Wikisource itwikisource https://it.wikisource.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.39.0-wmf.22 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikisource Discussioni Wikisource File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Autore Discussioni autore Progetto Discussioni progetto Portale Discussioni portale Pagina Discussioni pagina Indice Discussioni indice Opera Discussioni opera TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Accessorio Discussioni accessorio Definizione accessorio Discussioni definizione accessorio Della natura delle cose 0 33077 3014279 2559255 2022-07-31T15:32:51Z OrbiliusMagister 129 Porto il SAL a SAL 25% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Lingua originale del testo"/>latino<section end="Lingua originale del testo"/> <section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tito Lucrezio Caro<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>I secolo a.C.<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="Anno di traduzione"/>1717<section end="Anno di traduzione"/> <section begin="Nome e cognome del traduttore"/>Alessandro Marchetti<section end="Nome e cognome del traduttore"/> <section begin="Argomento"/>Poemi<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>Della natura delle cose<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Poemi<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=31 luglio 2022|arg=Poemi}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore =Tito Lucrezio Caro | Titolo =Della natura delle cose | Anno di pubblicazione =I secolo a.C. | Lingua originale del testo =latino | Nome e cognome del traduttore =Alessandro Marchetti | Anno di traduzione =1717 | Progetto =letteratura | Argomento =Poemi | URL della versione cartacea a fronte = }} == Indice == * {{Testo|/Libro primo}} * {{Testo|/Libro secondo}} * {{Testo|/Libro terzo}} * {{Testo|/Libro quarto}} * {{Testo|/Libro quinto}} * {{Testo|/Libro sesto}} ==== Altri progetti ==== {{Interprogetto|w=De rerum natura}} [[Categoria:Poemi]] [[en:Of The Nature of Things (Titus Lucretius Carus)]] [[es:Sobre la naturaleza de las cosas]] [[fr:De la nature (traduction Nisard)]] [[la:De rerum natura (Titus Lucretius Carus)]] qtytpf8vo6mf8gxjis6w0x0z2a60jar Della natura delle cose/Libro sesto 0 33084 3014278 1309769 2022-07-31T15:31:50Z OrbiliusMagister 129 Porto il SAL a SAL 25% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Libro sesto<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Libro quinto<section end="prec"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Poemi<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=31 luglio 2022|arg=Poemi}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Libro sesto|prec=../Libro quinto|succ=}} <pages index="Lucrezio e Fedro.djvu" from=96 to=165 /> [[en:Of The Nature of Things (Titus Lucretius Carus)/Book VI]] [[la:De rerum natura (Titus Lucretius Carus)/Liber VI]] 2j7a38ikd2wem7yg2gpt3ihjzrol4rc Antonio Rosmini/XVI 0 75798 3014333 809765 2022-07-31T19:28:02Z Unoduetrevia 64477 Correzione wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo XVI<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../XV<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../XVII<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>14 giugno 2008<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>saggi<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=14 giugno 2008|arg=saggi}} {{IncludiIntestazione|sottotitolo=Capitolo XVI|prec=../XV|succ=../XVII}} Il Rosmini nutre tanta riverenza verso il senso comune e verso la tradizione e l’autorità, che dall’uno e dall’altra acquista forza e ne aggiunge; distingue col titolo di volgare appunto la scienza di coloro che accolgono senza scelta e senza scelta rigettano, che ad ogni ora gridano contro il pregiudizio, e sono di pregiudizio inzuppati. All’autorità ed alla fede egli vuole che la natura e la ragione vengano conciliate, anzi di queste fa scala a quelle nella storia dell’uomo e di tutta l’umanità. La scienza umana egli non può separare dalla religiosa, perchè ne’ tempi più gloriosi alle nazioni e negli uomini delle nazioni più benemeriti le si trovano naturalmente accoppiate, e perchè la scienza non può esser civile, cioè concordemente e stabilmente efficace sulle moltitudini, se religiosa non sia. Ma la sua religione vuole nel filosofare libertà; predica la conciliazione delle sentenze diverse; e nel commetterle insieme in corpo vivente, non già nello sdraiarle l’una lungo l’altra o nel prenderne alcuni squarci a caso o a capriccio, fa consistere l’unità. Con questo intendimento egli tesse la storia della filosofia quasi la vita d’un uomo; addita nelle dottrine i germi del vero presentiti, e o cominciati a svolgere, o soffocati, e poi ripullulanti, e mortificati da capo: addita i passi altresì dell’errore, e fin le occasioni e gl’impulsi tenui remotissimi. Con acuto avvedimento tiene di conto delle obbiezioni che a dottrina fecero non gli avversari ma i seguaci suoi stessi, di quelle che fece a sè medesimo l’autore, più o meno consapevole; delle petizioni di principio e delle contraddizioni: e la ripetizione è talvolta la maschera della contraddizione. E quest’è vera storia perchè ricerca la scienza nell’intimo della coscienza; e ci dà la morale di questa gran favola, tra dramma e apologo, ch’è l’umana filosofia. Ponendo, esso, le questioni nette, si aiuta a riconoscere dove gli altri le abbiano non ben vedute, e perchè non le abbiano bene sciolte; e va diritto al forte della questione con quel coraggio ch’è ignoto alle teste superbe, le quali fanno di tutto per dissimulare a sè stesse le difficoltà; e per volerle scansare si sviano, per saltarle, rovinano. Ridico, ed importa, che sì nel porre e sì nello sciorre la questione, e’ si guarda dall’eccesso e dal difetto, che sì sovente s’alternano nelle umane cose. Egli, critico sì poderoso, riprende la critica ''intemperante''; egli, ingegno sì speculativo, riprende l’intemperante amore della speculazione; egli che deplora la decadenza dell’arte logica, decadenza inevitabile quando il senso morale comincia mancare alla scienza; egli che apprezza tanto Aristotele in questo, e che ragionandone dianzi meco attribuiva a lui l’invenzione dell’arsenale logico tenendo che l’India da lui lo togliesse (di che io dubito tuttavia), e assentiva a me che il diverso fare filosofico dello Stagirita dal fare Italico e Greco attribuivo alla diversità della razza da’ Greci avuta per barbara; lo giudica senza ammirazione ligia nell’opera che scrisse di lui e che aveva a essere un capitolo solo d’altr’opera, ma poi, come avvenne più d’una volta, gli crebbe in un volume da sè. Vuole del resto il Rosmini (e non mi pare che Aristotele mai lo ponga così nettamente), che il metodo filosofico tenga le vie che tiene in fin dal primo naturalmente la mente dell’uomo ne’ suoi svolgimenti. E anco qui ricorre a’ bambini, i quali egli soleva fin da’ giovanili suoi studi osservare lungamente, quasi libro di minuta scrittura e abbreviata ma bella; e con l’anima interrogava i menomi atti sfuggevoli e il profondo dell’anima loro, la indovinava con divinatrice affezione di madre. Anzi raccontava egli stesso come de’ suoi primi pensamenti infantili, distintamente avvertiti, avesse coscienza riflessa, e però rimembranza. Dalle prime impressioni dell’infante inconscio di sè, dalle sue prime espressioni del sentimento indeterminato, anzi dell’istinto, al complesso e al viluppo delle idee e passioni dell’uomo maturo consumato nel bene o nel male; dal grido della bestia al sillogismo del filosofo; tutto egli voleva osservato, computato. De’ più tenui fatti voleva tenessesi conto; e le ''statistiche'' raccomandava, e ne porgeva, ben meglio che il Gioia, le norme; e rigettava le ipotesi vere, egli che poteva esserne sì fecondo per pompa d’ingegno, egli non accetto a que’ ''positivi'' la cui scienza del dubbio e della negazione è tutta una filza d’ipotesi. La filosofia della quale egli intende far base a tutte le scienze, s’inchina religiosamente non solo d’innanzi a Dio ma d’innanzi all’atomo impercettibile nel quale è un universo d’idee; e ben può dirsi di lei quello che del poema suo dice {{Ac|Dante Alighieri|Dante}}, che ''ci ha posto mano e cielo e terra''. Nel cogliere il bel mezzo della questione il Rosmini ne tocca, quasi con le ale tese della mente, i due estremi; onde il pericolo che i leggieri o i passionati staccando una sua proposizione dall’altra, ci veggano contraddizione: ma le sono di quelle contraddizioni che fanno apparire sì grande l’ingegno d’Agostino, che fanno misteriosamente splendido il Cristianesimo, terribilmente sublime l’umana natura. In questa forza del toccare i termini del vero senza trascenderli, dell’accostarsi alle due opinioni contrarie senza rasentarne gli eccessi, un solo ingegno io trovo comparabile al Rosmini, e forse in ciò maggiore di lui, l’ingegno d’un italiano, d’un frate (me ne dispiace, ma io non posso sfratarlo, nè confiscargli la ''Somma'' per aggiudicarne il valore come meglio a me piacerebbe): Tommaso d’Aquino. Ma se nel frate lodato da Dante, e avvelenato, dicono, dal re di Napoli perchè non andasse al Concilio, il disegno della grande opera è con più previdenti proporzioni ordinato; se in ciascuna particella è condensata la dottrina per modo che ogni sentenza, ogni parola ha un valore suo e pur consonante col tutto, egli dona e ne acquista una bellezza matematica insieme e poetica che spaventa d’ammirazione il pensiero; non darebbe troppo al Rosmini chi affermasse di lui che più nuove cose egli aggiunse all’eredità della scienza; che, trovando interrotto da recenti rovine il cammino di quella, gli si richiedeva più forza di mente a spiccar voli arditi per ricongiungerci al passato, e quindi con più foga rincorrere nell’oscuro avvenire. rhodvsh6zjkh0ipc1z3w0sy595w4uky 3014360 3014333 2022-07-31T22:03:44Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Pagina riportata dalla versione di [[Special:Contributions/Unoduetrevia|Unoduetrevia]] ([[User talk:Unoduetrevia|disc.]]) a quella precedente di CandalBot wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo XVI<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../XV<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../XVII<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>14 giugno 2008<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>saggi<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=14 giugno 2008|arg=saggi}} {{IncludiIntestazione|sottotitolo=Capitolo XVI|prec=../XV|succ=../XVII}} Il Rosmini nutre tanta riverenza verso il senso comune e verso la tradizione e l’autorità, che dall’uno e dall’altra acquista forza e ne aggiunge; distingue col titolo di volgare appunto la scienza di coloro che accolgono senza scelta e senza scelta rigettano, che ad ogni ora gridano contro il pregiudizio, e sono di pregiudizio inzuppati. All’autorità ed alla fede egli vuole che la natura e la ragione vengano conciliate, anzi di queste fa scala a quelle nella storia dell’uomo e di tutta l’umanità. La scienza umana egli non può separare dalla religiosa, perchè ne’ tempi più gloriosi alle nazioni e negli uomini delle nazioni più benemeriti le si trovano naturalmente accoppiate, e perchè la scienza non può esser civile, cioè concordemente e stabilmente efficace sulle moltitudini, se religiosa non sia. Ma la sua religione vuole nel filosofare libertà; predica la conciliazione delle sentenze diverse; e nel commetterle insieme in corpo vivente, non già nello sdraiarle l’una lungo l’altra o nel prenderne alcuni squarci a caso o a capriccio, fa consistere l’unità. Con questo intendimento egli tesse la storia della filosofia quasi la vita d’un uomo; addita nelle dottrine i germi del vero presentiti, e o cominciati a svolgere, o soffocati, e poi ripullulanti, e mortificati da capo: addita i passi altresì dell’errore, e fin le occasioni e gl’impulsi tenui remotissimi. Con acuto avvedimento tiene di conto delle obbiezioni che a dottrina fecero non gli avversari ma i seguaci suoi stessi, di quelle che fece a sè medesimo l’autore, più o meno consapevole; delle petizioni di principio e delle contraddizioni: e la ripetizione è talvolta la maschera della contraddizione. E quest’è vera storia perchè ricerca la scienza nell’intimo della coscienza; e ci dà la morale di questa gran favola, tra dramma e apologo, ch’è l’umana filosofia. Ponendo, esso, le questioni nette, si aiuta a riconoscere dove gli altri le abbiano non ben vedute, e perchè non le abbiano bene sciolte; e va diritto al forte della questione con quel coraggio ch’è ignoto alle teste superbe, le quali fanno di tutto per dissimulare a sè stesse le difficoltà; e per volerle scansare si sviano, per saltarle, rovinano. Ridico, ed importa, che sì nel porre e sì nello sciorre la questione, e’ si guarda dall’eccesso e dal difetto, che sì sovente s’alternano nelle umane cose. Egli, critico sì poderoso, riprende la critica ''intemperante''; egli, ingegno sì speculativo, riprende l’intemperante amore della speculazione; egli che deplora la decadenza dell’arte logica, decadenza inevitabile quando il senso morale comincia mancare alla scienza; egli che apprezza tanto Aristotele in questo, e che ragionandone dianzi meco attribuiva a lui l’invenzione dell’arsenale logico tenendo che l’India da lui lo togliesse (di che io dubito tuttavia), e assentiva a me che il diverso fare filosofico dello Stagirita dal fare Italico e Greco attribuivo alla diversità della razza da’ Greci avuta per barbara; lo giudica senza ammirazione ligia nell’opera che scrisse di lui e che aveva a essere un capitolo solo d’altr’opera, ma poi, come avvenne più d’una volta, gli crebbe in un volume da sè. Vuole del resto il Rosmini (e non mi pare che Aristotele mai lo ponga così nettamente), che il metodo filosofico tenga le vie che tiene in fin dal primo naturalmente la mente dell’uomo ne’ suoi svolgimenti. E anco qui ricorre a’ bambini, i quali egli soleva fin da’ giovanili suoi studi osservare lungamente, quasi libro di minuta scrittura e abbreviata ma bella; e con l’anima interrogava i menomi atti sfuggevoli e il profondo dell’anima loro, la indovinava con divinatrice affezione di madre. Anzi raccontava egli stesso come de’ suoi primi pensamenti infantili, distintamente avvertiti, avesse coscienza riflessa, e però rimembranza. Dalle prime impressioni dell’infante inconscio di sè, dalle sue prime espressioni del sentimento indeterminato, anzi dell’istinto, al complesso e al viluppo delle idee e passioni dell’uomo maturo consumato nel bene o nel male; dal grido della bestia al sillogismo del filosofo; tutto egli voleva osservato, computato. De’ più tenui fatti voleva tenessesi conto; e le ''statistiche'' raccomandava, e ne porgeva, ben meglio che il Gioia, le norme; e rigettava le ipotesi mere, egli che poteva esserne sì fecondo per pompa d’ingegno, egli non accetto a que’ ''positivi'' la cui scienza del dubbio e della negazione è tutta una filza d’ipotesi. La filosofia della quale egli intende far base a tutte le scienze, s’inchina religiosamente non solo d’innanzi a Dio ma d’innanzi all’atomo impercettibile nel quale è un universo d’idee; e ben può dirsi di lei quello che del poema suo dice {{Ac|Dante Alighieri|Dante}}, che ''ci ha posto mano e cielo e terra''. Nel cogliere il bel mezzo della questione il Rosmini ne tocca, quasi con le ale tese della mente, i due estremi; onde il pericolo che i leggieri o i passionati staccando una sua proposizione dall’altra, ci veggano contraddizione: ma le sono di quelle contraddizioni che fanno apparire sì grande l’ingegno d’Agostino, che fanno misteriosamente splendido il Cristianesimo, terribilmente sublime l’umana natura. In questa forza del toccare i termini del vero senza trascenderli, dell’accostarsi alle due opinioni contrarie senza rasentarne gli eccessi, un solo ingegno io trovo comparabile al Rosmini, e forse in ciò maggiore di lui, l’ingegno d’un italiano, d’un frate (me ne dispiace, ma io non posso sfratarlo, nè confiscargli la ''Somma'' per aggiudicarne il valore come meglio a me piacerebbe): Tommaso d’Aquino. Ma se nel frate lodato da Dante, e avvelenato, dicono, dal re di Napoli perchè non andasse al Concilio, il disegno della grande opera è con più previdenti proporzioni ordinato; se in ciascuna particella è condensata la dottrina per modo che ogni sentenza, ogni parola ha un valore suo e pur consonante col tutto, egli dona e ne acquista una bellezza matematica insieme e poetica che spaventa d’ammirazione il pensiero; non darebbe troppo al Rosmini chi affermasse di lui che più nuove cose egli aggiunse all’eredità della scienza; che, trovando interrotto da recenti rovine il cammino di quella, gli si richiedeva più forza di mente a spiccar voli arditi per ricongiungerci al passato, e quindi con più foga rincorrere nell’oscuro avvenire. 8s5y0acc81jdw6lbvurjixtspcs3of8 Discussione:Delle funzioni riproduttive negli animali 1 91594 3014269 1016144 2022-07-31T15:18:44Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Infotesto | Progetto= testi scientifici | Edizione = ''"Delle funzioni riproduttive negli animali in complemento''<br/>''all'edizione italiana del corso elementare di zoologia''<br/>''del signor Milne Edwards"'' per F. De Filippi.<br/>Milano: tip. Vallardi, 1850. - 62 p.: ill.; 19 cm. | Fonte = Sito internet [http://www.liberliber.it/libri/d/de_filippi/index.htm LiberLiber] Fonte cartacea digitalizzata su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}} | Eventuale nome del traduttore = | Nome del primo contributore = [[Discussioni Utente:Snark|Snark]] | Nome del rilettore = | Note = }} n0sbagl6hlrv0kgr9ywe38s3l68xcn9 Progetto:Trascrizioni/Match and split 104 175366 3014281 2114813 2022-07-31T15:34:59Z OrbiliusMagister 129 Aggiorno wikitext text/x-wiki {{Intestazione indice progetto |Titolo pagina=Match and split |Nome categoria= |Nome progetto=Trascrizioni |Titolo livello 1=Match & Split |Link livello 1=../Match and split |Titolo livello 2= |Link livello 2= }} Il 5 ottobre 2010 [[Utente:Candalua|Candalua]] ha annunciato che il tool '''Match and split''' di ThomasV era installato e funzionante. Alcuni utenti, grazie anche alla [[Aiuto:Match and Split|pagina di aiuto]], si sono dedicati alla procedura di M&S con ''entusiasmo degno di giusta causa''. Questo tool ci permetterà di allineare it.source alle "sorelle maggiori" che da tempo hanno focalizzato il lavoro sulla procedura di trascrizione collaborativa (''proofread''). Questa pagina (provvisoria e "grezza") serve a monitorare i lavori completati, quelli in corso e quelli da iniziare. La sua [[Discussioni progetto:Trascrizioni/Match and split|pagina di discussione]] può essere utilizzata per commenti, richieste e suggerimenti vari. <big>'''Opere in cui il match and split è stato completato (solo da rileggere)'''</big> * {{Testo|Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio}} * {{Testo|Lettera a Giacinto Carena}} * {{Testo|Lettera a Ruggero Bonghi intorno al vocabolario}} * {{testo|Inni sacri}} * {{testo|Specchio di vera penitenza}} * {{Testo|La guerra del vespro siciliano}} * {{Testo|Storia Segreta}} * {{testo|Don Chisciotte della Mancia}} * {{Testo|Le rive della Bormida nel 1794}} <big>'''Opere in cui il match and split è avvenuto ma che devono essere controllate'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice; il nome/i nomi dell'utente/degli utenti che se ne occupa/occupano. A Match and split completato, le pagine possono essere passate nella categoria di testa (sopra). * {{Testo|Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750}} * {{testo|La geometria non-euclidea}}, scansione del volume in due file pdf presso [http://mathematica.sns.it/opere/136/ mathematica.sns.it] <big>'''Opere per cui il Match and Split non è avviato o è attuato parzialmente'''</big> * {{testo|Della natura delle cose}}, scansione originale su {{Gb|GXETAAAAQAAJ}} * {{testo|Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze}} * {{testo|Il Saggiatore}} * {{testo|Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono}} * {{testo|Le mecaniche}} * {{testo|Le operazioni del compasso geometrico e militare}} * {{testo|Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano}} * (segue) Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice. <big>'''Opere in cui va caricata su commons la versione immagine'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo e la fonte (da verificare e caricare su Commons) * {{testo|Fiore di virtù}}, scansione originale su {{GB|tjASAAAAYAAJ}} * {{testo|La sifilide}}, scansioni della fonte su {{GB|QcsEAAAAYAAJ}} * {{Testo|Delle funzioni riproduttive negli animali}},scansioni della fonte su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}} e5k8w4t7dbqbfciwgqlr695zl4dqtbs 3014282 3014281 2022-07-31T15:48:57Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Intestazione indice progetto |Titolo pagina=Match and split |Nome categoria= |Nome progetto=Trascrizioni |Titolo livello 1=Match & Split |Link livello 1=../Match and split |Titolo livello 2= |Link livello 2= }} Dal 5 ottobre 2010 il tool '''Match and split''' è installato e funzionante. Grazie anche alla [[Aiuto:Match and Split|pagina di aiuto]], questo tool permetterà di allineare it.source alle "sorelle maggiori" che da tempo hanno focalizzato il lavoro sulla procedura di trascrizione collaborativa (''proofread''). Questa pagina serve a monitorare i lavori completati, quelli in corso e quelli da iniziare. La sua [[Discussioni progetto:Trascrizioni/Match and split|pagina di discussione]] può essere utilizzata per commenti, richieste e suggerimenti vari. L'operazione di Match and Split è definita dalle seguenti fasi: dato il ritrovamento della fonte cartacea per un testo preesistente qui in nsPrincipale, # {{Sc|Preliminari}}: Caricamento su commons del djvu o del pdf della fonte cartacea; #*Creazione qui su Wikisource della pagina indice corrispondente; # {{Sc|M&S vero e proprio}} Marcatura delle pagine in ns0 con i codici di Match #*Avvio della procedura di Match tra testo in ns0 e strato OCR in nsPagina; #*Avvio della procedura di split: il testo in ns0 è riversato in nsPagina; # {{Sc|Riallineamento del SAL}}: Revisione del testo in nsPagina (aggiunta di intestazioni o formattazioni mancanti) <big>'''Opere in cui il match and split è stato completato (solo da rileggere)'''</big> * {{Testo|Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio}} * {{Testo|Lettera a Giacinto Carena}} * {{Testo|Lettera a Ruggero Bonghi intorno al vocabolario}} * {{testo|Inni sacri}} * {{testo|Specchio di vera penitenza}} * {{Testo|Storia Segreta}} * {{testo|Don Chisciotte della Mancia}} * {{Testo|Le rive della Bormida nel 1794}} <big>'''Opere in cui il match and split è avvenuto ma che devono essere controllate'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice; il nome/i nomi dell'utente/degli utenti che se ne occupa/occupano. A Match and split completato, le pagine possono essere passate nella categoria di testa (sopra). * {{Testo|Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750}} * {{testo|La