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Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Australia
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{{Forze armate mondiali}}
[[Immagine:Flag of Australia.svg|150px|left|thumb]]
Essendo un Paese immenso e ricco di materie, eppure con una ridotta popolazione, l’'''[[w:Australia|Australia]]''' è interessata alla solidità degli scambi commerciali che ha con i Paesi limitrofi. Così, anche se non è direttamente minacciata da alcun nemico, nemmeno ai tempi della guerra fredda (l’unico problema venne posto dal Giappone durante l’ultima guerra mondiale), l’Australia è protagonista di numerose iniziative tese alla stabilità della regione. Le sue piccole ma ben addestrate forze armate sono impiegate attivamente in missioni fuori area per poter garantire gli interessi nazionali, che includono la difesa delle nazioni limitrofe anche con dispiegamenti fuori area.
Il più importante degli accordi con i Paesi dell’ASEAN venne siglato con il nome di Patto delle cinque Potenze, nel 1971, onde difendere la [[w:Malaysia|Malaysia]] e [[w:Singapore|Singapore]]. Alla metà degli anni 1980 numerose truppe erano presenti oltremare a Singapore, in Sinai, in Papua e nelle Filippine. Essendo tanto piccole, queste forze armate non hanno bisogno di ricorrere alla leva, che ha avuto un ruolo marginale. Molto importanti i riservisti per aumentare in tempo di guerra gli organici, altrimenti troppo modesti per sostenere una grande guerra.
A ogni modo, non stupirà certamente che l'Australia ha nella RAN, ovvero la '''Royal Australian Navy''' il suo elemento di maggior importanza. In effetti, degli appena 19 milioni di persone che oggi abitano l'Australia, l'80% vive sulla costa, e la zona d'interesse economico della nazione vede un'estensione di mare quasi pari a quella della terra emersa, ovvero oltre 7 milioni di km<sup>2</sup>. Da qui si sviluppa il grande interesse per le questioni marittime, per esempio considerando che l'industria ittica australiana è la quinta del mondo e occupa circa 90 000 persone, mentre l'ASEAN in generale è una zona di forte sviluppo economico e demografico che vede un gran numero di navi mercantili fare scalo in porti come Kobe o Shiangai. La Marina mercantile australiana ha più di 600 grandi mercantili per una stazza di oltre 2,2 milioni di tonnellate. Quanto all'importanza della RAN, ricordiamo che già il 1909 la Conferenza Imperiale aveva creato l'Australian Fleet Unit e istituita come Marina a tutti gli effetti appena due anni dopo, il 10 luglio 1911 con decreto di Giorgio V. Durante le due guerre mondiali la RAN combatté duramente, e per esempio nel conflitto 1939-45 ebbe 2170 caduti. La successiva fase postbellica la vide impegnata attivamente in Corea, Vietnam, creando nel 1951 la ANZUS, ovvero un patto di mutua difesa con la Nuova Zelanda e gli USA (la Nuova Zelanda ne uscì nel 1986), poi nel 1954 fu la volta dell'equivalente della NATO atlantica per il Sud-est asiatico, la SEATO nata con la conferenza di Manila dell'8 settembre e sciolta nel 1975 quando Saigon cadde. L'ASEAN, nuovo patto tra nazioni del Sud-est asiatico nacque nel 1967 e la APEC, una sorta di CEE della regione, nel 1989.
[[Immagine:RAF RAAF USAF C-17s 2007.jpg|250px|left|thumb|Una foto dei tempi moderni:i C-17, necessari per la proiezione di forze strategiche nella 'nuova era', sono oramai in servizio in tre nazioni tra cui la RAAF]]
In tutti questi accordi l'Australia ha recitato una parte importante. In pratica, specialmente dopo la fine della guerra fredda l'Australia ha cominciato a considerarsi a tutti gli effetti una nazione 'asiatica' in quanto, obiettivamente, non aveva molto senso restare alleata di Europa e USA con tanto di 'sovranità' inglese, quando il 62% delle esportazioni australiane e il 41 delle importazioni erano relative ai commerci con le nazioni limitrofe, mentre il resto del 'Primo mondo' aveva circa il 25%. Il primo ministro Paul Keating affermò che l'Australia non doveva essere più la filiale dell'Impero (britannico) e possibilmente fondare una formale repubblica. La strategia militare vide in parte implementate queste decisioni e obiettive caratteristiche della situazione australiana, per esempio con il Libro bianco della difesa del 1994 in cui venivano riconosciute principalmente alleate nazioni come la Malesia e Indonesia, mentre la Cina restava fondamentalmente una rivale. In seguito i cambiamenti si sono, com'è noto, rivelati meno drastici e in particolare dopo l'11 settembre 2001 l'Australia, specialmente sotto la guida del conservatore L-Howard si è agganciata fermamente all'Occidente e in particolare agli USA, seguendoli nelle loro guerre al 'terrore' in Afghanistan e Iraq.
==Gli inizi==
Essendo tanto lontana dai maggiori 'punti caldi' mondiali, l'Australia ha avuto poca necessità di essere difesa da uno strumento militare potente, specialmente a livello di esercito.
Nella prima guerra mondiale gli australiani vennero impiegati nei mari con le loro navi, ma anche a terra, prendendo parte alla disastrosa Campagna dei Dardanelli contro i turchi, come elementi dell'ANZAC (la forza combinata australiana-neozelandese).
Essa corse un rischio, invero limitato, d'invasione da parte giapponese nel 1942-43 ma grazie alle lunghe distanze e alla reazione dei reparti da caccia (che peraltro subirono pesanti perdite, anche con gli Spitfire Mk V) la campagna di bombardamento non ebbe successo.
[[Immagine:459 Sqn RAAF (P00637-001).jpg|300px|right|thumb|Durante l'ultima guerra mondiale gli aviatori australiani, come del resto i 'kiwi', furono inviati in azione senza risparmio, come dimostra il 459 Sqn su bombardieri pesanti, qui illustrato al completo]]
Nel frattempo l'Australia aveva inviato, come nel primo conflitto mondiale, ingenti truppe e reparti sia navali sia aerei in Europa, anche se stavolta vi era una minaccia potenziale d'invasione del proprio territorio. Ma quando il Giappone attaccò gli Alleati l'Australia era già protagonista da oltre un anno e 5 mesi nelle battaglie sull'Africa settentrionale, così non ebbe modo di richiamare tali ingenti forze per la propria difesa, anche perché non vi era ancora una sicura superiorità degli Alleati contro l'Asse. Grazie all'esito (un sostanziale pareggio tattico, ma una vittoria strategica Alleata) della [[w:Battaglia del Mar dei coralli|battaglia del Mar dei coralli]] l'invasione giapponese andò in fumo, e i bombardamenti che durarono fino all'anno dopo solo poco più di un tentativo di causare confusione. La guerra su Rabaul e altre isole portò al dissanguamento dei giapponesi, che subirono troppi danni rispetto agli utili. Alla fine il progetto d'invadere l'Australia settentrionale fallì totalmente.
Nel frattempo, gli australiani erano passati all'attacco dell'Asse in Europa: i loro reparti da caccia e bombardieri contribuirono molto al successo della guerra aerea. Tra i più noti 'assi' vi fu un propugnatore del bombardamento di precisione, Guy Gibson, che era in questo in netta opposizione al Bomber Command di Arthur Harris. La Marina Australiana a sua volta schierò navi in quantità e qualità apprezzabili: tre cacciatorpediniere Tribal, tre incrociatori leggeri, non meno di due incrociatori pesanti tipo County, dei quali il CANBERRA andò perso a Savo contro i giapponesi. L'esercito di terra schierato non ebbe mai i carri armati Sentinel, ma nondimeno formò ben tre divisioni corazzate, la 1, 2 e la 3a. La maggiore fama venne però dalla fanteria, con unità come la 9a Divisione, che combatterono con grande impegno a El-Alamein.
==Dopoguerra==
La piccola forza militare che rimase all'Australia nel periodo successivo, ma aggiornato e moderno nel suo complesso, differenziando lentamente i fornitori di armamenti, originariamente quasi esclusivamente rappresentati dalla Gran Bretagna. Nel frattempo, fin dal tempo della guerra si era dato inizio a progettazioni nazionali in termini di mezzi militari. Il caccia d'appoggio '''Boomerang''' era un velivolo lento, basato sul T-6, ma molto agile ed efficiente (il nome era stato ideato in base alla forma della pianta alare). Il carro '''AC1''' Sentinel era una realizzazione ancora più notevole, un mezzo che non venne mai usato in guerra a seguito dell'avvenuta fornitura di mezzi americani: ma l'aver creato un carro medio moderno equipaggiato anche con un cannone da 76 mm 17Pdr iniziando da una pressoché inesistente industria pesante, nell'arco di qualche anno, fu una delle imprese di maggior rilievo della guerra, superando anche i canadesi che avevano creato il Ram, non un carro realmente originale ma una sorta di versione nazionale dello Sherman, di cui riprendeva molti componenti.
[[Immagine:1 LRF (AWM P00529-005).jpg|300px|right|thumb|Il primo jet 'strategico' della RAAF, il Camberra]]
Nel dopoguerra molte iniziative vennero finalizzate, con varie realizzazioni di aeroplani leggeri. I missili furono anche più importanti, tanto che gli aerobersagli '''Jindviik''' ebbero un grosso sucesso. I missili ASW Ikara vennero adottati anche dalla Royal Navy che ebbe con essi l'unica arma della categoria. Infine, i missili '''Malkara''', armi pesanti controcarro, vennero ideate in Australia. Non ebbero molto successo con la loro massa di 81 kg dei quali ben 27 erano la testata, di tipo HESH (fatto piuttosto insolito), me vennero usati come base per i missili Tigercat/Seacat antiaerei, di molto successo, anche perché, dato questo diverso ruolo, le loro dimensioni apparivano non eccessive (anzi, essi erano decisamente leggeri e di prestazioni limitate). L'industria aeronautica contribuì inoltre alla costruzione su licenza di parecchi tipi di aerei, mentre la cantieristica era quasi autosufficiente per le navi.
Nell'insieme l'Australia era un Paese minore nel campo dell'industria bellica, come anche delle forze militari (Marina a parte), ma adeguato alle esigenze da soddisfare.
[[Immagine:Two_Mirage_III_of_the_Royal_Australian_Air_Force_1.JPEG|300px|right|thumb|I Mirage IIIO sono stati i caccia della RAAF nei decenni trascorsi tra l'F-86 e l'F-18. Attualmente i superstiti sono in Pakistan, dove vennero trasferiti con un contratto di circa 100 milioni di dollari negli anni 1990]]. In termini di aviazione militare, l'Australia si distaccò dalle macchine inglesi e americane negli anni 1960 ordinando i caccia Mirage III francesi nelle versioni monoposto e biposto realizzate tenendo conto delle esigenze della RAAF. La tendenza continuò con gli addestratori Aermacchi '''MB.326H''', che vennero ordinati in dieci esemplari per la RAN e ben 87 per la RAAF, venendo costruiti su licenza localmente. L'Australia restò per lungo tempo legata a questi due tipi di aerei, mentre i Canberra, pure molto importanti per decenni finirono sostituiti dai molto più potenti F-111C.
===La marina<ref>Da Fé, Giuliano: ''La Marina Australiana nel XXI secolo'', RID Aprile 2007, pagg. 48-58 </ref>===
L'Australian Navy è riuscita ad avere in servizio due portaerei classe Majestic, ovvero il tipo che alla fine della guerra stava per entrare in servizio con la Royal Navy.
La SYDNEY, ex-HMS Terrible, venne comprata dall'Australia e la gemella MAGNIFICENT dal Canada. La costruzione delle due navi venne finalizzata proprio per l'interesse da parte dei due Paesi in parola, visto che altrimenti i lavori sarebbero stati definitivamente interrotti.
[[Immagine:HMAS Melbourne (R21) 1956 (AWM 301019).jpg|350px|right|thumb|La Melbourne, all'apice della sua operatività]]
Nel 1948 un'altra delle quattro navi incomplete venne ripresa e completata come ''Majestic'', e poi inviata alla Marina Australiana nel 1955 dove venne presa in carico come '''Melbourne''', che divenne la nave portaerei 'definitiva' della Marina Australiana. Questa nave aveva un sistema difensivo basato su radar Type 277Q, 293, 978M, 25 impianti contraerei (forse un misto di binati e singoli) da 40 mm (il che dava una consistente difesa antiaerea a breve raggio, ma notare l'assenza dei cannoni da 114 mm precedentemente impiegati per le gittate maggiori), un ponte angolato di 5,5 gradi (tra i primi esempi di quella che in seguito divenne norma), che era il meglio che si potesse fare con questa nave da 213 m e 20 320 t a pieno carico.
Questa piccola nave portaerei, pannello numerico R21, era dotata di una piccola ma ben bilanciata forza di otto aviogetti Sea Venom, dodici Fairey Gannet antisommergibile, e due elicotteri Bristol Sycamore SAR. Nel periodo che seguì alla radiazione della Sydney come nave portaerei (venne però usata come trasporto veloce per anni), dal 1963 al 1967, la Melbourne divenne l'ammiraglia della flotta, sia pure con solo quattro Venom, sei Gannet, e dieci nuovi elicotteri Wessex (in pratica il ruolo cambiò da quello di portaerei d'attacco a quello di piattaforma ASW, con solo un minimo reparto di copertura aerea). Alla fine di quell'anno entrò in cantiere per una serie di lavori strutturali e radar, mente l'armamento antiaerei era ridotto a quattro impianti binati e quattro singoli da 40 mm. Tutto questo rimaneggiamento consentì di imbarcare gli '''A-4G Skyhawk''' e i Grumman '''S-2E Tracker'''.
[[Immagine:Skyhawk launch HMAS Melbourne.jpg|300px|right|thumb|Le portaerei australiane avevano un piccolo nucleo d'attacco con gli A-4G, che sostituirono i Sea Venom]]
Il nuovo organico era di quattro A-4, sei S-2 e dieci Wessex, poi dal 1972 divenne otto A-4, sei S-2 e dieci Sea King HAS Mk 50, due-tre elicotteri SAR, tornando a essere una nave multiruolo. Altro turno di lavori nel 1976 con l'introduzione di radar olandesi LW-2 per la scoperta aerea e sistemi ECM, e ci si aspettava che la nave sarebbe rimasta in linea fino al 1985, invece venne radiata senza sostituzione nel 1982 e demolita nel 1984. Di là dalla forza dello stormo imbarcato, con una velocità di appena 23 nodi data da turbine a vapore da 42 000 hp,la Sydney era in sostanza una portaerei di scorta piuttosto che di prima linea, ma pur sempre preziosa per la Marina, a cui dava un piccolo ma fondamentale supporto aereo in alto mare. A seguito della radiazione della portaerei anche gli aerei ad ala fissa vennero venduti o passati all'Aeronautica.
Nel frattempo le navi della flotta conoscevano varie nuove 'entrate': tra le entrate le fregate classe 'River' con missili Sea Cat a corto raggio, e i sommergibili Oberon. Tra i velivoli da segnalare 10 MB-326H costruiti per la RAN, in aggiunta a quelli per l'aeronautica australiana (RAAF).
In termini di operazioni belliche, alla RAN venne ordinato di prendere parte ad almeno due guerre: Korea e Vietnam.
Durante la guerra di Corea, la Marina australiana ebbe un ruolo di tutto rilievo, con una portaerei e tre navi di scorta per gran parte della guerra, anche se ovviamente oscurata dalla presenza americana e anche inglese.
[[Immagine:HMAS Hobart (D39).jpg|350px|right|thumb|L'HMSA Hobart, caccia classe PERT, ebbe nell'agosto 1968 il non comune destino di essere 'sparrowato' da un F-4 a tutt'oggi ignoto]]
La marina australiana ebbe un ruolo anche nella Guerra in Vietnam, dove d'altro canto vi era impegnato, tra i maggiori contingenti alleati, anche l'Esercito, che schierava i carri Centurion. Naturalmente gli Australiani avevano tutto l'interesse a limitare i successi comunisti, che per la teoria del 'Domino' avrebbero potuto raggiungere anche la loro isola.
La Marina australiana incrociò con i cacciatorpediniere, commandos e persino portaerei. In dettaglio, tra il maggio 1965 e il marzo del '72 i cacciatorpediniere della RAN percorsero lungo le coste nord-vietnamite qualcosa come 400.000 miglia nautiche nell'ambito dell'Operazione SEA DRAGON, sparando circa 100.000 colpi di cannone e sfidando campi minati, aerei e batterie costiere. La portaerei SYDNEY venne utilizzata come trasporto veloce, e la MELBOURNE, che dal 1967 schierò anche un gruppo di elicotteri il RAN Helicopter Flight Vietnam, ovvero il RANHFV. La SYDNEY venne usata come trasporto veloce per 16.000 uomini e attrezzature varie, ed era soprannominata 'Vung Tau Ferry'. Due mercantili militarizzati vennero utilizzati in 42 missioni per trasportare 200.000 tonnellate di materiali.
I commandos vennero utilizzati per azioni sia di superficie che subacquee, per bonificare le trappole esplosive e le mine con reparti CDT, e controllando 7500 mercantili, oltre che proteggere i porti delle navi australiane, nell'ambito dell'Operazione STABLE DOOR. La sanità schierò un certo numero di medici.
I peggiori incidenti furono quelli capitati al caccia QUIBERON, speronato dal pattugliatore KY-HOA, che era della marina sudvietnamita (nel 1963), e ancora di più, nel caso del caccia Hobart colpito il 17 giugno 1968 da aerei USA, precisamente con una incredibile azione d'attacco condotta da caccia F-4 che nell'oscurità sopraggiunsero e lo colpirono con missili Sparrow, che in alcuni casi mancarono il bersaglio, e in altri lo colpirono ma senza esplodere, incluso uno che lo centrò nel deposito di munizioni dei missili IKARA. Vi furono due morti e diversi feriti, ma le cose potevano andare peggio, se il missile che centrò il deposito fosse esploso l'intera nave poteva andare perduta, e oltre tutto, questo attacco dimostrò come persino i primitivi missili Sparrow di prima generazione potevano se del caso colpire unità navali. Nonostante tutta questa attività, la RAN perse solo 8 marinai e altri 46 vennero feriti, fatto veramente incredibile se si pensa all'essere rimasta tanto in attività lungo una costa nemica per 4 anni, e in generale essere stata in azione per 7 anni nell'area.
===Le forze di terra===
L'esercito immise in servizio i carri armati [[w:Centurion|Centurion]], con i quali andò a combattere anche in Vietnam con una forza terrestre di carri armati Centurion con cannoni da 20 libbre (83mm), quelli derivati dall'88/71 mm tedesco. Appartenevano al Primo reggimento corazzato, l'unico munito di carri, e includevano anche i mezzi recupero ARV. Non v'era molto da fare per tali pesanti carri armati in quella lunga e sanguinosa guerra, e le possibilità di movimento fuoristrada non erano buone nemmeno per carri più leggeri di questi bestioni di costruzione inglese. Nondimeno, quando colpiti da granate RPG vi era molta più resistenza dato lo spessore della corazzatura, che limitava l'effetto delle granate. Da notare che le skirts laterali in genere non erano montate, rendendo più vulnerabile il fianco del carro armato di quanto avrebbe dovuto essere. Probabilmente questo era dovuto al fango che s'incontrava nella zona. Negli anni '70, inopinatamente vennero comprati i Leopard 1 tedeschi, all'epoca considerati in generale i migliori carri armati disponibili. Essi erano, notare bene, della versione più recente, la 1A3, che aveva una torretta con corazza ad intercapedine, e come tale facilmente riconoscibile dalle forme squadrate, che assicuravano anche 1,2 m3 di spazio in più.
===La RAAF===
L'aviazione nel frattempo ottenne due macchine base: una era il caccia '''F-86 Sabre''', l'altra il bombardiere '''Canberra'''. Il Canberra era un bombardiere leggero con autonomia e tangenza molto elevati, un degno successore del Mosquito. La flotta di F-86 cominciò ad essere aggiornata con la nuova versione della macchina, ovvero la Mk 32 che era un vero Super Sabre: armato con 2 cannoni Aden da 30 mm, molto più potenti delle 6 mitragliatrici da 12,7mm o in seguito, 4 da 20 mm. Inoltre vi era un motore assiale Avono molto più leggero e potente del J47.
Ad essi si aggiunse la fornitura di nuovi ed efficienti addestratori armati a reazione, gli MB-326H della Aermacchi, montati prevalentemente in Australia dalla CAAC in un totale di 97 apparecchi, 10 per la Marina e gli altri per l'Aviazione.
Assieme agli MB-326 arrivarono, più o meno negli stessi anni, 76 Mirage IIIO, che segnarono assieme ai Macchi una totale scissione dalle forniture tradizionali angloamericane. I Mirage IIIO erano la versione australiana dell'E multiruolo, uno dei migliori e più venduti caccia degli anni '60, famoso soprattutto per l'impiego dall'Aviazione israeliana. Non meno di 75 ne vennero forniti assieme agli addestratori biposto.
A parte questo, i Canberra necessitavano di essere sostituiti. Nei tardi anni '60 sembrava certa una commessa per ben 60 nuovi bombardieri TSR.2 (il Buccaneer, di generazione intermedia era stato ignorato, apparentemente), ma il programma fallì miseramente per incapacità politica. Venne così scelto sia dalla Gran Bretagna che dall'Australia l'F-111 in versione 'Costumized' ovvero l'F-111K e C rispettivamente. Ma la Gran Bretagna non riuscì ad avere nemmeno quello e si dovette arrangiare con i Buccaneer ex-RN. La RAAF ebbe invece i suoi apparecchi, ma con un notevole ritardo che inizialmente sembrò anche maggior di quello che poi si dimostrò. Nel frattempo 24 F-4E vennero forniti ad interim e piacquero talmente tanto che quasi sembrarono mettere in discussione il programma F-111C. Sennonché per esprimere il raggio richiesto per le missioni sugli ampi spazi australiani necessitavano di aerocisterne che la RAAF non aveva, e siccome nel frattempo la fornitura degli F-111C era stata accelerata, alla fine questi ultimi vennero comprati: 20 F-111C e 4 RF-111C. Gli F-111C erano più pesanti anche se ancora con gli stessi motori degli A, e sebbene assai sottopotenziati avevano più autonomia. Gli RF-111C erano la versione addestrativa, un ottimo modello e l'unico della famiglia Aardwark con una vocazione di ricognitore. Il modello venne consegnato a partire dal 1972 e i Phantom restituiti eccetto uno perso in incidente. Questi sarebbero in buona parte diventati F-4G con l'USAF, e avrebbero avuto una lunga carriera.
====Sabre<ref>Dall'apposita pagina del sito di J. Baugher</ref>====
In Australia nacque l'ultima versione del Sabre, e verosimilmente anche la migliore: il Sabre Avon, ovvero la rimotorizzazione con un motore inglese del progetto base del Sabre. Se si conta anche l'armamento, si può quasi dire che si trattasse di un incrocio con l'Hawker Hunter.
[[Immagine:North American F86-01.JPG|250px|right|thumb|L'F-86 venne scelto come nuovo caccia per la RAAF dopo il fallimento del programma congiunto con gli inglesi riguardo al P.1081]]
Come nacque quest'ultima versione? Dopo che il caccia Hawker P.1081 in fase di sviluppo (che poi divenne l'Hunter) non si dimostrò alla portata dell'industria australiana, in quanto non v'era modo di contare sull'assistenza, in quel momento, dell'industria inglese troppo impegnata nei suoi programmi, fece sì che gli australiani si rivolgessero agli USA dopo l'abbandono nell'ottobre 1950 dei programmi inglesi, il che segnò la parola finale con l'industria inglese dei caccia: da allora nessun caccia di prima linea inglese venne adottato dalla RAAF o dalla RAN. Il 22 febbraio 1951 arrivò la decisione di procedere con il Sabre e nell'ottobre arrivò il primo ordine concreto per 72 aerei alla Commonwealth Aircraft Corporation, che per la storia era basata a Fishermen's Bend, vicino a Melbourne. Dopo che i primi kit di montaggio vennero ordinati dagli USA, ci si adoperò per studiare, come spesso accade, vari miglioramenti al progetto basico con le tecnologie dei jet di seconda generazione che si intravedevano all'orizzonte e servivano per allungare la vita utile di questo aereo da caccia.
Armamento e propulsione furono i campi in cui si lavorò maggiormente. Questo accadde con l'arrivo del Rolls-Royce Avon R.A.7, che era un nuovissimo motore assiale capace di circa 3.300 kgs, il che richiese come effetto secondario di aumentare il diametro della presa d'aria e modificando la fusoliera di conseguenza, con un abbassamento della fusoliera e l'allungamento di circa 10 cm della stessa. Cosa aveva da offrire l'Avon? La sua massa era molto minore, con un risparmio di 181 kg circa in termini di peso, eppure erogava al tempo stesso più potenza. Ma non era facile adattare questo motore alla macchina senza tenere conto di alcuni importanti fattori, spesso sottovalutati. L'Avon venne posizionato più all'indietro per mantenere il centro di gravità corretto, cosicché fu necessario allungare la fusoliera della parte anteriore e accorciare quella posteriore, mentre il condotto dei gas di scarico dovette essere ingrandito per scaricare la spinta dei gas, ora molto maggiore. La sostituzione dell'armamento fu più semplice, e inizialmente si pensò di usare i 4 cannoni da 20 mm HS che erano il classico armamento dei caccia inglesi e il più equilibrato nel suo complesso, ma installato sulle macchine meno prestanti. Poi però arrivarono degli sviluppi che rivoluzionarono anche questo settore. Sviluppato dal Mauser MG213 tedesco, un rivoluzionario cannone-revolver, ma in calibro 30 mm anziché 20 come l'originale, il nuovo Aden (parente stretto del DEFA) poteva sparare 1200 colpi al minuto a quasi 800 ms, anche se il peso della munizione era abbastanza leggero, dato che il bossolo era solo da 113mm di lunghezza e quasi senza forma allargata, tipica di armi più potenti come i cannoni sovietici. I cannoni avevano una forza di rinculo notevole che doveva essere affrontata con l'irrobustimento della fusoliera, mentre per vari motivi di spazio essi dovevano essere impiantati in maniera sfalsata di circa 20 cm. Le munizioni erano 162 per cannone e lo sparo era elettrico. Alla fine di tutta questa operazione, solo il 40% delle componenti del Sabre erano rimaste inalterate, e tra queste l'ala e i piani di coda.
Quanto alla produzione, il motore Avon venne costruito su licenza dalla CAC, ma non da subito, quando piuttosto vennero forniti componenti dalla Gran Bretagna, fino a che nel 1953 partì la produzione australiana. Nel frattempo il primo F-86, che aveva il serial number A94-101 e veniva chiamato CA-26, fu approntato per il luglio 1953, e volò il 3 agosto successivo dal collaudatore Flt. lt. W.Scott e testato a Laverton, stato di Victoria, nel locale aeroporto sperimentale. La produzione venne iniziata con 22 Mk.30, che disponevano del motore Avon serie 20 e il primo Squadron cominciò a riceverli nel marzo 1956. La versione successiva era il CA-27 Mk 31 che aveva l'ala ''6-3'', quella che rivoluzionò l'F-86 dal block -40, che in cambio di una maggiore resistenza e quindi, diminuzione della velocità massima, permetteva manovre a bassa quota molto migliorate. 31 gli esemplari prodotti con serial che erano A94-922/942, che seguivano i -901/922 del lotto precedente. Nel frattempo altro carburante veniva aggiunto ai caccia sotto forma di serbatoi alari da 84 galloni, per un totale di 507, a cui si potevano aggiungere serbatoi esterni sotto ciascuna al, da 120 o anche da 200 galloni, per un totale di circa 4000 litri. Naturalmente vi era anche la capacità di portare bombe -2 da 227 kg- o 16 razzi da 127 mm. Infine arrivarono 28 Mk.32 con sn fino a A94-970 e avevano i motori Avon 26 da 7.500 libbre di spinta, e due punti d'aggancio aggiuntivi sotto le ali. Infine, altri 20 Mk 32 vennero ordinati nel 1957, in luglio e infine 21 esemplari nel 1959. GLi Mk 32 avevano la possibilità di portare due missili Sidewinder, prescelto rispetto al Fairey Fireflash, giudicato troppo esigente in termini di adattamento della piattaforma. In tutto, questa riprogettazione del Sabre ebbe successo con prestazioni e potenza di fuoco maggiorati in maniera consistente, ma non ebbe modo di raggiungere i numeri che si sarebbero potuti produrre, forse perché oramai il progetto era obsoleto e il 19 dicembre 1961, quando l'ultimo dei 112 prodotti venne consegnato alla RAAF, gli F-104 erano già in produzione in gran serie per la NATO.
In termini di servizio, la RAAF mise in servizio 6 squadroni di aerei F-86 Avon, ovvero i No. 2 (OCU), 3, 75, 76, 77 e 79. Vennero usati durante la campagna malese dal febbraio 1959 fino al 1960, poi nella crisi thailandese del 1962 e infine addirittura nella prima parte della Guerra in Vietnam. Rimpiazzati dai Mirage IIIO, vennero ritirati entro il 31 luglio 1971. 16 aerei furono esportati in Malaysia dal 1969 e servirono fino al 1978 quando la Malesia li sostituì con gli F-5A. Questo e l'ordine indonesiano per altri 18 apparecchi fu l'unico export, davvero minimale, per questa che fu l'ultima e quasi di sicuro la migliore delle versioni dei Sabre. L'INdonesia in particolare, ottenne dal 1974 i suoi Avon-Sabre con cui sostituì i caccia MiG, oramai non più utilizzabili, nel No.14 Squadron fino a che all'inizio degli anni '80 vennero cambiati con i molto più veloci (anche se meno armati in combattimento aereo) F-5E/F.
Qualcosa da segnalare in termini di prestazioni: la velocità era di oltre 1.120 kmh a bassa quota e circa 1.080 a 3.000 m, e scendeva a circa 980 a 12.000 m. La tangenza nondimeno raggiungeva i 16.800 m, mentre il raggio d'azione tattico era di 460 km oppure 640 con due missili e due serbatoi. Il peso arrivava a circa 5,4 t a vuoto, e circa 8500 kg a pieno carico. Così, se il motore era più leggero e potente, è anche vero che la macchina era più pesante leggermente più grande della precedente. Il motore consumava di più e all'inizio, era afflitto dal fenomeno del pompaggio che rischiava di far stallare la turbina in certi assetti e velocità, ma pare che questo non abbia influito più di tanto sul comportamento del velivolo in servizio, o almeno non eccessivamente.
==1984-85<ref>Armi da guerra, fascicolo 78: Australia </ref>==
===Esercito===
Esso era suddiviso in tre Comandi: forze di campagna, addestramento, logistica. Esistevano sette comandi distribuiti ai confini dell’isola.
[[Immagine:Australian Leopard AS1 tank beach.jpg|280px|right|thumb|Questo Leopard 1 ha fatto davvero molta strada, dalla Krauss Maffei a questa incantevole spiaggia australiana]]
*1° Divisione: costituita da 3 brigate, basate a Holsworthy, Townsville, Brisbane (1, 3, 6°). La 1° era una brigata pesante, equipaggiata con mezzi pesanti, la 3° un’unità leggera di pronto impiego, la 6° un’unità di fanteria su 2 battaglioni.
Il 1° Reggimento corazzato, Puckapunyal, aveva tutti i Leopard AS1, ovvero i 103 carri Leopard 1 che a suo tempo sostituirono i carri Centurion, nell’ambito di una differenziazione nella scelta di armamenti che vide Germania, Francia e Italia sostituire praticamente in ogni ambito la Gran Bretagna.
I 5 reggimenti di cavalleria erano in 4 casi in riserva, uno di fanteria aveva gli M113, infine vi erano 3 squadroni da ricognizione.
In tutto i veicoli M113 cingolati, dotati di buona mobilità come d’altro canto i Leopard, erano 790. Notare che 48 di essi avevano torretta dello Scorpion e 15 con quella del vecchio Saladin, entrambe con cannone a bassa pressione da 76 mm L23.
In aggiunta vi erano tre reggimenti di artiglieria con 34 obici da 140 mm inglesil, di vecchia costruzione, e 227 obici statunitensi da 105mm. In ordine vi erano anche i nuovi obici leggeri ROF da 105mm.
L’unico reggimento antiaereo aveva i missili Rapire e i portatili Redeye.
Un’ultima unità era il reggimento aviazione, con 11 GAF Nomad, 16 Pilatus Porter, 47 elicotteri Bell 206B-1. Infine da ricordare un cospicuo totale di 87 veicoli da sbarco anfibi LARC-5 americani. Le armi della fanteria comprendevano il mitra F1 da 9 mm e il fucile F1 da 7,62 mm entrambi prodotti localmente, mitragliatrici M60 da 7,62 mm, cannoni senza rinculo portatili Carl Gustav, l’arma svedese di maggior successo in questa categoria, da 84mm.
Infine vi era la 2° Divisione di fanteria, stanziata a Sydney, con due brigate ridotte, e la NORFORCE.
Vi erano altri 6 battaglioni di fanteria regolari, 14 di riserva, un reggimento di forze speciali SAS. Molti di questi servivano per l'appunto nella 2° Divisione.
L'elencazione completa delle unità era:
Truppe attive:
*3 brigate di fanteria, su 2 battaglioni l'una
*1 reggimento corazzato
*1 reggimento cavalleria da ricognizione
*1 reggimento truppe corazzate
*4 reggimenti d'artiglieria, incluso uno da difesa aerea
*1 reggimento genio artieri, 1 genio costruzioni, uno per 'la sopravvivenza sul campo di battaglia'
*5 reggimenti trasmissioni
*1 reggimento SAS
*1 reggimento aviazione
*1 reggimento trasporto
*1 reggimento supporto trasporto aereo
Riserve:
*14 battaglioni fanteria
*4 reggimenti cavalleria
*188 unità campali supporto
*1 battaglione incursori
*1 forza regionale di sorveglianza (NORFORCE)
Totale organico esercito, 32.850, riserve 30.000.
===L’aviazione===
La RAAF (Royal Australian Air Force) era basata su di una linea d’attacco con gli '''F-111'''C (16), RF-111c(4), F-111 A (altri 4, in sostituzione degli C perduti in incidenti). Questa piccola forza d’attacco era ripartita in due gruppi. Altri 3 avevano 56 caccia Mirage IIIO. La dimostrazione dell’interesse per le vicende oltremare era data dalla presenza di un solo gruppo (per l’intera Australia) di caccia in patria. Gli altri 2 erano in Malaysia e a Singapore, nonostante che questo mini-stato aveva un territorio tanto piccolo da non essere possibile mantenervi costantemente tutte le proprie forze armate, decisamente consistenti per la taglia del Paese in parola. 2 gruppi da ricognizione erano infine equipaggiati con 20 P-3B e C Orion, che ovviamente erano molto necessari per il pattugliamento delle vaste aree marittime attorno all’Australia, tanto che ne erano richiesti altri 10.
I nuovi caccia ordinati furono, a similitudine della Spagna, una settantina di '''F-18''': precisamente 75 F-18 (contro i 72 della Spagna), tra monoposto e biposto. Essi avrebbero sostituito i Mirage, che finiranno i loro giorni nelle file della Pakistan Air Force, comprati per un centinaio di milioni di dollari. Un ottimo affare perché la PAF cercava di incrementare la sua flotta di Mirage, e i 50 apparecchi a due milioni l'uno erano non solo un buon affare ma vennero trovati, grazie al clima secco australiano, in perfette condizioni dopo anni di messa a terra.
Dei 5 gruppi da trasporto, specialità molto sviluppata nella relativamente piccola RAAF, due avevano 24 C-130E/H, due con 19 DHC (De Havilland Canada) -4 Caribou, uno degli aerei da trasporto leggero di maggior successo nella Storia e 4 UH-1. L’ultimo gruppo era da trasporto VIP con 2 BAC 111, 2 Hs748, 3 Dassault Mystere 20, 4 Boeing 737-338C, in procinto di essere convertiti come aerorifornitori. Questo sarebbe stato direttamente correlato con gli F-18 Hornet, aerei moderni ma dallo scarso raggio d’azione, tuttavia predisposti per il rifornimento in volo. 2 Gruppi da trasporto avevano 35 UH-1B/H e un terzo aveva i CH-47, 8 in servizio attivo e altri 4 in riserva.
Una squadriglia controllo aereo avanzato aveva infine i sei CA-25 Winjel di costruzione locale.
L’addestramento, anche al tiro, comprendeva 51 NZ Aerospace CT/4, 74 MB-326H, 8 Hs-748, 15 Mirage IIIOD.
Un ulteriore aiuto per la difesa del Paese era dato dall’Ufficio delle dogane, equipaggiato con 10 GAF Searchmaster, altro tipo dei numerosi concepiti in Australia, ma poco noti al di fuori dei suoi confini.
Totale organico, 22.475 uomini e 1.200 riservisti in 8 gruppi ausiliari territoriali.
====F-111C: gli Aardwaark 'a testa in giù'<ref>Dall'apposita pagina del sito di J. Baugher</ref>====
Gli F-111 australiani hanno una lunga storia. Essa iniziò il 24 ottobre 1963, con il governo australiano che prese una storica decisione, quella di abbandonare la genealogia di un bombardiere inglese, ovvero il Camberra, per comperare un velivolo americano. Il nuovissimo F-111 era una macchina da sogno per l'epoca, e probabilmente senza paragoni nemmeno con gli apparecchi che vennero poi, quantomeno in raggio e carico bellico. [[Immagine:Australian F-111s.jpg|380px|left|thumb|Una discreta parte della piccola flotta di F-111C procede volando quasi ala contro ala]]
La sua capacità di volo transonico-supersonico automatico ognitempo e a bassa quota era quasi fantascienza per l'epoca. Gli F-111 asutraliani vennero ordinati in 24 esemplari, e inizialmente si trattò di macchine simili al modello A americano, ma poi vennero modificate per essere una sorta di ibrido tra il modello tattico A e il modello 'strategico' FB-111A (l'F-111, dopotutto, era stato concepito e voluto per essere il caccia 'standard' USA plurimpiego, ma nonostante la scelta di Mc Namara in suo favore, sarebbe stato il Phantom a detenere tale capacità in pratica). L'ala era maggiorata, con un'apertura di 21 metri massima e 8 punti d'aggancio, e siccome il peso era aumentato ben 51 tonnellate al pieno carico, allora aveva una massa superiore di 10 tonnellate rispetto a quella del modello A, di cui riprendeva i motori TF-30P-3, da 8380 kgs ognuno, per cui tale apparecchio era, in buona sostanza, analogo ad all’FB-111A ma con i motori meno potenti, possibilmente più affidabili, che lo rendevano l’Aardwaark più sottopotenziato, anche se forse anche quello con maggior raggio d’azione, se il consumo era dello stesso livello della spinta. La lunghezza, per quanto potesse sembrare strano, era minore di quella del modello A. L’armamento arrivava a circa 15 tonnellate, mentre l’avionica Mk 1 era uguale a quella dell’F-111A con il radar APQ-113 di ricerca e attacco, APQ-110 TFR, navigazione inerziale con il sistema AJQ-20!, RWR ALR-62 e MAW AAR-34, abbinati a ECM ALQ-94 e lanciatori ALE-28.
Questi aerei ebbero sn. Dell USAF, dall’sn.67-125 al 148, che poi sarebbero stati sostituiti con gli sn. RAAF A8-125/148.
[[Immagine:F-111-Fuel-Dump,-Avalon,-VIC-23.03.2007.jpg|300px|right|thumb|L'arma 'segreta' dell'F-111: il burn-out dei motori con il carburante spruzzato nei postbruciatori: un sistema per 'bruciare' i missili IR in avvicinamento, ma in generare considerato alla sorta di 'autogol' dai piloti]]
Nonostante che il primo F-111C fosse stato prodotto già il 6 settembre 1968, i problemi di messa a punto non vennero risolti subito, anzi le preoccupazioni sull’integrità strutturale dell’aereo furono tali da mettere in discussione l’esito di tutto il programma, cosicché la RAAF, dopo avere lasciato perdere la possibilità di dotarsi del TSR-2 britannico, rischiò di perdere anche l’F-111, anche perché i sostituti F-4E comprati ad interim si stavano dimostrando molto popolari, anche se con minor raggio d’azione. Dopo ulteriori accordi con la G.D, un programma di revisione iniziò il primo aprile (!) del 1972. Finalmente, i primi F-111C, dopo che si temette di dilazionare la consegna fino al 1974, fu accettato il 15 marzo 1973 e poi inviato in Australia il 1 giugno, per poi consegnare l’ultimo il 4 dicembre. Adesso questi ritardi sono la norma, ma all’epoca questi pochi anni di ritardo erano uno ‘scandalo’. Il nuovo poderoso aereo da combattimento venne messo in servizio negli Sqn. 1 e 6, che erano basati ad Amberley, nella regione del Queensland e così sostituirono i Canberra inglesi, dopo 20 anni di servizio. Il loro compito era quello di bombardieri a lungo raggio, ma il radar consentiva, nominalmente anche l’ingaggio aria-aria con AIM-9 e cannoni da 20 mm, eventualità ben remote per ogni F-111, inclusi quelli australi.
Gli incidenti furono rari, ma l’A8-133 venne perduto per collisione con ben 3 sfortunati gregari, cosa che portò il retrofit con parabrezza ADBRIT con vetro laminato e rinforzato. Ma l’F-1111C non era l’unico modello ‘australiano’. Vennero ordinati anche 6 RF-111C, sennonché la cancellazione da parte dell’USAF del programma per gli Aardwaark ricognitori già nel 1968, e allora il 31 dicembre 1974 venne siglato con la GD un contratto per modificare 4 C in RF-111C, cosa che accadde entro l’Agosto 1979 per il primo esemplare, mentre gli altri 3 vennero modificati in Australia con appositi Kit. La suite era basata nel vano portabombe, e includeva 2 KAI KS-87C camere verticali, una Fairchild KA-56E per riprese a bassa quota, una KA-93 A4 per le alte quote, ed infine un IR Linescan Honeywell AN/AAD-5, che dava una completa capacità di ricognizione. Vi era anche la possibilità di riprendere foto dalle immagini del radar APQ-113. Gli A8-126,134,143, 146 servirono poi con il 6° Squadron,. Notare che ritenevano la loro capacità di attacco convenzionale.
[[Immagine:RAAF F111.jpg|350px|right|thumb|L'F-111C in colori a bassa visibilità, adottati negli anni '90]]
Come aggiornamenti, invero di notevole importanza, venne installato il AN/AVQ-16 Pave Tack, che era un pod capace di offrire l’osservazione e la designazione di bersagli con sensori IR e laser. Questo apparato, sistemato nella baia portabombe era un sistema che nell’USAF solo alcuni F-4 e gli F-111F avevano: gli F-111A, D, E non avevano alcuna capacità di designazione bersagli con il laser e uso di bombe LGB Paveway. Era un apparato moderno e il primo F-111C che venne modificato in tal senso venne modificato nel dicembre 1983 e venne messo in servizio solo nel 1985. In seguito vennero implementati i missili AGM-84 A Harpoon con 92 km di gittata, mentre in seguito vennero modificati anche con i missili HARM, ma questi non sono stati realmente adottati.
Per risolvere il problema delle perdite, sensibile data la ridotta forza disponibile, vennero in soccorso gli americani: nel 1982 altri 4 F-111 A vennero modificati allo standard C e forniti alla RAAF con i serial A8-109, 112, 113, 114.
Infine, con un progetto chiamato AIR 5225 vennero sostituiti quasi tutti gli elementi dell'avionica degli F-111 australiani: mentre i primi F-111 venivano radiati dall'USAF, nel 1990 venne stabilito di rimpiazzare l'avionica di 18 C e dei 4 RF. La sostituzione venne completata per un totale di circa il 90 % dell'avionica, e tale massivo rimpiazzo vide anche l'introduzione del sistema databus MIL STD-1553B, 2 computer IBM AP-102 che, similmente ai Tornado, hanno la capacità di incorporare una intera pianificazione di missione prima del decollo. Altri elementi erano il laser gyro Honeywell AN/ASN-41 e un GPS della Rockwell-Collins, il che combinato dava una precisione formidabili, un sistema Fly By Wire digitale al posto di uno analogico, mentre i radar di volo vi erano il nuovo AN/APQ-171 al posto del 113, e l'aggiornamento del TFR allo standard APQ-169. E così l'aggiornamento degli F-111C iniziò e i primi aerei entrarono in servizio dal novembre 1999, per una vita pianificata di 20 anni almeno.
Con la fine della Guerra fredda e lo scioglimento di molti reparti aerei americani (basti pensare che in un decennio, tra la metà degli anni '80 e '90, la sola USAF radiò i suoi 1.600 F-4, 350 A-7, 100 F-106, circa 100 B-52G, oltre alle macchine perse in incidenti ma non rimpiazzate perché fuori produzione) arrivarono altri F-111 ex-USAF: nell'ottobre 1992 venne annunciata la compera di 18 aerei F-111G che altro non erano che gli FB-111 'convenzionalizzato'. Il prezzo era basso, con un totale di 60-80 milioni di dollari australiani, ma includente anche altri 10-15 per ogni aereo onde aggiornarli. All'epoca il dollaro australiano valeva circa il 72% circa di quello americano. Consegne iniziate dal 1994, con gli aerei provenienti quasi tutti dal 27th Fighter Wing della base di Cannon, in cambio degli F-111E.
Gli '''F-111G''' avevano pro e contro rispetto ai 'C': avevano un raggio d'azione anche maggiore, motori più potenti P-107, ma erano privi di Pave Tack. Vi erano però i computer AYK-18 di missione, ASN-41 laser gyro, APN-218 radar doppler, e prima della consegna, vennero dotati di controlli FBW digitali.
[[Immagine:F-111s.jpg|300px|right|thumb|Altra formazione di F-111 RAAF]]
Benché inizialmente si pensò di usare gli F-111G come soli 'ricambi', diversi vennero utilizzati anche operativamente nel 6th Sqn. Il fatto è che oramai gli F-111 erano in fase di radiazione e non più in produzione da decenni, per cui, onde garantirne l'operatività era necessario accumulare quanti più pezzi di 'rispetto' possibili. In ogni caso, i primi G arrivarono già nel settembre 1992, mentre anche l'USAF li stava mettendo in servizio con il TAC, dato che oramai, con i B-1B in servizio, e la radiazione dei missili SRAM (oltre che l'annullamento del programma SRAM-2), gli FB-111 A non avevano più un ruolo preciso. Per aggiornare l'intera flotta degli F-111C vennero installati i motori TF-30-P109A, con una maggiore potenza ed affidabilità. Infine, era pianificato un ulteriore 'upgrade' con la sostituzione dell'RWR con l'ALR-2000 di concezione australiana al posto dell'ALR-62, mentre altre attrezzature comprendono le ECM ALQ-91 e 137, e l'AN/ALE-40 al posto del -20, e infine, a completamento di questa batteria di attrezzature (il Tornado, per esempio, ha solo un RWR interno), vi sono anche i pod esterni, di elevate prestazioni, ALQ-131 e in futuro, ALQ-184. Infine altri 10 aerei F-111G ex-USAF sarebbero stati comprati come 'parti di ricambio'. Se questo contratto si fosse realizzato, allora in tutto gli F-111 australiani sarebbero stati:
* 24 F-111C dal 1973.
* 4 ex-A nel 1982
* 18 ex-G nel 1992-94
* 10 eventuali dal 2000.
In tutto, 56 aerei, ovvero circa il 10% di tutti gli F-111 prodotti, vennero alla fine mandati nell'unica nazione in cui siano mai stati esportati, in cui continuano ad operare come se fosse l'ultimo bastione della specie.
====A-18: gli Hornet 'Made in Avalon'<ref>[http://home.att.net/~jbaugher4/f18_13.html Articolo di J.Baugher]</ref>====
I successori dei Mirage IIIO della RAAF vennero scelti con un programma complesso, con una valutazione operativa durata circa 6 anni. Alla fine di questo, il 20 ottobre 1981, vennero scelti come successori dei Mirage gli F-18 Hornet. [[Immagine:FA-18 Hornet breaking sound barrier (7 July 1999).jpg|340px|left|thumb|Un Hornet entra nella 'dimensione supersonica']]Le ragioni della scelta sul più economico F-16 erano diverse: l'Hornet poteva usare missili a medio raggio, aveva superiori capacità di attacco al suolo ma soprattutto aveva la sicurezza dei due motori, fondamentale per il volo sul mare. Prima ancora che l'aereo fosse diventato operativo negli USA arrivò dunque la scelta da parte australiana, e l'ordine sottoscritto riguardava 57 monoposto e 18 biposto, per un totale di 75 aerei, appena 3 oltre
quelli spagnoli che vennero all'epoca anch'essi ordinati. Naturalmente vi erano degli inconvenienti: l'Hornet era più complesso, costava di più, era più lento e con un raggio minore, dal momento che non era altrettanto efficiente in termini di aerodinamica. Il nome era talvolta indicato A-18A e B, anche se in seguito divenne desueta. Le compensazioni industriali erano consistenti, con il 40% del totale dell'aereo prodotto in Australia, eccetto i primissimi, prodotti direttamente dalla MDD. La produzione australiana era invece in una fabbrica nella 'leggendaria' Avalon, stato di Victoria, e servì molto all'acquisizione delle più moderne tecnologie aeronautiche. La CAC (Commonwealth Aicraft Corporation) costruì gli avanzati motori F404, la Computer Sciences Australia scrisse il software, la British Aerospace Australia ltd. produsse il radar APG-65.
In termini di tempistica, nel maggio 1984 vennero consegnati i primi 2 AF/A-18 sotto forma di componenti da assemblare, mentre il 3 giugno 1985 il primo Hornet 'australiano' volò per la prima volta. Le modifiche erano, rispetto alle macchine americane, minime: gli Hornet australiani erano privi di gancio d'arresto e prese per la catapulta, ma avevano un ILS/VOR, un registratore di fatica strutturale (cosa che risultò molto utile visti i problemi dell'F-18), e un sistema radio a lungo raggio.
[[Immagine:F-18 refueling 070628-M-5500G-252.jpg|320px|right|thumb|Una immagine particolarmente 'operativa' della flotta di F-18 Hornet, con una intera formazione in rifornimento]]
La capacità di lancio Sparrow, Harpoon, Maverick era conservata, mentre veniva aggiunto un pod da ricognizione portabile eventualmente al posto del cannone, anche se questo era interno, sistemato nel muso. I velivoli erano Block 14 per le prime versioni, Block 28 per le ultime macchine, e gli sn. erano A21-101 e A21-118. Dagli Hornet della prima generazione A e B vennero si passò, nel 1986, al modello C/D, capace di portare i missili AMRAAM e con altri miglioramenti. L'ultima macchina venne fornita il 16 maggio 1990.
