los Angeles come la South Bay. Ho visto e ascoltato parlare gente così e li ho mescolati con la mia immaginazione. ([[Quentin Tarantino]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film commedia nera]]
[[Categoria:Film di gangster]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
[[Categoria:Film thriller drammatici]]
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2022-08-25T14:17:13Z
Homer
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Rimossi NDR inutili (non è un copione), e ultime parole insignificanti
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Pulp Fiction
|immagine= Pulp Fiction Logo.svg
|genere = gangster/thriller/commedia nera
|regista=[[Quentin Tarantino]]
|sceneggiatore=Quentin Tarantino, [[Roger Avary]]
|attori=
*[[John Travolta]]: Vincent Vega
*[[Samuel L. Jackson]]: Jules Winnfield
*[[Tim Roth]]: Ringo, il rapinatore
*[[Amanda Plummer]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Bruce Willis]]: Butch Coolidge
*[[Ving Rhames]]: Marsellus Wallace
*[[Uma Thurman]]: Mia Wallace
*[[Harvey Keitel]]: Winston Wolfe
*[[Christopher Walken]]: Capitano Koons
*[[Eric Stoltz]]: Lance
*[[Rosanna Arquette]]: Jody
*[[Quentin Tarantino]]: Jimmie Dimmick
*[[Maria de Medeiros]]: Fabienne
|doppiatori italiani =
*[[Claudio Sorrentino]]: Vincent Vega
*[[Luca Ward]]: Jules Winnfield
*[[Massimo Lodolo]]: Ringo, il rapinatore
*[[Antonella Rinaldi]]: Yolanda (Honey Bunny)
*[[Mario Cordova]]: Butch Coolidge
*[[Eugenio Marinelli]]: Marsellus Wallace
*[[Loredana Nicosia]]: Mia Wallace
*[[Pietro Biondi]]: Winston Wolfe
*[[Carlo Sabatini]]: Capitano Koons
*[[Mauro Gravina]]: Lance
*[[Roberta Paladini]]: Jody
*[[Luciano Roffi]]: Jimmie Dimmick
*[[Claudia Razzi]]: Fabienne
|note=
*'''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (1995)''': Miglior sceneggiatura originale
}}
'''''Pulp Fiction''''', film statunitense del 1994 con [[John Travolta]], [[Uma Thurman]], [[Samuel L. Jackson]], [[Bruce Willis]] e [[Tim Roth]], regia di [[Quentin Tarantino]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
'''pulp''' /'pəlp/ s. '''1.''' Una massa di materia morbida, umida e informe.<br />'''2.''' Una rivista o un libro contenente temi violenti e tipicamente stampato su carta ruvida e grezza.
:::::::::::::::::::American Heritage Dictionary
:::::::::::::::::::New College Edition
:'''''pulp''' /'pəlp/ ''n.'' '''1.''' A soft, moist, shapeless mass of matter.<br />'''2.''' A magazine or book containing lurid subject matter and being characteristically printed on rough, unfinished paper.''
::::::::::::::::::::''American Heritage Dictionary''
::::::::::::::::::::''New College Edition''<ref>La scritta in inglese compare all'inizio del film: caratteri bianchi su sfondo nero. Essa corrisponde alla definizione di "''pulp''" presa da un dizionario.</ref>
==Frasi==
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{{cronologico}}
*Ma i giorni in cui [[dimenticare|dimentico]] sono finiti, stanno per cominciare i giorni in cui [[ricordare|ricordo]]. ('''Ringo''')
*[[Hamburger]], dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica. ('''Jules''')
*Non ricordo d'averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! ('''Jules''')
*Mi chiamo Jerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda. ('''Jules''')
* Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita, penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è che in questo momento hai talento, ma per quanto sia doloroso il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora, questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Se vuoi dire che diventa aceto, è così; se vuoi dire che migliora con l'età, non è così. E poi, quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Mh? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili. Eri quasi arrivato ma non ce l'hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l'avresti già fatta. Sei dei miei? [...] La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta: è l'[[orgoglio]] che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate. ('''Marsellus''')
*Sono un negro? Siamo ad Inglewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana. ('''Lance''')
*La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in un modo pazzesco. ('''Lance''')
*Ho detto: «cazzo che botta!», che botta cazzo! Cazzo che botta! ('''Mia''')
*Quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito. ('''Mia''')
*Se non sbaglio Marsellus, mio marito, il tuo capo, ti ha detto di portarmi a spasso e di fare tutto quello che voglio. E io voglio ballare, voglio vincere e voglio quel trofeo. ('''Mia''')
*Perciò, tu ora vai fuori e dici: «Buonanotte, ho passato una bellissima serata»; infili la porta, entri in macchina, vai a casa, ti fai una sega e finisce la storia. ('''Vincent''')
*È stato meglio di una strippata! ('''Jody''')
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Tre [[pomodoro|pomodori]] camminano per la strada: papà pomodoro, mamma pomodoro e il pomodorino. Il pomodorino cammina con aria svagata e papà pomodoro allora si arrabbia e va da lui, lo schiaccia e dice: «Fai il concentrato». ('''Mia''')
*Questo orologio che ho qui fu visto e acquistato dal tuo grande bisnonno durante la prima guerra mondiale. Fu comprato in un negozio di cianfrusaglie a Knoxville, nel Tennessee, prodotto della prima ditta che abbia mai fatto orologi da polso – fino ad allora si portavano solamente orologi da taschino. Sì, è stato comprato dal valoroso patriota Errayn Coolidge il giorno in cui si è imbarcato per Parigi. Il tuo bisnonno aveva questo qua durante la guerra: non se n'è mai staccato fino alla fine dei combattimenti. E dopo aver fatto il suo dovere, tornò a casa dalla tua bisnonna, si tolse l'orologio dal polso, lo mise in un barattolo da caffè ed è lì che è rimasto finché tuo nonno Dane Coolidge non fu chiamato dal suo Paese perché andasse di nuovo a servire la patria. E... era la seconda guerra mondiale questa volta. Il tuo bisnonno ha dato quest'orologio a tuo nonno per buona sorte. Sfortunatamente, a Dane è andata peggio che al suo vecchio padre. Lui era un marine ed è rimasto ucciso con tutti gli altri marines nella battaglia di Wake Island. Tuo nonno stava affrontando la morte: lui lo sapeva. Nessuno di loro poteva illudersi che avrebbe mai lasciato quell'isola da vivo. Così, tre giorni prima che i giapponesi prendessero l'isola, tuo nonno chiese a un artigliere addetto all'aviazione militare, di nome Winacki, un uomo mai visto prima in vita sua, di consegnare al suo figlioletto – da lui mai visto in carne ed ossa, il suo orologio d'oro. Tre giorni dopo tuo nonno rimase ucciso, ma Winacki mantenne la sua parola. Alla fine della guerra, andò a fare visita a tua nonna, per consegnare a tuo padre, bambino, l'orologio d'oro del suo papà: quest'orologio. Tuo padre l'aveva ancora al polso quando è stato abbattuto sopra Hanoi. L'hanno catturato e messo in un campo di prigionia vietnamita. Sapeva che se quelli avessero visto il suo orologio gliel'avrebbero confiscato, eh, portato via. Per come la vedeva tuo padre, quest'orologio era tuo di diritto, che fosse dannato se quei musi gialli mettevano le manacce sui beni di suo figlio. Così l'ha nascosto nel solo posto dove sapeva di poterlo fare: nel sedere, per cinque lunghi anni ha tenuto l'orologio infilato nel sedere. Poi è morto di [[dissenteria]], mi ha dato l'orologio. Ho nascosto questo scomodo pezzo di metallo nel sedere per due anni. Poi, finalmente, sono stato rimandato a casa dalla mia famiglia. Adesso, giovanotto, consegno a te l'orologio. ('''Capitano Koons''')
*Rivolterò il mondo per trovarlo, e anche se andasse in Indocina uno dei nostri starà nascosto in una ciotola di riso pronto a sparargli nel culo. ('''Marsellus''')
*Sai cosa voglio mangiare a colazione? [...] Voglio mangiare un bel piattone di frittelle di mirtillo con tanto sciroppo di acero sopra, uova strapazzate e anche cinque salsicce. [...] E voglio bere un bicchierone di succo d'arancia e una tazza di caffè forte. E poi voglio una gran fetta di crostata. ('''Fabienne''')
*Fabienne, quell'orologio apparteneva a mio padre: hai idea di quante ne ha passate per farmi avere quell'orologio? Non ho tempo per i dettagli, ma ne ha passate un sacco. Ora, tutte queste stronzate le puoi anche bruciare, ma ti ho espressamente raccomandato di non dimenticarti di quel cazzo di orologio! ('''Butch''')
*Chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi sa, chi sa, la fortuna chi l'avrà, chi l'avrà, chi l'avrà, chi sa, uno, due, tre, tocca a te: tocca a te, campione {{NDR|indicando Marsellus}}. ('''Zed''')
*Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue. ('''Jules''')
*Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! ('''Jules''')
*È un tipo isterico?... a che ora è prevista?... m-mh... ripetimi i nomi dei presenti... Jules, nero... m-mh... Vincent, bianco... Jimmy, bianco... Bonnie, nera... m-mh... un corpo senza testa... ci vogliono trenta minuti, ce ne metterò dieci. ('''Wolfe''', nove minuti e trentasette secondi prima di imboccare la strada davanti alla casa di Jimmy)
*Sono il signor Wolfe, risolvo problemi. ('''Wolfe''')
*Be', non è ancora il momento di cominciare a farci i [[fellatio|pompini]] a vicenda. ('''Wolfe''')
*Ora Ringo, conterò fino a tre, e quando arrivo a tre voglio che molli subito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto: sei pronto? ('''Jules''')
*Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi, voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo, ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti! ('''Jules''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Jules''': Allora, come sono questi hashish bar?<br/> '''Vincent''': Eh, come sono? Che vuoi sapere?<br />'''Jules''': Lì l'hashish è legale, no?<br/> '''Vincent''': Sì, è legale, ma non al cento per cento. Voglio dire, non puoi entrare in un ristorante, rollarti una canna e metterti a spipacchiare. Insomma, ti lasciano fumare a casa tua o in certi posti ben precisi.<br />'''Jules''': Ossia gli hashish bar.<br/> '''Vincent''': Sì. La faccenda è così, ascolta: è legale comprarlo, è legale possederlo, e se sei il proprietario di un hashish bar è legale venderlo; è legale averlo addosso, ma, ma questo non importa perché – sentimi bene ora – se vieni fermato da un poliziotto ad Amsterdam è illegale per lui perquisirti! Insomma, questo diritto i poliziotti ad Amsterdam non ce l'hanno.<br />'''Jules''': Eh, amico, ci vado subito, non ci sono santi! Cazzo se ci vado!<br/>'''Vincent''': Lo so che ti piacerebbe, bello! Ma lo sai qual è la cosa più divertente dell'Europa?<br />'''Jules''': Qual è?<br/> '''Vincent''': Sono le piccole differenze. Voglio dire, laggiù hanno la stessa merda che abbiamo noi, ma solo, solo che lì è un po' diverso.<br />'''Jules''': E come?<br/> '''Vincent''': Be', ecco, puoi entrare in un qualunque cinema di Amsterdam e comprarti una birra. E non sto parlando, che so, di un bicchiere di plastica, ma intendo un boccale di birra. E a Parigi puoi comprare una birra da McDonald. E sai come chiamano un [[Quarter Pounder|quarto di libbra con formaggio]] a Parigi?<br />'''Jules''': Non "un quarto di libbra con formaggio".<br/> '''Vincent''': Hanno un [[Sistema internazionale di unità di misura|sistema metrico decimale]]: non sanno che cazzo sia un quarto di libbra.<br />'''Jules''': E come lo chiamano?<br/> '''Vincent''': Lo chiamano "Royale con formaggio".<br />'''Jules''': "Royale con formaggio"!<br/> '''Vincent''' : Già!<br />'''Jules''': Come lo chiamano il [[Big Mac]]?<br/> '''Vincent''': Be', il Big Mac è il Big Mac! Lo chiamano "''Le Big Mac''".<br />'''Jules''': ''Le Big Mac''! E come lo chiamano il "Whopper"?<br/> '''Vincent''': Non lo so, non sono stato al Burger King. Sai cosa mettono sulle [[patatine fritte|patatine]] in Olanda al posto del ketchup?<br />'''Jules''': Cosa?<br/> '''Vincent''': La [[maionese]].<br />'''Jules''': Che schifo!<br/> '''Vincent''': Eh, eh! Gliel'ho visto fare, amico, cazzo! Le affogano in quella merda gialla!
*'''Jules''': Ti ricordi di Antoine Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror.<br/> '''Vincent''': Sì, mi pare, quello grasso, no? <br/> '''Jules''': Io non me la sentirei di chiamarlo grasso: ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È samoano!<br/> '''Vincent''': Credo di sapere di chi parli... e allora?<br/> '''Jules''': Be', Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace. <br/>'''Vincent''': Che cosa ha fatto? Se l'è scopata?<br/> '''Jules''': No, no no no no, niente di così grave.<br/> '''Vincent''': Che cosa allora?<br/> '''Jules''': Le ha fatto un [[massaggio]] ai piedi.<br/> '''Vincent''': Un massaggio ai piedi? Tutto qui? E allora Marsellus che ha fatto?<br/> '''Jules''': Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, l'hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone; il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era un giardinetto ben curato col tetto di vetro, come quello delle serre; il negro ci è passato attraverso. Be', da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.<br/> '''Vincent''': Cazzo, un vero peccato... Però bisogna ammetterlo: quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.<br/> '''Jules''': Che vuoi dire?<br/> '''Vincent''': Che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace!<br/> '''Jules''': Secondo te non ha esagerato?<br/> '''Vincent''': Be', Antoine probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.<br/> '''Jules''': Ma era un massaggio ai piedi, non è niente: io lo faccio sempre a mia madre!<br/> '''Vincent''': No, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace! Voglio dire, è così grave come se gliel'avesse leccata? No. Ma è lo stesso fottuto campo da gioco.<br/> '''Jules''': Oh, oh, oh, aspetta, fermo lì! Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.<br/> '''Vincent''': Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco!<br/> '''Jules''': Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo! Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma, sai, toccare i piedi di sua moglie e [[cunnilingio|infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi]] non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo!<br/>'''Vincent''': Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Non venirmi a parlare di massaggi ai piedi perché io sono un maestro di piedi massaggiati.<br/>'''Vincent''': E ne hai fatti molti?<br/>'''Jules''': Cazzo... ho una tecnica che levati, niente solletico, niente di niente!<br/>'''Vincent''': A un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?<br/>'''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': L'hai fatto a molti?<br/> '''Jules''': Vaffanculo.<br/>'''Vincent''': Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.<br/>'''Jules''': Basta, eh! Hai capito? Cominciano a girarmi le palle! [...] Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antoine in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare; sono cose che non si fanno! Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo, mi sono spiegato?<br/> '''Vincent''': Ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì! Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva e quel coglione di Antoine doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo! Nessun uomo prende con umorismo certe stronzate! Mi sono spiegato?<br/>'''Jules''': Sì, è un punto di vista interessante.
*'''Jules''' : Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?<br/> '''Brett''': No.<br/> '''Jules''': Diglielo, Vincent!<br/>'''Vincent''': "Royale con formaggio".<br/> '''Jules''': "Royale con formaggio"! E sai perché lo chiamano così?<br/> '''Brett''' : Per il sistema metrico decimale.<br/> '''Jules''': Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Sei in gamba, figlio di puttana, lo sai?
*'''Jules''': Tu, col frangettone! Sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince là dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?<br/> '''Marvin''': È lì dentro.<br/> '''Jules''' : Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo se non sbaglio! Cosa dicevi?<br/> '''Ragazzo sul divano''': Nell'armadietto. No, quello all'altezza delle ginocchia. <br/> '''Jules''' : Siamo contenti? Vincent! Siamo contenti?<br/> '''Vincent''': Sì, siamo contenti!
*'''Jules''' : Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione... Non volevo farlo. Per favore, continua: dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai. Di' un po', Marsellus Wallace che aspetto ha? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': Da che Paese vieni? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': "Cosa" è un Paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua? <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare? <br/> '''Brett''': Sì! <br/> '''Jules''': Allora capisci quello che dico! <br/> '''Brett''': Sì! Sì, sì... <br/> '''Jules''': Descrivimi perciò Marsellus Wallace, che aspetto ha! <br/> '''Brett''': Cosa? <br/> '''Jules''': Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta! <br/> '''Brett''': È nero! <br/> '''Jules''': Vai avanti! <br/> '''Brett''': È senza capelli! <br/> '''Jules''': Secondo te sembra una puttana? <br/> '''Brett''': Cosa? <br /> <br/> '''Jules''': Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana? <br/> '''Brett''': Nooo! <br/>'''Jules''': Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana? <br/> '''Brett''': Non l'ho fatto! <br/> '''Jules''': Sì tu l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto, Brett, hai cercato di fotterlo! Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la [[Bibbia]], Brett?<br/> '''Brett''': S-si!<br/> '''Jules''': E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione: Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te!"
*'''Vincent''': A che serve una borchia sulla lingua? <br/> '''Jody''': È sensuale, aiuta la [[fellatio]].
*'''Vincent''': Qual è Trudy? Quella con le schifezze in faccia? <br/> '''Lance''': No, quella è Jody. Quella è mia moglie.
*'''Mia''': Non odi tutto questo? <br/> '''Vincent''': Odio cosa? <br/> '''Mia''': I silenzi che mettono a disagio. Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate per sentirci più a nostro agio? <br/> '''Vincent''': Non lo so. È un'ottima domanda. <br/> '''Mia''': È solo allora che sai di aver trovato qualcuno davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.
*'''Esmeralda''': Come ti chiami?<br />'''Butch''': Butch.<br />'''Esmeralda''': E che cosa significa?<br />'''Butch''': Sono americano, dolcezza, i nostri nomi non vogliono dire un cazzo.
*'''Butch''': Prendo la tua Honda. Tornerò prima che tu riesca a dire "crostata di mirtilli". <br/> '''Fabienne''': Crostata di mirtilli. <br/>'''Butch''': Forse non così presto, ma abbastanza presto, d'accordo?
*'''Butch''': Stai bene? <br/> '''Marsellus''': No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene. <br/> '''Butch''': E adesso? <br/> '''Marsellus''': E adesso... ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso, con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!<br/> '''Butch''': Dicevo, adesso che sarà tra me e te? <br/> '''Marsellus''': Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente. <br/> '''Butch''': Pace, allora. <br/> '''Marsellus''': Pace, allora. Due cose: uno, non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore, qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori o ti faccio fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi.
*'''Fabienne''': Ma questa motocicletta di chi è? <br/> '''Butch''': È un chopper, piccola. <br/> '''Fabienne''': Sì. Questo chopper di chi è? <br/>'''Butch''': Di Zed. <br/>'''Fabienne''': Chi è Zed? <br/>'''Butch''': Zed è morto, piccola... Zed è morto.
*'''Vincent''': Hai mai visto quel programma sugli sbirri? Una volta lo stavo guardando e c'era uno sbirro che raccontava di una sparatoria in un corridoio con un tizio, va bene? Gli ha svuotato addosso il caricatore e non è successo niente, non l'ha colpito. Capisci? Erano solo lui e quell'altro... insomma, ecco... è pazzesco, ma può capitare!<br/> '''Jules''': Senti, se vuoi giocare a fare il cieco segui pure il tuo pastore ma per quanto mi riguarda gli occhi mi si sono aperti.<br/>'''Vincent''': E che cazzo significa?<br/> '''Jules''': Ho chiuso, questo significa! D'ora in poi puoi considerarmi un uomo in pensione.<br/>'''Vincent''': Oh, Cristo santo...<br/> '''Jules''': Non bestemmiare.<br/>'''Vincent''': Per Dio...<br/> '''Jules''': Ti ho detto di non bestemmiare!<br/>'''Vincent''': Ehi, mi spieghi perché stai andando fuori di testa?! <br/> '''Jules''': Senti, lo dirò a Marsellus oggi stesso. Basta, ho chiuso.<br/>'''Vincent''': Già che ci sei perché non gli dici anche come mai?! <br/> '''Jules''': Tranquillo, glielo dirò.<br/>'''Vincent''': Diecimila dollari che si piscia addosso dalle risate!<br/> '''Jules''': Non me ne frega un cazzo se lo fa!<br/> '''Vincent''': Marvin, tu che ne pensi di tutto questo?<br/> '''Marvin''' : Amico, non mi sono fatto un'opinione!<br/> '''Vincent''': Ma devi esserti fatto un'opinione! Insomma, secondo te a deviare proiettili è venuto Dio in persona?
*'''Jules''': Ma porca puttana! Che cazzo stai facendo con questo [[asciugamano|asciugamani]]?! <br/>'''Vincent''': Mi stavo asciugando le mani. <br/> '''Jules''': Be', di solito uno [[lavaggio delle mani|se le lava]], prima! <br/>'''Vincent''': Hai visto che me le sono lavate. <br/> '''Jules''': Ho visto che te le sei bagnate! <br/>'''Vincent''': Le stavo lavando, questa schifezza è difficile da togliere! Se ci fosse della pietra pomice avrei fatto di meglio! <br/>'''Jules''': Però io ho usato lo stesso sapone e quando ho finito l'asciugamani non somigliava a un maxi assorbente! E se ora entra e trova l'asciugamani conciato così, Vincent?! Sono fesserie come questa che poi fanno finire la situazione in vacca, amico! Senti, io non ti sto minacciando, è chiaro? Lo sai che ti rispetto, eccetera. Ma non devi mettermi in questa condizione, è chiaro? <br/> '''Vincent''': Chiaro, d'accordo, d'accordo. Se me lo chiedi gentilmente nessun problema. Occupati del tuo amico, vai. Non mi interessa.
*'''Jules''': Mmh! Porca puttana Jimmy! Questa qui è roba da leccarsi i baffi! Io e Vincent ci saremmo accontentati di un caffè solubile istantaneo, giusto? E invece lui ci tira fuori questa roba da buongustai. Ma... ma come la fai questa meraviglia? <br/>'''Jimmy''': Piantala, Jules. <br/> '''Jules''': Che c'è? <br/> '''Jimmy''': Non c'è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa compra delle cagate. Io compro sempre roba costosa, perché quando la bevo voglio gustarla. Ma lo sai che cosa ho in testa in questo momento? Non è il mio caffè nella mia cucina, ma è il vostro negretto disintegrato nel mio garage.<br/>'''Jules''': Oh, Jimmy non devi preoccuparti...<br /> '''Jimmy''': No no no no no, non dirmi di non preoccuparmi di niente! Voglio farti una domanda: quando sei arrivato qui hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"?<br /> '''Jules''': Jimmy, lo sai che non è questo...<br /> '''Jimmy''': No no no, rispondi! Hai visto per caso scritto davanti a casa mia "deposito di negri morti"? <br/> '''Jules''': No, non l'ho visto.<br/> '''Jimmy''': E sai perché non l'hai visto? <br/> '''Jules''': Perché? <br/> '''Jimmy''': Perché non c'è scritto! Conservare i negri stecchiti non è affatto il mio campo! È questo il motivo! <br/> '''Jules''': Jimmy, noi non vogliamo depositare... <br/> '''Jimmy''': Oh no no no! Ma non ti rendi conto, cazzo, che se Bonnie torna ora e trova quel cadavere qui dentro mi tocca divorziare?! Niente consulente matrimoniale, niente periodo di prova, devo affrontare il divorzio, capito?! E io non ho voglia di affrontare il divorzio! Ora senti ecco... cazzo, io voglio darti una mano ma non voglio perdere mia moglie per questo, è chiaro? <br/> '''Jules''': Jimmy... Jimmy, lei non ti lascerà. <br/> '''Jimmy''': E basta! Smettila di ripetermi Jimmy, Jules! Chiaro?! Non fai che ripetermi Jimmy! Ma non esiste niente che tu possa dire che mi farà dimenticare che sono innamorato di mia moglie! Ora senti, insomma, Bonnie torna a casa dall'ospedale tra un'ora e un quarto, capisci? Ha fatto il turno di notte all'ospedale. Devi fare qualche telefonata, sì? Devi chiamare qualche pezzo grosso? E allora chiama! E poi vattene da questa casa prima che lei arrivi.<br /> '''Jules''': Ehi, tutto liscio, alla grande! Noi non ti vogliamo lasciare nella merda. Non faro altro che chiamare i miei e loro ci aiuteranno, sta' tranquillo!<br />'''Jimmy''': Non vuoi lasciarmi nella merda? Nella merda ci sono già! Sarò in una merda monumentale se Bonnie torna a casa ora! Perciò fammi un favore, va bene? Il telefono è in camera da letto, ti consiglio di andarci.
*'''Marsellus''': Be', diciamo che torna a casa, cosa pensi che farà? ... Non mi dire "Cazzo, avrà una crisi!", questa non è una risposta. Insomma, tu la conosci, io no, una crisi grossa o piccola?<br /> '''Jules''': Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei [[gangster]] che fanno cose da gangster, eh, e chi può dire cos'è capace di fare?<br /> '''Marsellus''': Questo l'ho afferrato, Jules. Sto soltanto esaminando i "se".<br /> '''Jules''': Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "Non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata, torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria che dovrebbe arrivare per direttissima"! <br/> '''Marsellus''': Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata. Torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolfe che arriverà per direttissima. <br/> '''Jules''': Vuoi mandare Wolfe? <br/> '''Marsellus''': Ti senti meglio, figlio di puttana?<br /> '''Jules''': Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
*'''Wolfe''': Allora, prima cosa: voi due, prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmy, la tua sembra una casa ben curata, questo mi fa pensare che nel garage o sotto il lavandino ci sono molti prodotti: detersivi... <br/>'''Jimmy''': Si si, sotto il lavandino. <br/>'''Wolfe''': Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina, e intendo dire presto presto presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria: riguardo alla tappezzeria non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto, dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male: quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora Jimmy, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure meglio è. Niente roba bianca, non possiamo usarla! Dobbiamo camuffare l'interno della macchina: copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina lo stratagemma non funzionerà, ma ad una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmy fai strada. Voi due al lavoro. <br/>'''Vincent''': Un per favore sarebbe carino! <br/>'''Wolfe''': Che hai detto scusa? <br/>'''Vincent''': Ho detto che un per favore sarebbe carino. <br/>'''Wolfe''': Chiariamoci campione: non sono qui per dire per favore, sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e subito anche. Sono qui per dare una mano, e se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri signori miei. <br/>'''Jules''': No no no, signor Wolfe, le cose non stanno così, il suo aiuto è sicuramente apprezzato. <br/>'''Vincent''': Mister Wolfe, ascolti: la mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua. <br/>'''Wolfe''': Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
*'''Wolfe''': Voglio farti una domanda Jimmy, se non ti dispiace. <br/> '''Jimmy''': No no no... fa' pure. <br/> '''Wolfe''': Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari? <br/> '''Jimmy''': No no. <br/> '''Wolfe''': Bene, lo zio Marsellus invece sì.
*'''Jules''': Ah merda... non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto, questa roba fa schifo, schifo!<br/> '''Vincent''': Conosci quella filosofia secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?<br /> '''Jules''': Sparisci dalla mia vista con queste cagate; il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità. <br /> '''Vincent''': C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare. In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo. Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua: potrei esplodere! <br /> '''Jules''': Oh, stai per esplodere?! <br/>'''Vincent''': Sì, sto per esplodere! <br/> '''Jules''': E io sono un fungo atomico sterminatore figlio di puttana, figlio di puttana! Ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento i Cannoni di Navarone! Infatti, ma... che cazzo ci sto a fare io qui dietro?! Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto: io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
*'''Wolfe''': Ragazzi, ora sembrate... cosa ti sembrano, Jimmy? <br/> '''Jimmy''': Eh... due cazzoni! <br/> '''Wolfe''': Ah! Ah! Ah! Ah! <br/> '''Jimmy''': Sì, sembrano un paio di cazzoni!<br/> '''Jules''': "Ah Ah!", sono i tuoi vestiti, stronzo!
*'''Wolfe''': Hai visto, signorina? Rispetto! Mi rispettano tutti perché io ho carattere! <br/> '''Raquel''': Anch'io ho carattere! <br/> '''Wolfe''': No, tu hai un caratteraccio. Non vuol dire che tu abbia carattere.
*'''Vincent''': Vuoi un po' di pancetta?<br/> '''Jules''': No grazie, io non mangio [[maiale]].<br/> '''Vincent''': Perché? Sei ebreo?<br/> '''Jules''': No, non sono ebreo, non mi va la carne suina, tutto qui.<br/> '''Vincent''': E perché no?<br/> '''Jules''': I maiali sono animali schifosi, io non mangio animali schifosi.<br/> '''Vincent''': Sì, ma la pancetta ha un buon sapore, le braciole hanno un buon sapore...<br/> '''Jules''': Ehi! Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, perciò sono animali schifosi, e io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.<br/> '''Vincent''': E il [[cane]] allora? Il cane si mangia le sue feci.<br/> '''Jules''': E perché? Io mangio i cani?<br/> '''Vincent''': Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?<br/> '''Jules''': Non arriverei al punto di definire un cane "schifoso", è sicuramente sporco, ma un cane ha personalità, è la personalità che cambia le cose.<br/> '''Vincent''': In base a questa logica se un maiale avesse maggiore personalità non sarebbe più un animale schifoso, è così?<br/> '''Jules''': Be', dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante della Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?!
*'''Vincent''': Voglio chiederti una cosa. Quando hai preso la decisione, quando stavi seduto a mangiare la focaccina? <br/> '''Jules''': Sì. Stavo seduto a mangiare la focaccina e a bermi il caffè e a ripassare l'accaduto nella mia mente, quando ho avuto quello che gli alcolisti definiscono "il momento di lucidità".
*'''Ringo''': Nella valigetta? <br> '''Jules''': Il bucato sporco del mio capo. <br> '''Ringo''': Il tuo capo ti fa lavare il bucato? <br> '''Jules''': Quando lo vuole pulito. <br> '''Ringo''': Sembra un lavoro di merda. <br> '''Jules''': Strano, stavo pensando la stessa cosa.
*'''Jules''': Voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli. <br/> '''Ringo''': E qual è?<br/> '''Jules''': Quello con la scritta "Brutto figlio di puttana". Eccolo, quello è il mio: "Brutto figlio di puttana". Aprilo. Tira fuori i soldi. Contali. Quanti sono? <br/> '''Ringo''': Circa millecinquecento dollari. <br/> '''Jules''': Bene, mettiteli in tasca, è roba tua. Con tutti gli altri portafogli e la cassa. Be', sembra abbia avuto successo il colpetto! <br/> '''Vincent''': Jules, se regali millecinquecento dollari a quel coglione io gli sparo per principio!
*'''Jules''': Vuoi sapere cosa sto comprando, Ringo? <br/> '''Ringo''': Cosa? <br/> '''Jules''': La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia? <br/> '''Ringo''': No, direi di no. <br/>'''Jules''': Be', c'è un passo che conosco a memoria: "Ezechiele 25.17: «Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. [[Benedizioni dai film|Benedetto]] sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te»"<ref>In realtà, anche se Jules Winnfield sostiene di aver memorizzato il passaggio in questione dalla Bibbia, il versetto corretto è: «''Farò su di loro terribili vendette, | castighi furiosi, | e sapranno che io sono il Signore, | quando eseguirò su di loro la vendetta''» (cfr. [[ Libro di Ezechiele]]; cfr. anche [[w:Ezechiele 25:17|Ezechiele 25:17]] su Wikipedia).</ref>. Ora, sono anni che dico questa cazzata, e se la sentivi significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire, pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso, magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato, e il "signor 9 millimetri", qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore, ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe. Ma questa cosa non è la verità. La verità è che... tu sei il debole, e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo. Ci sto provando con grande fatica a diventare il pastore!
==Citazioni su ''Pulp Fiction''==
*{{NDR|Da dove è emerso ''Pulp Fiction''?}} Dal mio amore per il filone criminale, i polizieschi, il noir. Volevo però mostrare la quotidiana banalità della violenza, che quel filone ignorava. In genere in quei film vedi uno che spara, quello che muore, taglio sulla scena seguente. In ''Pulp Fiction'' restiamo a vedere come i personaggi reagiscono di fronte alle conseguenze dei loro atti. C'è un crescendo di tensione, ma poi non te ne vai via, rimani lì. ([[Quentin Tarantino]])
*Per ''Pulp Fiction'' presi molto da cose vissute crescendo in un quartiere poco raccomandabile di Los Angeles come la South Bay. Ho visto e ascoltato parlare gente così e li ho mescolati con la mia immaginazione. ([[Quentin Tarantino]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film di gangster]]
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Speranza
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Udiki
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/* Citazioni */ Simonide, trad. Leopardi
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[[File:Ingres - Cardboard for the windows of the Chapel of St. Ferdinand Hope, 1842 (cropped).jpg|miniatura|Allegoria della speranza ([[Jean-Auguste-Dominique Ingres]], 1842)]]
Citazioni sulla '''speranza'''.
==Citazioni==
*A differenza del denaro, la speranza è tutto: tanto per i ricchi quanto per i poveri. ([[Fausto Cercignani]])
*– Abbiamo qualche speranza?<br/>– La speranza la lascerei agli stronzi. (''[[Escoriandoli]]'')
*''Amadriade''. Alle volte, non so. Mi chiedo che cosa sarebbe morire. Quest'è l'unica cosa che davvero ci manca. Sappiamo tutto e non sappiamo questa semplice cosa. Vorrei provare, e poi svegliarmi, si capisce. <br />''Satiro''. Sentila. Ma morire è proprio questo – non più sapere che sei morta. Ed è questo il diluvio: morire in tanti che non resti più nessuno a saperlo. [...] <br />''Amadriade''. Strana gente. Loro trattano il destino e l'avvenire, come fosse un passato. <br />''Satiro.'' Questo vuol dire, la speranza. Dare un nome di ricordo al destino. ([[Cesare Pavese]])
*Amare è sperare: sperare è vivere oltre tomba. ([[Ambrogio Bazzero]])
*''Anche la Speme, | ultima Dea, fugge i sepolcri.'' ([[Ugo Foscolo]])
*Avere speranza non vuol dire possedere una visione lucida di come sarà il domani. La speranza profonda viene dalla convinzione che la famiglia degli uomini e dei popoli non è stata abbandonata da un amore più grande. ([[Andrea Riccardi]])
*Averle perse tutte, le speranze, gli dette la stessa pace che averle tutte intatte. ([[Riccardo Bacchelli]])
*C'è molta speranza, ma nessuna per noi. ([[Franz Kafka]])
*Che cos'è la speranza? [...] un astuto traditore che è più perseverante perfino dell'onestà. ([[Søren Kierkegaard]])
*Che cosa sarebbe la [[vita]] senza speranza? Una scintilla che sprizza dal carbone e si spegne; e come nella torbida stagione si ode una folata di vento, che spira un istante e poi va morendo, così sarebbe pure di noi! ([[Friedrich Hölderlin]])
*Che è la vita senza speranza? Una gittata di dadi fra le tenebre, fra i deliri. ([[Ambrogio Bazzero]])
*Ciò che conta non è l'ottimismo, è la speranza, che non è la stessa cosa. La speranza non può esistere senza coraggio. ([[Peter Brook]])
*Ciò che muove il [[lavoratore]] a dichiararsi malcontento è la speranza del meglio; egli spera di lavorare sempre meno e di godere sempre più: è questa la formula della profezia [[Socialismo|socialista]]: il massimo dei beni col minimo dello sforzo; formula contro la quale protestano la ragione, la logica, le leggi del mondo organico e fisico dove gli effetti sono sempre rigorosamente proporzionati alle cause. ([[Federico De Roberto]])
*Come ogni contenuto rivelato, la speranza ha in sé la forza dell'intelligenza e chiede di essere espressa con intelligenza. ([[Rino Fisichella]])
*Considero la speranza un elemento universale, che precede il manifestarsi storico delle religioni. ([[Amos Oz]])
*Cresciamo nella speranza, perché così ci rafforzeremo nella fede. ([[Josemaría Escrivá de Balaguer]])
*E poi mi ritrovai lì, perduto nell'oblio..silenzioso..oscuro..completo..trovai la libertà..perdere ogni speranza era la libertà. (''[[Fight Club (film)]]'')
*È non è mai alcuna cosa sì desperata, che non vi sia qualche via da poterne sperare. ([[Niccolò Machiavelli]])
*''Ed una [[lupo|lupa]], che di tutte brame | sembrava carca nella sua magrezza, | e molte genti fè già viver grame, | questa mi porse tanto di gravezza | con la [[paura]] ch'uscìa di sua vista, | ch'io perdei la speranza dell'altezza''. ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'')
*È solo a favore dei senza speranza che ci è stata data la speranza. ([[Herbert Marcuse]])
*Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso. ([[Charles Bukowski]])
*Finché c'è vita, c'è speranza. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Finché non si rinuncia si può sempre sperare. (''[[2046]]'')
*''Forse la speranza è un serpente che danza.'' ([[Zucchero (cantante)|Zucchero]])
*Forse tutta quest'igiene di non sperare è un po' ridicola. Non sperare dalla vita, per non rischiarla; considerarsi morto, per non morire. A un tratto tutto questo mi è sembrato un letargo spaventoso, allarmante; voglio che finisca. ([[Adolfo Bioy Casares]])
*«Gli uomini possono immaginare la propria morte, possono vederla arrivare, e il solo pensiero della morte incombente funziona da afrodisiaco. Un cane o un coniglio non si comportano così. Prendi gli uccelli: in una stagione di magra riducono il numero di uova, o non si accoppiano affatto. Concentrano le energie sul mantenersi in vita fino a tempi migliori. Invese gli esseri umani sperano di poter infilare la loro anima in qualcun altro, qualche nuova versione di se stessi, e di vivere in eterno».<br>«Allora, come specie siamo condannati dalla speranza?»<br>«Chiamala pure speranza. O disperazione». ([[Margaret Atwood]])
*Grazie alla speranza, che è al centro del dramma dell'eucarestia, forse riusciremo a vedere tutto con gratitudine. ([[Timothy Radcliffe]])
*Il fidarsi troppo alle speranze non è da savio, né il trascurarle: il [[Prudenza|prudente]] deve considerare i pericoli che per lo più si nascondono sotto la scorza della speranza. ([[Papa Sisto V]])
*Il [[peccato]] contro la speranza: il più mortale di tutti, e forse quello accolto meglio, il più carezzato. ([[Georges Bernanos]])
*Il [[popolo]] molte volte desidera la rovina sua, ingannato da una falsa specie di bene: e come le grandi speranze e gagliarde [[promessa|promesse]] facilmente lo muovono. ([[Niccolò Machiavelli]])
*Il [[ricordo]] è una [[pietra]] che ostacola il cammino della speranza. ([[Kahlil Gibran]])
*Il Signore fornì ad Adamo ed Eva pelli di pecora e di che coprirsi fuori del Paradiso, e l'uomo ebbe speranza. ([[Catherine de Hueck Doherty]])
*Io desidero che la tua icona, [[Maria (madre di Gesù)|Madre di Dio]], si rifletta continuamente nello specchio dell'[[anima]] e la conservi pura fino alla fine dei secoli. Rialzi coloro che sono curvi verso terra e doni la speranza a coloro che considerano e imitano l'eterno modello della [[bellezza]]. ([[Dionigi l'Areopagita]])
*Io ho tanta speranza, davvero. Bisogna sempre sperare e non perdersi mai d'animo. E la mia speranza sta nella vittoria finale della mia povera gente. Ci può essere una speranza più grande di questa? ([[Bobby Sands]])
*L'[[arte]] è la forma più alta della speranza. ([[Gerhard Richter]])
*L'[[inferno]] è lo stato di chi ha cessato di sperare. ([[A. J. Cronin]])
*L'[[ira]] e la speranza guidano ad errori. ([[Tito Livio]], attribuita a [[Tito Quinzio Peno Capitolino Crispino]])
*L'unica speranza del genere umano è l'amore nelle sue varie forme e manifestazioni, la cui unica fonte è l'amore per la vita, il quale, come sappiamo, cresce e matura con gli anni. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*L'uomo, chiunque sia, è speranza: perché tutto quello che possiede non dà una soddisfazione completa e totale. Un povero, ad esempio, che diventi ricco, può dire di essere soddisfatto, ma, forse, in realtà è più infelice di prima. Noi viviamo di speranza, non possiamo fare altrimenti, perché come non possiamo dare tutto, così non possiamo ricevere tutto. ([[Edmond Jabès]])
*''La bella speme tutti ci nutrica | di sembianze beate; | onde ciascuno indarno si affatica; | altri l'aurora amica, altri l'etate | o la stagione aspetta: | e nullo in terra il mortal corso affretta, | cui nell'anno avvenir facili e pii | con Pluto gli altri iddii | la mente non prometta.'' ([[Simonide]])
*''«La [[Chiesa]] militante alcun figliuolo | non ha con più speranza, com'è scritto | nel sol che raggia tutto nostro stuolo: | però lì è conceduto che d'Egitto | vegna in [[Gerusalemme|Ierusalemme]], <ref>Qui Dante intende per Ierusalemme la cosiddetta Gerusalemme celeste, cioè il [[paradiso]].</ref> per vedere, | anzi che il militar li sia prescritto.»'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'')
*La confidenza è la quintessenza della speranza. ([[Giuseppe Allamano]])
*La sola speranza per i [[sconfitta|vinti]] è non sperare in alcuna salvezza. ([[Publio Virgilio Marone]], ''[[Eneide]]'')
*''La Speranza costruisce la sua Casa in modo | che non abbia una soglia – | né Solaio – ha quell'Edificio | ma solo Pinnacolo.'' ([[Emily Dickinson]])
*La speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. ([[Luca Parmitano]])
*La speranza cristiana agisce nella memoria del peccatore purificandola dai dubbi che essa può generare sull'efficacia del perdono di Dio. ([[Jean Laffitte]])
*La speranza cristiana è un vaso in cui la fede vive; e che l'amore trasporta. ([[Adrienne von Speyr]])
*La speranza della vendetta rasserena il mio animo. ([[Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos]])
*La speranza è buona come prima colazione, ma è una pessima cena. ([[Francesco Bacone]])
*La speranza è dura a morire per un cuore innamorato. ([[Théophile Gautier]])
*''La "speranza" è la pennuta creatura – | che si posa nell'anima – | e canta melodie senza parole – | e non smette mai – proprio mai – || e dolcissima – nella Brezza – è udita – | e violenta dev'essere la tempesta – | che possa confondere l'Uccellino | che così tanti riscaldò – || l'ho udita nella landa più gelida – | e sul Mare più remoto – | eppure, mai, alla Fine, | ha chiesto un briciolo – di me.'' ([[Emily Dickinson]])
*La speranza è la più grande falsificatrice della verità. ([[Baltasar Gracián]])
*La speranza è la volontà dei deboli. ([[Henry de Montherlant]])
*La speranza è niente, ma dà un buon sapore alla roba. ([[Emilio De Marchi]])
*La speranza è una medicina potente. Non mi piace toglierla ai miei pazienti. (''[[American Horror Story]]'')
*La speranza è una [[memoria]] che [[Desiderio|desidera]], il [[ricordo]] è una memoria che ha goduto. Quale bella [[esistenza]] nell'esistenza ci fa così il [[pensiero]]! ([[Honoré de Balzac]])
*La speranza è una trappola, è una cosa infame inventata da chi comanda. ([[Mario Monicelli]])
*La speranza è una [[virtù]] teologica. Quando [[Kant]] afferma che uno dei tre grandi problemi della filosofia è ''che cosa debbo sperare'', si riferisce con questa domanda al problema religioso. Le virtù del laico sono altre: il rigore critico, il dubbio metodico, la [[moderazione]], il non prevaricare, la tolleranza, il rispetto delle idee altrui, virtù mondane, civili. ([[Norberto Bobbio]])
*La speranza è un [[sogno]] ad occhi aperti. ([[Aristotele]])
*La speranza è una specie di scarlattina infantile che ci portiamo dietro tutta la vita. ([[Gesualdo Bufalino]])
*''La speranza è una trappola, la pillola magica, la medicina segreta di tutti i governi per tenerci zitti e calmi.'' ([[Linea 77]])
*'' La speranza è un inganno, un miraggio, l'illusione, il peccato che induce in tentazione, è la paura che ci consumerà, la speranza è una trappola.'' ([[Linea 77]])
*La speranza esiste in tante forme quanto è il numero degli uomini. Poiché la speranza esiste solo nell'animo degli uomini. (''[[Neon Genesis Evangelion]]'')
*La speranza ha a che fare con la gioia di vivere. Suppone un futuro da attendere, da preparare, da desiderare. (''[[Lettera ai cercatori di Dio]]'')
*La speranza, Marie, è un condimento indispensabile al grigiore dei bisogni utili. (''[[Boudu salvato dalle acque]]'')
*La speranza può nascere solo nel cuore di chi vive una forte esperienza di essere amato: la disperazione è figlia primogenita della solitudine. Non di un amore qualsiasi abbiamo bisogno perché rifiorisca nel nostro cuore la speranza, ma di un amore incondizionato.
*La speranza raddoppia la [[felicità]] perché vivifica nel godimento de' beni, perché conforta e sostiene ne' mali, perché ispira fermezza e coraggio contro tutti i pericoli ed ostacoli ai doveri ed alla virtù, e perché accompagna persino negli ultimi istanti della vita onde alleggerire l'aspro dolore del suo abbandono. ([[Baldassarre Poli]])
*La speranza: ricorrente febbre di Malta di cui non sapremo mai guarire del tutto. ([[Gesualdo Bufalino]])
*La speranza, tuttavia, s'era annidata ormai dentro di me come un parassita, che non lascia volentieri il suo nido. ([[Elsa Morante]])
*Le cose non sono mai tanto torbide, che non abbiano alcun attacco di speranza. ([[Gasparo Gozzi]])
*Le speranze umane non sono interamente estranee alla speranza teologale. ([[Giorgio La Pira]])
*Le vane speranze sono spesso come sogni fatti ad occhi aperti. ([[Marco Fabio Quintiliano]])
*Nel mio mondo, le grandi speranze vivevano solo fra le pagine di un libro. ([[Carlos Ruiz Zafón]])
*Nessuno è tanto iniquo che non possa sperare. ([[Riccardo Bacchelli]])
*Niente dà a un uomo la stessa forza di resistenza alle avversità e al dolore di una speranza cristiana, pascaliana. ([[Eugenio Borgna]])
*Non bisognerebbe esasperare, bensì sperare. L'esasperazione è un rifiuto della speranza. La si può comprendere, direi quasi che è naturale, ma non per questo accettare. Perché non consente di raggiungere i risultati che potrebbe invece produrre la speranza. ([[Stéphane Hessel]])
*Non c'è speranza senza paura, e paura senza speranza. ([[Papa Giovanni Paolo II]])
*Non ho nessuna speranza. In quanto laico, vivo in un mondo in cui è sconosciuta la dimensione della speranza. ([[Norberto Bobbio]])
*Non possiamo restare giovani se camminiamo con la nostra speranza ed essere vecchi se ci fermiamo con il nostro sconforto. ([[Romano Battaglia]])
*Non so quante volte l'ho già sentito, in quante situazioni diverse, da quante persone differenti, che ''devo'' crederci. Che ''bisogna'' crederci. Si tende a trascurare il fatto che se la speranza è un dovere, prima o poi è destinata a diventare odiosa. ([[Michele Serra]])
*Non sperare senza disperazione e non disperare senza speranza. ([[Lucio Anneo Seneca]])
*Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. (''[[Prima lettera di Pietro]]'')
*Nutrire speranza a breve scadenza è illusione. Una rassegnazione a lungo termine equivarrebbe a un suicidio. ([[Hans Magnus Enzensberger]])
*Ognuno sia speranza di se stesso. ([[Publio Virgilio Marone]], ''[[Eneide]]'')
*Quello che si spera si deve credere che possa essere ottenuto; è quanto aggiunge la speranza al puro desiderio. ([[Tommaso d'Aquino]])
*Questo vuol dire, la speranza. Dare un nome di ricordo al [[destino]]. ([[Cesare Pavese]])
*Se sperare contro ogni speranza è eroico, il non sperare è angoscia mortale. ([[Carlo Carretto]])
*Senza la speranza è impossibile trovare l'insperato. ([[Eraclito]])
*Senza la speranza, la vita non vale la pena di essere vissuta. Devi dare alla gente la speranza... gli devi dare la speranza. (''[[Milk]]'')
*Smetterai di temere se avrai smesso di sperare. ([[Lucio Anneo Seneca]])
*Solo sognare è vivere. E alle soglie dei sogni ride sempre la Speranza. ([[Nino Salvaneschi]])
*Sono convinta che la speranza era ed è importante, per tutti, perché ti dà forza nei momenti difficili, anche se ovviamente non ha alcun potere di cambiare le cose. ([[Zlata Filipović]])
*Spera, ma spera in Dio. ([[Giuseppe Marello]])
*«Speranza», di fatto, è una parola centrale della [[fede]] biblica – al punto che in diversi passi le parole «fede» e «speranza» sembrano interscambiabili. ([[Papa Benedetto XVI]])
*Speranza. È quella l'unica cosa più forte della paura. Un po' di speranza è efficace, molta speranza è pericolosa: una scintilla va bene, purché sia contenuta . (''[[Hunger Games (film)|Hunger Games]]'')
*Spesso le speranze più brillanti sfociano a un fine amaro e inatteso. ([[Lau Shaw]])
*Tu hai paura dei cambiamenti. Preferisci immaginare di poter scappare invece di provarci; perché se ti va male non avrai più niente. Rinunci alla possibilità di fare qualcosa di vero, così puoi aggrapparti alla speranza. Ma vedi, la speranza è roba da femminucce. (''[[Dr. House - Medical Division (quarta stagione)|Dr. House]]'')
*Tutto quello che il mio ottimismo in relazione al [[presente]] può dare per il [[futuro]] è speranza. ([[Karl Popper]])
*Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio. ([[Elsa Morante]])
*''Una volta sperare era sperare | aria d'amore o d'ozio o di campagna | o d'infanzia risorta o un pianto o un mare | dove spunti una vela, una montagna | bruna per la distanza, una città | dove perdersi in pace. Piano, un passo | dopo l'altro, è mutata, spenti i simboli | ridicoli, quei miti blandi limbi. | E la speranza ora è convulso passo | di bestia, entro di noi, che viene e va''. ([[Franco Fortini]])
*Vi è una relazione intima tra [[gioia]] e speranza. Mentre l'ottimismo ci fa vivere come se presto un giorno le cose dovessero andare meglio per noi, la speranza ci libera dalla necessità di prevedere il futuro e ci consente di vivere nel presente, con la profonda fiducia che Dio non ci lascerà mai soli, ma adempirà i desideri più profondi del nostro cuore. ([[Henri Nouwen]])
===[[Emil Cioran]]===
*L'originalità del nostro tempo è di aver svuotato l'avvenire di ogni contenuto [[utopia|utopico]], quanto dire dell'errore di sperare.
*La speranza è la forma ''normale'' del delirio.
*Si è e si resta schiavi finché non si è guariti dalla mania di sperare.
*Sperare significa ''smentire'' l'avvenire.
*Un poeta spagnolo mi invia un biglietto augurale che raffigura un ''ratto'', simbolo, scrive, di tutto quello che noi possiamo «sperare» dall'anno. Da tutti gli anni, avrebbe potuto aggiungere.
===[[Nicolás Gómez Dávila]]===
*L'uomo a volte [[disperazione|dispera]] con dignità, ma è raro che speri con intelligenza.
*L'uomo moderno [...] non spera, si rifugia nella speranza.
*L'uomo più disperato è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
===[[Charles Dickens]]===
*Così fatta è la speranza, dono particolare del Cielo ai doloranti mortali, che penetra, come una sottile essenza l'aria, tutte le cose buone e cattive, universale come la morte, e più contagiosa della peste.
*È proprio quando le nostre speranze in boccio sono irrimediabilmente danneggiate da qualche vento violento, che siamo più inclini a rappresentarci i fiori che avrebbero potuto produrre, se fossero sbocciate.
*«La speranza, vedi, Walter» disse il capitano con l'accento del saggio. «La speranza. È lei che ti anima. La speranza è un salvagente, vallo a riguardare nel tuo ''Warbler'', nella parte sentimentale, ma santo cielo, ragazzo, come tutti i salvagente non può far altro che galleggiare; non puoi manovrarla. Insieme alla polena della speranza, c'è un'ancora. Ma a che mi serve avere un'ancora, se non ho un fondale dove lanciarla?»
*Le nostre più grandi speranze, chiuse e carezzate nel fondo del cuore, si allontanano da noi per andarsi a perdere nei vasti mari dell'eternità.
===''[[Le ali della libertà]]''===
*– C'è qualcosa, dentro di te, che nessuno ti può toccare... né togliere, se tu non vuoi.<br />– Ma di che parli?<br />– Di speranza.<br />– Di speranza? Mettitelo bene in testa. La speranza è una cosa pericolosa. La speranza può far impazzire un uomo. Non c'è speranza qua dentro.
*La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero. (frase promozionale)
*La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai.
===[[Giacomo Leopardi]]===
*Io vivo, dunque io spero, è un sillogismo giustissimo.
*''O speranze, speranze; ameni inganni | della mia prima età!''
*''Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno | appare in vista, a salutar m'affaccio, | e l'antica natura onnipossente, | che mi fece all'affanno. A te la speme | nego, mi disse, anche la speme; e d'altro | non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.''
===[[Paolo di Tarso]], ''[[Lettera ai Romani]]''===
*Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
*La tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
*Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
===[[Teresa di Lisieux]]===
*E se fossi una stellina vorrei sempre essere a sera nell'ora in cui il giorno già declina per donarti un raggio di speranza.
*''La Speranza per me è vederti un giorno; | Carità è una vela gonfia che mi spinge''
*Non ci si può sempre lamentare come persone che non hanno speranza.
*Piuttosto che essere delusa preferirei rimanere in una eterna speranza.
===[[Jacques Loew]]===
*La speranza è di avere scoperto un significato per la mia vita.
*La speranza è una determinazione dell'uomo quando ha toccato il fondo del baratro.
*La speranza è una disperazione superata.
==Proverbi==
*Chine campa sperannu affrittu more. ([[proverbi calabresi|calabrese]])
*Chine d'amici e de parenti spera, sìmina all'acqua e allu vientu spara. ([[proverbi calabresi|calabrese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*A grande speranza il misero non cede.
*Chi vive a speranza, fa la fresca danza.
*Chi vive di speranza, disperato muore.
*Chi vive di speranza, male pranza e peggio cena.
*Chi vive di speranza, satolla lo spirito e affama la panza.
*Chi vive sperando muore cantando.
*Dove non c'è la speranza del bene, non entra la paura del male.
*È meglio avere in [[borsa]] che vivere di speranza.
*Finché c'è fiato c'è speranza.
*La speranza addolcisce la [[vita]].
*La speranza è cattivo [[denaro]].
*La speranza è il [[pane]] dei poveri.
*La speranza è il patrimonio dei bisognosi.
*La speranza è il [[sogno]] dell'uomo desto.
*La speranza è la miglior consolazione nella [[miseria]].
*La speranza è la miglior [[musica]] del [[dolore]].
*La speranza è la moneta spicciola della vita.
*La speranza è la ricchezza dei poveri.
*La speranza è l'ultima a morire.
*La speranza è sempre verde.
*La speranza è un balsamo per i [[cuore|cuor]] piagati.
*La speranza è un piatto magro.
*La speranza è un sogno nella veglia.
*La speranza infonde [[coraggio]] anche al codardo.
*La speranza ingrandisce, l'esperienza rimpicciolisce.
*La speranza spesso è preferibile alla realtà.
*La speranza troppo a lungo protratta strugge il cuore.
*La troppa speranza ammazza l'uomo.
*Nel paese della speranza non s'ingrassa.
*Solo la [[morte]] può uccidere la speranza.
*Speranza lunga, infermità di cuore.
*Speranze e timori sono i fili maestri nella trama della vita.
====[[Proverbi siciliani|Siciliani]]====
*Cu' campa di spiranza dispiratu mori.
*La spiranza è l'ultima chi mori.
*Lu pani di li mischini è la spiranza.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Fede]]
*[[Carità]]
*[[Disperazione]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Concetti religiosi]]
[[Categoria:Sentimenti]]
[[Categoria:Virtù]]
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Benedetto Croce
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[[Immagine:B.Croce.jpg|thumb|Benedetto Croce]]
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'''Benedetto Croce''' (1866 – 1952), filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano.
==Citazioni di Benedetto Croce==
*A [[Napoli]] ho svolto la mia attività di uomo di studio, tra compagni carissimi e giovani che mi si son fatti spontanei discepoli. Eppure io ho tenuto sempre viva la coscienza di qualcosa che nel mio temperamento non è napoletano. Quando l'acuta chiaroveggenza di quella popolazione si cangia in scetticismo e in gaia indifferenza, quando c'è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e resistenza, io mi son detto spesso a bassa voce, tra me e me, e qualche volta l'ho detto anche a voce alta: - Tu non sei napoletano, sei [[Abruzzo|abruzzese]]! - e in questo ricordo ho trovato un po' d'orgoglio e molta forza.<ref> Dal discorso tenuto nell'agosto del 1910, affacciandosi dal balcone di Palazzo Sipari,pronunciò il "Discorso di Pescasseroli".</ref>
*A questi poveri e fallaci teorizzamenti si deve l'origine dell'erronea credenza che liberalismo sia individualismo utilitario (o, come lo si definisce, riecheggiando Hegel, «atomismo»), e che abbassi lo Stato a strumento dell'edonismo dei singoli.<ref>Da ''La religione della libertà'', a cura di Girolamo Cotroneo, Rubbettino, Catanzaro, 2002, p. 115.</ref>
*Abbiamo deciso di dare il voto di fiducia. Ma, intendiamoci, fiducia condizionata. Nell'ordine del giorno che abbiamo redatto è detto esplicitamente che il Senato si aspetta che il Governo restauri la legalità e la giustizia, come del resto [[Benito Mussolini|Mussolini]] ha promesso nel suo discorso. A questo modo noi lo teniamo prigioniero, pronti a negargli la fiducia se non tiene fede alla parola data. Vedete: il [[fascismo]] è stato un bene; adesso è divenuto un male, e bisogna che se ne vada. Ma deve andarsene senza scosse, nel momento opportuno, e questo momento potremo sceglierlo noi, giacché la permanenza di Mussolini al potere è condizionata al nostro beneplacito.<ref>Giugno 1924; citato in G. Levi Della Vida, ''Fantasmi ritrovati'', Venezia, 1966.</ref>
*Accanto o di fronte agli uomini che stimano Parigi valer bene una messa, sono altri pei quali l'ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente più di Parigi perché è affare di coscienza. Guai alla società, alla storia umana, se uomini che così diversamente sentono, le fossero mancati o le mancassero.<ref>Dal ''Discorso contro l'approvazione del concordato'', 1929. Citato in Raffaele Carcano, Adele Orioli, ''Uscire dal gregge'', Luca Sossella editore, 2008, p. 243. ISBN 9788889829646</ref>
*Malinconica e triste che possa sembrare la morte, sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l'uomo non potesse morire mai, chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale che egli come individuo possiede solo nei confronti della sua individualità a cui è assegnato un compito che si esaurisce.<br>Ma altri crede che in un tempo della vita questo pensiero della [[morte]] debba regolare quel che rimane della vita, che diventa così una preparazione alla morte. Ora, la vita intera è preparazione alla morte, e non c'è da fare altro sino alla fine che continuarla, attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci a riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può far altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<br>Vero è che questa preparazione alla morte è intesa da taluni come un necessario raccoglimento della nostra anima in Dio; ma anche qui occorre osservare che con Dio siamo e dobbiamo essere a contatto tutta la vita e niente di straordinario ora accade che ci imponga una pratica inconsueta. Le anime pie di solito non la pensano così e si affannano a propiziarsi Dio con una serie di atti che dovrebbero correggere l'ordinario egoismo della loro vita precedente e che invece sono l'espressione intima di questo egoismo.<ref>Da ''Soliloquio'', citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 626.</ref>
*[[Carmine Crocco]], che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti.<ref>Da ''Uomini e cose della vecchia Italia'', Laterza, 1927, p. 337.</ref>
*Che cosa sta facendo, che cosa sta facendo l'esercito italiano, che combatte sotto la guida energica e sapiente del [[Luigi Cadorna|Cadorna]]? Nientedimeno che questo: sta redimendo in modo definitivo il popolo italiano da una taccia quindici volte secolare. Sta provando cioè col fatto che il popolo italiano ha raggiunto ormai la compattezza nazionale e politica, la cui espressione è la forza dell'esercito.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 667.</ref>
*Chi ha ricercato le storie d'Italia senza appagarsi della superficiale e convenzionale cognizione che se ne somministra nelle scuole, non ignora che una delle taccie più antiche e persistenti, anzi la principale e quasi unica taccia, data agli Italiani dagli altri popoli d'Europa, e specie dai francesi e dai tedeschi, era quella d'"imbelli". Questo giudizio si formò sopratutto sul cadere del secolo decimoquinto, per effetto della resistenza nulla o fiacca opposta agli stranieri, nelle loro calate nel nostro paese, che divenne il loro campo di battaglia; ma se ne trovano i segni precursori nel medioevo, quando, tra l'altro, era divulgato in Europa l'apologo del "Lombardo e la lumaca", e i duri e ferrei feudatari d'oltr'Alpe spregiavano gli italiani borghesi, "che cinsero pur ieri – Ai lor mal pingui ventri l'acciar de' cavalieri". Né esso poteva essere cancellato dallo spettacolo che generalmente offrirono gli Italiani nella nuova calata francese, non più regia ma repubblicana, sul finire del settecento e nelle vicende della restaurazione; e di poco fu modificato dalle guerre, non sempre concordi, tenaci o fortunate, del nostro Risorgimento.<ref>Da ''La guerra italiana, l'esercito e il socialismo'', in ''Pagine della guerra'', Napoli, 1919, p. 220-229.</ref>
*{{NDR|Su [[Francesco Mazzarella Farao]]}} Ciascuno ha i suoi passatempi, e, il tuo, erano le cattive etimologie.<ref>Da ''Un paradiso abitato da diavoli'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2006, p. 89. ISBN 88-459-2036-4</ref>
*{{NDR|[[Gotthold Ephraim Lessing]]}} Con le sue polemiche ha strappato a un meritatissimo oblio più di un nome. Egli ha avviluppato, per così dire, molti minuscoli scrittorelli in una rete di spiritosi motteggi, di prezioso umorismo, e ora essi si conservano in eterno nelle opere di Lessing come insetti rimasti chiusi in un pezzo d'ambra.<ref>Citato in [[Paolo Chiarini]], ''Parola e immagini'', introduzione a Heinrich Heine, ''Dalle memorie del Signor von Schnabelewopski'', Marsilio Editori, Venezia 1991. ISBN 88-317-5548-X</ref>
*Credo che, a guerra finita, si giudicherà che il suolo d'Europa, non solo ha tremato per più mesi o per più anni sotto il peso delle armi, ma anche sotto quello degli spropositi. E Francesi, Inglesi, Tedeschi e Italiani si vergogneranno e chiederanno venia poi giudizi che hanno pronunciati, e diranno che non erano giudizi ma espressioni di affetti. E anche più arrossiremo noi, neutrali, che molto spesso abbiamo parlato, come di cosa evidente, della "barbarie germanica". Fra tutti gli spropositi, frutti di stagione, questo otterrà il primato, perché certo è il più grandioso.<ref>Da ''Giudizi passionali e nostro dovere'', in ''L'Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra'', Laterza, Bari 1950, pp. 11-12.</ref>
*Da mia parte, non provo il rossore di cui altri sentirebbe inondato il volto nel dire che mi piacciono e giudico condotti con grande brio e spigliatezza i ''[[Alexandre Dumas (padre)#I tre moschettieri|Trois mousquetaires]]'' di Alessandro Dumas padre. Ancora molti li leggono e li godono senza nessun'offesa della poesia, ma nascondono in seno il loro compiacimento come si fa per gli illeciti diletti; ed è bene incoraggiarli a deporre la falsa vergogna e il congiunto imbarazzo.<ref>Da ''[https://ojs.uniroma1.it/index.php/lacritica/article/view/8646/8628 La poesia e la letteratura]'', in ''La Critica'', vol. XXXIII, Laterza, 1935, p. 447.</ref>
*È appunto l'opposizione che [[ringiovanimento|ringiovanisce]]. Se fossi rimasto senatore, avrei avuto una vita troppo comoda, sarei da un pezzo diventato di mente pigra ed inconseguente. Nulla è di danno all'intelletto quanto la mancanza di opposizione; solo da quando sono solo e non ho più giovani intorno a me, mi sento costretto a ringiovanire io stesso.<ref>Citato in [[Stefan Zweig]], ''Il mondo di ieri'', traduzione di Lavinia Mazzuchetti, Mondadori, p. 292.</ref>
*È stato detto che il ''[[Giordano Bruno#Candelaio|Candelaio]]'' è una fosca rappresentazione pessimistica; ma né il [[Giordano Bruno|Bruno]] in quanto filosofo può dirsi pessimista, né in questa sua commedia c'è la poesia del pessimismo. E sebbene si usi ora discorrerne come di una possente creazione d'arte, il giudizio del [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]] [...] mi pare che, se non in ogni deduzione, nella sua conclusione, debba rimaner saldo, per quel che concerne il ''Candelaio'': un uomo come il Bruno (egli dice) «era destinato a speculare sull'uno e sul medesimo, non certo a fare un'opera d'arte».<ref>Da ''Poesia popolare e poesia d'arte'', Laterza, Bari, 1933; citato in ''Giudizi critici'', in Giordano Bruno, ''Candelaio'', BUR, Milano, 2002, p. 96. ISBN 88-17-12104-5</ref>
*E stimo un tal grande beneficio la cura a cui il [[fascismo]] ha sottoposto l'Italia che mi do pensiero piuttosto che la convalescente non si levi troppo presto dal letto a rischio di qualche grave ricaduta.<ref>Citato in [[Denis Mack Smith]], ''Storia d'Italia dal 1861 al 1997'', Laterza, Bari, 1997, p. 415.</ref>
*Eliminando le [[casa di tolleranza|case chiuse]] non si distruggerebbe il male che rappresentano, ma si distruggerebbe il bene con il quale è contenuto, accerchiato e attenuato quel male.<ref>Citato in Armando Torno, [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/maggio/18/Cavour_alla_Merlin_prostitute_strada_co_7_070518002.shtml ''Da Cavour alla Merlin. Le prostitute in strada? Regole, non moralismi''], ''Corriere della Sera'', 18 maggio 2007.</ref>
*{{NDR|[[Raimondo di Sangro]] fu}} enciclopedico, misterioso, sempre intento a esperienze di chimica, sempre annunziatore di suoi ritrovati mirabili che nessuno vide mai in atto, o che in ogni caso non ebbero capacità di sopravvivere al loro inventore, un po' fantastico e appassionato e un po' altresì divertentesi a canzonare il prossimo [...].<ref>Da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', p. 329.</ref>
*{{NDR|[[Paul Valéry]]}} Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto... Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza.<ref>Citato in [[Giovanni Titta Rosa]], ''Una visita di Croce'', ''La Fiera Letteraria'', n. 5, 14 marzo 1971.</ref>
*{{NDR|Subito dopo la Liberazione}} Gli uomini nuovi verranno. Bisogna non lasciarsi scoraggiare dal feticismo delle competenze. Gli uomini onesti assumano con coraggio i posti di responsabilità, e attraverso l'esperienza gli adatti non tarderanno a rivelarsi.<ref>Citato da [[Piero Calamandrei]] nel discorso tenuto il 28 febbraio 1954 al Teatro Lirico di Milano, alla presenza di Ferruccio Parri.</ref>
*{{NDR|[[Antonio Capece Minutolo]]}} Il Don Chisciotte della reazione italiana.<ref>Citato in [[Vittorio Gleijeses]], ''Napoli dentro e... Napoli fuori'', Adriano Gallina Editore, Napoli, stampa 1990, p. 112.</ref>
*I teatri di [[Napoli]] (mi suggerisce qui il nostro maestro [[Giuseppe De Blasiis]]) hanno a capo della loro storia perfino una grande memoria classica, le recite che vi venne a fare di persona l'imperatore [[Nerone]]. E, sebbene un'introduzione "archeologica" sembri ora di tanto cattivo gusto quanto una volta di ottimo, sia ricordato dunque che Nerone, avido di popolari applausi, e non osando presentarsi dapprima sulle scene di Roma, preferì pel suo esordio la nostra città, ''quasi graecam urbem''. Napoli, che possedeva, allora un ampio teatro scoperto, ricco di marmi e di statue, del quale ancora restano i ruderi, e la cui scena sorgeva di sbieco alle spalle della presente chiesa di San Paolo e la ''cavea'' volgeva verso la presente strada dell'Anticaglia; e un teatro coperto, un Odeo, posto probabilmente tra l'Anticaglia e gl'Incurabili, nelle vicinanze del luogo dove è adesso l'ex monastero di Santa Patrizia.<ref>Da ''I teatri di Napoli'', Bari, 1926; citato in ''Il San Carlo e i Teatri della Campania'', ''(Monumenti e Miti della campania Felix, Il Mattino)'', 1997, Pierro, p. 10.</ref>
*I versi, che [[Isabella di Morra]] scrisse, sono di carattere assai personale e privato, e non erano tali da circolare tra letterati e accademie [...] Sparsene le copie in Napoli, furono letti con pietà e ammirazione [...] Il nome d'Isabella di Morra rimase oscuramente raccomandato che nessuno dei contemporanei (salvo, nel secolo seguente, il nipote nella storia della famiglia) scrisse un ricordo di lei [...] Il carattere personale dei versi della Morra e il non vedervisi segno alcuno di esercitazione o bellurie letteraria formano la loro prima attrattiva. L'autrice possedeva certamente buoni studi, aveva letto poesie classiche e aveva pratica del verseggiare e della forma italiana; ma mise in opera questa abilità, acquistata con l'educazione e con la scuola, all'unico fine di dare qualche placamento o mitigazione al suo affanno e travaglio, e a questo fine la piegò e asservì del tutto.<ref>Da ''La Critica, Volume 27'', Laterza, 1929, p. 30-31.</ref>
*Il bisogno pratico, che è nel fondo di ogni giudizio storico, conferisce a ogni [[storia]] il carattere di "storia contemporanea", perché, per remoti e remotissimi che sembrino cronologicamente i fatti che vi entrano, essa è, in realtà, storia sempre riferita al bisogno e alla situazione presente, nella quale quei fatti propagano le loro vibrazioni.<ref name=storia>Da ''La storia come pensiero e come azione'', Laterza.</ref>
*Il [[filosofo]], oggi, deve non già fare il puro filosofo, ma esercitare un qualche mestiere, e in primo luogo, il mestiere dell'uomo.<ref>Da ''Lettere a Vittorio Enzo Alfieri (1925-1952)'', premessa, pagg. X-XI, Edizioni Spes, 1976.</ref>
*Il monumento parlato del buon senso si trova nella stessa letteratura popolare, e sono i [[proverbio|proverbi]], la sapienza (come la chiamano) di tutte le età, la sapienza del mondo di cui tante volte è stata lodata l'incrollabile saldezza; e tuttavia nessuno, pur ridicendoli con assenso, li scambierà mai con la serie delle opere della critica, della scienza e della filosofia, con le indagini, le discussioni, i trattati e i sistemi. Molte indagini filosofiche si possono conchiudere con la formola di qualche antico e comune detto o proverbio; ma questo proverbio, fungendo da conclusione di un'indagine, non è più l'antico e comune.<ref>Citato in Giovanni Battista Bronzini, ''Cultura popolare, {{small|Dialettica e contestualità}}'', Dedalo Libri, 1980, [https://books.google.it/books?id=SPewvtQsm_UC&lpg=PP1&dq=Giovanni%20Battista%20Bronzini&hl=it&pg=PA102#v=onepage&q&f=false p. 102].</ref>
*Il [[Giuseppe Salvatore Pianell|Pianell]] era, dopo il vecchio principe di Satriano Fialangieri, la maggiore capacità militare dell'ex-Reame di Napoli, nei tempi dell'ultimo Borbone: distintosi già nella campagna di Sicilia del 1848-9, aveva adempiuto con intelligenza e ferma volontà parecchi incarichi gravi e difficili.<ref>Da ''[https://archive.org/details/agd5398.0003.001.umich.edu/page/n6/mode/1up Pagine sparse]'', Raccolte da G. Castellano, Serie terza, Riccardo Ricciardi editore, Napoli, 1920, ''Appunti storici'', p. 217.</ref>
*[...] il [[Raimondo di Sangro|principe di Sansevero]], o il «Principe» per antonomasia, che cosa è altro in [[Napoli]], per il popolino delle strade che attorniano la Cappella dei Sangro, ricolma di barocche e stupefacenti opere d'arte, se non l'incarnazione napoletana del dottor Faust o del mago salernitano Pietro Barliario, che ha fatto il patto col diavolo, ed è divenuto un quasi diavolo esso stesso, per padroneggiare i più riposti segreti della natura o compiere cose che sforzano le leggi della natura?<ref>Da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', pp. 327-328.</ref>
*Intimorito per le minacce fatteli dallo scrivano fiscale Not. Antonio di Sauro, con una crasta di piatto si aperse il ventre,; essendosi confessato, dopo sei ore morì, il dì 10 febbraio 1755, nelle carceri del Ponte di Tappia.<ref>Da ''La morte del commediografo [[Pietro Trinchera|P. Trinchera]]''; citato in Enzo Grana, prefazione a Pietro Trinchera, ''La moneca fauza'' o ''La forza de lo sango'', Attività Bibliografica Editoriale, Napoli, 1975.</ref>
*Io, modestamente, so di vivere in un continuo colloquio con Dio, così serio e intenso che molti cattolici e molti preti non hanno mai sentito nella loro anima.<ref>Da ''Dialogo su Dio: carteggio 1941-1952'', Archinto, Milano, 2007, p. 22.</ref>
*L'impedimento che urge rimuovere è la persona del re, [[Vittorio Emanuele III]], che ha aperto le porte al fascismo, lo ha favorito, sostenuto, servito per oltre vent'anni, lo ha seguito in tutte le sue azioni e persecuzioni più contrarie alla moralità... Pretendere che l'Italia conservi il presente re, è come pretendere che un redivivo resti abbracciato con un cadavere.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 9 febbraio 2010.</ref>
*L'[[Destra hegeliana|ala destra]] {{NDR|della scuola hegeliana}} interpretava Hegel teisticamente: il soggetto, il Logo di Hegel, era il Dio personale; e la relazione della filosofia hegeliana col cristianesimo non consisteva soltanto nel riconoscimento del grande elemento filosofico incluso nella teologia cristiana, ma in un accordo ben altrimenti sostanziale. L'[[Sinistra hegeliana|ala sinistra]] si opponeva ad ogni trascendenza e ad ogni concetto di un Dio personale; e, dando rilievo al carattere d'immanenza del sistema, giungeva fino a simpatizzare col materialismo filosofico, in quanto anch'esso, a suo modo, ha carattere immanente e non trascendente.<ref>da ''[https://archive.org/details/cichevivoeciche01crocgoog/page/n8 Ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia di Hegel]'', Gius. Laterza & Figli, Bari, 1907, p. 94</ref>
*L'Italia<ref>Il riferimento è all'opera del Volpe, ''L'Italia che nasce''</ref> di [[Gioacchino Volpe|Volpe]] cammina ma non pensa. (citato in: Marcello Veneziani, ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 305)
*{{NDR|Riferendosi a [[Benito Mussolini]]}} [...] l'uomo, nella sua realtà, era di corta intelligenza, correlativa alla sua radicale deficienza di sensibilità morale, ignorante di quella ignoranza sostanziale che è nel non intendere e non conoscere gli elementari rapporti della vita umana e civile, incapace di autocritica al pari che di scrupoli di coscienza, vanitosissimo, privo di ogni gusto in ogni sua parola o gesto, sempre tra il pacchiano e l'arrogante.<ref>Dai ''Taccuini'', 2 dicembre 1943; citato in [[Walter Barberis]], ''Il bisogno di patria'', Giulio Einaudi editore, Torino, 2010, p.88. ISBN 978-88-06-20464-8</ref>
*La [[conoscenza]] umana ha due forme: è o conoscenza ''intuitiva'' o conoscenza ''logica''; conoscenza per la ''fantasia'' o conoscenza per l<nowiki>'</nowiki>''intelletto''; [...] è, insomma, o produttrice d'''immagini'' o produttrice di ''concetti''.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
*La [[critica]] è un fucile molto bello: deve sparare raramente!<ref>Citato in [[Gino Doria]], ''Venticinque aneddoti crociani scelti e pubblicati in occasione del 75. compleanno dalla nascita di Benedetto Croce'', SIEM, Napoli, 1936.</ref>
*La [[giustizia]] vera è fatta di compassione.<ref>Da ''Etica e politica'', G. Laterza & figli.</ref>
*{{NDR|Sulla rivoluzione di luglio francese}} La inesperienza o la troppo breve pratica della vita libera non aveva permesso ancora la formazione di quel senso del cangiamento e della continuità ad una, che il popolo inglese possedeva, non certo per dono di natura, ma per la formazione storica.<ref>Da ''Storia d'Europa nel secolo decimonono'', Laterza, Bari, 1965 (1932), p. 142.</ref>
*La [[iettatura]] è una cosa che non esiste, ma della quale bisogna tener conto.<ref>Citato in [[Camilla Cederna]], ''Giovanni Leone'', Feltrinelli, 1978. p. 35.</ref>
*La [[libertà]] al singolare esiste soltanto nelle libertà al plurale.<ref>Da ''Storia d'Europa nel secolo decimonono''.</ref>
*La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<ref>Da ''Quaderni della critica''; citato in Giovanni Casoli, ''Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti'', vol. 1, Città Nuova, 2002, [https://books.google.it/books?id=pZW2cd1Te-AC&pg=PA120 p. 120].</ref>
*La [[poesia]] solo in piccola parte si trova negli innumeri libri detti di poesia.<ref name=storia/>
*La sovranità in una relazione non è di nessuno dei componenti singolarmente preso, ma della relazione stessa, cioè dell'incontro.<ref>Da ''Etica e politica''; citato da Rina De Lorenzo nella [https://www.camera.it/leg18/410?idSeduta=0588&tipo=stenografico Seduta n. 588] della Camera del 4 novembre 2021.</ref>
*La [[storia]] non è mai giustiziera, ma sempre giustificatrice; e giustiziera non potrebbe farsi se non facendosi ingiusta, ossia confondendo il pensiero con la vita, e assumendo come giudizio del pensiero le attrazioni e le repulsioni del sentimento.<ref>Da ''Teoria e storia della storiografia''; citato in Adelelmo Campana, ''Benedetto Croce: filosofia e cultura'', Calderini, 1976, p. 150.</ref>
*La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.<ref name=storia/>
*La [[violenza]] non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla.<ref name=storia/>
*Le verità definite dai filosofi non si abbattono a vicenda, ma si sommano e si integrano le une con le altre, e dominano il pensiero e la vita, se anche il volgo di questo non si avveda e non si avvede di esserne anch'esso dominato.<ref>Da ''Intorno al mio lavoro filosofico''; in ''Filosofia Poesia Storia'', Riccardo Ricciardi, Napoli, 1955, p. 4.</ref>
*Lottano metallurgici e magistrati, ferrovieri e professori universitari, tranvieri e ufficiali di marina, e, perfino i pensionati dello Stato, perfino gli scolaretti delle scuole secondarie contro lo sfruttamento che eserciterebbero sopra di essi i loro maestri. [...] Lo Stato è concepito come una lotteria, alla quale tutti giocano e nella quale si può vincere studiando un libro meno mistico di quello della Cabala, facendo chiasso sui giornali, agitandosi, minacciando e premendo su deputati e ministri.<ref>Citato in Italo De Feo, ''Croce: l'uomo e l'opera'', Mondadori, Milano, 1975, p. 453.</ref>
*Malinconica e triste che possa sembrare la [[morte]], sono troppo filosofo per non vedere chiaramente che il terribile sarebbe che l'uomo non potesse morire mai, chiuso nel carcere che è la vita, a ripetere sempre lo stesso ritmo vitale che egli come individuo possiede solo nei confronti della sua individualità a cui è assegnato un compito che si esaurisce.<br>Ma altri crede che in un tempo della vita questo pensiero della morte debba regolare quel che rimane della vita, che diventa così una preparazione alla morte. Ora, la vita intera è preparazione alla morte, e non c'è da fare altro sino alla fine che continuarla, attendendo con zelo e devozione a tutti i doveri che ci spettano. La morte sopravverrà a metterci a riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può far altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.<br>Vero è che questa preparazione alla morte è intesa da taluni come un necessario raccoglimento della nostra anima in Dio; ma anche qui occorre osservare che con Dio siamo e dobbiamo essere a contatto tutta la vita e niente di straordinario ora accade che ci imponga una pratica inconsueta. Le anime pie di solito non la pensano così e si affannano a propiziarsi Dio con una serie di atti che dovrebbero correggere l'ordinario egoismo della loro vita precedente e che invece sono l'espressione intima di questo egoismo.<ref>Da ''Soliloquio'', citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 600.</ref>
*Molta parte dell'anima nostra è [[dialetto]].<ref>Citato in [[Renato de Falco]], ''[http://www.tecalibri.info/D/DEFALCO-R_parlar.htm#p002 Del parlar napoletano]'', p. 13, Colonnese, Napoli, 2007 [1997]. ISBN 978-88-87501-77-3</ref>
*Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute.<ref>Da ''Taccuini di lavoro'', Arte Tipografica, Napoli, 1987 (ma 1992), vol. II, ''1917-1926'', p. 294; citato da [[Giuseppe Galasso]] in Benedetto Croce, ''Un paradiso abitato da diavoli'', ''Nota del curatore'', p. 299.</ref>
*{{NDR|Su [[Giovanni Cotta]]}} Né gli mancano più forti corde, quali vibrano nell'ode all'[[Bartolomeo d'Alviano|Alviano]] per la guerra che conduceva in difesa della Serenissima.<ref>Da ''Poesia popolare e poesia d'arte'', Laterza, Bari, 1933, p. 457; citato in Gabriele Banterle, introduzione a Giovanni Cotta, ''I carmi'', a cura di Gabriele Banterle, Edizioni di "Vita veronese", Verona, 1954.</ref>
*Nessuno pensava che i {{sic|cosidetti}} [[Razza|arii]] di Germania avessero avuto bisogno di tanto aiuto e tanto avessero accettato dai non arii. Quale vergogna sfruttare il lavoro dell'estraneo e adornarne, come hanno fatto finora, la loro storia! E quale animo dignitoso e disdegnoso e fiero è quel [[Julius Streicher]], che adesso viene chiedendo che non si curino più gl'infermi cristiani coi ritrovati medici dei [[August von Wassermann|Wassermann]], dei Neisser, dei Fraenkel e di altri scienziati ebrei, e piuttosto li si lasci morire che accettare la lurida elemosina! Bravo: questa è rinunzia eroica, degna di un vero ario: alla quale si potrebbe solo obiettare (ma è obiezione che non conta) che, per questa via, la parola "ario" finirà a prendere il significato d'[[Imbecillità|imbecille]].<ref>Citato in [[Francesco Flora]], ''Il Flora, Storia della letteratura italiana, cinque volumi,'' Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, vol. V, p. 594.</ref>
*Noi vogliamo, in fatto di scuola, a preferenza di sterminati eserciti di Serse, piccoli eserciti ateniesi e spartani, di quelli che vinsero l'Asia e fondarono la civiltà europea.<ref>Da ''Discorsi parlamentari'', Il Mulino, Bologna, 2002, p. 75.</ref>
*[...] non bisogna dimenticare che il [[liberalismo]] disgiunto dalla democrazia inclina sensibilmente verso il conservatorismo e che la democrazia, smarrendo la severità dell'idea liberale, trapassa nella demagogia e, di là, nella dittatura.<ref>Citato in Barbara Speca, ''[https://www.rivoluzione-liberale.it/16768/opinione/croce-la-storia-umana-quale-storia-della-liberta.html Croce, la storia umana quale storia della libertà]'', ''rivoluzione-liberale.it'', 22 febbraio 2012.</ref>
*Non è vero, ma ci credo.<ref>Citato in Camillo Albanese, ''Un uomo di nome Benedetto: la vita di Croce nei suoi aspetti privati e poco noti''.</ref>
*Non possiamo distaccarci dal bene e dal male della nostra [[Patria]], né dalle sue vittorie né dalle sue sconfitte.<ref>Da ''Scritti e discorsi politici (1943-1947)'', Laterza.</ref>
*Non possiamo non essere [[cristiano (religione)|cristiani]], anche se non seguiamo più le pratiche del culto, perché il [[cristianesimo]] ha modellato il nostro modo di sentire e di pensare in guisa incancellabile; e la diversità profonda che c'è fra noi e gli antichi [...] è proprio dovuta a questo gran fatto, il maggior fatto senza dubbio della storia universale, cioè il verbo cristiano.<ref>Da ''Storia dell'Idea di Europa'', pp. 162-163.</ref>
*Non sarebbe il tempo di smettere di aver fiducia nelle opposizioni e distinzioni dei partiti politici, tanto più che l'esperienza politica ci mostra che il partito che governa o governa è sempre uno solo e ha il consenso di tutti gli altri, che fanno le finte di opporsi? Non sarebbe meglio contare sugli uomini saggi, lavoratori e consapevoli del loro dovere verso la patria, i quali in Italia sono in maggior numero che non credano i pessimisti?<ref>Citato in Daniela Colli, [http://www.loccidentale.it/node/8906 ''La "religione della libertà" per Benedetto Croce''], ''l'Occidentale.it'', 11 novembre 2007</ref>
*Non si poteva aspettare e neppure desiderare che il fascismo cadesse a un tratto. Esso non è stato un infatuamento o un giochetto. Ha risposto a seri bisogni e ha fatto molto di buono.<ref>Citato in Emilio Gentile, ''Novecento italiano'', Laterza, Bari, 2008, p. 75.</ref>
*Ogni vera [[storia]] è sempre autobiografica.<ref>Da ''Il carattere della filosofia moderna''; citato in [[Leo Valiani]], ''La filosofia della libertà'', Edizioni di Comunità, 1963.</ref>
*{{NDR|Su [[Giustino Fortunato]]}} Portò la questione meridionale a chiarezza di coscienza e di definizione, iniziandone la discussione in termini politici e storici, fino a farla riconoscere come la questione massima dello Stato italiano unitario.<ref>Citato in Gerardo Raffaele Zitarosa, ''Giustino Fortunato storico'', L. Pellegrini, 1970, p. 15.</ref>
*Qual nome di autore nostro di tragedie, di commedie e drammi possiamo pronunciare con vanto, nel secolo passato<ref>Il secolo XVIII°.</ref>e per la prima metà del presente? L'importanza che Napoli non ha avuto nel [[teatro napoletano|teatro]] letterario, l'ha avuta invece nella commedia popolare e dialettale, nell'opera buffa, nelle rappresentazioni all'improvviso, negli attori e nei personaggi comici che ha messo in circolazione.<ref>Dalla prefazione del 1890 alle ''Memorie'' di [[Eduardo Scarpetta]], citato in [[Giovanni Artieri]], ''Napoli, punto e basta?, {{small|Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non}}'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, p. 462.</ref>
*[[Gaetano Salvemini|Salvemini]] fu ossessionato da un odio ferocissimo contro Giolitti e non vedeva altra via per il popolo italiano che il suffragio universale. Nel cervello di Salvemini vi è caos.<ref>Citato in Daniela Coli, ''Il filosofo, i libri, gli editori: Croce, Laterza e la cultura europea'', Editoriale scientifica, Napoli, 2002, p. 63.</ref>
*Scocciatore è uno che ti toglie il piacere della solitudine e non ti dà quello della compagnia.<ref>Citato in [[Roberto Gervaso]], ''Ve li racconto io'', Milano, Mondadori, 2006, p. 132. ISBN 88-04-54931-9</ref>
*{{NDR|Su [[Martin Heidegger]]}} Scrittore di generiche sottigliezze, arieggiante a un Proust cattedratico, egli che, nei suoi libri non ha dato mai segno di prendere alcun interesse o di avere alcuna conoscenza della storia, dell'etica, della politica, della poesia, dell'arte, della concreta vita spirituale nelle sue varie forme – quale decadenza a fronte dei filosofi, veri filosofi tedeschi di un tempo, dei Kant, degli Schelling, degli Hegel! –, oggi si sprofonda di colpo nel gorgo del più falso storicismo, in quello, che la storia nega, per il quale il moto della storia viene rozzamente e materialisticamente concepito come asserzione di etnicismi e di razzismi, come celebrazione delle gesta di lupi e volpi, leoni e sciacalli, assente l'unico e vero attore, l'umanità. [...] E cosi si appresta o si offre a rendere servigi filosofico-politici: che è certamente un modo di prostituire la filosofia.<ref>Da ''Conversazioni Critiche'', Serie Quinta, Bari, Laterza, 1939, p. 362.</ref>
*{{NDR|La cultura e più di ogni altra la cultura greca}} si era spenta, suscitando continuatori altrove: quel monaco calabrese {{sic|Barlaamo}} e quel suo scolaro, [[Leonzio Pilato]], [che insieme ad] altri traduttori ... operosi alla corte dei sovrani angioini, rappresentano l'ultima trasfusione della cultura normanno-sveva e meridionale nell'incipiente umanesimo.<ref>Da ''Storia del Regno di Napoli'', Bari, 1958, pp. 88-89; citato in Tobia Cornacchioli, ''Nobili, borghesi e intellettuali nella Cosenza del Quattrocento, L<nowiki>'</nowiki>''academia'' parrasiana e l'Umanesimo cosentino'', Edizioni Periferia, Cosenza, stampa 1990, p. 45.</ref>
*{{NDR|Su [[John Ruskin]]}} Temperamento d'artista, impressionabile, eccitabile, volubile, ricco di sentimento dava tono dommatico e forma apparente di teoria, in pagine leggiadre ed entusiastiche ai suoi sogni e capricci.<ref>Da ''Estetica come scienza dell'espressione e linguistica generale: Teoria e storia'', Laterza, 1908.</ref>
*[[Luigi Tosti|Tosti]] si era foggiata la propria figura, da artista, e, sentendo battere il suo cuore d'italiano e facendo scorrere lo sguardo sulla sua nera veste di benedettino, provava il sentimento della realtà di quella figura, e operava e parlava in accordo con essa, non per calcolo politico o oratorio, ma sinceramente, per darle forma nei fatti.<ref>Da ''Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono'', I, Laterza, Bari 1921, p. 146.</ref>
*Un'altra manifestazione della volgare inintelligenza circa le cose della politica è la petulante richiesta che si fa della "[[onestà]]" nella vita politica. [...] L'onestà politica non è altro che la capacità politica: come l'onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e assassina la gente con la propria insipienza condita di buone intenzioni e di svariate e teoriche conoscenze.<ref>Da ''La religione della libertà'', a cura di Girolamo Cotroneo, Rubbettino, Catanzaro, 2002, p. 207.</ref>
*{{NDR|Su [[Diego Sandoval de Castro]]}} [...] un petrarchista garbato e, come allora piaceva dire "soave" [...].<ref>Da ''[[Isabella di Morra]] e Diego Sandoval de Castro'', Sellerio, Palermo, 1983, p. 21 (saggio di introduzione ristampato da ''Vite di avventure, di fede e di passione'', Laterza, Bari, 1947); citato in Diego Sandoval de Castro, ''Rime'', a cura di Tobia R. Toscano, Salerno Editrice, Roma, 1997, p. 21. ISBN 8884022169</ref>
* L'[[Unesco]] aveva della [[cultura]] un'idea semplicemente sbagliata perché sciolta dalla sua sorella di sangue e spirito, la libertà.<ref>Citato da: Nicola Porro, ''Benedetto Croce contro l'UNESCO: «Propositi sterili»'', su ''Il Giornale'' del 5 luglio 2020, p. 28</ref>
*Un velo di mestizia par che avvolga la [[Bellezza]], e non è velo, ma il volto stesso della Bellezza. (da ''La poesia'', Laterza)
*{{NDR|Su [[José Borjes]]}} Uno dei più rinomati cabecillas delle guerre carliste, coraggioso, esperto di guerra, sincero e devoto uomo.<ref>Da ''Uomini e cose della vecchia Italia: serie seconda'', Laterza, 1956.</ref>
*Vedete un po' se vi riesce di far che un gruppo di artisti collabori a un monumento. Questo che si otteneva sessanta o settant'anni fa, da scultori e pittori che avevano frequentato l'accademia e si recavano a messa la domenica (ossia si sottomettevano interiormente a qualcosa o qualcuno), ora è inconseguibile: [...] I nostri monumenti saranno per i posteri i documenti della nostra convulsione morale.<ref>Citato in Adelina Bisignani, ''Croce: il partito politico'', Palomar, Bari, 2000, p. 45</ref>
*Vedo che l'esattezza dell'esposizione del [[Mario Borsa|Borsa]] e la giustezza dei suoi giudizi vengono riconosciute da uno dei più esperti critici teatrali inglesi, da [[William Archer]] (in un articolo della ''Tribune'', del 3 novembre 1906). L'Archer rimprovera soltanto al Borsa la troppa severità della tesi generale, che un teatro inglese contemporaneo non esista: la quale tesi gli sembra {{sic|contradetta}} dalle analisi particolari che l'autore poi dà delle singole opere. E mi pare che l'Archer abbia ragione, e che un teatro in cui sono opere come quelle che Borsa fa conoscere ai lettori italiani, sia bene qualcosa di esistente; perché l'esistenza di un teatro non può significare chiaramente altro che l'esistenza di alcuni autori e di alcune opere, fornite di caratteri originali.<ref>da ''Conversazioni critiche'', serie seconda, seconda edizione riveduta, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1924, [https://archive.org/details/scrittidistorial10croc/page/259 XX. Libri di critica e di storia della critica, p. 259]</ref>
*[...] l'altro pericolo, quello degli ignoranti che teorizzano, giudicano, sentenziano, che fanno scorrere fiumi di spropositi, che mettono in giro formule senza senso, che credono di possedere nella loro ignoranza stessa una miracolosa sapienza, lo conosciamo perché lo abbiamo sperimentato bene. Si è chiamato, nella sua forma più recente, «fascismo». Io ho pensato denominarlo in greco: ''[[onagrocrazia]].''<ref>Da "Politica e pensiero", in ''Scritti e discorsi politici (1943-1947)'', a cura di A. Carella, vol. II, [https://books.google.it/books?hl=it&id=1pxoAAAAMAAJ&dq=L%27altro+pericolo%2C+quello+degli+ignoranti+che+teorizzano%2C+giudicano%2C+sentenziano%2C+che+fanno+scorrere+fiumi+di+spropositi%2C+che+mettono+in+giro+formule+senza+senso%2C+che+credono+di+possedere+nella+loro+ignoranza+stessa+una+miracolosa+sapienza%2C+lo+conosciamo+perch%C3%A9+l%27abbiamo+sperimentato+bene.+Si+%C3%A8+chiamato%2C+nella+sua+forma+pi%C3%B9+recente%2C+%27fascismo%27.+Io+ho+pensato+denominarlo+in+greco%3A+%27onagrocrazia%27.%5B&focus=searchwithinvolume&q=onagrocrazia pp. 196-197].</ref>
==''Ariosto, Shakespeare e Corneille''==
===''Avvertenza''===
*I tre saggi, raccolti in questo volume, non vi si trovano a caso, e neanche per la ragione estrinseca che i tre poeti, da cui prendono il titolo, appartengono in certo senso a tre momenti consecutivi di una stessa epoca storica. Ho raccostato questi tre poeti, perché mi davano modo di studiare tre tipi assai diversi d'arte; di provare nel fatto come con gli stessi principî si ottenga l'intelligenza delle forme artistiche più diverse e quasi opposte; di rendere più perspicua la caratteristica di ciascuno mercé il contrasto con gli altri; e d'illustrare ed esemplificare e confermare alcuni concetti estetici, e in genere filosofici, che mi stanno particolarmente a cuore. Quanto al metodo da me tenuto in questi saggi, non ho bisogno di dichiararlo ai miei vecchi lettori, e d'altronde mi sembra che essi portino con sé gli schiarimenti necessari e sufficienti. Ma chi desideri vederlo più direttamente dibattuto e ragionato in teoria, può consultare il volume, che è uscito in luce poco prima di questo, dei ''Nuovi saggi di estetica''. (B. C., Napoli, maggio 1920)
*Nella seconda edizione (1928) fu aggiunta al saggio sul Corneille una recensione del libro del [[Karl Vossler|Vossler]] su [[Jean Racine|Racine]]. Del saggio sullo Shakespeare si ha ora una eccellente edizione presso Laterza, corredata di introduzione critica e di note filologiche da [[Napoleone Orsini]] (1948). (B.C., marzo 1950)
===''Ariosto''===
====[[Incipit]]====
La fortuna dell'''Orlando furioso'' si può comparare a quella di una donna leggiadra e sorridente, che tutti guardano con letizia, senza che l'ammirazione sia impacciata da alcuna perplessità d'intelletto, bastando, per ammirare, aver occhi e volgerli al grato oggetto. Limpidissimo com'è quel poema, nitidissimo in ogni particolare, facilmente apprendibile da chiunque possieda una generale cultura, non ha mai presentato seri ostacoli d'interpretazione, e perciò non ha avuto bisogno delle industrie dei commentatori e non è stato aduggiato dalle loro litiganti sottigliezze; né poi è andato soggetto, o assai lievemente, alle intermittenze che, per le varie disposizioni culturali dei vari tempi, hanno pur sofferto altre insigni opere di poesia. Grandi uomini e comuni lettori si sono trovati intorno ad esso in pieno accordo, come appunto intorno alla bellezza, poniamo di una signora Récamier; e nella folla di coloro che furono presi dal suo fascino, si notano un [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] e un [[Galileo Galilei|Galilei]], un [[Voltaire]] e un [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]].
====Citazioni====
*Se l'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] fosse stato un filosofo, o un poeta filosofo, avrebbe sciolto un inno all'Armonia, come non pochi se ne posseggono nella storia della letteratura, cantando quell'alta Idea che gli rendeva comprensibile la discorde concordia delle cose e, appagandogli l'intelletto, infondeva pace e gioia nell'animo. (p. 31)
*Soverchia nel ''Furioso'', la materia d'amore, perché soverchia nel cuore dell'Ariosto, nel quale essa agevolmente trapassava a sentimenti gentili, alla pietà che va oltre le tombe, alla rivendicazione dell'innocenza calunniata e della gratitudine brutalmente violata, al fervido culto pel santo nodo dell'amicizia. (p. 36)
*Bontà e generosità erano anche la sostanza del suo sentimento politico, da onest'uomo di tutti i tempi, che piange sulle sventure della patria, aborre il dominio degli stranieri, giudica severamente le oppressioni dei signori, si scandalizza per la corruttela ed ipocrisia dei preti e [[Chiesa (comunità)|Chiesa]], lamenta che le armi unite di Europa non si volgono contro il Turco ossia contro il barbaro infesto. (p. 37)
*L'Ariosto era irriverente, o, ch'è lo stesso, indifferente, spirito altrettanto areligioso quanto afilosofico, non angosciato da dubbi, non pensoso del destino umano, non curioso del significato e valore di questo mondo che vedeva e toccava, e nel quale amava e dolorava; estraneo del tutto, come a ogni altra filosofia, a quella del Rinascimento, sia del Ficini sia del Pomponazzi. (p. 40)
===''Shakespeare''===
====[[Incipit]]====
*Potrà sembrare superfluo, ma in effetto giova a procedere spediti, porre subito qui in principio l'avvertenza, che ciò che forma oggetto di studio pel critico e lo storico dell'arte, non è la persona pratica dello [[William Shakespeare|Shakespeare]], ma la persona poetica; non il carattere e lo svolgimento della sua vita, ma il carattere e lo svolgimento dell'arte sua.
====Citazioni====
*Il bene o la virtù è, senza dubbio, nello Shakespeare, più forte del male e del vizio, ma non perché superi e risolva in sé l'altro termine, sibbene semplicemente è luce verso la tenebra, è bene, è virtù; insomma, in ragione della sua qualità stessa, che il poeta discerne e coglie nella purezza e verità originale, senza sofisticarla e infiacchirla. (p. 86)
*La quintessenza di tutte queste commede (al modo stesso che, rispetto alle grandi tragedie, si può in certo senso dire dell'''Amleto'') è il ''Sogno di una notte di mezza estate''; dove le rapide accensioni, le incostanze, i capricci, le illusioni e le delusioni, le follie d'ogni sorta dell'amore si danno un corpo e tessono un loro mondo così vivo e reale come quello degli uomini che quegli affetti visitano, estasiandoli e tormentandoli, innalzandoli e abbassandoli; sicché tutto vi è parimente reale e parimente fantastico, secondo meglio piaccia chiamarlo. Il senso del sogno, di un sogno-realtà, permane e impedisce ogni freddezza di allegoria e di apologo. (p. 102)
*Quando dopo il ''Sogno'', si legge ''Romeo e Giulietta'', par di non essere usciti da quell'ambiente poetico, al quale espressamente ci richiamano Mercutio, col suo ricamo fantastico sulla Regina Mab, e, quel che è più, lo stile, le rime e la generale fisionomia della breve favola. Tutti, parlando di ''Romeo e Giulietta'', hanno provato il bisogno di ricorrere a parole e immagini soavi e gentili; e lo [[Friedrich Schlegel|Schlegel]] vi ha sentito «i profumi della primavera, il canto dell'usignuolo, il delicato e fresco di una rosa mo' sbocciata», e lo [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ha pensato allo stesso fiore: alla «molle rosa nella valle di questo mondo, spezzata dalle rudi tempeste e dall'uragano»; ed il [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]], di nuovo, alla «primavera coi suoi odori, i suoi fiori e la sua fugacità». Tutti lo hanno considerato come il poema dell'amor giovanile, e hanno riposto l'acme del dramma nelle due scene del colloquio d'amore attraverso il notturno giardino e della dipartita dopo la notte nunziale, nelle quali è stato scorto da taluni il rinnovarsi di forme tradizionali della poesia d'amore, l'«epitalamio» e l'«alba». (p. 102)
*Il male: ma se questo male fosse del tutto e apertamente male, turpe, ripugnante, la tragedia sarebbe finita prima che cominciata. Esso si chiamava, invece, per Macbeth, ''greatness'', la grandezza: la grandezza che le fatali sorelle gli hanno profetata, che il corso destinato degli eventi comincia pronto a largirgli, additandogli prossimo e certo tutto il resto, sol ch'egli non stia ad attendere inerte, ma si muova, stenda la mano e lo afferri. (p. 130)
*Nel ''Macbeth'', il bene appare solo nella vendetta che il bene compie, nel rimorso, nella punizione. Nessuna figura ne impersona la presenza. (p. 133)
*Nel ''Re Lear'', il tempestoso dramma, che è tutto una sequela di tradimenti orrendi, la bontà s'impersona, prende un nome, Cordelia; e brilla essa sola nella tempesta, ad essa sola si guarda, come in un cielo cupo all'unica stella che vi scintilla. (p. 134)
*Un odio infinito per la malvagità ingannatrice ha ispirato quest'opera {{NDR|''Re Lear''}}: l'egoismo puro e semplice, la crudeltà, la perversità muovono ripugnanza ed orrore, ma non inducono direttamente al tremendo dubbio che il bene non esista o quanto meno non sia riconoscibile e sceverabile dal suo contrario, come accade invece per l'inganno morale, che prende sembianza di rettitudine, di generosità, lealtà, e, poi che ha ottenuto il suo intento, disvela nel fatto l'impura cupidigia, l'aridità, la durezza di cuore, che sole realmente esistevano. (p. 134)
*Nella tragedia di ''Otello'', il male volge un'altra delle sue facce; e il sentimento che gli risponde è, questa volta, non la condanna mista di pietà, non l'orrore per l'ipocrisia e per la crudeltà, ma lo stupore. Jago non è il male commesso per un sogno di grandezza, non è il male per l'egoistico soddisfacimento delle proprie voglie, ma il male per il male, compiuto quasi per un bisogno artistico, per attuare il proprio essere e sentirlo potente e denominatore e distruttore anche nella subordinata condizione sociale in cui esso è posto. (p. 137)
*Dal senso violento della voluttà nella sua possanza allettatrice e dominatrice, e insieme dal brivido pei suoi effetti di abiezione, di dissoluzione e di morte, è formata la tragedia di ''Antonio e Cleopatra''.<br>Baci, carezze, languori, suoni, profumi, luccicor d'oro e di drappi lussuosi, barbaglio di luci e silenzi d'ombre, un godere ora estasiato ora spasimante e furioso, è il mondo in cui essa si svolge; e regina di questo mondo è Cleopatra, avida di voluttà, datrice di voluttà, che diffonde a sé intorno quel fremito di piacere, ne offre insieme l'esempio e l'incitamento, e insieme conferisce all'orgia un carattere regale e quasi mistico. (p. 140-141)
*''Amleto'' è stato generalmente considerato come la tragedia delle tragedie shakespeariane, quella in cui il poeta ha messo più di sé stesso, ha dato la sua filosofia, e ha riposto la chiave delle altre tutte. Ma, a parlar con rigore, nell'''Amleto'' lo Shakespeare ha messo sé stesso né più né meno che nelle altre tutte, cioè la poesia. (p. 146)
===''Corneille''===
====[[Incipit]]====
Una critica d'intonazione negativa circa le tragedie corneliane non è più da fare, perché si trova già in molti libri; e, d'altronde, se c'è un poeta estraneo al [[gusto]] e all'interessamento odierni (per lo meno fuori di Francia), questi è [[Pierre Corneille|Corneille]], e i più degli amatori di poesia e d'arte confessano senza ritegno di non reggere alla lettura di quelle tragedie, e che esse «non dicono loro niente».
====Citazioni====
*Lo [[Friedrich Schiller|Schiller]], lette le opere più lodate del Corneille, si meravigliava della rinomanza in cui era salito un autore così povero d'inventiva, magro e secco nel trattamento dei caratteri, freddo negli affetti, stentato e duro nello svolgimento delle azioni, e privo quasi sempre d'interesse. (p. 195)
*[[Wilhelm August von Schlegel|Guglielmo Schlegel]] notava in lui, al luogo della poesia, «epigrammi tragici» ed «arie di bravura», pompa e non grandezza; lo sentiva gelido nelle scene d'amore – un amore che di solito non era amore, ma un ben calcolato ''aimer par politique'', secondo la parola dell'eroe Sertorio, – e lo vedeva assai rigirato e machiavellico, e per ciò stesso ingenuo e puerile, nel concepire le cose della politica; e la più parte delle tragedie definiva nient'altro che trattati sulla ragion di stato in forma di dibattiti, con mosse non da poeta ma da giocatore di scacchi. (p. 196)
*L'ideale corneliano è stato riposto dai più recenti interpreti nella volontà per sé stessa, nella «volontà pura», superiore o anteriore al bene o al male, nella energia del volere in quanto tale, prescindendo dai suoi fini particolari. Con ciò si è ben eliminato il falso concetto che lo descriveva, invece, come l'ideale del dovere morale e della lotta trionfale tra il dovere e le passioni; e si è ottenuto l'accordo non solo con la realtà di quelle tragedie, ma anche con quanto il Corneille stesso, teorizzando, diceva nei suoi ''Discours'' circa il personaggio drammatico. (p. 210)
==''Breviario di estetica''==
*Alla domanda: – Che cosa è l'[[arte]]? – si potrebbe rispondere celiando (ma non sarebbe una celia sciocca): che l'arte è ciò che tutti sanno che cosa sia.
*Io dirò subito, nel modo più semplice, che l'arte è visione o intuizione. L'artista produce un'immagine o fantasma; e colui che gusta l'arte volge l'occhio al punto che l'artista gli ha additato, guarda per lo spiraglio che colui gli ha aperto e riproduce in sé quell'immagine.
*L'[[errore]] non è mai puro, ché, se fosse tale, sarebbe verità.
*L'errore parla con doppia voce, una delle quali afferma il falso, ma l'altra lo smentisce.
*{{NDR|L'arte}}, poiché non nasce per opera di volontà, si sottrae altresì a ogni discriminazione morale, non perché le sia accordato un privilegio di esenzione, ma semplicemente perché la discriminazione morale non trova modo di applicarlesi. [...]. Altrettanto varrebbe giudicare immorale la Francesca di [[Dante]] o morale la Cordelia di [[Shakespeare]] [...], quanto giudicare morale il quadrato o immorale il triangolo.
*Un'aspirazione chiusa nel giro di una rappresentazione, ecco l'[[arte]].
==''La letteratura della nuova Italia''==
*Chi può ora sostenere la lettura dei romanzi dovuti alla penna del focoso giornalista-epigrammista che fu [[Ferdinando Petruccelli della Gattina]] [...], che vorrebbero dare quadri della Napoli borbonica e danno invece un cumulo di cose enormi, di delitti tenebrosi, di stranezze, di scempiaggini, senza disegno e senza stile, con una disinvoltura e un brio di maniera, meccanici e falsi? (Laterza, Bari, 1974)
*Il legno, in cui è tagliato [[Pinocchio]], è l'umanità. (Laterza, 1964, vol. V, p. 331)
*Tal quale il [[Salvatore Di Giacomo|Di Giacomo]] delle novelle e de versi si ritrova nei parecchi libri che ha pubblicati di ricerche storiche [...].<br>L'erudito può fare qualche obiezione e dichiararsi mal soddisfatto e dell'accoppiamento di storia e immaginazione e della subordinazione dei problemi propriamente storici alla contemplazione sentimentale e passionale. Ma sotto l'aspetto artistico, come non accettare le pagine d'arte, che il Di Giacomo, non sapendo resistere alla propria natura, ha frammezzate ai suoi spogli di documenti? (da «Salvatore Di Giacomo», ''Letteratura della nuova Italia'', Laterza, Bari 1973)
*Tutta l'autobiografia è piena di bozzetti e raccontini che, staccandosene, costituirono poi, con qualche aggiunta, il volume: ''{{sic|Goccie}} d'inchiostro''. Alcuni sono bozzetti di bambini dove il [[Carlo Dossi|Dossi]], da un niente, sa trarre una pagina indimenticabile: come nella scenetta che s'intitola ''Le caramelle'' e che bisogna leggere piano, assaporando. (Laterza, Bari 1973)
==''La rivoluzione napoletana del 1799''==
*Una scena selvaggia coronò questi ultimi istanti del feroce martirio. La [[Luisa Sanfelice|Luisa {{NDR|Sanfelice}}]], circondata e sorretta dai fratelli dei Bianchi, salì sul palco. E si facevano gli estremi preparativi, e le infami mani del carnefice l'acconciavano sotto il taglio della scure, quando un soldato, di quelli che assistevano all'esecuzione, lasciò sfuggire accidentalmente un colpo di fucile. Il carnefice, spaurito e già sospettoso di qualche tumulto, a questo si turbò e lasciò cadere in fretta la scure sulle spalle della vittima: sicché poi, tra le grida d'indignazione del popolo, fu costretto a troncarle la testa con un coltello.<br>Quelle povere membra, che avevano finito di soffrire, vennero sepolte nella prossima chiesa di Santa Maria del Carmine. (cap. III, pp 165-166)
*Il [[Pietro Colletta|Colletta]] è passato e passa ancora, nell’opinione generale, per uno scrittore poco esatto e, quel ch’è peggio, di poca buonafede. Ora invece ogni studio particolare, che si pubblica sui fatti trattati nella sua storia (compresi i pochi esaminati di sopra), prova, se non sempre la sua esattezza (di quale storico si potrebbe pretendere codesto!), sempre la sua buona fede. Di che ho anch'io molti altri argomenti da esser persuaso, e son certo che, tra breve, riuscirà agevolissima la seguente dimostrazione. Che, cioè, il Colletta, nell’accingersi alla sua storia, si senti e si mise in disposizione di storico, alto, sereno, e, nel lavorarla, fece tutte le ricerche, che ai suoi tempi poteva fare, e non travisò volontariamente la verità, come è provato invece che la travisassero spesso volontariamente i servitori borbonici (per chiamarli col titolo da essi ambito), che scrissero in opposizione di lui. (cap. III, pp. 188-189)
*Grande è l'importanza di [[Carlo Lauberg]], l'anima di tutto il movimento rivoluzionario napoletano, colui che può ben dirsi «il primo cospiratore del moderno risorgimento italiano»<ref>Michele Rossi, ''Nuova luce risultante dai veri fatti avvenuti in Napoli pochi anni prima del 1799'', Firenze, Barbera, 1890, p. 177. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. La ragione, per la quale il Lauberg è stato trascurato dagli storici, è ben additata dal Rossi: l'attenzione si è rivolta, quasi esclusivamente, a coloro che perirono sul patibolo. (cap. V, p. 210)
*Valente chimico e seguace delle teorie del Lavoisier [...], {{NDR|Carlo Lauberg}} cercò nel 1788 di estrarre l'indaco col macerare le foglie della ''Isatis tinctoria'', e nel 1789 procurò di stabilire in Napoli una fabbrica di acido solforico.<br>Ma non era soltanto chimico, {{sic|sibbene}} versato altresì negli studi della meccanica e della matematica, [...]. (cap. V, p. 211)
==''Manifesto degli intellettuali antifascisti''==
===[[Incipit]]===
*Gl'intellettuali [[fascismo|fascistici]], riuniti in congresso a Bologna, hanno indirizzato un manifesto agl'intellettuali di tutte le nazioni per spiegare e difendere innanzi ad essi la politica del partito fascista.<ref>Testo qui [http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Croce/Manifesto.pdf]</ref><ref>e in: A.R. Papa, ''Storia di due manifesti'', Milano, Feltrinelli, 1958.</ref>. Nell'accingersi a tale impresa, quei volenterosi signori non debbono essersi rammentati di un consimile famoso [[Manifesto_del_Partito_Comunista#Manifesto_del_Partito_Comunista|manifesto]] che, agli inizi della guerra europea, fu lanciato al mondo dagli intellettuali tedeschi: un manifesto che raccolse, allora, la riprovazione universale, e più tardi dai tedeschi stessi fu considerato un errore. [...] Contaminare politica e letteratura, politica e scienza è un errore, che, quando si faccia, come in questo caso, per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa, non può dirsi nemmeno un errore generoso<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>.
===Citazioni===
*E, veramente, gl'[[intellettuale|intellettuali]], ossia i cultori della scienza e dell'arte, se come cittadini, esercitano il loro diritto e adempiono il loro dovere con l'ascriversi a un partito e fedelmente servirlo, come intellettuali hanno solo il dovere di attendere, con l'opera dell'indagine e della critica, e con le creazioni dell'arte, a innalzare parimenti tutti gli uomini e tutti i partiti a più alta sfera spirituale, affinché, con effetti sempre più benefici, combattano le lotte necessarie. Varcare questi limiti dell'ufficio a loro assegnato, contaminare politica, letteratura e scienza, è un errore, che, quando poi si faccia, come in questo caso, per patrocinare deplorevoli violenze e prepotenze e la soppressione della libertà di stampa, non può dirsi neppure un errore generoso.
*Nella sostanza, quella scrittura, è un imparaticcio scolaresco, nel quale in ogni punto si notano confusioni dottrinali e mal filati raziocini.
*Ma il maltrattamento della dottrina e della storia è cosa di poco conto, in quella scrittura, a paragone dell'abuso che vi si fa della parola "religione"; perché, a senso dei signori intellettuali fascisti, noi ora in [[Italia]] saremmo allietati da una guerra di religione, dalle gesta di un nuovo evangelo e di un nuovo apostolato contro una vecchia superstizione, che rilutta alla morte, la quale le sta sopra e alla quale dovrà pur acconciarsi;
*Chiamare contrasto di religione l'odio e il rancore che si accendono da un partito che nega ai componenti degli altri partiti il carattere d'italiani e li ingiuria stranieri, e in quest'atto stesso si pone esso agli occhi di quelli come straniero e oppressore, e introduce così nella vita della [[Patria]] i sentimenti e gli abiti che sono propri di altri conflitti; nobilitare col nome di religione il sospetto e l'animosità sparsi dappertutto, che hanno tolto perfino ai giovani dell'Università l'antica e fidente fratellanza nei comuni e giovanili ideali, e li tengono gli uni contro gli altri in sembianti ostili: è cosa che suona, a dir vero, come un'assai lugubre facezia.
*Noi rivolgiamo gli occhi alle immagini degli uomini del [[Risorgimento]], di coloro che per l'Italia patirono e morirono, e ci sembra di vederli offesi e turbati in volto alle parole che si pronunziano e agli atti che si compiono dai nostri italiani avversari, e gravi e ammonitori a noi perché teniamo salda in pugno la loro bandiera.
*Ripetono gl'intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trista frase che il Risorgimento d'Italia fu opera di una minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale e anzi par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei cittadini d'Italia di fronte ai contrasti tra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si compiacquero mai, e si studiarono a tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero d'italiani alla vita pubblica; e in questo fu la precipua origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la largizione del suffragio universale.
*La presente lotta politica in Italia varrà, per ragione di contrasto, a ravvivare e a fare intendere in modo più profondo e più concreto al nostro popolo il pregio degli ordinamenti e dei metodi liberali, e a farli amare con più consapevole affetto. E forse un giorno, guardando serenamente al passato, si giudicherà che la prova che ora sosteniamo, aspra e dolorosa a noi, era uno stadio che l'Italia doveva percorrere per rinvigorire la sua vita nazionale, per compiere la sua educazione politica, per sentire in modo più severo i suoi doveri di popolo civile.
==''Nuove pagine sparse''==
*C'è la formula della saggezza e della sapienza? C'è, ed è questa: riconoscere che senza il [[male]] la vita e il mondo non sarebbero, e tutt'insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene. (vol. 1, p. 288)
*Dirò che, in generale, gli autori da me criticati mi ricambiarono di benevolenza, forse perché sentirono che c'era in me sincero desiderio di cercare e di affermare il [[verità|vero]].
*Gli umili e gli oppressi vedendo i dolori e le ingiustizie della vita, era ben difficile che la concezione ultronea di questa non fosse pessimistica.
*Non è possibile disputare su ciò che è stato dichiarato di per sè inesistente, e cioè sul pensiero e sulla verità.
*Con dolorosa meraviglia a me è accaduto notare di recente in uomini di molta levatura di un [[Ebrei|popolo]] atrocemente perseguitato e a cui favore e protezione si è schierata tutta la maggiore e migliore parte degli altri popoli della terra, non già solo la riluttanza a vincere il loro millenario separatismo, stimolo alle deplorevoli persecuzioni, ma il proposito di rinsaldarlo, rinsaldando l’idea messianica, e contrapponendosi a tutti gli altri popoli: proposito al quale si accompagna una sorta di sentimento tragico, come di popolo destinato a fare di sé stesso [[Olocausto (sacrificio) | olocausto]] a una divinità feroce. (vol. 1, p. 345)
==''La poesia di Dante''==
===[[Incipit]]===
C'è ragione alcuna per la quale la poesia di [[Dante Alighieri|Dante]] debba esser letta e giudicata con metodo diverso da quello di ogni altra poesia?
===Citazioni===
* E veramente in qualsiasi poeta e opera di poesia è dato rintracciare, più o meno copiosi e con risalto maggiore o minore, concetti scientifici e filosofici, tendenze e fini pratici, e anche intenzioni e riferimenti riposti, presentati sotto velo trasparente o adombrati in modo misterioso come ben chiusi nella mente dell'autore. Perciò di ogni poeta, che è sempre insieme uomo intero, e di ogni poesia, che è insieme un volume o un discorso e lega molte cose squadernate, è dato compiere, oltre l'interpetrazione poetica, una varia interpetrazione filosofica e pratica, che, sotto l'aspetto da cui guardiamo, possiamo chiamare «allotria». (p. 10)
* E nella storia del buon avviamento di quelle indagini converrebbe segnare tra i più lontani precursori [[Vincenzo Borghini]], che nel cinquecento comprese la necessità metodica di ricercare documenti autentici del pensiero e del sapere di Dante, e di rifarsi alla lingua e alle costumanze dell'età sua (p. 12)
* Seguendo i principî dianzi stabiliti circa l'[[allegoria]], non ci siamo dati pensiero di ricercare se alcuni o tutti i componimenti e le narrazioni di cui si è fatto cenno, e il libretto della [[Dante_Alighieri#Vita_nuova|Vita nuova]] nel suo complesso, siano allegorici; perché, allegorizzati o no, allegorizzati ''ante'' o ''post festum'', il loro significato poetico, e il loro poetico pregio o difetto, resta il medesimo (p. 43)
==''Poesia e non poesia''==
*Il [[Vincenzo Monti|Monti]] fu, dunque rispetto ai poeti che con lui si usa mettere a contrasto, poeta di orecchio e d'immaginazione, e non punto rappresentante di un'età contro un'altra età: differenza di conformazione mentale, non di contenuto storico. E tanto poco egli chiuse un'età o appartenne a un'età chiusa, che, per contrario, formò scuola: una scuola certamente di valore scarso o nullo, ma sol perché scarso o nullo è il valore di tutte le scuole poetiche; e che per estensione e diffusione non fu inferiore ma piuttosto superiore alla foscoliana e alla leopardiana, [...]. (cap. II, Monti; p. 24)
*È stato considerato talvolta il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] come un poeta filosofo, cosa che, per le spiegazioni ora date, si dimostra non esatta per lui come è sempre inesatta per ogni poeta. La sua fondamentale condizione di spirito non solo era sentimentale e non già filosofica, ma si potrebbe addirittura definirla un ingorgo sentimentale, un vano desiderio e una disperazione cosi condensata e violenta, cosi estrema, da riversarsi nella sfera del pensiero e determinarne i concetti e i giudizi. (cap. X, Leopardi; pp. 109-110)
*E quelle, tra le ''[[Operette morali]]'', cosi intonate riuscirono di necessità frigidissime: vani sforzi di offrire rappresentazioni comiche (che non lo spirito polemico e il malumore ma solo lietezza e serena fantasia possono generare); personaggi, che sono meri nomi; dialoghi, che sono monologhi ; prosa lavoratissima ma estrinseca, e che tiene sovente qualcosa del vaniloquio accademico. (cap. X, Leopardi; p. 111)
*Certe volte, nel leggere i dialoghi delle ''Operette morali'' si presentano con insistenza al ricordo (e non sono io che ho provato pel primo questa impressione, perché vedo ora che la provò anche il Pascoli) certi altri ''Dialoghetti'', vergati dalla penna reazionaria del conte Monaldo, e si sente la somiglianza non solo nella comune predilezione letteraria per quel genere accademico, per quelle tanto abusate imitazioni da Luciano, per quei «ragguagli di Parnaso», ma anche nello spirito angusto, retrivo, reazionario, nell'antipatia pel nuovo e vivente; [...]. (cap. X, Leopardi; p. 111)
*Per ritrovare, sotto il rispetto artistico, il Leopardi schietto e sano bisogna dunque cercarlo, non dove egli polemizza, ironizza e satireggia, e ride male, ma dove si esprime serio e commosso ; e questo è il Leopardi migliore delle stesse ''Operette'' quello, per es., di alcune pagine del dialogo di Timandro ed Eleandro, che tanto si avvicinano al tono delle più belle lettere dell'''Epistolario''. (cap. X, Leopardi; pp. 112-113)
*Nel ''[[Giacomo Leopardi#XXV – Il sabato del villaggio|Sabato del villaggio]]'' la scena poetica che avrebbe dovuto suggerire coi suoi stessi tocchi il pensiero della gioia aspettata, che è unica e vera gioia, della gioia di fantasia, è commentata da una critica riflessione e appesantita da un allegorizzamento, che prende forma di rettorica esortazione al «garzoncello scherzoso». (cap. X, Leopardi; pp. 117-118)
*[...] non bisogna lasciarsi fermare dalla somma correttezza e proprietà ed eleganza con la quale la poesia del Leopardi si presenta, ma guardare in là e osservare che sotto quella irreprensibilità letteraria, se non si avverte mai vuoto nel pensare e nel sentire, nondimeno, poeticamente, si ritrova ora il forte ora il fiacco, ora il pieno e ora il lacunoso, e affermare che la poesia del [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è assai più travagliata di quanto non si sospetti o di quanto non si creda. C'è in essa dell'arido, c'è della prosa, c'è del formalmente letterario, e c'è insieme poesia dolcissima e purissima e armoniosissima ; e forse quell'impaccio, che precede o segue i liberi movimenti della fantasia e del ritmo, fa meglio sentire il miracolo della creazione poetica. (cap. X, Leopardi; pp. 118-119)
*La rappresentazione della realtà e la bellezza sono in arte la stessa cosa, e [...], dove si sente che manca la bellezza, manca nient'altro che la perfezione stessa del rappresentare. (cap. XIX, ''Balzac''; p. 247)
*È proprio delle democrazie preferire in arte i valori scadenti ai genuini, che sono aristocratici e antiutilitari. ("Schiller")<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
==''Storia del Regno di Napoli''==
===[[Incipit]]===
Qualche tempo fa, nel mettere ordine tra i miei libri e nel riunire in un solo scaffale tutti quelli attinenti alla storia napoletana, mi tornò tra mano il raro volume di Enrico Cenni, ''Studi di diritto pubblico'', e lo lessi da cima a fondo come non avevo fatto per l'innanzi.
===[[Citazioni]]===
* Mi stava vivo nel ricordo [[Enrico Cenni]], cattolico e liberale, napoletano e italiano, giurista e filosofo, così come l'avevo conosciuto negli ultimi suoi anni, con l'alta persona, i canuti capelli, gli occhi scintillanti, e mi pareva non solo comandarmi con la sua autorità l'accoglimento di quei concetti, ma, col richiamarmi ai doveri della pietà filiale, farmi vergognare di avere altra volta tenuto in proposito assai diverso pensiero. Pure, alla fine, non senza qualche riluttanza, il mio spirito critico riprese il sopravvento, e cominciai mentalmente a discutere col bravo Cenni, come se egli fosse ancora vivente ed io presso al suo letto d'infermo, dove mi recavo a visitarlo. (p. 19)
* È ormai noto: il Vespro siciliano, che ingegni poco politici e molto rettorici esaltano ancora come grande avvenimento storico, laddove fu principio di molte sciagure e di nessuna grandezza. Non la conquista angioina, ma quella ribellione e distacco della Sicilia infranse l'unità della monarchia normanno-sveva, ne fiaccò le forze, le rapì la sua storica missione, e diè origine veramente al regno di Napoli, a quel «Regno» che visse più secoli di vita e di cui molte tracce permangono nelle odierne condizioni sociali e nei costumi di queste terre. (pp. 30-31)
* Il possesso del regno di Napoli fu per la Spagna un accrescimento di potenza politica, e più ancora di prestigio, e un punto d'appoggio militare, ma, tutto sommato, una passività economica. (p. 189)
* La Spagna governava il regno di Napoli come governava sé stessa, con la medesima sapienza o la medesima insipienza; e, per questo rispetto, tutt'al più si può lamentare che il regno di Napoli, poiché doveva di necessità unirsi ad altro stato più potente, cadesse proprio tra le braccia di quello che era il meno capace di avvivarne la vita economica, e col quale non gli restava da accomunare altro che la miseria e il difetto di attitudini industriali e commerciali. (p. 190)
* Pure, nel crollo che seguì, quello stato che fu l'antico [[regno di Napoli]] non moriva del tutto ingloriosamente, e il suo esercito – quella parte del suo esercito che non si era dissipata o unita alla rivoluzione – salvò l'onore delle armi sul Volturno e a Gaeta. E noi dobbiamo inchinarci alla memoria di quegli estremi difensori, tra i quali erano nobili spiriti, come quel [[Matteo Negri]] che nel '48 era andato anche lui alla difesa di Venezia, ma nel '60 non seppe staccarsi dalla bandiera del suo reggimento, e, italiano, cadeva ucciso in combattimento contro italiani. (p. 331)
===[[Explicit]]===
Ricercando la tradizione politica nell'Italia meridionale, ho trovato che la sola di cui essa possa trarre intero vanto è appunto quella che mette capo agli uomini di dottrina e di pensiero, i quali compierono quanto di bene si fece in questo paese, all'anima di questo paese, quanto gli conferì decoro e nobiltà, quanto gli preparò e gli schiuse un migliore avvenire, e l'unì all'Italia. Benedetta sia sempre la loro memoria e si rinnovi perpetua in noi l'efficacia del loro esempio!
==''Storia d'Italia dal 1871 al 1915''==
===[[Incipit]]===
Nel 1871, fermata la sede del regno in Roma, si ebbe in Italia il sentimento che un intero sistema di fini, a lungo perseguiti, si era in pieno attuata, e che un periodo storico si chiudeva.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
===Citazioni===
*Si sostenne, oltre alle guerre, la lunga e dolorosa guerriglia del [[brigantaggio]], inacerbitosi nell'Italia meridionale, come di solito nelle rivoluzioni e nei passaggi di governo, e che fu domato finalmente e per sempre: cosicché la parola "brigantaggio" poté a poco a poco dissociarsi dal nome del paese d'Italia, al quale era stata congiunta forse più che ad altra parte di Europa, almeno nei tempi moderni. (p. 29)
*Lo schiacciamento, che seguì, della Francia da parte delle genti germaniche, e l'esegesi storico-filosofica che ne dettero i pensatori e professori d'oltre Reno, sembrarono avvolgere nel funebre sudario tutte le razze latine: la [[battaglia di Sedan]] prendeva l'aspetto di una ''finis Romae''. (p. 111)
==''Storia d'Europa''==
===[[Incipit]]===
Alla fine dell'avventura napoleonica, sparito quel geniale despota dalla scena che tutta occupava, e mentre i suoi vincitori s'intendevano o procuravano d'intendersi fra loro e di procedere d'accordo per dare all'Europa, mercé restaurazioni di vecchi regimi e opportuni rimaneggiamenti territoriali, uno stabile assetto che sostituisce quello fortemente tenuto per sempre precario dell'Impero della nazione francese, – in tutti i popoli si accendevano speranze e si levavano richieste d'indipendenza e di libertà. E queste richieste si facevano più energiche e frementi quanto più si opponevano repulse e repressioni; e le speranze presto si ravvivavano, e i propositi si rafforzavano, attraverso le delusioni e le sconfitte.
===Citazioni===
*La [[libertà]] (ripeteva [[Luigi Blanc]]) è una «parola», è un'«esca per gli ingenui», non essendovi altra libertà che quella che si ottiene nello Stato con l'«organizzazione del lavoro». (p. 126)
==''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte''==
===[[Incipit]]===
La storia è scienza o arte? – Questa domanda è stata fatta molte volte; ma l’opinione che se ne ha ordinariamente, nel mondo letterario, è che sia una domanda triviale, di quelle che soltanto il confusionismo volgare si suol proporre e malamente risolvere. Infatti, quei che l’han mossa e la muovono, o non le danno essi stessi un senso determinato o, quando son costretti a darglielo, si limitano a significar con essa, semplicemente: «se la storia, oltre all’essere esattamente appurata, debba essere rappresentata con vivacità e scritta artisticamente bene». E, al senso indeterminato della domanda, fa riscontro quello delle risposte, delle quali la più comune è questa: che «la storia sia scienza ed arte, al tempo stesso».
===[[Explicit]]===
Con questo siamo giunti al termine del nostro assunto, ch’era di provare come ci sia difatti una ''ragione interna'', per la quale le parole ''storia'' ed ''arte'' sono state messe tante volte in connessione, e di mostrare in che stia realmente la connessione. L’assunto è adempiuto colla ''riduzione della storia sotto il concetto generale dell’arte''.
==''Teoria e storia della storiografia''==
===[[Incipit]]===
Quasi tutti gli scritti che compongono la presente trattazione furono inseriti in atti accademici e riviste italiane tra il 1912 e il '13; e poiché rispondevano a un disegno, poterono senza sforzo congiungersi in un libro, pubblicato in lingua tedesca col titolo: ''Zur Theorie und Geschichte der Historiographie'' (Tübingen, Mohr, 1915).
===Citazioni===
*è evidente che solo un interesse della vita presente ci può muovere a indagare un fatto passato; il quale, dunque, in quanto si unifica con un interesse della vita presente, non risponde a un interesse passato, ma presente. (p. 12)
*Ma anche nei giorni nostri sarebbe divertente e istruttivo catalogare le forme d'insinuazione onde storici, che passano per gravissimi, si valgono per introdurre le loro personali immaginazioni: «forse», «parrebbe», «si direbbe», «piace pensare», «giova supporre», «è probabile», «è evidente», e simili; e notare come talvolta essi vengano omettendo insensibilmente codeste cautele e raccontino, quasi le avessero vedute, cose che essi stessi hanno escogitate per finire il loro quadro, e per le quali resterebbero assai imbarazzati se avvenisse che uno, indiscreto al pari di un enfant terrible, chiedesse loro: «Come lo sapete? chi ve lo ha detto?». (p. 33)
*Le storie meramente politiche s'indirizzano in prima linea ai diplomatici, e quelle militari ai militari; ma la storia etico-politica s'indirizza agli uomini di coscienza, intenti al loro perfezionamento morale, che è inseparabile dal perfezionamento dell'umanità, e può dirsi veramente un grande esame di coscienza che l'umanità a volta a volta esegue di sé stessa nel suo operare e progredire. (p. 289)
*Qual è il carattere di un popolo? La sua storia: tutta la sua storia e nient'altro che la sua storia. La coincidenza è, in questo caso, perfetta, o, piuttosto, non si tratta di coincidenza ma d'identità. (p. 291)
==''Storie e leggende napoletane''==
===[[Incipit]]===
Quando, levandomi dal tavolino, mi affaccio al balcone della mia stanza da studio, l'occhio scorre sulle vetuste fabbriche che l'una incontro all'altra sorgono all'incrocio della via della Trinità Maggiore con quelle di San Sebastiano e Santa Chiara.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
===Citazioni===
*A me giova intanto, all'ombra degli alti tetti e tra le angustie delle vecchie vie, riparare nella più vasta ombra delle memorie; e il prossimo [[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|monastero di Santa Chiara]], che re [[Roberto d'Angiò|Roberto]] e la pia regina [[Sancha d'Aragona (1285-1345)|Sancia]] elevarono in questa parte di Napoli che si diceva «extra hortos», presso le mura e la porta cumana o «regale», e riccamente dotarono («Virginis hoc Clare templum struxere beate Postea dotarunt donis multisque bearunt», verseggia e rimeggia una delle iscrizioni del campanile), mi riporta al moto francescano, che con gli angioini si sparse anche nel mezzogiorno d'Italia. L'ideale del [[Francesco d'Assisi|poverello d'Assisi]] consolò la dolorosa Sancia, non amata dal regio consorte; e finì col mostrare la sua virtù sullo stesso re, il quale, vecchio, affranto per la morte dell'unico figliuolo, indossò l'abito di terziario, e in quell'abito volle essere sepolto in Santa Chiara, e così si vede steso sul sarcofago, attorniato dalle tombe dei figliuoli e nipoti. Pittori e scultori, venuti di Toscana, adornarono di affreschi giotteschi e di storie in rilievo la semplice chiesa francescana, dal tetto composto di grandi travi di legno scoperte, che doveva essere alcuni secoli dopo furiosamente invasa e brutalmente violata dal fasto dei cartocci, degli ori e delle ammanierate pitture, ma non sì che vi rimanessero affatto soffocate le espressioni, e quasi direi le proteste, della ingenua arte del Trecento. (da ''Un angolo di Napoli'', I, pp. 17-18)
*{{NDR|La ''[[Tomba di Jacopo Sannazaro]]'', custodita all'interno della chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina, a Napoli}} [...] si proverà sempre una commozione, quando, attraversata la piccola e ora povera chiesetta, che ha preso l'aria di una chiesa di villaggio, e girato dietro l'altar maggiore, ci si vede a un tratto, innanzi, la solenne mole marmorea della tomba del poeta. [...] Il critico d'arte troverà, come ha trovato, non poco da riprendere, sia nell'architettura e nelle proporzioni del mausoleo, sia nei particolari delle decorazioni, nelle due statue di Apollo e Minerva di disegno non puro, e nello stesso bassorilievo, confuso nella composizione ed esagerato nei movimenti delle figure. Ma, nonostante la scarsa originalità e la poca squisitezza dell'opera, l'effetto suo è grande come affermazione e celebrazione lussureggiante dell'arte classica del Sannazaro nel cuore dell'umile chiesetta cristiana. E in tutta quella gloria di simboli e di allegorie l'occhio cerca e affisa in alto il volto del poeta, grave e dolce, dai lineamenti segnati dalla mestizia, dallo sguardo da cui tralucono la genialità dell'arte e la bontà dell'animo affettuoso. (da ''La chiesetta di Jacopo Sannazaro'', pp. 225-226)
*{{NDR|Sul ''[[San Michele che scaccia il demonio]]'' di Leonardo da Pistoia}} Fatto sta, che nel quadro del Pistoia quel bel volto di giovane donna, dai biondi capelli e dai dolci occhi, appare calmo, quasi sorridente, ed ella piega le braccia e le mani in molle atto voluttuoso, e par che non si accorga nemmeno della lancia che l'angelo le ha infitta sul dorso serpentino, sia che non la prenda molto sul tragico, sia che non voglia, pur nel languire morendo, scomporre la propria attraente vaghezza. E il dipinto destinato a colpire le fantasie per la terribilità del castigo inflitto a colei<ref>Secondo alcune indiscrezioni dell'epoca [[Vittoria Colonna|Vittoria d'Avalos]] che avrebbe tentato di sedurre il cardinale Diomede Carafa, committente del dipinto. {{cfr}} ''Storie e leggende napoletane'', pp. 228-229.</ref>che tentò scrollare una salda virtù, le sedusse invece con quell'immagine; e nel linguaggio del popolino dei contorni rimase come paragone di elogio: «Bella come il diavolo di Mergellina». (da ''La chiesetta di [[Iacopo Sannazzaro]]'', p. 229)
*[...] le vecchie leggende rapidamente tramontano nella odierna trasformazione edilizia e sociale di Napoli, e le nuove non nascono, o piuttosto noi non ce ne avvediamo, e se ne avvedranno i nostri posteri, quando raccoglieranno qualche frammento del nostro presente sentire e immaginare, reso vieppiù fantastico dalle esagerazioni tradizionali, circondato dal fascino dell'antico o del vecchio, e fissato sopra taluna delle nostre ora tanto vilipese architetture e sculture. E coloro, «che questo tempo chiameranno antico», lo chiameranno forse anche «il buon vecchio tempo», come noi ora diciamo della Napoli del Settecento, e già, quasi quasi, di quella anteriore al Sessanta. (da ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', p. 332)
==''Un paradiso abitato da diavoli''==
*[...] un [[popolo]] non è in grado di ribattere le calunnie come un individuo e alle sofistiche accuse scopre assai più indifeso il fianco che non gl'individui. Gli sciocchi, gl'ingenerosi, i combattitori a vuoto e con poca spesa e con poco rischio, i plebei di cuore e di mente, sono perciò sempre proclivi a ingiuriare i popoli [...] (p. 21)
*Accade, d'altra parte, che, pur nella poco alacre vita civile e politica, l'umana virtù si affermi nei particolari, contrastando al generale, e talora negli episodi, e perfino essa sorga dal mezzo stesso dei vizi, come loro correlativo. Onde un popolo che non ha bastevole affetto per la cosa pubblica potrà avere assai vivo quello per la famiglia, per la quale sarà disposto a ogni sacrificio; un popolo indifferente avere la chiaroveggenza dell'indifferenza; un popolo poco operoso nei commerci e negli affari valer molto nella contemplazione dell'arte e nelle indagini dell'intelletto; un popolo privo di spirito di gloria saper ben cogliere il gonfio e il falso delle umane ambizioni e operare nel riso un lavacro di verità. E via discorrendo.<br/>Sulla logica di queste considerazioni, il popolo napoletano è stato perfino più volte difeso, e il suo atteggiamento verso la vita ha suscitato simpatie [...] [[Napoli]] è apparsa come un'oasi nella quale sia possibile ritrarsi per obliare, riposare e respirare in mezzo a un popolo che di politica non cura o, tutt'al più, la prende a mera materia di chiacchiera, e, chiacchierandone senza riscaldarsi, spesso la giudica con spregiudicato acume. (p. 25)
*[...] se ancor oggi noi accettiamo senza proteste o per nostro conto rinnoviamo in diversa forma l'antico biasimo<ref>Il riferimento è al proverbio: Napoli è un paradiso abitato da diavoli.</ref>, e se, anzi, non lasciamo che ce lo diano gli stranieri o gli altri italiani ma ce lo diamo volentieri noi a noi stessi, è perché stimiamo che esso valga da sferza e da pungolo, e concorra a mantener viva in noi la coscienza di quello che è il dover nostro. E, sotto questo aspetto, c'importa poco ricercare fino a qual punto il detto proverbiale sia vero, giovandoci tenerlo verissimo per far che sia sempre men vero. (pp. 26-27)
*{{NDR|Su [[Francesco Mazzarella Farao]]}} Uno di quei dotti a cui la dottrina nuoce. (p. 88)
*I ''lazzari'' erano, dunque, l'infima classe dei proletari di [[Napoli]], quella classe che i sociologi moderni contrappongono al proletariato industriale, del quale infatti forma spesso l'antitesi e talvolta l'avversaria, col nome di «proletariato cencioso» (''Lumpenproletariat''). Naturalmente, codesti proletari napoletani, oltre i caratteri comuni dei proletari in generale, e in ispecie a quelli delle grandi città, hanno alcuni caratteri particolari, determinati dalle condizioni particolari del nostro paese. Qui il clima è mite, la vita relativamente facile, si può dormire all'aria aperta e nutrirsi di poco, far di meno di molte cose e per conseguenza esser disposti alla spensieratezza; La conformazione morale e intellettuale non spinge alla rivolta, ma inclina agli accomodamenti e alla rassegnazione (p. 89).
*Una cosa, di cui non mi so dar pace, è che in Napoli siano spariti tutti gli {{sic|edifizi}} dei «[[Sedili di Napoli|Sedili]]» o «Seggi» della città.<br>Si pensi un po'! Per secoli e secoli, dal medioevo fino all'anno 1800, i seggi avevano rappresentato l'organamento della cittadinanza napoletana, la distinzione della nobiltà e del popolo, l'amministrazione municipale. «Cavaliere di seggio» era la denominazione usuale del patriziato, che risonava accompagnata da ammirazione e {{sic|reverenza}}: e aneddoti e novelle e commedie ne rimandavano a lor modo l'eco, quando si facevano a ritrarre scherzosamente i napoletani e le loro vanterie. Di una leggiadra gentildonna si madrigaleggiava, talvolta, che era un «fiore» del suo «seggio»; e «a la flor de Nido» è indirizzata una celebre canzone de [[Garcilaso de la Vega]]. Gli stemmi dei sedili – lo sfrenato cavallo di bronzo in campo d'oro di Nido, quello frenato in campo azzurro di Capuana, i tre verdi monti in campo d'argento di Montagna, la porta d'oro in campo azzurro di Portanova, l'Orione o, come si diceva popolarmente, il [[Leggenda di Colapesce|Pesce Nicolò]] di Porto – stavano innanzi agli occhi di tutti, familiari geroglifici, e il primo, il cavallo sfrenato, fu sovente tolto in {{sic|iscambio}} con lo stemma stesso della città di Napoli. (da ''I {{sic|seggi}} di Napoli'', p. 115)
*Nelle lotte che {{sic|precessero}}, prepararono e accompagnarono la rivoluzione detta di [[Masaniello]], [[Giulio Genoino (XVII secolo)|Giulio Genoino]], che ne fu la mente direttrice, coltivava il concetto o l'utopia del pareggiamento dei due primi sedili nobili e del sedile del Popolo, che si sarebbero {{sic|dovuto}} dividere tra loro in parti uguali il governo della città. Utopia affatto anacronistica, di carattere medievale, perché la realtà effettuale era che i sedili invecchiavano, e invecchiava la nobiltà e il suo correlativo, il buon popolo; e fuori dei sedili così dei nobili come del popolo si {{sic|moveva}} la nuova vita sociale, gli avvocati, i letterati, i pubblicisti, tutti quelli che poi, nel secolo decimottavo, promossero le riforme e fecero la [[Repubblica Napoletana (1799)|rivoluzione dell'anno 99]].<br>Che cosa potevano essere agli occhi di costoro i sedili, che usurpavano l'amministrazione della città, e anzi addirittura la rappresentanza del Regno, in nome di una tradizione illanguidita, di classi sociali logore, e con gli abiti del servilismo e della vuota esteriorità formatisi durante il viceregno {{sic|spagnuolo}} e non certo radicalmente mutati durante il nuovo regno borbonico? (da ''I {{sic|seggi}} di Napoli'', pp. 122-123)
*I gelati napoletani, «''les glaces à la napolitaine''», acquistarono reputazione e diffusione mondiale, sicché qualche dotto tedesco non dubiterebbe d'includerli (come è stato fatto per altre cose simili, per esempio la birra nei rispetti dell'influsso germanico) tra i maggiori ''Kultureinflüsse'', esercitati da Napoli. (pp. 147-148)
*Il [[Palazzo Cellammare|palazzo Cellamare]] a Chiaia appare tutto chiuso e appartato dalla frequentata e rumorosa strada sottostante. Posto in alto, sul declivio della collina delle Mortelle, ha un po' l'aria di una fortezza e volge verso il riguardante una maestosa facciata rossastra, lavorata a mattoni, sopra un largo basamento bruno di grossi quadroni di piperno, con un corpo avanzato di costruzione. Un cancello di ferro lo segrega dalla strada: un albero di palma l'ombreggia: una ricca porta barocca, una sorta d'arco di trionfo, sorge più indietro, quasi decorazione da teatro, e sotto di essa passa un viale, che si dirige in salita, senza che dal basso si scorga dove {{sic|riesca}}.<br>Anche a osservarlo di fuori, dà all'occhio la mescolanza di severo e di pomposo, di cinquecento e di settecento, rispondente alle due età della costruzione e del rifacimento. (da ''Il Palazzo Cellamare a Chiaia e il principe di Francavilla'', p. 204)
==''La filosofia di Giambattista Vico''==
*Il gesuita padre Domenico Lodovico (autore del distico, che si legge sotto il ritratto del Vico), ricevuta la seconda ''Scienza nuova'', mandò all'autore, con pratico senno, un po' di vino della cantina e un po' di pane della casa gesuitica della Nunziatella, con una graziosa letterina nella quale lo pregava di accettare ''codeste cosucce, comeché semplici, quando né pure il bambin Giesù rifiuta le rozze offerte dei pastorelli''.(p. 305)
==Citazioni su Benedetto Croce==
*Al cerchio ristretto dei discepoli e amici di Croce – composto per lo più di uomini che rappresentano la cultura ufficiale (la scuola, le università, le accademie) io non ho mai appartenuto. Ma ho invece respirato l'aria di altri ambienti in cui l'insegnamento di Croce era penetrato per vie forse indirette. ([[Eugenio Montale]])
*Anche nell'archivio di Benedetto Croce è stata trovata una lettera di raccomandazione per [[Giambattista Vico]]. ([[Francesco De Lorenzo]])
*Coloro che immaginano un Croce che ha svalutato la scienza, soltanto perché dalla logica l'ha trasferita nella pratica, dimenticano che teoria e pratica sono presso il Croce un rapporto, sicché né la teoria è superiore all'azione né l'azione alla teoria; ma l'una e l'altra sono la perenne e dialettica sintesi della realtà. ([[Francesco Flora]])
*Croce [...] avrebbe potuto essere capo provvisorio dello Stato, se solo avesse accettato di candidarsi. [[Pietro Nenni]] gli aveva già promesso il voto dei socialisti, chiedendogli in cambio un segno di disponibilità. Ma il filosofo declinò con una nobile lettera: chissà, la storia d'Italia avrebbe potuto essere diversa, anticipando il centrosinistra. ([[Stefano Folli|Stefano Folli)]]
*Croce è un caso rarissimo! Ed ecco che l'astuta tenacia che egli ha affermato lottando per un ventennio contro il [[fascismo]] – non all'estero ''ma restando in patria'' – ora ha la sua ricompensa. Il suo prestigio è enorme; il vecchio filosofo ha oggi più autorità morale, più influenza, più ''potere'' che qualsiasi uomo politico, [[Carlo Sforza|Sforza]] non eccettuato. Sforza emigrò. Croce non emigrò. Perciò Croce è più forte. Interessante nevvero?... Con me fu delizioso. Temevo, all'inizio, di trovarlo senile: ha quasi ottant'anni e li dimostra. Ma nella conversazione il volto pergamenaceo si animò; e {{NDR|a}} un tratto mi apparve giovane, o, quanto meno, senz'età: un agile coboldo pieno di saggezza e di umorismo. Parlò molto della [[Germania]], spesso con amarezza, ma poi di nuovo con ammirazione. Come intimamente gli è nota la poesia tedesca! Mi recitò [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] con una pronunzia tutta sua, ma senz'errore. ([[Klaus Mann]])
*Croce era convinto che l'istituto monarchico offrisse maggiori garanzie di laicità rispetto alla repubblica guidata dalla Democrazia cristiana. Per molti cattolici l'Italia era "il giardino del Vaticano". ([[Eugenio Scalfari]])
*Croce fu certamente uno straordinario studioso, un attento amministratore delle sue fortune intellettuali, un ricercatore capace e paziente. Fu anche un critico letterario che decisamente accettò soltanto quello che rientrava nel suo «sistema». Fu anche un uomo politico libero dalle strutture dei partiti e sempre con lo sguardo rivolto alla storia, oltre la cronaca. Ma, per tutti, è stato la testimonianza di come si possa vivere sul pianeta Terra con la illusione di essere immortali. ([[Francesco Grisi]])
*Croce scoprì che le sue idee filosofiche perdevano terreno di fronte alla neo-scolastica dei cattolici e alle eresie del rinnegato [[Giovanni Gentile|Gentile]]. Se in un primo tempo aveva salutato con favore l'autoritarismo del regime, ora non poteva sopportarne il cattivo gusto e il materialismo, la crassa ignoranza e la confusione mentale. Non ci si poteva aspettare che gente che aveva ricevuto il suo tipo di educazione liberale desse la propria approvazione a un credo fondato sul misticismo irrazionale, né al fatto che Mussolini incoraggiasse la cultura soprattutto per ragioni di prestigio nei confronti del mondo esterno. ([[Denis Mack Smith]])
*«Da sempre», ho detto: perché, venuto su in ambiente di cultura e crescendo in età di ragione quando a [[Napoli]] il nome di Benedetto Croce si diffondeva occupando ogni anno più spazio nella mente dei suoi coetanei, mi è impossibile di risalire ad un momento in cui a me quel nome fosse ignoto. Anzi posso dire di averlo fin da ragazzo, cogliendolo sulle labbra di altri (forse di [[Vittorio Spinazzola]], forse di [[Francesco Saverio Nitti]]), sentito come un bellissimo nome, esprimente già nel suono e nella connessione delle due parole l'alta personalità di chi lo portava. ([[Vincenzo Arangio-Ruiz]])
*Di quei tristi anni Benedetto Croce fu veramente il faro e la guida. ([[Barbara Allason]])
*E un altro sorrisetto, ma un po' più sardonico, regalò a un ritratto di [[Paul Valéry|Valéry]] che illustrava un articolo sui «Charmes». «Vi pare un poeta?» ci chiese. Osammo rispondere di sì. «Fa a volte bei versi, ma li fabbrica con la macchina dell'intelletto... Ma anche l'intelletto suo è disorganico, frammentario. È un dilettante dell'intelligenza». Restammo perplessi, forse impersuasi. E forse se ne accorse, ma finse di niente, e continuò a conversare amabilmente. ([[Giovanni Titta Rosa]])
*[[Giustino Fortunato]] e Benedetto Croce rappresentano [...] le chiavi di volta del sistema meridionale e, in un certo senso, sono le due più grandi figure della reazione italiana. ([[Antonio Gramsci]])
*I suoi libri e i suoi articoli erano per me – come per tanti altri – quello che gli scritti dei poeti, filosofi e storici di una volta erano stati per la generazione del Risorgimento. Quello che sentivamo, Croce ce lo diceva in parole chiare e diritte... Quando lo scoraggiamento – come talvolta avveniva – s'impadroniva di me, bastava pensare... ([[Massimo Salvadori]])
*Il Croce evitò con cura i tecnicismi d'ogni sorta: lo "aborrimento del gergo filosofico, che spesso cela l'incertezza e l'oscurità del pensiero" e la sua inclinazione a "servirsi del linguaggio ordinario" sono da lui esplicitamente dichiarate [...] giova non poco a conferire limpidezza alla pagina crociana. ([[Tullio De Mauro]])
*Il Croce, per conto suo, fu meno crociano di molti suoi seguaci per il fatto che in lui il temperamento, il gusto, non furono quasi mai sopraffatti dai suoi schemi teorici. ([[Leo Valiani]])
*Il Croce si è sempre trovato a suo agio di fronte ad artisti pienamente «sliricati», totalmente aderenti a un motivo fondamentale, a uno stato d'animo unitario. Artisti come [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e [[Giovanni Verga|Verga]] perevano nati apposta per lui perché ogni loro pagina li contiene per intero. ([[Leo Valiani]])
*Il merito di Croce fu di far piazza pulita, con spirito dialettico, di ogni misura estrinseca alla sostanza delle opere; [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] ne fu impedito dal suo classicismo. ([[Theodor W. Adorno]])
*In fondo Croce era un campione di ignoranza scientifica e dunque di ignoranza ''tout court'', oltre che un paladino delle cause perse. ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*Innanzi alla corsa della maggior parte degli uomini di cultura di ogni paese a porre la scienza a servizio dei compiti della guerra, Croce fu allora tra i pochissimi che tenne fede al dovere verso la Verità, ed il solo, in [[Italia]], a scrivere e a combattere apertamente le nuove storture mentali e morali. ([[Vittorio de Caprariis]])
*La più efficace difesa della civiltà e della cultura... si è avuta in Italia, per opera di Benedetto Croce. Se da noi solo una frazione della classe colta ha capitolato di fronte al nemico... a differenza di quel che è avvenuto in [[Germania]], moltissimo è dovuto al Croce. ([[Guido De Ruggiero]])
*La protesta per il passo della morte è più religiosa che la sua accettazione, e il [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è più religioso del Croce. Dal Leopardi possono venire le aperture pratiche religiose, dal Croce può venire il servizio ai valori. Il Croce è greco-europeo, perché la civiltà [[Europa|europea]] porta al suo sommo l'affermazione dei valori. Il Leopardi comprende questi (le virtù), ma cerca gl'individui, e li vede morire, non li trova più, sono i morti. È aperto, dunque, al tu; in potenza ci sono le aperture pratiche religiose. ([[Aldo Capitini]])
*Ma Croce, che proprio a due passi da qui, in mezzo ai suoi libri nella casa di calata Trinità Maggiore, odiava il fascismo e che per venticinque anni poté pubblicare i fascicoli della “Critica” e scrivere liberamente, ebbene: questo Croce valeva per Mussolini molto più di un Croce martirizzato, ridotto al silenzio o addirittura esiliato… ([[Sándor Márai|Sandor Marai]])
*Ma se di Croce restasse un solo pensiero, quello secondo il quale lui prestava fede alla lettera delle cose espresse, alla resa concreta di ogni arte, basterebbe da solo a tener diritta per la vita la spina dorsale di uno scrittore contro ogni confusione di lingua, distrazione dall'uomo e dalla «parola» nel significato «[[Francesco Flora|floriano]]» del termine. ([[Domenico Rea]])
*Merita schiaffi, pugni e fucilate nella schiena l'italiano che manifesta in sé la piu piccola traccia del vecchio pessimismo imbecille, denigratore e straccione che ha caratterizzata la vecchia Italia ormai sepolta, la vecchia Italia [...] di professori pacifisti (tipo Benedetto Croce, [[Claudio Treves]], [[Enrico Ferri]], [[Filippo Turati]]). (''[[Manifesti futuristi]]'')
*Nella prima frattura tra Croce e Gentile è Croce il più vicino al fascismo originario. È Croce a immettere nella cultura italiana Georges Sorel che è uno dei primi riferimenti culturali del fascismo, è Croce che parla, sia pure in una dimensione critica, di Stato etico; è Croce che persino incoraggia il fascismo e lo paragona alle orde sanfediste del cardinale Ruffo, ritenendo che il fascismo abbia la funzione di spazzare il campo dal bolscevismo e dalla crisi spirituale e di rimettere in piedi l'autorevole Stato italiano. Ricordo infine che è Croce a suggerire Gentile come ministro della pubblica istruzione per realizzare quel progetto di riforma della scuola che lui, da ministro, aveva avviato in epoca giolittiana. In questa visione, il fascismo ha per Croce una funzione propedeutica al ripristino del vero liberalismo. ([[Marcello Veneziani]])
*Non capisce, ma non capisce con autorità e competenza. ([[Leo Longanesi]])
*Perché ho votato per la monarchia? Ero liberale e crociano. E Croce riteneva che soltanto la monarchia avrebbe potuto arginare la pressione del Vaticano. ([[Eugenio Scalfari]])
*Potei invece pochi giorni dopo vedere a Napoli un vero esiliato di particolar natura: Benedetto Croce. Per decenni era stato il capo spirituale della gioventù, aveva poi avuto, come senatore e come ministro, tutti gli onori esteriori del paese, sin che la sua opposizione al fascismo lo mise in conflitto con Mussolini. Rinunciò alle cariche e si trasse in disparte; ma questo non bastò agli intransigenti, che volevano spezzare e, se necessario, anche punire la sua opposizione. Gli studenti, che oggi, in contrasto al passato, sono dovunque le truppe d'avanguardia della reazione, gli assaltarono la casa e gli ruppero i vetri. Ma quell'uomo piccoletto e piuttosto pingue, dagli occhi intelligenti ed arguti, che sembrerebbe a tutta prima un comodo borghese, non si lasciò intimidire. Non lasciò il paese, rimase in casa sua dietro il gran bastione dei suoi libri, benché venisse invitato da università americane e straniere. ([[Stefan Zweig]])
*Proveniva dal Settecento europeo; armato di tutte le armi della Ragione e della Certezza. La solare perentorietà della storia lo domina e lo possiede; organizza e architetta il suo pensiero, lo dispone in un linguaggio vasto, ricco, fluente: un grande fiume di primavera, in pianura. Croce pensa per sé e per tutti; l'Enciclopedia storica e filosofica ch'egli rappresenta risponde a tutte le necessità. Egli non dimentica e non dubita: le sue certezze riposano sull'archivio e lo schedario. ([[Giovanni Artieri]])
*Secondo Croce, nessun sostanziale e intimo rapporto rilega l'[[opera d'arte]] al proprio tempo. In quanto prodotto di una personalità estetica, l'opera d'arte è fuori del suo tempo e di tutti i tempi. Non si può fare storia dell'arte perché, essendo fuori del tempo, l'arte è fuori della storia. La critica deve contentarsi di saggi sparsi, di monografie isolate, consacrate ciascuna a delineare le caratteristiche e la genesi di una personalità estetica. ([[Adriano Tilgher]])
*Se Gentile fu spesso il filosofo delle identificazioni, e soluzioni, meramente verbali, Croce fu sempre sollecito soprattutto della distinzione, ossia della chiarezza concettuale, giustamente memore del compito assegnato da [[Johann Friedrich Herbart|Herbart]] alla filosofia, di ''Bearbeitung der Begriffen''<ref>Elaborazione di concetti.</ref>. Solo che, fino dalle origini, egli si mosse piuttosto nell'ambito di determinazioni negative e polemiche (mostrando che cosa ''non è'' l'arte, che cosa ''non è'' il diritto), riducendo il positivo a sistemazioni classificatorie (l'arte è conoscenza, è la conoscenza dell'individuale, è intuizione) rischiando di precludersi, con la profonda radice unitaria delle distinzioni, il processo del reale, senza per questo individuare, nelle loro nervature, piani e strutture dell'esperienza. ([[Eugenio Garin]])
*V'è in Italia un nuovo dogma: il dogma di una nuova immacolata concezione; e l'immacolata concezione è l'Estetica di Benedetto Croce. ([[Enrico Thovez]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Benedetto Croce, ''Ariosto, Shakespeare e Corneille'', Laterza, Bari, 1968.
*Benedetto Croce, ''Breviario di estetica'', G. Laterza e Figli, Bari, 1912.
*Benedetto Croce, ''Filosofia, poesia, storia'', Riccardo Ricciardi, Napoli, 1955.
*Benedetto Croce, ''[https://archive.org/details/larivoluzionenap00crocuoft/page/n8/mode/1up La rivoluzione napoletana del 1799. {{small|Biografie, racconti, ricerche}}]'', terza edizione aumentata, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1912.
*Benedetto Croce, ''Leggende di luoghi ed edifizi di Napoli'', in ''Storie e leggende napoletane'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 1990. ISBN 978-88-459-1487-4
*Benedetto Croce, ''Nuove pagine sparse'', G. Laterza e Figli, Bari, 1966.
*Benedetto Croce, ''La poesia di Dante'', Laterza, Bari, 1921.
*Benedetto Croce, ''[https://archive.org/details/poesiaenonpoesia18crocuoft Poesia e non poesia. {{small|Note sulla letteratura europea del secolo decimonono}}]'', G. Laterza e Figli, Bari, 1923.
*Benedetto Croce, ''Storia d'Italia dal 1871 al 1915'', Bibliopolis, Napoli, 2004. ISBN 978-88-7088-402-9
*Benedetto Croce, ''Storia d'Europa nel Secolo Decimonono'', Laterza, Bari, 1965.
*Benedetto Croce, ''Storia del Regno di Napoli'', a cura di Giuseppe Galasso, Adelphi, Milano, 1992. ISBN 88-459-0949-2.
*Benedetto Croce, ''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte'', a cura di Giuseppe Galasso, Adelphi, Milano, 2017. ISBN 978-88-459-3220-5.
*Benedetto Croce, ''Storie e leggende napoletane'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2010<sup>8</sup>. ISBN 978-88-459-1487-4.</ref>
*Benedetto Croce, ''Teoria e storia della storiografia'', a cura di Edoardo Massimilla e Teodoro Tagliaferri, Bibliopolis, Napoli, 2007. ISBN 978-887088-446-3.
*Benedetto Croce, ''Un paradiso abitato da diavoli'', a cura di [[Giuseppe Galasso]], Adelphi, Milano, 2006. ISBN 88-459-2036-4
==Voci correlate==
*[[Elena Croce]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte|''La storia ridotta sotto il concetto generale dell'arte''|(1893)}}
{{Pedia|La letteratura della nuova Italia|''La letteratura della nuova Italia''|(1914)}}
{{Pedia|Teoria e storia della storiografia|''Teoria e storia della storiografia''|(1917)}}
{{Pedia|Storie e leggende napoletane|''Storie e leggende napoletane''|(1919)}}
{{Pedia|Storia del Regno di Napoli|''Storia del Regno di Napoli''|(1925)}}
{{Pedia|Uomini e cose della vecchia Italia|''Uomini e cose della vecchia Italia''|(1927)}}
{{Pedia|La storia come pensiero e come azione|''La storia come pensiero e come azione''|(1938)}}
{{DEFAULTSORT:Croce, Benedetto}}
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Samuel Beckett
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Frank Kaurismäki
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text/x-wiki
[[Immagine:Samuel Beckett, Pic, 1.jpg|thumb|Samuel Beckett nel 1977]]
{{Premio|Nobel|la letteratura '''(1969)'''}}
'''Samuel Barclay Beckett''' (1906 – 1989), drammaturgo, scrittore e poeta irlandese.
==Citazioni di Samuel Beckett==
*Al giorno d'oggi andare in giro è un suicidio. Ma stare a casa, [...] che cos'è stare a casa? Una dissoluzione a fuoco lento. (da ''Tutti quelli che cadono'', in ''Teatro'')
*Ho provato, ho fallito. Non importa, riproverò. Fallirò ancora. Fallirò meglio.{{c|fonte?}}
*L'uomo di buona [[memoria]] nulla ricorda, perché nulla dimentica. (dal ''Proust'')
*Le [[donna|donne]] sono straordinarie, con la loro mania di far dormire gli altri nel modo in cui loro gli fanno il letto.<ref>Da ''Murphy''.</ref><ref name=e />
*Non c'è niente di più comico dell'[[infelicità]]. (da ''Finale di partita'')
*{{NDR|Descrivendo la sua decisione di abbandonare la madrelingua inglese, per scrivere in francese}} Potete includermi nella lugubre categoria di quelli che, se dovessero agire nella più piena consapevolezza di quello che stanno facendo non agirebbero mai. (da una lettera del 1954 a Hans Naumann<ref>Citato in [[Sandro Veronesi]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/31/david-foster-wallace-cosi-la-vita-eroica.html David Foster Wallace: Così la vita eroica degli impiegati diventa un capolavoro sulla noia]'', ''la Repubblica'', 31 ottobre 2011.</ref>)
*Tutto vecchio. Nient'altro mai. Sempre tentato. Sempre [[fallimento|fallito]]. Non importa. Tentare di nuovo. Fallire di nuovo. Fallire meglio.<ref>Da ''Worstward Ho'', in ''Compagnia e Worstward Ho'', cura e traduzione di Roberto Mussapi, Jaca Book, Milano, [https://books.google.it/books?id=9KPEiY6ljGMC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PP1&dq=&pg=PA67#v=onepage&q&f=false p. 67]. ISBN 88-16-50033-6</ref>
==''Aspettando Godot''==
===[[Incipit]]===
''Strada di campagna, con albero.<br>È sera.<br>Estragone, seduto per terra, sta cercando di togliersi una scarpa. Vi si accanisce con ambo le mani, sbuffando. Si ferma stremato, riprende fiato, ricomincia daccapo.<br>Entra Vladimiro''.<br>'''Estragone.''' ''(dandosi per vinto)''. Niente da fare.<br>'''Vladimiro''' ''(avvicinandosi a passettini rigidi e gambe divaricate.)'' Comincio a crederlo anch'io.
===Citazioni===
*La [[lacrime]] del [[mondo]] sono immutabili. Non appena qualcuno si mette a piangere, un altro, chi sa dove, smette.
*Pozzo: Ci danno la vita a cavallo di una tomba. Il giorno splende in un istante; ed è subito notte. (II)
:Partoriscono a cavallo di una tomba, il giorno splende un istante, ed è subito notte.
*Si lamenta della scarpa, quando dovrebbe lamentarsi del piede.
*''Vladimiro''<br>Un [[cane]] andò in...<br>''(Si accorge di aver cominciato troppo basso, s'interrompe, tossisce, riprende più alto)''<br>Un cane andò in cucina<br>e si accostò al fornello.<br>Allora col coltello<br>il cuoco lo sgozzò.<br>Ciò visto gli altri cani<br>scavarono una fossa...<br>''(S'interrompe e dopo un istante di raccoglimento riprende)''<br>Ciò visti gli altri cani<br>scavarono una fossa<br>e sulla [[terra]] smossa<br>scrissero con la coda:<br>Un cane andò in cucina<br>e si accostò al fornello.
*Dunque non diciamo male della nostra epoca, non è più disgraziata delle altre. (Silenzio.) Non ne diciamo neanche bene. (Silenzio.) Non ne parliamo. (Silenzio.) È vero che la popolazione è aumentata...
*Si nasce tutti [[pazzia|pazzi]]. Alcuni lo restano. (Estragone)
* ''Estragone'': Siamo contenti. (Silenzio.) E che facciamo, ora che siamo contenti?<br>''Vladimiro'': Aspettiamo Godot.<br>''Estragone'': Già, è vero.
*Non accade [[nulla]], nessuno arriva, nessuno se ne va, è terribile! <!--quale edizione?-->
==''Finale di partita''==
===[[Incipit]]===
''Interno senza mobili.<br>Luce grigiastra''.<br>[...]<br>''Clov (sguardo fisso, voce bianca)''. Finita, è finita, sta per finire, sta forse per finire. ''(Pausa)''. I chicchi si aggiungono ai chicchi a uno a uno, e un giorno, all'improvviso, c'è il mucchio, un piccolo mucchio, l'impossibile mucchio. ''(Pausa)''. Non possono più punirmi. ''(Pausa)''. Me ne vado nella mia cucina, tre metri per tre metri, ad aspettare che mi faccia un fischio. ''(Pausa)''. Sono dimensioni ideali, mi appoggerò alla tavola, guarderò il muro, aspettando che mi faccia un fischio.
===Citazioni===
*''Clov'' (con angoscia, grattandosi): Ho una pulce.<br>''Hamm'': Una pulce? Ci sono ancora delle pulci?<br>''Clov'' (grattandosi): A meno che non sia una piattola.<br>''Hamm'' (molto preoccupato): Ma a partire di lì l'umanità potrebbe ricostituirsi! Per amor del cielo, acchiappala!
*Clov: Non c'è più [[natura]]. [...] almeno nelle vicinanze.
==''Malone muore''==
===Incipit===
Comunque tra poco sarò finalmente morto del tutto. Forse il mese prossimo. Allora sarebbe il mese d'aprile o di maggio. Perché l'anno è poco inoltrato, mille piccoli indizi me lo dicono. Può darsi che mi sbagli, e che superi San Giovanni e anche il Quattordici Luglio, festa della libertà. Ma che dico, son capace di arrivare fino alla Trasfigurazione, mi conosco bene, o all'Assunzione. Ma non credo, non credo di sbagliarmi se dico che questi festeggiamenti avranno luogo senza di me, quest'anno. Ho questa sensazione, ce l'ho già da qualche giorno, e le do credito. Ma in cosa differisce da quelle che mi ingannano da quando sono al mondo?
===Citazioni===
*La mia testa. È in fiamme, piena d'olio bollente. In sostanza di cosa sto per spegnermi? D'infiammazione al cervello? Sarebbe il colmo. Quanto al dolore, parola mia, è quasi insostenibile. Emicrania incandescente. Si vede che la morte mi sta prendendo per un altro.
*Le [[Idea|idee]] si assomigliano talmente tra loro, quando le si conosce.
*Niente è più reale di niente.<ref name=e />
*Non val più la pena di fare il processo alle parole. Non sono più vuote di ciò che veicolano.
*Se avessi l'uso del corpo mi butterei dalla finestra.
==''Molloy''==
===[[Incipit]]===
Sono nella camera di mia madre. Sono io a viverci ora. Non so come ci sono arrivato. Forse in un'ambulanza, certamente qualche veicolo. Mi hanno aiutato. Da solo non ci sarei arrivato. Quest'uomo che viene ogni settimana, è grazie a lui forse che sono qui. Lui dice di no. Mi dà un po' di soldi e si porta via i fogli. Tanti fogli, tanti soldi. Sì, ora lavoro, un po' come una volta, solo che non so più lavorare. Ciò non ha importanza, sembra. Io ora vorrei parlare delle cose che mi restano, accomiatarmi, finir di morire. Loro non vogliono. Sì, sono più d'uno, sembra. Ma a venire è sempre lo stesso. Lo farà più tardi, dice. Bene. Di volontà, come vedete, non ne ho più molta. Quando viene a cercare i fogli nuovi, riporta quelli della settimana precedente. Recano dei segni che non comprendo. D'altronde non li rileggo. Quando non ho fatto niente non mi dà niente, mi sgrida. Però io non lavoro per i soldi. Per cosa allora? Non lo so. Francamente, non so gran che.
===Citazioni===
*Ha un'aria da vecchio, e fa pietà vederlo andare tutto solo dopo tanti anni, tanti giorni e tante notti concessi a fondo perduto a quella voce che insorge alla nascita, e anche prima, a quell'insaziabile ''Come fare? Come fare?'', a volte basso, un mormorio, a volte chiaro come il ''E da bere?'' del maitre, e che spesso si gonfia fino all'urlo. Per andarsene tutto solo, alla fine dei conti, o quasi, per vie ignote, al cader della notte, con un bastone.
*Ce n'era uno in grado di mettersi al mio posto, di sentire quanto poco, in quel momento, ero quello che avevo l'aria di essere, e in quel poco che potenza c'era, di gomene tese da spezzarsi?
*Vi dirò una cosa, quando le [[Assistente sociale|assistenti sociali]] vi offrono di che non svenire, per graziosa elargizione, cosa che per loro è un'ossessione, avete un bel tentare la fuga. Vi inseguiranno fino ai confini della terra, con l'emetico in mano. Quelli dell'esercito della salvezza non sono da meno. No, contro il gesto caritatevole non c'è difesa, che io sappia. Si china il capo, si tendono le mani tutte tremanti e giunte e si dice grazie, grazie signora, grazie mia buona signora. A chi non ha nulla è proibito non amare la merda.
*Quanto ai particolari, se ci si interessa ai particolari, non c'è da disperare, si può finire per bussare alla porta giusta, nel modo giusto. È per l'insieme che non sembra esistere una formula magica. Forse non c'è insieme, se non postumo.
*Non voler dire, non sapere ciò che si vuol dire, non poter dire ciò che si crede di voler dire, e dire sempre, o quasi, ecco cosa è importante non perdere di vista, nell'ardore della [[stesura]].
*Sta di fatto, si direbbe, che tutto ciò che si può sperare è d'essere un po' meno, alla fine, chi si era all'inizio, e in seguito.
*La mia vita, la mia vita, ora ne parlo come d'una cosa finita, ora come d'una burla che dura ancora, e ho torto, perché è finita e perdura insieme, ma con quale tempo del verbo esprimerlo?
*Ascolto e mi sento dettare un mondo congelato in perdita d'equilibrio, sotto una luce debole e calma e niente di più, sufficiente per vedere, capite, e congelata anch'essa. E sento mormorare che tutto si flette e cede, come sotto dei pesi, ma qui non ci sono pesi, e anche il suolo, inadatto a reggere, e anche la luce, verso una fine che sembra non debba mai esserci. Perché che fine può esserci a queste solitudini in cui non ci fu mai vero chiarore, né verticalità, né solida base, ma sempre queste cose pencolanti, slittanti in un franare senza fine, sotto un cielo senza memoria di mattino né speranza di sera. Queste cose, quali cose, venute da dove, fatte di che? E sembra che qui nulla si muova, né mai si sia mosso, né mai si muoverà, salvo io, che non mi muovo neanch'io quando sono qui, bensì osservo e mi mostro. Sì, è un mondo finito, malgrado le apparenze, è la sua fine che lo ha suscitato, è finendo che è cominciato, è abbastanza chiaro? E anch'io sono finito, quando ci sono, gli occhi mi si chiudono, le mie sofferenze cessano e io finisco, piegato come non possono esserlo i viventi.
*E non smetteva mai di parlare, mentre io non aprivo bocca che per domandare, di quando in quando, e sempre più debolmente, in che città eravamo.
*A forza di chiamare questa cosa la mia vita finirò per crederci. È il principio della pubblicità.
*È al mattino che bisogna nascondersi. La gente si sveglia, fresca ed efficiente, assetata d'ordine, di bellezza e di giustizia, ed esige la contropartita.
*Com'è difficile parlare della [[luna]] con discrezione! È così scema, la luna. Dev'essere proprio il culo quello che ci fa sempre vedere.<ref name=e>Citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
===[[Explicit]]===
*È stata lei a dirmi di fare la relazione. Questo significa forse che adesso sono più libero? Non so. Imparerò. Allora rientrai in casa e scrissi, {{sic|È}} mezzanotte. La pioggia sferza i vetri. Non era mezzanotte. Non pioveva affatto.
==''Più pene che pane''==
===[[Incipit]]===
Era [[mattino]] e Belacqua si trovava fermo al primo dei canti della [[luna]]. Era così impantanato che non riusciva a muoversi né davanti né indietro. C'era Beatrice colma di beatitudine, ed anche [[Dante Alighieri|Dante]], e lei gli spiegava le macchie lunari. Gli indicava in primo luogo in che cosa si ingannava, quindi gli forniva la propria spiegazione. L'aveva ricevuta da [[Dio]], perciò poteva esser certo che fosse accurata in ogni particolare. Tutto ciò che doveva fare, era seguirla passo passo. La prima parte, la refutazione, era un gioco da ragazzi. Beatrice esponeva l'argomento con chiarezza, diceva quello che aveva da dire senza circonlocuzioni o perdite di [[tempo]]. Ma la seconda parte, la dimostrazione, era così complessa che Belacqua non riusciva a venirne a capo. La confutazione, la riprovazione, queste erano evidenti. Ma poi veniva la correzione, un rapido sommario dei fatti [[Realtà|reali]], e Belacqua era davvero impantanato. Ed anche annoiato, impaziente di giungere a Piccarda.
===Citazioni===
*[...] preferisco a [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] il farmacista [[Aleksandr Porfir'evič Borodin|Borodin]] (p. 57)
*La migliore ragione che si può dare per credere [...], è che così è più divertente. Non credere [...] è una [[noia]]. Noi non ci preoccupiamo di cambiare. Semplicemente non possiamo sopportare di annoiarci. (p. 58)
*La differenza, dunque, dico, tra [[Henri Bergson|Bergson]] ed [[Albert Einstein|Einstein]], la differenza essenziale, è quella tra un [[Filosofia|filosofo]] ed un [[Sociologia|sociologo]] (p. 59)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Giorni felici''===
''Distesa di erba inaridita che forma un monticello al centro della scena. Il pendio digrada dolcemente verso la ribalta e sui due lati: verso il fondo scende invece con un salto più brusco. Massima semplicità e simmetria.<br>[[Luce]] violenta''.<br>[...]<br>''Winnie (guardando lo zenit)''. Un altro [[giorno]] divino. ''(Pausa. Riabbassa la testa, guarda davanti a sé, pausa. Giunge le [[Mano|mani]] sul petto, chiude gli [[Occhio|occhi]]. Le labbra si muovono in silenziosa preghiera per circa dieci secondi. Si fermano. Mani ancora giunte. A bassa voce)'' Per [[Amore|amor]] di [[Gesù Cristo]], amen.[...]
===''L'innominabile''===
E adesso dove? Quando? Chi? Senza chiedermelo. Dire io. Senza pensarlo. Chiamarle domande, ipotesi. Procedere innanzi, e questo, definirlo andare, definirlo procedere.<ref>Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, ''Incipit'', Skira, 2018. ISBN 9788857238937</ref>
===''L'ultimo nastro di Krapp''===
''Una tarda sera nel futuro''.<br>''La tana di Krapp''.<br>[...]<br>Trentanove anni, oggi, sano come un pesce, a parte la mia vecchia debolezza, e intellettualmente ho adesso ogni motivo di credere sulla... (esita)...cresta dell'onda... o da quelle parti. Celebrata l'orrenda ricorrenza, come sempre in questi ultimi anni, tranquillamente, alla Taverna. Non un'anima. Rimasto a sedere davanti al fuoco con gli occhi chiusi, a separare il grano dalla pula. Buttata giù qualche annotazione sul rovescio di una busta. Felice di essere di nuovo nella mia tana, nei miei vecchi stracci. Appena mangiato, mi spiace dirlo, tre banane, e solo con difficoltà mi sono astenuto da una quarta. Micidiale per un uomo nel mio stato.
===''Murphy''===
Il sole splendeva, non avendo altra alternativa, sul niente di nuovo.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
===''Quella volta''===
A — Quella volta che tornasti quell'ultima volta a vedere se la rovina c'era ancora dove ti nascondevi da bambino quando fu (''gli occhi dell'Ascoltatore si chiudono'') quel giorno grigio che prendesti l'undici fino al capolinea e avanti di lì no nessun tram allora tutti andati spariti da un pezzo quella volta che tornasti a vedere se la rovina c'era ancora dove ti nascondevi da bambino quell'ultima volta nessun tram non uno rimasto soltanto i vecchi binari quando fu.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
===''Watt''===
Hackett prese a sinistra e a qualche distanza di lì, nel giorno che declinava, vide la sua panchina. Sembrava occupata. Quella panchina, proprietà indubbiamente del Comune e comunque a disposizione del pubblico in generale, non era certo sua. Ma per lui lo era.<ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
==Citazioni su Samuel Beckett==
*{{maiuscoletto|Beckett "No" a Stoccolma}}. ''Nobel esse oblige.''<ref>{{cfr}} detto francese: «''noblesse oblige''» («la nobiltà comporta obblighi»). {{cfr}} [[w:Noblesse oblige|voce]] su Wikipedia. Riferimento al fatto che nel 1969 Samuel Beckett fu insignito del Premio Nobel per la letteratura, ma non si presentò a ritirarlo.</ref> ([[Marcello Marchesi]])
*È come Samuel Beckett, sai? Io ne ammiro la tecnica ma non mi colpisce mai a livello viscerale. (''[[Io e Annie]]'')
*I personaggi di Beckett sono così astratti, così pregni di significato e, nello stesso tempo, hanno lo sguardo vuoto, il deserto assoluto dentro di sé, però anche se ci può essere una conflittualità, si ricordano delle passioni, dell'amore, della fratellanza, dei legami affettuosi con le persone. ([[Ugo Pagliai]])
===[[Peter Brook]]===
*A una prima lettura i testi di Beckett possono sembrare pessimistici, ma io credo vivamente che le sue opere invece riescano a trasmettere delle emozioni positive seppur nascoste in un contesto più articolato e realistico.
*Beckett infastidisce sempre per la sua onestà.
*C'è cura, c'è amore, c'è il valore che imprime in ogni dettaglio. Come un artigiano, crea veri gioielli letterari. È un assoluto perfezionista e chiunque abbia a cuore la perfezione crede in un ideale.
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Samuel Beckett, ''Aspettando Godot'', traduzione di Carlo Fruttero, Oscar Mondadori, 1969.
*Samuel Beckett, ''Finale di partita'', traduzione di Carlo Fruttero, Oscar Mondadori, 1969.
*Samuel Beckett, ''L'ultimo nastro di Krapp'', traduzione di Carlo Fruttero, Oscar Mondadori, 1969.
*Samuel Beckett, ''Giorni felici'', traduzione di Carlo Fruttero, Oscar Mondadori, 1969.
*Samuel Beckett, ''Malone muore'', traduzione di Aldo Tagliaferri, Einaudi, Torino, 2011.
*Samuel Beckett, ''Più pene che pane'' (''More Pricks than Kicks'', traduzione di Alessandro Roffeni, Sucargo Edizioni, [[Milano]], 1970.
*Samuel Beckett, ''Teatro'', a cura di Paolo Bertinetti, traduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Einaudi, 2002.
*Samuel Beckett, ''Trilogia – Molloy, Malone muore, L'Innominabile'', traduzione di Aldo Tagliaferri, Einaudi, 1996.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Giorni felici (Beckett)|''Giorni felici''|}}
{{Pedia|Aspettando Godot||}}
{{Pedia|L'ultimo nastro di Krapp||}}
{{Pedia|Finale di partita||}}
{{DEFAULTSORT:Beckett, Samuel}}
[[Categoria:Scrittori irlandesi]]
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Hollywood
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Danyele
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{{voce tematica}}
[[Immagine:PB050006.JPG|thumb|right|Hollywood, la celebre scritta]]
Citazioni su '''Hollywood'''.
==Citazioni==
*A Hollywood la gratitudine è il Nemico Pubblico Numero Uno.
*A Hollywood bisogna stare molto attenti a non esagerare con la verità. Perché la verità è tanto potente che può spaventare. ([[Oliver Stone]])
*A Hollywood puoi venire da qualsiasi posto, non hai bisogno di un diploma. Nessun diploma mi ha fatto avere un ingaggio come attore o uno come regista. A loro non interessa chi sei e da dove vieni: devi riuscire ad avere il primo lavoro, è dura ma allora sei sulla buona strada. Il resto sta a te, qualunque cosa hai da offrire. ([[Quentin Tarantino]])
*C'è un sacco di gente in gamba, a Hollywood. E tutto il meccanismo a me piace: l'anatomia dell'industria, in ogni suo aspetto, mi appassiona. Ed è sempre stata generosa con me. Il che non è affatto una cosa scontata. A Hollywood le porte sono lì per tenere la gente fuori, non per farla entrare. ([[Matthew McConaughey]])
*{{NDR|Sul sistema hollywoodiano}} C'era qualcosa di indecente, in tutto quel sistema. Così molti seguivano la corrente. Introiettavano il disprezzo con cui venivano trattati. Una cultura del disprezzo non è facile da sopportare, per niente facile. Pensa a gente come [[John Barrymore]], che è morto alcolizzato. Ci sono molti modi di reagire al disprezzo. ([[Arthur Miller]])
*''Compro il crack, picchio la mia puttana, | proprio qui a Hollywood.'' ([[System of a Down]])
*''Ti ho scritto e ti ho detto | che eri il pesce più grosso là fuori. | Non saresti mai dovuta andare a Hollywood. | Ti prendono e ti creano. | Ti guardano in modi disgustosi. | Non avresti mai dovuto fidarti di Hollywood.'' (System of a Down)
*Crescere a Hollywood è un'esperienza molto intensa perché lì succedono tante cose, c'è tanta bellezza e tanta tragedia allo stesso tempo, e gli stimoli che ti arrivano sono fenomenali. ([[Anthony Kiedis]])
*''È chiaro che Hollywood | vende la californicazione.'' ([[Red Hot Chili Peppers]])
*È la natura surreale di Hollywood: innamorarsi istantaneamente di idee che almeno sulla carta sono pessime! E non si può non amarla proprio per questa ragione! ([[Tim Burton]])
*È un fatto risaputo che chiunque rimane esposto a Hollywood per più di sei settimane diventa bruscamente e incurabilmente pazzo. ([[Ellery Queen]])
*Hollywood ci ha tramandato l'immagine del cowboy continuamente impegnato in sparatorie. La musica country ne sottolinea angosce e malinconie. La poesia del cowboy invece per tradizione ricorda che la vita western è fatta di sporcizia e di polvere, di caldo e di noia, di cadute da cavallo e di cavalcate nelle tempeste di vento. ([[Angela Urbano]])
*I miei [[film]] sono il contrario di quelli hollywoodiani, che, in varie forme, sono pura propaganda. Ossequienti alla politica di Washington, ma prodotti a Hollywood. È Hollywood il nodo della politica Usa, risultato stellare della vera rivoluzione del Ventesimo secolo: il dominio dei media. ([[Emir Kusturica]])
*Il guaio di Hollywood è che produce merda. Inaccettabile, inarrivabile merda. Io non sono un rozzo aspirante cineasta in cerca dell'esistenzialismo in una pipa carica di marijuana. È facile infierire sulla cattiva recitazione, sulle scelte di regia, sui minestroni di parole che tante produzioni oggi definiscono [[sceneggiatura|sceneggiature]]. No! Io denuncio la mancanza di realismo, il realismo... un elemento che non permea la moderna cinematografia americana... (''[[Codice: Swordfish]]'')
*In Europa un attore è un artista. Ad Hollywood, se non lavora è un nullatenente. ([[Anthony Quinn]])
*Io non sono contro la Hollywood dell'intrattenimento e dei film di forte spettacolarità. A patto che ci sia la libertà di produrre, dirigere, interpretare ben altro. ([[George Clooney]])
*La gran cosa di Hollywood è che c'è sempre una star più grande di te. ([[Jason Priestley]])
*L'unico vantaggio di abitare a Hollywood e strimpellare la chitarra è che riesco sempre a entrare ai concerti. Non mi devo neppure preoccupare di comprare il biglietto. Inoltre posso andare dietro le quinte a conoscere i musicisti, bellissimo. ([[Jack Black]])
*Nel corso degli anni Hollywood ci ha dato la "ragazza-oggetto", quella "vispa", quella "formosa" e persino "il Corpo". Adesso è la volta della "ragazza acquolina-in-bocca". ([[Earl Wilson]], parlando di [[Marilyn Monroe]])
*Non mi piace Hollywood, né girare per locali di notte, bere, andare a letto con ogni donna mi capiti. ([[Aaron Eckhart]])
*Ogni volta che un film ha successo, tutti a Hollywood cercano di copiare la formula che riempie le sale. Non importa che sia un film religioso, di sesso, guerra o spazio: un ''hit'' è sempre destinato ad essere il nonno di tanti cloni. ([[Steven Spielberg]])
*Penso che in Europa forse siamo più fortunati... Non voglio offendere nessuno a Hollywood perché non sono del giro, ma è più difficile fare l'attrice lì che in Europa. Ho la sensazione che qui in Germania, o in Europa, si possa invecchiare, mentre a Hollywood bisogna essere sempre perfetti. È davvero difficile. ([[Sibel Kekilli]])
*{{NDR|Nel 2022}} Se volessi prendermi una pausa di sei mesi, non avrei abbastanza soldi per tirare avanti. Non ho nessuno che mi supporta economicamente. Oggi noi attori non siamo più pagati come una volta e, con la crescita dello streaming, spesso ti restano le briciole. [...] {{NDR|Hollywood}} è costruita per farti pugnalare gli altri alle spalle. È un meccanismo folle. Senti le persone dire "Ci supportiamo l'un con l'altro", e io vorrei rispondere "No, non lo fate proprio per un cazzo". ([[Sydney Sweeney]])
*– Solleva la pelliccia, non ho passato l'aspirapolvere!<br>– Oh, non preoccuparti, si fa così a Hollywood! Te lo insegnano all'accademia teatrale. Devi comportarti come se non ti interessasse, come se avessi altre dieci pellicce nell'armadio! (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*Un ambiente che non perdona, che consuma. ([[Kevin Spacey]])
*{{NDR|Hollywood è}} un posto dove ti pagano mille dollari per un bacio e cinquanta centesimi per la tua anima. ([[Marilyn Monroe]])
===[[Oriana Fallaci]]===
*A Hollywood non c'è posto per la gente pigra o sfortunata. Soprattutto sfortunata. ([[Oriana Fallaci]])
*Come tutti i luoghi nati dalla speculazione, alimentati dal troppo denaro e abitati da gente che ieri non aveva nulla e oggi ha tutto, Hollywood è dunque la più strana tra le combinazioni di contrasti. <br/>Stupida e geniale, corrotta e puritana, divertente e noiosa, è il luogo dove [[Jack Lemmon]] manda un telegramma all'ex-moglie Cinthia, che sposa Clift Robertson, complimentandosi per il suo «buon gusto» e dove, tuttavia, una ragazza non può recarsi sola da Ciro's senza provocare indignazione grandissima.
*La comunità hollywoodiana è la meno democratica che esista in America, divisa in categorie insormontabili a seconda della notorietà, dei guadagni e del prestigio professionale.
*Ma i veri morti sono soltanto la piccola cameriera, fallita star, l'attendente del gas station, fallito divo, il tassista petulante, fallito caratterista, che non diventeranno mai «qualcuno» e che se ne andranno a invecchiare come tutti gli uomini normali in qualche altro luogo dove morranno. A Hollywood, dove tutto ricorda un cimitero e si sente puzzo di fiori appassiti, non si muore mai.
==Voci correlate==
*[[Cinema statunitense]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Cinema]]
[[Categoria:Luoghi degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Quartieri]]
[[Categoria:Spettacolo]]
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Danyele
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[[Claudio Garella]]{{,}}
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''[[L'uomo nel mirino]]''{{,}}
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Francisco Rico
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Roma
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{{nota disambigua|la squadra di calcio|[[Associazione Sportiva Roma]]}}
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[[Immagine:Lightmatter colosseum.jpg|thumb|upright=1.4|Il [[Colosseo]]]]
{{indicedx}}
Citazioni su '''Roma''' e i '''romani'''.
==Citazioni in prosa==
*A [[Londra]], tranne il [[Papa]], c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa. ([[Pino Caruso]])
*A me il romano piace perché ha sempre la battuta pronta, ti parla come se ti conoscesse da sempre, è molto sciolto. Mi somiglia. Per questo a Roma mi sono trovato così bene. ([[Radja Nainggolan]])
*A me invece Roma piace moltissimo: è una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene. (''[[La dolce vita]]'')
*Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma, e io l'ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi. ([[Alberto Sordi]])
*A [[Parigi]], nel momento in cui si decide di andare a Roma, bisognerebbe stabilire di andare al museo un giorno sì e uno no: si abituerebbe l'anima a sentire la bellezza. ([[Stendhal]])
*A Roma, ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A [[Napoli]], ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. ([[Vittorio Gleijeses]])
*A Roma ci siamo e ci resteremo. ([[Vittorio Emanuele II di Savoia]])
*A Roma, Dio nun è trino, ma è quattrino. ([[proverbi romani|proverbio romano]])
*A Roma è avvenuto il contrario di quello che avviene nelle altre capitali: la città si è ingrandita e arricchita; ma è rimasta legata a un’idea del vivere elementare e grossolana. Cinica, scettica, priva di ideali, materiale, ottusa, Roma presenta insomma lo spettacolo sconcertante di una capitale il cui fine principale anzi unico sia quello di vivere alla giornata o meglio di sopravvivere. ([[Alberto Moravia]])
*A Roma i forastieri e gli artisti propensi alle novità erano pochi. I più erano beati di trovar qui un mondo tutto diverso da quello di casa loro. Questo pezzettino di medio evo ospitale e pacifico, discretamente ben conservato dava loro un diletto simile a quello che proviamo nel contemplare un castello feudale, che colle sue torri merlate, colle sue scale segrete e co' suoi trabocchetti, ci permette di vivere con l'immaginazione in tempi lontani, pittoreschi e differenti dal nostro. Le stesse cose ch'essi avrebbero biasimato a casa propria come un disordine intollerabile, qui parevano necessità d'armonia, un fondo indispensabile al quadro. ([[Aristide Gabelli]])
*A Roma, il popolo era convinto di agire con clemenza nel permettere ai condannati e agli schiavi riottosi di aver salva la vita combattendo. «Sarebbero destinati a morire, ma diamo loro un'occasione di salvarsi.» Ecco la loro mentalità. ([[Jim Bishop]])
*A Roma non c'è da accumulare modernità in case labirintiche: c'è da aprire bene le finestre. ([[Filippo Facci]])
*A Roma non c'è un capo, non c'è la mafia, non c'è la camorra! Qui si lavora in batterie di tre/quattro persone, ognuno con la sua zona, i suoi affari: spaccio, usura, rapine. Si rispettano tra loro ma in realtà si odiano. E sa perché? Perché sono romani. (''[[Romanzo criminale - La serie (prima stagione)|Romanzo criminale]]'')
*A Roma si vive per il [[Calcio (sport)|calcio]] sette giorni su sette. E, se perdi, è meglio non uscire da casa. ([[Gervinho]])
*A Roma sta succedendo un fatto strano. Tutti occupati, tutti presi dai problemi del Piano Regolatore, gli Architetti non parlano più di Architettura e non parlandone e non scrivendone finiscono col non farne. Sembra che si sia rimandato il problema a un momento più calmo. Ma intanto si costruisce lo stesso, e l'edilizia, quella che sanno fare tutti anche i costruttori pizzicagnoli o i costruttori fabbricanti di caramelle, dilaga ovunque. ([[Michele Valori]])
*{{NDR|Le nazioni massoniche e protestanti}} avevano l'obbiettivo – a parte l'arricchimento e il potere personale –, un obbiettivo ideologico per cui sono stati aiutati dai liberal massoni di tutto il mondo, era quello di trasformare Roma da ''caput mundi'' a ''caput Italiae'', perchè è evidente che Roma come capitale d'Italia ha finito di essere Roma. Infatti, questo lo dice in un modo, in un periodo più o meno contemporaneo agli avvenimenti, [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]], che era un geniaccio, che descrive quest'impresa di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] che era riuscito a trasformare una potenza spirituale come l'Italia in una colonia, e noi da allora siamo colonie di chi ha più potere momento per momento: può essere l'Inghilterra, può essere la Francia, può essere la Germania, sempre colonie siamo. ([[Angela Pellicciari]])
*Che cosa, migliore di Roma? ([[Publio Ovidio Nasone]])
*Che cosa farò a Roma? Non so mentire. ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*Che differenza c'è tra Roma e [[Milano]], a parte il fatto che lassù si lavora? ([[Arrigo Benedetti]])
*Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro [[Antonio Genovesi|Genovesi]]: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri. ([[Carlo Luigi Morichini]])
*Chi è nato a Roma la ama, ma chi non ci è nato e l’ha incontrata, a volte, come nel mio caso, la ama ancor di più. ([[Giovanni Canestri]])
*C'innamorammo delle piazze, delle fontane, delle statue. Mi piaceva che il Foro fosse un gran giardino, con i suoi lauri che spuntavano lungo la Via Sacra, e le rose rosse intorno alla piscina delle Vestali. Ed eccomi qui a passeggiare per il Palatino! Ma la presenza di [[Benito Mussolini|Mussolini]] nella città era schiacciante; i muri erano pieni di scritte, le camicie nere dominavano dappertutto. La notte le strade erano deserte: questa città in cui i secoli pietrificati trionfavano superbamente del nulla, ricadeva nell'assenza; una sera decidemmo di vegliarvi fino all'alba, soli testimoni [...] era emozionante camminare per quelle stradette romane senza udir altro che il rumore dei nostri passi: come avessimo miracolosamente atterrato in una di quelle città maya che la giungla difende da ogni sguardo. ([[Simone de Beauvoir]])
*Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall'idea di stabilirvisi. ([[Stendhal]])
*Città in vendita, andrai presto in rovina, se si troverà uno in grado di comperarti! ([[Tito Livio]], attribuita a [[Giugurta]])
*Col suo pancione placentario e il suo aspetto materno evita la nevrosi ma impedisce anche uno sviluppo, una vera maturazione. È una città di bambini svogliati, scettici e maleducati: anche un po' deformi, psichicamente, giacché impedire la crescita è innaturale. Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. "Te presento mi' cognato. Ecco Lallo, er fjo de mi' cugino". È una catena: si vive fra persone ben circoscritte e ben conoscibili, per un comune dato biologico. Vivono come nidiate, come covate... E Roma resta la madre ideale, la madre che non ti obbliga a comportarti bene. Anche la frase molto comune: "Ma chi sei? Nun sei nessuno!" è confortante. Perché non c'è solo disprezzo, ma anche una carica liberatoria. Non sei nessuno, quindi puoi anche essere tutto. Tutto può ancora essere fatto. Si può partire da zero. Insultata come nessun'altra città, Roma non reagisce. Il romano dice: "Mica è mia, Roma". Questa cancellazione della realtà che fa il romano, quando dice "ma che te ne frega!", nasce forse dal fatto che ha da temere qualcosa o dal papa o dalla gendarmeria o dai nobili. Egli si rinchiude in cerchio gastrosessuale. ([[Federico Fellini]])
*Come è brutta, Roma. Brutta di questa sua accecante bellezza, su cui risaltano i segni dello sfacelo come una voglia di barbabietola su un volto purissimo. ([[Vittorio Gassman]])
*Con Roma io sono arrabbiatissima. Questa Roma che ha un fardello così pesante di storia e di cultura, con questi romani pigri, che tirano a campà, che fanno la siesta per digerire le strippate di spaghetti, con tutte quelle macchine da scavalcare quando cammini, è stata snaturata, è diventata sciattona, sporca. ([[Gabriella Ferri]])
*Dev'essere stata una gran bella città al tempo di Cesare. Il foro una piazza magnifica. Vorrei sapere qualcosa della storia latina o romana. Ma non è il caso di cominciare a impararla adesso. Perciò lasciamo marcire le rovine. ([[James Joyce]])
*Devo dire che malgrado sia una città così grande Roma è molto familiare. Ha una capacità di accogliere che è unica. Firenze, per esempio, pur essendo più piccola è più distante dalla gente. Roma è una mammona che accoglie tutti, non mantiene tutte le promesse, però in qualche modo è accogliente. ([[Athina Cenci]])
*Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione. ([[Sean Connery]])
*Di tutto quanto c'è in Roma la [[Fontana di Trevi|fontana]] {{NDR|di Trevi}} è certamente l'attrazione più forte. ([[John H. Secondari]])
*Diversamente dalle altre capitali europee, Roma non dette il ''la'' all'[[unità d'Italia]]; vi venne bensì annessa a un decennio di distanza dalla sua costituzione. Il governo italiano si trasferì nella città del papa; il papato restava l'istituzione chiave di Roma. ([[Henry Kissinger]])
*Due cose sono necessarie a Roma per avere successo, amare Dio e possedere una carrozza. ([[Carlo Borromeo]])
*{{NDR|«Com'è il tuo rapporto con Roma?»}} È come in una relazione, cioè è un rapporto di amore e odio. Non c'è una via di mezzo e Roma non può esserti indifferente. Tendenzialmente la ami, quando ci vivi a volte la odi, perché a volte è un incubo girare per la città. Non funziona mai quasi niente, i mezzi sono inesistenti, ha un sacco di problemi e quindi è una metropoli difficile da viverci. Però è anche unica al mondo e si fa perdonare con le sue bellezze. Come fai ad essere arrabbiato con Roma? A volte ti incavoli, poi passi davanti al Colosseo e dici: "Ok, vabbè, ti perdono tutti gli appuntamenti che mi hai fatto perdere" [risata, ''ndr'']. ([[Ema Stokholma]])
*È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale. <br /> Ma si cerchi in tutta la letteratura latina classica un'opera scientifica degna di questo nome, e non si troverà; un'opera filosofica, ancor meno. Si troverà [[Plinio il Vecchio|Plinio]], cioè un insieme di aneddoti e racconti da comare; [[Seneca]], cioè un'esposizione coscienziosa della morale e della fisica stoiche, adattate – il che significa semplificate – ad uso del pubblico romano; [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], cioè i tentativi filosofici di un letterato dilettante; o [[Macrobio]], un manuale di scuola elementare. <br /> È veramente stupefacente, se vi si presta attenzione, che i Romani, non producendo nulla essi stessi, non abbiano nemmeno mai sentito il bisogno di procurarsi delle traduzioni. In effetti, al di fuori di due o tre dialoghi platonici (tra cui il ''Timeo'') tradotti da Cicerone – trasduzione di cui non ci è pervenuto nulla – né [[Platone]], né [[Aristotele]], né [[Euclide]], né [[Archimede]] sono mai stati tradotti in latino. Almeno nell'età classica. Perché se è vero che l'''Organon'' di Aristotele e le ''Enneadi'' di [[Plotino]] lo furono, è parimenti vero che in fin dei conti ciò avvenne molto tardi e per opera di [[Cristianesimo|cristiani]]. ([[Alexandre Koyré]])
*È senza dubbio ancora la città più bella del mondo, anche se ha perso l'occasione più volte di poterlo diventare ancora di più. Manca un gusto dell'arredo urbano, la volontà di far risplendere le bellissime ville di cui Roma è ricca, la capacità di esaltare la bellezza dei monumenti. ([[Edoardo Vianello]])
*È troppo caotica, anche se devo dire che quando esco la sera mi piace da morire girare per la città, cioè quando Roma non è più la città che lavora ma la città che dorme, più tranquilla. Questa è una città meravigliosa, credo sia una città unica al mondo per le sue bellezze. Ogni angolo, si parla del centro chiaramente, è meraviglioso, spettacolare. Ti perdi, insomma, cose che di giorno, non riesci sicuramente ad apprezzare. ([[Massimo Ciavarro]])
*È una città veramente eccezionale. Quando vedi il sole la mattina quando ti alzi, è bellissimo. Poi la gente è calda, è simpatica, ricorda quella di Tolosa, da dove vengo io. Ti stanno sempre tutti vicini e ti aiutano a superare i momenti difficili. Quando vedi il Colosseo, ti emozioni. Roma è storica, la vedi sui libri di storia. È tutta Roma che è così, a Parigi c'è solo la Tour Eiffel. Roma è il massimo che puoi trovare in Europa e nel mondo. È eccezionale. ([[Philippe Mexès]])
*{{NDR|Nel 2019.}} Essendo un comico satirico e parlando principalmente di cose marce e che non funzionano, Roma è uno dei miei argomenti prediletti. [...] Per esempio, secondo me il [[Colosseo]] e i Fori Romani sono l'anticamera dell'emergenza [[Rifiuto (spazzatura)|rifiuti]] di oggi. Del resto che cosa sono se non i rifiuti dei [[Civiltà romana|fasti imperiali]]? I Fori Romani sono l'abbandono di rifiuti ingombranti da parte dell'Impero Romano: colonne e capitelli abbandonati per secoli nel centro di Roma senza che l'AMA li rimuovesse, e ora i [[giappone]]si vengono a fotografarli. ([[Saverio Raimondo]])
*Facciamo dunque un ipotesi fantastica che Roma non sia un abitato umano, ma un'entità psichica dal [[passato]] similmente lungo e ricco, una entità in cui nulla di ciò che un [[tempo]] ha acquistato esistenza è scomparso, in cui accanto alla più recente fase di sviluppo continuano a sussistere tutte le fasi precedenti. ([[Sigmund Freud]])
*Fino a poco tempo fa mi riposavo con il rimorso. Mi sembrava di perder tempo, di lasciarmi sfuggire le ore come monete d'oro da una tasca bucata. Dev'essere Roma che fa quest'effetto. Qui il tempo non ha importanza, non c'è un orologio che segni un'ora giusta. Anch'io, ora, posso perdere tempo. ([[Marcello Marchesi]])
*Forse l'ultimo contributo originale dato da Roma al mondo sono state le corse delle bighe e tutta quella paccottiglia in corazza ed elmo tanto grossolana da avere conquistato facilmente [[Hollywood]] più di venti secoli dopo. ([[Tommaso Labranca]])
*Forse Roma è piena delle ombre degli antichi Romani, dei primi cristiani, degli artisti dell'epoca del Rinascimento e degli italiani del secolo scorso, che tanto eroicamente perirono nella lotta per unificare l'Italia. Tutte queste ombre non possono allontanarsi dalla città amata. Come un tempo, sono loro a possedere Roma, e noi, gli stranieri, cadiamo prigionieri di tali ombre, e non siamo in grado di distogliere da loro i nostri pensieri. ([[Ljubov' Dostoevskaja]])
*(Fra parentesi dichiaro il mio odio per tutti coloro che per Roma o da Roma hanno voluto, contro di me e contro molti altri italiani, gettare il seme dell'avvilimento sul mio – sul nostro – sentimento orgoglioso di non essere nati a Roma, di non vivere a Roma, e sulla mia – nostra – impressione che a Roma, e soltanto a Roma, si trovi quella data forma di vita che gli avvilitori di questo secolo chiamano ''provincia'' e ''provincialismo''). ([[Antonio Delfini]])
*Fu Roma, infine, che mi fece capire la grandezza di un passato al quale il mio stesso popolo apparteneva, consolandomi di tante delusioni, di tante, fino ad allora, incomprensibili umiliazioni storiche. Roma, e tutta l'[[Italia]] con essa, mi rivelava la storia come piacere di esistere, di vincere e di sopravvivere, lasciandomi scoprire la possibilità di una specie di eternità fatta di destini umani, visibili nelle mura stesse della città. ([[Vintilă Horia]])
*Ho fatto questa esposizione storica per non dovermi vergognare quando dirò che Roma, tutto sommato, a me non piace. Né il Foro Romano, né gli spaventosi ruderi in mattoni del Palatino, né nient'altro ha evocato in me sentimenti sacri; quelle dimensioni maniacali delle terme, dei palazzi e dei circhi, quella strana passione di costruire in modo sempre più colossale, sempre più esteso, è la vera ossessione barocca, che in seguito spinse Paolo V a deturpare la Basilica di San Pietro. ([[Karel Čapek]])
*Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo. ([[Augusto]])
*I frequentatori dei superstiti giardini non sono più figurette di gentiluomini e di rustici alla Callot, ma galeotti come quelli che popolano le ''Carceri'' di Piranesi, in cerca di bimbi a cui strappare le collanine, e ancora drogati e sodomiti. [...] Altro che la ''pulchritudo vaga'' di Kant! Allo stato attuale i giardini di Roma suggeriscono tutt'altro che speculazioni filosofiche. ([[Mario Praz]])
*I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna... Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso... ([[Stendhal]])
*Il fascino di Roma è "Roma". I monumenti, l'antichità, tutte le cose che noi vediamo tutti i giorni camminando per il centro o anche nei quartieri limitrofi. Questi cimeli, questi templi abbattuti che ci fanno ricordare che Roma era una importante capitale anche allora, 2000 anni fa. ([[Lello Bersani]])
*Il passo delle ''Vergini delle rocce'' di D'Annunzio sulla devastazione dei «luoghi già per tanta età sacri alla Bellezza e al Sogno» provocherà lo scherno degli uomini d'affari, ma mi dicano costoro se la speculazione edilizia romana della fine del secolo scorso non rassomiglia a quella del ladro che fonde preziosi lavori d'oreficeria per ottenerne soltanto la materia greggia, l'oro? Ci fu in ogni modo una nemesi per gli avidi speculatori edilizi romani: fallì la Banca Romana, e il principe di Piombino, sull'orlo del disastro, dovette cedere il superbo, scenografico palazzo che s'era costruito su un lembo del giardino distrutto. ([[Mario Praz]])
*Il termine "idillio" usato per caratterizzare il ''[[Genius Loci]]'' di Roma può apparire sorprendente ad una prima lettura. In che senso la caput mundi sembra "idilliaca"? È ovvio che non ci si riferisce a quella intimità di dimensioni ridotte così frequente nei paesini e nelle cittadine nordiche. La monumentalità e la grandezza di Roma rimangono indiscusse, ma i singoli spazi presentano una "interiorità" che emana protezione e appartenenza. Malgrado la sua imponenza, la città conservato una semplicità rustica che la apparenta alla natura. Non vi è, probabilmente, altra capitale europea in grado di esprimere tale attaccamento alla natura, né altro luogo ove la natura sia tanto umanizzata. Proprio in questa speciale caratteristica potrebbe consistere l'essenza del ''Genius Loci'' romano: il sentimento di appartenenza ad un ambiente naturale conosciuto. ([[Christian Norberg-Schulz]])
*In linea di massima, la gente comune, qui in Italia, mi piace moltissimo, ma i Napoletani meno di tutti e i Romani poco più, perché sono focosi e brutali. ([[Charles Dickens]])
*In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci. ([[Ambra Angiolini]])
*Iniziai così, con un servizio sulla situazione industriale di Pomezia. In verità volevo andare a Roma. Anche a fare lo spazzino. Roma era l'immensità, il sogno, la fica. ([[Enrico Lucci]])
*Io ho deliberato di lasciare un monumento di quello che oggi è la plebe di Roma. In lei sta certo un tipo di originalità: e la sua lingua, i suoi concetti, l'indole, il costume, gli usi, le pratiche, i lumi, la credenza, i pregiudizi, le superstizioni, tutto ciò insomma che la riguarda, ritiene un'impronta che assai per avventura si distingue da qualunque altro carattere di popolo. Né Roma è tale, che la plebe di lei non faccia parte di un gran tutto, di una città cioè di sempre solenne ricordanza. ([[Giuseppe Gioacchino Belli]])
*Io resto convinto che Roma sia la più avanzata capitale del Nord Africa. [[Milano]] una delle capitali più avanzate dell'Europa. ([[Giovanni Fava]])
*L'invenzione straordinariamente varia e la ricchezza delle fontane hanno sempre colpito di vivo stupore i visitatori di Roma alla loro prima entrata. La stessa regina [[Cristina di Svezia]] poté fare, a questo proposito, una figura di perfetta provinciale allorché si credette in obbligo di ringraziare Papa e Senato della grandiosa festa idraulica che pensava improvvisata in suo onore. Conosciuto poi che le cose stavano sempre (giorno e notte) a quel modo, la Minerva svedese restò di sasso. ([[Antonio Baldini]])
*{{NDR|«Cosa ti affascina di questa città?»}} La capacità di lasciarsi scivolare sopra tutto, nel bene e nel male. Un'impermeabilità basata sulla propria solennità, sui propri anticorpi, sulla propria indolenza, sulla propria bellezza, appunto. L'Italia è artisticamente il paese più ricco del mondo ma mai come a Roma (parlo di centro storico) si ha la sensazione nitida di passeggiare in uno sterminato set, di sfiorare "la storia nei muri". ([[Cristiano Militello]])
*La città di Roma, come un pernio attorno a cui girava la ruota dell'impero, era una meraviglia di civiltà e di dissolutezza, di efficienza affaristica e di bassa politica, di enorme potenza e di artifici meschini. Anche nel campo del diritto, i romani riuscivano a creare una mescolanza di idee progressive con cose ridicole. ([[Jim Bishop]])
*La Città Eterna assomiglia a un gigantesco cervello invecchiato che da molto tempo trascura ogni interesse nel mondo – essendo il mondo qualcosa di troppo concreto – e si è dedicato alle sue stesse pieghe e circonvoluzioni. Muovendosi fra le strette, dove persino un pensiero su se stessi è troppo ingombrante, oppure fra le distese, dove il concetto medesimo di universo appare striminzito, ci si sente come una puntina di grammofono consunta che strascicandosi percorre i solchi di un grande disco – verso il centro e indietro – ed estrae con le suole la melodia che i giorni del passato canticchiano al presente [...] Quanto più ci si avvicina all'oggetto del desiderio, tanto più questo diventa di marmo e di bronzo, mentre i profili leggendari dei nativi si spargono all'intorno come monete animate sfuggite da qualche vaso di terracotta infranto. ([[Iosif Brodskij]])
*La dolcezza della morbida primavera si addice a [[Venezia]], come il sole abbacinante d'estate si addice alla splendida [[Genova]], e l'oro e la porpora dell'autunno a Roma, grande e antica. ([[Ivan Sergeevič Turgenev]])
*La grande Roma deve essere quella d'un tempo: il centro della cultura mondiale, e il Vaticano sarà il ghetto del cattolicesimo. ([[Benito Mussolini]])
*La lampada accesa è il simbolo di Roma eterna, [[Virgilio]] ne è l'anima vigile e operante. ([[Olga Visentini]])
*La luce di Roma riposata nel cattolicesimo batte nella memoria dei vivi e nella resurrezione dei morti. ([[Francesco Grisi]])
*La periferia di Roma è un set cinematografico naturale. Ho imparato ad apprezzarla sin da piccolo, quando vedevo i film di [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] come ''Accattone'' e ''Mamma Roma'', prima ancora di girarci come attore. Ho capito che quelle realtà sono il cuore pulsante della città, non luoghi da tenere ai margini. ([[Pierfrancesco Favino]])
*La potenza romana poggia sui costumi e gli uomini antichi. ([[Quinto Ennio]])
*La Suburra... Sto posto non cambia da duemila anni: patrizi e plebei, politici e criminali, mignotte e preti... Roma. (''[[Suburra - La serie]]'')
*La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. ([[Toni Servillo]])
*Ma era Roma che amavo, la Roma imperiale, questa bella regina che si rotola nell'orgia, sporcando la sua nobile veste con il vino della depravazione, fiera dei suoi vizi più che delle sue virtù. Nerone! Nerone, con i suoi carri di diamante che volano nell'arena, le sue mille vetture, i suoi amori di tigre e i suoi banchetti di gigante. ([[Gustave Flaubert]])
*[[Josef Svatopluk Machar|Machar]] trovò a Roma la classicità. È strano. Per quanto mi riguarda, vi ho trovato principalmente il barocco. Il [[Colosseo]] è barocco. Tutta la Roma imperiale è interamente barocca. Poi arrivò il [[cristianesimo]] e in un attimo pose fine al barocco imperiale. Di conseguenza, Roma si addormentò artisticamente, si svegliò solo alla prima occasione, quando glielo permisero le strette briglie che le aveva messo il cristianesimo, e quando poté ribollire in una nuova ondata di barocco, questa volta nel segno del papato. ([[Karel Čapek]])
*Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: «Forza Roma!», allude soltanto a una squadra di calcio. ([[Indro Montanelli]])
*Mi rivedo con [[Pablo Picasso|Picasso]] mentre tornavamo di notte dall'Albergo Minerva, dove alloggiavano le ballerine russe, al nostro albergo in Piazza del Popolo. Preferivamo la Roma al chiaro di luna perché di notte si vede come è fatta una città. ([[Jean Cocteau]])
*{{NDR|Durante i soggiorni a Roma}} Mi sembra di raggiungere le altezze dell'arte. E di respirare l'aria respirata dai maestri e di vedere il mondo con i loro occhi. ([[Edgar Lee Masters]])
*[[Napoli]] è stata una capitale d'Europa, Roma il centro della cristianità: non appartengono al Centro Sud, appartengono al mondo e perciò si ignorano. Troppo vicine per potersi misurare, sono due immensità separate dalla storia. Hanno avuto in comune una gran folla di abitanti dentro le mura, questo ha reso temibile il popolo, gli ha dato un'aria sorniona da signore decaduto, consapevole del suo rango. ([[Erri De Luca]])
*Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è Roma. ([[Aurelio De Laurentiis]])
*Niente cartoline per i giapponesi, niente monumenti, niente chiese antiche, niente Colosseo. Solo cemento armato. Da Casalbruciato, a Pietralata, poi scendendo giù per la Tiburtina, fino a San Basilio; poi da nord, verso Primaporta. La vera Roma è questa. (''[[Cemento armato (film)|Cemento armato]]'')
*Nominate Roma; è la pietra di paragone che scernerà l'ottone dall'oro. Roma è la lupa che ci nutre delle sue mammelle; e chi non bevve di quel latte, non se ne intende. ([[Ippolito Nievo]])
*Non è il male che corre sulla terra, ma la mediocrità. Il crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma il fatto che egli suonava male. ([[Ned Rorem]])
*Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra. ([[Gigi Proietti]])
*Oh Roma! mia patria! città dell'anima! ([[George Gordon Byron]])
*O Roma, il cui segreto nome Iddio ci ha rivelato, eterna città, o [[patria]] del cuor mio, chi ti rammenta e non s'inchina, o termine di consiglio eterno, più non intende il mistero de' secoli. Come alle forze unite una forza, e a' membri viventi l'anima, o il sole a' pianeti, e al concorde veleggiare degli astri per lo spazio interminato un'unica meta, com'a' pensieri melodiosi un'idea, e a' consorti amori un amore, o agli spiriti uno spirito che tutti gli abbraccia, tu, o Roma, sei l'unità dell' unione, centro de' tempi, universalità del genere umano. ([[Augusto Conti]])
*Oh! Roma!, patria dell'anima!, tu sei veramente la sola!, l'eterna! Al disopra d'ogni grandezza umana anche oggi... sotto qualunque degradazione! Il tuo risorgimento non può essere che una catastrofe da mettere a soqquadro il mondo! ([[Giuseppe Garibaldi]])
*Oh santa città di Roma, così amata da Dio, prediletta e privilegiata con sovrabbondanti doni di natura, di arte, di tradizioni, di religione e di grazia! possa tu in ogni tempo corrispondere alla tua preclara vocazione, in faccia al mondo ed al cospetto della Chiesa universale. Possa tu esprimere con la voce, con le opere, con gli esempi del popolo tuo nativo, squisitamente saggio e generoso, e di quanti dai vari punti d'Italia e del mondo qui convengono, esprimere — diciamo — la sostanza viva del Vangelo: che è annuncio di redenzione e di pace, presidio di vera civiltà, ornamento ed arricchimento della persona umana, delle famiglie e dei popoli. ([[Papa Giovanni XXIII]])
*Per me la città resta lacerata da ampi spazi nudi e lunari, singoli raggruppamenti di rovine tra piante selvatiche che lei ha progressivamente accerchiato qui e là; un insidioso sovvertimento desertico penetra per infiltrazione questo antico agglomerato urbano [...]; è una nobile città lacunosa, squarciata da radure inquietanti e ancora ignote, che sembrano aspettare in un sogno ad occhi aperti non so che sorta di atterraggi fantastici fuori dal tempo. ([[Julien Gracq]])
*Quando arrivai qui la settimana santa volgeva al termine. La folla straniera prossima a disperdersi riempiva ancora il corso e la piazza di Spagna. Roma ridiverrà se stessa soltanto alla partenza d'una folla che l'anima di una vita a lei estranea. Tuttavia il suo carattere è abbastanza profondo per liberarsi dal cerimoniale di questi giorni di festa; la sua severità assorbe le parole e le forme che le vengono prestate; i suoi edifici dai pesanti muri che anneriscono alle esalazioni d'un fiume melmoso, le sue strade lunghe e buie sembrano consigliare il raccoglimento nell'effusione del loro cupo corruccio. L'architettura ha quella pesantezza che esprime la potenza materiale, l'anima non si riflette da nessuna parte e le eleganze che lo stile del [[Rinascimento]] ha prodotto qua e là sembrano spaesate: ciò che colpisce è ora il monumento dello splendore cesariano, ora la casa irregolare del [[Medioevo]]. Se ci si allontana dal centro della città, si calcano, su un lastricato umido, delle vie deserte. Appena, di tanto in tanto, vi si incontra qualche «pifferaro», o un gruppo di scioperati che giocano alla «morra». Angusti giardini, ornati d'aranci che fioriscono nell'ombra, separano canove e rovine, o ci si può fermare su vaste piazze dove antichi palagi dormono sull'erba. La piazza di San Giovanni in Laterano offre la più nobile solitudine. ([[Octave Pirmez]])
*Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l'amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto. ([[Giacomo Leopardi]])
*Quest'è l'unico luogo della terra che dia materia maggiore a conoscere i legami che uniscono il vecchio mondo al mondo attuale; quest'è l'unico luogo, dove si possono più ampiamente meditare, e con profitto più grande, gli esemplari della bellezza nelle arti, e trarne quanto guadagno da esse è possibile alle speculazioni della filosofia. ([[Giuseppe Bianchetti]])
*Questa è una città mediocre, che dimentica tutto, un po' amorfa, mancano i grandi entusiasmi e i grandi temi. ([[Mario Marenco]])
*Questo astro della notte, questo globo che si suppone sia finito e spopolato, passeggia le sue pallide solitudini sopra le solitudini di Roma; illumina strade senza abitanti, recinti, piazze, giardini dove non passa nessuno, monasteri dove non si sente più la voce dei cenobiti, chiostri deserti come i portici del [[Colosseo]]. ([[François-René de Chateaubriand]])
*Roma ancora mi emoziona, un'emozione profonda ma non letteraria, dell'anima direi. Una città a cui ho dedicato tanti lavori: martiri, colonne... Qui mi sono laureato, a San Pietro in Vincoli. Qui sono tornato. Da qui, dove vivo da tanto, non sono più andato via. ([[Guido Strazza]])
*{{NDR|Circa Roma capitale}} Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. ([[Fernand Braudel]])
*Roma, della quale siamo più diretti debitori, rese il più grande servizio al mondo diffondendo la tradizione greca ed adattandola alle rinnovate condizioni delle terre occidentali. ([[William Boyd]])
*Roma deve uscire dall'apatia e dall'immagine di paesone abbandonato e deve pensare ad avere il più alto profilo possibile. ([[Gianni Alemanno]])
*Roma di notte. Città morta. Città muta. Città nella quale il solo grido che ci permettono le facciate e le mura, sempre lo stesso con piccole variazioni, è Duce: il volto, di fronte e di profilo, berretto con ''aigrette'' o elmetto, amabile o terribile. La città cieca, sorda, con la lingua tagliata, si esprime soltanto attraverso le smorfie liriche di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. ([[Jean Cocteau]])
*Roma dovrebbe occuparsi di arte e lasciare perdere gli abiti. Troppa volgarità. Delle donne eleganti di un tempo non c'è più traccia. Colpa della [[Televisione|tv]] e dei suoi modelli-velina. ([[Roberto Capucci]])
*Roma è bella da impazzire. Monumenti, sole, voglia di vivere, belle donne. E calore della gente. ([[John Carew]])
*[[Roma]]!<br>E' corre vecchia fama che Roma sia parola arcana, e significhi ''Amor'', ed io ci credo, però che sappia come l'Amore nascesse ad un parto insieme coll'Odio; ora Roma, appunto rappresenta l'Amore indomato del sangue latino alla terra latina, e l'Odio religioso contro lo straniero da qualsivoglia plaga si muova per contaminare la terra latina. (Francesco Domenico Guerrazzi)
*Roma è l'esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo. ([[Andy Warhol]])
*Roma è la capitale della [[storia]], della [[cultura]], della [[religione]]; Roma è l'[[Italia]]. ([[Uto Ughi]])
*Roma è la città in cui sono nata, è caotica ci sono mille problemi ma non la cambierei con nessun'altra città. ([[Milena Vukotic]])
*Roma è la città unica, ''urbs et orbis'' che simboleggia e comprende le cose più disparate. Vi sono in Roma cinque o sei Rome, che hanno il loro carattere particolare e i loro speciali ammiratori e visitatori. Winckelmann e Overbeck, Goethe e Châteaubriand, Shelley e Lamartine, Byron e Veuillot, l'hanno adorata con eguale entusiasmo. Dall'Apollo di Belvedere, ai graffiti e ai mosaici Bizantini; dal semplice altare scavato nel tufo delle Catacombe, alle magnificenze liturgiche di San Pietro; dal palazzo dei Cesari, dal Colosseo e dalle Terme, alle Chiese dei Gesuiti e ai palazzi e alle fontane del Bernini; dalla desolata e pittoresca solitudine della Campagna, ai ''parterres'' ricamati e agli alberi pettinati delle Ville principesche; esistono in Roma i più spiccati contrasti. È la città ''dialettica'' per eccellenza. Essa concilia tutte le espressioni della storia e della vita, nella solenne unità della sua grandezza e nella infinita malinconia delle sue memorie. ([[Enrico Nencioni]])
*Roma è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! ([[Klaus Mann]])
*Roma è per ciascuno ciò che egli è per se stesso. ([[Johann Jakob Rabus]])
*Roma è puttana come [[Patrizia (personaggio)|Patrizia]], grintosa come il [[Bufalo (personaggio)|Bufalo]], egocentrica come il [[Il Libanese|Libano]]. È dolce come Roberta, svampita come il [[Il Dandi|Dandy]], pigra e allo stesso tempo determinata come il [[Il Freddo|Freddo]]. Roma racchiude tutte le sfumature dell'essere umano. ([[Francesco Montanari]])
*Roma è sporca, ma è Roma; e per chiunque ha vissuto a lungo a Roma quella sporcizia ha un fascino che la lindura di altri posti non ha mai avuto. ([[William Wetmore Story]])
*Roma è stata sempre il posto che mi ha dato un metro, nel senso che io sono un centimetro dentro il metro. Invece le altre due cose, i genitori e i figli, una l'ho persa e una non l'ho fatta. Roma, invece, c'è sempre. Io costantemente ragiono anche su quanto i luoghi di Roma sono cambiati rispetto a me nelle epoche della vita, ed è una cosa inesauribile. Mi piace l'Asia, ho scritto dei libri sull'Asia, però, se devo dire come funziona la mia macchina percettiva, questo è il posto. Perché ci sono anche io. La cosa più bella che ho visto nella mia vita, le rovine di [[Angkor Wat]], è un’emozione simile a Roma, soltanto che manca il centimetro mio. Io sono qui. Quello che mi affascina di Roma è che il mio tempo individuale, personale è come sull'abisso di un tempo pazzesco. Roma mi rende evidente il tempo, mi colloca nel tempo. Io non so cos'è il tempo, so cos'è Roma. ([[Emanuele Trevi]])
*Roma è una città un po' pigra, dove le cose nascono un po' per caso, senza un ordine ben preciso e quindi anche se i tentativi di far cultura sono tanti, rischiano di disperdersi e di non avere i risultati auspicabili. ([[Paola Gassman]])
*Roma è una polenta molle. ([[Giulio Carlo Argan]])
*Roma, essendo la mia città, è naturale che sia la più bella, non potrei vivere lontano da lei. Certo che se ce fossero meno problemi sia de traffico sia de smog sarebbe mejo, ma nonostante ciò m'accontento anche perché in Italia c'è anche de peggio. ([[Elena Fabrizi]])
*Roma ha l'[[osteria]], luogo popolaresco, un po' [[buio]], bonario, con tavole di marmo, boccali di [[vino]], belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro». ([[Alberto Moravia]])
*Roma ha parlato, la causa è finita. ([[Agostino d'Ippona]])
*{{maiuscoletto|Roma}} – m'hanno detto – è come una madre negra. Piena di {{sic|abbominevoli}} difetti. Ma le madri negre – aggiungo io – sono le più amorose – e quindi le migliori – del mondo. ([[Umberto Saba]])
*Roma mi presenta una bellezza disarmante. Uscita dalla misura d'uomo di [[Firenze]] mi trovo immersa nella misura dei giganti. Mi è impossibile pensare. Persino il colore dei palazzi mi confonde. ([[Bianca Bianchi]])
*Roma non mi commuove. Mi confonde. Il canto delle fontane rivela la vera città, la necropoli che sfugge al piccone dell'ex manovale Mussolini. [...] Qui tutto sembra obbedire al pollice verso dell' ''Imperator'', che con quel gesto decreta la fine del vinto, così come riempie la pipa o come si pianta un seme. ([[Jean Cocteau]])
*Roma non mi piace: sa di morte.<ref>A questa citazione, [[Charles Augustin de Sainte-Beuve]] fa precedere questa osservazione: È il maestro e il modello di quelle generazioni risolute, tutte intese al presente e all'avvenire. Più tardi, quando vedrà Roma dirà: «Roma non mi piace: sa di morte.»</ref> ([[Émile de Girardin]])
*Roma rischia di ritrovarsi tra vent'anni con gli stessi problemi di oggi, aggravati da un incremento edilizio e demografico enorme. La più orrenda, squalificata città del mondo che chiameremo Roma per una pietosa convenzione, per una abitudine fonetica. ([[Michele Valori]])
*Roma, Roma, Roma, Roma: giovane e decrepita, povera e miliardaria, intima e spampanata, angusta e infinita. ([[Aldo Palazzeschi]])
*Roma si racconta compiaciuta con i turisti che leccano i gelati e i selfie ai Fori Imperiali con i gladiatori. Ma è solo una scenografia. È invece la metropoli dove trovare lavoro senza essere protetto da un politico è quasi impossibile, dove un piccolo imprenditore per farsi pagare si deve rivolgere a bande che recuperano i crediti. In questa Roma ogni pistola è un'occasione per provare a farcela. Ancora pensate che siano le serie tv a ispirare i violenti? Quanta colpevole ingenuità, le serie raccontano il reale volto di ciò che accade e chi lo vive ci si specchia direttamente. ([[Roberto Saviano]])
*Roma ti prepara. Credo che crescere in un posto in cui dopo [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] è arrivato [[Augusto]], dove hai sotto gli occhi che passa tutto, passano cose enormi, e quindi figurati se non passo io, ti dia la misura della tua piccolezza. Puoi farne una malattia, e impegnarti a diventare un'eccezione, oppure puoi vivere con un sano distacco il fatto che perderai tutto quello che hai, diventerai irrilevante, stuccherai le stesse persone che oggi ti acclamano. ([[Emanuela Fanelli]])
*Roma, sosteneva [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], la si poteva difendere meglio portando la guerriglia nelle campagne, dove c'era modo di manovrare e insieme di vettovagliarsi e di fare insorgere contado e villaggi. E quando Roma, alla fine di quel giugno, dovette capitolare, il solo a non arrendersi fu proprio lui: con quattromila uomini al suo diretto comando, uscì dalla città, deciso a continuare la lotta: «Ovunque noi saremo, sarà Roma». ([[Luciano Bianciardi]])
*Sapete dove sono le più belle rovine romane? Sono in Grecia, in Spagna, perché i Romani hanno distrutto le loro, hanno demolito il [[Colosseo]] per costruire i gabinetti. (''[[Mad Men]]'')
*Se esiste l'[[inferno]], Roma ci sta sopra. ([[Martin Lutero]])
*Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto. ([[Henry James]])
*Se non vi fosse storia romana, ove imparammo una patria comune, se giovane non avessi vagato tra le macerie del gigante delle grandezze terrestri, io non saprei di essere Italiano. E dove è, cosa è questa Italia senza Roma? Può forse esistere un animale senza cuore? o durare un cuore incancrenito? ([[Giuseppe Garibaldi]])
*Se viene un marziano a Roma, vede una città allo sbando. ([[Roberto Perotti]])
*Secondo me Roma è più bella in un giorno di temporale. Il bel sole tranquillo d'una giornata di primavera non le si confà. Il suolo sembra creato apposta per l'architettura. Certamente non c'è qui, come a Napoli, un mare delizioso, la voluttà manca; ma Roma è la città delle tombe, e la felicità a cui si può aspirare è quella cupa delle passioni e non la voluttà della stupenda riviera di Posillipo. ([[Stendhal]])
*Si dice che Bernini abbia dato alle colonnate di San Pietro il profilo di due braccia che accolgono l'umanità in un abbraccio. [...] Fa parte del fascino di Roma, almeno per me, il fatto che mi sembri, almeno tra le metropoli che conosco, l'ultima in cui si possa avere un sentimento di patria interiore. ([[Ingeborg Bachmann]])
*Si dice sempre "Roma non è stata costruita in un giorno". Forse però sarebbe stato meglio, perché meno ci metti a costruire una cosa e meno dura. ([[Andy Warhol]])
*Siamo romani. Siamo italiani. Essere nati e vivere in Italia è un dono: a Roma, è un privilegio. ([[Carlo Azeglio Ciampi]])
*Signor Presidente ma lei lo sa che a Roma due esseri che si amano nun sanno dove mettere piede perché è tutto una montagna de monnezza?! Sette colli, sette colli de monnezza! È la città più zozza d'Europa! E gli stranieri dicono che fa schifo... ma più schifo fanno quelli del Comune, che so solo capaci de farse elegge [...] per ave' il potere... (''[[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)]]'')
*Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere! ([[Quinto Orazio Flacco]])
*Solo Roma, in quel largo mio peregrinare, mi era sempre apparsa lontana e distante, fredda e quasi ostile, ma Roma, si sa, è stata sempre così, in tutti i [[Tempo|tempi]] e sotto tutti i regimi. ([[Antonio Pugliese]])
*Soltanto in quel luogo consacrato dai millenni {{NDR|[[Roma]]}} tutto ciò che c'è stato e ci sarà può convivere con tutto: l'alto e il basso, il vecchio e il nuovo, la religione e l'empietà, il fasto e la miseria, persino Dio e il Diavolo sembravano aver trovato un equilibrio stabile e duraturo in quella città, dove tutto è già accaduto, e mica una sola volta! Mille volte. ([[Sebastiano Vassalli]])
*Sono nata a [[Hollywood]], sono cresciuta a [[Parigi]], ma è solo a Roma che sento come la «mia» città. ([[Tina Aumont]])
*Sono un cittadino di Roma. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Stare a Roma e non far mai una passeggiata a piedi, sarebbe, mi sembra, poco divertente. ([[Henry James]])
*Suggello infrangibile dell'unità [[italia]]na. ([[Umberto I di Savoia]])
*Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com'è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall'altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue [[notte|notti]], così lunghe, silenziose e colme di stelle. ([[Rainer Maria Rilke]])
*Tutta Roma, sia architettonicamente sia nel modo di vivere della gente, è un palinsesto. A prima vista alcuni settori della città danno l'impressione di essere del tutto moderni, oppure di appartenere a un ben definito periodo storico, ma basta che si guardi più da vicino e si resta sbalorditi davanti al rivelarsi di strati diversi di civiltà che ci fanno ripercorrere a ritroso il cammino attraverso i secoli.([[Georgina Masson]])
*Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l'enorme garage del ceto medio d'Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un'estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi. ([[Ennio Flaiano]])
*Una volta ero nella città eterna con un amico che mi ha detto: "Per fare tua Roma, fatti più romane possibili". Ma se i vostri gusti sono appena un po' più sofisticati, ho qualche consiglio per voi. Lasciate perdere i fori imperiali, e non andate assolutamente a vedere il Colosseo: non è più eccitante da quando hanno abolito il pasto dei leoni. Per quanto riguarda la Cappella Sistina, è il primo esempio di arredamento frocesco di un decoratore impazzito! (''[[Che pasticcio, Bridget Jones!]]'')
