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Osservare il cielo da 40°N/Introduzione
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Eumolpo
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ortografia
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{{Osservare il cielo da 40°N}}
==Stelle==
[[File:A Snapshot of the Jewel Box cluster with the ESO VLT.jpg|300px|thumb|right|Lo Scrigno di Gioie, un gruppo di stelle nella costellazione della Croce del Sud. A seconda della propria temperatura superficiale, ogni stella presenta colori differenti.]]
Una '''stella''' è un corpo celeste che brilla di luce propria. Le stelle si formano all'interno delle nubi molecolari, delle regioni di gas ad "alta" densità presenti nel mezzo interstellare, costituite essenzialmente da idrogeno, con una quantità di elio del 23–28% e tracce di elementi più pesanti.Le stelle più massicce che si formano al loro interno le illuminano e le ionizzano, creando le cosiddette regioni H II.
La formazione di una stella ha inizio quando una nube molecolare inizia a manifestare fenomeni di instabilità gravitazionale, spesso innescati dalle onde d'urto di una supernova o della collisione tra due galassie. Non appena si raggiunge una densità della materia tale da soddisfare i criteri dell'instabilità di Jeans, la regione inizia a collassare sotto la sua stessa gravità. Il graduale collasso della nube porta alla formazione di densi agglomerati di gas e polveri oscure al cui interno si forma la protostella, circondata da un disco che ne accresce la massa; questa contrazione provoca la conversione dell’energia di gravitazione in calore. Il periodo di contrazione gravitazionale termina dopo circa 10-15 milioni di anni.
La '''sequenza principale''' è una fase di stabilità durante la quale le stelle fondono l'idrogeno del proprio nucleo in elio a temperatura e pressione elevate; le stelle trascorrono in questa fase circa il 90% della propria esistenza. Queste stelle si trovano nella cosiddetta sequenza principale (MS) e sono chiamate stelle nane. In questa fase ogni stella genera un vento di particelle cariche che provoca una continua fuoriuscita di materia nello spazio, che per gran parte delle stelle risulta irrisoria. La durata della sequenza principale dipende dalla massa iniziale e dalla luminosità della stella. Le stelle più massicce consumano il proprio "combustibile nucleare" piuttosto velocemente ed hanno una vita decisamente più breve (qualche decina o centinaio di milioni di anni); le stelle più piccole invece bruciano l'idrogeno del nucleo molto lentamente ed hanno un'esistenza molto più lunga (decine o centinaia di miliardi di anni). La sequenza principale termina non appena l'idrogeno, contenuto nel nucleo della stella, è stato completamente convertito in elio dalla fusione nucleare; la successiva evoluzione della stella segue vie diverse a seconda della massa dell'oggetto celeste.
Le stelle più piccole, le nane rosse (tra 0,08 e 0,4 masse solari), si riscaldano, divenendo per breve tempo delle stelle azzurre, per poi contrarsi gradualmente in '''nane bianche'''. Le stelle la cui massa è compresa tra 0,4 ed 8 masse solari attraversano, al termine della sequenza principale, una fase di notevole instabilità: il nucleo subisce una serie di collassi incrementando la propria temperatura e dando inizio a diversi processi di fusione nucleare che riguardano anche gli strati immediatamente contigui al nucleo; gli strati più esterni invece si espandono e gradualmente si raffreddano, assumendo una colorazione rossastra; la stella diviene una '''gigante rossa'''. Durante questo stadio la stella fonde l'elio in carbonio e ossigeno e, qualora la massa sia sufficiente (~7-8 masse solari), una parte di quest'ultimo in magnesio. Parallela a quella di gigante rossa è la fase di '''gigante blu''', che intercorre come meccanismo di compensazione qualora la velocità delle reazioni nucleari subisca un rallentamento. Le stelle supermassicce (>30 masse solari) accumulano al loro centro un grande nucleo di ferro inerte diventando così '''stelle di Wolf-Rayet''', oggetti caratterizzati da forti venti che provocano una consistente perdita di massa.
Quando una stella è prossima alla fine della propria esistenza, la pressione di radiazione del nucleo non è più in grado di contrastare la gravità degli strati più esterni dell'astro. Di conseguenza il nucleo va incontro ad un collasso, mentre gli strati più esterni vengono espulsi; ciò che resta è un oggetto estremamente denso.
Se la stella possedeva originariamente una massa tra 0,08 ed 8 masse solari si forma una nana bianca, un oggetto dalle dimensioni piuttosto piccole (paragonabili a quelle della Terra). Se la sua massa è compresa tra 0,4 ed 8 masse solari, essa, prima di trasformarsi in nana bianca, perde i suoi strati più esterni in una spettacolare nebulosa planetaria. Nelle stelle con masse maggiori, la fusione nucleare continua finché il nucleo non riesce più a tollerare la sua stessa massa e va incontro ad un improvviso e irreversibile collasso. L'onda d'urto che si genera provoca la catastrofica esplosione della stella in una brillantissima supernova. L'esplosione diffonde nello spazio la gran parte della materia che costituiva la stella, mentre il nucleo residuo sopravvive in uno stato altamente degenere. Se la massa del residuo è compresa tra 1,4 e 3,8 masse solari, esso collassa in una stella di neutroni; se la massa del residuo è superiore a 3,8 masse solari, nessuna forza è in grado di contrastare il collasso gravitazionale e si origina un buco nero.
Gli elementi pesanti espulsi dalle stelle morenti vengono riciclati alla nascita di nuove stelle. Questi stessi elementi consentono inoltre la formazione dei pianeti rocciosi.
Gli elementi espulsi dalle supernovae e dal vento stellare delle stelle più massicce giocano un ruolo importante nell’evoluzione del mezzo interstellare.
Le stelle sono classificate in base alle loro caratteristiche spettrali. La classe spettrale di una stella è una classe di designazione che descrive la ionizzazione della sua cromosfera e quali eccitazioni atomiche dominano la sua luce, dando così una misura obiettiva della temperatura della sua cromosfera. La spettroscopia permette in aggiunta di analizzare gli spettri di emissione delle stelle. Infatti è possibile associare in maniera molto approssimativa il nucleo di una stella ad un corpo nero (corpo ideale che emette tutte le onde elettromagnetiche che assorbe) e tenere conto che ciò che giunge sino ai nostri occhi è uno spettro di "assorbimento" causato dal passaggio della luce ideale prodotta dal corpo nero attraverso gli strati gassosi dell'astro. Di conseguenza analizzando tale spettro di assorbimento è possibile persino intuire la stessa costituzione chimica della stella.
Quasi tutte le stelle sono classificate con le lettere '''O''', '''B''', '''A''', '''F''', '''G''', '''K''' e '''M''', dove le stelle O sono le più calde e la sequenza delle lettere indica un raffreddamento progressivo fino alla classe M. Secondo la tradizione informale:
*le stelle O sono "blu";
*le stelle B sono "bianco-azzurre";
*le stelle A sono "bianche";
*le stelle F sono "bianco-gialle";
*le stelle G sono "gialle";
*le stelle K sono "arancioni";
*le stelle M sono "rosse".
Ciò nonostante il colore reale percepito da un osservatore può variare da questo schema a causa delle condizioni di visuale e dalle singole stelle osservate.
Nel’attuale sistema di classificazione stellare, la lettera spettrale è accompagnata da un numero compreso fra 0 e 9 i che indica decimi di suddivisione fra due classi: A5 è cinque decimi fra A0 and F0, mentre A2 è due decimi fra A0 e F0.
Un'altra dimensione inclusa in questo sistema è la classe di luminosità espressa dai numeri romani I, II, III, IV and V, che indicano lo spessore di alcune linee di assorbimento nello spettro stellare. Questo sistema è di fatto una misura generale del diametro di una stella, e quindi della luminosità totale rilasciata dalla stella stessa.
La classe I è quella delle supergiganti;
la classe I è quella delle giganti brillanti;
la classe III è quella delle giganti;
la classe IV è quella delle subgiganti;
la classe V è quella delle nane o, più propriamente, stelle di sequenza principale.
Sotto questo sistema, il Sole possiede il tipo spettrale G2V, che deve essere interpretato come "stella gialla di sequenza principale due decimi verso l’arancione".
La designazione maggiormente usata per le stelle più luminose è la designazione di Bayer. Le stelle catalogate con questo sistema presentano una lettera greca seguita dal genitivo latino del nome della costellazione di appartenenza. Oltre la lettera “omega”, si usano i caratteri latini minuscoli e poi quelli maiuscoli.
===Stelle doppie===
Una '''stella doppia''' è una coppia di stelle che appaiono vicine l’un l’altra nel cielo se viste da Terra con un telescopio ottico. Ciò accade sia perché le due stelle costituiscono un sistema binario a tutti gli effetti e quindi legato gravitazionalmente, sia perché due stelle distanti fra loro vengono a trovarsi sulla stessa linea di vista e apparire, quindi, vicine.
Una '''stella binaria''' è un sistema formato da due stelle che orbitano attorno al loro comune centro di massa. La stella più luminosa è chiamata “primaria” e l’altra è la stella compagna, o “secondaria”. Le stelle binarie sono classificate in quattro tipi a seconda del modo in cui possono essere osservate: visuali, attraverso l’osservazione; spettroscopiche, attraverso cambiamenti periodici delle linee spettrali; fotometriche, attraverso variazioni di luminosità dovute ad eclissi; astrometriche, tramite la misurazione dello spostamento di una stella causato da una compagna invisibile.
Una '''stella binaria visuale''' è una stella binaria in cui la separazione angolare fra le due componenti è grande abbastanza da poter essere osservata come stella doppia in un telescopio o in binocoli molto potenti. La stella più luminosa di una binaria visuale è detta primaria e la più debole è detta secondaria. Una classe particolare di stelle binarie è quella delle binarie a eclissi; in questi sistemi il piano orbitale delle due stelle giace così vicino alla linea di vista che le due componenti si eclissano a vicenda. Nel caso in cui le binaria è anche una binaria spettroscopica e la parallasse del sistema è conosciuta, la binaria è adatta per l’analisi stellare. Le binarie a eclissi dunque appaiono come stelle variabili, non perché la luce delle singole componenti varia ma a causa del’eclissi.
Un sistema stellare può essere composto da tre o più stelle legate gravitazionalmente fra loro; in questo caso il sistema è chiamato '''stella multipla'''.
===Stelle variabili===
Una '''stella variabile''' è una stella che mostra cambiamenti nel tempo della sua luminosità apparente. La gran parte delle stelle possiedono variazioni di luminosità: l’energia proveniente dal Sole, per esempio, varia di circa lo 0,1% durante il ciclo solare di 11 ani, equivalente ad un millesimo di magnitudine.
Le stelle variabili possono essere intrinseche o estrinseche. Le '''variabili intrinseche''' sono stelle la cui variabilità è causata da cambiamenti delle proprietà fisiche delle stelle stesse. Questa categoria può essere suddivisa in tre sottogruppi:
*Variabili pulsanti, stelle il cui raggio si espande e si contrae ritmicamente a causa del loro naturale processo di evoluzione. Le variabili Cefeidi Classiche, le variabili semiregolari e le variabili Mira appartengono a questo sottogruppo.
*Variabili eruttive, stelle che subiscono eruzioni sulla loro superficie come brillamenti o espulsioni di massa. Le giovani stelle di pre-sequenza principale, le stelle di Wolf-Rayet e le variabili blu luminose appartengono a questo sottogruppo.
*Variabili cataclismiche o esplosive, stelle che subiscono cambiamenti cataclismici nelle loro proprietà, come le novae e le supernovae.
Le '''variabili estrinseche''' sono stelle la cui variabilità è causata da proprietà esterne come la rotazione o le eclissi. Si dividono in due sottogruppi.
*Binarie a eclissi, stelle doppie che si eclissano a vicenda durante la loro orbita se viste da Terra.
*Variabili rotanti, stelle la cui variabilità è causata da fenomeni connessi alla loro rotazione. Esempi sono stelle con estremi "sunspot" che possono influenzare la luminosità apparente o stelle che possiedono una velocità di rotazione così elevata da provocare un loro schiacciamento.
==Ammassi aperti==
[[File:Pleiades large.jpg|300px|thumb|left|L’ammasso aperto delle Pleiadi, nella costellazione del Toro, è il più brillante della volta celeste; si trova in una regione del Braccio di Orione ricca di polveri, nei pressi della Nube molecolare del Toro, e illumina parte del denso materiale interstellare circostante generando molte piccole nebulose a riflessione.]]
Un '''ammasso aperto''' è un gruppo di stelle nate insieme da una nube molecolare gigante, e ancora unite dalla reciproca attrazione gravitazionale. Sono anche chiamati ammassi galattici, poiché si trovano solo all'interno del disco galattico. Si distinguono dagli ammassi globulari per il minor numero di stelle, un'attrazione gravitazionale meno forte e per il fatto che questi ultimi giacciono esternamente al piano galattico.
La formazione di un ammasso aperto inizia col collasso di una parte di una nube molecolare gigante, una nube fredda e densa di gas contenente diverse migliaia di volte la massa del Sole; una nube può collassare e formare così un ammasso aperto a causa di diversi fattori, fra i quali le onde d'urto derivanti dall'esplosione di una vicina supernova. Una volta che la nube inizia a collassare, la formazione stellare procede tramite diverse frammentazioni della nube stessa in tanti piccoli bozzoli, processo questo che può durare alcune migliaia di anni. Nella Via Lattea, il tasso di formazione degli ammassi aperti si stima che sia attorno ad uno ogni poche migliaia di anni.
Una volta iniziata la formazione dell’ammasso, le stelle più calde e massicce (stelle di classe spettrale O e B, raggruppate in un’'''associazione OB''') emettono una gran quantità di radiazione ultravioletta, la quale ionizza rapidamente il gas circostante della nube molecolare gigante, formando una '''regione H II'''. Il vento stellare delle stelle massicce e la pressione di radiazione inizia a spingere via il gas non collassato; dopo alcuni milioni di anni, il nuovo ammasso sperimenta la prima esplosione di supernova, che contribuisce ad espellere il gas residuo dal sistema. Di solito, meno del 10% del gas originario della nube collassa per formare le stelle dell'ammasso, prima di essere espulso.
Di solito le associazioni OB prendono il nome dalla costellazione in cui si trovano; la tipica designazione di un’associazione OB è il caso nominativo latino del nome della costellazione + OB + un numero. Lo studio delle associazioni OB è importante per capire i processi di formazione stellare che hanno luogo nelle regioni dela Via Lattea e in altre galassie.
Poiché gli ammassi aperti tendono a disperdersi prima che la gran parte delle loro componenti terminino il loro ciclo vitale, la luce irradiata dalle stelle degli ammassi proviene da calde e giovani stelle blu, che sono le più massicce e possiedono un ciclo vitale di poche decine di milioni di anni. Gli ammassi più vecchi contengono invece molte stelle gialle. Alcuni di essi contengono delle stelle blu e calde che sembrano essere più giovani di quelle del resto dell'ammasso; queste cosiddette vagabonde blu si osservano anche negli ammassi globulari, dove si crede che siano il frutto di collisioni fra due stelle, formandone così una più massiccia e più calda. Tuttavia, negli ammassi aperti la densità è estremamente più bassa che in quelli globulari e la teoria della collisione fra stelle non è in grado di spiegare una così grande presenza di vagabonde blu. Si crede in questo caso che molte di queste si originino quando le interazioni dinamiche con altre stelle fanno sì che queste si leghino a formare un sistema stellare, che successivamente collassa in una stella singola.
Molti ammassi aperti sono instabili, con una massa sufficientemente piccola da far sì che la velocità di fuga del sistema sia più bassa della velocità media delle stelle che lo formano; questi ammassi tendono a disperdersi rapidamente, entro pochi milioni di anni. In molti casi, l'espulsione del gas da cui l'ammasso si è formato ad opera della pressione di radiazione delle giovani stelle calde riduce la massa dell'ammasso a sufficienza da permettere una veloce disgregazione dello stesso. Gli ammassi che invece hanno una massa sufficiente per restare integri possono restare tali anche per diverse decine di milioni di anni dopo che i residui nebulosi sono stati spazzati via, sebbene alla lunga tenderanno a disperdersi anch'essi per varie cause, inclusi gli incontri ravvicinati fra due stelle: durante questi incontri, la velocità di una di esse può aumentare oltre la velocità di fuga dell'ammasso, causandone l'espulsione dal sistema. Alla lunga questo processo porterà alla progressiva dissoluzione dell'ammasso.
Dopo che un ammasso non è più legato gravitazionalmente, molte delle sue componenti stellari si saranno già separate, muovendosi in una direzione comune; l'ammasso si sarà trasformato in una '''associazione stellare'''. Molte delle stelle più luminose del Grande Carro sono membri di un antico ammasso aperto che ora si è disperso, assumendo l'aspetto e le caratteristiche di un'associazione stellare, ora nota come Associazione dell'Orsa Maggiore. Alla fine, la leggera differenza fra le velocità relative delle stelle le porterà a disperdersi nella galassia. Un ammasso più grande è noto invece come corrente stellare.
Nella Via Lattea sono noti circa un migliaio di ammassi aperti, ma il loro numero reale potrebbe essere fino a dieci volte maggiore. Nelle galassie a spirale gli ammassi aperti si trovano quasi esclusivamente nei bracci di spirale, dove la densità dei gas è maggiore e sono pertanto attivi processi di formazione stellare, e molti di essi si disperdono prima che abbiano avuto il tempo di compiere un’orbita attorno al centro galattico. Gli ammassi aperti si concentrano sul piano galattico, con una scala di ampiezza molto ridotta se paragonata al diametro dell’intera galassia, che si aggira attorno ai 100.000 anni luce.
==Ammassi globulari==
[[File:A Swarm of Ancient Stars - GPN-2000-000930.jpg|300px|thumb|right|M80 nella costellazione dello Scorpione è uno degli ammassi globulari più densi che si conoscano nella Via Lattea; è composto da centinaia di migliaia di stelle.]]
Un '''ammasso globulare''' è un insieme sferoidale di stelle che orbita come un satellite intorno al centro di una galassia. Gli ammassi globulari sono fortemente condizionati dalla loro forza di gravità, che conferisce loro un aspetto sferico e un’elevata densità stellare nel loro centro. Sebbene sia evidente che gli ammassi globulari contengono alcune delle stelle più antiche della Galassia, la loro origine e il loro ruolo nell’evoluzione galattica è ancora poco noto. Sembra chiaro che gli ammassi globulari siano nettamente differenti dalle galassie nane ellittiche e che si siano formati assieme alle stelle della galassia madre piuttosto che come oggeti separati. Tuttavia recenti teorie suggeriscono che gli ammassi globulari e le nane sferoidali potrebbero non essere due classi di oggetti nettamente distinte.
A differenza degli ammassi aperti, la maggior parte degli ammassi globulari restano uniti gravitazionalmente per periodi che si estendono alla vita media della maggior parte delle stelle di cui sono formati, a meno che non vi siano intense interazioni mareali con oggetti di grande massa che ne disperdono le stelle.
La formazione di un ammasso globulare resta un fenomeno piuttosto misterioso. Gli studiosi non sono sicuri se le stelle si sono formate in una singola generazione, o si estendono per diverse generazioni in periodi di diverse centinaia di milioni di anni. Questo periodo di formazione stellare è tuttavia relativamente breve se paragonato all'età di molti ammassi. Le osservazioni mostrano che la formazione delle stelle degli ammassi globulari avviene innanzitutto in regioni dove questo fenomeno è molto elevato e dove il mezzo interstellare ha una densità maggiore rispetto alle regioni normali di formazione stellare. La formazione dei globulari avviene principalmente nelle regioni dette starburst e nelle galassie interagenti. Dopo la loro formazione, le stelle di un ammasso globulare iniziano a interagire gravitazionalmente fra di loro.
La maggior parte dei globulari all'interno della Via Lattea diminuisce costantemente di luminosità man mano che la distanza decresce fino ad una certa distanza dal nucleo, dove scende a zero. Tipicamente questa distanza varia da 1 a 2 parsec. Tuttavia, circa il 20% degli ammassi conosciuti hanno subito un processo chiamato "collasso del nucleo": in questi casi la luminosità continua a decrescere gradualmente anche lungo la regione del nucleo. Si pensa che questo processo accada quando le stelle più massicce incontrano altre stelle più piccole. La conseguenza di questi incontri è che le stelle più grandi tendono a perdere la loro energia cinetica e iniziano a dirigersi verso il nucleo; dopo un lungo periodo di tempo si ha una massiccia concentrazione di stelle vicino al nucleo, fenomeno chiamato segregazione di massa.
Gli ammassi globulari hanno una densità stellare molto alta, quindi le stelle interagiscono in modo significativo e a volte possono accadere delle mancate collisioni. A causa di questi fenomeni, negli ammassi globulari sono comuni tipi di stelle come le cosiddette vagabonde blu, le pulsar millisecondo e le stelle binarie a raggi X di piccola massa; le stelle vagabonde blu sono formate dalla fusione di due stelle, forse a causa di un incontro in un sistema binario, e hanno temperature maggiori rispetto alle stelle dell'ammasso che possiedono la stessa luminosità, quindi differiscono dalle stelle della sequenza principale.
Gli ammassi globulari sono distribuiti lungo il piano galattico, concentrandosi, con pochissime eccezioni, solo in prossimità del centro galattico, in particolare in quell'area di cielo compresa tra le costellazioni di Ofiuco, Scorpione e Sagittario. Se ne conoscono 158 attorno alla Via Lattea, con forse altri 10-20 da scoprire. pare che le galassie più grandi possano averne un numero nettamente superiore (la Galassia di Andromeda potrebbe averne fino a 500). Alcune galassie ellittiche giganti (come M87) ne contano fino a 13.000. Questi oggetti sono considerati parte dell'alone delle galassie, orbitando attorno ai centri di queste a distanze fino a 131.000 anni luce. Ogni galassia del Gruppo Locale con massa sufficientemente grande ha associato un suo gruppo di ammassi globulari, mentre ogni grande galassia possiede un sistema esteso di questi oggetti.
La Galassia Nana Ellittica del Sagittario e quella del Cane Maggiore sono in via di collisione con la Via Lattea, donando così alla nostra Galassia i loro ammassi globulari associati (come Palomar 12). Ciò dimostra come molti degli ammassi globulari osservati nella nostra e in altre galassie possano essere appartenuti ad altre galassie.
==Nebulose diffuse==
Una '''nebulosa diffusa''' è una nube interstellare di polveri, idrogeno, elio e altri gas ionizzati. Molte nebulose o stelle si formano dal collasso gravitazionale del gas del mezzo interstellare (ISM). Nel momento in cui la materia collassa sotto il suo stesso peso si possono originare delle stelle massicce, la cui radiazione ultravioletta ionizza il gas circostante rendendolo osservabile alle lunghezze d’onda della luce visibile.
Le nebulose diffuse sono classificate in tre gruppi maggiori: le regioni H II (nebulose a emissione), le nebulose a riflessione e i resti di supernova.
===Regioni H II===
[[File:Orion Nebula - Hubble 2006 mosaic 18000.jpg|250px|thumb|left|La Nebulosa di Orione è uno degli esempi più famosi di regione H II, un luogo in cui i processi di formazione stellare generano stelle di grande massa. Queste stelle producono radiazione ultravioletta che ionizza l’idrogeno circostante, che diventa luminoso e visibile.]]
Una '''regione H II''' è una nebulosa a emissione associata con stelle giovani, blu e calde in cui ha di recente avuto luogo la formazione stellare. Il precursore di una regione H II è una nube molecolare gigante (GMC), una nube densa e molto fredda composta soprattutto da idrogeno molecolare. Può esistere in uno stato stabile per un lungo periodo di tempo, finché delle onde d'urto causate dall'esplosione di una supernova, dalla collisione fra nubi e dall'interazione magnetiche fanno scattare dei fenomeni di collasso in diversi punti della nube. Quando ciò avviene, a seguito di un processo di collasso e frammentazione della nube originaria si formano le stelle.
Le giovani stelle più massicce diventano calde a sufficienza da essere in grado di ionizzare il gas circostante; poco dopo la formazione di un campo di radiazione ionizzante, i fotoni creano un fronte di ionizzazione che fa disperdere il gas circostante a velocità supersoniche. A distanze via via maggiori dalla stella ionizzante il fronte di ionizzazione rallenta, mentre la pressione del nuovo gas ionizzato causa l'espansione del volume ionizzato. Il fronte di ionizzazione rallenta quindi fino a velocità subsoniche e viene superato dal fronte dell'onda d'urto causato dall'espansione della nube.
La vita media di una regione H II è di pochi milioni di anni. La pressione di radiazione proveniente dalle stelle calde e giovani possono far disperdere la gran parte del gas residuo; infatti, questo processo tende ad essere molto inefficiente, nel senso che meno del 10% del gas di una regione H II collassa per formare stelle prima che il restante venga spazzato via. Un altro fenomeno che può contribuire alla dispersione del gas sono le esplosioni delle stelle più massicce appena formate come supernovae, che avvengono dopo appena 1–2 milioni di anni dalla formazione dell'ammasso.
Le regioni H II si rinvengono nelle galassie spirali come la nostra o nelle galassie irregolari, mentre mai si osservano nelle galassie ellittiche. Nelle galassie irregolari si possono trovare in tutte le aree della galassia, mentre nelle spirali si trovano quasi esclusivamente nei bracci di spirale. Una grande galassia spirale come la nostra può contenere migliaia di regioni H II. La ragione per cui questi oggetti non si rinvengono nelle galassie ellittiche, è che si crede che queste si siano formate a causa di fusioni fra galassie. Come le galassie collidono, le nubi molecolari giganti e le stesse regioni H II vengono fortemente perturbate. Durante queste collisioni si sviluppano fenomeni di formazione stellare giganteschi, talmente rapidi che la gran parte del gas viene convertito in stelle, a fronte del normale 10% o meno.
Alcune delle regioni H II più luminose della Via Lattea sono visibili ad occhio nudo, come la famosa Nebulosa di Orione, la Nebulosa della Carena e la Nebulosa Laguna.
===Nebulose a riflessione===
[[File:N1977s.jpg|250px|thumb|right|NGC 1977 nella costellazione di Orione fa parte di un grande complesso nebuloso illuminato dalla stella 42 Orionis e altre stelle vicine. Nei densi globuli di questa nebulosa è attiva la formazione stellare.]]
Una '''nebulosa a riflessione''' è una nube di polvere che riflette la luce di stelle vicine. Si formano quando le stelle (o la stella) vicine non sono calde abbastanza per causare la ionizzazione del gas, come nella nebulosa a emissione, ma sono abbastanza brillanti a dare sufficiente scattering e rendere visibile la polvere. Perciò lo spettro mostrato dalle nebulose a riflessione è simile a quello delle stelle che le illuminano.
Le nebulose a riflessione sono solitamente blu perché lo scattering è più efficiente per la luce blu che per la rossa (è lo stesso processo di diffusione che ci dà cieli blu e tramonti rossi). Nebulose a riflessione e nebulose a emissione si trovano spesso insieme, qualche volta sono entrambe definite come nebulosa diffusa, un esempio è la Nebulosa di Orione.
Esempi di nebulose a riflessione sono M78 in Orione e le piccole macchie nebulose che circondano le stelle delle Pleiadi.
===Resti di supernova===
[[File:Crab Nebula.jpg|250px|thumb|left|La Nebulosa Granchio (M1), visibile nella costellazione del Toro, è uno dei resti di supernova più famosi e brillanti; la stella massiccia che ha originato questa nebulosa divenne visibile come supernova nel 1054 d.C. e fu registrata dagli antichi astronomi cinesi.]]
Un '''resto di supernova''' (SNR) è il materiale lasciato dalla gigantesca esplosione di una supernova. Il resto di supernova è circondato da un’onda d’urto in espansione e consiste del materiale espulso dall’esplosione e dal materiale interstellare accumulato lungo la sua espansione.
Una supernova può generarsi in due modi: una stella massiccia termina la sua riserva di combustibile cessando la sua attività di fusione nucleare e collassando sotto la sua stessa gravità per formare una stella di neutroni o un buco nero, oppure una nana bianca che accumula materiale da una stella compagna finché raggiunge una massa critica da provocare un’esplosione termonucleare. In entrambi i casi, la risultante esplosione di supernova espelle gran parte o tutto il materiale stellare con velocità fino all’1% della velocità della luce, 3.000 km/s; quando questo materiale collide col gas circumstellare o col mezzo interstellare circostante si forma un’onda d’urto che può riscaldare il gas fino a temperature di 10 milioni di K, formando plasma.
I resti di supernova in genere presentano una forma a involucro e molti filamenti di gas; l’onda d’urto originata dall’esplosione di una supernova può ripulire l’ambiente circostante, creando una superbolla in cui la densità del mezzo interstellare è molto bassa.
Un’esplosione di supernova può fornire l’onda d’urto necessaria per comprimere una nube molecolare gigante posta nelle vicinanze, creando un ambiente in cui può aver luogo la formazione stellare.
Esempi ben noti di resti di supernova sono M1 (la Nebulosa Granchio) nella costellazione del Toro, la Nebulosa Velo nel Cigno e la Nebulosa delle Vele, nell’omonima costellazione.
Il giovane resto di supernova più studiato e più osservato è stato generato dalla SN 1987A, una supernova esplosa nella Grande Nube di Magellano che apparve nel 1987 (ed esplose circa 168.00 anni fa). Il resto di supernova più recente conosciuto nella Via Lattea è G1.9+0.3, scoperto nel centro galattico e divenuto visibile circa 140 anni fa.
==Nebulose planetarie==
[[File:NGC7293 (2004).jpg|300px|thumb|right|La Nebulosa Elica, nota anche come NGC 7293, si trova sul bordo meridionale della costellazione dell’Acquario. Situata alla distanza di 700 anni luce, è una delle nebulose planetarie più vicine e luminose conosciute. La stella centrale è il nucleo residuo della stella che ha originato la nebulosa ed è destinata a diventare una nana bianca.]]
Una '''nebulosa planetaria''' è un oggetto astronomico che appare generalmente come nebuloso e simile ad un disco, quando visto a risoluzioni non molto elevate. A causa di questo aspetto, simile a quello dei pianeti, l'astronomo William Herschel coniò questo nome nel 1785, in quanto avevano un aspetto simile a quello di Urano, da lui recentemente scoperto.
Le nebulose planetarie sono il prodotto delle ultime fasi della vita di una stella di massa medio-grande (si ipotizza da 0,8 a 4 volte quella del Sole). Quando nel nucleo cessa completamente la fusione del combustibile nucleare, la stella può seguire due diverse vie a seconda della massa. Se ha una massa compresa tra 0,08 e 0,5 masse solari, la stella morente dà luogo ad una nana bianca di elio senza alcuna fase intermedia, espellendo gli strati esterni sotto forma di vento stellare. Se invece la sua massa è compresa tra 0,5 ed 8 masse solari, si generano delle violente pulsazioni termiche all'interno dell'astro che causano l'espulsione dei suoi strati più esterni in una sorta di "supervento" che assorbe la radiazione ultravioletta emessa a seguito dell'alta temperatura degli strati interni dell'astro. Tale radiazione viene poi riemessa sotto forma di luce visibile dall'involucro dei gas, i quali vanno a costituire una nebulosità in espansione, la nebulosa protoplanetaria prima e nebulosa planetaria poi, al cui centro rimane il cosiddetto nucleo della nebulosa planetaria (PNN, dall'inglese Planetary Nebula Nucleus), che diverrà poi la nana bianca.
Il resto della stella che ha prodotto la nebulosa è anche responsabile della produzione di energia che la fa risplendere: la radiazione ultravioletta prodotta dalla caldissima nana bianca eccita gli atomi della nebulosa, che tornano poi al loro stato di minima energia emettendo radiazione luminosa. A seconda della composizione chimica e della potenza della radiazione originatesi dalla nana bianca, la nebulosa può assumere colori diversi come il rosso, il verde e addirittura il blu. La grande maggioranza però si limita ad essere rossa, colore emesso da grandi quantità di idrogeno (l'elemento più comune nell'Universo), eccitato da una radiazione non troppo energetica.
Una nana bianca appena formata ha una temperatura molto elevata, pari a circa 100-200 milioni di K, che diminuisce in funzione degli scambi termici con lo spazio circostante, finché l'oggetto non raggiunge lo stadio ultimo di nana nera. Si tratta però di un modello teorico, poiché sino ad ora non è stata ancora osservata alcuna nana nera; perciò gli astronomi ritengono che il tempo previsto perché una nana bianca si raffreddi del tutto sia di gran lunga superiore all'attuale età dell'Universo.
Anche il Sole, secondo le teorie correnti dell'evoluzione stellare, finirà la propria vita espellendo i propri strati esterni e formando una nebulosa planetaria. Cosa possa succedere ai pianeti ancora in orbita attorno alla stella non è ben chiaro, ma sicuramente non sarà un processo indolore. I pianeti interni (compresa la Terra) saranno comunque già stati distrutti durante la precedente fase di gigante rossa.
Le dimensioni tipiche di una nebulosa planetaria sono dell'anno luce, con una massa da 0,1 a 1 masse solari. La loro vita è molto breve su scala cosmica, solo qualche decina di migliaia di anni, dopodiché si disperdono negli spazi interstellari, rendendole non più osservabili. Per questo ne sono state scoperte finora molto poche (circa 2.000), ma si stima che ne esistano circa 10.000 nella galassia, in quanto la gran parte sono nascoste dalle polveri interstellari.
Le nebulose planetarie hanno un ruolo importante nell'evoluzione stellare, in quanto la materia che le costituisce arricchisce il mezzo interstellare di elementi più pesanti dell'idrogeno e dell'elio, aumentandone la metallicità e rendendo possibile la formazione di stelle di popolazione I, ossia stelle con un contenuto medio di metalli, quelle che si generano attualmente nei bracci di spirale delle galassie.
Un esempio di nebulosa planetaria è la Nebulosa Elica visibile nella costellazione del’Acquario; essa è anche la nebulosa planetaria più grande visibile nella volta celeste, a causa della sua vicinanza. Un altro esempio è la Nebulosa Anello (M57), visibile nella costellazione boreale della Lira.
==Galassie==
[[File:Hubblescheme.png|400px|left]]
Una '''galassia''' è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri (che formano il mezzo interstellare), legati assieme dalla reciproca forza di gravità. Il nome deriva dal greco γαλαξίας (galaxìas), che significa "di latte, latteo"; è una chiara allusione alla Via Lattea, la Galassia per antonomasia, di cui fa parte il sistema solare.
Lo schema classificativo delle galassie noto come '''Sequenza di Hubble''' si basa sulla morfologia visuale delle galassie; esse si suddividono in tre tipi principali: ellittiche, spirali e irregolari. Dato che tale sequenza si basa esclusivamente su osservazioni di tipo prettamente morfologico visivo, essa non tiene in considerazione alcune delle caratteristiche più importanti delle galassie, quali il tasso di formazione stellare delle galassie starburst e l'attività nel nucleo delle galassie attive.
Il sistema di classificazione di Hubble considera le '''galassie ellittiche''' in base alla loro ellitticità, ossia alla loro apparenza sferica più o meno allungata; la scala di misura parte dalla classe '''E0''', indicante le galassie di aspetto quasi sferico, alla classe '''E7''', fortemente allungate. Queste galassie hanno un profilo ellissoidale, che conferisce loro un'apparenza più o meno ellittica a seconda dell'angolo di visuale. All'apparenza mostrano pochi dettagli e in genere possiedono al loro interno una quantità relativamente bassa di materia interstellare, che comporta un numero esiguo di ammassi aperti e un tasso ridotto di formazione stellare; sono formate anzi da stelle generalmente piuttosto vecchie ed evolute, orbitanti attorno ad un centro comune di gravità secondo direzioni casuali. Tali caratteristiche le rendono in parte simili ai ben più piccoli ammassi globulari.
Le galassie più imponenti sono dette ellittiche giganti. Si pensa che molte galassie ellittiche si siano formate a causa di interazioni fra galassie, che terminano nella collisione e nella successiva fusione dell'una nell'altra; come conseguenza di ciò possono crescere di dimensioni fino a raggiungere il diametro delle galassie spirali, ma con un numero di stelle decisamente superiore. Queste galassie si trovano spesso al centro di grandi ammassi di galassie, di cui spesso costituiscono i componenti più massicci, dove le interazioni tra singole galassie possono avvenire più frequentemente.
Le '''galassie spirali''' consistono in un disco di stelle e materia interstellare rotante attorno ad un centro composto da stelle generalmente di età avanzata. All'esterno del centro, chiamato bulge, si trovano i bracci di spirale, relativamente luminosi. Nello schema di classificazione di Hubble le galassie spirali sono indicate con la lettera '''S''', seguita dalle lettere minuscole '''a''', '''b''' o '''c''', che indicano in grado di spessore dei bracci di spirale e la dimensione del bulge centrale. Una galassia di tipo Sa possiede dei bracci molto ben avvolti e poco definiti e un nucleo centrale relativamente grande; una galassia di tipo Sc ha dei bracci ben definiti e un rigonfiamento centrale ridotto.
Nelle galassie spirali i bracci di spirale hanno un andamento simile a quello di una spirale logaritmica. Come le stelle, i bracci di spirale ruotano attorno al centro, ma con una velocità angolare che varia da punto a punto: questo significa che le stelle transitano all'interno e all'esterno dei bracci di spirale, e la loro velocità di rivoluzione diminuisce nelle stelle che si trovano nelle regioni esterne ai bracci, mentre è più rapida per le stelle che vi si trovano all'interno. Si pensa che i bracci di spirale siano delle aree ad alta densità di materia, o meglio delle onde di densità. Come le stelle si muovono attraverso il braccio, la velocità spaziale di ciascuna di esse viene modificata dalle forze gravitazionali della densità più elevata; questa velocità ridiminuisce come le stelle riescono dal braccio di spirale.
Un buon numero di galassie spirali mostrano una struttura stellare lineare a forma di barra che attraversa il nucleo, da cui si dipartono i bracci di spirale. Nella classificazione di Hubble tali '''galassie spirali barrate''' sono indicate con la sigla '''SB''', accompagnata dalle lettere minuscole '''a''', '''b''' o '''c''', che indicano la forma e l'avvolgimento dei bracci di spirale allo stesso modo in cui vengono classificate le galassie spirali normali. Gli astrofisici ritengono che le barre siano delle strutture temporanee che si formano come risultato di un'onda di densità che irradia in direzioni opposte dal nucleo, oppure siano il risultato di forze di marea con un'altra galassia.
Le cosiddette '''galassie peculiari''' sono galassie che sviluppano proprietà insolite, dovute all'interazione e alle forze mareali di altre galassie. Un esempio di questa classe di oggetti è la galassia ad anello, che possiede una struttura anulare di stelle e mezzo interstellare che circonda una barra centrale. Si pensa che una galassia ad anello si possa formare qualora una galassia più piccola passi attraverso il nucleo di una galassia spirale.
Una '''galassia lenticolare''' è invece una forma intermedia che ha sia le proprietà delle galassie ellittiche sia quelle delle galassie spirali. Sono classificate secondo la sequenza di Hubble con la sigla '''S0''' o '''SB0''' e possiedono dei bracci di spirale non definiti, con un alone ellittico di stelle.
In aggiunta a queste due classi esiste una grande varietà di galassie che non possono essere classificate né come ellittiche, né come spirali: di solito ci si riferisce a queste galassie con l'appellativo di '''galassie irregolari'''. Una galassia '''Irr-I''' possiede alcune strutture che non possono allinearsi con lo schema di Hubble; una galassia '''Irr-II''' invece non possiede neppure una struttura che ricordi la sequenza di Hubble. Un esempio di galassie irregolari vicine alla nostra Galassia sono le due Nubi di Magellano.
Nonostante l'apparente prevalenza delle grandi galassie ellittiche o a spirale, la gran parte delle galassie dell'Universo sono in realtà delle '''galassie nane'''; queste deboli galassie possiedono circa un centesimo del diametro della Via Lattea e contengono al massimo appena qualche miliardo di stelle.
==La Via Lattea==
[[File:Milky Way 2005.jpg|300px|thumb|right|Illustrazione della Via Lattea vista da un punto di osservazione esterno ad essa. La brillante barra centrale è chiaramente evidente, così come i due bracci di spirale maggiori, il Braccio di Perseo e il Braccio Scudo-Croce. Sono presenti inoltre molti piccoli bracci e speroni, incluso lo Sperone di Orione.]]
La Via Lattea è la galassia in cui si trova il sistema solare. Tutte le stelle visibili a occhio nudo nel cielo stellato appartengono alla Via Lattea; tuttavia, a parte queste stelle vicine, la Via Lattea appare come una scia luminosa chiara che attraversa l’intera volta celeste. La luce si origina da stelle e altro materiale situato all’interno del piano galattico. Le regioni oscure lungo questa scia, come la Fenditura del Cigno e la Nebulosa Sacco di Carbone, corrispondono ad aree in cui la luce delle stelle più lontane è oscurata da nebulose oscure.
Il centro della Via Lattea ricade in direzione del Sagittario ed è qui che appare più luminosa. Dal Sagittario, la Via Lattea attraversa verso ovest le costellazioni di Scorpione, Altare, Squadra, Triangolo Australe, Compasso, Centauro, Mosca, Croce del Sud, Carena, Vele, Poppa, Cane Maggiore, Unicorno, Orione e Gemelli, Toro, Auriga, Perseo, Andromeda, Cassiopea, Cefeo e Lucertola, Cigno, Volpetta, Freccia, Aquila, Ofiuco, Scudo e rientra in Sagittario. Il fatto che la Via Lattea divide la volta celeste in due metà simmetriche indica che il Sole si trova nei pressi del piano galattico.
La Via Lattea possiede un nucleo attraversato da una barra circondata da un disco di gas, polveri e stelle che formano quattro strutture distinte, i bracci di spirale, che descrivono una spirale logaritmica. La distribuzione della massa all’interno della Via Lattea è paragonabile a quella di una galassia di classe SBbc della sequenza di Hubble, ossia una galassia spirale barrata con bracci relativamente poco avvolti.
Il disco galattico, che circonda il centro galattico, ha un diametro compreso fra 70.000 e 100.000 anni luce; la distanza fra il Sole e il centro galattico è pari a circa 26.000 ± 1.400 anni luce.
[[File:Milky Way Arms.png|300px|thumb|left|Una mappa della Via Lattea vista dal Polo Nord Galattico (nella Chioma di Berenice). Il pallino giallo rappresenta la posizione del Sole, mentre le sigle disposte sui raggi indicano la direzione delle costellazioni. I bracci di spirale sono colorati in modo differente in modo da evidenziare le strutture appartenenti ad ogni singolo braccio.
Il Braccio di Perseo è indicato in ciano.
Il Braccio del Sagittario è indicato in verde.
Il Braccio del Cigno (Braccio Esterno) è indicato in viola.
Il Braccio Scudo-Croce è indicato in rosso.
Il Braccio di Orione (Sperone di Orione) è indicato in arancione; si tratta di una delle strutture minori della Via Lattea. Pare che in direzione della Poppa esso si biforchi; un ramo prosegue lungo la direzione tracciata dai bracci di spirale maggiori, mentre l’altro incrocia il Braccio di Perseo.]]
Il '''centro galattico''' nasconde al suo interno un oggetto di massa molto elevata, che si ritiene essere la causa della forte emissione radio da parte della sorgente nota come Sagittarius A; molti indizi inducono a pensare che si tratti di un buco nero supermassiccio, denominato Sgr A*.
Il centro galattico è attraversato da una barra, dalle dimensioni prossime ai 27.000 anni luce; si crede che essa attraversi il centro galattico con un angolo di visuale di 44 ± 10 gradi rispetto alla linea ideale che collega il Sole allo stesso centro galattico. La barra è composta principalmente da stelle rosse, probabilmente di età molto antica, e appare circondata da una struttura ad anello chiamata "anello dei 5 kpc", che contiene una gran parte dell'idrogeno molecolare presente nella Via Lattea e dove hanno luogo molti fenomeni di formazione stellare. Vista dalla Galassia di Andromeda, questa struttura sarebbe la più luminosa osservabile della nostra Galassia.
La Via Lattea possiede due bracci di spirale maggiori: il '''Braccio di Perseo''' e il '''Braccio Scudo-Croce''', cui si aggiungono il '''Braccio del Sagittario''' e il '''Braccio del Cigno''', talvolta chiamato Braccio Esterno. Fra il Braccio del Sagittario e il Braccio di Perseo si trova il '''Braccio di Orione''' (o '''Sperone di Orione'''), un piccolo braccio in cui si trova il sistema solare. Tutte queste struture giacciono sul disco galattico, che è il piano in cui si trovano la spirale, la barra e il disco delle galassie a disco (spirali e spirali barrate). Il disco ospita tutti i fenomeni di formazione stellare (concentrati specialmente nei bracci di spirale, che hanno una densità maggiore). Gli ammassi aperti e le regioni H I si concentrano sui bracci di spirale.
Il disco galattico è circondato da un alone sferoidale formato da stelle vecchie ed ammassi globulari, il 90% dei quali si trovano entro un raggio di 100.000 anni luce, suggerendo l'esistenza di un alone di stelle di 200.000 anni luce di diametro. Tuttavia, alcuni ammassi globulari sono stati osservati a distanze anche maggiori, come Palomar 4 e AM1, che si trovano ad oltre 200.000 anni luce dal centro galattico.
La Via Lattea e la Galassia di Andromeda costituiscono un sistema binario di galassie spirali giganti appartenenti a un gruppo di 50 galassie, noto col nome di '''Gruppo Locale'''; il Gruppo Locale fa a sua volta parte del '''Superammasso della Vergine'''.
Due galasie minori e un gruppo di galassie nane del Gruppo Locale orbitano attorno alla Via Lattea. La più grande tra queste è la '''Grande Nube di Magellano''', con un diametro di 20.000 anni luce, ossia circa un quinto di quello della nostra Galassia; nei suoi pressi si trova una compagna, la '''Piccola Nube di Magellano'''. Le due galassie sono connesse tra di loro e con la Via Lattea tramite la ''Corrente Magellanica'', un ponte di idrogeno neutro formato da materiale strappato via dalla Grande Nube a causa delle forze mareali durante l'ultimo transito ravvicinato con la nostra Galassia.
Alcune delle galassie nane orbitanti attorno alla Via Lattea sono la Galassia Nana Ellittica del Cane Maggiore, la più vicina, la Galassia Nana Ellittica del Sagittario, la Galassia Nana dell'Orsa Minore, quella dello Scultore, del Sestante, della Fornace e la Galassia Leo I. Le galassie nane più piccole orbitanti attorno alla nostra possiedono un diametro di appena 500 anni luce; tra queste ci sono la Galassia Nana della Carena e del Drago, più la galassia Leo II. Probabilmente esistono altre galassie nane ancora sconosciute, sempre gravitazionalmente legate alla Via Lattea, situate oltre la zona d'ombra galattica.
Le misure attuali suggeriscono inoltre che la Galassia di Andromeda si stia avvicinando a noi a una velocità compresa fra 100 e 140 km/s. Come conseguenza di ciò si ipotizza che fra 3 o 4 miliardi di anni la Via Lattea e la Galassia di Andromeda potrebbero collidere; in un evento apparentemente catastrofico come quello di uno scontro fra galassie, le singole stelle non collideranno fra di loro, ma si mescoleranno, andando a formare un'unica grande galassia ellittica entro un miliardo di anni dallo scontro.
==Le costellazioni==
[[File:Hubble heic0206j.jpg|250px|thumb|right|Nell’emisfero boreale il cielo invernale è dominato dalle brillanti stelle della costellazione di Orione (a destra) e dalle stelle Sirio (in basso) e Procione (a sinistra). Orione è una delle costellazioni più conosciute a causa della sua luminosità e per la sua forma simmetrica che ricorda quella di una clessidra.]]
[[File:Const table it.png|300px|left]]
Una '''costellazione''' è un gruppo di stelle disposte in modo tale da formare una figura nel cielo. Gli astronomi utilizzano ancora oggi le costellazioni, sebbene il sistema attuale le individui come un insieme di aree ben definite di cielo piuttosto che come figure. Una figura tracciata da stelle che non è ufficialmente classificata come costellazione è chiamata asterismo; un famoso esempio di asterismo è il Grande Carro, un termine non utilizzato dall’Unione Astronomica Internazionale (IAU) dato che le sue stelle sono considerate parte della costellazione dell’Orsa Maggiore.
Nel 1922, Henry Norris Russell aiutò l’IAU a suddividere la volta celeste in 88 costellazioni ufficiali. Di solito le costellazioni moderne utilizzano gli stessi nomi ereditati dalla tradizione greco-romana, come Orione, il Leone e lo Scorpione. Sebbene le costellazioni fossero originariamente connesse con eventi mitologici, creature o personaggi, esse assunsero importanza prioritaria nella navigazione e nell’orientamento fino all’invenzione della bussola. Col progresso astronomico divenne importante passare da un sistema basato sulle forme apparenti a uno basato sulle esigenze cartografiche, che comportò la perdita di alcune costellazioni storiche.
Nel 1930 i confini delle 88 costellazioni ufficiali vennero rivisti da Eugène Delporte, il quale li tracciò seguendo linee verticali e orizzontali di ascensione retta e declinazione; in seguito a ciò, l’emisfero boreale contava 37 costellazioni e quello australe ne contava 51. Tuttavia, le coordinate utilizzate per tracciare questi confini furono quelle dell’epoca B1875.0, suggerite da Benjamin A. Gould, il quale per primo propose di utilizzare le coordinate celesti per tracciare tali limiti. La conseguenza fu che, a causa della precessione degli equinozi, i confini delle costellazioni tracciati sulle mappe aggiornate alle coordinate J2000 si presentano sfasati rispetto alle coordinate moderne, non presentandosi più perfettamente allineati ad esse. Questo effetto andrà progressivamente aumentando col passare dei secoli.
Le stelle situate in una costellazione raramente sono in reale relazione fisica fra loro; la loro apparente vicinanza è infatti dovuta nella gran parte dei casi soltanto ad un effetto prospettico. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni: nella costellazione del’Orsa Maggiore, il Grande Carro è in massima parte costituito da stelle vicine fra loro, appartenenti a un gruppo stellare chiamato Associazione dell’Orsa Maggiore.
Nella cultura occidentale il cielo dell’emisfero nord è tradizionalmente suddiviso in costellazioni basate su quelle descritte dagli antichi Greci; in effetti le prime opere dell’antica Grecia che trattano delle costellazioni sono libri mitologici. Il più antico di questi è un poema composto da Esiodo attorno all’ottavo secolo avanti Cristo, del quale ci sono pervenuti solo alcuni frammenti. Le opere più complete che ci sono giunte sulle origini mitologiche delle costellazioni furono scritte da uno scrittore di epoca ellenistica indicato come Pseudo-Eratostene e dallo scrittore romano arcaico Pseudo-Igino. Nel secondo secolo dopo Cristo l’astronomo greco Tolomeo descrisse le costellazioni in grande dettaglio nella sua fondamentale opera chiamata Almagesto.