In termini di servizio, l'aereo venne immesso in linea con il No.2 OCU di Williamtown, Nuovo Galles del Sud, con inizio attività nell'estate del 1985, per poi essere seguito dal No.3 e 77 sempre nella stessa base, e il 75 a Tindal.
Ovviamente, con l'avionica in rapida evoluzione non potevano mancare degli aggiornamenti: predisposizione per gli AMRAAM, migliorie ai comandi HOTAS, migliorate le ECM come per esempio il Loral AN/AAS-38 Nite Hawk FLIR in pod esterno, sistema AN/ALQ-162 e capacità di usare le LGB.
Quanto ai sistemi da ricognizione, 23 macchine hanno avuto la capacità di ospitare le camere panoramiche KA-56 da 76mm, KS--87 da 6 pollici oblique, KA-93 con sistema panoramico da 610 mm di focale e infine la KS-87 da 305mm. Altri Hornet vennero aggiornati allo standard Night Attack, quello usato per l'USMC: predisposizione per sistemi IL per i piloti, e FLIR AAS-38 (l'USMC ha l'AAS-50).
Per le ultime modifiche vi erano la modifica del radar APG-65 allo standard APG-73, la compera degli AMRAAM, GPS, aggiornamento dell'F-404-GE-400 allo standard -402.
Infine, da notare che le perdite sono state molto basse: nei primi 15 anni circa di servizio, solo 2 monoposto e 2 biposto sono andati persi, cosicché non vi erano necessità di rimpiazzi. L'annus orribilis è stato a cavallo del perioro 1987-1992, quando quasi ogni anno vi fu una perdita.
===La marina (RAN)===
[[Immagine:HMAS Stuart 1984 DF-ST-85-06920.jpg|220px|right|thumb|La vecchia e la nuova bandiera della RAN]]
Persa la portaerei senza possibilità di reintegro, persi gli aerei ad ala fissa compresi i pattugliatori marittimi, la RAN aveva avuto una notevole riduzione delle sue possibilità operative e si trovava a quel punto costretta ad operare sotto la copertura della RAAF. In ogni caso, l'Australia ha seguito per le sue navi principali una politica 'allineata' a quella dei progetti internazionali di maggiore successo: i caccia 'Perth', le fregate 'Adelaide' e 'Leander', i sottomarini 'Oberon' e i cacciamine 'Lerici'. Essa restava, dopo la perdita dell'ultima portaerei ancora una forza potentemente equipaggiata con:
*3 cacciatorpediniere classe Perth: si trattava di navi classe C.F. Adams statunitensi, che avevano un armamento rimaneggiato a seguito della sostituzione dell’ASROC con l’Ikara, missile ASW dalle maggiori prestazioni in gittata, anche se più costoso, sempre destinato a fungere da vettore per un siluro ASW leggero come l’Mk 44. Per il resto, il principale motivo della loro esistenza era il fatto di essere dotati di un sistema di difesa d’aerea con i missili Tartar/SM-1MR, integrabili eventualmente anche con Harpoon dopo le opportune modifiche. Entrarono in servizio attorno al 1965-66.
*Una forza di sottomarini basata su 6 'Oxley', del tipo Oberon, dotati di 8 lanciasiluri da 533mm. Queste eccellenti e molto silenziose unità subacquee, di concezione britannica, erano a tutti gli effetti il principale deterrente della RAN specialmente in termini offensivi, ma negli anni '80 erano oramai complessivamente superati.
*2 Fregate FFG-7 classe ADELAIDE del tipo 'Perry' di progettazione americana. Anch’esse erano armate con SM-1MR, inoltre avevano 2 elicotteri ASW.
*6 fregate di concezione inglese classe River, armate di missili SAM Sea Cat a corto raggio, cannoni e un elicottero.
*20 navi pattuglia, 2 per la guerra di mine, 6 mezzi da sbarco mezzi corazzati, 1 nave da trasporto anfibio, 1 cacciatorpediniere d’appoggio, 2 navi scuola (1 cacciatorpediniere e un traghetto riattati), 1 nave appoggio flotta.
Aviazione navale: 6 S-2G Tracker, aerei ASW oramai obsoleti e superstiti dello stormo imbarcato, 2 BAe Hs748 per addestramento ECM, 6 Westland Sea King, 16 Wessex, 4 UH-1B, 4 Bell 206, 6 elicotteri Ecoureil e 2 Sea King in ordine.
Molti i programmi di aggiornamento per queste unità e in generale, per la flotta. Uno di questi era l’acquisto di altre due fregate FFG-7, inoltre vi erano in ordine 6 navi pattuglia d’altura, missili Harpoon. Questi ultimi missili antinave, capaci di oltre 90-110 km di gittata, erano previsti o già installati sui cacciatorpediniere, fregate FFG-7, sui sottomarini Oberon e, per quello che riguarda la RAAF, i missili erano destinati anche a un gran numero di macchine da combattimento e pattuglia.
Infatti gli F-18 Hornet (57 monoposto e 18 biposto) erano capaci fin dall’inizio di impiegare i missili Harpoon (per la cronaca tale abbinamento, nei ranghi dell’USMC Aviation è immortalato nell’attacco ‘Kamikaze’ di Independence Day), in un totale che, a seconda delle combinazioni era di uno, due, o quattro. Importanti gli aggiornamenti anche per gli F-111C: essi vennero modificati per trasportare missili Harpoon, bombe LGB e missili HARM. Da notare che nessun altro F-111 ha mai avuto una simile panoplia di armamenti guidati. Nell’USAF gli FB-111 avevano i missili nucleari SRAM (massimo di 6-8, pratico pare, solo di 1-2 sistemati nel vano bombe), mentre gli F-111D ed E non ebbero mai ASM. Solo gli F-111F avevano bombe plananti a guida laser, ma gli F-111C erano dotati di una completa panoplia per gli attacchi antinave, e potevano trasportare anche 4 armi a distanze che gli F-18,armati con un solo missile, non avrebbero potuto coprire senza rifornimento in volo. Oltre all’aggiornamento degli F-111C e all’introduzione degli F-18, anche un altro apparecchio avrebbe beneficiato della capacità di tiro Harpoon: i pattugliatori '''P-3 Orion''', almeno nella versione C. In tal modo queste macchine avrebbero potuto trasportare a velocità sostenute (sono una delle macchine ad elica più veloci, con punte di quasi 800 kmh) su di un raggio dell’ordine dei 3000 km anche, teoricamente, 6 missili Harpoon. Attaccando a bassa quota fin nelle vicinanze del bersaglio avrebbero potuto costituire un pericoloso avversario per qualunque forza navale, specialmente se priva di una efficace componente di caccia intercettori e AEW.
Con 6 sottomarini, 4 (diventate nel tempo 6) fregate, 3 cacciatorpediniere e non meno di 111 aerei Harpoon-capable l’Australia, alla fine degli anni ’80 era una nazione dotata di una difesa molto migliore rispetto all’inizio del decennio, ma va ricordato che anche con gli F-18 Hornet la politica di proiezione di potenza non cambiò per anni, con non meno di 2 squadroni oltremare basati nell’arcipelago malese.
==Fonti==
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Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Finlandia
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Il 'Paese dei mille laghi' ha una storia recente particolare. Combatté contro l'URSS in una breve e tremenda guerra in condizioni ambientali impossibili, nota come 'Guerra d'Inverno', nel 1939-40. Continuò nel 1941 con la Germania ma perse ancora. In seguito alla pace finalmente arrivata, la Finlandia ebbe molti limiti e una forza armata ridotta, anche se non venne incorporata nel Patto di Varsavia. La sua tradizione nella produzione di armamenti originali continuò soprattutto con quelle della fanteria prodotte dalla Valmet e con la gamma di mortai della Tampella. Anche alcuni aerei originali vennero realizzati, come i Valmet Redigo da addestramento basico, ma nulla che fosse allo stesso livello della vicina Svezia.
Se la Finlandia si può definire un paese 'neutrale'.., è anche vero che l'URSS stipulò un trattato di pace tale da rendere la Finlandia un Paese alleato qualora un nemico esterno avesse attaccato la superpotenza passando attraverso il suo territorio. La Finlandia ha saputo mantenere la sua indipendenza e un buon livello di benessere per la popolazione, allineandosi in questo con le nazioni del resto della Scandinavia, ma ha anche sviluppato una discreta industria degli armamenti che ha prodotto praticamente tutte le armi di cui essa aveva necessità eccetto alcuni campi quali i carri da battaglia e i missili guidati di vario tipo.
==1985==
===Esercito===
All'epoca esso era forte di 30.900 uomini, di cui 23.300 di leva. La struttura di tale piccola forza armata era data da:
* 1 brigata corazzata, su un battaglione carri ,1 di fanteria meccanizzata, 1 gruppo di artiglieria e uno di supporto. Questa era l'unica unità corazzata dell'Esercito, in un ambiente poco adatto per qualunque reparto corazzato, ed aveva un nome proprio: Parola
*6 brigate di fanteria
* 7 battaglioni autonomia di fanteria
*1 brigata commando di fanteria
*2 reggimenti di artiglieria da campagna
*2 reggimenti di artiglieria da costa
*2 gruppi autonomi di artiglieria da costa
*1 gruppo mobile di artiglieria da costa
*1 reggimento difesa aerea con artiglierie e un gruppo SAM
*5 gruppi autonomi di difesa aerea
*2 battaglioni del Genio
*1 reggimento trasmissioni
*1 battaglione autonomo trasmissioni
In termini di equipaggiamenti, fino al 1960 erano in uso soprattutto modelli tedeschi, superstiti della seconda guerra mondiale, e lo stesso dicasi per i similari tipi sovietici. Dal 1960 arrivarono altri equipaggiamenti moderni, sovietici, come i 100 T-54/55. I primi vennero relegati all'addestramento oppure con le loro torrette vennero allestiti dei fortini da difesa statica dei confini. I Finlandesi non ebbero molti equipaggiamenti durante la guerra ma ne fecero un uso parsimonioso ed efficace, con un numero ridotto di perdite. Come la composizione dell'Esercito fa chiaramente capire, si trattava di una forza leggera, adatta alla guerra nelle foreste e tra le nevi, con pochissimo affidamento a mezzi corazzati, molto invece alla fanteria, a reparti sciatori, al fuoco dei mortai. Dal 1980 i Finlandesi hanno ricevuto dai sovietici nuovi equipaggiamenti, sostanzialmente moderni: nel 1984 sono stati ordinati 100 -72 mentre la prima fornitura moderna fu quella di molti BMP-1, tutti per la brigata corazzata Parola.
Equipaggiamenti:
* corazzati: 100 carri T-72 (in corso di fornitura), decine di BMP-1, carri T-54/55, PT-76, e APC BTR-50 e BTR-60, in ordine i nuovi SISU XA-180 6x6 locali
* artiglierie: cannoni M02, M36 da 76mm, M41 da 105mm, M60 da 122 mm. Obici M37 da 105mm, M61/37 da 105mm, M40 da 105mm, M38 da 152 mm. Cannoni obici M74 da 155mm. Artiglierie da costa da 100, 130 e 152 mm.
*Armi contraerei: cannoni Flak 38 da 20 mm, ZU-23 da 23mm, GDF-002 da 35mm, Bofors L60 e 70 da 40 mm, S-60 da 57mm, ZSU.57.2, SA-3 in rampe quadruple e SA-7
*Armi controcarri: razzi M55 da 55mm, Miniman da 75mm, cannoni SR 95 SM58-61 da 95mm, missili TOW, AT-3 e AT-4.
*Armi portatili e di accompagnamento: pistole M35 da 9mm, Parabellum da 7,65mm, fucili M62 da 7,62 mm,, mitra M31 da 9mm, mitragliatrici M62 da 7,62 mm, mortai da 60, 81, 120 mm.
Riservisti: 700.000 uomini per tutte le f.a., come da attendersi per una piccola nazione neutrale incapace di mantenere un forte esercito permanente. Era lo stesso per Svizzera, Svezia e altre nazioni europee. Le zone militari della Finlandia erano sette e le unità di riserva erano fino al livello di brigata di fanteria.
===Aeronautica===
Ancora più piccolo il servizio aereo, con appena 2900 uomini di cui 1300 di leva. Esso aveva nondimeno 3 stormi da caccia, uno per distretto di difesa aerea, ciascuno dei quali aveva un solo gruppo caccia.
Linea di volo: 27 MiG-12Bis Fishbed N, ultimo modello, 12 S35S, e 5 S35F ammodernati, di fornitura svedese. Dunque, in Finlandia convivevano questi due esponenti della prima generazione di bisonici europei. Previsto di comprare altri 20 S35D di seconda mano.
La ricognizione tattica era dotata di una piccola forza di 6 MiG-21R, mentre la riqualificazione operativa comprendeva 8 BAe Hawk, 3 Saab A35C, alcuni J35BS e 8 MiG-21UM. Armi usate: AA-2 per i caccia russi, Rb27 e 28 (falcon) per i Saab.
L'addestramento primario era compito di un gruppo d 30 Valmet Vinka, progettati in ambito nazionale, e di altri 42 apparecchi tra cui 15 Magister e 27 Hawk: tutte macchine costruite in Finlandia, su licenza, mentre altri 15 Hawk dovevano essere ordinati per rimpiazzare gli obsoleti Magister.
La forza da trasporto era piccole: 3 Fokker F.27 Friendship Mk 100, 3 Learjet 35A, infine gli elicotteri SAR e trasporto erano appena 6 Mi-8 e 2 Hughes 500, senza incrementi in vista.
===Marina===
Appena 2700 uomini, di cui 1400 di leva costituivano tale servizio. Esso era incaricato ovviamente della difesa costiera della nazione, con una lunghissima linea di costa, assieme ai cannoni costieri. La sua forza includeva corvette costiere pesantemente armate con cannoni Bofors da 120 mm.
Sottomarini: a causa del trattato con l'URSS del 1948 nessun sommergibile era autorizzato
*Corvette: 2 'Turunmaa'
*Navi lanciamissili: 1 'Isku', 4 Tuima', 2 'Helsinki' e altre 10 in ordine
*Battelli da attacco: 4 'Nuoli', 4 'Helsinki' in programma
*Navi pattuglia costiere: 1 e altre 4 in costruzione
*grandi battelli pattuglia: 5
*posamine d'altura: 3
*dragamine costieri: 13
*Navi per la guerra anfibia: 11 trasporti costieri, 14 mezzi da sbarco
*Rompighiaccio: 9 e 2 in costruzione
*Navi varie: 10
La dotazione d'armi comprendeva cannoni Bofors da 40, 57 e 120 mm, missili RBS-15, mentre le fregate fornite dai sovietici sono diventate mezzi posamine.
La piccola guardia di frontiera finlandese disponeva di 3500 uomini in 7 battaglioni, ed era aiutata da una guardia costiera di 600 uomini con una cinquantina di mezzi navali e 3 elicotteri Mi-8.
==Anni '90==
===Aviazione, 1996<ref>Vissers B e Festner T ''Suomen Ilmavoimat'' Aerei set 1996 p. 14-19</ref>===
Prima di parlare dell'aviazione finlandese moderna ricordiamo come nacque il volo umano nella Terra dei 1000 laghi. La guerra in Europa infuriava quando il 6 marzo 1918, quando finalmente Nils Kinberg portò a Vassa il suo Thulun D con cui era decollato dalla Svezia, un dono del leggendario Eric von Rosen. Sulla sua fusoliera era stato impresso il simbolo portafortuna del nobile donatore: una svastika azzurra. Questa sarebbe stata ben prima dei Nazisti l'insegna rimasta per l'aviazione finnica. Il 10 marzo nacque un'embrionale aviazione nazionale a Kolho, nella parte centrale del Paese con il Lento-Osasto 1, che nella strana lingua (molto.. italica) nordica significa Reparto di volo 1. C'erano due Thulin D e tre NAB Albatros. Evidentemente si era fatto presto a dar seguito al primo di tutti i volatili a motore. L'aviazione europea del resto era in fortissima espansione sotto la spinta della guerra mondiale e gli aerei, che crebbero molto stentatamente per 10 anni prima del grande conflitto, ne divennero, assieme ai carri armati, gas, sottomarini e mitragliatrici, il segno dei tempi. Durante gli anni successivi vi fu una limitata crescita e per la guerra con i sovietici i Finlandesi non raggiungevano i 150 aerei: per la precisione erano 41 Fokker D.XXI, 21 Blackburn Ripon, 29 Fokker C.X., 18 Blenheim I, 9 Westland Lysander, 15 Bristol Bulldog, 13 Fokker C.V.E. Ma come si costituì questa minuscola forza da combattimento? I vecchi Bulldog erano muniti di sci che certo non esaltavano le loro prestazioni di volo, già del livello diciamo di quelle di un CR.20 o di un I-5; i Blenheim non ebbero molta più fortuna, ma erano ben più moderni dei Bulldog, presumibilmente comprati negli anni '20. Questi moderni bombardieri bimotore vennero comprati nel 1937-38 e poi venne comprata anche la licenza di produzione, ma non vi fu tempo di usarla. Erano giudicati piuttosto facili ad incendiarsi, cosa che curiosamente non risulta dalla guerra in Mediterraneo. Nel '35 vennero comprati 4 Fokker C.X. e la licenza di produzione per questo efficiente aereo da bombardamento multiruolo. I Ripon vennero comprati nel '29 come aerei da aerocooperazione, con tanto di licenza di produzione. I Lysander vennero comprati nell'estate del '39 ma solo due avrebbero realmente svolto, per cause non precisate, servizio bellico. I Fokker erano invece un ordine del '37 di 7 aerei e altri 39 costruiti su licenza. I D.XXI arrivarono giusto in tempo per riuscire a fare fronte all'altrimenti impossibile difesa della Patria. In pratica la piccola aviazione Finnica aveva circa un ventesimo degli aerei della Regia Aeronautica e grossomodo era del calibro di quella greca. I piloti erano davvero ben addestrati e decisi e la linea di caccia era all'altezza, qualitativamente, della maggior parte delle aviazioni dell'epoca: pur essendo con carrello fisso, i Fokker erano monoplani di valide caratteristiche. Abbatterono in combattimento ben 120 aerei russi perdendo 6 velivoli in azione e altri 6 per incidenti. 8 gli aviatori uccisi, tra cui i due soli volontari Finlandesi, Rasmussen e Frjis. I Sovietici usarono alcuni I-15, che per quanto superati erano ancora del livello di un CR.32, passabile per il 1939 che i Fiat conclusero vittoriosamente in Spagna (contro gli stessi I-15), anche se erano aerei limitati in aria dagli sci presenti sulla maggior parte di essi; gli I-152 o I-15bis con motore migliorato, ma soprattutto gli I-153 con carrello retrattile, un eccellente biplano da caccia ad alte prestazioni. Ma i pochi risultati conseguiti dai cacciatori sovietici erano soprattutto merito dei veloci I-16. La massa dei bombardieri era costituita da R-5, SB-2 e DB-3 ma non mancavano nemmeno i pesanti TB-3, 6 dei quali abbattuti dal principale asso Finlandese in pochi minuti. Poi arrivarono tanti altri aerei. 30 Gloster Gladiator dei 55 svedesi, usati per la difesa della capitale ma senza molto entusiasmo (a quanto pare ai Finlandesi gli aerei inglesi proprio non piacevano..), 30 MS.406 che con la squadriglia HLeVl 28 ottennero circa 20 vittorie nelle ultime 3 settimane, ritrovandosi così al secondo posto per importanza nei caccia Finlandesi. Arrivarono anche 12 Hurricane e 25 Gladiator da UK e Sudafrica rispettivamente, ma senza partecipare a combattimenti, circa 40 G.50 che vennero usati con successo, ma solo verso la fine della guerra e poi contro l'URSS dal 1941. Erano grossomodo i successi dei D.XXI ma certo non aerei eccelsi. Ancora più sorprendentemente furono di successo i Brewster Buffalo, di cui 42 ex-USN, nuovi di zecca. Se i G.50 ebbero successo con circa 80 vittorie in mano agli esperti Finlandesi, che dire delle oltre 400 che ottennero i Buffalo, usualmente considerati aerei molto mediocri? Vennero rimpiazzati solo nel '44 dai Bf-109G dopo che avevano soppiantato anche i G.50 come principali caccia finlandesi. Contro i Sovietici quindi arrivarono altri aerei che diedero un certo contributo allo sforzo bellico: complessivamente almeno 60 caccia più i primi G.50 riuscirono ad entrare in azione, e se si conta il numero di aerei complessivamente giunti, si arriva a ben 154 caccia e alcuni altri velivoli, che praticamente hanno raddoppiato l'aviazione finlandese. Questa si scontrò con una massa di aerei sovietici che inizialmente era di circa 1.000 e poi salì ad un valore doppio. Come resistere? Usando tattiche di guerriglia aerea modello 'Tigri di Chennault', colpendo per fare più danni possibile, sfruttare le tremende difficoltà delle condizioni meteo della zona e dell'epoca (il freddissimo inverno del '39-40). Alla fine erano andati persi 62 aerei Finlandesi contro 240 sovietici abbattuti dai soli caccia ma circa 1.000 persi per tutte le cause, pur non avendo i Finlandesi eseguito particolari azioni di attacco sugli aeroporti. Per il round successivo i Finnici si schierarono co Hitler anche se la Svastika restava celeste e nient'affatto legata al Nazismo. Avevano inizialmente 240 aerei contro qualche migliaio di macchine sovietiche di tipo ancora simile a quelle usate nel '39-40.
Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, la Finlandia si ritrovò ancora una volta con un incredibile carnet di vittorie e poche perdite per l'aviazione; ma nondimeno, subì ancora una sconfitta e venne costretta a passare allo stato di nazione 'neutrale'. Considerando la sorte delle altre nazioni Europee colpevoli di avere attaccato l'URSS, era decisamente una sorte benevola. Questo anche perché venne costretta alla resa già nel 1944 e le fu imposto di espellere i tedeschi dal proprio territorio. Non bastando questo (e come avrebbe potuto?) la Finlandia, che aveva avuto l'ardire di rigettare una trattativa diplomatica con l'URSS (e molto ragionevolmente Stalin aveva offerto ua superficie più che doppia rispetto a quella che voleva, tra cui la base di Hanko, per proteggere Leningrado, seconda città sovietica ma troppo esposta ad un eventuale attacco da Ovest) si ritrovò costretta alle condizioni di pace sovietiche. In effetti non si capisce bene perché i Finlandesi, che avevano tutto da perdere, fossero stati tanto intransigenti. La ragione è nei pregressi. Dal 1809 al 1917 la Finlandia era stata territorio Russo, però con uno Status di granducato autonomo. La volontà russa di 'russificare' i Finlandesi dal 1890 in poi non era stata certo accettata di buon grado. Nel 1917 i rivoluzionari sovietici riconobbero il diritto Finlandese all'indipendenza, ma molte guarnigioni sovietiche rimasero in zona e i comunisti finlandesi tentarono di prendere il potere. I 'Rossi' combatterono contro i 'Bianchi' riforniti dall'Occidente una guerra civile, che finì con la loro sconfitta nel 1920. Con questo pregresso non è difficile capire che i rapporti tra URSS e Finlandia non potessero essere dei migliori. Ma alla fine cosa se ne ebbe? Che solo nella prima parte del conflitto con i Russi i Finnici ebbero 23 mila vittime (e i Russi quasi 10 volte tanto), poi vi furono altre vittime nella seconda parte o guerra che dir si voglia (infatti la II GM è spesso nota come 'Guerra di continuazione' in Finlandia), e alla fine successe che: la Finlandia perse la piena sovranità, 30.000 km<sup>2</sup> di territorio e varie limitazioni tra cui un'aviazione con un massimo di 60 aerei e 3.000 persone impiegate, oltre alla necessità di essere assolutamente neutrale. Insomma, malgrado le capacità dei soldati Finlandesi c'era stato solo di che perdere. Era evidente fin dall'inizo che sarebbe stato così: dei 400.000 soldati Finlandesi richiamabili nel '39 solo 275.000 erano armabili; contro la più grande flotta corazzata del mondo (anche allora) c'erano ben 112 cannoni da 37 mm: a questo punto c'è da stupirsi che ce ne fossero, come nel caso dei mortai da 120 mm che erano ordinati ma non ancora consegnati, o delle mitragliatrici insufficienti. Se non fosse stato per i reparti di sciatori e i micidiali cecchini, il confronto non avrebbe avuto storia. Ma soprattutto per gli errori strategici e l'impreparazione degli ufficiali sovietici, e per le orrende condimeteo di quell'inverno: è già follia, da quelle parti specialmente, scatenare una guerra d'inverno, con 20 gradi sotto zero quando fa caldo, e quell'inverno fu decisamente rigido, con punte sotto i -40 gradi, abbastanza per uccidere un uomo allo scoperto o causargli micidiali congelamenti. L'aiuto fornito da molte nazioni fu poco significativo, di fatto solo la Svezia aveva materiali compatibili con le scorte Finlandesi e in generale di alto livello. Non bastarono, anche se erano d'aiuto, i 180 cannoni svedesi (76 dei quali antiaerei e 18 controcarri), 24 francesi, 79 norvegesi, 12 inglesi, 60 c.a e 12 controcarri italiani, 40 ungheresi, 100 mortai italiani e 100 francesi.
Tornando all'Aviazione Finlandese moderna, circa 10 anni fa aveva una suddivisione in 3 comandi (Nord, E e Ovest) per altrettanti settori di difesa nazionale. Ognuno dei comandi e quindi dei settori aveva uno Stormo con uno squadrone da caccia e una rete radar e postazioni contraeree. Lo Stato Maggiore invece aveva, al di sopra di queste aree, un gruppo trasporto, uno recce, una scuola di volo associata all'Accademia. Ognuno dei gruppi di difesa er su 4 squadriglie di cui due operative e una addestrativa. Le prime due squadriglie (letteralmente, la 1 e la 2) erano dotate di MiG-21 e Draken, quella addestrativa aveva in genere 6 Hawk. La quarta di collegamento aveva aerei leggeri con un Piper PA-28, un PA-31, due L-90 Redigo, uno o anche due L-70 Vinka. I MiG-21 e i Draken erano in fase di sostituzione con gli Hornet, dei quali il primo è arrivato nel novembre 1995 a Pirkkala che è vicino a Tampere, per la HavLLv.21.
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La formazione dei piloti avveniva all'Accademia di Kauhava con un gruppo di addestramento per allievi (anche donne) che superata la selezione iniziale, si ritrova a volare sul Valmet L-70, dal 1981 erede dei vecchi Saab-91. Con i 30 aerei consegnati è possibile far volare i 'pulcini' per 45 ore in undici mesi, poi c'è l'addestramento basico con gli stessi aerei (chiamati Vinka) per altre 65 ore, e se si supera la prova (almeno questa era la situazione al 1996) si va sull'Hawk Mk.51, prestante apparecchio transonico con cui volare altre 100 ore per 3 anni. Alla fine di questo corso si ottiene il brevetto. Gli Hawk sono stati una grossa innovazione per l'addestramento Finlandese: il primo è stato consegnato nel 1980 e ne sono stati ordinati ben 50 di cui 46 montati dalla Valmet. Altri sette sono stati comprati nel 1990 come Mk.51A. Tutti questi aerei, singolarmente più numerosi dei caccia allora disponibili, erano stati presi sia per il KoulLLV (il reparto d'addestramento) che per la squadriglia assegnata al gruppo da caccia. Qui i piloti ritrovano l'Hawk per altre 120 ore di volo indirizzate al combattimento aereo e dopo un anno sono possibili gli incarichi sui Draken e i MiG-21Bis, dove per altri 2 anni circa resta un pilota LCR, ovvero ancora non del tutto 'maturo'. Non per tutti i piloti: quelli che sono destinati ad elicotteri o cargo finiscono la preparazione nel gruppo unico dei trasporti. Quanto alla ricognizione, è svolta (era) dai MiG-21 ma anche dagli Hawk della TiedLLv, che è una sigla significante gruppo da ricognizione. In effetti, i MiG-21 bis in sei casi sono stati dotati di equipaggiamenti da ricognizione 'top secret' con modifiche sulla deriva ed estremità alari e la denominazione di MiG-21Bis/T. Ma nel '96 erano stati trasferiti alla HavLLv.31 di Kuopio, che era una squadriglia di MiG sotto organico, per fare presumibilmente la sola caccia. I pod del resto sono rimasti agli Hawk. I trasporti del gruppo KulJLLv. erano a Utti, vecchia base finlandese. Ha compiti di trasporto, traino bersagli, cartografia (con 3 soliti Learjet 35), elicotteri Mi-8 soprattutto per soccorso in una squadriglia a Roaniemi (distaccata da Utti in sede permanente) che è la base più a Nord. Le basi in tutto sono: Rovaniemi per il Northern Command, Kauhava, Halli e Pirkkal per Western Command, Kuopio, Tikkakoski e Utti per l'Eastern Command.
Tornando ai Mi-8, essi vennero consegnati in sei esemplari in due lotti nel '73 e nel '79; nel 1989 ne sono giunti altri 3 ma per la Polizia di frontiera. Due dei 4 Hughes 500C sono usati per addestramento e per compiti minori. Non certo una grande flotta nell'insieme. I Learjet sono stati i primi della numerosissima genia di questi bireattori ad essere costruiti proprio per compiti militari e non come adattamento; sono stati consegnati nel settembre 1982 sostituendo i vecchi Il-28. Due anni prima venne scelto il Fokker F-27 per rimpiazzare C-47 e C-53. Anche di questi ne sono stati comprati solo tre, di cui due in leasing (inizialmente, poi sono stati comprati). Notevole che nonostante una flotta tanto striminzita uno sia stato modificato per scopi ELINT e mandato al TiedLLv. di Tikkakoski. L'attività sperimentale è invece compito del Koelentue, dipendente dallo Stato Maggiore, che significa proprio reparto sperimentale, del centro di sperimentazione di Halli dove ha sede anche la stessa Valmet. Il reparto sperimentale non ha peraltro aerei suoi ma li piglia in prestito quando occorre.
Ora alla difesa aerea. La responsabilità di questa è del Wing lappone con la HavLLv.11 di Rovaniemi, con due squadriglie che all'epoca erano equipaggiate con i Draken, di cui i primi sei raggiunsero la Finlandia il 2 maggio del '72 in leasing. Erano dei vecchi B e avevano pure dei nomi propri, come il DK-202 Mikko. L'aquisto di questi aerei venne formalizzato nel '76 assieme a 6 J-35F, ma nel 1974-75 la Valmet montò su licenza altri 12 aerei del tipo J-35S (per Suomi che significa Finlandia). Ad occidente vi è il reparto .21 con i Draken, ma nel '96 già sette erano gli F-18 consegnati per rimpiazzarli. Mentre i 24 aerei visti prima erano stati usati solo dal Comando settentrionale con il gruppo 11, questi erano 18 J-35F ex-svedesi, consegnati entro il 1986 e rimpiazzando i vecchi addestratori CM.170 trasferendosi al contempo a Pirkkala. Completano la flotta Draken 3 SK.35C biposto del 1976 e 2 del 1984. Il gruppo .21 è il primo su Hornet e ha ricevuto tutti e sette i biposto, prima che dal 1 ottobre 1995 la Valmet iniziasse il montaggio dei 57 Hornet monoposto, da completare entro agosto 2000. I MiG-21Bis erano invece nel Comando Orientale con l'HavLLv.31. Di questi aerei di ultima generazione ne sono stati consegnati dal 26 dal 21 settembre 1978. I MiG-21F erano descritti dai Finlandesi come 'supersonici sportivi' date le prestazioni ma la modesta capacità bellica; nondimeno la sostituzione si è protratta con i più capaci Bis fino ai tardi anni '80. Nel 1996 solo 13 Bis erano in servizio, a parte 6 addestratori per il TiedLLv.30. Dei 20 monoposto, ben 6 erano persi in incidenti e uno al museo. Rispetto a questi aerei, i Draken si sono dimostrati macchine più tranquille e con maggiore autonomia, soprattutto più sicure con 43 esemplari su 47 sopravvissuti in parecchi anni di impiego. Il reparto era il secondo tra quelli destinati a dover ricevere gli Hornet.
In tutto l'organico era questo:
*HavLLv.11 con J-35B-C-S e Hawk, a Rovaniemi
*HavLLv.21 con J-35 F e C a Pirkkala
*HavLLv.31 con MiG-21Bis-UM e Hawk a Rissala
*Koelte, vari aerei, ad Halli
*KoulLLv con L-70, Hawk a Kauhava
*TiedLLv con Hawk a Tikkakoski
*KuljLLv con F-27, Learjet, Mi-8 e H-500 a Utti
Aerei:
*7 (64 ordinati) F-18 C e D
*12 (20) MiG-21Bis
*11 (12) J-35S
*4 (6) J-35BS
*23 (24) J-35FS
*2(2) MiG-21US
*2 (4) MiG-21 UM
*45 (48) Hawk.Mk.51
*7 (7) Hawk Mk.51A
*28 (30) Valmet L-70
*2 (2) F-27 Mk.100
*1 (1) F-27M Mk.400
*3 (3) Learjet 35A
*6 (6) Mi-8
*2 (4) Hughes 500C
*6(6) Piper PA-31-350 Chieftain
*11 (11) Valmet L-90TP Redigo
*8 (9) Piper Pa-28R Cherokee Arrow
===L'era dell'Hornet<ref>Dal sito di Joe Baugher</ref>===
Gli Hornet Finlandesi vennero scelti nel 1992, precisamente il 16 maggio: erano in competizione con altri eccellenti velivoli di ultima generazione quali F-16, MiG-29, Gripen e Mirage 2000, tutti almeno altrettanto veloci (forse l’unico tra questi che non passa mach 2 è il Gripen, che si colloca al livello dell’Hornet in questo senso); ma gli F-18 vennero alfine scelti per la versatilità della loro avionica. Questo venne accettato il 5 giugno dello stesso anno con un ordine di 64 aerei, e anche qui, come nel caso di praticamente tutte le commesse per tale costoso aereo, venne stabilito di assembrarli in Finlandia dalla Valmet: 5 vennero forniti nel modello C/D e gli altri 57 assemblati con componenti MDD. Usati per la difesa aerea gli Hornet vennero chiamati solo F-18, come del resto accade anche negli USA (F/A è una designazione 'commerciale, che valorizza la sua polivalenza, ma in pratica si tratta di un caccia). I sistemi d'arma approvvigionati sono gli AIM-9 e gli AIM-120, mentre la capacità di portare armi di combattimento aria-terra di cui vi sono le predisposizioni non è stata, almeno inizialmente, sfruttata. Questo chiaramente per motivi politici: la Finlandia è vicina alla Russia, dopotutto, e non deve 'minacciare' di attaccarla, ma solo di difendersi. La situazione nel tempo si è modificata, ma non di molto.
In termini di particolari, gli Hornet finnici hanno il F404-GE-402 EPE con capacità di spinta e durata migliori della prima generazione. Il radar è il potente APG-73, che costituisce la prima esportazione per tale sistema, ancora più avanzato del '65. È possibile addirittura lanciare 8 AMRAAM simultaneamente anziché 2-4. Il computer di bordo è prodotto dalla Valmet, chiamato DLEC e descritto come un modello 'rivoluzionario' rispetto a quanto già disponibile.
Le ECM sono rappresentata de un potente sistema chiamato ASPJ, ovvero Advanced Self-Protection Jammer, che altro non è che l'ITT/Westinghouse AN/ALQ-165. Questo sistema era stato sviluppato dall'US Navy ma venne cancellato nel 1992: costava molto, aveva problemi di affidabilità e in definitiva si è trattato di un cattivo affare. Tuttavia, la Finlandia ha comprato nel 1994 il sistema, nonostante un costo di due milioni di dollari al pezzo. Esso è installato all'interno del mezzo, e sostituisce l'ALQ-126B. Da notare la presenza di un datalink finlandese, come anche del gancio d'arresto, non perché la Finlandia abbia ambizione di costruire portaerei, ma per operare in caso di atterraggio su piste corte, con i cavi d'arresto.
Dopo l'addestramento degli equipaggi finlandesi da parte del VFA-125 di Lemoore 3 squadroni sono stati formati, sostituendo totalmente i J-35 e i MiG-21. Le unità sono l'HavLiv 11, 21, e 31, rispettivamente di Lappi, Satakunta e Karelia, quest'ultimo con i MiG. Ogni squadrone ha una forza di 12-20 aerei, ed opera in come unità operativa di uno Stormo distinto, assieme ad una squadriglia collegamenti. Primo F-18 per la Ilmavoimat, l'aviazione finlandese era un biposto D, l'HN-461, che volò a St Louis non prima del 21 aprile 1995, e il 7 novembre arrivarono in Finlandia. La consegna finì nel 2000, l'8 agosto, con l'HN-457. Nel frattempo l'HavLLv 11 di Tampere-Pirkkala divenne operativo nell'estate del 1997. L'Hornet finlandese era il più avanzato dei modelli esportati, ma anche uno degli ultimi, quando già arrivavano macchine come il Gripen e in prospettiva, EFA e Rafaele. L'ultima unità divenne operativa nei primi anni '2000, sostituendo i MiG-21. Almeno 1 aereo venne perso nel 2001 con una collisione a mezz'aria, ma l'altro Hornet riuscì ad atterrare nonostante i danni. L'Hornet si è dimostrato anche in Finlandia una macchina efficiente e affidabile.
==Al tempo attuale==
===Aviazione===
L'aviazione Finlandese seguì di poco la madrepatria, diventata indipendente il 6 dicembre 1917, in quanto venne formata il 6 marzo 1918. Ha sempre avuto dei problemi di numeri, specie se comparata ai 'vasi di ferro' russo e tedesco, ma proprio per questo è diventata presto un 'vaso d'acciaio', ben addestrata ed altamente efficiente. L'Ilmavoimat ha attualmente 3 Lennostot, chiamati anche stormi, che difendono un'Area di Difesa Aerea ciascuno. Vi è quella di Lapin Lennosto nella Lapland (nord), Satakunnan Lennosto di Satakunta (Ovest) e Karajalan Lennosto (Est), più uno squadrone d'addestramento e uno di collegamento, e infine un'unità di sperimentazione.
L'elemento basico è il Lentolaivue che è lo squadrone: o si tratta di Hävittäjälentolaivue - HävLLv - da caccia, oppure Tukilentolaivue - TukiLLv - di collegamento, in ogni caso composto da diverse sezioni (squadriglie o Flights). Tra le modifiche recenti, il trasferimento di tutti gli Hawk nella base di Kauhava, con l' HävLLv 41, il che ha comportato il trasferimento degli aerei lì presenti a Tikkakoski. All'esercito, la Maavoimat è andato l' ex- squadrone da trasporto dell'aviazione (Kuljetuslentolaivue - KuljLLv ) diventato nel gennaio 1997 il HekoLtue dell'Utti Jagerregiment e poi divenne nel gennaio 2001 la Helikotpteripataljoona o HeKop. Ha due cp, la 1 e la 2.HK (Helikopterikomppannia). Sono stati ordinati 20 NH-90 consegnati dall'aprile del 2008, mentre nel 2007 era stato radiato l'ultimo Mi-8.
Tre comandi aerei, ognuno con uno squadrone da caccia e unità minori:
*Quartier Generale (Tikkakoski)
*C4I Materiel Command
*Lapland Air Command (Rovaniemi)
**Fighter Squadron 11 (''Hävittäjälentolaivue'' 11, HävLLv 11)
***1st Flight: F-18C/D
***2nd Flight: F-18C/D
***Communications Flight: Valmet Vinka, PA-31-350 Chieftain, Valmet L-90TP Redigo
**5th Main Operations Center
**Base Support Company
**C4I Workshop
**Aircraft Workshop
*Satakunta Air Command (Tampere-Pirkkala airportTampere-Pirkkala)
**Fighter Squadron 21''' (HävLLv 21)
***1st Flight: F-18C/D
***2nd Flight: F-18C/D
***Communications Flight: Valmet Vinka, PA-31-350 Chieftain, Valmet L-90TP Redigo
**3rd Main Operations Center
**Aircraft Workshop
**C4I Materiel Center
**Logistics Center
**Base Support Company
*Karelian Air Command (Kuopio-Rissala)
**Fighter Squadron 31 (HävLLv 31)
***1st Flight: F-18C/D
***2nd Flight: F-18C/D
***Communications Flight: Valmet Vinka, PA-31-350 Chieftain, Valmet L-90TP Redigo
**7th Main Operations Center
*Training Air Wing (Kauhava)
**Fighter Squadron 41 (HävLLv 41): Hawk Mk 51/51A
**Training Center
***Course Detail
***Base Support Company
**Logistics Center
**Aircraft Workshop
**C4I Workshop
*Air Force Academy (Tikkakoski)
**Supporting Air Operations Squadron (TukiLLv)
**Training Center
**Training Battallion
**Electronic Warfare Training Center
**Air Force Band
**Logistics Center
**Guard Detail
**C4I Workshop
**Logistics Center
*Air Force Air Materiel Command (Tampere)
*C4I Materiel command (Tikkakoski)
*Aircraft and Weapon Systems Training Wing (Halli)
**Course Detail
**Training Detail
***Training Company
***Aircraft and weapon systems NCO school
**Logistics Center
*Finnish Intelligence Research Establishment, Tikkakoski
* 3 Fighter Squadrons, F-18C/D
* 1 Fighter Squadron, Hawk
* 6 Readiness bases
* 1 Support Squadron
* 7 Communications Flights
3.100 effettivi, 38.000 effettivi a mobilitazione.
Dal punto di vista delle basi:
*Kauhava (EFKA), 142 ft: HävLLv 41
:1 flight, Hawk Mk51/Mk51A
:2 flight, Hawk Mk51/Mk51A
:3 flight, L-70 Vinka e L-90TP Redigo
*Kuopio - Rissala (EFKU), 323 ft slm: HävLLv 31
:1 flight, F-18C Hornet
:2 flight, F-18C/D Hornet
:3 flight, PA-31 Chieftain,L-90TP Redigo, L-70 Vinka
*Kuorevesi - Halli (EFHA), 486 ft: KoeLntk, vari tipi (F-18, Hawk ecc)
*Rovaniemi (EFRO), 635 ft: HävLLv 11
:1 flight, F-18C Hornet
:2 flight F-18C Hornet
:3 flight, PA-31 Chieftain, L-70 Vinka, L-90TP Redigo
*Tampere - Pirkkala (EFTP), 390 ft: Hävllv 21
*Rovaniemi (EFRO), 635 ft: HävLLv 11
:1 flight, F-18C Hornet
:2 flight F-18C Hornet
:3 flight, PA-31 Chieftain, L-70 Vinka, L-90TP Redigo
*Tikkakoski (EFJY), 459 ft: TukiLLv
:1 flight, C295M, F27-400M Troopship,
PA-31 Chieftain, L-90TP Redigo, L-70 Vinka
:2 flight, Lj35A
:3 flight, F27-100 Friendship
:4 flight, L-70 Vinka
*Utti (EFUT), 328 ft slm (esercito): Helikopteripataljoona
:1.HK Mi-8T, NH90-TTH
:2.HK H500D, MD500E
Aviazione nel '53-60:
* 6 De Havilland D.H.100 Vampire Mk.52, 1954-1965
* 9 De Havilland D.H.100 Vampire Trainer Mk.55, 1955-1965
* 13 Folland Gnat Mk.1, 1958-1974
* 80 Fouga CM 170R Magister, 1958-1988
* 3 De Havilland Canada DHC-2 Beaver, 1958-1971
* 2 Hunting Percival Pembroke C.Mk.53, 1956-1968
* 2 Saab 17A, 1959-1960
* 36 Saab 91D Safir, 1958-1982
* 1 Valmet Tuuli II, 1951
* 51 Valmet Vihuri, 1951-1959
Anni '60:
* 4 MiG-15UTI, 1962-1977
* 22 MiG-21F-13, 1963-1986
* 2 MiG-21U, 1965-1980
* 4 MiG-21UM, 1974-1998
* 13 Folland Gnat Mk.1, 1958-1974
* 80 Fouga CM 170R, 1958-1988
* 1 Agusta-Bell 206A, 1968-1979
* 4 Mil Mi-1, 1961-1967
* 3 Mil Mi-4, 1961-1979
* 2 Sud-Aviation S.E.3130 Alouette II, 1966-1975
* 9 Douglas C-47, 1960-1984
* 4 Ilyushin Il-28, 1960-1981
Anni '70:
* 6 Saab J 35B Draken, 1972-2000
* 5 Saab J 35C, 1976-2000
* 24 J 35F, 1977-2000 Sweden
* 12 Saab J 35S Draken, 1974-2000
* 20 MiG-21F-13, 1963-1986
* 26 MiG-21Bis, 1978-1998
* 80 Fouga CM 170R, 1958-1988
* 1 Britten-Norman BN-2A Islander, 1974-1975
* 2 Cessna 402B Businessliner, 1975-1984
* 6 Piper PA-28R-200 Arrow II, 1974-2005
* 4 Piper PA-28RT-201 Arrow IV, 1980-2005
* 1 Piper PA-31 Navajo, 1974
* 3 Hughes 500C, 1975
* 2 Hughes 500D, 1975
* 2 Mil Mi-8P, 1973
* 9 Mil Mi-8T, 1973
Anni '80:
* 6 Saab J 35B Draken, 1972-2000
* 5 Saab J 35C, 1976-2000
* 24 J 35F, 1977-2000 Sweden
* 12 Saab J 35S Draken, 1974-2000
* 20 MiG-21F-13, 1963-1986
* 26 MiG-21Bis, 1978-1998
* 80 Fouga CM 170R, 1958-1988
* 2 Cessna 402B Businessliner, 1975-1984
* 6 Piper PA-28R-200 Arrow II, 1974-2005
* 4 Piper PA-28RT-201 Arrow IV, 1980-2005
* 1 Piper PA-31 Navajo, 1974
* 6 Piper PA-31-350 Chieftain, 1983
* 3 Hughes 500C, 1975
* 2 Hughes 500D, 1975
* 2 Mil Mi-8P, 1973
* 9 Mil Mi-8T, 1973
* 2 Fokker F.27 Mk.100 Friendship, 1984
* 1 Fokker F.27 Mk.400 Troopship, 1984
* 30 Valmet Vinka, 1980
* 10 Valmet L-90 TP Redigo, 1988
* 50 BAe Hawk Mk.51, 1980
* 3 Gates Learjet 35A, 1982
Anni '90:
* 57 Boeing(MDD) F-18C Hornet, 1995
* 7 Boeing (MDD) F-18D Hornet, 1995
* 7 BAe Hawk Mk.51A, 1992
* 47 BAe Hawk Mk.51, 1980
* 6 Saab J 35B Draken, 1972-2000
* 5 Saab J 35C, 1976-2000
* 24 J 35F, 1977-2000 Sweden
* 12 Saab J 35S Draken, 1974-2000
* 20 MiG-21F-13, 1963-1986
* 26 MiG-21Bis, 1978-1998
* 80 Fouga CM 170R, 1958-1988
* 2 Cessna 402B Businessliner, 1975-1984
* 6 Piper PA-28R-200 Arrow II, 1974-2005
* 4 Piper PA-28RT-201 Arrow IV, 1980-2005
* 1 Piper PA-31 Navajo, 1974
* 6 Piper PA-31-350 Chieftain, 1983
* 3 Hughes 500C, 1975
* 2 Hughes 500D, 1975
* 2 Mil Mi-8P, 1973
* 8 Mil Mi-8T, 1973
* 2 Fokker F.27 Mk.100 Friendship, 1984
* 1 Fokker F.27 Mk.400 Troopship, 1984
* 30 Valmet Vinka, 1980
* 10 Valmet L-90 TP Redigo, 1988
* 50 BAe Hawk Mk.51, 1980
* 3 Gates Learjet 35A, 1982
Anni '90:
* 57 Boeing(MDD) F-18C Hornet, 1995
* 7 Boeing (MDD) F-18D Hornet, 1995
* 7 BAe Hawk Mk.51A, 1992
* 40 BAe Hawk Mk.51, 1980
* 18 BAe Hawk Mk.66, 2009
* 6 Piper PA-31-350 Chieftain, 1983
* 3 Gates Learjet 35A, 1982
* 2 Fokker F.27 Mk.100 Friendship, 1984-2008
* 9 Valmet L-90 TP Redigo, 1988
* 28 Valmet Vinka, 1980
* 2 EADS CASA C-295M, 2007
* elicotteri: 2 MD 500D, 6 MD 500E, 2 Mi-8, 10 RUAG Ranger, 20 NH-90 in ordine.
Inventario attuale:
*63 F-18: 55 F-18C e 8 F-18D
*65 Hawk: 47 Mk.51 e 51A, 18 Mk.66
* 3 Learjet 35
* 2 F-27-100 e 400M in radiazione
* 2 EADS C-295
*28 Valmet L-70 Vinka
* 6 Pilatus PC-12
* 6 Piper PA-31 in radiazione
* 9 Valmet L-90
I Fokker F.27 faranno un po' di servizio assieme ai nuovi C-295M prima di essere rimpiazzati da questi, i quali per la cronaca hanno vinto sui C-27J, grazie al loro prezzo più contenuto (essendo un progetto con caratteristiche meno 'spinte', nascendo da un progetto con standard più vicini a quelli civili). Gli Hawk, dopo tanti anni di servizio, saranno sostituiti da un nuovo addestratore, per il momento i velivoli ad interim sono gli Hawk Mk.66 che non sono, come per l'appunto dà l'idea il numero, di nuova generazione, ma gli aerei ex-svizzeri. I PA-31 sono pure in sostituzione con velivoli svizzeri, i PC-12. Ci volevano anche 2-3 aerei più grandi, per le missioni a lungo raggio richieste dai numerosi impegni internazionali, o per evacuazione civili, e tra questi si pensa di scegliere gli A.330, o gli A-400M o ancora i C-17. Dati i costi si è deciso di unirsi, il 25 marzo 2008, alla forza NATO per il trasporto aereo, il che ha permesso di accedere a due C-17 comprati con moneta svedese e finlandese. Per gli elicotteri vi è l'ordine per gli NH-90. Gli UAV sono invece usati dalla brigata artiglieria dell'Esercito di Niinisalo, con i RUAG Ranger, mentre in prova vi è l'ennesimo mini-UAV di questi ultimi anni, stavolta sviluppato dalla Patria finlandese.