*Un indigeno si fa il tatuaggio della sua tribù, un romano si fa il Colosseo. ([[Claudio Amendola]])
*Un omaggio alla città che mi ha amato e mi ama di più, al punto che quando ne parlo mi commuovo. Tifo pure per la Roma perché 'er monnezza' doveva essere romanista. Secondo me qui la malavita ha ancora il carattere del suo popolo. I banditi romani sono alla buona, veraci, sanno di basilico. Può sembrare una battuta, ma credo proprio che sia così. Solo a Roma i malavitosi si riuniscono ancora al ristorante. Sotto certi aspetti sono rimasti poetici. Tutt'altra storia da quello che accade negli Stati Uniti, dove la malavita è un'immagine della società: arida, cattiva, di plastica. Penso che quella romana sia anche diversa da quella siciliana, che è rimasta folkloristica. ([[Tomás Milián]])
*Una musica popolare romana non esiste. [...] Forse perché Roma è stata per tanto tempo nello Stato pontificio e il popolo doveva cantare solo le litanie sennò magari qualche papa gli faceva tagliare la testa! ([[Armando Trovajoli]])
*''Vedere uno staffiere, un bambino, una bestia, | un furfante, un poltrone diventare [[cardinale]] | e per aver accudito bene ad una scimmia, | un Ganimede avere il galero sulla testa, | questi miracoli solo a Roma accadono.'' ([[Joachim du Bellay]])
*Venerdì 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso e ci piansi. Questo è il primo e l'unico piacere che ho provato in Roma. [...] Anche la strada che conduce a quel luogo prepara lo spirito alle impressioni del sentimento. È tutta costeggiata di case destinate alle manifatture, e risuona dello strepito de' telai e d'altri tali istrumenti, e del canto delle donne e degli operai occupati al lavoro. In una città oziosa, dissipata, senza metodo, come sono le capitali, è pur bello il considerare l'immagine della vita raccolta, ordinata e occupata in professioni utili. Anche le fisionomie e le maniere della gente che s'incontra per quella via, hanno un non so che di più semplice e di più umano che quelle degli altri; e dimostrano i costumi e il carattere di persone, la cui vita si fonda sul vero e non sul falso, cioè che vivono di travaglio e non d'intrigo, d'impostura e d'inganno, come la massima parte di questa popolazione. ([[Giacomo Leopardi]])
*[[Venezia]], metà [[donna]], metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell'Adriatico. Roma invece, tante volte sotterrata e disotterrata, continua nel suo solenne seppellimento. Non vi è cosa che non si inclini, che non ceda, che non si comprima e che non scavi la propria fossa. ([[Jean Cocteau]])
*Vengo da una città, Napoli, che fruga e perquisisce con gli occhi. Sotto l'apparenza della strafottenza opera il più capillare sistema di controllo. Roma è opposta, un luogo di passaggio in cui nessuno controlla, nessuno pedina con gli occhi. Roma permette residenza definitiva al forestiero che tale rimane fino all'ultimo giorno. Non dà cittadinanza, tollera e non s'impiccia. Inoltre è una città di fiumi e prima di arrivarci non avevo mai visto un ponte, per me tutti quei ponti erano un'attrazione, mi ci piazzavo in mezzo per vedere l'acqua trasportare se stessa e il suo raccolto. Quando il Tevere è gonfio porta i doni ricevuti dalla piena. ([[Erri De Luca]])
*Vi è in Roma focolare e alimento per tutte le gradazioni e i caratteri della devozione cristiana: dalla primitiva e severa fede degli apostoli e dei martiri, dall'ascetismo ardente e visionario del medio-evo, alle regolate e disciplinate devozioni degli ''Exercitia'', e alle tenerezze mistiche della ''Filotea''. La fede di Châteaubriand e quella del ''ciociaro'' vi sono egualmente appagate: a breve distanza, possono qui inginocchiarsi il puritano e il gesuita: chiunque s'inchina alla Croce, ha in Roma una patria. Aggiungete, che il rituale cattolico qui dispiegato in tutta la sua immensa varietà e in tutta la sua pittoresca magnificenza, tocca il cuore del credente, e colpisce l'occhio dell'artista. Dalla messa cantata nella ''Sistina'', alla tragica tumulazione di un cappuccino, che galleria di quadri viventi offre la Roma cattolica! ([[Enrico Nencioni]])
===[[Stefano Brusadelli]]===
*Roma, che solo la superficialità può spingere a definire una città dolce, in realtà gronda d'angoscia, e di sangue. Dietro la sua morbidezza – la rotondità della cupole e delle piazze – preme un'anima cupa, ossessiva, tagliente. Ogni facciata di chiesa incombe come un memento della miseria umana e delle sue debolezze. Ogni croce ricorda che esiste una giustizia alla quale non è possibile sottrarsi.
*Roma grida al mondo da duemila anni che la vita deve essere prima di tutto mortificazione e sofferenza. La carnalità e la trivialità che i romani ostentano in modo così sfrontato devono essere una loro antica risorsa per difendersi dal peso che li opprime.
*A Roma si finisce sempre con l'ingannarsi. O col perdersi.
*A Roma di palazzi del genere se ne trovano a migliaia, tutti di otto o nove piani, scrostati e allineati in prospettive monotone e deprimenti che tolgono luce alle strade. Dentro quei caseggiati ognuno può rimanere per sempre un enigma anche per chi gli vive accanto. Si tratta in fin dei conti dei luoghi più misteriosi del mondo.
*A Roma, più che altrove, le catene della solidarietà sono lunghe, tortuose, insondabili. L'incessante commercio di favori al quale la città è dedita costituisce il combustibile e il collante di tali catene.
*Era curioso come solo a Roma avesse l'impressione di calpestare una crosta sottile che da un momento all'altro dovesse rompersi, facendolo precipitare in una profondità buia. Può darsi che il grande vuoto che esiste effettivamente sotto la città – centinaia di chilometri tra catacombe, cave, vene d'acqua – finisca col trasmettere qualcosa anche all'anima.
*Roma è una città che non smette mai di disfarsi. Eppure è sempre lì, intatta e indistruttibile.
===[[Jacob Burckhardt]]===
*E guarda<ref>Gottfried Kinkel, destinatario della lettera</ref>, persino qui, quando me ne sto nella mia stanzetta (abito vicino alle Quattro Fontane, all'ultimissimo piano, in una posizione magnifica che domina mezza città), il mio amico Tritone gorgoglia con la sua acqua giù in Piazza Barberini e mi trascina ad un amichevole colloquio a due alla finestra del balcone, da dove io riesco ''con un unico sguardo'' a vedere Roma, dal Pantheon passando per San Pietro, Castel Sant'Angelo, Trinità dei Monti, Villa Ludovisi fino ad arrivare a Palazzo Barberini [...]. Anche solo la veduta che godo, in particolare i tramonti su Monte Mario, fa impazzire da come è bella. E poi questa colorata, possente Roma, che ricaccia indietro i miei poveri pensieri quando questi fanno capolino!
*Il prossimo inverno, a meno<ref>Nella fonte: almeno.</ref>che non succeda chissà cosa, riparto per Roma. Voglio ancora farmi una bevuta da questo calice incantato e ricoperto d'oro; la primavera che sonnecchia in me sotto il ghiaccio tornerà a fiorire.
*Ci credi, se ti<ref>Edward Schauenburg, destinatario della lettera.</ref>dico che la domenica esco mal volentieri a passeggio, solo per non incontrare berlinesi ''en masse''? I tre quarti di questi volti sono inaciditi e avviliti, gli altri ingrassati a forza di filisteismo. Roma è certo anche povera, ma quale bellezza, chiarezza ed espressività in quei volti! Alcuni sono magri, certo segnati dagli anni e consumati dalle intemperie, ma tutto ha un che di deciso, fermo, non c'è niente di ''a priori'' scrofoloso, molliccio, informe.
===[[Cristina Campo]]===
*Roma respira greve ed enorme, nella caligine ardente.<br>Supremamente bella, a volte, nelle sue tremende basiliche vuote, nelle sue piazze di sangue coagulato che pare liquefarsi, fumando. Il tempo che cade in blocchi, un secolo sull'altro, audibilmente, tragico oltre ogni dire. La cupa ebbrezza di questo tempo, come braci che crollano. La notte, il solito odore di Basso Impero in putrefazione, ma anche profondi, puri momenti nei quali la città pare chiusa in uno smeraldo. Io non faccio che andare in giro per questo immenso labirinto di cerchi concentrici.
*Stasera l'accendersi improvviso delle luci sulla città ancora tersa e chiarissima, fece di tutto un orlo di mare. Il cielo era sabbia finissima, sciacquata da un'onda di luce fonda. E i lumi accesi l'uno dopo l'altro, sgranati lungo i ponti che fuggivano, {{sic|era}} un arrivo di conchiglie fulgide sull'onda.
*{{sic|...}} vedessi, Bul, questo autunno romano! velata di fogliame e d'acque passeggere, la città riduce le distanze, è tutta uno scorcio di proporzioni perfette. Vorrei dirti di S. Giov[anni] a Porta Latina, dei 4 Santi Coronati... Ma il mio chiodo fisso è la Passaggiata di Ripetta: col suo pavé di tre secoli, le sue chiatte di ogni colore, i suoi ramai con basette e baffoni. Il tutto tra cortili di vite vergine, in una luce come sotto il tuo ombrello. ([[Cristina Campo]])
===[[Johann Wolfgang von Goethe]]===
*Dunque domani sera a Roma! Non riesco ancora a crederci; e se questo mio voto sarà appagato, che cosa potrei desiderare ancora? (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Ma, confessiamolo, è dura e contristante fatica quella di scovare pezzetto per pezzetto, nella nuova Roma, l'antica; eppure bisogna farlo, fidando in una soddisfazione finale impareggiabile. Si trovano vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo che superano, l'una e l'altro, la nostra immaginazione. Ciò che hanno rispettato i barbari, l'han devastato i costruttori della nuova Roma. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Non osavo quasi confessare a me stesso la mia meta, ancora per via ero oppresso dal timore, e solo quando passai sotto ''Porta del Popolo'' seppi per certo che Roma era mia. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*[[Parigi]] sarà la mia scuola, Roma la mia università. Giacché essa è una vera ''Universitas'' e quando la si è veduta, si è veduto tutto. Perciò non ho fretta d'entrarvi.
*Qui a Roma si vedono tanti stranieri che non vengono sempre a visitare questa capitale del mondo per amore dell'arte somma, ma amano passare anche altrimenti il loro tempo. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Qui la grandiosità della Rotonda {{NDR|il Pantheon di Roma}}, sia all'esterno che all'interno, ha suscitato in me un gioioso senso di referenza. In San Pietro m'è divenuto chiaro come l'arte, al pari della natura, possa trascendere ogni rapporto comparativo. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Salii verso sera sulla colonna Traiana, da cui si gode un panorama incomparabile. Visto di lassù, al calar del sole, il [[Colosseo]] sottostante si mostra in tutta la sua imponenza; vicinissimo è il Campidoglio, più addietro il Palatino e il rimanente della città. Poi, a tarda ora, tornai a casa passeggiando lentamente per le vie. Un luogo straordinario è la piazza di Monte Cavallo con l'obelisco {{NDR|l'attuale piazza del Quirinale}}. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
===[[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]===
*Le {{sic|novita}} come sapete voi stessa non abita in Roma, qui tutto è antico: Roma, Papa, le chiese, i quadri.<br> A mio parere, le {{sic|novita}} sono inventate da quelli, che {{sic|s’annojano}}, ma sapete voi stessa che nessuno può {{sic|annojarsi}} in Roma {{sic|fiuorche}} quelli che hanno l’{{sic|animo fredda}} come gli abitanti di Pietroburgo.<ref>Da una lettera a Varvara Osipovna Balabina. La lettera fu scritta in italiano da Gogol, il testo citato riproduce la versione originale, non emendata, della lettera. {{cfr}} ''Gogol a Roma: «La patria dell'anima»'', ''Corriere della Sera.it Roma / Arte e Cultura'', 16 settembre 2009.</ref>
*Non c'è destino migliore che morire a Roma; qua l'uomo è di una "versta" più vicino al cielo.
*Non la mia patria, bensì la patria dell'anima mia ho veduto.
===[[Ferdinand Gregorovius]]===
*A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi.
*La violenta trasformazione della città mi appare come la metamorfosi di un giocoliere, cento cattivi giornali sono cresciuti come funghi e sono strillati in tutte le strade. un invasione di venditori e ciarlatani riempie le piazze. Tutti i monumenti si innalzano bandiere, si fanno dimostrazioni. Roma perderà l'aria di repubblica mondiale che ho respirato per 18 anni, essa discende al grado di capitale degli italiani, i quali per la grande situazione in cui li hanno posti le nostre vittorie, son troppo deboli. È una fortuna che io abbia quasi completato il mio lavoro, oggi non potrei più sprofondarmi in esso. Il medio evo è come spazzato via dalla tramontana con tutto lo spirito storico del passato. Roma ha perduto per sempre il suo incanto.
*Roma, da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate.
*Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa e incantata. Lo scirocco persiste. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell'eternità.
===[[Vittorio Imbriani]]===
*In Roma il gran pericolo è il disgusto delle cose belle, che viene come conseguenza triste del vederne troppe. I marmi più preziosi, le statue più perfette, dopo alcun poco non ti sollecitano più.<br/>Altrove dieci statue di quelle, che raccoglie il [[Città del Vaticano|Vaticano]], sarebbero stimate una ricca collezione. Ma in Roma! Ma fra tante!<br/>Altro {{sic|guajo}}: l'attenzione smussata non è più stuzzicata dal bello, anzi solo dallo strano, dallo insolito, dallo stravagante, dal capriccioso. Si comprende la necessità del [[Barocco]] qui. Ci volevano statue, che per la bizzarria loro richiamassero gli occhi, si facessero distinguere in mezzo alle altre.<br/>In mezzo a questi [[monumento|monumenti]] dell'antichità vetusta e bellissima a poco a poco uno si sente trasportato in un altro mondo.
*Questa città davvero è incantevole. Appaga. Non vi si ha che desiderare. O per meglio dire uno ha quasi rimorso di desiderarvi cambiamenti e miglioramenti, tanto è bella e simpatica così com'è. Questi palazzi, questi monumenti, queste ville, queste strade hanno tanta vaghezza e maestà! Potremo ripulire, ampliare, popolare: ma chi sa che così non se ne alteri il carattere? Questa è l'opinione di tutti, tranne che di pochi incontentabili, i quali trovano da biasimare anche nel Colosseo e nel palazzo Farnese.
*Sì, Roma sembra soprattutto bella, non pel suo presente o pel passato prossimo; ma per quel passato remoto, che tutto rammenta. Comprendo benissimo quindi che il soggiorno ne sembri increscevole a' commessi viaggiatori ed a' travetti, per cui la bellezza d'una città consiste ne' caffè, balli pubblici e peggio, che ignorano la storia e non sentono neppur vergogna d'ignorarla. Comprendo che possa increscere a chi non prova simpatia per quel passato; a qualche barbaro discendente d'Arminio e protestante giunta. Ma ad un uomo veramente colto, ad un Italiano soprattutto, il viver qui è un'ebbrezza continua.
===[[Raffaele La Capria]]===
*Cos'è oggi Roma, allora? Cos'è diventata? Da Caput Mundi a Kaputt Mundi, del Mondo Occidentale, dell'Europa. Sempre più appartenente ad un Mediterraneo inquinato da raffinerie e attraversato da correnti clerico fasciste. Punto di confluenza dei risentimenti di un Sud mafioso malato e sottosviluppato. Centro di oppressione Buro-Ministeriale, Aeroporto di Fiumicino di programmi e governi, Torre di Babele dei linguaggi pseudopolitici. Gran Teatro degli ammicchi e delle allusioni, Capitale dell'inciucio dove sfilano sulla passerella, con sorrisi da padrino e accessi di «moraloneria», come ossessivi incubi trentennali, troppi Mostri Sacri della Gran Cosca al potere e troppe Sibille Romane. Di qui l'Europa sembra lontana, perfino l'Europa Minima del funzionario che ha competenza di un problema e tratta appunto di quello e non di altro. L'Europa delle superstiti speranze sembra irraggiungibile, e Roma sempre più irrecuperabile all'Europa.
*La luce: la qualità della luce di certe mattine romane è qualcosa di incredibilmente bello... [[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]] è stato il pittore di questa luce, a Roma ha fatto molti suoi quadri, a Roma ha capito che stava nel posto giusto. Vi sono certe mattine di sabato in cui esco insieme con il cane, e andiamo a passeggio, a comprare il giornale, in cui Roma sfolgora, e si sente che è stata costruita da gente che pensava in grande. Ci sono delle piazze architettonicamente grandiose, scenografiche, molto adatte a sposarsi con questa luce, ad esempio piazza Navona, piazza di Trevi, piazza di Spagna, una piazza neoclassica come piazza del Popolo, una alla [[Giorgio De Chirico|De Chirico]], come piazza del Quirinale. Gli antichi monumenti si stagliano nella luce in maniera meravigliosa, si vede la poetica geometria della città... io conosco molte città: Parigi, Londra, New York. Ognuna ha il suo carattere, però una città architettonica come Roma, così a misura d'uomo, è impossibile trovarla... a Parigi ci sono belle piazze, ma hanno una proporzione smisurata rispetto alle piazze romane. Invece le piazze romane hanno la misura giusta. In questo senso Roma è la città più bella che esista.
*Roma è diventata la città dei mendicanti. Non ne ho mai visti tanti a Napoli, a Palermo e in nessun'altra città italiana. I mendicanti vengono tutti a Roma, come per un tacito accordo, molti vengono anche dall'estero, e occupano le vie e le piazze del centro storico, quelle più battute dai turisti.
*Roma negli anni '50 non era la Roma devastata di oggi. Roma è sempre stata un po' disastrata dal punto di vista urbanistico, però non era come oggi. Era una città piacevole, e per me piena di amici; nella mia stessa condizione si trovavano tanti altri intellettuali venuti da tutte le parti d'Italia. Quindi si formavano quasi naturalmente dei punti di incontro, nei ristoranti, in certi caffè... era una città piacevole.
*Roma non è sporca è disordinata, e questo disordine spesso fa pensare che è sporca.
===[[Tito Livio]]===
*È tipico dei Romani saper agire e soffrire in grande. (attribuita a [[Caio Muzio Scevola]])
*Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
*Una città che, partita da modestissimi inizi, è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
===[[Maurizio Mattioli]]===
*I romani hanno il difetto di avere troppi pregi.
*Il nome, Roma, senti come suona bene e poi se lo capovolgi diventa Amor.
*{{NDR|Sui ricordi della sua città}} La Roma di allora era una Roma tutta da scoprire, il centro era tutto da scoprire. Ricordo che prendevo l'autobus e venivo spesso in centro per vederlo da vicino.
===[[André Suarès]]===
*A Roma, città di provincia, tutto è fatto per la quantità: tutto è falso, tutto è brutto. Il [[Vittoriano|monumento]] a [[Vittorio Emanuele II|Vittorio Emanuele]] è di una bruttezza abietta: il trionfo della volgarità a grande orchestra. I quartieri nuovi sono orribili: imitano l'antico come i falsari. La mostruosità artificiale è peggiore dell'altra. Già il Rinascimento coltivava questa menzogna: tutto è falso a Roma e l'antico anche. Il sublime di Roma, è che ad ogni passo s'incontra un'orribile architettura. Roma annovera più detestabili monumenti di tutte le altre città del mondo. Quanto aspiro alla nudità, a Roma: la strada nuda, il muro nudo, un quartiere nudo senza palazzi, senza statue, senza chiese. La bruttezza, qui, trionfa attraverso la quantità. C'è al mondo un ciarpame più spaventoso del Foro? Questo pane dei professori fa venire voglia di un digiuno eterno.
*Niente è così bello a Roma quanto il sito e il clima, gli orizzonti e la luce. Ora la [[campagna romana|Campagna]] era all'origine di questo splendore e, oserei dire, la febbre, l'abbandono e il deserto. La malaria è il respiro delle rovine: un ornamento o una malattia? Amo quest'incertezza e che tutto, nel fondo, si contraddica. Così il cuore e la ragione, eternamente.; l'ideale e l'utile.<br>Roma cadente e abbandonata, era per noi un tesoro senza prezzo. Perché avere paura o vergogna di confessarlo? Se mi faccio fischiare da un milione di pecore fanatiche e da un milione di mastini al guinzaglio, devo avere ragione tre milioni di volte. Belino pure o abbaino, benissimo. A me spetta vedere e osare. (Linceo.)
*Per chi viene da [[Parigi]] o da [[Londra]], Roma è una città di provincia. [[Milano]], no. E tuttavia in niente Milano può essere paragonata a Roma. D'altra parte è curioso pensare che né Roma né Milano hanno dato qualcosa d'essenziale all'Italia, né un uomo, né un'opera. [[Dante Alighieri|Dante]], [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Sandro Botticelli|Botticelli]], [[Francesco Petrarca|Petrarca]] [[Galileo Galilei|Galileo]], [[Tiziano]], [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Giambattista Vico|Vico]], [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], [[Bramante]], che so, anche [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], non un Milanese, non un Romano.
*Rovine e preti, dei preti e delle rovine, ecco Roma nella sua autentica bellezza: essa esige il silenzio e la virtù di una meditazione immobile. Gettata in mezzo a questo mirabile cimitero della storia, la vita proletaria è di una volgarità odiosa. La plebe è sempre proletaria. E l'alveare proletario è sempre la democrazia. Che essa sia coronata, cosa importa? Il tiranno, l'assemblea, o l'imperatore all'antica, la corona cambia forma; ma è sempre la stessa bestia che la cinge.<br>I preti d'ogni specie, di ogni colore, di ogni paese, di ogni rango salvano ancora la bellezza di Roma. Le conservano la sua atmosfera da cimitero. Ecco la vera Città Eterna. D'altronde, grazie ad essi, Roma sembra la stazione universale delle rovine. È al tal punto vero, che incontrando improvvisamente al Borgo un Giapponese e due Cinesi, mi sembrarono i soli vivi. E fui preso da un folle riso.
===[[Sof'ja Petrovna Sojmonova]]===
*Le epoche della storia son tutte qui... Sembra che ciascuna ai suoi monumenti superstiti abbia voluto imprimere un carattere, preparar un orizzonte e, per così dire, un'atmosfera particolare. Qui si sente un bisogno di vivere nel passato, che stranamente contrasta con la nostra naturale tendenza a buttarci nell'avvenire. L'uomo è in lotta con queste due eternità; e il presente, cui peraltro non può sfuggire, più che mai gli appare fugace e miserando.
*Qui si ingrandiscono le idee, si fanno più religiosi i sentimenti, si acquieta il cuore. Si ardisce appena soffrire dinanzi a luoghi che ricordano tante sofferenze, o mancare di forza là dove tanta forza si è rivelata.
*Roma è la grande parrocchia del mondo cattolico; le chiese delle nazioni sono come altari nell'edifizio che li riunisce tutti.
==Citazioni in versi==
*''A Roma tutto | ha a un prezzo.'' ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*''Ascolta, bellissima regina del tuo mondo, | accolta tra le stelle del firmamento, Roma; | ascolta, madre di uomini e di dei: | grazie ai tuoi templi non siamo lontani dal cielo.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*''Dopo fatta 'sta prima operazione, | Lì, ce se fece notte in mezzo a fiume: | C'era nell'aria come n'oppressione | De fracico e 'na puzza de bitume: || Nun se sentiva che scrocchià' er timone | Pe' nun impantanasse ner patume; | E verso Roma, in fonno a l'estensione, | Se vedeva ariluce' come un lume. || Un lume che sur celo era 'n chiarore. | E lì pe' fiume, in quer silenzio tetro, | Fòr che l'acqua non c'era antro rumore. || E in fonno a la campagna, a l'aria quieta, | De notte, er cupolone de [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] | Pareva de toccallo co' le deta.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''Il [[Colosseo]] | invoca nubi gelide | spiriti di Roma'' ([[Sono Uchida]])
*''In Roma'' ''cerchi Roma, o pellegrino, | e proprio in Roma Roma non ritrovi; | le vantate muraglie, morti covi | sono, e di sé sepolcro l'Aventino. || Giace, dove regnava, il Palatino; | son limate dal tempo le medaglie; | sembrano più macerie di battaglie | degli evi, che blasone del latino. || Solo è restato il [[Tevere]], corrente | che bagnò la città: or sepoltura, | la piange con funesto suon dolente. || Roma, da quella gloria così pura | fuggì ciò ch'era saldo e solamente | il fuggevole ormai permane e dura.'' ([[Francisco de Quevedo]])
*''Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come | può soltanto sognare un frammento! Una dracma | d'oro è rimasta sopra la mia retina. | Basta per tutta la lunghezza della tenebra.'' ([[Iosif Brodskij]])
*''Madre comune | d' ogni popolo è Roma e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. ([[Pietro Metastasio]])
*''Nella notte azzurra Roma riposa, | è sorta la luna, e l'ha avvolta, | e la città che dorme, maestosa e deserta, | ha colmato della sua gloria silente... || Come dolce dorme Roma ai raggi della luna! | Come simile a lei è divenuta la polvere eterna! | Come se il mondo lunare e la città dormiente | fossero lo stesso mondo, incantato e morto!...'' ([[Fëdor Ivanovič Tjutčev]])
*''"Non sollevate la mia testa dalla terra insanguinata, | non portate a casa il mio corpo, | poiché tutto il mondo è terra di Roma | e, dunque, io morirò a Roma"''. ([[Gilbert Keith Chesterton]], ''[[La ballata del cavallo bianco]]'')
*''O Roma, nessuno, finché vive, potrà dimenticarti [...] | Hai riunito popoli diversi in una sola patria; | la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi; | offrendo ai vinti il retaggio della tua civiltà, | di tutto il mondo diviso hai fatto un'unica città.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*''Perché la storia si pe' l'antri è storia, | Pe' nojantri so' fatti de famija.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''"Roma è bella". Ricordi, Giovacchino | quanno potemio {{sic|dì}} senza imbarazzo | 'sta frase? E se moveva er Ponentino | mentre a noi, nun {{sic|ciannava}} de {{sic|fa}} 'n c...?{{sic|"}} || "È bella sì, ma {{sic|fa}} finta de gnente | respirala co' l'occhi, piano piano, | eppoi coll'artri {{sic|fa}} l'indifferente | Si cchiedono "Com'è", tu {{sic|fa}} l'indiano". || Dije così: "Com'è questa città?" | "Mah... signore... Che vuole che je dica... | Se lo scopra da lei. Io {{sic|ciò}} da fa'" || "Dije che ciai da fa', ma che te frega? | Si te metti a vantà la Roma antica | verranno tutti qui pe' {{sic|ffà}} bottega". || "Famo finta che er traffico è ar collasso | dimo che qui se campa proprio male | li servizi so' pessimi, ch'è basso | il tasso de la vita curturale". || "Dimo che nun c'è manco l'Auditorio | che presto ci saranno li cantieri | e che se bloccherà tutto er Cibborio. | E che domani sarà peggio de ieri". || Così dicevi allora in quell'incanto | ner Cinquanta, e ce stava l'Ottobrata. | Ricordi? Rintoccava l'Anno Santo. || Eri profeta, dorce Giovacchino. | Però 'na cosa nun l'hai 'ndovinata: | Che non esiste più, quer Ponentino!'' ([[Gigi Proietti]])
*''Roma, ne l'aer tuo lancio l'anima altera volante: | accogli, o Roma, e avvolgi l'anima mia di luce''. ([[Giosuè Carducci]])
*''Roma nostra vedrai. La vedrai da' suoi colli: | dal Quirinale fulgido al Gianicolo, | da l'Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l'estremo | vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli...| Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d'un astro. | Non i suoi cieli irragia solo, ma il mondo, Roma''. ([[Gabriele D'Annunzio]])
*''Roma nun fà la stupida stasera | damme 'na mano a faje di de sì | sceji tutte le stelle | più brillarelle che poi | e un friccico de luna tutta pe' noi.'' (''[[Rugantino (commedia musicale)|Rugantino]]'')
*''Roma puttana quattro dischi, un gatto, una serata strana, | Roma spogliata dei suoi tanti amori, dei suoi vecchi fiori, | Roma fatata lasciami cantare una serenata'' ([[Luca Barbarossa]])
*''Roma può darti tante e tali donne | che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo | è tutto qui».'' ([[Publio Ovidio Nasone]])
*''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran Roma, onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. ([[Vincenzo Monti]])
==[[Proverbi italiani]]==
*Chi Roma non vede, nulla crede.
*Chi va a Roma perde la poltrona.
*Domandando si va a Roma.
*Roma, a chi nulla in cent'anni, a chi molto in tre dì.
*Roma non fu fatta in un giorno.
*Roma santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, [[Napoli]] galante.
*Tre sono le meraviglie, Napoli, Roma e la faccia tua.
*Tutte le strade portano a Roma.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
{{div col|3}}
*[[Ara Pacis]]
*[[Arco di Costantino]]
*[[Basilica di San Giovanni in Laterano]]
*[[Basilica di San Paolo fuori le mura]]
*[[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
*[[Basilica di San Saba]]
*[[Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]]
*[[Basilica di Santa Maria Maggiore]]
*[[Basilica di Santa Sabina]]
*[[Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio]]
*[[Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio]]
*[[Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane]]
*[[Chiesa di San Luigi dei Francesi]]
*[[Chiesa di Sant'Agnese in Agone]]
*[[Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza]]
*[[Città del Vaticano]]
*[[Cimitero del Verano]]
*[[Civiltà romana]]
*[[Colonna di Marco Aurelio]]
*[[Colonna Traiana]]
*[[Colosseo]]
*[[Complesso natatorio del Foro Italico]]
*[[Cloaca Massima]]
*[[Colosseo]]
*[[Domus Aurea]]
*[[Esquilino (rione di Roma)]]
*[[EUR]]
*[[Fontana di Trevi]]
*[[Fontane di Roma]]
*[[Foro di Traiano]]
*[[Foro Romano]]
*[[Ghetto di Roma]]
*[[Lazio]]
*[[Mausoleo di Augusto]]
*[[Mausoleo di Cecilia Metella]]
*[[Mausoleo di Santa Costanza]]
*[[Modi di dire romani]]
*[[Obelisco della Minerva]]
*[[Pantheon]]
*[[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]]
*[[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]]
*[[Parioli]]
*[[Pasquino]]
*[[Palazzo Montecitorio]]
*[[Palazzo Venezia]]
*[[Porta del Popolo]]
*[[Proverbi romani]]
*[[Roma (città antica)]]
*[[Storia romana]]
*[[Teatro Drammatico Nazionale]]
*[[Tempietto di San Pietro in Montorio]]
*[[Teatro di Marcello]]
*[[Terme di Caracalla]]
*[[Terme di Diocleziano]]
*[[Testaccio]]
*[[Trastevere]]
*[[Villa Borghese]]
*[[Villa Giulia]]
*[[Vittoriano]]
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==Altri progetti==
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[[Immagine:Lightmatter colosseum.jpg|thumb|upright=1.4|Il [[Colosseo]]]]
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Citazioni su '''Roma''' e i '''romani'''.
==Citazioni in prosa==
*A [[Londra]], tranne il [[Papa]], c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa. ([[Pino Caruso]])
*A me il romano piace perché ha sempre la battuta pronta, ti parla come se ti conoscesse da sempre, è molto sciolto. Mi somiglia. Per questo a Roma mi sono trovato così bene. ([[Radja Nainggolan]])
*A me invece Roma piace moltissimo: è una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene. (''[[La dolce vita]]'')
*Noi abbiamo avuto il privilegio di nascere a Roma, e io l'ho praticata come si dovrebbe, perché Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi. ([[Alberto Sordi]])
*A [[Parigi]], nel momento in cui si decide di andare a Roma, bisognerebbe stabilire di andare al museo un giorno sì e uno no: si abituerebbe l'anima a sentire la bellezza. ([[Stendhal]])
*A Roma, ad esempio, della antica città, della magnificenza della ''caput mundi'' oggi possiamo ammirare quanto è stato riportato alla luce per il suo valore archeologico, quasi in un cimitero debitamente recintato. Si possono ammirare o visitare i monumenti, i fori, gli scheletri vuoti dei templi, l'ossatura degli edifici, ruderi che pur testimoniandoci indubbiamente la grandezza di un'epoca che fu, restano avulsi dalla città vera e propria e circoscritti da barriere e confini.<br>A [[Napoli]], ben poco o quasi nulla è rimasto di monumentale o di artistico, in quanto il centro urbano ha subito attraverso i secoli una lenta graduale insensibile trasformazione ma, in compenso, negli stessi luoghi in cui gli abitanti della {{sic|πολίς}} greca si recavano per concludere affari, divertirsi o pregare, ferve la vita, che a distanza di oltre venti secoli offre una continuità di costumi e di abitudini che dà la sensazione di essere fuori dal tempo. ([[Vittorio Gleijeses]])
*A Roma ci siamo e ci resteremo. ([[Vittorio Emanuele II di Savoia]])
*A Roma, Dio nun è trino, ma è quattrino. ([[proverbi romani|proverbio romano]])
*A Roma è avvenuto il contrario di quello che avviene nelle altre capitali: la città si è ingrandita e arricchita; ma è rimasta legata a un’idea del vivere elementare e grossolana. Cinica, scettica, priva di ideali, materiale, ottusa, Roma presenta insomma lo spettacolo sconcertante di una capitale il cui fine principale anzi unico sia quello di vivere alla giornata o meglio di sopravvivere. ([[Alberto Moravia]])
*A Roma i forastieri e gli artisti propensi alle novità erano pochi. I più erano beati di trovar qui un mondo tutto diverso da quello di casa loro. Questo pezzettino di medio evo ospitale e pacifico, discretamente ben conservato dava loro un diletto simile a quello che proviamo nel contemplare un castello feudale, che colle sue torri merlate, colle sue scale segrete e co' suoi trabocchetti, ci permette di vivere con l'immaginazione in tempi lontani, pittoreschi e differenti dal nostro. Le stesse cose ch'essi avrebbero biasimato a casa propria come un disordine intollerabile, qui parevano necessità d'armonia, un fondo indispensabile al quadro. ([[Aristide Gabelli]])
*A Roma, il popolo era convinto di agire con clemenza nel permettere ai condannati e agli schiavi riottosi di aver salva la vita combattendo. «Sarebbero destinati a morire, ma diamo loro un'occasione di salvarsi.» Ecco la loro mentalità. ([[Jim Bishop]])
*A Roma non c'è da accumulare modernità in case labirintiche: c'è da aprire bene le finestre. ([[Filippo Facci]])
*A Roma non c'è un capo, non c'è la mafia, non c'è la camorra! Qui si lavora in batterie di tre/quattro persone, ognuno con la sua zona, i suoi affari: spaccio, usura, rapine. Si rispettano tra loro ma in realtà si odiano. E sa perché? Perché sono romani. (''[[Romanzo criminale - La serie (prima stagione)|Romanzo criminale]]'')
*A Roma si vive per il [[Calcio (sport)|calcio]] sette giorni su sette. E, se perdi, è meglio non uscire da casa. ([[Gervinho]])
*A Roma sta succedendo un fatto strano. Tutti occupati, tutti presi dai problemi del Piano Regolatore, gli Architetti non parlano più di Architettura e non parlandone e non scrivendone finiscono col non farne. Sembra che si sia rimandato il problema a un momento più calmo. Ma intanto si costruisce lo stesso, e l'edilizia, quella che sanno fare tutti anche i costruttori pizzicagnoli o i costruttori fabbricanti di caramelle, dilaga ovunque. ([[Michele Valori]])
*{{NDR|Le nazioni massoniche e protestanti}} avevano l'obbiettivo – a parte l'arricchimento e il potere personale –, un obbiettivo ideologico per cui sono stati aiutati dai liberal massoni di tutto il mondo, era quello di trasformare Roma da ''caput mundi'' a ''caput Italiae'', perchè è evidente che Roma come capitale d'Italia ha finito di essere Roma. Infatti, questo lo dice in un modo, in un periodo più o meno contemporaneo agli avvenimenti, [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]], che era un geniaccio, che descrive quest'impresa di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] che era riuscito a trasformare una potenza spirituale come l'Italia in una colonia, e noi da allora siamo colonie di chi ha più potere momento per momento: può essere l'Inghilterra, può essere la Francia, può essere la Germania, sempre colonie siamo. ([[Angela Pellicciari]])
*Che cosa, migliore di Roma? ([[Publio Ovidio Nasone]])
*Che cosa farò a Roma? Non so mentire. ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*Che differenza c'è tra Roma e [[Milano]], a parte il fatto che lassù si lavora? ([[Arrigo Benedetti]])
*Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro [[Antonio Genovesi|Genovesi]]: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri. ([[Carlo Luigi Morichini]])
*Chi è nato a Roma la ama, ma chi non ci è nato e l’ha incontrata, a volte, come nel mio caso, la ama ancor di più. ([[Giovanni Canestri]])
*C'innamorammo delle piazze, delle fontane, delle statue. Mi piaceva che il Foro fosse un gran giardino, con i suoi lauri che spuntavano lungo la Via Sacra, e le rose rosse intorno alla piscina delle Vestali. Ed eccomi qui a passeggiare per il Palatino! Ma la presenza di [[Benito Mussolini|Mussolini]] nella città era schiacciante; i muri erano pieni di scritte, le camicie nere dominavano dappertutto. La notte le strade erano deserte: questa città in cui i secoli pietrificati trionfavano superbamente del nulla, ricadeva nell'assenza; una sera decidemmo di vegliarvi fino all'alba, soli testimoni [...] era emozionante camminare per quelle stradette romane senza udir altro che il rumore dei nostri passi: come avessimo miracolosamente atterrato in una di quelle città maya che la giungla difende da ogni sguardo. ([[Simone de Beauvoir]])
*Ci si annoia talvolta a Roma il secondo mese di soggiorno, ma giammai il sesto, e, se si resta sino al dodicesimo, si è afferrati dall'idea di stabilirvisi. ([[Stendhal]])
*Città in vendita, andrai presto in rovina, se si troverà uno in grado di comperarti! ([[Tito Livio]], attribuita a [[Giugurta]])
*Col suo pancione placentario e il suo aspetto materno evita la nevrosi ma impedisce anche uno sviluppo, una vera maturazione. È una città di bambini svogliati, scettici e maleducati: anche un po' deformi, psichicamente, giacché impedire la crescita è innaturale. Anche per questo a Roma c'è un tale attaccamento alla famiglia. Io non ho mai visto una città al mondo dove si parli tanto dei parenti. "Te presento mi' cognato. Ecco Lallo, er fjo de mi' cugino". È una catena: si vive fra persone ben circoscritte e ben conoscibili, per un comune dato biologico. Vivono come nidiate, come covate... E Roma resta la madre ideale, la madre che non ti obbliga a comportarti bene. Anche la frase molto comune: "Ma chi sei? Nun sei nessuno!" è confortante. Perché non c'è solo disprezzo, ma anche una carica liberatoria. Non sei nessuno, quindi puoi anche essere tutto. Tutto può ancora essere fatto. Si può partire da zero. Insultata come nessun'altra città, Roma non reagisce. Il romano dice: "Mica è mia, Roma". Questa cancellazione della realtà che fa il romano, quando dice "ma che te ne frega!", nasce forse dal fatto che ha da temere qualcosa o dal papa o dalla gendarmeria o dai nobili. Egli si rinchiude in cerchio gastrosessuale. ([[Federico Fellini]])
*Come è brutta, Roma. Brutta di questa sua accecante bellezza, su cui risaltano i segni dello sfacelo come una voglia di barbabietola su un volto purissimo. ([[Vittorio Gassman]])
*Con Roma io sono arrabbiatissima. Questa Roma che ha un fardello così pesante di storia e di cultura, con questi romani pigri, che tirano a campà, che fanno la siesta per digerire le strippate di spaghetti, con tutte quelle macchine da scavalcare quando cammini, è stata snaturata, è diventata sciattona, sporca. ([[Gabriella Ferri]])
*Dev'essere stata una gran bella città al tempo di Cesare. Il foro una piazza magnifica. Vorrei sapere qualcosa della storia latina o romana. Ma non è il caso di cominciare a impararla adesso. Perciò lasciamo marcire le rovine. ([[James Joyce]])
*Devo dire che malgrado sia una città così grande Roma è molto familiare. Ha una capacità di accogliere che è unica. Firenze, per esempio, pur essendo più piccola è più distante dalla gente. Roma è una mammona che accoglie tutti, non mantiene tutte le promesse, però in qualche modo è accogliente. ([[Athina Cenci]])
*Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione. ([[Sean Connery]])
*Di tutto quanto c'è in Roma la [[Fontana di Trevi|fontana]] {{NDR|di Trevi}} è certamente l'attrazione più forte. ([[John H. Secondari]])
*Diversamente dalle altre capitali europee, Roma non dette il ''la'' all'[[unità d'Italia]]; vi venne bensì annessa a un decennio di distanza dalla sua costituzione. Il governo italiano si trasferì nella città del papa; il papato restava l'istituzione chiave di Roma. ([[Henry Kissinger]])
*Due cose sono necessarie a Roma per avere successo, amare Dio e possedere una carrozza. ([[Carlo Borromeo]])
*{{NDR|«Com'è il tuo rapporto con Roma?»}} È come in una relazione, cioè è un rapporto di amore e odio. Non c'è una via di mezzo e Roma non può esserti indifferente. Tendenzialmente la ami, quando ci vivi a volte la odi, perché a volte è un incubo girare per la città. Non funziona mai quasi niente, i mezzi sono inesistenti, ha un sacco di problemi e quindi è una metropoli difficile da viverci. Però è anche unica al mondo e si fa perdonare con le sue bellezze. Come fai ad essere arrabbiato con Roma? A volte ti incavoli, poi passi davanti al Colosseo e dici: "Ok, vabbè, ti perdono tutti gli appuntamenti che mi hai fatto perdere" [risata, ''ndr'']. ([[Ema Stokholma]])
*È curioso constatare – ed insisto su questo punto, perché mi sembra di importanza capitale, e perché, pur essendo noto, non mi sembra abbastanza sottolineato – è curioso constatare l'indifferenza pressoché totale del mondo romano per la scienza e la filosofia. Il cittadino romano si interessa alle cose pratiche. L'agricoltura, l'architettura, l'arte della guerra, la politica, il diritto, la morale. <br /> Ma si cerchi in tutta la letteratura latina classica un'opera scientifica degna di questo nome, e non si troverà; un'opera filosofica, ancor meno. Si troverà [[Plinio il Vecchio|Plinio]], cioè un insieme di aneddoti e racconti da comare; [[Seneca]], cioè un'esposizione coscienziosa della morale e della fisica stoiche, adattate – il che significa semplificate – ad uso del pubblico romano; [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], cioè i tentativi filosofici di un letterato dilettante; o [[Macrobio]], un manuale di scuola elementare. <br /> È veramente stupefacente, se vi si presta attenzione, che i Romani, non producendo nulla essi stessi, non abbiano nemmeno mai sentito il bisogno di procurarsi delle traduzioni. In effetti, al di fuori di due o tre dialoghi platonici (tra cui il ''Timeo'') tradotti da Cicerone – trasduzione di cui non ci è pervenuto nulla – né [[Platone]], né [[Aristotele]], né [[Euclide]], né [[Archimede]] sono mai stati tradotti in latino. Almeno nell'età classica. Perché se è vero che l'''Organon'' di Aristotele e le ''Enneadi'' di [[Plotino]] lo furono, è parimenti vero che in fin dei conti ciò avvenne molto tardi e per opera di [[Cristianesimo|cristiani]]. ([[Alexandre Koyré]])
*È senza dubbio ancora la città più bella del mondo, anche se ha perso l'occasione più volte di poterlo diventare ancora di più. Manca un gusto dell'arredo urbano, la volontà di far risplendere le bellissime ville di cui Roma è ricca, la capacità di esaltare la bellezza dei monumenti. ([[Edoardo Vianello]])
*È troppo caotica, anche se devo dire che quando esco la sera mi piace da morire girare per la città, cioè quando Roma non è più la città che lavora ma la città che dorme, più tranquilla. Questa è una città meravigliosa, credo sia una città unica al mondo per le sue bellezze. Ogni angolo, si parla del centro chiaramente, è meraviglioso, spettacolare. Ti perdi, insomma, cose che di giorno, non riesci sicuramente ad apprezzare. ([[Massimo Ciavarro]])
*È una città veramente eccezionale. Quando vedi il sole la mattina quando ti alzi, è bellissimo. Poi la gente è calda, è simpatica, ricorda quella di Tolosa, da dove vengo io. Ti stanno sempre tutti vicini e ti aiutano a superare i momenti difficili. Quando vedi il Colosseo, ti emozioni. Roma è storica, la vedi sui libri di storia. È tutta Roma che è così, a Parigi c'è solo la Tour Eiffel. Roma è il massimo che puoi trovare in Europa e nel mondo. È eccezionale. ([[Philippe Mexès]])
*{{NDR|Nel 2019.}} Essendo un comico satirico e parlando principalmente di cose marce e che non funzionano, Roma è uno dei miei argomenti prediletti. [...] Per esempio, secondo me il [[Colosseo]] e i Fori Romani sono l'anticamera dell'emergenza [[Rifiuto (spazzatura)|rifiuti]] di oggi. Del resto che cosa sono se non i rifiuti dei [[Civiltà romana|fasti imperiali]]? I Fori Romani sono l'abbandono di rifiuti ingombranti da parte dell'Impero Romano: colonne e capitelli abbandonati per secoli nel centro di Roma senza che l'AMA li rimuovesse, e ora i [[giappone]]si vengono a fotografarli. ([[Saverio Raimondo]])
*Facciamo dunque un ipotesi fantastica che Roma non sia un abitato umano, ma un'entità psichica dal [[passato]] similmente lungo e ricco, una entità in cui nulla di ciò che un [[tempo]] ha acquistato esistenza è scomparso, in cui accanto alla più recente fase di sviluppo continuano a sussistere tutte le fasi precedenti. ([[Sigmund Freud]])
*Fino a poco tempo fa mi riposavo con il rimorso. Mi sembrava di perder tempo, di lasciarmi sfuggire le ore come monete d'oro da una tasca bucata. Dev'essere Roma che fa quest'effetto. Qui il tempo non ha importanza, non c'è un orologio che segni un'ora giusta. Anch'io, ora, posso perdere tempo. ([[Marcello Marchesi]])
*Forse l'ultimo contributo originale dato da Roma al mondo sono state le corse delle bighe e tutta quella paccottiglia in corazza ed elmo tanto grossolana da avere conquistato facilmente [[Hollywood]] più di venti secoli dopo. ([[Tommaso Labranca]])
*Forse Roma è piena delle ombre degli antichi Romani, dei primi cristiani, degli artisti dell'epoca del Rinascimento e degli italiani del secolo scorso, che tanto eroicamente perirono nella lotta per unificare l'Italia. Tutte queste ombre non possono allontanarsi dalla città amata. Come un tempo, sono loro a possedere Roma, e noi, gli stranieri, cadiamo prigionieri di tali ombre, e non siamo in grado di distogliere da loro i nostri pensieri. ([[Ljubov' Dostoevskaja]])
*(Fra parentesi dichiaro il mio odio per tutti coloro che per Roma o da Roma hanno voluto, contro di me e contro molti altri italiani, gettare il seme dell'avvilimento sul mio – sul nostro – sentimento orgoglioso di non essere nati a Roma, di non vivere a Roma, e sulla mia – nostra – impressione che a Roma, e soltanto a Roma, si trovi quella data forma di vita che gli avvilitori di questo secolo chiamano ''provincia'' e ''provincialismo''). ([[Antonio Delfini]])
*Fu Roma, infine, che mi fece capire la grandezza di un passato al quale il mio stesso popolo apparteneva, consolandomi di tante delusioni, di tante, fino ad allora, incomprensibili umiliazioni storiche. Roma, e tutta l'[[Italia]] con essa, mi rivelava la storia come piacere di esistere, di vincere e di sopravvivere, lasciandomi scoprire la possibilità di una specie di eternità fatta di destini umani, visibili nelle mura stesse della città. ([[Vintilă Horia]])
*Ho fatto questa esposizione storica per non dovermi vergognare quando dirò che Roma, tutto sommato, a me non piace. Né il Foro Romano, né gli spaventosi ruderi in mattoni del Palatino, né nient'altro ha evocato in me sentimenti sacri; quelle dimensioni maniacali delle terme, dei palazzi e dei circhi, quella strana passione di costruire in modo sempre più colossale, sempre più esteso, è la vera ossessione barocca, che in seguito spinse Paolo V a deturpare la Basilica di San Pietro. ([[Karel Čapek]])
*Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo. ([[Augusto]])
*I frequentatori dei superstiti giardini non sono più figurette di gentiluomini e di rustici alla Callot, ma galeotti come quelli che popolano le ''Carceri'' di Piranesi, in cerca di bimbi a cui strappare le collanine, e ancora drogati e sodomiti. [...] Altro che la ''pulchritudo vaga'' di Kant! Allo stato attuale i giardini di Roma suggeriscono tutt'altro che speculazioni filosofiche. ([[Mario Praz]])
*I pedanti, che trovavano nella Roma moderna l'occasione di sfoggiare il loro latino, ci hanno persuaso che essa è bella: ecco il segreto della reputazione della Città Eterna... Regna per le strade di Roma un tanfo di cavoli marci. Attraverso le belle finestre dei palazzi del Corso si scorge la povertà degli interni. Roma in realtà è un agglomerato di sublimi rovine e di brutte chiese e case moderne; sarebbe stato meglio se non fosse sopravvissuta alla fine dell'età antica, se si fosse trasformata in un deserto popolato solo dai resti dei suoi monumenti, come avvenne ad altre grandi capitali; la conversione al cristianesimo ha segnato l'inizio della sua decadenza. Della patria di Cicerone, Cesare e Virgilio rimangono solo le spoglie esteriori; il suo spirito è morto per sempre e sono i preti e le superstizioni cristiane che l'hanno ucciso... ([[Stendhal]])
*Il fascino di Roma è "Roma". I monumenti, l'antichità, tutte le cose che noi vediamo tutti i giorni camminando per il centro o anche nei quartieri limitrofi. Questi cimeli, questi templi abbattuti che ci fanno ricordare che Roma era una importante capitale anche allora, 2000 anni fa. ([[Lello Bersani]])
*Il passo delle ''Vergini delle rocce'' di D'Annunzio sulla devastazione dei «luoghi già per tanta età sacri alla Bellezza e al Sogno» provocherà lo scherno degli uomini d'affari, ma mi dicano costoro se la speculazione edilizia romana della fine del secolo scorso non rassomiglia a quella del ladro che fonde preziosi lavori d'oreficeria per ottenerne soltanto la materia greggia, l'oro? Ci fu in ogni modo una nemesi per gli avidi speculatori edilizi romani: fallì la Banca Romana, e il principe di Piombino, sull'orlo del disastro, dovette cedere il superbo, scenografico palazzo che s'era costruito su un lembo del giardino distrutto. ([[Mario Praz]])
*Il termine "idillio" usato per caratterizzare il ''[[Genius Loci]]'' di Roma può apparire sorprendente ad una prima lettura. In che senso la caput mundi sembra "idilliaca"? È ovvio che non ci si riferisce a quella intimità di dimensioni ridotte così frequente nei paesini e nelle cittadine nordiche. La monumentalità e la grandezza di Roma rimangono indiscusse, ma i singoli spazi presentano una "interiorità" che emana protezione e appartenenza. Malgrado la sua imponenza, la città conservato una semplicità rustica che la apparenta alla natura. Non vi è, probabilmente, altra capitale europea in grado di esprimere tale attaccamento alla natura, né altro luogo ove la natura sia tanto umanizzata. Proprio in questa speciale caratteristica potrebbe consistere l'essenza del ''Genius Loci'' romano: il sentimento di appartenenza ad un ambiente naturale conosciuto. ([[Christian Norberg-Schulz]])
*In linea di massima, la gente comune, qui in Italia, mi piace moltissimo, ma i Napoletani meno di tutti e i Romani poco più, perché sono focosi e brutali. ([[Charles Dickens]])
*In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci. ([[Ambra Angiolini]])
*Iniziai così, con un servizio sulla situazione industriale di Pomezia. In verità volevo andare a Roma. Anche a fare lo spazzino. Roma era l'immensità, il sogno, la fica. ([[Enrico Lucci]])
*Io ho deliberato di lasciare un monumento di quello che oggi è la plebe di Roma. In lei sta certo un tipo di originalità: e la sua lingua, i suoi concetti, l'indole, il costume, gli usi, le pratiche, i lumi, la credenza, i pregiudizi, le superstizioni, tutto ciò insomma che la riguarda, ritiene un'impronta che assai per avventura si distingue da qualunque altro carattere di popolo. Né Roma è tale, che la plebe di lei non faccia parte di un gran tutto, di una città cioè di sempre solenne ricordanza. ([[Giuseppe Gioacchino Belli]])
*Io resto convinto che Roma sia la più avanzata capitale del Nord Africa. [[Milano]] una delle capitali più avanzate dell'Europa. ([[Giovanni Fava]])
*L'invenzione straordinariamente varia e la ricchezza delle fontane hanno sempre colpito di vivo stupore i visitatori di Roma alla loro prima entrata. La stessa regina [[Cristina di Svezia]] poté fare, a questo proposito, una figura di perfetta provinciale allorché si credette in obbligo di ringraziare Papa e Senato della grandiosa festa idraulica che pensava improvvisata in suo onore. Conosciuto poi che le cose stavano sempre (giorno e notte) a quel modo, la Minerva svedese restò di sasso. ([[Antonio Baldini]])
*{{NDR|«Cosa ti affascina di questa città?»}} La capacità di lasciarsi scivolare sopra tutto, nel bene e nel male. Un'impermeabilità basata sulla propria solennità, sui propri anticorpi, sulla propria indolenza, sulla propria bellezza, appunto. L'Italia è artisticamente il paese più ricco del mondo ma mai come a Roma (parlo di centro storico) si ha la sensazione nitida di passeggiare in uno sterminato set, di sfiorare "la storia nei muri". ([[Cristiano Militello]])
*La città di Roma, come un pernio attorno a cui girava la ruota dell'impero, era una meraviglia di civiltà e di dissolutezza, di efficienza affaristica e di bassa politica, di enorme potenza e di artifici meschini. Anche nel campo del diritto, i romani riuscivano a creare una mescolanza di idee progressive con cose ridicole. ([[Jim Bishop]])
*La Città Eterna assomiglia a un gigantesco cervello invecchiato che da molto tempo trascura ogni interesse nel mondo – essendo il mondo qualcosa di troppo concreto – e si è dedicato alle sue stesse pieghe e circonvoluzioni. Muovendosi fra le strette, dove persino un pensiero su se stessi è troppo ingombrante, oppure fra le distese, dove il concetto medesimo di universo appare striminzito, ci si sente come una puntina di grammofono consunta che strascicandosi percorre i solchi di un grande disco – verso il centro e indietro – ed estrae con le suole la melodia che i giorni del passato canticchiano al presente [...] Quanto più ci si avvicina all'oggetto del desiderio, tanto più questo diventa di marmo e di bronzo, mentre i profili leggendari dei nativi si spargono all'intorno come monete animate sfuggite da qualche vaso di terracotta infranto. ([[Iosif Brodskij]])
*La dolcezza della morbida primavera si addice a [[Venezia]], come il sole abbacinante d'estate si addice alla splendida [[Genova]], e l'oro e la porpora dell'autunno a Roma, grande e antica. ([[Ivan Sergeevič Turgenev]])
*La grande Roma deve essere quella d'un tempo: il centro della cultura mondiale, e il Vaticano sarà il ghetto del cattolicesimo. ([[Benito Mussolini]])
*La lampada accesa è il simbolo di Roma eterna, [[Virgilio]] ne è l'anima vigile e operante. ([[Olga Visentini]])
*La luce di Roma riposata nel cattolicesimo batte nella memoria dei vivi e nella resurrezione dei morti. ([[Francesco Grisi]])
*La periferia di Roma è un set cinematografico naturale. Ho imparato ad apprezzarla sin da piccolo, quando vedevo i film di [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] come ''Accattone'' e ''Mamma Roma'', prima ancora di girarci come attore. Ho capito che quelle realtà sono il cuore pulsante della città, non luoghi da tenere ai margini. ([[Pierfrancesco Favino]])
*La potenza romana poggia sui costumi e gli uomini antichi. ([[Quinto Ennio]])
*La Suburra... Sto posto non cambia da duemila anni: patrizi e plebei, politici e criminali, mignotte e preti... Roma. (''[[Suburra - La serie]]'')
*La vita quotidiana a Roma è ormai inquinata. Chiesa, televisione e politica l'hanno occupata nelle sfere più intime e hanno finito per trasformarla in un paesone dove questi mondi la fanno da padrone. Invece Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. ([[Toni Servillo]])
*Ma era Roma che amavo, la Roma imperiale, questa bella regina che si rotola nell'orgia, sporcando la sua nobile veste con il vino della depravazione, fiera dei suoi vizi più che delle sue virtù. Nerone! Nerone, con i suoi carri di diamante che volano nell'arena, le sue mille vetture, i suoi amori di tigre e i suoi banchetti di gigante. ([[Gustave Flaubert]])
*[[Josef Svatopluk Machar|Machar]] trovò a Roma la classicità. È strano. Per quanto mi riguarda, vi ho trovato principalmente il barocco. Il [[Colosseo]] è barocco. Tutta la Roma imperiale è interamente barocca. Poi arrivò il [[cristianesimo]] e in un attimo pose fine al barocco imperiale. Di conseguenza, Roma si addormentò artisticamente, si svegliò solo alla prima occasione, quando glielo permisero le strette briglie che le aveva messo il cristianesimo, e quando poté ribollire in una nuova ondata di barocco, questa volta nel segno del papato. ([[Karel Čapek]])
*Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura. La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata. Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: «Forza Roma!», allude soltanto a una squadra di calcio. ([[Indro Montanelli]])
*Mi rivedo con [[Pablo Picasso|Picasso]] mentre tornavamo di notte dall'Albergo Minerva, dove alloggiavano le ballerine russe, al nostro albergo in Piazza del Popolo. Preferivamo la Roma al chiaro di luna perché di notte si vede come è fatta una città. ([[Jean Cocteau]])
*{{NDR|Durante i soggiorni a Roma}} Mi sembra di raggiungere le altezze dell'arte. E di respirare l'aria respirata dai maestri e di vedere il mondo con i loro occhi. ([[Edgar Lee Masters]])
*[[Napoli]] è stata una capitale d'Europa, Roma il centro della cristianità: non appartengono al Centro Sud, appartengono al mondo e perciò si ignorano. Troppo vicine per potersi misurare, sono due immensità separate dalla storia. Hanno avuto in comune una gran folla di abitanti dentro le mura, questo ha reso temibile il popolo, gli ha dato un'aria sorniona da signore decaduto, consapevole del suo rango. ([[Erri De Luca]])
*Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è Roma. ([[Aurelio De Laurentiis]])
*Niente cartoline per i giapponesi, niente monumenti, niente chiese antiche, niente Colosseo. Solo cemento armato. Da Casalbruciato, a Pietralata, poi scendendo giù per la Tiburtina, fino a San Basilio; poi da nord, verso Primaporta. La vera Roma è questa. (''[[Cemento armato (film)|Cemento armato]]'')
*Nominate Roma; è la pietra di paragone che scernerà l'ottone dall'oro. Roma è la lupa che ci nutre delle sue mammelle; e chi non bevve di quel latte, non se ne intende. ([[Ippolito Nievo]])
*Non è il male che corre sulla terra, ma la mediocrità. Il crimine non è Nerone che suonava la lira mentre Roma bruciava, ma il fatto che egli suonava male. ([[Ned Rorem]])
*Non è riuscita a capire che è diventata una metropoli, non ce la fa proprio. Basta andare un giorno in una qualsiasi grande città europea per accorgersene. Anche se non potrei vivere un sampietrino più in là, io Roma non la riconosco più. È diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa. Non è più un'unità, ma è una somma di almeno sette città con anime diverse. Periferie che non si conoscono l'una con l'altra. ([[Gigi Proietti]])
*Oh Roma! mia patria! città dell'anima! ([[George Gordon Byron]])
*O Roma, il cui segreto nome Iddio ci ha rivelato, eterna città, o [[patria]] del cuor mio, chi ti rammenta e non s'inchina, o termine di consiglio eterno, più non intende il mistero de' secoli. Come alle forze unite una forza, e a' membri viventi l'anima, o il sole a' pianeti, e al concorde veleggiare degli astri per lo spazio interminato un'unica meta, com'a' pensieri melodiosi un'idea, e a' consorti amori un amore, o agli spiriti uno spirito che tutti gli abbraccia, tu, o Roma, sei l'unità dell' unione, centro de' tempi, universalità del genere umano. ([[Augusto Conti]])
*Oh! Roma!, patria dell'anima!, tu sei veramente la sola!, l'eterna! Al disopra d'ogni grandezza umana anche oggi... sotto qualunque degradazione! Il tuo risorgimento non può essere che una catastrofe da mettere a soqquadro il mondo! ([[Giuseppe Garibaldi]])
*Oh santa città di Roma, così amata da Dio, prediletta e privilegiata con sovrabbondanti doni di natura, di arte, di tradizioni, di religione e di grazia! possa tu in ogni tempo corrispondere alla tua preclara vocazione, in faccia al mondo ed al cospetto della Chiesa universale. Possa tu esprimere con la voce, con le opere, con gli esempi del popolo tuo nativo, squisitamente saggio e generoso, e di quanti dai vari punti d'Italia e del mondo qui convengono, esprimere — diciamo — la sostanza viva del Vangelo: che è annuncio di redenzione e di pace, presidio di vera civiltà, ornamento ed arricchimento della persona umana, delle famiglie e dei popoli. ([[Papa Giovanni XXIII]])
*Per me la città resta lacerata da ampi spazi nudi e lunari, singoli raggruppamenti di rovine tra piante selvatiche che lei ha progressivamente accerchiato qui e là; un insidioso sovvertimento desertico penetra per infiltrazione questo antico agglomerato urbano [...]; è una nobile città lacunosa, squarciata da radure inquietanti e ancora ignote, che sembrano aspettare in un sogno ad occhi aperti non so che sorta di atterraggi fantastici fuori dal tempo. ([[Julien Gracq]])
*Quando arrivai qui la settimana santa volgeva al termine. La folla straniera prossima a disperdersi riempiva ancora il corso e la piazza di Spagna. Roma ridiverrà se stessa soltanto alla partenza d'una folla che l'anima di una vita a lei estranea. Tuttavia il suo carattere è abbastanza profondo per liberarsi dal cerimoniale di questi giorni di festa; la sua severità assorbe le parole e le forme che le vengono prestate; i suoi edifici dai pesanti muri che anneriscono alle esalazioni d'un fiume melmoso, le sue strade lunghe e buie sembrano consigliare il raccoglimento nell'effusione del loro cupo corruccio. L'architettura ha quella pesantezza che esprime la potenza materiale, l'anima non si riflette da nessuna parte e le eleganze che lo stile del [[Rinascimento]] ha prodotto qua e là sembrano spaesate: ciò che colpisce è ora il monumento dello splendore cesariano, ora la casa irregolare del [[Medioevo]]. Se ci si allontana dal centro della città, si calcano, su un lastricato umido, delle vie deserte. Appena, di tanto in tanto, vi si incontra qualche «pifferaro», o un gruppo di scioperati che giocano alla «morra». Angusti giardini, ornati d'aranci che fioriscono nell'ombra, separano canove e rovine, o ci si può fermare su vaste piazze dove antichi palagi dormono sull'erba. La piazza di San Giovanni in Laterano offre la più nobile solitudine. ([[Octave Pirmez]])
*Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l'amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto. ([[Giacomo Leopardi]])
*Quest'è l'unico luogo della terra che dia materia maggiore a conoscere i legami che uniscono il vecchio mondo al mondo attuale; quest'è l'unico luogo, dove si possono più ampiamente meditare, e con profitto più grande, gli esemplari della bellezza nelle arti, e trarne quanto guadagno da esse è possibile alle speculazioni della filosofia. ([[Giuseppe Bianchetti]])
*Questa è una città mediocre, che dimentica tutto, un po' amorfa, mancano i grandi entusiasmi e i grandi temi. ([[Mario Marenco]])
*Questo astro della notte, questo globo che si suppone sia finito e spopolato, passeggia le sue pallide solitudini sopra le solitudini di Roma; illumina strade senza abitanti, recinti, piazze, giardini dove non passa nessuno, monasteri dove non si sente più la voce dei cenobiti, chiostri deserti come i portici del [[Colosseo]]. ([[François-René de Chateaubriand]])
*Roma ancora mi emoziona, un'emozione profonda ma non letteraria, dell'anima direi. Una città a cui ho dedicato tanti lavori: martiri, colonne... Qui mi sono laureato, a San Pietro in Vincoli. Qui sono tornato. Da qui, dove vivo da tanto, non sono più andato via. ([[Guido Strazza]])
*{{NDR|Circa Roma capitale}} Roma, che nulla qualificava a svolgere questo ruolo, salvo la sua leggenda e il suo passato, quando Napoli era – e di gran lunga –, malgrado i rapidi progressi di Torino, la sola città ad essere, verso il 1860-70, all'altezza del compito. ([[Fernand Braudel]])
*Roma, della quale siamo più diretti debitori, rese il più grande servizio al mondo diffondendo la tradizione greca ed adattandola alle rinnovate condizioni delle terre occidentali. ([[William Boyd]])
*Roma deve uscire dall'apatia e dall'immagine di paesone abbandonato e deve pensare ad avere il più alto profilo possibile. ([[Gianni Alemanno]])
*Roma di notte. Città morta. Città muta. Città nella quale il solo grido che ci permettono le facciate e le mura, sempre lo stesso con piccole variazioni, è Duce: il volto, di fronte e di profilo, berretto con ''aigrette'' o elmetto, amabile o terribile. La città cieca, sorda, con la lingua tagliata, si esprime soltanto attraverso le smorfie liriche di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. ([[Jean Cocteau]])
*Roma dovrebbe occuparsi di arte e lasciare perdere gli abiti. Troppa volgarità. Delle donne eleganti di un tempo non c'è più traccia. Colpa della [[Televisione|tv]] e dei suoi modelli-velina. ([[Roberto Capucci]])
*Roma è bella da impazzire. Monumenti, sole, voglia di vivere, belle donne. E calore della gente. ([[John Carew]])
*[[Roma]]!<br>E' corre vecchia fama che Roma sia parola arcana, e significhi ''Amor'', ed io ci credo, però che sappia come l'Amore nascesse ad un parto insieme coll'Odio; ora Roma, appunto rappresenta l'Amore indomato del sangue latino alla terra latina, e l'Odio religioso contro lo straniero da qualsivoglia plaga si muova per contaminare la terra latina. (Francesco Domenico Guerrazzi)
*Roma è l'esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo. ([[Andy Warhol]])
*Roma è la capitale della [[storia]], della [[cultura]], della [[religione]]; Roma è l'[[Italia]]. ([[Uto Ughi]])
*Roma è la città in cui sono nata, è caotica ci sono mille problemi ma non la cambierei con nessun'altra città. ([[Milena Vukotic]])
*Roma è la città unica, ''urbs et orbis'' che simboleggia e comprende le cose più disparate. Vi sono in Roma cinque o sei Rome, che hanno il loro carattere particolare e i loro speciali ammiratori e visitatori. Winckelmann e Overbeck, Goethe e Châteaubriand, Shelley e Lamartine, Byron e Veuillot, l'hanno adorata con eguale entusiasmo. Dall'Apollo di Belvedere, ai graffiti e ai mosaici Bizantini; dal semplice altare scavato nel tufo delle Catacombe, alle magnificenze liturgiche di San Pietro; dal palazzo dei Cesari, dal Colosseo e dalle Terme, alle Chiese dei Gesuiti e ai palazzi e alle fontane del Bernini; dalla desolata e pittoresca solitudine della Campagna, ai ''parterres'' ricamati e agli alberi pettinati delle Ville principesche; esistono in Roma i più spiccati contrasti. È la città ''dialettica'' per eccellenza. Essa concilia tutte le espressioni della storia e della vita, nella solenne unità della sua grandezza e nella infinita malinconia delle sue memorie. ([[Enrico Nencioni]])
*Roma è molto più ricca di nascosti tesori che, per esempio, [[Parigi]]. Questa, con compiuta generosità, mette in mostra tutte le sue splendidezze e nulla cela al primo sguardo. Roma invece vuol essere indagata, conquistata. Certo qui non vi è una ''avenue'' che per splendidezza e ampiezza si possa paragonare con i Campi Elisi; né {{sic|la}} Roma, relativamente stretta e provinciale, {{sic|non}} ha una Piazza della Concordia. Ma dove mai puoi trovare a Parigi quei tesori nascosti, il principesco barocco nei più riposti cantucci, le quiete strade laterali con gli stupendi palazzi in stile Rinascimento grandiosi e discreti a un tempo?<br>Però sarebbe una scemenza e un'ingratitudine da parte mia, se io, nell'estasi del nuovo amore volessi rinnegare l'amore passato. Parigi è incomparabile, e io, naturalmente, invidio ''un po''' te che vi indugi. Ma anche Roma non ha rivali. Quale fortuna che le due città regine siano rimaste intatte e ancor sempre illuminino il mondo dei loro raggi! ([[Klaus Mann]])
*Roma è per ciascuno ciò che egli è per se stesso. ([[Johann Jakob Rabus]])
*Roma è puttana come [[Patrizia (personaggio)|Patrizia]], grintosa come il [[Bufalo (personaggio)|Bufalo]], egocentrica come il [[Il Libanese|Libano]]. È dolce come Roberta, svampita come il [[Il Dandi|Dandy]], pigra e allo stesso tempo determinata come il [[Il Freddo|Freddo]]. Roma racchiude tutte le sfumature dell'essere umano. ([[Francesco Montanari]])
*Roma è sporca, ma è Roma; e per chiunque ha vissuto a lungo a Roma quella sporcizia ha un fascino che la lindura di altri posti non ha mai avuto. ([[William Wetmore Story]])
*Roma è stata sempre il posto che mi ha dato un metro, nel senso che io sono un centimetro dentro il metro. Invece le altre due cose, i genitori e i figli, una l'ho persa e una non l'ho fatta. Roma, invece, c'è sempre. Io costantemente ragiono anche su quanto i luoghi di Roma sono cambiati rispetto a me nelle epoche della vita, ed è una cosa inesauribile. Mi piace l'Asia, ho scritto dei libri sull'Asia, però, se devo dire come funziona la mia macchina percettiva, questo è il posto. Perché ci sono anche io. La cosa più bella che ho visto nella mia vita, le rovine di [[Angkor Wat]], è un’emozione simile a Roma, soltanto che manca il centimetro mio. Io sono qui. Quello che mi affascina di Roma è che il mio tempo individuale, personale è come sull'abisso di un tempo pazzesco. Roma mi rende evidente il tempo, mi colloca nel tempo. Io non so cos'è il tempo, so cos'è Roma. ([[Emanuele Trevi]])
*Roma è una città un po' pigra, dove le cose nascono un po' per caso, senza un ordine ben preciso e quindi anche se i tentativi di far cultura sono tanti, rischiano di disperdersi e di non avere i risultati auspicabili. ([[Paola Gassman]])
*Roma è una polenta molle. ([[Giulio Carlo Argan]])
*Roma, essendo la mia città, è naturale che sia la più bella, non potrei vivere lontano da lei. Certo che se ce fossero meno problemi sia de traffico sia de smog sarebbe mejo, ma nonostante ciò m'accontento anche perché in Italia c'è anche de peggio. ([[Elena Fabrizi]])
*Roma ha l'[[osteria]], luogo popolaresco, un po' [[buio]], bonario, con tavole di marmo, boccali di [[vino]], belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro». ([[Alberto Moravia]])
*Roma ha parlato, la causa è finita. ([[Agostino d'Ippona]])
*{{maiuscoletto|Roma}} – m'hanno detto – è come una madre negra. Piena di {{sic|abbominevoli}} difetti. Ma le madri negre – aggiungo io – sono le più amorose – e quindi le migliori – del mondo. ([[Umberto Saba]])
*Roma mi presenta una bellezza disarmante. Uscita dalla misura d'uomo di [[Firenze]] mi trovo immersa nella misura dei giganti. Mi è impossibile pensare. Persino il colore dei palazzi mi confonde. ([[Bianca Bianchi]])
*Roma non mi commuove. Mi confonde. Il canto delle fontane rivela la vera città, la necropoli che sfugge al piccone dell'ex manovale Mussolini. [...] Qui tutto sembra obbedire al pollice verso dell' ''Imperator'', che con quel gesto decreta la fine del vinto, così come riempie la pipa o come si pianta un seme. ([[Jean Cocteau]])
*Roma non mi piace: sa di morte.<ref>A questa citazione, [[Charles Augustin de Sainte-Beuve]] fa precedere questa osservazione: È il maestro e il modello di quelle generazioni risolute, tutte intese al presente e all'avvenire. Più tardi, quando vedrà Roma dirà: «Roma non mi piace: sa di morte.»</ref> ([[Émile de Girardin]])
*Roma rischia di ritrovarsi tra vent'anni con gli stessi problemi di oggi, aggravati da un incremento edilizio e demografico enorme. La più orrenda, squalificata città del mondo che chiameremo Roma per una pietosa convenzione, per una abitudine fonetica. ([[Michele Valori]])
*Roma, Roma, Roma, Roma: giovane e decrepita, povera e miliardaria, intima e spampanata, angusta e infinita. ([[Aldo Palazzeschi]])
*Roma si racconta compiaciuta con i turisti che leccano i gelati e i selfie ai Fori Imperiali con i gladiatori. Ma è solo una scenografia. È invece la metropoli dove trovare lavoro senza essere protetto da un politico è quasi impossibile, dove un piccolo imprenditore per farsi pagare si deve rivolgere a bande che recuperano i crediti. In questa Roma ogni pistola è un'occasione per provare a farcela. Ancora pensate che siano le serie tv a ispirare i violenti? Quanta colpevole ingenuità, le serie raccontano il reale volto di ciò che accade e chi lo vive ci si specchia direttamente. ([[Roberto Saviano]])
*Roma ti prepara. Credo che crescere in un posto in cui dopo [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] è arrivato [[Augusto]], dove hai sotto gli occhi che passa tutto, passano cose enormi, e quindi figurati se non passo io, ti dia la misura della tua piccolezza. Puoi farne una malattia, e impegnarti a diventare un'eccezione, oppure puoi vivere con un sano distacco il fatto che perderai tutto quello che hai, diventerai irrilevante, stuccherai le stesse persone che oggi ti acclamano. ([[Emanuela Fanelli]])
*Roma, sosteneva [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], la si poteva difendere meglio portando la guerriglia nelle campagne, dove c'era modo di manovrare e insieme di vettovagliarsi e di fare insorgere contado e villaggi. E quando Roma, alla fine di quel giugno, dovette capitolare, il solo a non arrendersi fu proprio lui: con quattromila uomini al suo diretto comando, uscì dalla città, deciso a continuare la lotta: «Ovunque noi saremo, sarà Roma». ([[Luciano Bianciardi]])
*Sapete dove sono le più belle rovine romane? Sono in Grecia, in Spagna, perché i Romani hanno distrutto le loro, hanno demolito il [[Colosseo]] per costruire i gabinetti. (''[[Mad Men]]'')
*Se esiste l'[[inferno]], Roma ci sta sopra. ([[Martin Lutero]])
*Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto. ([[Henry James]])
*Se non vi fosse storia romana, ove imparammo una patria comune, se giovane non avessi vagato tra le macerie del gigante delle grandezze terrestri, io non saprei di essere Italiano. E dove è, cosa è questa Italia senza Roma? Può forse esistere un animale senza cuore? o durare un cuore incancrenito? ([[Giuseppe Garibaldi]])
*Se viene un marziano a Roma, vede una città allo sbando. ([[Roberto Perotti]])
*Secondo me Roma è più bella in un giorno di temporale. Il bel sole tranquillo d'una giornata di primavera non le si confà. Il suolo sembra creato apposta per l'architettura. Certamente non c'è qui, come a Napoli, un mare delizioso, la voluttà manca; ma Roma è la città delle tombe, e la felicità a cui si può aspirare è quella cupa delle passioni e non la voluttà della stupenda riviera di Posillipo. ([[Stendhal]])
*Si dice che Bernini abbia dato alle colonnate di San Pietro il profilo di due braccia che accolgono l'umanità in un abbraccio. [...] Fa parte del fascino di Roma, almeno per me, il fatto che mi sembri, almeno tra le metropoli che conosco, l'ultima in cui si possa avere un sentimento di patria interiore. ([[Ingeborg Bachmann]])
*Si dice sempre "Roma non è stata costruita in un giorno". Forse però sarebbe stato meglio, perché meno ci metti a costruire una cosa e meno dura. ([[Andy Warhol]])
*Siamo romani. Siamo italiani. Essere nati e vivere in Italia è un dono: a Roma, è un privilegio. ([[Carlo Azeglio Ciampi]])
*Signor Presidente ma lei lo sa che a Roma due esseri che si amano nun sanno dove mettere piede perché è tutto una montagna de monnezza?! Sette colli, sette colli de monnezza! È la città più zozza d'Europa! E gli stranieri dicono che fa schifo... ma più schifo fanno quelli del Comune, che so solo capaci de farse elegge [...] per ave' il potere... (''[[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)]]'')
*Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere! ([[Quinto Orazio Flacco]])
*Solo Roma, in quel largo mio peregrinare, mi era sempre apparsa lontana e distante, fredda e quasi ostile, ma Roma, si sa, è stata sempre così, in tutti i [[Tempo|tempi]] e sotto tutti i regimi. ([[Antonio Pugliese]])
*Soltanto in quel luogo consacrato dai millenni {{NDR|[[Roma]]}} tutto ciò che c'è stato e ci sarà può convivere con tutto: l'alto e il basso, il vecchio e il nuovo, la religione e l'empietà, il fasto e la miseria, persino Dio e il Diavolo sembravano aver trovato un equilibrio stabile e duraturo in quella città, dove tutto è già accaduto, e mica una sola volta! Mille volte. ([[Sebastiano Vassalli]])
*Sono nata a [[Hollywood]], sono cresciuta a [[Parigi]], ma è solo a Roma che sento come la «mia» città. ([[Tina Aumont]])
*Sono un cittadino di Roma. ([[Marco Tullio Cicerone]])
*Stare a Roma e non far mai una passeggiata a piedi, sarebbe, mi sembra, poco divertente. ([[Henry James]])
*Suggello infrangibile dell'unità [[italia]]na. ([[Umberto I di Savoia]])
*Ti ricordi ancora di Roma, cara Lou? Com'è nella tua memoria? Nella mia rimarranno un giorno solo le sue acque, queste limpide, stupende, mobili acque che vivono nelle sue piazze; e le sue scale, che sembrano modellate su acque cadenti, tanto stranamente un gradino scivola dall'altro come onda da onda; la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue [[notte|notti]], così lunghe, silenziose e colme di stelle. ([[Rainer Maria Rilke]])
*Tutta Roma, sia architettonicamente sia nel modo di vivere della gente, è un palinsesto. A prima vista alcuni settori della città danno l'impressione di essere del tutto moderni, oppure di appartenere a un ben definito periodo storico, ma basta che si guardi più da vicino e si resta sbalorditi davanti al rivelarsi di strati diversi di civiltà che ci fanno ripercorrere a ritroso il cammino attraverso i secoli.([[Georgina Masson]])
*Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l'enorme garage del ceto medio d'Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un'estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi. ([[Ennio Flaiano]])
*Una volta ero nella città eterna con un amico che mi ha detto: "Per fare tua Roma, fatti più romane possibili". Ma se i vostri gusti sono appena un po' più sofisticati, ho qualche consiglio per voi. Lasciate perdere i fori imperiali, e non andate assolutamente a vedere il Colosseo: non è più eccitante da quando hanno abolito il pasto dei leoni. Per quanto riguarda la Cappella Sistina, è il primo esempio di arredamento frocesco di un decoratore impazzito! (''[[Che pasticcio, Bridget Jones!]]'')
*Un indigeno si fa il tatuaggio della sua tribù, un romano si fa il Colosseo. ([[Claudio Amendola]])
*Un omaggio alla città che mi ha amato e mi ama di più, al punto che quando ne parlo mi commuovo. Tifo pure per la Roma perché 'er monnezza' doveva essere romanista. Secondo me qui la malavita ha ancora il carattere del suo popolo. I banditi romani sono alla buona, veraci, sanno di basilico. Può sembrare una battuta, ma credo proprio che sia così. Solo a Roma i malavitosi si riuniscono ancora al ristorante. Sotto certi aspetti sono rimasti poetici. Tutt'altra storia da quello che accade negli Stati Uniti, dove la malavita è un'immagine della società: arida, cattiva, di plastica. Penso che quella romana sia anche diversa da quella siciliana, che è rimasta folkloristica. ([[Tomás Milián]])
*Una musica popolare romana non esiste. [...] Forse perché Roma è stata per tanto tempo nello Stato pontificio e il popolo doveva cantare solo le litanie sennò magari qualche papa gli faceva tagliare la testa! ([[Armando Trovajoli]])
*''Vedere uno staffiere, un bambino, una bestia, | un furfante, un poltrone diventare [[cardinale]] | e per aver accudito bene ad una scimmia, | un Ganimede avere il galero sulla testa, | questi miracoli solo a Roma accadono.'' ([[Joachim du Bellay]])
*Venerdì 15 febbraio 1823 fui a visitare il sepolcro del Tasso e ci piansi. Questo è il primo e l'unico piacere che ho provato in Roma. [...] Anche la strada che conduce a quel luogo prepara lo spirito alle impressioni del sentimento. È tutta costeggiata di case destinate alle manifatture, e risuona dello strepito de' telai e d'altri tali istrumenti, e del canto delle donne e degli operai occupati al lavoro. In una città oziosa, dissipata, senza metodo, come sono le capitali, è pur bello il considerare l'immagine della vita raccolta, ordinata e occupata in professioni utili. Anche le fisionomie e le maniere della gente che s'incontra per quella via, hanno un non so che di più semplice e di più umano che quelle degli altri; e dimostrano i costumi e il carattere di persone, la cui vita si fonda sul vero e non sul falso, cioè che vivono di travaglio e non d'intrigo, d'impostura e d'inganno, come la massima parte di questa popolazione. ([[Giacomo Leopardi]])
*[[Venezia]], metà [[donna]], metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell'Adriatico. Roma invece, tante volte sotterrata e disotterrata, continua nel suo solenne seppellimento. Non vi è cosa che non si inclini, che non ceda, che non si comprima e che non scavi la propria fossa. ([[Jean Cocteau]])
*Vengo da una città, Napoli, che fruga e perquisisce con gli occhi. Sotto l'apparenza della strafottenza opera il più capillare sistema di controllo. Roma è opposta, un luogo di passaggio in cui nessuno controlla, nessuno pedina con gli occhi. Roma permette residenza definitiva al forestiero che tale rimane fino all'ultimo giorno. Non dà cittadinanza, tollera e non s'impiccia. Inoltre è una città di fiumi e prima di arrivarci non avevo mai visto un ponte, per me tutti quei ponti erano un'attrazione, mi ci piazzavo in mezzo per vedere l'acqua trasportare se stessa e il suo raccolto. Quando il Tevere è gonfio porta i doni ricevuti dalla piena. ([[Erri De Luca]])
*Vi è in Roma focolare e alimento per tutte le gradazioni e i caratteri della devozione cristiana: dalla primitiva e severa fede degli apostoli e dei martiri, dall'ascetismo ardente e visionario del medio-evo, alle regolate e disciplinate devozioni degli ''Exercitia'', e alle tenerezze mistiche della ''Filotea''. La fede di Châteaubriand e quella del ''ciociaro'' vi sono egualmente appagate: a breve distanza, possono qui inginocchiarsi il puritano e il gesuita: chiunque s'inchina alla Croce, ha in Roma una patria. Aggiungete, che il rituale cattolico qui dispiegato in tutta la sua immensa varietà e in tutta la sua pittoresca magnificenza, tocca il cuore del credente, e colpisce l'occhio dell'artista. Dalla messa cantata nella ''Sistina'', alla tragica tumulazione di un cappuccino, che galleria di quadri viventi offre la Roma cattolica! ([[Enrico Nencioni]])
===[[Stefano Brusadelli]]===
*Roma, che solo la superficialità può spingere a definire una città dolce, in realtà gronda d'angoscia, e di sangue. Dietro la sua morbidezza – la rotondità della cupole e delle piazze – preme un'anima cupa, ossessiva, tagliente. Ogni facciata di chiesa incombe come un memento della miseria umana e delle sue debolezze. Ogni croce ricorda che esiste una giustizia alla quale non è possibile sottrarsi.
*Roma grida al mondo da duemila anni che la vita deve essere prima di tutto mortificazione e sofferenza. La carnalità e la trivialità che i romani ostentano in modo così sfrontato devono essere una loro antica risorsa per difendersi dal peso che li opprime.
*A Roma si finisce sempre con l'ingannarsi. O col perdersi.
*A Roma di palazzi del genere se ne trovano a migliaia, tutti di otto o nove piani, scrostati e allineati in prospettive monotone e deprimenti che tolgono luce alle strade. Dentro quei caseggiati ognuno può rimanere per sempre un enigma anche per chi gli vive accanto. Si tratta in fin dei conti dei luoghi più misteriosi del mondo.
*A Roma, più che altrove, le catene della solidarietà sono lunghe, tortuose, insondabili. L'incessante commercio di favori al quale la città è dedita costituisce il combustibile e il collante di tali catene.
*Era curioso come solo a Roma avesse l'impressione di calpestare una crosta sottile che da un momento all'altro dovesse rompersi, facendolo precipitare in una profondità buia. Può darsi che il grande vuoto che esiste effettivamente sotto la città – centinaia di chilometri tra catacombe, cave, vene d'acqua – finisca col trasmettere qualcosa anche all'anima.
*Roma è una città che non smette mai di disfarsi. Eppure è sempre lì, intatta e indistruttibile.
===[[Jacob Burckhardt]]===
*E guarda<ref>Gottfried Kinkel, destinatario della lettera</ref>, persino qui, quando me ne sto nella mia stanzetta (abito vicino alle Quattro Fontane, all'ultimissimo piano, in una posizione magnifica che domina mezza città), il mio amico Tritone gorgoglia con la sua acqua giù in Piazza Barberini e mi trascina ad un amichevole colloquio a due alla finestra del balcone, da dove io riesco ''con un unico sguardo'' a vedere Roma, dal Pantheon passando per San Pietro, Castel Sant'Angelo, Trinità dei Monti, Villa Ludovisi fino ad arrivare a Palazzo Barberini [...]. Anche solo la veduta che godo, in particolare i tramonti su Monte Mario, fa impazzire da come è bella. E poi questa colorata, possente Roma, che ricaccia indietro i miei poveri pensieri quando questi fanno capolino!
*Il prossimo inverno, a meno<ref>Nella fonte: almeno.</ref>che non succeda chissà cosa, riparto per Roma. Voglio ancora farmi una bevuta da questo calice incantato e ricoperto d'oro; la primavera che sonnecchia in me sotto il ghiaccio tornerà a fiorire.
*Ci credi, se ti<ref>Edward Schauenburg, destinatario della lettera.</ref>dico che la domenica esco mal volentieri a passeggio, solo per non incontrare berlinesi ''en masse''? I tre quarti di questi volti sono inaciditi e avviliti, gli altri ingrassati a forza di filisteismo. Roma è certo anche povera, ma quale bellezza, chiarezza ed espressività in quei volti! Alcuni sono magri, certo segnati dagli anni e consumati dalle intemperie, ma tutto ha un che di deciso, fermo, non c'è niente di ''a priori'' scrofoloso, molliccio, informe.
===[[Cristina Campo]]===
*Roma respira greve ed enorme, nella caligine ardente.<br>Supremamente bella, a volte, nelle sue tremende basiliche vuote, nelle sue piazze di sangue coagulato che pare liquefarsi, fumando. Il tempo che cade in blocchi, un secolo sull'altro, audibilmente, tragico oltre ogni dire. La cupa ebbrezza di questo tempo, come braci che crollano. La notte, il solito odore di Basso Impero in putrefazione, ma anche profondi, puri momenti nei quali la città pare chiusa in uno smeraldo. Io non faccio che andare in giro per questo immenso labirinto di cerchi concentrici.
*Stasera l'accendersi improvviso delle luci sulla città ancora tersa e chiarissima, fece di tutto un orlo di mare. Il cielo era sabbia finissima, sciacquata da un'onda di luce fonda. E i lumi accesi l'uno dopo l'altro, sgranati lungo i ponti che fuggivano, {{sic|era}} un arrivo di conchiglie fulgide sull'onda.
*{{sic|...}} vedessi, Bul, questo autunno romano! velata di fogliame e d'acque passeggere, la città riduce le distanze, è tutta uno scorcio di proporzioni perfette. Vorrei dirti di S. Giov[anni] a Porta Latina, dei 4 Santi Coronati... Ma il mio chiodo fisso è la Passaggiata di Ripetta: col suo pavé di tre secoli, le sue chiatte di ogni colore, i suoi ramai con basette e baffoni. Il tutto tra cortili di vite vergine, in una luce come sotto il tuo ombrello. ([[Cristina Campo]])
===[[Johann Wolfgang von Goethe]]===
*Dunque domani sera a Roma! Non riesco ancora a crederci; e se questo mio voto sarà appagato, che cosa potrei desiderare ancora? (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Ma, confessiamolo, è dura e contristante fatica quella di scovare pezzetto per pezzetto, nella nuova Roma, l'antica; eppure bisogna farlo, fidando in una soddisfazione finale impareggiabile. Si trovano vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo che superano, l'una e l'altro, la nostra immaginazione. Ciò che hanno rispettato i barbari, l'han devastato i costruttori della nuova Roma. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Non osavo quasi confessare a me stesso la mia meta, ancora per via ero oppresso dal timore, e solo quando passai sotto ''Porta del Popolo'' seppi per certo che Roma era mia. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*[[Parigi]] sarà la mia scuola, Roma la mia università. Giacché essa è una vera ''Universitas'' e quando la si è veduta, si è veduto tutto. Perciò non ho fretta d'entrarvi.
*Qui a Roma si vedono tanti stranieri che non vengono sempre a visitare questa capitale del mondo per amore dell'arte somma, ma amano passare anche altrimenti il loro tempo. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Qui la grandiosità della Rotonda {{NDR|il Pantheon di Roma}}, sia all'esterno che all'interno, ha suscitato in me un gioioso senso di referenza. In San Pietro m'è divenuto chiaro come l'arte, al pari della natura, possa trascendere ogni rapporto comparativo. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
*Salii verso sera sulla colonna Traiana, da cui si gode un panorama incomparabile. Visto di lassù, al calar del sole, il [[Colosseo]] sottostante si mostra in tutta la sua imponenza; vicinissimo è il Campidoglio, più addietro il Palatino e il rimanente della città. Poi, a tarda ora, tornai a casa passeggiando lentamente per le vie. Un luogo straordinario è la piazza di Monte Cavallo con l'obelisco {{NDR|l'attuale piazza del Quirinale}}. (''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'')
===[[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]===
*Le {{sic|novita}} come sapete voi stessa non abita in Roma, qui tutto è antico: Roma, Papa, le chiese, i quadri.<br> A mio parere, le {{sic|novita}} sono inventate da quelli, che {{sic|s’annojano}}, ma sapete voi stessa che nessuno può {{sic|annojarsi}} in Roma {{sic|fiuorche}} quelli che hanno l’{{sic|animo fredda}} come gli abitanti di Pietroburgo.<ref>Da una lettera a Varvara Osipovna Balabina. La lettera fu scritta in italiano da Gogol, il testo citato riproduce la versione originale, non emendata, della lettera. {{cfr}} ''Gogol a Roma: «La patria dell'anima»'', ''Corriere della Sera.it Roma / Arte e Cultura'', 16 settembre 2009.</ref>
*Non c'è destino migliore che morire a Roma; qua l'uomo è di una "versta" più vicino al cielo.
*Non la mia patria, bensì la patria dell'anima mia ho veduto.
===[[Ferdinand Gregorovius]]===
*A Roma, anche le processioni più meschine presentano un carattere artistico, il che mostra avere le arti esercitato la loro benefica influenza persino sulle minime cose del culto, quali sono gli emblemi, le allegorie, le immagini dei santi. Il senso del bello ivi regna dovunque, in ogni cosa; si direbbe che gli Dei della Grecia, i quali stanno al Vaticano e al Campidoglio, non tollerino il brutto e il barocco neanche nei santi.
*La violenta trasformazione della città mi appare come la metamorfosi di un giocoliere, cento cattivi giornali sono cresciuti come funghi e sono strillati in tutte le strade. un invasione di venditori e ciarlatani riempie le piazze. Tutti i monumenti si innalzano bandiere, si fanno dimostrazioni. Roma perderà l'aria di repubblica mondiale che ho respirato per 18 anni, essa discende al grado di capitale degli italiani, i quali per la grande situazione in cui li hanno posti le nostre vittorie, son troppo deboli. È una fortuna che io abbia quasi completato il mio lavoro, oggi non potrei più sprofondarmi in esso. Il medio evo è come spazzato via dalla tramontana con tutto lo spirito storico del passato. Roma ha perduto per sempre il suo incanto.
*Roma, da dopo la rivoluzione del 1848, appare ancor più silenziosa che nel passato; tutta la vivacità del popolo è scomparsa e le classi agiate si tengono paurosamente nascoste, guardandosi bene di far parlare di sè; e le classi infime sono ancora più misere e più oppresse di prima. Le feste popolari sono scomparse, o quasi; il carnevale è in piena decadenza; e persino le feste di ottobre, un tempo sì allegre fuori delle porte, fra i bicchieri di vino dei Castelli e il saltarello, sono presso che dimenticate.
*Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa e incantata. Lo scirocco persiste. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell'eternità.
===[[Vittorio Imbriani]]===
*In Roma il gran pericolo è il disgusto delle cose belle, che viene come conseguenza triste del vederne troppe. I marmi più preziosi, le statue più perfette, dopo alcun poco non ti sollecitano più.<br/>Altrove dieci statue di quelle, che raccoglie il [[Città del Vaticano|Vaticano]], sarebbero stimate una ricca collezione. Ma in Roma! Ma fra tante!<br/>Altro {{sic|guajo}}: l'attenzione smussata non è più stuzzicata dal bello, anzi solo dallo strano, dallo insolito, dallo stravagante, dal capriccioso. Si comprende la necessità del [[Barocco]] qui. Ci volevano statue, che per la bizzarria loro richiamassero gli occhi, si facessero distinguere in mezzo alle altre.<br/>In mezzo a questi [[monumento|monumenti]] dell'antichità vetusta e bellissima a poco a poco uno si sente trasportato in un altro mondo.
*Questa città davvero è incantevole. Appaga. Non vi si ha che desiderare. O per meglio dire uno ha quasi rimorso di desiderarvi cambiamenti e miglioramenti, tanto è bella e simpatica così com'è. Questi palazzi, questi monumenti, queste ville, queste strade hanno tanta vaghezza e maestà! Potremo ripulire, ampliare, popolare: ma chi sa che così non se ne alteri il carattere? Questa è l'opinione di tutti, tranne che di pochi incontentabili, i quali trovano da biasimare anche nel Colosseo e nel palazzo Farnese.
*Sì, Roma sembra soprattutto bella, non pel suo presente o pel passato prossimo; ma per quel passato remoto, che tutto rammenta. Comprendo benissimo quindi che il soggiorno ne sembri increscevole a' commessi viaggiatori ed a' travetti, per cui la bellezza d'una città consiste ne' caffè, balli pubblici e peggio, che ignorano la storia e non sentono neppur vergogna d'ignorarla. Comprendo che possa increscere a chi non prova simpatia per quel passato; a qualche barbaro discendente d'Arminio e protestante giunta. Ma ad un uomo veramente colto, ad un Italiano soprattutto, il viver qui è un'ebbrezza continua.
===[[Raffaele La Capria]]===
*Cos'è oggi Roma, allora? Cos'è diventata? Da Caput Mundi a Kaputt Mundi, del Mondo Occidentale, dell'Europa. Sempre più appartenente ad un Mediterraneo inquinato da raffinerie e attraversato da correnti clerico fasciste. Punto di confluenza dei risentimenti di un Sud mafioso malato e sottosviluppato. Centro di oppressione Buro-Ministeriale, Aeroporto di Fiumicino di programmi e governi, Torre di Babele dei linguaggi pseudopolitici. Gran Teatro degli ammicchi e delle allusioni, Capitale dell'inciucio dove sfilano sulla passerella, con sorrisi da padrino e accessi di «moraloneria», come ossessivi incubi trentennali, troppi Mostri Sacri della Gran Cosca al potere e troppe Sibille Romane. Di qui l'Europa sembra lontana, perfino l'Europa Minima del funzionario che ha competenza di un problema e tratta appunto di quello e non di altro. L'Europa delle superstiti speranze sembra irraggiungibile, e Roma sempre più irrecuperabile all'Europa.
*La luce: la qualità della luce di certe mattine romane è qualcosa di incredibilmente bello... [[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]] è stato il pittore di questa luce, a Roma ha fatto molti suoi quadri, a Roma ha capito che stava nel posto giusto. Vi sono certe mattine di sabato in cui esco insieme con il cane, e andiamo a passeggio, a comprare il giornale, in cui Roma sfolgora, e si sente che è stata costruita da gente che pensava in grande. Ci sono delle piazze architettonicamente grandiose, scenografiche, molto adatte a sposarsi con questa luce, ad esempio piazza Navona, piazza di Trevi, piazza di Spagna, una piazza neoclassica come piazza del Popolo, una alla [[Giorgio De Chirico|De Chirico]], come piazza del Quirinale. Gli antichi monumenti si stagliano nella luce in maniera meravigliosa, si vede la poetica geometria della città... io conosco molte città: Parigi, Londra, New York. Ognuna ha il suo carattere, però una città architettonica come Roma, così a misura d'uomo, è impossibile trovarla... a Parigi ci sono belle piazze, ma hanno una proporzione smisurata rispetto alle piazze romane. Invece le piazze romane hanno la misura giusta. In questo senso Roma è la città più bella che esista.
*Roma è diventata la città dei mendicanti. Non ne ho mai visti tanti a Napoli, a Palermo e in nessun'altra città italiana. I mendicanti vengono tutti a Roma, come per un tacito accordo, molti vengono anche dall'estero, e occupano le vie e le piazze del centro storico, quelle più battute dai turisti.
*Roma negli anni '50 non era la Roma devastata di oggi. Roma è sempre stata un po' disastrata dal punto di vista urbanistico, però non era come oggi. Era una città piacevole, e per me piena di amici; nella mia stessa condizione si trovavano tanti altri intellettuali venuti da tutte le parti d'Italia. Quindi si formavano quasi naturalmente dei punti di incontro, nei ristoranti, in certi caffè... era una città piacevole.
*Roma non è sporca è disordinata, e questo disordine spesso fa pensare che è sporca.
===[[Tito Livio]]===
*È tipico dei Romani saper agire e soffrire in grande. (attribuita a [[Caio Muzio Scevola]])
*Roma, città fortunata, invincibile e eterna.
*Una città che, partita da modestissimi inizi, è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
===[[Maurizio Mattioli]]===
*I romani hanno il difetto di avere troppi pregi.
*Il nome, Roma, senti come suona bene e poi se lo capovolgi diventa Amor.
*{{NDR|Sui ricordi della sua città}} La Roma di allora era una Roma tutta da scoprire, il centro era tutto da scoprire. Ricordo che prendevo l'autobus e venivo spesso in centro per vederlo da vicino.
===[[André Suarès]]===
*A Roma, città di provincia, tutto è fatto per la quantità: tutto è falso, tutto è brutto. Il [[Vittoriano|monumento]] a [[Vittorio Emanuele II|Vittorio Emanuele]] è di una bruttezza abietta: il trionfo della volgarità a grande orchestra. I quartieri nuovi sono orribili: imitano l'antico come i falsari. La mostruosità artificiale è peggiore dell'altra. Già il Rinascimento coltivava questa menzogna: tutto è falso a Roma e l'antico anche. Il sublime di Roma, è che ad ogni passo s'incontra un'orribile architettura. Roma annovera più detestabili monumenti di tutte le altre città del mondo. Quanto aspiro alla nudità, a Roma: la strada nuda, il muro nudo, un quartiere nudo senza palazzi, senza statue, senza chiese. La bruttezza, qui, trionfa attraverso la quantità. C'è al mondo un ciarpame più spaventoso del Foro? Questo pane dei professori fa venire voglia di un digiuno eterno.
*Niente è così bello a Roma quanto il sito e il clima, gli orizzonti e la luce. Ora la [[campagna romana|Campagna]] era all'origine di questo splendore e, oserei dire, la febbre, l'abbandono e il deserto. La malaria è il respiro delle rovine: un ornamento o una malattia? Amo quest'incertezza e che tutto, nel fondo, si contraddica. Così il cuore e la ragione, eternamente.; l'ideale e l'utile.<br>Roma cadente e abbandonata, era per noi un tesoro senza prezzo. Perché avere paura o vergogna di confessarlo? Se mi faccio fischiare da un milione di pecore fanatiche e da un milione di mastini al guinzaglio, devo avere ragione tre milioni di volte. Belino pure o abbaino, benissimo. A me spetta vedere e osare. (Linceo.)
*Per chi viene da [[Parigi]] o da [[Londra]], Roma è una città di provincia. [[Milano]], no. E tuttavia in niente Milano può essere paragonata a Roma. D'altra parte è curioso pensare che né Roma né Milano hanno dato qualcosa d'essenziale all'Italia, né un uomo, né un'opera. [[Dante Alighieri|Dante]], [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Sandro Botticelli|Botticelli]], [[Francesco Petrarca|Petrarca]] [[Galileo Galilei|Galileo]], [[Tiziano]], [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], [[Giambattista Vico|Vico]], [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], [[Bramante]], che so, anche [[Raffaello Sanzio|Raffaello]], non un Milanese, non un Romano.
*Rovine e preti, dei preti e delle rovine, ecco Roma nella sua autentica bellezza: essa esige il silenzio e la virtù di una meditazione immobile. Gettata in mezzo a questo mirabile cimitero della storia, la vita proletaria è di una volgarità odiosa. La plebe è sempre proletaria. E l'alveare proletario è sempre la democrazia. Che essa sia coronata, cosa importa? Il tiranno, l'assemblea, o l'imperatore all'antica, la corona cambia forma; ma è sempre la stessa bestia che la cinge.<br>I preti d'ogni specie, di ogni colore, di ogni paese, di ogni rango salvano ancora la bellezza di Roma. Le conservano la sua atmosfera da cimitero. Ecco la vera Città Eterna. D'altronde, grazie ad essi, Roma sembra la stazione universale delle rovine. È al tal punto vero, che incontrando improvvisamente al Borgo un Giapponese e due Cinesi, mi sembrarono i soli vivi. E fui preso da un folle riso.
===[[Sof'ja Petrovna Sojmonova]]===
*Le epoche della storia son tutte qui... Sembra che ciascuna ai suoi monumenti superstiti abbia voluto imprimere un carattere, preparar un orizzonte e, per così dire, un'atmosfera particolare. Qui si sente un bisogno di vivere nel passato, che stranamente contrasta con la nostra naturale tendenza a buttarci nell'avvenire. L'uomo è in lotta con queste due eternità; e il presente, cui peraltro non può sfuggire, più che mai gli appare fugace e miserando.
*Qui si ingrandiscono le idee, si fanno più religiosi i sentimenti, si acquieta il cuore. Si ardisce appena soffrire dinanzi a luoghi che ricordano tante sofferenze, o mancare di forza là dove tanta forza si è rivelata.
*Roma è la grande parrocchia del mondo cattolico; le chiese delle nazioni sono come altari nell'edifizio che li riunisce tutti.
==Citazioni in versi==
*''A Roma tutto | ha a un prezzo.'' ([[Decimo Giunio Giovenale]])
*''Ascolta, bellissima regina del tuo mondo, | accolta tra le stelle del firmamento, Roma; | ascolta, madre di uomini e di dei: | grazie ai tuoi templi non siamo lontani dal cielo.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*''Dopo fatta 'sta prima operazione, | Lì, ce se fece notte in mezzo a fiume: | C'era nell'aria come n'oppressione | De fracico e 'na puzza de bitume: || Nun se sentiva che scrocchià' er timone | Pe' nun impantanasse ner patume; | E verso Roma, in fonno a l'estensione, | Se vedeva ariluce' come un lume. || Un lume che sur celo era 'n chiarore. | E lì pe' fiume, in quer silenzio tetro, | Fòr che l'acqua non c'era antro rumore. || E in fonno a la campagna, a l'aria quieta, | De notte, er cupolone de [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] | Pareva de toccallo co' le deta.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''Il [[Colosseo]] | invoca nubi gelide | spiriti di Roma'' ([[Sono Uchida]])
*''In Roma'' ''cerchi Roma, o pellegrino, | e proprio in Roma Roma non ritrovi; | le vantate muraglie, morti covi | sono, e di sé sepolcro l'Aventino. || Giace, dove regnava, il Palatino; | son limate dal tempo le medaglie; | sembrano più macerie di battaglie | degli evi, che blasone del latino. || Solo è restato il [[Tevere]], corrente | che bagnò la città: or sepoltura, | la piange con funesto suon dolente. || Roma, da quella gloria così pura | fuggì ciò ch'era saldo e solamente | il fuggevole ormai permane e dura.'' ([[Francisco de Quevedo]])
*''Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come | può soltanto sognare un frammento! Una dracma | d'oro è rimasta sopra la mia retina. | Basta per tutta la lunghezza della tenebra.'' ([[Iosif Brodskij]])
*''Madre comune | d' ogni popolo è Roma e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. ([[Pietro Metastasio]])
*''Nella notte azzurra Roma riposa, | è sorta la luna, e l'ha avvolta, | e la città che dorme, maestosa e deserta, | ha colmato della sua gloria silente... || Come dolce dorme Roma ai raggi della luna! | Come simile a lei è divenuta la polvere eterna! | Come se il mondo lunare e la città dormiente | fossero lo stesso mondo, incantato e morto!...'' ([[Fëdor Ivanovič Tjutčev]])
*''"Non sollevate la mia testa dalla terra insanguinata, | non portate a casa il mio corpo, | poiché tutto il mondo è terra di Roma | e, dunque, io morirò a Roma"''. ([[Gilbert Keith Chesterton]], ''[[La ballata del cavallo bianco]]'')
*''O Roma, nessuno, finché vive, potrà dimenticarti [...] | Hai riunito popoli diversi in una sola patria; | la tua conquista ha giovato a chi viveva senza leggi; | offrendo ai vinti il retaggio della tua civiltà, | di tutto il mondo diviso hai fatto un'unica città.'' ([[Claudio Rutilio Namaziano]])
*''Perché la storia si pe' l'antri è storia, | Pe' nojantri so' fatti de famija.'' ([[Cesare Pascarella]])
*''"Roma è bella". Ricordi, Giovacchino | quanno potemio {{sic|dì}} senza imbarazzo | 'sta frase? E se moveva er Ponentino | mentre a noi, nun {{sic|ciannava}} de {{sic|fa}} 'n c...?{{sic|"}} || "È bella sì, ma {{sic|fa}} finta de gnente | respirala co' l'occhi, piano piano, | eppoi coll'artri {{sic|fa}} l'indifferente | Si cchiedono "Com'è", tu {{sic|fa}} l'indiano". || Dije così: "Com'è questa città?" | "Mah... signore... Che vuole che je dica... | Se lo scopra da lei. Io {{sic|ciò}} da fa'" || "Dije che ciai da fa', ma che te frega? | Si te metti a vantà la Roma antica | verranno tutti qui pe' {{sic|ffà}} bottega". || "Famo finta che er traffico è ar collasso | dimo che qui se campa proprio male | li servizi so' pessimi, ch'è basso | il tasso de la vita curturale". || "Dimo che nun c'è manco l'Auditorio | che presto ci saranno li cantieri | e che se bloccherà tutto er Cibborio. | E che domani sarà peggio de ieri". || Così dicevi allora in quell'incanto | ner Cinquanta, e ce stava l'Ottobrata. | Ricordi? Rintoccava l'Anno Santo. || Eri profeta, dorce Giovacchino. | Però 'na cosa nun l'hai 'ndovinata: | Che non esiste più, quer Ponentino!'' ([[Gigi Proietti]])
*''Roma, ne l'aer tuo lancio l'anima altera volante: | accogli, o Roma, e avvolgi l'anima mia di luce''. ([[Giosuè Carducci]])
*''Roma nostra vedrai. La vedrai da' suoi colli: | dal Quirinale fulgido al Gianicolo, | da l'Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l'estremo | vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli...| Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d'un astro. | Non i suoi cieli irragia solo, ma il mondo, Roma''. ([[Gabriele D'Annunzio]])
*''Roma nun fà la stupida stasera | damme 'na mano a faje di de sì | sceji tutte le stelle | più brillarelle che poi | e un friccico de luna tutta pe' noi.'' (''[[Rugantino (commedia musicale)|Rugantino]]'')
*''Roma puttana quattro dischi, un gatto, una serata strana, | Roma spogliata dei suoi tanti amori, dei suoi vecchi fiori, | Roma fatata lasciami cantare una serenata'' ([[Luca Barbarossa]])
*''Roma può darti tante e tali donne | che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo | è tutto qui».'' ([[Publio Ovidio Nasone]])
*''Stolto, che volli coll'immobil fato | Cozzar della gran Roma, onde ne porto | Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; | Chè di Giuda il Leon non anco è morto; | Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi''. ([[Vincenzo Monti]])
==[[Proverbi italiani]]==
*Chi Roma non vede, nulla crede.
*Chi va a Roma perde la poltrona.
*Domandando si va a Roma.
*Roma, a chi nulla in cent'anni, a chi molto in tre dì.
*Roma non fu fatta in un giorno.
*Roma santa, [[L'Aquila|Aquila]] bella, [[Napoli]] galante.
*Tre sono le meraviglie, Napoli, Roma e la faccia tua.
*Tutte le strade portano a Roma.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
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*[[Ara Pacis]]
*[[Arco di Costantino]]
*[[Basilica di San Giovanni in Laterano]]
*[[Basilica di San Paolo fuori le mura]]
*[[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
*[[Basilica di San Saba]]
*[[Basilica di Sant'Agnese fuori le mura]]
*[[Basilica di Santa Maria Maggiore]]
*[[Basilica di Santa Sabina]]
*[[Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio]]
*[[Bioparco (Roma)|Bioparco]]
*[[Campidoglio]]
*[[Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio]]
*[[Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane]]
*[[Chiesa di San Luigi dei Francesi]]
*[[Chiesa di Sant'Agnese in Agone]]
*[[Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza]]
*[[Città del Vaticano]]
*[[Cimitero del Verano]]
*[[Civiltà romana]]
*[[Colonna di Marco Aurelio]]
*[[Colonna Traiana]]
*[[Colosseo]]
*[[Complesso natatorio del Foro Italico]]
*[[Cloaca Massima]]
*[[Colosseo]]
*[[Domus Aurea]]
*[[Esquilino (rione di Roma)]]
*[[EUR]]
*[[Fontana di Trevi]]
*[[Fontane di Roma]]
*[[Foro di Traiano]]
*[[Foro Romano]]
*[[Ghetto di Roma]]
*[[Isola Tiberina]]
*[[Lazio]]
*[[Mausoleo di Augusto]]
*[[Mausoleo di Cecilia Metella]]
*[[Mausoleo di Santa Costanza]]
*[[Modi di dire romani]]
*[[Monte Testaccio]]
*[[Muro Torto]]
*[[Obelisco della Minerva]]
*[[Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi]]
*[[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]]
*[[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]]
*[[Pantheon]]
*[[Parioli]]
*[[Pasquino]]
*[[Palazzo Montecitorio]]
*[[Palazzo Venezia]]
*[[Piazza Colonna]]
*[[Piazza di Spagna]]
*[[Piazza Navona]]
*[[Piazza San Pietro]]
*[[Porta del Popolo]]
*[[Proverbi romani]]
*[[Roma (città antica)]]
*[[Storia romana]]
*[[Teatro Drammatico Nazionale]]
*[[Tempietto di San Pietro in Montorio]]
*[[Teatro di Marcello]]
*[[Terme di Caracalla]]
*[[Terme di Diocleziano]]
*[[Testaccio]]
*[[Tevere]]
*[[Tomba di Torquato Tasso]]
*[[Trastevere]]
*[[Via Appia]]
*[[Via dei Fori Imperiali]]
*[[Villa Borghese]]
*[[Villa Giulia]]
*[[Vittoriano]]
{{div col end}}
==Altri progetti==
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[[Categoria:Comuni del Lazio]]
[[Categoria:Roma| ]]
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Simonide
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/* Citazioni di Simonide */
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[[Immagine:InscriptieTherm.jpg|thumb|Iscrizione greca attribuita a Simonide]]
'''Simonide di Ceo''' (556 a.C. circa – 468 a.C. circa), poeta greco.
==Citazioni di Simonide==
*La [[pittura]] è [[poesia]] silenziosa, e la poesia è pittura che parla. (citato da [[Plutarco]], ''Della gloria degli ateniesi'')
*''Diventare uomo buono veramente è, bensì, arduo, | tetragono di mani, di piedi e di mente, | forgiato senza difetto.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''E non mi suona appropriato il detto di [[Pittaco]], | sebbene pronunciato da un uomo sapiente: arduo, | disse, essere buono.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''La bella [[speme]] tutti ci nutrica | di sembianze beate; | onde ciascuno indarno si affatica; | altri l'aurora amica, altri l'etate | o la stagione aspetta: | e nullo in terra il mortal corso affretta, | cui nell'anno avvenir facili e pii | con Pluto gli altri iddii | la mente non prometta.'' (citato in [[Giacomo Leopardi]], ''Il Parini, ovvero Della Gloria'', [[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo decimo|cap. X]], in ''[[Operette morali]]'')
*''Non è possibile che non sia [[cattiveria|cattivo]] l'uomo | che un'irrimediabile sventura ha abbattuto.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''Ma un uomo di valore è a volte [[bontà e cattiveria|cattivo]], a volte [[bontà e cattiveria|buono]].'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''Se ha buona riuscita, ogni uomo è [[bontà e cattiveria|buono]], | è [[bontà e cattiveria|cattivo]] se ha cattiva riuscita.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''Per questo io non getterò mai il destino della mia vita | in una vuota speranza inutile, | cercando ciò che non può essere, | un uomo del tutto irreprensibile, | tra quanti si nutrono del frutto dell'ampia terra: | quando l'abbia trovato, ve lo annunzierò.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'', cioè, Fr. 542.37 Page, come i segg.)
*''Ma tutti io lodo e amo, | chiunque non faccia nulla di male | volontariamente: con la necessità neppure gli dèi combattono.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*''A me basta un uomo che non sia cattivo | né del tutto inetto, | che conosca la giustizia utile alla città e sia sano: | io non lo rimproverò, | poiché non sono amante del biasimo; | infatti degli stolti infinita è la stirpe.'' (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe. (citato da [[Platone]], ''Protagora'')
*Senza il piacere neppure la vita degli dei ci desterebbe invidia. (fr. 584 P.)
*La [[città]] è la maestra dell'uomo.<ref>Da un frammento; citato in Elena Spagnol, ''Enciclopedia delle citazioni'', Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894</ref>
===Epigrammi===
*''Gli [[Atene (città antica)|Atenïesi]] a' Greci tutti innanti | prostrarono [[Battaglia di Maratona|vincendo a Maratona]] | i Persïani molli, oro portanti.'' (epitaffio dei caduti ateniesi [[Battaglia di Maratona|di Maratona]], [[:s:Epigrammi (Simonide)/I|traduzione di Achille Giulio Danesi]])
*''Vanne, o straniero, annunziatore a Sparta | che alle leggi di lei fidi cademmo.'' (epitaffio dei caduti spartani [[Battaglia delle Termopili|delle Termopili]], [[:s:Epigrammi (Simonide)/II|traduzione di Achille Giulio Danesi]])
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Perseo''===
<poem>Mentre in dedalea navicella il vento
fremea soffiando, e l'agitata poppa
già sommergean le insuperabil'onde,
aspergendo di lagrime le gote
l'afflitta madre circondò Perseo
con mano amica ed a lui disse: «O figlio,
quanto soffr'io!</poem>
===''Sulla battaglia navale dell'Artemisio''===
<poem>Dei morti alle [[Battaglia delle Termopili|Termopile]]
Glorïosa è la sorte,
Ara la tomba, nobile
La disfidata morte.
Parliam, parliam de' prodi,
Non lamentiamli: gemiti
Sien lor le nostre lodi.</poem>
== Citazioni su Simonide ==
*Egli, pertanto, a quanti esercitino questa facoltà dello spirito, consiglia di fissare nel cervello dei luoghi e di disporvi quindi le immagini delle cose che vogliono ricordare. Con questo sistema l'ordine dei luoghi conserverà l'ordine delle idee, le immagini delle cose richiameranno le cose stesse, i luoghi fungeranno da tavolette per scriverci sopra e le immagini serviranno da lettere con cui scrivere. ([[Cicerone]])
*Ben vide Simonide o chiunque ne sia stato l'inventore che le impressioni trasmesse dai nostri sensi rimangono scolpite nelle nostre menti e che di tutti i sensi il più acuto è quello della vista. Per cui dedusse che la memoria conserva molto più facilmente il possesso di quanto si ascolta o si pensa quando le loro sensazioni entrano nel cervello con l'aiuto della vista. In questo modo la rappresentazione con immagini e simboli concretizza le cose astratte ed invisibili con tanta efficacia, che riusciamo quasi a vedere realmente mediante immagini concrete quel che non siano capaci di percepire col pensiero. ([[Cicerone]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Simonide, ''Perseo'', traduzione di Antonio Conti, in ''Versioni poetiche'', a cura di Giovanna Gronda, Bari, Giuseppe Laterza e Figli, 1966.
*Simonide, ''Sulla battaglia navale dell'Artemisio'', traduzione di Achille Giulio Danesi, in "Poesie greche, intere o in frammenti", Tipografia Editrice Tempo, Palermo, 1886.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Poeti greci antichi]]
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Will Hunting - Genio ribelle
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{{Film
|titoloitaliano= Will Hunting - Genio ribelle
|titolooriginale= Good Will Hunting
|paese= Stati Uniti d'America
|anno= 1997
|genere= drammatico
|regista= [[Gus Van Sant]]
|sceneggiatore= [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]]
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*[[Robin Williams]]: Sean Maguire
*[[Matt Damon]]: Will Hunting
*[[Ben Affleck]]: Chuckie Sullivan
*[[Stellan Skarsgård]]: Prof. Gerald Lambeau
*[[Minnie Driver]]: Skylar
*[[Casey Affleck]]: Morgan O'Mally
*[[Cole Hauser]]: Billy McBride
*[[John Mighton]]: Tom
*[[Rachel Majorowski]]: Krystyn
*[[Colleen McCauley]]: Cathy
|doppiatoriitaliani=
*[[Carlo Valli]]: Sean McGuire
*[[Christian Iansante]]: Will Hunting
*[[Fabio Boccanera]]: Chuckie Sullivan
*[[Ambrogio Colombo]]: Prof. Gerald Lambeau
*[[Alessandra Cassioli]]: Skylar
*[[Alessandro Quarta]]: Morgan O'Mally
*[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: Billy McBride
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* Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]]''':
** Miglior attor non protagonista ([[Robin Williams]])
** Miglior sceneggiatura originale ([[Ben Affleck]]) ([[Matt Damon]])
}}
'''''Will Hunting – Genio ribelle''''', film statunitense del 1997 con [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] e [[Robin Williams]], regia di [[Gus Van Sant]].
==Frasi==
{{cronologico}}
* {{NDR|Per lasciare Will e Skylar da soli}} Ho ingoiato un insetto. ('''Morgan''')
* La [[libertà]], se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. ('''Will''')
* {{NDR|Parlando di Will}} Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l'ha trovato. ('''Lambeau''' a Sean)
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Una volta ero su un aereo. Me ne stavo seduto e... il capitano attacca la solita storia, tipo «voleremo a un'altezza di 10 000 metri», ma poi posa il microfono e dimentica di spegnerlo. Si gira verso il secondo pilota e se ne esce con «ora vorrei tanto un bellissimo pompino e una tazza di caffè». Allora l'hostess si precipita come un fulmine dal fondo dell'aereo per dirgli che il microfono è ancora aperto, e si sente una voce: «Ehi, tesoro, non dimenticarti il caffè!». ('''Will''')
* Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. ('''Sean''')
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Mary e Paddy. Si svegliano alla mattina del loro cinquantesimo anniversario, e Mary si gira e guarda con adorazione Paddy e dice "Oh accidenti, Paddy. Che delizia di uomo sei. Ti amo. Voglio farti un regalino. Qualunque cosa desidera il tuo cuoricino, io te la darò. Cosa vorresti?". Paddy fa "Oh accidenti, Mary, è molto gentile la tua offerta. Ora... ehm... in cinquant'anni c'è una cosa che mi è mancata. Ah... ehm... vorrei che tu mi facessi un pompino. Lo vorrei tanto", e Mary fa "D'accordo". Si toglie i denti, li mette in un bicchiere e gli fa un pompino. Alla fine Paddy fa "Accidenti, questo era quello che mi mancava, è stata la cosa più bella, più sconvolgente della mia vita. Bellissimo, Mary, ti amo. C'è qualcosa che posso fare per te, tesoro?". Mary solleva lo sguardo e dice {{NDR|beve un sorso di Coca Cola e la fa uscire dalla bocca mentre dice la battuta finale}} "Diamoci un bacio". ('''Skylar''')
* Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c'è qualcuno come te in giro... e non dovrei vederti gettare tutto al vento. ('''Lambeau''' a Will)
* Perché non dovrei lavorare per l'N.S.A.? Questa è tosta, ma provo a buttarmi. Diciamo che lavoro all'N.S.A. e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, e forse ci provo e magari ci riesco e sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono, 1.500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono: oh spedite i marines a sorvegliare la zona perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale, ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi, un aiutino notevole per i loro profitti ma non aiuta il mio amico a 2 dollari e 50 a gallone. Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere [[Martini (cocktail)|Martini]] e fare pazzi slalom tra gli iceberg; finisce che quello ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico e così il mio amico ora è senza posto, non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si sfrange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi; nel frattempo muore di fame perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato? Mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto: "Perché non uccido il mio amico, gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale"? Potrei essere eletto presidente. ('''Will''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Chuckie''': Sta per nascere un problema? <br /> '''Clark''' {{NDR|prendendolo in giro per aver mentito sull'aver frequentato un corso di Storia all'università, così da attaccare bottone con Skylar}}: No, no, no, non c'è nessun problema. Speravo solo che tu potessi darmi qualche ragguaglio sull'evoluzione dell'economia di mercato nelle colonie del Sud. La mia convinzione è che, prima della Guerra di Indipendenza, il modello economico, soprattutto nelle colonie del Sud, sarebbe più appropriato definirlo come agrario pre-capitale... <br /> '''Will''' {{NDR|interrompendolo}}: Certo che hai questa convinzione: sei uno studente di primo anno. Hai appena finito di leggere qualche storico marxista... Pete Garrison, magari. Ne sarai convinto fino al mese prossimo, quando arriverai a James Lemon, e poi parlerai di quanto l'economia della Virginia e della Pennsylvania fosse imprenditoriale e capitalistica nel 1740. Ti durerà fino all'anno prossimo, ti ritroverai qui a rigurgitare Gordon Wood parlando, sai, dell'utopia pre-rivoluzionaria e degli effetti formativi sul capitale della mobilitazione militare. <br /> '''Clark''': A dire la verità non lo farò, perché Wood drasticamente sottovaluta l'impatto... <br /> '''Will''': Wood drasticamente sottovaluta l'impatto delle distinzioni sociali basate sulla ricchezza, soprattutto quella ereditata. L'hai preso da Vickers: "Lavoro Nella Contea di Essex"; pagina 98. Sì, l'ho letto anch'io. Volevi attribuirti tutta la cosa o hai un pensiero tutto tuo sulla faccenda? O il tuo trucco è questo: entri in un bar, hai letto qualche oscuro passaggio e poi fingi, lo fai passare come una tua idea per colpire le ragazze e imbarazzare il mio amico? {{NDR|Clark abbassa lo sguardo, sconfortato}} La cosa triste per uno come te è che tra 50 anni comincerai a pensare per conto tuo, capirai che ci sono due certezze nella vita: una, non fare queste cose; e due, hai sborsato 150.000 dollari per un'istruzione che potevi avere per un dollaro e 50 in sovrattasse alla biblioteca pubblica. <br /> '''Clark''': Sì, però io avrò una laurea. E tu servirai ai miei figli patatine in un fast-food lungo la strada per andare a sciare. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Sì, può darsi. Ma almeno io non sarò banale. Però, se è questo che ti crea qualche problema, insomma, possiamo andare fuori e la risolviamo. <br /> '''Clark''' {{NDR|Intimorito}}: No amico, nessun problema... tutto liscio.
* '''Will''': Ti piacciono le pere? <br/> '''Clark''': Sì. <br/> {{NDR|Will gli mostra un fazzoletto con su scritto il numero telefonico di Skylar}} '''Will''': Sì? Beh, ho avuto il suo numero! Ora fattela una pera!
* {{NDR|Dialogo tra Will e Lambeau in prigione}}<br />'''Will''': Che cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Sono Gerald Lambeau. Il professore che hai mandato a fare in culo. <br /> '''Will''': ... E cosa cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Ho parlato con il giudice. Ha accettato di rilasciarti sotto la mia supervisione. <br /> '''Will''': Davvero? <br /> '''Lambeau''': Sì {{NDR|Will prende un pacchetto di sigarette}}... ma a due condizioni. <br /> '''Will''': E quali sono? <br /> '''Lambeau''': La prima è che tu ti veda con me ogni settimana. <br /> '''Will''': Per cosa? {{NDR|Will prova ad accendere la sigaretta, ma ha l'ostacolo delle manette}} <br /> '''Lambeau''' {{NDR|accendendogli la sigaretta}}: Rivedere la prova su cui stavi lavorando e passare a... qualcosa di più avanzato: il calcolo combinatorio... gli insiemi finiti. <br /> '''Will''' {{NDR|sarcastico}}: Una cosa da urlo. <br /> '''Lambeau''': E la seconda condizione è che... incontri uno psicologo. {{NDR|Will ride}} Io ho la responsabilità di scrivere dei rapporti su questi incontri. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Ah, sì? Davvero? <br /> '''Lambeau''': E se non dovessi soddisfare queste condizioni, dovrai affrontare il carcere. <br /> '''Will''': Sì, farò la matematica, ma non mi vedrò con nessun cazzo di psicologo. <br /> '''Lambeau''': È meglio che passare quel tempo in prigione, non credi?
* '''Lambeau''': Ho una cosa che potrebbe interessarti. {{NDR|Introducendo il discorso su Will}} <br /> '''Sean''': Cos'è, una missione segreta nel Burkina Faso?
* '''Will''': Quelli come lei mi fanno impazzire. Spendete tutti i vostri soldi su questi libri del cazzo strani di cui vi circondate, e sono quelli sbagliati. <br /> '''Sean''': E quali sono i libri del cazzo giusti? <br /> '''Will''': Quelli che ti fanno rizzare i capelli. <br /> '''Sean''': Già... non me ne sono rimasti molti.
* '''Will''': L'ha dipinto lei?<br /> '''Sean''': Sì. Tu dipingi? Scolpisci?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la pittura?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la musica?<br /> '''Will''': Questo {{NDR|Riferendosi al dipinto}} è una merda.<br /> '''Sean''': Ah, dimmi la tua sincera opinione...
* '''Sean''': Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo il mio dipinto. <br/> '''Will''': Ah. <br/> '''Sean''': Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo, e da allora non ho più pensato a te. Sai che cosa ho capito? <br/> '''Will''': No. <br/> '''Sean''': Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli. <br/> '''Will''': Grazie tante. <br/> '''Sean''': Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston? <br/> '''Will''': Nossignore. <br/> '''Sean''': Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti... [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta... ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti [[Shakespeare]] in faccia eh? ''"Ancora una volta sulla breccia, cari amici!"''... ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile... non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera [[perdita]], perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo... vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. ... A te la mossa, capo.
*'''Will''': Sono uscito con una, giorni fa. <br /> '''Sean''': Come è andata? <br /> '''Will''': Molto bene. <br /> '''Sean''': E la rivedrai? <br /> '''Will''': Non lo so. <br /> '''Sean''': Perché no? <br /> '''Will''': Non l'ho chiamata. <br /> '''Sean''': Cristo, sei un dilettante. <br /> '''Will''': So quello che faccio. <br /> '''Sean''': Ah, sì, eh? <br /> '''Will''': Sì. Non si preoccupi per me, so quello che faccio. Sì, ma questa ragazza, insomma, è bellissima, intelligente, divertente. È diversa dalle altre con cui sono stato. <br /> '''Sean''': E allora chiamala, Romeo. <br /> '''Will''': Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente? Che mi rompe i coglioni? Sì, insomma, ecco, questa ragazza, cazzo! è perfetta ora; non voglio rovinare questo. <br /> '''Sean''': Forse tu sei perfetto ora. Forse è questo che non vuoi rovinare. Questa la chiamerei una "super filosofia", Will, così puoi in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno... Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! {{NDR|ridono}} Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! {{NDR|ridono}} Si svegliò anche lei e mi disse: "sei stato tu?"; e io: "sì"... Non ho avuto il coraggio. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Si è svegliata da sola? <br /> '''Sean''': Eh, sì! {{NDR|ridono}}... Oh, Signore... aah, ma, Will, è morta da due anni e questo è quanto mi ricordo. {{NDR|Will smette di ridere}} Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! Queste cose la gente le chiama [[imperfezione|imperfezioni]], ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. È questo che conta. È questo che significa intimità. Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te. <br /> '''Will''': Perché no? Mi ha detto già qualunque cazzata. Cristo Santo... Parla più di tutti gli strizzacervelli che ho visto in vita mia. <br /> '''Sean''': Io insegno questa merda, non ho detto di saperlo fare. <br /> '''Will''': Già... Ha mai pensato di risposarsi? <br /> '''Sean''': Mia moglie è morta. <br /> '''Will''': Indi, la parola risposarsi. <br /> '''Sean''': È morta. <br /> '''Will''': ... Sì. La chiamerei "super filosofia", Sean. Insomma, così lei può in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno. <br /> '''Sean''': ... Il tempo è scaduto.
*'''Skylar''': Ci sono delle persone molto intelligenti qui ad [[Università di Harvard|Harvard]] e perfino loro devono studiare perché questo è molto difficile. E invece... tu ci riesci con facilità, non capisco, io... io non capisco come funziona la tua mente.<br /> '''Will''': Tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Voglio parlare di questo...<br /> '''Will''': No, sto cercando di spiegartelo: tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Un pochino.<br /> '''Will''': Beh, allora, quando vedi un pianoforte tu vedi [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<br /> '''Skylar''': Io vedo "Fra Martino".<br /> '''Will''': D'accordo, allora prendiamo [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]: guardava un pianoforte e per lui aveva un senso, suonava e basta.<br /> '''Skylar''': Che vuoi dire, che suoni il piano?<br /> '''Will''': No, neanche per sbaglio. Se guardo un piano vedo un mucchio di tasti, tre pedali e una scatola di legno. Ma [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] lo guardavano e sapevano suonarlo. Io non so dipingerti un quadro e forse non so spedire una palla fuori dallo stadio, e non so suonare il piano.<br /> '''Skylar''': Ma puoi fare il mio compito di chimica in meno di un'ora.<br /> '''Will''': Sì, è vero... Insomma, quando si tratta di cose di questo tipo io riesco sempre a suonare. So spiegartelo solo così.
*'''Skylar''': Senti, se non mi ami dovresti dirmelo. <br /> '''Will''': Non sto dicendo che non ti amo. <br /> '''Skylar''': Allora perché?! Perché non vieni con me {{NDR|in California}}?! Cos'è che ti spaventa tanto?!<br /> '''Will''': Cos'è che mi spaventa tanto? <br /> '''Skylar''': Beh, cos'è che non ti spaventa?! Tu vivi nel tuo mondo tranquillo dove nessuno ti pungola e hai una paura fregata di fare qualcosa di diverso perché potresti dover cambiare... <br /> '''Will''': Oh, no, non venirmi a parlare del mio mondo! Non venirmi a parlare del mio mondo! Tu vuoi farti solo una sveltina con uno dell'altra parte della città! Poi te ne andrai a Stanford e ti sposerai con un ricco imbecille che la tua famiglia avrà provato, e te ne starai a parlare con le tue amiche miliardarie che anche tu hai pescato nei bassifondi! <br /> '''Skylar''': Perché dici queste cose? Cos'è questa tua ossessione per i miei soldi?! Mio padre è morto che avevo tredici anni e ho ereditato i suoi soldi. Credi che ogni giorno non mi svegli col desiderio di fare a cambio?! Che non li darei indietro in un istante se significasse un giorno in più con lui?! Ma non posso. Questa è la mia vita e io la prendo com'è. Perciò non coprire di merda me quando sei tu quello che ha paura. <br /> '''Will''': Paura di che?! Ma di cosa ho paura?! Di cosa cazzo ho paura?! <br /> '''Skylar''': Hai paura di me! Hai paura che io possa non amarti! La sai una cosa? Anch'io ho paura. Cazzo, voglio fare un tentativo, almeno io sono onesta con te.
*'''Sean''': Tu ti senti solo, Will? <br /> '''Will''': Cosa? <br /> '''Sean''': Hai un'anima gemella? <br /> '''Will''': Se ho... Chiarisca il concetto. <br /> '''Sean''': Qualcuno che ti pungola. <br /> '''Will''': Ho... Chuckie. <br /> '''Sean''': No, Chuckie è la famiglia. Si sdraierebbe in mezzo al traffico per te. No, parlo di qualcuno che ti fa scoprire nuove cose, che ti tocca dentro. <br /> '''Will''': Beh... ho... io... sono pieno. <br /> '''Sean''': Dimmi chi sono. <br /> '''Will''': Shakespeare, Nietzsche, Frost, O' Conner, Kant, Pope, Locke... <br /> '''Sean''': Bello, sono tutti morti. <br /> '''Will''': Per me non lo sono. <br /> '''Sean''': Ah, no? Non hai un gran dialogo con loro. Non puoi scambiare emozioni, Will. <br /> '''Will''': Eh, no, a meno che non li faccia tornare in vita con dei sali. <br /> '''Sean''': Già... è quello che voglio dire. Non avrai mai quel genere di rapporto in un mondo dove hai sempre paura di fare il primo passo. Perché vedi soltanto cose negative fin da dieci chilometri di distanza. <br /> '''Will''': Si schiera dalla parte del professor Lambeau? <br /> '''Sean''': Non dire stronzate. No. <br /> '''Will''': Non lo volevo quel posto. <br /> '''Sean''': Non c'entra il posto. Non mi interessa se lavori per il governo. Tu puoi fare quello che vuoi, non hai legami che ti costringono. Che cosa ti appassiona? Che cosa desideri? Ci sono uomini che passano la vita a fare i muratori perché i figli abbiano le opportunità che tu hai ora. <br /> '''Will''': Io non l'ho mai chiesto. <br /> '''Sean''': No. Ci sei nato. Perciò non nasconderti dietro a 'non l'ho mai chiesto'. <br /> '''Will''': Come sarebbe nascondermi? Insomma... che c'è di male a fare il muratore? <br /> '''Sean''': Niente. <br /> '''Will''': Sì, non c'è niente di male! Sto costruendo la casa di una persona. <br /> '''Sean''': Certo. Mio padre era un muratore. Capito? Si è fatto il culo per darmi un'istruzione. <br /> '''Will''': Già. È un mestiere pieno di rispetto, che c'è di male nel... nel riparare le macchine? Qualcuno andrà al lavoro il giorno dopo grazie a me. È una cosa onorevole. <br /> '''Sean''': Sì, è così, Will. È una cosa onorevole. È onorevole anche il tragitto di quaranta minuti in treno perché gli studenti che arrivano al mattino possano trovare i pavimenti puliti e i cestini svuotati. È un lavoro. <br /> '''Will''': Sì, esatto. <br /> '''Sean''': E fa onore. Lo so che è per questo che hai accettato il lavoro: perché è onorevole. Ho soltanto una piccola domanda: potresti fare l'inserviente dovunque, perché hai lavorato nell'università tecnica più prestigiosa che c'è al mondo? Perché vai in giro di notte a completare formule che solo una o due persone sanno risolvere e poi neghi di averlo fatto? Perché non ci vedo tanto onore in questo, Will. Cosa vuoi fare veramente? <br /> '''Will''': ... Voglio fare il pastore. <br /> '''Sean''': Davvero? <br /> '''Will''': Voglio trasferirmi a Nashua, trovarmi uno spiazzo, prendere delle pecore e badare a loro. <br /> '''Sean''': Forse è quello che dovresti fare. <br /> '''Will''': Come? <br /> '''Sean''': Se vuoi farti delle seghe, fattele a casa con un asciugamano umido. <br /> '''Will''': Vuole scaricarmi? <br /> '''Sean''': Sì, fuori dai coglioni. <br /> '''Will''': Ehi, nonononono, il tempo non è ancora scaduto! <br /> '''Sean''': Invece sì. <br /> '''Will''': Non me ne vado, no! <br /> '''Sean''': Non vuoi rispondere alle mie domande, mi fai solo perdere tempo. <br /> '''Will''': Credevo fossimo amici, come sarebbe...! <br /> '''Sean''': La ricreazione è finita, chiaro? <br /> '''Will''': Ma perché mi sbatte fuori, Sean? Insomma... voglio dire... dà lezioni a me sulla vita? Ma si guardi, cazzo, lei è uno spostato! Cos'è che le dà la carica? <br /> '''Sean''': Lavorare con te. <br /> '''Will''': Dov'è la sua anima gemella?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Parla di anime gemelle! Dov'è la sua?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Esatto, è morta, cazzo! Sua moglie crepa e lei incassa le sue fiches e se ne va via?!? <br /> '''Sean''': Almeno una mano l'ho giocata. <br /> '''Will''': Oh, si è giocato una mano! L'ha persa, ha perso una grossa mano! Molte persone perdono una mano come questa, ma hanno il fegato di ritornare in pista! <br /> '''Sean''': Guardami. Che cosa vuoi fare? {{NDR|Will non risponde}} ... Tu e le tue puttanate. Hai puttanate da rifilare a chiunque, ma io ti faccio una semplice domanda e tu non sai darmi una risposta diretta. Perché non lo sai. Ci vediamo, pecoraio. {{NDR|Will se ne va}} ... Il "pastore". Testa di cazzo.
* '''Chuckie''': Senti, sei il mio migliore amico, perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo. <br /> '''Will''': Ma di che diavolo stai parlando? <br /> '''Chuckie''': Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi. <br /> '''Will''': Oh, piantala! Sempre la solita storia... lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo? <br /> '''Chuckie''': No, no, no, no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni. E farò ancora questo schifo, ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo. <br /> '''Will''': Non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, no? <br /> '''Will''': No, non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so.
* '''Will''' {{NDR|osservando Sean, mentre questi sfoglia il fascicolo di Will e visiona le foto di un Will brutalmente picchiato}}: Ha mai avuto un'esperienza come quella? <br /> '''Sean''': Sono vent'anni che faccio questo mestiere, ne ho visti molti di questi casi... <br /> '''Will''': No. Voglio dire: ha mai avuto un' ''esperienza'' come quella? <br /> '''Sean''': Personalmente? Sì. Sì, ne ho avuta una. <br /> '''Will''': Non è uno scherzo. <br /> '''Sean''': Mio padre era un alcolista. Un ubriacone manesco. Tornava a casa sbronzo, e se la prendeva con qualcuno. Io lo provocavo così non si rifaceva su mia madre e mio fratello. Serate interessanti quando aveva gli anelli... <br /> '''Will''': .. .Sì, lui metteva una chiave inglese, un bastone e una cinghia sul tavolo, e diceva: "Scegli". <br /> '''Sean''': Scelgo la numero tre, la cinghia. <br /> '''Will''': Io andavo sulla chiave inglese. <br /> '''Sean''': Perché? <br /> '''Will''': Si fottesse, non mi piegavo. <br /> '''Sean''': Tuo padre adottivo? <br /> '''Will''': Sì... {{NDR|pausa}} Allora che cosa dice? "Will soffre di disturbi della sfera affettiva", quelle cose lì? {{NDR|Sean annuisce}} Paura dell'abbandono? È per questo che... per questo ho rotto con Skylar? <br /> '''Sean''': Non lo sapevo. <br /> '''Will''': Sì, ho rotto. <br /> '''Sean''': Ne vuoi parlare? <br /> '''Will''': No. <br /> '''Sean''': ... Senti, Will, io so poche cose... ma vedi questo fascicolo, tutta questa merda? {{NDR|posa il fascicolo sul tavolo}}... Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Sì, questo lo so. <br /> '''Sean''': Guardami figliolo. Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|serio}}: ... Lo so. <br /> '''Sean''': No. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Lo so. <br /> '''Sean''': No, non lo sai. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Lo so... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Va bene... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will chiude gli occhi}} Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|sull'orlo delle lacrime}}: Non mi prenda per il culo! <br /> '''Sean''': ... Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|con rabbia, dà una spinta a Sean}}: Non mi prenda per il culo, capito?! Non mi prenda per il culo, lei no... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will scoppia a piangere}} Non è colpa tua. {{NDR|si abbracciano}} <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Oh, Dio! Oh, Dio, mi dispiace tanto! Mi dispiace tanto! No! Oh, Dio! {{NDR|Will continua a piangere singhiozzando tra le braccia di Sean}}<br /> '''Sean''': Si fottano tutti, capito? <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Sì!
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
''Sean, se dovesse telefonare il professore per quel lavoro, gli dica solo:<br />"Spiacente, dovevo occuparmi di una ragazza". Will''<br /> Quel figlio di puttana... mi ha fregato la battuta. ('''Sean''')
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
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2022-08-25T14:42:11Z
82.55.166.166
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Will Hunting - Genio ribelle
|titolooriginale= Good Will Hunting
|paese= Stati Uniti d'America
|anno= 1997
|genere= drammatico
|regista= [[Gus Van Sant]]
|sceneggiatore= [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]]
|attori=
*[[Robin Williams]]: Sean Maguire
*[[Matt Damon]]: Will Hunting
*[[Ben Affleck]]: Chuckie Sullivan
*[[Stellan Skarsgård]]: Prof. Gerald Lambeau
*[[Minnie Driver]]: Skylar
*[[Casey Affleck]]: Morgan O'Mally
*[[Cole Hauser]]: Billy McBride
*[[John Mighton]]: Tom
*[[Rachel Majorowski]]: Krystyn
*[[Colleen McCauley]]: Cathy
|doppiatoriitaliani=
*[[Carlo Valli]]: Sean McGuire
*[[Christian Iansante]]: Will Hunting
*[[Fabio Boccanera]]: Chuckie Sullivan
*[[Ambrogio Colombo]]: Prof. Gerald Lambeau
*[[Alessandra Cassioli]]: Skylar
*[[Alessandro Quarta]]: Morgan O'Mally
*[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: Billy McBride
|note=
* Vincitore di 2 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premi Oscar]]''':
** Miglior attor non protagonista ([[Robin Williams]])
** Miglior sceneggiatura originale ([[Ben Affleck]]) ([[Matt Damon]])
}}
'''''Will Hunting – Genio ribelle''''', film statunitense del 1997 con [[Matt Damon]], [[Ben Affleck]] e [[Robin Williams]], regia di [[Gus Van Sant]].
==Frasi==
{{cronologico}}
* {{NDR|Per lasciare Will e Skylar da soli}} Ho ingoiato un insetto. ('''Morgan''')
* La [[libertà]], se l'ha dimenticato, è il diritto dell'anima di respirare, e se essa non può farlo le leggi sono cinte troppo strette. Senza libertà l'uomo è una sincope. ('''Will''')
* {{NDR|Parlando di Will}} Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l'ha trovato. ('''Lambeau''' a Sean)
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Una volta ero su un aereo. Me ne stavo seduto e... il capitano attacca la solita storia, tipo «voleremo a un'altezza di 10 000 metri», ma poi posa il microfono e dimentica di spegnerlo. Si gira verso il secondo pilota e se ne esce con «ora vorrei tanto un bellissimo pompino e una tazza di caffè». Allora l'hostess si precipita come un fulmine dal fondo dell'aereo per dirgli che il microfono è ancora aperto, e si sente una voce: «Ehi, tesoro, non dimenticarti il caffè!». ('''Will''')
* Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione. ('''Sean''')
*{{NDR|[[Barzellette dai film|Barzelletta]]}} Mary e Paddy. Si svegliano alla mattina del loro cinquantesimo anniversario, e Mary si gira e guarda con adorazione Paddy e dice "Oh accidenti, Paddy. Che delizia di uomo sei. Ti amo. Voglio farti un regalino. Qualunque cosa desidera il tuo cuoricino, io te la darò. Cosa vorresti?". Paddy fa "Oh accidenti, Mary, è molto gentile la tua offerta. Ora... ehm... in cinquant'anni c'è una cosa che mi è mancata. Ah... ehm... vorrei che tu mi facessi un pompino. Lo vorrei tanto", e Mary fa "D'accordo". Si toglie i denti, li mette in un bicchiere e gli fa un pompino. Alla fine Paddy fa "Accidenti, questo era quello che mi mancava, è stata la cosa più bella, più sconvolgente della mia vita. Bellissimo, Mary, ti amo. C'è qualcosa che posso fare per te, tesoro?". Mary solleva lo sguardo e dice {{NDR|beve un sorso di Coca Cola e la fa uscire dalla bocca mentre dice la battuta finale}} "Diamoci un bacio". ('''Skylar''')
* Spesso vorrei non averti mai conosciuto, perché potrei dormire la notte. E non dovrei vivere con la consapevolezza che c'è qualcuno come te in giro... e non dovrei vederti gettare tutto al vento. ('''Lambeau''' a Will)
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Chuckie''': Sta per nascere un problema? <br /> '''Clark''' {{NDR|prendendolo in giro per aver mentito sull'aver frequentato un corso di Storia all'università, così da attaccare bottone con Skylar}}: No, no, no, non c'è nessun problema. Speravo solo che tu potessi darmi qualche ragguaglio sull'evoluzione dell'economia di mercato nelle colonie del Sud. La mia convinzione è che, prima della Guerra di Indipendenza, il modello economico, soprattutto nelle colonie del Sud, sarebbe più appropriato definirlo come agrario pre-capitale... <br /> '''Will''' {{NDR|interrompendolo}}: Certo che hai questa convinzione: sei uno studente di primo anno. Hai appena finito di leggere qualche storico marxista... Pete Garrison, magari. Ne sarai convinto fino al mese prossimo, quando arriverai a James Lemon, e poi parlerai di quanto l'economia della Virginia e della Pennsylvania fosse imprenditoriale e capitalistica nel 1740. Ti durerà fino all'anno prossimo, ti ritroverai qui a rigurgitare Gordon Wood parlando, sai, dell'utopia pre-rivoluzionaria e degli effetti formativi sul capitale della mobilitazione militare. <br /> '''Clark''': A dire la verità non lo farò, perché Wood drasticamente sottovaluta l'impatto... <br /> '''Will''': Wood drasticamente sottovaluta l'impatto delle distinzioni sociali basate sulla ricchezza, soprattutto quella ereditata. L'hai preso da Vickers: "Lavoro Nella Contea di Essex"; pagina 98. Sì, l'ho letto anch'io. Volevi attribuirti tutta la cosa o hai un pensiero tutto tuo sulla faccenda? O il tuo trucco è questo: entri in un bar, hai letto qualche oscuro passaggio e poi fingi, lo fai passare come una tua idea per colpire le ragazze e imbarazzare il mio amico? {{NDR|Clark abbassa lo sguardo, sconfortato}} La cosa triste per uno come te è che tra 50 anni comincerai a pensare per conto tuo, capirai che ci sono due certezze nella vita: una, non fare queste cose; e due, hai sborsato 150.000 dollari per un'istruzione che potevi avere per un dollaro e 50 in sovrattasse alla biblioteca pubblica. <br /> '''Clark''': Sì, però io avrò una laurea. E tu servirai ai miei figli patatine in un fast-food lungo la strada per andare a sciare. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Sì, può darsi. Ma almeno io non sarò banale. Però, se è questo che ti crea qualche problema, insomma, possiamo andare fuori e la risolviamo. <br /> '''Clark''' {{NDR|Intimorito}}: No amico, nessun problema... tutto liscio.
* '''Will''': Ti piacciono le pere? <br/> '''Clark''': Sì. <br/> {{NDR|Will gli mostra un fazzoletto con su scritto il numero telefonico di Skylar}} '''Will''': Sì? Beh, ho avuto il suo numero! Ora fattela una pera!
* {{NDR|Dialogo tra Will e Lambeau in prigione}}<br />'''Will''': Che cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Sono Gerald Lambeau. Il professore che hai mandato a fare in culo. <br /> '''Will''': ... E cosa cazzo vuole? <br /> '''Lambeau''': Ho parlato con il giudice. Ha accettato di rilasciarti sotto la mia supervisione. <br /> '''Will''': Davvero? <br /> '''Lambeau''': Sì {{NDR|Will prende un pacchetto di sigarette}}... ma a due condizioni. <br /> '''Will''': E quali sono? <br /> '''Lambeau''': La prima è che tu ti veda con me ogni settimana. <br /> '''Will''': Per cosa? {{NDR|Will prova ad accendere la sigaretta, ma ha l'ostacolo delle manette}} <br /> '''Lambeau''' {{NDR|accendendogli la sigaretta}}: Rivedere la prova su cui stavi lavorando e passare a... qualcosa di più avanzato: il calcolo combinatorio... gli insiemi finiti. <br /> '''Will''' {{NDR|sarcastico}}: Una cosa da urlo. <br /> '''Lambeau''': E la seconda condizione è che... incontri uno psicologo. {{NDR|Will ride}} Io ho la responsabilità di scrivere dei rapporti su questi incontri. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Ah, sì? Davvero? <br /> '''Lambeau''': E se non dovessi soddisfare queste condizioni, dovrai affrontare il carcere. <br /> '''Will''': Sì, farò la matematica, ma non mi vedrò con nessun cazzo di psicologo. <br /> '''Lambeau''': È meglio che passare quel tempo in prigione, non credi?
* '''Lambeau''': Ho una cosa che potrebbe interessarti. {{NDR|Introducendo il discorso su Will}} <br /> '''Sean''': Cos'è, una missione segreta nel Burkina Faso?
* '''Will''': Quelli come lei mi fanno impazzire. Spendete tutti i vostri soldi su questi libri del cazzo strani di cui vi circondate, e sono quelli sbagliati. <br /> '''Sean''': E quali sono i libri del cazzo giusti? <br /> '''Will''': Quelli che ti fanno rizzare i capelli. <br /> '''Sean''': Già... non me ne sono rimasti molti.
* '''Will''': L'ha dipinto lei?<br /> '''Sean''': Sì. Tu dipingi? Scolpisci?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la pittura?<br /> '''Will''': No.<br /> '''Sean''': Ti piace la musica?<br /> '''Will''': Questo {{NDR|Riferendosi al dipinto}} è una merda.<br /> '''Sean''': Ah, dimmi la tua sincera opinione...
* '''Sean''': Pensavo a quello che mi hai detto l'altro giorno, riguardo il mio dipinto. <br/> '''Will''': Ah. <br/> '''Sean''': Sono stato sveglio tutta la notte a pensarci. Poi ho capito una cosa, e sono caduto in un sonno profondo, tranquillo, e da allora non ho più pensato a te. Sai che cosa ho capito? <br/> '''Will''': No. <br/> '''Sean''': Sei solo un ragazzo. Tu non hai la minima idea delle cose di cui parli. <br/> '''Will''': Grazie tante. <br/> '''Sean''': Non c'è di che. Non sei mai stato fuori Boston? <br/> '''Will''': Nossignore. <br/> '''Sean''': Se ti chiedessi sull'arte probabilmente mi citeresti tutti i libri di arte mai scritti... [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. Sai tante cose su di lui: le sue opere, le aspirazioni politiche, lui e il Papa, le sue tendenze sessuali, tutto quanto vero? Ma scommetto che non sai dirmi che odore c'è nella Cappella Sistina. Non sei mai stato lì con la testa rivolta verso quel bellissimo soffitto... Mai visto. Se ti chiedessi sulle donne, probabilmente mi faresti un compendio sulle tue preferenze, potrai perfino aver scopato qualche volta... ma non sai dirmi che cosa si prova a risvegliarsi accanto a una donna e sentirsi veramente felici. Sei uno tosto. E se ti chiedessi sulla guerra probabilmente mi getteresti [[Shakespeare]] in faccia eh? ''"Ancora una volta sulla breccia, cari amici!"''... ma non ne hai mai sfiorata una. Non hai mai tenuto in grembo la testa del tuo migliore amico vedendolo esalare l'ultimo respiro mentre con lo sguardo chiede aiuto. Se ti chiedessi sull'amore probabilmente mi diresti un sonetto. Ma guardando una donna non sei mai stato del tutto vulnerabile... non ne conosci una che ti risollevi con gli occhi, sentendo che Dio ha mandato un angelo sulla terra solo per te, per salvarti dagli abissi dell'Inferno. Non sai cosa si prova ad essere il suo angelo, avere tanto amore per lei, vicino a lei per sempre, in ogni circostanza, incluso il cancro. Non sai cosa si prova a dormire su una sedia d'ospedale per due mesi tenendole la mano, perché i dottori vedano nei tuoi occhi che il termine "orario delle visite" non si applica a te. Non sai cos'è la vera [[perdita]], perché questa si verifica solo quando ami una cosa più di quanto ami te stesso: dubito che tu abbia mai osato amare qualcuno a tal punto. Io ti guardo, e non vedo un uomo intelligente, sicuro di sé, vedo un bulletto che si caga sotto dalla paura. Ma sei un genio, Will, chi lo nega questo. Nessuno può comprendere ciò che hai nel profondo. Ma tu hai la pretesa di sapere tutto di me perché hai visto un mio dipinto e hai fatto a pezzi la mia vita del cazzo. Sei orfano giusto? Credi che io riesca a inquadrare quanto sia stata difficile la tua vita, cosa provi, chi sei, perché ho letto Oliver Twist? Basta questo ad incasellarti? Personalmente, me ne strafrego di tutto questo, perché, sai una cosa, non c'è niente che possa imparare da te che non legga in qualche libro del cazzo. A meno che tu non voglia parlare di te. Di chi sei. Allora la cosa mi affascina. Ci sto. Ma tu non vuoi farlo... vero, campione? Sei terrorizzato da quello che diresti. ... A te la mossa, capo.
*'''Will''': Sono uscito con una, giorni fa. <br /> '''Sean''': Come è andata? <br /> '''Will''': Molto bene. <br /> '''Sean''': E la rivedrai? <br /> '''Will''': Non lo so. <br /> '''Sean''': Perché no? <br /> '''Will''': Non l'ho chiamata. <br /> '''Sean''': Cristo, sei un dilettante. <br /> '''Will''': So quello che faccio. <br /> '''Sean''': Ah, sì, eh? <br /> '''Will''': Sì. Non si preoccupi per me, so quello che faccio. Sì, ma questa ragazza, insomma, è bellissima, intelligente, divertente. È diversa dalle altre con cui sono stato. <br /> '''Sean''': E allora chiamala, Romeo. <br /> '''Will''': Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente? Che mi rompe i coglioni? Sì, insomma, ecco, questa ragazza, cazzo! è perfetta ora; non voglio rovinare questo. <br /> '''Sean''': Forse tu sei perfetto ora. Forse è questo che non vuoi rovinare. Questa la chiamerei una "super filosofia", Will, così puoi in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno... Mia moglie scoreggiava quando era nervosa. Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva l'abitudine di scoreggiare nel sonno! {{NDR|ridono}} Scusa se ti racconto questa cosa. Una volta fu talmente forte che svegliò il cane! {{NDR|ridono}} Si svegliò anche lei e mi disse: "sei stato tu?"; e io: "sì"... Non ho avuto il coraggio. <br /> '''Will''' {{NDR|ridendo}}: Si è svegliata da sola? <br /> '''Sean''': Eh, sì! {{NDR|ridono}}... Oh, Signore... aah, ma, Will, è morta da due anni e questo è quanto mi ricordo. {{NDR|Will smette di ridere}} Momenti stupendi, sai, piccole cose così. Però... sono queste le cose che più mi mancano. Le piccole debolezze che conoscevo soltanto io. Questo la rendeva mia moglie. Anche lei ne sapeva delle belle sul mio conto, conosceva tutti i miei peccatucci! Queste cose la gente le chiama [[imperfezione|imperfezioni]], ma non lo sono. Sono la parte essenziale. Poi dobbiamo scegliere chi fare entrare nel nostro piccolo strano mondo. Tu non sei perfetto, campione. E ti tolgo dall'incertezza: la ragazza che hai conosciuto, non è perfetta neanche lei. Ma la domanda è se siete o no perfetti l'uno per l'altra. È questo che conta. È questo che significa intimità. Puoi sapere tutte le cose del mondo, ma il solo modo di scoprire questa qui è darle una possibilità. Certo, non lo imparerai da un rincoglionito come me. E anche se lo sapessi non lo direi a un piscione come te. <br /> '''Will''': Perché no? Mi ha detto già qualunque cazzata. Cristo Santo... Parla più di tutti gli strizzacervelli che ho visto in vita mia. <br /> '''Sean''': Io insegno questa merda, non ho detto di saperlo fare. <br /> '''Will''': Già... Ha mai pensato di risposarsi? <br /> '''Sean''': Mia moglie è morta. <br /> '''Will''': Indi, la parola risposarsi. <br /> '''Sean''': È morta. <br /> '''Will''': ... Sì. La chiamerei "super filosofia", Sean. Insomma, così lei può in effetti passare tutta la vita senza dover conoscere veramente qualcuno. <br /> '''Sean''': ... Il tempo è scaduto.
*'''Skylar''': Ci sono delle persone molto intelligenti qui ad [[Università di Harvard|Harvard]] e perfino loro devono studiare perché questo è molto difficile. E invece... tu ci riesci con facilità, non capisco, io... io non capisco come funziona la tua mente.<br /> '''Will''': Tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Voglio parlare di questo...<br /> '''Will''': No, sto cercando di spiegartelo: tu suoni il piano?<br /> '''Skylar''': Un pochino.<br /> '''Will''': Beh, allora, quando vedi un pianoforte tu vedi [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]].<br /> '''Skylar''': Io vedo "Fra Martino".<br /> '''Will''': D'accordo, allora prendiamo [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]: guardava un pianoforte e per lui aveva un senso, suonava e basta.<br /> '''Skylar''': Che vuoi dire, che suoni il piano?<br /> '''Will''': No, neanche per sbaglio. Se guardo un piano vedo un mucchio di tasti, tre pedali e una scatola di legno. Ma [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] e [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] lo guardavano e sapevano suonarlo. Io non so dipingerti un quadro e forse non so spedire una palla fuori dallo stadio, e non so suonare il piano.<br /> '''Skylar''': Ma puoi fare il mio compito di chimica in meno di un'ora.<br /> '''Will''': Sì, è vero... Insomma, quando si tratta di cose di questo tipo io riesco sempre a suonare. So spiegartelo solo così.
*'''Skylar''': Senti, se non mi ami dovresti dirmelo. <br /> '''Will''': Non sto dicendo che non ti amo. <br /> '''Skylar''': Allora perché?! Perché non vieni con me {{NDR|in California}}?! Cos'è che ti spaventa tanto?!<br /> '''Will''': Cos'è che mi spaventa tanto? <br /> '''Skylar''': Beh, cos'è che non ti spaventa?! Tu vivi nel tuo mondo tranquillo dove nessuno ti pungola e hai una paura fregata di fare qualcosa di diverso perché potresti dover cambiare... <br /> '''Will''': Oh, no, non venirmi a parlare del mio mondo! Non venirmi a parlare del mio mondo! Tu vuoi farti solo una sveltina con uno dell'altra parte della città! Poi te ne andrai a Stanford e ti sposerai con un ricco imbecille che la tua famiglia avrà provato, e te ne starai a parlare con le tue amiche miliardarie che anche tu hai pescato nei bassifondi! <br /> '''Skylar''': Perché dici queste cose? Cos'è questa tua ossessione per i miei soldi?! Mio padre è morto che avevo tredici anni e ho ereditato i suoi soldi. Credi che ogni giorno non mi svegli col desiderio di fare a cambio?! Che non li darei indietro in un istante se significasse un giorno in più con lui?! Ma non posso. Questa è la mia vita e io la prendo com'è. Perciò non coprire di merda me quando sei tu quello che ha paura. <br /> '''Will''': Paura di che?! Ma di cosa ho paura?! Di cosa cazzo ho paura?! <br /> '''Skylar''': Hai paura di me! Hai paura che io possa non amarti! La sai una cosa? Anch'io ho paura. Cazzo, voglio fare un tentativo, almeno io sono onesta con te.
*'''Will''': Perché, secondo lei, dovrei lavorare per la National Security Agency? <br /> '''Capo dell'N.S.A.''': Be', ti troveresti a lavorare in prima linea. Avresti a che fare con un genere di tecnologia che non vedresti altrove perché l'abbiamo classificata segreta. Teoria della super stringa, matematica del caos, algoritmi avanzati... <br /> '''Will''': Decifrare codici. <br /> '''Capo dell'N.S.A.''': È uno degli aspetti del nostro lavoro. <br /> '''Will''': Oh, avanti. È questo il vostro lavoro, ragazzi. Fate l'80% della roba dell'Intelligence. Siete almeno sette volte più grandi della CIA. <br /> '''Capo dell'N.S.A.''': Non amiamo vantarci di questo, Will, ma hai perfettamente ragione. Perciò, per come la vedo io, la domanda non è perché dovresti lavorare per l'N.S.A. La domanda è perché non dovresti? <br /> '''Will''': Perché non dovrei lavorare per l'N.S.A.? Questa è tosta, ma provo a buttarmi. Diciamo che lavoro all'N.S.A. e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, e forse ci provo e magari ci riesco e sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono, 1.500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono: oh spedite i marines a sorvegliare la zona perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale, ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi, un aiutino notevole per i loro profitti ma non aiuta il mio amico a 2 dollari e 50 a gallone. Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere [[Martini (cocktail)|Martini]] e fare pazzi slalom tra gli iceberg; finisce che quello ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico e così il mio amico ora è senza posto, non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si sfrange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi; nel frattempo muore di fame perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato? Mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto: "Perché non uccido il mio amico, gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale"? Potrei essere eletto presidente.
*'''Sean''': Tu ti senti solo, Will? <br /> '''Will''': Cosa? <br /> '''Sean''': Hai un'anima gemella? <br /> '''Will''': Se ho... Chiarisca il concetto. <br /> '''Sean''': Qualcuno che ti pungola. <br /> '''Will''': Ho... Chuckie. <br /> '''Sean''': No, Chuckie è la famiglia. Si sdraierebbe in mezzo al traffico per te. No, parlo di qualcuno che ti fa scoprire nuove cose, che ti tocca dentro. <br /> '''Will''': Beh... ho... io... sono pieno. <br /> '''Sean''': Dimmi chi sono. <br /> '''Will''': Shakespeare, Nietzsche, Frost, O' Conner, Kant, Pope, Locke... <br /> '''Sean''': Bello, sono tutti morti. <br /> '''Will''': Per me non lo sono. <br /> '''Sean''': Ah, no? Non hai un gran dialogo con loro. Non puoi scambiare emozioni, Will. <br /> '''Will''': Eh, no, a meno che non li faccia tornare in vita con dei sali. <br /> '''Sean''': Già... è quello che voglio dire. Non avrai mai quel genere di rapporto in un mondo dove hai sempre paura di fare il primo passo. Perché vedi soltanto cose negative fin da dieci chilometri di distanza. <br /> '''Will''': Si schiera dalla parte del professor Lambeau? <br /> '''Sean''': Non dire stronzate. No. <br /> '''Will''': Non lo volevo quel posto. <br /> '''Sean''': Non c'entra il posto. Non mi interessa se lavori per il governo. Tu puoi fare quello che vuoi, non hai legami che ti costringono. Che cosa ti appassiona? Che cosa desideri? Ci sono uomini che passano la vita a fare i muratori perché i figli abbiano le opportunità che tu hai ora. <br /> '''Will''': Io non l'ho mai chiesto. <br /> '''Sean''': No. Ci sei nato. Perciò non nasconderti dietro a 'non l'ho mai chiesto'. <br /> '''Will''': Come sarebbe nascondermi? Insomma... che c'è di male a fare il muratore? <br /> '''Sean''': Niente. <br /> '''Will''': Sì, non c'è niente di male! Sto costruendo la casa di una persona. <br /> '''Sean''': Certo. Mio padre era un muratore. Capito? Si è fatto il culo per darmi un'istruzione. <br /> '''Will''': Già. È un mestiere pieno di rispetto, che c'è di male nel... nel riparare le macchine? Qualcuno andrà al lavoro il giorno dopo grazie a me. È una cosa onorevole. <br /> '''Sean''': Sì, è così, Will. È una cosa onorevole. È onorevole anche il tragitto di quaranta minuti in treno perché gli studenti che arrivano al mattino possano trovare i pavimenti puliti e i cestini svuotati. È un lavoro. <br /> '''Will''': Sì, esatto. <br /> '''Sean''': E fa onore. Lo so che è per questo che hai accettato il lavoro: perché è onorevole. Ho soltanto una piccola domanda: potresti fare l'inserviente dovunque, perché hai lavorato nell'università tecnica più prestigiosa che c'è al mondo? Perché vai in giro di notte a completare formule che solo una o due persone sanno risolvere e poi neghi di averlo fatto? Perché non ci vedo tanto onore in questo, Will. Cosa vuoi fare veramente? <br /> '''Will''': ... Voglio fare il pastore. <br /> '''Sean''': Davvero? <br /> '''Will''': Voglio trasferirmi a Nashua, trovarmi uno spiazzo, prendere delle pecore e badare a loro. <br /> '''Sean''': Forse è quello che dovresti fare. <br /> '''Will''': Come? <br /> '''Sean''': Se vuoi farti delle seghe, fattele a casa con un asciugamano umido. <br /> '''Will''': Vuole scaricarmi? <br /> '''Sean''': Sì, fuori dai coglioni. <br /> '''Will''': Ehi, nonononono, il tempo non è ancora scaduto! <br /> '''Sean''': Invece sì. <br /> '''Will''': Non me ne vado, no! <br /> '''Sean''': Non vuoi rispondere alle mie domande, mi fai solo perdere tempo. <br /> '''Will''': Credevo fossimo amici, come sarebbe...! <br /> '''Sean''': La ricreazione è finita, chiaro? <br /> '''Will''': Ma perché mi sbatte fuori, Sean? Insomma... voglio dire... dà lezioni a me sulla vita? Ma si guardi, cazzo, lei è uno spostato! Cos'è che le dà la carica? <br /> '''Sean''': Lavorare con te. <br /> '''Will''': Dov'è la sua anima gemella?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Parla di anime gemelle! Dov'è la sua?! <br /> '''Sean''': Morta. <br /> '''Will''': Esatto, è morta, cazzo! Sua moglie crepa e lei incassa le sue fiches e se ne va via?!? <br /> '''Sean''': Almeno una mano l'ho giocata. <br /> '''Will''': Oh, si è giocato una mano! L'ha persa, ha perso una grossa mano! Molte persone perdono una mano come questa, ma hanno il fegato di ritornare in pista! <br /> '''Sean''': Guardami. Che cosa vuoi fare? {{NDR|Will non risponde}} ... Tu e le tue puttanate. Hai puttanate da rifilare a chiunque, ma io ti faccio una semplice domanda e tu non sai darmi una risposta diretta. Perché non lo sai. Ci vediamo, pecoraio. {{NDR|Will se ne va}} ... Il "pastore". Testa di cazzo.
* '''Chuckie''': Senti, sei il mio migliore amico, perciò non prendertela a male, ma se fra vent'anni tu ancora vivrai qui e verrai a casa mia a vedere le partite e farai sempre il muratore, cazzo io ti uccido. Non è una minaccia, è un fatto. Ti uccido, cazzo. <br /> '''Will''': Ma di che diavolo stai parlando? <br /> '''Chuckie''': Tu hai una cosa che non ha nessuno di noi. <br /> '''Will''': Oh, piantala! Sempre la solita storia... lo devo a me stesso, devo fare questo, quello... e se non volessi farlo? <br /> '''Chuckie''': No, no, no, no. Vaffanculo. Non lo devi a te stesso, lo devi a me. Perché domani mi sveglierò e avrò cinquant'anni. E farò ancora questo schifo, ma non fa niente, va benissimo. Tu sei seduto su un biglietto della lotteria, ma sei troppo smidollato per incassarlo. Ed è una stronzata. Perché farei qualsiasi cosa per avere quello che hai tu, e lo farebbero anche gli altri ragazzi. Sarebbe un insulto a noi se tra vent'anni stessi ancora qui. Startene qui, cazzo, è uno spreco di tempo. <br /> '''Will''': Non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, no? <br /> '''Will''': No, non puoi saperlo. <br /> '''Chuckie''': Ah, non posso saperlo. Beh, ti dico quello che so. Ogni giorno passo a casa tua a prenderti con la macchina, usciamo, ci facciamo qualche birra, qualche risata, ed è fico. Sai qual è la parte migliore della mia giornata? Sono circa dieci secondi, da quando volto l'angolo fino a quando arrivo alla tua porta. Perché penso che magari arrivo là, busso alla porta e tu non ci sei più. Niente addio, niente arrivederci, niente. Sparito, via. Non so molte cose, ma questa la so.
* '''Will''' {{NDR|osservando Sean, mentre questi sfoglia il fascicolo di Will e visiona le foto di un Will brutalmente picchiato}}: Ha mai avuto un'esperienza come quella? <br /> '''Sean''': Sono vent'anni che faccio questo mestiere, ne ho visti molti di questi casi... <br /> '''Will''': No. Voglio dire: ha mai avuto un' ''esperienza'' come quella? <br /> '''Sean''': Personalmente? Sì. Sì, ne ho avuta una. <br /> '''Will''': Non è uno scherzo. <br /> '''Sean''': Mio padre era un alcolista. Un ubriacone manesco. Tornava a casa sbronzo, e se la prendeva con qualcuno. Io lo provocavo così non si rifaceva su mia madre e mio fratello. Serate interessanti quando aveva gli anelli... <br /> '''Will''': .. .Sì, lui metteva una chiave inglese, un bastone e una cinghia sul tavolo, e diceva: "Scegli". <br /> '''Sean''': Scelgo la numero tre, la cinghia. <br /> '''Will''': Io andavo sulla chiave inglese. <br /> '''Sean''': Perché? <br /> '''Will''': Si fottesse, non mi piegavo. <br /> '''Sean''': Tuo padre adottivo? <br /> '''Will''': Sì... {{NDR|pausa}} Allora che cosa dice? "Will soffre di disturbi della sfera affettiva", quelle cose lì? {{NDR|Sean annuisce}} Paura dell'abbandono? È per questo che... per questo ho rotto con Skylar? <br /> '''Sean''': Non lo sapevo. <br /> '''Will''': Sì, ho rotto. <br /> '''Sean''': Ne vuoi parlare? <br /> '''Will''': No. <br /> '''Sean''': ... Senti, Will, io so poche cose... ma vedi questo fascicolo, tutta questa merda? {{NDR|posa il fascicolo sul tavolo}}... Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Sì, questo lo so. <br /> '''Sean''': Guardami figliolo. Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|serio}}: ... Lo so. <br /> '''Sean''': No. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Lo so. <br /> '''Sean''': No, non lo sai. Non è colpa tua. <br /> '''Will''': ... Lo so... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. <br /> '''Will''': Va bene... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will chiude gli occhi}} Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|sull'orlo delle lacrime}}: Non mi prenda per il culo! <br /> '''Sean''': ... Non è colpa tua. <br /> '''Will''' {{NDR|con rabbia, dà una spinta a Sean}}: Non mi prenda per il culo, capito?! Non mi prenda per il culo, lei no... <br /> '''Sean''': Non è colpa tua. {{NDR|Will scoppia a piangere}} Non è colpa tua. {{NDR|si abbracciano}} <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Oh, Dio! Oh, Dio, mi dispiace tanto! Mi dispiace tanto! No! Oh, Dio! {{NDR|Will continua a piangere singhiozzando tra le braccia di Sean}}<br /> '''Sean''': Si fottano tutti, capito? <br /> '''Will''' {{NDR|piangendo}}: Sì!
==[[Explicit]]==
{{Explicit film}}
''Sean, se dovesse telefonare il professore per quel lavoro, gli dica solo:<br />"Spiacente, dovevo occuparmi di una ragazza". Will''<br /> Quel figlio di puttana... mi ha fregato la battuta. ('''Sean''')
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
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Piero Angela
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2022-08-25T19:45:31Z
Udiki
86035
/* Il mio lungo viaggio */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Piero_angela.jpg|thumb|Piero Angela (2001)]]
'''Piero Angela''' (1928 – 2022), giornalista, divulgatore scientifico e scrittore italiano.
==Citazioni di Piero Angela==
*{{NDR|Messaggio pubblicato dopo la sua morte}} Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.<br>Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.<br>Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte...). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell'ambiente e dell'energia.<br>È stata un'avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.<br>A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.<br>Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.<ref>Citato in un [https://www.facebook.com/SuperQuarkRai/photos/a.2098245433544459/5358680220834281 post] sul profilo Facebook ufficiale del programma televisivo ''Superquark'', 13 agosto 2022.</ref>
*[[Carlo Angela]], mio padre, era uno psichiatra e durante le persecuzioni razziali nascose nella clinica che dirigeva a San Maurizio Canavese ebrei, uomini e donne anche perseguitati, accogliendoli sotto falso nome. Li istruì su come fingersi falsi malati, facendoli passare per matti, e in questo modo li salvò.<ref>Dall'intervista di Marina Paglieri, ''[http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/01/27/news/piero_angela_mio_padre_giusto_tra_le_nazioni_salvo_tanti_ebrei_e_non_volle_mai_dirlo_-187382099/?ref=RHPPLF-BS-I0-C8-P2-S1.8-T1 Piero Angela: “Mio padre 'giusto tra le nazioni', salvò tanti ebrei e non volle mai dirlo”]'', ''repubblica.it'', 27 gennaio 2018.</ref>
*C'è un concetto di base nella scienza: ogni [[scoperta]], ogni invenzione è sempre il frutto di ricerche precedenti che hanno preparato il terreno.<ref>Dal DVD ''Viaggio nella Scienza'', vol. 3: ''Einstein e la relatività'', Rai Trade, 2009.</ref>
*Faccio divulgazione scientifica da quasi cinquant'anni, e ogni volta è sorprendente rendersi conto che più escono cose dalla scatola della conoscenza più se ne creano dentro, in continuazione, di nuove.<ref>Dalla quarta puntata della stagione 2016 della trasmissione televisiva ''Superquark'', Rai 1, 3 agosto 2016.</ref>
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19]]}} I giovani si sentono invulnerabili, ma il virus non si vede, non si sente. Abbiamo visto cos'è successo anche a Capi di Stato che lo minimizzavano. Invece se il virus passa dai ragazzi ai genitori, salta l'economia di questo Paese.<ref name="esercito">Citato in [https://www.lastampa.it/spettacoli/tv/2020/10/05/news/coronavirus-piero-angela-serve-l-esercito-in-strada-1.39385184 ''Coronavirus, Piero Angela: “Serve l'esercito in strada”''], ''La Stampa'', 5 ottobre 2020.</ref>
*{{NDR|Sugli anni da inviato durante le missioni Apollo, «e com'è assistere dal vivo alla partenza di un razzo?»}} Incredibile. La tribuna stampa era a cinque chilometri di distanza, per sicurezza: in caso di caduta il razzo, che era una macchina con milioni di litri di carburante, avrebbe potuto fare una strage. Era un obelisco alto 110 metri, come un palazzo di 40 piani. I tecnici erano in ansia, i dirigenti della Nasa, l'ente spaziale americano, ancora di più. Per non parlare dei familiari degli [[astronauti]] che si tenevano per mano. E nel momento in cui arrivava, con 15 secondi di ritardo a causa della distanza, il rumore infernale, tante persone scoppiavano a piangere per la tensione. I secondi iniziali del volo erano delicati, e quando il razzo aveva raggiunto una certa quota partiva l'applauso.<ref name="Adami">Dall'intervista di Alex Adami, ''E così ci siamo ritrovati insieme sulla Luna'', ''TV Sorrisi e Canzoni'', nº 28, 16 luglio 2019, pp. 18-21.</ref>
*Il titolo ''Quark'' è un po' curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto [[quark (particella)|quarks]], che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po' un andare dentro le cose.<ref>Dalla prima puntata del programma televisivo ''Quark'', 1981; riproposto nella trasmissione televisiva ''Visioni private: i ricordi televisivi di Piero Angela'', Rai Storia, 23 aprile 2011.</ref>
*L'Apollo 8, nel dicembre 1968, aveva girato intorno alla [[Luna]] ed era ritornata sulla [[Terra]]. [...] All'andata, a metà percorso, ci fu un collegamento e si vide per la prima volta la Terra dallo [[Spazio (astronomia)|spazio]]. Io ero in onda, facevo la telecronaca diretta, e ho avuto una forte emozione guardando quell'immagine: una pallina nell'[[Universo]]. L'impressione immediata fu che noi, così piccoli, non siamo niente. Litighiamo, ci ammazziamo, inquiniamo questo unico luogo caldo che ci consente di vivere bene, ma davvero non contiamo niente.<ref name="Adami"/>
*La [[creatività]] è soprattutto la capacità di porsi continuamente delle [[domanda|domande]].<ref>Citato in ''Focus'', n. 111, p. 116.</ref>
*La [[razionalità]] è sempre stata minoritaria, ma è una battaglia che vale la pena di combattere.<ref>Citato in ''[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273895 Aderite al CICAP: contrastate la superstizione e accendete la vostra curiosità]'', ''cicap.org'', 21 febbraio 2014.</ref>
*La [[Ricerca scientifica|ricerca]] è la vera macchina della ricchezza, una ricchezza che la politica spesso si è limitata a redistribuire: ma solo se produci tanto e bene puoi abbassare le tasse.<ref>Dall'intervista di Luca Fraioli, ''[https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/01/26/news/nasce_rlab_piero_angela_impariamo_a_investire_sull_intelligenza_-187362732/ Nasce RLab. Piero Angela: “Impariamo a investire sull'intelligenza”]'', ''rep.repubblica.it''. 27 gennaio 2018.</ref>
*La [[scienza]] ha questo di bello: che unisce le generazioni, perché le regole non cambiano, come le mode, da una generazione all'altra, ed è un percorso di conoscenza lungo il quale tutti possono inoltrarsi, a condizione, naturalmente, che il racconto sia fatto in modo chiaro e comprensibile.<ref>Dal DVD ''Viaggio nella Scienza'', vol. 1: ''L'Universo'', Rai Trade, 2009.</ref>
*Nelle scuole italiane si insegnano le materie scientifiche, ma non si insegna quasi mai la scienza, ovvero le regole di base che permetterebbero di capire se chi annuncia di aver fatto una scoperta è credibile o no.<ref>Dall'intervista di Cristiana Pulcinelli, ''[http://www.ufficiostampa.rai.it/aree/sipra/sipra_odierna.pdf#page=32&zoom=auto,36,777 «Stamina, anche noi giornalisti siamo responsabili»]'', ''l'Unità'', 21 gennaio 2014, p. 18.</ref>
*Ormai [[Alberto Angela|Alberto]] non è più il figlio di Piero Angela, sono io a essere suo padre.<ref>Dall'intervista al programma televisivo ''Domenica in''; citato in ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2018/01/15/news/piero_angela-186526594/?ref=search Piero Angela: "Ormai sono conosciuto come il padre di Alberto"]'', ''Repubblica.it'', 15 gennaio 2018.</ref>
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19]]}} Per l'Hiv c'è stata gente condannata in tribunale perché sapendo di essere contagiati andavano attaccando il virus agli altri. Oggi, con il Covid, non dico di mettere in galera le persone, ma far rispettare assolutamente le regole, si. Anche l'esercito e la Polizia in strada possono essere d'aiuto. Come divulgatori di informazione, noi possiamo dare una mano. Ma è un problema di comportamenti.<ref name="esercito"/>
*Perché se uno cerca di [[Comprensione|capire]] le cose, capire anche gli altri, la diversità, le ragioni degli altri, allora riesce anche a gestire meglio le proprie pulsioni.<ref>Citato in Marzullo 1999, p. 9.</ref>
*Qualcuno ha detto che il [[tirannosauro]] in pratica è una bocca che cammina su due zampe e qualcosa di vero c'è.<ref name=pianetadinosauriep2.1>Dalla trasmissione televisiva ''Il Pianeta dei Dinosauri'', episodio 2.1: Prede e predatori, Rai 1, 1993.</ref>
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19]]}} Questo è un virus mortale. Non si può dover chiedere "per favore, mettete le mascherine". Quelli che non le usano sono degli untori, soprattutto se sono stati ben informati. [...] {{NDR|I negazionisti}} sono vittime della mala informazione. Alcuni sono recuperabili, altri no. Alle manifestazioni contro le mascherine erano quattro gatti e a lungo andare saranno anche di meno.<ref>Citato in [https://www.ilmessaggero.it/persone/covid_piero_angela_esercito_seconda_ondata_virus_pandemia_vaccino_coronavirus-5504970.html ''Covid, Piero Angela: «Se serve, giusto l'esercito per le norme anti-virus»''], ''ilmessaggero.it'', 5 ottobre 2020.</ref>
*[...] sarebbe bene capire un po' meglio cosa erano i [[Dinosauro|dinosauri]]. Il fatto che fossero rettili infatti non deve portare a credere che fossero parenti stretti con quelli che vediamo oggi, perché in realtà i dinosauri avevano poco a che fare con gli altri rettili, anche a quelli apparentemente più simili, come [[Lucertola|lucertole]] o iguane.<ref name=pianetadinosauriep1.1>Dalla trasmissione televisiva ''Il Pianeta dei Dinosauri'', episodio 1.1: I primi dinosauri, Rai 1, 1993.</ref>
*Siamo stati vaccinati fortemente da vent'anni di [[fascismo]] e prima ancora da società molto chiuse. [...] La [[patria]] ha dato tante delusioni.<ref>Durante la consegna della cittadinanza onoraria a Frascati, 29 settembre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=peZj7G8UnIo Video] disponibile su ''YouTube.com'' (min. 0:36).</ref>
{{Int|Dall'intervista di [[Gigi Marzullo]]|In Gigi Marzullo, ''[http://books.google.it/books?id=0dWhx4mWsswC Bellidinotte. Guerrieri moderni & Cavalieri d'altri tempi]'', Napoli, Alfredo Guida Editore, 1999. ISBN 88-7188-304-7}}
*{{NDR|«Rimpiange qualcosa?»}} No. Penso che bisogna storicizzare sempre le decisioni giuste o sbagliate, o gli errori che si sono commessi. Allora, si pensava di fare bene così. (p. 11)
*{{NDR|«La sua abilità comunicativa deriva proprio dal fatto di non essere un uomo di scienza?»}} Certo. Per capire prima io le cose, percorro una strada in salita, una strada difficile, tra le spine. Proprio perché mi rendo conto della difficoltà, ai miei lettori, questa strada cerco di fargliela percorrere in discesa, tra le rose. (p. 12)
*{{NDR|«Pazzie per una donna ne ha mai fatte?»}} No. Quando leggo di questi drammi passionali mi rendo conto quanto siano cose lontane dalla mia mentalità. (p. 16)
*{{NDR|«Il bene come il male sono entrambe forze creatrici di progresso?»}} [[bene e male|Il bene e il male]] sono due simboli. In realtà le cose sono un po' più complicate. (p. 18)
*{{NDR|«Purtroppo dobbiamo morire.»}} Ma abbiamo vissuto. Ci sono quelli che non sono mai nati. Noi per millenni non siamo mai nati. Non nasceremo più, forse.<br />{{NDR|«Questo che cosa le ha insegnato?»}} Che bisogna vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, ma anche come se fosse il primo.<ref>{{Cfr}} [[Friedrich Nietzsche]]: «Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse il primo, come se fosse l'ultimo».</ref> (p. 18)
{{Int|Da [https://www.corriere.it/spettacoli/18_luglio_25/servizio-vaccini-superquark-e037f3e8-8ff5-11e8-9e3d-9a7bf81b9c8e.shtml ''«Bisogna difendere la scienza»'']|Intervista di Maria Volpe, ''Corriere.it'', 25 luglio 2018.}}
*{{NDR|Sull'[[antivaccinismo]]}} Quando non c'erano, c'erano i morti. Quando io ero piccolo se un compagno arrivava in ospedale con la difterite moriva con certezza, non c'era alcuna cura. Ho tanti ricordi di amici morti per queste malattie. La protezione gregge, cioè arrivare a percentuali alte di vaccinati è fondamentale. [...] Il fatto che sempre più persone non si fidino della scienza e diano credito alle non competenze, non è di buon senso nè intelligente. E invita a riflettere.
*Bisogna sempre seguire la strada del convincimento e mai del disprezzo, nonostante certe presenze sul web. Bisogna portare dati e spiegare. Perchè in molti casi ci sono preoccupazioni dei genitori per i bambini da vaccinare. Ma certo non bisogna dimenticare l'obiettivo. Una volta sono stato ospite da Lucia Annunziato, insieme a [[Roberto Burioni]], medico in prima linea nella lotta agli antivaccinisti. Lui ha ragione, ma alle volte è troppo aggressivo e può non funzionare.
*Questo è il compito delle Istituzioni: informare sempre e bene.
{{Int|Da [https://www.vanityfair.it/article/piero-angela-lultima-intervista-a-vanity-fair-se-nessuno-si-ricordera-di-me-tv ''«Se nessuno si ricorderà di me»'']|Dall'intervista di Mario Manca a ''Vanity Fair Italia'', 8 ottobre 2020; citato in ''Vanityfair.it'', 13 agosto 2022.}}
*Sono sempre stato molto attento a separare scienza e fede: quello che va in onda nei nostri prodotti si trova nelle riviste di divulgazione scientifica, che si parli di cosmo o di corpo umano.
*Guardo anche i miei {{NDR|programmi}} perché cerco i difetti. C'è chi si irrita quando qualcuno gli fa un'osservazione, mentre io le critiche vado a cercarle tra la gente, cercando di capire se c'è un modo per migliorare, se qualcosa piace o non piace.
*La cosa che mi colpisce è che sono amato dai giovani di tutte le età e le categorie professionali e culturali. È una gratificazione che mi rende felice perché questi ragazzi vivranno un secolo per niente facile e dobbiamo stare loro vicino affinché arrivino preparati. Non devono vivere alla giornata, ma applicarsi negli studi e conoscere la scienza, perché è in grado di aiutarli. Lasceremo questo mondo non solo ai posteri, ma ai figli e ai nipoti che sono già qua e vanno a scuola.
*{{NDR|«La scuola fa abbastanza per i giovani d'oggi, secondo lei?»}} A scuola l'insegnamento procede ancora con il retrovisore: si insegnano la storia, il greco, il latino, la letteratura, tutte robe del passato che vanno benissimo, per carità, perché è necessario saperle. Dobbiamo, però, anche capire un po' cos'è il presente e quello che ci aspetta. A scuola si insegnano le scienze, ma non la scienza e il suo metodo. Quando io l'ho scoperta ho capito meglio tantissime cose e mi sono appassionato.
*{{NDR|«Nel 1967 [...] fu arrestato quando era in Iraq. Come andò?»}} Stavamo girando di nascosto un servizio sul petrolio per ''Tv7'': quando arrivammo, avevano già impiccato 11 persone per spionaggio perché c'era la sindrome degli Israeliani e in quel momento l'Italia aveva adottato un atteggiamento pro-Israele. Un giorno riprendevamo da lontano, ma qualcuno ci ha visti e così, poco dopo, è arrivata una camionetta con i mitra spianati che ci ha portato prima in commissariato e poi in prigione. Pochi parlavano inglese, i telefoni non funzionavano, ma a mezzanotte venne il capitano dei servizi e capì la situazione in cui eravamo finiti. Ci sequestrarono tutto, ma ci liberarono.
*La [[televisione]] è uno strumento che arriva alle famiglie e ritengo che ci voglia molta attenzione per evitare che vadano in onda cose che danno fastidio. È importante dire le cose in maniera educata, "in punta di penna", senza inseguire la volgarità, il sensazionalismo e la ricerca assoluta dell'applauso o dell'emozione.
*{{NDR|«[[Stanley Kubrick|Kubrick]] rispose di persona a una sua lettera quando gli chiese se poteva usare delle scene di ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' per un suo documentario. La conserva ancora?»}} Sì, dovrei recuperarla. Quando gli scrissi non mi aspettavo che mi rispondesse, ma fu molto cordiale. Le case di produzione mi dissero che le immagini del film erano bloccate e che il nullaosta doveva arrivare solo da Kubrick. Dissi, benissimo, mi date il suo indirizzo? {{NDR|«Intraprendente»}} Se uno bussa a tutte le porte qualcosa succede, specie se lo si fa in buona fede e con cortesia, come dice un famoso proverbio veneto.
{{Int|Da [https://www.fanpage.it/attualita/piero-angela-a-fanpage-it-occupiamoci-di-cambiamento-climatico-sara-la-prossima-emergenza/ ''"Occupiamoci di cambiamento climatico, sarà la prossima emergenza"'']|Intervista di Mariangela Pira, ''Fanpage.it'', 3 giugno 2021.}}
*I giovani devono sapere che la nostra generazione ha creato i guai e loro se li ritrovano. È necessario abbiano comportamenti virtuosi per farvi fronte.
*Gli inquinamenti locali si possono affrontare con i singoli comportamenti. Ma l'atmosfera gira in tutto il mondo.
*Le tecnologie per aumentare la resa del solare ci sono, occorre ci siano persone che sviluppino idee e le realizzino, insieme a industrie e politiche che le diffondano. Le nuove tecnologie costano e dovrebbero essere incentivate dalla politica.
*Il futuro non esiste, non è scritto da nessuna parte. Lo prepariamo e lo decidiamo noi con i nostri comportamenti. I futuri possibili sono tanti e molti dipendono dal modo in cui ci comportiamo. Per comportarci in modo corretto ci dobbiamo informare.
*Non accontentatevi della sufficienza. Il paese ha bisogno di menti creative e di persone competenti.
*Non basta comportarsi bene, bisogna fare in modo che gli altri si comportino bene. Quando uno vede qualcosa che non funziona non deve dire: chi se ne importa.
*Il mio referente politico non è un capo partito. È il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]. È un'istituzione che deve fare l'interesse generale.
{{Int|Da [https://www.ilgiornale.it/news/politica/scienza-verifica-poi-parla-non-fidatevi-solo-dei-pareri-1967848.html ''"Non fidatevi solo dei pareri"'']|Intervista di Matteo Sacchi, ''Ilgiornale.it'', 9 agosto 2021.}}
*Quello che è capitato ha comprensibilmente spaventato. Le informazioni sui rischi, minimi, dei vaccini sono state amplificate dai No Vax e molti, di conseguenza, hanno finito per farsi guidare più dalle emozioni che dalla razionalità. Le informazioni corrette, come quelle del portale dell'Iss si trovano, ma ricordiamoci che a molti a scuola sono state insegnate le materie scientifiche, ma non il metodo scientifico. Non è lo stesso.
*Preso atto che per alcuni la pseudoscienza è una religione e non è possibile smuoverli, bisogna invece essere capaci di dialogare con chi è spaventato o ha avuto informazioni errate. Io so che il dialogo paga, funziona. Non si può pensare di irridere o insultare queste persone e ottenere dei risultati.
*Io uso un piccolo aforisma: La scienza è quello che si sa, non è quello che non si sa. Può far sorridere, ma è importante. La scienza è intersoggettiva, le opinioni non contano. Mi spiego, le opinioni sono utili per fare scienza ma poi vanno dimostrate. I vaccini sono stati sottoposti a trial lunghi e complessi e quello che esce dai trial non è un'opinione.
===Attribuite===
*Bisogna avere sempre una [[mente]] aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.<ref>Da ''La Stampa'', 31 marzo 1999; citato in ''Panorama: Edizioni 1720-1724'', Mondadori, 1999, p. 20.</ref>
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La paternità di questo celebre aforisma è incerta: è stato attribuito a varie personalità, specie di ambito scientifico,<ref>Cfr. {{en}} ''[http://www.faktoider.nu/openmind_eng.html "Keep an open mind – but not so open that your brain falls out"]'', ''faktoider.ru''. <small>URL consultato il 7 novembre 2013.</small></ref> prima che a Piero Angela, il quale lo attribuisce a [[James Randi]].<ref>Cfr. Piero Angela nell'intervista a [[Massimo Polidoro]], ''42. Piero Angela: il CICAP ha 20 anni'' (al minuto 19:48), in ''[http://www.massimopolidoro.com/blog-e-podcast/il-podcast Il podcast]'', ''massimopolidoro.com'', 2009. <small>URL consultato il 7 novembre 2013.</small></ref> Lo si può considerare un [[Proverbi inglesi|proverbio inglese]].<ref>''By all means maintain an open mind, but not so open that your brain falls out.'' (citato come proverbio in ''The Skeptical Inquirer'', Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal, 2001, vol. 25, p. 67)</ref>
==''A cosa serve la politica?''==
===[[Incipit]]===
Oggi c'è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi troppi privilegi, per il malcostume diffuso, per i costi, l'arroganza, l'inefficienza, la corruzione ecc. Ma in realtà esiste una questione molto più profonda, che questo libro intende affrontare, e che riguarda il ruolo stesso della politica nella società. Infatti c'è troppa attesa che sia la politica a risolvere i problemi, ad affrontare le sfide del nostro tempo, e che quindi la soluzione sia il prevalere di quel partito o di quella maggioranza.
===Citazioni===
*Il [[politico]], infatti, è il pilota, ma senza macchina non può andare da nessuna parte. Soprattutto se, come spesso avviene, in politica si dibatte continuamente sui ricambi di maggioranza ma non su come migliorare veramente le prestazioni del paese. (cap. I, p. 12)
*Gli [[Senilità|anziani]] di oggi non soltanto vivono più a lungo, ma sono più sani e più attivi. Oggi un anziano può correre più veloce di un ghepardo (in auto), può volare più in alto di un'aquila (in aereo), può sollevare un camion con una sola mano (azionando una leva). (cap. II, p. 31)
*[...] un [[inceneritore]] può essere una soluzione accettabile in un paese che sa fare le cose bene e rispetta le regole, ma non in un paese (o in una regione) dove questo non avviene, o non si è sicuri che avvenga. (cap. II, p. 39)
*A volte si dice che i figli dei fumatori tendono a essere fumatori: anche per quanto riguarda i libri, i figli di [[Lettore|lettori]] mediamente tendono a essere lettori più degli altri. Perché sono influenzati dal modello dei genitori, dal livello culturale familiare, dall'esistenza stessa dei libri in casa, dagli stimoli che ricevono per la [[lettura]] (anche se non è sempre così).<br />Sviluppare l'abitudine a leggere non è facile: gli psicologi dicono che anche qui, come per tanti altri aspetti del comportamento umano, è importante l'imprinting, cioè sono importanti le esperienze del primo periodo di vita. Per esempio il fatto che la madre legga libri di favole ai bambini e metta loro tra le mani dei volumi adatti. Per insegnar loro a "fumare" libri (e la politica dovrebbe sostenere fortemente questo imprinting familiare attraverso tante iniziative, con l'ausilio dei mezzi di comunicazione). (cap. V, pp. 65-66)
*L'[[Maestro|insegnante]] è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani. (cap. V, p. 66)
*Per unire il mondo della ricerca a quello dell'industria occorrono [...] personalità capaci di creare collegamenti geniali, così come ha fatto [[Steve Jobs]] [...]. Jobs aveva una straordinaria capacità di intuire come unire diverse soluzioni tecnologiche per creare dei prodotti incredibilmente accattivanti e ben funzionanti. È stato uno straordinario innovatore, dotato di competenze tecniche e di grande istinto imprenditoriale. Due doti che gli hanno permesso di creare dal nulla l'impero della Apple. (cap. VI, p. 89)
*La buona [[educazione]] consiste non soltanto nel comportarsi bene, ma anche nel fare in modo che gli altri si comportino bene. Rispettare le regole, ma farle anche rispettare. Si sa che questo secondo aspetto è poco popolare da noi ("Ma di cosa ti impicci?", "Lascia perdere", "Vivi e lascia vivere" ecc.). Questo modo di agire, o meglio di non reagire, ha creato in un certo senso un'assuefazione ai piccoli (ma poi anche ai grandi) abusi. (cap. VII, p. 100)
*Il fatto è che nel nostro paese, così come non si premia il merito, non si punisce chi trasgredisce. (cap. VII, p. 102)
*Il peggior nemico della cultura è la noia, la mancanza di chiarezza, o l'assenza di creatività. (cap. XI, p. 142)
*Il nostro cervello è fatto in modo che l'[[attenzione]] sia tanto più alta quanto più un avvenimento suscita emozioni. (cap. XI, p. 143)
===[[Explicit]]===
Una volta si diceva che erano le guerre a cambiare le situazioni, creando un trauma che portava via il vecchio e faceva nascere il nuovo. Oggi la crisi provocata dall'esplosione del debito pubblico può essere forse l'unica occasione positiva per innescare l'inizio di un cambiamento, che restituisca al paese la cosa più preziosa per riprendere a camminare: la fiducia.
==''Da zero a tre anni''==
===[[Incipit]]===
Il cervello del bambino è come una scacchiera. All'inizio qualunque partita è teoricamente possibile, qualunque mossa brillante è ipotizzabile. Poi, quando si cominciano a muovere i pezzi, le combinazioni iniziali via via diminuiscono e il gioco comincia a «strutturarsi» in un certo modo.
===Citazioni===
*[...] occorre che il [[bambino]] possa esercitare la sua curiosità, la sua iniziativa, e che quindi venga messo nelle situazioni adatte per sviluppare queste qualità, senza che gli vengano inseriti dei modelli e delle formule già bell'e pronte, tali da scoraggiare l'[[immaginazione]] (che è lo strumento essenziale per pensare e quindi per arricchirsi mentalmente). Come dice un detto ormai celebre della moderna psicologia: ogni volta che si insegna qualcosa a un bambino gli si impedisce di scoprirla da solo. (cap. VI, p. 129)
*Per un genitore è importante capire che suo figlio più ancora che un ingegnere o un medico, deve saper diventare un ''uomo''.<br />Questa costruzione comincia sin dall'inizio, stimolando nei piccoli la curiosità, l'interesse, il ragionamento, l'immaginazione.<br />Non bisogna quindi confondere il bersaglio: non si tratta di insegnare al bambino ''delle cose'', ma insegnare a imparare ''attraverso'' le cose. (cap. VII, p. 143)
*Le [[domanda e risposta|risposte]] sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le [[domanda e risposta|domande]] invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.<br />L'uomo deve [[dubbio e certezza|dubitare]]: il dubbio è un atteggiamento di ricerca, di esplorazione: la [[dubbio e certezza|certezza]], soprattutto quella ideologica o dogmatica, possono forse renderlo più integrato, e in un certo senso più felice, ma con un costo intellettuale molto elevato, che è quello della sua rinuncia a dubitare, esplorare, e quindi pensare. (cap. VII, p. 145)
*Probabilmente già nella prima età va impostata questa ''forma mentis'', abituando il bambino a porsi delle domande, anziché ad accontentarsi delle risposte. In famiglia, nella scuola, e più ancora nella vita. (cap. VII, p. 147)
*Ho sempre cercato, nelle mie trasmissioni, di inserire elementi di «incontro» col pubblico, dal linguaggio chiaro alle «trovate», dagli esempi alle «battute», rifiutando quella finta «[[serietà]]» tanto cara all'ufficialità italiana in ogni campo. Io penso che la serietà debba essere nei contenuti, non nella forma. È una filosofia ancora poco capita da coloro che hanno un ben misero concetto del prestigio e della serietà. (cap. VII, p. 149)
*L'immaginazione è la qualità più tipicamente umana, quella che consente di creare, inventare, capire. È la qualità che consente all'uomo di trovare un margine di libertà, di sfuggire, in parte, alla sua condizione di marionetta mossa dai fili genetici e ambientali [...]. (cap. XI, p. 211)
*Il bambino, come un attore, è più aiutato dal desiderio degli applausi che dal timore dei fischi. (cap. XIII, p. 250)
*Data la rapidità crescente dei cambiamenti culturali è difficilmente pensabile che un genitore, per quanto «moderno», possa trasmettere al figlio un modello valido per il resto della vita: ciò sarebbe molto presuntuoso e poco intelligente. Deve invece cercare di stimolare la sua capacità di giudicare le situazioni e di trovare le risposte giuste. Non deve cioè insegnargli un percorso, ma insegnargli a guidare. (cap. XIII, pp. 253-254)
*Credo che un [[genitore]] debba cercare di proporre al figlio la parte migliore di sé: non solo, ma debba cercare di viverla, perché non si può offrire soltanto un modello, ma anche un esempio. (cap. XIII, p. 255)
===[[Explicit]]===
Essere un uomo colto oggi, molto più che in passato, vuol dire essere un uomo del proprio tempo, con lo sguardo puntato verso l'avvenire: non si può più fare dell'archeologia culturale (come si continua a fare), se prima non si è capito profondamente il messaggio del futuro.<br />
Ciò può essere scomodo, perché obbliga a continui ripensamenti e riconversioni. Ma è proprio questa la forza dell'uomo pensante, la qualità che lo distingue dall'animale; senza questa rigenerazione culturale l'avvenire che consegneremo ai nostri figli rischia di essere soltanto un frutto avvelenato.<br />
Osservato da un'altra galassia, il destino umano può apparire poca cosa: un breve momento, tra l'esplosione iniziale e (probabilmente) quella finale. Ma, vissuta dall'interno, questa vita è per noi la cosa più preziosa: è una fiaccola che dobbiamo cercare di trasmettere a lungo, di mano in mano, secondo un percorso che sembra addentrarsi sempre più in quella che è la vera vocazione dell'uomo: la conoscenza.<br />
Ma siamo ancora all'altezza di questo compito?
==''Il mio lungo viaggio''==
===[[Incipit]]===
Quando sono nato, alla fine degli anni Venti, Charles Lindbergh aveva appena attraversato per la prima volta in solitaria l'Atlantico con un aereo, e Umberto Nobile era appena tornato con i pochi superstiti dal disastro del dirigibile Italia al Polo Nord. L'Italia era un paese in larga misura analfabeta, una persona su cinque non sapeva neppure scrivere la propria firma. E la speranza di vita era di soli cinquantadue anni!
===Citazioni===
*E c'è una regola che ho osservato per tutta la vita professionale: mai accontentarsi di quello che sembra già buono [...]. (parte III, cap. V, ''Una regola che ho osservato'')
*Il consiglio che posso dare ai giovani è: nel vostro lavoro, qualunque esso sia, puntate all'eccellenza. (parte III, cap. V, ''Una regola che ho osservato'')
===[[Explicit]]===
Per fortuna ci sentiamo tutti eterni. Ed è per questo che cavalcheremo sino alla fine. Cercando di tenere alto il nostro pennacchio.