Durante l’Età Moderna e l’Età delle Scoperte, quando le stelle dell’emisfero australe vennero osservate e mappate dagli scienziati europei, il cielo australe venne suddiviso in tante piccole nuove costellazioni, create in aree rimaste vuote perché sconosciute agli astronomi più antichi. Molte di queste costellazioni rappresentano strumenti tecnici inventati durante il sedicesimo e il diciassettesimo secolo.
Alcune costellazioni sono intersecate dall’eclittica. L’eclittica è il sentiero apparente che il Sole percorre nel cielo durante l’anno, muovendosi apparentemente da ovest verso est su un’immaginaria superficie sferica, la sfera celeste, rispetto alle cosiddette stelle fisse. In termini più precisi, è l’intersezione della sfera celeste col piano dell’eclittica, che è il piano geometrico che contiene l’orbita della Terra attorno al Sole. Poiché l’asse di rotazione terrestre non è perpendicolare al suo piano orbitale, il piano equatoriale non è parallelo al piano dell’eclittica, ma forma un angolo di 23°27’, che è conosciuto come inclinazione assiale (o obliquità del’eclittica).
L’'''eclittica''' si trova al centro di una regione chiamata zodiaco, che consiste in una fascia che si estende per 9° a nord e a sud dell’eclittica; la Luna e i pianeti si trovano sempre nella fascia dello '''zodiaco'''. Secondo la tradizione astrologica, questa regione è suddivisa in 12 segni che si estendono per 30° di longitudine ciascuno; questi segni prendono il nome di 12 delle 13 costellazioni zodiacali, trasformate nei “segni” zodiacali utilizzati in astrologia.
È importante distinguere i segni zodiacali dalle costellazioni ad essi associate, non solo perché la precessione degli equinozi ha creato uno sfasamento delle loro posizioni, ma anche perché le costellazioni fisiche possiedono porzioni dell’eclittica di dimensioni differenti l’una dall’altra; pertanto la Vergine possiede un tratto di eclittica cinque volte più esteso di quello dello Scorpione. I segni zodiacali, d’altra parte, sono un’astrazione delle costellazioni fisiche e ciascuno di essi intende rappresentare esattamente un dodicesimo dell’intero tratto dell’eclittica, o una longitudine attraversata dal Sole in circa 30,4 giorni.
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Disposizioni foniche di organi a canne
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Le disposizioni foniche attualmente presenti in questo libro sono '''3781'''.
== Per il lettore ==
Ciascun organo a canne è uno strumento a sé, con una propria dignità indissolubilmente legata alla sua unicità. Non troveremo mai un organo uguale ad un altro, neppure nei rarissimi casi di strumenti costruiti in serie: avranno sempre qualcosa che li distinguerà fra di loro.
Come poter, dunque, descrivere uno strumento unico, in maniera tale che, senza suonarlo o ascoltarlo, sia possibile capire come è fatto? Grazie alla sua disposizione fonica: essa è l'elenco dei registri che compongono lo strumento, riportati in base alla loro appartenenza alle varie "divisioni" (manuale/i ed eventualmente pedale). Pertanto si tratta di un elemento fondamentale, l'unica vera grande ed esaustiva descrizione dello strumento, dal momento che un organo si differenzia da un altro fondamentalmente per i registri che ha.
Questo wikilibro si prefigge il compito di racchiudere al suo interno le disposizioni foniche di organi del presente e del passato, raggruppate in base alla loro collocazione all'interno di edifici che, per sviluppi culturali ed esigenze liturgiche, sono per la maggior parte destinati al culto.
La presente opera si rivolge, dunque, non solo allo studioso di organaria ed organologia, ma anche al curioso che vuol sapere come è fatto l'organo della chiesa tot, all'appassionato, all'organista che ha l'esigenza di conoscere le caratteristiche di un tal organo, a chiunque, in poche parole, sia interessato all'argomento.
== Per il contributore ==
Chiunque voglia contribuire all'edificazione del presente wikilibro, è il benvenuto, ed è pregato di seguire, per amor di uniformità, lo schema che può vedere nelle pagine già presenti.
Sono tuttavia doverose alcune raccomandazioni tecniche.
Una volta inserite una o più disposizioni foniche, il contributore è pregato di aggiornare il numero all'inizio di questa pagina.
=== Dei titoli ===
I titoli delle singole pagine seguono sempre questo schema:
Continente/Stato/Regione (o altra divisione amministrativa analoga)/Provincia (o altra divisione amministrativa analoga)/Comune/Località (che può essere anche il comune stesso, comunque si ripete) - Edificio
Ad esempio:
Europa/Italia/Lombardia/Città metropolitana di Milano/Milano/Milano - Cattedrale di Santa Maria Nascente
Nei nomi delle chiese, si scrive solo: ''Chiesa di...'', oppure ''Santuario di...'', oppure ''Basilica di...'', ''Cattedrale di...'' o ''Cattedrale metropolitana di...'', non ''Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana Santuario Protoecclesia di...''.
Se in un edificio ci sono più organi, vanno tutti nella stessa pagina. Le singole pagine non sono per organo, ma per edificio.
=== Delle tabelle riassuntive ===
Le tabelle riassuntive a inizio pagina, seguono questo schema:
* '''Costruttore:''' [nome e] cognome del costruttore/ditta costruttrice con, in caso, tra parentesi e in corsivo, il numero d'opera
* '''Anno:''' anno di costruzione (in caso, in nota, data dell'inaugurazione)
* '''Restauri/modifiche:''' elenco: nome di chi ha fatto il restauro e, tra parentesi, anno e tipologia di intervento
* '''Registri:''' numero dei registri (in caso di registri spezzati, ciascuno vale 1 e non 1/2)
* '''Canne:''' numero di canne
* '''Trasmissione:''' meccanica/pneumatico-tubolare/elettrica/elettronica/ecc. nel caso di mista, si scrive mista e poi si specifica tra parentesi
* '''Consolle:''' tipologia della consolle (a finestra, mobile/fissa indipendente, appoggiata, rivolta, ecc.) e posizione (al centro del coro, al centro della parete anteriore della cassa, su apposita cantoria, ecc.)
* '''Tastiere:''' n° di tastiere e di note ed estensione tra parentesi
* '''Pedaliera:''' tipologia di pedaliera (a leggio, dritta, concava, concavo-radiale), n° di note ed estensione tra parentesi
* '''Collocazione:''' n° dei corpi, posizione dei corpi.
Esempio:
* '''Costruttore:''' Pinco Pallino (''Opus 100'')
* '''Anno:''' 2019-2020
* '''Restauri/modifiche:''' Tizio Caio (2102, restauro conservativo), Sempronio (2156, modifiche e ampliamento)
* '''Registri:''' 36
* '''Canne:''' 3.562
* '''Trasmissione:''' mista (meccanica per i manuali e il pedale, elettronica per i registri)
* '''Consolle:''' a finestra, al centro della parete anteriore della cassa
* '''Tastiere:''' 3 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 30 note (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in due corpi contrapposti, sulla cantoria in controfacciata
Nel caso di ottave scavezze:
* '''Tastiera:''' 1 di 50 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>5</small>'', Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''/''Re<small>3</small>'')
* '''Pedaliera:''' a leggio di 18 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Sol#<small>2</small>''), priva di registri propri e costantemente unita al manuale
=== Delle disposizioni foniche ===
* I nomi delle divisioni vengono scritti nel seguente modo: '''I - ''Grand'Organo'''''; quello del pedale così: '''Pedale''';
* il nome della seconda o terza tastiera si riporta semplicemente, dopo il numero ordinale romano, come '''''Espressivo''''' e non come Recitativo, essendo un'impropria italianizzazione del francese ''Récit'';
* nel caso di aggettivi dopo il nome del manuale, essi sono riportati con la prima lettera minuscola (ad esempio: '''VI - ''Organo antico aperto''''');
* qualora i registri, sulla consolle, siano raggruppati per Concerto e Ripieno (ad esempio come avviene per la maggior parte degli organi ottocenteschi italiani), si segua questo schema ([[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Siena/Montalcino/Montisi - Chiesa delle Sante Flora e Lucilla|qui un esempio]]) e, nel caso di più manuali, si premetta sempre il numero e il nome (ad esempio: '''I - Organo eco ''Concerto''''');
* all'interno di ogni divisione vi sono due colonne, divise da doppia stanghetta verticale (<code><nowiki>||</nowiki></code>), che rispettivamente, da sinistra a destra, sono: 1) nome del registro con eventualmente indicato il numero di file, 2) altezza del registro in piedi con eventualmente specificata l'appartenenza ai soli Bassi o ai soli Soprani (esempio: <code><nowiki>Ripieno 5 file || 2' Soprani</nowiki></code>);
* tutti i nomi registri sono scritti con la prima lettera maiuscola, mentre le parole seguenti devono iniziare con la minuscola (ad esempio: ''Ripieno acuto 5 file'' e '''non''' ''Ripieno Acuto 5 File''), ad eccezione delle disposizioni in tedesco o nelle lingue che richiedono la maiuscola anche per tutti i sostantivi - nel caso non sia possibile reperire l'altezza in piedi delle mutazioni composte, si sposta il numero di file nel campo dell'altezza in piedi (esempio: <code><nowiki>Ripieno || 5 file</nowiki></code>);
* le mutazioni sono scritte con il numero intero separato da quello frazionario tramite un punto, così: ''5.1/3<nowiki>'</nowiki>''; qualora l'altezza sia solo frazionaria, si omette lo ''0.'' iniziale, così: ''1/4<nowiki>'</nowiki>'' e '''non''' ''0.1/4<nowiki>'</nowiki>'';
* nel caso di mutazioni composte, l'altezza in piedi è riportata solo relativamente alla prima fila, ad eccezione di quelle a due file (per non occupare troppo spazio) - qualora le altezze delle file successive presentino delle anomalie, si inseriscono in nota.
* i registri ad ancia sono scritti in rosso quando sono riportati così sulla consolle;
* non si inserisce il numero ordinale davanti a ciascun registro;
* non si riportano le unioni e gli accoppiamenti, né gli annullatori;
* il Tremolo si riporta all'interno di ciascuna divisione;
* gli accessori (ad esempio: Uccelliera, Zampogna ecc.) si riportano nel seguente modo prima della disposizione fonica: '''Accessori''': ''Uccelliera''; ''Zampogna''.
Quindi, in poche parole, questa disposizione '''non''' va bene (mettiamo che sulla consolle i registri ad ancia siano scritti '''in nero'''):
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno Acuto 3 File || 0.1/2'
|-
|Flauto a Camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 File || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' bassi</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' soprani</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di Gamba || 8'
|-
|Flauto a Cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.1/3'
|-
|Pienino 3 File || 1'-0.2/3'-0.1/2'
|-
|Voce Celeste 2 File || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba Armonica</span> ||<span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Trombone</span> || <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba Bassa</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
|}
Questa, invece, va bene:
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno acuto 3 file || 1/2'
|-
|Flauto a camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|Tromba || 8' Bassi
|-
|Tromba || 8' Soprani
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di gamba || 8'
|-
|Flauto a cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Pienino 3 file || 1'
|-
|Voce celeste 2 file || 8'
|-
|Tromba armonica || 8'
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Trombone || 16'
|-
|Tromba bassa || 8'
|-
|}
|}
== Libri correlati ==
* {{libro|Organo a canne}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Stoplists|preposizione=sulle|etichetta=disposizioni foniche di organi a canne}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
[[Categoria:Musica]]
[[Categoria:Dewey 786]]
{{alfabetico|D}}
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7952
wikitext
text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Le disposizioni foniche attualmente presenti in questo libro sono '''3782'''.
== Per il lettore ==
Ciascun organo a canne è uno strumento a sé, con una propria dignità indissolubilmente legata alla sua unicità. Non troveremo mai un organo uguale ad un altro, neppure nei rarissimi casi di strumenti costruiti in serie: avranno sempre qualcosa che li distinguerà fra di loro.
Come poter, dunque, descrivere uno strumento unico, in maniera tale che, senza suonarlo o ascoltarlo, sia possibile capire come è fatto? Grazie alla sua disposizione fonica: essa è l'elenco dei registri che compongono lo strumento, riportati in base alla loro appartenenza alle varie "divisioni" (manuale/i ed eventualmente pedale). Pertanto si tratta di un elemento fondamentale, l'unica vera grande ed esaustiva descrizione dello strumento, dal momento che un organo si differenzia da un altro fondamentalmente per i registri che ha.
Questo wikilibro si prefigge il compito di racchiudere al suo interno le disposizioni foniche di organi del presente e del passato, raggruppate in base alla loro collocazione all'interno di edifici che, per sviluppi culturali ed esigenze liturgiche, sono per la maggior parte destinati al culto.
La presente opera si rivolge, dunque, non solo allo studioso di organaria ed organologia, ma anche al curioso che vuol sapere come è fatto l'organo della chiesa tot, all'appassionato, all'organista che ha l'esigenza di conoscere le caratteristiche di un tal organo, a chiunque, in poche parole, sia interessato all'argomento.
== Per il contributore ==
Chiunque voglia contribuire all'edificazione del presente wikilibro, è il benvenuto, ed è pregato di seguire, per amor di uniformità, lo schema che può vedere nelle pagine già presenti.
Sono tuttavia doverose alcune raccomandazioni tecniche.
Una volta inserite una o più disposizioni foniche, il contributore è pregato di aggiornare il numero all'inizio di questa pagina.
=== Dei titoli ===
I titoli delle singole pagine seguono sempre questo schema:
Continente/Stato/Regione (o altra divisione amministrativa analoga)/Provincia (o altra divisione amministrativa analoga)/Comune/Località (che può essere anche il comune stesso, comunque si ripete) - Edificio
Ad esempio:
Europa/Italia/Lombardia/Città metropolitana di Milano/Milano/Milano - Cattedrale di Santa Maria Nascente
Nei nomi delle chiese, si scrive solo: ''Chiesa di...'', oppure ''Santuario di...'', oppure ''Basilica di...'', ''Cattedrale di...'' o ''Cattedrale metropolitana di...'', non ''Basilica Cattedrale Primaziale Metropolitana Santuario Protoecclesia di...''.
Se in un edificio ci sono più organi, vanno tutti nella stessa pagina. Le singole pagine non sono per organo, ma per edificio.
=== Delle tabelle riassuntive ===
Le tabelle riassuntive a inizio pagina, seguono questo schema:
* '''Costruttore:''' [nome e] cognome del costruttore/ditta costruttrice con, in caso, tra parentesi e in corsivo, il numero d'opera
* '''Anno:''' anno di costruzione (in caso, in nota, data dell'inaugurazione)
* '''Restauri/modifiche:''' elenco: nome di chi ha fatto il restauro e, tra parentesi, anno e tipologia di intervento
* '''Registri:''' numero dei registri (in caso di registri spezzati, ciascuno vale 1 e non 1/2)
* '''Canne:''' numero di canne
* '''Trasmissione:''' meccanica/pneumatico-tubolare/elettrica/elettronica/ecc. nel caso di mista, si scrive mista e poi si specifica tra parentesi
* '''Consolle:''' tipologia della consolle (a finestra, mobile/fissa indipendente, appoggiata, rivolta, ecc.) e posizione (al centro del coro, al centro della parete anteriore della cassa, su apposita cantoria, ecc.)
* '''Tastiere:''' n° di tastiere e di note ed estensione tra parentesi
* '''Pedaliera:''' tipologia di pedaliera (a leggio, dritta, concava, concavo-radiale), n° di note ed estensione tra parentesi
* '''Collocazione:''' n° dei corpi, posizione dei corpi.
Esempio:
* '''Costruttore:''' Pinco Pallino (''Opus 100'')
* '''Anno:''' 2019-2020
* '''Restauri/modifiche:''' Tizio Caio (2102, restauro conservativo), Sempronio (2156, modifiche e ampliamento)
* '''Registri:''' 36
* '''Canne:''' 3.562
* '''Trasmissione:''' mista (meccanica per i manuali e il pedale, elettronica per i registri)
* '''Consolle:''' a finestra, al centro della parete anteriore della cassa
* '''Tastiere:''' 3 di 56 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>5</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 30 note (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in due corpi contrapposti, sulla cantoria in controfacciata
Nel caso di ottave scavezze:
* '''Tastiera:''' 1 di 50 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Fa<small>5</small>'', Bassi/Soprani ''Do#<small>3</small>''/''Re<small>3</small>'')
* '''Pedaliera:''' a leggio di 18 note con prima ottava scavezza (''Do<small>1</small>''-''Sol#<small>2</small>''), priva di registri propri e costantemente unita al manuale
=== Delle disposizioni foniche ===
* I nomi delle divisioni vengono scritti nel seguente modo: '''I - ''Grand'Organo'''''; quello del pedale così: '''Pedale''';
* il nome della seconda o terza tastiera si riporta semplicemente, dopo il numero ordinale romano, come '''''Espressivo''''' e non come Recitativo, essendo un'impropria italianizzazione del francese ''Récit'';
* nel caso di aggettivi dopo il nome del manuale, essi sono riportati con la prima lettera minuscola (ad esempio: '''VI - ''Organo antico aperto''''');
* qualora i registri, sulla consolle, siano raggruppati per Concerto e Ripieno (ad esempio come avviene per la maggior parte degli organi ottocenteschi italiani), si segua questo schema ([[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Siena/Montalcino/Montisi - Chiesa delle Sante Flora e Lucilla|qui un esempio]]) e, nel caso di più manuali, si premetta sempre il numero e il nome (ad esempio: '''I - Organo eco ''Concerto''''');
* all'interno di ogni divisione vi sono due colonne, divise da doppia stanghetta verticale (<code><nowiki>||</nowiki></code>), che rispettivamente, da sinistra a destra, sono: 1) nome del registro con eventualmente indicato il numero di file, 2) altezza del registro in piedi con eventualmente specificata l'appartenenza ai soli Bassi o ai soli Soprani (esempio: <code><nowiki>Ripieno 5 file || 2' Soprani</nowiki></code>);
* tutti i nomi registri sono scritti con la prima lettera maiuscola, mentre le parole seguenti devono iniziare con la minuscola (ad esempio: ''Ripieno acuto 5 file'' e '''non''' ''Ripieno Acuto 5 File''), ad eccezione delle disposizioni in tedesco o nelle lingue che richiedono la maiuscola anche per tutti i sostantivi - nel caso non sia possibile reperire l'altezza in piedi delle mutazioni composte, si sposta il numero di file nel campo dell'altezza in piedi (esempio: <code><nowiki>Ripieno || 5 file</nowiki></code>);
* le mutazioni sono scritte con il numero intero separato da quello frazionario tramite un punto, così: ''5.1/3<nowiki>'</nowiki>''; qualora l'altezza sia solo frazionaria, si omette lo ''0.'' iniziale, così: ''1/4<nowiki>'</nowiki>'' e '''non''' ''0.1/4<nowiki>'</nowiki>'';
* nel caso di mutazioni composte, l'altezza in piedi è riportata solo relativamente alla prima fila, ad eccezione di quelle a due file (per non occupare troppo spazio) - qualora le altezze delle file successive presentino delle anomalie, si inseriscono in nota.
* i registri ad ancia sono scritti in rosso quando sono riportati così sulla consolle;
* non si inserisce il numero ordinale davanti a ciascun registro;
* non si riportano le unioni e gli accoppiamenti, né gli annullatori;
* il Tremolo si riporta all'interno di ciascuna divisione;
* gli accessori (ad esempio: Uccelliera, Zampogna ecc.) si riportano nel seguente modo prima della disposizione fonica: '''Accessori''': ''Uccelliera''; ''Zampogna''.
Quindi, in poche parole, questa disposizione '''non''' va bene (mettiamo che sulla consolle i registri ad ancia siano scritti '''in nero'''):
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno Acuto 3 File || 0.1/2'
|-
|Flauto a Camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 File || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' bassi</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8' soprani</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di Gamba || 8'
|-
|Flauto a Cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.1/3'
|-
|Pienino 3 File || 1'-0.2/3'-0.1/2'
|-
|Voce Celeste 2 File || 8'
|-
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|-
|Tremolo
|-
|}
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----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
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|-
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|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba Bassa</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
|}
Questa, invece, va bene:
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
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{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|XV || 2'
|-
|XIX || 1.1/3'
|-
|XXII || 1'
|-
|Ripieno acuto 3 file || 1/2'
|-
|Flauto a camino || 8'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'-1.3/5'
|-
|Tromba || 8' Bassi
|-
|Tromba || 8' Soprani
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola di gamba || 8'
|-
|Flauto a cuspide || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Pienino 3 file || 1'
|-
|Voce celeste 2 file || 8'
|-
|Tromba armonica || 8'
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Trombone || 16'
|-
|Tromba bassa || 8'
|-
|}
|}
== Libri correlati ==
* {{libro|Organo a canne}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Stoplists|preposizione=sulle|etichetta=disposizioni foniche di organi a canne}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
[[Categoria:Musica]]
[[Categoria:Dewey 786]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Disposizioni foniche della provincia di Arezzo raggruppate per comune:
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo|Arezzo]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Anghiari|Anghiari]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Bibbiena|Bibbiena]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Capalona|Capalona]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Chiusi della Verna|Chiusi della Verna]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Civitella in Val di Chiana|Civitella in Val di Chiana]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Cortona|Cortona]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Foiano della Chiana|Foiano della Chiana]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Lucignano|Lucignano]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Monte San Savino|Monte San Savino]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Montevarchi|Montevarchi]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Pratovecchio|Pratovecchio]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/San Giovanni Valdarno|San Giovanni Valdarno]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Sanspolcro|Sansepolcro]]
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[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo
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/* Capoluogo */
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text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Disposizioni foniche del comune di [[w:Arezzo|Arezzo]] raggruppate per edificio.
== Capoluogo ==
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Cattedrale dei Santi Pietro e Donato|Cattedrale dei Santi Pietro e Donato]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Basilica di San Domenico|Basilica di San Domenico]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Basilica di San Francesco|Basilica di San Francesco]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Badia delle Sante Flora e Lucilla|Badia delle Sante Flora e Lucilla]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa del Sacro Cuore e di Santa Teresa Margherita Redi|Chiesa del Sacro Cuore e di Santa Teresa Margherita Redi]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa della Santissima Annunziata|Chiesa della Santissima Annunziata]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa della Santissima Trinità|Chiesa della Santissima Trinità]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa di San Francesco Stigmatizzato in Saione|Chiesa di San Francesco Stigmatizzato in Saione]]
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa di Santa Maria della Pieve|Chiesa di Santa Maria della Pieve]]
{{Avanzamento|25%|31 marzo 2016}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Eumolpo
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ortografia
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{{LibreOffice Writer}}
[[File:Addomesticare Writer - fig 55.jpg|thumb|left|Figura 55: Math in pieno lavoro. Il pannello a sinistra permette di inserire velocemente le istruzioni, le quali sono classificate da un menù, mentre il pannello inferiore è dove «si lavora» per costruire le formule. Le istruzioni sono anche disponibili con un clic destro sull'area di lavoro. Il risultato si può vedere in tempo reale nel documento.]]
Un documento non è soltanto testo, immagini o tabelle. Un documento può contenere anche elaborati diagrammi (parleremo su questo nel prossimo capitolo) o espressioni matematiche: per quest'ultimo esiste Math.
{{small caps|Inserisci → Oggetto → Formula}} crea un oggetto Math in Writer, pronto ad accettare le nostre espressioni matematiche.
Math lavora in un modo diverso agli editori di equazioni di altri programmi: anche se ci sono menù a tendina e bottoni per scegliere quello che serve, Math è sostanzialmente un editore di testo semplice che traduce istruzioni in formule, come si vede nella Figura 55 di seguito.
Prima che il lettore si spaventi devo dire che costruire le equazioni in «modalità testo» (metodo che non sorprenderà a chi viene da LaTeX) è molto più semplice che con una metodologia basata soltanto nei menù, soprattutto nelle espressioni complesse dove ci sono tanti elementi «annidati» come la definizione per parti della funzione g che si vede nella figura.
Math è uno strumento adeguato per il suo lavoro, piuttosto filessibile e che permette di scrivere espressioni complesse con relativamente poco sforzo. Math però ha anche delle limitazioni importanti: non usa gli stili, la configurazione predefinita si applica soltanto a nuovi oggetti, non a quelli già inseriti, non funziona all'interno di quadri di testo in Draw… infine, diversi problemi.
Ma si può però lavorare (infatti, ho pubblicato un libro di fisica utilizzandolo senza maggiori problemi), perciò in questo capitolo vi farò vedere alcuni consigli per poter usarlo senza troppe sofferenze. Dobbiamo tener presente, però, che si deve sempre utilizzare lo strumento giusto per il lavoro e pertanto se dobbiamo scrivere una tesi di fisica o matematica LaTeX (sia utilizzando una opportuna estensione per Writer o creando con con questo sistema tutto il documento — soprattutto se viene utilizzato LyX) sarà la miglior opzione. Però al di là di questi casi «estremi» che io steso ho vissuto, il campo di situazioni in cui Math può risultare di utilità è veramente grande.
== Concetti generali su Math ==
[[File:Addomesticare Writer - fig 56.jpg|thumb|left|Figura 56: L'aiuto di Math]]
Nel menù {{small caps|Aiuto → Guida di LibreOffice}} (oppure, semplicemente {{tasto|F1}}), se si sceglie nel menù a tendina a sinistra «LibreOffice Math» e nella scheda Indice, sotto Termino cercato si scrive — senza virgolette— «Formula;tabelle di riferimento» (dopo del «;» non ci va spazio) si può trovare una lista delle istruzioni utilizzate da Math per costruire le equazioni. Consiglio di stabilire un «segnalibro» per quella pagina perché sarà di consultazione obbligata quando si inizia a lavorare con Math (Figura 56).
{{riquadro|I file d'aiuto di LibO non vengono installati in modo predefinito, assicuratevi di scaricarli e installarli!}}
La gran maggioranza di queste istruzioni sono veramente semplici e non hanno bisogno di particolari chiarimenti, perciò in questo capitolo parlerò soltanto di quei concetti che risultano «complicati » per i nuovi utenti. Vedrà pertanto il lettore che in alcuni esempi a seguire ci saranno elementi non definiti nel testo, ma questo non necessariamente sarà per trascuratezza da parte mia: più che altro risulterà un invito a rivisitare la documentazione corrispondente.
Realizzando un clic destro nell'area di lavoro di Math l'utente troverà anche un menù contestuale che presenta, perfettamente organizzate, le principali funzioni di Math.
== Testo semplice ==
[[File:Addomesticare Writer - fig 57.jpg|thumb|Figura 57: Virgolete doppie e singole in Math]]
Ci sono delle combinazioni di caratteri e/o simboli che sono utilizzati da Math per scopi particolari che vedremo più in giù.
Per esempio, «sum» serve per inserire una sommatoria e «int» per un integrale. Il simbolo % è utilizzato per indicare altri simboli: %alfa in Math inserirà un α, mentre che %ialfa inserirà α (cioè, un alfa in corsivo). Ma, cosa succede se vogliamo inserire delle catene di testo oppure altri simboli?
La forma più semplice di inserire «testo puro» è utilizzare le virgolette doppie: "%" inserirà il simbolo % mentre "sum" inserirà i caratteri «sum» senza convertirli in una sommatoria.
Questo può anche essere utilizzato per far si che il testo inserito non venga considerato come «variabile» per così evitare che passi a corsivo.
E se vogliamo inserire le virgolette doppie? Potremmo, per esempio, avere bisogno d'inserire un angolo come 3º2'3"…
Oltre ad aggiungere un nuovo simbolo in Math (più in giù vedremo come si fa questo, che non è precisamente evidente) il modo più semplice e quello di racchiudere due virgolette singole con delle virgolette doppie, scrivendo
<pre>
3"º"2"'"1"<nowiki>'</nowiki>'"
</pre>
come si vede nella Figura 57.
Pure le virgolette singole si vedono meglio se inserite come testo puro.
== Operatori e relazioni ==
Se nell'editor di Math si scrive semplicemente un uguale senza niente prima o dopo, Math darà errore mostrando due punti interrogativi in rosso. Lo stesso succederà con qualsiasi altra relazione (<, <=, eccetera). Se si scrive sum per introdurre una sommatoria (o int per un integrale, o…), ma non scriviamo niente dopo comparirà anche questo punto interrogativo. Lo stesso se viene scritto a^ senza definire l'esponente.
Il motivo di tutto questo e che tanto le relazioni (=, +, –, <, eccetera) come gli operatori (sum, int, lim, eccetera) necessitano di argomenti: non ha senso scrivere un uguale senza niente che venga uguagliato, o una sommatoria senza il termine generale da sommare.
Ma ogni tanto risulta necessario scrivere un «+» per indicare la carica di uno ione, per esempio, in quel caso le virgolette doppie vengono in aiuto:
<pre>
"Na"^"+"
</pre>
ci darà Na<sup>+</sup>.
Le virgolette doppie possono anche essere utilizzate per racchiudere «il nulla»:
<pre>
a = ""
</pre>
ci darà a=
Alcuni operatori accettano «attributi». Per esempio, le istruzioni from e to si possono utilizzare per stabilire dei «limiti» come nel seguente esempio:
<pre>
sum from{n=1} to infty a_n
</pre>
È possibile definire degli «operatori temporanei» utilizzando le istruzioni oper e boper con un carattere qualsiasi. Per esempio:
<pre>
oper P from {n=1} to infty Q_n
</pre>
== Gruppi e parentesi ==
A volte per scrivere espressioni del tipo <math>\frac{1}{a+b}</math> risulta necessario «raggruppare» termini perché
<pre>
1 over a + b
</pre>
ci darà <math>\frac{1}{a}+b</math>
Il modo da raggruppare termini in Math è utilizzare le parentesi graffe { }: <math>\frac{1}{a+b}</math> si scrive
<pre>
1 over {a + b}
</pre>
È importante che i gruppi siano «chiusi»: scrivendo soltanto una delle parentesi ci darà errore.
{{riquadro|Inserendo una parentesi grafa da apertura Math inserirà automaticamente quella di chiusura, lasciando un paio di spazi in attesa di contenuto.}}
Lo stesso accade con le parentesi tondi, quadre e tutto il resto: devono trovarsi in coppie.
La miglior forma di costruire parentesi è utilizzare le istruzioni left e right, le quali ci permettono di avere parentesi scalabili. Qualche esempio:
{| class="wikitable"
| <code>( a over b )</code> || <math>(\frac{a}{b})</math>
|-
| <code>left ( a over b right )</code> || <math>\Bigl( \frac{a}{b} \Bigr)</math>
|}
Le istruzioni ''lbrace'' e ''rbrace'' danno le parentesi graffe sinistra e destra, rispettivamente:
{| class="wikitable"
| <code>left lbrace a over b right rbrace</code> || <math>\Bigl\{ \frac{a}{b} \Bigr\}</math>
|}
E se vogliamo soltanto una parentesi? L'istruzione ''none'' viene in aiuto:
{| class="wikitable"
| <code>left ( a over b right none</code> || <math>\Bigl( \frac{a}{b}</math>
|}
Non siamo limitati alle coppie tradizionali di parentesi:
{| class="wikitable"
| <code>left ) a over b right lline</code> || <math>\Bigl) \frac{a}{b} \Bigr|</math>
|}
dove ''lline'' rappresenta la linea verticale.
Per il fisico quantistico che vive in noi c'è anche l'istruzione ''mline'':
{| class="wikitable"
| <code>left langle x mline<br />%psi right rangle</code> || <math>\langle x | y \rangle</math>
|}
dove ''langle'' e ''rangle'' rappresentano i parentesi angolari di sinistra e destra, rispettivamente.<ref>Per una lista dei codici per i caratteri greci, dall'interno di un oggetto {{small caps|Math Strumenti → Simboli}}.</ref>
== Grandezze, colori e interruzioni di linea ==
=== Grandezze ===
Possono essere controllate con l'istruzione size.
Esistono due metodi per utilizzare questa istruzione: dando il valore assoluto in punti oppure un fattore che modifichi la grandezza predefinita. Per esempio, se il font predefinito in Math e di 12 punti, le espressioni
<pre>
size 18 {espressione}
size *1,5 {espressione}
</pre>
daranno lo stesso risultato perché 18 è proprio 1,5 volte di più che 12.
=== Colori ===
È possibile cambiare il colore di una espressione Math, o di solo una parte della espressione, utilizzando l'istruzione color in questo modo:
<pre>
color <il colore> {espressione}
</pre>
La lista dei colori è ampia, però limitata. Il modo migliore per sceglierli è utilizzare il pannello con le istruzioni Math visto nella Figura 55 selezionando Attributi del menù.
=== Interruzioni ===
Nell'esempio della Figura 55 si vede un'istruzione chiamata newline. Quest'istruzione inserisce un interruzione linea permettendo di costruire espressioni «a più righe».
Si deve tenere presente che newline non può essere utilizzato all'interno di coppie di parentesi o altre cose che devano essere «chiuse» come le virgolette, i gruppi oppure le istruzioni appena viste size e color. Per costruire, per esempio, un'espressione con solo una parentesi d'apertura nella prima riga e solo uno di chiusura nella seconda, dobbiamo farla nel seguente modo:
<pre>
left ( "prima riga" right none
newline
left none "seconda riga" right )
</pre>
mentre se si utilizzano le istruzioni size e color queste dovranno essere ripetute in ogni riga.
== Formati «strani» ==
Gli esponenti possono essere introdotti utilizzando le istruzioni mostrate nei seguenti esempi:
{| class="wikitable"
| <code>A_b</code> || <math>A_b</math>
|-
| <code>A^b</code> || <math>A^b</math>
|-
| <code>A lsub b</code> || <math>{}_{b}A</math>
|-
| <code>A lsup b</code> || <math>{}^{b}A</math>
|-
| <code>A csub b</code> || <math>\underset{b}{A}</math>
|-
| <code>A csup b</code> || <math>\overset{b}{A}</math>
|}
È possibile introdurre delle matrici in Math con l'istruzione ''matrix'':
<code>matrix{a # b ## c # d}</code>
<math>
\begin{matrix}
1 & 2 \\
3 & 4
\end{matrix}
</math>
Come si può vedere nell'esempio, il cancelletto semplice separa colonne mentre che quello doppio separa righe.
Un'altra istruzione molto utile è stack, la quale funziona come una matrice colonna:
<code>stack{a # b # c}</code>
<math>
\begin{matrix}
a \\
b \\
c
\end{matrix}
</math>
Per parlare di insiemi di numeri ci sono le istruzioni
{| class="wikitable"
| <code>setN setZ setQ setR setC</code> || <math>\N \Z \Q \R \Complex</math>
|}
L'opzione, all'interno di Math, che viene attivata con {{small caps|Formato → Modo testo}} permette di passare da questo:
<math>\frac{a}{b}+c</math>
utile per equazioni che si trovano in un paragrafo indipendente, a questo: <math>\frac{a}{b}+c</math> che si vede meglio in mezzo al testo.
== Attributi vari ==
Un esempio vale di più che mille spiegazioni, perciò qui va il mio invito al lettore di tentare di capire cosa fanno le seguenti istruzioni: phantom, bold, italic, nitalic. Di seguito un caso «più difficile»:
<pre>
vec a cdot vec b = a_x b_x + a_y b_y
newline
alignl phantom {vec a cdot vec b} = abs{vec a}abs{vec b}cos %alfa
</pre>
<math>\vec{a} \cdot \vec{b} = a_x b_x + a_y b_y </math>
<math>= |\vec{a}| |\vec{b}| \cos{\alpha}</math>
== Scegliere i font predefiniti degli oggetti Math ==
Il menù che si apre quando da un oggetto Math si seleziona Formato → Tipi di carattere risulta un tanto confuso: i menù a tendina disponibili per ogni tipologia di font (variabili, funzioni, numeri, testo…) offrono soltanto il font utilizzato in quel momento.
Per modificare quei font è necessario selezionare la categoria da modificare con il menù a tendina del bottone Cambia: soltanto così si presenterà un menù che permette di scegliere il font e i suoi attributi (grassetto, corsivo).
Dopo realizzate le modifiche non dobbiamo dimenticarci di premere il bottone Predefinito, altrimenti le modifiche si applicheranno soltanto a quell'oggetto Math.
{{riquadro|Per il momento non c'è un modo diretto di modificare il font utilizzato per i simboli (caratteri greci, simboli matematici):
Bug 101174 - Enable means to change Formula Editor default font from OpenSymbol via Expert Configuration}}
Il menù che si presenta con Formato → Dimensioni carattere risulta più semplice e non ha bisogno di spiegazioni.
{{riquadro|Esiste una richiesta che chiede di aggiungere a Math la capacità di prendere la grandezza del font del paragrafo sul quale si trova l'oggeto:
Bug 32419 - When inserted on Writer, get "Base size" for formulas from underlining paragraph}}
Soltanto non dimenticatevi di premere il bottone Predefinito.
{{riquadro|Come già indicato questa configurazione non modificherà oggeti inseriti prima, sarà necessario modificarli uno a la volta.}}
{{riquadro|Gli oggeti Math non sono basati su stili e pertanto se si devono utilizzare diversi font in diversi documenti si dovrà modificare i valori predefniti ogni volta che si passa da uno all'altro.}}
== Definire nuovi simboli per Math ==
Il numero di «simboli speciali» predefiniti in Math non risulta particolarmente «grande», perciò potrebbe essere necessario il definire degli altri.
Si deve tenere presente che l'editore di Math supporta senza problemi unicode e perciò se un determinato simbolo è disponibile nel font utilizzato da Math per rappresentare il testo (e non dobbiamo introdurlo molto spesso) sarà sufficiente introdurlo prima in Writer, copiarlo e poi incollarlo nell'editore di Math.
{{riquadro|Esiste una richiesta di aggiungere a Math l'opzione di inserire simboli:
Bug 32418 - Add an "insert symbol" to Math.}}
Se un simbolo determinato risulta molto necessario l'opzione di copiare e incollare non sarà più la più confortevole, e perciò risulterà conveniente definire un nuovo simbolo. Per questo dobbiamo, dall'interno di un oggetto Math, aprire Strumenti → Simboli e fare clic sul bottone Modifica per ottenere il dialogo rappresentato nella Figura 58.
Quello che ci interessa qui sono i menù a tendina che si trovano sotto i simboli:
# Dimentichiamoci per un attimo che questi menù a tendina sono menù a tendina, cancelliamo quello che c'è scritto in Simbolo e scriviamo il nome del nuovo simbolo (per esempio, MioSimbolo)
# Ricordiamoci ancora che questi menù a tendina sono menù a tendina per scegliere in Carattere un font che contenga il simbolo necessario, il Sottoinsieme di quel font dove si trova il simbolo e, certamente, prendiamo il simbolo della tabella sopra.
# Se necessario e il font lo permette, si sceglie lo Stile per il simbolo (standard, corsivo, grassetto, grassetto corsivo).
# Volendo, è possibile scegliere un altro Gruppo di simboli o addirittura definire uno nuovo.
# Clic in Aggiungi e poi in OK.
Tutto pronto. Adesso potremo utilizzare il nuovo simbolo in qualsiasi equazione scrivendo %MioSimbolo.
== Spaziatura e allineamento di oggetti Math in Writer ==
=== Spaziatura ===
[[File:Addomesticare Writer - fig 58.jpg|thumb|Figura 58: Modificare i simboli in Math]]
Con la configurazione predefinita, gli oggetti Math sono inseriti in Writer con grandi spazi prima e dopo. Per eliminare questi spazi per sempre (o almeno per nuovi oggetti) è necessario seguire due semplici passi:
* Nell'editore di stili e formattazione dobbiamo andare agli Stili di cornice (terzo bottone da sinistra a destra). Lì si deve modificare lo stile «Formula» (clic destro → Cambia). Nella scheda Scorrimento, cambiare gli spazi a sinistra e a destra al valore zero. Finalmente, salvare il documento come il modello predefinito.
* Aprire (o creare) un oggetto Math e dirigersi a Formato → Spaziatura. Nel menù Categoria scegliere Bordi e modificare i margini a zero. Finalmente, premere il bottone Predefinito.
=== Allineamento ===
Sotto Strumenti → Opzioni → LibreOffice Writer → Formattazione → Assistenza layout si ha l'opzione Allineamento linea di base Math che attiva l'allineamento verticale automatico degli oggetti Math d'accordo a una «linea di base».
Si deve tenere presente che questa opzione, attiva in modo predefinito in tutti i nuovi documenti, sarà disabilitata in documenti creati con la versione 3.x dove questa funzione non esisteva.
== Spaziatura «interna» ==
[[File:Addomesticare Writer - fig 59.jpg|thumb|Figura 59: Il comando «nospace» in azione]]
Math automaticamente include spazi tra elementi diversi di una equazione. Anche se questo risulta corretto quasi sempre, quando vengono inseriti elementi consecutivi con diversi «attributi» (corsivo l'uno e grassetto l'altro, per esempio) lo spazio aggiuntivo che compare potrebbe produrre un effetto indesiderato.
Questo problema si risolve (in parte) con l'istruzione nospace come si può vedere nella schermata della Figura 59.
== Edizione «quasi grafica» ==
Un piccolo segreto di Math per chiudere questo capitolo: se stando all'interno dell'editor facciamo clic su un elemento dell'equazione «grafica» (quella che si costruisce automaticamente mentre viene scritto il codice) il cursore andrà direttamente alla posizione del codice che rappresenta l'elemento scelto, il quale verrà «marcato» con un sottile rettangolo di linea tratteggiata.
Questo risulta veramente utile nel modificare espressioni complicate perché ci permette di localizzare immediatamente la parte del codice necessaria. L'effetto risulta visibile nella Figura 59.
== Note ==
<references />
[[Categoria:LibreOffice Writer|Math]]
{{Avanzamento|100%|28 dicembre 2016}}
9ptqyyl9fbuppbskonsigxw7p0lybgk
Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lazio/Città metropolitana di Roma/Roma/Roma - Chiesa di Santa Maria della Salute
0
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430962
399448
2022-07-27T18:28:01Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
{{doppia immagine|center|Roma, chiesa di Santa Maria della Salute - Cantoria e organo.jpg|200|Roma, chiesa di Santa Maria della Salute - Consolle dell'organo a canne.jpg|354| }}
* '''Costruttore:''' Mascioni (''Opus 385'')
* '''Anno:''' 1926
* '''Restauri/modifiche:''' anonimo (1964, rifacimento), Ercolin (1994, trasferimento, dotazione dell'attuale consolle e modifiche), Marco Valentini (2011, restauro)
* '''Registri:''' 33 (20 realizzati, 13 predisposti tra i quali un ''Cromorno 8<nowiki>'</nowiki>'' e un ''Oboe 8<nowiki>'</nowiki>''.)
* '''Canne:''' ?
* '''Trasmissione:''' elettrica<ref>fino al 1994 a trasmissione pneumatico-tubolare.</ref>
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento<ref>originariamente appartenente al Mascioni ''Opus 730'' della chiesa di San Francesco Stigmatizzato in Saione ad Arezzo.</ref>
* '''Tastiere:''' 2 di 61 note (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in corpo unico, sulla cantoria nell'ultima campata della navata, a destra
* '''Note:''' costruito per l'abitazione di Paolo Della Porta a Trento, trasferito nel 1935 nella [[Disposizioni foniche di organi a canne/Svizzera/Canton Ticino/Distretto di Lugano/Lugano/Lugano - Chiesa di Santa Maria degli Angeli|chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano]] e nel 1964 nella [[Disposizioni foniche di organi a canne/Svizzera/Canton Ticino/Distretto di Bellinzona/Bellinzona/Bellinzona - Chiesa di San Martino|chiesa di San Martino a Camorino]]; nel 1994 è stato spostato nella collocazione attuale
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Decimanona || 1.1/3'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'<ref name=corale>registro originariamente collocato in un corpo corale a sé stante rispetto al resto dello strumento, e suonante sul secondo manuale.</ref>
|-
|Bordone || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Quintadena || 8'<ref name=corale/>
|-
|Viola || 8'<ref name=corale/>
|-
|Dolce || 4'
|-
|Flauto || 4'<ref name=corale/>
|-
|Sesquialtera || 2 file<ref name=corale/>
|-
|Ripieno || 2-3 file
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Armonica || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Quinta || 10.2/3'
|-
|Dolce || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|}
|}
; Disposizione fonica successiva al rifacimento del 1964
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Decimanona || 1.1/3'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Positivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Quintadena || 8'
|-
|Viola || 8'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''III - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|Dolce || 4'
|-
|Pienino || 3 file
|-
|Voci corali || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Armonica || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Quinta || 10.2/3'
|-
|Dolce || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|}
|}
;Disposizione fonica originaria
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto || 8'
|-
|Viola || 8'
|-
|Gamba || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Positivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Quintadena || 8'
|-
|Viola || 8'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Voci corali || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''III - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Salicionale || 8'
|-
|Voce celeste || 8'
|-
|Dolce || 4'
|-
|Pienino || 3 file
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Armonica || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Quinta || 10.2/3'
|-
|Dolce || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|}
|}
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Santa Maria della Salute (Rome) - Pipe organ|commons_preposizione=sull'|commons_etichetta=organo a canne|w=Chiesa di Santa Maria della Salute a Primavalle|preposizione=sulla|etichetta=chiesa di Santa Maria della Salute a Roma}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://orgeldokumentationszentrum.ch/#/detail/13988|titolo=Camorino - Parrocchiale S. Martino|sito=orgeldokumentationszentrum.ch|lingua=de, fr, it|accesso=14 dicembre 2020}}
{{Avanzamento|100%|12 settembre 2017}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa del Sacro Cuore e di Santa Teresa Margherita Redi
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2022-07-27T18:38:08Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Aurelio Paoli<ref>come ampliamento dell'organo di Luca di Bernardino da Cortona della cattedrale di Arezzo.</ref>
* '''Anno:''' 1927
* '''Restauri/modifiche:''' Tamburini (1946, ''Opus 264'', spostamento nell'abside della cattedrale e modifiche), Paolo Ciabatti (2017, spostamento nella sede attuale e rifacimento)
* '''Registri:''' 36
* '''Canne:''' ?
* '''Trasmissione:''' elettronica
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento nell'aula
* '''Tastiere:''' 3 di 61 note (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in corpo unico, sulla cantoria in controfacciata
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Positivo aperto'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto tappato || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Sesquialtera || 2 file
|-
|Decima quinta || 2'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|Flautino in quinta || 1.1/3'
|-
|Decimanona || 1.1/3'
|-
|Ripieno || 4 file
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Principale forte || 8'
|-
|Principale || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Flauto in VIII || 4'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Decimaseconda || 2.2/3'
|-
|Decimaquinta || 2'
|-
|Ripieno || 5 file
|-
|<span style="color:#8b0000;">Fagotto</span>|| <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Corno inglese</span>|| <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Voce umana || 8'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''III - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 8'
|-
|Viola gamba || 8'
|-
|Concerto viole || 3 file
|-
|Flauto armonico || 4'
|-
|Flauto in XII || 2.2/3'
|-
|Flautino || 2'
|-
|Cornetta || 1.3/5'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Basson</span>|| <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Fagotto</span>|| <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
|}
== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=2HRK9sqYbQ8|titolo=Sacro Cuore, il maestro Fagiani inaugura il nuovo organo a canne|sito=youtube.com|accesso=1° giugno 2018}}
{{Avanzamento|100%|2 giugno 2018}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Bibbiena/Bibbiena - Chiesa di Cristo Re
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2022-07-27T18:19:10Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Consoli (modello ''New Jubilè 2000'')
* '''Anno:''' inizi del XX secolo
* '''Restauri/modifiche:''' no
* '''Registri:''' 4
* '''Canne:''' 61
* '''Trasmissione:''' elettrica con sistema multiplo
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento nell'aula (costituita da un organo elettronico)
* '''Tastiere:''' 2 di 61 note (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'' - il corpo di canne è abbinato alla prima tastiera)
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'' - non ci sono registri a canne al Pedale)
* '''Collocazione:''' in corpo unico, appeso alla parete destra della navata
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Superottava || 2'
|-
|Ripieno
|-
|}
|}
{{Avanzamento|100%|16 settembre 2018}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Interlingua/Dizionario/c
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Eumolpo
4673
ortografia
wikitext
text/x-wiki
{{Dizionario di Interlingua}}
----
'''C'''
'''cabaret''' {sm} cabaret (:sia come café chantant che come set per the o caffe), > cabaretero.
'''cabina''' {sf} cabina, {di pilotaggio} governaculo, {al mare} vestiario.
'''cablogramma''' {sm} cablogramma, > cablar.
'''cabotaggio''' {sm} cabotage, > cabotero, cabotagero.
'''cacao''' {sm} cacao, (butyro de cacao).
'''caccia''' {sf} chassa.
'''cacciabombardiere''' {sm} avion bombator, interceptor.
'''cacciagione''' {sf} chassa.
'''cacciare''' {vt} chassar, {mandar via} expeller, '''~si''' mitter se, introducer se, celar se.
'''cacciatore''' {sm} chassator.
'''cacciatorpediniere''' {sm} torpedinero (chassator).
'''cacciavite''' {sm} tornavite.
'''cacio''' {sm} caseo.
'''cacofonia''' {sf} cacophonia.
'''cactus''' {sm} cacto, > cactaceas, cactacee.
'''cadavere''' {sm} cadavere, > cadaverose, cadaveric.
'''cadente''' {ag} cadente, caduc, decrepite.
'''cadenza''' {sf} cadentia, rhythmo.
'''cadenzare''' {vt} cadentiar.
'''cadere''' {vi} cader (cas), collaber (collaps), declinar, '''~ indietro''' replicar se, {cader giù} cader a/per terra, {es. un quadro} distaccar se.
'''cadetto''' {sm} cadetto, {ag} cadette.
'''caduno,cadauno'''{ag ind/pron} cata uno.
'''caduco''' {ag} caduc, (> caducitate), ephemere, fugace, transitori.
'''caduta''' {sf} cadita, {resa} rendition.
'''caffè''' {sm} caffe, (> caffetero, caffetera, caffeina), {locale} café.
'''caffelatte''' {sm} caffe con lacte.
'''cagionare''' {vt} causar, provocar.
'''cagionevole''' {ag} valetudinari, debile.
'''cagliare''' {vt} cualiar, > cualio.
'''cagna''' {sf} can feminin.
'''cagnara''' {sf} fracasso.
'''cagnesco''' {sm} '''in ~''' con hostilitate.