geometria non-euclidea}}, scansione del volume in due file pdf presso [http://mathematica.sns.it/opere/136/ mathematica.sns.it] * {{Testo|La guerra del vespro siciliano}} <big>'''Opere per cui il Match and Split non è ancora avviato o è attuato parzialmente'''</big> * {{testo|Della natura delle cose}}, scansione originale su {{Gb|GXETAAAAQAAJ}} * {{testo|Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze}} * {{testo|Il Saggiatore}} * {{testo|Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono}} * {{testo|Le mecaniche}} * {{testo|Le operazioni del compasso geometrico e militare}} * {{testo|Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano}} * (segue) Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice. <big>'''Opere in cui va caricata su commons la versione immagine'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo e la fonte (da verificare e caricare su Commons) * {{testo|Fiore di virtù}}, scansione originale su {{GB|tjASAAAAYAAJ}} * {{testo|La sifilide}}, scansioni della fonte su {{GB|QcsEAAAAYAAJ}} * {{Testo|Delle funzioni riproduttive negli animali}},scansioni della fonte su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}} nhx4qlpou7m12n97xibb1y6fpg1y1yt 3014283 3014282 2022-07-31T15:49:45Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Intestazione indice progetto |Titolo pagina=Match and split |Nome categoria= |Nome progetto=Trascrizioni |Titolo livello 1=Match & Split |Link livello 1=../Match and split |Titolo livello 2= |Link livello 2= }} Dal 5 ottobre 2010 il tool '''Match and split''' è installato e funzionante. Grazie anche alla [[Aiuto:Match and Split|pagina di aiuto]], questo tool permetterà di allineare it.source alle "sorelle maggiori" che da tempo hanno focalizzato il lavoro sulla procedura di trascrizione collaborativa (''proofread''). Questa pagina serve a monitorare i lavori completati, quelli in corso e quelli da iniziare. La sua [[Discussioni progetto:Trascrizioni/Match and split|pagina di discussione]] può essere utilizzata per commenti, richieste e suggerimenti vari. L'operazione di Match and Split è definita dalle seguenti fasi: dato il ritrovamento della fonte cartacea per un testo preesistente qui in nsPrincipale, # {{Sc|Preliminari}}: Caricamento su commons del djvu o del pdf della fonte cartacea; #*Creazione qui su Wikisource della pagina indice corrispondente; # {{Sc|M&S vero e proprio}} Marcatura delle pagine in ns0 con i codici di Match #*Avvio della procedura di Match tra testo in ns0 e strato OCR in nsPagina; #*Avvio della procedura di split: il testo in ns0 è riversato in nsPagina; # {{Sc|Riallineamento del SAL}}: Revisione del testo in nsPagina (aggiunta di intestazioni o formattazioni mancanti) <big>'''Opere in cui il match and split è stato completato (solo da rileggere)'''</big> * {{Testo|Lettera sul romanticismo a Cesare D'Azeglio}} * {{Testo|Lettera a Giacinto Carena}} * {{Testo|Lettera a Ruggero Bonghi intorno al vocabolario}} * {{testo|Inni sacri}} * {{testo|Specchio di vera penitenza}} * {{Testo|Storia Segreta}} * {{testo|Don Chisciotte della Mancia}} * {{Testo|Le rive della Bormida nel 1794}} <big>'''Opere in cui il match and split è avvenuto ma che devono essere controllate'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice; il nome/i nomi dell'utente/degli utenti che se ne occupa/occupano. A Match and split completato, le pagine possono essere passate nella categoria di testa (sopra). * {{Testo|Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750}} * {{testo|La geometria non-euclidea}}, scansione del volume in due file pdf presso [http://mathematica.sns.it/opere/136/ mathematica.sns.it] * {{Testo|La guerra del vespro siciliano}} <big>'''Opere per cui il Match and Split non è ancora avviato o è attuato parzialmente'''</big> * {{testo|Della natura delle cose}}, la fonte è già caricata, gli indici sono presenti ma il M&S è rimasto a metà. * {{testo|Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze}} * {{testo|Il Saggiatore}} * {{testo|Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono}} * {{testo|Le mecaniche}} * {{testo|Le operazioni del compasso geometrico e militare}} * {{testo|Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano}} * (segue) Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo; il nome della pagina indice. <big>'''Opere in cui va caricata su commons la versione immagine'''</big> Elencare sotto: il nome dell'opera con template testo e la fonte (da verificare e caricare su Commons) * {{testo|Fiore di virtù}}, scansione originale su {{GB|tjASAAAAYAAJ}} * {{testo|La sifilide}}, scansioni della fonte su {{GB|QcsEAAAAYAAJ}} * {{Testo|Delle funzioni riproduttive negli animali}},scansioni della fonte su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}} 4bu7xdc12zvwdlu1kuowuns9x0uzemi Discussioni utente:Alex brollo 3 206166 3014481 3011782 2022-08-01T07:58:53Z OrbiliusMagister 129 /* È l'ora dei lirici marinisti */ nuova sezione wikitext text/x-wiki <!--#RINVIA [[Discussioni utente:Alex brollo/2011.4]]--> <!-- parte fissa da copiare da qui -->{{Discussioni utente:Alex brollo/Archivi}} __TOC__<!-- a qui --> == Pelegiornale == aka Pg.... ci sarebbe un modo per mettere in forma più o meno automatica il <nowiki>{{Pg|||fr1}}</nowiki> ai numeri che sono nelle pagine da 178 a 201 di La fine di un regno, parte III, 1909.djvu ? Risparmierei una settimana. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:37, 30 nov 2021 (CET) :p.s. sembra che la febbre sia una banale influenza. Dovrò comunque farmi il tampone. ::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Ci sarebbe. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:45, 30 nov 2021 (CET) Il terzo segreto di FatiSource. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 12:47, 1 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] :-) Solo regex.... integrate con memoRegex e eis, finalmente funzionante. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:03, 1 dic 2021 (CET) Ah, ora ho capito. Appena guarisco vengo su. Con le tenaglia da dentista. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:20, 1 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Idea stravagante... hai qualche esperienza di collegamento remoto con audio e condivisione dell'immagine dei due desktop? Io nerssuna, ma vorrei imparare.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:13, 1 dic 2021 (CET) ::Durante la II guerra d'indipendenza era facile farlo con il Mac. In una LAN, la rete del mio ufficio che era su 5 bassi edificio che avevo collegato in rete. Il server era moto distante e lo controllavo da remoto. Poi è venuta l'unità d'Italia,la privacy etc. e tutto è diventato più complesso. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 19:46, 1 dic 2021 (CET) :::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Ci penseremo. Ocio. La modifica regex (non salvata in memoRegex perchè fuori delle pagine indice potrebbe fare disastri) dice: aggiungi il template Pr a tutti i numeri preceduti da virgola + spazio. Quindi qualche numero pagina anomalo, non preceduto da virgola e spazio, non è stato riconosciuto, ma si vedono bene già in visualizzazione pagina perchè non sono diventati link; vanno corretti a mano. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:35, 2 dic 2021 (CET) ::::controllato e corretto tutte le pagine. Pochi errori, tutti per "colpa" dell'OCR e/o del proto. Manca all'appello solo [[Pagina:La fine di un regno, parte III, 1909.djvu/178]]. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:21, 2 dic 2021 (CET) ::::: Mi sono permesso di modificare il tuo messaggio... spero che non ti dispiaccia, comunque messaggio arrivato forte e chiaro. Quanto all'indice dei nomi, c'è ancora un piccolo scoglio, l'aggiunta di un po' di codice per transcludere le sezioni come le prime (non mi dispiace la doppia colonna), oppure di eliminarne un po' per transcludere in colonna singola. Quale delle due preferisci? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:09, 2 dic 2021 (CET) :::::: @[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Pingo.... me n'ero dimenticato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:10, 2 dic 2021 (CET) == Abbi pazienza == Erroneamente (ma non del tutto) ho verdurizzato questa pagina [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/333]] che sarebbe l'ultima della commedia relativa. Poi mi sono accorto che l'ultima frase di Pantalone non esce dalla giustificazione. Non mi pareva il caso di rosseggiarlo di nuovo, ho provato qualche doppio spazio e robe alla mia portata. Ma questa è fuori dalla. Per quanto ne so la commedia è a posto per cui se sistemi questo dettaglio anche questa è fatta. Prometto che pian piano continuo. Scusa il disturbo Ciao --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 22:07, 4 dic 2021 (CET) e poi adesso viene il bello. C'è un sacco di francese... vabbè, me la sono cercata :D --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 22:11, 4 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Pantalone sistemato, non gli piaceva la chiusura della div ''dopo'' il ct, ''prima'' invece la gradisce. Non chiedermi perchè. Francese: se ce la fai, bene; ma bisognerebbe prendere in considerazione di esportare il tutto su fr.wikisource. Interpelliamo anche @[[Utente:OrbiliusMagister|Edo]].... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:36, 4 dic 2021 (CET) ::denghiu. Il mio francese è ancora decente. Non sarò veloce come col veneto ma ci provo. Al massimo finirò l'anno prossimo (anche perché ho una sacco di altre cose da scrivere). In tutto mi pare che resti solo questo e il matrimonio per concorso. Poi quasi tutto il XXI. Buona domestica --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:50, 5 dic 2021 (CET) :::(continua...) una delle poche cose che ho imparato subito (anno 2004) nel mondo wikipedia era che due apici generavano il corsivo e altri due lo chiudevano. Bon, vai un po' qui [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/346]] che nelle note le ho provate tutte ma -ohitè- non succede. E siccome so che è colpa dei tuoi sbrodeghezzi... (puntini) :D --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:06, 5 dic 2021 (CET) :::E poi, anche quella dopo... [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/347]] Temo che il problema sia un po' più complesso. Sorry! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:23, 5 dic 2021 (CET) :::: @[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] provato ad aggiungere i due asterischi alla fine dei periodi, ed è andata. nota. l'uso di smaller nelle note non mi piace, i caratteri diventano poco leggibili. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:46, 5 dic 2021 (CET) :::::Mi dispiace sinceramente di doverti disturbare per tali sciocchezze. Ma davvero la cosa sta diventando troppo complessa. E questa degli asterischi manco la sapevo! Quindi se risuccede, dopo aver provato a cavarmela, sarò costretto a romperti le scatole. Sappilo. :( - Quanto allo smaller nelle note, sono anche d'accordo con te, con la precisazione che poi non le legge nessuno. Quindi... :-D Ciao, grazie! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:16, 6 dic 2021 (CET) ::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] La stranezza che hai scovato è tutt'altro che banale. la illustrerò in bar tecnico per sottoporla a ''quelli bravi''. A me non era mai successa per un uso e costume: se c'è un lungo testo in corsivo, con frammenti in testo normale, io prima lo corsivizzo tutto, poi docorsivizzo i frammenti in testo normale al suo interno. Resta inteso che puoi sempre sottopormi questi interessanti quiz. :-). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:28, 6 dic 2021 (CET) :::::::Contento te... Comunque è quello che ho provato, di mettere apici avanti e dietro e poi tagliare i vari pezzi. Ma la nota alla prima pagina che ho segnalato non ne voleva proprio sapere di cambiare. Boh. Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 10:06, 6 dic 2021 (CET) == Re:Come iniziare == Ciao, grazie mille dell'aiuto.--[[User:Potenza2021|Potenza2021]] ([[User talk:Potenza2021|disc.]]) 09:30, 14 dic 2021 (CET) :Grazie mille, forniscimeli pure.--[[User:Potenza2021|Potenza2021]] ([[User talk:Potenza2021|disc.]]) 19:58, 14 dic 2021 (CET) == Italia - 18 settembre 1943, Discorso per la fondazione della R.S.I. == Ciao, ti ho trovato in [https://it.wikisource.org/wiki/Aiuto:Amministratori questa pagina].<br/> C'è una richiesta di cancellazione della voce in oggetto "per mancanza di fonte".<br/> Mi sembra piuttosto strano che nessuno sia mai andato a cercare nella ''Opera omnia''. Comunque il discorso è stato pubblicato anche sulla stampa dell'epoca.<br/> Una versione integrale è contenuta nel settimanale «La Santa Milizia», che è stato digitalizzato e caricato sul web a cura della [https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_Bibliotecaria_di_Romagna_e_San_Marino Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino]. Il testo completo del discorso apparve sul n. 40 del 1943.<br/> Il link per collegarsi al periodico è: [https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/santa-milizia-organo-della-legione-romagna/RAV0264052 RAV0264052]. Spero di essere stato utile, --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 18:27, 19 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Il sito è ostico. riesci a scaricare buone immagini del fascicolo che contiene il discorso? Nel fascicolo 40, 1943, dopo aver scaricato le pagine, non lo trovo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:56, 19 dic 2021 (CET) ::Sì, ho ricavato buone immagini. Come te le mando? --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 22:04, 19 dic 2021 (CET) ::: via mail, ti ho spedito l'indirizzo con la mail wiki. Vediamo come viene, purtroppo il sistema di visualizzazione immagini di wikisource non è molto adatto alla visualizzazione di immagini di pagine multicolonna con molto testo, e devo ripassare qualche problema di copyright, speriamo bene. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:22, 20 dic 2021 (CET) ::::Col copyright dovremmo essere a posto. "Opera collettiva", scadenza 70 anni, e comunque di autore con copyright scaduto. Il problema comunque, verificato che il link sia attivo e punti al fascicolo giusto, si risolverebbe anche semplicemente aggiornando il link alla fonte, dopodichè la richiesta di cancellazione potrebbe essere archiviata. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:33, 20 dic 2021 (CET) :::::@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Dimenticavo il ping... eccolo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:38, 20 dic 2021 (CET) == Il buon cuore == Ciao Alex, ti disturbo per un problema con [[Il buon cuore - Anno X, n. 06 - 4 febbraio 1911/Beneficenza]]. Sostanzialmente, dovrebbe transcludere la sezione 2 della pagina 1 e la sezione 1 della pagina 2, ma prende sono quest'ultima e non riesco a capire dove sia il problema. Mi puoi dare una mano? Grazie --<span style="font-family:cursive;font-size:14px">[[Utente:Yiyi|<span style="color:blue">'''Yi'''</span>]][[Discussioni utente:Yiyi|<span style="color:red">'''yi'''</span>]]</span> 16:03, 20 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Yiyi|Yiyi]] Mancava solo una virgoletta nel tag pages.... :-) Io, per abitudine, chiamo sempre le sezioni s1, s2, ..... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:11, 20 dic 2021 (CET) ::Virgolette malvagie. Grazie mille. --<span style="font-family:cursive;font-size:14px">[[Utente:Yiyi|<span style="color:blue">'''Yi'''</span>]][[Discussioni utente:Yiyi|<span style="color:red">'''yi'''</span>]]</span> 01:26, 21 dic 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == L'indentazione misteriosa == Ciao. Quanto hai un po' di tempo, puoi buttare un occhio all'indentazione di [[Chi l'ha detto?/Parte prima/78]]? Ci sono due cose che non riesco a risolvere: *il primo paragrafo non è indentato (a differenza di quanto accade con gli altri capitoli); *alla fine della pagina successiva, il paragrafo "È la virtù..." non viene trattato come nuovo paragrafo ma come se ci fosse solo un <nowiki><br/></nowiki>. Però in [[Pagina:Chi l'ha detto.djvu/621|ns Pagina]] funziona! Il resto delle indentazioni del capitolo mi sembra corretto, e non ho trovato problemi nel capitolo precendente che potrebbero aver dato problemi: cosa mi sfugge?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 12:51, 5 gen 2022 (CET) == Ancora Kulmann: pagina mancante == Caro Alex, Fortunatamente affronto il testo dei E. Kulmann con una trascrizione fornitami da un estimatore esterno: mi sono accorto così che a inizio libro manca una pagina di testo: tra [[Pagina:Kulmann_-_Saggi_poetici.djvu/11]] e [[Pagina:Kulmann_-_Saggi_poetici.djvu/12]] manca una pagina di testo, che ho trovato [https://books.google.it/books?id=MlXXJ7Fdg6IC&printsec=frontcover&dq=Saggi+poetici+Kulmann&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=complete&f=false qui]. Appena avrai modo di trapiantare tale pagina nel djvu procederò con l'aggiornamento di tutto (pagelist, sommario, modulo dati) e andrò avanti con la traduzione. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 14:05, 5 gen 2022 (CET) : {{ping|OrbiliusMagister}} {{fatto}} --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:49, 5 gen 2022 (CET) == Benritrovato == [[Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/311]] Speravate di esservi liberati di me.... Un dubbio sulla pagina, che è l'indice dei tre vollumi: i link alle pagine come li metto? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:00, 6 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Il caso è anomalo, in quanto la numerazione pagine è progressiva sui tre volumi. Tu non preoccupartene, accertati solo ''dell'esattezza della trascrizione del numero pagina''. A trascrizione finita faremo qualcosa via bot. Non escludo di dover modificare i pagelist, il meccanismo di aggancio preferisce pagelist rigorosamente semplici.[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:25, 6 gen 2022 (CET) OK. L'unico vantaggio è che la numerazione delle pagine è unica per i tra volumi. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:29, 6 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Intanto l'anomalia del pagelist vol. 2 non è risultata bloccante e non sono servite modifiche. Appena avrai riempito il campo Sommario dell'indice 3 comincio a riflettere sui link. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:51, 6 gen 2022 (CET) OK. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:50, 6 gen 2022 (CET) == [[Il Parlamento del Regno d'Italia]] == Nel Ns principale c'è solo il I volume. Il secondo (che sarebbe completo) manca. Per il terzo ci vorrà tempo. Hai una idea per la soluzione? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:21, 18 gen 2022 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Certo. L'ultimo grido per queste opere multivolume è di ''riunire tutto in un'unica pagina ns0''. La necessità di seguire la regola "un indice, una pagina ns0" derivava da ''motivazioni tecniche superate da tempo''. Vedi es. [[La scienza nuova seconda]], su cui sto lavorando adesso. Me ne occupo appena Vico mi causerà una leggera nausea risolvibile con una ricreazione :-). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:26, 18 gen 2022 (CET) ::Non ho fretta. Anzi. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:33, 18 gen 2022 (CET) == Pompeo Di Campello == Ci sarebbe da trasformare Ac|Pompeo Di Campello in Ac|Pompeo di Campello. È possibile fare con bot? Il vecchio rincoglionito che ha creato la pagina, forse a causa dei fumi della canna, ha sbagliato cognome e quindi ha fatto un bel po' di casini. Sti' Romani, chiacchierano, chiacchierano. Sanno fare solo quello. Scusami per il disturbo che ti arreco. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 19:03, 24 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} intanto ho corretto in nsPagina e nella categoria Categoria:Pagine ....; dovrebbe mancare poco. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:56, 24 gen 2022 (CET) == Mistero OCR-oso == [[Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/246]] Ho provato a usare l'OCR sulla pagina ma non ne vuole sapere. Né quello in B/N né quello a Colori. Non so se ho fatto qualche c/asino o che. Mi era successo anche con altre pagine, quindi il problema è più importante della singola pagina. Grazie per una risposta. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:44, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Quale tool hai usato? Io ho provato con il pulsante "vecchio", non con il tool nuovo, ed ha fatto subito il suo dovere. il pulsante vecchio è quello che compare in toolbar, ''disattivando la disattivazione'' in Preferenze-Accessori. Se usi eis, lascia perdere il tool nuovo! [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:01, 31 gen 2022 (CET) Uso eis, ma ho provato anche a farlo direttamente. Quale è il tool nuovo e quale il pulsante vecchio? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 14:17, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Abbiamo un progetto in sospeso, da prima della tua "vacanza".... Comunque: nell'immagine un pezzetto della mia schermata di edit, nel cerchio rosso il pulsante "vecchio" (quello che preferisco), subito a destra il tool OCR Google, nell'ovale verde il tool nuovo, non funzionante sotto eis. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:56, 31 gen 2022 (CET)[[File:Tool OCR.jpg|700px|center]] ::Poi provo. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:32, 31 gen 2022 (CET) == Caricare un file su archive.org e scaricarlo in formato djvu == Ciao, ti chiedo un aiuto. Ho seguito le istruzioni della [https://it.wikisource.org/wiki/Aiuto:Guida_alla_pubblicazione_di_un_testo Guida alla pubblicazione di un testo]. Però sono arrivato a un punto dove mi sono bloccato. Ho caricato un documento su archive.org, poi ho letto le istruzioni per scaricarlo in formato djvu. Te le riporto:<br/> «Il buon wikisourciano: # cerca il suo file djvu con l'''identifier access''. In mancanza di questo va nella Home Page di I.A. (quella gialla e verde) e clicca su "Contributions" e poi su "''tasks that are done''" dove trova tutti i suoi contributi al sito, # porta gli estremi sul monitor dove la pagina diventa bianca e rossa, # sulla sinistra nota il quadretto "View the book", in basso, legge "All files: HTTP", # clicca su questo link e trova una lista di link ai file nei vari formati, # scarica il file djvu nel proprio PC. Se necessario lo rinomina» Il mio documento è [https://archive.org/details/@ivan_miani?tab=uploads qui]. Mi puoi aiutare? Grazie, --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 20:16, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Sentruper}} Sono desolato, successivamente alla compilazione di quella guida Internet archive ha modificato radicalmente le cose e non elabora più i file djvu. Purtroppo non abbiamo ancora aggiornato le nostre guide, vedo subito se il caricamento è andato a buon fine su IA e poi ti spiego come fare, passo passo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:54, 31 gen 2022 (CET) :: {{ping|Sentruper}} Purtroppo no, il caricamento su IA non è andato a buon fine, e comunque vedo altri problemi. :: Per quanto riguarda il caricamento su IA, esiste la possibilità di caricare immagini jpg, ma è ''una metodica complessa da evitare con cura'', un singolo errore e la procedura non funziona (e infatti in questo caso non ha funzionato). Il metodo migliore è quello di caricare semplicemente un documento ''pdf multipagina'', lo consiglio caldamente. :: Per quanto invece riguarda il testo vero e proprio, la regola generale è di caricare ''l'edizione completa'' e non un estratto di poche pagine; in breve, ''l'intero libro'' o ''l'intero fascicolo di una rivista'', dalla prima all'ultima pagina, compreso il frontespizio e perfino comprese le pagine bianche, per documentare con esattezza tutti i dati relativi all'edizione e togliere ogni dubbio sul fatto che il caricamento su wikisource rispetti l'eventuale licenza. Non basta, a mio parere, che il contenuto di singole pagine sia in pubblico dominio; deve essere in pubblico dominio, o rilasciato con licenza almeno CC BY SA, l'intera pubblicazione. Le tre pagine caricate su IA sono evidentemente parte di un libro (due riportano il numero pagina 236 e 237) e a mio parere ''non possono essere caricate come tali'' mediante la procedura con testo a fronte/con djvu. Probabilmente potrebbero essere caricate come puro contenuto testuale in ns0, senza testo a fronte, ma non è una procedura che eseguo nè che incoraggio. Si tratta di scansioni fatte da te, o esiste nel web una scansione completa del testo? Se esiste un testo a stampa, mi riporti i dati editoriali completi (autore, titpolo, editore, data e luogo di stampa)? Mi riservo comunque, dopo raccolte le informazioni, di parlarne in bar, temo che il caso sia controverso. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:36, 1 feb 2022 (CET) :::Sei stato chiarissimo. Ho deciso: pubblico il testo, che di per sé è occupa molto spazio, sulla pagina di Wikipedia relativa al [https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_Molotov-Ribbentrop Patto Ribbentrop-Molotov]. Grazie delle tue spiegazioni, sei stato molto esaustivo. --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 22:13, 1 feb 2022 (CET) ::::@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Conosco poco wikipedia, ma se il testo là è accettabile, penso sia la scelta giusta. Spero di non averti scoraggiato dal contribuire a wikisource con testi più adatti al progetto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:42, 1 feb 2022 (CET) == Parole con lettere "allargate" == Ciao Alex, scusa se ti disturbo per una inezia. [[Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/9|qui]] un utente sta pazientemente sistemando il testo, ma ha usato il tag <code>tt</code> per il testo ''allargato''. Una volta avevo visto un template più adatto, ma non lo trovo più. Non è che potresti rinfrescarmi le idee, così avviso lo sventurato di là? ;-) Grazie! --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 21:22, 2 feb 2022 (CET) : {{ping|Paperoastro}} E' {{tl|Spaziato}}. Ne sto facendo un uso intenso su Vico. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:06, 3 feb 2022 (CET) == css == non cose senza senso, ma [[Template:TemplateStyle/StoriaDeiCollegiElettorali.css]] Il tmp centra o numeri, ma il nome delle persone che andrebbe allineato a sinistra e (se possibile anche -indentato) non lo fa. Non vorrei fare danni, ma credo che dovrei mettere qualcosa tipo :.tabella1 td:nth-of-type(5) {text-align:left;} e :.tabella1 td:nth-of-type(7) {text-align:left;} Fallo? Erro? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:39, 5 feb 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} '''Fallo''' (imperativo) e vedi cosa succede. Utilissima in questi casi l'anteprima di una pagina che contiene il codice da verificare: sotto "Anteprima di una pagina con questo template": puoi vedere l'effetto che fa ''ancora prima di salvare il nuovo css''. Forse lo sapevi già, ma io ho stentato a scoprirlo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:54, 5 feb 2022 (CET) L'anteprima del tmpl c'è pure su pedia. Parlando invece di cose serie: '''funziona'''. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:47, 5 feb 2022 (CET) == numero del verso == [[Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/156]] Il revisore ha voluto mettere il numero del verso ma se la riga è lunga il numero va in conflitto. Io non amo il numero verso sui sonetti. Ma se lui li vuol mettere non faccio la sommossa. Forse il problema sia [[Indice:Pascarella_-_Sonetti.djvu/styles.css]] ma non ne sono sicuro e non vorrei far danni. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:56, 7 feb 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Sì, penso che il problema stia nel css. mi spiego: il padding-left di 7em si somma al margin-left di 2em, per un totale eccessivo di 9em. Se basta, io sostituirei quel 7em con 4 oppure 5em. mi pare che i sonetti sarebbero anche meglio "centrati". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:35, 7 feb 2022 (CET) ::risolto con generale soddisfazione. Un unico dubbio: ma i numeri dei versi nei sonetti (se non ci sono nell'originale) vanno mesi? Quale è la linea-guida per noi sorci-sti? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 21:41, 7 feb 2022 (CET) ::: {{ping|Carlomorino}} Non farmi scartabellare le convenzioni di stile.... in generale, mi pare che sia almeno un ''caldo suggerimento'' metterli, anche se nell'originale non ci sono. Quando mi è capitato di lavorare su raccolte numerose, mi sono fatto una regex che, con un click su postOCR, "faceva tutto": separazione delle strofe, indentature, e pure aggiunta dei numeri di versi. E non ci pensavo più. Tieni conto che io sono un ''settantacinquatore'', più che un rigoroso rilettore.... e nemmeno un un settantacinquatore molto accurato :-(. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:55, 7 feb 2022 (CET) :Io, pure, un 75enne :-) :--[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:14, 7 feb 2022 (CET) :: {{ping|Carlomorino}} Vedi [[Wikisource:Bar/Archivio/2022.02#Sonetti_di_lana_caprina|in Bar]] un parere autorevole di Edo. ''Ubi major'' ecc. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:23, 7 feb 2022 (CET) == creare automaticamente le header delle pagine == C'è un sistema decente, o tanto vale che mi copi da qualche parte i due template (pagina di sinistra e di destra) e li applichi uno per volta? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:47, 10 feb 2022 (CET) : ovviamente autoRi. per gli altri pezzi, mi sa che è tutto a manina. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:05, 10 feb 2022 (CET) :: {{ping|.mau.}} no,ci sono molti trucchi per qualsasi cosa ripetitiva: non solo correzione di parole errate ricorrenti, ma anche template o blocchi di codice; si appoggia su memoRegex, che viene alimentato semplcemente dal Trova e sostituisci, che compare in sidebar. Hai attivato un po' di gadgets? memoRegex, Strumenti per la rilettura sono essenziali. Nel caso di Matematica, utile, fra gl Strumenti di rilettura, "Aggiusta paragrafi" che separa i paragrafi basandosi sul fatto che la riga termini con un punto.... ma veramente non so bene da dove cominciare, i trucchi sono veramente tanti. E io, vergognosamente, non ho alcuna esperienza di DAD, che adesso sarebbe utilissima. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:26, 11 feb 2022 (CET) ::: giusto. Magari oggi ci penso un po', qualche regex decente dovrei saperla fare (anche se per esempio non so se ci sia un modo per mettere automaticamemte il numero di pagina in FI, ma quello lo ppsso cambiare poi a mano...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 08:32, 11 feb 2022 (CET) :::niente da fare. Ho provato ad aggiungere una regex che su una riga con solo FI inserisse la figura, ma devo aver rotto la pagina e quindi ho fatto revert. Quando hai tempo puoi controllare? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 09:36, 11 feb 2022 (CET) :::: {{ping|.mau.}} Non m meravigla qualche difficoltà iniziale.... aimè, il tutto è poco documentato, mea culpa. Immagini: hai attivato il gadget Crop tool? crea anche il "pulsante gioconda", in toolbox, Avanzate, che con un cick crea il codice immagine (da ritoccare, ma counque molto comodo). Sto aggiugendo qualche regex, le trovi salvate in Discussioni indice. Con molta cautela possono essere modificate anche lì, ma poi occorre usare l pulsante "carica regex" trienti restano in memoriaquelle vecchie.--[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:00, 11 feb 2022 (CET) ::::: ok, non c'è più ht e c'è un tt, però non mi becca le sostituzioni delle losanghe ma mi lascia il template vuoto. È normale? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 10:52, 12 feb 2022 (CET) == ho fatto una cazzata == Mi sono accorto che le header delle prime pagine del libro erano sbagliate, e mi sono detto "beh, nema problema: tanto sono correzioni minori e quindi si può uppare una nuova versione del file". Invece a quanto pare Wikisource ha perso tutto. Che si fa? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 15:45, 11 feb 2022 (CET) : Vedo su Commons ... --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:26, 11 feb 2022 (CET) :: {{ping|.mau.}} Vedo un link "Ripristina" nell'elenco delle versioni nella pagina Commmons, un click e via :-). Che programma usi per costruire i pdf? Io non ne uso nessuno (per farli a pezzi, sì; per costruirli, no) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:32, 11 feb 2022 (CET) :::ok, quindi rimane la versione vecchia. Quel pdf è stato generato da Word, mica perdo tempo a farli... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:34, 11 feb 2022 (CET) :::: {{ping|.mau.}} Secoli che non uso word.... sì, ho solo ripristinato la versione vecchia, il problema di quella ''nuova'' è la dimensione della pagina come la vede mediawiki (0x0 pixel), non ho idea da cosa dipenda. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:44, 11 feb 2022 (CET) :::::quello è davvero un mistero anche per me... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:07, 11 feb 2022 (CET) == figure mancanti == Ne ho appena trovata una, quella di pagina 30. Provando a riupparla io, mi ha dato un errore su un effetto in uno dei path: editando a manina l'svg ho tolto la riga incriminata ed è andato tutto a posto. Insomma, non un grande problema. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 13:35, 12 feb 2022 (CET) : {{ping|.mau.}} Mi sembra di ricordare che ci fossero 6 immagini rifiutate da commons. Purtroppo l'elenco sta nel pc deceduto. In alcune, comunque, ricordo un lamento sulla sintassi svg; in altre, es. quella del limite di 50 km/h, il fattto che fosse un duplicato d immagini già presenti. Non conoscendo per nulla la sintassi svg, non mi sono azzardato a fare modifiche. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:27, 12 feb 2022 (CET) :: non la conosco nemmeno io, ma sono abituato a fare correzioni di questo tipo :-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 16:34, 12 feb 2022 (CET) {{rientro}} in compenso ho notato che alcune volte manca una pagina di testo e viene riscritta quella precedente. Me l'ha fatto con il problema 21 e ora con il 30. Per me non è un problema, apro il mio sorgente Word e copio :-). Probabilmente sono stato troppo veloce a creare le pagine. (stanotte provo a rimettere su Commons la versione aggiornata per vedere se pianta casino o basta aspettare qualche ora per riavere le pagine) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:33, 12 feb 2022 (CET) ::: Avevo notato l'anomalia della mancata corrispondenza testo-pagine in alcune, ma non dipende dal pdf: cancellando la pagina sbagliata, e ricaricandola, la cosa si aggiusta. Come hai creato le pagine? Mica copiaincollando il testo da un file esterno....? --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:39, 13 feb 2022 (CET) ::::ehm... sì. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 16:20, 13 feb 2022 (CET) ::::: {{ping|.mau.}} 😄 --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:50, 16 feb 2022 (CET) {{rientro}} Ecco, bisogna cancellare e ricreare le pagine dalla 83 alla 94 comprese. Immagino lo debba fare tu (o un altro admin), giusto? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:07, 16 feb 2022 (CET) :::::: {{ping|.mau.}} Il modo più spiccio (ed efficace) è usare semplicemente il tool OCR Tesseract (hai "disabilitato la disabilitazone", In Preferenze->Accessori, vero?). Inizio, vediamo quanto ci metto.... sotto eis, naturalmente. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:26, 16 feb 2022 (CET) :::::::Fine. Tempo impiegato: vedi ora-data dei due messaggi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:29, 16 feb 2022 (CET) :::::::::-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:34, 16 feb 2022 (CET) == copertina == Ora che il file su Commons funziona, ho aggiunto la copertina come suggeritomi. Avendo sostituito la prima pagina che è vuota, tutto è a posto dal punto di vista dei numeri di pagina. L'unico mio dubbio: come si sostituisce il frontespizio? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:46, 16 feb 2022 (CET) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Se intendi la visualizzazione della copertina in pagina Indice, basta modificare il numero pagina nel form di modifica della stessa pagina Indice, voce "Numero della pagina di frontespizio" (da 3 a 1: fatto). Se intendi altro.... scusami se non ho capito. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:57, 16 feb 2022 (CET) ::sì, era banalmente quello. Poi tra un po' chiederò altre cose (ma al bar, perché sono più generali), per le mie prossime riletture. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:11, 16 feb 2022 (CET) == Struttura pagina == Ciao Alex, prima che prosegua nella trascrizione vorrei portare alla tua attenzione [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/38 questa] pagina, in cui ho utilizzato un stringa di codice per migliorarne la formattazione. Non so se questo possa portare dei malfunzionamenti in futuro, in particolare negli epub. In alternativa un soluzione che mantenga la struttura della pagina. Attendo te onde evitare di sistemare molte più pagine in caso di esito negativo :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 11:56, 17 feb 2022 (CET) : Intendi l'uso "anomalo" di tl|RigaIntestazione? se fosse quello, non vedo problemi, non fa altro che inserire una tabella di tre celle. Comunque in questi casi meglio provare: anticipa la transclusione di qualche poesia e controlla come vengono le varie esportazioni. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:04, 17 feb 2022 (CET) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ci sono problemi, invece, all'interno delle strofe. Epub non visualizza bene i trattini spostati a sinistra. In generale non è una buona idea mettere una div dentro poem. Suggerirei di risolvere tutto con normali indentature dei versi. Anche altre soluzioni di formattazione possono essere semplificate (es: tl|Ct chiama internamente type, ma in modo più pulito). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:20, 17 feb 2022 (CET) :::Ho provato a snellire il tutto, ma il capolettera non si indenta.--[[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:41, 18 feb 2022 (CET) :::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] risolto in [[Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/38|pag 38]], ma il tl|capolettera è un template con un codice odioso :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:02, 18 feb 2022 (CET) :::::Sembra tutto perfetto. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:15, 18 feb 2022 (CET) ::::::Ti do in pasto un altro problema in [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/57 questa] pagina e nelle due seguenti. ::::::Ho sostituito gli span con il template poem t, come puoi vedere nelle modifiche, ma il maiuscoletto non dovrebbe esserci. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:50, 18 feb 2022 (CET) ::::::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Questo è previsto. Poem_t è adattabile asssegnando il parametro aggiuntivo opzionale c, e quando c'è segue la formattazione prevista nella [[Indice:The Oxford book of Italian verse.djvu/styles.css|sottopagina styles.css]] della pagina Indice. I "piani alti" producono spesso miglioramenti che ci interessano poco, ma questa cosa qui è straordinaria. Nota che il maiuscoletto è sparito e non serve più nemmeno il codice corsivo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:16, 18 feb 2022 (CET) ::::::::In transclusione, però, non funziona a dovere. Che si fa? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 22:27, 18 feb 2022 (CET) ::::::::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Neuroni affaticati.... avevo scritto un css fallato e non avevo controllato la transclusione. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:38, 18 feb 2022 (CET) == per te sarà una cosuccia, per me invece... :( == Excuse me... Ma il "Dinamic page list" non funziona più come una volta? Nella mia pagina utente lo usavo per ricordarmi cosa devo ancora fare e da qualche mese mi dice "Nessuna pagina soddisfa i criteri di selezione". Il che non è. Puoi piccolohelparmi? Grazie ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:45, 20 feb 2022 (CET) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]], @[[Utente:Candalua|Candalua]] Potrebbe essere un effetto di qualcosa scritto nelle [[Wikisource:Bar/Archivio/2021.12#Tech_News%3A_2021-51|Tech news di dicembre]]. Pingato Candalua, vediamo.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:04, 20 feb 2022 (CET) == Gadget == Come da tradizione ti chiedo di aggiornare [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js questa] pagina con il mio [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js vector]. Al solito copiando e non spostando. Grazie! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:24, 25 feb 2022 (CET) == si può fare qualcosa? == Guarda [Pagina:Marello_-_La_scrittura_su_Wikipedia_come_strumento_didattico.pdf/63 pagina 63 del Marello]. La nota è male indentata. Si può fare qualcosa? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:24, 4 mar 2022 (CET) (beh, no, temo che sia sempre così. Però non avere in generale una hr prima delle note e`brutto) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 21:26, 4 mar 2022 (CET) : Vedi [[Indice:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/styles.css]], ultima riga, allinea a sin. le note. L'hr (template RuleLeft) si può aggiungere nel footer, e viene visualizzato automaticamente prima delle note. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:53, 5 mar 2022 (CET) ::@[[Utente:.mau.|.mau.]] ... ovviamente queste scelte, e nel testo ne abbiao fatte altre, pongono il problema: esiste uno "stile wikisource" di formattazione, o bisogna fare ogni sforzo per adattare lo stile al testo fonte? Io mi diverto a scegliere la seconda opzione, e ho iniziato con lo stile dei testi teatrali in violazione delle convenzioni generali per i testi teatrali, ma non esiste una scelta esplicita della comunità. L'uso dello style specifico per una pagina Indice è uno strumento potetissimo, per fare queste cose, ancora esplorato solo molto superficialmente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:14, 5 mar 2022 (CET) ::: A me non interessa più di tanto se lo stile copia o no il testo fonte alla lettera, però mi piace che la singola pagina sia leggibile da sola e non solo quando transclusa, tutto qua... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:31, 5 mar 2022 (CET) :::: @[[Utente:.mau.|.mau.]] Ottima strategia. Anche per me nsPagina non è affatto un semplce "strumento per la tranclusione". Anzi adesso controllo come viene col visualizzatore. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:41, 5 mar 2022 (CET) {{rientro}} Alla fine sono riuscito a ottenere [[Pagina:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/120|questo]]. Non sono riuscito a lasciare la riga con margin-left:0, né a lasciare 3px sotto, però almeno si distinguono le note dal testo in Ns:pagina. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:07, 11 mar 2022 (CET) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Bello, un trucco che non conoscevo! E' una cosa da ricordare. Ho modificato leggermente il css in modo che la linea di separazione non appaia anche in ns0. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:54, 12 mar 2022 (CET) ::non lo conoscevo neppure io, ieri ho cominciato a fare un po' di ricerche varie. Poi mi perdo sempre su come le cose appaiono nei vari namespace... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 21:27, 12 mar 2022 (CET) :::@[[Utente:.mau.|.mau.]] E' per quello che io, di regola, anticipo la transclusione (fino da SAL 25%, e talora perfino prima....) per poter vedere subito "come viene" in ns0. ;-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:26, 13 mar 2022 (CET) {{rientro}} Hai invece idea di come mettere a posto la prima riga di [[Pagina:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/141|pagina 139]]? Vedo che c'è un "indentatura" non transcluso, ma così la prima riga non è correttamente indentata... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:18, 13 mar 2022 (CET) (ok, posso farlo come una div con text-indent, ma non so trovare quanto sia l'indent...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:21, 13 mar 2022 (CET) : @[[Utente:.mau.|.mau.]] La soluzione era semplice, ma non facile. Vedi. Nota anche la "riparazione" deltuolink alla pagina, qui sopra :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:44, 13 mar 2022 (CET) ::ah :-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 17:06, 13 mar 2022 (CET) == Trattino vs capolettera == Ti propongo un altro problema col template Capolettera in [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/178 questa] pagina. Ho provato a usare un larger, ma il risultato non è lo stesso. P.S. Quando vorrai dare un'occhiata all'interfaccia, fammi un fischio; è più semplice di quanto possa sembrare. Oltretutto col tempo l'ho semplificata, vuoi per renderla indipendente da altri gadget e più flessibile, vuoi per varie migliorie ai piani alti che rendevano inutili alcuni codici. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:40, 6 mar 2022 (CET) : {{ping|Barbaforcuta}} Non mi entusiasma come soluzione, ma meglio di così non mi riesce. Quanto all'interfaccia, prenderò coraggio.... grazie. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:47, 6 mar 2022 (CET) == Problemi in nsIndice == Ciao Alex, rileggendo {{Testo|The Oxford book of Italian verse}} mi sono accorto di un errore: da [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/464] a [https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/467&action=edit&redlink=1] le pagine non corrispondono, anzi le pagine 466 e 467 non ci sono neanche. C'è modo di recuperarle e sistemare l'indice? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:05, 19 mar 2022 (CET) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Penso di sì, IA ha diverse scansioni di questo testo. Vediamo.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:00, 19 mar 2022 (CET) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Fatto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:26, 19 mar 2022 (CET) :::Wow, una scheggia! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:19, 19 mar 2022 (CET) ::::Dalla pagina 468 in poi è rimasto un pezzo della 467, ma non dà problemi. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:37, 20 mar 2022 (CET) :::::Ah non no, ho capito perché succede. :::::Probabilmente l'altra scansione ha una pagina più grande e, entrando in eis, la sovrapposizione non è uniforme. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:48, 20 mar 2022 (CET) == Indentazione fantasma == Ciao Alex, in pagine come [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910.pdf/3]] il template {{tl|AltraColonna}} fa sì che il capoverso spezzato (che lì inizia con "Ora, malgrado il numero") non abbia l'indentazione. C'è qualcosa che va corretto, per far comparire l'indentazione? (Ho notato che mettendo il template {{tl|AltraColonna}} a capo, l'intentazione compariva ma poi il capoverso risultava diviso da una riga vuota in [[Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910/Educazione ed Istruzione]], quindi non andava bene). --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 17:29, 23 mar 2022 (CET) <br> P.s. Aggiungo una domanda da niubbo su un aspetto che non mi è chiaro in generale: ma a cosa serve dividere in colonne in pagine come [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910.pdf/3]] se poi in [[Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910/Educazione ed Istruzione]] la divisione in colonne non appare? --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 17:37, 23 mar 2022 (CET) :@[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Cominciamo dalla seconda domanda. Gira su it.wikisource una "filosofia" in base alla quale, fn dove è possibile, nsPagina dovrebbe riprodurre non solo il testo, ma anche la formattazione e la struttura della pagina originale, mentre la transclusione è più libera (e comunque non potrebbe riprodurre bene le pagine, a partire dala suddivisione in capitoli quando i capitoli iniziano a metà pagina). Questo spiega il tl|Colonna. :Riguardo alla prima domanda, dò un'occhiata alle pagine che mi linki e vediamo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:27, 23 mar 2022 (CET) :: In effetti la cosa. è intricata. Il fatto è che il parser non "vede" il testo "Ora, malgrado..." come un nuovo paragrafo. Ho rabberciato, ma non sono soddisfatto: devo rivedere per bene il codice del template, sospetto che si tratti del vecchio problema di imporre che ''dopo ogni tag div eprima di ogni tag di chiusura della div ci sia un acapo'', altromenti la generazione automatica degli elementi p si imbizzarrisce. Nota altre piccole modifiche: l'inserimento del <nowiki><references/></nowiki> fra noinclude alla fine della prima colonna, l'uso del parametro riga=si in RigaIntestazione, e il maiuscoletto sempre in RigaIntestazione. :: Comunque grazie, non me n'ero mai accorto, vale l pena di rifletterci. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:54, 23 mar 2022 (CET) ::: Al momento, il problema resta irrisolto. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:27, 23 mar 2022 (CET) :::: Grazie mille! Ma il risultato finale per i lettori è quello che appare nella trasclusione in capitoli, non il nsPagina, giusto? Se ho capito bene, la maggiore fedeltà nel nsPagina è una cosa per noi, una "filosofia" per noi; ai lettori però è destinato concretamente quello che appare trascluso nei capitoli, o mi sfugge qualcosa? (domande da niubbo, solo per capire). Poi, per il maiuscoletto, un dubbio che ho è che il numero "1" appare nelle riviste come {{sc|i}} (anche nelle tabelle numeriche, come nella a te già nota [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 43 - 22 ottobre 1910.pdf/3]]); in questi casi va bene infischiarsene e lasciare "1" o è molto meglio mettere "i" in maiuscoletto o in altro modo? Volevo chiederti infine se puoi dare un'occhiata (quando hai tempo, senza fretta, anche tra un paio di settimane) alla [[Pagina:Il buon cuore - Anno VIII, n. 49 - 4 dicembre 1909.pdf/12]]; ce ne sono moltissime così e quella è una che ho cercato di fare meglio. Se me la sistemi un attimo, anche in vista di come la trasclusione può apparire in [[Il buon cuore - Anno VIII, n. 49 - 4 dicembre 1909/Notiziario]], terrò presente le correzioni per tutte le altre. --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 08:51, 24 mar 2022 (CET) :::::@[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Volentieri. :::::Una domanda: hai mai usato il "visualizzatore"? Oltre che per lalettura, può servire anche per la ricerca di parole (e anche di codice) nelle pagine, per agevolare correzioni "mirate". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:12, 24 mar 2022 (CET) ::::::Lo scopro ora, grazie per la segnalazione. Vedo che non mi compare nel menu degli strumenti, ma riesco ad attivarlo aggiungendo ?vis=true nell'url come indicato nella [[Wikisource:Progetto vis|pagina di aiuto]]. --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 13:39, 24 mar 2022 (CET) {{rientro}} @[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Prova la funzione ricerca (il binocolo) e tieni conto che un doppio click su qualsiasi pagina la apre in modifica in un'altra scheda. Prova anche la ricerca di codice (es. di un template). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:50, 24 mar 2022 (CET) :Ok, grazie.--[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 15:57, 24 mar 2022 (CET) == Piccolo appunto == Ho visto che spesso in ns0 i fromsection/tosection presentano valori senza virgolette. Questo non sembra provocare problemi a prescindere che lo siano o meno in nsPagina, ma a suo tempo non provocava danni nemmeno metter valori section senza virgolette in nsPagina, mentre adesso non li riconoscerebbe. Lo dico en passant, non sia mai possa essere utile. :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 18:46, 27 mar 2022 (CEST) : {{ping|Barbaforcuta}} Ricordo di aver incontrato un problema con i fromsection/tosection senza virgolette anche in ns0, e da quella volta cerco di usarle sempre. Ottimo avermelo ricordato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:46, 28 mar 2022 (CEST) ::Un'eventuale passata di bot, lì dove non fossero stati usati, potrebbe essere utile in futuro. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 14:35, 28 mar 2022 (CEST) == Te sì fatte 30... == mo' vede se po' fa' 31 (cit. D'Intino) :-) V. [[Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848.pdf]]. Stavo citando su WP il resoconto parlamentare preso dal sito della Camera quando mi sono reso conto che ci dovrebbe essere anche su WS. Su commons c'è ma qui ancora no. Devo fare un'operazione speciale come il caro Vladimir P. ? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 14:07, 30 mar 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} Si può, si può. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:34, 30 mar 2022 (CEST) Te si fatte 'na cosa bbona. Io so' fatte na pagina pe prova. Ora vado su WP dove sto mettendo i dati presi da [[Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte_II]] e portando come fonti aggiuntive [[Regno di Sardegna - Regio editto del 17 marzo 1848]] e ora anche [[Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848, Discussioni]]. Mancano solo altri 12 file per il parlamento subalpino (o sardo?) e per quelli stiamo a posto. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:38, 30 mar 2022 (CEST) == Una piccola stranezza == Ciao. Sapresti dirmi perché in [[Pagina:Tragedie_di_Euripide_(Romagnoli)_VI.djvu/94|questa pagina]] i template {{tl|vc}} non funzionano, mentre in [[Andromaca_(Euripide_-_Romagnoli)/Esodo#pagename94|ns0]] sì? Più che altro è una curiosità, non vorrei che ci fossero situazioni in cui capita il contrario--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 14:31, 6 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] :E' stato un rompicapo... mancava il parametro s=si in RigaIntestazione, che fa caricare nella pagina il CSS necessario a formattare io contenuto del parametro. Si tratta di un codice obsoleto che anticipava le sottopagine styles.css di nsIndice. Se sei appassionato di stranezze ti spiego meglio.... intanto vado documentare meglio il template. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:24, 7 apr 2022 (CEST) == Template:Rule == Non avendo nulla di meglio da fare (a parte preparare il pollo al cherri) mi è venuta un'idea cretina: non si può aggiungere un parametro tipo "s". Io pensavo di aggiungere un "double". Non so neanche se funge. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 13:44, 8 apr 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} cosa vuoi ottenere: una riga sopra e una sotto il testo dell'header? se è questo l'obiettivo, prova a mettere riga=2 invece di riga=si. Se vuoi altro.... linkami la pagina per vedere che risultato vorresti. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:08, 8 apr 2022 (CEST) :::[[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848, Discussioni.pdf/63|Questa]] va bene ma...non è elegante. Se puossi ''faciliter bonum est''. ''Nisi'' chissenefrega. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:48, 8 apr 2022 (CEST) :::: {{ping|Carlomorino}} Confermerei la seconda che hai detto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:57, 8 apr 2022 (CEST) == Cose piemontesi == Salve! Vedo che stai lavorando sui piemontesi. Però già nei giorni scorsi ho visto che alcune pagine che ho già portato al 75% le hai ri-lavorate e sono, in pratica, tornate alla situazione precedente a volte rimettendo gli scannos. Esempio -ma ce ne sono stati altri- guarda le differenze qui: [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/19]]. distrazione? Oppure mi sbaglio io? Dove? D'ancheshoen --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:47, 11 apr 2022 (CEST) : {{ping|Silvio Gallio}} E' un raro effetto collaterale dell'uso di eis. Lasciando eis aperto, e allontanandosi per un po', niente impedisce che nel frattempo un altro utente abbia modificato la pagina.... mi scuso. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:03, 11 apr 2022 (CEST) ::Ancora piemontesi. Ho boldamente forzato il 100% a questa pagina [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/20]] dato che le cifre sono controllate (c'è un errore di stampa nell'originale ma ce lo teniamo). Però non so come sistemare la prima cifra (21.235) che è staccata dai centesimi. Tutto qui. Invece sto notando che nel NS0 il testo diventerà lunghettino anzichenò. Non pensi sia meglio -se possibile- dividerlo in "sottocapitoli" basandoci sulle varie lettere, leggi, decreti? Nel caso me lo studio e ti do le pagine. (è tutto quello che potrei fare, purtroppo). Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:45, 12 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Divisione in sezioni: Perchè no? Preparami solo un ''elenco di titoli delle sezioni ''che vorresti, poi mi arrangio. :::Formattazione delle tabelle: se non temessi di farti un dispetto, ti spiegherei come funzia.... ci sto giocando con molta soddisfazione :-) La cifra ribelle è andata al suo posto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:04, 12 apr 2022 (CEST) ::::Nessun dispetto. È solo tempo perso. Se volessi imparerei (anni fa lo sapevo fare) ma poi non le uso quasi mai e dimentico tutto. Per dire, ho cominciato con Excel nel 1992 circa, buona parte; l'ho "imparato" tre volte e tre volte perso. Ok per le sezioni, ma poi nel NS0 le vedi una alla volta, vero?? Infine l'autore citato: qui è pieno di discorsi di pifferi che, non ho ancora controllato, dovrebbero avere la voce su 'Pedia in quanto deputati e senatori anche se del Piemonte. Cavour è anche autore -penso citato. E gli altri meno noti? Brrr! Bye! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 10:52, 12 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Si, le sezioni (se sono divise in diverse sottopagine) si vedono una alla volta. L'alternativa è quella di creare un Indice per le diverse sezioni di una stessa pagina, aggiungendo delle ancore per "saltare" direttamente al titolo della sezione. ::::: Se mi prepari il famoso elenco di titoli di sezione, possiamo prima provare l'effetto con pagina unica e sezioni "ancorate", e poi, se la cosa ti perplinge, passare all'opzione a sottopagine separate. [User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:19, 12 apr 2022 (CEST) ::::: Ok allora provo a ravanare. La sola cosa che mi perplige è di vedere una colonnone infinito nel NS0. Ti passa la voglia. Tieni duro che mi ci vorrà del tempo. Bye! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:10, 12 apr 2022 (CEST) dimenticavo. Ho provato a lavorare sulla [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/492]]. Ho smesso subito... :( [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:10, 12 apr 2022 (CEST) <-< La butto là con un taglio a occhio e per una semplice sperimentazione. Mi sembra (ma posso sbagliare) che le divisioni siano congrue. E te le scrivo qui sotto se sei in accordo. 1537 - 1544 .. Modificazione e progetto di legge 1544 - 1550 .. Relazione alla Camera il 26 ed altro progetto di legge 1550 - 1552 .. Réglement de la marche 1552 - 1552 .. Relazione del ministro 1552 - 1555 .. Relazione fatta dall'ufficio centrale Direi di provare a vedere se funziona in modo intelligente. se invece sono stupido lascia perdere. Però che 00 tutto 'sto francese. O dovrei essere felice che non sia tedesco? Magari scritto in alfabeto gotico? (Però devo dire che il tuo OCR col francese va a scheggia; ci sono pochissimi errori!) Bye! ::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] alla fine ho spezzettato in sottopagine e bon. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:18, 13 apr 2022 (CEST) :::::::Visto. Però io non so come fare ad aggiungere il frazionamento nella pagina "Indice". Il testo della "Modificazione termina a pag 1555 ed è diviso in 4 sottopagine. Poi, ho controllato la tabellona e ho aggiunto la rigaintestazione e già che ero da quelle parti ho aggiunto altre righeintestazione. Ho pensato, per bestie del genere non è possibile rigaintestare automaticamente tutto? (da controllare comunque...). Devo smettere di pensare pensare che poi mi scoppi :D [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 11:37, 13 apr 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] non ho suddiviso in Sommario proprio per dimostrare che è possibile non suddividere. adesso faccio fuori la prima passata di quelle tab elle, poi magari lo faccio. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:28, 13 apr 2022 (CEST) <-< Ciò che fai è sempre ben fatto :) --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:42, 13 apr 2022 (CEST) :Io invece... qui [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/135]] ho cambiato una "o" con una "e" nella casella Gatti e Vinelli e sono scomparsi tutti i bordi. Penso che andrò a correggere un vecchio articolo dei miei. comunque la pagina è riletta. Salum --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:29, 13 apr 2022 (CEST) ::A) la frase appena sopra è sbagliata. Nel senso che ho rimesso a posto. (incredibile!). B) Sono indeciso sulla divisione dei vari testi. Per esempio qui [[Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf]] la "Spesa straordinaria per l'acquisto..." è più corta perché tre op quattro pagine finali sono dedicate ai lavori su un canale (oggi in Frnacia) e non ci sono locomotive o ferrovie. Due le soluzioni. 1) sezionare Relazione per relazione o altro 2) determinare quanti testi (relazioni proposte di legge ecc) sono inerenti a quel discorso. (la faccenda del canale prende quattro o cinque diversi interventi/relazioni (o come cavolo le vogliamo definire?). Ad ogni modo penso che sarà da fare questo lavoro preventivo si divisione. Ne parliamo se vuoi la settimana prossima! Buona Pasqua pasquetta pasquina pasquella pasquccia. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:54, 15 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Buona Pasqua anche a te! Io proseguo ancora un po'.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:43, 15 apr 2022 (CEST) ===Basi per concessione=== Per poter giudicare dovrei essere in grado di comprendere :( A me ignorante sembra una bella soluzione ma non riesco a comprendere dove stia la ''vera'' differenza. Mi sembra che ora sia più maneggevole e i vari item siano meglio raggiungibili. Del che ti rendo omaggio. Come ti omaggio per il lavoro sulle incredibili tabelle. Spero che i tennichi si decidano a inventare qualcosa ma so già che non vale la pena di chiedere; tanto fanno a) quello che possono, b) quello che più gli piace. Anyway. Non mi rimane che complimentarmi. Coma sai non riesco ad aggiornare le categorie. E poi, ritieni possibile rendere automatico (come per gli altri testi) l'aggiornamento del [[Portale:Ferrovie]] nei vari gruppi di anno? Non so se sia meglio avere un raggruppamento logico di testi collegati fra loro oppure una link per ogni testo. Forse meglio la prima. Per la rilettura, non allarmarti se non mi vedrete per qualche giorno (spero solo fino a metà settimana prossima); alla mia età gli esami (clinici) non finiscono mai... :( Buon W.E. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:15, 23 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Un po' mi allarmo, ma non per il fatto che non ti vedo editare :-) :Quanto alla suddivisione in sottopagine ''versus'' la pagina unica con sezioni ancorate: la seconda è un po' più sbrigativa; aggiungo comunque sia le ancore § che i codici section, in modo che sia tutto pronto per entrambe le alternative. Al solito, non correggo gli errori del testo, se proprio non mi capitano sotto il naso, ma mi dedico solo alla formattazione (e alle tabelle). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:31, 23 apr 2022 (CEST) ::Beh per ora non allarmarti. Sarà peggio fra un po' anche se tutto doveva accadere un anno e mezzo fa (poi il Morbo Cinese...) Quanto alla divisione del lavoro, tranquillo, appena posso torno e il testo lo sistemo. Solo che così rimarrà ''ad libitum'' al 75% :( Forse la sequenza dovrebbe essere al contrario (almeno quando possibile). Testo grezzo > testo lavorato con formattazione passabile > testo lavorato con formattazione rifinita > rilettura finale. Però mi rendo conto che sia un po' difficile da organizzare specie se il testo, all'inizio, è molto "rovinato". Ancora buon WE [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:50, 23 apr 2022 (CEST) == Richieste varie == Devo farti alcune richieste: #Ennesimo aggiornamento gadget da [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js] a [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js]. #Il pulsante ''"Converte virgolette dattilografiche in tipografiche"'' non potrebbe trasformarle in sequenza così “„ e così „“ anziché solo in questo modo “”? #Non c'è una maniera per scaricare l'indice con tutte le nspagina come libro pdf, piuttosto che l'ns0? #Devo chiederti se puoi prepararmi [https://books.google.it/books?id=8xcTAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=christoph+meiners&hl=it&sa=X&ei=L8oBT8vHOcydOviY3PwH#v=onepage&q&f=false questo] testo con indice e tutto il resto; è l'unica cosa che non ho mai approfondito. Grazie in anticipo! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:23, 19 apr 2022 (CEST) :# eseguo appena finita la risposta :# è un gadget di antiquariato, posso rivederlo; la difficoltà consiste nei casi in cui un segmento virgolettato sta a cavallo di due pagine. :# no, purtroppo, a suo tempo è stata una richiesta sottoscritta da molti, ma non abbastanza. :# come punto 1. @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:49, 19 apr 2022 (CEST) :#:@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Guarda, per favore, anche le due scansioni su IA, qui: https://archive.org/search.php?query=storia%20della%20decadenza%20dei%20costumi ; bisognerebbe scegliere la scansione migliore. Se una delle due ti va bene, tenterei di caricarla su Commons con IA Upload. In ogni caso, i due volumi vanno caricati su pagine Indice diverse. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:22, 19 apr 2022 (CEST) :#::Le scansioni mi sembrano tutte buone; non posso che affidarmi al tuo occhio! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:44, 19 apr 2022 (CEST) :#:::Ah ne approfitto per chiederti (quando avrai tempo) di un'altra opera che mi piacerebbe inserire: [https://archive.org/details/opereordinateeco06rapiuoft/page/8/mode/2up questa]. :#:::Sono presenti tutti e 6 i volumi. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:47, 19 apr 2022 (CEST) :#::::Li vedo entrambi caricati adesso. Grazie! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:10, 23 apr 2022 (CEST) :#:@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Oibò, i volumi di Rapisardi 4 e 5 sono già caricati con un nome file leggermente diverso.... pazienza. Creo, rapidamente, le pagine indice, la serie dei nomi pagina sarà leggermente disomogenea. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 23 apr 2022 (CEST) :#::Wow, grazie ancora! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:12, 23 apr 2022 (CEST) ::: {{ping|Barbaforcuta}} Ecco il primo della serie: [[Indice:Rapisardi - Opere, I.djvu]]. Tutti sono collegati attraverso il campo Volumi. Non ho ancofra fatto niente nè sul pagelist, nè sul Sommario, quando e se avrai bisogno di una mano avvisami (in questi testi tremendi io di solito inizio dalle pagine Indice del libro, se ci sono). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:15, 23 apr 2022 (CEST) ::::Credo che sarebbe opportuno chiedere delucidazioni a @[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]. ::::Inoltre vedo che, in quelli già presenti, si è preferito inserire in ns0 i testi come pagine principali e non come sottopagine, con un eventuale riferimento alla raccolta. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 14:09, 23 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Ho dato una prima sistemata alle pagine degli indici dei volumi I, II, III, VI; possono aiutare a costruire i Sommari, ma prima, naturalmente, occorre chiarirsi le idee sulla struttura ns0 delle opere mancanti, e di quelle naked su cui tentare il match & split. È un lavoro da fare con molta calma, anche se sono possibili ripensamenti. Direi che i doppioni proofread potrebbero aspettare. Che dire...? Buon lavoro.... :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:42, 24 apr 2022 (CEST) ::::::Sì certo, ci vorrà del tempo; intanto analizzo la situazione. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:12, 24 apr 2022 (CEST) :::::::Off topic: col template ''rigaindice'' non si vedono più i puntini (vedi [[Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/568|qui]]). [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:37, 24 apr 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Obsoleto, da sostituire con tl|Vi [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:29, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::Sì sì, ho visto; ma in quei sommari già compilati, che si fa? Rifacciamo tutto a mano? :-( [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:37, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] No, lasciali, penso che un colpetto di regex risolva la conversione. Appena torno dalla passeggiata 2 dei miei cani... :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:58, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Mi ispiri un'idea... scriverò due nuovi template, Vi2 e Vi3, che chiamano il Vi già sistemato per i due casi più frequenti (a 2 elementi, titolo e pagina, e a 3 elementi, sezione, titolo e pagina). Spero che non ti dispiaccia se li collaudo proprio sui sommari che mi hai indicato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:03, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::::Fai, fai pure. E poi dimmi in che modo posso esserti utile. ::::::::::::E cosa devo fare per sistemare eventuali altri indici. :-) [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:55, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Esperimento fallito... quel libro non ha un sommario "normale", i numeri non sono pagine. Ci penso e sistemo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:27, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::::::Visto che sei nel mood, ti linko un altro [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Poesie_(Carducci).djvu/1089 indice]. In questo caso penso sia più opportuno fregarcene dei puntini e lasciare tutto com'è. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:29, 26 apr 2022 (CEST) == errore caricamento == Calo Alex, mi sono sbagliata di grosso; ho caricato un pdf pensando che avesse l'OCR. Altro volte l'ho trovato. Si tratta di [[Indice:Morbosità Emma Arnaud.pdf]]. Credo non ci sia altro da fare che cancellarlo? Come faccio a vedere se un libro in pdf ha lo strato OCR? Grazie di tutto e Buona liberazione !! [[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 10:21, 25 apr 2022 (CEST) : @[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] No, non ricaricare, magari aggiungiamo uo strato ocr al pdf ma... perchè non sfrutti l'occasione per provare gli strumenti ocr di mediawiki? Ti consiglio, fra i due, di provare Tesseract. Sappimi dire. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:55, 25 apr 2022 (CEST) ::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]] Ho pronto un pdf con OCR (FineReader) e posso sostituire il tuo in pochi secondi.... ma prima mi piacerebbe che tu provassi il tool OCR di mediawiki. Sappimi dire, a un tuo cenno carico comunque il pdf sistemato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:00, 25 apr 2022 (CEST) :::caro Alex, se mi spieghi come fare ad usare l'ocr mediawiki, provo volentieri. Negli strumenti di rilettura vedo PostOCR ma non produce alcun risultatato. Ciao [[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 09:38, 26 apr 2022 (CEST) ::::Ho attivato la funzione è sto provando. Se ho problemi di chiedo aiuto. Ciao --[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 09:52, 26 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]] Benissimo. Hai a disposizione un tool di default ("Trascrivi il testo": esploralo bene, io consiglio di scegliere Tesseract) e due gadget opzionali da attivare in preferenze->accessori. Il primo non funziona bene sotto eis, se lo usi, gli altri due sì. Appena hai finito di sperimentare, avvisami se vuoi che carichi il pdf con OCR integrato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:29, 26 apr 2022 (CEST) == AutoreCitato e Wl == Ciao! {{Tl|Wl}} è sicuramente più generale di {{Tl|AutoreCitato}}, visto che se non c'è una voce in Wikisource ma ce n'è una a Wikipedia punta a quest'ultima. Al momento mi sono aggiunto un Tl alla mia barra strumenti, ma sarebbe più comodo averlo come gadget, perché magari riesce a prendere direttamente il nome dell'elemento Wikidata. Pensi si possa fare? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:22, 26 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Un gadget c'è già, provalo, io lo uso moltissimo. Scovalo in Accessori con la parola "wikidata". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:33, 26 apr 2022 (CEST) ::sarò cecato, ma l'ho aggiunto, ho tolto AutCit che tanto non mi serviva, ho persino ribustrappato il PC ma continuo a vedere sotto AutCit e non vedere quello di WI~ikidata :-( --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:53, 26 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:.mau.|.mau.]] Dovrebbe comparire in toolbox, sezione "Avanzate", con un'icona [[file:Button_Wikidata_editor_toolbar.png]], non in "bottoniera" a piè di pagina. SE vuoi farlo comparire in Bottoniera, dimmelo.... ma potrebbe esserci un po' di lavoro da fare. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:19, 26 apr 2022 (CEST) ::::ah, ecco. Anche per Autore citato ho sempre usato la bottoniera... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 17:22, 26 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:.mau.|.mau.]] mi mandi uno screenshot della tua bottoniera? vedo che hai una pagina [[Utente:.mau./PersonalButtons.js]], ma vorrei la conferma che sia quella la pagina che ti produce i bottoni in bottoniera. La menzione di un AutCit mi perplinge. Non vedi un bottone Ac? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:04, 26 apr 2022 (CEST) ::::::La bottoniera sopra è a posto. Quello di cui parlavo io è [https://imgur.com/a/zlprPzJ questo], che sta sotto la pagina. Personalbuttons.js ha la riga newButton("Ac", "mw.itsg.selAut()", "es","Applica il template AutoreCitato scegliendo in una lista"); --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:04, 26 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Hai una bottoniera un tantino affollata :-)... niente di male se ti va bene; tieni conto che la pagina [[Utente:.mau./PersonalButtons.js]] nasce come ''alternativa'' al gadget "Bottoniera", per cui io, che uso una pagina di questo tipo, ho disattivato sia il gadget ''Raccolta di giocattoli'' che il gadget ''Bottoniera'' ed oscuro tutti i bottoni che non mi sono quasi indispensabili, mai e poi mai i bottoni devono occupare più di una riga. Comunque: se vuoi, mi è facile aggiungere alla tua pagina PersonalButtons.js un bottoncino Wl, che fa la stessa cosa dell'icona in toolbox->Avanzate. :Mi pento e mi dolgo di non aver mai utilizzato i tool per visualizzare a distanza le schermate.... fossi un insegnante, avrei dovuto imparare per forza, per lavorare in DAD. :-( La mia competenza digitale è roba da museo, aimè. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:22, 26 apr 2022 (CEST) ::credo che la bottoniera sia affollata perché oltre a quelli dentro il mio personalbuttons ne carica altri, ma non ho idea di dove li prenda. Tanto per dire: il mio bottone Rule non ha il 4em, ma quello che vedo da pulsantiera sì. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:26, 26 apr 2022 (CEST) == Problema in Galilei == C'è un problema in Galilei: il [https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Indice:Opere_complete_di_Galileo_Galilei_XV.djvu&diff=2975226&oldid=2839813 volume XV] mi dava una sequenza errata degli altri volumi, pertanto li ho modificati. Ma mi sono accorto che era presente un [[Indice:Galileo_-_Opere_Complete_Tomo_VI_-_Commercio_Epistolare_Tomo_II.djvu|volume VI]], che si discosta dal volume VI della collana. Forse sono state accorpate edizioni differenti, che presentano un ordine di opere differente. Che ne facciamo di quel volume? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 02:04, 27 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Evidente confusione fra edizioni. Cercherò di trovare il volume corretto. Grazie della segnalazione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:10, 27 apr 2022 (CEST) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] che razza di pasticcio! sto ancora cercando di capirci qualcosa. Sta il fatto che quel volume XV non fa parte della collana curata da Favaro e pubblicata da Barbera. Forse domani ragiono meglio.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:04, 28 apr 2022 (CEST) == Info == https://storia.camera.it/res/bookreader/books/RI_LEG07_RB00_CAT021_458.html#page/1/mode/2up Secondo te si può mettere da noi? Così su WP invece di mettere links (plurale) a gughelbux li metto a wiki sorci (prima o poi dovremmo chiamarla wikifonti) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 20:11, 29 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Trovo questi testi un po' frustranti, perchè so che sono "passati" per Internet :archive, ma là non ce n'è traccia, e tocca ripetere il caricamento daccapo. Comunque, faccio una rapida ricerca per verificare che non sia già stato caricato, e se serve poi ricarico. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:57, 30 apr 2022 (CEST) :: Non lo trovo. Caricamento su IA in corso, ci metterà un po'. Poi vediamo. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:40, 30 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Tutto tuo (chiedimi se hai bisogno di qualcosa): [[Indice:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf]] --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:13, 30 apr 2022 (CEST) Grazie. Sono per una settimana a zappare la terra (e seminare, falciare, tagliare erbe etc. Andrò nel paradiso dei giardinieri). Per queto ho letto il msg solo ora su un computerin prestito. Il probema è che su wp uso il testo come fonte e vorrei evitare di usare come fonte GB ma direttamente WS. Torno a casa per fine settimana. Venerdì o sabato sarò on line. Grazie di nuovo. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:43, 3 mag 2022 (CEST) == propulsione == Ti dirò. Confesso che pur sapendo dell'esistenza di codesta propulsione non mi è mai venuto l'uzzolo di capire di che cosa si trattasse. Grandis è uno di quegli ingegneri che hanno inventato, o comunque fatto utilizzare, l'aria compressa per scavare la galleria del Frejus tagliando mostruosamente i tempi di scavo e facendo fallire la ferrovia Fell che si arrampicava su e giù per il passo: doveva durare una ventina d'anni, dopo tre era diventata inutile. (Ma gli sta bene a Fell perché ho forti sospetti che la sua "invenzione" sia stata copiata, invece, da un progetto di un italiano - o meglio, veneziano). Purtroppo non ho ancora le prove ma solo qualche riga in una biografia celebrativa per cui non ho ancora scritto un articolo :D. Tornando alla propulsione, se mi viene il tempo di cercare come diavolo funzionava me lo guardo e ti dico. Se arrivi prima tu fai lo stesso. Grazie. Oggi l'idropneumatica serve per sturare le fognature... O tempora ecc.- --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:28, 1 mag 2022 (CEST) == [[Indice:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf]] == Nel 60 non c'era ancora il Parlamento italiano. Quindi il titolo corretto dovrebbe essere Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf Scusami se ti scasso. Credo che se chiede lo spostamento chi ha caricato il file è più semplice. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:00, 8 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Mi metti in seria difficoltà. Apprendo (!) che il Parlamento Italiano nasce nel 1861, ma sta il fatto che il titolo del volume.... è quello, la cosa merita una annotazione, una precisazione, qualcosa.... di certo l'autore va corretto.... ma quello è il titolo del volume, e per trovarlo occorre cercarlo con quei termini, giusto o sbagliato che sia. Cos'hanno combinato tipografo e curatori? C'è una spiegazione nella prefazione, o qualcosa di simile? Attendo illuminazioni. :PS. mi vergogno molto dell'ignoranza, unica giustificazione quella di Sherlock Holmes, hai presente...? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 01:18, 9 mag 2022 (CEST) ::Il casino l'ha fatto l'editor. Sicuramente le raccolte di atti e documenti non sono state fatte dal parlamento subalpino o da quello italiano. Sicuramente l'Italia nasce come un "cambio di denominazione" del regno di Sardegna (alla VII legislatura, l'ultima del parlamento subalpino non segue la prima del nuovo regno, ma l'VIII e in primo re d'Italia è V.E. '''II'''). A questo punto che fare? Ci atteniamo agli errori degli ''editor''? Sì (purtroppo) Mettiamo in modo che da qualche parte quelli che sono gli ultimi atti dell' ''ancien régime'' compaiano tra gli atti che RIGUARDANO il parlamento subalpino? sì. Come? Ipotesi: categoria "Atti parlamento subalpino" a sua volta in categorie: Risorgimento, Parlamenti italiani, Stati preunitari d'Italia etc., alcune da creare, altre già esistenti, privilegiando quelle già su wdata. ::'''Non''' partire in quarta a risolvere il problema, ma aspetta un po'. ''L'infinito è il nostro obiettivo'' (questa me la segno). --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 11:28, 9 mag 2022 (CEST) :::p.s. sono partito in quarta io e ho messo tutti i testi in [[:Categoria:Regno di Sardegna]]. Così almeno so dove andarli a prendere. Sto facendo un lavoro incrociato tra ws e wp sui collegi elettorali pre-unitari. Mi piace mettere là riferimenti a quello che abbiamo qui. Credo che mettere su pedia riferimenti a testi che sono su source sia uno dei modi migliori per "farsi vedere". Se sbalio corigetemi (cit.) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 12:33, 9 mag 2022 (CEST) == Gadget e descrizione == Devo infastidirti con una piccolissima richiesta: il solito aggiornamento del gadget da [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js] a [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js]. Inoltre credo sia opportuno aggiungere in descrizione che l'interfaccia va bene solo per il vector legacy (2010). Puoi ricopiare questa dicitura con l'aggiunta: '''Emula-barba<big>new</big>.''' Emula l'ambiente view ed edit di [[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]]: versione migliorata e personalizzabile. (''Per strumenti avanzati'': '''''Attivare''''': ''La raccolta dei giocattoli'' e ''La bottoniera''). '''''Disattivare''''': ''Resize.menu''. Si '''consiglia''' di disattivare le altre interfacce e le proprie skin ''JS&CSS''. <u>Usare con vector legacy (2010).</u> Grazie! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 22:48, 9 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Fatto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:46, 9 mag 2022 (CEST) == Malloppone di 25 volumi == Sei interessato a un altro grande lavorone di 25 volumi? Sono i testi della [https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_delle_tradizioni_popolari_siciliane Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane] del Pitrè, tutti presenti su Internet Archive. Penso mi ci vorranno un paio di mesi prima di metterci mano, ma intanto volevo anticipartela en passant. :-) [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:42, 11 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Sembra un bel caricamento, djvu presenti, di ottima qualità... niente pagine warning da eliminare.... comincio a scaricarli e a esaminarli. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:55, 11 mag 2022 (CEST) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Scaricati i volumi ci sono due problemi. alcuni non hanno il djvu, In un caso l'elaborazione di IA è del tutto fallita (vol. 22) per la presenza, fra i file tif, di un file non leggibile. primo passo, ottenere, in un modo o nell'altro, tutti djvu, e tutti di qualità più che accettabile. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:58, 11 mag 2022 (CEST) :::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] I djvu adesso ci sono tutti. una controllata (pagine mancanti ecc) e poi ne carico un paio di prova. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:30, 13 mag 2022 (CEST) ::::Ottimo! ::::Ah ho visto che Liberliber ha già qualcosa di pronto. Non so se può essere d'aiuto... [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:37, 17 mag 2022 (CEST) == Parlamento (quasi) d'Italia == Sto giocando sui tre fronti: i collegi qui e su wp e gli atti governative e parlamentari. Ho un problema e come al solito scasso le balle a te. [[Pagina:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf/629]] Nella pagina fa riferimento a una serie di documenti molto importanti. Il primo di fatto ha regolato senza grandi variazioni le elezioni fino all'avvento del fascismo. Gli altri sono le applicazioni al primo. Perché ti importuno? Per alcuni consigli: # io li metterei uno separato dell'altro e con "titolo proprio". # che titolo? Poi se hai tempo dai una sistemata alla tabella che inizia a [[Pagina:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf/586]]. Come al solito ti lascio la rottura di scatole e vado (da domani) a curare le brutte bestie (le piante). Hai tutto il tempo di pensarci su. мир во всем мире --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:25, 12 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] che ne dici di una pagina principale [[Legge elettorale del 20 novembre 1859 e documenti collegati]], con sue sottopagine che hanno per titolo quello riportato (la prima sarebbe [[Legge elettorale del 20 novembre 1859 e documenti collegati/Legge elettorale del 20 novembre 1859]]? :La tabella è maligna, ho provato a semplificarla (test nella prima pagina della tabella). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:56, 12 mag 2022 (CEST) ::Mi convince (forse) di più qualcosa tipo [[Legge elettorale del 20 novembre 1859]] (cona la tabella) e [[Promulgazione dello Statuto e della legge elettorale nelle provincie dell'Emilia]] e [[Promulgazione dello Statuto e della legge elettorale nella Toscana]] (tutti e due cole le tabelle dentro. Sono atti legislativi diversi, anche perché le fonti giuridiche degli atti sono diverse (il primo è una legge votata dal parlamento subalpino ed emessa da VE II, il secondo è emesso dal dittatore Farini per l'Emilia e il secondo ... (ancora non l'ho letto...). ::<s>Non ho capito dove è il test. </s> ::--[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 09:56, 13 mag 2022 (CEST) :::Visto test. Mi sembra quasi OK. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:16, 13 mag 2022 (CEST) ::::back home (siamo venuti a passare il fine settimana in città). Sto andando avanti con le pagine di Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf. Ho due problemi: # nell'intestazione della tabella c'è un "bwidth=100%" che non conosco. Typo o altro? # non riesco a far funzionare nelle tabelle il valign=middle. Uno dei misteri degli anni del piombo? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:22, 19 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] il primo è un typo, il secondo è una stranezza, risolvibile sostituendo <code>valign=middle</code> con <code><nowiki>{{cs|M}}</nowiki></code> (M sta per middle, gli altri, che possono essere aggiunti, sono LCRTB, come left, center,right,top, bottom). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:47, 19 mag 2022 (CEST) Ho notato che nello "style" c'è un :::.tab1 td {padding-left:.4em; border-right:1px solid black;'''vertical-align:top''';} Forse è quello che blocca? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:07, 19 mag 2022 (CEST) == C'è un modo di mettere in pausa un blocco? == Ho un problemino [[Le odi e i frammenti (Pindaro)/Frammenti/Peani|qui]]: alle pagine 217-220, ho un testo che è fatto di diversi {{tl|blocco centrato}} separati da annotazioni più lunghe che non possono stare dentro (altrimenti la larghezza del blocco viene settata troppo grande). Il problema è che i vari blocchi, ovviamente, non sono della stessa larghezza, e quindi c'è un piccolo spostamento orizzontale tra le varie parti (che è anche più evidente più sotto, alle pagine 225-229). Mi servirebbe quindi un modo per "mettere in pausa" il blocco, o se vuoi di far uscire fuori le annotazioni lunghe dal blocco (come se il blocco fosse la colonna centrale di una tabella e l'annotazione invece prendesse tutte le colonne). Esiste un modo per farlo?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 09:26, 19 mag 2022 (CEST) : {{ping|Dr Zimbu}} a dire il vero non uso quasi mai Blocco centrato per poem. preferisco fissare un margin-left o meglio un padding-left per il poem, o anche una o più classi per il tag poem, registrate nella sottopagina styles.css dell'indice. Comunque, per rispondere alla tua domanda, se l'ho capita bene la risposta è no/non lo so. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:49, 19 mag 2022 (CEST) ::Ho capito, grazie. Neanch'io sono un fan del Blocco centrato, ma in questo caso mi sembrava la scelta più sensata e più simile all'originale (che ha molti titoletti centrati, quindi mandando le cose a sinistra non viene molto bene)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 13:57, 19 mag 2022 (CEST) :::Problema diverso sullo stesso indice: come si risolvono gli errori di [[Le Odi e i frammenti I/Indice]] e [[Le Odi e i frammenti II/Indice]]? Basta spostarli a qualcosa come [[Le Odi e i frammenti (Pindaro)/Indice volume I]] e [[Le Odi e i frammenti (Pindaro)/Indice volume II]]?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 19:28, 19 mag 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Sì, dovrebbe essere così. Provo però prima la ''lectio difficilior'': un'unica pagina Indice[[Le odi e i frammenti (Pindaro)/Indice]] [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:19, 19 mag 2022 (CEST) ::::: @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] {{fatto}} nota, se vuoi capire il meccanismo, che ho modificato sia [[Modulo:Pg]] che le pagine 326 e 327 del secondo volume. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:36, 19 mag 2022 (CEST) ::::::Ottimo, grazie ancora (anche per la pazienza)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 07:31, 20 mag 2022 (CEST) == Codice cavalleresco == Ciao. C'è qualche motivo per cui [[Pagina:Gelli - Codice cavalleresco italiano.djvu/83|queste]] [[Pagina:Gelli - Codice cavalleresco italiano.djvu/176|due]] pagine sono allo 0% o è un semplice ''misclick''?