==''L'uomo e la marionetta''==
*Crediamo di essere liberi, mentre la biologia ci dimostra che siamo delle macchine chimiche completamente condizionate dai cromosomi e dall'ambiente che ci circonda. [...]. Le nostre idee e il nostro comportamento non sono affatto scelti liberamente, ma sono il risultato di un'azione combinata dell'eredità e dell'ambiente.<br />Quanto alle dittature (e alle ideologie), esse non hanno bisogno di ricorrere ai farmaci o agli elettrodi per provocare cambiamenti biochimici e cerebrali: sono sufficienti i discorsi e la propaganda.<br />La biologia mostra infatti che la parola e il farmaco hanno un'azione sostanzialmente simile nel cervello: entrambi inducono cambiamenti biochimici e molecolari nell'organizzazione cerebrale. (premessa, pp. 7-8)
*La [[ricerca]] è per definizione movimento: ciò che era vero ieri non lo è più oggi, e sarà ancora modificato domani. (cap. I, p. 33)
*Oggi il mondo accetta sempre più difficilmente il concetto di ingiustizia. Ovunque vi sono movimenti di liberazione. Però l'uomo può essere liberato soltanto dalle ingiustizie ambientali, non da quelle genetiche.<br />Si può fare in modo che ogni individuo abbia il diritto allo studio, al lavoro, al riconoscimento dei suoi meriti, ma alla base vi sarà sempre un'ingiustizia genetica, perché certi uomini nasceranno più ricchi di talenti, di salute, e di intelligenza di altri.<br />Una volta superate le ingiustizie di classe, ci si troverà sempre di fronte a un'altra ingiustizia di classe: quella che raggrupperà inevitabilmente i cittadini più o meno «meritevoli» dal punto di vista genetico. (cap. III, p. 73)
*L'[[intelligenza]], come muscolo di sopravvivenza, cominciò ad avere successo fin dall'età primitiva, quando consentì all'uomo di costruirsi armi migliori e sopraffare un nemico più forte fisicamente: oggi noi rifiutiamo la violenza, proprio perché abbiamo creato una diversa scala di priorità nella sopravvivenza: quella dell'intelligenza.<br />Dobbiamo però renderci conto che anche l'intelligenza è a suo modo violenta, perché tende ad affermarsi e a soppiantare taluni valori con altri. Anch'essa fa parte della legge del più forte, quindi dell'evoluzione. (cap. III, p. 77)
===[[Explicit]]===
Spesso ho, di proposito, illuminato in modo violento certi aspetti della biologia, nell'intento di proporre un dibattito salutare, necessario a una presa di coscienza dei problemi che si pongono all'uomo moderno. Basta leggere le cronache allucinanti dell'avvelenamento del pianeta, guardare il modo in cui si continuano a costruire le città, o il tipo di vita che stiamo conducendo e preparando per i nostri figli, per renderci conto che il problema non è nella tecnologia ma nel modo di utilizzarla.<br/ >
Il ritardo mentale, che è innanzitutto politico e morale, sembra aver oggi annebbiato quello che è sempre stato uno degli istinti vitali più forti: la sopravvivenza della specie, quella forza che, già attraverso la selezione, premiava l'istinto materno e la difesa dei piccoli a costo del sacrificio.<br />
Per noi, invece, il futuro sono i prossimi cinque minuti: non sembriamo disposti a sacrificare questa generazione per la prossima. Ma il problema si può rovesciare: è disposta la prossima generazione a lasciarsi sacrificare da questa?<br />
Io penso che i giovani, quelli che desiderano diventare uomini immaginanti e non uomini-ape, si trovino ormai in una situazione di legittima difesa.
==''La macchina per pensare''==
===[[Incipit]]===
Un chilo e mezzo di cellule nervose, 4 miliardi d'anni di evoluzione. Il nostro [[cervello]], proiettato nel futuro dell'elettronica, porta ancora stratificata dentro di sé la storia della vita.
===Citazioni===
*Vi siete mai chiesti perché l'uomo e la donna possiedono ognuno soltanto una metà dell'organo di [[procreazione|riproduzione]]? E debbono impegnare tanto tempo (e energie) per mettere insieme le loro due parti? La risposta, ovviamente, è che questa riproduzione a due ha permesso di rimescolare i cromosomi e quindi di ridistribuire le mutazioni favorevoli che altrimenti sarebbero rimaste separate in individui diversi.<br />Così ognuno di noi, attraverso i riti del [[corteggiamento]] e dell'accoppiamento (con tutto quello che ciò comporta: investimenti, stratagemmi, emozioni, magari anche poesie e musiche), diventa strumento inconsapevole di quell'esigenza fondamentale della natura che è la produzione di diversità. (cap. I, p. 13)
*Solo una crescente efficacia nello [[Spiegazione|spiegare]] consente infatti una crescente capacità di [[capire]]. (cap. XV, p. 249)
*Tutti coloro che si occupano di [[insegnamento]] dovrebbero ricordare continuamente l'antico motto latino «ludendo docere», cioè «insegnare divertendo». Se si riesce infatti a inserire l'aspetto del «gioco» (nel senso dell'«interesse») eccitando così le motivazioni individuali e accendendo i cervelli, si riesce a moltiplicare in modo altissimo l'efficienza dell'informazione, dell'insegnamento, della comunicazione. Perché l'interessato «ci sta». È stimolato, partecipa, ricorda. E impara. (cap. XV, pp. 256-257)
==''Nel buio degli anni luce''==
*[...] le [[conoscenza|conoscenze]] di un individuo hanno valore soltanto se possono permettergli di capire il mondo in cui vive e eventualmente permettergli di modificarlo a suo vantaggio. (introduzione, p. 5)
*Per [[cultura]] si deve intendere [...] la capacità globale di rispondere in modo adeguato ai problemi di sopravvivenza che una società deve affrontare. A ogni livello: energetico, agricolo, industriale, educativo, mentale, comportamentale. Vale a dire, la capacità di capire il proprio tempo, di individuare le grandi leve che producono i veri cambiamenti, e di utilizzarle per adattarsi, anche mentalmente, al proprio ambiente (o per adattare l'ambiente a sé). (introduzione, p. 6)
*Cultura «classica» e cultura scientifica devono oggi fondersi in ogni individuo, per creare quella visione binoculare che, sola, permette di dare rilievo e profondità agli avvenimenti e di partecipare consapevolmente alle decisioni. (introduzione, p. 7)
*In un certo senso [...] sulla Terra non esistono [[Risorsa|risorse]] e materie prime, ma esiste soltanto la capacità umana di trasformare certi materiali inerti in risorse, grazie appunto a invenzioni e tecnologie. (cap. II, p. 43)
*Per affrontare seriamente la crisi energetica sembra ormai inevitabile ricorrere massicciamente alla fonte più abbondante di energia che esista, quella meno inquinante, meno costosa, più disponibile immediatamente: cioè il [[Risparmio energetico|risparmio di energia]]...<br />Secondo certi calcoli, infatti, con il solo risparmio energetico si potrebbe «liberare» tanta energia quanta ne producono da sole le centrali nucleari, e sarebbe quindi più conveniente investire soldi e sforzi nel campo del ''risparmio'' anziché in quello della ''produzione'' di energia. (cap. IV, p. 119)
*In tutti i [[Sistema|sistemi]] viventi, siano essi biologici, economici o politici, esistono delle autoregolazioni automatiche quando si verificano certi squilibri; con conseguenze a volte anche spiacevoli.<br />È come nella vasca di [[Archimede]], dove l'immersione di certi corpi provoca inevitabilmente spinte e cambiamenti di livelli, anche se non lo si desidera. (cap. V, pp. 167-168)
*[...] la [[scuola]] oggi è incapace di sviluppare quelle competenze e quei talenti che sono oggi necessari per continuare ad appartenere a una società industriale avanzata. È talmente distaccata dalle vere esigenze del mondo del lavoro da essere diventata, in larga misura, una fabbrica di disoccupati con la laurea. (cap. VIII, p. 204)
*Quando si parla di una società in cui gli sforzi siano destinati a migliorare l'uomo, a elevare la sua educazione, ad assisterlo, a favorire le arti, la conoscenza, la cultura ecc., si ha tendenza a dimenticare un particolare importante: che tutto ciò richiede molta energia, materie prime, tecnologia. E [[produttività]].<br />Infatti solo un'alta produttività consente a un numero crescente di persone di lasciare l'agricoltura e l'industria per dedicarsi ai servizi e ai piaceri dell'intelletto. (cap. IX, p. 207)
*[...] quando mi capita di partecipare a qualche dibattito sulla [[femminismo|liberazione femminile]], mi diverto a scandalizzare l'uditorio cominciando con una battuta in apparenza feroce e irriverente: «''La liberazione della donna è un sottoprodotto del petrolio...''»<br />Questa frase suscita naturalmente subito reazioni diverse, a volte indignate. Però riesce ad «agganciare» chi ascolta, sia pure in modo provocatorio, su un concetto che a me pare fondamentale: e cioè che soltanto la disponibilità di energia (e di tecnologia, perché in definitiva ''anche l'energia è solo tecnologia'', nel senso che è il risultato di una capacità di estrarre e utilizzare risorse) permette alla donna (e a chiunque altro) di uscire dal sottosviluppo, e di accedere a nuovi beni e a nuovi ruoli. (cap. IX, pp. 218-219)
==''Nel Cosmo alla ricerca della vita''==
*Dopo un fantastico viaggio nel cosmo iniziato con il [[Big Bang]], tutti questi [[Atomo|atomi]] che vediamo in natura sono stati cucinati nelle [[supernova|supernove]], poi compressi, aggregati, bolliti, raffreddati. E infine riuniti insieme per costruire questi straordinari esseri viventi (e pensanti) che vediamo intorno a noi.<br />Sono atomi, in fondo, che ora tornano a guardare verso lo spazio da dove sono venuti e a contemplare la propria origine. In un certo senso è l'Universo che comincia a guardare se stesso. E a porsi delle domande. C'è qualcun altro in questa immensa distesa di stelle? O siamo soli? (cap. II, p. 38)
*Lo spazio in cui siamo immersi è talmente grande, talmente immenso che c'è quasi da spaventarsi a guardarlo dentro un telescopio. Sappiamo tutti che la Terra è meno di un granello di polvere, ma ogni volta che ci misuriamo nei confronti dell'Universo, c'è da rimanere stupiti e quasi agghiacciati. (cap. II, p. 39)
*Le [[teoria|teorie]] sono certamente utilissime, perché sono stimolanti e servono per impostare una ricerca. Ma senza verifiche sperimentali restano quello che sono: cioè solo delle ipotesi. (cap. VI, pp. 145-146)
===[[Explicit]]===
Forse c'è qualcun altro, su un altro pianeta, in questo momento, che scruta il cielo nella nostra direzione. O forse no. Forse siamo soli nello spazio.<br />
In ogni caso guardando tutt'intorno l'Universo c'è una sensazione molto forte che emerge, almeno questa è la sensazione che personalmente io provo: quella di sentirsi molto più vicini alla nostra vecchia Terra, che rimane, malgrado tutti i suoi difetti, un posto meraviglioso per vivere.
Uscendo fuori dai baratri dell'Universo, ci si rende conto di quanto sia dolce il nostro pianeta, con la sua natura, i suoi animali, i suoi paesaggi e la sua gente.<br />
Guardando molto lontano nello spazio e nel tempo si riesce a capire quanto siano preziose le cose che stanno qui accanto a noi, e che dovremmo imparare ad amare di più.
==''Perché dobbiamo fare più figli''==
===[[Incipit]]===
Prendete un mazzo di carte da gioco e posatelo sul tavolo. Chiedete a un amico di "tagliare" il mazzo e di dividerlo in due. Le 52 carte, una volta dimezzate, si ridurranno a 26.<br />
Fate tagliare una seconda volta: ne rimarranno 13. Dopo un terzo taglio le carte si ridurranno a 6 o 7.<br />
In soli tre tagli, cioè, il mazzo è passato da 52 a 6 o 7 carte.<br />
Per le nuove generazioni italiane sta succedendo qualcosa del genere. A ogni ricambio generazionale i neonati si stanno quasi dimezzando.<br />
In tutti questi anni si è parlato soprattutto del problema della sovrappopolazione nel mondo e dei rischi connessi. Ed è vero. È una grave distorsione che pagheremo cara. Ma questa esplosione demografica ha avuto luogo nelle regioni più povere del pianeta: quelle che faranno salire a oltre 9 miliardi la popolazione mondiale nel 2050.
===Citazioni===
*I [[Figlio|figli]] riempiono una vita, diventano il centro di tutto: delle emozioni, dell'amore, della dedizione. Quando sono piccoli sono una continua scoperta, via via che i loro occhi e la loro mente si aprono alla vita. Dipendono completamente da noi, e ci rendiamo conto che solo le nostre cure permettono loro di vivere, di esprimersi e di svilupparsi.<br />Man mano che crescono rappresentano un susseguirsi di gioie, di ansie, di soddisfazioni, di preoccupazioni, di momenti felici. I sacrifici fatti per loro non hanno peso. Qualunque genitore queste cose le sa benissimo. Soprattutto le madri. (cap. IV, p. 49)
*Va sottolineato che anche il nostro livello educativo e culturale dipende in larga misura dalla disponibilità di [[energia]]. Perché solo una società che dispone di "ruote che girano" (tecnologia / energia) può permettersi [...] di mandare masse di giovani a scuola e all'università. Per 15, 20, 25 anni questi giovani non producono, ma consumano soltanto: cibo, abiti, riscaldamento, trasporti, aule, insegnanti, libri ecc. Del resto, anche un libro di [[filosofia]] è un prodotto industriale: quando non esistevano macchine ed energia i libri si scrivevano a mano, su pergamena.<br />[...] per tutta la sua vita il filosofo non produce cibo, oggetti, servizi, ma beneficia della produttività consentita dalla tecno-energia, senza la quale zapperebbe la terra e sarebbe anche lui analfabeta... Ma questo vale per la stragrande maggioranza delle professioni intellettuali: scrittori, storici, astronomi, letterati, paleontologi, critici d'arte ecc. Tutti a zappare. (cap. XI, pp. 166-167)
*Il risparmio e l'efficienza energetica possono articolarsi in tanti modi, nei trasporti in particolare. Anche qui però occorrono incentivi che rendano il risparmio "conveniente". Le prediche contro gli sprechi servono a poco: gli sprechi diminuiscono solo quando si tocca il portafoglio. (cap. XI, p. 169)
*È impensabile una società civile che non dia piena [[Libertà di stampa|libertà alla stampa]]. Del resto sappiamo quante vicende, anche nel nostro paese, sarebbero rimaste nell'ombra senza il minuzioso lavoro di inchiesta di tanti giornalisti.<br />Naturalmente c'è sempre un prezzo da pagare: ci possono essere errori, a volte distorsioni o interpretazioni di parte, ma l'informazione è irrinunciabile. Come l'energia. (cap. XIII, p. 221)
==''Quark Economia''==
*La storia della vita sulla Terra, lo sappiamo, è la storia dell'[[adattamento]] all'ambiente. Attraverso una serie di mutazioni e di selezioni, le specie vegetali e animali si sono continuamente adattate all'ambiente in trasformazione, trovando ogni volta le soluzioni giuste per sopravvivere nei climi più diversi. Chi non s'adattava si estingueva. (cap. VII)
*[...] non è detto che un [[sistema]] debba essere sempre in [[equilibrio]]: anzi, spesso l'equilibrio è una situazione di immobilità. Lo si vede bene nei sistemi biologici. Per esempio, quando camminiamo il nostro corpo tende a sbilanciarsi in avanti. In questo caso è utile (anzi necessario) squilibrarsi. Altrimenti non si camminerebbe. (cap. IX)
*Se vi chiedessero qual è il miglior investimento, cosa rispondereste [...]? Personalmente penso che la risposta giusta sia: probabilmente l'[[educazione]]. Il miglior investimento infatti è mettere i soldi nel cervello dei figli, nello sviluppo della loro intelligenza, della loro capacità di essere creativi, competenti, adatti al mondo nuovo che si sta aprendo. (cap. XIII)
*[...] la [[scuola]] in definitiva dovrebbe insegnare a diventare intelligenti. E anche pratici, per potersi autogestire in modo valido. Cioè fare in modo che, una volta che si è davvero dimenticato molto di ciò che si è imparato sui banchi, emerga però un cervello che è stato allenato a rispondere bene agli stimoli ambientali, che è capace di adattarsi, e di affrontare in modo corretto i problemi. Usando anche in modo costruttivo la creatività: intesa non come una pseudo-immaginazione un po' allo sbando, ma come uno strumento per costruire ogni volta qualcosa di concreto. (cap. XIII)
*[...] nei servizi pubblici, come nelle aziende o nel proprio lavoro, vale sempre una piccola ma importantissima regola che qualcuno ha riassunto brillantemente in una formula molto azzeccata, che suona così: ogni volta che qualcuno percepisce un [[reddito]] che non produce, c'è qualcun altro che produce un reddito che non percepisce... (cap. XV)
*[...] nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo [[Tecnologia|tecnologico]]: perché è qualcosa che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che si estendono ormai in tutto il mondo. [...]. Limitarsi a denunciare i rischi dello sviluppo tecnologico non è quindi sufficiente, perché, comunque, la tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente a usarla). [...]. Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla. (cap. XVI)
*Noi abbiamo nel nostro appartamento innumerevoli cose che possono distruggerci o avvelenarci, ma non per questo le rifiutiamo: perché ci sono utili e perché abbiamo imparato a usarle in modo razionale. Nelle nostre società, invece, ci comportiamo in modo del tutto diverso: scarichiamo l'immondizia nel salotto, affumichiamo l'aria in camera da letto, lasciamo che i bambini giochino con i fiammiferi e con i fili scoperti dell'elettricità in bagno. [...]. Non serve pronunciare il «vade retro» allo scaldabagno o alla tintura dei capelli o al sacco dell'immondizia: dobbiamo piuttosto regolarne bene l'uso. (cap. XVI)
*Ogni volta che si accende una [[lampadina]], si inquina comunque sempre da qualche parte. (cap. XVI)
===[[Explicit]]===
La posta in gioco è altissima. Infatti creare un'[[opinione pubblica]] matura e informata vuol dire creare un terreno più fertile per le trasformazioni.<br />
Anche i politici, che sono spesso costretti a iper-semplificare i problemi e a titillare più le emozioni degli elettori che la loro razionalità, potrebbero così incontrare minori incomprensioni e resistenze nel proporre cambiamenti magari scomodi ma più adatti a una società moderna.<br />
Un paese infatti è moderno non solo perché ha dei computer o dei robot, ma soprattutto perché ha un tessuto culturale che gli consente di fare delle scelte coerenti.
==''Ti amerò per sempre''==
===[[Incipit]]===
"Ti amerò per sempre." Una frase che milioni di innamorati continuano a dirsi in tutte le lingue, da generazioni e generazioni.<br />
L'[[innamoramento]] colpisce tutti, inesorabilmente: ricchi e poveri, giovani e non più giovani, brutti e belli. In questo momento, nel mondo, un numero sterminato di [[coppia|coppie]] si amano, litigano, si rappacificano, si separano.
===Citazioni===
*Naturalmente l'[[attrazione sessuale|attrazione]] (anche una forte attrazione) è una cosa diversa dall'innamoramento. Ne è solo un'eventuale premessa.<br />Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento. I riflettori della nostra mente illuminano un'unica immagine: quella di lei (o di lui). Il resto rimane sullo sfondo. Questa immagine si sovrappone a tutte le altre, è presente ovunque, in ogni momento. Viene vista, rivista, ripassata come in un replay ossessivo, crea gioia, struggimento, persino tremore. La persona amata viene idealizzata. Non ha difetti. E, se ne ha, vengono oscurati da una specie di daltonismo emotivo.<br />Questa immagine così amata la si porta sempre con sé, al lavoro, in viaggio, a letto. Vive e palpita all'interno della nostra mente e dei nostri sentimenti: la interroghiamo, le parliamo, è la protagonista del nostro teatrino mentale. Continuamente i nostri pensieri la circondano, la sfiorano, la contemplano. (cap. I, p. 15)
*Qualcuno ha detto che l'innamoramento in certi casi è come una droga, che modifica profondamente il comportamento, crea una dipendenza, induce a fare qualunque cosa pur di non perdere la persona amata, e può portare a drammatiche crisi di astinenza in caso di interruzione brusca del rapporto, cioè di abbandono.<br />Le cose si complicano quando l'innamoramento è unilaterale. L'amore non corrisposto viene vissuto in modo sofferto: a volte in silenzio, con rassegnazione, altre volte come un'ossessione. (cap. I, p. 17)
*L'[[amore]], infatti, non ha nulla a che fare con la saggezza: è un tuffo in una dimensione nuova, bellissima, irresistibile, dove nient'altro importa. I conti si faranno magari più in là, quando sarà passata la febbre e rimarranno i postumi della "follia". (cap. I, p. 19)
*L'amore, dunque, colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. È un sentimento irrazionale che penetra dolcemente e invade tutto l'organismo, come un'endovenosa che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale. (cap. I, p. 20)
*Insomma, biochimica cerebrale e stati emotivi sono strettamente collegati tra loro. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che il [[cervello]] non è un'entità astratta, ma un intreccio di cellule nervose che "scattano" quando vengono stimolate da certe sostanze chimiche (i neurotrasmettitori, appunto) che ne modulano l'attività. (cap. II, p. 31)
*Il [[pene]] non è un muscolo ma una specie di spugna [...].<br />A questo proposito c'è un fatto sorprendente: i disturbi dell'[[erezione]], che molti individui conoscono, non esistono nel mondo animale. Come mai? Perché noi siamo gli unici a non possedere l'osso penico!...<br />Praticamente tutti i mammiferi, infatti, [...] hanno un [[osso]] o una cartilagine all'interno del pene (quello della balena è lungo addirittura 7 metri...). Non solo, ma dispongono di muscoli per "alzare" il loro pene, così come si alza un dito o un braccio. È evidente che con un organo così "truccato" l'erezione è assicurata. (cap. V, pp. 69-70)
*È molto interessante il fatto che anche tra gli [[Omosessualità|omosessuali]] esista la stessa differenza che si può osservare tra gli eterosessuali: i maschi tendono ad avere moltissimi partner, anche centinaia, mentre le donne lesbiche tendono ad avere poche compagne [...]. Esiste cioè anche qui una tendenza alla "poligamia" da parte dei maschi e alla "monogamia" da parte delle femmine. (cap. VII, p. 115)
*[...] oggi il numero dei [[single]] è molto elevato: alcuni lo sono per scelta, familiare o personale, altri perché sono separati o divorziati. Ma altri lo sono proprio perché non sono riusciti a trovare l'altra metà della mela. Perché le mele erano poche. O perché quelle giuste erano già impegnate. Oppure perché quelle che rimanevano erano delle pere... (cap. VIII, p. 119)
*Un [[viso]] è come la copertina di un libro: può suscitare la voglia di sfogliarlo (oppure di riporlo subito nello scaffale). Ma solo cominciando a leggerlo ci si rende conto se vale la pena di continuare oppure no. (cap. VIII, p. 122)
*La [[Sesso|sessualità]] [...] preme con la leva fatale dell'[[eccitazione]] che, così come avviene in natura da milioni di anni, attrae i corpi in un sistema irrefrenabile di gravitazione universale. (cap. IX, p. 133)
*La [[gelosia]], del resto, non a caso viene definita l'altra faccia dell'amore: effettivamente è l'altra faccia dell'innamoramento, della sessualità, dell'attaccamento, che sono passioni istintive anch'esse iscritte nei nostri geni. Tutte insieme si completano: da un lato presiedono alla conquista di un partner, dall'altro tendono a difendere istintivamente questo bene conquistato. (cap. X, p. 150)
*[[Lite|Litigare]] è qualcosa che fa parte della vita, non solo nel rapporto di coppia [...]. Il fatto è che nel rapporto di coppia il partner lo si ha sempre davanti, per tutta la vita. E l'accumulo di astio che un litigio può portare con sé (con il rischio che ogni volta lo scontro si spinga sempre un po' più in là, partendo dalla "soglia" precedente) ci dice che sarebbe saggio evitare di iniettare troppo veleno nel circuito dei propri rapporti, per evitare il peggio. (cap. XII, p. 183)
*Il rispetto per il partner, anche quando si tratta di piccole cose, è, oltretutto, un segno di intelligenza, perché vuol dire rinunciare a poco per salvare molto. (cap. XII, p. 195)
*[...] una delle migliori definizioni dell'intelligenza è proprio "[[flessibilità]]": cioè la capacità di trovare le soluzioni giuste non marciando diritti per la propria strada, ma cercando altri percorsi più fruttuosi. (cap. XII, p. 197)
*Senza l'amore tutte le luci si sarebbero spente da tempo: perché è questa forza che permette alla vita di rinascere ogni volta e di passare da una generazione all'altra. (cap. XII, p. 199)
===[[Explicit]]===
Se calarsi come un palombaro alla ricerca delle correnti di fondo che muovono il nostro comportamento in amore è stimolante intellettualmente, lasciarsi invece andare, e farsi trasportare dalla corrente, vuol dire entrare in una nuova dimensione straordinaria dove non contano più le domande, le teorie, le sperimentazioni, ma solo uno sguardo: quello della persona che ci sta davanti. Alla quale si può dire con cosmica sincerità: "Ti amerò per sempre!". <!--(cap. XII, p. 199)-->
==''Tredici miliardi di anni''==
*{{NDR|Su come i [[dinosauro|dinosauri]] ebbero il sopravvento sugli altri [[rettile|rettili]] contemporanei}} Un nuovo modo di camminare e di correre. È stata una conquista fondamentale. Per capire la portata di questa novità, bisogna fare un passo indietro e tornare al momento in cui i primi vertebrati escono dall'acqua e cominciano a spostarsi sulla terraferma. Quei primi animali si appoggiavano su robuste zampe disposte lateralmente al corpo: lo si vede bene oggi, per esempio, nei coccodrilli, che avanzano strisciando a terra e torcendo il corpo a sinistra e a destra. Il risultato era l'impossibilità di correre e respirare al tempo spesso. Oggi, accurati studi hanno confermato che molti piccoli rettili non sono capaci di respirare quando corrono... la camminata dei rettili è via via migliorata, ma la vera svolta è arrivata con i primi dinosauri, che hanno "inventato" un tipo di locomozione del tutto nuovo, che non comprime i polmoni... Attraverso una serie di trasformazioni del bacino: le zampe non sono più disposte lateralmente, come nel coccodrillo, ma si trovano praticamente sotto il ventre, in posizione verticale. In questo modo è stato possibile non soltanto liberare il torace dalle contorsioni, e quindi correre e respirare al tempo stesso, ma anche diventare bipedi, cioè camminare (e correre) sulle due zampe posteriori. (cap. XIII)
*Un coccodrillo o una lucertola generalmente non tengono la coda alzata quando camminano, i dinosauri sì, per bilanciare il peso della testa (o del lungo collo). Infatti, in tutte le sequenze di orme di dinosauri trovate in varie parti del mondo non si vedono mai tracce della coda. (cap. XIII)
*In effetti oggi sono tanti i paleontologi che ritengono che molte specie di dinosauri, nonostante fossero rettili, avessero il sangue caldo. E per questo fossero così attivi, energici e aggressivi, e si prendessero cura dei propri piccoli. Un'ulteriore prova è che i loro eredi più diretti, gli uccelli, sono a sangue caldo. (cap. XIII)
*È possibile che il volo abbia preso origine da piccoli dinosauri piumati che si arrampicavano sugli alberi e si gettavano in planate sempre più efficienti. Ma c'è anche un'altra ipotesi suggestiva: che tutto sia cominciato con i balzi che forse si verificavano nei combattimenti fra i maschi. È qualcosa che avviene anche oggi tra gli uccelli, quando si azzuffano: per esempio, quando due galli combattono per il predominio, con salti e battiti di ali per colpire l'avversario dall'alto. Il passo successivo potrebbe essere stato lo sviluppo di balzi più lunghi, per saltare un ostacolo o per sfuggire a un predatore. Oggi questo noi lo vediamo, per esempio, nelle galline: le galline non volano, svolazzano. Potrebbe essere stata questa la sequenza che ha portato pian piano ai primi decolli e poi al volo? L'enigma rimane. (cap. XIII)
==''Viaggi nella scienza''==
*La [[divulgazione]] deve infatti fare i conti con questi due problemi, che richiedono competenza e immaginazione: cioè da un lato comprendere nel modo giusto le cose, interpretandole adeguatamente per trasferirle in un diverso linguaggio: dall'altro essere non solo chiari ma anche non-noiosi, pur mantenendo integro il messaggio (anzi, non aver paura di esser divertenti: l'[[umorismo]] è uno dei compagni di strada dell'intelligenza).<br />Per queste ragioni, paradossalmente, si può dire che è più difficile... essere facili. Tutti, infatti, sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso: la [[chiarezza]] e la semplicità invece sono scomode. Non solo perché richiedono più sforzo e più talento, ma perché quando si è costretti a essere chiari non si può barare. Sappiamo tutti, per esperienza, che le [[Parola|parole]] possono spesso servire da cortina fumogena per nascondere i pensieri. O per nascondere la propria ignoranza su certi argomenti. Rimanendo nel vago e nell'ambiguo, si riescono più facilmente a mascherare i buchi. Invece, quando si è obbligati a esser semplici, bisogna dimostrare di aver capito davvero. Anzi di essere arrivati al nocciolo della questione e di averne individuato i meccanismi. (cap. II, p. 47)
*[...] alla chiarezza, solitamente, deve accompagnarsi un'ulteriore fatica: la [[concisione]]. È ben nota quella battuta di un giornalista che, consegnando il suo articolo al direttore, disse: «Scusa se è lungo, ma non ho avuto il tempo per farlo breve...» Del resto si racconta che il capo redattore del «Times» di Londra, per valutare i talenti degli aspiranti giornalisti, era solito ricorrere a questo esercizio: consegnava loro del materiale d'agenzia affinché redigessero un articolo di una colonna. Poi chiedeva di raccontare la stessa cosa in ''mezza'' colonna. Poi ancora di raccontare la stessa cosa in ''un quarto'' di colonna... (cap. II, p. 47)
*Curiosamente oggi si parla molto di partecipazione, intesa come uno strumento di sviluppo democratico, ma raramente si parla di divulgazione come condizione essenziale per capire e quindi per partecipare. La [[democrazia]] non può basarsi sull'ignoranza dei problemi, perché uno dei suoi grandi obiettivi è proprio quello di rendere i cittadini responsabili e consapevoli, in modo che possano esercitare i loro diritti utilizzando al meglio la loro capacità di capire. (cap. II, pp. 48-49)
*L'utente, come dicevamo prima, cambia «canale». Non riuscendo a capire le cose intelligenti e utili dette in giapponese o in finlandese, finisce per rifugiarsi in quelle meno intelligenti o di evasione, dette però in un linguaggio che gli è familiare.<br />Per questa ragione quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma è di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell'autore. È stato lui a cacciarlo via.<br />Facendo questo lavoro da tanti anni, questi problemi me li sono posti continuamente. E ho cercato di sviluppare anche qualche tecnica per cercare di migliorare i risultati. Una di queste, naturalmente, è di riscrivere e correggere più volte lo stesso testo, fino a quando è sufficientemente purificato dalle spine linguistiche. Poi, quando sono in moviola, se ho dei dubbi sulla chiarezza di un passaggio o di una sequenza, chiamo il primo che passa nel corridoio (un montatore, una segretaria, una passafilm), mostro la sequenza e chiedo il loro parere. Se vedo un'ombra di dubbio nei loro occhi, rismonto e ricomincio da capo. Perché vuol dire che avevo sbagliato io. (cap. II, p. 49)
*Nella vita, naturalmente, occorre sempre questo equilibrio tra forza e gentilezza [...]. Gli individui che incontrano il maggior [[successo]] (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori.<br />È un po' come per il [[pianoforte]]. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto... Forse anche nella vita è così. (cap. III, p. 81)
*Tutta la storia della vita sulla Terra ci insegna che la «[[diversità]]» è un valore fondamentale. La ricchezza della vita, infatti, è dovuta alla sua diversità: diversità di enzimi, di cellule, di piante, di organismi, di animali.<br />Anche per la storia delle idee è stato così. La diversità delle culture, delle filosofie, dei modelli, delle strategie e delle invenzioni ha permesso la nascita e lo sviluppo delle varie civiltà. (cap. III, p. 96)
*Lo [[Spazio (astronomia)|spazio]] è il nostro progenitore diretto, perché gli atomi e le molecole che ci formano sono arrivati un giorno qui sulla Terra dopo un lungo viaggio spaziale. [...].<br />Guardando lontano nello spazio noi guardiamo così anche nel nostro passato. (cap. V, p. 140)
*La [[natura]] infatti è sempre stata la peggior nemica dell'uomo pre-tecnologico, che in passato ha dovuto lottare quotidianamente contro le sue insidie: le intemperie, gli insetti, le infezioni, la fame, gli animali. Soltanto quando ha potuto dominare la natura ha cominciato ad apprezzarla e a godere dei suoi aspetti più belli. (cap. VIII, p. 217)
===[[Explicit]]===
È un mondo, quello verso cui andiamo, che ha bisogno di essere capito. Questo libro ha voluto portare il suo modesto contributo in questa direzione: poiché al di là delle differenze politiche, ideologiche o religiose che dividono gli individui, esiste un comune interesse nel cercare metodi e criteri che permettano di procedere insieme, nel modo più intelligente, verso il futuro.<br />
E questo grande sforzo di comprensione non può basarsi che sulla razionalità.
==''Viaggio nel mondo del paranormale''==
*È davvero patetico vedere fino a che punto certi personaggi si dimostrino ingenui e pronti a credere a tutto, dal momento che si avvicinano a un fenomeno ''già convinti che esso esista''. (cap. II, p. 41)
*Ma naturalmente, l'arte principale del [[Illusionismo|prestigiatore]], più ancora che nel trucco, consiste nel deviare l'attenzione dello spettatore. Non solo, ma nel fargli ricordare le cose in ''modo diverso'' da come in realtà sono avvenute. (cap. VII, p. 150)
*Personalmente penso che le qualità dell'uomo vengono esaltate dalla sua capacità di elevarsi nella conoscenza, più che nel suo talento di coltivare antiche illusioni.<br />Per far questo, purtroppo, è però necessario rinunciare a un certo mondo incantato; è necessario cioè uscire dalla stanza delle fiabe e dei racconti fantastici.<br />Ciò può essere scomodo e anche deludente. Personalmente non lo penso. Penso che l'avventura dell'intelligenza sia molto più stimolante di quella della credulità. E che il desiderio di scoprire sia più eccitante di quello di rimanere nella stanza delle fiabe.<br />E credo che, comunque, sia difficile rimanerci quando la porta è ormai aperta. (cap. X, pp. 140-141)
*Abbiamo bisogno non solo di buoni [[Farmaco|farmaci]] ma anche di un buon ambiente psicologico, che ci consenta di ritrovare un equilibrio interno che la biochimica da sola non può compensare.<br />Un medico mi ha detto una frase che mi è rimasta impressa, mentre realizzavo questa inchiesta. Mi ha detto: «Vede, c'è gente che viene da noi e avrebbe bisogno non di tre [[compressa|pillole]] al giorno, ma di tre [[abbraccio|abbracci]] al giorno.» (cap. XIII, p. 291)
*Ma il [[medium]] non deve essere solo ammirato: deve essere anche ''temuto''. È bene cioè che il pubblico abbia di lui anche un certo timore, così come si ha timore per le cose soprannaturali. In questo modo il medium si può porre meglio al riparo da eventuali controlli che qualche cliente dubbioso avesse in mente di fare. Infatti, così come nessuno osa tirare la barba a uno iettatore (per timore di rappresaglie «psichiche»), analogamente, se si crea un clima di timore, ben pochi osano mettersi contro il medium, pensando che egli potrebbe vendicarsi con «fluidi negativi» sulla salute, sulle finanze, sull'amore ecc. (cap. XIV, pp. 300-301)
*Neppure quando vengono rivelati i trucchi e i sotterfugi certa gente si convince di esser stata presa in giro. Il desiderio di credere in questi fenomeni è così forte, che resiste ad ogni choc. (cap. XIV, p. 305)
*Ci sono sempre persone che hanno avuto un «[[Premonizione|presentimento]]». Il fatto è che questi «presentimenti» non vengono mai resi noti quando non succede nulla (cioè nella stragrande maggioranza dei casi): ma solo quando succede qualcosa. (cap. XVI, p. 351)
*Se gli [[Oroscopo|oroscopi]] dei giornali fossero veri ci sarebbero soltanto 12 categorie di persone sulla Terra... (cap XVIII, p. 389)
*Naturalmente le [[predizione|predizioni]] [[Astrologia|astrologiche]] si «avverano» seguendo il meccanismo di tutte le altre profezie e previsioni fatte da veggenti e cartomanti: come sempre, infatti, il cliente inconsciamente «seleziona» i risultati, si identifica con certe descrizioni caratteriali che si adatterebbero a molte altre persone, ricorda solo le cose azzeccate, «interpreta» le altre ecc. (cap XVIII, p. 390)
*Naturalmente c'è un rischio, in questa smitizzazione dei fenomeni paranormali: quello di demolire qualcosa senza rimpiazzarlo con qualcos'altro di altrettanto attraente. [...]<br />Certo, dire che [[Babbo Natale]] non esiste non è una bella notizia. Anzi, è una brutta notizia. D'altra parte cosa si dovrebbe dire? Che ci sono le prove scientifiche dell'esistenza di Babbo Natale? E che esistono le testimonianze di milioni di persone che hanno trovato giocattoli sotto il camino o sotto l'albero?<br />Si torna qui a un vecchio problema sollevato dalla scienza (e in generale dalla conoscenza): cioè non è detto che il sapere porti alla felicità, anzi è più probabile il contrario, proprio perché genera dubbi e toglie sicurezza. (cap. XIX, pp. 408-409)
*C'è, insomma, un prezzo da pagare, quando si vuole sapere: infatti ciò può significare la perdita di certe illusioni. [...] E allora? Bisogna chiudersi gli occhi e le orecchie e non dire queste cose, solo perché sarebbe più bello che fossero vere?<br />Forse sì. Molte persone certamente pensano che è meglio conservare queste illusioni [...].<br />Ci sono invece altre persone che vogliono sapere come stanno le cose, e che preferiscono magari perdere certe illusioni anziché essere tenute all'oscuro.<br />Anche perché considerano che lo stimolo della conoscenza è così forte che preferiscono rinunciare ai conforti delle credenze anziché rinunciare a esplorare questo meraviglioso mondo che esiste al di fuori e al di dentro di noi.<br />Coloro che possiedono questa curiosità intellettuale, questo desiderio di sapere, ritengono infatti che sarebbe sciocco farsi imbottigliare da miti e imbrogli, e soffocare così quello che è forse il dono più prezioso dell'uomo: la capacità di capire. Cioè quella capacità che ci ha permesso, attraverso l'evoluzione, di assumere la posizione eretta. (cap. XIX, pp. 409-410)
*Se in questi 100 anni si fossero trovati veramente dei fenomeni paranormali, la comunità internazionale degli scienziati li avrebbe senz'altro riconosciuti, anche perché la [[scienza]] è un po' come lo sport: non può negare certi risultati, a condizione, ovviamente, che siano controllati da giudici indipendenti. (cap. XIX, p. 410)
==Citazioni su Piero Angela==
*Il mio nonno ideale è Piero Angela, se potessi gli chiederei di adottarmi. Novant’anni compiuti, gentile, sorridente, un gran signore, e mica uno di quelli che ti annoiano parlando della lotta partigiana. Con lui trascorrerei molte notti a parlare di astrofisica e biologia, di buchi neri e di evoluzione, di elettroni e relatività ristretta e generale, e poi soprattutto, sebbene a vederlo possa sembrare il contrario, non è uno che le manda a dire, insomma c’è da divertirsi. ([[Massimiliano Parente]])
*Le persone come lui non ci lasciano mai. Ha motivato innumerevoli ricercatori, ha cambiato la cultura del nostro Paese, il nostro modo di pensare. Tutti noi riconosciamo che è stato una enorme fonte di ispirazione, ma il suo reale impatto positivo sulla società credo sia molto maggiore di quanto immaginiamo. Per me è e resterà una figura importantissima, alla quale devo immensa gratitudine. Anche nelle circostanze più difficili l'ho sempre visto andare avanti, fare quello che riteneva essere il proprio dovere, con enorme rispetto per gli altri, con intelligenza, passione e allegria. [...] È quello che dobbiamo provare a fare e che spero di riuscire a fare come lui mi ha insegnato. ([[Barbara Gallavotti]])
*Piero Angela è un grande professionista. Come lo vediamo nella dimensione televisiva: chiaro, metodico, posato, così appare come persona. Non che egli sia artefatto o privo di emozioni, anzi. [...] Il suo perfetto autocontrollo e la sua compassata cordialità riflettono in parte la sua indole schiva e in parte sono iscritte nel codice genetico di questo piemontese educato alla razionalità e alla tolleranza. Caratteristiche che secondo il più stimato divulgatore scientifico italiano sono complementari. ([[Gigi Marzullo]])
*Piero Angela usava spesso la metafora della divulgazione come chiave per accedere alle stanze della conoscenza che, con tutti i limiti delle metafore, rende bene il senso di un lavoro che si fa per permettere a chi legge e ascolta di accedere a luoghi e dinamiche altrimenti inaccessibili. ([[Beatrice Mautino]])
*Una persona squisita, un signore della divulgazione e della comunicazione. Ha fatto la storia del giornalismo, con mano precisa e garbata; ha ispirato tantissimi ad appassionarsi alla scienza e al piacere della conoscenza. [...] Io sono uno dei suoi tanti figli culturali. Gli devo praticamente tutta la mia ''forma mentis'' e la mia carriera: leggere da ragazzino il suo ''Viaggio nel mondo del paranormale'' mi aprì un universo di conoscenza e di metodo investigativo che non avevo nemmeno sognato potesse esistere. [...] Mai avrei immaginato che io, cresciuto come milioni di telespettatori "a pane e Piero Angela", un giorno avrei avuto l'onore non solo di incontrarlo, chiacchierare con lui e sentire la sua forte, ruvida stretta di mano e il suo spiazzante "diamoci del tu", ma anche di collaborare con lui in varie occasioni [...]. Piero Angela mancherà immensamente a tutta la divulgazione scientifica, ma ci lascia un modello di stile e di comunicazione chiara e precisa a cui ambire ogni giorno e un'eredità inestimabile di persone e di istituzioni [...] che continuano il suo lavoro paziente di scoperta e di gioiosa condivisione del sapere e di contrasto ai ciarlatani e ai manipolatori. ([[Paolo Attivissimo]])
*Una volta andammo a presentare un libro in una libreria di Roma. L'editore non aveva fatto promozione all'evento e in sala c'era solo una signora. Un solo spettatore per chi era abituato ad avere milioni di telespettatori. Con un certo imbarazzo, chiesi a Piero: "Che facciamo, ce ne andiamo?". Mi rispose: "Perché mai? Questa signora si è disturbata per venire, quindi facciamo la nostra presentazione. Glielo dobbiamo". Dopo un po' si sparse nel quartiere la notizia che c'era Piero Angela e la sala si riempì oltre misura. Una lezione di vita e di umiltà che non dimenticherò. ([[Alberto Luca Recchi]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Piero Angela, ''A cosa serve la politica?'', Mondadori, Milano, 2011. ISBN 978-88-04-60776-2
*Piero Angela, ''Da zero a tre anni: Come nasce (o si spegne) l'intelligenza'', Garzanti, Milano, 1975.
*Piero Angela, ''Il mio lungo viaggio'', Mondadori, 2017. ISBN 9788852080999
*Piero Angela, ''L'uomo e la marionetta: Il comportamento quotidiano visto attraverso i condizionamenti biologici'', Garzanti, Milano, 1981.
*Piero Angela, ''La macchina per pensare (Alla scoperta del cervello)'', Garzanti, Milano, 1987.
*Piero Angela, ''Nel buio degli anni luce'', Garzanti, Milano, 1986.
*Piero Angela, ''Nel Cosmo alla ricerca della vita'', Garzanti, Milano, 1987.
*Piero Angela e Lorenzo Pinna, ''Perché dobbiamo fare più figli: Le impensabili conseguenze del crollo delle nascite'', Mondadori, Milano, 2008. ISBN 978-88-04-58094-2
*Piero Angela, ''Quark Economia (Per capire un mondo che cambia)'', Garzanti, Milano, 1986.
*Piero Angela, ''Ti amerò per sempre: La scienza dell'amore'', Mondadori, Milano, 2005. ISBN 88-04-51490-6
*Piero Angela, ''[https://books.google.it/books?id=VHdzCQAAQBAJ Tredici miliardi di anni]'', Edizioni Mondadori, 2015. ISBN 8852064974
*Piero Angela, ''Viaggi nella scienza: Il mondo di Quark'', Garzanti, Milano, 1985.
*Piero Angela, ''Viaggio nel mondo del paranormale: Indagine sulla parapsicologia'', Garzanti, Milano, 1986.
==Voci correlate==
*[[Alberto Angela]]
*''[[Dietro le quinte della Storia]]''
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Viaggio nel mondo del paranormale||(1978)}}
{{Pedia|La macchina per pensare||(1983)}}
{{Pedia|Alfa e beta. Dalle stelle all'intelligenza||(1984)}}
{{Pedia|Quark Economia||(1986)}}
{{Pedia|Ti amerò per sempre||(2005)}}
{{Pedia|La sfida del secolo||(2006)}}
{{DEFAULTSORT:Angela, Piero}}
[[Categoria:Divulgatori scientifici italiani]]
[[Categoria:Giornalisti italiani]]
[[Categoria:Personaggi televisivi italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Jennifer Connelly
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Mariomassone
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/* Citazioni di Jennifer Connelly */
wikitext
text/x-wiki
[[File:Jennifer Connelly 2010 TIFF.jpg|thumb|Jennifer Connelly nel 2010]]
{{Premio|Oscar|'''[[A Beautiful Mind]]'''
*Miglior attrice non protagonista (2002)}}
'''Jennifer Lynn Connelly''' (1970 – vivente), attrice statunitense.
==Citazioni di Jennifer Connelly==
*Poco tempo fa, ho pensato, "Okay, cosa potrei guardare con un amica? O con [[Paul Bettany|Paul]], per esempio". Pensai, forse, qualcosa come ''[[Phenomena]]'', perché avevo tredici anni. All'inizio della nostra relazione, Paul voleva davvero guardarlo. Ma io non ho potuto. Dal momento in cui ha iniziato, gli passai sopra la testa cercando di coprirla, "No, no, no, spegnilo!". Non ce la facevo.<ref>Citato in [https://movieweb.com/exclusive-jennifer-connelly-talks-dark-water/ ''Jennifer Connelly talks Dark Water [Exclusive]''], ''Movieweb.com'', 9 giugno 2005.</ref>
:''I thought, not too long ago, "Okay, what could I watch with a friend? Or with Paul, for example." I thought, maybe, something like Phenomena, because I was thirteen, and it's a horror film. Paul, early in our relationship, really wanted to see it. But I couldn't. As soon as it came on, I just went over the top of his head trying to cover it, "No, no, no, shut it off!" I couldn't handle it.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Lavorare con lo scimpanzé mi ha distrutto. [...] Ero una grande appassionata di primati da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] Successivamente s'imbestialiva con me, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Che ci crediate o no, quello era uno di quei film in cui per una volta ci ho messo cuore e anima. I miei genitori volevano rifiutare il ruolo, ma mi sono offesa a morte e ho continuato a creare problemi finché non hanno accettato. Ho conosciuto Argento, mi è piaciuto subito e volevo andare in Italia perché era lì che si girava il film.<ref>Citato in ''[https://www.sueddeutsche.de/kultur/interview-ich-glaube-an-geister-1.424100 "Ich glaube an Geister"]'', ''sueddeutsche.de'', 17 maggio 2010.</ref>
:''Das war so ein Film, ob Sie es glauben oder nicht, wo ich ausnahmsweise mit Leib und Seele dabei war. Meine Eltern wollten die Rolle ablehnen, aber ich war tödlich beleidigt und habe so lange Ärger gemacht, bis sie einwilligten. Ich hatte Argento getroffen, ich mochte ihn sofort, und ich wollte nach Italien, denn dort wurde gedreht.''
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,1000_01_1985_0028_0027_13837833/ Per Jennifer orrore e coraggio]''|Intervista di Fulvia Caprara su ''[[Phenomena]]'', ''La Stampa'', 5 febbraio 1985}}
*Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero.
*Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare.
*Quando non studio vado al cinema, o a trovare i miei nonni in campagna. Mi piace moltissimo scrivere, ma non leggere, ascoltare musica di gruppi come i Depeche Mode e i Talking Heads, fare passeggiate in bicicletta.
{{Int|''I.H. Magazine'', a cura di Alessandro De Simone, 6 luglio 2005}}
*{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} Nell'horror giapponese la cosa più interessante è il fatto che la minaccia è sempre un qualcosa che è dentro noi stessi, una concezione della paura molto più sofisticata e sottile.
*Non so se succeda a tutte le mamme, ma quando vuoi bene ai tuoi figli, finisce che ti affezioni anche a quelli degli altri. Te ne accorgi quando sei al parco, dove tutte le madri prestano attenzione che ogni bambino non si faccia del male.
*{{NDR|A proposito di ''[[Dark Water (film 2005)|Dark Water]]''}} L'[[acqua]] sa nascondere molto bene le cose e sa essere molto violenta, ma è anche alla base stessa della vita, così come l'acqua può portare via quella stessa vita. Si tratta di tutta una serie di connessioni e qualità intrinseche, come il suo essere un elemento isolante: quando piove, apri l'[[ombrello]] che ti protegge, ma che ti isola da tutto quello che ti circonda.
*{{NDR|A proposito di ''[[Requiem for a Dream]]''}} Se ambienti un [[film]] in un bosco ti senti isolato, ma l'inquietudine che ti può dare la città è unica. Sei circondato da tanta gente, ma tutto è anonimo, ognuno pensa solo per se stesso. Questo è la vera forza delle location.
==Filmografia==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[C'era una volta in America]]'' (1984)
*''[[Phenomena]]'' (1985)
*''[[Requiem for a Dream]]'' (2000)
*''[[A Beautiful Mind]]'' (2001)
*''[[Hulk (film)|Hulk]]'' (2003)
*''[[Blood Diamond - Diamanti di sangue]]'' (2006)
*''[[Ultimatum alla Terra (film 2008)|Ultimatum alla Terra]]'' (2008)
*''[[La verità è che non gli piaci abbastanza]]'' (2009)
*''[[Il dilemma]]'' (2011)
*''[[Storia d'inverno]]'' (2014)
*''[[Noah (film 2014)|Noah]]'' (2014)
{{div col end}}
===Serie televisive===
*''[[Snowpiercer (serie televisiva)|Snowpiercer]]'' (2020 - in corso)
===Doppiaggio===
*''[[9 (film 2009)|9]]'' (2009)
==Voci correlate==
*[[Paul Bettany]], marito
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Portale|donne}}
{{DEFAULTSORT:Connelly, Jennifer}}
[[Categoria:Attori statunitensi]]
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Sin City (film)
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/* Dialoghi */
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text/x-wiki
{{Film
|dimensioneimmagine= 200
|immagine= Sin city logo.png
|didascalia=
|titoloitaliano= Sin City
|titolooriginale= Frank Miller's Sin City
|paese= USA
|anno= 2005
|genere= Poliziesco/Pulp
|regista= [[Robert Rodríguez]],<br />[[Frank Miller]]
|soggetto= dal fumetto di [[Frank Miller]]
|sceneggiatore= [[Robert Rodríguez]],<br />[[Frank Miller]]
|attori=
*[[Bruce Willis]]: Ispettore Hartigan
*[[Mickey Rourke]]: Marv
*[[Jessica Alba]]: Nancy Callahan
*[[Clive Owen]]: Dwight McCarthy
*[[Nick Stahl]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
*[[Powers Boothe]]: Senatore Roark
*[[Rutger Hauer]]: Cardinale Roark
*[[Elijah Wood]]: Kevin
*[[Rosario Dawson]]: Gail
*[[Benicio del Toro]]: Jackie Boy
*[[Jaime King]]: Goldie/Wendy
*[[Devon Aoki]]: Miho
*[[Brittany Murphy]]: Shellie
*[[Michael Clarke Duncan]]: Manute
*[[Carla Gugino]]: Lucille
*[[Alexis Bledel]]: Becky
*[[Michael Madsen]]: Bob
*[[Frank Miller]]: Prete
|doppiatoriitaliani =
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Hartigan
* [[Roberto Draghetti]]: Marv
* [[Myriam Catania]]: Nancy Callahan
* [[Virginia Brunetti]]: Nancy a 11 anni
* [[Fabio Boccanera]]: Dwight McCarthy
* [[Massimiliano Alto]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
* [[Carlo Sabatini]]: Senatore Roark
* [[Stefano De Sando]]: Cardinale Roark
* [[Francesca Fiorentini]]: Gail
* [[Massimo Corvo]]: Jackie Boy
* [[Barbara De Bortoli]]: Goldie/Wendy
* [[Domitilla D'Amico]]: Shellie
* [[Alessandro Rossi]]: Manute
* [[Daniela Calò]]: Lucille
* [[Federica De Bortoli]]: Becky
* [[Francesco Pannofino]]: Bob
* [[Stefano Miceli]]: Prete
|note=
*[[Quentin Tarantino]] ha diretto una delle scene del film
}}
'''''Sin City''''', film statunitense del 2005 con [[Bruce Willis]], di [[Robert Rodríguez]] e [[Frank Miller]], basato su una serie di fumetti di quest'ultimo.
==Frasi==
*Trema nel vento come l'ultima foglia di un albero morente. Lascio che senta i miei passi. Si irrigidisce solo un attimo.
*Gli tolgo le sue armi... <br> {{NDR|spara alla mano e ai genitali di Roark}} ...tutte e due. ('''Hartigan''')
*La morte del vecchio per la vita della bambina.. uno scambio equo...! ('''Hartigan''')
*Profuma come profumano gli angeli. ('''Marv''')
* E quando scoprirò chi è stato, non sarà rapido e indolore come è stato per te. Sarà un'agonia brutta da guardare, come so uccidere io. ('''Marv''')
*...e quando i suoi occhi si spegneranno, l'inferno in cui lo spedirò gli sembrerà un paradiso. Ti amo Goldie. ('''Marv''')
*Il vero inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perché esisti. C'è voluta una donna gentile con me morta ammazzata, ma ne sono fuori. ('''Marv''')
*Gran bel taglio il tuo impermeabile! ('''Marv''')
*Adoro i sicari... gli puoi fare quello che vuoi, senza rimorso. ('''Marv''')
*Qui [[sangue]] chiama sangue, e a galloni. ('''Marv''')
*Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto. ('''Marv''')
*Con i muscoli che mi fanno mille promesse di altrettanti dolori. ('''Marv''')
*Donne... a volte si devono solo sfogare. Lacrime a fiumi e poi è tutto passato! ('''Marv''')
*Ah si? Sapessi che sbaglio hai commesso tu... non hai scaricato. ('''Dwight''')
*Stronzo è stronzo, morto è morto, parlare parla ma è un'allucinazione, ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione. ('''Dwight''')
*Buonasera, agente. Io non ho bisogno di presentazioni, no? Tu leggi i giornali, e poi siamo sotto elezioni, avrai visto la mia faccia ovunque. Sai bene chi sono e che mezzi ho... e li userò, Hartigan. Li userò tutti contro di te. A mio figlio hai staccato un orecchio, un braccio e, non contento, gli hai staccato anche le palle e l'uccello! Ora è in coma, e forse dicono che non ne uscirà mai. Il mio ragazzo... poteva essere il primo Roark presidente degli Stati Uniti, ma tu l'hai trasformato in un decerebrato senza attributi! Tirare quel grilletto ti ha fatto sentire potente? No. Il potere non te lo dà un distintivo... o una pistola: il potere te lo danno le bugie! Grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te! Se riesci a far accettare a tutti quello che, in cuor loro, sanno essere falso... li tieni per le palle! Ci sono, mettiamo... cinquecento persone in questo ospedale? {{NDR|punta la pistola a Hartigan]}} Ti potrei riempire di proiettili, adesso, senza che nemmeno mi arrestino. Mentirebbero tutti per me, tutti quelli che contano. Altrimenti, tutte le loro bugie sulle quali si regge Sin City crollerebbero miseramente come un castello di carte! Eh eh eh! Ma io ti voglio in piena salute e in forma! Ti pago perfino di tasca mia un'operazione chirurgica per quel catorcio di cuore che hai! Ti resta da vivere ancora molto tempo, te l'assicuro! Ti sbatteranno dentro per aver stuprato una puttanella... e sparato a mio figlio. E passerai il resto della tua vita in prigione, disonorato, distrutto... e solo. Tua moglie? Tu dille la verità ed è morta. Tu dì la verità a qualcuno ed è morto. ('''Senatore Roark''')
*I più pensano che Marv sia pazzo. Ha solo avuto la sfiga nera di nascere nel secolo sbagliato. Si sarebbe sentito a casa su un antico campo di battaglia a sventolare un'ascia in faccia a qualcuno, o in un'arena romana a fare a spadate con altri gladiatori come lui... Ne avrebbe avute di ragazze come Nancy all'epoca! ('''Dwight a proposito di Marv''')
*Il fuoco, pupa, ci consumerà entrambi. Il nostro non è un fuoco che appartiene a questo mondo.. La mia guerriera, la mia valchiria. Sarai sempre mia, sempre... e mai. ('''Dwight''')
*Gli sbirri non sono la legge nella città vecchia. Qui la legge sono le signore: belle e spietate; se hai i soldi in tasca e stai alle regole, ti faranno toccare il cielo con un dito, ma se sgarri, sei cadavere. ('''Dwight''')
*Succhiati questa, stupida troia! ('''Mercenario''' lanciando una granata alla prostituta Miho)
*Sta' zitto, Jackie Boy. Sei morto, non sei che un allucinazione, quindi sta' zitto. ('''Dwight''')
*Ciao. Sono il nuovo ragazzo di Shellie e sono fuori di testa. Tu prova solo a parlare a Shellie, solo a pensarne il nome, e ti affetto in modo tale che poi con le donne ci giochi a carte al massimo. ('''Dwight''' a Jackie Boy)
*Miho, sei un angelo, sei una santa, sei Madre Teresa, sei Elvis. Sei Dio. E se fossi arrivata circa 10 minuti fa avremmo ancora la testa di Jackie Boy. ('''Dwight''', dopo che Miho lo ha salvato)
*Non sapete fare di meglio, mammolette? ('''Marv'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Tieni le mani a posto e zitto, o ti taglio quel bozzetto peloso! ('''Shellie''' a un amico di Jackie Boy)
*Bambolina, ho passato una bella giornata di merda. Sono riuscito a prendere schiaffi da tutte le parti. Ma farmi scaricare da una battona quando ho denaro duramente sudato con cui pagarla... be'... c'è veramente un limite a tutto. ('''Jackie Boy''' a Becky)
*Stai commettendo un grande sbaglio, amico... un grande sbaglio. ('''Jackie Boy''' a Dwight)
*Il mio uomo riuscirà a cavarsela. Lui sempre riesce a cavarsela. ('''Gail''' parlando di Dwight)
*È morto. Solo è troppo scemo per capirlo. ('''Gail''' parlando di Jackie Boy)
*A te non serve una donna, a te serve dormire. Non la reggi una donna nello stato in cui sei. ('''Becky''' a Jackie Boy)
*Sei pazza! Potevi squarciarmi la gola, troia psicopatica! ('''Becky''' a Gail)
*Uccidilo per me, Marv. Uccidimelo. ('''Wendy''')
*La vita del vecchio per quella della ragazza. Uno scambio equo. Ti amo, Nancy. ('''Detective John Hartigan''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, non sparate, vi prego. Sono il suo funzionario di sorveglianza. è svenuto e disarmato: non c'è bisogno di ucciderlo. ('''Lucille'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Ti ho detto: non ti impicciare! Non ci vedo. Che succede ('''Jackie Boy'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Hai ucciso i miei. Forse non te l'hanno detto: non dare mai a un irlandese un motivo di vendetta. ('''Brian'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Non parlare, o ti impiombo! ('''Schutz''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, McCarthy, maledetto stronzo! ('''Manute''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
==Dialoghi==
*'''Cardinale Roark''': Ti darà qualche soddisfazione uccidere un vecchio solo e indifeso...? <br /> '''Marv''': Ucciderti, no. Nessuna soddisfazione. Ma tutto quello che viene prima... me lo godo. <br/>'''Cardinale Roark'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Kevin... Si va a casa, andiamo! <br /> '''Marv''': Ora puoi urlare quanto vuoi.
*'''Marv''': Se continui a fare il vago così vorrà dire che divento molto cattivo. <br/>'''Sicario'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: è stato Telly...Telly Stern, a passarmi l'incarico. Lavora in una sala da biliardo, il Triple Ace Club. <br/>'''Marv''': Grazie ancora! {{NDR|Lo uccide con un colpo di pistola}}
*'''Jackie Boy''': Stai fumando, eh amico? <br /> '''Dwight''': Stai zitto Jackie Boy. Sei [[morte|morto]], non sei che un'[[allucinazione]], quindi sta zitto. <br /> '''Jackie Boy''': Ahhh, la dice lunga sul tuo stato mentale: stai li che senti le voci, stai li con i nervi scossi... stai li che fumi eheh! Lo sai anche tuuuuuu: nessuno smette mai sul serio... salta fuori il fumatore quando le cose non vanno. E per te le cose non vanno proprio, no. <br /> '''Dwight''': Io sto bene tu stai zitto. <br /> '''Jackie Boy''': ...guarda guarda laaaaa. Oh! Le puttane ti hanno inguaiato! Cosa fai quando finisci la benzina, chiami il carro attrezzi? Sei un gonzo con le pupe! Non arriverai mai ai pozzi eheheh. <br /> '''Dwight''': Sta zitto. Ce la faccio. <br /> '''Jackie Boy''': Non direi, se non tieni d'occhio la strada. OCCHIO! {{NDR|Dwight schiva all'ultimo una macchina, accorgendosi di stare andando contromano. Nel frattempo per la brusca sterzata, la testa di Jackie Boy si appoggia alla spalla destra di Dwight.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh, che bellezza: sembra uno di quei film coi due amici nemici. <br /> '''Dwight''': STAI ZITTO! <br /> '''Jackie Boy''': Eheh! Eheh! <br /> {{NDR|Da dietro la macchina due lampeggianti di una moto della polizia si accendono.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh! Sei fregato amico! È finita... hai fallito... <br /> '''Dwight''': Stavolta non riesco a dirgli di stare zitto... Stronzo è stronzo... morto è morto... parlare parla, ma è un'allucinazione... ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione.
*'''Dallas'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Eccoli la: che facciamo? <br/>'''Dwjght''': Li fermiamo, Dallas.
*'''Il Bastardo Giallo''': Riconosci la mia [[voce]] Hartigan? Riconosci la mia voce brutta merda di uno sbirro?! Sono cambiato ma scommetto che riconosci la mia voce. <br /> '''Hartigan''': Sì. Riconosco la tua voce... Junior.
*'''Stuka''': Lo sapevo che c'era un motivo per alzarmi stamattina! {{NDR|Viene trafitto allo stomaco da una freccia di Miho}} Ehi, Ehi! <br/>'''Scagnozzo di Manute''': Nessuno, non si vede nessuno! <br/>'''Stuka''': Avete visto? Mi ha trapassato! Ragazzi, guardate. <br/>'''Schutz''': {{NDR|osservando la freccia}} C'è avvolto qualcosa, sembra un bigliettino. <br/>'''Manute''': Datemelo. <br/>'''Schutz''': {{NDR|Rivolto a Stuka, mentre toglie il biglietto}} Scusa. <br/>'''Stuka''': Da parte a parte, è incredibile. Ragazzi, guardate!<br/>'''Manute''': {{NDR|Leggendo il biglietto}} "La testa del poliziotto per la donna". <br/>'''Stuka''': Comincia a far male. <br/>'''Manute''': Andiamo, fuori tutti. E con le donne! <br/>'''Stuka''': Ragazzi, non è che si può avere un dottore? <br/>'''Manute''':McCarthy. Sciocco. <br/>'''Stuka''': {{NDR|Tutti escono dalla stanza, abbandonandolo}}{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ehi, ragazzi? {{NDR|Miho lo uccide}}
*'''Il Sacerdote''': Quante volte hai peccato, figliolo? <br /> '''Marv''': Be', padre, non voglio farle fare le ore piccole, quindi la informerò sull'ultima infornata... Queste mani sono macchiate di sangue. <br /> '''Il Sacerdote''': Tu parli in senso figurato. <br /> '''Marv''': Quando voglio sapere una cosa, vado a cercare qualcuno che ne sappia più di me e gliela chiedo. A volte però, ci vado pesante: tanto per farle un esempio, ho ucciso tre uomini stasera, torturati prima. È stato come scalare la catena alimentare. I primi due erano solo dei pesci piccoli, ma è stato Connelly {{NDR|Marv tira fuori la pistola}} che li ha pagati a indicarmi lei, padre. <br /> '''Il Sacerdote''': Buon dio, ma siamo nella casa del Signore! <br /> '''Marv''': Mi dia un dannato nome. <br /> '''Il Sacerdote''': Roark. <br /> '''Marv''': Lei sfida la sorte, padre, a dirmi stronzate del genere. Non può essere lui. <br /> '''Il Sacerdote'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: C'è una fattoria fra North Cross e Lennox. È tutto lì. Scoprilo da solo. E già che ci sei, chiediti se, vale la pena di crepare per il cadavere di una donnaccia. {{NDR|Marv gli spara}}<br /> '''Marv''': Di crepare {{NDR| Gli spara di nuovo}}<br /> '''Marv''': Di ammazzare {{NDR| Gli spara un'altra volta}}<br /> '''Marv''': Di bruciare all'Inferno. Amen.
*'''Il Bastardo Giallo'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Sta arrivando: farà male! <br/>'''Hartigan''': Mai quanto questo! {{NDR|lo pugnala}}
*'''Gail''': Quelli della Chrysler al minimo sbaglio vedranno Miho in azione... sta ''smaniando'' di fare pratica.<br/>'''Dwight''': Gail guida il mio sguardo sul folletto appollaiato sul bordo del tetto. Letale piccola Miho.
*{{NDR|Dwight dà uno schiaffo a Gail, le ragazze - Miho prima fra tutte - sono pronte ad attaccarlo ad un cenno di lei}}<br/>'''Gail''': Bastardo! Non ricordavo quanto eri veloce...<br/>{{NDR|Gail lo guarda per un attimo, poi lo bacia con passione}}<br/>'''Dwight''': La mia guerriera. Quasi mi strappa la testa di netto, spingendo la mia bocca nella sua tanto da farmi male. Un'esplosione che spazza via tutti quei monotoni grigi anni passati da quell'unica notte di fuoco in cui fu mia. {{NDR|Si volta rivolgendosi alle altre ragazze}} Tettuccio rigido e un motore decente e soprattutto un grande bagagliaio... {{NDR|Ritorna a rivolgersi a Gail}} Ti amerò sempre baby.<br/> '''Gail''': Sempre... e mai.
*'''Jackie Boy''': Ehi pupa, salta su, ti portiamo noi. <br /> '''Becky''': Oh amore, io faccio il turno di giorno ed è stato pesante. Mettici anche che non faccio ammucchiate. <br /> '''Jackie Boy''': Sali pupa, dai solo per parlare. <br /> '''Becky''': Non faccio nemmeno chiacchierate.
*'''Marv''': Toglitelo {{NDR|riferendosi all'impermeabile}}.<br />'''Sicario''' {{NDR|ferito allo stomaco}}: C... Come?<br />'''Marv''': Un impermeabile così bello e ci sanguini sopra?
'''Il Bastardo Giallo''' {{NDR|al telefono}}: Clark, sono io. Ho qui un cadavere da venire a prendere. E devi organizzarmi un festino. La ragazza ce l'ho già, cretino. Ehi, che sia tutto perfetto o lo dico a papà! I ferri li voglio puliti e affilati. Che sia tutto pronto, tutto perfetto! {{NDR|Chiude la chiamata e si rivolge ad Hartigan}} Posso fare tutto quello che mi pare, come mi pare, quando mi pare! Ah, mio padre... Lo amerei se non lo odiassi! Ha speso una fortuna per pagare gli specialisti incaricati di ridarmi l-attrezzatura che mi avevi estirpato tra le cosce. Perché il vecchiaccio potesse coltivare qualche speranza di avere un nipotino. Va detto che come vedi c'è qualche... effetto collaterale. Non mi lamento però! Ah, senza te tra i piedi ho passato degli anni da favola! E ora mi hai guidato dalla tua cara "Cordelia"... Ci chiedevamo chi ti scrivesse quelle lettere... non lasciava tracce! Ragazza sveglia! E molto carina... molto carina... Certo è un po' vecchiotta per i miei gusti però ci passerò sopra questa volta... <br/> '''Hartigan''': Nancy, non urlare! Qualunque cosa ti faccia non urlare! <br/> '''Il Bastardo Giallo''': Urlerà! Ci passerò la notte a lavorarmi la cara vecchia Nancy! E tu creperai sapendo che è stata tutta colpa tua! Hanno urlato tutte, Hartigan! Dozzine, credimi! Almeno 100! Otto anni ho avuto e le ho fatte urlare tutte! E se ora fossimo in un posto disabitato te lo mostrerei come faccio urlare la cara vecchia Nancy qui! Sarà un grande spettacolo!
*'''Killer''': Becky, ti va di fumare? <br/>'''Becky''' {{NDR|Al telefono con la madre, capendo che l'uomo davanti a lei la ucciderà}} {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Ti voglio bene, mamma.
== Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Sin City''}}
[[Categoria:Film polizieschi]]
[[Categoria:Film thriller]]
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|dimensioneimmagine= 200
|immagine= Sin city logo.png
|didascalia=
|titoloitaliano= Sin City
|titolooriginale= Frank Miller's Sin City
|paese= USA
|anno= 2005
|genere= Poliziesco/Pulp
|regista= [[Robert Rodríguez]],<br />[[Frank Miller]]
|soggetto= dal fumetto di [[Frank Miller]]
|sceneggiatore= [[Robert Rodríguez]],<br />[[Frank Miller]]
|attori=
*[[Bruce Willis]]: Ispettore Hartigan
*[[Mickey Rourke]]: Marv
*[[Jessica Alba]]: Nancy Callahan
*[[Clive Owen]]: Dwight McCarthy
*[[Nick Stahl]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
*[[Powers Boothe]]: Senatore Roark
*[[Rutger Hauer]]: Cardinale Roark
*[[Elijah Wood]]: Kevin
*[[Rosario Dawson]]: Gail
*[[Benicio del Toro]]: Jackie Boy
*[[Jaime King]]: Goldie/Wendy
*[[Devon Aoki]]: Miho
*[[Brittany Murphy]]: Shellie
*[[Michael Clarke Duncan]]: Manute
*[[Carla Gugino]]: Lucille
*[[Alexis Bledel]]: Becky
*[[Michael Madsen]]: Bob
*[[Frank Miller]]: Prete
|doppiatoriitaliani =
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Hartigan
* [[Roberto Draghetti]]: Marv
* [[Myriam Catania]]: Nancy Callahan
* [[Virginia Brunetti]]: Nancy a 11 anni
* [[Fabio Boccanera]]: Dwight McCarthy
* [[Massimiliano Alto]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
* [[Carlo Sabatini]]: Senatore Roark
* [[Stefano De Sando]]: Cardinale Roark
* [[Francesca Fiorentini]]: Gail
* [[Massimo Corvo]]: Jackie Boy
* [[Barbara De Bortoli]]: Goldie/Wendy
* [[Domitilla D'Amico]]: Shellie
* [[Alessandro Rossi]]: Manute
* [[Daniela Calò]]: Lucille
* [[Federica De Bortoli]]: Becky
* [[Francesco Pannofino]]: Bob
* [[Stefano Miceli]]: Prete
|note=
*[[Quentin Tarantino]] ha diretto una delle scene del film
}}
'''''Sin City''''', film statunitense del 2005 con [[Bruce Willis]], di [[Robert Rodríguez]] e [[Frank Miller]], basato su una serie di fumetti di quest'ultimo.
==Frasi==
*Trema nel vento come l'ultima foglia di un albero morente. Lascio che senta i miei passi. Si irrigidisce solo un attimo.
*Gli tolgo le sue armi... <br> {{NDR|spara alla mano e ai genitali di Roark}} ...tutte e due. ('''Hartigan''')
*La morte del vecchio per la vita della bambina.. uno scambio equo...! ('''Hartigan''')
*Profuma come profumano gli angeli. ('''Marv''')
* E quando scoprirò chi è stato, non sarà rapido e indolore come è stato per te. Sarà un'agonia brutta da guardare, come so uccidere io. ('''Marv''')
*...e quando i suoi occhi si spegneranno, l'inferno in cui lo spedirò gli sembrerà un paradiso. Ti amo Goldie. ('''Marv''')
*Il vero inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perché esisti. C'è voluta una donna gentile con me morta ammazzata, ma ne sono fuori. ('''Marv''')
*Gran bel taglio il tuo impermeabile! ('''Marv''')
*Adoro i sicari... gli puoi fare quello che vuoi, senza rimorso. ('''Marv''')
*Qui [[sangue]] chiama sangue, e a galloni. ('''Marv''')
*Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto. ('''Marv''')
*Con i muscoli che mi fanno mille promesse di altrettanti dolori. ('''Marv''')
*Donne... a volte si devono solo sfogare. Lacrime a fiumi e poi è tutto passato! ('''Marv''')
*Ah si? Sapessi che sbaglio hai commesso tu... non hai scaricato. ('''Dwight''')
*Stronzo è stronzo, morto è morto, parlare parla ma è un'allucinazione, ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione. ('''Dwight''')
*Buonasera, agente. Io non ho bisogno di presentazioni, no? Tu leggi i giornali, e poi siamo sotto elezioni, avrai visto la mia faccia ovunque. Sai bene chi sono e che mezzi ho... e li userò, Hartigan. Li userò tutti contro di te. A mio figlio hai staccato un orecchio, un braccio e, non contento, gli hai staccato anche le palle e l'uccello! Ora è in coma, e forse dicono che non ne uscirà mai. Il mio ragazzo... poteva essere il primo Roark presidente degli Stati Uniti, ma tu l'hai trasformato in un decerebrato senza attributi! Tirare quel grilletto ti ha fatto sentire potente? No. Il potere non te lo dà un distintivo... o una pistola: il potere te lo danno le bugie! Grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te! Se riesci a far accettare a tutti quello che, in cuor loro, sanno essere falso... li tieni per le palle! Ci sono, mettiamo... cinquecento persone in questo ospedale? {{NDR|punta la pistola a Hartigan]}} Ti potrei riempire di proiettili, adesso, senza che nemmeno mi arrestino. Mentirebbero tutti per me, tutti quelli che contano. Altrimenti, tutte le loro bugie sulle quali si regge Sin City crollerebbero miseramente come un castello di carte! Eh eh eh! Ma io ti voglio in piena salute e in forma! Ti pago perfino di tasca mia un'operazione chirurgica per quel catorcio di cuore che hai! Ti resta da vivere ancora molto tempo, te l'assicuro! Ti sbatteranno dentro per aver stuprato una puttanella... e sparato a mio figlio. E passerai il resto della tua vita in prigione, disonorato, distrutto... e solo. Tua moglie? Tu dille la verità ed è morta. Tu dì la verità a qualcuno ed è morto. ('''Senatore Roark''')
*I più pensano che Marv sia pazzo. Ha solo avuto la sfiga nera di nascere nel secolo sbagliato. Si sarebbe sentito a casa su un antico campo di battaglia a sventolare un'ascia in faccia a qualcuno, o in un'arena romana a fare a spadate con altri gladiatori come lui... Ne avrebbe avute di ragazze come Nancy all'epoca! ('''Dwight a proposito di Marv''')
*Il fuoco, pupa, ci consumerà entrambi. Il nostro non è un fuoco che appartiene a questo mondo.. La mia guerriera, la mia valchiria. Sarai sempre mia, sempre... e mai. ('''Dwight''')
*Gli sbirri non sono la legge nella città vecchia. Qui la legge sono le signore: belle e spietate; se hai i soldi in tasca e stai alle regole, ti faranno toccare il cielo con un dito, ma se sgarri, sei cadavere. ('''Dwight''')
*Succhiati questa, stupida troia! ('''Mercenario''' lanciando una granata alla prostituta Miho)
*Sta' zitto, Jackie Boy. Sei morto, non sei che un allucinazione, quindi sta' zitto. ('''Dwight''')
*Ciao. Sono il nuovo ragazzo di Shellie e sono fuori di testa. Tu prova solo a parlare a Shellie, solo a pensarne il nome, e ti affetto in modo tale che poi con le donne ci giochi a carte al massimo. ('''Dwight''' a Jackie Boy)
*Miho, sei un angelo, sei una santa, sei Madre Teresa, sei Elvis. Sei Dio. E se fossi arrivata circa 10 minuti fa avremmo ancora la testa di Jackie Boy. ('''Dwight''', dopo che Miho lo ha salvato)
*Non sapete fare di meglio, mammolette? ('''Marv'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Tieni le mani a posto e zitto, o ti taglio quel bozzetto peloso! ('''Shellie''' a un amico di Jackie Boy)
*Bambolina, ho passato una bella giornata di merda. Sono riuscito a prendere schiaffi da tutte le parti. Ma farmi scaricare da una battona quando ho denaro duramente sudato con cui pagarla... be'... c'è veramente un limite a tutto. ('''Jackie Boy''' a Becky)
*Stai commettendo un grande sbaglio, amico... un grande sbaglio. ('''Jackie Boy''' a Dwight)
*Il mio uomo riuscirà a cavarsela. Lui sempre riesce a cavarsela. ('''Gail''' parlando di Dwight)
*È morto. Solo è troppo scemo per capirlo. ('''Gail''' parlando di Jackie Boy)
*A te non serve una donna, a te serve dormire. Non la reggi una donna nello stato in cui sei. ('''Becky''' a Jackie Boy)
*Sei pazza! Potevi squarciarmi la gola, troia psicopatica! ('''Becky''' a Gail)
*Uccidilo per me, Marv. Uccidimelo. ('''Wendy''')
*La vita del vecchio per quella della ragazza. Uno scambio equo. Ti amo, Nancy. ('''Detective John Hartigan''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, non sparate, vi prego. Sono il suo funzionario di sorveglianza. è svenuto e disarmato: non c'è bisogno di ucciderlo. ('''Lucille'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Ti ho detto: non ti impicciare! Non ci vedo. Che succede ('''Jackie Boy'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Hai ucciso i miei. Forse non te l'hanno detto: non dare mai a un irlandese un motivo di vendetta. ('''Brian'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Non parlare, o ti impiombo! ('''Schutz''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, McCarthy, maledetto stronzo! ('''Manute''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
==Dialoghi==
*'''Cardinale Roark''': Ti darà qualche soddisfazione uccidere un vecchio solo e indifeso...? <br /> '''Marv''': Ucciderti, no. Nessuna soddisfazione. Ma tutto quello che viene prima... me lo godo. <br/>'''Cardinale Roark'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Kevin... Si va a casa, andiamo! <br /> '''Marv''': Ora puoi urlare quanto vuoi.
*'''Marv''': Se continui a fare il vago così vorrà dire che divento molto cattivo. <br/>'''Sicario'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: è stato Telly...Telly Stern, a passarmi l'incarico. Lavora in una sala da biliardo, il Triple Ace Club. <br/>'''Marv''': Grazie ancora! {{NDR|Lo uccide con un colpo di pistola}}
*'''Jackie Boy''': Stai fumando, eh amico? <br /> '''Dwight''': Stai zitto Jackie Boy. Sei [[morte|morto]], non sei che un'[[allucinazione]], quindi sta zitto. <br /> '''Jackie Boy''': Ahhh, la dice lunga sul tuo stato mentale: stai li che senti le voci, stai li con i nervi scossi... stai li che fumi eheh! Lo sai anche tuuuuuu: nessuno smette mai sul serio... salta fuori il fumatore quando le cose non vanno. E per te le cose non vanno proprio, no. <br /> '''Dwight''': Io sto bene tu stai zitto. <br /> '''Jackie Boy''': ...guarda guarda laaaaa. Oh! Le puttane ti hanno inguaiato! Cosa fai quando finisci la benzina, chiami il carro attrezzi? Sei un gonzo con le pupe! Non arriverai mai ai pozzi eheheh. <br /> '''Dwight''': Sta zitto. Ce la faccio. <br /> '''Jackie Boy''': Non direi, se non tieni d'occhio la strada. OCCHIO! {{NDR|Dwight schiva all'ultimo una macchina, accorgendosi di stare andando contromano. Nel frattempo per la brusca sterzata, la testa di Jackie Boy si appoggia alla spalla destra di Dwight.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh, che bellezza: sembra uno di quei film coi due amici nemici. <br /> '''Dwight''': STAI ZITTO! <br /> '''Jackie Boy''': Eheh! Eheh! <br /> {{NDR|Da dietro la macchina due lampeggianti di una moto della polizia si accendono.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh! Sei fregato amico! È finita... hai fallito... <br /> '''Dwight''': Stavolta non riesco a dirgli di stare zitto... Stronzo è stronzo... morto è morto... parlare parla, ma è un'allucinazione... ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione.
*'''Dallas'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Eccoli la: che facciamo? <br/>'''Dwjght''': Li fermiamo, Dallas.
*'''Il Bastardo Giallo''': Riconosci la mia [[voce]] Hartigan? Riconosci la mia voce brutta merda di uno sbirro?! Sono cambiato ma scommetto che riconosci la mia voce. <br /> '''Hartigan''': Sì. Riconosco la tua voce... Junior.
*'''Stuka''': Lo sapevo che c'era un motivo per alzarmi stamattina! {{NDR|Viene trafitto allo stomaco da una freccia di Miho}} Ehi, Ehi! <br/>'''Scagnozzo di Manute''': Nessuno, non si vede nessuno! <br/>'''Stuka''': Avete visto? Mi ha trapassato! Ragazzi, guardate. <br/>'''Schutz''': {{NDR|osservando la freccia}} C'è avvolto qualcosa, sembra un bigliettino. <br/>'''Manute''': Datemelo. <br/>'''Schutz''': {{NDR|Rivolto a Stuka, mentre toglie il biglietto}} Scusa. <br/>'''Stuka''': Da parte a parte, è incredibile. Ragazzi, guardate!<br/>'''Manute''': {{NDR|Leggendo il biglietto}} "La testa del poliziotto per la donna". <br/>'''Stuka''': Comincia a far male. <br/>'''Manute''': Andiamo, fuori tutti. E con le donne! <br/>'''Stuka''': Ragazzi, non è che si può avere un dottore? <br/>'''Manute''':McCarthy. Sciocco. <br/>'''Stuka''': {{NDR|Tutti escono dalla stanza, abbandonandolo}}{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ehi, ragazzi? {{NDR|Miho lo uccide}}
*'''Il Sacerdote''': Quante volte hai peccato, figliolo? <br /> '''Marv''': Be', padre, non voglio farle fare le ore piccole, quindi la informerò sull'ultima infornata... Queste mani sono macchiate di sangue. <br /> '''Il Sacerdote''': Tu parli in senso figurato. <br /> '''Marv''': Quando voglio sapere una cosa, vado a cercare qualcuno che ne sappia più di me e gliela chiedo. A volte però, ci vado pesante: tanto per farle un esempio, ho ucciso tre uomini stasera, torturati prima. È stato come scalare la catena alimentare. I primi due erano solo dei pesci piccoli, ma è stato Connelly {{NDR|Marv tira fuori la pistola}} che li ha pagati a indicarmi lei, padre. <br /> '''Il Sacerdote''': Buon dio, ma siamo nella casa del Signore! <br /> '''Marv''': Mi dia un dannato nome. <br /> '''Il Sacerdote''': Roark. <br /> '''Marv''': Lei sfida la sorte, padre, a dirmi stronzate del genere. Non può essere lui. <br /> '''Il Sacerdote'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: C'è una fattoria fra North Cross e Lennox. È tutto lì. Scoprilo da solo. E già che ci sei, chiediti se, vale la pena di crepare per il cadavere di una donnaccia. {{NDR|Marv gli spara}}<br /> '''Marv''': Di crepare {{NDR| Gli spara di nuovo}}<br /> '''Marv''': Di ammazzare {{NDR| Gli spara un'altra volta}}<br /> '''Marv''': Di bruciare all'Inferno. Amen.
*'''Il Bastardo Giallo'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Sta arrivando: farà male! <br/>'''Hartigan''': Mai quanto questo! {{NDR|lo pugnala}}
*'''Gail''': Quelli della Chrysler al minimo sbaglio vedranno Miho in azione... sta ''smaniando'' di fare pratica.<br/>'''Dwight''': Gail guida il mio sguardo sul folletto appollaiato sul bordo del tetto. Letale piccola Miho.
*{{NDR|Dwight dà uno schiaffo a Gail, le ragazze - Miho prima fra tutte - sono pronte ad attaccarlo ad un cenno di lei}}<br/>'''Gail''': Bastardo! Non ricordavo quanto eri veloce...<br/>{{NDR|Gail lo guarda per un attimo, poi lo bacia con passione}}<br/>'''Dwight''': La mia guerriera. Quasi mi strappa la testa di netto, spingendo la mia bocca nella sua tanto da farmi male. Un'esplosione che spazza via tutti quei monotoni grigi anni passati da quell'unica notte di fuoco in cui fu mia. {{NDR|Si volta rivolgendosi alle altre ragazze}} Tettuccio rigido e un motore decente e soprattutto un grande bagagliaio... {{NDR|Ritorna a rivolgersi a Gail}} Ti amerò sempre baby.<br/> '''Gail''': Sempre... e mai.
*'''Jackie Boy''': Ehi pupa, salta su, ti portiamo noi. <br /> '''Becky''': Oh amore, io faccio il turno di giorno ed è stato pesante. Mettici anche che non faccio ammucchiate. <br /> '''Jackie Boy''': Sali pupa, dai solo per parlare. <br /> '''Becky''': Non faccio nemmeno chiacchierate.
*'''Marv''': Toglitelo {{NDR|riferendosi all'impermeabile}}.<br />'''Sicario''' {{NDR|ferito allo stomaco}}: C... Come?<br />'''Marv''': Un impermeabile così bello e ci sanguini sopra?
*'''Il Bastardo Giallo''' {{NDR|al telefono}}: Clark, sono io. Ho qui un cadavere da venire a prendere. E devi organizzarmi un festino. La ragazza ce l'ho già, cretino. Ehi, che sia tutto perfetto o lo dico a papà! I ferri li voglio puliti e affilati. Che sia tutto pronto, tutto perfetto! {{NDR|Chiude la chiamata e si rivolge ad Hartigan}} Posso fare tutto quello che mi pare, come mi pare, quando mi pare! Ah, mio padre... Lo amerei se non lo odiassi! Ha speso una fortuna per pagare gli specialisti incaricati di ridarmi l-attrezzatura che mi avevi estirpato tra le cosce. Perché il vecchiaccio potesse coltivare qualche speranza di avere un nipotino. Va detto che come vedi c'è qualche... effetto collaterale. Non mi lamento però! Ah, senza te tra i piedi ho passato degli anni da favola! E ora mi hai guidato dalla tua cara "Cordelia"... Ci chiedevamo chi ti scrivesse quelle lettere... non lasciava tracce! Ragazza sveglia! E molto carina... molto carina... Certo è un po' vecchiotta per i miei gusti però ci passerò sopra questa volta... <br/> '''Hartigan''': Nancy, non urlare! Qualunque cosa ti faccia non urlare! <br/> '''Il Bastardo Giallo''': Urlerà! Ci passerò la notte a lavorarmi la cara vecchia Nancy! E tu creperai sapendo che è stata tutta colpa tua! Hanno urlato tutte, Hartigan! Dozzine, credimi! Almeno 100! Otto anni ho avuto e le ho fatte urlare tutte! E se ora fossimo in un posto disabitato te lo mostrerei come faccio urlare la cara vecchia Nancy qui! Sarà un grande spettacolo!
*'''Killer''': Becky, ti va di fumare? <br/>'''Becky''' {{NDR|Al telefono con la madre, capendo che l'uomo davanti a lei la ucciderà}} {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Ti voglio bene, mamma.
== Altri progetti==
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[[Categoria:Film polizieschi]]
[[Categoria:Film thriller]]
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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*[[Mickey Rourke]]: Marv
*[[Jessica Alba]]: Nancy Callahan
*[[Clive Owen]]: Dwight McCarthy
*[[Nick Stahl]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
*[[Powers Boothe]]: Senatore Roark
*[[Rutger Hauer]]: Cardinale Roark
*[[Elijah Wood]]: Kevin
*[[Rosario Dawson]]: Gail
*[[Benicio del Toro]]: Jackie Boy
*[[Jaime King]]: Goldie/Wendy
*[[Devon Aoki]]: Miho
*[[Brittany Murphy]]: Shellie
*[[Michael Clarke Duncan]]: Manute
*[[Carla Gugino]]: Lucille
*[[Alexis Bledel]]: Becky
*[[Michael Madsen]]: Bob
*[[Frank Miller]]: Prete
|doppiatoriitaliani =
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Hartigan
* [[Roberto Draghetti]]: Marv
* [[Myriam Catania]]: Nancy Callahan
* [[Virginia Brunetti]]: Nancy a 11 anni
* [[Fabio Boccanera]]: Dwight McCarthy
* [[Massimiliano Alto]]: Rourk Jr./Bastardo giallo
* [[Carlo Sabatini]]: Senatore Roark
* [[Stefano De Sando]]: Cardinale Roark
* [[Francesca Fiorentini]]: Gail
* [[Massimo Corvo]]: Jackie Boy
* [[Barbara De Bortoli]]: Goldie/Wendy
* [[Domitilla D'Amico]]: Shellie
* [[Alessandro Rossi]]: Manute
* [[Daniela Calò]]: Lucille
* [[Federica De Bortoli]]: Becky
* [[Francesco Pannofino]]: Bob
* [[Stefano Miceli]]: Prete
|note=
*[[Quentin Tarantino]] ha diretto una delle scene del film
}}
'''''Sin City''''', film statunitense del 2005 con [[Bruce Willis]], di [[Robert Rodríguez]] e [[Frank Miller]], basato su una serie di fumetti di quest'ultimo.
==Frasi==
*Trema nel vento come l'ultima foglia di un albero morente. Lascio che senta i miei passi. Si irrigidisce solo un attimo.
*Gli tolgo le sue armi... <br> {{NDR|spara alla mano e ai genitali di Roark}} ...tutte e due. ('''Hartigan''')
*La morte del vecchio per la vita della bambina.. uno scambio equo...! ('''Hartigan''')
*Profuma come profumano gli angeli. ('''Marv''')
* E quando scoprirò chi è stato, non sarà rapido e indolore come è stato per te. Sarà un'agonia brutta da guardare, come so uccidere io. ('''Marv''')
*...e quando i suoi occhi si spegneranno, l'inferno in cui lo spedirò gli sembrerà un paradiso. Ti amo Goldie. ('''Marv''')
*Il vero inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perché esisti. C'è voluta una donna gentile con me morta ammazzata, ma ne sono fuori. ('''Marv''')
*Gran bel taglio il tuo impermeabile! ('''Marv''')
*Adoro i sicari... gli puoi fare quello che vuoi, senza rimorso. ('''Marv''')
*Qui [[sangue]] chiama sangue, e a galloni. ('''Marv''')
*Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto. ('''Marv''')
*Con i muscoli che mi fanno mille promesse di altrettanti dolori. ('''Marv''')
*Donne... a volte si devono solo sfogare. Lacrime a fiumi e poi è tutto passato! ('''Marv''')
*Ah si? Sapessi che sbaglio hai commesso tu... non hai scaricato. ('''Dwight''')
*Stronzo è stronzo, morto è morto, parlare parla ma è un'allucinazione, ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione. ('''Dwight''')
*Buonasera, agente. Io non ho bisogno di presentazioni, no? Tu leggi i giornali, e poi siamo sotto elezioni, avrai visto la mia faccia ovunque. Sai bene chi sono e che mezzi ho... e li userò, Hartigan. Li userò tutti contro di te. A mio figlio hai staccato un orecchio, un braccio e, non contento, gli hai staccato anche le palle e l'uccello! Ora è in coma, e forse dicono che non ne uscirà mai. Il mio ragazzo... poteva essere il primo Roark presidente degli Stati Uniti, ma tu l'hai trasformato in un decerebrato senza attributi! Tirare quel grilletto ti ha fatto sentire potente? No. Il potere non te lo dà un distintivo... o una pistola: il potere te lo danno le bugie! Grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te! Se riesci a far accettare a tutti quello che, in cuor loro, sanno essere falso... li tieni per le palle! Ci sono, mettiamo... cinquecento persone in questo ospedale? {{NDR|punta la pistola a Hartigan]}} Ti potrei riempire di proiettili, adesso, senza che nemmeno mi arrestino. Mentirebbero tutti per me, tutti quelli che contano. Altrimenti, tutte le loro bugie sulle quali si regge Sin City crollerebbero miseramente come un castello di carte! Eh eh eh! Ma io ti voglio in piena salute e in forma! Ti pago perfino di tasca mia un'operazione chirurgica per quel catorcio di cuore che hai! Ti resta da vivere ancora molto tempo, te l'assicuro! Ti sbatteranno dentro per aver stuprato una puttanella... e sparato a mio figlio. E passerai il resto della tua vita in prigione, disonorato, distrutto... e solo. Tua moglie? Tu dille la verità ed è morta. Tu dì la verità a qualcuno ed è morto. ('''Senatore Roark''')
*I più pensano che Marv sia pazzo. Ha solo avuto la sfiga nera di nascere nel secolo sbagliato. Si sarebbe sentito a casa su un antico campo di battaglia a sventolare un'ascia in faccia a qualcuno, o in un'arena romana a fare a spadate con altri gladiatori come lui... Ne avrebbe avute di ragazze come Nancy all'epoca! ('''Dwight a proposito di Marv''')
*Il fuoco, pupa, ci consumerà entrambi. Il nostro non è un fuoco che appartiene a questo mondo.. La mia guerriera, la mia valchiria. Sarai sempre mia, sempre... e mai. ('''Dwight''')
*Gli sbirri non sono la legge nella città vecchia. Qui la legge sono le signore: belle e spietate; se hai i soldi in tasca e stai alle regole, ti faranno toccare il cielo con un dito, ma se sgarri, sei cadavere. ('''Dwight''')
*Succhiati questa, stupida troia! ('''Mercenario''' lanciando una granata alla prostituta Miho)
*Sta' zitto, Jackie Boy. Sei morto, non sei che un allucinazione, quindi sta' zitto. ('''Dwight''')
*Ciao. Sono il nuovo ragazzo di Shellie e sono fuori di testa. Tu prova solo a parlare a Shellie, solo a pensarne il nome, e ti affetto in modo tale che poi con le donne ci giochi a carte al massimo. ('''Dwight''' a Jackie Boy)
*Miho, sei un angelo, sei una santa, sei Madre Teresa, sei Elvis. Sei Dio. E se fossi arrivata circa 10 minuti fa avremmo ancora la testa di Jackie Boy. ('''Dwight''', dopo che Miho lo ha salvato)
*Non sapete fare di meglio, mammolette? ('''Marv'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Tieni le mani a posto e zitto, o ti taglio quel bozzetto peloso! ('''Shellie''' a un amico di Jackie Boy)
*Bambolina, ho passato una bella giornata di merda. Sono riuscito a prendere schiaffi da tutte le parti. Ma farmi scaricare da una battona quando ho denaro duramente sudato con cui pagarla... be'... c'è veramente un limite a tutto. ('''Jackie Boy''' a Becky)
*Stai commettendo un grande sbaglio, amico... un grande sbaglio. ('''Jackie Boy''' a Dwight)
*Il mio uomo riuscirà a cavarsela. Lui sempre riesce a cavarsela. ('''Gail''' parlando di Dwight)
*È morto. Solo è troppo scemo per capirlo. ('''Gail''' parlando di Jackie Boy)
*A te non serve una donna, a te serve dormire. Non la reggi una donna nello stato in cui sei. ('''Becky''' a Jackie Boy)
*Sei pazza! Potevi squarciarmi la gola, troia psicopatica! ('''Becky''' a Gail)
*Uccidilo per me, Marv. Uccidimelo. ('''Wendy''')
*La vita del vecchio per quella della ragazza. Uno scambio equo. Ti amo, Nancy. ('''Detective John Hartigan''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, non sparate, vi prego. Sono il suo funzionario di sorveglianza. è svenuto e disarmato: non c'è bisogno di ucciderlo. ('''Lucille'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Ti ho detto: non ti impicciare! Non ci vedo. Che succede ('''Jackie Boy'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Hai ucciso i miei. Forse non te l'hanno detto: non dare mai a un irlandese un motivo di vendetta. ('''Brian'''){{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*Non parlare, o ti impiombo! ('''Schutz''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
*No, McCarthy, maledetto stronzo! ('''Manute''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
==Dialoghi==
*'''Cardinale Roark''': Ti darà qualche soddisfazione uccidere un vecchio solo e indifeso...? <br /> '''Marv''': Ucciderti, no. Nessuna soddisfazione. Ma tutto quello che viene prima... me lo godo. <br/>'''Cardinale Roark'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Kevin... Si va a casa, andiamo! <br /> '''Marv''': Ora puoi urlare quanto vuoi.
*'''Marv''': Se continui a fare il vago così vorrà dire che divento molto cattivo. <br/>'''Sicario'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: è stato Telly...Telly Stern, a passarmi l'incarico. Lavora in una sala da biliardo, il Triple Ace Club. <br/>'''Marv''': Grazie ancora! {{NDR|Lo uccide con un colpo di pistola}}
*'''Jackie Boy''': Stai fumando, eh amico? <br /> '''Dwight''': Stai zitto Jackie Boy. Sei [[morte|morto]], non sei che un'[[allucinazione]], quindi sta zitto. <br /> '''Jackie Boy''': Ahhh, la dice lunga sul tuo stato mentale: stai li che senti le voci, stai li con i nervi scossi... stai li che fumi eheh! Lo sai anche tuuuuuu: nessuno smette mai sul serio... salta fuori il fumatore quando le cose non vanno. E per te le cose non vanno proprio, no. <br /> '''Dwight''': Io sto bene tu stai zitto. <br /> '''Jackie Boy''': ...guarda guarda laaaaa. Oh! Le puttane ti hanno inguaiato! Cosa fai quando finisci la benzina, chiami il carro attrezzi? Sei un gonzo con le pupe! Non arriverai mai ai pozzi eheheh. <br /> '''Dwight''': Sta zitto. Ce la faccio. <br /> '''Jackie Boy''': Non direi, se non tieni d'occhio la strada. OCCHIO! {{NDR|Dwight schiva all'ultimo una macchina, accorgendosi di stare andando contromano. Nel frattempo per la brusca sterzata, la testa di Jackie Boy si appoggia alla spalla destra di Dwight.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh, che bellezza: sembra uno di quei film coi due amici nemici. <br /> '''Dwight''': STAI ZITTO! <br /> '''Jackie Boy''': Eheh! Eheh! <br /> {{NDR|Da dietro la macchina due lampeggianti di una moto della polizia si accendono.}}<br/> '''Jackie Boy''': Oh! Sei fregato amico! È finita... hai fallito... <br /> '''Dwight''': Stavolta non riesco a dirgli di stare zitto... Stronzo è stronzo... morto è morto... parlare parla, ma è un'allucinazione... ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione.
*'''Dallas'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Eccoli la: che facciamo? <br/>'''Dwjght''': Li fermiamo, Dallas.
*'''Il Bastardo Giallo''': Riconosci la mia [[voce]] Hartigan? Riconosci la mia voce brutta merda di uno sbirro?! Sono cambiato ma scommetto che riconosci la mia voce. <br /> '''Hartigan''': Sì. Riconosco la tua voce... Junior.
*'''Stuka''': Lo sapevo che c'era un motivo per alzarmi stamattina! {{NDR|Viene trafitto allo stomaco da una freccia di Miho}} Ehi, Ehi! <br/>'''Scagnozzo di Manute''': Nessuno, non si vede nessuno! <br/>'''Stuka''': Avete visto? Mi ha trapassato! Ragazzi, guardate. <br/>'''Schutz''': {{NDR|osservando la freccia}} C'è avvolto qualcosa, sembra un bigliettino. <br/>'''Manute''': Datemelo. <br/>'''Schutz''': {{NDR|Rivolto a Stuka, mentre toglie il biglietto}} Scusa. <br/>'''Stuka''': Da parte a parte, è incredibile. Ragazzi, guardate!<br/>'''Manute''': {{NDR|Leggendo il biglietto}} "La testa del poliziotto per la donna". <br/>'''Stuka''': Comincia a far male. <br/>'''Manute''': Andiamo, fuori tutti. E con le donne! <br/>'''Stuka''': Ragazzi, non è che si può avere un dottore? <br/>'''Manute''':McCarthy. Sciocco. <br/>'''Stuka''': {{NDR|Tutti escono dalla stanza, abbandonandolo}}{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ehi, ragazzi? {{NDR|Miho lo uccide}}
*'''Il Sacerdote''': Quante volte hai peccato, figliolo? <br /> '''Marv''': Be', padre, non voglio farle fare le ore piccole, quindi la informerò sull'ultima infornata... Queste mani sono macchiate di sangue. <br /> '''Il Sacerdote''': Tu parli in senso figurato. <br /> '''Marv''': Quando voglio sapere una cosa, vado a cercare qualcuno che ne sappia più di me e gliela chiedo. A volte però, ci vado pesante: tanto per farle un esempio, ho ucciso tre uomini stasera, torturati prima. È stato come scalare la catena alimentare. I primi due erano solo dei pesci piccoli, ma è stato Connelly {{NDR|Marv tira fuori la pistola}} che li ha pagati a indicarmi lei, padre. <br /> '''Il Sacerdote''': Buon dio, ma siamo nella casa del Signore! <br /> '''Marv''': Mi dia un dannato nome. <br /> '''Il Sacerdote''': Roark. <br /> '''Marv''': Lei sfida la sorte, padre, a dirmi stronzate del genere. Non può essere lui. <br /> '''Il Sacerdote'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: C'è una fattoria fra North Cross e Lennox. È tutto lì. Scoprilo da solo. E già che ci sei, chiediti se, vale la pena di crepare per il cadavere di una donnaccia. {{NDR|Marv gli spara}}<br /> '''Marv''': Di crepare {{NDR| Gli spara di nuovo}}<br /> '''Marv''': Di ammazzare {{NDR| Gli spara un'altra volta}}<br /> '''Marv''': Di bruciare all'Inferno. Amen.
*'''Il Bastardo Giallo'''{{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Sta arrivando: farà male! <br/>'''Hartigan''': Mai quanto questo! {{NDR|lo pugnala}}
*'''Gail''': Quelli della Chrysler al minimo sbaglio vedranno Miho in azione... sta ''smaniando'' di fare pratica.<br/>'''Dwight''': Gail guida il mio sguardo sul folletto appollaiato sul bordo del tetto. Letale piccola Miho.
*{{NDR|Dwight dà uno schiaffo a Gail, le ragazze - Miho prima fra tutte - sono pronte ad attaccarlo ad un cenno di lei}}<br/>'''Gail''': Bastardo! Non ricordavo quanto eri veloce...<br/>{{NDR|Gail lo guarda per un attimo, poi lo bacia con passione}}<br/>'''Dwight''': La mia guerriera. Quasi mi strappa la testa di netto, spingendo la mia bocca nella sua tanto da farmi male. Un'esplosione che spazza via tutti quei monotoni grigi anni passati da quell'unica notte di fuoco in cui fu mia. {{NDR|Si volta rivolgendosi alle altre ragazze}} Tettuccio rigido e un motore decente e soprattutto un grande bagagliaio... {{NDR|Ritorna a rivolgersi a Gail}} Ti amerò sempre baby.<br/> '''Gail''': Sempre... e mai.
*'''Jackie Boy''': Ehi pupa, salta su, ti portiamo noi. <br /> '''Becky''': Oh amore, io faccio il turno di giorno ed è stato pesante. Mettici anche che non faccio ammucchiate. <br /> '''Jackie Boy''': Sali pupa, dai solo per parlare. <br /> '''Becky''': Non faccio nemmeno chiacchierate.
*'''Marv''': Toglitelo {{NDR|riferendosi all'impermeabile}}.<br />'''Sicario''' {{NDR|ferito allo stomaco}}: C... Come?<br />'''Marv''': Un impermeabile così bello e ci sanguini sopra?
*'''Il Bastardo Giallo''' {{NDR|al telefono}}: Clark, sono io. Ho qui un cadavere da venire a prendere. E devi organizzarmi un festino. La ragazza ce l'ho già, cretino. Ehi, che sia tutto perfetto o lo dico a papà! I ferri li voglio puliti e affilati. Che sia tutto pronto, tutto perfetto! {{NDR|Chiude la chiamata e si rivolge ad Hartigan}} Posso fare tutto quello che mi pare, come mi pare, quando mi pare! Ah, mio padre... Lo amerei se non lo odiassi! Ha speso una fortuna per pagare gli specialisti incaricati di ridarmi l'attrezzatura che mi avevi estirpato tra le cosce. Perché il vecchiaccio potesse coltivare qualche speranza di avere un nipotino. Va detto che come vedi c'è qualche... effetto collaterale. Non mi lamento però! Ah, senza te tra i piedi ho passato degli anni da favola! E ora mi hai guidato dalla tua cara "Cordelia"... Ci chiedevamo chi ti scrivesse quelle lettere... non lasciava tracce! Ragazza sveglia! E molto carina... molto carina... Certo è un po' vecchiotta per i miei gusti però ci passerò sopra questa volta... <br/> '''Hartigan''': Nancy, non urlare! Qualunque cosa ti faccia non urlare! <br/> '''Il Bastardo Giallo''': Urlerà! Ci passerò la notte a lavorarmi la cara vecchia Nancy! E tu creperai sapendo che è stata tutta colpa tua! Hanno urlato tutte, Hartigan! Dozzine, credimi! Almeno 100! Otto anni ho avuto e le ho fatte urlare tutte! E se ora fossimo in un posto disabitato te lo mostrerei come faccio urlare la cara vecchia Nancy qui! Sarà un grande spettacolo!
*'''Killer''': Becky, ti va di fumare? <br/>'''Becky''' {{NDR|Al telefono con la madre, capendo che l'uomo davanti a lei la ucciderà}} {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Ti voglio bene, mamma.
== Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Sin City''}}
[[Categoria:Film polizieschi]]
[[Categoria:Film thriller]]
[[Categoria:Film d'azione]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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Modi di dire napoletani
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2022-08-25T19:20:07Z
Sun-crops
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wikitext
text/x-wiki
Raccolta di '''[[Napoli|modi di dire napoletani]].'''
==A==
*''''A Bella 'Mbriana.'''<ref name="meridiana">Citato in Pino Imperatore, ''Bentornati in casa Esposito, Un nuovo anno tragicomico'', Giunti, Firenze/Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=PthsKnYT3OwC&lpg=PA47&dq=bella%20mbriana&hl=it&pg=PA47#v=onepage&q&f=false p. 47.] ISBN 9788809782860</ref>
::{{spiegazione|La fata benefica, protettrice della casa che frequenta.}}
*'''A botavraccio.'''<ref name=turnarm>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 12.</ref>
:''A "voltabraccio."''
::{{spiegazione|Lancio dello ''[[strummolo]]'' (tipo di trottola) imprimendo – in violazione delle regole di lancio – tutta la forza possibile per scagliarlo con violenza (a '''spaccastrómmole'''<ref name=turnarm/>) contro lo ''strummolo'' perdente abbandonato in balia degli avversari che avevano facoltà di spaccarlo.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', pp. 12-13.</ref>Si dice anche del manrovescio inferto con il dorso della mano "'Nu buffettone 'a votavraccio"}}
*'''A 'bbona 'e Ddio.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Poesie'', a cura di Antonia Lezza, Guida, Napoli, 2010, [https://books.google.it/books?id=WoVk3S-AR88C&lpg=PA190&dq=a%20bbona%20'e%20Ddio!&hl=it&pg=PA190#v=onepage&q&f=false p. 190]. ISBN 978-88-6042-710-6</ref>
:''Vada come vada.''<ref>Traduzione in ''Poesie'', p. 190.</ref>
*'''A botta 'e stiente.'''<ref>Citato in Carmela Capitale, ''Vox Musae'', Aletti Editore, 2017, [https://books.google.it/books?id=emkuDwAAQBAJ&lpg=PT15&dq=botta%20%20'e%20stiente&hl=it&pg=PT15#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''A furia (colpo) di stenti. Con enorme fatica.''
*''''A capa 'e l'ommo è na sfoglia 'e cepolla.'''<ref name=nose/>
:''La testa dell'uomo è (sottile come) una pellicola (brattea) di cipolla.''
::{{spiegazione|Le idee, le opinioni degli uomini mutano molto facilmente. Volto spesso anche in rima:" 'A cerevella è 'na sfoglia 'e cepolla"}}
*''''A carne {{sic|asotte}}<ref>Refuso: 'a sotto.</ref> e 'e maccarune 'a {{sic|'coppa}}.'''<ref>Citato in Enzo Moscato, ''Trianon'', presentazione di Pasquale Scialò, Alfredo Guida Editore, Napoli [https://books.google.it/books?id=RD6L0IlMjCIC&lpg=PA48&dq=%C3%A8%20gghiu-%20ta%20'a%20carne%20asotte&hl=it&pg=PA48#v=onepage&q&f=false p. 48.] ISBN 88-7188-314-4</ref>
:''La carne sotto e i maccheroni sopra.''
::{{spiegazione|Le capacità, i meriti non sono né riconosciuti né valorizzati mentre i mediocri e gli incapaci avanzano. Più in generale si dice di cose che vanno o vengono fatte alla rovescia.}}
*''''A cera se struja e 'o muorto nun cammina.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 108.</ref>
:''La cera si consuma e il funerale (il morto) non avanza.''
::{{spiegazione|Si è tutto arenato, ci si perde in troppi indugi, si perde tempo inutilmente.}}
*'''A chi tanto, e a chi niente.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 119.</ref>
:''(La vita è ingiusta), ad alcuni dà tanto, ad altri niente.''
*'''A cche serve u pparlà?'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 27.</ref>
:''A cosa serve il parlare?''
::{{spiegazione|È inutile parlare se chi ci ascolta non vuole capire. Oppure: Non c'è bisogno che tu mi dica altro, ho capito tutto e farò tutto il possibile per aiutarti.}}<ref>{{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 27.</ref>
*'''A ciammiello<ref>Richiamo per uccelli, zimbello.</ref>.'''<ref name=allocco>Citato in Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 72.</ref>
:''A pennello, alla perfezione. Es. È ghiuto tutto a ciammiello. Sto vestito me sta a ciammiello. (È andato tutto liscio, alla perfezione. Questa giacca mi sta a pennello.)''
*''''A ciuccia 'i Fechella: 99 chiaie e 'a cora fràceta!'''<ref>Citato con traduzione in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 34.</ref>
:''L'asina di Fichella: 99 piaghe e la coda fradicia!''<ref>(Fradicia: marcia, marcita). La traduzione è in ''Il frasario napoletano, I'', p. 34.</ref><ref>Fràceto: aggettivo: fradicio, guasto, marcio. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 144.</ref>
::{{spiegazione|Si dice ironicamente del malato immaginario che si sente colpito da ogni male possibile.}}
*''''A copp'<nowiki>'</nowiki>a mano.'''<ref>Citato in ''Ncopp' 'o marciappiede'', p. 37.</ref>
:''Da sopra la mano.''
::{{spiegazione|Completamente di propria iniziativa, in modo improvviso ed inatteso; rispondere, commentare facendo immediatamente seguito, botta e risposta o anche interrompendo o sovrapponendosi all'altrui discorso. Es. ''Parlà 'a copp' 'a mano'' o '''a mana'', parlare senza essere stati interpellati quando non spetta farlo, in un momento inopportuno; replicare, rintuzzare tempestivamente e risolutamente. Ribattere, contestare subito ed energicamente}}
*'''‘A copp' ‘a copp'.'''<ref>Citato in Paolo Isotta, ''Altri canti di Marte'', Marsilio, Venezia, 2015, [https://books.google.it/books?id=grHwDQAAQBAJ&lpg=PT146&dq=a%20copp'a&hl=it&pg=PT146#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-317-3998-6</ref>
:''(Da) sopra (da) sopra.''
::{{spiegazione|Superficialmente, approssimativamente, inaccuratamente. ''Fa na cosa 'a copp' 'a copp<nowiki>'</nowiki>'': Fare qualcosa senza curarla, completarla in ogni dettaglio, farla approssimativamente.}}
*'''A core a core.'''<ref>Citato in [[Raffaele Viviani]], ''Teatro'', VI, a cura di Antonia Lezza e Pasquale Scialò, introduzione di Goffredo Fofi, Guida, Napoli, 1994, [https://books.google.it/books?id=hpvvJLglMvkC&lpg=PP1&dq=viviani&hl=it&pg=PA346#v=onepage&q=a%20core%20a%20core&f=false p. 346.]</ref>
:''A cuore a cuore.''
::{{spiegazione|Teneramente abbracciati.}}<ref>Traduzione-spiegazione in ''Teatro'', VI, p. 346.</ref>
*'''A ccraie<ref>Dal latino ''cras'': domani. Craie è al tempo stesso parola onomatopeica che imita il cra-cra della cornacchia e ''craie'' che in napoletano significa domani.</ref> a ccraie, comm' 'a curnacchia.'''<ref>Citato in ''Il frasario napoletano, I'', p. 30.</ref>
:''A domani a domani, come la cornacchia.''
::{{spiegazione|Si dice con ironia di chi se la prende comoda e rimanda sempre tutto senza realizzare nulla.}}<ref>{{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 27.</ref>
*'''{{NDR|'A}} cummara.'''<ref>La comare, la madrina; l'amante.</ref><ref name=codex/>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>''la chitarra.''
*''''A fàccia d<nowiki>'</nowiki>'a càpa d<nowiki>'</nowiki>'o casecavàllo.'''<ref>Citato in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 89.</ref>
:''Letteralmente: Alla faccia della testa del caciocavallo!''
::{{spiegazione|Nientedimeno! Nientemeno! Addirittura!}}
*'''Â faccia 'e chi ce vò male.'''<ref name=facefeet>Da Salvatore Bonavita ''Fessarìe 'e cafè. Detti, facezie e proverbi napoletani'', citato in ''L' Italia ride in napoletano'', la Repubblica.it dell'11-06-2005.</ref>
:''Alla faccia di chi ci vuole male!''
*'''A faccia mia sott' {{sic|e}} piede vuoste.'''<ref name=facefeet/>
:''La mia faccia sotto i Vostri''<ref>Plurale di cortesia e di riguardo, equivalente al Lei.</ref>'' piedi.''
::{{spiegazione|Esagerando con un pizzico di benevola ed amichevole ironia: Non pensate neppure remotamente che le mie parole, il mio comportamento, la mia iniziativa costituiscano un'implicita contestazione del Vostro prestigio, della Vostra autorevolezza, della Vostra intelligenza. È fuori discussione che resto sempre un passo indietro rispetto a Voi e sottoposto in ogni momento alla Vostra autorità.}}
*''' 'A fessa è gghiuta 'mmano a 'e criature.'''<ref>Citato in AA. VV., ''Proverbi & Modi Di Dire – Campania'', Simonelli Editore, Milano, 2006. [https://books.google.it/books?id=1yVgvr16rX0C&lpg=PA58&dq='A%20fessa%20mmano%20a%20'e%20ccriature.&hl=it&pg=PA58#v=onepage&q='A%20fessa%20mmano%20a%20'e%20ccriature.&f=false p. 58.] ISBN 88-7647-103-0</ref>
:''La vulva è finita nelle mani dei bambini.''<ref>Traduzione in ''Proverbi & Modi Di Dire – Campania''</ref>
::{{spiegazione|Quando si affidano cose a chi non ha capacità per gestirle.}}
*''''A fìglia 'e dòn Camìllo: tutt'a vònno e nisciùno s'a pìglia.'''<ref name=Am17>Citato in Amato, p. 17.</ref>
:''La figlia di don Camillo: tutti la vogliono e nessuno la piglia.''
*''''A fraveca 'e ll'appetito.'''<ref name="hambriento">Citato in Raffaele Viviani, ''Poesie, {{small|opera completa}}'', a cura di Antonia Lezza, Guida, Napoli, 2010. ISBN 978-88-6042-710-6, [https://books.google.it/books?id=WoVk3S-AR88C&lpg=PA345&dq&pg=PA342#v=onepage&q&f=false p.345].</ref>
:''La fabbrica dell'appetito.''
::{{small|Persona di formidabile appetito, difficile da saziare.}}
*'''{{sic|A}} funa è corta e 'o puzzo è funno.'''<ref name=Zwang>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 117.</ref>
:''La fune è corta ed il pozzo è profondo.''
::{{spiegazione|Si dice quando due circostanze avverse concomitanti rendono impossibile realizzare qualcosa.}}
*''''A gassosa cu 'a pallina.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 57.</ref>
:''La gassosa con la pallina.''
::{{spiegazione|Gassosa venduta in una bottiglietta bianca dotata di un particolare sistema di chiusura dall'interno della bottiglia stessa: a fungere da tappo era una pallina contenuta all'interno della bottiglia; la pallina, spinta in alto dall'anidride carbonica, si incastrava presso l'uscita della bottiglia, tappandola.}}
*''''A guapparia 'e Peppe Nasella: accerette 'a gatta dint' 'a senga d' 'a porta.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 20.</ref>
:''La prodezza di Peppe Nasella: uccise la gatta nello spiraglio della porta.''
::{{spiegazione|Si dice per per prendere in giro chi si gloria, senza averne alcun motivo, di aver fatto qualcosa di straordinario.}}
*''''A iurnata è 'nu muorzo.'''<ref>Citato in [[Erri De Luca]], ''Montedidio'', Feltrinelli, Milano, 2003, [https://books.google.it/books?id=69XfCgAAQBAJ&lpg=PP1&dq=montedidio&hl=it&pg=PT4#v=onepage&q&f=false p. 4].</ref>
:''La giornata è un morso. (È breve, vola via in un baleno).''
*'''A la babbaloscia.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano'', p. 13.</ref>
:''Pigramente, svogliatamente''
*''''A Lecca e 'a Mecca.'''<ref name=voluntas>Citato in Ferdinando Russo,'''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', p. 82.</ref>
::{{spiegazione|L'intero mondo. Tutto, di tutto; con ironia: un po' di tutto e anche qualcosa in più. ''Sapé 'a Lecca e 'a Mecca'': sapere tutto, di tutto; essere a conoscenza, al corrente di cose cose che per l'età o altre ragioni non è verosimile che si sappiano.}}
*'''A licchetto.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 206.</ref>
:''A lucchetto.''
::{{spiegazione|Alla perfezione. A pennello. Es. ''È ghiuto tutto a licchetto. (È andato tutto alla perfezione.)''}}
*'''{{sic|A}} mala nuttata e 'a figlia fémmena.'''<ref>Citato Benito Li Vigni, ''La dinastia dei Florio'', Armando, Roma, 2021, [https://books.google.it/books?id=pioVEAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA110&dq=&pg=PA110#v=onepage&q&f=false p. 110]. ISBN 978-88-6992-879-6</ref>
:''La cattiva nottata e la figlia femmina.''
::{{spiegazione|La cattiva nottata e la figlia femmina! Due eventi avversi, due circostanze negative concomitanti o in successione, con effetto sinergico. Un "doppio" guaio, un grosso guaio.}}
*''''A mamma e figlia.'''<ref name=bubbles>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 24.</ref>
:''La mamma e figlia.''
::{{spiegazione|Le antiche due bustine per la preparazione della Idrolitina.}}
*''''A Mamma pacchiana.'''<ref>Citato in [[Franco Salerno]], ''La vita, la festa e la morte. {{small|Culti popolari in Campania}}'', Altrastampa, 2000, [https://books.google.it/books?id=BJ8iAQAAIAAJ&q=mamma+pacchiana&dq=mamma+pacchiana&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjm2rW7zNzkAhUvpIsKHVW0CekQ6AEINTAC p. 40].</ref>
:''La Mamma (chiamata affettuosamente:) contadina, grossolana, rustica.''
::{{spiegazione|La Madonna di Castello, venerata nel Santuario di Santa Maria a Castello a Somma Vesuviana.}}
*''''A mana è bona: è 'a valanza ca vo' essere accisa...!'''<ref>Citato in [[Libero Bovio]], ''So' dieci anne'', Luigi Pierro, Napoli, 1921, [https://books.google.it/books?hl=it&id=8t4yAQAAIAAJ&dq=%27A+mana+%C3%A8+bona%2C+%C3%A8+%27a+valanza+ca+v%C3%B2+essere+accisa%21&focus=searchwithinvolume&q=valanzap. 103].</ref>
:''La mano è buona: è la [[bilancia]] che vuol essere uccisa...!''
::{{spiegazione|La bilancia, com'è ovvio, non ha alcuna colpa dell'uso fraudolento che ne fa il venditore disonesto; l'espressione, che capovolge ironicamente i termini, è rivolta a chi vuole far ricadere sugli altri colpe che sono soltanto sue.}}
*''''A màneco 'e cato<ref>Recipiente troncoconico con manico semicircolare. Secchio.</ref>.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 54.</ref>
:''A manico di secchio.''
::{{spiegazione|''<nowiki>'</nowiki>E baffe, o: 'e mustacce a maneco 'e cato'': baffi lasciati crescere pendenti sulle due pliche boccali.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 54.</ref>}}
*'''A' maronn v'accumpagna.'''<ref name="odigitria">Citato in Véronique Bruez, ''Naples allegro con fuoco'', Gallimard, [https://books.google.it/books?id=7AQuAwAAQBAJ&lpg=PT114&dq=assafa%20a%20maronna&hl=it&pg=PT113#v=onepage&q&f=false]</ref> o: '''<nowiki/>'A Madonna v'accumpagna.'''<ref>Citato in Viviani, Teatro, IV, p. 254.</ref>
:{{NDR|Al congedo, si augura a chi parte}}'' Che la Madonna vi accompagni (e vi protegga).''
*'''A meglio a meglio.'''<ref name=betterbetter>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 230.</ref>
:''A meglio a meglio.''
::{{spiegazione|A gonfievele, nel migliore dei modi, a tutto andare, a tutto spiano.}}
*'''A mente a mente.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', I, p. 70.</ref>
::{{spiegazione|Essere proprio sul punto di ricordare qualcosa e poi farselo sfuggire dalla mente.}}
*'''{{sic|A}} mise 'a lengua into 'o pulito.'''<ref name=barber/>
:''Ha messo la lingua nel pulito.''
::{{spiegazione|Si dice con ironia, di chi, risalito, arricchitosi, si dà arie da gran signore parlando in un italiano pieno di errori.}}
*''''A monaca 'e sant'Austino mettette doje cape 'ncopp' 'a nu cuscino.'''<ref>Citato in ''Il custode degli arcani'', p. [https://books.google.it/books?id=atzMIJQDhHMC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA195&dq=&pg=PA195#v=onepage&q&f=false 51].</ref>
:''La monaca di Sant'Agostino mise due teste su un cuscino.''
::{{spiegazione|Cella monastica tutt'altro che solitaria, rigore eremitico più che mitigato. Come dire: specchiate virtù pubbliche e vizi privati.}}
*''''A morte ncopp' 'a noce d' 'o cuollo.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''I dieci comandamenti'', [https://books.google.it/books?id=VTfskxLqACcC&lpg=PA31&hl=it&pg=PA72#v=onepage&q&f=false p. 71].</ref>
:''La morte sulla noce del collo.''
::{{spiegazione|La morte sulla nuca. La morte che minaccia molto da vicino. Una situazione o una persona angoscianti. ''Me pare 'a morte 'ncopp' 'a noce d' o cuollo!'' Mi sembri la morte sulla nuca! Mi stai angosciando, sei angosciante, opprimente!}}
*''''A mosca dint'o viscuvato.'''<ref>Citato in [[Gianni Mura]], ''Ischia'', Feltrinelli, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=qw3pAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Gianni%20Mura&hl=it&pg=PT62#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-0788-4351</ref>
:''La [[mosca]] nel palazzo vescovile.''
::{{spiegazione|Un'inezia in un'enormità, una goccia nel mare. ''Pare (o è gghiuta) 'a mosca dint' 'o viscuvato.'' Pare (o è andata) la mosca nel vescovato: una piccola razione di cibo per saziare una fame da lupo.}}
*''''A musica giappunese.<ref>O: 'a museca ciappunesa, oppure: 'a museca d<nowiki>'</nowiki>'a Barra.</ref>'''<ref>Citato in Pasquale Scialò, ''Storie di musiche'', a cura di Carla Conti, introduzione di Ugo Gregoretti, Guida, Napoli, 2010, [https://books.google.it/books?id=05NME_CUP4MC&lpg=PP1&dq=Pasquale%20Scial%C3%B2&hl=it&pg=PA264#v=onepage&q=giappunese&f=false p. 264.] ISBN 978-88-6042-718-2</ref>
:''La musica giapponese.''
::{{spiegazione|Sorta di rumoroso frastuono creato per lo più da bande di [[w:scugnizzo|scugnizzi]] (la più famosa delle quali proveniva dal quartiere di [[w:Barra (Napoli)|Barra]]) con voce, rudimentali strumenti a percussione e a fiato in occasione della [[w:Festa di Piedigrotta|Festa di Piedigrotta]]. ''Pare 'a musica giappunese'': locuzione con cui ci si riferisce ad una riunione, un assembramento di persone chiassose e moleste o ad un'esecuzione musicale disarmonica, raffazzonata, sgradevole.}}
*''''A na recchia me trase e all'ata me jesce.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro II'', p. 56.</ref><ref>Citato, con lezione leggermente diversa, in ''Le Muse napolitane'', egloga II, ''Euterpe {{sic|overo}} La cortisciana'', p. 250.</ref>
:''Da un orecchio mi entra e dall'altro mi esce.''
::{{spiegazione|Non faccio alcun conto di quello che dici.}}
*'''A niente a niente.'''<ref>Citato in [[Raffaele Viviani]], ''Il pezzente sagliuto (Il povero diventato ricco)'', in [[Raffaele Giglio]], ''Letteratura delle regioni d'Italia, Storia e testi, Campania'', Editrice La Scuola, Brescia, 1988, p. 306. ISBN 88-350-7971-3</ref>
:''Letteralmente: a niente a niente.''
::{{spiegazione|Come minimo. ''A niente a niente ccà ce facimmo 'nteresse cocche migliaro 'e evuro'', o anche: '''nc'appizzammo cocche migliaro 'e evuro'': Come minimo qui spenderemo qualche migliaio di euro, o anche: ci rimetteremo qualche migliaio di euro.}}
*'''A nu mantiello 'i prèvete se nne fa na scazzette.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 76.</ref>
:''Da un mantello di prete, se ne fa una scarsella {{NDR|borsellino}}.''<ref>La traduzione è in ''Il frasario napoletano, I'', p. 76.</ref>
::{{spiegazione|Si dice con ironia di chi allestisce grandi preparativi per poi ottenere scarsi risultati.}}
*'''A nu palmo d'o culo mio chi fotte, fotte.'''<ref>Citato in Luca Mencacci, ''Radici Dal Passato'', [https://books.google.it/books?id=WL6pCwAAQBAJ&lpg=PT20&dq='a%20nu%20palmo%20d'o%20culo%20mio%20chi%20fotte&hl=it&pg=PT20#v=onepage&q&f=false]
</ref> oppure: '''A 'nu parmene d' ' o culo mio fotte chi vo'.'''<ref name=facefeet/>
:''Ad un palmo dal mio didietro, chiunque vuole copuli pure.''
:{{spiegazione|Lontano da me e fintantoché non subisco alcun danno diretto faccia pure ognuno a suo bell'agio quello che più gli aggrada.}}
*''''A 'o munno 'a verità.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 75.</ref>
:''Al mondo della verità (all'altro mondo)''. ''Mo' stà a 'o munno 'a verità'' (Non è più in questo mondo. Adesso è nel mondo della verità, è all'altro mondo).
*'''A pesielle pavammo.'''<ref>Citato in [[Alfredo Cattabiani]], ''Florario'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=3sqnDgAAQBAJ&lpg=PT505&dq=A%20pesielle%20pavammo.&hl=it&pg=PT505#v=onepage&q=A%20pesielle%20pavammo.&f=false]</ref>
:''Pagheremo al tempo dei piselli.''<ref>Traduzione in ''Florario''.</ref>
::{{spiegazione|Pagheremo quando gli affari andranno bene.}}<ref>Per l'interpretazione {{cfr}} (più estesamente) ''Florario'' alla stessa pagina.</ref>}}
*'''A pisce fetiente.'''<ref>Citato in Franco Pastore, ''Le brache de San Griffone'', A. I. T. W. eEdizioni, 2005, [https://books.google.it/books?id=s8EqBgAAQBAJ&lpg=PA19&dq=a%20pisce%20fetiente&hl=it&pg=PA19#v=onepage&q&f=false p. 19]</ref>
:''A pesci graveolenti.''
::{{spiegazione|''Fernì'' o ''Ascì a pisce fetiente''. Finire o uscire a pesci che puzzano. Finire, uscire, degenerare, culminare – in progressivo, inarrestabile crescendo – in un'aspra, violenta lite; solitamente al termine di una discussione costellata da malintesi, oppure per suscettibilità di chi discute, o perché si è toccato un tasto dolente o per altri motivi.}}
*'''A ppiede chiuppe.'''<ref>Citato e spiegato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 509.</ref>
::{{spiegazione|A pié pari.}}
*'''A primma botta.''' <ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, p. 146.</ref>
:''Al primo colpo.''
*'''A quatt'e bastune.'''<ref>Citato in ''[http://www.napolitoday.it/social/perche-si-dice-quattro-di-bastoni.html Perché e quando a Napoli si dice "a quatt'e bastune]'', ''napolitoday.it'', 11 giugno 2019</ref>
:''A quattro di bastoni.''
::{{spiegazione| (Stare) come il quattro di bastoni. Antica locuzione: lo si dice scherzosamente di chi giace supino, in totale relax, tenendo gambe e braccia larghe. ''T'he miso a quatt' 'e bastune!''. Ti sei messo a quattro di bastoni! Ti sei proprio spaparanzato per bene, spaparacchiato alla grande!}}
*'''A refrische 'e ll'anime {{sic|d'o}} priatorio.'''<ref>Citato in Barbara Zaragoza, ''The Espresso Break: Tours and Nooks of Naples, Italy and Beyond'', Merchant Press, Chula Vista, CA 91921, USA, 2012, [https://books.google.it/books?id=8eKNIlVBgb4C&lpg=PA91&dq=A%20refrische%20'e%20ll'anime%20d'o'%20priatorio.&hl=it&pg=PA91#v=onepage&q&f=false p. 91.] ISBN 978-0-9835099-2-9</ref>
:''A suffragio (refrigerio) delle anime del [[Purgatorio]].''
::{{spiegazione|Formula che ricorre nelle preghiere per alleviare le pene delle anime del Purgatorio.<ref>Per gli aspetti connessi al culto delle anime del Purgatorio si veda Cimitero delle Fontanelle, sezione: Il culto delle anime ''pezzentelle'', [[w:Cimitero delle Fontanelle|voce su ''Wikipedia'']].</ref>}}
*''''A rezza.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 128.</ref>
:''La rete.''
::{{spiegazione|La squadra mobile, nel gergo della malavita antica.}}
*'''‘A rézza d<nowiki>'</nowiki>'o còre.'''<ref name=net>Citato in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 290.</ref>
:''La rete del cuore.''
::{{spiegazione|Il pericardio.}}
*''''A santacroce.'''<ref name=holycross>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 24.</ref>
:''La santa croce.''
::{{Spiegazione|Il [[sillabario]].}}
*''''A scigna 'ngopp'o' rucchiello.<ref>Rucchiello: strumento da incannare la seta, Rocchetto. – arnese su cui si tiene il pappagallo o la scimmia, Gruccia. {{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 337.</ref>'''<ref>Citato in Mattia Bernardo Bagnoli, ''{{sic|bologna}} permettendo'', Fazi Editore, Roma, 2009, ISBN 978-88-6411-369-2, [https://books.google.it/books?id=AOgbSkX0ZrsC&lpg=PP1&dq=Bologna%20permettendo&hl=it&pg=PT78#v=onepage&q&f=false p. 78]</ref>
:''La scimmia sul trespolo (cilindrico rotante).''
::{{spiegazione|Una persona estremamente brutta e sgraziata.}}
*''''A sciorta d'o piecoro: nasce curnuto e more scannato!'''<ref>Citato in Patrizia Mintz, ''Il custode degli arcani'', PIEMME, Milano, 2011, [https://books.google.it/books?id=OoLQ0XlxhlsC&lpg=PA40&dq=&pg=PA40#v=onepage&q&f=false p. 40]</ref>
:''La fortuna dell'agnello, nasce cornuto e muore sgozzato!'''
::{{spiegazione|Locuzione riferita a persone particolarmente sfortunate.}}
*''''A sciorta d'o pover'ommo.'''<ref>Citato in Francesco Costa, ''La volpe a tre zampe'', Rizzoli, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=Y6xSBQAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT24&dq=&pg=PT24#v=onepage&q&f=false p. 24]. ISBN 978-88-586-6675-3</ref>
:''La sorte (o la fortuna) del pover'uomo.''
::{{spiegazione|Una triste sorte, una ben magra fortuna.}}
*''''A sciorte 'i cazzette: iette pe ppiscià e se nne carette.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 102.</ref>
:''La fortuna di cazzetto: andò per urinare e (il pene) se ne cadde.''
::{{spiegazione|Essere incredibilmente scalognati, presi di mira spietatamente, fino e oltre l'inverosimile dalla più nera sfortuna.}}
*''''A si loca.'''<ref name=rent>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 28.</ref>
:''La Si Loca.''
::{{spiegazione|Antico gioco infantile: si giocava appendendo di nascosto alle spalle di un compagno un cartoncino con una scritta derisoria, canzonatoria.}}
*''''A signora 'e quatti-quatte.'''<ref>Citato in ''La donna nei detti napoletani'', p. 16.</ref>
:''La signora con quattro quarti di nobiltà,.''
::{{spiegazione|Signora blasonata (detto ironicamente).}}
*''''A siè Giustina.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 239.</ref>
:''La Signora Giustina.''
::{{spiegazione|La Giustizia, nel gergo della malavita antica.}}
*''''A soccia mana sta 'int' 'e Guantare.'''<ref name=nose/>
:''La tua stessa mano sta nei Guantai.''
::{{spiegazione|Guantai era il nome di un quartiere di Napoli in cui erano ospitate numerose fabbriche di guanti che esponevano come insegna un guanto. L'espressione è riferita a un persona che rinvia a lungo i pagamenti.}}
*''''A sotto pe le<ref name=epsilon/>chiancarelle.'''<ref>Citato in [[Eduardo Scarpetta]], '''O scarfalietto'', Guida, Napoli, 1983, [https://books.google.it/books?hl=it&id=y4DyAAAAMAAJ&dq=a+sotto+p%E2%80%9De+chiancarelle&focus=searchwithinvolume&q=+chiancarelle p. 88.]</ref>
:''Da sotto per i panconcelli!''
::{{spiegazione|'''A sotto p' 'e chiancarelle'' Fate attenzione, scostatevi, scansatevi per non rischiare di essere colpiti dall'alto da palconcelli<ref>''<nowiki>'</nowiki>A chiancarella'', il palconcello; '''e chiancarelle'', i palconcelli: travi di legno con cui erano sostenuti i solai.</ref>in caduta: era il grido con cui gli operai che procedevano alla demolizione di un vecchio fabbricato avvertivano i passanti del pericolo. L'espressione è impiegata in riferimento o a commento di avvenimenti spaventosi, pericolosi, tali da suscitare orrore, stupore, sgomento. Come dire: Accidenti! Diamine!}}
*'''A spaccastrommola.<ref>Antico gioco da strada dei ragazzi. {{cfr}} più dettagliatamente ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 355. Per lo ''strummolo'' si veda la voce [[w:strummolo|voce su ''Wikipedia'']].</ref>''' <ref>Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 355.</ref>
:''A spaccatrottola.''
::{{spiegazione|Agire o parlare a casaccio.}}
*'''A stracce e petacce.'''<ref>Citato in Giacomo Lucchesi, ''Fra ninnole e nannole'', Streetlib, [https://books.google.it/books?id=dbhpDAAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Giacomo%20Lucchesi&hl=it&pg=PA78#v=onepage&q&f=false p. 78.]</ref>
:''A stracci e brandelli.''
*'''A stracchimpacchio.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 365.</ref>
::{{spiegazione|A casaccio (''stracchimpacchio'': balordaggine).}}
*''''A Strata Nova.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 22.</ref>
:''La Strada Nuova''
::{{spiegazione|Antica denominazione toponomastica dialettale del Corso Vittorio Emanuele.}}
*''''A tale e quale.'''<ref name=bubbles/>
:''La tale e quale.''
::{{spiegazione|La [[fotografia]].}}
*''''A ting-tang.'''<ref name=nose/>
:''La bicicletta.''
*''''A trubbéa d' 'e ceràse.'''<ref>Citato in Mario Guaraldi, ''La parlata napolitana. {{small| Nuove ipotesi semantiche}}'', Fiorentino, 1982, [https://books.google.it/books?id=tqYdAQAAIAAJ&q=A+Trubbea+d%27%27e+cerase&dq=A+Trubbea+d%27%27e+cerase&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiYl93kia_pAhUI0qYKHf2MDfEQ6AEIKTAA p. 174].</ref>
:''L'acquazzone delle ciliegie.''
::{{spiegazione|Improvviso, breve, fortissimo rovescio temporalesco di maggio che causa una raccolta precoce delle ciliegie, vendute come primizie. Improvviso, breve, fortissimo temporale estivo.}}
*''''A trummetta 'a Vicaria.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 47.</ref>
:''La trombetta (il banditore, l'araldo) del Tribunale della Vicaria.''
::{{spiegazione|L'indiscrezione in persona, il pubblico banditore, l'infaticabile divulgatore, lo strombazzatore degli altrui segreti. Si dice anche di chi parla con voce assordante.}}
*'''A uocchio de<ref>In forma moderna: 'e.</ref> puorco.'''<ref name=pig>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 386.</ref>
:''Ad [[occhio]] di maiale.''
::{{spiegazione|Abbondevolmemente, A scialacquo, A josa, Alla grossa, Largamente, Prodigalmente, Senza risparmio.<ref>Definizione in D'Ambra, p. 386.</ref>}}
*''''A vacca se tire 'e zizze e buonanotte.'''<ref>Citato in ''[https://dettinapoletani.it/bwl-knowledge-base/a-vacca-se-tira-e-zizze-e-buonanotte/ A vacca se tire 'e zizze e buonanotte.]'', ''dettinapoletani.it'', 30 dicembre 2015.</ref>
:''La [[mucca]] ritrae le mammelle e buonanotte.''
::{{spiegazione|Il gonzo ha, una buona volta, aperto gli occhi e ha smesso di dispensare generosamente, con cieca prodigalità favori e benefici; per gli insaziabili, esosi approfittatori la pacchia è finita.}}
*'''A vieneténne.'''<ref>Citato in [[Maria Orsini Natale]], ''Francesca e Nunziata'', Avagliano, Cava dei Tirreni, 1996, [https://books.google.it/books?hl=it&id=AXHyAAAAMAAJ&dq=alla+vienetenne&focus=searchwithinvolume&q=approssimazione p. 366].</ref>
:''A vienitene.''
::{{spiegazione|''Fa' 'na cosa a vieneténne'': fare una cosa in modo raffazzonato, abborracciato, arruffato, superficiale, senza metterci alcun serio impegno.}}
*'''A zeffunno.'''<ref>Citato in Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 406.</ref>
:''In abbondanza, copiosamente, prodigalmente.''
*''''A zizzona 'e Battipaglia.'''<ref>Citato in ''[https://www.vesuviolive.it/cucina/153850-zizzona-battipaglia-nata-dalle-mani-ninfa-pegno-damore/ 'A zizzona 'e Battipaglia. Nata dalle mani di una ninfa come pegno d'amore]'', ''vesuviolive.it'', 5 maggio 2019.</ref>
::{{spiegazione|Mozzarella di bufala di Battipaglia di notevoli dimensioni (fino a 15 Kg), sormontata al centro da una sporgenza a forma di capezzolo.}}
*''''A zumpata.'''<ref name=fuscello/>
:''Assalto all'arma bianca (con speciali coltelli<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 63.</ref>) in un duello fra antichi camorristi.''
::{{spiegazione|Antica forma di duello fra camorristi.}}
*'''Abbafà 'i zìfere 'i viente.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 16.</ref>
:''Gonfiare di zefiro di vento.''<ref>Traduzione in ''Il frasario napoletano'', p. 16.</ref>
::{{spiegazione|Riempire, farcire, saturare, subissare qualcuno di vacue chiacchiere, di vane promesse, vantando di capacità e prospettando imprese del tutto immaginarie; sommergerlo, quindi, in un diluvio di colossali menzogne.}}
*{{NDR|L'}} '''Abbate Taccarella<ref>''Taccarià'': sforbiciare, tagliuzzare in modo irregolare usando con forbici mal affilate: dall'antico germanico: ''taikka'', segno. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 97.</ref>.'''<ref>Citato in Puoti, ''Vocabolario domestico napolitano-italiano'', [https://books.google.it/books?id=ICrennDu0x8C&dq=L'abate%20Taccarella&hl=it&pg=PA455#v=onepage&q&f=false p. 455]</ref>
::{{spiegazione|Taccarià: tagliuzzare. L'abate Taccarella è chi, per innata vocazione, è solito parlar male degli altri. In Puoti, ''Vocabolario domestico napolitano-italiano'': Chi parla assai e senza verun fondamento.}}
*'''Abbiarse a ccuralle.'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 35.</ref>
:''Avviarsi verso i [[corallo|coralli]].''
::{{spiegazione|Partire rapidamente per primi, anticipando tutti, verso una meta. L'espressione – nata fra i pescatori di [[Torre del Greco]] che lasciavano prendere il mare per primi i pescatori di corallo – è riferita a donne che, incinte dopo essere state violate, debbono affrettarsi a celebrare le nozze. {{cfr}} ''Comme se penza a Nnapule'', p. 35.}}
*'''Abbuccàrse 'a cafettèra.'''<ref>Citato, con spiegazione, in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 17.</ref>
:Letterarlmente: Inclinarsi, rovesciarsi la caffettiera.
::{{spiegazione|Avere una [[polluzione]] notturna.}}
*''''Accarèmia 'e ll'ova tosta.'''<ref>Citato in Ferdinando Russo, '''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', p. 29.</ref>
:''Accademia delle uova sode (dure).''
::{{spiegazione|Discussione molto animata su argomenti futili.}}
*'''Accattarse 'o ccaso.'''<ref>Citato in Antonio Altamura e Francesco D'Ascoli, ''Lessico italiano-napoletano: con elementi di grammatica e metrica'', Regina, Napoli, 1970, [https://books.google.it/books?id=8nUIAQAAIAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&dq=Accattarse+%27o+ccaso.&q=Accattarse+%27o+ccaso.&hl=it&redir_esc=y p. 109].</ref>
:''Portarsi via (comprarsi) il formaggio.''
::{{spiegazione|Sfuggire ad un pericolo, scamparne incolumi avendone avuto sentore, come un topo che riesca a portarsi via l'esca senza farsi catturare nella trappola.}}
*'''Acchiapp' 'a Peppe!'''<ref>Citato in Giuseppe Brusco, ''Sbagliando Si Vive'', Guida, Napoli, [https://books.google.it/books?id=KWjY6Jvkw2UC&lpg=PA22&dq=&pg=PA22#v=onepage&q&f=false p. 22].</ref>
:''Acchiappa, acciuffa Peppe!''
::{{spiegazione|Proprio ora è l'occasione buona, non lasciartela sfuggire! È il momento, ora, ora! Apri gli occhi, attenzione a quello che sta accadendo o sta per accadere sotto i tuoi occhi!}}
*'''{{sic|Accïòmo}}.'''<ref>Citato in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 20.</ref>
:''Ecce Homo.''
::{{spiegazione|Pestato a sangue.}}
*'''Accirete!'''<ref>Citato in Massimo Torre, ''Uccidete Pulcinella'', Edizioni e/o, Roma, 2015 [https://books.google.it/books?id=DvcoCwAAQBAJ&lpg=PT98&dq=accirete&hl=it&pg=PT98#v=onepage&q&f=false] ISBN 9788866327103</ref>
:''Ammazzati!''
::{{spiegazione|Ingiunzione perentoria di andarsene a quel paese...}}
*'''Accuncià quatt'ova int'ô piatto.'''<ref>Citato in ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA4#v=onepage&q&f=false p. 4.]</ref>
:''Aggiustare quattro [[uovo|uova]] nel piatto.''
::{{spiegazione|Mettere ordine nelle proprie faccende.}}
*'''Accuppatura.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1861, p. 108.</ref>
:''La parte superiore, la sommità, la parte che "affiora", la colmatura di un recipiente, di un contenitore.''
::{{spiegazione|Il meglio del meglio e, in senso antifrastico, il peggio. ''Âccuppatura d' 'a spasa 'e frutte.'' La parte superiore della cesta dei frutti: i frutti più belli disposti dai fruttivendoli bene in vista, sulla parte più alta della cesta. / ''È âccupparura d' 'e 'mbrugliune, d' 'e mariuole.'' È il fior fiore, il peggio degli imbroglioni, dei ladri.}}
*'''Acqua pazza.'''<ref name=locagua>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 29.</ref>
::{{spiegazione|Preparazione gastronomica che si ottiene soffriggendo in padella olio con aglio e peperoncino, si aggiunge acqua e si lascia bollire. Il condimento così ottenuto si versa su fette di pane.}}
*'''«Acquajuo', ll'acqua è fresca?» «Manc' 'a neve!»'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Proverbi e modi di dire napoletani'', Newton & Compton editori, Roma, 2004, p. 93. ISBN 88-541-0119-2</ref>
:''«Acquaiolo, l'[[acqua]] è fresca?» «Neppure la neve (lo è altrettanto)!»''
::{{spiegazione|Come chiedere all'oste se il suo vino è buono.}}
*'''Acquitamme 'a criatura!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 38.</ref>
:''Acquietiamo la creatura, il bambino!''
::{{spiegazione|Si dice con ironia a chi, montato su tutte le furie, non ascolta ragioni e non può essere placato in nessun modo. Si dice anche quando si chiede comprensione per qualcuno.<ref>{{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 38.</ref>}}
*'''Adderizzate tubbo... ca faie difetto areto!'''<ref>Citato, con traduzione, in Mannaggia Bubbà, p. 13.</ref> o '''Adderizzete, tubbo, ca faie difette!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 40.</ref>
:''Raddirizzati tubo... ché altrimenti si vede il difetto dietro!'' o ''Raddrìzzati, cappello a tuba, che fai difetto!''<ref>Traduzione in ''Il frasario napoletano'', p. 40.</ref>
::{{spiegazione|Raddrizzati, tubo (cilindro), che fai difetto dietro! (altrimenti si vede il difetto dietro!): lo si dice, spesso con l'accompagnamento sonoro di un robusto e inappellabile pernacchio, per prendere in canzonatura il borioso che, convinto di essere elegante, cammina dandosi delle arie, avanzando tronfio e impettito. Domenico Apicella riferisce che con queste parole le persone del popolo, in passato, si facevano beffe dei signori che usavano portare il cappello a tuba un po' inclinato di lato per darsi più arie.}}<ref>{{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 40.</ref>
*'''Addò l'haie fatto 'o pumpiere? Int'<nowiki>'</nowiki>a vasca d'<nowiki>'</nowiki>e capitune?'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 13.</ref>
:''Dove l'hai fatto il pompiere? Nella vasca dei capitoni?''
::{{spiegazione|Si dice per prendere in canzonatura chi dà prova di non saper fare il suo mestiere.}}
*'''Addo' va.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro IV'', p. 450.</ref>
:Dove va. Dove il vino va, dopo averlo bevuto, fa salute. Si dice in risposta a chi, alzato il bicchiere per un brindisi, augura: Salute! Ed anche: Cin-cin!, Alla salute! Prosit!, ma "''nel senso che l'implicito augurio vada per ognuno nella auspicata, opportuna direzione.''<ref>Questa spiegazione è in Renato De Falco, ''Del parlar napoletano'', p. 32.</ref>"
*'''Addò vaie co lo<ref name=Ω/>ciuccio.'''<ref>Citato in Filippo Cammarano, ''Il Chirurgo di Aquisgrana, con Pulcinella, chirurgo spropositato'', Presso Domenico Sangiacomo, Napoli, 1812, [https://books.google.it/books?id=BoBpmknkVOAC&dq=Il%20chirurgo%20di%20Aquisgrana&hl=it&pg=PA19#v=onepage&q&f=false p. 19]</ref>
:'' ''Addó vaie c' 'o ciuccio?'' Dove vai con l'asino?''
::{{spiegazione|Sta' attento, bada a quello che fai, ti stai mettendo in una sistuazione difficile, rischiosa, pericolosa!}}
*'''Addò vede e addò ceca.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1861, [https://books.google.it/books?id=CRhAAQAAMAAJ&dq=Add%C3%B2%20vede%20e%20add%C3%B2%20ceca.&hl=it&pg=PA442#v=onepage&q=Add%C3%B2%20vede%20e%20add%C3%B2%20ceca.&f=false p. 442.]</ref>
:''Dove vede e dove è cieco.''
::{{spiegazione|Riferito a persona non imparziale: pronta a vedere, riconoscere qualcosa quando gli fa piacere o comodo; completamente cieco, in caso contrario, anche di fronte all'assoluta evidenza.}}
*'''Addurà 'o fieto 'o miccio.'''<ref>Citato con traduzione in Raffaele Bracale, ''Comme se pensa a Nnapule'', p. 42.</ref>
:''Annusare il puzzo della [[miccia]].''
::{{spiegazione|[[Premonizione|Presentire]], fiutare, subodorare, avere sentore, accorgersi di un pericolo o di un'insidia celati.}}
*'''Aglie, fravàglie e fattura ca nun quaglie<ref>Quaglià: cagliare, coagulare</ref>.'''<ref>Citato in Stefania Nardini, ''Alcazar, ultimo spettacolo'', Edizioni e/o, Roma, 2013, [https://books.google.it/books?id=JOYoCwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=fattura%20ca%20nun%20quaglie&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] ISBN 8866324264</ref>
:''Aglio, fragaglia, e fattura che non coglie.''
::{{spiegazione|Formula contro il malocchio.}}
*'''Agniento de la guàllera.'''<ref>Citato in D'ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 26.</ref>
:''Unguento per l'ernia.''
::{{spiegazione|Farmaco, cosa, provvedimento inefficace.}}
*'''Aiutammo 'a varca!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 67.</ref>
:''Aiutiamo la barca!''
::{{spiegazione|Esortazione a dare un aiuto a provvedere alle necessità della famiglia o per evitare il definitivo fallimento di un affare che ha preso una cattiva piega.}}
*'''Aità: susceme 'mmocca c' 'a patana me coce.'''<ref>Citato in Gleijeses, ''I Proverbi di Napoli'', p. 21.</ref>
:''Gaetà: soffiami in bocca, perché la patata mi sta scottando.''
::{{spiegazione|Si dice per deridere chi è stordito, intontito, tardo di comprendonio.}}
*'''Aizà ncuollo.'''<ref name=packup>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan - Neapolitan-English'', p. 224.</ref>
:''Alzare, caricarsi addosso''. '''Aizà ncuollo e gghiresenne.'''<ref name=packup/> ''Fare i bagagli e andarsene''. Aíza ncuollo e vattenne! ''Fai armi e bagali e vattene! Sparisci, togliti di torno!'' Aggio aizato ncuollo e me n'aggio ghiuto. ''Ho fatto armi e bagagli e me ne sono andato. Non sono rimasto un solo istante di più.''
*'''Aizammo 'stu cummò!''' <ref>Citato in Silvana Raffone, ''Un attimo per guardare indietro'', Youcanprint, [https://books.google.it/books?id=NXUGBgAAQBAJ&lpg=PA205&dq=cumm%C3%B2&hl=it&pg=PA205#v=onepage&q&f=false p. 205.]</ref>
:''Solleviamo questo canterano!''
::{{spiegazione|Facciamo questa pesante fatica! Facciamoci questa bella sgobbata!}}
*''''Aje cacciato sta vongola!'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', anno II, 20. 10. 1861, p. 1089.</ref>
:''Hai tirato fuori questa [[vongola]]!''
::{{spiegazione|Hai detto quest'assurdità, quest'enormità, questa bugia (anche: questa parolaccia)!}}
*'''Alessio, Alè, {{sic|e}} nu lucignolo ca mai fernisce!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 57.</ref>
:''Alessio {{NDR|abbreviazione di "cantalesio": lunga cantilena<ref>{{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 57.</ref>}} Alè, è un lucignolo che non finisce mai!''
::{{spiegazione|Basta così, smettila con le tue lagne. Il tuo piagnisteo, le tue interminabili geremiadi mi hanno proprio annoiato!}}
*'''All'anema da' palla!'''<ref>Citato in [[Marcello D'Orta]], ''Aboliamo la scuola'', Giunti, 2010, [https://books.google.it/books?id=GnWZCYqKOb4C&lpg=PA48&dq=all'anema%20da%20palla!&hl=it&pg=PA48#v=onepage&q&f=false p. 48 Anteprima Google] ISBN 9788809763067</ref>
:''Alla faccia della [[bugia|bufala]]!''<ref>Traduzione in ''Aboliamo la scuola'', p. 48.</ref>
*'''Alla sanfrason<ref>Dal francese sans façon.</ref>.'''<ref>Citato in Philip Gooden e Peter Lewis, ''Idiomantics: The Weird and Wonderful World of Popular Phrases'', Bloomsbury, 2013, [https://books.google.it/books?id=Bb5ztbMSFHgC&lpg=PA50&dq=alla%20sanfrason&hl=it&pg=PA50#v=onepage&q&f=false p. 50.]</ref>
::{{spiegazione|Fare qualcosa alla sanfrasòn (sanfasòn o zanfasòn): farla alla carlona, in modo volutamente sciatto, superficiale, rozzo, con colpevole negligenza, trascuratezza.}}
*'''{{NDR|L'}} Allagosa.'''<ref name=codex>Citato, con traduzione nel testo, in Giulio Mendozza, '''A posteggia'', II parte, in ANTROPOS IN THE WORLD di Franco Pastore, anno XII, n.2 del O1-02-2016, [https://books.google.it/books?id=t5WdCwAAQBAJ&lpg=PA29&dq=a%60%20CUMMARA%20%20parlesia&hl=it&pg=PA29#v=onepage&q=a%60%20CUMMARA%20%20parlesia&f=false p. 20.]</ref>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia>Antico codice di comunicazione segreto dei musicisti (detti anche posteggiatori) napoletani.</ref>:'' la chitarra.''
*'''Allegrolillo o no poco sciasciariello.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano'', p. 14.</ref>
:''Allegro o un po' avvinazzato. Brillo, alticcio.''
*'''Allerta allerta.'''<ref>Da ''Lo spassatiempo. {{small|Vierze e prose nove e becchie de Luigi Chiurazzi e d'autre}}'', anno IV, n. 31, Napoli, 29 settembre 1878, [https://books.google.it/books?id=yC5X1P8clIAC&dq=&pg=PA15-IA269#v=onepage&q&f=false p. 4]</ref>
:''All'impiedi all'impiedi.''
::{{spiegazione|Sbrigativamente. ''Fà 'na cosa allerta allerta'' Fare una cosa alla svelta, sbrigativamente, pur di portarla a termine, anche rischiando di non farla in modo perfetto. Con questa espressione ci si riferisce anche, molto spesso, ad rapporto sessuale occasionale o imprevisto, consumato molto velocemente.}}
*'''Allerta pe scummessa.'''<ref name="fishetiello">Citato in Antonino Guglielmi, ''Ceceniello, {{small|Farsa all'antica in un prologo e due atti (dal racconto "Invito in villeggiatura")}}'', 2012. ISBN 978-1-291-00213-3, [https://books.google.it/books?id=SbPdAwAAQBAJ&lpg=PA23&dq=&pg=PA23#v=onepage&q&f=false p. 23.]</ref>
:''In piedi per scommessa.''
::{{spiegazione|''Stà allerta pe' scummessa''. Stare, reggersi in piedi a stento, a malapena.}}
*'''Alliccasapóne.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 56.</ref>
:''Leccasapone.''
::{{spiegazione|Coltello con lama poco tagliente o male affilato che si adoperava per prelevare dal contenitore il "sapone di piazza", sapone per il bucato di colore giallastro e consistenza pastosa. Si chiamava ''alliccasapóne'' anche lo spaccone, lo smargiasso, il fanfarone inconsistente e privo di carattere.}}
*'''Allummarse dint'a l'acqua.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 200.</ref>
:''Accendersi nell'acqua.''
::{{spiegazione|Adirarsi molto facilmente.}}
*'''Allustrirse 'o curnicione.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 223.</ref>
:''Forbirsi, tirarsi a lucido, lustrarsi la fronte. ('o curnicione: la grondaia, il bordo della pizza; in senso lato, la fronte dell'uomo tradito dalla moglie.)''
::{{spiegazione|Lo si dice dell'uomo – tradito da assai vispa consorte – che fa toeletta, si agghinda.}}
*'''Ammacca e ssala, aulive 'e Gaeta.'''
:Schiaccia e sala, olive di Gaeta!
::{{spiegazione|Voce del venditore di olive che con queste parole ricorda la tecnica di conservazione delle olive, stipate a bagno in botticelle riempite con acqua salata; ma è anche un modo di esprimere disapprovazione verso chi opera in modo approssimativo, affrettato, arruffato, abborracciato.}}
*''''Ammariélle 'e sciummo.'''<ref name=nerò>Citato in ''C'era una volta a Napoli'', p. 51.</ref>
:''Gamberetti di fiume.''
::{{spiegazione|Gamberetti del fiume Sarno, erano pescati in passato, quando le acque non erano inquinate. Mescolati con farina di mais, si dava all'impasto una forma di pizza che veniva fritta. La pizza prendeva un colore giallo-arancione molto intenso. Questo piatto poteva sfamare un'intera famiglia.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta a Napoli'', pp. 51-52.</ref>.}}
*'''Ammesùrate 'a palla!'''<ref>Citato in Vittorio Pupillo, ''Proverbi. La bellezza della vita nelle parole della tradizione'', vol IV, Youcanprint, Tricase (LE), 2015, [https://books.google.it/books?id=FJ8zCwAAQBAJ&lpg=PA249&dq=ammesurate%20a%20palla&hl=it&pg=PA249#v=onepage&q=ammesurate%20a%20palla&f=false p. 249.] ISBN 9788893212540</ref>
:''Misurati la palla!''
::{{spiegazione|Non fare niente senza riflettere, valuta prima esattamente la situazione e le tue reali possibilità.}}
*'''Ammiscà 'a lana c'a seta.'''<ref>Citato in Alessandro Carvaruso, ''Ero single... ora sono I.C.S., Manuale del "nuovo" single'', prefazione di Angela Galloro, Città del Sole, Reggio Calabria, [https://books.google.it/books?id=3wxXAwAAQBAJ&lpg=PT50&dq=a%20lana%20c'a%20seta&hl=it&pg=PT50#v=onepage&q&f=false] ISBN 9788873516132</ref>
:''Confondere (mischiare) la lana con la seta.''
::{{spiegazione|Confondere cose o persone di ineguale e opposto valore, svalutando le migliori e sovrastimando le peggiori.}}
*'''Ammulà 'e diénte.'''<ref>Citato in Bello ed Erwin, ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', Bello ed Erwin, p. 345.</ref>
:''Affilare i denti.''<ref>La traduzione è in Bello ed Erwin, ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', Bello ed Erwin, p. 345.</ref>
::{{spiegazione|Accingersi ad un banchetto sibaritico, ad un lauto pasto.}}
*'''Anema 'e Ddio.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 595.</ref>
:''Anima di Dio.''
::{{spiegazione|Il bambino.}}
*'''Annuzzà 'ncànna.'''<ref>Citato in ''Modern etymological Neapolitan – English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA20#v=onepage&q&f=false p. 20].</ref>
:''Restare bloccato in [[gola]], non poter ingoiare.''
::{{spiegazione|Sentire una forte frustrazione per non aver potuto ottenere qualcosa.}}
*'''Antrasatta.'''<ref>Citato in ''Vocabolario domestico napoletano e toscano compilato nello studio di [[Basilio Puoti]]'', p. 18.</ref>
:''All'improvviso.''
*'''Appennere (Pusà) 'e Fierre a Sant'Aloja.'''<ref>Citato in Giacomo Lucchesi, ''Senza Ai ne Bai, (solo www)'', Narcissus, [https://books.google.it/books?id=SU_aCQAAQBAJ&lpg=PA132&dq='e%20fierre%20a%20s.%20Aloja&hl=it&pg=PA133#v=onepage&q&f=false p. 133.]</ref>
:''Appendere (posare) i ferri a Sant'Eligio.''<ref>Era consuetudine dei vetturini togliere i ferri ai cavalli anziani non più adatti al traino e collocarli nella Chiesa di S. Eligio come atto di devozione al Santo.</ref>'' ''
::{{spiegazione|Ritirarsi dall'attività lavorativa per raggiunti limiti di età, oppure, aver esaurito il desiderio sessuale per raggiunti limiti di età.}}
*'''Appennerse p' 'e felinie.'''<ref name=pekfig/>
:''Appendersi alle (per le) ragnatele.''
::{{spiegazione|Arrampicarsi sugli specchi. Tentare, invano, di giustificarsi con argomenti inconsistenti, insensati, cavillosi, spiegazioni cervellotiche, astrusi sofismi, goffi funambolismi verbali.}}
*'''{{NDR|L'}} appesa 'e Pererotta.'''<ref name=nose/>
:''La salita di Piedigrotta.''
::{{spiegazione|L'ernia.}}
*'''Appiccià 'na pippa.'''<ref>Citato in Einaudi, Meridiani, 2000, p. 1006.</ref>
:''Accendere una pipa.''
::{{spiegazione|Attaccare, restare invischiati in un discorso interminabile.}}
*'''Appila!'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 42.</ref>
:''Tura, chiudi!''
::{{spiegazione|Sta' zitto, non fiatare!}}
*'''Appilà' 'a vócca.'''<ref>Citato in Antonio Altamura e Francesco D'Ascoli, ''Lessico italiano-napoletano, {{small|Con elementi di grammatica e metrica}}'', Regina, Napoli, 1970, [https://books.google.it/books?hl=it&id=8nUIAQAAIAAJ&dq=appil%C3%A0+%27a+vocca&focus=searchwithinvolume&q=appil%C3%A0+ p. 52].</ref>
:''Tappare, zaffare la bocca.''
::{{spiegazione|Tappare, turare, zaffare, chiudere − in senso ovviamente figurato − la bocca a qualcuno: eliminare alla radice ogni suo motivo di insoddisfazione, recriminazione, risentimento e lagnanza, dandogli la più ampia soddisfazione. Togliere ogni pretesto per fare critiche o rivolgere accuse.}}
*'''Appizzà.'''<ref name=sharp/>
:''Conficcare, aguzzare. Ma anche: perdere, rimetterci denaro. '''Nce aggio apizzato denare a zeffunno.'' Ci ho perso, rimesso un sacco di soldi.''
*'''Appizzà le<ref name=epsilon/>recchie.'''<ref name=sharp>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 25.</ref>
:'' ''Appizzà 'e recchie.'' Conficcare, aguzzare, appuntare, tendere le orecchie.''
*'''Appizzà ll'uocchie.'''<ref name=sharp/>
:''Conficcare, appuntire gli occhi. Aguzzare lo sguardo. ''
*'''Appójà la<ref name=alfa>In forma corrente: 'a.</ref>libarda.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 52.</ref>
:''Appoggiare l'alabarda.''
::{{spiegazione|''Appójà 'a libarda'': Mangiare a casa altrui, senza fare le spese.<ref>La spiegazione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 52.</ref>Mangiare a scrocco. Mangiare a scrocco in modo esoso.}}
*'''Arato chiatto<ref>Grasso.</ref>'''; '''a rrecchie<ref>Orecchie.</ref>'''; '''appezzuto<ref>Appuntito, aguzzato.</ref>'''.<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 100.</ref>
:''Aratro a mano a scure; ad orecchioni; a piccone.''<ref>La spiegazione è in ''C'era una volta Napoli'', p. 100.</ref>
*'''Arbanno juorno.'''<ref>Citato in Ferdinando Russo, '''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', p. 23.</ref>
:''Albeggiando giorno''
::{{spiegazione|All'alba.}}
*'''Arcenfanfaro.'''<ref>Citato in Raffaele D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 55.</ref>
:''Fanfarone. Chiacchierone. Capintesta. Sopracciò. Caporione.''
*'''Armammece e gghiate!'''<ref name=chiachiello>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 111.</ref>
:''Armiamoci e andate!''
*'''Armato a rasulo.'''<ref>Citato in D'Ambra, Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri, p. 307.</ref>
:''Armato di [[rasoio]].''
::{{spiegazione|Armato fino ai denti. Pronto ad agire con la massima determinazione.}}
*'''Arrasso sia.'''<ref name=away>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 28.</ref>
:''Discosto, lontano sia.''
::{{spiegazione|Formula deprecatoria: Non sia mai.}}
*'''Arravogliacuosemo<ref>Arravoglià:avvolgere; in senso figurato ingannare, infinocchiare. {{cfr}}Vocabolario napolitano-italiano: tascabile, p. 28. </ref>.'''<ref name=away/>
:''Truffa, frode, raggiro, furto.''
*'''Arrostere 'o ccaso cu 'o fummo d<nowiki>'</nowiki>'a cannela.'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 51.</ref>
:''Arrostire (affumicare)il formaggio con il fumo della candela.''
::{{spiegazione|Essere in miseria o: svolgere un'attività, realizzare un'opera con mezzi assolutamente inadeguati.}}
*'''Articolo quinto «Chi tène 'mmano ha vinto».'''<ref>Citato in Alberto Di Majo, ''Che fai... li cacci?: I dissidenti e la fine della democrazia'', prefazione di [[Luigi Bisignani]], Imprimatur, Reggio Emilia, 2015, [https://books.google.it/books?id=_tekCgAAQBAJ&lpg=PT54&dq=articolo%20quinto%20chi%20tene%20mmano%20ha%20vinto&hl=it&pg=PT54#v=onepage&q&f=false] ISBN 978 88 6830 322 8 </ref>
:''Articolo quinto: chi ha in mano (possiede) ha vinto.''
::{{spiegazione|Chi possiede, ad esempio denaro, è in notevole vantaggio e detta legge.}}
*'''Ascì da<ref name=α/>sotta.'''<ref>Citato in Enrico Petrella, ''Le miniere di Freinbergh'', Napoli, 1843,[https://books.google.it/books?id=zStEAAAAcAAJ&dq=&pg=PA48#v=onepage&q&f=false p. 48.]</ref>
:''Uscire da sotto.''
::{{spiegazione|''Ascì 'a sotto'': trarsi fuori da una situazione di estrema difficoltà, grave, terribile. Essere stati discepoli (aver avuto come maestro).}}
*'''Ascì p' 'a campata.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', p. 44.</ref>
:''Uscire per (procurarsi) il necessario per vivere.''
::{{spiegazione|Andare a lavorare.}}
*'''Asciacatascia.'''<ref name=patibolo/>
::{{spiegazione|La lucciola. Dalla formula magica ''asciacatascia'', pronunciata anticamente dai bambini napoletani per catturare '''e luceluce'' le lucciole.<ref name=lightlight>Per la spiegazione {{cfr}} ''la Repubblica.it'' Napoli del 5. 12. 2016.</ref>}}
*'''{{sic|Assa'<ref>Refuso, in realtà: assa = ((l)assa): lascia.</ref>}} fa' 'a Maronna.'''<ref name=odigitria/>
:''Lascia fare alla Madonna.''
::{{spiegazione|Tutto si è risolto per il meglio; meno male oppure benissimo, è stata la Madonna a disporre tutto per il meglio!}}
*'''Asseccà mazzate.'''<ref>Citato in ''Lo Spassatiempo'', 1880, n. 17, anno V, [https://books.google.it/books?id=yC5X1P8clIAC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=Assecc%C3%A0%20mazzate&hl=it&pg=PT220#v=onepage&q&f=false p. 3].</ref>
:''Letteralmente: seccare, prosciugare percosse.''
::{{spiegazione|Buscarne di santa ragione.<ref name=heilig>La spiegazione è in Raffaele Viviani, ''Trentaquattro commedie scelte da tutto il teatro'', p. 819.</ref>}}
*'''Assiccà<ref>Asseccà.</ref> 'o mare cu 'a cucciulella.'''<ref>Citato in ''A Buon 'Ntennitore'', p. 93.</ref>
:''Prosciugare il mare con la conchiglietta.''
::{{spiegazione|Perseguire un obiettivo impiegando mezzi manifestamente inadeguati.}}
*'''{{NDR|L'}} Assistito'''<ref name=Pitagora>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 85.</ref> o ''''O cabbalista.'''<ref name=Pitagora/>
::{{spiegazione|Il cabalista, detto anche ''assistito'' perché creduto dal popolo in possesso del dono della divinazione a lui specialmente concesso, il cabalista dava numeri da giocare al lotto in cambio di un modesto compenso.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 85.</ref>}}
*'''Astreco e cielo.'''<ref>Citato in Cosimo Aruta, ''Il '68 di un borghese riveduto e corretto'', Pellegrini, Cosenza, stampa 2005, [https://books.google.it/books?id=Y8SPIc7kGpQC&lpg=PA45&dq=&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45].</ref>
:''Solaio e cielo.''
::{{spiegazione|''Casa astreco (o asteco) e cielo.'' Abitazione, alloggio all'ultimo piano di un immobile.}}
*'''Auciello 'ngaiola.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 238.</ref>
:''Uccello in gabbia.''
::{{spiegazione|Il detenuto, nel gergo della malavita antica.}}
*'''Aumma aumma.'''<ref>Citato in Mariano Maugeri, ''Tutti gli uomini del viceré'', Rizzoli, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=VacxAAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT166&dq=&pg=PT166#v=onepage&q&f=false p. 166]. ISBN 9788858653609</ref>
::{{spiegazione|Di nascosto, senza dare nell'occhio, segretamente, molto segretamente.}}
*'''Avanzà 'o pede.'''<ref name="marsh!">Citato in Francesco Silvestri, ''Teatro'', ''Una rosa, due anime, tre angeli, quattro streghe'', Gremese Editore, Roma, 2000, [https://books.google.it/books?id=SATDP9aY2mEC&lpg=PA61&dq=&pg=PA61#v=onepage&q&f=false p. 61]. ISBN 88-7742-450-8 </ref>
:''Avanzare il piede''
::{{spiegazione|Affrettare il passo. Affrettarsi.}}
*'''Avanzaie Garibarde, avanze pure tu!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 124.</ref>
:''Avanzò [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]], avanza anche tu!''
::{{spiegazione|Giocando sul doppio significato del verbo ''avanzà'': avanzare, come Garibaldi nel 1860 e "avanzare" nel senso di essere creditore, si dice scherzosamente al commerciante che si intende comprare a credito.}}
*'''{{sic|Avè}} no lippeco de<ref name=epsilon/>friddo.'''<ref name=shiver>Citato in ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 149.</ref>
:''Avere un tremito di freddo.''
::{{spiegazione|''Avé nu lippeco 'e friddo.'': avere un tremito di freddo. Avere un brivido.}}
*'''{{sic|Avè}} quaccheduno a ttaglio.'''<ref>Citato in ''Lo Lampo'', voll. I e II, n. 30, anno I, 13 settembre 1875, [https://books.google.it/books?id=90MiAQAAIAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA87-IA23#v=onepage&q&f=false p. 3].</ref>
:''Avere qualcuno a taglio''. ''{{sic|Avé}} a ttaglio'': avere finalmente qualcuno (o qualcosa) a portata di mano, avere una buona volta l'opportunità di imbattercisi, incontrarlo, raggiungerlo. ''T'aggi' 'a avé a ttaglio!'' ''Ti devo avere a taglio!'': prima o poi dovrai pur capitarmi fra le mani, a tiro, e allora faremo i conti e per te saranno dolori!
*'''Avimme cumbinate 'a carrozza, nun cumbinamme u scurriate<ref>'''O scurriato'' è tradotto da Apicella: bacchetta escuriata,
che è la ''virga escuriata'', la verga rivestita di cuoio usata dagli antichi romani. {{cfr}} ''Il frasario napoletano'', p. 135., </ref>?'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 135.</ref>
:''Abbiamo trovato l'accordo per la carrozza, non ci mettiamo d'accordo per la frusta?''
::{{spiegazione|Abbiamo raggiunto un accordo su tutti gli aspetti fondamentali, ora vogliamo far fallire tutto per qualche dettaglio di poco importanza?}}
*'''Avimmo magnato, avimmo vippeto e c'è trasuto lo<ref name=Ω>In forma corrente:'o.</ref> riesto.'''<ref name=advantage>Citato in Marulli e Livigni, p. 10.</ref>
:''Abbiamo mangiato, abbiamo bevuto e c'è entrato (rimasto) in tasca il resto.''
::{{spiegazione|Il bilancio dell'iniziativa, dell'operazione è stato positivo, vantaggioso.}}
*'''Avutà fuoglio.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Il patto con l'aldilà'', [https://books.google.it/books?id=tJzeAwAAQBAJ&lpg=PA39&dq=&pg=PA39#v=onepage&q&f=false p. 39.]</ref>
:''Girare foglio.''
::{{spiegazione|Cambiare argomento.}}
*'''Azz!'''<ref>Citato in Chiara Gily e Micol Brusaferro, ''Triestini e Napoletani: istruzioni per l'uso'', [https://books.google.it/books?id=3yEnDwAAQBAJ&lpg=PT61&dq=fa%20o%20zeza&hl=it&pg=PT61#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Caspita! Accidenti!''
*'''Azzeccarse comm'a na sanguetta.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 50.</ref>
:''Attaccarsi come una [[sanguisuga]].''
::{{spiegazione|Seccare, annoiare smisuratamente, inesorabilmente.}}
*'''Azzuppàrse 'o ppàne.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary '', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32].</ref>
:''Inzuppar(ci)si, intinger(ci)si il pane.''
::{{spiegazione|Spassarsela, godersela un mondo; trovare grande gusto nell'attizzare e rinfocolare liti.}}
==B==
*'''Babbasone.'''<ref>Citato in Luigi Manzo, p. 8.</ref>
:''Uomo grosso ed idiota, grosso e babbeo.''
*'''{{NDR|'O}} Begriffo.'''
:''Il Begriff.<ref>''Der Begriff'': Il concetto (la Ragione, l'Idea) che crea il mondo, nel senso dell'idealismo hegeliano.</ref>''
::{{spiegazione|''E begriffe'': così erano chiamati i sostenitori napoletani della filosofia di Hegel che nel 1860 dopo il Plebiscito entrarono in grandissimo numero nell'Università di Napoli contrapponendosi aspramente ai giobertiani: "I partigiani del ''Begriff'' essendo più giovani, avevano più spesso il di sopra in questi filosofici tornei. Onde divennero in breve il terrore dei proprietari di caffè delle Puglie e della Calabria, che al vederli avvicinarsi gridavano ai garzoni: ''Chiudite, ca stanno venenno 'e Begriffe!'' Nacque così il termine di Begriffo per indicare i fedeli e i fanatici del dio ''Begriff''" ([[Adriano Tilgher]])}}
*'''Bell'e bbuono.'''<ref>Citato in [[Alessandro Siani]], ''Un napoletano come me'', BUR, Milano, 2011, [https://books.google.it/books?id=LhziDiCj9ZMC&lpg=PP1&dq=Un%20napoletano%20come%20me&hl=it&pg=PT107#v=onepage&q&f=false]ISBN 9788858619896</ref>
:''All'improvviso.''
*'''Bellu mobile.'''<ref name="furniture">Citato in Amedeo Caramanica, ''Gli angeli guerrieri della terra dei fuochi'', Rogiosi, 2016, [https://books.google.it/books?id=V_nxDAAAQBAJ&lpg=PT114&dq=&pg=PT114#v=onepage&q&f=false p. 114]. ISBN 978-88-6950-175-3</ref>
:''Bel mobile.''
::{{spiegazione|Persona piena, colma di qualità negative. ''È bello 'o mobbile!'': (in senso antifrastisco) È proprio un bel personaggio! Come no, come no, davvero una gran bella persona!}}
*'''[[w:Bene mio e core mio|Bene mio e core mio]].'''
:''[[Bene]] mio e cuore mio.''
::{{spiegazione|Fare ''bene mio e core mio'' è il modo di agire dell'ipocrita che simulando un forte e disinteressato affetto per una persona e di averne a cuore gli interessi, mira in realtà unicamente a perseguire i propri egoistici scopi.}}
*'''Bona mana a ffà zéppele.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 156.</ref>
:''Buona mano a fare zeppole.''
::{{spiegazione|''Tene 'na bona mana a ffà zeppele'': ha una buona mano a fare zeppole. Si dice con ironia di chi è del tutto incapace di generosità, di un avaro inveterato.}}
*'''Bona pezza.'''<ref name=chiffon>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 31.</ref>
:''Buona stoffa, buono straccio.''
::{{spiegazione|Furfante, canaglia, manigoldo.}}
*'''Bona notte ai sunature!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 156.</ref>
:'''Bonanotte 'e sunature!'''<ref>Citato in Vincenzo Caso, ''Dizionarietto tascabile napolitano-italiano'', Stabilimento Tipografico Lanciano e Pinto, Napoli, 1896, [https://books.google.it/books?id=s7dGAQAAMAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA335#v=onepage&q&f=false p. 335].</ref>
:''Buonanotte ai suonatori!''
::{{spiegazione|Tutto è finito, non c'è più niente da fare, non c'è più speranza.}}
*'''Bonanotte 'o sicchio!'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Il morto supplente'', [https://books.google.it/books?id=kp3eAwAAQBAJ&lpg=PA68&dq=&pg=PA68#v=onepage&q&f=false p. 68]</ref>
:''Buona notte al secchio.''
::{{spiegazione|Finito per sempre in fondo al pozzo: la cosa è senza rimedio.}}
*'''Bona notte ai sunature!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 156.</ref>
:''Buonanotte ai suonatori!''
::{{spiegazione|Tutto è finito, non c'è più niente da fare, non c'è più speranza.}}
*'''{{NDR|'E}} Bone 'nzateche.'''<ref>Citato in Giuseppe Taverna, ''Le prime letture de' fanciulli, {{small|Nuova edizione rifatta e illustrata per le cure dell'avv. Elio M. Fanelli}}'', Stamperia amministrata da A. Agrelli, Napoli, 1843, [https://books.google.it/books?id=uGYFmSOspjQC&dq=&pg=RA1-PA107#v=onepage&q&f=false p. 107].</ref>
:Letteralmente: ''Le pustole selvatiche.''
::{{spiegazione|Il vaiolo selvatico o ravaglione. La varicella.}}
*'''{{NDR|'O}} Bosco.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 162.</ref>
:''Il bosco.''
::{{spiegazione|Via Toledo, nel gergo della malavita antica.}}
*'''{{NDR|'Na}} Bubbazza.'''<ref>In Colomba R. Andolfi, ''Chicchi di grano'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=8Nkhch3DZxMC&lpg=PP1&dq=Colomba%20R.%20Andolfi&hl=it&pg=PA132#v=onepage&q&f=false p. 132.] ISBN 88-6042-114-4</ref>
:Un intruglio.
*'''Buone manche pe se fà mpennere.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano, I'', p. 164.</ref>
:''Buono neppure per farsi impiccare.''
::{{spiegazione|Una persona assolutamente insignificante, completamente inutile.}}
*'''Buono sì, ma fesso no.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 57.</ref>
:''Sono buono, non però sprovveduto.''
::{{spiegazione|Ho capito chiaramente che mi si vuole imbrogliare.}}
*'''Buongiorno Signo’ '''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 57.</ref>
:''Buongiorno Signora''
::{{spiegazione|Il saluto dell’emigrante che al rientro cerca disperatamente l’integrazione.}}
==C==
*'''C' 'o chiummo e c' 'o cumpasso.'''<ref>Citato in Salvatore Maturanzo, ''Giovanni Cena e l'espressionismo sociale. {{small|Antologia di poesia italiana d'ispirazione sociale con un saggio sul poeta e il poema intorno alla conquista della luna}}'', La Prora, Milano, 1973, [https://books.google.it/books?hl=it&id=UU2yAAAAIAAJ&dq=cu+%27o+chiummo+e+cu+%27o+cumpasso.&focus=searchwithinvolume&q=chiummo p. 843].</ref>
:''Col [[filo a piombo]] e col compasso.''
::{{spiegazione|Con estrema attenzione e meticolosa precisione. Es.: ''Parlà c' 'o chiummo e c' 'o cumpasso.'' Misurare bene le parole, parlare soppesandole. ''Jì c' 'o chiummo e c' 'o cumpasso.'' Andare (operare) con estrema attenzione, metodica precisione.}}
*'''Ca ssotto nun ce chiove, jevano ricenne 'e pisci sott'all'acqua.'''<ref>Citato in ''A Buon 'Ntennitore'', p. 15.</ref>{{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
:''Qui sotto non ci piove, andavano dicendo i pesci sott'acqua.''
::{{spiegazione|Non sono disposto a dimenticare ed alla prima occasione mi vendicherò.}}
*'''Cacchio cacchio'''.<ref>Alternativa più discreta, più velata per : cazzo.</ref><ref>Citato in Oscar Glioti, ''Fumetti di evasione. {{small|Vita artistica di Andrea Pazienza}}'', Fandango, 2009, [https://books.google.it/books?id=HIxEAQAAIAAJ&q=cacchio+cacchio&dq=cacchio+cacchio&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjN1Jr7oLHtAhWDCewKHfOBAuk4FBDoATAJegQICRAC p. 258]. ISBN 9788860441300</ref>
:''Strano strano.''
::{{spiegazione|Si dice di chi con lentezza ed indifferenza simulate, con un'aria da nulla, si prepara a fare del male, ad arrecare danno.}}
*'''Caccia' fuoco pe' l'uocchie.'''<ref name=glue />
:''Gettare (tirare fuori) fuoco dagli (attraverso gli) occhi.''
::{{spiegazione|Essere adirato. Impiegato anche come [[w:iperbole (figura retorica)|iperbole]].}}
*'''Cafè carreco.''' '''Cafè corretto.''' '''Cafè lasco.'''<ref name=Brigida>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 122.</ref>
:''Caffè carico (forte), caffè corretto (con qualche goccia di anice) "lento" (lungo, leggero)''.
*'''Cafè 'e notte e ghiuorno.'''<ref name=Brigida/>
:''Caffè di notte e giorno.''
::{{spiegazione|Caffè aperti per ventiquattro ore su ventiquattro.<ref>La spiegazione è in ''C'era una volta Napoli'', p. 122. I più famosi erano il ''Nozze d'argento'' a Portacarrese, la ''Croce di Savoia'' e il ''Don Petruccio'' alla [[Pignasecca]] {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 122.</ref>}}
*'''Cafeamus.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 63.</ref><ref name=Brigida/>
:''[[w:|Gazebo]].''<ref>Dall'inglese ''coffee house'' (caffetteria). {{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 63.</ref>
*'''Cammina jappica jappica.'''<ref name=japjap>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 105.</ref>
:''Cammina piano, passo dopo passo.''
::{{spiegazione|Non precipitarti.}}
*'''Campà annascuso d' 'o Pateterno.'''<ref>Citato in Luca Meldolesi, ''Milano-Napoli: prove di dialogo federalista'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 2010, [https://books.google.it/books?id=klnLs3DJKiIC&lpg=PA136&dq=annascuso%20d'%20'o%20pateterno&hl=it&pg=PA136#v=onepage&q&f=false p. 136]. ISBN 978-88-6042-767-0</ref>
:''Vivere di nascosto dal Padreterno.''
::{{spiegazione|Vivere come riuscendo ad occultarsi agli stessi occhi di Dio: vivere facendo sì che resti un impenetrabile mistero, un enigma insondabile da dove mai, in che modo si traggano mezzi economici tali da sostenere un tenore di vita che oltrepassa ampiamente, visibilmente le proprie possibilità. Si potrebbe − [[w: mutatis mutandis|mutatis mutandis]] − anche dire così: "Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma." ([[Winston Churchill]])}}
*'''Campà justo justo.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 63.</ref>
:''Vivere giusto giusto ("preciso" "preciso").''
::{{spiegazione|Avere appena di che vivere, solo quello che è strettamente necessario.}}
*'''Cane di Macanza.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 66.</ref>
:''[[w:Gano di Maganza|Gano di Maganza]].''
::{{spiegazione|Ed anche: traditore.}}
*'''Cannéla appennetora.'''<ref name=corteo/>
:''Candela appiccatoia (toscano). Era tenuta appesa alla parete.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 46.</ref>''
*'''Cantà a figliola.'''<ref>Citato in ''C'era una volta napoli'', p. 67</ref>
::{{spiegazione|Gara di canto a responsorio fra due contendenti che, in occasione delle feste patronali, in piedi su sostegni – sovente botti – davanti al pubblico che decideva con il suo favore il successo, si rivolgevano reciprocamente astrusi quesiti sui particolari più minutamente dettagliati relativi alla vita di San Guglielmo da Vercelli, fondatore del tempio e del convento di Montevergine e del Goleto Presso Sant'Angelo dei Lombardi. Le risposte, come le domande, erano cantate.<ref>{{cfr}} più in dettaglio ''C'era una volta Napoli'', p. 67.</ref>}}
*'''Cantà a ffronna 'e limone.'''<ref>Citato in '''E scugnizze'', p. 59.</ref>
:''Cantare a fronda di limone.''
::{{spiegazione|Come il ''cantà a figliola'' è un canto improvvisato connesso alla Festa di Montevergine. Se ne servivano, inoltre, parenti o amici per trasmettere messaggi ai detenuti.}}
*'''Capa allerta.'''<ref>Citato in ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', p. 28.</ref>
:''"Testa eretta."''
::{{spiegazione|Testa calda, testa matta, persona capricciosa, focosa.}}
*'''Capa 'e zì Vicienzo.'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 65.</ref>
:''Testa di zio Vincenzo.''
::{{spiegazione|Corruzione dell'espressione latina: ''caput sine censu'', che designa il nullatenente.<ref>''Del parlar napoletano'', p. 65.</ref>}}
*'''Capa sciacqua.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 360 </ref> <ref>Citato in ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', p. 34.</ref>
::{{spiegazione|Testa o zucca vuota, cervello d'oca.<ref>Spiegazione in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 360.</ref>}}
*'''Càpe 'e pèzze.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary '', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45.]</ref>
:''Teste di pezze.''
::{{spiegazione|Con connotazione spregiativa: le suore.}}
*'''{{NDR|'O}} Capitone senza rècchie.'''<ref>Citato in Rotondo, ''Proverbi napoletani'', p. 165.</ref>
:''Il capitone senza orecchie.''
::{{spiegazione|Il pene.}}
*'''Capo 'e semmana.'''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 490.</ref>
:''Capo di settimana.''
::{{spiegazione|Lunedì.}}
*'''Caporà è muorto l'Alifante.'''<ref>Citato in Pietro Belisario, ''La Botte del Diavolo'', Fratelli Criscuolo, Napoli, 1835, [https://books.google.it/books?id=qHIiTgA6QIAC&dq=capor%C3%A0%20%C3%A8%20muorto%20'alifante&hl=it&pg=PA47#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Caporale, è morto l'elefante.''
::{{spiegazione|È finita la pacchia.<ref>Si tramanda un aneddoto relativo a un caporale colpito da invalidità che fu incaricato della custodia di un elefante donato dal Sultano a Carlo di Borbone. Il comodo incarico finì con la morte dell'elefante.</ref>}}
*'''Carnetta.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 110. </ref>
::{{spiegazione|Uomo malvagio, duro, spietato, crudele.}}
*'''Carrecà lo<ref name=Ω />puorco.'''<ref>Citato in [[Niccoló Capasso]], ''Varie poesie'', [https://books.google.it/books?id=NBw0AQAAMAAJ&pg=PA111&dq=&sa=X&ved=0ahUKEwiDsMiDkvjfAhUP16QKHU8ZATgQ6AEIKTAA#v=onepage&q&f=false p. 111].</ref>
:''Caricare il porco.''
::{{spiegazione|''Carrecà 'o puorco'': Aggiungere insolenze ad insolenze, insulti ad insulti rincarando sempre più la dose.}}
*'''[[Carta]] canta ncannuolo.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 98.</ref>
:''Carta canta nel cannello.''<ref>La frase vien dall'uso de' giovani provinciali che addottoratisi nell'Università, portano a casa la laurea arrotolata in un cannellone di latta. {{cfr}} ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 98.</ref>
::{{spiegazione|La cosa è certa, le prove sono solide ed inconfutabili.}}
*'''Carta janca.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', [https://books.google.it/books?id=HRK5Tw5COm0C&hl=it&pg=RA1-PA153#v=onepage&q&f=false p. 153.]</ref>
:''Carta bianca.''
::{{spiegazione|Innocente, senza malizia.}}
*'''{{NDR|'O}} Carucchiaro.'''<ref>Citato in Glejieses, ''I Proverbi di Napoli'', p. 124.</ref>
:''L'avaro.''
*'''''Casa a ddoje porte.''''' (da [[Giambattista Basile]], ''Muse napolitane'', IV<ref name=cross/>)
:''Casa a due porte.''
::{{spiegazione|Una casa che non gode di buona reputazione: il doppio ingresso si rivela particolarmente conveniente per il coniuge inquieto, disinvolto, dedito ad attività extraconiugali: entrare discretamente e svignarsela in tutta impunità e sicurezza non è difficile. Facilità d'accesso, vie di fuga agevoli, fluidità di "traffico", flessibilità d'utilizzo, discrezione, innegabili vantaggi di una casa con doppia entrata. A scapitarne, purtroppo, è l'onorabilità della dimora che, dal complesso delle attività che vi fervono, risulta alquanto offuscata, decisamente compromessa.}}
*'''{{NDR|'O}} Casale 'e Nola.'''<ref>Citato e spiegato in De Falco, ''Del parlar napoletano'', p. 77.</ref>
:''Il Casale di Nola.''
::{{spiegazione|Il fondo schiena.}}
*'''Casale sacchiato.'''<ref>Citato in Mineco Piccinni (Domenico Piccinni) ''Dialochielle, favolelle, e autra mmesca de poetece componemiente'', vol. II, Dalla Stamperia della Società Tipografica, Napoli, 1820, [https://books.google.it/books?id=NwIH3LhQ4iAC&dq=Dialochielle%2C%20favolelle%2C&hl=it&pg=PA68#v=onepage&q&f=false p. 68]</ref>
:''Casale saccheggiato.''
::{{spiegazione|Stanza, ambiente in cui regna incontrastato il totale disordine, l'ingovernabile confusione, il caos.}}
*'''Cascetta 'e pulimmo.'''<ref name=shoeshine>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 10.</ref>
:''Cassetta, scatola da lustrascarpe.''
::{{spiegazione|''Cascetta 'e polimmo'' – dalla forma parallelepipeda del busto che lo effigia – è l'ingiuria con cui le "parenti" inveiscono con estrema confidenza contro [[San Gennaro]] per spronarlo a compiere il miracolo della liquefazione del suo sangue se esso tarda a manifestarsi.}}
*'''Caso cellese.'''<ref name=pizzica>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 50.</ref>
::{{spiegazione|Antica locuzione riferita forse al formaggio piccante. (''cellecuso''<ref>"Solleticoso" da ''cellecà''' o ''cellechià<nowiki>'</nowiki>'', solleticare.</ref>, secondo Enrico Malato<ref name=sick>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 50.</ref>}})
*'''Caso cuotto cu ll'uoglio.'''<ref>Citato in [[Ferdinando Russo]], ''A paranza scicca'', presentazione di [[Enzo Moscato]], Alfredo Guida Editore, Napoli, 2000, [https://books.google.it/books?id=du_8gwgM4fQC&lpg=PP1&dq=Ferdinando%20Russo&hl=it&pg=PA15#v=onepage&q&f=false p. 15]. ISBN 88-7188-365-9</ref>
:''Formaggio cotto con l'olio.''
::{{spiegazione|Due persone assolutamente estranee sia per parentela che per affinità. "'''''Caso cuotto co' ll'uoglio''''', ''frase vivacissima del nostro dialetto, colla quale s'intendono due che nulla abbiano, o abbiano avuto di comune fra loro, forse perché il formaggio (''caso'') che serve per tante vivande è così eterogeneo all'olio, che ancor<ref>Anche se.</ref> esso è molto adoperato nella cucina, da non poter essere mai cotti insieme.''<ref>Da ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 483.</ref>"}}
*'''Castagnelle p'abballà.'''<ref>Citato in Luigi Manzo, ''Dizionario domestico napoletano e toscano'', Tipografia Marchese, Napoli, 1864<sup>2</sup>, [https://books.google.it/books?id=JcQ1tE3POpQC&dq=Luigi%20Manzo%20vocabolario%20domestico&hl=it&pg=PA14#v=onepage&q&f=false p. 14]</ref>
:''Castagnette per ballare.''
::{{spiegazione|Le nacchere.}}
*'''Cavaliè, 'a capocchia!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 211.</ref>
:''Cavaliere, il glande!''
::{{spiegazione|Formula di derisorio riguardo impiegata per ridimensionare chi si dà eccessiva importanza o ha un atteggiamento borioso, spocchioso (il glande è qui menzionato come sinonimo di stupidità). Al ''Cavalié'' si può sostituire il nome della persona derisa. Se, come prevedibile, l'interessato non è di animo stoico, è possibile la replica: '''Te va ncule e se scapocchia, e se fa tante na capocchie!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 211.</ref>: ''(Il summenzionato glande, descrivendo un'inusitata traiettoria) ti va "a tergo" e si danneggerà fino al distacco totale dalla sede anatomica di origine; distacco e "residenza" nella nuova sede peraltro pressoché irreversibili, giacché, una volta avvenute, per buona misura, "se fa tante na capocchie!", esso cioè si enfierà, tumefacendosi nella maniera più abnorme.''}}
*'''{{NDR|'O}} cazone a zompafuosso.'''<ref>Citato in Massimo Maraviglia, ''Album Napoli'', Flaccovio, Palermo, [https://books.google.it/books?id=MeZOAAAAMAAJ&q=cazone+a+zompafuosso&dq=cazone+a+zompafuosso&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj2ueXK8_3lAhUEPewKHSabCdYQ6AEIMjAB p. 35].</ref>
:''I [[pantaloni]] "a saltafosso".''
::{{small|I pantaloni alti alla caviglia.}}
*'''Cazzillo 'e re <ref>O: ''cazzillo'', ''cazzitiello {{sic|di}} re'', ''pinto'', ''pinto 'e re.'' {{cfr}} ''Gli alimenti commestibili dei mari d'Italia'', p. 77.</ref>.'''<ref>Citato in Arturo Palombi e Mario Santarelli, ''Gli alimenti commestibili dei mari d'Italia'', [https://books.google.it/books?id=-r6rEuosIssC&lpg=PP1&dq=Arturo%20Palombi%2C%20Mario%20Santarelli&hl=it&pg=PA77#v=onepage&q&f=false p. 77] </ref>
:''Piccolo membro di re.''
::{{spiegazione|[[w:Coris julis|Donzella]].<ref>La spiegazione è in ''Gli alimenti commestibili dei mari d'Italia'', p. 77.</ref>}}
*'''Cca 'e ppezze e cca 'o ssapone.'''<ref>Citato in Glauco M. De Seta, ''La casa del nonno. Ipermetropia della memoria'', Enter Edizioni, Cerignola (FG), 2013, [https://books.google.it/books?id=hrvPBJVbN1gC&lpg=PA39&dq=CCA%20'E%20PPEZZE%20E%20CCA%20'O%20SSAPONE&hl=it&pg=PA39#v=onepage&q&f=false p. 39.] ISBN 978-88-97545-00-2</ref><ref>Citato, con lezione quasi identica: '''Ccà 'e ppezze e ccà 'o ssapone.''' in ''C'era una volta Napoli'', p. 24.</ref>
:''Qui gli stracci, gli abiti smessi e qui il sapone.''
::{{spiegazione|Patti chiari: soldi (o lavoro) contro merce subito. Pagamento immediato, non vendo (o lavoro) a credito.}}
*'''Ccà 'nce vò 'o campaniello d' 'a parrocchia.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', Delfini, Milano, 1967, [https://books.google.it/books?id=6rM-AAAAIAAJ&q=ce+vo%E2%80%99+%E2%80%99o+campaniello+d%E2%80%99+%E2%80%99a+parrocchia&dq=ce+vo%E2%80%99+%E2%80%99o+campaniello+d%E2%80%99+%E2%80%99a+parrocchia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwii9ujy5f_kAhWgxMQBHfdZDw4Q6AEIKDAA p. 33].</ref>
:''Qui ci vuole il campanello della parrocchia.''
::{{spiegazione|Campanello molto sonoro, necessario, figuratamente, per rintracciare, ritrovare persona o cosa introvabile, irreperibile.}}
*'''Cca nisciuno è fesso.'''<ref>Citato in L.R. Carrino, ''A Neopoli nisciuno è neo'', Laterza, Roma/Bari,[https://books.google.it/books?id=Or2ODAAAQBAJ&lpg=PT60&dq=cca%20nisciuno%20%C3%A8%20fesso&hl=it&pg=PT60#v=onepage&q&f=false] ISBN 9788858104125</ref>
:''Qui nessuno è ingenuo.''
*'''Cca se ferma u rilorge!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 215.</ref>
:''Qui si ferma l'orologio!''
::{{spiegazione|È il massimo, l'eccellenza assoluta, il non plus ultra.}}
*'''Ccà sotto non ce chiove.'''<ref name=brokegg/>
:''Qui sotto non ci piove.''
::{{spiegazione|Lo si dice puntando l'indice teso della mano destra sotto il palmo della sinistra rivolto verso il basso per dire che il torto subito non verrà dimenticato e che ci si vendicherà non appena se ne presenti l'occasione; magari ''int'a scurdata'', a cose oramai dimenticate, quando meno l'avversario se lo aspetta.}}
*'''Ccà stanno 'e {{sic|guaghiune}}<ref>Refuso: in realtà guagliune.</ref> vuoste.'''<ref>Citato in ''La sceneggiata. {{small|Rappresentazioni di un genere popolare}}'', a cura di Pasquale Scialò, Alfredo Guida Editore, Napoli, 88-7188-689-5, [https://books.google.it/books?id=nqY9qxaAUh4C&lpg=PA250&dq=ca%20stanno%20%20vuoste&hl=it&pg=PA250#v=onepage&q=ca%20stanno%20%20vuoste&f=false p. 250]</ref>
:''Qui ci sono i ragazzi vostri.''
::{{spiegazione|Io sono a vostra completa disposizione; non dovete far altro che chiedere, ogni vostro desiderio è per me un ordine.}}
*'''Cchiú nera d' 'a mezanotte nun po' venì!'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', II, a cura di Guido Davico Bonino, Antonia Lezza, Pasquale Scialò, Guida, Napoli, 1988, [https://books.google.it/books?id=PondV7J2r9UC&lpg=PA155&dq=nun%20p%C3%B2%20ven%C3%AC.&hl=it&pg=PA155#v=onepage&q&f=false p. 155.]</ref>
:''Più nera della mezzanotte non può venire!''
::{{spiegazione|Ormai non può andare peggio di così; superato questo momento può solo andare meglio.}}
*'''Ce dice.'''<ref name=matches>Citato in Mondadori, Meridiani, 2000, p. 1011.</ref>
::{{spiegazione|Si abbina bene, in modo armonico.}}
*'''Cetrulo nzemmentuto.'''<ref>Citato in Ferdinando Galiani e Francesco Mazzarella Farao, ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano, {{small|Con alcune ricerche etimologiche sulle medesime degli Accademici Filopatridi, opera postuma supplita, ed accresciuta notabilmente}}'', Vol. I, Presso Giuseppe-Maria Porcelli, Napoli, 1789, [https://books.google.it/books?id=NxcJAAAAQAAJ&dq=Vocabulario%20delle%20parole%20del%20dialetto%20Napoletano&hl=it&pg=PA97#v=onepage&q&f=false p.97]</ref>'
::{{spiegazione|Cetrulo nzemmentuto è il cetriuolo andato in semenza, che per esser divenuto insipidissimo, non è più atto a mangiarsi. Perciò in senso traslato dinota ''una persona assolutamente stupida, e senza sale in zucca.''}}
*'''Cèuze annevate<ref>Gelse nere, rese gelate dal freddo notturno che le ricopriva di un lievissimo velo bianco ('a neve). {{cfr}} ''C'era una volta a Napoli'', p. 50.</ref>.'''
:''Gelse ghiacciate, diacce.''
*'''Che arma de<ref name=epsilon />mammeta.'''<ref>Citato in [[Antonio Petito]], ''So masto Rafaele e non te ne ncarrica''', Tipo-litografia e Libreria di L. Chiurazzi, 1869, [https://books.google.it/books?id=nYOBKiDdgNQC&dq=&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10].</ref>
:''Che anima di tua madre.''
::{{spiegazione|''Ch'arm' 'e mammeta'': che diavolo, cosa diavolo. ''Tu che arma de mammeta aie fatto?''<ref>Da ''So masto Rafaele e non te ne ncarrica''', p. 10.</ref>''Tu ch'arm' 'e mammeta hê fatto?'': (ma) che diavolo hai fatto? cosa diavolo hai combinato?}}
*'''Che ddiece.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', II, p. 95.</ref>
:''Che dieci.''
::{{spiegazione|Che cosa grande, grave<ref>La spiegazione è in ''Teatro'', II, p. 95</ref>. Che pezzo di, che gran pezzo di.}}
*'''Che m'ammacche<ref>Ammacca': schiacciare.</ref>?'''<ref>Citato in Mondadori, Meridiani, p. 1006.</ref>
::{{spiegazione|Che (frottole) mi stai raccontando? ''Ma che me staje ammaccanno?!'' Ma cosa mi stai raccontando, che razza di assurdità, balle, fandonie vorresti farmi credere?!}}
*'''Che se díce? 'E ssàrde se màgnano ll'alíce!'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA202&dq=&hl=it&pg=PA202#v=onepage&q&f=false p. 202].</ref>
:''Che si dice? Le sarde si mangiano le alici!''
::{{spiegazione|Risposta scherzosa o elusiva alla domanda (fatta per curiosità invadente): Che si dice?}}
*'''Chella ca guarda 'nterra.'''<ref>Citato in Franco Pastore, ''Masuccio in Teatro: Ex Novellino Masutii, comoediae quattuor'', A.I.T.W. Edizioni, 2014, [https://books.google.it/books?id=n9yZBQAAQBAJ&lpg=PA113&dq=chella%20ca%20guarda%20'nterra&hl=it&pg=PA113#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Quella che guarda a terra.''
::{{spiegazione|La vagina.<ref>Corrisponde al numero 6 della smorfia napoletana.</ref>}}
*'''Chesta è 'a zita e se chiamma Sabella.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 69.</ref>
:''Questa (questa che vedi, e solo questa) è la fanciulla e si chiama Isabella.''
::{{spiegazione|Eccoti quanto mi avevi richiesto, per te non posso altro, non chiedermi altro.<ref>{{cfr}} ''I Proverbi di Napoli'', p. 69.</ref>Più in generale: questa è la situazione e non ci sono alternative, non resta che prenderne atto ed accettarla così com'è. Ci si deve accontentare di ciò che si ha.}}
*'''Chi m'a cecato.'''<ref>Citato in ''Viviani'', III, p. 58.</ref>
:''Chi mi ha accecato.''
::{{spiegazione|Chi me l'ha fatto [[azione|fare]].<ref>Spiegazione in ''Viviani'', III, p.58.</ref>}}
*'''Chi vene appriesso.'''<ref>Citato e spiegato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 514.</ref>
:''Chi viene dopo.''
::{{spiegazione|I posteri}}
*'''Chi vene appriesso s'u chiagne.'''<ref name=larmes/>
:''Chi viene dopo se lo piange.''
::{{spiegazione|Chi è addietro serri l'uscio, o Chi vien dopo serri la porta. / Saranno altri, quelli che verranno dopo, a sopportarne le conseguenze, a doversela sbrogliare.}}
*'''Chiachiello.'''<ref name=littlefish/>
::{{spiegazione|Persona del tutto inconsistente. Eccelle incontrastato nella sua sola autentica dote: le inesauribili, vacue e inconcludenti chiacchiere.}}
*'''Chiàgnene pure i pprete r'a via.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 231.</ref>
:''Piangono anche le pietre della strada.''
::{{spiegazione|Al passaggio del corteo funebre piangono non solo le persone, ma anche le pietre della strada. Lo si dice, con enfasi, per dare risalto al dolore che si prova per la morte di una persona stimata e amata.}}
*'''Chiappo 'e mpiso.'''<ref>Citato in ''Ncopp' 'o_marciappiede'' p. 35.</ref>
:''Cappio da impiccato (appeso).''
::{{spiegazione|Tipo poco raccomandabile, losco; canaglia, malvivente, avanzo di galera, tipo patibolare, pendaglio da forca.}}
*'''{{NDR|'A}} Chiarenza.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>'' il vino.''
*'''Chiavarse 'a lengua 'nculo''' o ''''ncanna'''.<ref>Citato in Giuseppe Giacco, ''[http://www.vesuvioweb.com/it/wp-content/uploads/Giuseppe-Giacco-Vocabolario-napoletano-vesuvioweb.pdf Schedario napoletano]'', ''vesuvioweb.com'', p. 81.</ref>
:''Mettersi la lingua nel didietro (o in gola).''
::{{spiegazione|Essere costretto a tacere perché si ha manifestamente torto o si è in una posizione indifendibile, insostenibile. Usato specie nell'espressione: ''Chiavate 'a lengua 'nculo!'' vale a dire: Taci! Tu parli pure? Non hai argomenti validi, non sei in condizioni di poter parlare, non hai titolo per poter parlare! Sei manifestamente in torto! ''Tu t'avisse sta' sulamente zitto!'' Tu dovresti solo tacere!}}
*'''Chillo ca cumbine tutte 'e guaie.'''<ref name=K/>
:''Quello che combina tutti i guai.''
::{{spiegazione|Il [[pene]].}}
*'''Chillo 'e coppa.'''<ref>Citato in [[Raffaele Viviani]], ''I dieci comandamenti'', [https://books.google.it/books?id=VTfskxLqACcC&lpg=PA31&dq=&pg=PA31#v=onepage&q&f=false p. 31].</ref>
:''Quello di sopra.''
::{{spiegazione|[[Dio]].}}
*'''Chino 'i vacantarìa.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 239.</ref>
:''Pieno di vuoto.''
::{{spiegazione|Si dice ironicamente di qualcosa, come un contenitore, un recipiente, un locale completamente vuoti.}}
*'''Chiò chiò parapacchiò, cevezo mio.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli, p. 93.''</ref>
::{{spiegazione|Che gran scioccone sei, amico mio.}}
*'''Chiochiaro<ref>Secondo De Ritis da ''Chiochia'', scarpa di fattura grossolana calzata dai pastori abruzzesi. {{Cfr}} De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 329.</ref>.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 329.</ref>
:''Persona rozza, goffa, stupida; zotico, tanghero.''
*'''Chisto è nu cataplàsemo 'e semmente 'e lino.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 33.</ref>
:''Questo è un [[cataplasma]] di semi di lino.''
::{{spiegazione|Questo è un uomo noioso e molesto.}}
*'''Chiste è u paese 'i Mastu Rafele.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', I, p. 243.</ref>
:''Questo è il paese di Mastro Raffaele.''
::{{spiegazione|Qui ognuno fa i propri comodi, bada esclusivamente al proprio interesse e tutto, di conseguenza, versa nel più completo marasma.}}
*'''Chiste so' nummere!'''<ref>Citato in [[Renato De Falco]], ''Per moda di dire, {{small|ovvero Neo-nomenclatura emergente (con qualche riferimento napoletano)}}'', Guida Editori, 2010. ISBN 88-6042-821-1, [https://books.google.it/books?id=_NYrpxDQYUsC&lpg=PP1&dq=Renato%20De%20Falco&hl=it&pg=PA83#v=onepage&q&f=false p. 83].</ref>
:''Questi sono [[numero|numeri]]!''
::{{spiegazione|È successo; sta accadendo qualcosa di così sorprendente, incredibile, inaudito che bisogna (attraverso la [[w:La smorfia napoletana|smorfia]]) tradurlo in numeri e giocarli al lotto! Roba da pazzi, roba da pazzi!}}
*'''Ciaccà e medecà.'''<ref>Citato in Bello ed Erwin, ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 57.</ref>
:''Ferire (a sangue scagliando una pietra) e medicare.''
::{{spiegazione|Dire una parola pungente, di critica, di rimprovero ed accompagnarla immediatamente, per attenuarne l'effetto, ad un'altra dolce, carezzevole, amichevole.}}
*'''Cicchignacco 'ncopp' â vótta.'''<ref>Citato in ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 138.</ref>
:''«Cicchignacco» sulla botte.''
:oppure:
:'''Cicchignacco 'int'â buttéglia.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton editori, Roma, 2016, p. 101. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>
:''«Cicchignacco» nella bottiglia.''
::{{spiegazione|Cicchignacco è il nome con cui veniva venduto sulle bancarelle il «diavoletto di [[Cartesio]]». Locuzione riferita a personaggi di statura non alta e dal portamento goffo.}}
*'''Ciceremmuolle.'''<ref>Citato in Volpe ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 73 e Francesco Cherubini, ''Vocabolario milanese-italiano'', Dall'Imp. Regia Stamperia, 1843, vol. 4, [https://books.google.it/books?id=3uY3AQAAMAAJ&dq=ciceremmuolle&hl=it&pg=PA548#v=onepage&q&f=false p.548]</ref>
:''[[cece|Ceci]] ammollati.''
::{{spiegazione|Cerimonie eccessive, moine, salamelecchi. ''Nun fà tutte 'sti ciceremmuolle!'' Non fare tutte queste cerimonie eccessive, tanti (finti) salamelecchi!}}
*'''{{NDR|Fà}} Ciento mesure e uno taglio.'''<ref>Citato in Citato in ''Archivio per lo studio delle tradizioni popolari'', Rivista trimestrale diretta da G. Pitrè e S. Salomone Marino, vol. II, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1883, [https://archive.org/stream/archivioperlost00marigoog#page/n604/mode/2up/search/proverbi+napoletani, p. 597.]</ref>
:''(Fare) cento misure e un taglio.''
::{{spiegazione|Come i sarti che lavorano ripetutamente con metro e gesso prima di tagliare la stoffa, prepararsi con grande, eccessiva meticolosità, indugiando in minuziosi calcoli e prove prima di decidersi ad agire.}}
*'''Cinco e ccinco a diece e lo<ref name=Ω/>parrocchiano a quinnece.'''<ref>Citato in Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 73.</ref>
:''Cinque e cinque (sommano) a dieci, e (con) il parroco a quindici.''
::{{spiegazione|Si dice di chi va a sposarsi in chiesa; il particolare riferimento è al momento del rito in cui gli sposi congiungono le mani davanti al sacerdote che impartisce la benedizione.}}
*'''Ciuccio cu 'a varda ncuollo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 450.</ref>
:''Asino con il basto addosso.''
::{{spiegazione|Asino calzato e vestito, persona di crassa ignoranza.}}
*'''Ciuccio 'e carretta.'''<ref name=tripalium>Citato in Armando Cenerazzo, ''Rose rosse e rose gialle, {{small|Nuove poesie napoletane}}'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1957, [https://books.google.it/books?id=lTF7BwXMuq4C&lpg=PA296&dq=Cenerazzo&hl=it&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]</ref>
:''Asino di carretta.''
::{{spiegazione|Uomo che lavora molto duramente.}}
*'''Ciuciulià.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 220.</ref>
:''Sussurrare, bisbigliare.''
*'''Ciuotto ciuotto.'''<ref>Citato in Salvatore Cerino, ''{{sic|Immenzità}}'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997, [https://books.google.it/books?id=cQHAzKNaaiEC&lpg=PA70&dq=&pg=PA70#v=onepage&q&f=false p. 70] </ref>
:''Sazio sazio (sazissimo). Rimpinzato ben bene. "''Farse ciuotto ciuotto''". Satollarsi, rimpinzarsi.''
*'''Co lo siddivò.'''<ref name=bradipo>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1862, anno III, 27 aprile 1862, p. 462.</ref>
:''Cu 'o siddivò: Con il se Dio vuole.''
::{{Spiegazione|''Ghire co lo siddivò''<ref name=bradipo/>, in forma corrente: ''Jì cu 'o siddivò'': andare con il se dio Vuole. Agire, operare molto molto a rilento, molto fiaccamente, svogliatamente, senza iniziativa, senza alcuna efficacia, incisività, affidandosi passivamente alla volontà e all'intervento risolutore di Dio.)}}
*'''Cola mena a Ciccio e Ciccio 'a mena a Cola.'''<ref name=franknico>Citato in A.F.Th. van der Heijden ''Doodverf'', [https://books.google.it/books?id=yTd4AAAAQBAJ&lpg=PT261&dq=A.F.Th.%20van%20der%20Heijden&hl=it&pg=PT49#v=onepage&q&f=false p. 49]</ref>
:''Cola butta a Ciccio e Ciccio la butta a Cola.''
::{{spiegazione|Gettarsi reciprocamente la colpa addosso. Fare a scaricabarile.}}
*'''Comm'a che!'''<ref>Citato in Christopher Wagstaff, ''Italian Neorealist Cinema. {{small|An Aesthetic Approach }}'', University of Toronto Press, Toronto / Buffalo / London, 2007, [https://books.google.it/books?id=nzgzEwEb_fcC&lpg=PA453&dq=&pg=PA453#v=onepage&q&f=false p. 453].</ref><ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 95.</ref> o: '''Comme a chè'''<ref>Citato in ''Lo lampo'', Volumi 1-2, anno I, n. 95, 29- 11- 1875, [https://books.google.it/books?id=90MiAQAAIAAJ&dq=&pg=PA95-IA6#v=onepage&q&f=false p. 4]</ref>
::{{spiegazione|Eccome! Altro che! Che di più non si può! Es.: '' Fa cavero comm'a cche!'' ''Chiove comm'a che!'' ''È bello comm'a che!'' Altroché se fa caldo! Piove, eccome! È bello, caspita se è bello, come puoi dubitarne!}}
*'''Comm'è {{sic|bera}} 'a morte.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 241.</ref>
:''Come è vera la morte!''
::{{spiegazione|''Comm'è vera 'a morte!'' Te / Ve lo giuro, devi / dovete credermi!}}
*'''Comme ‘a mettimmo nomme?'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Il commissario'', [https://books.google.it/books?id=_JveAwAAQBAJ&lpg=PA61&dq=guglielmi%20il%20commissario&hl=it&pg=PA20#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Come le mettiamo nome? Come la chiamiamo? Come la battezziamo?''
::{{spiegazione|Come la mettiamo? Come la risolviamo? E poi che si fa? E adesso che si fa? Come se ne viene, verrà fuori? (col sottinteso che è estremamente difficile se non impossibile trovare una soluzione, venirne fuori ed è quindi mille volte preferibile evitare '''o 'mpiccio'', il guaio.)}}
*'''Comme 'avuote e comme 'o ggire, sempe sissantanove è.'''<ref>Citato in Vittorio Pupillo, ''Proverbi, {{small|Riflessioni sulla saggezza del passato, per un corretto comportamento nel presente}}'', vol. I, Youcanprint Self-Publishing, TRICASE (LE), 9788891115768, [https://books.google.it/books?id=KLECAwAAQBAJ&lpg=PA205&dq=&pg=PA205#v=onepage&q&f=false p. 205]</ref>
:''Come lo volti e come lo giri, sempre sessantanove è.''
::{{spiegazione|La cosa è assolutamente evidente, incontrovertibile, immutabile. Questa è la nuda evidenza, questi sono i fatti, non c'è modo di considerarli, interpretarli altrimenti.}}
*'''Comme Dio cumanna.'''<ref>Citato in Colomba Rosaria Andolfi, ''Chicchi di grano. {{small|Poesie, macchiette, teatro in versi, testi di canzoni}}'', Guida, Napoli, 2005. ISBN 88-6042-114-4, [https://books.google.it/books?id=8Nkhch3DZxMC&lpg=PA41&dq=pg=PA41#v=onepage&q&f=false p. 41]</ref>
:''Come Dio comanda.''
::{{spiegazione|A regola d'arte.}}
*'''Comme mme suone tu, così t'abballo.'''<ref>Citato in ''Le muse napolitane'', Egloga IX, p. 346.</ref>
:''A seconda di come suoni, così io ballo.''
::{{spiegazione|Prestazioni e compenso devono essere commisurati.}}
*'''Comme me vide, me scrive.'''<ref>Citato in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 258.</ref>
:''Come mi vedi, (così) mi scrivi.''
::{{spiegazione|Sono così come mi vedi, non ho nulla da nascondere.}}
*'''Comme te piace 'o vino cu' a neve!'''<ref>Citato in Enzo Moscato, ''L'angelico bestiario'', Ubulibri, Milano, 1991, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Q64IAQAAMAAJ&dq=%E2%80%98o+vino+c%E2%80%99%E2%80%98a+neve&focus=searchwithinvolume&q=%E2%80%98o+vino+c%E2%80%99%E2%80%98a+neve p. 111].</ref>
:''Come ti piace il vino con la neve (con il ghiacco)!''
::{{spiegazione|(Di' la verità): questo ti fa tanto divertire, per questo te la stai spassando un mondo! ci stai provando gran gusto!}}
*'''Copia cupiella.'''<ref>Citato in Colomba Rosaria Andolfi, ''Chicchi di grano. {{sic|Poesie, macchiette, teatro in versi, testi di canzoni}}'', Alfredo Guida Editore, 2005. ISBN 88-6042-114-4, [https://books.google.it/books?id=8Nkhch3DZxMC&lpg=PA109&dq=&pg=PA109#v=onepage&q&f=false p.109.]</ref>
::{{spiegazione|Scopiazzatura. ''Fà copia cupiella''. Copiare di nascosto. Scopiazzare.}}
*'''Coppa coppa.'''<ref>Citato in [[Adam Ledgeway]], ''Grammatica diacronica del napoletano'', Max Niemeyer Verlag, Tubinga, 2009, [https://books.google.it/books?id=jsHJnzvJHxAC&lpg=PA79&dq=coppa%20coppa%20napoletano&hl=it&pg=PA80#v=onepage&q&f=false p. 80.] ISBN 978-3-484-52350-0</ref>
:''Proprio sopra.''<ref>La traduzione è in Ledgeway, {{cfr}} ''Grammatica diacronica del napoletano'', p. 80.</ref>.