'''calabrone''' {sm} bombo, crabro.
'''calamaio''' {sm} tintiera.
'''calamaro''' {sm} calamar.
'''calamita''' {sf} magnete.
'''calamità''' {sf} calamitate, > calamitose.
'''calare''' {vt} decrescer, bassar, descender, diminuer.
'''calca''' {sf} grege, turba.
'''calcagno''' {sm} calce, talon.
'''calcare''' {vt} calcar {anche: dare un calcio, tracciare}, {premere} premer, {seguire le orme:} sequer le vestigios de.
'''calce''' {sf} calce, (calce vive, calce extincte, lacte de calce, petra de calce), {sm} '''in ~ a''' al pede de.
'''calcestruzzo''' {sm :cemento} beton, (beton armate).
'''calciare''' {vt} calcar, colpar con le pede, ({dare il calcio di inizio:} dar le colpo de initio).
'''calciatore''' {sm} footballero.
'''calcina''' {sf} calce (preparate).
'''calcinaccio''' {sm} fragmento de gypso/calce, {pl} fragmentos de petra/bricca, residuos, calce vive.
'''calcio''' {sm gioco} football, {pedata} colpo de pede, {chim} calcium.
'''calco''' {sm} calco, modulatura.
'''calcolabile''' {ag} calculabile, computabile.
'''calcolare''' {vt} calcular, computar, {ponderare} estimar, evalutar.
'''calcolatore''' {sm} calculator, computator (:anche macch.).
'''caldaia''' {sf} caldiera.
'''caldeggiare''' {vt} appoiar, favorir, supportar.
'''calderone''' {sm} caldieron, olla.
'''caldo''' {ag} calide, calorose, passionate, {sm} calor ({fa caldo} il face calor).
'''calendario''' {sm} calendario.
'''calesse''' {sm} cabriolet, carrossa.
'''calibro''' {sm} calibre, > calibrar, calibrator.
'''calice''' {sm} calice, > caliciforme.
'''caligine''' {sf} bruma, nebula, nebula fumose, obscuritate.
'''calligrafia''' {sf} calligraphia, > calligraphiar, calligraphic, calligrapho.
'''callo''' {sm} callo, > callista, callose, callositate, (fare il callo a qc} accostumar se a).
'''calma''' {sf} calma, quiete, tranquillitate.
'''calmante''' {sm} calmante, sedativo.
'''calmare''' {vt} calmar, sedar, quiescer (quiet), appaciar.
'''calmiere''' {sm} precio official/obligatori.
'''calmo''' {ag} calme, quiete, tranquille.
'''calo''' {sm} diminution.
'''calore''' {sm} calor, {fervore} vehementia.
'''caloria''' {sf} caloria.
'''caloroso''' {ag} calorose.
'''calotta''' {sf} copertura, {in testa} bonetto, casco.
'''calpestare''' {vt} calcar, fullar, dispreciar.
'''calunnia''' {sf} maledicentia, calumnia, > calumniar, calumniose.
'''calvario''' {sm} calvario.
'''calvizie''' {sf} calvitia, > calve.
'''calza''' {sf} calcea, calcetta.
'''calzare''' {vt} calcear.
'''calzatura''' {sf} calceatura.
'''calzettone''' {sm} spisse calcetta.
'''calzino''' {sm} calcetta.
'''calzolaio''' {sm} bottinero, scarpero, > bottineria.
'''calzoni''' {sm} pantalones, calceones, bracas.
'''camaleonte''' {sm} chameleonte.
'''cambiabile''' {ag} cambiabile, mutabile.
'''cambiale''' {sf} littera de cambio,
'''cambiamento''' {sm} cambio, mutation.
'''cambiare''' {sm} cambiar, mutar, alterar, substituer, (cambiar de opinion, cambiar de conducta, cambiar de vestimento, cambiar se, cambiar de traino, seta cambiante).
'''cambiavalute''' {sm} cambiator, cambista.
'''cambio''' {sm} cambio, (littera de cambio, agente de cambio).
'''camera''' {sf} camera (:stanza, camera da letto, {pol}, {mecc}); {larga e pubblica:} sala, (camera a dormir, camera de lecto, musica de camera, camera de aere, camera obscur, camera (photographic)).
'''camerata''' {sf compagno} camerada, {dormitorio} dormitorio.
'''cameratismo''' {sm} cameraderia.
'''cameriere''' {sm} servitor, {valletto, maggiordomo} camerero.
'''camerino''' {sm di teatro} loge (F).
'''camice''' {sm} tunica, supertoto blanc.
'''camicetta''' {sf} blusa.
'''camicia''' {sf} camisa, (camisa de nocte, camisa/ jachetta de fortia), > camisero, camiseria, camisola, subcamisa.
'''camiciotto''' {sm} camisa sportive, supertoto, {per lavoratori} blusa.
'''caminetto''' {sm} focar.
'''camino''' {sm} camino.
'''camion''' {sm} camion, (camionista, camion cisterna, camion grue, camionage, camionetta).
'''camioncino''' {sm} camionetta.
'''cammello''' {sm} camelo, > camelero.
'''cammeo''' {sm} cameo, camelina.
'''camminare''' {vt} camminar, ambular, promenar se, marchar, ir (a pedes).
'''camminatore''' {sm} camminator.
'''cammino''' {sm} cammino, marcha, (poner se in marcha).
'''camomilla''' {sf} camomilla, (tisana de camomilla).
'''camoscio''' {sm} camoce, > camociar (:scamosciare).
'''campagna''' {sf} pais, > paisan; campania, > campaniol; agro, > agreste.
'''campagnolo''' {ag/sm} campaniol, paisan, rural, {sf auto, jeep} camionetta rural, jeep.
'''campale''' {ag battaglia} sur terreno, campal.
'''campana''' {sf} campana.
'''campanella''' {sf} campanetta, {bot} campanula.
'''campanello''' {sm} campana (de porta, de scriptorio, de alarma).
'''campanile''' {sm} campanil.
'''campanilismo''' {sm} spirito de appertinentia al proprie communitate local, {neg.:} chauvinismo.
'''campare''' {vi} viver, superviver.
'''cancellare''' {vt} cancellar, deler, rader, remover, spongiar, obliterar, annullar, revocar.
'''candidato''' {sm} candidato (a).
'''candidatura''' {sf} candidatura.
'''candido''' {ag} candide {tutti i sensi}.
'''candito''' {sm} (saccharo) condite.
'''candore''' {sm} candor, blanchessa, puressa, innocentia.
'''cane''' {sm} can, (vita de can), > canil, canin.
'''canestro''' {sm} corbe, paniero.
'''canfora''' {sf} camphora.
'''canguro''' {sm} kanguru.
'''canicola''' {sf} canicula, > canicular.
'''canile''' {sm} canil.
'''canino''' {ag} canin, (dente canin).
'''canizie''' {sfp} capillos blanc, vetulessa.
'''canna''' {sf} canna, (canna de piscar, canna de sucro), '''~ d'organo''' tubo de organo.
'''cannella''' {sf bot} cannella, > cannelliero, cannellar.
'''cannello''' {sm} tubo, {per esp. chimici} pipetta.
'''cannibale''' {sm} cannibal, > cannibalismo.
'''cannocchiale''' {sm} telescopio.
'''cannonata''' {sf} cannonada, {fig} cosa formidabile.
'''cannone''' {sm} cannon, > cannonar.
'''cannuccia''' {sf} cannella, {per bere, anche:} palea de biber.
'''canoa''' {sf} canoa, > canoero, canoar, canoage.
'''canone''' {sm ogni senso} canone, > canonic, canonisar, mensura standard.
'''canonico''' {ag} canonic (horas canonic, derecto canonic, libros canonic), {sm} canonico.
'''canoro''' {ag} canor, (> canoritate), melodiose, cantante.
'''canottaggio''' {sm} canotage, remage.
'''canottiera''' {sf masch} subcamisa, {femm} camisola.
'''canotto''' {sm} canot, canoa.
'''canovaccio''' {sm tela} canevas, {strofinaccio} siccator, pannello pro dispulverar, {teatrale} scenario.
'''cantante''' {sm/f} cantator/cantatrice.
'''cantare''' {vt} cantar.
'''cantautore''' {sm} cantautor.
'''cantiere''' {sm} deposito, area de construction (de labor), contructorio.
'''cantilena''' {sf} cantilena.
'''cantina''' {sf} cellario.
'''canto''' {sm mus} canto, {av} '''d'''''''altro ~''' al/del altere latere.
'''cantonata''' {sf} equivocation, error.
'''cantone''' {sm amm} canton, > cantonal, {angolo} angulo.
'''cantuccio''' {sm} angulo (de un camera), loco remote.
'''canuto''' {ag} blanc, con capillos blanc.
'''canzonare''' {vt} derider, ludificar, burlar.
'''canzonatorio''' {ag} derisori, irrisori, burlesc.
'''canzone''' {sf} cantion, cantionetta.
'''caos''' {sm} chaos.
'''caotico''' {ag} chaotic.
'''capace''' {ag} capace, ({vasto} spatiose, ample), habile, experte, apte.
'''capacità''' {sf} capacitate, (mesura de capacitate).
'''capacitarsi''' {vr} ({di solito in negativo: io non so capacitarmi che:} io non pote persuader me que, io non pote comprender como...).
'''capanna''' {sf} cabana.
'''capannello''' {sm} parve gruppo de gente que discute topicos/themas currente.
'''capannone''' {sm} grande barraca, hangar.
'''caparbio''' {ag} obstinate, restive.
'''caparra''' {sf} arrha, garantia.
'''capeggiare''' {vt} conducer, diriger.
'''capello''' {sm} capillo, ({capelli a spazzola:} capillos à la can, {a testa scoperta:} in capillos).
'''capelluto''' {ag} '''cuoio ~''' corio capillute, scalp.
'''capezzale''' {sm} stricte cossino ({di malato} assider apud un infirmo).
'''capezzolo''' {sm} papilla, tetta.
'''capienza''' {sf} capacitate.
'''capillare''' {ag} capillar, detaliate, que se extende ubique, > capillaritate, {smp} '''~i''' {anat} capillares.
'''capigliatura''' {sf} capillatura.
'''capire''' {vt} comprender, intender (se), (dar a intender), accordar (se).
'''capitale''' {ag} capital, principal, fundamental, (crimine capital, pena capital, peccato capital (:mortale), littera capital (:maiuscola), citate capital), {sm} capital {in ogni accezione}.
'''capitalismo''' {sm} capitalismo.
'''capitanare''' {vt} capitanar, commandar.
'''capitàno''' {sm mil} capitano.
'''capitare''' {vi} accider, arrivar, occurrer, succeder.
'''capitello''' {sm arch} capitello.
'''capitolare''' {vi mil} render se, capitular, > capitulation, {fig} ceder.
'''capitolo''' {sm} capitulo (:ogni senso).
'''capitombolo''' {sm} cadita, ruina.
'''capo''' {sm testa} testa, capite, {geogr} capo, promontorio, {chi comanda} chef, conductor, capite, leader, {comm} director, gerente, administrator, (al testa de, perder le testa, mal de capite, testa coronate, testa de ponte, testa de littera),{ '''~i''' {smp di vestiario} articulo, detalio, {di bestiame} testa de bestial, {di fune} ilamento, ('''a ~''' nove paragrapho).
capofitto, {av} '''a ~''' precipitemente.
'''capogiro''' {sm} vertigine.
'''capolavoro''' {sm} obra de maestro.
'''capolinea''' {sm} terminus.
'''capolino''' {sm:} '''fare ~''' reguardar rapidemente/furtivemente.
'''capoluogo''' {sm} capital regional, sede del governamento regional.
'''capomastro''' {sm} maestro mason.
'''caporale''' {sm mil} caporal.
'''caposaldo''' {sm} puncto de appoio, fundamento, base, {mil} fortalessa, citadella.
'''capostazione''' {sm} chef de station.
'''capostipite''' {sm} ancestre, progenitor, fundator, precursor, prototipo.
'''capotreno''' {sm} chef del traino.
'''capoufficio''' {sm} chef de officio/bureau.
'''capovolgere''' {vt} inverter, reverter, volver.
'''cappa''' {sf} cappa, {del camino} camino.
'''cappella''' {sf} cappella, (maestro del cappella, a cappella).
'''cappellano''' {sm} cappellano.
'''cappello''' {sm} cappello, bonetto.
'''cappero''' {sm} capparo.
'''cappio''' {sm} nodo, corda nodate.
'''cappone''' {sm zool} capon, > caponiera.
'''cappotta''' {sf di auto} capote.
'''cappotto''' {sm} cappotto, paletot.
'''cappuccino''' {sm frate} cappuccino, {bevanda} caffe con lacte.
'''cappuccio''' {sm} cappucio, {di penna} tappo, capsula.
'''capra''' {sf} capra, > caprero, capretto, caprin, capro.
'''capriccio''' {sm} capricio, > capriciose/instabile, capriciositate.
'''caprifoglio''' {sm} caprifolio.
'''capriola''' {sf} salto, exultation, gambada, capriola, exultar per le gaudio.
'''capriolo''' {sm} capreolo,
'''capsula''' {sf} capsula, > capsular, capsulage.
'''captare''' {vt} interceptar, (captar = {adescare, sedurre, tentare, ingannare, abbindolare}).
'''carabina''' {sf} carabina, > carabinero.
'''caraffa''' {sf} carrafa, ampulla.
'''caramella''' {sf} bonbon, {solo di zucchero:} caramell'''o''', sucro candite.
'''carattere''' {sm} character {ogni senso}.
'''caratteristico''' {ag} characteristic.
'''caratterizzare''' {vt} characterisar, distinguer.
'''carbone''' {sm} carbon, (hydrato de carbon, carbon de ligno, minator de carbon fossile).
'''carbonizzare''' {vt} carbonisar, > carbonisation.
'''carburante''' {sm} carburante.
'''carburatore''' {sm auto} carburator.
'''carcassa''' {sf di animale} cadavere, carcassa, {intelaiatura} armatura, skeleto, structura, {di nave} carcassa de nave.
'''carcerato''' {sm} prisionero, recluso, carcerato.
'''carcerazione''' {sf} carceration, incarceration.
'''carcere''' {sm} carcere, prision, > carcerero, carcerari, incarcerar, discarcerar.
'''carciofo''' {sm} artichoc.
'''cardare''' {vt} cardar, > cardata, cardator, cardatura.
'''cardellino''', {sm zool} cardello.
'''cardiaco''' {ag} cardiac.
'''cardinale''' {ag} cardinal, (numeros cardinal, punctos cardinal, virtutes cardinal), {sm rel} cardinal, > cardinalato.
'''cardine''' {sm} cardine, > discardinar, {fig} fundamento, base.
'''cardo''' {sm bot} cardo.
'''carena''' {sf nat} carina, > carinar, carinage.
'''carenza''' {sf} carentia, > carer, manco, necessitate, insufficentia.
'''carestia''' {sf} penuria, carentia de nutrimento, fame.
'''carezza''' {sf} caressa, > caressar.
'''carezzare''' {vt} caressar.
'''carezzevole''' {ag amorevole} amabile, tenere, car.
'''cariare''' {vt di denti} cariar, > carie, cariose, cariate.
'''caricare''' {vt ogni senso} cargar, onerar.
'''caricatura''' {sf} caricatura, > caricaturista, caricatural, caricaturar.
'''carico''' {sm} carga, cargamento, onere, fardo, > fardello.
'''carie''' {sf} carie.
'''carino''' {ag} car, attractive, charmante, delectabile, gentil, sympathic, affabile, amabile, benevole, {di ragazza} belle, {di barzelletta} facete, facetiose, bon.
'''carità''' {sf} caritate (:virtù e elemosina), (facer le caritate).
'''caritatevole''' {ag} caritabile, compassionabile.
'''carlona''' {av} '''alla ~''' sin cura.
'''carnagione''' {sf} carnation.
'''carnale''' {ag} carnal.
'''carne''' {sf} carne, (in carne e osso, carne de cannon, carne de un fructo (:polpa), esser in carne).
'''carnefice''' {sm} carnifice.
'''carneficina''' {sf} carnage, massacro, {di animali} macellamento.
'''carnevale''' {sm} carneval, > carnevalesc.
'''carnivoro''' {ag} carnivore.
'''carnoso''' {ag} carnose, > carnositate.
'''caro''' {ag} car {amato, costoso}, amate, costose, preciose.
'''carogna''' {sf} caronia, > caroniose.
'''carosello''' {sm} carosello.
'''carota''' {sf} carota, > carotina.
'''carovana''' {sf} caravana.
'''carovita''' {sf} augmentation del costo de viver.
'''carpentiere''' {sm} carpentero, > carpenteria.
'''carpire''' {vt} prender/sasir (con violentia), extorquer, conquirer, fraudar.
'''carponi''' {av} reptante (sur le proprie manos e genus).
'''carrabile/carraio''' {ag passo} transitabile a carros, transito pro carros.
'''carreggiata''' {sf della strada} parte vehicular del cammino/strata, banda de rolamento, {solco} cannellatura, sulco, tracia.
'''carrello''' {sm a due ruote} carretta, {aer} carro de atterrage, {ferrovia} trolley, carro, {cine, teatro, foto} dolly, {tavolino} tabula rolante, portabibitas (the, vivandas), {di macchina per scrivere} carro, {da supermercato} carretto.
'''carrettiere''' {sm} carrettero.
'''carriera''' {sf professionale} carriera.
'''carriola''' {sf} carretta de mano.
'''carro''' {sm} carro, (carro funebre, carro triumphal), wagon.
'''carrozza''' {sf trainata da cavalli} carrossa, cochi, {di treno} carro.
'''carrozzeria''' {sf} carrosseria, > carrossero.
'''carrozzina''' {sf} cochietto de infante, {auto} sidecar, {per invalidi} sede a rotas.
'''carrozzone''' {sm} carro, wagon.
'''carrucola''' {sf} polea.
'''carta''' {sf} papiro, (papiro moneta, papiro autographic, papiro de tornasol, papiro hygienic, papiro siccante, papiro de seta), {cartoncino} carta, (carta postal, jocar a cartas, dar carta blanc a un persona, dar le cartas, carta de visita).
'''cartacarbone''' {sf} papiro carbon.
'''cartaccia''' {sf} papiralia, > '''cestino per ~''' corbe a papiro.
'''cartamoneta''' {sf} papiro moneta.
'''cartapecora''' {sf} vitellino, pergamena.
'''cartapesta''' {sf} papiro macerate.
'''carteggio''' {sm} correspondentia, collection de litteras.
'''cartella''' {sf med: clinica} dossier (carta) medical, {documento} dossier, documento, {fin} certificato de actiones, obligation, {custodia} classificator, camisa, {di uomo d'affari} portafolio, {stampato} prospecto, {foglio dattiloscritto} pagina dactylographate/manuscripte, {di scolaro} sacco de scholar.
'''cartello''' {sm} indicator (stratal), signal, edicto, insignia {fin} cartel, > cartelista, cartelisar, cartelisation, trust, {pol} alliantia.
'''cartellone''' {sm pubblicitario} placard, > placardar, {di spettacoli} programma.
'''cartiera''' {sf} fabrica de papiro, (cartiera = {portafogli}).
'''cartilagine''' {sf} cartilagine, > cartilaginose.
'''cartoccio''' {sm} pacchetto (conic).
'''cartoleria''' {sf} papireria.
'''cartolina''' {sf} carta (postal).
'''cartone''' {sm} carton, > cartonero, cartoneria, cartonar, cartonage.
'''cartoni animati''' {smp} designos/caricaturas animate.
'''cartuccia''' {sf} cartucha, > cartuchiera, cartucheria.
'''casa''' {sf} domo, (domo de deo, a domo, in domo de), > domicilio, domestic; casa.
'''casacca''' {sf} casaca, jachetta, veste cossack.
'''casalinga''' {sf} gerente (del economia) domestic, de su familia; matre/femina de familia (de menage), menagera.
'''casalingo''' {ag} domestic.
'''casato''' {sm} casa, domo, familia.
'''casalinghi''' {smp} utensiles domestic, articulos de menage.
'''cascare''' {vi} cader, collaber.
'''cascata''' {sf} cascada, cadita de aqua, cataracta.
'''cascina''' {sf} ferma.
'''casco''' {sm} casco, caschetto.
'''caseificio''' {sm} fabrica de caseos, caseificio.
'''casella''' {sf cassetta} cassa (postal), {di schedario} alveolo de bureau, {della carta a quadretti} quadrato.
'''casellario''' {sm} archivio, classificator, cellario.
'''casello''' {sm ferr} cabina de signales, passage a nivello con casa del signalator.
'''caserma''' {sf} caserna, > casernero, casernar, casernamento.
'''casino''' {sm caccia:} domo pro le chassa, {circolo ufficiali:} club del officieros, {di prost.:} bordello.
'''casinò''' {sm} casino.
'''caso''' {sm} caso, chance, hasardo, (in nulle caso, in caso de necessitate, caso de conscientia, in caso que, {per caso:} per aventura, {a caso:} passim, al hasardo).
'''casolare''' {sm} ferma, cabana.
'''cassa''' {sf} cassa, buxo, feretro, (libro de cassa, cassa del tympano).
'''cassaforte''' {sf} cassa forte, cassa pro salveguardar, coffro.
'''cassapanca''' {sf} arca, cassabanco.
'''casseruola''' {sf} casserola.
'''cassetta''' {sf} cassa, cassetta, {per preziosi} coffro, {delle lettere} cassa postal, {da fiori} cassa de ceramo, {per attrezzi} cassa de utensiles, {della spazzatura} receptaculo de immunditias, {pronto soccorso} equipamento de prime succurso, {registrata} phonobanda, cassetta.
'''cassettina''' {sf} pyxide.
'''cassetto''' {sm} tiratorio.
'''cassettiera''' {sf} commoda.
'''cassettone''' {sm} commoda.
'''cassiere''' {sm} cassero.
'''casta''' {sf} casta.
'''castagna''' {sf} castania, marron, {ag} castanie.
'''castello''' {sm} castello, > castellano, '''(~ in aria''' creation de phantasia).
'''castigare''' {vt} castigar, punir, disciplinar.
'''castigo''' {sm} castigamento/castigation, punition.
'''castità''' {sf} castitate.
'''casto''' {ag} caste.
'''castoro''' {sm} castor.
'''castrare''' {vt} castrar, emascular, mutilar.
'''casuale''' {ag} casual, accidental, aleatori.
'''casualità''' {sf} casualitate.
'''casupola''' {sf} cabana.
'''cataclisma''' {sf} cataclysmo, catastrophe.
'''catacomba''' {sf} catacomba.
'''catalogare''' {vt} catalogar.
'''catalogo''' {sm} catalogo.
'''catarro''' {sm} catarrho, > catarrhal, catarrhose.
'''catasta''' {sf} pila, cumulo.
'''catasto''' {sm} catastro, registro del terrenos/fabricatos.
'''catastrofe''' {sf} catastrophe, > catastrophic.
'''catechismo''' {sm} catechismo, > catechete, catechetica, catechetic, catechisar, catechista.
'''categoria''' {sf} categoria.
'''categorico''' {ag} categoric.
'''catena''' {sf} catena, > catenar, catenari.
'''catenaccio''' {sm} pessulo.
'''cateratta''' {sf} cataracta.
'''catinella''' {sm} bassino.
'''catrame''' {sm} catran, > catraneria, catranose, catranar, catranator.
'''cattedra''' {sf} cathedra (:anche pulpito).
'''cattedrale''' {sf} cathedral.
'''cattiveria''' {sf} impietate, pravitate, perversitate, malitia, despecto, rancor.
'''cattività''' {sf} captivitate.
'''cattivo''' {ag} mal, prave, perverse.
'''cattolicesimo''' {sm} catholicismo.
'''cattolico''' {ag} catholic.
'''cattura''' {sf} captura.
'''catturare''' {vt} captar, capturar, captivar.
'''caucciù''' {sm} cauchu.
'''causa''' {sf ogni senso} causa, (causa prime, causa final, a causa de).
'''causare''' {vt} causar, producer, provocar.
'''caustico''' {ag} caustic, mordace, corrosive.
'''cautela''' {sf} cautela, prudentia.
'''cautelare''' {vt} proteger, defender, prevenir, garantir.
'''cauto''' {ag} caute, prudente.
'''cauzione''' {sf} caution, securitate, garantia.
'''cava''' {sf} cava, petreria.
'''cavalcare''' {vt} cavalcar, equitar, > cavalcada, equitation.
'''cavalcavia''' {sf} ponte superior, ponte super un strata.
'''cavalcioni'''; '''a ~ {av}''' a cavallo, con le gambas pendule.
'''cavaliere''' {sm} cavallero, (cavallero de industria (:imbroglione), cavallero errante).
'''cavalleresco''' {ag} cavalleresc.
'''cavalleria''' {sf} cavalleria, {fig} nobilitate, galanteria, cortesia.
'''cavallerizza''' {sf donna} cavallera, {maneggio} schola de equitation.
'''cavalletta''' {sf zool} locusta,
'''cavalletto''' {sm mecc} pedestallo, supporto, {di pittore, ind. costr.} cavalletto, {di macchina fotografica etc.} tripede.
'''cavallo''' {sm} cavallo, equo, (a cavallo, ir a cavallo).
'''cavare''' {vt fare un buco} cavar, {dente} extraher, '''~rsi''' {vr fame, voglia} satisfacer.
'''cavatappi''' {sm} tiracorcos.
'''caverna''' {sf} caverna, cava, > cavernose.
'''cavezza''' {sf} capistro.
'''cavia''' {sf} porco de india, (! cavia = {gabbia}).
'''caviale''' {sm} caviar.
'''caviglia''' {sf} cavilia.
'''cavillare''' {vi} cavillar, subtilisar, argutiar, facer sophismos.
'''cavillo''' {sm} cavillo, sophisma.
'''cavità''' {sf} cavitate.
'''cavo''' {ag} cave, {sm cavità} cavo, {corda} cablo.
'''cavolfiore''' {sm} caule flor.
'''cavolo''' {sm} caule.
'''cazzuola''' {sf} trulla.
'''ce''' {av} ibi, illac, {pr} nos.
'''cecità''' {sf} cecitate, (cecitate de nocte, nyctalopia).
'''cedere''' {vt} ceder (cess), {arrendersi} render se, {terreno} subsider, flecter se sub le peso.
'''cedevole''' {ag} cedente, poc firme, {arrendevole} docile, complacente.
'''cedimento''' {sm} cedimento, lapso (de terra), flexion del terreno.
'''cedola''' {sf} coupon, {fin} titulo, action.
'''cedro''' {sm} cedro,
'''ceffo''' {sm muso} muso, {peg} facie brute.
'''celare''' {vt} celar, teger.
'''celebrare''' {vt} celebrar.
'''celebrazione''' {sf} celebration.
'''celebre''' {ag} celebre, famose.
'''celebrità''' {sf} celebritate.
'''celere''' {ag} celere, rapide, veloce.
'''celerità''' {sf} celeritate, rapiditate, velocitate.
'''celeste''' {ag divino} celeste, celestial, (volta celeste, le celeste imperio), {di colore} blau celeste.
'''celibato''' {sm} celibato.
'''celibe''' {sm} celibatario, {ag} celibe.
'''cella''' {sf} cella.
'''cellula''' {sf} cellula.
'''cellulite''' {sf} cellulitis.
'''cementare''' {vt} cementar.
'''cemento''' {sm} cemento, beton, (cemento armate).
'''cena''' {sf} cena, souper.
'''cenare''' {vi} cenar, soupar.
'''cencio''' {sm} (vetule) pannello.
'''cenere''' {sf} cinere, > cinerari, cineriero, cineriera, cinerar.
'''cenno''' {sm} signo, signal, {gesto} gesto, {con la testa} nutation, {con la mano} facer signos con le mano, {allusione} allusion, referentia.
'''censimento''' {sm} censimento.
'''censire''' {vt} censer.
'''censore''' {sm} censor, critico.
'''censura''' {sf} censura, (submitter al censura), critica.
'''centenario''' {ag} centenari, {sm} centenario.
'''centesimo''' {sm moneta} centesimo, centimo, centime.
'''centigrado''' {ag} centigrade.
'''centigrammo''' {sm} centigramma.
'''centimetro''' {sm} centimetro.
'''centina''' {sf edil} cinctura.
'''centinaio''' {sm} centena, a cento, circa cento.
'''cento''' {sm} cento, (per/pro cento).
'''centrale''' {ag/sf} central.
'''centralino''' {sm telefonico} central.
'''centralizzare''' {vt} centralisar, centrar.
'''centrare''' {vt} centrar.
'''centrifugare''' {vt} centrifugar, > centrifuge, centrifugation.
'''centro''' {sm} centro.
'''ceppo''' {sm piede dell'albero:} bloco, residuo truncate de arbore, {di freno: }bloco, {di prigioniero:} ligamine, {geneal:} origine, branca.
'''cera''' {sf} cera.
'''ceralacca''' {sf} cera de sigillar, lacca.
'''ceramica''' {sf arte} ceramica, {oggetto} ceramo, {collettivo} ceramica, potteria.
'''cerbiatto''' {sm} cervino, cervo juvene.
'''cerca''' {sf} cerca, perquisition, almosna, questa, '''in ~ di''' in cerca de.
'''cercare''' {vt} cercar, querer (quest), peter, requirer, explorar (tastante), tentar sin successo.
'''cerchia''' {sf di mura} circuito, {di amici} circulo.
'''cerchio''' {sm} circulo, (circulo polar, circulo vitiose).
'''cereale''' {sm/ag} cereal.
'''cerebrale''' {ag} cerebral.
'''cerimonia''' {sf} ceremonia, (maestro de ceremonia, habito de ceremonia, sin ceremonia), > ceremoniero, ceremonial, ceremoniose, inceremoniose.
'''cerino''' {sm} flammifero (ceree).
'''cerniera''' {sf a cardine} cardine, {lampo} serratura fulmine.
'''cernita''' {sf} selection, cernita, < cerner.
'''cero''' {sm} cereo, (cereo paschal), alte candela de cera.
'''cerotto''' {sm} emplastro (adhesive), banda adhesive.
'''certamente''' {av} certemente, certo.
'''certezza''' {sf} certitude.
'''certificato''' {ag/sm} certificato, certification, > certificar, certificator.
'''certo''' {ag} certe, verace, secur, {av} certo.
'''cervello''' {sm} cerebro.
'''cervo''' {sm} cervo, (cervo volante).
'''cesellare''' {vt} cisellar, > cisello, cisellar, cisellatura.
'''cesoie''' {sfp} cisorios.
'''cespite''' {sm} (fonte de) renta.
'''cespuglio''' {sm} arbusto.
'''cessare''' {vt} cessar, abrumper, terminar.
'''cesso''' {sm} latrina.
'''cesta''' {sf} corbe, paniero.
'''cestinare''' {vt} jectar in le corbe a papiro, non publicar, ignorar.
'''cestino''' {sm} corbe, paniero.
'''ceto''' {sm} classe/strato (social).
'''cetriolo''' {sm} cucumbre.
'''cetra''' {sf} cithera.
'''che''' {pron relativo} que, {pron. sogg. di pers.} qui.
'''cherubino''' {sm} cherub, > cherubic.
'''chetichella'''; '''alla ~''' secretemente, furtivemente, silentiosemente, (insinuar se).
'''cheto''' {ag} quiete, silentiose.
'''chi''' {pron interrogativo} qui.
'''chiaccherare''' {vt} parlar, conversar, confabular, garrular, commatrar.
'''chiaccherata''' {sf} (belle) conversation, confabulation, conversation informal.
'''chiacchere''' {sfp} confabulation, {pettegolezzo, invenzione} commatrage, conto, rumor.
'''chiacchierio''' {sm} confabulation.
'''chiaccherone''' {sm} parlator excessive, confabulator, {pettegola} commatre.
'''chiamare''' {vt} advocar, appellar, vocar, clamar, {in questione} questionar, {in giudizio} citar, '''~si''' {vr} nominar se.
'''chiamata''' {sf} appello, vocation, {leg} citation.
'''chiappa''' {sf} gluteo.
'''chiara''' {sf dell'uovo} albumine.
'''chiarezza''' {sf} claritate, nitor.
'''chiarire''' {vt} clarar, clarificar, explicar.
'''chiaro''' {ag} clar, nitide, limpide, pur.
'''chiarore''' {sm} claritate, luce debile, resplendentia, splendor.
'''chiaroscuro''' {sm} clarobscuro.
'''chiaroveggenza''' {sf} clarividentia, > clarividente.
'''chiasso''' {sm} ruito, tumulto.
'''chiassoso''' {ag} ruitose, tumultuose.
'''chiave''' {sf} clave, (clave anglese, clave de contacto, clave de violino, clave de fa (basso), clave a vite (a tubo)).
'''chiavistello''', {sm} pessulo.
'''chiazza''' {sf} macula (que se extende)/(grande).
'''chicco''' {sm} grano, perla.
'''chiedere''' {vt per avere} rogar, peter, {per sapere} demandar, inquirer, querer (quest), questionar, interrogar [L'interrogazione è un tipo di atto linguistico teso a richiedere all'interlocutore un'informazione o un'azione. Può essere effettuato attraverso mezzi morfologici, sintattici o prosodici].
'''chierico''' {sm} clerico.
'''chiesa''' {sf} ecclesia, > ecclesiasta, ecclesiastic, ecclesiastico, ecclesiologia.
'''chiglia''' {sf della nave} carina.
'''chilogrammo''' {sm} kilogramma.
'''chimera''' {sf} chimera, > chimeric, chimerisar.
'''chimica''' {sf} chimia, > chimista, chimic.
'''china''' {sf pendenza} inclination, {di collina} costa, scarpa, {vista verso il basso} declination, {vista verso l'alto} montata.
'''china''' {sf bot} cinchona, > cinchonina, cinchonismo.
'''chinare''' {vt} inclinar, '''~si''' {vr} flecter se, abassar se, inclinar se.
'''chincaglieria''' {sf gen. plurale} bricabrac (F).
'''chinino''' {sm} quinina.
'''chino''' {ag} inclinate.
'''chioccia''' {sf} gallina covatrice.
'''chiocciola''' {sf} coclea, limace, '''scala a ~''' scala a spiral.
'''chiodo''' {sm} clavo.
'''chioma''' {sf di capelli} capillatura copiose, longe capillos spisse, {di albero} foliage, {di cavallo} criniera.
'''chiosco''' {sm} kiosque.
'''chiostro''' {sm} claustro, cenobio.
'''chiromanzia''' {sf} chiromantia.
'''chirurgia''' {sf} chirurgia, > chirurgic.
'''chissà''' {av} qui sape, forsan.
'''chitarra''' {sf} guitarra, gitarra.
'''chiudere''' {vt} clauder (claus), interrumper, separar, excluder, {con serratura o strettamente} serrar.
'''chiunque''' {pron relativo} quicunque.
'''chiusa''' {sf} esclusa.
'''chiuso''' {ag} claudite/clause, serrate.
'''chiusura''' {sf} clausura, serratura, fin.
'''ci''' {av} hic, ibi, illac, {pr} nos.
'''ciabattino''' {sm} bottinero.
'''ciabatta''' {sf} pantofla.
'''cialda''' {sf cuc} biscuit.
'''cialtrone''' {sm} persona negligente, persona con nulle fibra moral.
'''ciambella''' {sf cuc} torta de farina con un foramine in le medio.
'''ciambellano''' {sf} camerero, grande camerero, capite del officieros del corte, economo, majordomo.
'''ciancia''' {sf} parolas van, commatrage.
'''ciao''' {escl incontrandosi} salute! bon die! {lasciandosi} a revider!
'''ciarlatano''' {sm} charlatan, > charlataneria, charlatanesc, charlatanismo.
'''ciascuno''' {pron} cata uno, {ag} omne, tote.
'''cibare''' {vt} nutrir, alimentar.
'''cibarie''' {sfp} viveres.
'''cibo''' {sm} nutrimento, alimento, victo, victualia.
'''cicala''' {sf} cicada.
'''cicatrice''' {sf} cicatrice.
'''cicatrizzare''' {vt} cicatrisar.
'''cicca''' {sf gomma da masticare} gumma a masticar, {di sigaretta} fin, resto, residuo truncate.
'''ciclamino''' {sm} cyclamino.
'''ciclismo''' {sm} cyclismo.
'''ciclista''' {sm} cyclista.
'''ciclo''' {sm} cyclo.
'''ciclomotore''' {sm} bicycletta/cyclo a motor.
'''ciclone''' {sm} cyclon, > cyclonal.
'''ciclostile''' {sm} mimeographo, > mimeographar.
'''cicogna''' {sf} ciconia.
'''cicoria''' {sf} chicorea, {insalata belga} endivia.
'''cicuta''' {sf} cicuta.
'''cieco''' {ag} cec, > cecitate, cecar.
'''cielo''' {sm} celo, (baldacchinio:} celo de lecto, a celo aperte).
'''cifra''' {sf} cifra (:ogni senso), > cifrate, cifrar, decifrar.
'''ciglio''' {sm delle palpebre} cilio, {margine} fronte, orlo.
'''cigno''' {sm} cygno.
'''cigolare''' {vt} crepar, strider.
'''cigolio''' {sm} stridulation.
'''cilecca''' {sf} '''fare ~''' facer fiasco.
'''ciliegia''' {sf} ceresia, > ceresiero, ceresieto.
'''cilindro''' {sm ogni senso} cylindro, > cylindrata, cylindric, cylindrage.
'''cima''' {sf} culmine, summitate, alto, parte superior, puncta {naut} cablo.
'''cimentare''' {vt} defiar, stimular, probar, examinar, '''~si''' {vr} aventurar se, '''~si con''' competer con.
'''cimice''' {sf} cimice, > cimicaria, cimicose.
'''ciminiera''' {sf di fabbrica, di nave} camino.
'''cimitero''' {sm} cemeterio.
'''cimosa''' {sf per lavagna} eradicator (pro tabulas nigre), pannello (pro eradicamento).
'''cinema''' {sm} cine, cinema, cinematographo.
'''cinepresa''' {sf} camera.
'''cinese''' {ag} chinese.
'''cingere''' {vt} cinger (cing, cinct), {circondare} incircular, circumferer, ambir, cinger.
'''cinghia''' {sf} corregia, cinctura, {per sella} cingula.
'''cinghiale''' {sm} porco salvage.
'''cingolo''' {sm} eruca, (tractor a eruca).
'''cinguettare''' {vt} cantar, critar, emitter critos.
'''cinico''' {ag} cynic, > cynismo.
'''cinquanta''' {num} cinquanta.
'''cinque''' {num} cinque.
'''cinquecento''' {num} cinquecento.
'''cinta''' {sf} vallo, muro, barriera, palissada, cinction.
'''cintura''' {sf} cinctura, cingula.
'''ciò''' {pron} isto, id.
'''ciocca''' {sf} meche (F).
'''cioccolata''' {sf} chocolate, > chocolatero, chocolatiera.
'''cioccolatino''' {sm} chocolate(s).
'''cioè''' {av} i.e. (id es).
'''ciondolare''' {vt} oscillar, balanciar, pender.
'''ciondolo''' {sm} pendente.
'''ciondoloni''' {av} pendulemente.
'''ciononostante''' {av} nonobstante isto, tamen.
'''ciotola''' {sf} bassino, cuppa, tassa.
'''ciottolo''' {sm} calculo, petretta.
'''cipiglio''' {sm} corrugation del fronte, reguardo hostil.
'''cipolla''' {sf} cibolla.
'''cippo''' {sm} petra memorial, columna inscripte, cippo.
'''cipresso''' {sm} cypresso.
'''cipria''' {sf} pulvere.
'''circa''' {av} circa, approximatemente, {prep} in re, super, circum.
'''circo''' {sm} circo.
'''circolare''' {vt} circular, mover, {ag} circular.
'''circolazione''' {sf} circulation.
'''circolo''' {sm} circulo, (circulo polar, circulo vitiose).
'''circondare''' {vt} circumferer, ambir, cinger, {stare intorno} circumstar, circumjacer.
'''circondario''' {sm} districto, vicinitate.
'''circonferenza''' {sf} circumferentia.
'''circonlocuzione''' {sf} circumlocution, > circumloquer.
'''circonvallazione''' {sf di mura} circumvallation, {strada} strata circular/perimetral.
'''circoscrivere''' {vt} circumscriber.
'''circoscrizione''' {sf} circumscription, area definite, territorio.
'''circospetto''' {ag} circumspecte, caute.
'''circospezione''' {sf} circumspection, cautela.
'''circostante''' {ag} circumstante, vicine.
'''circostanza''' {sf} circumstantia, occasion, stato del cosas.
'''circuito''' {sm} circuito.
'''cisterna''' {sf} cisterna, reservoir.
'''cisti''' {sf} cyste.
'''citare''' {vt} citar {ogni senso}.
'''citazione''' {sf} citation.
'''citofono''' {sm} telephono del porta, telephono interne.
'''citrato''' {sm} citrato.
'''città''' {sf} citate, urbe.
'''cittadella''' {sf} citadella, fortalessa.
'''cittadinanza''' {sf} derecto de citatano.
'''cittadino''' {sm} cive, citatano, {del regno:} regnicola.
'''ciuffo''' {sm} cresta, flocco.
'''civetta''' {sf} uluco, {fig} coquette.
'''civetteria''' {sf} coquetteria, > coquettar.
'''civico''' {ag} civic.
'''civile''' {ag} civil.
'''civilizzare''' {vt} civilisar.
'''civiltà''' {sf} civilisation, {di maniere:} civilitate.
'''clacson''' {sm} klaxon.
'''clamore''' {sm} clamor, > clamorose, ruito, strepito.
'''clandestino''' {ag} clandestin, > clandestinitate.
'''clarinetto''' {sm} clarinetto.
'''classe''' {sf ogni senso} classe.
'''classicismo''' {sm} classicismo.
'''classico''' {ag} classic, {sm} classico.
'''classifica''' {sf} classification.
'''classificare''' {vt} classificar.
'''classificazione''' {sf} classification.
'''clausola''' {sf} clausula.
'''clava''' {sf} fuste.
'''clavicembalo''' {sm} clavicymbalo.
'''clavicola''' {sf} clavicula.
'''clemente''' {ag} misericorde, clemente, > clementia.
'''clericale''' {ag} clerical, > clericalismo.
'''clero''' {sm} clero, clericato.
'''clessidra''' {sf} sabliero.
'''cliché''' {sm} cliché (F).
'''cliente''' {sm} cliente, > clientela.
'''clima''' {sf} climate, > climatic, climatisar.
'''climatizzazione''' {sf impianto di aria condizionata} climatisation.
'''clinica''' {sf} clinica, {ag} clinic.
'''clistere''' {sm} clyster.
'''cloaca''' {sf} cloaca, > cloacal.
'''clorofilla''' {sf} chlorophylla.
'''cloroformio''' {sm} chloroformo.
'''club''' {sm} club, > clubista.
'''coabitare''' {vt} conviver, cohabitar, > cohabitation.
'''coadiutore''' {sm} coadjutor, coadjuvante, assistente, suppletor.
'''coagulare''' {vt} coagular.
'''coalizione''' {sf} coalition, > coalisar, coalescer (:crescere insieme).
'''coatto''' {ag} obligate.
'''cobra''' {sf} cobra.
'''cocaina''' {sf} cocaina, > cocainismo, cocainomano.
'''coccarda''' {sf} cocarda.
'''cocchiere''' {sm} cochiero.
'''coccio''' {sm vaso} ceramo, {frammento} fragmentos, restos.
'''cocciutaggine''' {sf} obstination.
'''cocciuto''' {ag} obstinate.
'''cocco''' {sm} coco.
'''coccodrillo''' {sm} crocodilo.
'''coccolare''' {vt} imbraciar, caressar, vitiar.
'''cocente''' {ag} ardente, adurente.
'''cocomero''' {sm} cucumbre, melon de aqua.
'''cocuzzolo''' {sm} summitate, extremitate, puncta, culmine, parte superior.
'''coda''' {sf} cauda, (piano de cauda, facer cauda).
'''codardia''' {sf} coardia, > coarde.
'''codazzo''' {sm} canalia/turba a sequer, sequito.
'''codesto''' {pr} ille, celle {decl}, {ag} ille, celle.
'''codice''' {sm} codice (codice penal, codice civil, codice commercial, codice militar, codice telegraphic), > codificar.
'''coefficiente''' {sm} coefficente.
'''coercizione''' {sf} coercition, coaction, constriction.
'''coerente''' {ag} coherente, ben ligate.
'''coerenza''' {sf} coherentia.
'''coesione''' {sf} cohesion, > cohesive.
'''coesistere''' {vt} coexister.
'''coetaneo''' {ag} coetanee.
'''cofano''' {sm auto} copertura (del motor).
'''cogliere''' {vt fiori, frutta} levar, prender, colliger, {sorprendere} surprender, {in fallo} attrappar.
'''cognac''' {sm} cognac.
'''cognato''' {sm} fratre/soror affin.
'''cognizione''' {sf} cognoscentia, saper, notion, {fil} cognition.
'''cognome''' {sm} nomine de familia.
'''coincidenza''' {sf} coincidentia.
'''coincidere''' {vt} coincider.
'''coinvolgere''' {vt} implicar, involver, requirer.
'''colà''' {av} ibi, illac.
'''colabrodo'''/'''colapasta''' {s} colo, colatorio, filtro.
'''colare''' {vt} colar/filtrar (:filtrare), percolar, {metallo} funder.
'''colata''' {sf geol} fluxo de lava in eruption, {metal} fusion.
'''colazione''' {sf} jentaculo, jentar.
'''colei''' {pr} illa.
'''colera''' {sf} cholera.
'''colibri''' {sm} colibri.
'''colica''' {sf} colica.
'''colino''' {sm} colo.
'''colla''' {sf} glutine, colla.
'''collaborare''' {vt} collaborar, concurrer.
'''collaboratore''' {sm} collaborator.
'''collaborazione''' {sf} collaboration.
'''collana''' {sf} collar.
'''collant''' {sm} collant.
'''collasso''' {sm} collapso.
'''collaterale''' {ag} collateral.
'''collaudare''' {vt} verificar, examinar, probar.
'''collaudo''' {sm} verifica, examine, proba.
'''colle''' {sm} colle.
'''collega''' {sm} collega.
'''collegamento''' {sm} connexion, junction.
'''collegare''' {vt} conjunger, connecter, assemblar, unir, poner in relation, poner se in communication.
'''collegio''' {sm} collegio, (collegio electoral).
'''collera''' {sf} cholera, ira, rage.
'''collerico''' {ag} choleric, irascibile, ragiose.
'''colletta''' {sf atto} collecta, {sostanza} collection.
'''collettività''' {sf} collectivitate, communitate.
'''collettivo''' {ag} collective, {sm} collectivo (:organo politic de consulta e deliberation).
'''colletto''' {sm} collo, colletto.
'''collezione''' {sf} collection.
'''collezionare''' {vt} colliger.
'''collimare''' {vi} coincider, concordar, vader ben a, corresponder.
'''collina''' {sf} collina, > collinetta, collinose.
'''collirio''' {sm med} collyrio.
'''collisione''' {sf} collision.
'''collo''' {sm} collo.
'''collocamento''' {sm} collocation, disposition, placiamento, positura, situation, {lavoro} empleo, placiamento, (bureau de placiamento), '''~ a riposo''' retiro, pensionamento.
'''collocare''' {vt} collocar, disponer, placiar, poner, situar, emplear.
'''colloquio''' {sm} colloquio, conversation, confabulation.
'''colmare''' {vt} plenar, reimpler, cargar, expler, cumular.
'''colmo''' {sm} plen, complete (usque al orlo).
'''colombo''' {sm} columba, pipion.
'''colonia''' {sf} colonia, (colonia penitentiari, aqua de Colonia.
'''coloniale''' {ag} colonial.
'''colonizzare''' {vt} colonisar, > colonisation.
'''colonna''' {sf} columna, (columna vertebral, quinte columna).
'''colonnello''' {sm} colonnello, (locotenente colonnello).
'''colono''' {sm} colono.
'''colorante''' {sm} colorante.
'''colorare''' {vt} colorar, tinger, tintar.
'''colore''' {sm} color, (color local), {sostanza} tinta.
'''colorito''' {sm carnagione} carnation, color, {vivacità} vivacitate, animation, {ag} colorate, vivide, {di persona} incarnatin, rosate.
'''coloro''' {pr} istes, illes.
'''colossale''' {ag} colossal, enorme, vaste, immense.
'''colosso''' {sm} colosso.
'''colpa''' {sf} culpa, peccato, error.
'''colpevole''' {ag} culpabile.
'''colpire''' {vt} colpar, batter, percuter, (> percussion), afficer ({avere un effetto su}, > affection), impinger, ({collisione}, > impacto), ferir.
'''colpo''' {sm} colpo, battimento, percussion, affection, impacto, ferimento, {sparo} tiro,{ med} attacco, (colpo de sol, colpo de vento, colpo de gratia, colpo de stato, colpo de apoplexia, colpo de mar).
'''coltellata''' {sf} colpo de pugnal/cultello, > dagar, pugnalar.
'''coltello''' {sm} cultello, {da macellaio, da caccia} cultro, {per carne} hachatoria.
'''coltivabile''' {ag} cultivabile.
'''coltivare''' {vt} cultivar, coler.
'''coltivatore''' {sm} cultivator, agricultor, paisano.
'''coltivazione''' {sf} cultivation.
'''colto''' {ag} culte, instruite.
'''coltre''' {sf} copertura (de lana), coperilecto, copertura de lecto, {funebre} drappo mortuari.
'''coltura''' {sf} cultivation.
'''colui'''/'''colei''' {pron} ille/illa.
'''coma''' {sf} coma, > comatose.
'''comandamento''' {sm} commandamento.
'''comandante''' {sm} commandante.
'''comandare''' {vt} commandar, imponer, controlar, ordinar.
'''comando''' {sm} commando.
'''comare''' {sf} commatre.
'''combaciare''' {vt} coincider, unir se perfectemente, vader ben a, equalar, harmonisar se, corresponder.
'''combattente''' {sm} combattente, pugnante.
'''combattere''' {vt} combatter, luctar, pugnar.
'''combattimento''' {sm} combatto.
'''combinare''' {vt} combinar, conjunger, consociar, {qualcosa} machinar, preparar, concordar.
'''combinazione''' {sf} combination, casualitate.
'''combustibile''' {sm} combustibile.
'''combustione''' {sf} combustion, (combustion spontanee).
'''combutta''' {sf} conspiration, conspiratores/gruppetto de gente qui conspira.
'''come''' {av} como, quomodo, {av} como, quam, qua (:nella capacità/funzione di, in qualità di).
'''cometa''' {sf} cometa, (cometa de papiro = {aquilone}).