Naturalmente l'F-18 resta per i prossimi anni l'aereo d'attacco e caccia principale, sebbene, similmente ai tipi svizzeri, non abbia certi sistemi avionici per l'attacco che sono comuni in altri F-18. La decisione di comprarne 64 (di cui 7 biposto) nel 1992 fu possibile grazie alla caduta dell'URSS l'anno precedente, altrimenti si sarebbe scelta la solita soluzione di un mix (40 caccia occidentali e 20 orientali, con ogni probabilità quei MiG-29, che tra l'altro sono stati visti in pubblico per la prima volta proprio in Finlandia, nel 1986). Si scelse dopo di ciò un caccia unico, per evidenti ragioni di standardizzazione, dato il numero comunque non molto alto da comprare, per un totale di 67 aerei (7 biposto), ma visto che venne scelto il caccia più costoso tra i pretendenti, il totale venne conseguentemente ridotto di 3 unità, per il resto la produzione è stata in gran parte svolta in loco, dalla Patria. Dato però che i Russi non erano così entusiasti dell'acquisto di un caccia d'attacco multiruolo vicino ai loro confini, i Finlandesi dovettero limitare le capacità offensive. Inoltre c'è una questione 'semantica': pensare che la neutrale Finlandia potesse intraprendere azioni ostili contro i propri vicini era assolutamente tabù. Così avvenne anche per la Svizzera, interessata alle sole capacità difensive per i suoi 34 F-18. In effetti, mentre l'Hornet è in genere indicato dai servizi USA come F-18, la sua denominazione è F/A-18, ad indicare la sua polivalenza. Si tratta però di un vero caccia, anzi di uno dei migliori (specie in maneggevolezza e accelerazione) e di 'attacco' ha poco, se non l'avionica. Nel caso degli aerei comprati da queste nazioni neutrali, quindi, il termine F-18 è quanto mai proprio: gli aerei sono stati pensati in pratica solo per compiti d'intercettazione. A questo punto, vista la polivalenza pagata con un costo e prestazioni (raggio d'azione e velocità max) piuttosto scarse, ci si potrebbe anche chiedere se abbia avuto senso comprare l'Hornet piuttosto che, per esempio, il Mirage 2000 o il MiG-29C, entrambi molto più versati per l'intercettazione rapida degli intrusi (il Mirage 2000 in 4 minuti sale a 15.000 m e accelera a mach 2, il MiG-29 è in grado di volare a questa velocità per circa 300 km ad alta quota ed entrambi sono capaci di fare almeno 1,2 mach slm e 2,2+ ad alta quota, contro 1,05 e 1,8 dell'aereo americano), per non parlare dell'F-16C o ADF. In ogni caso, si è rispettato il divieto di comprare bombardieri stabilito dal trattato di Parigi del '47, anche se qui ci si riferiva ad aerei provvisti di vani portabombe interni, che non è certo il caso dell'F-18. Da notare che prima dell'Hornet l'unico altro caccia americano di scuola USN è stato, in Finlandia, il Brewster F2A Buffalo, un velivolo considerato molto male in tutto il resto del mondo, ma che i Finlandesi usarono con grande efficacia contro i Sovietici.
Per aggiornare degnamente gli Hornet, il 7 dicembre 2004 la FAF (come è nota a livello internazionale l'aviazione finlandese) ha pensato bene, tuttavia, di consentire agli F-18 l'uso di armi aria-superficie (probabilmente già presenti, visto che gli aerei hanno anche le capacità di sparare gli Harpoon). Tra i vari elementi: il radar AN/APG-73(4) o (5v), radio AN/RT-1851, sistemi di tipo MIDS, FLIR avanzati (ATFLIR), sistemi EW AN/ALR-67V(3), computer AN/AYK-13, bombe JDAM GBU-31, missili AGM-84K, AGM-88E (AARGM), AGM-154A, IFF APX-111 ecc. ecc. per un costo complessivo di 300 mln di dollari. Dicembre 2007, annuncio che pone senz'altro fine al divieto di bombardieri, ovvero l'ordine per 10 AN/AAQ-28 LITENING Block II; aprile 2009, notizia veramente recente, annuncio di valutazione per i missili AGM-158 JASSM contro l'Europeo Taurus.
Tra gli aerei di costruzione nazionale, il Valmet Redigo, volato il 12 febbraio 1985, come sviluppo del precedente L-70 Vinka. È una macchina simile ma meno avviata aerodinamicamente all'SF-260 e attualmente è stato 'acquistato' dalla Macchi nel '96. È noto attualmente non più come L-90 Redigo ma come M-290 TP, nella sua ultima versione con motore a turboelica. È un aereo di tipo convenzionale e può portare armamenti leggeri. È usato dall'Eritrea (8), la Finlandia (9), la marina messicana (7), per cui il successo è stato piuttosto limitato. Ha due o tre persone, dimensioni 8,53 x 10,6 x 3,2 m, 14,8 m2. Peso 970-1.900 kg, motore a turbina Allison 250 da 450 hp. Le prestazioni sono 352 kmh max, 326 normale, stallo 93 kmh; raggio 1.400 km, salita fino a 7.620 m a 11,6 m.sec; vi sono 6 punti d'aggancio con una capacità teorica di 800 kg (il che però sarebbe deleterio o per il peso massimo o per il carburante di bordo, pressoché annullato).
Il precedente L-70 Vinka è stato fatto volare la prima volta il 1 luglio 1975, in servizio dal 1980. Il programma iniziò nel 1970. Ne sono stati costruiti 30 e ha avuto come evoluzioni sia il L-80 Turbo-Vinka che l'L-90 Redigo. La produzione è stata fatta alla Valmet di Kuorevesi fino al 1982. Il modello migliorato Miltrainer non ha avuto successo. Poi è arrivato l'L-70 con carrello retrattile, motore a turboelica, primo volo 12 febbraio 1985 e dotato di una Allison, ma andò distrutto in un incidente. Il secondo prototipo fu poi la base per il Redigo. Attualmente vi sono ancora 28 L-70 all'accademia di Tikkakoski. Dimensioni 7,5 x 9,63 x 2,8 m, x 14,46 m2; peso 792-1.250 kg, motore AEIO-360 a pistoni da 200 hp; prestazioni 340 kmh, autonomia 840 km, tangenza 3.000 m, salita 12 m.sec.
===Marina Finlandese<ref> Da Frè, Giuliano: ''Suomen Merivoimat'', RID mag 09 p.42-47</ref>===
Ecco il punto sulla Marina Finlandese all'epoca attuale. Essa è ancora parte della difesa finlandese, che è orientata in maniera assolutamente neutrale, secondo il concetto della 'Difesa totale', data la vicinanza concettuale con i Paesi occidentali, ma la vicinanza fisica con la superpotenza sovietica, dalla quale si staccò nel 1918 e combatté due guerre tra il 1939 e il 1945. Secondo il Trattato di Parigi del 1947 la Finlandia poteva mantenere un complesso di militari in armi non superiore a 40.000 in tutti i servizi armati. Nondimeno, grazie alla pratica scandinava di un'efficiente forza di riservisti, in caso di guerra poteva mobilitare fino a 700 mila persone verso la fine degli anni '80, tanto più rimarchevoli considerando sia le esperienze operative pregresse (con efficacia e professionalità si difese contro i Sovietici grazie all'ambiente naturale e alla conoscenza del territorio), e comparate alla popolazione complessiva di 4.800.000 abitanti.
Al tempo attuale esiste ancora la leva a 18 anni e consente di mobilitare anche 350 mila militari totali. Il numero di ragazzi che ogni anno arriva all'età per il militare è di 27.000 circa, mentre le donne non sono tenute alla leva ma possono arruolarsi volontarie, ma solo circa 500 all'anno raggiungono le forze armate. Il totale dei militari attualmente in servizio, invece, è di 34.700 di cui 2 mila impiegabili all'estero su missioni ONU, di cui i Finlandesi sono degli abitudinari, tanto che dal '56 la loro piccola forza armata è stata in grado di mandare in missione ben 43.000 soldati. Le F.A. sono comandante dal 2001 dall'ammiraglio Juhani Kaskeala. Di queste forze, però, solo una piccola parte sono della Marina. Essa è di circa 6.600 effettivi, di cui circa 4.300 di leva, che nell’insieme comprendono anche la difesa dell'artiglieria costiera, con una riserva di 32 mila riservisti.
Per la Marina la difesa totale si attua soprattutto in tre modi: crisi regionale, minaccia esterna politica o economica, invasione strategica contro il proprio territorio. Per proteggere le coste, che complessivamente sono del non trascurabile sviluppo di 1.126 km (una lunghezza paragonabile a quella della penisola italiana) più le isole e isolette che da sole arrivano a un numero straordinario: 179.000, ma spesso si tratta solo di scogli e banchi di rocce. Gli interessi strategici sono quelli di proteggere le ZEE e i Golfi di Finlandia e Botmia. A tutto questo contribuisce anche la Guardia Costiera. Per tutto questo, ora che la marina sovietica del Baltico è pressoché scomparsa, e che la Svezia a sua volta ha disarmato in larga misura, tutto sommato, non è necessaria una grande flotta, ma anche qui vi sono delle risorse ridotte e limitate con cui fare tutta la questione. Si tratta di navi d'attacco leggere, campi di mine e artiglierie costiere, ma non di sottomarini. Vi è anche la brigata anfibia Uusimaa. L'aviazione dal '95 ha acquisito una capacità superiore di intervento navale con gli F-18, i quali oltre al potente radar hanno anche missili AGM-84 Harpoon. Aiutano nelle operazioni una valida cantieristica e un sistema di comando e controllo efficiente anche se 'essenziale'.
* 2 Missile Boat squadrons
* 3 Counter-Mine squadrons
* 3 Minelayers
* 3 Minelaying craft
* 2 Patrol Crafts
* 2 Coastal Jaeger Battalions
* 6 Coastal Jaeger Companies
* 2 Coastal Missile Companies
* 4 Anti-Ship missile Batteries
* 4 Fixed coastal artillery units
* 12 Mobile coastal artillery units
Nel dopoguerra la Marina ebbe riduzioni tali da non poter superare i 4.500 uomini e 10.000 t di dislocamento e non solo: niente missili, siluri, sottomarini. Il problema erano le mine lasciate nei suoi mari: 69.779, delle quali ben 45.000 tedesche (3.000 delle quali erano le micidiali armi ad influenza magnetica, indragabili con i mezzi tradizionali). Durante la guerra i sottomarini sovietici avevano affondato anche 18 navi finlandesi, perdendo 12 dei 30 impiegati. Ma le mine continuarono fin oltre la fine della guerra ad essere un gravissimo problema: l'ultima stagione della caccia alle mine fu tenuta nel 1957. Per far capire che problema sono le mine in quel tratto di mare, il pericolo continuò per altri 10 anni e a tutt'oggi vi sono mine sui fondali, possibilmente non più attive. Vi sono state molte vittime tra gli equipaggi dei dragamine. Quanto ai limiti, i siluri sono stati ben presto reintrodotti almeno sulle fregate classe 'Riga' e sulle cannoniere. Le navi del tempo di guerra vennero rimpiazzate negli anni '50 e '60 con naviglio per lo più sovietico o di costruzione nazionale, spesso con artiglierie e missili svedesi.
Il QG è a Turku; l'Accademia Navale a Helsinki, le basi logistice sono a Pansio e Kimito, più il centro di sviluppo di Espoo. Vi sono forze suddivise in due comandi navali. Uno è basato a Upinniemi, è il '''Comando del Golfo di Finlandia''' (Suomenlahden Meripuolustusalue), attivo dal 1998, e perennemente ad alto stato di prontezza operativa e in caso di guerra, addestramento reclute:
*850 professionisti e 1.400 di leva
* 7° Ohjuslaivue, 7imo squadrone unità missilistiche; esso ha le navi classe 'Hamina' e due pattugliatori antisommergibile 'Kiisla'.
*5° Miinalaivue, ovvero squadrone MCM, con due cacciamine Pansio, il posamine e nave comando POHJANMAA
*La Finnish Navy Diving School (aperta dal '54), la quale ha un gettito annuale di circa 20 incursori subacquei
Comando costiero, Golfo di Finlandia:
*Reggimento Suonmelinna per la piazzaforte di Isosaari
*Battaglione Kotka (costa di Kymenlaakso e porti di Hmina e Kotka)
*Haapasaari Marine Survelliance Station per la fortezza di Kirkonmaa
*Btg Porkkala (Porkkalan Rannikkopataljoona), per il supporto logistico per l'artiglieria
*Comando Centro Logistico o Houltokeskus, battaglione che si occupa anche dell'addestramento (Navy Training Center o Merivoimien Koulutuskeskus).
Questo per il comando del Golfo di Finlandia.
Per il '''Comando Navale dell'Arcipelago''' (Saaristomeren Meripuolustusalue) ha QG a Pansio (precisamente a Torku):
*Attivo dal 1998
*640 professionisti e 320 coscritti
*6° Ohjuslaivue (Squadrone missilistico) per le 2 unità 'Rauma' e Helsinki (più due di riserva) e missili basati a terra
*4° Miinalaivue, con due cacciamine 'Pansio' (il Pansio e Kuha) e i posamine tipo 'Hameenmaa' e le navi 'Kuha' posamine
*Battaglione 'Torku' (Turun Rannikkopataljoona) per la logistica e difesa costiera del Comando.
*Centro logistico
*Banda della Marina
È un comando ad alta prontezza operativa per respingere eventuali incursioni nelle acque finlandesi e per la scorta alle navi.
Avrebbe dovuto essere allestito un altro squadrone unità missilistiche, il Laivue 2000, per due unità 'Hamina' e 4 'Tuuli', hovercraft multiruolo che però vennero cancellati nel 2002.
Infine vi sono altri due comandi: il Corpo dell'Artiglieria Costiera che è dal '98 parte della Marina: quando pienamente mobilitato ha due battaglioni e sei 6 cp. di 'cacciatori costieri' (Coastal Jaeger); 2 cp. lanciamissili, 4 batterie di missili antinave, 4 di cannoni sistemati in postazione fissa e 12 unità mobile d'artiglieria.
Invine vi è la '''brigata anfibia UUSIMAA''', che è basata a Dragsvik e che ha 1.500 effettivi, comandati dal Kommodr Anders Gardberg. Questo reggimento ha un lontano passato, iniziato nel 1626 con Gustavo Adolfo, tanto che i suoi soldati parlano anche la lingua svedese (e infatti è nota anche come la brigata Nylands). Esso ha piccole navi d'assalto veloci, diverse decine, nate dagli anni '90 (classi Jurmo, Uisko e G), e APC XA-185 Pasi, cannoni KA-54 da 130 mm, ora rimpiazzati con i missili c.c. Spike-ER. Questa unità è parte della Forza di dispiegamento rapido, nata nel 1996, operativa dal 1999 in Kosovo e della Amphibious Task Unit, che è un ente binazionale assieme alla Marina Svedese (1° Reggimento Anfibio).
Unità:
*Vaasa Coastal Jaeger Battalion: Coastal Jaeger Company; Mortar Company; Pioneer Company;
*Ekenäs Coastal Battalion:
First Coast Company,
Second Coast Company,
Amphibious Warfare School
*Supply Center
Con la Marina operano anche le forze aeronavali dalla Guardia di Frontiera o Rajavartiolaitos, che ha 3.600 uomini, un'accademia interforze e 8.000 riservisti.
====Le navi====
Tornando ora alla Marina, al suo 'core', le navi di combattimento. La Marina Finlandese non ha potuto disporre di sottomarini nel dopoguerra causa ragioni politiche, mentre le fregate sono state radiate negli anni '80. Così vi sono 8 navi d'attacco missilistiche di tre classi. Tra queste non vi sono più le due corvette classe 'Turunmaa', 770 t l'una, navi in servizio dal 1968 e ammodernate dalla metà degli anni '80. Non si è voluto un secondo round di aggiornamenti e così vennero disarmate nel 2002, di cui la KARJALA diventata nave-museo a Turku e la TURUNMAA è stata demolita per le esigenze di istruzione tecnica recuperandone i materiali.
L'altra classe è stata la 'Helsinski', seconda per dimensioni tra le navi da combattimento. Ce n'erano 4 esemplari, da 300 t e scafo in lega leggera, di concezione locale (cantieri Wartsila) nel periodo 1980-86. Queste navi erano armate con 4 RBS-15, due lanciamissili sestupli Mistral con una torretta Sako che in alternativa poteva portare un impianto quadrinato da 23/85 mm, cannone Bofors Mk 1 da 57/70 mm e infine due lanciabombe ASW. Radar Ericsson 9GA-208 di scoperta, radar di tiro Philips-Bofors 9LV-225 più direzione optronica Saab EOS-400, radar di navigazione Raytheon Arpa, sonar Simrad Marine SS-304 ad alta frequenza e Finnyards Sonac/PTA rimorchiato, anch'esso ad alta frequenza, ECM Argo e lanciachaff Philax. Velocità massima 30 nodi. Queste ottime unità dovevano essere aggiornate nel 2006-8 per rendere possibile lasciarle in servizio fino al 2020 con sistemi simili alle 'Rauma', ma nel 2002 con i tagli al bilancio, gli hovercraft tipo Tuuli vennero tagliati dai programmi. Ma nel 2006 sono state poste in riserva con la HELSLINSKI e TURKU e le altre due ne avrebbero avuto i pezzi di ricambio per restare in servizio fino al 2010. Poi invece, nel 2008, con la vendita di 126 blindati Patria AMV per la Croazia, sono state cedute a questa Marina anche le due unità 'Helsinski' ancora in linea, OULU e KOTKA, prontamente consegnate il 13 ottobre successivo per diventare VUKOVAR e DUBORVNIK. Forse in futuro saranno anche trasferite le ultime due navi, attualmente in riserva. Nel frattempo sono state aggiornate in Croazia con la comunanza per la classe KRALJ, per completarne l'aggiornamento entro giugno 2009.
L'hovercraft TUULI (in origine classe T-2000) venne invece costruito nel 1999-2000 e doveva essere costruito in almeno 4, o forse addirittura 12 unità, invece nel 2003 venne radiato o nla cancellazione del progetto. Poteva imbarcare sia missili antinave che armi antiaeree a seconda della condizione e configurazione. Venne concepito come hovercraft per gli ovvi vantaggi di navigazione sul mare ghiacciato. Era stato ordinato il 9.7.99, e consegnato nel giugno 2002, ma venne radiato il 19 dicembre 2003. IN effetti, dopo che cambiarono i concetti operativi, le navi d'attacco divennero di minore importanza rispetto alla protezione del traffico. Le prove erano andate bene, dato che il prototipo da 84 t e 27 m, grazie a due turbine Vericor TF40 da 6.000 kW l'una sono arrivate a 50 nodi; il sistema di combattimento era l'EADS ANCS-2000, i missili intercambiabili erano l'RBS-15, UMKHONTO e le mine. La tecnologia è basata su quella degli ACV, ma non quelli britannici ma degli USA. Ha una costruzione di pannelli in alluminio saldato molto sottile e un equipaggio ridotto grazie alla tecnologia avanzata impiegata a bordo. Di tutto questo, resta solo la capoclasse, ancora in cerca di un destino finale nella base di Upinniemi.
*Motore: 2× Vericor TF40 da 6,000 kW
*Stazza: 84 t
*Dimensioni: 27,4 x 15,4 m
*Prestazioni: 50 nodi
*Equipaggio: 10
*Sistemi: EADS ANCS 2000, SAGEM EOMS, missili Umkhonto-IR, RBS-15 Mk.3
Restano così in servizio le unità missilistiche convenzionali, iniziando dalle 4 '''Rauma''' (del 6° squadrone)e poi le 4 Hamina (del 7°), entrambi tipi dello stesso tipo su due versioni diverse, derivate dalle 'Helsinski'. Esistono anche due pattugliatori ex- Guardia Costiera classe Kiisla con armi ASW delle vecchie 'Turumnaa'.
Queste 8 motocannoniere missilistiche sono navi del 1990-92, da 248 t, capaci di 34 nodi con motori idrogetti Calzoni IRC-115 azionati da diesel Wartsila. L'armamento è di 8 RBS-15F, Mistral o cannoni da 23 mm, cannone Bofors da 40 mm, due armi da 12,7 mm NSV russe, 4 lanciarazzi Saab Elma LLS-920 a 9 tubi di lancio, più un lanciabombe ASW. Vi sono un sonar Simrad Subsea Toadfish ad alta frequenza e poi un altro tipo della Finnyard Sonac rimorchiabile a bassa frequenza con un cavo di 76 m e con 24 idrofoni.; radar 9A-208 Sea Giraffe, tiro 9LV-225 e navigazione ARPA, ECM Philax e Matilda (della Thales), e rotaie posamine. Sono in servizio a Pansio.
*Dislocamento: 248 t
*Dimensioni: 48,5 x 8 x 1,5 m
*Propulsione: 2 MTU 16V 538 da 6.600 kW; 2 idrogetti Calzoni; 34 nodi; raggio 500 nm (?)
*Equipaggio: 26
*Sistemi di comando Bofors 9LV-225, FCS Saab Ceros-200; Raytheon ARPA per navigazione, EADS TRS-3D/16; sonar Simrad Subsea Toadfish e Sonac/PTA trainato (Fynnyards); sistemi ECM Rheinmetall MASS(Multi Ammunition Soft-kill System), generatori di fumo Lacroix ATOS, lancia-bersagli PHILAX, ESM Thales Matilda
*Armi: 1 L40/70 mm, 2x12,7 mm, 1 lanciatore a sei celle Mistral, 6 RBS-15 Mk3, 1 rotaia per cariche di lacio o mine come le Sea Mine 2000(al posto dei missili RBS), 2 lanciarazi Saab ELMA ASW-600 a 9 tubi, 12 razzi da 103 mm per illuminazione.
*Costruzione Hollming yards e Finnyards (Rauma).
Le navi: FNS Rauma (70), costruita da Hollming, ordinata il 27 agosto 1987, servizio il 18 ottobre 1990; FNS Raahe (71), 20/8/91; FNS Porvoo (72), 27/4/92; FNS Naantali (73), costruita dai Finnyards, servizio dal 23-6-92.
Da queste unità sono state estrapolate le 4 '''Hamina''', ordinate nel 1996 e costruite tra il 1998 e il 2006, dai cantieri Aker Finnyards, per raggiungere la piena operatività nel 2008 con l'apposito squadrone Laivue 2000 a Upinniemi.
Esse sono unità missilistiche (in finlandese ohjusvene), l'evoluzione delle 'Rauma' (e come tali, inizialmente note come Rauma 2000) ma con scafo sia in alluminio, fibre di carbonio, kevlar nonché balsa; la lunghezza è di 2,7 m superiore rispetto alle 'Rauma' e il dislocamento di 270 t, ma le linee esterne sono adesso stealth e con bassa segnatura anche nel settore IR, grazie al disegno a ai materiali RAM impiegati. Le fibre di carbonio sono visibili al radar, ma consentono di schermare la nave dagli impulsi elettronici e anche dalle emissioni interne (per esempio quelle dei sistemi d'accensione dei motori), in quanto sono materiali conduttori. Non vi sono oblò di sorta, così come finestre oltre a quelle del ponte di comando. Vi è pochissimo acciaio impiegato per ridurre la segnatura elettronica, e per il resto, grazie ad elettromagneti speciali, è possibile cancellare la segnatura residua della nave. Per la soppressione della segnatura IR è necessario raffreddare i gas di scarico, e per farlo è possibile dirigere sott'acqua i gas, oppure, in caso di minaccia sottomarina (per via del rumore irradiato) nell'aria. 50 spruzzatori possono mandare acqua di mare sulla nave riducendone la temperatura della superficie esterna e ripulendola anche in caso di attacchi NBC.
2 diesel MTU 16V-538 da 7.519 hp e con idrogetti R.R. Kamewa 90SII e 32 nodi di velocità massima. I sistemi di bordo sono diversi dalle 'Rauma', che a loro volta dovrebbero esserne dotate per la mezza vita nel 2015, hanno 4-6 missili RBS-15F Mk.3 con gittata aumentata da 70 a 200 km e in produzione dal 2004, con guida anche GPS per attacchi costieri. Novità notevole vi è il missile SAM Umkhonto sudafricano, che è stato consegnato nel 2006 con raggio d'azione di 12-14 km anziché i 5.300 del Mistral e con una testata 10 volte più potente. Vi sono anche 4 LLS-920, due armi da 12,7 mm, 1 cannone da 57 mm Mk 3 e in servizio dal 2002, tanto che la nave capoclasse Hamina ha avuto inizialmente un 40 mm (venne infatti completata con un pezzo di questo tipo per via della costruzione entro il 1998). Sono anche disponibili le mine Sea Mine 2000, consegnate nel 2004-08. Il sistema di combattimento è l'ANCS 2000 costruita dalla EADS, radar 3D TRS-3D con 200 km di raggio, radar di scoperta Saesmar Consilium, sonar Toadfish e Sonac dei tipi precedentemente installati a bordo, IFF MSSR-2000, PHILAX, fumogeni Lacroix ATOS, ESM Matilda, MASS.
*Dislocamento: max 270 t
*Dimensioni: 51 x 8,5 x 1,7 m
*Propulsione: 2 MTU 16V 538 da 6.600 kW; 2 idrogetti R.R. Kamewa; 32 nodi; raggio 500 nm
*Equipaggio: 26
*Sistemi FCS Saab Ceros-200; Selesmar Consilium per navigazione, EADS TRS-3D/16; sistema gestione EADS ANCS 2000; IFF EADS MSSR 2000; EOMS; sonar Simrad Subsea Toadfish e Sonac/PTA trainato (Fynnyards); sistemi ECM Rheinmetall MASS(Multi Ammunition Soft-kill System), generatori di fumo Lacroix ATOS, lancia-bersagli PHILAX, ESM Thales Matilda
*Armi: 1 SAK Mk.3 da 57/70 mm, 2x12,7 mm, 8 missili Umkhonto-IR, 4 RBS-15 Mk3, 1 rotaia per cariche ASW o mine come le Sea Mine 2000
Navi: Hamina (80) ordinata il dicembre 1996, in servizio dal 24 agosto 1998, Tornio (81) 15/2/01-12/5/03, Hanko (82) 3/12/03-22/6/05, Pori (83) 15/2/05-19/6/96.
Quanto ai mezzi ex-Guardia Costiera sono il KISLA (50) e il KURKI (51), del 1985-90, ammodernati nel 2002-4, da 280 t, dimensioni 48,1 x 8,8 x 2,2 m, motori diesel MTU 16V da 2.759 kW, e idrogetti (della Calzoni) come nelle Rauma, ma con minore potenza e 25 nodi, due lanciarazzi RBU-1200 e due lanciabombe ASW, oltre alla torretta SAKO binata da 23/87 mm, sonar attivo Simrad SS304 e radar di navigazione.
I mezzi MCM sono anche usati anche per il pattugliamento, dei quali il POHJANMAA, da 1.450 t, è la nave ammiraglia. È una nave da 78 m per il 1978-79 della Wartisla di Helsinki. È in servizio dall'8 giugno 1979. Essa è usata come nave scuola (ruolo in cui servì fino al '92 all'Accademia Navale), scorta e nave posamine. Ha velocità di 19 nodi e raggio di 3.500 nm a 15 nodi, scafo rinforzato per navigare tra i ghiacci. C'é lo spazio per 70 allievi e per l'atterraggio di rifornimenti da parte di elicotteri. È stata aggiornata nel 1998 e nel 2007; attualmente ha un cannone da 57 mm Mk 1 e due da 40/70 mm (uno rimosso per via dello scarso campo di tiro, nel 2007), installati in torrette singole e chiuse (con equipaggio interno, come testimoniano le vetrate); inizialmente aveva un cannone Bofors da 120/46 mm automatico, un'arma potente, ma sbarcata nel 1996-98 con la modernizzazione. Per il resto vi sono anche 2 CIWS da 23 mm SAKO o Mistral a scelta, 2 armi da 12,7 mm e due lanciabombe ASW, i due RBU-1200 sono stati invece sbarcati; 4 ferroguide scaricano mine (fino a 150). Vi sono radar DA-05 di scoperta aerea, di tiro 9LV-220, PHILAX e ARGO, sonar attivo SIMRAD.
*Dislocamento: 1.450 t
*Dimensioni: 78,6 x 11,2 x 3,3 m
*Propulsione: 2 × Wärtsilä Vasa 16V22 diesel; 4,280 kW (~5,800 hp); 18-19 nodi; raggio 3.500 nm
*Equipaggio: 70-120
*Sistemi: radar Signaal DA05,
Philips 9LV 220, sonar Simrad, ESM Argo, Decoy PHILAX
*Armi: 1 SAK Mk.1 da 57/70 mm, 1 da 40/70 mm, 2 da 23 mm binate SAKO, 2x12,7 mm, 2 rotaie di lancio per mine (max 150)
*L'unica nave, la FNS Pohjanmaa, è stata ordinata nel 1977, varata il 28-4-78 e in servizio l'8-6-79.
Da questo progetto sono derivati i due 'Hameenmaa' del 1992 e i 3 piccoli 'Pansio' per usi anche di trasporto e sbarco. I primi sono navi da 1.330 t e 77,8 m, sempre in acciaio rinforzato per navigare nei ghiacci (ICE-1A), sovrastrutture in alluminio. Il contratto venne assegnato alla Wärtsilä Meriteollisuus, poi però andò in bancarotta e così vennero costruiti dalla Hollming, che peraltro nel 1992 si fuse c
on i Rauma Yards formando la Finnyards.
Ammodernati nel 2006-8 sono parzialmente armati con i sistemi ordinati per gli hovercraft Tuuli. Ora, dal 2007, sono in servizio con un cannone SAK Mk 1 da 57 mm, uno da 40 mm, sistema VLS a otto celle per l'Umkhonto, due armi da 12,7 mm, due lanciagranate da 40 mm GMG della HK, 4 ferroguide da 150 mine complessive; navigazione ARPA, sistemi di tiro RADAMEC 2400, sonar SIMRAD, ECM Matilda, lancia-chaff (2 Super Barricade) e MASS. I motori sono due Wartsila Vasa 16V22 per 20 nodi. Queste navi, in grado di essere usate anche come unità di scorta, sono state anche le prime ad avere, nella Marina Finlandese, ad usare limitati accorgimenti di stealthness.
Armamento prima dell'aggiornamento: 2 da 40 mm, 2 binati da 23 mm, 1 sistema sestuplo ItO 91 (Mistral), 2 razziere ASW, 2 rotaie di cariche di profondità, 100-150 mine. Dopo: 1 pezzo da 57 mm, 1 lanciamissili ItO 04 (Ukhmonto), 2 razziere, 2 rotaie ASW e 4 rotaie per 100-150 mine. Gli aggiornamenti sono stati completati nel 2007 e le prove in mare entro il 2008.
*Stazza: 1.330 t
*Dimensioni: 77,8 x 11,5 x 3 m
*Motori: 2 × Wärtsilä Vasa 16V22 diesel; 5,200 kW, 20 nodi
*Equipaggio: 60
*Sistemi: radar scoperta TRS3D, navigazione Furuno, FCS Saab 9LV325E, sistema Sagem EOMS oprtonico, sonar Simrad, 2 MASS, ESM Thales DR3000 SIEWS
*Armi: 1 Bofors da 57 mm Mk 1, un VLS con gli Umkhonto-IR, 2x 12,7 mm, 2 HK GMG da 40 mm, 2 rotaie per cariche di profondità, 4 per 100-150 mine.
*Navi: FNS Hämeenmaa (02), ordinata 29/12/89, impostata 2/4/91, varata 11/11/91, servizio 15/4/92 e FNS Uusimaa (05), 13/2/91, 12/11/91, 6/92, 2/12/92.
Infine vi sono i 3 cacciamine '''Pansio''' da 680 t, del 1990-92, 10-11 nodi, MTU tedeschi, capaci di portare anche 100 t di materiali o 50 mine, operativi con acque ghiacciate, rampe di carico e scarico a prua e poppa, un CIWS Sako e due armi da 12,7 mm, radar ARPA. C'erano anche i 4 'Tuima', posamine litoranei che sono altro che navi classe 'Osa' rivedute per quello che forse è l'unico tipo di compito non fatto con questa famiglia di navi sovietiche. Ma nel 2006 sono stati venduti all'Egitto.
*Dislocamento: 680 t
*Dimensioni: 43 x 10 x 2 m
*Motori: 2 diesel MTU da 1.100 kW, 11 nodi
*19 d'equipaggio
*Armi: 1 binato da 23/87 mm (ZU-23) su torretta Sako, 2 x12,7 mm
*Navi in servizio:
FNS Pansio (876), costruttore Olkiluoto, costruita nel 1991, in servizio 25/9/91, basata a Upinniemi (come tutte le altre);
FNS Porkkala (875), servizio 29.10.92
FNS Pyhäranta (777) servizio 26.5.92
Poi vi sono anche 13 piccoli dragamine litoranei: 6 'KUHA' da 130 t e del 1972-75 e aggiornati nel 1995-98, scafo in GRP e cannone da 23 mm binato. Sono molto silenziose. Con l'aggiornamento hanno ricevuto i drone 'Pluto' e sonar SEABAT 6012.
*Dislocamento: 130 t
*Dimensioni: 31,6 x 6,9 x 2 m
*2 motori da 242 kW su supporti di gomma, eliche orientabili, 11 nodi
*19 d'equipaggio
*1 binato da 23 mm, 2 x 12,7 mm (solo per la capoclasse), sonar antimine Seabat
*Navi: Kuha 1 (21), Kuha 2 (22), Kuha 3 (23), Kuha 4 (24), Kuha 5 (25), Kuha 6 (26)
I 7 'Kiiski' da 20 t sono più recenti, del 1983-84 ( o del 1975, non è chiaro), sono nati per essere telecomandati dai KUHA, e poi modernizzati negli anni '90. Dovrebbero lasciare il servizio nel 2015.
Kiiski:
15,8 x 4 x 1,3 m, 20 t, 11 nodi, 1x12,7 mm.
Navi:
Kiiski 1 (521), Kiiski 2 (522), Kiiski 3 (523), Kiiski 4 (524), Kiiski 5 (525), Kiiski 6 (526), Kiiski 7 (527)
Per sostituire i Kuha vi sono 3 'MCMV-2010', che dovrebbero essere il Kehassalmi, Riilahti e Ruotsinami, che sono stati ordinati alla Intermarine nel novembre 2006 per 244,8 mln di euro, ultimi della famiglia 'Lerici'-Gaeta' che ha in tutto realizzato in 25 anni, 41 navi in 7 Marine. Sono simili ai due 'LAT-YA' Thailandesi, e verranno usati anche come pattugliatori e dovrebbero arrivare a 680 t da 52,4 m e solo 33 effettivi di equipaggio grazie all'automazione. I motori sono due sistermi Voith-Scnheider VSP e due Schottlel, da 700 kW. I motori sono due MTU 8V amagnetici da 1 MW l'uno e la velocità è, come sempre per i cacciamine, non elevata, 13 nodi. Il sistema di comando e controllo (al top, come anche le altre attrezzature di bordo) è dell'Atlas Elektornik con sei consolle, sistemi remoti di esplorazione Hugin 1000 e REMUS, più un sonar di scansione laterale; vi sono anche mezzi teleguidati Bofors Sea Eagle della Saab e i Sea Fox della A.Elektronik, l'armamento è un Bofors da 40 mm. L'impostazione sarà dal 2010 e il servizio sarà attorno al 2015 per restarci fino al 2040.
*Dislocamento: 680 t
*Dimensioni: 52,45 x 9,47 x 3,15 m
*2 motori diesel ed elettrici, 13 nodi
*34 persone d'equipaggio
*Sistemi: sistema di combattimento Atlas Elektronik, sistemi AUV Hugin, Double eagle, sistemi di scoperta EM710, TOPAS, HiPAP, cariche di profondità e cannone Bofors Mk.3 da 40 mm
Infine la Guardia costiera ha sei pattugliatori, 7 hovercraft e circa sessanta mezzi minori. La maggiore unità è la MERIKARHU, da 1.100 t, in servizio dal 1994, derivata dalle due 'Tursas' di 700 t e completate nel 1986-87; vi sono anche le Telka, Tavi e Tiira, più moderne (1999-04) con armi da 23 e 12,7 mm e sonar SS 105 ad alta frequenza, più ferroguide. Quanto agli hovercraft, vi sono 4 Slingsby SAM-2000 e 3 Griffon, tra le unità leggere vi sono anche le 4 'Lokki' da 63 t con sonar SS242.
I trasporti di materiali sono tra l'altro le 5 'Valas' del 1979-81, 300 t, con 150 uomini o 30 t di carico, e altre tre piccole navi, le 'Kampela' degli anni '70 da 100 t, e infine le 3 Kala del '59 e 200 t.
L'artiglieria costiera e la Brigata anfibia hanno in tutto circa 20 mezzi come i mezzi 'Vihuri' da 35 nodi e varie serie di navi leggere con scafo di alluminio e 48 soldati e 30 nodi di velocità, del tipo 'Jurmo'. Vi sono anche i rompighiaccio e navi da ricerca scientifica: i due 'Urho' da 9.500 t degli anni '70, due 'Otso' da ben 15.000 t (1986-87), due 'Fennica' da 9.500 t (1993-94), tutti dipendenti dalla Marina Mercantile. Le navi sono due rompighiaccio con capacità di operare persino con ghiaccio spesso 2 m, tutte con elicotteri imbarcabili, anzi gli 'Urho' sono con capaci di 4 elicotteri. La nave ricerca scientifica ARANDA da 1.800 t del 1988-89 per missioni geologiche e idro-oceanografiche. Poi vi sono le navi ausiliarie Kustaanmiekka da 340 t del '63, la posacavi Putsaari del '67 da 460 t, la nave appoggio Parainen del '60, due antiinquinamento 'Hylje' da 1.600 t (anni '80).
Non vi sono mezzi aerei visto che nel 1998 sono in carico all'Esercito, tutti, che ha elicotteri Mi-8 e MD-500, in futuro vi saranno 20 NH-90. Quanto la Guardia di Frontiera ha 2 Do.228, circa 10 AS.332, AB-412, AB-206B, 4 AK-119 ordinati nel 2006 e consegnati entro il 2010 per sostituire gli AB.206.
Non manca poi il servizio d'artiglieria costiera; cannoni TK-56 da 100/56 mm, che non sono altro che torri di T-55 in 14 batterie blindate (una ad Helsinki), modernizzati negli anni '90; cannoni TK-.53 da 130/53 mm, che non sono gli M-46 ma di concezione nazionale (sviluppati negli anni '70), installati in batterie nel 1984-90, più 15 armi mobili K-60/90 usati dalla brigata anfibia; missili RBS-15 Mk 2 con ben 70 lanciatori quadrupli MTO-85, in aggiornamento allo standard Mk.3 Missili Controcarro SPIKE-ER sempre usati dalla Brigata anfibia; radar di ricerca costiera GSR del tipo BOR-A 550.
Ora le navi non più in servizio.
====Le navi del passato====
[[File:Gunship karjala.JPG|250px|right|thumb]]
Anzitutto le potenti corvette 'Turunmaa', pesantemente armate ed equipaggiate per la loro stazza e con una sagoma bassa e massiccia, plancia inclusa. Di fatto sono state le ultime esponenti della tradizione finlandese delle navi costiere tipo cannoniere. Esse hanno avuto origine nel '63 attraverso l'esame di 5 disegni e oltre 30 sistemi di propulsione diversi, nonché con la migliore elettronica disponibile. Costruiti dai cantieri Wärtsilä's Hietalahti di Helsinski. Vennero ordinate nel '63, varate nel '68, in servizio dal '69; aggiornate nel 1985-86, vennero radiate nel 2002. La Karjala è al museo marittimo Forum Marinum di Turku, l'altra ha avuti i sistemi rimossi ed è usata come nave d'addestramento per il Politecnico di Stakunta.
*Dislocamento: 700 t, più tardi aumentate a 800 t; a pieno carico 1.350 t
*Dimensioni: 74 x 7,8 x 3 m
*3 MTU da 2,200 kW con 3 eliche, 1 R.R. Olympus TM1 da 16.000 kW con un idrogetto; 17 nodi e 5.000 nm
*Equipaggio:70, 30 ufficiali e 40 comuni
*Sistemi: WM-22 FCS, radar di scoperta di superficie, sistema EW Argo, sonar Simrad
*1 cannone da 120/46 mm SAK DP, 2 Bofors L70 da 40 mm, 2 ZU-23 binati da 23 mm, 2 RBU-1200, 2 rotaie di scarico mine
*Navi FNS Turunmaa (03) e FNS Karjala (04)
Nel dopoguerra, una corvetta classe 'Bay', la Matti Kurki (l'ex-HMS Porlock Bay) costruita nel 1944-45 e in servizio dal '46 nella RN, venne messa in servizio con la marina finlandese, nel 1964, per poi essere tolta dal servizio nel '75. Già obsoleta quando arrivò in servizio in Finlandia, venne impiegata soprattutto come nave scuola e in questo ruolo, grazie anche alla lunga autonomia, percorse ben 7 circunnavigazioni, addestrando circa 1.500 persone. Venne sostituita temporaneamente dalle Haeenmaa e Keihassalmi, poi definitivamente dalla Pohjanmaa (dal '79).
*Dislocamento: 1.580-2.460 t
*Dimensioni: 93,7 x 11,7 x 4,6 m
*Propulsione: 2 caldaie tipo Admiral a triplice espansione e due eliche, 19,5 nodi, 9.500 nm a 12 nodi
*Equipaggio: 160
*Sistemi e armi: 4x102 mm, 6 da 40 mm, un lanciabombe Squid e 4 mortai.
[[File:Ohjusvene_Oulu_at_Port_of_Helsinki.jpg|250px|right|thumb]]
Costruite dalla Wärtsilä yards di Helsinski, le Helsinki erano navi di notevole prestigio per la Marina Finlandese. Adesso hanno visto una prima coppia in servizio nella Marina Croata per appena 9 mln di euro come contropartita per la compera di 126 blindati Patria AMV. Sono state consegnate il 2 novembre 2008 e in servizio messe già il gennaio successivo. I sistemi da 23 mm dovrebbero essere sostituiti dai Mistral o da un tipo di SAM indigeno, l'S-0CRO-M, che è una modernizzazione di un efficiente missile sovietico, l'SA-13. Dovrebbero restare attive fino almeno al 2020.
*Dislocamento: 300 t
*Dimensioni: 45 x 8,8 x 3 m
*Propulsione: 3 × MTU 16V 538 TB92 diesels; 9,000 kW. 3 assi; 32 nodi
*Equipaggio: 30
*Sistemi e armi: sistema FCS Philips 9LV 225, EOS 400, 9GA 208,ARPA, SS304, Sonac, PHILAX, Argo; 1 Bofors Mk 1, 2 Sako da 23 mm, 8 RBS-15, 2 rotaie per cariche di profondità o mine, 12 lanciarazzi da 103 mm illuminanti
*Navi: Helsinki (60), ordinata il 5/11/80, in servizio il 1/9/81, fuori servizio nel 2002; Turku (61), 13/6/83, 3/6/85, fuori servizio dal 2002; Vukovar (41)-ex Oulu (62), 13/1/83m 1/10/85, radiata nel 2007 e in servizio nel 2008 in Croazia, a Lora (Split); Dubrovnik (42)- ex Kotka (63), 13/1/83, 61/6/86, in servizio dal dicembre 2008 a Lora
I Finlandesi ebbero anche due 'Riga', la classe 'Hämeenmaa', da 91,5 m e 1.200-1.500 t, autonomia 2.000 nm a 15 nodi e motori a vapore da 14.900 hp per 28 nodi. L'armamento era di 3 pezzi da 100 mm, 2 binati da 37 mm, 2 binati da 25 mm, 2 lanciarazzi ASW e un tls triplo da 533 mm. Entrò in servizio nel '64, ma il personale richiesto (175 effettivi) era elevato per la piccola marina finnica ed entrambe vennero ritirate attorno al 1980. Il problema era infatti la competizione con le due cannoniere 'Turunmaa', in servizio dagli ultimi anni '60. Così le due fregate erano usate in genere solo una per volta, e spesso solo come navi addestramento cannoniere. L'ultima delle due, la capoclasse, sopravvisse fino al 1985 con le parti della compagna, tolta anni prima dal servizio. Interessante è che quest'ultima venne trasformata in un posamine negli ultimi anni, e che entrambe le navi avevano lanciabombe Hedgeog per la lotta ASW piuttosto che gli RBU russi (per motivi non chiari); nell'ultima 'edizione' aveva perso i lanciasiluri, dal '75 i pezzi binati da 37 mm erano stati cambiati con due singoli da 40 mm Bofors, e un paio di torrette AK-230 da 30 mm vennero aggiunte per migliorare la difesa ravvicinata.
Le unità missilistiche 'Tuima' erano le Osa II, arrivate nel 1974-75, di poco modificate; la loro successiva carriera fu di posamine, come vennero riarrangiate nel 1993-94; due ebbero i missili rimossi con sistemi di nuova generazione, ma anche uno dei tre motori diesel (quello centrale); altre due (Tuisku e Tyrsky) ebbero modifiche meno estese. Erano in servizio con il 5th Squadron fino al 2000. Si pensava di metterne una nel museo marittimo di Kotka, ma nell'ottobre 2006 vi fu un colpo di scena, allorché il MoD decise di venderle tutte all'Egitto, la cui marina, già ampiamente dotata di scafi tipo 'Osa', avrebbe così ottenuto 4 unità posamine veloci.
*Dislocamento: 250 t
*Dimensioni: 38,6 x 7,7 x 3,1 m
*Propulsione: 3 M504 B 2 diesel da 11.190 kW complessivi; 33 o 40 nodi
*Equipaggio: 25
*Sistemi e armi: 2 AK-230 da 2x30 mm, 1x 12,7 mm, 4 SS-N-2A, oppure (dal 1994) mine
*Navi: FNS Tuima (11),
Tuuli (12),
Tuisku (14),
Tyrsky (16)
Queste navi seguivano le prime motocannoniere missilistiche, quelle classe Isku, delle quali si hanno poche notizie.
Le navi di questa classe di motocannoniere (Nuoli, in inglese= freccia) sono state costruite nel 1964 e sono state modernizzate nel 1979, per poi essere messe fuori servizio dal 1984 e rivendute a utenti privati. I motori sono gli stessi dei T-55 più un piccolo elettrogeneratore. Ufficialmente solo motocannoniere, se necessario avrebbero potuto diventare anche siluranti (ufficialmente vietate).
*Dislocamento: 30 t
*Dimensioni: 22 x 6,6 x 1,5 m
*Propulsione: 3 V-55 diesel da 520 hp, 45 nodi max, 15 crociera
*Equipaggio:15
*Sistemi e armi: 1 da 40 mm e un Madsen da 20 mm
*Navi: 13, dalla Nuoli 1 alla Nuoli 13
I loro predecessori sono stati i battelli VMV, pattugliatori (Vartiomoottorivene) dell'epoca della II GM, con valide capacità marittime, ordinate fin dal 1929 con i primi esemplari costruiti ad Helsinski, su disegno dell'ing Jaakko Rahola. Prima ebbero motori a benzina, poi quelli diesel, dallo sviluppo più difficoltoso nel settore navale. 2 andarono perse prima della guerra per incendi ed esplosioni, non tante di meno delle 5 perse durante la lotta contro i sovietici, tutte nel 1944 (3 per attacchi aerei sovietici e 2 per quelli Tedeschi). Almeno una mezza dozzina sopravvissero alla guerra e l'ultimo, il VMV 13, venne demolito pochi anni fa, dopo avere visto il XXI secolo come taxi acquatico.
Le simili '''Taisto''' ebbero uso durante la II GM, costruite nel periodo bellico, capaci senza armamento di arrivare anche a 63 nodi. 6 sopravvissero alla guerra. Altre due vennero costruite dopo. Vennero radiate nel 1964 dopo la conversione in navi pattuglia.
*Dislocamento: 22 t
*Dimensioni: 17,8 x 4,6 x 1,5 m
*Propulsione: 2x Isotta Fraschini W-18; 715 kW
*Equipaggio: 11
*Sistemi e armi: 1 x 20 mm e 2x450 mm, 4 cariche di profondità.
*Navi: Tarmo (T 1), Taisto (T 2), Tyrsky (T 3), Tuima (T 4), Tuisku (T 5), Tuuli (T 6), Taisto 7, Taisto 8
Altra nave importante fu la Routsinsalmi, del 1940, rimasta in servizio fino al '75. Si trattava di un posamine che durante la guerra depositò ben 3.967 mine e 541 ostacoli anti-dragaggio. Contribuì ad affondare anche due sottomarini sovietici. Verso la fine della sua carriera era una nave appoggio immersioni e venne demolita essenzialmente perché non furono reperiti abbastanza fondi per farne un museo.
*Dislocamento: 310 t
*Dimensioni: 50 x 7,9 x 1,5 m
*Propulsione: 2 diesel, 15 nodi
*Equipaggio: ?
*Sistemi e armi: 1x 75 mm, 1 x 40, 2 x 20 mm, fino a 100 mine.
Da ricordare anche i dragamine Kuha dell'era bellica, 18 navi da 18 t, lunghe 17,1 m, 9 nodi e un cannone da 20 mm Madsen. Alcune sopravvissero alla II GM e durarono abbastanza per essere impiegate largamente per lo sminamento delle acque del Golfo di Finlandia.
Precedenti ad esse erano le 6 'Haven', da 17 t e 17,2 m. La capoclasse venne radiata nel '61.
====Armi navali====
A parte i missili RBS-15 (svedesi), vanno focalizzati alcuni prodotti 'tipici' della Finlandia. Il cannone 100 KT, da 56 calibri è, come ricordato sopra, un pezzo da difesa costiero. Si tratta della torretta del T-55, ma attenzione, non è quella di carri decommissionati, ma prodotta come tale. Nei primi anni '60 vennero infatti posti ordini per 56 torrette di questo tipo, con un prezzo ridotto grazie al fatto che l'URSS stava impegnandosi nel produrre nuovi carri armati e questi sembravano ridondanti (in realtà, il T-55 è rimasto in produzione per molto tempo ancora). Il proiettile da 100 mm, tirato dalla canna rigata da 5,608 m, arriva a 880 m.sec (peso circa 15 kg) e a 13 km di distanza, nonostante l'alzo modesto, di circa 20 gradi (con rotazione completa sull'orizzonte). La cadenza di tiro, di tutto rispetto per quella di un carro armato, è di sei c.min. In tutto l'equipaggio era di 7 persone: comandante, secondo comandante, calcolatore, caricatore, puntatore, elevatore e servente per le munizioni dal deposito principale. I Finlandesi rimossero quanto di inutile per il compito, come lo stabilizzatore, e tagliarono un pezzo dello scudo frontale del cannone, per aiutarlo ad elevarsi maggiormente, il che diede un raggio massimo di circa 20 km. Queste artiglierie vennero installate a partire dal '69 in 14 fortezze marittime, 4 torri l'una (immerse in un bunker di cemento come base), con una certa sorpresa per i sovietici. Uno dei cannoni è anche all'entrata del porto di Helsinski. Considerando anche che si tratta di torri piccole e con un massimo di 200 mm d'acciaio, si tratta di bersagli che richiedono attacchi in pieno per essere neutralizzate. Il problema fu piuttosto quello di trovare proiettili specifici antinave, ma in questo finirono d'essere d'aiuto le 2 'Riga' sovietiche, anch'esse con lo stesso calibro, cosicché vennero ordinati quantitativi inusitati di proiettili da 100 mm per due sole navi con 6 cannoni complessivi. Negli anni '90 questi cannoni sono stati modernizzati con tanto di una nuova munizione antinave. Nell'insieme furono un ricambio efficiente per le vecchie artiglierie costiere, e un complemento leggero ad altri cannoni, quelli da 130 mm. Come quelli da 100 mm, anche questi 'ritornavano alle origini' essendo nati come armi navali. Si trattava di 72 pezzi M46 (o K 54) da 130 mm, a lunga gittata (27 km).