*'''Coppole 'e cazzo.'''<ref>Citato in Bruno Esposito, ''Le avventure di Pāspokaz'', nota introduttiva di [[Roberto Saviano]], NonSoloParole Edizioni, Pollena Trocchia (Na), 2006<sup>1</sup>, [https://books.google.it/books?id=NIBZkE4pkuMC&lpg=PA28&dq=coppole%20'e%20cazzo&hl=it&pg=PA28#v=onepage&q&f=false p. 28]</ref>
:"''Berretti di pene.''"
::{{spiegazione|Niente. ''Si nun fatiche te magne coppole 'e cazzo.'' Se non lavori, non mangi un bel niente.}}
*'''Coppola e denocchie!'''<ref>Citato in '''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', prefazione, p. 6.</ref>
:''Berretto alle ginocchia!''
::{{spiegazione|Giù il cappello!}}
*'''{{NDR|'A}} cravatta a rabbà.'''
:''La cravatta ''à rabat''. Si adoperava non annodata sul tight<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 89.</ref>.''
*'''Cresemisso'''<ref>Dall'inglese ''Christmas'', Natale. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 99.</ref>'''.'''<ref>Citato, con spiegazione, in ''Del parlar napoletano'', p. 99.</ref>
::{{spiegazione|Regalo natalizio.}}
*'''Cricco, Crocco e Manecancino.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore'', 1867, [https://books.google.it/books?id=DVdgeO_gTcUC&dq=cricco%20crocco%20e&hl=it&pg=PA5-IA59#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''(I Signori) Martinetto, Gancio e Mano con l'uncino.''
::{{spiegazione|La [[w:Banda Bassotti|Banda Bassotti]] napoletana. Gente, quindi, da cui stare alla larga.}}
*'''Crisce santo.'''<ref>Citato in Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano'', p. 87.</ref>
:''Cresci santo.''
::{{spiegazione|Equivalente dell'italiano: Salute! Si dice ai bambini, ai ragazzi (e talvolta, scherzosamente, anche agli adulti) che starnutiscono.}}
*'''Cu 'e ppacche dint'a ll'acqua.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Una bufera senza fine'', 2012, [https://books.google.it/books?id=fiDsAwAAQBAJ&lpg=PA75&dq=&pg=PA75#v=onepage&q&f=false p. 75]. ISBN 978-1-291-07197-9.</ref>
:''Con le natiche nell'acqua.''
::{{spiegazione|''Sta' cu 'e ppacche dint'a ll'acqua.'' Essere in grande miseria.}}
*'''Cu n'appietto 'e core.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 80.</ref>
::{{spiegazione|(''Appietto 'e core'': Asma.) ''Cu n'appietto 'e core'', con una stretta al cuore.}}
*'''Cu n'uocchio frjie 'o pesce 'e cu' 'nato guarda a gatta.'''<ref>Citato in ''A Napoli mentre bolle la pentola'', p. 54.</ref>
:''Con un occhio frigge il pesce e con un altro guarda la gatta.''
::{{spiegazione|''Cu n'uocchio friere 'o pesce e cu' n'ato guardà 'a gatta'' (o anche, in modo più sintetico: ''Friere 'o pesce e guardà 'a gatta''): con un occhio friggere il pesce (seguirne la cottura) e con un altro guardare (sorvegliare) il gatto perché non lo mangi. Eseguire un'operazione, svolgere un compito restando estremamente e costantemente vigilanti.}}
*'''Cu' na mano nnanze e n'ata areto.'''<ref>Citato in ''Filumena Marturano'', in [[Eduardo De Filippo]] ''Teatro'', CDE, Milano, stampa 1985, p. 157.</ref>
:''Con una mano davanti ed un'altra dietro.''
::{{spiegazione|(Coprendosi natiche e genitali nudi con le mani: in miseria assoluta, in assoluta perdita, rimettendoci tutto, sconfitti e delusi, senza più prospettive, restando con un pugno di mosche in mano. Si veda, più in dettaglio: ''Fa zita bona''.}}
*'''Cu nna fúna 'ncànna.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA97#v=onepage&q&f=false p. 97 Anteprima Google]</ref>
:''Con un cappio (fune) alla gola.''
::{{spiegazione|Fare qualcosa cu nna fúna 'ncànna: per costrizione, contro la propria volontà.}}
*'''Cu 'o culo 'a fossa.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 58.</ref>
:''Con il sedere nella fossa. Con il piede nella fossa.'' ''Stà cu 'o culo 'a fossa.'' (Essere prossimi alla morte).
*'''Cu' 'o ttè' cu' 'o {{sic|nnè}}, cu' 'o piripisso e cu' 'o papariallà!...'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 54.</ref>
::{{spiegazione|Parole puramente onomatopeiche per denotare una persona assai brutta.}}<ref>La spiegazione è in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 54.</ref>
*'''Cu u cavalle 'i San Francische.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 275.</ref>
:''Con il cavallo di [[Francesco d'Assisi|San Francesco]].''
::{{spiegazione|San Francesco, com'è ovvio, non possedeva cavalli; i piedi erano il solo mezzo di cui disponeva per viaggiare. Andare col cavallo di San Francesco significa quindi andare a piedi.}}
*'''Cucchiere appatrunate.''' e '''Cucchiere d'affitte.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 120.</ref>
::{{spiegazione|''Appatrunate'', cocchieri che lavorano alle dpendenze di un proprietario, ''d'affitte'', cocchieri pubblici.}}
*'''{{NDR|'A}} Cuccuvaja de<ref name=epsilon/>puorto.'''<ref>Citato in [[Antonio Petito]], ''Pulcinella creduto D.<sup>a</sup> Dorotea pezza a ll'uocchio'', Stabilimento Tipografico dei Fratelli De Angelis, Napoli, 1868, [https://books.google.it/books?id=cbhd1fbnUxoC&dq=&pg=PA11#v=onepage&q&f=false p. 11]</ref>
:''La [[Civetta]] di porto.''
::{{spiegazione|'''A Cuccuvaia 'e puorto'': una donna brutta, senza grazia, che porta male, paragonata alla scultura dell'aquila (scambiata dal popolo per una civetta) con le armi di Carlo V che sormontava la Fontana degli Incanti detta ''Funtana d' 'a cuccuvaja 'e puorto'', la Fontana della civetta di porto, fatta costruire dal viceré Don Pedro de Toledo e collocata in passato in Piazza del Porto conosciuta anche come Piazza dell'Olmo.<ref>{{cfr}} più estesamente Aurelio De Rose, ''Le Fontane di Napoli'', Newton Compton Editori, Roma, 1994, p. 52. ISBN 88-7983-644-7 </ref>}}
*'''Cule mpeciate.'''<ref>Citato e spiegato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco '', p. 517.</ref>
:''Sederi impeciati.''
::{{spiegazione|Antica locuzione per dire: gli Inglesi "''perché sedendo sempre sul bordo delle navi i loro calzoni son macchiati di pece''<ref>In ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco '', p. 517.</ref>."}}
*'''Cumeta.'''<ref name=patibolo/>
:''Aquilone.''
::{{spiegazione|Ma anche: [[w:|Lucanus cervus|cervo volante]]<ref name=lightlight/>.}}
*'''Cummatrella.'''<ref name=patibolo/>
:''Comarella.''
::{{spiegazione|Ma anche: [[w:Mustela nivalis|donnola]], umanizzata come: "piccola donna"<ref name=lightlight/>.}}
*'''Cuncià 'ncordovana.'''<ref name=toscodueseisei/>
:''Conciare alla maniera cordovana''.
::{{spiegazione|Maltrattare qualcuno con maleparole o atti fisici. Si riferisce alla cordovana, pelle di capra conciata a Cordova, un tempo molto costosa.}}
*'''Cuntà' 'e pìle d<nowiki>'</nowiki>'o cùlo.'''<ref>Citato, con spiegazione, in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 262.</ref>
:''Contare i peli del sedere.''
::{{spiegazione|Rivedere le bucce.}}
*'''{{NDR|'A}} Cunzèrva 'e pummaròla.'''<ref name=tomato>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 62.</ref>
:''La conserva di pomodoro.''
::{{spiegazione|Passato di pomodoro che in passato veniva esposto d'estate al sole. La lunga esposizione al sole estivo si protraeva fino a che il passato di pomodoro non si fosse ristretto al massimo e rappreso quanto bastava. Non una qualsiasi conserva di pomodoro, dunque, se: " [...] quando una punta di cucchiaio di quella rossa poltiglia si mescolava alla pasta con fagioli (non escluso un pizzico di pepe) o al ragù (che bisognava far ''pippiare'' per molte ore), allora si creavano i motivi per esaltare la Divina Provvidenza<ref>Da ''C'era una volta Napoli'', p. 62.</ref>."}}
*'''Cuoncio cuoncio.'''<ref>Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 156.</ref>
:''Piano piano, cautamente, garbatamente.''
*'''{{NDR|'O }} Cuónzolo''' e a Napoli '''{{NDR|'O }} Cunzuólo.'''<ref name=locagua/>
::{{spiegazione|<nowiki>'</nowiki>''O cuónzolo'': pranzo offerto dai parenti ad una famiglia colpita da un lutto come consolazione per il dolore ed il digiuno sofferti. A Napoli prendeva il nome di <nowiki>'</nowiki>''o cunzuólo'': dono di pesci offerto ai familiari all'uscire del defunto dalla casa.<ref name=cons/>}}
*'''Cuopp'allesse.'''<ref>Citato in Giovanni Chianelli, ''{{sic|neapolitan}} express: pizza e cibi di strada'', testo di Giovanni Chianelli, traduzioni di Phil Taddeo, Rogiosi, 2016, [https://books.google.it/books?id=t7XfDQAAQBAJ&lpg=PA83&dq=cuopp'allesse&hl=it&pg=PA83#v=onepage&q&f=false p. 83]. ISBN 978-88-6950-194-4</ref>
:''Involto di castagne lesse''
::{{spiegazione|L'umidità delle castagne deforma e affloscia il cartoccio che in più si tinge di macchie scure: Una donna priva di grazia e di bellezza.}}
*'''Curnuto e mazziato.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Teatro IV'', a cura di Guido Davico Bonino, Antonia Lezza e Pasquale Scialò, Guida, Napoli, 1989, [https://books.google.it/books?id=4l3brCK8eskC&lpg=PA581&dq=Curnuto%20e%20mazziato.&hl=it&pg=PA581#v=onepage&q&f=false p. 581.]</ref>
:''Cornuto e bastonato''
::Il danno e, in più, anche le beffe.
*'''Curto e male 'ncavato.'''<ref>Citato in [[Antonella Cilento]], ''Bestiario napoletano'', Laterza, Roma-Bari, 2015, [https://books.google.it/books?id=a3eODAAAQBAJ&lpg=PT36&dq=Curto%20e%20male%20'ncavato..&hl=it&pg=PT36#v=onepage&q=Curto%20e%20male%20'ncavato..&f=false] ISBN 9788858120323</ref>
:''Basso e cattivo.''
==D==
*'''D. Luigi'''.<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 163.</ref>
:''Don Luigi.''
::{{spiegazione|Il portazecchini, il portamonete, nel gergo della malavita antica.}}
*'''Da Vattro a Tile.'''<ref>Citato in ''Collezione di tutti i poemi in lingua Napoletena'', Vol. 23, [https://books.google.it/books?id=LXAtAAAAMAAJ&dq=Napoletena%2C%20Volume%2023&hl=it&pg=PA52#v=onepage&q&f=false p. 52]</ref>
:''Da Battro a Tile.''
::{{spiegazione|Antica espressione impiegata col significato di: distanza grandissima, enorme fra due punti. Nel mondo intero, ovunque nel mondo.}}
*'''Dà zizza pe ghionta.'''<ref>Citato in Francesco Cerlone, ''Il barbaro pentito'', Napoli, 1784, [https://books.google.it/books?id=M_mo3BJu0BkC&dq=il%20barbaro%20pentito&hl=it&pg=RA2-PA33#v=onepage&q&f=false p. 33.]</ref>
:''Dare mammella (di vacca) in aggiunta.''
::{{spiegazione|Dare sì in aggiunta, per soprammercato, ma qualcosa di assai scarso valore e quindi, in realtà, causare ulteriore danno.}}
*'''Dare<ref name=Δ>In forma corrente: Da'.</ref>u lardo int'a fiura.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 167.</ref>
:'' ''Da' o lardo int' 'a fiura.'' Dare il lardo nella figura.''
::{{spiegazione|Lo si dice di venditori che danno il meno possibile. Usare parsimoniosamente.}}
*'''Darse 'e pizzeche ncopp' 'a panza.'''<ref>Citato in ''ANTHROPOS IN THE WORLD'', anno XIV, nn. 9-10, 2018, [https://books.google.it/books?id=nHtyDwAAQBAJ&lpg=PA20&dq=it&pg=PA20#v=onepage&q&f=false p. 20].</ref>
:''Darsi i pizzichi sulla pancia.''
::{{spiegazione|Rassegnarsi. Sopportare con rassegnazione.<ref>La spiegazione è in ''ANTHROPOS IN THE WORLD'', 2018, p. 20.</ref>}}
*'''{{NDR|Ha}} Dato 'e rrecchie a 'o conciatiane<ref>'''O tiano'': il tegame.</ref>.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 18.</ref>
:''Ha dato le orecchie all'aggiustapentole.''
::{{spiegazione|Non sente, è sordo. Si pensava forse che quest'artigiano a causa del rumore delle stoviglie o del trapano che le forava per far passare il fil di ferro fra margini da ricongiungere, spalmando poi di mastice le commessure, col tempo subisse danni all'udito.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 18.</ref>}}
*'''Diasilla.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 165.</ref>
:''[[w: Dies irae|(Dies irae) Dies illa]].''
::{{spiegazione|Lamentazione lunga e monotona. Discorso noioso, solfa.}}
*'''Dicette Pulecenella: pe' mmare nun c'è [[taverna]].'''<ref>Citato in Vezio Melegari, ''Manuale della barzelletta'', Mondadori, Milano, 1976, p. 35. Nel libro: «Dicete Polecenella, pe mmare non c'è taverna».</ref> {{NDR|[[wellerismi|wellerismo]]}}
:''Disse Pulcinella: per mare non c'è taverna.''
::{{spiegazione|Ogni cosa sta nel suo luogo e non puoi aspettarti che sia diversamente. Si usa anche per raccomandare di evitare i viaggi per mare, se non strettamente necessari (ma si usa anche la variante moderna "pe' ccielo e pe' mmare", per includere i viaggi in aereo).}}
*'''Dicette 'o pappecio vicino 'a noce: damme 'o tiempo ca te spertoso.'''<ref>Citato in Pasquale Sabbatino, Giuseppina Scognamiglio, ''Peppino De Filippo e la comicità nel Novecento'', Edizioni scientifiche italiane, 2005.</ref>
:''Disse il [[verme]] alla [[noce]]: dammi il tempo che ti buco.''
::{{spiegazione|Con il tempo si riesce a fare qualunque cosa: perfino il ''pappecio'' (un verme) riesce a bucare il guscio della noce.}}
*'''Ddie.'''<ref name=ten>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 298.</ref>
:''Dio.''
::{{spiegazione|Di incalcolabile grandezza.}}
*'''De gustibus non est sputacchiandum.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 295.</ref>
::{{spiegazione|Resa in chiave parodistica del latino '''''[[w:|De gustibus non est disputandum]]'''''. ([[Proverbi latini]])}}. Lo si dice con molta ironia quando non si può o si è preferibile non consigliare chi si comporta in modo strano, dissennato, oppure si sa in anticipo che il nostro avvertimento non verrebbe tenuto in nessun conto.}}
*'''Diece.'''<ref name=ten/>
:''Dieci.''
::{{spiegazione|Estremamente grande, con allusione alla grandezza più assoluta: Dio. Lo si usa anche quando, per riguardo, si vuole evitare di dire ''Ddie'', con uguale significato di incalcolabile grandezza. Es.: '''Tu si' nu diece 'i fetente!'''<ref name=ten/>, anziché '''Tu si' nu Ddie 'i fetente!'''<ref name=ten/> ''Sei un grandissimo mascalzone!''; '''Tu si' nu diece 'i fesse!'''<ref name=ten/>, anziché '''Tu si' nu Ddie 'i fesse!'''<ref name=ten/>, ''Sei un fesso colossale''; '''Agge pigliate na diece 'e paura!'''<ref name=ten/>, ''Ho preso un terribile spavento.''}}
*'''Dimane 'o gallo canta matina.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Teatro'', vol. V, Guida, Napoli, 1991, [https://books.google.it/books?hl=it&id=fURdAAAAMAAJ&dq=dimane+canta+matina&focus=searchwithinvolume&q=gallo+canta p. 273]</ref>
:''Domani il gallo canta mattina.''
::{{Spiegazione|Domani la giornata sarà piena d'impegni.}}
*'''Dint' 'a na vutata d'uocchie.'''<ref>Citato in [[Annibale Ruccello]], ''Ferdinando'', prefazione di [[Isa Danieli]], Alfredo Guida Editore, Napoli, 1998. ISBN 88-7188-273-3 [https://books.google.it/books?id=rd4jVbdlEvAC&lpg=PA55&dq=&pg=PA55#v=onepage&q&f=false p. 55]</ref>
:''In un volgere di sguardo (Dentro una girata di occhi). ''
::{{Spiegazione|In un attimo.}}
*'''Dio 'o sape e a Maronna 'o vere.'''<ref>Citato in Annibale Ruccello, ''Scritti inediti: {{small|una commedia e dieci saggi}}'', con un percorso critico di Rita Picchi, Gremese, Roma, [https://books.google.it/books?id=9ukZxAUHJawC&lpg=PA75&dq=&pg=PA55#v=onepage&q&f=false p.55]. ISBN 88-8440-307-3</ref>
:''Dio lo sa e la Madonna lo vede.''
::{{spiegazione|Solo Dio e la Madonna possono sapere cosa mi è successo! Si invocano così, nello sconforto, Dio e la Madonna, come ad implorarne l'intervento, quando si attraversa un momento particolarmente difficile.}}
*'''Don Andrea, 'mmiez'ê 'mbroglie s'arrecréa.'''<ref>Citato in ''[https://dettinapoletani.it/bwl-knowledge-base/don-andrea-mmieze-mbroglie-sarrecrea/ Don Andrea, 'mmiez'ê 'mbroglie s'arrecréa]'', ''dettinapoletani.it''.</ref>
:''Don [[Andrea]], in mezzo agli "imbrogli" se la gode un mondo.''
::{{spiegazione|Al tipo di Don Andrea non corrisponde certo una natura contemplativa, non una natura irenica. Al contrario, più intricate, più complicate – anche al limite della poca limpidezza, anche torbide – sono le situazioni in cui opera, più irto di ostacoli il cammino, più arduo il cimento, più forti gli attriti, più grande l'incatenamento, il trascinamento nella forza di gravità, e tanto più ci dà dentro di gusto, tanto più corruschi rifulgono i suoi specialissimi, duttilissimi, svariatissimi, versatilissimi, consumatissimi, collaudatissimi, scaltrissimi, sagacissimi, sapientissimi talenti, tanto più vertiginoso cresce il godimento che ne ritrae.}}
*'''Don Ciccillo Caramella.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 83.</ref>
::{{spiegazione|Persona vestita con dubbia eleganza.}}
*'''Don Frichine.'''<ref name=stain/>
::{{spiegazione|L'elegantone, il bellimbusto.}}
*'''Don Giuvanne u tène nnanze e u va ascianne arrete.'''<ref>Citato in ''Il Frasario napoletano'', p. 304.</ref>
:''Don Giovanni lo tiene davanti e lo cerca dietro.''<ref>Traduzione in ''Il Frasario napoletano'', p. 304.</ref>
::{{spiegazione|Con questa frase, che contiene un'evidente allusione maliziosa, si prende in giro chi cerca qualcosa che sta proprio sotto i sui occhi.}}
*'''Don Saciccio.'''<ref>Citato in ''L'amore a dispetto'', Stamperia Flautina, Napoli, 1806, [https://books.google.it/books?id=SpS118AUIooC&dq=don%20Saciccio&hl=it&pg=PA40#v=onepage&q&f=false p. 40.]</ref>
:''Don Salsiccia.''
::{{spiegazione|Uomo che non vale nulla.}}
*'''Don Simone, stampa e cumpone.'''<ref>Citato in Angelo Allegri, ''I suoi bigini per i concorsi sbaragliano i best sellers: «Il segreto è parlar chiaro»'', ''Il Giornale'', 12 giugno 2018.</ref>
:''Don Simone, stampa e compone.''
::{{spiegazione|Così viene definito con ironia chi per stupidità, arroganza, per smisurata, illimitata autostima sia convinto di poter fare tutto da solo, di non aver mai bisogno dell'aiuto o del consiglio di nessuno. Lo si può dire anche dei bugiardi, dei ciurmatori, dei faraboloni, dei millantatori.}}
*'''Doppo arrubbato Santa Chiara mettette 'e porte 'e fierro.'''<ref>Citato in Mario Guaraldi ''La parlata napolitana'', Fiorentino, Napoli, 1982, [https://books.google.it/books?id=tqYdAQAAIAAJ&q=doppo+arrubbato&dq=doppo+arrubbato&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjVp_Dtg8rfAhVOw1kKHRsNA0gQ6AEINDAC p. 58]</ref>
:''Dopo che la Basilica di Santa Chiara fu derubata, vennero messe le porte di ferro. (Dopo rubato Santa Chiara mise le porte di ferro).''
::{{spiegazione|Locuzione proverbiale: prendere provvedimenti, porre rimedio quando è ormai tardi.}}
:::Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. ([[modi di dire italiani|modo di dire italiano]])
*'''Doppo 'o lampo vène 'o truono: si' fesso e nun te n'adduóne.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 190.</ref>
:''Dopo il lampo viene il tuono: sei fesso e non te ne accorgi.''
::{{spiegazione|Giro di frasi giocoso per rimproverare, canzonandolo, chi agisce o pensa da sprovveduto: Ma ti vuoi svegliare un po' fessacchiotto che non sei altro?}}
*'''Duorme, zetella, ca 'a sciorta veglia.'''<ref name=franknico/>
:''Dormi, zitella, che la (sorte, fortuna) è desta.''
::{{spiegazione|(Detto con ironia) Certo, aspetta pure senza darti pena, quello che speri si avvererà...}}
*'''Durmì c' 'a zizza mmócca.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 528.</ref>
:''Dormire con la mammella in bocca (poppando beatamente).''
::Essere molto ingenui, non rendersi conto di nulla.
==E==
*'''È a luongo 'o fatto!'''<ref>In Viviani, [[Teatro]], III, p. 60.</ref>
:''Il fatto, la faccenda va per le lunghe!''<ref>Traduzione in Viviani, [[Teatro]], III, p. 60. </ref>
*'''È asciuto lo<ref name=Ω/>sole a mezanotte.'''<ref>Citato in Marulli e Livigni, p. 13.</ref>
:'' ''È asciuto 'o sole a mezanotte'' È sorto (uscito, spuntato) il sole a mezzanotte.''
::{{spiegazione|In una situazione disperata è capitata un'improvvisa fortuna, si è presentata un'insperata soluzione.}}
*'''È asciuto pazzo 'o patrone.'''<ref>Citato in ''Dizionario completo della Canzone Italiana'', a cura di Enrico Deregibus, Giunti, 2010, [https://books.google.it/books?id=QBko1XW9KOUC&lpg=PA75&dq=pazz'%20'o%20patrone.&hl=it&pg=PA75#v=onepage&q&f=false p. 75] ISBN 9788809756250</ref>
:''È impazzito il padrone.''
::{{spiegazione|Si dice di chi, specie se avaro, diventa improvvisamente ed esageratamente generoso con tutti.}}
*''''E bane.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia: i soldi.''<ref name=spikkesia />
*'''E bravo 'o fesso!'''<ref>Citato in Salvatore Cinciabella, ''Siamo uomini e caporali. Psicologia della disobbedienza'', prefazione di Philip Zambardo, nota introduttiva di Liliana De Curtis, FrancoAngeli, Milano, [https://books.google.it/books?id=rVZtAwAAQBAJ&lpg=PA144&dq=e%20bravo%20o%20fesso&hl=it&pg=PA144#v=onepage&q&f=false]</ref>
::''E bravo il [[stupidità|fesso]]!''
::{{spiegazione|Si dice a chi pontifica enunciando le più [[w:verità lapalissiane|lapalissiane]] ovvietà o sfoggia con grande vanto abilità alla portata di tutti.}}
*'''E buono.'''<ref name=altarbeiter>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 60.</ref>
:''Non ostante. Es: Viecchie e buono fatica ancora comm'a nu ciuccio. Anziano com'è, nonostante sia anziano, lavora ancora duro.''
*''''E cane dicenno.'''<ref>Citato in [[Annibale Ruccello]], ''Ferdinando'', presentazione di [[Isa Danieli]], Alfredo Guida Editore, Napoli, 1998, [https://books.google.it/books?id=rd4jVbdlEvAC&lpg=PP1&dq=Ruccello&hl=it&pg=PA13#v=onepage&q&f=false p. 13]</ref>
:''Dicendolo per i cani.''
::{{spiegazione|(Dicendolo (valga) per i cani, mai per gli uomini.) Formula di scongiuro: Che ciò non accada, non sia mai! Dio ne scampi!}}
*''''E ccaramelle 'e vrito.'''<ref name=tomato/>
:''Le caramelle di vetro.''
::{{spiegazione|Caramelle quadrate di colore giallo scuro, traslucide, ricavate dallo zucchero liquefatto. La poltiglia ottenuta era versata liquida su un marmo unto d'olio. Una volta rappresasi era tagliata a piccoli quadrati.}}
*''''E cazze ca abballano 'ncapa.'''<ref>Citato in Carlo Giarletta, ''Anime partenopee'', [https://books.google.it/books?id=bIwxDwAAQBAJ&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false] p. 32.</ref>
:''I peni che ballano in testa.''
::{{spiegazione|Grandissime preoccupazioni. ''Tené 'e cazze ca abballano 'ncapa'': essere assillati da grandissime preoccupazioni; l'opposto speculare di chi ''tene 'a capa fresca''.}}
*'''È cchiù 'a spesa ch'a 'mpresa.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 245.</ref>
:''È più la spesa che l'impresa.''
::{{spiegazione|Non ne vale la pena. Il risultato non giustifica i costi e l'impegno.}}
*'''‘E ccumparze ‘e ll'Aida.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario Napoletano'', p. 114.</ref>
:''Le comparse dell'Aida.''
::{{spiegazione|Persone esitanti, indecise, titubanti.}}
*'''È fernuta a brenna.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 27.</ref>
:''È finita a crusca.''
::{{spiegazione|È un fiasco completo, un totale flop. Lo so dice di progetti intrapresi con grande speranza di successo e di vantaggi che, contro ogni aspettativa, falliscono. L'espressione trae origine dall'uso borbonico di far caricare per le esercitazioni i cannoni a crusca invece che a polvere da sparo.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 27.</ref>}}
*'''È fernuta 'a zezzenella.'''<ref>Citato in Ottorino Gurgo, ''Lazzari: una storia napoletana'', Guida, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=zH1BRrkAjw0C&lpg=PA172&dq=%C3%A8%20fernuta%20a%20zezzenella&hl=it&pg=PA172#v=onepage&q=%C3%A8%20fernuta%20a%20zezzenella&f=false p. 172] ISBN 88-7188-857-X</ref>
:È finita (non ha più latte) la (piccola) [[seno|mammella]].
::{{spiegazione|È finito il tempo delle vacche grasse. La pacchia è finita.}}
*''''E ffodere cumbattono e 'e sciabbule stanno appese.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 143.</ref>
:''I foderi combattono e le [[spada|sciabole]] restano appese.''
::{{spiegazione|Chi dovrebbe eseguire un compito resta inattivo e chi non ha quest'obbligo è costretto a farsene carico.}}
*'''È gghiuta 'a cart 'e musica 'mmane 'e barbiere.'''<ref name=barber>Citato in ''L'arte della fuga in ''tempo'' di guerra'', p. 26.</ref>
:''È andato a finire lo spartito in mano ai barbieri.''
::{{spiegazione|Si dice quando accade che qualcosa di importante finisca nelle mani di un incompetente.}}
*''''E lente 'e Cavour.'''<ref name=nose/>
:''Gli occhiali di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]].''
::{{spiegazione|Le manette nel gergo della malavita.}}
*'''È ll'aria c' 'o mena.'''<ref>Citato in [[Salvatore Di Giacomo]], ''Poesie'', a cura di Davide Monda, BUR Rizzoli, Milano, [https://books.google.it/books?id=aYxaAQAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Salvatore%20Di%20Giacomo&hl=it&pg=PT367#v=onepage&q&f=false 367]</ref>
:''È l'aria che lo porta.'''
::{{spiegazione|È nell'aria, si sente nell'aria, si avverte.}}
*'''È ‘na mola fraceta.'''<ref>Citato in Patrizia Mintz, ''Il custode degli arcani'', PIEMME, Milano, 2011,[https://books.google.it/books?id=atzMIJQDhHMC&lpg=PA286&dq=%C3%88%20'na%20mola%20fraceta.&hl=it&pg=PA286#v=onepage&q&f=false p. 286]</ref>
:''È una mola fradicia.''
::{{spiegazione|È uno scansafatiche.}}
*'''È na varca scassata.'''<ref>Citato in ''Lo Trovatore, Giornale del popolo'', 1871, [https://books.google.it/books?id=QhcwAAAAYAAJ&dq=%C3%A8%20na%20varca%20scassata&hl=it&pg=PA102-IA5#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''È una barca rotta.''
::{{spiegazione|È un progetto, una realtà disastrosa. Fa acqua da tutte le parti.}}
*'''È na zarzuela.'''<ref>Citato in Renato De Falco, ''Alfabeto napoletano'', [https://books.google.it/books?id=FKYdAQAAIAAJ&q=%C3%A8+%27na+zarzuela&dq=%C3%A8+%27na+zarzuela&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwics_SXuN3lAhXRsKQKHVDOB64Q6AEIKDAA p. 516].</ref>
:''È una zarzuela.''
::{{spiegazione|"[...] cosa di poco conto, priva di mordente, piena solo (per dirla con [[William Shakespeare|Shakespeare]]) "di rumore e di vento" e che non significa nulla."<ref>La spiegazione, di Renato De Falco, è in ''Alfabeto napoletano'', p. 516.</ref>}}
*'''È notte u fatte.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 334</ref>
::{{spiegazione|("È notte il fatto") È una situazione terribile ed è estremamente difficile venir fuori.}}
*'''È nu cacasicco.'''<ref>Citato in Giuseppe Giacco, ''Cultura classica e mondo subalterno nei Peducoli di Gennaro Aspreno Rocco'', testo integrale in latino e traduzione in vernacolo afragolese, Edizione Istituto di Studi Atellani, 1985, [https://books.google.it/books?id=WEBC99ouJRIC&lpg=PT8&dq&pg=PT52#v=onepage&q&f=false p. 52].</ref>
:''È un "evacua-scarso".''
::{{spiegazione|È avaro, spilorcio fino all'inverosimile, così tanto che ha fama di essere tiratissimo fin nel rilascio delle sue stesse deiezioni, pur di non cedere nulla che gli appartenga.}}
*''''E piere 'e Pilato.'''<ref>Citato in '''E scugnizze'', p. 21.</ref>
:''Ai piedi di [[Ponzio Pilato|Pilato]].''
::{{spiegazione|''Stà 'e piere 'e Pilato.'' Essere in grande privazione, afflizione, in estrema miseria.}}
*'''‘E pizzeche ncopp’’a panza.'''<ref name=fishetiello/>
:''I pizzichi sulla pancia.''
::{{spiegazione|''Darse 'e pizzeche 'ncopp' 'a panza'': Darsi i pizzichi sulla pancia: rassegnarsi, sopportare con rassegnazione. "[...] ''nun ce steva niente 'a mangià e io stevo allerta pe scummessa, e me devo ‘e pizzeche ncopp’’a panza'' [...]<ref>In Guglielmi, ''Ceceniello'', p. 23.</ref>. "[...] non c'era niente da mangiare e a stento mi reggevo in piedi e mi davo i pizzichi sulla pancia (sopportavo rassegnato) [...]"<ref>In Guglielmi, ''Ceceniello'', p. 23.</ref>.}}
*'''‘E ppérete ‘nnànt'â bànda.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 61.</ref>
:''I peti innanzi alla banda.''
::{{spiegazione|I peti del capobanda mentre cammina in testa alla formazione che avanza suonando fragorosamente. Azioni o iniziative inutili, inconsistenti, inconcludenti. ''Fa' 'e pperete 'nnant'â banda'': agire a vuoto, ma anche: darsi grandi arie di sapiente, senza averne i requisiti; comportarsi fastidiosamente da saccente.}}
*'''‘E ranavuóttole ‘int’â panza.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 283.</ref>
:''I [[rospo|rospi]] nella pancia.''
::{{spiegazione|''Tené 'e ranavuottole int' â panza'': avere i [[w:borborigmo|borborigmi]].}}
*'''È rimasto scupiérto a ramma.'''<ref name=copper>Citato in Altamura e Giuliani, '''Proverbi napoletani'', p. 161.</ref>
:''È rimasto scoperto a rame.''
::{{spiegazione|È stato smascherato, si è scoperto che è un imbroglione. (È venuto allo scoperto il rame che stava sotto la patina che lo dorava per falsificarlo.}}
*'''È robba d' 'o zi Peppe!'''<ref>Citato in [[Alberto Consiglio]], ''La camorra a Napoli'', a cura di Luigi Musella, Alfredo Guida Editore, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=B1U47jkA8q8C&lpg=it&pg=PA106#v=onepage&q&f=false p. 106]. ISBN 88-7188-917-7</ref> oppure: '''Facite passà, è rrobba 'e don Peppe.'''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 627.</ref>
:''È roba dello zio Peppe (Garibaldi)! oppure: Fate passare, è roba di don Peppe (Garibaldi)''.
::{{spiegazione|Sorta di parola d'ordine con cui i camorristi riuscivano a far entrare a Napoli qualsiasi cosa in totale franchigia, eludendo con questa formula ogni controllo. Il riferimento a Garibaldi è connesso alla decisione adottata del ministro dell'interno [[Liborio Romano]] poco prima dell'entrata di Garibaldi a Napoli il 7 settembre 1860, di affidare il mantenimento dell'ordine pubblico al capo della camorra Tore 'e Crescienzo ed ai camorristi suoi affiliati, integrandoli nei ranghi della Guardia cittadina. La già costituita Guardia di Pubblica Sicurezza fu successivamente abolita dal Ministro dell'interno e Prefetto di Polizia del Governo provvisorio [[Silvio Spaventa]] che mise in atto energiche misure repressive nei confronti della camorra.<ref>{{cfr}} ''La camorra a Napoli'', p. 106.</ref>}}
*''''E sbreglie p<nowiki>'</nowiki>'o saccone<ref>'''O saccone'': il pagliericcio.</ref>.'''<ref name =mouchoir/>
:''Le foglie secche di mais (la pula) per il materasso (il pagliericcio).''
::{{spiegazione|'''E sbreglie'' (chiamate anche ''sgòglie'') costituivano l'imbottitura dei materassi di chi non poteva permettersi la lana. Chi era tanto povero da non poter acquistare neppure le ''sbreglie'' riempiva i materassi con foglie secche di castagno raccolte in autunno personalmente in montagna<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 55.</ref>}}
*''''E sciure 'e fiche.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 131.</ref>
:''I fiori di fichi.''
::{{spiegazione|I fichi primaticci, grossi e carnosi. La loro comparsa coincideva con la festa dei Santi Pietro e Paolo. Sembra che per anticiparne la maturazione si iniettasse nel frutto ancora piccolo e acerbo qualche goccia di olio.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 131.</ref>}}
*'''È {{sic|sparate}} u cannone!'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 341.</ref>
:''È sparato il cannone!''<ref>Così tradotto in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 341.</ref>''È mezzogiorno.''<ref>In passato si usava dare il segnale di questa ora sparando con un colpo di cannone dall'altura di S. Martino. Apicella racconta un aneddoto riferito a questo modo di dire: Uno [[w:|scugnizzo]] chiese l'ora ad un passante, questi, volendo prenderlo in giro rispose: ''Guagliò, è mieziuorne manche nu cazze!'' Ragazzo, è mezzogiorno meno un c.....avolo!, intendendo dire scherzosamente che mancava un quarto d'ora a mezzogiorno. Quasi immediatamente da S. Martino risuonò il colpo di cannone e lo scugnizzo replicò ancor più maliziosamente: ''Signò, tiene nu cazzo arrete!'' Signore, hai un c.....avolo dietro!, cioè... il tuo orologio va indietro di un quarto d'ora.{{cfr}} Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 341.</ref>
*'''È stato pigliato cu 'o llardo ncuollo'''<ref>Citato in Eduardo Estatico e Gerardo Gagliardi, ''La cucina napoletana'', Newton Compton Editori, Roma, 2015. [https://books.google.it/books?id=61KnCgAAQBAJ&lpg=PT124&dq=nun%20c'%C3%A8%20perdenza&hl=it&pg=PT148#v=onepage&q=llardo&f=false]. ISBN 978-88-541-8756-6</ref>
:''È stato preso con il lardo addosso.''
::{{spiegazione|È stato colto in flagrante con la refurtiva.}}
*''''E stramacchio.'''<ref>Citato in Massimiliano Canzanella, ''8 Cunte s-pare'', Streetlib, [https://books.google.it/books?id=aAJbDAAAQBAJ&lpg=PP1&dq=massimiliano%20canzanella&hl=it&pg=PT18#v=onepage&q&f=false]</ref>
::{{spiegazione|Di nascosto, in segreto, clandestinamente, occultamente, alla chetichella.}}
*''''E tennose.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia''<ref name=spikkesia/>'': il seno.''
*'''E tiritittittì!'''<ref>Citato in ''Mannaggia Bubba'', p. 28.</ref> variante: '''E tiritittittì, tirame 'na vranca 'e pile e ogne diece ne faie 'na nucchetella!'''<ref>Raccolto in area vesuviana dallo studioso Salvatore Argenziano, citato in ''Mannaggia Bubba'', p. 29.</ref>
:''E tiritittittì! ''variante'': E tiritittittì, tirami una manciata di peli e di ogni dieci ne fai un fiocchetto!''
::{{spiegazione|Non me ne importa un fico secco! Me ne infischio perdutamente!}}
*''''E toche toche.'''<ref>Citato in Luciano De Crescenzo, ''Tale e quale, {{small|Con un capitolo inedito}}'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=Rtg2CcWsHLkC&lpg=PT4&dq=toche%20toche&hl=it&pg=PT4#v=onepage&q&f=false p. 4]</ref>
:''Nella parlesia''<ref name=spikkesia/>'': le prosperose mammelle di un florido seno.''
*'''È trasuto 'e sicco e s'è avutato 'e chiatto.'''<ref name=slimfat>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 155.</ref>
:''È entrato "di secco" (umilmente) e si è girato "di grasso." (con superbia)''.
::{{spiegazione|È entrato timidamente ed ora vuole spadroneggiare.}}
*'''È venuto 'o Pat'abbate 'e ll'acqua.'''<ref name=slimfat/>
:''È venuto (giù) il Padre Abbate dell'[[pioggia|acqua]].''
::{{spiegazione|Si è rovesciato un terribile acquazzone.}}
*'''È zumpata 'a vacca 'ncuollo 'o vuoio<ref>Vojo: bue. {{cfr}} Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 384.</ref>.'''<ref>Citato in Patrizia Mintz, ''Veritas'', [https://books.google.it/books?id=mialvSCnCysC&lpg=PA1&dq=Patrizia%20Mintz&hl=it&pg=PT69#v=onepage&q&f=false p. 69].</ref>
:''È saltata la vacca addosso al bue''
::{{spiegazione|Si è capovolto il mondo, va tutto irreparabilmente alla rovescia.}}
*'''Ecce<ref>Tradotto da Apicella con l'onomatopeico: Eccì (rumore di uno starnuto).</ref>, stutate sunt lampioncelle!''' <ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 314.</ref>
:''Si sono spenti i lampioncini!''
::{{spiegazione|[[w:|Latino maccheronico]] per dire che un'azione ha avuto termine o che una situazione è irrimediabilmente compromessa.<ref>Per quest'ultima interpretazione {{cfr}} Sergio Zazzera, ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 230.</ref>}}
*'''Essere a banca d'u turrunaro.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 441.</ref>
:''Essere il banco del venditore ambulante di torroni.''
::{{spiegazione|I venditori di torrone sono i primi ad allestire, in occasione delle feste popolari, i banchi di vendita e gli ultimi ad andar via per esaurire la merce. La locuzione è riferita agli scrocconi che si presentano senza invito tutte le feste in cui si offre l'opportunità di banchettare lautamente. ''Essere 'a banca d' 'o turrunaro'': imbucarsi a tutte le feste e congedarsi per ultimi quando non resta più nulla da scroccare.}}
*'''Essere bona 'int'all'arma d'a 'a mamma.'''<ref name=tonnerre>Citato in ''La donna nei detti napoletani'', p. 46.</ref>
:''Essere formosa, procace fin dalle viscere (dall'anima) della mamma.''
*'''Essere cchiù luongo d' 'a misericordia 'e Dio.'''<ref name=erbarme>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 152.</ref>
:''Essere più lungo (alto) della misericordia di Dio.''
::{{Spiegazione|Essere di statura altissima.}}
*'''Èssere cuòrpo 'e veretàte.'''<ref>Citato in Partenio Tosco, pp. 265-6.</ref>
:''Essere corpo di verità''.
::{{spiegazione|Essere bugiardi, quindi esternare bugie e tenere in corpo le verità.}}
*'''Essere figlio 'e 'na cooperativa 'e pate.'''<ref name=mèrevolage>Citato in Antonio Altamura, ''Il dialetto napoletano'', Fausto Fiorentino, Napoli, 1961, p. 84, [https://books.google.it/books?hl=it&id=h1cRAQAAIAAJ&dq=mpren%C3%A0%27+%27e+feneste&focus=searchwithinvolume&q=mpren%C3%A0%27+].</ref>
:''Essere figlio di una cooperativa di padri.''
*'''Èssere gràsso 'e sùvaro.'''<ref name=toscodueseicinque>Citato in Partenio Tosco, p. 265.</ref>
:''Essere grasso di sughero''.
::{{spiegazione|Detto di notizie propagandate come accattivanti e nuove, ma che si rivelano nulla di entusiasmante.}}
*'''Essere miedeco 'e carrozza.'''<ref name=Aesculapius>Citato in ''Studi etno-antropologici e sociologici'', vol. XII-XIII, Atena, Napoli, 1984, p. 12, [https://books.google.it/books?id=CYkiAQAAMAAJ&q=miedeco+%27e+carrozza&dq=miedeco+%27e+carrozza&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwia3snP5IfdAhUlMuwKHdYpAm8Q6AEIJzAA]</ref>
:''Essere [[medico]] di carrozza.''
::{{Spiegazione|Essere medico di successo, ricco, ma anche: veniale, privo di scrupoli, esoso, interessato unicamente al guadagno.}}
*'''Essere 'na capafemmena'''<ref name=tonnerre/>
:''Essere una donna superlativamente bella.''
*'''Essere 'na Die 'e femmena, 'na femmena ' truono, na femmena ca fa fermà 'e rilorge, ecc...'''<ref name=tonnerre />
:''Essere una "Dio di donna" (dalle forme molto vistose), una donna di tuono, una donna che fa fermare gli orologi, ecc...''
*'''Essere 'nu gulìo {{sic|l}}'ommo'''<ref>Refuso: in realtà ''d'ommo'', di uomo.</ref>'''.'''<ref name=erbarme />
:''Essere un desiderio, una "voglia" d'uomo.''
::{{spiegazione|''Essere nu ''gulìo'' d'ommo.'' Essere un uomo insignificante, velleitario, mancato.}}
*'''Èsse nu mmoccafave.'''<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 365.</ref>
:''Essere un imboccafave, un mangia-fave.''
::{{spiegazione|''È nu mmoccafave.'': riferito a chi crede ingenuamente a tutto quel che gli si dice; detto di chi, senza un reale motivo, resta sbalordito di tutto ciò che vede, oppure di chi ha sempre dipinta sul volto un'espressione incantata, assente, come se guardasse nel vuoto.}}
*'''Èssere 'o soccùrzo 'e Pisa.'''<ref name=toscodueseisei>Citato in Partenio Tosco, p. 266.</ref>
:''Essere il soccorso di Pisa''.
::{{spiegazione|Essere una persona a cui è stato chiesto aiuto, ma che si presenta come disponibile solo dopo molto tempo dal fatto. Riprende un avvenimento della Repubblica di Pisa.}}
*'''Èssere tenàglia franzèse.'''<ref name=toscodueseicinque/>
:''Essere tenaglia francese''.
::{{spiegazione|Essere molto avari, prendere e non dare.}}
*'''Essere vajassa a re de Franza.'''<ref>Citato in Alessia Mignone, ''Francesismi nel dialetto napoletano'', a cura di Marcello Marinucci, Università degli Studi di Trieste, 2005, [https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/5148/1/Francesismi_dialetto_napoletano.pdf p. 28, § 34]. ISBN 978-88-8003-336-0</ref>
:''Essere serva del re di Francia.''
::{{spiegazione|''Sî vajassa a re de Franza'' o ''Sî 'na vajassa d' 'o rre de Franza'': sei serva del re di Francia, o, sei una serva del re di Francia: titolo tutt'altro che onorifico con cui una donna viene offesa in modo grave qualificandola come prostituta e, per di più, colpita dal cosiddetto [[sifilide|mal francese]].}}
==F==
*'''Fa a messa pezzuta.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 175.</ref>
:''Fare la messa elemosinata.''
::{{spiegazione|Messa pezzuta era la messa celebrata con la raccolta di elemosine fatta da giovani scalze, per la celebrazione di una messa votiva. ''Fa' 'a messa pezzuta'': affaccendarsi, rivolgendo a destra e a manca richieste insistenti, per ottenere qualcosa.}}
*'''{{sic|Fa}} a passa' cu' 'e fucetole.'''<ref name=pekfig>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 33.</ref>
:''Letteralmente: fare a passare, "superare" con i beccafichi.''
::{{spiegazione|Essere magro, magra come un beccafico.}}
*'''Fa' 'a passiata d' 'o rraù.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 158.</ref>
:''Fare la passeggiata del ragù.''
::{{spiegazione|Il ragù era un piatto tradizionale dei giorni festivi, fare la passeggiata del ragù significa fare la passeggiata domenicale.}}
*'''Fa' 'a seccia.'''<ref>Citato in [[Francesco Silvestri]], ''Teatro. Una rosa, due anime, tre angeli, quattro streghe'', Gremese, Roma, 2000<sup>1</sup>[https://books.google.it/books?id=SATDP9aY2mEC&lpg=PA110&dq=fa'%20%20'a%20seccia&hl=it&pg=PA110#v=onepage&q&f=false p. 110.] ISBN 88-7742-450-8</ref>
:''Fare la [[seppia]].''
::{{spiegazione|Gettare il malocchio.<ref>Anticamente ''Fare lo seccia'' significava: Farla da spavaldo. Su questo ed altri significati {{cfr}} D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 342.</ref>}}
*'''{{sic|Fa}} 'a visita d' 'o miedeco.''' <ref name=Aesculapius />
:''Fare la visita del medico.''
::{{Spiegazione|Fare una visita brevissima.}}
*'''Fà 'a vìsita 'e sant'Elisabetta.'''
:''Fare la [[visita]] di [[Elisabetta (madre del Battista)|sant'Elisabetta]].''
::{{spiegazione|Fare una visita interminabile.<ref name=Am79/>}}
*'''{{sic|Fa}} acqua {{sic|a'}} pippa.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 157.</ref>
:''Fa acqua la [[pipa]] (manca il tabacco).''
::{{spiegazione|Va male, sono al verde.}}
*'''Fa 'aucellone.'''<ref>Citato in Usi e costumi dei camorristi, p. 216.</ref>
:''Fare l'uccellone.''
::{{spiegazione|Persona che fa valere le proprie ragioni sbraitando. Chi, senza discrezione, dice ad alta voce alta cose che sarebbe meglio tenere segrete. Es: ''Statte zitto. Nun fà 'aucellone!''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 216.</ref> Sta' zitto. Non sbraitare, non berciare in questo modo! In Andreoli, col significato di: ''Uomo lungo e melenso.''<ref>Cfr. Andreoli, Vocabolario, p. 47.</ref>}}
*'''Fà' cannulicchie.'''<ref>Citato in Antonio Altamura, Francesco D'Ascoli, ''Lessico italiano-napoletano'', [https://books.google.it/books?id=8nUIAQAAIAAJ&q=Fa%27+cannulicchie.&dq=Fa%27+cannulicchie.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwidxJvbo7XdAhXB2SwKHe0HBdsQ6AEILzAB], Regina, Napoli, 1970, p. 111.</ref>
:''Fare [[w:Solen marginatus|cannolicchi]].''
::{{spiegazione|Fantasticare, costruire castelli in aria.}}
*'''Fà' canta' 'e sùrece 'int'ô tiano.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. .53</ref>
:''Far cantare i [[Topo|topi]] nella pentola.''
::{{spiegazione|Avere la straordinaria capacità, l'abilità di ottenere, realizzare quello che si desidera.}}
*'''Fa' 'e cose cu {{sic|e}} stentine 'mbraccio.'''<ref name=festina>Citato in Patrizia Rotondo Binacchi, ''A Napoli mentre bolle la pentola.'', [https://books.google.it/books?id=SAMMNZ0rPTEC&lpg=PA109&dq=fa%20'%20cosa%20juorno&hl=it&pg=PA109#v=onepage&q&f=false p. 109]</ref>
:''Fare le cose con gli intestini sulle braccia.''<ref>La traduzione è di Patrizia Rotondo Binacchi.</ref>
::{{spiegazione|Far le cose controvoglia.}}<ref>L'interpretazione è di Patrizia Rotondo Binacchi.</ref>
*'''Fa' {{sic|e}} 'nu pilo 'na trave.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 162.</ref>
:''Fare di un pelo una trave.''
::{{spiegazione|Fare di un piccolo fastidio una tragedia, ingigantire un'inezia.}}
*'''{{sic|Fa}} fesso 'o stommaco.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, '''{{sic|'a}} Cummedia 'e Farfariello'', ''{{small|parodia dell'inferno dantesco in dialetto napoletano}}'', [https://books.google.it/books?id=k7PdAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=antonino%20guglielmi&hl=it&pg=PA181#v=onepage&q&f=false p. 181].</ref>
:''Far fesso, ingannare lo stomaco.''
::{{spiegazione|Mangiare qualcosa giusto per attenuare, placare un po' la fame.}}
*'''Fa fetecchia<ref>Domenico Rugerio-Greco, ''Nuovo vocabolario domestico-italiano, {{small|mnemosino o rimemorativo per avere in pronto e ricercare i termini dimenticati o ignorati}}'', [https://books.google.it/books?id=I3-AMIy0dtYC&dq=&pg=PA204#v=onepage&q&f=false p. 204]</ref>.'''<ref>Citato in ''Lo matremmonejo pe' mennetta. {{small|Commeddeja redicola pe museca de Tommaso Mariani}}'', Napoli, [https://books.google.it/books?id=SGwhJwfA-EEC&dq=&pg=PA39#v=onepage&q&f=false p. 39.]</ref>
::{{spiegazione|Fallisce, fa cilecca, manca il suo obiettivo.}}
*'''Fa' l'arte d<nowiki>'</nowiki>'o funaro.'''<ref name=Seite>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 36.</ref> oppure '''Fa' comm<nowiki>'</nowiki>'o funaro.'''<ref name=Seite/>
:''Fare l'arte del funaio. Fare come il funaio.''
::{{spiegazione|Il funaio o funaiolo avvolgeva con le mani la canapa indietreggiando man mano che sotto le sue mani la fune prendeva forma. Far l'arte del funaio significa percorrere a ritroso la strada che porta al successo, regredire anziché progredire.}}
*'''Fà l'àsteco arreto a 'e rine.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 133.</ref>
:''Fare il solaio dietro i reni.''
::{{spiegazione|Bastonare pesantemente uno sventurato sulla schiena e sulle spalle. Un tempo i solai venivano fabbricati in lapillo bianco: ammassato sul piano superiore delle abitazioni, veniva battuto, con un lavoro che univa forza e pazienza, per giorni interi con la ''mazzola'' (mazzuolo, mazzapicchio) allo scopo amalgamarlo, consolidarlo e renderlo compatto ed impermeabile.<ref>{{cfr}} più estesamente, ''C'era una volta Napoli'', p. 133.</ref>}}
*'''Fa le<ref name=epsilon/>cofecchie<ref>Cofecchia: Cosa ed azione non onesta, Leggerezza, Incostanza. La definizione è in D'Ambra,''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 132.</ref>.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 132. </ref>'''Fa cofecchie.'''<ref>[[Torquato Tasso]] e [[Gabriele Fasano]], ''Lo Tasso Napoletano, {{small|zoè, La Gierosalemme libberata de lo Sio Torquato Tasso, votata a llengua nosta da Grabiele Fasano Desta Cetate: e dda lo stisso appresentata a la llostrissema nobelta nnapoletana}}, vol. I'', a la Stamparia de Iacovo Raillardo, Napoli, 1689, [https://books.google.it/books?id=bKJDAAAAcAAJ&lpg=PA21&ots=mZT7sUvwIT&dq=&pg=PA21#v=onepage&q&f=false].</ref>
::{{spiegazione|''Fà 'e cofecchie'': Agire copertamente con intenzioni non limpide, confabulare, raggirare, essere infedeli in amore. / Aggiramenti e girandole di parole con inganno{{sic|.}} far cofecchie, ''cioè'', portarla a lungo con parole e scuse ingannevoli.<ref>Questa definizione è in ''Lo Tasso Napoletano'', nota ''f'', p. 21.</ref>}}
*'''Fa' ll'arte d' 'o sole.'''<ref>Citato in Raffaele Cossentino, ''{{sic|la}} Canzone napoletana dalle origini ai nostri giorni, {{small|Storia e protagonisti}}'', prefazione di Marcello D'Orta, Rogiosi Editore, [https://books.google.it/books?id=kcqSCwAAQBAJ&lpg=PT217&dq=&pg=PT217#v=onepage&q&f=false p. 217].</ref>
:''Fare l'arte del sole.''
::{{spiegazione|Il sole, così radiosamente alto nel cielo, così remotamente lontano dalle tribolazioni umane, il cui solo impegno è splendere e contemplare sempre sereno e imperturbato la creazione in tutta la sua bellezza, senza che mai giunga a lui neppure un'eco della fatica, dell'affanno del vivere, senza doversi mai dare pensiero di nulla. Allo stesso modo fare l'arte del sole vuol dire trascorrere l'intera vita in piacevole ozio, mai offuscati, affrancati per sempre dal peso di gravami, intralci, difficoltà; in piena beatitudine, solo dediti al lieto e spensierato godimento dei piaceri.}}
*'''Fa ll'arte de Francalasso<ref>Oppure: di Michelasso. Francalasso: epicureo, scioperato, gaudente.</ref>; magna, bbeve, e se sta a spasso.'''<ref>Citato in D'ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 186.</ref>
::''Fa il mestiere di Francalasso: mangia, beve e sta a spasso.''
*'''Fa ll'arte 'e Micalasse.'''<ref>Citato in ''Ncopp' 'o marciappiede'', p. 40.</ref>
:''Fa l'arte di Michelaccio.''
::{{spiegazione|''Ll'arte 'e Micalasse'' o ''Micalasso'': passare il giorno oziando, essere uno scansafatiche.}}
*'''Fà magnà 'o limone.'''<ref name=sour>Citato in ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA6#v=onepage&q&f=false p. 6.]</ref>
:''Fare mangiare il [[limone]].''
::{{spiegazione|Far rodere dalla rabbia.}}
*'''Fa' na chiàveca.'''<ref>Citato in [[Renato De Falco]], ''Alfabeto napoletano'', vol II, [https://books.google.it/books?id=Uzgct1gWZH0C&q=fa%27+na+chiaveca&dq=fa%27+na+chiaveca&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiqhfuQks7mAhVNqaQKHdydAeQ4ChDoAQgnMAA p. 30].</ref>
:''Fare una chiavica, una fogna.''
::{{spiegazione|''Fa' na chiaveca'': imbruttire, rovinare qualcosa. ''Fa' na chiaveca a uno'': rimproverare qualcuno con energica, estrema asprezza, umiliandolo, intimidendolo al punto di stroncarne qualsiasi volontà e capacità di replica.}}
*'''Fa' 'na cosa 'e juorno.'''<ref name=festina/>
:''Fai una cosa "di giorno".''
::{{spiegazione|Fai veloce, senza perdere troppo tempo. Sbrigati.}}
*'''{{sic|Fa}} na croce nera.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1861, p. 100.</ref>
:''Fare una croce nera.''
::{{spiegazione|Prendere definitivamente le distanze, cessare, chiudere radicalmente e per sempre ogni rapporto con una persona o una situazione.}}
*'''Fà na putecarella<ref>''Putecarella'' da ''pétite querelle'', piccola lite, lite di poco conto. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 47.</ref>.'''<ref>Citato in [[Antonio Petito]], ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', Stabilimento Tipografico dei fratelli De Angelis, Napoli, 1867, [https://books.google.it/books?id=g7KZAHxOSN4C&dq=&pg=PA24#v=onepage&q&f=false p. 24] </ref>
::{{spiegazione|Entrare in lite, polemizzare, battere e ribattere in modo insistente con argomenti futili, speciosi, inconsistenti.}}
*'''Fà nu sizia-sizia.'''<ref>Citato in AA. VV. ''Proverbi & modi di dire. Campania'', [https://books.google.it/books?id=1yVgvr16rX0C&lpg=PA79&dq=nu%20sizia%20sizia&hl=it&pg=PA79 p. 218], Simonelli, Milano, 2006. ISBN 8876471030</ref>
:''[[lamento|Lagnarsi]], essere petulanti in modo ossessivo.''
*'''Fa’ ‘o cicero ‘ncopp’a ‘o cucchiaro.'''<ref>Citato in Francesco Gangale, ''O Sistema Guagliù'', Youcanprint Self-Publishing, [https://books.google.it/books?id=oH2oCwAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Francesco%20Gangale&hl=it&pg=PA103#v=onepage&q&f=false p. 103]</ref>
:''Fare il cece sul mestolo.''
::{{spiegazione|Darsi importanza, ostentare in modo compiaciuto un'aria di superiorità, impancarsi a maestro.}}
*'''Fà' 'o cuollo luongo.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Letteralmente: fare il collo lungo''
::{{spiegazione|Aspettare, attendere impazientemente.}}
*'''Fà 'o pàcco.'''<ref>Citato in ''Modern etymological Neapolitan – English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA159#v=onepage&q&f=false p. 159.]</ref>
:''Fare il pacco.''<ref>Sostituire alla consegna il pacco che contiene la merce acquistata con un altro di diverso contenuto privo di valore.</ref>'' ''
::{{spiegazione|Imbrogliare, truffare.}}
*'''Fa 'o paro e 'o sparo.'''<ref>Citato in Salvatore Cerino, ''Napoli eterna musa'', Alfredo Guida Editore, 1994, [https://books.google.it/books?id=4tnUCiyN_u8C&lpg=PP1&dq=Salvatore%20Cerino&hl=it&pg=PA41#v=onepage&q&f=false p. 41]. ISBN 78-7188-082-X</ref>
:''Fare pari e dispari.''
::{{spiegazione|Soppesare i pro e i contro. Essere indecisi, esitare nel dubbio.}}
*'''Fa' 'o pìreto sanguégno.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera,''Dizionario napoletano'', p. 263.</ref>
:''Fare il peto sanguigno.''
::{{spiegazione|Compiere un gesto spagnolesco<ref>La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 263.</ref>. Fare un gesto splendido.}}
*'''Fa' 'o protanquanquero.'''<ref>Citato in [[Vittorio Gleijeses]], ''I Proverbi di Napoli'', con ventiquattro litografie fuori testo di Gatti e Dura, Edizioni del Giglio, SEN, Napoli, 1978, p. 166.</ref>
:''Fare il millantatore.''
*'''Fa' 'o quatto 'e maggio.'''<ref>Citato in Carlo De Frede, ''Il Decumano Maggiore da Castelcapuano a San Pietro a Maiella, {{small|Cronache napoletane dei secoli passati }}'', Liguori editore, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=tYOLxlRC05gC&lpg=PP1&dq=Carlo%20De%20Frede&hl=it&pg=PA19#v=onepage&q&f=false p. 19].</ref>
:''Fare il quattro di maggio.''
::{{spiegazione|Traslocare.<ref>Per l'origine dell'espressione si veda più dettagliatamente ''Il Decumano Maggiore da Castelcapuano a San Pietro a Maiella'', nota 8, p. 19.</ref>}}
*'''Fà 'o rammaglietto a marzo.'''<ref>''Etnologia, antropologia culturale'', vol. 12, Atena, AR-Company editrice, Napoli, 1984, p. 7, [https://books.google.it/books?hl=it&id=cbHWAAAAMAAJ&dq=ten%C3%A8+a+grazia+d%27o+miedeco&focus=searchwithinvolume&q=rammaglietto]</ref>
:''Fare (o purta', portare) il mazzolino di fiori a marzo.''
::{{Spiegazione|Risentire nel mese di marzo di tutti i malanni sopportati durante la stagione invernale.}}
*'''Fà o rre cummanna a scoppole.'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 172.</ref>
:''Parola per parola: fare il re comanda a scappellotti.''
::{{spiegazione|L'aura di regalità di questo messere è pari a quella di un adulto che ottenga il rispetto di un bambino o di un minore a suon di scappellotti. In tutto e per tutto la sbiadita ombra, la miserabile parodia di un re, di un uomo eminente. La dolorosa, inoccultabile realtà lo rivela a colpo sicuro uomo senza carattere, senza autorevolezza, senza prestigio, senza carisma, arido, micragnoso, limitato, perfettamente insignificante. Schiacciato da un inconfessabile complesso di inferiorità, tenta di compensarlo agendo verso gli altri con le armi del frustrato colmo di risentimento: ostentata e compiaciuta arroganza, squallide, gratuite vessazioni, grette rivalse, puntigliose e meschine ripicche, ottuse prevaricazioni, rozze prepotenze. Questa la strategia che mira a celare – ottenendo un risultato diametralmente opposto – la propria sostanziale viltà e inconsistenza.}}
*'''Fa 'o scemo pe' nun ghi' 'a guerra.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 147.</ref>
:''Fa lo scemo per non andare alla guerra.''
::{{spiegazione|Fingersi tonto per eludere un compito difficile, rischioso, per evitare complicazioni.}}
*'''Fà 'o scrupolo d'<nowiki>'</nowiki>o ricuttaro'''<ref>Citato in ''Comme se penza a Nnapule'', p. 172.</ref>
:''Fare (avere, farsi) lo scrupolo del [[Sfruttamento della prostituzione|lenone]].''
::{{spiegazione|'''Ha fatto 'o scrupolo d' 'o ricuttaro!'''<ref>Citato in [[Roberto De Simone]], ''La gatta Cenerentola'', Giulio Einaudi Editore, 1977, [https://books.google.it/books?hl=it&id=ZR1RAQAAIAAJ&dq=scrupolo+d%27+%27o++ricuttaro&focus=searchwithinvolume&q=scrupolo, p. 26]</ref>: Si è fatto lo scrupolo del lenone! Così viene bollata l'ipocrisia di chi, benché abituato a commettere crimini gravi, non esita a condannare con la massima asprezza le lievi mancanze altrui.}}
*'''Fa' 'o speziale.'''<ref name=matches/>
:''Fare lo speziale.''
::{{spiegazione|Essere concentrati in un lavoro che necessita di grande attenzione. ''Famme fa' 'o speziale.'' Fammi lavorare, fammi operare, non distrarmi, non crearmi complicazioni.}}
*'''Fa' o [[w:zeza|zeza]].<ref>Diminutivo di Lucrezia.</ref>'''<ref>Citato in ''Modern etymological Neapolitan – English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA271#v=onepage&q&f=false p. 271]</ref>
:''Fare il "zeza."''
::{{spiegazione|Fare il cascamorto, lo smanceroso. Comportarsi in modo stucchevole.}}
*'''Fà' òra prué.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 287.</ref>
:''Fare ora pro me.''
::{{spiegazione|Essere assolutamente egoisti: tutto a me e niente agli altri.}}
*'''Fa passà chello d' 'o cane.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', Delfini, 1967, [https://books.google.it/books?id=6rM-AAAAIAAJ&q=fa+pass%C3%A0+chello+d%27+%27o+cane&dq=fa+pass%C3%A0+chello+d%27+%27o+cane&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwib2cnji9DgAhUSUa0KHVmzDosQ6AEIKjAA p. 52].</ref>
:''Far passare quello del [[cane]].''
::{{spiegazione|Costringere a sopportare molte sofferenze, dare infiniti grattacapi (dati ad esempio da un figlio scapestrato).}}
*'''Fà' / restà' quacquariéllo.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 71.</ref>
::{{spiegazione|Fà' quacquariéllo: burlare. / Restà' quacquariéllo: essere burlato.}}
*'''[[bestemmia|Fa' scennere]] 'o paraviso 'nterra.'''<ref>Citato con spiegazione in [[Eduardo De Filippo]], ''Cantata dei giorni dispari'', vol. I, Einaudi, Torino, 1995, [https://books.google.it/books?hl=it&id=AHQIAQAAMAAJ&dq=scennere+%27o+paraviso+nterra&focus=searchwithinvolume&q=bestemmiare p. 578]. ISBN 880613633X</ref>
:''Far scendere il Paradiso in terra.''
::{{spiegazione|Bestemmiare tutti i santi.}}
*'''Fà tanto no core.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto, 1864'', p. 91.</ref>
:''Letteralmente: Fare assai grande un cuore.''
::{{spiegazione|Sentir nascere, rinascere nel proprio cuore la speranza, aprirlo alla speranza.}}
*'''Fa tre fiche nove [[w:Antiche unità di misura del circondario di Napoli|rotole]].'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1863, anno IV, 23-06-1863, p. 681.</ref>
:''Fare di tre fichi nove rotoli.''
::{{spiegazione|Fare di soli tre fichi circa otto chili significa esagerare, amplificare, magnificare, propalandoli ostentatamente a suon di pure chiacchiere, meriti che si è ben lungi dal possedere. Più in generale: "Ampliare, esagerare checchessia, Spacciare miracoli<ref>In Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 163.</ref>."}}
*'''Fà' trósce e mósce.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 82.</ref>
:''Acquistare pagando in contanti.''
*'''Fa vruoccole.'''<ref>Citato in ''La Fuorfece, {{small|o vero l'ommo pratteco co li diece quatre de la gallaria di Apollo, opere di Biasio Valentino}}'', vol I, Presso Giuseppe Maria Porcelli, Napoli, 1783, [https://books.google.it/books?id=JNtJJD77fDYC&dq=&pg=PA119#v=onepage&q&f=false p. 119].</ref>
:'' ''Fa' 'e vruoccole.'' Scambiarsi parole, sguardi dolci, tenerezze, effusioni fra innamorati.''
*'''Fa zita bona.'''<ref>Citato in ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano'', [https://books.google.it/books?id=NxcJAAAAQAAJ&hl=it&pg=RA1-PA206#v=onepage&q&f=false p.206]</ref>
:''Fare "cedo bonis".''
::{{spiegazione|Cedere i propri beni ai creditori e, in senso figurato, calare le brache. "Fare zitabona" era, anticamente, l'atto con cui il debitore insolvente manifestava in pubblico la volontà di cedere ai creditori i propri beni. <ref>"La cagione di questo traslato è un'antica, e costante tradizione tra noi, che nella semplicità de' costumi de' nostri maggiori, per darsi un castigo d'ignominia a coloro, che si ammettevano al miserabile beneficio della cessione de' beni, si fosse usato obbligargli a salir su d'una colonnetta in mezzo alla pubblica piazza del Palazzo de' Tribunali, ed ivi calarsi i calzoni, e mostrando il deretano ignudo, dire tre volte: ''Chi ha d'avere, si venga a pagare.'' (In ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano'', p. 207.)</ref>}}
*'''Faccia 'e cuorno.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 384.</ref>
:''Faccia di corno.''
::{{spiegazione|Faccia tosta. ''Tené 'na faccia 'e cuorno'', o ('''e pepierno'', di piperno): avere una (bella) faccia tosta.}}
*'''''Faccia miccia | e culo 'e nutriccia.'''''<ref>Citato in Giovanni Artieri, ''Napoli, punto e basta?'', p. 653.</ref>
:''Volto magro e sedere da nutrice.''
::{{spiegazione|Volto magro magro, ma fondo schiena generoso, molto ben pronunciato: una falsa magra.}}
*'''Faccia 'ngialluta!'''<ref name="yellow">Citato in ''Storia dell'emigrazione italiana'', ''Arrivi'', a cura di Piero Bevilacqua, Andreina De Clementi e Emilio Franzina, Donzelli Editore, Roma, 2002, [https://books.google.it/books?id=cabYkjOC5CsC&lpg=PA303&dq=faccia%20'ngialluta!&hl=it&pg=PA303#v=onepage&q&f=false p. 303.] ISBN 88-7989-719-5</ref>
:''Faccia gialla!''
::{{spiegazione|San Gennaro. Con questo appellativo confidenziale le "parenti"<ref name=relative>Donne anziane devote a San Gennaro che, in occasione della cerimonia che culmina con il miracolo della liquefazione del sangue del Santo, con le loro preghiere e invocazioni intercedono presso di lui.</ref> sollecitano San Gennaro a compiere il miracolo della liquefazione del suo sangue se esso tarda a compiersi.}}
*'''Faccio capa e muro.'''<ref>Citato in [[Pino Daniele]], Marcella Russano, ''Nero a metà, {{small|[[Pino Daniele]] Storia di una straordinaria rivoluzione blues}}'', BUR Rizzoli, Milano, 2015. ISBN 978-88-58-67766-7, [https://books.google.it/books?id=dvMxBgAAQBAJ&lpg=PT176&dq=&pg=PT176#v=onepage&q&f=false p. 176.]</ref>
:''Faccio testa e muro.''
::{{spiegazione|''Fa' capa e muro.'' Fare testa e muro: arrovellarsi il cervello senza riuscire trovare una soluzione, senza risultato.}}
*'''Facesse 'na culata e ascesse 'o sole!'''<ref>Citato in ''Antropos in the world'', di Franco Pastore, ottobre 2016, [https://books.google.it/books?id=p5RKDQAAQBAJ&lpg=PA29&dq=Facesse%20'na%20culata%20e%20ascesse%20'o%20sole.&hl=it&pg=PA29#v=onepage&q&f=false p. 29.]</ref><ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 22.</ref>
:''Stendessi un bucato e uscisse il sole!''
::{{spiegazione|Non me ne va una giusta!}}
*'''Facimm'ammuina<ref>Dallo spagnolo ''mohinar'', molestare, confondere. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 82.</ref>.'''<ref>Citato in Vincenzo A. Pistorio, ''Tre anni in volo sopra lo Stivale'', Yucanprint Self-Publishing, Tricase (LE), 2013, [https://books.google.it/books?id=QJoEAwAAQBAJ&lpg=PT36&dq=facimm'%20ammuina&hl=it&pg=PT36#v=onepage&q&f=false p. 31.] </ref>
:''Facciamo confusione.''
::{{spiegazione|Poiché maggiore è il disordine, la confusione, il caos, più facile è pescare nel torbido.}}
*'''Facimmece a croce!'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', vol. VI, p. 281.</ref>
:''Facciamoci la croce!''
::{{spiegazione|Cominciamo bene!<ref>In Viviani, ''Teatro'', vol VI, p. 281 col significato di Pazienza!</ref> '''Facimmece a croce, a primma matina!'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', vol. VI, p. 281.</ref>Detto con ironia, sempre in senso antifrastico: Cominciamo proprio bene di primo mattino! La giornata comincia bene!}}
*'''Facimmo muorze gruosse.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1861, p. 482.</ref>
:''Facciamo grandi morsi.''
::{{spiegazione|Sbrighiamo senza perdere tempo la faccenda.<ref name=nimora/>}}
*'''Faje 'o sorece d' 'o spezziale, allicche 'a fora à vetrina.'''<ref name=Zwang/>
:''Fai il topo del droghiere, lecchi fuori dalla vetrina.''
::{{spiegazione|Non ci guadagni un bel niente.}}
*'''Famme fa 'o speziale!'''<ref>Citato in Pasquale Scialò, ''La sceneggiata. Rappresentazioni di un genere popolare'', Guida, Napoli, [https://books.google.it/books?id=nqY9qxaAUh4C&lpg=PA257&dq=famme%20fa'%20o%20speziale&hl=it&pg=PA257#v=onepage&q&f=false p. 257.] ISBN 88-7188-689-5</ref>
:''Fammi fare lo speziale!''
::{{spiegazione|Lasciami fare in santa pace il mio lavoro!}}
*'''Far tubba catubba<ref>La catuba è un'antica danza moresca. {{cfr}} D'ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico'', p. 110, in cui la stessa locuzione è riportata in modo leggermente diverso dal Volpe.</ref>.'''<ref>Antica locuzione. Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile '', p. 370.</ref>
::{{spiegazione|Vacillare, camminare barcollando, come un ubriaco.}}
*'''Fare<ref name=Φ/>'a casa spingula spingula.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. </ref>
:''Fare la casa spilla spilla.''
::{{spiegazione|Passare la casa (o qualsiasi altra cosa) al setaccio, cercare, frugare, rovistare con la massima accuratezza.}}
*'''Fare<ref name=Φ>In forma corrente: Fà.</ref>chiagnere astreche e lavatore.'''<ref name=larmes>Citato e spiegato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 98.</ref>
:''Far piangere solai e lavatoi.''
::{{spiegazione|''Fà chiagnere astreche e lavatore'': Essere un Dongiovanni, Fare strage di donne.}}
*'''Fàre comm'o càne 'e l'uortolàno.'''<ref name=duesettesette>Citato in Tosco, p. 277.</ref>
:''Fare come il cane dell'ortolano.''
::{{spiegazione|Essere invidioso, come il cane di un povero contadino.}}
*'''Fare<ref name=Φ/>i permune fracete.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 293.</ref>
:''Fare (rendere) fradici i polmoni.''
::{{spiegazione|Spolmonarsi a furia di ripetere inutilmente le stesse cose.}}
*'''Fare<ref name=Φ/>i stentine fracete.'''<ref>Citato ed interpretato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 404.</ref>
:'' ''Fà 'e stentine fracete.'' Fare gli intestini fradici.''
::{{spiegazione|Consumarsi di rabbia, Rodersi le budella, Rodersi dentro. / "''A bott' 'e t' 'o ripetere m' hê fatto fà 'e stentine fracete.''" A furia di ripetertelo mi hai fatto consumare le budella (fatto fare i visceri fradici).}}
*'''Fare<ref name=Φ/>l'angarella.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 27.</ref>
:''"Fare la deviazione".''
::{{spiegazione|''Fa' l'angarella''. Muoversi, spostarsi con "moto serpentiforme e sfuggente, qualcosa di simile al «dribbling», nel gioco dei bambini a moscacieca<ref>Questa definizione del termine ''angarella'' è in Artieri, ''Napoli, punto e basta?'', p. 31.</ref>. Cercare di sottrarsi all'esecuzione di un impegno.<ref>La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 27. Alla stessa pagina Andreoli riporta altri significati, come: scantonare o far cilecca. {{cfr}} più estesamente Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 27.</ref> Zigzagare, fuggire zigzagando.}}
*'''Fare<ref name=Φ/>le ffusa<ref>'''O fuso'': il fuso.</ref>storte.'''<ref name=cross>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 56</ref>
::{{spiegazione|Antica espressione per: fare le corna, essere infedele, tradire.}}
*'''Fare<ref name=Φ/>quarajesema primma d'u tiempo.'''<ref>Cirato in Andreoli, ''Dizionario napoletano-italiano'', p. 321.</ref>
:''Fare quaresima anzitempo.''
::{{spiegazione|Avere una moglie tutt'altro che formosa e procace, essere sposati ad una donna magrissima, scarna.}}
*'''Fare scennere uno da i coglie d'Abramo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 108.</ref>
:''Far discendere qualcuno dallo scroto di Abramo.''
::{{spiegazione|Accrescere in modo esagerato il valore, la nobiltà di una persona.}}
*'''Farese comme sorece nfuso a ll'uoglio.'''<ref name=opot/>
:''Farsi come topo bagnato dall'olio.''
::{{spiegazione|Essere tutto zuppo d'acqua, di pioggia.}}
*'''Farenello''' o '''Farenella.'''<ref name=littlefish/>
::{{spiegazione|Farenello è una persona dai modi fastidiosamente manierati, ricercati, leziosi, stucchevoli; bellimbusto, cascamorto con le donne. Detto in differente contesto può significare omosessuale.}}
*'''Farne chiù 'e Catuccio.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 167.</ref>
:''Farne più di [[w:Louis-Dominique Bourguignon|Cartouche]].''
::{{spiegazione|Farne di tutti i colori. Essere dissoluti. Lo si dice anche di bambini, ragazzi che combinano grosse marachelle.}}
*'''Farse afferrà pe' pazzo.'''<ref>Citato in Vincenzo Raucci, ''Storia (e filosofia) della salute mentale {{small|attraverso i proverbi e i modi di dire dei dialetti italiani}}'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2019. ISBN 9788831604536, [https://books.google.it/books?id=EMKIDwAAQBAJ&lpg=PA60&dq=Farse%20afferr%C3%A0%20pe%20pazzo.&hl=it&pg=PA60#v=onepage&q&f=false p. 60].</ref>
:''Farsi immobilizzare come un folle.''
::{{spiegazione|Dare in escandescenze. Essere in preda a un'ira incontenibile. Montare su tutte le furie.}}
*'''Fatt'e buono.'''<ref name=altarbeiter/>
:''Bell'e fatto.''
*'''Fell' {{sic|e'}} pastiera.'''<ref name="slice">Citato in [[Riccardo Brun]], ''Genova express'', Manifestolibri, 2002, [https://books.google.it/books?hl=it&id=J3PyAAAAMAAJ&dq=fell%27+%27e+pastiera&focus=searchwithinvolume&q=pastiera p. 41]. ISBN 8872852730</ref>
:''Fetta di pastiera.''
::{{spiegazione|''È 'na fell' 'e pastiera'': è una persona che non ispira simpatia, di carattere chiuso, greve, cupo, malmostoso; una persona insomma pesante, indigesta.}}
*'''Fernesce tutto a tarallucce e vino.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 173.</ref>
:''Finisce tutto a tarallucci e vino.''
::{{spiegazione|Tutto finisce a tavola con un pranzo; cioè senza prender veramente le cose sul serio.}}
*'''Fessarie 'e cafè.'''<ref>Citato in Ruggero Cappuccio, ''Fuoco su Napoli'', Feltrinelli, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=moHcAwAAQBAJ&lpg=PT77&dq=fessarie%20'e%20cafe'&hl=it&pg=PT77#v=onepage&q&f=false] ISBN 9788807883880</ref>
:''Sciocchezze, bagattelle da caffè.''
::{{spiegazione|Chiacchiere futili mentre si sorseggia un caffè al bar. E tuttavia, poiché a volte capita che le futili chiacchiere degenerino in accese polemiche, si usa dire, per stemperare la tensione: ''Fessarie 'e cafè!''}}
*'''{{sic|Ffa}}<ref name=Φ/> palicco<ref>Stuzzicadenti.</ref>.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 126.</ref> o '''Restà a {{sic|ppalicco}}.'''<ref name=palillo>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 487.</ref> o '''Spassarse co lo palicco.'''<ref name=palillo/>
::{{spiegazione|''Fa' palicco.'' "Fare stuzzicadenti" o, nelle varianti: restare a stuzzicadenti; divertirsi, spassarsela con lo stuzzicadenti: restare a bocca asciutta, digiunare; digiunare mentre altri mangiano.}}
*'''Ffiglia 'e bbona crestiana.'''<ref name=bocri>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 124.</ref>
:''Figlia di buona cristiana.''
::{{spiegazione|(Al maschile: ''Figlio 'e buono crestiano'') Furba, scaltra.}}
*'''Figlio 'e bucchino.'''<ref>Citato in Cosimo Aruta, ''{{sic|il}} '68 di un borghese riveduto e corretto'', Pellegrini Editore, Cosenza, stampa 2005, [https://books.google.it/books?id=Y8SPIc7kGpQC&lpg=PA284&dq=&pg=PA284#v=onepage&q&f=false p. 284]. ISBN 88-8101-253-7</ref>
:''Figlio di [[fellatio]]. Figlio nato da una fellatio.''
::{{spiegazione|Scaltrissimo, superscaltrissimo.}}
*'''Figlio 'e 'ntrocchia'''<ref>Lo scaltro "te lo fa negli occhi" (latino: ''intra oculos''). Su questo ed altri possibili etimi {{cfr}} più dettagliatamente ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 143.</ref>.<ref>Citato in ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 142.</ref><ref>Citato in '''E scugnizze'', p. 64.</ref>
:''Figlio di "'ntrocchia."''
::{{spiegazione|Sveglio, scaltro.}}
*'''Figli'e zoccola.'''<ref name=furniture/>
:''Figlio di [[ratto|pantegana]] (in senso lato: donna di assai facili costumi).''
::{{spiegazione|Persona scaltrissima, scaltrissima e spregiudicata.}}
*'''Foss' 'a Madonna!'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 309.</ref>
:''Volesse il Cielo!''<ref>Traduzione in ''Teatro'', IV, p. 309.</ref>
*'''Fosse angiulo 'a vocca vosta.'''<ref>Citato in Antonino Gglielmi, ''Mariuoki... ma onesti'', [https://books.google.it/books?id=EKPeAwAAQBAJ&lpg=PA38&dq=&pg=PA38#v=onepage&q&f=false p. 38]</ref>
:''Fosse angelo (che è veritiero per essenza) la vostra bocca!''
::{{spiegazione|Che possa avverarsi quello che dici (dite), che mi auguri (augurate)|}}
*'''Foss'o Ddio!'''<ref>Citato in ''Rivista italiana di dialettologia'', Cooperativa libraria universitaria editrice, 2000, vol. 23-24, [https://books.google.it/books?hl=it&id=VEkqAQAAIAAJ&dq=%27o+libro+s%27%C3%A8+fernuto&focus=searchwithinvolume&q=foss%27o+ddio p. 135].</ref>
:''Letteralmente: "Fosse il Dio!"''
::{{spiegazione|Lo volesse Dio! Fosse questa la volontà di Dio! Magari, magari!}}
*'''Frijenno magnanno.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', p. 830.</ref>
:''Friggendo mangiando.''
::{{spiegazione|Cibo da mangiare appena fritto, immediatamente, dalla padella al palato. Più in generale si dice di cose che vanno fatte con estrema rapidità, senza pause, senza intervalli, con assoluta continuità.}}
*'''Frijere 'o pesce cu ll'acqua.'''<ref>Citato in Autori Vari, ''Proverbi & Modi Di Dire - Campania'', Simonelli Editore, Milano, 2006, [https://books.google.it/books?id=1yVgvr16rX0C&lpg=PA43&dq=frijere%20%20'o%20pesce%20cu%20ll'%20acqua&hl=it&pg=PA43#v=onepage&q&f=false p. 43.] ISBN 88-7647-103-0</ref>
:''Friggere il pesce con l'acqua.''
::{{spiegazione|Fare qualcosa senza disporre dei necessari mezzi, ingegnarsi a farla nel modo più economico, essere in estrema povertà.}}
*'''Frisco 'e rezza.'''<ref>Citato in ''A Neopoli nisciuno è neo'', [https://books.google.it/books?id=Or2ODAAAQBAJ&lpg=PT9&dq=frisco%20'e%20rezza&hl=it&pg=PT9#v=onepage&q&f=false.]</ref>
:''Fresco di rete. (Pesce freschissimo, appena pescato.)''
*'''Frisco frisco.'''<ref>Citato in ''Lo Spassatiempo, {{small|Vierze e prose nove e becchie de Luigi Chiurazzi, e d'autre}}''', anno III, 1877-1878; n. 6, 7 aprile 1877, [https://books.google.it/books?id=0T4_AQAAMAAJ&dq=&pg=PP31#v=onepage&q&f=false p. 3]</ref>
:''Fresco fresco.''
::{{spiegazione|All'improvviso.}}
*'''Frusta llà.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', p. 196.</ref>
::{{spiegazione|Verso con cui si scaccia un gatto.}}
*'''Fruttecielle''' o '''Fruttille 'e ll'uocchie.'''<ref>Citato in ''Cucozze e caracazze'', p. 185.</ref>
:''Piccoli frutti degli occhi''
::{{spiegazione|Le Pupille e, più precisamente, le iridi.}}
*'''Funa fraceta.'''<ref>Vitato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 192 ; p. 541.</ref>
:''Fune fradicia.''
::{{spiegazione|Scansafatiche, accidioso.}}
==G==
*'''{{NDR|'E}} Gallenelle<ref>'A gallenella: diminutivo di gallina. Nome dato al [[w:|rallus acquaticus]]. {{cfr}} D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 194.</ref>.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 194.</ref>
:''Le gallinelle.''
::{{spiegazione|Le [[Pleiadi]].}}
*'''Gattefelippe.'''<ref>Citato in ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano.'', vol I, [https://books.google.it/books?id=hgpEAAAAcAAJ&dq=gattefelippe&hl=it&pg=PA163#v=onepage&q=gattefelippe&f=false p. 163].</ref>
:''Complimenti, tenerezze, espressioni amorose, per lo più fatte di nascosto, segni fatti mimicamente indicanti amorosi rapporti. ''<ref>Definizione in ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano.'', vol I, p. 163. </ref> '' Effusioni fra innamorati.''
*'''Gattimma.'''<ref name=chauchat/>
:''L'ardore libidinoso de' gatti, Caldo, Fregola.''<ref>La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 181.</ref>
*'''Gente 'e<ref>Nella fonte:'è, refuso.</ref>miez' 'a via.'''<ref>Citato in Marcello Ravveduto, ''Napoli-- serenata calibro 9, {{small|storia e immagini della camorra tra cinema, sceneggiata e neomelodici}}'', Liguori, Napoli, 2007, [https://books.google.it/books?id=vAXwAAAAIAAJ&q=gente+e+miez%27+%27a+via&dq=gente+e+miez%27+%27a+via&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitv6SVq-vkAhWiw4sKHdjYB3AQ6AEINzAC p. 168].</ref>
:''Gente di (in) mezzo (al)la strada. Gente della strada.''
::{{spiegazione|Persone che si procurano di che vivere al di fuori della sicurezza e dell'ordine legali. La spietata durezza, l'alea e il pericolo della vita in strada (''miez' 'a via'') rappresentano la dimensione abituale in cui operano, diventano lo spazio cui appartengono, finiscono per foggiare uno "stile" di vita: (in modo definito) delinquenti, (in modo più sfumato) persone che vivono ai margini della legalità − su una linea di confine molto incerta, fluida − di espedienti per lo più illeciti.}}
*'''Gesù, Gesù, Giuseppe Sant'Anna e Maria!'''<ref>Pronuncia: Gəsù, Gəsù, Giuseppə, sant'Annə e Mariə!</ref><ref>Citato in [[Luciano De Crescenzo]], ''Fosse 'a Madonna!'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=FGMBX0bVgaQC&lpg=PT78&dq=ges%C3%B9%20gesu%20giuseppe%20sant'anna%20e%20maria&hl=it&pg=PT78#v=onepage&q&f=false]</ref>
::{{spiegazione|Espressione di grande meraviglia, sorpresa, sconcerto.}}
*'''Ggesù chìste só nnùmmere!'''
:''Gesù questi sono [[numero|numeri]]!''
::{{spiegazione|Queste sono cose da pazzi (talmente fuori dalla norma che sarebbe il caso di giocare al [[lotto]])!<ref>Citato in Amato, p. 163.</ref>}}
*'''Ghi' 'e pressa.'''<ref name=marsh! />
:''Andare di fretta.''
::{{spiegazione|Avere fretta.}}
*'''Giosuè Carducce accattava 'e cavalle e 'e vvenneva pe ciucce.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, 2012. ISBN 978-1-291-01117-3, ''Il morto supplente'', [https://books.google.it/books?id=kp3eAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=antonino%20guglielmi&hl=it&pg=PA44#v=onepage&q&f=false p. 44]</ref>
:''Giosuè Carducci comprava i cavalli e li vendeva come asini.''
::{{spiegazione|Si dice di chi ha uno straordinario talento per gli affari in perdita.}}
*'''Giovedì murzillo.'''<ref>''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', anno IV, parlata 25, 24 gennaio 1863, p. 92.</ref>
:''"Giovedì bocconcino".''
::{{spiegazione|Giovedì grasso, giorno in cui ci si mangiano molti ''murzille sapurite'', ghiottonerie, leccornie, manicaretti.}}
*'''Giorgio se ne vò ì e 'o vescovo 'o vò mannà!'''<ref>Citato in ''Lares'', bollettino della Società di etnografia italiana, 1934, p. 110, nota 11. {{Cfr}} ''Rassegna storica del Risorgimento'', 1938, Volume 25, Parte 3, p. 950.</ref>
:''Giorgio vuole andarsene e il vescovo vuole licenziarlo.''
::{{spiegazione|Due persone che si trovano d'accordo sul proprio disaccordo, entrambe restano catturate in un circolo vizioso perché fanno qualcosa di propria iniziativa senza però farla di buon grado: Giorgio non si licenzia perché teme di offendere il vescovo che non lo licenzia perché teme a sua volta di offenderlo. Quindi: fare malvolentieri qualcosa che, per giunta, non era neppure stata richiesta.}}
*'''Giubbox'''<ref>Citato in Sergio Zazzera ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 87.</ref>
:''[[w:Juke-box|Juke-box]]''
::{{spiegazione|Commessi di uffici pubblici che si risvegliano dal profondo letargo, si riscuotono dalla totale inerzia, si attivano solo se opportunamente incentivati da una mancia.}}
*'''Gnemmegnemme.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', vol. I, p. 123.</ref>
::{{spiegazione|Parole eufoniche, onomatopee tratte dal mollemente ritardato parlare e conseguentemente agire dei dappoco.<ref>La spiegazione è in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', vol. I, p. 123.</ref>Persona estremamente lenta nel parlare e nell'agire. "Tattamèa. [[Giuseppe Rigutini|Rigutini]]: «È una tattamèa che fa cascare il pan di mano a sentirlo e vederlo». E «Fiaccamidolle» lo dicono a Pistoia."<ref>In Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 184.</ref>. Come avverbio: pian pianino, lemme lemme.}}
*'''Gradiata a babaluscia.'''<ref>O: a babbaluscia</ref>.<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 37</ref>
:''Scala a chiocciola o a lumaca.''<ref>La definizione è in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 37.</ref>
*'''Gradiata a caracò.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 125.</ref>
:''Scala a chiocciola, a lumaca.''<ref>La definizione è in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 125.</ref>
*'''Grastulelle 'e piatte.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 61.</ref>
::{{spiegazione|Piccoli cocci di piatti usati ben torniti e arrotondati che, in mancanza di monete metalliche, erano impiegati ai ragazzi come poste di gioco, una sorta fiches senza corrispettivo in denaro<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 61.</ref>.}}
*'''Grazie Orazio!'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 190.</ref>
:''Grazie, Orazio!''
::{{spiegazione|Grazie... "all'Orazio": si ringrazia, con estrema ironia, per un beneficio che sarebbe stato meglio non aver mai ricevuto, essendosi rivelato inatteso e tutt'altro che benefico; e – volendosi mantenere, nonostante tutto, cortesi – si evita di nominare una parte anatomica maschile, evocandola però, con l'impiego – in sostituzione – del nome proprio di persona, piuttosto assonante...}}
*'''Guainella, guaine', brié, ahò!'''<ref>Citato in ''Mannaggia Bubbà'', p. 150.</ref>
::{{spiegazione|Grido di incitamento degli scugnizzi che, nel lontano passato, si affrontavano in alcune zone di Napoli in una gara a squadre violenta scagliandosi sassi. La sassaiola terminava con la resa di una delle due squadre. Gli scugnizzi armati di pietre erano detti ''''e guagliune {{sic|d'}} guainella.<ref>'E guagliune d' 'a guainella. I ragazzi della "''guainella''"</ref>'''<ref>Citato in ''Mannaggia Bubbà'', p. 151.</ref>}}
*'''{{NDR|'Nu}} guaio 'e notte.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Rerenno e pazzianno, {{small|poesie napoletane, parte terza}}'', [https://books.google.it/books?id=sBjsAwAAQBAJ&lpg=PA20&dq=&pg=PA20#v=onepage&q&f=false p. 20].</ref>
:''Un guaio di notte.''
::{{spiegazione|Un problema di estrema, quasi irrimediabile gravità, un guaio molto molto serio. Ed anche: ''Sì nu guaio 'e notte!''. Tu sei un guaio di notte!: Mamma mia, sei una vera e propria sciagura, una calamità, tu sei di una molestia, una noia soffocante, mortale! Un flagello di Dio!}}
==H==
*'''Ha da passa' 'a nuttata.'''<ref>Cfr. E. De Filippo, ''Napoli milionaria'', in ''I capolavori di Eduardo'', Einaudi, p. 138.</ref>
:''La [[notte]] dovrà pur passare.''
*'''Ha fatto 'a fine d<nowiki>'</nowiki>'o tracco: tanti bbòtte e po' dint'a' munnézza!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 248.</ref>
:''Ha fatto la fine del [[petardo (pirotecnica)|mortaretto]]: tanti scoppi o poi nella spazzatura.''
::[[w:Sic transit gloria mundi|Sic transit gloria mundi]]: Grande pompa, arroganza, prepotenza quando era al culmine del potere, fine indecorosa ed oblio quando l'astro è tramontato. Smargiassate di una tigre di cartapesta, vanterie e spacconate inconsistenti.
*'''Ha fatto 'a primma féscena pampanosa'''<ref name=failure>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 15.</ref>oppure '''Ha fatto 'a primma féscena tutta chiaccune<ref>Pampini. '''O chiaccone'': il pampino.</ref>.'''<ref name=failure/>
:''Ha fatto (riempito) il primo cesto pampinoso (pieno di soli pampini).'' ''Ha fatto (riempito) il primo cesto tutto (di) pampini.''
::{{spiegazione|Ha iniziato immediatamente con un errore, ha fallito in partenza.}}
*'''Ha perzo l'aparatura e 'e centrelle.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', [https://books.google.it/books?hl=it&id=6rM-AAAAIAAJ&dq=%27aparatura+e+%27e+centrelle&focus=searchwithinvolume&q=centrelle p. 105].</ref>
:''Ha perso l'addobbo e i chiodini.''
::{{spiegazione|''Ha perzo l'aparatura e 'e centrelle'' (o ''Avimmo perduto 'aparaura e 'e centrelle'': abbiamo perso l'addobbo e i chiodini): vento e pioggia hanno divelto e distrutto i drappi di stoffa pregiata con cui era stato ornato il portale della chiesa. In senso ampio: ha/abbiamo perso tutto.}}
*'''Ha vuttato l'uosso 'o cane.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', III, p. 284.</ref>
:''Ha buttato l'osso al cane.''
::{{spiegazione|Se l'è cavata a buon mercato. ''Hê vuttato l'uosso 'o cane'': te la sei cavata con poco, oppure: agli altri hai lasciato solo le briciole, il grosso te lo sei preso tu.}}
*'''Haje fatto pasca co ste biole.'''<ref>Citato in Marulli e Livigni, p. 17.</ref>
:'' ''Haje fatto Pasca cu 'sti viole.'' Hai festeggiato Pasqua con queste viole...''
::{{spiegazione|Senza disporre di adeguati mezzi economici non si realizza nulla.}}
*'''Haje truvato 'a forma d' 'a scarpa toja.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 216.</ref>
:''Hai trovato la forma della tua scarpa.''
::{{spiegazione|Hai trovato pane per i tuoi denti.}}
*'''Hanno fatto aummo aummo, Aummaria.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 217.</ref>
:''Hanno fatto tutto in gran segreto, di nascosto.''
*'''He 'a murì rusecato da 'e zzoccole<ref>Questo termine ha significato duplice: ratto e donna di facili costumi.</ref> e 'o primmo muorzo te ll'à da dà mammèta.'''<ref>Citato in Autori Vari, '''A mamma d' 'e fesse è sempe prena, {{small|La mamma degli imbecilli è sempre incinta, Selezione dei Proverbi e dei Modi di Dire nei Dialetti della Campania con traduzione in italiano}}'', Simonelli Editore, Milano, 2006. ISBN 88-7647-103-0, [https://books.google.it/books?id=1yVgvr16rX0C&lpg=PA72&dq=&pg=PA72#v=onepage&q&f=false p. 72]</ref>
:''Devi morire roso dai ratti e il primo morso deve dartelo tua madre.''
*'''Hê mise 'e campanelle 'ncanna â jatta.'''<ref name=notnot/>
:''Hai messo le campanelle in gola alla gatta.''
::{{spiegazione|Hai destato sospetti. ''Mettere 'e campanelle ncanna â jatta (o: 'a gatta)'': scoprire maldestramente, incautamente il proprio gioco, le proprie intenzioni, rivelare ciò che andava taciuto. Mettere sull'avviso il nemico. Destare sospetti.}}
*'''He tirata 'a sciaveca?'''<ref>Citato in ''[https://cosedinapoli.com/curiosita/il-dialetto-napoletano/ Il dialetto napoletano]'', ''cosedinapoli.com''.</ref>
:''Hai tirato la [[sciabica]]?''
::{{spiegazione|Espressione rivolta agli scansafatiche che, per un minimo d'impegno sostenuto, si danno arie di [[stacanovismo|stacanovisti]], di memorabili, leggendari eroi del lavoro, di reduci da erculee, epiche imprese lavorative: Uanema! Mamma mia! E che cos'è quest'aria da morto stramazzato di fatica? Per un lavoretto da nulla sembri distrutto, stroncato, abolito, neppure se avessi sputato sangue e sudato sette camicie tirando la sciabica!}}
*'''Hê truvato 'America.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', III, p. 246.</ref>
:''Hai tovato l'America.''
::{{spiegazione|Hai trovato una comoda fonte di ricchezza e prosperità. Fai la pacchia. Te la passi proprio bene bene. ''Hê menato' 'a rezza int' 'a l'oro.'' Hai gettato la rete nell'oro.}}
==I==
*'''I' dico ca chiove, ma no che diluvia.'''<ref name=geheimnis>Citato in Rutigliano, p. 217.</ref>
:''Io dico che piove, ma non che diluvia.''
::{{spiegazione|Siamo sì in una situazione molto difficile, ma non irreparabile. Più in generale: non esageriamo!}}
*'''I faccio {{sic|portose}} e tu gaveglie.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 122.</ref>
:'' ''I' faccio pertose e tu gaveglie.'' Io faccio buchi e tu cavicchi (per otturare i buchi).''
::{{spiegazione|Io faccio e tu disfi, io creo e tu distruggi, io aggiusto e tu guasti; smettila di crearmi difficoltà, di mettermi i bastoni fra le ruote!}}
*'''Í ‘nfreva.'''<ref>Citato in Colomba R. Andolfi, ''Chicchi di grano. {{small|Poesie, macchiette, teatro in versi, testi di canzoni}}'', Guida, Napoli, ISBN 88-6042-114-4 [https://books.google.it/books?id=8Nkhch3DZxMC&lpg=PA44&dq=&pg=PA44#v=onepage&q&f=false p. 44]</ref>
:''Andare in febbre.''
::{{spiegazione|''Jí ''o'' ghì 'nfreva''. Essere presi, scossi da una collera, da una rabbia fortissima – così forte da somigliare ad una febbre – sentirsi rimescolare il sangue di fronte all'assoluta ingiustizia, all'insopportabile assurdità, all'esosità manifesta di determinate situazioni. Essere contrariatissimi, stizziti, non accettare, non sopportare assolutamente qualcosa. ''Sta cosa ccà me fa jí 'nfreva'', questa cosa qui non la posso proprio sopportare, mi fa salire la rabbia alla testa.}}
*''''I stramacchio'''<ref>Citato in [[Mimmo Borrelli]], '''Nzularchia'', Baldini&Castoldi, Milano. ISBN 978-88-9388-516-4, [https://books.google.it/books?id=giw2DwAAQBAJ&lpg=PT71&dq=&pg=PT71#v=onepage&q&f=false p. 71]</ref>
::{{spiegazione|Di nascosto, furtivamente, con un sotterfugio, sottobanco, alla chetichella, aggirando le regole. Es. "Aggio trasuto, l'aggio pigliato, l'aggio avuto, l'aggio fatto 'i stramacchio ('e stramacchio)." Sono entrato, l'ho preso, l'ho avuto, l'ho fatto, di nascosto, furtivamente, con un sotterfugio, ''aumma aumma''.}}
*'''I' te murtèo.'''<ref name=βασκαίνω>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 665, nota 11.</ref>
:''Maledico l'anima dei tuoi defunti (dell'avversario o dell'interlocutore verso cui c'è forte risentimento o astio).''
::{{spiegazione|Espressione del gergo "più basso e difficile<ref>Così Artieri in ''Napoli, punto e basta?'', p. 665, nota 11.</ref>" di cocchieri e facchini di Napoli. Il verbo '''murtiàre'''<ref name=βασκαίνω/> – usato solo all'attivo indicativo – deriva dal sostantivo '''murtiàta'''<ref name=βασκαίνω/> (l'azione di scagliare anatemi, maledizioni, espressioni blasfeme contro i defunti). L'uso di scagliare anatemi contro i defunti risale a tempi antichissimi ed è correlato al culto ancestrale di cui affiorano tratti mai del tutto scomparsi nelle popolazioni meridionali.<ref>{{cfr}} ''Napoli, punto e basta?'', p. 665, nota 11.</ref>}}
*'''Iette pe' se fa' 'a croce e se cecaje n'uocchio.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 217.</ref>
:''Andò per farsi la croce e si accecò un occhio.''
::{{spiegazione|Una persona incredibilmente sfortunata, un progetto fallito dal principio.}}
*'''Iì a fa' 'o battesimo senz' 'a criatura.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 218.</ref>
:''Andare a fare (celebrare) il battesimo senza il bambino.''
::{{spiegazione|Imbarcarsi in un'impresa senza avere le idee chiare.}}
*'''Iiih-isce!<ref>Dal greco ''Ische!'' Fermati! {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 44.</ref>'''<ref>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 44.</ref>
::{{spiegazione|Ordine di arresto impartito al cavallo dal cocchiere o dal carrettiere.}}
*'''Io me faccio 'a Croce c<nowiki>'</nowiki>'a mano 'a smerza.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''{{sic|il}} commisssario'', [https://books.google.it/books?id=_JveAwAAQBAJ&lpg=PA19&dq=me%20faccio%20e%20croce%20ca%20mmano%20smerza&hl=it&pg=PA19#v=onepage&q&f=false p, 19 Anteprima Google] e Adam Ledgeway, ''Grammatica diacronica del napoletano'', [https://books.google.it/books?id=jsHJnzvJHxAC&lpg=PP1&dq=adam%20Ledgeway&hl=it&pg=PA273#v=onepage&q=smerza&f=false p. 273]</ref>
:''Mi faccio il segno della croce al contrario (con la mano sinistra).''
::{{spiegazione|Io non ci posso credere.}}<ref>Spiegazione in Ledgeway, {{cfr}} ''Grammatica diacronica del napoletano'', p. 273.</ref>
*'''Illurto.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>''Il pane.''
*''''Int'a 'na vutat' 'e mente.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 147.</ref>
:''In una girata di mente. In un improvviso, repentino cambio di pensiero.''
*'''''Io me chiammo 'nzalata | si nun si tu, è {{sic|nata}}.'''''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 653.</ref>
:''Io mi chiamo insalata | se non sei tu, è un'altra (un'altra donna).''
*'''Inta a scurdata.'''<ref>Citato in [[Pino Aprile]], ''Il Sud puzza'', PIEMME, [https://books.google.it/books?id=QciRAQAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Pino%20Aprile&hl=it&pg=PT57#v=onepage&q&f=false p. 57]</ref>
:''A cose dimenticate, quando ormai non ci pensi più, quando più credi di averla fatta franca, quando meno te lo aspetti.''
*'''Ire {{NDR|Jì}}''' o '''Riuscì a brenna (vrenna).'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 406.</ref>
:''Andare o riuscire, risultare in crusca.''
::{{spiegazione|Avere esito vano ed infelice, andare al nulla, essere perduto.<ref>La spiegazione è in ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 406.</ref>}}
==J==
*'''Jacovella.'''<ref>Citato in Domenico Iaccarino, ''Galleria di costumi napolitani'', Stabilimento tipografico dell'Unione, Napoli, 1875, [https://books.google.it/books?id=f84GAAAAYAAJ&dq=na%20jacovella&hl=it&pg=PA16#v=onepage&q&f=false p. 16]</ref>
::{{spiegazione|Situazione, cosa, condotta poco seria, superficiale, confusa, inconcludente, che crea disordine. Un inconsistente, pretestuoso, inconcludente, ripetuto tergiversare, fare a tira e molla. Accampare artificiosamente, con grossolana astuzia pretesti su pretesti, ordire intrighi, servirsi di sotterfugi per sottrarsi ad un impegno, per ingannare, raggirare. Es. ''Chesta è 'na jacovella!'' Questa è una pagliacciata! Qui non c'è niente di serio! È tutta una presa in giro!}}
*'''Jammmo a vere'.'''<ref>Citato in Carlo Giarletta, ''Anime partenopee'', [https://books.google.it/books?id=bIwxDwAAQBAJ&lpg=PA20&dq=jammo%20%20ver%C3%A9&hl=it&pg=PA36#v=onepage&q&f=false p. 36.]</ref>
:''Andiamo a vedere.''
::{{spiegazione|Decidiamo, vediamo cosa dobbiamo fare.<ref>In ''Anime parternopee'', p. 36.</ref>}}
*'''Jamme<ref>Andiamo.</ref> bell', ja!'''<ref>Citato in Giuseppe Savorra, ''Un cicerone napoletano'', Youcanprint, Tricase (LE), 2015 [https://books.google.it/books?id=-KMbCwAAQBAJ&lpg=PA41&dq=jamme%20belle%20ja'&hl=it&pg=PA41#v=onepage&q=jamme%20belle%20ja'&f=false p. 41] ISBN 9788893216982</ref> o '''Jammo bello, jà'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 373.</ref>
::{{spiegazione|Molte sfumature di significato date dalla modulazione del tono della voce. Fra le possibili: Su, su!, Sbrighiamoci!, Che esagerazione!, Che bugia!, l'hai sparata proprio grossa!}}
*'''Jencherse 'o vernecale<ref>''<nowiki>'</nowiki>O vernecale'': la ciotola; contenitore in cui i cambiavalute riponevano le monete.</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 455.</ref>
:''Riempirsi la "ciotola".''
::{{spiegazione|Riempirsi lo stomaco, farsi una scorpacciata, rimpinzarsi, satollarsi ben bene.}}
*'''Jenno cernenno.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 376.</ref>
:Letteralmente: ''Andando vagliando.''
::{{spiegazione|Distingui distingui, discerni discerni, vaglia vaglia, ben esaminando, tutto ben considerando, a ben vedere il tutto, salta fuori che...}}
*'''Jèsce arrusto'''<ref>Bistecca ai ferri {{cfr}} ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 100.</ref>'''!...'''<ref>Citato in ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 100.</ref>
:''Non farti (fatevi) troppe illusioni.''
::{{spiegazione|In passato mangiare carne costituiva un lusso che ci si poteva concedere assai di rado.}}
*'''Jí mparaviso pe scagno.'''<ref name=Paradise>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PA71&dq='mparaviso%20pe%20scagno&hl=it&pg=PA71#v=onepage&q&f=false p. 71.]</ref>
:''Andare in [[Paradiso]] per errore.''
::{{spiegazione|Avere una fortuna assolutamente imprevedibile.}}
*'''Jì truvann' a Cristo a dint' e lupini.'''<ref>Citato (in forma negativa) in Giuseppe Savorra, ''Un Cicerone napoletano'', Youcanprint, Self-Publishing, Tricase (LE), 2015, [https://books.google.it/books?id=-KMbCwAAQBAJ&lpg=PA85&dq=Cristo%20dint'e%20lupini&hl=it&pg=PA85#v=onepage&q&f=false p. 85.] ISBN 9788893216982</ref>
:''Cercare Cristo nei lupini.''
::{{spiegazione|Essere eccessivamente pignolo; cercare pretesti, sottilizzare, cavillare, cercare il pelo nell'uovo.}}
*'''Jì truvanne ciaranfe.'''<ref>Citato in ''I proverbi di Napoli'', p. 193.</ref>
:''(Andare trovando) Cercare pretesti per litigare.''
*'''Jire<ref>In forma corrente: Jì'.</ref>ngattimma.'''<ref name=chauchat>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 181.</ref>
:''Essere eccitati come i gatti. Andare in fregola.''
*'''Jire<ref>In forma corrente: Jì'.</ref> spierto e demierto comm'u malo denaro.''' Oppure '''Jire spierto e demierto.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 396.</ref>
:''Andare sperduto e disperso come il denaro guadagnato disonestamente. Oppure, semplicemente: andare sperduto e ramingo. ''
*'''Jirsenne a gloria d'i cardune.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 80.</ref>
:''Andarsene a gloria dei cardoni.''
::{{spiegazione|Morire. Andare a ingrassare i cavoli.}}<ref>Spiegazione in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 80.</ref>
*'''Jirsenne nzuocolo<ref>Nzuócolo:Dondoloni.</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 270.</ref>
:''Andarsene dondoloni dondoloni.''
::{{spiegazione|Andarsene in sollucchero, in visibilio, in broda di succiole o giuggiole.<ref>Spiegazione in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 270.</ref>}}
*'''Jurnata mosce.<ref>Citato in Apicella, ''Il frasario napoletano'', p. 45.</ref>'''
:''Giornata moscia.''
::{{spiegazione|Giornata in cui gli affari vanno a rilento, di scarsi guadagni.}}
*'''Justo justo.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 215.</ref>
:''Giusto giusto, preciso preciso.''
::{{spiegazione|Esattamente, precisamente, a puntino.}}
==L==
*'''L'acqua è poca e 'a papera nun galleggia.'''<ref>Citato in Giuseppe Montesano, ''Nel corpo di Napoli'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=MoqeCQAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Giuseppe%20Montesano&hl=it&pg=PT169#v=onepage&q&f=false p. 169 Anteprima Google]</ref>
::{{spiegazione|Le cose vanno irrimediabilmente male. Mancano le condizioni per realizzare un progetto.}}
*'''L'acqua nfraceta li bastimiente a mare.'''<ref>Citato in ''Il flauto magico'', Raffaele Miranda, Napoli, 1824, [https://books.google.it/books?id=Vk0sQ5myvzwC&dq=acqua%20nfraceta%20%20mare&hl=it&pg=PA3#v=onepage&q&f=false Google Book]</ref>
:''L'acqua infradicia le navi a mare.''
::{{spiegazione|L'acqua – con questo paradossale argomento il bevitore di vino la rifiuta – fa male, procurandosi così una giustificazione per abbandonarsi a bevute omeriche.}}
*'''L'urdemo lampione 'e forerotta.'''<ref>Citato in Pasquale Guaglianone, ''Tante navi Tante storie'', Nuova Santelli, [https://books.google.it/books?id=EoRUAwAAQBAJ&lpg=PT21&dq=L'urdemo%20lampione%20'e%20Forerotta&hl=it&pg=PT21#v=onepage&q&f=false]</ref> o '''{{NDR|L'}} Urdemo lampione 'e Fuorerotta.'''<ref name=rent/>
:''L'ultimo [[lampione]] di Fuorigrotta.''
::{{spiegazione|Ultimo dei lampioni a gas di Fuorigrotta e contrassegnato con il numero 6666: quattro volte scemo nella smorfia napoletana; è forse questo il motivo per cui passò in proverbio a significare: persona di scarso o nessun valore, senza importanza, che non conta pressoché nulla.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 28.</ref>}}
*'''La carne se venne a la chianca.'''<ref>Citato in ''Lo Spassatiempo'', [https://books.google.it/books?id=pz4_AQAAMAAJ&dq=lo%20spassatiempo&hl=it&pg=PT127#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''La [[carne]] si vende in macelleria.''
::{{spiegazione|Non puoi sfruttarmi come uno schiavo. Sono un uomo, non carne che si vende a peso.}}
*'''Lampe e tuone.'''<ref>Citato in [[Carlo Cracco]], ''La grande cucina italiana. {{small|Campania}}'', RCS libri, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=wk5oAwAAQBAJ&lpg=PT66&dq=&pg=PT66#v=onepage&q&f=false p. 66].</ref>
:''Lampi e tuoni.''
::{{spiegazione|Pasta e ceci.<ref>{{cfr}} più dettagliatamente ''La grande cucina italiana'', p. 66.</ref>}}
*'''Lasco de<ref name=epsilon/>vrachetta.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 426.</ref>
:''Lasco 'e vrachetta: "Largo", allentato, lasco di (nella) abbottonatura dei pantaloni, di patta.''
::{{spiegazione|{{sic|Donnajuolo}}.<ref>La definizione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 426.</ref>}}
*'''''Lassamme fà 'a Dio.'''''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 655.</ref>
:''Lasciamo fare a Dio. Affidiamoci a Lui, interamente, senza riserve.''
*'''Lella palella.'''<ref name=zart>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 207.</ref>
:''Cheta cheta, pian piano, adagio adagio. Senza fasto, alla buona.''<ref name= slowslow>La traduzione è in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 207.</ref>
*'''{{sic|Leva}} l'ummeto.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', 1866, anno I, n. 3, p. 2.</ref>
:''Togliere l'umido''
::{{spiegazione|Levà' l'ummeto: Togliere i succhi, gli umori vitali: annoiare mortalmente.}}
*'''Leva' 'a lanterna 'a 'nnanze a Carnevale.'''<ref>Citato in Gleijeses, ''I Proverbi di Napoli'', p. 206.</ref>
:''Togliere la lanterna davanti a [[Carnevale]]''
::{{spiegazione|Togliere a qualcuno il suo svago preferito.<ref>La spiegazione è in ''I Proverbi di Napoli'', p. 206.</ref>}}
*'''Levà' 'a purpètta 'a dint'a 'o piatto a uno.'''<ref name=copper/>
:''Togliere la [[polpetta]] dal quatto di qualcuno.''
::{{spiegazione|Derubare una persona di una cosa guadagnata con grande fatica.}}
*'''Leva lè.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', vol. I, p. 203.</ref>
:''Togli, to'! Via! Vai via!''
::{{spiegazione|Si dice per esprimere rifiuto, repulsione.}}
*'''Levarse i rappe d'a panza.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 325.</ref>
:''Togliersi le grinze dalla pancia.''
::{{spiegazione|Sfamarsi.<ref>La spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 325.</ref>}}
*'''Levarse 'o sfizio.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', [https://books.google.it/books?hl=it&id=6rM-AAAAIAAJ&dq=ommo+cu+%27e+mustacce&focus=searchwithinvolume&q=sfizio], p. 112.</ref>
:''Cavarsi il gusto.''
*'''Levate 'o brito!'''<ref>Citato in [[Antonio Ghirelli]], ''Storia di Napoli'', Einaudi, Torino, 1992, p. 293. ISBN 88-06-12974-0</ref>
:''Togliete dalla tavola il vetro: bicchieri, bottigli, caraffe!''
::{{spiegazione|Comando che gli osti impartivano prima della chiusura del locale. In senso lato: affrettatevi a concludere il lavoro perché il tempo per portarlo a termine sta per scadere.}}
*'''Leve mane!'''<ref name=gliommero/>
:''Togli (le) mani.''
::{{spiegazione|Lascia perdere.}}
*'''Li profunne de casa de lo Diavolo.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', 1866, anno I, n. 7, 30 gennaio 1866, p. 2.</ref>
:'' ''<nowiki>'</nowiki>E profunne 'e casa d' 'o Diavulo.'' Le profondità di casa del Diavolo.''
::{{Spiegazione|L'Inferno.}}
*'''Liéggio 'e mano.'''<ref>Citato in Antonio Altamura, ''Il dialetto napoletano'', Fausto Fiorentino, Napoli, 1961, p. 84, [https://books.google.it/books?hl=it&id=h1cRAQAAIAAJ&dq=mpren%C3%A0%27+%27e+feneste&focus=searchwithinvolume&q=mano]</ref>
:''Leggero di mano. Di mano leggera.''
::{{Spiegazione|Abile nel rubare. ''Arape ll' uocchie ca è lieggio 'e mano.'' Tieni gli occhi bene aperti perché ''è 'na mana leggia'', ''mena 'o rancio'', è ladro.}}
*'''Lillo palillo.'''<ref name=zart/>
:''Cheto cheto, pian piano, adagio adagio. Senza fasto, alla buona.''<ref name= slowslow/>
*'''Limma sorda.'''<ref>In ''Vocabolario domestico napoletano e toscano'', p. 422.</ref>
:''[[Lima (strumento)|Lima]] sorda (che non fa rumore).''
::{{spiegazione|Chi offende di nascosto.}}
*'''Lindo e pinto.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 149.</ref>
:''Lindo e ben lustro (dipinto).''
::{{spiegazione|Azzimato, curatissimo, estremamente elegante (con una lieve sfumatura di ironia: elegantissimo, curatissimo, ma anche un po' artificioso, stucchevole, innaturale).}}
*'''Lisce 'e scorze.'''<ref name=schälen>Citato in '''E scugnizze'', p. 19.</ref>
:''Lisce di scorze.''
::{{spiegazione|''Essere liscio 'e scorza'': Stare con la coscienza pulita).}}
*'''Lisciabusso.<ref>Per ''lisciabusso'' vedasi più in dettaglio ''Manuale di napoletanità'', p. 53.</ref>'''<ref>Citato in ''Manuale di napoletanità'', p. 53.</ref>
:''Un violento [[rimprovero]].<ref>Traduzione in ''Manuale di napoletanità'', p. 53.</ref>''
*'''Liscio e sbriscio.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 227.</ref>
:''Liscio e vuoto.''
::{{spiegazione|Antico modo di dire napoletano: ''Stongo liscio e sbriscio (o liscesbriscio).'' Sono al verde, senza un soldo, in miseria.}}
*'''Ll'anema 'e.'''<ref>Citato in Ferdinando Russo, '''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', p. 61.</ref>
:''L'anima di.''
::{{spiegazione|Una notevole quantità.}}
*'''Ll'opera d'e pupe.'''<ref>Citato in ''A Napoli mentre bolle la pentola.'', p. 109.</ref>
:''Il teatro delle marionette.''
::{{spiegazione|"Fa' ll'opera d'e pupe": scatenare un putiferio.<ref>La spiegazione è di Patrizia Rotondo Binacchi, {{cfr}} ''A Napoli mentre bolle la pentola'', p. 109.</ref>}}
*'''Lloco te voglio zuoppo a sta sagliuta!'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', anno II, Parlata 143, 12 giugno 1861, p. 571.</ref>
:''Qui ti voglio, zoppo, davanti a questa salita!''
::{{spiegazione|Hai tanto vantato, strombazzato e propalato le tue straordinarie capacità ed ora che viene il difficile, voglio vedere di che pasta sei fatto e sarà evidente quello che in realtà sei: nient'altro altro che un millantatore, un fanfarone buono solo a fare chiacchiere.}}
*'''Lo zugo de lo tombagno.<ref>Fondo della botte.</ref>'''<ref>Locuzione antica. Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 363.</ref>
:''Il succo del [[botte|tombagno]].''
::Il [[vino]]
==M==
*'''M'haje mbriacato de<ref name=epsilon/>percoche.<ref>'A percoca: la pesca gialla.</ref>'''<ref name=brokegg/>
:''Mi hai ubriacato di pesche.''
::{{spiegazione|('''Mbriacà' 'e percoche:'' Riempire di belle e vuote chiacchiere.) Mi hai infarcito la testa di belle e vacue parole, di vuote ciance.}}
*'''Ma addò stammo? Â cantina 'e vascio puorto? 'O rutto, 'o pireto e 'o sango 'e chi t'è muorto?!'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 223.</ref>
:''Ma dove siamo? Nella cantina giù al porto? In mezzo al rutto, al peto e alla bestemmia?!''
::{{spiegazione|Il panorama sonoro non è certo dei più gradevoli: gli avventori qui danno la stura, senza contenersi, senza freno né inibizione alcuna, alle manifestazioni più squallide delle umane miserie e alla più brutale volgarità. L'espressione è quindi riferita alle occasioni in cui si debba constatare – sbalorditi – di trovarsi fra persone e in ambienti volgari, da cui ogni urbanità è stata bandita per sempre. Ma in mezzo a quali zoticoni siamo mai capitati?!}}
*'''Ma che vaco mettenno 'a fune 'a notte?'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 215.</ref>
:''Ma vado forse a mettere la fune (la) di notte?''
::{{spiegazione|''Jì mettenno 'a fune 'a notte.'' Andare a mettere la fune di notte: antica tecnica di rapina eseguita tendendo, di notte, in strade buie, una fune fra due estremi della carreggiata perché pedoni e viaggiatori in carrozza, travolti dalla caduta, una volta a terra venissero derubati. L'espressione significa: ma credi che il denaro, anziché guadagnarlo col lavoro, vado a rubarlo di notte? Il prezzo che chiedi è ingiustificato, esorbitante.}}
*'''Ma tu overo faje?'''<ref>Citato in Carmela Capitale, ''Vox Musae, {{small|cantate e ballate intorno al mare, al cielo e la terra}}'', Aletti Editore, Villanova di Guidonia, 2017. [https://books.google.it/books?id=emkuDwAAQBAJ&lpg=PT63&dq=&pg=PT63#v=onepage&q&f=false p. 63]. ISBN 978-88-591-4299-7</ref>
:''Ma fai davvero?''
::{{spiegazione|Ma stai scherzando? Ma ti rendi conto (di quello che dici, fai)?}}
*'''Maccarone.'''<ref>In ''Viviani'', III, p. 234.</ref>
:''Maccherone.''
::{{spiegazione|Babbeo, sciocco, credulone.}}
*'''Maccaròne, sàutame 'ncànna.'''<ref name=duesetteotto>Citato in Tosco, p. 278.</ref>
:''Maccarone, saltami in gola''.
::{{spiegazione|Descrizione di un accidioso.}}
*'''Maccarone senza pertuso.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 231.</ref>
:''Maccherone senza buco.''
::{{spiegazione|Stupido. Buono a nulla.}}
*'''Madama schifa 'o ppoco.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 85.</ref>
:''Madama Schifa il poco.''
::{{spiegazione|Una signora o, in genere, una persona che dà a vedere di essere schifiltosa, che ha atteggiamenti [[snob]].}}
*'''Madama senza naso.'''<ref name="nose">Citato in [[Renato de Falco]], ''[http://www.tecalibri.info/D/DEFALCO-R_parlar.htm#p004 Del parlar napoletano]'', Colonnese, Napoli, 2007 [1997], p. 27. ISBN 978-88-87501-77-3</ref>
:''La Morte.''
*'''Madonna mia fa' stà bbuono a Nnirone!'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 224.</ref>
:''Madonna mia, fai star bene [[Nerone]]!''
::{{spiegazione|L'invocazione, rivolta in modo quasi scherzoso alla Madonna affinché conservi Nerone in buona salute può essere interpretata in diversi modi: come preferenza per l'uomo forte, energico, autoritario, in grado di dare soluzione ai problemi con tempestività e risolutezza; come preghiera di mantenerlo in salute, malgrado la sua durezza, nel timore di un successore ancora più duro, come invito a non assecondare precipitosamente la volontà di deporlo perché chi gli succede potrebbe rivelarsi peggiore.}}
*'''Magnà' carauttiélle.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 84.</ref>
:''Mangiare cibo immaginario.''<ref>Carautielle: cibo immaginario. La definizione è in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 84.</ref>
::{{spiegazione|Digiunare per miseria.<ref>Carautielle: cibo immaginario. La spiegazione è in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 84.</ref>}}
*'''Magna magna.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 3.</ref>
:''Mangia mangia.''
::{{spiegazione|La [[corruzione]] eretta a sistema. Es.: ''Addó vai vai è tutto 'nu mangia mangia'', dovunque vai è tutto un mangia mangia: non c'è scampo, è la corruzione diffusa, endemica, inveterata, inestirpabile. ''Essere 'nu magna magna'': essere un corrotto.}}
*'''Magnàrse ‘a rézza d<nowiki>'</nowiki>'o còre.'''<ref name=net />
:''Mangiarsi la rete del cuore (il pericardio).''
::{{spiegazione|Rodersi il fegato dalla rabbia.}}
*'''Magnarse 'e maccarune.'''<ref>Citato in Alfredo Antonarus, ''Moto a luogo'', Pendragon, 1994, [https://books.google.it/books?hl=it&id=NxhdAAAAMAAJ&dq=magnarse++%27e+maccarune&focus=searchwithinvolume&q=magnarse p. 82].</ref>
:''Mangiarsi i maccheroni.''
::{{spiegazione|Mangiare la foglia.<ref>La spiegazione è in ''Moto a luogo'', p. 82. </ref> Capire l'antifona. Capire le altrui intenzioni nascoste. Afferrare, intuire ciò che si intende tenere celato.}}
*'''Magnarecotta.'''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 478.</ref>
::{{spiegazione|Persona che vive dei proventi procuratigli da una donna che si prostituisce.}}
*'''Magne pane e fantasia.'''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 652.</ref>
:''(Visto che non hai altro) Mangia pane e fantasia''
::{{spiegazione|''Magnà pane e fantasia''. Mangiare pane e fantasia è la condizione di chi, costretto dalla povertà a sopportare i morsi della fame, mangia, quando è possibile, il pane e il companatico, che resta un puro miraggio, lo aggiunge con la fantasia che ne dispensa con abbondanza inesauribile, pari alla fame.}}
*'''Maie pe cumanno.'''<ref>Citato in Tommaso Pironti, 'O Lupommenaro d''o Mercato'', Libreria Editrice Teatrale T. Pironti, Napoli, senza anno, 1920, circa, ''[http://wwww.bibliocamorra.altervista.org/pdf/pirontiLupommenaro.pdf bibliocamorra]'', p. 17</ref>
:''Mai per comando.''
::{{spiegazione|Per favore, per cortesia.}}
*'''{{NDR|'O}} Male {{sic|e'}} dindò.'''<ref>Citato in Floriana Coppola, ''Donna creola e gli angeli del cortile'', Guida, Napoli, 2004, [https://books.google.it/books?id=kmC0elHRnicC&lpg=PA39&dq=male%20%20'e%20dind%C3%B2&hl=it&pg=PA39#v=onepage&q&f=false p. 39.] ISBN 88-7188-820-0</ref>
::{{spiegazione|Un [[malattia|male]] immaginario.}}
*'''Mamma d' 'a Saletta.'''<ref>Citato in [[Annibale Ruccello]], ''Ferdinando'', prefazione di Isa Danieli, Alfredo Guida Editore, Napoli, 1998, [https://books.google.it/books?id=rd4jVbdlEvAC&lpg=PA30&dq=&pg=PA30#v=onepage&q&f=false p. 30]</ref>
:''[[Madonna]] della Salette!''
::{{spiegazione|Esclamazione che esprime meraviglia di fronte a situazioni spiacevoli, che sorprendono sgradevolmente o per esprimere un'ampia gamma di sentimenti: stupore, paura, meraviglia, insofferenza, impazienza o altri simili.}}
*'''Mamma d'o Carmene<ref>Per la Vergine Bruna si consulti [[w:Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore|voce su ''Wikipedia'']]</ref>.'''<ref>Citato in ''I tesori nascosti di Napoli'', [https://books.google.it/books?id=ksS8DAAAQBAJ&lpg=PT80&dq=Tiene%20'nu%20culo%20quant'e%20Porta%20Capuana&hl=it&pg=PT93#v=onepage&q=carmene&f=false]</ref>
:''Madonna del Carmine!''
::{{spiegazione|Espressione di meraviglia, stupore: Incredibile!, Straordinario!}}
*'''Mamma Schiavona.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei cammorristi'', p. 169.</ref>
:''La Madonna di Montevergine.''
::{{spiegazione|"[...] detta così dai Napoletani per i suoi tratti bizantini. L'appellativo "schiavone", sinonimo di slavo, designava infatti le icone nere di provenienza greca o generalmente orientale.<ref>Da [[Marino Niola]], ''Archeologia della devozione'', in ''Santità e tradizione, {{small|Itinerari antropologico-religiosi in Campania}}'', a cura di [[Luigi Lombardi Satriani|Luigi M. Lombardi Satriani]], Meltemi, Roma, 2004, [https://books.google.it/books?id=dBBKjiNBquMC&lpg=PP1&dq=Santit%C3%A0%20e%20tradizione&hl=it&pg=PT65#v=onepage&q&f=false p. 67].</ref>}}"
*'''Mamma zezzella<ref>Diminutivo di ''zizza'', mammella.</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 469.</ref><ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 481.</ref> o '''Mammazezzélla'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 92. </ref>
::{{spiegazione|Mamma di latte. Balia. Nutrice.}}
*'''Mamozio.'''<ref>Citato in ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', p. 33.</ref>
::{{spiegazione|Uomo grosso, sgraziato e stupido.}}
*{{NDR|'A}} '''Mangiatora.'''<ref name=eateat>Citato in ''C'era una volta Napoli'', pp. 107-108.</ref>
:''La mangiatoia, la greppia.''
::{{spiegazione|Denaro di non limpida provenienza. '''{{NDR|'A}} Mangiatora vascia.'''<ref name=eateat/>La mangiatoia collocata in basso, in posizione molto comoda per l'animale che in questo modo ha facile ed abbondante disponibilità di cibo. '''{{NDR|Tene' 'a}} Mangiatora vascia.'''<ref name=eateat/>(modo di dire usato in provincia di Napoli<ref>{{cfr}} ''C'era una volta a Napoli'', p. 107.</ref>) ''Avere la mangiatoia bassa'' significa avere comode, costanti e cospicue disponibilità economiche, ciò che consente, fra i non pochi agi e vantaggi, di non sapere neppure cosa sia la fame, di alimentarsi sempre bene e a sazietà. Senza nessuno sforzo, come in una confortevole mangiatoia.}}
*'''Mannà' a accattà' o pepe.'''<ref>Citato in Antonio Altamura, ''Il dialetto napoletano'', Fausto Fiorentino, Napoli, 1961, p. 84, [https://books.google.it/books?id=h1cRAQAAIAAJ&q=manna%27+a+accatt%C3%A0+%27o+pepe&dq=manna%27+a+accatt%C3%A0+%27o+pepe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjbiK-10pTdAhWRpYsKHd3YA5QQ6AEIMDAC]</ref>
:''Mandare a comprare il pepe.''
::{{spiegazione|Allontanare con un pretesto un bambino, una persona molto giovane perché non ascolti o non si intrometta in discorsi fra adulti.}}
*'''Mannà 'e Pellerine.'''<ref>Citato in [[Antonio Petito]], ''Don Paparacianno'', Chiurazzi, Napoli, 1901, [https://books.google.it/books?id=-Uk1wEe3qa8C&q=manna%27+%27+e+pellerine+.&dq=manna%27+%27+e+pellerine+.&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiRzqbq7q_sAhVmpYsKHWFhB8gQ6AEwAHoECAMQAg p. 54].</ref>
:''Mandare ai Pellegrini.''
::{{spiegazione|''Te manno 'e Pellerine.'' Ti mando ai Pellegrini: te ne suono talmente tante, ti concio in modo tale che dovrai ricoverarti all'Ospedale dei Pellegrini.}}
*'''Mannà ô paese 'e Pulecenella.'''<ref name=Paradise/>
:''Mandare al paese di Pulcinella.''
::{{spiegazione|Mandare qualcuno all'inferno.}}
*'''Mannaggia ‘a culonna.'''<ref>Citato in Giuseppe Giacco, ''Cultura classica e mondo subalterno nei Pediculi di Gennaro Aspreno Rocco, {{small|Testo integrale in latino e versione in vernacolo afragolese}}'', Edizioni Istituto di Studi Atellani, 1985, [https://books.google.it/books?id=WEBC99ouJRIC&lpg=PT59&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]</ref>
:''Mannaggia la colonna!''
::{{spiegazione|La Colonna della Vicaria collocata in passato nella Piazza dei Tribunali. Presso la Colonna il creditore insolvente dichiarava pubblicamente di voler cedere ai creditori i propri beni, facendo, secondo un'espressione popolare, ''zitabona''. <ref>Si veda, più dettagliatamente alla lettera F: ''Fa zita bona''.</ref>}}
*'''Mannaggia 'a Marina.'''<ref>Citato in Giuseppe Maresca, ''Era di Maggio'', Lampi di stampa, 2012, Cologno Monzese, [https://books.google.it/books?id=9RKJAgAAQBAJ&lpg=PA210&dq=mannaggia%20a%20marina&hl=it&pg=PA208#v=onepage&q&f=false p. 208.] ISBN 978-88-488-1358-7</ref><ref>Citato in ''Ncopp' 'o marciappiede'', p. 12.</ref>
:''Mannaggia la Marina!''<ref>L'imprecazione è attribuita a [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]] che con queste parole avrebbe manifestato il suo rammarico per la debole difesa opposta a [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] dalla Marina Borbonica. {{cfr}} ''Era di maggio'', p. 210. </ref>
::{{spiegazione|Con l'imprecazione si esprime solitamente il disappunto, la frustrazione, l'amarezza per una sconfitta imprevedibile o per il verificarsi di una circostanza avversa inattesa e non dipendente dalla propria volontà.}}
*'''Mannaggia bubbà.'''<ref>Citato in AA. VV., ''Al di là delle parole'', a cura di Maria Vittoria Costantini e Maria Pierri, Franco Angeli, [https://books.google.it/books?id=sZH_CwAAQBAJ&lpg=PT118&dq=mannaggia%20a%20bubb%C3%A0&hl=it&pg=PT118#v=onepage&q&f=false], nota 11.</ref> oppure: '''Mannaggia a Bubbà!'''<ref>Citato in Pino Imperatore, ''Benvenuti in casa Esposito'', Giunti, Firenze 2012, [https://books.google.it/books?id=rdfYQ9wyoV8C&lpg=PA51&dq=mannaggia%20a%20bubb%C3%A0&hl=it&pg=PA51#v=onepage&q&f=false p. 51.] ISBN 9788809775695</ref>
:''Mannaggia Bubbà!''<ref>Figura di furfante tramandata da un'antica tradizione popolare. Celebre per essere coinvolto in ogni genere di traffici loschi, divenne una sorta di capro espiatorio su cui sfogare la propria frustrazione con l'imprecazione citata. {{cfr}} più in dettaglio la nota 11 di ''Al di là delle parole'', [https://books.google.it/books?id=sZH_CwAAQBAJ&lpg=PT118&dq=mannaggia%20a%20bubb%C3%A0&hl=it&pg=PT118#v=onepage&q&f=false]</ref>
*'''Mannaggia 'o suricillo e pèzza 'nfosa!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 179.</ref>
:''Mannaggia il topolino e [la] pezza bagnata!''
::{{spiegazione|"Imprecazione che non dice nulla, ma che lascia sottintendere la taciuta causa che l'ha provocata.<ref>La spiegazione è in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 179.</ref>"}}
*'''Mantené 'a cannéla.'''<ref name=corteo>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 46.</ref>
:''Reggere la candela.''
::{{spiegazione|"Fare da spettatore alle effusioni amorose di due fidanzati e risale all'uso romano di accompagnare gli sposi reggendo fiaccole accese.<ref>La spiegazione, di F. D'Ascoli, è in ''C'era una volta Napoli'', p. 46.</ref>"}}
*'''Mantiene 'o carro p<nowiki>'</nowiki> 'a scesa.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 119.</ref>
:''Trattieni il carro lungo la discesa.''
::{{spiegazione|Non farti travolgere dalle difficoltà e non lasciare che le cose precipitino. Affronta le difficoltà con cautela e diplomazia.}}
:oppure:
::{{spiegazione|Metti un freno alle tue spese.}}
*'''Mappina 'e scisto.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 65.</ref>
:''Straccio di petrolio.''
::{{spiegazione|Stracci particolari che si impiegavano per la pulizia dei lumi a petrolio. L'espressione era anche impiegata come insulto rivolto ad una donna.}}
*'''Mappina posta mpertica.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 235.</ref>
:''Strofinaccio posto a pennone.''<ref>La taduzione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 235.</ref>
::{{spiegazione|Donna da nulla, elevata a riputazione, Trecca<ref>Venditrice d'ortaggi. Donna volgare, dedita al pettegolezzo. Vajassa. Mpechera.</ref>insignorita.}}<ref>La spiegazione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 235.</ref>
*'''Marammé.'''<ref>Citato in Ledgeway, ''Grammatica diacronica del napoletano'', p. 109.</ref> o '''Marummé.'''<ref>Citato in Carlo Luigi Golino, ''Italian Quarterly'', [https://books.google.it/books?id=qPJVAAAAYAAJ&q=marumm%C3%A9&dq=marumm%C3%A9&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjT0ITB6v7cAhWtposKHc7dCOMQ6AEILzAB] p. 92.</ref>
:''Povero me, me infelice!''
*'''Mariantò, 'o terramoto! ...Mo ...Mo ... scenno.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 220.</ref>
:''Mariantonia, il terremoto! ...Ora ...Ora ...scendo.''
::{{spiegazione|Canzonatura del tipo flemmatico e sempre assonnato che non si lascerebbe scuotere neppure da un terremoto.}}
*{{NDR|'O}} '''Mastrisso'''.<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 225.</ref>
::{{spiegazione|Con mastrisso (e, al femminile ''Mastressa'' ci si riferiva in passato ironicamente al sapientone (alla sapientona), al (alla) saccente, a chi, senza esserne richiesto e averne i requisiti si atteggia a maestro, impartendo agli altri insegnamenti, criticandoli, correggendoli.}}
*'''Mastuggiorgio.'''<ref>Citato in Sabato Antonio Manzi, ''La formazione della psichiatria in Irpinia'', ''Lettere Italiane'' n. 55 - novembre 2003, Guida, Napoli, [https://books.google.it/books?id=V7oTRWRoHrEC&lpg=PA27&dq=mastuggiorgio&hl=it&pg=PA27#v=onepage&q&f=false p. 27.] ISBN 88-7188-560-0</ref><ref>Citato inoltre in ''C'era una volta Napoli'', p. 34. Secondo Altamura il termine deriva dal greco ''mastigophòros'', portatore di frusta, altri studiosi lo riconducono al nome del famoso custode di folli del XVII° secolo mastro Giorgio Cattaneo, ideatore ed esecutore di "metodi terapeutici" particolarmente violenti. {{cfr}} ''C'era una volta a Napoli'', p. 34.</ref> o '''Masto Giorgio.'''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 517, con il seguente commento:''Masto Giorgio'': allorché i matti eran tenuti peggio che belve un custode di tal nome tanto s'illustrò per le bastonate che prodigava agli infelici dementi, da rimanere quel nome come generico, sì pei custodi de' matti, come per bastonatore instancabile.</ref>
:''Mastro Giorgio.''
::{{spiegazione|L'infermiere del manicomio; il castigamatti; persona affaccendata; chi avoca a sé la direzione di un'impresa o di una riunione; un capo autoritario che riporti ordine.}}
*'''Mazzamma.'''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco travestute da vasciajole de lo mandracchio'' da Grabiele Quattomane, Stamparia de lo Comman. Nobele, Napoli, 1870, [https://books.google.it/books?id=UxoMrLZ9sJkC&dq=mazzamma&hl=it&pg=PA68#v=onepage&q&f=false p. 68.]</ref>
:''Pesci di piccole dimensioni e di poco pregio.''
::{{spiegazione|Cose o persone di infimo valore; gentaglia.}}
*'''Mbomma!'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 228.</ref>
:''[[bugia|Bomba]]!''
::{{spiegazione|Bum! Questa l'hai sparata grossa! Che balla!}}
*'''Mbomme 'e sapone.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 115.</ref>
:''O ''bolle 'e sapone''. Bombe di sapone, le bolle di sapone)''
*''''Mbrellino 'e seta.'''<ref name=πόρνη>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 104.</ref>
:''Parasole di seta.''
::{{spiegazione|Prostituta (di non basso rango, che usava trattenersi, reggendo un variopinto parasole, agli angoli delle strade).<ref>{{cfr}}''C'era una volta Napoli'', p. 104.</ref>}}
*''''Mbruoglie, aiutame.'''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 436.</ref>
:''Imbroglio, aiutami!''
::{{spiegazione|È l'abito mentale, la divisa di chi fa ricorso a mezzi disonesti per vivere.}}
*'''Mbruscenare<ref>In forma corrente: 'mbruscenà.</ref> na cosa sott'u naso a uno.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 229.</ref>
:''Strofinare una cosa sotto il naso ad (di) una persona.''
::{{spiegazione|Fargliela notare bene, porgliela in forte evidenza. Proporre qualcosa con insistenza, più e più volte./ Mettergliela spesso innanzi perché se ne invogli, Sbacchiargliela <ref>Sbattergliela con forza.</ref>nel muso.<ref>Questa spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 229</ref>.}}
*'''Me dai na voce.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''''O tavuto'', [https://books.google.it/books?id=4gXcAwAAQBAJ&lpg=PA20&dq=&pg=PA20#v=onepage&q&f=false p. 20.]</ref>
:''Mi dai una voce.''
::{{spiegazione|Mi saprai dire. ''Quanno te scite, me dai 'na voce.'' Quando ti svegli, quando aprirai gli occhi e ti renderai conto, mi saprai dire.}}
*'''Me faje l'ammico e me mpriene la Vajassa.'''<ref>Citato in Partenio Tosco, ''L'eccellenza della lingua napoletana con la maggioranza alla toscana'' in Accademici Filopatridi, ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si scostano dal dialetto toscano'', tomo secondo, presso Giuseppe-Maria Porcelli, Napoli, 1789, [https://books.google.it/books?id=QgtZAAAAcAAJ&pg=RA1-PA178 p. 178].</ref>
:''Ti comporti come un amico e mi metti incinta la serva.''
::Da te non me lo sarei mai aspettato.
*'''Me pare 'a porta d<nowiki>'</nowiki>'a vammana.'''<ref>Citato in Mario Guaraldi, ''La parlata napolitana: {{small|nuove ipotesi semantiche}}'', Fiorentino, Napoli, 1982, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=tqYdAQAAIAAJ&dq=%27a+porta+d%27+%27a+vammana&focus=searchwithinvolume&q=vammana p. 94].</ref>
:''Mi sembra la porta della [[Ostetrica|levatrice]].''
::{{spiegazione|Alla porta della levatrice, per evidentissime ragioni, si bussava frequentemente, a qualunque ora, di giorno e di notte. Lo si dice di un luogo in cui c'è molta "ammuina" (confusione), in cui regna incontrastato un andirivieni contiuno, confuso, disordinato, frenetico di persone. Lo può dire anche lo sventurato che si vede senza sosta chiamato, costretto ad assolvere a mille incombenze, senza avere un attimo di respiro.}}
*'''Me pare Donna Marianna, 'a {{sic|cape}} 'e Napule.'''<ref>Citato in ''Marianna, 'a Capa 'e Napule'', [http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5646]</ref>
:''Mi sembra Donna Marianna, la testa di [[Napoli]].''
::{{spiegazione|Con questa espressione si mette in caricatura chi ha una testa grossa e informe.}}
*'''Me pare mille anne.'''<ref>Citato in ''Pulcinella delle tre spose'', Roma, Gaetano Zenobi, 1710, [https://books.google.it/books?id=-Jldss8u50IC&dq=me%20pare%20mill'anne!&hl=it&pg=PA52#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Mi sembrano (pare) mille anni!''
::{{spiegazione|Non vedo l'ora.}}
*'''Me pare 'nu Marcoffo int' 'a luna.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 87.</ref>
:''Mi sembri/a un Marcolfo nella luna.''
::{{spiegazione|Hai/ha l'aria di un tonto.}}
*'''Me pare 'o carro 'e Picchippò.'''<ref>Citato in ''[https://www.napoliflash24.it/detto-napoletano-del-16-febbraio/ Il detto napoletano del 16 febbraio]'', ''Napoliflash24.it'', 16 febbraio 2019.</ref>
:''Mi sembra il carro di Picchippò.''
::{{spiegazione|'''O carro 'e Picchipò'': un veicolo pieno zeppo, gremito fino all'inverosimile di persone chiassose.}}
*'''Me pare 'o cucchiere 'e Bellumunno!'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Storia d'altri tempi'', [https://books.google.it/books?id=oR_sAwAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Storia%20d'altri%20tempi&hl=it&pg=PA26#v=onepage&q&f=false p. 26].</ref>
:''Mi sembri/sembra il cocchiere di Bellomunno!''<ref>Nota impresa di onoranze funebri.</ref>'' ''
::{{spiegazione|Che persona, che abbigliamento, che aspetto triste, pesante, cupo, funereo!}}
*'''Me pare 'o pastore d' 'a meraviglia.'''<ref name=poimèn>Citato in Antonio Videtta , ''Considerazioni su Corrado Giaquinto in rapporto ai disegni del Museo di S. Martino'', Libreria Scientifica Editrice, Napoli, 1965, [https://books.google.it/books?id=2ajqAAAAMAAJ&q=&sa=X&ved=0ahUKEwiHgYvCxt_cAhUDGewKHSASBnkQ6AEIKTAA p. 87].</ref>
:''Mi sembra il pastore della meraviglia.''
::{{spiegazione|Mi sembri/sembra un allocco, con quella posa immobile e quell'aria stupita, intontita, come quella di un pastore del presepe che assiste incantato ed estatico ai segni prodigiosi che accompagnano la nascita del Salvatore.}}
*'''Me pàreno mill'anne!'''<ref name=glue/>
:''Mi sembrano mille anni!''
::{{spiegazione|Non vedo l'ora!}}
*'''Me pozzo schiaffa' 'n'aglio arreto.'''<ref name=burn>Citato in ''Mannaggia Bubbà'', p. 130.</ref>
:''Mi posso schiaffare un aglio dietro.''
::{{spiegazione|Non c'è più niente da fare, sono rimasto totalmente e definitivamente fregato.}}
*'''Me staje abbuffanno 'a guallera.'''<ref>Citato in Francesco Bellanti, ''L'ultimo Gattopardo'', lulu.com, 2016, [https://books.google.it/books?id=aPq9DQAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA133&dq=&pg=PA133#v=onepage&q=me%20staje%20abbuffanno%20'a%20guallera&f=false p. 133].</ref>
:''Mi stai gonfiando l'ernia, il sacco scrotale.''
::{{spiegazione|Abbuffà 'a guallera: annoiare a morte. Variazioni – al grado di fastidio estremo, mortale – sul tema: '''M'he fatto 'a guallara a pezzaiuola'''.<ref name=guà>Citato in ''Manuale di napoletanità'', [https://books.google.it/books?id=aKqXGBrfvZoC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA16&dq=m'he%20fatto%20'a%20guallara%20a%20pezzaiuola&hl=it&pg=PA17#v=onepage&q&f=false p. 17].</ref> '''M'he fatto 'a guallara a matriciana'''.<ref name=guà /> '''Me staje scartavetranno 'a guallara.'''<ref name=guà /> Rispettivamente: Mi hai fatto l'ernia alla pizzaiola. Mi hai fatto l'ernia all'amatriciana. Mi stai levigando con la carta vetrata (e anche quella di grana grossa) l'ernia.}}
*'''Me veco pigliato d' 'e Turche!'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''I dieci comandamenti'', [https://books.google.it/books?id=VTfskxLqACcC&lpg=PA144&dq=&pg=PA144#v=onepage&q&f=false, p. 144].</ref>
:''Mi vedo catturato (e tenuto a lungo prigioniero) dai (pirati) turchi!''
::{{spiegazione|Mi vedo in una situazione disperata, senza via d'uscita.}}
*'''Meccia a masculo e femmena.'''<ref>Citato, con definizione, in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 230.</ref>
:''[[w:Calettatura|Calettatura]] a maschio e femmina, detta pure a dente, a battente.''
*'''Meglio sulo, ca male accumpagnato.'''<ref>Citato in ''Le Muse napolitane'', egloga II, ''Euterpe {{sic|overo}} La cortisciana'', p. 244.</ref>
:''Meglio solo che mal accompagnato.''
*'''Mellune 'e acqua.'''<ref name=pomone>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 90.</ref>
:''Meloni di acqua.''
::{{spiegazione|'''O mellone 'e acqua'' è l'anguria. Ne veniva fatto grande consumo, specie da parte delle donne, il 14 giugno, che era giorno di digiuno per prescrizione ecclesiastica. I '''Mellune 'e pane.'''<ref name=pomone/>, meloni di pane, 'e '''capuaniélle'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 91.</ref>, i capuanelli – serbevoli fino a [[Natale]] ed oltre – sono invece i meloni veri e propri.<ref>{{cfr}}''C'era una volta Napoli'', pp. 90-91.</ref>}}
*'''Mena<ref>Menare (in forma corrente: menà) gettare, lanciare.</ref> me''''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 231.</ref>
::{{spiegazione|Su, dai, svelto, sbrigati; e muoviti!}}
*'''Menà na zeppata.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, anno V, venerdì, 13 maggio 1864, parlata 133, p. 529. </ref>
::{{spiegazione|Rivolgere una critica, muovere un rimprovero, ironizzare veicolando il messaggio attraverso un'affermazione allusiva in apparenza neutra, e tuttavia, per qualche parola in essa contenuta, messa spesso in risalto dal tono di voce, chiara quanto basta perché il destinatario ne comprenda il vero significato.<ref>Nel film ''L'oro di Napoli'', il pizzaiolo protagonista dell'episodio ''Pizze a credito'', gridava lo slogan pubblicitario: "Cà se magna e nun se pava!", intendendo dire che la pizza poteva essere acquistata pagandola dopo una settimana (pizza oggi ad otto). Se però fra i clienti scorgeva un cattivo pagatore opportunamente colto da amnesia che aveva trascurato di saldare il conto o un cliente che era solito rinviare il pagamento, lo stesso grido: "Cà se magna. ''E nun se {{sic|paava}}!...''", aveva tutt'altro significato, era cioè una ''zeppata'' ''menata'' lanciata, scagliata allo scroccone per rimproverarlo e rammentargli il debito non pagato. Altra possibile zeppata: "Nun 'o saccio. ''Io'' me faccio 'e fatte mie", "Non lo so. ''Io'' mi faccio i fatti miei", ''zeppata'' che potrebbe prendersi chi fa una domanda indiscreta, inopportuna, chi cerca di carpire informazioni riservate.</ref>}}
*'''Menare<ref>In forma corrente: Mena': gettare, lanciare, buttare.</ref>u rancio<ref>Granchio, ma anche raffio, arpione, uncino.</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 325.</ref>
:''Lanciare l'arpione, o il rampino, l'uncino.''
::{{spiegazione|Agire in modo ambiguo, subdolo, manovrando copertamente con dissimulata scaltrezza per procurarsi un utile disonesto, illecito. Rubacchiare. Rubare.}}
*'''Menarse a mare cu tutt' 'e panne.'''<ref>Citato e spiegato in Hermann W. Haller, ''Tra Napoli e New York, {{small|Le macchiette italo-americane di [[Eduardo Migliaccio]], testi con introduzione e glossario}}'', Bulzoni, 2006. ISBN 8878700819, [https://books.google.it/books?hl=it&id=CbIaAQAAIAAJ&dq=Menarse+a+mmare+cu+tutt%27+%27e+panne&focus=searchwithinvolume&q=Menarse+a+mmare+], p. 254.</ref>
:''Tuffarsi a mare con tutti i vestiti addosso.''
::{{spiegazione|Rovinarsi.}}
*'''''Merda de<ref name=epsilon/>sproviero.'''''<ref>Citato in Giambattista Basile, ''Lo cunto de li cunti'', arcadia ebook, [https://books.google.it/books?id=d3zDCQAAQBAJ&lpg=PT169&dq=&pg=PT169#v=onepage&q&f=false p. 169]</ref>
:''Sterco di sparviero.''
::{{spiegazione|Così così, senza particolari pregi o difetti.}}
*'''Mettere ‘a capa {{sic|‘a}} fa bene.'''<ref>Citato in Antonietta Ambrosano e Mimmo Barba, ''Ri-cre-azione'', presentazione di Antonio Faeti, Armando Editore, 2002, [https://books.google.it/books?id=KxKoVROF6DwC&lpg=PP1&dq=Antonietta%20Ambrosano%2CMimmo%20Barba&hl=it&pg=PA105#v=onepage&q&f=false p. 105.] ISBN 88-8358-319-1</ref>
:''Mettere la testa a fare bene.''
::{{spiegazione|Applicarsi, impegnarsi finalmente in cose serie, costruttive.}}
*'''Mèttere 'a faccia 'int'â chiàveca.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 134.</ref>
:''Mettere la faccia nella fogna.''
::{{spiegazione|Avere di che doversi vergognare.}}
*'''Mettere cennere ncopp' a na cosa.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 94.</ref>
:''Mettere cenere su una cosa.''
::{{spiegazione|Impedire che qualcosa si sappia, si divulghi. Sopirla. Metterla a tacere. Insabbiarla.}}
*'''Mettere i recchie p'i pertose<ref>Anche: p' 'e senghe: attraverso gli spiragli delle porte.</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 327.</ref>
:''Mettere 'e recchie p' 'e pertose: Mettere le orecchie attraverso i buchi.''
::{{spiegazione|Origliare dappertutto per scoprire segreti.}}
*'''Mettere l'assisa a le ccetrole.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 121.</ref>
:''Imporre la tassa sui cetrioli.''
::{{spiegazione|Antico modo di dire: Arrogarsi un diritto che non spetta.<ref>{{cfr}} più dettagliatamente ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', [https://archive.org/stream/curiositpopola08pitruoft#page/120/mode/2up p. 121.]</ref>}}
*'''Mettere mpuzatura.'''<ref name=pupata/>
::{{spiegazione|O anche '''mpuzature'': Seminare zizzania, discordia. Fomentare le liti.}}
*'''Mettere na pezza arza.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', anno II, n. 7, giovedì 17 gennaio 1867, [https://books.google.it/books?id=pxHU9ChUOVMC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA6#v=onepage&q&f=false p. 2].</ref>
:''Mettere un panno che scotta, che arde.''
::{{spiegazione|Aggravare intenzionalmente, per errore, agendo in modo maldestro una situazione già difficile.}}
*'''Mettere 'o ppepe 'nculo 'a zoccola.'''<ref>Citato in ''Manuale di napoletanità'', p. 22.</ref>
:''Mettere il pepe nel deretano della pantegana.''
::{{spiegazione|Istigare.}}
*'''Mettere prete<ref name=epsilon/>de ponta.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 299.</ref>
:'' ''Mettere prete 'e ponta.'': mettere, frapporre pietre aguzze.''
::{{spiegazione|Sia nel senso reale di creare un ostacolo fisico, che nel senso figurato di creare ostacoli, impedimenti, sabotare, impedire la realizzazione di un progetto altrui.}}
*'''Mettere uno ncopp'a nu puorco.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 316.</ref>
:''Mettere una persona sopra un porco.''
::{{spiegazione|Parlarne molto male pubblicamente di qualcuno, metterlo alla gogna, additarlo al pubblico disprezzo.}}
*'''Metterse 'e casa e puteca<ref name=πθκ/>.'''<ref>Citato in ''A Buon 'Ntennitore, Proverbs of Naples'', p. 55.</ref>
:''Mettersi casa e bottega.''
::{{spiegazione|Dedicarsi ad un'opera interamente, meticolosamente, con ininterrotta assiduità.}}
*'''Metterse na cosa int'i chiocche.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 102.</ref>
:''Mettersi una cosa nelle tempie.''
::{{spiegazione|Mettersela o Ficcarsela in testa. Es. ''Miettetillo buono dint' 'e chiocche!'' Ficcatelo bene in testa!}}
*'''Metterse ntridece.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 215.</ref>
:''Mettersi "in tredici".''
::{{spiegazione|Intromettersi.}}
*'''Mettuto mbaleria.'''<ref>Citato in ''So masto Rafaele e non te ne ncarricà'', p. 7.</ref>
:''Mettere mbaleria'': ''prendere in giro. Preso in giro.''
*'''Mèza bbòtta.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary '', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA37#v=onepage&q&f=false p. 37.]</ref>
:''Mezza botta.''
::{{spiegazione|Una persona di scarso valore.}}
*'''Meza<ref>Mezza</ref>{{sic|segnora}} e meza pettola<ref name=gonnella/>.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico'', p. 288.</ref>
::{{spiegazione|''Meza signora e meza pettola''. Una donna che non eccelle per comportamento educato.}}
*'''Miett' 'a meglia.'''<ref>Citato in Antonio Grano, ''Trattato di sociologia della canzone classica napoletana'', Palladino, Campobasso, 2004, [https://books.google.it/books?id=qr0UAQAAIAAJ&q=miett%27a+meglia&dq=miett%27a+meglia&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjM9NyMruDkAhWStYsKHVj7B8IQ6AEIKjAA p. 66].</ref>
:''Nel tressette, invito al compagno di gioco: metti (gioca) la migliore carta.''
::{{spiegazione|In senso ironico, al sopraggiungere di persona o persone non gradite o per rilevare che l'ambiente, il contesto non è dei più incoraggianti, gradevoli, auspicabili: ''Miett' 'a meglia, mie'!'': Ora siamo proprio a posto! Il quadro è completo! Che magnifica scena! Che bellezza! Siamo cascati proprio bene!}}
*'''Miettece nomme penna.'''<ref>Citato in Giacomo Marulli e Vincenzo Livigni, ''Guida pratica del dialetto napolitano {{small|o sia Spiegazione in lingua toscana della Mimica di alcune frasi e delle voci dei venditori e scene comiche DEI COSTUMI NAPOLITANI}}'',
Stabilimento Tipografico Partenopeo, Napoli, 1877, [https://books.google.it/books?id=2D_K7e03FgwC&dq=Giacomo%20Marulli%2C%20Vincenzo%20Livigni&hl=it&pg=PA16#v=onepage&q&f=false p. 16]</ref>
:''Mettici nome penna.''
::{{spiegazione|Non parlarne più, perché una speranza è svanita leggiera come una piuma portata dal vento.<ref>La spiegazione è in Marulli e Livigni, p. 16.</ref>Non struggerti nella speranza che avvenga ciò che non accadrà mai. Non pensarci più.}}
*'''Miezo limone.'''<ref name=shoeshine/>
:''Mezzo limone.''
::{{spiegazione|''Miezo limone'', con riferimento al colore argento e oro della sua statua, è l'ingiuria rivolta con molta confidenza dalle "parenti" a San Gennaro, per sollecitare il miracolo della liquefazione del suo sangue, se esso tarda a compiersi.}}
*'''Mimì, Cocò e Carmene 'o pazzo stevano 'e casa into 'o stesso palazzo.'''<ref>Citato in Patrizia Mintz, ''Veritas'', PIEMME, 2010 [https://books.google.it/books?id=mialvSCnCysC&lpg=PA1&dq=patrizia%20mintz&hl=it&pg=PT120#v=onepage&q&f=false] ISBN 9788858502662</ref>
:''Mimì, Cocò e Carmine il pazzo abitavano nello stesso palazzo.''
::{{spiegazione|Tre inseparabili e poco raccomandabili messeri.}}
*'''Misce-misce.<ref>Miscio: gatto, micio. {{cfr}} ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 243.</ref>'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 243.</ref>
:''Verso con cui si chiamano i gatti.''
*''''Mman' 'a.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 286.</ref>
:''In mano a.''
::{{spiegazione|Al tempo di.}}
*'''{{sic|Mmange}}, ca ru ttuoie [[mangiare|mange]]!'''<ref name=eatplease>Citato in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 320.</ref>
:''Mangia, ché del tuo mangi!''
::{{spiegazione|Si dice di chi crede di mangiare o, più in generale, di trarre un utile, un vantaggio economico a spese altrui senza avvedersi che a farne le spese è lui stesso.}}
*''''Mmano a [[w:Gaetano Pappagone|Pappagone]]'''<ref>Citato e tradotto in [[Giulio Trevisani]], ''Teatro napoletano, {{small| Da Salvatore di Giacomo a Eduardo de Filippo}}'', [https://books.google.it/books?hl=it&id=XqjUAAAAMAAJ&dq=%27mmano+a+pappagone&focus=searchwithinvolume&q=+pappagone] p. 81.</ref>
::''Al tempo di Pappagone.''
::{{spiegazione|In tempi antichi.<ref>La traduzione è in ''Teatro napoletano, {{small| Da Salvatore di Giacomo a Eduardo de Filippo}}'', p. 55.</ref> / In tempi oramai trascorsi.}}
*''''Mmano all'arte.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 112. </ref>
:''In mano all'arte, vale a dire: nelle mani di un artista.''
::{{spiegazione|''Staje 'mmano all'arte.'' Sei nelle mani di un artista: non hai motivo di preoccuparti, considerati fortunato, sei in ottime mani, chi se ne occupa è una persona competentissima, un artista nel suo campo.}}
*'''‘Mmertecà' ll'uóglio.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 202.</ref>
:''Rovesciare l'olio.''
::{{spiegazione|Venir meno al voto di [[castità]].<ref>La spiegazione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 202.</ref>}}
*'''Mmesca francesca.'''<ref>Citato in ''Fascio de chellete nove contegnose e freccecarelle fatte da paricchie auture pe llevare la paturnia e li pierdetienbe; raccuoveto e prubbecato da jachil Girì Zuzù (briolià) Napole: se venne a lo mavazzeno de libre de Luigi Chiurazzi'', Napoli, 1836, [https://books.google.it/books?id=XjEc0tENsDAC&dq=mmesca%20Francesca&hl=it&pg=RA1-PA7#v=onepage&q&f=false p. 7.]</ref>
::{{spiegazione|Mescolanza disordinata di cose, insieme di cose riunite senza criterio, confusione.}}
*'''Mme'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 178.</ref>
:''Bene. Es. ''Mme, avimmo fernuto. Jammocenne.'' Bene, abbiamo finito, andiamocene. '''''E mmé'''.<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 244.</ref>'' Ebbene. "''Storduto po addemanna, e mmè chi è stato?"'' ''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 244.</ref>'' Stordito poi chiede, ebbene chi è stato?''
*'''Mmocc’ ’a porta.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 54.</ref>
:''In bocca alla porta.''
::{{spiegazione|All'uscio, all'ingresso.}}
*'''Mmocca Liò.'''<ref>Citato in ''Arlecchino: {{small|giornale-caos di tutti i colori}}'', anno IV, n. 39, 16 febbraio 1863, [https://books.google.it/books?id=Q7Wq8ECiuLoC&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA153#v=onepage&q&f=false p. 153].</ref>
:''In bocca, leone!''
::{{spiegazione|Su, prendi, mangia!}}
*'''Mmoccamennuno.'''<ref>Citato in Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 172.</ref>
:"''Imboccameneuno''".
::{{spiegazione|Ingenuo, sprovveduto, credulone; in altri termini: '''nu maccarone''.}}
*'''Mmuccà c' 'o cucchiariello.'''<ref>Citato in Romualdo Marrone, ''Il paese di Pulcinella'', vol. I, Bellini, Napoli, 1991, [https://books.google.it/books?hl=it&id=eqNWAAAAYAAJ&dq=mmucc%C3%A0+cu+%27o+cucchiariello&focus=searchwithinvolume&q=+cucchiariello p. 284].</ref>
:''Imboccare con il cucchiaino.''
::{{spiegazione|Spiegare con minuziosa, estrema accuratezza.}}
*'''Mo mo.'''<ref>Citato in ''Vocabolario domestico napoletano e toscano compilato nello studio di [[Basilio Puoti]]'', p. 272.</ref>
:''Or ora, proprio ora; subito. Ma: mo, mo: piano, aspetta un attimo, un momento.''
*'''Mo mo me l'aggio lavata; 'a tengo riccia riccia comm' 'a 'na 'ncappucciata!...'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 239.</ref>
:''Proprio ora me la sono lavata; ce l'ho riccia riccia come un'insalata incappucciata!...''
::{{spiegazione|Adescamento piccante in chiave gastronomica di una... venditrice.}}
*'''Mo nce vo.'''<ref>Citato in ''Nu scagno de n'appartamiento e na festa de ballo'' di Pasquale Altavilla}}, Tipografia De' Gemelli, Napoli, 1850, [https://books.google.it/books?id=qDjH1HuWNDwC&dq=Mo%20nce%20vo'&hl=it&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10.]</ref>
:''Ora ci vuole.''
::{{spiegazione|Giustamente, già, per l'appunto, proprio così.}}
*'''{{sic|Mo pe mo}}.'''<ref>Citato in [[Niccola Valletta]], ''Poesie inedite'', Dalla Tipografia di Luigi Nobile, Napoli, 1816, [https://books.google.it/books?id=tSJbAAAAcAAJ&dq=Niccola%20VALLETTA&hl=it&pg=PA17#v=onepage&q&f=false p. 17]</ref>
:''Mo' pe' mo': Ora per ora. Adesso per adesso.''
::{{spiegazione|Ora ora, proprio ora, proprio adesso, proprio subito. Immediatamente.}}
*'''{{sic|Mò t'appoio a guallara ncapo}}.'''<ref name=guà />
:''Ora ti appoggio l'ernia in testa!''
::{{spiegazione|Ora basta! Io ti sormonto, ti sovrasto con la mia ernia, ad essa ti infeudo, e con ciò ti riporto al rango che ti spetta, giacché sei una nullità e hai parlato troppo e a sproposito. Sta' zitto!}}
*'''Monaco de sant'Agostino doje cape ncoppa a no coscino.'''<ref>Citato in ''Lo Spassatiempo'', anno II, n. 15, 11 giugno 1876, [https://books.google.it/books?id=tVgHiZx9dH8C&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PP276#v=onepage&q&f=false p. 2].</ref>
:''Monaco di sant'Agostino due teste sopra un cuscino.''
::{{spiegazione|Si dice di un religioso la cui vocazione non sembra autentica.}}
*'''Morte gnagnolla.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 199.</ref>
:''Morte lenta.''
*'''Mosca cavallina.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 107.</ref>
:''Ippobosca (insetto ematofago)''
::{{spiegazione|Ma anche: persona fastidiosa, molesta, insistente, assillante. ''Uh Mamma d' 'a Saletta! Tu si' propio 'na mosca cavallina!'' Uh, Madonna della Salette! Sei proprio asfissiante!}}
*'''Mparanza.'''<ref>Citato in Nino Del Duca, ''Io stongo 'e casa 'America. Riflessioni'', prefazione di [[Furio Colombo]], introduzione di Antonio Ghirelli, Guida, Napoli, [https://books.google.it/books?id=8npveIawS-8C&lpg=PA175&dq=Mparanza&hl=it&pg=PA175#v=onepage&q=Mparanza&f=false p. 175.] ISBN 88-7188-905-3</ref>
::{{spiegazione|Tutto, Tutti o Tutte insieme, senza distinzione.}}
*'''Mpechèra''' o '''Ntapechèra.'''<ref>Citato in ''Il Borghini'', anno primo, Tipografia del vocabolario, Firenze, [https://books.google.it/books?id=i5E_AAAAYAAJ&dq=Il%20Borghini%20studi%20di%20filologia%20e%20di%20lettere%20italiane&hl=it&pg=PA123#v=onepage&q=%20napoletano&f=false p. 123.]</ref>
:''{{NDR|Donna}} intrigante, che imbroglia ed avviluppa.''<ref>Traduzione in ''Il Borghini'', p. 123.</ref> Truffatrice, fattucchiera.
*'''‘Mpignarse ‘o càzzo e straccià’ ‘a cartella.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 207.</ref>
:''Impegnare, dare in pegno il proprio pene e strappare la ricevuta.''
::{{Spiegazione|Avere la certezza più assoluta, senza neppure l'ombra di un dubbio.}}
*'''Mpilo mpilo.'''<ref>Citato in ''Il propugnatore'', vol. VII, parte II, presso Gaetano Romagnoli, Bologna, 1874, [https://books.google.it/books?id=lOpgAAAAcAAJ&dq=mpilo%20mpilo&hl=it&pg=PA174#v=onepage&q&f=false p. 174.]</ref>
:'' (in) Pelo (in) pelo.''
::{{Spiegazione|Lentamente, sottilmente. ''Annà' {{NDR|Jirsenne}} mpilo mpilo.''<ref>In ''Il propugnatore'', 1874, p. 174.</ref>: Intisichirsi. Consumarsi lentamente.}}
*'''Mpacchiato 'e suonne'''<ref>Citato in ''Epigrammi del marchese di Caccavone e del Duca di Maddaloni'', a cura di Giuseppe Porcaro, Arturo Berisio Editore, Napoli, 1968, p. 49.</ref>
::{{spiegazione|Fortemente assonnato}}
*''''Mprenà' 'e feneste.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Ingravidare le finestre.'''
::{{spiegazione|Struggersi dal desiderio, desiderare ardentemente, appassionatamente a distanza.}}
*'''Nprimmis et antemmonia.'''<ref>Citato in Giovanni Fiorilli, ''La terza chiacchiareata nfra lo cuorpo de Napole e lo Sebeto. Di Giovanni'', [https://books.google.it/books?id=T-u72GoDi78C&lpg=PA3&ots=OwJKimQfo5&dq=&pg=PA3#v=onepage&q&f=false p. 3].</ref>
:''In primis et ante omnia.''
::{{spiegazione|Per prima cosa e innanzitutto.}}
*'''Mpupazzà.'''<ref name=pupata>Citato in Pietro Paolo Volpe, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 189.</ref>
::{{spiegazione|Vestirsi con eccessivo sfarzo, agghindarsi vistosamente. Camuffare per occultare difetti e gabellare per buono, perfetto, autentico: imbrogliare.}}
*'''{{NDR|'O}} Mpustatore.'''<ref>citato in ''I promessi sposi, In lingua napoletana'', [https://books.google.it/books?id=V_vgAgAAQBAJ&lpg=PT40&dq=mpustatore&hl=it&pg=PT40#v=onepage&q&f=false cap. X]</ref>
::{{spiegazione|Il prepotente, chi pretende di avere senza darsi neppure la briga di chiedere, chi vuole imporre la propria volontà in modo arrogante.}}
*'''Muchio muchio.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 250.</ref>
::{{spiegazione|Quatto quatto.<ref>La spiegazione è in D'Ambra, p. 250.</ref>}}
*'''Muchio surdo'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 74.</ref>
::{{spiegazione|Sornione, ipocrita.<ref>''— Ma comme! Me parea na santarella | chella muchiella sorda! 'Aggio ncuntrata | doj' ore fa, dint' a na carruzzella... | Cummà!... Ma comme steva ngrattinata!'' (In ''Poesie napoletane'', p. 60) — Ma come! Mi sembrava una santarella | quella marpioncella! | Commà! Ma com'era agghindata!</ref>}}
*'''Mùmmera'''<ref name=stubborn>Citato in ''C'era una volta Napoli, p. 31.''</ref>o '''Mùmmara'''<ref name=stubborn/>o '''Mómmara'''<ref name=stubborn/>o '''Mómmaro'''<ref name=stubborn/>o '''Mmúmmera'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 240.</ref> o '''Zùmmaro'''<ref name=stubborn/>
:''Anfora di creta impiegata per attingere l'acqua alle fontane pubbliche e conservarla in casa, era usata dagli acquafrescai che vendevano l<nowiki>'</nowiki>''acqua zuffrègna'', l'acqua sulfurea che si manteneva fresca grazie alla creta.''
::{{spiegazione|Uomo dalla testa dura, ostinato, refrattario alle sollecitazioni esterne. Seno prosperoso<ref>{{cfr}} per questo significato, Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 203.</ref>.}}
*'''Muorto 'o criaturo nu' simmo chiù cumpare.'''<ref name=chiachiello/>
:''Morto il bambino (il figlioccio) (l'interesse che ci univa) non siamo più compari.''
::{{spiegazione|Si dice per esprimere il proprio rammarico quando si constata un improvviso mutare di atteggiamento o se una relazione - in passato buona - all'improvviso ed incomprensibilmente si raffredda.}}
*'''{{NDR|'O}} muorzo d'a crianza.'''<ref>Citato e spiegato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 115.</ref>
:''Il boccone della creanza.''
::{{spiegazione|L'ultimo boccone del piatto.}}
*'''Muro muro.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 58.</ref>
::{{spiegazione|Rasente il muro. ''Ji' muro muro'': andare rasente il muro.}}
*'''Murì cu 'e guarnemiénte<ref>I finimenti con cui viene bardato il cavallo.</ref> 'ncuollo.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 24.</ref>
:''Morire con i finimenti addosso.''
::{{spiegazione|Morire mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, si sta compiendo il proprio dovere.}}
*'''Muscio int' 'e mecce.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 371.</ref>
:''Debole nelle giunture.''
::{{spiegazione|Debole, senza forze, a stento in piedi. Idea affine è richiamata dall'espressione: '''Scunocchio ncopp'ê mecce.'''<ref>Citato in Ettore De Mura, ''Poeti napoletani dal Seicento ad oggi'', vol. 2, [https://books.google.it/books?hl=it&id=nC0uAAAAIAAJ&dq=scunucchi%C3%A0&focus=searchwithinvolume&q=mmecce], Alberto Marotta Editore, 1973, p. 577.</ref> ''Mi piego sulle giunture, vacillo sulle ginocchia.''}}
*'''Muzzóne 'e fescena.<ref>Cesto per la raccolta dell'uva fabbricato a forma di cono capovolto con al vertice una punta di legno ('o muzzóne) che, conficcata nel terreno, lo teneva in piedi. {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 14.</ref>'''
:''Punta (mozzicone) di cesto.''
::{{spiegazione|Persona di bassa statura e tozza. Anche: '''Muzzone d'ommo.''' ''Mozzicone d'uomo'': Omiciattolo.<ref>Citato e spiegato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 252.</ref>}}
==N==
*'''N'acciso e nu 'mpiso.'''<ref name=hang>Da Vincenzo Vitale, ''Malufiglio'', citato in Pasquale Scialò, ''La sceneggiata, {{small|Rappresentazioni di un genere popolare}}'', [https://books.google.it/books?id=nqY9qxaAUh4C&lpg=PP1&dq=P.%20Scial%C3%B2&hl=it&pg=PA268#v=onepage&q&f=false p. 268]</ref>
:''Un ammazzato e un impiccato.''
::{{spiegazione|Una strage. ''"[...] nun te fà vedé, si no ccà succede n'acciso e nu 'mpiso."''[...] non farti vedere, altrimenti qui succede una strage.<ref name=hang/>''Fà n'acciso e 'nu mpiso:'' fare una strage.}}
*'''N'aggie scaurate chiaveche, ma tu si' 'o nummere uno!'''<ref>Citato in ''Troppo napoletano'', [https://books.google.it/books?id=3rK4CgAAQBAJ&lpg=PT85&dq=n'aggie%20scaurate%20chiaveche&hl=it&pg=PT85#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Ne ho lessate fogne, ma tu sei il numero uno!''
::{{spiegazione|Ne ho conosciuti e piegati tanti di mascalzoni, ma tu sei un farabutto come nessun altro!}}
*'''N'anno fatto tacche e chiuove.'''<ref>''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1862, [https://books.google.it/books?id=MC7l6SgIRpUC&dq=tacche%20e%20chiuove&hl=it&pg=PA1342#v=onepage&q&f=false p. 1342].</ref>
:''Ne hanno fatto tacchi e chiodi.''
::{{spiegazione|''Fà 'na cosa tacche e chiuove'', ridurre una cosa tacchi e chiodi, usarla fino all'estremo logoramento.}}
*'''N'ommo cu 'e mustacce.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', Delfini S.R.L., Milano, 1967, [https://books.google.it/books?id=6rM-AAAAIAAJ&q=ommo+cu+%27e+mustacce&dq=ommo+cu+%27e+mustacce&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiIvPrjwu7cAhUP-6QKHYN6AMUQ6AEIRzAG]</ref>
:''Un uomo con i [[baffo|baffi]].''
::{{spiegazione|Un uomo di notevoli capacità e doti morali che incute, per questo, un grande rispetto.}}
*''''N'uocchio cecato e l'aità toja!.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 271.</ref>
:''Un [[occhio]] cieco e l'età tua.''
::{{spiegazione|Sarei disposto a perdere un occhio pur di avere la tua giovane età.}}
*'''Na carta 'e tre.'''<ref>[[Giuseppe Marotta]], ''I bambini osservano muti le giostre dei grandi'', {{sic|IoScrittore}}, 2012. ISBN 978-88-97148-80-7, [https://books.google.it/books?id=URfD3p3bCo4C&lpg=PP1&dq=Giuseppe%20Marotta&hl=it&pg=PT13#v=onepage&q&f=false p. 13] </ref>
:''Una carta di tre.''
::{{spiegazione|Nel gioco del tressette è la carta che ha il valore più grande. Una persona importante, che conta. Nel gergo della malavita: guappo, uomo "di rispetto".}}
*'''Na chiaveca.'''<ref>Citato in ''Manuale di napoletanità'', p. 24.</ref>
:''Una cloaca, una fogna.''
::{{spiegazione|Malissimo. Spregevole (detto con una connotazione espressiva da fortemente esplicita, dura, fino a brutale, offensiva). Esempi: Sto 'na chiavica: sto malissimo. Te sì cumpurtato 'na chiavica: ti sei comportato malissimo, sei gravemente in difetto. Stu cafè è 'na chiavica: questo caffè è assolutamente imbevibile. È 'na chiaveca: è (una persona, una cosa) spregevole; e se è proprio spregevole senza residui, senza eccezione, allo stato puro allora: (una persona, una cosa) ''è manc' 'a chiavica'': (non) è neppure la cloaca, cioè neppure la cloaca è altrettanto spregevole. ''Te sì cumpurtato manc' 'a chiaveca!'', ti sei comportato nel modo più spregevole, renditi conto che non hai alcuna giustificazione possibile, ti sei squalificato per sempre!}}
*'''Na galletta 'e Castiellammare.'''<ref>In Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 144.</ref>
:''Una [[avarizia|galletta]] di Castellammare.''<ref>Galletta molto difficile da ammorbidire in acqua.</ref>'' ''
::{{spiegazione|Il fuoriclasse degli avari: spietato anche verso sé stesso, è del tutto inutile sperarne il sia pur minimo gesto di generosità.}}
*'''Na lenza e sole.'''<ref>Citato in ''Lo Lampo'', anno I, n. 47, [https://books.google.it/books?id=90MiAQAAIAAJ&dq=&pg=PA46-IA9#v=onepage&q&f=false p.3]</ref> '''Na lenza 'e sole.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 153.</ref>
:''Una (lenza) striscia di [[sole]].''
::{{spiegazione|''<nowiki>'</nowiki>Na lenz' 'e sole.'' o anche: ''<nowiki>'</nowiki>Na lenzetella 'e sole'': un raggio di sole.}}
*'''{{sic|Na}} meza botta.'''<ref name=demi>Citato e spiegato in Mondadori, Meridiani, p. 1008.</ref>
:''Una mezza botta.''
::{{spiegazione|Mediocre, così così.}}
*'''Na meza parola.'''<ref>Citato in [[Niccolò Amenta]], ''Il Forca'', Presso Giacomo Prodotti, Venezia, 1700, [https://books.google.it/books?id=j4AQZtbONO0C&dq=&pg=RA2-PA13#v=onepage&q&f=false p. 113].</ref>
:''Una mezza parola.''
::{{spiegazione|Un'insinuazione. Un velato accenno. Un'allusione.}}
*'''Na rétena 'e cavalle.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 98.</ref>
:''Una redine di cavalli.''
::{{spiegazione|"Un gruppo di tre cavalli aggiogati contemporaneamente a un carro: ''<nowiki>'</nowiki>o foremano, 'o sotto e 'o bilancino.''"<ref>La spiegazione è in ''C'era una volta Napoli'', p. 98.</ref>}}
*'''Naso a piriquacchio.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 302</ref>
::{{spiegazione|O: ''a piripacchio''. Naso mal fatto. Naso a bocciuolo.<ref>La spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 302.</ref>}}
*'''Nacchennella<ref>Da il n'a qu'un œil. Ha solo un occhio, con riferimento agli ufficiali francesi che portavano il monocolo, {{cfr}} ''Naples allegro con fuoco'', [https://books.google.it/books?id=7AQuAwAAQBAJ&lpg=PT196&dq=nacchennella&hl=it&pg=PT196#v=onepage&q&f=false]</ref>.'''<ref>Citato in Véronique Bruez, [Naples allegro con fuoco], [https://books.google.it/books?id=7AQuAwAAQBAJ&lpg=PT196&dq=nacchennella&hl=it&pg=PT196#v=onepage&q&f=false]</ref><ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 216.</ref>
::{{spiegazione|Effeminato.<ref>{{cfr}} Anfreoli, p. 252.</ref> Non diversamente dal chiachiello e dal fareniello è un uomo tutto gradevoli apparenze, inconsistente e inconcludente nell'essenza. ''Siente, pozz'essere privo d' 'a libbertà, ca {{sic|sì}} n' 'a fernisce e guardà a cchillo nacchennella te 'ntacco a 'mpigna!...'' (Senti, che io possa essere privo della libertà, (che) se non la finisci di guardare quell'effeminato, ti sfregio!...)<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 216.</ref>}}
*''''Nc'azzecca.'''<ref>Citato in ''La nferta pe lo capodanno de lo 1835'', Da li truocchie de la Sociatà fremmateca, Napoli, [https://books.google.it/books?id=YVAtm_0zs2gC&dq=nc'azzecca&hl=it&pg=PA41#v=onepage&q=nc'azzecca&f=false p. 41]</ref>
::{{spiegazione|Ci sta bene, si abbina bene.}}
*''''Nc'è ròbba a piètto 'e cavàllo.'''<ref name=toscodueseisei/>
:''C'è roba (fino) al petto del cavallo''.
::{{spiegazione|Detto di qualcosa molto ricco e sovrabbondante, come il torrente in piena che arriva sino al petto del cavallo che lo guada.}}
*'''Ncapa comm'a serpe e senza allé allé<ref>Allè, refuso, nella fonte. Allé allé era il grido carnevalesco per farsi far largo, {{cfr}} Rocco, ''Vocabolario del dialetto napoletano'', p. 78.</ref>.'''<ref>Citato con spiegazione in [[Emmanuele Rocco]], ''Vocabolario del dialetto napoletano'', Bernardino Ciao Editore-{{sic|librajo}}, Napoli, 1882, [https://archive.org/details/vocabolariodeld00roccgoog/page/n95 p. 78].</ref>
:''In testa, come alla serpe, e senza farsi largo.''
::{{spiegazione|"Usasi [...] al giuoco della trottola per imporre di tirare sulla trottola direttamente [...] , cioè senza discostare le cose in mezzo alle quali trovasi la trottola."}}
*'''Ncasà 'a mano.'''<ref>Citato in [[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX, p. 67.</ref>
:''Calcare (con) la mano.''
::{{spiegazione|Aumentare, accentuare, insistere.}}
*'''Ncasa 'e piere nterra, ca nu'scenne maje.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 118.</ref>
:''Calca (bene) i piedi al suolo, perché (la bilancia) non scende mai.''
::{{spiegazione|Si dice al venditore quando il peso sembra scarso.}}
*'''Ncasare lo<ref name=Ω />masco.'''<ref>Citato in D'Ambra ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 237.</ref>
:''Calcare, pigiare (riempiendolo) il mortaretto.''
::{{spiegazione|''Ncasà 'o masco'': mangiare a crepapelle.}}
*''''Nce capimmo a sische.''' <ref>Citato in ''Lo Lampo, {{small|Giornale elettreco pe tutte}}'', anno 2, n. 5, giovedì 13-01-1876, [https://books.google.it/books?id=E6AHIpKYY_IC&hl=it&pg=PA5-IA13#v=onepage&q&f=false p. 2]</ref>
:''Ci capiamo a fischi.''
::{{spiegazione|Ci capiamo al volo, a cenni, con uno sguardo. ''Nce capimmo a sische...'' Ci capiamo..., ci siamo capiti... (non c'è bisogno di dire altro..., non c'è bisogno di dire niente...).}}
*'''Nce stanne chù ghiuorne ca ppurpette – devette Carnuale!'''<ref>Citato in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 363.</ref>
:''Ci sono più giorni che polpette – disse Carnevale!''
::{{spiegazione|Nella vita sono molti i giorni di magra e di privazione, ben pochi quelli di abbondanza.}}
*'''Nce vò nu core.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 38.</ref>
:''Ci vuole un cuore.''
::{{spiegazione|Ci vuole del cuore, del coraggio, della bella faccia tosta.<ref>La spiegazione è in ''TuttoTotò'', p. 38.</ref>}}
*''''Nchiuvà 'nu chiuovo.'''<ref>Citato in ''Cucozze e caracazze'', p. 198.</ref>
:''Inchiodare un chiodo.''
::{{spiegazione|Contrarre un debito.<ref>La spiegazione è in ''Cucozze e caracazze'', p. 198.</ref>}}
*'''Ncopp'a botta.'''<ref>Citato e spiegato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 58 .</ref>
:''Sul colpo.''
::{{spiegazione|Lì per lì, e si dice per lo più di pagamento.}}
*'''Ncopp'a ccuotto, acqua volluta.'''<ref>Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 15.</ref>
:''Sopra al cotto (scottato''<ref>Scottato,ferito da un dolore cocente.</ref>'') acqua bollita.''
::Disgrazia sopra disgrazia.<ref>L'interpretazione è in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri''</ref>
*'''Nciucessa.'''<ref name=chiàchià/> ''''Ngiucièro.'''<ref name=iùc/>
::{{spiegazione|Chi per inclinazione ed abilità innate pratica abitualmente l'[[w:Inciucio|inciucio]].}}
*'''Nciucio.<ref>Onomatopeico.</ref>'''<ref name=chiàchià/> o ''''Ngiùcio.'''<ref name=iùc>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 477.</ref>
::{{spiegazione|Pettegolezzo, parlottio, chiacchiericcio segreto, confabulazione, mormorazione; il macchinare, l'orchestrare, il concertare copertamente progetti malevoli. "''Groviglio di equivoci, falsità, pettegolezzi, rivolto a creare inimicizie. Esiste, in dialetto, anche il sostantivo <nowiki>'</nowiki>'ngiucièro': colui che a fin di male, mette in opera uno o alcuni''<nowiki>'</nowiki>ngiùci<ref>La definizione è di Giovanni Artieri, in ''Napoli, punto e basta?'', p. 477.</ref>."}}
*'''Ne vuo' ca so cepolle.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 94.</ref>
:''Ne vuoi che sono cipolle''
::{{spiegazione|Cipolle: botte, percosse. ''Quante ne vuò ca so cepolle'': Se sono botte quelle che cerchi, qui ce ne sono quante ne vuoi, fino alle lacrime.}}
*'''{{NDR|'A}} Nennella 'e ll'uocchie.'''<ref>Citato in [[Rocco Galdieri]], ''[https://wikisource.org/wiki/Page:%27E_Lluce-luce.djvu/10 'E lluce-luce (Le lucciole)]'', Editrice Tirrena, Napoli, 1928, p. 8.</ref>
:''La "bambina degli occhi."''
::{{spiegazione|La pupilla.}}
*'''Neve 'e sciuocco.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 49.</ref>
:''Neve di fiocco.''
::{{spiegazione|Veri e propri fiocchi di neve, raccolta, accumulata, sotterrata in sacchi nella stagione invernale e dissotterrata in quella estiva, per essere offerta in vendita, mista a vino cotto (bollito con zucchero) che veniva preparato in autunno e conservato in bottiglia. Il vino cotto veniva bevuto anche d'inverno al fioccare della prima neve.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 49 e p. 85.</ref>}}
*'''Ngigna''''<ref>Citato in ''Viviani'', III, p. 228.</ref>
:''Adoperare un oggetto nuovo per la prima volta.''
*'''{{NDR|'O}} Nicchinonno.''' <ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 261.</ref>
::{{spiegazione|Il [[w:pelargonium triste|geranio notturno]].}}
*'''{{NDR|'O}} Nippulo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 262.</ref><ref>Citato in P. Bello e D. Erwin, ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PR1&dq=Modern%20Etymological%20neapolitan&hl=it&pg=PA150#v=onepage&q&f=false p. 150]</ref>
:''Pelucco.''
::{{spiegazione|Molto comunemente impiegato per indicare i pallini ('e nippule) che si formano su un tessuto di lana (tipici quelli che si formano su di un maglione vecchio) vecchio, consumato.}}
*''''Nnoglia.'''<ref name=scarti>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 94.</ref>
::{{spiegazione|Salsicciotto o salame poco costoso confezionato con tritumi di budella insaporiti con sale, pepe ed anici. In senso lato: Scioccone, stupido. ''''Nnoglia vestuta'''<ref name=scarti/> ''Salsicciotto, salame vestito'': persona lenta, torpida.}}
*'''Nòbbele e snobbele<ref>''Sdòbbele'', refuso, nel testo.</ref>'''.<ref>Citato con traduzione e spiegazione in ''Napoli, punto e basta?'', p. 33.</ref>
:''Nobili e non nobili.''
::{{spiegazione|Tutti, nessuno escluso. L'intero popolo.}}
*'''Nocche e ziarelle.'''<ref>Citato in Nicolò Lombardi, ''La Ciucceide {{small|o puro La reggia de li ciucce conzarvata. Poemma arrojeco di Nicolò Lombardi. Caporuota nella Regia Udienza di Trani}}'', Presso Giuseppe Maria Porcelli, Napoli, 1783, [https://books.google.it/books?id=73rWCcix8KQC&lpg=PA190&ots=3gNpW1msnp&dq=&pg=PA190#v=onepage&q&f=false p. 190].</ref>
:''Fiocchi e fettucce, nastri.''
::{{spiegazione|Cianfrusaglie, ammennicoli, cose futili, spese inutili.}}
*'''Non me ntrico e non me mpaccio.'''<ref>Citato in ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', p. 25.</ref>
:'' ''Nun me 'ntrico e nun me 'mpaccio'': Non mi intrometto e non resto coinvolto (mi intralcio, mi impiglio).''
*'''Nonna nonna''' o '''Nonna'''.<ref name=lullaby>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 264.</ref>
:''Ninnananna. Ninna. '''''Cu a nonna.'''''<ref name="lullaby" /> o (''Cu a nonna nonna'') Restituire i soldi con pieno comodo.<ref>{{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 264.</ref> ''Pavà cu 'a nonnanonna.'' Pagare con la ninnananna, pagare [[w:|a babbo morto]].''
*''''Ntaccata 'e 'mpigna.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 205.</ref>
:''Sfregio, nel gergo della malavita antica.''
*'''Ntapechera.'''<ref>Citato in Marulli e Livigni, p. 44.</ref>
::{{spiegazione|Donna intrigante, intramettente, pettegola, incline a tramare inganni, raggiri. ''Leva lè, mmecciata ntapechera.''<ref>In Marulli e Livigni, p. 44.</ref> Va' via, viziosa pettegola, intrigante!}}
*''''Ntrichete 'e te!'''<ref>Citato in Anna Menafro e Mariarosa Amodio, ''Il berretto del laureato'', PM Edizioni, Varazze (SV), 2018. ISBN 978-88-99565-86-2, [https://books.google.it/books?id=WhdiDwAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Anna%20Menafro&hl=it&pg=PA120#v=onepage&q&f=false p. 120].</ref>
:''(Letteralmente: immischiati di te!) Fatti i fatti tuoi!''
*'''Ntrillavallà.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 267.</ref>
:''A sproposito. Di punto in bianco.''<ref>Questa definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 267.</ref>
*''''Nu chiappo 'e 'mpiso.'''<ref>Citato in Armando Cenerazzo, ''Rose rosse e rose gialle'', Alfredo Guida Editore, Napoli, [https://books.google.it/books?id=lTF7BwXMuq4C&lpg=PA297&dq=cenerazzo&hl=it&pg=PA101#v=onepage&q&f=false p. 101]</ref>
:''Un cappio di impiccato.''
::{{spiegazione|Un pendaglio da forca.}}
*'''Nu malacarne.'''<ref>Citato in Carmine Ruizzo, ''La terra dei suoni, {{small|Un viaggio attraverso la musica popolare campana}}'', [https://books.google.it/books?id=9dhRDwAAQBAJ&lpg=PA10&dq=&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10]</ref>
::{{spiegazione|O ''na malacarna'': Un uomo crudele, spietato.}}
*''''Nu mariuolo cu' ' a scala ' ncuollo.'''<ref>Citato in [[Renato de Falco]], ''Il napoletanario'', Colonnese Editore, Napoli; in [[Nello Ajello]], ''Detti e contraddetti del popolo napoletano'', la Repubblica.it Archivio del 28. 01. 2002.</ref>
:''Un ladro con la scala sulle spalle.''
::{{spiegazione|Una persona di scarso senso etico, spudoratamente disonesta.}}
*'''Nu parmo e nu ziracchio<ref name=Zrk>Lunghezza misurata dal pollice e dall'indice tesi. {{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 470.</ref>.'''<ref>Citato in Pasquale Scialò, ''Storia della canzone napoletana 1824-1931'', vol. I, Neri Pozza, Vicenza, 2017, [https://books.google.it/books?id=-CtEDwAAQBAJ&lpg=PR221&dq=&pg=PR221#v=onepage&q&f=false p. 221].</ref>
:''Un palmo ed una piccola quantità. Un po'.''
*'''Nu piezzo ‘e pane.'''<ref>Citato in ''Il morto supplente'', p. 32.</ref>
:''Un pezzo di pane.''
::{{spiegazione|Una persona veramente buona, mite, pacifica.}}
*''''Nu quadro 'e luntananza.'''<ref>Citato in [[Franco Di Mare]] ''Il paradiso dei diavoli'', BUR, RCS Libri, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=fV0gAQAAQBAJ&lpg=PT30&dq=&pg=PT30#v=onepage&q&f=false p. 30]. ISBN 978-88-58-65498-9</ref>
:''Un quadro di lontananza.''
::{{spiegazione|Riferito ad una donna ancora molto seducente, molto bella, seppure di una bellezza un po' autunnale, un po' sfiorita, fanée. Tale quindi da essere apprezzata al meglio, come si fa con un quadro, se ammirata da lontano, dalla distanza che, tenendo celati agli occhi i segni, le scalfitture del tempo, permette di apprezzare la bellezza dell'intera figura.}}
*''''Nu scoglio ca nun fa patelle.'''<ref>Citato in ''Proverbi Italiani'', Associazione Culturale Adventure, [https://books.google.it/books?id=R14IDgAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Proverbi%20Italiani%3A%20Tutta%20la%20sapienza%20e%20l'esperienza%20di%20secoli%2C%20sono%20...&hl=it&pg=PA200#v=onepage&q&f=false p. 200]</ref>
:''Uno [[avarizia|scoglio]] che non produce patelle.''<ref>Traduzione in ''Proverbi italiani, p. 200''</ref>
::{{spiegazione|Un uomo avarissimo.}}
*''''Nu sordo 'a {{sic|mesurelle}}<ref>Più comunemente ''Mesurella''.</ref>e chill'{{sic|amiche}} sempe rorme<ref>Si narra che un caldarrostaio occultò il cadavere di un uomo che aveva ucciso – secondo Apicella un venditore concorrente – proprio nel punto in cui vendeva le caldarroste. La "voce" insolita (e chill'{{sic|amiche}} sempe rorme!) con cui attirava i clienti finì per insospettire i gendarmi che scoprirono il delitto. {{cfr}} Apicella ''I ritte antiche'', p. 280.</ref>!'''<ref> Citato in Apicella ''I ritte antiche'', p. 280.</ref>
:''Un soldo al misurino (di caldarroste) e quell'amico dorme sempre! (continua a non pagarmi).''
::{{spiegazione|''Lo si dice a chi dimentica di onorare un impegno, di adempiere ad un obbligo.''}}
*'''Nu sturcio<ref>'''O sturcio'': la smorfia, il lavoro eseguito malissimo, la persona o la cosa cosa deforme.</ref>masculo<ref>Maschio.</ref>.'''<ref>Citato in ''Alfabeto napoletano'', p. [https://books.google.it/books?hl=it&id=FKYdAQAAIAAJ&dq=sturcio+masculo&focus=searchwithinvolume&q=smorfeia 453].</ref>
::{{spiegazione|Una persona o una cosa di estrema bruttezza. Un lavoro, un'opera riusciti malissimo.}}
*'''Nu' te piglia' collera, ca 'o zuccaro va caro.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 108.</ref>
:''''Non arrabbiarti, perché lo zucchero è a costa caro.''
::{{spiegazione|I dispiceri potrebbero facilitare o accrescere i disturbi cardiaci che anticamente venivano curati con lo zucchero, costoso. La collera non fa che aggiungere danno a danno senza nulla risolvere. Molto meglio quindi mantenersi in ogni circostanza il più possibile calmi, sereni.}}
*'''Nu ziracchio<ref name=Zrk/>d'ommo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 470.</ref>
::{{spiegazione|Un uomo di statura assai piccola.}}
*'''Nun bulere stare manco pe pollece int' 'a cammisa d'uno.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 305.</ref>
:''Non volere stare nemmeno come pulce nella camicia di qualcuno.''
::{{spiegazione|''Nun vule' sta' manco pe' pollece int' 'a cammisa d'uno''. Non volersi trovar ne' suoi panni per tutto l'oro del mondo<ref>La spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano italiano'', p. 305.</ref>.}}
*'''Nun ce so' ffose 'appennere.'''<ref>Citato e spiegato in Raffaele Viviani, ''Poesie'', Guida, Napoli, 2010, [https://books.google.it/books?id=WoVk3S-AR88C&lpg=PA84&dq=&pg=PA82#v=onepage&q&f=false p. 82.] ISBN 978-88 6042-710-6</ref> o '''Nun ce stanno fose 'appennere.'''<ref name=schälen/>
:''Non ci sono fusi da appendere (alle mie vesti).''
::{{spiegazione|Non c'è nulla da dire, da eccepire sulla mia condotta. Il mio comportamento è ineccepibile, impeccabile.}}
*'''Nun ce vo' zingara p'anduvinà sta ventura.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 470.</ref>
:''Non 'è bisogno della zingara (dell'indovina) per indovinare questa sorte.''
::{{spiegazione|È cosa che si capisce da sé molto facilmente.}}
*'''Nun da' audienzia.'''<ref>Citato in ''Per moda di dire'', p. 15.</ref>
:''Non dare [[ascoltare|ascolto]], non ne vale proprio la pena.''
*'''Nun è doce 'e sale.'''<ref>Citato in Fortunato Calvino, ''Teatro'', Guida, Napoli, 2007, [https://books.google.it/books?id=CP23Fm_H7WoC&lpg=PA116&dq=doce%20'e%20sale.&hl=it&pg=PA116#v=onepage&q&f=false p. 116] ISBN 88-878-6042-328-3</ref>
:''Non è dolce di sale.''
::{{spiegazione|È tutt'altro che mite e accomodante. È un uomo duro, di approccio molto difficile.}}
*'''Nun fa' asci' 'o ggrasso a for' 'o pignato.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', II, p. 95.</ref>
:''Non fare uscire il grasso fuori dalla pentola.''<ref>La traduzione è in Viviani, ''Teatro'', II, p. 95.</ref>
::{{spiegazione|Il denaro deve essere destinato alle necessità della famiglia, non va disperso per gli estranei.}}
*'''Nun fa 'o farenella!'''<ref name=bocri/>
::{{spiegazione|Non fare il pagliaccio, sii serio!<ref>"''Nun fa 'o farenella! |Si nce hai che di', dimme 'a parola chiara!'' Non fare il buffone | Se hai da ridire, parlami chiaro! (Da ''Poesie napoletane'', p. 124.)</ref>}}
*'''Nun haje visto 'o serpe, e chiamme San Paulo.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 109.</ref>
:''Non hai visto il serpente e invochi San Paolo.''
::{{spiegazione|Ti spaventi anzitempo, senza un reale motivo.}}
*'''Nun leggere 'o libro {{sic|'}} quaranta foglie.'''<ref>Citato in ''I proverbi di Napoli'', p. 263.</ref>
:''Non leggere il libro di quaranta pagine.''
::{{spiegazione|Non giocare a carte.<ref>La spiegazione è in ''I Proverbi di Napoli'', p. 263.</ref>}}
*'''Nun me mpicchio e nun me mpacchio.'''<ref>Citato in ''Napoli , punto e basta?'', p. 705.</ref>
:''Non mi impiccio e non mi lascio implicare in faccende complicate.''<ref>La traduzione è in ''Napoli , punto e basta?'', p. 705.</ref>
*'''Nun sai tené tre cicere mmocca.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Un diavolo nella valigia'', [https://books.google.it/books?id=6h_sAwAAQBAJ&lpg=PA45&dq=&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45]</ref>
:''Non sai tenere tre ceci in bocca.''
::{{spiegazione|Non sai tenere un [[segreto]].}}
*'''Nun sapé niénte 'e san Biàse.'''
:''Non sapere niente di [[San Biagio]].''
::{{spiegazione|Fare lo gnorri.<ref name=Am79>Citato in Amato, p. 79.</ref>}}
*'''Nun sfruculià 'a mazzarella 'e San Giuseppe.'''<ref>Citato in Romualdo Marrone ''Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Napoli'', Newton Compton Editori, 2015, [https://books.google.it/books?id=XnowCgAAQBAJ&lpg=PT183&dq=Nun%20sfruculi%C3%A0%20'a%20mazzarella%20'e%20San%20Giuseppe.&hl=it&pg=PT183#v=onepage&q=Nun%20sfruculi%C3%A0%20'a%20mazzarella%20'e%20San%20Giuseppe.&f=false] ISBN 978-88-541-8502-9</ref>
:''Non "sfottere" il bastone di San Giuseppe.''<ref>Della statua di San Giuseppe</ref>
::{{spiegazione|Non disturbare chi sta tranquillo per i fatti suoi.}}<ref>L'interpretazione (più dettagliata) è in ''Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Napoli.''</ref>
:oppure
::{{spiegazione|Non accaniti con qualcuno che è già indifeso e sul quale la sorte ha già infierito.}}<ref name="peace">{{cfr}} più dettagliatamente [[Paolo Isotta]], ''La virtù dell'elefante: La musica, i libri, gli amici e San Gennaro'', Marsilio, Venezia, 2014, [https://books.google.it/books?id=3J7wDQAAQBAJ&lpg=PT61&dq=o%20carro%20p'a%20scesa.&hl=it&pg=PT62#v=onepage&q=o%20carro%20p'a%20scesa.&f=false] ISBN 978-88-541-9823-4</ref>
*'''Nun tene né cielo 'a vede' né terra 'a cammena'.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', VI, p. 344.</ref>
:''Non ha né cielo da vedere né terra su cui cammminare.''
::{{spiegazione|È povero in canna.}}
*'''Nun tengo capa.'''<ref>Citato in [[Annibale Ruccello]], Teatro, Ubulibri, 2005, [https://books.google.it/books?hl=it&id=6MIeAQAAIAAJ&dq=nun+tengo++capa&focus=searchwithinvolume&q=nane p. 132].</ref>
:''Non ho testa.''
::{{spiegazione|''Nun tene' capa'': non avere testa. Non avere voglia, non avere intenzione. ''Mo nun tengo proprio (o: nisciuna) capa 'e sentì' niente, tengo 'e lappese a quadriglié ca m'abballano pe' capa'': ora non ho assolutamente (o: nessuna) voglia, energia, intenzione di ascoltare nulla, sono tormentato da cento preoccupazioni che mi frullano nella testa.}}
*'''Nzallanuto.'''<ref name=sfengari>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 268.</ref>
:''Rimbambito, stordito, confuso.''
*'''Nzalannòmmeno.'''<ref name=sfengari/>
:''Zuccone, Spilungone, Sciocco.''<ref>La definizione è in Volpe, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 268.</ref>
*'''Nzeculoro.'''<ref>Citato in ''Il segreto in voce'', Roma, Domenico Antonio Ercole, 1712, [https://books.google.it/books?id=aifsiYIDX58C&dq=nzeculoro&hl=it&pg=PA37#v=onepage&q&f=false p. 37]</ref>
:''Corruzione di: [[w:In omnia saecula saeculorum|In omnia saecula saeculorum]]. All'altro mondo; per le lunghe.''
*'''Nzerrà l'uocchie.''' <ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, anno V, Sabato 2 Luglio 1864 p. 726.</ref>
:''Chiudere gli occhi.''
::{{Spiegazione|Chiudere gli occhi per non vedere. Prendere sonno. Morire.}}
*'''Nzerrà 'o libro.'''<ref>Citato in [[Eduardo De Filippo|Eduardo de Filippo]], ''Cantata dei giorni dispari'', vol I, Einaudi, Torino, 1995, [https://books.google.it/books?id=AHQIAQAAMAAJ&q=nzerr%C3%A0+%27o+libro&dq=nzerr%C3%A0+%27o+libro&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjNzaTpk8vmAhURV8AKHbvmDsUQ6AEILzAB p. 575].</ref>
:''Chudere il libro.''
::{{Spiegazione|Chiudere un argomento, mettere da parte, smetterla con le teorie.}}
*'''Nzi a rumme e busse.'''<ref name=rumbus>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 316.</ref>
::{{Spiegazione|'''Rumme e busse'''<ref name=rumbus/>: "ultimi due segni dell'alfabeto in modi di sigle". ''Nzì a rumme e busse'': "sino alla fine, sino all'estremo."<ref>La spegazione è in D'ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 316.</ref>.}}
*'''Nzicco nzacco.'''<ref name=outof>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 269.</ref>
:''All'improvviso.''
*'''Nziria.'''<ref name=outof/>
:''Il lamentarsi e piagnucolare continuo, a volte immotivato, dei bambini.''
::{{spiegazione|Nell'uso corrente: capriccio, sfizio, voglia che assale improvvisa ed irresistibile.}}
*'''Nzu nzu.'''<ref name=outof/>
:''Dolcemente, Beatamente, Voluttuosamente.''<ref>La definizione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 269.</ref>
*'''Nzurfà'.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA157#v=onepage&q&f=false p. 157]</ref>
:''Inzolfare. Insufflare.''
::{{spiegazione|Istigare, aizzare.}}
==O==
*''''O ball' 'e ll'urzo.'''<ref>Citato in Francesco Piscopo '''E scugnizze'', Salvatore Romano, Napoli, 1904, [https://wikisource.org/wiki/Page:%27E_scugnizze.djvu/10 wikisource p. 10].</ref>
:''Il ballo dell'orso.''
::{{spiegazione|Un ballo sgraziato, goffo.}}
*''''O Buvero 'o Rito.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Teatro'', IV, p. 554.</ref> o ''''O Buvero.'''<ref>Citato in Agnese Palumbo e Maurizio Ponticello, ''Il giro di Napoli in 501 luoghi, {{small|La città come non l'avete mai vista}}'', Newton Compton, Roma, 2014, [https://books.google.it/books?id=uHItBQAAQBAJ&lpg=PT35&dq=&pg=PT35#v=onepage&q&f=false p. 35]. ISBN 978-88-541-7070-4</ref>
:''Il Borgo San Loreto, o, Il Borgo, per antonomasia.''
*''''O canzo.'''<ref>Citato in Raffaele Pisani, ''I Promessi sposi'', prefazione di Maria Zaniboni, [https://books.google.it/books?id=V_vgAgAAQBAJ&lpg=PT22&dq='o%20canzo&hl=it&pg=PT22#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''La possibilità, l'opportunità. Tené o dà a quaccheduno 'o canzo: Avere o dare a qualcuno la possibilità, l'opportunità. Damme 'o canzo! Dammi la possibilità, l'opportunità, dammi modo! (di fare qualcosa).''
*''''O cappotto 'e lignamme.'''<ref name=nose/>
:''Il cappotto di legno.''
::{{spiegazione|La bara.}}
*''''O chiù bunariello tene 'a guallera e 'o scartiello.'''<ref>Citato in ''Cucozze e caracazze'', p. 164.</ref>
:''Chi è messo meglio di tutti ha l'ernia e la gobba.''
::{{spiegazione|Espressione riferita a situazioni nettamente sfavorevoli, molto avverse in cui ci si venga a trovare. Può anche significare: sono uno peggiore dell'altro.}}
*''''O chiacchiarone.'''<ref>Citato in [[Abele De Blasio]], ''Usi e costumi dei camorristi'', prefazione di [[Cesare Lombroso]], illustrazioni di S. De Stefano, Napoli, Luigi Pierro Editore, Napoli, 1897<sup>2</sup>, [https://archive.org/stream/usiecostumideic00blasgoog#page/n189/mode/2up p. 165].</ref>
:''Il chiacchierone.''
::{{spiegazione|Il giornale, nel gergo della malavita antica.}}
*''''O ciuccio 'e {{sic|fechella}}, trentatré chiaje e pure 'a cora fràceta!'''<ref>Citato in Tammaro Mormile, Albatros Edizioni ''Cuore di mamma'', [https://books.google.it/books?id=9IyRDQAAQBAJ&lpg=PT16&dq=&pg=PT16#v=onepage&q&f=false p. 16]. ISBN 9788899906191</ref>
:''L'asino di Fechella, tretntatre piaghe ed anche la coda fradicia!''
::{{spiegazione|''Me pare 'o ciuccio 'e Fechella trentaré chiaje pure 'a cora fraceta!''. Mi sembra / mi sembri l'asino di Fichella, trentatré piaghe ed anche la coda è fradicia!: riferito a chi è o si lamenti di essere continuamente in cattiva salute, colpito senza posa da malattie (e con questa motivazione più immaginaria che reale, eludere l'assolvimento dei propri compiti, facendo in modo che altri se ne debbano fare carico.}}
*''''O Conte Mmerda 'a Puceriale.'''<ref>Citato in ''Proverbi & Modi Di Dire - Campania '', Simonelli, Milano, 2006, [https://books.google.it/books?id=1yVgvr16rX0C&lpg=PA72&dq=O%20conte%20Merda%20'e%20Puceriale&hl=it&pg=PA72#v=onepage&q&f=false p. 72.] ISBN 88-7647-103-0</ref>
::{{spiegazione|Il così sunnominato Conte di Poggioreale è chiunque si dia vanto e vada propalando di discendere da una nobile stirpe mai esistita.}}
*''''O cuorpo 'e Napule.'''<ref>Citato in Patrizia Rotondo Binacchi, ''A Napoli mentre bolle la pentola'', p. 63.</ref>
:''Il corpo di Napoli.''
::{{spiegazione|La [[w:|statua del dio Nilo]] posta nel [[w:largo Corpo di Napoli|Largo Corpo di Napoli]].}}
*''''O doje allattante.'''<ref>Citato in Giancarlo Signore, ''Storia delle abitudini alimentari'', ''{{small|Dalla preistoria al fast food}}'', Tecniche Nuove, Milano, 2010, [https://books.google.it/books?id=acv0VaSJ4fIC&lpg=PP1&dq=Giancarlo%20Signore&hl=it&pg=PA198#v=onepage&q&f=false p. 198]. ISBN 978-88-481-7428-2</ref>
:''Il due allattante.''
::{{spiegazione|Espressione con cui veniva chiamato un piatto di pasta con cacio e pepe venduto al prezzo di due soldi.}}
*'''{{'}}O fatto d{{'}}{{'}}e quatto surde.'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Nnapule'', p. 283.</ref>
:''Il racconto dei quattro sordi.''
::{{spiegazione|Quattro sordi viaggiano nello stesso treno. Il primo chiede: ''Scusate, simmo arrivate a {{sic|nNapule}}?'' (Scusate, siamo arrivati a Napoli?) Replica il secondo: ''Nonzignore, cca è {{sic|nNapule}}!'' (Nossignore, qua è Napoli!)}} Interviene il terzo: ''I' me penzavo ca stevamo a {{sic|nNapule}}'' (Io credevo che fossimo a Napoli) Il quarto conclude: ''Maje pe ccumanno, quanno stammo a nNapule, m'avvisate?'' (Mai per comando (per cortesia), quando saremo a Napoli, mi avvertite?) Si dice '''o fatto d''e quatto surde'' a commento di una situazione in cui la reciproca incomprensione, l'incomunicabilità sono totali. ''E chist'è 'o fatto d''e quatto surde'' (E questo è il racconto dei quattro sordi): qui non c'è assolutamente modo di capirsi.)
*''''O figlio d' 'a Madonna.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 339-340.</ref>
:''Il trovatello.''<ref>Traduzione in ''Teatro'', IV, p. 340.</ref>
*''''O fungio d' 'a recchia.'''<ref>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 28.</ref>
:''Il fungo dell'[[orecchio]].''
::{{spiegazione|Il padiglione auricolare.}}
*''''O frùvulo pazzo.'''<ref name=cross/>
:''La folgore, il fulmine, il lampo, il razzo pazzo.''
::{{spiegazione|Particolare fuoco d'artificio che, una volta acceso, saltellava in modo disordinato creando scompiglio ed il fuggi fuggi dei presenti. "Razzo, detto anche Topo. − ''Fruvolo pazzo'', Razzo matto, Topo matto. − '''Essere nu fruvolo''' dicesi di fanciullo che non sta mai fermo, Essere un frugolo ed anche essere un fuoco lavorato."<ref>Con questa definizione in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 173.</ref>}}
*''''O gallo 'ncoppa 'a munnezza.'''<ref>Citato in Mario Caccavale, ''Vite doppie'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=uNPMR6YmWfEC&lpg=PT69&dq=gallo%20munnezza&hl=it&pg=PT69#v=onepage&q=gallo%20munnezza&f=false]</ref>
:''Il gallo su un mucchio di (sulla) spazzatura.''
::{{spiegazione|''Fa 'o gallo 'ncoppa 'a munnezza'': fare il gallo, cantare a squarciagola un sonoro e sostenuto chicchirichì, troneggiando sulla spazzatura: lo fa chi "canta" a voce spiegata dall'alto di un mucchio di "spazzatura" – sola altezza e contesto che gli competano; ossia chi si gloria, tronfio – null'altro potendo – di infimi successi, ottenuti primeggiando su persone ancor più incapaci o deboli o in situazioni e contesti squallidi, miserevoli; più in generale chi si gloria senza averne alcun titolo.}}
*''''O guappo 'e cartone.'''<ref>Citato in Alberto Liguoro, ''Il vecchio teatro'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 2001, [https://books.google.it/books?id=N0O5SRP64rYC&lpg=PA24&dq=guappo%20'e%20cartone&hl=it&pg=PA24#v=onepage&q&f=false p. 24] ISBN 88-7188-479-5</ref>
:''Il guappo di cartone.''
::{{spiegazione|Una [[w:Tigre di carta|tigre di carta]].}}
*''''O maccaturo 'e culore.'''<ref name=mouchoir>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 55.</ref>
:''Il fazzoletto di colore''
::{{spiegazione|Una fazzoletto colorato di formato grande che si usava per avvolgervi di tutto: dai prodotti agricoli ai generi acquistati nei negozi o i piatti che contenevano il cibo dei braccianti. C'era anche chi lo usava come fazzoletto da tasca al posto del piccolo fazzoletto bianco.}}
*''''O masto 'e festa.'''<ref>Citato in Giuseppina Scognamiglio, ''Sullo scrittoio di Partenope, {{small|studi teatrali da Mastriani a Viviani}}'', Edizioni scientifiche italiane, 2006, [https://books.google.it/books?id=E48fAQAAIAAJ&q=%27o+masto+%27e+festa&dq=%27o+masto+%27e+festa&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0u9yJwr7kAhVQKVAKHSz5C0AQ6AEIXTAJ p. 172].</ref>
:''Il maestro di festa.''
::{{spiegazione|Il Capo. Chi comanda.}}
*''''O mbruoglio int'o lenzulo.'''<ref>Citato in [[Erri De Luca]], ''Montedidio'', Feltrinelli, [https://books.google.it/books?id=zkaSgd4nGQsC&lpg=PA122&dq='o%20mbruoglio%20int'o%20lenzulo&hl=it&pg=PA122#v=onepage&q&f=false p. 122].</ref>
:''L'"imbroglio", cioè la trama, la storia nel lenzuolo.''
::{{spiegazione|Il cinematografo, detto così in passato<ref>La locuzione è ancora in uso in alcune città della Campania.</ref> perché il film era proiettato in piazza su un lenzuolo.}}
*''''O miraculo 'e Suor Agnese: era monaca e pure pisciava!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 322.</ref>
:''Il miracolo di Suor Agnese: era monaca e pure mingeva!''
::{{spiegazione|E allora? Cosa ci sarebbe poi di così straordinario? È la cosa più normale del mondo!}}
*''''O munaciello.'''<ref name=meridiana/>
::{{spiegazione|Sorta di folletto benefico dotato di ampi poteri magici, protettore della casa che lo ha accolto con i dovuti riguardi. Nel caso opposto, presa in antipatia la famiglia irriguardosa, manifesta una seconda natura malefica e si vendica creando ogni specie di guai.}}
*''''O nguacchia carte.'''<ref name=stain>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 385.</ref>
:''L'imbratta carte.''
::{{spiegazione|In senso spregiativo: impiegato addetto al trattamento ed alla creazione di scartoffie.}}
*'''‘O ‘nsist’.'''<ref>Citato in Alberto Liguoro, ''Il vecchio teatro'', Lettere Italiane n. 38 – giugno 2002,
Alfredo Guida Editore, Napoli, [https://books.google.it/books?id=N0O5SRP64rYC&lpg=PP1&dq=Alberto%20Liguoro&hl=it&pg=PA24#v=onepage&q&f=false p.24]</ref>
::{{spiegazione|Il tipo che "insiste", lo spavaldo, il prepotente.}}
*'''‘O palazzo è auto e ‘a signora è sorda.'''<ref>Citato in P. Mintz, ''Il custode degli arcani'', p. 294.</ref>
:''Il palazzo è alto e la signora è sorda.''
::{{spiegazione|Riferito a chi non sente o fa finta di non sentire}}
*''''O pastore d' 'a meraviglia.'''<ref name=poimèn/>
:''Il pastore della meraviglia.''
::{{spiegazione|Figura del presepe effigiata con un'espressione di estatico stupore di fronte ai prodigi che accompagnano la nascita di Gesù.}}
*''''O pate d<nowiki>'</nowiki>'e criature.'''<ref name="K">Citato in Marcello D'Orta, ''Cuore di Napoli'', Rogiosi Editore, [https://books.google.it/books?id=UORcCwAAQBAJ&lpg=PT34&dq='o%20pate%20d'e%20criature&hl=it&pg=PT34#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Il padre dei bambini.''
::{{spiegazione|Il pene.}}
*''''O pato-pato.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Teatro'', II, Guida, Napoli, 1988, [https://books.google.it/books?id=PondV7J2r9UC&lpg=PA95&dq='o%20pato%20pato&hl=it&pg=PA95#v=onepage&q&f=false p. 95]</ref>
::{{spiegazione|Una grande quantità. Ad esempio: '''O pato-pato 'e ll'acqua'': una pioggia diluviale.}}
*''''O piglia e porta.'''<ref>Citato in [[Ferdinando Russo]], ''La Camorra'', Prismi, Edizioni de Il Mattino, Edi.Me.-Il Mattino, 1996, p. 14.</ref>
:''Il prende e porta.''