'''comico''' {ag} comic, (opera comic), {sm} comico, comediano.
'''comignolo''' {sm} camino.
'''cominciare''' {vt} comenciar, initiar, inciper.
'''comitato''' {sm} committee.
'''comitiva''' {sf} banda, gruppo, compania.
'''comizio''' {sm} assemblea, reunion (de propaganda electoral), meeting, incontro.
'''commedia''' {sf} comedia, > comediano/comedo (:commediante).
'''commemorare''' {vt} commemorar, > commemoration, commemorative.
'''commendatore''' {sm} ({titolo della Rep. Ital.} commandante in un ordine honorific.
'''commensale''' {sm} conviva, > convival.
'''commentare''' {vt} commentar, {annotare un testo} annotar, {spiegare} explicar.
'''commentatore''' {sm} commentator, > commentario.
'''commento''' {sm} commentario.
'''commerciale''' {ag} commercial.
'''commerciante''' {sm} commerciante, mercante, negotiante, venditor, homine de affaires/negotios.
'''commerciare''' {vt} commerciar, mercar.
'''commercio''' {sm} commercio, negotios, affaires, mercato, ('''~ all'ingrosso''' commercio in grosso, '''~ al dettaglio''' commercio al detalio).
'''commesso''' {sm comm} commisso, venditor/venditrice, adjuvator de commercio.
'''commestibile''' {ag} comestibile, edibile, mangiabile, {smp} comestibiles, alimentos.
'''commettere''' {vt} committer, perpetrar, facer.
'''commiato''' {sm} commeato, > commear (:andare e venire), congedo, partita.
'''comminare''' {vt dir} menaciar, prevenir, infliger.
'''commiserare''' {vt} commiserar, miserar, compatir, haber pietate de.
'''commiserazione''' {sf} commiseration, compassion.
'''commissariato''' {sm} commissariato.
'''commissario''' {sm} commissario, {scol} membro de un commission de examine.
'''commissionario''' {sm} commissionero, < commissionar.
'''commissione''' {sf} committee, commission (:compito, rimunerazione, comitato); {ordinazione:} commanda.
'''committente''' {sm} cliente, commandator.
'''commovente''' {ag} emovente, toccante, pathetic.
'''commozione''' {sf} commotion, (commotion cerebral).
'''commuovere''' {vt} mover, emover, impressionar.
'''commutare''' {vt} commutar (in), mutar, cambiar.
'''comodino''' {sm} tabula de nocte.
'''comodità''' {sf} commoditate, conforto.
'''comodo''' {ag} commode, confortabile, conveniente (:pulito, decente), {sm} commoditate, convenientia.
'''compaesano''' {sm} originari del mesme village, compatriota.
'''compagine''' {sf} structura, equipa.
'''compagnia''' {sf} compania, (tener compania a un persona, "Smith e compania").
'''compagno''' {sm} companion, camerada, conviagiator.
'''comparabile''' {ag} comparabile (con/a), conferibile.
'''comparare''' {vt} comparar, conferer.
'''comparativo''' {sm} comparativo, {ag} comparative.
'''compare''' {sm} compare (compatre), companion.
'''comparire''' {vt} comparer, apparer.
'''comparsa''' {sm cine} figurante, comparsa.
'''compartimento''' {sm} compartimento, {amm} circumscription.
'''compassato''' {ag} mesurate, deliberate, rigide, inflexibile, satisfacte de se, complacente, pedantesc.
'''compassione''' {sf} compassion, pietate, misericordia.
'''compasso''' {sm} compasso.
'''compatibile''' {ag} compatibile.
'''compatimento''' {sm} compassion, condescention, pietate.
'''compatire''' {vt} compatir (a).
'''compatriota''' {sm} compatriota.
'''compattezza''' {sf} compactibilitate, soliditate, concordantia.
'''compatto''' {ag} compacte, solide, firme, unite.
'''compendiare''' {vt} compendiar, facer un compendio, > compendiose, resumer, condensar.
'''compendio''' {sm} compendio, resumé.
'''compenetrare''' {vt} compenetrar, > compenetration, penetrar.
'''compensare''' {vt} remunerar, indemnisar, compensar.
'''compensazione''' {sf} compensation.
'''compenso''' {sm} remuneration, indemnitate, compensation.
'''competente''' {ag qualificate} competente, qualificate, capace, {adeguato} juste, passabile, adequate, convenibile.
'''competenza''' {sf} competentia, (esser del competentia de/a), capacitate.
'''competere''' {vi} competer (:gare, appartenere per diritto), rivalisar.
'''competitore''' {sm} competitor.
'''competizione''' {sf} competition.
'''compiacente''' {ag} complacente, obligante, officiose.
'''compiacere''' {vt} placer (a), gratificar, contentar, satisfacer, '''~si''' {vr} complacer (se in), delectar (se in).
'''compiangere''' {vt} haber pietate de, commiserar, doler (se de), regretar, symphatisar (con), {lamentare} lamentar, {un morto} luger, affliger (se de).
'''compianto''' {ag} lamentate.
'''compiere''' {vt} complir, accomplir, completar, concluder, {un lavoro} exequer, realisar, {età} festear.
'''compilare''' {vt} compilar, rediger.
'''compilazione''' {sf} compilation, redaction.
'''compimento''' {sm} completion, complimento, conclusion.
'''compitare''' {vt spelling:} ortographiar, {fare i compiti} facer le deberes.
'''compitezza''' {sf} politessa, bon manieras, cortesia inscrupulose.
'''compito''' {sm} carga, labor, deber, assignation, {i compiti scolastici} deberes, officio, ministerio.
'''compito''' {ag} polite, cortese.
'''compleanno''' {sm} anniversario, die natal.
'''complementare''' {ag} complementari.
'''complemento''' {sm} complemento, (complemento directe, complemento indirecte, complemento de loco, complemento de maniera), reserva.
'''complessità''' {sf} complexitate.
'''complessivamente''' {av} complexivemente, plenmente, in general.
'''complessivo''' {ag} comprehensive, total, general, integre.
'''complesso''' {ag} complexe, complicate, intricate, {sm} complexo (complexo de inferioritate, complexo de superioritate, complexo de Edipo), {mus} gruppo (musical).
'''completare''' {vt} completar, compler, concluder.
'''complicare''' {vt} complicar, pejorar.
'''complicazione''' {sf} complication.
'''complice''' {sm} complice, > complicitate.
'''complimentare''' {sm} complimentar, felicitar, congratular, blandir.
'''complimento''' {sm} complimento, blandimento, verbos honorific.
'''complottare''' {vt} conspirar, cabalar, intrigar, ordir.
'''complotto''' {sm} complot, conspiration, intriga.
'''componente''' {sm} componente.
'''componimento''' {sm} essayo, composition, obra, {leg} saldo, accomodamento, resolution, transaction.
'''comporre''' {vt} componer, formar, constituer, arrangiar, adjustar.
'''comportamento''' {sm} comportamento, conducta.
'''comportare''' {vt} comportar, implicar, '''~si''' {vr} comportar se, conducer se.
'''compositore''' {sm} compositor {tipografia, anche:} cassista.
'''composizione''' {sf} composition, {leg} accommodamento, transaction.
'''compostezza''' {sf} urbanitate, calma, dignitate, moderation.
'''composto''' {ag} composite (interesse composite, parola composite, fractura composite), {ordinato} in ordine, methodic, {sm} composito, mixtura.
'''compra''' {sf} compra, emption, acquisition.
'''comprare''' {vt} comprar, acquirer, (> acquiribile, acquesto, acquisition, acquisitor), emer.
'''compratore''' {sm} comprator, emptor, mancipe, acquisitor.
'''comprendere''' {vt} comprender, comprehender, intender, caper, {contenere, anche:} continer, includer.
'''comprensibile''' {ag} comprensibile, comprehensibile.
'''comprensione''' {sf} comprension, comprehension.
'''comprensivo''' {ag} comprensive, inclusive, (:che include molto, di vasta capacità a capire); {di carattere:} compatiente, benevole.
'''compressa''' {sf med: garza} compressa, {pastiglia} tabletta, comprimito, pastilla.
'''compressione''' {sf} compression.
'''compresso''' {pp} comprimite/compresse.
'''comprimere''' {vt} comprimer.
'''compromesso''' {sm} compromisso, arbitration, accordo, convention.
'''compromettere''' {vt} compromitter, {esporre a rischio o pericolo} impericular, mitter in periculo, {coinvolgere} compromitter, implicar.
'''comprovare''' {vt} probar, provider probas additional de, confirmar, probar in ultra, demonstrar.
'''compunto''' {ag} compungite/compuncte, > compunger (se).
'''compunzione''' {sf} compunction.
'''computare''' {vt} computar, contar, calcular, summar.
'''computisteria''' {sf} contabilitate.
'''computo''' {sm} computo, calculo.
'''comunale''' {ag} communal, municipal.
'''comune''' {sm} commun, ({house of commons:} camera del communes, {cittadini ordinari:} communes), {amm} communa, municipio, {ag} commun, (loco commun, senso commun, de commun accordo, in commun, foras del commun).
'''comunicare''' {vt} communicar (:impartire, trasmettere; scambiare pensieri, idee, ricevere la comunione), impartir, dar, {una malattia:} infectar.
'''comunicativo''' {ag} communicative.
'''comunicato''' {ag} communicate, {sm} communicato.
'''comunicazione''' {sf} communication, (porta de communication).
'''comunione''' {sf} communion, (communion del sanctos, sancte communion).
'''comunismo''' {sm} communismo, > {sm}, {ag} communista.
'''comunità''' {sf} communitate.
'''comunque''' {av}, {cong} comocunque, de omne modo, in omne caso, totevia, malgrado toto, de qualcunque maniera.
'''con''' {prep} con (:insieme con, per mezzo di, essendo caratterizzato da), {mezzo, anche:} per;
'''conato''' {sm} effortio, essayo, tentativa, {di vomito} conato.
'''conca''' {sf} bassino, vallea, {anat, arch} concha.
'''concatenare''' {vt} concatenar, > concatenation.
'''concavo''' {ag} concave, > concavitate.
'''concedere''' {vt} conceder, accordar, impartir, permitter, adjudicar, conferer, donar, {ammettere} admitter, convenir.
'''concentramento''' {sm} concentration.
'''concentrare''' {vt} concentrar, reunir, aggruppar, focalisar, '''~si''' concentrar se.
'''concentrazione''' {sf} concentration, focalisation.
'''concentrico''' {ag} concentric.
'''concepibile''' {ag} concipibile, imaginabile.
'''concepimento''' {sm fisiol} concipimento, conception (:anche mentale).
'''concepire''' {vt} conciper, genitar, formar, generar.
'''concernere''' {vt} concerner, > concernente.
'''concertare''' {vt} concertar, organisar, accordar (se).
'''concerto''' {sm} concerto {mus accordo, armonia}, (de concerto).
'''concessionario''' {sm comm} concessionario, agente, {ag} concessionari.
'''concessione''' {sm} concession, permisso, licentia.
'''concetto''' {sm} concepto, notion, {opinione} opinion, > conceptual, conceptualismo, conceptualista.
'''concezione''' {sf} conception.
'''conchiglia''' {sf} concha, conchylio, scalia.
'''concia''' {sf della pelle} tannage, > tannar.
'''conciliare''' {vt} conciliar, ({conquistarsi l'affetto di} = conciliar se).
'''conciliazione''' {sf} conciliation, accordo, convention.
'''concilio''' {sm} concilio.
'''concimare''' {vt} stercorar, fertilisar.
'''concime''' {sm} fertilisante, composto, {naturale} stercore.
'''concisione''' {sf} concision, brevitate.
'''conciso''' {ag} concise, breve.
'''concistoro''' {sm} consistorio, > consistorial.
'''concitato''' {ag} agitate, excitate, passionate.
'''concittadino''' {sm} cocitatano.
'''conclave''' {sm} conclave, > conclavista.
'''concludente''' {ag} concludente, conclusive.
'''concludere''' {vt} concluder, terminar, finir, resolver, {mil dipl} stipular, {comm} realisar.
'''conclusione''' {sm} conclusion, termino, fin.
'''conclusivo''' {ag} conclusive.
'''concordanza''' {sf} concordantia, accordo, conformitate.
'''concordare''' {vt} concordar.
'''concordato''' {sm} concordato, accordo, convention.
'''concorde''' {ag} concorde, concordante.
'''concordia''' {sf} concordia.
'''concorrente''' {sm} candidato, sollicitator, {sport} concurrente, competitor, {rival} rival, emulo, {ag} concurrente.
'''concorrenza''' {sf} concurrentia, competition, rivalitate.
'''concorrere''' {vt di folla} assemblar, converger, {contribuire} contribuer, concurrer, {partecipare} participar, contribuer, prender parte in, {gareggiare} concurrer, competer, emular, {aspirare} sollicitar.
'''concorso''' {sm afflusso} concurso, reunion, {concomitanza} coincidentia, {gara} concurso, competition, examination competitive.
'''concreto''' {ag} concrete, realiste.
'''concubina''' {sf} concubina, > concubinage, concubinato, concubinari.
'''condanna''' {sf} condemnation, judicio, judicamento, censura.
'''condannare''' {vt} condemnar, {produrre prove:} convincer, {riprovare:} reprobar.
'''condannato''' {sm} prisionero, criminal, accusato, {ag} condemnate.
'''condensare''' {vt} condensar, comprimer, concentrar.
'''condensazione''' {sf} condensation.
'''condimento''' {sm} condimento.
'''condire''' {vt} condir, condimentar.
'''condiscendenza''' {sf} condescendentia, indulgentia.
'''condiscendere''' {vi} condescender, obsequer, v. '''accondiscendere'''.
'''condividere''' {vt} divider, posseder in commun, usar in commun, impartir, participar.
'''condizionale''' {ag} conditional, {sm} sententia suspendite.
'''condizionare''' {vt} conditionar (:essere o mettere in una determinata condizione); {l'aria:} climatisar.
'''condizionatore''' {sm} climatisator.
'''condizione''' {sf} condition, ({a condizione che:} proviste que).
'''condoglianze''' {sfp} condolentias.
'''condominio''' {sm} proprietate juncte, condominio.
'''condonare''' {vt} remitter, pardonar.
'''condono''' {sm} remission, cassation.
'''condotta''' {sf} conducta, comportamento, {tubazione} tubo, ducto.
'''condottiero''' {sm} commandante, conductor, chef, leader.
'''condotto''' {sm} conducto, ducto, tubo, (conducto auditori).
'''conducente''' {sm di bus} guidator, {di auto} automobilista, chauffeur, {di treno} machinista.
'''condurre''' {vt} ducer (duct), conducer, menar, guidar, transportar, diriger, '''~si''' comportar se.
'''conduttore''' {sm} conductor, leader, guida.
'''confarsi''' {vr} convenir se, adaptar se.
'''confederazione''' {sf} confederation.
'''conferenza''' {sf} conferentia, interview, intervista.
'''conferenziere''' {sm} conferentiante.
'''conferimento''' {sm} assignation, concession.
'''conferire''' {vt} conferer (:consultare), {assegnare} assignar, donar.
'''conferma''' {sf} confirmation, affirmation.
'''confermare''' {vt} confirmar.
'''confessare''' {vt} confessar, admitter.
'''confessione''' {sf} confession, declaration, admission.
'''confessore''' {sm} confessor.
'''confetto''' {sm} confecto, pastilla dulce.
'''confezionare''' {vt manufatto} confectionar, preparar, {pacco} imballar, impacchettar.
'''confezione''' {sf fattura} modello, {abito} vestimento, {imballaggio} pacchetto.
'''conficcare''' {vt} figer (fict), {con chiodi} clavar.
'''confidare''' {vt} confider, fider se (a un persona).
'''confidente''' {sm} confidente, informator, spion, agente.
'''confidenza''' {sf fiducia, cosa detta in ~:} confidentia, (confidentia in, voto de confidentia (:voto di fiducia), in confidentia, persona de confidentia), {dimestichezza} familiaritate, intimitate.
'''confidenziale''' {ag} confidential.
'''configurare''' {vt} configurar, representar, illustrar, symbolisar.
'''configurazione''' {sf} configuration, figura, forma, contorno, profilo.
'''confinare''' {vt} internar, confinar, restringer, confinar con.
'''confine''' {sm} confinio, limite, frontiera.
'''confino''' {sm} internamento, (campo de internamento).
'''confisca''' {sf} confiscation.
'''confiscare''' {vt} confiscar.
'''conflagrazione''' {sf} conflagration, grande foco destructive, > conflagrar.
'''conflitto''' {sm} conflicto, < confliger, guerra, bello.
'''confluenza''' {sf} confluentia, {fig} union, accordo.
'''confluire''' {vt} confluer, unir se, concertar.
'''confondere''' {vt} confunder, imbroliar, miscer, turbar.
'''conformare''' {vt} conformar, adaptar, adequar.
'''conforme''' {ag} conforme (a), (copia conforme).
'''conformemente''' {av} conforme a.
'''conformista''' {sm} conformista.
'''confortante''' {ag} confortante, reassecurante, tranquillisante.
'''confortare''' {vt} confortar, reassecurar, tranquillisar.
'''confortevole''' {ag} confortabile.
'''conforto''' {sm} conforto, consolation.
'''confratello''' {sm} confratre.
'''confrontare''' {vt} confrontar, comparar.
'''confronti''' {av} '''nei ~ di''' coram, in relation a, reguardo a.
'''confronto''' {sm} confrontation, comparation.
'''confusione''' {sf} confusion, disordine, imbrolio, embarasso, turbation.
'''confuso''' {ag} confuse, enigmatic, pauco clar, disordinate.
'''confutare''', {vt} confutar, > confutation, refutar, {dir} impugnar.
'''congedare''' {vt} congedar (:invitare ad uscire gentilmente), licentiar, dimitter (:anche come licenziare da un lavoro), {mil} demobilisar, licentiar.
'''congedo''' {sm} congedo, (prender congedo), commeato, dimission, licentia, demobilisation.
'''congegnare''' {vt} inventar, designar, componer, imaginar, {fig} planar, projectar.
'''congegno''' {sm} apparato, mechanismo, equipamento, utensile, machina.
'''congelare''' {vt} congelar, gelar, refrigerar.
'''congelatore''' {sm} refrigerator cryogenic.
'''congenito''' {ag} congenite, hereditari.
'''congestionare''' {vt} congerer, {fig} reimpler troppo,
'''congestione''' {sf} congestion, {fig} imbottiliamento.
'''congetturare''' {sf} conjicer, conjecturar, supponer, presumer.
'''congettura''' {sf} conjecturar, supposition, presumption.
'''congiungere''' {vt} conjunger, junger, connecter, reunir, sociar, consociar.
'''congiuntivite''' {sf} conjunctivitis.
'''congiuntivo''' {sm} conjunctivo.
'''congiunto''' {ag} conjungite/conjuncte, connecte/connectite, reunite, sociate.
'''congiuntura''' {sf circostanza} occasion, circumstantia, opportunitate, {econ} situation economic, tendentia economic, conjunctura.
'''congiunzione''' {sf} conjunction, junction.
'''congiura''' {sf} conspiration, complot, conjura.
'''congiurare''' {vt} conspirar, complotar, conjurar.
'''conglomerato''' {sm} conglomerato, agglomerato.
'''congratularsi''' {vr} congratular se, felicitar se.
'''congratulazioni''' {smp} felicitationes, congratulationes, > {ag} congratulatori, (littera congratulatori).
'''congrega''', '''congregazione''', {sf} congregation, fraternitate, > congregar.
'''congresso''' {sm} congresso.
'''congruenza''' {sf} congruentia, > congrue, congruitate (opportun, adequate), incongrue, congruente, incongruente.
'''conguagliare''' {vt} saldar, equalisar, balanciar, arrotundar, compensar.
'''conguaglio''' {sm} saldo, equalisation, balancio, arrotundamento, compensation.
'''coniare''' {vt} cunear, batter, {fig} crear, inventar.
'''conico''' {ag} conic, (section conic).
'''conifere''' {sfp} coniferas.
'''coniglio''' {sm} conilio.
'''coniugare''' {vt ling} conjugar (:anche 'mettere sotto lo stesso giogo'), inflecter, {sposarsi} maritar (se), sposar (se).
'''coniugazione''' {sf} conjugation.
'''coniuge''' {sm} conjuge, sponso, sposo.
'''connazionale''' {sm} compatriota.
'''connessione''' {sf} connexion, junctura.
'''connettere''' {vt} connecter (nect, nex), unir, ligar, {fig} esser consciente, affollar (se).
'''connivente''' {sm} complice, connivente.
'''connivenza''' {sf} conniventia, < conniver.
'''connotati''' {smp} characteres personal, description (de un persona).
'''connubio''' {sm} connubio, matrimonio, maritage, union, alliantia.
'''cono''' {sm} cono.
'''conoscente''' {sm} cognoscentia.
'''conoscenza''' {sf} cognoscentia, (cognoscentia de, prender cognoscentia de), saper, scientia.
'''conoscere''' {vt persone o cose:} cognoscer, {fatti} saper.
'''conoscitore''' {sm} cognoscitor, experto.
'''conosciuto''' {ag} renominate, cognite, cognoscite.
'''conquista''' {sf} conquesta.
'''conquistare''' {vt} conquirer (quir, quest, quisit).
'''conquistatore''' {sm} conquisitor.
'''consacrare''' {vt} consecrar, sacrar, dedicar.
'''consacrazione''' {sf} consecration, dedication.
'''consanguineo''' {ag} consanguinee, > consanguinitate.
'''consapevole''' {ag} plenmente conscie, (conscie de), consciente.
'''consapevolezza''' {sf} conscientia.
'''conscio''' {ag} conscie, consciente.
'''consecutivo''' {ag} consecutive, consequente, successive, resultante.
'''consegna''' {sf} livration, consignation, {mil: punizione} arresto in le caserna, {mil: ordine} ordine, carga.
'''consegnare''' {vt} livrar, consignar (:fare un deposito), committer (:affidare), {mil:} prohibir le exito.
'''conseguente''' {ag} consequente, coherente.
'''conseguenza''' {sf} consequentia, ({di conseguenza:} per consequente).
'''conseguimento''' {sm} attingimento, complimento, consequimento.
'''conseguire''' {vt} consequer (:essere la conseguenza di), adir, attinger, ganiar, complir, obtener.
'''consenso''' {sm} consenso, > consensual.
'''conserte''' {ag} ('''braccia conserte''':) brachios cruciate.
'''consentire''' {vt} consentir, permitter, autorisar, assentir.
'''conserva''' {sf cuc} conserva.
'''conservare''' {vt} conservar, preservar, retener, detener, reservar.
'''conservatore''' {sm} conservator.
'''conservatorio''' {sm} conservatorio.
'''conservazione''' {sf} conservation, preservation.
'''considerare''' {vt} considerar, tener pro, reguardar como, reputar.
'''considerazione''' {sf} consideration, reputation.
'''considerevole''' {ag} considerabile, notabile.
'''consigliare''' {vt} consiliar, admonestar, suader (suas), avisar, moner.
'''consiglio''' {sm} consilio, monition.
'''consistente''' {ag} consistente (:che possiede fermezza e coerenza, congruo, armonioso), solide, fundate, valide.
'''consistenza''' {sf} consistentia, soliditate, valor.
'''consistere''' {vi} consister (de/in).
'''consociare''' {vt} consociar, associar.
'''consolare''' {vt} consolar, confortar.
'''consolato''' {sm} consulato.
'''consolazione''' {sf} consolation, (premio de consolation).
'''console''' {sm} consule, > {ag} consular.
'''consolidamento''' {sm} consolidation.
'''consolidare''' {vt} consolidar, affirmar, reinfortiar, roborar.
'''consonante''' {sm} consonante, {ag} consonante.
'''consonanza''' {sf} consonantia, correspondentia, accordo.
'''consono''' {ag} consonante, congrue, conforme.
'''consorte''' {sf/m} consorte, {ag} consorte, (prince consorte).
'''consorzio''' {sm} societate, cooperativa (agricole), union, liga, association, syndicato, {leg} cartel, trust.
'''constare''' {vi} constar (:essere un fatto stabilito), consister (de/in).
'''constatare''' {vt} constatar, verificar, stabilir, assecurar se.
'''constatazione''' {sf} constatation.
'''consueto''' {ag} consuete, habitual.
'''consuetudine''' {sf} consuetude, habitude, costume.
'''consulente''' {sm} consultor, experto.
'''consulenza''' {sf} consultation, aviso, consilio.
'''consulta''' {sf} consulta.
'''consultare''' {vt} consultar, conferer.
'''consultazione''' {sf} consultation, deliberation.
'''consulto''' {sm} consultation, secunde opinion.
'''consultorio''' {sm} officio de consultation, consultorio.
'''consumare''' {vt} consumer (sum/sumpt), ({essere consumato da:} consumer se de), {compiere, completare, coronare, ~ un matrimonio:} consummar, usar, dispender, expender, {logorare:} exhaurir, deteriorar, {abiti:} consumer se, {sprecare} guastar, perder, {con fuoco:} comburer.
'''consumatore''' {sm} consumitor, consumptor.
'''consumazione''' {sf anche leg. relig.:} consummation, {consumo} consumption, {bibita} biberage, bibita, {spuntino} repasto (legier), {al bar} ordine.
'''consumismo''' {sm} consumismo.
'''consumo''' {sm} consumo.
'''consuntivo''' {sm} balancia, {ag} consumptive.
'''consunto''' {ag} consumite/consumpte, guastate.
'''consunzione''' {sf} consumption.
'''contabile''' {ag} contabile, (experto contabile), {sm} contabile.
'''contabilità''' {sf} contabilitate.
'''contadinesco''' {ag} paisanesc, rustic.
'''contadino''' {sm} agricultor, fermero, paisano.
'''contagiare''' {vt} infectar, {ma:} contagion, contagiose.
'''contagio''' {sm} contagion, infection.
'''contagioso''' {ag} contagiose, infective.
'''contagocce''' {sm} contaguttas.
'''contaminare''' {vt} contaminar, polluer, corrumper, vitiar.
'''contaminazione''' {sf} contamination, pollution, corruption.
'''contante''' {ag} contante, '''~i''' {smp} moneta contante.
'''contare''' {vt} contar, calcular; ['''quel che più conta''': lo que es plus importante].
'''contatore''' {sm} contator.
'''contattare''' {vt} continger, stabilir contacto con.
'''contatto''' {sm} contacto, (in contacto).
'''conte''' {sm} conte.
'''contea''' {sf} contato.
'''conteggiare''' {vt} calcular, contar, poner in le computo.
'''conteggio''' {sm} computo, calculation.
'''contegno''' {sm} comportamento, conducta, attitude.
'''contemplare''' {vt} contemplar.
'''contemplazione''' {sf} contemplation.
'''contemporaneo''' {ag} contemporanee, simultanee, de hodie.
'''contendente''' {sm} contendente, contenditor.
'''contenere''' {vt} continer, tener, caper.
'''contenitore''' {sm} receptaculo, container.
'''contentare''' {vt} contentar, satisfacer, contentarsi di {vr} contentar se de.
'''contentezza''' {sf} contento, felicitate.
'''contento''' {ag} contente, felice, fortunate.
'''contenuto''' {sm} contento.
'''contesa''' {sf} contention, disputa, altercation.
'''contessa''' {sf} contessa.
'''contestabile''' {ag} contestabile, impugnabile.
'''contestare''' {vt} contestar (:mettere in questione), disputar, protestar, notificar.
'''contestatore''' {sm} protestator, persona qui protesta, contestator.
'''contestazione''' {sf} contestation, protesta.
'''contesto''' {sm} contexto.
'''contiguo''' {sm} contigue, > contiguitate.
'''continentale''' {ag} continental.
'''continente''' {sm} continente.
'''continenza''' {sf} continentia, > continente.
'''contingentamento''' {sm} allocation, assignamento, rationamento.
'''contingente''' {ag} contingente (:di ricorrenza incerta), {sm} contingente.
'''contingenza''' {sf} contingentia.
'''continuare''' {vt} continuar, sequer, prosequer, {vi} continuar.
'''continuazione''' {sf} continuation.
'''continuità''' {sf} continuitate, (solution de continuitate).
'''continuo''' {ag} continue, incessante, (currente continue, febre continue, fraction continue).
'''conto''' {sm} conto, (conto currente, dar conto de, a conto, a conto de), ({rendersi conto:} comprehender, (tener conto di:
) considerar); (di poco conto:) insignificante, negligibile, sin importantia, trivial, inimportante, sin importantia, non importante, irrelevante, ridicule, accessori.
'''contorcersi''' {vr} contorquer se, torquer se.
'''contornare''' {vt} contornar, decorar (circa le bordo).
'''contorno''' {sm} contorno, {cuc} guarnition.
'''contorsione''' {sf} contortion.
'''contorto''' {ag} (con)torte/torquite.
'''contrabbandiere''' {sm} contrabandero.
'''contrabbando''' {sm} contrabando, (facer le contrabando, contrabando de guerra), > contrabandar.
'''contrabbasso''' {sm} contrabasso.
'''contraccambiare''' {vt} reciprocar, repagar, recompensar.
'''contraccolpo''' {sm} reculamento, {fig} repercussion.
'''contrada''' {sf} districto, region, pais.
'''contraddire''' {vt} contradicer, disdicer, refutar.
'''contradditorio''' {ag} contradictori, confligente, {sm} contradictorio, disputa, judicio contradictori.
'''contraddizione''' {sf} contradiction, (spirito de contradiction, esser in contradiction con).
'''contraffare''' {vt} contrafacer, imitar, falsificar.
'''contraffazione''' {sf} contrafaction, imitation, falsification.
'''contrappeso''' {sm} contrapeso, > contrapesar.
'''contrapporre''' {vt} contraponer, opponer.
'''contrariamente''' {av} al contrario, contrarimente.
'''contrariare''' {vt} contrariar, '''contrariarsi''' {vr} irritar se, fastidiar se.
'''contrarietà''' {sf} contrarietate.
'''contrario''' {ag} contrari, adverse, {sm} contrario, (al contrario).
'''contrarre''' {vt} contraher, (contraher matrimonio, contraher se).
'''contrassegnare''' {vt} contramarcar, contrasignar.
'''contrassegno''' {sm} contramarca, contrasigno.
'''contrastare''' {vt} contrastar, discrepar, adversar, contrariar, obstacular.
'''contrasto''' {sm} contrasto, opposition, disputa, conflicto.
'''contrattacco''' {sm} contraattacco.
'''contrattare''' {vt} contractar.
'''contrattazione''' {sf} negotiation, contracto.
'''contrattempo''' {sm} contratempore, (a contratempore {:nel momento sbagliato}).
'''contratto''' {sm} contracto, negotio.
'''contrattuale''' {ag} contractual.
'''contravvenire''' {vi} contravenir a (:agire contrariamente a), committer un infraction, transgreder.
'''contravvenzione''' {sf atto:} contravention, transgression, {multa:} mulcta.
'''contrazione''' {sf} contraction, {dei prezzi:} reduction.
'''contribuente''' {sm} contribuente, contributor.
'''contribuire''' {v} contribuer a, subvenir a.
'''contributo''' {sm} contribution.
'''contrito''' {ag} contrite, penitente, compungite/compuncte.
'''contrizione''' {sf} contrition, compunction.
'''contro''' {prep} contra (:opposto, di faccia).
'''controbattere''' {vt} replicar, contrariar.
'''controbilanciare''' {vt} equiponderar.
'''controfigura''' {sm} duplicato, sosia.
'''controfirmare''' {vt} contrasignar.
'''controllare''' {vt} controlar, verificar, inspicer, examinar, {disciplinare:} reprimer.
'''controllo''' {sm} controlo, verifica, inspection, examine.
'''controllore''' {sm} inspector.
'''controparte''' {sf} parte adversari/opposite.
'''controsenso''' {sm} contrasenso (:interpretazione sbagliata).
'''controversia''' {sf} controversia.
'''controverso''' {ag} controverse, discutite/discusse, disputate.
'''controvoglia''' {av} de mal voluntate.
'''contumacia''' {sf} contumacia (:resistenza per orgoglio e tenacia all'autorità), (sententia in contumacia).
'''conturbare''' {vt} perturbar, agitar, excitar.
'''contusione''' {sf} contusion.
'''convalescente''' {ag/sm} convalescente.
'''convalescenza''' {sf} convalescentia.
'''convalidare''' {vt} confirmar, ratificar.
'''convegno''' {sm} reunion, meeting, incontro, congresso.
'''convenevoli''' {smp} complimentos conventional, civilitates.
'''conveniente''' {ag} convenibile, avantagiose.
'''convenienza''' {sf} convenientia (:essere adatto, correttezza di comportamento), (maritage de convenientia), aptitude, capacitate, opportunitate, commoditate
'''convenire''' {vi} reunir se, concurrer, {concordare, adattare allo scopo:} convenir, consentir, esser commode (utile, avantagiose), adaptar, ({ne convengo:} io es de accordo).
'''convento''' {sm} convento, > conventiculo, conventual.
'''convenzionale''' {ag} conventional.
'''convenzione''' {sf} convention, {comm} cartel.
'''convergente''' {ag} convergente.
'''convergenza''' {sf} convergentia.
'''convergere''' {vt} converger.
'''conversare''' {vt} conversar, colloquer.
'''conversazione''' {sf} conversation.
'''conversione''' {sf} conversion.
'''convertire''' {vt} converter (vert. vers) (se).
'''convesso''' {ag} convexe, > convexitate.
'''convincere''' {vt persuadere:} convincer (vinc, vict), {provare colpevole:} convincer.
'''convinzione''' {sf} conviction, convincimento.
'''convitato''' {sm} convitato, < convitar.
'''convitto''' {sm} internato, hostello del universitate.
'''convittore''' {sm} interno, pensionario.
'''convivente''' {sm} cohabitante, convivente.
'''convivere''' {vt} conviver, cohabitar.
'''convocare''' {vt} convocar, advocar, citar.
'''convocazione''' {sf} convocation, citation.
'''convogliamento''' {sm} convio.
'''convogliare''' {vt} conviar, convoyar, diriger.
'''convoglio''' {sm} convio, convoyo, (convoyo funebre), caravana.
'''convulsione''' {sf} convulsion, < conveller.
'''convulsivo''' {ag} convulsive, que se move per succussas, spasmodic.
'''convulso''' {ag} convulse, {attività} convulsive, febril, agitate, {pianto} spasmodic.
'''cooperare''' {vi} cooperar, '''~ a''' contribuer a.
'''cooperativa''' {sf} cooperativa.
'''cooperazione''' {sf} cooperation, collaboration.
'''coordinamento''' {sm} coordination.
'''coordinare''' {vt} coordinar.
'''coordinata''' {sf} coordinata.
'''coperchio''' {sm} coperculo.
'''coperta''' {sf} copertura (de lana), tapete, {della nave} deck, ponte.
'''copertina''' {sf di libro rilegato} ligatura, {di libro non rilegato} copertura.
'''copertone''' {sm} copertura de gumma.
'''copertura''' {sf} copertura.
'''copia''' {sf} copia, reproduction, transcription, imitation, {stesura} minuta, redaction.
'''copiare''' {vt} copiar, reproducer, transcriber, imitar, rediger.
'''copiatrice''' {sf} copiator.
'''copiatura''' {sf} transcription.
'''copione''' {sm teatro/cine} scriptura/scenario.
'''copioso''' {ag} copiose, abundante, ample.
'''coppa''' {sf} cuppa, calice {auto: olio} carter, {mozzo di ruota:} modiolo.
'''coppia''' {sf} copula, sposos.
'''copricapo''' {sm} bonetto.
'''coprifuoco''' {sm} coperifoco.
'''coprire''' {vt} coperir, teger (tect).
'''coraggio''' {sm} corage, bravura, audacia, hardimento.
'''coraggioso''' {ag} coragiose, brave, audace, hardite.
'''corallo''' {sm} corallo, > corallero, corallin, corallina.
'''corazza''' {sf} cuirasse, > cuirassato, cuirassero.
'''corazzata''' {sf} cuirassato.
'''corda''' {sf} corda, fun, linea.
'''cordame''' {sm} cordage.
'''cordiale''' {ag} cordial, amabile, {liquore} cordial.
'''cordialità''' {sf} cordialitate.
'''cordicella''' {sf} corregia, corda, cordon.
'''cordoglio''' {sm} lucto, dolo, dolor, ({far cordoglio:} luger).
'''cordone''' {sm} cordon, (cordon sanitari, cordon umbilical).
'''coreografia''' {sf} choreographia, > choreographo.
'''coriandolo''' {sm bot} coriandro, '''coriandoli''' {smp} confetti.
'''coricare''' {vt} cubar (se), reposar se.
'''corista''' {sm} chorista.
'''cornacchia''' {sf} cornice.
'''cornamusa''' {sf} cornamusa.
'''cornea''' {sf} cornea.
'''cornetta''' {sf mus} cornetta, {telec} receptor.
'''cornetto''' {sm panino} panetto, cornetto, croissant, {acustico} trompetta acustic.
'''cornice''' {sf} quadro, forma, cornice.
'''cornicione''' {sm} cornice, corona, {modanatura} modulatura.
'''corno''' {sm} corno, (portar cornos, corno de chassa, corno anglese, corno del abundantia), {da scarpe:} calceator.
'''coro''' {sm} choro, > choral.
'''corolla''' {sf} corolla.
'''corona''' {sf} corona.
'''coronamento''' {sm} coronamento.
'''coronare''' {vt} coronar.
'''corpetto''' {sm} gilet, {da donna} corsage.
'''corpo''' {sm} corpore, (luctar corpore a corpore, in corpore, corpore del nave).
'''corporatura''' {sf} corporatura, physico.
'''corporazione''' {sf} corporation, association.
'''corporeo''' {ag} corporee, corporal, material, physic.
'''corpulento''' {ag} corpulente, > corpulentia.
'''corredare''' {vt} equipar, fornir, approvisionar, fornir (de), adder.
'''corredo''' {sm} equipamento, {di abiti:} trousseau.
'''correggere''' {vt} corriger, emendar.
'''correlazione''' {sf} correlation, > correlatar.
'''corrente''' {sf} currente, (currente de aer, currente electric, currente continue, currente alternative, al currente, esser al currente de, tener al currente de).
'''correre''' {vi} currer (cors), (currer le mundo, currer periculo de).
'''correttezza''' {sf} correctessa, convenientia, honestate.
'''corretto''' {ag} correcte, honeste.
'''correttore''' {sm} corrector.
'''correzione''' {sf} correction.
'''corridoio''' {sm} corridor, aditorio.
'''corridore''' {sm} cursor.
'''corriera''' {sf} autobus (interurban).
'''corriere''' {sm} currero.
'''corrispettivo''' {ag} respective, correspondente, equivalente, {sm somma} compensation, indemnitate, retribution.
'''corrispondente''' {ag} correspondente, {sm} correspondente, agente.
'''corrispondenza''' {sf} correspondentia, posta, epistolas.
'''corrispondere''' {vt} pagar, {vi} '''~ a''' corresponder a.
'''corroborante''' {ag/sm} corroborante, fortificante.
'''corroborare''' {vt} corroborar, fortificar.
'''corrodere''' {vt} corroder (se).
'''corrompere''' {vt} corrumper (se), depravar, malversar.
'''corrosione''' {sf} corrosion.
'''corrosivo''' {ag} corrosive.
'''corrucciarsi''' {vr} resentir se, enoiar se, irascer, preoccupar se.
'''corrugare''' {vt} corrugar, > corrugation.
'''corruzione''' {sf} corruption.
'''corsa''' {sf} cursa, carriera.
'''corsaro''' {sm} corsario.
'''corsia''' {sf di auto} via, {d'ospedale} sala, dormitorio, {fra due letti} passage.
'''corsivo''' {ag} cursive, {sm} cursiva.
'''corso''' {sm} curso, (curso de aqua, sequer un curso de, in le curso de, haber curso, viage de longe curso), avenue.
'''corte''' {sf} corte, (corte de appello, facer le corte a, corte de recreation).
'''corteccia''' {sf} cortice.
'''corteggiamento''' {sm} cortesamento.
'''corteggiare''' {vt} cortesar, galantear.
'''corteo''' {sm} defilata, procession.
'''cortese''' {ag} cortese, gentil, polite.
'''cortesia''' {sf} cortesia, gentilessa, politessa.
'''cortile''' {sm} corte, area.
'''cortina''' {sf} cortina.
'''corto''' {ag} curte, breve.
'''corvetta''' {sf} corvetta.
'''corvo''' {sm} corvo.
'''cosa''' {sf} cosa, affaire, re, (alicun cosa).
'''coscia''' {sf} coxa.
'''cosciente''' {ag} consciente.
'''coscienza''' {sf} conscientia, ({prendere coscienza:} sensibilisar se pro).
'''coscienzioso''' {ag} conscientiose, scrupolose, attente/attentive.
'''coscritto''' {sm} recruta, conscripto.
'''cosí''' {av} assi, sic, ita.
'''cosiddetto''' {ag} alias, sinominate.
'''cosmesi''' {sf} cosmetica.
'''cosmetico''' {ag} cosmetic, {sm} cosmetico.
'''cosmico''' {ag} cosmic.
'''cosmo''' {sm} cosmo.
'''cosmonauta''' {sm} cosmonauta.
'''cosmonave''' {sf} cosmonave.
'''cosmopolita''' {ag/sm} cosmopolita, > cosmopolitismo.
'''cospargere''' {vt} dispersar, sparger, coperir, {liquido} asperger, irrorar.
'''cospetto'''; '''al ~ di''' coram, in presentia de.
'''cospicuo''' {ag} conspicue, importante, considerabile.
'''cospirare''' {vi} conspirar contra, insidiar, conjurar.
'''cospiratore''' {sm} conspirator.
'''cospirazione''' {sf} conspiration, complot; tramar/ordir/machinar un complot/conspiration.
'''costa''' {sf} costa, litore.
'''costante''' {ag} constante, invariabile, assidue.
'''costanza''' {sf} constantia, fidelitate, perseverantia, resolution.
'''costare''' {vt} costar, valer.
'''costata''' {sf} cotelette.
'''costato''' {sm} pectore, costa.
'''costeggiare''' {vt} costear.
'''costernare''' {vt} consternar, affliger, desolar.
'''costernazione''' {sf} consternation, desolation, affliction.
'''costiero''' {ag} costal/costari, litoral.
'''costituire''' {vt} constituer (se), fundar, organisar.
'''costituzionale''' {ag} constitutional.
'''costituzione''' {sf} constitution.
'''costo''' {sm} costo, (a omne costo, a tote costo), sumpto.
'''costola''' {sf} costa.
'''costoletta''' {sf} cotelette.
'''costoso''' {ag} costose, car, expensive.
'''costringere''' {vt} constringer, coager, compeller, necessitar, coercer, impeller.
'''costrizione''' {sf} constriction, coaction, impulsion, compulsion.
'''costruire''' {vt} construer, struer, componer.
'''costrutto''' {sm ling} construction,'''cosmesi''' {sf} cosmetica.
'''cosmetico''' {ag} cosmetic, {sm} cosmetico.
'''cosmico''' {ag} cosmic.
'''cosmo''' {sm} cosmo.
'''cosmonauta''' {sm} cosmonauta.
'''cosmonave''' {sf} cosmonave.
'''cosmopolita''' {ag/sm} cosmopolita, > cosmopolitismo.
'''cospargere''' {vt} dispersar, sparger, coperir, {liquido} asperger, irrorar.
'''cospetto'''; '''al ~ di''' coram, in presentia de.
'''cospicuo''' {ag} conspicue, importante, considerabile.
'''cospirare''' {vi} conspirar contra, insidiar, conjurar.
'''cospiratore''' {sm} conspirator.
'''cospirazione''' {sf} conspiration.
'''costa''' {sf} costa, litore.
'''costante''' {ag} constante, invariabile, assidue.
'''costanza''' {sf} constantia, fidelitate, perseverantia, resolution.
'''costare''' {vt} costar, valer.
'''costata''' {sf} cotelette.
'''costato''' {sm} pectore, costa.
'''costeggiare''' {vt} costear.
'''costernare''' {vt} consternar, affliger, desolar.
'''costernazione''' {sf} consternation, desolation, affliction.
'''costiero''' {ag} costal/costari, litoral.
'''costituire''' {vt} constituer (se), fundar, organisar.
'''costituzionale''' {ag} constitutional.
'''costituzione''' {sf} constitution.
'''costo''' {sm} costo, (a omne costo, a tote costo), sumpto.
'''costola''' {sf} costa.
'''costoletta''' {sf} cotelette.
'''costoso''' {ag} costose, car, expensive.
'''costringere''' {vt} constringer, compeller, compulsar, necessitar, obligar, coercer.
'''costruzione''' {sf} construction.
'''costui''' {pron} iste, iste homine.
'''costume''' {sm} costume, vestimento, habitude.
'''cotogna''' {sf} cydonia.
'''cotoletta''' {sf} cotelette.
'''cotone''' {sm} coton, (coton hydrophile, filo de coton).
'''cotonificio''' {sf} fabrica de coton, cotonificio.
'''cotta''' {sf} cotta, (cotta de armas, cotta de malia), infatuation.
'''cottimo''' {sm} contracto de empleo, salario al pecia.
'''cotto''' {ag/pp} cocite/cocte.
'''cottura''' {sf} coction.
'''covare''' {vt} covar.
'''covata''' {sf} covata.
'''covile''' {sm} cubil.
'''covo''' {sm} antro, cava, cubil.
'''covone''' {sm} fasce, cumulo.
'''cozzare''' {vt con le corna} dar un colpo de corno a, {urtare} percuter, collider, confliger.
'''cozzo''' {sm} impacto, collision, conflicto.
'''crampo''' {sm} crampo.
'''cranio''' {sm} cranio.
'''crasso''' {ag} grande, '''intestino ~''' intestino grande.
'''cratere''' {sm} crater.
'''cravatta''' {sf} cravata.
'''creanza''' {sf} politessa, manieras, education.
'''creare''' {vt} crear.
'''creato''' {sm} creation, universo, cosmo.
'''creatore''' {sm} creator.
'''creatura''' {sf} creatura.
'''creazione''' {sm} creation.
'''credente''' {sm} credente.
'''credenza''' {sf fede} credentia, opinion, ({credenziali:} littera de credentia), {armadio} credentia.
'''credere''' {vt} creder, (creder a un cosa, creder in un persona, creder se), opinar, pensar, haber le conviction de.
'''credibile''' {ag} credibile.
'''credito''' {sm} credito, (establimento de credito, littera de credito, aperir un credito a, vender a credito).
'''credo''' {sm} credo.
'''credulità''' {sf} credulitate, < credule.
'''crema''' {sf} crema, > cremeria, cremose.
'''cremare''' {vt} cremar, > cremation, crematori, crematorio.
'''cremisi''' {sm} carmesino, {ag} carmesin.
'''crepa''' {sf} fissura, division.
'''crepaccio''' {sm} fissura.
'''crepacuore''' {sm} dolor de corde/angustiose.
'''crepare''' {vt} finder (se), {morire:} morir.
'''crepitare''' {vt} crepitar.
'''crepitio''' {sm} crepitation.
'''crepuscolo''' {sm} crepusculo, > crepuscular.
'''crescere''' {vi} crescer, augmentar.
'''crescita''' {sf} crescita, crescentia, crescimento, augmentation, augmento.
'''cresima''' {sf} confirmation, > confirmar.
'''crespo''' {ag} torte/torquite.
'''cresta''' {sf} cresta.
'''creta''' {sf} creta, argilla.
'''cretino''' {ag} stulto, idiota, imbecille, > stultessa, idiotia, imbecillitate.
'''cric''' {sm} cric, (> levar con le cric).
'''cricca''' {sf} clique (F).
'''criminale''' {ag/sm} criminal, > criminalitate, criminar.
'''crine''' {sf} crin.
'''criniera''' {sf} criniera.
'''cripta''' {sf} crypta.
'''crisalide''' {sf} chrysalide.
'''crisantemo''' {sm} chrysanthemo.
'''crisi''' {sf} crise.
'''crisma''' {sf} chrisma, {fig} sigillo de approbation.
'''cristallizzare''' {vt} crystallisar.
'''cristallo''' {sm} crystallo.
'''cristianesimo''' {sm} christianismo.
'''cristiano''' {sm} christiano.
'''criterio''' {sm} criterio.
'''critica''' {sf} critica, > criticar, judicar, reprehender.
'''crivello''' {sm} cribro.
'''crocchio''' {sm capannello} circulo.
'''croce''' {sf} cruce, (cruce rubie, portar su cruce, facer le signo del cruce, in cruce).
'''crocefiggere''' {vt} crucifiger (fix), > crucifixo, crucifixion, crucifixor.
'''crocevia''' {sf} '''crocicchio''' {sm} cruciata (de vias).
'''crociato''' {ag} cruciate.
'''crogiolo''' {sm} crucibulo.
'''crollare''' {vt} collaber, craccar, ruinar, > collapso, crac, ruina.
'''cromatico''' {ag} chromatic, (scala chromatic).
'''cromo''' {sm} chromo.
'''cronaca''' {sf} chronica, ({fare una cronaca:} historiar), > chronista, reporter.
'''cronico''' {ag} chronic.
'''cronologia''' {sf} chronologia.
'''crosta''' {sf} crusta, > crustacee, crustose, incrustar.
'''cruccio''' {sm} anxietate, inquietude, resentimento dolorose, irritation.
'''cruciverba''' {sf} enigma de parolas cruciate.
'''crudele''' {ag} cruel, > cruelitate.
'''crudo''' {ag} crude, > cruditate.
'''cruento''' {ag} sanguinari, sanguilente, sanguinose, con effusion de sanguine.
'''cruna''' {sf} foramine (del aco), oculo.
'''crusca''' {sf} furfure.
'''cruscotto''' {sm auto} pannello a instrumentos (de controlo).
'''cubo''' {sm} cubo, > cubatura, cubismo, cubic, cubar.
'''cuccagna''' {sf} abundantia, plenessa, gaitate, diversion.
'''cuccetta''' {sf} couchette.
'''cucchiaio''' {sm} coclear, > coclearata.
'''cuccia''' {sf} niche (F).
'''cucciolo''' {sm} juvene animal, canino.
'''cuccuma''' {sf} caldiera.
'''cucina''' {sf} cocina, (> cocinero, cocinar), culina, (culinari).
'''cucire''' {con filo} suer (sut), > suturator, {con punti} crampar, {libri} brochar.
'''cucitura''' {sf} sutura.
'''cucù''' {sm} cucu.
'''cuffia''' {sf} bonetto, {casco} casco, protector.
'''cugino''' {sm} cosino.
'''cui''' {pron int e rel} que, {dopo prep} qui, le qual(es), {int} de qui, {rel} de qui, del quales, cuje.