Questi non erano gli unici tipi di artiglierie. Il 130 53 TK o 130 TK, arma da 130/53 mm, era un altro cannone stazionario, ma di grosso calibro. Stavolta era prodotto dalla Tampella, quindi non è esattamente un tipo sovietico, ma piuttosto un'arma locale ispirata ad esso. Ha un raggio di 25 km (v.iniziale 860 m.sec) ma con proiettili speciali arriva ad oltre 30. Esso pesa circa 16 t con lo scudo e la canna è 6,818 m. Vi sono 10 serventi. La cadenza di fuoco, con tiro rapido, arriva a 6 c.min, ma si possono anche sparare 3 colpi in 20 secondi (ovviamente, conteggiando un colpo ogni dieci secondi da x0). Quest'arma venne sviluppata dagli anni '70 e ci vollero 10 anni per ottenere un risultato; lo scopo era quello di sostituire i vecchi pezzi da 152/50 T. Notare bene che il calibro inferiore significava comunque un raggio d'azione maggiore, e che il 130 mm era già in servizio, ma come arma mobile e non del tipo da 'fortezza' come questo nuovo cannone. Al dunque è difficile capire perché non vennero adattati direttamente gli M46 per questo ruolo, ma tant'é: il prototipo venne costruito nel 1980 e sottoposto a test di fuoco fino al 1983. La produzione vene fuori con un contratto del 1982 e una prima batteria venne installata nel 1984 e l'ultima nel 1990. Per accomodare il cannone e l'equipaggio, venne scavato un bunker nella roccia. L'arma è ancora in servizio. Un primo tentativo di fornirla di proiettili antinave specifici, negli anni '80, terminò male con la bancarotta della ditta, ma negli anni '90 ci si riuscì.
Un'arma simile è il 130 K 90-60, arma da 10,15 t e 52,7 calibri. Essa spara 8 colpi al minuto, ma non è nata come arma da 130 mm. Originariamente venne presentata come cannone a lungo raggio da 122 mm dalla Tampella, era il K 60, ordinato in pochi esemplari. Negli anni '80 queste armi, apparentemente mai in uso in servizio, ebbero la canna da 130 mm e usate per l'artiglieria costiera mobile e note come 130 K 90-60. In tutto vi sono 15 pezzi per la Marina finlandese.
Per dirigere il tiro delle artiglierie costiere finlandesi, inclusi i lanciamissili RBS-15, vi è bisogno di un radar, come il Thales BOR-A 550, in banda I, portatile a mano eppure una volta in posizione capace di localizzare bersagli fino a 40 km sui 360 gradi, e persino per vedere oggetti come persone oppure battelli di gomma (molto difficili da localizzare, visto che la gomma è un materiale dielettrico).
Come armi antinave subacquee non mancano le mine finlandesi. L'ultima nata della lunga serie di tali armi (come si è visto, molto importanti per la Marina finlandese) è la Sea Mine 2000 o Merimiina 2000, sviluppata dalla Patria AMV dal 1997, e in produzione dal 2004 fino al 2008; è un'arma 'intelligente' capace di valutare il tipo di bersaglio che si avvicina scegliendo quelli più importanti, e fatta in maniera tale da essere poco visibile ai sonar di ricerca.
<references/>
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[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Finlandia]]
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Caccia tattici in azione/Hawker
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Eumolpo
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ortografia
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{{Caccia tattici in azione}}
==L’Uragano Sydney==
===Generalità===
[[File:Hawker Hurricane USAF.jpg|330px|right|thumb]]
L''''[[w:Hawker Hurricane|Hawker Hurricane]]''', uragano, a suo tempo non avrebbe potuto esprimere meglio nei fatti quello che era il suo nome. Nato come Fury Monoplane, si proponeva di continuare in versione monoplana il progetto del Fury, uno dei migliori e più raffinati tra i caccia della vecchia generazione. Creato da Sidney Camm della HG Hawker Engineering Company, ideato fin dal '33 (l'epoca in cui in Italia entrava in servizio il CR.32, per esempio), attorno al nuovo motore RR PV 12 e rispondente alla specifica F.5/34, che chiamava per un caccia dotato di 8 mitragliatrici leggere, davvero un aumento impressionante rispetto alle due normalmente portate all'epoca. Si pensi che la prima specifica per un caccia italiano monoplano parlava di un aereo armato di un'unica mitragliatrice (ma da 12,7), aumentata a due solo in seguito. Dopo di questa specifica vennero emesse la F.36/34 e il nuovo Hurricane volò il 6 novembre 1935, superando presto i 483 kmh (300 miglia orarie), con il PV 12 che secondo l'ultima specifica doveva arrivare a 1.025 hp a 4.500 m, una bella differenza rispetto al Kestrel che potenziava, per esempio, il primo Bf-109. L'Hurricane monoplano, in un fiammante livrea grigio metallica, era in realtà un misto di tecnologie nuove -in termini aerodinamici- come l'ala monoplana, carrello retrattile dalla provvidenziale carreggiata larga, abitacolo chiuso, radio, ma la fusoliera in realtà dietro l'abitacolo era in tubi d'acciaio saldati ricoperti di strutture di legno a cui si accordava la tela verniciata, rimasta tale anche in futuro. L'ala era metallica, ma di spessore elevato rispetto alla corda, che consentiva una notevole portanza e spazio per le armi. All'epoca forse non ci si rendeva conto, ma questo avrebbe però causato l'impossibilità di far crescere a sufficienza l'aereo con l'incremento di potenza, cosa che per la Hawker sarà poi fonte di gravi problemi a causa delle difficoltà delle tante altre macchine pensate per sostituirla. Tutta la struttura era facile da costruire e da riparare, il carrello permetteva una grande stabilità e persino, grazie alla gobba, l'abitacolo, piuttosto largo, permetteva una discreta visibilità verso l'avanti, senza i musi alti che tanti altri aerei avevano. per essere un caccia con carrello triciclo normale e con motore a cilindri in linea, l'Hurricane aveva un muso piuttosto corto e di poco ingombro. L'elica inizialmente era in legno e bipala a passo fisso. All'inizio si pensò, con il contratto del maggio 1935, a due sole Vickers Mk.V nella fusoliera e due Browning alari, ma poi si decise di passare alle 8 Browning da 7,7. Questo comportò l'aumento di peso dell'8,3%, a 2.360 kg. Ma al momento di volare il novembre successivo l'aumento di peso salì a 2.459 kg al decollo. Il motore R.R. Merlin C non diede problemi e l'aereo si dimostrò robusto e ben costruito. Nel '36, al peso di 2.574 kg, nel frattempo raggiunto, il nuovo 'aeroplano ad alta velocità' si portò a 506,8 kmh a 4.940 m, nonostante l'elica di legno Watts, a passo fisso. Riuscì a salire anche a 10.360 m e a 6.100 in 8,4 minuti. All'epoca -febbraio 1936- non c'erano altri aerei capaci di avvicinare tali capacità. Data la crisi etiope, la Hawker si equipaggiò presto per la produzione in grande serie e così quando il Ministero ordinò i primi 600 aerei, la ditta aveva già guadagnato 5 preziosi mesi (era il 3 giugno 1936), mentre veniva emessa la speficica F.15/36. Però vi fu un problema: la R.R. volle riarrangiare il motore Merlin C per produrre un'unità capace di crescere meglio nel futuro di quest'unità, nel frattempo ribattezzata Merlin I.
[[File:AF Hawker Hurricane 7b RAF Farnborough September1996.jpg|330px|right|thumb]]
Così anche la Hawker ebbe necessità di riarrangiare il suo aereo, e la macchina di serie volò il 12 ottobre 1937. Altre modifiche portarono il peso lentamente verso le 3 t: l'Mk I sarebbe arrivato a 2.732 kg. Ma il No.111 sqn venne nel frattempo riequipaggiato con l'aereo e nel dicembre del 1937, finalmente quello che all'epoca era il caccia più potente del mondo in servizio vestì i colori RAF. Tra l'altro, gli scarichi dei motori vennero allungati e orientati all'indietro rispetto al prototipo. Con tutte queste modifiche l'Hurricane Mk I divenne il caccia più potente dell'epoca, ma non venne mandato in Spagna, dove certamente avrebbe dato del filo da torcere ai Bf-109, rispetto ai quali era superiore praticamente in tutto, per non dire dei CR.32. L'ala dell'Hurricane, metallica, bilongherone, era raccordata alla fusoliera con profili Karman; interessante è che la semiala esterna, fuori dalla batteria di mitragliatrici -tutte assieme a pochi cm di distanza, differentemente dallo Spit- aveva una specie di trave a zig-zag che dava la massima forza all'ala stessa, collegando i due longheroni (sullo SPit, per esempio, era uno solo). Anche per questo l'Hurricane diverrà poi un cacciabombardiere robusto e ben accetto. La corazzatura forse all'inizio non c'era, ma venne poi installata con paratie anteriori e posteriori all'abitacolo; il carburante era solo nelle ali (data la loro spaziosità), le mitragliatrici erano dotate di 2.672 colpi, regolate per convergere il tiro a ben 600 m, valore eccessivo, tanto che poi verranno ridotte le distanze a 200 m durante la Battaglia d'Inghilterra. Le sistemazioni successive divennero 12 7,7 con ben 3.984 cp, oppure 4 cannoni da 20 con 364 cp, o 2 da 40 mm con 30 cp e due 7,7 per aggiustare il tiro con altri 330 cp l'una. Presto sarebbero giunte bombe da 113 o 227 kg, o 8 lanciarazzi da 27 kg, serbatoi da 210 o 420 litri. L'elica divenne una DH a doppio passo e poi una Rotol a giri costanti, con uno sviluppo analogo con lo Spitfire.
===L'evoluzione===
Lo sviluppo fu inizialmente dato dall'Mk I, ordinato in 600 aerei, che tuttavia comportò un certo ritardo. Il ritmo di costruzione poteva arrivare a 2 aerei al giorno, ma di fatto al settembre 1939 solo 497 aerei vennero completati, in carico a 18 squadroni. L'Mk I, con la Rotol (vedi Spitfire) era capace di 523 kmh a 5.334 m, ma vi sono anche fonti diverse, che parlano di 528 kmh a 6.100 m; la tangenza era di 10.970 m, l'autonomia di 1.125 km a 320 km (circa 100 km più dello Spit Mk I nelle stesse condizioni). Tutto ciò nonostante il peso fosse salito a 3.235 kg al decollo, circa 1 t più del prototipo. L'Hurricane Mk I era stato completato in circa 2.300 esemplari entro l'agosto del 1940. Con il Merlin XX al posto del III, capace di circa 1.240 e passa hp, il primo aereo volò l'11 giugno e grazie al motore con compressione bistadio, che ebbe la precedenza sullo Spit Mk III, salì a ben 560 kmh, riducendo i tempi di salita. Leggermente più lento l'Mk.IIA con le 8 Browning, 551 kmh; presto si cominciò a sviluppare la versione potenziata Mk.IIB con ben dodici armi, anche se spesso due venivano rimosse per facilitare il riarmo delle altre. Quest'armamento era eccezionale: nessun altro caccia ha mai avuto tante mitragliatrici, e sviluppato un volume di fuoco così straordinario in termini numerici: oltre 12.000 c.min, ovvero oltre 200 colpi al secondo. Tuttavia quest'armamento, poi applicato anche ai primi Typhoon, venne poco apprezzato contro aerei abbastanza protetti, e contro bersagli a terra corazzati. I cannoni da 20 mm divennero ben più ambiti: 2.400 colpi-min, una riserva di appena 364 colpi (91 per cannone), ma di gran lunga più potenti contro ogni bersaglio, con una maggiore gittata massima ecc. Anche qui l'Hurricane stabilì un record: all'epoca non c'erano altri caccia monoposto con tale armamento, e l'unica altra macchina analoga con 4 Hisso era il formidabile ma sfortunato Westland Whirlwind. Gli Mk IIB vennero prodotti in circa 3.100 esemplari, gli Mk IIC con cannoni erano leggermente più lenti (539 vs 545 kmh), ma ebbero più consenso e raggiunsero i 3.400 esemplari. La Mk.IID divenne un tank-buster, con due cannoni RR o VIckers per impiego anti-bombardiere, ma in pratica usati come arma controcarri data la capacità di perforare 50 mm a 30° di impatto. Le date di entrata in servizio furono la metà del '40 per la Mk.IIA, all'inizio del '41 (Mk.IIB e C), ottobre 1941 (Hurribomber, ovvero i B e C con bombe a bordo), primavera 1942 (per l'Mk IID). I cannoni vennero sperimentati già nel 1939, i caccia Hurricane con serbatoi ausiliari divennero una realtà già nella campagna contro la Siria, dove si dimostrarono preziosissimi nell'attaccare le retrovie francesi (primavera del '41). Quanto all'Mk II, è difficile peraltro pensare che davvero entrasse in servizio nella metà del '40: tutta la letteratura disponibile parla di Mk I e non certo degli Mk IIA durante la Battaglia, in pratica non ebbero impiego durante tale azione, altrimenti i Tedeschi avrebbero potuto realizzare di trovarsi di fronte caccia Hurricane altrettanto veloci, e non più lenti di 40 kmh.
L'Hurricane ritornò addirittura biplano con un'ala ausiliaria sistemata sopra l'altra, per aumentare la portanza e l'operatività da campi di volo corti. Era solo un Mk I e forse ha conteso al CR.42DB il primato di velocità tra i caccia biplani, in ogni caso fu solo un esperimento, collaudato nel 1944. Gli Mk IID divennero piuttosto lenti (460 kmh) e ancora peggio con filtri antisabbia e corazze aggiuntive. L'Mk IV, molto meno noto, aveva avuto produzione in serie come ultimo caccia di questo tipo di successo, sia in Canada che in Gran Bretagna (il Canada costruì molti degli Hurricane). Stavolta aveva motori Merlin 24 o 27, capaci fino di 1.620 hp, ali universali per razzi, cannoni, mitragliatrici, bombe e serbatoi. Entrò in servizio nel marzo 1943. Oltre 2.000 vennero prodotti e altri aggiornati. Vi furono altri Hurricane prodotti in piccola serie, come gli Mk.X con 489 aerei, motore Packard 28 (Canadesi), Mk.XI (150 con 12 mitragliatrici o 4 cannoni), Mk.XII simili ai C ma prodotti in Canada, 248. I Sea Hurricane divennero presto clienti delle portaerei britanniche, data la facilità di atterraggio: 50 Sea Hurricane Mk.I erano stati trasformati già nel 1941, usati dalle famose CAM Ship. I successivi Sea Hurricane Mk.IB erano per le portaerei, seguiti dagli Mk.IC e Mk.IIC: erano tutte modifiche dei precedenti Mk.IIA, B e C (340, 400 e 400 convertiti). In tutto vennero realizzati 14.231 esemplari, 1.451 in Canada. La Hawker ne produsse circa 10 mila, la Gloster quasi 3.000.
[[File:Hawker Hurricane Mark IV.jpg|330px|right|thumb]]
Le prestazioni e i pesi dei vari tipi sono i seguenti:
*'''Mk.I'''
:R.R. Merlin III da 1.030 hp al decollo e a 4.950 m; dimensioni 9,55 x 12,19 x 3,95 m x 23,97 m2; peso 2.120-2.926 kg (max 3.236); carico alare 121 kg/m2; rapporto potenza peso 3,14:1; v.max 450 kmh slm, 508/5.334 m, 598/5.443 m, 528 km/6.096 km; crociera 322 kmh, salita 12,45 m/s; a 1.524 m/1m56s; a 3.048 m/3 m 40s; a 6.096 m/8m63s, a 9.144m/17m40s; tangenza 10.424 m; autonomia 648/1.488 km; 8x7,7 mm Browning
*'''Mk.IIA'''
:R.R. Merlin XX da 1.030 hp al decollo e 1.260/3.580 m; dimensioni 9,75 x 12,19 x 4,005 m x 23,97 m2; peso 2.497-3.059 kg (max 3.223); carico alare 125 kg/m2; rapporto potenza peso 2,43:1; v.max 518/4.115 m, 550 km/6.705 km; crociera 340 kmh, salita 15 m/s; a 6.096 m/8m 12s; tangenza 11.000 m; autonomia 804 km; 8x7,7 mm Browning
*'''Mk.IIB'''
:R.R. Merlin XX da 1.030 hp al decollo e 1.260/3.580 m; dimensioni 9,83 x 12,19 x 4,005 m x 23,97 m2; peso 2.497-3.178 kg (max 3.845); carico alare 129 kg/m2; rapporto potenza peso 2,52:1; v.max 545 km/6.705 km; crociera 340 kmh, salita 15 m/s; a 6.096 m/7m 30s; tangenza 11.125 m; autonomia 772/1.585 km; 12x7,7 mm Browning e 454 kg
*'''Mk.IIC'''
:R.R. Merlin XX da 1.030 hp al decollo e 1.260/3.580 m; dimensioni 9,83 x 12,19 x 4,005 m x 23,97 m2; peso 2.568-3.425 kg (max 3.652), nel caso dei tipi 'Trop' 2.626-3.726 kg; carico alare 141 kg/m2; rapporto potenza peso 2,71:1; v.max 529/5.486, 539/6.705 m; crociera 340 kmh, salita 14 m/s; a 6.096 m/9m 06s, a 9.144m/12 m 30s; tangenza 10.850 m; autonomia 740/1.560 km; 4x20 HS 404 e 454 kg o razzi
*'''Mk.IID'''
:R.R. Merlin XXII da 1.450hp; dimensioni 9,83 x 12,19 x 4,005 m x 23,97 m2; peso 2.2588-3.496 kg (max 3.677); carico alare 144 kg/m2; rapporto potenza peso 2,77:1; v.max 460 kmh 5730 m, 466/3660 m, 280 kmh con bombe; crociera 283 kmh, salita 14 m/s; ; tangenza 10.210 m; autonomia 772/1585 km; 2 x40 e 2x7,7 mm
*'''Mk.IV'''
:R.R. Merlin 24 o 27 da 1.620; dimensioni 9,83 x 12,19 x 4,005 m x 23,97 m2; peso 3.859 max; carico alare 144 kg/m2; rapporto potenza peso 2,33:1; v.max 426 kmh a 2135 m, 457/4115 m, 550 km/6.700 km; crociera 354 kmh, salita 15 m/s;
===Il servizio===
====Gli esordi====
[[File:Hawker Hurricane IIA NACA1.jpeg|330px|right|thumb]]
Come si è detto, l'Hurricane al momento dell'entrata in guerra era ben diffuso: 17 o 18 squadroni, i superstititi di 497 prodotti erano ben più dei 270 Spit (su 306 prodotti) distribuiti su 11 squadroni. L'Hurricane era già superato in prestazioni, con il prototipo Spitfire che già superò l'anno dopo l'Hurricane ben 560 kmh, e nel 1939 anche il Bf-109E poteva fare lo stesso. Ma l'Hurricane non era certo un caccia obsoleto come gli altri, e conservava anche un certo margine di superiorità anche su aerei come l'MS.406 e il Macchi MC.200, anche se non sempre era più agile di questi. Presto 4 squadroni vennero mandati in Francia, tra cui il No.1, 73 e 87. Il primo aereo abbattuto, un Do.17, venne eliminato il 30 ottobre 1939. Il No.46 venne addirittura mandato a Narvik, operando da un lago ghiacciato norvegese. I suoi aerei vennero poi per lo più tratti in salvo con i piloti che erano riusciti ad appontare sulla Glorious pur non avendo nessuna esperienza di questo tipo, essendo della RAF. Non bastò, perché la portaerei venne affondata a cannonate dagli incrociatori tedeschi. Il massacro di Hurricane in Francia e Norvegia non fu a senso unico, ma i Bf-109E dimostrarono una complessiva superiorità sui caccia britannici. Non molto è noto di quelle campagne, anche a causa della perdita di molti documenti di reparto, ma alla fine, per quanto combattessero valorosamente, gli Hurricane vennero sconfitti. Quelli belgi vennero pressoché spazzati via al primo attacco sulla loro base, mentre per il reimbarco di Dunquerke fu necessario mettere in campo anche gli 'Spit', che combatterono bene, ma persero ben 72 caccia in poco tempo, una grossa percentuale di quelli all'epoca disponibili.
Gli Hurricane erano ancora presenti massicciamente, con 32 squadroni disponibili per la B.o.B. al giugno; con oltre 2.300 aerei costruiti alla fine di Agosto, in appena un anno era stato possibile completarne circa 1.800, pari a circa 5 al giorno. Erano molto facili da costruire, richiedendo solo una piccola parte di leghe metalliche avanzate, e questo e la facilità di manutenzione e robustezza giocarono un ruolo fondamentale per portare ad alti livelli la difesa aerea della RAF, sebbene le tattiche d’impiego fossero del tutto obsolete rispetto a quelle tedesche.
Nel settembre arrivò anche la ben più potente Mk.II, una versione che avrebbe fatto comodo e molto durante la battaglia, ma non arrivò in tempo per la B.o.B, durante la quale, ogni mese, fu possibile riparare o costruire oltre 400 Hurricane, salvando le sorti della nazione e distruggendo più aerei nemici di tutti i sistemi messi insieme. E nel corso delle ostilità divennero oltre 4.500 gli aerei gravemente danneggiati che vennero rimessi in sesto. Gli Hurricane erano più lenti del Bf-109E e nell'insieme non erano all'altezza delle sue capacità. La loro maneggevolezza consentiva di virare più stretto, grazie anche al modesto carico alare, ma i comandi erano piuttosto duri, specialmente gli alettoni erano giudicati come 'pigri'. La macchina, peraltro, era stabile e robusta e le eliche tripala metalliche gli consentivano una buona capacità di salita, anche se nettamente inferiore a quella dello Spitfire e del Bf-109. Nell'insieme, a parte una certa pesantezza d'insieme, era più l'equivalente del D.520 francese, aereo peraltro più 'vispo' in termini di reattività, anche se con un carrello molto meno affidabile.
L'Hurricane divenne un caccia di seconda scelta, ma non di secondaria importanza. Mandato in azione sul continente come parte del Corpo di Spedizione, ritornò fuori patria sia con un certo numero di aerei esportati, sia per ragioni di guerra. Gli Yugoslavi ebbero, per esempio, vari Hurricane, che, ironia della sorte, servirono assieme ai Bf-109E. Né l'uno né l'altro però riuscirono ad impedire la disastrosa invasione dell'Asse, che si concluse con la distruzione o la cattura di pressoché tutti gli aerei di Belgrado.
La maggior gloria dell'Hurricane diverrà però soprattutto l'impiego in Mediterraneo e in Africa. C'era solo un Hurricane in giro, nel Mediterraneo, all'epoca in cui l'Italia dichiarò guerra. Presto ne giunse una manciata d'altri. Uno di questi, dopo circa 15 giorni in cui gli Italiani bombardavano Malta quasi indifesa (anche se un Gladiator mandò in mare un Macchi 200 della scorta degli S.79), sparò addosso ad un S.79 abbattendolo, per poi venire però seguito e distrutto all'atterraggio da uno dei CR.42 di scorta, che per l'occasione si comportò un po' come i Mustang contro i Me.262. Il margine di circa 80-90 kmh di velocità non consentiva ai Fiat di fare di più, ma in combattimento la loro agilità poteva essere pericolosa per la rapidità di variare direzione e di sparare, magari a breve distanza, con le loro 12,7 mm. Ma generalmente parlando, l'Hurricane era in grado di costringere la pur maggiore forza disponibile di CR.42 in difensiva, e poi si poteva dirigere contro l'S.79, che difficilmente, malgrado il piccolo calibro delle 7,7, riusciva ad evitare di venire giù in fiamme dopo qualche scarica ben piazzata. Per pareggiare le cose sarebbero serviti i Macchi 200, ma ironicamente, proprio con l'arrivo degli Hurricane i Macchi vennero ritirati dalla prima linea per poi essere riportati in azione attorno a settembre del '40. Nel frattempo gli Hurricane erano comparsi anche in Africa: la loro comparsata su Malta, inizialmente, era solo per fare scalo verso l'Africa. Presto arrivarono anche gli Hurricane per Malta, mentre in Africa i pochi Gladiator, che sostennero bene il confronto con i CR.32 e 42 italiani, ebbero finalmente quest'arma 'segreta' per colpire con micidiale efficacia soprattutto i bombardieri, che erano abbastanza veloci da dare problemi ai biplani.
I primi Hurricane mandati 'fuori aerea' erano gli Mk I. Ma in Gran Bretagna, dove nel frattempo si stava realizzando che nemmeno l'Mk II era un caccia pienamente all'altezza della situazione, si cominciò ad usarlo diversamente. Uno era l'attacco con bombe e, in seguito, razzi, ma fin dall'inizio l'Hurricane si dimostrò ben più adatto dello 'Spit' come caccia navale e notturno. Così, grazie alla sicurezza in atterraggio, al basso carico alare, al grosso carrello, fu possibile studiare molte variazioni.
Ecco quindi una nota doverosa sull'impiego degli Hurricane 'notturni'. Anche se non ebbero il risalto dei Beaufighter o dei Mosquito (e dei loro piloti, come Cunningham), si comportarono straordinariamente bene per dei caccia monoposto privi di radar. Già durante la B.o.B. venne usato come caccia notturno, lasciando da perdere il più delicato Spitfire, meno adatto in questo ruolo (e del resto, anche meno adatto come cacciabombardiere, aereo navale e addestratore avanzato). Così l'aereo divenne un valido appoggio per il Blenheim IF. Entrato in servizio l'Mk II dall'autunno del '40, si cominciò ad usarlo sempre di più anche come aereo offensivo sulla Francia. L'Hurricane non era già più il difensore della madrepatria, dall'aria tutto sommato pacifica e rassicurante. Presto comparvero aerei con una sagoma interamente nera eccetto che per il 'naso' arancione e per i distintivi di nazionalità e reparto. Mentre dalle ali spuntavano le sagome minacciose di 4 cannoni Hispano. Tra le squadriglie che lo usarono nel '41-42 si ricordano i No.3, 46, 79 e 87. Il miglior pilota fu un cecoslovacco, tale Kuttelwascher, che abbatté ben 15 aerei tedeschi. In un'occasione abbatté 3 He-111 in appena 4 minuti, nella notte del 4-5 maggio 1941.
Vennero anche impiegati nell'infelice esperimento Hellmore Turbinlite, dove un bombardiere Boston dotato di radar e proiettore nel muso, ma senza armamento, illuminava il bombardiere nemico al caccia 'satellite'. Nonostante i molti commenti contrastanti, l'impiego fu un fallimento totale, con una sola vittoria ottenuta contro gli incursori tedeschi (30-4-42 contro un He-111). Del resto, non si capisce come mai -se non c'erano radar per i caccia monoposto- non si sia arrivati alla logica conclusione che se il Boston (il DB-7 americano) era abbastanza veloce da arrivare addosso ai bombardieri e da localizzarli al radar, non usasse semplicemente una batteria di cannoni al posto del proiettore per fare da sé l'attacco, invece di rischiare di entrare in collisione con l'Hurricane che gli volava accanto nell'oscurità. Così avrebbero fatto, per l'appunto, gli americani (in attesa del P-61). In tutto, al settembre del '42 erano impegnati squadroni che contavano totalmente su 60 Hurricane e 36 Boston, con oltre 1.500 uomini, fino a che quest'inutile esperimento venne terminato il 25 gennaio 1943. In compenso continuò senza tanti fronzoli l'impiego degli Hurricane come caccia notturni, per esempio con il No.213 per la difesa di Suez dal maggio 1941; e a Calcutta, nel maggio del '43, comparvero gli Mk IIC addirittura equipaggiati con un radar proprio, che finalmente poneva termine al limite che aveva portato al progetto Turbinlite.
L'Hurricane ottenne nelle sue missioni sopra la Francia un certo successo, anche perché non era costretto a portarsi sotto un'ala un serbatoio in configurazione asimmetrica, come doveva fare lo Spitfire (che limitava sia l'agilità che la velocità massima).
Le missioni di scorta ai bombardieri e di caccia sulla Francia erano diventate frequenti nel '41, ma l'apparizione del Bf-109F e soprattutto del FW-190 costrinse a ritirare presto gli Hurricane dagli impieghi notturni. Del resto, con serbatoi sganciabili (una volta sganciati) non eran meno prestanti degli Spit Mk II con un serbatoio subalare fisso.
Gli Hurricane erano anche gli aerei che meglio si prestavano per l'impiego imbarcato e il loro esordio, a parte il discorso della Glorious, fu affrettato anche perché la FAA aveva solo il Gloster Sea Gladiator come caccia imbarcato efficiente, e poi l'efficace ma lento Fulmar. Il Wildcat/Martlet non ebbe facile impiego con le piccole navi inglesi perché privo di ali ripiegabili, cosicché venne impiegato da basi a terra. L'Hurricane era tanto robusto da essere usato dalle CAM: navi mercantini, che per difendersi dai lenti ma letali -per navi senza scorta-FW-200 Condor, vennero talvolta dotate di una catapulta da cui lanciare l'aereo. Questo poi doveva o ammarare vicino alla nave, o se aveva abbastanza autonomia, raggiungere terra. Era un compito disperato, ma talvolta funzionava e così gli incursori tedeschi smisero presto di fare i loro comodi. Per ottenere però una più funzionale capacità di difesa dei convogli, bisognò aspettare le MAC (navi mercantili semi-convertite in portaere di scorta, con ponte di volo) e le portaerei di scorta vere e proprie (CVE). Nel frattempo, in attesa dei Seafire, i Sea Hurricane divennero i caccia navali britannici più usati nel '41-42.
Nel deserto e su Malta, così come in Grecia e Albania, gli Hurricane dimostrarono una notevole capacità combattiva. Alle volte, singoli aerei fecero danni micidiali. Il 19 giugno 1940, 4 Gladiator, 2 Blenheim Fighter e 1 Hurricane si scontrarono contro 5 CR.42, in volo di scorta a 14 CR.32 e Ba.65. Un Gladiator e due CR.42 vennero abbattuti, uno dei quali dall'unico Hurricane all'epoca disponibile- pare per fare prove in clima desertico- nell'intero settore. L'abbattimento dell'S.79 su Malta, di cui sopra, ebbe luogo il 3 luglio, quando c'erano di pianta stabile solo 5 Hurricane, uno dei quali fracassatosi all'atterraggio per via del caccia di Ernesto Botto, noto asso italiano. Ma entro il gennaio successivo, a fronte della ventina di vittorie reclamate su Malta, i CR.42 pare riuscirono ad ottenerne solo 5 inclusa questa: gli Hurricane erano troppo pericolosi per loro. E anche per gli S.79, quando successe che il 17 agosto 1940, mentre formazioni di bombardieri tentavano di colpire gli incrociatori inglesi che a loro volta bombardavano Bardia, comparve un unico Hurricane che ingaggiò 4 Sparvieri a media quota. In pochi minuti, ne distrusse, a quanto è riportato, ben tre esemplari. La consegna degli Hurricane era in Africa, decisamente lunga e difficile, e se gli aerei non erano già provvisti di filtri, dovevano cambiare i motori. Per il Mediterraneo era necessario usare le portaerei, cosa molto pericolosa per la minaccia dell'Asse nel Mediterraneo. Ad autunno del '40 c'erano ancora solo una quarantina di Hurricane a Malta, ma erano cominciati a diventare numerosi in Egitto e ora anche nell'Africa Orientale. Gli Hurricane tropicalizzati erano provvisti di filtri molto ingombranti, gli Stokes, che calavano la velocità di circa 30 kmh. Questo li rendeva appena più rapidi dei Macchi C.200, e non necessariamente a tutte le quote, specie tra i 2.000 e i 5.500 m, mentre un Hurricane pulito, a 6.100 m, avrebbe dovuto superare l'italiano di ben 36 kmh (491 kmh vs 520-528). I Macchi cominciarono a scontrarsi con gli Hurricane, rispetto ai quali si dimostravano più agili, specie come raggio di virata e velocità di rollio, ma anche di qualcosa più lenti, tanto che -tropicalizzati o meno- gli Hurricane inseguivano e raggiungevano i Macchi una volta che questi cercavano di scappare. Sull'Africa inizialmente vennero a trovarsi contro i G.50, aerei pericolosi se si trovavano in condizioni di vantaggio, ma complessivamente inferiori e soprattutto drammaticamente inadatte ad alta quota, malgrado la maggiore tangenza e superficie alare rispetto ai Macchi (i prototipi valutati erano capaci di 452 kmh a 6.100 m, 100 kmh meno dei più veloci Hurricane).
Le forniture di Hurricane a Malta furono tali che entro la primavera c'erano circa 40 aerei. Mentre inizialmente si trattava di Mk.I, presto si videro anche gli Mk.II, che non mancarono di eseguire numerose incursioni sugli aeroporti siciliani. Entro giugno ne giunsero 180, il convoglio Tiger ne fornì altri 43 e a giugno la Desert Air Force aveva 5 squadroni di Hurricane, più il primo con i P-40 Tomawhak, che nonostante la complessiva superiorità sugli Hurricane, vennero considerati sempre inadatti per l'impiego in patria, soprattutto per la scarsa velocità in quota. L'Operazione Crusader, del novembre successivo, vide 11 squadroni di Hurricane e uno di Hurribomber (Hurricane modificati con bombe) e 5 di P-40, ma le cose erano oramai cambiate.
Paragonato ai caccia italiani originari, non c'era dubbio che l'Hurricane era nel complesso superiore. Sebbene meno agile dei CR.42 e MC.200 (difficile dire riguardo al G.50), era più veloce, soprattutto in quota, e molto meglio armato. Negli scontri diretti poteva magari non sempre avere la meglio, specie se si trattava di scontri numericamente impari (la norma su Malta), se si trattava di battaglie a bassa quota, con gli aerei tropicalizzati, e della versione Mk I. Ad alta quota, specie la Mk II (che tuttavia, una volta tropicalizzata, non era meglio della Mk I 'pura'), era invece nettamente superiore.
In tutto, nei combattimenti aerei di cui ho avuto notizia, su Malta i Macchi 200 hanno dichiarato 37-38 Hurricane nel periodo giugno-ottobre 1941. Ma le perdite verificabili sono solo 4, l'11% del dichiarato. Dall'altro canto, l'overclaiming britannico è risultato più contenuto (circa il 55%), corrispondente a 11 Macchi 200. Quindi, malgrado l'inferiorità numerica, furono gli Hurricane a causare i maggiori danni e a vincere la maggior parte delle battaglie aeree.
Quando arrivarono i Macchi 202 la musica cambiò. Ma forse per via dell'inesperienza dei piloti italiani con un aereo tanto veloce, forse per via dell'esperienza dei britannici, non cambiò tanto quanto si sperava (o si temeva, a seconda dei punti di vista). Nel periodo settembre-novembre si ricordano vari combattimenti, alle volte con una netta superiorità numerica italiana.
Tirando le cifre di quella fase della guerra su Malta, i Macchi 202 avevano sì causato dei danni apprezzabili agli Hurricane, ma in nessun caso quanto essi dichiararono. Sebbene stavolta gli Hurricane fossero con la ‘short end’ nel rapporto abbattimenti-perdite, nei combattimenti ecco quanto dichiararono i Macchi 202: 1/10/41 (7 C.202 vs 8 Hurricane) 2 vittorie più 2 probabili; 14/10 (6 vs 11) 1+1 probabile; il 22(14 vs 9), 6+2 probabili; il 25 (20 vs 8), 4 ‘Spitfire’, l’8/11 (18 C.200/202 vs 4), 1 vittoria, il 21/11 (27 vs 11), 5 aerei+2 probabili, il 22/11 (61 C.200/202 vs 18), 8 vittorie+3 probabili.
Il tutto fa 26 vittorie + almeno 9 probabili. Un massacro, a sentire gli aviatori italiani. Ma in realtà pare che le perdite reali di questi giorni furono, rispettivamente: 1, 1, 1, 1, 1,1 e 0 perdite: cifre da ‘codice binario’. Totale perdite inglesi: 6 vs le 27+10 probabili dichiarate (appena un quarto di quanto gli italiani avessero preteso). C'erano state delle perdite importanti a livello umano, per esempio proprio nella prima battaglia venne abbattuto l'asso Mould (8 vittorie e tre probabili). Ma gli Hurricane, successivamente, avevano a loro volta abbattuto il capo del 4° Stormo e due capo-squadriglia.
In tutto, si può dire che gli Hurricane avessero sì subito l’azione nemica, ma un rapporto di 6:5 (o di 6:4) è molto meglio di quello che gli italiani subirono con i C.200 vs i caccia maltesi (oltre 2:1 per il campione analizzato). E certamente, rimpiazzare 5 caccia in circa 2 mesi di operazioni fu tutt’altro che difficile, persino per la piazzaforte maltese.
Considerando che i caccia CR.42 avevano dichiarato circa 20 Hurricane, dei quali solo 5 confermabili (incluso uno in atterraggio, sorpreso da Botto), i circa 40 Hurricane dichiarati in meno di dieci scontri dai C.200, e ora 26 aerei solo in queste poche battaglie da parte dei C.202, la caccia maltese avrebbe dovuto sparire (più i danni subiti dai Bf-109 e gli incidenti ecc.), invece la situazione, per quanto difficile, era tollerabile. Certo non furono questa manciata di perdite causate dai 'Folgore' a renderla critica.
Inoltre, a parte il confronto diretto con i caccia nemici -che come insegna il Bf-110, era importante, ma non era tutto- l'Hurricane, come intercettore, era agevolmente in grado di abbattere i bombardieri medi BR.20 e SM.79, più facilmente di come i poco armati caccia italiani potessero fare con i leggeri Blenheim e i Maryland. L'armamento era un argomento valido anche in azioni di mitragliamento a terra. Se a questo si aggiunge che questi aerei erano dotati di standard come corazze protettive, blindovetro, radio rice-trasmittente, e che erano adattabili alla caccia notturna, si vede come potessero essere ben più pericolosi di caccia italiani spesso privi di tutto questo; per giunta, l'unico caccia importante notturno in campo italiano, era il biplano CR.42N: i monoplani non erano considerati adatti a tale impiego, fino all'arrivo del RE.2001CN.
Nella primavera del '41 gli Hurricane combatterono contro i D.520 francesi in Siria, colpendo duro specie grazie ai serbatoi ausiliari, nelle retrovie e aeroporti, ma senza ottenere un chiaro livello di superiorità nei combattimenti aerei veri e propri. In Aprile però comparvero dei clienti ben più pericolosi: i Bf-109E Trop. Il primo di dozzine di combattimenti ebbe luogo il 19 aprile 1941, a Tobruk, e non fu un bel giorno per la DAF: ancorché uno dei Bf-109 era stato spedito al suolo, ben 4 Hurricane fecero la stessa fine (non è chiaro se si trattasse di Mk I o II). Grossomodo nello stesso periodo 4 Bf-109E affrontarono 7 P-40 Tomawhak e ne distrussero 3 senza perdite. Davvero una brutta sorpresa, dato che inizialmente i Tedeschi avevano portato in azione solo i meno pericolosi Bf-110. A settembre esordirono i MC.202, che abbatterono un Hurricane di Malta, sorpreso sopra la Sicilia. A Novembre, oltre ai Bf-109E c'erano anche i nuovi MC.202 e i Bf-109F, aerei che non perdonavano molto ai caccia più anziani, e che diedero un netto livello di superiorità sulla DAF. Il primo incontro vide 10 MC.202 attaccare briga con un maggior numero di Hurricane e rivendicare ben 8 vittorie contro le due dichiarate dai britannici; in realtà gli aerei persi furono 3 Hurricane e un quarto fracassatosi al suolo, altri forse erano stati danneggiati e per questo dichiarati abbattuti. I Macchi diedero poco tempo per collimarli ai pur ben armati caccia inglesi e così i due dichiarati come abbattuti erano stati in realtà solo colpiti, ma non distrutti, anche perché finalmente gli aerei italiani ebbero una blindatura posteriore degna di questo nome (per il pilota) oltre ai soliti serbatoi autostagnanti.
Nel frattempo, alla fine del '41, dei circa 300 Hurricane che avevano raggiunto l'isola di Malta, 225 dei quali grazie all'ARK ROYAL (poi affondata da un sottomarino tedesco), solo un'ottantina restavano, superstiti di bombardamenti, mitragliamenti e incidenti. Tra le loro imprese l'annientamento del gruppo appoggio incursori all'inizio dell'anno, quando distrussero o misero fuori uso le due motosiluranti appoggio (MAS più precisamente), e poi, ingaggiata battaglia con gli MC.200 a bassa quota, riuscirono ad abbatterne due o tre contro una sola perdita (entrambe le parti a quanto pare reclamarono tre vittorie).
Gli Hurricane facevano davvero del loro meglio, ma erano troppo lenti per i veloci caccia con il DB-601. Eppure, non tutto era perduto. Alcuni Hurricane maltesi e forse anche africani vennero modificati come ricognitori. E come tali ebbero un considerevole successo: potevano salire a 10.000 metri di quota e restarci, limitando i consumi, fino a 5 ore, anche se questo metteva a dura prova il loro pilota (PR Mk.II)<ref>Marcon, S.M. 2000</ref>.
Una risorsa molto utile quindi, specie su territori in genere privi di nubi e quindi davvero fotografabili da alte quote. L'assenza di radar dell'Asse in Mediterraneo, almeno fino alla primavera del '42, li rendeva quasi inintercettabili.
Dalla fine del '41 l'impiego degli Hurricane fu soprattutto l'attacco al suolo, dove ottennero successi considerevoli, prima colpendo l'Asse ai tempi di Crusader, poi rallentandone l'avanzata nella drammatica primavera del '42<ref>Per l'Hurricane cacciabombardiere, Armi da guerra 23</ref>. Più o meno nello stesso tempo l'Mk II rilevò l'Mk I nelle missioni sulla Francia e grazie alla maggiore potenza poté ottenere sia armi più numerose e potenti, che serbatoi e infine, bombe da 113 e 227 kg, specie con il 607° Sqn, che ebbe questi aerei, all'epoca soprannominati 'Hurribomber', e impiegati dal 30 ottobre 1941 in compiti antinave. In seguito sarebbero stati raggiunti dalle unità 175 e 402.
Per proteggere Bir Hakeim debutteranno, nel giugno 1942, gli Hurricane Mk IID del 6° Sqn, con la metà dei cannoni ma il doppio del calibro rispetto agli Mk IIC. Erano aerei troppo pesanti e rallentati, ma i loro proiettili portarono a rivendicare in poco tempo 26 carri e 31 mezzi cingolati, più altri ancora. Ai tempi di El Alamein, i P-40 Kyttihawk erano diventati il caccia più importante di numero; gli Spitfire su Malta giunsero dal marzo del '42, ma solo a maggio divennero abbastanza utili e riequipaggiarono i 4 squadroni da caccia, tra cui i 126, 185 e 251. Gli Spit Mk V arrivarono anche sul deserto, e nonostante i limiti della tropicalizzazione, si dimostrarono efficaci contro i Bf-109E Trop, e abbastanza validi contro il Bf-109F, oltre che contro i Macchi 202. Ai tempi di El Alamein, ottobre 1942, gli Hurricane erano 22 squadroni sui 48 complessivi di aerei tattici (oltre 700 apparecchi totali), e tra i successi rivendicati vi furono quelli degli Mk IID della veterana 6a squadriglia RAF e della 7a SAAF, ai danni delle divisioni tedesche 15a e 21a corazzate: 39-41 carri, 212 mezzi, 42 artiglierie ecc. ecc, su 842 missioni singole, e con la perdita di 11 piloti (non è chiaro quindi quanti aerei andarono distrutti). Non era facile: già gli Hurricane Mk II armati di due bombe da 227 kg volavano ad appena 402 kmh (presumibilmente a bassa quota), ma quelli 'cannonieri' erano anche meno veloci, malgrado il motore più potente. E così gli Hurricane Mk IID, dopo avere subito perdite non indifferenti, vennero spostati a Sud dove la resistenza era minore (ovvero c'erano gli italiani). In tutto vennero sviluppate, dalla sola RAF, 11.700 sortite in quella decina di giorni, contro 3.000 dell'Asse. Le perdite in aria degli Alleati furono 97 contro le 80 nemiche, ma la battaglia era largamente vinta. Gli Hurricane andarono avanti alle truppe in ritirata: due squadriglie, le 213 e 218, andarono ad atterrare oltre le linee nemiche, su di un aeroporto abbandonato, e si accreditarono da lì circa 300 mezzi distrutti o messi Ko. Il 23 febbraio, P-40 e Hurricane reclamarono 47 aerei dell'Asse distrutti sugli aeroporti. A Medenine, 5-6 marzo, oltre 1.000 sortite delle forze aeree alleate si accreditarono 180 mezzi. Il 21 marzo, sul Mareth P-40 e Hurricane dispersero le concentrazioni di corazzati tedeschi che sbarravano la strada agli alleati. Durante lo sfondamento della linea, in 2,5 ore di impiego, tutti i cacciabombardieri disponibili eseguirono 471 sortite perdendo 11 piloti e distruggendo 71 carri, spesso vittime degli Hurricane. Al 15 aprile le forze dell'Asse erano contenute in un perimetro di 160 x 80 km e i rinforzi provenienti dal continente non furono mai sufficienti per contrastare l'avanzata Alleata, ma in compenso diedero perdite di aerei preziosi tra cui -stima alleata- fino a 432 aerei da trasporto nel periodo 5-22 aprile. La RAF, per quanto non addestrata per questo scopo, mandò i suoi piloti ad attaccare anche le navi e distrusse in pochi giorni 11 natanti. Vi furono anche dei problemi di fuoco amico: 30 P-38 americani, esperti nell'attacco in profondità ma non nel supporto aerotattico, attaccarono per errore i corazzati americani con gravi danni. Il 6-12 maggio 1943 arrivò la fine per le truppe dell'Asse (gli italiani si arresero il giorno dopo), e in un solo giorno si arrivò persino a fare 1.663 sortite di cacciabombardieri, molte delle quale nel settore centrale del fronte, di appena 5,6 x 6,4 km di estensione. Il 7 maggio venne raggiunta Tunisi dalla 8a Armata e presto le operazioni finirono vittoriosamente.
Ancora nel luglio del '43 c'erano 19 squadroni di Hurricane nell'Africa, più uno a Malta come caccia notturni (assieme ai Beaufighter di altre unità). Prima dell'attacco alla Sicilia, questi Hurricane mitragliarono le fotoelettriche che guardavano la costa. Gli Hurricane Mk IV di uuno squadrone si trasferirono nel '44 a Grottaglie, con impiego portato alla lotta antinave: in pochi mesi affondarono o colpirono circa 40 natanti con bombe, razzi e cannoni e in seguito, continuò ad operare fino alla resa dell'Asse nel settore balcanico, arrivando fino al golfo di Trieste.
Ma l'Hurricane non era solo protagonista del Mediterraneo, anzi: considerando i settori secondari e gli impieghi meno pericolosi, nel '44 la RAF aveva ancora 96 squadroni, che erano saliti di numero. Si trattava in genere di Mk.II e IV, spesso usati nell'Estremo Oriente. E poi c'erano i tipi navalizzati, a cui si è accennato.
I Sea Hurricane avevano prestazioni inferiori a quelle dei migliori avversari di terra, ma nel '42 si diedero molto da fare, sia nella protezione dei convogli atlantici e artici dai FW-200 (usati sia come ricognitori che come bombardieri), sia in Mediterraneo. E non sempre furono inferiori ai corrispettivi terrestri. Giugno 1942, 15 RE.2001 stavano scortando una formazione d'attacco sulle navi britanniche del convoglio Harpoon. Affrontati dai Sea Hurricane, ne abbatterono 11 contro una sola perdita. Detto così è un risultato senza appello contro i caccia inglesi; in realtà i Sea Hurricane in volo erano solo 12 in tutto, e nonostante l'inferiorità leggera in numero e prestazioni (essendo leggermente inferiori rispetto ai corrispettivi Hurricane Mk II così come al RE.2001, che era simile in capacità all'Hurricane più che al Macchi 202), si batterono bene. La battaglai finì con un Hurricane abbattuto, il quale aveva appena distrutto il Reggiane perso. Altri due Hurricane vennero colpiti, così come un Re.2001. Quindi finì praticamente pari (1:1), e il bilancio andò a favore italiana solo perché uno dei Sea Hurricane si fracassò all'appontaggio, a causa dei danni subiti, ma questa non era certo una delle vittorie osservate dagli Italiani. Di fatto, nonostante l'overclaiming italiana, la formazione inglese aveva retto bene, differentemente avrebbe avuto il 100% di perdite.
Ancora per l'Operazione TORCH gli Hurricane presenti erano circa un terzo dei 117 caccia navali, e poi sull'ALgeria conquistata affluirono altri 5 squadroni come forza di appoggio per le truppe appena sbarcate.
L'Hurricane, così, era rimasto ancora una macchina valida. Tuttavia, l'Mk IV, l'ultimo tipo costruito, dimostrava anche la corda: sebbene fosse il migliore degli Hurricane, l'appesantimento subito e soprattutto l'ala spessa lo rendeva circa 100 kmh più lento che uno Spitfire con potenza equivalente, per non dire del Mustang. Un po' era anche colpa del Merlin, troppo grosso, tant'è che gli Yugoslavi modificando un Hurricane con il DB-601 realizzarono un aereo notevolmente più veloce dell'originale.
Ma la versatilità e la stabilità in volo, atterraggio, sgancio armi erano tali da essere largamente preferito rispetto allo Spit come macchina d'attacco, imbarcata e notturna. L'URSS approfittò della presenza di questi caccia di basso interesse per avanzare complessivamente la richiesta di migliaia di aerei come questi, e infatti ricevettero circa 3.000 Hurricane, spesso riarmati con sei armi da 12,7 mm (soluzione d'armamento colpevolmente trascurata dai Britannici, stretti tra la scarsa efficacia delle 7,7 e il peso notevole dei 20 mm), più spesso una settima rivolta all'indietro per autodifesa. Del loro impiego non si sa molto, ma erano in generale considerati un po' meglio dell'I-16, anche se un po' 'sofisticati' per gli standard russi; inferiori invece ai P-40 e ancora di più ai P-39, più i caccia Yak e LaGG russi.