::{{spiegazione|Persona sulla cui discrezione non si può fare affidamento, perché riferisce (porta) tutto quello che ascolta (prende).}}
*''''O pirito cchiù gruosso d'o culo.'''<ref>Citato in Citato in Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Massimiliano Palmese e Massimiliano Virgilio, ''Quattro mamme scelte a caso: {{small|omaggio ad Annibale Ruccello}}'', Caracò, Napoli, 2011, [https://books.google.it/books?id=EGFZAwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT41&dq=&pg=PT41#v=onepage&q&f=false p. 14]. ISBN 978-88-97567-03-5</ref>
:''Il [[peto]] più grande del sedere.''
::{{spiegazione|Un'azione, un'iniziativa, un progetto non commisurati alle proprie capacità, oltre le proprie possibilità, fuori portata e destinati quindi a fallire. Il passo più lungo della gamba. ''Nun fa' 'o pirito cchiù gruosso d' 'o culo'': non fare il peto più grande del sedere, non perseguire obiettivi irraggiungibili, non fare il passo più lungo della gamba. }}
*''''O priore 'e San Martino.'''<ref>Citato in [[Vittorio Gleijeses]], ''Feste, Farina e Forca'', prefazione (all'edizione del 1976) di [[Michele Prisco]], Società Editrice Napoletana, Napoli, 1977<sup>3</sup> riveduta e aggiornata, p. 176.</ref>
:''Il priore di San Martino.''
::{{spiegazione|Un marito tradito dalla propria moglie.<ref>In ''Feste, Farina e Forca'', p. 176, Gleijeses riferisce l'interpretazione di un autore, il Maes: nell'epoca in cui visse S. Martino, la chiesa comandava durante i digiuni l'astensione dal consumo di carne e l'assoluta castità. Era questa l'occasione, per alcune mogli più vivaci, più focose, dalla sensualità molto esuberante, insofferenti di simili divieti, di cercare in altri uomini compensazioni alternative alla scrupolosa osservanza del divieto da parte dei mariti. L'uomo notoriamente... "disonorato", circondato da un'allegra brigata di amici, in un'atmosfera goliardica, fra libagioni di vino nuovo accompagnate da torrone, veniva pian piano accompagnato a sua insaputa verso la Certosa di San Martino ed una volta introdottovi, complice il guardiano, veniva chiusa la porta e gli si gridava: «Rimane 'a ffa 'o priore!» ''Resta a fare il priore!''. '''È 'a festa d'o priore San Martino''' è l'espressione impiegata per dire: è la festa dei... "traditi". {{cfr}}, inoltre, Gleijeses, ''Napoli dentro e ... fuori'', p. 319.</ref>}}
*''''O puorco dint 'e mele.'''<ref>Citato con traduzione in Giuliana Mazzotti, ''Verso una educazione interlinguistica e transculturale'', Marzorati, Milano, 1984, [https://books.google.it/books?id=CcgMAQAAMAAJ&q=O+puorco+dint+e+mele&dq=O+puorco+dint+e+mele&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj4pcHAvbXjAhVHfZoKHRhTBlwQ6AEILTAB p. 253].</ref>
:''Il maiale nel mucchio di mele.''
::{{spiegazione|Una persona che se la passa benissimo, che è in un ventre di vacca.}}
*''''O purpo se coce cu ll'acqua soia.'''<ref>Citato in Pennino, p. 303.</ref>
:''Il [[polipo]] si cuoce nella sua stessa acqua.''
::{{spiegazione|Dicesi di persona testarda, che finisce per rovinarsi da solo.}}
*''''O puparuolo schiafféia 'o putecaro.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 173.</ref>
:''Il peperone prende a schiaffi il bottegaio.''
::{{spiegazione|Un subalterno rimprovera il proprio superiore. Un beneficato arreca danno al benefattore.}}
*''''O quàrto spàrte.'''
:''Il quarto spariglia.''
::{{spiegazione|Dopo tre [[figli]] dello stesso sesso, il quarto è dell'altro sesso.<ref name=Am17/>}}
*''''O riàvole ‘e Mergellina.'''<ref>[[Vittorio Del Tufo]], ''TRENTAREMI, {{small|Storie di Napoli magica}}'', Rogiosi, Napoli, [[https://books.google.it/books?id=U4zGCwAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Vittorio%20Del%20Tufo&hl=it&pg=PA101#v=onepage&q&f=false p. 101]].</ref>
:''Il diavolo di Mergellina.''
::{{spiegazione|Una donna di rara, incredibile bellezza.<ref>Il riferimento è al dipinto, custodito nella chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina, opera di Leonardo Grazia dello ''il Pistoia'': nella tela il diavolo, trafitto da San Michele Arcangelo, è raffigurato nelle fattezze di una donna seducente. Per la storia del dipinto e per un approfondimento sull'origine dell'espressione {{cfr}} più dettagliatamente ''TRENTAREMI, {{small|Storie di Napoli magica}}'', p. 101 e [[Gennaro Aspreno Galante]] , ''Guida sacra della città di Napoli'', Stamperia del Fibreno, Napoli, 1872, [https://books.google.it/books?id=APk3ZyDc1b8C&dq=Gennaro%20Aspreno%20Galante&hl=it&pg=PA393#v=onepage&q&f=false p. 393].</ref>'''Si bella e ‘nfame comme 'o riàvule ‘e Mergellina.'''<ref>Citato in ''TRENTAREMI, {{small|Storie di Napoli magica}}'', p. 101.</ref> Sei bella e malvagia come il diavolo di Mergellina.<ref>"Fatto sta, che nel quadro del [[Leonardo da Pistoia|Pistoia]] quel bel volto di giovane donna, dai biondi capelli e dai dolci occhi, appare calmo, quasi sorridente, ed ella piega le braccia e le mani in molle atto voluttuoso, e par che non si accorga nemmeno della lancia che l'angelo le ha infitta sul dorso serpentino, sia che non la prenda molto sul tragico, sia che non voglia, pur nel languire morendo, scomporre la propria attraente vaghezza. E il dipinto destinato a colpire le fantasie per la terribilità del castigo inflitto a colei che tentò scrollare una salda virtù, le sedusse invece con quell'immagine; e nel linguaggio del popolino dei contorni rimase come paragone di elogio: «Bella come il diavolo di Mergellina»" ([[Benedetto Croce]])</ref>}}
*''''O riesto 'e niente.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Poesie: {{small|opera completa}}'', a cura di Antonia Lezza, Alfredo Guida Editore, Napoli, 2010, [https://books.google.it/books?id=WoVk3S-AR88C&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA240&dq=&pg=PA240#v=onepage&q&f=false p. 240]. ISBN 978-88-6042-710-6</ref>
:''Il resto di niente.''
::{{spiegazione|Niente di niente. Assolutamente niente.}}
*''''O schiattamuorto.'''<ref>Citato in Ledgeway, [https://books.google.it/books?id=jsHJnzvJHxAC&lpg=PP1&dq=adam%20Ledgeway&hl=it&pg=PA273#v=onepage&q=schiattamuorto&f=false p. 273.]</ref>
:''Il becchino.''
*''''O scemo 'e Miano.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, ''Lo spirito guida'', [https://books.google.it/books?id=6KHeAwAAQBAJ&lpg=PA70&dq=&pg=PA70#v=onepage&q&f=false p. 70] ISBN 978-1-291-01389-4</ref>
:''Lo scemo di Miano.''
::{{Spiegazione|Si dice di una persona completamente stupida, stupida da ricovero (Miano era sede dell'ospedale psichiatrico del Frullone).}}
*''''O senzapiere.'''<ref name=holycross/>
:''Il senza piedi.''
::{{Spiegazione|Il [[sonno]].}}
*''''O Signore sta 'n cielo!'''<ref>Citato in [[Raffaele Viviani]], ''Teatro'' Vol. V|, [https://books.google.it/books?id=hpvvJLglMvkC&pg=PA590&dq=%&sa=X&ved=0ahUKEwiZkpXE2s7mAhVCsKQKHcYyCuwQ6AEIKDAA#v=onepage&q&f=false p. 590].</ref>
:''Il [[Dio|Signore]] sta in cielo!''
::{{Spiegazione|Si risponde, così, talvolta, con [[w:Understatement|understatement]] fra il serio e lo scherzoso, non senza una punta d'ironia – ma a volte anche per un autentico sentimento di rispetto verso Dio – se si pensa che qualcuno si sia rivolto a noi con troppa enfasi con l'appellativo di Signore.}}
*''''O [[strummolo|strùmmolo]] a tiritèppete.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 13.</ref>
::{{spiegazione|È "a tiritèppete" uno strummolo difettoso.}}
*''''O tale e quale.'''<ref name=nose/>
:''Il tale e quale.''
::{{spiegazione|Lo specchio.}}
*'''O {{sic|T}}otaro int'a chitarra.'''<ref>citato in Jordan Lancaster, ''In the Shadow of Vesuvius, A Cultural History of Naples'', I. B. Tauris, Londra, New York, 2005, [https://books.google.it/books?id=3d4BAwAAQBAJ&lpg=PA251&dq=totaro%20chitarra&hl=it&pg=PA251#v=onepage&q&f=false p. 251]</ref>
:''Il totano nella chitarra''
::{{spiegazione|L'unirsi di un uomo e una donna.}}
*''''O tram a muro.'''<ref name=nose/>
:''Il tram a muro.''
::{{spiegazione|L'ascensore.}}
*''''O tre Galibbarde.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 298.</ref>
:''Il tre [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]].''
::{{spiegazione|Piatto di vermicelli conditi con pomodoro e pecorino che si acquistava dal «maccaronaro» al costo di tre soldi coniati con l'effigie di Garibaldi.}}
*''''O triato 'e donna Peppa.'''<ref>Citato in Francesco D'Ascoli, ''Letteratura dialettale napoletana'', Gallina, Napoli, 1996, [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]. </ref>
:''Il teatro di donna Peppa.''
::{{spiegazione| Donna Peppa era Giuseppina Errico<ref>Maria Giuseppa Errico (Napoli, 1792 – Napoli, 1867).</ref>, moglie di Salvatore Petito e madre di Antonio Petito, entrambi celebri interpreti di Pulcinella. Nel teatro da lei gestito il pubblico – composto in massima parte di "lazzaroni" – assisteva agli spettacoli partecipando molto, troppo appassionatamente, interferendo dalla platea nell'azione rappresentata con la più illimitata e chiassosa esuberanza di voci, schiamazzi, incitamenti, commenti, gesti scomposti e abbandonandosi ad altre simili intemperanze. La locuzione è riferita a luoghi o situazioni in cui dominino incontrastati confusione, disordine, scompiglio, sfrenatezza e ridicolo.}}
*''''O tuppe-tuppe.'''<ref>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 29.</ref>
:''Il toc-toc.''
::{{spiegazione|La tachicardia.}}
*'''‘O vvàco a piglià Âgnàno.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 28.</ref>
:''Lo vado a prendere ad Agnano''
::{{spiegazione|Ma dove mai potrei riuscire a trovare, ottenere, procurarmi questa cosa?}}
*''''O vellùto è deventàto ràso.'''<ref name=toscodueseisette/>
:''Il [[velluto]] è diventato [[raso]]''.
::{{spiegazione|Detto di chi ha la sifilide, per la perdita di capelli e barba.}}
*''''O Zi' nisciuno.'''<ref>Citato in Nino Del Duca, ''Io stongo 'e casa 'America. Riflessioni'', prefazione di [[Furio Colombo]], introduzione di [[Antonio Ghirelli]], Guida, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=8npveIawS-8C&lpg=PA123&dq=zi'%20nisciuno.&hl=it&pg=PA123#v=onepage&q=zi'%20nisciuno.&f=false p. 123]</ref>
:''Il Signor nessuno, ovvero una perfetta nullità.''
*'''Ogna de<ref name=epsilon/>janara.'''<ref>Citato e spiegato in ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 153.</ref>
:'' ''Ogna 'e janara'': unghia di strega.''
::{{spiegazione|[[w:Sempervivum tectorum|Sempervivum tectorum]].}}
*'''Ogne ‘e ‘mpiso ‘e sotto ‘e bastimiente.'''<ref name=patibolo>Citato in Ottavio Soppelsa, ''Dizionario zoologico napoletano'', D'Auria Editore, Napoli, 2016; in Stella Cervasio ''Purpo e cumeta, i nomi in napoletano di 3600 animali'', ''la Repubblica.it'' Napoli del 5. 12. 2016.</ref>
:''Unghie di impiccati sotto le navi.''
::{{spiegazione|Cirripede biancastro che si attacca sotto le navi del colore latteo dell ’"unghia d’impiccato".<ref>La spiegazione è in ''la Repubblica.it'' Napoli del 5. 12. 2006.</ref>}}
*'''Ojni<nowiki>'</nowiki>'''<ref>Ni' è l'abbreviazione di ninno: bimbo.</ref><ref>In ''Viviani'', III, p. 248.</ref>
:''[[Ragazzo]] mio.''<ref>Traduzione in ''Viviani'', III, p. 248.</ref>
:oppure
:''Ehi, tu (rivolgendosi ad un uomo).''
*'''Ommo de<ref name=epsilon/>ciappa.'''<ref name=allocco/>
:''Uomo di fibbia (fermaglio, borchia).''
::{{spiegazione|''Ommo 'e ciappa'', uomo di vaglia, di senno, di distinzione.<ref>La spiegazione è in ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 72.</ref>}}
*'''Ommo 'e sfaccìmma'' o '''Ommo pusetìvo.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 236.</ref>
:''Letteralmente: Uomo di sperma o Uomo positivo''
::{{spiegazione|Uomo positivo è da intendersi in senso antifrastico, le due locuzioni significano: uomo da nulla.}}
*'''On Titta e 'o cane.'''<ref>Citato in Maria Emilia Nardo, ''Raffaele Viviani: Dalla Vita alle Scene L’Altra Autobiografia (1888-1947)'', a cura di Maria Emilia Nardo, Rogiosi, 2017, [https://books.google.it/books?id=7v6ZCwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=emilia%20nardo&hl=it&pg=PT71#v=onepage&q&f=false p. 71.]</ref>
:''Don Titta e il [[cane]]''
::{{spiegazione|Due persone inseparabili.}}
*'''Onna Pereta fore o balcone.'''<ref>Citato in ''In the Shadow of Vesuvius'', p. 250.</ref>
:''Donna<ref>Femminile di Don (Dominus, Signore), appellativo onorifico con cui ci si rivolge in modo riguardoso a persone che godono di grande prestigio.</ref> Peto sul balcone (fuori al balcone).''
::{{spiegazione|Locuzione che descrive una donna sciatta, volgare, sguaita, sfacciata che per di più non fa mistero alcuno delle sue poco invidiabili doti, ostentandole anzi apertamente.}}
*'''Orecchione.'''<ref name=splinter/>
::{{spiegazione|Telefono, nel gergo della malavita antica.}}
==P==
*'''P' 'a fraveca 'e ll'appetito.'''<ref name=hambriento/>
:''Per la fabbrica dell'appetito.''
::{{spiegazione|Per procurarsi di che vivere. Per il cibo.}}
*'''Pacche 'e frutte.'''<ref name=locagua/>
:''Spicchi, pezzi di frutta.''
::{{spiegazione|Susine o albicocche spaccate e fatte essiccare d'estate al sole, venivano conservate per la stagione invernale.}}
*''''{{NDR|'O}} Paglietiello.'''<ref name=cicero>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 274.</ref>
::{{spiegazione|Il giovane [[avvocato]]. In senso dispregiativo: l'avvocatucolo.}}
*''''{{NDR|'O}} Paglietta.'''<ref name=cicero/>
:''Il [[w:|paglietta]]. L'avvocato.''
*'''Palazzo a spuntatore.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 225.</ref>
:''Palazzo a due uscite.''
*'''{{NDR|'E}} palummelle nnante all'uocchie.'''<ref>Citato in ''Lo Trovatore'', 1866, [https://books.google.it/books?id=l2YLpbAOTIUC&dq=palummelle%20nnante%20all'uocchie&hl=it&pg=PT91#v=onepage&q=palummelle%20nnante%20all'uocchie&f=false]</ref>
:''Le "farfalline" davanti agli occhi.''
::{{spiegazione|Vedere '''e palummelle nnante all'uochie'': percepire nel campo visivo punti luminosi a scintillio intermittente. In medicina è uno dei sintomi dello [[w:scotoma|scotoma]].}}
*'''''Panza 'a sotto e pertusillo a 'ncoppa.'''''<ref name=sunbelly/>
:''Pancia da sotto e forellino sopra.''
::{{spiegazione|Posizione, insieme a ''tené 'a panza a 'o sole'' (tenere la pancia al sole), paragonata da [[Giovanni Artieri|Artieri]] ad una sorta di antico yoga napoletano cui si ricorreva per sopportare i morsi della fame.<ref name=bellysun/>}}
*'''Papurchio.'''<ref>Citato in ''No Sansone a posticcio co Pulecenella mbrogliato fra forza e senza forza'', p. 36.</ref>
::{{spiegazione|Stupido.}}
*'''{{NDR|'O}} Paputo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 278.</ref>
::{{spiegazione|Essere fantastico con cui in passato si metteva paura ai bambini.}}
*'''Parapatta e pace.'''<ref>Citato in Generoso Picone, ''I napoletani'', Laterza, 2005 [https://books.google.it/books?id=2GqODAAAQBAJ&lpg=PT72&dq=parapatta%20e%20pace&hl=it&pg=PT72#v=onepage&q=parapatta%20e%20pace&f=false] ISBN 9788858118610</ref>
:''Pari e pace''
::{{spiegazione|Siamo a posto, siamo pari. Più nulla da dare o da avere.}}
*'''{{NDR|'O}} Paraustiello.'''<ref>Citato in ''I pediculi'' di Gennaro Aspreno Rocco, in G. Giacco, ''Cultura classica e mondo subalterno ne I pediculi di Gennaro Aspreno Rocco'', [https://books.google.it/books?id=PYBHmCL1kkEC&lpg=PT58&dq=paraustiello&hl=it&pg=PT58#v=onepage&q&f=false, Atto II, Scena I]</ref>
::{{spiegazione|Giustificazione, scusa, argomentazione contorta, artificiosa. Ragionamento tortuoso, molto complicato, arzigogolato, ragionamento contorto e sconclusionato. Es.: ''Me ne staje cuntanno tutte paraustielli. Mi stai raccontando, spacciando solo un mare di false, abborracciate, arruffate, inconsistenti chiacchiere. Ma a chi 'i vuo' cuntà 'sti paraustielli? Ma a chi le vuoi raccontare tutte queste chiacchiere, queste fole?''; oppure: cerimoniosità eccessiva, stucchevole.}}
*'''Pare' 'a gatta d' 'a sié Mari': 'nu poco chiagne e 'nu poco rire quanno sta moscia rire, e quann'è cuntenta chiagne!'''<ref name=smicry>Citato, nella formulazione riportata dallo studioso Raffaele Bracale, in ''Cucozze e caracazze'', p. 31.</ref>
:''Sembrare il gatto della signora Maria: un po' piange e un po' ride, quando è giù di morale ride e quando è contenta piange!''
::{{spiegazione|Tale sembra una persona che risponda con reazioni emotive incoerenti, paradossali ad eventi che per loro natura dovrebbero suscitare stati d'animo diametralmente opposti. Sono possibili anche formulazioni più brevi, come ad esempio: '''A gatta 'e zia Maria 'nu poco chiagne e 'nu poco rire.'''<ref name=crysmi>Citato in ''Cucozze e caracazze'', p. 31.</ref> ''Il gatto di zia Maria, un po' piange e un po' ride''. oppure: '''A gatta 'e zia Maria, primma chiagne e doppo rire.'''<ref name=crysmi/> ''Il gatto di zia Maria, prima piange e dopo ride'', entrambe riferite a persona volubile o di umore mutevole.<ref>{{cfr}} più estesamente ''Cucozze e caracazze'', pp- 30-31.</ref>}}
*'''Paré 'a sporta d' 'o tarallaro.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 340.</ref>
:''Sembrare il cesto del venditore di taralli.''
::{{spiegazione|Essere sballottati senza misura, senza riguardo, di qua e di là per soddisfare le necessità altrui, come un cesto di venditore ambulante di taralli. ''Me pare 'a sporta d' 'o tarallaro.'' Mi sembra di essere il cesto di un venditore di taralli: un po' di grazia, grazie!}}
*'''Pare ca s' 'o zùcano 'e scarrafune.'''<ref name=nose/>
:''Sembra che se lo succhino (di notte) gli scarafaggi.''
::{{spiegazione|È deperito, debilitato.}}
*'''Pare na pupata.'''<ref>Citato in [[Armando Curcio]], ''Il teatro di Armando Curcio'', Armando Curcio Editore, 1977, [https://books.google.it/books?id=AmDyAAAAMAAJ&q=pare+na+pupata&dq=pare+na+pupata&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjK1fXNsIzkAhW06KYKHWtSACwQ6AEINzAD p. 70].</ref>
:''Sembra una bambola.''
::{{spiegazione|È bellissima.}}
*'''Parente a chiochiaro.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 123.</ref>
::{{spiegazione|Dire a chi vanta origini nobili che è Parente a Chiochiaro<ref>Cioè ad un peperone rosso e per traslato ad un uomo rozzo e stupido. {{Cfr}} Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 99. Secondo il De Ritis, invece, chiochiaro deriva da ''chiochia'' scarpa grossolana da pastore. {{cfr}} De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 329.</ref>, cioè ad una persona rozza e stupida, ad un tanghero, equivale a confermargli in modo derisorio che è con certezza assoluta persona di alto lignaggio, di antichi illustri e nobili natali.}}
*'''Parla' a schiovere.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 431.</ref> o '''Parlà a schiòvere.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 214.</ref>
:''[[Parlare]] a spiovere.''
::{{spiegazione|Parlare dicendo cose insensate, sconnesse, tanto per parlare; parlare a vanvera.}}
*'''Parla comme t'ha fatto mammeta!'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 13.</ref>
:''Parla come ti ha fatto tua mamma!''
::{{spiegazione|Parla semplice, schietto, con naturalezza.}}
*'''Parlà' cu 'a purpètta 'mmócca.'''<ref>Citato, con spiegazione, in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 275.</ref>
:''Parlare con la polpetta in bocca.''
::{{spiegazione|Parlar bleso.}}
*'''Parlà mazzecato.'''<ref>Citato in ''La fidanzata del parrucchiere'', Tipografia Comunale, Napoli, [https://books.google.it/books?id=mkZzAg4o31oC&dq=parl%C3%A0%20mazzecato&hl=it&pg=PA11#v=onepage&q&f=false p. 11.]</ref>
::{{spiegazione|Parlare trattenendosi – per paura, calcolo, superficialità – dal dire tutto, parlare in modo reticente, passando sotto silenzio cose importanti.}}
*'''Parlà nfiura.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1862, anno III, 30 gennaio 1862, p. 119.</ref>
:''Parlare in figura.''
::{{spiegazione|Parlare non esplicitamente, ma in modo figurato, allusivo, metaforico, cauto.}}
*'''Parla quanno piscia 'a gallina.'''<ref>Citato in ''A Napoli mentre bolle la pentola'', [https://books.google.it/books?id=SAMMNZ0rPTEC&lpg=PP1&dq=A%20Napoli%20mentre%20bolle%20la%20pentola&hl=it&pg=PA111#v=onepage&q&f=false][https://books.google.it/books?id=SAMMNZ0rPTEC&lpg=PA109&dq=QUANNO%20PISCIA%20'A%20GALLINA!&hl=it&pg=PA109#v=onepage&q&f=false p. 109.] </ref>
:''Parla quando orina la gallina''<ref>Pendendo a modello la gallina che non orina mai (idea però del tutto priva di fondamento)). </ref>.'' ''
::{{spiegazione|Ordine di tacere impartito perentoriamente a persona presuntuosa, arrogante, saccente.}}
*'''Parla' sciò-sciommo.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 306.</ref>
:''Parlare sciò-sciommo.''
::{{spiegazione|Parlare con accento straniero, con grande raffinatezza.}}
*'''Pasca Rosata.'''<ref name=losdos/>
::{{spiegazione|Pasqua delle Rose. Pentecoste. Era consuetudine lavarsi il viso e le mani, appena desti, in una bacinella in cui si versavano acqua e petali di rose.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 103.</ref> }}
*'''Pascàle passaguàje.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 247.</ref>
:''Pasquale Passaguai.''
::{{spiegazione|Individuo scalognato.}}<ref>La spegazione è in ''Dizionario napoletano'', p. 247.</ref>}}
*'''Passa 'a vacca.'''<ref>Citato, tradotto e spiegato in Raffaele Viviani, ''Poesie, {{small|opera completa}}'', a cura di Antonia Lezza, Guida, 2010, [https://books.google.it/books?id=WoVk3S-AR88C&lpg=PA277&dq=passa%20'a%20vacca&hl=it&pg=PA277#v=onepage&q&f=false p.227]</ref><ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 78.</ref>
:''Passa la vacca magra.''
::{{spiegazione|C'è miseria. Deformazione dell'espressione ''passat vacuus'', passa vuoto, pronunciata dal doganiere con riferimento al carro agricolo che attraversava la dogana senza pagare gabella perché vuoto. La moderna glottologia ha tuttavia confutato questa ipotesi etimologica, riconducendo l'espressione alle vacche magre della [[Bibbia]].<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 78.</ref>}}
*'''Passà chello d' 'e cane.'''<ref>Citato in Antonio Venci, ''La Canzone Napolitana'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1955, [https://books.google.it/books?id=XDWwVSrgGO0C&lpg=PA142&dq=chella%20%20d'e%20cane&hl=it&pg=PA142#v=onepage&q&f=false p. 142.]</ref>
:''Passare quello dei cani.''
::{{spiegazione|Sopportare sofferenze, guai incredibili, inenarrabili.}}
*'''Passasse l'angelo e dicesse ammenne.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti'', opera diretta da [Francesco de Bourcard], vol I, Napoli, Stabilimento tipografico di Gaetano Nobile, Napoli, 1853, [https://books.google.it/books?id=JuUnAAAAYAAJ&dq=passasse%20l'angelo%20e%20dicesse%20ammenne&hl=it&pg=PA319#v=onepage&q&f=false p. 319.]</ref>
:''Passasse l'[[angelo]] e dicesse amen.''
::{{spiegazione|Si pronuncia questa formula quando ci si augura che un desiderio si realizzi.}}
*'''Patapate<ref>Dal greco: ''parapatto'': versare copiosamente, senza risparmio. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 48.</ref> 'e l'acqua.'''
::{{spiegazione|Pioggia improvvisa, copiosa, a forti rovesci, diluviale.}}
*'''Patir<ref>In forma corrente: pati'</ref>d'ogna ncarnata.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 221.</ref>
:''Soffrire di unghia incarnita.''
::{{spiegazione|Essere inclini alla libidine.}}
*'''Pavà le<ref name=epsilon/>{{sic|ppera cotte}}.'''<ref name=Birne>Citato in Michele Zezza, ''Le bontoniste redicole, {{small|Farza de monzù [[Molière|Moliero]]}}'', Da li truocchie de la Sociatà Fremmatica, Napoli, 1835, [https://books.google.it/books?id=OQgZqF3EUToC&dq=Le%20bontoniste%20redicole&hl=it&pg=PA30#v=onepage&q&f=false p. 30]</ref>
:''Pavà' 'e pperacotte: Pagare le pere cotte.''
::{{spiegazione|Pagare, scontare il fio, sopportare le dure conseguenze. '''Fà pavà le ppera cotte.'''<ref name=Birne/>''Fà pavà 'e pperacotte'' Far subire le conseguenze, far pagare il fio, farla pagare. ''Te faccio pavà' 'e pperacotte!'' Te la farò pagare duramente!}}
*'''Pe' ghionta ‘e ruotolo.'''<ref>Citato in Francesco Barbagallo, ''Napoli, Belle Époque'', Laterza, Bari, 2015, [https://books.google.it/books?id=TZKODAAAQBAJ&lpg=PP14&dq=&pg=PP14#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''In aggiunta al [[w:Antiche unità di misura del circondario di Napoli|rotolo]].''
::{{spiegazione| E per di più, come se già non bastasse, per rincarare la dose: al danno, già grave, viene inflitta, per superare la misura, un altro danno, una beffa ancora più grave, insopportabile. ('''A ghionta 'e ruotolo'' era una piccola quantità di merce eccedente il peso acquistato, di cui qualche commerciante faceva dono ai clienti che versavano in precarie condizioni economiche).}}
*'''Pe na magnata 'e fave.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 236.</ref>
:''Per una mangiata di fave.''
::{{spiegazione|Per un prezzo, ad un costo irrisorio o per un guadagno irrisorio. '''Faje lo rucco rucco pe na magnata de fave,'''<ref>Marulli e Livigni, p. 16.</ref>(''Faje 'o rucco rucco pe na magnata 'e fave'') Fai il ruffiano per nulla: ti impegoli nelle cose altrui senza ricavarci nulla.}}
*'''Pe vintinove, e trenta.'''<ref>Citato in Michele Zezza, ''Metastasio a lo Mandracchio, {{small|Zoè La Dedone abbannonata votata a llengua nosta da lo barone Michele Zezza}}'', [https://books.google.it/books?id=jjAT7lafyn8C&dq=&pg=PA28#v=onepage&q&f=false p. 28]</ref>
:''Per ventinove e trenta''
::{{spiegazione|''Pe' vintinove e trenta'': Per un pelo.}}
*'''{{NDR|'A}} pepitola.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1861, [https://books.google.it/books?id=CRhAAQAAMAAJ&dq=pepitula&hl=it&pg=PA746#v=onepage&q&f=false p. 746]</ref>
:''La pepitola è na malattia che ttene la gallina sott'a lengua pe bia de la quale fa sempe co co cò, co co cò.''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', p. 746.</ref>'': La pipita è la malattia che ha la gallina sotto la lingua per via della quale fa sempre co co cò, co co cò.''
::{{spiegazione|Quindi ''tené 'a pepitola'', avere la pipita significa chiacchierare incessantemente, essere eccessivamente loquaci, ciarlieri.}}
*'''Percòche cu 'o pizzo.'''<ref name=milord>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 42.</ref>
:''Pesca gialla verace.''<ref>La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 255.</ref> Di colore chiaro venate di rosso, sono più grosse delle ''spaccarelle''.<ref>{{cfr}}''C'era una volta Napoli'', p. 42.</ref>''
*'''Perdere Filippo e 'o panaro.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 312.</ref>
:''Perdere Filippo e il paniere.''
::{{spiegazione|Perdere tutto in una volta sola.}}
*'''Peredere le<ref name=epsilon/>chiancarelle.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 119.</ref>
:''Perdere i panconcelli (travi di sostegno del solaio).''
::{{spiegazione|''Perdere 'e chiancarelle'': Perdere la testa, andar fuori di testa, dare di balta al cervello, smarrire il senno<ref>Questa definizione è in D'ambra, p. 119.</ref>, farneticare.}}
*'''Pere 'e vruoccolo.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'' III, p. 103.</ref>
:''Piede di broccolo''
::{{spiegazione|Persona sciocca, stupida.}}
*'''Pèreta senza botta.'''<ref>Citato in Antonella Cilento, ''Bestiario napoletano'', [https://books.google.it/books?id=jcc3DwAAQBAJ&lpg=PT19&dq=&pg=PT19#v=onepage&q&f=false p. 19].</ref>
:''Peto senza scoppio, senza fragore.''
::{{spiegazione|Una bas-bleu: una donna saccente con pretese, con velleità intellettuali.}}
*'''{{NDR|'A}} Peretta.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>''il mandolino.''
*'''Pèrzeche spaccarelle'''<ref name=milord/> '''Pèrzeche misciorde.'''<ref name=milord/>
::{{spiegazione|''Perzeche spaccarelle'': pesche spiccaci, deliziosissime, non grandi, di un bianco lattescente, si spaccavano in due con la sola pressione delle dita, la polpa si presentava ricoperta da una patina di colore rosso vivo. ''Pesche misciorde'': Varietà di pesche dette ''misciorde'' dal soprannome di un'antica famiglia residente nel territorio del Monte Somma. In passato molto diffuse nell'area orientale del monte Somma, avevano fama fra gli estimatori di essere le più saporite pesche del mondo; il loro gusto incomparabile era dovuto – dicevano – alle peculiare natura del suolo vulcanico vesuviano.<ref>{{cfr}}''C'era una volta Napoli'', p. 42.</ref>}}
*'''Pescetiello 'e cannuccia.'''<ref name=littlefish>Citato in ''Manuale di napoletanità'', p. 70.</ref>
:''[[ingenuità|Pesciolino]] di cannuccia.''
::{{spiegazione|Un credulone ingenuo che abbocca facilmente.}}<ref>La spiegazione è in ''Manuale di napoletanità'', p. 70.</ref>
*'''Pesole pesole.'''<ref>Pronuncia: ˈPesələ ˈpesələ.</ref><ref>Citato in Giovanni di Giurdignano, ''Il marinaio'', Napoli, 1839, [https://books.google.it/books?id=bSNEAAAAcAAJ&dq=Mario%20Aspa&hl=it&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10.] </ref>
:''Di peso. Es. Piglià' a uno pesole pesole: prendere una persona di peso (e buttarla fuori).''<br/>''"Sté, compatisceme nchillo momento non so chiù io: si sapisse che vò dì sarvà la vita a n'ommo, che sfizio te siente quando lo cacci dall'acque, quando pesole pesole lo miette ncoppa all'arena, quanno tastanno siente che le sbatte 'o core, quanno l'anniette, e vide che te spaparanza tanto d'uocchie, e te dice, lo cielo te pozza rennere 'nzò chaje fatto pe me!"''<ref>Da G. di Giurdignano, ''Il marinaio'', p. 10.</ref> ''(Stella, capiscimi, in quel momento non sono più io: se tu sapessi cosa vuol dire salvare la vita ad un uomo, che soddisfazione provi quando lo tiri fuori dalle acque, quando, di peso, lo adagi sulla spiaggia, quando, tastandolo senti che gli batte il cuore, quando lo pulisci e vedi che ti spalanca tanto d'occhi e ti dice, il cielo possa tenderti tutto ciò che hai fatto per me.)''
*'''Péttola'''<ref name=gonnella>''<nowiki>'</nowiki>A pettola'' o ''pettula'': "La parte inferiore del davanti o del di dietro della camicia [...] – quel lembo di camicia che vien fuori dallo sparo de' calzoncini de' bambini [...] – pasta distesa in falda sottile, Sfoglia. – per donna, in senso per lo più dispregiativo, Gonnella." La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 296.</ref>'''<nowiki>'</nowiki>nculo e cumpagne.'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 51.</ref>
::{{spiegazione|Una brigata di ragazzini, scugnizzi; una comitiva di perdigiorno.}}
*'''Petrusino ogne menesta.'''<ref>Citato in ''Per moda di dire'', p. 122.</ref>
:''Prezzemolo (in) ogni minestra.''
::{{spiegazione|L'onnipresente , l'intrigante, l'invadente, il pettegolo.}}
*'''Pezza de cantaro.'''<ref name=losdos/>
:''Straccio da pitale.''
::{{spiegazione|Il precursore, l'antenato della carta igienica.}}
*'''{{NDR|'A / 'Na}} Pezzecata.'''<ref name=losdos/>
:''La / Una pizzicata.''
::{{spiegazione|La / Una presa di tabacco da fiuto.}}
*'''Piatto cannaruto.'''<ref>Citato in Taranto e Guacci, p. 127.</ref>
:''Piatto goloso. Piatto ghiotto composto di più cibi appetitosi.''
*'''Piglià a scigna.'''<ref name=sour/>
:''Alla lettera: Prendere (prendersi) la [[scimmia]].''
::{{spiegazione|Arrabbiarsi.}}
*'''Piglià calimma.'''<ref name=voluntas />
:''Prendere tepore. Riprendere tepore. Iniziare a riscaldarsi.''
*'''''[...] piglià 'e sputazze | pé muneta d'argiento.'''''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 656.</ref>
:''Prendere gli sputi | per moneta d'argento.''
::{{spiegazione|Opporre indifferenza agli insulti, sopportare con distacco e con ciò trionfare delle avversità, nella totale accettazione della vita cosi com'è.<ref>{{cfr}} ''Napoli, punto e basta?'', p. 656.</ref>}}
*'''Piglià lino a ppettenà.'''<ref name=shiver/>
:''Prendere lino da pettinare.''
::{{spiegazione|Mettersi in una situazione complicata, mettersi intenzionalmente in altrui situazioni complicate, intricate e restarne coinvolti.}}
*'''Piglià n'asso pe fiura.'''<ref>Citato in Volpe, ''Dizionario napolitano-italiano tascabile'', p. 248.</ref>
:''[[errore|Scambiare]] un asso per una figura''
::{{spiegazione|Prendere una svista.}}
*'''Piglià na quaglia.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 265.</ref>
:''Prendere una quaglia.''
::{{spiegazione|Calpestare, inciampare in una deiezione.}}
*'''Piglià no ranciofellone.'''<ref>Citato in Gargano, ''Vocabolario domestico napolitano-italiano'', p. 90.</ref>
::{{spiegazione|''Piglià nu ranciofellone'': [[w:|Prendere un granchio.]]}}
*'''Piglià' 'nu scippacentrelle.'''<ref>Anche: '''na scippacentrella''. ''Scippacentrelle'': (masch.) scivolata forte, quasi da strappar le bullette di sotto le scarpe. La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 362.</ref><ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 318.</ref>
::{{spiegazione|Buscarsi una malattia lunga, grave.}}
*'''Piglià 'o cazz' p' 'a lanterna d' 'o muolo.'''<ref name=peace/>
:''Scambiare il pene per il faro del molo.''
::{{spiegazione|Prendere un abbaglio, una svista incredibile.}}
*'''Piglia' 'o cazzo pe 'a banca 'e l'acqua.'''<ref>Citato in Angelo Cannavacciuolo, ''Acque basse'', Fazi, Roma, 2005, [https://books.google.it/books?id=4yN2xmb-C-cC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA180&dq=&pg=PA180#v=onepage&q&f=false p. 180]. ISBN 88-8112-637-0</ref>
:''Prendere (scambiare) il pene per il banchetto del venditore di acqua fresca.''
::{{spiegazione|Pendere una madornale svista. Ricorrente nell'esclamazione: ''Hê pigliato 'o cazzo p' 'a banca 'e ll'acqua!'': Ma tu non hai capito proprio niente, ti sei completamente sbagliato, hai preso una svista, un abbaglio totale, colossale!}}
*'''Pigliarse 'o dito cu tutt"a mano.'''<ref>Citato in Vittorio Pupillo, ''Proverbi. Semi della tradizione'', vol. III, Youcanprint Self-Publishing, Tricase (LE), 2014, [https://books.google.it/books?id=EWiBBgAAQBAJ&lpg=PA264&dq='o%20dito%20cu%20tutt'a%20mano&hl=it&pg=PA264#v=onepage&q&f=false p. 264.] ISBN 978-88-91174-68-0</ref>
:''Prendersi il dito e (con) tutta la mano.''
::Prendersi, abusando dell'altrui generosità o fiducia, più di quanto sia stato concesso.
*'''Piglieporta'''<ref name=chiàchià>Citato in ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA65#v=onepage&q&f=false p. 65.]</ref>
:''Piglia e porta''
::{{spiegazione|Pettegolo, indiscreto.}}
*{{NDR|'O}} '''Pisaturo.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 23.</ref>
:''Il pestello che si adopera per pestare nel mortaio (''<nowiki>'</nowiki>o murtale'').''
::{{spiegazione|Ed anche, in passato: "un bambino troppo strettamente legato nelle face ed azzimato"<ref>Questa spiegazione è di Francesco D'Ascoli, in ''C'era una volta Napoli'', p. 23.</ref>.}}
*'''Piscia acqua santa p'<nowiki>'</nowiki>o velliculo.'''<ref>Citato ''Il morto supplente'', p. 31</ref>
:''Orina acqua santa dall'ombelico.''
::{{spiegazione|''Piscia' acqua santa p' 'o velliculo'': orinare 1) Acqua santa; non solo, ma, travolgendo per giunta le leggi di natura 2) Dall'ombelico. Miracolo nel miracolo grottesco ed inverosimile: l'espressione è impiegata per bollare con sarcasmo chi gode di una fama di santità completamente usurpata.}}
*'''Pisse-pisse.'''<ref>Citato in ''Feste, Farina e Forca'', p. 183.</ref>
:''Parlare fittamente ed in segreto.''
*'''Pittà co lo sciato.'''<ref>Citato in Volpe, ''''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 250.</ref>
:''Dipingere col fiato.''
::{{spiegazione|{{sic|Pingere}} con squisita morbidezza e diligenza.<ref>La definizione è in ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 250.</ref>}}
*'''Pittà<ref>Pittà': Dipingere, pitturare, imbiancare; descrivere con esattezza. La definizione è in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 264.</ref>'o sole.'''<ref>Citato in Pietro Gargano, ''Uno scugnizzo fuori dal branco. {{small|Pino De Maio. Dalla periferia alla corte della regina d'Inghilterra}}'', Alfredo Guida Editore, 2002, [https://books.google.it/books?id=1H6yDhzsI3MC&lpg=PA118&dq=&pg=PA118#v=onepage&q=pitt%C3%A0%20'o%20sole&f=false p. 118]. ISBN 88-7188-627-5</ref>
:''Dipingere il sole.''
::{{spiegazione|Fare qualcosa di straordinario.}}
*'''Pittò, va pitta!'''<ref>Citato in [[Raffaele De Cesare]], ''La fine di un Regno'', vol. III, S. Lapi, 1909, [https://books.google.it/books?id=RoBDAAAAYAAJ&q=Pitt%C3%B2,+va%27+pitta!&dq=Pitt%C3%B2,+va%27+pitta!&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiFkIzRyfPgAhWKON8KHZMoApQQ6AEIQDAE p. 21].</ref>
:''Pittore, vai a pittare!''
::{{spiegazione|Limitati a fare quello che sai fare, non pronunciarti, non intervenire, non interferire in cose di cui non sei esperto!}}
:::[[w:Sutor, ne ultra crepidam!|Sutor, ne ultra crepidam!]]
*'''{{NDR|'O}} Pizzicanterra.'''<ref name=codex/> <ref name=losdos/>
:''Il pizzica, becca a terra.''
::{{spiegazione|''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>'' il pollo. / Pollo ruspante.''<ref>{{cfr}}''C'era una volta Napoli'', pp. 102-103.</ref>}}
*'''Placfò.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 304.</ref>
::{{spiegazione|Noto amalgama adoperato in luogo dell'argento{{sic|, Pacfong}} {{NDR|anche Packfong}}; vocabolo cinese, che significa «rame bianco», e invece del quale molti preferiscono dire {{sic|Argentone}}.<ref>La spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 304.</ref>}}
*'''{{NDR|'Nu}} povero maronna.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 33.</ref>
::{{spiegazione|Un poveraccio.}}<ref>Definizione in ''TuttoTotò'', p. 33.</ref>
*'''Porta suscella.<ref>''Suscella'' o ''Sciuscella'': carruba.</ref>.'''<ref name=carob>Citato in Mondadori, Meridiani, p. 1025.</ref> o '''Porta Sciuscella.'''<ref>Citato in Gleijeses, ''Napoli dentro... e fuori'', p. 303.</ref>
::{{spiegazione|Port'Alba, presso Piazza Dante. A ridosso della porta c'era in passato un grande albero di carrube.<ref>{{cfr}} Gleijeses, ''Napoli dentro... e fuori'', p. 103.</ref>}}
*'''Povero maronna.'''<ref>Citato in Totò, '''A livella'', citato in Luciano De Crescenzo, ''Fosse 'a Madonna! {{small|Storie, grazie, apparizioni della mamma di Gesù}}'', Mondadori, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=FGMBX0bVgaQC&lpg=PT94&dq=&pg=PT94#v=onepage&q&f=false 94].</ref>
:''Povero Madonna.''
::{{spiegazione|Chi è perseguitato dalle altrui angherie.}}
*'''{{NDR|'O}} Presebbio ca se fricceca.''' <ref>Citato in [[Vittorio Gleijeses]], ''Feste, Farina e Forca'', prefazione (all'edizione del 1976) di [[Michele Prisco]], Società Editrice Napoletana, Napoli, 1977<sup>3</sup> riveduta e aggiornata, p. 84.</ref>
:''Letteramente: Il presepe che si agita.''
::{{spiegazione|Il presepio semovente, con statuine animate.}}
*'''Preta de fucile'''<ref name=rifle>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 102.</ref> o '''Scarda de fucile'''<ref name=rifle/>
:''Pietra o Scheggia di fucile''
::{{spiegazione|Pietra focaia. Nel lontano passato il fuoco per la cottura dei cibi era acceso servendosi di uno strumento d'acciaio chiamato ''fucile'' con cui si percuoteva la ''scarda'' per farne scaturire scintille che, a contatto con l'esca, generavano la fiamma.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 102.</ref>}}
*'''Preta nfernale.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 298.</ref>
:''Pietra infernale: nitrato d'argento.''
*'''Primm' 'e mo.'''<ref>Citato in ''Intorno a Pinocchio'', a cura di Aldo Capasso, Armando Editore, Roma, 2008. ISBN 978-88-6081-434-0, [https://books.google.it/books?id=Gum1UE5SHBsC&lpg=PP1&dq=Intorno%20a%20Pinocchio&hl=it&pg=PA47#v=onepage&q&f=false p. 47].</ref>
:''Prima di ora.''
::{{spiegazione|Subito! Immediatamente! Es. ''Vavattenne primm'e mo!'' Vattene immediatamente! Sparisci all'istante! (letteralmente: ancor prima di quest'istante!)}}
*'''Prommette certo e vene meno sicuro.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina, p. 113.''</ref>
:''Promette certo e viene meno sicuro.''
::{{spiegazione|Fa promesse da marinaio.}}
*'''Puca d'oro.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 302.</ref>
:''Letteralmente: innesto, marza d'oro.''
::{{spiegazione|Detto di donna{{sic|.,}} Giovanetta bella, amabile e virtuosa.<ref>La spiegazione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 302.</ref>}}
*'''Pulicenella 'a coppa Sant'Elmo piglia 'o purpo a mmare.'''<ref>Citato in ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 156.</ref>
:''Pulcinella dalla cima di Sant'Elmo prende il polipo a mare.''
::{{spiegazione|Trovarsi in condizioni che rendono un obiettivo assolutamente impossibile da conseguire.<br/>Difficilmente il polipo finirà nel piatto di questo Pulcinella [[sogno|onirico]]-[[surrealismo|surrealista]] che lancia la sua lenza da una collina che si affaccia sul mare da un'altezza di oltre duecento metri.}}
*'''Pullicenella spaventato da 'e maruzze.'''<ref>Citato in Piera Ventre, ''Palazzokimbo'', Neri Pozza, Vicenza, 2016, [https://books.google.it/books?id=yN-dDQAAQBAJ&lpg=PT99&dq=pullicenella&hl=it&pg=PT99#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-545-1444-7</ref>
:''Pulcinella spaventato dalle "corna" delle chiocciole.''
*'''Puortame a soreta!'''<ref>Citato in [[Pino Imperatore]], ''Questa scuola non è un albergo'', Giunti, Firenze, 2015[https://books.google.it/books?id=KZL1CAAAQBAJ&lpg=PT218&dq=&pg=PT218#v=onepage&q=soreta&f=false p. 218]. 9788809812802</ref>
:''Portami tua sorella!''
::{{spiegazione|Ordine, impartito a chi fa non velate insinuazioni, solleva infamanti dubbi sulla virilità dell'interlocutore o osa addirittura dichiararla inesistente, di condurre in proprio cospetto la sorella, nella certezza assoluta che sarà lei stessa, previa diretta esperienza, a riferire dettagliatamente, testimoniare inequivocabilmente, dissipare definitivamente ogni dubbio, tutelare a spada tratta l'onore dell'offeso, facendosi personalmente e a ragion veduta mallevadrice di quanto sia grande, enorme l'abilità amatoria di chi è stato così turpemente accusato.}}
*'''Puozze aunnà comm' aonna 'o mare!'''<ref>Citato in Eleonora Olivieri, ''Il mio anno pazzesco'', De Agostini, Milano, 2017. ISBN 978-88-511-4874-4, [https://books.google.it/books?id=QW8zDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Eleonora%20Olivieri&hl=it&pg=PT33#v=onepage&q&f=false p. 33]</ref>
:''Che tu possa abbondare come abbonda il mare!''
::{{spiegazione|Possa la fortuna sorriderti sempre, che tu possa avere ogni più grande felicità, ti auguro ogni bene, tutto il bene possibile!}}
*'''Puozze ave' 'n'aglio arreto.'''<ref name=burn/>
:''Che tu possa avere un aglio dietro!''
::{{spiegazione|Che tutto possa andarti male!}}
*'''Puozze murì c'u fieto d'i cravune.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 113.</ref>
:''Che tu possa crepare con il "''fetore''" (in realtà il monossido di carbonio, gas velenoso, asfissiante, è del tutto inodore ed insapore, e ciò lo rende estremamente insidioso) dei carboni (asfissiato dalle esalazioni ''d<nowiki>'</nowiki>'a vrasera'': del braciere a carboni).''
*'''Pure 'e pullece teneno 'a tosse.'''<ref>Citato in ''A Buon 'Ntennitore'', [http://books.google.it/books?id=6N50_eCCaf4C&pg=PA79 p. 79].</ref>
:''Pure le [[pulce|pulci]] hanno la tosse.''
::{{spiegazione|Anche chi non vale nulla si permette di sentenziare.}}
*'''Purtà 'a bannèra.'''<ref>Citato e spiegato in Salvatore Di Giacomo, ''Poesie'', [https://books.google.it/books?id=aYxaAQAAQBAJ&lpg=PT544&dq=&pg=PT527#v=onepage&q&f=false p. 527].</ref>
:''Portare la bandiera.''
::{{spiegazione|Eccellere.}}
==Q==
'''Quanno buono buono.'''<ref>Citato in Marco Perillo, ''101 perché sulla storia di Napoli che non puoi non sapere'', Newton Compton Editori, Roma, 2017, [https://books.google.it/books?id=8AQ7DwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Marco%20Perillo&hl=it&pg=PT195#v=onepage&q&f=false p. 195]. ISBN 978-88-227-1478-7</ref>
:''Tutto sommato, alla fin fine, in fin dei conti''. ''Quanno buono buono cchiù nera d' 'a mezanotte nun po' venì''.<ref>Oppure, talvolta, in una variante di uso limitato, ripresa dalla canzone di [[Pino Daniele]] "Che te ne fotte": Quanno good good cchiù nero d'a notte nun po' venì. </ref> ''In fin dei conti più nera della mezzanotte non può venire (capitare); cioè alla fin fine peggio di così non può andare, (tanto vale mettersi l'anima in pace)''. Oppure: ''Quanno buono buono, s' 'o chiagneno lloro, a nuje che ce ne 'mporta?''. ''Ma alla fin fine, stando pur così le cose, se la sbroglieranno loro, a noi che ce ne importa?''
*'''Quanno chioveno passe e ficusecche.'''<ref>Citato in Antonino Guglielmi, '''E ddoje ricchezze: {{small|(commedia in due atti in lingua napoletana)}}'', ''lulu.com'', 2012, [https://books.google.it/books?id=77ndAwAAQBAJ&lpg=PA73&dq='E%20ddoie%20ricchezze&hl=it&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10]. ISBN 978-1-291-00640-7</ref>
:''Quando piovono [[uva passa]] e fichi secchi.''
::{{spiegazione|Mai e poi mai.}}
*'''Quanno nun site scarpare, pecché rumpite 'o cacchio a 'e semmenzelle?'''<ref>Citato in Vittorio Pupillo, ''Proverbi dalla saggezza del passato, una speranza per il futuro'', vol II, Youcanprint, Tricase (LE), 2014 [https://books.google.it/books?id=Qj3wAwAAQBAJ&lpg=PA276&dq=QUANNO%20NUN%20SITE%20SCARPARE%2C%20PECCH%C3%89%20RUMPITE%20'O%20CACCHIO%20%C3%8A%20SEMMENZELLE%3F&hl=it&pg=PA276#v=onepage&q&f=false p. 276]. ISBN 9788891147530</ref>
:''Visto che non siete calzolaio, perché rompete le scatole ai chiodini?''
::{{spiegazione|Se non sai fare una cosa, se non sei esperto, fatti da parte e non creare problemi.}}
*'''Quant'è vvera 'a<ref>Nella fonte: a, refuso.</ref> Maronna.'''<ref>Citato in Giovanni Liccardo, ''Gesti e modi di dire di Napoli: {{small|un viaggio alla scoperta di un patrimonio poplare}}'', Newton Compton, Roma, 2020, [https://books.google.it/books?id=jy8CEAAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT153&dq=&pg=PT153#v=onepage&q&f=false p. 153]. ISBN 9788822750877</ref>
:''Quanto è vero che la Madonna esiste.''
::{{spiegazione|Così è vero quello che dico, e giuro; ne invoco a testimone e garante la Madonna. Mi si deve credere.}}
*{{NDR|'A}} '''Quaquiglia.'''<ref>Citato in Isa Rampone Chinni e Tina Palumbo De Gregorio, ''La farmacia di Dio'', Rogiosi Editore, [https://books.google.it/books?id=HC-pCwAAQBAJ&lpg=PA41&dq=&pg=PA41#v=onepage&q=quaquiglia%20portosalvo&f=false p. 41]. ISBN 978-88-6950-129-6,</ref>
:''La conchiglia.''
::{{spiegazione|La [[w:Fontana della Maruzza|Fontana della Conchiglia]] collocata sul lato destro della [[w:|Chiesa di Santa Maria di Portosalvo]].}}
*'''Quibusse.'''<ref name=Geld>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', p. 510.</ref>
:''(Cum) quibus, con i quali.''
::{{spiegazione|''Soldi.'' Sinonimi: '''Aruta''', '''Felùsse''', '''Frìsole''' , '''Manteca''', '''Argiamma'''.<ref name=Geld/>}}
==R==
*'''Rafanié, fatte accattà' 'a chi nun te sape.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 339.</ref>
:''Ravanello (stupido), fatti comprare da chi non ti conosce.''
::{{spiegazione|Provaci con chi ancora non ti conosce, con me affari non ne fai più.}}
*{{NDR|'A}} '''Rastrellèra.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 101.</ref>
:''La rastrelliera (quella della cucina in cui venivano allineati i piatti a sgocciolare, per gli abiti, per la stalla, collocata sul muro sopra la mangiatoia ed in cui venivano messi fieno o altri mangimi.)''
::{{spiegazione|In senso lato: la dentiera o la dentatura.}}
*'''Requie e schiatta in pace.'''<ref>Citato in Wanda Marasco, ''La compagnia delle anime finte'', Neri Pozza, [https://books.google.it/books?id=FTTJDgAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Wanda%20Marasco&hl=it&pg=PT45#v=onepage&q=requie&f=false] ISBN 978-88-545-1515-4</ref>
:''Corruzione del latino: ''Requiescat in pace'', Riposi in pace (formula di preghiera per i defunti).''
*'''{{NDR|'O}} ricco Pellone.'''<ref>Citato in Giambattista Valentino, ''La mezacanna'', vol I, A spese della Stamperia Filantropica, Napoli, 1835, [https://books.google.it/books?id=QqkfNRx_dCMC&dq=&pg=PA249#v=onepage&q&f=false p. 249]</ref>
:''Il ricco [[w:Parabola di Lazzaro e del ricco Epulone|Epulone]].''
*'''Ricotta schianta.'''<ref name=pizzica/>
::{{spiegazione|Antica espressione: ricotta piccante.<ref name=sick/>}}
*'''{{NDR|'O}} Rilla-rille.'''<ref>Citato in ''Nzularchia'', [https://books.google.it/books?id=giw2DwAAQBAJ&lpg=PT87&dq=&pg=PT14#v=onepage&q&f=false p. 14]</ref> ([[Bacoli]])
:''Il grillo.''
*'''Rompere ll'ova mmano.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, p. 61.</ref>
:''Rompere le uova in mano (a qualcuno).''
::{{spiegazione|Far fallire un progetto, renderlo irrealizzabile, troncarlo. '''T'aggio rotte l'ova mmano.'''<ref name=brokegg>Citato in Marulli e Livigni, p. 21.</ref> Ti ho troncato i passi.<ref name=nimora>La traduzione è in Marulli e Livigni, p. 21.</ref>}}
*'''Rompere 'o 'nciarmo.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', p. 64.</ref>
:''Rompere l'incantesimo, il litigio.''
::{{spiegazione|Smascherare l'imbroglio, riappacificarsi.<ref>Questa spiegazione è in Sebezio, Motti e detti napoletani, p. 64.</ref>Disperdere il malocchio. Non più procrastinare, trovando infine in se stessi la determinazione per rompere ogni indugio, ogni dilazione per affrontare con energica risolutezza una situazione che ristagna sospesa da tempo.}}
*'''Rummané {{sic|a'}} prevetina o comme a don Paulino.'''<ref>Citato in ''Proverbi. Semi della tradizione'', vol. III, p. 213.</ref>
:''Restare alla "prevetina" come don Paolino.''<ref>Traduzione in ''Proverbi. Semi della tradizione'', p. 213.</ref>
::{{spiegazione|Don Paolino era un sacerdote di [[Nola]] divenuto proverbiale per la sua estrema povertà, così grande da non consentirgli l'acquisto di ceri per celebrare le sue funzioni. In sostituzione dei ceri Don Paolino adoperava carboni incandescenti. Restare alla "prevetina<ref>Prevete: prete.</ref>" significa quindi essere privi di mezzi, indigenti.}}
*'''{{NDR|'O}} Rucco rucco.'''<ref>Citato in Marulli e Livigni, p. 16.</ref>
:''Il mezzano.''
*'''Rutto pe' rutto.'''<ref>Da Altamura,''Dizionario dialettale napoletano'', Fiorentino, Napoli, 1956<sup>1</sup>, 1968<sup>2</sup>, citato in Viviani, ''Teatro'', II, [https://books.google.it/books?id=PondV7J2r9UC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA229&dq=&pg=PA45#v=onepage&q&f=false p. 45].</ref>
:''Rotto per rotto.''
::{{spiegazione|Oramai..., accada quel che accada.<ref>La spiegazione è in ''Teatro'', II, p. 45.</ref>}}
==S==
*'''S'accatta lo male comm'a li miedici.'''<ref>Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 8.</ref>
:''Compra il male come i medici.''
::{{spiegazione|Va in cerca del [[male]], come fanno i medici.}}
*'''S'è aunita 'a funa corta e 'o strummolo a tiriteppete.'''<ref name=Zwang/>
:oppure
*'''S'è aunito lo [[strummolo]]<ref>Dal greco ''stróbilos''</ref> a tiritèppete<ref>Onomatopea</ref>, e la funicella corta.'''<ref>Citato in ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', 1873, p. 368.</ref>
:''Si sono uniti lo strummolo che gira vacillando e la cordicella (per imprimere la rotazione) corta.''
::{{spiegazione|Una combinazione inestricabile e irreparabile di cose che non funzionano.<ref>Interpretazione presente nella [[w:strummolo|voce]] su ''Wikipedia''.</ref><ref>Per un'ulteriore possibile interpretazione, si veda ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 368.</ref>}}
:oppure
*'''S'è unito 'o strùmmolo a tiritèppete e 'a funicella corta.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 13.</ref>
::{{spiegazione|Si è unito un cattivo artefice (''strùmmolo a tiritèppete'' era una trottola difettosa) a un peggior pagatore<ref>Questa spiegazione è di Francesco D'Ascoli. {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 13.</ref>.}}
*'''S'è 'mbrugliata a matassa.'''<ref name="gliommero">Citato in Rodolfo Pucino, ''Il tressette'', Guida, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=O3fL93ftfokC&lpg=PA31&dq=Frije%20'o%20pesce%20e&hl=it&pg=PA22#v=onepage&q&f=false p. 22.] ISBN 88-7188-908-8</ref>
:''Si è ingarbugliata la matassa.''
::{{spiegazione|La situazione si è fortemente complicata, si è fatta intricata, si è in serie difficoltà.}}
*'''S'è scumbinata 'a grammatica.'''<ref>Citato in ''Il custode degli arcani'', p. 88.</ref>
:''Si è disordinata, stravolta la grammatica.''
::{{spiegazione|Tutto è in disordine, nulla va come dovrebbe. Non ci si raccapezza più, il corso ordinario e logico delle cose è sovvertito, stravolto.}}
*'''Salutame a soreta.'''<ref>Citato in ''Totò principe clown'', prefazione di [[Goffredo Fofi]], Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997, [https://books.google.it/books?id=z4td3tsdAucC&lpg=PA42&dq=Tot%C3%B2%3A%20principe%20clown&hl=it&pg=PA304#v=onepage&q&f=false p. 304.] ISBN 88-7188-157-5</ref>
:''Salutami tua sorella.''
::{{spiegazione|L'espressione può essere impiegata, senza voler offendere, per troncare con rude cordialità un argomento; oppure — in maniera non riguardosa — per insinuare che con la sorella dell'interlocutore si è in estrema, intima confidenza e che se ne sono già apprezzate le qualità molto a fondo...}}
*'''Salute a{{sic|<nowiki>''</nowiki>}} fibbie – recette don Fabbie!'''<ref>Citato in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 352.</ref>
:''Saluti alla fibbia – disse don Fabio!''
::{{spiegazione|Me ne infischio, me ne impipo completamente, non me ne frega un bel niente!}}
*'''San Biàso, 'o sóle p'e ccàse.'''<ref>Citato in Amato, p. 177.</ref>
:''San Biagio (il 3 febbraio), il sole per le case.''
*'''San Genna', mettece 'a mana toja!'''<ref>Citato in Amara LaKhous, ''Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio'', Edizioni e/o, Roma, 2006. ISBN 9788876419379, [https://books.google.it/books?id=7vgoCwAAQBAJ&lpg=PT24&dq=&pg=PT20#v=onepage&q&f=false, p. 20]</ref>
:''San Gennaro, mettici la mano tua!''
*'''San Genna', pienzace tu!'''<ref>Citato in Amara LaKhous, ''Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio'', Edizioni e/o, Roma, 2006. ISBN 9788876419379, [https://books.google.it/books?id=7vgoCwAAQBAJ&lpg=PT24&dq=&pg=PT24#v=onepage&q&f=false p. 34]</ref>
:''San Gennaro, pensaci tu!''
*'''San Giuseppe nce ha passata a chianozza.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 99.</ref>
:''San Giuseppe ci ha passato la pialla.''
::{{spiegazione|Si dice di una donna dal seno molto piccolo.}}
*'''Santo Durante!'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 148.</ref>
::{{spiegazione|Dubito che duri! Mi sa tanto che non dura! Purché duri...}}
*'''Sanghe de<ref name=epsilon/>na maruzza!'''<ref>Citato in Michelangelo Tancredi, ''Vierze, {{small|Stampate e no stampate}}'', Tipografia Cenniniana, Roma, 1877, [https://books.google.it/books?id=vtAyAQAAIAAJ&dq=&pg=PA78#v=onepage&q&f=false p. 78], Tipografia Cenniniana, Roma, 1877</ref>
:'' ''Sanghe 'e na maruzza!'' ''Sangh' 'e na maruzza!'': Sangue di una lumaca! (imprecazione).''
*'''Sano sano.'''<ref>Citato in Colomba Rosaria Andolfi, ''Chicchi di grano. {{sic|Poesie, macchiette, teatro in versi, testi di canzoni}}'', Alfredo Guida Editore, 2005. ISBN 88-6042-114-4, [https://books.google.it/books?id=8Nkhch3DZxMC&lpg=PA109&dq=&pg=PA115#v=onepage&q&f=false p. 115]</ref>
::{{spiegazione|Per intero. ''Se l'ha ammuccato sano sano.'' Se l'è bevuta tutta. Ci ha creduto, ci è cascato completamente.}}
*'''Sànta Lucìa mìa, accà te véco!'''
:''[[Lucia da Siracusa|Santa Lucia]] mia, qui ti vedo!''
::{{spiegazione|Quello che cerchi e non trovi è proprio sotto i tuoi occhi!<ref name=Am79/>}}
*'''Santo guappone.'''<ref name=yellow/>
:''Santo guappone!''
::{{spiegazione|San Gennaro. Appellativo confidenziale con cui le "parenti"<ref name=relative/> invocano San Gennaro.}}
*'''Santu Luca ce s'è spassato.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', IV, p. 234.</ref>
:''[[Luca evangelista|San Luca]] ''<ref>A S. Luca sono attribuite celebri icone della Vergine.</ref>'' ci si è divertito (nel dipingerla).''
::{{spiegazione|È una donna bellissima.}}
*'''Santu Mangione.'''<ref>Citato in Antonio Buonomo, ''L'arte della fuga in ''tempo'' di guerra'', prefazione di Roberto De Simone, Effepi Libri, Monte Porzio Catone (RM), 2010, [https://books.google.it/books?id=_aRV1U4XoScC&lpg=PA34&dq=santu%20mangione&hl=it&pg=PA34#v=onepage&q&f=false p. 34.] ISBN 978-88-6002-020-8</ref>
:''San Mangione''
::{{spiegazione|Il santo protettore dei corrotti.}}
*'''Sarchiapone.'''<ref>Citato in AA. VV., ''Natale con i tuoi'', Guida, Napoli, 2004, [https://books.google.it/books?id=mf6uqjXeBSMC&lpg=PA130&dq=sarchiapone&hl=it&pg=PA130#v=onepage&q=sarchiapone&f=false p. 130] ISBN 88-7188-837-5</ref>
::{{spiegazione|Uomo goffo, rozzo, corpulento, maldestro, di scarsa intelligenza, furbastro, credulone.}}
*'''{{NDR|'E}} Scacamarrune''' o {{NDR|'E}} '''Nghiacche.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 71.</ref>
:''Scarabocchi (al singolare: <nowiki>'</nowiki>''o scacamarrone'', <nowiki>'</nowiki>''o <nowiki>'</nowiki>nghiacco''). Le macchie d'inchiostro che potevano restare sulla carta quando erano in uso penne che venivano intinte nell'inchiostro contenuto nel calamaio. Le macchie venivano asciugate versando un po' d'arena sottile (''<nowiki>'</nowiki>o arenarulo'') sulla carta; in seguito fu impiegata '''a carta zucosa'' o ''carta zuca'', la carta sugante.''<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 71 e p. 80.</ref>
*'''{{NDR|'O}} Scapricciatiello.'''<ref name=slope>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 706.</ref>
:''Lo "scapricciatello".''
::{{spiegazione|Giovane che si è messo su una brutta china, incline a commettere azioni deplorevoli.}}
*'''Scarda 'e cesso.'''<ref>Citato in Salvatore Savignano, ''Un posto sottoterra'', Roma, Robin, 2006, [https://books.google.it/books?id=Vz6KPz_i8xgC&lpg=PP1&dq=Salvatore%20Savignano&hl=it&pg=PA179#v=onepage&q&f=false p. 179]</ref>
:''Scheggia, scaglia di [[w:water|water]].''
::{{spiegazione|Persona assolutamente spregevole.}}
*'''Scarda 'e ruvagno.'''<ref>Dallo spagnuolo ''roano'' che deriva a sua volta dal latino ''ravus'': giallo grigio, grigiastro. ''Ruvagno'' può essere riferito ad un qualsiasi vaso di argilla o di legno, più specificamente però al pitale (In napoletano:<nowiki>'</nowiki>''o pisciaturo'' o <nowiki>'</nowiki>''o rinale.'' (con aferesi della o di orinale).</ref><ref>Locuzione in uso nel Napoletano {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 44. Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 44.</ref>
:''Scheggia di pitale.''
::{{spiegazione|Persona assolutamente spregevole.}}
*'''Scarda int'all'uocchio.'''<ref name=splinter>Citato e spiegato in Maurizio Esposito, ''Uomini di camorra, {{small|La costruzione sociale dell'identità deviante}}'', prefazione di Maria Immacolata Macioti, Franco Angeli, [https://books.google.it/books?id=8e4MrXnkd9sC&lpg=PA185&dq=&pg=PA185#v=onepage&q&f=false p. 185]</ref>
:''Scheggia nell'occhio.''
::{{spiegazione|Il delatore, nel gergo della malavita antica.}}
*'''{{NDR|'O}} Scarfalietto 'e Giesucristo.'''<ref name=donkeyox>Citato in Renato De Falco, ''Alfabeto napoletano'', Colonnese Editore, Napoli, 1989, vol. II, [https://books.google.it/books?hl=it&id=Uzgct1gWZH0C&dq=SCARFALIETTO+%27E+GIES%C3%9A+CRISTO&focus=searchwithinvolume&q=scarpetta p. 121].</ref>
:''Lo scaldino di Gesù Cristo.''
::{{spiegazione|È noto che furono un bue e un asinello a tenere al caldo Gesù Bambino nella mangiatoia. Ben altrimenti duro e canzonatorio, tuttavia, il senso della locuzione: definire, apostrofare qualcuno con questa espressione, significa dirgli che è, al tempo stesso, un asino e un bue, e cioè dargli, in un'unica soluzione, dell'ignorante e del cornuto. Non senza un'implicita, ma palese ed inequivocabile allusione alle non certo specchiate virtù della di lui consorte.}}
*'''Scarfasegge.'''<ref>Citato in Giuseppe Gargano, ''Vocabolario domestico napolitano-italiano'', Dalla Tipografia di Nunzio Pasca, Napoli, 1841, [https://books.google.it/books?id=519JAAAAMAAJ&dq=Giuseppe%20Gargano&hl=it&pg=PA105#v=onepage&q&f=false p. 105]</ref>
:''Riscaldasedie.''
::{{spiegazione|Ozioso. Sfaccendato. Perdigiorno. Fannullone. Impiegato che resta in ozio.}}
*'''Scarfatore 'e fistula.'''<ref name=donkeyox/>
:''Riscaldatore di fistola.''
::{{spiegazione|Persona fastidiosa, noiosa, molesta, assillante; sgradevole come il terapista che curava le piaghe purulente applicando ad esse una fonte di calore.}}
*'''Scartellata.<ref name=goodluck/>'''<ref name=splinter/>
:''Donna gobba''
::{{spiegazione|Pistola, nel gergo della malavita antica.}}
*'''Scartiello<ref name=goodluck>Dal greco Kartallon: cesta o paniere dal dorso appuntito; l'aggiunta della ''s'' iniziale ha valore intensivo. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 49.</ref> cu' 'o pizzo.'''<ref name=bauglio>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 49.</ref>
:''Gobba con la punta (appuntita).''
*'''Scartiello riale.<ref name=goodluck/>'''<ref name=bauglio/>
:''Gobba reale.''
::{{spiegazione|Gobba duplice.}}
*'''Scaurachiuóve.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', p. 325.</ref>
:''Scaldachiodi.''
::{{spiegazione|E che lavoro è mai quello di scaldare i chiodi? Persona sfaccendata, sfaticato.}}
*'''Scavamento 'e Pumpei.'''<ref name=chiffon/>
:''Scavo di Pompei.''
::{{spiegazione|''Scavamiento 'e Pumpei'': Vecchiume; vecchio ciarpame, chincaglieria obsoleta; luogo, ambiente disastrato, in rovina.}}
*'''Scazzuoppolo.'''<ref>Citato in Andrea Passaro e Salvatore Agnelli, ''I due pedanti {{small|Commedia buffa in due atti poesia del signor Andrea Passaro, poeta e concertatore dei Teatri Reali musica del maestro Salvatore Agnelli}}'', Dalla Tipografia Pierro, Napoli, 1839, [https://books.google.it/books?id=7hCbWDeAk2EC&dq=&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10]</ref>
:''Bimbetto, marmocchio, fanciullo esile, minuto. Piccolo pesce.''
*'''Scemanfu'.'''<ref>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 75.</ref>
::{{spiegazione|Corruzione del francese: ''je m'en fous'' (me ne infischio). Ottusa arroganza, vanità, spocchia, boria.}}
*'''Scennere nzogna nzogna.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebeto'', 1861, anno II, parlata 337, 23 dicembre 1861, p. 1345.</ref>
:''Letteralmente: scendere, diminuire, sugna sugna.''
::{{spiegazione|''Scennere 'nzogna 'nzogna''. Detto di persona: deperire (diminuire di consistenza e volume, come la sugna quando viene lentamente sciolta al calore).}}
*'''Schiarà juorno.'''<ref>Citato in ''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal dialetto toscano'', presso Giuseppe Maria Porcelli, Napoli, 1789, vol. 1, [https://books.google.it/books?id=ZAEnQrWqQeAC&dq=schiar%C3%A0%20juorno&hl=it&pg=PA35#v=onepage&q&f=false p. 35.]</ref>
:''Albeggiare, farsi giorno.''
*'''Schiattà' ‘ncuórpo.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', Newton Compton editori, Roma, 2016, p. 318. ISBN 978-88-541-8882-2</ref>
:''Schiattare in corpo.''
::{{spiegazione|Arrovellarsi, rodersi dalla rabbia. <ref>Definizione in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 318.</ref>}}
*'''{{NDR|'O}} Schiattamuorto.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 55.</ref>
::{{spiegazione|Il becchino.}}
*'''Schiattimpace.'''<ref>Citato in Justin Vitiello, ''Il carro del pesce di Vanzetti'', Corpo 10, [https://books.google.it/books?id=3z4cAQAAIAAJ&q=schiattimpace&dq=schiattimpace&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi_1KicycnjAhXO8qQKHSKOBk4Q6AEINzAD p. 54].</ref>
:''(Corruzione del latino) Requiescat in pace. Riposi in pace.''
*'''Sciacquà 'na mola.'''<ref name=spese>Citato in ''Don Chisciotte della Mancia: ridotto in versi napoletani'', p. 174.</ref>
:''Sciacquare una mola.''
::{{spiegazione|Affrontare un impegno difficile.<ref>Definizione in ''Don Chisciotte della Mancia: ridotto in versi napoletani'', p. 174.</ref> Affrontare una spesa onerosa.}}
*'''Sciacquàrse 'a vócca primm' 'e parlà.'''<ref>Citato in Bello ed Erwin, ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 213.</ref>
:''Sciacquarsi la bocca prima di parlare.''
::{{spiegazione|Sorvegliare molto attentamente il proprio modo di esprimersi, considerando il valore della persona a cui ci si sta rivolgendo o di cui si sta parlando. Es: ''Primm' 'e parlà 'e me, sciacquate 'a vocca!'' Prima di parlare di me, sciacquati la bocca; bada bene a come parli!}}
*'''Sciacque Rose, e bbive, Agnese; ca nge sta chi fa li sspese!'''<ref name=eatplease/>
:''Sciacqua, Rosa, e bevi, Agnese; che c'è chi ne fa le spese!''
::{{spiegazione|Si dice per indicare|lo scialo reso possibile da una situazione di imprevista ed improvvisa abbondanza. Oppure per indicare una deleteria, deplorevole gara emulativa di spreco, di dilapidazione della ricchezza.}}
*'''{{NDR|'O}} sciampagnone.'''<ref>Citato in ''No barone fermo e n'auto de rispetto'', {{small|''46.<sup>a</sup> commedia di Pasquale Altavilla''}}, Dalla Tipografia DE' Gemelli, Napoli, 1853, [https://books.google.it/books?id=DfuUutb5Oc0C&dq=No%20barone%20fermo%20e%20n'auto%20de%20rispetto&hl=it&pg=PA68#v=onepage&q&f=false p. 68].</ref>
::{{spiegazione|Persona gioviale. Gaudente e scialacquatore.}}
*'''Sciasciona.'''<ref>Citato in ''Ri-cre-azione. Progetto di laboratorio teatrale'', p.107.</ref>
:''Donna corpulenta e simpatica.''
*'''Scinne 'a coppa 'o scannetiello!'''<ref>Citato in [[Annibale Ruccello]], ''Scritti inediti, {{small|Una commedia e dieci saggi}}'', con un percorso critico di Rita Picchi, Gremese, Roma, 2004, [https://books.google.it/books?id=9ukZxAUHJawC&lpg=PA104&dq=&pg=PA104#v=onepage&q&f=false p. 104]. ISBN 88-8440-307-3</ref>
:''Scendi dal panchetto, dallo sgabello!''
::{{spiegazione|Scendi dal piedistallo. Smettila di darti arie di superiorità. Abbassa la cresta. Ridimensionati.}}
*'''Scinneme 'a cuollo.'''<ref>Citato in [[Massimiliano Virgilio]], ''Le creature'', Rizzoli, Milano, 2020, [https://books.google.it/books?id=s7jHDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT84&dq=&pg=PT84#v=onepage&q&f=false p. 84]. ISBN 9788858699577</ref>
:''Scendimi di dosso.''
::{{spiegazione|Non starmi così col fiato sul collo! Non opprimermi! Basta, lasciami in pace, lasciami respirare!}}
*'''Sciò sciò ciucciuvè.'''<ref>Citato in Stefano Tettamanti e Laura Grandi, ''Sillabario goloso, {{small|L'alfabeto dei sapori tra cucina e letteratura}}'',Mondadori, [https://books.google.it/books?id=z046yTOAmMsC&lpg=PT59&dq=&pg=PT59#v=onepage&q=sci%C3%B2%20sci%C3%B2%20ciucciuve&f=false p. 59].</ref>
:''Via via civette! (formula [[w:apotropaico|apotropaica]].)''
*'''Sciore de rosa,<br/>Avimmo fatto sciacque e bive Agnese , E p'avè che? N'Italia pedocchiosa.'''<ref>Citato in ''L'ancunia e Lo martiello'', [https://books.google.it/books?id=qQqbUShp8hsC&dq=e%20bive%20agnese&hl=it&pg=PP72#v=snippet&q=agnese&f=false]</ref>
:''Fiore di rosa,<br/> abbiamo fatto sciacqua e bevi Agnese (abbiamo tutto prodigato, tutto sperperato), e per avere che? Un'Italia pidocchiosa!''
*'''Scioscia''' o '''Miscioscia.''' <ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 335.</ref>
:Vezzeggiativo di socia: donna amata, donna con cui ci si confida.
*'''Scioscia ca vola.'''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco'', [https://books.google.it/books?id=UxoMrLZ9sJkC&dq=&pg=PA452#v=onepage&q&f=false p. 452.]</ref>
:''Soffia che vola (vola via, sparisce).''
::{{spiegazione|Persona o cosa inconsistente, vana, effimera. ''È 'nu scioscia ca vola.'' È un uomo inconsistente.}}
*'''Sciosciammocca.'''<ref>Citato in Ennio Bìspuri, ''<nowiki>Totò Principe clown, {{small|Tutti i film di Totò}</nowiki>'', prefazione di [[Goffredo Fofi]], Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997. ISBN 88-7188-157-5, [https://books.google.it/books?id=z4td3tsdAucC&lpg=PA148&dq=sciosciammocca&hl=it&pg=PA148#v=onepage&q&f=false] p. 148</ref>
::{{spiegazione|Un uomo semplice, ingenuo, facile da ingannare, credulone.}}
*'''Scippa e fuje.'''<ref>Citato in Sosio Capasso, ''Canapicoltura e sviluppo dei comuni atellani'', Istituto di Studi Atellani, 1994 [https://books.google.it/books?id=L--ztRqTedkC&lpg=PP1&dq=Sosio%20Capasso&hl=it&pg=PT63#v=onepage&q&f=false p. 63].</ref>
:''Strappa e fuggi.''
::{{spiegazione|Antico sistema di fitto stagionale, da febbraio a luglio, dei suoli adatti alla coltivazione della canapa tessile in uso un tempo nell'area della Campania nota come «Pantano».}}
*'''Scippare<ref>In forma corrente: scippà.</ref>i stentine da<ref name=α>In forma corrente: 'a.</ref> cuorpo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 404.</ref>
:'' ''Scippà 'e stentine 'a cuorpo.'' Strappare i visceri dal corpo.''
::{{spiegazione|L'effetto esiziale prodotto nello sventurato ascoltatore da chi suona o canta male.}}
*'''Sciù! p' 'a faccia toia.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro,'' II, p. 66.</ref>
:''Sciù!''<ref>Esclamazione onomatopeica di disprezzo (sputare).</ref>'' per la faccia tua.''
*'''Sciu-sciu.'''<ref name=amore>Citato in ''Quaderni del Bobbio n. 2 anno 2010'', [https://books.google.it/books?id=7CwOGt6VPsoC&lpg=PA77&dq=si%20nu'%20babb%C3%A0&hl=it&pg=PA77#v=onepage&q=si%20nu'%20babb%C3%A0&f=false p.77.]</ref>
::{{spiegazione|Col nome raddoppiato di questo dolce si chiama con tenerezza la propria fidanzata.}}
*'''Sciucquaglie.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1867, [https://books.google.it/books?id=DVdgeO_gTcUC&dq=sciucquaglie&hl=it&pg=PT102#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Gli orecchini.''
*'''Sciué sciué.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 323.</ref>
:''Superficialmente, senza impegno.''<ref>Definizione (più estesa) in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 323.</ref>
*'''Sciupafemmene.'''<ref>Citato in Dario Fo, ''La figlia del papa'', Chiarelettere, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=-hcaAwAAQBAJ&lpg=PT10&dq=sciupafemmene&hl=it&pg=PT10#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-6190-595-5</ref>
::{{spiegazione|Seduttore irresistibile dalle numerose e facili conquiste.}}
*'''{{NDR|'A}} scola cavajola.<ref>Dal titolo di una farsa di Giovanni D'Antonio detto il Partenopeo, {{cfr}} ''I manoscritti palatini di Firenze'', p. 591.</ref>'''<ref>Citato in ''I manoscritti palatini di Firenze'', Firenze, dalla Real Biblioteca Palatina, 1860, vol. II, [https://books.google.it/books?id=2klBBd_2urIC&dq=scola%20cavajola&hl=it&pg=PA591#v=onepage&q&f=false p. 591.]</ref>
:''La scuola da farsa.''
::{{spiegazione|La scuola in cui regna la più perfetta armonia tra insegnanti incapaci e allievi svogliati, nella quale regnano chiasso e caos e prospera la più totale ignoranza. Più in generale qualsiasi situazione in cui regnino incontrastati il caos, l'inettitudine, la negligenza, l'indisciplina, il disinteresse.}}
*'''Scorze 'e purtuallo.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 18.</ref>
:''Bucce d'arancia.''
::{{spiegazione|Monete d'oro, nel gergo dell'antica camorra.}}
*'''Scummà 'e sango.'''<ref name=spese/>
:''Schiumare di sangue.''
::{{spiegazione|Battersi fino al sangue.<ref>Definizione in ''Don Chisciotte della Mancia: ridotto in versi napoletani'', p. 174.</ref>}}
*'''Scummigliare<ref>In forma corrente: scummiglià, scoprire (opposto di coprire), mettere a nudo, svelare.</ref>a zella.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 368.</ref>
:''Scoprire, mettere a nudo, la [[w:Tinea capitis|tigna]].''
::{{spiegazione|Scoprire, mettere a nudo i difetti, le malefatte di qualcuno.}}
*'''Scurà notte.'''<ref>Citato in Valentino de Biaso, ''La Fuorfece, o vero l'ommo pratteco'', Napoli, presso Giuseppe Maria Porcelli, 1783, [https://books.google.it/books?id=z4_PS-2ydJ4C&dq=scur%C3%A0%20notte&hl=it&pg=PA133#v=onepage&q&f=false p. 133.]</ref>
:''Annottare, farsi notte.''
*'''Se n'adda accattà tutte mmericine!'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', a cura di Ruggero Guarini, note e testi critici di Costanzo Ioni, Gremese Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=dw_srvzsYuAC&lpg=PA76&dq=accatt%C3%A0%20tutte%20medicine&hl=it&pg=PA76#v=onepage&q&f=false p. 76.] ISBN 88-7742-327-7</ref>
:''Li deve spendere tutti in medicine! (Se ne deve comprare tutte medicine'')
::{{spiegazione|Lo si augura a chi si è impossessato di denaro o di un qualsiasi bene raggirandoci.}}
*'''Se ricorda 'o chiuppo a Forcella.'''<ref name=japjap/>
:''Risale ai tempi del pioppo a Forcella.''
::{{spiegazione|Persona o cosa che risale a tempi antichissimi.}}
*'''Se sò mbrugliate 'e llengue.'''<ref>Da [[Eduardo De Filippo]], '''O pparlà nfaccia'', citato in Ciro Roselli, ''Storia e antologia della letteratura italiana dalle origini ai giorni nostri'', [https://books.google.it/books?id=VTp_AgAAQBAJ&lpg=PA600&dq=mbrugliate%20'e%20lengue&hl=it&pg=PA600#v=onepage&q&f=false p. 600]</ref>
:''Si sono imbrogliate, ingarbugliate le lingue.''
::{{small|Si è creato un malinteso.}}
*'''Se so rotte le<ref name=epsilon>In forma corrente: 'e.</ref> giarretelle.'''<ref>Citato in ''Elisa e Claudio'', ''{{small|Dramma semiserio per musica dato nel Teatro Alla Scala in Milano l'autunno del 1821. E riprodotto per la prima volta nel Teatro Nuovo in Napoli l'estate del 1822.}}'', Napoli, Tipografia Orsiniana, 1822, [https://books.google.it/books?id=aQEYdm_UsDUC&dq=elisa%20e%20claudio&hl=it&pg=PA49#v=onepage&q&f=false p. 49]</ref>
:''Sono andate in frantumi le piccole brocche.''
::{{spiegazione|''Se so' rotte 'e giarretelle'': Si è rotta l'amicizia, il legame affettuoso, l'armonia, l'intesa che teneva uniti.}}
*'''{{NDR|'E}} Seccamènte.'''<ref name=locagua/>
::{{spiegazione|Fagiolini e zucchini tagliati a rondelle o in altro modo, conservati per l'inverno mediante essiccazione al sole estivo. Si mangiavano nelle serate invernali fritti in olio, sale ed un pizzico di peperoncino.<ref name=cons>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 29.</ref>}}
*'''{{NDR|'O}} Secutasorece.'''<ref>Citato in ''Arlecchino'', anno II, n. 209, 14 agosto 1862, [https://books.google.it/books?id=BXIk-viVj1QC&dq=secutasorece&hl=&pg=PA833#v=onepage&q&f=false p. 833].</ref>
:''L'"inseguisorci", il'"perseguitatopi"''
::{{spiegazione|Il [[gatto]]. Ma anche: infido, falso, sleale, disonesto, inaffidabile, traditore. ''Fa' 'o secutasorece'': "fare il gatto": comportarsi con doppiezza, in modo ipocrita, sleale, scorretto, disonesto.}}
*'''Seh, seh!'''<ref>Citato in Ferdinando Russo, '''O "luciano" d<nowiki>'</nowiki>'o Rre'', p. 82.</ref>
::{{spiegazione|In senso ironico: Ma certo! Sicuro! Hai voglia! Come no!}}
*'''Sentìrse ‘n'àtu ttànto.'''<ref>Citato in Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 381.</ref>
:''Sentirsi un altrettanto (come raddoppiato).''
:''Sentire in sé stessi un riafflusso di energia, di vigore. Sentirsi come rinascere. Es. Mo ca m'aggio levato 'sto penziero, me sento n'atu ttanto: Ora che non ho più questo assillo, mi sento rinascere.''
*'''Serraputeca<ref name=πθκ>''Puteca'': dal greco apotheke: magazzino, ripostiglio. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 47.</ref>.'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 47.</ref>
:''"Chiudibottega".''
::{{Spiegazione|Percossa poderosa al punto da stroncare nel malcapitato ogni volontà di reazione.}}
*'''{{NDR|'O}} Serviziale e {{NDR|'o}} pignatiello.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 334.</ref>
:''Il clistere e il pentolino (con l'acqua tiepida).''
::{{spiegazione|Due persone inseparabili, indispensabili l'una all'altra.}}
*'''Sfaccimma.'''<ref>Citato in Ruggiero Cappuccio, ''Fuoco su Napoli'', Feltrinelli, Milano, [https://books.google.it/books?id=moHcAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Ruggero%20Cappuccio&hl=it&pg=PT77#v=onepage&q&f=false p.77].</ref>
:''Sperma''.
::{{spiegazione|Usato in numerose espressioni con registro espressivo volgare: ''Ommo'' oppure ''Gente 'e sfaccimma'' (Uomo gente da quattro soldi, da nulla); in imprecazioni: '''E che sfaccimma!'''<ref>Citato in Tonino Scala, ''Un calcio d'amore'', [https://books.google.it/books?id=P7eFAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=&pg=PT42#v=onepage&q&f=false p. 42].</ref> (''E che "diamine"!, che "c....avolo"!''); in domande rivolte in tono duro, tagliente, volutamente aggressivo, brutale: '''Che sfaccimma vai truvanno?'''<ref>Citato in Vladimiro Bottone, ''Il giardino degli inglesi'', Neri Pozza, Vicenza, 2017. ISBN 978-88-545-1510-9, [https://books.google.it/books?id=Lk26DgAAQBAJ&lpg=PT186&dq=&pg=PT186#v=onepage&q&f=false p. 186].</ref>''(Che "c....avolo" vuoi?)''<ref>Citato in Vladimiro Bottone, ''Il giardino degli inglesi'', Neri Pozza, [https://books.google.it/books?id=Lk26DgAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Vladimiro%20Bottone&hl=it&pg=PT186#v=onepage&q&f=false p. 186]</ref>, ''Ma addò sfaccimma staje?'' (''Ma dove "c....avolo" stai?''), ''Ma che sfaccimma stai facenno?'' (''Ma cosa "c....avolo" stai facendo?'') ed in altre espressioni particolarmente ingiuriose<ref>Citato in Ruggiero Cappuccio, ''Fuoco su Napoli'', Feltrinelli, Milano, [https://books.google.it/books?id=moHcAwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Ruggero%20Cappuccio&hl=it&pg=PT77#v=onepage&q&f=false p.77].</ref>)}}
*'''Sfaccimmo.'''<ref>Citato in Gian Paolo Porreca, ''Una corsa in Canada'', Alfredo Guida Editore, Napoli. ISBN 88-7188-027-7, [[https://books.google.it/books?id=7duNv0Fjmy4C&lpg=PP1&dq=Tre%20sogni%20della%20letteratura&hl=it&pg=PA56#v=onepage&q=sfaccimmo&f=false p. 56]]</ref>
::{{spiegazione|Due possibili significati: 1) con connostazione positiva: sveglio, scaltro, smaliziatissimo, determinato, intraprendente, molto in gamba. Ad esempio: ''Chillo è propio 'nu sfaccimmo!'' (Quello lì è un tipo proprio in gamba, un [[w: Furbo di tre cotte|furbo di sette cotte]], uno che la sa proprio lunga lunga, non lo frega nessuno.) 2) negativa: persona senza scrupoli, disonesto, gran mascalzone, farabutto. Usato anche in espressioni come: ''Fa 'nu sfaccimmo 'e friddo.'' (''Fa un freddo terribile'') e simili.}}
*'''Sfasulato.'''<ref>Citato in ''Galleria di costumi napolitani'', p. 18.</ref>
:''Squattrinato.''
*'''Sfezzia''''<ref>In ''Viviani'', III, p. 214.</ref>
:''Prender gusto a fare o dire qualcosa; divertirsi con qualcuno.''<ref>Definizione in A. Altamura, ''Dizionario dialettale napoletano'', Fiorentino, Napoli; citato in ''Viviani'', III, p. 214.</ref>
*'''Sì cchiù fetente e 'na recchia 'e cunfessore.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 359.</ref>
:''Sei più fetente di un orecchio del confessore.''
::{{spiegazione|Fai più azioni malvagie di quante ne possa ascoltare un confessore. Espressione riferita ad una persona completamente priva di scrupoli e di senso morale.}}
*'''Si' ghiuto a Roma e nun haje visto 'o Papa.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 360.</ref>
:''Sei andato a Roma e non hai visto il Papa.''
::{{spiegazione|Ma come? Hai fatto tanta strada per raggiungere un luogo così lontano e non hai fatto la cosa più importante che dovevi fare?}}
*'''Sì 'na zoza.'''<ref>Citato in Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Massimiliano Palmese e Massimiliano Virgilio, ''Quattro mamme scelte a caso, {{sic|un progetto ideato da Massimiliano Palmese dedicato ad [[Annibale Ruccello]]}}'', Caracò Editore, 2011 [https://books.google.it/books?id=EGFZAwAAQBAJ&lpg=PT8&dq='na%20zoza&hl=it&pg=PT8#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-97567-03-5</ref>
::{{spiegazione|Sei sudicio, lurido, repellente, rivoltante, ma lo sei anche e soprattutto come persona, sul piano morale.}}
*'''Si' 'nu [[babà|babbà]].'''<ref name=amore/>
:''Sei un tesoro (il babà è un tipico dolce napoletano).''
*'''Si si surdo va {{sic|tè}} fà spilà le<ref>'e, in forma corrente.</ref>recchie ncoppa San Pascale'''<ref>Citato in ''Lo nuovo diavolo zuoppo e Polecenella'', Edizioni 1-77, [https://books.google.it/books?id=qrakawdIVlMC&dq=Lo%20nuovo%20diavolo%20zuoppo%20e%20polecenella&hl=it&pg=PA44#v=onepage&q&f=false p. 44]</ref>.<ref>O, più semplicemente: ''Va' te spila 'e recchie a san Pascale!'' Vai a sturarti le orecchie a San Pasquale!</ref>
:''Se sei sordo vai a farti sturare le orecchie a San Pasquale!''<ref>Presso i monaci di San Pasquale a Chiaia: nei loro laboratori veniva prodotto un olio impiegato per liberare dall'eccesso di cerume il condotto uditivo.</ref> ''Si sì surdo o si ''faje'' 'o surdo.'' Sei sei sordo o se ''fai'' il sordo. Non far finta di non capire!
*'''Si vene 'a morte manco 'o trova.'''<ref>Citato in Anton Soliman, ''Eutanasia di un politico meridionale'', Narcissus.me, [https://books.google.it/books?id=_Uw6DAAAQBAJ&lpg=PA1&dq=anton%20soliman&hl=it&pg=PA25#v=onepage&q=anton%20soliman&f=false] </ref>
:''Nemmeno se viene la morte lo trova.''
::{{spiegazione|Si dice di chi è sempre introvabile, irreperibile.}}
*'''Sicarrètte cu ‘o sfizio.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera,''Dizionario di napoletano'', p. 340.</ref>
:''[[Sigaretta|Sigarette]] con lo sfizio.''
::{{spiegazione|Sigarette di contrabbando esposte nel seno o nelle calze della venditrice e prelevate, in modalità self-service, dal cliente stesso.}}
*'''Sicchi' e' nafta!'''<ref name=slice/>
:''Secchio di nafta!''
::{{spiegazione|L'espressione ''sicchi' 'e nafta'', secchio di nafta, designa una persona del tutto priva di garbo, finezza, tatto. Una persona dai modi sgraziati, volgari, di illimitata rozzezza. Sine urbanitate, davvero senza urbanità.}}
*'''Signò, {{sic|fferma}} ccà – recette 'a capa 'e morte ruciulianne p'<nowiki>'</nowiki>a muntagne abbasce!'''<ref name=glissant>Citato in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 351.</ref>
:''Signore, ferma qui, disse il [[cranio|teschio]], rotolando giù per la montagna.''<ref>La traduzione è in Apicella, ''I ritte antiche'', p. 351.</ref>
::{{spiegazione|Si dice quando si viene colpiti da una disgrazia.}}
*'''Signò', nu' peggio! {{sic|decette}} 'a capa 'e morte.'''<ref name=notnot>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 118.</ref>
:''Non peggio di così, Signore, disse il [[cranio|teschio]].''
::{{spiegazione|Si dice quando si viene colpiti da una disgrazia.}}
*'''Signò', nun pegge – recette 'a capa 'e morte! (E tu si 'a capa 'i morte e vuò nun pegge? – E mme ne putèvene fa {{sic|ffurmelle}})!'''<ref name=glissant/>
:''Signore, non peggio – disse il teschio! (E tu sei un teschio e vuoi non peggio? – chiede la tradizione popolare. Ed il teschio aggiunge: E potevano far di me anche dei bottoni di osso)!''<ref>In Apicella, ''I ritte antiche'', p. 351.</ref>
::{{spiegazione|Si dice quando si viene colpiti da una disgrazia.}}
*'''Simmo d' 'o buttone.'''<ref>Citato in Raffaele Viviani, ''Trentaquattro commedie scelte da tutto il teatro'', vol. I, I.L.T.E., 1957, [https://books.google.it/books?hl=it&id=r6AIAQAAMAAJ&dq=Simmo+d%27o+stesso+buttone.&focus=searchwithinvolume&q=buttone. p. 819].
:''Siamo del bottone.''
::{{spiegazione|Apparteniamo alla stessa combriccola.<ref name=heilig/>}}
*'''Smammuliarse.'''<ref>Citato in Altamura e D'ascoli, ''Lessico italiano-napoletano'', pp. 107, 195.</ref>
::{{spiegazione|Emanciparsi. Si dice del bambino che comincia muovere da solo i primi passi.}}
*'''So' asciute 'e statue 'e San Gennaro.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 366.</ref>
:''Sono uscite le statue di San Gennaro.''
::{{spiegazione|È incredibile: sono uscite di casa per passeggiare persone che non si vedono quasi mai.}}
*'''So' cicere si se coceno.'''<ref>Ctato in Rodolfo Pucino ''Il tressette {{small|nei tempi moderni e secondo le nuove tecniche. Massime aforismi detti e proverbi}}'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 2005, [https://books.google.it/books?id=O3fL93ftfokC&lpg=PA89&ots=fZkJn_ina9&dq=&pg=PA89#v=onepage&q&f=false p. 89]. ISBN 88-7188-908-8</ref>
:''Sono ceci se si cuociono (se la cottura li rende edibili).''
::{{spiegazione|Aspettiamo che tutto si concluda bene prima di affermare con certezza che il buon esito è assicurato.}}
*'''So' comme 'e cuppine {{sic|cà}} nun aizano brore 'e maruzze.'''<ref>Citato in Isa Rampone Chinni e Tina Palumbo De Gregorio, ''La farmacia di Dio'', Rogiosi, 2011, [https://books.google.it/books?id=HC-pCwAAQBAJ&lpg=PA18&dq=&pg=PA18#v=onepage&q&f=false p. 18]</ref>
:''Sono come i mestoli che non sollevano brodo di lumache.''
::{{spiegazione|'''E cuppine ca n'aizano broro 'e maruzze'': gli avari.}}
*'''So' gghiuto comm<nowiki>'</nowiki>'o lavaturo.'''<ref name=cross/>
:''Sono "andato" come il lavatoio (che viene sturato).''
::{{spiegazione|Se ne lamenta chi è costretto a sperimentare uno dei possibili effetti spiacevoli di un'alimentazione disordinata: la sciolta.}}
*'''Sole 'mpierno.<ref>'''Mpierno'': a perpendicolo.</ref>'''<ref>Citato in Domenico Piccinni, ''Poesie napoletane'', Presso Saverio Starita, Napoli, 1826, [https://books.google.it/books?id=zygBinJanLkC&dq=&pg=PA163#v=onepage&q&f=false p. 163.]</ref>
:''Sole "in perno".''
::{{spiegazione|Il sole nel più splendente sfolgorio.}}
*'''Sona, ca piglie quaglie.'''<ref>Citato in [[Giambattista Basile]], ''Lu cunto de li cunti (Il Pentamerone): {{small|testo conforme alla prima stampa del MDCXXXIV}}'', con introduzione e note di [[Benedetto Croce]], pei tipi del Cav. V. Vecchi, Napoli, 1891, vol I, p. [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Basile_-_Lu_cunto_de_li_cunti,_Vol.I.djvu/257 43].</ref>
:''Suona, che prendi [[quaglia|quaglie]].''
::{{spiegazione|Le quaglie non si lasciano attirare dai richiami del cacciatore: parla come vuoi, non ti ascolto, non cado nella trappola, non mi lascio invischiare dalle tue chiacchere. Non ci casca nessuno, sprechi fiato, parli al vento.}}
*'''{{NDR|'O}} Sorece nfuso a ll'uoglio.'''<ref name=opot>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 353.</ref>
:''Il topo bagnato nell'olio.''
::{{spiegazione|Una persona impomatata.}}
*'''Sott' 'a botta.'''<ref name=demi/>
:''Sotto la botta.''
::{{spiegazione|Immediatamente.}}
*'''{{NDR|'O}} Spallettone.'''<ref>Citato in Salvatore Landolfi, ''Napoli e i suoi colori'', [https://books.google.it/books?id=-lP_CwAAQBAJ&lpg=PA1&dq=Salvatore%20Landolfi&hl=it&pg=PT84#v=onepage&q=spallettone&f=false p. 84].</ref>
::{{spiegazione|Condivide con Dio un attributo: l'onniscienza. Persuaso di dominare infallibilmente tutti i campi del sapere, investitosi della missione di largire a tutti i costi la sua sapienza, la esegue con zelo infaticabile, implacabile, trasformandosi in un autentico flagello: inutile opporglisi, nulla lo farà mai desistere dall'intervenire d'autorità nelle altrui conversazioni, dal prodigare con illimitata generosità consigli non richiesti né graditi.}}
*'''Sparà a brenna (vrenna).'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 406.</ref>
:''Sparare a crusca.''
::{{spiegazione|Avere esito vano ed infelice, andare al nulla, essere perduto.<ref>La spiegazione è in ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 406.</ref>}}
*'''Spàrterse 'a cammìsa 'e Cristo.'''
:''Spartirsi la [[camicia]] di [[Cristo]].''
::{{spiegazione|Dividersi qualcosa guadagnata disonestamente.<ref name=Am79/>}}
*'''Sparterse 'o suonno.'''<ref>Citato e spiegato in [[Salvatore Di Giacomo]], ''Poesie'', [https://books.google.it/books?id=aYxaAQAAQBAJ&lpg=PT544&dq=&pg=PT544#v=onepage&q&f=false p. 544]</ref>
:''Dividersi il sonno.''
::{{spiegazione|Fare vita comune.}}
*'''{{NDR|'O}} Spavo ncerato.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore'', 1866, [https://books.google.it/books?id=l2YLpbAOTIUC&dq=lu%20truvatore&hl=it&pg=PA3#v=onepage&q=spavo&f=false p. 3] </ref>
:''Spago incerato.''
::{{spiegazione|''Pigliarse 'o spavo 'ncerato'': farsi carico di un compito, di un'azione complicata, lunga e fastidosa.}}
*'''Sperì comme a nu cane.'''<ref>Citato in ''Passatempi musicali, {{small|[[Guglielmo Cottrau|Guillaume Cottrau]] e la canzone napoletana di primo '800}}'', a cura di Pasquale Scialò e Francesca Seller, Guida, Napoli, 2013. ISBN 978-88-6666-201-3, [https://books.google.it/books?id=owlvMArEkqgC&lpg=PA1&dq=Scial%C3%B2%20Seller&hl=it&pg=PA259#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Desiderare avidamente come un [[cane]].''
::{{spiegazione|Struggersi dal desiderio senza poterlo appagare.}}
*'''Spià 'na cosa.'''<ref>Citato in ''TuttoTotò'', p. 92.</ref>
:''"Spiare'', domandare una cosa. ''T'aggia spià 'na cosa'' (Ti devo chiedere una cosa).
*'''Spilapippa.'''<ref>Citato in ''I pirati spagnuoli melodramma in due atti'', [https://books.google.it/books?id=wVdX3BcL2kIC&dq=Gaetano%20Micci%2C%20%E2%80%8EEnrico%20Petrella%2C%20%E2%80%8EGiovanni%20Zoboli&hl=it&pg=PA26#v=onepage&q=spilapippa&f=false p. 26.]</ref> o '''Spilapippe.'''<ref>Citato in Melania G. Mazzucco, ''Vita'', tradotto da Virginia Jewiss, Picador, New York, [https://books.google.it/books?id=vpG8UpLKDgEC&lpg=PP1&dq=Melania%20G.%20Mazzucco%20a%20novel&hl=it&pg=PA153#v=onepage&q&f=false p. 153].</ref>
:''Sturapipa. Scovolino per pipa.''
::{{spiegazione|Persona molto magra e longilinea.}}
*'''Spogliampise.'''<ref>Citato in Giambattista Basile, ''The Tale of Tales'', Penguin Books, New York, [https://books.google.it/books?id=8jI6CQAAQBAJ&lpg=PP1&dq=The%20Tale%20of%20Tales&hl=it&pg=RA3-PA17#v=onepage&q&f=false p. 17]</ref>
:''"Spogliaimpiccati".''
::{{spiegazione|Uomo totalmente privo di scrupoli, avido, disonesto, ladro senza limite. Fino al punto di non esitare a spogliare anche gli impiccati, derubandoli dei loro abiti per rivenderli.}}
*'''Spuglià a ssan Giacchìno pe' vvestì a ssant'Antuóno.'''
:''Spogliare [[san Gioacchino]] per vestire sant'Antonio.''
::{{spiegazione|Danneggiare qualcuno per favorire altri.<ref name=Am79/>}}
*'''Spurtiglione<ref>Dalla forma obliqua ''vespertilione'' del latino: ''vespertilio'', pipistrello, con aferesi del ''ve''. {{cfr}} ''Rivista di filologia e di istruzione classica'', [https://archive.org/stream/rivistadifilolo32unkngoog#page/n111/mode/2up/search/vespertillus p. 94].</ref>.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 400.</ref>
:''Pipistrello, nottola.''
::{{spiegazione|Di chi ronzi attorno per sapere i fatti degli altri, Bracone, Fiutone.<ref>La spiegazione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 400.</ref> '''Fare lo sportiglione.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 360.</ref> (''Fà 'o spurtiglione'', fare il pipistrello): Ronzare spiando.<ref>La spiegazione è in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 360.</ref>}}
*'''Spustà c"a vocca.'''<ref name=tongue>Citato in Manlio Cortelazzo, ''I dialetti italiani. {{small|Storia, struttura, uso}}'', Utet, Torino, 2002, [https://books.google.it/books?id=ujJBAQAAIAAJ&q=spust%C3%A0+c%27a+vocca&dq=spust%C3%A0+c%27a+vocca&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjBqrX9uevqAhUCHHcKHTaYDO4Q6AEwAXoECAUQAg p. 647].</ref>
:''Spostare con la bocca.''
::{{spiegazione|Deviare dal corretto ed educato parlare. Parlare in modo offensivo, parlare in modo volgare e / o offensivo. Offendere. '''Nun spustà c<nowiki>'</nowiki>'a vocca''':<ref name=tongue /> non offendere, stai attento a come parli, bada a come parli.}}
*'''Squacquaracchiarse.'''<ref>Citato in Andreoli, '''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 401.</ref>
:''Sedere a gambe larghe, stare stravaccato.''
*'''Squaglia sole.'''<ref>Citato in Giovanni Canestrini, ''Fauna d' Italia'', parte III, ''Pesci'', Dottor Francesco Vallardi Tipografo-Editore, Milano, [https://books.google.it/books?id=kFH57vmdkjAC&dq=&pg=PA194#v=onepage&q&f=false p. 194].</ref>
::{{spiegazione|Anche Squagliasole o Pesce bannera (Pesce bandiera): Trachipterus Taenia (Trachittero Tenia)}}
*'''Stà a dduie dint<nowiki>'</nowiki>'o stesso gallenaro.'''<ref name=losdos>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 103.</ref>
:''Stare in due nello stesso pollaio.''
::{{spiegazione|Aver concorrenti in una impresa.<ref>La spiegazione è in ''C'era una volta Napoli'', p. 103.</ref>}}
*'''Stà' [[w:alleluja|alleluia]]!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 360.</ref>
:''Stare alleluia!''
::{{spiegazione|Essere completamente [[ubriachezza|ubriachi]], con grande gioia e allegria, come se si dispiegasse un canto di esultanza a Dio.}}
*'''Stà buono mpurpato.'''<ref>Citato in [[Eduardo Scarpetta]], ''Quinnece solde so cchiù assaje de semilia lire: {{small|ossia, Pulicenella e Sciosciammocca mbrogliate nfra no portafoglio ricco e n'auto pezzente.}}'', Pironti, Napoli, 1909, [https://books.google.it/books?hl=it&id=3Us-AAAAIAAJ&dq=mpurpato+denare&focus=searchwithinvolume&q=mpurpato+], p. 54.</ref>
:''È ben imbevuto, intriso.''
::{{spiegazione|'''E denare'', di soldi. ''Stà buono mpurpato 'e denare'' E ben "imbevuto", "intriso" di soldi: è pieno di soldi, ricchissimo, sesterziatissimo.}}
*'''Stà c' 'o còre int' ô zzùccaro.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 272.</ref>
:''Stare col cuore nello zucchero.''
::{{spiegazione|Essere al colmo della felicità, essere al settimo cielo.}}
*'''Stà comm'a na Pasca.'''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco '', p. 458.</ref>
:''Stare come una Pasqua.''
::{{spiegazione|Godere di ottima, florida salute.}}
*'''Stà' comm'a 'o diavulo e l'acqua santa.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Stare come il diavolo e l'acqua santa.''
::{{spiegazione|Non potersi assolutamente soffrire. Essere in forte ed insanabile contrasto.}}
*'''Sta' 'mbrugliato {{sic|comm'a}} nu sarto ch'ha pigliat' 'e mesure a nu scartellato e nun sape chiù {{sic|canòscere}} 'o quart' 'e nanze e chill' 'e reto.'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 49.</ref>
:''Essere confuso come un sarto che ha preso le misure ad un gobbo e non sa più riconoscere, distinguere il quarto anteriore (di davanti) e quello posteriore (di dietro).''
*'''Stà naso e vocca.'''<ref>Citato in ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA26#v=onepage&q&f=false p. 26.]</ref>
:''Stare naso e bocca.''
::{{spiegazione|Essere molto vicino.}}
*'''Stà niètto comm'a vacìle 'e varvièro.'''<ref name=toscodueseisei/>
:''Essere pulito come il bacile del barbiere''.
::{{spiegazione|Dare l'impressione di essere ricchi, ma in realtà non avere il becco di un quattrino. Si riferisce ad una bacinella che usavano i barbieri.}}
*'''Stà provvìsto comm'a lèpore 'e còda.'''<ref name=toscodueseisette>Citato in Tosco, p. 267.</ref>
:''Star provvisto come la lepre (è provvista) di coda''.
::{{spiegazione|Avere pochi peli a livello di barba.}}
*'''Sta schiaranno iuorno 'a Afragola.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 373.</ref>
:''Sta facendo giorno ad Afragola.''
::{{spiegazione|(detto per prendere in canzonatura, con ironia o con sarcasmo) Ma ancora non ti accorgi, possibile che non vedi che ormai è tardi, troppo tardi per fare questa cosa? (Ad Afragola il sole sorge più tardi di Napoli).}}
*'''Sta sempe c’ ’a capa ’a pazzia.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 383.</ref>
:Letteralmente: ''Sta sempre con la testa a gioco, a scherzo.''
::{{spiegazione|Ha sempre voglia di giocare, scherzare. È un buontempone, un giocherellone, un mattacchione.}}
*'''Stamm' tutt' sott' 'o cielo.'''<ref>Citato in Enrico Salvatori, ''Stamm' tutt' sott' 'o cielo. {{small|Appunti su una città cresciuta (follemente) tra due vulcani}}'', Reality Book, 2016, [https://books.google.it/books?id=VrAwvgAACAAJ&dq=Stamm%27+tutt%27+sott%27+%27o+cielo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjw_umK0pDiAhUOCuwKHWphBrAQ6AEIKDAA]</ref>
:''Stiamo tutti sotto il cielo.''
::{{spiegazione|Nessuno può considerarsi assoluto padrone della propria sorte rimessa com'è alla volontà di una Forza superiore. La condizione dell'uomo è e resta costitutivamente incerta, precaria e fragile.}}
*'''Stann’ cazz’ e cucchiar.'''<ref>Citato in ''[https://napolipiu.com/lo-sai-perche-si-dice-stann-cazz-e-cucchiar Napolipiù.com]'', 24 novembre 2015.</ref>
:''Stanno (sempre appaiati come) il secchio per la calcina e la cazzuola.''
::{{spiegazione|''Stanno cazza e cucchiara'': si dice di due due amici che formano un amalgama perfetto, che stanno insieme sempre, inseparabili.}}
*'''Statte buono.'''<ref>Citato in Pasquale Altavilla e Giacomo Marulli, ''L'appassionate de lo romanzo de zio Tom'', vol. V, Dalla tipografia de' Gemelli, Napoli, 1853, [https://books.google.it/books?id=19JuHyI565gC&dq=&pg=PA37#v=onepage&q&f=false].</ref>
::{{spiegazione|Arrivederci (congedandosi da una persona).}}
*'''Stateve buono.'''<ref>Citato in ''Commedie di Francesco Cerlone'', Vol. XVIII, Napoli, 1785, [https://books.google.it/books?id=cujF77dSxA0C&dq=&pg=PA82#v=onepage&q&f=false p. 72].</ref>
::{{spiegazione|Arrivederci (congedandosi da più persone, o da una persona con un più formale Voi di cortesia).}}
*'''Steveme scarze a chiaveche!'''<ref>Citato in Alessandro Siani, ''Troppo napoletano'', [https://books.google.it/books?id=3rK4CgAAQBAJ&lpg=PT84&dq=quant'%C3%A8%20bello%20parigge&hl=it&pg=PT85#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Eravamo a corto (scarsi) di mascalzoni (fogne)!''
::{{spiegazione|(Detto con ironia a persona che - non gradita, non aspettata - sopraggiunge) Benvenuto, ci mancavi solo tu!}}
*'''Stracciacannarone.'''<ref>Citato in Vincenzo Tenore e Giuseppe Antonio Pasquale, ''Compendio di botanica, {{small|Ordinato specialmente alla conoscenza delle piante utili più comuni}}'', Dr. V. Pasquale Editore, Napoli, 1870<sup>3</sup>, [https://books.google.it/books?id=v0-evzTCuE0C&dq=&pg=PA429#v=onepage&q&f=false, p. 429].</ref>
:''"Straccia-gola-ed-esofago".''
::{{spiegazione|[[w:Sonchus asper|Sonchus asper]] e [[w:Sonchus oleraceus|Sonchus oleraceus]].}}
*'''Strascina-facenne.'''<ref>Citato in ''Napoli dentro e... Napoli fuori'', Adriano Gallina Editore, Napoli, stampa 1990, p. 419.</ref> o '''Strascinafacènne.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 126.</ref>
:''"Trascinafaccende"''
::{{spiegazione|Chi su commissione di altre persone si interessa del disbrigo di pratiche legali, burocratiche, amministrative e simili. Faccendiere. Addetto alla segreteria di un avvocato. / In passato procacciatori di clienti per avvocati. Poveri e senza istruzione attendevano nell'atrio del tribunale qualche pastore della provincia di Campobasso o montanari dell'Abruzzo e, conducendoli in giro per le sale del Palazzo di Giustizia, li attiravano col miraggio dell'impunità<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 126.</ref>.}}
*'''Stregnere i panne ncuollo a uno.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 408.</ref>
:''Stringere i panni addosso ad una persona.''
::{{spiegazione|Incalzare qualcuno ragionando, metterlo alle strette.}}
*'''Streppone 'e ffescena.'''<ref>Citato in Vincenzio De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'',[https://books.google.it/books?id=HRK5Tw5COm0C&pg=P61 p. 61].</ref>
:''Sterpo di fescina.''<ref>Fescina: paniere di forma conica per la raccolta di fichi ed uva. Per la sua conformazione non può reggersi da solo ma deve essere appoggiato a qualcosa o sospeso. {{cfr}} ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 61, Napoli, Dalla Stamperia Reale, 1845.</ref>
::{{spiegazione|Uomo dal carattere molto debole.}}
*'''Stròppole pe' sprattichi' 'a lingua.'''<ref>Citato in Luigi Molinaro del Chiaro, ''Canti popolari raccolti in Napoli. {{small|Con varianti e confronti nei varii dialetti}}'', Libreria Antiquaria Luigi Lubrano, Napoli, [1916]<sup>2</sup>, [https://archive.org/details/cantipopolarirac00moliuoft/page/18/mode/2up p. 19].</ref>
:''Sciocchezze, bagattelle per impratichire, esercitare, addestrare la lingua.''
::{{spiegazione|Gli scioglilingua.}}
*'''Strucchiomacchio.'''<ref>Citato in Renato De Falco, ''Alfabeto napoletano'', [https://books.google.it/books?hl=it&id=FKYdAQAAIAAJ&dq=sturcio+masculo&focus=searchwithinvolume&q=coloritissimo p. 453].</ref>
::{{spiegazione|Bevanda particolarmente gustosa e piacevole.}}
*'''Strùmmolo scacato.'''<ref name=trtt>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 13.</ref>
:''Letteralmente: trottola isterilita.''
::{{spiegazione|Trottola che per un lancio errato o perché difettosa ruotava male, arrestandosi piegata di lato dopo pochi giri (si diceva, in tal caso che: '''{{NDR|'o}} strummolo scacava'''<ref name=trtt/>, paragonandola ad una gallina che, isterilita, cessava di deporre uova<ref name=strobylos>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 13.</ref>. '''Seta'''<ref name=trtt/>era invece detta la trottola dalla perfetta, morbida, blanda rotazione di durata superiore a tutte le altre.<ref name=strobylos/>}}
*'''Strunzià.'''<ref>Citato in ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'', [https://books.google.it/books?id=KYSUBgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA24#v=onepage&q&f=false p. 24]</ref>
::{{spiegazione|Prendere in giro, ingannare, buggerare.}}
*''''Stu ventariello ca a tte t'arrecrea, a mme me va 'nculo!'''<ref>Citato in ''Comme se penza a Nnapule'', p. 403.</ref>
:''Questo venticello, questa brezzolina, questo gentil zefiretto che tanto ti fa godere, a me, invece, va lì... dove non batte il sole!''
::{{spiegazione|Una vaga e soave auretta, eppure... refrigerio e sollievo per uno, malanni assicurati per l'altro. La medesima situazione può essere per alcuni gradevole e vantaggiosa, per altri un danno e un tormento.}}
*'''Stuort o muort.'''<ref>Citato in Autori Vari, ''La giusta parte'', a cura di Massimo Gelardi, Caracò, 2012, [https://books.google.it/books?id=62BZAwAAQBAJ&lpg=PT19&dq=stuort%20o%20muort&hl=it&pg=PT19#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-97567-02-8</ref>
:''Storto o morto.''
::{{spiegazione|Bene o male; lo si voglia o meno.}}
*'''Subbrettià.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 64.</ref>
:''Sorbettare.''
::{{spiegazione|Darci dentro spesso e di gusto a consumare, essendone particolarmente golosi, sorbetti.}}
*'''Sudà gnostra.'''<ref>Citato in Nicola Vottiero, ''Lo specchio della cevertà'', Nne la Stamparia de Giuseppe Maria Porciello, Napoli, 1789, [https://books.google.it/books?id=qJzFALBLBLIC&dq=sud%C3%A0%20gnostra&hl=it&pg=PA44#v=onepage&q&f=false p. 44.]</ref>
:''Sudare inchiostro''
::{{spiegazione|Spremersi le meningi, stillarsi il cervello, sottoporsi ad un faticoso lavoro mentale.}}
*'''Sunare<ref>In forma corrente: Sunà'</ref> u pianefforte.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 298.</ref>
:''Suonare il pianoforte.''
::{{spiegazione|Rubare (scioltezza di mano, vellutata leggerezza, impalpabile tocco da virtuoso del pianoforte, nell'esecuzione dell'atto criminoso, messe in piena, icastica evidenza nella locuzione).}}
*'''Sunnarse 'o tramme elettrico.'''<ref>Citato in Mimmo Carratelli, ''Slogan salotti divette'', in ''la Repubblica.it'' Archivio del 07. 04. 2008.</ref>
:''Sognarsi il tram elettrico.''
::{{spiegazione|Illudersi di poter conseguire un obiettivo fuori portata. Desiderare l'irrealizzabile, l'impossibile. All'epoca in cui si diffuse questa espressione la trazione a cavallo era la sola disponibile per i trasporti pubblici.}}
*'''Surco commoglia surco.'''<ref>Citato in D'ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 369.</ref>
:''[[debito|Solco]] copre solco.''
::{{spiegazione|Un debito grosso più grande ne copre uno vecchio.<ref>Spiegazione in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 369.</ref>}}
*'''{{NDR|'O}} [[w:Susamielli|Susamiéllo]].'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 52.</ref>
::{{spiegazione|Dolce natalizio a forma di esse a stampatello, si preparava già nell'antica Atene con sesamo, miele ed altri ingredienti. Fu importato a Napoli dagli Ateniesi circa venticinque secoli fa. ''Susamiello'' è anche detta una persona magra e di bassa statura.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 52.</ref>}}
==T==
*'''T'a fai cull'ova, 'a trippa.'''<ref>Citato in [[Luciano De Crescenzo]], ''Ti porterà fortuna. Guida insolita di Napoli'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=GHNdBAAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Ti%20porter%C3%A0%20fortuna&hl=it&pg=PT110#v=onepage&q&f=false p. 110].</ref>
:''Te la cucini con le uova la trippa.''
::{{spiegazione|Queste frattaglie, in sé non appetibili, te le prepari con le uova per rendertele più gustose. Vale a dire: ora datti da fare e trova il modo di tirati fuori da questa situazione difficile, ingrata, rischiosa, negativa in cui sei andato a ficcarti.}}
*'''T'aggio canusciuta, 'mbrellino 'e seta mia.'''<ref name=πόρνη/>
:''Ti ho conosciuta, parasole di seta mio.''
::{{spiegazione|''Mbrellino 'e seta'': "passeggiatrice", "cortigiana". Quindi: ora so che non mi sei fedele, non mi inganni più, vedo bene chi sei veramente.}}
*'''T'hê a fà benedicere da nu prevete ricchione<ref>Occorre tener presente che questo termine reca in sé l'impronta di una concezione svalutativa dell'omosessualità molto diffusa in passato ed ha pertanto una connotazione fortemente offensiva. Di conseguenza, non può e non deve essere mai impiegato, in un normale contesto comunicativo, per riferirsi in modo neutro all'omosessualità.</ref>.<ref>Citato in Aurelio Fierro, ''Grammatica della lingua napoletana'' Rusconi Libri, 1989, [https://books.google.it/books?hl=it&id=UAldAAAAMAAJ&dq=benedicere+%27a+%27nu+prevete+ricchione&focus=searchwithinvolume&q=+prevete+ricchione p. 140].</ref>'''
:''Devi farti benedire da un prete pederasta.''
::{{spiegazione|Sei talmente sfortunato, tutto ti va così male, che hai bisogno di farti impartire una benedizione, e una benedizione particolarmente efficace.}}
*'''T'hê 'a sèntere 'na messa a panza all'aria.'''<ref>Citato in ''Mannaggia Bubbà'', p. 138.</ref>
:''Devi sentirti una messa a pancia all'aria.''
::{{spiegazione|Si augura allo sventurato di presenziare ad una messa - l'ultima - in posizione orizzontale, con il ventre rivolto al soffitto del luogo di culto; vale a dire composto in rigido decubito supino all'interno di una cassa realizzata all'uopo per la solenne occasione.}}
*'''{{NDR|'O}} Tagliere.'''<ref name=codex/>
:''Nella parlesia:''<ref name=spikkesia/>''il violino.''
*'''Tanno tanno.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo, 1867'', [https://books.google.it/books?id=DVdgeO_gTcUC&dq=sciucquaglie&hl=it&pg=PT462#v=onepage&q&f=false]</ref>
::{{spiegazione|Immediatamente.}}
*'''Tanno pe tanno.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, p. 507.</ref>
::{{spiegazione|All'istante, lì per lì.}}
*'''Tant'anne dint'ê saittelle... e quando addiviente zoccola!?'''<ref>Citato in Luciano Passariello, ''[http://www.ilmessaggioteano.net/tantanne-dinte-saittelle-e-quanno-addiviente-zoccola/ Tant'anne dint'ê saittelle... e quando addiviente zoccola!?]'', ''ilmessaggioteano.net'', 22 settembre 2012.</ref>
:''(Bazzichi da) tanti anni nelle fogne... e quando diventerai ratto!?''
::{{spiegazione|È una critica dell'inettitudine, della negligenza: sono tanti anni che fai pratica, che ascolti questi insegnamenti, ma quando ti deciderai ad imparare, a mettere in pratica quello che ti è stato insegnato?!}}
*'''Tanto te vengo appriesso, fino a che te coglio: duorme,''' patella''', ca rancio veglia.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 432.</ref>
:''Ti sto alle costole (ti vengo dietro tanto), ti tallono tanto finché ti prendo: dormi, [[Patella (zoologia)|patella]], che granchio veglia.''
::{{spiegazione|Dormi pure fra due guanciali, pensa pure di averla fatta franca; ma ti illudi, ti sto incollato e prima o poi faremo i conti.}}
*'''Tarantella.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto,'', 1863, p. 154.</ref>
::{{spiegazione|Situazione complicata, intricata, difficile e, in fondo, poco seria. Si potrebbe per esempio dire a chi si costringe o ci costringe all'ennesima tribolazione da idioti per ovviare alle conseguenze intricate di un problema in sé stupido o facilmente evitabile: ''E chesta è n'ata tarantella!'' E questa è ancora un'altra complicazione idiota! (Fai più attenzione! È ormai ora di darsi una regolata!)}}
*'''Te faccio correre pé Vicenzone.'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano, {{small|Manualetto per tutti}}'', Colonnese Editore, Napoli, 1997, p. 79.</ref>
:''Ti faccio correre per [[Besançon]].<ref>I titoli di credito da riscuotere obbligatoriamente ed indilazionabilmente venivano in gran parte inoltrati a Besançon. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 79.</ref>''
::{{spiegazione|Vedrai quel che ti farò passare...: ti insegno io a comportarti correttamente.}}
*'''Te manno 'e Pellegrini!'''<ref>Citato in ''Ariel'', vol. XVII, Edizioni 2-3, Bulzoni, Roma, 2002, p. 251, [https://books.google.it/books?hl=it&id=kQ4qAQAAIAAJ&dq=Te+manno+e+Pellerini&focus=searchwithinvolume&q=manno+Pellerini]</ref>
:''Ti mando all'Ospedale Pellegrini!''
::{{spiegazione|Te le suono di santa ragione!}}
*'''Te mardíco a zizze storte!'''<ref>Citato in Luciano Galassi, ''Mannaggia Bubbà, {{small|interiezioni, imprecazioni e invettive napoletane}}'', Kairos Edizioni, Napoli, 2012, p. 116. ISBN 978-88-98029-03-7</ref> '''Te mmardico a zizze storte.'''<ref>Citato in ''Lo corzaro, {{small|commeddia pe mmuseca da rappresentarese a lo Teatro nuovo ncoppa Toleto St'Autunno de st'Anno 1726}}'', Agnolo Vocola, Napoli, [https://books.google.it/books?id=aMjACy5Ui7kC&dq=Lo%20corzaro%20commeddia&hl=it&pg=PA25#v=onepage&q&f=false p. 25].</ref>
:''Ti maledico a mammelle storte!'' (quasi a volerle immaginariamente ripiegare per rinnegarle.<ref name=tescanosco>{{cfr}} ''Mannaggia Bubbà'', p. 116.</ref>)
::{{spiegazione|Un figlio o una figlia che con la sua condotta aveva dato alla madre un forte dispiacere poteva essere colpito da questa maledizione, la più grave che una madre potesse pronunciare.<ref name=tescanosco/>}}
*'''Te pare sempe che 'o culo t'arrobba 'a cammisa.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano'', p. 89.</ref>
:''Ti sembra sempre che il sedere ti rubi la camicia.''
::Sei veramente gretto, micragnoso, sordidamente avaro.
*'''Te pozza piglià Patano.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 285.</ref>
:''Ti possa prendere Patano.''<ref>Patano è il cognome di un famoso [[W:|monatto]] del XVIII° secolo. {{cfr}} Andreoli, p. 285.</ref>
::{{spiegazione|Imprecazione: Che ti colga la peste. Che tu possa morire.}}
*'''Te saccio piro.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1962, anno III, parlata 359, 29 dicembre 1962, p. 1436.</ref>
:''Ti so pero.''
::{{spiegazione|Eri pero nel mio orto, non davi frutti e sei stato abbattuto. Ora che sei una statua sacra faresti miracoli? So fin troppo bene chi sei: proprio a me vorresti darla a bere?}}
*'''Te tengo appiso all'urdemo buttone d' 'a vrachetta.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 392.</ref>
:''Ti tengo appeso all'ultimo bottone della [[pantaloni|patta]].''
::{{spiegazione|Per me sei l'ultima persona al mondo.<ref>La spiegazione è in ''I Proverbi di Napoli'', p. 392.</ref>}}
*'''Te tengo stampato 'ncuorpo!'''<ref>Citato in Mario Santanelli, ''Uscita di emergenza, {{small|Beati i senzatetto perché vedranno il cielo}}'', presentazione di Nello Mascia, Alfredo Guida Editore, Napoli, 1999. ISBN 88-7188-305-5, [https://books.google.it/books?id=76Pa8UgPMCkC&lpg=PP1&dq=Manlio%20Santanelli&hl=it&pg=PA44#v=onepage&q&f=false p.44]</ref>
:''Tenere stampato, come impresso nel proprio corpo.''
::{{Spiegazione|Conoscere alla perfezione una persona o una cosa. "So perfettamente che tipo di persona sei, non puoi nasconderti, non me la dai a bere, non abbocco!"}}
*'''Te veco, e te chiagno.'''<ref>Citato in ''Il licantropo volgarmente detto lupo menaro con Pulcinella bersaglio d'un morto, rivale dell'eco, e spaventato dalle larve nella tomba d'un militare'', Napoli, 1840, [https://books.google.it/books?id=QkpD_ObGJRMC&dq=veco%20e%20chiagno&hl=it&pg=PA36#v=onepage&q&f=false p. 36.]</ref>
:''Ti vedo e ti piango.''
::{{spiegazione|Sento compassione per te, temo per quel che sarà di te.}}
*'''Ten 'o core int'o zucchero.'''<ref>Citato in Amabile Giusti, ''La donna perfetta'', Mondadori, [https://books.google.it/books?id=LGBvBgAAQBAJ&lpg=PT70&dq=%E2%80%98o%20core%20d'int'%20o%20zucchero&hl=it&pg=PT70#v=onepage&q&f=false p. 70]</ref>
:''Ha il cuore nello zucchero.''
::{{spiegazione|Tené 'o core int'o zucchero: Essere al culmine, nel pieno della gioia, della felicità. Essere al settimo cielo.}}
*'''Tené 'a capa fresca.'''<ref>Citato in ''Manuale di napoletanità'', [https://books.google.it/books?id=aKqXGBrfvZoC&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PA10&dq=&pg=PA10#v=onepage&q&f=false p. 10].</ref>
:''Avere la testa fresca.''
::{{spiegazione|''Tené 'a capa fresca'': essere del tutto spensierati perché sollevati da ogni problema materiale o per innata disposizione d'animo. Al sempre lieto, fortunato possessore di simile "capa" – che in mancanza di più gravi pensieri si trastulla in piena delizia nelle più futili bagattelle – si può ben dire, rivolgendogli un complimento ironico: ''Biato a tte ca tiene 'a capa fresca, i' tengo 'e lappese a quadriglié ca m'abballano pe' ccapa.'': Beato te che non hai nulla di cui preoccuparti, io sono angustiato e tormentato da mille preoccupazioni che si agitano nella testa.}}
*'''Tene' 'a capa sulo pe' spàrtere 'e recchie.'''<ref name=nose/>
:''Avere la testa solo per separare le orecchie.''
::{{spiegazione|Non avere cervello, essere completamente stupidi.}}
*'''Tené 'a cazzimma d'<nowiki>'</nowiki>e papere australiane.'''<ref>Citato da Raffaele Bracale, in [http://guide.supereva.it/campania_i/interventi/2010/05/che-cosa-e-la-cazzimma Che cosa e' la "cazzimma"?], ''guide. supereva.it''</ref>
:''Avere la [[cazzimma]] delle papere australiane.''
::{{spiegazione|Avere la cazzimma. Il riferimento alle papere australiane è solo un'aggiunta divertente senza significato.}}
*'''{{sic|Tenè}} 'a grazia d' 'o miedeco.'''<ref name=Aesculapius />
:''Avere le buone maniere del medico.''
::{{Spiegazione|Non averne affatto.}}
*'''Tene' 'a neva 'int' 'a sacca.'''<ref name=nose/>
:''Avere la neve in tasca.''
::{{spiegazione|Avere fretta.}}
*'''Tène 'a panza azzeccata cu' 'e rine.'''<ref name=glue>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 34</ref>
:''Ha la pancia incollata ai reni.''
::{{spiegazione|Ḕ dimagrito. Impiegato anche come iperbole.}}
*'''''Tené 'a panza a 'o sole.'''''<ref name=sunbelly>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 650.</ref>
:''Tenere la pancia al sole.''
::{{spiegazione|Rimedio cui si ricorreva in passato per resistere ai crampi della fame.<ref name=bellysun>{{cfr}}''Napoli, punto e basta?'', p. 650.</ref>}}
*'''Tene 'a parola superchia.'''<ref>Citato in Ledgeway, p. 539.</ref>
:''Ha la parola soverchia, superflua.''
::{{spiegazione|Si dice di chi parla senza misura, logorroicamente, di chi in modo saccente vuole a tutti i costi, con argomenti futili, inconsistenti prevaricare, dire un'ultima parola – una parola superflua perché insulsa – in ogni discussione.}}
*'''Tene 'a saraca 'int' 'a sacca.'''<ref>Citato in Mauro Montacchiesi, ''Humanae Historiae'', Aletti Editore, [https://books.google.it/books?id=PWdWAwAAQBAJ&lpg=PT280&dq=saraca%20sacca&hl=it&pg=PT280#v=onepage&q&f=false p. 280].</ref>
:''Ha l'[[aringa]] in tasca.''
::{{spiegazione|Nasconde qualcosa, non la dice tutta.<ref>Spiegazione in ''Humanae Historiae'', p.280.</ref> ''Tené 'a saraca 'int' 'a sacca'', avere l'aringa in tasca: Essere irrequieti, aver fretta, manifestare inquietudine, impazienza come se si avesse in tasca una maleodorante aringa di cui ci si debba disfare al più presto; in realtà perché si nasconde un incofessabile segreto.}}
*'''Tene 'a terócciola 'mmocca.'''<ref>Citato in Viviani, ''Teatro'', II, p. 97.</ref>
:''Ha la carrucola in bocca.''
::{{spiegazione|Quando parla ricorda la scia sonora stridula e monotona che accompagna il ruotare della carrucola azionata dalla fune: chiacchiera ininterrottamente con una monotona, fastidiosa logorrea.}}
*'''Tené 'a zeppola mmocca.'''<ref>Citato in Erwin e Fedele, ''Dictionary: English-Neapolitan; Neapolitan-English'' p. 143.</ref>
:''Avere la zeppola in bocca.''
::{{spiegazione|Balbettare.}}
*'''Tene cchiù corna ca<ref>Cà, refuso, nella fonte.</ref>‘nu cato ’e maruzze.'''<ref>Citato in Isa Rampone Chinni e Tina Palumbo De Gregorio, ''La farmacia di Dio'', Rogiosi Editore, [https://books.google.it/books?id=HC-pCwAAQBAJ&lpg=PA16&dq=&pg=PA16#v=onepage&q&f=false p.16].</ref>
:''Ha più corna di un secchio (pieno) di lumache.''
::{{spiegazione|È vittima di una moglie inappagabile, non univira e assai trasgressiva che si concede, con libera spregiudicatezza, varie, frequenti, abbondanti, cospicue, copiosissime, innumerevoli eccezioni al ferreo, (forse un po' plumbeo), obbligo di osservanza della fedeltà coniugale.}}
*'''Tené' chiuóve<ref>Avere chiodi.</ref> a balùffe.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 100.</ref>
::{{spiegazione|Avere soldi a iosa, essere ricchissimo.}}
*'''Tene' 'e làppese a quadriglié<ref>Dal latino: ''Lapis quadrellatus'': opera muraria costituito dalla sovrapposizione alternata di piccolissimi quadrati di pietra. Questo particolare procedimento costruttivo, di grande precisione, richiedeva l'attenzione ed la concentrazione assolute – ciò che comportava una forte tensione – dell'esecutore. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 65.</ref>.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 385.</ref>
:''Avere molti assilli, [[preoccupazione|preoccupazioni]]; essere sovrappensiero; avere un diavolo per capello.''
*'''Tené 'e pànne a chi và a natàre.'''<ref name=duesetteotto/>
:''Custodire gli abiti di chi va a nuotare''.
::{{spiegazione|Essere accidiosi e non sforzarsi neppure di aiutare un amico in difficoltà. Antico detto già attestato nel XVII secolo.<ref>{{cfr}} Francesco Gizzio, ''L'Atlante del Cielo'', scena IX in ''L'echo armoniosa delle sfere celesti'', parte prima, Napoli, per il De Bonis stampatore arcivescovale, 1693, [https://books.google.it/books?id=x3WkI0Y6eIQC&pg=PA159 p. 159].</ref>}}
*'''Tene' 'e recchie 'e pulicane<ref>Dal latino ''Publicanus'', pubblicano. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 63.</ref>.'''<ref>Citato e spiegato in ''Del parlar napoletano'', p. 63.</ref>
:''Avere le orecchie del [[w:pubblicano|pubblicano]].''
::{{spiegazione|Avere un udito finissimo. Avere una capacità finissima di captare i minimi segnali, anche non sonori.}}
*'''Tène folla Pintauro!'''<ref>Citato in Luigi Cremona, ''L'Italia dei dolci'', Repertori Touring, n.1 anno 2004, Touring Editore, Milano, [https://books.google.it/books?id=qeHoUKfogVgC&lpg=PP1&dq=L'Italia%20dei%20dolci&hl=it&pg=PA128#v=onepage&q&f=false p. 128.]</ref>
:''C'è folla da Pintauro''<ref>Storica pasticceria napoletana.</ref>'' !''
::{{spiegazione|Si dice — talvolta con ironia — di persona con molti corteggiatori o di negozi o studi con molta clientela.}}
*'''Tene' l'arteteca.'''<ref>''Citato in Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA26#v=onepage&q&f=false p. 26.]</ref>
::{{spiegazione|Essere perennemente irrequieti, inquieti. Essere sempre in movimento, non riuscire a star fermi.}}
*'''Tenè-mente.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 360.</ref>
:'' ''Tené mente'': avere mente.''
::{{spiegazione|Guardare, osservare. Fare attenzione. ''Tiene mente!'' Guarda, osserva, fai attenzione!}}
*'''Tene na cimma de<ref name=epsilon/>scirocco.''' o '''Sta cu na cimma de<ref name=epsilon/>scirocco.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1862, [https://books.google.it/books?id=MC7l6SgIRpUC&dq=&pg=PA754#v=onepage&q&f=false p. 754]</ref>
:''Ha un "lembo" , un "orlo" superiore , una cima di scirocco. O: Stare con una sommità, una cima di scirocco''
::{{spiegazione|È nervoso, irascibile.}}
*'''Tenè 'ncuorpo.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', 1867, anno II n. 171 del 23. 12. 1867, p. 2.</ref>
:'' ''Tené 'ncuorpo.'' Tenere in corpo.''
::{{spiegazione|Tenere ben chiuso in se stessi. Tenere segreto.}}
*'''Tené' 'nfrisco.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Tenere in fresco.''
::{{spiegazione|Tenere di riserva.}}
*'''Tene 'o mariuolo 'ncuorpo.'''<ref>Citato in Vladimiro Bottone, ''Il giardino degli inglesi'', Neri Pozza, Vicenza, 2017, [https://books.google.it/books?id=Lk26DgAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Vladimiro%20Bottone&hl=it&pg=PT49#v=onepage&q&f=false] ISBN 978-88-545-1510-9</ref>
:''Ha il ladro in corpo.''
::{{spiegazione|''Tené 'o mariuolo 'ncuorpo'': nascondere un segreto inconfessabile.}}
*'''Tène 'o mmale 'e ndindò: a isso lle vène e a me no.'''<ref>Citato in ''Rotondo'', p. 389.</ref>
:''Ha il male di dindò: a lui gli viene e a me no.''
::{{spiegazione|Il male – perfettamente immaginario e strategico – di dindò è il male da cui è colto indefettibilmente lo scansafatiche quando si concretizza il pericolo di dover lavorare o di doversi sobbarcare una lavoro non gradito.}}
*'''Tene' 'o vacile d'oro pe' ce jettà 'o sanghe rinto.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 390.</ref>
:''Avere la bacinella d'oro per buttarci dentro il sangue.''<ref>''O quanta vote, o quantane | aie lo vacile d'oro, | e nce spute lo sango.'' O quante e quante volte hai la bacinella d'oro e ci sputi sangue. (Le Muse napolitane, egloga VIII, pp. 334-335)</ref>
::{{spiegazione|Essere ricchi ma completamente infelici.}}
*'''Tenere<ref name=Θ>In forma corrente: Tené.</ref>'a vocca ca pazzeja cu i recchie.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 460.</ref>
:''Avere la bocca che gioca con le orecchie.''
::{{spiegazione|''Tené 'a vocca ca pazzea cu 'e recchie''. Avere la bocca larghissima.}}
*'''Tenere<ref name=Θ/>'e rennete spase a u sole.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 329.</ref>
:''Avere le rendite sparse al sole.''
::{{spiegazione|''Tene' 'e rennete spase 'o sole.'' Essere ricchissimo.}}
*'''Tenere<ref name=Θ/> na feleppina<ref>Feleppina: vento boreale secco, fame da lupi. {{cfr}} De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', vol. I, p. 57.</ref>'ncuorpo.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', vol. I, p. 57.</ref>
:''Avere in corpo una fame da lupi.''
*'''Tengo nu brutto police int' 'a recchia.'''<ref>Da Raffaele Viviani, ''Tuledo 'e notte'', citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 692.</ref>
:''Ho una brutta pulce nell'orecchio.''
::{{spiegazione|(''Tene' no brutto pollice int' 'a recchia''. Avere nella testa un cattivo pensiero che frulla) Mi frulla per il capo un pessimo pensiero<ref>La spiegazione è di Artieri in ''Napoli, punto e basta?'', p. 692.</ref>.}}
*'''Tiempo bafuogno.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano'', p. 79.</ref>
:''Tempo favonio.''
::{{spiegazione|Afa.}}
*'''Tiene mmano.'''<ref>In ''Viviani'', III, p. 197.</ref>
:''Tieni in mano.''
::{{spiegazione|Aspetta.}}
*'''Tiene 'nu culo quant'e Porta Capuana<ref>Per Porta Capuana si consulti [[w:Porta Capuana|voce su ''Wikipedia'']]</ref>.'''<ref>Citato in Alessio Strazzullo, ''I tesori nascosti di Napoli'', Newton Compton Editori, Roma, 2011, [https://books.google.it/books?id=ksS8DAAAQBAJ&lpg=PT80&dq=Tiene%20'nu%20culo%20quant'e%20Porta%20Capuana&hl=it&pg=PT80#v=onepage&q=Tiene%20'nu%20culo%20quant'e%20Porta%20Capuana&f=false] ISBN 978-88-541-9823-4</ref>
::{{spiegazione|Hai una [[fortuna]] incredibile.}}
*'''Tieneme ca te tengo.'''<ref>Citato in [[Basilio Puoti]], ''Vocabolario domestico napoletano e toscano compilato nello studio di Basilio Puoti'', Napoli, Stamperia Del Vaglio, 1850<sup>2</sup>,[https://books.google.it/books?id=LxsTPCnq-qsC&dq=Tieneme%20ca%20te%20tengo.&hl=it&pg=PA466#v=onepage&q=Tieneme%20ca%20te%20tengo.&f=false p. 446.]</ref>
:''Tienimi che ti tengo.''
::{{spiegazione|Dicesi Stare una cosa tieneme ca te tengo di cosa che tentenni, barcolli, stia male in piedi o accenni di cadere.}}
:oppure
::{{spiegazione|Abbiamo bisogno l'uno dell'altra.}}
:::'''''[[w:Simul stabunt|Simul stabunt vel simul cadent]]'''''. ([[Proverbi latini]])
*'''Tinco tinco.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', 1867, anno 2, . 8, 19-01-1867, p. 2.</ref>
::{{spiegazione|Veloce veloce, lesto lesto. "''E tu te ne sì benuto tinco tinco , co lu sòleto buongiorno, co lu sòleto pizzo a riso, co li sòlete coppetielle appizzate arreto, e la padiata de vitella a lu pizzo de la cammisa.<br>Vattè Carnevà, fallo pe ll'arma de tutte i muorte tuoje, tornatenne da dò si benuto.''<ref>Da ''Lu Trovatore, Giornale-Spassatiempo'', 1867, anno 2, . 8, 19-01-1867, p. 2.</ref>" E tu te ne sei venuto lesto lesto, col solito buongiorno, col solito sorrisetto, con i soliti coppetti attaccati dietro e le interiora di vitella sul pizzo della camicia. Vattene, Carnevale, fallo per l'anima di tutti i tuoi defunti, tornatene da dove sei venuto.}}
*'''Tirà 'a carretta.'''<ref>Da [[Giovanni Capurro]], ''Tatonno 'e Quagliarella'', citato in Renato De Falco, ''Alfabeto napoletano'', p. [https://books.google.it/books?hl=it&id=FKYdAQAAIAAJ&dq=tir%C3%A0+%27a+carretta&focus=searchwithinvolume&q=+carretta 511].</ref>
:''Tirare il carretto.''
:{{spiegazione|Lavorare duramente, sgobbare. Lavorare duramente per provvedere alle necessità della famiglia. "''Che brutta cosa ch'è a tirà 'a carretta quanno nisciuna mano votta 'a rota''". ''Com'è brutto tirare il carretto, quando nessuna mano spinge la ruota (se sei solo e nessuno ti aiuta.''<ref>Da Giovanni Capurro, ''Tatonno 'e Quagliarella'', citato in ''Alfabeto napoletano'', p. 511.</ref>}}
*'''Tiracazune''' o '''Tirante.'''<ref>Citato in ''Per moda di dire'', p. 19.</ref>
:''Tirapantaloni o tiranti: bretelle.''
*'''Tirate 'e renza.'''<ref>Citato in ''Poesie napoletane'', p. 397.</ref>
:{{spiegazione|Togliti di torno!}}
*'''Tirato a zuco''' o '''Tirato a zuco 'e caramella.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 78.</ref>
:''Tirato a succo'' o '''Tirato a succo di caramella.'''
::{{spiegazione|Lindo e azzimato, curatissimo, elegantissimo, in grande spolvero, tirato a lucido (fino all'eccesso).}}
*'''Tirrepetirro.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 431</ref>
::{{spiegazione|Voglia di far chiasso, confusione. '''Tirepetirre.'''<ref name=carob/>: convulsioni.}}
*'''Titillo.'''<ref name=carob/> o '''Tetillo.'''<ref name=borac>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 428.</ref> '''Titella.'''<ref name=carob/> o '''Tetella.'''<ref name=borac/>
::{{spiegazione|Modo fanciullesco di denotare il pollo<ref>La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 428.</ref>. Vezzeggiativo per denotare un bambino, una bambina o un animale piccolo e grazioso.}}
*'''Tito'''' o '''Titò.'''<ref>Citato in ''Del parlar napoletano'', p. 77.</ref>
::{{spiegazione|Appellativo con cui ci si rivolge, con irrisione, a chi ha un comportamento strano, incomprensibile, altezzoso, sprezzante.<ref>Con uno sprezzante ''Dis-donc'', compreso come un indecifrabile ''Titò'', si rivolgevano ai napoletani i soldati della guarnigione svizzera presente a Napoli nei primi anni dell'800. {{cfr}} ''Del parlar napoletano'', p. 77.</ref> /"''Oj Titò!''": Ehi, "Titò!" (già di per sé eloquente...) (Ma anche, esplicitamente: "''Oj Titò, ma chi te cride d'essere!''", "''ma che faje!''", ''ma che t'hê chiavato 'ncapa!'': Ehi, "Titò", ma chi credi di essere! ma che fai! ma cosa ti sei messo in testa! E così via...)}}
*'''Tomo tomo.'''<ref>Citato in ''Tuttototò'', p. 32.</ref>
:''Serio serio, senza scomporsi.''<ref>Significato in ''TuttoTotò'', p. 32.</ref>
*'''Tor'<nowiki>'</nowiki>e Crisciénzo e Totonno â Port'<nowiki>'</nowiki>e Massa.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Proverbi e modi di dire napoletani'', p. 161.</ref>
:''Salvatore di Crescenzo e Antonio della Porta di Massa.''
::{{spiegazione|Due inconciliabili, acerrimi nemici. Salvatore di Crescenzo ed Antonio Lubrano, detto della Porta di Massa<ref>Fra Via Mezzocannone e la Marina.</ref>dal nome del luogo d'origine, capi della camorra e nemici irriducibili, operarono subito dopo l'Unità d'Italia.}}
*'''Tra mastu' Francisco e 'o bancariello nun se sape chi ha fatte rummore.'''<ref>Citato in Gennaro Matino, ''Angelo per un giorno'', Feltrinelli, Milano, 2006, [https://books.google.it/books?id=9hTp5xD4N-EC&lpg=PA27&ots=OsGg6TslnC&dq=it&pg=PA27#v=onepage&q&f=false 27]. ISBN 88-07-84066-9</ref>
:''Tra mastro Francesco ed il desco<ref>'''O bancariello'': Il desco da ciabattino.</ref>non si sa chi dei due ha fatto rumore...''
::{{spiegazione|Qui si gioca a scaricabarile, ognuno elude le proprie responsabilità.}}
*'''Trave 'e sapone.'''<ref name=fuscello>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 63.</ref>
:''Trave di sapone.''
::{{spiegazione|Albero della cuccagna.}}
*'''Trica e venga buono.'''<ref>Citato in ''Tradizioni ed usi nella Penisola sorrentina'', p. 113.</ref>
:''Ritardi e venga bene.''
::{{spiegazione|Non importa quanto tempo ci vuole, purché il risultato sia buono.}}
*'''Tricchitracche, tanto a parte!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, ''Proverbi napoletani'', p. 83.</ref>
:''Tric trac, un tanto per (ciascuna) parte!''
::{{spiegazione|Il pagamento "alla romana": ciascuno paga per la propria parte.}}
*'''Trosce e mosce.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 437.</ref>
::{{spiegazione|Dicesi dei denari allorché sono pagati in contanti, L'uno sull'atro, Sonanti e ballanti.<ref>La definizione è in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 437.</ref>}}
*'''Truvà 'a pèzza a cculóre.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA432#v=onepage&q&f=false p. 432.]</ref>
:''Trovare la pezza (toppa) a colori.''
::{{spiegazione|Trovare la scusa adatta.<ref>La spiegazione è in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 432.</ref>Mascherare abilmente, escogitare ingegnosamente un rimedio ad un errore o ad una situazione incresciosa, insostenibile.}}
*'''Truvà 'o vangèlo vutàto.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', p. 261.</ref>
:''Trovare il vangelo girato.''
::{{spiegazione|Arrivare troppo tardi, a cose ormai fatte.}}
*'''Truvare'''<ref>In forma corrente: Truvà.</ref>''' a forma d'a scarpa soja.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 168.</ref>
:''Trovare la forma della propria scarpa.''
::{{spiegazione|''Aje truvato 'a forma d'a scarpa toja'': hai trovato pane per i tuoi denti.}}
*'''Ttuppetià.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', 1864, p. 439.</ref>
:''Bussare, picchiare; in senso figurato: ''coire''<ref>Per questo traslato {{cfr}} Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 396.</ref>''.
*'''Tu ch'accucchie?'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 8.</ref>
:''Tu che accoppi, cosa metti insieme?''
::{{spiegazione|''Ma che staje accucchianno?'' Ma che stai dicendo, che razza di ragionamenti (sconclusionati) fai?.}}
*'''Tu me scippe 'e paccari 'a mano.'''<ref>Citato in Patrizia Mintz, ''Veritas'', Piemme, 2010, [https://books.google.it/books?id=mialvSCnCysC&lpg=PT221&dq=&pg=PT221#v=onepage&q&f=false p. 221] ISBN 9788858502662</ref>
:''Mi strappi gli schiaffi dalle mani (da mano).''
::{{spiegazione|Mi stai esasperando al punto che avrei una voglia fortissima di somministrarti una robusta dose di schiaffi.}}
*'''Tu sì 'a chiave 'e ll'acqua.'''<ref>Citato in Gigi Garanzini e Marco Bellinazzo, ''Il Napoli di [[Diego Armando Maradona|Maradona]], {{small|Cronistoria di un sogno: il primo scudetto}}'', Oscar Mondadori, [https://books.google.it/books?id=Oux2kOuyPkUC&lpg=PT14&dq=&pg=PT14#v=onepage&q&f=false p. 14].</ref>
:''Tu sei la chiave (di emissione e di arresto) dell'acqua.''
::{{spiegazione|Tu sei l'elemento decisivo, imprescindibile, indispensabile; il fattore risolutivo.}}
*'''Tu staie arreto a 'o brecco'''<ref>Dall'inglese ''break'', carrozza aperta. {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 55.</ref>'''.'''<ref name=mouchoir/>
:''Tu stai dietro la carrozza.''
::{{spiegazione|Tu conti poco. Sei completamente all'oscuro anche dei fatti del giorno più scontati e risaputi.}}
*'''Tu staie spasa<ref>''Spasa'', participio passato femminile di ''spannere'', spandere, diffondere. ''A 'o sole 'e tutt' 'e grazie!'' Al sole di tutte le grazie!</ref> a 'o sole 'e tutt' 'e grazie!'''<ref>Citato in Altamura e Giuliani, p. 57.</ref>
::{{spiegazione|La tua bellezza è folgorante e calda come oggetto inondato dalla luce del sole.<ref>La spiegazione è in Altamura e Giuliani, p. 57.</ref>}}
*'''Tu vi' quanno è bello Parigge!'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 407.</ref>
:''Vedi quanto è bella Parigi!''
::{{spiegazione|Ma guarda un po' cosa doveva capitarmi!}}
*'''Tuppe-tuppe.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, p. 439.</ref>
:''Toc toc (tuppettià: bussare).''
*'''Tutta {{sic|na}} botta.'''<ref name=demi/>
:"''Tutta una botta.''"
::{{spiegazione|Di colpo, improvvisamente.}}
*'''Tutto a Giesù e niente a Maria.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 406.</ref>
:''Tutto a Gesù e niente a Maria.''
::{{spiegazione|Si dice di una divisione ingiusta.}}
==U==
*'''U banco d'u sciúlio'''<ref>Citato in Andreoli: ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 52.</ref>
:Letteralmente:''Il banco dello scivolo''
::{{spiegazione|Dalla deformazione di Scilla, parte del cognome del fondatore, intorno al 1865, di un istituto di credito che attirava clienti con la promessa di interessi elevatissimi; fallì nel 1870. I napoletani rinominarono scherzosamente la banca Scilla in Sciùlio (sciulià': scivolare}}, per alludere ad iniziative votate al fallimento, a gestioni più che disinvolte di denaro, ad insolvibilità, a situazioni, progetti sprovvisti dei requisiti fondamentali per meritare fiducia. ''T' 'e vaje a piglià' 'o banco d' 'o sciulio''. I tuoi soldi te li vai a prendere al Banco dello Sciùlio; [[w:id est|id est]]: ormai ai tuoi soldi puoi anche dire addio, te li puoi pure dimenticare in perpetuo.
*'''U libro d'u {{sic|pecchè}} nun s'è stampato ancora.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 288.</ref>
:''Il libro del perché non si è stampato ancora.''
::{{spiegazione|'''O libro d' 'o pecché nun s'è stampato ancora'', come dire: perché due non fan tre. Con questa risposta non-risposta si elude con scioltezza una domanda indiscreta e si tacita l'indiscreto curiosone.}}
*'''U meglio meglio.'''<ref name=betterbetter />
:''Il migliore migliore.''
::{{spiegazione|'''O meglio meglio'': Il fior fiore.}}
*'''U serviziale e u pignatiello.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 377.</ref>
:''Il serviziale''<ref>Clistere.</ref>''e il pentolino.''
::{{spiegazione|Due persone inseparabili.}}
*'''Uanema!'''<ref>Citato in Antonio Menna, ''Tre terroni a zonzo'', Sperling & Kupfer, [https://books.google.it/books?id=8TBbFcpvCEYC&lpg=PT19&dq=uanema.&hl=it&pg=PT19#v=onepage&q&f=false]</ref>
:''Oh anima!''
::{{spiegazione|Esclamazione con cui si esprimere un grande stupore: Addirittura!, Nientedimeno! Mamma mia!}}
*'''Un'anema e curaggio.'''<ref>Citato in [[Mario Stefanile]], ''Labirinto napoletano. {{small|Studi e saggi letterari su scrittori di leri e di oggi}}'' E.S.I., Napoli, 1958, [https://books.google.it/books?hl=it&id=K8A-AAAAIAAJ&dq=Un%27anema+e+curaggio&focus=searchwithinvolume&q=Un%27anema p. 124].</ref>
:''Un'anima e coraggio.''
::{{spiegazione|(Con) tutto il coraggio e la risolutezza. ''Fa' un'anema e curaggio.'' Fare un'anima e coraggio: prendere il coraggio a due mani e, vincendo ogni indecisione, riluttanza, esitazione, ogni timore reverenziale e simili, decidere, risolversi ad agire. ''Aggio fatto un'anema e curaggio e nce l'aggio ditto''. Ho vinto ogni esitazione, ho preso il coraggio a due mani e gliel'ho detto.}}
*'''Una pe bevere e n' autra<ref>In forma moderna: n'ata, un'altra.</ref> pe sciacquà.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore, Giornale Spassatiempo'' anno VI, n. 11 , giovedì 26 gennaio 1871, p. 3.</ref>
:''{{NDR|Darne}} Una per bere e un'altra per sciacquare.''
::{{spiegazione|Rimproverare veementemente, aspramente un pallone gonfiato, dicendogli il fatto suo senza moderarsi in parole e argomenti.}}
*'''Uno 'e tutto.'''<ref>Citato in '''O "luciano" d' 'o Re'', p. 28.</ref>
:''Uno di tutto.''
::{{spiegazione|Di tutto un po'.}}
*'''Uno leva 'o quatro e ll'ato 'o chiuovo.'''<ref>Citato in Sebezio, ''Motti e detti napoletani'', [https://books.google.it/books?id=6rM-AAAAIAAJ&q=ommo+cu+%27e+mustacce&dq=ommo+cu+%27e+mustacce&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiIvPrjwu7cAhUP-6QKHYN6AMUQ6AEIRzAG], p. 75.</ref>
:''Uno toglie il quadro e l'altro il chiodo.''
::{{spiegazione|Fanno a gara a chi sperpera (e distrugge) di più.}}
*'''Uócchie a zennariéllo <ref>Zennà': far cenno; zennariéllo: Ammiccamento. {{cfr}} Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 390.</ref>.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 390.</ref><ref>Citato in ''Le Muse napolitane'', egloga II, ''[[w:Euterpe|Euterpe]] {{sic|overo}} La cortisciana'', p. 248.</ref>
::{{spiegazione|Occhi ammiccanti.<ref>La definizione è in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile'', p. 390.</ref>}}
*'''Uócchie chine e mmàne vacante.'''<ref>Citato in P.Bello e D.Erwin, ''Modern etymological Neapolitan – English Vocabulary/Vocabolario etimologico odierno napoletano-italiano'', 2009, [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA514#v=onepage&q=uocchie%20vacante.&f=false p. 514.]</ref>
:''[[Occhi]] pieni e mani vuote.''
::{{spiegazione|Riempirsi gli occhi, ammirare, desiderare e restare a mani vuote.}}
*'''Uocchie sicche.'''<ref>Citato in ''Lu Trovatore'', 1867, [https://books.google.it/books?id=DVdgeO_gTcUC&dq=uocchie%20sicche&hl=it&pg=PA20-IA9#v=onepage&q=uocchie%20sicche&f=false]</ref>
:''Occhi secchi.''
::{{spiegazione|La [[w:iettatore|jettatura]].}}
*'''Uocchio de vasalisco.'''<ref name=pig/>
:''Occhio di basilisco.''
::{{spiegazione|La jettatura.}}
*'''Uoglio petruoneco.'''<ref>Citato in [[Emanuele Campolongo|Emmanuele Campolongo]], ''La Mergellina'', Presso Vincenzo Flauto, Napoli, 1761, [https://books.google.it/books?id=0vvfYjh33jIC&dq=&pg=PA195#v=onepage&q&f=false p. 195].</ref>
:''Olio "petronico".''
::{{spiegazione|Petrolio. Ed anche, derisoriamente, gli olii per capelli, precursori delle [[brillantina|brillantine]].<ref>{{cfr}} per quest'ultimo significato [[Renato De Falco]], ''Alfabetario napoletano'', [https://books.google.it/books?hl=it&id=FKYdAQAAIAAJ&dq=petru%C3%B2neco&focus=searchwithinvolume&q=brillantine p. 402].</ref>}}
*'''Uosso'''<ref>Osso.</ref>'''pezzillo'''<ref>Piccolo merletto, punta.</ref>'''.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 52.</ref>
::{{spiegazione|Il malleolo.}}
*'''Uppelo'''<ref>In ''Dizionario napoletano'', ''Uppele (pron: 'uppələ)'' è un'esclamazione: Silenzio! Dal latino ''oppilă'' {{cfr}} ''Dizionario napoletano'', p. 401; seconda persona singolare dell'imperativo di ''oppilare'': ostruire.</ref>''' e sorece 'nmocca.'''<ref name=advantage/>
:''Zitto e mosca!''
::{{spiegazione|Letteralmente: «Silenzio e topo in bocca.»}}
*'''Usse piglia.'''<ref>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano: domestico di arti e mestieri'', p. 387.</ref>
:''Usse prendi!''
::{{spiegazione|Voce d'incitamento ai cani perché mordano o prendano la preda.}}
*'''Uva sorecella<ref>'O Sorece: il topo. ''Sorecella'': diminutivo femminile (maschile: ''sorecillo'') di ''sorece''.</ref>.'''<ref name=nerò/>
::{{spiegazione|Varietà di uva meno coltivata che in passato, veniva impiegata per dare al vino un intenso colore rosso. Forse era detta ''sorecella'' per la particolare forma degli acini, minuscoli come deiezioni di topi. <ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 51.</ref>}}
==V==
*'''Va' a vasa' 'o pesce 'e San Rafele.'''<ref>Citato in Marco Perillo, ''Misteri e segreti dei quartieri di Napoli'', [https://books.google.it/books?id=6Ws1DQAAQBAJ&lpg=PT175&dq=&pg=PT175#v=onepage&q&f=false p. 175]</ref>
:''Vai a baciare il pesce di San Raffaele Arcangelo.''
::{{spiegazione|Espressione augurale che in passato si rivolgeva alle donne; il riferimento è ad un antico [[w:|rito di fecondità]] che compivano le donne napoletane, baciando il pesce effigiato nella statua che rappresenta San Raffaele Arcangelo con [[Libro di Tobia|Tobia]] custodita nella [[w:Chiesa di San Raffaele (Napoli)|Chiesa di San Raffaele]].<ref>{{cfr}} più dettagliatamente, Marco Perillo, ''Misteri e segreti dei quartieri di Napoli'', pp. 175-176 e la voce di wikipedia [[w:|rito di fecondità]]..</ref>}}
*'''Va, chiammace Fonzo.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 74.</ref>
:''Va', chiamaci Alfonso.''
::{{spiegazione|Antica espressione: E adesso cosa si può fare? ormai non c'è più nulla da fare.}}
*'''Va te cocca.'''<ref>Citato in ''Lo cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', [https://books.google.it/books?id=IuMjF7gLHqwC&dq=va%20te%20cocca&hl=it&pg=PA103#v=onepage&q&f=false p. 103].</ref>
:''Vai a coricarti. (Vai a quel paese, va' a farti benedire.)''
*'''Va trova.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', p. 162.</ref>
:''Vai un po' a capire, vattelapesca.''
*'''Va truvanno chi l'accide.'''<ref>Citato in ''Le commedie di Eduardo'', Fiorenza Di Franco, ''Le commedie di Eduardo'', Laterza, p. 59, [https://books.google.it/books?id=5eslAAAAMAAJ&q=Va+truvanno+chi+ll%27accide.&dq=Va+truvanno+chi+ll%27accide.&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjR9v2VpsXfAhVESN8KHVAtBhUQ6AEIMjAC]</ref>
:''Va cercando chi lo uccide.''
::{{spiegazione|''Jí truvanno chi ll’accide''. Andar cercando chi lo uccide: avere un atteggiamento così aggressivo, provocatorio, odioso da portare agli ultimi limiti la pazienza altrui e suscitare, in chi sia poco incline alla sopportazione, il pensiero di reagire (immaginariamente, figuratamente) con l'azione più estrema.}}
*'''Vafammocc!'''<ref>Citato in Danilo Catalani, ''La banda del congiuntivo'', Streetlib, [https://books.google.it/books?id=BY3wCwAAQBAJ&lpg=PT41&dq=vafammocc&hl=it&pg=PT41#v=onepage&q&f=false p. 41].</ref> o '''Afammocc!'''<ref>Citato in Andrea Esposito, ''Ischia Carbone'', ''Il Dispari'', settembre 2005, [https://books.google.it/books?id=jQ9QCwAAQBAJ&lpg=PA37&dq=&pg=PA37#v=onepage&q&f=false p. 37].</ref>
:''Va' a fare in bocca!''
::{{spiegazione|Il significato varia in relazione al contesto: l'esclamazione può essere pronunciata per sbandire, per mandare in modo marcatamente ruvido una persona a quel paese; se si è fortemente contrariati da qualcosa o, viceversa, come espressione di esultanza per un evento fausto, per qualcosa che – specie se contro ogni aspettativa – è riuscita (Benissimo! Perfetto! Così! Grande! Finalmente!); per manifestare soddisfazione – come per una rivalsa desiderata e finalmente ottenuta – alla vista delle gravi difficoltà, dei guai in cui è incappato chi ci ha fatto un torto o è solito agisce con scorrettezza, cattiveria. (Gli sta benissino! Ha avuto quello che si meritava!).}}
*'''[[w:vaiassa|Vajassa]].'''<ref>''Vocabolario delle parole del dialetto napoletano, che più si discostano dal toscano'', [https://books.google.it/books?id=NxcJAAAAQAAJ&dq=galiani%2C%20vocabolario&hl=it&pg=RA1-PA178#v=onepage&q&f=false p. 178.]</ref>
:''Popolana, domestica.''
::{{spiegazione|Anche usato (sempre in ambito locale), come sinonimo di donna di bassa condizione civile, sguaiata e volgare, "sbraitante e rissaiola".}}<ref>La spiegazione è in Wikipedia. {{cfr}} [[w:Vaiassa|voce su ''Wikipedia'']].</ref>
*'''Vacante comm'a na cucozza.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Vuoto come una zucca.''
*'''Vaje cercanne 'e farfalle {{sic|sutt'allarco}}.'''<ref>Citato in ''I Proverbi di Napoli'', p. 414.</ref>
:''(Letteralamente:) Vai cercando (di acchiappare) le farfalle sotto all'arco.''
::{{spiegazione|Vai perdendo tempo.}}
*'''Vantate sacco mio si non te scoso.'''<ref>Citato in [[Giovan Battista Basile|Giambattista Basile]], ''Le Muse napolitane''; in ''Il Pentamerone'', vol. II, Giuseppe-Maria Porcelli, Napoli, 1788, [https://books.google.it/books?id=MHEtAAAAMAAJ&dq=vantate%20sacco%20mio%20si%20non%20te%20scoso&hl=it&pg=PA235#v=onepage&q&f=false p. 235.]</ref>
:''Vantati sacco mio se non ti scucio.''
::{{spiegazione|Vantati fanfarone mio finché non ti sgonfio.}}
*'''Vattenne, ca si' signore 'e uno candelotto!'''<ref>Citato in Di Giacomo, Einaudi, Meridiani, p. 828.</ref>
:''Vattene, che sei signore di una sola candela.''<ref>"L'illuminazione {{NDR|del Teatro San Carlo}} fu fatta a cera, ad olio ed a sego. In ogni palco erano accese, davanti allo specchio, una, due o tre candele di cera, secondo la nobiltà del proprietario. Tre candele eran segno di nobiltà grande, due di media nobiltà, una di nobiltà ''terra terra.'' E però il detto popolare ancor vivo fino a poco tempo fa: ''Vattenne, ca si' signore 'e uno candelotto!''", Da ''Il teatro San Carlo'', in Di Giacomo, Einaudi, Meridiani, p. 828.</ref>
::{{spiegazione|Va' via, le tue arie, il tuo aspetto da gran signore sono solo vernice, parvenza, bluff, fumo negli occhi. Sei un finto signore, un signore di cartapesta.}}
*'''{{NDR|'A}} Vecchia 'o Carnevale.'''<ref>Citato in ''Feste, Farina e Forca'', p 103.</ref>
:''La Vecchia del [[Carnevale]]''
::{{spiegazione|Pupazzo fatto in casa che raffigura una vecchia con corpo giovane, seno prosperoso ed una gobba sormontata da un Pulcinella col camice bianco e la mascherina nera. Simbolo infantile del Carnevale, veniva portata dagli scugnizzi in "processione" per i bassi con l'accompagnamento sonoro di una grancassa e di uno zufolo<ref>{{cfr}} ''Feste, Farina e Forca'', p. 103</ref>.}}
*'''{{NDR|'A}} Vecchia putente.'''<ref>Citato in ''Usi e costumi dei camorristi'', p. 256.</ref>
:''La vecchia potente.''
::{{spiegazione|Sant'Anna, madre della [[Maria|Madonna]].}}
*'''Venì a chi si {{sic|tù}} e chi songh'ie.'''<ref>Citato in ''Lo Cuorpo de Napole e lo Sebbeto'', 1864, p. 455.</ref>
:''Venire, arrivare a chi sei tu e chi sono ''io''.''
::{{spiegazione|Sottolineare, far valere, ribadire di fronte alla persona con cui si viene a diverbio il proprio superiore valore, rammentandogli energicamente di conservare il rispetto e mantenere le distanze. Misurare il rispettivo valore.}}
*'''Venì armato 'e pietra pommece, cugliecuglie<ref>Agglutinazione del plurale di ''cuglio'': ago (calco dal francese ''aiguille'': ago), ad indicare l'estrema sottigliezza degli aghi, ai quali si aggiungono – per ogni evenienza – i ferri da calze di maggior spessore. {{cfr}} ''Comme se penza a Napule'', p. 445. </ref>e fierre 'e cazette.'''<ref>Citato in Raffaele Bracale, ''Comme se penza a Napule'', p. 445.</ref>
:''Venire armato di pietra pomice, aghi sottilissimi e ferri da calze.''
::{{spiegazione|Presentarsi per un lavoro, un compito accuratamente muniti di tutta la panoplia degli strumenti necessari – minuziosamente predisposti per non lasciarsi cogliere alla sprovvista da ogni imprevedibile evenienza – per eseguirlo al meglio, con successo. / Esser pronti alla bisogna.<ref>Questa spiegazione è in ''Comme se penza a Napule'', p. 445.</ref>}}
*'''Venimmo a nuje.'''<ref>Da ''Il barbaro pentito'', in ''Commedie di Francesco Cerlone napoletano'', vol. 17, ''A spese di Giacomo Antonio Vinaccia'', Napoli, 1784, [https://books.google.it/books?id=&pg=RA1-PA33#v=onepage&q&f=false p. 33]</ref>
:''Veniamo a noi.''
::{{spiegazione|Bene, ora ritorniamo a discutere dell'argomento principale, dell'argomento che ci interessa. Anche: basta divagare, dilungarsi, stringiamo, veniamo alle conclusioni.}}
*'''Vermenara.'''<ref>Citato in Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 380.</ref>
:''Grande spavento. Piglià la ''<ref>In forma corrente: 'a</ref>'' vermenara: spiritarsi di paura ''<ref>Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano tascabile'', p. 380.</ref>'' Prendere un grandissimo spavento.''
*'''Vévere a cate.'''<ref>Citato in Franco Taranto e Carlo Guacci, ''Vocabolario domestico italiano ad uso dei giovani'', Napoli, Stamperia Del Vaglio, 1856<sup>3</sup>, [https://books.google.it/books?id=34bG-Rr6uvYC&dq=Francesco%20TARANTO&hl=it&pg=PA191#v=onepage&q&f=false p. 191].</ref>
:''Bere a secchi. Bere senza misura, senza moderazione.''
*'''''Vì, quant'è bella 'a stagione!'''''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 640.</ref>
:''Vedi, quanto è bella l'estate!''
::{{spiegazione|Esclamazione con cui viene espressa ammirazione alla vista di una bellezza femminile fiorente, che si manifesta nel suo pieno rigoglio, come una promessa compiuta, come l'estate.}}
*'''Vicallaje.'''<ref name=push />
:''Vedi che lo hai hai.''
::{{spiegazione|''Vicallaje! Vicallaje!'': grido di burla dei monelli che attaccavano di nascosto alle spalle di un malcapitato un cartello con la scritta "Si loca".}}
*'''Vino a doje recchie.'''<ref name=abbioccarsi>Citato in D'Ambra, ''Vocabolario napolitano-toscano domestico di arti e mestieri'', p. 397.</ref>
:''Vino a due orecchie.''
::{{spiegazione|Vino annacquato.}}
*'''Vino a una recchia.'''<ref name=abbioccarsi/>
:''Vino a un orecchio.''
::{{spiegazione|Vino generoso.}}
*'''Voca fora ca è maretto.'''<ref>Citato in Marulli e Livigni, p. 19.</ref>
:''Rema verso il largo, perché qui le acque sono agitate.''
::{{spiegazione|Insisti a vuoto, perdi inutilmente il tuo tempo: da me non otterrai niente.}}
*'''Volèrese caccià dùje uòcchie pe ne cacciàre uno ô compàgno.'''<ref name=duesettesette/>
:''Volersi cavar due occhi per cavarne uno al compagno''.
::{{spiegazione|Essere invidiosi e quindi autodanneggiarsi.}}
*'''Vongole fujute.'''<ref>Citato in Sergio Esposito, ''Nei secoli dei secoli'', Rogiosi editore, [https://books.google.it/books?id=P4YpDwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Sergio%20Esposito&hl=it&pg=PT21#v=onepage&q&f=false p. 21]</ref>
:''Vongole fuggite (fuggite via dal piatto, cioè assenti, mancanti).''
::{{spiegazione|''Vermicielle cu' 'e vongole fujute'' o anche ''Spaghetti a vongole fujiute''. In questi piatti poveri della tradizione gastronomica napoletana il sapore delle vongole "fujute", assenti, è ingegnosamente evocato con un generoso condimento di olio, aglio, prezzemolo, con o senza sugo di pomodorini, senza dimenticare di aggiungere – specie se il sapore di vongola all'assaggio dovesse risultare scarso – una dose – a volontà – di fantasia.}}
*'''Vota ca s'arde.'''<ref name=abburrà>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 466,</ref>
:''Gira, perché (la frittata''<ref>{{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 466.</ref>'') brucia.''
::{{spiegazione|Non cercare di cambiar discorso.}}
*'''Vota e gira.'''<ref name=abburrà/>
:''Volta e gira.''
::{{spiegazione|Checché si faccia.}}
*'''Vota e gira 'o cetrulo e và 'nculo a 'o parulano.'''<ref>Citato in Vittorio Pupillo, ''Proverbi. {{small|Frammenti di luce, di sogni e di speranza}}'', vol. VI, Youcanprint, 2017, [https://books.google.it/books?id=mPc1DwAAQBAJ&lpg=PP1&dq=Vittorio%20Pupillo&hl=it&pg=PA49#v=onepage&q&f=false p. 49].</ref>
:''Volta e gira il cetriolo e finisce (sempre e comunque) "dietro" all'ortolano.''
::{{spiegazione|Lo dice chi constata di essere ingiustamente divenuto il capro espiatorio.}}
*'''Vota 'e pisce ca s'abbruciano.'''<ref>Citato in ,''Tradizioni ed usi della Penisola sorrentina'', p. 112.</ref>
:''Gira i pesci che si bruciano.''
::{{spiegazione|Cambia discorso, stai parlando di cose molto delicate, tocchi un tasto molto rischioso.}}
*'''Vott' 'a preta e cova 'a mano.'''<ref name=Lüge> Citato in ''Anthropos in the world'', gennaio 1998, [https://books.google.it/books?id=wKpJDwAAQBAJ&lpg=PA16&dq=&pg=PA16#v=onepage&q&f=false p.16]</ref>
:''Scaglia la pietra e nasconde la mano.''
::{{spiegazione|Riferito a chi compie cattive azioni senza volersene assumere la responsabilità.}}
*'''Votta votta.'''<ref>Citato in [[Salvatore Di Giacomo]], ''Poesie'', a cura di Davide Monda, note al testo di Stefano Scioli, BUR, Milano, [https://books.google.it/books?id=aYxaAQAAQBAJ&lpg=PT448&dq=votta%20votta&hl=it&pg=PT448#v=onepage&q&f=false]</ref> <ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 313.</ref>
:''Spingi spingi.''
::{{spiegazione|Confusione, parapiglia. Urtarsi, pigiarsi tumultuoso di corpi in un serrato affollamento, uno degli aspetti caratterizzanti, in passato, della Festa di Piedigrotta. Per singolare analogia, la pratica del votta-votta si riscontra anche in Giappone durante il ''Nyubai'', la stagione festiva delle piogge, in estate e nelle feste giapponesi invernali.<ref>{{cfr}} ''Napoli, punto e basta?'', p. 313.</ref>}}
*'''Vrenzola 'e parola.'''<ref>Citato in ''Napoli, punto e basta?'', p. 8.</ref>
:''Straccio di parola.''
::{{spiegazione|In espressioni come: ''M' 'a faje dicere 'na vrenzola 'e parola?'' Me lo fai dire uno straccio di parola? Vuoi tacere un attimo e dare modo anche a me di dire qualcosa? o: ''Si m' 'a facite dicere 'na vrenzola 'e parola...'' Se me lo fate dire uno straccio di parola... Se posso dire qualcosa anche io... (o qui parlate solo voi?)}}
*'''Vulé 'a vermutta sempe da quaccheduno.'''<ref>Citato, con traduzione, in ''Comme se penza a Nnapule'', p. 450.</ref>
:''Volere il vermut sempre dal (medesimo) qualcuno.''
::{{spiegazione|Negli anni 40-50 del 900, continuando una tradizione di fine 800, nelle famiglie meno abbienti si tenevano, a spese del proprietario e a turno, le "periodiche", riunioni alla buona ad imitazione del salotto della borghesia benestante in cui si ascoltava musica, si assisteva a piccole esibizioni di comici, bevendo liquori fatti in casa o aperitivi e a volte anche il più costoso [[vermut]]. Non mancava chi approfittava della generosità altrui partecipando a tutte le "periodiche" senza ospitarne nessuna a casa propria. Esaurita la pazienza lo scroccone poteva sentirsi apostrofare con un: "Ma 'a vuó sempe 'a me 'a vermutta?". L'espressione si impiega quando si è il bersaglio di richieste esose o si pretendono atti impegnativi non dovuti. {{cfr}} più estesamente ed in dettaglio ''Comme se penza a Nnapule'', p. 450. Vulé 'a vermutta sempe da quaccheduno può anche significare rifarsi, rivalersi ingiustamente sempre sul medesimo qualcuno. "Ma 'a vuó sempe 'a me 'a vermutta?": "Ma devo sempre farne io (che non c'entro per niente) le spese, pagarne ingiustamente lo scotto?}}
*'''Vulè 'o cocco munnàto e buono.'''<ref>Citato in ''Modern Etymological Neapolitan-English Vocabulary'', [https://books.google.it/books?id=kUcIRKwCZF4C&lpg=PA514&dq=uocchie%20vacante.&hl=it&pg=PA60#v=onepage&q&f=false p. 60.]</ref>
:''Volere l'uovo<ref>Onomatopeico, dal verso della gallina.</ref> già ripulito dal guscio (mondato) e pronto da mangiare.''
::{{spiegazione|Volere qualcosa comodamente, senza darsi la minima pena di affrontare difficoltà o di fare sforzi.}}
*'''Vummecà' centrélle.'''<ref>Citato con spiegazione in Altamura e Giuliani, '' Proverbi napoletani'', p. 145.</ref>
:''Vomitare bullette.''
::{{spiegazione|Ammazzarsi di fatica.}}
*'''Vutà' ‘o càntaro.''' o '''Svacantà' ‘o càntaro.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 79.</ref>
:''Capovolgere, rovesciare o svuotare il pitale.''
::{{spiegazione|Tirare fuori, rivelare, dare infine la stura a tutto quello che ci si è tenuto dentro, tacendo, per molto tempo. Dare apertamente voce al proprio risentimento per i torti subiti, presentare all'interlocutore il conto completo delle sue scorrettezze. (Una delle formule introduttive alla predetta liberatoria, catartica operazione di "svuotamento", una delle ''ouvertures'' suona così: ''Amma parlà?'': (Allora) Dobbiamo parlare? (Allora) Dobbiamo proprio dire come stanno le cose veramente?)}}
*'''Vutare<ref name=vutà>Vutà, in forma corrente.</ref>a fantasia'''<ref name='nziria>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 154.</ref>
:''Girare la fantasia.''
::{{spiegazione|Aver voglia, avere il capriccio. '''Si me vota a fantasia'''<ref name='nziria />: ''se mi gira la fantasia'', oppure: ''si me saglie 'a fantasia'', se mi sale la fantasia: se me ne viene voglia, se dovesse venirmene voglia.}}
*'''Vutare<ref name=vutà /> a tarantella.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 465.</ref>
:''Volgere a tarantella.''
::{{spiegazione|''Vutà a tarantella 'na cosa'': tramutarla in cosa poco seria, ridicola, in una presa in giro. Es. ''Votammola a tarantella!'' (Ma sì, volgiamola pure in celia, in scherzo...! (detto con ironia.)}}
*'''Vuttà 'a zéccula<ref>'''A zeccula'': "Specie di chiavistello in cui al bastone è sostituita una spranga stiacciata, quadrangolare, scorrevole entro piegatelli fermati sopra una piastra di ferro. Ha per presa un pallino fermo, ovvero una campanella cascante" (La definizione è di D'Ambra, citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 108.) Se più piccola era detta ''zécculella'' (nottolino) {{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 108.</ref>.'''<ref>Citato in ''C'era una volta Napoli'', p. 108.</ref>
:''Spingere il chiavistello (di ferro).''
::{{spiegazione|Chiudere definitivamente la porta.<ref>La spiegazione è in ''C'era una volta Napoli'', p. 108.</ref> A tarda sera per andare a dormire o per proteggersi nel caso di un pericolo per la famiglia.<ref>{{cfr}} ''C'era una volta Napoli'', p. 108.</ref>}}
*'''Vuttà 'e mmane.'''<ref name=push>Citato in [[Ettore De Mura]], ''Poeti napoletani dal Seicento ad oggi'', vol. II, Marotta, Napoli, 1973, [https://books.google.it/books?id=nC0uAAAAIAAJ&q=vutt%C3%A0+%27e+mmane&dq=vutt%C3%A0+%27e+mmane&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiC8M7qoofmAhXECOwKHVQjCE4Q6AEIOzAC p. 860].</ref>
:''Spingere le mani.''
::{{spiegazione|Sbrigarsi, fare presto, (nell'esecuzione di un lavoro, di un'operazione), ma anche fare a botte, picchiare.}}
==Z==
*'''Zantraglia<ref>O "zandraglia": dal francese "les entrailles": le viscere.</ref>.'''<ref>In Volpe, ''Vocabolario napolitano-italiano: tascabile '' , p. 390.</ref>
:''Donna volgare, sguaiata, trasandata, pettegola. L'apoteosi della vajassa.''
*'''{{NDR|'O}} Zezzeniello.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 469.</ref>
:''L'ugola.''
*'''{{NDR|'Nu}} ziracchio<ref name=Zrk/>d'ommo.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 470.</ref>
:''Una persona di statura molto piccola.''
*'''Zita cuntignosa.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 470.</ref>
:''Ragazza, giovane contegnosa.''
::{{spiegazione|''Fà 'a zita cuntignosa'': ostentare (simulare senza veramente possederle) serietà, ritrosia, austerità di costumi.}}
*'''Zitto, chi sape 'o juòco.'''<ref>Citato in Angelo Sirignano, ''Calavrice'', Ciesse Edizioni, Montegrotto Terme (PD), 2014, [https://books.google.it/books?id=LlykBQAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT33&dq=&pg=PT33#v=onepage&q&f=false p. 33]. ISBN 9788866601456</ref>
:''Zitto chi conosce il gioco! (il trucco o l'imbroglio, altrimenti si perde il guadagno).''
*'''Zittu zitto, ‘nmiezo ‘o mercato.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 246.</ref>
:''Zitto zitto, in mezzo al mercato.''
::{{spiegazione|Agire in tutta segretezza, facendosi poi scoprire.}}
*'''Zòccola cu 'âcchiàra.'''<ref>Citato in Sergio Zazzera, ''Dizionario napoletano'', p. 20.</ref>
:''Ratto con gli occhiali.''
::{{spiegazione|Persona fortemente miope.}}
*'''Zuca' a ddoje zizze.'''<ref>Citato in Rutigliano, p. 177.</ref>
:''Succhiare da due mammelle.''
::{{spiegazione|Trarre guadagni da due fonti.}}
*'''Zucatore.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 471.</ref>
:''Succhiatore.''
::{{spiegazione|Una persona che ''s'azzecca comm'a 'na sanguetta'', si attacca come una sanguisuga. Un rompiscatole, un seccatore micidiale.}}
*'''Zuccariello mio.'''<ref>Citato in De Ritis, ''Vocabolario napoletano lessigrafico e storico'', I, p. 395.</ref>
:''Zuccherino mio.''
::{{spiegazione|Modo affettuoso, vezzeggiativo di chiamare un bambino.}}
*'''Zuche zuche''' o '''Zuchete zuchete.'''<ref>Citato in Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 472.</ref>
::{{spiegazione|Il suono di strumenti ad arco sonati alla peggio. — I ''zuchete zuchete'', piccolo concerto di sonatori ambulanti, {{sic|I sonatori}} e più specialmente {{sic|I Viggianesi}}, perché venuti per lo più da Viggiano di Basilicata. – gli strumenti tutti da esso sonati, {{sic|I suoni}}.<ref>{{cfr}} Andreoli, ''Vocabolario napoletano-italiano'', p. 472.</ref>}}
*'''Zumpà' comm'a n'arillo.'''<ref name=mèrevolage/>
:''Saltare come un [[grillo]].''
*'''{{NDR|'O}} Zurre zurre.'''<ref>Citato in Antonio Altamura e Francesco D'Ascoli, ''Lessico italiano-napoletano'', Regina, Napoli, 1970, [https://books.google.it/books?id=8nUIAQAAIAAJ&q=zurre+zurre+api&dq=zurre+zurre+api&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiKitCRvYLkAhVELlAKHaBTCukQ6AEIQDAE p. 174].</ref>
::{{spiegazione|Il ronzio delle api (voce onomatopeica).}}
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
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*[[Vittorio Gleijeses]], ''I Proverbi di Napoli'', con ventiquattro litografie fuori testo di Gatti e Dura, Edizioni del Giglio, SEN, Napoli, 1978.
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==Voci correlate==
*[[Indovinelli napoletani]]
*[[Napoli]]
*[[Proverbi napoletani]]
*[[Scioglilingua napoletani]]
*[[Voci e gridi di venditori napoletani]]
[[Categoria:Modi di dire campani|Napoletani]]
[[Categoria:Napoli]]
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Formula 1
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Danyele
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[[File:F1.svg|thumb|Logo della Formula 1]]
Citazioni sulla '''Formula 1'''.
*{{NDR|Nel 2022, «cosa pensa che sia necessario che la Formula 1 faccia per assicurare un maggiore equilibrio in griglia?»}} A meno che non si corra con le stesse macchine, come avviene in Formula 2, ci saranno sempre persone che faranno un lavoro migliore degli altri. [...] Penso però che la combinazione dei regolamenti tecnici con quelli finanziari livellerà il gruppo nel corso degli anni. ([[Mike Krack]])
*{{NDR|Sul confronto tra la Formula 1 passata e quella del 2015}} Allora il pilota prevaleva sull'auto. Oggi vediamo chi sono i migliori ma è difficile dare un giudizio consolidato, specie se la vettura non ha interpretato gli ondivaghi e a volte misteriosi regolamenti. ([[Mario Poltronieri]])
*{{NDR|«La Formula Uno appare ai più come un mondo eccessivamente tecnologico e forse lontano dalla realtà delle vetture di serie. È una interpretazione corretta?»}} Come in tanti altri sport l'esasperazione la fa da padrona; lo si deduce dai regolamenti tecnici, eccessivamente articolati, talvolta nebulosi, contorti, dalla sofisticazione e complessità meccanica e aerodinamica delle monoposto, dalla preparazione atletica che i piloti devono possedere per sopportare le elevate sollecitazioni che subiscono al volante. L'obiettivo rimane quello di primeggiare. ([[Giancarlo Bruno]])
*Credo di aver corso in generale nel miglior periodo della F1 perché le macchine degli anni Ottanta col motore Turbo erano pazzesche, con quasi 1500 cavalli e una tenuta molto limitata che le rendeva incredibili da guidare, come una bomba sul punto di esplodere... Non penso ci sarà mai un'altra era come quella: la qualità dei piloti era altissima, quando sono arrivato in F1 c'erano ben sei campioni del mondo. ([[Stefan Johansson]])
*{{NDR|Nel 2019}} Guardo i Gran premi, ho amici legati al mondo delle corse, ma ho l'impressione che la Formula 1 oggi sia peggiorata rispetto a quando correvo io. Ci sono troppe regole, le penalizzazioni, succede che chi arriva primo viene retrocesso per qualche motivo... No, credo che il periodo in cui ho corso io fosse sportivamente migliore, un'epoca in cui la macchina e il pilota, per emergere, dovevano dare qualcosa di più. {{NDR|«Qualcosa che talvolta costava molto caro.»}} Sì, rischiavamo la vita ogni settimana. Anche adesso, sia chiaro. Ma allora le auto erano diverse. Correvamo con i piedi oltre l'asse delle ruote anteriori... Lo so bene: sono stato molto fortunato. ([[Jody Scheckter]])
*Ho avuto la fortuna di vivere la Formula 1 in un'epoca secondo me molto bella, piena di campioni di talento. Ho vissuto l'era di [[Ayrton Senna|Senna]] e [[Alain Prost|Prost]], della McLaren-Honda, ma di tanti personaggi prima che piloti, che hanno fatto la storia dell'automobilismo sportivo. La mia è stata l'epoca precedente [[Michael Schumacher|Schumacher]] [...] ma come dicevo Senna, Prost, [[Gerhard Berger|Berger]], [[Nigel Mansell|Mansell]], Piquet, gli italiani, Nannini, [[Riccardo Patrese|Patrese]], [[Michele Alboreto|Alboreto]], De Angelis [...] però voglio dire era una F1 molto diversa dall'attuale, se vogliamo anche molto più umana ma divertente... ([[Gabriele Tarquini]])
*{{NDR|Nel 2014, «com'è cambiata la F1 rispetto ai tuoi tempi?»}} Ho fatto recentemente un confronto: oggi le F1, a parità di tracciati, impiegano 12 secondi al giro in meno rispetto a quelle che guidavo io vent'anni fa. Ma non c'è la percezione di questa maggior [[velocità]] perché oggi le macchine viaggiano sui binari e non danno spettacolo. Quando, quasi trent'anni fa, al GP del Belgio, circuito di Spa-Francorchamps, mi buttavo giù dalla discesa che porta alla esse dell'Eau Rouge e poi al Radillon, mi chiedevo starà dentro la macchina, ce la farò a venirne fuori? Oggi non è più così. ([[Ivan Capelli]])
*{{NDR|Nel 2015}} I miei parametri sono assolutamente diversi da quelli con cui adesso fanno le corse. Magari noi eravamo anche troppo gladiatori, ma adesso è ridicolo: intendo il drive through, le penalità, e roba del genere. Poi lo chiamano campionato piloti e se si deve sostituire il motore, che è problema della scuderia, la penalità la danno al pilota. Ma non puoi punire il pilota se il problema è della scuderia. Se una squadra usa un motore in più, i punti vanno tolti alla squadra nella classifica costruttori. Fanno veramente cose che sono dei veri controsensi. È ridicolo che anche i piloti si siano adeguati a questa regola. Ed è ridicolo che se uno che non ti fa passare, dici al team di chiamare [...] per prendere provvedimenti. Ma che Formula 1 è? Roba da matti! ([[Riccardo Patrese]])
*{{NDR|Nel 1984}} In Formula Uno ci sono troppe variabili, troppe differenze. [...] Ci sono troppi salti qualitativi tra le varie macchine. Ti puoi chiamare Lauda, Prost, Piquet, ma se non hai una macchina vincente non fai niente. {{NDR|«Ritieni quindi, che se non si è in possesso di una vettura vincente, è giusto non dare il massimo?»}} Esattamente. Anzi, si dovrebbe andare ancora più piano, dal momento che si verificano ancora incidenti fra vetture che lottano nelle retrovie. Un pilota deve dare il massimo quando ha la macchina competitiva. Non puoi pretendere chissà cosa da una vettura che gira più lenta di tre secondi. Puoi andare più forte del tuo compagno di squadra, non potrai certo pretendere di vincere la corsa. È inutile rischiare per niente. ([[Elio De Angelis]])
*La Formula 1 è cambiata molto nel corso degli anni, si è trasformata in uno sport più atletico. Come piloti, siamo sottoposti ad alte temperature, a una forza di gravità da tre a sei volte maggiore, a molto rumore e vibrazioni. Durante la corsa, la frequenza cardiaca può arrivare al 90% del suo massimo e la temperatura corporea aumenta fino a un massimo di 39,8 gradi. Sono sicuramente tanti di numeri ma, in breve, durante una gara si bruciano circa lo stesso numero di calorie che bruceresti correndo una mezza maratona. {{NDR|«Qual è, dunque, la sfida più impegnativa?»}} Senz'altro mantenere la [[concentrazione]] durante la corsa. Questo significa prendere continuamente decisioni ad alto rischio per la guida, ma anche comunicare costantemente con il team per la strategia e premere oltre 20 diversi pulsanti del volante durante i giri. Direi quindi che bisogna essere sicuramente in forma per riuscirci. ([[Max Verstappen]])
*La Formula 1 la seguo e mi piace seguirla. Forse la trovo un ambiente un po' poco attraente per noi piloti delle altre categorie, poiché nel circus ci sono tanti piloti che sono lì non tanto per merito quanto per soldi e per business. Perché in fin dei conti è naturale che quando attorno ad un mondo girano così tanti soldi, l'interesse di chi sia lì dentro siano i soldi. Quindi a parte i team che hanno le Academy [...], gli altri team vanno a prendere i piloti paganti, per non parlare dei terzi piloti o i development driver d'occasione. È tutto un insieme di cose che rende quell'ambiente un po' poco affascinante per noi piloti ma dopotutto è il circus no? È un grande circo, e alla fine piace guardarlo. ([[Michela Cerruti]])
*La Formula 1 non può continuare ad andare contro la realtà mondiale: deve essere più economica e più attraente per il pubblico. Quello che il pubblico vede il weekend è lo sport, ma quando si dà lavoro a 1000 persone non si può parlare solo di sport. ([[Flavio Briatore]])
*La Formula non è un vero e proprio campionato piloti. Per me il fascino della F1 sta nell'importanza delle auto [...] quando penso alla F1, penso a un campionato costruttori. Si cercano di costruire le auto più veloci possibili all'interno di un budget che dovrei definire irragionevole. Questo è quello che è emozionante. ([[Josef Newgarden]])
*{{NDR|Nel 2017}} L'accordo con Sauber F1 Team è un passo significativo nella ricostruzione del brand [[Alfa Romeo]] che, tornando in F1 dopo un'assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport, andando ad aggiungersi ad altre importanti aziende automobilistiche in F1. ([[Sergio Marchionne]])
*{{NDR|Nel 2022}} La struttura di una squadra in Formula 1 non è mai statica, ma si evolve in continuazione. C'è chi arriva e chi parte, ci sono i cambiamenti regolamentari e il rafforzamento di alcuni dipartimenti a volte viene fatto proprio per le novità del regolamento. L'aspetto finanziario credo sia un ottimo esempio: anni fa i dipartimenti delle finanze erano molto piccoli, mentre adesso con i regolamenti economici queste divisioni stanno crescendo. ([[Mike Krack]])
*{{NDR|Nel 2020}} Mancano tanto nel paddock di oggi i rapporti umani, negli anni 90 era più semplice, l'amicizia ci legava. Ricordo di tante serate passate con piloti e team manager a scherzare, l'atmosfera era diversa. ([[Claudia Peroni]])
*Mi ricordo che nel 1983 o '84 mio padre mi porta a vedere le prove libere a Monza, in parabolica. Era il periodo dei turbo. Quindi vedo [[René Arnoux|Arnoux]], e la visione di quella velocità mi sciocca. Cosa sto vedendo? Questi sono dei mostri. Io magari guardavo i [[cartoni animati]] dei robot, dove c'era dentro un uomo che li guidava, e la Formula Uno era la cosa più vicina possibile a [[Mazinger|Mazinga]]. ([[Francesco Mandelli]])
*{{NDR|Nel 2015}} Sicuramente una volta era molto più difficile sorpassare, perché dovevi fare azioni molto più aggressive. Adesso quasi tutti i sorpassi si fanno in rettilineo. ([[Teo Fabi]])
*{{NDR|Nel 2013}} Nello [[sport]] di alto livello, e parlo in generale di tutti gli sport, manca quel rapporto che avevamo noi all'epoca. Non vedo oggi quella capacità di essere [[Amicizia|amici]] e [[nemici]] allo stesso tempo. Spesso si è nemici fuori e dentro il campo, fuori e dentro la pista. Con la cattiveria addosso, insomma. Fino agli anni Ottanta, finito il lavoro, si era amici e si andava al [[Bar (pubblico esercizio)|bar]] a bere insieme. Anche allora girava il [[denaro]], ma non girava tutto intorno ai soldi. C'era di più. C'era più cuore. E l'[[invidia]] rappresentava uno stimolo, non un sentimento da trasformare in qualcosa di brutto. E poi, diciamola tutti. Nella mia Formula 1 correvano i più bravi, quelli che avevano dimostrato di saperci fare. Oggi corrono soltanto i piloti che portano in dote un bel po' di quattrini. ([[Arturo Merzario]])
*{{NDR|Nel 1973}} Non cambiare mai solo per il gusto di cambiare. Questa F.1 è molto popolare, alla gente piace guardarla e noi abbiamo avuto folle da primato ovunque. I cambiamenti che migliorano le cose, come la sicurezza, sono buoni, ma non penso che sia necessario cambiare totalmente la Formula. ([[Ken Tyrrell]])
*{{NDR|Nel 2013, «la F1 di allora e quella di adesso sono due mondi diversi, quale le piace di più?»}} Non mi interessa tornare indietro. Preferisco la tecnologia, il maggiore business e lo spettacolo generale che è diventata la F1 attuale, in grado di attirare molti personaggi in gamba sia dal punto di vista tecnico che commerciale. Credo che anche il pubblico possa capire e apprezzare meglio quello che facciamo, che è uno sport sofisticato. ([[Frank Williams]])
*{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Oggi abbiamo uno show molto bello all'esterno, nel contorno. Ma in gara mancano i [[Sorpasso|sorpassi]]. [...] E questo a mio parere penalizza l'aspetto umano, la possibilità di utilizzare e mostrare tutta la propria forza. Credo che soluzioni tecniche dovrebbero lasciare più spazio al pilota, per utilizzare e mostrare in modo più libero il proprio talento. La tecnica è importantissima, ma è il gesto umano a emozionare. ([[Daniel Ricciardo]])
*{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Oggi c'è molta enfasi sulla raccolta e lo sviluppo dei dati, cosa che appiattisce molto il livello perché è possibile copiare la strategia degli avversari. La telemetria è un po' un male: se potessi, darei più potere ai piloti, inserendo più comandi manuali. Ho guidato una Ferrari del 1988, quella di [[Gerhard Berger|Berger]], senza servosterzo, con tre pedali e il cambio manuale. Era molto semplice, un po' più lenta ma più viva di quelle di oggi. ([[Sebastian Vettel]])
*{{NDR|«Che differenza vede tra la sua Formula 1 e quella di oggi?»}} Oggi c'è più competitività che permette anche alle scuderie minori di lottare per buone posizioni. Non comprendo quelle persone che criticano la Formula 1 attuale. Ai miei tempi il distacco tra i team più forti e quelli più deboli era di quattro-cinque secondi, oggi in meno di tre ci sono 20 monoposto su un circuito di 5,3 chilometri e 15 curve. Alla competitività vengono però meno i sorpassi e contano di più le strategie, gli ingegneri e le abilità dei piloti. ([[Gian Carlo Minardi]])
*Passare dalla F.2 alla F.1? Lo confesso, il salto è stato superiore alle mie aspettative, pensavo sarebbe stato difficile, ma non così. Oggi un debuttante in F.1 ha più problemi rispetto al passato, perché una volta i piloti potevano debuttare dopo aver percorso parecchi km di prove, oggi invece no. Le prove le fai al simulatore e poi quando entri in macchina davvero, devi scoprire tutto un mondo nuovo. Non fai molti km di test, per cui arrivi alla prima gara che guidi a intuito, a sensazioni, scopri giro per giro come va una F.1. Un conto è il simulatore di F.1, un altro guidarla davvero. ([[Charles Leclerc]])
*Quando correvo in Formula 1 anch'io ero fatalista, mi ripetevo sempre che a me non sarebbe mai capitato. Ho capito che l' incidente mortale sarebbe potuto capitare a chiunque quando ho visto morire [[Ayrton Senna|Senna]], che era il migliore pilota del mondo, aveva la migliore macchina della Formula 1, curata nel modo migliore del mondo. Allora capii e dissi basta: e le corse sono riuscito a mandarle a quel paese. ([[Riccardo Patrese]])
*[...] quello che voglio vedere è un regolamento che dia libertà alle innovazioni, alle idee, all'ispirazione dei tecnici. La F1 ha bisogno di questo, altrimenti la sola alternativa è avere pezzi standard. Bisogna premiare le soluzioni più intelligenti: fa parte dell'essenza della F1. ([[Ross Brawn]])
*Questa è la Formula 1. I venti piloti migliori del mondo sono qui e inevitabilmente dovrai competere contro di loro se vuoi diventare campione del mondo, anche se sono compagni di squadra. Fa parte del gioco. Se hai timore di andare contro un qualsiasi pilota, allora questo sport non fa per te. ([[Carlos Sainz Jr.]])
*Questo è uno sport di squadra, ma quando tagli il traguardo tu sei la persona che ha vinto, tu sei il campione del mondo. ([[Jenson Button]])
*{{NDR|Sulla Formula 1 degli anni Duemiladieci}} Riportare un grosso nome nei gran premi mondiali è un ricco business: basti osservare la mania ecclestoniana di riproporre una finta Lotus, o di far ponti d'oro a una Mercedes, che solo gli ignoranti o i più servili chiamano macchina tedesca o macchina di Stoccarda, con un telaio costruito nell'ex team Brawn a Brackley (Inghilterra) e con un motore realizzato dalla ex Ilmor a Brixworth (sempre Inghilterra), con capitali germanici. Eppure, il grande Jack Brabham, imitato dai suoi ammirevoli eredi, disse no allo stesso Ecclestone, che pure ebbe in gestione la squadra già a fine anni Settanta. La saga dei Chapman (Lotus) o Brabham o Cooper o Maserati o Bugatti non può continuare, se mancano valide discendenze. Questi sono i grandi valori che ancora contano in uno sport dell'automobile in declino. ([[Enrico Benzing]])
*[...] sappiamo bene che la Formula 1 è uno sport ma allo stesso tempo anche un terreno d'affari. ([[Daniel Ricciardo]])
*Si dice che vincono sempre gli stessi, ma d'altronde non è che nel campionato di calcio si faccia tutto per far vincere il Chievo. ([[Giorgio Terruzzi]])
*{{NDR|Nel 1984, «piloti di Formula Uno si nasce?»}} Si nasce e ci si costruisce per diventarlo. [...] Occorre fare una scelta a 14 anni. Invece del motorino, bisogna comperare il go-kart. Bisogna rinunciare alla prima ragazzina perchè non la si può portare in pista. {{NDR|«E alla seconda?»}} Alla seconda no. Però è una vita di sacrifici. La gente spesso non sa che la nostra è una vita difficile, una vita stressante. Un uomo che vuol fare carriera, ad esempio un imprenditore, ha vent'anni a disposizione per mostrare agli altri ciò che sa fare. Noi no, solo quattro o cinque. Dieci quando va benissimo. Quindi è tutto molto più accellerato. Si invecchia in fretta. ([[Elio De Angelis]])
*Sono nato con la Formula 1 anni '80 ma penso che l'apice si sia raggiunto a cavallo tra gli anni '60 e '70: quella per me è l'epoca d'oro, perché le macchine erano spettacolari e veloci. Ma era il pilota a fare la differenza. Nella Formula 1 contemporanea è la [[tecnologia]] a fare la differenza. ([[Gerhard Berger]])
==Voci correlate==
*[[Vettura di Formula 1]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Competizioni sportive]]
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Cristina Campo
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Sun-crops
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/* Lettere a Mita */
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text/x-wiki
[[File:Cristina Campo.jpg|thumb|Cristina Campo]]
'''Cristina Campo''', pseudonimo di '''Vittoria Guerrini''' (1923 – 1977), scrittrice, poetessa e traduttrice italiana.