'''culla''' {sf} cuna, > cunar.
'''culminare''' {vt} culminar, > culmine, culmination.
'''culto''' {sm} culto, servicio divin, liturgia, > {rendere culto:} coler (cult).
'''cultura''' {sf} cultura, > cultural.
'''cumulare''' {vt} cumular, > cumulo, cumulation, cumulative.
'''cuneo''' {sm} cuneo, > cunear, cuneal.
'''cunicolo''' {sm} tunnel, excavation, corridor, galeria.
'''cuocere''' {vt} cocer (coct), estufar.
'''cuoco''' {sm} coco, cocinero.
'''cuoio''' {sm} corio.
'''cuore''' {sm} corde, > cordial.
'''cupidigia''' {sf} cupiditate, > cupide.
'''cupido''' {sm} cupido.
'''cupo''' {ag} obscur, lugubre, triste.
'''cupola''' {sf} cupula, domo.
'''cura''' {sf} cura, ({fare con cura:} compassar, {prendersi cura:} occupar se de, respicer), > curar, respicer.
'''curato''' {sm} curato, parocho.
'''curioso''' {ag} curiose, rar. singular, > curiositate, curiosar.
'''curva''', '''curvatura''' {sf} curva, curvatura.
'''curvare''' {vt} curvar, verter, ansar.
'''curvo''' {ag} curve.
'''cuscinetto''' {sm imbottitura} cossinetto, tampon, {mecc} rolamento.
'''cuscino''' {sm} cossino.
'''custode''' {sm} custode, guardator.
'''custodia''' {sf} custodia, guarda, {per oggetti} etui (F).
'''custodire''' {vt} conservar, custodiar.
'''cute''' {sf} cute, > cutanee.
[[Category:Dizionario di Interlingua]]
3uwh8f3v7eu2c4s0cv8qb4wm0znlyr1
Lombardo/Preposizioni e locuzioni preposizionali
0
49935
430974
421415
2022-07-28T07:51:20Z
31.190.5.65
/* Frasi consecutive */
wikitext
text/x-wiki
{{Avanzamento|75%|22 luglio 2021}}[[Categoria:Lombardo]]
==Elenco delle preposizioni==
Le preposizioni sono delle parole che servono per mettere in relazione dei sostantivi o delle frasi.
Vengono qui di seguito elencate le preposizioni (la lista è fatta in dialetto milanese, ma nelle tabelle vengono indicate le possibili varianti nei diversi dialetti), ai paragrafi successivi sarà spiegato il loro utilizzo.
{|width="99%" cellspacing="6" cellpadding="6"
|width="50%" valign="top"|
===de===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''de''' <ref>"'''de'''" e "'''da'''" in lombardo sono varianti d'un'unica preposizione, tuttavia in dialetto milanese esiste una tendenza a usare "de" dove la lingua italiana usa "di " e "da" dove la lingua italiana usa "da".</ref>
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/de/
|-
|'''da'''
|{{Wt/lmo/-Br}}{{Wt/lmo/°TI}}
|/da/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===a===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''a'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/a/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===in===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===con<ref>'''cont''' prima di vocale</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''con'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/cũ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===in su<ref>spesso abbreviata con "''su''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in su'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:sy/
|-
|'''in soeu'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/ĩ:sø/
|-
|-
|'''soeu'''
|{{Wt/lmo/+BG}}
|/sø/
|}
<references/>
===per===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''per'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/per/
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|'''par'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/par/
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<references/>
===intra<ref>spesso abbreviata con "''tra''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''intra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:tra/
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|'''infra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:fra/
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===vers===
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!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
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|'''vers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vɛrs/
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|'''invers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:'vɛrs/
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===che===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
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|'''che'''
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|/ke/
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|'''ca'''
|{{Wt/lmo/-VA}}
|/ka/
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===come<ref>spesso abbreviato con "'me"</ref>===
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!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
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|'''come'''
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|/'kume/
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===sora===
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!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sora'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sura/
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===sota===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
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|'''sota'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sɔta/
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===oltra===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''oltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ultra/
|-
|'''olter'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ulter/
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|'''voltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vultra/
|}
<references/>
===pù===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''pù'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'py/
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===asca===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
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|'''asca'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'aska/
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===second===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''second'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'kũ:t/
|-
|'''segond'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'gũ:t/
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|}
<references/>
===senza===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''senza'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sẽ:sa/
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|}
<references/>
===amalastant===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''amalastant'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/amala'stã:t/
|-
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|}
<references/>
===condemanch===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''condemanch'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/kũ:de'maŋk/
|-
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|-
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|}
<references/>
===entro===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''entro'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'entro/
|-
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|}
<references/>
|}
Oltre alle preposizioni esistono delle locuzioni che svolgono il ruolo delle preposizioni ('''''locuzioni preposizionali'''''), verranno viste ai paragrafi successivi (in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|dialetto milanese]] per conoscere le varianti dialettali si rimanda alla consultazione del [[Lombardo/Dizionari e Wikizionario|Wikizionario in lingua lombarda]].
==Preposizioni per collegare le frasi==
Come verrà detto a proposito della [[Lombardo/Costruzione della frase#Collegamento tra le frasi|Costruzione della frase]] esistono dei casi in cui le frasi possono essere collegate tra loro attraverso delle preposizioni, seguite da verbo all'[[Lombardo/Modi e tempi verbali|infinito]].
Possiamo classificare i seguenti casi:
* frasi con complemento gerundivo
* frasi di scopo
* frasi consecutive
* frasi di privazione
* frasi di necessità o convenienza
Un altro uso è quello dei verbi con funzione servile retti da preposizione, trattati nel [[Lombardo/Verbi servili|modulo sui verbi servili]]
===Frasi con complemento gerundivo===
Per queste frasi si rimanda al [[Lombardo/Gerundio e complemento gerundivo|modulo sul complemento gerundivo]]
===Frasi di scopo===
Sono frasi subordinati che specificano lo scopo per il quale viene svolto quanto descritto nella frase principale. Possono essere introdotte:
* dalla preposizione "'''de'''" quando la frase subordinata specifica il fine specifico per il quale il soggetto della frase principale è destinato.
:Esempio:
::El firlaforla l'è l'arnes '''de''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano è lo strumento '''per''' fare i buchi nel muro)
* dalla preposizione "'''per'''" in tutti i casi di frasi di scopo, possibile anche l'utilizzo alternativo alla preposizione "de"
:Esempio:
::Son scapad via '''per''' minga fàss ciapà.
::(Sono fuggito '''per''' non farmi prendere)
::El firlaforla l'è l'arnes '''per''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano serve '''per''' è lo strumento per fare i buchi nel muro)
*dalla locuzione preposizionale "'''cont el fin de'''" (alternativa a ''per'' quando si voglia enfatizzare che qualcosa è stato pensato prestando attenzione al raggiungimento di un certo scopo)
:Esempio:
::La Noeuva Ortografia Lombarda l'è ona grafia '''cont el fin de''' ciapà dent tute i variant locai de la lengua lombarda.
::La Nuova ortografia Lombarda è una grafia '''con lo scopo di''' comprendere tutte le varianti locali della lingua lombarda
===Frasi consecutive===
Sono frasi subordinate che rappresentano la conseguenza dell'azione specificata nella frase principale
Si costruisce inserendo avverbi tipo "tant", "inscì", "assee" nella frase principale e introducendo la frase secondaria con la preposizione "'''de'''":
:Esempio:
::L'è stad '''tant''' svelt '''de''' finì in cinch minut.
::(E' stato tanto svelto '''da''' finire in cinque minuti)
::L'hà caminad '''inscì''' tant '''de''' stracàss
::(Ha camminato '''così''' tanto '''da''' stancarsi)
===Frasi di privazione===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che non è stata svolta.
la frase secondaria è introdotta dalla preposizione "senza":
:Esempio:
::L'hà lavorad '''senza''' mangià.
::(ha lavorato '''senza''' mangiare)
===Frasi di necessità o convenienza===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che è necessario o conviniente fare.
La frase secondaria è introdotta dalla preposizione "de": Il verbo della frase principale è ''vessegh'' (''vesser'' + [[Lombardo/Particelle pronominali o avverbiali|particella avverbiale]] "''ghe''") o ''havégh''
:Esempio:
::A gh'''è'' nagot '''de''' dì
::(Non c'è niente da dire)
::(A) gh'''hoo'' nagot '''de''' fà
::(Non ho niente da fare)
....
==Preposizione per collegare i sostantivi==
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di tempo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Utilizzo / significato / complement
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |(nessuna<br />preposizione)
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione non abituale)
|lunedì
|lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana e fase della giornata<br />(azione non abituale)
|lunedì matina
|lunedì mattina
|-
|SI
|tempo determinato - date
|el 15 de sgiugn
|il 15 giugno
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione abituale)
|'''de''' lunedì
|'''di''' lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - alcune locuzioni
|'''De''' 'sti dì
|'''In''' questi giorni
|-
|NO
|tempo determinato - stagioni dell'anno<ref name="a">vanno bene sia "de" che "in"</ref>
|'''d''''estad
|'''in''' estate
|-
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato; significa "a partire da"
|Son stad 'dree a lavorà '''d'''i vot ore de la matina
|Sto lavorando '''da'''lle otto della mattina
|-
| rowspan="3" |'''a'''
|NO
|tempo determinato - giorno festivo particolare
|'''a''' Natal
|'''a''' Natale
|-
|SI
|tempo determinato - orario
|'''ai''' vundes ore
|'''a'''lle (ore) unidici
|-
|SI
|tempo determinato - davanti a un momento particolare
|'''a''' la fin de la sgiornada
|'''a'''lla fine della sgiornata
|-
|'''de ... a'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo
|'''de''' la matina a la sera
|'''da'''lla mattina '''a'''lla sera
|-
|'''de ... con'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo solo nelle epressione "d'on dì con l'alter" e simili<ref>possibile in alternativa a "d'on dì a l'alter"</ref>
|'''d''''on ann '''con''' l'alter
|'''da''' un anno '''a'''ll'altro
|-
| rowspan="3" |'''in'''
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a anni, secoli ...
|'''in de'''l 1985
'''in de'''l secol quell di vint
|'''ne'''l 1985
'''ne'''l ventesimo secolo
|-
|NO
|tempo determinato - davanti alle stagioni dell'anno<ref name="a" />
|'''in''' estad
|'''in''' estate
|-
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a parti del giorno
|'''in de''' la matina
|'''ne'''lla mattina
|-
| rowspan="1" |'''tra'''
|NO
|tempo determinato - per intendere un momento traslato avanti nel tempo
|'''tra''' des minut
|'''tra''' dieci minuti
|-
|'''de chì a''' / '''entro'''
|SI/NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto al tempo attuale
|'''de chì a''' des minut<br />'''de chì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''de lì a''' / '''entro'''
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto a un momento passato
|'''de lì a''' des minut<br />'''de lì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''dopo / de poeu de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - dopo
|'''dopo''' la fine de la scuola / '''de poeu de''' la fin de la scuola
|'''dopo''' la fine della scuola
|-
|'''oltra'''
|SI
|tempo determinato - oltre
|'''oltra''' el mes de magg a riva l'estad
|'''oltre''' il mese di maggio arriva l'estate
|-
|'''fina a'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - fino a
|'''fina a''' la fin de la scola
|'''fino a''' la fine della scuola
|-
|'''prima de / inanz de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - prima di
|'''prima de''' la fin de la scola / '''inanz de''' la fin de la scola
|'''prima de'''lla fine della scuola
|-
|'''per'''
|NO
|tempo continuato - durata
|Hoo lavorad '''per''' cinch ore
|Ho lavorato '''per''' cinque ore
|-
|'''in del cors de'''
|SI
|tempo determinato - durante
|'''in del cors de''' la partida
|'''durante''' la partita
|}
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Per indicare un tempo approssimato nei casi in cui di norma sia richiesta preposizione "a" si può usare al suo posto la preposizione "in su" oppure "vers". (quendo si esprimono gli orari si può usare solo "vers".
::Esempio
::Se vedom ai ses ore (Ci vediamo alle sei) - [momento preciso]
::Se vedom '''vers''' i ses ore (Ci vediamo '''verso''' le sei) - [momento approssimato]
::Se vedom al calà del sol (Ci vediamo al tramonto) - [momento preciso]
::Se vedom '''in sul''' calà del sol (Ci vediamo '''verso''' il tramonto) - [momento approssimato]
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di luogo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="2" |'''a'''
|SI
|a) stato in luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)<br>
b) moto a luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)
|a) Stoo de cà '''a'''l quint pian<br>b) Voo '''a'''l quint pian
|a) Abito '''a'''l quinto piano<br>b) Vado '''a'''l quinto piano
|-
|NO
|a) stato in luogo - città e paesi
b) moto a luogo - città e paesi
|a) Stoo de cà '''a''' Milan
b) Voo '''a''' Milan
|a) Abito '''a''' Milan
b) Vado '''a''' Milano
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|SI
|moto da luogo - escluso città e paesi<br>
|Vegni '''de'''l quint pian
|Vengo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Son vegnud '''de''' Milan
|Sono venuto '''da''' Milano
|-
|SI
|moto per luogo - escluso città e paesi e sostantivi che indicano professioni<br>
|Passi '''de'''l quint pian
|Passo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Passi '''de''' Milan
|Passo '''da''' Milano
|-
| rowspan="5" |'''in'''
|NO
|a) stato in luogo -indirizzi
b) moto a luogo - indirizzi
|a) '''in''' via Milan
b) '''in''' via Milan
|a) '''in''' Via Milano
b) '''in''' Via Milano
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
b) moto a luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
|a) Stoo de cà '''in''' campagna
b) Voo '''in''' campagna
|a) Abito '''in''' campagna
b) Vado '''in''' campagna
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "terra" e "let"
b) moto a luogo - espressioni con "terra" e "let"
|L'è borlad sgiò '''in''' terra
L'è andad '''in''' let
|E' caduto '''a''' terra
E' andato '''a''' letto
|-
|NO
|a) stato in luogo - stati e regioni geografiche
b) moto a luogo - stati e regioni geografiche
|a) Stoo de cà '''in''' lombardia
b) Voo '''in''' Lombardia
|a) Abito '''in''' Lombardia
b) Vado '''in''' Lombardia
|-
|NO quando di parla del luogo in relazione alla sua funzione e non si vuole indicare un luogo particolare<br> SI ( → '''''in de''''') negli altri casi esclusi quelli indicati alle righe soprastanti
|a) stato in luogo - all'interno di luogo preciso cricoscritto
b) moto a luogo - all'interno di luogo preciso circoscritto
|a) Sont '''in''' ofizzi
Voo '''in''' ofizzi
b) Sont '''in''' de l'ofizzi del sindich
a1) Voo '''in de''' l'ofizzi del sindich
|a) Sono '''in''' ufficio
Vado '''in''' ufficio
b) Sono '''ne'''ll'ufficio del sindaco
a1) Vado '''ne'''ll'ufficio del sindaco
|-
|'''in de'''<ref>esiste però la tendenza a italianizzare usando semplicemente "'''de'''/'''da'''"</ref>
|SI → '''''in de'''''
|a) stato in luogo - sostantivi che indicano professioni
b) moto a luogo - sostantivi che indicano professioni
c) moto per luogo - sostantivi che indicano professioni
|a) Sont '''in de'''l sindich
b) Voo '''in de'''l sindich
c) Passi '''in de'''l sindich
|a) Sono '''da'''l sindaco
b) Vado '''da'''l sindaco
c) Passo '''da'''l sindaco
|-
|'''de'''...'''in'''
|NO
|a) moto per luogo / da luogo a luogo - attraverso luoghi dello stesso tipo
|El viagia '''de''' paes '''in''' paes
|Viaggia '''di''' paese '''in''' paese
|-
| rowspan="3" | '''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto a luogo - con il verbo "partì" (partire)
|a) l'è partì '''per''' Milan
|a) E' partito '''per''' Milano
|-
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto per luogo - andare in giro continuativo
|a) El sgira '''per''' la cità
|a) Gira '''per''' la città
|-
|NO
|b) Stato in luogo - solo nella locuzione "per strada"
|a) L'hoo trovad '''per''' strada
|a) L'ho trovato '''per''' strada
|-
|'''sora''' <ref>"'''sora de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi persoanli soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo / moto per luogo - sopra
|'''Sora''' 'l tecc
|'''Sopra''' il tetto
|-
| rowspan="2" |'''in su'''
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - su
|a) '''in sul''' tavol
|a) '''sul''' tavolo
|-
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - libri e siti internet o simili
|'''in sul''' liber<br>
'''in sul''' sit de la Wikipedia
|'''sul''' libro<br>
'''sul''' sito di wikipedia
|-
|'''de là de / oltra'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - oltre
|La cà l'è '''de là d'''i alber
|La casa è '''oltre''' gli alberi
|-
|'''dedent de'''/'''dedent a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - all'interno di
|
|
|-
|'''sota'''<ref>"'''sota de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - sotto
|El gat l'è '''sota''' 'l tavol
|Il gatto è '''sotto''' il tavolo
|-
|'''apos a /depos a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro (ma molto vicino/a ridosso)
|'''apos a ''' l'uss
|'''dietro''' la porta
|-
|'''arent a / visin a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - vicino
|El gat l'è '''arent a'''l can
|Il gatto è '''vicino a'''l cane
|-
|'''apress a / tacad a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - molto vicino
|Stoo de cà '''apress a''' Milan
|Abito '''molto vicino''' a Milano
|-
|'''de dree a / de dree de'''
|SI ( escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - dietro ''(a distanza fissa)''
|El can l'è '''de dree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(a distanza fissa)''
|-
|'''denanz a / denanz de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - davanti
|La gesa l'è '''denanz a'''l municipi
|La chiesa è '''davanti a'''l municipio
|-
| rowspan="2" |'''adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro ''(all'inseguimento)''
|El can l'è '''adree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(e vuole raggiungerlo)''
|-
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - lungo
|'''Adree a''' la riva del mar
|'''Lungo''' la riva del mare
|-
|'''de fianch a / de fianch de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo- a fianco di
|El gat l'è '''de fianch a''' la porta
|Il gatto è '''a fianco a'''lla porta
|-
|'''a travers a / a travers de'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - attraverso
|El gat l'è passad '''a travers d'''i cespuli
|Il gatto è passato '''attraverso''' i cespugli
|-
|'''vers'''<ref>"'''vers de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|moto a luogo - direzione - verso
|Semm 'dree a caminà '''vers''' Milan
|Stiamo camminando '''verso''' Milano
|-
|'''in di pagn de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo figurato - nei panni di
|
|
|-
|'''infra / intra / tra / fra'''
|SI / NO →
come per preposizione "in"
|stato in luogo / moto a luogo - in mezzo a due o più elementi
|El gat l'è '''infra''' la cadrega 'l sofà
|Il gatto è '''tra''' la sedia e il divano
|-
|'''in mez a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto aluogo - in mezzo a
|El gat l'è '''in mez a''' la stanza
|Il gatto è '''in mezzo a'''lla stanza
|-
|'''in fond a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - in fondo a
|El gat l'è '''in fond a''' la stanza
|Il gatto è '''in fondo a'''lla stanza
|-
|'''in fris a'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - rasente
|'''in fris a'''l Navali
|'''rasente''' il Naviglio
|-
|'''in pari a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo- a fianco di
|El gat el corr '''in pari a'''l can
|Io cammino '''a fianco a''' l cane
|-
|'''intorna de / intorna a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - intorno a
|El gat el corr '''intorna a'''l tavol
|Il gatto corre '''intorno a'''l tavolo
|-
|'''lì adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - nell'intorno di
|El sta de cà '''lì adree a''' Milan
|Abita '''nell'intorno di''' Milano
|-
|'''lontan de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - lontano da
|El gat l'è '''lontan de'''l tavol
|Il gatto è '''lontano da'''l tavolo
|-
|'''in quell de'''
|NO
|stato in luogo / moto aluogo (solo per città, alternativa alla preposizione "a")
|Se sem incontrad in quell de Milan
|Ci siamo incontrati '''in quel di''' Milano
|-
|'''foeura de'''
|SI (escluso nomi di città, in quel caso soltanto "foeura")
|stato in luogo / moto a luogo
|'''Fuora de'''l guss
'''Foeura''' Milan
|'''Fuori da'''l guscio
'''Fuori''' (da) Milano
|-
|'''in di part de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo approssimato per nomi geografici
|El stà de cà '''in di part de'''l Vigentin
|Abita '''dalle parti de'''l Vigentino
|-
|'''dessoravia de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - perfino al di sopra / appena al di sopra
|Havéghen '''dessoravia de'''l coo
|Averne fin sopra la testa
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|stato in luogo - contro
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di argomento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''de'''
|SI per specificare<br>NO in senso generico
|argomento - riferito a predicato
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''in su'''<ref name='c'>L'uso di "'''in su'''" o "'''sora'''" è indifferente</ref>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''in su''' animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''sora'''<ref name='c'/>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''sora''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''a proposit de'''
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''a proposit d''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''a proposito de'''gli animali selvatici
|}
<references />
===Preposizione di origine===
Si usa la preposizione "'''de'''" che funziona come per il moto da luogo (vedi sopra).
Esempio:
:(italiano) E' nato '''da''' un padre piemontese
:(lmobardo) L'è nassud '''d''''on pader piemontes
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione con un altro individuo
|'''Cont''' el Giovann voo minga d'acord
|'''Con''' giovanni non vado d'accordo
|-
|'''infra''' / '''intra''' / '''fra''' / '''tra'''<ref>infra de prima dei [[Lombardo|Pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|relazione all'interno di un gruppo
|'''Infra de''' num andem minga dacord
|'''Tra di''' noi non andiamo d'accordo
|-
|'''in di confront de'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione nei confronti di un altro individuo
|Te se see minga comèportad ben '''in di confront de'''l Giovann
|Non ti sei comportato bene '''nei confronti di''' Giovanni
|}
<references />
===Preposizioni per costruire i comparativi===
"'''de'''", "'''che'''", '''come''', '''compagn de''', '''istess de''', '''al pari de'''; per il loro utilizzo guarda ►►► "'''[[Lombardo/Gradi dell'aggettivo|gradi dell'aggettivo]]'''"
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di agente / causa / causa efficiente / dipendenza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |'''de'''
|SI (escluso nomi di città)
|agente / causa efficiente
|L'edifizzi l'è stad trad sgiò '''de'''l teremot
|L'edificio è stato abbattutto '''da'''l terremoto
|-
|
|SI (escluso nomi di città)
|dipendenza
|El prezzi de la benzina el dipend '''de'''l prezzi del petroli
|Il prezzo della benzina dipende '''da'''l prezzo del petrolio
|-
|SI/NO
|causa (solo per sentimenti o disagi fisici)
|El barbon l'è mort '''de'''(l) frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''di''' / '''da'''l freddo
|-
|'''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per''' el frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''da'''l freddo
|-
|'''per via de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per via de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''a caosa de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''a caosa de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''in reson de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa
|
|'''in ragione di'''
|}
<references/>
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di mezzo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''<ref>"'''cont'''" prima di vocale</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (strumento utilizzato)
|Hoo fad el bus '''cont''' el firlaforla
|Ho fatto il buco '''co'''l trapano
|-
|'''in'''
|NO
|mezzo (di trasporto)
|Voo a cà '''in''' machina
|Vado a casa '''in''' macchina / '''con''' la macchina
|-
|'''per'''
|NO
|mezzo (di telecomunicazione)
|El parla '''per''' television
|Parla '''per''' televisione
|-
|'''grazzie a'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mezzo (generico), con enfasi su un vantaggio ricavato
|L'hà riessid a passà l'esam '''grazzie a''' quell liber là.
|E' riuscito a passare l'esame '''grazie a''' quel libro
|-
|'''per mez de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un articolo partitivo oppure nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (generico)
|I hann menad inanz la soa ricerca '''per mez de''' espriment
|Hanno portanto avanti la loro ricerca '''mediante''' esprimenti
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI
|mezzo (quando il mezzo ha permesso o permette di apprendere, capire, riconoscere ... qualcosa)
|L'hoo riconossud '''de''' la vos
|L'ho riconosciuto '''da'''lla voce
|-
|NO
|in qualche altra rara espressione
|Tegnì '''de''' man
|Tenere '''per''' mano
|}
<references />
===Preposizioni di abbondanza e mancanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|abbondanza
|El cavagn l'è pien '''de''' nos<br>
El cavagn l'è pien '''di''' nos che t'hee comprad
|Il cesto è pieno '''d'''i noci<br>
Il cesto è pieno '''de'''lle noci che hai comprato
|-
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mancanza
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|privazione
|Privà on quaivun '''de'''l pan<br>
|Privare qualcuno '''d'''el pane<br>
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di compagnia e unione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|compagnia e unione
|Mi son '''con''' la mia morosa
|Io sono '''con''' la mia fidanzata
|-
|'''insema a'''
|SI
|compagnia
|Mi son '''insema a''' la mia morosa
|IO sono '''insieme a'''lla mia fidanzata
|-
|'''intra'''/'''intra''' / '''tra''' / '''fra'''<ref>costruzione con "intra" è uno "stato in luogo" che in senso figurato rappresenta compagnia</ref>
|SI
|compagnia
|L'è '''intra''' i tosane
|E' '''tra''' le ragazze
|}
<references />
===Preposizioni concessive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|concessiva
|'''Cont''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Con''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''amalastant'''
|SI
|concessiva
|'''Amalastant''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Nonostante''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''a dispet de'''
|SI
|concessiva
|'''A dispet''' de la sua apparenza era diverso
|'''A dispetto de'''lla sua aopparenza era diverso
|}
<references />
===Preposizioni di denominazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|La cità '''de''' Milan
|la città '''di''' Milano
|}
<references />
===Preposizioni di distanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' (...'''de''')
|NO davanti a nomi di città
SI negli altri casi
|distanza
|Sem rivad '''a''' des chilometri '''de''' Vares
|Siamo arrivati a 10 chilometri da Varese
|}
<references />
===Preposizioni distributive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' ...'''a'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm '''a''' duu '''a''' duu
|Camminiamo '''a''' due '''a''' due
|-
|rowspan="2"|'''per'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm in fila '''per''' duu
|Camminiamo in fila '''per''' due
|-
|NO
|distributivo - distribuzione di qualcosa
|Ghe n'è assee '''per''' tucc
|Ce n'è abbastanza '''per''' tutti
|}
<references />
===Preposizioni di materia===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|materia
|El rampin l'è '''de''' ferr
|Il gancio è '''di''' ferro / '''in''' ferro
|}
<references />
===Preposizioni di aggiunta===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''asca'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "e poi c'è da aggiungere anche"
|Cent franch asca i interess
|Cento franchi '''oltre a'''gli interessi
|-
|'''pù'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "che si sommano a"
|Cent franch '''pù''' i interess
|Cento franchi '''più''' gli interessi
|}
<references />
===Preposizioni e locuzion preposizionali di esclusione e privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''senza'''<ref>"senza de" prima dei [[Lombardo|prronomi personali soggetto]]</ref>
|SI
|privazione - senza
|'''Senza de''' mi el ghe sariss mai stad
|'''Senza di''' me non ci sarebbe mai stato
|-
|'''foeura che''' / '''via che'''
|SI
|esclusione - eccetto
|Tucc i dialet de la lombardai '''foeura che''' / '''via che''' 'l Mantovan i partegnen a la lengua lombarda.
|Tutti i dialetti della lombardia eccetto il mantovano appartengono alla lingua lombarda.
|-
|'''condemanch'''
|SI
|esclusione - eccetto
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di qualità===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|qualità
|L'è on oget '''de''' valor
|e un oggetto '''di''' valore
|-
|'''con'''
|NO
|qualità (derivante da qualcosa di posseduto o apprtenente)
|On om '''cont''' ona barba longa
|Un uomo '''con''' una barba lunga
|}
<references />
===Preposizioni di pena===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad condanad '''a''' des ann de prison
|E' stato condannato '''a''' dieci anni di prigione
|-
|'''de'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad multad '''de''' desmila euro
|E' stato multato '''per''' diecimila euro
|}
<references />
===Preposizioni partitive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''di''' loro sono in grado di scrivere
|-
|'''intra''' /'''infra''' / '''tra''' /'''fra'''<ref>'''infra de'''.. davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref><ref>costruzione con '''infra''' è "stato in luogo" che in senso figurato ha funzione partitiva"</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''infra de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''tra''' di loro sono in grado di scrivere
|}
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|limitazione - qualcosa posseduto dal soggetto
|L'è curt '''de''' cervell
|E' corto '''di''' cervello
|-
|'''in quant a'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In quant a''' la matematica l'è assee bravo
|'''Quanto a'''lla matematica è abbastanza bravo
|-
|'''per'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Per''' el Giovann l'è inscì
|'''Per''' Giovanni è così
|-
|'''second'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Second''' el Giovann l'è inscì
|'''Secondo''' Giovanni è così
|}
<references />
===Preposizioni di oggetto e di termine===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|(nessuna<br>preposizione)
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma affermativa
|El gat l'hà mangiad '''la''' polpeta<br>
El gat l'hà mangia '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato '''la''' polpetta<br>
Il gatto ha mangiato '''una''' polpetta
|-
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma negativa nei casi in cui l'oggetto specifico<br>che quindi voglia l'[[Lombardo/Articoli|articolo determinativo]]<br>o indeterminativo nel senso di tutto eccetto uno o qualcuno
|El gat l'hà mangiad minga '''la''' polpeta
El gat l'hà mangiad nò '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato minga '''la''' polpetta
Il gatto non ha mangiato '''una''' polpetta (le ha mangiate tutte tranne una)
|-
|'''de'''
|NO
|oggetto - negativa negli altri casi
|El gat l'hà mangiad minga '''de''' polpete<br>
|Il gatto non ha mangiato polpette
|-
|'''a'''
|SI (escluso nomi di città)
|termine (sempre)
|Gh'hoo dad ona polpeta '''a'''l gat<br>
|Ho dato una polpetta '''a'''l gatto
|}
<references />
===Preposizioni di scopo e di vantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|scopo - quando si vuole indicare che l'oggetto è designato apposta per quello scopo
|I scarpe '''de''' tenis
|Le scarpe '''da''' tennis
|-
|rowspan ="2"|'''per'''
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|scopo - quando si vuole indicare che l'azione descritta dal predicato è svolta per uno scopo
|El lavora '''per''' la soa vita
|Lavora '''per''' la sua vita
|-
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|vantaggio (a vantaggio di)
|El lavora '''per''' i sò fioeul
|Lavora '''per''' i suoi figli
|}
===Locuzioni preposizionali di svantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|svantaggio - contro
|
|
|-
|'''a svantagg de''' / '''a dagn de'''
|SI
|svantaggio - a svantaggio di / a danno di
|
|
|}
===Preposizioni di separazione e allontanamento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI (eccetto nomi di città)
|separazione
|Separém i boni '''d'''i cativ
|Separiamo i buoni '''da'''i cattivi
|-
|SI (eccetto nomi di città)
|allontanamento
|I boni s'inn slontanad '''d'''i cativ
|I buoni si sono allontanmati '''da'''i cattivi
|}
===Preposizioni per costruire il complemento predicativo===
Di solito il complemento predicativo del soggetto non è introdotto da preposizione:
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è considerad on geni (Alessio è considerato un genio)<br>
::El Valeri l'è stad elegiud sindich (Valerio è stato eletto sindaco)
Ci sono però dei casi dove si utilizzano delle preposizioni per esempio
→ preposizione "'''come'''"<br>
:Esempio:<br>
::L'è stad ciapad '''come''' garzon (E' stato preso '''come''' apprendista)
→ preposizione "'''de'''"<br>
:Esempio:<br>
::El fa '''de''' testimoni (Fà '''da''' testimone)
===Preposizioni di quantità===
====Preposizioni per indicare il numero di elementi costituenti un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|quantità (riferita delle entità costituenti l'entità rappresentata dal sostantivo che precede)
|Ona partida '''de''' des toch<br>La partida l'era de des toch
|Una partita '''da''' dieci pezzi<br>La partita era da dieci pezzi
|-
|'''in'''
|NO
|quantità (numero degli elementi che costituiscono un gruppo)
|Serom '''in''' trii
|Eravamo '''in''' tre
|-
|(nessuna<br>preposizione)
|NO
|quantità (numero degli elementi indipendente dall'idea del gruppo)
|I eren trii
|Erano tre
|}
====Preposizione per indicare il numero di parti in cui dividere un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|in
|NO
|quantità (numero di parti in cui un'entità viene divisa)
|Spartì '''in''' trè part
|Dividere '''in''' tre parti
|-
|}
====Preposizioni per indicare il prezzo====
Per indicare il prezzo di un oggetto non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El compiuter el costa cinchcent euro (Il compiuter costa 500 euro)<br>
Per indicare il prezzo a la quale è venduto o comprato qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'hoo comprad '''a''' cinchcent euro (L'ho comprato '''a''' / '''per''' 500 euro)
::L'hoo vendud '''a''' cinchcent euro (L'ho venduto '''a''' / '''per''' 500 euro)
<references />
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Nelle stime, nelle misure e nelle supposizioni ove non sia richiesta preposizione l'introduzione della preposizione "'''in su'''" equivale a dire "pressappoco", "supergiù", "circa"
::Esempio
::El pesa '''in sui''' sessanta chilogram (Pesa pressappoco sessanta chilogramnmi, Pesa sui sessanta chilogrammi)
Se si vuole invece indicare un intervallo si usa '''"infra"''' / "intra" / "tra " / "fra" .... '''"e"'''
::Esempio
::El palazz l'è alt '''intra''' i trii '''e''' i quindes metri (Il palazzo è alto '''tra''' i tre '''e''' i quindici metri)
===Preposizioni di stima===
Per indicare il valore stimato di un oggetto si usa la preposizione "'''per'''":
:Esempio:<br>
::Quest anell chì l'è stad stimae '''per''' cinchcent milion (Questo anello è stato stimato '''per''' 500 milioni)
vale quanto detto sopra per le approssimazioni ('''in su''') e gli intervalli ('''infra...e''')
<references />
===Preposizioni per indicare l'età===
Per indicare l'eta di una persona non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El Lessi el gh'hà quarant'ann (Alessio ha quarant'anni)<br>
Per indicare l'età alla quale è successo qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'è andad in spos '''a''' vint ann (Si è sposato '''a''' vent'anni)
Allo stesso modo può essere indicata un'età approssimata facendo precedere la preposizione "'''in su'''"
<references />
===Preposizioni di trasformazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''in'''
|NO
|trasformazioni di varia natura
|El liber l'è stad tradot '''in''' lombard
|Il libro è stato tradotto '''in''' lombardo
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di scambio e sostituzione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''per'''
|NO
|scambio
|L'hà scambiad ona roba '''per''' l'altra
|Ha scambiato una cosa '''per''' / '''con''' l'altra
|-
|'''inveci de''' /'''inscambi de'''
|NO
|scambio
|L'hà ciapad ona roba '''inveci de''' l'altra
|Ha preso una cosa una cosa '''invece de'''ll'altra
|-
|'''al post de'''
|NO
|sostituzione
|L'hà metud on roba '''al post de''' l'altra
|ha messo una cosa al '''posto de'''ll'altra
|}
===Preposizioni di modo===
I complementi di modo sono di solito espressi attraverso avverbi, a volte sono anche espressi con locuzioni avverbiali che possono essere formate da:
'''con''' + sostantivo
:Esempio:
::Hoo lavorad '''''con''' impegn'' (Ho lavorato '''''con''' impegno'')
'''de''' + aggettivo
:Esempio
::Hoo lavorad '''''de''' crapon'' (Ho lavorato ''ostinat'''amente''''')
esistono tuttavia numerose locuzione costruite con altre preposizioni.
Esempi:
sul seri → sul serio
per nom → per nome
====Preposizioni per indicare sentimenti o condizioni====
Di solito stati d'animo o condizione vengono espressi mediante aggettivi
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è feliz (Alessio è felice)<br>
talvolta si usa scrivere "'''in'''" + sentimento / condizione
:Esempio:<br>
::El paes l'è in agitazzion (Il paese è '''in''' agitazione)
<references />
===Preposizioni di circostanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|NO
|circostanza
|El pioveva '''co'''l sol
|Pioveva '''co'''l sole
|}
===Locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a l'uso de'''
|NO
|relazione (somiglianza) - a immagine di
|
|
|-
|'''front a'''
|NO
|relazione (con qualcosa o qualcuno da fronteggiare)<br>- nei confronti di
|
|
|-
|'''in di confront de'''
|NO
|relazione - nei confronti di
|
|
|}
==Preposizioni per formare i verbi frasali==
Alcuni verbi cambiano il loro significato quando sono succeduti da preposizione o da alcuni avverbi.<br>
►►► guarda ►►► '''[[Lombardo/Verbi frasali]]'''
1h49pjnezxhhljqmbjhrbi0q1vfand0
430975
430974
2022-07-28T07:51:42Z
31.190.5.65
/* Frasi di privazione */
wikitext
text/x-wiki
{{Avanzamento|75%|22 luglio 2021}}[[Categoria:Lombardo]]
==Elenco delle preposizioni==
Le preposizioni sono delle parole che servono per mettere in relazione dei sostantivi o delle frasi.
Vengono qui di seguito elencate le preposizioni (la lista è fatta in dialetto milanese, ma nelle tabelle vengono indicate le possibili varianti nei diversi dialetti), ai paragrafi successivi sarà spiegato il loro utilizzo.
{|width="99%" cellspacing="6" cellpadding="6"
|width="50%" valign="top"|
===de===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''de''' <ref>"'''de'''" e "'''da'''" in lombardo sono varianti d'un'unica preposizione, tuttavia in dialetto milanese esiste una tendenza a usare "de" dove la lingua italiana usa "di " e "da" dove la lingua italiana usa "da".</ref>
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/de/
|-
|'''da'''
|{{Wt/lmo/-Br}}{{Wt/lmo/°TI}}
|/da/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===a===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''a'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/a/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===in===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===con<ref>'''cont''' prima di vocale</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''con'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/cũ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===in su<ref>spesso abbreviata con "''su''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in su'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:sy/
|-
|'''in soeu'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/ĩ:sø/
|-
|-
|'''soeu'''
|{{Wt/lmo/+BG}}
|/sø/
|}
<references/>
===per===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''per'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/per/
|-
|'''par'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/par/
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|}
<references/>
===intra<ref>spesso abbreviata con "''tra''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''intra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:tra/
|-
|'''infra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:fra/
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===vers===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''vers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vɛrs/
|-
|'''invers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:'vɛrs/
|-
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===che===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''che'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ke/
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|'''ca'''
|{{Wt/lmo/-VA}}
|/ka/
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===come<ref>spesso abbreviato con "'me"</ref>===
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!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''come'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'kume/
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|width="50%" valign="top"|
===sora===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sora'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sura/
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===sota===
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!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sota'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sɔta/
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|}
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===oltra===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''oltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ultra/
|-
|'''olter'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ulter/
|-
|'''voltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vultra/
|}
<references/>
===pù===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''pù'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'py/
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===asca===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''asca'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'aska/
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===second===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''second'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'kũ:t/
|-
|'''segond'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'gũ:t/
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|}
<references/>
===senza===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''senza'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sẽ:sa/
|-
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|}
<references/>
===amalastant===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''amalastant'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/amala'stã:t/
|-
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|-
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|}
<references/>
===condemanch===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''condemanch'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/kũ:de'maŋk/
|-
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|-
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|}
<references/>
===entro===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''entro'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'entro/
|-
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|-
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|}
<references/>
|}
Oltre alle preposizioni esistono delle locuzioni che svolgono il ruolo delle preposizioni ('''''locuzioni preposizionali'''''), verranno viste ai paragrafi successivi (in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|dialetto milanese]] per conoscere le varianti dialettali si rimanda alla consultazione del [[Lombardo/Dizionari e Wikizionario|Wikizionario in lingua lombarda]].
==Preposizioni per collegare le frasi==
Come verrà detto a proposito della [[Lombardo/Costruzione della frase#Collegamento tra le frasi|Costruzione della frase]] esistono dei casi in cui le frasi possono essere collegate tra loro attraverso delle preposizioni, seguite da verbo all'[[Lombardo/Modi e tempi verbali|infinito]].
Possiamo classificare i seguenti casi:
* frasi con complemento gerundivo
* frasi di scopo
* frasi consecutive
* frasi di privazione
* frasi di necessità o convenienza
Un altro uso è quello dei verbi con funzione servile retti da preposizione, trattati nel [[Lombardo/Verbi servili|modulo sui verbi servili]]
===Frasi con complemento gerundivo===
Per queste frasi si rimanda al [[Lombardo/Gerundio e complemento gerundivo|modulo sul complemento gerundivo]]
===Frasi di scopo===
Sono frasi subordinati che specificano lo scopo per il quale viene svolto quanto descritto nella frase principale. Possono essere introdotte:
* dalla preposizione "'''de'''" quando la frase subordinata specifica il fine specifico per il quale il soggetto della frase principale è destinato.
:Esempio:
::El firlaforla l'è l'arnes '''de''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano è lo strumento '''per''' fare i buchi nel muro)
* dalla preposizione "'''per'''" in tutti i casi di frasi di scopo, possibile anche l'utilizzo alternativo alla preposizione "de"
:Esempio:
::Son scapad via '''per''' minga fàss ciapà.
::(Sono fuggito '''per''' non farmi prendere)
::El firlaforla l'è l'arnes '''per''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano serve '''per''' è lo strumento per fare i buchi nel muro)
*dalla locuzione preposizionale "'''cont el fin de'''" (alternativa a ''per'' quando si voglia enfatizzare che qualcosa è stato pensato prestando attenzione al raggiungimento di un certo scopo)
:Esempio:
::La Noeuva Ortografia Lombarda l'è ona grafia '''cont el fin de''' ciapà dent tute i variant locai de la lengua lombarda.
::La Nuova ortografia Lombarda è una grafia '''con lo scopo di''' comprendere tutte le varianti locali della lingua lombarda
===Frasi consecutive===
Sono frasi subordinate che rappresentano la conseguenza dell'azione specificata nella frase principale
Si costruisce inserendo avverbi tipo "tant", "inscì", "assee" nella frase principale e introducendo la frase secondaria con la preposizione "'''de'''":
:Esempio:
::L'è stad '''tant''' svelt '''de''' finì in cinch minut.
::(E' stato tanto svelto '''da''' finire in cinque minuti)
::L'hà caminad '''inscì''' tant '''de''' stracàss
::(Ha camminato '''così''' tanto '''da''' stancarsi)
===Frasi di privazione===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che non è stata svolta.
la frase secondaria è introdotta dalla preposizione "senza":
:Esempio:
::L'ha lavorad '''senza''' mangià.
::(ha lavorato '''senza''' mangiare)
===Frasi di necessità o convenienza===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che è necessario o conviniente fare.
La frase secondaria è introdotta dalla preposizione "de": Il verbo della frase principale è ''vessegh'' (''vesser'' + [[Lombardo/Particelle pronominali o avverbiali|particella avverbiale]] "''ghe''") o ''havégh''
:Esempio:
::A gh'''è'' nagot '''de''' dì
::(Non c'è niente da dire)
::(A) gh'''hoo'' nagot '''de''' fà
::(Non ho niente da fare)
....
==Preposizione per collegare i sostantivi==
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di tempo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Utilizzo / significato / complement
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |(nessuna<br />preposizione)
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione non abituale)
|lunedì
|lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana e fase della giornata<br />(azione non abituale)
|lunedì matina
|lunedì mattina
|-
|SI
|tempo determinato - date
|el 15 de sgiugn
|il 15 giugno
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione abituale)
|'''de''' lunedì
|'''di''' lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - alcune locuzioni
|'''De''' 'sti dì
|'''In''' questi giorni
|-
|NO
|tempo determinato - stagioni dell'anno<ref name="a">vanno bene sia "de" che "in"</ref>
|'''d''''estad
|'''in''' estate
|-
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato; significa "a partire da"
|Son stad 'dree a lavorà '''d'''i vot ore de la matina
|Sto lavorando '''da'''lle otto della mattina
|-
| rowspan="3" |'''a'''
|NO
|tempo determinato - giorno festivo particolare
|'''a''' Natal
|'''a''' Natale
|-
|SI
|tempo determinato - orario
|'''ai''' vundes ore
|'''a'''lle (ore) unidici
|-
|SI
|tempo determinato - davanti a un momento particolare
|'''a''' la fin de la sgiornada
|'''a'''lla fine della sgiornata
|-
|'''de ... a'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo
|'''de''' la matina a la sera
|'''da'''lla mattina '''a'''lla sera
|-
|'''de ... con'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo solo nelle epressione "d'on dì con l'alter" e simili<ref>possibile in alternativa a "d'on dì a l'alter"</ref>
|'''d''''on ann '''con''' l'alter
|'''da''' un anno '''a'''ll'altro
|-
| rowspan="3" |'''in'''
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a anni, secoli ...
|'''in de'''l 1985
'''in de'''l secol quell di vint
|'''ne'''l 1985
'''ne'''l ventesimo secolo
|-
|NO
|tempo determinato - davanti alle stagioni dell'anno<ref name="a" />
|'''in''' estad
|'''in''' estate
|-
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a parti del giorno
|'''in de''' la matina
|'''ne'''lla mattina
|-
| rowspan="1" |'''tra'''
|NO
|tempo determinato - per intendere un momento traslato avanti nel tempo
|'''tra''' des minut
|'''tra''' dieci minuti
|-
|'''de chì a''' / '''entro'''
|SI/NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto al tempo attuale
|'''de chì a''' des minut<br />'''de chì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''de lì a''' / '''entro'''
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto a un momento passato
|'''de lì a''' des minut<br />'''de lì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''dopo / de poeu de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - dopo
|'''dopo''' la fine de la scuola / '''de poeu de''' la fin de la scuola
|'''dopo''' la fine della scuola
|-
|'''oltra'''
|SI
|tempo determinato - oltre
|'''oltra''' el mes de magg a riva l'estad
|'''oltre''' il mese di maggio arriva l'estate
|-
|'''fina a'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - fino a
|'''fina a''' la fin de la scola
|'''fino a''' la fine della scuola
|-
|'''prima de / inanz de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - prima di
|'''prima de''' la fin de la scola / '''inanz de''' la fin de la scola
|'''prima de'''lla fine della scuola
|-
|'''per'''
|NO
|tempo continuato - durata
|Hoo lavorad '''per''' cinch ore
|Ho lavorato '''per''' cinque ore
|-
|'''in del cors de'''
|SI
|tempo determinato - durante
|'''in del cors de''' la partida
|'''durante''' la partita
|}
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Per indicare un tempo approssimato nei casi in cui di norma sia richiesta preposizione "a" si può usare al suo posto la preposizione "in su" oppure "vers". (quendo si esprimono gli orari si può usare solo "vers".