[[File:Hawker Hurricane attack bridge in Burma.jpg|330px|right|thumb]]
In Estremo Oriente gli Hurricane prestarono servizio fin dal '41. Ebbero una grossa umiliazione però, contro i caccia giapponesi, contro i quali spesso si affannavano a duellare, convinti che quello che funzionava con i tedeschi dovesse anche con i Giapponesi; invece i caccia Ki-27 e 43 erano talmente agili, da stracciare gli Hurricane senza troppi problemi. Ma il peggio doveva ancora venire: gli Zero che eseguirono un'incursione su Colombo nell'aprile del '42. Circa 60 Mk I e II erano disponibili, più alcuni Fulmar. La prima azione dei giapponesi vide i britannici cercare di attaccare soprattutto i bombardieri D3A. In tutto, in quel 5 aprile 1942 gli Hurricane (e i Fulmar, almeno 4 abbattuti) ottennero ben poco: gli Sqn No.30 e 258 persero oltre la metà dei 35 aerei, precisamente 21. I D3A ebbero 6 perdite per tutte le cause, non è chiaro quanti abbattuti dagli Hurricane, più un unico Zero. Questi ultimi erano 36, dunque meno dei 41 caccia britannici che incontrarono complessivamente. Anzi, 9 Zero si presero anche la briga di localizzare prima della battaglia 6 Swordfish e nonostante la loro agilità, tutti questi aerei del 788° Sqn vennero annientati. Il secondo combattimento ebbe luogo difendendo Trincomalee, il 9 aprile, tra i 16 Hurricane del No.261 (più 4 Fulmar) e 41 A6M Zero. Andò meglio, stavolta: i britannici abbatterono 2 B5N e ne danneggiarono ben 10 altri, nonché soprattutto, 3 A6M. Ma i Giapponesi distrussero altri 8 Hurricane e ne danneggiarono altri 3. In tutto, in questi due scontri, gli Hurricane, a parte un certo numero (fino ad 8, ma non è chiaro in che misura furono opera loro) di bombardieri, abbatterono 4 Zero contro 29 perdite (e almeno 4 Fulmar, più lenti ma altrettanto armati e ancora assai maneggevoli, nonostante fossero biposto). Un secco 7:1 che lasciò sgomenti i britannici. In seguito gli Hurricane divennero protagonisti soprattutto a Burma con unità come gli squadron 11, 30, 258 e altri ancora. DAl 1944 vennero invece declassati sempre di più ad aerei d'addestramento, ruolo che la loro docilità di pilotaggio consentiva di svolgere egregiamente: non c'era P-40, Spit, e tanto meno Typhoon e Tempest che si potessero prestare allo stesso modo ad approntare i piloti per il loro impiego.
Nel dopoguerra gli Hurricane non sopravvissero a lungo, oramai del tutto superati e logori. Furono fondamentali per le ragioni di cui sopra, e perché consentirono alla Hawker di continuare con la sua fortunata tradizione, momentaneamente funestata dai problemi con i Typhoon e altri modelli. Molte forze aeree ebbero gli Hurricane, tra cui l'aviazione australiana, indiana, sudafricana e come si è detto, sovietica. Altre nazioni catturarono gli Hurricane come la Germania, Italia, Finlandia. Infine, nel dopoguerra gli Hurricane non scomparvero subito e una ventina, per esempio, era in carico alla REAF (aviazione egiziana) nei tardi anni '40, come primo passo per costruire la forza aerea possente che è rimasta fino ai nostri giorni.
A tutt'oggi, il 'caccia con la gobba'(in questo, simile a quelli italiani, ma senza lo stacco netto tra abitacolo e fusoliera), è rimasta una figura popolare, riscoperta soprattutto in questi ultimi anni, quando si è approfondita la conoscenza della storia e si è dato il giusto peso al suo ruolo nella Battaglia d’Inghilterra, malgrado la fama dello Spitfire. Grazie anche al lavoro di restauro, ne sopravvivono diversi esemplari nei musei ma anche in condizioni di volo, rumorosi testimoni storici di un'epoca che ha cambiato il mondo.
==Tornado e Tifone==
Tempo fa, quando si dovette trovare il nome per il nuovo EF-2000, ex-EFA, il nome escogitato fu 'Typhoon'. Una scelta che non piacque affatto ai Tedeschi, memori di un passato non esattamente piacevole. Invece, quando si trattò di dare il nome al precedente cacciabombardiere PA-200, non vi furono problemi: Tornado.
Era il 1937 e l'Hurricane stava giusto entrando in produzione di serie. Ma come si dovrebbe sempre cercare di fare, appena si immette nel mercato un certo prodotto, bisognerebbe concentrarsi subito sul suo successore. Cosa che, per esempio, l'estrema erede della Hawker, la BAe, si è guardata dal fare con l'ultimo aereo di scuola 'Hawker' (o almeno, così è spesso apprezzato), l'Hawk, moderno ma oramai decisamente obsolescente, specie per la velatura dell'ala e per il fatto di essere ancora di tipo monomotore. Ma alle volte, nemmeno pensare per tempo ad un successore di un certo prodotto è garanzia di successo. Anzi, alle volte accade che nemmeno pensare a ben due successori basta.
Questo è il caso nostro. L'Hurricane era un formidabile caccia per il 1937, quando entrò in servizio non aveva pari al mondo. Ma non si poteva ignorare che la sua struttura solo parzialmente metallica, e la sua spessa ala non fossero del tutto accettabili per l'evoluzione necessaria per gli anni successivi: anche con motori potenziati, non sarebbe stato possibile superare di molto la velocità dell'Hurricane base.
Così la Hawker studiò un nuovo e molto più potente caccia. I motori in sviluppo promettevano circa 2.000 hp, come il R.R. Vulture a 24 cilindri a X e il Napier Sabre con configurazione a H; come si vede, erano motori diversi rispetto al solito tipo a V, ma con così tanti cilindri non si poteva fare diversamente. Gennaio 1938, specifica F.38/37, compatibile con i nuovi aerei. All'epoca i Tedeschi stavano sviluppando un altro aereo straordinario, l'FW-190, ma nessuno lo sapeva all'estero. Camm propose due tipi di aerei, basati su di un disegno simile, ma con i motori di cui sopra. Ognuno avrebbe avuto 12 armi da 7,7 mm e ben 6.000 colpi, un volume di fuoco grandemente superiore persino rispetto all'Hurricane. Vennero entrambe accettate con la denominazione di N e R, per indicare i motori usati e l'ordine venne fatto il 30 agosto 1938. I due aerei si somigliavano, ma il radiatore dell'R, ovvero del Tornado, era ventrale, quello del Typhoon era un modello sotto il muso, caratteristicamente 'gozzuto' per la sua presenza. Il primo a volare fu il Tornado, 6 ottobre 1939, presto venne fuori un ordine per 500 aerei e altri 250 sarebbero stati Typhoon, con ulteriori 250 da assegnare al modello che sarebbe stato il migliore. Dato però che il radiatore ventrale causava al Tornado vibrazioni indesiderate causa il flusso aerodinamico, esso venne spostato sotto il muso. Il Typhoon aveva volato pochi mesi dopo, 24 febbraio 1940. Questi aerei erano eccezionali per l'epoca, ma nonostante una struttura robustissima, le vibrazioni terribili trasmesse dai motori, scarsamente affidabili -per usare un eufemismo- causavano danni e cedimenti strutturali, tanto che il collaudatore Lucas ad un certo punto ritornò con l'aereo con la fusoliera quasi spezzata in due. Nondimeno, il Typhoon sarebbe stato costruito dalla Gloster, ora che non aveva più da costruire il Gladiator, il Tornado sarebbe stato costruito dall'Avro, che con lo stesso motore stava costruendo il Manchester. Nel '41 la situazione precipitò completamente: mentre le cellule erano state via via migliorate, non così avvenne per i motori. La R.R. stava lavorando ossessivamente al miglioramento del Merlin, e allo sviluppo del Griffon, tanto che sembrava non credere realmente alle potenzialità del Vulture, che rimase inaffidabile. Il Manchester fu un fallimento, ma il progetto divenne un quadrimotore con 4 Merlin, dando origine al migliore bombardiere britannico, il Lancaster. Il Tornado venne invece scartato; il suo motore Vulture ne decretò il fallimento. Ma prima, l'aereo divenne un banco di prova per il potente motore Bristol Centaurus, da 2.210 hp. Questo era un'unità a doppia stella che funzionava già allora bene, tanto che l'aereo raggiunse 677 kmh anziché 644 e soprattutto, era affidabile. Ma non venne messo in produzione, anche se l'esperienza sarà utile in futuro.
Il Typhoon IA divenne invece operativo, armato con le dodici armi ma prodotto, a partire dal maggio 1941, in appena 105 esemplari, anche dalla Hawker. Poi fu la volta della IB con i 4 Hisso e il Napier IIA da 2.180 hp, che a sua volta divenne un'unità potenziata fino a 2.260 hp. Con questi primi velivoli, così necessari per contrastare le incursioni a bassa quota tedesche, con i Bf-109F e i FW-190, vennero organizzati gli squadroni No.56 e 609. Questo grosso mostro volante, dall'aria particolarmente imponente, era realizzato in metallo, con struttura interna in parte realizzata in tubi d'acciaio come scheletro interno, mentre il radiatore rotondeggiante aveva al centro il radiatorino per l'olio (di cui v'erano ben 82 litri internamente), che sembrava una specie di trachea dentro la grande bocca di squalo dell'altro. L'abitacolo era a visuale totale, inizialmente con sportello di tipo automobilistico per facilitare l'abbandono dell'aereo, un po' come nello Spitfire, ma presto sarebbe comparso il tettuccio a goccia in stile P-47D. La fusoliera era realizzata in tre sezioni, l'ala in 4. V'erano ovviamente molte corazze protettive, e il carrello aveva una carreggiata eccezionalmente larga, così come -grazie al doppio radiatore concentrico- la fusoliera e le ali erano, a parte la robusta costituzione, estremamente pulite. La coda, vagamente, deve essere stata anche ispiratrice per la Gloster della coda del successivo Meteor, vagamente simile (e ancora di più, a dire il vero, simile a quella del Wyviern). Il carburante interno era di 682 litri, mentre le munizioni da 20 erano 560. L'ala restava notevolmente spessa, dunque in questo senso non c'era stato poi tanto di progresso rispetto a quella dell'Hurricane. Presto comparvero agganci per bombe fino a 454 kg o razzi da 27 kg (fino a 8), o ancora serbatoi ausiliari da 409 litri.
Tecnicamente, era senz'altro una macchina impressionante. A bassa quota era superiore in velocità a qualunque altro aereo, e non ci si mise molto a farlo presente con missioni di contrasto ai veloci FW-190.Ma il problema era la difficoltà a controllare 'la bestia', specie dopo che si superavano gli 800 kmh, andando presto incontro ai fenomeni di compressibilità, che già riuscirono a disintegrare il prototipo del P-38. Le vibrazioni successive, e l'inversione dei comandi (che cominciano a funzionare al contrario di quanto dovrebbero) causavano al pilota problemi tali che, anche agendo decisamente sulla cloche (che aveva la solita forma di 'badile', in stile RAF), non sempre ne usciva. Il motore era un mostro meccanico da mantenere e la scarsa affidabilità, il consumo di olio e i surriscaldamenti non aiutavano, così come il circuito di raffreddamento non era esattamente nella migliore posizione per evitare di essere colpito dalla flak, una volta che si volava sopra una posizione nemica. Nel '42 vi fu la prima importante missione dei Typhoon, su Dieppe. Essi dovevano coprire la missione di sbarco, una delle più insensate della storia, e conclusasi con uno smacco terribile per gli Alleati. In teoria avrebbero dovuto proteggere la flotta da sbarco con i loro nuovi caccia: i primissimi Spit Mk IX e i Typhoon; per l'attacco a terra vi erano una quarantina degli allora segreti e potentissimi Churchill, un carro pesante da circa 40 t e pesantemente corazzato, che avrebbe dovuto offrire il supporto alle truppe canadesi. In realtà andò tutto a rotoli; i Typhoon operativi, così come gli Spit Mk IX, erano pochi; quelli disponibili, nel 56° Sqn, riuscirono appena a danneggiare 3 FW-190 e in contraccambio, due di loro andarono persi per non essere riusciti ad uscire dalle picchiate che essi, essendo estremamente veloci, non riuscivano a controllare. Così i FW-190 praticamente se la videro solo con i superati Spit Mk V, che soffrirono di conseguernza.
Ma la causa dei pericoli dati dalla picchiata non era solo per la difficoltà del recupero dell'aereo; c'era un altro problema, peraltro condiviso da un altro aereo velocissimo, ma del tutto diverso, l'elegante Bf-109F-1. Ovvero, che durante le richiamate poteva capitare che la sezione posteriore della fusoliera si staccasse letteralmente dall'aereo, che si ritrovava senza coda. È difficile capire come potesse un aereo così robusto subire danni tanto gravi, ma di fatto almeno 135 Typhoon andarono persi per questi distacchi, forse causati dalla fatica strutturale o da qualche risonanza della struttura dovuta alle vibrazioni del motore. All'epoca c'era poco tempo e scarsa possibilità di individuare certe cose: del resto, gli stalli improvvisi del FW-190 avevano una causa relata alla forma del dorso dell'ala, che è stata localizzata solo di recente, con l'aiuto della simulazione al computer. All'epoca non si aveva tale lusso, e quello che si poté fare fu semplicemente di sistemare delle placche rivettate attorno alla sezione 'staccabile' per rinforzarla. Il motore, tra l'altro, non solo era potente, ma aveva un numero di giri elevatissimo per l'epoca, circa 3.800 al decollo ovvero 1.000 in più del DB-605 e molto oltre anche il Merlin. L'elica era all'origine tripala, troppo poco, ma presto per sfruttare al meglio le prestazioni dell'aereo comparve una quadripala, ancora più pesante, ma necessaria. Il Typhoon, sia pure lentamente, stava diventando un velivolo potente, ma a parte la velocità a bassa quota, a parte i problemi di pilotaggio e strutturali, esso era obiettivamente difficile da portare in azione per un pilota medio, oltre che inaffidabile.
Nel periodo 1941-42 i Typhoon ebbero incidenti su tutta la Gran Bretagna, praticamente anticipando di circa 20 anni la disastrata carriera iniziale degli F-104. Le cause erano tante e insidiose per i piloti anche tra i migliori disponibili: ben tre collaudatori, incluso P.E.G. Sayer (uno dei migliori) morirono con questi incidenti di volo. Le cause erano tante: l'albero motore poteva rompersi, il surriscaldamento al decollo del motore stesso poteva causare il grippaggio e una rovinosa caduta a terra, la lubrificazione poteva mancare; e poi, un pericolo invisibile, il monossido di carbonio che si infiltrava nell'abitacolo, stordendo il pilota. Il potente motore Sabre, poi, inizialmente 'viveva' circa 5 ore prima di grippare. Il problema erano le valvole a fodero, che vennero sostituite in diverse occasioni, ma non si raggiunse mai l'affidabilità dei Merlin e Griffon. Altrove il problema dei motori di grande potenza era stato affrontato con gli stellari (es. P-47 e FW-190), ma i britannici erano dell'idea che per i caccia più veloci era assolutamente preferibile un tipo a liquido, così il Typhoon non ebbe mai il miglior motore, il Centaurus, che come abbiamo visto, sul Tornado aveva funzionato egregiamente. Salire in aria, al decollo, richiedeva un grande sforzo per via del momento torcente dell'elica, e solo la larga carreggiata impediva all'aereo di sbandare.
Non bastasse questo, l'aereo, come si è detto, soffriva per il distacco della coda. Fu solo l'apparizione del FW-190 che impedì l'abbandono del Typhoon, che differentemente dall'Hurricane e dallo Spit era forse più causa di preoccupazione -giustificata- per i suoi piloti che per chiunque altro.
In termini di agilità e salita, era assolutamente battuto dallo Spitfire, che aveva anche una quota maggiore e migliori prestazioni in quota. L'unico lavoro efficace che ebbe inizialmente fu il contrasto ai FW-190, erano inseguimenti a velocità mai viste tra due autentici campioni delle basse quote; ma questo da solo non bastava; divenne così un cacciabombardiere e talvolta, smontando due cannoni e mettendovi tre fotocamere, svolse il compito prezioso di ricognitore tattico. Il raggio d'azione era lungo, la capacità di carico elevata, così come la potenza di fuoco. Questa ebbe prima due bombe da 113 kg in aggiunta ai cannoni, presto si passò a quelle da 227 kg e infine, per ottenere un carico adeguato a tale macchina (454 kg erano possibili anche per gli Hurricane, dopotutto) da 1.000 libbre ovvero 454 kg. Per non parlare poi dei razzi da 60 libbre, 152 mm di calibro (testata, il motore a razzo era da 76 mm), le cui 8 lunghe rotaie spuntarono ben presto sotto le ali. Prima erano stati sviluppati i razzi da 25 lbs (89 mm di calibro, 1,69 m di lunghezza), sperimentati sui Typhoon e usati soprattutto dagli Hurricane, ma con poco successo perché tendevano, con le loro rotaie, troppo lungh, a causare delle diminuzioni delle prestazioni notevoli per l'aereo lanciatore, per non dire poi della traiettoria che bruscamente si abbassava dopo il lancio. Così vennero fuori, dopo queste armi sperimentate nel '42, il nuovo razzo da 60 lbs, che era -come nel caso precedente- relativo al solo peso della testata semiperforante. Una delle tecniche d'impiego di queste armi era l'avvicinamento tra 1.800 e 3.000 m circa prima di una picchiata a 40° da parte del primo aereo della formazione, che raggiungeva così velocità molto elevate. Gli altri velivoli che seguivano si sarebbero invece accodati allo stesso modo, con lo stesso angolo, seguendo le tracce a terra lasciate dai razzi del loro 'capo' per colpire il bersaglio. La velocità era di 644 kmh (oppure ben maggiore, vedi sotto), oppure 612 kmh con angolo a 30°. Il lancio sarebbe avvenuto in tal caso a 500 m dal bersaglio e a 152 m di quota con tutta la salva di razzi, che nell'insieme erano potenti come una salva di un cacciatorpediniere (il calibro della testata, dopotutto, era di 152 mm, il doppio del motore a razzo). Poi il pilota doveva richiamare in fretta, perché entro 5 secondi le schegge dei razzi avrebbero potuto raggiungere il suo aereo. Inizialmente c'erano delle lunghe rotaie di lancio per questi ordigni, poi per verso la fine della guerra vennero approntate razziere di lunghezza zero, ovvero lunghe grossomdo quanto i razzi (1,88 m), e con l'installazione Mk 7, ogni rampa avrebbe avuto una coppia sovrapposta di razzi. Vi sarebbero state altre innovazioni e anche un nuovo razzo, l'Admonitor, con sei motori a razzo e testata da 113 kg, oppure il tipo che si limitava a 3 razzi e testata da 81 kg. Ogni razzo da 60 lbs, però, era già di per sé in grado di distruggere un battello delle dimensioni di un peschereccio, o una locomotiva, o persino carri Panther e Tiger, tanto che alcuni Sherman ebbero rotaie di lancio montate ai lati della torretta, reperite dai reparti di Typhoon, dopo avere osservato sia l'inefficacia dei propri cannoni, sia la micidialità dei razzi da 76 britannici contro anche i più potenti corazzati tedeschi. Data l'imprecisione, però, di queste armi, dev'essere stato più un fatto psicologico che di reale utilità pratica, almeno contro bersagli di piccole dimensioni e a distanze che non fossero più che qualche centinaio di metri. Ad ogni modo i piloti in genere erano chiari: bene i cannoni, ottimi i razzi, ma per i bersagli più grandi o più duri era meglio piazzare le bombe, specie quelle da 454 kg. Che poi i Typhoon siano diventati caccia lanciarazzi per antonomasia, questo fu un fatto più legato al tipo di impiego che ebbero a fare dopo gli sbarchi in Normandia.
I cannoni HS 404 erano a piena lunghezza e le loro canne erano più lunghe anche delle razziere, e per questo, ben carenate. Le prove con le minuscole bombe da 113 kg vennero fatte a Boscombe Down, al solito, e le unità con gli Mk IB, gli squadroni 175, 181 e 245 portarono attacchi bloccando la Manica nel '43, e altre unità cominciarono ad eseguire incursioni dentro la Francia. I FW-190 sembravano avere trovato l'antidoto contro le loro attività, ma i Typhoon somigliavano un po' troppo ai loro nemici e i cannonieri 'amici' spesso li colpirono per sbaglio. Da qui le strisce di riconoscimento dipinte su fusoliera e ali, quelle famose soprattutto ai tempi del D-Day. Nel frattempo, i Typhoon ebbero limitazioni nel numero di g incassabili in manovra e nella disponibilità di potenza, ma la 609a squadriglia operò da Manston con qualche successo contro i Fw-190 nell'autunno del '42. Questo pose l'attenzione sulle prestazioni dell'aereo, eccezionali sotto i 3.000 m, e ne propiziò anche l'impiego come cacciabombardiere data la potenza in eccesso per i compiti di caccia pura. Nonostante tutto, il Typhoon, spesso soprannominato affettuosamente 'Tyffie', aveva molti sostenitori nell'ambito della RAF data la sua potenza: dopo tutto era il primo caccia RAF che superò le 400 miglia orarie.
Fu con la disponibilità degli Spit Mk XII che i Typhoon come caccia a bassa quota divennero esuberanti, e piuttosto divennero utili per le missioni d'attacco al suolo. Già alla fine del '42 eseguivano attacchi antinave nella Manica, e 11 squadroni erano in linea per la fine dell'anno, altri 9 seguirono nel '43. Entro la primavera del '44 vennero certificate le armi da 454 kg, i serbatoi alari e infine i razzi aria-terra. Questi ultimi non erano facili da tirare data la caduta di quota che subito subivano, dopo il lancio, e così si dovevano usare in azioni in picchiata. I Typhoon erano anche abili per azioni notturne, specialmente la caccia ai treni che venne inaugurata avventurosamente dal comandante Beaumont, del 609 Sqn, che distrusse con una missione al limite del fattibile, un treno merci individuato di notte (all'epoca ovviamente erano treni a vapore, quindi emettevano fumo e scintille). Presto, dimostrato che la cosa si poteva fare, altri aerei fecero lo stesso tipo di esperienza.
Nel giugno del '44 i Typhoon erano già abbastanza conosciuti dal nemico oltremanica, e le 22 squadriglie disponibili, 18 delle quali erano utilizzabili per la forza di spedizione Alleata d'assalto.
Anche così il Typhoon non ebbe poi molte chances, fino a che non divenne protagonista dell'appoggio tattico con lo Sbarco in Normandia. Prima ebbe modo di eseguire preziose ricognizioni, poi andò all'attacco di ogni obiettivo che riuscisse a localizzare, specie quando poi, alla fine dell'agosto del '44, i Tedeschi si ritirarono dalla sacca di Falaise. La prima azione d'attacco dei Typhoon fu, in questo contesto, l'azione di 18 aerei che radenti al mare raggiunsero e misero KO le stazioni radar di Dieppe, il 2 giugno, seguite da missioni analoghe. Poi i 18 squadroni disponibili eseguirono azioni di ricognizione e attacco.
La tecnica di operazioni divenne sempre di più quella della 'chiamata' durante missioni di pattugliamento in quota: le pattuglie eseguivano interventi coordinate dagli osservatori di terra. Durante i primi giorni sulla Normandia, l'azione Alleata fu talmente schiacciante, che da sola non avrebbe dovuto lasciare dubbi sul risultato della guerra, e infatti il mese successivo vi fu il tentativo di assassinare Hitler. Sulla Normandia operarono qualcosa come 315 squadriglie per appoggio diretto all'invasione, le quali comprendevano 9.370 aerei di cui 5.409 caccia e cacciabombardieri di 124 squadriglie RAF e 74 USAAF, il resto erano bombardieri leggeri e trasporti; a lato di questo, vi erano anche 3.460 bombardieri pesanti utilizzabili all'occorrenza. Una tale armata aerea (12.000 e passa velivoli) porrebbe indubbiamente un grosso problema persino ad una nazione moderna, anche perché non si trattava più di macchine superate come i Battle, ma di velivoli altamente efficaci e pericolosi. La LW non pare avesse più di 900 aerei in zona, ma in pratica non superò i 350. I Mosquito, P-38/47/51 attaccarono senza sosta, assieme a Spitfire e Typhoon. La LW eseguì solo 400 sortite nei primi due giorni, mentre gli Alleati riempirono il cielo con 14.674 missioni nel solo primo giorno: si disse 'non abbiate paura degli aerei in cielo, perché saranno nostri', e si ebbe ragione. Solo l'8 giugno i Tedeschi realizzarono che lo sbarco principale stava davvero avvenendo in Normandia, e non in altri posti come pensavano, ingannati dalle false informazioni Alleate. Ma oramai i cacciabombardieri stavano colpendo tutto quello che si muoveva entro gli 80 km dalle spiagge. Tra il 7 e l'8 giugno le loro perdite furono di 24 aerei per la flak (ignoto il numero dei velivoli eventualmente persi per incidenti) e 4 per i caccia, pochi Fw-190 che nulla potevano contro le armate aeree Alleate. Il 7 giugno una delle migliori divisioni tedesche, la Panzer Lehr, prima ancora di entrare in azione subì tanti di quegli attacchi da perdere 80 autocarri, 40 autobotti e 84 semicingolati, più varie artiglierie.
Si giunse così al 10 giugno, quando finalmente si preparò una striscia d'atterraggio sul continente, ma che serviva inizialmente solo come pista per aerei in emergenza. Il terreno era polveroso e questo rendeva difficile operare per i caccia -ovviamente non tropicalizzati- con il motore a raffreddamento liquido. Ovviamente, quelli che non soffrivano di questo problema erano i P-47, sia pure dalla corsa di decollo non propriamente breve. Le artiglierie tedesche rimaste in zona, però, sottoposero di continuo queste strisce avanzate al tiro di interdizione, spesso distruggendo aerei e causando vittime. In genere cessavano di sparare quando venivano segnalati aerei in volo. Talvolta arrivavano anche caccia FW-190 a mitragliare le installazioni.
Le missioni d'attacco erano supportate da quelle da caccia e ovviamente, da quelle di ricognizione armata: così il 1 luglio 74 Typhoon, 51 Mustang e 60 Spit dichiararono 14 corazzati distrutti e 32 danneggiati, mentre ben 472 missioni di Typhoon e 20 di Mustang ne dichiararono altri 11 più 9 danneggiati, durante le loro missioni di attacco al suolo vero e proprio, mentre 8 Typhoon vennero abbattuti e gli Spit ebbero tre perdite in combattimento aereo, abbattendo 5 aerei nemici. Proprio gli Spitfire ebbero il loro momento più importante il 30 giugno, quando uno Spit della 602 squadriglia individuò e colpì l'auto di Rommel, che riuscì a salvarsi nonostante la ferita al cranio riportata.
I Typhoon erano impegnatissimi in azioni d'attacco, dunque, e queste, causa soprattutto la flak e gli incidenti, non mancarono di causare loro gravi perdite. Ironicamente, sia gli aerei che i difensori avevano come principale risorsa complessi di fuoco di 4 cannoni da 20 mm, le cui traccianti si sarebbero spesso incrociate. I Tiffies tendevano infatti prima a sopprimere con i cannoni la flak, poi attaccavano con i razzi le postazioni o i corazzati che costituivano il loro bersaglio iniziale. Vi furono persino dei Typhoon con dei segnalatori radar, che li portavano sulle antenne nemiche, che poi venivano attaccate e distrutte: gli albori delle missioni SEAD.
Tutto questo comportò che dal giugno al settembre 1944 i Typhoon eseguissero, mantenendo una forza media di 380 velivoli, qualcosa come 35.000 missioni, lanciando 265.000 razzi, un numero non noto di bombe e 13 milioni di colpi da 20 mm. Il risultato fu la distruzione dichiarata di un migliaio di carri, 12-15.000 altri veicoli, 50 treni (obiettivi spesso ben difesi dai vagoni contraerei), circa 30 ponti di barche, innumerevoli postazioni d'artiglieria e altri obiettivi, oltre ovviamente alle perdite umane vere e proprie. Questo comportò la perdita totale di 243 aerei, altri 173 vennero gravemente danneggiati, ma la loro robusta struttura riuscì a farli tornare alla base, altri 75 vennero colpiti in maniera seria (e senz'altro, innumerevoli altri danneggiati in modo leggero, come sempre accade con queste missioni a bassa quota).
I Typhoon, nel loro 'giorno di gloria', quando colpirono il nemico in ritirata da Falaise, fecero strage delle colonne nemiche. Già prima avevano colpito oltre 100 carri armati solo vicino ad Avranches, quando riuscirono ad individuare niente di meno che la SS Leibstandardte, lanciata al contrattacco degli americani, che stavano eseguendo la riuscita operazione Cobra di sfondamento delle linee tedesche. Fu una battaglia terribile e decisiva per il successo Alleato, anche se solo una delle tante; nell'insieme i 26 squadroni di Tiffies ebbero ogni giorno il loro lavoro da svolgere, con migliaia di pericolosissime missioni.
A Falaise i Tedeschi approfittarono della nebbia che inizialmente tenne a terra gli aerei, mentre l'artiglieria americana tentava di fermarli. Quando la nebbia si diradò i Tyffies localizzarono a terra un numero enorme di corazzati e altri mezzi, che avanzavano con ordinate colonne, protette ai fianchi dalla flak. Prima vennero colpite con veloci picchiate le batterie mobili della flak, poi attaccati i veicoli, immobilizzati quelli in testa e in coda dei convogli e distrutti gli altri mezzi con calma, mentre in cielo di tanto in tanto un Typhoon cadeva in fiamme. Non era facile per nessuno dei due contendenti, ma i pochi piloti dei caccia inglesi causarono un disastro ai tedeschi, che arrivarono a perdere circa 400 mezzi entro quella disastrosa sera, in quella che venne ricordata come la più incisiva battaglia aerea dell'Europa occidentale. I Tiffies attaccavano picchiando da 2.000 m, oppure a volo radente sugli alberi, sapendo che in ogni caso avevano da percorrere circa 1,5 km prima di raggiungere il bersaglio, stando sotto tiro, e altrettanti prima di allontanarsi. La tecnica era di mandare avanti gli aerei intervallati di 100-150 metri in picchiata. Nonostante il pericolo dei cedimenti in coda, nonostante la resistenza dei razzi e delle rotaie, il Typhoon era talmente potente che i suoi piloti, con questa breve picchiata a bassa quota, arrivavano a velocità indicate fino a 870 kmh. I razzi venivano tirati tutti insieme, oppure, più spesso, a coppie, per riuscire ad aggiustare il tiro. Prima coppia a 700 m di distanza e 240 m di quota, la seconda a 500 m e 190 m di quota, la terza a 200 m di distanza e 100 di quota, la quarta .. a bruciapelo, anche se sembra in effetti una descrizione poco plausibile visto che a 800 kmh non ci sarebbe stato praticamente modo nemmeno modo di richiamare. A tutto questo si susseguivano attacchi, come quelli sulla stazione radar di Flushing, raggiunta dai Tiffies con un avvicinamento a bassa quota, che non lasciò tempo alla flak di reagire prima che fosse troppo tardi. Ad ottobre il tetto di nuvole basse impediva di volare alti: se le nubi erano a 600 m, i Typhoon dovevano volare al di sotto, proprio dove i Tedeschi potevano abbatterli meglio, specie aerei così grossi come questi. La sopravvivenza dei piloti, specie se erano 'nuovi', non era tanto diversa dalle missioni kamikaze. La media era calcolata in 17 missioni. In tutto, degli 847 Typhoon che vennero impiegati fino all'autunno del '44, quelli che si schiantarono al suolo furono il 56%, pari a 491 esemplari. Uno dei piloti ricorda come la sua fortuna finì quando andò ad attaccare una raffineria tedesca, a dicembre. La quota di volo era 1.500 m, e lì arrivavano tutti i tipi di armi c.a. dal 20 mm in sù: erano bersagli perfetti per la contraerea tedesca, mentre sotto le loro ali c'erano i nuovi razzi incendiari al fosforo, da usarsi per incendiare la raffineria. Uno dei ragazzi dello squadrone andato all'attacco, il No.609, chiamò alla radio che il suo aereo era stato colpito, lui aveva una scheggia nella spina dorsale e non poteva più muoverse mani e gambe, la radio era bloccata nella modalità trasmissione, ma l'aereo era ancora in grado di volare, per il momento. Se ne andò giù senza che nemmeno i suoi compagni potessero parlargli l'ultima volta, era una persona piuttosto popolare nella sua unità. Toccherà ad altri tra cui il capo sezione Rossa, che si ritrovò squarciato l'aereo da una cannonata da 88 o forse da 37 mm, se c'era stato un impatto diretto. Saltò via il pavimento dell'abitacolo, la cloche fu strappata dallo scoppio, il motore superò i 3.800 giri e continuò ad urlare, come fosse un animale ferito, mentre l'aereo saliva verso il cielo; poi il Sabre esplose letteralmente e il Tiffy cadde in vite piatta. La cartuccia esplosiva per far saltare il tettuccio del pilota non funzionò, il buco nel pavimento era impraticabile, con i suoi bordi taglienti. Il pilota pensò di liberarsi almeno dei razzi prima di toccare il terreno: questi funzionarono e saettarono via dalle rotaie, ma il contraccolpo spaccò l'aereo e il pilota si ritrovò libero. Mentre osservava la coda, le ali e il motore cadere a terra separatamente, realizzò che doveva liberarsi dal sedile per aprire il paracadute, aprì la cinghia e appena in tempo, si ritrovò libero.
Vi furono anche azioni particolari, come quella del 24 ottobre, quando ben 5 squadriglie di Typhoon attaccarono un edificio occupato da ufficiali tedeschi d'alto grado. L'azione fu portata a termine con il comandante che marcò con un ordigno fumogeno l'obiettivo, dopo di che tre ondate d'attacco attirarono e confusero la flak, fino a quando 4 bombe da 454 kg vennero sganciate sull'edificio da appena 6 metri di quota, seguite da altre delle ondate successive. Il tutto causò l'uccisione di quasi 100 ufficiali tedeschi, tra cui due generali. Un'altra azione vide la scoperta casuale del QG di una divisione corazzata tedesca, sorpreso in movimento lungo le strade francesi. I Typhoon si gettarono sulla colonna, si videro motociclisti falciati dalle raffiche da 20 o finiti sotto le auto e i camion che li seguivano, veicoli che esplodevano e le fiamme che si estendevano, in quel pandemonio, fino al vicino bosco. Una strage, una delle tante in quella battaglia che, in poco più di un mese, lasciò in Normandia circa 300.000 morti e 3.000 carri armati distrutti.
Altre azioni di rilievo furono la battaglai di Walcheren, un'isola fortificata presa in 8 giorni di violenta battaglia. I Typhoon sganciarono 1.558 t di bombe e 11.637 razzi, perdendo 22 aerei.
Durante la Bodenplatte del 1 gennaio 1945 due squadroni canadesi venero sorpresi a terra ed ebbero 16 aerei distrutti o gravemente danneggiati. Durante la traversata del Reno, tuttavia, nel marzo successivo, vi erano ancora tanti Typhoon che circa 60 rimasero in aria in maniera continuativa sulle forze da sbarco.
Non tanto per i caccia nemici, ma per la flak e, ovviamente, per gli inconvenienti tecnici. Tutto questo decimò piloti e aerei, e dei 3.330 prodotti i superstiti vennero radiati nel dopoguerra senza rimpianti.
Solo uno è ancora esistente, in quanto a suo tempo venne mandato negli USA per valutazioni, e solo in seguito venne restituito, in un'epoca in cui la fame di leghe leggere era un po' scemata (mentre decine di migliaia di aerei venivano rottamati senza tante storie). Questo è stato l'unico 'export' del Typhoon. Ora è tornato in Gran Bretagna, ma nessuno si azzarda a portarlo ancora in aria.
*Motore Napier Sabre IIA a 24 cilindri a H, 682 litri di carburante
*DImensioni: 9,73 x 12,67 x 4,66 m, superficie alare 23,13 m2
*Pesi: 4.445-6.341 kg
*Prestazioni: 652 kmh a 5.485 m, salita a4.570 m in 6,2 min, tangenza 10.360 m, raggio d'azione tra 370 e 725 km, autonomia tra 821 e 1.610 km (dipende dall'eventuale presenza di carburante esterno)
*Armamento 4 HS404 da 20 mm con 560 cp e 907 kg di carico
==Tempest==
Il Typhoon sembrava un vicolo cieco, ma la sua enorme potenza non poteva essere ignorata, anche se le sue sei tonnellate sembravano più adatte ad un bombardiere leggero che ad un caccia monomotore. La RAF e la Hawker comunque non dormivano e presto si capì come l'ala, troppo spessa, fosse oltre i 650 kmh fonte di problemi. Paradosso: il motore era almeno in teoria capace di prestazioni di altissimo livello, ma non così lo era per l'ala, che comportava ad un certo punto dei problemi di stabilità oltre che di resistenza. Non c'era che una limitata rastremazione alle estremità per contenere l'armamento inizialmente previsto, e l'allungamento modesto era più tipico di un caccia da bassa quota. Alla fine il Typhoon divenne un caccia lanciarazzi per antonomasia, ma per il ruolo di superiorità aerea c'era bisogno di qualcosa di meglio. Così venne rielaborato il progetto e introdotta un'ala a flusso laminare, grazie al progetto P1012 dell'inizio del '41, per il Typhoon II, accolto dalla specifica F.10/41. L'ala di nuovo disegno era a pianta ellittica, come per lo Spitfire, e per giunta al contatto con la fusoliera era più sottile di 12,5 cm, anche se i serbatoi -prima tutti nelle ali- dovettero essere ridotti, mentre la fusoliera venne allungata di 55 cm e davanti l'abitacolo aveva adesso un grosso serbatoio. Alla fine ci si ritrovava con un nuovo aereo, che venne coerentemente chiamato Tempest. Stranamente, il Tempest di prima produzione è stato battezzato Tempest V. Questo perché i precedenti erano stat i collaudati con differenti configurazioni, che nel Tempest II comprendevano il Centaurus, l'I aveva il Sabre, i III e IV il Griffon. Il primo che volò -HM595- lo fece il 2 settembre 1943, ed era il modello noto come Tempest V. L'aereo era OK, ma il motore, ovviamente, non altrettanto, così venne adottato se non altro il modello più affidabile e meno potente, il Sabre IIA da 2.180 hp. Con questo motore il Tempest era capace di volare 50 kmh più veloce e 300 km più lontano del già formidabile Typhoon. Ancora meglio fece il Tempest I, con il Napier Sabre IV, che inizialmente non era a punto (per questo venne mandato avanti il Tempest V), questo motore era capace di 2.500 hp e radiatori nel bordo d'entrata delle ali, il che rese possibile filare a 750 kmh a 7.770 m. Ma questo motore non era del tutto a punto e si temeva che i radiatori alari fossero troppo vulnerabili, anche se erano uno dei motivi di successo del Mosquito. Il Tempest, che di profilo era riconoscibile perché più lungo e con piani di coda più grandi, ebbe un primo ordine di 100 esemplari ciascuno con 4 cannoni alari e 800 cp totali, poi i successivi aerei (altri 700) ebbero gli Mk V, a canna corta e cadenza di tiro aumentata, che non sporgevano più minacciosamente dalle ali; i motori vennero leggermente potenziati. Presto i Tempest vennero usati in azione dagli Sqn 3 della RAF e dai neozelandesi del 486. Era l'aprile del '44, ma i Tempest ebbero problemi con le eliche, che inizialmente erano troppo veloci quando si dava gas e causavano il grippaggio del motore, tanto che cinque aerei andarono persi prima della modifica. Il Tempest non era un cliente molto facile. Con lo sbarco in Normandia il problema era stato già risolto, e gli aerei -come i Typhoon- erano assegnati alla 2nd Tactical Air Force.Ma presto i Tedeschi iniziarono a tirare le V-1 e allora questi velocissimi caccia vennero passati alla difesa aerea (Operazione Dier), che serviva a contrastare le armi missilistiche tedesche, la cui campagna di lancio iniziò meno di 10 giorni dopo il D-Day. Il risultato fu che il Tempest ha forse abbattuto più jets di qualunque altro aereo della Storia: 638 V-1 accreditate entro il 5 settembre 1944. Il Tempest fu certamente in grado di contrastare la minaccia di queste armi. Poi ritornò sul continente, non prima di essere soggetto involontariamente ai problemi dati dallo sciopero delle maestranze che producevano le sue ali. Così a dicembre 1944 gli squadroni 56, 80, 274 e 486 ritornarono sul continente come parte del 122 Wing in Olanda. I Tempest fecero di tutto e di più per vincere la guerra: colpirono a terra ogni bersaglio che localizzavano, e poi si scontrarono con i FW-190A, D i Bf-109G e K, e infine se la videro con i jets: Ar-234, Me.262 e He-162, almeno uno abbattuto, ma pare, a loro volta i Tempest ebbero una perdita dai Salamander. Secondo uno dei più famosi piloti di Tempest, se non il più famoso, esso era un corsaro adatto alle operazioni diurne quanto il Mosquito lo era di notte. Ma gli attacchi sugli aeroporti da cui operavano i Me.262 erano troppo pericosi anche per loro, data la flak e i FW-190 di copertura. Fu proprio l'attività di volo che faceva il 122 Wing anche il 1 gennaio 1945 che lo salvò dall'incursione Bodenplatte tedesca, che ebbe un successo marginale e causò la semi-distruzione della LW, che in molti casi venne colpita dalla flak dopo che i suoi aerei erano riusciti a colpire efficacemente i campi d'aviazione nemici, ma ai cannonieri tedeschi, disabituati dal vedere tanti aerei dei 'loro', pare non fosse stata data sufficiente informazione sull'operazione. Del resto questi erano poco abituati a pensare prima di sparare fin dai tempi della Polonia, con poca gioia degli aviatori.
Il 122 Wing, assieme ai Mustang di un gruppo, combatté praticamente da solo, e non senza prezzo: 23 aerei e 18 piloti. Alla fine della guerra il Tempest non era affatto 'finito' come aereo, mentre le sperimentazioni per nuove armi e motori, nonché radiatori anulari tali da renderlo non tanto dissimile da un jet, erano in sperimentazione. Il Tempest VI stava entrando in servizio e in tutto ne arrivarono 142 esemplari dei 250 ordinati. Aveva il motore Sabre V, con i radiatori e le prese d'aria del radiatore dell'olio e del carburatore nelle ali. Tropicalizzato, ebbe servizio soprattutto in Estremo e medio oriente con unità come gli sqn 6, 8, 39, e alcune unità in Germania come gli squadroni 3 e 16. Rimase in servizio quel tanto che bastò per scontrarsi anche con gli Israeliani, che abbatterono un Tempest V, ma attorno al '51 Tempest V e VI vennero sostituiti dai Vampire e Meteor a reazione. Il Tempest II però, e finalmente, ottenne il Centaurus da 2.210 hp, poi aumentato a 2.520 hp, con cui volò il 4 ottobre 1944. Quest'aereo subì inizialmente -tanto per cambiare- i problemi che avevano anche i Centaurus all'inizio della carriera. Per pochissimo non si fece in tempo a metterli in servizio durante la guerra, e il No.54 sqn ebbe i primi nel novembre del '45, altri 3 squadroni andarono in Germania, 4 in India e uno ad Hong Kong, che poi sarà usato fino al '51 contro la guerriglia comunista in Malaysia, sostituito poi dal DH Hornet. Ma il Tempest II venne anche esportato in Pakistan e India, per un totale di 50 e 120 rispettivamente. I Pakistani li impiegarono soprattutto contro i ribelli interni del nord Waziristan, quelli indiani invece ebbero impiego sul Kashmir. Il Tempest II era diventato un aereo eccezionale, ma quando la Hawker sembrava avere finalmente risolto tutti i problemi la guerra era oramai finita.
*Motore Napier Sabre IIA a 24 cilindri a H, 2.180 hp, 818 litri di carburante
*DImensioni: 10,26 x 12,5 x 4,9 m, superficie alare 28,05 m2
*Pesi: 4.195-6.187 kg
*Prestazioni: 700 kmh a 5.185 m, 631 a 0 m, salita 23,9 ms, salita a 6.100 m in 6,1 min, tangenza 11.125 m, raggio d'azione 800 km, autonomia tra 1191-2.462 km (dipende dall'eventuale presenza di carburante esterno)
*Armamento 4 HS404 MkV da 20 mm con 800 cp e 907 kg di carico
==Fury==
L'ultima evoluzione della serie fu un caccia degno esponente della lunga dinastia dei cacciatori di Sydney Camm, che la chiudeva come era iniziata: il Fury, ma quello monoplano, nasceva come riallestimento del progetto del Tempest. L'idea di come i caccia con motore stellare potessero essere competitivi e persino superiori a quelli con i tipi in linea non poteva essere meglio esemplificata dai FW-190, uno dei quali, il 23 giugno 1942, atterrò per errore sull'aeroporto RAF di Pembrey. O forse fu una defezione, non è mai stato chiarito al 100%. In ogni caso, con questo caccia (in versione A-3) sottomano la RAF poté farsi un'idea del valore di questo tipo di aerei e presto venner fuori la specifica F.6/42, che venne impersonata dalla Hawker nel tipo noto come Tempest Light Fighter (Centaurus), tanto che di lì a pochi mesi la specifica F.2/43 venne redatta proprio per quest'aereo, a cui si unì anche la Marina. Da notare che non tutti i sei prototipi ordinati ebbero il Centaurus: due ebbero il Griffon, gii altri ebbero il Centaurus XII o XXII. Senonché, il Griffon ebbe vita breve perché venne rimpiazzato nei prototipi con l'ultimo dei 'terribili' motori Sabre, il VII, che offriva ben 3.055 hp contro i 2.400 del Centaurus. Questo caccia era capace di volare a 779 kmh a 5.640 m, oppure 734 kmh a 2.420 m. La salita, seppure non eccezionale, era tale da portarlo a 7.320 m in 6 minuti e raggiungeva quote superiori ai 12.200 m, con un peso massimo di circa 5.500 kg e armamento di 4 HS404 Mk 5. Quest'aereo contendeva allo Spiteful il primato di velocità massima orizzontale tra i caccia ad elica mai costruiti nel Regno Unito, ed era uno dei più veloci mai allestiti in questa categoria in tutto il mondo. Con ogni probabilità sarebbe stato questo il prescelto per la RAF, mentre tre prototipi del Sea Fury decollavano entro il 25 luglio 1945, con diverse versioni dei Centaurus.
Per costruire il nuovo caccia 'leggero', in pratica, si presero le semiali esterne del Tempest unite insieme, si usò il Centaurus (a parte gli altri tipi sperimentalmente testati) e se ne ottenne uno dei migliori e più veloci caccia ad elica mai costruiti, nato originariamente come Tempest III. Questo piccolo aereo, in versione navale, era capace di circa 740 kmh, e come il DH. Hornet, era in sostanza una riproduzione scalata dei precedenti, grossi aerei, con i motori più potenti e armamento di 4 pezzi da 20 mm, ed entrambi questi aerei volarono nel '44. La sua nascita era voluta dalla RAF per impieghi a lungo raggio in Estremo Oriente, ma anche la RN dal '43 si interessò all'aereo piazzando nell'aprile del '44 una commessa di 200 velivoli, come la RAF. Il primo aereo volò il 1 settembre 1944 per la RAF, il Sea Fury invece arrivò il 21 febbraio 1945.
Il Fury divenne un aereo molto importante per la RN, anche perché la RAF aveva tolto il suo interesse nell'immediato dopoguerra, avendo già i Tempest II. Ma la RN non aveva aerei di questi tipi, troppo difficili e pericolosi da usare sulle portaerei. Così fu ben lieta di comprare un lotto di Fury, ben presto dotati anche di razzi e bombe. Infatti, se il primo modello F.Mk 10 entrò in servizio con l'810° Sqn nel luglio del '47, dopo appena 50 esemplari seguirà l'FB.Mk 11 cacciabombardiere, dal maggio del '48 consegnato in ben 515 esemplari più infine 60 biposto Mk 20.
I Fury divennero uno dei tipi più usati nella guerra di Corea, dove vennero talvolta impegnati in selvaggi combattimenti a quote medio-basse contro I MiG-15, di cui almeno uno venne abbattuto e altri danneggiati, nonostante la differenza di 300 kmh. I Fury sarebbero stati pericolosi clienti, a maggior ragione, anche dei jet tedeschi, se avessero avuto modo di trovarli, ma per fortuna di tutti la guerra terminò prima. Il primo reparto che arrivò in azione era l'807° Sqn (HMS Theseus), 7 dicembre 1950; poi seguirono i vari 802 (Ocean), 801, 804 (HMS Glory), e a bordo della HMS Sidney, gli 805 e 808. L'802 fu premiato per l'attività, avendo una volta eseguito addirittura 123 missioni in un solo giorno. L'804 e l'812 (Firefly) della HMS Glory da soli fecero ben 4.834 missioni, con la perdita di 27 aerei. Sebbene nessun aereo britannico lavorò più duramente dei Firefly in Corea, i Fury ebbero certo un notevole prestigio per le loro prestazioni in combattimento. L'802 Sqn venne inviato in Corea alla fine del '51. La RN non era inizialmente ben equipaggiata: I Seafire FR.Mk 47 dell'800° Sqn volarono all'inizio della guerra 245 missioni CAP e 115 di attacco, ma a settembre del 1950 c'era rimasto un solo aereo efficiente. Così presto sopraggiunsero i Firefly Mk 5 che arrivarono, con la decina di unità schierate, anche a 120 missioni al giorno per ciascun gruppo.