==Citazioni di Cristina Campo==
*Frequentare Chiese orientali mi ha confermato (se ce ne fosse stato bisogno) che la [[liturgia]] è l'archetipo supremo del [[destino]] e non solo del destino dei destini, quello di Cristo, ma del destino, semplicemente. È, per così dire, la suprema fiaba, quella a cui non si può resistere...<ref>Da ''Lettera a [[Rodolfo Quadrelli]], Vigilia di Pentecoste, 1967'', in ''Appassionate Distanze. Letture di Cristina Campo con una scelta di testi inediti'', a cura di Monica Farnetti Filippo Secchieri Roberto Taioli, Tre Lune Edizioni, Mantova, 2006, p. 81. ISBN 8887355851</ref>
*[...] il [[poeta]], cioè l'aristocratico, ha la sua patria, la sua religione la sua famiglia: ce l'ha, in ogni caso: la religione della parola, la patria della lingua, la famiglia dei morti meravigliosi e severi. È sorvegliato ovunque, controllato da un seguito implacabile, da un cerimoniale più duro e più puro di quello degli imperatori di [[Bisanzio]].<ref>Dalla lettera ad [[Alejandra Pizarnik]] del gennaio 1965, citato in ''[http://www.pangea.news/molti-vivono-al-margine-del-loro-destino-le-lettere-inedite-di-cristina-campo-ad-alejandra-pizarnik/ "Molti vivono al margine del loro estino": le lettere indeite di Cristina Campo ad Alejandra Pizarnik]'', ''pangea.news'', 18 marzo 2019.</ref>
*In ''nessun'' modo Maria, e da ''nessuna'' circostanza, tu devi lasciarti indurre a tornare a Roma se prima ''non hai finito il tuo libro''. Hai freddo, sei triste, sogni poco, non hai la forza. ''Non importa''. Tutto questo ''fa parte'' del tuo libro, mentre la vita di Roma ''non'' ne fa parte, e ti dividerebbe da esso ancora una volta – e questa volta forse per sempre. Che tu scriva o non scriva, che tu sia triste o allegra, ''non'' tornare. Aspetta il tuo libro là dove gli hai dato appuntamento. ''Non lo tradire''.<ref>Da ''Lettera a Maria Zambrano del 25-VII [1962]'', in ''Se tu fossi qui. Lettere a Maria Zambrano 1961-1975'', p. 27.</ref>
*Io sono come un cervo sempre in fuga nella foresta. Quando arriva a uno stagno dove potrebbe specchiarsi, ha tanta sete che subito lo intorbida.<ref>Da ''Lettera a Margherita Dalmati'', ottobre 1955; in [[Margherita Dalmati]], ''Cristina Campo e la scrittura del dio'', ''Neuropa'', XXIV, 86-89, 1996, pp. 73–79; citato in Cristina De Stefano, ''Belinda e il mostro, Vita segreta di Cristina Campo'', Adelphi, 2002<sup>3</sup>, p. 28. ISBN 88-459-1678-2</ref>
*Novant'anni, anzi novantuno, ha ora la stessa autrice {{NDR|[[Varvàra Dolgorouki]]}} di questo libro, che ne ha già cominciato un altro: Scrapbook: All I Know ("{{sic|brogliaccio}}": tutto ciò che so). In esso ritroveremo senza dubbio, ampliato ancora, come la sua generosità che aumenta prodigiosamente con gli anni (e la sua casetta di Roma è una sorta di universale pellegrinaggio per chiunque cerchi soave aiuto e arguto consiglio), il monito di S. Paolo, che si possegga come non possedendo, si sia come non essendo: lasciando che in sé viva ed operi Altri. Il che potrebbe dirsi, tra l'altro, il solo vero ritratto dell'aristocratico.<ref>Dalla Prefazione a ''I Quaderni. <small>Russia 1885-1919</small>'' di [[Varvàra Dolgorouki]], traduzione italiana di Amalia D'Agostino Schanzer, Rusconi, Milano, 1976. La prefazione, nell'edizione Rusconi in forma anonima e senza titolo, è pubblicata nuovamente in: ''Appassionate distanze. <small>Letture di Cristina Campo con una scelta di testi inediti</small>'', a cura di Monica Farnetti, Filippo Secchieri e Roberto Taioli, Tre Lune Edizioni, Mantova, 2006, ISBN 88-87355-85-1, con l'attribuzione a "C. Campo" e sotto il titolo: ''Una delle ultime gran dame di questa terra.''</ref>
*Se ancora due uomini incontrandosi si inchinano l'uno all'altro, la civiltà è salva.<ref>Citato in [[Alessandro Spina]], ''Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti'', Morcelliana, Brescia, 2002, p. 81. ISBN 8837218885. Nel testo: "Passeggiavamo un giorno, sul tramonto, nella pace dell'Aventino. Mi rievocava una funzione religiosa cui aveva assistito in un monastero lì accanto, celebrata da due vescovi. I quali, in un luogo della funzione, si inchinano l'uno all'altro. «''Ecco''» annunciò, «''se ancora due uomini incontrandosi si inchinano l'uno all'altro, la civiltà è salva{{sic|...}}''»."</ref>
*Sto ascoltando il grande coro finale della [[Rito copto|Messa copta]], sulle cui onde oceaniche cadono i colpi maestosi e infinitamente negligenti del tamburo segreto e sopravvive il suono argentino del sistro. È il passo della divinità in tutta la sua indicibile sprezzatura.<ref>Da una lettera a [[John Lindsay Opie]], senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, {{Cfr|m}} ''Belinda e il mostro'', p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, ''Belinda e il mostro'', p. 107.</ref>
*Que Dieu nous garde de la littérature!<ref>Che Dio ci guardi dalla letteratura!</ref> Il [[diavolo]] è certamente un ottimo scrittore che opera sopratutto attraverso "spleen and dreaminess", come ha detto un esperto.<ref>Da una lettera a John Lindsay Opie, senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, {{Cfr|m}} ''Belinda e il mostro'', p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, ''Belinda e il mostro, Vita segreta di Cristina Campo'', Adelphi, 2002<sup>3</sup>, p. 146. ISBN 88-459-1678-2</ref>
*''Vento di primavera | traslucido come spada: | esilia dal sèpalo affilato | il boccio cremisi che ancora trema, | come dall'anima lo spirito, | il sangue dalla vena. | L'inverno, occulto stelo | che cullò le intenzioni, incubò le mortali esitazioni, | falcia senza un grido; | le psichiche vecchiezze recide | della terribile vita. | ''[[Pasqua]] d’incorruzione! ''|| Nel vento di primavera | l'antica chiesa indivisa | annuncia ai morti che indivisa è la vita: | su lapidi d’ipogei | posa i sèpali che ancora tremano | e al centro, al plesso, al cuore, | là dov'è sepolto il [[Gesù|Sole]], | là dov'e sepolto il Dono, | il piccolo uovo cremisi del perenne tornare, | dell'umile irriconoscibile | trasmutato tornare. | Pasqua che sciogli ogni pena!''<ref>Da ''[[Radonitsa|Ràdonitza]]'', in ''La tigre assenza'', a cura e con una nota di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, Milano, 2001, p. 56. <nowiki>ISBN 8845908321</nowiki></ref>
==''Caro Bul. Lettere a Leone Traverso''==
*Se ci muoviamo nel cerchio della ricerca [[Simone Weil|weiliana]] – che in fondo è la «lettura multipla» di ogni spirito attento – mi sembra che veramente il primo cristiano implicito nel senso della coscienza pura e non solo della pietà istintiva, sia [[Sofocle]]. Anche mi sembra che non sia possibile parlare a fondo di Antigone (proprio in questo senso «multiplo» senza riportarla ad Elettra. Perché qui il passaggio spirituale è chiarissimo: dalla pietà relativa, individuata, religione del sangue configurata in un nome come riscatto della stirpe (quindi morte come castigo, equilibrio ristabilito ecc.), alla pietà assoluta, anonima (Edipo, Polinice o chiunque altro ne sia degno nel momento) e perfettamente fine a sé stessa – quindi morte come incidente, già scontato anzi subito. («Io morii da tempo – forse per meglio accudire ai morti»). Insomma una sorta di passaggio dal Vecchio al Nuovo Testamento: lo pseudo-giusto che vince su questa terra, il vero giusto che su questa terra è vinto.<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso del 7 maggio [1954]'', pp. 14–15.</ref>
*{{sic|...}} vedessi, Bul, questo autunno [[Roma|romano]]! velata di fogliame e d'acque passeggere, la città riduce le distanze, è tutta uno scorcio di proporzioni perfette. Vorrei dirti di S. Giov[anni] a Porta Latina, dei 4 Santi Coronati... Ma il mio chiodo fisso è la Passaggiata di Ripetta: col suo pavé di tre secoli, le sue chiatte di ogni colore, i suoi ramai con basette e baffoni. Il tutto tra cortili di vite vergine, in una luce come sotto il tuo ombrello [...].<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso'' [Roma,] lunedì 10 [ottobre 1955], p. 26.</ref>
*Caro Bul, solo in questo momento (ore 18 del 27 dicembre) ricevo il tuo [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]]. È ME-RA-VI-GLIO-SO – non si può quasi reggere. Ti dirò il resto quando avrò letto tutto (dunque in un'altra vita?...) ma subito questo:<br/>«Hai lavorato bene, vecchio Lev.» <br/> Raggi d'oro saettano da testo e versione — specchio ustorio che rischia di mandarmi a fuoco.<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso, [Roma, 27 dicembre 1955]'', p. 31.</ref>
*{{NDR|In ''[[Thomas Edward Lawrence|Laurence]] by his friends''}} ci sono ad apertura di pagina, storie come questa (raccontata dalla madre, ancora vivente):<br />Ragazzo appassionato di archeologia, Lawrence porta all'Ashmolean Museum il fratellino di 3 anni. Il piccolo vede le statue, le crede vive e si spaventa. Tornato a casa, Ned<ref>Così Lawrence era chiamato in famiglia.</ref> gli scolpisce una testina, per mostragli che anche un sasso può vivere; ma poi gli mette in mano un martello perché ''la mandi in pezzi se gli dovesse far paura.''<br/>In questa storia c'è tutto ciò che m'incanta di Lawrence; e mi sembra la più bella parabola – sull'arte – e su tante altre cose.<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso'', [Roma, 19 febbraio 1956], pp. 45-46.</ref>
*Il nostro tempo, che ho conosciuto pienamente solo venendo qui, mi avrebbe travolta, e non nutrita, se non avessi avuto dietro di me le basi semplici e solide delle mie vecchie letture.<ref>Bibbia, favole, Mille e una notte, lette nell'adolescenza. L'autrice, inoltre, ricorda in modo particolare una poesia di Emily Dickinson: ''A wife at the daybreak'', letta a tredici anni in una rivista inglese. {{cfr}} ''Caro Bul'', p. 83.</ref> Ancora oggi tutto quello che vivo mi si traduce in termini che in qualche modo sono ancora di favola: è strano come la vita d'oggi vi si presti più di ogni altra – o forse io mi muovo con incoscienza, come il bambino che ha in mano lo smeraldo...<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso da [Roma, 20 gennaio 1957]'', p. 84.</ref>
*Io non prego mai per i [[morti]], io prego ''i'' morti. L'infinita sapienza e clemenza dei loro volti – come si può pensare che abbiano ancora bisogno di noi? – Ad ogni amico che se ne va io racconto di un amico che resta; a quella infinita cortesia senza rughe ricordo un volto di quaggiù, torturato, oscillante.<ref>Da ''Lettera a Leone Traverso da [Roma, 20 gennaio 1957]'', p. 85.</ref>
*{{NDR|Nota di presentazione per la mostra di opere dell'artista Yuen Yuey Chinn tenutasi a Firenze dal 3 al 6 marzo 1955}} Qui devo confessare che trovo consolanti i semplici titoli (Cavalli, Pesci e così via) dati da Chinn<ref>Yuen Yuey Chinn, nato a kwantung, Cina, il 24 dicembre 1922. Una più estesa nota bibliografica sull'artista si trova a pag. 147 dell'opera.</ref> ai suoi quadri che egli definisce semi-astratti, senza peraltro concedere alla parola più di un semi-astratto interesse. E nei suoi quadri vivono, i cavalli ed i pesci, se anche nascosti nelle profonde implicazioni della fiaba o del sogno: quando l'oggetto che andiamo inseguendo per un presagio inesplicabile del nostro cuore ci attende all'ultimo limite dei sensi – dietro il colore, dietro il suono, dietro il suo stesso nome: celato dai sette veli del mistero e tuttavia – lo sentiamo con ogni fibra – più reale di ogni apparente realtà: l'oggetto puro, assoluto, premio ad ogni fedele itinerario dell'attenzione.<ref>Da ''Note'', p. 146.</ref>
==''Cristina Campo-Alessandro Spina. Carteggio''==
*Siamo così abituati a difenderci dall'attenzione altrui (forse perché è la sola cosa la cui speranza ci faccia ancora vivere) che non è affatto strano un mutamento di gesto, di intonazione, non appena ci si senta osservati con intensità. <br/>Ora noi due siamo al di là di questo: abbiamo parlato insieme di cose così tangibili, come le fiabe e le costellazioni; e poi abbiamo preso l'acqua alla fontana, come due profughi o due contadini. Adesso scriverle mi è molto facile, spero così anche per lei. (giugno '61, p. 10)
*{{NDR|L'«indifferenza» naturale per il lettore}} Questa finisce, mi sembra, col Direttorio, ne resta un poco nella lingua di [[Madame de Staël|M.me de Staël]], di [[Benjamin Constant|Constant]], di [[Chateaubriand|Chateaubriand]]; sopravvive, ma così diversa, in [[Stendhal]] – e poi non ne vedremo più traccia fino a [[Marcel Proust|Proust]]: che però è un miracolo archeologico, una resurrezione dei morti; la sua lingua è la teca di cristallo che chiude il re già morto da più di un secolo, nei suoi abiti cerimoniali più delicati... (giugno '61, p. 10)
*Sto ascoltando la Ciaccona di Bach-Busoni suonata da [[Arturo Benedetti Michelangeli|Benedetti Michelangeli]]. Non ho mai sentito niente di simile. Ora mi spiego l'odio invincibile che lo circonda. (1963, p. 42)
*C'è un genere di purezza che si sopporta solo quando si è forti. [[Simone Weil]] diceva dei Provenzali «il lacerante dolore della creatura finita, questo dolore inconsolabile». Ho sentito questo in modo tremendo nella Mazurka N. 4 op. 33, in certe parti dello Scherzo in si minore... È qualcosa che si può trasmettere all'uditore soltanto a patto di scomparire, come fa Michelangeli. Nella stanza c'era Chopin, con la sua tremenda determinazione, dicendo queste parole severe. (Il tutto in un ritmo di danza, un turbine di gioia rustica e guerresca. Ma anche di queste cose non è possibile parlare) (1963, p. 44)
*{{NDR|L'arte partica e sasanide}} [...] arte pura e terribile, che è il passato e la meta insieme di tutta l'arte persiana e islamica in generale [...]. (3 agosto {{sic|[1963]}}, p. 86)
*[[Roma]] respira greve ed enorme, nella caligine ardente.<br>Supremamente bella, a volte, nelle sue tremende basiliche vuote, nelle sue piazze di sangue coagulato che pare liquefarsi, fumando. Il tempo che cade in blocchi, un secolo sull'altro, audibilmente, tragico oltre ogni dire. La cupa ebbrezza di questo tempo, come braci che crollano. La notte, il solito odore di Basso Impero in putrefazione, ma anche profondi, puri momenti nei quali la città pare chiusa in uno smeraldo. Io non faccio che andare in giro per questo immenso labirinto di cerchi concentrici [...]. (21 luglio {{sic|[1964]}}, p. 158)
*Carissimo,<br>sono tornata al [[Villa Borghese|Giardino del Lago]], per la prima volta dopo circa {{sic|6}} mesi. Sui prati un'emorragia di papaveri, piccoli stagni freddi di miosotidi. Tutti gli altri fiori sembra se ne siano già andati. C'è un curioso odore d'autunno sotto i lecci. Pure il giardino è soave, e l'incessante richiamo degli uccelli – così tenero e strano quando il cielo è coperto – tenta di rammendare il tempo lacerato.<br>Ricordo ad ogni passo un verso di [[Emily Dickinson]]: «Non oso dare la notizia al mio giardino». ({{sic|[1965]}}, p. 172)
*Un po' di semplice artigianato supplementare è a volte più risolutivo, sul piano della poesia, di cento visioni. Esso può, come giustamente disse Adorno una volta tanto, mutare, con cento inezie impercettibili, ''l'intero livello'' di un'opera anche geniale. ({{sic|[1970]}}, martedì, le tre di mattina, p. 212)
*{{NDR|Impressioni di lettura del manoscritto de ''Le nozze di Omar'', inviato da A.Spina a C.Campo}} D'altra parte io credo che lo sfondo storico, politico o sociale di un romanzo debba rimanere sempre ''puro pretesto'', commentarlo discorsivamente (e così a lungo) mi sembra che tradisca tutte le 'sacre leggi della finzione'. Chi si ricorderà fra cent'anni di quegli eventi; chi sarà in grado di misurarne gli aspetti se non appunto, attraverso le 'sacre leggi della finzione'? I bollettini e i giornali vanno in polvere, un gesto resta, un detto breve risplende... (1972 martedì, p. 224)
==''Gli imperdonabili''==
*Misterioso è il narratore di fiabe. «Leggenda popolare» vediamo scritto in un libro, ma si sa che ogni vicenda perfetta è la vicenda di un uomo solo, che solo l'esperienza preziosa, caduta in sorte a un essere singolare, può riflettere, come una coppa fatata, il sogno di una moltitudine. L'evento irripetibile è storia universale, la massima profondità massima superficie.<ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Della fiaba'', p. 29)</ref>
*Ci viene insegnato che nella lingua araba classica una radice comune lega tappeto e farfalla e certo non soltanto per la fascinazione dei colori. Il tessere e l'annodare alludono di per sé alle vicende ordite per gli uomini da invisibili mani. E si sa come il vocabolo greco che indica l'attimo senza ritorno, da cogliere come un fiore miracoloso − ''kairos'' – sia usato per definire un altro indefinibile: la momentanea, lampeggiante fissura tra l'ordito e la trama in cui la spola penetra fulmineamente, come la lama mortale tra i due pezzi di un'armatura.<ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Tappeti volanti'', p. 68.</ref>
*L'ultima lettera (italiana) di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] è un esempio quasi terribile dello stile quando sia integralmente divenuto natura. Si ricorderà la grande frase centrale, il reiterato lamento sulla morte vicina, avviluppata nel manto nero dello sconosciuto del ''Requiem''. E: «...La vita era pur sì bella...», egli prorompe. Si provi, di queste sei piccole parole, a rimuoverne una. Ecco la formula feriale: la vita era bella; o la nostalgica: la vita era pur bella; o la candida: la vita era sì bella. Ma «La vita era pur sì bella...». Questo solo è il pugnale che trafigge: uscito dal fodero in virtù di due monosillabi, disposti secondo un ordine semplice e imperscrutabile.<ref>Da ''Gli imperdonabili'', pp. 83–84.</ref>
*È stato detto dell'[[Innominato]] che il «mondo» non esisteva per lui, sicché Don Rodrigo non desiderava mostrarsi legato a un uomo di quella sorte, perché questo significava rinunciare a troppe cose: la protezione dello zio conte, gli spassi e gli onori della vita civile.<br>Solo a una così pura ascesi della delinquenza è talvolta possibile, come si sa, mutare radicalmente, e in un attimo, direzione e natura: così il colpo di timone che altera, sopra la testa del navigante, il significato di tutte le costellazioni. («I grandi peccatori» avvertiva un celebre vecchio diavolo «''sembrano'' più facili da acchiappare. Ma attenti, sono incalcolabili. Pronti, se le cose si mettono male, a sfidare la pressione sociale intorno a loro per amore del nostro Nemico esattamente com'erano pronti a sfidarla per amor nostro»). Così bene sa questo il [[Carlo Borromeo|Cardinale]], così immediatamente fiuta nell'Innominato l'uomo della sua razza, da inaugurare il dialogo rovesciando innanzitutto le parti, come si usa soltanto tra primi e pari: esclamando cioè che quella visita gli dà motivo di rimorso poiché toccava a lui prevenirla con la propria; e da chiuderlo con la meravigliosa impudicizia degli angeli e dei sovrani: «Un amore per voi che mi divora!»<ref>Da ''Una divagazione: del linguaggio'', p. 92.</ref>
*Gli [[Impero|imperi]] cadono quando l'educazione dei principi cede alla letargia borghese, con la sua puntigliosa, superstiziosa ignoranza della radice spirituale di ogni dominio.<ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Con lievi mani'', p. 99.</ref>
*[[Sprezzatura]] è un ritmo morale, è la musica di una grazia interiore; è il ''tempo'', vorrei dire, nel quale si manifesta la compiuta libertà di un destino, inflessibilmente misurata, tuttavia, su un'ascesi coperta. Due versi la racchiudono, come un astuccio l'anello: «''Con lieve cuore, con lievi mani | la vita prendere, la vita lasciare...''»<ref>I versi citati sono di [[Hugo von Hofmannsthal]].</ref><ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Con lievi mani'', p. 100.</ref>
*«Lo [[stile]]» disse una volta [[Gabriele D'Annunzio|d'Annunzio]], e non sapeva di definire in cinque parole l'etica della sprezzatura «è potenza isolatrice».<ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Con lievi mani'', p. 103.</ref>
*Nella più semplice delle antiche [[liturgia|cerimonie]] vi era la ''grande allure'' della visione: quell'eleganza di viva fiamma, quel dialogare serrato, rubato, rapito tra le potenze dell'anima e l'invisibile, quel cadere di pause interstellari – altra e più incalzante scrittura del Dio, che apriva nel blocco cieco del mondo mille punti di fuga verso il regno della [[bellezza]] soprannaturale: che è il regno degli specchi raddrizzati e dei ceppi caduti, dove prendere e lasciare sono una sola estasi.<ref>Da ''Il flauto e il tappeto, Con lievi mani'', p. 111.</ref>
*Nella [[gioia]], noi ci muoviamo in un elemento che è del tutto fuori del tempo e del reale, con presenza perfettamente reale. <br/>Incandescenti, attraversiamo i muri.<ref>Da ''Fiaba e Mistero, Parco dei cervi'', p. 143.</ref>
*La pura [[poesia]] è geroglifica: decifrabile solo in chiave di destino.<ref>Da ''Fiaba e Mistero, Parco dei cervi'', p. 145.</ref>
*Poesia geroglifica e bellezza: inseparabili e indipendenti. Sentire la giustizia di un testo molto molto prima di averne compreso il significato, grazie a quel puro timbro che è solo del più nobile stile: il quale a sua volta nasce dalla giustizia. «''La mente mia trafitta e dirubata | da' ladri dei miei pensieri | che m'han promesso il tempo e non atteso...''»<br/>Come nella natura, che è bella solo per necessità reale, così anche nell'arte la bellezza è un soprammercato: è il frutto inevitabile della necessità ideale.<ref>Da ''Fiaba e Mistero, Parco dei cervi'', pp. 145–146.</ref>
*Profonde strade, rapide fra le case senza luce, dei poveri di Masaccio. Io le percorro ogni giorno, sono le strade del quartiere di [[Borgo San Frediano|San Frediano]]. Ma nell'affresco sono le Strade dei Poveri: Firenze o Gerusalemme, Roma o Palmira. E tuttavia non lo sarebbero se non fossero prima di tutto e fino all'ultima crepa della pietra le strade di San Frediano: dove ancora sembra fuggire, certe mattine d'inverno, l'ombra del ragazzo che saliva a quattro a quattro la gradinata del Carmine.<br>Non conosco poesia universale senza una precisa radice: una fedeltà, un ritorno.<ref>Da ''Fiaba e Mistero, Parco dei cervi'', p. 146.</ref>
*[[Marcel Proust|Proust]]: il lungo poema del ''mana'' primitivo, dell'energia vitale elevata a potere magico. Poema di maree: persone, luoghi, parole, melodie, prima colmi e poi svuotati di quel potere. Sotto l'onda splendente e terribile del ''mana'' le rocce parlano, la sabbia si fa oro, tutto si muove, si risponde, tramuta, avvolge l'uomo e lo domina, con diritto di vita o di morte. In secca, tutto ritorna fossile, desertico, si immobilizza in un biancore di scheletro. <br/> La meravigliosa cerimonia di Proust è l'evocazione e la risurrezione del ''mana'' ottenuta dallo stregone con l'aiuto di oggetti sacri: i biancospini, la ''bille d'agathe'', la ''petite phrase de Vinteuil''. Così nei rituali polinesiani il frammento d'osso, l'impronta del piede umano nell'argilla.<ref>Da ''Fiaba e Mistero, Parco dei cervi'', p. 148.</ref>
*In un rapporto non immaginario – un rapporto dal quale il gioco delle forze sia escluso – nessun sentimento o pensiero regge a lungo isolato ma ciascuno si capovolge rapidamente nel suo opposto. Così la privazione è subito nutrimento, la volontà consenso, il dolore sentimento compiuto della presenza e l'umiltà una corona di grazia continuamente ricevuta e restituita. [...] L'urto continuo e armonioso dei contrari conduce l'animo a una sorta di ardente immobilità, lo colma fino all'orlo di una vita che non trabocca perché il suo stesso muoversi la frena. «Dal centro al cerchio e sì dal cerchio al centro | mòvesi l'acqua in un ritondo vaso | seconda ch'è percossa fori o dentro». ''Mais une amitié pure est rare.''<ref>«Ma un'amicizia pura è rara.»</ref><br />Come una pura poesia. Che vive delle identiche leggi.<ref>Da ''Fiaba e mistero, Parco dei cervi'', pp. 152–153.</ref>
*La mediocrità, la paura, la soggezione al mondo. Tutto questo mi appare oggi come uno specchio doppio che il principe di questo mondo fa scivolare come un diaframma tra le radici e le cime dell'anima: affinché a queste non sia più dato specchiarsi in quelle né ad entrambe nutrirsi le une delle altre, felicemente, come il cielo e la terra.<br />Non solo questo specchio tenta di separare le due parti dell'anima ma di isolarle entrambe in ostinata contemplazione di sé: le radici delle radici, le cime delle cime. Nascono così i linguaggi a sezioni stagne; da un lato: «la vita è un'altra cosa, serbare un sano senso delle proporzioni, non facciamo letteratura», dall'altro: «la sublime missione, il sacro nome» ecc.<br />La retorica delle radici è instaurata e quella delle cime e la pietrificazione, a un tempo dell'idea come della vita.<ref>Da ''Fiaba e mistero, Parco dei cervi'', p. 156.</ref>
*Se dunque l'attenzione è attesa, accettazione fervente, impavida del reale, l'immaginazione è impazienza, fuga nell'arbitrario: eterno labirinto senza filo di Arianna. Per questo l'arte antica è sintetica, l'[[arte moderna]] analitica; un'arte in gran parte di pura scomposizione, come si conviene ad un tempo nutrito di terrore. Poiché la vera attenzione non conduce, come potrebbe sembrare, all'analisi, ma alla sintesi che la risolve, al simbolo e alla figura – in una parola, al destino.<br>L'analisi può diventare destino quando l'attenzione, riuscendo a compiere una sovrapposizione perfetta di tempi e di spazi, li sappia ricomporre, volta per volta, nella pura bellezza della figura. È l'attenzione di Marcel Proust.<ref>Da '' Attenzione e poesia'', ''Fiaba e mistero, Attenzione e poesia'', p. 167.</ref>
*Per [[William Carlos Williams|Williams]] è il contrario. Come [[Umberto Saba|Saba]], come [[Kostantinos Kavafis|Kavafis]], come [[Bertold Brecht|Brecht]], egli vive della propria perenne trasmutazione, del proprio instancabile ritorno, di salmone controcorrente, alle sorgenti della parola, di quel ''sapore massimo d'ogni parola'' che dicevo in principio. Sono proprio costoro, i maestri dei misteri gaudiosi della parola, a immergerla di continuo, «perché essa viva», nelle luttuose acque di [[Parmenide]]. «Masterpieces are only beautiful in a tragic sense, like a starfish lying stretched dead on the beach in the sun. A touch of the unknown... A passionate statement about death».<ref>Da ''Il sapore massimo di ogni parola'', ''Su William Carlos Williams'', p. 179.</ref>
*"Abbelliscimi" – pregava Metafrasto, e in realtà chiunque abbia avuto la ventura di incontrare un [[santo]] non gli sarà facile, per tutto il resto della sua vita, pronunciare senza un'estrema cautela la parola ''bellezza''.<ref>Da ''Sensi soprannaturali'', p. 243; citato altresì in ''La Civiltà Cattolica'', ed. 3565-3570, 1999, [http://books.google.it/books?id=aQw5AQAAMAAJ&pg=PA37 p. 37].</ref>
===Citazioni su ''Il flauto e il tappeto''===
*La lettura del suo ultimo libro in cui splende la gloria mistica e calpestata del tappeto e risuona la nostalgia evocatrice del flauto è un avvenimento e una promozione per lo Spirito che si avventura tra le scene del suo teatro magico, è una rivelazione, se questo termine non fosse divenuto troppo povero, dopo tanto prodigarsi... Fuorché un articolo di Carlo Laurenzi, non ho udito alcun commento astronomico al passaggio di questo astro nei nostri squallidi cieli, nessuna notizia di questa apparizione, nessun annuncio di questo annuncio. Questi silenzi di critici distratti danno l'ardire a me, philosophorum minimus, di scriverLe perché Lei sappia che questa opera ha trovato dei lettori appunto perché non li ha cercati. ([[Andrea Emo]])
==''Il mio pensiero non vi lascia''==
*Ho tante tante cose da dire! Quasi direi ''da salvare'': tutta la tragica bellezza di ciò che è passato in noi e vicino a noi – cose che io sola sento di aver visto e sentito fino alla sofferenza e che assolutamente non devono morire. «Rapisci la luce alle fauci del serpente»... Ti ricordi di Glavina?<ref>Soldato che Hans Carossa ricorda, ponendone la figura in forte rilievo, nel suo Diario di guerra. In una lettera dal fronte Glavina scrive: "[...] Sì; se andiamo in cerca di fatiche e pericoli, così come ci vengono incontro, ci prepariamo per fatiche più nobili, pericoli più reali. Io sono come un uomo d'azione che non conosce ancora la sua azione. «Rapisci la luce alle fauci del serpente!» Qual è la voce che mi grida a volte queste parole nel sonno profondo?"(nota di diario del 16 ottobre 1916, p.28 del Diario di guerra di Hans Carossa); da Hans Carossa, ''Diario di guerra'', traduzione di Anita Rho, Sperling & Kupfer, 1941</ref> Ora mi sembra che il puro insegnamento di [[Hans Carossa|Carossa]] sia la mia guida.<ref>Dalla lettera al padre del 2 novembre [1943] Ore 8, p. 12.</ref>
*Carissimo, <br/> «ad onta di tutto non mi dimentichi» — perché mai dice questo. Proprio grazie al «tutto» e nel «tutto» (mi esprimo con le parole più improprie) io non potrei mai dimenticare nulla, ogni cosa che vive vive all'ennesima potenza. Non credo alle esperienze che «fanno impallidire tutto il resto» ma solo a quelle che rendono più reale il reale, cioè più chiaro l'amore per ciò che amiamo.<ref>Dalla lettera a [[Gianfranco Draghi]], [Roma] 21. X. [1956 o 1957], p. 57.</ref>
*Ho meditato molto, questi giorni a Bracciano. Il lago era cinese — tutto strisce di nuvole e di luce — separate qua e là da pareti di pioggia. Leggevo [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]] senza interruzione; ed era per me come assistere alle letture della Passione in una qualche abbazia perduta tra le montagne. Un vivere ogni parola a capo chino, sommersi nelle lacrime. [...] <br/> Caro Gian, dimentichi questa lettera, anzi la bruci per favore. Ma ricordi che solo a lei potevo scrivere così, senza ritegno — come piango su Hölderlin. <br/> «Denn, wie [die] Pflanze, wurzelt auf eignem Grund | Sie nicht, verglüht die Seele des Sterblichen, | der mit dem Tageslichte nur, ein | Armer, auf heiliger Erde wandelt»<ref>L'Autrice cita i versi 25-28 dell'Ode ''Mein Eigentum'', ''La mia proprietà'': ''«Giacché, come una pianta che non ha radici | Nella propria zolla, si spegne l'anima del mortale | Che alla luce del gorno soltanto, un | Misero, vaga sulla sacra terra.»'' Da [[Friedrich Hölderlin]], ''Tutte le liriche'', Edizione tradotta e commentata e revisione del testo critico tedesco a cura di Luigi Reitani, Mondadori, I Meridiani, settembre 2001. ISBN 8804474076</ref> <br/> Ein Armer, Ecco, è proprio questo.<ref>Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Roma, aprile 1958], p. 81.</ref>
*Stasera l'accendersi improvviso delle luci sulla [[Roma|città]] ancora tersa e chiarissima, fece di tutto un orlo di mare. Il cielo era sabbia finissima, sciacquata da un'onda di luce fonda. E i lumi accesi l'uno dopo l'altro, sgranati lungo i ponti che fuggivano, {{sic|era}} un arrivo di conchiglie fulgide sull'onda [...]<ref>Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Roma,] domenica, le 6 [estate 1958], p. 95.</ref>
*Penso molto in questi giorni alle strade di [[Firenze]] – «rivoglio bianche tutte le mie strade» e passo ore a ricostruirle nella memoria ma a volte qualcuna si spezza o manca un angolo, una piazza – e allora mi pare che s'interrompa il disegno delle linee della mia mano – che s'interrompa in qualche modo la vita.<ref>[s. d.], p. 101.</ref>
*Venezia è una vecchia, espertissima amante. Ma io non so dimenticare Firenze – così netta, così struggente. E senza concessioni.<ref>Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Venezia,] 14. IX. 58, p. 103.</ref>
*Riassaporo nella memoria le nostre semplici ore: a Firenze, sopratutto, alla sua finestra, quel cristallino pomeriggio d'autunno – e mi sembrano i globi d'oro di un albero bellissimo, un albero che non abbia stagioni ma splenda sempre dolce e generoso – come gli alberi del giardino di Nur ad-Din (nella notte «che compie il numero fino a 865»).<ref>Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Roma,] venerdì,[febbraio 1959], pp. 111-112.</ref>
*Ricorda i versi meravigliosi di [[Friedrich Hölderlin|Hölderlin]]? <br/>«''Morti gli eroi, le isole dell'amore | quasi sfigurate. Così dev'essere defraudato | così dappertutto risibile l'amore. | O tenere lacrime, non estinguete la luce | ai miei occhi del tutto. Lasciate una memoria | — ch'io possa morir nobile, o ingannevoli | o ladre — sopravvivermi...''».<br /> Scrisse questi versi che per il mondo era già pazzo. E a differenza di tutti gli altri «pazzi», che si credono Re e Imperatori, lui s'inchinava agli uomini fino in terra, li chiamava Altezza e Maestà. E per sé voleva il nome di Scardanelli, un nome di poveraccio, di attor comico. Il nome col quale, nei miei sogni, io chiamo sempre quest'essere celeste, questa essenza divina.<ref>Dalla lettera a Gianfranco Draghi da [Roma, prima di Pasqua 1959], p. 144.</ref>
*''Il tono dell'autunno non è rame | secondo me, secondo te, | né rosso. | Anna il nostro autunno è rosa | sul nero, globuli rosa, viali | di quarzo intenso sul nero-pioggia | dei lecci. | Anna il tuo autunno è nel parco, | nella valletta che chiamano | Valle dei Cani Lupi. | Tutti i nostri re della mano | sinistra vi nuotano, in un tripudio | di silenzio, | nell'alta marea di foglie | rosa e di nebbia bruna – | ed è l'ora che il sole s'incontra | con la luna e s'arresta un attimo'' [...]<ref>Da ''Il tono dell'autunno'', poesia dedicata all'amica pittrice Anna Bonetti; nella lettera ad Anna Bonetti da [Roma,] giovedì sera [12 dicembre 1957], pp. 150-151.</ref>
*Il dolce [[ottobre]] se n'è forse già andato – spente le fiamme degli uliveti, delle mura di [[Fiesole]], dei frutti – bruciate le foglie d'oro nei giardini e nei viali: il più struggente odore di questa terra. Pareva così calda questa fine di autunno, da coglierla sulla rena del Forte, seminudi. Ma un gran fortunale, una notte, ne ha cancellato il ricordo, e la speranza.<ref>Dalla lettera a Giorgio Orelli [Firenze,] Ottobre, 10, {{sic|pom.}} [1954], p. 171.</ref>
*Se almeno una volta non si è stati nemici, l'[[amicizia]] ha ben poco sapore.<ref>Dalla lettera a Giorgio Orelli [Firenze,] luglio 9 [1955 o 1956], p. 175.</ref>
*Iersera venne [[Mario Luzi|Luzi]] per poche ore. Lo portai ai Cavalieri di Malta, quel luogo da ''Vida es sueño'' illuminato dal plenilunio. Era incantato — ma anche lui ha imparato a ''salutare'' ogni luogo bello, ogni minuto di silenzio e di vita come se fosse l'ultimo. <br/>Perdona questa lettera, caro [[Giorgio Orelli|Giorgio]]. Salva tu quello che puoi nei tuoi versi.<ref>Dalla lettera a Giorgio Orelli [Roma, giugno? 1958], p. 186.</ref>
==''Lettere a Mita''==
*Lasci al tempo la memoria, questo suo unico possesso; e non tolga al passato la veste bianca, se pure l'oggi le sembri nudo e scheletrico. Non conosciamo le alchimie dei giorni – né come incontreremo in futuro ciò che abbiamo abbandonato alle spalle.<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell [1955], p. 12.</ref>
*Cara Mita, questo è [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]]<ref>Il riferimento è ad alcuni passi dei ''Quattro Quartetti'' tradotti in francese da [[Pierre Leyris]] dattiloscritti da Cristina Campo per M. P. Harwell. Il testo di Cristina Campo è scritto in margine ai passi.{{cfr}} più in dettaglio la nota di M. P. Harwell a p. 307 di ''Lettere a Mita''.</ref> – il mio Thomas detestato ed amato, dove si mischia come in nessun altro, sapore di vita e di morte, l'acqua dolce e salata della foce dei fiumi.<br /> Non ho da offrire al suo silenzio che questi bimbi tra le foglie, sulle cerimonie dei morti, questo sole che riempie d'acqua le conche vuote degli anni; e queste incerte, tormentose stagioni tutte smarrite una nell'altra in lampi di fuoco e neve.<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell [prima del 13 maggio 1956], p. 17.</ref>
*Il vero appunto, quello segreto, dovrebbe essere scritto all'incirca così:<br/>«Partire dalla tabula rasa di un tempo "où l'on a tout perdu", dalla chiesa nuova e brutta di Cristo Re, o di Los Angeles, nel pomeriggio canicolare, e sia il più possibile anonima quella chiesa, come un ospedale, un planetario o una stazione, per ricordarci che veramente 'l'on a tout perdu', fuorché la verità che abita in quel luogo — e che mai potremo ritrovare senza essere spogliati di ogni ornamento — senza avere accettato l'anonimo, la nudità di questo tempo che è la sola sua forza. Non altrimenti potremo compiere il cerchio, riallacciare la fine del nostro tempo al suo principio perduto...»<ref>(dalla lettera a M. Pieracci Harwell del 25 luglio (domani S. Anna) [1956], p. 29.</ref>
*Qui il tempo è una sfera limpida. E la piccola luna gli ruota intorno. Io ho ridotto la mia vita alla mia stanza perché tutto il lavoro è sul tavolo, e anche questo fa blocco con il resto, in un macigno che chiude la caverna. Stamani alzandomi ho pensato: «Vivere per pura cortesia» ed era abbastanza esatto; ma poiché non si ha voglia nemmeno di morire, non si ha neppure diritto all'eleganza di una frase.<br />La cosa più bella è sempre Williams:<br />''Ora il tuo volto è nelle tue mani | e i tuoi gomiti sulle tue ginocchia | e sei silenzioso e spezzato.''<br /> (Parla di un vecchio negro – ricorda la fotografia di quell'album di Fabien?)<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell del [11 ottobre 1957], pp. 77–78.</ref>
*[[Antonia Pozzi]] dice: Piovve tutta la notte sulle memorie dell'estate. Così voglio credere che stamattina sia settembre — le memorie di questa estate già sepolte, come le foglie fradicie. <br/> Bisogna vivere tutto fino in fondo. Ogni volta che si torna indietro è per tracciare di nuovo il cerchio, ancora e ancora finché non sia perfetto.<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell del [27 luglio 1957], p. 66.</ref>
*[...] vi sono ore, momenti... Come stasera questo andante di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]], che sa tutto e dice tutto – quello che non vorremmo fosse saputo e detto – e per avere meglio ragione di noi lo dice con la dolcezza di chi ha accettato per tutti... Ho visto una strada meravigliosa, oggi. Tutta bruna – un silenzio come a San Leonardo – due alti muri musicali e oltre i muri (oltre i giardini, forse) leggere altane e campanili. A pochi passi ruggiva la città. A un tratto, in una curva del muro, s'è alzato un albero azzurro – grande come un castagno, ma tutto pieno, tutto limpido, di bocci color del mare.<br />Come la musica, l'albero – una stupenda, inesorabile rassegnazione.<br/>Che senso ha tutto questo?<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell di venerdì sera [luglio-agosto 1958], pp. 108–109.</ref>
*Vorrei che lei viaggiasse di notte; che arrivasse a [[Parigi]] la mattina, quando ancora gli spazzini sono al lavoro. La città sale al cuore attraverso i piedi, l'asfalto scocca scintille nel sangue. Arriva, come una freccia nell'aria, la [[Torre Eiffel|torre Eiffel]]. Poi si dorme, ci si sveglia dopo 3 ore, e la città è veramente là fuori, pronta ad essere morsa, bevuta a lunghi sorsi. Parigi è forse la sola cosa al mondo che si possa guardare e mangiare insieme senza sciuparla.<ref>Dalla lettera a Margherita Pieracci Harwell [agosto 1958], p. 112.</ref>
*Scusi questa lettera sovraccarica di ''perfezioni''. È una parola che mi ossessiona, con pochissime altre — le parole di quell'«era primaria» del linguaggio alla quale tento invano di arrivare. È certo, in ogni caso, che tutti gli altri strati geologici del vocabolario mi sono divenuti inabitabili; mi limito, qualche volta, a chieder loro diritto di asilo.<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del [dicembre? 1961], p. 150.</ref>
*Infine, l'esperienza è proprio questo: imparare a correggere – sopratutto là dove parlò l'entusiasmo, oltre la casta, asciutta attenzione (lo [[stile]] è grazia = vittoria sulla legge di gravità; non vuole emozioni).<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell di lunedì [primavera 1962], p. 165.</ref>
*Le scrivo dalla mia stanza. Il sole stende sulla libreria quella particolare rete di luce tremula che non tornerà più se non tra un anno, e a quest'ora. L'11 marzo è tornato l'usignolo, che ora si esercita ogni mattina, fra le 3 e le 5. Le rondini tornarono il 9. Ma che m'importa, ora, di tutto questo? Rastrelli in giardino, pattini di bambini, il ragazzo che, puntuale come l'usignuolo e la luce sulla libreria, suona con le finestre aperte gli studi sinfonici di Schumann... Io esco verso sera, stanchissima, e la notte non chiudo occhio. Che meraviglia quel passo che trascrive Simone: «Quando l'armonia è decomposta in noi...» (È morto, giorni fa, [[William Carlos Williams]]. Ora non c'è più nessuno da amare, nella poesia. [[Thomas Stearns Eliot|Eliot]], [[Marianne Moore]], [[Djuna Barnes]]. Ma non danno, come lui, la primavera, il caldo tempo che torna malgrado tutto e che si vorrebbe baciare).<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del giovedì [dopo l'11 marzo 1963?], p. 178.</ref>
*Nei Salmi troverà tutto, la storia mia e la sua, e tutto gettato meravigliosamente in grembo a Dio, un enorme diario di tutto l'uomo scritto per i soli occhi di Dio.<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del 24, S. Mattia [febbraio 1966, Quaresima], p. 206.</ref>
*«Luce», nel linguaggio di Dio, significa «prova»: un mondo di oscurità più alta e imperscrutabile.<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del 16. VI [1971], pp. 249-250.</ref>
*Il mondo d'oggi ha un fiuto infallibile nel tentar di schiacciare ciò che è più inimitabile, inesplicabile, irripetibile. Tutto ciò che non gli può somigliare.<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del 16. VI [1971], p. 250.</ref>
*(Ha sottomano [[L'idiota|l'''Idiota'']]? Rilegga il passo, nel 1° volume, dove Myškin vede per la prima volta la fotografia di Nastasja, credo in casa di Aglaja: quel volto che esprime infinito orgoglio e infinita innocenza, «bellezza terribile, quasi minacciosa», o qualcosa del genere. Là c'è tutto il senso di ciò che le dissi qui, di ciò che una volta vorrei tanto scrivere. [[Fëdor Dostoevskij|Dost[oevskij]]] chiamava le cose con il loro nome, è forse il solo che l'abbia fatto tra i moderni. E tuttavia ha anche detto, proprio lui: «Mir spastët krasota»: «la bellezza salverà la terra». E [[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Solženicyn]] ha fondato su queste tre parole il suo meraviglioso discorso di Upsala).<ref>Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del 22 sett. le 11 [1973], p. 275.</ref>
===Citazioni su ''Lettere a Mita''===
*Come nelle fiabe da lei tanto amate, Cristina, senza neanche proporselo, entra nella gara del romanzo e stravince perché ha in mano il talismano che schiude le porte: il talento appunto.<br/>Forse l'opera che è ''anche'' un romanzo, è una delle rare possibilità oggi di scrivere un romanzo. D'altronde ogni opera d'arte ha un legame oscuro, e talvolta risolutivo con ciò che è involontario. ''Bisogna asciugare la vita a mano a mano che sgorga'', dice [[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort|Chamfort]]. Qui la vita ci lascia la sua ombra mobile, la vita è fuggita e l'ombra resta, come se la scrittura fosse ombra consolidata (è nell'ombra appunto che la vita si perpetua). Tutto ciò è lontano quanto mai da ogni ''progetto'' letterario. ([[Alessandro Spina]])
==''Sotto falso nome''==
*I leggiadri cortei di Alexia Mitchell sembrano cesellati sulla lucida trasparenza di un vento; l'oro dell'onda risplende delle sue nitide maschere; sul fine rinnovarsi delle sabbie le sue leggende s'iscrivono tenaci. Lungamente affilati dal lume del suo rimpianto fregi e stele sembrano a volte rovinare in pulviscoli, liquefarsi in corone luminose di gocce; ma solo per ricomporsi oltre, nella vibrazione tenuta, intangibile del miraggio: ''Oh! to be an image | An image lost in the wind | An image to be grasped and torn | By baby-hands... || The children shall dart again | Through the mysterious garden | Trying a last bold conquest | Before nightfall. |''<ref>Da ''«Banchetto nel deserto»'', p. 37.</ref>
*Il [[nardo]] di [[Maria Maddalena]] profuma l'intera liturgia cristiana, più ancora del nardo soave della Sulamita, del quale tanto si parla nelle Ore di Nostra Signora, tutte intrise di aromi e di fiori. Al nardo viene giustamente comparato l'[[incenso]], che ha il potere di disperdere l'angoscia del respiro e si leva al cospetto di Dio ''de manu Angeli''. L'incenso è inesprimibilmente misterioso. Esso è insieme preghiera e qualcosa di più fine, più acuto della preghiera. Compone l'aroma dell'''eros'' con quello della rinuncia, è resa di grazie ed è, come il nardo, qualcosa di soavemente ferale.<ref>Da ''Note sopra la liturgia'', pp. 133-134.</ref>
*Lo stile dei contemplativi, così inalterabilmente sollevato all'orizzonte della visione, è in realtà un puro precipitato di esperienze. Il [[mistica|mistico]] non specula, riferisce.<ref>Da ''Introduzione a [[Abraham Joshua Heschel]], L'uomo non è solo'', p. 164.</ref>
*Una ardente facoltà di contemplazione amorosa, là dove il possesso sarebbe più naturale e gratuito: forse è questa – contro ogni apparenza – la vera [[giovinezza]]; quella che nel [[poesia|poeta]], nell'uomo di cuore, si prolunga fino alla morte.<ref>Da ''Due poeti'', p. 45.)</ref>
*{{NDR|Su [[Ramón Gaya]]}} Uno scrittore italiano lo paragonò a quei santi islamici che corrono di villaggio in villaggio mormorando parole che sembrano insensate. Eppure nessuna di esse è senza fondamento; le muove il santo anonimato del vento «che tu non sai di dove venga né dove vada» e a cui nulla resiste se non, appunto, l'amore.<ref>Da ''Due saggi'', p. 68.</ref>
*Miniatura patetica, modellino per bimbi del Duomo di Milano, la chiesa romana del [[Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio|Sacro Cuore o del Suffragio]], rannicchiata ai piedi del maggior mostro, il Palazzo di Giustizia, appare quasi gentile. Non la si penserebbe così ampia all'interno, né così meravigliosamente compiuta in se stessa, di un neogotico <nowiki>''</nowiki>liberty<nowiki>''</nowiki>, ingenuo e pur severo, un po' funereo e insieme esaltato. Una di quelle chiese ombrose, dalle vetrate policrome e figurate, che sono insieme un vasto libro di immagini per l'infanzia e lo scenario di un romanzo francese dell'ultima <nowiki>''</nowiki>belle époque<nowiki>''</nowiki> cattolica: l'epoca delle grandi conversioni letterarie, degli ultimi grandi drammi dell'ortodossia.<ref>Da ''Un sigillo di fuoco arrivato attraverso i secoli'', p. 106.</ref>
*C'è un momento ineffabile nella vita dei luoghi animati dalla grande arte, ed è quello in cui la nativa allegrezza cede all'estasi, senza tuttavia rinnegare per questo la propria insopprimibile precisione. Questo momento è la villa toscana all'orlo ultimo, estremo, della storia d'[[Europa]]: quando la cultura fiorentina, la cultura dei sagaci mercanti divenuti signori, divenuti poeti, tramutò, con l'afflusso magnetizzato dei pellegrini stranieri, in cultura universale; e la dove [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo]] aveva stretto i suoi cani al laccio, o scappucciato il falcone, poteva passeggiare, appunto, [[Henry James]].<ref>Da ''Ville fiorentine'', p. 126.</ref>
*I nomi, freschi come zampilli e illustri di antiche letture, fanno trasalire: Fontallerta, la Fonte dei Tre Visi, Palagio dei Pesci: più belli a volte della stessa villa, mutata, rifatta. Nomi che, come la ''madeleine'' dalla tazza fatata di Proust, liberano ancora nel tempo il nome puro d'Europa e la memoria di un rapporto tra gli uomini, i proprietari di villa, i vicini di villa, i vivi e i morti vissuti nella stessa villa, che solo in quel paesaggio, e in alcuni momenti fragilissimi e perenni, fu possibile e benedetto dal cielo.<ref>Da ''Ville fiorentine'', pp. 127-128.</ref>
*Non è la bellezza ciò da cui si dovrebbe necessariamente partire? È un giacinto azzurro che attira col suo profumo Persefone nei regni sotterranei della conoscenza e del destino. Si può senza dubbio chiamare «esorcismo» questo attrarre, per mezzo di figure, lo spirito, che di certe cose ha sempre una grande paura. Questo fanno i miti. Questo dovrebbe fare la poesia.<ref>Da ''L'intervista'', p. 203.</ref>
*Tutti provano questo terrore ma i più preferiscono sparare sulla bellezza o rifugiarsi nell'orrore per dimenticarla. L'odio moderno per i [[rito|riti]], del quale ho scritto alcune volte, è l'esempio centrale. Il rito è per eccellenza questa esperienza di morte-rigenerazione. So di parlare di qualcosa che i più non sanno che cosa sia, che qualcuno appena ricorda, che sopravvive soltanto in pochissimi luoghi sconosciuti.<ref>Da ''L'intervista'', p. 204.</ref><ref>Dall'intervista di A. A., [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1972/n.104/16 ''L'intervista. Cristina Campo''], ''Il Tempo'', 16 aprile 1972.</ref>
==''Un ramo già fiorito''==
*{{NDR|Su [[Francesco Petrarca]]}} Eppure tutto il canzoniere mi ha stranamente commossa, rileggendolo di recente! Tutte le poesie post-mortem, la vecchiezza, quel tempo che scorre e ritorna, scorre e ritorna, in due cerchi simultanei e contrari, (uno lentissimo e uno rapidissimo) – quell'incredibile vivere sull'ipotesi del passato – quel silenzio di tutta una vita, che da croce si fa dimora sempre più ricca e prestigiosa: – a volte mi è parso che nessun uomo avesse mai sentito e parlato in così breve ed unico respiro.<ref>Da ''Lettera a [[Remo Fasani]] del 22 dicembre 1951'', p. 34.</ref>
*Ci sono [[usignuolo|usignuoli]] perfetti che tutta la vita del bosco tace per ascoltare. Ci sono piccoli usignuoli apprendisti, che ripetono a lunghi intervalli la stessa frase – e qualche volta il maestro risponde, da un altro albero. Di tutto questo, infine, il miracolo sono le pause – come il cielo intorno a certe lune abbaglianti. Ma non ti ho detto niente, vedi? Quando si sente un usignuolo per la strada, ci si appoggia a un muro e si chiudono gli occhi quasi con paura – come dinanzi alle frecce dell'Amore antico.<ref>Da ''Lettera a Remo Fasani del 3 settembre 1953'', pp. 71-72.</ref>
*Verrai dunque a vedere Paolo Uccello, e Piero, e Masaccio? Da tempo avrei voluto parlarti di questa mostra<ref>La ''Mosta di Quattro Maestri del primo Rinascimento'', che si tenne a Firenze, Palazzo Strozzi, dal 22 aprile al 12 luglio 1954.</ref>, che credo rimarrà al centro del tuo mondo ideale, fusa ai più alti momenti dei poeti e dei musicisti che ami. C'è una Resurrezione di Paolo Uccello (il rosone del Duomo di Firenze) che è come l'esplosione di un cratere in fondo al mare – morte e vita strette in una vertigine tale che persino gli elementi sembrano penetrare l'uno nell'altro: la roccia è acqua il vento è roccia, e la superficie terrestre, con l'esplosione dei suoi frutti e fiori, si è fatta tunica di quel Cristo a piedi legati, che esplode in alto, fisso come un sole.<ref>Da ''Lettera a Remo Fasani del 22 maggio 54'', p. 92.</ref>
==''William Carlos Williams-Cristina Campo-Vanni Scheiwiller. Carteggio''==
*Mi permetta, la prego, di ringraziarla mille volte per tutta la gioia che mi ha dato. Non avevo mai fatto niente con una tale gioia.<ref>La traduzione delle poesie di William Carlos Williams.</ref>È stato un lavoro duro, più duro di tutto quello che avevo fatto fin qui. Ma la gioia è durata fino all'ultimo e non vedo l'ora che il libro sia pubblicato per sentire ancora quella gioia. <br/>Prima di cominciare avevo un profondo disgusto delle parole. Ero rimasta per mesi lontana da ogni cosa scritta. Lei mi ha restituito le parole al momento in cui ho riaperto il suo libro. «La saveur maxima de chaque mot».<ref>12 marzo 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 24.</ref>
:''Please let me thank you a thousand times for all the joy you gave me. I never did anything with such joy. It was hard work, harder than anything I had done before. But the joy lasted to the end and I can't wait to see the book published to feel that joy again.{{sic|}} I was thoroughly disgusted with words before I started. I had been far from anything written for months. You gave me the words back since the moment I re-opened your book. «La saveur maxima de chaque mot».''<ref>Roma, March 12th, 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 22.</ref>
*È sempre difficile credere che coloro che amiamo esistono realmente. La sua lettera nelle mie mani è una deliziosa certezza.<ref>10 aprile 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 27.</ref>
:''It is always difficult to believe that those we love really exist. Your letter in my hands is a delightful certainty.''<ref>Roma, April 10th, 1958, ''Il fiore è il nostro segno'', p. 26.</ref>
*Ho anche dovuto scegliere secondo i mezzi della mia lingua, che è, come lei sa, una lingua-di-marmo. Ho dovuto scioglierla in qualcosa di non troppo lontano dalla sua lingua-d'-acqua. Certe poesie erano irriducibili. (Ma penso di averle detto tutto questo nell'altra mia lettera.)<br />Un suo consiglio sulle sue ultime poesie sarebbe un modo bello e nuovo d'incontrare l'inatteso.<ref>10 aprile 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 28.</ref>
:''I also had to choose according to the means of my language, wich is, as you know, a marble-language. I had to melt it into something not too far from your water-language. Some poems were irreductible. (But I think I told you all this in my other letter.)<br/> A hint from you on your latest poems would be a beautiful new way of meeting the unexpected.''<ref>April 10th, 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', pp. 26-27.</ref>
*Ho passato una settimana meravigliosa leggendola: ''Paterson'', ''Nelle vene dell'America'' (che mi ha dato una delle gioie ''più grandi''), le sue ''Collected Letters''. In realtà temo di stare immedesimandomi troppo con tutta la famiglia, col giardino e gli animali, devo ricordarmi che c'è una grande quantità d'acqua che ondeggia tra di noi, altrimenti lei incontrerebbe il mio corpo astrale in ogni angolo.<br /> È semplicemente meraviglioso leggere lettere scritte dallo stesso luogo fin dal 1912. E quale luogo<ref>Rutherford, città del New Jersey in cui William Carlos Williams nacque nel 1883 e in cui si stabilì senza interruzioni dal 1910 fino alla morte nel 1963. {{cfr}} nota a p. 31 de ''Il fiore è il nostro segno''</ref>, e quale gente, e quali lettere.<ref>24 maggio 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 31.</ref>
:''I spent a most wonderful week reading you: Paterson, In the American Grain (wich gave me one of the ''greatest'' joys) and your Collected Letters. In fact I fear I am becoming too much involved with the whole family, with the garden and the animals, I must remember there is a great deal of water swishing between us, otherwise you would meet my astral body in every corner.<br />It is simply marvellous to read letters written from the same place since 1912. And what a place, and what people, and what letters.''<ref>May 24th 1958; in ''Il fiore è il nostro segno'', pp. 29-30.</ref>
*Io mi proverò nella breve poesia<ref>''The world contracted to a Recognizable Image''. {{cfr}} nota a p. 61 di ''Il fiore è il nostro segno''.</ref> che è stato così generoso da farmi leggere. Naturalmente è in-traducibile, come accade che siano tutte le cose estremamente semplici, dense e colme di significato. So che avrò difficoltà terribili, specialmente coi due meravigliosi versi all'inizio e alla fine... Ma come si può esser più felici che lavorando accanitamente su una tale cosa? È come lavorare alla propria vita. E naturalmente non è questione di difficoltà, ma di attenzione costante e di amore.<ref>6 ottobre 1959; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 63.</ref>
:''I will try myself at the small poem you were so liberal to let me read. It is of course un-translatable, as all extremely simple, tense and highly significant things happen to be. I know I will have a terrible time with it, especially with the two wonderful opening and closing lines... But how can one be happier than working hard at such a thing? It's like working at one's own life. And of course it is not a matter of hardship but of steady attention and love.''<ref>October 6th, 1959; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 62.</ref>
*{{NDR|Su Paterson V}} La purezza del tessuto di questo libro mi sembra stupefacente. Tutte le linee segnate con una purezza di sogno – come viste attraverso un lievissimo velo di lacrime. È lo stesso tessuto del Viaggio ad Amore – bianchi spazi colmi di realtà come le cose stesse.<br />E sono stata ''fulminata'' dalla sua traduzione di [[Saffo]]. Mai avevo letto nulla di simile. È un miracolo... «la mia lingua è spezzata» ... «mi rombano gli orecchi» ... «mi manca poco a morire». Quale lezione di concentrazione, di bellezza e di semplicità definitiva.<ref>(21 novembre 1959; in ''Il fiore è il nostro segno'', pp. 67–68.</ref>
:''The purity of the texture in this book seemed amazing to me. All the lines drawn with such dreamlike purity – as if seen through a very thin veil of tears. It is the same kind of texture as in A Journey to Love – white spaces as full of reality as the things themselves.<br /> And I was ''thunderstruck'' by your translation of Sappho. Never did I read anything like it. It is a miracle. {{sic|.}} «''and my tongue | is broken''» ... «''and my ears | thunder''» ... «''and I lack little | of dying''». What a lesson in concentration, in beauty and ultimate simplicity.''<ref>{{sic|nov. 21, 1959}}; in ''Il fiore è il nostro segno'', p. 65.</ref>
==[[Incipit]] di alcune opere==
[[Anteo]], per rimanere invincibile, doveva toccar terra col piede. L'uomo religiso deve, nell'agone che gli è proprio, staccarsene il più sovente possibile: proiettando la sua mente in Dio, scagliandola, come si dà il volo a una rondine, verso il Creatore. Questo dardo d'oro della mente, questo batter d'ali che si gettano perdutamente a prender dimora un istante nel cuore stesso della luce, sono noti ai cristiani; e quando siano vocali (ma non necessariamente) si chiamano ''operazioni [[giaculatoria|giaculatorie]]'', da ''jaculum'' appunto: dardo o freccia scoccata.
{{NDR|in ''Sotto falso nome'', p. 136.}}
La ''Muta'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] non è solo il centro del Palazzo Ducale, ma di Urbino e dell'intera Marca. È una donna in forma di [[liuto]]: silenziosa come solo può esserlo uno strumento posato, abbandonato appena dalle mani.
{{NDR|in ''Sotto falso nome'', p. 191.}}
==Citazioni su Cristina Campo==
*A Isfahan visitai una volta una bottega dove dinanzi a un grande telaio verticale una donna, con alla destra e alla sinistra tre giovinette, annodava un tappeto. Udire le parole di Cristina al Collegio di Musica o sull'Aventino non è che replica di quell'immagine, sorprenderla in bottega mentre con un gran foglio davanti annoda le frasi. Il nodo è un segreto di noi orientali, che così procediamo nel compiere la tela. Per questo, Lilla<ref>Sorta di titolo onorifico, in uso presso le piccole corti barbaresche del Nord Africa con il quale ci si rivolgeva alle principesse reali, {{cfr}} C. Campo, A. Spina,''Carteggio'', nota a p. 220 e A. Spina, ''Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti'', p. 78.</ref> Cristina, la Sua opera ci appartiene. Ha rubato il nostro tempo, cioè il nostro computo del tempo − e così ci onora. ([[Alessandro Spina]])
*Cara Cristina,<br/>Le notizie che mi dà del suo squisito libretto o delle sue traduzioni mi colmano di spavento. Non pensavo che nessuno in questo mondo mi avrebbe mai potuto scoprire nei miei libri come ha fatto lei, né che qualcuno si sarebbe mai curato di fare tanto per me. Lei mi ha rovesciato come un guanto, mi ha interamente messo a nudo, e io non mi sento nemmeno a disagio, al contrario la accolgo con la gioia con cui si accoglie un amante e un amico. Nulla di fisico in questo; va molto più nel profondo, è per questo che dico che mi spaventa – non si ammettono tali intimità in questo mondo, dobbiamo nasconderle l'uno all'altro, ma lei mi ha scoperto, e io ne sono spaventato, è un'intimità che un uomo non può permettere in una moglie. E tuttavia è un'intimità a cui continuamente aspiriamo, e ci si spezza il cuore quando non si coglie all'istante nello sguardo di quelli che amiamo e che ci amano. ([[William Carlos Williams]])
*[Che da] un altro continente, quando pensavo che nessuno avesse di me udito altro che il nome, una persona come lei abbia compreso fino a tal punto la mia poesia, e l'estrema attenzione che io le dedico, sembra avvicinarsi al miracolo. Come è potuto accadere? Dev'essere che la vita delle arti, e nelle arti, è più potente di quanto immaginavo. Grazie di aver resuscitato una fede che a volte, ma mai a lungo, vacilla. ([[William Carlos Williams]])
*Cristina Campo, bagliore letterario, fu ben più che una "donna letterata". O non la sentirei così vicina, così tuttora fraterna...<br />Essa invita a meditare non sulla propria soltanto, ma sulla scrittura, sull<nowiki>'</nowiki>''ars'' dello scrivere, sulla Parola originaria che diventa, in una diaspora stellare illimitata, scrittura alfabetica, stile che afferra, forma metaparlante, pane soprasostanziale: miracolo possibile solo a chi ebbe con gli archetipi un rapporto stretto stretto, a chi fu reso atto a percepire le sonorità misteriose, oscure, che secerne il silenzio prudente delle Madri. ([[Guido Ceronetti]])
*Cristina Campo credeva che la perfezione esistesse e, come altri che l'hanno creduto, non sapeva che farsene della perfettibilità. Era là e solo là che bisognava puntare, e non contentarsi di niente di meno. ([[Mario Luzi]])
*Cristina riponeva nella memoria come in uno scrigno le gemme delle sue letture: erano pietre preziose che altri non vedevano o non sapevano apprezzare. La sua scrittura nasce nel riflesso di quei tesori; ma nasce energicamente, anzi impavidamente. La sua forza intellettuale trasformava quella ricchezza a lungo custodita in una lama al servizio dei suoi argomenti, in uno stile tagliente dai barbagli ora d'acciaio, ora iridescenti. Forza e fragilità del resto in lei si fondevano mirabilmente. ([[Mario Luzi]])
*Io non l'ho mai incontrata eppure lei ha scoperto la mia parte più segreta e le ha dato una cornice di gran pregio, sensibile a ignote perfezioni di scrittura. Lei è una maga, o forse un angelo che mi custodisce. Ma come posso crederlo? ([[William Carlos Williams]])
*[[Jean de La Bruyère|La Bruyère]] scrive:<br/>«Celui qui n'a égard en écrivant qu'au goût de son siècle songe plus à sa personne qu'à ses écrits: il faut toujours tendre à la perfection, et alors cette justice qui nous est quelquefois refusée par nos contemporaines, la posterité sait nous la rendre».<ref>Chi, scrivendo, tiene in considerazione soltanto il gusto del proprio secolo si cura più della sua persona che dei suoi scritti: si deve sempre tendere alla perfezione, e allora questa giustizia che ci è talvolta rifiutata dai nostri contemporanei, la posterità sa rendercela.</ref> <br/> Ecco un ritratto ''preordinato'' di Cristina. Quanto agli amici, è ovvio che sono i primi posteri. ([[Alessandro Spina]])
====[[Pietro Citati]]====
*Amava ciò che è piccolo. «Infinitamente più delicata e tremenda è la presenza dell'immenso nel piccolo che non la dilatazione del piccolo nell'immenso». Aveva un senso sovrano del limite, del confine – lei, così smisurata nell'animo. La sua dimensione nativa fu l'aforisma; e la sua prosa mancò sempre della fluidità, del senso del tempo, della fluttuazione, sacrificati alla concentrazione. Piccole gemme, preziosità senza castone − e, attorno, un vago velo diamantino o iridescente. Sognava di essere leggerissima: ma non lo fu mai, perché era troppo grave e tesa, troppo drammaticamente e fisicamente viva in ogni riga della sua scrittura.
*Aveva un senso acutissimo della forma, come quasi nessuno ai nostri tempi: non voglio dire il dono della pura creazione, che in lei urtava contro troppi vincoli. Adorava la forma che coltiva se stessa, come nelle grandi creazioni dell'estetismo. La sua intelligenza non era la pura, liberata intelligenza di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]] e di [[Franz Kafka|Kafka]], ma l'intelligenza provocata dalle tensioni e dai limiti della forma. Gli scrittori erano, per lei, dei re in incognito, dei sacerdoti nascosti; e la perfezione suprema a cui poteva giungere la letteratura era l'ombra della vestizione del vescovo, l'ombra della ''Missa Solemnis''. [...] Come non inchinarsi davanti a questo amore della perfezione?
*Era una creatura accesa, violenta, estrema, piena di ardore cavalleresco, una Clorinda ignara di prudenza e di mezzi termini. Viveva tra i contrari, speranza e disperazione, passione e disprezzo, furia e dolcezza; e trovava una specie di quiete solo intensificando le proprie contraddizioni.
*Questa anacoreta possedeva un garbo mondano, una grazia squisita e inafferrabile, come una signora italiana del Rinascimento o una dama della Fronda. Come amava la bella conversazione! E come era deliziosa la sua conversazione! Spiritosa e tagliente, amabile e crudele, piena di tatto e di violenza. [...] Alle volte, doveva pensare a una religione che non nascesse contro il mondo, ma nel cuore stesso del mondo: che germogliasse, come nei libri di [[Francesco di Sales|San Francesco di Sales]], dalle forme perfette del vivere mondano. Pensava che le «buone maniere», «le belle parole», la «sprezzatura» e la «naturalezza» della società civile fossero la via migliore per arrivare alla santità. La vita mondana era gesto, e la santità non era che gesto assoluto, che riassumeva in sé tutti i gesti belli e squisiti della nostra vita terrena.
*Stava lì rinchiusa nell'eremo della sua anima, ai piedi del suo Dio tagliente come una spada, e attendeva la visitazione. Sentiva di essere eletta? Qualche volta, ripeteva i gesti della segregazione, le parole nobili, gli oggetti privilegiati, gli specchi senza macchia, per invocare l'elezione. Qualche volta, sembrava l'ultima delle creature: la diseredata, la mendicante, che si copriva inutilmente con il povero e freddo mantello delle parole umane.
====[[Giorgio Manganelli]]====
*Cristina Campo si accostò al linguaggio come il credente al testo sacro, direi come il mussulmano al [[Corano]], libro che è sacro solo in quella lingua, nella quale ripete la propria imperitura immagine celeste. Ma non fu una sacerdotessa del linguaggio, la prosatrice venne assistita dai doni dell'esilio e della regalità.
*Signora, regina della prosa. C'è qualcosa di regale nello stile mentale di questa scrittrice; una regalità astratta, esiliata, clandestina, fiabesca; così nelle favole nel cuore di una foresta, in una caverna, una tana, larve regali esercitano la loro regalità senza sudditi. Spogliato di ogni diritto di mondana vessazione, è un potere tutto e solo dello stile, della solitudine, ignaro di fratellanze, devoto al destino.
*Una figura di difficile fascino, inquieta ed inquietante, signora di una prosa che non ha l'eguale da molti anni. Cristina Campo – araldico nome di Vittoria Guerrini – è morta assai giovane, dieci anni fa; più che un profilo quotidiano, è una fulminea luminescenza, un aroma pervasivo e riluttante alla descrizione, un disegno magro ed esatto, simile ai grafici giapponesi che le erano cari.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*''Cristina Campo-Alessandro Spina, Carteggio'', Editrice Morcelliana, 2007. ISBN 978-88-372-2185-0
*William Carlos Williams, Cristina Campo e [[Vanni Scheiwiller]], ''Il fiore è il nostro segno, Carteggio e poesie'', a cura di Margherita Pieracci Harwell, Libri Scheiwiller, Milano, 2001. ISBN 88-7644-287-1
*Cristina Campo, ''Caro Bul. Lettere a Leone Traverso (1953-1967)'', a cura e con una nota di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, 2007. ISBN 978-88-459-2177-3
*Cristina Campo, ''Gli imperdonabili'', quinta edizione, Adelphi, Milano<sup>5</sup>, 2002. ISBN 88-459-0256-0
*Cristina Campo, ''Il mio pensiero non vi lascia: {{small|lettere a Gianfranco Draghi e ad altri amici del periodo fiorentino}}'', a cura e con una nota di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, 2011. ISBN 978-88-459-2644-0
*Cristina Campo, ''Lettere a Mita'', a cura e con una nota di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, 2008. ISBN 978-88-459-1494-2
*Cristina Campo, ''Se tu fossi qui: {{small|lettere a María Zambrano 1961-1975}}'', a cura di Maria Pertile, Archinto, 2009. ISBN 978-88-7768-529-2
*Cristina Campo, ''Sotto falso nome'', a cura di Monica Farnetti, Adelphi, Milano<sup>3</sup>, 2002. ISBN 88-459-1426-7
*Cristina Campo, ''Un ramo già fiorito: {{small|lettere a Remo Fasani}}'', a cura di Maria Pertile, Marsilio, 2010. ISBN 978-88-317-0613-1
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Campo, Cristina}}
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
[[Categoria:Traduttori italiani]]
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Tutto su mia madre
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2022-08-25T13:19:50Z
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/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=Tutto su mia madre
|titolooriginale=Todo sobre mi madre
|paese=Spagna
|anno=1999
|genere=Drammatico
|regista=[[Pedro Almodóvar]]
|sceneggiatore=[[Pedro Almodóvar]]
|attori=
*[[Cecilia Roth]]: Manuela
*[[Marisa Paredes]]: Huma Rojo
*[[Candela Peña]]: Nina
*[[Antonia San Juan]]: Agrado
*[[Penélope Cruz]]: Suor Rosa
|doppiatoriitaliani=
*[[Anna Cesareni]]: Manuela
*[[Sonia Scotti]]: Huma Rojo
*[[Laura Lenghi]]: Nina
*[[Veronica Pivetti]]: Agrado
*[[Georgia Lepore]]: Suor Rosa
|note=* Vincitore di 1 '''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premi Oscar]] (2000)''':
** Miglior film straniero.
}}
'''''Tutto su mia madre''''', film spagnolo del 1999 con [[Cecilia Roth]], [[Marisa Paredes]] e [[Penélope Cruz]], regia di [[Pedro Almodóvar]].
== Frasi ==
*L'unica cosa autentica che ho sono i sentimenti e i litri di silicone. ('''Agrado''')
*I genitori non si scelgono! ('''Manuela''')
* Qui in strada ogni giorno è peggio, sorella mia, e come se non bastasse la concorrenze delle puttane, le drag ci stanno spazzando via. Non le sopporto le [[drag queen|drag]], sono delle svergognate, hanno confuso il circo col travestitismo, ma che dico circo: il mimo! Una donna è capelli, unghie lunghe, una bocca buona per spompinare o criticare, ma scherziamo? Dove si è mai vista una donna calva! Non le sopporto! Sono delle svergognatissime! ('''Agrado''')
* C'è gente che pensa che i figli si facciano in un giorno, però ci vuole tempo, molto, per questo è così terribile vedere il sangue di un figlio versato per terra. Un ruscello che scorre per un minuto eppure a noi è costato anni. Quando ho scoperto mio figlio giaceva lì, in mezzo alla strada. Ho immerso le mani nel sangue e le ho leccate con la lingua, perché era mio, gli animali li leccano no? Non mi disgusta mio figlio, tu non lo sai cosa sia. In una custodia di cristallo e topazio metterei la terra imbevuta del suo sangue... ('''Huma Rojo''')
* Stanotte mamma mi ha mostrato una foto. Mancava la metà... non ho voluto dirglielo ma alla mia vita manca quello stesso pezzo. Sta mattina ho frugato nei suoi cassetti e ho scoperto un fascio di foto. A tutte mancava la metà. Mio padre, suppongo. Voglio conoscerlo! Devo riuscire a far capire a mamma che non mi importa chi sia, né come sia, né come si è comportato con lei... non può togliermi questo diritto... ('''Esteban''')
== Dialoghi ==
*'''Manuela''': Sei stupenda!<br />'''Agrado''': Niente come uno Chanel ti fa sentire rispettabile.<br />'''Manuela''': Sei rispettabile. E io? Non faccio un po' troia con questo vestito?<br />'''Agrado''': Meglio! Perché queste suore aiutano solo puttane e travestiti, perciò...
*'''Agrado''': Adesso mi spiegate che cosa sta succedendo in questa casa. Neanche fossi un'estranea.<br />'''Manuela''': Domani ti spiego.<br />'''Suor Rosa''': Non dirle niente! Non sa tenere la bocca chiusa.<br />'''Agrado''': Io so tenere bene, benissimo la bocca chiusa! Non vi ho retto il gioco alla grande perché donna Titina non si accorgesse di niente? Se sono un modello di discrezione! Perfino quando succhio un uccello so essere discreta. La quantità di uccelli che ho succhiato nei luoghi pubblici senza che nessuno, tranne l'interessato, se ne accorgesse! <br />'''Huma Rojo''': Ormai sono secoli che non succhio un uccello.
*'''Agrado''': Per cause estranee alla loro volontà due delle attrici che quotidianamente trionfano su questo palcoscenico oggi non possono essere qui. Poverine. Perciò lo spettacolo è sospeso. A chi lo desidera verranno ridati i soldi del biglietto; però per chi non ha niente di meglio da fare, per una volta che venite a teatro, è un peccato andarvene. Se restate, prometto d'intrattenervi raccontandovi la storia della mia vita. Ciao, mi dispiace, eh? Se vi annoio, fate finta di russare, così {{NDR|finge di russare}}. Lo capisco benissimo e non mi sento ferita nella mia sensibilità... eh, veramente! Mi chiamano Agrado, perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri. Oltre che gradevole sono molto autentica: guardate che corpo, tutto fatto su misura! Occhi a mandorla, ottantamila. Naso, duecento, buttate nell'immondizia, perché l'anno dopo me l'hanno ridotto così con un'altra bastonata. Lo so che mi dà personalità, però se l'avessi saputo, non me lo toccavo. Continuo. Tette, due, perché non sono mica un mostro! Settanta ciascuna, però le ho già super-ammortizzate. Silicone nei... <br/>'''Uomo del pubblico''': Dove? <br/>'''Agrado''': Labbra, fronte, zigomi, fianchi e culo. Un litro sta sulle centomila, perciò fate voi il conto perché io l'ho già perso. Limatura della mandibola, settantacinquemila, depilazione definitiva col laser, perché le donne vengono dalle scimmie tanto quanto gli uomini, sessantamila a seduta, dipende da quanta barba una ha, normalmente da una a quattro sedute. Però se balli il flamenco ce ne vogliono di più, è chiaro. Bene, quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica, signora mia. E in questa cosa non si deve essere tirchi, perché una è più autentica, quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa.
*'''Manuela''': Ma come ti è venuto in mente di scopare con Lola? Non lo sapevi che si buca da 15 anni? In che mondo credi di vivere, Rosa, in che mondo?<br />'''Rosa''': Non lo so.
== Citazioni su ''Tutto su mia madre'' ==
*Le voci per ''Tutto su mia madre'' le scelse Pedro Almodóvar e mandò una nota con scritto "Georgia Lepore sembra Penelope che parla Italiano". Quando vidi il film in lingua originale mi accorsi che in effetti era vero, abbiamo una voce molto simile. ([[Georgia Lepore]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film a tematica LGBT]]
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
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Phenomena
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2022-08-25T20:25:01Z
Mariomassone
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/* Citazioni su Phenomena */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Phenomena
|dimensioneimmagine= 280
|immagine= Phenomena Logo.png
|didascalia=
|titolooriginale = Phenomena
|paese = Italia/Svizzera
|anno = 1985
|genere = Horror
|regista = [[Dario Argento]]
|soggetto = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]]
|sceneggiatore = [[Dario Argento]], [[Franco Ferrini]]
|attori =
* [[Jennifer Connelly]]: Jennifer Corvino
* [[Daria Nicolodi]]: Frau Brückner
* [[Fiore Argento]]: Vera Brandt
* [[Dalila Di Lazzaro]]: Preside
* [[Patrick Bauchau]]: Ispettore Rudolf Geiger
* [[Federica Mastroianni]]: Sophie
* [[Donald Pleasence]]: Prof. John McGregor
* [[Fiorenza Tessari]]: Gisela Sulzer
* [[Mario Donatone]]: Avvocato Morris Shapiro
* [[Francesca Ottaviani]]: Infermiera
* [[Michele Soavi]]: Kurt, assistente di Geiger
* [[Franco Trevisi]]: Agente Real Estate
* [[Fausta Avelli]]: Gisela Sulser
* [[Marta Biuso]]: una collegiale
* [[Geraldine Thomas]]: una collegiale
* [[Davide Marotta]]: Patau
|doppiatoriitaliani=
*[[Ilaria Stagni]]: Jennifer Corvino
*[[Sergio Graziani]]: Prof. John McGregor
*[[Maria Pia Di Meo]]: preside del collegio
*[[Cesare Barbetti]]: ispettore Rudolf Geiger
*[[Roberto Chevalier]]: Kurt, assistente di Geiger
*[[Georgia Lepore]]: Sophie, compagna di stanza di Jennifer
*[[Asia Argento]]: Patau
|note=
*'''Trucco''': [[Sergio Stivaletti]]
}}
'''''Phenomena''''', film horror/thriller del 1985 diretto da [[Dario Argento]].
==Frasi==
*Gli [[Insetto|insetti]] non mi fanno mai male, perché io li amo. ('''Jennifer Corvino''')
*Nell'antica Grecia la [[farfalla]] veniva chiamata psiche, e aveva due significati, sia farfalla che anima. Perché questa associazione tra un insetto e l'anima umana? Forse perché sono tanti e incomprensibili i misteri di entrambi. ('''John McGregor''')
*La percezione extrasensoriale, i poteri paranormali, che sono così rari negli esseri umani, sono la norma per gli insetti. Moltissime specie comunicano tra di loro a distanze immense con segnali telepatici. Questi animali piccolissimi hanno un'enorme potenza. ('''John McGregor''')
*No, tu non sei il diavolo. Qui l'unico mostro è l'assassino. Ma io posso capire quello che provi. So che cosa significa essere diverso, e tutto quello che devi sopportare: l'ironia, la pietà, repulsione, fastidio. La gente riesce quasi a farti sentire in colpa per quello che sei. ('''John McGregor''')
==Dialoghi==
*'''John McGregor''': Gli insetti mangiatori di cadaveri si dividono in otto gruppi, otto diversi gruppi di insetti che si susseguono l'uno all'altro, e ognuno si insedia in un momento preciso con dei tempi specifici.<br>'''Kurt''': Non prima e non dopo.<br>'''John McGregor''': Esatto. Noi li chiamiamo gli otto squadroni della morte. Il primo è quello della mosca ''vulgaris'', che deposita le sue larve nel cadavere in putrefazione. Così comincia il ciclo. Ogni squadrone soggiorna quindici giorni. Quindici giorni, moltiplicato per otto, cioè, per il numero degli squadroni, fa—<br>'''Kurt''': Quattro mesi.<br>'''John McGregor''': Nel caso di questa testa, il ciclo non solo appare completo, ma è stato ripetuto due volte. E quindi siamo a—<br>'''Kurt''': Otto mesi! Adesso capisco. Dal calcolo della presenza e dello sviluppo degli insetti o delle larve, è possibile dedurre la data precisa della morte.<br>'''John McGregor''': O di un delitto.
*'''Frau Brückner''': Conosceva già questa parte del paese?<br>'''Jennifer Corvino''': No, è la prima volta che vado in Europa.<br>'''Frau Brückner''': È un posto molto particolare. La genta lo chiama la Transilvania della Svizzera.<br>'''Jennifer Corvino''': Perché?<br>'''Frau Brückner''': Non lo so. La chiamano tutti così.
*'''Sophie''': Quella stronza si è fregata il poster di Paul Corvino!<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, ma non fa niente. Ne ho molti altri in valigia e, domani mattina, li appendo tutti e ci tappezzo la stanza.<br>'''Sophie''': Io ho visto tutti i suoi film. Anzi, l'ultimo l'ho visto tre volte.<br>'''Jennifer Corvino''': Beata te! A me l'avrà fatto vedere almeno una quindicina di volte. Vuole sapere sempre che ne penso.<br>'''Sophie''': Come? Lo conosci? Di persona?<br>'''Jennifer Corvino''': Sì, certo che lo conosco.<br>'''Sophie''': E ci sei andata anche a letto?<br>'''Jennifer Corvino''': Paul Corvino è mio padre.<br>'''Sophie''': Oh, scusa.<br>'''Jennifer Corvino''': Figurati.<br>'''Sophie''': Tua madre vive in India, ha un albergo e si è risposata. Tuo padre invece no. E quando si sono lasciati eri molto piccola.<br>'''Jennifer Corvino''': Avevo otto anni.<br>'''Sophie''': Otto? Nonono, ne avevi sette.<br>'''Jennifer Corvino''': Com'è che sai tutte queste cose su Paul Corvino?<br>'''Sophie''': L'ho letto su ''Cine Review''.<br>'''Jennifer Corvino''': Oh. Beh, era la vigilia di Natale, e stavamo scartando i regali tutti e tre quando suona il telefono e la mamma va a rispondere. E sento che dice, "Okay, vengo subito!". Era il suo amante. Immediatamente è uscita e non è tornata più. Mi ricordo che papà aveva avuto dodici regali quell'anno, e che disse che la mamma gli aveva fatto il tredicesimo, quello che porta sfortuna. Questa non c'era su ''Cine Review'', vero?
*'''Sophie''': Tu di solito che cosa pensi la sera prima di addormentarti?<br>'''Jennifer Corvino''': A mio padre.<br>'''Sophie''': Capirai! Io invece se penso a tuo padre è proprio la volta che non dormo più.
*'''John McGregor''': Mi raccomando, se ti dovesse ricapitare di camminare nel sonno, devi dirti, "Io sono sonnambula. Devo svegliarmi. Io sono sonnambula. Io devo svegliarmi".<br>'''Jennifer Corvino''': "Io sono sonnambula e devo svegliarmi. Sono sonnambula...". Non sarà necessario. Era tantissimo che non mi succedeva. Dev'essere stato il viaggio. Magari il cambiamento d'aria, oppure questo vento.<br>'''John McGregor''': Il vento? Già. Il ''[[Favonio|Föhn]]''. È un vento particolare, tipico di questa parte del paese. Nasce sulle Alpi. Col suo tepore alza la temperatura e provoca le valanghe. Favorisce la fioritura e anche lo schiudersi delle larve. A molti fa venire il mal di testa. Quando è molto forte, dicono che faccia addirittura impazzire. È una regione molto strana questa. La Transilvania della Svizzera.
*'''Preside''': Quello che tu hai fatto stanotte è stato molto grave. Che un allieva uscisse dal collegio in piena notte non era mai successo.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma insomma, come ve lo devo dire che non sono uscita dal collegio di mio volontà? Io sono sonnambula. Mi succede a volte.<br>'''Preside''': Già, ma non è normale. E noi abbiamo il dovere di saperne di più.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma io so già tutto quello che c'è da sapere. Mi hanno visitato i migliori psichiatri. La mia non è una malattia.<br>'''Dottore EEG''': Ma può essere sintomo di un afflizione molto più grave. A quanto dici, non ricordi nulla. Qui non si tratta solo di parlare nel sonno o andare a rubare dal frigo. Può essere la svia di una seconda personalità che tenta di emergere. Talvolta si tratta di un primo passo che, in certi casi, può condurre verso la schizofrenia.
*'''Preside''': {{NDR|Sul ''Davideis'' di [[Abraham Cowley]]}} Allora, sentiamo. Che cosa vuol dire il poeta con questi versi? Nessuno lo sa? Vuoi spiegarcelo tu?<br>'''Elizabeth''': Io?<br>'''Preside''': Sì, tu.<br>'''Elizabeth''': Io credo che il poeta vuol dire più o meno la stessa cosa di una canzone dei [[Bee Gees]].<br>'''Preside''': Ma che sciocchezze dici! Il poeta che ha scritto questi versi si chiama [[Abraham Cowley]], ed è morto nel 1667. E quindi dobbiamo escludere che abbia conosciuto i Bee Gees. [...] Sophie, vuoi dircelo tu?<br>'''Sophie''': Io?<br>'''Preside''': Sì. Alzati in piedi!<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Il poeta, col suo stile oracolare...<br>'''Sophie''': Il poeta, col suo stile auricolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Oracolare!<br>'''Sophie''': Stile oracolare...<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Sophie''': Ci vuol far capire che corriamo il pericolo di perdere il senso e il culto del passato.<br>'''Preside''': E sentiamo, secondo te, questo pericolo esiste?<br>'''Jennifer Corvino''': {{NDR|Sottovoce}} Che mi frega del passato?<br>'''Sophie''': Che mi frega del passato?<br>'''Preside''': Silenzio! Silenzio! E allora dimentichiamo anche l'antica Grecia? E Shakespeare? E Mozart? E Goethe? E Beethoven? E Richard Wagner?<br>'''Alunna''': E [[Richard Gere]]!
*'''John McGregor''': È perfettamente normale che gli insetti abbiano delle qualità telepatiche.<br>'''Jennifer Corvino''': Già, per gli insetti è normale. Ma io sono normale?
*'''Infermiera''': Ma è una pazza per caso?<br>'''Preside''': Beh, certamente non è normale. È diabolica.<br>'''Infermiera''': Diabolica?<br>'''Preside''': Sì. Sappiamo che nella Bibbia il Demonio viene chiamato con il nome di [[Belzebù]], che significa il Signore delle mosche. Eccola là! La Signora della mosche.
*'''John McGregor''': Ecco che cosa c'era all'interno del guanto. Sono larve di una mosca, la [[mosca carnaria|Grande Sarcofoga]], un nome minaccioso degno dell'attività dell'insetto che lo porta. Si nutre esclusivamente di cadaveri o di resti umani.<br>'''Jennifer Connelly''': La Grande Sarcofoga. Che strano nome.<br>'''John McGregor''': È il distruttore, il divoratore supremo, un insetto eccezionale. È capace di fiutare la presenza d'un cadavere da enormi distanze. Ha un'adattazione sensoriale straordinaria, unica al mondo.<br>'''Jennifer Connelly''': Ma come mai erano nel guanto dell'assassino?<br>'''John McGregor''': Forse perché quando uccide trafuga i corpi delle sue vittime e poi vive a contatto fisico con i cadaveri. Li conserva. È un necrofilo.
*'''Direttore del manicomio''': La maggior parte degli internati sono costretti all'immobilità. Si metta l'anima in pace, Ispettore. La persona che sta cercando non c'è tra i nostri pazienti. Nessuno è mai fuggito da qui dentro.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': Sì, è vero. Però io sto seguendo una pista esattamente opposta. Adesso le spiego: non si tratterebbe proprio di qualcuno che è uscito da qui, dal vostro ospedale, ma di qualcuno che è entrato.<br>'''Direttore del manicomio''': Sì, mi ricordo. Un fatto inspiegabile. È accaduto una quindicina di anni fa qui nei piani sotterranei, dove possiamo accedere soltanto noi del personale. In questo posto più si scende più... insomma, è un po' come l'Inferno.<br>'''Ispettore Rudolf Geiger''': L'ultimo cerchio, quello senza il centro.
*'''Jennifer Corvino''': Ma perché gli specchi sono coperti?<br>'''Frau Brückner''': Ti ho detto che non vivo sola qui. Ho un figlio piccolo che è molto malato. È per lui che devo coprire gli specchi. Non vuole vedere la sua immagine. È la mia grande preoccupazione. Ha sconvolto completamente la mia vita. Certe volte mi rende come pazza.<br>'''Jennifer Corvino''': Mi dispiace.<br>'''Frau Brückner''': Sono cose che possono accadere nella vita di una donna. Ma non turbarti. Non lo vedrai.<br>'''Jennifer Corvino''': Ma guarda che io—<br>'''Frau Brückner''': No! È meglio che tu non lo veda. Lui è sempre rinchiuso in camera con i suoi pensieri folli.
==Explicit==
Era un mostro, ma era mio figlio. Tu lo hai... Hai...! Perché non ti ho ammazzata prima? Ho già ucciso quel poliziotto, quel tuo amico professore per proteggere mia creatura. E adesso? Adesso ucciderò te per vendicarlo. Perché non chiami i tuoi insetti? Avanti, chiamali. Chiamali! ('''Frau Brückner''')
==Citazioni su ''Phenomena''==
*A me i film dell'orrore piacciono molto, e Dario è molto bravo. Devo però fare un discorso a parte per ''Phenomena'', un film che in un certo senso ripudio. Non perché non sia valido, dato che io lo trovo bello, ma per il suo contenuto; io mi sento molto toccata dal problema degli handicappati, e in ''Phenomena'' si scopre alla fine che gli assassini sono un bambino deforme e la sua mamma, che uccide per difenderlo. Inoltre nel film i buoni sono ricchi e belli, mentre i cattivi sono brutti e poveri. Mi è sembrata un'opera molto reazionaria, e un notevole passo indietro di Dario, un regista che ho amato molto ma con cui non ho più intenzione di lavorare, almeno finché continuerà su questa strada. ([[Daria Nicolodi]])
*Anche se assomiglia un po' troppo a ''[[Suspiria]]'', è uno dei migliori Argento di quel periodo, al quale si perdona l'abuso di heavy metal nella colonna sonora. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Con ''Phenomena'' è stata la prima volta che abbiamo deciso di inserire la voce di un soprano in un contesto rock. In ''[[Opera (film)|Opera]]'' questa presenza è più delicata. In ''Phenomena'' e ''Opera'' ho seguito una certa continuità stilistica. ([[Claudio Simonetti]])
*Il programmatico disinteresse per la logica narrativa esplode nel delirio truculento dell'ultima mezz'ora con 4 o 5 finali infilati l'uno nell'altro, ulteriore dimostrazione di un narcisismo esibizionistico quasi disperato. (''[[il Morandini]]'')
*Ottimo e puro Argento, in grado di convertire difetti in pregi, facendo giocare a proprio vantaggio le potenziali incongruenze narrative, trasformate, grazie a una sbalorditiva capacità di girare sequenze suggestive, in una potente narrazione onirica che arricchisce una trama lineare, ma non banale, ricca di spunti interessanti e curiosi, come il rapporto tra Jennifer e gli insetti. ([[Rudy Salvagnini]])
*Ricordo il lungo procedimento per realizzare il calco in gesso della mia testa. Avevo la testa chiusa, solo due fori e le cannucce nel naso per respirare. Era fastidiosissimo. Poi per la famosa scena degli insetti sono stati utilizzati 40 milioni di insetti allevati e mi hanno spalmato del glucosio in faccia. ([[Davide Marotta]])
*Una sceneggiatura così ha tutta la mia disapprovazione, va completamente contro il mio modo di vedere il mondo. Dario è vittima di un processo di involuzione, solo se torna in sé sarà possibile lavorare di nuovo insieme. ([[Daria Nicolodi]])
===[[Michele Anselmi]]===
*Da ''Phenomena'' si può uscire vagamente disgustati ma non inquieti, l'orrore che abbiamo appena gustato non si ritaglia un posticino nell'inconscio ma scivola via veloce, lasciando nello spettatore un senso di estraneità.
*''Phenomena'' è un film alquanto schizofrenico che gioca tutte le sue carte nello sfrenato finale a ripetizione: trenta minuti di orrore martellante che purtroppo gira a vuoto, probabilmente perché il disvelamento del doppio assassino giunge troppo improvviso e gratuito. Meglio la prima parte, più sfumata e figurativamente elegante, piena di fruscii premonitori (il famoso ''phön'' che gonfia le foreste) e di tenere disquisizioni sulle qualità segrete degli insetti. Era quella la strada da seguire. Più magia e meno frattaglie.
*Sette miliardi di ''budget'', 40 milioni di insetti, tre gigantesche ventole a turbina per ricreare il vento, 450 diversi effetti speciali, una super-gru capace di portare la macchina da presa a 30 metri d'altezza, luci a fibre ottiche, costumi firmati Armani, eccetera eccetera: non c'è che dire, stavolta Dario Argento – novello Signore delle mosche – ha fatto le cose in grande. Forse troppo.
===[[Dario Argento]]===
*Che ho voluto raccontare? Ancora non lo so. Lo so sempre quattro, cinque mesi dopo l'uscita. Così, a sensazione, a pelle, in ''Phenomena'' ci trovo tante cose mie. Tanto mio cinema. Ma anche tante storie private. Tanti personaggi che ho conosciuto, che ho amato, che mi hanno amato, cui ho fatto del bene, che mi hanno fatto del male, che ho aiutato, che mi hanno tradito, che conosco, che non conoscerò mai. [...] E mi viene in mente un'idea che certo non era cosciente, ma che dà una strana chiave di lettura per il film. Paul {{sic|Cordino}}, il personaggio che si nomina tanto nel film ma che non si vede mai, e se fossi io? Quest'idea mi turba, la stessa storia del film ora mi sembra diversa.
*È stato difficile far recitare gli insetti, ma anche la scimmia mi ha fatto impazzire, poiché volevo che la sua interpretazione non fosse buffonesca. Gli insetti sono comunque degli animali simpaticissimi, che ho rappresentato affettuosamente e loro mi hanno ripagato evitandomi pizzichi e punture.
*Ho speso più di sei miliardi. La colpa è degli insetti: ho dovuto importare ragni, scorpioni, e vedove nere dall'Africa mentre mosche, cavallette e vespe le abbiamo allevate in più parti di Roma.
*Mi dimenticai tutto. Paure. Amori. Amicizie. La mia vita privata. Mi sentivo come un samurai. Completamente catturato dalla disciplina di fare questo film, di vincere questa sfida, la sfida di fare un film compatto e sicuro, potente, impressionante, dei momenti favola e dei momenti pazzia.
*Mi ero fissato in una sfida paranoica: volevo realizzare in un film la più alta tecnica che il cinema italiano in questo momento potesse esprimere. Una specie di super-sfida con il cinema americano dei grandi effetti, rispondendo colpo su colpo: i migliori mezzi, la tecnologia più sofisticata, i collaboratori più bravi.
*Pensavo che ci volessero spalle grandi come quelle di Schwarzenegger per reggere tutto il peso del film. E non sospettavo che Jennifer avesse spalle così robuste. E una volontà così forte.
*Quando ho pensato ''Phenomena'' mi immaginavo che dal 1940 al 1945 ci fosse stato un avvenimento molto grave, la guerra, e i nazisti avessero vinto. Passati trenta-quarant'anni la gente ha cancellato dalla memoria questo avvenimento così drammatico, non ne parla più. Però in realtà i nazisti hanno vinto la guerra, e la vita ha quindi tutto un altro senso, è la vita di un mondo dove ha vinto l'ordine nazista. Se il film viene guardato con attenzione, sotto questo aspetto, si scopre che chi lo ha fatto pensava a questo principio.
===[[Jennifer Connelly]]===
*Che ci crediate o no, quello era uno di quei film in cui per una volta ci ho messo cuore e anima. I miei genitori volevano rifiutare il ruolo, ma mi sono offesa a morte e ho continuato a creare problemi finché non hanno accettato. Ho conosciuto Argento, mi è piaciuto subito e volevo andare in Italia perché era lì che si girava il film.
*Durante la lavorazione non ho mai avuto paura, cosa che invece è successa quando ho visto il film finito, per intero.
*Gli insetti non mi fanno alcuna impressione e poi quelli più strani erano in gabbia. L'unico momento di preoccupazione l'ho avuto girando una scena in barca: non so guidarla bene e la persona che era con me non sapeva nuotare.
*Lavorare con lo scimpanzé mi ha distrutto. [...] Ero una grande appassionata di primati da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] Successivamente s'imbestialiva con me, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.
*Poco tempo fa, ho pensato, "Okay, cosa potrei guardare con un amica? O con [[Paul Bettany|Paul]], per esempio". Pensai, forse, qualcosa come ''Phenomena'', perché avevo tredici anni. All'inizio della nostra relazione, Paul voleva davvero guardarlo. Ma io non ho potuto. Dal momento in cui ha iniziato, gli passai sopra la testa cercando di coprirla, "No, no, no, spegnilo!". Non ce la facevo.
===[[Fabio Giovannini]]===
*Ancora, Argento si è dedicato come sempre alla cura della fotografia, ispirandosi questa volta ai film post-espressionisti di [[Fritz Lang]] e [[Leni Riefenstahl]], in bianco e nero. Ma anche con uno sguardo ai giochi di ombre del ''Bacio della pantera'' di [[Jacques Tourneur]] (già citato nella scena della piscina di ''[[Suspiria]]''). Predominano quindi i contrasti tra chiaro e scuro, senza più i fasci di luci colorate di ''[[Inferno (film)|Inferno]]'' e ''Suspiria''.
*È un film più vicino alle fiabe di tutte le precedenti fatiche di Argento, un lungo viaggio attraverso lo specchio che sarebbe piaciuto a [[Lewis Carroll]].
*L'idea di ''Phenomena'' nasce quasi per caso, dall'ascolto di una notizia al giornale radio di una emittente francese. Lo speaker parlava di un assassino scoperto con l'aiuto degli insetti. Da quello spunto Argento era risalito a un entomologo francese esperto in criminologia, e tra docenti universitari di entomologia e agenti di polizia aveva scoperto un singolare intreccio. Gli insetti che proliferano su un cadavere, infatti, consentono di datare con precisione un avvenimento delittuoso, anche quando risale a molti mesi prima.
===[[Sergio Stivaletti]]===
*{{NDR|Sul bambino deforme}} A suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film, mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell'Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all'epoca furono pubblicati su L'Écran Fantastique dove io mostravo queste foto.
*Andando alla prima riunione per ''Phenomena'', ho captato alcune esigenze e ho sfruttato ciò che sapevo. Mancavano il mostro e gli effetti ottici, così ho realizzato un filmato in stop motion e l'ho fatto vedere a Dario. L'ho conquistato. Dopo il diploma mi ero iscritto a medicina. Per l'esame di genetica avevo studiato la Sindrome di Patau, una malattia rara, così ho ideato il viso del mostro ispirandomi alle foto dei malati, ho preparato dei disegni e ho realizzato una maschera. Dopo averla vista, Dario mi ha dato carta bianca.
*Dario considera molto importante nella nascita della nostra collaborazione la famosa lucciola animata che realizzai e che portai sul set. Era molto grande per essere una lucciola, diciamo che aveva grossomodo le dimensioni di un telefonino, e feci uno scheletro animabile interno, poi all’esterno rifinii il tutto con il lattice e le resine. Era una lucciola gigantesca che poteva essere ripresa in scala. Nelle scene descritte nel copione la lucciola recita un po’ di più rispetto a quello che poi fa nel film ed io, leggendolo, cercai di realizzare un grande effetto anche se poi Dario mi fece capire che la sua intenzione era diversa.
*La piscina è una semplice piscina che contiene una specie di segatura chiamata vermiculite che galleggia e dà l’impressione di essere una semplice melma. Molte delle cose, comunque, furono realizzate in dettaglio, a parte, in piccole vaschette con la mano di alcune persone che si avvicinava in maniera abbastanza ributtante a dei dettagli anatomici che realizzai con una gomma traslucida che viene utilizzata negli stampi e che è molto oleosa e difficile da utilizzare perché non si incolla con nulla.
*Una mattina, svuotando la moka nel lavandino, avevo scoperto che il caffè immerso nell’acqua rilasciava una nuvola di granelli neri. Così ho radunato quantità industriali di caffè chiedendole nei bar del mio quartiere e le ho lavate in acqua per alcuni giorni, fino a fargli perdere ogni residuo colorante. Questa polvere granulosa, una volta versata in un acquario dallo spessore molto limitato, ripresa con una pellicola ad alto contrasto e a una certa velocità, dava per risultato un nugolo di puntini neri in movimento contro un fondo bianco. Ecco le mosche! Con le tecniche di stampatrice ottica e le sovrimpressioni su pellicola, siamo riusciti a fare delle scene che sarebbe stato impossibile girare con le vere mosche che Maurizio Garrone aveva allevato per settimane nei teatri di posa della De Paolis: quell’inquadratura in cui uno sciame passa davanti alla luna, oscurandola... Ecco, questo tipo di inventiva è venuta meno con la computer grafica, ed è un peccato.
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Phenomena''|w}}
[[Categoria:Film horror]]
[[Categoria:Film thriller]]
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Il mistero di Sleepy Hollow
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Homer
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloalfabetico= Mistero di Sleepy Hollow
|titoloitaliano = Il mistero di Sleepy Hollow
|immagine =
|titolooriginale = Sleepy Hollow
|paese= USA
|anno = 1999
|genere = orrore
|regista = [[Tim Burton]]
|soggetto = [[Kevin Yagher]], [[Andrew Kevin Walker]] dal racconto di [[Washington Irving]]
|sceneggiatore = [[Andrew Kevin Walker]]
|attori =
* [[Johnny Depp]]: Ichabod Crane
* [[Christina Ricci]]: Katrina Van Tassel
* [[Miranda Richardson]]: Lady Van Tassel
* [[Michael Gambon]]: Baltus Van Tassel
* [[Casper Van Dien]]: Brom Van Brunt
* [[Jeffrey Jones]]: Reverendo Steenwyck
* [[Christopher Lee]]: Borgomastro
* [[Christopher Walken]]: Cavaliere senza testa
* [[Ian McDiarmid]]: Dott. Thomas Lancaster
* [[Michael Gough]]: Notaio Hardenbrook
* [[Richard Griffiths]]: Magistrato Philipse
* [[Marc Pickering]]: Giovane Masbath
* [[Lisa Marie]]: Lady Crane
* [[Steven Waddington]]: Killian
* [[Claire Skinner]]: Beth Killian
* [[Mark Spalding]]: Jonathan Masbath
* [[Martin Landau]]: Peter Van Garrett
|doppiatori italiani=
* [[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Ichabod Crane
* [[Ilaria Stagni]]: Katrina Van Tassel
* [[Melina Martello]]: Lady Van Tassel
* [[Sandro Pellegrini]]: Baltus Van Tassel
* [[Andrea Ward]]: Brom Van Brunt
* [[Franco Zucca]]: Reverendo Steenwyck
* [[Vittorio Congia]]: Notaio Hardenbrook
* [[Carlo Baccarini]]: Magistrato Philipse
* [[Lorenzo De Angelis]]: Masbath giovane
* [[Gianluca Tusco]]: Killian
* [[Omero Antonutti]]: Borgomastro
|note = '''[[:Categoria:Film premi Oscar|Premio Oscar]] (2000)''': Migliore scenografia
}}
'''''Il mistero di Sleepy Hollow''''', film statunitense del 1999 con [[Johnny Depp]], regia di [[Tim Burton]].
==Frasi==
{{cronologico}}
* Il teschio è... sparito, preso! Per questo il Cavaliere ritorna dalla tomba: prende teste finché la sua non gli viene ridata! ('''Ichabod Crane''')
* {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Qui c'è una cospirazione e io la smaschererò! ('''Baltus Van Tassel''')
* Sorgi ancora una volta, mio tenebroso vendicatore! Un'altra notte di decapitazione! Sorgi con la tua spada! Una testa per una testa. Mio sacrilego Cavaliere, sorgi. Vieni ora per... Katrina! ('''Lady Van Tassel''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Ichabod Crane''': Il millennio è ormai alle porte, tra qualche mese vivremo nel diciannovesimo secolo, ma i nostri tribunali si affidano ancora ad arnesi di tortura medievali! <br /> '''Conestabile''': Sedetevi! <br /> '''Ichabod Crane''': Io sto in piedi, per il buonsenso e la giustizia! Le prigioni traboccano di persone condannate per confessioni senza valore come questa! <br /> '''Borgomastro''': Agente Crane! Questa è una canzone che abbiamo udito da voi più di una volta. Ora, sono aperte due strade davanti a me. La prima: farvi rinfrescare le idee in una cella, finché non imparate il rispetto per la dignità del mio ufficio! <br /> '''Ichabod Crane''': Perdonatemi. Ma come mai io sono l'unico che si accorge che per risolvere i crimini, per arrivare al colpevole, dobbiamo usare il cervello per riconoscere indizi essenziali, ricorrendo alle più aggiornate tecniche scientifiche? <br /> '''Borgomastro''': Il che mi porta alla seconda strada. C'è un villaggio dell'interno, a due giorni di viaggio verso Nord, nelle Hudson Islands. È un posto chiamato Sleepy Hollow. Ve ne hanno parlato? <br /> '''Ichabod Crane''': Affatto. <br /> '''Borgomastro''': Un'isolata comunità di agricoltori, perlopiù olandesi. Tre persone sono state ammazzate là, tutte nell'arco di due settimane, ognuna trovata con la testa... recisa dal busto. <br /> '''Ichabod Crane''': Recisa dal busto? <br /> '''Borgomastro''': Di netto, come lo stelo di un fiore, a quanto pare. Porterete queste sperimentazioni aggiornate a Sleepy Hollow, e lì dovrete arrivare all'assassino. Portatelo qui, dinanzi alla nostra onesta giustizia. Farete questo? <br /> '''Ichabod Crane''': Lo farò. <br /> '''Borgomastro''': Rammentate: siete voi, Ichabod Crane, ad essere ora messo alla prova!
*'''Ichabod Crane''': Allora... tre persone assassinate. Prima, Peter Van Garrett... e suo figlio, Dirk Van Garrett. Erano entrambi uomini forti e capaci. Trovati insieme... decapitati. Una settimana dopo, la vedova Winship. Anch'essa... decapitata. Ora, avrò bisogno di farvi molte domande. Ma prima, lasciate che vi chieda: qualcuno è sospettato? <br /> '''Baltus Van Tassel''': Cosa vi hanno spiegato i vostri superiori, agente? <br /> '''Ichabod Crane''': Solo che i tre sono stati uccisi in piena campagna. Le teste trovate separate dai loro corpi. <br /> '''Reverendo Steenwyck''': Non sono state trovate separate. Non sono state trovate affatto. <br /> '''Ichabod Crane''': Le teste sono... sparite? <br /> '''Notaio James Hardenbrook''': Prese. Prese dal Cavaliere senza testa, riportate all'inferno! <br /> '''Ichabod Crane''': Perdonate, io io non... <br / > '''Baltus Van Tassel''': Forse è meglio che vi sediate. <br />'''Ichabod Crane''': Sì. <br /> '''Baltus Van Tassel''': Il Cavaliere era un mercenario dell'Assia, inviato qui da una principessa tedesca per tenere gli americani sotto il giogo dell'Inghilterra. Ma a differenza dei suoi compatrioti, che giunsero per danaro, il Cavaliere giunse per amore della carneficina. Quando si attaccava battaglia, lo trovavate lì. Cavalcava un gigantesco destriero nero di nome Temerario. Aveva la scelleratezza di spronare il cavallo in battaglia, mozzando teste al galoppo. Aveva limato i denti fino a renderli appuntiti, per aumentare la ferocia della sua apparizione. Questo macellaio trovò la sua fine nell'inverno del '79, non lontano da qui, nei nostri boschi ad Ovest. Gli mozzarono la testa con la sua spada. Ancora oggi quello è un luogo infestato dagli spiriti, dove i coraggiosi non si avventurano. Perché quel giorno fu piantato nel terreno il seme del male. E così è stato per vent'anni. Ma ora si è risvegliato, e nella furia della vendetta, taglierà teste dove le troverà. <br /> '''Ichabod Crane''': State dicendo... che è questo che voi credete? <br /> '''Notaio James Hardenbrook''': Vedere è appunto credere.
*'''Ichabod Crane''': L'omicidio non necessita di fantasmi sorti dalla tomba. Abbiamo omicidi a New York senza il beneficio di folletti e spiritelli. <br /> '''Baltus Van Tassel''': Siete molto lontano da New York, agente. <br /> '''Ichabod Crane''': L'assassino è un uomo in carne e ossa e io di certo lo scoverò.
*'''Katrina Van Tassel''': Un cardinale rosso, il mio preferito. Vorrei addomesticarne uno ma non ho il cuore di ingabbiarlo. <br /> '''Ichabod Crane''': Bene, allora io... ho una cosa per voi. {{NDR|tira fuori il taumatropio regalatogli dalla madre su cui vi sono raffigurati un cardinale rosso e una gabbia su ciascun lato}} Cardinale rosso, una gabbia vuota. E ora... {{NDR|lo fa roteare dando l'illusione che il cardinale sia all'interno della gabbia}} <br /> '''Katrina Van Tassel''': Sapete fare magie! Insegnatemi. <br /> '''Ichabod Crane''': Non è una magia, è quella che noi chiamiamo illusione ottica: immagini separate diventano una nella rotazione. È la verità, ma la verità non è sempre ciò che appare.
*'''Ichabod Crane''': Era un cavaliere senza testa!<br /> '''Baltus Van Tassel''': Non dovete agitarvi.<br /> '''Ichabod Crane''': Ma era un cavaliere senza testa!<br /> '''Baltus Van Tassel''': Certo che lo era, perciò siete qui.<br /> '''Ichabod Crane''': No, dovete credermi! Era un cavaliere, era morto... senza testa!<br /> '''Baltus Van Tassel''': Lo so, lo so.<br /> '''Ichabod Crane''': Non lo sapete perché non c'eravate! È tutto vero!<br /> '''Baltus Van Tassel''': Sicuro. Ve l'avevo detto. Tutti ve l'avevano detto.<br /> '''Ichabod Crane''': Io... l'ho visto! {{NDR|sviene}}<br /> '''Giovane Masbath''': Immagino che lui torni in città, allora.
*'''Ichabod Crane''': Prendere il sentiero indiano fino all'albero dei morti. <br /> '''Giovane Masbath''': Come lo riconosceremo? <br /> '''Ichabod Crane''': Senza difficoltà, è questo che temo. Poi calarsi nel luogo di riposo del Cavaliere. <br /> '''Giovane Masbath''': Il suo accampamento? <br /> '''Ichabod Crane''': La sua tomba.
*'''Katrina Van Tassel''': Stavi sognando. <br />'''Ichabod Crane''': Sì... cose che avevo dimenticato... e che non vorrei ricordare più. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Dimmi cosa hai sognato. <br /> '''Ichabod Crane''': Mia madre era un'innocente, una figlia della natura, condannata... assassinata... da mio padre! <br /> '''Katrina Van Tassel''': Assassinata? <br /> '''Ichabod Crane''': Per salvarle l'anima, da un malvagio fanatico con la maschera della rettitudine. Avevo sette anni, quando ho perso la fede. <br /> '''Katrina Van Tassel''': In cosa credi allora? <br /> '''Ichabod Crane''': Nel criterio e nella ragione, causa e conseguenza. Non sarei dovuto venire in questo posto, dove la mia mente razionale è stata confutata dal mondo dello spirito. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Non trovi nulla a Sleepy Hollow per cui sia valsa la pena di venire? <br /> '''Ichabod Crane''': No... nulla no. Un bacio da una bellissima giovane, prima che vedesse il mio viso e sapesse il mio nome. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Sì, senza criterio o ragione. <br /> '''Ichabod Crane''': Perdonami, io... io parlo di baci e... tu hai perso il tuo valoroso Brom. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Ho versato lacrime per Brom. Tuttavia non ho il cuore spezzato. Mi ritieni sconveniente? <br /> '''Ichabod Crane''': No. Ma forse c'è un po' di strega in te, Katrina. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Perché dici questo? <br /> '''Ichabod Crane''': Perché tu mi hai stregato.
*'''Ichabod Crane''': Il dottor Lancaster, il reverendo Steenwyck, il notaio Hardenbrook e il magistrato Philipse, che ha tentato di darci un taglio... e l'ha ricevuto! Quattro uomini impauriti che litigavano tra loro la stessa sera in cui Philipse è stato ucciso... qui c'è una cospirazione! Il dottore, il reverendo, il notaio e il magistrato: qual è il segreto che li tiene uniti? Il magistrato Philipse sapeva che c'erano cinque cadaveri in quattro tombe. Sapeva che la vedova era incinta! Non voleva dirmi il nome del padre. Cosa indica questo? Dobbiamo procedere... per via di eliminazione. Farò una lista di tutti gli uomini e le donne di Sleepy Hollow! A cominciare dal suo primo cittadino: Baltus Van Tassel! Sento che ci siamo molto vicini! <br />'''Giovane Masbath''': Sì. Immagino che sia Baltus il primo cittadino, ora che il vecchio Van Garret è morto. <br />'''Ichabod''': Sì! I Van Garret! Quasi li dimenticavo!
*'''Ichabod Crane''': Katrina, hai preso le prove e le hai bruciate... <br /> '''Katrina Van Tassel''': Così non potrai usarle per accusare mio padre. <br /> '''Ichabod Crane''': Io non accuso nessuno. Ma se c'è colpa non posso alterare la cosa, per quanto mi addolori. E nemmeno una tua fattura può alterarla. Tuo padre è il movente, è lui che trae vantaggio da questi omicidi. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Se tu lo conoscessi non avresti un'opinione così severa di lui... no, o se provasse qualcosa per me... <br /> '''Ichabod Crane''': Sono bloccato da una catena di ragionamenti. Per cos'altro i suoi amici cospirano per nascondere...? <br /> '''Katrina Van Tassel''': Sei tu l'agente, non io. Perciò trovati un'altra catena di ragionamenti e lasciami stare. <br />'''Ichabod Crane''': Non posso farlo, né l'una né l'altra cosa, e il mio cuore ne è affranto. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Non credo che tu abbia un cuore, e avevo pensato di donarti il mio. <br /> '''Ichabod Crane''': Sì. Credo che tu mi amassi quando mi hai seguito nei boschi a Ovest, per affrontare tale pericolo. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Che pericolo c'era per me se era mio padre che controllava il Cavaliere senza testa? {{NDR|monta sul suo cavallo}} Addio, Ichabod Crane. Maledico il giorno in cui sei arrivato a Sleepy Hollow!
*'''Giovane Masbath''': Credete sia stata Katrina vero? <br />'''Ichabod Crane''': Non devi dirlo mai! <br />'''Giovane Masbath''': Strano tipo di strega con il cuore amorevole e gentile. Come potete pensarlo? <br />'''Ichabod Crane''': Ho una buona ragione. <br />'''Giovane Masbath''': Allora siete stregato dalla ragione! <br />'''Ichabod Crane''': Sono abbattuto dalla ragione! È una lezione dura per un mondo duro. Imparala bene, giovane Masbath! L'infamia ha molte maschere, nessuna più pericolosa della maschera della virtù.
*'''Katrina Van Tassel''' : Papà ha visto il Cavaliere uccidervi! <br /> '''Lady Van Tassel''': Ha visto il Cavaliere venire verso di me con la spada sguainata. Ma sono io che governo il Cavaliere, mia cara... e Baltus non è restato a guardare!
*'''Katrina Van Tassel''': Chi siete voi? <br /> '''Lady Van Tassel''': Il nome della mia famiglia era Archer. [...] Vivevo con mio padre, mia madre e mia sorella in una casetta non lontana da qui, finché un giorno mio padre morì, e il padrone, che aveva ricevuto molti anni di fedele servizio dai miei genitori, ci sfrattò. Nessuno in questo posto timorato di Dio volle accoglierci, perché mia madre era sospettata di stregoneria. Ma lei istruì le sue figlie ad arte, mentre vivevamo da reiette nei boschi ad Ovest. Morì nel giro di un anno. Mia sorella ed io rimanemmo nel nostro rifugio, senza vedere un'anima... finché un giorno, cercando legna per il fuoco, incrociammo il mercenario dell'Assia. Vidi la sua morte. In quel momento offrii la mia anima a Satana, se avesse fatto risorgere il Cavaliere dalla tomba per vendicarmi! <br /> '''Katrina Van Tassel''': Vendicarvi? <br /> '''Lady Van Tassel''': Sì, di Van Garret! Il padrone che non ci mostrò alcuna pietà e ci lasciò patire la fame, mentre Baltus Van Tassel, con le sue melense moglie e figlia, ci rubava la casa! Giurai che sarei diventata la padrona di tutto ciò che aveva! La parte più facile fu la prima: entrare in casa tua come infermiera di tua madre e mettere il suo corpo in una bara, e il mio nel letto matrimoniale. Non altrettanto facile fu assicurarmi il mio lascito. La vedova doveva sparire, naturalmente, e anche il servo Masbath. E poi, giorni fa, quella sciocca levatrice Kilian mi ha detto che la vedova le aveva rivelato un grande segreto, e me lo ha detto proprio davanti a suo marito! Che oca! Un altro lavoretto per il Cavaliere. Ma la lussuria ha condotto il reverendo Steenwyck in mio potere. La paura ha fatto lo stesso con il notaio Hardenbrook e quell'ubriaco di Philipse, e il silenzio del dottore l'ho ottenuto in cambio della mia complicità nella sua fornicazione con la servetta Sarah. <br /> '''Katrina Van Tassel''': Sì... avete tutto adesso. <br /> '''Lady Van Tassel''': No! Tu hai tutto, mia cara! Per volere di tuo padre. Io ottengo tutto in caso di tua morte!
*'''Giovane Masbath''' {{NDR|Dopo che il mulino a vento è esploso con il Cavaliere al suo interno}} È morto? <br /> '''Ichabod Crane''': È questo il problema: era morto dall'inizio!
*'''Giovane Masbath''': Dove andiamo? <br /> '''Ichabod Crane''': Ovunque, tranne che qui!
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
Ah, giusto in tempo per il nuovo secolo! Ti orienterai presto, giovane Masbath. Il Bronx è in su, la Battery in giù e casa è per di qua. ('''Ichabod Crane''')
==Citazioni su ''Il mistero di Sleepy Hollow''==
*Col Mistero di Sleepy Hollow (1999) {{NDR|Tim Burton}} ha reso omaggio al cinema d'orrore della [[Hammer Film Productions|Hammer]], quello dei miei inizi. ([[Christopher Lee]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Il mistero di Sleepy Hollow''}}
[[Categoria:Film horror]]
[[Categoria:Film premi Oscar]]
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Discussioni utente:AssassinsCreed
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Sun-crops
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/* Spazio tridimensionale */ messaggio
wikitext
text/x-wiki
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<br />
== Re: Robert Conquest ==
Grazie per la segnalazione.
Ho provveduto alla deplorevole dimenticanza. Ho inserito la bibliografia mancante.
Auguri di buon anno anche a te.
--[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 09:36, 3 gen 2018 (CET)
==Sandbox==
Ciao, ti serve ancora [[Utente:AssassinsCreed/SandboxAnnoTennista]]? Perché sta in [[Speciale:LintErrors/missing-end-tag]] :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 3 gen 2018 (CET)
:Cancellata. {{smile}}--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 12:24, 3 gen 2018 (CET)
== Faese del giorno ==
Non è per caso che bella frase del giorno c'è un errore grammaticale "starmente" invece che "starmene"--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 19:04, 3 gen 2018 (CET)
==[[:Mario Capanna]]==
Ciao e buon anno. L'ultima modifica sui paragrafi citazioni di e interviste vanno bene così? Ho preso spunto dalla voce di De Gregori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:07, 4 gen 2018 (CET)
== Aldo Busi, ''Vita standard di un venditore provvisorio di collant''_re ==
Ciao, buon 2018 a te! Si va, si va... Per quanto riguarda Busi, le pagine delle edizioni BUR e Mondadori non coincidono e non riesco a controllare puntualmente: ci vorrebbe più tempo. Ho cercato sul web qualcuna delle citazioni inserite e le ho trovate corrispondenti, ma andrebbe fatto un riordino. Provo a sollecitare l'utente.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 20:34, 4 gen 2018 (CET)
Prometto di mettere apposto appena trovo il tempo di cercare le pagine!
[[Utente:Porfirij|Porfirij]]
==[[:Gino Bramieri]]==
Ciao, l'ultima modifica che ho effettuato è corretta? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 5 gen 2018 (CET)
==[[:Maria De Filippi]]==
La presenza di una sezione non fontata è ammessa? (Sette, 25 marzo 2004) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:48, 5 gen 2018 (CET)
:Chiarisco, non fontata con link esterni. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:49, 5 gen 2018 (CET)
== [[Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.]] ==
Ciao. Che ne pensi dell'ultima risposta arrivata [[Discussione:Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]]? Per me chi l'ha scritto non ha tutti i torti. Saresti d'accordo a spostare il titolo della voce a "Stella (calcio)"? Ovviamente conservando quelle pertinenti.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:01, 7 gen 2018 (CET)
:Vedo che avevi già detto la tua [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2017#Controversia sul numero di campionati italiani vinti dalla Juventus F.C.|qui]], immagino che la tua posizione non sia cambiata. Per quanto possa valere, dal mio punto di vista sia questa che l'[[Presunto abuso di farmaci della Juventus F.C.|altra]] voce, rappresentano due esempi di scorpori frettolosi. Tante citazioni potevano essere rimosse dalla voce della Juventus e rimanere semplicemente in quelle degli autori senza bisogno di raccoglierle sotto un'etichetta. Come detto in passato, Pedia e Quote sono progetti differenti ma non è un caso che entrambi gli argomenti non abbiano voci dedicate nel progetto principale.--[[Utente:Dipralb|Dipralb]] ([[Discussioni utente:Dipralb|scrivimi]]) 20:14, 7 gen 2018 (CET)
== Re: ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]'' ==
Ciao, questa voce l'avevo creata quando ancora non avevo ben chiaro come funzionavano le cose qui. La mia modalità è buttati-sbaglia-riprova :)
*La frase è tratta da una canzone cantata da uno dei personaggi del film, mai stato doppiato in italiano.
*Se non ricordo male il documentario l'avevo visto su YouTube non doppiato e le frasi le avevo tradotte io.
Comunque adesso posseggo i DVD di entrambi i film, quindi posso copiare i sottotitoli ufficiali. Sicuramente mi capiterà di ritornarci su, me lo segno. --[[Utente:SunOfErat|SunOfErat]] ([[Discussioni utente:SunOfErat|scrivimi]]) 16:46, 8 gen 2018 (CET)
== Citazione sulla Felicità annullata ==
Ho visto hai annullato la citazione. Scusa non avendo visto fonti per le altre non volevo inserirla solo per questa. Sono nuovo qui. La fonte è il libro bestseller “E gioia sia. Il segreto per la felicità” edito da PIEMME Mondadori e scritto da Chiara Amirante. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:18, 9 gen 2018 (CET)
:Ottimo. Grazie per le info. Magari in futuro la inserirò. Ma non è che ci tenessi particolarmente. L’avevo letta e mi era piaciuta e per caso ero capitato in quella pagina e avevo pensato di inserirla. Tutto qui. Ma se le procedure sono queste scusami per l’errore. Un buon lavoro. [[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 00:27, 12 gen 2018 (CET)
== La signora delle camelie ==
Ciao, caro Creed, nella citazione di Dumas credo che "l'occhio non è che un tutto" sia un refuso del traduttore (la parola "tutto" è già presente prima nella frase). Ho controllato su un'edizione che casualmente ho a casa, dov'è così:
*[...] io sono di quelli che credono che il tutto stia nel poco. Il bambino è piccolo, ma racchiude l'uomo; il cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l'occhio non è che un punto, ma abbraccia le miglia. (''La signora delle camelie'', traduzione di Francesco Tarquini, Rusconi-Gente, Milano, 1990.)
Io metterei questa versione al posto dell'altra, ovviamente aggiungendo questa edizione in bibliografia, se sei d'accordo puoi procedere tu stesso se vuoi; ti ho scritto anche per non rischiare di conflittarti.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:41, 9 gen 2018 (CET)
:Be', per evitare fraintendimenti basterebbe mettere l'anno di edizione anche accanto a tutte le citazioni già presenti (e un NDR nell'incipit), solo che... vedo che l'edizione utilizzata non ha un anno :/ Uhm, allora per il momento la inserisco con la nota... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:17, 9 gen 2018 (CET)
::Ci sarebbe anche [https://books.google.it/books?id=CauvBAAAQBAJ questa] edizione, che pare aver la stessa traduzione utilizzata da te, e che è consultabile online, ma non ho approfondito più di tanto, te la segnalo giusto per. Ciao,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:43, 9 gen 2018 (CET)
:::Il problema è più che altro la mancanza dell'anno, perché se qualcuno volesse inserire varie citazioni da un'altra edizione bisognerebbe trovare un'altra soluzione. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:07, 9 gen 2018 (CET)
== Armata Brancaleone ==
Come ho già scritto, ci sono quattro altre duplicazioni fra frasi e dialoghi. Perché questa no e le altre sì? Un saluto.--[[Utente:PLitta|PLitta]] ([[Discussioni utente:PLitta|scrivimi]]) 00:44, 10 gen 2018 (CET)
==Dichiarazioni==
Errare ecc ecc. Buona giornata --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:26, 11 gen 2018 (CET)
==[[:Paolo Puri]]==
Ciao, esistono dei criteri di enciclopedicità per la presenza su wikiquote? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:31, 11 gen 2018 (CET)
== [[Pif]] ==
Perdona il disturbo, posso quindi modificare la pagina di Pif secondo quanto stabilito in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Persone]] realizzando [[Utente:George Kaplan 21/prova|qualcosa del genere]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:28, 12 gen 2018 (CET)
:Perfetto, grazie mille. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:53, 12 gen 2018 (CET)
== [[Ancona]] ==
Caro AssassinCreeds, rispondo all'intervento che hai lasciato nella mia pagina di discussione. Per quanto riguarda la citazione del passo di Strabone, in effetti non avevo notato che la fonte riportata fosse ottocentesca e dunque avrei dovuto sostituire il riferimento moderno, anch'esso presente in Internet, su Google Libri. Credo sia più opportuno inserire la traduzione moderna perché usa un linguaggio più comprensibile. Valga come esempio l'espressione ottocentesca "molto abbondevole di vino", che è abbastanza desueta; ad essa è certo preferibile l'espressione della traduzione moderna "produce vino in abbondanza". Inoltre l'espressione usata nella traduzione ottocentesca "Ancona è di origine ellenica" usa il termine "origine" che non è presente nell'edizione originale, e nelle versioni moderne si traduce letteralmente "Ancona è città greca", aderente all'originale "'Πόλεις δὲ Ἀγκών μὲν Ἑλληνίς".
Ora vorrei inserire nuovamente la traduzione moderna, citando le fonti da cui è tratta, che sono queste (scelte tra tante altre presenti su Google Libri): [https://books.google.it/books?id=f9Iju2yqKAkC&pg=PA117&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjC-7b41dTYAhVEK8AKHULyDMMQuwUIKzAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano&f=false Lorenzo Braccesi, 2007]; [https://books.google.it/books?id=MdSkROvZA6MC&pg=PA48&dq=ancona+citt%C3%A0+greca+siracusani+che+fuggivano+vino&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiL7_ui1tTYAhXF-KQKHfo9AXYQ6AEIKDAA#v=onepage&q=ancona%20citt%C3%A0%20greca%20siracusani%20che%20fuggivano%20vino&f=false Luca Antonelli, 2003].
Ti chiedo un chiarimento: credevo che le citazioni in lingua diversa dall'Italiano dovrebbero essere presenti su Wikiquote sia in lingua originale, sia in traduzione. Vedo invece che hai cancellato la citazione in lingua originale e non capisco perché.
Vengo ora alla citazione dello Pseudo Scilace, tratta dall'opera "Periplo". Non capisco perché l'hai cancellata; mi hai scritto che prima deve essere creata su Wikiquote la voce dell'autore. In Wikipedia, però, quando si arricchisce una pagina di un'informazione mancante, non è necessario creare anche pagine eventualemente mancanti, correlate all'informazione inserita. Si tratta di un progetto collaborativo e perciò non tutti devono fare tutto, l'importante è che i contributi siano seri e documentati. Credevo fosse così anche su Wikiquote. Non è così, invece?
Un chiarimento sullo Pseudo Scilace: con questo nome convenzionale si indica l'autore del Periplo, testo composto originariamente dal geografo Scilace di Carianda nel VI secolo a.C. e poi aggiornato da altri autori, fino ad arrivare ad un testo riveduto e corretto, del V - IV secolo a.C.
Ti chiedo un'ultimo chiarimento: perché non si devono mettere le citazioni in ordine cronologico? Mescolare autori che scrivono nel VI secolo a.C. ed autore che scrivono nell'Ottocento o nel Cinquecento solo per rispettare un ordine alfabetico non mi sembra fornisca un buon servizio a chi legge. Forse però ci sono altre considerazioni, che non conosco.
Ciao e grazie delle informazioni che vorrai darmi. --[[Utente:Gep|Gep]] ([[Discussioni utente:Gep|scrivimi]]) 11:01, 13 gen 2018 (CET)
== Gourmet ==
Non capisco perché nell'interprogetto di [[gourmet]] ci sia il link a wikipedia inglese e non a quello italiano--[[Utente:Ulisse|Ulisse]] ([[Discussioni utente:Ulisse|scrivimi]]) 17:46, 16 gen 2018 (CET)
:Sistemata [[Utente:Ulisse|Ulisse]]--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 21:54, 16 gen 2018 (CET)
==[[:Virna Lisi]]==
Ciao, ho inserito l'intervista riproposta il giorno della sua morte, ma non riesco a trovare la prima versione, per cui non credo di avere titolato nel modo corretto la stessa. Potresti controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:57, 17 gen 2018 (CET)
==re: Malangatana Ngwenya==
Yep ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:57, 17 gen 2018 (CET)
==[[:Aldo Moro]]==
C'è una frase attribuita e non fontata ad Andreotti che ti riporto "Moro vivo non serve più a nessuno. (attribuita a Giulio Andreotti)". Senza la certezza è possibile attribuire una frase simile? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 18 gen 2018 (CET)
== re: Sinistra ==
Dal punto di vista dell'attualità temporale mi sembra che vada bene. Forse ce n'è qualcuna riferita solo alla sinistra italiana, per la quale si può eventualmente pensare a una pagina a parte? (es. Malvaldi o Baroncelli) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:52, 19 gen 2018 (CET)
== George Wald ==
Ciao Creed, ti risento con grande piacere. Grazie per avermi avvertito e per avermi spiegato alcuni dettagli. Purtroppo ho eliminato, contrariamente a quello che di solito faccio, la sezione senza fonte e mi scuso. L'ultima delle tre citazioni credo potrebbe andare bene perché nella pagina del testo è indicata anche la fonte primaria. Se non è così, la elimino. Sono qui a tua disposizione con grande piacere. Cca ce stanno 'e guagliune vuoste, Creed, lo sai. Ciao, {{smile}}, Filippo
== Re: L'Altra Parte di Alfred Kubin ==
Ciao, scusami, probabilmente sto facendo casini ma uso wikipedia da pochissimo e so poco e niente di come funziona. Non sapevo come rispondere al tuo messaggio, comunque sì, le citazioni che ho aggiunto vengono esattamente dall'edizione citata in bibliografia!
Scusa il casino e buona serata! [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]]
== Kumar ==
Si dovrebbe esserci. Come dovrei muovermi?--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:33, 22 gen 2018 (CET)
:Ne ho cambiata una, la seconda non volevo modificarla, cita un libro. Mi riprometto d'essere più preciso. Ti assicuro che da questo libro ho aggiunto parecchio e mi perderei... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 17:42, 22 gen 2018 (CET)
::Cita Pais, ''Sottile è il Signore...'' p.20 --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 18:19, 22 gen 2018 (CET)
== Re: Maiuscole/minuscole ==
Ciao, Creed, sono io a ringraziarti per avermi chiarito alcune cose sulle fonti e per la tua supervisione. Il problema di maiuscole e minuscole è proprio quello che hai sintetizzato nel tuo messaggio. Sei giunto, vedo, alla mia stessa conclusione: se è una scelta stilistica dell'autore non possiamo modificarla. Solo una cosa: la formula con cui si evidenzia il motivo per cui si mantengono le maiuscole, va messa in nota alla fine della citazione? Grazie Creed, ti auguro una buona giornata, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:56, 23 gen 2018 (CET), Filippo.
:Ciao, Creed, tutto come sempre chiaro, grazie. Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:54, 23 gen 2018 (CET)
== [[Liv Tyler]] ==
Va bene come voce minima?[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 16:07, 24 gen 2018 (CET)
:capisco, spostata, cancella il redirect. Una altra citazione magari fatta da lei si può trovare. Gli altri problemi sono seri? quali sono? Solo per capire per le prossime volte--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 17:25, 24 gen 2018 (CET)
== Re: Wikiquote Alfred Kubin ==
Tutte le citazioni aggiuntive sono prese da "Disegnatore di sogni", ho modificato "altri scritti" scrivendo appunto "Disegnatore di sogni", che è una raccolta di diversi suoi scritti.
Mica mi insegni a rispondere in modo decente, se esiste un modo?
Grazie, - [[Utente:AlexKubin|AlexKubin]]
== NotaCategorie ==
Ecco [[Utente:Superchilum/NotaCategorie|qua]], dovrebbe essere tutto a posto, prova un po' :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:10, 25 gen 2018 (CET)
== Re: Alfred Kubin ==
Mi starai odiando.
Ci sto provando, allora, rispondere sulla pagina dell'interlocutore... ma quindi come?
Allora, se io ho sulla mia pagina discussione l'argomento "Alfred Kubin" che tu hai aperto, ogni TUA risposta sull'argomento me la metterai sulla MIA pagina discussione? E ogni MIA risposta sull'argomento te la metterò sul tuo argomento "Alfred Kubin" che hai sulla TUA pagina discussione?
Maledizione che casino, io sono reduce del meccanismo di forumfree, lì avevamo i topic e i messaggi privati, era un funzionamento molto diverso e questo è confusionario per me, chiedo venia xD
Comunque beh, se serve che io metta le pagine posso mettere anche il numero della pagina dove ho trovato la citazione, tanto ho il libro, posso farlo. Ma come le aggiungo, e dove?
L'anno lo posso trovare senza problemi, dove lo aggiungo, con una parentesi alla fine della citazione?
Grazie della pazienza e scusa! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:23, 25 gen 2018 (CET)
:E io che speravo di averti liberato spazio dalla pagina, vabbè, se preferisci tenere il mio spam da novellino fai pure xD
:Comunque, ho aggiunto le date e le pagine del ''Disegnatore di Sogni'', ma il format sarà sicuramente orribile, eppure non sapevo come coniugare le cose, aprire due parentesi tonde mi sembrava brutto. Per l'Altra Parte ti chiedo scusa ma è un libro di quasi 300 pagine e non ce la faccio proprio a cercare le citazioni pagina per pagina... almeno, quelle poche mie che ho scritto saprei farlo, ma c'erano citazioni precedenti che non so nemmeno da dove le abbiano prese! --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 22:54, 25 gen 2018 (CET)
::Ti ringrazio! :)
::Ho trovato un PDF de ''L'Altra Parte'' e trovare le parole con la funzione cerca è stato molto semplice!!! Ho aggiunto le pagine e delle citazioni molto belle e espressive :)--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:56, 26 gen 2018 (CET)
:::Sì, è esattamente la stessa! :) --[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 20:37, 26 gen 2018 (CET)
== Johann Wolfgang von Goethe ==
Ciao, ti chiedo scusa perché penso di aver sbagliato in quanto la massima è presa dal libro "Raccolta di massime pensieri e verità" (1972, Genova, editrice Arcobaleno, pag.7) ed è di Goethe. Io pensavo che nella sezione Massime e riflessioni potessi inserire frasi di Goethe prese di varie fonti, invece ho capito che "Massime e riflessioni" è un libro di Goethe e quindi la frase va spostata. Ti saluto cordialmente--[[Utente:Joe123|Joe123]] ([[Discussioni utente:Joe123|scrivimi]]) 13:20, 27 gen 2018 (CET)
==Cossiga==
Ciao; perché pensavo che andassero inserite nelle note a Bananas e che il riferimento fosse la data di pubblicazione del libro. Ho raggruppato in un paragrafo ora. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:41, 27 gen 2018 (CET)
== Rudolf Höß ==
Ti ringrazio tantissimo per il tuo ottimo lavoro di sistemazione su [[Rudolf Höß]]. Io avevo fatto poco più che un brutale copia/incolla dalla voce di Wikipedia. Ti volevo chiedere anche se non fosse il caso di scorporare altre citazioni presenti qui: [[:w:Rudolf Höß#L'autobiografia|Rudolf Höß#L'autobiografia]]. Che ne dici? -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;"> Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 17:29, 29 gen 2018 (CET)
:Sì, non ne ho idea. Potrebbe sì essere una traduzione fatta dall'utente che ha scritto la voce. -- [[Utente:IlPasseggero|<span style="color: #990000; font-weight: bold;"> Il Passeggero</span>]] - '''''[[Discussioni utente:IlPasseggero|<span style="color: #CC5600; font-size: smaller;">amo sentirvi</span>]]''''' 23:10, 29 gen 2018 (CET)
== Varie ==
*[[Men in Black 3]]. NDR ne ho scritti decine, può anche capitare che uno esca male. Vedi se l'ultima versione va bene https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Men_in_Black_3&diff=next&oldid=905180.
*[[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Scusi,_dov%27%C3%A8_il_West%3F&curid=142330&diff=905902&oldid=905892]] A proposito di questo diff. Quando tra una frase è l'altra c'è una lunga pausa (in quel caso addirittura un cambio di inquadratura, come si rende? I tre puntini non vanno bene?
*Sempre [[Scusi, dov'è il West?]]:la terza frase è corretta l'ho ricontrollata 5 volte, il personaggio è amish. Bisogna segnalare in qualche modo che è proprio così?--[[Utente:Pierpao|Pierpao]] ([[Discussioni utente:Pierpao|scrivimi]]) 20:39, 30 gen 2018 (CET)
== Re: [[David Foster Wallace]] ==
Buongiorno,
per quanto riguarda l'intervista ho preso il testo già tradotto, sistemando solo qualche parte e al massimo correggendo piccoli errori. Credo sia un'intervista interessante, ma difficile da riportare. La si trova molto facilmente in rete, sia in [https://charlierose.com/videos/23311 lingua originale]sia [https://www.youtube.com/watch?v=9lVHhliP5s4 tradotta] (due esempi a caso). --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 15:59, 31 gen 2018 (CET)
:Perfetto, appena posso provvedo a sistemare il tutto. Grazie mille --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:55, 31 gen 2018 (CET)
::Bene [[Utente: George Kaplan 21/prova |così]]? --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 21:15, 31 gen 2018 (CET)
:::Gentilissimo, grazie mille davvero. --[[Utente:George Kaplan 21|George Kaplan 21]] ([[Discussioni utente:George Kaplan 21|scrivimi]]) 18:35, 1 feb 2018 (CET)
==re: Utente:Helga cossu1980==
E' ancora presto IMHO, le faccio notare alcune cose e poi vediamo ;) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 21:23, 2 feb 2018 (CET)
== Linguaggio mimico napoletano ==
Ciao, Creed, vedo dai contributi che stai facendo un lavoro superlativo e a ritmo serrato. Ritrovare Creed in piena azione è come vedere inserite cinque marce in più in wikiquote, ti ringrazio e mi complimento con te. Ti scrivo perché mi pare di aver letto che è o sarà in discussione la voce: linguaggio mimico napoletano. Mi permetto, per fare risparmiare tempo e per agevolare la decisione da prendere di evidenziare che il titolo della pagina l'ho inserito io, non c'è in Caravaglios. Il capitolo da cui sono tratti gli inserimenti si intitola in Caravaglios: "L'elemento musicale e l'elemento poetico nel grido" che è suddiviso in varie sezioni indicate però solo in epigrafe nella pagina, ma non nel corpo della stessa. Due in particolare sono riferite alla gestualità: "Il grido come mezzo di espressione" "Alcuni gesti napoletani più espressivi", ma il capito inizia quasi subito con il linguaggio dei gesti. Esprimo immediatamente il mio parere: La pagina deve essere cancellata, annullata. Era già in partenza una pagina sperimentale che da subito ho implicitamente sottoposto all'esame dei collaboratori. Ne fa fede questo: "Propongo citazioni descrittive del linguaggio mimico napoletano." con cui ho accompagnato nella descrizione la pagina. Forse avrei dovuto prima consultarmi con te o con altri collaboratori, forse è questa la prassi prevista. Mi spiace. Una volta annullata la pagina restano le citazioni. Non so proprio valutare né se sono interessanti, significative, inerenti al progetto wikiquote e, se lo sono, dove potrebbero essere collocate. Non ho alcuna valida idea in proposito e quindi non posso purtroppo essere di nessun aiuto. Se si valuta che le citazioni non sono significative o non possono essere collocate in nessuna pagina esistente o da creare, allora sono pienamente d'accordo per la cancellazione anche delle singole citazioni. Se un contributo per qualsiasi motivo non va bene, non c'è ragione di tenerlo. Va semplicemente eliminato. Mi rimetto interamente alla vostra decisione. Conoscete questo progetto infinitamente meglio di me e qualunque decisione prendiate è senz'altro la migliore. Spero tanto di avere agevolato il vostro compito. Non volermene se mi sono permesso di scriverti giocando d'anticipo, ma mi è più facile scrivere a te, mi riesce meglio che inserirmi in una discussione a più collaboratori. Ciao Creed, Grazie, Filippo, {{smile}}, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:03, 3 feb 2018 (CET)
:Ciao, Creed, nessun problema ovviamente per copiare ed incollare tutti i messaggi utili alla discussione che hai fatto benissimo ad aprire: è una voce molto particolare, anche un po' azzardata. Va necessariamente discussa. Conosco un detto rabbinico bellissimo, senza fonte purtroppo: Non scartare mai nessuna cosa e non disprezzare mai nessun uomo, perché non c'è cosa che non possa avere la sua utilità e non c'è uomo che non possa avere il suo momento. Non mi disprezzo e non mi scarto se dico che in una discussione su questa pagina non avrei né utilità né momento. Mi farebbe anzi piacere averli, perché è solo un privilegio confrontarsi con persone intelligenti, un privilegio ancora più grande, più raro confrontarmi con giovani. Ora, per valuare il da farsi con questa voce occorre una sagacia e capacità di centrare i dati analizzati che in verità per questa questione mi mancano. Forse su altre cose posso rendermi utile, su questa farei perdere tempo. In ogni caso, se il mio parere è necessario non mi ecclisso. Visto che questo balon d'essai l'ho lanciato io, ti espongo le poche idee che mi sono venute. Cominciamo dal titolo, forse è un po' pretenzioso: sembra quasi che solo i napoletani abbiano il monopolio o siano maestri del linguaggio gestuale, il che è evidentemente falso, senza contare che qualche napoletano (quorum non ego, ''non ego'') con il ''pathos'' dell'identità, dei quarti di nobiltà storica, dell'immagine nazionale, dell'"idea-che-ci-si-fa-di-noi" et similia potrebbe pensare che questo titolo veicola in qualche un'immagine stereotipa. Le citazioni sono significative? Potrebbero esserlo se sono messe in rapporto a qualcosa di solido, altrimenti è quantomeno dubbio che lo siano. La cosa più solida che mi viene in mente è wikipedia. Spigolando ho trovato la voce: Comunicazione non verbale. Si potrebbe allora collegare una pagina wikiquote a questa pagina wikipedia o altre analoghe se ce ne sono, dandole però un titolo generale, sul modello di Canto popolare e poi suddividere il tutto per continenti, nazioni, ecc. ecc. Oltre a questo non mi viene in mente davvero nulla. Del resto, anche l'annullamento temporaneo, semidefinitivo, definitivo della pagina cosa pregiudica? La si può conservare fuori dalle pagine ufficiali in una specie di "contenitore" con le sole citazioni e se nel tempo matureranno progetti solidi, coerenti con le citazioni, saranno reinserite. Non serve tenere una pagina che non sta veramente in piedi perché prima o poi qualche collaboratore potrebbe riproporre legittimamente la questione. Questo, purtroppo, è tutto quello che posso proporre. Creed, ti ringrazio per avermi dedicato un po' del tuo tempo e ti auguro un buon fine settimana, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:28, 3 feb 2018 (CET)
::Ciao, Creed, grazie, grazie per tutte le belle cose che mi scrivi. Nessun problema per partecipare alla discussione. Ti saluto con affetto. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:21, 6 feb 2018 (CET)
== Attruibuire una modifica da IP a utente ==
Ciao!
Spero che riuscirai ad aiutarmi.<br>
Sto lavorando ad una pagina di wikipedia, la quale nella cronologia reca tantissime modifiche fatte da me quando ancora non avevo effettuato la registrazione su wikipedia, quindi le notifiche ci sono, ma sotto il mio IP e non sotto il mio nome utente. Sai se c'è un modo per riuscire a cambiare la cronologia e a mettere il mio username sotto quelle modifiche?
Ti ringrazio!
--[[Utente:AlexKubin|AlexKubin]] ([[Discussioni utente:AlexKubin|scrivimi]]) 00:38, 4 feb 2018 (CET)
==Pindaro==
L'ho presa da wikisource, pensavo non fosse necessario inserirla perché compare in basso. Ma in effetti non ero molto sicuro sul daffarsi, così mi sono allineato alle altre fonti.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 03:00, 7 feb 2018 (CET)
== Marcello Veneziani ==
Ciao. L'evidenza emerge dal conteso attuale, sia per le dichiarazioni note di papa Francesco sull'accoglienza senza condizioni ai migranti, che per il contesto in cui si trova la citazione nel libro (Il papa "regnante" al momento della scrittura del libro è Papa Francesco). Se tu hai qualche suggerimento per rendere + chiara tale evidenza, lo accoglierò volentieri.--[[Utente:K.Weise|K.Weise]] ([[Discussioni utente:K.Weise|scrivimi]]) 16:19, 19 feb 2018 (CET)
== Vonn ==
Ciao AssassinsCreed, perchè a tuo avviso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ester_Ledeck%C3%A1&type=revision&diff=911083&oldid=910939 questa] citazione non sarebbe significativa? Ciao.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:57, 19 feb 2018 (CET)
:Direi che non sono d'accordo con te. La citazione di Vonn è originale e per nulla banale. Salvo che tu mi dica che ad ogni sconfitta la Von faccia dichiarazioni simili sulle altre vincitrici. Tieni conto che lei era la favorita per la vittoria olimpica e Ledecka, come noto, ha ottenuto un risultato inimmaginabile.--[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 14:50, 3 mar 2018 (CET)
:::Il mio intento non era quello di ripristinare la citazione, ma quello di capire meglio la questione. Originale/banale sono giudizi molto soggettivi. Ti chiedevo il perché proprio per tentare di comprendere se fosse individuabile un criterio oggettivo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 21:19, 3 mar 2018 (CET)
:::::Ok. Tenterò di capire come vi orientate col tempo.----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 15:24, 11 mar 2018 (CET)
== Rocco Buttiglione ==
Ciao, in questa voce le note non sono verificabili. Come si procede in questi casi? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:25, 21 feb 2018 (CET)
:Intendevo proprio l'inserimento a note consultabili. Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:10, 22 feb 2018 (CET)
==Rosalinda Celentano==
Ciao, quali norme contemplano la lunghezza di un inserimento testuale? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 00:00, 22 feb 2018 (CET)
== ISOLA ==
Chiedo scusa, ma non ho capito cosa devo fare per inserire la voce richiesta.
Comunque proverò a farlo.
Grazie
== Citazione Ludwig Wittgenstein ==
Ciao AssassinsCreed. Si cita soltanto il titolo: ''Corrispondenza''. Nient'altro.--[[Utente:Everest2002|Everest2002]] ([[Discussioni utente:Everest2002|scrivimi]]) 14:54, 22 feb 2018 (CET)
==re: Modello==
Ciao, intendi tipo [[:w:Modello]]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:24, 22 feb 2018 (CET)
:{{Fatto}}, preso da WP. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 18:58, 23 feb 2018 (CET)
== [[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]] ==
Ci proverò... ;-) --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:36, 26 feb 2018 (CET)
:Leggendo il libro ho superato Roma, ma ho anche notato che le citazioni finora rimaste prive di fonte e legate a Roma io non le ho trovate. Potrebbe anche darsi che non ci abbia fatto caso, ma ad ogni modo chiedo se sia il caso di cancellarle dato che ne avremo molte di più da aggiungere e con fonte. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:24, 12 mar 2018 (CET)
::Mi aveva ingannato, poi subito dopo l'ho trovata. Controlla la modifica successiva. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:00, 18 mar 2018 (CET)
:::Secondo te potrebbe andare in vetrina questa voce? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 21:48, 13 apr 2018 (CEST)
::::Si, il problema è che alcune non le ho trovate e ormai col libro sono sul finire, forse perché tradotte in maniera differente oppure perché errate. Quella è una questione difficile da sciogliere.--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:03, 14 apr 2018 (CEST)
== Re: Gianluca Morozzi ==
Buongiorno, vedo che ha di nuovo cancellato la citazione, ne fa un fatto personale?
Scrive che la citazione "non è un incipit", mentre le ho mandato il link del pdf in cui è evidente che la citazione è l'inizio del racconto "Despero anno zero", che apre l'antologia "Niente fiori per gli scrittori". Non ci sono "capitoli", come dice lei, ma racconti. Ora, per favore, cerchiamo di non perdere altro tempo con queste sciocchezze e mi dimostri che davvero Wikipedia è "un'enciclopedia libera aperta al contributo di tutti" e non il monopolio di qualcuno...
Grazie. {{non firmato|Giorgio1965|14:24, 26 feb 2018}}
Aggiornamento (e chiudo): le ho dato tutti gli strumenti per verificare la correttezza della citazione. Qui può trovare la scheda del libro: http://www.fernandel.it/catalogo/collana-fernandel/192-gianluca-morozzi-niente-fiori-per-gli-scrittori
la veridicità della citazione non può essere messa in dubbio, quindi la stessa non può essere cancellata, semmai formattata secondo le regole del sito che lei senz'altro conosce meglio di me. {{non firmato|Giorgio1965|14:30, 26 feb 2018}}
:Se posso permettermi un'"intrusione", io la prima pagina del racconto, quella tutta in corsivo, l'ho interpretata come una sorta di "presentazione" del racconto da parte dell'autore, ma il racconto vero e proprio IMHO comincia proprio con quell'incipit riportato. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:40, 26 feb 2018 (CET)
::{{ping|Superchilum}} Ok, magari su quello potrei anche essere d'accordo (anche se si tratta comunque di un'interpretazione, visto che quella pagina non è contrassegnata come introduzione o presentazione), ma resta il fatto che per le raccolte di racconti ha poco senso riportare gli incipit e di questo mi pare avessimo già parlato (non ricordo dove).--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:58, 26 feb 2018 (CET)
:::Bella domanda, neanch'io mi ricordo dove. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:02, 26 feb 2018 (CET)
== Fernand Crommelynck ==
Ciao Creed, come ringraziarti per la pazienza e la generosità con cui correggi i miei errori? Grazie Grazie Grazie (e, per favore, perdonami). Per Fernand Crommelynck il problema è questo: la voce di wikipedia è intitolata a Ferna''r''d Crommelynck anziché Ferna''n''d, così anche il link a IMDb.com nella sezione collegamenti esterni. Penso si tratti di un refuso. In wikipedia ho un contatto con Melquíades, ma in questo momento non è presente. Per fortuna tu invece ci sei e questo mi fa immensamente piacere. Ciao, Creed, ti auguro una buona giornata o, forse meglio vista l'ora, una buona serata. Filippo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:07, 28 feb 2018 (CET)
:Tutto, come al solito, perfetto. Grazie, Creed, Buona giornata, Ciao, {{smile}} Filippo --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:48, 1 mar 2018 (CET)
==re: Modifiche ai template di Musicale 89==
Sì, ha allineato il testo dei template a quelli di WP, mi sembra tutto ok. Il problema lo vedi per [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Template:Blocco&diff=prev&oldid=913845 questo] a proposito del parametro "durata", nel caso non fosse stato compilato? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:25, 2 mar 2018 (CET)
:Controllate tutte le occorrenze, è tutto ok :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:06, 2 mar 2018 (CET)
::{{ping|Superchilum}} Ho annullato gli stravolgimenti maggiori fatti sui template più usati, poi mi sono accorto che ne stavate discutendo. Direi che, anche se si tratta di allineamenti a Wikipedia, bisogna comunque valutare se si tratta di miglioramenti o no, per gli usi che ne facciamo su Wikiquote; ad esempio il cartellino giallo secondo me è meglio averlo più "morbido", appunto come è ora, visto che su Wikiquote per tradizione si è lievemente più tolleranti. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:40, 2 mar 2018 (CET)
:::{{ping|Spinoziano}} io li avevo controllati e secondo me erano a posto, tutto sommato sono modifiche minori che non stravolgono i template. Anche sul cartellino giallo, il senso del template è proprio dire "o la smetti o vieni bloccato" quindi non dev'essere proprio morbido... Eventualmente dalla modifica di Musicale 89 si può lasciare lo "scatterà" e togliere la frase "pertanto questo è l'ultimo invito a collaborare in modo costruttivo." --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 00:15, 3 mar 2018 (CET)
::::Ok, ho ripristinato le sue modifiche, tranne l'ultima frase del cartellino giallo come hai detto.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:13, 3 mar 2018 (CET)
== Pertinenza ==
Ciao, Creed, veramente anche io avevo qualche dubbio, ma, mi sono detto, Creed che è tanto più esperto, ci darà un'occhiata e dirà una parola definitiva. Con la quale sono d'accordo. Volevo esporti però anche un altro dubbio, questa citazione: "Tento di raccontare qualcosa, ma subito ammutolisco e mi accorgo di non avere detto ancora niente. Una sostanza meravigliosamente lucente che non riesce a fluire rimane dentro di me e si fa beffe delle parole." che io ho inserito nella voce tematica racconto è completamente pertinente? Non dovrebbe essere inserita per esempio in "scrittura", "scrittore" o in altra voce tematica?. Ho questo dubbio perché - ma potrei sbagliarmi - a me pare che Canetti racconti in senso stretto, nel senso cioè necessario per l'inserimento in voce tematica, non ne abbia mai scritti. Ti ringrazio molto, Creed, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:44, 5 mar 2018 (CET)
:Ciao, Creed, posso, per fortuna, offrire qualche elemento in più per la citazione di Canetti, che, se sei d'accordo, va rimossa. Essa è tratta da ''Le voci di Marrakech''[https://books.google.it/books?id=9J1GDwAAQBAJ&lpg=PT14&dq=Tento%20di%20raccontare%20qualcosa%2C%20ma%20subito%20ammutolisco%20e%20mi%20accorgo%20di%20non%20avere%20detto%20ancora%20niente.%20Una%20sostanza%20meravigliosamente%20lucente%20che%20non%20riesce%20a%20fluire%20rimane%20dentro%20di%20me%20e%20si%20fa%20beffe%20delle%20parole.&hl=it&pg=PT14#v=onepage&q&f=false] che è un'opera autobiografica. Avrei dovuto verificarlo prima di fare l'inserimento. Ho sbagliato e ho dato fastidio. Mi dispiace e mi scuso. Se la citazione va rimossa, puoi pensarci tu? per favore, Grazie. Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:55, 5 mar 2018 (CET)
== re: Franco Fortini ==
C'erano [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Franco_Fortini&type=revision&diff=917253&oldid=917021 dei corsivi di chiusura mancanti], ma non mi era mai successo che si incasinasse così tutta la voce: di solito si incasina dal punto in cui manca il corsivo in poi, non prima... --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:04, 13 mar 2018 (CET)
== re: Louis Émié ==
Ciao, Creed, di nuovo grazie per l'aiuto. ''La Nuit'', (Malines, éd. C.E.L.F., 1962), come leggo su fr. wikipédia è una raccolta di poesie, nel mio testo è indicato, senza data, l'editore Seghers. Ci sono altre 3 citazioni da raccolte di poesie: da ''L'État de grâce'' (La Rond-Point), s. d.; ''Hauts Désirs sans absence'' (Seghers) s.d.; ''Nocturnes'', senza indicazione né di data, né di editore.<br /> Questi i quattro gioielli: ''La mort n'est rien puisqu'un dieu la dépasse.'' (''L'État de grâce'')<br/><br />''Amour, ange de neige et visage aux yeux clos [...] (''Hauts Désirs sans absence'')<br /><br />La nuit n'attend que nous pour boire une eau plus pure:<br />L'éloge d'une larme est celui du pardon'' (''La Nuit''; maiuscolo e minuscolo secondo convenzioni, ma ho sbagliato io perché altre citazioni in versi di altri autori seguono l'alternanza maiuscolo e minuscolo e quindi devo correggere)<br /><br />''Un pays aussi beau que celui qu'on invente | Â l'âge où le désir ignore encore sa voix.'' (''Nocturnes''). Tutto, a p. 193; ho trascritto con la stessa impostazione grafica del testo che, imm''m''o resta la più bella possibile per i versi. Spero che questi versi ti siano piaciuti. Grazie, Creed, ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:07, 13 mar 2018 (CET)
::PS, Le maiuscole e le minuscole le avevo già trascritte correttamente, è in traduzione che ho seguito, come dovevo, le convenzioni. Just as well!, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:13, 13 mar 2018 (CET)
:::Ciao, Creed, penso che la modifica non vada bene, perché, anche se non l'ho scritto nell'oggetto della modifica, a tradurre sono io, come per [[Étienne Forcadel|Forcadel]] – anche lì sono versi – ma non sono certo così bravo da poter tradurre versi in versi, perché purtroppo non ho il dono incommensurabile di essere poeta. Le traduzioni di versi posso solo farle in prosa, sperando che siano almeno decenti e, soprattutto, contando sul fatto che le mie traduzioni saranno riviste e, se necessario, modificate. E ringrazio sin da ora chi in ogni futuro lo farà. Se traduco in prosa l'impostazione grafica dovrebbe, credo, rimanere quella consueta per le citazioni in prosa. Ciao, Creed, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:09, 13 mar 2018 (CET)
== Enzo Bettiza ==
Le pagine di ''Via Solferino'' citate le ho inserite l'anno scorso utilizzando la prima edizione, uscita nel 1982, e non quella del 1999. Non cnacellare le mie modifiche. Grazie. --[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:35, 13 mar 2018 (CET)
: Le citazioni di ''Via Solferino'' le avevo inserite il 3 agosto 2017. Controlla il link https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Enzo_Bettiza&oldid=862869
--[[Speciale:Contributi/151.65.93.138|151.65.93.138]] 18:49, 13 mar 2018 (CET)
== Cancellazioni errate. ==
Ciao, Creed, ho visto quello che ho combinato. Un mio grossolano e gravissimo errore, che non si ripeterà più. Inutile aggiungere che mi dispiace tantissimo e che devo delle scuse. Lo faccio subito: Scusami, scusatemi. È ormai proprio venuto tempo per me di fare una pausa. Ci pensavo già da molti mesi, ma non riuscivo a decidermi. Grazie per avere controllato e rimediato subito, Ti auguro una buona giornata, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:22, 15 mar 2018 (CET)
::Ciao, Creed, ma non me la sono affatto presa, e perché mai?, anzi ti ringrazio nuovamente. Se non c'eri tu o un altro collaboratore a controllare questi errori forse restavano lì per molto tempo ed inoltre ''dovevi'' farmeli notare, altrimenti li avrei ripetuti chissà quante altre volte. La pausa, che non è un congedo, è solo per tirare un po' il fiato, non c'entra niente, ma proprio niente con la tua mail. Inoltre da tempo manco su wikisource, che certo non è un ripiego, né un buen retiro in cui riposare, ma siccome mi limito a qualche semplice correzione, posso fare qualcosa di utile anche con pause, intervalli, o con tempi di lavoro variabili. Davvero, non me la sono presa affatto, mi dispiace di averti dato senza volerlo questa impressione; non c'è assolutamente nessunissimo motivo di prendersela. Un errore è un errore, va corretto (e per fortuna ci sei tu) e segnalato, così ci sto più attento la prossima volta. Creed, ti prego di cancellare questa erronea impressione che io me la sono presa. Non è così, non è così. Se ho combinato qualcosa di buono in wikiquote è a te e solo a te che lo devo. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:53, 15 mar 2018 (CET)
==Re==
Ciao, prova a guardare ora per Barbarossa. Per "Roma nun fa la stupida", molte sono state le interpretazioni, la prima fu di Manfredi. Va inserita nella sua voce? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:23, 15 mar 2018 (CET)
==Rilevanza==
Ciao, toglimi una curiosità; la rilevanza di una citazione si valuta senza confronto? Arrivando da 12 anni di amministrazione e patrolling in WP sono abituato così in queste decisioni, volevo capire se su quote sia differente. Buona continuazione --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 19:29, 15 mar 2018 (CET)
:Ciao, risposta esaustiva, ti ringrazio. Non ho molto da aggiungere perché la chiarezza della risposta merita attenzione e mi trova concorde nello spirito. Buona continuazione e controlla senza problemi, serve sempre a migliorarsi --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:03, 16 mar 2018 (CET)
==re: Vetrina==
Pronta? {{cry|30}}{{cry|30}}{{cry|30}} io sono super perfezionista, ma come vedi c'è ancora [[Utente:Superchilum/Genova|tanta carne al fuoco]]... Devo dire che quando ho cominciato questo lavoro non mi aspettavo di scoperchiare questo vaso di Pandora... Volevo semplicemente fontare [[:b:Genova vista da illustri viaggiatori|queste]] da una voce su Wikipedia (oggi trasferitasi su Wikibooks) e magari aggiungerne qualcuna, ma evidentemente Genova è stata molto apprezzata (o comunque citata) in tutti i secoli ._. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:23, 16 mar 2018 (CET)
:Hai ragione. Potrei fare così: decidere quali sono le citazioni "imprescindibili" che mancano (ad es. [https://www.youtube.com/watch?v=kCdgK0GQWfQ Ma se ghe pensu], Dumas, Flaubert, Valery, Dupaty) e aggiungerle. Poi magari suddividere tra citazioni in prosa e citazioni in versi come [[Napoli]]. A quel punto ne riparliamo. Cosa te ne pare? :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 11:52, 16 mar 2018 (CET)
::Ok. Nelle citazioni in versi vedo messi insieme canzoni e poesie, mi confermi che così è corretto? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:13, 16 mar 2018 (CET)
==re: [[Aventino]] ==
La mia intenzione era di raccogliere citazioni sull'utilizzo di [[Aventino]] come metafora di abbandono dei lavori parlamentari da parti di gruppi di deputati e/o senatori. Non casualmente ho utilizzato la categoria Terminologia della politica. Però mi rendo conto che le citazioni inserite sembrano più adatte all'evento storico conosciuto come la secessione dell'Aventino.--[[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] ([[Discussioni utente:IppolitoN|scrivimi]]) 16:23, 18 mar 2018 (CET)
==Claudicazione==
Su WP "Zoppia" è redirect a [[:w:Claudicazione]], facciamo così anche qui o volevi tenerle separate per qualche motivo? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:20, 20 mar 2018 (CET)
:Per me è indifferente, basta decidere se vogliamo tenerle unite o meno :-) e mi sembra che convenga tenerle unite. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:18, 20 mar 2018 (CET)
==Mani pulite e Barbacetto==
Ciao, come si devono inserire le citazioni del libro scritto con Gomez e Travaglio nella voce di Mani pulite, proveniendo da un singolo volume scritto da più autori? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:52, 22 mar 2018 (CET)
:Gli autori sono tre, Barbacetto, Gomez e Travaglio --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:11, 22 mar 2018 (CET)
::Volevo riportarlo come sezione in Mani pulite, ma non so come inserirlo --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:12, 22 mar 2018 (CET)
:::È scritto a sei mani. Successivamente per inserire le citazioni in Mani pulite come si dovrebbe procedere? Non sapendo come procedere ho aggiunto l'estratto in Barbacetto, poiché è riportato nel suo sito, ma il libro è corale con gli altri due autori. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 18:22, 22 mar 2018 (CET)
::::Ho creato la voce dedicata e gli inserimenti derivanti. Puoi controllare? Grazie --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:10, 23 mar 2018 (CET)
(rientro) Un altro, [http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/mani-pulite.php Mani pulite, la vera storia 20 anni dopo], che è precedente e da spunto al successivo che ho inserito. --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:17, 23 mar 2018 (CET)
==Umberto Bossi==
Ciao, vorrei iniziare a metterci mano per sistemare la voce, ma gli inserimenti con ''Ibidem'' a quale altre citazioni si riferiranno? --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 17:19, 23 mar 2018 (CET)
== Emilio Zanzi ==
Innanzitutto chiedo venia. Zanzi ''Emilio'', non ''Enrico'' come ho scritto io per sbaglio (ora correggo), non credo sia enciclopedico: era un critico d'arte della "Stampa" di estrazione cattolica e, quindi, molto critico. La citazione che ho riportato viene da [https://issuu.com/museosatira/docs/scalarini qui] (a pag. 121, ma c'è anche a pag. 17 insieme ad altre).--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 17:05, 26 mar 2018 (CEST)
: Capisco. Pensavo che la citazione fosse particolarmente significativa, visti i rapporti tra i due e, comunque, Zanzi all'epoca era qualcuno. Che poi non compaia nella Treccani o in qualche altra enciclopedia, non so. Vedi tu. --[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 18:37, 26 mar 2018 (CEST)
:: Nel caso di Elena Zanoni, concordo sulla possibile rimozione.--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 20:16, 26 mar 2018 (CEST)
{{rientro}} Ho visto la tua nota e mi chiedo se non sia il caso di citare anche da dove è stata estrapolata la frase cioè la pubblicazione del museo di Forte dei Marmi e chi la riporta, ovvero Enrico Gianeri (Gec), questo sicuramente enciclopedico http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/ Potrei aggiungere un'altra nota dopo "(Emilio Zanzi)".--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 07:05, 27 mar 2018 (CEST)
== Re: Che Guevara ==
* Chiedo scusa, non credevo fossero ordinati in ordine alfabetico. Non c'è un modo per indicarlo in alto come per il "cronologico"?
* Diversi siti web le riportano attribuendole a quei testi, se vuoi posso aggiungere il link a questi siti...
[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 00:19, 27 mar 2018 (CEST)
== Correzioni ==
Hai ragione, ma pensavo di modificare in blocco quelle su Palermo in modo da muovermi un'unica volta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 28 mar 2018 (CEST)
== Voce Ciancimino wikiquote ==
Ciao! Il 4 maggio 2016 hai cancellato una parte della voce di wikiquote di Massimo Ciancimino. Perché? L'hai spiegato ma non mi sembra tanto logico. Era pur sempre una sua citazione. Grazie. [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 14:07, 29 mar 2018 (CEST)
:Grazie per la risposta! Penso in conclusione che sia un aiuto a capire le dinamiche di Cosa Nostra e quindi a sconfiggerla. Non so le regole di Wikiquote, ma se potete dare una mano a capire che cosa ha fatto Cosa Nostra, non perdete questa occasione![[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:23, 29 mar 2018 (CEST)
::Grazie! La riscrivo! Speriamo che questo aiuti a mandare in prigione i mafiosi e i politici che hanno riciclato i soldi della droga. Non mi registrerò, ma seguirò le linee guida. Grazie ancora! [[Speciale:Contributi/93.148.83.241|93.148.83.241]] 15:33, 29 mar 2018 (CEST)
== L'iniziazione ==
L'incipit è relativo alla precedente edizione, che presenta piccole variazioni rispetto alla successiva. Il traduttore è lo stesso. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:19, 2 apr 2018 (CEST)
:Non saprei varia un singolo termine. Se fossero due edizioni a distanza di un secolo a mio avviso avrebbe senso, un po' come le edizioni dell'Odissea... Oppure si uniforma a questa. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:24, 2 apr 2018 (CEST)
::Ok. Me ne occuperò. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 2 apr 2018 (CEST)
==re: Bot e Dickinson==
Buongiorno :) quello lo fa automaticamente AWB perché li vede come errori. Posso spuntare un'opzione in maniera tale che in futuro non faccia nessuna correzione minore automatica al di là di quelle che faccio io in prima persona. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 14:48, 3 apr 2018 (CEST)
== [[Bertolt Brecht]] ==
Non capisco perché il prologo della pièce [https://it.wikipedia.org/wiki/Il_signor_Puntila_e_il_suo_servo_Matti Il signor Puntila e il suo servo Matti] che avevo posto come incipit dell'opera, sia stato sistemato tra le citazioni varie. Stavo pensando di aggiungere un dialogo: posso ripristinare la sezione?--[[User:Aggrucar|Aggrucar <span style="color:green"><sup>''(alias GreengoL)''</sup></span>]]([[Discussioni utente:Aggrucar|casella postale]]) 06:24, 4 apr 2018 (CEST)
== Alluvione ==
Ciao, riguardo la citazione Oliver in [[Alluvione]], non sarebbe più opportuna nella voce su quello specifico alluvione di Portland, invece che in una sull'alluvione in generale? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:56, 5 apr 2018 (CEST)
:Ok, dovrebbe essere [[:en:w:Willamette Valley Flood of 1996|questa]], quando ho tempo la creo, grazie :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 5 apr 2018 (CEST)
== Scheda film ==
Ciao, sono i primi film che sto inserendo. Grazie per le correzioni innanzitutto; non si devono inserire gli autori delle musiche? [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 21:11, 7 apr 2018 (CEST)
== Re ==
Ciao. Le citazioni le ho sbobinate cronologicamente dal film. Il dubbio sulla scheda mi è venuto per i link a personaggi presenti in wiki come ad esempio Armando Trovajoli. Caulfield (scrivimi) 11:58, 8 apr 2018 (CEST) [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 11:59, 8 apr 2018 (CEST)
== Ripetizioni ==
Scusa ma sto scrivendo da cellulare [[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 12:00, 8 apr 2018 (CEST)
== Falcone e Borsellino ==
Ciao AssassinsCreed! Sono quello delle citazioni di Massimo Ciancimino e Vito Ciancimino. Volevo sapere perché hai cancellato le citazioni (tra le tante evidentemente ben motivate), in particolare quelle su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in cui Imposimato dice che sono stati uccisi da Gladio e dalla CIA. L'autore è importante, la citazione mi sembra rilevante e attinente. Queste due in particolare non vanno bene? Grazie! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:02, 10 apr 2018 (CEST)
:Grazie per la risposta! Provo a creare la pagina sulla strage di Capaci. Mi registrerò solo se avrò necessità di comunicare ancora con voi amministratori, dato che non vedo più il pulsante di firma come c'era una volta. Ma se non devo comunicare tanto, preferisco non registrarmi e non scrivere messaggi. Comunque ci penso, magari mi registro! [[Speciale:Contributi/93.148.80.29|93.148.80.29]] 10:12, 14 apr 2018 (CEST)
== Re: Havel ==
La citazione è citata (oddio, che brutto scritto così) anche dall'Economist [https://www.economist.com/node/21542169 qui] --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 23:55, 11 apr 2018 (CEST)
:grazie mille! --[[Utente:Sciking|Sciking]] ([[Discussioni utente:Sciking|scrivimi]]) 01:11, 12 apr 2018 (CEST)
==Totò==
Non me n'ero accorto, mezz'ora di lavoro gettato alle ortiche, mannaggia ;) --[[Utente:Caulfield|Caulfield]] ([[Discussioni utente:Caulfield|scrivimi]]) 09:26, 12 apr 2018 (CEST)
==Keynes==
Ho sistemato, dovevo guardare meglio nella bibliografia. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:59, 13 apr 2018 (CEST)
==Ben-Gurion==
Ciao, come aggiusteresti le diverse interpretazioni di [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=David_Ben-Gurion&action=edit&lintid=99235 questa citazione]? (lascia perdere il problema con il corsivo che si risolve in un nanosecondo). --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 15:58, 13 apr 2018 (CEST)
:Se clicchi sul link e scorri in basso viene evidenziata. E' quella che comincia con "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi". --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 16:37, 13 apr 2018 (CEST)
::Concordo con te. In realtà il primo link non è più disponibile quindi sarebbe da rivedere. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 10:09, 15 apr 2018 (CEST)
==Alfredo Biondi==
Ho aggiunto una citazione di [[Alfredo Biondi]] che riguardava il dibattito tra la linea della fermezza e quella della trattativa durante il sequestro Moro. La si può inserire anche nella pagina [https://it.wikiquote.org/wiki/Caso_Moro Caso Moro] oppure non c'entra niente? --[[Speciale:Contributi/151.65.95.34|151.65.95.34]] 09:49, 15 apr 2018 (CEST)
== [[wikidata:Q24229391|La Storia]] ==
Salve Creed, sono riuscito a trovare la versione italiana del cortometraggio ''La Storia'' (titolo.or.: ''The Story''). Questo cortometraggio è uscito per la prima volta nei contenuti speciali del documentario [[Bruce Lee - La leggenda]] (vedi anche descrizione su [[w:Bruce Lee - La leggenda#Edizioni home video|Wikipedia nel paragrafo Edizioni home video]]), su [[wikidata:Q24229391|wikidata]] trovi quasi tutto, anche il link su ''Internet Movie Database''. Nella versione italiana non è stato doppiato ma solo sottotitolato in italiano. Quando ho un po' tempo vorrei trascrivere i dialoghi originali, nel frattempo mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti. Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 18:36, 25 giu 2018 (CEST)
:Salve [[Utente:AssassinsCreed|Creed]] vorrei inoltre chiederti se la voce va scritta come sotto pagina, ad esempio [[Bruce Lee - La leggenda/La Storia]] oppure come voce a sé tipo [[La Storia (cortometraggio)]]? Poi eventualmente mi dai una Sanbox di prova... Comunque in internet ho trovato la [https://www.imdb.com/title/tt5707198/externalsites?ref_=tttrv_ql_rel_2 prima parte del cortometraggio in versione originale], invece la versione completa in italiano è reperibile, purtroppo, solo dal [[Bruce Lee - La leggenda|documentario]]... Ciao [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 17:29, 30 giu 2018 (CEST)
::Mi sono rivolto anche al [[Wikiquote:Bar#La Storia|bar]] e mi hanno detto di iniziare però vorrei da voi un link, eventualmente, ad una Sanbox dove inserire nel frattempo i contenuti per poi sistemare la forma da wikicare [[Speciale:Contributi/31.14.191.144|31.14.191.144]] 11:07, 17 lug 2018 (CEST)
== In groppa al riccio ==
Ovviamente non c'era bisogno che ti scusassi, abbiamo tutti la "vita vera" che ha la precedenza :-) sono contento che il motivo dell'assenza non fossero problemi seri. Incrociamo le dita! (le incrociamo noi, tu studia che è più produttivo che sperare nella fortuna XD ) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:35, 29 giu 2018 (CEST)
== [[Elio Augusto Di Carlo]] ==
Ciao, a cosa ti riferisci quando dici di sistemare la voce dei quote? Grazie. Purtroppo solo ora ho letto il tuo messaggio che hai lasciato in bacheca della voce.
--[[Utente:Tommaso Ferrara|Tommaso Ferrara]] ([[Discussioni utente:Tommaso Ferrara|scrivimi]]) 10:40, 13 lug 2018 (CEST)
== Passato ==
Ciao, spero di aver fatto la cosa giusta eliminando quella frase dalla [[Passato|voce]]; era usato come aggettivo anziché nome, come dovrebbe essere. --[[Speciale:Contributi/79.55.35.113|79.55.35.113]] 23:17, 4 ago 2018 (CEST)
== Modificare Wikidata per la pagina Jair Bolsonaro ==
Ciao AssassinsCreed! Stavo cercando di aggiungere su Wikidata la pagina Wikiquote di [[Jair Bolsonaro]] ma mi dice che attualmente è bloccata. C'è qualcosa che posso fare oppure bisogna solo aspettare?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:36, 14 ott 2018 (CEST)
== Amico nostro!! ==
Oh Creed ma che piacere rivederti! Avevamo mandato una squadra speciale di berretti verdi della Wikimedia Foundation per indagare sulla tua scomparsa, ritrovarti, sequestrarti e riportarti qui, ma eccoti di nuovo spontaneamente fra noi a riscaldarci l'animo in queste feste invernali con la tua insostituibile presenza! Evviva, che gioia! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:28, 30 dic 2018 (CET)
:Le cose procedono abbastanza tranquillamente, ma le cose da sistemare qui non mancano mai, ricordati che contiamo sulla tua presenza quantomeno quando ti avanza del tempo! :-) Auguri,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:46, 1 gen 2019 (CET)
== Franco Di Mare ==
Ciao, ho aggiunto due altre citazioni estratte dal libro "Non chiedere perché". La mia edizione è sempre Rizzoli 2011 (come le tua) ma le pagine in cui si trovano sono differenti: ad esempio io alle pagg.103-104 trovo la prima citazione che ho aggiunto io (quella che inizia con: "Buongiorno signore, ci scusi se la disturbiamo.....") e non la tua (che inizia con "Eppure a volte per capire era sufficiente...").
Probabilmente si tratta di edizioni diverse seppur dello stesso anno? In ogni caso per evitare incongruemze nelle pagine con la fonte da te inserita, ho inserito la mia come Ibid. e indicando il titolo dei capitoli invece che le pagine. Credi che vada bene? Per completezza ti indico che il mio volume è: quinta edizione marzo 2011 ISBN 978-88-17-04462-2 ma al momento queste info non le ho inserite nella pagina.
== Il piacere di rivedere Creed ==
Ciao Creed, che piacere rivederti all'opera! Quando manchi la tua assenza si fa sempre sentire, ma per fortuna {{ping|Sun-crops}} - che quest'anno è stato insignito con lo Zampino d'Oro alla Carriera - ha iniziato a fare un patrolling costante e probabilmente fra poco verrà candidato come nuovo admin. Grazie a lui e a {{ping|Superchilum}} riusciamo a tenere a bada il bufalaro di Fabio Volo e altra gente simile, magari vedi se comunque riesci a dare un occhio a cose come [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]]. Ti vogliamo tanto bene.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:02, 24 lug 2019 (CEST)
:Ciao, Spinoziano, Ciao Creed! Non immagini quanta gioia mi ha dato rivederti. Faccio mie le affettuose parole di Spinoziano. Spinoziano, Creed, Superchilum, ma ho letto bene che volete candidarmi come amministratore? Amici, grazie, grazie, non fatelo, vi prego. No, no, grazie. Mi mancano i requisiti per questo, siete davvero troppo generosi. Sono tante le cose che ancora non conosco. Io, è chiaro, misuro tutta l'importanza, la bellezza, l'onore che volete farmi, ma, non per falsa modestia, non mi sembra di poter svolgere adeguatamente questo ruolo. Anche restando un semplice utente posso cercare di rendermi utile. Grazie, grazie, ma, vi prego, davvero, desistete da questo proposito. Lo Zampino d'Oro alla Carriera è già tantissimo, grazie. Bentornato Creed, meglio, Creedus Magnus {{smile}}. Ciao a tutti (e, mi raccomando, non fatemi strani scherzi... {{smile}}), Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:50, 24 lug 2019 (CEST)
::Creed, lasciami indovinare, sei uno [[specializzando]]... [[dermatologo]]? Ma quindi se un weekend vado a fare una gita di piacere in Bangladesh e malauguratamente mi becco il vaiolo posso venire da te a farmi curare? Buono a sapersi. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:34, 27 lug 2019 (CEST)
== Re: Pietro Aretino ==
Buongiorno, AssassinsCreed!<br>
:1. Ripristino del precedente ordine delle citazioni. Provvedo subito. E aggiungo: con vero piacere, poiché lo ritengo un criterio filologicamente più pertinente.<br>
:2. Sì, le lettere, pubblicate a suo tempo dall'Aretino in libri distinti, hanno una numerazione progressiva. Se è utile, alle lettere citate posso aggiungere il relativo numero. Domanda: in tal caso, dovrò anche specificare l'appartenenza al primo o al secondo libro?<br>
:3. Non so se ho capito bene la sua domanda. Se per "sezione iniziale" intende il "Primo libro" (342 lettere) non ci sono problemi. Idem per il "Secondo libro": 460 lettere.<br> Grazie della sua attenzione. Un cordiale saluto, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:33, 31 lug 2019 (CEST)
:: Buon pomeriggio. Ho dato un'occhiata alle altre lettere pubblicate ad inizio pagina per vedere se c'era la possibilità di incorporarle nella sezione specifica. Ho così scoperto che la numerazione delle lettere non ha un canone condiviso ma è opera di ogni singolo curatore. Faccio un esempio: la lettera del 3 luglio del 1538, Editori Giuseppe Laterza e Figli, 1916 (vedi nota n. 5, è citata con il numero 380 mentre nel mio volume (Mondadori, ottobre 1960, prima edizione) riporta il numero 47. Non solo: c'è anche un problema di trascrizione ortografica (o di correttore automatico?): nella citazione pubblicata su Wikiquote il nome del destinatario è [[Agostino]] Ricchi mentre nel mio è [[Agustin]] Ricchi. Ancor più problematiche poi risultano essere le lettere a Francesco Coccio. Ho cercato quella (vedi nota n. 2) che indica la mia stessa fonte (Mondadori 1960, curatore Flora, note storiche di Del Vita), ma non l'ho trovata. Che si tratti di un'edizione successiva alla mia, e quindi ampliata, ma tanto ampliata (le lettere del mio volume, infatti, si fermano al 1542 e quella di cui sto parlando ha per anno il 1548)? Concludo: come mi regolo con le lettere già pubblicate? Nella parentesi, oltre al numero di pagina indico anche l'anno di edizione del volume? Esempio: (1960, Da ''A messer ...'', p. ). Scusi la prolissità, ma non ho proprio saputo evitarla. Grazie. Saluti,--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 18:09, 31 lug 2019 (CEST)
== Buon Compleanno! ==
Ooooh buon Compleanno, Creed! Nonostante i boicottaggi dei nostri potenti nemici (i Templari, ovviamente!), che da qualche anno erano riusciti a farci dimenticare questa data, l'[[Ordine degli Assassini|Ordine]] è riuscito a recuperare questo prezioso dato utilizzando un [[w:Animus (fantascienza)|Animus]] rubato all'Abstergo. Siamo stati bravi, eh? Allora tanti auguri, Mèntore, continua insieme a noi ad agire nell'ombra per servire la luce! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:13, 4 ago 2019 (CEST)
:Ciao, Creed, Auguri anche da parte mia, Buon compleanno, Creed! È proprio bello rivederti, grazie, Ciao, Filippo, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:51, 4 ago 2019 (CEST)
::{{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Grazie mille, gentilissimi! È bello ritornare da queste parti di tanto in tanto anche e soprattutto per "rincontrarvi".--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 14:04, 9 ago 2019 (CEST)
== Proverbi (voce Cipolla) ==
Buongiorno! Avevo annullato la mia stessa modifica perché mi ero persuaso che il wikilink di "Proverbi italiani" indirizzasse ad una "Disambigua". Mi sbagliavo, ciò succede solo con "Proverbi". In futuro cercherò di stare più attento. Saluti, --[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 07:46, 5 ago 2019 (CEST)
== [[Vita e morte]] ==
[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vita_e_morte&type=revision&diff=1005278&oldid=1004919 Non l'hai capìta]. Non ho fatto il rollback, né lo farò. Non ho nulla da aggiungere, perché ''res ipsa loquitur''. Con la presente, ho assolto il mio dovere. Cordialità. --[[Utente:Filippo Marchiali|Filippo Marchiali]] ([[Discussioni utente:Filippo Marchiali|scrivimi]]) 12:56, 9 set 2019 (CEST)
== Conflitti della guerra fredda ==
In che modo la guerra del Vietnam non era un conflitto svoltosi nel contesto della guerra fredda? Guarda le categorie dell'[https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Guerra_del_Vietnam equivalente wikipediano] [[Utente:Mariomassone|Mariomassone]] ([[Discussioni utente:Mariomassone|scrivimi]]) 22:45, 5 gen 2020 (CET)
== Domanda ==
Ciao! Chiedo a te perchè ti vedo attivo in questo momento. C'è qualche criterio di enciclopedicità? O basta che esista la voce su itwiki? Poi, le voci hanno un minimo di citazioni da avere per non essere cancellate? Della serie, [[ASAP Rocky]] andrebbe bene in questo modo? A presto, --[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:04, 6 gen 2020 (CET)
:Ho provveduto a cambiare la fonte. Devo ammettere che wikiquote è un bel progetto, continuerò a contribuirci di tanto in tanto. Buon wiki!--[[Utente:Jtorquy|Jtorquy]] ([[Discussioni utente:Jtorquy|scrivimi]]) 02:18, 6 gen 2020 (CET)
== Karl-Heinz Rummenigge ==
Cioa Creed, è una gioia rivederti in azione, come sempre in modo super-superlativo. Avrei bisogno del tuo aiuto, perché sei molto più esperto di me in questo campo: che ne pensi di questa modifica nella voce [[Karl-Heinz Rummenigge]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Karl-Heinz_Rummenigge&oldid=1028881]? Tu puoi valutarla molto meglio. Forse solo questa citazione: "Non so cosa intenda Rummenigge per metodi mafiosi, non capisco perché definisca così il nostro lavoro. Non mi va di parlarne, preferisco godermi la Juve. Intanto noi non abbiamo portato via nessuno. (Luciano Moggi)" sembrerebbe effettivamente al limite. A te l'ultima parola. Ciao, Buon anno nuovo. ({{small|da qualche tempo un po' più larvatus prodeo, sine nomine meo, ignosce mihi}}) --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:15, 6 gen 2020 (CET) P. S. Dimenticavo di chiederti, per favore, ancora una cosa; questa citazione di [[Pietro Maffi]]: "Certo ora noi vorremmo che la questione galileiana non fosse mai sorta; posto però il fatto, nella legislazione e nelle condizioni del tempo e degli uomini ben dovremmo sapercela spiegare, e pur riconoscendo i torti dove ci furono, non cadere in ingiustizie con nessuno, né in recriminazioni tribunizie, in tutto portando invece serenità ed equità. Del resto qualche cosa di quello, che intervenne a Galileo, non intervenne forse sempre? Ricordisi la Grecia antica. E presso i moderni?... Un maestro, un professore insegna una dottrina, che si giudica non buona: che si fa? Si provvede! Non ci sono per questo i Provveditori?'... E si è pure, e da quanto tempo, nelle somme e inviolabili libertà!" potrebbe andar ben per creare la voce tematica: Processo a Galileo Galilei<s>.</s> ? Se tu dici che va bene, vorrei proporlo a Gaux. Ti ringrazio tantissimo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:37, 6 gen 2020 (CET)
:Ciao, Creed, ti ringrazio moltissimo. Auguro Buona Epifania anche a te. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:42, 6 gen 2020 (CET)
== Renato De Falco, incipit di Del parlar napoletano ==
Ciao,
inserendo Saverio Fausto De Dominicis nella pagina degli Incipit ho notato un link errato a [[Renato De Falco]] (era de Falco). Dopo la correzione, mi sono accorto che l'incipit riportato "Del parlar napoletano" non esiste nella voce (la prima citazione del testo è a p. 27). --[[Utente:Gaux|Gaux]] ([[Discussioni utente:Gaux|scrivimi]]) 14:05, 7 gen 2020 (CET)
== Ultime parole da Romanzo criminale ==
Ciao Creed, buon anno!, passo di qua per ricordarti che resterebbe in sospeso [[Wikiquote:Pagine da cancellare#Ultime parole da Romanzo criminale - La serie]], senza fretta ovviamente. Un caro saluto, -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:21, 8 gen 2020 (CET)
== Spazi tra * e = ==
Ciao AssassinsCreed, non sono particolarmente pratico di Wikiquote, però so con certezza che su Wikipedia si lascia lo spazio tra gli asterischi e l'intestazione, non dovrebbe essere così anche qua?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:04, 8 gen 2020 (CET)
:Ok, grazie della spiegazione, nessun problema per il messaggio precedente.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 23:08, 8 gen 2020 (CET)
== Re: citazioni su... ==
Ciao AssassinsCreed, provvederò a creare le voci sulle relative persone, ho però un dubbio: la pagina si può creare anche se non è molto famosa e non ha una voce su Wikipedia (es: l'ex allenatore della nazionale australiana di nuoto Don Talbot)?--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 20:22, 10 gen 2020 (CET)
== Vittorio Sgarbi ==
Ciao, Creed. Cosa dobbiamo fare con quest'inserimento? [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Vittorio_Sgarbi&diff=prev&oldid=1031262]. Abbi pazienza, in questo momento mi sembra che tu sia il solo a cui possa chiedere consiglio. Grazie infinite. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:29, 14 gen 2020 (CET)
:Ciao, Creed. Perfetto. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:57, 14 gen 2020 (CET)
::Buonasera Creed, abbi tanta pazienza. È regolare questo? [https://it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Unione_Sovietica Discussione:Unione Sovietica] o devo cancellare? Dimmi, per favore, Creed, solo se si o no e a tutto il resto penso io. Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:28, 15 gen 2020 (CET)
== Maria Valtorta ==
Ciao, Creed. Per favore, puoi dare un'occhiata a questo: [[Maria Valtorta]], sezione Il Purgatorio, che è l'ultimo inserimento di questo utente, ma sono ammissibili fonti del genere, non dico fonti visive, ma proprio fonti di quel tipo? Io spero che Superchilum torni presto perché non ti nascondo che la situazione si sta facendo per me un po' difficile. Scusami. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 05:58, 21 gen 2020 (CET)
:Ciao, Creed, grazie per avere sistemato una cosa così inammissibile. Stai facendo un lavoro straordinario, come sempre. Creed, non ti nascondo che anche io sto cominciando a rivedere e ripensare molte cose e comincio a sentire un po' di amarezza e di delusione. Sono lieto che tu stia lavorando e che tu stia certamente facendo il lavoro che più ti piace e, sono certo, in modo splendido. Neppure a me mancano problemi personali, familiari, di lavoro e di altro tipo che rendono tormentoso lo svolgimento di questo compito, doverlo fare immancabilmente tutti i giorni e più volte al giorno senza potere staccare mai perché in pratica si è rimasti soli e la situazione non è facile; questo comporta restrizioni dure, pesanti nella propria vita personale, rinvii di cose importanti, compresi problemi personali molto critici. Finché posso andare avanti, finché riesco ad impormi determinate cose, io proseguo, ma se non sarà possibile dovrò trarne tutte le conseguenze e chiedere il deflag. Scusami se ti parlo di queste cose, non amo pesare sugli altri, affliggere gli altri con problemi personali, non è bello, non l'ho mai fatto. Ma non potrà andare avanti a lungo così, allora è bene essere sinceri, in modo che chiunque ha funzioni qualificate in questo progetto sappia che potrei anche lasciare ed abbia modo di provvedere per tempo. Strano che mi capiti questo, sono sempre stato leale con tutti. Ciao, Creed, scusami scusami. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET) P. S. Lo vedi, Creed, lo stress è fortissimo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 07:23, 21 gen 2020 (CET)
::Ciao Creed, ho molto apprezzato quanto hai scritto sulla mia decisione di chiedere il deflag. Non ti nascondo che in questi ultimi tempi ci ho pensato spesso e sono entrato due volte nella relativa pagina di richiesta. Mi ha trattenuto dal farlo solo il senso di lealtà e di rispetto verso un collaboratore che aveva espressamente chiesto il mio aiuto. Fu questa la sola ed unica ragione che mi spinse ad accettare. In questo preciso momento non posso lasciare, appena qualche questione sarà risolta e sarà tornato Superchilum dovrò per varie ragioni interrompere la collaborazione per un periodo abbastanza lungo e valuterò se chiedere o meno il deflag e se continuare anche da semplice utente. Quindi se dopo il ritorno di Superchilum, per impegni, priorità o per altre comprensibili e giustificatissime ragioni non ci potrà essere più nessuno, di fatto wikiquote resterà acefala. Penso si debba evitarlo provvedendo per tempo ed in quest'ottica sono pronto anche adesso, in questo preciso istante, a farmi da parte per lasciare il mio ruolo ad altro collaboratore, meglio ancora altri collaboratori (e questo è un punto-chiave, un aspetto veramente decisivo) e non mancano qui persone davvero molto capaci e presenti. Del resto si può rendere servizio anche da semplice utente come ho fatto con entusiasmo per anni; quest'anno anche affiancando per l'intera estate nel patrolling un collaboratore che era rimasto solo. Tutto considerato, se a suo tempo lasciò questo ruolo un amministratore del calibro di Micione, che pure aveva fatto tante cose importantissime e – credo – meritava comunque di rimanere amministratore, un Sun-crops può lasciare questo ruolo senza farsi troppi problemi. Per ora resto, ma l'entusiasmo e la voglia sono ormai passati. Ti saluta, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:16, 22 gen 2020 (CET)
:::Hai perfettamente ragione Creed, penso che seguirò prestissimo il tuo consiglio. Nel frattempo però ''la cosa'' continua proprio ora e proprio ora ne ho parlato con Donato. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:16, 22 gen 2020 (CET)
::::Per esempio, se dai un'occhiata ad Emanuele Severino e segui gli altri contributi... --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:42, 22 gen 2020 (CET)
== L'ora più buia ==
Buonasera, era in sovraimpressione. Se ho sbagliato, lo elimini e mi scuso per l'errore. Buona serata
== Blocco ==
Ciao, Creed, ho letto la discussione in wikipedia con Micheledisaveriosp. Ho già avuto modo di anticipare ieri a Donato che non mi oppongo assolutamente alla revisione del blocco da me applicato all'utenza, anche – sempre che lo riteniate opportuno – nel caso di uno sblocco immediato. Non c'è alcun bisogno che mi si presentino scuse, perché – e qui sono io a scusarmi con te – è una cosa che in generale, anche nella vita reale, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga scusarmi che ricevere scuse. Considero scuse sincere, autentiche il non ripetere gli errori fatti. L'ho già scusato da quando ho letto il messaggio che ha rilasciato nella mia pagina di discussioni in wikipedia e in wikiquote. Piuttosto mi spiace che gli amministratori di condominio, persone rispettabilissime, siano considerati in un certo modo. Facciamo come se le scuse me le avesse già chieste. Accettate. Faccio solo una piccola, ragionevolissima richiesta che non è in alcun modo una condizione che pongo per un eventuale sblocco: per un tempo molto lungo gradirei ridurre al minimo, prossimo allo zero, le discussioni con questa utenza poiché è estremamente insidiosa proprio in fase di discussione. L'utente Micheledisaveriosp mi userà la cortesia di rivolgersi per tutte le sue esigenze di contribuzione ad altri collaboratori. Dico già in anticipo all'utente Micheledisaveriosp che per un tempo molto lungo non darò alcun seguito ad eventuali sue comunicazioni di qualsiasi tipo e tenore. Ti ringrazio e mi scuso sinceramente con te se nelle discussioni di ieri posso aver detto qualcosa che abbia dato fastidio. Ti saluta --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:59, 23 gen 2020 (CET) Faccio solo una piccola aggiunta: nessuna scusa intesa come atto di contrizione solenne e simili perché queste cose mi mettono a disagio, quanto ad avere fiducia che l'utente non ripeterà comportamenti irregolari, che è il punto veramente decisivo, continuo ad avere i miei forti dubbi. Ma, come ho già detto, non mi oppongo alla revisione o all'annullamento del blocco, se lo riterrete opportuno. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 17:20, 23 gen 2020 (CET)
:Ciao, Creed, hai fatto benissimmo a prendere questa iniziativa, la condivido pienamente. Questo è fuori discussione. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:15, 24 gen 2020 (CET)
::Ciao, Creed, senza ritornare su quanto si è già detto a proposito del blocco, se hai tempo ti propongo una lettura interessante, aggiornata al 23 di questo mese. [https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Micheledisaveriosp]. Non ti chiedo di rispondermi, solo, per favore, se puoi, se per caso non l'avessi già letto, di leggere. Tutto qui. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:29, 24 gen 2020 (CET) P. S. Per favore, Creed, ti prego di non rispondermi nulla su questa mia proposta di lettura, è molto meglio così, credimi. Solo, per favore, leggi (nel caso tu non l'abbia già fatto). Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:58, 24 gen 2020 (CET)
:::Ciao, Creed. Guarda, mi spiace tantissimo dovertelo segnalare. Ma nella sua pagina di discussione questo utente ha risposto anche a te. E francamente è più che sbalorditivo, più che sconcertante quello che ha scritto [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Micheledisaveriosp]. Non ho mai visto nulla del genere... Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 08:26, 25 gen 2020 (CET)
::::Ho visto, sto per rispondere.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 08:29, 25 gen 2020 (CET)
:::::Buongiorno, mi rivolgo all'amministratore AssassinsCreed per un problema con l'utente Micheledisaverio che recentemente ha effettuato alcune modifiche sulla pagina Wikipedia di [https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Valtorta Maria Valtorta]. Ho provato a discutere con lui delle sue modifiche, a mio avviso non pertinenti e che andavano a intaccare argomenti sensibili come il NPOV già discussi in passato, ma ho riscontrato delle difficoltà a dialogare con questa persona; poi ho visto che non ero il solo ad avere dei problemi. Ieri ho annullato le sue modifiche perche facevano riferimento a un sito esterno che pubblicava materiale coperto da copyright. Vorrei evitare una discussione a colpi reciproci di annullamenti. Come posso fare ? Grazie --[[Utente:Terranovas67|Terranovas67]] ([[Discussioni utente:Terranovas67|scrivimi]]) 11:18, 3 feb 2020 (CET)
== Re: Vocabolario della Crusca ==
Buongiorno! È stato chiarissimo. La ringrazio vivamente per i correttivi apportati alla voce. Quanto allo stub, so bene che viene meno con tre citazioni, e quindi si è trattato solo di una distrazione.--[[Utente:Ibisco|Ibisco]] ([[Discussioni utente:Ibisco|scrivimi]]) 08:42, 30 gen 2020 (CET)
== Re: Einstein ==
Grazie per la correzione. In quanto alla traduzione italiana, stavo per fontarla con [http://www.marx21.it/index.php/fr/42-articoli-archivio/7473-albert-einstein-laltro-sguardo?fbclid=IwAR1pFhyNrPhtN_YzdI7MOxoAcFcpYY34zdhgc3y7VUVP8AOBenwdoQy6IGA questa], solo che volevo rimanere più fedele alla versione inglese. Quindi ho cambiato alcune parole. Per quanto riguarda la fonte originale, è [https://www.nytimes.com/1942/10/26/archives/notes-on-books-and-authors.html questa]. Ora aggiorno tutto.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:31, 2 feb 2020 (CET)
:Cosa ne pensi della fonte ita? Troppo debole? Ce la mettiamo? Il The New York Time lo mettiamo come altra fonte o lo aggiungo nella stessa riga di quella fonte che hai messo tu?[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 15:37, 2 feb 2020 (CET)
== Un piccolo aiuto ==
Ciao, AssassinsCreed. Volevo chiederti una cosa: di recente un utente ha creato [[Ultime parole da Batman|una nuova voce]] di ultime parole, riguardante l'universo di [[Batman]]. Il problema però è che, per quanto riguarda la trilogia del ''[[Il cavaliere oscuro|cavaliere oscuro]]'', era stata già creata tempo fa [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|una voce]] di ultime parole. Visto che tu di queste cose forse te ne intendi, ho una domanda: è meglio lasciare la voce che ha creato l'utente in questione recentemente, o lasciare la voce dedicata interamente solo alla trilogia del ''cavaliere oscuro'' per tenere le ultime parole di quei tre film? Perché tenere le ultime parole in due voci non mi sembra adeguato. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 16:35, 2 feb 2020 (CET)
:Ciao, come primissima cosa la inviterei a registrarsi, questo renderebbe se non altro la comunicazione molto più agevole...
:È sicuramente inutile avere due voci del genere. La soluzione migliore sarebbe sfruttare la pagina già esistente ([[Ultime parole da Il cavaliere oscuro]]) e aggiungervi le altre citazioni cambiando poi il nome della pagina, in modo da preservare la cronologia.
:La pagina attuale [[Ultime parole da Batman]] è strutturata male: quell'ordine cronologico messo così non ha minimamente senso! Andrebbero create delle sottosezioni per ciascun filone narrativo: quello di Burton, quello di Nolan, ecc...
:Inoltre a questo punto la voce su Batman dovrebbe essere onnicomprensiva in modo da includere anche ultime parole da serie, fumetti, ecc.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:19, 2 feb 2020 (CET)
Ciao di nuovo AssassinsCreed, scusa se non ti ho potuto rispondere prima di questo momento. Ad ogni modo, per quanto riguarda la situazione, secondo me, è eliminare le ultime parole provenienti dalla trilogia del ''cavaliere oscuro'' in [[Ultime parole da Batman|questa pagina]] e utilizzare la [[Ultime parole da Il cavaliere oscuro|pagina creata mesi fa]]. Per quanto riguarda il resto, potremmo anche utilizzare delle sottosezioni, come quelle che hai elencato qui sopra. Per quanto riguarda includere anche le serie tv o i fumetti non saprei (anche perché ci sono un sacco di serie tv e fumetti su Batman, e molti di questi forse non hanno neanche la voce su wikiquote). In caso contrario questa soluzione non andasse bene, potremmo spostare la pagina per quanto riguarda solo i film di Batman (escludendo quelli del ''cavaliere oscuro'' che hanno già la loro pagina). Non saprei però come spostarla se dovremmo per forza farlo, e neanche iscrivermi come mi hai consigliato sopra. Secondo te, che possiamo fare? [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|mag]]) 17:56, 4 feb 2020 (CET)
Ciao, ho visto che mi hai scritto, e capendo come stanno le cose, voglio chiedere scusa per il malinteso: il fatto è che non sapevo come registrarmi, e quindi volevo sapere come fare, così da sistemare le cose. Se è come dici che tu, che devo cliccare "registrati", allora va bene. E mi scuso tanto di nuovo per il malinteso. Inoltre, l'altro pulsante che mi ha detto di cliccare, ovvero "altro", non riesco a trovarlo, ma a parte questo ho afferrato il concetto. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 20:54, 4 feb 2020 (CET)
Grazie per aver provveduto a sistemare tutto, scusami se non ho potuto risponderti prima, ma ero abbastanza indaffarato a fare altre cose, scusami e grazie di nuovo. [[Speciale:Contributi/93.65.29.101|93.65.29.101]] ([[Discussioni utente:93.65.29.101|msg]]) 14:23, 9 feb 2020 (CET)
== Re: Proverbi ==
:Ciao, Creed. Va tutto bene come avevate deciso. Ti ringrazio per aver ripristinato l'uniformità della voce. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:08, 4 feb 2020 (CET) P. S. Scusmi, Creed, ma ho l'impressione che l'utente 93.65.29.101 che ti ha chiesto un aiuto per Ultime parole da Batman forse non sa ancora che gli hai risposto, il messaggio è nella tua pagina. Ciao, Grazie, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:13, 4 feb 2020 (CET)
== Re: Bartłomiej Drągowski ==
Ciao. Ho inserito quella citazione proprio perché imho significativa al massimo del ''concetto'' stesso di "ultime parole famose" - affermazioni che si ritorcono ''immediatamente'' contro -, al di là del recentismo che però in questo caso è giocoforza inevitabile; recentismo che, per quanto da tenere in considerazione, però da solo non basta a mettere in dubbio la valenza di una citazione '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 21:10, 7 feb 2020 (CET)
== Re: Aassoluta fedeltà alla fonte ==
Grazie per il chiarimento. Provvedo immediatamente alla modifica.
Mi scuso per la confusione e la ringrazio per la disponibilità.
Vanessa --Varu1971 (scrivimi) 12:36, 9 feb 2020 (CET)
--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]])
--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 09:44, 10 feb 2020 (CET)
== correzione ==
in una pagina di spiegazioni, c'è scritto...."aldilà di quelle note;". Va corretto in "al di là". l'Aldilà è dove andremo tutti il più tardi possibile. Comunque, bravi per quello che fate. ciao {{non firmato|83.49.8.176|01:19, 11 feb 2020}}
:Grazie della dritta. A volte si commettono errori stupidi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 06:36, 11 feb 2020 (CET)
== VirginiaDyason7 ==
Ciao, Creed, ho appena cancellato la pagina di questo utente Sotto il titolo Wikiquote:Avvertenze generali. Mi è stato chiesto di fare un controllo ulteriore su una pagina correlata o qualcosa del genere, ma non credo di aver capito bene. Posso chiederti di supervisionare il mio intervento e correggere qualche mio eventuale errore? Ti ringrazio. Complimenti per lo straordinario lavoro che hai svolto sulle categorie. Anche per questo, grazie, ma dire grazie è poco. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 12 feb 2020 (CET)
:Credo di aver rimesso tutto a posto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:08, 12 feb 2020 (CET) Forse no, vuoi rivedere per favore il blocco infinito che ho applicato all'utente e, se ho sbagliato, modificarlo? Qui non è stata creata una pagina spam, ma modificata una pagina esistente inserendo spam. Non so come regolarmi in questo caso e in questo momento posso chiedere un aiuto solo a te. Ti saluto, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:13, 12 feb 2020 (CET)
== Contrada del Leocorno ==
Ciao AssassinsCreed, in merito a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Contrada_del_Leocorno&diff=next&oldid=1033979 questo tuo rollback], ritengo più corretto affidarsi alla Contrada stessa che, [http://lnx.contradaleocorno.it/ in intestazione del proprio sito], riporta proprio "Fiede e risana al par l'arma c'ho in fronte". Fammi sapere, ciao :) --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:10, 20 feb 2020 (CET)
:[http://lnx.contradaleocorno.it/?page_id=8 Qui] ulteriore conferma. --[[Utente:Delfort|Delfort]] ([[Discussioni utente:Delfort|scrivimi]]) 11:25, 20 feb 2020 (CET)
== Citazioni di Ottavio Rosati ==
Grazie mille per le precisazioni e tutto il resto.
Grazie e buonagiornata--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 12:24, 20 feb 2020 (CET)
== Risposta sulla selezione delle citazioni ==
Ciao AssassinsCreed, mi rendo conto che occorra fare una selezione, secondo te ci sono citazioni superflue su [[Michael Phelps]]? Ho inserito citazioni di persone importanti nel mondo del nuoto e dello sport e ne ho altre due da aggiungere: una di Brendan Hansen e l'altra di László Cseh, ma se sono già troppe non le inserisco o almeno ne elimino altre.--[[Utente:Met71|Met71]] ([[Discussioni utente:Met71|scrivimi]]) 18:55, 20 feb 2020 (CET)
== Re: Fonti secondarie ==
Ehilà, ogni tanto si incontra qualcun altro qui, che bello!<br>Quello delle fonti principali/primarie e secondarie è un tema sul quale abbiamo discettato a lungo qualche tempo fa, e dovrei riesumare quelle lunghe discussioni, piene di spunti interessanti. In sintesi, se fossero già disponibili le fonti principali inserirei (anche) quelle, ma se non ci sono è preferibile una fonte secondaria al posto di un "senza fonte"; del resto si tratta di libri in commercio, facili da reperire per svolgere un eventuale doppio controllo.<br>In quest'ultimo periodo sto facendo un po' di "lavoro sporco" nel tentare di reperire le fonti primarie (cioè in lingua originale) di parecchie citazioni, e la mia fonte preferita è... Wikiquote (in altre lingue).<br>Su Einstein, onestamente non avevo idea che fosse una pagina "sensibile" (ok, adesso ho colto il senso). Si potrebbe suggerire di inserire una forma di "avvertenza" all'inizio della pagina, in modo da non stravolgerne l'impostazione e/o un "segnale" sulle pagina che si desidera siano le più accurate possibili (ad es. le pagine che potenzialmente potrebbero diventare da vetrina).<br>Per la citazione sulla "sezione aurea", sul libro è proprio così, tra virgolette e con le parole "[La sezione aurea]" racchiuse tra parentesi quadre. Nel frattempo ho fatto una rapida ricerca e la frase originale potrebbe essere "[https://www.goodreads.com/quotes/8601663-the-golden-proportion-is-a-scale-of-proportions-which-makes <The golden proportion> is a scale of proportions which makes the bad difficult <to produce> and the good easy]".<br>Finisco di rimpolpare un po' altre voci e se vuoi tra qualche giorno ti do una mano a cercare altre fonti per Einstein; ma anche qui, quali saranno le citazioni (in inglese) vere? E come distinguerle da quelle false? Che mal di testa... --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 23:33, 24 feb 2020 (CET)
:Su Einstein: concordo, la citazione è imprecisa, o quanto meno può far sorgere dubbi, per cui inserisco in nota che dalle altre fonti si tratterebbe non di sezione aurea (che in matematica è definita in un certo modo), ma appunto del ''modulor'', cioè una scala di proporzioni antropometrica. Sul resto sono completamente d'accordo con te su tutto quello che dici riguardo all'approccio con le fonti primarie e secondarie; rimango dell'idea di inserire un tag, che so, <nowiki><!-- --></nowiki> con l'avvertenza di fare modifiche con le dovute attenzioni in quanto pagina "sensibile" o come vogliamo chiamarla. Più in generale, fammi sapere se fra qualche giorno può far comodo il mio aiuto su ulteriori controlli con le fonti. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 17:11, 25 feb 2020 (CET)
::Scusa il ritardo: sono d'accordo, ci sono più fonti che fanno propendere nel senso del ''modulor'' anziché la sezione aurea, e quindi la citazione dal "libro della matematica" è senz'altro imprecisa (o inesatta, o fuorviante). Procedi in completa autonomia, ''permission granted'' :) --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 19:47, 1 mar 2020 (CET)
== re: Bentornato ==
Tu dici a me bentornato? Da che pulpito??? :D ma sono io che lo dico a te, mi (ci) sei mancato da matti. La mia spedizione è andata bene, io ero molto più a sud (abbiamo raggiunto il punto più a sud mai raggiunto da una nave italiana, nelle vicinanze del Ross Ice Shelf, nella Baia delle Balene), quindi il freddo c'era eccome, ma i trend globali sono effettivamente preoccupanti, ahimè. Ho visto i tag, in questi giorni vedo di recuperare ;-) ciao. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 08:01, 25 feb 2020 (CET)
== Il radiologo re della vetrina ==
Ciao Creed, ancora complimenti per l'entrata in vetrina di Marchesi, pensi che possa essere il momento giusto per proporre anche Einstein? Eddai, su... così lo mettiamo al posto di Tolstoj che ormai ha fatto il suo tempo... -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:58, 29 feb 2020 (CET)
:Dicevo Tolstoj perché è quello che compare da più tempo in homepage, però si potrebbe togliere prima qualche altro film, hai ragione... Comunque è un piacere vederti di nuovo alle prese con cose complicate come le citazioni errate, il tuo è proprio un ritorno di fiamma, eh? Bene, bene... {{smile}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:01, 29 feb 2020 (CET)
== Fonte ==
Ciao, ecco il video. Minuto 12:00 https://www.youtube.com/watch?v=dLD1aqH0bLI {{non firmato|79.55.34.243|23:21, 1 mar 2020}}
:Ok, grazie.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 23:31, 1 mar 2020 (CET)
== Re: Picco su Einstein ==
Ciao. In casi simili la prima cosa che controllo sono le voci collegate in altri progetti e altre lingue, per capire se è un fenomeno generalizzato o specifico della voce. In questo caso la voce in Wikipedia in italiano ha avuto un picco analogo, fino a circa 70k visite, quindi non è impossibile che 1000 visite siano "percolate" a Wikiquote anche solo da lì.
Il secondo passo è cercare eventi o notizie che possano aver causato il fenomeno osservato. In questo caso potrebbe essere una notizia generalista, visto l'effetto diffuso. A quanto pare la [https://metropolitanmagazine.it/albert-einstein-nobel/ risposta] è la TV: «"Perché Albert Einstein ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1921?" È la domanda con la quale Gerry Scotti ha chiuso la quinta puntata di Chi Vuol Essere Milionario». La voce di Wikiquote mi pare essere nella prima pagina dei risultati di Google in italiano (anche se non sappiamo dove fosse una settimana fa), quindi è plausibile che catturi una buona parte di un simile traffico di curiosi. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 08:02, 2 mar 2020 (CET)
:Figurati, non è mai un disturbo aiutare un collega di Wikiquote, specie se è una domanda curiosa e interessante come questa. [[Utente:Nemo_bis|Nemo]] 20:18, 2 mar 2020 (CET)
== re: Minuzia su Marchesi ==
Ciao, l'entità "& nbsp ;" (ma senza gli spazi in mezzo... anche con i nowiki non riuscivo a crearla, così te l'ho incollata "spezzata") crea uno spazio vuoto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:18, 2 mar 2020 (CET)
== Re: Ancora Einstein ==
Ciao AC, lo spiegone sul bambino di sei anni si trova nella Wikiquote inglese, paragrafo "Misattributed" (quindi: attribuita erroneamente), e ne ho condensato il senso in due righe. Alla peggio possiamo sempre indicare prima dello spiegone una frase del tipo "Come rileva Wikiquote English, la frase è spesso attribuita a" ecc. ecc.<br>Se le altre Wikiquote sono considerate fonti affidabili - nel senso di due/tre messaggi fa - potremmo saccheggiare a man bassa, e non solo dalla Quote inglese: la tedesca e la francese sembrano degne di fiducia, e spesso la catalana e la portoghese riportano le fonti; non così per altre lingue, purtroppo. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 18:02, 3 mar 2020 (CET)
:Non ci avevo pensato in questi termini, anche se in effetti le ''[https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:General_disclaimer disclaimer]'' delle varie Wiki avvertono che "''Wiki* makes no guarantee of validity''", e quindi anche nella nostra WQ, nonostante il tempo speso per fare lavoro sporco e controllare le fonti, non ci sarebbe mai garanzia di accuratezza al 100% su nessuna pagina. Ragionando in questo modo si rischia però di non dare affidabilità nemmeno ad altre fonti di riferimento, perché anche queste avvertono sulla presenza di possibili imprecisioni (come indicato per esempio [https://en.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Non-Wikipedia_disclaimers qui]): in poche parole, nessuna delle fonti che consideriamo affidabili dà la garanzia di essere ''error free''.<br>Per il caso specifico è stato indicato che la citazione in questione non è direttamente attribuibile ad Einstein in mancanza di altre fonti (più o meno) certe, mentre vi è il ragionevole dubbio che sia stata pronunciata da Rutherford. Oltre allo spiegone nella voce di Einstein, sempre su WQ in lingua inglese la pagina di [[en:Ernest_Rutherford|Rutherford]] riporta che l'espressione ''An alleged scientific discovery has no merit unless it can be explained to a barmaid'' si troverebbe citata in G. J. Whitrow, ''Einstein: The Man and His Achievement'', 1973, p. 42, una prima variante (''If you can't explain your physics to a barmaid it is probably not very good physics'') si troverebbe citata nel "Journal of Advertising Research" (marzo-aprile 1998), ed una seconda variante (''A theory that you can't explain to a bartender is probably no damn good''). si troverebbe citata in Francis Collins, ''The Language of God'', 2006, p. 60; da lì al "bambino di sei anni" il passo è breve.<br>Come dicevamo, in generale non c'è garanzia di validità dei contenuti, ma nel caso in questione abbiamo più elementi che convergono nel dire che l'affermazione non sia riconducibile ad Einstein, con un certo grado di probabilità.<br>Naturalmente, e al di là del "ragionevole dubbio", se ritieni che serva un ''quid pluris'' per la pagina puoi tranquillamente modificare il pezzo incriminato, o addirittura cancellarlo; più in generale penso comunque che tu stia facendo un ottimo lavoro di revisione per poter avere voci sempre più di qualità, per cui continua così. --[[Utente:AnjaQantina|AnjaQantina]] ([[Discussioni utente:AnjaQantina|scrivimi]]) 12:21, 8 mar 2020 (CET)
== [[Kim Jong-un]] ==
Ciao, Creed. Per favore, tempo e impegni permettendo, puoi dare un'occhiata alla voce Kim Jong-un? C'è un massiccio inserimento di citazioni. Il mio dubbio è sulle fonti, ma è possibile che mi sbagli. C'è ancora una questione più generale che si è presentata in passato in casi analoghi: è stata rimossa la qualifica di dittatore. Cosa sarebbe meglio fare secondo te? Con l'occasione mi permetto - e spero vorrai perdonarmi se apro questo spiacevole argomento – di anticipare, nell'imminenza del rientro, che con l'utenza che ho bloccato 45 giorni fa circa, non desidero avere alcun contatto e non darò seguito alcuno ad eventuali messaggi delle medesima. Grazie, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:37, 5 mar 2020 (CET) Scusami, Creed, prima che dimentichi: c'è ancora qualcosa da mettere a fuoco in [[Ultime parole da Batman]]. Sono incerto se annullare o no, alcune citazioni sembrano effettivamente poco significative anche se non mi sembra di aver visto spiegazioni sgrammaticate. Su questo genere di voci purtroppo non ho mai collaborato. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 5 mar 2020 (CET) Grazie ad Homer, che ringrazio ancora, per Ultime parole da Batman tutto è chiarito. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:32, 5 mar 2020 (CET)
:Ciao, Creed, grazie infinite per aver trovato il tempo nonostante i tuoi impegni di lavoro di rispondermi. Grazie per tutte le cose che hai sistemato. Per [[Ultime parole da Batman]] non c'era in effetti alcun problema. L'anonimo ha allineato annullamenti di Homer, cosa che non avevo notato. Ma Homer, tanto più esperto di me in assoluto e su questo tipo di voci, ha chiarito tutto [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3ASun-crops&type=revision&diff=1045960&oldid=1044830]. Grazie ancora e, ancora una volta, grazie è dir poco. Ti auguro un Buon Fine settimana, Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:07, 7 mar 2020 (CET)
== Re: Wolfenstein II: The New Colossus ==
Che ne pensi? Può andare? Cosa manca da standardizzare? [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 19:13, 7 mar 2020 (CET)
== Striscioni del Calcio ==
Buonasera,
se mi segnala quali sono le fonti da sistemare nelle modifiche che ho fatto, visto che ne ho fatte tante, risolvo il problema.
Grazie
21:56, 9 mar 2020 (CET)Ferdinando di Savoia21:56, 9 mar 2020 (CET)
== Re: Moriz von Craûn ==
Ciao, Creed. Per [[Moriz von Craûn]] è esattamente così. Il curatore Andrea Palermo ha messo in corsivo i soli versi che il filologo U. Pretzel ha espunto dalla sua edizione del Moriz von Craûn. La mia pagina di discussioni è senz'altro da archiviare. Ho tentato di creare [[Discussione:Sun-crops/Archivio1]] per trasferire il contenuto della pagina, ma sono stato bloccato da un filtro anti-spam, cosa che non comprendo bene. Devo ancora una volta fare appello alla tua cortesia per archiviare questa pagina, naturalmente se e quando i tuoi impegni te lo consentiranno. Ti ringrazio in anticipo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:13, 10 mar 2020 (CET) P.S. Ho dimenticato di dire che ho modificato la nota in Moriz von Craûn per renderla più chiara. La pagina di archivio che dovrei creare è questa, penso: [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio]]. Ho ritentato da poco ma c'è sempre lo stesso filtro che mi blocca. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 13:25, 10 mar 2020 (CET) P. S. Ciao, Creed ho riprovato ora cercando di salvare questa pagina [[Discussioni utente:Sun-crops/Archivio2009-2020]] dopo aver inserito tutto tranne l'ultima discussione relativa a von Craûn. La risposta è che non posso pubblicare perché: "La pagina che volevi salvare è stata bloccata dal filtro anti-spam. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la versione che stai per salvare contiene almeno un collegamento ad un sito esterno bloccato per spam. Per favore, clicca sul pulsante "indietro" del tuo browser, controlla i collegamenti esterni e rimuovilo.<br>L'elenco dei siti bloccati si trova in questa pagina. Il filtro anti-spam è stato attivato dal seguente testo: aforismario.net." Questo aforismario.net non riesco né a reperirlo né ad eliminarlo. Ebbi una discussione a proposito di un utente che utilizzava Aforismario.it. [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Sun-crops&diff=next&oldid=1010346], ma anche eliminando questa sezione il blocco resta. Ho provato ad archiviare fino al 2018, ma è lo stesso. Purtroppo non ne vengo a capo. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:58, 10 mar 2020 (CET) Ciao Creed, sono riuscito ad archiviare la mia pagina di Discussioni fino al 2016. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:21, 10 mar 2020 (CET)
:Ciao, Creed o devo dire SuperCreed? Su Moriz von Craûn il povero {{small|sun-crops}} può solo dire: Wow! È incredibile! Conoscevo già una tua splendida magia nella bibliografia della voce Sylvia Plath [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Sylvia_Plath&type=revision&diff=788318&oldid=788147], ma questo è anche meglio! Complimenti, Creed, ma come fai ad essere così bravo? E quando ci arrivo io a questo?, ma anche a metà strada di questo? Grazie anche per le discussioni archiviate. Ho cercato quel link per disattivarlo, ma non l'ho trovato, forse perché sto da più di un mese come su una barca in pieno beccheggio e rollio su un mare agitato e alcune cose sono diventate un po' più complicate. Forse puoi ancora aiutare il vecchio e malandato Sun-crops: se, in fase di verifica, confrontando due versioni di una voce modificata, è scritto che la modifica è, ad esempio, al rigo n° X della pagina, c'è un modo rapido di arrivarci o bisogna muoversi attraverso i "punti di repere" che si riescono ad individuare nelle due versioni affiancate? Grazie Creed. Muito muito muito obrigado. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:06, 11 mar 2020 (CET)
::Ciao Creed, ti sono grato per le belle parole che mi hai scritto, le apprezzo moltissimo. Per quanto riguarda la reperibilità delle modifiche, faccio l'esempio di questa voce Metal Gear Solid 3: Snake Eater [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Metal_Gear_Solid_3:_Snake_Eater&diff=prev&oldid=1046907]. Fra le altre modifiche vengono evidenziate variazioni alla riga 158 181 188. Quello che mi chiedo, ma forse è una domanda stupida, c'è modo di individuare rapidamente queste righe o, brancolando un po', le si debbono reperire facendo scorrere la pagina completa? Faccio ancora un esempio: Kim Il-sung [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Kim_Il-sung&type=revision&diff=1046976&oldid=999214]: Ho impiegato un po' di tempo a trovare la riga 96 e leggere la citazione (piuttosto retorica). Mi chiedo se c'è un modo più rapido di individuare queste righe. A volte non è nemmeno indicata la riga, ma c'è il titolo della sezione in cui è stata fatta una modifica, in questo caso è più semplice, anche se non sempre è così. È però possibile che la mia sia una domanda ingenua e che sia solo questione di allenarsi e farci la mano. Grazie di tutto, Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:40, 12 mar 2020 (CET)
== Botta e risposta ==
Ciao, Creed. L'utente Mhorg mi pone un quesito tecnico. Vorrebbe inserire, come Botta e risposta alla seguente dichiarazione di [[Boris Johnson]] [In merito alla pandemia di COVID-19] Voglio essere onesto con voi, onesto col popolo britannico: molte famiglie, molte altre famiglie perderanno prematuramente dei loro cari, la risposta di [https://twitter.com/RobertoBurioni/status/1238510586503274502 risposta] di [[Roberto Burioni]]. A me viene istintivo suggerirgli di metterla in nota alla dichiarazione di B. Johnson, dopo averla inserita con fonte nella voce [[Roberto Burioni]] che hai creato tu. È possibile questo tipo di inserimenti? Io credo di sì. Ho fatto qualcosa del genere nella voce [[Francesco Mazzarella Farao]], nota 4, con fonte in [[Benedetto Croce]]. È giusto il procedimento che penso io o è meglio fare diversamente? Mi rivolgo perché queste cose le conosci in modo molto analitico e l'utente ha bisogno avere il migliore supporto possibile e chi meglio di Creed può garantire questo? Grazie infinite, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:38, 14 mar 2020 (CET)
== Blocco ip ==
Ciao Creed, spero che tu non sia troppo preso nel week-end a soccorrere i malati di coronavirus per strada, ho visto che hai bloccato infinito un ip ma in realtà questo non andrebbe fatto per gli ip, dato che possono non essere stabili, meglio un blocco temporaneo...-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 14:36, 15 mar 2020 (CET)
: {{ping|Spinoziano}}, possono esserci anche IP fissi. Se bloccano un IP infinito in genere è un fisso. -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:01, 18 mar 2020 (CET)
:: {{ping|Blackcat}} Lo so, grazie. Sul cita web ti segnalo [[Wikiquote:Bar#Perché non usiamo i template per le fonti?|questa discussione]]. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:39, 20 mar 2020 (CET)
== Cita web ==
Ok, ma quale posso usare? E, a margine, perché non si usa? -- [[Utente:Blackcat|Blackcat]] ([[Discussioni utente:Blackcat|scrivimi]]) 12:00, 18 mar 2020 (CET)
== Re: Jair Bolsonaro ==
Buongiorno AssassinsCreed, mi smazzo quanto prima tutto il lavoro! Scusi per il disguido, all'epoca non avevo ancora assimilato la regola delle citazioni in lingua originale.[[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 10:57, 19 mar 2020 (CET)
:Lavoro terminato, a presto. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 20:12, 26 mar 2020 (CET)
== RE:Ultime parole dalle serie televisive ==
Sul serio? Devo spiegare come "Ehi, [inserire nome di scagnozzo/capo qui]" sia appenapenapenapenapena deboluccia come ultime parole? Cosa ci sarà dopo? "Ehilà", "Addio", "AHHH!", "Come stai oggi"
Solo perché queste sono le ultime parole che escono dalla bocca di quel personaggio, non vuol dire che dobbiamo elencarle tutte.
"E galleggiano?", "Ti prego non chiamarmi Eddie-spaghetti...", "finirete come tutti a galleggiare nella Luce dei Defunti"... QUESTE sono Ultime parole che valgono la pena di essere menzionate per la loro importanza. Non sto dicendo che un personaggio minore o una comparsa non debba essere menzionata ma... Georgie è sostanzialmente colui che ha dato il via al tormentone di Pennywise, Eddie chiede al suo amico burlone una buona volta di non chiamarlo con un simile nomignolo e Pennywise fa un discorso sul fatto che è "intoccabile e non mi ucciderete mai nonostante siate i protagonisti ed è ovvio che vincerete".
Non vale la pena di citare Belch e Henry se le loro ultime parole sono i loro rispettivi nomi. Quale impatto lasciano? Quale perla ci hanno lasciato? Se è così, mettiamo tutti i versi, grida e lamenti delle comparse dei civili nei film di supereroi solo perché gli abbiamo sentiti dire "AHHH! Aiuto!" mentre venivano schiacciati da una roccia. Tanto è l'ultima cosa che ha detto.
Non funziona così: io stesso ho messo frasi ben più sensate e importanti in alcune sezioni, ma non tutte le ultime parole dei personaggi di tale film/serie possono entrare, neanche (per fare un esempio) il cattivo di Batman Beyond la cui ultima parola è il nome di suo figlio: ha un suo senso, nel contesto, perché è lui la causa della sua morte e lo dice appunto furioso, mentre esplode nel sottomarino in cui l'ha intrappolato, ma lo staff di Wikiquote non l'ha trovata abbastanza valida. Mi stupisce che nessuno le avesse rimosse le ultime frasi di Belch e Henry, prima d'ora. E mi stupisce ancora di più che tu lo stia chiedendo.
--[[Utente:Mariuigi Khed|Mariuigi Khed]] ([[Discussioni utente:Mariuigi Khed|scrivimi]]) 20:55, 19 mar 2020 (CET)
== re: Wikidata su tomba\sepoltura ==
Dovrei aver fatto :-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:03, 19 mar 2020 (CET)
:Ah ok allora la sposto in [[:d:Q331055]]. Però quindi tutte le citazioni si riferiscono alla sepoltura come atto ([[:d:Q331055]]) e non alla sepoltura come struttura funeraria ([[:d:Q173387]])? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 23:22, 19 mar 2020 (CET)
::Ok, spostata :) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 12:22, 20 mar 2020 (CET)
== re: J.R.R. Tolkien ==
Ciao, a cosa ti riferisci in particolare? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:08, 27 mar 2020 (CET)
:[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=J._R._R._Tolkien&diff=500585&oldid=491227&diffmode=source Beccato]. Roba del 2012. Sostituisco con la versione precedente. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:37, 27 mar 2020 (CET)
== re: cartellino giallo varu ==
Buongiorno Creed, Le rispondo punto per punto:
risposta 1: O. k. inserirò la nota di Ciasuno a suo modo /pirandello) correttamente.
risposta 2: Le citazioni dei 'quattro decenni di plays' le ho reperite dalle bozze del booklet del nuovo DVD di Rosati: “Generazioni d’amore: le 4 americhe di fernanda Pivano” ed. 2020 che è in uscita nel catalogo dell'Istituto Luce Cinecittà. Me le inviò dr. Vera Fazio responsabile del catalogo DVD Luce quando ho comprato il dvd Psychodrame di Rossellini e Moreno. Generazioni d'amore stava per uscire col suo libretto ma non c'era ancora il codice. Il Luce sa delle mie ricerche sullo psicodramma e mi fornisce dati. Ho assolutamente sbagliato a non controllare la corrispondenza precisa delle cit. sul sito Play. Mi spiace ma pensavo di far bene.
risposta 3: OK, faccio ancora confusione tra wikipedia e wikiquote! Mi spiace ma non avevo ancora capito come funziona per i film. Quindi su wikiquote non si può indicare link esterni di film come su wikipedia?
buongiorno, grazie e saluti,
--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 13:33, 29 mar 2020 (CEST)Varu
== RE: Engels ==
Avevo preso la citazione da un sito che riportava la citazione. Successivamente ho ricercato una fonte più autorevole e ho inserito quella del PDF. Chiedo scusa, a prima vista mi sembravano identiche. Provvedo subito a correggere. [[Utente:Mhorg|Mhorg]] ([[Discussioni utente:Mhorg|scrivimi]]) 18:50, 30 mar 2020 (CEST)
== LSD ==
Ciao, Creed, puoi dare un'occhiata alla voce LSD, per favore? Ho protetto la pagina per 8 giorni, perché c'è qualcosa che non corrisponde fra quello che l'utente scrive, in modo anche discutibile e quello che ha fatto. Se ho commesso qualche errore dimmelo e provvedo subito a correggerlo. Purtroppo in questo momento (ma già da diverso tempo) non sto molto bene – niente di legato all'"attualità" ... rassicuro immediatamente – ma non credo di avere sbagliato. Scusami per questa richiesta. Ti ringrazio tanto. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:00, 31 mar 2020 (CEST)
::Ciao, Creed Grazie infinite. Ti propongo questa lettura [https://books.google.it/books?id=OYHSFgt9AmgC&lpg=PA9&dq=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&hl=it&pg=PA9#v=onepage&q=no%20sooner%20eliminates%20the%20supremacy%20of%20categories%20than%20it%20tears%20away%20the%20ground%20of%20its%20indifference%20and%20disintegrates%20the%20gloomy%20dumbshow%20of%20stupidity%E2%80%9D&f=false]. A me parte che questo utente cita anche male perché parte della citazione di Foucault è riferita all'oppio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 01:08, 31 mar 2020 (CEST)
:::Ciao Creed. Spero che questo triste momento passi presto, speriamo di uscirne tutti presto. Posso solo immaginare cosa sia la vita di medici, infermieri e del personale ospedaliero in questo momento. Non ci sono parole adeguate per esprimere la mia gratitudine per quello che state facendo. Ho sempre pensato che la professione di medico, anche quando si debbono attraversare momenti tristi, è la più bella, la più avvincente che si possa esercitare. Io stesso avrei voluto essere un medico, ma non avevo – e me ne vergogno tanto – le basi di matematica e scientifiche per poter affrontare questi studi. Purtroppo non posso essere, come vorrei tanto, di alcun aiuto come volontario. Sono felice che wikiquote ti permette di allentare un po' la tensione che deve essere fortissima, io lo vedo che cose straordinarie, incredibili stai facendo anche qui e un po' ti "invidio" – ma di un'invidia amichevole, ammirativa – anche. Ti saluto con grandissimo affetto, Ciao, Creed, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 03:45, 31 mar 2020 (CEST)
== RE: Pivano==
Buona domenica Creed, ho citato il booklet accluso al DVD del film di Rosati 'Generazioni d'amore' nel quale sono riportate, tra l'altro, le risposte date dalla Pivano che fanno parte della sceneggiatura del film. Queste stesse frasi della Pivano compaiono, parola per parola, anche on line nella pagina web sul film GENERAZIONI D'AMORE nel sito della casa di produzione PLAYS. Il video-libro è edito dall'ISTITUTO LUCE CINECITTA'. AVEVO CANCELLATO L'AVVISO DOPO AVER SCRITTO MEGLIO LA NOTA E AGGIUNTO IL LINK AL SITO, come era scritto nell'avviso. Buone Palme, saluti e grazie sempre per quelloche mi insegna. Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 14:40, 5 apr 2020 (CEST)
== Re: ==
Buonasera. Chiedo scusa se rispondo solo ora. Ho usato [https://www.resistenze.org/sito/ma/di/ls/madlcu.htm questa] traduzione. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 21:49, 5 apr 2020 (CEST)
:Non ho compreso la polemica sui tre mesi, se voleva esserlo, ad ogni modo non ho avuto la possibilità di occuparmene prima, per quello premettevo le scuse per il ritardo nel rispondere. [[Utente:Darkcloud2222|Darkcloud2222]] ([[Discussioni utente:Darkcloud2222|scrivimi]]) 14:46, 7 apr 2020 (CEST)
== Re: vikilink ripetuti==
Buonasera mr. Creed. Mi spiace. Sono stonata, OK sulle prime due cose. Infatti mi sono affrettata a riparare. Però non mi è del tutto chiaro che vuol dire "sezioni diverse della stessa voce". Può gentilmente aiutarmi a capire SEZIONE? Sennò ricomincio a sbagliare e Le faccio perdere tempo. grazie e buonasera.