::Esempio
::Se vedom ai ses ore (Ci vediamo alle sei) - [momento preciso]
::Se vedom '''vers''' i ses ore (Ci vediamo '''verso''' le sei) - [momento approssimato]
::Se vedom al calà del sol (Ci vediamo al tramonto) - [momento preciso]
::Se vedom '''in sul''' calà del sol (Ci vediamo '''verso''' il tramonto) - [momento approssimato]
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di luogo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="2" |'''a'''
|SI
|a) stato in luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)<br>
b) moto a luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)
|a) Stoo de cà '''a'''l quint pian<br>b) Voo '''a'''l quint pian
|a) Abito '''a'''l quinto piano<br>b) Vado '''a'''l quinto piano
|-
|NO
|a) stato in luogo - città e paesi
b) moto a luogo - città e paesi
|a) Stoo de cà '''a''' Milan
b) Voo '''a''' Milan
|a) Abito '''a''' Milan
b) Vado '''a''' Milano
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|SI
|moto da luogo - escluso città e paesi<br>
|Vegni '''de'''l quint pian
|Vengo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Son vegnud '''de''' Milan
|Sono venuto '''da''' Milano
|-
|SI
|moto per luogo - escluso città e paesi e sostantivi che indicano professioni<br>
|Passi '''de'''l quint pian
|Passo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Passi '''de''' Milan
|Passo '''da''' Milano
|-
| rowspan="5" |'''in'''
|NO
|a) stato in luogo -indirizzi
b) moto a luogo - indirizzi
|a) '''in''' via Milan
b) '''in''' via Milan
|a) '''in''' Via Milano
b) '''in''' Via Milano
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
b) moto a luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
|a) Stoo de cà '''in''' campagna
b) Voo '''in''' campagna
|a) Abito '''in''' campagna
b) Vado '''in''' campagna
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "terra" e "let"
b) moto a luogo - espressioni con "terra" e "let"
|L'è borlad sgiò '''in''' terra
L'è andad '''in''' let
|E' caduto '''a''' terra
E' andato '''a''' letto
|-
|NO
|a) stato in luogo - stati e regioni geografiche
b) moto a luogo - stati e regioni geografiche
|a) Stoo de cà '''in''' lombardia
b) Voo '''in''' Lombardia
|a) Abito '''in''' Lombardia
b) Vado '''in''' Lombardia
|-
|NO quando di parla del luogo in relazione alla sua funzione e non si vuole indicare un luogo particolare<br> SI ( → '''''in de''''') negli altri casi esclusi quelli indicati alle righe soprastanti
|a) stato in luogo - all'interno di luogo preciso cricoscritto
b) moto a luogo - all'interno di luogo preciso circoscritto
|a) Sont '''in''' ofizzi
Voo '''in''' ofizzi
b) Sont '''in''' de l'ofizzi del sindich
a1) Voo '''in de''' l'ofizzi del sindich
|a) Sono '''in''' ufficio
Vado '''in''' ufficio
b) Sono '''ne'''ll'ufficio del sindaco
a1) Vado '''ne'''ll'ufficio del sindaco
|-
|'''in de'''<ref>esiste però la tendenza a italianizzare usando semplicemente "'''de'''/'''da'''"</ref>
|SI → '''''in de'''''
|a) stato in luogo - sostantivi che indicano professioni
b) moto a luogo - sostantivi che indicano professioni
c) moto per luogo - sostantivi che indicano professioni
|a) Sont '''in de'''l sindich
b) Voo '''in de'''l sindich
c) Passi '''in de'''l sindich
|a) Sono '''da'''l sindaco
b) Vado '''da'''l sindaco
c) Passo '''da'''l sindaco
|-
|'''de'''...'''in'''
|NO
|a) moto per luogo / da luogo a luogo - attraverso luoghi dello stesso tipo
|El viagia '''de''' paes '''in''' paes
|Viaggia '''di''' paese '''in''' paese
|-
| rowspan="3" | '''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto a luogo - con il verbo "partì" (partire)
|a) l'è partì '''per''' Milan
|a) E' partito '''per''' Milano
|-
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto per luogo - andare in giro continuativo
|a) El sgira '''per''' la cità
|a) Gira '''per''' la città
|-
|NO
|b) Stato in luogo - solo nella locuzione "per strada"
|a) L'hoo trovad '''per''' strada
|a) L'ho trovato '''per''' strada
|-
|'''sora''' <ref>"'''sora de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi persoanli soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo / moto per luogo - sopra
|'''Sora''' 'l tecc
|'''Sopra''' il tetto
|-
| rowspan="2" |'''in su'''
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - su
|a) '''in sul''' tavol
|a) '''sul''' tavolo
|-
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - libri e siti internet o simili
|'''in sul''' liber<br>
'''in sul''' sit de la Wikipedia
|'''sul''' libro<br>
'''sul''' sito di wikipedia
|-
|'''de là de / oltra'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - oltre
|La cà l'è '''de là d'''i alber
|La casa è '''oltre''' gli alberi
|-
|'''dedent de'''/'''dedent a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - all'interno di
|
|
|-
|'''sota'''<ref>"'''sota de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - sotto
|El gat l'è '''sota''' 'l tavol
|Il gatto è '''sotto''' il tavolo
|-
|'''apos a /depos a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro (ma molto vicino/a ridosso)
|'''apos a ''' l'uss
|'''dietro''' la porta
|-
|'''arent a / visin a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - vicino
|El gat l'è '''arent a'''l can
|Il gatto è '''vicino a'''l cane
|-
|'''apress a / tacad a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - molto vicino
|Stoo de cà '''apress a''' Milan
|Abito '''molto vicino''' a Milano
|-
|'''de dree a / de dree de'''
|SI ( escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - dietro ''(a distanza fissa)''
|El can l'è '''de dree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(a distanza fissa)''
|-
|'''denanz a / denanz de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - davanti
|La gesa l'è '''denanz a'''l municipi
|La chiesa è '''davanti a'''l municipio
|-
| rowspan="2" |'''adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro ''(all'inseguimento)''
|El can l'è '''adree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(e vuole raggiungerlo)''
|-
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - lungo
|'''Adree a''' la riva del mar
|'''Lungo''' la riva del mare
|-
|'''de fianch a / de fianch de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo- a fianco di
|El gat l'è '''de fianch a''' la porta
|Il gatto è '''a fianco a'''lla porta
|-
|'''a travers a / a travers de'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - attraverso
|El gat l'è passad '''a travers d'''i cespuli
|Il gatto è passato '''attraverso''' i cespugli
|-
|'''vers'''<ref>"'''vers de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|moto a luogo - direzione - verso
|Semm 'dree a caminà '''vers''' Milan
|Stiamo camminando '''verso''' Milano
|-
|'''in di pagn de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo figurato - nei panni di
|
|
|-
|'''infra / intra / tra / fra'''
|SI / NO →
come per preposizione "in"
|stato in luogo / moto a luogo - in mezzo a due o più elementi
|El gat l'è '''infra''' la cadrega 'l sofà
|Il gatto è '''tra''' la sedia e il divano
|-
|'''in mez a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto aluogo - in mezzo a
|El gat l'è '''in mez a''' la stanza
|Il gatto è '''in mezzo a'''lla stanza
|-
|'''in fond a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - in fondo a
|El gat l'è '''in fond a''' la stanza
|Il gatto è '''in fondo a'''lla stanza
|-
|'''in fris a'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - rasente
|'''in fris a'''l Navali
|'''rasente''' il Naviglio
|-
|'''in pari a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo- a fianco di
|El gat el corr '''in pari a'''l can
|Io cammino '''a fianco a''' l cane
|-
|'''intorna de / intorna a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - intorno a
|El gat el corr '''intorna a'''l tavol
|Il gatto corre '''intorno a'''l tavolo
|-
|'''lì adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - nell'intorno di
|El sta de cà '''lì adree a''' Milan
|Abita '''nell'intorno di''' Milano
|-
|'''lontan de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - lontano da
|El gat l'è '''lontan de'''l tavol
|Il gatto è '''lontano da'''l tavolo
|-
|'''in quell de'''
|NO
|stato in luogo / moto aluogo (solo per città, alternativa alla preposizione "a")
|Se sem incontrad in quell de Milan
|Ci siamo incontrati '''in quel di''' Milano
|-
|'''foeura de'''
|SI (escluso nomi di città, in quel caso soltanto "foeura")
|stato in luogo / moto a luogo
|'''Fuora de'''l guss
'''Foeura''' Milan
|'''Fuori da'''l guscio
'''Fuori''' (da) Milano
|-
|'''in di part de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo approssimato per nomi geografici
|El stà de cà '''in di part de'''l Vigentin
|Abita '''dalle parti de'''l Vigentino
|-
|'''dessoravia de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - perfino al di sopra / appena al di sopra
|Havéghen '''dessoravia de'''l coo
|Averne fin sopra la testa
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|stato in luogo - contro
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di argomento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''de'''
|SI per specificare<br>NO in senso generico
|argomento - riferito a predicato
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''in su'''<ref name='c'>L'uso di "'''in su'''" o "'''sora'''" è indifferente</ref>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''in su''' animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''sora'''<ref name='c'/>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''sora''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''a proposit de'''
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''a proposit d''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''a proposito de'''gli animali selvatici
|}
<references />
===Preposizione di origine===
Si usa la preposizione "'''de'''" che funziona come per il moto da luogo (vedi sopra).
Esempio:
:(italiano) E' nato '''da''' un padre piemontese
:(lmobardo) L'è nassud '''d''''on pader piemontes
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione con un altro individuo
|'''Cont''' el Giovann voo minga d'acord
|'''Con''' giovanni non vado d'accordo
|-
|'''infra''' / '''intra''' / '''fra''' / '''tra'''<ref>infra de prima dei [[Lombardo|Pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|relazione all'interno di un gruppo
|'''Infra de''' num andem minga dacord
|'''Tra di''' noi non andiamo d'accordo
|-
|'''in di confront de'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione nei confronti di un altro individuo
|Te se see minga comèportad ben '''in di confront de'''l Giovann
|Non ti sei comportato bene '''nei confronti di''' Giovanni
|}
<references />
===Preposizioni per costruire i comparativi===
"'''de'''", "'''che'''", '''come''', '''compagn de''', '''istess de''', '''al pari de'''; per il loro utilizzo guarda ►►► "'''[[Lombardo/Gradi dell'aggettivo|gradi dell'aggettivo]]'''"
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di agente / causa / causa efficiente / dipendenza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |'''de'''
|SI (escluso nomi di città)
|agente / causa efficiente
|L'edifizzi l'è stad trad sgiò '''de'''l teremot
|L'edificio è stato abbattutto '''da'''l terremoto
|-
|
|SI (escluso nomi di città)
|dipendenza
|El prezzi de la benzina el dipend '''de'''l prezzi del petroli
|Il prezzo della benzina dipende '''da'''l prezzo del petrolio
|-
|SI/NO
|causa (solo per sentimenti o disagi fisici)
|El barbon l'è mort '''de'''(l) frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''di''' / '''da'''l freddo
|-
|'''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per''' el frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''da'''l freddo
|-
|'''per via de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per via de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''a caosa de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''a caosa de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''in reson de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa
|
|'''in ragione di'''
|}
<references/>
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di mezzo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''<ref>"'''cont'''" prima di vocale</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (strumento utilizzato)
|Hoo fad el bus '''cont''' el firlaforla
|Ho fatto il buco '''co'''l trapano
|-
|'''in'''
|NO
|mezzo (di trasporto)
|Voo a cà '''in''' machina
|Vado a casa '''in''' macchina / '''con''' la macchina
|-
|'''per'''
|NO
|mezzo (di telecomunicazione)
|El parla '''per''' television
|Parla '''per''' televisione
|-
|'''grazzie a'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mezzo (generico), con enfasi su un vantaggio ricavato
|L'hà riessid a passà l'esam '''grazzie a''' quell liber là.
|E' riuscito a passare l'esame '''grazie a''' quel libro
|-
|'''per mez de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un articolo partitivo oppure nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (generico)
|I hann menad inanz la soa ricerca '''per mez de''' espriment
|Hanno portanto avanti la loro ricerca '''mediante''' esprimenti
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI
|mezzo (quando il mezzo ha permesso o permette di apprendere, capire, riconoscere ... qualcosa)
|L'hoo riconossud '''de''' la vos
|L'ho riconosciuto '''da'''lla voce
|-
|NO
|in qualche altra rara espressione
|Tegnì '''de''' man
|Tenere '''per''' mano
|}
<references />
===Preposizioni di abbondanza e mancanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|abbondanza
|El cavagn l'è pien '''de''' nos<br>
El cavagn l'è pien '''di''' nos che t'hee comprad
|Il cesto è pieno '''d'''i noci<br>
Il cesto è pieno '''de'''lle noci che hai comprato
|-
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mancanza
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|privazione
|Privà on quaivun '''de'''l pan<br>
|Privare qualcuno '''d'''el pane<br>
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di compagnia e unione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|compagnia e unione
|Mi son '''con''' la mia morosa
|Io sono '''con''' la mia fidanzata
|-
|'''insema a'''
|SI
|compagnia
|Mi son '''insema a''' la mia morosa
|IO sono '''insieme a'''lla mia fidanzata
|-
|'''intra'''/'''intra''' / '''tra''' / '''fra'''<ref>costruzione con "intra" è uno "stato in luogo" che in senso figurato rappresenta compagnia</ref>
|SI
|compagnia
|L'è '''intra''' i tosane
|E' '''tra''' le ragazze
|}
<references />
===Preposizioni concessive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|concessiva
|'''Cont''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Con''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''amalastant'''
|SI
|concessiva
|'''Amalastant''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Nonostante''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''a dispet de'''
|SI
|concessiva
|'''A dispet''' de la sua apparenza era diverso
|'''A dispetto de'''lla sua aopparenza era diverso
|}
<references />
===Preposizioni di denominazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|La cità '''de''' Milan
|la città '''di''' Milano
|}
<references />
===Preposizioni di distanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' (...'''de''')
|NO davanti a nomi di città
SI negli altri casi
|distanza
|Sem rivad '''a''' des chilometri '''de''' Vares
|Siamo arrivati a 10 chilometri da Varese
|}
<references />
===Preposizioni distributive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' ...'''a'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm '''a''' duu '''a''' duu
|Camminiamo '''a''' due '''a''' due
|-
|rowspan="2"|'''per'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm in fila '''per''' duu
|Camminiamo in fila '''per''' due
|-
|NO
|distributivo - distribuzione di qualcosa
|Ghe n'è assee '''per''' tucc
|Ce n'è abbastanza '''per''' tutti
|}
<references />
===Preposizioni di materia===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|materia
|El rampin l'è '''de''' ferr
|Il gancio è '''di''' ferro / '''in''' ferro
|}
<references />
===Preposizioni di aggiunta===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''asca'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "e poi c'è da aggiungere anche"
|Cent franch asca i interess
|Cento franchi '''oltre a'''gli interessi
|-
|'''pù'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "che si sommano a"
|Cent franch '''pù''' i interess
|Cento franchi '''più''' gli interessi
|}
<references />
===Preposizioni e locuzion preposizionali di esclusione e privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''senza'''<ref>"senza de" prima dei [[Lombardo|prronomi personali soggetto]]</ref>
|SI
|privazione - senza
|'''Senza de''' mi el ghe sariss mai stad
|'''Senza di''' me non ci sarebbe mai stato
|-
|'''foeura che''' / '''via che'''
|SI
|esclusione - eccetto
|Tucc i dialet de la lombardai '''foeura che''' / '''via che''' 'l Mantovan i partegnen a la lengua lombarda.
|Tutti i dialetti della lombardia eccetto il mantovano appartengono alla lingua lombarda.
|-
|'''condemanch'''
|SI
|esclusione - eccetto
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di qualità===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|qualità
|L'è on oget '''de''' valor
|e un oggetto '''di''' valore
|-
|'''con'''
|NO
|qualità (derivante da qualcosa di posseduto o apprtenente)
|On om '''cont''' ona barba longa
|Un uomo '''con''' una barba lunga
|}
<references />
===Preposizioni di pena===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad condanad '''a''' des ann de prison
|E' stato condannato '''a''' dieci anni di prigione
|-
|'''de'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad multad '''de''' desmila euro
|E' stato multato '''per''' diecimila euro
|}
<references />
===Preposizioni partitive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''di''' loro sono in grado di scrivere
|-
|'''intra''' /'''infra''' / '''tra''' /'''fra'''<ref>'''infra de'''.. davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref><ref>costruzione con '''infra''' è "stato in luogo" che in senso figurato ha funzione partitiva"</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''infra de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''tra''' di loro sono in grado di scrivere
|}
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|limitazione - qualcosa posseduto dal soggetto
|L'è curt '''de''' cervell
|E' corto '''di''' cervello
|-
|'''in quant a'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In quant a''' la matematica l'è assee bravo
|'''Quanto a'''lla matematica è abbastanza bravo
|-
|'''per'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Per''' el Giovann l'è inscì
|'''Per''' Giovanni è così
|-
|'''second'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Second''' el Giovann l'è inscì
|'''Secondo''' Giovanni è così
|}
<references />
===Preposizioni di oggetto e di termine===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|(nessuna<br>preposizione)
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma affermativa
|El gat l'hà mangiad '''la''' polpeta<br>
El gat l'hà mangia '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato '''la''' polpetta<br>
Il gatto ha mangiato '''una''' polpetta
|-
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma negativa nei casi in cui l'oggetto specifico<br>che quindi voglia l'[[Lombardo/Articoli|articolo determinativo]]<br>o indeterminativo nel senso di tutto eccetto uno o qualcuno
|El gat l'hà mangiad minga '''la''' polpeta
El gat l'hà mangiad nò '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato minga '''la''' polpetta
Il gatto non ha mangiato '''una''' polpetta (le ha mangiate tutte tranne una)
|-
|'''de'''
|NO
|oggetto - negativa negli altri casi
|El gat l'hà mangiad minga '''de''' polpete<br>
|Il gatto non ha mangiato polpette
|-
|'''a'''
|SI (escluso nomi di città)
|termine (sempre)
|Gh'hoo dad ona polpeta '''a'''l gat<br>
|Ho dato una polpetta '''a'''l gatto
|}
<references />
===Preposizioni di scopo e di vantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|scopo - quando si vuole indicare che l'oggetto è designato apposta per quello scopo
|I scarpe '''de''' tenis
|Le scarpe '''da''' tennis
|-
|rowspan ="2"|'''per'''
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|scopo - quando si vuole indicare che l'azione descritta dal predicato è svolta per uno scopo
|El lavora '''per''' la soa vita
|Lavora '''per''' la sua vita
|-
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|vantaggio (a vantaggio di)
|El lavora '''per''' i sò fioeul
|Lavora '''per''' i suoi figli
|}
===Locuzioni preposizionali di svantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|svantaggio - contro
|
|
|-
|'''a svantagg de''' / '''a dagn de'''
|SI
|svantaggio - a svantaggio di / a danno di
|
|
|}
===Preposizioni di separazione e allontanamento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI (eccetto nomi di città)
|separazione
|Separém i boni '''d'''i cativ
|Separiamo i buoni '''da'''i cattivi
|-
|SI (eccetto nomi di città)
|allontanamento
|I boni s'inn slontanad '''d'''i cativ
|I buoni si sono allontanmati '''da'''i cattivi
|}
===Preposizioni per costruire il complemento predicativo===
Di solito il complemento predicativo del soggetto non è introdotto da preposizione:
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è considerad on geni (Alessio è considerato un genio)<br>
::El Valeri l'è stad elegiud sindich (Valerio è stato eletto sindaco)
Ci sono però dei casi dove si utilizzano delle preposizioni per esempio
→ preposizione "'''come'''"<br>
:Esempio:<br>
::L'è stad ciapad '''come''' garzon (E' stato preso '''come''' apprendista)
→ preposizione "'''de'''"<br>
:Esempio:<br>
::El fa '''de''' testimoni (Fà '''da''' testimone)
===Preposizioni di quantità===
====Preposizioni per indicare il numero di elementi costituenti un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|quantità (riferita delle entità costituenti l'entità rappresentata dal sostantivo che precede)
|Ona partida '''de''' des toch<br>La partida l'era de des toch
|Una partita '''da''' dieci pezzi<br>La partita era da dieci pezzi
|-
|'''in'''
|NO
|quantità (numero degli elementi che costituiscono un gruppo)
|Serom '''in''' trii
|Eravamo '''in''' tre
|-
|(nessuna<br>preposizione)
|NO
|quantità (numero degli elementi indipendente dall'idea del gruppo)
|I eren trii
|Erano tre
|}
====Preposizione per indicare il numero di parti in cui dividere un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|in
|NO
|quantità (numero di parti in cui un'entità viene divisa)
|Spartì '''in''' trè part
|Dividere '''in''' tre parti
|-
|}
====Preposizioni per indicare il prezzo====
Per indicare il prezzo di un oggetto non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El compiuter el costa cinchcent euro (Il compiuter costa 500 euro)<br>
Per indicare il prezzo a la quale è venduto o comprato qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'hoo comprad '''a''' cinchcent euro (L'ho comprato '''a''' / '''per''' 500 euro)
::L'hoo vendud '''a''' cinchcent euro (L'ho venduto '''a''' / '''per''' 500 euro)
<references />
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Nelle stime, nelle misure e nelle supposizioni ove non sia richiesta preposizione l'introduzione della preposizione "'''in su'''" equivale a dire "pressappoco", "supergiù", "circa"
::Esempio
::El pesa '''in sui''' sessanta chilogram (Pesa pressappoco sessanta chilogramnmi, Pesa sui sessanta chilogrammi)
Se si vuole invece indicare un intervallo si usa '''"infra"''' / "intra" / "tra " / "fra" .... '''"e"'''
::Esempio
::El palazz l'è alt '''intra''' i trii '''e''' i quindes metri (Il palazzo è alto '''tra''' i tre '''e''' i quindici metri)
===Preposizioni di stima===
Per indicare il valore stimato di un oggetto si usa la preposizione "'''per'''":
:Esempio:<br>
::Quest anell chì l'è stad stimae '''per''' cinchcent milion (Questo anello è stato stimato '''per''' 500 milioni)
vale quanto detto sopra per le approssimazioni ('''in su''') e gli intervalli ('''infra...e''')
<references />
===Preposizioni per indicare l'età===
Per indicare l'eta di una persona non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El Lessi el gh'hà quarant'ann (Alessio ha quarant'anni)<br>
Per indicare l'età alla quale è successo qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'è andad in spos '''a''' vint ann (Si è sposato '''a''' vent'anni)
Allo stesso modo può essere indicata un'età approssimata facendo precedere la preposizione "'''in su'''"
<references />
===Preposizioni di trasformazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''in'''
|NO
|trasformazioni di varia natura
|El liber l'è stad tradot '''in''' lombard
|Il libro è stato tradotto '''in''' lombardo
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di scambio e sostituzione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''per'''
|NO
|scambio
|L'hà scambiad ona roba '''per''' l'altra
|Ha scambiato una cosa '''per''' / '''con''' l'altra
|-
|'''inveci de''' /'''inscambi de'''
|NO
|scambio
|L'hà ciapad ona roba '''inveci de''' l'altra
|Ha preso una cosa una cosa '''invece de'''ll'altra
|-
|'''al post de'''
|NO
|sostituzione
|L'hà metud on roba '''al post de''' l'altra
|ha messo una cosa al '''posto de'''ll'altra
|}
===Preposizioni di modo===
I complementi di modo sono di solito espressi attraverso avverbi, a volte sono anche espressi con locuzioni avverbiali che possono essere formate da:
'''con''' + sostantivo
:Esempio:
::Hoo lavorad '''''con''' impegn'' (Ho lavorato '''''con''' impegno'')
'''de''' + aggettivo
:Esempio
::Hoo lavorad '''''de''' crapon'' (Ho lavorato ''ostinat'''amente''''')
esistono tuttavia numerose locuzione costruite con altre preposizioni.
Esempi:
sul seri → sul serio
per nom → per nome
====Preposizioni per indicare sentimenti o condizioni====
Di solito stati d'animo o condizione vengono espressi mediante aggettivi
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è feliz (Alessio è felice)<br>
talvolta si usa scrivere "'''in'''" + sentimento / condizione
:Esempio:<br>
::El paes l'è in agitazzion (Il paese è '''in''' agitazione)
<references />
===Preposizioni di circostanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|NO
|circostanza
|El pioveva '''co'''l sol
|Pioveva '''co'''l sole
|}
===Locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a l'uso de'''
|NO
|relazione (somiglianza) - a immagine di
|
|
|-
|'''front a'''
|NO
|relazione (con qualcosa o qualcuno da fronteggiare)<br>- nei confronti di
|
|
|-
|'''in di confront de'''
|NO
|relazione - nei confronti di
|
|
|}
==Preposizioni per formare i verbi frasali==
Alcuni verbi cambiano il loro significato quando sono succeduti da preposizione o da alcuni avverbi.<br>
►►► guarda ►►► '''[[Lombardo/Verbi frasali]]'''
7uh5yvo8d1u9rdjmai7em25il43n8gl
Nahmanide teologo/Capitolo 6
0
51790
430948
430945
2022-07-27T12:01:29Z
Monozigote
19063
/* Eretz Yisrael, la Terra d'Israele */
wikitext
text/x-wiki
{{Nahmanide teologo}}
[[File:Retrato de un viejo rabino, Antoon Sallaert, Palacio Real de Madrid.jpg|thumb|545px|center|''Ritratto di un vecchio rabbino'', di [[w:Antoon Sallaert|Antoon Sallaert]] (XVII sec.)]]
== ''Eretz Yisrael'', la Terra d'Israele ==
[[File:Emblem of Israel.svg|240px|right|thumb|Emblema di Israele]]
{{Doppia immagine verticale|right|Satellite image of Israel in January 2003.jpg|Israel at night.jpg|240|Immagine satellitare di Israele|Israele di notte}}
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{{Doppia immagine verticale|right|Incense Route - Desert Cities in the Negev.jpg|Hasmonean Kingdom Take 2.png|240|Via dell'incenso - Città del Deserto Negev|Regno degli Asmonei}}
{{Doppia immagine verticale|right|Is-wb-gs-gh v3.png|Israel topo en.jpg|240|Mappa di Israele al 2007|Topografia di Israele}}
{{Doppia immagine verticale|right|Israel. LOC 2001626225.jpg|IsraelRough.jpg|240|Mappa di Israele al 1967|Israele: mappa biblica in prospettiva moderna}}
'''[6.1]''' La centralità della [[w:Terra di Israele|Terra d'Israele (אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, ''Eretz Yisrael'')]] nello schema divino dell'universo è un motivo importante nella teologia di Nahmanide. La Terra d'Israele è il luogo della terra dove la mediazione della natura è meno significativa e la presenza di miracoli nascosti più significativa. Poiché l'osservanza dei comandamenti merita l'esperienza di miracoli nascosti, anche quei comandamenti che non sono subordinati alla dimora in Eretz Yisrael assumono un significato più intenso quando praticati lì. E la Terra d'Israele unisce le forze dei miracoli nascosti e pubblici. Perché, come i miracoli nascosti, la divina provvidenza è continua; e, come i miracoli pubblici, la provvidenza vi è spesso manifesta. Delle benedizioni della Terra, Nahmanide scrive:
{{citazione|Tutte queste benedizioni sono miracoli. Non è semplicemente per natura che le piogge vengono [a tempo debito]... Anche se questi sono miracoli segreti in quanto il mondo procede nel modo consueto (''ke-minhago''), sono resi manifesti (''mitparsim'') dal fatto che sono continui in tutta la Terra d'Israele... in un modo senza precedenti in tutto il mondo. Sarà chiaro a tutti che questo viene dal Signore.|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:11}} - II, 185}}
'''[6.2]''' Il Santuario di Gerusalemme incarna il carattere speciale della Terra:
{{citazione|Il mistero del Santuario è che la gloria che riposava sul Monte Sinai dimora su di esso invisibile (''be-nistar'').|CT: {{passo biblico2|Esodo|25:1}} - I, 453}}
'''[6.3]''' Pertanto, alcuni fenomeni possono verificarsi solo in Terra d'Israele:
{{citazione|Questa [malattia, ''tsara‘at''] non è naturale e non si verifica [sempre dovunque] nel mondo... quando Israele è totalmente dedito (''shelemim'') al Signore, lo spirito del Signore sarà sempre su di loro per preservare il loro corpi, vesti e case in bell'aspetto... Questo accadrà solo nella terra eletta... la cosa è miracolosa (''nes'').|CT: {{passo biblico2|Levitico|13:47}} - II, 75}}
La parola ''[[w:Tzaraath|tsara‘at]]'', che designa la malattia di cui parla Nahmanide, è solitamente tradotta con "lebbra", in accordo con ''LXX'' in {{passo biblico2|Levitico|13:1}} e segg. (''lepras''). Ma a differenza della malattia a lungo nota come lebbra (ora chiamata [[w:lebbra|malattia di Hansen]]), lo ''tsara‘at'' contamina gli abiti, le case e i corpi. Inoltre, i suoi sintomi nei casi umani sono più simili a quelli dell'eczema o della psoriasi che a quelli di una malattia smembrante come la lebbra. Maimonide (''Hilkhot Tum’at Tsara‘at'', 16.10) considera il termine generico, che copre diverse condizioni fisiche. Designa ''tsara‘at'' come soprannaturale (''’ot ve-pele'') e non presenta alcuna eziologia fisica per esso. Invece elabora l'eziologia morale suggerita dai rabbini (per es., ''Sifra'': Metsora, cur. Weiss, 73a rif. {{passo biblico2|Dt|24:9}}): ''tsara‘at'' è una punizione per il linguaggio improprio.
Ha-Levi attribuì la singolare propensione ebraica per ''tsara‘at'' alle caratteristiche fisiche uniche degli ebrei e dei loro possedimenti, risultanti dalla ''Shekhinah'' in Israele (''Kuzari'', 2.61-62). Per lui l'eziologia dell'afflizione era oggetto di una "scienza astrusa" (''hokhmah mufla’ah'' - 2.58, tr. Hirschfeld, 119). Nahmanide estende questo approccio ad includere le caratteristiche fisiche uniche della Terra d'Israele (cfr. ''Kuzari'', 2.15ss.).
'''[6.4]''' La Terra d'Israele fornisce l'ambiente ottimale per osservare tutti i comandamenti, anche quelli che devono essere osservati altrove:
{{citazione|Le unioni sessuali proibite sono questioni di obbligo personale e corporeo (''hovat ha-guf'') e non sono subordinate alla vita nella Terra d'Israele. Tuttavia, questo obbligo ha un significato mistico... La Terra d'Israele è il centro del mondo abitato (''ha-yishuv''). È la porzione del Signore, specialmente Sua. Non ha affidato a nessuno dei suoi angeli il compito di governare, dirigere o regolare... Perché la radice di tutti i comandamenti è rivolta a coloro che abitano nella Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Levitico|18:25}} - II, 109}}
'''[6.5]''' Il tema è ulteriormente sviluppato nella discussione di Nahmanide sul versetto che i Rabbini hanno preso come base scritturale del comandamento di recitare il ringraziamento dopo i pasti (''[[w:Birkat Hamazon|birkat ha-mazon]]''): "Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa della terra fertile che ti ha dato" ({{passo biblico2|Dt|8:10}}):
{{citazione|I nostri Rabbini hanno una tradizione (''qibblu'') secondo cui questo è un comandamento positivo [non solo una promessa di futura prosperità e contentezza]. Il senso del versetto (''ta‘amo'') è che dovresti benedire il Signore tuo Dio... E il senso (''ve-ta‘am'') di "sulla terra fertile" è come dire, "e fallo lì, sulla terra fertile". Ci comanda di benedirlo ogni volta che siamo soddisfatti; e di farlo sulla terra che ci ha dato, che ci farà ereditare per sempre, e di provare soddisfazione nella Sua bontà – sebbene, naturalmente, questo obbligo (''hiyyuv ha-mitsvah ha-zo’t'') si applica ovunque.|CT: {{passo biblico2|Dt|8:10}} - II, 382}}
Poiché il comandamento di recitare la grazia dopo i pasti, sempre e ovunque, è derivato dal versetto dei rabbini (B. Berakhot 20b-21a), Nahmanide chiama questo aspetto del versetto "l'obbligo, (o forza obbligatoria) di questo comandamento". Un obbligo (''hiyyuv'') è un comandamento che non dipende da condizioni che possono essere evitate (cfr. Maimonide, ''Hilkhot Berakhot'', 11.2 basato su B. Sotah 44b). Se l'obbligo si applica ovunque, si chiede Nahmanide, perché il comandamento che lo afferma è legato a una frase sulla Terra d'Israele? Di certo, il comandamento ha un'applicazione più ampia. In effetti, ringraziare Dio per il cibo è visto come relativo ai non-ebrei così come agli ebrei (Bereshit Rabbah 43.7 su Gen. 14:19; cfr. Y.Berakhot 6.1/9d rif. Salmi 24:1). Ma Nahmanide trova che anche se il comandamento deve essere osservato ovunque, si apprezza al meglio il cibo che Dio ci dà ''dalla'' terra (''min ha’arets'', cfr. B. Berakhot 38a-b) in ''quella'' terra (''ha’arets'', nello specifico la Terra di Israele) dove la provvidenza è più diretta (cfr. Y. Berakhot 6.1/10a rif. Salmi 72:16; B. Ketubot 111b; Bereshit Rabbah 15.7).
'''[6.6]''' La Terra d'Israele è il luogo più prossimo della manifestazione della ''[[w:Shekhinah|Shekhinah]]''. Dopo aver dato il significato esteriore del versetto: "La giustizia e solo la giustizia seguirai" ({{passo biblico2|Dt|16:20}}) come espressione dell'importanza dello zelo nell'amministrazione umana delle leggi divine che governano gli affari umani, Nahmanide offre un'interpretazione mistica basata sul suo principale testo cabalistico, ''Sefer ha-Bahir'' (sez. 74-75). L'interpretazione collega il comando di perseguire la giustizia con il resto del versetto: "per poter vivere e possedere la terra che il Signore tuo Dio ti dà":
{{citazione|La prima "giustizia", che è la giustizia letterale (''tsedeq mamash''), è la ''Shekhinah''... Ma qual è la seconda "giustizia" che terrorizza i giusti?... Questa è la giustizia superiore (''tsedeq ‘elyon''), attraverso la quale vivrai nel mondo a venire. È la grande luce accumulata (''tsafun'') per i giusti nell'aldilà (le-‘atid la-vo). "E tu possederai la terra [cioè il mondo-a-venire]", attraverso la prima "giustizia", che è la Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Dt|16:20}} - II, 419}}
Questo commento gioca sul doppio significato di "la terra" nel pensiero rabbinico, dove significa o la Terra d'Israele (per es., Hullin 16b rif. {{passo biblico2|Dt|12:20}}) o il mondo a venire (per es., M. Sanhedrin 10.1 rif. {{passo biblico2|Isaia|60:21}}). La glossa cabalistica collega i due significati apparentemente separati della parola.
'''[6.7]''' La santità della Terra d'Israele deriva dalla sua centralità, contrassegnata per Nahmanide dal sito dell'archetipico Tempio celeste:
{{citazione|Fin dall'antichità le nazioni sapevano che questo luogo [Gerusalemme] è il luogo speciale, il centro del mondo abitato (''ha-yishuv''). Forse sapevano da qualche tradizione che la sua eccellenza (''ma‘alato'') è perché si affaccia direttamente sul Tempio celeste dove la Presenza di Dio (''Shekhinato'') è chiamata "Giustizia" (''tsedeq'').|CT: {{passo biblico2|Genesi|14:18}} - I, 86-87}}
'''[6.8]''' La Terra d'Israele è l'unico residuo della terra com'era prima che il peccato umano si manifestasse. È interamente sotto la diretta provvidenza, senza la mediazione della natura:
{{citazione|Quando là si compiranno i comandamenti, la Terra d'Israele sarà com'era il mondo al suo inizio, prima del peccato del primo uomo... Quando la Scrittura dice "e così fu" [Gen. 1:30], questo si riferisce alla natura che fu riposta nelle creature per sempre... Gli animali della Terra d'Israele saranno in uno stato di perfezione, il loro comportamento feroce (''ra‘at minhagam'') cesserà e torneranno alla natura primordiale (''ha-teva ha-ri’shon'') impressa in loro al momento della loro creazione... Così la Scrittura afferma che nei giorni del redentore, che uscirà dalla stirpe di Jesse, la pace tornerà al mondo e la carneficina (''ha-teref'') cesserà [Isaia 11:1-9]. La natura degli animali tornerà come era all'inizio.|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:6}} - II, 183}}
'''[6.9]''' La Terra d'Israele non solo è il luogo meno soggetto alla mediazione della natura, è essa stessa in qualche modo un intermediario del governo di Dio:
{{citazione|Dio non si occupa di nulla, per così dire (''kivyakhol''), se non di esso; ed è attraverso questa attenzione che si prende cura di tutte le altre terre... c'è in questo un mistero profondo, poiché questa terra è curata in ogni modo. È tutte le cose, e tutte le altre terre in verità ne sono nutrite.|CT: {{passo biblico2|Dt|11:10}} - II, 393}}
'''[6.10]''' La santità della Terra d'Israele deriva dal fatto che è il luogo terreno dove è più prossimo il legame con la realtà trascendente del mondo a venire. È la posizione del [[w:Giardino dell'Eden|Giardino dell'Eden]]:
{{citazione|Ha rappresentato in questo luogo portentoso [il Giardino dell'Eden] tutto il lavoro del mondo superiore. È il mondo delle anime dato in forma materiale, affinché si possa comprendere attraverso di esso la costituzione di ogni creatura: corporea, spirituale (''nafshi'') e angelica... È il luogo più estimabile nel mondo inferiore (''‘olam ha-shafal''). Perché è il centro del mondo, che conduce direttamente al mondo superiore. Quindi il divino sarà visto lì più frequentemente che in qualsiasi altra parte della terra. Crediamo che la Terra d'Israele e Gerusalemme siano i luoghi più importanti, particolarmente adatti alla profezia a causa di questo collegamento diretto [con il mondo superiore], e specialmente con il Tempio [celeste], che è il trono del Signore.|KR: ''Torat ha-Adam'': Sha‘ar ha-Gemul - II, 296}}
'''[6.11]''' Nahmanide attinge dall'antica idea che tutte le nazioni del mondo sono sotto il controllo di intermediari angelici, mentre Israele è sotto il diretto controllo di Dio stesso (''LXX'' in Deut. 32:8; Siracide 17:17; B. Shabbat 156a). Ma sottolinea la centralità della Terra d'Israele almeno quanto quella del popolo d'Israele:
{{citazione|Perché è chiamata "la terra del Signore" ({{passo biblico2|Osea|9:3}})? Il mondo intero non è forse la terra del Signore? Ha creato tutto, e tutto è Suo. La base di una risposta si trova nel versetto: "Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini (''benei adam''), Egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d'Israele. Perché porzione del Signore è il suo popolo, ecc." ({{passo biblico2|Dt|32:8-9}}). Il significato è che il Signore ha creato il cielo e la terra e ha impartito potere agli esseri superiori sugli esseri inferiori, facendo in modo che una particolare stella o costellazione governi su ogni popolo nella sua terra, come è noto dalla scienza dell'astrologia (''be-hokhmat ha-itstagninut'')... Il Signore, glorioso è Lui, è il Dio supremo e signore del mondo intero. Ma la Terra d'Israele è il centro del mondo abitabile (''emtza‘ut ha-yishuv''), la porzione speciale propria del Signore. Non vi ha posto alcun angelo sopra come magistrato, amministratore o governatore... Fuori dalla Terra d'Israele, anche se tutto è per amore del Suo Nome Glorioso, non c'è purezza perfetta, a causa degli angeli ministri che vi governano, e i popoli si sviano dietro ai loro funzionari, persino adorandoli... Questo è il significato dell'affermazione rabbinica (T.‘Avodah Zarah 4,5; B. Ketubot 110b), "chi abita fuori dalla Terra d'Israele è come uno che non ha Dio."|KR: ''Sermone per Rosh Hashanah'' - I, 249-50}}
'''[6.12]''' Proprio come le nazioni del mondo non sono sotto la diretta provvidenza, ma sono legate a Dio attraverso poteri celesti intermedi, in pari modo tutte le altre terre sono legate a Dio. Solo la Terra d'Israele è governata direttamente da Dio:
{{citazione|Il Signore, il più onorato, ha creato ogni cosa e ha posto gli esseri terreni (''tahtonim'') nel potere degli esseri superiori (''‘elyonim''), dando loro potere su ogni popolo nella sua terra, a ciascuno una determinata stella e costellazione, che "il Signore tuo Dio ha assegnato (''halaq'')" ({{passo biblico2|Dt|4:19}})... Le costellazioni sono in cielo, e sopra di loro ci sono gli angeli superiori, che governano su di loro... Ecco perché diciamo che Dio è "re dei re".|KR: ''Sermone su Qohelet'' - I, 200-01}}
'''[6.13]''' Il collegamento tra i comandamenti della Torah e la Terra d'Israele colora la discussione di Nahmanide su un'opinione sostenuta da molti dei Rabbini secondo cui i patriarchi osservavano l'intera Torah prima che fosse rivelata sul Monte Sinai (M. Kidd. 4.14/fine; B. Yoma 28b; Y. Berakhot 2.3/4c; Bereshit Rabbah 95.3; Louis Ginzberg, ''Legends of the Jewish'' [Philadelphia: Jewish Publication Society of America, 1925] 5.259, n. 275). Nahmanide sembra più incline al punto di vista opposto, secondo cui i patriarchi osservarono solo i [[w:Noachismo|comandamenti noachici]] e la [[w:Brit milà|circoncisione]], e che nessuno osservò l'intera Torah fino a quando non fu rivelata al Sinai (B. Sanhedrin 56b; Shir ha-Shirim Rabbah 1.16; Maimonide, ''Hilkhot Melakhim'', 9.1; KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 173). Ma nel commentare {{passo biblico2|Genesi|26:5}} (CT - I, 151) sostiene che se l'opinione massima è corretta (''ve’im ken'', CT - I, 149) l'osservanza patriarcale era solo nella Terra d'Israele. La logica è che se i comandamenti possono essere osservati pienamente dal popolo d'Israele solo nella Terra d'Israele, allora i singoli individui, senza il sostegno della comunità, richiederebbero sicuramente d'essere in Eretz Yisrael per poter osservare il pieno complemento dei comandamenti .
{{citazione|Abramo nostro padre imparò l'intera Torah attraverso lo spirito santo... e la osservò come uno a cui non era stato effettivamente comandato di farlo, ma l'obbedì volontariamente. Tuttavia la sua osservanza fu solo nella Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Genesi|26:5}} - I, 150}}
L'idea che si possa osservare ciò che non è stato comandato, con una ricompensa minore rispetto all'obbedienza a comandi espliciti (B. Kiddushin 31a; Tos., s.v. ''gadol'', ''Hiddushei ha-Ramban ad loc.'', p. 296), permette a Nahmanide di aprire un via di mezzo tra le visioni massimaliste e minimaliste dell'osservanza patriarcale. In modo diverso, anche i Rabbini vedevano la Terra d'Israele come il luogo ottimale per osservare le ''mitsvot'' (''Sifre'': Devarim, n. 43 rif. {{passo biblico2|Dt|11:17-18}}, cur. Finkelstein, 102).
'''[6.14]''' Per ragioni chiaramente legate alla sua situazione storica, Nahmanide vedeva nella Torah un obbligo positivo per ogni ebreo di vivere in ogni momento in Terra d'Israele:
{{citazione|A mio avviso, vivere in Terra d'Israele è un comandamento positivo... e quello che ho spiegato è l'essenza della questione.|CT: {{passo biblico2|Numeri|33:53}} - II, 335}}
'''[6.15]''' Nahmanide è qui in disaccordo con Rashi, il cui ''Commentatio alla Torah'' comprende le parole "e vi abiterete" (Num. 33:53) come assicurazione di ricompensa: se durante la conquista israelita di Canaan, spodesterete correttamente il Cananei, allora abiterete al sicuro nella Terra. Nahmanide è particolarmente critico nei confronti di Maimonide per non aver elencato la ''mitsvah'' di dimorare nella Terra d'Israele come uno dei 613 comandamenti della Torah Scritta. Non ritiene sufficiente che né Rashi né Maimonide abbiano discusso il merito di abitare nella Terra:
{{citazione|La quarta ''mitsvah'' che ci viene data è di ereditare la Terra che il Signore, sia Egli esaltato, ha dato ai nostri padri... di non abbandonarla ad altre nazioni o alla desolazione... Ci è comandato di ereditare la Terra e di abitarla. Questo è un comandamento positivo per tutte le generazioni, per ciascuno di noi, anche in tempo di esilio, come è noto da numerosi passi del Talmud.|''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'': Addenda, pos. n. 4, pp. 244-46}}
'''[6.16]''' La santità della Terra d'Israele è tale che è peccaminoso abbandonarla, anche per ristrettezze economiche. Della discesa di Abramo in Egitto dopo aver raggiunto la Terra per volere di Dio, Nahmanide scrive:
{{citazione|Sappi anche... che la sua partenza dalla Terra a causa della carestia fu un peccato accidentale (''‘avon''). Perché Dio lo avrebbe salvato dalla morte. Fu a causa di questo atto che fu decretato che i suoi discendenti sarebbero stati esiliati nel paese d'Egitto sotto il dominio del Faraone.|CT: {{passo biblico2|Genesi|12:9}} - I, 79-80}}
Nahmanide identifica due peccati nel testo: primo, il fatto che Abramo spaccia la moglie per sua sorella, rischiando che venga portata nell'harem del Faraone e violata. Ma quel peccato era involontario (''bi-shegagah''). Il secondo, la sua discesa in Egitto, fu volontario. (Per la distinzione, M. Yoma 4.2; Maimonide, ''Commentario alla Mishnah ad loc.'') I commentatori del ''Commentario alla Torah'' di Nahmanide hanno difficoltà a spiegare perché un peccato fosse volontario, e l'altro involontario e quindi meno grave (Chavel, nota su CT - I, 79). Ma forse possiamo collegare la maggiore preoccupazione di Nahmanide per l'abbandono della Terra con il timore che tale errore si ripeta nelle generazioni successive, un evento più probabile della tentazione di far passare la moglie per sorella.
'''[6.17]''' La Terra d'Israele non è solo l'ambiente perfetto per adempiere i comandamenti, ma ha il potere di alterare alcuni dei nostri obblighi. Così, nel commentare un versetto che sembra richiedere l'uso e il godimento senza riserve della Terra da parte degli israeliti conquistatori, Nahmanide elabora una glossa talmudica:
{{citazione|Le merci che si trovano nelle case piene sono consentite, anche se contengono cose proibite dalla Torah [Hullin 17a]... e anche quando non si rischia la vita.|CT: {{passo biblico2|Dt|6:10}} - II, 373}}
Maimonide (''Hilkhot Melakhim'', 8.1) aveva dedotto il permesso talmudico dalla preoccupazione che in tempo di guerra i soldati potessero essere sull'orlo della fame. Vede la sentenza come una dispensa basata sul comandamento di preservare la vita anche a costo di violare un precetto negativo (B. Sanhedrin 74a rif. Lev. 18:5; B. Yoma 85b). Ma Nahmanide, notando che il permesso talmudico si applica anche quando non c'è pericolo, sostiene che la Terra, almeno in alcuni casi, per la sua stessa santità, cambia del tutto i comandamenti. (Ma cfr. Semahot 7.8; B. Kiddushin 21b-22a; B. Sanhedrin 59a per l'applicazione delle dispense in tempo di guerra in situazioni non pericolose per la vita e non limitate alla Terra d'Israele; cfr. ''Sifre'': Devarim, no. 211 re Deut. 21:10, cur. Finkelstein, 245).
'''[6.18]''' Nahmanide non perde mai l'occasione di mostrare come la santità della Terra d'Israele ancori le specificità di molti comandamenti, sia scritturali che rabbinici. Un primo esempio si vede nella sua spiegazione della sentenza (M. Megillah 1.1) che il [[w:Libro di Ester|Libro di Ester]] deve essere letto il quindicesimo di Adar nelle città con mura dal tempo di Giosuè, ma il quattordicesimo in tutte le altre città e paesi. Meravigliandosi che i Rabbini differenzino così nettamente le pratiche ebraiche in due tipi di luoghi, Nahmanide introduce la santità della Terra d'Israele come spiegazione:
{{citazione|Quando ho esaminato i testi scritturali, il problema è stato risolto per me. Evidentemente al momento del miracolo il popolo ebraico aveva già ricevuto l'ordine di risalire nella Terra con il permesso di Ciro e tutti si erano ristabiliti nelle loro città... Quando Assuero ordinò che gli ebrei fossero uccisi e massacrati, le città aperte e le città senza mura correvano il più grave pericolo. C'era un pericolo maggiore che fossero invasi dal nemico che per le città murate... Quindi il miracolo era più grande lì... E il motivo del decreto [di Mardocheo ed Ester - Ester 9:20-21] che differenziava due giorni separati per la celebrazione del miracolo è che le città aperte ai giorni di Assuero avevano la precedenza sulle città murate. Perché la radice del miracolo era per quegli ebrei nella Terra d'Israele, che era desolata e ancora non era stata ricostruita... Eppure non era giusto che Gerusalemme, la città santa, e il resto delle città diroccate di Giuda e Israele dovessero essere classificate con le città aperte. Quindi la classifica di una città si basava sulla sua condizione al tempo di Giosuè... Questo perché trattavano con onore la Terra d'Israele.|''Hiddushei ha-Ramban ha-Shalem'': B. Megillah 2a, pp. 6-7}}
Nahmanide qui segue R. Seemon nel Talmud palestinese (Y. Megillah 1.1/70a), dove diventa chiaro che le città della Terra d'Israele, che non erano state murate al tempo di [[w:Mardocheo|Mardocheo]] ed [[w:Ester (personaggio biblico)|Ester]], non devono essere considerate meno importanti della capitale straniera di [[w:Susa (città antica)|Shushan]], che a quel tempo era murata. Nahmanide sostiene che si dovrebbe prestare attenzione alla Terra d'Israele per due motivi: (1) il miracolo più grande avvenne lì a causa della maggiore vulnerabilità della Terra, poiché all'epoca aveva solo città senza mura; (2) le città della Terra d'Israele non dovrebbero essere messe in una categoria meno onorevole della capitale straniera di Shushan.
'''[6.19]''' Nahmanide non rende la santità della Terra d'Israele indipendente dal rapporto della Terra con il popolo d'Israele. La Terra è santificata e benedetta perché inclusa nell'alleanza perpetua tra Dio e Israele. Così, nel commentare il versetto: "Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza con Abramo e mi ricorderò della terra" ({{passo biblico2|Levitico|26:42}}), Nahmanide scrive :
{{citazione|In verità (''‘al derekh ha-’emet'') va detto che Dio si è ricordato di Giacobbe, Isacco e Abramo, che sono parti di un'alleanza (''benei berit''). Perché tutte le qualità loro attribuite sono tali quando sono così pattuite. Ma poiché la Terra d'Israele è inclusa insieme a loro, Dio la ricorderà anche in quella totalità (''bi-khlal''). I nostri Rabbini hanno accennato a questo quando dissero (Vayiqra Rabbah 36,7): "Perché Egli ha privilegiato (''zekhut'') la Terra insieme a loro? R. Simeon ben Laqish disse che è come un signore che ha avuto tre figlie allevate da una serva. Ogni volta che il signore chiedeva del benessere delle sue figlie, diceva anche: "Informami anche del benessere di colei che le sta allevando".|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:42}} - II, 191}}
{{Immagine grande|Jerusalem BW 1.JPG|1500px|align-cap=center|[[w:Gerusalemme|Gerusalemme]]: panorama del [[w:Monte del Tempio|Monte del Tempio]], visto dal [[w:Monte degli Ulivi|Monte degli Ulivi]]}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 6]]
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Retrato de un viejo rabino, Antoon Sallaert, Palacio Real de Madrid.jpg|thumb|545px|center|''Ritratto di un vecchio rabbino'', di [[w:Antoon Sallaert|Antoon Sallaert]] (XVII sec.)]]
== ''Eretz Yisrael'', la Terra d'Israele ==
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{{Doppia immagine verticale|right|Israel. LOC 2001626225.jpg|IsraelRough.jpg|240|Mappa di Israele al 1967|Israele: mappa biblica in prospettiva moderna}}
'''[6.1]''' La centralità della [[w:Terra di Israele|Terra d'Israele (אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, ''Eretz Yisrael'')]] nello schema divino dell'universo è un motivo importante nella teologia di Nahmanide. La Terra d'Israele è il luogo della terra dove la mediazione della natura è meno significativa e la presenza di miracoli nascosti più significativa. Poiché l'osservanza dei comandamenti merita l'esperienza di miracoli nascosti, anche quei comandamenti che non sono subordinati alla dimora in Eretz Yisrael assumono un significato più intenso quando praticati lì. E la Terra d'Israele unisce le forze dei miracoli nascosti e pubblici. Perché, come i miracoli nascosti, la divina provvidenza è continua; e, come i miracoli pubblici, la provvidenza vi è spesso manifesta. Delle benedizioni della Terra, Nahmanide scrive:
{{citazione|Tutte queste benedizioni sono miracoli. Non è semplicemente per natura che le piogge vengono [a tempo debito]... Anche se questi sono miracoli segreti in quanto il mondo procede nel modo consueto (''ke-minhago''), sono resi manifesti (''mitparsim'') dal fatto che sono continui in tutta la Terra d'Israele... in un modo senza precedenti in tutto il mondo. Sarà chiaro a tutti che questo viene dal Signore.|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:11}} - II, 185}}
'''[6.2]''' Il Santuario di Gerusalemme incarna il carattere speciale della Terra:
{{citazione|Il mistero del Santuario è che la gloria che riposava sul Monte Sinai dimora su di esso invisibile (''be-nistar'').|CT: {{passo biblico2|Esodo|25:1}} - I, 453}}
'''[6.3]''' Pertanto, alcuni fenomeni possono verificarsi solo in Terra d'Israele:
{{citazione|Questa [malattia, ''tsara‘at''] non è naturale e non si verifica [sempre dovunque] nel mondo... quando Israele è totalmente dedito (''shelemim'') al Signore, lo spirito del Signore sarà sempre su di loro per preservare il loro corpi, vesti e case in bell'aspetto... Questo accadrà solo nella terra eletta... la cosa è miracolosa (''nes'').|CT: {{passo biblico2|Levitico|13:47}} - II, 75}}
La parola ''[[w:Tzaraath|tsara‘at]]'', che designa la malattia di cui parla Nahmanide, è solitamente tradotta con "lebbra", in accordo con ''LXX'' in {{passo biblico2|Levitico|13:1}} e segg. (''lepras''). Ma a differenza della malattia a lungo nota come lebbra (ora chiamata [[w:lebbra|malattia di Hansen]]), lo ''tsara‘at'' contamina gli abiti, le case e i corpi. Inoltre, i suoi sintomi nei casi umani sono più simili a quelli dell'eczema o della psoriasi che a quelli di una malattia smembrante come la lebbra. Maimonide (''Hilkhot Tum’at Tsara‘at'', 16.10) considera il termine generico, che copre diverse condizioni fisiche. Designa ''tsara‘at'' come soprannaturale (''’ot ve-pele'') e non presenta alcuna eziologia fisica per esso. Invece elabora l'eziologia morale suggerita dai rabbini (per es., ''Sifra'': Metsora, cur. Weiss, 73a rif. {{passo biblico2|Dt|24:9}}): ''tsara‘at'' è una punizione per il linguaggio improprio.