I Fury della Theseus sostituirono i Seafire, poi toccò alla Glory dall'aprile del '51, sostituita dalla Sydney australiana e poi toccò alla Theseus ancora una volta, con 21 Sea Fury, iniziando le missioni nella primavera del '52, dopo avere rilevato gli aerei efficienti della Glory ad Hong Kong. Le missioni erano circa 70 al giorno, la portaerei orbitava in una zona di 24 km di diametro per tutto il tempo e le missioni venivano pianificate la sera, con la riunione delle 17 (l'ora del té). I lanci erano minimo 68 al giorno, normalmente 76; 16 erano CAP, 16 ricognizione, i Firefly svolgevano le azioni d'attacco, ma poi anche i Fury cominciarono con razzi e bombe. La tattica della picchiata a 65 gradi non era molto efficace, e così i piloti veterani della Glory insegnarono a quelli della Theseus tecniche di 45°, migliorando i risultati. Le operazioni erano in genere su quattro aerei, con 8 bombe per attaccare i ponti. Questi venivano buttati giù ma la notte venivano ricostruiti in fretta e alcuni di essi vennero ritirati sù 10 volte e passa. La flak era pericolosa e si diffondevano i sistemi radar di controllo del tiro, che riducevano l'uso dei traccianti. I pezzi erano di tutti i calibri e ben mimetizzati, spesso abbinati a falsi bersagli per attirare gli aerei dell'ONU. La maggior parte dei velivoli era colpita entro i 600 m dal terreno, e così i piloti della RN tendevano a stare ad almeno 900 m, ma accadde almeno in un'occasione che uno di loro venne tirato giù a 1.200 m: il pilota ebbe giusto il tempo di dirlo alla radio (era Ken McDonald) e poi andò giù come un sasso. Dato che i cannonieri aggiustavano il tiro, l'attacco in fila indiana era scoraggiato: magari mancavano il primo aereo, ma non il secondo. L'ideale era di attaccare da direzioni diverse, magari con il supporto di aerei armati per compiti anti-flak. Spesso i bersagli erano carri di buoi. Questi, una volta colpiti, in genere esplodevano fragorosamente, ma i nordisti avevano un sistema di sgancio rapido per i poveri animali e così questi spesso se la cavavano con una precipitosa fuga prima dello scoppio delle munizioni. Le centrali elettriche erano un obiettivo giudicato 'divertente' per le scintille che facevano quando colpite. Un ulteriore compito era l'appoggio di guerriglieri sudisti, che sbarcavano sulle coste tenute dai comunisti, ma per ragioni varie, senza mai avere grossi successi, specie per la lentezza delle giunche e il cattivo tempo.
I razzi RATO erano utili per il decollo con climi caldi dal ponte, specie quando senza vento, ma non sempre funzionavano, o peggio, ne funzionava solo uno, dando una spinta asimmetrica pericolosa, specie se avevi a bordo due bombe da 454 kg. Per fortuna c'erano anche le prime catapulte, che potevano lanciare gli aerei a poco più di 30 secondi l'uno dall'altro. Vi furono perdite dolorose: il comandante di uno degli squadroni venne colpito dalla contraerea, ma non ritornò alla portaerei per controllare i danni e seguitò a sparare sulle giunche nordiste, ma l'ultima picchiata non richiamò e si infilò in mare. Il Fury aveva un motore efficiente e popolare, ma sofisticato, e se la pressione dell'olio calava ne soffriva, così come dei malfunzionamenti del carburatore ad iniezione. Anche così era un enorme passo avanti rispetto ai tipi Sabre precedenti. I cannoni Hispano avevano ben 850 colpi interni.
I MiG furono l'apoteosi della carriera dei Fury. Il 27 luglio 1952 ne vennero avvistati 8 che attaccarono 4 Fury, che scapparono nelle nubi. Quando ne uscirono videro i MiG colpire due Firefly più in basso, danneggiandoli seriamente. Il 9 agosto vi fu una prima battaglia contro tre MiG, e uno dei Fury venne colpito all'ala destra, che prese fuoco, ma evitò che le fiamme si propagassero con una scivolata d'ala, mentre uno dei MiG era stato danneggiato dai colpi da 20 di un altro aereo. Un'altra squadriglia venne colpita e il capo, Hallam, venne colpito e costretto ad atterrare in emergenza a Chodo. pare che il sezionario colpì uno degli attaccanti, ma non riuscì a distruggerlo tant'era veloce. A 1.000 m di quota, infine, il 9 agosto 1952, vi fu la battaglia tra i Fury e 8 MiG che erano il doppio dei caccia inglesi. Ma questi iniziarono le loro manovre a bassa quota superando in agilità i loro avversari, e non offrendo un facile bersaglio a nessuno di essi. 'Sembravano tutti piuttosto stupidi' commentarono i piloti inglesi, non sapevano nemmeno stare in coppia. Alla fine, di tutti questi attacchi frontali dei MiG, i Fury riuscirono a colpirne diversi, mentre questi piccoli MiG attaccavano a testa bassa come tori. Alla fine, uno di essi venne abbattuto. Venne confermato a 'Mago' Carmaichael, ma lui considerava l'abbattimento collettivo: nonostante la potenza dei colpi da 20 mm, per distruggere quel MiG, a cui lui aveva dato il colpo di grazia, aveva sparato tutta la sezione.
Alla fine della guerra di Corea, la RN aveva perso numerosi aerei. Ma solo 22 piloti in azione e altri 11 in incidenti, in un totale di 23.000 missioni belliche.
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I Fury ebbero anche successi export, tra cui 55 esemplari per l'Irak (Baghdad Fury) poi passati alla REAF egiziana, altri andarono ad ulteriori clienti tra cui Cuba. Furono alcuni Fury e T-33 a respingere gli attacchi dei B-26 Invader nel '61, decimandoli e permettendo la vittoria castrista contro i novelli 'Mille' che sbarcarono alla Baia dei Porci. Altri aerei vennero passati all'Olanda, Birmania, Australia e Canada.
Il Fury era un aereo totalmente diverso come maneggio rispetto ai precedenti tipi. Anzitutto i comandi erano talmente 'pastosi' e progressivi, che esso era considerato un jet ad elica. Era tale anche per un altro motivo: a bordo ospitava ben 1.600 litri di carburante, quanto un F-86 e circa il doppio del Tempest. Eppure, a piena potenza li avrebbe 'bevuti' in appena 88 minuti. Sempre poco rispetto ai moderni caccia con postbruciatore, ma per l'epoca era davvero un consumo elevato, che permetteva circa 1.100 km di autonomia alla massima potenza, oppure circa 1.600 a velocità di crociera. Le prestazioni in salita erano ottime, quelle in quota meno, essendo soprattutto un caccia da quote medio basse. Ma i comandi di questo formidabile aereo, diventato in seguito anche un velocissimo racer (come del resto il Mustang e il Bearcat, quest'ultimo il più simile al Fury), erano talmente leggeri che si poteva tenere la cloche con un dito. Un altro mondo rispetto al Tempest.
Quanto ai successi contro i MiG-15 la cosa non deve stupire più di tanto visto che nel Vietnam gli A-1 Skyraider, ben più lenti e impacciati, riusciranno ad abbattere un paio di MiG-17, sempre a bassa quota e contando su di un armamento di 4 pezzi da 20 mm, ma soprattutto su di una maggiore agilità di manovra.
*Motore: Bristol Centaurus da 2.500 hp
*Dimensioni: 10,57 x 11,7 x 4,84 m, 26 m2
*Pesi: 4.191-5.670 kg
*Prestazioni: 740 kmh a 5.485 m; tangenza 10.910 m, raggio d'azione 1.127 km.
*Armamento 4 HS404 da 20 mm e 907 kg di carico
==I bimotori britannici e i tipi minori==
I caccia britannici non sono stati solo gli Spitfire, gli Hurricane e i Typhoon. Vi sono stati diversi apparecchi di successo (e altri ancora che non l'hanno ottenuto) anche nel settore dei Twin Engined.
Ma prima parliamo dei caccia monomotori 'minori'. Una veloce carrellata è il minimo che spetta a loro, anche se nessuno è propriamente un caccia tattico nell'accezione più completa del termine (aerei capaci di combattere alla pari con i migliori caccia nemici). Uno di essi, il più bizzarro, è il Defiant. Una specie di grosso Hurricane quanto a forma, anche se interamente metallico. La sua caratteristica più importante era la torretta quadriarma, azionata dal secondo uomo d'equipaggio. Inizialmente questo velivolo ebbe successo: i tedeschi lo scambiarono per un Bf-109 e gli si misero in coda, solo per accorgersi di avere 4 mitragliatrici puntate addosso. Il Defiant diverrà per breve tempo una brutta bestia per la caccia nemica. Ma quando l'equivoco fu chiarito per quest'apparecchi furono guai, essendo un biposto con lo stesso motore dei monoposto, era disperatamente insufficiente quanto a prestazioni. Così le due squadriglie già pronte, la 141a e la 264a, che combatterono coraggiosamente (assieme agli Spitfire) ebbero perdite pesanti. Esso venne costruito dalla Boulton-Paul, che era un'industria specializzata nelle torrette motorizzate dei bombardieri. La sua carriera fu funestata dalla mancanza (per ragioni di peso, ma è senz'altro cosa molto opinabile) di armi anteriori: l'idea era di dimostrare che 4 armi mobili sono meglio di 8 fisse. Ma almeno una o due da 7,7 mm avrebbero dovuto essere conservate nelle ali, l'aumento di peso sarebbe stato poca cosa ma l'efficacia avrebbe potuto essere vantaggiosa.
Così non fu, e il Defiant poté operare come distruttore di bombardieri, vicino a cui si piazzava in maniera adatta ad crivellarli di colpi sparando dai loro lati ciechi. Data la pericolosità dei caccia tedeschi, la cosa richiedeva una scorta caccia, ma si dimostrò talvolta fattibile. Più tardi (una volta ritirato ad agosto dalla caccia notturna) il Defiant divenne un caccia notturno dotato di radar (fu il primo monomotore ad averlo) e ottenne un buon successo. La prima unità fu il No.307 sqn (polacco), a cui si aggiunsereo altre 3 tra la fine del '40 e l'inizio del '41, con radar Mk.VI. Ne seguiranno altre, usate con buon profitto, tanto da essere per molti anni accreditate del più alto numero di vittorie notturne nel periodo 1940-41 (poi accreditate maggiormente ai Blenheim e dall'inizio del nuovo anno, ai Beaufighter). A condizione di non sparare mai, di notte, verso l'avanti, perché le raffiche abbagliavano il pilota (e poi le mitragliatrici del Defiant NON erano sincronizzate con le eliche, altra ragione per la quale sarebbe stato opportuno conservare anche un certo armamento convenzionale). Non solo, ma il No.515 Sqn ebbe anche compiti segretissimi: il disturbo ECM dei radar costieri tedeschi, con un'attività iniziata già dal '42. Del resto all'epoca c'erano già centri ECM che dalla Sicilia disturbavano (prima installati dai Tedeschi e poi dagli Italiani) i radar britannici, solo che questo sistema era avioportato, una cosa notevolmente più utile. Forse i Defiant furono i primi aerei tattici che potevano ospitare sistemi ECM, prima sperimentati solo su grossi velivoli come i Sunderland.
Un altro ramo evolutivo fu quello portato avanti dalla Fairey: iniziò con il Battle, un elegante apparecchio, degno sostituto di biplani come l'Hart e l'Hind (a loro volta parenti del Fury). Questo bell'aereo, dalla sagoma proporzionata e armoniosa, era tuttavia estremamente vulnerabile al fuoco nemico, sia dei caccia che della flak. Con un equipaggio di tre uomini, una velocità variamente indicata in 440 o 388 kmh (ma quella di crociera e-o a bassa quota pare fosse di 288) era appena in grado di scappare ai CR.32, ma non poteva fare molto per tutto il resto. La mancanza di corazze, il serbatoio praticamente dentro l'abitacolo, una sola mtg da 7,7 difensiva (e una offensiva), tre uomini d'equipaggio. Troppo per il Merlin, con il Battle che pesava oltre il 50% rispetto all'Hurricane. Ma al Battle presto seguì un nuovo aereo, il Fulmar. Questo era un bell'aereo, volava bene ed era un caccia navale. Era armato con 8 mtg nelle ali (con ben 3.200 cp) e una per il secondo uomo d'equipaggio. Pesante 'solo' il 40% più di un Hurricane, era senz'altro un progresso. L'unica sua manchevolezza era tuttavia anche fondamentale: la velocità, requisito base per un caccia. Se non riusciva ad abbattere i bombardieri con un primo passaggio, i suoi 440-450 kmh non gli permettevano facilmente di farne un altro. Inoltre era appena più veloce dei biplani CR.42, con i quali si scontrò spesso in Mediterraneo. Non era quindi un caccia del tutto soddisfacente, ma almeno era valido per i lunghi voli sul mare e fornì prestazioni decenti.
Dal Fulmar si passò all'evoluzione definitiva della specie: il Firefly. Questo era simile al predecessore, ma irrobustito e con motori molto più potenti. Armato con 4 cannoni da 20 mm e 454 kg di bombe, volava a circa 550 kmh nei tipi bellici, ma in seguito superò anche i 600. Venne ampiamente usato dalla seconda metà della guerra fino a tutta la Corea, prendendo parte agli attacchi alla Tirpitz, e poi alle innumerevoli missioni d'appoggio tattico per l'ONU. La Fairey, che si fece conoscere soprattutto con il suo Swordfish, ebbe così una seconda via, in cui abbracciò il settore cacciabombardieri.
Chi per il momento non ebbe molto successo fu la Blackburn, destinata a lasciare poi il Buccaneer. Ma alle soglie della II GM era importante per un altro motivo: il cacciabombardiere Skua. Questo era un aereo goffo sia in apparenza che in combattimento. Decisamente lento, era nondimeno il primo monoplano della RN. Era pensato per fare tutto, e fece tutto. Il primo aereo tedesco abbattuto dalla RN fu un Do-18, intercettato e costretto ad un ammaraggio nel settembre del '39. Ma ce n'erano altri due, che -malgrado le prestazioni modeste- la fecero franca. Lo Skua era capace di circa 330 kmh, 4 armi da 7,7 nelle ali e una dorsale, una bomba da 227 kg sul ventre. Non solo era una macchina imbarcata e un caccia, ma era anche capace di eseguire attacchi in picchiata. Ma oltre ad essere lento, era anche pericolosamente instabile ad angoli molto elevati, nulla di paragonabile a velivoli di successo come lo Ju-87, il Dauntless o il D3A. Eppure guadagnò un altro record: affondò la prima grande nave da guerra colata a picco da un aereo, l'incrociatore leggero Konigsberg (campagna di Norvegia). Questa sfortunata nave tedesca venne centrata da sei delle 15 bombe portate da altrettanti Skua della Ark Royal. Questi caccia si fecero vivi in altre situazioni durante quella campagna, ma ebbero perdite elevate con i Bf-109 e 110 in giro. In Mediterraneo fecero quello che poterono, ma contro i caccia nemici non potevano molto. In compenso, spesso ebbero la meglio su ricognitori e idrovolanti, una volta addirittura su di un veloce Z.1007. Dallo Skua venne anche derivato un tipo da caccia con la torretta tipo Defiant. Ma questo era talmente scadente, che non ebbe alcun successo e venne limitato a trainare le manichette a vento per la contraerea.
I bimotori Bristol furono un altro capitolo, e di ben maggiore importanza. Nel '37 entrò in servizio il Blenheim Mk.I, bombardiere veloce, simile per prestazioni all'SB-2 anche se meno armato. Dato che all'Mk.I, pure prodotto in grande quantità (assieme all'altro aereo triposto con 454 kg di carico bellico e due mitragliatrici, che era il Fairey Battle), divenne superato dal più evoluto Mk.IV, iniziò già verso il '39 il suo ritiro dalla prima linea. Ma a quel punto ci si chiese cosa fare di questi aeroplani, ancora moderni e assai efficienti. Si cominciò quindi a modificare il Blenheim come caccia, approfittando della sua discreta velocità. Ne nacque il Blenheim Fighter, consegnato nel dicembre del 1938 a 4 squadriglie e di lì a poco, ad altre tre; aereo inizialmente pressoché disarmato (le solite due armi da 7,7 mm), ma che presto (dall'inizio del '39) ebbe un pacco di Browning (7 armi) che si aggiunsero a quella difensiva dorsale e a quella base (forse smontata) offensiva, sistemate dove prima c'era il vano portabombe. IL Blenheim fighter, spesso usato anche come 'mitragliatore' per incursioni a lungo raggio, era tuttavia soprattutto un caccia notturno, che per primo ebbe il radar (circa due dozzine di aerei, a cominciare da quelli del No.25 Sqn, l'avevano già in funzione sperimentale allo scoppio della guerra) e ne fece un discreto uso, consentendo un primo abbattimento di un Do-17.
Presto i Blenheim IF, ben noti per gli italiani in quanto ampiamente usati come caccia incursori e di scorta in Africa, si dimostrarono non del tutto adeguati allo scopo. Erano troppo lenti e poco armati. Prendendo come base lo sviluppo molto potenziato (Beaufort) si giunse ad un terzo tipo, il Beaufighter.
Questo era un caccia di notevole capacità, un velivolo che finirà per fare un po' di tutto, e nato a ridosso della guerra (17 luglio 1939) con due Hercules da 1.400 hp. Sebbene non velocissimo (circa 510-550 kmh a seconda delle versioni) era un velivolo potente, dall'aspetto rabbioso e compatto. L'abitacolo, ora in tandem anziché affiancato, era per due sole persone e questo permetteva di avere una fusoliera molto più stretta. I motori erano grandi e il pilota, specie con quelli stellari (ma vi furono anche i Merlin) era pressoché 'ingabbiato' tra le loro sagome, tanto che era difficile vedere l'abitacolo dai lati. In compenso, il pilota aveva una valida visuale verso l'avanti (per certi versi, il Beaufighter ricorda molto l'SM.85). Il Beaufighter era sufficientemente veloce per intercettare ogni bombardiere. Inoltre, era armatissimo. Nel muso c'erano ben 4 cannoni da 20 mm, che sebbene muniti di caricatori a 60 colpi, erano ricaricabili in volo con caricatori di riserva. Nelle ali (NB. solo a cominciare dal 51° esemplare) c'erano 6 altre armi da 7,7 mm (con ben 6.000 colpi complessivi), che erano in posizione asimmetrica: 4 in un'ala, 2 in un'altra. Questo perché un'ala aveva anche il faro d'atterraggio, che portava via spazio ma era fondamentale. Un'undicesima arma era spesso -ma non sempre- presente per l'operatore radar.
Pensato come caccia notturno, il Beaufighter entrò in servizio già dal settembre del '40, ma ebbe inizialmente una carriera non tanto brillante per via della scarsa efficienza dei radar AI Mk.IV (quello del Blenheim era l'Mk.III) e della preparazione ancora insufficiente degli operatori; in seguito migliorerà notevolmente. Presto i 'Beau' vennero distribuiti a 9 squadriglie da caccia notturna. Nel '42 ce n'erano 12, più altre 5 nel Vicino Oriente (Mediterraneo e Africa). Con la forza d'urto di 4 cannoni da 20 mm e sei armi da 7,7, poteva abbattere praticamente qualunque tipo di aereo (era un po' come unire un Hurricane Mk.IIC ad un Hawk-75C), anche se non era particolarmente agile, cosa che poteva causargli problemi quando se la vedeva con i caccia. Ben presto operò anche in Mediterraneo e infine, in Estremo Oriente. Vi furono spesso feroci battaglie aeree contro i caccia nemici, e un Beufighter fu tra le prime vittime di Gorrini, che riuscì a sfruttare la maggiore agilità del CR.42 per avere ragione del potente avversario, il cui pilotaggio era peraltro piuttosto pesante e difficile (tanto da richiedere un diedro aggiuntivo). Bombardieri e pattugliatori erano pane quotidiano per questo grosso caccia, nel Golfo di Biscaglia e in Mediterraneo in particolar modo.
Il Beaufighter operò da Malta e presto iniziò a scortare formazioni miste in ruolo antinave: blenheim bombardieri e Baufort siluranti. Ci volle poco per arrivare alla conclusione che i Beaufighter fossero molto utili nell'ammorbidire le difese delle navi mitragliandole. Ma si cominciò a pensare anche ad altro: trasformare direttamente il Beaufighter in aereo d'attacco, ben più veloce degli altri Bristol.
Tutto cominciò perché, oltre alle unità da caccia notturna, cominciò ad avere impiego anche nel Coastal Command della RAF, con il tipo Mk IX e poi, dall'Mk VIC, con una mitragliatrice da 7,7 difensiva dorsale per difendersi meglio dai caccia a lungo raggio (come i Bf-110 e gli Ju-88) incontrati sul Golfo di Biscaglia. Da questo primo impiego navale si trascese presto, tanto che nel marzo del '41 uno Mk. I ebbe modo di condurre prove di siluramento e nel settembre 1942 vennero svolte quelle con i razzi da 76,2 mm. A novembre venne già costituito uno stormo con gli squadroni No.143 da caccia, 236 bombardieri (2 bombe da 113 o 227 kg) e 254° con i siluri. A Maggio del '43 iniziarono gli attacchi con i razzi da parte dei Beaufighter, in genere contro le navi di scorta contraerei. L'Mk X, con rastrelliere universali e radar ASV cominciò ad apparire all'inizio del '43 in 11 squadroni del COmando costiero, 7 del Vicino Oriente e infine 5 in Estremo Oriente. Tra le missioni più ricordate da parte dei Beaufighter, l'attacco al REX, il famoso transatlantico italiano. Per l'epoca i siluri erano un po' caduti in disuso, per i problemi che causavano agli aerei, troppo esposti alla caccia e alla contraerea. Ma i razzi erano capaci di fare quasi altrettanti danni, e non soffrivano di limitazioni di lancio, quote prefissate, presenza di reti antisiluri ecc. Così la grande nave italiana, verso la fine della guerra, venne centrata da dozzine di razzi sparati grossomodo sulla linea di galleggiamento. Con le loro testate semiperforanti potevano sfondare lo scafo dei sommergibili, e non ebbero problemi a fare lo stesso con la splendida nave di linea prebellica, incendiandola e facendola affondare di fianco. Non meno micidiali furono i Beaufighter contro gli aerei da trasporto nel '43, in Tunisia, oppure contro i siluranti che minacciavano le navi inglesi. Il 30 aprile del '43 uno singolo Beau sorprese e abbatté 5 Ju-52 in dieci minuti. Altri 3 attaccarono sei o sette S.82 e li abbatterono o costrinsero ad atterraggi di fortuna nell'arco di pochi minuti (aprile 1943).
Il 'Beau' così ebbe presto bombe, razzi e siluri, dimostrando di essere ben superiore agli altri Bristol. Presto perse le mtg alari ma conservò i cannoni e l'arma dorsale. Oramai superato in prestazioni dal Mosquito come caccia notturno, divenne sempre di più un rabbioso aereo d'attacco a bassa quota, capace di 488 kmh a circa 400 m di altezza nei tipi più avanzati, come il TF.X. Nell'Estremo Oriente era noto come la 'morte sibilante' allorché iniziò ad operarvi verso la fine della guerra.
Questo distruttore non placò la sua azione nemmeno nel dopoguerra: il Mosquito, dalla struttura lignea, era vulnerabile agli agenti atmosferici e così in Malesia venne ri-sostituito dal 'Beau'. Nonché dagli ultimissimi modelli dei bimotori della dinastia Bristol, in particolare il Brigad, aereo da 570 kmh con un siluro, 8 razzi e 4 cannoni, nonché un'autonomia di oltre 4.000 km. Tipico bombardiere 'coloniale', arrivò troppo tardi per la guerra mondiale, ma venne usato in teatri secondari per diversi anni.
E quindi eccoci al '''Mosquito''', un aereo estremamente versatile. Nato come bombardiere veloce, era talmente rapido che mai ebbe armamento difensivo: la sua arma era la velocità. Del tutto privo di armi da fuoco nei tipi ricognitori e bombardieri, eppure con un rateo di perdite modestissimo, quest'apparecchio quasi imprendibile venne costruito in legno e ne vennero realizzati quasi 8.000. La sua costruzione era dovuta alla necessità di risparmiare materie prime strategiche, e funzionò bene: i vari tipi ebbero velocità tra i 580 e i 680 kmh, e prepararono il campo al velocissimo Hornet, capace di 760 kmh grazie ad una struttura più piccola e ai Merlin di ultima generazione da più di 2.000 hp.
Il Mosquito ebbe cannoni di bordo solo con il tipo da caccia notturna e quello cacciabombardiere. Il primo nacque presto, tanto che già il secondo prototipo (primo volo 15 maggio 1941) venne costruito in tale versione (armata e con i longheroni alari rinforzati per sostenere manovre più violente). Esso ebbe nel muso sia il radar A.I. che 4 cannoni da 20 in una batteria 'bassa', più altre 4 armi da 7,7 in un altro 'piano' del muso. Il primo caccia notturno, l'NF.Mk II, entrò in servizio dal maggio del '42. Aveva radar AI Mk IV e 595 kmh di velocità massima. In seguito vennero costruiti aerei privi delle mitragliatrici ma dotati del radar Mk VIII e poi del centimetrico Mk X (americano, ma costruito con una tecnologia portatagli dai britannici nel '40). Vi furono molte versioni tra cui l'Mk XV per intercettazione ad alta quota, capace di 13.260 m di quota grazie ai motori Merlin 76-77 da 1.710 hp e all'alleggerimento delle armi di bordo (venne usato dal No.85 sqn contro i bombardieri e ricognitori Ju-86P). L'ultimo caccia notturno fu l'Mk 30, capace di 655 kmh, 230 esemplari prodotti. Dal '44 i Beaufighter vennero rimpiazzati quasi totalmente dal Mosquito. Questo nuovo aereo era eccezionalmente veloce e anche assai agile, e come anche il Beaufighter, venne spesso usato per compiti offensivi: la scorta ai bombardieri notturni britannici sulla Germania. Ebbe invece meno impiego di giorno, laddove il Beaufighter era un 'corsaro' che intercettava qualunque cosa gli capitasse a tiro, spesso usato in pieno giorno per mitragliare aerei da bombardamento, trasporto, pattugliamento, navi da carico, cacciatorpediniere e così via.
I tipi cacciabombardieri erano capaci di portare 907 kg di armi (quelli bombardieri 1.360, o anche 1.800 kg) ma rispetto ai bombardieri e ai caccia notturni erano sia armati di cannoni che di bombe e-o razzi. Un tipo specifico ebbe il cannone automatico Molins, da 57 mm, il quale però pesava oltre 907 kg e causava danni alla struttura per via del rinculo. Esso ebbe pertanto un tipo di impiego antinave, ma limitato ad appena 27 aerei con impiego dal No.248 Sqn nel periodo 1943-45 (poi gli aerei vennero versati al No.254). Per l'impiego da cacciabombardiere antinave normale il Mosquito era usato solo con i cannoni e le mitragliatrici, due bombe nella fusoliera e 8 razzi o due bombe da 227 kg nelle ali, per un totale di 907 kg circa. Come bombardiere 'puro' il Mosquito ebbe anche impieghi speciali, come la famosa operazione Gerico (colpire le mura di un carcere in cui erano reclusi molti partigiani francesi durante l'ora d'aria, cosa fatta volando radenti e sganciando bombe con 11 secondi di ritardo). Ma questo non fa parte della trattazione di questo libro.
Il Mosquito e tutti gli altri tipi di cui sopra non sono vere e proprie macchine tattiche, per questo se ne dà giusto un accenno (sarebbe ben lunga la loro storia, se la si volesse davvero scrivere).
Blenheim IF, Defiant I, Beaufighter VIF e Mosquito NF.Mk 30<ref>dati Armi da guerra p.7221-24</ref>
*'''Dimensioni'''
:12,45 x 12,45 x 3 m x 43,57 m2
*'''Pesi'''
:3.651-5.489 kg
:2.722-3.788 kg
:6.623-9.798 kg
:6.985-9.798 kg
*'''Motore'''
:2 Bristol Mercury, 840 hp
:1 Merlin III da 1.030 hp
:2 Bristol Hercules da 1.670 hp
:2 R.R. Merlin 76 da 1.710 hp
*'''Prestazioni'''
:418 kmh/4.265 m, salita iniziale 488 m/min, tangenza 8.230 m, autonomia 1.770 km
:488 kmh/5.030 m, salita 579 m/min, tangenza 9.295 m, autonomia 756 km
:536 kmh/4.755 m, salita a 4.570 m/7,8 min, tangenza 8.075 m, autonomia 2.382 km
:656 kmh/8.535 m, a 4.570 m/7,5 min, tangenza 11.885 m, autonomia 2.092 km
*'''Armamento'''
:5 x 7,7 mm
:4 x 7,7 mm
:4 x 20 + 7 x 7,7 mm
:4 x 20 mm
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Ma vi sono stati anche dei bimotori tattici britannici. Uno è il Meteor, ma questo è un jet e ne parliamo in altra sede. L'altro è il '''Whirlwind''' (mulinello di vento) della Westland, da non confondere con l'elicottero (copia dell'S-51) prodotto anni dopo. All'epoca la Westland produceva aerei. E questo merita senz'altro un cenno. Al pari di un altro caccia leggero, il FW-158, si trattava di un velivolo bimotore e monoposto, dalla struttura molto raccolta e pulita.
Nacque com risposta alla specifica N.35/37 per un intercettore con 4 armi da 20 mm, e venne ordinato nel '37, volando l'11 ottobre 1938. Inizialmente si chiedeva un monomotore, ma la Westland con il suo progetto P.9 ebbe buon gioco nel convincere i militari che era meglio un bimotore Ma essendo un progetto segreto, non se ne seppe nulla fino al '42. I suoi motori erano i R.R. Peregrine, che come il Merlin, derivavano dal Kestrel. Erano motori piccoli, ma non ebbero successo per via di una fastidiosa inaffidabilità. Dei 200 ordinati, il totale completato fu solo di 114 e questo aiutò a non rendere l'aereo molto 'noto'. Era certo un passo avanti notevole rispetto al precedente Lysander, e la sua struttura, con un lungo trave di coda con piani orizzontali sulla deriva, motori in gondole alari, abitacolo avanzato e i cannoni da 20 che uscivano dal muso con le loro estremità. A vederlo, la sua struttura sembra anticipare quella del Meteor, a parte il tipo di motore e le dimensioni contenute, ed era interamente metallica, in lega leggera di alluminio e magnesio, spesso con parti in fusione: un capolavoro per l'epoca, anche se il carico alare a peso massimo arrivava a 222 kg/m2. 272 kg erano il peso del quartetto di 'Hisso', probabilmente comprendente i 240 colpi in caricatori a tamburo. L'ala era bilongherone a cassone, con strutture stampate, con profili NACA e un forte allungamento. I radiatori, come sul Mosquito, erano nel bordo d'attacco alare. Durante il collaudo, vi fu un principio d'incendio che bloccò parzialmente i comandi e costrinse il collaudatore a dare una bella prova d'abilità per riportare alla base il caccia. L'atterraggio era aiutato dagli ipersostentatori ed era possibile tenere una velocità di appena 129 kmh. L'abitacolo era estremamente ben messo quanto a visuale, oltre che riscaldato per un impiego alle quote più alte.
Ad un certo punto vi fu una richiesta del SIS, i servizi segreti britannici, per un ricognitore veloce. Si stava cercando di capire se valesse la pena di usare lo Spitfire I o il progetto del Whirlwind; quest'ultimo, tuttavia, consentiva una tangenza di appena 8.500 m, circa 2.100 meno dell'altro, e così la questione si chiuse. Quando trasformato come cacciabombardiere, però, poteva superare i 9.100 m e la velocità arrivava a 579 kmh, Così venne usato dagli squadroni 263 e 147 fino al '43, sostituito poi dal Typhoon. Il successivo Welkin era la sua versione da caccia d'alta quota, ma sebbene realizzato in 67 esemplari, non ebbe mai un servizio attivo.
Così non accadde per il Whirwind. Esso Prima venne mandato sulla Francia a scortare i Blenheim, dal '41 in poi, tanto da diventare famoso già all'epoca per una missione di caccia su Colonia; dal '42 divenne egli stesso un cacciabombardiere, anche se riduceva la velocità con le bombe a circa 402 kmh. In un'occasione 4 di loro vennero ingaggiati da circa 20 Bf-109, ma a quanto pare riuscirono ad abbattere tre avversari senza perdite.
Le caratteristiche del 'doppio-W'<ref>A.G. Cervi, articolo su Aerei nella storia N.25</ref>:
*Dimensioni: 9,98 x 13,72 x 3,53 m x 23,23 m2
*Pesi: 3.769-5.166 kg
*Motore: 2 R.R. Peregrine da 885 hp
*Prestazioni: 502 kmh slm, 579 kmh a 4.500 m, tangenza 9.145 m, autonomia 1.000 km, 1.200 con serbatoio ausiliario, 402 kmh con bombe a bordo (a bassa quota?), 489 kmh crociera.
*Armamento: 4 x 20 mm più 2 x 113 kg
Questo caccia era più armato degli altri tipi inglesi, aveva più autonomia, era persino più veloce, specie a bassa quota, dello Spit Mk. I e II. Così ci si può chiedere come mai fu un relativo insuccesso. In effetti, non si può dire che fosse privo di difetti: era poco controllabile all'atterraggio, così come lo era con un motore solo. Questi ultimi furono la vera causa del fallimento dell'aereo, nonostante fossero discendenti del Kestrel e quindi parenti del Merlin. Quest'ultimo tipo avrebbe potuto rivitalizzare il caccia, ma forse pesava troppo. Già accadeva che all'atterraggio il peso dei motori, molto in avanti, assieme alle armi, rendesse facile cappottare (meno male che il pilota aveva una struttura anti-cappottamento). C'erano anche altri problemi, ma nell'insieme non si può dire che ne avesse più dei Typhoon. Inoltre nell'attacco al suolo il pilota era fin troppo esposto al tiro delle armi da terra. Ma nell'insieme non c'è dubbio che il Whirlwind fosse una macchina altamente interessante, e il suo insuccesso è forse dovuto più a mancanza di interesse che a problemi concreti (che afflissero anche tipi costruiti in gran numero, dai Typhoon ai Beaufighter).
Un altro aereo che riprendeva la formula del monoposto bimotore da caccia, ad alte prestazioni, è il D.H. Hornet. Stavolta, però, non su base Whirlwind, ma sulla base di un progetto rivistato del Mosquito. Esso era il degno contraltare del monomotore Fury. Nato come caccia a lungo raggio per il Pacifico, su iniziativa privata, ebbe sviluppo dal '42 e volò il 28 luglio 1944 (il Fury il 21 febbraio 1945 per il tipo navale Sea Fury, poi riprodotto in 575 esemplari). Era talmente veloce che nemmeno la fine della guerra e l'avvento dei jet lo condannarono. Dal '44 si cominciò a pensare ad esso anche come caccia imbarcato, con le prove di tre Mk.I a bordo. Fu un successo per quello che era una sorta di Mosquito 'asciugato' con motori potenziati e cellula ridotta al minimo indispensabile. Nel '47 ebbero inizio le consegne di 79 Sea Horne F.Mk 20, per il No.801 Sqn, che lo tenne in servizio fino al '51. Poi du la volta del caccia notturno F.Mk 21, sviluppato nel dopoguerra e in servizio dal gennaio del '49 (809° Sqn)al '54, dopo di ché venne sostituito dal Venom e divenne un addestratore per operatori radar, compito che svolse fino al '56. Infine vi furono i PR.22 da ricognizione, circa 24 aerei.
L'Hornet aveva dimensioni di 11,18 x 13,72 x 4,32 m x 33,54 m2; pesi di 6.033-8.405 kg, motori R.R.Merlin da 2.030 hp, velocità 748 kmh a 6.705 m, tangenza 10.600 m, autonomia 2.414 km, armamento 4 cannoni da 20 e 907 kg. Questo per l'F.Mk 20, mentre i tipi della RAF erano capaci di arrivare a 760 kmh e con maggiore autonomia (forse con i serbatoi esterni). Anche l'Hornet, nonostante l'apparenza, era fatto largamente in materiale ligneo/plastico. Con ogni probabilità il migliore bimotore a pistoni mai costruito, non ha superstiti attuali, ma ha lasciato indubbiamente un eccellente ricordo di sé. Nel frattempo la D.H. era passata ad un altro tipo di progetto: il caccia Vampire, capostipite di una lunga dinastia.
==Bibliografia==
<references/>
Vaccari, P.F.: ''Incursione nell'Oceano Indiano'', Rivista Storica Ago 1995
Marcon, Tullio: Hurricane in Mediterraneo, Storia Militare ago 2000
Monografia (Giorgio Gibertini) Aerei sull'Hurricane, feb 2007
[[Categoria:Caccia tattici in azione]]
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'''Archivi:'''
*[[Discussioni utente:Hippias/Archivio01|2013-15]]
*[[Discussioni utente:Hippias/Archivio02|2016]]
*[[Discussioni utente:Hippias/Archivio03|2017-18]]
*[[Discussioni utente:Hippias/Archivio04|2019-20]]
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{{TOCright}}
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Lombardo/Preposizioni e locuzioni preposizionali
0
49935
431809
431764
2022-08-20T17:39:23Z
62.18.97.144
/* Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione */
wikitext
text/x-wiki
{{Avanzamento|75%|22 luglio 2021}}[[Categoria:Lombardo]]
==Elenco delle preposizioni==
Le preposizioni sono delle parole che servono per mettere in relazione dei sostantivi o delle frasi.
Vengono qui di seguito elencate le preposizioni (la lista è fatta in dialetto milanese, ma nelle tabelle vengono indicate le possibili varianti nei diversi dialetti), ai paragrafi successivi sarà spiegato il loro utilizzo.
{|width="99%" cellspacing="6" cellpadding="6"
|width="50%" valign="top"|
===de===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''de''' <ref>"'''de'''" e "'''da'''" in lombardo sono varianti d'un'unica preposizione, tuttavia in dialetto milanese esiste una tendenza a usare "de" dove la lingua italiana usa "di " e "da" dove la lingua italiana usa "da".</ref>
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/de/
|-
|'''da'''
|{{Wt/lmo/-Br}}{{Wt/lmo/°TI}}
|/da/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===a===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''a'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/a/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===in===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===con<ref>'''cont''' prima di vocale</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''con'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/cũ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===in su<ref>spesso abbreviata con "''su''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in su'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:sy/
|-
|'''in soeu'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/ĩ:sø/
|-
|-
|'''soeu'''
|{{Wt/lmo/+BG}}
|/sø/
|}
<references/>
===per===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''per'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/per/
|-
|'''par'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/par/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===intra<ref>spesso abbreviata con "''tra''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''intra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:tra/
|-
|'''infra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:fra/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===vers===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''vers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vɛrs/
|-
|'''invers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:'vɛrs/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===che===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''che'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ke/
|-
|'''ca'''
|{{Wt/lmo/-VA}}
|/ka/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===come<ref>spesso abbreviato con "'me"</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''come'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'kume/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
|width="50%" valign="top"|
===sora===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sora'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sura/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===sota===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sota'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sɔta/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===oltra===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''oltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ultra/
|-
|'''olter'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ulter/
|-
|'''voltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vultra/
|}
<references/>
===pù===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''pù'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'py/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===asca===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''asca'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'aska/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===second===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''second'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'kũ:t/
|-
|'''segond'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'gũ:t/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===senza===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''senza'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sẽ:sa/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===amalastant===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''amalastant'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/amala'stã:t/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===condemanch===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''condemanch'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/kũ:de'maŋk/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===entro===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''entro'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'entro/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
|}
Oltre alle preposizioni esistono delle locuzioni che svolgono il ruolo delle preposizioni ('''''locuzioni preposizionali'''''), verranno viste ai paragrafi successivi (in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|dialetto milanese]] per conoscere le varianti dialettali si rimanda alla consultazione del [[Lombardo/Dizionari e Wikizionario|Wikizionario in lingua lombarda]].
==Preposizioni per collegare le frasi==
Come verrà detto a proposito della [[Lombardo/Costruzione della frase#Collegamento tra le frasi|Costruzione della frase]] esistono dei casi in cui le frasi possono essere collegate tra loro attraverso delle preposizioni, seguite da verbo all'[[Lombardo/Modi e tempi verbali|infinito]].
Possiamo classificare i seguenti casi:
* frasi con complemento gerundivo
* frasi di scopo
* frasi consecutive
* frasi di privazione
* frasi di necessità o convenienza
Un altro uso è quello dei verbi con funzione servile retti da preposizione, trattati nel [[Lombardo/Verbi servili|modulo sui verbi servili]]
===Frasi con complemento gerundivo===
Per queste frasi si rimanda al [[Lombardo/Gerundio e complemento gerundivo|modulo sul complemento gerundivo]]
===Frasi di scopo===
Sono frasi subordinati che specificano lo scopo per il quale viene svolto quanto descritto nella frase principale. Possono essere introdotte:
* dalla preposizione "'''de'''" quando la frase subordinata specifica il fine specifico per il quale il soggetto della frase principale è destinato.
:Esempio:
::El firlaforla l'è l'arnes '''de''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano è lo strumento '''per''' fare i buchi nel muro)
* dalla preposizione "'''per'''" in tutti i casi di frasi di scopo, possibile anche l'utilizzo alternativo alla preposizione "de"
:Esempio:
::Son scapad via '''per''' minga fàss ciapà.
::(Sono fuggito '''per''' non farmi prendere)
::El firlaforla l'è l'arnes '''per''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano serve '''per''' è lo strumento per fare i buchi nel muro)
*dalla locuzione preposizionale "'''cont el fin de'''" (alternativa a ''per'' quando si voglia enfatizzare che qualcosa è stato pensato prestando attenzione al raggiungimento di un certo scopo)
:Esempio:
::La Noeuva Ortografia Lombarda l'è ona grafia '''cont el fin de''' ciapà dent tute i variant locai de la lengua lombarda.
::La Nuova ortografia Lombarda è una grafia '''con lo scopo di''' comprendere tutte le varianti locali della lingua lombarda
===Frasi consecutive===
Sono frasi subordinate che rappresentano la conseguenza dell'azione specificata nella frase principale
Si costruisce inserendo avverbi tipo "tant", "inscì", "assee" nella frase principale e introducendo la frase secondaria con la preposizione "'''de'''":
:Esempio:
::L'è stad '''tant''' svelt '''de''' finì in cinch minut.
::(E' stato tanto svelto '''da''' finire in cinque minuti)
::L'hà caminad '''inscì''' tant '''de''' stracàss
::(Ha camminato '''così''' tanto '''da''' stancarsi)
===Frasi di privazione===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che non è stata svolta.
la frase secondaria è introdotta dalla preposizione "senza":
:Esempio:
::L'ha lavorad '''senza''' mangià.
::(ha lavorato '''senza''' mangiare)
===Frasi di necessità o convenienza===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che è necessario o conviniente fare.
La frase secondaria è introdotta dalla preposizione "de": Il verbo della frase principale è ''vessegh'' (''vesser'' + [[Lombardo/Particelle pronominali o avverbiali|particella avverbiale]] "''ghe''") o ''havégh''
:Esempio:
::A gh'''è'' nagot '''de''' dì
::(Non c'è niente da dire)
::(A) gh'''hoo'' nagot '''de''' fà
::(Non ho niente da fare)
....
==Preposizione per collegare i sostantivi==
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di tempo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Utilizzo / significato / complement
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |(nessuna<br />preposizione)
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione non abituale)
|lunedì
|lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana e fase della giornata<br />(azione non abituale)
|lunedì matina
|lunedì mattina
|-
|SI
|tempo determinato - date
|el 15 de sgiugn
|il 15 giugno
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione abituale)
|'''de''' lunedì
|'''di''' lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - alcune locuzioni
|'''De''' 'sti dì
|'''In''' questi giorni
|-
|NO
|tempo determinato - stagioni dell'anno<ref name="a">vanno bene sia "de" che "in"</ref>
|'''d''''estad
|'''in''' estate
|-
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato; significa "a partire da"
|Son stad 'dree a lavorà '''d'''i vot ore de la matina
|Sto lavorando '''da'''lle otto della mattina
|-
| rowspan="3" |'''a'''
|NO
|tempo determinato - giorno festivo particolare
|'''a''' Natal
|'''a''' Natale
|-
|SI
|tempo determinato - orario
|'''ai''' vundes ore
|'''a'''lle (ore) unidici
|-
|SI
|tempo determinato - davanti a un momento particolare
|'''a''' la fin de la sgiornada
|'''a'''lla fine della sgiornata
|-
|'''de ... a'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo
|'''de''' la matina a la sera
|'''da'''lla mattina '''a'''lla sera
|-
|'''de ... con'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo solo nelle epressione "d'on dì con l'alter" e simili<ref>possibile in alternativa a "d'on dì a l'alter"</ref>
|'''d''''on ann '''con''' l'alter
|'''da''' un anno '''a'''ll'altro
|-
| rowspan="3" |'''in'''
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a anni, secoli ...
|'''in de'''l 1985
'''in de'''l secol quell di vint
|'''ne'''l 1985
'''ne'''l ventesimo secolo
|-
|NO
|tempo determinato - davanti alle stagioni dell'anno<ref name="a" />
|'''in''' estad
|'''in''' estate
|-
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a parti del giorno
|'''in de''' la matina
|'''ne'''lla mattina
|-
| rowspan="1" |'''tra'''
|NO
|tempo determinato - per intendere un momento traslato avanti nel tempo
|'''tra''' des minut
|'''tra''' dieci minuti
|-
|'''de chì a''' / '''entro'''
|SI/NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto al tempo attuale
|'''de chì a''' des minut<br />'''de chì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''de lì a''' / '''entro'''
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto a un momento passato
|'''de lì a''' des minut<br />'''de lì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''dopo / de poeu de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - dopo
|'''dopo''' la fine de la scuola / '''de poeu de''' la fin de la scuola
|'''dopo''' la fine della scuola
|-
|'''oltra'''
|SI
|tempo determinato - oltre
|'''oltra''' el mes de magg a riva l'estad
|'''oltre''' il mese di maggio arriva l'estate
|-
|'''fina a'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - fino a
|'''fina a''' la fin de la scola
|'''fino a''' la fine della scuola
|-
|'''prima de / inanz de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - prima di
|'''prima de''' la fin de la scola / '''inanz de''' la fin de la scola
|'''prima de'''lla fine della scuola
|-
|'''per'''
|NO
|tempo continuato - durata
|Hoo lavorad '''per''' cinch ore
|Ho lavorato '''per''' cinque ore
|-
|'''in del cors de'''
|SI
|tempo determinato - durante
|'''in del cors de''' la partida
|'''durante''' la partita
|}
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Per indicare un tempo approssimato nei casi in cui di norma sia richiesta preposizione "a" si può usare al suo posto la preposizione "in su" oppure "vers". (quendo si esprimono gli orari si può usare solo "vers".
::Esempio
::Se vedom ai ses ore (Ci vediamo alle sei) - [momento preciso]
::Se vedom '''vers''' i ses ore (Ci vediamo '''verso''' le sei) - [momento approssimato]
::Se vedom al calà del sol (Ci vediamo al tramonto) - [momento preciso]
::Se vedom '''in sul''' calà del sol (Ci vediamo '''verso''' il tramonto) - [momento approssimato]
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di luogo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="2" |'''a'''
|SI
|a) stato in luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)<br>
b) moto a luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)
|a) Stoo de cà '''a'''l quint pian<br>b) Voo '''a'''l quint pian
|a) Abito '''a'''l quinto piano<br>b) Vado '''a'''l quinto piano
|-
|NO
|a) stato in luogo - città e paesi
b) moto a luogo - città e paesi
|a) Stoo de cà '''a''' Milan
b) Voo '''a''' Milan
|a) Abito '''a''' Milan
b) Vado '''a''' Milano
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|SI
|moto da luogo - escluso città e paesi<br>
|Vegni '''de'''l quint pian
|Vengo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Son vegnud '''de''' Milan
|Sono venuto '''da''' Milano
|-
|SI
|moto per luogo - escluso città e paesi e sostantivi che indicano professioni<br>
|Passi '''de'''l quint pian
|Passo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Passi '''de''' Milan
|Passo '''da''' Milano
|-
| rowspan="5" |'''in'''
|NO
|a) stato in luogo -indirizzi
b) moto a luogo - indirizzi
|a) '''in''' via Milan
b) '''in''' via Milan
|a) '''in''' Via Milano
b) '''in''' Via Milano
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
b) moto a luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
|a) Stoo de cà '''in''' campagna
b) Voo '''in''' campagna
|a) Abito '''in''' campagna
b) Vado '''in''' campagna
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "terra" e "let"
b) moto a luogo - espressioni con "terra" e "let"
|L'è borlad sgiò '''in''' terra
L'è andad '''in''' let
|E' caduto '''a''' terra
E' andato '''a''' letto
|-
|NO
|a) stato in luogo - stati e regioni geografiche
b) moto a luogo - stati e regioni geografiche
|a) Stoo de cà '''in''' lombardia
b) Voo '''in''' Lombardia
|a) Abito '''in''' Lombardia
b) Vado '''in''' Lombardia
|-
|NO quando di parla del luogo in relazione alla sua funzione e non si vuole indicare un luogo particolare<br> SI ( → '''''in de''''') negli altri casi esclusi quelli indicati alle righe soprastanti
|a) stato in luogo - all'interno di luogo preciso cricoscritto
b) moto a luogo - all'interno di luogo preciso circoscritto
|a) Sont '''in''' ofizzi
Voo '''in''' ofizzi
b) Sont '''in''' de l'ofizzi del sindich
a1) Voo '''in de''' l'ofizzi del sindich
|a) Sono '''in''' ufficio
Vado '''in''' ufficio
b) Sono '''ne'''ll'ufficio del sindaco
a1) Vado '''ne'''ll'ufficio del sindaco
|-
|'''in de'''<ref>esiste però la tendenza a italianizzare usando semplicemente "'''de'''/'''da'''"</ref>
|SI → '''''in de'''''
|a) stato in luogo - sostantivi che indicano professioni
b) moto a luogo - sostantivi che indicano professioni
c) moto per luogo - sostantivi che indicano professioni
|a) Sont '''in de'''l sindich
b) Voo '''in de'''l sindich
c) Passi '''in de'''l sindich
|a) Sono '''da'''l sindaco
b) Vado '''da'''l sindaco
c) Passo '''da'''l sindaco
|-
|'''de'''...'''in'''
|NO
|a) moto per luogo / da luogo a luogo - attraverso luoghi dello stesso tipo
|El viagia '''de''' paes '''in''' paes
|Viaggia '''di''' paese '''in''' paese
|-
| rowspan="3" | '''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto a luogo - con il verbo "partì" (partire)
|a) l'è partì '''per''' Milan
|a) E' partito '''per''' Milano
|-
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto per luogo - andare in giro continuativo
|a) El sgira '''per''' la cità
|a) Gira '''per''' la città
|-
|NO
|b) Stato in luogo - solo nella locuzione "per strada"
|a) L'hoo trovad '''per''' strada
|a) L'ho trovato '''per''' strada
|-
|'''sora''' <ref>"'''sora de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi persoanli soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo / moto per luogo - sopra
|'''Sora''' 'l tecc
|'''Sopra''' il tetto
|-
| rowspan="2" |'''in su'''
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - su
|a) '''in sul''' tavol
|a) '''sul''' tavolo
|-
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - libri e siti internet o simili
|'''in sul''' liber<br>
'''in sul''' sit de la Wikipedia
|'''sul''' libro<br>
'''sul''' sito di wikipedia
|-
|'''de là de / oltra'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - oltre
|La cà l'è '''de là d'''i alber
|La casa è '''oltre''' gli alberi
|-
|'''dedent de'''/'''dedent a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - all'interno di
|
|
|-
|'''sota'''<ref>"'''sota de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - sotto
|El gat l'è '''sota''' 'l tavol
|Il gatto è '''sotto''' il tavolo
|-
|'''apos a /depos a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro (ma molto vicino/a ridosso)
|'''apos a ''' l'uss
|'''dietro''' la porta
|-
|'''arent a / visin a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - vicino
|El gat l'è '''arent a'''l can
|Il gatto è '''vicino a'''l cane
|-
|'''apress a / tacad a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - molto vicino
|Stoo de cà '''apress a''' Milan
|Abito '''molto vicino''' a Milano
|-
|'''de dree a / de dree de'''
|SI ( escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - dietro ''(a distanza fissa)''
|El can l'è '''de dree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(a distanza fissa)''
|-
|'''denanz a / denanz de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - davanti
|La gesa l'è '''denanz a'''l municipi
|La chiesa è '''davanti a'''l municipio
|-
| rowspan="2" |'''adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro ''(all'inseguimento)''
|El can l'è '''adree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(e vuole raggiungerlo)''
|-
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - lungo
|'''Adree a''' la riva del mar
|'''Lungo''' la riva del mare
|-
|'''de fianch a / de fianch de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo- a fianco di
|El gat l'è '''de fianch a''' la porta
|Il gatto è '''a fianco a'''lla porta
|-
|'''a travers a / a travers de'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - attraverso
|El gat l'è passad '''a travers d'''i cespuli
|Il gatto è passato '''attraverso''' i cespugli
|-
|'''vers'''<ref>"'''vers de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|moto a luogo - direzione - verso
|Semm 'dree a caminà '''vers''' Milan
|Stiamo camminando '''verso''' Milano
|-
|'''in di pagn de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo figurato - nei panni di
|
|
|-
|'''infra / intra / tra / fra'''
|SI / NO →
come per preposizione "in"
|stato in luogo / moto a luogo - in mezzo a due o più elementi
|El gat l'è '''infra''' la cadrega 'l sofà
|Il gatto è '''tra''' la sedia e il divano
|-
|'''in mez a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto aluogo - in mezzo a
|El gat l'è '''in mez a''' la stanza
|Il gatto è '''in mezzo a'''lla stanza
|-
|'''in fond a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - in fondo a
|El gat l'è '''in fond a''' la stanza
|Il gatto è '''in fondo a'''lla stanza
|-
|'''in fris a'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - rasente
|'''in fris a'''l Navali
|'''rasente''' il Naviglio
|-
|'''in pari a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo- a fianco di
|El gat el corr '''in pari a'''l can
|Io cammino '''a fianco a''' l cane
|-
|'''intorna de / intorna a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - intorno a
|El gat el corr '''intorna a'''l tavol
|Il gatto corre '''intorno a'''l tavolo
|-
|'''lì adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - nell'intorno di
|El sta de cà '''lì adree a''' Milan
|Abita '''nell'intorno di''' Milano
|-
|'''lontan de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - lontano da
|El gat l'è '''lontan de'''l tavol
|Il gatto è '''lontano da'''l tavolo
|-
|'''in quell de'''
|NO
|stato in luogo / moto aluogo (solo per città, alternativa alla preposizione "a")
|Se sem incontrad in quell de Milan
|Ci siamo incontrati '''in quel di''' Milano
|-
|'''foeura de'''
|SI (escluso nomi di città, in quel caso soltanto "foeura")
|stato in luogo / moto a luogo
|'''Fuora de'''l guss
'''Foeura''' Milan
|'''Fuori da'''l guscio
'''Fuori''' (da) Milano
|-
|'''in di part de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo approssimato per nomi geografici
|El stà de cà '''in di part de'''l Vigentin
|Abita '''dalle parti de'''l Vigentino
|-
|'''dessoravia de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - perfino al di sopra / appena al di sopra
|Havéghen '''dessoravia de'''l coo
|Averne fin sopra la testa
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|stato in luogo - contro
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di argomento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''de'''
|SI per specificare<br>NO in senso generico
|argomento - riferito a predicato
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''in su'''<ref name='c'>L'uso di "'''in su'''" o "'''sora'''" è indifferente</ref>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''in su''' animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''sora'''<ref name='c'/>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''sora''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''a proposit de'''
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''a proposit d''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''a proposito de'''gli animali selvatici
|}
<references />
===Preposizione di origine===
Si usa la preposizione "'''de'''" che funziona come per il moto da luogo (vedi sopra).