== Bohr e Heisenberg ==
È un ricordo di Heisenberg riportato in un suo libro, a quanto ho capito dalla citazione del libro che al riporta. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 00:56, 10 apr 2020 (CEST)
:Potremmo lasciare solo la domanda e cancellare nella voce Bohr la citazione. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 08:02, 11 apr 2020 (CEST)
== Re: Ottavio Rosati e citazioni non presenti nei link ==
Buon pomeriggio mr. Creed, Sono molto mortificata perché Lei mi ha già avvertito altre volte... infatti dopo i suoi suggerimenti mi mono molto più impegnata ed è un peccato che tutto il mio lavoro di ricerca sia danneggiato dai miei sciocchi errori tecnico-formali che ovviamente non sono ammissibili!!! Ora ho capito che è successo: in effetti le citazioni del testo sono giuste MA HO SBAGLIATO i LINK!!! Mi affretto a correggere. Ho sbagliato anche il link alla Pivano perché la frase era contenuta in un'intervista di Rosati a Yablonsky e non nell'intervista "antiche amicizie" alla Pivano. Inoltre la citazione su Fellini fa parte anche del booklet Istituto Luce di "Generazioni d'amore". Di nuovo auguri e saluti, scusi Varu--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 16:38, 11 apr 2020 (CEST)
== Eneide ==
Ho fatto un controllo sui link e a me sembra tutto a posto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:14, 11 apr 2020 (CEST)
:Fatto. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:35, 11 apr 2020 (CEST)
::Ho fatto il controllo sui link all'Eneide e ho trovato delle citazioni messe su voci ma che non esistono né su Virgilio né su Eneide ma erano sulla voce tematica. Pertanto o si mantengono senza fonte oppure si eliminano anche altrove. Altre poi le ho eliminate perché mi sono accorto che erano presenti su Eneide. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:05, 13 apr 2020 (CEST)
:::In caso di ulteriori aggiunte userei souce più che altro per collegarlo alla pagina di origine evitando di aggiungere altro. Non saprei come mettere l'ancoraggio. Alle maiuscole starò più attento... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 19:13, 20 apr 2020 (CEST)
== Pietro Della Valle ==
Non ho capito la questione del template cita libro. Su Della Valle capisco che le citazioni sono relative a poche pagine ma a me serviva utilizzarle in altre voci, ovvio che nel tempo se ne aggiungeranno altre. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 07:15, 13 apr 2020 (CEST)
:Ora è chiaro, mi ero mosso come se fossi su wikipedia! --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 11:43, 13 apr 2020 (CEST)
== Re: [[William Shakespeare]] ==
Hai ragione, scusa! Mi ero soffermato a leggere la relativa pagina di discussione e non ho terminato il contributo circa la bibliografia. Provvedo!<br> Anzi, a tal proposito ho un dubbio che mi assilla e vorrei chiedere la tua opinione. In prima di copertina il libro riporta la dicitura ''Fabbri Editori'' ma in seconda di copertina mi ritrovo ciò:<br> ''© 1963 Rizzoli Editore, Milano<br> © 2003 RCS Libri S.p.A., Milano<br> © 2003 RCS Collezionabili S.p.A., Milano<br> © 2005 RCS Libri S.p.A., Milano<br> sulla presente collana''<br> [...]<br> ''Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 546 del 7 ottobre 2002''<br> Mentre nella terza di copertina trovo ''Finito di stampare nell'agosto 2006''.<br> Ora ti chiedo:<br> 1) è giusto associarlo all'editore Fabbri Editori oppure è più corretto inglobarlo nella ragione sociale a capo del gruppo, cioè a RCS Libri?<br> 2) in questa pioggia di date, quale utilizzeresti come data di pubblicazione? Tra date della detenzione dei diritti, di registrazione al tribunale e di stampa, in realtà non c'è una vera e propria data di pubblicazione. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 16:56, 13 apr 2020 (CEST)
:No, la versione in mio possesso è [https://www.anobii.com/books/Tutto_%C3%A8_bene_quel_che_finisce_bene/01153f812e9a1d3e2f questa], ma le informazioni su Anobii sono state da me sottoposte. Per l'anno di pubblicazione ho utilizzato quanto adottato dall'[https://opac.provincia.ra.it/SebinaOpac/resource/tutto-e-bene-quel-che-finisce-bene/RAV0899936?tabDoc=tabloca OPAC romagnolo] ma sinceramente è l'ultima data che avrei scelto tra quelle elencate nel mio intervento precedente! Non ne capisco la regola e/o la logica di tale scelta. Va beh, riflessioni personali escluse, dimmi tu se devo procedere con l'anno fornito da OPAC. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 18:13, 13 apr 2020 (CEST)
::Grazie a te! Un ultimo appunto. Noto che nella bibliografia del volume in mio possesso hai inserito ''Tutte le opere'' ma segnalo che tale libro non è una raccolta, contiene solo ''Tutto è bene quel che finisce bene'' con testo inglese a fronte; ''Tutte le opere'' è il nome della collana di Fabbri Editori. Lo sottolineo perché in tutte le altre citazioni non ho mai visto riportare il nome della collana e magari hai pensato potesse essere una raccolta che inglobasse al suo interno svariate opere di Shakespeare. --[[Speciale:Contributi/151.61.200.27|151.61.200.27]] 21:13, 13 apr 2020 (CEST)
== Evadere il blocco ==
Ciao, a chi ti riferisci [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Cristina_Siccardi&curid=169182&diff=1058259&oldid=1058247&diffmode=source qui]? --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:05, 14 apr 2020 (CEST)
== Re: utente anonimo==
Sì, mr. Creed, mi scusi: ho fatto io un lavoro stamane su delle citazioni che avevo trovato. Era molto presto perché non potevo dormire ed ero così concentrata a non fare errori sui link (che Lei mi ha detto di evitare) che non mi ero accorta di non essermi loggata. Tra l'altro ho verificato (andando sull'archivio del Corriere della Sera) che i pezzi degli scrittori come Toklas inseriti nella pagina della Borgese sulla biblioteca Benetton, su "La Stampa" di Torino erano stati dati con una data sbagliata. E l'ho corretta sentendomi una piccola Sherlock mHolmes! Cordiali saluti e mi--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 21:40, 15 apr 2020 (CEST) scusi, Vane
== Ortografia ==
Ciao, scrivo a te perché sei amministratore e ti vedo attivo; tanto è una minuzia, ma vorrei saziare una mia curiosità. Leggendo la pagina di [[Alessandro Barbero]] mi sono accorto che una sua citazione («[...] È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri da un po' fastidio. [...]») contiene l'errore ortografico di non avere il "dà" verbo accentato. Consultando la fonte dell'intervista risulta sbagliato anche lì. La domanda è ovviamente: come si agisce in questi casi su Wikiquote? Si corregge o si rimane fedeli alla fonte? Ciao e grazie.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:14, 16 apr 2020 (CEST)
:Ok... quindi nel caso specifico tutto sommato possiamo permetterci di correggere? Anch'io sono molto per la fedeltà alla fonte però questo si potrebbe considerare un refuso.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:33, 16 apr 2020 (CEST)
::Fatto! Se dovessi notare qualcos'altro valuterò caso per caso, allora.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 00:39, 16 apr 2020 (CEST)
== Linee guida ==
Correggo, francamente mi confondo tra voci che sono intestate in un modo o in un altro. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:22, 16 apr 2020 (CEST)
:Se ho ben capito la voce [[meccanica quantistica]] è intestata male rispetto a [[quanto]].--[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:28, 16 apr 2020 (CEST)
::Sono entrambi voci tematiche, ma su meccanica quantistica c'è il paragrafo citazione mentre nell'altro no. Questo non capisco. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 12:37, 16 apr 2020 (CEST)
== Re:Cleopatra ==
Ciao. Non ho ben capito dove ho sbagliato: ho inserito le citazioni prima nelle pagine di coloro che le hanno scritte, e poi in quella di Cleopatra. Grazie e scusa! --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 12:31, 16 apr 2020 (CEST)
:Sistemo la formattazione in Cleopatra allora. Per quanto riguarda la traduzione mi è stato detto che può essere anche originale, se viene riportato il testo originale, e questo è il caso. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:17, 16 apr 2020 (CEST)
::Qual è invece la procedura per un testo antico anonimo, come quello che è in voce ora? --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 13:19, 16 apr 2020 (CEST)
:::Purtroppo di traduzioni ufficiali non ne possiedo; se qualcuno vorrà cambiare la traduzione aggiungendo una fonte in italiano lo potrà tranquillamente fare. L’opera è quella, allora creo una sua voce. --[[Utente:Fra00|Fra00]] ([[Discussioni utente:Fra00|scrivimi]]) 16:02, 16 apr 2020 (CEST)
== Re:da storia nasce storia da sistemare ==
Buonasera Creed, ho capito, e ho rimesso l'asterisco subito grazie--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 19:02, 16 apr 2020 (CEST)
== Marzo proverbi napoletani ==
Ciao, Creed, scusami il ritardo con cui ti rispondo. Ho rimosso la citazione perché non ho sottomano il testo di Artieri che chiesi in prestito. Ora è tutto fermo e non è quindi possibile richiederlo per la verifica. Molti, se non tutti i proverbi citati da Artieri sono riportati in forma di versi per evidenziarne la struttura metrica. In questo caso dovrebbe essere così: Di Giacomo include un proverbio nella sua poesia, ma senza testo alla mano come esserne sicuro? Ho consultato altri libri di proverbi senza in effetti trovarlo, lo stesso in rete. La cosa migliore quindi è toglierlo e, quando mi sarà possibile, controllare. Ti ringrazio per la verifica attenta e per lo splendido lavoro che stai facendo. Ti auguro un buon fine settimana. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:06, 18 apr 2020 (CEST)
:Ciao, grazie per le belle cose che mi dici. Se vuoi reinserisco il proverbio, ma i tempi per la verifica, vista la situazione, saranno purtroppo lunghi. Approfitto per esporti un dubbio: Codas ha aggiornato la Selezione nuove voci con la pagina stub [[Teorema di Bell]]. Come dobbiamo regolarci con gli stub? Ciao, Creed --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:43, 18 apr 2020 (CEST)
::Ciao, Creed, buona domenica. Un chiarimento: devo inserire in Selezione nuove anche Maurizio Crozza? Se sì, in che punto precisamente. Le voci già esistenti da cui sono state scorporate citazioni diventano sempre voci nuove? Su questo aspetto mi resta ancora qualche dubbio. Ti ringrazio. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:16, 19 apr 2020 (CEST)
:::Tutto chiaro. Grazie Creed, Buona domenica {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 12:47, 19 apr 2020 (CEST)
== Bohm ==
Grazie non me ne ero accorto. Sì è scritto a quattro mani, non so comeinserirlo correttamente. --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 15:59, 18 apr 2020 (CEST)
:Quindi va creata la voce per i due scienziati? --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:17, 18 apr 2020 (CEST)
::Dubito che possano spuntare altre citazioni congiunte. Il libro da cui ho tratto non ne cita altre pertanto si rischia che rimanga una citazione unica. Inoltre il secondo scienziato per me è sconosciuto. Se ciò crea difficoltà possiamo anche eliminarla... --[[Utente:Codas|Codas]] ([[Discussioni utente:Codas|scrivimi]]) 16:31, 18 apr 2020 (CEST)
== Correzione ping ==
Ciao Creed, una piccola dritta: quando [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce/Raccolte&curid=168902&diff=1060229&oldid=1060228 correggi] un ping ricorda anche di rifare la firma (mettendo <nowiki>--~~~~</nowiki> posto della vecchia firma) perché normalmente i ping funzionano solo quando sono accompagnati dalla firma ;-) -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 17:46, 19 apr 2020 (CEST)
== re capucci ==
Buongiorno maestro creed, sì le citazioni sono tutte di capucci, come può verificare a questo link: https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/05/08/news/roberto-capucci-pasolini-mi-disse-rompa-lei-il-ghiaccio-con-la-mangano-1.9184074. saluti e grzie --[[Speciale:Contributi/93.34.89.255|93.34.89.255]] 18:36, 19 apr 2020 (CEST)
== Re: [[George Gordon Byron]] ==
Ciao! Correggo subito. Sì, tutte le citazioni provenienti da ''Il corsaro'' sono state inserite da me e provengono dalla versione del libro presente nella bibliografia a fondo pagina. Su alcune opere in WikiQuote ho notato che si segue l'ordine alfabetico (al quale mi sono attenuto anche io) ma in altre ho notato che si segue l'ordine numerico delle pagine dalle quali le citazioni sono tratte. Se devo attuare quest'ultimo ordinamento, vedrò di aggiustare quanto prima. --[[Speciale:Contributi/151.42.201.106|151.42.201.106]] 20:22, 21 apr 2020 (CEST)
== Re:fantasmi al valle ottavio rosati ==
Buongiorno mr. Creed. Per prima cosa ho tolto il titolo Fantasmi dalla bibliografia. Va bene?
Poi sul fatto che ogni tanto Rosati scrive ‘ottavio’ anziché ‘io’, che posso dire? Effettivamente è una sua caratteristica: lo fa solo in “Quattro decenni”. Alterna alcuni pezzi in cui usa l'io dopo aver scritto “Dal diario di Ottavio Rosati:". Non sono un critico letterario ma penso che Rosati usa questa tecnica un po’ “psicodrammatica” per restare un po’ dentro e un po’ fuori. Secondo me che studio lo psicodramma lui vuole inquadrare tutto dal punto di vista del gioco dei ruoli e mantenere una distanza tra autore e personaggio. Comunque se dal punto di vista di wikipedia l’uso di "Ottavio" ci crea problemi di clettura possiamo eliminare quelle citazioni dove Rosati scrive 'Ottavio'. Decida lei. Questa pagina che ormai sta per finire ci è costata molte ore di lavoro ma penso che abbia un suo pubblico di studenti e un suo futuro. La ringrazio come sempre per il Suo supporto e ancora di più per la sua pazienza.
--[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 17:34, 26 apr 2020 (CEST)Una piccola domanda magari stupida: perché a volte i link a dei nomi sono di un colore azzurro evidente e altre volte no?
== Romanzo poliziesco e Sistema eliocentrico ==
Ciao Creed, vorrei chiederti un parere: la citazione che ho inserito in [[Bertold Brecht]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Bertolt_Brecht&type=revision&diff=1062303&oldid=1062301] può essere impiegata per la creazione della voce tematica [[Poliziesco]] o va nella tematica [[Giallo]]? E ancora, la citazione inserita in [[Ernst Bloch]] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Ernst_Bloch&type=revision&diff=1062432&oldid=1062431] va bene per creare la voce [[Sistema eliocentrico]]? Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:36, 26 apr 2020 (CEST)
:Perfetto, Grazie infinite Creed. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:22, 26 apr 2020 (CEST)
== Levante (cantante) ==
Ciao e scusa il disturbo. Forse ho mal interpretato le linee guida: ''"L'aggiunta di collegamenti a voci inesistenti è vietata, in Wikiquote; si creano disambigue solo quando ci sono le voci relative. Allo stesso modo, non si usano "titoli disambiguati" (con specificazioni oltre al titolo principale) come Giovanni Sartori (politologo) se non esistono altre voci collo stesso titolo."'' [[Aiuto:Disambiguazione]] oltre la cantante [[Levante|qui]] non vedo altre voci con quel nome (esistenti). --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 22:37, 9 mag 2020 (CEST)
:Perdonami ancora il disturbo ma secondo me bisognerebbe dare la priorità alla cantante e gli altri significati in [[Levante (disambigua)]]. I pochi wikilink che ci sono puntano tutti alla cantante. --[[Discussioni utente:GryffindorD|<span style= "color:#007FFF">'''GryffindorD'''</span>]] 23:00, 9 mag 2020 (CEST)
== Richiesta info ==
Buongiorno Creed,
le scrivo perché ho bisogno di due informazioni.
E' possibile inserire delle immagini che sono parte integrante di un testo che è sul web, usando il tasto "immagini e file multimediali"? Mi succede perché a volte il sistema mi chiede di caricare da wikicommons e a volte direttamente dal pc.
La seconda informazione è questa: è possibile creare una pagina wikiquote creando la categoria documentario? Ho visto che si può creare un wikiquote per un film, per un programma televisivo e persino per un film che sia un "falso" documentario come quello di Sasha Baron Cohen.
La ringrazio e la saluto,
[[Utente:Varu1971|Varu1971]] ([[Discussioni utente:Varu1971|scrivimi]]) 11:34, 21 mag 2020 (CEST)
== Problema account ==
Buongiorno, ho notato il suo messaggio di benvenuto sulla mia pagina e la contatto perché ho un problema. Sono stata bloccata a tempo indeterminato credo a causa di "abuso di account multipli", o una cosa del genere. Tempo fa ho contattato l'utente che mi ha bloccata, ma non credo mi abbia risposto (nel caso, non saprei dove recuperare la risposta). A quanto pare ho effettivamente due account, ma non so come mai. È possibile in qualche modo recuperarne uno? Non posso neanche crearne un altro perché l'indirizzo IP è il medesimo, quindi risulta che io ho già un account con quell'indirizzo (credo sia questo il motivo...). Nel caso non fosse in grado di aiutarmi, mi potrebbe consigliare come devo muovermi/ chi devo contattare? Grazie
== Re: Marchesi Del Buono ==
Ciao! Sì, perché non è nella prefazione, ma nella postfazione di Guido Clericetti. Non so dire come mai abbia invertito le due cose. Noto che ho effettuato la modifica alle 02:45 di notte; forse non ero sveglissimo. Grazie. --'''<span style="letter-spacing:2px; font-size:11px;">[[Utente:Dread83|<span style="color:black;">DOPPIA•</span>]][[Discussioni utente:Dread83|<span style="color:darkblue;">DI</span>]]</span>''' 02:37, 8 giu 2020 (CEST)
== Scusa il disturbo ==
Ti chiedo scusa se chiedo a te ma io pur essendo da tanti anni su Wiki non sono pratico in certe cose. Ho avuto un problema su Wikipedia dove sono stato bloccato prima per tre mesi, poi a tempo indeterminato. Il motivo per il ban è che ho rimosso una frase che riportava delle fonti inesistenti, quindi non mi sembra una gran colpa. Anche considerato che ho contribuito al progetto per più di 10 anni. Tu cosa mi consigli di fare? A chi possono rivolgermi? Sono disperato. --[[Utente:Mad_Nick|<span style="color:red;">'''''Mad'''''</span>]][[Image:Nuvola apps cache.png|20px|Clicca accanto per parlarmi]][[Discussioni_utente:Mad_Nick|<span style="color:black;">'''''Nick'''''</span>]] 14:03, 22 set 2020 (CEST)
== Re: Citazione sulla Felicità annullata in Chiara Amirante ==
Ciao. Ho fatto un lavoro approfondito trovando per quasi tutte le citazioni le pagine specifiche dai testi. Il codice ISBN già era citato nelle fonti sotto nella sezione ''Bibliografia''. Grazie per le tue indicazioni.--[[Utente:Egioiasia|Egioiasia]] ([[Discussioni utente:Egioiasia|scrivimi]]) 13:36, 17 nov 2020 (CET)
== Saluti ==
Ciao Creed, mio maestro! Con che piacere ti rivedo! Bentornato. Spero che resti a lungo. Ti saluta il tuo molto indegno discepolo. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:03, 18 nov 2020 (CET)
== Saluti + ==
Creed, sono sempre lacrime di gioia e danze senza fine, ad ogni tuo ritorno! Sun-crops ormai sta raggiungendo i tuoi livelli, e sta inoltre istruendo a dovere, con il suo luminoso esempio, un nuovo patroller di Wikiquote che promette molto bene, l'utente GryffindorD, quindi il futuro di Wikiquote è in una botte di ferro e siamo tutti felici, specialmente ritrovando anche te sui vecchi campi di battaglia. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 16:09, 18 nov 2020 (CET)
:{{ping|Spinoziano}} Ciao. Grazie per le belle parole che hai scritto, solo ora le leggo. Sei veramente generoso con me, non penso di meritare tanto. Grazie. Ciao, --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET)
==Alba_re==
Ciao. Ma nessun disturbo, caro. Hai ragione, sono stato frettoloso – e rimedio. Stammi bene.<br>--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:25, 24 nov 2020 (CET)<br>p.s.: però secondo me sarebbe meglio soltanto: "''L'alba strappa via tutti i veli posati dal buio, illumina senza misericordia ogni bruttezza e dissolve le illusione.''": i primi due periodi sono pleonastici per quanto riguarda la tematica in sé.--[[Utente:DonatoD|DonatoD]] ([[Discussioni utente:DonatoD|scrivimi]]) 17:32, 24 nov 2020 (CET)
== Re:Correzioni ==
Ciao. Perdonami, non mi era proprio venuto in mente di controllare le altre pagine.--[[Utente:Matafione|Matafione]] ([[Discussioni utente:Matafione|scrivimi]]) 01:01, 8 dic 2020 (CET)
==[[Nadia Campana]]==
Ciao, Creed. Quando ti sarà possibile, vuoi dare un'occhiata a questa citazione di Nadia Campana? Va bene questa fonte? {{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta. (citato in Alida Airaghi, ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93.]) ISBN 978-88-31698-76-4. Chiaramente, se non puoi rispondermi subito tu, può farlo chiunque, ferrato in materia, vorrà rispondere. Grazie. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 02:14, 15 dic 2020 (CET)
== Dickinson ==
Ciao, intanto che se nei paraggi ti ricordo che era rimasta in sospeso [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni#Emily Dickinson]], visto che pareva tutto ok potresti preparare una presentazione per la vetrina (se fai in tempo mentre gli ammalati dormono) così se non ci sono obiezioni poi procediamo. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:11, 14 mag 2021 (CEST)
:Be', ma che ci vuoi fare, se intanto mostri una presentazione hai almeno modo di rilanciare la discussione all'attenzione. Poi non essere troppo modesto: se nessuno dice niente è perché, per ammirazione, non si è trovato nulla da dire, ovviamente. Tu tutto bene? La comunità è in ottima salute, e da quando Sun-Crops, il nostro [[Apollo]], ha preso le redini, il sole non ha cessato di splendere sempre più radioso. C'è anche un nuovo amministratore, anche se è un po' defilato. La comunità è davvero laboriosa e fiorente, e tra poco, come già sai, superereremo in numero di voci la Wikiquote inglese. -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:48, 14 mag 2021 (CEST)
::Ah, questa del libro è proprio una bella notizia, ci puoi spedire una copia omaggio oppure lo possiamo leggere online? Se lo hai scritto tu, sarà sicuramente interessantissimo, che parli di radiologia o di bipolarismo o di critica cinematografica non fa differenza, chissà come sarà interessante! Spero che poi anche Sun-Crops ne scriverà uno. Intanto dove possiamo leggere il tuo? -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 09:41, 14 mag 2021 (CEST)
:::La voce è entrata in vetrina. Un caro saluto, a presto,-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 18:40, 23 mag 2021 (CEST)
== rocky marciano = rocky balboa ==
ho aggiunto alcune cose interessanti su rm, rispondi qui come migliorare questo articolo, ha troppi errori !!! sei amministratore?
it.wikiquote.org/wiki/Discussione:Rocky_Marciano
:Ciao, Creed. Prima che, grazie a Spinoziano che mi ha messo nei superpasticci di serie A con Apollo, il Medesimo proceda a scorticarmi vivo, mi affretto ad informarti che questo signore è un collega (se non è proprio lui) di quell'estimatore che, bontà sua, mi ha elevato al ''fukin {{NDR|sic}} italian moron with no kknowledge {{NDR|sic}} of history'' [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Iosif_Stalin&diff=prev&oldid=1139706]. Gente che, non avendo niente da fare, più, beato lui, una <s>bella</s> formidabile dose '''e capa fresca'' (come si dice a Napoli), fa perdere solo tempo. Prima che il Lossia lo ''conci'' per bene, Marsia-Sun-crops ti saluta. Buona domenica. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 14 mag 2021 (CEST)
== Saluto acrobatico ==
Bentornato come sempre! Complimenti per il libro, quella del dizionario aforistico alla Bierce è stata un'ottima scelta, se farai carriera sarà pane per Wikiquote! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:50, 2 ott 2021 (CEST)
:Be', se non farai carriera come scrittore, diventa almeno enciclopedico come medico (così potremo comunque citare il tuo primo libro)! -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 10:24, 2 ott 2021 (CEST)
::Con un piccolo volteggio mi inserisco. Che corrusco ritorno Creed, come sempre tutto oro e lampi! Tu sì raggiante, tu sì Apollo. Sono molto curioso: where is ''the libro''? Ho smanettato in molte guise, ma non sono riuscito a snidarlo. I riferimenti bibliografici, lo sai, sono imprescindibili :) Mi sveli l'arcano? Complimenti per il bacio delle Muse, ora che le hai vicine, tienile strette più che puoi. Diventa presto enciclopedico, in both domains. Bentornato. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 10:50, 2 ott 2021 (CEST)
:::{{ping|Sun-crops}} Mi sa che ti sei perso [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=1170582&oldid=1111360 questo] :D -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 13:26, 2 ott 2021 (CEST)
::::{{ping|Spinoziano}} Finalmente! Miuto obrigado, Spin. La scrittura aforistica, fra le più difficili in assoluto, quella che consegna senza difese allo sguardo del lettore: ammirato o spietato giudice, senza vie di mezzo. Mi piace: pensieri delicati, ironici, giocosi, capaci di ribaltare punti di vista cristallizzati dall'abitudine, proporne di inusitati restando sempre nello spazio del vissuto. Non mancano piccole isole di poesia: "Alba", "Addolcire", "Aquilone: Pezzo di carta che sfida baldanzosamente il cielo dopo aver rubato il nome dall'aquila, il vigore dal vento ed il cuore ad un bambino." Sì, sono aforismi molto belli. Bravo, Creed! Alba, addolcire e aquilone, e non solo questi, potrebbero già essere in tematica, ma... ma... Ma col tempo vedrai che succederà. Non immaginavo la tua passione per gli eteronimi, questo espande all'infinito, come per l'"Asterisco" le possibilità di scrittura. Potresti scrivere libri di eteronimi, ognuno con una personalità, una biografia e quindi aforismi propri. Beato te che sai fare queste cose, beato te! Complimeti, Creed. Adelante! Grazie. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 15:26, 2 ott 2021 (CEST)
== [[The Game of Death|Game of Death Redux]] ==
Salve Creed, ho saputo di [https://cityonfire.com/bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bruce-lee-new-game-of-death-redux-alan-canvan-version-2-trailer questa notizia su cityonfire.com] che sta diventando virale, prima di tutto e tutti ho voluto avvisare qui a te, già su enwiki hanno dedicato un paragrafo sulla prima versione di ''[[w:en:Game of Death#Game of Death Redux (2019)|Game of Death Redux]]'' ma sul 2.0 ancora no poichè in fase di uscita in prima assoluta e riguarderà interamente sul materiale originale del [[The Game of Death|72]], nel link che ho inviato è presente una intervista, è possibile riportarla qui su Wikiquote? Grazie [[Speciale:Contributi/37.160.241.111|37.160.241.111]] ([[User talk:37.160.241.111|msg]]) 21:13, 28 nov 2021 (CET)
:Puoi riportarla nella voce specificando che è nell'edizione redux del 2021... Comunque rifatti al doppiaggio ufficiale italiano o ai sottotitoli ufficiali (se non è disponibile il primo). Inoltre cita solo qualcosa di eventualmente siggnificativo dell'intervista, non è che a prescindere bisogna citare qualcosa.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 09:09, 30 nov 2021 (CET)
== How we will see unregistered users ==
<section begin=content/>
Ciao!
Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia.
Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate.
Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento.
Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia.
Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio.
Grazie.
/[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/>
19:17, 4 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 -->
== Typo ==
Ciao, Creed. Sai che è sempre una gioia rivederti in azione. Un chiarimento, per favore: qual è la soluzione grafica giusta nel riportare passaggi che nella fonte sono compresi fra ' ', lasciare così, o, come faccio io riportandoli fra " ". Ho sempre pensato che quest'ultima fosse la soluzione in linea con le convenzioni di wikiquote. È così, o sono in errore? Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:18, 10 feb 2022 (CET)
:Grazie infinite, Creed, chiaro ed esaustivo, come sempre. Grazie. Ti auguro una buona serata. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 10 feb 2022 (CET)
== Dischi ==
Ciao. Approfitto dei fix che hai apportato alla voce [[Ditonellapiaga]] per farti una domanda, non avendo (mi pare) trovato risposta in [[WQ:MM]]. Va indicato in qualche modo il fatto che, nel caso, una citazione non provenga da un "disco" canonico? Nello specifico di Ditonellapiaga, solo ''Camouflage'' è effettivamente un album; ''Morsi'' è un EP mentre addirittura ''Parli'' è un disco singolo - ed è quindi superfluo sottolineare come tutte le citazioni provengono solo da quell'unica canzone omonima -. Come ci si regola? '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 16:51, 5 mar 2022 (CET)
== re: Dino Campana ==
Ciao :-) tornato, anche se ogni volta che torno succede un casino (due anni fa la pandemia, quest'anno la guerra in Ucraina... dovete sperare che rimanga qui o rimanga lì le prossime volte XD). Non ho il libro di Campana, l'avevo preso in biblioteca. Devo andarci in questi giorni, se vuoi lo prendo in prestito così controllo. --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 7 mar 2022 (CET)
:Ciao, ho preso il libro e la situazione è questa. L'indice dei Canti orfici è il seguente:
:*La notte (La notte, Il viaggio e il ritorno, Fine)
:*Notturni (quelli indicati su Wikisource)
:*La Verna (che contiene tutto ciò che nell'indice su Wikisource va da "La Verna" fino alla fine)
:*Varie e frammenti (Barche amarrate, Frammento, Pampa, Il Russo, Passeggiata in tram in America e ritorno, L'incontro di Regolo, Scirocco, Crepuscolo mediterraneo, Piazza Sarzano, Genova)
:Poi ci sono i seguenti scritti, ognuno dei quali messo con la stessa gerarchia dei Canti orfici (metto tra parentesi quale delle opere citate nella voce è presente e in quale sezione):
:*Versi sparsi
:*Quaderno (Il tempo miserabile consumi [pp. 81-82], Poesia facile [p. 90], Donna genovese [p. 90], O l'anima vivente delle cose [p. 106], Il porto che si addorme, il porto il porto [pp. 112-113], Piazza S. Giorgio [p. 113])
:*Da taccuini, abbozzi e carte varie , I (Sorga la larva di antico sogno [pp. 125-127], Genova [129-130], Fabbricare fabbricare fabbricare [p. 133], Le Cafard (Nostalgia del viaggio) [pp. 140-141])
:*Da taccuini, abbozzi e carte varie , II (Storie I [pp. 161-164])
:Fammi sapere se ti serve altro ;-) ciao --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 17:57, 12 mar 2022 (CET)
::Fatto ;-) --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 09:39, 13 mar 2022 (CET)
== Cita web ==
Ciao, non è previsto l'utilizzo su Wikiquote?--[[Utente:Potenza2021|Potenza2021]] ([[Discussioni utente:Potenza2021|scrivimi]]) 00:36, 22 apr 2022 (CEST)
== Barre ==
Ciao Creed, spero che tu abbia trascorso una lieta Pasqua. Già che ti stai rioccupando di Fabri Fibra, e che sei il maestro delle citazioni in versi, sarebbe utile un tuo occhio anche in [[Wikiquote:Bar#Barre verticali]], è una questione piuttosto delicata.-- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 08:44, 22 apr 2022 (CEST)
:{{ping|Spinoziano}} {{fatto}} --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 17:25, 22 apr 2022 (CEST)
== Agostino Di Bartolomei ==
Ciao. Scusa la brutalità: ma ''"follia"'' de che...?!<br/>1) me lo avete detto proprio ''voi'' (inteso come storici utenti di Wikiquote) di [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-06--12#Siti_web_e_trascrizione_fonte|usare la minuscola]] per i siti web, come mi aveva spiegato anche {{ping|Spinoziano}} in talk privata; se poi ''tu'' sei contrario alla cosa, perdona ma ciò andrebbe discusso pubblicamente una volta per tutte... senza andare a offendere il lavoro di utenti che, con tutto il rispetto, qui dentro si sono sempre fatti il mazzo e, soprattutto, si sono ''sempre ''attenuti ad ogni rilievo altrui -.-<br/>2) l'immagine di Di Bartolomei che hai re-inserito è attualmente sotto PdC su Commons poiché, essendo stata scattata ''dopo'' il 1° gennaio 1976, tecnicamente non può rientrare sotto la licenza PD-Italy che permette caricamenti solo precedenti a quella data; ma se ci tieni tanto a mantenere una foto in palese copyviol, prego fai pure... tanto qua ''siamo alla follia'' (cit.) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:22, 19 giu 2022 (CEST)
::Dunque, una cosa alla volta:
:''"...visto che '''di solito ignori bellamente''' i miei messaggi."''
::Dove e quando mi sarei macchiato di simili comportamenti? Dove e quando avrei ignorato un tuo messaggio e/o ti avrei negato una risposta...?
:''se poi '''hai riferimenti precisi''' a qualche questione ti inviterei a elencarli, grazie."''
::[[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|Ecco qua]], prego, in occasione della recente campagna [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] (a proposito di ''"farsi sempre il mazzo"''). Da allora, in caso di simili modifiche di stile, io mi sono sempre-e-strettamente attenuto ai rilievi posti all'epoca da un tuo collega admim quale {{ping|Sun-crops}} — ''"Il maiuscolo lo riserviamo alle testate, il migliore standard per [...] i siti web è il minuscolo."''
::Mettetevi d'accordo! ;-)
:''"Quanto al "farsi sempre il mazzo" non vorrei dover scomodare i rispettivi numeri (e non solo) su questa piattaforma, '''sarebbe alquanto spiacevole'''."''
::Tranquillo, mica mi offendo :-) ma non sono qui a fare classifiche di merito. La mia frase voleva solo sottolineare un briciolo di ''rispetto'' che, mi sia permesso, forse mi era dovuto alla luce del mio ormai quindicennale comportamento dentro questa piattaforma; ma evidentemente preferisci porti nei miei confonti come se io fossi un ''"folle"'' che passa il tempo a bighellonare qui dentro, e le cui modifiche debbono quindi essere annullate con la mannaia oltreché con sprezzanti commenti nel campo oggetto...
::Ne prendo atto -.- e d'ora in avanti mi regolerò di conseguenza nei tuoi confronti.
:''"Il fatto che tu '''non sia intervenuto''' in una discussione sulla tua pagina lascerebbe presupporre un certo 'silenzio assenso'"''
::No, lasciava presupporre che, non essendo ''tu'' stesso intervenuto a replicare ulteriormente all'ultimo intervento di {{ping|Spinoziano}}, la questione era chiusa. Mi sbagliavo, evidentemente — stupido io a non aver ancora capito che, dentro Wikiquote, la macchina burocratica è ben più complicata che negli altri progetti wiki.
:''ho visto un'infinità di tue modifiche in cui hai praticamente cambiato '''solo quello'''"''
::Se ti sei davvero imbattuto in un' ''"infinità"'' di mie modifiche di tale tenore, bé bastava conttarmi in talk oppure aprire una discussione pubblica sul da farsi. Com'è che hai detto prima? Ah sì, ''silenzio assenso''...
:''"la descrizione nel campo oggetto era "minuzie estetiche", ora in virtù di cosa io dovrei presupporre che la sostituzione sia dovuta a un copyviol o non a una mera e opinabile preferenza estetica?"''
::E questo è l'unico rilievo su cui hai pienamente ragione, ero stato troppo superficiale nell'oggetto della modifica, mea culpa — ma detto ciò, a parziale discolpa, quando si va ad inserire una foto ognuno di noi dovrebbe premurarsi se essa abbia una licenza corretta e/o se non sai gravata da PdC ;-)
:'''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 18:31, 19 giu 2022 (CEST)
::Ciao {{ping|AssassinsCreed}} Ciao {{ping|Danyele}}, intervengo sulla questione del minuscolo per i siti web: sono stato io a dire a Danyele di usare il minuscolo, indicandoglielo il migliore standard da usare; l'ho fatto convinto in buona fede che sia così ed è a questo criterio che tuttora mi attengo. Ne consegue che se le cose stanno diversamente, la responsabilità delle modifiche fatte da Danyele è solo mia e nessun rilievo può essergli fatto se ha seguito le mie indicazioni. Creed, tu sei tuttora il mio maestro, a te debbo tutto quello che ho imparato e sai quanto rispetto e affetto ho per te; consentimi di dirti che due utenti di valore come te e Danyele – che contribuisce in modo così valido, che debbo di nuovo ringraziare per il generoso contributo che ha dato – su mio invito – alla campagna SheSaid – possono e debbono dialogare amichevolmente; non c'è ragione che non sia così fra due persone esperte, intelligenti e ragionevoli. Se forse in questo momento non è così, questo dipende solo da un malinteso. Dissipiamolo e discutiamo al Bar di tutte le questioni ancora aperte. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:12, 19 giu 2022 (CEST)
:::{{ping|Sun-crops}} Figurati, nessun problema, tutto chiaro. È una questione minoritaria e posso tranquillamente adeguarmi, sebbene io preferisca le maiuscole (si chiama ''YouTube.com'' non ''youtube.com'') e le pagine di aiuto e le voci in vetrina (anche quelle redatte da altri) utilizzino tutte le maiuscole. Ho scritto un commento inopportuno nell'oggetto della modifica e non si ripeterà. L'affetto è reciproco caro Sun, e non c'è ragione per cui io non debba nutrire rispetto per danyele e il suo lavoro qui. Buona serata a entrambi.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 22:09, 19 giu 2022 (CEST)
::::Creed, The Great One! Quando c'è Creed, quando c'è il Maestro, pe' me sponta 'o sole 'ncielo, un bel sole grande e luminoso. Basta solo leggere il tuo nome utente nelle ultime modifiche e cambia veramente tutto, ogni volta. Peccato non vederti più spesso. Per la questione maiuscole / minuscole, qualunque soluzione mi sta bene, e, sapendo quanto sei esperto, quanto a fondo conosci tutti gli aspetti del progetto, non mi stupirebbe affatto se risultasse che tu abbia visto giusto; bisognerà discuterne e mettere un punto fermo. Se mi vedrai seguire la soluzione "minuscola", non pensare che io sia in disaccordo, ma ormai l'ho detto ad altri utenti e fare un'inversione di marcia, prima di definire questo problema, creerebbe ulteriori complicazioni. Quanto al commento, sono certo che Danyele, come me e come tutti, sa bene chi è Creed e sa benissimo che da Creed non può in nessun caso, mai provenire nulla di veramente, intenzionalmente negativo. Ciao Maestro, {{small|il tuo allievo sun-crops (ubi maior minor cessat)}} ti augura buona settimana. Dimenticavo: non sembra anche a te che la prima citazione in [[Maurits Cornelis Escher]], che è un tuo contributo, possa andare bene per la voce tematica [[tridimensionalità]]? A me sembra di sì; se sei d'accordo potresti, volendo, creare questa voce, se hai voglia e quando avrai tempo. Ciao, Creed. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 23:44, 19 giu 2022 (CEST)
:::::Guarda, facciamola semplice: se volevi una risposta a qualcosa, bastava ''chiederla'' chiaramente... mettendo un bel '''punto interrogativo''' al termine della richiesta ;-) . Perché io posso solo limitarmi a leggere i messaggi che mi vengono recapitati nero-su-bianco - e un ''messaggio'' non è sinonimo di ''domanda'', un messaggio può essere anche solo il ''consiglio'' spassionato di un utente più esperto... -, mentre ancora non riesco a ''leggere'' le eventuali intenzioni insite nelle menti altrui. E di tutto mi si può accusare, mica sono infallibile, ma di certo non di essere uno che si nasconde dietro al write-only, la mia ''wikistoria'' (che sia su 'quote, 'pedia o commons, i tre progetti a cui più collaboro) è lì a testimoniarlo: quando mi viene posta ''chiaramente'' una domanda io ho sempre risposto, lo sto facendo anche adesso e sempre lo farò in futuro. Se sostieni che avrei ''"più volte ignorato i [tuoi] messaggi"'' e che da me avresti ottenuto ''"solo silenzi"'', bé mi spiace ma dal mio punto di vista stai semplicemente affermando il falso. Non sei d'accordo? Pazienza... alla luce dell'odierna chiacchierata (alla fine anche molto ''illuminante'', devo dire) non credo m'importerà più molto della ''tua'' personale opinione su di me.<br/>Venendo on-topic, rispondo con quel che da tempo vado ripetendo a pappagallo in casi del genere: a me non interessa quale sistema di citazione verrà scelto, m'interessa che ne venga scelto uno-e-che-sia-quello, punto. D'ora in avanti, stai <del>sereno</del> tranquillo, citerò i siti web riportando la ''maiuscola'': ma se qualcuno dovesse venirmi a segnalare il contrario (ci metto la firma che sarà così...) bé non ne avrai a male se lo reindizzerò verso di te; perché sinceramente, dopo anni che mi sento ripetere una cosa da una parte, un'altra dall'altra, e così a ciclo continuo... io su quest'argomento ho ormai esaurito al pazienza. Scusa lo sfogo, buona serata :-) '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 01:30, 20 giu 2022 (CEST)
::::::Grazie {{ping|Sun-crops}}, le tue parole come al solito sono molto belle, ma anche molto eccessive. Non sono più molto spesso qui perché gli impegni da medico e di altro genere me lo consentono molto poco. Quanto alla voce sulla tridimensionalità ci sta alla grande, ma creala pure tu, io ho accumulato una lista di almeno 40 voci da creare e non ho mai il tempo di farlo... :-) Ciao Sun --[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 05:17, 20 giu 2022 (CEST)
:::::::{{ping|Sun-crops}}, ti sei preso ingiustamente la colpa, in realtà ero stato io a risponderti "minuscola" ([[Discussioni utente:Sun-crops#Re: Maiuscole / minuscole]]) a tua precisa domanda, otto mesi prima che Danyele lo chiedesse a te e che [[Discussioni_utente:Danyele#Wikiquote:SheSaid_2021|tu quindi gli rispondessi così]]. Quindi sono io la folle causa di tutto {{sisi2}} -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 12:48, 20 giu 2022 (CEST)
{{rientro}} Ciao, {{ping|Spinoziano}}. Nessuno ha colpa di nulla, davvero. Tu mi hai consigliato per il meglio e hai argomentato le tue indicazioni. Non hai nessun motivo di rimproverarti. Se ho accolto il tuo consiglio, senza sollevare obiezioni, l'ho fatto mio, quindi... Il piccolo malinteso intervenuto fra due utenti corretti e di valore si è dissipato praticamente da solo, grazie alla qualità dei due interlocutori e al grande fair play di Creed. Ora però questo "standard" è in discussione, speriamo di riuscire a mettere un punto fermo. Ciao Spin. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 14:10, 20 giu 2022 (CEST)
:Grazie per il chiarimento sul ping {{ping|Spinoziano}}, rimedio ora. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 16:28, 20 giu 2022 (CEST)
::Grazie a entrambi {{ping|Spinoziano|Sun-crops}} Comunque ribadisco, nessun problema.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 16:55, 20 giu 2022 (CEST)
:::Se ritieni che quella ''"del punto interrogativo è davvero stiracchiata come tesi, ai limiti del provocatorio"'', dal mio punto d vista è solo un ''tuo'' problema. Ma le ''parole'' solo importanti (cit.) così come la ''punteggiatura'', e io non posso che attenermi ad esse. Io ''leggo'' ed, eventualmente, rispondo di conseguenza. Sono io che rimango invece ''"basito"'', nel caso, se qualcuno si aspetta da me delle risposte a domande... ''mai'' poste. Quanto al resto, sei tu che avevi vergato nero-su-bianco come io avrei ''"più volte '''ignorato''' i [tuoi] messaggi"'', che da me avresti ottenuto ''"'''solo silenzi'''"'': nella ''forma'' non sarà un'accusa di write-only ma nella ''sostanza'' ci assomiglia molto, imho, non prendiamoci in giro. Diciamo che, senza offesa, hai una maniera molto ''curiosa'' di provare a ''"distendere il clima"'' e, se questo è il risultato, la mia volontà di proseguire oltre questa discussione è pari allo zero. Perché per chiedere ''rispetto'' bisognerebbe prima mostrarlo, e io fin qui non ne ho visto un briciolo nei miei confronti, da parte tua; rispetto e continuerò a rispettare l'enorme lavoro portato avanti dalla tua ''utenza'' qui dentro, ma, mi sia permesso, d'ora in avanti ne avrò un po' meno per l{{'}}''utente'' dietro a quel lavoro. Posso solo concludere che, come ho già scritto nella discussione pubblica, mi atterrò a qualsiasi decisione presa - se si arriverà ad una decisione ''unica'' -. Tanti saluti '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:30, 20 giu 2022 (CEST)
::::[[w:Mister Magoo|Mr Magoo]] si permette d'intervenire presentando le sue scuse per aver scritto che tutto si era chiarito. Purtroppo un po' di stanchezza mi ha reso cieco agli ulteriori sviluppi e sembra che il malinteso purtroppo resti. Questo sorprende molto e dispiace poiché sia Creed che {{ping|Danyele}} sono utenti correttissimi. Ma resta il fatto evidentissimo che solo di questo si tratta, di un colossale malinteso. A Napoli si dice: 'o diavolo tene 'e ccorna, chissà quale diavolo ci ha messo lo zampino. Tutto nasce da una questione di minimo dettaglio e, paradosso dei paradossi, Danyele usava le maiuscole, finché non gli ho detto – mea culpa, mea maxima culpa – di fare altrimenti. Possibile che da una questione così piccola sia nato questo nebbione? Questo – scusatemi – vero e proprio [[w:teatro d'ombre|teatro d'ombre]], questa [[w:Fata Morgana (ottica)|Fata Morgana]]. Pensavo che con il fair play di cui ha dato prova Creed la querelle (io dico non-querelle, proprio perché tutto deriva da un gigantesco fraintendimento reciproco) potesse considerarsi chiusa. Confido che con il tempo tutte queste scorie (fondate su cosa? originate da cosa?) si sedimenteranno e il clima tornerà al sereno. Deve essere così. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:07, 21 giu 2022 (CEST)
== Spazio tridimensionale ==
Ciao, Creedus Magnus, grazie per avermi proposto la creazione della voce, ma la voce è tua e visto che, compatibilmente con i tuoi molti impegni, sei presente, è giusto che sia tu a crearla. Quando vorrai, quando ti sarà possibile; non c'è nessuna fretta. Ciao Creed, buona settimana. [[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 00:24, 21 giu 2022 (CEST) Una piccolissima postilla, una sorta piccolo scolio per i prof. di latino in agguato con la matita rossa. Lo dico ad onore del mio prof. di italiano, latino e greco, il compianto e oggi – con colpevole ritardo – da me venerato Prof. A. M.; non si pensi che il latino non me lo abbia insegnato: so bene che al posto del nominativo andava usato il vocativo; ma suonava male al mio per così dire "orecchio assoluto" e mi sono preso una sorta di "licenza poetica". Invoco clemenza e – mi raccomando – non si segua il cattivo esempio. Ciao, Creed. P. S. Il prof A. M.: guai a dirgli: È stato un errore di distrazione. La risposta piombava inesorabile: "E se un giorno farai il chirurgo, te lo <s>puoi</s> potrai permettere un errore di distrazione?" ({{small|e pazienza se con questa citazione do argomenti all'omnipervasiva, tracimante, esondante, nilotica meschinità per colpirmi con battute feroci, je m'en fiche éperdument}}). Si scherzava assai poco con il Prof. A. M. Ma, da quel che posso vedere, quelli erano proprio altri tempi. Certe cose, oggi correnti, erano inimmaginabili, assolutamente inconcepibili all'epoca. Di nuovo Ciao. A presto. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 20:20, 30 giu 2022 (CEST)
:Ciao Creed, che piacere sentirti! Immagino quanto sei impegnato e la tua risposta è perciò ancora più importante e gradita. Però, che facimmo: 'A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa? È {{small|l'allievo}}, il maccherone, moi, che deve spiegarsi con il Maestro e stare sotto al Maestro, che è la carne e deve stare sempre sopra. Del resto anch'io sono rimasto invischiato in contrasti, a dir poco spiacevoli, e quindi dico a me stesso: nun te fa maje masto: chi se fa masto, cade dint' 'o mastrillo, cade a sua volta nella trappola. Ho ''osato'' aver ''dubbi'' su un titolo imperiale, e si è proceduto all'infangatura, alla ritorsione: si è sollevato in più puntate, ben calcolate nei modi e nei tempi, un caso di limpieza de hoja e quindi, in un certo senso, anche di limpieza de sangre. Una specie di <s>Exurge Domine</s> Exsurge Domine in filigrana. Che dire? Rem nec novam nec inusitatam aggredimur. Alla fine, al di là delle intenzioni ostili, mi è stato reso un favore: sto ricontrollando. Quanto alla querelle sorta con Danyele, sono certissimo che fra te e Danyele presto tornerà il sereno: siete persone e collaboratori così corretti e validi, che non può essere diversamente. Resta la discussione sulle maiuscole e minuscole: sì, la maggioranza si è espressa in quel senso; mi sembra però – potrei essere in errore, tu sei più esperto e puoi valutare meglio – ma mi sembra che manchi ancora qualcosa come una "ratifica" conclusiva. Forse, forse, lo dico con infinita cautela, la cosa è ancora un po' fluida. L'orientamento prevalente nella discussione e in pratica però è evidentissimo. Per quanto mi concerne mi regolerò così: se vedo un'impostazione in maiuscole, la seguo nel caso dovessi inserire citazioni, se vedo minuscole, idem. Grande Creed, spero di rivederti presto; in ogni caso ti auguro Buone vacanze e di avere sempre vicina la Musa che ispira i tuoi bei libri (ne hai già scritto un altro, no?). Ciao, Creed {{smile}} --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 18:28, 19 lug 2022 (CEST)
:: Scusami Creed, non avevo letto il tuo messaggio al Bar; la "ratifica" è, in pratica, cosa fatta. Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 21:25, 19 lug 2022 (CEST) Dimenticavo: Don Creed, ccà 'nce stanno sempe [[Utente:Sun-crops|e' guagliune vuoste]]. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 22:55, 19 lug 2022 (CEST)
:::Ciao Creed. Se sei in vacanza, buone vacanze estive. Quando tornerai, spero presto, ci sarebbe un'altra tematica da creare con questa citazione "Quando un uomo con lo stipendio incontra un uomo con la [[Revisione della spesa pubblica|spending review]], l'uomo con lo stipendio è un uomo morto.", proveniente da [[Crozza nel Paese delle Meraviglie]], voce in cui ho allineato una piccola correzione fatta da un altro utente in un'altra voce [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Carlo_Cottarelli&type=revision&diff=1224410&oldid=1061537]. A presto (se ti è possibile, naturalmente). Ciao. --[[Utente:Sun-crops|Sun-crops]] ([[Discussioni utente:Sun-crops|scrivimi]]) 19:21, 25 ago 2022 (CEST)
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Il Trono di Spade
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2022-08-26T01:01:30Z
Danyele
19198
/* Citazioni su Il Trono di Spade */ +3 / sottoparagrafo Kekilli
wikitext
text/x-wiki
{{nota disambigua|descrizione=l'opera da cui è tratta la serie|titolo=[[George R. R. Martin#Il Trono di Spade|Il Trono di Spade]]}}
{{FictionTV
|titoloitaliano= Il Trono di Spade
|titoloalfabetico = Trono di Spade, Il
|immagine = Game of Thrones 2011 logo.svg
|titolooriginale= Game of Thrones
|tipofiction= serie TV
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|sceneggiatore= David Benioff<br />D.B. Weiss<br />Bryan Cogman<br />George R. R. Martin <small>(st. 1-4)</small><br />Vanessa Taylor <small>(st. 2-3)</small><br />[[Jane Espenson]] <small>(st. 1)</small><br />Dave Hill <small>(st. 5)</small><!-- L'ORDINE SEGUE IL NUMERO DI EPISODI SCRITTI. -->
|ideatore= [[David Benioff]]<br />[[D.B. Weiss]]
|attori=
*[[Sean Bean]]: [[Eddard Stark]]
*[[Mark Addy]]: [[Robert Baratheon]]
*[[Peter Dinklage]]: [[Tyrion Lannister]]
*[[Nikolaj Coster-Waldau]]: [[Jaime Lannister]]
*[[Michelle Fairley]]: [[Catelyn Tully]]
*[[Lena Headey]]: [[Cersei Lannister]]
*[[Emilia Clarke]]: [[Daenerys Targaryen]]
*[[Iain Glen]]: [[Jorah Mormont]]
*[[Aidan Gillen]]: [[Petyr Baelish]]
*[[Harry Lloyd]]: Viserys Targaryen
*[[Kit Harington]]: [[Jon Snow]]
*[[Sophie Turner (attrice)|Sophie Turner]]: [[Sansa Stark]]
*[[Maisie Williams]]: [[Arya Stark]]
*[[Richard Madden]]: Robb Stark
*[[Alfie Allen]]: [[Theon Greyjoy]]
*[[Isaac Hempstead-Wright]]: [[Bran Stark]]
*[[Jack Gleeson]]: Joffrey Baratheon
*[[Rory McCann]]: [[Sandor Clegane]]
*[[Jason Momoa]]: Khal Drogo
*[[Charles Dance]]: [[Tywin Lannister]]
*[[Liam Cunningham]]: [[Davos Seaworth]]
*[[John Bradley]]: [[Samwell Tarly]]
*[[Stephen Dillane]]: [[Stannis Baratheon]]
*[[Carice van Houten]]: [[Melisandre di Asshai]]
*[[Natalie Dormer]]: Margaery Tyrell
*[[James Cosmo]]: [[Jeor Mormont]]
*[[Jerome Flynn]]: [[Bronn]]
*[[Conleth Hill]]: [[Varys]]
*[[Sibel Kekilli]]: Shae
*[[Oona Chaplin]]: Talisa Maegyr
*[[Joe Dempsie]]: Gendry Waters
*[[Rose Leslie]]: [[Ygritte]]
*[[Kristofer Hivju]]: Tormund
*[[Hannah Murray]]: Gilly
*[[Gwendoline Christie]]: [[Brienne di Tarth]]
*[[Iwan Rheon]]: Ramsay Snow/Bolton
*[[Indira Varma]]: Ellaria Sand
*[[Ed Skrein]]: Daario Naharis (st. 3)
*[[Michiel Huisman]]: Daario Naharis (st. 4-6)
*[[Nathalie Emmanuel]]: Missandei
*[[Callum Wharry]]: Tommen Baratheon (st. 1-2)
*[[Dean-Charles Chapman]]: Tommen Baratheon (st. 4-6)
*[[Tom Wlaschiha]]: Jaqen H'ghar
*[[Michael McElhatton]]: [[Roose Bolton]]
*[[Jonathan Pryce]]: Alto Passero
*[[Jacob Anderson]]: Verme Grigio
<!-- SE L'ATTORE O ATTRICE NON APPARE NELLA SIGLA ALLORA NON VA INSERITO/A IN QUESTA LISTA. L'ORDINE RISPETTA I CREDITI USATI DALLA PRODUZIONE, PER FAVORE NON SCOMBINARE I NOMI. GRAZIE. -->
|doppiatoriitaliani=
<!-- SE L'ATTORE O ATTRICE NON APPARE NELLA SIGLA ALLORA NON VA INSERITO/A IN QUESTA LISTA. L'ORDINE RISPETTA I CREDITI USATI DALLA PRODUZIONE, PER FAVORE NON SCOMBINARE I NOMI. GRAZIE. -->
*[[Massimo Corvo]]: Eddard Stark
*[[Stefano De Sando]]: Robert Baratheon
*[[Gaetano Varcasia]]: Tyrion Lannister (st. 1-4)
*[[Mauro Gravina]]: Tyrion Lannister (st. 5-8)
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Jaime Lannister
*[[Emanuela Rossi]]: Catelyn Tully
*[[Claudia Catani]]: Cersei Lannister
*[[Letizia Ciampa]]: Daenerys Targaryen
*[[Angelo Maggi]]: Jorah Mormont
*[[Massimo De Ambrosis]]: Petyr Baelish
*[[David Chevalier]]: Viserys Targaryen
*[[Daniele Giuliani]]: Jon Snow
*[[Giulia Tarquini]]: Sansa Stark
*[[Sara Labidi]]: Arya Stark
*[[Edoardo Stoppacciaro]]: Robb Stark
*[[Davide Albano]]: Theon Greyjoy
*[[Tito Marteddu]]: Bran Stark
*[[Manuel Meli]]: Joffrey Baratheon
*[[Alessandro Messina]]: Sandor Clegane
*[[Massimiliano Virgilii]]: Khal Drogo
*[[Paolo Buglioni]]: Tywin Lannister
*[[Rodolfo Bianchi]]: Davos Seaworth
*[[Simone Crisari]]: Samwell Tarly
*[[Antonio Sanna]]: Stannis Baratheon
*[[Cinzia Villari]]: Melisandre di Asshai
*[[Letizia Scifoni]]: Margaery Tyrell
*[[Michele Gammino]]: Jeor Mormont
*[[Pasquale Anselmo]]: Bronn
*[[Simone Mori]]: Varys
*[[Valentina Mari]]: Shae
*[[Rossella Acerbo]]: Talisa Maegyr
*[[Sacha De Toni]]: Gendry Waters
*[[Chiara Gioncardi]]: Ygritte
*[[Massimo Lodolo]]: Tormund (st. 3-4)
*[[Pino Insegno]]: Tormund (st. 5-8)
*[[Valentina Favazza]]: Gilly
*[[Stella Gasparri]]: Brienne di Tarth
*[[Francesco Pezzulli]]: Ramsay Snow/Bolton
*[[Francesca Manicone]]: Ellaria Sand
*[[Stefano Crescentini]]: Daario Naharis
*[[Veronica Puccio]]: Missandei
*[[Arturo Valli]]: Tommen Baratheon
*[[Guido Di Naccio]]: Jaqen H'ghar
*[[Roberto Pedicini]]: Roose Bolton
*[[Gino La Monica]]: Alto Passero
*[[Massimo Triggiani]]: Verme Grigio
<!-- SE L'ATTORE O ATTRICE NON APPARE NELLA SIGLA ALLORA NON VA INSERITO/A IN QUESTA LISTA. L'ORDINE RISPETTA I CREDITI USATI DALLA PRODUZIONE, PER FAVORE NON SCOMBINARE I NOMI. GRAZIE. -->
}}
'''''Il Trono di Spade''''', serie televisiva statunitense del 2011.
==Stagioni==
*[[Il Trono di Spade (prima stagione)|Prima stagione]]
*[[Il Trono di Spade (seconda stagione)|Seconda stagione]]
*[[Il Trono di Spade (terza stagione)|Terza stagione]]
*[[Il Trono di Spade (quarta stagione)|Quarta stagione]]
*[[Il Trono di Spade (quinta stagione)|Quinta stagione]]
*[[Il Trono di Spade (sesta stagione)|Sesta stagione]]
*[[Il Trono di Spade (settima stagione)|Settima stagione]]
*[[Il Trono di Spade (ottava stagione)|Ottava stagione]]
==Citazioni su ''Il Trono di Spade''==
*E ha tutto senso, perché questo è uno spettacolo per adulti scritto da persone adulte. Se volessimo essere politicamente corretti lo show sarebbe normalizzato e di conseguenza lo sarebbero i personaggi stessi, ma non è possibile, perché nessuno di loro è bianco o nero, buono o cattivo. Al contrario, sono tutti caratteri ambigui, i cui sentimenti oscillano continuamente, immersi in un Medio Evo fantastico assolutamente folle. La violenza è efferata e disgustosa in Game of Thrones perché è l'essenza stessa della violenza, non si vuole edulcorare. ([[Liam Cunningham]])
===[[Sibel Kekilli]]===
*Ho fatto l'audizione prima che avesse inizio la prima stagione. Nessuno sapeva nulla di questa serie HBO, tranne che era tratta da un romanzo di George R.R. Martin. Mi chiesero di fare una self-tape da mandare agli showrunner. Adesso le self-tape sono all'ordine del giorno, ma non mi piaceva l'idea di guadagnarmi il ruolo così. Mi sono pagata il biglietto e sono andata a Londra di persona. Finito il provino, dissi al mio agente che ero convinta di non averlo passato, ma lui mi disse invece che volevano proprio me. Io gli dissi che non volevo farlo. E così Daniel e David (Brett Weiss e Benioff, gli showrunner della serie) mi scrissero una mail in cui mi pregavano di accettare. Di solito, i produttori — quando rifiuti un ruolo — passano al candidato successivo. Il fatto che volessero proprio me e che abbiano fatto di tutto per convincermi mi ha colpita al punto da farmi cambiare idea.
*La gente mi ha detto più volte "No, ma le donne in ''Game of Thrones'' non sono così forti", ma non è vero. Non è assolutamente vero. È l'opposto! Fin dall'inizio le donne di ''Game of Thrones'' sono state fortissime e nel corso della serie crescono ancora di più.
*Sinceramente avevo una carriera prima di ''Game of Thrones'' e ce l'ho anche dopo ''Game of Thrones'', ma è anche vero che entrare in ''Game of Thrones'' è stata una vera lotteria per me. Improvvisamente incominci a diventare internazionale, esci dalla tua piccola bolla. Sarò sincera, in quegli anni sono stata felice ogni singolo istante, ma non tanto per il successo della serie o per l'essere diventata famosa, quanto per l'atmosfera sul set. A cominciare dagli showrunner arrivando agli attori, tutto su quel set era speciale, magico. Davvero, fin dall'inizio è stato per come stare in famiglia.
==Altri progetti==
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{{Il Trono di Spade}}
[[Categoria:Cronache del ghiaccio e del fuoco]]
[[Categoria:Serie televisive fantastiche]]
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Organizzazione
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{{voce tematica}}
[[File:Organization chart long01.svg|thumb|Un modello organizzativo]]
Citazioni sull''''organizzazione'''.
*{{NDR|«Quanto è difficile arrivare in un'organizzazione in espansione rispetto che in una realtà già consolidata?»}} Ci sono pro e contro in questo. Se arrivi in un'organizzazione consolidata, non puoi cambiare niente in realtà. Non intendo cambiamenti fini a sé stessi, ma ad esempio quando dopo un'analisi capisci di dover rafforzare qualcosa perché è di vecchio stampo. Sicuramente questo è un problema. [...] D'altra parte, in una squadra in espansione è molto più difficile mantenere la presa e restare al passo, perché cambia tutto. C'è un po' più di distrazione, ma preferisco questo piuttosto che arrivare in un'organizzazione dove tutti pensano di dover continuare a lavorare come fatto negli ultimi trent'anni. ([[Mike Krack]])
*La necessità dell'organizzazione nella vita sociale, e quasi direi la sinonimia tra organizzazione e società, è cosa tanto evidente che si stenta a credere come si sia potuta negare. ([[Errico Malatesta]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Antropologia sociale]]
[[Categoria:Sociologia economica]]
[[Categoria:Sociologia politica]]
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Yaya Touré
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[[Immagine:Yaya Touré.JPG|thumb|Yaya Touré]]
'''Gnegneri Yaya Touré''' (1983 – vivente), calciatore ivoriano.
==Citazioni di Yaya Touré==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sulla sfida di Champions League contro il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]}} La mattina andammo a fare riscaldamento al [[Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)|San Paolo]], [[Carlos Tévez|Carlos]] mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barça mi dicevo, che sarà mai. Eppure quando misi piede su quel campo sentii un qualcosa di magico, di diverso. La sera quando ci fu l'inno della Champions, vedendo ottantamila persone fischiarci mi resi conto in che guaio ci eravamo messi... Qualche partita importante nella mia carriera l'ho giocata, ma quando sentii quell'urlo fu la prima volta che mi tremarono le gambe. Bene, fu lì che mi resi conto che questa non è solo una squadra per loro, questo è un amore viscerale, come quello che c'è tra una madre ed un figlio. Fu l'unica volta che dopo aver perso rimasi in campo per godermi lo spettacolo.<ref>Dal programma televisivo ''I signori del calcio'', Sky sport; citato in ''[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/sport/2013/11-gennaio-2013/yaya-toure-quando-giocai-san-paolomi-tremarono-gambe-posto-magico-2113507321010.shtml Yayà Tourè: «Quando giocai al San Paolo mi tremarono le gambe, un posto magico»]'', ''Corriere del mezzogiorno.it'', 11 gennaio 2013.</ref>
*Molti considerano gli africani ancora come animali, non come esseri umani.<ref>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/18-04-2014/yaya-toure-accusa-noi-africani-considerati-ancora-come-animali-80479039628.shtml Yaya Touré accusa: "Noi africani considerati ancora come animali"]'', ''Gazzetta.it'', 18 aprile 2014.</ref>
==Citazioni su Yaya Touré==
*Yaya Touré sarebbe celebrato come uno dei più grandi centrocampisti del mondo, se non fosse africano. ([[Samir Nasri]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Calciatori ivoriani]]
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Nuri Şahin
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[[File:Nuri Sahin 001.jpg|thumb|Nuri Şahin]]
'''Nuri Şahin''' (1988 – vivente), calciatore turco.
==Citazioni di Nuri Şahin==
*{{NDR|Sul [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]]}} Credo che giocare al [[Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)|San Paolo]] con quei tifosi, sia un punto culminante per un giocatore, vale una carriera.<ref>Da un'intervista al sito di Borussia Dortmund; citato in ''[http://www.calcionapoli24.it/champions_league/anteprima-sahin-al-sito-ufficiale-giocare-al-san-paolo-con-quei-n146266.html Sahin al sito ufficiale: "Giocare al San Paolo con quei tifosi vale una carriera intera"]'', ''Calcio Napoli 24.it'', 18 settembre 2013.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Sahin, Nuri}}
[[Categoria:Calciatori turchi]]
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Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)
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[[Immagine:Stadio san paolo.jpg|thumb|Stadio San Paolo (2019)]]
Citazioni sullo '''stadio San Paolo'''.
*Credo che giocare al San Paolo con quei tifosi, sia un punto culminante per un giocatore, Vale una carriera. ([[Nuri Şahin]])
*Giocare al San Paolo con la maglia del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] è un'emozione che ogni giocatore dovrebbe provare una volta nella vita. ([[Leonardo Pavoletti]])
*La mattina andammo a fare riscaldamento al San Paolo, [[Carlos Tévez|Carlos]] mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barça mi dicevo, che sarà mai. Eppure quando misi piede su quel campo sentii un qualcosa di magico, di diverso. La sera quando ci fu l'inno della Champions, vedendo ottantamila persone fischiarci mi resi conto in che guaio ci eravamo messi... Qualche partita importante nella mia carriera l'ho giocata, ma quando sentii quell'urlo fu la prima volta che mi tremarono le gambe. Bene, fu li che mi resi conto che questa non è una solo squadra per loro, questo è un amore viscerale, come quello che c'è tra una madre ed un figlio. Fu l'unica volta che dopo aver perso rimasi in campo per godermi lo spettacolo. ([[Yaya Touré]])
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[[Categoria:Architetture di Napoli]]
[[Categoria:S.S.C. Napoli]]
[[Categoria:Stadi di calcio d'Italia|San Paolo]]
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[[Immagine:Stadio san paolo.jpg|thumb|Stadio San Paolo (2019)]]
Citazioni sullo '''stadio Diego Armando Maradona''' di [[Napoli]].
*Credo che giocare al San Paolo con quei tifosi, sia un punto culminante per un giocatore, Vale una carriera. ([[Nuri Şahin]])
*Giocare al San Paolo con la maglia del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] è un'emozione che ogni giocatore dovrebbe provare una volta nella vita. ([[Leonardo Pavoletti]])
*La mattina andammo a fare riscaldamento al San Paolo, [[Carlos Tévez|Carlos]] mi parlava di questo stadio, ma io che ho giocato nel Barça mi dicevo, che sarà mai. Eppure quando misi piede su quel campo sentii un qualcosa di magico, di diverso. La sera quando ci fu l'inno della Champions, vedendo ottantamila persone fischiarci mi resi conto in che guaio ci eravamo messi... Qualche partita importante nella mia carriera l'ho giocata, ma quando sentii quell'urlo fu la prima volta che mi tremarono le gambe. Bene, fu li che mi resi conto che questa non è una solo squadra per loro, questo è un amore viscerale, come quello che c'è tra una madre ed un figlio. Fu l'unica volta che dopo aver perso rimasi in campo per godermi lo spettacolo. ([[Yaya Touré]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Stadi di calcio d'Italia|San Paolo]]
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John Edward Williams
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'''John Edward Williams''' (1922 – 1994), scrittore e accademico statunitense.
*''Altri potranno, | ma non noi | tornare a visitare | questo luogo, | anche se ancora resto | al termine dell’anno | a immaginarci qui | in quel giorno d’estate. | Non un istante di tregua | per il nostro ritorno; | dal profondo del tempo, | ci guadagniamo le nostre perdite | con l’amore che abbiamo meritato''.<ref>Da ''A Summer Day'' (''Un giorno d'estate''), dalla raccolta ''The Necessary Lie'' (''La necessaria menzogna''), 1965; citato in ''[https://www.ilpost.it/2020/09/30/jonh-williams-stoner-poesie/ ilpost.it]'', 30 settembre 2020.</ref>
==''Stoner''==
===[[Incipit]]===
William Stoner si iscrisse all'Università del Missouri nel 1910, all'età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte, nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido. Quando morì, i colleghi donarono alla biblioteca dell'università un manoscritto medievale, in segno di ricordo. Il manoscritto si trova ancora oggi nella sezione dei "Libri rari", con la dedica: «Donato alla Biblioteca dell'Università del Missouri in memoria di William Stoner, dipartimento di Inglese. I suoi colleghi».
===Citazioni===
*Vagava per i corridoi della biblioteca dell'università, in mezzo a migliaia di libri, inalando l'odore stantio del cuoio e della tela delle vecchie pagine, come se fosse un incenso esotico. (Kindle, pos. 218-19)
*Quando si congedarono, sentì che erano estranei in un modo per lui impensabile, e capì di essersi innamorato. (Kindle, pos. 754-55)
*A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l'amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un'altra. (Kindle, pos. 2747-49)
*Aveva sognato di mantenere una specie d'integrità, una sorta di purezza incontaminata; aveva trovato il compromesso e la forza dirompente della superficialità. (p. 319)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*John Edward Williams, ''Stoner'' (Edizione Kindle), traduzione di Stefano Tummolini, Fazi Editore, Roma 2012. ISBN 978-88-6411-643-3
*John Williams, ''Stoner'', Fazi Editore, Roma, 2012.
==Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Stoner (romanzo)||(1965)}}
{{DEFAULTSORT: Williams, John Edward}}
[[Categoria:Scrittori statunitensi]]
[[Categoria:Poeti statunitensi]]
[[Categoria:Accademici statunitensi]]
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Diritti delle donne
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Danyele
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{{voce tematica}}
[[File:Annie Kenney and Christabel Pankhurst.jpg|thumb|Le attiviste [[Annie Kenney]] e [[Christabel Pankhurst]] agli inizi del Novecento]]
Citazioni sui '''diritti delle donne'''.
*Date alle donne gli stessi diritti e sapranno emulare le virtù dell'uomo. ([[Mary Wollstonecraft]])
*È un circolo vizioso. La donna è priva di diritti per insufficienza di istruzione, e l'insufficienza di istruzione deriva dalla mancanza di diritti. ([[Anna Karenina|Lev Tolstoj, ''Anna Karenina'']])
*I «diritti delle donne» sono doveri degli uomini. ([[Karl Kraus]])
*La battaglia per i diritti delle donne è stata ampiamente vinta. ([[Margaret Thatcher]])
*Mi sto battendo per i diritti delle donne... soprattutto all'interno della cultura musulmana perché, come ragazza e come donna, ho conosciuto questo mondo. Le persone mi hanno minacciato, insultato... ho ricevuto minacce di morte... ma penso che sia mio dovere perché conosco questa cultura. Poiché ho sofferto molto, devo parlare. Devo farlo! E se questo può cambiare una sola vita, allora ne sarà valsa la pena. ([[Sibel Kekilli]])
*Nella conversazione avviatasi sui diritti delle donne vi erano argomenti scabrosi a trattarsi in presenza delle signore, sulla ineguaglianza dei diritti nel matrimonio. ([[Anna Karenina|Lev Tolstoj, ''Anna Karenina'']])
==Voci correlate==
*[[Donna]]
*[[Femminismo]]
==Altri progetti==
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{{Portale|donne}}
[[Categoria:Condizione femminile]]
[[Categoria:Diritti|Donne]]
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Utente:Mariomassone
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Mariomassone
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/* Per Jennifer Connelly */
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==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisticciammo, ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao di costa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*Pensai, non troppo tempo fa, "Okay, cosa potrei guardare con un amico? O con Paul, per esempio". Pensai, forse, qualcosa come ''[[Phenomena]]'', perché avevo tredici anni. Paul, all'inizio della nostra relazione, voleva davvero guardarlo. Ma io non ho potuto. Dal momento in cui ha iniziato, gli passai sopra la testa cercando di coprirla, "No, no, no, spegnilo!". Non ce la facevo.<ref>Citato in [https://movieweb.com/exclusive-jennifer-connelly-talks-dark-water/ ''Jennifer Connelly talks Dark Water [Exclusive]''], ''Movieweb.com'', 9 giugno 2005.</ref>
:''I thought, not too long ago, "Okay, what could I watch with a friend? Or with Paul, for example." I thought, maybe, something like Phenomena, because I was thirteen, and it's a horror film. Paul, early in our relationship, really wanted to see it. But I couldn't. As soon as it came on, I just went over the top of his head trying to cover it, "No, no, no, shut it off!" I couldn't handle it.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Che ci crediate o no, quello era uno di quei film in cui per una volta ci ho messo cuore e anima. I miei genitori volevano rifiutare il ruolo, ma mi sono offesa a morte e ho continuato a creare problemi finché non hanno accettato. Ho conosciuto Argento, mi è piaciuto subito e volevo andare in Italia perché era lì che si girava il film.<ref>Citato in ''[https://www.sueddeutsche.de/kultur/interview-ich-glaube-an-geister-1.424100 "Ich glaube an Geister"]'', ''sueddeutsche.de'', 17 maggio 2010.</ref>
:''Das war so ein Film, ob Sie es glauben oder nicht, wo ich ausnahmsweise mit Leib und Seele dabei war. Meine Eltern wollten die Rolle ablehnen, aber ich war tödlich beleidigt und habe so lange Ärger gemacht, bis sie einwilligten. Ich hatte Argento getroffen, ich mochte ihn sofort, und ich wollte nach Italien, denn dort wurde gedreht.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
________________
[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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2022-08-25T20:01:07Z
Mariomassone
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/* Per Jennifer Connelly */
wikitext
text/x-wiki
==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisticciammo, ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao di costa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*Poco tempo fa, ho pensato, "Okay, cosa potrei guardare con un amica? O con [[Paul Bettany|Paul]], per esempio". Pensai, forse, qualcosa come ''[[Phenomena]]'', perché avevo tredici anni. Paul, all'inizio della nostra relazione, voleva davvero guardarlo. Ma io non ho potuto. Dal momento in cui ha iniziato, gli passai sopra la testa cercando di coprirla, "No, no, no, spegnilo!". Non ce la facevo.<ref>Citato in [https://movieweb.com/exclusive-jennifer-connelly-talks-dark-water/ ''Jennifer Connelly talks Dark Water [Exclusive]''], ''Movieweb.com'', 9 giugno 2005.</ref>
:''I thought, not too long ago, "Okay, what could I watch with a friend? Or with Paul, for example." I thought, maybe, something like Phenomena, because I was thirteen, and it's a horror film. Paul, early in our relationship, really wanted to see it. But I couldn't. As soon as it came on, I just went over the top of his head trying to cover it, "No, no, no, shut it off!" I couldn't handle it.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Che ci crediate o no, quello era uno di quei film in cui per una volta ci ho messo cuore e anima. I miei genitori volevano rifiutare il ruolo, ma mi sono offesa a morte e ho continuato a creare problemi finché non hanno accettato. Ho conosciuto Argento, mi è piaciuto subito e volevo andare in Italia perché era lì che si girava il film.<ref>Citato in ''[https://www.sueddeutsche.de/kultur/interview-ich-glaube-an-geister-1.424100 "Ich glaube an Geister"]'', ''sueddeutsche.de'', 17 maggio 2010.</ref>
:''Das war so ein Film, ob Sie es glauben oder nicht, wo ich ausnahmsweise mit Leib und Seele dabei war. Meine Eltern wollten die Rolle ablehnen, aber ich war tödlich beleidigt und habe so lange Ärger gemacht, bis sie einwilligten. Ich hatte Argento getroffen, ich mochte ihn sofort, und ich wollte nach Italien, denn dort wurde gedreht.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
________________
[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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1224440
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2022-08-25T20:02:16Z
Mariomassone
17056
/* Per Jennifer Connelly */
wikitext
text/x-wiki
==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisticciammo, ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao di costa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Jennifer Connelly]]==
*Poco tempo fa, ho pensato, "Okay, cosa potrei guardare con un amica? O con [[Paul Bettany|Paul]], per esempio". Pensai, forse, qualcosa come ''[[Phenomena]]'', perché avevo tredici anni. All'inizio della nostra relazione, Paul voleva davvero guardarlo. Ma io non ho potuto. Dal momento in cui ha iniziato, gli passai sopra la testa cercando di coprirla, "No, no, no, spegnilo!". Non ce la facevo.<ref>Citato in [https://movieweb.com/exclusive-jennifer-connelly-talks-dark-water/ ''Jennifer Connelly talks Dark Water [Exclusive]''], ''Movieweb.com'', 9 giugno 2005.</ref>
:''I thought, not too long ago, "Okay, what could I watch with a friend? Or with Paul, for example." I thought, maybe, something like Phenomena, because I was thirteen, and it's a horror film. Paul, early in our relationship, really wanted to see it. But I couldn't. As soon as it came on, I just went over the top of his head trying to cover it, "No, no, no, shut it off!" I couldn't handle it.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Ero devastata lavorando con lo scimpanzé. [...] Ero una grande amante delle scimmie da bambina. [...] Mi si spezzò il cuore. Mi ha morso. [...] Quello fu solo l'inizio. [...] S'imbestialiva con me dopo questo, e ogni volta che mi vedeva perdeva completamente la testa.<ref>Da un'intervista in ''Late Night with Conan O'Brien'', 10 dicembre 2008.</ref>
:''I was devastated working with the chimpanzee. [...] I was a huge primate lover as a child. [...] It was heartbreaking. She bit me. [...] That was just the beginning. [...] She got completely vicious with me after that, and any time she saw me she would get into a real tizzy.''
*{{NDR|Su ''[[Phenomena]]''}} Che ci crediate o no, quello era uno di quei film in cui per una volta ci ho messo cuore e anima. I miei genitori volevano rifiutare il ruolo, ma mi sono offesa a morte e ho continuato a creare problemi finché non hanno accettato. Ho conosciuto Argento, mi è piaciuto subito e volevo andare in Italia perché era lì che si girava il film.<ref>Citato in ''[https://www.sueddeutsche.de/kultur/interview-ich-glaube-an-geister-1.424100 "Ich glaube an Geister"]'', ''sueddeutsche.de'', 17 maggio 2010.</ref>
:''Das war so ein Film, ob Sie es glauben oder nicht, wo ich ausnahmsweise mit Leib und Seele dabei war. Meine Eltern wollten die Rolle ablehnen, aber ich war tödlich beleidigt und habe so lange Ärger gemacht, bis sie einwilligten. Ich hatte Argento getroffen, ich mochte ihn sofort, und ich wollte nach Italien, denn dort wurde gedreht.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Mariomassone
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/* Per Jennifer Connelly */
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==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisticciammo, ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao di costa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei che l'umorismo nei miei film siano così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira da storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e l'ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito. Mancava all'appello per tre giorni. Abbiamo dovuto chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame e lo presero quando è venuto a mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisicciammo [Litigavamo], ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli [fargli] tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao [parlava?] di cosa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi ha fatto visita [fece visita] a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata era [fu] "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Vorrei [Voglio] che l'umorismo nei miei film siano [sia] così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira a storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e gli ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e ha fatto [fece] esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé è fuggito [fuggì]. Mancava all'appello per [Era sparito nel nulla da] tre giorni. Abbiamo dovuto [Si dové] chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che lo scimpanzé avrebbe eventualmente avuto fame [alla fine lo scimpanzé avrebbe avuto fame] e lo presero quando è venuto a [sbucò / venne allo scoperto per] mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
rtk07flmcycihjjy9c9guncqwvm8hyt
1224475
1224454
2022-08-26T09:05:36Z
Mariomassone
17056
/* Per Dario Argento */
wikitext
text/x-wiki
==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Bisicciammo [Litigavamo], ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo chiedergli [fargli] tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlavao [parlava?] di cosa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi fece visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata fu "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Voglio che l'umorismo nei miei film sia così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira a storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e gli ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e fece esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé fuggì. Era sparito nel nulla da tre giorni. Si dové chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che alla fine lo scimpanzé avrebbe avuto fame e lo presero quando sbucò allo scoperto per mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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2022-08-26T09:06:56Z
Mariomassone
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/* Per Cristina Marsillach */
wikitext
text/x-wiki
==Per [[Cristina Marsillach]]==
{{Int|Da ''[http://www.money-into-light.com/2021/06/an-interview-with-cristina-marsillach.html An interview with Cristina Marsillach]''|Intervista di Paul Rowlands, ''money-into-light.com'', giugno 2021.}}
*Girare i film dell'orrore è stressante, perché la paura deve sempre stare su un piano psicologico. Devi continuare a lavorare con quella paura costantemente. Devi sentirla nelle tue emozioni.
:''Making horror films is stressful, because the fear always has to be on a psychological plane. You have to keep working with that fear continuously. You have to feel it in your emotions.''
*Dario era un grande ammiratore di Edgar Allan Poe, e per lui i corvi erano un elemento molto importante del film. Quando stavamo girando un scena particolare del film, mi gettava dei corvi vivi. I gridavo "Basta! Basta!" e lui diceva "Devo farlo perché devi provare questa paura e questa sensazione". Litigavamo, ma era un periodo divertente per me. Stressante ma divertente.
:''Dario was a big fan of Edgar Allan Poe, and ravens were a very important element of the film for him. When we were shooting a particular scene in the film, he threw actual live ravens at me. I shouted "Stop! Stop!" and he said "I have to do this because you need to experience this fear and sensation." We would fight with each other, but it was a fun time for me. Stressful, but fun.''
*Litigavamo tanto, ma c'era rispetto reciproco tra di noi. Lui mi rispettava come attrice ed io lui come regista. Era molto concentrato su elementi tecnici, mentre io volevo fargli tante domande sugli aspetti psicologici del mio personaggio e della storia. Ma lui non diceva altro che "No, no, no, va tutto bene" e poi parlava di cosa stava per fare tecnicamente.
:''We fought a lot, but there was mutual respect between us. He respected me as an actress and I respected him as a director. He was very focused on technical things, whereas I wanted to ask him a lot of questions about the psychological aspects of my character and the story. But he would just say "No, no, no that's all fine" and then just talk about what he was going to do technically.''
==Per [[Dario Argento]]==
{{Int|Da ''[https://www.vulture.com/2022/06/dario-argento-on-acting-witchcraft-and-directing-a-chimp.html Dario Argento on Acting for Gaspar Noé, Witchcraft, and Directing Chimpanzees]''|Intervista di Simon Abrams, ''Vulture.com'', 23 giugno 2022.}}
*{{NDR|Su ''[[Vortex (film 2021)|Vortex]]''}} Quando Gaspar mi fece visita a Roma per chiedermi se avrei voluto essere nel film, la mia risposta immediata fu "No". Non me la sentivo di fare l'attore. Ma ha trascorso tutta la giornata in casa mia. Non se n'è andato. E poi ha detto le parole magiche, che l'intero film sarebbe stato improvvisato. Quella parola in particolare, ''improvvisato'', mi fece sobbalzare. Dopotutto, sono un figlio del neorealismo italiano, quindi sono in un certo senso abituato alla pratica dell'improvvisazione.
:''When Gaspar came to my house in Rome to ask me if I would be in the movie, my immediate answer was "No." I didn't feel like being an actor. But he spent the entire day at my house. He wouldn't leave. And then he said the magic words, that the entire film would be improvised. That word in particular,'' improvised, ''rang a bell. After all, I am a child of Italian neorealism, so I am sort of accustomed to the practice of improvisation.''
*Per quanto riguarda l'umorismo, m'ispiro ad Alfred Hitchcock, che ha molto umorismo nei suoi film. Mi piace quel tipo di umorismo britannico; è un genere di umorismo molto raffinato. Voglio che l'umorismo nei miei film sia così, un po' elegante. Non il genere di umorismo che si basa su una linea di dialogo buffa o una battuta qua e là.
:''In terms of humor, I'm inspired by Alfred Hitchcock, who has a lot of humor in his films. I like that kind of British humor; it's a very refined sort of humor. I want the humor in my movies to be like that, kind of classy. Not the kind of humor that is about a funny line or quip here and there.''
*''Suspiria'', a quanto pare, s'ispira a storie vere di streghe e altri libri e scritture. ''Inferno'' è molto più enigmatico; lascia tanto all'interpretazione.
:Suspiria'' is inspired by supposedly true stories of witches, as well as other books and writing.'' Inferno ''is much more enigmatic; it leaves a lot up to interpretation.''
*Il terzo film, ''[[La terza madre]]'', è un film molto violento perché le streghe in quel film sono più feroci e più numerose che nei film precedenti.
:''The third film,'' Mother of Tears, ''is a very violent film because the witches in that movie are more ferocious and more numerous than they were in the previous movies.''
*{{NDR|Sulla scena finale di ''[[Phenomena]]''}} Fu l'ultima scena che girammo e, ripensandoci, fu piuttosto rischioso. Non so se lo sapete, ma gli scimpanzé sono incredibilmente forti. Ho perfino dovuto usare una controfigura per Jennifer in quella scena, perché lei e lo scimpanzé spesso non andavano daccordo. Lo scimpanzé le afferrava il braccio e Jennifer urlava e si agitava. Anche lo scimpanzé si agitava un po', ma io ero ero fortunato. Parlavo con lo scimpanzé in italiano mentre stavo preparando la scena in cui lo scimpanzé doveva guardare attraverso le tende veneziane. Ho anche portato lo scimpanzé alla finestra con le tende veneziane e gli ho mostrato con le mani ciò che volevo facesse, e come doveva fare a pezzi le tende per poi semplicemente romperle. Lo scimpanzé mi guardò con aria molto seria. Quando abbiamo cominciato le riprese, lo posizionai e fece esattamente ciò che gli avevo mostrato. Compensò per il suo buon comportamento il giorno successivo. Stavamo girando una scena presso una foresta e lo scimpanzé fuggì. Era sparito nel nulla da tre giorni. Si dové chiamare la guardia forestale per rintracciarlo. Sapevano che alla fine lo scimpanzé avrebbe avuto fame e lo presero quando sbucò allo scoperto per mangiare.
:''That was the last scene we shot, which, in hindsight, was kind of risky. I don’t know if you know this, but chimpanzees are incredibly strong. I had to use a body double for that scene as well, for Jennifer, because she and the chimpanzee fought a lot. The chimp would grab her arm and Jennifer would scream and become very agitated. The chimp also became a little agitated, but I was lucky. I spoke to the chimpanzee in Italian when I was preparing for a scene where the chimp has to peer through Venetian blinds. I also brought the chimp to the window with the Venetian blinds and showed her, with my hands, what I wanted her to do, and how she was supposed to tear apart the Venetian blinds, and then just break them. The chimp looked at me very seriously. When we began the shoot, I put her in place and she did exactly what I had shown her. She made up for her good behavior the next day. We were shooting a scene near a forest and the chimp escaped. She was missing in action for three days. We had to call in the forest rangers to find her. They knew that the chimp would eventually get hungry, so they placed food around the forest and caught her when she came out to feed.''
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[[File:Kyrylo Budanov, head of the HUR MOU (cropped).jpg|thumb|Budanov nel 2020]]
'''Kirilo Oleksijovič Budanov''' (1986 – vivente), militare ucraino.
==Citazioni di Kirilo Budanov==
*Ci sono ragioni per credere che {{NDR|la Russia}} possa tentare di imporre una linea di separazione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [...] un tentativo di creare la Corea del Sud e del Nord in Ucraina.<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/03/putin-vuole-dividere-lucraina-come-la-corea-del-nord-e-la-corea-del-sud-caa6f361-cab3-4a6d-98a2-967f3cd3ff2f.html ''Putin vuole dividere l'Ucraina in due Stati come la Corea''], ''Rainews.it'', 28 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Sulle [[Forze terrestri russe]]}} Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (da un'intervista di Dominic Waghorn, 14 maggio 2022)<ref>Citato in [https://www.open.online/2022/05/13/capo-intelligence-ucraina-fine-guerra-entro-anno/ ''Il capo dell’intelligence militare di Kiev: «La guerra finirà entro la fine dell’anno: conosciamo tutti i piani russi»''], ''open.online'', 13 maggio 2022.</ref>
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Budanov, Kirilo}}
[[Categoria:Militari ucraini]]
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'''David W. Macdonald''' (...), zoologo britannico.
==''Running with the fox''==
*I lupi cacciano prede grandi; infatti, un alce può pesare 600 chili, dieci volte il peso del lupo più grande. Da solo, il lupo non sarebbe altro che pula per i palchi dell'alce. Un branco, però, può radunare la forza collettiva dei suoi membri. Infatti, lavorando in gruppo si trasformano in una nuova creatura, un super predatore la cui capacità collettiva oltrepassa l'abilità venatoria degli individui coinvolti. La volpe, al contrario, è circa 300 volte più pesante di un topo. La caccia volpina non comporta alcuna maratona affannante, nessuno squartamento, nessun duello contro gli zoccoli. Piuttosto, astuzia, agilità, un balzo aggraziato e un morsetto preciso segnano il destino del topo.
:''Wolves hunt large prey; indeed, a moose may weigh 600 kg, ten-fold the weight of the largest wolf. Alone, the wolf would be little more than chaff to the moose's antlers. A pack, however, can muster the collective might of its members. Indeed, by working as a team they are transformed into a new creature, a super-predator whose summed capability exceeds the hunting prowess of the individuals involved. A fox, in contrast, is some 300 times heavier than a mouse. The vulpine hunt involves no lung-bursting marathon, no rip and rend, no sparring against hoofs. Rather, stealth, agility, a graceful leap and a precision nip seal the mouse's fate.'' (p. 10)
*Le persone mi chiedono spesso perché ho scelto di lavorare con le volpi. Solitamente rispondo che questa specie offre il migliore di molti mondi: il brivido di osservare comportamenti raramente segnalati, la soddisfazione della lotta intellettuale per spiegare perché l'evoluzione ha lavorato ogni sfumatura strutturale in queste incredibili creature, e la convinzione che questa nuova conoscenza sarà utile, contribuendo alle soluzioni di problemi grandi quanto la rabbia e piccoli (ma irritanti) quanto la decapitazione di un pollo di cortile. Questa risposta è onesta, e le motivazioni alla base sono solide. Per dare un'altra risposta, però, non meno importante: io studio le volpi perché sono ancora impressionato dalla loro straordinaria bellezza, perché mi superano in astuzia, perché mantengono il vento e la pioggia sul mio volto, e perché mi conducono alla solitudine soddisfacente della campagna; tutto sommato – perché è divertente.
:''People often ask why I chose to work with foxes. Generally I reply that this species offers the best of many worlds: the thrill of observing behaviour rarely seen before, the satisfaction of the intellectual wrestle to explain why evolution has worked each nuance of design into these remarkable creatures, and the conviction that this new knowledge will be useful, contributing to the solutions of problems as grand as rabies and as small (but annoying) as the beheading of a barnyard fowl. This reply is honest, and the arguments underlying it are robust. However, to give another answer, no less important: I study foxes because I am still awed by their extraordinary beauty, because they outwit me, because they keep the wind and rain on my face, and because they lead me to the satisfying solitude of the countryside; all of which is to say – because it's fun.'' (p. 15)
*Sconfiggere le volpi in astuzia ha messo alla prova l'ingegno dell'uomo per almeno 2.000 anni. [...] Forse, allora, migliaia di generazioni di persecuzione (specialmente quando l'avversario ricorre a trucchi sporchi come marinare i gatti nell'orina) ha plasmato le volpi con le loro quasi sconcertanti abilità di evitare l'uomo e i suoi stratagemmi.
:''Outwitting foxes has stretched man's ingenuity for at least 2,000 years. [...] Perhaps then, thousands of generations of persecution (especially when the opposition resorts to dirty tricks like marinading cats in urine) have fashioned foxes with their almost uncanny abilities to avoid man and his devices.'' (p. 16)
*Rainardo è una volpe che ha avuto un impatto più grande sulla cultura e la sensibilità europea di qualsiasi altro animale selvatico. Adorna i rinfianchi delle chiese medievali, da Birmingham a Bucarest, ghignando dalle pagine dei salteri, e ha trionfato come genio malefico in più di un milione di poemi epici e di bestiari. Prospera nelle storie per bambini contemporanee e ha infiltrato le nostre lingue e perciò le nostre percezioni dei suoi cugini selvatici: poche sono le lingue in Europa in cui la parola "volpino" non è sinonimo di furbizia e inganno.
:''Reynard is a fox who has had a greater influence upon European culture and perceptions than any other wild creature. He adorns the spandrels of mediaeval churches from Birmingham to Bucharest, leers from the pages of psalters, and has triumphed as an evil genius in more than a millennium of epic poems and bestiaries. He thrives in contemporary children's stories and has infiltrated our languages and thus our perception of his wild cousins: there is hardly a language in Europe in which the word "foxy" is not synonymous with trickery and deceit.'' (p. 32)
*Tentare di catalogare l'umore e il risultato delle interazioni delle volpi non è sempre semplice. In particolare, l'osservatore si interroga molto sulla dalla somiglianza esteriore tra l'aggressione e il gioco. Il problema è che la lotta nel gioco ha gli stessi ingredienti della lotta sul serio, tranne per il paradosso che nessuno si ferisce.
:''Attempting to categorize the mood and outcome of fox interactions is not always straightforward. In particular, the observer is bedevilled by the superficial similarity of aggression and play. The problem is that fighting in play has the same ingredients as fighting in earnest, except for the paradox that nobody gets injured.'' (p. 45)
*Se c'è una cosa nella società delle volpi che "non si fa", è di avvicinarsi a qualcuno che sta mangiando. Sotto questo aspetto, il vecchio contrasto con i lupi suona veritiero: i lupi talvolta mangiano una preda fianco a fianco in relativa armonia; le volpi solitamente fanno di tutto per evitare anche di essere viste con del cibo e, nel peggiore dei casi, volteranno almeno le spalle l'una all'altra mentre mangiano. Questo contrasto è particolarmente marcato tra i giovani: i cuccioli di volpe invariabilmente lottano con ferocia sorprendente per il cibo e possono infliggere ferite gravi, i cuccioli di lupo sono più tolleranti. Ovviamente, come qualsiasi altra generalizzazione sulle volpi, ci sono eccezioni alla regola: le volpi maschio nutrono le loro compagne e gli adulti nutrono i cuccioli.
:''If there is one thing in fox society that is "not done'", it is to approach somebody who is eating. In this respect, the old contrast with wolves holds true: wolves sometimes feed from a kill side by side in relative harmony; foxes generally do everything possible to avoid even being seen with food and, if the worst comes to the worst, will at least turn their backs to each other while eating. This contrast is especially marked among youngsters: fox cubs invariably fight with astonishing savagery over food and can inflict serious injury, wolf pups are much more tolerant. Of course, as with every other generalization about foxes, there are exceptions to the rule: dog foxes feed their vixens and adults feed cubs.'' (p. 45)
*Ci sono poche cose affascinanti quanto un cucciolo di volpe, quindi la tentazione di allevarne uno come animale da compagnia è grande. Tuttavia, la gran maggioranza dei "salvataggi" finisce male per tutti i coinvolti. La maggior parte delle persone non ha idea del tempo, strutture, abilità, e soprattutto, tolleranza necessari per allevare una volpe. Da poppanti hanno bisogno di latte ogni quattro ore, giorno e notte, ma questo è un gioco da ragazzi in confronto al loro comportamento una volta svezzati: ogni cucciolo di volpe che ho conosciuto ha avuto una passione sia per il cuoio che per i cavi elettrici. La prima finisce con la distruzione dei portafogli, borsette, scarpe, giacche di camoscio e di montone, mentre la seconda devasta i cavi elettrici. Mi è sempre piaciuto l'odore persistente dell'orina di volpe, ma vale la pena notare che una proprietaria non poté trovare un altro inquilino per diversi mesi dopo che io e la mia volpe lasciammo la proprietà.
:''There are few things as enchanting as a fox cub, so the temptation to rear one as a pet is great. Nonetheless, the great majority of "rescues" come to a sad end for all concerned. Most people have no idea of the time, dedication, facilities, skill and, above all, tolerance required to rear a fox. As sucklings they require milk at four hour intervals day and night, but this is a trifling difficulty compared with their behaviour once weaned: every fox cub I have known has had a passion for both leather and electric cables. The former results in destruction of wallets, handbags, shoes, suede or sheepskin coats, the latter wreaks havoc with household wiring. I have always rather liked the lingering smell of fox urine, but it is noteworthy that one landlady was unable to find another tenant for several months after my fox and I vacated the property.'' (p. 56)
*I costumi della società delle volpi dettano che non c'è amicizia così profonda da poter anche solo tollerare il pensare al cibo di un altro.
:''The mores of fox society dictate that there is no friendship so deep as to countenance even thinking about somebody else's food.'' (p. 58)
*Penso che molto della vita di una volpe passa sul filo del rasoio, sommersa dall'acutezza dei suoi sensi. Nella volpe, l'evoluzione ha modellato una creatura per cui ogni stimolo viene elevato alla massima sensibilità: per la volpe c'è l'immagine fulminea della palpebra che si chiude di un coniglio, lo squittio chiassoso di un topo distante venti metri, il tanfo spaventoso dell'orma vecchia di un giorno di un cane.
:''I think much of a fox's life is spent on a knife-edge, deluged by the acuteness of its senses. In the fox, evolution has fashioned a creature for which every input is turned to maximum sensitivity: for the fox there is the jolting image of a rabbit's blinking eyelid, the clamorous squeak of a mouse 20 metres off, the dreadful reek of a dog's day-old pawprint.'' (p. 61)
*L'industria della selvaggina è probabilmente in gran parte responsabile per la morte spesso sgradevole nell'ordine di 100.000 volpi all'anno in Gran Bretagna, ma contro di questi bisogna valutare il fatto che questa industria fornisce il maggior incentivo per la conservazione dell'habitat su terre agricole.
:''The game shooting industry is probably largely responsible for the frequently unpleasant deaths in the order of 100,000 foxes annually in Britain, but against these must be weighed the fact that this industry provides the major incentive for habitat conservation on farmland.'' (p. 173)
*Le volpi urbane e i gatti si incontrano molto spesso ed è comune vederli insieme, spesso mangiando fianco a fianco. Se c'è una rissa per il cibo, il gatto di solito scaccia la volpe. Casi autentici di volpi che uccidono i gatti tendono a coinvolgere i gattini. Quindi, sebbene sia chiaro che la maggior parte delle volpi non uccidono i gatti, certe lo fanno. Il rischio però è molto meno significativo del rischio che corre il gatto di venire investito sulla strada dal traffico.
:''Urban foxes and cats meet very frequently and it is commonplace to see them in a close company, often feeding side by side. If there is a squabble over food, the cat generally displaces the fox. Authenticated cases of foxes killing cats generally involve kittens. So, although it is clear that most foxes do not kill cats, some do so. However, this risk must rank very low amongst the worries besetting the urban cat-owner, and certainly is much less significant than the risk of the cat being killed on the road by traffic.'' (p. 181)
*Scorte di cibo più ricche conducono a territori più piccoli e scorte di cibo più irregolari (eterogene) permettono gruppi più grandi. Un elevatissimo tasso di mortalità conduce a gruppi più piccoli e una proporzione più piccola di femmine sterili, probabilmente insieme a territori più grandi. Un tasso di mortalità intermedio può risultare insufficiente per diminuire sostanzialmente la grandezza d'un gruppo, me tuttavia può disturbare la stabilità sociale fino al punto di diminuire la proporzione di femmine sterili e perciò aumentare la produttività generale di cuccioli per ogni femmina, e probabilmente territori più piccoli.
:''Richer food supplies lead to smaller territories and more patchy (heterogeneous) food supplies permit larger groups. A very high death rate leads to smaller groups and a smaller proportion of barren vixens, probably together with larger territories. An intermediate death rate may be insufficient to reduce group size substantially, but nonetheless may disrupt social stability sufficiently to diminish the proportion of barren vixens and thereby increase the overall productivity of cubs per female, and probably smaller territories.'' (p. 210)
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[[File:Ras Mangasha 1.jpg|thumb|Mangascià nel 1894]]
'''Mangascià Giovanni''' (1868 – 1907), militare etiope.
==Citazioni su Mangascià Giovanni==
*Era bello Mangascià, di una eleganza un po' femminile che non lo abbandonava neppure quando indossava lo sciamma di guerra, la criniera di leone e in battaglia impugnava la Remington finemente damascato. Anche se si comportava con l'aspra maestà di re, si intuiva subito che quell'energia era finta, mancava di una vera forza interiore. Il ras recitava il ruolo di principe battagliero e irriducibile, ma dentro era fiacco e floscio. ([[Domenico Quirico]])
*Era figlio di negus e non avrebbe mai dimenticato che il trono doveva toccare a lui. Sapeva che nella sua corte c'era un partito di irriducibili che lo istigava a battersi fino alla morte per riottenere il trono, che mormorava contro la vergognosa servitù nei confronti degli scioani, popolo debole, imbelle, che si era sempre prosternato quando passavano i tigrini. ([[Domenico Quirico]])
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Leadership
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2022-08-25T16:28:51Z
Danyele
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{{voce tematica}}
[[File:Leadership-picture.jpg|thumb|Leadership]]
Citazioni sulla '''leadership''' e sui '''capi'''.
*I nostri capi terreni ci parlano soprattutto di loro, e di noi. Ma Dio onnipotente ci parla di tutto il genere umano, ci parla del creato. Su noi, che siamo i suoi figli prediletti, incombe l'obbligo di accertare qual è la verità. Perciò dobbiamo studiare, dobbiamo informarci, dobbiamo leggere, dobbiamo sempre sapere che intendono fare i capi in nostro nome. (''[[Nico (film)|Nico]]'')
*I piccoli leader che vanno di moda in occidente si somigliano come gocce d'acqua. Hanno in comune una inconsistenza che traspare dai loro volti incolpevoli. Non hanno stoffa perché non hanno storia e se l'avessero si sentirebbero spaesati. ([[Luigi Pintor]])
*Il leader si distingue per la sua maestria individuale, la sua sensibilità e il suo discernimento, la sua iniziativa e la sua energia.</br>I leader sono persone che alzano lo standard con il quale si giudicano – e in base al quale sperano di poter essere giudicati. Lo scopo scelto, l’obiettivo selezionato, i requisiti imposti, non sono solo per i loro seguaci; essi sviluppano con ardente energia e devozione le loro proprie capacità e conoscenze così da poter raggiungere lo standard che hanno stabilito essi stessi. Questa sincera accettazione delle richieste imposte dagli standard elevatissimi è la base per il progresso umano; un amore di alta qualità, dobbiamo ricordarlo, è essenziale in un leader. ([[Haile Selassie]])
*Il leader vero è quello che convince, non quello che ordina. ([[Arrigo Sacchi]])
*Il vero leader è colui che realizza, con fede, di essere uno strumento nelle mani di Dio, e si dedica ad essere una guida e un’ispirazione dei sentimenti e delle aspirazioni più nobili della gente. ([[Haile Selassie]])
*La vera grandezza di un capo sta proprio nel saper compiere delle scelte quando è l'ora. (''[[L'attacco dei giganti (prima stagione)|L'attacco dei Giganti]]'')
*– Mitico, il mio capo!<br />– Non chiamarmi così, non mi piacciono le cose che mi mettono al di sopra degli altri. Sono proprio come te. Ma certo, arrivo più tardi la mattina, guadagno di più, ho più vacanze, ma non mi piace la parola "capo". (''[[I Simpson (ottava stagione)|I Simpson]]'')
*Proprio come i soldati hanno bisogno di ufficiali abili, gli uomini necessitano di leader eccezionali, di capi che possano guidare il mondo intero. ([[Gene (Metal Gear)|Gene]], ''[[Metal Gear Solid: Portable Ops]]'')
*Penso che ogni leader abbia un suo stile e un suo modo di essere. Ho visto grandi leader comunicare pochissimo perché i loro silenzi valevano più di tante parole. Ho visto anche coach che mettevano anima e corpo nella comunicazione. Ci sono tanti modi di essere leader perché credo che in fondo il leader sia semplicemente se stesso. Il vero leader cerca soluzioni, non ha paura di agire, è consapevole di avere la propria squadra al fianco e quindi non cerca scorciatoie o modi di fare poco corretti. ([[Maurizia Cacciatori]])
*Per essere un leader di uomini bisogna voltar loro le spalle. ([[Havelock Ellis]])
*{{NDR|Sul come esercitare una leadership}} Provo a gestire senza esagerare, perché bisogna trovare il giusto compromesso tra la carenza di supervisione e la completa mancanza di fiducia. È importante che quando si assumono persone di alto livello [...] non si dica loro cosa fare ogni cinque minuti. È importante avere un dialogo con loro e chiedere cosa si possa fare, di cosa ci sia bisogno e in cosa si possa essere utili, ma non sta a me analizzare i campi di flusso aerodinamici. Per quello abbiamo degli esperti che sono molto molto più bravi di me. Queste sono cose in cui penso di poter essere positivo, provare a dare loro la libertà per sviluppare senza troppi vincoli, che possono essere finanziari oppure copie, ad esempio dire "voglio questo" oppure "lo voglio come lo fanno gli altri". Questo è completamente sbagliato, perché stronca le persone. Devi promuovere un ambiente dove la gente si senta al sicuro e possa essere creativa. ([[Mike Krack]])
*Si può essere dei leader senza dover mettere paura a chi lavora con te. ([[Beyoncé Knowles]])
*Un capo deve essere rispettato per il ruolo che ha e per l'esempio che porta, non perché deve essere temuto. ([[Andrea Adamo]])
*Un leader non può divorziare dalle masse, o almeno non completamente. Egli può essere a qualche distanza, spingendole o tirandole. Ma se divorzia da esse, be'... sarà magari un grand'uomo, ma non è un capo. ([[Jawaharlal Nehru]])
*Un vero capo fa quello che è giusto al di là di cosa pensano gli altri. ([[Albus Silente]], ''[[Harry Potter e il calice di fuoco]]'')
==Altri progetti==
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[[Categoria:Potere]]
[[Categoria:Psicologia sociale]]
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Puritani
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Danyele
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typo
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[[File:A fair Puritan.png|thumb|Raffigurazione di una puritana]]
Citazioni sui '''puritani''' e sul '''puritanesimo'''.
*Certi uomini non riescono proprio a convivere con i loro principi. A Westminster, può essere d'aiuto andarci a pranzo ogni tanto; non troppo spesso, però – se non vuoi essere scambiato per un puritano. ([[Michael Dobbs]])
*È a questa setta, i cui principii sembrano così frivoli, e le abitudini così ridicole, che gl'inglesi, vanno debitori di tutta la libertà della loro costituzione. ([[David Hume]])
*I puritani dovrebbero portare due foglie di fico sugli occhi. ([[Stanisław Jerzy Lec]])
*Il puritanesimo anglosassone ci rinsecchisce ogni mese che passa, ha quasi ridotto al nulla la goduria estemporanea dei retrobottega. Tutto va verso il matrimonio e la correttezza. ([[Louis-Ferdinand Céline]])
*Il trinomio dei puritani inglesi non fu quello divenuto famoso con la rivoluzione francese, «libertà uguaglianza, fraternità» ma fu «religione, proprietà, libertà». Poiché mancava loro una teoria rivoluzionaria, erano convinti di lottare così caparbiamente non già per fare una rivoluzione (parola che, fra l'altro, allora non aveva il significato attuale ma indicava la rotazione degli astri) bensì per difendere il passato. ([[Giampiero Carocci]])
*Non a caso, i paesi classici della tradizione liberale sono quelli in cui, attraverso il puritanesimo, più profondamente ha agito l'Antico Testamento. ([[Domenico Losurdo]])
*Tutto il sapere ha qualcosa di puritano; dà alle parole una morale. ([[Elias Canetti]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sui|w_preposizione=riguardante i}}
[[Categoria:Fedi, tradizioni e movimenti religiosi]]
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
[[Categoria:Storia del Regno Unito]]
[[Categoria:Storia degli Stati Uniti d'America]]
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Beethoven (film)
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/* Frasi */
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text/x-wiki
{{Film
|titolo = Beethoven
|titoloalfabetico = Beethoven
|titolooriginale = Beethoven
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|paese = Stati Uniti d'America
|annouscita = 1992
|genere = commedia
|regista = [[Brian Levant]]
|soggetto = [[John Hughes]], [[Amy Holden Jones]]
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*[[Charles Grodin]]: George Newton
*[[Bonnie Hunt]]: Alice Newton
*[[Nicholle Tom]]: Ryce Newton
*[[Christopher Castile]]: Ted Newton
*[[Sarah Rose Karr]]: Emily Newton
*[[Dean Jones]]: Herman Varnick
*[[Oliver Platt]]: Harvey
*[[Stanley Tucci]]: Vernon
*[[David Duchovny]]: Brad
*[[Patricia Heaton]]: Brie
|doppiatoriitaliani =
*[[Roberto Rizzi]]: George Newton
*[[Barbara Doniselli]]: Alice Newton
*[[Federica De Bortoli]]: Ryce Newton
*[[Simone Crisari]]: Ted Newton
*[[Perla Liberatori]]: Emily Newton
*[[Dario Penne]]: Herman Varnick
*[[Marco Bresciani]]: Harvey
*[[Oliviero Dinelli]]: Vernon
*[[Lorenzo Macrì]]: Brad
*[[Ida Sansone]]: Brie
}}
'''''Beethoven''''', film statunitense del 1992 con [[Charles Grodin]] e [[Bonnie Hunt]], regia di [[Brian Levant]].
==Frasi==
*Noi siamo una famiglia da [[pesce rosso]]. Non siamo gente da cani! ('''George''')
*Come osi?! Sei matto?! Brutto cagnaccio, credevi di farla franca?! Ah, ecco come fai a fregarmi! Adesso ti sistemo io! Tu mi hai rovinato, mi hai rovinato i mobili, mi hai rovinato i vestiti!!! Perfino la mia famiglia vuole più bene te che a me! Perché non fai altro che sbavare, perdere pelli e mangiare?! Non uscirai mai più fuori di lì! Ci siamo capiti?!? Ho detto mai più!!! Ci siamo... ('''George''')
*Ti voglio bene anch'io. Grazie Beethoven, mi hai salvato la vita ma ora è meglio se vai a casa adesso. Mamma, ti aveva detto di rimanere nel tuo recinto. ('''Emily''')
*Lei è un vero idiota, signor Newton. Non doveva esagerare. ('''Dr. Varnick''')
==Dialoghi==
*'''Demonia''': Ascolti me, questi bambini avrebbero bisogno di un po' di disciplina.<br />'''Alice''': Questi bambini hanno bisogno della loro mamma. È licenziata!
*'''George''': Venite a casa nostra, facciamo un barbecue.<br />'''Brie''': Barbecue? Amiamo, vivere pericolosamente!<br />'''George''': Il nostro cibo non è ottimo ma non è pericoloso.
*'''Ted''': Avete dei bambini?<br />'''Brie''': Noi abbiamo una carriera.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film commedia]]
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{{Film
|titolo = Beethoven
|titoloalfabetico = Beethoven
|titolooriginale = Beethoven
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|paese = Stati Uniti d'America
|annouscita = 1992
|genere = commedia
|regista = [[Brian Levant]]
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*[[Charles Grodin]]: George Newton
*[[Bonnie Hunt]]: Alice Newton
*[[Nicholle Tom]]: Ryce Newton
*[[Christopher Castile]]: Ted Newton
*[[Sarah Rose Karr]]: Emily Newton
*[[Dean Jones]]: Herman Varnick
*[[Oliver Platt]]: Harvey
*[[Stanley Tucci]]: Vernon
*[[David Duchovny]]: Brad
*[[Patricia Heaton]]: Brie
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*[[Roberto Rizzi]]: George Newton
*[[Barbara Doniselli]]: Alice Newton
*[[Federica De Bortoli]]: Ryce Newton
*[[Simone Crisari]]: Ted Newton
*[[Perla Liberatori]]: Emily Newton
*[[Dario Penne]]: Herman Varnick
*[[Marco Bresciani]]: Harvey
*[[Oliviero Dinelli]]: Vernon
*[[Lorenzo Macrì]]: Brad
*[[Ida Sansone]]: Brie
}}
'''''Beethoven''''', film statunitense del 1992 con [[Charles Grodin]] e [[Bonnie Hunt]], regia di [[Brian Levant]].
==Frasi==
*Noi siamo una famiglia da [[pesce rosso]]. Non siamo gente da cani! ('''George''')
*Questo è ridicolo, è un cane, potreste anche chiamarlo "testa di rapa" e non capirebbe la differenza. ('''George''')
*Ti voglio bene anch'io. Grazie Beethoven, mi hai salvato la vita ma ora è meglio se vai a casa adesso. Mamma, ti aveva detto di rimanere nel tuo recinto. ('''Emily''')
==Dialoghi==
*'''Demonia''': Ascolti me, questi bambini avrebbero bisogno di un po' di disciplina.<br />'''Alice''': Questi bambini hanno bisogno della loro mamma. È licenziata!
*'''George''': Venite a casa nostra, facciamo un barbecue.<br />'''Brie''': Barbecue? Amiamo, vivere pericolosamente!<br />'''George''': Il nostro cibo non è ottimo ma non è pericoloso.
*'''Ted''': Avete dei bambini?<br />'''Brie''': Noi abbiamo una carriera.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film commedia]]
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Il club delle prime mogli
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AnjaQantina
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Il club delle prime mogli
|titoloalfabetico = Club delle prime mogli
|immagine=
|didascalia=
|genere = commedia
|regista = [[Hugh Wilson]]
|soggetto = [[Olivia Goldsmith]]
|sceneggiatore = [[Robert Harling]]
|produttore= [[Scott Rudin]]
|attori =
*[[Diane Keaton]]: Annie McDuggan Paradis
*[[Bette Midler]]: Brenda Morelli Cushman
*[[Goldie Hawn]]: Elise Elliot Atchison
*[[Stephen Collins]]: Aaron Paradis
*[[Dan Hedaya]]: Morton "Morty" Cushman
*[[Victor Garber]]: Bill Atchison
*[[Marcia Gay Harden]]: Dr. Leslie Rosen
*[[Sarah Jessica Parker]]: Shelly Stewart
*[[Elizabeth Berkley]]: Phoebe LaVelle
*[[Stockard Channing]]: Cynthia Swann Griffin
*[[Maggie Smith]]: Gunilla Garson Goldberg
*[[Eileen Heckart]]: Catherine MacDuggan
|doppiatoriitaliani=
*[[Melina Martello]]: Annie McDuggan Paradis
*[[Solvejg D'Assunta]]: Brenda Morelli Cushman
*[[Veronica Pivetti]]: Elise Elliot Atchison
*[[Claudio Capone]]: Aaron Paradis
*[[Marzia Ubaldi]]: Gunilla Garson Goldberg
*[[Laura Lenghi]]: Shelly Stewart
}}
'''''Il club delle prime mogli''''', film statunitense del 1996 con [[Bette Midler]], [[Goldie Hawn]] e [[Diane Keaton]], regia di [[Hugh Wilson]].
==Frasi==
*A [[Hollywood]] ci sono solo tre età: bambola, procuratore legale e "a spasso con Daisy" ('''Elise''')
*Quando le donne raggiungono una certa età... addio amore, buongiorno [[profiterole|profiteroles]]! ('''Brenda''')
*{{NDR|Davanti a una vetrina che espone un vestito ridottissimo}} Chi dovrebbe indossare quella roba?! Un'adolescente anoressica? Un feto? ('''Brenda''')
*{{NDR|A Elise}} Se ti faccio un altro tiraggio, ti ritroverai a fare l'occhiolino con le labbra! ('''Dr. Morris Packman''')
*Non prendetevela, prendetevi tutto! ('''[[Ivana Trump]]''')
==Dialoghi==
*'''Elise''': Sono gli [[Anni 1990|anni '90]]! Per amor del cielo, insomma, la [[Chirurgia estetica|chirurgia plastica]] è come una buona toelettatura, è come lavarsi i denti.<br/>'''Annie''': Elise, guardati! Sei stata tirata, cucita, infarcita e rimboccata! Sei un tacchino!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film commedia]]
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Personaggio immaginario
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Danyele
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text/x-wiki
{{Voce tematica}}
[[File:Bagheera and Mowgli (Detmold).jpg|thumb|[[Bagheera]] e [[Mowgli]], personaggi de ''Il libro della giungla'' di [[Rudyard Kipling]]]]
Citazioni sui '''personaggi immaginari'''.
*È dai fatti e dai gesti più banali che si deve cominciare a delineare un personaggio, come uno schizzo a grandi linee. ([[Marguerite Yourcenar]])
*È la forza dei personaggi inventati, no? Non muoiono mai davvero, non se ne vanno per sempre. Ritornano, ogni volta che riprendiamo in mano le loro storie, restano con noi, perché hanno contribuito a renderci ciò che siamo. Ma è solo un'illusione: possiamo ripetere all'infinito la loro storia, rileggendola, e amandola ogni volta come la prima, ma una conclusione ce l'hanno anche loro. ([[Licia Troisi]])
*I personaggi sono una estensione della personalità dell'autore. Rispecchiano molto spesso un lato che egli cerca di celare a se stesso. (''[[La casa che grondava sangue]]'')
*Io sono continuamente dentro il personaggio. Il giorno dopo penso ancora alle riprese del giorno precedente: avrei dovuto fare questo o quello in modo diverso? Perché il personaggio si comporta così, cosa sta pensando? Non riesco a lasciarlo andare. Almeno durante il periodo delle riprese, per me è estremamente difficile farlo. ([[Sibel Kekilli]])
*Non si può creare un personaggio basandosi sulla semplice osservazione: se vogliamo che prenda vita dev'essere almeno in qualche misura una rappresentazione di noi stessi. ([[William Somerset Maugham]])
*Penso che non si possano creare dei personaggi senza aver studiato a fondo gli uomini, come non si può parlare una lingua che a patto di averla imparata seriamente. ([[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas, figlio]])
*Quando interpreti un personaggio, devi essere mentalmente libero e quindi devi mettere da parte i tuoi giudizi personali. Può essere pericoloso perché si possono perdere alcuni aspetti, caratteristiche, anche solo sfumature, del personaggio. ([[Philip Seymour Hoffman]])
*Quello che cerco è l'autenticità. E ne trovo molta di più tra la gente per strada che tra gli attori professionisti. In Svezia ci sono dieci milioni di abitanti, quindi ci sono anche dieci milioni di personaggi. ([[Roy Andersson (regista)|Roy Andersson]])
*Se ti eserciterai ad essere immaginario per qualche tempo, capirai che i personaggi immaginari sono talora più reali delle persone con un corpo e i battiti cardiaci. ([[Richard Bach]])
==Voci correlate==
*[[Immaginazione]]
==Altri progetti==
{{Interprogetto|wikt=personaggio|wikt_etichetta=personaggio|preposizione=sul|commons_etichetta=personaggi immaginari|commons_preposizione=di}}
[[Categoria:Personaggi tipo]]
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Utente:Sun-crops/Sandbox
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Sun-crops
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navbox + 1, + modo di dire
wikitext
text/x-wiki
===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
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==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Ascirsene a int' 'o bafuogno.'''
:Letteralmente ''Uscirsene da dentro il favonio, da dentro l'afa.''
::{{spiegazione|Tirarsi fuori da una situazione che si presenta incasinata e foriera di problemi e complicazioni spiacevoli}}
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione insopportabile}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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/* Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte */ aggiunta
wikitext
text/x-wiki
===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
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==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Ascirsene a int' 'o bafuogno.'''
:Letteralmente ''Uscirsene da dentro il favonio, da dentro l'afa.''
::{{spiegazione|Tirarsi fuori da una situazione che si presenta incasinata e foriera di problemi e complicazioni spiacevoli}}
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione, una seccatura insopportabile}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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/* Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte */ modi di dire
wikitext
text/x-wiki
===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
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{{s}}
{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
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==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Ascirsene a int' 'o bafuogno.'''
:Letteralmente: ''Uscirsene da dentro il favonio, da dentro l'afa.''
::{{spiegazione|Tirarsi fuori da una situazione che si presenta incasinata e foriera di problemi e complicazioni spiacevoli}}
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Fà 'nu cric.'''
:''Fare un cric.''
::{{spiegazione|Aiutare, dare una mano.}}
*'''Fà 'o piezzo a coccheduno.'''
:''Fare il pezzo a qualcuno.''
::{{spiegazione|Imbrogliarlo.}}
*'''Jì 'nfetamma'''
:''Andare in cattivo odore.''
::{{spiegazione|Arrabbiarsi, prendersela molto a male, reagire con rabbia.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione, una seccatura insopportabile}}
*'''Piglià 'nu flesc.'''
:''Prendere un flash.''
::{{spiegazione|Prendere una svista, un abbaglio.}}
*'''Sta 'a fore cu 'e chiocche.'''
:''Stare fuori con le meningi.''
::{{spiegazione|Non essere più lucidi di mente, sragionare.}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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text/x-wiki
===In ''[[Cesare Caravaglios]], Voci e gridi di venditori in Napoli''===
*Per dire che di una cosa se ne è avuta poca mettere la punta del pollice fissata sotto l'estremità dell'indice, mentre le altre dita restano chiuse quasi a pugno. Tale gesto tradotto in parole vuol significare:<br />{{centrato| — N'aggiu avuto pucurillo!}}{{centrato|(Ne ho avuto pochino!) (p. 19)}}
*Per dire ad una persona che beve molto accostare ed allontanare più volte dalla bocca la mano chiusa col solo pollice disteso. La mano così disposta vuole imitare il ''fiasco'' al quale sogliono bere i napoletani. Portando la mano alla bocca si indica l'atto del bere.<br/>Talvolta questo gesto è accompagnato da certe espressioni del viso che vogliono chiaramente dire:<br/>{{centrato| — 'Mbriacone!}}{{centrato| — ({{sic|Ubbriacone}}!) (p.19)}}
*Per dare del ladro ad una persona distendere la palma della mano, indi curvare obliquamente le dita {{sic|l'uno dopo l'altro}}, mentre lo sguardo si rivolge alla persona che si apostrofa:<br />Il significato di questo gesto è:<br />{{centrato|(— Tu si nu mariuolo!)}}{{centrato|Tu sei un ladro! (p. 21)}}
*Volendo comunicare che una persona è morta fare in aria il segno della croce. Questo gesto è assai usato dai napoletani per indicare una speranza perduta. Si traduce:<br />{{centrato| — Nu nce sta cchiù che ffà!}}{{centrato|(Tutto è finito!) (p. 21)}}
*Volendo dare dell<nowiki>'</nowiki>''asino'' ad una persona aprire la bocca mentre la lingua si distende sul labbro inferiore. Labbro e mento quasi penzoloni. Gli occhi non debbono avere né vivacità, né spirito.!<br />Eseguito il gesto con destrezza e rapidità si dirà:<br/>{{centrato| — Si ciuccio!}}{{centrato|(Sei un asino!) (p. 22)}}
*L'additare è uno dei gesti più naturali e più frequenti dei napoletani. Essi distendono l'indice e lo dirigono verso l'oggetto che vogliono indicare, allungando il braccio e la mano il più che sia possibile. Spesso, però, essi al dito sostituiscono gli occhi sempre vivi e lampeggianti accompagnando il movimento con un piccolo adeguato gesto della testa.<br/>L'additare ha il significato di:<br />{{centrato| — 'O vì lloco!}}{{centrato|(Eccolo!) (pp. 22-23)}}
==Bibliografia==
*[[Cesare Caravaglios]], ''Voci e gridi di venditori in Napoli'', {{small| con 33 illustrazioni e 15 trascrizioni musicali}}, introduzione di Raffaele Corso, Catania, Libreria Tirelli di F. Guaitolini, Catania, 1931 · IX.
===''Spigolando...''===
*''<nowiki>'</nowiki>A vacànzia è fernuta e me garbizza | sto chiarfo<ref>Chìarfo, refuso, nel testo.</ref>ca 'ncarma | l'appecundria. È meglio stracquà, | 'e campìglie arrevèntano scaiènze | 'e l'autunno ca 'nzarda into culore | do vignale e s'aggranfeca zumpanno | 'nzì' lo core. Ca mmùmmera aggubbata | selluzzo pe sbariamiento, forse | pe cupià 'o chiarfo, po piglià pe fesso.''<ref>''Piscegràzia'', (''Strascico''), in ''Tommaso Pignatelli Quando un politico fa buona poesia'', a cura di Arnaldo Colasanti. In ''Poesia'', n. 102, anno X, gennaio 1997, Crocetti Editore, Milano, 1997, p. 62.</ref><ref>''La vacanza è finita e mi piace | questa pioggia violenta che benedice | la malinconia. È meglio desistere, | le promesse diventano bisogni | dell'autunno che preme nel colore | della vigna e s'arrampica a sussulti | fino al cuore. Col capo piegato | singhiozzo per distrazione, forse, | per imitare l'acquazzone, per prenderlo in giro.'' La traduzione è in ''Poesia'', n. 102, anno X, p. 62.</ref> ('''Tommaso Pignatelli''')
*''C'è un luogo dove dormi | e il tuo respiro | io non lo sento, | non lo sento mai. || Fra i nostri due riposi | è la città spavalda | strade, fragori, alterchi, gente e tetti | e come due leoni sul sagrato | remoti e fermi, chiusi in una forma, | noi vigiliamo la nostra distanza.''<ref>Citato in ''I leoni del sagrato di Mariagloria Sears'', ''Corriere della Sera'', 25 maggio 2018; in ''[https://www.pressreader.com/ pressreader.com]''.</ref><ref>Citato in ''[http://scaffalinvisibili.blogspot.com/2016/06/i-leoni-sul-sagrato-mariagloria-sears.html scaffalinvisibili.blogspot.com]'', 3 giugno 2016.</ref>('''Mariagloria Sears''')
*{{NDR|La bellezza, non una}} [...] categoria estetica ma l'energia di Dio, l'energia della gloria di Dio, la gloria dell'energia di Dio che trasfigura il mondo... un varco che si apre su un altro mondo, su un'altra realtà più grande, il mondo della realtà, della grazia di Dio.<ref>Citato in Giovanna Parravicini, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/la-pianista-e-il-dittatore_201007230714383000000 La pianista e il dittatore]'', ''avvenire.it'', 23 luglio 2010.</ref> ('''Padre Vsevolod Spiller''', al funerale di [[Marija Veniaminovna Judina|Maria Yudina]])
*Certamente ogni opera letteraria ha un suo suolo natio nell'invito alla comunicazione, in una specie di nostalgia d'amore. Ogni testo letterario è in un certo senso epistola...<ref>Citato in ''Il mondo di carta di Hrvoje Pejaković'', a cura di Mladen Machiedo, in ''Poesia'', n. 101, anno IX, dicembre 1996, traduzione di Mladen Machiedo, Crocetti Editore, Milano, p. 73 </ref> ('''Hrvoje Pejaković''')
*Claudia Severa alla sua Lepidina, salute. Il terzo giorno prima delle Idi di settembre<ref>L'11 settembre.</ref>, per il giorno in cui si festeggia il mio compleanno, ti invito di cuore a venire da noi, sorella mia, per rendere ancora più felice la mia giornata con la tua presenza... Saluta il tuo Ceriale. Il mio Elio e il figlio lo salutano. Ti aspetto, stammi bene, sorella, anima carissima, così come mi auguro di star bene io, e addio. Da Severa a Sulpicia Lepidina (moglie) di Ceriale.<ref>Citato in AA. VV., ''La passione di Perpetua e Felicita'', prefazione di Eva Cantarella, a cura di Marco Formisano, introduzione, traduzione e note di Marco Formisano, Bur, Milano, 2013, [https://books.google.it/books?id=gpccMSN7AssC&lpg=PR5&dq=Sulpicia&hl=it&pg=PR4#v=onepage&q&f=false p. IV]. ISBN 978-88-58-64889-6</ref> ('''[[w:Tavolette di Vindolanda|Invito di Vindolanda]]''')
*{{NDR|Sul Quartetto n. 14 di Beethoven}} Dopo questo, cosa ci è rimasto da poter scrivere? ('''Franz Schubert''')
:''After this, what is left for us to write?''<ref>{{en}} Citato in [[Mark Nepo]],''The Endless Practice. {{small|Becoming Who You Were Born to Be}}'', Simon and Schuster, New York, 2014, [https://books.google.it/books?id=LvRuAwAAQBAJ&lpg=PA237&dq=&pg=PA237#v=onepage&q&f=false p. 237].</ref>
*{{NDR|Dopo la conversione}} Fuori faceva sempre bello; avevo cinque anni, e quel mondo fatto in precedenza di pietra e di catrame era un gran giardino dove mi sarebbe stato permesso di giocare per tutto il tempo che sarebbe piaciuto al cielo [...] Dio esisteva, ed era presente, rivelato e mascherato da quella delegazione di luce che senza discorsi né figure dava tutto alla comprensione e all'amore [...]. Il miracolo durò un mese. Ogni mattino, ritrovavo affascinato quella luce che faceva impallidire il giorno, quella dolcezza che non dimenticherò mai, e che è tutta la mia sapienza teologica. (Da ''Dio esiste'', pp. 147-148.<ref name=Φως />) ('''André Frossard''')
*{{NDR|[[w:Paredro|Paredro]]}} [...] un'entità associata, sorta di "compadre" o sostituto o baby sitter dell'eccezionale.<ref>Da ''Componibile 62'', traduzione di Flaviarosa Nicoletti Rossini, Sur. Citato in Walter Catalano, ''[https://www.pulplibri.it/catalano-vampiro-surrealista/ Il vampiro surrealista. {{small|Vampirismi d'autore}}]'', ''pulplibri.it'', 5 dicembre 2019.</ref> ('''Julio Cortàzar''')
*Incontriamo, via via che proseguiamo la lettura, il piacere sensuale del libro che abbiamo in mano e la dolorosa passione per la pagina bianca, lì in attesa dell'inchiostro, dei segni, delle parole, della punteggiatura...<ref>Citato in [[Dacia Maraini]], ''Amata scrittura'', Rizzoli Bur, Milano, 2012, [https://books.google.it/books?id=yIAIXGeOwcMC&lpg=PP1&hl=it&pg=PP1#v=onepage&q&f=false p. 1].</ref> ('''Giulia Borgese''')
*[...] [[Julien Green]] è il fauno della contraddizione.<ref name=fauno>Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/julien-green-vertigine-fulminea-scrittura-1386519.html Julien Green, la vertigine fulminea della scrittura]'', ''ilgiornale.it'', 16 aprile 2017.</ref> ('''Davide Brullo''')
*La grandezza di [[Giardini di Versailles|Versailles]] consiste nella coerente applicazione di un ordine logico, dal quale non era permessa alcuna deviazione: si trattava di un'opera d'arte che esigeva obbedienza. Una tale opera può venir concepita ed eseguita una sola volta in una cultura. Essa lascia infatti i partecipanti esausti e bisognosi di cose più frivole. Il sollievo fu trovato nelle imitazioni dell'idea del giardino inglese (il jardin anglais), nei particolari rococò e negli ornamenti finto-cinesi (chinoiserie). Nel frattempo, in tutta Europa, gli aspiranti principi tentavano la loro Versailles. Pochi di questi autocrati avevano l'esatta concezione e nessuno la ricchezza di [[Luigi XVI]]°. Ciò non di meno essi lasciarono la loro impronta e godettero di principeschi giardini fantasticamente stravaganti.<ref>Da ''Il giardino ben arredato'', traduzione di Antonella Bortolin, Di Baio Editore, Milano, 1990, [https://books.google.it/books?id=4OtXL8MPuQwC&lpg=PA32&dq=&pg=PA32#v=onepage&q&f=false p. 32]. ISBN 88-7080-239-6</ref> ('''Michael Balston''')
*[...] la musica ti parla e basta saperla ascoltare, e nel momento esatto del concerto ecco che entra in gioco l'istinto. Perché in fondo la musica è un essere vivo, è vita e bisogna trattarla come tale, permettendosi di essere intuitivi, spontanei, lasciandosi trasportare dall'impulso del momento.<ref>Citato in ''[http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=323122 L'ORT continua con lo streaming del venerdì. Questa settimana propone Nil Venditti sul podio e Kevin Spagnolo solista al clarinetto]'',''met.cittametropolitana.fi.it'', 18 novembre 2020.</ref> ('''Nil Venditti''')
*[...] la relazione tra ''jour'' e ''nuit'' non è soltanto d'opposizione, ma anche di inclusione. Non c'è bisogno di grandi conoscenze di psicanalisi per ravvisare nella notte un simbolo materno, simbolo di quel luogo materno, di quella notte delle viscere ove tutto inizia, e per vedere che l'amore per la notte è il ritorno alla madre, discesa verso le Madri, viluppo inestricabile d'istinto vitale ed attrazione mortale. Qui si rivela un ulteriore rovesciamento nella dialettica del giorno e della notte, giacché se il giorno dominatore è, nel pieno del suo splendore, la vita, la notte femminea è, nella sua profondità abissale, vita e morte insieme: è la notte che ci dà alla luce, è la notte che ce la riprenderà.<ref>Citato in
''Effetto notte. {{small|Percorsi d'arte e di luce nella Napoli sotterranea}}'', a cura di Ludovico Pratesi e Paola Magni, Castelvecchi, Roma, 1999, [https://books.google.it/books?id=cG57ZWlXZBgC&lpg=PA1942&dq=&pg=PA1958#v=onepage&q&f=false p. 1958]. ISBN 88-8210-154-1</ref> ('''Gérard Genette''')
*''Le poesie non sono dei materassini | su cui sdraiarsi a prendere il sole | a dire Mi fa pensare, bello! | che è proprio così. | Le poesie sono una distesa di cocci | cui puoi stare sopra respirando piano, | con sempre un certo dolore | e quando ti alzi, | nella migliore delle ipotesi | ti senti l'impressione | il segno sulla pelle | di una insospettata, non tua, | scomodità profonda.''<ref>''Di un'insospettata, non tua, scomoda profondità''. Citato in Francesca Genti, ''La poesia è un unicorno'', Mondadori, Milano, 2018, [https://books.google.it/books?id=ZVRLDwAAQBAJ&lpg=PT62&dq=&pg=PT59#v=onepage&q&f=false p. 59]. ISBN 9788804687092</ref> ('''Valentina Diana''')
*{{NDR|Le carte geografiche}} Mi affascina la loro quiete geometrica, la chiarità che ne determina e ne scioglie anche il groviglio di linee. Non è questa dopotutto la vita? Una mappa che interseca e a volte confonde volumi e colori lasciando a noi il compito di distinguere.<ref>Dall'intervista ad [[Antonio Gnoli]], ''[https://www.repubblica.it/cultura/2016/08/07/news/margherita_pieracci_harwell_io_e_cristina_campo_amiche_per_la_vita_lei_mi_dava_la_forza_di_non_deluderla_-145554390/ Margherita Pieracci Harwell: "Io e Cristina Campo amiche per la vita. Lei mi dava la forza di non deluderla"]'', ''repubblica.it'', 7 agosto 2016.</ref> ('''Margherita Pieracci Harwell''')
*Montevideo come città manca di ciò che si è convenuto chiamare fisionomia americana. L'eleganza, il lusso stesso della quantità delle sue case ed infine la disposizione dei suoi viali, piazze e monumenti ne fanno una città di gusto europeo moderno. Il movimento della strada, i negozi, i teatri, sembrano seguire la stessa legge, perfino il clima sembra collaborare per far credere al turista del vecchio mondo che non ha cambiato patria. ('''Eugène de Robiedo''' nel 1877)
:''Montevideo como ciudad carece de lo que se ha convenido en llamar fisonomía americana. La elegancia, el lujo mismo de cantidad de sus casas y finalmente la disposición de sus paseos, plazas y monumentos hacen de ella una ciudad de gusto europeo moderno. El movimiento de la calle, los comercios, los teatros, parecen seguir la misma ley, hasta el clima parece ponerse de su parte para hacer creer al turista del viejo mundo que no ha cambiado de patria.»''<ref>Citato in Julio Sánchez Gómez, ''De bastión español a símbolo de la libertad. Montevideo en los tiempos de ciudad amurallada, 1725-1850/1870'', in Julio Sánchez Gómez y José Manuel Santos Pérez, ''De urbe indiana.{{small|Ensayos sobre ciudades y urbanismo en Brasil y en la América hispana}}''. Editor Julio Sánchez Gómez. Editorial Universidad de Salamanca, 2010, [https://books.google.it/books?id=3N-JJUEQmKcC&lpg=PA141&ots=j9hhainazu&dq=&pg=PA141#v=onepage&q&f=false p. 141]. ISBN 978-84-7800-207-8.</ref>
*''Nel buio della notte s'alzò in volo, | vagò per ampio cielo la mia mente, | poi nuvole varcò fino alla proda | ove, rappreso, il tempo disfavilla. | Trascese il sole, oltrepassò le stelle | per perdersi in un vortice di fuoco. | Non si bruciò, ma rapida trascorse | alla porta del riso e della gioia. | Si sporse: fluttuavano baciandosi | cieli in onde di fiamma e pura luce, | ove amore è semente a soli e stelle. | Entrò, ma l'investì vivo bagliore: | in melodie serene l'universo | moveva incontro ad adorar l'Eterno.''<ref>''Pensiero notturno'', in ''Il fiore della poesia di Giuseppe Serembe'', traduzione italiana a cura di Vincenzo Belmonte, p. 5.</ref> ('''Giuseppe Serembe''')
*{{NDR|Julien Green}} Romanziere raffinatissimo, esegeta delle inquietudini, chiromante del dubbio [...].<ref name=fauno /> ('''Davide Brullo''')
*{{NDR|L'anello di Carvilio}} [...] pezzo assolutamente unico e originale è l'anello a fascia che è stato trovato al dito di Aebutia<ref>Madre di Carvilio.</ref>. Sotto il castone in raro cristallo di rocca, lavorato "a cabochon", è collocato un mini-busto di Carvilio, che morì prematuramente all'età di 18 anni e tre mesi. Si tratta di una microfusione a cera persa e rappresenta un giovane a torso nudo, con capelli ricci, labbra sottili e naso aquilino. L'effetto luminoso della lente di cristallo dona una misteriosa profondità all’immagine del defunto evocando la lontananza-vicinanza della sua anima agli affetti della madre. ('''Andrea Cionci''') <ref>Da ''[https://www.lastampa.it/cultura/2017/11/24/news/l-ombra-d-oro-del-giovane-carvilio-la-mummia-di-roma-1.34390857 L'ombra d'oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma. La dispersione degli straordinari reperti della tomba di Grottaferrata]'', ''lastampa.it'', 24 novembre 2017.</ref>
*{{NDR|Santa Maria Egiziaca dopo la conversione}} Quando [...] uscii sulla piazza, mi parve che tutto fosse nuovo, meravigliosamente mai visto. Neppure il colore del cielo sembrava più lo stesso, né il volto della gente. Mi ricordai allora di un giorno in cui, dopo una pioggia torrenziale, mi guardai intorno e vidi che tutto era pulito. (Da ''Leggende cristiane'', a cura di L. Manetti e S. Zuffì, p. 359.<ref name=Φως>Citato in Claudia Cirami, ''[https://www.breviarium.eu/2020/04/01/maria-egiziaca-la-vedente/ Come a Maria Egiziaca "si aprirono gli occhi"]'', ''breviarium.eu'', 1 aprile 2020.</ref>)
*Questa settimana ho ascoltato tre volte la Passione secondo Matteo del divino Bach, ogni volta con il sentimento di sconfinata meraviglia. Chi ha completamente dimenticato [disimparato] il Cristianesimo, la ascolta veramente come un Vangelo, è la musica della negazione della Volontà, senza memoria dell'Askesis.
:''In diese Woche habe ich dreimal die ''Matthäuspassion'' des göttlichen Bach gehört, jedesmal mit dem Gefühl der unermesslichen Verwunderung. Wer das Christentum völlig verlernt hat, der hört es hier wirklich wie ein Evangelium, es ist die Musik der Verneinung des Willens, ohne die Erinnerung an die Askesis.''<ref>Da una lettera ed Erwin Rohde da Basilea del 30 aprile 1870. {{en}} Citato in Richard Viladesau, ''[The Pathos of the Cross. {{small|The Passion of Christ in Theology and the Arts – The Baroque Era}}]'', Oxford University Press, 2014, [https://books.google.it/books?id=Gc_QAgAAQBAJ&lpg=PA320&dq=&pg=PA320#v=onepage&q&f=false p. 320, nota 75].</ref>
*Tocca al silenzio non avere dubbi sulla morte. ('''Marcella Tarozzi Goldsmith''') <ref>Da ''Il silenzio e la parola'', 2001. Citato in Gino Ruozzi, ''Giano bifronte. {{small|Teoria e forme dell'aforisma italiano contemporaneo}}''; in AA. VV, ''Teoria e storia dell'aforisma'', premessa di Vittorio Roda, introduzione e cura di Gino Ruozzi, Bruno Mondadori, Milano, 2004, [https://books.google.it/books?id=NVueAgAAQBAJ&lpg=PA137&dq=&pg=PA137#v=onepage&q&f=false p. 137].</ref>
*{{NDR|Agli agenti del KGB}} Volete mandarmi nel gulag? Benissimo, per me è un'ottima notizia.<ref>Citato in Alessandro Zaccuri, ''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/padre-vorobev-non-sappiamo-le-vittime Padre Vorob'ev (Russia): «Ancora oggi non sappiamo quante furono le vittime»]'', ''avvenire.it'', 23 agosto 2013.</ref>('''Tavknok''', monaco dell'eremo di Riga)
[[s:Myricae/In campagna/Novembre|Novembre]]
Yet there is no sorrier sight to watch then the vacant faces of those former high school and college students when, at thirty-five or fifty, all their mental alertness having vanished, the spark gone from their eyes, they dutifully chew their gum to keep from yawning, while absorbing the chewing gum for the eyes of the movies or the chewing gum for the ears of the radio. [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover p. 291] [https://www.google.it/books/edition/Writers_and_Their_Critics/Zv0tAAAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&dq=Peyre+Yet+there+is+no+sorrier+sight+to+watch+then+the+vacant+faces+of+those+former+high+school+and+college+students+when,+at+thirty-five+or+fifty,+all+their+mental+alertness+having+vanished,+the+spark+gone+from+their+eyes,+they+dutifully+chew+their+gum+to+keep+from+yawning,+while+absorbing+the+chewing+gum+for+the+eyes+of+the+movies+or+the+chewing+gum+for+the+ears+of+the+radio.&printsec=frontcover] Henri Peyre
*[https://www.google.it/books/edition/A_History_of_Neapolitan_Drama_in_the_Twe/2LIPCwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=paliotti+salone+margherita&pg=PA30&printsec=frontcover]
*''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi un altro cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | và dietro il suo camin, termina il corso.''
:''Lunarem noctu, ut speculum, canis inspicit orbem, | seque; videns, alium credit inesse canem, | et latrat: sed frustra agitur vox irrita ventis, | et peragit cursus surda Diana suos.'' https://archive.org/details/emblemidiandreaa00alci/page/244/mode/2up?ref=ol&_autoReadAloud=show&view=theater
*{{NDR|I Corifea}}''Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.''
''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel bacchico tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.'' ( https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80)
Fu nel 1717 che, con l'accennata fondazione della Grande Loggia di Londra e col subentrare della cosiddetta "massoneria speculativa" continentale, si verificarono il soppiantamento e l'inversione di polarità, di cui si è detto. Come "speculazione" qui valse infatti l'ideologia illuministica, enciclopedistica e razionalistica connessa ad una corrispondente, deviata interpretazione dei simboli, e l'attività dell'organizzazione si concentrò decisamente sul piano politico-sociale, anche se usando prevalentemente la tattica dell'azione indiretta e manovrando con influenze e suggestioni, di cui era difficile individuare l'origine prima. Si vuole che questa trasformazione si sia verificata solo in alcune logge e che altre abbiano conservato il loro carattere iniziatico e operativo anche dopo il 1717. In effetti, questo carattere si può riscontrare negli ambienti massonici cui appartennero un Martinez de Pasqually, un Claude de Saint Martin e lo stesso Joseph de Maistre. Ma devesi ritenere che questa stessa massoneria sia entrata, per altro riguardo, essa stessa in una fase di degenerescenza, se essa nulla ha potuto contro l'affermarsi dell'altra e se, praticamente, da questa è stata alla fine travolta. Né si è avuta una qualsiasi azione della massoneria, che sarebbe rimasta iniziatica per diffidare e sconfessare l'altra, per condannare l'attività politico-sociale e per impedire che, dappertutto, essa valesse propriamente e ufficialmente come massoneria. (da La massoneria moderna come inversione del ghibellinismo) [https://books.google.it/books?id=_I_LCQAAQBAJ&lpg=PA216&ots=Gz4kYfw_mW&dq=&pg=PA216#v=onepage&q&f=false]
*È nella battaglia stessa che occorre risvegliare e temprare quella forza che, di là dalle bufere del sangue e degli stenti, con nuovo splendore e con pace potente propizierà una nuova creazione. Per questo, oggi si dovrebbe apprendere di nuovo sul campo di battaglia la pura azione, l’azione non solo nel significato di ascesi virile, ma anche di purificazione e via verso forme di vita superiori, valide in sé e per sé — il che, però, significa in un certo modo proprio un ritorno alla tradizione primordiale ario-occidentale. [https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&redir_esc=y&hl=it&id=EXMQAQAAIAAJ&dq=di+nuovo+sul+campo+di+battaglia+la+pura+azione%2C+l%E2%80%99azione+non+solo+nel+significato+di+ascesi+virile%2C+ma+anche+di+purificazione+e+via+verso+forme+di+vita+superiori&focus=searchwithinvolume&q=ascesi+virile]
'''Anca Damian''' (... | ...), regista e produttrice cinematografica rumena.
==Citazioni di Anca Damian==
*{{NDR|Su Marona, la cagnetta protagonista del cartone animato ''La mia fantastica vita da cane''}} Il destino di Marona è semplice ed essenziale, universale e individuale. Vivere l'istante presente; apprezzare le piccole cose; essere in connessione profonda con gli altri – ecco le "lezioni di felicità" dai cani per gli umani.<ref>Citato in ''[https://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/88124/il-legame-tra-cane-e-padrone-nel-nuovo-film-di-anca-damian.aspx Il legame tra cane e padrone nel nuovo film di Anca Damian]'', ''cinecittà.com'', 2 dicembre 2021.</ref>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Damian, Anca}}
[[Categoria:Registi rumeni]]
==Note==
<references />
==Anne Barratin==
[https://fr.wikipedia.org/wiki/Anne_Barratin] [https://books.google.it/books?id=p0tFAAAAYAAJ&newbks=1&newbks_redir=0&dq=&pg=PA92#v=onepage&q&f=false]
[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=YyFdAAAAMAAJ&dq=O+triato+%27e+donna+Peppa&focus=searchwithinvolume&q=Peppa p. 224]
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==Di seguito alcuni modi di dire di cui non trovo la fonte==
*'''Ascirsene a int' 'o bafuogno.'''
:Letteralmente: ''Uscirsene da dentro il favonio, da dentro l'afa.''
::{{spiegazione|Tirarsi fuori da una situazione che si presenta incasinata e foriera di problemi e complicazioni spiacevoli}}
*'''Appennere 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'''
:''Appendere gli abiti ad un cattivo (malfermo) chiodo.''
::{{spiegazione|Essersi grandemente sbagliati sul conto di una persona (averla ritenuta troppo mite, accomodante, averla sottovalutata, avere affrettatamente concluso che fosse un cliente facile o averla ritenuta affidabile et similia. Es. ''Hê appiso 'e panne 'a 'nu malo chiuovo.'' ''Hai appeso gli abiti a un chiodo malfermo'', e cioè: ''Hai capito proprio male, ti sei proprio sbagliato''}}
*'''Essere buono 'ncuorpo.'''
:''Essere buono in corpo''
::{{spiegazione|Essere un tipo tosto, per nulla malleabile; un "cliente" difficile.}}
*'''Essere buono sott' 'a 'na zuppa 'e fave.'''
:''Essere buoni sotto una zuppa di fave.''
::{{spiegazione|Non essere buoni per nulla.}}
*'''Fà 'nu cric.'''
:''Fare un cric.''
::{{spiegazione|Aiutare, dare una mano.}}
*'''Fà 'o piezzo a coccheduno.'''
:''Fare il pezzo a qualcuno.''
::{{spiegazione|Imbrogliarlo.}}
*'''Jì 'nfetamma'''
:''Andare in cattivo odore.''
::{{spiegazione|Arrabbiarsi, prendersela molto a male, reagire con rabbia.}}
*'''Levà 'a vocca a cocche ccosa (o coccosa).'''
:''Togliere la bocca da qualche cosa.''
::{{spiegazione|Non gradire più qualcosa.}}
*''''O guappo a trucco.'''
:''Il guappo "truccato"''
::{{spiegazione|Un finto guappo, una tigre di carta; un [https://it.wiktionary.org/wiki/baudruche baudruche], in sostanza.}}
*''''O male 'e mola e 'a musica dint' 'e rrecchie.'''
:''Il mal di mola e la musica nelle orecchie.''
::{{spiegazione|Una tormentosa scocciatura, una situazione, una seccatura insopportabile}}
*'''Piglià 'nu flesc.'''
:''Prendere un flash.''
::{{spiegazione|Prendere una svista, un abbaglio.}}
*'''Sta 'a fore cu 'e chiocche.'''
:''Stare fuori con le meningi.''
::{{spiegazione|Non essere più lucidi di mente, sragionare.}}
*'''Tené 'a scarda dint' a ll'uocchie.'''
:''Avere la scheggia negli occhi.''
::{{spiegazione|Gli occhi sono lo specchio dell'anima, occhi nei quali balena una "scheggia", non sono occhi limpidi. Lo si dice di una persona maligna.}}
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Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe
0
143077
1224444
1224304
2022-08-25T20:31:37Z
93.68.209.3
/* Fase Quattro */
wikitext
text/x-wiki
{{Raccolta}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi dei film del '''''[[Marvel Cinematic Universe]]''''' in punto di morte.
==Film==
{{torna a|Ultime parole dai film}}
===''Saga dell'Infinito''===
{{cronologico}}
====''Fase Uno''====
*Non sprecarla... non sprecare la tua vita... ('''Ho Yinsen''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008), Yinsen pronuncia le sue ultime parole a Tony Stark poco prima di morire dopo essersi sacrificato per salvare da un gruppo di terroristi.}}
*Se siamo ancora in affari...io darò a voi i questi disegni in dono. E in cambio...spero che tu mi ripagherai...donandomi soldati di ferro. ('''Raza''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008), Raza, capo del gruppo di terroristi, noto come i "Dieci Anelli", che ha rapito Tony Stark e Ho Yinsen, pronuncia le sue ultime parole prima di venire ucciso dal suo capo, Obadiah Stane, alias, Iron Monger, per punirlo a causa del suo tradimento.}}
*Mi dispiace. Posso darti solo il mio sapere. ('''Anton Vanko''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man 2]]'' (2010). Ormai morente dalla malattia grave, l'anziano Anton Vanko consegna al figlio Ivan i progetti del reattore Arc, su cui aveva lavorato insieme a Howard Stark pur non ricevendone alcun merito, per poi spirare, scatenando la furia vendicativa del figlio.}}
*Si dice che puoi ancora sentire e vedere ciò che si manifesta intorno a te, spero che sia vero, così potrai sapere che la tua morte è giunta per mano di Laufey! ('''Laufey''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011), le ultime parole di Laufey sono rivolte a Odino, poco dopo di venire ucciso a tradimento dal suo figlio naturale Loki.}}
*Il primo di tanti... Taglia una testa... e altre due spuntano fuori! Hail... HYDRA! ('''Heinz Kruger''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011), Steve Rogers, alias, Captain America, ferma il doppiogiochista agente Heinz Kruger. Dopo che Rogers ha chiesto a Kruger chi è, quest'ultimo dichiara di appartenere all'organizzazione terroristica HYDRA, per poi avvelenarsi con il cianuro, morendo.}}
*Tutto a posto, capo. Quella squadra non funzionerà mai... se loro non avranno qualcosa... da... ('''Philip "Phil" Coulson''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[The Avengers (film 2012)|The Avengers]]'' (2012), Phil Coulson riferisce queste parole a Nick Fury, dopo essere stato ferito gravemente da Loki.}}
====''Fase Due''====
*Ora basta con le maschere! Avevi detto di volere il Mandarino... ce l'hai qui davanti! Sono sempre stato io, Tony, fin dall'inizio! Io sono il Mandarino!!! ('''Aldrich Killian/Extremis Man/Il Mandarino''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man 3]]'' (2013), il folle scienziato Aldrich Killian riferisce queste parole a Tony Stark prima di un duro e violento scontro con Pepper Potts nel quale perderà la vita.}}
*Non te lo dirò mai! ('''Frigga''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013), Frigga pronuncia queste ultime parole prima di essere uccisa dal mostruoso Kurse, per ordine di Malekith.}}
*Lui è un nemico di Asgard. Era prigioniero nei loro sotterranei. ('''Kurse''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013). Kurse, lo sgherro di Malekith, pronuncia queste ultime parole al suo padrone riferito a Loki, prima della battaglia tra lui con gli scagnozzi di Malekith e Thor con Loki, al termine della quale è sul punto di uccidere Thor. Tuttavia, Loki riesce a trafiggerlo di spalle e ad attaccarlo con una delle sue stesse bombe, e Kurse muore dissolvendosi.}}
*Se pensi di fermarlo, sei un illuso. L'Aether non può essere distrutto. ('''Malekith''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013), durante la battaglia, Malekith, il malvagio signore degli Elfi Oscuri, con il potere della Gemma della Realtà, noto come l'Aether, tenta di crescere l'Oscurità per distruggere l'universo, viene però raggiunto dal suo nemico giurato Thor. I due hanno una resa in cui l'Elfo Oscuro dichiara la propria superiorità. Mentre il Dio del Tuono riesce a sconfiggere definitivamente Malekith, spedendo all'altro posto che viene schiacciato a morte con la sua stessa nave.}}
*Cosa?! Sei impazzito?! È una pessima idea! Pessima credimi!... ('''Jasper Sitwell''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014), per ottenere maggiori informazioni sull'HYDRA, Steve Rogers, Natasha Romanoff e Sam Wilson catturano uno dei loro agenti, Jasper Sitwell. A bordo della macchina di Wilson, i tre lo interrogano, e vengono a sapere dello sviluppo di una super arma in grado di eliminare ogni individuo identificato come possibile minaccia per l'HYDRA. Poco dopo il soldato d'Inverno gli attacca, e butta giù Sitwell dalla macchina, provocando la sua morte.}}
*Hail...HYDRA. ('''Alexander Pierce''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014), Pierce in fin di vita, dopo essere stato ferito da Nick Fury, pronuncia le sue ultime parole.}}
*Dammi la mano...! ('''Meredith Quill''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), Meredith Quill pronuncia queste parole all'amato figlio Peter, prima di morire.}}
*Modera il tuo tono!!! Io posso...! ('''Altro''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), l'Altro, il portavoce di Thanos, cerca inutilmente di abbassare la voce a Ronan l'Accusatore, ma lui, purtroppo, lo uccide seccato con il potere del suo martello.}}
*Io non sarò più la tua schiava! ('''Carina Walters''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), Carina Walters, la schiava del Collezionista, si rivolge al suo padrone prima di ribellarsi, toccando la Gemma del Potere, contenuta nell'Orb, morendo annientata.}}
*Non riuscirete mai a raggiungere Ronan! ('''Korath''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), durante lo scontro, Korath rivolge queste ultime parole agli altri tre membri dei Guardiani della Galassia, poco prima di venire ucciso da Drax il Distruttore.}}
*Siete mortali! Come è...?! ('''Ronan l'Accusatore''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014) Ronan l'Accusatore si rivolge così ai Guardiani della Galassia, poco prima di essere definitivamente annientato dalla Gemma del Potere, contenuta nell'Orb.}}
*Sei incredibilmente ingenuo. ('''Ultron''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015), Ultron è scappato da Sokovia, ormai distrutta, e si è rifugiato in un bosco vicino. Poco dopo Ultron, raggiunto da Visione, pronuncia quest'ultime parole e cerca di uccidere il suo nemico, ma Visione grazie al potere della Gemma della Mente incastrata nella sua testa, riesce a distruggere il robot malvagio.}}
*Mi dispiace, tesoro, devi aiutare papà a pagare tutti per i suoi errori. ('''Darren Cross/Calabrone''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Ant-Man (film)|Ant-Man]]'' (2015), Darren Cross, alias il Calabrone, rivolge queste parole quando è sul punto di uccidere Cassie Lang e il poliziotto Jim Paxton. Tuttavia Scott Lang, alias Ant-Man, riesce a sabotare la tuta del Clabarone provocandone la morte.}}
====''Fase Tre''====
*E tu verrai con me! ('''Brock Rumlow/Crossbones''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain America: Civil War]]'' (2016). Quando gli Avengers intercettano lo spietato mercenario Brock Rumlow, alias Crossbones, che aveva rubato un'arma biologica a Lagos, in Nigeria. Una volta sconfitto e catturato, durante nel loro combattimento, Rogers interroga Rumlow, chiedendogli chi è il compratore: Rumlow risponde che è il vecchio amico di Rogers, Bucky Barnes, alias, il Soldato d'Inverno. Approfittando della sua distrazione per un momento, Rumlow spiega come stanno le cose, e accende una granata per uccidere se stesso e Rogers. Tuttavia Scarlet blocca la granata, e spinge Rumlow verso un palazzo, uccidendo lui e, accidentalmente, diverse persone del Wakanda.}}
*Nessuno lo è. Noi non scegliamo il nostro tempo. La morte dà significato alla vita. Sapere che i tuoi giorni termineranno. Che il tuo tempo è breve. Pensi che dopo questo tempo, io sia pronta. Ma guardami. Sto prolungando questo momento solo per poter guardare la neve. ('''Antico''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange (film)|Doctor Strange]]'' (2016). L'Antico, dopo essere stata ferita da Kaecilius, rivolge queste ultime parole al dottor Stephen Strange.}}
*Che succede? ('''Kaecilius''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange (film)|Doctor Strange]]'' (2016). Kaecilius è intento a distruggere la Terra. Tuttavia il Dottor Strange riesce a stringere un patto con Dormammu, grazie al potere della Gemma del Tempo, Kaecilius e i suoi zeloti vengono quindi inceneriti a morte dal malvagio Signore della Dimensione Oscura.}}
*Chiedo solo una cosa, che la vostra Alta Sacerdotessa gli dica il nome dell'uomo che ha segnato il suo destino: Taserface! ('''Taserface''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). Taserface si rivolge con queste parole ad una Sovereign, poco prima di morire a causa dell'esplosione della sua nave.}}
*No, basta! Senti, ascolta!! Tu sei un dio! Se mi uccidi, sarai solo un comune mortale come tutti gli altri! ('''Ego il Pianeta Vivente''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). La versione umana di Ego il Pianeta Vivente pronuncia queste parole cercando ancora di portare Peter dalla sua parte. Peter però si rifiuta, e Baby Groot ripone una bomba nel cervello di Ego, provocandone la morte.}}
*Ti avrà anche generato magari, ma non era tuo padre! Scusa, non ne ho combinata una giusta. È stata una fortuna averti come figlio. ('''Yondu Udonta''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). Dopo l'uccisione e la distruzione di Ego il Pianeta Vivente, Yondu pronuncia queste parole riferendosi a Peter e fa indossare al ragazzo una tuta spaziale. Yondu, pentitosi delle cattive azioni compiute, muore congelato nello spazio.}}
*Cosa? ('''Jackson "Montana" Brice/Shocker''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: Homecoming]]'' (2017). Jackson Brice, rivolge confuso questa parola a suo capo Adrian Toomes, alias l'Avvoltoio, poco dopo di venire ucciso accidentalmente da quest'ultimo con un'arma dei Chitauri, praticamente stanco della sua incompetenza.}}
*Guardate. Ricordate questo posto. Casa. ('''Odino''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Odino, prima di morire svanendo dalla vecchiaia, rivolge queste ultime parole a suoi figli Thor e Loki.}}
*Tornatene nella caverna da cui sei strisciata fuori! Schifoso demone malvagio! ('''Hogun''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Hogun, uno dei Tre Guerrieri, pronuncia queste ultime parole a Hela, prima di venire ucciso dalla Dea della Morte.}}
*Per Asgard. Hela! ('''Skurge''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Skurge, alias l'Esecutore, prima di combattere l'esercito di Hela, rivolge queste ultime parole alla sua ex padrona Hela, poco prima di venire ucciso dalla Dea della Morte per il suo tradimento.}}
*Ah, e io ero convito che fossi un americano pazzo. ('''Ulysses Klaue/Klaw''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Il mercenario Ulysses Klaue rivolge queste ultime parole ad Erik Killmonger poco prima di venire ucciso a tradimento da quest'ultimo con una pistola.}}
*Io sono la causa della morte di tuo padre. Non lui. Prendi me. ('''Zuri''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Durante il primo epico scontro tra la Pantera Nera ed Erik Killmonger, il saggio stregone Zuri pronuncia queste parole prima di essere ucciso dallo stesso Killmonger.}}
*Perché? Per potermi rinchiudere? Nah. Seppelliscimi nell'oceano... come i miei antenati che si buttavano dalle navi. Sapevano che la schiavitù era peggio della morte. ('''N'Jakada\Erik Stevens/Killmonger''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Dopo una violenta lotta, le ultime parole di N'Jadaka, alias Erik Killmonger, sono rivolte a suo cugino T'Challa, alias la Pantera Nera, rifiutando il suo aiuto prima di morire estraendosi la lancia dal petto, per essersi pugnalato da lui stesso durante lo scontro.}}
*Padre degli dei... lasciate che la magia oscura scorra attraverso me per un'ultima... volta. ('''Heimdall''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Heimdall, ormai privo di forze per la lotta contro Thanos e l'Ordine Nero, teletrasporta Hulk sulla terra in modo da avvertire i loro compagni dell'imminente arrivo di Thanos. Subito dopo il Titano Pazzo, con la lancia di Gamma Corvi, trafigge Heimdall al cuore, poiché l'aveva fatto.}}
*Tu... non sarai mai... un dio. ('''Loki Laufeyson\Odinson''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Dopo la morte di Heimdall e la sparizione di Hulk, Loki, il Dio dell'Inganno, all'inizio si finge di allearsi con Thanos, lasciando a morire il fratello adottivo Thor nelle sue mani. Tuttavia, appena si avvicina al titano cerca di pugnalarlo, in quanto il suo era solo un tentativo per ucciderlo: Thanos, fermando il coltello, afferra Loki e lo strangola a morte sotto gli occhi disperati del fratello adottivo Thor.}}
*No. Questo non è amore. ('''Gamora del 2018''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Thanos e Gamora raggiungono il pianeta Vormir in cui si nasconde la Gemma dell'Anima, custodita da Teschio Rosso. Sull'orlo di un abisso, Teschio Rosso spiega a Thanos che dovrà sacrificare una persona amata per ottenere la gemma: con le lacrime agli occhi, Thanos si ritrova costretto a gettare giù dal precipizio la figlia, Gamora, che morendo gli fa ottenere la gemma.}}
*Io ora devo distruggere questo motore prima che lo trovino! ('''Mar-Vell''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Nel 1989 Carol Danvers e la sua maestra, la dottoressa Wendy Lawson, il cui vero nome è Mar-Vell stanno facendo un giro di ricognizione, fino a quando vengono intercettate da Yon-Rogg che vuole distruggere il motore segreto di Mar-Vell, da lei creato per aiutare gli Skrull. Yon-Rogg abbatte la loro navicella, e Mar-Vell si appresta a distruggere il motore, ma prima che possa farlo Yon-Rogg la uccide, non avendo fermato però Danvers che riesce lei a distruggere il motore, in cui diviene la futura Capitan Marvel.}}
*Troppo tardi. ('''Norex''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Yon-Rogg sopraggiunge sulla Terra per riportare ad Hala, Carol Danvers. Arrivato lì, scopre che quella non è la vera Danvers ma Norex, uno Skrull che ha preso la forma della ragazza. Yon-Rogg scopre inoltre che Danvers è nello spazio insieme a Nick Fury, Talos, Maria Rambeau e Goose e sta per scoprire quello che ha sempre cercato di nascondergli. Prima di lasciare la Terra, Yon-Rogg uccide furiosamente Norex per poi andarsene.}}
*Subito. ('''Minn-Erva''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Yon-Rogg e la Starforce riescono a rintracciare Danvers e i suoi nuovi compagni, riuscendogli a imprigionargli. Carol riesce però a liberarsi così come i suoi compagni, e iniziano una battaglia contro Yon-Rogg e la Starforce. In seguito, Yon-Rogg ordina a Minn-Erva di seguire Nick Fury, Maria Rambeau, Goose, Talos e gli Skrull che stanno scappando. Ma Fury e Rambeau riescono a distruggere la sua navicella, uccidendola.}}
*Va bene. ('''Natasha Romanoff/Vedova Nera''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Mentre Natasha Romanoff, alias la Vedova Nera, e Clint Barton, alias Occhio di Falco (divenuto anche Ronin), sono a Volmir per recuperare la Gemma dell'Anima, incontrano Teschio Rosso, il guardiano della Gemma, che gli spiega il sacrificio che serve per recuperare la Gemma, ovvero una vita. Entrambi gli eroi vogliono sacrificarsi per l'altro, ma alla fine è Vedova Nera che sceglie di morire gettandosi dal dirupo su cui si trova Teschio Rosso, essendo consapevole che il collega potrà stare con la sua famiglia se il loro piano riesce: subito dopo, il commosso e disperato Clint si ritrova con la Gemma.}}
*Non me lo permetterà. ('''Nebula del 2014''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Recuperate le Gemme dell'Infinito, gli Avengers creano un nuovo Guanto dell'Infinito e devono decidere chi sarà a schioccare le dita per riportare in vita tutti quelli morti. Alla fine è Hulk a schioccare le dita, ma subito dopo il gruppo viene raggiunto dal Thanos del passato che distrugge la loro base. Mentre Hulk, Ant-Man, Rocket Raccoon e War Machine sono imprigionati sotto le macerie della base, e Iron Man, Capitan America e Thor combattono contro Thanos, Occhio di Falco cerca di proteggere il guanto dai servitori del Titano Pazzo. Tuttavia, viene raggiunto dalla Nebula del passato, intenzionata ad impossessarsi del guanto per poterlo dare a Thanos. Fortunatamente, Occhio di Falco viene raggiunto dalla Gamora del passato e dalla Nebula del presente, dove quest'ultima uccide la sua controparte del passato.}}
*Io sono... ineluttabile. ('''Thanos del 2014''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Durante la battaglia finale, nonostante l'aiuto di tutti i supereroi, il perfido Thanos proveniente dal passato riesce ad impossessarsi del Guanto dell'Infinito costruito dagli Avengers per schioccare di nuovo le dita, ma viene raggiunto da Iron Man che gli ruba le gemme dal guanto e schiocca lui stesso le dita: in questo modo, il Titano Pazzo svanisce polverizzandosi, insieme con il suo esercito e l'Ordine Nero, dopo essersi accasciato a terra contemplando il suo fallimento.}}
*Vedrai, Peter. La gente... ha bisogno di credere. Di questi tempi... crede a qualsiasi cosa. ('''Quentin Beck/Mysterio''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: Far from Home]]'' (2019). Peter Parker, alias, Spider-Man, viene reclutato da Nick Fury per contrastare la minaccia degli Elementali, creature provenienti da altre dimensioni che stanno spargendo il caos in tutto il mondo. Nel corso della missione, però, Peter scopre che il loro nuovo alleato Quentin Beck alias Mysterio, è un truffatore: gli Elementali sono infatti solo una sua creazione. Peter combatte così contro il malvagio Mysterio a Londra, dove dopo aver ingaggiato una lotta, Beck viene sconfitto e muore apparentemente.}}
===''Saga del Multiverso''===
====''Fase Quattro''====
{{cronologico}}
*È sull'ala!!! Muovetevi!! Che state aspettando?! ('''Generale Dreykov''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Widow]]'' (2021). Lo spietato generale russo Dreykov, leader dell'organizzazione segreta delle Vedove Nere, la ''Stanza Rossa'', fa per fuggire dalla sua base volante insieme ai suoi scagnozzi: il suo elicottero però viene intercettato da Yelena Belova, sorella di Natasha Romanoff che fa esplodere il suo elicottero con delle granate, uccidendolo e vendicando tutte le ragazze finite sotto il suo controllo.}}
*Fammi solo... Riprendere fiato. ('''May Parker''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021). Rimasta ferita nello scontro tra il nipote Peter e il terribile Goblin, May Parker esorta il nipote ad accettare le conseguenze delle sue azioni, ricordando al nipote che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità": purtroppo il Goblin ha ferito May gravemente con la lama del suo aliante dietro a schiena e pertanto la donna muore tra le braccia del povero Peter.}}
*Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin di Terra-96283''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021). Al termine della prima parte dello scontro finale tra i tre Spider-Man del multiverso e i Terribili Quattro, il folle supercriminale Goblin provoca la collera del Peter Parker dell'universo principale ad ucciderlo, provocandolo con la morte di sua zia May: seppur tentato di ucciderlo col suo stesso aliante, Peter dà ascolto alle sue controparti alternative e si limita ad iniettare al Goblin un siero in grado di annullare la sua personalità maligna, eliminando la minaccia una volta per tutte che libera finalmente Norman Osborn.}}
*Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Stephen Strange/Defender Strange di Terra-617''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). In fuga nel multiverso, la giovane America Chaver e una versione alternativa del Dottor Strange, noto come il Defender Strange, vengono bloccati dal mostro dimensionale che gli dà la caccia. Non trovando altra soluzione, Strange decide di sacrificare la vita di America assorbendo il suo potere di viaggiare nel multiverso in modo da impedire al mostro di ottenerlo: prima di poter portare a termine l'ingrato compito però Defender Strange viene trafitto alla schiena dal mostro e non può fare altro che scagliare America in un portale dimensionale prima di morire.}}
*Sono pronto. ('''Stephen Strange/Supreme Strange di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). In un flashback, gli Illuminati della Terra-838 raccontano al Dottor Strange la fine della sua controparte del loro universo, Supreme Strange: questi, nel tentativo di fermare Thanos, utilizzò il libro di magia nera del Darkhold per viaggiare nel multiverso, ma finì per provocare accidentalmente l'incursione tra due universi. Una volta fermato Thanos, Supreme Strange accettò la decisione dei suoi compagni di essere giustiziato per i suoi crimini: pertanto il collega Freccia Nera, seppur estremamente riluttante e dispiaciuto, lo disintegrò con la sua voce supersonica.}}
*Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. ('''Reed Richards/Mister Fantastic di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Deciso a far ragionare Wanda Maximoff, desiderosa di rapire America per viaggiare nel multiverso, il membro degli Illuminati, Reed Richards, alias Mister Fantastic, prova a farla ragionare minacciandola con i poteri di Freccia Nera: Wanda per tutta risposta uccide quest'ultimo e, afferrando un terrorizzato Mister Fantastic con i suoi poteri telecinetici, squaglia meticolosamente il suo corpo per poi finirlo facendogli esplodere la testa.}}
*Ho tutto il giorno libero! ('''Peggy Carter/Capitan Carter di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Per fermare Wanda, l'illuminata Peggy Carter, alias Capitan Carter, prova ad affrontarla in uno scontro diretto lanciandole contro il suo scudo: Wanda però riesce a bloccarlo e glielo lancia nuovamente contro tranciandola a metà.}}
*Esci subito dal mio universo! ('''Maria Rambeau/Capitan Marvel di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Furiosa per la morte dei compagni Illuminati, Maria Rambeau affronta a sua volta Wanda Maximoff, ma come gli altri supereroi ha presto la peggio e viene sconfitta dalla strega, che le dà il colpo di grazia schiacciandola con una statua con la sua effige.}}
*Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Charles Xavier/Professor X di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Utilizzando i suoi poteri telepatici, il leader degli Illuminati, il professor Charles Xavier riesce ad entrare nella mente di Wanda Maximoff, nel tentativo di liberare la sua controparte della Terra-838 posseduta dalla strega: sfortunatamente Wanda glielo impedisce e uccide la sua mente spezzandogli il collo, provocando la sua morte anche nella realtà.}}
*No? L'immaginavo. ('''Stephen Strange/Sinister Strange di Terra-199999''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Cacciato da Wanda in un altro universo alternativo, il Dottor Strange si ritrova ad affrontare una sua controparte sadica e malvagia nota come il Sinister Strange, colpevole di essersi lasciato corrompere dal Darkhold: dopo uno scontro in cui i due stregoni utilizzano le note musicali è la controparte buona ad avere la meglio, scagliando il Sinister Strange fuori da una finestra e facendolo impalare con orrore ad una delle cancellate.}}
*Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Su suggerimento del Dottor Strange, America fa incontrare Wanda con i suoi figli provenienti da un altro universo, che tuttavia sono terrorizzati dalla sua natura spietata: comprendendo disperatamente di essersi lasciata corrompere dal male che ha compiuta, Wanda decide di rimediare distruggendo la caverna contenente il Darkhold e distruggendo ogni copia del libro presente nel multiverso, perdendo apparentemente la vita nel processo.}}
==Serie televisive Netflix==
{{cronologico}}
===''[[Daredevil (serie televisiva)|Daredevil]]''===
====''Prima stagione''====
*Avresti dovuto uccidermi, vigliacco! ('''John Healy''')
::{{spiegazione|Dopo essere stato prosciolto grazie ad una giuria corrotta, il sicario John Healy viene attaccato da Daredevil, che picchiandolo lo interroga su chi sia il mandante del suo ultimo omicidio. Per via di tutte quelle violenze, Healy confessa, ma vedendo che il vigilante non lo uccide si suicida sbattendo la faccia contro un pezzo di ferro, essendo consapevole che il suo mandante farebbe uccidere lui e la sua famiglia in caso venisse a sapere della spiata.}}
*Aiutami...Ti prego...Aiutami... ('''Anatoly Ranskahov''')
::{{spiegazione|Deciso ad accettare gli accordi con Wilson Fisk, il gangster russo Anatoly Ranskahov si reca da lui: sfortunatamente, il russo arriva proprio nel bel mezzo della cena fra Fisk e Vanessa Marianna, rovinandola. Salito in macchina con Fisk, Anatoly inizia ad affermare le proprie ragioni, ma inaspettatamente l'auto si forma in un luogo isolato. Stupito, il gangster russo viene tirato fuori dall'auto e malmenato da un furioso Fisk, che inizia a sbattere sua testa contro la portiera della macchina: nonostante cerchi di supplicarlo, Fisk decapita brutalmente Anatoly con la portiera, furioso per l'appuntamento mancato.}}
*Signorina Page... ('''James Wesley''')
::{{spiegazione|Dopo che Vanessa si è ripresa, il braccio destro di Fisk, James Wesley, viene a sapere che Karen Page ha fatto visita alla madre del proprio capo. Deciso a non arrecargli un ulteriore dispiacere, Wesley agisce di persona, rapendo Karen e portandola in un magazzino per interrogarla. Minacciata con la morte dei propri amici, Karen riesce a prendere la pistola del criminale: Wesley prova a farla ragionare, ma Karen istintivamente lo crivella di colpi.}}
*Ho scritto tante storie nel corso dei miei anni... e sa quante volte mi hanno minacciato perché io mi tappassi la bocca? ('''Ben Urich''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara a scrivere un articolo su Wilson Fisk, il giornalista Ben Urich riceve la visita del gangster in persona. Questi dichiara di rispettarlo, e di non crederlo responsabile della morte di Wesley. Tuttavia, Fisk è comunque arrabbiato per il coinvolgimento della propria madre: Urich dichiara stoicamente di essere comunque insensibile alle minacce, ma Fisk inaspettatamente lo strangola con violenza uccidendolo.}}
*Aspetta, aspetta! ('''Leland Owlsley''')
::{{spiegazione|Venuto a sapere del coinvolgimento del proprio contabile Leland Owlsley nell'attentato all'amata Vanessa, Fisk lo convoca in un palazzo abbandonato: qui, dopo avergli rivelato di conoscere tutta la verità, lo scaraventa con violenza nella tromba dell'ascensore del palazzo, spezzandogli il collo.}}
====''Seconda stagione''====
*Chiunque ci ostacolerà, noi dipingeremo le strade di rosso col loro sangue. E quando se ne andranno, renderemo orgoglioso tuo padre. E ci libereremo degli sporchi traditori che hanno tradito i loro compagni. Hell's Kitchen sarà di nuovo nostra! ('''Nesbit''')
::{{spiegazione|Uscito dopo molto tempo dalla prigione un suo associato, il gangster Nesbit organizza per lui una festa nel suo pub, insieme ad altri scagnozzi. Finita la cena, Nesbit annuncia i loro piani di conquista del quartiere ora che Wilson Fisk è stato sconfitto, ma in quel momento Nesbit viene ucciso da un colpo di mitra: tutti gli scagnozzi infatti vengono crivellati di colpi, ad eccezione di un uomo, Grotto.}}
*Non "sono"... lui... è un uomo solo! ('''Trafficante Messicano''')
::{{spiegazione|Indagando sulla pista della strage nel pub di Nesbit, Matt risale ad un gruppo di spacciatori messicani, rivali degli irlandesi. Indossati i panni di Daredevil, il vigilante si reca nel loro covo, ma qui trova solo i cadaveri dei trafficanti. Trovandone uno vivo, Matt gli chiede quali uomini abbiano potuto compiere una strage del genere, ma il trafficante specifica che è stato un solo uomo a fare tutto, per poi spirare.}}
*Perché... Non l'hai... Fermato? ('''Grotto''')
::{{spiegazione|Matt viene incatenato da Frank Castle al camino di un palazzo, dove nel frattempo Frank ha portato anche Grotto, il gangster scampato alla strage degli irlandesi e protetto da Matt, Karen e Foggy. Dopo una serie di discussioni sui metodi dei due vigilanti, Frank dà a Daredevil un ultimatum: con la pistola che Castle gli ha legato alle mani, Matt dovrà decidere se sparare a Frank per impedirgli di uccidere Grotto o se lasciargli giustiziare il criminale. Matt tuttavia non vuole macchiarsi del sangue di nessuno, e spara quindi alla catena che lo lega, cercando poi di slanciarsi contro Frank: purtroppo, il violento vigilante fa in tempo a sparare a Grotto, che muore tra le braccia di Matt.}}
*E a chi importa? ('''Finn Cooley''')
::{{spiegazione|Deciso a vendicare il figlio, morto la notte in cui Frank Castle massacrò gli uomini di Nesbit, il folle gangster irlandese Finn Cooley rapisce il vigilante e lo tortura. Tuttavia, grazie ad un diversivo ordito dallo stesso Castle e all'intervento di Daredevil, Frank sovverte la situazione e con un fucile a pompa minaccia Cooley, chiedendogli informazioni sugli assassini della sua famiglia, ma il criminale preferisce insultare sprezzante il vigilante: come risposta, Frank spara in piena faccia a Cooley.}}
*Ho sentito di te, le notizie corrono veloce, ma quel giorno c'erano molti criminali e ogni dito ha premuto un grilletto. Pensi che questa tua crociata non finirà mai, vero? Vero? ('''Dutton''')
::{{spiegazione|Finito in prigione, grazie all'aiuto di Wilson Fisk Frank può accedere alla cella di Dutton, capo dei detenuti nonché uno degli ultimi superstiti tra gli uomini che massacrarono la famiglia Castle. Uccise le sue guardie del corpo, Frank interroga Dutton chiedendogli chi abbia materialmente sparato i colpi che uccisero i suo famigliari: il capo dei detenuti tuttavia non può dargli informazioni e insulta Frank dicendogli che la sua crociata non avrà fine. Desideroso di vendetta, Frank pugnala Dutton.}}
*Tu, stupido figlio di... ('''Ray Schoonover''')
::{{spiegazione|Rivelatosi il trafficante Blacksmith, che ordinò la morte della famiglia Castle, l'ex superiore di Frank Ray Schoonover prende in ostaggio Karen e si prepara a fuggire. Tuttavia, i due vengono intercettati da Castle, creduto morto, che sottomette l'ex ufficiale e si fa portare nel suo rifugio. Qui, dopo averlo pestato e averlo interrogato, Frank uccide Schoonover con un colpo di pistola alla testa.}}
*Finitelo! ('''Nobou''')
::{{spiegazione|Grazie al sacrificio dell'amata Elektra e il supporto di Frank Castle, Daredevil riesce a sconfiggere gli uomini della Mano, sfidando poi a duello il loro comandante, il vecchio alleato di Wilson Fisk Nobou, con cui si era già scontrato in precedenza. Dopo un duro ma decisivo scontro, il supereroe riesce a scaraventare giù dal palazzo in cui si trovavano il ninja. Nobou prova allora a fuggire mentre Daredevil aiuta gli ostaggi, ma viene raggiunto e ucciso da Stick.}}
===''[[Jessica Jones (serie televisiva)|Jessica Jones]]''===
====''Prima stagione''====
*'''Barbara Shotlman''': Grazie. <br/>'''Bob Shlotman''': Grazie, signorina Jones.
::{{spiegazione|Jessica riesce a liberare la giovane Hope Shlotman dalle grinfie del suo persecutore Killgrave. Dopo averla riconsegnata ai genitori tutto sembra andare per il meglio, ma improvvisamente Hope uccide entrambi i genitori, essendo costretta ad ubbidire ad un'ultima direttiva di Killgrave}}
*Perchè la amo. ('''Ruben''')
::{{spiegazione|Killgrave sta facendo un sopralluogo in casa di Jessica quando entra il timido vicino di Jessica, Ruben. Incuriosito, Killgrave obbliga il giovane a confessare la sua cotta per Jessica: geloso, Killgrave ordina a Ruben di tagliarsi la gola.}}
Killgrave mi ha detto di darle questo. ('''Signora DeLuca''')
::{{spiegazione|Dopo che Jessica riesce a stordire Killgrave, l'investigatrice si imbatte nel poliziotto suo alleato Will Simpson , il quale le propone di uccidere il criminale. Jessica però vuole Killgrave vivo per poterlo interrogare, e quindi stende Simpson e due suoi colleghi e scappa. Irritato, Simpson viene avvicinato dalla vicina di casa dei Jones, la signora DeLuca, che dichiara di dovergli consegnare un pacchetto da parte di Killgrave. All'interno, Simpson trova la bomba che aveva provato a inserire nella casa di Killgrave in precedenza: prima di poter fare qualsiasi cosa la bomba scoppia ferendo gravemente Simpson e uccidendo i suoi colleghi e la signora DeLuca.}}
*Tu sei una nostra responsabilità... Noi dobbiamo fermarti! ('''Louise Thompson''')
::{{spiegazione|Per far confessare Killgrave, Jessica porta nella sua cella i suoi genitori, Albert e Louise. Dopo un'aspra discussione Louise rivela il proprio scopo: ella ritiene il figlio solamente un mostro, e perciò ha portato delle forbici con cui ucciderlo. Deluso e furente per il comportamento della madre, Killgrave ordina ai genitori di suicidarsi: Jessica allora irrompe nella cella e riesce a salvare Albert, ma non Louise, che si pugnala ripetutamente con le stesse forbici che voleva usare per uccidere il figlio.}}
*In un hotel sulla Washington, di fronte a Barbuto. ('''Detective Oscar Clemmons''')
::{{spiegazione|Mentre Jessica va alla caccia di Killgrave con Trish, il Detective Oscar Clemmons, passato dalla loro parte dopo aver assistito all'incontro tra il criminale e i genitori, rimane nel loro covo: dopo poco tempo arriva però Will Simpson, che puntandogli una pistola contro gli chiede dove siano andate le ragazze. Poiché il detective non parla, Simpson abbassa la pistola e gli fa capire di essere dalla loro parte: Clemmons allora gli rivela la loro posizione, ma Simpson improvvisamente estrae la pistola e gli spara a sangue freddo in testa.}}
*26... 27...28...29! ('''Wendy Ross-Hogarth''')
::{{spiegazione|Killgrave e l'avvocato Jeri Hogarth fanno un accordo: il criminale costringerà Wendy, ex moglie di Jeri, a firmare le carte del divorzio ed in cambio Jeri gli fornirà il feto abortito da Hope, rimasta incinta. L'accordo va a buon fine, ma sentendo una discussione tra Jeri e Wendy Killgrave crede che ad avere ragione sia quest'ultima e gli ordina di uccidere Jeri con 100 pugnalate: contenta, Wendy inizia a pugnalare l'ex moglie con una forbice. Quando è arrivata circa alle trenta pugnalate arriva però Pam, attuale amante di Jeri: le due rivali hanno quindi una colluttazione, e Wendy sbatte contro uno spigolo di un tavolo morendo.}}
*Ora puoi ucciderlo. Dimmi che lo farai! Dimmelo... dimmelo... ('''Hope Shotlman''')
::{{spiegazione|Jessica va ad un appuntamento ricevuto da Killgrave in un ristorante e si ritrova davanti una scena inquietante: il criminale ha infatti rapito la sua vecchia vittima Hope e si trova seduto con lei ad un tavolo, mentre alcuni membri del gruppo di sostegno organizzato da Trish stanno per impiccarsi sul bancone del bar. Il criminale dice a jessica che se non verrà con lui si terrà Hope, ma improvvisamente la ragazza si pugnala con un coltello: mentre Killgrave fugge utilizando come diversivo i membri del gruppo di recupero, Hope muore tra le braccia di Jessica, dicendole che ora è libera di uccidere il criminale.}}
*Ora è più forte: non ascoltarlo, non guardarlo in faccia. Ti farà uccidere! ('''Albert Thompson''')
::{{spiegazione|Entrata nell'appartamento in cui Killgrave si è nascosto col padre Albert, ovvero la casa di una coppia gay, Jessica si ritrova davanti una scena brutale: sul pavimento vi sono infatti il cadavere di uno dei due ragazzi gay e Albert, privo di arti, mentre l'altro ragazzo sta facendo a pezzi i suoi arti in stato di trance. Dopo che Jessica lo ferma, si concentra sul povero Albert, che rinviene: agonizzante, il vecchio fa appena in tempo ad avvisare Jessica dei nuovi poteri ottenuti dal figlio, per poi spirare.}}
*Dimmi che mi ami! ('''Kevin Thompson/Killgrave''')
::{{spiegazione|Deciso ad abbandonare la città, il criminale Killgrave prende il controllo di molte persone al porto. All'arrivo di Jessica e della sua amica Trish, Killgrave prende il controllo di quest'ultima, deciso a portarla via per far soffrire Jessica. L'investigatrice tuttavia non ha alcuna reazione alla notizia: Convinto che anche lei sia finita sotto il controllo, Killgrave la costringe a sorridergli e a baciarlo. Tuttavia, quando Jessica gli si avvicina lo afferra per il collo: facendogli capire di non essere più sotto il suo controllo, Jessica spezza il collo di Killgrave uccidendolo.}}
==Serie televisive Disney+==
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
{{cronologico}}
===''[[WandaVision]]''===
*Arrivederci, amore. ('''[[Visione (Marvel Comics)|Visione]]''')
::{{spiegazione|Si tratta di una versione alternativa di Visione, ricreato da Wanda Maximoff all'interno di una cupola magica che intrappola la cittadina di Westview. Alla fine Wanda accetta di far dissolvere la cupola per liberare la città e Visione la saluta prima di scomparire.}}
===''[[Loki (serie televisiva)|Loki]]''===
*Gloriosi propositi! ('''Loki Classico''')
::{{spiegazione|È una Variante anziana di Loki sopravvissuto agli eventi di ''[[Avengers: Infinity War]]'' che, dopo anni passati in solitudine, è stato "falciato" dalla Time Variance Authority e portato nella dimensione Vuoto per aver cercato di ricongiungersi con il fratello Thor. A causa di ciò, si è ormai rassegnato al fatto che tutti i Loki siano condannati ad essere dei reietti malvagi in ogni loro Variante, impossibili da redimere. Nonostante l'iniziale rifiuto, interviene all'ultimo creando un'illusione di Asgard per ingannare la creatura chiamata Alioth, salvando così la Variante Loki del 2012 e Sylvie e permettendo loro di controllare la creatura ma sacrificandosi nel tentativo. Dice questa frase poco prima di essere consumato da Alioth, rendendosi conto di aver effettivamente raggiunto la redenzione che riteneva impossibile.}}
*Ci rivedremo presto. ('''Colui che rimane''')
::{{spiegazione|Giunti alla Cittadella alla Fine del Tempo, Loki e Sylvie scoprono che la vera mente dietro la TVA è un individuo chiamato "Colui che rimane", il quale li ha appositamente condotti lì manipolando gli eventi. Egli spiega che hanno due opzioni: prendere il suo posto come governatore della TVA per mantenere intatta la Sacra Linea Temporale o ucciderlo, in quest'ultimo caso permettendo il libero arbitrio di ogni essere nell'universo ma scatenando una Guerra Multiversale tra sue Varianti malvagie. Nonostante Loki cerchi di fermarla, Sylvie, assetata di vendetta, non crede alle sue parole e riesce a uccidere Colui che Rimane con la sua spada. L'uomo pronuncia queste parole alla donna prima di spirare, preannunciando l'arrivo delle sue Varianti pericolose.}}
===''[[What if...?|What If...?]]''===
*Peter... sorridi. Sorridi per me, okay? ('''Wasp''')
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Marvel Cinematic Universe]]
[[Categoria:Ultime parole dai media| Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T20:43:46Z
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/* Fase Quattro */
wikitext
text/x-wiki
{{Raccolta}}
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate dai personaggi dei film del '''''[[Marvel Cinematic Universe]]''''' in punto di morte.
==Film==
{{torna a|Ultime parole dai film}}
===''Saga dell'Infinito''===
{{cronologico}}
====''Fase Uno''====
*Non sprecarla... non sprecare la tua vita... ('''Ho Yinsen''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008), Yinsen pronuncia le sue ultime parole a Tony Stark poco prima di morire dopo essersi sacrificato per salvare da un gruppo di terroristi.}}
*Se siamo ancora in affari...io darò a voi i questi disegni in dono. E in cambio...spero che tu mi ripagherai...donandomi soldati di ferro. ('''Raza''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man (film)|Iron Man]]'' (2008), Raza, capo del gruppo di terroristi, noto come i "Dieci Anelli", che ha rapito Tony Stark e Ho Yinsen, pronuncia le sue ultime parole prima di venire ucciso dal suo capo, Obadiah Stane, alias, Iron Monger, per punirlo a causa del suo tradimento.}}
*Mi dispiace. Posso darti solo il mio sapere. ('''Anton Vanko''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man 2]]'' (2010). Ormai morente dalla malattia grave, l'anziano Anton Vanko consegna al figlio Ivan i progetti del reattore Arc, su cui aveva lavorato insieme a Howard Stark pur non ricevendone alcun merito, per poi spirare, scatenando la furia vendicativa del figlio.}}
*Si dice che puoi ancora sentire e vedere ciò che si manifesta intorno a te, spero che sia vero, così potrai sapere che la tua morte è giunta per mano di Laufey! ('''Laufey''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor (film)|Thor]]'' (2011), le ultime parole di Laufey sono rivolte a Odino, poco dopo di venire ucciso a tradimento dal suo figlio naturale Loki.}}
*Il primo di tanti... Taglia una testa... e altre due spuntano fuori! Hail... HYDRA! ('''Heinz Kruger''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011), Steve Rogers, alias, Captain America, ferma il doppiogiochista agente Heinz Kruger. Dopo che Rogers ha chiesto a Kruger chi è, quest'ultimo dichiara di appartenere all'organizzazione terroristica HYDRA, per poi avvelenarsi con il cianuro, morendo.}}
*Tutto a posto, capo. Quella squadra non funzionerà mai... se loro non avranno qualcosa... da... ('''Philip "Phil" Coulson''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[The Avengers (film 2012)|The Avengers]]'' (2012), Phil Coulson riferisce queste parole a Nick Fury, dopo essere stato ferito gravemente da Loki.}}
====''Fase Due''====
*Ora basta con le maschere! Avevi detto di volere il Mandarino... ce l'hai qui davanti! Sono sempre stato io, Tony, fin dall'inizio! Io sono il Mandarino!!! ('''Aldrich Killian/Extremis Man/Il Mandarino''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Iron Man 3]]'' (2013), il folle scienziato Aldrich Killian riferisce queste parole a Tony Stark prima di un duro e violento scontro con Pepper Potts nel quale perderà la vita.}}
*Non te lo dirò mai! ('''Frigga''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013), Frigga pronuncia queste ultime parole prima di essere uccisa dal mostruoso Kurse, per ordine di Malekith.}}
*Lui è un nemico di Asgard. Era prigioniero nei loro sotterranei. ('''Kurse''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013). Kurse, lo sgherro di Malekith, pronuncia queste ultime parole al suo padrone riferito a Loki, prima della battaglia tra lui con gli scagnozzi di Malekith e Thor con Loki, al termine della quale è sul punto di uccidere Thor. Tuttavia, Loki riesce a trafiggerlo di spalle e ad attaccarlo con una delle sue stesse bombe, e Kurse muore dissolvendosi.}}
*Se pensi di fermarlo, sei un illuso. L'Aether non può essere distrutto. ('''Malekith''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Thor: The Dark World]]'' (2013), durante la battaglia, Malekith, il malvagio signore degli Elfi Oscuri, con il potere della Gemma della Realtà, noto come l'Aether, tenta di crescere l'Oscurità per distruggere l'universo, viene però raggiunto dal suo nemico giurato Thor. I due hanno una resa in cui l'Elfo Oscuro dichiara la propria superiorità. Mentre il Dio del Tuono riesce a sconfiggere definitivamente Malekith, spedendo all'altro posto che viene schiacciato a morte con la sua stessa nave.}}
*Cosa?! Sei impazzito?! È una pessima idea! Pessima credimi!... ('''Jasper Sitwell''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014), per ottenere maggiori informazioni sull'HYDRA, Steve Rogers, Natasha Romanoff e Sam Wilson catturano uno dei loro agenti, Jasper Sitwell. A bordo della macchina di Wilson, i tre lo interrogano, e vengono a sapere dello sviluppo di una super arma in grado di eliminare ogni individuo identificato come possibile minaccia per l'HYDRA. Poco dopo il soldato d'Inverno gli attacca, e butta giù Sitwell dalla macchina, provocando la sua morte.}}
*Hail...HYDRA. ('''Alexander Pierce''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Captain America: The Winter Soldier]]'' (2014), Pierce in fin di vita, dopo essere stato ferito da Nick Fury, pronuncia le sue ultime parole.}}
*Dammi la mano...! ('''Meredith Quill''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), Meredith Quill pronuncia queste parole all'amato figlio Peter, prima di morire.}}
*Modera il tuo tono!!! Io posso...! ('''Altro''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), l'Altro, il portavoce di Thanos, cerca inutilmente di abbassare la voce a Ronan l'Accusatore, ma lui, purtroppo, lo uccide seccato con il potere del suo martello.}}
*Io non sarò più la tua schiava! ('''Carina Walters''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), Carina Walters, la schiava del Collezionista, si rivolge al suo padrone prima di ribellarsi, toccando la Gemma del Potere, contenuta nell'Orb, morendo annientata.}}
*Non riuscirete mai a raggiungere Ronan! ('''Korath''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014), durante lo scontro, Korath rivolge queste ultime parole agli altri tre membri dei Guardiani della Galassia, poco prima di venire ucciso da Drax il Distruttore.}}
*Siete mortali! Come è...?! ('''Ronan l'Accusatore''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Guardiani della Galassia (film)|Guardiani della Galassia]]'' (2014) Ronan l'Accusatore si rivolge così ai Guardiani della Galassia, poco prima di essere definitivamente annientato dalla Gemma del Potere, contenuta nell'Orb.}}
*Sei incredibilmente ingenuo. ('''Ultron''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Avengers: Age of Ultron]]'' (2015), Ultron è scappato da Sokovia, ormai distrutta, e si è rifugiato in un bosco vicino. Poco dopo Ultron, raggiunto da Visione, pronuncia quest'ultime parole e cerca di uccidere il suo nemico, ma Visione grazie al potere della Gemma della Mente incastrata nella sua testa, riesce a distruggere il robot malvagio.}}
*Mi dispiace, tesoro, devi aiutare papà a pagare tutti per i suoi errori. ('''Darren Cross/Calabrone''')
::{{spiegazione|Nel film ''[[Ant-Man (film)|Ant-Man]]'' (2015), Darren Cross, alias il Calabrone, rivolge queste parole quando è sul punto di uccidere Cassie Lang e il poliziotto Jim Paxton. Tuttavia Scott Lang, alias Ant-Man, riesce a sabotare la tuta del Clabarone provocandone la morte.}}
====''Fase Tre''====
*E tu verrai con me! ('''Brock Rumlow/Crossbones''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain America: Civil War]]'' (2016). Quando gli Avengers intercettano lo spietato mercenario Brock Rumlow, alias Crossbones, che aveva rubato un'arma biologica a Lagos, in Nigeria. Una volta sconfitto e catturato, durante nel loro combattimento, Rogers interroga Rumlow, chiedendogli chi è il compratore: Rumlow risponde che è il vecchio amico di Rogers, Bucky Barnes, alias, il Soldato d'Inverno. Approfittando della sua distrazione per un momento, Rumlow spiega come stanno le cose, e accende una granata per uccidere se stesso e Rogers. Tuttavia Scarlet blocca la granata, e spinge Rumlow verso un palazzo, uccidendo lui e, accidentalmente, diverse persone del Wakanda.}}
*Nessuno lo è. Noi non scegliamo il nostro tempo. La morte dà significato alla vita. Sapere che i tuoi giorni termineranno. Che il tuo tempo è breve. Pensi che dopo questo tempo, io sia pronta. Ma guardami. Sto prolungando questo momento solo per poter guardare la neve. ('''Antico''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange (film)|Doctor Strange]]'' (2016). L'Antico, dopo essere stata ferita da Kaecilius, rivolge queste ultime parole al dottor Stephen Strange.}}
*Che succede? ('''Kaecilius''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange (film)|Doctor Strange]]'' (2016). Kaecilius è intento a distruggere la Terra. Tuttavia il Dottor Strange riesce a stringere un patto con Dormammu, grazie al potere della Gemma del Tempo, Kaecilius e i suoi zeloti vengono quindi inceneriti a morte dal malvagio Signore della Dimensione Oscura.}}
*Chiedo solo una cosa, che la vostra Alta Sacerdotessa gli dica il nome dell'uomo che ha segnato il suo destino: Taserface! ('''Taserface''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). Taserface si rivolge con queste parole ad una Sovereign, poco prima di morire a causa dell'esplosione della sua nave.}}
*No, basta! Senti, ascolta!! Tu sei un dio! Se mi uccidi, sarai solo un comune mortale come tutti gli altri! ('''Ego il Pianeta Vivente''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). La versione umana di Ego il Pianeta Vivente pronuncia queste parole cercando ancora di portare Peter dalla sua parte. Peter però si rifiuta, e Baby Groot ripone una bomba nel cervello di Ego, provocandone la morte.}}
*Ti avrà anche generato magari, ma non era tuo padre! Scusa, non ne ho combinata una giusta. È stata una fortuna averti come figlio. ('''Yondu Udonta''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Guardiani della Galassia Vol. 2]]'' (2017). Dopo l'uccisione e la distruzione di Ego il Pianeta Vivente, Yondu pronuncia queste parole riferendosi a Peter e fa indossare al ragazzo una tuta spaziale. Yondu, pentitosi delle cattive azioni compiute, muore congelato nello spazio.}}
*Cosa? ('''Jackson "Montana" Brice/Shocker''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: Homecoming]]'' (2017). Jackson Brice, rivolge confuso questa parola a suo capo Adrian Toomes, alias l'Avvoltoio, poco dopo di venire ucciso accidentalmente da quest'ultimo con un'arma dei Chitauri, praticamente stanco della sua incompetenza.}}
*Guardate. Ricordate questo posto. Casa. ('''Odino''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Odino, prima di morire svanendo dalla vecchiaia, rivolge queste ultime parole a suoi figli Thor e Loki.}}
*Tornatene nella caverna da cui sei strisciata fuori! Schifoso demone malvagio! ('''Hogun''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Hogun, uno dei Tre Guerrieri, pronuncia queste ultime parole a Hela, prima di venire ucciso dalla Dea della Morte.}}
*Per Asgard. Hela! ('''Skurge''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Thor: Ragnarok]]'' (2017). Skurge, alias l'Esecutore, prima di combattere l'esercito di Hela, rivolge queste ultime parole alla sua ex padrona Hela, poco prima di venire ucciso dalla Dea della Morte per il suo tradimento.}}
*Ah, e io ero convito che fossi un americano pazzo. ('''Ulysses Klaue/Klaw''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Il mercenario Ulysses Klaue rivolge queste ultime parole ad Erik Killmonger poco prima di venire ucciso a tradimento da quest'ultimo con una pistola.}}
*Io sono la causa della morte di tuo padre. Non lui. Prendi me. ('''Zuri''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Durante il primo epico scontro tra la Pantera Nera ed Erik Killmonger, il saggio stregone Zuri pronuncia queste parole prima di essere ucciso dallo stesso Killmonger.}}
*Perché? Per potermi rinchiudere? Nah. Seppelliscimi nell'oceano... come i miei antenati che si buttavano dalle navi. Sapevano che la schiavitù era peggio della morte. ('''N'Jakada\Erik Stevens/Killmonger''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Panther (film)|Black Panther]]'' (2018). Dopo una violenta lotta, le ultime parole di N'Jadaka, alias Erik Killmonger, sono rivolte a suo cugino T'Challa, alias la Pantera Nera, rifiutando il suo aiuto prima di morire estraendosi la lancia dal petto, per essersi pugnalato da lui stesso durante lo scontro.}}
*Padre degli dei... lasciate che la magia oscura scorra attraverso me per un'ultima... volta. ('''Heimdall''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Heimdall, ormai privo di forze per la lotta contro Thanos e l'Ordine Nero, teletrasporta Hulk sulla terra in modo da avvertire i loro compagni dell'imminente arrivo di Thanos. Subito dopo il Titano Pazzo, con la lancia di Gamma Corvi, trafigge Heimdall al cuore, poiché l'aveva fatto.}}
*Tu... non sarai mai... un dio. ('''Loki Laufeyson\Odinson''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Dopo la morte di Heimdall e la sparizione di Hulk, Loki, il Dio dell'Inganno, all'inizio si finge di allearsi con Thanos, lasciando a morire il fratello adottivo Thor nelle sue mani. Tuttavia, appena si avvicina al titano cerca di pugnalarlo, in quanto il suo era solo un tentativo per ucciderlo: Thanos, fermando il coltello, afferra Loki e lo strangola a morte sotto gli occhi disperati del fratello adottivo Thor.}}
*No. Questo non è amore. ('''Gamora del 2018''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018). Thanos e Gamora raggiungono il pianeta Vormir in cui si nasconde la Gemma dell'Anima, custodita da Teschio Rosso. Sull'orlo di un abisso, Teschio Rosso spiega a Thanos che dovrà sacrificare una persona amata per ottenere la gemma: con le lacrime agli occhi, Thanos si ritrova costretto a gettare giù dal precipizio la figlia, Gamora, che morendo gli fa ottenere la gemma.}}
*Io ora devo distruggere questo motore prima che lo trovino! ('''Mar-Vell''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Nel 1989 Carol Danvers e la sua maestra, la dottoressa Wendy Lawson, il cui vero nome è Mar-Vell stanno facendo un giro di ricognizione, fino a quando vengono intercettate da Yon-Rogg che vuole distruggere il motore segreto di Mar-Vell, da lei creato per aiutare gli Skrull. Yon-Rogg abbatte la loro navicella, e Mar-Vell si appresta a distruggere il motore, ma prima che possa farlo Yon-Rogg la uccide, non avendo fermato però Danvers che riesce lei a distruggere il motore, in cui diviene la futura Capitan Marvel.}}
*Troppo tardi. ('''Norex''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Yon-Rogg sopraggiunge sulla Terra per riportare ad Hala, Carol Danvers. Arrivato lì, scopre che quella non è la vera Danvers ma Norex, uno Skrull che ha preso la forma della ragazza. Yon-Rogg scopre inoltre che Danvers è nello spazio insieme a Nick Fury, Talos, Maria Rambeau e Goose e sta per scoprire quello che ha sempre cercato di nascondergli. Prima di lasciare la Terra, Yon-Rogg uccide furiosamente Norex per poi andarsene.}}
*Subito. ('''Minn-Erva''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Captain Marvel (film)|Captain Marvel]]'' (2019). Yon-Rogg e la Starforce riescono a rintracciare Danvers e i suoi nuovi compagni, riuscendogli a imprigionargli. Carol riesce però a liberarsi così come i suoi compagni, e iniziano una battaglia contro Yon-Rogg e la Starforce. In seguito, Yon-Rogg ordina a Minn-Erva di seguire Nick Fury, Maria Rambeau, Goose, Talos e gli Skrull che stanno scappando. Ma Fury e Rambeau riescono a distruggere la sua navicella, uccidendola.}}
*Va bene. ('''Natasha Romanoff/Vedova Nera''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Mentre Natasha Romanoff, alias la Vedova Nera, e Clint Barton, alias Occhio di Falco (divenuto anche Ronin), sono a Volmir per recuperare la Gemma dell'Anima, incontrano Teschio Rosso, il guardiano della Gemma, che gli spiega il sacrificio che serve per recuperare la Gemma, ovvero una vita. Entrambi gli eroi vogliono sacrificarsi per l'altro, ma alla fine è Vedova Nera che sceglie di morire gettandosi dal dirupo su cui si trova Teschio Rosso, essendo consapevole che il collega potrà stare con la sua famiglia se il loro piano riesce: subito dopo, il commosso e disperato Clint si ritrova con la Gemma.}}
*Non me lo permetterà. ('''Nebula del 2014''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Recuperate le Gemme dell'Infinito, gli Avengers creano un nuovo Guanto dell'Infinito e devono decidere chi sarà a schioccare le dita per riportare in vita tutti quelli morti. Alla fine è Hulk a schioccare le dita, ma subito dopo il gruppo viene raggiunto dal Thanos del passato che distrugge la loro base. Mentre Hulk, Ant-Man, Rocket Raccoon e War Machine sono imprigionati sotto le macerie della base, e Iron Man, Capitan America e Thor combattono contro Thanos, Occhio di Falco cerca di proteggere il guanto dai servitori del Titano Pazzo. Tuttavia, viene raggiunto dalla Nebula del passato, intenzionata ad impossessarsi del guanto per poterlo dare a Thanos. Fortunatamente, Occhio di Falco viene raggiunto dalla Gamora del passato e dalla Nebula del presente, dove quest'ultima uccide la sua controparte del passato.}}
*Io sono... ineluttabile. ('''Thanos del 2014''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Avengers: Endgame]]'' (2019). Durante la battaglia finale, nonostante l'aiuto di tutti i supereroi, il perfido Thanos proveniente dal passato riesce ad impossessarsi del Guanto dell'Infinito costruito dagli Avengers per schioccare di nuovo le dita, ma viene raggiunto da Iron Man che gli ruba le gemme dal guanto e schiocca lui stesso le dita: in questo modo, il Titano Pazzo svanisce polverizzandosi, insieme con il suo esercito e l'Ordine Nero, dopo essersi accasciato a terra contemplando il suo fallimento.}}
*Vedrai, Peter. La gente... ha bisogno di credere. Di questi tempi... crede a qualsiasi cosa. ('''Quentin Beck/Mysterio''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: Far from Home]]'' (2019). Peter Parker, alias, Spider-Man, viene reclutato da Nick Fury per contrastare la minaccia degli Elementali, creature provenienti da altre dimensioni che stanno spargendo il caos in tutto il mondo. Nel corso della missione, però, Peter scopre che il loro nuovo alleato Quentin Beck alias Mysterio, è un truffatore: gli Elementali sono infatti solo una sua creazione. Peter combatte così contro il malvagio Mysterio a Londra, dove dopo aver ingaggiato una lotta, Beck viene sconfitto e muore apparentemente.}}
===''Saga del Multiverso''===
====''Fase Quattro''====
{{cronologico}}
*È sull'ala!!! Muovetevi!! Che state aspettando?! ('''Generale Dreykov''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Black Widow]]'' (2021). Lo spietato generale russo Dreykov, leader dell'organizzazione segreta delle Vedove Nere, la ''Stanza Rossa'', fa per fuggire dalla sua base volante insieme ai suoi scagnozzi: il suo elicottero però viene intercettato da Yelena Belova, sorella di Natasha Romanoff che fa esplodere il suo elicottero con delle granate, uccidendolo e vendicando tutte le ragazze finite sotto il suo controllo.}}
*Fammi solo... riprendere fiato. ('''May Parker''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021). Rimasta ferita nello scontro tra il nipote Peter e il terribile Goblin, May Parker esorta il nipote ad accettare le conseguenze delle sue azioni, ricordando al nipote che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità": purtroppo il Goblin ha ferito May gravemente con la lama del suo aliante dietro a schiena e pertanto la donna muore tra le braccia del povero Peter.}}
*Lei era lì per causa tua! Io l'avrò pure colpita, ma tu... Tu sei quello che l'ha uccisa! ('''Goblin di Terra-96283''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021). Al termine della prima parte dello scontro finale tra i tre Spider-Man del multiverso e i Terribili Quattro, il folle supercriminale Goblin provoca la collera del Peter Parker dell'universo principale ad ucciderlo, provocandolo con la morte di sua zia May: seppur tentato di ucciderlo col suo stesso aliante, Peter dà ascolto alle sue controparti alternative e si limita ad iniettare al Goblin un siero in grado di annullare la sua personalità maligna, eliminando la minaccia una volta per tutte che libera finalmente Norman Osborn.}}
*Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Stephen Strange/Defender Strange di Terra-617''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). In fuga nel multiverso, la giovane America Chaver e una versione alternativa del Dottor Strange, noto come il Defender Strange, vengono bloccati dal mostro dimensionale che gli dà la caccia. Non trovando altra soluzione, Strange decide di sacrificare la vita di America assorbendo il suo potere di viaggiare nel multiverso in modo da impedire al mostro di ottenerlo: prima di poter portare a termine l'ingrato compito però Defender Strange viene trafitto alla schiena dal mostro e non può fare altro che scagliare America in un portale dimensionale prima di morire.}}
*Sono pronto. ('''Stephen Strange/Supreme Strange di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). In un flashback, gli Illuminati della Terra-838 raccontano al Dottor Strange la fine della sua controparte del loro universo, Supreme Strange: questi, nel tentativo di fermare Thanos, utilizzò il libro di magia nera del Darkhold per viaggiare nel multiverso, ma finì per provocare accidentalmente l'incursione tra due universi. Una volta fermato Thanos, Supreme Strange accettò la decisione dei suoi compagni di essere giustiziato per i suoi crimini: pertanto il collega Freccia Nera, seppur estremamente riluttante e dispiaciuto, lo disintegrò con la sua voce supersonica.}}
*Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca. ('''Reed Richards/Mister Fantastic di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Deciso a far ragionare Wanda Maximoff, desiderosa di rapire America per viaggiare nel multiverso, il membro degli Illuminati, Reed Richards, alias Mister Fantastic, prova a farla ragionare minacciandola con i poteri di Freccia Nera: Wanda per tutta risposta uccide quest'ultimo e, afferrando un terrorizzato Mister Fantastic con i suoi poteri telecinetici, squaglia meticolosamente il suo corpo per poi finirlo facendogli esplodere la testa.}}
*Ho tutto il giorno libero! ('''Peggy Carter/Capitan Carter di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Per fermare Wanda, l'illuminata Peggy Carter, alias Capitan Carter, prova ad affrontarla in uno scontro diretto lanciandole contro il suo scudo: Wanda però riesce a bloccarlo e glielo lancia nuovamente contro tranciandola a metà.}}
*Esci subito dal mio universo! ('''Maria Rambeau/Capitan Marvel di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Furiosa per la morte dei compagni Illuminati, Maria Rambeau affronta a sua volta Wanda Maximoff, ma come gli altri supereroi ha presto la peggio e viene sconfitta dalla strega, che le dà il colpo di grazia schiacciandola con una statua con la sua effige.}}
*Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Charles Xavier/Professor X di Terra-838''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Utilizzando i suoi poteri telepatici, il leader degli Illuminati, il professor Charles Xavier riesce ad entrare nella mente di Wanda Maximoff, nel tentativo di liberare la sua controparte della Terra-838 posseduta dalla strega: sfortunatamente Wanda glielo impedisce e uccide la sua mente spezzandogli il collo, provocando la sua morte anche nella realtà.}}
*No? L'immaginavo. ('''Stephen Strange/Sinister Strange di Terra-199999''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Cacciato da Wanda in un altro universo alternativo, il Dottor Strange si ritrova ad affrontare una sua controparte sadica e malvagia nota come il Sinister Strange, colpevole di essersi lasciato corrompere dal Darkhold: dopo uno scontro in cui i due stregoni utilizzano le note musicali è la controparte buona ad avere la meglio, scagliando il Sinister Strange fuori da una finestra e facendolo impalare con orrore ad una delle cancellate.}}
*Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
::{{spiegazione|Personaggio di ''[[Doctor Strange nel Multiverso della Follia]]'' (2022). Su suggerimento del Dottor Strange, America fa incontrare Wanda con i suoi figli provenienti da un altro universo, che tuttavia sono terrorizzati dalla sua natura spietata: comprendendo disperatamente di essersi lasciata corrompere dal male che ha compiuta, Wanda decide di rimediare distruggendo la caverna contenente il Darkhold e distruggendo ogni copia del libro presente nel multiverso, perdendo apparentemente la vita nel processo.}}
==Serie televisive Netflix==
{{cronologico}}
===''[[Daredevil (serie televisiva)|Daredevil]]''===
====''Prima stagione''====
*Avresti dovuto uccidermi, vigliacco! ('''John Healy''')
::{{spiegazione|Dopo essere stato prosciolto grazie ad una giuria corrotta, il sicario John Healy viene attaccato da Daredevil, che picchiandolo lo interroga su chi sia il mandante del suo ultimo omicidio. Per via di tutte quelle violenze, Healy confessa, ma vedendo che il vigilante non lo uccide si suicida sbattendo la faccia contro un pezzo di ferro, essendo consapevole che il suo mandante farebbe uccidere lui e la sua famiglia in caso venisse a sapere della spiata.}}
*Aiutami...Ti prego...Aiutami... ('''Anatoly Ranskahov''')
::{{spiegazione|Deciso ad accettare gli accordi con Wilson Fisk, il gangster russo Anatoly Ranskahov si reca da lui: sfortunatamente, il russo arriva proprio nel bel mezzo della cena fra Fisk e Vanessa Marianna, rovinandola. Salito in macchina con Fisk, Anatoly inizia ad affermare le proprie ragioni, ma inaspettatamente l'auto si forma in un luogo isolato. Stupito, il gangster russo viene tirato fuori dall'auto e malmenato da un furioso Fisk, che inizia a sbattere sua testa contro la portiera della macchina: nonostante cerchi di supplicarlo, Fisk decapita brutalmente Anatoly con la portiera, furioso per l'appuntamento mancato.}}
*Signorina Page... ('''James Wesley''')
::{{spiegazione|Dopo che Vanessa si è ripresa, il braccio destro di Fisk, James Wesley, viene a sapere che Karen Page ha fatto visita alla madre del proprio capo. Deciso a non arrecargli un ulteriore dispiacere, Wesley agisce di persona, rapendo Karen e portandola in un magazzino per interrogarla. Minacciata con la morte dei propri amici, Karen riesce a prendere la pistola del criminale: Wesley prova a farla ragionare, ma Karen istintivamente lo crivella di colpi.}}
*Ho scritto tante storie nel corso dei miei anni... e sa quante volte mi hanno minacciato perché io mi tappassi la bocca? ('''Ben Urich''')
::{{spiegazione|Mentre si prepara a scrivere un articolo su Wilson Fisk, il giornalista Ben Urich riceve la visita del gangster in persona. Questi dichiara di rispettarlo, e di non crederlo responsabile della morte di Wesley. Tuttavia, Fisk è comunque arrabbiato per il coinvolgimento della propria madre: Urich dichiara stoicamente di essere comunque insensibile alle minacce, ma Fisk inaspettatamente lo strangola con violenza uccidendolo.}}
*Aspetta, aspetta! ('''Leland Owlsley''')
::{{spiegazione|Venuto a sapere del coinvolgimento del proprio contabile Leland Owlsley nell'attentato all'amata Vanessa, Fisk lo convoca in un palazzo abbandonato: qui, dopo avergli rivelato di conoscere tutta la verità, lo scaraventa con violenza nella tromba dell'ascensore del palazzo, spezzandogli il collo.}}
====''Seconda stagione''====
*Chiunque ci ostacolerà, noi dipingeremo le strade di rosso col loro sangue. E quando se ne andranno, renderemo orgoglioso tuo padre. E ci libereremo degli sporchi traditori che hanno tradito i loro compagni. Hell's Kitchen sarà di nuovo nostra! ('''Nesbit''')
::{{spiegazione|Uscito dopo molto tempo dalla prigione un suo associato, il gangster Nesbit organizza per lui una festa nel suo pub, insieme ad altri scagnozzi. Finita la cena, Nesbit annuncia i loro piani di conquista del quartiere ora che Wilson Fisk è stato sconfitto, ma in quel momento Nesbit viene ucciso da un colpo di mitra: tutti gli scagnozzi infatti vengono crivellati di colpi, ad eccezione di un uomo, Grotto.}}
*Non "sono"... lui... è un uomo solo! ('''Trafficante Messicano''')
::{{spiegazione|Indagando sulla pista della strage nel pub di Nesbit, Matt risale ad un gruppo di spacciatori messicani, rivali degli irlandesi. Indossati i panni di Daredevil, il vigilante si reca nel loro covo, ma qui trova solo i cadaveri dei trafficanti. Trovandone uno vivo, Matt gli chiede quali uomini abbiano potuto compiere una strage del genere, ma il trafficante specifica che è stato un solo uomo a fare tutto, per poi spirare.}}
*Perché... Non l'hai... Fermato? ('''Grotto''')
::{{spiegazione|Matt viene incatenato da Frank Castle al camino di un palazzo, dove nel frattempo Frank ha portato anche Grotto, il gangster scampato alla strage degli irlandesi e protetto da Matt, Karen e Foggy. Dopo una serie di discussioni sui metodi dei due vigilanti, Frank dà a Daredevil un ultimatum: con la pistola che Castle gli ha legato alle mani, Matt dovrà decidere se sparare a Frank per impedirgli di uccidere Grotto o se lasciargli giustiziare il criminale. Matt tuttavia non vuole macchiarsi del sangue di nessuno, e spara quindi alla catena che lo lega, cercando poi di slanciarsi contro Frank: purtroppo, il violento vigilante fa in tempo a sparare a Grotto, che muore tra le braccia di Matt.}}
*E a chi importa? ('''Finn Cooley''')
::{{spiegazione|Deciso a vendicare il figlio, morto la notte in cui Frank Castle massacrò gli uomini di Nesbit, il folle gangster irlandese Finn Cooley rapisce il vigilante e lo tortura. Tuttavia, grazie ad un diversivo ordito dallo stesso Castle e all'intervento di Daredevil, Frank sovverte la situazione e con un fucile a pompa minaccia Cooley, chiedendogli informazioni sugli assassini della sua famiglia, ma il criminale preferisce insultare sprezzante il vigilante: come risposta, Frank spara in piena faccia a Cooley.}}
*Ho sentito di te, le notizie corrono veloce, ma quel giorno c'erano molti criminali e ogni dito ha premuto un grilletto. Pensi che questa tua crociata non finirà mai, vero? Vero? ('''Dutton''')
::{{spiegazione|Finito in prigione, grazie all'aiuto di Wilson Fisk Frank può accedere alla cella di Dutton, capo dei detenuti nonché uno degli ultimi superstiti tra gli uomini che massacrarono la famiglia Castle. Uccise le sue guardie del corpo, Frank interroga Dutton chiedendogli chi abbia materialmente sparato i colpi che uccisero i suo famigliari: il capo dei detenuti tuttavia non può dargli informazioni e insulta Frank dicendogli che la sua crociata non avrà fine. Desideroso di vendetta, Frank pugnala Dutton.}}
*Tu, stupido figlio di... ('''Ray Schoonover''')
::{{spiegazione|Rivelatosi il trafficante Blacksmith, che ordinò la morte della famiglia Castle, l'ex superiore di Frank Ray Schoonover prende in ostaggio Karen e si prepara a fuggire. Tuttavia, i due vengono intercettati da Castle, creduto morto, che sottomette l'ex ufficiale e si fa portare nel suo rifugio. Qui, dopo averlo pestato e averlo interrogato, Frank uccide Schoonover con un colpo di pistola alla testa.}}
*Finitelo! ('''Nobou''')
::{{spiegazione|Grazie al sacrificio dell'amata Elektra e il supporto di Frank Castle, Daredevil riesce a sconfiggere gli uomini della Mano, sfidando poi a duello il loro comandante, il vecchio alleato di Wilson Fisk Nobou, con cui si era già scontrato in precedenza. Dopo un duro ma decisivo scontro, il supereroe riesce a scaraventare giù dal palazzo in cui si trovavano il ninja. Nobou prova allora a fuggire mentre Daredevil aiuta gli ostaggi, ma viene raggiunto e ucciso da Stick.}}
===''[[Jessica Jones (serie televisiva)|Jessica Jones]]''===
====''Prima stagione''====
*'''Barbara Shotlman''': Grazie. <br/>'''Bob Shlotman''': Grazie, signorina Jones.