Ha-Levi attribuì la singolare propensione ebraica per ''tsara‘at'' alle caratteristiche fisiche uniche degli ebrei e dei loro possedimenti, risultanti dalla ''Shekhinah'' in Israele (''Kuzari'', 2.61-62). Per lui l'eziologia dell'afflizione era oggetto di una "scienza astrusa" (''hokhmah mufla’ah'' - 2.58, tr. Hirschfeld, 119). Nahmanide estende questo approccio ad includere le caratteristiche fisiche uniche della Terra d'Israele (cfr. ''Kuzari'', 2.15ss.).
'''[6.4]''' La Terra d'Israele fornisce l'ambiente ottimale per osservare tutti i comandamenti, anche quelli che devono essere osservati altrove:
{{citazione|Le unioni sessuali proibite sono questioni di obbligo personale e corporeo (''hovat ha-guf'') e non sono subordinate alla vita nella Terra d'Israele. Tuttavia, questo obbligo ha un significato mistico... La Terra d'Israele è il centro del mondo abitato (''ha-yishuv''). È la porzione del Signore, specialmente Sua. Non ha affidato a nessuno dei suoi angeli il compito di governare, dirigere o regolare... Perché la radice di tutti i comandamenti è rivolta a coloro che abitano nella Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Levitico|18:25}} - II, 109}}
'''[6.5]''' Il tema è ulteriormente sviluppato nella discussione di Nahmanide sul versetto che i Rabbini hanno preso come base scritturale del comandamento di recitare il ringraziamento dopo i pasti (''[[w:Birkat Hamazon|birkat ha-mazon]]''): "Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa della terra fertile che ti ha dato" ({{passo biblico2|Dt|8:10}}):
{{citazione|I nostri Rabbini hanno una tradizione (''qibblu'') secondo cui questo è un comandamento positivo [non solo una promessa di futura prosperità e contentezza]. Il senso del versetto (''ta‘amo'') è che dovresti benedire il Signore tuo Dio... E il senso (''ve-ta‘am'') di "sulla terra fertile" è come dire, "e fallo lì, sulla terra fertile". Ci comanda di benedirlo ogni volta che siamo soddisfatti; e di farlo sulla terra che ci ha dato, che ci farà ereditare per sempre, e di provare soddisfazione nella Sua bontà – sebbene, naturalmente, questo obbligo (''hiyyuv ha-mitsvah ha-zo’t'') si applica ovunque.|CT: {{passo biblico2|Dt|8:10}} - II, 382}}
Poiché il comandamento di recitare la grazia dopo i pasti, sempre e ovunque, è derivato dal versetto dei rabbini (B. Berakhot 20b-21a), Nahmanide chiama questo aspetto del versetto "l'obbligo, (o forza obbligatoria) di questo comandamento". Un obbligo (''hiyyuv'') è un comandamento che non dipende da condizioni che possono essere evitate (cfr. Maimonide, ''Hilkhot Berakhot'', 11.2 basato su B. Sotah 44b). Se l'obbligo si applica ovunque, si chiede Nahmanide, perché il comandamento che lo afferma è legato a una frase sulla Terra d'Israele? Di certo, il comandamento ha un'applicazione più ampia. In effetti, ringraziare Dio per il cibo è visto come relativo ai non-ebrei così come agli ebrei (Bereshit Rabbah 43.7 su Gen. 14:19; cfr. Y.Berakhot 6.1/9d rif. Salmi 24:1). Ma Nahmanide trova che anche se il comandamento deve essere osservato ovunque, si apprezza al meglio il cibo che Dio ci dà ''dalla'' terra (''min ha’arets'', cfr. B. Berakhot 38a-b) in ''quella'' terra (''ha’arets'', nello specifico la Terra di Israele) dove la provvidenza è più diretta (cfr. Y. Berakhot 6.1/10a rif. Salmi 72:16; B. Ketubot 111b; Bereshit Rabbah 15.7).
'''[6.6]''' La Terra d'Israele è il luogo più prossimo della manifestazione della ''[[w:Shekhinah|Shekhinah]]''. Dopo aver dato il significato esteriore del versetto: "La giustizia e solo la giustizia seguirai" ({{passo biblico2|Dt|16:20}}) come espressione dell'importanza dello zelo nell'amministrazione umana delle leggi divine che governano gli affari umani, Nahmanide offre un'interpretazione mistica basata sul suo principale testo cabalistico, ''Sefer ha-Bahir'' (sez. 74-75). L'interpretazione collega il comando di perseguire la giustizia con il resto del versetto: "per poter vivere e possedere la terra che il Signore tuo Dio ti dà":
{{citazione|La prima "giustizia", che è la giustizia letterale (''tsedeq mamash''), è la ''Shekhinah''... Ma qual è la seconda "giustizia" che terrorizza i giusti?... Questa è la giustizia superiore (''tsedeq ‘elyon''), attraverso la quale vivrai nel mondo a venire. È la grande luce accumulata (''tsafun'') per i giusti nell'aldilà (le-‘atid la-vo). "E tu possederai la terra [cioè il mondo-a-venire]", attraverso la prima "giustizia", che è la Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Dt|16:20}} - II, 419}}
Questo commento gioca sul doppio significato di "la terra" nel pensiero rabbinico, dove significa o la Terra d'Israele (per es., Hullin 16b rif. {{passo biblico2|Dt|12:20}}) o il mondo a venire (per es., M. Sanhedrin 10.1 rif. {{passo biblico2|Isaia|60:21}}). La glossa cabalistica collega i due significati apparentemente separati della parola.
'''[6.7]''' La santità della Terra d'Israele deriva dalla sua centralità, contrassegnata per Nahmanide dal sito dell'archetipico Tempio celeste:
{{citazione|Fin dall'antichità le nazioni sapevano che questo luogo [Gerusalemme] è il luogo speciale, il centro del mondo abitato (''ha-yishuv''). Forse sapevano da qualche tradizione che la sua eccellenza (''ma‘alato'') è perché si affaccia direttamente sul Tempio celeste dove la Presenza di Dio (''Shekhinato'') è chiamata "Giustizia" (''tsedeq'').|CT: {{passo biblico2|Genesi|14:18}} - I, 86-87}}
'''[6.8]''' La Terra d'Israele è l'unico residuo della terra com'era prima che il peccato umano si manifestasse. È interamente sotto la diretta provvidenza, senza la mediazione della natura:
{{citazione|Quando là si compiranno i comandamenti, la Terra d'Israele sarà com'era il mondo al suo inizio, prima del peccato del primo uomo... Quando la Scrittura dice "e così fu" [Gen. 1:30], questo si riferisce alla natura che fu riposta nelle creature per sempre... Gli animali della Terra d'Israele saranno in uno stato di perfezione, il loro comportamento feroce (''ra‘at minhagam'') cesserà e torneranno alla natura primordiale (''ha-teva ha-ri’shon'') impressa in loro al momento della loro creazione... Così la Scrittura afferma che nei giorni del redentore, che uscirà dalla stirpe di Jesse, la pace tornerà al mondo e la carneficina (''ha-teref'') cesserà [Isaia 11:1-9]. La natura degli animali tornerà come era all'inizio.|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:6}} - II, 183}}
'''[6.9]''' La Terra d'Israele non solo è il luogo meno soggetto alla mediazione della natura, è essa stessa in qualche modo un intermediario del governo di Dio:
{{citazione|Dio non si occupa di nulla, per così dire (''kivyakhol''), se non di esso; ed è attraverso questa attenzione che si prende cura di tutte le altre terre... c'è in questo un mistero profondo, poiché questa terra è curata in ogni modo. È tutte le cose, e tutte le altre terre in verità ne sono nutrite.|CT: {{passo biblico2|Dt|11:10}} - II, 393}}
'''[6.10]''' La santità della Terra d'Israele deriva dal fatto che è il luogo terreno dove è più prossimo il legame con la realtà trascendente del mondo a venire. È la posizione del [[w:Giardino dell'Eden|Giardino dell'Eden]]:
{{citazione|Ha rappresentato in questo luogo portentoso [il Giardino dell'Eden] tutto il lavoro del mondo superiore. È il mondo delle anime dato in forma materiale, affinché si possa comprendere attraverso di esso la costituzione di ogni creatura: corporea, spirituale (''nafshi'') e angelica... È il luogo più estimabile nel mondo inferiore (''‘olam ha-shafal''). Perché è il centro del mondo, che conduce direttamente al mondo superiore. Quindi il divino sarà visto lì più frequentemente che in qualsiasi altra parte della terra. Crediamo che la Terra d'Israele e Gerusalemme siano i luoghi più importanti, particolarmente adatti alla profezia a causa di questo collegamento diretto [con il mondo superiore], e specialmente con il Tempio [celeste], che è il trono del Signore.|KR: ''Torat ha-Adam'': Sha‘ar ha-Gemul - II, 296}}
'''[6.11]''' Nahmanide attinge dall'antica idea che tutte le nazioni del mondo sono sotto il controllo di intermediari angelici, mentre Israele è sotto il diretto controllo di Dio stesso (''LXX'' in Deut. 32:8; Siracide 17:17; B. Shabbat 156a). Ma sottolinea la centralità della Terra d'Israele almeno quanto quella del popolo d'Israele:
{{citazione|Perché è chiamata "la terra del Signore" ({{passo biblico2|Osea|9:3}})? Il mondo intero non è forse la terra del Signore? Ha creato tutto, e tutto è Suo. La base di una risposta si trova nel versetto: "Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini (''benei adam''), Egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d'Israele. Perché porzione del Signore è il suo popolo, ecc." ({{passo biblico2|Dt|32:8-9}}). Il significato è che il Signore ha creato il cielo e la terra e ha impartito potere agli esseri superiori sugli esseri inferiori, facendo in modo che una particolare stella o costellazione governi su ogni popolo nella sua terra, come è noto dalla scienza dell'astrologia (''be-hokhmat ha-itstagninut'')... Il Signore, glorioso è Lui, è il Dio supremo e signore del mondo intero. Ma la Terra d'Israele è il centro del mondo abitabile (''emtza‘ut ha-yishuv''), la porzione speciale propria del Signore. Non vi ha posto alcun angelo sopra come magistrato, amministratore o governatore... Fuori dalla Terra d'Israele, anche se tutto è per amore del Suo Nome Glorioso, non c'è purezza perfetta, a causa degli angeli ministri che vi governano, e i popoli si sviano dietro ai loro funzionari, persino adorandoli... Questo è il significato dell'affermazione rabbinica (T.‘Avodah Zarah 4,5; B. Ketubot 110b), "chi abita fuori dalla Terra d'Israele è come uno che non ha Dio."|KR: ''Sermone per Rosh Hashanah'' - I, 249-50}}
'''[6.12]''' Proprio come le nazioni del mondo non sono sotto la diretta provvidenza, ma sono legate a Dio attraverso poteri celesti intermedi, in pari modo tutte le altre terre sono legate a Dio. Solo la Terra d'Israele è governata direttamente da Dio:
{{citazione|Il Signore, il più onorato, ha creato ogni cosa e ha posto gli esseri terreni (''tahtonim'') nel potere degli esseri superiori (''‘elyonim''), dando loro potere su ogni popolo nella sua terra, a ciascuno una determinata stella e costellazione, che "il Signore tuo Dio ha assegnato (''halaq'')" ({{passo biblico2|Dt|4:19}})... Le costellazioni sono in cielo, e sopra di loro ci sono gli angeli superiori, che governano su di loro... Ecco perché diciamo che Dio è "re dei re".|KR: ''Sermone su Qohelet'' - I, 200-01}}
'''[6.13]''' Il collegamento tra i comandamenti della Torah e la Terra d'Israele colora la discussione di Nahmanide su un'opinione sostenuta da molti dei Rabbini secondo cui i patriarchi osservavano l'intera Torah prima che fosse rivelata sul Monte Sinai (M. Kidd. 4.14/fine; B. Yoma 28b; Y. Berakhot 2.3/4c; Bereshit Rabbah 95.3; Louis Ginzberg, ''Legends of the Jewish'' [Philadelphia: Jewish Publication Society of America, 1925] 5.259, n. 275). Nahmanide sembra più incline al punto di vista opposto, secondo cui i patriarchi osservarono solo i [[w:Noachismo|comandamenti noachici]] e la [[w:Brit milà|circoncisione]], e che nessuno osservò l'intera Torah fino a quando non fu rivelata al Sinai (B. Sanhedrin 56b; Shir ha-Shirim Rabbah 1.16; Maimonide, ''Hilkhot Melakhim'', 9.1; KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 173). Ma nel commentare {{passo biblico2|Genesi|26:5}} (CT - I, 151) sostiene che se l'opinione massima è corretta (''ve’im ken'', CT - I, 149) l'osservanza patriarcale era solo nella Terra d'Israele. La logica è che se i comandamenti possono essere osservati pienamente dal popolo d'Israele solo nella Terra d'Israele, allora i singoli individui, senza il sostegno della comunità, richiederebbero sicuramente d'essere in Eretz Yisrael per poter osservare il pieno complemento dei comandamenti .
{{citazione|Abramo nostro padre imparò l'intera Torah attraverso lo spirito santo... e la osservò come uno a cui non era stato effettivamente comandato di farlo, ma l'obbedì volontariamente. Tuttavia la sua osservanza fu solo nella Terra d'Israele.|CT: {{passo biblico2|Genesi|26:5}} - I, 150}}
L'idea che si possa osservare ciò che non è stato comandato, con una ricompensa minore rispetto all'obbedienza a comandi espliciti (B. Kiddushin 31a; Tos., s.v. ''gadol'', ''Hiddushei ha-Ramban ad loc.'', p. 296), permette a Nahmanide di aprire un via di mezzo tra le visioni massimaliste e minimaliste dell'osservanza patriarcale. In modo diverso, anche i Rabbini vedevano la Terra d'Israele come il luogo ottimale per osservare le ''mitsvot'' (''Sifre'': Devarim, n. 43 rif. {{passo biblico2|Dt|11:17-18}}, cur. Finkelstein, 102).
'''[6.14]''' Per ragioni chiaramente legate alla sua situazione storica, Nahmanide vedeva nella Torah un obbligo positivo per ogni ebreo di vivere in ogni momento in Terra d'Israele:
{{citazione|A mio avviso, vivere in Terra d'Israele è un comandamento positivo... e quello che ho spiegato è l'essenza della questione.|CT: {{passo biblico2|Numeri|33:53}} - II, 335}}
'''[6.15]''' Nahmanide è qui in disaccordo con Rashi, il cui ''Commentatio alla Torah'' comprende le parole "e vi abiterete" (Num. 33:53) come assicurazione di ricompensa: se durante la conquista israelita di Canaan, spodesterete correttamente il Cananei, allora abiterete al sicuro nella Terra. Nahmanide è particolarmente critico nei confronti di Maimonide per non aver elencato la ''mitsvah'' di dimorare nella Terra d'Israele come uno dei 613 comandamenti della Torah Scritta. Non ritiene sufficiente che né Rashi né Maimonide abbiano discusso il merito di abitare nella Terra:
{{citazione|La quarta ''mitsvah'' che ci viene data è di ereditare la Terra che il Signore, sia Egli esaltato, ha dato ai nostri padri... di non abbandonarla ad altre nazioni o alla desolazione... Ci è comandato di ereditare la Terra e di abitarla. Questo è un comandamento positivo per tutte le generazioni, per ciascuno di noi, anche in tempo di esilio, come è noto da numerosi passi del Talmud.|''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'': Addenda, pos. n. 4, pp. 244-46}}
'''[6.16]''' La santità della Terra d'Israele è tale che è peccaminoso abbandonarla, anche per ristrettezze economiche. Della discesa di Abramo in Egitto dopo aver raggiunto la Terra per volere di Dio, Nahmanide scrive:
{{citazione|Sappi anche... che la sua partenza dalla Terra a causa della carestia fu un peccato accidentale (''‘avon''). Perché Dio lo avrebbe salvato dalla morte. Fu a causa di questo atto che fu decretato che i suoi discendenti sarebbero stati esiliati nel paese d'Egitto sotto il dominio del Faraone.|CT: {{passo biblico2|Genesi|12:9}} - I, 79-80}}
Nahmanide identifica due peccati nel testo: primo, il fatto che Abramo spaccia la moglie per sua sorella, rischiando che venga portata nell'harem del Faraone e violata. Ma quel peccato era involontario (''bi-shegagah''). Il secondo, la sua discesa in Egitto, fu volontario. (Per la distinzione, M. Yoma 4.2; Maimonide, ''Commentario alla Mishnah ad loc.'') I commentatori del ''Commentario alla Torah'' di Nahmanide hanno difficoltà a spiegare perché un peccato fosse volontario, e l'altro involontario e quindi meno grave (Chavel, nota su CT - I, 79). Ma forse possiamo collegare la maggiore preoccupazione di Nahmanide per l'abbandono della Terra con il timore che tale errore si ripeta nelle generazioni successive, un evento più probabile della tentazione di far passare la moglie per sorella.
'''[6.17]''' La Terra d'Israele non è solo l'ambiente perfetto per adempiere i comandamenti, ma ha il potere di alterare alcuni dei nostri obblighi. Così, nel commentare un versetto che sembra richiedere l'uso e il godimento senza riserve della Terra da parte degli israeliti conquistatori, Nahmanide elabora una glossa talmudica:
{{citazione|Le merci che si trovano nelle case piene sono consentite, anche se contengono cose proibite dalla Torah [Hullin 17a]... e anche quando non si rischia la vita.|CT: {{passo biblico2|Dt|6:10}} - II, 373}}
Maimonide (''Hilkhot Melakhim'', 8.1) aveva dedotto il permesso talmudico dalla preoccupazione che in tempo di guerra i soldati potessero essere sull'orlo della fame. Vede la sentenza come una dispensa basata sul comandamento di preservare la vita anche a costo di violare un precetto negativo (B. Sanhedrin 74a rif. Lev. 18:5; B. Yoma 85b). Ma Nahmanide, notando che il permesso talmudico si applica anche quando non c'è pericolo, sostiene che la Terra, almeno in alcuni casi, per la sua stessa santità, cambia del tutto i comandamenti. (Ma cfr. Semahot 7.8; B. Kiddushin 21b-22a; B. Sanhedrin 59a per l'applicazione delle dispense in tempo di guerra in situazioni non pericolose per la vita e non limitate alla Terra d'Israele; cfr. ''Sifre'': Devarim, no. 211 re Deut. 21:10, cur. Finkelstein, 245).
'''[6.18]''' Nahmanide non perde mai l'occasione di mostrare come la santità della Terra d'Israele ancori le specificità di molti comandamenti, sia scritturali che rabbinici. Un primo esempio si vede nella sua spiegazione della sentenza (M. Megillah 1.1) che il [[w:Libro di Ester|Libro di Ester]] deve essere letto il quindicesimo di Adar nelle città con mura dal tempo di Giosuè, ma il quattordicesimo in tutte le altre città e paesi. Meravigliandosi che i Rabbini differenzino così nettamente le pratiche ebraiche in due tipi di luoghi, Nahmanide introduce la santità della Terra d'Israele come spiegazione:
{{citazione|Quando ho esaminato i testi scritturali, il problema è stato risolto per me. Evidentemente al momento del miracolo il popolo ebraico aveva già ricevuto l'ordine di risalire nella Terra con il permesso di Ciro e tutti si erano ristabiliti nelle loro città... Quando Assuero ordinò che gli ebrei fossero uccisi e massacrati, le città aperte e le città senza mura correvano il più grave pericolo. C'era un pericolo maggiore che fossero invasi dal nemico che per le città murate... Quindi il miracolo era più grande lì... E il motivo del decreto [di Mardocheo ed Ester - Ester 9:20-21] che differenziava due giorni separati per la celebrazione del miracolo è che le città aperte ai giorni di Assuero avevano la precedenza sulle città murate. Perché la radice del miracolo era per quegli ebrei nella Terra d'Israele, che era desolata e ancora non era stata ricostruita... Eppure non era giusto che Gerusalemme, la città santa, e il resto delle città diroccate di Giuda e Israele dovessero essere classificate con le città aperte. Quindi la classifica di una città si basava sulla sua condizione al tempo di Giosuè... Questo perché trattavano con onore la Terra d'Israele.|''Hiddushei ha-Ramban ha-Shalem'': B. Megillah 2a, pp. 6-7}}
Nahmanide qui segue R. Seemon nel Talmud palestinese (Y. Megillah 1.1/70a), dove diventa chiaro che le città della Terra d'Israele, che non erano state murate al tempo di [[w:Mardocheo|Mardocheo]] ed [[w:Ester (personaggio biblico)|Ester]], non devono essere considerate meno importanti della capitale straniera di [[w:Susa (città antica)|Shushan]], che a quel tempo era murata. Nahmanide sostiene che si dovrebbe prestare attenzione alla Terra d'Israele per due motivi: (1) il miracolo più grande avvenne lì a causa della maggiore vulnerabilità della Terra, poiché all'epoca aveva solo città senza mura; (2) le città della Terra d'Israele non dovrebbero essere messe in una categoria meno onorevole della capitale straniera di Shushan.
'''[6.19]''' Nahmanide non rende la santità della Terra d'Israele indipendente dal rapporto della Terra con il popolo d'Israele. La Terra è santificata e benedetta perché inclusa nell'alleanza perpetua tra Dio e Israele. Così, nel commentare il versetto: "Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza con Abramo e mi ricorderò della terra" ({{passo biblico2|Levitico|26:42}}), Nahmanide scrive :
{{citazione|In verità (''‘al derekh ha-’emet'') va detto che Dio si è ricordato di Giacobbe, Isacco e Abramo, che sono parti di un'alleanza (''benei berit''). Perché tutte le qualità loro attribuite sono tali quando sono così pattuite. Ma poiché la Terra d'Israele è inclusa insieme a loro, Dio la ricorderà anche in quella totalità (''bi-khlal''). I nostri Rabbini hanno accennato a questo quando dissero (Vayiqra Rabbah 36,7): "Perché Egli ha privilegiato (''zekhut'') la Terra insieme a loro? R. Simeon ben Laqish disse che è come un signore che ha avuto tre figlie allevate da una serva. Ogni volta che il signore chiedeva del benessere delle sue figlie, diceva anche: "Informami anche del benessere di colei che le sta allevando".|CT: {{passo biblico2|Levitico|26:42}} - II, 191}}
{{Immagine grande|Jerusalem BW 1.JPG|1500px|align-cap=center|[[w:Gerusalemme|Gerusalemme]]: panorama del [[w:Monte del Tempio|Monte del Tempio]], visto dal [[w:Monte degli Ulivi|Monte degli Ulivi]]}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 6]]
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Nahmanide teologo/Capitolo 7
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
{{Avanzamento|25%|27 luglio 2022}}
[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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/* I Comandamenti */ testo
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo Geonim e Hekhalot (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
{{Avanzamento|25%|27 luglio 2022}}
[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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19063
/* I Comandamenti */ testo
wikitext
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo [[w:Gaon|Geonim]] e [[w:Heikhalot|Hekhalot]] (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
'''[7.4]''' Nahmanide considera il ritorno del nazireo nel mondo ordinario come una peccaminosa discesa da un piano spirituale superiore:
{{citazione|Il motivo dell'offerta per il peccato (''hat’at'') che il nazireo offre il giorno del compimento del suo voto nazireico non è stato spiegato. Secondo il significato semplice... è giusto che sia nazireo e sia santificato a Dio... Anzi, ha bisogno dell'espiazione per tornare nell'impurità dei piaceri del mondo.|CT: {{passo biblico2|Numeri|6:11}} - II, 215}}
'''[7.5]''' Nahmanide non può dire che ogni comandamento deve essere eseguito con la giusta intenzione per essere legalmente valido, ma indica che la piena realizzazione dei comandamenti richiede la giusta intenzione:
{{citazione|È noto che chi esegue un comandamento ma non lo comprende non lo ha adempiuto completamente (''bi-shlemut'')... Perché sei obbligato a ricordare il grande miracolo compiuto per te.|KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 151}}
Agire senza consapevolezza dell'intento dell'atto significa non soddisfare il requisito stesso del comandamento in questione. Per Nahmanide, l'intenzione qui non significa contemplazione astratta della divinità, ma concentrazione sul miracolo specifico che l'atto commemora.
'''[7.6]''' Il livello di intenzione (''kavvanah'') che si deve avere per adempiere un comandamento è oggetto di un lungo e inconcludente dibattito nel Talmud (B. Rosh Hashanah 28a ''et seq.''). Per Nahmanide l'intenzione è fondamentale nel permetterci di riconoscere la volontà di Dio come fonte di un comandamento e la sapienza di Dio nella specificazione del suo scopo. Attraverso l'intenzione, per così dire, si segue il proposito di Dio. Ammettendo che ci sono molte opinioni sull'argomento ''kavvanah'', Nahmanide fonda un argomento massimalista su un brano della Mishnah: "Se uno leggesse la Torah [Dt. 6:4-9, contenuto testuale dello Shema] e giungesse l'ora della recita liturgica dello [[w:Shemà|Shema]], se il cuore ha inteso questo comandamento specifico, lo ha adempiuto; se no, non l'ha adempiuto" [M. Berakhot 2.1].
{{citazione|Riguardo alla questione dell'intenzione nel suonare lo [[w:shofar|shofar]]: se lo si suona solo per fare un suono musicale, la questione è dibattuta nel Talmud e tra i Geonim... Rabbenu Hai scrisse che anche se è legge che se si esegue un comandamento senza l'intenzione lo ha comunque adempiuto, tuttavia, quando si eseguono i comandamenti, si abbia regolarmente intenzione di farlo. In tutta umiltà, abbiamo una prova per il punto di vista dell'autore di ''Halakhot Gedolot'' [che accetta la visione massimalista alla fine del suo trattamento delle leggi di [[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]] dalla legge all'inizio del secondo capitolo della Mishnah, Berakhot [riguardo allo ''Shema''].|KR: ''Sermone per Rosh HaShanah'' - I, 241}}
Nahmanide confessa di non poter presumere di aver risolto il dibattito pratico tra i Geonim, ma teologicamente ha certamente risolto la questione. Coloro che sono stati influenzati dalla tradizione cabalistica, di cui Nahmanide era una fonte così importante, sottolineavano la necessità della ''kavvanah'', non solo su basi teologiche generali, ma anche su basi halakhiche specifiche, ove possibile (cfr. sopecialm., Joseph Karo, ''Shulhan ‘Arukh'': ’Orah Hayyim, 60.4; anche, R. J. Z. Werblowsky, ''Joseph Karo: Lawyer and Mystic'' [Philadelphia: JPS, 1977], 162-63).
'''[7.7]''' Nel significato che assegna a ''kavvanah'', Nahmanide non è d'accordo con Maimonide sul versetto, "servirlo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}). Maimonide interpreta il commento rabbinico su questo versetto, "questa è preghiera... il servizio del cuore" (''Sifre'': Devarim, n. 41, ed. Finkelstein, 87-88; B. Ta‘anit 2a) come se vi trovasse un mandato letterale per la preghiera (''Sefer ha-Mitzvot'', pos. n. 5), sebbene il contenuto effettivo del culto formale sia formulato dai Rabbini (''Hilkhot Tefillah'', 1.1). Nahmanide vede il versetto come riferito a tutti i comandamenti della Torah. Per lui l'allusione alla preghiera è un'inferenza omiletica (''’asmakhta''):
{{citazione|Il significato essenziale del versetto "servendolo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}) è che è comandamento positivo che tutte le nostre opere siano per Dio, sia Egli esaltato, siano fatte con tutto il nostro cuore. Ciò significa con intenzione corretta e piena, per l'amor di Dio e senza alcun pensiero malvagio. Non dobbiamo eseguire i comandamenti senza intenzione o dubitare che abbiano qualche beneficio (''to‘elet'').|''Note a Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'', pos. n. 5, p. 156}}
'''[7.8]''' L'intenzione è così centrale che l'adempimento di un comandamento per la ragione sbagliata può essere un peccato. Quindi la schiavitù egizia degli israeliti faceva parte del piano divino, ma comunque peccaminosa:
{{citazione|Così, quando Dio decretò la servitù di Israele in Egitto, essi andarono e li resero schiavi con la forza... Quando il decreto esce per mezzo di un profeta... c'è merito nell'eseguirlo... ma se uno udisse il comandamento [di uccidere] e allora uccidesse per odio o per saccheggio, sarebbe punito, poiché il suo intento è peccaminoso. Poiché gli [[w:Antico Egitto|egizi]] sapevano che era un comandamento del Signore [che Israele fosse reso schiavo da loro].|CT: {{passo biblico2|Genesi|15:14}} - I, 94}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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/* I Comandamenti */ testo
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo [[w:Gaon|Geonim]] e [[w:Heikhalot|Hekhalot]] (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
'''[7.4]''' Nahmanide considera il ritorno del nazireo nel mondo ordinario come una peccaminosa discesa da un piano spirituale superiore:
{{citazione|Il motivo dell'offerta per il peccato (''hat’at'') che il nazireo offre il giorno del compimento del suo voto nazireico non è stato spiegato. Secondo il significato semplice... è giusto che sia nazireo e sia santificato a Dio... Anzi, ha bisogno dell'espiazione per tornare nell'impurità dei piaceri del mondo.|CT: {{passo biblico2|Numeri|6:11}} - II, 215}}
'''[7.5]''' Nahmanide non può dire che ogni comandamento deve essere eseguito con la giusta intenzione per essere legalmente valido, ma indica che la piena realizzazione dei comandamenti richiede la giusta intenzione:
{{citazione|È noto che chi esegue un comandamento ma non lo comprende non lo ha adempiuto completamente (''bi-shlemut'')... Perché sei obbligato a ricordare il grande miracolo compiuto per te.|KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 151}}
Agire senza consapevolezza dell'intento dell'atto significa non soddisfare il requisito stesso del comandamento in questione. Per Nahmanide, l'intenzione qui non significa contemplazione astratta della divinità, ma concentrazione sul miracolo specifico che l'atto commemora.
'''[7.6]''' Il livello di intenzione (''kavvanah'') che si deve avere per adempiere un comandamento è oggetto di un lungo e inconcludente dibattito nel Talmud (B. Rosh Hashanah 28a ''et seq.''). Per Nahmanide l'intenzione è fondamentale nel permetterci di riconoscere la volontà di Dio come fonte di un comandamento e la sapienza di Dio nella specificazione del suo scopo. Attraverso l'intenzione, per così dire, si segue il proposito di Dio. Ammettendo che ci sono molte opinioni sull'argomento ''kavvanah'', Nahmanide fonda un argomento massimalista su un brano della Mishnah: "Se uno leggesse la Torah [Dt. 6:4-9, contenuto testuale dello Shema] e giungesse l'ora della recita liturgica dello [[w:Shemà|Shema]], se il cuore ha inteso questo comandamento specifico, lo ha adempiuto; se no, non l'ha adempiuto" [M. Berakhot 2.1].
{{citazione|Riguardo alla questione dell'intenzione nel suonare lo [[w:shofar|shofar]]: se lo si suona solo per fare un suono musicale, la questione è dibattuta nel Talmud e tra i Geonim... Rabbenu Hai scrisse che anche se è legge che se si esegue un comandamento senza l'intenzione lo ha comunque adempiuto, tuttavia, quando si eseguono i comandamenti, si abbia regolarmente intenzione di farlo. In tutta umiltà, abbiamo una prova per il punto di vista dell'autore di ''Halakhot Gedolot'' [che accetta la visione massimalista alla fine del suo trattamento delle leggi di [[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]] dalla legge all'inizio del secondo capitolo della Mishnah, Berakhot [riguardo allo ''Shema''].|KR: ''Sermone per Rosh HaShanah'' - I, 241}}
Nahmanide confessa di non poter presumere di aver risolto il dibattito pratico tra i Geonim, ma teologicamente ha certamente risolto la questione. Coloro che sono stati influenzati dalla tradizione cabalistica, di cui Nahmanide era una fonte così importante, sottolineavano la necessità della ''kavvanah'', non solo su basi teologiche generali, ma anche su basi halakhiche specifiche, ove possibile (cfr. sopecialm., Joseph Karo, ''Shulhan ‘Arukh'': ’Orah Hayyim, 60.4; anche, R. J. Z. Werblowsky, ''Joseph Karo: Lawyer and Mystic'' [Philadelphia: JPS, 1977], 162-63).
'''[7.7]''' Nel significato che assegna a ''kavvanah'', Nahmanide non è d'accordo con Maimonide sul versetto, "servirlo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}). Maimonide interpreta il commento rabbinico su questo versetto, "questa è preghiera... il servizio del cuore" (''Sifre'': Devarim, n. 41, ed. Finkelstein, 87-88; B. Ta‘anit 2a) come se vi trovasse un mandato letterale per la preghiera (''Sefer ha-Mitzvot'', pos. n. 5), sebbene il contenuto effettivo del culto formale sia formulato dai Rabbini (''Hilkhot Tefillah'', 1.1). Nahmanide vede il versetto come riferito a tutti i comandamenti della Torah. Per lui l'allusione alla preghiera è un'inferenza omiletica (''’asmakhta''):
{{citazione|Il significato essenziale del versetto "servendolo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}) è che è comandamento positivo che tutte le nostre opere siano per Dio, sia Egli esaltato, siano fatte con tutto il nostro cuore. Ciò significa con intenzione corretta e piena, per l'amor di Dio e senza alcun pensiero malvagio. Non dobbiamo eseguire i comandamenti senza intenzione o dubitare che abbiano qualche beneficio (''to‘elet'').|''Note a Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'', pos. n. 5, p. 156}}
'''[7.8]''' L'intenzione è così centrale che l'adempimento di un comandamento per la ragione sbagliata può essere un peccato. Quindi la schiavitù egizia degli israeliti faceva parte del piano divino, ma comunque peccaminosa:
{{citazione|Così, quando Dio decretò la servitù di Israele in Egitto, essi andarono e li resero schiavi con la forza... Quando il decreto esce per mezzo di un profeta... c'è merito nell'eseguirlo... ma se uno udisse il comandamento [di uccidere] e allora uccidesse per odio o per saccheggio, sarebbe punito, poiché il suo intento è peccaminoso. Poiché gli [[w:Antico Egitto|egizi]] sapevano che era un comandamento del Signore [che Israele fosse reso schiavo da loro].|CT: {{passo biblico2|Genesi|15:14}} - I, 94}}
'''[7.9]''' Poiché il fondamento della Torah, che è la sovranità di Dio sull'universo, è noto attraverso l'esperienza storica, l'affermazione di tale esperienza ha la priorità anche sullo studio dei precetti della Torah. L'esperienza storica ''par excellence'' è la teofania al Sinai. Così i Rabbini chiariscono il versetto: "Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli" ({{passo biblico2|Dt|4:9}}) intendendo il dovere di educare la propria progenie ai precetti della Torah (B. Kiddushin 30a). Ma Nahmanide tratta questa glossa come omiletica (''asmakhta''). Trova il comandamento letterale a un livello molto più profondo:
{{citazione|Il secondo comandamento è che non dimentichiamo la teofania al Monte Sinai... perché è un principio fondamentale (''yesod gadol'') della Torah... Non commettere l'errore di interpretare questo versetto come una semplice omelia sull'insegnamento della Torah ai propri pronipoti. Perché la fede nella stessa Torah (''emunat ha-Torah'') è ciò che qui si intende per studio della Torah... Questo è ciò che deve essere trasmesso di generazione in generazione.|''Note su Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'': Addenda, neg. n. 2, p. 396}}
L'esistenza, la potenza e la volontà di Dio furono rivelate a Israele sul Sinai: "Essi sono coloro che conoscono e sono i testimoni (''‘edim'') di tutte queste cose" (CT: {{passo biblico2|Esodo|20:2}} - I, 388). La testimonianza di Israele è storica. Un testimone è colui che fu presente a un evento e lo segnala alla comunità. Gli eventi richiedono testimoni perché sono singolari. Coloro che non sono effettivamente presenti devono imparare dai resoconti di coloro di cui possono fidarsi. Con i processi ordinari della natura, non sono richiesti testimoni speciali. Perché questi sono accessibili a tutti. Nessuno ha bisogno di impararli da una storia raccontata da qualcun altro. La dimostrazione scientifica presuppone che ciò che riporta sia, almeno in linea di principio, accessibile a qualsiasi osservatore. Poiché i principi che mostra sono sempre presenti, anche se non lo sono i fenomeni che li manifestano.
La differenza tra testimonianza storica e dimostrazione scientifica è esemplificata nella discussione rabbinica sull'istituzione della determinazione dell'ora esatta del [[:en:w:New moon#Hebrew calendar|Novilunio]], punto di riferimento chiave nella regolazione del [[w:calendario ebraico|calendario ebraico]]. (Per il contesto storico, cfr. M. M. Kasher, ''Torah Shlemah'' [New York, 1949] XIII). Per i Rabbini, l'obbligo di testimoni oculari per l'apparizione della Luna Nuova (M. Rosh Hashanah 1.6 ''et seq.'') non è un ''sine qua non'' per scopi calendariali (B. Betsah 4b). I testimoni sono preferiti quando il Sinedrio è effettivamente in funzione nella Terra d'Israele. Ma altrimenti i calcoli fatti dai Rabbini in epoca talmudica fissano il calendario ebraico (cfr. ''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'', pos. n. 153, p. 214 e testo di Maimonide alle pp. 211-12): la questione è essenzialmente di dimostrazione scientifica (Maimonide, ''Hilkhot Qiddush ha-Hodesh'', 1.6; 5.2-3; 11.1-4; 17.24), non di esperienza singolare. Nel contesto storico i testimoni ''affermano'' ciò che deve essere conosciuto dagli altri; nel contesto scientifico i testimoni si limitano a ''confermare'' ciò che gli altri in linea di principio possono conoscere da soli.
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
{{Avanzamento|50%|27 luglio 2022}}
[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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Monozigote
19063
/* I Comandamenti */ testo
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo [[w:Gaon|Geonim]] e [[w:Heikhalot|Hekhalot]] (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
'''[7.4]''' Nahmanide considera il ritorno del nazireo nel mondo ordinario come una peccaminosa discesa da un piano spirituale superiore:
{{citazione|Il motivo dell'offerta per il peccato (''hat’at'') che il nazireo offre il giorno del compimento del suo voto nazireico non è stato spiegato. Secondo il significato semplice... è giusto che sia nazireo e sia santificato a Dio... Anzi, ha bisogno dell'espiazione per tornare nell'impurità dei piaceri del mondo.|CT: {{passo biblico2|Numeri|6:11}} - II, 215}}
'''[7.5]''' Nahmanide non può dire che ogni comandamento deve essere eseguito con la giusta intenzione per essere legalmente valido, ma indica che la piena realizzazione dei comandamenti richiede la giusta intenzione:
{{citazione|È noto che chi esegue un comandamento ma non lo comprende non lo ha adempiuto completamente (''bi-shlemut'')... Perché sei obbligato a ricordare il grande miracolo compiuto per te.|KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 151}}
Agire senza consapevolezza dell'intento dell'atto significa non soddisfare il requisito stesso del comandamento in questione. Per Nahmanide, l'intenzione qui non significa contemplazione astratta della divinità, ma concentrazione sul miracolo specifico che l'atto commemora.
'''[7.6]''' Il livello di intenzione (''kavvanah'') che si deve avere per adempiere un comandamento è oggetto di un lungo e inconcludente dibattito nel Talmud (B. Rosh Hashanah 28a ''et seq.''). Per Nahmanide l'intenzione è fondamentale nel permetterci di riconoscere la volontà di Dio come fonte di un comandamento e la sapienza di Dio nella specificazione del suo scopo. Attraverso l'intenzione, per così dire, si segue il proposito di Dio. Ammettendo che ci sono molte opinioni sull'argomento ''kavvanah'', Nahmanide fonda un argomento massimalista su un brano della Mishnah: "Se uno leggesse la Torah [Dt. 6:4-9, contenuto testuale dello Shema] e giungesse l'ora della recita liturgica dello [[w:Shemà|Shema]], se il cuore ha inteso questo comandamento specifico, lo ha adempiuto; se no, non l'ha adempiuto" [M. Berakhot 2.1].
{{citazione|Riguardo alla questione dell'intenzione nel suonare lo [[w:shofar|shofar]]: se lo si suona solo per fare un suono musicale, la questione è dibattuta nel Talmud e tra i Geonim... Rabbenu Hai scrisse che anche se è legge che se si esegue un comandamento senza l'intenzione lo ha comunque adempiuto, tuttavia, quando si eseguono i comandamenti, si abbia regolarmente intenzione di farlo. In tutta umiltà, abbiamo una prova per il punto di vista dell'autore di ''Halakhot Gedolot'' [che accetta la visione massimalista alla fine del suo trattamento delle leggi di [[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]] dalla legge all'inizio del secondo capitolo della Mishnah, Berakhot [riguardo allo ''Shema''].|KR: ''Sermone per Rosh HaShanah'' - I, 241}}
Nahmanide confessa di non poter presumere di aver risolto il dibattito pratico tra i Geonim, ma teologicamente ha certamente risolto la questione. Coloro che sono stati influenzati dalla tradizione cabalistica, di cui Nahmanide era una fonte così importante, sottolineavano la necessità della ''kavvanah'', non solo su basi teologiche generali, ma anche su basi halakhiche specifiche, ove possibile (cfr. sopecialm., Joseph Karo, ''Shulhan ‘Arukh'': ’Orah Hayyim, 60.4; anche, R. J. Z. Werblowsky, ''Joseph Karo: Lawyer and Mystic'' [Philadelphia: JPS, 1977], 162-63).
'''[7.7]''' Nel significato che assegna a ''kavvanah'', Nahmanide non è d'accordo con Maimonide sul versetto, "servirlo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}). Maimonide interpreta il commento rabbinico su questo versetto, "questa è preghiera... il servizio del cuore" (''Sifre'': Devarim, n. 41, ed. Finkelstein, 87-88; B. Ta‘anit 2a) come se vi trovasse un mandato letterale per la preghiera (''Sefer ha-Mitzvot'', pos. n. 5), sebbene il contenuto effettivo del culto formale sia formulato dai Rabbini (''Hilkhot Tefillah'', 1.1). Nahmanide vede il versetto come riferito a tutti i comandamenti della Torah. Per lui l'allusione alla preghiera è un'inferenza omiletica (''’asmakhta''):
{{citazione|Il significato essenziale del versetto "servendolo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}) è che è comandamento positivo che tutte le nostre opere siano per Dio, sia Egli esaltato, siano fatte con tutto il nostro cuore. Ciò significa con intenzione corretta e piena, per l'amor di Dio e senza alcun pensiero malvagio. Non dobbiamo eseguire i comandamenti senza intenzione o dubitare che abbiano qualche beneficio (''to‘elet'').|''Note a Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'', pos. n. 5, p. 156}}
'''[7.8]''' L'intenzione è così centrale che l'adempimento di un comandamento per la ragione sbagliata può essere un peccato. Quindi la schiavitù egizia degli israeliti faceva parte del piano divino, ma comunque peccaminosa:
{{citazione|Così, quando Dio decretò la servitù di Israele in Egitto, essi andarono e li resero schiavi con la forza... Quando il decreto esce per mezzo di un profeta... c'è merito nell'eseguirlo... ma se uno udisse il comandamento [di uccidere] e allora uccidesse per odio o per saccheggio, sarebbe punito, poiché il suo intento è peccaminoso. Poiché gli [[w:Antico Egitto|egizi]] sapevano che era un comandamento del Signore [che Israele fosse reso schiavo da loro].|CT: {{passo biblico2|Genesi|15:14}} - I, 94}}
'''[7.9]''' Poiché il fondamento della Torah, che è la sovranità di Dio sull'universo, è noto attraverso l'esperienza storica, l'affermazione di tale esperienza ha la priorità anche sullo studio dei precetti della Torah. L'esperienza storica ''par excellence'' è la teofania al Sinai. Così i Rabbini chiariscono il versetto: "Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli" ({{passo biblico2|Dt|4:9}}) intendendo il dovere di educare la propria progenie ai precetti della Torah (B. Kiddushin 30a). Ma Nahmanide tratta questa glossa come omiletica (''asmakhta''). Trova il comandamento letterale a un livello molto più profondo:
{{citazione|Il secondo comandamento è che non dimentichiamo la teofania al Monte Sinai... perché è un principio fondamentale (''yesod gadol'') della Torah... Non commettere l'errore di interpretare questo versetto come una semplice omelia sull'insegnamento della Torah ai propri pronipoti. Perché la fede nella stessa Torah (''emunat ha-Torah'') è ciò che qui si intende per studio della Torah... Questo è ciò che deve essere trasmesso di generazione in generazione.|''Note su Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'': Addenda, neg. n. 2, p. 396}}
L'esistenza, la potenza e la volontà di Dio furono rivelate a Israele sul Sinai: "Essi sono coloro che conoscono e sono i testimoni (''‘edim'') di tutte queste cose" (CT: {{passo biblico2|Esodo|20:2}} - I, 388). La testimonianza di Israele è storica. Un testimone è colui che fu presente a un evento e lo segnala alla comunità. Gli eventi richiedono testimoni perché sono singolari. Coloro che non sono effettivamente presenti devono imparare dai resoconti di coloro di cui possono fidarsi. Con i processi ordinari della natura, non sono richiesti testimoni speciali. Perché questi sono accessibili a tutti. Nessuno ha bisogno di impararli da una storia raccontata da qualcun altro. La dimostrazione scientifica presuppone che ciò che riporta sia, almeno in linea di principio, accessibile a qualsiasi osservatore. Poiché i principi che mostra sono sempre presenti, anche se non lo sono i fenomeni che li manifestano.
La differenza tra testimonianza storica e dimostrazione scientifica è esemplificata nella discussione rabbinica sull'istituzione della determinazione dell'ora esatta del [[:en:w:New moon#Hebrew calendar|Novilunio]], punto di riferimento chiave nella regolazione del [[w:calendario ebraico|calendario ebraico]]. (Per il contesto storico, cfr. M. M. Kasher, ''Torah Shlemah'' [New York, 1949] XIII). Per i Rabbini, l'obbligo di testimoni oculari per l'apparizione della Luna Nuova (M. Rosh Hashanah 1.6 ''et seq.'') non è un ''sine qua non'' per scopi calendariali (B. Betsah 4b). I testimoni sono preferiti quando il Sinedrio è effettivamente in funzione nella Terra d'Israele. Ma altrimenti i calcoli fatti dai Rabbini in epoca talmudica fissano il calendario ebraico (cfr. ''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'', pos. n. 153, p. 214 e testo di Maimonide alle pp. 211-12): la questione è essenzialmente di dimostrazione scientifica (Maimonide, ''Hilkhot Qiddush ha-Hodesh'', 1.6; 5.2-3; 11.1-4; 17.24), non di esperienza singolare. Nel contesto storico i testimoni ''affermano'' ciò che deve essere conosciuto dagli altri; nel contesto scientifico i testimoni si limitano a ''confermare'' ciò che gli altri in linea di principio possono conoscere da soli.
Trattando il ruolo della testimonianza nella rivelazione, Nahmanide segue Judah Ha-Levi, per il quale l'ebraismo si basa in definitiva sulla teofania del Sinai e sulla testimonianza dell'intero popolo d'Israele, che l'ha vissuta (''Kuzari'', 1.48). La presenza di Dio si manifesta in eventi storici unici. Per Maimonide, invece, il contenuto stesso della teofania del Sinai è credibile perché i primi due comandamenti del decalogo sono verità razionalmente evidenti che fondano tutti gli altri comandamenti: quelli positivi sulla base di "Io sono il Signore Dio tuo"; il negativo, sulla base di "non ci saranno altri dèi" (''Moreh Nevukhim'', 2.33; ''Sefer ha-Mitsvot'', pos. n. 1, neg. n. 1; ''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 1.6; cfr. la fonte talmudica di questa opinione, B. Makkot 24a, dove il fondamento di questi due comandamenti nella rivelazione è l'enfasi principale). Per Maimonide è la certezza razionale che esenta l'esperienza del Sinai dall'accusa che potrebbe essere stata un'illusione di massa (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 8.1-3). La realtà di Dio è conosciuta attraverso l'apprensione della natura da parte della ragione. Quindi la testimonianza storica ha il ruolo secondario che i testimoni svolgono nell'accertamento del [[w:Novilunio|Novilunio]]. Inoltre, sostiene Maimonide, la testimonianza non è di per sé dimostrabile razionalmente. È solo più o meno credibile. Così Maimonide designa l'intera istituzione giuridica della testimonianza (''‘edut'') come quella che ci è comandato di accettare, nonostante l'indimostrabilità di ciò che è testimoniato e la costante possibilità di inganno o illusione (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 7,7; ''Hilkhot ‘Edut'', 18.3; ''Hilkhot Sanhedrin'', 18.6). Per Ha-Levi e Nahmanide l'evento della rivelazione è il fondamento del suo contenuto. Per Maimonide, l'evento della rivelazione è l'occasione in cui ciò che è sempre stato vero in linea di principio (''ratio per se'') viene da noi scoperto (''ratio quoad nos'').
'''[7.10]''' Per Nahmanide, l'esperienza umana del mondo si articola su tre livelli fondamentali: 1) esperienza ordinaria dell'ordine naturale familiare; 2) miracoli pubblici, dove la potenza di Dio sconvolge l'ordinario stato della natura, in modo da far balzare coloro che vivono questi grandi eventi ad una maggiore consapevolezza dell'opera di Dio nel mondo; e 3) miracoli segreti, che manifestano la costante provvidenza di Dio. L'azione umana, come strutturata dalla Torah nei suoi comandamenti, è correlata a questi tre livelli di esperienza; sono correlati, in quanto un comandamento può avere diverse ragioni.