Esempio:
:(italiano) E' nato '''da''' un padre piemontese
:(lmobardo) L'è nassud '''d''''on pader piemontes
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione con un altro individuo
|'''Cont''' el Giovann voo minga d'acord
|'''Con''' giovanni non vado d'accordo
|-
|'''infra''' / '''intra''' / '''fra''' / '''tra'''<ref>infra de prima dei [[Lombardo|Pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|relazione all'interno di un gruppo
|'''Infra de''' num andem minga dacord
|'''Tra di''' noi non andiamo d'accordo
|-
|'''in di confront de'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione nei confronti di un altro individuo
|Te se see minga comèportad ben '''in di confront de'''l Giovann
|Non ti sei comportato bene '''nei confronti di''' Giovanni
|}
<references />
===Preposizioni per costruire i comparativi===
"'''de'''", "'''che'''", '''come''', '''compagn de''', '''istess de''', '''al pari de'''; per il loro utilizzo guarda ►►► "'''[[Lombardo/Gradi dell'aggettivo|gradi dell'aggettivo]]'''"
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di agente / causa / causa efficiente / dipendenza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |'''de'''
|SI (escluso nomi di città)
|agente / causa efficiente
|L'edifizzi l'è stad trad sgiò '''de'''l teremot
|L'edificio è stato abbattutto '''da'''l terremoto
|-
|
|SI (escluso nomi di città)
|dipendenza
|El prezzi de la benzina el dipend '''de'''l prezzi del petroli
|Il prezzo della benzina dipende '''da'''l prezzo del petrolio
|-
|SI/NO
|causa (solo per sentimenti o disagi fisici)
|El barbon l'è mort '''de'''(l) frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''di''' / '''da'''l freddo
|-
|'''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per''' el frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''da'''l freddo
|-
|'''per via de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per via de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''a caosa de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''a caosa de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''in reson de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa
|
|'''in ragione di'''
|}
<references/>
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di mezzo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''<ref>"'''cont'''" prima di vocale</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (strumento utilizzato)
|Hoo fad el bus '''cont''' el firlaforla
|Ho fatto il buco '''co'''l trapano
|-
|'''in'''
|NO
|mezzo (di trasporto)
|Voo a cà '''in''' machina
|Vado a casa '''in''' macchina / '''con''' la macchina
|-
|'''per'''
|NO
|mezzo (di telecomunicazione)
|El parla '''per''' television
|Parla '''per''' televisione
|-
|'''grazzie a'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mezzo (generico), con enfasi su un vantaggio ricavato
|L'hà riessid a passà l'esam '''grazzie a''' quell liber là.
|E' riuscito a passare l'esame '''grazie a''' quel libro
|-
|'''per mez de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un articolo partitivo oppure nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (generico)
|I hann menad inanz la soa ricerca '''per mez de''' espriment
|Hanno portanto avanti la loro ricerca '''mediante''' esprimenti
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI
|mezzo (quando il mezzo ha permesso o permette di apprendere, capire, riconoscere ... qualcosa)
|L'hoo riconossud '''de''' la vos
|L'ho riconosciuto '''da'''lla voce
|-
|NO
|in qualche altra rara espressione
|Tegnì '''de''' man
|Tenere '''per''' mano
|}
<references />
===Preposizioni di abbondanza e mancanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|abbondanza
|El cavagn l'è pien '''de''' nos<br>
El cavagn l'è pien '''di''' nos che t'hee comprad
|Il cesto è pieno '''d'''i noci<br>
Il cesto è pieno '''de'''lle noci che hai comprato
|-
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mancanza
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|privazione
|Privà on quaivun '''de'''l pan<br>
|Privare qualcuno '''d'''el pane<br>
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di compagnia e unione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|compagnia e unione
|Mi son '''con''' la mia morosa
|Io sono '''con''' la mia fidanzata
|-
|'''insema a'''
|SI
|compagnia
|Mi son '''insema a''' la mia morosa
|IO sono '''insieme a'''lla mia fidanzata
|-
|'''intra'''/'''intra''' / '''tra''' / '''fra'''<ref>costruzione con "intra" è uno "stato in luogo" che in senso figurato rappresenta compagnia</ref>
|SI
|compagnia
|L'è '''intra''' i tosane
|E' '''tra''' le ragazze
|}
<references />
===Preposizioni concessive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|concessiva
|'''Cont''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Con''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''amalastant'''
|SI
|concessiva
|'''Amalastant''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Nonostante''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''a dispet de'''
|SI
|concessiva
|'''A dispet''' de la sua apparenza era diverso
|'''A dispetto de'''lla sua aopparenza era diverso
|}
<references />
===Preposizioni di denominazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|La cità '''de''' Milan
|la città '''di''' Milano
|}
<references />
===Preposizioni di distanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' (...'''de''')
|NO davanti a nomi di città
SI negli altri casi
|distanza
|Sem rivad '''a''' des chilometri '''de''' Vares
|Siamo arrivati a 10 chilometri da Varese
|}
<references />
===Preposizioni distributive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' ...'''a'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm '''a''' duu '''a''' duu
|Camminiamo '''a''' due '''a''' due
|-
|rowspan="2"|'''per'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm in fila '''per''' duu
|Camminiamo in fila '''per''' due
|-
|NO
|distributivo - distribuzione di qualcosa
|Ghe n'è assee '''per''' tucc
|Ce n'è abbastanza '''per''' tutti
|}
<references />
===Preposizioni di materia===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|materia
|El rampin l'è '''de''' ferr
|Il gancio è '''di''' ferro / '''in''' ferro
|}
<references />
===Preposizioni di aggiunta===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''asca'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "e poi c'è da aggiungere anche"
|Cent franch asca i interess
|Cento franchi '''oltre a'''gli interessi
|-
|'''pù'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "che si sommano a"
|Cent franch '''pù''' i interess
|Cento franchi '''più''' gli interessi
|}
<references />
===Preposizioni e locuzion preposizionali di esclusione e privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''senza'''<ref>"senza de" prima dei [[Lombardo|prronomi personali soggetto]]</ref>
|SI
|privazione - senza
|'''Senza de''' mi el ghe sariss mai stad
|'''Senza di''' me non ci sarebbe mai stato
|-
|'''foeura che''' / '''via che'''
|SI
|esclusione - eccetto
|Tucc i dialet de la lombardai '''foeura che''' / '''via che''' 'l Mantovan i partegnen a la lengua lombarda.
|Tutti i dialetti della lombardia eccetto il mantovano appartengono alla lingua lombarda.
|-
|'''condemanch'''
|SI
|esclusione - eccetto
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di qualità===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|qualità
|L'è on oget '''de''' valor
|e un oggetto '''di''' valore
|-
|'''con'''
|NO
|qualità (derivante da qualcosa di posseduto o apprtenente)
|On om '''cont''' ona barba longa
|Un uomo '''con''' una barba lunga
|}
<references />
===Preposizioni di pena===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad condanad '''a''' des ann de prison
|E' stato condannato '''a''' dieci anni di prigione
|-
|'''de'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad multad '''de''' desmila euro
|E' stato multato '''per''' diecimila euro
|}
<references />
===Preposizioni partitive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''di''' loro sono in grado di scrivere
|-
|'''intra''' /'''infra''' / '''tra''' /'''fra'''<ref>'''infra de'''.. davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref><ref>costruzione con '''infra''' è "stato in luogo" che in senso figurato ha funzione partitiva"</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''infra de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''tra''' di loro sono in grado di scrivere
|}
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|limitazione - qualcosa posseduto dal soggetto
|L'è curt '''de''' cervell
|E' corto '''di''' cervello
|-
|'''in sgener de'''
|SI
|limitazione - generale
|
|
|-
|'''in quant a'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In quant a''' la matematica l'è assee bravo
|'''Quanto a'''lla matematica è abbastanza bravo
|-
|'''per'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Per''' el Giovann l'è inscì
|'''Per''' Giovanni è così
|-
|'''second''' /'''segond'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Second''' el Giovann l'è inscì
|'''Secondo''' Giovanni è così
|-
|'''a segonda de''' (abbr. ''segonda'') /'''a seconda de''' (abbr. ''seconda'')
|SI
|limitazione
|'''a segonda de'''
|'''a seconda di'''
|}
<references />
===Preposizioni di oggetto e di termine===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|(nessuna<br>preposizione)
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma affermativa
|El gat l'hà mangiad '''la''' polpeta<br>
El gat l'hà mangia '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato '''la''' polpetta<br>
Il gatto ha mangiato '''una''' polpetta
|-
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma negativa nei casi in cui l'oggetto specifico<br>che quindi voglia l'[[Lombardo/Articoli|articolo determinativo]]<br>o indeterminativo nel senso di tutto eccetto uno o qualcuno
|El gat l'hà mangiad minga '''la''' polpeta
El gat l'hà mangiad nò '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato minga '''la''' polpetta
Il gatto non ha mangiato '''una''' polpetta (le ha mangiate tutte tranne una)
|-
|'''de'''
|NO
|oggetto - negativa negli altri casi
|El gat l'hà mangiad minga '''de''' polpete<br>
|Il gatto non ha mangiato polpette
|-
|'''a'''
|SI (escluso nomi di città)
|termine (sempre)
|Gh'hoo dad ona polpeta '''a'''l gat<br>
|Ho dato una polpetta '''a'''l gatto
|}
<references />
===Preposizioni di scopo e di vantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|scopo - quando si vuole indicare che l'oggetto è designato apposta per quello scopo
|I scarpe '''de''' tenis
|Le scarpe '''da''' tennis
|-
|rowspan ="2"|'''per'''
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|scopo - quando si vuole indicare che l'azione descritta dal predicato è svolta per uno scopo
|El lavora '''per''' la soa vita
|Lavora '''per''' la sua vita
|-
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|vantaggio (a vantaggio di)
|El lavora '''per''' i sò fioeul
|Lavora '''per''' i suoi figli
|}
===Locuzioni preposizionali di svantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|svantaggio - contro
|
|
|-
|'''a svantagg de''' / '''a dagn de'''
|SI
|svantaggio - a svantaggio di / a danno di
|
|
|}
===Preposizioni di separazione e allontanamento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI (eccetto nomi di città)
|separazione
|Separém i boni '''d'''i cativ
|Separiamo i buoni '''da'''i cattivi
|-
|SI (eccetto nomi di città)
|allontanamento
|I boni s'inn slontanad '''d'''i cativ
|I buoni si sono allontanmati '''da'''i cattivi
|}
===Preposizioni per costruire il complemento predicativo===
Di solito il complemento predicativo del soggetto non è introdotto da preposizione:
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è considerad on geni (Alessio è considerato un genio)<br>
::El Valeri l'è stad elegiud sindich (Valerio è stato eletto sindaco)
Ci sono però dei casi dove si utilizzano delle preposizioni per esempio
→ preposizione "'''come'''"<br>
:Esempio:<br>
::L'è stad ciapad '''come''' garzon (E' stato preso '''come''' apprendista)
→ preposizione "'''de'''"<br>
:Esempio:<br>
::El fa '''de''' testimoni (Fà '''da''' testimone)
===Preposizioni di quantità===
====Preposizioni per indicare il numero di elementi costituenti un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|quantità (riferita delle entità costituenti l'entità rappresentata dal sostantivo che precede)
|Ona partida '''de''' des toch<br>La partida l'era de des toch
|Una partita '''da''' dieci pezzi<br>La partita era da dieci pezzi
|-
|'''in'''
|NO
|quantità (numero degli elementi che costituiscono un gruppo)
|Serom '''in''' trii
|Eravamo '''in''' tre
|-
|(nessuna<br>preposizione)
|NO
|quantità (numero degli elementi indipendente dall'idea del gruppo)
|I eren trii
|Erano tre
|}
====Preposizione per indicare il numero di parti in cui dividere un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|in
|NO
|quantità (numero di parti in cui un'entità viene divisa)
|Spartì '''in''' trè part
|Dividere '''in''' tre parti
|-
|}
====Preposizioni per indicare il prezzo====
Per indicare il prezzo di un oggetto non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El compiuter el costa cinchcent euro (Il compiuter costa 500 euro)<br>
Per indicare il prezzo a la quale è venduto o comprato qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'hoo comprad '''a''' cinchcent euro (L'ho comprato '''a''' / '''per''' 500 euro)
::L'hoo vendud '''a''' cinchcent euro (L'ho venduto '''a''' / '''per''' 500 euro)
<references />
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Nelle stime, nelle misure e nelle supposizioni ove non sia richiesta preposizione l'introduzione della preposizione "'''in su'''" equivale a dire "pressappoco", "supergiù", "circa"
::Esempio
::El pesa '''in sui''' sessanta chilogram (Pesa pressappoco sessanta chilogramnmi, Pesa sui sessanta chilogrammi)
Se si vuole invece indicare un intervallo si usa '''"infra"''' / "intra" / "tra " / "fra" .... '''"e"'''
::Esempio
::El palazz l'è alt '''intra''' i trii '''e''' i quindes metri (Il palazzo è alto '''tra''' i tre '''e''' i quindici metri)
===Preposizioni di stima===
Per indicare il valore stimato di un oggetto si usa la preposizione "'''per'''":
:Esempio:<br>
::Quest anell chì l'è stad stimae '''per''' cinchcent milion (Questo anello è stato stimato '''per''' 500 milioni)
vale quanto detto sopra per le approssimazioni ('''in su''') e gli intervalli ('''infra...e''')
<references />
===Preposizioni per indicare l'età===
Per indicare l'eta di una persona non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El Lessi el gh'hà quarant'ann (Alessio ha quarant'anni)<br>
Per indicare l'età alla quale è successo qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'è andad in spos '''a''' vint ann (Si è sposato '''a''' vent'anni)
Allo stesso modo può essere indicata un'età approssimata facendo precedere la preposizione "'''in su'''"
<references />
===Preposizioni di trasformazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''in'''
|NO
|trasformazioni di varia natura
|El liber l'è stad tradot '''in''' lombard
|Il libro è stato tradotto '''in''' lombardo
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di scambio e sostituzione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''per'''
|NO
|scambio
|L'hà scambiad ona roba '''per''' l'altra
|Ha scambiato una cosa '''per''' / '''con''' l'altra
|-
|'''inveci de''' /'''inscambi de'''
|NO
|scambio
|L'hà ciapad ona roba '''inveci de''' l'altra
|Ha preso una cosa una cosa '''invece de'''ll'altra
|-
|'''al post de'''
|NO
|sostituzione
|L'hà metud on roba '''al post de''' l'altra
|ha messo una cosa al '''posto de'''ll'altra
|}
===Preposizioni di modo===
I complementi di modo sono di solito espressi attraverso avverbi, a volte sono anche espressi con locuzioni avverbiali che possono essere formate da:
'''con''' + sostantivo
:Esempio:
::Hoo lavorad '''''con''' impegn'' (Ho lavorato '''''con''' impegno'')
'''de''' + aggettivo
:Esempio
::Hoo lavorad '''''de''' crapon'' (Ho lavorato ''ostinat'''amente''''')
esistono tuttavia numerose locuzione costruite con altre preposizioni.
Esempi:
sul seri → sul serio
per nom → per nome
====Preposizioni per indicare sentimenti o condizioni====
Di solito stati d'animo o condizione vengono espressi mediante aggettivi
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è feliz (Alessio è felice)<br>
talvolta si usa scrivere "'''in'''" + sentimento / condizione
:Esempio:<br>
::El paes l'è in agitazzion (Il paese è '''in''' agitazione)
<references />
===Preposizioni di circostanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|NO
|circostanza
|El pioveva '''co'''l sol
|Pioveva '''co'''l sole
|}
===Locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a l'uso de'''
|NO
|relazione (somiglianza) - a immagine di
|
|
|-
|'''front a'''
|NO
|relazione (con qualcosa o qualcuno da fronteggiare)<br>- nei confronti di
|
|
|-
|'''in di confront de'''
|NO
|relazione - nei confronti di
|
|
|}
==Preposizioni per formare i verbi frasali==
Alcuni verbi cambiano il loro significato quando sono succeduti da preposizione o da alcuni avverbi.<br>
►►► guarda ►►► '''[[Lombardo/Verbi frasali]]'''
sylm7pa0ds7uyzq9anw20qyntkl3js8
431810
431809
2022-08-20T17:40:08Z
62.18.97.144
/* Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione */
wikitext
text/x-wiki
{{Avanzamento|75%|22 luglio 2021}}[[Categoria:Lombardo]]
==Elenco delle preposizioni==
Le preposizioni sono delle parole che servono per mettere in relazione dei sostantivi o delle frasi.
Vengono qui di seguito elencate le preposizioni (la lista è fatta in dialetto milanese, ma nelle tabelle vengono indicate le possibili varianti nei diversi dialetti), ai paragrafi successivi sarà spiegato il loro utilizzo.
{|width="99%" cellspacing="6" cellpadding="6"
|width="50%" valign="top"|
===de===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''de''' <ref>"'''de'''" e "'''da'''" in lombardo sono varianti d'un'unica preposizione, tuttavia in dialetto milanese esiste una tendenza a usare "de" dove la lingua italiana usa "di " e "da" dove la lingua italiana usa "da".</ref>
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/de/
|-
|'''da'''
|{{Wt/lmo/-Br}}{{Wt/lmo/°TI}}
|/da/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===a===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''a'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/a/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===in===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===con<ref>'''cont''' prima di vocale</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''con'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/cũ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===in su<ref>spesso abbreviata con "''su''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in su'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:sy/
|-
|'''in soeu'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/ĩ:sø/
|-
|-
|'''soeu'''
|{{Wt/lmo/+BG}}
|/sø/
|}
<references/>
===per===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''per'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/per/
|-
|'''par'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/par/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===intra<ref>spesso abbreviata con "''tra''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''intra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:tra/
|-
|'''infra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:fra/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===vers===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''vers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vɛrs/
|-
|'''invers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:'vɛrs/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===che===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''che'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ke/
|-
|'''ca'''
|{{Wt/lmo/-VA}}
|/ka/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===come<ref>spesso abbreviato con "'me"</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''come'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'kume/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
|width="50%" valign="top"|
===sora===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sora'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sura/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===sota===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sota'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sɔta/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===oltra===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''oltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ultra/
|-
|'''olter'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ulter/
|-
|'''voltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vultra/
|}
<references/>
===pù===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''pù'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'py/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===asca===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''asca'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'aska/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===second===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''second'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'kũ:t/
|-
|'''segond'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'gũ:t/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===senza===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''senza'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sẽ:sa/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===amalastant===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''amalastant'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/amala'stã:t/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===condemanch===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''condemanch'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/kũ:de'maŋk/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===entro===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''entro'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'entro/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
|}
Oltre alle preposizioni esistono delle locuzioni che svolgono il ruolo delle preposizioni ('''''locuzioni preposizionali'''''), verranno viste ai paragrafi successivi (in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|dialetto milanese]] per conoscere le varianti dialettali si rimanda alla consultazione del [[Lombardo/Dizionari e Wikizionario|Wikizionario in lingua lombarda]].
==Preposizioni per collegare le frasi==
Come verrà detto a proposito della [[Lombardo/Costruzione della frase#Collegamento tra le frasi|Costruzione della frase]] esistono dei casi in cui le frasi possono essere collegate tra loro attraverso delle preposizioni, seguite da verbo all'[[Lombardo/Modi e tempi verbali|infinito]].
Possiamo classificare i seguenti casi:
* frasi con complemento gerundivo
* frasi di scopo
* frasi consecutive
* frasi di privazione
* frasi di necessità o convenienza
Un altro uso è quello dei verbi con funzione servile retti da preposizione, trattati nel [[Lombardo/Verbi servili|modulo sui verbi servili]]
===Frasi con complemento gerundivo===
Per queste frasi si rimanda al [[Lombardo/Gerundio e complemento gerundivo|modulo sul complemento gerundivo]]
===Frasi di scopo===
Sono frasi subordinati che specificano lo scopo per il quale viene svolto quanto descritto nella frase principale. Possono essere introdotte:
* dalla preposizione "'''de'''" quando la frase subordinata specifica il fine specifico per il quale il soggetto della frase principale è destinato.
:Esempio:
::El firlaforla l'è l'arnes '''de''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano è lo strumento '''per''' fare i buchi nel muro)
* dalla preposizione "'''per'''" in tutti i casi di frasi di scopo, possibile anche l'utilizzo alternativo alla preposizione "de"
:Esempio:
::Son scapad via '''per''' minga fàss ciapà.
::(Sono fuggito '''per''' non farmi prendere)
::El firlaforla l'è l'arnes '''per''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano serve '''per''' è lo strumento per fare i buchi nel muro)
*dalla locuzione preposizionale "'''cont el fin de'''" (alternativa a ''per'' quando si voglia enfatizzare che qualcosa è stato pensato prestando attenzione al raggiungimento di un certo scopo)
:Esempio:
::La Noeuva Ortografia Lombarda l'è ona grafia '''cont el fin de''' ciapà dent tute i variant locai de la lengua lombarda.
::La Nuova ortografia Lombarda è una grafia '''con lo scopo di''' comprendere tutte le varianti locali della lingua lombarda
===Frasi consecutive===
Sono frasi subordinate che rappresentano la conseguenza dell'azione specificata nella frase principale
Si costruisce inserendo avverbi tipo "tant", "inscì", "assee" nella frase principale e introducendo la frase secondaria con la preposizione "'''de'''":
:Esempio:
::L'è stad '''tant''' svelt '''de''' finì in cinch minut.
::(E' stato tanto svelto '''da''' finire in cinque minuti)
::L'hà caminad '''inscì''' tant '''de''' stracàss
::(Ha camminato '''così''' tanto '''da''' stancarsi)
===Frasi di privazione===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che non è stata svolta.
la frase secondaria è introdotta dalla preposizione "senza":
:Esempio:
::L'ha lavorad '''senza''' mangià.
::(ha lavorato '''senza''' mangiare)
===Frasi di necessità o convenienza===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che è necessario o conviniente fare.
La frase secondaria è introdotta dalla preposizione "de": Il verbo della frase principale è ''vessegh'' (''vesser'' + [[Lombardo/Particelle pronominali o avverbiali|particella avverbiale]] "''ghe''") o ''havégh''
:Esempio:
::A gh'''è'' nagot '''de''' dì
::(Non c'è niente da dire)
::(A) gh'''hoo'' nagot '''de''' fà
::(Non ho niente da fare)
....
==Preposizione per collegare i sostantivi==
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di tempo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Utilizzo / significato / complement
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |(nessuna<br />preposizione)
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione non abituale)
|lunedì
|lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana e fase della giornata<br />(azione non abituale)
|lunedì matina
|lunedì mattina
|-
|SI
|tempo determinato - date
|el 15 de sgiugn
|il 15 giugno
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione abituale)
|'''de''' lunedì
|'''di''' lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - alcune locuzioni
|'''De''' 'sti dì
|'''In''' questi giorni
|-
|NO
|tempo determinato - stagioni dell'anno<ref name="a">vanno bene sia "de" che "in"</ref>
|'''d''''estad
|'''in''' estate
|-
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato; significa "a partire da"
|Son stad 'dree a lavorà '''d'''i vot ore de la matina
|Sto lavorando '''da'''lle otto della mattina
|-
| rowspan="3" |'''a'''
|NO
|tempo determinato - giorno festivo particolare
|'''a''' Natal
|'''a''' Natale
|-
|SI
|tempo determinato - orario
|'''ai''' vundes ore
|'''a'''lle (ore) unidici
|-
|SI
|tempo determinato - davanti a un momento particolare
|'''a''' la fin de la sgiornada
|'''a'''lla fine della sgiornata
|-
|'''de ... a'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo
|'''de''' la matina a la sera
|'''da'''lla mattina '''a'''lla sera
|-
|'''de ... con'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo solo nelle epressione "d'on dì con l'alter" e simili<ref>possibile in alternativa a "d'on dì a l'alter"</ref>
|'''d''''on ann '''con''' l'alter
|'''da''' un anno '''a'''ll'altro
|-
| rowspan="3" |'''in'''
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a anni, secoli ...
|'''in de'''l 1985
'''in de'''l secol quell di vint
|'''ne'''l 1985
'''ne'''l ventesimo secolo
|-
|NO
|tempo determinato - davanti alle stagioni dell'anno<ref name="a" />
|'''in''' estad
|'''in''' estate
|-
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a parti del giorno
|'''in de''' la matina
|'''ne'''lla mattina
|-
| rowspan="1" |'''tra'''
|NO
|tempo determinato - per intendere un momento traslato avanti nel tempo
|'''tra''' des minut
|'''tra''' dieci minuti
|-
|'''de chì a''' / '''entro'''
|SI/NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto al tempo attuale
|'''de chì a''' des minut<br />'''de chì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''de lì a''' / '''entro'''
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto a un momento passato
|'''de lì a''' des minut<br />'''de lì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''dopo / de poeu de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - dopo
|'''dopo''' la fine de la scuola / '''de poeu de''' la fin de la scuola
|'''dopo''' la fine della scuola
|-
|'''oltra'''
|SI
|tempo determinato - oltre
|'''oltra''' el mes de magg a riva l'estad
|'''oltre''' il mese di maggio arriva l'estate
|-
|'''fina a'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - fino a
|'''fina a''' la fin de la scola
|'''fino a''' la fine della scuola
|-
|'''prima de / inanz de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - prima di
|'''prima de''' la fin de la scola / '''inanz de''' la fin de la scola
|'''prima de'''lla fine della scuola
|-
|'''per'''
|NO
|tempo continuato - durata
|Hoo lavorad '''per''' cinch ore
|Ho lavorato '''per''' cinque ore
|-
|'''in del cors de'''
|SI
|tempo determinato - durante
|'''in del cors de''' la partida
|'''durante''' la partita
|}
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Per indicare un tempo approssimato nei casi in cui di norma sia richiesta preposizione "a" si può usare al suo posto la preposizione "in su" oppure "vers". (quendo si esprimono gli orari si può usare solo "vers".
::Esempio
::Se vedom ai ses ore (Ci vediamo alle sei) - [momento preciso]
::Se vedom '''vers''' i ses ore (Ci vediamo '''verso''' le sei) - [momento approssimato]
::Se vedom al calà del sol (Ci vediamo al tramonto) - [momento preciso]
::Se vedom '''in sul''' calà del sol (Ci vediamo '''verso''' il tramonto) - [momento approssimato]
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di luogo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="2" |'''a'''
|SI
|a) stato in luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)<br>
b) moto a luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)
|a) Stoo de cà '''a'''l quint pian<br>b) Voo '''a'''l quint pian
|a) Abito '''a'''l quinto piano<br>b) Vado '''a'''l quinto piano
|-
|NO
|a) stato in luogo - città e paesi
b) moto a luogo - città e paesi
|a) Stoo de cà '''a''' Milan
b) Voo '''a''' Milan
|a) Abito '''a''' Milan
b) Vado '''a''' Milano
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|SI
|moto da luogo - escluso città e paesi<br>
|Vegni '''de'''l quint pian
|Vengo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Son vegnud '''de''' Milan
|Sono venuto '''da''' Milano
|-
|SI
|moto per luogo - escluso città e paesi e sostantivi che indicano professioni<br>
|Passi '''de'''l quint pian
|Passo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Passi '''de''' Milan
|Passo '''da''' Milano
|-
| rowspan="5" |'''in'''
|NO
|a) stato in luogo -indirizzi
b) moto a luogo - indirizzi
|a) '''in''' via Milan
b) '''in''' via Milan
|a) '''in''' Via Milano
b) '''in''' Via Milano
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
b) moto a luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
|a) Stoo de cà '''in''' campagna
b) Voo '''in''' campagna
|a) Abito '''in''' campagna
b) Vado '''in''' campagna
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "terra" e "let"
b) moto a luogo - espressioni con "terra" e "let"
|L'è borlad sgiò '''in''' terra
L'è andad '''in''' let
|E' caduto '''a''' terra
E' andato '''a''' letto
|-
|NO
|a) stato in luogo - stati e regioni geografiche
b) moto a luogo - stati e regioni geografiche
|a) Stoo de cà '''in''' lombardia
b) Voo '''in''' Lombardia
|a) Abito '''in''' Lombardia
b) Vado '''in''' Lombardia
|-
|NO quando di parla del luogo in relazione alla sua funzione e non si vuole indicare un luogo particolare<br> SI ( → '''''in de''''') negli altri casi esclusi quelli indicati alle righe soprastanti
|a) stato in luogo - all'interno di luogo preciso cricoscritto
b) moto a luogo - all'interno di luogo preciso circoscritto
|a) Sont '''in''' ofizzi
Voo '''in''' ofizzi
b) Sont '''in''' de l'ofizzi del sindich
a1) Voo '''in de''' l'ofizzi del sindich
|a) Sono '''in''' ufficio
Vado '''in''' ufficio
b) Sono '''ne'''ll'ufficio del sindaco
a1) Vado '''ne'''ll'ufficio del sindaco
|-
|'''in de'''<ref>esiste però la tendenza a italianizzare usando semplicemente "'''de'''/'''da'''"</ref>
|SI → '''''in de'''''
|a) stato in luogo - sostantivi che indicano professioni
b) moto a luogo - sostantivi che indicano professioni
c) moto per luogo - sostantivi che indicano professioni
|a) Sont '''in de'''l sindich
b) Voo '''in de'''l sindich
c) Passi '''in de'''l sindich
|a) Sono '''da'''l sindaco
b) Vado '''da'''l sindaco
c) Passo '''da'''l sindaco
|-
|'''de'''...'''in'''
|NO
|a) moto per luogo / da luogo a luogo - attraverso luoghi dello stesso tipo
|El viagia '''de''' paes '''in''' paes
|Viaggia '''di''' paese '''in''' paese
|-
| rowspan="3" | '''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto a luogo - con il verbo "partì" (partire)
|a) l'è partì '''per''' Milan
|a) E' partito '''per''' Milano
|-
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto per luogo - andare in giro continuativo
|a) El sgira '''per''' la cità
|a) Gira '''per''' la città
|-
|NO
|b) Stato in luogo - solo nella locuzione "per strada"
|a) L'hoo trovad '''per''' strada
|a) L'ho trovato '''per''' strada
|-
|'''sora''' <ref>"'''sora de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi persoanli soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo / moto per luogo - sopra
|'''Sora''' 'l tecc
|'''Sopra''' il tetto
|-
| rowspan="2" |'''in su'''
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - su
|a) '''in sul''' tavol
|a) '''sul''' tavolo
|-
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - libri e siti internet o simili
|'''in sul''' liber<br>
'''in sul''' sit de la Wikipedia
|'''sul''' libro<br>
'''sul''' sito di wikipedia
|-
|'''de là de / oltra'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - oltre
|La cà l'è '''de là d'''i alber
|La casa è '''oltre''' gli alberi
|-
|'''dedent de'''/'''dedent a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - all'interno di
|
|
|-
|'''sota'''<ref>"'''sota de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - sotto
|El gat l'è '''sota''' 'l tavol
|Il gatto è '''sotto''' il tavolo
|-
|'''apos a /depos a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro (ma molto vicino/a ridosso)
|'''apos a ''' l'uss
|'''dietro''' la porta
|-
|'''arent a / visin a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - vicino
|El gat l'è '''arent a'''l can
|Il gatto è '''vicino a'''l cane
|-
|'''apress a / tacad a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - molto vicino
|Stoo de cà '''apress a''' Milan
|Abito '''molto vicino''' a Milano
|-
|'''de dree a / de dree de'''
|SI ( escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - dietro ''(a distanza fissa)''
|El can l'è '''de dree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(a distanza fissa)''
|-
|'''denanz a / denanz de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - davanti
|La gesa l'è '''denanz a'''l municipi
|La chiesa è '''davanti a'''l municipio
|-
| rowspan="2" |'''adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro ''(all'inseguimento)''
|El can l'è '''adree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(e vuole raggiungerlo)''
|-
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - lungo
|'''Adree a''' la riva del mar
|'''Lungo''' la riva del mare
|-
|'''de fianch a / de fianch de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo- a fianco di
|El gat l'è '''de fianch a''' la porta
|Il gatto è '''a fianco a'''lla porta
|-
|'''a travers a / a travers de'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - attraverso
|El gat l'è passad '''a travers d'''i cespuli
|Il gatto è passato '''attraverso''' i cespugli
|-
|'''vers'''<ref>"'''vers de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|moto a luogo - direzione - verso
|Semm 'dree a caminà '''vers''' Milan
|Stiamo camminando '''verso''' Milano
|-
|'''in di pagn de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo figurato - nei panni di
|
|
|-
|'''infra / intra / tra / fra'''
|SI / NO →
come per preposizione "in"
|stato in luogo / moto a luogo - in mezzo a due o più elementi
|El gat l'è '''infra''' la cadrega 'l sofà
|Il gatto è '''tra''' la sedia e il divano
|-
|'''in mez a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto aluogo - in mezzo a
|El gat l'è '''in mez a''' la stanza
|Il gatto è '''in mezzo a'''lla stanza
|-
|'''in fond a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - in fondo a
|El gat l'è '''in fond a''' la stanza
|Il gatto è '''in fondo a'''lla stanza
|-
|'''in fris a'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - rasente
|'''in fris a'''l Navali
|'''rasente''' il Naviglio
|-
|'''in pari a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo- a fianco di
|El gat el corr '''in pari a'''l can
|Io cammino '''a fianco a''' l cane
|-
|'''intorna de / intorna a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - intorno a
|El gat el corr '''intorna a'''l tavol
|Il gatto corre '''intorno a'''l tavolo
|-
|'''lì adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - nell'intorno di
|El sta de cà '''lì adree a''' Milan
|Abita '''nell'intorno di''' Milano
|-
|'''lontan de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - lontano da
|El gat l'è '''lontan de'''l tavol
|Il gatto è '''lontano da'''l tavolo
|-
|'''in quell de'''
|NO
|stato in luogo / moto aluogo (solo per città, alternativa alla preposizione "a")
|Se sem incontrad in quell de Milan
|Ci siamo incontrati '''in quel di''' Milano
|-
|'''foeura de'''
|SI (escluso nomi di città, in quel caso soltanto "foeura")
|stato in luogo / moto a luogo
|'''Fuora de'''l guss
'''Foeura''' Milan
|'''Fuori da'''l guscio
'''Fuori''' (da) Milano
|-
|'''in di part de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo approssimato per nomi geografici
|El stà de cà '''in di part de'''l Vigentin
|Abita '''dalle parti de'''l Vigentino
|-
|'''dessoravia de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - perfino al di sopra / appena al di sopra
|Havéghen '''dessoravia de'''l coo
|Averne fin sopra la testa
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|stato in luogo - contro
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di argomento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''de'''
|SI per specificare<br>NO in senso generico
|argomento - riferito a predicato
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''in su'''<ref name='c'>L'uso di "'''in su'''" o "'''sora'''" è indifferente</ref>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''in su''' animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''sora'''<ref name='c'/>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''sora''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''a proposit de'''
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''a proposit d''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''a proposito de'''gli animali selvatici
|}
<references />
===Preposizione di origine===
Si usa la preposizione "'''de'''" che funziona come per il moto da luogo (vedi sopra).
Esempio:
:(italiano) E' nato '''da''' un padre piemontese
:(lmobardo) L'è nassud '''d''''on pader piemontes
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione con un altro individuo
|'''Cont''' el Giovann voo minga d'acord
|'''Con''' giovanni non vado d'accordo
|-
|'''infra''' / '''intra''' / '''fra''' / '''tra'''<ref>infra de prima dei [[Lombardo|Pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|relazione all'interno di un gruppo
|'''Infra de''' num andem minga dacord
|'''Tra di''' noi non andiamo d'accordo
|-
|'''in di confront de'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione nei confronti di un altro individuo
|Te se see minga comèportad ben '''in di confront de'''l Giovann
|Non ti sei comportato bene '''nei confronti di''' Giovanni
|}
<references />
===Preposizioni per costruire i comparativi===
"'''de'''", "'''che'''", '''come''', '''compagn de''', '''istess de''', '''al pari de'''; per il loro utilizzo guarda ►►► "'''[[Lombardo/Gradi dell'aggettivo|gradi dell'aggettivo]]'''"
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di agente / causa / causa efficiente / dipendenza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |'''de'''
|SI (escluso nomi di città)
|agente / causa efficiente
|L'edifizzi l'è stad trad sgiò '''de'''l teremot
|L'edificio è stato abbattutto '''da'''l terremoto
|-
|
|SI (escluso nomi di città)
|dipendenza
|El prezzi de la benzina el dipend '''de'''l prezzi del petroli
|Il prezzo della benzina dipende '''da'''l prezzo del petrolio
|-
|SI/NO
|causa (solo per sentimenti o disagi fisici)
|El barbon l'è mort '''de'''(l) frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''di''' / '''da'''l freddo
|-
|'''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per''' el frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''da'''l freddo
|-
|'''per via de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per via de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''a caosa de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''a caosa de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''in reson de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa
|
|'''in ragione di'''
|}
<references/>
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di mezzo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''<ref>"'''cont'''" prima di vocale</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (strumento utilizzato)
|Hoo fad el bus '''cont''' el firlaforla
|Ho fatto il buco '''co'''l trapano
|-
|'''in'''
|NO
|mezzo (di trasporto)
|Voo a cà '''in''' machina
|Vado a casa '''in''' macchina / '''con''' la macchina
|-
|'''per'''
|NO
|mezzo (di telecomunicazione)
|El parla '''per''' television
|Parla '''per''' televisione
|-
|'''grazzie a'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mezzo (generico), con enfasi su un vantaggio ricavato
|L'hà riessid a passà l'esam '''grazzie a''' quell liber là.
|E' riuscito a passare l'esame '''grazie a''' quel libro
|-
|'''per mez de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un articolo partitivo oppure nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (generico)
|I hann menad inanz la soa ricerca '''per mez de''' espriment
|Hanno portanto avanti la loro ricerca '''mediante''' esprimenti
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI
|mezzo (quando il mezzo ha permesso o permette di apprendere, capire, riconoscere ... qualcosa)
|L'hoo riconossud '''de''' la vos
|L'ho riconosciuto '''da'''lla voce
|-
|NO
|in qualche altra rara espressione
|Tegnì '''de''' man
|Tenere '''per''' mano
|}
<references />
===Preposizioni di abbondanza e mancanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|abbondanza
|El cavagn l'è pien '''de''' nos<br>
El cavagn l'è pien '''di''' nos che t'hee comprad
|Il cesto è pieno '''d'''i noci<br>
Il cesto è pieno '''de'''lle noci che hai comprato
|-
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mancanza
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|privazione
|Privà on quaivun '''de'''l pan<br>
|Privare qualcuno '''d'''el pane<br>
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di compagnia e unione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|compagnia e unione
|Mi son '''con''' la mia morosa
|Io sono '''con''' la mia fidanzata
|-
|'''insema a'''
|SI
|compagnia
|Mi son '''insema a''' la mia morosa
|IO sono '''insieme a'''lla mia fidanzata
|-
|'''intra'''/'''intra''' / '''tra''' / '''fra'''<ref>costruzione con "intra" è uno "stato in luogo" che in senso figurato rappresenta compagnia</ref>
|SI
|compagnia
|L'è '''intra''' i tosane
|E' '''tra''' le ragazze
|}
<references />
===Preposizioni concessive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|concessiva
|'''Cont''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Con''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''amalastant'''
|SI
|concessiva
|'''Amalastant''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Nonostante''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''a dispet de'''
|SI
|concessiva
|'''A dispet''' de la sua apparenza era diverso
|'''A dispetto de'''lla sua aopparenza era diverso
|}
<references />
===Preposizioni di denominazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|La cità '''de''' Milan
|la città '''di''' Milano
|}
<references />
===Preposizioni di distanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' (...'''de''')
|NO davanti a nomi di città
SI negli altri casi
|distanza
|Sem rivad '''a''' des chilometri '''de''' Vares
|Siamo arrivati a 10 chilometri da Varese
|}
<references />
===Preposizioni distributive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' ...'''a'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm '''a''' duu '''a''' duu
|Camminiamo '''a''' due '''a''' due
|-
|rowspan="2"|'''per'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm in fila '''per''' duu
|Camminiamo in fila '''per''' due
|-
|NO
|distributivo - distribuzione di qualcosa
|Ghe n'è assee '''per''' tucc
|Ce n'è abbastanza '''per''' tutti
|}
<references />
===Preposizioni di materia===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|materia
|El rampin l'è '''de''' ferr
|Il gancio è '''di''' ferro / '''in''' ferro
|}
<references />
===Preposizioni di aggiunta===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''asca'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "e poi c'è da aggiungere anche"
|Cent franch asca i interess
|Cento franchi '''oltre a'''gli interessi
|-
|'''pù'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "che si sommano a"
|Cent franch '''pù''' i interess
|Cento franchi '''più''' gli interessi
|}
<references />
===Preposizioni e locuzion preposizionali di esclusione e privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''senza'''<ref>"senza de" prima dei [[Lombardo|prronomi personali soggetto]]</ref>
|SI
|privazione - senza
|'''Senza de''' mi el ghe sariss mai stad
|'''Senza di''' me non ci sarebbe mai stato
|-
|'''foeura che''' / '''via che'''
|SI
|esclusione - eccetto
|Tucc i dialet de la lombardai '''foeura che''' / '''via che''' 'l Mantovan i partegnen a la lengua lombarda.
|Tutti i dialetti della lombardia eccetto il mantovano appartengono alla lingua lombarda.
|-
|'''condemanch'''
|SI
|esclusione - eccetto
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di qualità===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|qualità
|L'è on oget '''de''' valor
|e un oggetto '''di''' valore
|-
|'''con'''
|NO
|qualità (derivante da qualcosa di posseduto o apprtenente)
|On om '''cont''' ona barba longa
|Un uomo '''con''' una barba lunga
|}
<references />
===Preposizioni di pena===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad condanad '''a''' des ann de prison
|E' stato condannato '''a''' dieci anni di prigione
|-
|'''de'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad multad '''de''' desmila euro
|E' stato multato '''per''' diecimila euro
|}
<references />
===Preposizioni partitive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''di''' loro sono in grado di scrivere
|-
|'''intra''' /'''infra''' / '''tra''' /'''fra'''<ref>'''infra de'''.. davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref><ref>costruzione con '''infra''' è "stato in luogo" che in senso figurato ha funzione partitiva"</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''infra de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''tra''' di loro sono in grado di scrivere
|}
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|limitazione - qualcosa posseduto dal soggetto
|L'è curt '''de''' cervell
|E' corto '''di''' cervello
|-
|'''in sgener de'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In sgender de'''
|'''In fatto di'''
|-
|'''in quant a'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In quant a''' la matematica l'è assee bravo
|'''Quanto a'''lla matematica è abbastanza bravo
|-
|'''per'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Per''' el Giovann l'è inscì
|'''Per''' Giovanni è così
|-
|'''second''' /'''segond'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Second''' el Giovann l'è inscì
|'''Secondo''' Giovanni è così
|-
|'''a segonda de''' (abbr. ''segonda'') /'''a seconda de''' (abbr. ''seconda'')
|SI
|limitazione
|'''a segonda de'''
|'''a seconda di'''
|}
<references />
===Preposizioni di oggetto e di termine===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|(nessuna<br>preposizione)
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma affermativa
|El gat l'hà mangiad '''la''' polpeta<br>
El gat l'hà mangia '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato '''la''' polpetta<br>
Il gatto ha mangiato '''una''' polpetta
|-
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma negativa nei casi in cui l'oggetto specifico<br>che quindi voglia l'[[Lombardo/Articoli|articolo determinativo]]<br>o indeterminativo nel senso di tutto eccetto uno o qualcuno
|El gat l'hà mangiad minga '''la''' polpeta
El gat l'hà mangiad nò '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato minga '''la''' polpetta
Il gatto non ha mangiato '''una''' polpetta (le ha mangiate tutte tranne una)
|-
|'''de'''
|NO
|oggetto - negativa negli altri casi
|El gat l'hà mangiad minga '''de''' polpete<br>
|Il gatto non ha mangiato polpette
|-
|'''a'''
|SI (escluso nomi di città)
|termine (sempre)
|Gh'hoo dad ona polpeta '''a'''l gat<br>
|Ho dato una polpetta '''a'''l gatto
|}
<references />
===Preposizioni di scopo e di vantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|scopo - quando si vuole indicare che l'oggetto è designato apposta per quello scopo
|I scarpe '''de''' tenis
|Le scarpe '''da''' tennis
|-
|rowspan ="2"|'''per'''
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|scopo - quando si vuole indicare che l'azione descritta dal predicato è svolta per uno scopo
|El lavora '''per''' la soa vita
|Lavora '''per''' la sua vita
|-
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|vantaggio (a vantaggio di)
|El lavora '''per''' i sò fioeul
|Lavora '''per''' i suoi figli
|}
===Locuzioni preposizionali di svantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|svantaggio - contro
|
|
|-
|'''a svantagg de''' / '''a dagn de'''
|SI
|svantaggio - a svantaggio di / a danno di
|
|
|}
===Preposizioni di separazione e allontanamento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI (eccetto nomi di città)
|separazione
|Separém i boni '''d'''i cativ
|Separiamo i buoni '''da'''i cattivi
|-
|SI (eccetto nomi di città)
|allontanamento
|I boni s'inn slontanad '''d'''i cativ
|I buoni si sono allontanmati '''da'''i cattivi
|}
===Preposizioni per costruire il complemento predicativo===
Di solito il complemento predicativo del soggetto non è introdotto da preposizione:
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è considerad on geni (Alessio è considerato un genio)<br>
::El Valeri l'è stad elegiud sindich (Valerio è stato eletto sindaco)
Ci sono però dei casi dove si utilizzano delle preposizioni per esempio
→ preposizione "'''come'''"<br>
:Esempio:<br>
::L'è stad ciapad '''come''' garzon (E' stato preso '''come''' apprendista)
→ preposizione "'''de'''"<br>
:Esempio:<br>
::El fa '''de''' testimoni (Fà '''da''' testimone)
===Preposizioni di quantità===
====Preposizioni per indicare il numero di elementi costituenti un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|quantità (riferita delle entità costituenti l'entità rappresentata dal sostantivo che precede)
|Ona partida '''de''' des toch<br>La partida l'era de des toch
|Una partita '''da''' dieci pezzi<br>La partita era da dieci pezzi
|-
|'''in'''
|NO
|quantità (numero degli elementi che costituiscono un gruppo)
|Serom '''in''' trii
|Eravamo '''in''' tre
|-
|(nessuna<br>preposizione)
|NO
|quantità (numero degli elementi indipendente dall'idea del gruppo)
|I eren trii
|Erano tre
|}
====Preposizione per indicare il numero di parti in cui dividere un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|in
|NO
|quantità (numero di parti in cui un'entità viene divisa)
|Spartì '''in''' trè part
|Dividere '''in''' tre parti
|-
|}
====Preposizioni per indicare il prezzo====
Per indicare il prezzo di un oggetto non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El compiuter el costa cinchcent euro (Il compiuter costa 500 euro)<br>
Per indicare il prezzo a la quale è venduto o comprato qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'hoo comprad '''a''' cinchcent euro (L'ho comprato '''a''' / '''per''' 500 euro)
::L'hoo vendud '''a''' cinchcent euro (L'ho venduto '''a''' / '''per''' 500 euro)
<references />
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Nelle stime, nelle misure e nelle supposizioni ove non sia richiesta preposizione l'introduzione della preposizione "'''in su'''" equivale a dire "pressappoco", "supergiù", "circa"
::Esempio
::El pesa '''in sui''' sessanta chilogram (Pesa pressappoco sessanta chilogramnmi, Pesa sui sessanta chilogrammi)
Se si vuole invece indicare un intervallo si usa '''"infra"''' / "intra" / "tra " / "fra" .... '''"e"'''
::Esempio
::El palazz l'è alt '''intra''' i trii '''e''' i quindes metri (Il palazzo è alto '''tra''' i tre '''e''' i quindici metri)
===Preposizioni di stima===
Per indicare il valore stimato di un oggetto si usa la preposizione "'''per'''":
:Esempio:<br>
::Quest anell chì l'è stad stimae '''per''' cinchcent milion (Questo anello è stato stimato '''per''' 500 milioni)
vale quanto detto sopra per le approssimazioni ('''in su''') e gli intervalli ('''infra...e''')
<references />
===Preposizioni per indicare l'età===
Per indicare l'eta di una persona non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El Lessi el gh'hà quarant'ann (Alessio ha quarant'anni)<br>
Per indicare l'età alla quale è successo qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'è andad in spos '''a''' vint ann (Si è sposato '''a''' vent'anni)
Allo stesso modo può essere indicata un'età approssimata facendo precedere la preposizione "'''in su'''"
<references />
===Preposizioni di trasformazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''in'''
|NO
|trasformazioni di varia natura
|El liber l'è stad tradot '''in''' lombard
|Il libro è stato tradotto '''in''' lombardo
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di scambio e sostituzione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''per'''
|NO
|scambio
|L'hà scambiad ona roba '''per''' l'altra
|Ha scambiato una cosa '''per''' / '''con''' l'altra
|-
|'''inveci de''' /'''inscambi de'''
|NO
|scambio
|L'hà ciapad ona roba '''inveci de''' l'altra
|Ha preso una cosa una cosa '''invece de'''ll'altra
|-
|'''al post de'''
|NO
|sostituzione
|L'hà metud on roba '''al post de''' l'altra
|ha messo una cosa al '''posto de'''ll'altra
|}
===Preposizioni di modo===
I complementi di modo sono di solito espressi attraverso avverbi, a volte sono anche espressi con locuzioni avverbiali che possono essere formate da:
'''con''' + sostantivo
:Esempio:
::Hoo lavorad '''''con''' impegn'' (Ho lavorato '''''con''' impegno'')
'''de''' + aggettivo
:Esempio
::Hoo lavorad '''''de''' crapon'' (Ho lavorato ''ostinat'''amente''''')
esistono tuttavia numerose locuzione costruite con altre preposizioni.