::{{spiegazione|Jessica riesce a liberare la giovane Hope Shlotman dalle grinfie del suo persecutore Killgrave. Dopo averla riconsegnata ai genitori tutto sembra andare per il meglio, ma improvvisamente Hope uccide entrambi i genitori, essendo costretta ad ubbidire ad un'ultima direttiva di Killgrave}}
*Perchè la amo. ('''Ruben''')
::{{spiegazione|Killgrave sta facendo un sopralluogo in casa di Jessica quando entra il timido vicino di Jessica, Ruben. Incuriosito, Killgrave obbliga il giovane a confessare la sua cotta per Jessica: geloso, Killgrave ordina a Ruben di tagliarsi la gola.}}
Killgrave mi ha detto di darle questo. ('''Signora DeLuca''')
::{{spiegazione|Dopo che Jessica riesce a stordire Killgrave, l'investigatrice si imbatte nel poliziotto suo alleato Will Simpson , il quale le propone di uccidere il criminale. Jessica però vuole Killgrave vivo per poterlo interrogare, e quindi stende Simpson e due suoi colleghi e scappa. Irritato, Simpson viene avvicinato dalla vicina di casa dei Jones, la signora DeLuca, che dichiara di dovergli consegnare un pacchetto da parte di Killgrave. All'interno, Simpson trova la bomba che aveva provato a inserire nella casa di Killgrave in precedenza: prima di poter fare qualsiasi cosa la bomba scoppia ferendo gravemente Simpson e uccidendo i suoi colleghi e la signora DeLuca.}}
*Tu sei una nostra responsabilità... Noi dobbiamo fermarti! ('''Louise Thompson''')
::{{spiegazione|Per far confessare Killgrave, Jessica porta nella sua cella i suoi genitori, Albert e Louise. Dopo un'aspra discussione Louise rivela il proprio scopo: ella ritiene il figlio solamente un mostro, e perciò ha portato delle forbici con cui ucciderlo. Deluso e furente per il comportamento della madre, Killgrave ordina ai genitori di suicidarsi: Jessica allora irrompe nella cella e riesce a salvare Albert, ma non Louise, che si pugnala ripetutamente con le stesse forbici che voleva usare per uccidere il figlio.}}
*In un hotel sulla Washington, di fronte a Barbuto. ('''Detective Oscar Clemmons''')
::{{spiegazione|Mentre Jessica va alla caccia di Killgrave con Trish, il Detective Oscar Clemmons, passato dalla loro parte dopo aver assistito all'incontro tra il criminale e i genitori, rimane nel loro covo: dopo poco tempo arriva però Will Simpson, che puntandogli una pistola contro gli chiede dove siano andate le ragazze. Poiché il detective non parla, Simpson abbassa la pistola e gli fa capire di essere dalla loro parte: Clemmons allora gli rivela la loro posizione, ma Simpson improvvisamente estrae la pistola e gli spara a sangue freddo in testa.}}
*26... 27...28...29! ('''Wendy Ross-Hogarth''')
::{{spiegazione|Killgrave e l'avvocato Jeri Hogarth fanno un accordo: il criminale costringerà Wendy, ex moglie di Jeri, a firmare le carte del divorzio ed in cambio Jeri gli fornirà il feto abortito da Hope, rimasta incinta. L'accordo va a buon fine, ma sentendo una discussione tra Jeri e Wendy Killgrave crede che ad avere ragione sia quest'ultima e gli ordina di uccidere Jeri con 100 pugnalate: contenta, Wendy inizia a pugnalare l'ex moglie con una forbice. Quando è arrivata circa alle trenta pugnalate arriva però Pam, attuale amante di Jeri: le due rivali hanno quindi una colluttazione, e Wendy sbatte contro uno spigolo di un tavolo morendo.}}
*Ora puoi ucciderlo. Dimmi che lo farai! Dimmelo... dimmelo... ('''Hope Shotlman''')
::{{spiegazione|Jessica va ad un appuntamento ricevuto da Killgrave in un ristorante e si ritrova davanti una scena inquietante: il criminale ha infatti rapito la sua vecchia vittima Hope e si trova seduto con lei ad un tavolo, mentre alcuni membri del gruppo di sostegno organizzato da Trish stanno per impiccarsi sul bancone del bar. Il criminale dice a jessica che se non verrà con lui si terrà Hope, ma improvvisamente la ragazza si pugnala con un coltello: mentre Killgrave fugge utilizando come diversivo i membri del gruppo di recupero, Hope muore tra le braccia di Jessica, dicendole che ora è libera di uccidere il criminale.}}
*Ora è più forte: non ascoltarlo, non guardarlo in faccia. Ti farà uccidere! ('''Albert Thompson''')
::{{spiegazione|Entrata nell'appartamento in cui Killgrave si è nascosto col padre Albert, ovvero la casa di una coppia gay, Jessica si ritrova davanti una scena brutale: sul pavimento vi sono infatti il cadavere di uno dei due ragazzi gay e Albert, privo di arti, mentre l'altro ragazzo sta facendo a pezzi i suoi arti in stato di trance. Dopo che Jessica lo ferma, si concentra sul povero Albert, che rinviene: agonizzante, il vecchio fa appena in tempo ad avvisare Jessica dei nuovi poteri ottenuti dal figlio, per poi spirare.}}
*Dimmi che mi ami! ('''Kevin Thompson/Killgrave''')
::{{spiegazione|Deciso ad abbandonare la città, il criminale Killgrave prende il controllo di molte persone al porto. All'arrivo di Jessica e della sua amica Trish, Killgrave prende il controllo di quest'ultima, deciso a portarla via per far soffrire Jessica. L'investigatrice tuttavia non ha alcuna reazione alla notizia: Convinto che anche lei sia finita sotto il controllo, Killgrave la costringe a sorridergli e a baciarlo. Tuttavia, quando Jessica gli si avvicina lo afferra per il collo: facendogli capire di non essere più sotto il suo controllo, Jessica spezza il collo di Killgrave uccidendolo.}}
==Serie televisive Disney+==
{{torna a|Ultime parole dalle serie televisive}}
{{cronologico}}
===''[[WandaVision]]''===
*Arrivederci, amore. ('''[[Visione (Marvel Comics)|Visione]]''')
::{{spiegazione|Si tratta di una versione alternativa di Visione, ricreato da Wanda Maximoff all'interno di una cupola magica che intrappola la cittadina di Westview. Alla fine Wanda accetta di far dissolvere la cupola per liberare la città e Visione la saluta prima di scomparire.}}
===''[[Loki (serie televisiva)|Loki]]''===
*Gloriosi propositi! ('''Loki Classico''')
::{{spiegazione|È una Variante anziana di Loki sopravvissuto agli eventi di ''[[Avengers: Infinity War]]'' che, dopo anni passati in solitudine, è stato "falciato" dalla Time Variance Authority e portato nella dimensione Vuoto per aver cercato di ricongiungersi con il fratello Thor. A causa di ciò, si è ormai rassegnato al fatto che tutti i Loki siano condannati ad essere dei reietti malvagi in ogni loro Variante, impossibili da redimere. Nonostante l'iniziale rifiuto, interviene all'ultimo creando un'illusione di Asgard per ingannare la creatura chiamata Alioth, salvando così la Variante Loki del 2012 e Sylvie e permettendo loro di controllare la creatura ma sacrificandosi nel tentativo. Dice questa frase poco prima di essere consumato da Alioth, rendendosi conto di aver effettivamente raggiunto la redenzione che riteneva impossibile.}}
*Ci rivedremo presto. ('''Colui che rimane''')
::{{spiegazione|Giunti alla Cittadella alla Fine del Tempo, Loki e Sylvie scoprono che la vera mente dietro la TVA è un individuo chiamato "Colui che rimane", il quale li ha appositamente condotti lì manipolando gli eventi. Egli spiega che hanno due opzioni: prendere il suo posto come governatore della TVA per mantenere intatta la Sacra Linea Temporale o ucciderlo, in quest'ultimo caso permettendo il libero arbitrio di ogni essere nell'universo ma scatenando una Guerra Multiversale tra sue Varianti malvagie. Nonostante Loki cerchi di fermarla, Sylvie, assetata di vendetta, non crede alle sue parole e riesce a uccidere Colui che Rimane con la sua spada. L'uomo pronuncia queste parole alla donna prima di spirare, preannunciando l'arrivo delle sue Varianti pericolose.}}
===''[[What if...?|What If...?]]''===
*Peter... sorridi. Sorridi per me, okay? ('''Wasp''')
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Marvel Cinematic Universe]]
[[Categoria:Ultime parole dai media| Marvel Cinematic Universe]]
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Preghiere napoletane
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text/x-wiki
Raccolta di '''[[Napoli|preghiere napoletane]]'''.
*'''''Àneme sante, àneme scordate | ch'a chisto munno site state, | Mpùrgatorio ve trovate, Mparadiso site aspettate, | Deh, priate ll'Aterno Pate | Pe le mmeje necessitate, | E conforme nce sentite | Addefrescate vuje sarrite.'''''<ref>Citato in ''Ll'ode de Q. Arazio Fracco, {{small| travestute da vasciajole de lo Mandracchio da Gabriele Quattomane, co quacch'auta stroppolella fujeticcia pe fà venì lo suonno}}'', Stamparia de lo Comman. Nobele, Napoli, 1870, [https://books.google.it/books?id=UxoMrLZ9sJkC&dq=sott'%20'o%20paccaro&hl=it&pg=PA512#v=onepage&q&f=false p. 512]</ref>
:''[[Anima|Anime]] sante, anime dimenticate | che a questo mondo siete state, | in Purgatorio vi trovate, in Paradiso siete attese, | deh!, pregate l'Eterno Padre | per le mie necessità, | e così come voi ci ascoltate | voi avrete suffragi (sarete suffragate).''
*'''''Faccia gialluta, | accurr' e stuta | sta lampa de 'nfierno. | Ora pro nobis. ||''''' San Gennaro '''''mio putente, | tu scioscia chesta cènnera | e sarv' a tanta gente | d' 'a morte 'e lav' ardente. | Ora pro nobis. || Miserere miserere! | Songo 'e peccate | pro me pate, | san Gennaro, miserere! | Tu si' 'o prutettore nuosto: | san Gennaro miserere. | Ora pro nobis. || Dill'a''' Dio''', a Crist' e i Sante {{sic|.}} | ca pentute simmo tutte quante, | ca peccà' chiù nu' bulimmo, | eccu cà pentute simmo. | 'Razia 'razia, san Gennaro, | a fùrmena, tempestate, | a scuritata magna, libera nos Dòmene. | San Gennaro, ora pro nobis, | San Gennaro, miserere, | chistu populo è fedele, san Gennaro miserere.'''''<ref>Citato in Luigi Molinari del Chiaro, pp. 300-301.</ref>
:''Faccia ingiallita''<ref>Epiteto con cui si invoca in modo molto confidenziale San Gennaro.</ref>'', | accorri e spegni | questa vampa d'inferno. | Ora pro nobis. || [[San Gennaro]] mio potente, | tu soffia questa cenere | e salva tanta gente | dalla morte per lava ardente. | Ora pro nobis. || Miserere misere! | Sono i peccati | pro me'' [...]'', | san Gennaro, miserere! | Tu sei il nostro protettore: | san Gennaro miserere. | Ora pro nobis. || Dillo a [[Dio]], a Cristo e ai [[Santo|Santi]] | che pentiti siamo tutti, | che non vogliamo più peccare, | ecco qui siamo pentiti. | Grazia grazia, san Gennaro, | da fulmini, tempeste, | dalla grande oscurità, libera nos Domine. | San Gennaro, ora pro nobis, | San Gennaro, miserere, | questo popolo è fedele, san Gennaro miserere.''
*'''''Ogge è santu Dummìneco e siete bemmenuto: si vide la Maronna, e tu me la salute. {{sic|Salutammell'ampressa}}: la grazia ca te cerco, pòrtame la 'mmasciata a la Santissima Trenità. I' saccio la cuccata e nun saccio la luvata; Signore mio, scurpazione dei {{sic|miej'peccate}}.'''''<ref>Citato in Sergio Zazzera, Proverbi e modi di dire napoletani: la saggezza popolare partenopea nelle espressioni più tipiche sul culto della famiglia e dell'ospitalità, sull'amicizia, sull'amore, sul lavoro, sulla religione e la superstizione, Newton & Compton editori, Roma, 2004, p. 236. ISBN 88-541-0119-2.</ref>
:''Oggi è [[Domenico di Guzmán|San Domenico]] e siete benvenuto: se vedi la [[Maria|Madonna]], tu me la saluti. Salutamela presto: la grazia che ti chiedo: recami l'imbasciata alla [[Santissima Trinità]]. So quando mi corico, non so il momento in cui mi alzo; Signore mio, espiazione dei miei peccati.''
*'''''San Pantalione santo, | 'ncopp' a 'sta terra patìsteve tanto. | A Nàpule nascìsteve, | a Roma murìsteve: | pe' la vosta santità, | e pe' la mia virginità, | dàteme tre nùmmere pe' carità.'''''<ref>Citato in Luigi Molinari del Chiaro, p. 300.</ref>
:''San Pantaleone santo, | sulla terra patiste tanto. | A Napoli nasceste, | a Roma moriste: | per la vostra santità, | e per la mia verginità, | datemi tre numeri, per carità.''
*'''''San Pascale Bailonne, | protettore delle donne, | mannammillo 'nu marito, | bello, tunno e sapurito: | comm'a vuie tale e quale, | glurïoso San Pascale!'''''
:''[[Pasquale Baylón|San Pasquale Baylón]], | protettore delle donne, | mandamelo un marito, | bello, tondo e saporito<ref>Bene in carne e grazioso.</ref>: | come voi, tale e quale, | o glorioso San Pasquale!''<ref>Citato in [[Antonio Altamura]] e [[Vincenzo Giuliani]], ''Proverbi napoletani, {{small|Sentenze, locuzioni, wellerismi con 21 disegni del Pinelli e 52 del D'Anna}}'', Fausto Fiorentino, Napoli, stampa 1966, p. 223.</ref>
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Luigi Molinari del Chiaro, ''[https://archive.org/stream/cantidelpopolon00chiagoog#page/n7/mode/2up/search/indovinello Canti del popolo napoletano, {{Small|Raccolti e annotati da Luigi Molinaro del Chiaro}}]''.
==Voci correlate==
*[[Modi di dire napoletani]]
*[[Napoli]]
*[[Proverbi napoletani]]
*[[Scioglilingua napoletani]]
*[[Voci e gridi di venditori napoletani]]
[[Categoria:Napoli]]
[[Categoria:Preghiere popolari|Napoletane]]
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Carlo Cottarelli
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/* Citazioni su Carlo Cottarelli */ fix
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text/x-wiki
[[File:Carlo Cottarelli - Festival Economia 2015.JPG|thumb|Carlo Cottarelli]]
'''Carlo Cottarelli''' (1954 – vivente), economista italiano.
==Citazioni di Carlo Cottarelli==
{{Int|Da ''[http://www.repubblica.it/economia/2017/10/11/news/carlo_cottarelli_ma_il_debito_sta_esplodendo_alzare_gli_stipendi_della_classe_media_-177966332/ Carlo Cottarelli: "Ma il debito sta esplodendo, alzare gli stipendi della classe media"]''|Intervista di Roberto Petrini, ''Repubblica.it'', 11 ottobre 2017.}}
*{{NDR|Sulla crescita dell'economia mondiale}} Il problema principale secondo me è che il livello di indebitamento, soprattutto delle famiglie, continua a crescere.
*{{NDR|Sulla crescita dell'economia mondiale e il [[ceto medio]]}} Il problema fondamentale secondo me resta una debolezza nella domanda dei beni di consumo dovuta allo spostamento della distribuzione del reddito che indebolisce la classe media nei paesi avanzati e che non può essere risolto dalla politica monetaria, se non spingendo ad un maggiore indebitamento. La classe media riesce a consumare ma indebitandosi di più. Il che però rende la crescita più fragile.
*Un aumento di salari e stipendi della [[ceto medio|classe media]] porterebbe a una distribuzione del reddito meno squilibrata e ridurrebbe la necessità di indebitamento della classe media.
*{{NDR|Sulla ripresa economica in Italia}} Il rapporto tra debito pubblico e Pil ha smesso di crescere, per esempio, e stiamo recuperando competitività rispetto alla Germania, dove i costi di produzione stanno accelerando in una situazione vicina alla piena occupazione.
*Non possiamo contare per sempre su un contesto esterno favorevole e dobbiamo accelerare nella correzione dei nostri punti deboli.
{{Int|Da ''[http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13336905/carlo-cottarelli-uomo-di-sergio-mattarella-spending-review-legge-elettorale-godono-salvini-di-maio.html Carlo Cottarelli, l'intervista a Libero: "Non c'è emergenza economica, possiamo rivotare"]''|Intervista di Pietro Senaldi, ''Liberoquotidiano.it'', 8 maggio 2018.}}
*Se ci fosse un governo istituzionale, la prima emergenza da affrontare sarebbe dotare il Paese di una legge elettorale che consenta di avere un vincitore dopo il voto, e allo scopo è più indicato un giurista, io sono un economista.
*{{NDR|Sulla possibilità di un incarico economico-politico}} Se si parla di un governo a tempo, di pochi mesi, come pare, non credo che potrei incidere più di tanto. Se poi si vuole aumentare il deficit, non sono io la persona giusta.
*Io non sono un duro. Non sono uno di quei medici che dice "l'operazione è riuscita ma il paziente è morto". Più semplicemente, sono un interventista e offro delle soluzioni tecniche, che i politici difficilmente adottano perché pensano alle elezioni e molti non sono troppo interessati a una strategia di medio periodo.
*Mi auguro un [[governo]] politico che duri. Non mi entusiasmano i governi tecnici.
*I mercati sono narcotizzati da [[Mario Draghi|Draghi]], che continua a comprare titoli di Stato. E poi, finché c'è crescita, i mercati sono tranquilli.
*Le persone sono preoccupate che i partiti non mantengano le promesse elettorali, io invece temevo che fossero mantenute e il fatto che non lo siano state è l'unico effetto positivo del non governo.
==''I sette peccati capitali dell'economia italiana''==
*In teoria i problemi italiani, un debito pubblico elevato e una bassa crescita e competitività, potrebbero essere risolti uscendo dall'[[euro]]. Però bisogna essere chiari sul modo in cui e sul perché l'uscita aiuterebbe a risolvere questi problemi, cosa che spesso i suoi sostenitori non fanno.
*{{NDR|Sugli effetti sull'economia italiana dell'uscita dall'[[euro]]}} [...] questo avverrebbe al prezzo di un taglio dei salari reali, di una tassa da inflazione e solo dopo un periodo che sarebbe molto turbolento anche per via degli effetti di bilancio che accompagnano una svalutazione e dello sconvolgimento del sistema dei pagamenti.
*Se lasciassimo l'[[euro]] e introducessimo la nuova lira, questa si svaluterebbe immediatamente rispetto all'euro.
*{{NDR|Su una possibile alternativa dall'uscita dall'[[euro]]}} [...] l'introduzione di una moneta parallela che verrebbe usata dallo Stato, e forse da altri, per le proprie transazioni all'interno del paese. [...] chi esporta in Italia non accetterebbe certo di essere pagato in nuove lire, richiederebbe euro o dollari. Una moneta parallela sarebbe equivalente all'uscita dall'euro.
*Tutto sommato, credo che sia di gran lunga preferibile cercare di tornare alla crescita riformando l'economia italiana, piuttosto che scegliere il salto nel buio rappresentato da un'uscita dall'[[euro]].
==Citazioni su Carlo Cottarelli==
*Carlo Cottarelli detto anche "il cacciatore di tagli". L'uomo che ha fatto del risparmio una leggenda. Porta la stessa cravatta da ventisei anni. Guardate che faccia da duro che ha. [...] Sembra veramente un attore dei film di [[Sergio Leone|Leone]]. Sembra Tex Willer, la volta che gli hanno ammazzato il cavallo però, guarda un po'. Anzi lui non è Tex Willer, lui è Tax Willer. "Quando un uomo con lo stipendio incontra un uomo con la spending review, l'uomo con lo stipendio è un uomo morto." Cioè se [[Clint Eastwood]] incontra Cottarelli, te lo giuro che se la fa addosso, si caga addosso. (''[[Crozza nel Paese delle Meraviglie]]'')
==Bibliografia==
*Carlo Cottarelli, ''I sette peccati capitali dell'economia italiana'', Feltrinelli editore, 2018. ISBN 978-88-07-17332-5
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Cottarelli, Carlo}}
[[Categoria:Economisti italiani]]
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Peter Brook
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37.163.168.205
la data della sua scomparsa
wikitext
text/x-wiki
[[File:Peter Brook.JPG|thumb|Peter Brook]]
'''Peter Stephen Paul Brook''' (1925 – 2022 Parigi), regista e teorico teatrale britannico.
{{Int|Da ''[http://www.famigliacristiana.it/articolo/peter-brook.aspx Intervista a Peter Brook]''|Intervista ''Famigliacristiana.it'', 3 giugno 2013.}}
*[[Napoli]] è una città che trovo vibrante, creativa, dove si lotta per vivere, ma splendida.
*A una prima lettura i testi di [[Samuel Beckett|Beckett]] possono sembrare pessimistici, ma io credo vivamente che le sue opere invece riescano a trasmettere delle emozioni positive seppur nascoste in un contesto più articolato e realistico.
*[[Samuel Beckett|Beckett]] infastidisce sempre per la sua onestà.
*{{NDR|Sulle opere di [[Samuel Beckett]]}} C'è cura, c'è amore, c'è il valore che imprime in ogni dettaglio. Come un artigiano, crea veri gioielli letterari. È un assoluto perfezionista e chiunque abbia a cuore la perfezione crede in un ideale.
{{Int|Da ''[http://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2016/05/04/news/peter_brook_povera_umanita_l_indifferenza_ci_seppellira_-139040805/ Peter Brook: "Povera umanità. L'indifferenza ci seppellirà"]''|Intervista di Anna Bandettini, ''Repubblica.it'', 4 maggio 2016.}}
*[[William Shakespeare|Shakespeare]] nei suoi 36 testi, copre ogni aspetto della vita umana, assimilando pensieri cosmici e metafisici alle storie semplici della vita quotidiana.
*{{NDR|Sull'[[immigrazione]]}} La costruzione di muri è ancora una volta la soluzione più semplice, quella che i politici alla [[Donald Trump|Trump]] sbandierano perché fa credere alla gente che sei forte, potente, che risolvi il problema.
*La gente, lei, io siamo pigri, avere uno che risolve tutto, anche per noi, ci fa tragicamente piacere.
*Ciò che conta non è l'ottimismo, è la [[speranza]], che non è la stessa cosa. La speranza non può esistere senza coraggio.
==Filmografia==
*''[[Riccardo III - Un uomo, un re]]'' (1996)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Brook, Peter}}
[[Categoria:Registi britannici]]
[[Categoria:Registi teatrali britannici]]
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Leonardo Pavoletti
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[[File:Leonardo Pavoletti, 2016.png|thumb|Leonardo Pavoletti (2016)]]
'''Leonardo Pavoletti''' (1988 – vivente), calciatore italiano.
==Citazioni di Leonardo Pavoletti==
{{cronologico}}
*Io mi considero un calciatore anomalo [...]. Forse dipende dal fatto che all'inizio nemmeno volevo farlo, il calciatore, cercavo una vita da lavorare il meno possibile.<ref>Da un'intervista a ''La Gazzetta dello Sport''; citato in ''[https://gianlucadimarzio.com/it/cagliari-pavoletti-e-pensare-che-nemmeno-lo-volevo-fare-il-calciatore-il-napoli-li-ero-un-pesce-fuor-dacqua Cagliari, Pavoletti: "E pensare che nemmeno volevo farlo il calciatore... Il Napoli? Lì ero un pesce fuor d'acqua"]'', ''gianlucadimarzio.com'', 28 ottobre 2017.</ref>
*Devi accettare sempre le sfide altrimenti se resti a goderti i tuoi comfort, non saprai mai quanto vali veramente.<ref>Da un'intervista al ''Corriere dello Sport - Stadio''; citato in Francesco Manno, ''[https://www.90min.com/it/posts/6012576-cagliari-lo-sfogo-di-pavoletti-al-napoli-ero-diventato-peggio-di-un-gregario Cagliari, lo sfogo di Pavoletti: "Al Napoli ero diventato peggio di un gregario..."]'', ''90min.com'', 24 marzo 2018.</ref>
*Io penso che la testa sia il 99% di un calciatore, quando arrivi a un certo livello il fisico è sempre allenato. La differenza la fa l'attenzione e prepararsi mentalmente.<ref>Da un'intervista a DAZN; citato in ''[https://www.goal.com/it/notizie/pavoletti-a-dazn-la-testa-e-il-99-per-un-calciatore/bs79n5djya631x3ra9lcjiekh Pavoletti a DAZN: "La testa è il 99% per un calciatore"]'', ''goal.com'', 2 novembre 2018.</ref>
{{Int2|''[https://www.corriere.it/sport/18_novembre_02/juve-cagliari-pavoletti-bomber-col-sorriso-sfido-ronaldo-testa-de083722-de06-11e8-8216-3f7e282dea98.shtml «Sfido Ronaldo di testa»]''|Intervista di Paolo Tomaselli, ''corriere.it'', 2 novembre 2018.}}
*{{NDR|«Tecnica, fisico, tempismo: cosa conta di più nel gioco di testa?»}} Il tempismo. È un riflesso che hai dentro e che ti consente di leggere la palla prima dell'avversario, stare in aria o anticipare un tuffo.
*{{NDR|«Ha mai rischiato di farsi male per una zuccata?»}} Sì a 14 anni il portiere mi ha colpito in uscita e sono svenuto. Quando ho ripreso coscienza ho subito chiesto se avevo fatto gol: risposta positiva.
*{{NDR|«La sua [[Livorno|livornesità]] in cosa si nota?»}} Nel mio modo di affrontare le cose, sempre con la battuta.
*{{NDR|«Cosa si prova subito dopo un [[gol]]?»}} Sono attimi in cui perdi di vista tutto. Ti si sprigionano dentro mille sensazioni che purtroppo durano 3-4 secondi e poi ritorni sulla terra. Ma prima sei in un altro mondo: un'estasi bellissima.
{{Int2|''Il calcio ti cambia ma io resto vero''|Intervista di Fabrizio Salvio, ''SportWeek'' nº 50 (915), 15 dicembre 2018, pp. 46-49.}}
*Il [[Calcio (sport)|calcio]] è ancora oggi visto come una scorciatoia per sistemarsi.
*Giocare al [[Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)|San Paolo]] con la maglia del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] è un'emozione che ogni giocatore dovrebbe provare una volta nella vita.
*Sono un attaccante e vengo giudicato solo sulla base dei gol. In tante partite faccio schifo, poi segno e divento un eroe. In altre mi sbatto, le prendo tutte di testa, apro spazi ai compagni, rincorro i difensori, ma non segno, vengo bocciato e prendo gli insulti [...] da quelli che giocano al [[Fantacalcio]].
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Pavoletti, Leonardo}}
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Muḥammad Khān Qājār
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text/x-wiki
[[File:Agha Mohammad Khan Qajar, painting, ca. 1840.jpg|thumb|Ritratto del 1840]]
'''Muḥammad Khān Qājār''' (1742 – 1797), scià di [[Persia]] e fondatore della Dinastia Qajar.
==Citazioni su Muḥammad Khān Qājār==
===[[Guillaume-Antoine Olivier]]===
*Nella sua gioventù conobbe il solo piacere di contrariare, e nell'età matura quello di far tremare tutti coloro che divennero suoi sudditi; egli che non conobbe né l'amore, né le sue delizie che non sentì mai le dolci emozioni dell'amistà; egli, il di cui cuore fu sempre agitato del timore, e non mai da un sentimento voluttuoso o tenero; egli, che trovava un supplizio nella felicità altrui; che cosa non doveva far temere, salendo sul trono?
*Orgoglioso, tutte le sue cure, tutte le sue brame furono di sollevarsi sopra gli altri. Suo padre aveva combattuto pel trono, e vi si era avvicinato. L'idea, che potesse impadronirsene egli stesso, lusingò il suo amor proprio e lo assorbì interamente. Tenace, perseverante non perdé mai di vista il suo oggetto. Avaro, ammassò tesori. Divenuto più ricco de' suoi emuli, poté assoldar truppe. Crudele, distrusse o disperse i suoi fratelli, de' quali temeva il coraggio e la popolarità, fece perire chiunque poteva dargli ombra. Eunuco finalmente non sentì altro piacere, che quello della caccia. Fu melancholico, taciturno e concentrato in un circolo d'idee, che divennero tanto più vive, in quanto che erano più limitate. Così, come ognuno vede, il ferro che dovea degradarlo, formò o modificò il suo carattere, agì sul suo cuore, creò i suoi pensieri, e se non gli diede il coraggio, le virtù, i talenti che formano gli uomini grandi, gli diede almeno l'orgoglio, la pertinacia e la crudeltà che li rendono pericolosi.
*Più soggiornavamo in questo paese, più osservavamo ciò che vi accadeva, e più ci stupivamo, che un uomo quale Mehmet mutilato all'età di 12 in 13 anni, prigioniero in Chyras fino ai 41, figlio di un semplice governatore di provincia, senza vigor di corpo, senza valore, senza talenti, avesse potuto nelle dissensioni civili giungere al punto di usurpare il sommo potere.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Qājār, Muḥammad Khān}}
[[Categoria:Sovrani di Persia]]
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Crozza nel Paese delle Meraviglie
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text/x-wiki
{{indicedx}}
'''''Crozza nel Paese delle Meraviglie''''', programma televisivo italiano satirico in onda su LA7 tra l'ottobre 2012 e il dicembre 2016.
==Prima stagione==
{{Int|Puntata 1, 19 ottobre 2012|2=[https://www.youtube.com/watch?v=mYsiJrKDe70 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*''Cos'è? Cos'è? Ma che Paese è? | Cos'è? Che incanto intorno a me! | Cos'è? Guarda che meraviglia, che stupore, che allegria! | Ma cos'è? Cos'è? |'' [...] ''Cos'è? Cos'è? Qualcosa qui non va! | Cos'è? La 'ndrangheta in città. | Cos'è? Eppur dovremmo essere i migliori per cultura e per tesori | ed invece solo orrori, ma cos'è? | Forse avevamo un sogno che un giorno si esaurì, | siam diventati furbi, tutto è cominciato lì, | un morbo oppure un virus oppure una malattia | e ora c'è un merdone invece che democrazia. | Oh no, cos'è? Aumenta tutto un po', | eh sì, le paghe invece no! | E poi c'è truffa e corruzione, | malaffare ed estorsione, coma mai? Cos'è? | Cos'è? Magia. Questi banditi che stan lì, decidono per me, | sicché si danno stipendioni da magnate, | troie, ostriche a palate, | arroganza e ruberia, | viene voglia di andar via. | Potremmo essere la Svizzera | e invece siamo sempre qua, ma va! | Oddio, che c'è? Non ne potete più? | Eh già, lo dicono in tivù. | Lo so ci son tante altre cose che dipendono da loro | tipo il posto di lavoro, chi ce l'ha?! |'' [...] ''Ma forse questi mostri, che ci crediate o no? | In fondo, sotto sotto, noi gli assomigliamo un po', | furbetti e paraculi siamo fatti un po' così, in fondo son talenti di chi è sempre stato qui.'' ('''Cappellaio Matto'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:00:20-00:02:15}}) {{NDR|sulle note della canzone ''Cos'è?'' di ''[[Nightmare Before Christmas]]''}}
{{Int|1=Puntata 4, 9 novembre 2012|2=[https://www.youtube.com/watch?v=TuzkpCHUy3E Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ragazzi, non è che se ti pesti un dito mentre appendi un [[quadro]] poi fai causa al pittore. ('''[[Pier Luigi Bersani]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:01:50-00:01:55}})
*Siam mica qui a chiamare i RIS di Parma per indagare sulla morte del [[cigno]], eh ragazzi. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:02:50-00:02:55}})
*Siam mica qui a convincere la [[zanzara]] che quando la schiacci stavi facendo un applauso per commemorarla. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:30-00:05:35}})
{{Int|1=Puntata 18, 22 marzo 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DBB4Hv_UJOU Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Devo chiamare [[Pier Luigi Bersani|Bersani]], lo so. Ma chillo non ha i numeri, non ce li ha. Anche quando andava a scuola, sua madre mi diceva che quando andava a parlare con la maestra diceva: "suo figlio si applica ma non ci arriva." Non ha i numeri. ('''[[Giorgio Napolitano]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:15-00:05:35}})
*Siam mica qui a mettere la sveglia alla Bella Addormentata, eh. Presidente, non è che se c'hai la glicemia alta devi vestirti solo [[Dolce & Gabbana|Gabbana]]. No perché parliamoci chiaro, non è mica che [[Pinocchio]] va a trovare i parenti all'Ikea. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:07:10-00:07:25}})
*Siam mica qui a regalare il tagliaunghie a Edward mani di forbice. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:10:50-00:11:00}})
*Un anno fa pensavamo che gli unici in grado di salvare questo Paese sarebbero stati i tecnici, no? Ve li ricordate i tecnici? Non hanno fatto niente i tecnicci, a volte hanno anche peggiorato la situazione. Cioè è come se tu avessi un graffio in una macchina su una portiera, la porti dal carrozziere e dici "Eh be', adesso me la farà ritornare blu com'era, no?" Invece poi la vai a prendere e la macchina è tutta un graffio. "Eh, gliel'ho fatta color graffio così non si nota..." ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:20:40-00:21:05}})
{{Int|1=Puntata 19, 29 marzo 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=K1PcTfErcPs Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Siam mica qui a cercare Via Crucis su ''tutto Città'', eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:00:55-00:01:00}})
*Siam mica qui a mettere la tuta blu alle [[ape|api]] operaie, eh ragazzi. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:01:35-00:01:40}})
*C'ho provato a fare i miracoli, eh... C'ho provato. Però se cammino sulle acque mi dicon che non so nuotare, se moltiplico i pani e i pesci mi dicono che non penso ai celiaci, se cambio l'acqua in vino chiamano i NAS, se dico a uno "Alzati e cammina" mi dicono basta con [[Walter Veltroni|Veltroni]], ragazzi... ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:03:55-00:04:20}})
*Siam mica qui a fare i sindacalisti ai Sette Nani. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:10-00:05:15}})
*Se te vai all'[[Oktoberfest]], l'orzata non la trovi mica, eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:20-00:05:25}})
*Perché ragazzi diciamolo, non è che alla gallina a Pasqua ci fai ingoiare il portachiavi per far l'uovo con la sorpresa, eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:06:05-00:06:15}})
{{Int|1=Puntata 20, 5 aprile 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=xGm3eG4v85w Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*"[[Decrescita]] felice" sembra un ossimoro tipo "ghiaccio bollente", "illustre sconosciuto", "[[Pier Luigi Bersani|Bersani]] premier". [...] Sono parole che non sono fatte per stare insieme, no? Decrescita felice cioè "tutti un po' più poveri, ma tutti un po' più felici". Che bello, eh? ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:34:20-00:34:50}})
*La decrescita felice è una filosofia di vita interessante perché propone una riduzione selettiva del PIL. Ci dice in pratica che non possiamo continuare a crescere, a produrre sempre di più, in modo sfrenato, no? Se ci pensate la decrescita felice è una teoria giusta e fantastica. È una teoria giusta e fantastica, però per chi è già cresciuto. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:35:30-00:35:55}})
==Seconda stagione==
{{Int|1=Puntata 11, 21 marzo 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DqpUoOovKJE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Carlo Cottarelli]] detto anche "il cacciatore di tagli". L'uomo che ha fatto del risparmio una leggenda. Porta la stessa cravatta da ventisei anni. Guardate che faccia da duro che ha. [...] Sembra veramente un attore dei film di [[Sergio Leone|Leone]]. Sembra Tex Willer, la volta che gli hanno ammazzato il cavallo però, guarda un po'. Anzi lui non è Tex Willer, lui è Tax Willer. "Quando un uomo con lo stipendio incontro un uomo con la [[Revisione della spesa pubblica|spending review]], l'uomo con lo stipendio è un uomo morto." Cioè se [[Clint Eastwood]] incontra Cottarelli, te lo giuro che se la fa addosso, si caga addosso. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:15:40-00:16:25}})
*Pensate che il negozio di [[Eataly]] a New York è quello più visitato insieme a quello della Apple. Quando esce la bistecca 5S c'è la gente che fa la fila davanti la vetrina tre giorni prima. E dire che la bistecca costa più dell'Iphone. Però ne vale la pena, c'è gente che appena esce si fa la foto con la bistecca. [...] L'unico difettuccio di Eataly è che costicchia un po' però, la qualità non si discute, ragazzi. L'ultima volta che io c'ho mangiato ho ordinato bresaola su letto di rucola e il letto era della Flou. E anche sulla spesa si va sul sicuro, se tu prendi gli hamburger. Sulla confezione degli hamburger di manzo c'è scritto "per realizzare questo prodotto non è stato maltrattato nessun animale". Cioè è la mucca che si è offerta, ha detto "senti...". Perché nella religione delle mucche, se sei stata brava nella vita entri negli scaffali di Eataly. [...] Chi se l'è inventata Eataly? Se l'è inventata questo signore {{NDR|[[Oscar Farinetti]]}} qua, che è identico a [[Sergio Japino|Japino]]. [...] L'idea originaria di Eataly però non era proprio la sua, era un vecchio pallino di [[Carlo Petrini]]. Era lo slow food, il mangiare lento, mentre mangi lento, Farinetti fa il grano veloce. No ma è un tipo interessante Farinetti perché vede lontano, fiuta le cose. Guarda che prima si è inventato Unieuro, poi ha lanciato Eataly e adesso è diventato uno dei grandi ideologi di [[Matteo Renzi|Renzi]] insieme a [[Alessandro Baricco|Baricco]], Fonzie e gli [[One Direction]]. Guarda che Farinetti è un personaggio curioso perché è mezzo imprenditore e mezzo santone. [...] Parla come Mosè, solo che Mosè aveva meno tavole di lui. Cioè ha la verità in tasca. Cioè in una tasca c'ha il lardo di colonnata e nell'altra c'ha la verità. quando lo incontri tu ti accontenteresti anche del lardo di colonnata e invece ti becchi un pippone sulla lezioncina dell'onestà. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:39:15-00:43:00}})
*La furbizia è in antitesi all'onestà. È come vestirsi in [[frac]] con una merda in testa. Cioè puoi farlo, eh, puoi farlo e da lontano sembri anche bello, solo che quando ti avvicini senti una puzza tremenda. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:43:50-00:44:15}})
*Enigmi irrisolti del mondo animale. Scoperto a Vienna un [[orango|orangotango]] che si faceva chiamare "orangovalzer". ('''[[Roberto Giacobbo]]'''<ref name=giacobbo>Personaggio parodistico, conduttore della trasmissione ''Kazzenger'', parodia di ''Voyager''.</ref>, {{small|min. 01:10:30-01:10:40}})
*I [[mariachi]] se cantano per troppo tempo sotto il sole diventano i "mariacidi"? ('''Roberto Giacobbo'''<ref name=giacobbo/>, {{small|min. 01:11:00-01:11:15}})
{{Int|1=Puntata 14, 11 aprile 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=tXqHwqwjEIE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ma io mi chiedo: ma perché gli [[Architettura|architetti]] fanno 'ste robe qua? Ma ce l'hanno col mondo? Hanno subito dei traumi all'università? Per cinque anni li hanno menati con dei righelli? Cos'è successo? "Appena esco di qua me la pagate tutti, bastardi! Vi progetto una merda davanti a casa, te lo giuro!" ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:32:40-00:33:00}}) {{NDR|In merito alle piramidi di largo Beltrami, all'ingresso principale del Castello Sforzesco di Milano, progettate da Alessandro Scandurra in occasione dell'[[Expo 2015]]}}
==Terza stagione==
{{Int|1=Puntata 2, 10 ottobre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=1bpLyWV64Do Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Però alla fine è uscito il capolavoro, il vero capolavoro, la [[Fiat Panda|Panda]]. [...] Era il 1980, ne hanno vendute più di sei milioni, eh raga. Un successo mostruoso: a un certo punto in Italia c'erano più Panda che italiani. Non s'è mai capito se gli ingegneri della FIAT avessero progettato prima la Panda o prima il rumorino. Bella 'sta vibrazione assurda a trenta all'ora – che figata! – costruiamoci una Panda intorno. È stata un'intuizione straordinaria: far rivivere dopo duemila anni il mito di Sparta, bellissimo. Dentro non c'era niente [...] non c'era il cruscotto. [...] C'era una sacca della spesa, ve lo ricordate? Era una macchina fantastica: mettevi gli occhiali e gli occhiali andavano direttamente nel motore. Consumava più occhiali che benzina. Era bellissima. I sedili, ve li ricordate che erano sdraiette da mare. Sai quelli col perno: era un pezzetto di legno, tiravi giù {{NDR|il sedile}} e mettevi il perno. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:05:05-00:06:25}})
{{Int|1=Puntata 4, 25 ottobre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DJ-_ND6Ur8A Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*''Mo bevo un [[caffè]] | che è sempre bono e tira su l'umore, | bono sto caffè | che te dà 'n senso come de calore, | dateme 'n caffè giuro | che nun me farà male ar core, | beve caffè è quasi magia, | al cinquantesimo è tachicardia.'' ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:56:15-00:56:40}}) {{NDR|sulla note di ''Tanto pe' canta<nowiki>'</nowiki>''}}
*Il caffè espresso [...] per noi italiani è un rito. Il caffè espresso regola la nostra vita di italiani. Prendi il [[lavoro]]. Che cos'è il lavoro? Il lavoro in Italia è quella cosa inutile che si fa tra una pausa caffè e l'altra. Se in Italia togliessero la pausa caffè, il nostro PIL raggiungerebbe quello della cina in due settimane, ve lo giuro. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:57:40-00:58:15}})
{{Int|1=Puntata 7, 14 novembre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=gjBTL7jbEus Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Una volta ho sentito una storiella che si adatta benissimo al [[populismo]] di destra. Ci sono un politico di destra, un immigrato e un elettore intorno a un tavolo con dodici biscotti. Il politico arraffa undici biscotti e dice all'elettore "Attento, l'immigrato vuole prendere il tuo!" ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:10:35-00:11:00}})
*La [[teoria delle stringhe]] è che alla fine nella scarpa ti ritrovi sempre con un laccetto più corto dell'altro. E questa è scienza? No, è stupidità. Che potremmo comprarci tutti i mocassini. ('''[[Antonino Zichichi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:26:15-00:26:30}})
{{Int|1=Puntata 12, 27 febbraio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=UdUwbyy5o44 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|[[Sergio Mattarella]]}} È l'uomo più serio e composto che abbia mai visto. È così serio che in confronto [[Clint Eastwood]] sembra [[Stanlio & Ollio|Stanlio]]. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:03:45-00:04:00}})
{{Int|1=Puntata 16, 27 marzo 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=rs4zHvC54wo Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|[[Conchita Wurst]]}} può fare il testimonial sia delle autoreggenti che del rasoio bilama. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:08:30-00:08:40}})
*Io non sono qui a vantarmi perché non sono le dimensioni del PIL che contano, ma come lo usi. ('''[[Matteo Renzi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:24:35-00:24:45}})
*Il lusso vero è fingere di essere poveri. ('''[[Sergio Marchionne]]'''<ref name=parod>Personaggio parodistico di [[Maurizio Crozza]].</ref>, {{small|min. 00:43:00-00:43:05}})
{{Int|1=Puntata 17, 10 aprile 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=SnysnBzpLC0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|Sulle note di ''Alla fiera dell'est''}} [...] ''Alla fiera dell'[[Expo 2015|Expo]], per tre anni neanche un mattone però si spostò. | E venne un commissario che fu cacciato, | ne venne un altro che fu indagato | e intanto pompava milioni all'Expo. | Alla fiera dell'Expo quanti appalti: | ce n'è per tutti e di più per le coop. | Ma c'è un ritardo, e allora emergenza e pochi controlli e subappalti, la corruzione. | C'era tutto e non c'era l'Expo. | Alla fiera dell'Expo dopo anni un padiglione alla fine spuntò. | E venne la finanza, chiamò il tribunale, che fece la retata, le perquisizioni, che trovò le prove e arrestò tutti. | E un'altra volta l'Expo si fermò. | Alla fiera dell'Expo molti soldi eran spariti già da un bel po'.'' [...] ''E passa il tempo, lavorano di notte, niente collaudi, fanno i camuffi, regalano i biglietti, sequestrano i cinesi, ti portano lì a forza, se no sei un gufo | Dai coraggio ancora sei mesi e poi finisce... 'sto cazzo d'Expo!'' ('''[[Angelo Branduardi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:45:05-00:47:15}})
{{Int|1=Puntata 18, 17 aprile 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=MPhXfQ4xlak Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Le [[FEMEN]] sono un gruppo di ragazze che in tutta l'Europa si batte per i diritti civili e umani. Usano dei metodi alle volte un po' provocatori per lanciare i loro slogan. Per esempio, vedete, si scrivono sul petto. Praticamente sono come dei [[Matteo Salvini|Salvini]] senza felpa. A me le FEMEN piacciono un po' perché adoro il loro stilista e un po' perché ogni tanto ci azzeccano. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:02:05-00:02:40}})
{{Int|1=Puntata 20, 8 maggio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=s9Nw4XAvXUk Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*L'[[Expo 2015|Expo]], finalmente! La grande esposizione universale dei cavi elettrici scoperti. [...] L'Expo è bellissimo. Appena arrivi all'ingresso ti regalano una copia del ''Corriere della Sera''. Ve lo giuro. Ma non per leggerlo. Per farci un cappellino da muratore e ti metti lì, con gli altri, a finire i lavori, gli dai una mano. Appena arrivi, l'impatto è impressionante. Più che "Nutrire il pianeta", il tema dell'Expo sembra che sia "Nutrire gli architetti". Ci sono centinaia e centinaia di padiglioni meravigliosi tra i quali, tra l'altro... un paio già visibili. Architetture assurde: legno, acciaio, vetro, forme curve. È a metà tra Disneyland e Fukushima. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:33:55-00:34:45}})
{{Int|1=Puntata 21, 15 maggio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=T_-Izvj7xkI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*'''Andrea Zalone''': Lei è in Senato e nella commissione sulle politiche dell'Unione Europea...<br>'''[[Antonio Razzi]]'''<ref name=parod/>: Ah... No, questo non credo...<br>'''Andrea Zalone''': Sì-sì, no-no... Guardi che c'è anche sul...<br>'''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>: Io non credo che adesso per prendere il [[vitalizio del parlamentare|vitalizio]] in cambio il Senato mi chiede di fare qualcosa.<br>'''Andrea Zalone''': Come no? Certo.<br>'''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>: Non credo, perché sarebbe ricatto. ({{small|min. 00:31:30-00:31:50}})
==Quarta stagione==
{{Int|1=Puntata 9, 6 dicembre 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=hIDgB8f7HCI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Le pensioni continuano a calare, chi lavora smetterà sempre più tardi e aumentano i ragazzi a spasso. In una parola: disastro. In due parole: [[Giuliano Poletti]]. Ecco, un ministro del lavoro che ti porta questi risultati, in un'ipotetica classifica di gradimento fra gli italiani come me lo piazzi? Come minimo te lo aspetti all'ultimo posto dopo i maroni incastrati nella zip dei jeans. [...] Invece Poletti piace. [...] tra tutti lui è il ministro più gradito dagli italiani. Come se [[Rudi Garcia|Garcia]] fosse l'allenatore più gradito dai romanisti. Sembra assurdo. Eppure sapete cosa vi dico? Non lo è. C'è una logica. Perché Poletti ha una dote che agli italiani piace tantissimo: stupisce Poletti, sorprende, spiazza. Quando parla non sai mai dove finisce la provocazione e dove inizia la follia. A modo suo è un artista, surrealista. Tipo [[Salvador Dalí]]. Infatti "da lì" Poletti se ne dovrebbe andare subito. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:09:15-00:10:30}})
{{Int|1=Puntata 10, 11 dicembre 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=esoGTDUT4ZI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Kim Jong-un]]: un dittatore sanguinario che è in guerra con tutto il mondo, soprattutto il mondo dei parrucchieri. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:14:10-00:14:20}})
*{{NDR|Le [[Lenticchia|lenticchie]]}} Ma certo portano soldi, lo sanno tutti. Come i ragni in casa, il topino dei denti, schiacciare una merda. Immagino che lei le feste le passi a calpestare topi immerdati circondati da ragni giganti! [...] Da quanti anni è che lei mangia lenticchie a capodanno? [...] Quindi adesso sarà ricco come [[Bill Gates]], [[Mark Zuckerberg|Zuckerberg]], [[Rupert Murdoch|Murdoch]]... tutti grandi mangiatori di lenticchie e schiacciatori di merde, evidentemente. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin>Personaggio parodistico, immaginario direttore della ''Inc. Cool 8'', che trae spunto da [[Tim Cook]].</ref>, {{small|min. 00:35:10-00:35:40}})
*Capisce ora perché i Re Magi portavano oro invece che [[panettone|panettoni]]? Perché costava meno. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:36:40-00:14:20}})
*{{NDR|L'[[oroscopo]]}} Ma certo che c'azzecca! Lei pensi che nell'universo ci sono miliardi e miliardi di stelle che si spostano nello spazio solo per far sapere a lei come andranno amore, salute e soldi! ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:37:25-00:37:35}})
*Hai mai riflettuto sul fatto che nel 2016, secondo l'oroscopo, a lei e a un aborigeno australiano nato nel suo stesso giorno succederanno le stesse cose? Lavoro: evitate contrasti col vostro capo ufficio. Che minchia di capo ufficio ha mai avuto un aborigeno australiano?! ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:38:00-00:38:20}})
*{{NDR|Sulla [[catena di sant'Antonio]]}} Noi la chiamiamo "la catena di San Gestore". Non dimentichi che i messaggini rappresentano cerca il 20% del fatturato globale di una compagnia telefonica. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:38:35-00:38:45}})
*Semina maldicenza: riga la macchina del [[Filippo VI di Spagna|Re di Spagna]] e di' in giro che è stata la [[Angela Merkel|Merkel]], poi metti il Guttalax nella birra alla Merkel e dille che è stata la [[Elisabetta II del Regno Unito|regina d'Inghilterra]], vai in Olanda dove c'è scritto "zoccoli" ci metti la "e" e togli la "i" e gli dici che sono stati gli svedesi. E quando tutti si mandano affanculo tu ci vendi le bombe atomiche! ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 01:01:35-01:02:00}})
{{Int|1=Puntata 11, 26 febbraio 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=3Y1OTR6cld8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*L'[[alimentazione]] non è una scienza, è una teoria esoterica. Non ci sono certezze, ci devi credere e basta: è fede. E infatti nel cibo ci sono le sette come nelle religioni, no? Ci sono i [[vegetarianismo|vegetariani]] che non mangiano carne, ma mangiano uova e latte; poi ci sono i [[crudismo|crudisti]] che mangiano solo roba cruda; i fruttaliani, che mangiano solo frutta sia cotta che cruda; i [[fruttarismo|fruttariani]] poi – con la "r" – che mangiano solo frutta cruda e poi ci sono anche i fruttariani simbiotici, anche loro mangiano solo frutta cruda però direttamente dagli alberi. Li riconosci perché sono quelli che nei parchi pubblici si litigano le noci con gli scoiattoli. Avete mai sentito parlare del [[respirianesimo]]? Ve lo giuro, esiste. Gente che si nutre di aria, si alimenta con la fotosintesi. In Italia sono circa 1300... 1299... 1298... 1297... [...] Sai, non mangiando tendono ad estinguersi. Comunque la setta più agguerrita in questo periodo è sicuramente quella dei [[veganismo|vegani]], quelli che non mangiano animali né derivati. Sono dappertutto, si mimetizzano fra gli esseri umani e hanno un'unica missione nella vita: cagarti il cazzo mentre mangi. Hanno sempre questo approccio aggressivo: non ti dicono come fa bene quello che mangiano loro, ti dicono quanto fa male quello che mangi tu. Se ne porti uno a pranzo, belìn, ti guarda come se, belìn, fossi [[Hannibal Lecter]]! Cioè lo capisci che ti odia. Che tra l'altro l'aggressività dovrebbe essere tipica dei cannibali, non di chi mangia erba, giusto? Ti viene anche il dubbio che ti detesti perché sei fatto di carne. Se fossi fatto di [[seitan]] ci sarebbe più empatia. Lui mangia tofu, ma in realtà quello che lo nutre davvero è l'odio verso di te: è un odiariano. Ho detto "lui", ma in realtà il veganesimo è più diffuso nel genere femminile. E lì, se trovi il combinato "donna+vegana" ti conviene veramente diventare respiriano. Ecco chi sono i respiriani: sono i fidanzati delle vegane che si sono rotti i coglioni. Preferiscono lasciarsi morire pur di non discutere. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:42:00-00:44:25}})
*Guardi che la [[zucca]] è molo sensibile, sa? Se non le chiede scusa rilascia il "gangarone". [...] È una tossina che quando la mangia le fa cadere gli arti. Io avevo questo mio amico che ad Halloween ha preso una zucca, l'ha scolpita col coltello senza chiederle scusa, anzi raccontava pure delle barzellette sulle mamme delle zucche. E a un certo punto l'ha mangiata e hanno iniziato a cadergli gli arti, le braccia, poi le gambe. Adesso fa il fermaporte al comune di Sondrio. Non si scherza col "gangarone"! ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi>Personaggio parodistico, immaginario chef crudista del ristorante ''Satut de Carton'', ispirato allo chef [[Simone Salvini]].</ref>, {{small|min. 00:48:05-00:48:40}})
*Visto che vivrò cinquant'anni in più rispetto ai mangiacadaveri cosa vuole che mi importi a me della... {{NDR|sospiro nostalgico}} [[pancetta]]. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:49:25-00:49:35}})
{{Int|1=Puntata 12, 4 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=2O6HJa3FEP8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Nichi Vendola|Vendola]] è l'uomo più prolisso che esista, ve lo giuro. E adesso sta per sposarsi con Eddy. Per rispondere "sì" ci metterà quattro settimane, ci saranno gli invitati che dormiranno nelle tende della protezione civile, i testimoni si terranno in piedi con le anfetamine. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:36:55-00:37:15}})
*{{NDR|Passeggiando nel parco}} Adoro, nell'aria fresca prodotta dalle piante quando non emettono anidride carbonica, spostare gli arti inferiori alternativamente uno davanti all'altro. ('''[[Nichi Vendola]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:10-00:38:15}})
*{{NDR|Sedendosi}} [...] è opportuno mutare la condizione delle nostre membra affinché traggano giovamento da una condizione di ozio. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:25-00:38:35}})
*{{NDR|Cantando al figlio}} ''Per fare un albero... ci vuole un elemento organico contenuto all'interno di un frutto che interrato e opportunamente annaffiatogli da il germoglio.'' ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:45-00:38:55}})
*{{NDR|Dopo aver cantato una ninna nanna al figlio}} Ho appena assemblato una manciata di note sperando che [[Morfeo]] lo accogliesse tra i suoi prolungamenti degli arti. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:39:25-00:39:35}})
*La classica famiglia all'italiana: quella costituita da un babbo, da un altro babbo, un ovulo norvegese, lo spermatozoo canadese e una clinica californiana. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:40:30-00:40:45}})
*Cari amici, io voglio rassicurarvi: in questo ristorante tutti i cereali, gli ortaggi e la frutta che cucineremo sono volontari. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:55:25-00:55:35}})
{{Int|1=Puntata 13, 11 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=mBnp_uEVKd4 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Io penso che la democrazia è un errore. Infatti l'hanno inventata i greci e guarda che fine hanno fatto i greci! ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:32:55-00:33:10}})
*[[Adolf Hitler|Hitler]], [[Benito Mussolini|Mussolini]], [[Iosif Stalin|Stalin]] e [[Stanlio e Ollio|Ollio]], [[Pol Pot|Pol Pet]]... erano tutte persone pulite, di una educazione... salutavano sempre i vicini. ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:37:30-00:37:45}})
*{{NDR|Noi per}} non ferire la natura abbiamo detto "stop" a quegli orribili strumenti di tortura medievale che sono le posate. Secondo ''Amnesty International'' il 100% del cibo subisce ogni giorno mutilazioni permanenti dovuti a coltelli e forchette. [...] È la filosofia lecchista: [...] non masticare mai i cibi, leccarli finché si consumano, è un approccio molto meno invasivo. E poi così un piatto lo gusti molto di più. È capace che una melanzana ti può durare anche per sei o sette settimane. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:58:45-00:59:35}})
{{Int|1=Puntata 14, 18 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=7n41AVp8uow Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Però non dimentichiamo anche il mio periodo [[briciola|briciolista]]. [...] Per due anni mi sono nutrito solo di briciole che raccoglievo dove capitava. Questo per evitare gli [[Avanzi (alimentazione)|sprechi alimentari]]. Quando volevo cenare fuori andavo al parco coi piccioni. [...] Ho smesso quando uno stormo ha capito che gli stavo rubando le briciole e mi ha sommerso di guano. Sono passati due anni e ancora un po' si sente. {{NDR|annusandosi}} ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 01:02:35-01:03:10}})
*'''Andrea Zalone''': Il latte di soia che deve bollire a 79° come lo calcola? Col termometro?<br>[...]<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: La mia cucina è completamente naturale, non uso termometri, nulla deve andare in contatto con gli alimenti. [...] Be', sì, nella cucina ayurvedica infilare un termometro in un alimento è considerato violenza carnale. [...] Lei forse non sa che le carceri sono piene di termometri. ({{small|min. 01:07:20-01:07:50}})
*Figlio di soia! {{NDR|imprecazione dopo essersi ustionato per sentire la temperatura del latte di soia in ebollizione}} ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 01:08:25-01:08:30}})
{{Int|1=Puntata 15, 1º aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=cJs_PqVJkpE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Edward Luttwak]], l'uomo con la guerra nel sangue. Da bambino la prima parola che ha detto non è stata "mamma" ma è stata "mitra". ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:22:45-00:22:55}})
*Per gli [[Stati Uniti d'America|americani]] la [[pace]] è quell'intervallo di tempo che serve per ricaricare il bazooka. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:24:45-00:24:55}})
*Guerra fa parte di natura umana. Non l'ho inventata io. Io sono soltanto suo buon agente marketing. ('''[[Edward Luttwak]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:26:00-00:26:20}})
*[[Papa Francesco|Papa]] re dei bugiardi. [...] Uno che non usa suo vero nome, ma nickname fa capire che non è sincero. ('''Edward Luttwak'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:30:35-00:30:50}})
*Le persone buone sono come pop corn su carbonara: inutili nel migliore dei casi, tante volte sono anche idiote. ('''Edward Luttwak'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:30:55-00:31:10}})
*{{NDR|[[Tinder]]}} ti segnala le persone single più vicino a te all'interno di una circonferenza di due chilometri e se tua moglie ti entra nel raggio di venti metri ti segnala anche l'avvocato divorzista più vicino. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:36:25-00:36:40}})
*{{NDR|Parlando dei simil-cannelloni al quasi-ragù con finta besciamella}}<br>'''Andrea Zalone''': Mi pare di capire che sia del tutto simile al piatto originale.<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Sì-sì, a parte gli ingredienti, l'aspetto, il sapore, la soddisfazione nel mangiarlo. ({{small|min. 00:54:45-00:54:55}})
*{{NDR|Parlando del [[tempeh]]}} Si tratta di una poltiglia di semi di soia fermentati grazie ad un fungo che salda i semi in un viluppo di miceli bianchi. Si possono formare sulla superficie delle macchie, vede, e di spore nere o grigie. Ed è possibile percepire un leggero odore di ammoniaca. Dica la verità, non vede l'ora di assaggiarlo, vero? ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:57:20-00:57:45}})
*'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: [...] come dice il proverbio "di alga [[hijiki]] non si butta via niente".<br>'''Andrea Zalone''': No, sarebbe "Del maiale non si butta via niente."<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Noi [[veganismo|vegani]] diciamo basta con questi proverbi che maltrattano gli animali.<br>'''Andrea Zalone''': Ah, pure i proverbi.<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Infatti noi diciamo "Il [[seitan]] perde il pelo ma non il vizio".<br>'''Andrea Zalone''': Ma non ha senso...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: "Mogli e piante di egoma dei paesi tuoi".<br>'''Andrea Zalone''': Ma non ha senso...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Ma soprattutto per buon augurio diciamo "In culo al [[tofu]]". ({{small|min. 00:58:20-00:58:55}})
{{Int|1=Puntata 16, 8 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=dbVviT3XRSw Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|Lo scandalo dei [[Panama Papers]]}} è il più grande sputtanamento fiscale da quando hanno inventato i soldi. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:03:00-00:03:10}})
{{Int|1=Puntata 17, 15 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=lCxlQPVyH3c Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Enrico Letta]]: il [[Papa Giovanni Paolo I|Papa Luciani]] della politica. È durato 33 giorni. Cioè, la carriera di una farfalla è durato. Sai, fai tanti anni da larva... appena ha aperto le ali gli è passato sopra [[Matteo Renzi|Renzi]] con l'Hammer. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:16:20-00:16:35}})
{{Int|1=Puntata 18, 22 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=EUfIA-U3Aas Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Guido Bertolaso|Bertolaso]] ragazzi, comunque è uno tosto eh, non si deprime mai. Il suo segreto è che ha un'altissima considerazione di sé [...]. C'è chi nasce numero uno e poi c'è lui [...]. Bertolaso obiettivamente non sarebbe il numero uno nemmeno su un'isola deserta. Se ci fosse lui, [[Robinson Crusoe]] perderebbe il ballottaggio con Venerdì. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:17:40-00:18:25}})
*'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: {{NDR|Gli ingredienti}} non vanno scelti. È il grosso errore della cucina tradizionale occidentale. Sono loro che devono scegliere noi. È il principio della cucina chattista.<br>'''Andrea Zalone''': Chattista?<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Prendete un telefonino, chattate con un ortaggio, poi se accetta di incontrarvi potete usarlo.<br>'''Andrea Zalone''': Ma, scusi, è un po' complicato e anche un po' lunghetto...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Ma infatti, pure io dopo un po' mi sono rotto l'anima e sono passato alla cucina escortista.<br>'''Andrea Zalone''': Cos..?! No, cos'è?<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Chiami un alimento, paghi e lo cucini in un motel. ({{small|min. 00:58:40-00:59:10}})
*Tutti sanno che l'[[fagiolo azuki|azuki]] va masticato quarantotto volte prima di deglutirlo. Basta una volta in più o una volta in meno che l'azuki scatena il "baikun tengo". Il "baikun tengo" è un termine indonesiano dove "tengo" sta per "apocalittico, catastrofico, ira degli dei" e [baikun] "cagotto istantaneo". ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:59:45-01:00:10}})
{{Int|1=Puntata 19, 29 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=l-ujuCCbJN8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ma [[Matteo Salvini|Salvini]] è così, non si è accontenta mai, è molto esigente con se stesso, deve sempre sparare una minchiata dopo l'altra, no cioè... deve sempre spararla più alta della precedente. È il Sergei Bubka della cazzata. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:06:25-00:06:45}})
==Quinta stagione==
{{Int|1=Puntata 1, 7 ottobre 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DGkkFpbtim0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ci tengo a dire che non ho niente contro quel filone di film che hanno la trama... [...] Credo che sono mode, anche se fanno discreti incassi. Io credo che allo spettatore gli piace quando nel film c'è un'altalena con sopra un tipografo nudo che suona la cetra. Stacco. Nuvole. Stacco. Un'herpes. Stacco. Una suora nana che fuma. Stacco. Una lenta zoommata di venti minuti su [[Matt Damon]] che piange su un water d'oro. ('''[[Paolo Sorrentino]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:28:55-00:29:45}})
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*''[[Crozza Italia]]'' (2006-2009)
*''[[Italialand]]'' (2011-2012)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Programmi televisivi italiani]]
lpjxibt3dwq9y3serl6fuq764o1atk3
1224413
1224412
2022-08-25T17:15:04Z
Sun-crops
10277
/* Seconda stagione */ Allineo.
wikitext
text/x-wiki
{{indicedx}}
'''''Crozza nel Paese delle Meraviglie''''', programma televisivo italiano satirico in onda su LA7 tra l'ottobre 2012 e il dicembre 2016.
==Prima stagione==
{{Int|Puntata 1, 19 ottobre 2012|2=[https://www.youtube.com/watch?v=mYsiJrKDe70 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*''Cos'è? Cos'è? Ma che Paese è? | Cos'è? Che incanto intorno a me! | Cos'è? Guarda che meraviglia, che stupore, che allegria! | Ma cos'è? Cos'è? |'' [...] ''Cos'è? Cos'è? Qualcosa qui non va! | Cos'è? La 'ndrangheta in città. | Cos'è? Eppur dovremmo essere i migliori per cultura e per tesori | ed invece solo orrori, ma cos'è? | Forse avevamo un sogno che un giorno si esaurì, | siam diventati furbi, tutto è cominciato lì, | un morbo oppure un virus oppure una malattia | e ora c'è un merdone invece che democrazia. | Oh no, cos'è? Aumenta tutto un po', | eh sì, le paghe invece no! | E poi c'è truffa e corruzione, | malaffare ed estorsione, coma mai? Cos'è? | Cos'è? Magia. Questi banditi che stan lì, decidono per me, | sicché si danno stipendioni da magnate, | troie, ostriche a palate, | arroganza e ruberia, | viene voglia di andar via. | Potremmo essere la Svizzera | e invece siamo sempre qua, ma va! | Oddio, che c'è? Non ne potete più? | Eh già, lo dicono in tivù. | Lo so ci son tante altre cose che dipendono da loro | tipo il posto di lavoro, chi ce l'ha?! |'' [...] ''Ma forse questi mostri, che ci crediate o no? | In fondo, sotto sotto, noi gli assomigliamo un po', | furbetti e paraculi siamo fatti un po' così, in fondo son talenti di chi è sempre stato qui.'' ('''Cappellaio Matto'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:00:20-00:02:15}}) {{NDR|sulle note della canzone ''Cos'è?'' di ''[[Nightmare Before Christmas]]''}}
{{Int|1=Puntata 4, 9 novembre 2012|2=[https://www.youtube.com/watch?v=TuzkpCHUy3E Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ragazzi, non è che se ti pesti un dito mentre appendi un [[quadro]] poi fai causa al pittore. ('''[[Pier Luigi Bersani]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:01:50-00:01:55}})
*Siam mica qui a chiamare i RIS di Parma per indagare sulla morte del [[cigno]], eh ragazzi. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:02:50-00:02:55}})
*Siam mica qui a convincere la [[zanzara]] che quando la schiacci stavi facendo un applauso per commemorarla. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:30-00:05:35}})
{{Int|1=Puntata 18, 22 marzo 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DBB4Hv_UJOU Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Devo chiamare [[Pier Luigi Bersani|Bersani]], lo so. Ma chillo non ha i numeri, non ce li ha. Anche quando andava a scuola, sua madre mi diceva che quando andava a parlare con la maestra diceva: "suo figlio si applica ma non ci arriva." Non ha i numeri. ('''[[Giorgio Napolitano]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:15-00:05:35}})
*Siam mica qui a mettere la sveglia alla Bella Addormentata, eh. Presidente, non è che se c'hai la glicemia alta devi vestirti solo [[Dolce & Gabbana|Gabbana]]. No perché parliamoci chiaro, non è mica che [[Pinocchio]] va a trovare i parenti all'Ikea. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:07:10-00:07:25}})
*Siam mica qui a regalare il tagliaunghie a Edward mani di forbice. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:10:50-00:11:00}})
*Un anno fa pensavamo che gli unici in grado di salvare questo Paese sarebbero stati i tecnici, no? Ve li ricordate i tecnici? Non hanno fatto niente i tecnicci, a volte hanno anche peggiorato la situazione. Cioè è come se tu avessi un graffio in una macchina su una portiera, la porti dal carrozziere e dici "Eh be', adesso me la farà ritornare blu com'era, no?" Invece poi la vai a prendere e la macchina è tutta un graffio. "Eh, gliel'ho fatta color graffio così non si nota..." ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:20:40-00:21:05}})
{{Int|1=Puntata 19, 29 marzo 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=K1PcTfErcPs Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Siam mica qui a cercare Via Crucis su ''tutto Città'', eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:00:55-00:01:00}})
*Siam mica qui a mettere la tuta blu alle [[ape|api]] operaie, eh ragazzi. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:01:35-00:01:40}})
*C'ho provato a fare i miracoli, eh... C'ho provato. Però se cammino sulle acque mi dicon che non so nuotare, se moltiplico i pani e i pesci mi dicono che non penso ai celiaci, se cambio l'acqua in vino chiamano i NAS, se dico a uno "Alzati e cammina" mi dicono basta con [[Walter Veltroni|Veltroni]], ragazzi... ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:03:55-00:04:20}})
*Siam mica qui a fare i sindacalisti ai Sette Nani. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:10-00:05:15}})
*Se te vai all'[[Oktoberfest]], l'orzata non la trovi mica, eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:05:20-00:05:25}})
*Perché ragazzi diciamolo, non è che alla gallina a Pasqua ci fai ingoiare il portachiavi per far l'uovo con la sorpresa, eh. ('''Pier Luigi Bersani'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:06:05-00:06:15}})
{{Int|1=Puntata 20, 5 aprile 2013|2=[https://www.youtube.com/watch?v=xGm3eG4v85w Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*"[[Decrescita]] felice" sembra un ossimoro tipo "ghiaccio bollente", "illustre sconosciuto", "[[Pier Luigi Bersani|Bersani]] premier". [...] Sono parole che non sono fatte per stare insieme, no? Decrescita felice cioè "tutti un po' più poveri, ma tutti un po' più felici". Che bello, eh? ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:34:20-00:34:50}})
*La decrescita felice è una filosofia di vita interessante perché propone una riduzione selettiva del PIL. Ci dice in pratica che non possiamo continuare a crescere, a produrre sempre di più, in modo sfrenato, no? Se ci pensate la decrescita felice è una teoria giusta e fantastica. È una teoria giusta e fantastica, però per chi è già cresciuto. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:35:30-00:35:55}})
==Seconda stagione==
{{Int|1=Puntata 11, 21 marzo 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DqpUoOovKJE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Carlo Cottarelli]] detto anche "il cacciatore di tagli". L'uomo che ha fatto del risparmio una leggenda. Porta la stessa cravatta da ventisei anni. Guardate che faccia da duro che ha. [...] Sembra veramente un attore dei film di [[Sergio Leone|Leone]]. Sembra Tex Willer, la volta che gli hanno ammazzato il cavallo però, guarda un po'. Anzi lui non è Tex Willer, lui è Tax Willer. "Quando un uomo con lo stipendio incontra un uomo con la [[Revisione della spesa pubblica|spending review]], l'uomo con lo stipendio è un uomo morto." Cioè se [[Clint Eastwood]] incontra Cottarelli, te lo giuro che se la fa addosso, si caga addosso. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:15:40-00:16:25}})
*Pensate che il negozio di [[Eataly]] a New York è quello più visitato insieme a quello della Apple. Quando esce la bistecca 5S c'è la gente che fa la fila davanti la vetrina tre giorni prima. E dire che la bistecca costa più dell'Iphone. Però ne vale la pena, c'è gente che appena esce si fa la foto con la bistecca. [...] L'unico difettuccio di Eataly è che costicchia un po' però, la qualità non si discute, ragazzi. L'ultima volta che io c'ho mangiato ho ordinato bresaola su letto di rucola e il letto era della Flou. E anche sulla spesa si va sul sicuro, se tu prendi gli hamburger. Sulla confezione degli hamburger di manzo c'è scritto "per realizzare questo prodotto non è stato maltrattato nessun animale". Cioè è la mucca che si è offerta, ha detto "senti...". Perché nella religione delle mucche, se sei stata brava nella vita entri negli scaffali di Eataly. [...] Chi se l'è inventata Eataly? Se l'è inventata questo signore {{NDR|[[Oscar Farinetti]]}} qua, che è identico a [[Sergio Japino|Japino]]. [...] L'idea originaria di Eataly però non era proprio la sua, era un vecchio pallino di [[Carlo Petrini]]. Era lo slow food, il mangiare lento, mentre mangi lento, Farinetti fa il grano veloce. No ma è un tipo interessante Farinetti perché vede lontano, fiuta le cose. Guarda che prima si è inventato Unieuro, poi ha lanciato Eataly e adesso è diventato uno dei grandi ideologi di [[Matteo Renzi|Renzi]] insieme a [[Alessandro Baricco|Baricco]], Fonzie e gli [[One Direction]]. Guarda che Farinetti è un personaggio curioso perché è mezzo imprenditore e mezzo santone. [...] Parla come Mosè, solo che Mosè aveva meno tavole di lui. Cioè ha la verità in tasca. Cioè in una tasca c'ha il lardo di colonnata e nell'altra c'ha la verità. quando lo incontri tu ti accontenteresti anche del lardo di colonnata e invece ti becchi un pippone sulla lezioncina dell'onestà. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:39:15-00:43:00}})
*La furbizia è in antitesi all'onestà. È come vestirsi in [[frac]] con una merda in testa. Cioè puoi farlo, eh, puoi farlo e da lontano sembri anche bello, solo che quando ti avvicini senti una puzza tremenda. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:43:50-00:44:15}})
*Enigmi irrisolti del mondo animale. Scoperto a Vienna un [[orango|orangotango]] che si faceva chiamare "orangovalzer". ('''[[Roberto Giacobbo]]'''<ref name=giacobbo>Personaggio parodistico, conduttore della trasmissione ''Kazzenger'', parodia di ''Voyager''.</ref>, {{small|min. 01:10:30-01:10:40}})
*I [[mariachi]] se cantano per troppo tempo sotto il sole diventano i "mariacidi"? ('''Roberto Giacobbo'''<ref name=giacobbo/>, {{small|min. 01:11:00-01:11:15}})
{{Int|1=Puntata 14, 11 aprile 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=tXqHwqwjEIE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ma io mi chiedo: ma perché gli [[Architettura|architetti]] fanno 'ste robe qua? Ma ce l'hanno col mondo? Hanno subito dei traumi all'università? Per cinque anni li hanno menati con dei righelli? Cos'è successo? "Appena esco di qua me la pagate tutti, bastardi! Vi progetto una merda davanti a casa, te lo giuro!" ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:32:40-00:33:00}}) {{NDR|In merito alle piramidi di largo Beltrami, all'ingresso principale del Castello Sforzesco di Milano, progettate da Alessandro Scandurra in occasione dell'[[Expo 2015]]}}
==Terza stagione==
{{Int|1=Puntata 2, 10 ottobre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=1bpLyWV64Do Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Però alla fine è uscito il capolavoro, il vero capolavoro, la [[Fiat Panda|Panda]]. [...] Era il 1980, ne hanno vendute più di sei milioni, eh raga. Un successo mostruoso: a un certo punto in Italia c'erano più Panda che italiani. Non s'è mai capito se gli ingegneri della FIAT avessero progettato prima la Panda o prima il rumorino. Bella 'sta vibrazione assurda a trenta all'ora – che figata! – costruiamoci una Panda intorno. È stata un'intuizione straordinaria: far rivivere dopo duemila anni il mito di Sparta, bellissimo. Dentro non c'era niente [...] non c'era il cruscotto. [...] C'era una sacca della spesa, ve lo ricordate? Era una macchina fantastica: mettevi gli occhiali e gli occhiali andavano direttamente nel motore. Consumava più occhiali che benzina. Era bellissima. I sedili, ve li ricordate che erano sdraiette da mare. Sai quelli col perno: era un pezzetto di legno, tiravi giù {{NDR|il sedile}} e mettevi il perno. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:05:05-00:06:25}})
{{Int|1=Puntata 4, 25 ottobre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DJ-_ND6Ur8A Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*''Mo bevo un [[caffè]] | che è sempre bono e tira su l'umore, | bono sto caffè | che te dà 'n senso come de calore, | dateme 'n caffè giuro | che nun me farà male ar core, | beve caffè è quasi magia, | al cinquantesimo è tachicardia.'' ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:56:15-00:56:40}}) {{NDR|sulla note di ''Tanto pe' canta<nowiki>'</nowiki>''}}
*Il caffè espresso [...] per noi italiani è un rito. Il caffè espresso regola la nostra vita di italiani. Prendi il [[lavoro]]. Che cos'è il lavoro? Il lavoro in Italia è quella cosa inutile che si fa tra una pausa caffè e l'altra. Se in Italia togliessero la pausa caffè, il nostro PIL raggiungerebbe quello della cina in due settimane, ve lo giuro. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:57:40-00:58:15}})
{{Int|1=Puntata 7, 14 novembre 2014|2=[https://www.youtube.com/watch?v=gjBTL7jbEus Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Una volta ho sentito una storiella che si adatta benissimo al [[populismo]] di destra. Ci sono un politico di destra, un immigrato e un elettore intorno a un tavolo con dodici biscotti. Il politico arraffa undici biscotti e dice all'elettore "Attento, l'immigrato vuole prendere il tuo!" ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:10:35-00:11:00}})
*La [[teoria delle stringhe]] è che alla fine nella scarpa ti ritrovi sempre con un laccetto più corto dell'altro. E questa è scienza? No, è stupidità. Che potremmo comprarci tutti i mocassini. ('''[[Antonino Zichichi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:26:15-00:26:30}})
{{Int|1=Puntata 12, 27 febbraio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=UdUwbyy5o44 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|[[Sergio Mattarella]]}} È l'uomo più serio e composto che abbia mai visto. È così serio che in confronto [[Clint Eastwood]] sembra [[Stanlio & Ollio|Stanlio]]. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:03:45-00:04:00}})
{{Int|1=Puntata 16, 27 marzo 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=rs4zHvC54wo Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|[[Conchita Wurst]]}} può fare il testimonial sia delle autoreggenti che del rasoio bilama. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:08:30-00:08:40}})
*Io non sono qui a vantarmi perché non sono le dimensioni del PIL che contano, ma come lo usi. ('''[[Matteo Renzi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:24:35-00:24:45}})
*Il lusso vero è fingere di essere poveri. ('''[[Sergio Marchionne]]'''<ref name=parod>Personaggio parodistico di [[Maurizio Crozza]].</ref>, {{small|min. 00:43:00-00:43:05}})
{{Int|1=Puntata 17, 10 aprile 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=SnysnBzpLC0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|Sulle note di ''Alla fiera dell'est''}} [...] ''Alla fiera dell'[[Expo 2015|Expo]], per tre anni neanche un mattone però si spostò. | E venne un commissario che fu cacciato, | ne venne un altro che fu indagato | e intanto pompava milioni all'Expo. | Alla fiera dell'Expo quanti appalti: | ce n'è per tutti e di più per le coop. | Ma c'è un ritardo, e allora emergenza e pochi controlli e subappalti, la corruzione. | C'era tutto e non c'era l'Expo. | Alla fiera dell'Expo dopo anni un padiglione alla fine spuntò. | E venne la finanza, chiamò il tribunale, che fece la retata, le perquisizioni, che trovò le prove e arrestò tutti. | E un'altra volta l'Expo si fermò. | Alla fiera dell'Expo molti soldi eran spariti già da un bel po'.'' [...] ''E passa il tempo, lavorano di notte, niente collaudi, fanno i camuffi, regalano i biglietti, sequestrano i cinesi, ti portano lì a forza, se no sei un gufo | Dai coraggio ancora sei mesi e poi finisce... 'sto cazzo d'Expo!'' ('''[[Angelo Branduardi]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:45:05-00:47:15}})
{{Int|1=Puntata 18, 17 aprile 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=MPhXfQ4xlak Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Le [[FEMEN]] sono un gruppo di ragazze che in tutta l'Europa si batte per i diritti civili e umani. Usano dei metodi alle volte un po' provocatori per lanciare i loro slogan. Per esempio, vedete, si scrivono sul petto. Praticamente sono come dei [[Matteo Salvini|Salvini]] senza felpa. A me le FEMEN piacciono un po' perché adoro il loro stilista e un po' perché ogni tanto ci azzeccano. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:02:05-00:02:40}})
{{Int|1=Puntata 20, 8 maggio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=s9Nw4XAvXUk Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*L'[[Expo 2015|Expo]], finalmente! La grande esposizione universale dei cavi elettrici scoperti. [...] L'Expo è bellissimo. Appena arrivi all'ingresso ti regalano una copia del ''Corriere della Sera''. Ve lo giuro. Ma non per leggerlo. Per farci un cappellino da muratore e ti metti lì, con gli altri, a finire i lavori, gli dai una mano. Appena arrivi, l'impatto è impressionante. Più che "Nutrire il pianeta", il tema dell'Expo sembra che sia "Nutrire gli architetti". Ci sono centinaia e centinaia di padiglioni meravigliosi tra i quali, tra l'altro... un paio già visibili. Architetture assurde: legno, acciaio, vetro, forme curve. È a metà tra Disneyland e Fukushima. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:33:55-00:34:45}})
{{Int|1=Puntata 21, 15 maggio 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=T_-Izvj7xkI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*'''Andrea Zalone''': Lei è in Senato e nella commissione sulle politiche dell'Unione Europea...<br>'''[[Antonio Razzi]]'''<ref name=parod/>: Ah... No, questo non credo...<br>'''Andrea Zalone''': Sì-sì, no-no... Guardi che c'è anche sul...<br>'''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>: Io non credo che adesso per prendere il [[vitalizio del parlamentare|vitalizio]] in cambio il Senato mi chiede di fare qualcosa.<br>'''Andrea Zalone''': Come no? Certo.<br>'''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>: Non credo, perché sarebbe ricatto. ({{small|min. 00:31:30-00:31:50}})
==Quarta stagione==
{{Int|1=Puntata 9, 6 dicembre 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=hIDgB8f7HCI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Le pensioni continuano a calare, chi lavora smetterà sempre più tardi e aumentano i ragazzi a spasso. In una parola: disastro. In due parole: [[Giuliano Poletti]]. Ecco, un ministro del lavoro che ti porta questi risultati, in un'ipotetica classifica di gradimento fra gli italiani come me lo piazzi? Come minimo te lo aspetti all'ultimo posto dopo i maroni incastrati nella zip dei jeans. [...] Invece Poletti piace. [...] tra tutti lui è il ministro più gradito dagli italiani. Come se [[Rudi Garcia|Garcia]] fosse l'allenatore più gradito dai romanisti. Sembra assurdo. Eppure sapete cosa vi dico? Non lo è. C'è una logica. Perché Poletti ha una dote che agli italiani piace tantissimo: stupisce Poletti, sorprende, spiazza. Quando parla non sai mai dove finisce la provocazione e dove inizia la follia. A modo suo è un artista, surrealista. Tipo [[Salvador Dalí]]. Infatti "da lì" Poletti se ne dovrebbe andare subito. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:09:15-00:10:30}})
{{Int|1=Puntata 10, 11 dicembre 2015|2=[https://www.youtube.com/watch?v=esoGTDUT4ZI Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Kim Jong-un]]: un dittatore sanguinario che è in guerra con tutto il mondo, soprattutto il mondo dei parrucchieri. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:14:10-00:14:20}})
*{{NDR|Le [[Lenticchia|lenticchie]]}} Ma certo portano soldi, lo sanno tutti. Come i ragni in casa, il topino dei denti, schiacciare una merda. Immagino che lei le feste le passi a calpestare topi immerdati circondati da ragni giganti! [...] Da quanti anni è che lei mangia lenticchie a capodanno? [...] Quindi adesso sarà ricco come [[Bill Gates]], [[Mark Zuckerberg|Zuckerberg]], [[Rupert Murdoch|Murdoch]]... tutti grandi mangiatori di lenticchie e schiacciatori di merde, evidentemente. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin>Personaggio parodistico, immaginario direttore della ''Inc. Cool 8'', che trae spunto da [[Tim Cook]].</ref>, {{small|min. 00:35:10-00:35:40}})
*Capisce ora perché i Re Magi portavano oro invece che [[panettone|panettoni]]? Perché costava meno. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:36:40-00:14:20}})
*{{NDR|L'[[oroscopo]]}} Ma certo che c'azzecca! Lei pensi che nell'universo ci sono miliardi e miliardi di stelle che si spostano nello spazio solo per far sapere a lei come andranno amore, salute e soldi! ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:37:25-00:37:35}})
*Hai mai riflettuto sul fatto che nel 2016, secondo l'oroscopo, a lei e a un aborigeno australiano nato nel suo stesso giorno succederanno le stesse cose? Lavoro: evitate contrasti col vostro capo ufficio. Che minchia di capo ufficio ha mai avuto un aborigeno australiano?! ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:38:00-00:38:20}})
*{{NDR|Sulla [[catena di sant'Antonio]]}} Noi la chiamiamo "la catena di San Gestore". Non dimentichi che i messaggini rappresentano cerca il 20% del fatturato globale di una compagnia telefonica. ('''Iothin Cook'''<ref name=iothin/>, {{small|min. 00:38:35-00:38:45}})
*Semina maldicenza: riga la macchina del [[Filippo VI di Spagna|Re di Spagna]] e di' in giro che è stata la [[Angela Merkel|Merkel]], poi metti il Guttalax nella birra alla Merkel e dille che è stata la [[Elisabetta II del Regno Unito|regina d'Inghilterra]], vai in Olanda dove c'è scritto "zoccoli" ci metti la "e" e togli la "i" e gli dici che sono stati gli svedesi. E quando tutti si mandano affanculo tu ci vendi le bombe atomiche! ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 01:01:35-01:02:00}})
{{Int|1=Puntata 11, 26 febbraio 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=3Y1OTR6cld8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*L'[[alimentazione]] non è una scienza, è una teoria esoterica. Non ci sono certezze, ci devi credere e basta: è fede. E infatti nel cibo ci sono le sette come nelle religioni, no? Ci sono i [[vegetarianismo|vegetariani]] che non mangiano carne, ma mangiano uova e latte; poi ci sono i [[crudismo|crudisti]] che mangiano solo roba cruda; i fruttaliani, che mangiano solo frutta sia cotta che cruda; i [[fruttarismo|fruttariani]] poi – con la "r" – che mangiano solo frutta cruda e poi ci sono anche i fruttariani simbiotici, anche loro mangiano solo frutta cruda però direttamente dagli alberi. Li riconosci perché sono quelli che nei parchi pubblici si litigano le noci con gli scoiattoli. Avete mai sentito parlare del [[respirianesimo]]? Ve lo giuro, esiste. Gente che si nutre di aria, si alimenta con la fotosintesi. In Italia sono circa 1300... 1299... 1298... 1297... [...] Sai, non mangiando tendono ad estinguersi. Comunque la setta più agguerrita in questo periodo è sicuramente quella dei [[veganismo|vegani]], quelli che non mangiano animali né derivati. Sono dappertutto, si mimetizzano fra gli esseri umani e hanno un'unica missione nella vita: cagarti il cazzo mentre mangi. Hanno sempre questo approccio aggressivo: non ti dicono come fa bene quello che mangiano loro, ti dicono quanto fa male quello che mangi tu. Se ne porti uno a pranzo, belìn, ti guarda come se, belìn, fossi [[Hannibal Lecter]]! Cioè lo capisci che ti odia. Che tra l'altro l'aggressività dovrebbe essere tipica dei cannibali, non di chi mangia erba, giusto? Ti viene anche il dubbio che ti detesti perché sei fatto di carne. Se fossi fatto di [[seitan]] ci sarebbe più empatia. Lui mangia tofu, ma in realtà quello che lo nutre davvero è l'odio verso di te: è un odiariano. Ho detto "lui", ma in realtà il veganesimo è più diffuso nel genere femminile. E lì, se trovi il combinato "donna+vegana" ti conviene veramente diventare respiriano. Ecco chi sono i respiriani: sono i fidanzati delle vegane che si sono rotti i coglioni. Preferiscono lasciarsi morire pur di non discutere. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:42:00-00:44:25}})
*Guardi che la [[zucca]] è molo sensibile, sa? Se non le chiede scusa rilascia il "gangarone". [...] È una tossina che quando la mangia le fa cadere gli arti. Io avevo questo mio amico che ad Halloween ha preso una zucca, l'ha scolpita col coltello senza chiederle scusa, anzi raccontava pure delle barzellette sulle mamme delle zucche. E a un certo punto l'ha mangiata e hanno iniziato a cadergli gli arti, le braccia, poi le gambe. Adesso fa il fermaporte al comune di Sondrio. Non si scherza col "gangarone"! ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi>Personaggio parodistico, immaginario chef crudista del ristorante ''Satut de Carton'', ispirato allo chef [[Simone Salvini]].</ref>, {{small|min. 00:48:05-00:48:40}})
*Visto che vivrò cinquant'anni in più rispetto ai mangiacadaveri cosa vuole che mi importi a me della... {{NDR|sospiro nostalgico}} [[pancetta]]. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:49:25-00:49:35}})
{{Int|1=Puntata 12, 4 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=2O6HJa3FEP8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Nichi Vendola|Vendola]] è l'uomo più prolisso che esista, ve lo giuro. E adesso sta per sposarsi con Eddy. Per rispondere "sì" ci metterà quattro settimane, ci saranno gli invitati che dormiranno nelle tende della protezione civile, i testimoni si terranno in piedi con le anfetamine. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:36:55-00:37:15}})
*{{NDR|Passeggiando nel parco}} Adoro, nell'aria fresca prodotta dalle piante quando non emettono anidride carbonica, spostare gli arti inferiori alternativamente uno davanti all'altro. ('''[[Nichi Vendola]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:10-00:38:15}})
*{{NDR|Sedendosi}} [...] è opportuno mutare la condizione delle nostre membra affinché traggano giovamento da una condizione di ozio. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:25-00:38:35}})
*{{NDR|Cantando al figlio}} ''Per fare un albero... ci vuole un elemento organico contenuto all'interno di un frutto che interrato e opportunamente annaffiatogli da il germoglio.'' ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:38:45-00:38:55}})
*{{NDR|Dopo aver cantato una ninna nanna al figlio}} Ho appena assemblato una manciata di note sperando che [[Morfeo]] lo accogliesse tra i suoi prolungamenti degli arti. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:39:25-00:39:35}})
*La classica famiglia all'italiana: quella costituita da un babbo, da un altro babbo, un ovulo norvegese, lo spermatozoo canadese e una clinica californiana. ('''Nichi Vendola'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:40:30-00:40:45}})
*Cari amici, io voglio rassicurarvi: in questo ristorante tutti i cereali, gli ortaggi e la frutta che cucineremo sono volontari. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:55:25-00:55:35}})
{{Int|1=Puntata 13, 11 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=mBnp_uEVKd4 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Io penso che la democrazia è un errore. Infatti l'hanno inventata i greci e guarda che fine hanno fatto i greci! ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:32:55-00:33:10}})
*[[Adolf Hitler|Hitler]], [[Benito Mussolini|Mussolini]], [[Iosif Stalin|Stalin]] e [[Stanlio e Ollio|Ollio]], [[Pol Pot|Pol Pet]]... erano tutte persone pulite, di una educazione... salutavano sempre i vicini. ('''Antonio Razzi'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:37:30-00:37:45}})
*{{NDR|Noi per}} non ferire la natura abbiamo detto "stop" a quegli orribili strumenti di tortura medievale che sono le posate. Secondo ''Amnesty International'' il 100% del cibo subisce ogni giorno mutilazioni permanenti dovuti a coltelli e forchette. [...] È la filosofia lecchista: [...] non masticare mai i cibi, leccarli finché si consumano, è un approccio molto meno invasivo. E poi così un piatto lo gusti molto di più. È capace che una melanzana ti può durare anche per sei o sette settimane. ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:58:45-00:59:35}})
{{Int|1=Puntata 14, 18 marzo 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=7n41AVp8uow Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Però non dimentichiamo anche il mio periodo [[briciola|briciolista]]. [...] Per due anni mi sono nutrito solo di briciole che raccoglievo dove capitava. Questo per evitare gli [[Avanzi (alimentazione)|sprechi alimentari]]. Quando volevo cenare fuori andavo al parco coi piccioni. [...] Ho smesso quando uno stormo ha capito che gli stavo rubando le briciole e mi ha sommerso di guano. Sono passati due anni e ancora un po' si sente. {{NDR|annusandosi}} ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 01:02:35-01:03:10}})
*'''Andrea Zalone''': Il latte di soia che deve bollire a 79° come lo calcola? Col termometro?<br>[...]<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: La mia cucina è completamente naturale, non uso termometri, nulla deve andare in contatto con gli alimenti. [...] Be', sì, nella cucina ayurvedica infilare un termometro in un alimento è considerato violenza carnale. [...] Lei forse non sa che le carceri sono piene di termometri. ({{small|min. 01:07:20-01:07:50}})
*Figlio di soia! {{NDR|imprecazione dopo essersi ustionato per sentire la temperatura del latte di soia in ebollizione}} ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 01:08:25-01:08:30}})
{{Int|1=Puntata 15, 1º aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=cJs_PqVJkpE Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Edward Luttwak]], l'uomo con la guerra nel sangue. Da bambino la prima parola che ha detto non è stata "mamma" ma è stata "mitra". ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:22:45-00:22:55}})
*Per gli [[Stati Uniti d'America|americani]] la [[pace]] è quell'intervallo di tempo che serve per ricaricare il bazooka. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:24:45-00:24:55}})
*Guerra fa parte di natura umana. Non l'ho inventata io. Io sono soltanto suo buon agente marketing. ('''[[Edward Luttwak]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:26:00-00:26:20}})
*[[Papa Francesco|Papa]] re dei bugiardi. [...] Uno che non usa suo vero nome, ma nickname fa capire che non è sincero. ('''Edward Luttwak'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:30:35-00:30:50}})
*Le persone buone sono come pop corn su carbonara: inutili nel migliore dei casi, tante volte sono anche idiote. ('''Edward Luttwak'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:30:55-00:31:10}})
*{{NDR|[[Tinder]]}} ti segnala le persone single più vicino a te all'interno di una circonferenza di due chilometri e se tua moglie ti entra nel raggio di venti metri ti segnala anche l'avvocato divorzista più vicino. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:36:25-00:36:40}})
*{{NDR|Parlando dei simil-cannelloni al quasi-ragù con finta besciamella}}<br>'''Andrea Zalone''': Mi pare di capire che sia del tutto simile al piatto originale.<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Sì-sì, a parte gli ingredienti, l'aspetto, il sapore, la soddisfazione nel mangiarlo. ({{small|min. 00:54:45-00:54:55}})
*{{NDR|Parlando del [[tempeh]]}} Si tratta di una poltiglia di semi di soia fermentati grazie ad un fungo che salda i semi in un viluppo di miceli bianchi. Si possono formare sulla superficie delle macchie, vede, e di spore nere o grigie. Ed è possibile percepire un leggero odore di ammoniaca. Dica la verità, non vede l'ora di assaggiarlo, vero? ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:57:20-00:57:45}})
*'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: [...] come dice il proverbio "di alga [[hijiki]] non si butta via niente".<br>'''Andrea Zalone''': No, sarebbe "Del maiale non si butta via niente."<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Noi [[veganismo|vegani]] diciamo basta con questi proverbi che maltrattano gli animali.<br>'''Andrea Zalone''': Ah, pure i proverbi.<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Infatti noi diciamo "Il [[seitan]] perde il pelo ma non il vizio".<br>'''Andrea Zalone''': Ma non ha senso...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: "Mogli e piante di egoma dei paesi tuoi".<br>'''Andrea Zalone''': Ma non ha senso...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Ma soprattutto per buon augurio diciamo "In culo al [[tofu]]". ({{small|min. 00:58:20-00:58:55}})
{{Int|1=Puntata 16, 8 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=dbVviT3XRSw Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*{{NDR|Lo scandalo dei [[Panama Papers]]}} è il più grande sputtanamento fiscale da quando hanno inventato i soldi. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:03:00-00:03:10}})
{{Int|1=Puntata 17, 15 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=lCxlQPVyH3c Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Enrico Letta]]: il [[Papa Giovanni Paolo I|Papa Luciani]] della politica. È durato 33 giorni. Cioè, la carriera di una farfalla è durato. Sai, fai tanti anni da larva... appena ha aperto le ali gli è passato sopra [[Matteo Renzi|Renzi]] con l'Hammer. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:16:20-00:16:35}})
{{Int|1=Puntata 18, 22 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=EUfIA-U3Aas Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*[[Guido Bertolaso|Bertolaso]] ragazzi, comunque è uno tosto eh, non si deprime mai. Il suo segreto è che ha un'altissima considerazione di sé [...]. C'è chi nasce numero uno e poi c'è lui [...]. Bertolaso obiettivamente non sarebbe il numero uno nemmeno su un'isola deserta. Se ci fosse lui, [[Robinson Crusoe]] perderebbe il ballottaggio con Venerdì. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:17:40-00:18:25}})
*'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: {{NDR|Gli ingredienti}} non vanno scelti. È il grosso errore della cucina tradizionale occidentale. Sono loro che devono scegliere noi. È il principio della cucina chattista.<br>'''Andrea Zalone''': Chattista?<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Prendete un telefonino, chattate con un ortaggio, poi se accetta di incontrarvi potete usarlo.<br>'''Andrea Zalone''': Ma, scusi, è un po' complicato e anche un po' lunghetto...<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Ma infatti, pure io dopo un po' mi sono rotto l'anima e sono passato alla cucina escortista.<br>'''Andrea Zalone''': Cos..?! No, cos'è?<br>'''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>: Chiami un alimento, paghi e lo cucini in un motel. ({{small|min. 00:58:40-00:59:10}})
*Tutti sanno che l'[[fagiolo azuki|azuki]] va masticato quarantotto volte prima di deglutirlo. Basta una volta in più o una volta in meno che l'azuki scatena il "baikun tengo". Il "baikun tengo" è un termine indonesiano dove "tengo" sta per "apocalittico, catastrofico, ira degli dei" e [baikun] "cagotto istantaneo". ('''Germidi Soia'''<ref name=germidi/>, {{small|min. 00:59:45-01:00:10}})
{{Int|1=Puntata 19, 29 aprile 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=l-ujuCCbJN8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ma [[Matteo Salvini|Salvini]] è così, non si è accontenta mai, è molto esigente con se stesso, deve sempre sparare una minchiata dopo l'altra, no cioè... deve sempre spararla più alta della precedente. È il Sergei Bubka della cazzata. ('''Maurizio Crozza''', {{small|min. 00:06:25-00:06:45}})
==Quinta stagione==
{{Int|1=Puntata 1, 7 ottobre 2016|2=[https://www.youtube.com/watch?v=DGkkFpbtim0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.}}
*Ci tengo a dire che non ho niente contro quel filone di film che hanno la trama... [...] Credo che sono mode, anche se fanno discreti incassi. Io credo che allo spettatore gli piace quando nel film c'è un'altalena con sopra un tipografo nudo che suona la cetra. Stacco. Nuvole. Stacco. Un'herpes. Stacco. Una suora nana che fuma. Stacco. Una lenta zoommata di venti minuti su [[Matt Damon]] che piange su un water d'oro. ('''[[Paolo Sorrentino]]'''<ref name=parod/>, {{small|min. 00:28:55-00:29:45}})
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*''[[Crozza Italia]]'' (2006-2009)
*''[[Italialand]]'' (2011-2012)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Programmi televisivi italiani]]
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Sanna Marin
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2022-08-25T22:21:16Z
Marium Alberto
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wikitext
text/x-wiki
[[File:Prime Minister Sanna Marin 2022.jpg|thumb|Sanna Marin nel 2022]]
'''Sanna Marin''' (1985 – vivente), politica finlandese.
==Citazioni di Sanna Marin==
*Non ho mai pensato alla mia età o al mio sesso, penso alle ragioni per cui sono entrata in politica e alle cose per le quali abbiamo conquistato la fiducia dell'elettorato.<ref name="storia">Citato in [https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/sanna-marin-chi-e ''Sanna Marin: storia della premier finlandese, la più giovane leader di governo nel mondo''], ''tg24.sky.it'', 10 dicembre 2022.</ref>
*Siamo una famiglia arcobaleno. Per me, i diritti umani, l'uguaglianza delle persone non sono mai state questioni di opinione, ma la base della mia concezione morale. Sono entrata in politica perché voglio influenzare il modo in cui la società vede i suoi cittadini e i loro diritti.<ref name="storia"/>
*Quando guardiamo alla [[Russia]], vediamo un tipo di Paese molto diverso da quello che abbiamo visto solo fino a pochi mesi fa. Tutto è cambiato quando [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|Mosca ha attaccato l'Ucraina]] e personalmente penso che non possiamo più fidarci che ci sarà un futuro pacifico accanto alla Russia. (rispondendo a una domanda di Sky News, 15 maggio 2015)<ref>Citato in ''[https://www.adnkronos.com/finlandia-e-nato-premier-marin-minaccia-nucleare-russia-molto-seria_2h58NhXP7ztNWOc78AyvI6 Finlandia e Nato, premier Marin: "Minaccia nucleare Russia molto seria"]'', ''adnkronos.com'', 15 maggio 2022.</ref>
*Non avremmo fatto questa scelta se non avessimo pensato che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale. La minaccia nucleare è gravissima ma non può essere isolata in una sola regione. Penso che essere all'interno della Nato ci darà sicurezza perché anche la Nato ha armi nucleari e ci sarebbe una risposta se la Russia le usasse, quindi questa decisione ci rafforza, non ci indebolisce. (dichiarazione durante una conferenza stampa del 15 maggio)<ref>Citato in [https://www.rainews.it/articoli/2022/05/finlandia-il-primo-ministro-sanna-marin-aderire-alla-nato--un-atto-di-pace-c3ed0414-36f2-403a-b2a0-d3a30b7e8a02.html ''Finlandia, il primo Ministro Sanna Marin: "Aderire alla Nato è un atto di pace"''], ''rainews.it'', 15 maggio 2022.</ref>
{{Int|Da ''[https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/05/19/news/sanna-marin-putin-deve-perdere-la-guerra-entriamo-nella-nato-per-difendere-la-pace-1.41450893 Sanna Marin: "Putin deve perdere la guerra. La mia Finlandia nella Nato per difendere la pace"]''|Intervista di Marco Zatterin sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''ilsecoloxix.it'', 18 maggio 2022|h=4}}
*La parte giusta della Storia è quella che sostiene l'Ucraina perché l'Ucraina è stata attaccata: gli ucraini sono le vittime della guerra. Putin uccide i civili, bambini, madri, anziani, gente che non aveva minacciato la Russia in alcun modo: noi dobbiamo essere con loro, dal lato giusto della Storia.
*Era chiaro che discutere l'adesione alla Nato sarebbe stato un punto di arrivo naturale per la Finlandia e la Svezia. Lo vedevo però nel futuro, fra cinque o dieci anni, non ora. [...] L'aggressione all'Ucraina ha cambiato tutto.
*{{NDR|«Come spiega l'assalto di Putin all'Ucraina?»}} C'è una sola persona che può rispondere: Putin. Personalmente, non vedo alcuna ragione per questa guerra. Vedo solo sofferenza, conseguenze drammatiche, solo scenari orrendi. Ma Putin ha un modo di pensare molto diverso rispetto a noi Paesi democratici occidentali.
*{{NDR|«Putin giura che "rinunciare alla neutralità è un grave sbaglio". Lo è?»}} Per noi? Assolutamente no. Abbiamo preso questa decisione perché vogliamo massimizzare la nostra sicurezza. Non è contro qualcuno o qualcosa. È per la nostra protezione. Non è un errore. È la reazione naturale della Finlandia davanti alla guerra di Putin contro un Paese del nostro vicinato. Mi sembra una decisione molto pragmatica.
*È comprensibile che i cittadini abbiano paura di un'escalation e che il conflitto si allarghi. È una emozione naturale. Nessuno vuole la guerra, ma la guerra c'è. E allora bisogna anche essere coraggiosi, e accertarsi di essere dalla parte giusta della Storia.
==Citazioni su Sanna Marin==
*Sanna non è andata al governo rivendicando di essere donna, giovane, madre, arcobaleno, è vero: è andata al governo perché fa politica, con il convincimento e l'empowerment necessari per poter contare sulla certezza di saper fare un buon lavoro per la [[Finlandia]]. Ma noi che siamo i cani da guardia della [[democrazia]] non possiamo non esultare quando al potere arriva qualcuno che rappresenta un cambiamento. ([[Eugenia Romanelli]])
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Marin, Sanna}}
[[Categoria:Politici finlandesi]]
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Jak 3
0
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2022-08-26T11:55:51Z
Setatergo
80425
/* Dialoghi */
wikitext
text/x-wiki
{{Videogioco
|nome gioco = Jak 3
|sviluppo = [[Naughty Dog]]
|pubblicazione = [[Sony Computer Entertainment]]
|anno = 2004
|piattaforma = [[PlayStation 2]]
|distribuzione digitale = [[PlayStation Network]]
|preceduto = [[Jak II: Renegade]]
|seguito = [[Jak and Daxter: Una sfida senza confini]]
}}
'''''Jak 3''''' è un [[videogioco a piattaforme]] del 2004
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*<br> '''Conte Veger''': Con questo documento, il Gran Consiglio di Haven City ordina che per crimini compiuti contro la popolazione, tu venga bandito e segregato nel Deserto… per sempre. <br> '''Ashelin''': Ma è una condanna a morte, Veger. Dev’esserci un altro modo. <br> '''Conte Veger''': Spiacente, obiezione respinta! Il mostro dell’Eco Oscuro è pericoloso. Ora gettate il carico! <br> '''Pecker''': Io sono indignato! Sono veramente senza parole! Anche se avrei qualcosa da dire. Qui non sono tutti d’accordo con questo ridicolo… aarrgkk… decreto… <br> '''Daxter''': Sì, vogliamo un’altra votazione! <br> '''Conte Veger''': Oh, vedo che avete voglia di unirvi a lui… <br> '''Pecker''': A pensarci bene, non siamo così indignati. Addio, Jak. Non prendere troppo sole, bevi molta acqua, se riesci a trovarla. <br> '''Daxter''': Jak? <br> '''Jak''': Vai, torna in città, Dax. <br> '''Ashelin''': Mi spiace. Il Consiglio è troppo potente. Non ho potuto fare niente. <br> '''Jak''': Lo so. <br> '''Ashelin''': Non devi morire, mi hai sentito? È un ordine. Qualcuno ti troverà, te lo prometto. <br> '''Conte Veger''': Possano i Precursor avere pietà di te.
*<br> '''Daxter''': (tossisce) <br> '''Jak''': Daxter! <br> '''Daxter''': Non ringraziarmi, Jak. Sono qui solo perché so che non sai stare senza di me. Ok, amico mio, tu ci hai messo in questo casino, ora devi tirarci fuori! <br> '''Pecker''': Aaah! Siamo o non siamo una squadra? <br> '''Jak''': Va bene, ora muoviamoci. Huh… Ma dove si va? <br> '''Daxter e Pecker''': Da quella parte! <br> '''Pecker''': Oh, perché tu sai dove dobbiamo andare, vero?! <br> '''Daxter''': Lo so meglio di te, becco storto! <br> '''Jak''': Aaah… su, sbrighiamoci.
*<br> '''Pecker''': Huh… Lo vedi? Tutta colpa della tua stupida idea. <br> '''Daxter''': No, la colpa è tua! Solo un cretino come te poteva pensare di dire: “Andiamo con lui, saremo più forti insieme…” Io dico che moriremo insieme! Non posso credere che la gente ci odi. La città è salva grazie a noi.
[flashback]
*<br> '''Torn''': Jak, la città è divisa. Dei nuovi Bot della Morte Krimsi controllano una parte vitale della zona industriale. I miei uomini subiscono gravi perdite. Le Guardie Krimsi hanno un nuovo capo. Stiamo cercando di scoprire chi sia. <br> '''Samos''': Anch’io ho delle brutte notizie. Un gruppo di Teste di Metallo sopravvissute si è concentrato in un’altra zona della città. <br> '''Jak''': Ma abbiamo distrutto Kor! <br> '''Samos''': Le Teste di Metallo più forti però sono sopravvissute. Perciò la battaglia per la città è appena iniziata. <br> '''Ashelin''': Per la gente, sei tu il responsabile.
*<br> '''Daxter''': (sviene) Bravo… Bel piano, Jak… (tossisce) Mi ci vuole un riposino… Solo un breve sonnellino… <br> '''Pecker''': Aggh… Questo uccello è stracotto ormai. <br> '''Jak''': (tossisce) Il palazzo…
[flashback]
*<br> '''Samos''': Rapporto! <br> '''Torn''': Si mette male! La città è un campo di battaglia. I Bot della Morte meccanizzati sono nella zona industriale, e le Teste di Metallo sopravvissute controllano la zona ovest. Perdiamo terreno su tutti i fronti. <br> '''Ashelin''': Vista l’emergenza, il Consiglio si riunisce stanotte. Si parla male di te, Jak. Sai cosa pensano? Che le Teste di Metallo sono entrate in città perché sei amico di Krew. <br> '''Jak''': Ma tu non ci credi, vero? <br> '''Samos''': Il passato ormai è passato. Ora le Teste di Metallo stanno attaccando il palazzo. Stanno cercando qualcosa, e non ho idea di… <br> (esplosioni) <br> '''Daxter''': AIUTO, STIAMO CADENDO!! <br> '''Samos''': Da questa parte! Salta!! <br> [il palazzo crolla] <br> '''Samos''': Per tutti i Precursor.
*<br> '''Damas''': Sembra che abbiamo trovato degli esseri viventi. Beh, più o meno. Ecco da dove veniva quel segnale. Chi ti ha dato questo!? Li porteremo con noi! Su, muovetevi. Sento aria di tempesta.
*'''Damas''': Mantenere le persone in vita... e dar loro una speranza... è molto difficile. <br> '''Jak''': Però te la cavi bene qui... <br> '''Damas''': Anche tu devi farti una vita, Jak. Fatti coraggio, prendi il destino nelle tue mani... Ascolta, la sabbia di per sé non ha forma, ma se aggiungi acqua può diventare malleabile. Anche la sorte è così, se aggiungi il giusto elemento. <br> '''Jak''': L'Eco! <br> '''Damas''': Umpf bravo, l'hai capito. I monaci dicono che il mondo si avvia alla fine, ma noi sopravvivremo. Sono sicuro che vivremo oltre la fine di questo mondo! Sta pronto, sei uno dei migliori guerrieri che ho a disposizione e mi servirai per le prove che ci attendono. Non voglio perderti come ho perso... mio figlio. <br> '''Jak''': Avevi un figlio? <br> '''Damas''': Sì, tempo fa... ma molto è stato sacrificato in questa guerra per il bene del popolo. Comunque, non ha importanza. Ultimamente abbiamo dei seri problemi con i Predoni, voglio che tu prenda un veicolo e distrugga tutte le loro pattuglie. Vai e fatti onore in combattimento!
*'''Daxter''': Jak, posso dire una cosa, prima della fine? La tua spalla era un po' ossuta e non ci sono stato per niente comodo, però... sei stato un buon amico. <br> '''Jak''': Anche tu, Dax. Mi sono divertito insieme a te. <br> '''Damas''': Qualcuno ha richiesto un esercito? <br> '''Jak''': Sei lontano dal deserto. Hai detto che un guerriero furbo non attacca mai a testa bassa. <br> '''Damas''': Beh dipende da quanto è dura la testa. E noi due abbiamo delle teste abbastanza dure, direi... <br> '''Jak''': Forza, finiamoli!
*'''Jak''': Damas! <br> '''Damas''': Niente male... ragazzo mio. Bel combattimento coff è un bel giorno per morire. Sono davvero molto orgoglioso di essere stato... dalla tua parte coff in questo mondo ci sono ancora dei veri eroi... <br> '''Jak''': Siamo stati grandi insieme. Non muoverti, io...! <br> '''Damas''' {{NDR|[[Ultime parole dai videogiochi|Ultime parole]]}}: Ti prego, devi promettermi una cosa. Devi promettermi che troverai mio figlio, Mar. Lo riconoscerai quando vedrai questo... Lui porta un amuleto identico a questo. Un simbolo del legame che abbiamo con l'antico Casato di Mar. Salva il popolo, Jak. Solo tu puoi farlo... <br> '''Jak''': ... Padre...
==Altri progetti==
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{{Videogioco
|nome gioco = Jak 3
|sviluppo = [[Naughty Dog]]
|pubblicazione = [[Sony Computer Entertainment]]
|anno = 2004
|piattaforma = [[PlayStation 2]]
|distribuzione digitale = [[PlayStation Network]]
|preceduto = [[Jak II: Renegade]]
|seguito = [[Jak and Daxter: Una sfida senza confini]]
}}
'''''Jak 3''''' è un [[videogioco a piattaforme]] del 2004
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Conte Veger''': Con questo documento, il Gran Consiglio di Haven City ordina che per crimini compiuti contro la popolazione, tu venga bandito e segregato nel Deserto… per sempre. <br> '''Ashelin''': Ma è una condanna a morte, Veger. Dev’esserci un altro modo. <br> '''Conte Veger''': Spiacente, obiezione respinta! Il mostro dell’Eco Oscuro è pericoloso. Ora gettate il carico! <br> '''Pecker''': Io sono indignato! Sono veramente senza parole! Anche se avrei qualcosa da dire. Qui non sono tutti d’accordo con questo ridicolo… aarrgkk… decreto… <br> '''Daxter''': Sì, vogliamo un’altra votazione! <br> '''Conte Veger''': Oh, vedo che avete voglia di unirvi a lui… <br> '''Pecker''': A pensarci bene, non siamo così indignati. Addio, Jak. Non prendere troppo sole, bevi molta acqua, se riesci a trovarla. <br> '''Daxter''': Jak? <br> '''Jak''': Vai, torna in città, Dax. <br> '''Ashelin''': Mi spiace. Il Consiglio è troppo potente. Non ho potuto fare niente. <br> '''Jak''': Lo so. <br> '''Ashelin''': Non devi morire, mi hai sentito? È un ordine. Qualcuno ti troverà, te lo prometto. <br> '''Conte Veger''': Possano i Precursor avere pietà di te.
*'''Daxter''': (tossisce) <br> '''Jak''': Daxter! <br> '''Daxter''': Non ringraziarmi, Jak. Sono qui solo perché so che non sai stare senza di me. Ok, amico mio, tu ci hai messo in questo casino, ora devi tirarci fuori! <br> '''Pecker''': Aaah! Siamo o non siamo una squadra? <br> '''Jak''': Va bene, ora muoviamoci. Huh… Ma dove si va? <br> '''Daxter e Pecker''': Da quella parte! <br> '''Pecker''': Oh, perché tu sai dove dobbiamo andare, vero?! <br> '''Daxter''': Lo so meglio di te, becco storto! <br> '''Jak''': Aaah… su, sbrighiamoci.
*'''Pecker''': Huh… Lo vedi? Tutta colpa della tua stupida idea. <br> '''Daxter''': No, la colpa è tua! Solo un cretino come te poteva pensare di dire: “Andiamo con lui, saremo più forti insieme…” Io dico che moriremo insieme! Non posso credere che la gente ci odi. La città è salva grazie a noi.
[flashback]
*'''Torn''': Jak, la città è divisa. Dei nuovi Bot della Morte Krimsi controllano una parte vitale della zona industriale. I miei uomini subiscono gravi perdite. Le Guardie Krimsi hanno un nuovo capo. Stiamo cercando di scoprire chi sia. <br> '''Samos''': Anch’io ho delle brutte notizie. Un gruppo di Teste di Metallo sopravvissute si è concentrato in un’altra zona della città. <br> '''Jak''': Ma abbiamo distrutto Kor! <br> '''Samos''': Le Teste di Metallo più forti però sono sopravvissute. Perciò la battaglia per la città è appena iniziata. <br> '''Ashelin''': Per la gente, sei tu il responsabile.
*'''Daxter''': (sviene) Bravo… Bel piano, Jak… (tossisce) Mi ci vuole un riposino… Solo un breve sonnellino… <br> '''Pecker''': Aggh… Questo uccello è stracotto ormai. <br> '''Jak''': (tossisce) Il palazzo…
[flashback]
*'''Samos''': Rapporto! <br> '''Torn''': Si mette male! La città è un campo di battaglia. I Bot della Morte meccanizzati sono nella zona industriale, e le Teste di Metallo sopravvissute controllano la zona ovest. Perdiamo terreno su tutti i fronti. <br> '''Ashelin''': Vista l’emergenza, il Consiglio si riunisce stanotte. Si parla male di te, Jak. Sai cosa pensano? Che le Teste di Metallo sono entrate in città perché sei amico di Krew. <br> '''Jak''': Ma tu non ci credi, vero? <br> '''Samos''': Il passato ormai è passato. Ora le Teste di Metallo stanno attaccando il palazzo. Stanno cercando qualcosa, e non ho idea di… <br> (esplosioni) <br> '''Daxter''': AIUTO, STIAMO CADENDO!! <br> '''Samos''': Da questa parte! Salta!! <br> [il palazzo crolla] <br> '''Samos''': Per tutti i Precursor.
*'''Damas''': Sembra che abbiamo trovato degli esseri viventi. Beh, più o meno. Ecco da dove veniva quel segnale. Chi ti ha dato questo!? Li porteremo con noi! Su, muovetevi. Sento aria di tempesta.
*'''Damas''': Mantenere le persone in vita... e dar loro una speranza... è molto difficile. <br> '''Jak''': Però te la cavi bene qui... <br> '''Damas''': Anche tu devi farti una vita, Jak. Fatti coraggio, prendi il destino nelle tue mani... Ascolta, la sabbia di per sé non ha forma, ma se aggiungi acqua può diventare malleabile. Anche la sorte è così, se aggiungi il giusto elemento. <br> '''Jak''': L'Eco! <br> '''Damas''': Umpf bravo, l'hai capito. I monaci dicono che il mondo si avvia alla fine, ma noi sopravvivremo. Sono sicuro che vivremo oltre la fine di questo mondo! Sta pronto, sei uno dei migliori guerrieri che ho a disposizione e mi servirai per le prove che ci attendono. Non voglio perderti come ho perso... mio figlio. <br> '''Jak''': Avevi un figlio? <br> '''Damas''': Sì, tempo fa... ma molto è stato sacrificato in questa guerra per il bene del popolo. Comunque, non ha importanza. Ultimamente abbiamo dei seri problemi con i Predoni, voglio che tu prenda un veicolo e distrugga tutte le loro pattuglie. Vai e fatti onore in combattimento!
*'''Daxter''': Jak, posso dire una cosa, prima della fine? La tua spalla era un po' ossuta e non ci sono stato per niente comodo, però... sei stato un buon amico. <br> '''Jak''': Anche tu, Dax. Mi sono divertito insieme a te. <br> '''Damas''': Qualcuno ha richiesto un esercito? <br> '''Jak''': Sei lontano dal deserto. Hai detto che un guerriero furbo non attacca mai a testa bassa. <br> '''Damas''': Beh dipende da quanto è dura la testa. E noi due abbiamo delle teste abbastanza dure, direi... <br> '''Jak''': Forza, finiamoli!
*'''Jak''': Damas! <br> '''Damas''': Niente male... ragazzo mio. Bel combattimento coff è un bel giorno per morire. Sono davvero molto orgoglioso di essere stato... dalla tua parte coff in questo mondo ci sono ancora dei veri eroi... <br> '''Jak''': Siamo stati grandi insieme. Non muoverti, io...! <br> '''Damas''' {{NDR|[[Ultime parole dai videogiochi|Ultime parole]]}}: Ti prego, devi promettermi una cosa. Devi promettermi che troverai mio figlio, Mar. Lo riconoscerai quando vedrai questo... Lui porta un amuleto identico a questo. Un simbolo del legame che abbiamo con l'antico Casato di Mar. Salva il popolo, Jak. Solo tu puoi farlo... <br> '''Jak''': ... Padre...
==Altri progetti==
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{{Videogioco
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|sviluppo = [[Naughty Dog]]
|pubblicazione = [[Sony Computer Entertainment]]
|anno = 2004
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}}
'''''Jak 3''''' è un [[videogioco a piattaforme]] del 2004
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Conte Veger''': Con questo documento, il Gran Consiglio di Haven City ordina che per crimini compiuti contro la popolazione, tu venga bandito e segregato nel Deserto… per sempre. <br> '''Ashelin''': Ma è una condanna a morte, Veger. Dev’esserci un altro modo. <br> '''Conte Veger''': Spiacente, obiezione respinta! Il mostro dell’Eco Oscuro è pericoloso. Ora gettate il carico! <br> '''Pecker''': Io sono indignato! Sono veramente senza parole! Anche se avrei qualcosa da dire. Qui non sono tutti d’accordo con questo ridicolo… aarrgkk… decreto… <br> '''Daxter''': Sì, vogliamo un’altra votazione! <br> '''Conte Veger''': Oh, vedo che avete voglia di unirvi a lui… <br> '''Pecker''': A pensarci bene, non siamo così indignati. Addio, Jak. Non prendere troppo sole, bevi molta acqua, se riesci a trovarla. <br> '''Daxter''': Jak? <br> '''Jak''': Vai, torna in città, Dax. <br> '''Ashelin''': Mi spiace. Il Consiglio è troppo potente. Non ho potuto fare niente. <br> '''Jak''': Lo so. <br> '''Ashelin''': Non devi morire, mi hai sentito? È un ordine. Qualcuno ti troverà, te lo prometto. <br> '''Conte Veger''': Possano i Precursor avere pietà di te.
*'''Daxter''': (tossisce) <br> '''Jak''': Daxter! <br> '''Daxter''': Non ringraziarmi, Jak. Sono qui solo perché so che non sai stare senza di me. Ok, amico mio, tu ci hai messo in questo casino, ora devi tirarci fuori! <br> '''Pecker''': Aaah! Siamo o non siamo una squadra? <br> '''Jak''': Va bene, ora muoviamoci. Huh… Ma dove si va? <br> '''Daxter e Pecker''': Da quella parte! <br> '''Pecker''': Oh, perché tu sai dove dobbiamo andare, vero?! <br> '''Daxter''': Lo so meglio di te, becco storto! <br> '''Jak''': Aaah… su, sbrighiamoci.
*'''Pecker''': Huh… Lo vedi? Tutta colpa della tua stupida idea. <br> '''Daxter''': No, la colpa è tua! Solo un cretino come te poteva pensare di dire: “Andiamo con lui, saremo più forti insieme…” Io dico che moriremo insieme! Non posso credere che la gente ci odi. La città è salva grazie a noi.
[flashback]
*'''Torn''': Jak, la città è divisa. Dei nuovi Bot della Morte Krimsi controllano una parte vitale della zona industriale. I miei uomini subiscono gravi perdite. Le Guardie Krimsi hanno un nuovo capo. Stiamo cercando di scoprire chi sia. <br> '''Samos''': Anch’io ho delle brutte notizie. Un gruppo di Teste di Metallo sopravvissute si è concentrato in un’altra zona della città. <br> '''Jak''': Ma abbiamo distrutto Kor! <br> '''Samos''': Le Teste di Metallo più forti però sono sopravvissute. Perciò la battaglia per la città è appena iniziata. <br> '''Ashelin''': Per la gente, sei tu il responsabile.
*'''Daxter''': (sviene) Bravo… Bel piano, Jak… (tossisce) Mi ci vuole un riposino… Solo un breve sonnellino… <br> '''Pecker''': Aggh… Questo uccello è stracotto ormai. <br> '''Jak''': (tossisce) Il palazzo…
[flashback]
*'''Samos''': Rapporto! <br> '''Torn''': Si mette male! La città è un campo di battaglia. I Bot della Morte meccanizzati sono nella zona industriale, e le Teste di Metallo sopravvissute controllano la zona ovest. Perdiamo terreno su tutti i fronti. <br> '''Ashelin''': Vista l’emergenza, il Consiglio si riunisce stanotte. Si parla male di te, Jak. Sai cosa pensano? Che le Teste di Metallo sono entrate in città perché sei amico di Krew. <br> '''Jak''': Ma tu non ci credi, vero? <br> '''Samos''': Il passato ormai è passato. Ora le Teste di Metallo stanno attaccando il palazzo. Stanno cercando qualcosa, e non ho idea di… <br> (esplosioni) <br> '''Daxter''': AIUTO, STIAMO CADENDO!! <br> '''Samos''': Da questa parte! Salta!! <br> [il palazzo crolla] <br> '''Samos''': Per tutti i Precursor.
*'''Damas''': Sembra che abbiamo trovato degli esseri viventi. Beh, più o meno. Ecco da dove veniva quel segnale. Chi ti ha dato questo!? Li porteremo con noi! Su, muovetevi. Sento aria di tempesta.
*'''Damas''': Ci nascondi qualcosa, razza di animale? <br> '''Pecker''': È stato contaminato dall’Eco Oscuro, mio signore. <br> '''Daxter''': Il ragazzo perde il controllo quando si arrabbia. Quindi lasciatelo stare. È un consiglio da amico, date retta a me! <br> '''Damas''': Ah, allora è pericoloso. Potrebbe esserci utile. Per il tuo coraggio meriti il primo amuleto di guerra. Se riesci a vincere altri due combattimenti nell’arena, potrai diventare cittadino di Spargus. Ecco un lasciapassare con cui puoi entrare e uscire dalla città. Sappi però che non esistono rifugi fuori da queste mura. Il deserto è più pericoloso di me. E per la tua vittoria sarai ricompensato con una pistola. <br> '''Daxter''': Oh, bene, è così che si parla! Ehi… e per me che c’è? Niente! Come sempre, vero?!
*'''Damas''': Mantenere le persone in vita... e dar loro una speranza... è molto difficile. <br> '''Jak''': Però te la cavi bene qui... <br> '''Damas''': Anche tu devi farti una vita, Jak. Fatti coraggio, prendi il destino nelle tue mani... Ascolta, la sabbia di per sé non ha forma, ma se aggiungi acqua può diventare malleabile. Anche la sorte è così, se aggiungi il giusto elemento. <br> '''Jak''': L'Eco! <br> '''Damas''': Umpf bravo, l'hai capito. I monaci dicono che il mondo si avvia alla fine, ma noi sopravvivremo. Sono sicuro che vivremo oltre la fine di questo mondo! Sta pronto, sei uno dei migliori guerrieri che ho a disposizione e mi servirai per le prove che ci attendono. Non voglio perderti come ho perso... mio figlio. <br> '''Jak''': Avevi un figlio? <br> '''Damas''': Sì, tempo fa... ma molto è stato sacrificato in questa guerra per il bene del popolo. Comunque, non ha importanza. Ultimamente abbiamo dei seri problemi con i Predoni, voglio che tu prenda un veicolo e distrugga tutte le loro pattuglie. Vai e fatti onore in combattimento!
*'''Daxter''': Jak, posso dire una cosa, prima della fine? La tua spalla era un po' ossuta e non ci sono stato per niente comodo, però... sei stato un buon amico. <br> '''Jak''': Anche tu, Dax. Mi sono divertito insieme a te. <br> '''Damas''': Qualcuno ha richiesto un esercito? <br> '''Jak''': Sei lontano dal deserto. Hai detto che un guerriero furbo non attacca mai a testa bassa. <br> '''Damas''': Beh dipende da quanto è dura la testa. E noi due abbiamo delle teste abbastanza dure, direi... <br> '''Jak''': Forza, finiamoli!
*'''Jak''': Damas! <br> '''Damas''': Niente male... ragazzo mio. Bel combattimento coff è un bel giorno per morire. Sono davvero molto orgoglioso di essere stato... dalla tua parte coff in questo mondo ci sono ancora dei veri eroi... <br> '''Jak''': Siamo stati grandi insieme. Non muoverti, io...! <br> '''Damas''' {{NDR|[[Ultime parole dai videogiochi|Ultime parole]]}}: Ti prego, devi promettermi una cosa. Devi promettermi che troverai mio figlio, Mar. Lo riconoscerai quando vedrai questo... Lui porta un amuleto identico a questo. Un simbolo del legame che abbiamo con l'antico Casato di Mar. Salva il popolo, Jak. Solo tu puoi farlo... <br> '''Jak''': ... Padre...
==Altri progetti==
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Louise Glück
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AnjaQantina
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[[Immagine:Louise Glück circa 1977.jpg|thumb|Louise Glück (1977)]]
{{Premio|Nobel|la letteratura ('''2020''')}}
'''Louise Elisabeth Glück''' (1943 – vivente) poetessa, saggista e accademica statunitense.
*''Era caduta neve. Ricordo | della musica da una finestra aperta. || ''Vieni da me'', disse il mondo. | Non voglio dire | che parlasse in frasi distinte | ma che percepivo la bellezza così. || Alba. Una pellicola di umidità | su ogni cosa viva. Pozze di luce fredda | raccolte nei fossi.''<ref>Da ''Ottobre'', 3, in ''Averno'', traduzione di Massimo Bacigalupo, il Saggiatore, 2020.</ref>
*''Guardiamo il mondo una volta, da piccoli. | Il resto è ricordo''.<ref>Da ''Nostos, Meadowlands'', Harper Collins, 1996; citato in [https://www.ilpost.it/2020/10/09/poesia-nostos-louise-gluck/ ilpost.it], 9 ottobre 2020.</ref>
*''Questa sera, per la prima volta in tanti anni, | mi è apparsa di nuovo | una visione dello splendore della terra: || nel cielo del crepuscolo | la prima stella sembrava | crescere in luminosità | mentre la terra andava oscurandosi || finché in ultimo non poté divenire più scura. | E la luce, che era la luce della morte, | sembrava restituire alla terra || il suo potere di consolare. Non c'erano | altre stelle. Solo quella | di cui sapevo il nome || poiché nella mia altra vita le ho fatto | torto: [[Venere (astronomia)|Venere]], | stella del crepuscolo, | a te dedico | la mia visione, poiché su questa superficie vuota | hai gettato luce sufficiente | a rendere il mio pensiero | nuovamente visibile.''<ref>''La stella della sera'', in ''Averno'', traduzione di Massimo Bacigalupo, Libreria Dante & Descartes - Editorial Parténope, 2019. Citato in Alessandro Rivali, ''[https://www.osservatoreromano.va/it/news/2020-11/quo-263/un-cuore-in-inverno.html La «terapia» della Natura nell'opera del neo Premio Nobel Luise Glück Un cuore in inverno]'', ''osservatoreromano.va'', 13 novembre 2020.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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[[Categoria:Accademici statunitensi]]
[[Categoria:Poeti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
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Mausoleo di Cecilia Metella
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meglio così, forse
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[[File:Rome Tombe van Caecilia Metella 13-01-2011 12-51-22.JPG|thumb|Tomba di Cecilia Metella nel parco archeologico dell'Appia Antica]]
Citazioni sul '''mausoleo di Cecilia Metella''', più noto come '''tomba di Cecilia Metella'''
*Una grande varietà regna nei monumenti funerari {{NDR|romani}}. Ancor oggi domina la via Appia la tomba di Cecilia Metella, nuora del triumviro Crasso, un edificio rotondo a maniera di torre, su una base rettangolare, di un effetto grandioso e severo, che fu usato nel Medio Evo come fortezza e coronato di merli. ([[Anton Springer]])
==Voci correlate==
*[[Cecilia Metella Cretica]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Mausolei]]
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Citazioni sul '''mausoleo di Cecilia Metella''', più noto come '''tomba di Cecilia Metella'''.
*Una grande varietà regna nei monumenti funerari {{NDR|romani}}. Ancor oggi domina la via Appia la tomba di Cecilia Metella, nuora del triumviro Crasso, un edificio rotondo a maniera di torre, su una base rettangolare, di un effetto grandioso e severo, che fu usato nel Medio Evo come fortezza e coronato di merli. ([[Anton Springer]])
==Voci correlate==
*[[Cecilia Metella Cretica]]
==Altri progetti==
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Aula Paolo VI
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Citazioni sull''''Aula Paolo VI'''.
*Non è che amore di potenza o di fasto ispirasse il disegno del nuovo edificio; voi vedete che nulla qui dice orgoglio monumentale, o vanità ornamentale; ma l'esigenza delle cose e ancor più delle idee, che qui si realizzano, reclama pensieri grandi e ispirati in chi sosta in questo luogo, e concezioni non meno grandi e ardite in chi doveva esprimere le dimensioni. Noi siamo piccole creature e umili cristiani, e non mai questa coscienza ci deve abbandonare; ma Noi serviamo un disegno immenso e perfino infinito, un pensiero divino, della cui espressione nel tempo e nelle cose siamo ministri: i destini trascendenti dell'umanità, l'unità della fede nel mondo, la dilatazione universale della carità, l'umiltà vittoriosa del Vangelo e della Croce, la gloria di Dio e la pace di Cristo... ci obbligano a sentire, come dice San Paolo, «quanto sia ricca la gloria della eredità di Gesù Cristo fra i Santi e quanto immensamente grande la sua potenza su di noi credenti ({{cfr}}. ''Eph''. 1, 18-19); verità queste che devono fermentare nei nostri spiriti e conferire loro l'audacia, propria dell'arte cristiana, di esprimersi in segni grandi e maestosi. Noi speriamo perciò che qualche stimolo a tali alti e misteriosi pensieri sia dato ai visitatori di questa aula, anche se essa non pretenda essere propriamente sacra al culto di Dio e alla preghiera dei fedeli. ([[Papa Paolo VI]])
==Voci correlate==
*[[Città del Vaticano]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Architetture]]
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Citazioni sull''''Aula Paolo VI'''.
*Non è che amore di potenza o di fasto ispirasse il disegno del nuovo edificio; voi vedete che nulla qui dice orgoglio monumentale, o vanità ornamentale; ma l'esigenza delle cose e ancor più delle idee, che qui si realizzano, reclama pensieri grandi e ispirati in chi sosta in questo luogo, e concezioni non meno grandi e ardite in chi doveva esprimere le dimensioni. Noi siamo piccole creature e umili cristiani, e non mai questa coscienza ci deve abbandonare; ma Noi serviamo un disegno immenso e perfino infinito, un pensiero divino, della cui espressione nel tempo e nelle cose siamo ministri: i destini trascendenti dell'umanità, l'unità della fede nel mondo, la dilatazione universale della carità, l'umiltà vittoriosa del Vangelo e della Croce, la gloria di Dio e la pace di Cristo... ci obbligano a sentire, come dice San Paolo, «quanto sia ricca la gloria della eredità di Gesù Cristo fra i Santi e quanto immensamente grande la sua potenza su di noi credenti ({{cfr}}. ''Eph''. 1, 18-19); verità queste che devono fermentare nei nostri spiriti e conferire loro l'audacia, propria dell'arte cristiana, di esprimersi in segni grandi e maestosi. Noi speriamo perciò che qualche stimolo a tali alti e misteriosi pensieri sia dato ai visitatori di questa aula, anche se essa non pretenda essere propriamente sacra al culto di Dio e alla preghiera dei fedeli. ([[Papa Paolo VI]])
==Voci correlate==
*[[Città del Vaticano]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Architetture civili]]
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Righeira
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[[File:Righeira.jpg|thumb|I Righeira]]
I '''Righeira''', duo musicale italiano formato da Michael Righeira, pseudonimo di Stefano Rota, e Johnson Righeira, pseudonimo di Stefano Righi.
==Citazioni sui Righeira==
===[[Johnson Righeira]]===
*A Colonia trovammo [[Stevie Wonder]] che muoveva la testa ascoltando la nostra ''Hey Mama'', così mi avvicinai a stringergli la mano: ho ancora la pelle d'oca...
*Certi ritardi clamorosi... Aerei che ci aspettavano, dopo che i nostri discografici avevano chiamato il capo scalo di turno, e noi che spuntavamo sotto gli sguardi omicidi dei passeggeri. A una puntata del ''Festivalbar'' sul Gargano ci presentammo fuori tempo massimo al pullman dove ci stavano aspettando gli altri cantanti. A bordo mi accorsi di aver dimenticato una cosa in albergo, lo bisbigliai a Michael e lui replicò: "Se hai il coraggio, dillo tu".
*La prima separazione fu dal 1992 al 1999. Quella definitiva è datata 23 giugno 2015.
*La sera facevamo tardissimo e il giorno dopo lasciavamo le camere degli hotel di pomeriggio. Le cameriere s'inferocivano. Quando bussavano, avevamo il coraggio di mettere fuori i bagagli e poi tornavamo nel letto.
*Una volta a Parigi finimmo in tv con i Culture Club e [[Boy George]] in camerino cantava ''Vamos a la Playa'': fu un bel flash. Poi conobbi Greg Kihn, di ''Jeopardy''. Era circondato da truccatrici e parrucchiere e disse: che belle le vostre canzoni!
==Altri progetti==
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[[Categoria:Gruppi musicali italiani]]
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Doctor Strange nel Multiverso della Follia
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/* Frasi */
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text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi{{NDR|ta}}... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T20:33:15Z
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/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T20:51:36Z
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/* Note */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Scena dopo i titoli di coda}}<br>È finito! ('''Venditore di polpette di pizza di Terra-838''') {{NDR|ridacchiando istericamente dalla gioia, dopo che l'incantesimo del Dottor Strange è concluso per dare pugno se stesso}}
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T20:56:48Z
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/* Explicit */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Nella scena dopo i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Seconda scena dopo i titoli di coda}} È finito! ('''Venditore di polpette di pizza di Terra-838''') {{NDR|ridacchiando istericamente dalla gioia, dopo che l'incantesimo del Dottor Strange è terminato per dare i pugni a se stesso}}
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T21:01:04Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Scena durante i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Scena dopo i titoli di coda}} È finito! ('''Venditore di polpette di pizza di Terra-838''') {{NDR|ridacchiando istericamente dalla gioia, dopo che l'incantesimo del Dottor Strange è terminato per dare i pugni a se stesso}}
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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2022-08-25T21:02:11Z
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/* Explicit */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Doctor Strange nel Multiverso della Follia
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale = Doctor Strange in the Multiverse of Madness
|lingua originale = inglese
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 2022
|genere = azione, avventura, fantastico, fantascienza, horror
|regista = [[Sam Raimi]]
|soggetto = [[Stan Lee]], [[Steve Ditko]] <small>(fumetto)</small>
|sceneggiatore = [[Michael Waldron]]
|produttore = [[Kevin Feige]]
|produttore esecutivo = [[Victoria Alonso]], [[Eric Hauserman Carroll]], [[Scott Derrickson]], [[Jamie Christopher]], [[Louis D'Esposito]]
|casa produzione = [[Marvel Studios]]
|casa distribuzione italiana = [[Walt Disney Studios Motion Pictures]]
|attori = * [[Benedict Cumberbatch]]: Dr. Stephen Strange
* [[Elizabeth Olsen]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Chiwetel Ejiofor]]: Karl Mordo
* [[Benedict Wong]]: Wong
* [[Xochitl Gomez]]: America Chavez
* [[Michael Stuhlbarg]]: Nicodemus West
* [[Rachel McAdams]]: Christine Palmer
|doppiatori italiani =
* [[Francesco Bulckaen]]: Dr. Stephen Strange
* [[Gemma Donati (doppiatrice)|Gemma Donati]]: Wanda Maximoff / Scarlet Witch
* [[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Karl Mordo
* [[Carlo Cosolo]]: Wong
* [[Vittoria Bartolomei]]: America Chavez
* [[Roberto Gammino]]: Nicodemus West
* [[Gaia Bolognesi]]: Christine Palmer
}}
'''''Doctor Strange nel Multiverso della Follia''''', film statunitense del 2022 con [[Benedict Cumberbatch]] ed [[Elizabeth Olsen]], regia di [[Sam Raimi]].
==Frasi==
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] ad America}} Lo so. Ma nel grande calcolo del Multiverso, il tuo sacrificio vale più della tua vi... ('''Defender Strange''')
*{{NDR|Ad America}} Ma io ti conosco? ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Christine, mentre assiste lo scontro tra il Dottor Strange, Wong e Gargantos}} Oh, è incredibile. ('''Charlie''')
*Wow. I maestri di Sancta Sanctorum di Hong Kong e Londra. ('''Rintrah''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange e America}} Mi dispiace, Stephen. Spero che tu, più di tutti, capisca che non è Wanda Maximoff a minacciare la nostra realtà ma voi due. ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*Questo universo fa schifo! ('''America Chavez''')
*Eoni fa, il primo demone, Chton, incise la sua magia nera in questa tomba. Gli stessi incantesimi furono poi trascritti nel Darkhold. Nessuno può dire quali mostri crudeli si trovino all'interno. ('''Wong''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] rivolta a Scarlet Witch}} Esci subito dal mio universo! ('''Capitan Marvel di Terra-838''')
*{{NDR|Rivolto al Barone Mordo di Terra-838}} Io so che uccidere Stephen Strange ti avrebbe fatto ottenere il Sancta Sanctorum per diventare lo Stregone Supremo e per unirti al tuo piccolo circo di clown, gli Illuminati! ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|Rivolto al Dottor Strange}} Adesso comincio a capire perché al tuo Mordo non piacevi per niente!!! ('''Barone Mordo di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]]}} Wanda Maximoff, la tua mente è tenuta in ostaggio dal tuo sé alternativo. Forza, dammi la mano. Forse se riuscissi a liberarti dalle macerie l'incantesimo finirebbe. ('''Professor X di Terra-838''')
*Il Dreamwalking. Che ipocrita! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto a Scarlet Witch, controllando il cadavere del Defender Strange}}: Questa volta per uccidermi non basterà uccidermi! ('''Dottor Strange''')
*Non lo voglio nemmeno sapere! ('''Wong''')
*{{NDR|Rivolta a Scarlet Witch}} Non posso batterti. Perciò ti darò quello che vuoi. ('''America Chavez''')
*{{NDR|Rivolta furiosamente ad America per aver fatto terrorizzare Billy e Tommy di Terra-838}} Che cosa hai fatto?! ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Rivolto ad America di non intervenire per far capire a Scarlet Witch per i suoi errori}} No. Non ancora. ('''Dottor Strange''')
*{{NDR|A Billy e Tommy di Terra-838 che sono impauriti dalla sua presenza}} Non vi farei mai del male. Mai. {{NDR|sull'orlo di lacrime}} Non vi farei mai del male a nessuno. Non sono un mostro. Sono una... {{NDR|si volta dall'altra parte che ha stessa la sua variante 838, la vera madre dei due bambini, si mette a piangere per aver capito ai suoi errori che ha commesso}} Sono... Mi dispiace... Mi dispiace... ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
*{{NDR|Dopo aver consolato Wanda, riferendosi a Billy e Tommy}} Sappi che saranno amati. ('''Wanda Maximoff di Terra-838''')
*{{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|Ultime parole]] al Dottor Strange}} Io ho aperto il Darkhold, e io devo richiuderlo. Nessuno sarà più tentato dal Darkhold. ('''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''')
==Dialoghi==
*{{NDR|Durante lo scontro con Gargantos}}<br />'''Wong''': Un'antica usanza, prevede l'inchino in presenza dello Stregone Supremo.<br />'''Dottor Strange''': Sì, conosco le antiche usanze.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo averla salvata da Gargantos}}: Non ti ucciderò, giovane. Mi sono appena fatto il culo per salvarti, ricordi? {{NDR|America gli consegna subito il suo sling ring}} Con i mostri giganti, so come gestirla, ma quello di ieri notte mi sei apparsa in sogno.<br />'''America Chavez''': Quello non era un sogno. Era un altro universo.
*'''America Chavez''': Allora quanta esperienza avete con il Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Abbiamo esperienza con il Multiverso. Ultimamente c'è stato un episodio con Spider-Man.<ref>Riferimento al film ''[[Spider-Man: No Way Home]]'' (2021).</ref><br />'''America Chavez''': Cosa Man?<br />'''Dottor Strange''': Spider-Man, hai i poteri di un ragno.<br />'''Wong''': Da qui il nome.<br />'''America Chavez''': Che schifo! E somiglia ad un ragno?!<br />'''Dottor Strange e Wong''': No!<br />'''Dottor Strange''': No, somiglia ad un uomo.<br />'''Wong''': Spara ragnatele, sale sui muri.<br />'''Dottor Strange''': Esatto, quello.<br />'''America Chavez''': Dalle chiappe?!<br />'''Dottor Strange''': No.<br />'''Wong''': No.<br />'''Dottor Strange''': Be', forse. Non lo so. In verità, spero di no.<br />'''America Chavez''': Super strano.
*'''Dottor Strange''': Mele, giusto?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Con il tempo. {{NDR|gli dia un ramo di fiore}}<br />'''Dottor Strange''': Un profumo...<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Dolce.<br />'''Dottor Strange''': Volevo dire reale.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, è tutto molto reale, grazie. Ho lasciato la magia alle spalle.<br />'''Dottor Strange''': Sì, lo vedo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Immaginavo che ti saresti fatto vivo per parlare di quello che è successo a Westview. Ho commesso degli errori e ferito delle persone...<br />'''Dottor Strange''': Ma poi hai sistemato tutto e questo non è mai stato in dubbio. Non sono qui per parlare di Westview.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E perché sei qui?<br />'''Dottor Strange''': Ci serve il tuo aiuto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Per cosa?<br />'''Dottor Strange''': Cosa sai del Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Multiverso. Visione aveva le sue teorie. Credeva che fosse reale e pericoloso.<br />'''Dottor Strange''': Be', non aveva torto. {{NDR|riferendosi ad America Chavez}} Abbiamo trovato una ragazza in grado di viaggiarci attraverso, ma la stanno inseguendo.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Chi la insegue?<br />'''Dottor Strange''': Una specie di demone. Uno che brama i suoi poteri. L'abbiamo portata a Kamar-Taj, e abbiamo le nostre difese, ma ci farebbe comodo un Avenger.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Ci sono altri Avengers.<br />'''Dottor Strange''': Sì, ma quando devi scegliere tra l'arciere con la cresta {{NDR|Occhio di Falco}} e i vari combattenti del crimine associati agli insetti {{NDR|Spider-Man, Ant-Man e Wasp}} oppure una delle più potenti detentrici di magia sul pianeta... È una decisione facile. Vieni a Kamar-Taj. E riavrai la tua immagine sui lunch box.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': E se tu portassi America qui?<br />'''Dottor Strange''': Qui?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Sì, so che cosa vuol dire essere soli perseguitati per delle capacità che non hai mai voluto e io posso proteggerla. Non mi avevi detto il suo nome, vero?<br />'''Dottor Strange''': No. No, non l'ho detto.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': No. Sai, l'ESA era la parte facile. Il mentire, un po' meno. {{NDR|gli scopre l'amara verità, diventando Scarlet Witch e gli mostra una foresta oscura e il libro del ''Darkhold''}}<br />'''Dottor Strange''': Il ''Darkhold''.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu conosci il Darkhold?<br />'''Dottor Strange''': So che è il Libro dei Dannati e che corrompe ogni cosa e ogni persona che lo tocchi. Mi domando che effetto avuto su di te.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Il Darkhold mi ha mostrato solo la verità. Tutto quello che ho perso potrebbe essere mio di nuovo.<br />'''Dottor Strange''': Cosa vuoi da America? Cosa vuoi dal Multiverso?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Voglio lasciare questa realtà e andare in una dove posso stare con i miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, i tuoi figli non sono reali. Li hai creati utilizzando la magia.<ref>Riferimento alla miniserie televisiva ''[[WandaVision]]'' (2021).</ref><br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quello che fa ogni mamma. Se tu sapessi che esisteva un universo dove sei stato felice non vorresti tornare là?<br />'''Dottor Strange''': Io sono felice.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Io, più degli altri, so riconoscere l'autoillusione.<br />'''Dottor Strange''': Quello che stai facendo è una flagrante violazione di ogni legge naturale, se prenderai i poteri di quella bambina, lei non sopravviverà!<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non mi diverte fare del male, Stephen. Ma non è una bambina. È un essere sovrannaturale. Poteri così intesi potrebbero causare distruzioni in questo ed altri mondi. Il suo sacrificio... sarebbe un bene superiore.<br />'''Dottor Strange''': Puoi dire addio al lunch box... Perché quella è il tipo di giustificazione che usano i nostri nemici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': È quella che hai usato tu quando hai dato a Thanos la Gemma del Tempo?<ref>Riferimento al film ''[[Avengers: Infinity War]]'' (2018).</ref><br />'''Dottor Strange''': Quella era una guerra, ho fatto quello che dovevo fare.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu infrangi le regole e diventi un eroe. Lo faccio io, e divento il nemico. Non mi sembra giusto.<br />'''Dottor Strange''': Ora che succederà?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Torna a Kamar-Taj e preparati a consegnare America Chavez entro il tramonto. Pacificamente. Dopo di che... Credo che non mi vedrai mai più. {{NDR|fa per andarsene}}<br />'''Dottor Strange''': E se non lo facessimo?<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Allora non sarà Wanda a venirla a prendere. Sarà Scarlet Witch. {{NDR|si allontana}}
*'''Wong''': Scarlet Witch.<br />'''Dottor Strange''': Wanda non c'è più. Lei possiede il Darkhold, e il Darkhold possiede lei.<br />'''Wong''': Scarlet Witch è dotata di una magia imperscrutabile. Lei può riscrivere la realtà come vuole ed è profetizzato che regnerà o annichilirà il cosmo.<br />'''Dottor Strange''': Si è impossessata di un'intera città utilizzando la mente. Se ottenesse il potere di America potrebbe assoggettare l'intero Multiverso.<br />'''America Chavez''': Allora, la persona da cui sei andato a chiedere aiuto e a cui hai detto esattamente dove mi trovo è la persona che sta cercando di uccidermi?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Wong''': Sospendete le lezioni e armate gli allievi. Kamar-Taj deve diventare una fortezza.
*'''Wong''' {{NDR|Scarlet Witch arriva a Kamar-Taj dietro le nube oscure}}: Scegli le parole con saggezza. Il destino del Multiverso dipende da questo.<br />'''Dottor Strange''': Capito. Nessuna pressione. {{NDR|si avvicina a Wanda in volo}}<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|parlando di America}}: Tutto questo per una bambina che hai conosciuto ieri?!<br />'''Dottor Strange''': Wanda, sei comprensibilmente arrabbiata. Hai dovuto fare dei terribili sacrifici.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferendosi a Visione}}: Ho fatto un buco nella testa dell'uomo che amavo e non è servito a niente. Non parlarmi di sacrifici, Stephen Strange. {{NDR|avvicinandosi di più al Dottor Strange}} Se mi darai quello che voglio, ti manderò in un mondo dove vivere con Christine.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|allontanandosi un po'}}: L'intera potenza di Kamar-Taj è contro di te.<br />'''Wong''' {{NDR|agli altri Maestri delle Arti Mistiche}}: Posizione di difesa! Pronti!!<br />'''Dottor Strange''': Non osare entrare in questo luogo sacro, Wanda.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Tu non ti rendi conto di quanto io sia stata ragionevole.<br />'''Dottor Strange''': Certo. Libro dei Dannati, definirsi una strega, evocare mostri per rapire una giovane. Non lo definirei esattamente ragionevole.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Inviare quelle creature a darle la caccia è stato un atto di pietà. E nonostante le tue ipocrisie e i tuoi insulti, ti ho inviato a toglierti di mezzo in modo sicuro. Ora hai esaurito la mia pazienza, ma spero che tu possa comprendere che anche ora in quello che capiterà il mio comportamento sarà molto ragionevole.
*'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Mi hai consegnato quelle vite solo per tenermi lontana dai miei figli.<br />'''Dottor Strange''': Tu hai preso quelle vite. Non puoi avere il permesso di entrare nel Multiverso.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Non sono un mostro, Stephen. Sono una madre.<br />'''Dottor Strange''': Wanda, tu non hai figli. Non esistono.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Oh, invece sì. In tutti gli altri universi. So che esistono. Perché io sogno i miei figli tutte... le notti. {{NDR|gli mostra nella sua altra realtà del Multiverso, aprendo lo stesso libro del Darkhold}} Sogno i miei ragazzi. La nostra vita insieme. Tutte le notti in medesimo sogno. E tutte le mattine... {{NDR|gli chiude l'oscuro libro}} in medesimo incubo.<br />'''Dottor Strange''': E se li raggiungessi? Che succederebbe all'altra te? Che succederebbe allo loro madre? {{NDR|Wanda senza più ottenere risposta per paura e rabbia, riprende lo scontro}}
*'''America Chavez''' {{NDR|dopo che hanno letto sotto la statua del Supreme Strange della Terra-838}}: "Ha dato la vita per sconfiggere Thanos"?<br />'''Dottor Strange''': Già. Visto? Non siamo tutti cattivi.
*'''Dottor Strange''': Ehi, camice da laboratorio! Dove siamo? Non so chi tu sia o cosa stia pensando di fare qui, ma di solito, in queste situazioni, gli scienziati senza nome non fanno una bella fine perciò... {{NDR|la scienziata si volta e si scopre di essere la variante di Christine}} Christine?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ciao, Stephen. {{NDR|America esclama stupita}} Signorina Chavez. Ah, per rispondere la tua domanda, siete in un centro di ricerca ad alta sicurezza. Voi, insieme alla cappa senziente sarete sorvegliati e testati.<br />'''Dottor Strange''': Testati?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Beh, sì. Voi provenite da un altro universo. Le... vostre firme magnetiche potrebbero essere radioattive e voi portatori di malattie per le quali non abbiamo cure. Da qui queste stupende bocce per pesci in policarbonato.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando le strane manette}}: Presumo che io debba ringraziare te per queste?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì, le ho create utilizzando le Sabbie di Nisanti. Una reliquia magica di Stephen 838.<br />'''Dottor Strange''': Stephen 838? Sarebbe una specie di me-cyborg?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Il nostro universo è 838 e abbiamo nominato il vostro "616".<br />'''Dottor Strange''': Oh, sicuramente conoscete bene il Multiverso se avete chi va in giro a catalogare la realtà.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Sì. Io, ricercatrice senior della Baxter Foundation e specializzata in Ricerca Multiversale.<br />'''Dottor Strange''': E come sei finita a lavorare qui? Ovunque sia.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi sono offerta volontaria. Al tuo funerale.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|impressionato}}: Grazie per la presenza.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|vendendo le mani rovinate di Strange insieme all'altro}}: Le tue lesioni sono... sono simili, ma non identiche. Affascinante.<br />'''Dottor Strange''': Cosa eravamo noi, l'uno... l'uno per l'altra in questo universo?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Non siamo mai riusciti a capirlo.<br />'''Dottor Strange''': Sì? Questa è una cosa che abbiamo in comune. Christine, devi farci uscire da qui. Siamo tutti in grave pericolo. Ascolta, so che tu non mi conosci...<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': E non mi interessa. Qualunque cosa io fossi per te nel tuo universo non ha importanza.<br />'''Dottor Strange''': Perché no?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Perché sei pericoloso, Stephen.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|riferendosi a Scarlet Witch}}: Qualcuno del mio universo vuole quella ragazza e distruggerà questo posto, atomo dopo atomo, finché non otterrà quello che vuole. Perciò non m'importa se sei degli Avengers, o dello S.H.I.E.L.D...<br />'''Barone Mordo di Terra-838''' {{NDR|arrivando con le Sentinelle Ultron}}: Nessuna delle due.<br />'''Dottor Strange''': Allora cosa? L'HYDRA?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Gli Illuminati ti riceveranno ora.<br />'''Dottor Strange''': Gli Illumi-cosa?! {{NDR|le manette le tengono, e si rivolge a Christine, prima di essere portato al cospetto degli Illuminati}} Che nessuno tocchi la ragazza. {{NDR|ad America}} Andrà tutto bene.
*'''Barone Mordo di Terra-838''': Stephen Strange, sei convocato dinanzi agli Illuminati. Io, il Barone Karl Mordo, Stregone Supremo denuncio...<br />'''Dottor Strange''': "Karl"? {{NDR|viene zittito da Capitan Carter mentre colpisce il suo scudo per terra vicino sotto i suoi talloni}}<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Carter, il primo Avenger. Blackagar Boltagon, custode delle Nebbie Terrigene, sovrano degli Inumani.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|sarcastico}}: Blackagar Boltagon? Allora che si dice?<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Captain Marvel, protettrice del cosmo. E l'uomo vivente più intelligente...Reed Richards, dei Fantastici Quattro.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Ciao, Stephen.<br />'''Dottor Strange''': "Fantastici Quattro". Non eravate nella hit parade negli anni sessanta?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Scusa tanto, pensi che sia uno scherzo?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|indicando ironicamente a Black Bolt}}: Be', c'è un tipo con una forchetta in testa perciò, sì, un pochino. {{NDR|Black Bolt gli fa il segno di tacere}}<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Ringrazia che Black Bolt non voglia conversare con te.<br />'''Dottor Strange''': Perché? Ha l'alito cattivo?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Questo Strange è più arrogante del nostro.<br />'''Dottor Strange''': No, solo più vivo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Per ora.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Stephen, la tua venuta qui confonde e destabilizza la realtà. Più grande è il segno che lasci, più grande è il rischio di una Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Incursione?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una Incursione avviene quando il confine tra due universi si erode e loro si scontrano, distruggendone uno o entrambi totalmente.<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|parlando del Supreme Strange}}: Il tuo altro sé ha creato gli Illuminati per prendere le decisioni più pesanti e difficili. Oggi siamo qui per decidere cosa fare con te e la bambina {{NDR|America Chavez}}.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Perciò, prima di votare, qualora avessi qualcosa di serio da dire questo è il momento.<br />'''Dottor Strange''': Sì, c'è l'ho: se vi preoccupano le Incursioni pensate davvero che io sia una minaccia più grande di Scarlet Witch?<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Oh, pensiamo noi alla streghetta in caso cammini nei sogni.<br />'''Dottor Strange''': No. No, non potete. A meno che non mi consegnate il Libro dei Vishanti.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Apprezziamo la tua preoccupazione, Stephen, ma non è Scarlet Witch che temiamo. In base alla nostra esperienza, il pericolo più grande per il Multiverso, risulta il Dottor Strange.<br />'''Dottor Strange''': Aspetta. Il vostro Dottor Strange? L'eroe più potente del mondo è morto sconfiggendo Thanos?<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|arrivando}}: Dovremmo dirgli la verità.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Il nostro ultimo membro, il professor Charles Xavier.<br />'''Dottor Strange''': Quale verità?<br />'''Professor X di Terra-838''': Non è così che è morto il nostro Strange.
*'''Professor X di Terra-838''': Il nostro Strange non è morto sconfiggendo Thanos. Eravamo in guerra. Tutti noi ci unimmo per tentare di fermare Thanos...Stephen, come al solito, scelse di farlo da solo.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Si rivolse al Darkhold, inizio il Dreamwalking, sperando che la nostra salvezza potesse trovarsi nel Multiverso.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': E indovina un po'? Non era così. Ma continuò a farlo comunque.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Una notte, hai convocato tutti noi e confessato il tuo Dreamwalking. E le tue parole furono: "Abbiamo perso il controllo". Non ci hai mai raccontato, solo che inavvertitamente avevi innescato una Incursione. No, nostro amico, avevi causato l'annientamento di un altro universo.<br />'''Capitan Marvel di Terra-838''': Tutte le persone in quella realtà sono morte. Tutte.<br />'''Professor X di Terra-838''': Stephen rinunciò al maligno del Darkhold e ci aiutò a trovare il Libro dei Vishanti, un'arma che poi usammo insieme per sconfiggere Thanos. Ma rimaneva un'ultima minaccia. {{NDR|gli mostra telepaticamente al Dottor Strange il loro flashback per la morte del Supreme Strange}}
*{{NDR|Nel flashback degli Illuminati}}<br />'''Professor X di Terra-838''' {{NDR|con tono triste}}: Mi mancherai, amico mio.<br />'''Supreme Strange di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Sono pronto.<br />'''Black Bolt di Terra-838''' {{NDR|uccidendolo volontariamente con riluttanza}}: Mi dispiace.
*'''Dottor Strange''' {{NDR|dopo che il Professor X ha mostrato il loro flashback}}: L'avete detto a Christine?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Dottor Strange''': La statua... Come... come mai la statua? Avete costruito una statua!<br />'''Capitan Carter di Terra-838''': Il mondo ha bisogno di eroi. È stato difficile perché sapevamo di cosa fosse capace il nostro Strange. Forse, quello di cui ogni Dottor Strange è capace.
*'''Professor X di Terra-838''': Stephen, se dovessi riuscire ad evadere da questa stanza, dovresti guidare America Chavez.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Che diavolo dici?!<br />'''Professor X di Terra-838''': Salva la ragazza e raggiungi il Libro dei Vishanti.<br />'''Dottor Strange''': Cosa?! Il libro si trova qui?<br />'''Professor X di Terra-838''': Sì, hai costruito un waypoint.<br />'''Barone Mordo di Terra-838''': Charles, non ci possiamo fidare!<br />'''Professor X di Terra-838''': Io ritengo che possiamo. Quando qualcuno inciampa e perde la direzione, non vuol dire che sia perso per sempre.<ref>Riferimento a una frase simile nel film ''[[X-Men - Giorni di un futuro passato]]'' (2014).</ref> Ora vedremo che genere di Dottor Strange sei.<br />'''Dottor Strange''': Grazie.
*'''Mister Fantastic di Terra-838''': Wanda, ferma. Lei è una donna innocente {{NDR|si riferisce alla Wanda Maximoff di Terra-838}}, ma puoi ancora fare la cosa giusta. Lasciala andare. Ti prego. Anche io ho dei figli. Comprendo il tuo dolore.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''' {{NDR|riferita alla Donna Invisibile}}: La loro madre è ancora viva?<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''': Sì.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Bene. Ci sarà qualcuno in grado di farli crescere.<br />'''Mister Fantastic di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Wanda, Black Bolt potrebbe ucciderti con un sussurro dalla sua bocca.<br />'''Wanda Maximoff/Scarlet Witch''': Quale bocca? {{NDR|uccide telepaticamente Black Bolt e Mister Fantastic}}
*'''Scarlet Witch''': Ancora non ti basta?<br />'''Capitan Carter di Terra-838''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: Ho tutto il giorno libero.<ref>Riferimento alla stessa frase di [[Capitan America|Steve Rogers]] nel film ''[[Captain America - Il primo Vendicatore]]'' (2011).</ref>
*'''Dottor Strange''': C'è nessuno?<br />'''Sinister Strange''': Fermo dove sei. Come sei arrivato qui?<br />'''Dottor Strange''': Per caso.<br />'''Sinister Strange''': Chi sei? Cosa sei, tu?<br />'''Dottor Strange''': Sono solo uno di noi.<br />'''Sinister Strange''': Dal Multiverso?<br />'''Dottor Strange''': Esatto.<br />'''Sinister Strange''': Provalo.<br />'''Dottor Strange''': Avevamo una sorella. Donna. Ma lei... È morta quando eravamo piccoli.<br />'''Sinister Strange''': Come?<br />'''Dottor Strange''': Noi giocavamo su un lago ghiacciato e...il ghiaccio ha ceduto. Non ho potuto salvarla.<br />'''Sinister Strange''': Esattamente così. Ma noi evitiamo l'argomento, vero?<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti. Suppongo che la tua realtà non sia sempre stata questa.<br />'''Sinister Strange''': Sospetto che fosse simile alla tua finché...<br />'''Dottor Strange''': Finché?<br />'''Sinister Strange''': Finché ho perso.<br />'''Dottor Strange''': Contro chi?<br />'''Sinister Strange''': Che cosa vuoi?<br />'''Dottor Strange''': Voglio solo tornare a casa.<br />'''Sinister Strange''': Ah, sì? Credimi io provo lasciare questo posto da molto tempo. {{NDR|gli mostra in compagnia il libro del Darkhold}}<br />'''Dottor Strange''': Il Darkhold. Tu sorvegli il Darkhold in questo universo?<br />'''Sinister Strange''': Sì. Per un valido motivo.<br />'''Dottor Strange''': È un inizio. Potrei usarlo. Potrebbe aiutarmi a comunicare con il mio universo.<br />'''Sinister Strange''': Attento. Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Non vorrei sembrare insensibile, ma quale tributo ancor più pesante potrebbe essere richiesto?<br />'''Sinister Strange''': Non solo alla sua realtà. Al suo lettore.<br />'''Dottor Strange''': Mi dispiace che tu non abbia salvato il tuo universo, ma forse potresti aiutarmi a salvare il mio.<br />'''Sinister Strange''': Tu sei felice, Stephen?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|confuso}}: Cosa?<br />'''Sinister Strange''': "Tu sei felice, Stephen?". È la domanda che... Christine Palmer mi ha fatto al suo matrimonio. {{NDR|esclamando}} Ho detto: "Sì, certo che sono felice! Sono un mago con il potere degli dei. Quale uomo non sarebbe felice?" E poi sono tornato in questa maledetta casa stregata, mi sono seduto e mi sono chiesto perché avessi mentito. Non ho mai voluto che tutto questo accadesse. Cercavo un mondo dove le cose fossero diverse. Poi avevo Christine, dove io ero felice. Ma non l'ho trovato. Ho trovato soltanto altri noi. Allora ho fatto un favore agli altri Stephen. Hai mai fatto quel sogno in cui stai cadendo come se tu fossi stato spinto da un palazzo altissimo? {{NDR|Strange lo guarda scioccato}} Ecco, probabilmente ero io. {{NDR|gli mostra un occhio sulla fronte a causa dell'oscuro libro del Darkhold}} Il Darkhold esige un pesante tributo.<br />'''Dottor Strange''': Okay. Motivo in più per finirla e passarlo a me.<br />'''Sinister Strange''': Ecco il patto. Ti permetterò di usare il Darkhold se mi darai la tua Christine.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Non credo che lei sarebbe d'accordo.<br />'''Sinister Strange''' {{NDR|[[Ultime parole dal Marvel Cinematic Universe|ultime parole]]}}: No? L'immaginavo. {{NDR|iniziano a combattersi}}
*'''Christine Palmer di Terra-838''': Cosa ci fai con il Darkhold?! Vuoi fare il Dreamwalking?!<br />'''Dottor Strange''': È qualcosa di più del Dreamwalking.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' Tutti voi Strange siete tutti uguali!<br />'''Dottor Strange''': Lo so. Hai ragione. Siamo tutti uguali. Ma adesso quella giovane {{NDR|America}} ha bisogno di me. E non posso fare assolutamente nulla senza il aiuto. Mentre sono incosciente, proteggi il mio corpo in caso loro mi attaccassero per la violazione.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': "Loro" chi?<br />'''Dottor Strange''': Le anime dei dannati.
*'''Dottor Strange''': Sono io nel corpo dell'altro me {{NDR|Defender Strange}}.<br />'''America Chavez''': Vuoi prendere i miei poteri, vero? Prima che lo faccia Wanda. Okay. Ora capisco.<br />'''Dottor Strange''': No, America. Voglio dirti di averti fiducia in te stessa. Di fidarti dei tuoi poteri. È così che la fermeremo.<br />'''America Chavez''': Ma non riesco a controllarli. Io... <br />'''Dottor Strange''': Sì, invece. Hai sempre saputo farlo. Ogni volta che ci hai aperto un portale, dove ci hai mandati esattamente dove dovevamo andare.<br />'''America Chavez''': E allora la prima volta?<br />'''Dottor Strange''': Anche quella ti ha portato a questo momento in cui prenderai a calci nel culo quella strega.
*'''Dottor Strange''': Stai bene?<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': È finita?<br />'''Dottor Strange''': Sì.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': America sta bene?<br />'''Dottor Strange''': Sta venendo qui a prenderci.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Wanda?<br />'''Dottor Strange''': No. {{NDR|lui e Christine vedono il libro del Darkhold a bruciare}} Dunque ha distrutto il Darkhold in tutti gli universi.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Ha fatto la cosa giusta.<br />'''Dottor Strange''': Sì, infatti.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Com'è il tuo universo?<br />'''Dottor Strange''': È molto bello. Vorrei potertelo mostrare.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Mi piacerebbe tanto. {{NDR|Stephen lo guarda almeno commosso e affascinato, ma lei si imbarazza}} Ma devo andare.<br />'''Dottor Strange''': Sì. Sì, lo so.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''': Però è un peccato. Sarebbe stata una grande Incursione.<br />'''Dottor Strange''': Ti amo. Ti amo in ogni universo. Non è che io non ho voglia tenere a qualcuno o che qualcuno tenga a me. È che... È che ho paura.<br />'''Christine Palmer di Terra-838''' {{NDR|quasi sul punto di piangere}}: Sì. Sì. {{NDR|toccando il viso di Stephen}} Affronta le tue paure. Dottor Strange.
*{{NDR|Scena durante i titoli di coda}}<br />'''Clea''': Dottor Strange?<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|si volta}}: Posso aiutarla?<br />'''Clea''': Lei ha causato un'Incursione e dobbiamo a rimediare. {{NDR|apre il portale della Dimensione Oscura}} Sempre che non abbia paura.<br />'''Dottor Strange''' {{NDR|mostrando di nuovo l'occhio sulla fronte}}: No, per niente.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Scena dopo i titoli di coda, ridacchiando istericamente dalla gioia, dopo che l'incantesimo del Dottor Strange è terminato per dare i pugni a se stesso}} È finito! ('''Venditore di polpette di pizza di Terra-838''')
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Marvel Cinematic Universe}}
[[Categoria:Film del Marvel Cinematic Universe]]
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[[File:Life Ball 2009 (arrivals) Ivana Trump (cropped1).jpg|thumb|Ivana Trump, 2009]]
'''Ivana Marie Zelníčková''', già coniugata '''Trump''' (1949 – 2022), imprenditrice, personaggio televisivo, scrittrice e modella ceca naturalizzata statunitense.
*Non prendetevela, prendetevi tutto!<ref>Dal film ''[[Il club delle prime mogli]]'', 1966; citato in ''[https://www.ilpost.it/2020/11/05/ivana-trump/ ilpost.it]'', 5 novembre 2020.</ref>
==Citazioni su Ivana Trump==
*Creo celebrità. Amo creare celebrità. E in un certo senso, l'ho fatto con Ivana. In un certo senso, anche con Marla. E mi è piaciuto. [...] Ho dato a molte donne una grande opportunità. Sfortunatamente, una volta che diventano delle celebrità, per me il divertimento finisce. È come un processo creativo. È quasi come costruire un palazzo. È piuttosto triste. ([[Donald Trump]])
*Penso che far lavorare una moglie sia molto pericoloso. [...] Se hai un tuo business, penso proprio che sia una cattiva idea far lavorare la moglie per te. Penso che sia davvero una cattiva idea. Penso che sia la maggiore causa di ciò che è accaduto al matrimonio con Ivana. Ivana si arrabbiò con qualcuno al telefono, all'improvviso, al casinò, e cominciò ad urlare. E mi dissi: "Non voglio che mia moglie urli alla gente in questo modo, non lo voglio affatto." E la tenerezza scomparve. Ivana aveva molta tenerezza, e ne ha ancora, ma in quel periodo era diventata una dirigente, non più una moglie. ([[Donald Trump]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Trump, Ivana}}
[[Categoria:Imprenditori statunitensi]]
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[[File:Life Ball 2009 (arrivals) Ivana Trump (cropped1).jpg|thumb|Ivana Trump (2009)]]
'''Ivana Marie Zelníčková''', già coniugata '''Trump''' (1949 – 2022), imprenditrice, personaggio televisivo, scrittrice e modella ceca naturalizzata statunitense.
==Citazioni di Ivana Trump==
*Non prendetevela, prendetevi tutto!<ref>Dal cameo nel film ''[[Il club delle prime mogli]]'', 1996; citato in ''[https://www.ilpost.it/2020/11/05/ivana-trump/ Un consiglio da Ivana Trump]'', ''ilpost.it'', 5 novembre 2020.</ref>
==Citazioni su Ivana Trump==
*Creo celebrità. Amo creare celebrità. E in un certo senso, l'ho fatto con Ivana. In un certo senso, anche con Marla. E mi è piaciuto. [...] Ho dato a molte donne una grande opportunità. Sfortunatamente, una volta che diventano delle celebrità, per me il divertimento finisce. È come un processo creativo. È quasi come costruire un palazzo. È piuttosto triste. ([[Donald Trump]])
*Penso che far lavorare una moglie sia molto pericoloso. [...] Se hai un tuo business, penso proprio che sia una cattiva idea far lavorare la moglie per te. Penso che sia davvero una cattiva idea. Penso che sia la maggiore causa di ciò che è accaduto al matrimonio con Ivana. Ivana si arrabbiò con qualcuno al telefono, all'improvviso, al casinò, e cominciò ad urlare. E mi dissi: "Non voglio che mia moglie urli alla gente in questo modo, non lo voglio affatto." E la tenerezza scomparve. Ivana aveva molta tenerezza, e ne ha ancora, ma in quel periodo era diventata una dirigente, non più una moglie. ([[Donald Trump]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Mike Krack
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Danyele
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Creata pagina con "'''Mike Krack''' (1972 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo lussemburghese. {{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/formula1-f1-mike-krack-nuova-impronta-aston-martin-627746.html La nuova impronta di Aston Martin]''|Intervista di Carlo Platella, ''formulapassion.it'', 23 agosto 2022.}} *La struttura di una squadra in [[Formula 1]] non è mai statica, ma si evolve in continuazione. C’è chi arriva e chi parte, ci sono i cambiamenti rego..."
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'''Mike Krack''' (1972 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo lussemburghese.
{{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/formula1-f1-mike-krack-nuova-impronta-aston-martin-627746.html La nuova impronta di Aston Martin]''|Intervista di Carlo Platella, ''formulapassion.it'', 23 agosto 2022.}}
*La struttura di una squadra in [[Formula 1]] non è mai statica, ma si evolve in continuazione. C’è chi arriva e chi parte, ci sono i cambiamenti regolamentari e il rafforzamento di alcuni dipartimenti a volte viene fatto proprio per le novità del regolamento. L’aspetto finanziario credo sia un ottimo esempio: anni fa i dipartimenti delle finanze erano molto piccoli, mentre adesso con i regolamenti economici queste divisioni stanno crescendo.
*{{NDR|«State ancora inseguendo le vostre idee oppure guardate [...] per cercare ispirazione?»}} Penso che in primo luogo ci si debba concentrare su sé stessi, perché copiare semplicemente [...] non funziona. È importante comprendere i progetti, le filosofie della concorrenza e capire quale sia il ragionamento dietro, piuttosto che concentrarsi sui dettagli. [...] guardare cosa fanno gli altri, in particolare cercare di capire come far funzionare qualcosa e come questa lavori rispetto alle soluzioni proprie. Si tratta anche di capire quale soluzione abbia il maggiore potenziale di sviluppo, perché con una filosofia si potrebbe restare bloccati a un certo punto, mentre con altre si può sviluppare ulteriormente.
*{{NDR|«Cosa pensa che sia necessario che la Formula 1 faccia per assicurare un maggiore equilibrio in griglia?»}} A meno che non si corra con le stesse macchine, come avviene in Formula 2, ci saranno sempre persone che faranno un lavoro migliore degli altri. [...] Penso però che la combinazione dei regolamenti tecnici con quelli finanziari livellerà il gruppo nel corso degli anni.
*[...] provo a gestire senza esagerare, perché bisogna trovare il giusto compromesso tra la carenza di supervisione e la completa mancanza di fiducia. È importante che quando si assumono persone di alto livello [...] non si dica loro cosa fare ogni cinque minuti. È importante avere un dialogo con loro e chiedere cosa si possa fare, di cosa ci sia bisogno e in cosa si possa essere utili, ma non sta a me analizzare i campi di flusso aerodinamici. Per quello abbiamo degli esperti che sono molto molto più bravi di me. Queste sono cose in cui penso di poter essere positivo, provare a dare loro la libertà per sviluppare senza troppi vincoli, che possono essere finanziari oppure copie, ad esempio dire "voglio questo" oppure "lo voglio come lo fanno gli altri". Questo è completamente sbagliato, perché stronca le persone. Devi promuovere un ambiente dove la gente si senta al sicuro e possa essere creativa [...].
*{{NDR|«Quanto è difficile arrivare in un'organizzazione in espansione rispetto che in una realtà già consolidata?»}} Ci sono pro e contro in questo. Se arrivi in un'organizzazione consolidata, non puoi cambiare niente in realtà. Non intendo cambiamenti fini a sé stessi, ma ad esempio quando dopo un'analisi capisci di dover rafforzare qualcosa perché è di vecchio stampo. Sicuramente questo è un problema. [...] D'altra parte, in una squadra in espansione è molto più difficile mantenere la presa e restare al passo, perché cambia tutto. C'è un po' più di distrazione, ma preferisco questo piuttosto che arrivare in un'organizzazione dove tutti pensano di dover continuare a lavorare come fatto negli ultimi trent'anni.
==Altri progetti==
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'''Mike Krack''' (1972 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo lussemburghese.
{{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/formula1-f1-mike-krack-nuova-impronta-aston-martin-627746.html La nuova impronta di Aston Martin]''|Intervista di Carlo Platella, ''formulapassion.it'', 23 agosto 2022.}}
*La struttura di una squadra in [[Formula 1]] non è mai statica, ma si evolve in continuazione. C’è chi arriva e chi parte, ci sono i cambiamenti regolamentari e il rafforzamento di alcuni dipartimenti a volte viene fatto proprio per le novità del regolamento. L’aspetto finanziario credo sia un ottimo esempio: anni fa i dipartimenti delle finanze erano molto piccoli, mentre adesso con i regolamenti economici queste divisioni stanno crescendo.
*{{NDR|«State ancora inseguendo le vostre idee oppure guardate [...] per cercare ispirazione?»}} Penso che in primo luogo ci si debba concentrare su sé stessi, perché copiare semplicemente [...] non funziona. È importante comprendere i progetti, le filosofie della concorrenza e capire quale sia il ragionamento dietro, piuttosto che concentrarsi sui dettagli. [...] guardare cosa fanno gli altri, in particolare cercare di capire come far funzionare qualcosa e come questa lavori rispetto alle soluzioni proprie. Si tratta anche di capire quale soluzione abbia il maggiore potenziale di sviluppo, perché con una filosofia si potrebbe restare bloccati a un certo punto, mentre con altre si può sviluppare ulteriormente.
*{{NDR|«Cosa pensa che sia necessario che la Formula 1 faccia per assicurare un maggiore equilibrio in griglia?»}} A meno che non si corra con le stesse macchine, come avviene in Formula 2, ci saranno sempre persone che faranno un lavoro migliore degli altri. [...] Penso però che la combinazione dei regolamenti tecnici con quelli finanziari livellerà il gruppo nel corso degli anni.
*{{NDR|Sul come esercitare una [[leadership]]}} [...] provo a gestire senza esagerare, perché bisogna trovare il giusto compromesso tra la carenza di supervisione e la completa mancanza di fiducia. È importante che quando si assumono persone di alto livello [...] non si dica loro cosa fare ogni cinque minuti. È importante avere un dialogo con loro e chiedere cosa si possa fare, di cosa ci sia bisogno e in cosa si possa essere utili, ma non sta a me analizzare i campi di flusso aerodinamici. Per quello abbiamo degli esperti che sono molto molto più bravi di me. Queste sono cose in cui penso di poter essere positivo, provare a dare loro la libertà per sviluppare senza troppi vincoli, che possono essere finanziari oppure copie, ad esempio dire "voglio questo" oppure "lo voglio come lo fanno gli altri". Questo è completamente sbagliato, perché stronca le persone. Devi promuovere un ambiente dove la gente si senta al sicuro e possa essere creativa [...].
*{{NDR|«Quanto è difficile arrivare in un'[[organizzazione]] in espansione rispetto che in una realtà già consolidata?»}} Ci sono pro e contro in questo. Se arrivi in un'organizzazione consolidata, non puoi cambiare niente in realtà. Non intendo cambiamenti fini a sé stessi, ma ad esempio quando dopo un'analisi capisci di dover rafforzare qualcosa perché è di vecchio stampo. Sicuramente questo è un problema. [...] D'altra parte, in una squadra in espansione è molto più difficile mantenere la presa e restare al passo, perché cambia tutto. C'è un po' più di distrazione, ma preferisco questo piuttosto che arrivare in un'organizzazione dove tutti pensano di dover continuare a lavorare come fatto negli ultimi trent'anni.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Krack, Mike}}
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Danyele
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'''Mike Krack''' (1972 – vivente), ingegnere e dirigente sportivo lussemburghese.
{{Int2|''[https://www.formulapassion.it/opinioni/parliamone-con/formula1-f1-mike-krack-nuova-impronta-aston-martin-627746.html La nuova impronta di Aston Martin]''|Intervista di Carlo Platella, ''formulapassion.it'', 23 agosto 2022.}}
*La struttura di una squadra in [[Formula 1]] non è mai statica, ma si evolve in continuazione. C'è chi arriva e chi parte, ci sono i cambiamenti regolamentari e il rafforzamento di alcuni dipartimenti a volte viene fatto proprio per le novità del regolamento. L'aspetto finanziario credo sia un ottimo esempio: anni fa i dipartimenti delle finanze erano molto piccoli, mentre adesso con i regolamenti economici queste divisioni stanno crescendo.
*{{NDR|«State ancora inseguendo le vostre idee oppure guardate [...] per cercare ispirazione?»}} Penso che in primo luogo ci si debba concentrare su sé stessi, perché copiare semplicemente [...] non funziona. È importante comprendere i progetti, le filosofie della concorrenza e capire quale sia il ragionamento dietro, piuttosto che concentrarsi sui dettagli. [...] guardare cosa fanno gli altri, in particolare cercare di capire come far funzionare qualcosa e come questa lavori rispetto alle soluzioni proprie. Si tratta anche di capire quale soluzione abbia il maggiore potenziale di sviluppo, perché con una filosofia si potrebbe restare bloccati a un certo punto, mentre con altre si può sviluppare ulteriormente.
*{{NDR|«Cosa pensa che sia necessario che la Formula 1 faccia per assicurare un maggiore equilibrio in griglia?»}} A meno che non si corra con le stesse macchine, come avviene in Formula 2, ci saranno sempre persone che faranno un lavoro migliore degli altri. [...] Penso però che la combinazione dei regolamenti tecnici con quelli finanziari livellerà il gruppo nel corso degli anni.
*{{NDR|Sul come esercitare una [[leadership]]}} [...] provo a gestire senza esagerare, perché bisogna trovare il giusto compromesso tra la carenza di supervisione e la completa mancanza di fiducia. È importante che quando si assumono persone di alto livello [...] non si dica loro cosa fare ogni cinque minuti. È importante avere un dialogo con loro e chiedere cosa si possa fare, di cosa ci sia bisogno e in cosa si possa essere utili, ma non sta a me analizzare i campi di flusso aerodinamici. Per quello abbiamo degli esperti che sono molto molto più bravi di me. Queste sono cose in cui penso di poter essere positivo, provare a dare loro la libertà per sviluppare senza troppi vincoli, che possono essere finanziari oppure copie, ad esempio dire "voglio questo" oppure "lo voglio come lo fanno gli altri". Questo è completamente sbagliato, perché stronca le persone. Devi promuovere un ambiente dove la gente si senta al sicuro e possa essere creativa [...].
*{{NDR|«Quanto è difficile arrivare in un'[[organizzazione]] in espansione rispetto che in una realtà già consolidata?»}} Ci sono pro e contro in questo. Se arrivi in un'organizzazione consolidata, non puoi cambiare niente in realtà. Non intendo cambiamenti fini a sé stessi, ma ad esempio quando dopo un'analisi capisci di dover rafforzare qualcosa perché è di vecchio stampo. Sicuramente questo è un problema. [...] D'altra parte, in una squadra in espansione è molto più difficile mantenere la presa e restare al passo, perché cambia tutto. C'è un po' più di distrazione, ma preferisco questo piuttosto che arrivare in un'organizzazione dove tutti pensano di dover continuare a lavorare come fatto negli ultimi trent'anni.
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Francisco Rico
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Creata pagina con "[[Immagine:Francisco Rico Manrique.JPG|thumb|Francisco Rico nel 2005]] '''Francisco Rico''' (1942 – vivente), critico letterario spagnolo. {{Int|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/11/05/rico-don-chisciotte-est-moi-anzi-siamo.html Rico: Don Chisciotte? C'est moi. Anzi, siamo noi]''|da ''la Repubblica'', 5 novembre 2013, p. 47.}} *La più modesta azione quotidiana suppone immaginare un progetto e confrontarlo con le limitazioni e i cond..."
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[[Immagine:Francisco Rico Manrique.JPG|thumb|Francisco Rico nel 2005]]
'''Francisco Rico''' (1942 – vivente), critico letterario spagnolo.
{{Int|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/11/05/rico-don-chisciotte-est-moi-anzi-siamo.html Rico: Don Chisciotte? C'est moi. Anzi, siamo noi]''|da ''la Repubblica'', 5 novembre 2013, p. 47.}}
*La più modesta azione quotidiana suppone immaginare un progetto e confrontarlo con le limitazioni e i condizionamenti imposti dalle circostanze: alla fine, è questa la storia che ci racconta Cervantes, concretandola in una trama e – a cominciare da [[Don Chisciotte]] – in alcuni personaggi, con ineguagliata capacità di seduzione.
*Il Chisciotte non è tanto "scritto" quanto "detto", steso senza sottostare alle costrizioni della scrittura, ma lasciando correre la penna come se fosse la voce, quindi con lo stile della lingua quotidiana e contro la lingua letteraria. Le persone e le cose, viste sotto il prisma domestico della vita, da una prospettiva familiare, vivono sul piano dell'esperienza di ogni giorno: avere elevato questa esperienza comune a norma della finzione romanzesca rappresenta un momento di capitale importanza nell'avventura letteraria europea.
*A me la critica letteraria interessa solo se spiega l'esperienza reale del lettore reale.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Critici letterari spagnoli]]
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Danyele
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[[File:Francisco Rico Manrique.JPG|thumb|Francisco Rico nel 2005]]
'''Francisco Rico''' (1942 – vivente), critico letterario spagnolo.
{{Int2|''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/11/05/rico-don-chisciotte-est-moi-anzi-siamo.html Don Chisciotte? C'est moi. Anzi, siamo noi]''|Intervista di Benedetta Craveri, ''la Repubblica'', 5 novembre 2013, p. 47.}}
*La più modesta azione quotidiana suppone immaginare un progetto e confrontarlo con le limitazioni e i condizionamenti imposti dalle circostanze: alla fine, è questa la storia che ci racconta Cervantes, concretandola in una trama e – a cominciare da [[Don Chisciotte]] – in alcuni personaggi, con ineguagliata capacità di seduzione.
*Il Chisciotte non è tanto "scritto" quanto "detto", steso senza sottostare alle costrizioni della scrittura, ma lasciando correre la penna come se fosse la voce, quindi con lo stile della lingua quotidiana e contro la lingua letteraria. Le persone e le cose, viste sotto il prisma domestico della vita, da una prospettiva familiare, vivono sul piano dell'esperienza di ogni giorno: avere elevato questa esperienza comune a norma della finzione romanzesca rappresenta un momento di capitale importanza nell'avventura letteraria europea.
*A me la critica letteraria interessa solo se spiega l'esperienza reale del lettore reale.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Rico, Francisco}}
[[Categoria:Critici letterari spagnoli]]
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Basilica di Santa Chiara (Napoli)
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{{voce tematica}}
Citazioni sulla '''Basilica di Santa Chiara''' o '''monastero di Santa Chiara''' di [[Napoli]].
*A me giova intanto, all'ombra degli alti tetti e tra le angustie delle vecchie vie, riparare nella più vasta ombra delle memorie; e il prossimo monastero di Santa Chiara, che re [[Roberto d'Angiò|Roberto]] e la pia regina [[Sancha d'Aragona (1285-1345)|Sancia]] elevarono in questa parte di Napoli che si diceva «extra hortos», presso le mura e la porta cumana o «regale», e riccamente dotarono («Virginis hoc Clare templum struxere beate Postea dotarunt donis multisque bearunt», verseggia e rimeggia una delle iscrizioni del campanile), mi riporta al moto francescano, che con gli angioini si sparse anche nel mezzogiorno d'Italia. L'ideale del [[Francesco d'Assisi|poverello d'Assisi]] consolò la dolorosa Sancia, non amata dal regio consorte; e finì col mostrare la sua virtù sullo stesso re, il quale, vecchio, affranto per la morte dell'unico figliuolo, indossò l'abito di terziario, e in quell'abito volle essere sepolto in Santa Chiara, e così si vede steso sul sarcofago, attorniato dalle tombe dei figliuoli e nipoti. Pittori e scultori, venuti di Toscana, adornarono di affreschi giotteschi e di storie in rilievo la semplice chiesa francescana, dal tetto composto di grandi travi di legno scoperte, che doveva essere alcuni secoli dopo furiosamente invasa e brutalmente violata dal fasto dei cartocci, degli ori e delle ammanierate pitture, ma non sì che vi rimanessero affatto soffocate le espressioni, e quasi direi le proteste, della ingenua arte del Trecento. ([[Benedetto Croce]])
==Altri progetti==
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Danyele
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{{voce tematica}}
[[File:FacciataChiaraNapoli.jpg|thumb|Facciata della basilica di Santa Chiara di Napoli (2017)]]
Citazioni sulla '''basilica di Santa Chiara''' o '''monastero di Santa Chiara''' di [[Napoli]].
*A me giova intanto, all'ombra degli alti tetti e tra le angustie delle vecchie vie, riparare nella più vasta ombra delle memorie; e il prossimo monastero di Santa Chiara, che re [[Roberto d'Angiò|Roberto]] e la pia regina [[Sancha d'Aragona (1285-1345)|Sancia]] elevarono in questa parte di Napoli che si diceva «extra hortos», presso le mura e la porta cumana o «regale», e riccamente dotarono («Virginis hoc Clare templum struxere beate Postea dotarunt donis multisque bearunt», verseggia e rimeggia una delle iscrizioni del campanile), mi riporta al moto francescano, che con gli angioini si sparse anche nel mezzogiorno d'Italia. L'ideale del [[Francesco d'Assisi|poverello d'Assisi]] consolò la dolorosa Sancia, non amata dal regio consorte; e finì col mostrare la sua virtù sullo stesso re, il quale, vecchio, affranto per la morte dell'unico figliuolo, indossò l'abito di terziario, e in quell'abito volle essere sepolto in Santa Chiara, e così si vede steso sul sarcofago, attorniato dalle tombe dei figliuoli e nipoti. Pittori e scultori, venuti di Toscana, adornarono di affreschi giotteschi e di storie in rilievo la semplice chiesa francescana, dal tetto composto di grandi travi di legno scoperte, che doveva essere alcuni secoli dopo furiosamente invasa e brutalmente violata dal fasto dei cartocci, degli ori e delle ammanierate pitture, ma non sì che vi rimanessero affatto soffocate le espressioni, e quasi direi le proteste, della ingenua arte del Trecento. ([[Benedetto Croce]])
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[[Categoria:Chiese di Napoli]]
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#RINVIA [[Speranza]]
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Stadio San Paolo
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Sun-crops ha spostato la pagina [[Stadio San Paolo]] a [[Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)]]: allineamento a wikipedia
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#RINVIA [[Stadio Diego Armando Maradona (Napoli)]]
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Sibel Kekilli
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Danyele
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Creata pagina con "[[File:Sibel Kekilli, 2017 (cropped).jpg|thumb|Sibel Kekilli (2017)]] '''Sibel Kekilli''', inizialmente nota con lo pseudonimo di '''Dilara''' (1980 – vivente), attrice ed ex attrice pornografica tedesca, di origine turca. ==Citazioni di Sibel Kekilli== {{cronologico}} *{{NDR|Sul suo passato di attrice pornografica}} È vero, come accade sempre: ero giovane e avevo bisogno di soldi.<ref>Citato in Jacopo Giliberto, ''[https://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/2011..."
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[[File:Sibel Kekilli, 2017 (cropped).jpg|thumb|Sibel Kekilli (2017)]]
'''Sibel Kekilli''', inizialmente nota con lo pseudonimo di '''Dilara''' (1980 – vivente), attrice ed ex attrice pornografica tedesca, di origine turca.
==Citazioni di Sibel Kekilli==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sul suo passato di attrice pornografica}} È vero, come accade sempre: ero giovane e avevo bisogno di soldi.<ref>Citato in Jacopo Giliberto, ''[https://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/2011/10/14/cinema-attrice-ex-porno-vince-il-festival-del-film-musulmano-i-religiosi-insorgono/ Attrice ex-porno vince il festival del film musulmano. I religiosi insorgono]'', ''jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com'', 14 ottobre 2011.</ref>
*Penso che in Europa forse siamo più fortunati... Non voglio offendere nessuno a [[Hollywood]] perché non sono del giro, ma è più difficile fare l'attrice lì che in Europa. Ho la sensazione che qui in Germania, o in Europa, si possa invecchiare, mentre a Hollywood bisogna essere sempre perfetti. È davvero difficile.
:''I think in Europe maybe we are more lucky... I don't want to insult anyone in Hollywood because I'm not in the business in Hollywood, but it's harder to be an actress here than in Europe. I have the feeling that you can get older here in Germany, or in Europe, but in Hollywood you have to look perfect all the time. So it's really hard.''<ref>{{en}} Da Tanya Ghahremani, ''[https://www.complex.com/pop-culture/2013/05/interview-sibel-kekilli-game-of-thrones Interview: "Game of Thrones" Actress Sibel Kekilli Talks Working with Peter Dinklage and Who Should Win the Iron Throne]'', ''complex.com'', 26 maggio 2013.</ref>
*Ho fatto l'audizione {{NDR|per ''[[Il Trono di Spade]]''}} prima che avesse inizio la prima stagione. Nessuno sapeva nulla di questa serie HBO, tranne che era tratta da un romanzo di [[George R.R. Martin]]. Mi chiesero di fare una self-tape da mandare agli showrunner. Adesso le self-tape sono all'ordine del giorno, ma non mi piaceva l'idea di guadagnarmi il ruolo così. Mi sono pagata il biglietto e sono andata a Londra di persona. Finito il provino, dissi al mio agente che ero convinta di non averlo passato, ma lui mi disse invece che volevano proprio me. Io gli dissi che non volevo farlo. E così Daniel e David (Brett Weiss e Benioff, gli showrunner della serie) mi scrissero una mail in cui mi pregavano di accettare. Di solito, i produttori — quando rifiuti un ruolo — passano al candidato successivo. Il fatto che volessero proprio me e che abbiano fatto di tutto per convincermi mi ha colpita al punto da farmi cambiare idea.<ref name="Toniolo">Dall'intervista di Marita Toniolo, ''[https://www.bestmovie.it/news/lucca-comics-2018-sibel-kekilli-avevo-rifiutato-il-trono-di-spade-ma-una-lettera-di-weiss-e-benioff-mi-ha-fatto-cambiare-idea/663849/ Lucca Comics 2018, Sibel Kekilli: «Avevo rifiutato il Trono di spade, ma una lettera di Weiss e Benioff mi ha fatto cambiare idea»]'', ''bestmovie.it'', 1º novembre 2018.</ref>
*{{NDR|Sulla Hollywood post-Weinstein}} Diciamo che ho riscontrato che gli uomini sono diventati più insicuri nel modo di comportarsi. Si fanno molti dubbi ed è giusto che se li facciano. Da qui dire che in così breve tempo le logiche del business siano cambiate sarebbe un azzardo. Sono rimasta stupita dalle prime dichiarazioni di [[Catherine Deneuve]] sul neopuritanesimo che impedirebbe la possibilità di flirtare liberamente. Mi è sembrata una posizione molto superficiale. Il problema non è la libertà o meno di sedurre, ma l'abuso di potere per ottenere favori sessuali.<ref name="Toniolo"/>
*Sinceramente avevo una carriera prima di ''Game of Thrones'' e ce l'ho anche dopo ''Game of Thrones'', ma è anche vero che entrare in ''Game of Thrones'' è stata una vera lotteria per me. Improvvisamente incominci a diventare internazionale, esci dalla tua piccola bolla. Sarò sincera, in quegli anni sono stata felice ogni singolo istante, ma non tanto per il successo della serie o per l'essere diventata famosa, quanto per l'atmosfera sul set. A cominciare dagli showrunner arrivando agli attori, tutto su quel set era speciale, magico. Davvero, fin dall'inizio è stato per come stare in famiglia.<ref name="Giliberti">Da un incontro al Lucca Comics & Games 2018; citato in Gabriella Giliberti, ''[https://leganerd.com/2018/11/07/intervista-sibel-kekilli/ Sibel Kekilli: "Ovviamente vorrei vedere me stessa seduta sul Trono di Spade!"]'', ''leganerd.com'', 7 novembre 2018.</ref>
*[...] HBO è stato un pioniere sul rompere gli stereotipi legati alle donne. Penso, per esempio, a ''[[Sex and the City]]''. Quattro donne libere, indipendenti che vivevano la loro femminilità e il loro essere femministe. Carry, Samantha, ognuna di loro quattro, ed è stato davvero incredibile trovarsi di fronte a quella realtà differente. Adesso penso a ''[[Westworld - Dove tutto è concesso|Westworld]]'' e a ''Game of Thrones''. La gente mi ha detto più volte "No, ma le donne in ''Game of Thrones'' non sono così forti", ma non è vero. Non è assolutamente vero. È l'opposto! Fin dall'inizio le donne di ''Game of Thrones'' sono state fortissime e nel corso della serie crescono ancora di più. Questo succede anche in altre serie di HBO, penso a ''Big Little Lies'' dove grandi attrice fungono anche da produttrici, come per esempio [[Reese Witherspoon]], e parlano di violenza, parlano di diritti, parlano alle donne. È un cambiamento importante, buono e giusto. Non è solo una corrente momentanea o una "moda" da show. È un'onda che si sentirà, che avrà una risonanza positiva anche per i prossimi anni. Non so in Italia, ma in Germania ti considerano vecchia e inadatta ad alcuni ruoli se hai quarant'anni. Assurdo, no!? Questo sta cambiando. L'industria del cinema sta cambiando. Purtroppo ciò che ancora credo e che mi rende triste è che le vere nemiche delle donne sono le donne stesse. Siamo noi le nemiche di noi stesse.<ref name="Giliberti"/>
*[...] io sono continuamente dentro il personaggio. Il giorno dopo penso ancora alle riprese del giorno precedente: avrei dovuto fare questo o quello in modo diverso? Perché il personaggio si comporta così, cosa sta pensando? Non riesco a lasciarlo andare. Almeno durante il periodo delle riprese, per me è estremamente difficile farlo.
:[...] ''ich bin ununterbrochen in der Figur drin. Ich denke am nächsten Tag immer noch über den vorigen Drehtag nach, hätte ich dieses oder jenes anders machen sollen? Wieso macht die Figur das, was denkt sie? Ich kann nicht loslassen. Während der Zeit des Drehs fällt mir das zumindest extrem schwer.''<ref name="Hein">{{de}} Dall'intervista di Theresa Hein, ''[https://www.sueddeutsche.de/medien/sibel-kekilli-bullets-rassismus-tv-serie-interview-1.4705026 "Hass gebe ich überhaupt keinen Raum"]'', ''sueddeutsche.de'', 2 dicembre 2019.</ref>
*[...] mi riguardo in tutti i film e le serie {{NDR|che giro}}, anche per sapere com'è il montaggio finale. {{NDR|«È piuttosto sadico, molti colleghi hanno paura di rivedersi»}} È una tortura. Naturalmente, poi penso: "Cosa? È così che sono? È così che cammino?". La prima volta che mi rivedo, sono costantemente alla ricerca di difetti [...]. Solo la seconda volta riesco a lasciarmi andare e a concentrarmi sulla storia.
:[...] ''ich sehe mir alle Filme und Serien noch mal an, auch, um zu wissen, wie der Endschnitt aussieht.'' {{NDR|''«Ganz schön sadistisch, viele Kollegen hüten sich davor, Filme noch mal anzusehen»''}} ''Das ist schon eine Qual. Natürlich denke ich dann "Was? So kucke ich? So laufe ich?" Beim ersten Sehen scanne ich ständig nach Fehlern im Spiel und im Film. Erst beim zweiten Mal kann ich loslassen und mich auch auf die Story konzentrieren.''<ref name="Hein"/>
{{Int2|{{en}} ''[https://variety.com/2018/tv/news/game-of-thrones-sibel-kekilli-shae-german-turkish-1203018180/ "Game of Thrones" Star Sibel Kekilli Talks Shae, Being German and Turkish]''|Intervista di Nick Vivarelli, ''variety.com'', 2 novembre 2018.}}
*[...] non sono tipo da: "Devo essere un'attrice internazionale a tutti i costi!".... L'importante è ottenere un ruolo realmente bello, basato su una bella sceneggiatura.
:[...] ''I'm not like: "I have to be international at all costs!"... What's important is to get a really good role, based on a good script.''
*Come sapete, le mie origini sono turche. E ho preso alcune decisioni nella mia vita {{NDR|riferito al suo passato nella pornografia}}, ho intrapreso una certa strada perché forse non avevo scelta.... Ed è stato traumatico... è ancora traumatizzante, è doloroso. Ed è per questo che non parlerò della mia famiglia {{NDR|con cui ebbe attriti a seguito della cosa}}. Ma dirò questo: Se vuoi essere una donna libera, indipendente, se vuoi vivere una vita di libertà, devi rompere completamente con la tua cultura... Non so se mi capite, perché le persone provenienti dall'Europa o da altre culture pensano: "Puoi lasciare la tua famiglia... e rimanere comunque in contatto con loro o con la tua cultura". Ma nella cultura turca, nella cultura musulmana, questo non funziona. Penseranno sempre di possederti.
:''As you know, my background is Turkish. And I've made some decisions in my life, I've gone down a certain path because maybe I did not have any choice... And it was traumatic... it's still traumatizing, it's painful. And that's the reason I'm not going to talk about my family. But I will say this: If you want to be a free woman, with a free will, if you want to live a life of freedom, you have to make a complete break with your culture... I don't know if you understand, because people from Europe or from other cultures are like: "You can leave your family... and still be in contact with them or with your culture". But in Turkish culture, in the Muslim culture, this doesn't work. They will always think they own you.''
*Mi sto battendo per i diritti delle donne... soprattutto all'interno della cultura musulmana perché, come ragazza e come donna, ho conosciuto questo mondo. Le persone mi hanno minacciato, insultato... ho ricevuto minacce di morte... ma penso che sia mio dovere perché conosco questa cultura. Poiché ho sofferto molto, devo parlare. Devo farlo! E se questo può cambiare una sola vita, allora ne sarà valsa la pena.
:''I'm fighting for women's rights... especially within the Muslim culture because, as a girl and as a woman, I've known this culture. People have been threatening me, insulting me... I've had death threats... but I think it's my duty because I know this culture. Because I suffered a lot, I have to speak out. I have to say it! And if it can change just one life, then it's worth it.''
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011-2019)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Kekilli, Sibel}}
[[Categoria:Attori tedeschi]]
[[Categoria:Attori pornografici]]
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Danyele
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/* Citazioni di Sibel Kekilli */ correggo +wl
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[[File:Sibel Kekilli, 2017 (cropped).jpg|thumb|Sibel Kekilli (2017)]]
'''Sibel Kekilli''', inizialmente nota con lo pseudonimo di '''Dilara''' (1980 – vivente), attrice ed ex attrice pornografica tedesca, di origine turca.
==Citazioni di Sibel Kekilli==
{{cronologico}}
*{{NDR|Sul suo passato di attrice pornografica}} È vero, come accade sempre: ero giovane e avevo bisogno di soldi.<ref>Citato in Jacopo Giliberto, ''[https://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/2011/10/14/cinema-attrice-ex-porno-vince-il-festival-del-film-musulmano-i-religiosi-insorgono/ Attrice ex-porno vince il festival del film musulmano. I religiosi insorgono]'', ''jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com'', 14 ottobre 2011.</ref>
*Penso che in Europa forse siamo più fortunati... Non voglio offendere nessuno a [[Hollywood]] perché non sono del giro, ma è più difficile fare l'attrice lì che in Europa. Ho la sensazione che qui in Germania, o in Europa, si possa invecchiare, mentre a Hollywood bisogna essere sempre perfetti. È davvero difficile.
:''I think in Europe maybe we are more lucky... I don't want to insult anyone in Hollywood because I'm not in the business in Hollywood, but it's harder to be an actress here than in Europe. I have the feeling that you can get older here in Germany, or in Europe, but in Hollywood you have to look perfect all the time. So it's really hard.''<ref>{{en}} Da Tanya Ghahremani, ''[https://www.complex.com/pop-culture/2013/05/interview-sibel-kekilli-game-of-thrones Interview: "Game of Thrones" Actress Sibel Kekilli Talks Working with Peter Dinklage and Who Should Win the Iron Throne]'', ''complex.com'', 26 maggio 2013.</ref>
*Ho fatto l'audizione {{NDR|per ''[[Il Trono di Spade]]''}} prima che avesse inizio la prima stagione. Nessuno sapeva nulla di questa serie HBO, tranne che era tratta da un romanzo di [[George R.R. Martin]]. Mi chiesero di fare una self-tape da mandare agli showrunner. Adesso le self-tape sono all'ordine del giorno, ma non mi piaceva l'idea di guadagnarmi il ruolo così. Mi sono pagata il biglietto e sono andata a Londra di persona. Finito il provino, dissi al mio agente che ero convinta di non averlo passato, ma lui mi disse invece che volevano proprio me. Io gli dissi che non volevo farlo. E così Daniel e David (Brett Weiss e Benioff, gli showrunner della serie) mi scrissero una mail in cui mi pregavano di accettare. Di solito, i produttori — quando rifiuti un ruolo — passano al candidato successivo. Il fatto che volessero proprio me e che abbiano fatto di tutto per convincermi mi ha colpita al punto da farmi cambiare idea.<ref name="Toniolo">Dall'intervista di Marita Toniolo, ''[https://www.bestmovie.it/news/lucca-comics-2018-sibel-kekilli-avevo-rifiutato-il-trono-di-spade-ma-una-lettera-di-weiss-e-benioff-mi-ha-fatto-cambiare-idea/663849/ Lucca Comics 2018, Sibel Kekilli: «Avevo rifiutato il Trono di spade, ma una lettera di Weiss e Benioff mi ha fatto cambiare idea»]'', ''bestmovie.it'', 1º novembre 2018.</ref>
*{{NDR|Sulla Hollywood post-Weinstein}} Diciamo che ho riscontrato che gli uomini sono diventati più insicuri nel modo di comportarsi. Si fanno molti dubbi ed è giusto che se li facciano. Da qui dire che in così breve tempo le logiche del business siano cambiate sarebbe un azzardo. Sono rimasta stupita dalle prime dichiarazioni di [[Catherine Deneuve]] sul neopuritanesimo che impedirebbe la possibilità di flirtare liberamente. Mi è sembrata una posizione molto superficiale. Il problema non è la libertà o meno di sedurre, ma l'abuso di potere per ottenere favori sessuali.<ref name="Toniolo"/>
*Sinceramente avevo una carriera prima di ''Game of Thrones'' e ce l'ho anche dopo ''Game of Thrones'', ma è anche vero che entrare in ''Game of Thrones'' è stata una vera lotteria per me. Improvvisamente incominci a diventare internazionale, esci dalla tua piccola bolla. Sarò sincera, in quegli anni sono stata felice ogni singolo istante, ma non tanto per il successo della serie o per l'essere diventata famosa, quanto per l'atmosfera sul set. A cominciare dagli showrunner arrivando agli attori, tutto su quel set era speciale, magico. Davvero, fin dall'inizio è stato per come stare in famiglia.<ref name="Giliberti">Da un incontro al Lucca Comics & Games 2018; citato in Gabriella Giliberti, ''[https://leganerd.com/2018/11/07/intervista-sibel-kekilli/ Sibel Kekilli: "Ovviamente vorrei vedere me stessa seduta sul Trono di Spade!"]'', ''leganerd.com'', 7 novembre 2018.</ref>
*[...] HBO è stato un pioniere sul rompere gli stereotipi legati alle donne. Penso, per esempio, a ''[[Sex and the City]]''. Quattro donne libere, indipendenti che vivevano la loro femminilità e il loro essere femministe. Carry, Samantha, ognuna di loro quattro, ed è stato davvero incredibile trovarsi di fronte a quella realtà differente. Adesso penso a ''[[Westworld - Dove tutto è concesso|Westworld]]'' e a ''Game of Thrones''. La gente mi ha detto più volte "No, ma le donne in ''Game of Thrones'' non sono così forti", ma non è vero. Non è assolutamente vero. È l'opposto! Fin dall'inizio le donne di ''Game of Thrones'' sono state fortissime e nel corso della serie crescono ancora di più. Questo succede anche in altre serie di HBO, penso a ''Big Little Lies'' dove grandi attrice fungono anche da produttrici, come per esempio [[Reese Witherspoon]], e parlano di violenza, parlano di diritti, parlano alle donne. È un cambiamento importante, buono e giusto. Non è solo una corrente momentanea o una "moda" da show. È un'onda che si sentirà, che avrà una risonanza positiva anche per i prossimi anni. Non so in Italia, ma in Germania ti considerano vecchia e inadatta ad alcuni ruoli se hai quarant'anni. Assurdo, no!? Questo sta cambiando. L'industria del cinema sta cambiando. Purtroppo ciò che ancora credo e che mi rende triste è che le vere nemiche delle donne sono le donne stesse. Siamo noi le nemiche di noi stesse.<ref name="Giliberti"/>
*[...] io sono continuamente dentro il [[Personaggio immaginario|personaggio]]. Il giorno dopo penso ancora alle riprese del giorno precedente: avrei dovuto fare questo o quello in modo diverso? Perché il personaggio si comporta così, cosa sta pensando? Non riesco a lasciarlo andare. Almeno durante il periodo delle riprese, per me è estremamente difficile farlo.
:[...] ''ich bin ununterbrochen in der Figur drin. Ich denke am nächsten Tag immer noch über den vorigen Drehtag nach, hätte ich dieses oder jenes anders machen sollen? Wieso macht die Figur das, was denkt sie? Ich kann nicht loslassen. Während der Zeit des Drehs fällt mir das zumindest extrem schwer.''<ref name="Hein">{{de}} Dall'intervista di Theresa Hein, ''[https://www.sueddeutsche.de/medien/sibel-kekilli-bullets-rassismus-tv-serie-interview-1.4705026 "Hass gebe ich überhaupt keinen Raum"]'', ''sueddeutsche.de'', 2 dicembre 2019.</ref>
*[...] mi riguardo in tutti i film e le serie {{NDR|che giro}}, anche per sapere com'è il montaggio finale. {{NDR|«È piuttosto sadico, molti colleghi hanno paura di rivedersi»}} È una tortura. Naturalmente, poi penso: "Cosa? È così che sono? È così che cammino?". La prima volta che mi rivedo, sono costantemente alla ricerca di difetti [...]. Solo la seconda volta riesco a lasciarmi andare e a concentrarmi sulla storia.
:[...] ''ich sehe mir alle Filme und Serien noch mal an, auch, um zu wissen, wie der Endschnitt aussieht.'' {{NDR|''«Ganz schön sadistisch, viele Kollegen hüten sich davor, Filme noch mal anzusehen»''}} ''Das ist schon eine Qual. Natürlich denke ich dann "Was? So kucke ich? So laufe ich?" Beim ersten Sehen scanne ich ständig nach Fehlern'' [...]. ''Erst beim zweiten Mal kann ich loslassen und mich auch auf die Story konzentrieren.''<ref name="Hein"/>
{{Int2|{{en}} ''[https://variety.com/2018/tv/news/game-of-thrones-sibel-kekilli-shae-german-turkish-1203018180/ "Game of Thrones" Star Sibel Kekilli Talks Shae, Being German and Turkish]''|Intervista di Nick Vivarelli, ''variety.com'', 2 novembre 2018.}}
*[...] non sono tipo da: "Devo essere un'attrice internazionale a tutti i costi!".... L'importante è ottenere un ruolo realmente bello, basato su una bella sceneggiatura.
:[...] ''I'm not like: "I have to be international at all costs!"... What's important is to get a really good role, based on a good script.''
*Come sapete, le mie origini sono turche. E ho preso alcune decisioni nella mia vita {{NDR|riferito al suo passato nella pornografia}}, ho intrapreso una certa strada perché forse non avevo scelta.... Ed è stato traumatico... è ancora traumatizzante, è doloroso. Ed è per questo che non parlerò della mia famiglia {{NDR|con cui ebbe attriti a seguito della cosa}}. Ma dirò questo: Se vuoi essere una donna libera, indipendente, se vuoi vivere una vita di libertà, devi rompere completamente con la tua cultura... Non so se mi capite, perché le persone provenienti dall'Europa o da altre culture pensano: "Puoi lasciare la tua famiglia... e rimanere comunque in contatto con loro o con la tua cultura". Ma nella cultura turca, nella cultura musulmana, questo non funziona. Penseranno sempre di possederti.
:''As you know, my background is Turkish. And I've made some decisions in my life, I've gone down a certain path because maybe I did not have any choice... And it was traumatic... it's still traumatizing, it's painful. And that's the reason I'm not going to talk about my family. But I will say this: If you want to be a free woman, with a free will, if you want to live a life of freedom, you have to make a complete break with your culture... I don't know if you understand, because people from Europe or from other cultures are like: "You can leave your family... and still be in contact with them or with your culture". But in Turkish culture, in the Muslim culture, this doesn't work. They will always think they own you.''
*Mi sto battendo per i [[diritti delle donne]]... soprattutto all'interno della cultura musulmana perché, come ragazza e come donna, ho conosciuto questo mondo. Le persone mi hanno minacciato, insultato... ho ricevuto minacce di morte... ma penso che sia mio dovere perché conosco questa cultura. Poiché ho sofferto molto, devo parlare. Devo farlo! E se questo può cambiare una sola vita, allora ne sarà valsa la pena.
:''I'm fighting for women's rights... especially within the Muslim culture because, as a girl and as a woman, I've known this culture. People have been threatening me, insulting me... I've had death threats... but I think it's my duty because I know this culture. Because I suffered a lot, I have to speak out. I have to say it! And if it can change just one life, then it's worth it.''
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Il Trono di Spade]]'' (2011-2019)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Kekilli, Sibel}}
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[[Categoria:Attori pornografici]]
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