{{citazione|Ciascuno dei comandamenti del Signore ha molte ragioni. Per ognuno ha molti benefici (''to‘elet''), sia per il corpo che per l'anima.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:23}} - I, 411}}
'''[7.11]''' Sebbene Nahmanide accetti molteplici ragioni per ogni comandamento, rifiuta le ragioni che considera pretestuose:
{{citazione|La motivazione di Maimonide per i sacrifici [''Moreh'', 3.46]... è vana speculazione (''divrei hav’ai'')... Meglio ascoltare la ragione di chi dice che è perché le azioni di un essere umano sono costituite da pensiero, parola e azione, così Dio ha comandato che quando qualcuno pecca, deve portare un sacrificio e premervi sopra le mani, per dar significato all'atto (''ke-neged ha-ma‘aseh''), confessare con la sua bocca, per significare la parola, e bruciare le viscere e i reni, che sono gli organi del pensiero e del desiderio... Queste parole sono facilmente accessibili e attirano il cuore come le parole dell'Aggadah [cfr. B. Shabbat 87a; B. Baba Batra 10a rif. {{passo biblico2|Proverbi|3:35}}]. Ma in termini di verità superiore (''‘al derekh ha’emet''), c'è un mistero nascosto (''sod ne‘elam'') nei sacrifici.|CT: {{passo biblico2|Levitico|1:9}} - II, 11-12}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo [[w:Gaon|Geonim]] e [[w:Heikhalot|Hekhalot]] (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
'''[7.4]''' Nahmanide considera il ritorno del nazireo nel mondo ordinario come una peccaminosa discesa da un piano spirituale superiore:
{{citazione|Il motivo dell'offerta per il peccato (''hat’at'') che il nazireo offre il giorno del compimento del suo voto nazireico non è stato spiegato. Secondo il significato semplice... è giusto che sia nazireo e sia santificato a Dio... Anzi, ha bisogno dell'espiazione per tornare nell'impurità dei piaceri del mondo.|CT: {{passo biblico2|Numeri|6:11}} - II, 215}}
'''[7.5]''' Nahmanide non può dire che ogni comandamento deve essere eseguito con la giusta intenzione per essere legalmente valido, ma indica che la piena realizzazione dei comandamenti richiede la giusta intenzione:
{{citazione|È noto che chi esegue un comandamento ma non lo comprende non lo ha adempiuto completamente (''bi-shlemut'')... Perché sei obbligato a ricordare il grande miracolo compiuto per te.|KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 151}}
Agire senza consapevolezza dell'intento dell'atto significa non soddisfare il requisito stesso del comandamento in questione. Per Nahmanide, l'intenzione qui non significa contemplazione astratta della divinità, ma concentrazione sul miracolo specifico che l'atto commemora.
'''[7.6]''' Il livello di intenzione (''kavvanah'') che si deve avere per adempiere un comandamento è oggetto di un lungo e inconcludente dibattito nel Talmud (B. Rosh Hashanah 28a ''et seq.''). Per Nahmanide l'intenzione è fondamentale nel permetterci di riconoscere la volontà di Dio come fonte di un comandamento e la sapienza di Dio nella specificazione del suo scopo. Attraverso l'intenzione, per così dire, si segue il proposito di Dio. Ammettendo che ci sono molte opinioni sull'argomento ''kavvanah'', Nahmanide fonda un argomento massimalista su un brano della Mishnah: "Se uno leggesse la Torah [Dt. 6:4-9, contenuto testuale dello Shema] e giungesse l'ora della recita liturgica dello [[w:Shemà|Shema]], se il cuore ha inteso questo comandamento specifico, lo ha adempiuto; se no, non l'ha adempiuto" [M. Berakhot 2.1].
{{citazione|Riguardo alla questione dell'intenzione nel suonare lo [[w:shofar|shofar]]: se lo si suona solo per fare un suono musicale, la questione è dibattuta nel Talmud e tra i Geonim... Rabbenu Hai scrisse che anche se è legge che se si esegue un comandamento senza l'intenzione lo ha comunque adempiuto, tuttavia, quando si eseguono i comandamenti, si abbia regolarmente intenzione di farlo. In tutta umiltà, abbiamo una prova per il punto di vista dell'autore di ''Halakhot Gedolot'' [che accetta la visione massimalista alla fine del suo trattamento delle leggi di [[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]] dalla legge all'inizio del secondo capitolo della Mishnah, Berakhot [riguardo allo ''Shema''].|KR: ''Sermone per Rosh HaShanah'' - I, 241}}
Nahmanide confessa di non poter presumere di aver risolto il dibattito pratico tra i Geonim, ma teologicamente ha certamente risolto la questione. Coloro che sono stati influenzati dalla tradizione cabalistica, di cui Nahmanide era una fonte così importante, sottolineavano la necessità della ''kavvanah'', non solo su basi teologiche generali, ma anche su basi halakhiche specifiche, ove possibile (cfr. sopecialm., Joseph Karo, ''Shulhan ‘Arukh'': ’Orah Hayyim, 60.4; anche, R. J. Z. Werblowsky, ''Joseph Karo: Lawyer and Mystic'' [Philadelphia: JPS, 1977], 162-63).
'''[7.7]''' Nel significato che assegna a ''kavvanah'', Nahmanide non è d'accordo con Maimonide sul versetto, "servirlo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}). Maimonide interpreta il commento rabbinico su questo versetto, "questa è preghiera... il servizio del cuore" (''Sifre'': Devarim, n. 41, ed. Finkelstein, 87-88; B. Ta‘anit 2a) come se vi trovasse un mandato letterale per la preghiera (''Sefer ha-Mitzvot'', pos. n. 5), sebbene il contenuto effettivo del culto formale sia formulato dai Rabbini (''Hilkhot Tefillah'', 1.1). Nahmanide vede il versetto come riferito a tutti i comandamenti della Torah. Per lui l'allusione alla preghiera è un'inferenza omiletica (''’asmakhta''):
{{citazione|Il significato essenziale del versetto "servendolo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}) è che è comandamento positivo che tutte le nostre opere siano per Dio, sia Egli esaltato, siano fatte con tutto il nostro cuore. Ciò significa con intenzione corretta e piena, per l'amor di Dio e senza alcun pensiero malvagio. Non dobbiamo eseguire i comandamenti senza intenzione o dubitare che abbiano qualche beneficio (''to‘elet'').|''Note a Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'', pos. n. 5, p. 156}}
'''[7.8]''' L'intenzione è così centrale che l'adempimento di un comandamento per la ragione sbagliata può essere un peccato. Quindi la schiavitù egizia degli israeliti faceva parte del piano divino, ma comunque peccaminosa:
{{citazione|Così, quando Dio decretò la servitù di Israele in Egitto, essi andarono e li resero schiavi con la forza... Quando il decreto esce per mezzo di un profeta... c'è merito nell'eseguirlo... ma se uno udisse il comandamento [di uccidere] e allora uccidesse per odio o per saccheggio, sarebbe punito, poiché il suo intento è peccaminoso. Poiché gli [[w:Antico Egitto|egizi]] sapevano che era un comandamento del Signore [che Israele fosse reso schiavo da loro].|CT: {{passo biblico2|Genesi|15:14}} - I, 94}}
'''[7.9]''' Poiché il fondamento della Torah, che è la sovranità di Dio sull'universo, è noto attraverso l'esperienza storica, l'affermazione di tale esperienza ha la priorità anche sullo studio dei precetti della Torah. L'esperienza storica ''par excellence'' è la teofania al Sinai. Così i Rabbini chiariscono il versetto: "Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli" ({{passo biblico2|Dt|4:9}}) intendendo il dovere di educare la propria progenie ai precetti della Torah (B. Kiddushin 30a). Ma Nahmanide tratta questa glossa come omiletica (''asmakhta''). Trova il comandamento letterale a un livello molto più profondo:
{{citazione|Il secondo comandamento è che non dimentichiamo la teofania al Monte Sinai... perché è un principio fondamentale (''yesod gadol'') della Torah... Non commettere l'errore di interpretare questo versetto come una semplice omelia sull'insegnamento della Torah ai propri pronipoti. Perché la fede nella stessa Torah (''emunat ha-Torah'') è ciò che qui si intende per studio della Torah... Questo è ciò che deve essere trasmesso di generazione in generazione.|''Note su Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'': Addenda, neg. n. 2, p. 396}}
L'esistenza, la potenza e la volontà di Dio furono rivelate a Israele sul Sinai: "Essi sono coloro che conoscono e sono i testimoni (''‘edim'') di tutte queste cose" (CT: {{passo biblico2|Esodo|20:2}} - I, 388). La testimonianza di Israele è storica. Un testimone è colui che fu presente a un evento e lo segnala alla comunità. Gli eventi richiedono testimoni perché sono singolari. Coloro che non sono effettivamente presenti devono imparare dai resoconti di coloro di cui possono fidarsi. Con i processi ordinari della natura, non sono richiesti testimoni speciali. Perché questi sono accessibili a tutti. Nessuno ha bisogno di impararli da una storia raccontata da qualcun altro. La dimostrazione scientifica presuppone che ciò che riporta sia, almeno in linea di principio, accessibile a qualsiasi osservatore. Poiché i principi che mostra sono sempre presenti, anche se non lo sono i fenomeni che li manifestano.
La differenza tra testimonianza storica e dimostrazione scientifica è esemplificata nella discussione rabbinica sull'istituzione della determinazione dell'ora esatta del [[:en:w:New moon#Hebrew calendar|Novilunio]], punto di riferimento chiave nella regolazione del [[w:calendario ebraico|calendario ebraico]]. (Per il contesto storico, cfr. M. M. Kasher, ''Torah Shlemah'' [New York, 1949] XIII). Per i Rabbini, l'obbligo di testimoni oculari per l'apparizione della Luna Nuova (M. Rosh Hashanah 1.6 ''et seq.'') non è un ''sine qua non'' per scopi calendariali (B. Betsah 4b). I testimoni sono preferiti quando il Sinedrio è effettivamente in funzione nella Terra d'Israele. Ma altrimenti i calcoli fatti dai Rabbini in epoca talmudica fissano il calendario ebraico (cfr. ''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'', pos. n. 153, p. 214 e testo di Maimonide alle pp. 211-12): la questione è essenzialmente di dimostrazione scientifica (Maimonide, ''Hilkhot Qiddush ha-Hodesh'', 1.6; 5.2-3; 11.1-4; 17.24), non di esperienza singolare. Nel contesto storico i testimoni ''affermano'' ciò che deve essere conosciuto dagli altri; nel contesto scientifico i testimoni si limitano a ''confermare'' ciò che gli altri in linea di principio possono conoscere da soli.
Trattando il ruolo della testimonianza nella rivelazione, Nahmanide segue Judah Ha-Levi, per il quale l'ebraismo si basa in definitiva sulla teofania del Sinai e sulla testimonianza dell'intero popolo d'Israele, che l'ha vissuta (''Kuzari'', 1.48). La presenza di Dio si manifesta in eventi storici unici. Per Maimonide, invece, il contenuto stesso della teofania del Sinai è credibile perché i primi due comandamenti del decalogo sono verità razionalmente evidenti che fondano tutti gli altri comandamenti: quelli positivi sulla base di "Io sono il Signore Dio tuo"; il negativo, sulla base di "non ci saranno altri dèi" (''Moreh Nevukhim'', 2.33; ''Sefer ha-Mitsvot'', pos. n. 1, neg. n. 1; ''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 1.6; cfr. la fonte talmudica di questa opinione, B. Makkot 24a, dove il fondamento di questi due comandamenti nella rivelazione è l'enfasi principale). Per Maimonide è la certezza razionale che esenta l'esperienza del Sinai dall'accusa che potrebbe essere stata un'illusione di massa (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 8.1-3). La realtà di Dio è conosciuta attraverso l'apprensione della natura da parte della ragione. Quindi la testimonianza storica ha il ruolo secondario che i testimoni svolgono nell'accertamento del [[w:Novilunio|Novilunio]]. Inoltre, sostiene Maimonide, la testimonianza non è di per sé dimostrabile razionalmente. È solo più o meno credibile. Così Maimonide designa l'intera istituzione giuridica della testimonianza (''‘edut'') come quella che ci è comandato di accettare, nonostante l'indimostrabilità di ciò che è testimoniato e la costante possibilità di inganno o illusione (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 7,7; ''Hilkhot ‘Edut'', 18.3; ''Hilkhot Sanhedrin'', 18.6). Per Ha-Levi e Nahmanide l'evento della rivelazione è il fondamento del suo contenuto. Per Maimonide, l'evento della rivelazione è l'occasione in cui ciò che è sempre stato vero in linea di principio (''ratio per se'') viene da noi scoperto (''ratio quoad nos'').
'''[7.10]''' Per Nahmanide, l'esperienza umana del mondo si articola su tre livelli fondamentali: 1) esperienza ordinaria dell'ordine naturale familiare; 2) miracoli pubblici, dove la potenza di Dio sconvolge l'ordinario stato della natura, in modo da far balzare coloro che vivono questi grandi eventi ad una maggiore consapevolezza dell'opera di Dio nel mondo; e 3) miracoli segreti, che manifestano la costante provvidenza di Dio. L'azione umana, come strutturata dalla Torah nei suoi comandamenti, è correlata a questi tre livelli di esperienza; sono correlati, in quanto un comandamento può avere diverse ragioni.
{{citazione|Ciascuno dei comandamenti del Signore ha molte ragioni. Per ognuno ha molti benefici (''to‘elet''), sia per il corpo che per l'anima.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:23}} - I, 411}}
'''[7.11]''' Sebbene Nahmanide accetti molteplici ragioni per ogni comandamento, rifiuta le ragioni che considera pretestuose:
{{citazione|La motivazione di Maimonide per i sacrifici [''Moreh'', 3.46]... è vana speculazione (''divrei hav’ai'')... Meglio ascoltare la ragione di chi dice che è perché le azioni di un essere umano sono costituite da pensiero, parola e azione, così Dio ha comandato che quando qualcuno pecca, deve portare un sacrificio e premervi sopra le mani, per dar significato all'atto (''ke-neged ha-ma‘aseh''), confessare con la sua bocca, per significare la parola, e bruciare le viscere e i reni, che sono gli organi del pensiero e del desiderio... Queste parole sono facilmente accessibili e attirano il cuore come le parole dell'Aggadah [cfr. B. Shabbat 87a; B. Baba Batra 10a rif. {{passo biblico2|Proverbi|3:35}}]. Ma in termini di verità superiore (''‘al derekh ha’emet''), c'è un mistero nascosto (''sod ne‘elam'') nei sacrifici.|CT: {{passo biblico2|Levitico|1:9}} - II, 11-12}}
Il punto di vista di Maimonide che Nahmanide critica qui è che i sacrifici erano storicamente necessari, come forma di culto a cui il popolo d'Israele era abituato. Erano un compromesso con la realtà culturale, ma accuratamente epurati da ogni associazione idolatrica. Nahmanide obietta che il culto sacrificale è troppo centrale nell'ebraismo perché una logica così storicamente contingente sia vera. Sarebbe preferibile una seconda linea di interpretazione (l'autore della quale non nomina, sebbene assomigli a un approccio suggerito nel ''Commentario alla Torah'' di Ibn Ezra: Lev. 1:4 dopo Vayiqra Rabbah 7.3): che i sacrifici simboleggiano la vera contrizione e uno spirito di sacrificio di sé nel presentarsi davanti a Dio. Lo stesso punto è poi sottolineato dallo ''[[Zohar]]'' (Vayiqra, 3:9b e dal ''Commentario alla Torah'' di Bahya ben Asher su questo stesso versetto). Ma Nahmanide trova il significato più profondo dei sacrifici in una realtà divina. In sostanza, sostiene, soddisfano i bisogni divini. Questo è il punto di vista della Cabala, e l'approccio di Nahmanide qui influenzò profondamente i cabalisti successivi (cfr. I. Tishby, ''Mishnat ha-Zohar'', 2.194ss.)
'''[7.12]''' Nonostante il rifiuto da parte di Nahmanide della logica generale di Maimonide per il sistema sacrificale, egli concorda sul fatto che Maimonide avesse ragione nell'interpretare alcuni divieti del culto come anti-idolatrici nell'intento:
{{citazione|È plausibile (''yitakhen'') interpretare i divieti di lievito e miele sull'altare come fa Maimonide nel ''Moreh Nevukhim'' [3.46], quando afferma di aver trovato nei libri degli antichi idolatri che era loro abitudine, praticando l'adorazione pagana, offrire le loro offerte di cibo in forma lievitata e mescolare il miele in tutti i loro sacrifici.|CT: {{passo biblico2|Levitico|2:2}} - II, 17-18}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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{{Nahmanide teologo}}
[[File:Портрет раввина.jpg|thumb|540px|center|''Ritratto di Rabbino'', di Franz Obermüller (c.1900)]]
== I Comandamenti ==
'''[7.1]''' Il nostro rapporto con Dio è fondato sulla fede. La fede (''emunah'') non è solo uno stato di coscienza; implica la pratica. Tutti i comandamenti della Torah sono atti di fede. La loro corretta esecuzione deve riconoscere Dio per Quello che è e accettarLo per Colui che è, il Dio che si è rivelato a Israele nei miracoli pubblici (''nissim mefursamim''). Poiché ciò che sappiamo di Dio viene dalla storia, il ''locus'' della fede è la memoria (Note sul ''Sefer ha-Mitsvot'' di Maimonide, pos. n. 1, p. 261). La fede si compie quando la memoria degli atti potenti di Dio è espressa nei comandamenti che commemorano quegli atti così come li ha sperimentati Israele:
{{citazione|Ci ha comandato di avere fede nelDio unico, che Egli sia esaltato: che esiste, che è Colui che comprende e può tutto. La nostra fede dovrebbe essere unita nell'intendere (''ye-she-niyyahed'') questi attributi, poiché ogni onore è Suo. Così ci ha comandato di onorare la menzione del suo Nome, di fare un segno e un ricordo perpetuo (''siman ve-zikaron tamid'') per farci sapere che Dio ha creato ogni cosa.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:8}} - I, 398}}
'''[7.2]''' L'accettazione dei comandamenti dipende dall'accoglienza della realtà di Dio e della Sua particolare provvidenza :
{{citazione|Dobbiamo credere che Dio conosce le persone individuali (''’ishim'') in tutte le loro particolarità, sia le persone celesti (''ha-‘elyonim'') che quelle terrene (''ve-ha-tahtonim''), le loro azioni e pensieri, passati, presenti e futuri. Perché egli è il loro creatore, il dispensatore dell'esistenza che ora hanno, il loro creatore dal nulla assoluto (''me-’afeisah muhletet'')... Da questo si passa alla fede nella provvidenza di Dio (''ha-hashgahah'')... donde noi possiamo affermare (''titkayyem'') la vera autorità della Torah e dei comandamenti. Poiché, fin quando crediamo che Dio ci conosce e si prende cura di noi, la nostra fede si estende alla profezia, e crediamo che Dio, sia Egli saltato, conosce e ama, comanda e ammonisce, cioè ci comanda di fare ciò che è buono e giusto e ci rimprovera di ciò che è male. Ci protegge e conserva per noi tutte le buone conseguenze menzionate nella Torah, e porterà sui trasgressori la punizione che ha decretato per loro.|KR: ''Commentario a Giobbe'', intro. - I, 17-18}}
Per Nahmanide, "l'affermazione" (''qiyyum'') dell'autorità della Torah e dei comandamenti è un atto di fede, prima dell'adempimento di uno qualsiasi dei singoli comandamenti (CT: {{passo biblico2|Dt|27:26}} - II, 472; ''supra'', 2.24 ). È il lato cognitivo di ''kavvanah''. Emotivamente, bisogna dirigere il cuore a Dio. Dal punto di vista cognitivo, si deve conoscere quanto più umanamente possibile sul Dio a cui il proprio cuore è così diretto (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:2}} - I, 354-55 rif. ''Mekhilta'': Be-shalah, cur. Horovitz-Rabin, 128). Sia il lato cognitivo che quello emotivo della fede sono richiesti nella corretta osservanza dei comandamenti.
'''[7.3]''' Poiché tutti i comandamenti hanno ragioni, ciascuno con una funzione unica nell'economia divina del cosmo, si è obbligati a discernere la ragione di ogni comandamento e farne l'intenzione (''kavvanah'') della propria osservanza. Anche negli ambiti della vita che sono lasciati alla discrezione privata (''reshut''), si deve trovare la giusta intenzione verso il divino:
{{citazione|In effetti, si può essere miserabili (''naval'') mentre ci si conforma al comportamento consentito dalla Torah (''bi-reshut ha-Torah''). Così, specificati gli atti che proibisce assolutamente, la Scrittura ha comandato in termini più generali che si tenga le distanze anche da ciò che è permesso.|CT: {{passo biblico2|Levitico|19:1}} - II, 15}}
Nahmanides intende che si dovrebbe evitare l'eccesso e la volgarità anche nel mangiare, nel bere e nell'espressione sessuale consentiti. Perché il piacere fisico non è il ''summum bonum''. Nahmanide è favorevole all'opinione talmudica che il [[w:Nazireato|nazireo]] sia un santo, in contrasto con la visione talmudica alternativa secondo cui un tale asceta è un peccatore per aver negato a se stesso i piaceri che la Torah normalmente consente (B. Ta‘anit 10a e paralleli; per la critica dell'ascetismo, cfr. Y. Berakhot 2.9/5d; Y. Nedarim 9.1/41b; B. Baba Batra 60b; e soprattutto Maimonide, ''Shemonah Peraqim'', cap. 4, cur. Kafih (Gerusalemme: Mosad Harav Kook, 1965), 254 [cfr. ''Moreh'', 3.48]). Per Maimonide, la santità è in definitiva una collaborazione attiva con Dio, che cresce dal riconoscimento del governo creativo di Dio nel mondo (''Moreh'', 3.54, fine). Ciò che è richiesto per questo, come per tutta la pietà, non è l'ascesi, ma il ragionevole contenimento dell'eccesso (''Hilkhot De‘ot'', 1,4-6). Per Nahmanide, tuttavia, un ulteriore autocontrollo, per amore di Dio, può essere esso stesso un atto santo. L'ascetismo ha caratterizzato gran parte del misticismo ebraico, siano essi Cabala spagnola o Hasidut tedesco (cfr. Scholem, ''Origins of the Kabbalah'', 229ss.). La tendenza risale ai tempi del misticismo [[w:Gaon|Geonim]] e [[w:Heikhalot|Hekhalot]] (cfr. Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', 49-50). Anche se tale ascetismo molto precede Nahmanide, la sua approvazione gli ha conferito l'ulteriore autorità della sua statura di halakhista.
'''[7.4]''' Nahmanide considera il ritorno del nazireo nel mondo ordinario come una peccaminosa discesa da un piano spirituale superiore:
{{citazione|Il motivo dell'offerta per il peccato (''hat’at'') che il nazireo offre il giorno del compimento del suo voto nazireico non è stato spiegato. Secondo il significato semplice... è giusto che sia nazireo e sia santificato a Dio... Anzi, ha bisogno dell'espiazione per tornare nell'impurità dei piaceri del mondo.|CT: {{passo biblico2|Numeri|6:11}} - II, 215}}
'''[7.5]''' Nahmanide non può dire che ogni comandamento deve essere eseguito con la giusta intenzione per essere legalmente valido, ma indica che la piena realizzazione dei comandamenti richiede la giusta intenzione:
{{citazione|È noto che chi esegue un comandamento ma non lo comprende non lo ha adempiuto completamente (''bi-shlemut'')... Perché sei obbligato a ricordare il grande miracolo compiuto per te.|KR: ''Torat ha-Shem Temimah'' - I, 151}}
Agire senza consapevolezza dell'intento dell'atto significa non soddisfare il requisito stesso del comandamento in questione. Per Nahmanide, l'intenzione qui non significa contemplazione astratta della divinità, ma concentrazione sul miracolo specifico che l'atto commemora.
'''[7.6]''' Il livello di intenzione (''kavvanah'') che si deve avere per adempiere un comandamento è oggetto di un lungo e inconcludente dibattito nel Talmud (B. Rosh Hashanah 28a ''et seq.''). Per Nahmanide l'intenzione è fondamentale nel permetterci di riconoscere la volontà di Dio come fonte di un comandamento e la sapienza di Dio nella specificazione del suo scopo. Attraverso l'intenzione, per così dire, si segue il proposito di Dio. Ammettendo che ci sono molte opinioni sull'argomento ''kavvanah'', Nahmanide fonda un argomento massimalista su un brano della Mishnah: "Se uno leggesse la Torah [Dt. 6:4-9, contenuto testuale dello Shema] e giungesse l'ora della recita liturgica dello [[w:Shemà|Shema]], se il cuore ha inteso questo comandamento specifico, lo ha adempiuto; se no, non l'ha adempiuto" [M. Berakhot 2.1].
{{citazione|Riguardo alla questione dell'intenzione nel suonare lo [[w:shofar|shofar]]: se lo si suona solo per fare un suono musicale, la questione è dibattuta nel Talmud e tra i Geonim... Rabbenu Hai scrisse che anche se è legge che se si esegue un comandamento senza l'intenzione lo ha comunque adempiuto, tuttavia, quando si eseguono i comandamenti, si abbia regolarmente intenzione di farlo. In tutta umiltà, abbiamo una prova per il punto di vista dell'autore di ''Halakhot Gedolot'' [che accetta la visione massimalista alla fine del suo trattamento delle leggi di [[w:Rosh haShana|Rosh haShanah]]] dalla legge all'inizio del secondo capitolo della Mishnah, Berakhot [riguardo allo ''Shema''].|KR: ''Sermone per Rosh HaShanah'' - I, 241}}
Nahmanide confessa di non poter presumere di aver risolto il dibattito pratico tra i Geonim, ma teologicamente ha certamente risolto la questione. Coloro che sono stati influenzati dalla tradizione cabalistica, di cui Nahmanide era una fonte così importante, sottolineavano la necessità della ''kavvanah'', non solo su basi teologiche generali, ma anche su basi halakhiche specifiche, ove possibile (cfr. sopecialm., Joseph Karo, ''Shulhan ‘Arukh'': ’Orah Hayyim, 60.4; anche, R. J. Z. Werblowsky, ''Joseph Karo: Lawyer and Mystic'' [Philadelphia: JPS, 1977], 162-63).
'''[7.7]''' Nel significato che assegna a ''kavvanah'', Nahmanide non è d'accordo con Maimonide sul versetto, "servirlo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}). Maimonide interpreta il commento rabbinico su questo versetto, "questa è preghiera... il servizio del cuore" (''Sifre'': Devarim, n. 41, ed. Finkelstein, 87-88; B. Ta‘anit 2a) come se vi trovasse un mandato letterale per la preghiera (''Sefer ha-Mitzvot'', pos. n. 5), sebbene il contenuto effettivo del culto formale sia formulato dai Rabbini (''Hilkhot Tefillah'', 1.1). Nahmanide vede il versetto come riferito a tutti i comandamenti della Torah. Per lui l'allusione alla preghiera è un'inferenza omiletica (''’asmakhta''):
{{citazione|Il significato essenziale del versetto "servendolo con tutto il cuore" ({{passo biblico2|Dt|11:13}}) è che è comandamento positivo che tutte le nostre opere siano per Dio, sia Egli esaltato, siano fatte con tutto il nostro cuore. Ciò significa con intenzione corretta e piena, per l'amor di Dio e senza alcun pensiero malvagio. Non dobbiamo eseguire i comandamenti senza intenzione o dubitare che abbiano qualche beneficio (''to‘elet'').|''Note a Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'', pos. n. 5, p. 156}}
'''[7.8]''' L'intenzione è così centrale che l'adempimento di un comandamento per la ragione sbagliata può essere un peccato. Quindi la schiavitù egizia degli israeliti faceva parte del piano divino, ma comunque peccaminosa:
{{citazione|Così, quando Dio decretò la servitù di Israele in Egitto, essi andarono e li resero schiavi con la forza... Quando il decreto esce per mezzo di un profeta... c'è merito nell'eseguirlo... ma se uno udisse il comandamento [di uccidere] e allora uccidesse per odio o per saccheggio, sarebbe punito, poiché il suo intento è peccaminoso. Poiché gli [[w:Antico Egitto|egizi]] sapevano che era un comandamento del Signore [che Israele fosse reso schiavo da loro].|CT: {{passo biblico2|Genesi|15:14}} - I, 94}}
'''[7.9]''' Poiché il fondamento della Torah, che è la sovranità di Dio sull'universo, è noto attraverso l'esperienza storica, l'affermazione di tale esperienza ha la priorità anche sullo studio dei precetti della Torah. L'esperienza storica ''par excellence'' è la teofania al Sinai. Così i Rabbini chiariscono il versetto: "Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli" ({{passo biblico2|Dt|4:9}}) intendendo il dovere di educare la propria progenie ai precetti della Torah (B. Kiddushin 30a). Ma Nahmanide tratta questa glossa come omiletica (''asmakhta''). Trova il comandamento letterale a un livello molto più profondo:
{{citazione|Il secondo comandamento è che non dimentichiamo la teofania al Monte Sinai... perché è un principio fondamentale (''yesod gadol'') della Torah... Non commettere l'errore di interpretare questo versetto come una semplice omelia sull'insegnamento della Torah ai propri pronipoti. Perché la fede nella stessa Torah (''emunat ha-Torah'') è ciò che qui si intende per studio della Torah... Questo è ciò che deve essere trasmesso di generazione in generazione.|''Note su Sefer ha-Mitzvot di Maimonide'': Addenda, neg. n. 2, p. 396}}
L'esistenza, la potenza e la volontà di Dio furono rivelate a Israele sul Sinai: "Essi sono coloro che conoscono e sono i testimoni (''‘edim'') di tutte queste cose" (CT: {{passo biblico2|Esodo|20:2}} - I, 388). La testimonianza di Israele è storica. Un testimone è colui che fu presente a un evento e lo segnala alla comunità. Gli eventi richiedono testimoni perché sono singolari. Coloro che non sono effettivamente presenti devono imparare dai resoconti di coloro di cui possono fidarsi. Con i processi ordinari della natura, non sono richiesti testimoni speciali. Perché questi sono accessibili a tutti. Nessuno ha bisogno di impararli da una storia raccontata da qualcun altro. La dimostrazione scientifica presuppone che ciò che riporta sia, almeno in linea di principio, accessibile a qualsiasi osservatore. Poiché i principi che mostra sono sempre presenti, anche se non lo sono i fenomeni che li manifestano.
La differenza tra testimonianza storica e dimostrazione scientifica è esemplificata nella discussione rabbinica sull'istituzione della determinazione dell'ora esatta del [[:en:w:New moon#Hebrew calendar|Novilunio]], punto di riferimento chiave nella regolazione del [[w:calendario ebraico|calendario ebraico]]. (Per il contesto storico, cfr. M. M. Kasher, ''Torah Shlemah'' [New York, 1949] XIII). Per i Rabbini, l'obbligo di testimoni oculari per l'apparizione della Luna Nuova (M. Rosh Hashanah 1.6 ''et seq.'') non è un ''sine qua non'' per scopi calendariali (B. Betsah 4b). I testimoni sono preferiti quando il Sinedrio è effettivamente in funzione nella Terra d'Israele. Ma altrimenti i calcoli fatti dai Rabbini in epoca talmudica fissano il calendario ebraico (cfr. ''Note su Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'', pos. n. 153, p. 214 e testo di Maimonide alle pp. 211-12): la questione è essenzialmente di dimostrazione scientifica (Maimonide, ''Hilkhot Qiddush ha-Hodesh'', 1.6; 5.2-3; 11.1-4; 17.24), non di esperienza singolare. Nel contesto storico i testimoni ''affermano'' ciò che deve essere conosciuto dagli altri; nel contesto scientifico i testimoni si limitano a ''confermare'' ciò che gli altri in linea di principio possono conoscere da soli.
Trattando il ruolo della testimonianza nella rivelazione, Nahmanide segue Judah Ha-Levi, per il quale l'ebraismo si basa in definitiva sulla teofania del Sinai e sulla testimonianza dell'intero popolo d'Israele, che l'ha vissuta (''Kuzari'', 1.48). La presenza di Dio si manifesta in eventi storici unici. Per Maimonide, invece, il contenuto stesso della teofania del Sinai è credibile perché i primi due comandamenti del decalogo sono verità razionalmente evidenti che fondano tutti gli altri comandamenti: quelli positivi sulla base di "Io sono il Signore Dio tuo"; il negativo, sulla base di "non ci saranno altri dèi" (''Moreh Nevukhim'', 2.33; ''Sefer ha-Mitsvot'', pos. n. 1, neg. n. 1; ''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 1.6; cfr. la fonte talmudica di questa opinione, B. Makkot 24a, dove il fondamento di questi due comandamenti nella rivelazione è l'enfasi principale). Per Maimonide è la certezza razionale che esenta l'esperienza del Sinai dall'accusa che potrebbe essere stata un'illusione di massa (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 8.1-3). La realtà di Dio è conosciuta attraverso l'apprensione della natura da parte della ragione. Quindi la testimonianza storica ha il ruolo secondario che i testimoni svolgono nell'accertamento del [[w:Novilunio|Novilunio]]. Inoltre, sostiene Maimonide, la testimonianza non è di per sé dimostrabile razionalmente. È solo più o meno credibile. Così Maimonide designa l'intera istituzione giuridica della testimonianza (''‘edut'') come quella che ci è comandato di accettare, nonostante l'indimostrabilità di ciò che è testimoniato e la costante possibilità di inganno o illusione (''Hilkhot Yesodei ha-Torah'', 7,7; ''Hilkhot ‘Edut'', 18.3; ''Hilkhot Sanhedrin'', 18.6). Per Ha-Levi e Nahmanide l'evento della rivelazione è il fondamento del suo contenuto. Per Maimonide, l'evento della rivelazione è l'occasione in cui ciò che è sempre stato vero in linea di principio (''ratio per se'') viene da noi scoperto (''ratio quoad nos'').
'''[7.10]''' Per Nahmanide, l'esperienza umana del mondo si articola su tre livelli fondamentali: 1) esperienza ordinaria dell'ordine naturale familiare; 2) miracoli pubblici, dove la potenza di Dio sconvolge l'ordinario stato della natura, in modo da far balzare coloro che vivono questi grandi eventi ad una maggiore consapevolezza dell'opera di Dio nel mondo; e 3) miracoli segreti, che manifestano la costante provvidenza di Dio. L'azione umana, come strutturata dalla Torah nei suoi comandamenti, è correlata a questi tre livelli di esperienza; sono correlati, in quanto un comandamento può avere diverse ragioni.
{{citazione|Ciascuno dei comandamenti del Signore ha molte ragioni. Per ognuno ha molti benefici (''to‘elet''), sia per il corpo che per l'anima.|CT: {{passo biblico2|Esodo|20:23}} - I, 411}}
'''[7.11]''' Sebbene Nahmanide accetti molteplici ragioni per ogni comandamento, rifiuta le ragioni che considera pretestuose:
{{citazione|La motivazione di Maimonide per i sacrifici [''Moreh'', 3.46]... è vana speculazione (''divrei hav’ai'')... Meglio ascoltare la ragione di chi dice che è perché le azioni di un essere umano sono costituite da pensiero, parola e azione, così Dio ha comandato che quando qualcuno pecca, deve portare un sacrificio e premervi sopra le mani, per dar significato all'atto (''ke-neged ha-ma‘aseh''), confessare con la sua bocca, per significare la parola, e bruciare le viscere e i reni, che sono gli organi del pensiero e del desiderio... Queste parole sono facilmente accessibili e attirano il cuore come le parole dell'Aggadah [cfr. B. Shabbat 87a; B. Baba Batra 10a rif. {{passo biblico2|Proverbi|3:35}}]. Ma in termini di verità superiore (''‘al derekh ha’emet''), c'è un mistero nascosto (''sod ne‘elam'') nei sacrifici.|CT: {{passo biblico2|Levitico|1:9}} - II, 11-12}}
Il punto di vista di Maimonide che Nahmanide critica qui è che i sacrifici erano storicamente necessari, come forma di culto a cui il popolo d'Israele era abituato. Erano un compromesso con la realtà culturale, ma accuratamente epurati da ogni associazione idolatrica. Nahmanide obietta che il culto sacrificale è troppo centrale nell'ebraismo perché una logica così storicamente contingente sia vera. Sarebbe preferibile una seconda linea di interpretazione (l'autore della quale non nomina, sebbene assomigli a un approccio suggerito nel ''Commentario alla Torah'' di Ibn Ezra: Lev. 1:4 dopo Vayiqra Rabbah 7.3): che i sacrifici simboleggiano la vera contrizione e uno spirito di sacrificio di sé nel presentarsi davanti a Dio. Lo stesso punto è poi sottolineato dallo ''[[Zohar]]'' (Vayiqra, 3:9b e dal ''Commentario alla Torah'' di Bahya ben Asher su questo stesso versetto). Ma Nahmanide trova il significato più profondo dei sacrifici in una realtà divina. In sostanza, sostiene, soddisfano i bisogni divini. Questo è il punto di vista della Cabala, e l'approccio di Nahmanide qui influenzò profondamente i cabalisti successivi (cfr. I. Tishby, ''Mishnat ha-Zohar'', 2.194ss.)
'''[7.12]''' Nonostante il rifiuto da parte di Nahmanide della logica generale di Maimonide per il sistema sacrificale, egli concorda sul fatto che Maimonide avesse ragione nell'interpretare alcuni divieti del culto come anti-idolatrici nell'intento:
{{citazione|È plausibile (''yitakhen'') interpretare i divieti di lievito e miele sull'altare come fa Maimonide nel ''Moreh Nevukhim'' [3.46], quando afferma di aver trovato nei libri degli antichi idolatri che era loro abitudine, praticando l'adorazione pagana, offrire le loro offerte di cibo in forma lievitata e mescolare il miele in tutti i loro sacrifici.|CT: {{passo biblico2|Levitico|2:2}} - II, 17-18}}
'''[7.13]''' Una teologia che trova ragioni per i comandamenti di Dio non può vederli come semplici decreti positivi. Piuttosto, devono essere visti come garantiti o dai benefici che apportano nel migliorare le relazioni umane, o dal bene che apportano alla relazione tra Dio e uomo. Quest'ultimo rapporto, costituito dalla rivelazione, è immutabile. Ma in fondo tutti i comandamenti costituiscono il rapporto tra Dio e uomo. Quindi tutti sono immutabili (CT: {{passo biblico2|Esodo|15:26}} - I, 361). Non possono essere abrogati dalla mera autorità umana. Perché la determinazione divina di ciò che è bene per l'uomo ha sempre la precedenza sulle nozioni umane. Le proiezioni umane di ciò che è bene per gli esseri umani sono ancora essenzialmente umane, quindi sono soggette all'abrogazione umana. Nahmanide sottolinea la distinzione in un'analisi halakhica dei giuramenti:
{{citazione|Alcuni dicono che [il giuramento di accettare la Torah al Monte Sinai] sia stato fatto con il consenso divino (''‘al da‘at ha-Maqom'')... e che il consenso di Mosè non fosse necessario, se non in quanto si fece portavoce della corte [umana] al loro Padre celeste... C'è un interprete che dice che il testo talmudico corretto recita "per consenso divino e quello del suo entourage angelico (''u-famaliah shelo'')", ma ciò è errato... Un interprete dice che la regola che i giuramenti comunitari a Dio possono essere revocati non si applica a nessun comandamento di Dio, perché ciò che è giurato secondo la volontà di Dio (''‘al da‘ato'') non può essere annullato (''hafarah''), dato che i Suoi comandamenti sono per sempre. Perché "Dio non è un uomo, da poter mentire" ({{passo biblico2|Numeri|23:19}}). Ma ciò che la comunità fa voti in materie ritenute facoltative (''bi-dvar reshut''), dove hanno collegato il loro consenso con quello di Dio, può essere abrogato e possono accettare di consentirne la violazione... e Dio concorda con la loro decisione. A me sembra che la giusta formula legale per tali giuramenti debba essere: "Per consenso divino e quello della congregazione (''kenesset'') d'Israele con Lui"... Cioè, il consenso di molti. Tuttavia, ciò che la comunità giura invocando il consenso divino, quello lo possono abrogare (''yesh hetter''). Perché non si sono proibiti di cambiarla, in quanto loro stessi l'hanno iniziata.|''Hiddushei ha-Ramban ha-Shalem'': Shevu‘ot 29b, pp. 112-13}}
{{citazione|Quando si dice nel Talmud [B. Shevu‘ot 29b] che "col consenso di Dio" significa ciò che non può essere abrogato, colui che ha affermato ciò presumeva che ciò si applicasse solo al giuramento implicato nell'accettazione della Torah. Poiché Dio non accetterebbe di annullare (''le-vattel'') nemmeno una lettera della Torah. Ma in una questione essenzialmente facoltativa, Dio riconoscerebbe la necessità di proibire qualcosa ora e poi permetterlo.|''Hiddushei ha-Ramban ha-Shalem'': Mishpat ha-Herem, p. 287}}
Pertanto, sebbene Nahmanide veda la legislazione rabbinica come un'espressione della legge divina (''Note sul Sefer ha-Mitsvot di Maimonide'', shoresh 1), vede una differenza tra la legge scritturale e quella rabbinica, in quanto la legge rabbinica può essere abrogata.
'''[7.14]''' Per Nahmanide, quindi, Dio decreta nella Torah ciò che vede è necessario agli esseri umani. Ma permette alle autorità umane di emanare i propri, mutevoli decreti in quelle aree non determinate dai mandati della Torah. Dio non solo permette, ma ordina specificamente questa attività, impartendo così autorità divina alle leggi umane:
{{citazione|Inoltre, "per consenso divino" è annesso anche ai comandamenti rabbinici. Perché se si dovesse dire che il consenso divino è menzionato solo nel giuramento che Mosè fece fare a Israele... ma non è annesso ai nostri giuramenti e condanne (''ve-haramim''), allora perché i nostri antenati menzionarono il consenso divino in relazione a [ loro] proibizioni — a meno che Dio non fosse d'accordo? Egli, esaltato sia il Suo Nome, concorre a che facciamo ciò che è buono e giusto ai Suoi occhi e agli occhi degli esseri umani.|''Hiddushei ha-Ramban ha-Shalem'': Mishpat ha-Herem, p. 299}}
{{Vedi anche|Serie misticismo ebraico|Serie maimonidea|Serie delle interpretazioni}}
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[[Categoria:Nahmanide teologo|Capitolo 7]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Veneto/Provincia di Padova/Sant'Angelo di Piove di Sacco/Vigorovea - Chiesa di San Giacomo apostolo
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Nuova pagina: {{disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Fratelli Pugina * '''Anno:''' 1893 * '''Restauri/modifiche:''' sì, Fratelli Cappellato (1959, modifiche ed elettrificazione), Vincenzo Salvato (1991, restauro conservativo), Francesco Zane (201?, pulitura) * '''Registri:''' 13 * '''Canne:''' ? * '''Trasmissione:''' meccanica * '''Consolle:''' a finestra, al centro della parete anteriore della cassa * '''Tastiere:''' 2 di 58 note (''Do<small>1</small>''-''La<small...
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{{disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Fratelli Pugina
* '''Anno:''' 1893
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[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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{{disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Fratelli Pugina
* '''Anno:''' 1893
* '''Restauri/modifiche:''' sì, Fratelli Cappellato (1959, modifiche ed elettrificazione), Vincenzo Salvato (1991, restauro conservativo), Francesco Zane (201?, pulitura)
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|-
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[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Capalona
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Nuova pagina: {{Disposizioni foniche di organi a canne}} Disposizioni foniche del comune di [[w:Capalona|Capalona]] raggruppate per edificio. == Capoluogo == * [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Capalona/Capalona - Chiesa della Natività di Maria Santissima|Chiesa della Natività di Maria Santissima]] {{Avanzamento|25%|25 gennaio 2015}} [[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
Disposizioni foniche del comune di [[w:Capalona|Capalona]] raggruppate per edificio.
== Capoluogo ==
* [[Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Capalona/Capalona - Chiesa della Natività di Maria Santissima|Chiesa della Natività di Maria Santissima]]
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[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Capalona/Capalona - Chiesa della Natività di Maria Santissima
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Nuova pagina: {{Disposizioni foniche di organi a canne}} * '''Costruttore:''' Consoli * '''Anno:''' inizi del XX secolo * '''Restauri/modifiche:''' no * '''Registri:''' 7 * '''Canne:''' ? * '''Trasmissione:''' elettrica con sistema multiplo * '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento sul lato sinistro del presbiterio (costituita da un organo elettronico) * '''Tastiere:''' 2 di 61 note (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'') * '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do...
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text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' Consoli
* '''Anno:''' inizi del XX secolo
* '''Restauri/modifiche:''' no
* '''Registri:''' 7
* '''Canne:''' ?
* '''Trasmissione:''' elettrica con sistema multiplo
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento sul lato sinistro del presbiterio (costituita da un organo elettronico)
* '''Tastiere:''' 2 di 61 note (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'' - non ci sono registri a canne al Pedale)
* '''Collocazione:''' in corpo unico, appeso alla parete sinistra del presbiterio
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| colspan=2 | '''I - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Prinzipal || 8'
|-
|Octave || 4'
|-
|Superoctave || 2'
|-
|Mixture || IV
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
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| colspan=2 | '''II - ''Positivo aperto'''''
----
|-
|Koppelflöte || 4'
|-
|Blockflöte || 2'
|-
|Plein jeu || IV
|-
|}
|}
{{Avanzamento|100%|16 settembre 2018}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Toscana/Provincia di Arezzo/Arezzo/Arezzo - Chiesa di San Francesco Stigmatizzato in Saione
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Nuova pagina: {{Disposizioni foniche di organi a canne}} [[File:Firenze,_chiesa_di_San_Francesco_-_Organo_a_canne.jpg|center|300px|miniatura|Il corpo di destra]] * '''Costruttore:''' La Frescobalda * '''Anno:''' anni 1980 * '''Restauri/modifiche:''' no * '''Registri:''' 41 * '''Canne:''' ? * '''Trasmissione:''' elettrica * '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento nell'aula * '''Tastiere:''' 3 di 61 note ciascuna (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'') * '''Pedaliera:''' co...
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text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
[[File:Firenze,_chiesa_di_San_Francesco_-_Organo_a_canne.jpg|center|300px|miniatura|Il corpo di destra]]
* '''Costruttore:''' La Frescobalda
* '''Anno:''' anni 1980
* '''Restauri/modifiche:''' no
* '''Registri:''' 41
* '''Canne:''' ?
* '''Trasmissione:''' elettrica
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento nell'aula
* '''Tastiere:''' 3 di 61 note ciascuna (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in tre corpi: ''Positivo'' (primo manuale) e ''Pedale'' a pavimento nell'abside; ''Grand'Organo'' (secondo manuale) sulla cantoria alla sinistra del presbiterio, ''Espressivo'' (terzo manuale) sulla cantoria alla destra del presbiterio
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Positivo espressivo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Corno di notte || 8'
|-
|Principalino || 4'
|-
|Pienino 5 file || 2'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Cromorno</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 16'
|-
|Principale forte || 8'
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto traverso || 8'
|-
|Dulciana || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Duodecima || 2.2/3'
|-
|Quinta decima || 2'
|-
|Ripieno 6 file || 1.1/3'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''III - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Gamba || 8'
|-
|Principale || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Ripieno 3 file || 2'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Flautino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Coro viole 3 file || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Oboe</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Campane
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Coperto || 8'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Ripieno
|-
|<span style="color:#8b0000;">Fagotto</span> || <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Chiarina</span> || <span style="color:#8b0000;">4'</span>
|-
|Campane
|-
|}
|}
{{Avanzamento|100%|9 dicembre 2016}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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2022-07-27T18:35:55Z
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text/x-wiki
{{Disposizioni foniche di organi a canne}}
* '''Costruttore:''' La Frescobalda
* '''Anno:''' anni 1980
* '''Restauri/modifiche:''' no
* '''Registri:''' 41
* '''Canne:''' ?
* '''Trasmissione:''' elettrica
* '''Consolle:''' mobile indipendente, a pavimento nell'aula
* '''Tastiere:''' 3 di 61 note ciascuna (''Do<small>1</small>''-''Do<small>6</small>'')
* '''Pedaliera:''' concavo-radiale di 32 note (''Do<small>1</small>''-''Sol<small>3</small>'')
* '''Collocazione:''' in tre corpi: ''Positivo'' (primo manuale) e ''Pedale'' a pavimento nell'abside; ''Grand'Organo'' (secondo manuale) sulla cantoria alla sinistra del presbiterio, ''Espressivo'' (terzo manuale) sulla cantoria alla destra del presbiterio
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="20" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''I - ''Positivo espressivo'''''
----
|-
|Principale || 8'
|-
|Corno di notte || 8'
|-
|Principalino || 4'
|-
|Pienino 5 file || 2'
|-
|Sesquialtera 2 file || 2.2/3'
|-
|Ottavino || 2'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Cromorno</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''II - ''Grand'Organo'''''
----
|-
|Principale || 16'
|-
|Principale forte || 8'
|-
|Principale || 8'
|-
|Flauto traverso || 8'
|-
|Dulciana || 8'
|-
|Ottava || 4'
|-
|Duodecima || 2.2/3'
|-
|Quinta decima || 2'
|-
|Ripieno 6 file || 1.1/3'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''III - ''Espressivo'''''
----
|-
|Bordone || 16'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Gamba || 8'
|-
|Principale || 4'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Ripieno 3 file || 2'
|-
|Nazardo || 2.2/3'
|-
|Flautino || 2'
|-
|Decimino || 1.3/5'
|-
|Coro viole 3 file || 8'
|-
|<span style="color:#8b0000;">Oboe</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|Campane
|-
|Tremolo
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedale'''
----
|-
|Contrabbasso || 16'
|-
|Subbasso || 16'
|-
|Bordone || 16'
|-
|Basso || 8'
|-
|Bordone || 8'
|-
|Coperto || 8'
|-
|Flauto || 4'
|-
|Ripieno
|-
|<span style="color:#8b0000;">Fagotto</span> || <span style="color:#8b0000;">16'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Tromba</span> || <span style="color:#8b0000;">8'</span>
|-
|<span style="color:#8b0000;">Chiarina</span> || <span style="color:#8b0000;">4'</span>
|-
|Campane
|-
|}
|}
{{Avanzamento|100%|9 dicembre 2016}}
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
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Discussione:Equitazione/L'assetto
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2022-07-28T10:49:55Z
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== perché niente ragazze??? ==
Al giorno d'oggi la maggior parte del mondo equestre è formato da ragazze! [[Speciale:Contributi/93.145.46.78|93.145.46.78]] 12:49, 28 lug 2022 (CEST)
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