Esempi:
sul seri → sul serio
per nom → per nome
====Preposizioni per indicare sentimenti o condizioni====
Di solito stati d'animo o condizione vengono espressi mediante aggettivi
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è feliz (Alessio è felice)<br>
talvolta si usa scrivere "'''in'''" + sentimento / condizione
:Esempio:<br>
::El paes l'è in agitazzion (Il paese è '''in''' agitazione)
<references />
===Preposizioni di circostanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|NO
|circostanza
|El pioveva '''co'''l sol
|Pioveva '''co'''l sole
|}
===Locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a l'uso de'''
|NO
|relazione (somiglianza) - a immagine di
|
|
|-
|'''front a'''
|NO
|relazione (con qualcosa o qualcuno da fronteggiare)<br>- nei confronti di
|
|
|-
|'''in di confront de'''
|NO
|relazione - nei confronti di
|
|
|}
==Preposizioni per formare i verbi frasali==
Alcuni verbi cambiano il loro significato quando sono succeduti da preposizione o da alcuni avverbi.<br>
►►► guarda ►►► '''[[Lombardo/Verbi frasali]]'''
4o4y5z5slsyttyf7jnnhl9qxvcdivo5
431811
431810
2022-08-20T17:40:31Z
62.18.97.144
/* Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione */
wikitext
text/x-wiki
{{Avanzamento|75%|22 luglio 2021}}[[Categoria:Lombardo]]
==Elenco delle preposizioni==
Le preposizioni sono delle parole che servono per mettere in relazione dei sostantivi o delle frasi.
Vengono qui di seguito elencate le preposizioni (la lista è fatta in dialetto milanese, ma nelle tabelle vengono indicate le possibili varianti nei diversi dialetti), ai paragrafi successivi sarà spiegato il loro utilizzo.
{|width="99%" cellspacing="6" cellpadding="6"
|width="50%" valign="top"|
===de===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''de''' <ref>"'''de'''" e "'''da'''" in lombardo sono varianti d'un'unica preposizione, tuttavia in dialetto milanese esiste una tendenza a usare "de" dove la lingua italiana usa "di " e "da" dove la lingua italiana usa "da".</ref>
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/de/
|-
|'''da'''
|{{Wt/lmo/-Br}}{{Wt/lmo/°TI}}
|/da/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===a===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''a'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/a/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===in===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
===con<ref>'''cont''' prima di vocale</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''con'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/cũ:/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===in su<ref>spesso abbreviata con "''su''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''in su'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:sy/
|-
|'''in soeu'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/ĩ:sø/
|-
|-
|'''soeu'''
|{{Wt/lmo/+BG}}
|/sø/
|}
<references/>
===per===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''per'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/per/
|-
|'''par'''
|{{Wt/lmo/-Lagh}}
|/par/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===intra<ref>spesso abbreviata con "''tra''", sempre abbreviato in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|lombardo orientale]]</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''intra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:tra/
|-
|'''infra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ĩ:fra/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===vers===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''vers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vɛrs/
|-
|'''invers'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ĩ:'vɛrs/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===che===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''che'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/ke/
|-
|'''ca'''
|{{Wt/lmo/-VA}}
|/ka/
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===come<ref>spesso abbreviato con "'me"</ref>===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''come'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'kume/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
|width="50%" valign="top"|
===sora===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sora'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sura/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===sota===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''sota'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sɔta/
|-
|
|
|
|-
|-
|
|
|
|}
<references/>
===oltra===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''oltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ultra/
|-
|'''olter'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'ulter/
|-
|'''voltra'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'vultra/
|}
<references/>
===pù===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''pù'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'py/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===asca===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''asca'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'aska/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===second===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''second'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'kũ:t/
|-
|'''segond'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'se'gũ:t/
|-
|
|
|
|}
<references/>
===senza===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''senza'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'sẽ:sa/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===amalastant===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''amalastant'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/amala'stã:t/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===condemanch===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''condemanch'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/kũ:de'maŋk/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
===entro===
{| class="wikitable"
!Variante
!Dialetti
!Pronuncia [[:wikipedia:it:Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]
|-
|'''entro'''
|{{Wt/lmo/-MI}}
|/'entro/
|-
|
|
|
|-
|
|
|
|}
<references/>
|}
Oltre alle preposizioni esistono delle locuzioni che svolgono il ruolo delle preposizioni ('''''locuzioni preposizionali'''''), verranno viste ai paragrafi successivi (in [[Lombardo/I dialetti del lombardo|dialetto milanese]] per conoscere le varianti dialettali si rimanda alla consultazione del [[Lombardo/Dizionari e Wikizionario|Wikizionario in lingua lombarda]].
==Preposizioni per collegare le frasi==
Come verrà detto a proposito della [[Lombardo/Costruzione della frase#Collegamento tra le frasi|Costruzione della frase]] esistono dei casi in cui le frasi possono essere collegate tra loro attraverso delle preposizioni, seguite da verbo all'[[Lombardo/Modi e tempi verbali|infinito]].
Possiamo classificare i seguenti casi:
* frasi con complemento gerundivo
* frasi di scopo
* frasi consecutive
* frasi di privazione
* frasi di necessità o convenienza
Un altro uso è quello dei verbi con funzione servile retti da preposizione, trattati nel [[Lombardo/Verbi servili|modulo sui verbi servili]]
===Frasi con complemento gerundivo===
Per queste frasi si rimanda al [[Lombardo/Gerundio e complemento gerundivo|modulo sul complemento gerundivo]]
===Frasi di scopo===
Sono frasi subordinati che specificano lo scopo per il quale viene svolto quanto descritto nella frase principale. Possono essere introdotte:
* dalla preposizione "'''de'''" quando la frase subordinata specifica il fine specifico per il quale il soggetto della frase principale è destinato.
:Esempio:
::El firlaforla l'è l'arnes '''de''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano è lo strumento '''per''' fare i buchi nel muro)
* dalla preposizione "'''per'''" in tutti i casi di frasi di scopo, possibile anche l'utilizzo alternativo alla preposizione "de"
:Esempio:
::Son scapad via '''per''' minga fàss ciapà.
::(Sono fuggito '''per''' non farmi prendere)
::El firlaforla l'è l'arnes '''per''' fà i bus in del mur.
::(Il trapano serve '''per''' è lo strumento per fare i buchi nel muro)
*dalla locuzione preposizionale "'''cont el fin de'''" (alternativa a ''per'' quando si voglia enfatizzare che qualcosa è stato pensato prestando attenzione al raggiungimento di un certo scopo)
:Esempio:
::La Noeuva Ortografia Lombarda l'è ona grafia '''cont el fin de''' ciapà dent tute i variant locai de la lengua lombarda.
::La Nuova ortografia Lombarda è una grafia '''con lo scopo di''' comprendere tutte le varianti locali della lingua lombarda
===Frasi consecutive===
Sono frasi subordinate che rappresentano la conseguenza dell'azione specificata nella frase principale
Si costruisce inserendo avverbi tipo "tant", "inscì", "assee" nella frase principale e introducendo la frase secondaria con la preposizione "'''de'''":
:Esempio:
::L'è stad '''tant''' svelt '''de''' finì in cinch minut.
::(E' stato tanto svelto '''da''' finire in cinque minuti)
::L'hà caminad '''inscì''' tant '''de''' stracàss
::(Ha camminato '''così''' tanto '''da''' stancarsi)
===Frasi di privazione===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che non è stata svolta.
la frase secondaria è introdotta dalla preposizione "senza":
:Esempio:
::L'ha lavorad '''senza''' mangià.
::(ha lavorato '''senza''' mangiare)
===Frasi di necessità o convenienza===
Sono frasi subordinate che rappresentano un'azione che è necessario o conviniente fare.
La frase secondaria è introdotta dalla preposizione "de": Il verbo della frase principale è ''vessegh'' (''vesser'' + [[Lombardo/Particelle pronominali o avverbiali|particella avverbiale]] "''ghe''") o ''havégh''
:Esempio:
::A gh'''è'' nagot '''de''' dì
::(Non c'è niente da dire)
::(A) gh'''hoo'' nagot '''de''' fà
::(Non ho niente da fare)
....
==Preposizione per collegare i sostantivi==
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di tempo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Utilizzo / significato / complement
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |(nessuna<br />preposizione)
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione non abituale)
|lunedì
|lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana e fase della giornata<br />(azione non abituale)
|lunedì matina
|lunedì mattina
|-
|SI
|tempo determinato - date
|el 15 de sgiugn
|il 15 giugno
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|NO
|tempo determinato - giorni della settimana<br />(azione abituale)
|'''de''' lunedì
|'''di''' lunedì
|-
|NO
|tempo determinato - alcune locuzioni
|'''De''' 'sti dì
|'''In''' questi giorni
|-
|NO
|tempo determinato - stagioni dell'anno<ref name="a">vanno bene sia "de" che "in"</ref>
|'''d''''estad
|'''in''' estate
|-
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato; significa "a partire da"
|Son stad 'dree a lavorà '''d'''i vot ore de la matina
|Sto lavorando '''da'''lle otto della mattina
|-
| rowspan="3" |'''a'''
|NO
|tempo determinato - giorno festivo particolare
|'''a''' Natal
|'''a''' Natale
|-
|SI
|tempo determinato - orario
|'''ai''' vundes ore
|'''a'''lle (ore) unidici
|-
|SI
|tempo determinato - davanti a un momento particolare
|'''a''' la fin de la sgiornada
|'''a'''lla fine della sgiornata
|-
|'''de ... a'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo
|'''de''' la matina a la sera
|'''da'''lla mattina '''a'''lla sera
|-
|'''de ... con'''
|SI
|tempo continuato - estremi temporali di un intervallo di tempo solo nelle epressione "d'on dì con l'alter" e simili<ref>possibile in alternativa a "d'on dì a l'alter"</ref>
|'''d''''on ann '''con''' l'alter
|'''da''' un anno '''a'''ll'altro
|-
| rowspan="3" |'''in'''
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a anni, secoli ...
|'''in de'''l 1985
'''in de'''l secol quell di vint
|'''ne'''l 1985
'''ne'''l ventesimo secolo
|-
|NO
|tempo determinato - davanti alle stagioni dell'anno<ref name="a" />
|'''in''' estad
|'''in''' estate
|-
|SI (in de)
|tempo determinato - davanti a parti del giorno
|'''in de''' la matina
|'''ne'''lla mattina
|-
| rowspan="1" |'''tra'''
|NO
|tempo determinato - per intendere un momento traslato avanti nel tempo
|'''tra''' des minut
|'''tra''' dieci minuti
|-
|'''de chì a''' / '''entro'''
|SI/NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto al tempo attuale
|'''de chì a''' des minut<br />'''de chì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''de lì a''' / '''entro'''
|SI / NO → come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - per esprimere un limite temporale massimo avanti nel tempo<br />rispetto a un momento passato
|'''de lì a''' des minut<br />'''de lì a''' Natal
|'''entro''' dieci minuti<br />'''entro''' Natale
|-
|'''dopo / de poeu de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo determinato - dopo
|'''dopo''' la fine de la scuola / '''de poeu de''' la fin de la scuola
|'''dopo''' la fine della scuola
|-
|'''oltra'''
|SI
|tempo determinato - oltre
|'''oltra''' el mes de magg a riva l'estad
|'''oltre''' il mese di maggio arriva l'estate
|-
|'''fina a'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - fino a
|'''fina a''' la fin de la scola
|'''fino a''' la fine della scuola
|-
|'''prima de / inanz de'''
|SI / NO<br />→ come preposizione "a" per tempo determinato
|tempo continuato - prima di
|'''prima de''' la fin de la scola / '''inanz de''' la fin de la scola
|'''prima de'''lla fine della scuola
|-
|'''per'''
|NO
|tempo continuato - durata
|Hoo lavorad '''per''' cinch ore
|Ho lavorato '''per''' cinque ore
|-
|'''in del cors de'''
|SI
|tempo determinato - durante
|'''in del cors de''' la partida
|'''durante''' la partita
|}
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Per indicare un tempo approssimato nei casi in cui di norma sia richiesta preposizione "a" si può usare al suo posto la preposizione "in su" oppure "vers". (quendo si esprimono gli orari si può usare solo "vers".
::Esempio
::Se vedom ai ses ore (Ci vediamo alle sei) - [momento preciso]
::Se vedom '''vers''' i ses ore (Ci vediamo '''verso''' le sei) - [momento approssimato]
::Se vedom al calà del sol (Ci vediamo al tramonto) - [momento preciso]
::Se vedom '''in sul''' calà del sol (Ci vediamo '''verso''' il tramonto) - [momento approssimato]
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di luogo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="2" |'''a'''
|SI
|a) stato in luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)<br>
b) moto a luogo - luogo preciso non circoscritto (esclusi indirizzi e nomi di città)
|a) Stoo de cà '''a'''l quint pian<br>b) Voo '''a'''l quint pian
|a) Abito '''a'''l quinto piano<br>b) Vado '''a'''l quinto piano
|-
|NO
|a) stato in luogo - città e paesi
b) moto a luogo - città e paesi
|a) Stoo de cà '''a''' Milan
b) Voo '''a''' Milan
|a) Abito '''a''' Milan
b) Vado '''a''' Milano
|-
| rowspan="4" |'''de'''
|SI
|moto da luogo - escluso città e paesi<br>
|Vegni '''de'''l quint pian
|Vengo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Son vegnud '''de''' Milan
|Sono venuto '''da''' Milano
|-
|SI
|moto per luogo - escluso città e paesi e sostantivi che indicano professioni<br>
|Passi '''de'''l quint pian
|Passo '''da'''l quinto piano
|-
|NO
|moto da luogo - città e paesi
|Passi '''de''' Milan
|Passo '''da''' Milano
|-
| rowspan="5" |'''in'''
|NO
|a) stato in luogo -indirizzi
b) moto a luogo - indirizzi
|a) '''in''' via Milan
b) '''in''' via Milan
|a) '''in''' Via Milano
b) '''in''' Via Milano
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
b) moto a luogo - espressioni con "campagna", "montagna" e simili
|a) Stoo de cà '''in''' campagna
b) Voo '''in''' campagna
|a) Abito '''in''' campagna
b) Vado '''in''' campagna
|-
|NO
|a) stato in luogo - espressioni con "terra" e "let"
b) moto a luogo - espressioni con "terra" e "let"
|L'è borlad sgiò '''in''' terra
L'è andad '''in''' let
|E' caduto '''a''' terra
E' andato '''a''' letto
|-
|NO
|a) stato in luogo - stati e regioni geografiche
b) moto a luogo - stati e regioni geografiche
|a) Stoo de cà '''in''' lombardia
b) Voo '''in''' Lombardia
|a) Abito '''in''' Lombardia
b) Vado '''in''' Lombardia
|-
|NO quando di parla del luogo in relazione alla sua funzione e non si vuole indicare un luogo particolare<br> SI ( → '''''in de''''') negli altri casi esclusi quelli indicati alle righe soprastanti
|a) stato in luogo - all'interno di luogo preciso cricoscritto
b) moto a luogo - all'interno di luogo preciso circoscritto
|a) Sont '''in''' ofizzi
Voo '''in''' ofizzi
b) Sont '''in''' de l'ofizzi del sindich
a1) Voo '''in de''' l'ofizzi del sindich
|a) Sono '''in''' ufficio
Vado '''in''' ufficio
b) Sono '''ne'''ll'ufficio del sindaco
a1) Vado '''ne'''ll'ufficio del sindaco
|-
|'''in de'''<ref>esiste però la tendenza a italianizzare usando semplicemente "'''de'''/'''da'''"</ref>
|SI → '''''in de'''''
|a) stato in luogo - sostantivi che indicano professioni
b) moto a luogo - sostantivi che indicano professioni
c) moto per luogo - sostantivi che indicano professioni
|a) Sont '''in de'''l sindich
b) Voo '''in de'''l sindich
c) Passi '''in de'''l sindich
|a) Sono '''da'''l sindaco
b) Vado '''da'''l sindaco
c) Passo '''da'''l sindaco
|-
|'''de'''...'''in'''
|NO
|a) moto per luogo / da luogo a luogo - attraverso luoghi dello stesso tipo
|El viagia '''de''' paes '''in''' paes
|Viaggia '''di''' paese '''in''' paese
|-
| rowspan="3" | '''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto a luogo - con il verbo "partì" (partire)
|a) l'è partì '''per''' Milan
|a) E' partito '''per''' Milano
|-
|SI (escluso nomi di città)
|b) moto per luogo - andare in giro continuativo
|a) El sgira '''per''' la cità
|a) Gira '''per''' la città
|-
|NO
|b) Stato in luogo - solo nella locuzione "per strada"
|a) L'hoo trovad '''per''' strada
|a) L'ho trovato '''per''' strada
|-
|'''sora''' <ref>"'''sora de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi persoanli soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo / moto per luogo - sopra
|'''Sora''' 'l tecc
|'''Sopra''' il tetto
|-
| rowspan="2" |'''in su'''
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - su
|a) '''in sul''' tavol
|a) '''sul''' tavolo
|-
|SI
|stato in luogo / moto a luogo - libri e siti internet o simili
|'''in sul''' liber<br>
'''in sul''' sit de la Wikipedia
|'''sul''' libro<br>
'''sul''' sito di wikipedia
|-
|'''de là de / oltra'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - oltre
|La cà l'è '''de là d'''i alber
|La casa è '''oltre''' gli alberi
|-
|'''dedent de'''/'''dedent a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - all'interno di
|
|
|-
|'''sota'''<ref>"'''sota de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - sotto
|El gat l'è '''sota''' 'l tavol
|Il gatto è '''sotto''' il tavolo
|-
|'''apos a /depos a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro (ma molto vicino/a ridosso)
|'''apos a ''' l'uss
|'''dietro''' la porta
|-
|'''arent a / visin a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - vicino
|El gat l'è '''arent a'''l can
|Il gatto è '''vicino a'''l cane
|-
|'''apress a / tacad a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - molto vicino
|Stoo de cà '''apress a''' Milan
|Abito '''molto vicino''' a Milano
|-
|'''de dree a / de dree de'''
|SI ( escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - dietro ''(a distanza fissa)''
|El can l'è '''de dree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(a distanza fissa)''
|-
|'''denanz a / denanz de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - davanti
|La gesa l'è '''denanz a'''l municipi
|La chiesa è '''davanti a'''l municipio
|-
| rowspan="2" |'''adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - dietro ''(all'inseguimento)''
|El can l'è '''adree a'''l gat
|Il cane è '''dietro''' il gatto ''(e vuole raggiungerlo)''
|-
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - lungo
|'''Adree a''' la riva del mar
|'''Lungo''' la riva del mare
|-
|'''de fianch a / de fianch de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo- a fianco di
|El gat l'è '''de fianch a''' la porta
|Il gatto è '''a fianco a'''lla porta
|-
|'''a travers a / a travers de'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - attraverso
|El gat l'è passad '''a travers d'''i cespuli
|Il gatto è passato '''attraverso''' i cespugli
|-
|'''vers'''<ref>"'''vers de'''" davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|moto a luogo - direzione - verso
|Semm 'dree a caminà '''vers''' Milan
|Stiamo camminando '''verso''' Milano
|-
|'''in di pagn de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo figurato - nei panni di
|
|
|-
|'''infra / intra / tra / fra'''
|SI / NO →
come per preposizione "in"
|stato in luogo / moto a luogo - in mezzo a due o più elementi
|El gat l'è '''infra''' la cadrega 'l sofà
|Il gatto è '''tra''' la sedia e il divano
|-
|'''in mez a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto aluogo - in mezzo a
|El gat l'è '''in mez a''' la stanza
|Il gatto è '''in mezzo a'''lla stanza
|-
|'''in fond a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - in fondo a
|El gat l'è '''in fond a''' la stanza
|Il gatto è '''in fondo a'''lla stanza
|-
|'''in fris a'''
|SI (escluso nomi di città)
|moto per luogo - rasente
|'''in fris a'''l Navali
|'''rasente''' il Naviglio
|-
|'''in pari a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo- a fianco di
|El gat el corr '''in pari a'''l can
|Io cammino '''a fianco a''' l cane
|-
|'''intorna de / intorna a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - intorno a
|El gat el corr '''intorna a'''l tavol
|Il gatto corre '''intorno a'''l tavolo
|-
|'''lì adree a'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - nell'intorno di
|El sta de cà '''lì adree a''' Milan
|Abita '''nell'intorno di''' Milano
|-
|'''lontan de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo - lontano da
|El gat l'è '''lontan de'''l tavol
|Il gatto è '''lontano da'''l tavolo
|-
|'''in quell de'''
|NO
|stato in luogo / moto aluogo (solo per città, alternativa alla preposizione "a")
|Se sem incontrad in quell de Milan
|Ci siamo incontrati '''in quel di''' Milano
|-
|'''foeura de'''
|SI (escluso nomi di città, in quel caso soltanto "foeura")
|stato in luogo / moto a luogo
|'''Fuora de'''l guss
'''Foeura''' Milan
|'''Fuori da'''l guscio
'''Fuori''' (da) Milano
|-
|'''in di part de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo / moto a luogo approssimato per nomi geografici
|El stà de cà '''in di part de'''l Vigentin
|Abita '''dalle parti de'''l Vigentino
|-
|'''dessoravia de'''
|SI (escluso nomi di città)
|stato in luogo - perfino al di sopra / appena al di sopra
|Havéghen '''dessoravia de'''l coo
|Averne fin sopra la testa
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|stato in luogo - contro
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di argomento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''de'''
|SI per specificare<br>NO in senso generico
|argomento - riferito a predicato
|Sem 'dree a parlà '''de''' animai selvadigh
|Stiamo parlando '''di''' animali selvatici
|-
|'''in su'''<ref name='c'>L'uso di "'''in su'''" o "'''sora'''" è indifferente</ref>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''in su''' animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''sora'''<ref name='c'/>
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''sora''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''su'''gli animali selvatici
|-
|'''a proposit de'''
|SI
|argomento - riferito a sostantivo
|Sem 'dree a fà on discors '''a proposit d''' i animai selvadigh
|Stiamo facendo un discorso '''a proposito de'''gli animali selvatici
|}
<references />
===Preposizione di origine===
Si usa la preposizione "'''de'''" che funziona come per il moto da luogo (vedi sopra).
Esempio:
:(italiano) E' nato '''da''' un padre piemontese
:(lmobardo) L'è nassud '''d''''on pader piemontes
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione con un altro individuo
|'''Cont''' el Giovann voo minga d'acord
|'''Con''' giovanni non vado d'accordo
|-
|'''infra''' / '''intra''' / '''fra''' / '''tra'''<ref>infra de prima dei [[Lombardo|Pronomi personali soggetto]]</ref>
|SI (escluso nomi di città)
|relazione all'interno di un gruppo
|'''Infra de''' num andem minga dacord
|'''Tra di''' noi non andiamo d'accordo
|-
|'''in di confront de'''
|SI (escluso nomi di città)
|relazione nei confronti di un altro individuo
|Te se see minga comèportad ben '''in di confront de'''l Giovann
|Non ti sei comportato bene '''nei confronti di''' Giovanni
|}
<references />
===Preposizioni per costruire i comparativi===
"'''de'''", "'''che'''", '''come''', '''compagn de''', '''istess de''', '''al pari de'''; per il loro utilizzo guarda ►►► "'''[[Lombardo/Gradi dell'aggettivo|gradi dell'aggettivo]]'''"
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di agente / causa / causa efficiente / dipendenza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
| rowspan="3" |'''de'''
|SI (escluso nomi di città)
|agente / causa efficiente
|L'edifizzi l'è stad trad sgiò '''de'''l teremot
|L'edificio è stato abbattutto '''da'''l terremoto
|-
|
|SI (escluso nomi di città)
|dipendenza
|El prezzi de la benzina el dipend '''de'''l prezzi del petroli
|Il prezzo della benzina dipende '''da'''l prezzo del petrolio
|-
|SI/NO
|causa (solo per sentimenti o disagi fisici)
|El barbon l'è mort '''de'''(l) frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''di''' / '''da'''l freddo
|-
|'''per'''
|SI (escluso nomi di città)
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per''' el frecc
|Il barbone è morto '''per''' il / '''da'''l freddo
|-
|'''per via de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''per via de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''a caosa de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa (sempre)
|El barbon l'è mort '''a caosa de'''l frecc
|Il barbone è morto '''a causa de'''l freddo
|-
|'''in reson de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|causa
|
|'''in ragione di'''
|}
<references/>
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di mezzo===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''<ref>"'''cont'''" prima di vocale</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (strumento utilizzato)
|Hoo fad el bus '''cont''' el firlaforla
|Ho fatto il buco '''co'''l trapano
|-
|'''in'''
|NO
|mezzo (di trasporto)
|Voo a cà '''in''' machina
|Vado a casa '''in''' macchina / '''con''' la macchina
|-
|'''per'''
|NO
|mezzo (di telecomunicazione)
|El parla '''per''' television
|Parla '''per''' televisione
|-
|'''grazzie a'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mezzo (generico), con enfasi su un vantaggio ricavato
|L'hà riessid a passà l'esam '''grazzie a''' quell liber là.
|E' riuscito a passare l'esame '''grazie a''' quel libro
|-
|'''per mez de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un articolo partitivo oppure nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|mezzo (generico)
|I hann menad inanz la soa ricerca '''per mez de''' espriment
|Hanno portanto avanti la loro ricerca '''mediante''' esprimenti
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI
|mezzo (quando il mezzo ha permesso o permette di apprendere, capire, riconoscere ... qualcosa)
|L'hoo riconossud '''de''' la vos
|L'ho riconosciuto '''da'''lla voce
|-
|NO
|in qualche altra rara espressione
|Tegnì '''de''' man
|Tenere '''per''' mano
|}
<references />
===Preposizioni di abbondanza e mancanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|abbondanza
|El cavagn l'è pien '''de''' nos<br>
El cavagn l'è pien '''di''' nos che t'hee comprad
|Il cesto è pieno '''d'''i noci<br>
Il cesto è pieno '''de'''lle noci che hai comprato
|-
|NO quando il sostantivo segue è plurale e di norma sarebbe preceduto da un [[Lombardo/Articoli|articolo partitivo]], oppure nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|mancanza
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da [[Lombardo/Articoli|articolo]]
SI negli altri casi
|privazione
|Privà on quaivun '''de'''l pan<br>
|Privare qualcuno '''d'''el pane<br>
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di compagnia e unione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|compagnia e unione
|Mi son '''con''' la mia morosa
|Io sono '''con''' la mia fidanzata
|-
|'''insema a'''
|SI
|compagnia
|Mi son '''insema a''' la mia morosa
|IO sono '''insieme a'''lla mia fidanzata
|-
|'''intra'''/'''intra''' / '''tra''' / '''fra'''<ref>costruzione con "intra" è uno "stato in luogo" che in senso figurato rappresenta compagnia</ref>
|SI
|compagnia
|L'è '''intra''' i tosane
|E' '''tra''' le ragazze
|}
<references />
===Preposizioni concessive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|SI
|concessiva
|'''Cont''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Con''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''amalastant'''
|SI
|concessiva
|'''Amalastant''' el frecc che faseva sont sortid istess
|'''Nonostante''' il freddo che faceva sono uscito comunque
|-
|'''a dispet de'''
|SI
|concessiva
|'''A dispet''' de la sua apparenza era diverso
|'''A dispetto de'''lla sua aopparenza era diverso
|}
<references />
===Preposizioni di denominazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|denominazione
|La cità '''de''' Milan
|la città '''di''' Milano
|}
<references />
===Preposizioni di distanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' (...'''de''')
|NO davanti a nomi di città
SI negli altri casi
|distanza
|Sem rivad '''a''' des chilometri '''de''' Vares
|Siamo arrivati a 10 chilometri da Varese
|}
<references />
===Preposizioni distributive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a''' ...'''a'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm '''a''' duu '''a''' duu
|Camminiamo '''a''' due '''a''' due
|-
|rowspan="2"|'''per'''
|NO
|distributivo - in qualche altra locuzione
|Caminèm in fila '''per''' duu
|Camminiamo in fila '''per''' due
|-
|NO
|distributivo - distribuzione di qualcosa
|Ghe n'è assee '''per''' tucc
|Ce n'è abbastanza '''per''' tutti
|}
<references />
===Preposizioni di materia===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|materia
|El rampin l'è '''de''' ferr
|Il gancio è '''di''' ferro / '''in''' ferro
|}
<references />
===Preposizioni di aggiunta===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''asca'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "e poi c'è da aggiungere anche"
|Cent franch asca i interess
|Cento franchi '''oltre a'''gli interessi
|-
|'''pù'''
|SI
|aggiunta - vuol dire "che si sommano a"
|Cent franch '''pù''' i interess
|Cento franchi '''più''' gli interessi
|}
<references />
===Preposizioni e locuzion preposizionali di esclusione e privazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''senza'''<ref>"senza de" prima dei [[Lombardo|prronomi personali soggetto]]</ref>
|SI
|privazione - senza
|'''Senza de''' mi el ghe sariss mai stad
|'''Senza di''' me non ci sarebbe mai stato
|-
|'''foeura che''' / '''via che'''
|SI
|esclusione - eccetto
|Tucc i dialet de la lombardai '''foeura che''' / '''via che''' 'l Mantovan i partegnen a la lengua lombarda.
|Tutti i dialetti della lombardia eccetto il mantovano appartengono alla lingua lombarda.
|-
|'''condemanch'''
|SI
|esclusione - eccetto
|
|
|}
<references />
===Preposizioni di qualità===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|qualità
|L'è on oget '''de''' valor
|e un oggetto '''di''' valore
|-
|'''con'''
|NO
|qualità (derivante da qualcosa di posseduto o apprtenente)
|On om '''cont''' ona barba longa
|Un uomo '''con''' una barba lunga
|}
<references />
===Preposizioni di pena===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad condanad '''a''' des ann de prison
|E' stato condannato '''a''' dieci anni di prigione
|-
|'''de'''
|NO
|pena da scontare
|L'è stad multad '''de''' desmila euro
|E' stato multato '''per''' diecimila euro
|}
<references />
===Preposizioni partitive===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''di''' loro sono in grado di scrivere
|-
|'''intra''' /'''infra''' / '''tra''' /'''fra'''<ref>'''infra de'''.. davanti ai [[Lombardo/Pronomi personali soggetto|pronomi personali soggetto]]</ref><ref>costruzione con '''infra''' è "stato in luogo" che in senso figurato ha funzione partitiva"</ref>
|NO nei casi di norma non preceduti da articolo
SI negli altri casi
|distributivo
|Domà trii '''infra de''' lor a inn boni de scriver
|Solo tre '''tra''' di loro sono in grado di scrivere
|}
<references />
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di limitazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|limitazione - qualcosa posseduto dal soggetto
|L'è curt '''de''' cervell
|E' corto '''di''' cervello
|-
|'''in sgener de'''
|NO
|limitazione - generale
|'''In sgener de'''
|'''In fatto di'''
|-
|'''in quant a'''
|SI
|limitazione - generale
|'''In quant a''' la matematica l'è assee bravo
|'''Quanto a'''lla matematica è abbastanza bravo
|-
|'''per'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Per''' el Giovann l'è inscì
|'''Per''' Giovanni è così
|-
|'''second''' /'''segond'''
|SI
|limitazione - opinioni
|'''Second''' el Giovann l'è inscì
|'''Secondo''' Giovanni è così
|-
|'''a segonda de''' (abbr. ''segonda'') /'''a seconda de''' (abbr. ''seconda'')
|SI
|limitazione
|'''a segonda de'''
|'''a seconda di'''
|}
<references />
===Preposizioni di oggetto e di termine===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|(nessuna<br>preposizione)
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma affermativa
|El gat l'hà mangiad '''la''' polpeta<br>
El gat l'hà mangia '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato '''la''' polpetta<br>
Il gatto ha mangiato '''una''' polpetta
|-
|SI (escluso nomi di città)
|oggetto - forma negativa nei casi in cui l'oggetto specifico<br>che quindi voglia l'[[Lombardo/Articoli|articolo determinativo]]<br>o indeterminativo nel senso di tutto eccetto uno o qualcuno
|El gat l'hà mangiad minga '''la''' polpeta
El gat l'hà mangiad nò '''ona''' polpeta
|Il gatto ha mangiato minga '''la''' polpetta
Il gatto non ha mangiato '''una''' polpetta (le ha mangiate tutte tranne una)
|-
|'''de'''
|NO
|oggetto - negativa negli altri casi
|El gat l'hà mangiad minga '''de''' polpete<br>
|Il gatto non ha mangiato polpette
|-
|'''a'''
|SI (escluso nomi di città)
|termine (sempre)
|Gh'hoo dad ona polpeta '''a'''l gat<br>
|Ho dato una polpetta '''a'''l gatto
|}
<references />
===Preposizioni di scopo e di vantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|scopo - quando si vuole indicare che l'oggetto è designato apposta per quello scopo
|I scarpe '''de''' tenis
|Le scarpe '''da''' tennis
|-
|rowspan ="2"|'''per'''
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|scopo - quando si vuole indicare che l'azione descritta dal predicato è svolta per uno scopo
|El lavora '''per''' la soa vita
|Lavora '''per''' la sua vita
|-
|SI (escluso nomi di città e paesi)
|vantaggio (a vantaggio di)
|El lavora '''per''' i sò fioeul
|Lavora '''per''' i suoi figli
|}
===Locuzioni preposizionali di svantaggio===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''contra de''' / '''contra a''' /'''contra'''
|SI
|svantaggio - contro
|
|
|-
|'''a svantagg de''' / '''a dagn de'''
|SI
|svantaggio - a svantaggio di / a danno di
|
|
|}
===Preposizioni di separazione e allontanamento===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|rowspan="2"|'''de'''
|SI (eccetto nomi di città)
|separazione
|Separém i boni '''d'''i cativ
|Separiamo i buoni '''da'''i cattivi
|-
|SI (eccetto nomi di città)
|allontanamento
|I boni s'inn slontanad '''d'''i cativ
|I buoni si sono allontanmati '''da'''i cattivi
|}
===Preposizioni per costruire il complemento predicativo===
Di solito il complemento predicativo del soggetto non è introdotto da preposizione:
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è considerad on geni (Alessio è considerato un genio)<br>
::El Valeri l'è stad elegiud sindich (Valerio è stato eletto sindaco)
Ci sono però dei casi dove si utilizzano delle preposizioni per esempio
→ preposizione "'''come'''"<br>
:Esempio:<br>
::L'è stad ciapad '''come''' garzon (E' stato preso '''come''' apprendista)
→ preposizione "'''de'''"<br>
:Esempio:<br>
::El fa '''de''' testimoni (Fà '''da''' testimone)
===Preposizioni di quantità===
====Preposizioni per indicare il numero di elementi costituenti un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''de'''
|NO
|quantità (riferita delle entità costituenti l'entità rappresentata dal sostantivo che precede)
|Ona partida '''de''' des toch<br>La partida l'era de des toch
|Una partita '''da''' dieci pezzi<br>La partita era da dieci pezzi
|-
|'''in'''
|NO
|quantità (numero degli elementi che costituiscono un gruppo)
|Serom '''in''' trii
|Eravamo '''in''' tre
|-
|(nessuna<br>preposizione)
|NO
|quantità (numero degli elementi indipendente dall'idea del gruppo)
|I eren trii
|Erano tre
|}
====Preposizione per indicare il numero di parti in cui dividere un'entità====
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|in
|NO
|quantità (numero di parti in cui un'entità viene divisa)
|Spartì '''in''' trè part
|Dividere '''in''' tre parti
|-
|}
====Preposizioni per indicare il prezzo====
Per indicare il prezzo di un oggetto non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El compiuter el costa cinchcent euro (Il compiuter costa 500 euro)<br>
Per indicare il prezzo a la quale è venduto o comprato qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'hoo comprad '''a''' cinchcent euro (L'ho comprato '''a''' / '''per''' 500 euro)
::L'hoo vendud '''a''' cinchcent euro (L'ho venduto '''a''' / '''per''' 500 euro)
<references />
====Preposizioni per indicare approssimazione====
Nelle stime, nelle misure e nelle supposizioni ove non sia richiesta preposizione l'introduzione della preposizione "'''in su'''" equivale a dire "pressappoco", "supergiù", "circa"
::Esempio
::El pesa '''in sui''' sessanta chilogram (Pesa pressappoco sessanta chilogramnmi, Pesa sui sessanta chilogrammi)
Se si vuole invece indicare un intervallo si usa '''"infra"''' / "intra" / "tra " / "fra" .... '''"e"'''
::Esempio
::El palazz l'è alt '''intra''' i trii '''e''' i quindes metri (Il palazzo è alto '''tra''' i tre '''e''' i quindici metri)
===Preposizioni di stima===
Per indicare il valore stimato di un oggetto si usa la preposizione "'''per'''":
:Esempio:<br>
::Quest anell chì l'è stad stimae '''per''' cinchcent milion (Questo anello è stato stimato '''per''' 500 milioni)
vale quanto detto sopra per le approssimazioni ('''in su''') e gli intervalli ('''infra...e''')
<references />
===Preposizioni per indicare l'età===
Per indicare l'eta di una persona non si usano preposizioni:
:Esempi:<br>
::El Lessi el gh'hà quarant'ann (Alessio ha quarant'anni)<br>
Per indicare l'età alla quale è successo qualcosa si usa la preposizione "'''a'''"
:Esempio:<br>
::L'è andad in spos '''a''' vint ann (Si è sposato '''a''' vent'anni)
Allo stesso modo può essere indicata un'età approssimata facendo precedere la preposizione "'''in su'''"
<references />
===Preposizioni di trasformazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''in'''
|NO
|trasformazioni di varia natura
|El liber l'è stad tradot '''in''' lombard
|Il libro è stato tradotto '''in''' lombardo
|}
===Preposizioni e locuzioni preposizionali di scambio e sostituzione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''per'''
|NO
|scambio
|L'hà scambiad ona roba '''per''' l'altra
|Ha scambiato una cosa '''per''' / '''con''' l'altra
|-
|'''inveci de''' /'''inscambi de'''
|NO
|scambio
|L'hà ciapad ona roba '''inveci de''' l'altra
|Ha preso una cosa una cosa '''invece de'''ll'altra
|-
|'''al post de'''
|NO
|sostituzione
|L'hà metud on roba '''al post de''' l'altra
|ha messo una cosa al '''posto de'''ll'altra
|}
===Preposizioni di modo===
I complementi di modo sono di solito espressi attraverso avverbi, a volte sono anche espressi con locuzioni avverbiali che possono essere formate da:
'''con''' + sostantivo
:Esempio:
::Hoo lavorad '''''con''' impegn'' (Ho lavorato '''''con''' impegno'')
'''de''' + aggettivo
:Esempio
::Hoo lavorad '''''de''' crapon'' (Ho lavorato ''ostinat'''amente''''')
esistono tuttavia numerose locuzione costruite con altre preposizioni.
Esempi:
sul seri → sul serio
per nom → per nome
====Preposizioni per indicare sentimenti o condizioni====
Di solito stati d'animo o condizione vengono espressi mediante aggettivi
:Esempi:<br>
::El Lessi l'è feliz (Alessio è felice)<br>
talvolta si usa scrivere "'''in'''" + sentimento / condizione
:Esempio:<br>
::El paes l'è in agitazzion (Il paese è '''in''' agitazione)
<references />
===Preposizioni di circostanza===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''con'''
|NO
|circostanza
|El pioveva '''co'''l sol
|Pioveva '''co'''l sole
|}
===Locuzioni preposizionali di relazione===
{| class="wikitable"
!Preposizione
!+ articolo?
!Complemento / utilizzo
!Esempio
!Esempio in italiano
|-
|'''a l'uso de'''
|NO
|relazione (somiglianza) - a immagine di
|
|
|-
|'''front a'''
|NO
|relazione (con qualcosa o qualcuno da fronteggiare)<br>- nei confronti di
|
|
|-
|'''in di confront de'''
|NO
|relazione - nei confronti di
|
|
|}
==Preposizioni per formare i verbi frasali==
Alcuni verbi cambiano il loro significato quando sono succeduti da preposizione o da alcuni avverbi.<br>
►►► guarda ►►► '''[[Lombardo/Verbi frasali]]'''
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Template:Progetto Scuole
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431701
2022-08-20T13:58:29Z
Hippias
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wikitext
text/x-wiki
<div style="width:auto; border: 2px solid #CCCCFF; padding:2px; text-align:center; background:white;">
<div style="background-color:#DFEFFF; border-bottom:1px solid #CCCCFF; padding:3px; font-weight:bold;">[[Progetto:Scuole|Progetto Scuole]] </div>
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[[File:Wikimedia Community Books Logo.svg|80px|right]]
''In generale:''
[[Aiuto:Wikibooks per la scuola|Wikibooks per la scuola]] ·
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[[Progetto:Scuole/Libri completi|libri scolastici completi (o quasi)]] ·
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[[Progetto:Scuole/Libri scolastici stampabili|con pdf stampabile]] ·
[[Progetto:Scuole/Libri abbandonati|abbandonati]]<br />
''Coordinamento discipline:''
[[Progetto:Scuole/Materie umanistiche|materie umanistiche]]
------
'''[[:Categoria:Progetti scolastici|Progetti scolastici]]'''
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Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci dal 1970 a oggi/Filiali merci
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2022-08-21T04:45:08Z
Cinianto
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/* Avvio dell'attività */ inserimento immagine
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text/x-wiki
{{F}}
{{Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci dal 1970 a oggi}}
[[Categoria:Le Ferrovie dello Stato italiane e il trasporto delle merci dal 1970 a oggi|Filiali merci]]
[[File:Seminario di formazione per il personale della fililiale.png|miniatura|ENTE DELLE FERROVIE DELLO STATO □IPARTIMINTO PROMOZIONE ■ VENDITA SEMINARIO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DELLE FILIALI 1988]]
== Avvio dell'attività ==
Le Filiali Merci diventarono operative nel 1989.
Ne vennero costituite 40 in tutta Italia, isole maggiori comprese. Alcune collocate sul territorio e altre nello stesso luogo fisico della sede degli Uffici Commerciali e del Traffico periferici.
In alcuni Compartimenti molto ampi furono attivate delle "antenne", composte solamente da una o due persone, svolgenti attività funzionali alla lontana Filiale di riferimento. Si ricorda Catania, antenna di Palermo; V. Mestre di Treviso; Bolzano di Trento.
== Dotazione organica e strumentale ==
L'organico tipo dei lavoratori in Filiale era costituito da:
* il Direttore di Filiale, di solito un ex Consulente della Clientela oppure una persona con elevata esperienza nel settore dell'organizzazione dei trasporti merci, scelto dopo una accurata selezione fra più concorrenti e inviato a corsi di formazione preparatori;
* due Venditori, scelti tra il personale dell'esercizio operativo, esperti nel trattamento dei trasporti merci, opportunamente preparato in corsi specifici di formazione e immessi precedentemente in un nucleo di attività operativa istituito all'interno degli Uffici Commerciali e del Traffico nei tre anni intercorrenti tra la fine dell'attività vera e propria dei "Consulenti" e l'avvio delle Filiali;
* un addetto di Filiale, particolarmente preparato nel disbrigo delle attività amministrative e di sorveglianza della buona organizzazione di tutte le necessità di supporto e ausilio all'altro personale della Filiale.
L'Addetto rappresentava anche il primo contatto, nella maggior parte dei casi telefonico, tra la clientela dall'esterno e l'altro personale della Filiale.
La strumentazione fornita, costituita da una macchina di videoscrittura e da un apparecchio fax, era tra le più attuali e necessarie presenti nei migliori Uffici.
L'anno successivo fu fornito un apparecchio personal computer. Non essendo ancora attivo il collegamento web, l'apparecchiatura era utilizzata in "locale" come archivio dei dati raccolti, come simulatore di ipotesi di future variazioni di traffico e di clientela, come strumentazione per determinare velocemente i prezzi delle prestazioni.
== Organizzazione del lavoro ==
{{chiarire|Nei tre anni di attività intermedia, ricordati sopra}}, il Direttore di Filiale ed i Venditori erano riusciti a dotarsi di un "Portafoglio Clienti" che avrebbe rappresentato la vera ricchezza del successivo lavoro da svolgere in Filiale.
I Clienti furono suddivisi per aree geografiche omogenee sia per numero e tipologia di traffico prodotto che per itinerari di visita che consentissero costi il più contenuti possibili per il viaggio necessario per recarsi nella sede del Cliente.
Anche l'orario di lavoro fu rivoluzionato: non più quello ministeriale tipico degli Uffici, dalle 08,00 alle 14,00 per sei giorni alla settimana, ma dalle 09,00 alle 17,30 per 5 giorni alla settimana allo scopo di uniformarsi all'orario comunemente osservato dalle aziende private. Ciò per poter soddisfare ogni loro richiesta nel momento in cui veniva avanzata.
Questo nuovo orario era già stato praticato in alcune sedi dal personale che si sarebbe trasferito nelle future Filiali nel periodo intermedio di passaggio tra l'attività dei "Consulenti" e l'apertura delle Filiali. {{cn|Questa modifica fu senza tribolazioni perché contestata dall'altro personale in quanto temeva che ne sarebbe stato coinvolto egli stesso e solamente la lungimiranza di qualche Capo Ufficio locale lo consentì.}}
Inoltre, sempre nei tre su accennati anni di passaggio, anche nella sede centrale del Servizio Commerciale e del Traffico e la corrispondente figura periferica del Capo Ufficio Commerciale e del Traffico erano avvenute molte e importanti innovazioni. L'azione di vendita, formalizzata con la sottoscrizione di appositi Accordi Commerciali tra il Cliente e la "Ferrovia", non era più riservata agli Alti Dirigenti Centrali ma decentrata agli Uffici Commerciali e del Traffico periferici. I futuri Venditori e Direttore di Filiale acquisirono via via capacità contrattuale propria. Vale a dire che tutti i contenuti specifici di ogni trasporto (prezzo personalizzato, condizioni di trasporto, tipologia del vagone da utilizzare, impegno quantitativo di merce da trasportare -solitamente in un anno ma anche spot- ed altre condizioni) venivano concordati tra il predetto personale e la singola Azienda Cliente. Al Capo Ufficio Commerciale e del Traffico locale era riservata la firma del "contratto" che simboleggiava l'adesione formale e giuridica al rispetto di tutto quanto convenuto. Questi documenti portavano la dicitura "Accordo Particolare".
Il contatto assiduo con la "Clientela" fidelizzata consentì di acquisire nuove e maggiori quantità di traffico e di trasformare il modo di trasportare riuscendo, là dove esistevano le condizioni, di migliorare le modalità di organizzazione cercando di realizzare, per la "Ferrovia", costi sempre più bassi ed introiti sempre più alti.
Il Personale di Filiale non si limitava al solo contatto con la "Clientela Fidelizzata" ma si dedicava, in particolare, all'ampliamento del proprio "portafoglio clienti" acquisendo nuova clientela.
All'interno della Filiale furono anche autonomamente individuate delle azioni tipiche del Marketing per valutare il mercato di riferimento e il suo sviluppo, la modifica e l'evoluzione delle tipologie merceologiche di trasporto nonché le variazioni fisiche italiane e straniere dei percorsi di approvvigionamento/distribuzione.
Altro aspetto molto significativo della raccolta di queste informazioni fu rappresentato dalla conoscenza della percezione della "Clientela" del brand "Ferrovie dello Stato".
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Progetto:Scuole/titolo
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nuova intestazione per il progetto
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Progetto '''Scuole'''</div>
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Categoria:Progetto Scuole - grafica
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