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 09:12, 27 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ''Misclick, I suppose''. Grazie [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:11, 27 mag 2022 (CEST) == Sorry piccolo prob. == Scusa ma questa pagina [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/361]] l'ho lasciata al 50% perché non riesco a far apparire la cifra della somma totale che appare nel "Progetto di Legge". È chiaramente presente in Modifica, ma dopo sparisce. Come sempre ho paura di combinare pasticci. Quando avrò tempo (brutto periodo questo) proverò a spiegare perché questo sistema di portare al 100% solo le parti delle pagine che interessano un singolo tema mi piace poco. Così il documento nella sua interessa non sarà (mai?) al 100% riuscendo a mascherare il lavoro fatto qua e là. E poi mi ci perdo perché nell'Indice non è chiaro dove inizia una serie di pagine di un dato argomento e dove finisce. Ma ora non posso. E magari non è nemmeno da discutere. Bah! Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:18, 29 mag 2022 (CEST) : {{ping|Silvio Gallio}} risolto, se ho capito il problema.... la cifra c'era, ma spostata in alto, e per uno strano effetto ottico era invisibile (anch'io non la trovavo). Assegnando alla tabella un "vertical-align:bottom" per la seconda e la terza cella di ogni riga, il problema si è risolto (non cercare il vertical-align in nsPagina... sta nel style.css della pagina Indice ;-) ). : Quanto al SAL 100% in ns0, in testi il cui indice non è SAL 100%, penso sia una cosa filosofica ma corretta. Nel momento in cui si sceglie di transcludere un testo in ns0 come "pagina principale indipendente", acquista vita propria e autonoma, e quindi un suo SAL autonomo, con l'unica condizione che tutte le pagine nsPagina di cui è composto abbiano SAL 100%. Mi pare che abbia una sua logica. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:32, 30 mag 2022 (CEST) ::Buongiorno. Grazie della mano. Ma rimango 'perplimuto' su questi giochi. In questo caso ne risultano alcune pagine che contengono cose non ferroviarie e che, se non trovano una matto che segua proprio quegli interessi diversi, mai saranno "in realtà" al 100% e forse nemmeno al 75%. E tutto il documento risulta "chiazzato" in varie percentuali. Ne deriva che o si raccontano ''scientemente'' cose non vere sulla perfezione delle pagine oppure si mantengono in percentuale bassa argomenti che invece sono stati passati e ripassati per bene. In quest'ultimo caso, si perde la visibilità del lavoro fatto nel settore e le statistiche (le sacre statistiche) vengono inficiate. Se, invece, si potessero "estrarre" le parti (ferroviarie in questo caso, ma vale per tutti gli argomenti) tutto si aggiusterebbe. È ciò che, peraltro, ho/abbiamo fatto con i pezzi ferroviari, di Cattaneo, Bruschetti e altri autori, tratti da riviste come gli "Annali di statistica" che trattano di molteplici argomenti. Questi sono isolati e si possono definire con precisione senza raccontare bugie o inesattezze. IMHO, eh! Sarebbe credo un argomento da Bar ma, in giorni come quelli che sto transitando, non ho voglia di proporre. Un saluto [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 07:47, 30 mag 2022 (CEST) == Memorie autobiografiche/Primo Periodo == C'è qualcosa che mi sfugge. Non so cosa ho sbagliato. "Se sbalio corigeteme" (cit.) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:46, 2 giu 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} se il problema era la presenza parassitica del Capitolo I, sistemato aggiungendo le section in nsPagina e richiamandole in ns0. Niente di grave :-). Se poi il problema era un altro, avvisami (magari con un a piccola illustrazione ''idiot-proof'' del problema). --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:12, 2 giu 2022 (CEST) La presenza parassitica (carina la definizione, prima o poi me la rivendo). --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 08:31, 3 giu 2022 (CEST) == Problema (?) di link == ciao, ti scrivo qui perché la cosa riguarda Source, a latere. Domanda: cosa vedi cliccando su questo link qua a Internet Archive? [[https://web.archive.org/web/20180210235156/http://milanocittadellescienze.it/wp-content/uploads/130606_articolo_gallio_cartanoncanta.pdf]] Perchè a me dà tre risultati diversi: a) uno lo scaricamento di un mio articolo (alla faccia del copyright :D ma non c'entra, è ok) da un sito della Bicocca , b) il sito della Bicocca fermo che è "in allestimento", c) pagina vuota che dice qualcosa come "I.A. non ha niente del genere" Mistero. Grazie scusa il disturbo domenicale. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:46, 5 giu 2022 (CEST) Dimenticavo: Non c'è fretta, da martedi passerò un bel po' di tempo al Policlinico. Speriamo bene. :) [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:46, 5 giu 2022 (CEST) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] A me dà l'articolo integrale. Probabilmente sai come funzia la "Wayback machine" di Internet Archive, il cui bot scarica, spesso a più riprese, il contenuto di moltissimi siti web. Ma no nne so molto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:08, 5 giu 2022 (CEST) == Pagine mancanti maintegrabili == Caro Alex, ti scrivo perché nel [[Indice:Omero_-_L'Odissea_(Romagnoli)_II.djvu|volume di Omero-Romagnoli]] che sto sistemando mancano le pagine 102 e 103. Poco male perché [http://www.opal.unito.it/psixsite/Miscellanea%20di%20testi%20di%20genere%20diverso/Elenco%20opere/imgColl62aq.pdf nella fonte sono presenti] (a p. 53 del pdf). Potresti operare l'integrazione di queste due facciate al djvu su commons in modo da completare la trascrizione? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 00:35, 26 lug 2022 (CEST) : {{ping|OrbiliusMagister}} certo! --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:19, 26 lug 2022 (CEST) :: {{ping|OrbiliusMagister}} djvu sistemate e ricaricato, adesso lasciami un po' di tempo per spostare pagine ecc.... --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:50, 26 lug 2022 (CEST) :::Ottimo! Nel frattemp trascrivo un po' di greco da controllare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 09:01, 26 lug 2022 (CEST) == È l'ora dei lirici marinisti == Caro Alex, come starai notando, finché l'estate mi dà un po' di tempo riprendo un po' di lavori che attendevano da anni. Intanto sono felice di aver portato al 75% l’''Odissea'' tradotta da Romagnoli, scandalosamente trascurata da quasi dieci anni; tengo d'occhio e tocco ogni tanto ''La scuola della Patienza'' dove devo integrare una miriade di citazioni in latino, ma è un lavoro veramente ciclopico che affronto con grande fatica; ma ho un paio di notizie che ti riguardano: #Ho aggiornato [[Progetto:Trascrizioni/Match and split]] sfrondando i lavori già terminati, ponendo al giusto posto i lavori ''a metà del guado'' e aggiungendo un paio di proposte (nello specifico {{Testo|Delle funzioni riproduttive negli animali}} ha le scansioni della fonte su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}}); #Sto prendendo di petto lo smembramento di [[Lirici marinisti]], lavoro enorme ma che finalmente dà cittadinanza alle singole poesie con tutti i meccanismi per agganciarle alla raccolta e alla sequenza con cui si presentano. Se hai qualche suggerimento da darmi lo accoglierò volentieri. P.S. Quando sto per sbiellare, mi dirotto su [[Indice:Poesie (Monti).djvu]] dove manca una trentina di pagine per finire la trascrizione... let's gooo :-) '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 09:58, 1 ago 2022 (CEST) owglwgu7lijebf0ob36jb2aomkv9dnx 3014812 3014481 2022-08-01T10:37:50Z Alex brollo 1615 /* È l'ora dei lirici marinisti */ wikitext text/x-wiki <!--#RINVIA [[Discussioni utente:Alex brollo/2011.4]]--> <!-- parte fissa da copiare da qui -->{{Discussioni utente:Alex brollo/Archivi}} __TOC__<!-- a qui --> == Pelegiornale == aka Pg.... ci sarebbe un modo per mettere in forma più o meno automatica il <nowiki>{{Pg|||fr1}}</nowiki> ai numeri che sono nelle pagine da 178 a 201 di La fine di un regno, parte III, 1909.djvu ? Risparmierei una settimana. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:37, 30 nov 2021 (CET) :p.s. sembra che la febbre sia una banale influenza. Dovrò comunque farmi il tampone. ::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Ci sarebbe. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:45, 30 nov 2021 (CET) Il terzo segreto di FatiSource. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 12:47, 1 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] :-) Solo regex.... integrate con memoRegex e eis, finalmente funzionante. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:03, 1 dic 2021 (CET) Ah, ora ho capito. Appena guarisco vengo su. Con le tenaglia da dentista. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:20, 1 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Idea stravagante... hai qualche esperienza di collegamento remoto con audio e condivisione dell'immagine dei due desktop? Io nerssuna, ma vorrei imparare.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:13, 1 dic 2021 (CET) ::Durante la II guerra d'indipendenza era facile farlo con il Mac. In una LAN, la rete del mio ufficio che era su 5 bassi edificio che avevo collegato in rete. Il server era moto distante e lo controllavo da remoto. Poi è venuta l'unità d'Italia,la privacy etc. e tutto è diventato più complesso. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 19:46, 1 dic 2021 (CET) :::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Ci penseremo. Ocio. La modifica regex (non salvata in memoRegex perchè fuori delle pagine indice potrebbe fare disastri) dice: aggiungi il template Pr a tutti i numeri preceduti da virgola + spazio. Quindi qualche numero pagina anomalo, non preceduto da virgola e spazio, non è stato riconosciuto, ma si vedono bene già in visualizzazione pagina perchè non sono diventati link; vanno corretti a mano. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:35, 2 dic 2021 (CET) ::::controllato e corretto tutte le pagine. Pochi errori, tutti per "colpa" dell'OCR e/o del proto. Manca all'appello solo [[Pagina:La fine di un regno, parte III, 1909.djvu/178]]. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:21, 2 dic 2021 (CET) ::::: Mi sono permesso di modificare il tuo messaggio... spero che non ti dispiaccia, comunque messaggio arrivato forte e chiaro. Quanto all'indice dei nomi, c'è ancora un piccolo scoglio, l'aggiunta di un po' di codice per transcludere le sezioni come le prime (non mi dispiace la doppia colonna), oppure di eliminarne un po' per transcludere in colonna singola. Quale delle due preferisci? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:09, 2 dic 2021 (CET) :::::: @[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Pingo.... me n'ero dimenticato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:10, 2 dic 2021 (CET) == Abbi pazienza == Erroneamente (ma non del tutto) ho verdurizzato questa pagina [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/333]] che sarebbe l'ultima della commedia relativa. Poi mi sono accorto che l'ultima frase di Pantalone non esce dalla giustificazione. Non mi pareva il caso di rosseggiarlo di nuovo, ho provato qualche doppio spazio e robe alla mia portata. Ma questa è fuori dalla. Per quanto ne so la commedia è a posto per cui se sistemi questo dettaglio anche questa è fatta. Prometto che pian piano continuo. Scusa il disturbo Ciao --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 22:07, 4 dic 2021 (CET) e poi adesso viene il bello. C'è un sacco di francese... vabbè, me la sono cercata :D --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 22:11, 4 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Pantalone sistemato, non gli piaceva la chiusura della div ''dopo'' il ct, ''prima'' invece la gradisce. Non chiedermi perchè. Francese: se ce la fai, bene; ma bisognerebbe prendere in considerazione di esportare il tutto su fr.wikisource. Interpelliamo anche @[[Utente:OrbiliusMagister|Edo]].... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:36, 4 dic 2021 (CET) ::denghiu. Il mio francese è ancora decente. Non sarò veloce come col veneto ma ci provo. Al massimo finirò l'anno prossimo (anche perché ho una sacco di altre cose da scrivere). In tutto mi pare che resti solo questo e il matrimonio per concorso. Poi quasi tutto il XXI. Buona domestica --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:50, 5 dic 2021 (CET) :::(continua...) una delle poche cose che ho imparato subito (anno 2004) nel mondo wikipedia era che due apici generavano il corsivo e altri due lo chiudevano. Bon, vai un po' qui [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/346]] che nelle note le ho provate tutte ma -ohitè- non succede. E siccome so che è colpa dei tuoi sbrodeghezzi... (puntini) :D --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:06, 5 dic 2021 (CET) :::E poi, anche quella dopo... [[Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/347]] Temo che il problema sia un po' più complesso. Sorry! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:23, 5 dic 2021 (CET) :::: @[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] provato ad aggiungere i due asterischi alla fine dei periodi, ed è andata. nota. l'uso di smaller nelle note non mi piace, i caratteri diventano poco leggibili. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:46, 5 dic 2021 (CET) :::::Mi dispiace sinceramente di doverti disturbare per tali sciocchezze. Ma davvero la cosa sta diventando troppo complessa. E questa degli asterischi manco la sapevo! Quindi se risuccede, dopo aver provato a cavarmela, sarò costretto a romperti le scatole. Sappilo. :( - Quanto allo smaller nelle note, sono anche d'accordo con te, con la precisazione che poi non le legge nessuno. Quindi... :-D Ciao, grazie! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:16, 6 dic 2021 (CET) ::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] La stranezza che hai scovato è tutt'altro che banale. la illustrerò in bar tecnico per sottoporla a ''quelli bravi''. A me non era mai successa per un uso e costume: se c'è un lungo testo in corsivo, con frammenti in testo normale, io prima lo corsivizzo tutto, poi docorsivizzo i frammenti in testo normale al suo interno. Resta inteso che puoi sempre sottopormi questi interessanti quiz. :-). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:28, 6 dic 2021 (CET) :::::::Contento te... Comunque è quello che ho provato, di mettere apici avanti e dietro e poi tagliare i vari pezzi. Ma la nota alla prima pagina che ho segnalato non ne voleva proprio sapere di cambiare. Boh. Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 10:06, 6 dic 2021 (CET) == Re:Come iniziare == Ciao, grazie mille dell'aiuto.--[[User:Potenza2021|Potenza2021]] ([[User talk:Potenza2021|disc.]]) 09:30, 14 dic 2021 (CET) :Grazie mille, forniscimeli pure.--[[User:Potenza2021|Potenza2021]] ([[User talk:Potenza2021|disc.]]) 19:58, 14 dic 2021 (CET) == Italia - 18 settembre 1943, Discorso per la fondazione della R.S.I. == Ciao, ti ho trovato in [https://it.wikisource.org/wiki/Aiuto:Amministratori questa pagina].<br/> C'è una richiesta di cancellazione della voce in oggetto "per mancanza di fonte".<br/> Mi sembra piuttosto strano che nessuno sia mai andato a cercare nella ''Opera omnia''. Comunque il discorso è stato pubblicato anche sulla stampa dell'epoca.<br/> Una versione integrale è contenuta nel settimanale «La Santa Milizia», che è stato digitalizzato e caricato sul web a cura della [https://it.wikipedia.org/wiki/Rete_Bibliotecaria_di_Romagna_e_San_Marino Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino]. Il testo completo del discorso apparve sul n. 40 del 1943.<br/> Il link per collegarsi al periodico è: [https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/SebinaOpac/resource/santa-milizia-organo-della-legione-romagna/RAV0264052 RAV0264052]. Spero di essere stato utile, --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 18:27, 19 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Il sito è ostico. riesci a scaricare buone immagini del fascicolo che contiene il discorso? Nel fascicolo 40, 1943, dopo aver scaricato le pagine, non lo trovo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:56, 19 dic 2021 (CET) ::Sì, ho ricavato buone immagini. Come te le mando? --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 22:04, 19 dic 2021 (CET) ::: via mail, ti ho spedito l'indirizzo con la mail wiki. Vediamo come viene, purtroppo il sistema di visualizzazione immagini di wikisource non è molto adatto alla visualizzazione di immagini di pagine multicolonna con molto testo, e devo ripassare qualche problema di copyright, speriamo bene. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:22, 20 dic 2021 (CET) ::::Col copyright dovremmo essere a posto. "Opera collettiva", scadenza 70 anni, e comunque di autore con copyright scaduto. Il problema comunque, verificato che il link sia attivo e punti al fascicolo giusto, si risolverebbe anche semplicemente aggiornando il link alla fonte, dopodichè la richiesta di cancellazione potrebbe essere archiviata. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:33, 20 dic 2021 (CET) :::::@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Dimenticavo il ping... eccolo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 05:38, 20 dic 2021 (CET) == Il buon cuore == Ciao Alex, ti disturbo per un problema con [[Il buon cuore - Anno X, n. 06 - 4 febbraio 1911/Beneficenza]]. Sostanzialmente, dovrebbe transcludere la sezione 2 della pagina 1 e la sezione 1 della pagina 2, ma prende sono quest'ultima e non riesco a capire dove sia il problema. Mi puoi dare una mano? Grazie --<span style="font-family:cursive;font-size:14px">[[Utente:Yiyi|<span style="color:blue">'''Yi'''</span>]][[Discussioni utente:Yiyi|<span style="color:red">'''yi'''</span>]]</span> 16:03, 20 dic 2021 (CET) :@[[Utente:Yiyi|Yiyi]] Mancava solo una virgoletta nel tag pages.... :-) Io, per abitudine, chiamo sempre le sezioni s1, s2, ..... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:11, 20 dic 2021 (CET) ::Virgolette malvagie. Grazie mille. --<span style="font-family:cursive;font-size:14px">[[Utente:Yiyi|<span style="color:blue">'''Yi'''</span>]][[Discussioni utente:Yiyi|<span style="color:red">'''yi'''</span>]]</span> 01:26, 21 dic 2021 (CET) == How we will see unregistered users == <section begin=content/> Ciao! Ti è arrivato questo messaggio perché hai i diritti di amministratore su un wiki di Wikimedia. Quando qualcuno modifica un wiki di Wikimedia senza effettuare prima l'accesso, il suo indirizzo IP diventa visibile pubblicamente. Come forse già sai, presto ciò non sarà più così. Il dipartimento legale di Wikimedia Foundation ha preso questa decisione alla luce del fatto che le normative sulla privacy online sono ormai cambiate. Un'identità mascherata sarà mostrata al posto degli IP, ma gli amministratori '''avranno ancora accesso a questa informazione'''. Sarà anche introdotto un nuovo diritto utente per gli utenti non amministratori che hanno bisogno di conoscere gli IP degli anonimi per combattere il vandalismo, le molestie e lo spam. Senza questo diritto, i patroller potranno comunque visualizzare un segmento dell'IP. Altri [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/Improving tools|nuovi strumenti]] sono in fase di progettazione per ridurre l'impatto di questo cambiamento. Se la notizia ti è nuova, puoi leggere [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|maggiori informazioni su Meta]]. Esiste anche un [[m:Tech/News|bollettino tecnico settimanale]] a cui è possibile [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|iscriversi]] per non perdere nessuna novità sui cambiamenti tecnici dei wiki di Wikimedia. Quanto al come saranno implementate le identità mascherate, sono state avanzate [[m:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation#IP Masking Implementation Approaches (FAQ)|due proposte]]. '''Gradiremmo un tuo commento''' sulla proposta che ritieni migliore per te e per il tuo wiki. Scrivi pure il commento nella lingua che preferisci [[m:Talk:IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation|sulla pagina di discussione]]. Le proposte sono state pubblicate a ottobre e la migliore sarà scelta dopo il 17 gennaio. Grazie. /[[m:User:Johan (WMF)|Johan (WMF)]]<section end=content/> 19:17, 4 gen 2022 (CET) <!-- Messaggio inviato da User:Johan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Johan_(WMF)/Target_lists/Admins2022(5)&oldid=22532651 --> == L'indentazione misteriosa == Ciao. Quanto hai un po' di tempo, puoi buttare un occhio all'indentazione di [[Chi l'ha detto?/Parte prima/78]]? Ci sono due cose che non riesco a risolvere: *il primo paragrafo non è indentato (a differenza di quanto accade con gli altri capitoli); *alla fine della pagina successiva, il paragrafo "È la virtù..." non viene trattato come nuovo paragrafo ma come se ci fosse solo un <nowiki><br/></nowiki>. Però in [[Pagina:Chi l'ha detto.djvu/621|ns Pagina]] funziona! Il resto delle indentazioni del capitolo mi sembra corretto, e non ho trovato problemi nel capitolo precendente che potrebbero aver dato problemi: cosa mi sfugge?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 12:51, 5 gen 2022 (CET) == Ancora Kulmann: pagina mancante == Caro Alex, Fortunatamente affronto il testo dei E. Kulmann con una trascrizione fornitami da un estimatore esterno: mi sono accorto così che a inizio libro manca una pagina di testo: tra [[Pagina:Kulmann_-_Saggi_poetici.djvu/11]] e [[Pagina:Kulmann_-_Saggi_poetici.djvu/12]] manca una pagina di testo, che ho trovato [https://books.google.it/books?id=MlXXJ7Fdg6IC&printsec=frontcover&dq=Saggi+poetici+Kulmann&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=complete&f=false qui]. Appena avrai modo di trapiantare tale pagina nel djvu procederò con l'aggiornamento di tutto (pagelist, sommario, modulo dati) e andrò avanti con la traduzione. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 14:05, 5 gen 2022 (CET) : {{ping|OrbiliusMagister}} {{fatto}} --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:49, 5 gen 2022 (CET) == Benritrovato == [[Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/311]] Speravate di esservi liberati di me.... Un dubbio sulla pagina, che è l'indice dei tre vollumi: i link alle pagine come li metto? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:00, 6 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Il caso è anomalo, in quanto la numerazione pagine è progressiva sui tre volumi. Tu non preoccupartene, accertati solo ''dell'esattezza della trascrizione del numero pagina''. A trascrizione finita faremo qualcosa via bot. Non escludo di dover modificare i pagelist, il meccanismo di aggancio preferisce pagelist rigorosamente semplici.[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:25, 6 gen 2022 (CET) OK. L'unico vantaggio è che la numerazione delle pagine è unica per i tra volumi. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:29, 6 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Intanto l'anomalia del pagelist vol. 2 non è risultata bloccante e non sono servite modifiche. Appena avrai riempito il campo Sommario dell'indice 3 comincio a riflettere sui link. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:51, 6 gen 2022 (CET) OK. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:50, 6 gen 2022 (CET) == [[Il Parlamento del Regno d'Italia]] == Nel Ns principale c'è solo il I volume. Il secondo (che sarebbe completo) manca. Per il terzo ci vorrà tempo. Hai una idea per la soluzione? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:21, 18 gen 2022 (CET) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Certo. L'ultimo grido per queste opere multivolume è di ''riunire tutto in un'unica pagina ns0''. La necessità di seguire la regola "un indice, una pagina ns0" derivava da ''motivazioni tecniche superate da tempo''. Vedi es. [[La scienza nuova seconda]], su cui sto lavorando adesso. Me ne occupo appena Vico mi causerà una leggera nausea risolvibile con una ricreazione :-). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:26, 18 gen 2022 (CET) ::Non ho fretta. Anzi. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:33, 18 gen 2022 (CET) == Pompeo Di Campello == Ci sarebbe da trasformare Ac|Pompeo Di Campello in Ac|Pompeo di Campello. È possibile fare con bot? Il vecchio rincoglionito che ha creato la pagina, forse a causa dei fumi della canna, ha sbagliato cognome e quindi ha fatto un bel po' di casini. Sti' Romani, chiacchierano, chiacchierano. Sanno fare solo quello. Scusami per il disturbo che ti arreco. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 19:03, 24 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} intanto ho corretto in nsPagina e nella categoria Categoria:Pagine ....; dovrebbe mancare poco. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:56, 24 gen 2022 (CET) == Mistero OCR-oso == [[Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/246]] Ho provato a usare l'OCR sulla pagina ma non ne vuole sapere. Né quello in B/N né quello a Colori. Non so se ho fatto qualche c/asino o che. Mi era successo anche con altre pagine, quindi il problema è più importante della singola pagina. Grazie per una risposta. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:44, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Quale tool hai usato? Io ho provato con il pulsante "vecchio", non con il tool nuovo, ed ha fatto subito il suo dovere. il pulsante vecchio è quello che compare in toolbar, ''disattivando la disattivazione'' in Preferenze-Accessori. Se usi eis, lascia perdere il tool nuovo! [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:01, 31 gen 2022 (CET) Uso eis, ma ho provato anche a farlo direttamente. Quale è il tool nuovo e quale il pulsante vecchio? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 14:17, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Abbiamo un progetto in sospeso, da prima della tua "vacanza".... Comunque: nell'immagine un pezzetto della mia schermata di edit, nel cerchio rosso il pulsante "vecchio" (quello che preferisco), subito a destra il tool OCR Google, nell'ovale verde il tool nuovo, non funzionante sotto eis. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:56, 31 gen 2022 (CET)[[File:Tool OCR.jpg|700px|center]] ::Poi provo. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:32, 31 gen 2022 (CET) == Caricare un file su archive.org e scaricarlo in formato djvu == Ciao, ti chiedo un aiuto. Ho seguito le istruzioni della [https://it.wikisource.org/wiki/Aiuto:Guida_alla_pubblicazione_di_un_testo Guida alla pubblicazione di un testo]. Però sono arrivato a un punto dove mi sono bloccato. Ho caricato un documento su archive.org, poi ho letto le istruzioni per scaricarlo in formato djvu. Te le riporto:<br/> «Il buon wikisourciano: # cerca il suo file djvu con l'''identifier access''. In mancanza di questo va nella Home Page di I.A. (quella gialla e verde) e clicca su "Contributions" e poi su "''tasks that are done''" dove trova tutti i suoi contributi al sito, # porta gli estremi sul monitor dove la pagina diventa bianca e rossa, # sulla sinistra nota il quadretto "View the book", in basso, legge "All files: HTTP", # clicca su questo link e trova una lista di link ai file nei vari formati, # scarica il file djvu nel proprio PC. Se necessario lo rinomina» Il mio documento è [https://archive.org/details/@ivan_miani?tab=uploads qui]. Mi puoi aiutare? Grazie, --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 20:16, 31 gen 2022 (CET) : {{ping|Sentruper}} Sono desolato, successivamente alla compilazione di quella guida Internet archive ha modificato radicalmente le cose e non elabora più i file djvu. Purtroppo non abbiamo ancora aggiornato le nostre guide, vedo subito se il caricamento è andato a buon fine su IA e poi ti spiego come fare, passo passo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:54, 31 gen 2022 (CET) :: {{ping|Sentruper}} Purtroppo no, il caricamento su IA non è andato a buon fine, e comunque vedo altri problemi. :: Per quanto riguarda il caricamento su IA, esiste la possibilità di caricare immagini jpg, ma è ''una metodica complessa da evitare con cura'', un singolo errore e la procedura non funziona (e infatti in questo caso non ha funzionato). Il metodo migliore è quello di caricare semplicemente un documento ''pdf multipagina'', lo consiglio caldamente. :: Per quanto invece riguarda il testo vero e proprio, la regola generale è di caricare ''l'edizione completa'' e non un estratto di poche pagine; in breve, ''l'intero libro'' o ''l'intero fascicolo di una rivista'', dalla prima all'ultima pagina, compreso il frontespizio e perfino comprese le pagine bianche, per documentare con esattezza tutti i dati relativi all'edizione e togliere ogni dubbio sul fatto che il caricamento su wikisource rispetti l'eventuale licenza. Non basta, a mio parere, che il contenuto di singole pagine sia in pubblico dominio; deve essere in pubblico dominio, o rilasciato con licenza almeno CC BY SA, l'intera pubblicazione. Le tre pagine caricate su IA sono evidentemente parte di un libro (due riportano il numero pagina 236 e 237) e a mio parere ''non possono essere caricate come tali'' mediante la procedura con testo a fronte/con djvu. Probabilmente potrebbero essere caricate come puro contenuto testuale in ns0, senza testo a fronte, ma non è una procedura che eseguo nè che incoraggio. Si tratta di scansioni fatte da te, o esiste nel web una scansione completa del testo? Se esiste un testo a stampa, mi riporti i dati editoriali completi (autore, titpolo, editore, data e luogo di stampa)? Mi riservo comunque, dopo raccolte le informazioni, di parlarne in bar, temo che il caso sia controverso. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:36, 1 feb 2022 (CET) :::Sei stato chiarissimo. Ho deciso: pubblico il testo, che di per sé è occupa molto spazio, sulla pagina di Wikipedia relativa al [https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_Molotov-Ribbentrop Patto Ribbentrop-Molotov]. Grazie delle tue spiegazioni, sei stato molto esaustivo. --[[User:Sentruper|Sentruper]] ([[User talk:Sentruper|disc.]]) 22:13, 1 feb 2022 (CET) ::::@[[Utente:Sentruper|Sentruper]] Conosco poco wikipedia, ma se il testo là è accettabile, penso sia la scelta giusta. Spero di non averti scoraggiato dal contribuire a wikisource con testi più adatti al progetto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:42, 1 feb 2022 (CET) == Parole con lettere "allargate" == Ciao Alex, scusa se ti disturbo per una inezia. [[Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/9|qui]] un utente sta pazientemente sistemando il testo, ma ha usato il tag <code>tt</code> per il testo ''allargato''. Una volta avevo visto un template più adatto, ma non lo trovo più. Non è che potresti rinfrescarmi le idee, così avviso lo sventurato di là? ;-) Grazie! --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 21:22, 2 feb 2022 (CET) : {{ping|Paperoastro}} E' {{tl|Spaziato}}. Ne sto facendo un uso intenso su Vico. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:06, 3 feb 2022 (CET) == css == non cose senza senso, ma [[Template:TemplateStyle/StoriaDeiCollegiElettorali.css]] Il tmp centra o numeri, ma il nome delle persone che andrebbe allineato a sinistra e (se possibile anche -indentato) non lo fa. Non vorrei fare danni, ma credo che dovrei mettere qualcosa tipo :.tabella1 td:nth-of-type(5) {text-align:left;} e :.tabella1 td:nth-of-type(7) {text-align:left;} Fallo? Erro? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:39, 5 feb 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} '''Fallo''' (imperativo) e vedi cosa succede. Utilissima in questi casi l'anteprima di una pagina che contiene il codice da verificare: sotto "Anteprima di una pagina con questo template": puoi vedere l'effetto che fa ''ancora prima di salvare il nuovo css''. Forse lo sapevi già, ma io ho stentato a scoprirlo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:54, 5 feb 2022 (CET) L'anteprima del tmpl c'è pure su pedia. Parlando invece di cose serie: '''funziona'''. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:47, 5 feb 2022 (CET) == numero del verso == [[Pagina:Pascarella - Sonetti.djvu/156]] Il revisore ha voluto mettere il numero del verso ma se la riga è lunga il numero va in conflitto. Io non amo il numero verso sui sonetti. Ma se lui li vuol mettere non faccio la sommossa. Forse il problema sia [[Indice:Pascarella_-_Sonetti.djvu/styles.css]] ma non ne sono sicuro e non vorrei far danni. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:56, 7 feb 2022 (CET) : {{ping|Carlomorino}} Sì, penso che il problema stia nel css. mi spiego: il padding-left di 7em si somma al margin-left di 2em, per un totale eccessivo di 9em. Se basta, io sostituirei quel 7em con 4 oppure 5em. mi pare che i sonetti sarebbero anche meglio "centrati". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:35, 7 feb 2022 (CET) ::risolto con generale soddisfazione. Un unico dubbio: ma i numeri dei versi nei sonetti (se non ci sono nell'originale) vanno mesi? Quale è la linea-guida per noi sorci-sti? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 21:41, 7 feb 2022 (CET) ::: {{ping|Carlomorino}} Non farmi scartabellare le convenzioni di stile.... in generale, mi pare che sia almeno un ''caldo suggerimento'' metterli, anche se nell'originale non ci sono. Quando mi è capitato di lavorare su raccolte numerose, mi sono fatto una regex che, con un click su postOCR, "faceva tutto": separazione delle strofe, indentature, e pure aggiunta dei numeri di versi. E non ci pensavo più. Tieni conto che io sono un ''settantacinquatore'', più che un rigoroso rilettore.... e nemmeno un un settantacinquatore molto accurato :-(. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:55, 7 feb 2022 (CET) :Io, pure, un 75enne :-) :--[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:14, 7 feb 2022 (CET) :: {{ping|Carlomorino}} Vedi [[Wikisource:Bar/Archivio/2022.02#Sonetti_di_lana_caprina|in Bar]] un parere autorevole di Edo. ''Ubi major'' ecc. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:23, 7 feb 2022 (CET) == creare automaticamente le header delle pagine == C'è un sistema decente, o tanto vale che mi copi da qualche parte i due template (pagina di sinistra e di destra) e li applichi uno per volta? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:47, 10 feb 2022 (CET) : ovviamente autoRi. per gli altri pezzi, mi sa che è tutto a manina. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:05, 10 feb 2022 (CET) :: {{ping|.mau.}} no,ci sono molti trucchi per qualsasi cosa ripetitiva: non solo correzione di parole errate ricorrenti, ma anche template o blocchi di codice; si appoggia su memoRegex, che viene alimentato semplcemente dal Trova e sostituisci, che compare in sidebar. Hai attivato un po' di gadgets? memoRegex, Strumenti per la rilettura sono essenziali. Nel caso di Matematica, utile, fra gl Strumenti di rilettura, "Aggiusta paragrafi" che separa i paragrafi basandosi sul fatto che la riga termini con un punto.... ma veramente non so bene da dove cominciare, i trucchi sono veramente tanti. E io, vergognosamente, non ho alcuna esperienza di DAD, che adesso sarebbe utilissima. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:26, 11 feb 2022 (CET) ::: giusto. Magari oggi ci penso un po', qualche regex decente dovrei saperla fare (anche se per esempio non so se ci sia un modo per mettere automaticamemte il numero di pagina in FI, ma quello lo ppsso cambiare poi a mano...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 08:32, 11 feb 2022 (CET) :::niente da fare. Ho provato ad aggiungere una regex che su una riga con solo FI inserisse la figura, ma devo aver rotto la pagina e quindi ho fatto revert. Quando hai tempo puoi controllare? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 09:36, 11 feb 2022 (CET) :::: {{ping|.mau.}} Non m meravigla qualche difficoltà iniziale.... aimè, il tutto è poco documentato, mea culpa. Immagini: hai attivato il gadget Crop tool? crea anche il "pulsante gioconda", in toolbox, Avanzate, che con un cick crea il codice immagine (da ritoccare, ma counque molto comodo). Sto aggiugendo qualche regex, le trovi salvate in Discussioni indice. Con molta cautela possono essere modificate anche lì, ma poi occorre usare l pulsante "carica regex" trienti restano in memoriaquelle vecchie.--[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:00, 11 feb 2022 (CET) ::::: ok, non c'è più ht e c'è un tt, però non mi becca le sostituzioni delle losanghe ma mi lascia il template vuoto. È normale? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 10:52, 12 feb 2022 (CET) == ho fatto una cazzata == Mi sono accorto che le header delle prime pagine del libro erano sbagliate, e mi sono detto "beh, nema problema: tanto sono correzioni minori e quindi si può uppare una nuova versione del file". Invece a quanto pare Wikisource ha perso tutto. Che si fa? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 15:45, 11 feb 2022 (CET) : Vedo su Commons ... --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:26, 11 feb 2022 (CET) :: {{ping|.mau.}} Vedo un link "Ripristina" nell'elenco delle versioni nella pagina Commmons, un click e via :-). Che programma usi per costruire i pdf? Io non ne uso nessuno (per farli a pezzi, sì; per costruirli, no) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:32, 11 feb 2022 (CET) :::ok, quindi rimane la versione vecchia. Quel pdf è stato generato da Word, mica perdo tempo a farli... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:34, 11 feb 2022 (CET) :::: {{ping|.mau.}} Secoli che non uso word.... sì, ho solo ripristinato la versione vecchia, il problema di quella ''nuova'' è la dimensione della pagina come la vede mediawiki (0x0 pixel), non ho idea da cosa dipenda. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:44, 11 feb 2022 (CET) :::::quello è davvero un mistero anche per me... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:07, 11 feb 2022 (CET) == figure mancanti == Ne ho appena trovata una, quella di pagina 30. Provando a riupparla io, mi ha dato un errore su un effetto in uno dei path: editando a manina l'svg ho tolto la riga incriminata ed è andato tutto a posto. Insomma, non un grande problema. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 13:35, 12 feb 2022 (CET) : {{ping|.mau.}} Mi sembra di ricordare che ci fossero 6 immagini rifiutate da commons. Purtroppo l'elenco sta nel pc deceduto. In alcune, comunque, ricordo un lamento sulla sintassi svg; in altre, es. quella del limite di 50 km/h, il fattto che fosse un duplicato d immagini già presenti. Non conoscendo per nulla la sintassi svg, non mi sono azzardato a fare modifiche. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:27, 12 feb 2022 (CET) :: non la conosco nemmeno io, ma sono abituato a fare correzioni di questo tipo :-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 16:34, 12 feb 2022 (CET) {{rientro}} in compenso ho notato che alcune volte manca una pagina di testo e viene riscritta quella precedente. Me l'ha fatto con il problema 21 e ora con il 30. Per me non è un problema, apro il mio sorgente Word e copio :-). Probabilmente sono stato troppo veloce a creare le pagine. (stanotte provo a rimettere su Commons la versione aggiornata per vedere se pianta casino o basta aspettare qualche ora per riavere le pagine) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:33, 12 feb 2022 (CET) ::: Avevo notato l'anomalia della mancata corrispondenza testo-pagine in alcune, ma non dipende dal pdf: cancellando la pagina sbagliata, e ricaricandola, la cosa si aggiusta. Come hai creato le pagine? Mica copiaincollando il testo da un file esterno....? --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:39, 13 feb 2022 (CET) ::::ehm... sì. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 16:20, 13 feb 2022 (CET) ::::: {{ping|.mau.}} 😄 --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:50, 16 feb 2022 (CET) {{rientro}} Ecco, bisogna cancellare e ricreare le pagine dalla 83 alla 94 comprese. Immagino lo debba fare tu (o un altro admin), giusto? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:07, 16 feb 2022 (CET) :::::: {{ping|.mau.}} Il modo più spiccio (ed efficace) è usare semplicemente il tool OCR Tesseract (hai "disabilitato la disabilitazone", In Preferenze->Accessori, vero?). Inizio, vediamo quanto ci metto.... sotto eis, naturalmente. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:26, 16 feb 2022 (CET) :::::::Fine. Tempo impiegato: vedi ora-data dei due messaggi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:29, 16 feb 2022 (CET) :::::::::-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 18:34, 16 feb 2022 (CET) == copertina == Ora che il file su Commons funziona, ho aggiunto la copertina come suggeritomi. Avendo sostituito la prima pagina che è vuota, tutto è a posto dal punto di vista dei numeri di pagina. L'unico mio dubbio: come si sostituisce il frontespizio? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:46, 16 feb 2022 (CET) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Se intendi la visualizzazione della copertina in pagina Indice, basta modificare il numero pagina nel form di modifica della stessa pagina Indice, voce "Numero della pagina di frontespizio" (da 3 a 1: fatto). Se intendi altro.... scusami se non ho capito. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:57, 16 feb 2022 (CET) ::sì, era banalmente quello. Poi tra un po' chiederò altre cose (ma al bar, perché sono più generali), per le mie prossime riletture. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:11, 16 feb 2022 (CET) == Struttura pagina == Ciao Alex, prima che prosegua nella trascrizione vorrei portare alla tua attenzione [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/38 questa] pagina, in cui ho utilizzato un stringa di codice per migliorarne la formattazione. Non so se questo possa portare dei malfunzionamenti in futuro, in particolare negli epub. In alternativa un soluzione che mantenga la struttura della pagina. Attendo te onde evitare di sistemare molte più pagine in caso di esito negativo :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 11:56, 17 feb 2022 (CET) : Intendi l'uso "anomalo" di tl|RigaIntestazione? se fosse quello, non vedo problemi, non fa altro che inserire una tabella di tre celle. Comunque in questi casi meglio provare: anticipa la transclusione di qualche poesia e controlla come vengono le varie esportazioni. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:04, 17 feb 2022 (CET) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ci sono problemi, invece, all'interno delle strofe. Epub non visualizza bene i trattini spostati a sinistra. In generale non è una buona idea mettere una div dentro poem. Suggerirei di risolvere tutto con normali indentature dei versi. Anche altre soluzioni di formattazione possono essere semplificate (es: tl|Ct chiama internamente type, ma in modo più pulito). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:20, 17 feb 2022 (CET) :::Ho provato a snellire il tutto, ma il capolettera non si indenta.--[[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:41, 18 feb 2022 (CET) :::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] risolto in [[Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/38|pag 38]], ma il tl|capolettera è un template con un codice odioso :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:02, 18 feb 2022 (CET) :::::Sembra tutto perfetto. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:15, 18 feb 2022 (CET) ::::::Ti do in pasto un altro problema in [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/57 questa] pagina e nelle due seguenti. ::::::Ho sostituito gli span con il template poem t, come puoi vedere nelle modifiche, ma il maiuscoletto non dovrebbe esserci. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:50, 18 feb 2022 (CET) ::::::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Questo è previsto. Poem_t è adattabile asssegnando il parametro aggiuntivo opzionale c, e quando c'è segue la formattazione prevista nella [[Indice:The Oxford book of Italian verse.djvu/styles.css|sottopagina styles.css]] della pagina Indice. I "piani alti" producono spesso miglioramenti che ci interessano poco, ma questa cosa qui è straordinaria. Nota che il maiuscoletto è sparito e non serve più nemmeno il codice corsivo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:16, 18 feb 2022 (CET) ::::::::In transclusione, però, non funziona a dovere. Che si fa? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 22:27, 18 feb 2022 (CET) ::::::::: @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Neuroni affaticati.... avevo scritto un css fallato e non avevo controllato la transclusione. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:38, 18 feb 2022 (CET) == per te sarà una cosuccia, per me invece... :( == Excuse me... Ma il "Dinamic page list" non funziona più come una volta? Nella mia pagina utente lo usavo per ricordarmi cosa devo ancora fare e da qualche mese mi dice "Nessuna pagina soddisfa i criteri di selezione". Il che non è. Puoi piccolohelparmi? Grazie ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:45, 20 feb 2022 (CET) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]], @[[Utente:Candalua|Candalua]] Potrebbe essere un effetto di qualcosa scritto nelle [[Wikisource:Bar/Archivio/2021.12#Tech_News%3A_2021-51|Tech news di dicembre]]. Pingato Candalua, vediamo.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:04, 20 feb 2022 (CET) == Gadget == Come da tradizione ti chiedo di aggiornare [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js questa] pagina con il mio [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js vector]. Al solito copiando e non spostando. Grazie! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:24, 25 feb 2022 (CET) == si può fare qualcosa? == Guarda [Pagina:Marello_-_La_scrittura_su_Wikipedia_come_strumento_didattico.pdf/63 pagina 63 del Marello]. La nota è male indentata. Si può fare qualcosa? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 20:24, 4 mar 2022 (CET) (beh, no, temo che sia sempre così. Però non avere in generale una hr prima delle note e`brutto) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 21:26, 4 mar 2022 (CET) : Vedi [[Indice:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/styles.css]], ultima riga, allinea a sin. le note. L'hr (template RuleLeft) si può aggiungere nel footer, e viene visualizzato automaticamente prima delle note. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:53, 5 mar 2022 (CET) ::@[[Utente:.mau.|.mau.]] ... ovviamente queste scelte, e nel testo ne abbiao fatte altre, pongono il problema: esiste uno "stile wikisource" di formattazione, o bisogna fare ogni sforzo per adattare lo stile al testo fonte? Io mi diverto a scegliere la seconda opzione, e ho iniziato con lo stile dei testi teatrali in violazione delle convenzioni generali per i testi teatrali, ma non esiste una scelta esplicita della comunità. L'uso dello style specifico per una pagina Indice è uno strumento potetissimo, per fare queste cose, ancora esplorato solo molto superficialmente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:14, 5 mar 2022 (CET) ::: A me non interessa più di tanto se lo stile copia o no il testo fonte alla lettera, però mi piace che la singola pagina sia leggibile da sola e non solo quando transclusa, tutto qua... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:31, 5 mar 2022 (CET) :::: @[[Utente:.mau.|.mau.]] Ottima strategia. Anche per me nsPagina non è affatto un semplce "strumento per la tranclusione". Anzi adesso controllo come viene col visualizzatore. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:41, 5 mar 2022 (CET) {{rientro}} Alla fine sono riuscito a ottenere [[Pagina:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/120|questo]]. Non sono riuscito a lasciare la riga con margin-left:0, né a lasciare 3px sotto, però almeno si distinguono le note dal testo in Ns:pagina. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:07, 11 mar 2022 (CET) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Bello, un trucco che non conoscevo! E' una cosa da ricordare. Ho modificato leggermente il css in modo che la linea di separazione non appaia anche in ns0. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:54, 12 mar 2022 (CET) ::non lo conoscevo neppure io, ieri ho cominciato a fare un po' di ricerche varie. Poi mi perdo sempre su come le cose appaiono nei vari namespace... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 21:27, 12 mar 2022 (CET) :::@[[Utente:.mau.|.mau.]] E' per quello che io, di regola, anticipo la transclusione (fino da SAL 25%, e talora perfino prima....) per poter vedere subito "come viene" in ns0. ;-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:26, 13 mar 2022 (CET) {{rientro}} Hai invece idea di come mettere a posto la prima riga di [[Pagina:Marello - La scrittura su Wikipedia come strumento didattico.pdf/141|pagina 139]]? Vedo che c'è un "indentatura" non transcluso, ma così la prima riga non è correttamente indentata... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:18, 13 mar 2022 (CET) (ok, posso farlo come una div con text-indent, ma non so trovare quanto sia l'indent...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 12:21, 13 mar 2022 (CET) : @[[Utente:.mau.|.mau.]] La soluzione era semplice, ma non facile. Vedi. Nota anche la "riparazione" deltuolink alla pagina, qui sopra :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:44, 13 mar 2022 (CET) ::ah :-) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 17:06, 13 mar 2022 (CET) == Trattino vs capolettera == Ti propongo un altro problema col template Capolettera in [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/178 questa] pagina. Ho provato a usare un larger, ma il risultato non è lo stesso. P.S. Quando vorrai dare un'occhiata all'interfaccia, fammi un fischio; è più semplice di quanto possa sembrare. Oltretutto col tempo l'ho semplificata, vuoi per renderla indipendente da altri gadget e più flessibile, vuoi per varie migliorie ai piani alti che rendevano inutili alcuni codici. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:40, 6 mar 2022 (CET) : {{ping|Barbaforcuta}} Non mi entusiasma come soluzione, ma meglio di così non mi riesce. Quanto all'interfaccia, prenderò coraggio.... grazie. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:47, 6 mar 2022 (CET) == Problemi in nsIndice == Ciao Alex, rileggendo {{Testo|The Oxford book of Italian verse}} mi sono accorto di un errore: da [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/464] a [https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/467&action=edit&redlink=1] le pagine non corrispondono, anzi le pagine 466 e 467 non ci sono neanche. C'è modo di recuperarle e sistemare l'indice? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:05, 19 mar 2022 (CET) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Penso di sì, IA ha diverse scansioni di questo testo. Vediamo.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:00, 19 mar 2022 (CET) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Fatto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:26, 19 mar 2022 (CET) :::Wow, una scheggia! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:19, 19 mar 2022 (CET) ::::Dalla pagina 468 in poi è rimasto un pezzo della 467, ma non dà problemi. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:37, 20 mar 2022 (CET) :::::Ah non no, ho capito perché succede. :::::Probabilmente l'altra scansione ha una pagina più grande e, entrando in eis, la sovrapposizione non è uniforme. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:48, 20 mar 2022 (CET) == Indentazione fantasma == Ciao Alex, in pagine come [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910.pdf/3]] il template {{tl|AltraColonna}} fa sì che il capoverso spezzato (che lì inizia con "Ora, malgrado il numero") non abbia l'indentazione. C'è qualcosa che va corretto, per far comparire l'indentazione? (Ho notato che mettendo il template {{tl|AltraColonna}} a capo, l'intentazione compariva ma poi il capoverso risultava diviso da una riga vuota in [[Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910/Educazione ed Istruzione]], quindi non andava bene). --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 17:29, 23 mar 2022 (CET) <br> P.s. Aggiungo una domanda da niubbo su un aspetto che non mi è chiaro in generale: ma a cosa serve dividere in colonne in pagine come [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910.pdf/3]] se poi in [[Il buon cuore - Anno IX, n. 30 - 23 luglio 1910/Educazione ed Istruzione]] la divisione in colonne non appare? --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 17:37, 23 mar 2022 (CET) :@[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Cominciamo dalla seconda domanda. Gira su it.wikisource una "filosofia" in base alla quale, fn dove è possibile, nsPagina dovrebbe riprodurre non solo il testo, ma anche la formattazione e la struttura della pagina originale, mentre la transclusione è più libera (e comunque non potrebbe riprodurre bene le pagine, a partire dala suddivisione in capitoli quando i capitoli iniziano a metà pagina). Questo spiega il tl|Colonna. :Riguardo alla prima domanda, dò un'occhiata alle pagine che mi linki e vediamo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:27, 23 mar 2022 (CET) :: In effetti la cosa. è intricata. Il fatto è che il parser non "vede" il testo "Ora, malgrado..." come un nuovo paragrafo. Ho rabberciato, ma non sono soddisfatto: devo rivedere per bene il codice del template, sospetto che si tratti del vecchio problema di imporre che ''dopo ogni tag div eprima di ogni tag di chiusura della div ci sia un acapo'', altromenti la generazione automatica degli elementi p si imbizzarrisce. Nota altre piccole modifiche: l'inserimento del <nowiki><references/></nowiki> fra noinclude alla fine della prima colonna, l'uso del parametro riga=si in RigaIntestazione, e il maiuscoletto sempre in RigaIntestazione. :: Comunque grazie, non me n'ero mai accorto, vale l pena di rifletterci. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:54, 23 mar 2022 (CET) ::: Al momento, il problema resta irrisolto. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:27, 23 mar 2022 (CET) :::: Grazie mille! Ma il risultato finale per i lettori è quello che appare nella trasclusione in capitoli, non il nsPagina, giusto? Se ho capito bene, la maggiore fedeltà nel nsPagina è una cosa per noi, una "filosofia" per noi; ai lettori però è destinato concretamente quello che appare trascluso nei capitoli, o mi sfugge qualcosa? (domande da niubbo, solo per capire). Poi, per il maiuscoletto, un dubbio che ho è che il numero "1" appare nelle riviste come {{sc|i}} (anche nelle tabelle numeriche, come nella a te già nota [[Pagina:Il buon cuore - Anno IX, n. 43 - 22 ottobre 1910.pdf/3]]); in questi casi va bene infischiarsene e lasciare "1" o è molto meglio mettere "i" in maiuscoletto o in altro modo? Volevo chiederti infine se puoi dare un'occhiata (quando hai tempo, senza fretta, anche tra un paio di settimane) alla [[Pagina:Il buon cuore - Anno VIII, n. 49 - 4 dicembre 1909.pdf/12]]; ce ne sono moltissime così e quella è una che ho cercato di fare meglio. Se me la sistemi un attimo, anche in vista di come la trasclusione può apparire in [[Il buon cuore - Anno VIII, n. 49 - 4 dicembre 1909/Notiziario]], terrò presente le correzioni per tutte le altre. --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 08:51, 24 mar 2022 (CET) :::::@[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Volentieri. :::::Una domanda: hai mai usato il "visualizzatore"? Oltre che per lalettura, può servire anche per la ricerca di parole (e anche di codice) nelle pagine, per agevolare correzioni "mirate". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:12, 24 mar 2022 (CET) ::::::Lo scopro ora, grazie per la segnalazione. Vedo che non mi compare nel menu degli strumenti, ma riesco ad attivarlo aggiungendo ?vis=true nell'url come indicato nella [[Wikisource:Progetto vis|pagina di aiuto]]. --[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 13:39, 24 mar 2022 (CET) {{rientro}} @[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] Prova la funzione ricerca (il binocolo) e tieni conto che un doppio click su qualsiasi pagina la apre in modifica in un'altra scheda. Prova anche la ricerca di codice (es. di un template). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:50, 24 mar 2022 (CET) :Ok, grazie.--[[User:Spinoziano|Spinoziano]] ([[User talk:Spinoziano|disc.]]) 15:57, 24 mar 2022 (CET) == Piccolo appunto == Ho visto che spesso in ns0 i fromsection/tosection presentano valori senza virgolette. Questo non sembra provocare problemi a prescindere che lo siano o meno in nsPagina, ma a suo tempo non provocava danni nemmeno metter valori section senza virgolette in nsPagina, mentre adesso non li riconoscerebbe. Lo dico en passant, non sia mai possa essere utile. :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 18:46, 27 mar 2022 (CEST) : {{ping|Barbaforcuta}} Ricordo di aver incontrato un problema con i fromsection/tosection senza virgolette anche in ns0, e da quella volta cerco di usarle sempre. Ottimo avermelo ricordato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:46, 28 mar 2022 (CEST) ::Un'eventuale passata di bot, lì dove non fossero stati usati, potrebbe essere utile in futuro. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 14:35, 28 mar 2022 (CEST) == Te sì fatte 30... == mo' vede se po' fa' 31 (cit. D'Intino) :-) V. [[Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848.pdf]]. Stavo citando su WP il resoconto parlamentare preso dal sito della Camera quando mi sono reso conto che ci dovrebbe essere anche su WS. Su commons c'è ma qui ancora no. Devo fare un'operazione speciale come il caro Vladimir P. ? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 14:07, 30 mar 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} Si può, si può. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:34, 30 mar 2022 (CEST) Te si fatte 'na cosa bbona. Io so' fatte na pagina pe prova. Ora vado su WP dove sto mettendo i dati presi da [[Storia dei collegi elettorali 1848-1897. Parte_II]] e portando come fonti aggiuntive [[Regno di Sardegna - Regio editto del 17 marzo 1848]] e ora anche [[Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848, Discussioni]]. Mancano solo altri 12 file per il parlamento subalpino (o sardo?) e per quelli stiamo a posto. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:38, 30 mar 2022 (CEST) == Una piccola stranezza == Ciao. Sapresti dirmi perché in [[Pagina:Tragedie_di_Euripide_(Romagnoli)_VI.djvu/94|questa pagina]] i template {{tl|vc}} non funzionano, mentre in [[Andromaca_(Euripide_-_Romagnoli)/Esodo#pagename94|ns0]] sì? Più che altro è una curiosità, non vorrei che ci fossero situazioni in cui capita il contrario--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 14:31, 6 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] :E' stato un rompicapo... mancava il parametro s=si in RigaIntestazione, che fa caricare nella pagina il CSS necessario a formattare io contenuto del parametro. Si tratta di un codice obsoleto che anticipava le sottopagine styles.css di nsIndice. Se sei appassionato di stranezze ti spiego meglio.... intanto vado documentare meglio il template. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:24, 7 apr 2022 (CEST) == Template:Rule == Non avendo nulla di meglio da fare (a parte preparare il pollo al cherri) mi è venuta un'idea cretina: non si può aggiungere un parametro tipo "s". Io pensavo di aggiungere un "double". Non so neanche se funge. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 13:44, 8 apr 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} cosa vuoi ottenere: una riga sopra e una sotto il testo dell'header? se è questo l'obiettivo, prova a mettere riga=2 invece di riga=si. Se vuoi altro.... linkami la pagina per vedere che risultato vorresti. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:08, 8 apr 2022 (CEST) :::[[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1848, Discussioni.pdf/63|Questa]] va bene ma...non è elegante. Se puossi ''faciliter bonum est''. ''Nisi'' chissenefrega. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:48, 8 apr 2022 (CEST) :::: {{ping|Carlomorino}} Confermerei la seconda che hai detto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:57, 8 apr 2022 (CEST) == Cose piemontesi == Salve! Vedo che stai lavorando sui piemontesi. Però già nei giorni scorsi ho visto che alcune pagine che ho già portato al 75% le hai ri-lavorate e sono, in pratica, tornate alla situazione precedente a volte rimettendo gli scannos. Esempio -ma ce ne sono stati altri- guarda le differenze qui: [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/19]]. distrazione? Oppure mi sbaglio io? Dove? D'ancheshoen --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:47, 11 apr 2022 (CEST) : {{ping|Silvio Gallio}} E' un raro effetto collaterale dell'uso di eis. Lasciando eis aperto, e allontanandosi per un po', niente impedisce che nel frattempo un altro utente abbia modificato la pagina.... mi scuso. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:03, 11 apr 2022 (CEST) ::Ancora piemontesi. Ho boldamente forzato il 100% a questa pagina [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/20]] dato che le cifre sono controllate (c'è un errore di stampa nell'originale ma ce lo teniamo). Però non so come sistemare la prima cifra (21.235) che è staccata dai centesimi. Tutto qui. Invece sto notando che nel NS0 il testo diventerà lunghettino anzichenò. Non pensi sia meglio -se possibile- dividerlo in "sottocapitoli" basandoci sulle varie lettere, leggi, decreti? Nel caso me lo studio e ti do le pagine. (è tutto quello che potrei fare, purtroppo). Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 08:45, 12 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Divisione in sezioni: Perchè no? Preparami solo un ''elenco di titoli delle sezioni ''che vorresti, poi mi arrangio. :::Formattazione delle tabelle: se non temessi di farti un dispetto, ti spiegherei come funzia.... ci sto giocando con molta soddisfazione :-) La cifra ribelle è andata al suo posto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:04, 12 apr 2022 (CEST) ::::Nessun dispetto. È solo tempo perso. Se volessi imparerei (anni fa lo sapevo fare) ma poi non le uso quasi mai e dimentico tutto. Per dire, ho cominciato con Excel nel 1992 circa, buona parte; l'ho "imparato" tre volte e tre volte perso. Ok per le sezioni, ma poi nel NS0 le vedi una alla volta, vero?? Infine l'autore citato: qui è pieno di discorsi di pifferi che, non ho ancora controllato, dovrebbero avere la voce su 'Pedia in quanto deputati e senatori anche se del Piemonte. Cavour è anche autore -penso citato. E gli altri meno noti? Brrr! Bye! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 10:52, 12 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Si, le sezioni (se sono divise in diverse sottopagine) si vedono una alla volta. L'alternativa è quella di creare un Indice per le diverse sezioni di una stessa pagina, aggiungendo delle ancore per "saltare" direttamente al titolo della sezione. ::::: Se mi prepari il famoso elenco di titoli di sezione, possiamo prima provare l'effetto con pagina unica e sezioni "ancorate", e poi, se la cosa ti perplinge, passare all'opzione a sottopagine separate. [User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:19, 12 apr 2022 (CEST) ::::: Ok allora provo a ravanare. La sola cosa che mi perplige è di vedere una colonnone infinito nel NS0. Ti passa la voglia. Tieni duro che mi ci vorrà del tempo. Bye! [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:10, 12 apr 2022 (CEST) dimenticavo. Ho provato a lavorare sulla [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/492]]. Ho smesso subito... :( [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:10, 12 apr 2022 (CEST) <-< La butto là con un taglio a occhio e per una semplice sperimentazione. Mi sembra (ma posso sbagliare) che le divisioni siano congrue. E te le scrivo qui sotto se sei in accordo. 1537 - 1544 .. Modificazione e progetto di legge 1544 - 1550 .. Relazione alla Camera il 26 ed altro progetto di legge 1550 - 1552 .. Réglement de la marche 1552 - 1552 .. Relazione del ministro 1552 - 1555 .. Relazione fatta dall'ufficio centrale Direi di provare a vedere se funziona in modo intelligente. se invece sono stupido lascia perdere. Però che 00 tutto 'sto francese. O dovrei essere felice che non sia tedesco? Magari scritto in alfabeto gotico? (Però devo dire che il tuo OCR col francese va a scheggia; ci sono pochissimi errori!) Bye! ::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] alla fine ho spezzettato in sottopagine e bon. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:18, 13 apr 2022 (CEST) :::::::Visto. Però io non so come fare ad aggiungere il frazionamento nella pagina "Indice". Il testo della "Modificazione termina a pag 1555 ed è diviso in 4 sottopagine. Poi, ho controllato la tabellona e ho aggiunto la rigaintestazione e già che ero da quelle parti ho aggiunto altre righeintestazione. Ho pensato, per bestie del genere non è possibile rigaintestare automaticamente tutto? (da controllare comunque...). Devo smettere di pensare pensare che poi mi scoppi :D [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 11:37, 13 apr 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] non ho suddiviso in Sommario proprio per dimostrare che è possibile non suddividere. adesso faccio fuori la prima passata di quelle tab elle, poi magari lo faccio. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:28, 13 apr 2022 (CEST) <-< Ciò che fai è sempre ben fatto :) --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 17:42, 13 apr 2022 (CEST) :Io invece... qui [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/135]] ho cambiato una "o" con una "e" nella casella Gatti e Vinelli e sono scomparsi tutti i bordi. Penso che andrò a correggere un vecchio articolo dei miei. comunque la pagina è riletta. Salum --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:29, 13 apr 2022 (CEST) ::A) la frase appena sopra è sbagliata. Nel senso che ho rimesso a posto. (incredibile!). B) Sono indeciso sulla divisione dei vari testi. Per esempio qui [[Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf]] la "Spesa straordinaria per l'acquisto..." è più corta perché tre op quattro pagine finali sono dedicate ai lavori su un canale (oggi in Frnacia) e non ci sono locomotive o ferrovie. Due le soluzioni. 1) sezionare Relazione per relazione o altro 2) determinare quanti testi (relazioni proposte di legge ecc) sono inerenti a quel discorso. (la faccenda del canale prende quattro o cinque diversi interventi/relazioni (o come cavolo le vogliamo definire?). Ad ogni modo penso che sarà da fare questo lavoro preventivo si divisione. Ne parliamo se vuoi la settimana prossima! Buona Pasqua pasquetta pasquina pasquella pasquccia. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 18:54, 15 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Buona Pasqua anche a te! Io proseguo ancora un po'.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:43, 15 apr 2022 (CEST) ===Basi per concessione=== Per poter giudicare dovrei essere in grado di comprendere :( A me ignorante sembra una bella soluzione ma non riesco a comprendere dove stia la ''vera'' differenza. Mi sembra che ora sia più maneggevole e i vari item siano meglio raggiungibili. Del che ti rendo omaggio. Come ti omaggio per il lavoro sulle incredibili tabelle. Spero che i tennichi si decidano a inventare qualcosa ma so già che non vale la pena di chiedere; tanto fanno a) quello che possono, b) quello che più gli piace. Anyway. Non mi rimane che complimentarmi. Coma sai non riesco ad aggiornare le categorie. E poi, ritieni possibile rendere automatico (come per gli altri testi) l'aggiornamento del [[Portale:Ferrovie]] nei vari gruppi di anno? Non so se sia meglio avere un raggruppamento logico di testi collegati fra loro oppure una link per ogni testo. Forse meglio la prima. Per la rilettura, non allarmarti se non mi vedrete per qualche giorno (spero solo fino a metà settimana prossima); alla mia età gli esami (clinici) non finiscono mai... :( Buon W.E. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:15, 23 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Un po' mi allarmo, ma non per il fatto che non ti vedo editare :-) :Quanto alla suddivisione in sottopagine ''versus'' la pagina unica con sezioni ancorate: la seconda è un po' più sbrigativa; aggiungo comunque sia le ancore § che i codici section, in modo che sia tutto pronto per entrambe le alternative. Al solito, non correggo gli errori del testo, se proprio non mi capitano sotto il naso, ma mi dedico solo alla formattazione (e alle tabelle). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:31, 23 apr 2022 (CEST) ::Beh per ora non allarmarti. Sarà peggio fra un po' anche se tutto doveva accadere un anno e mezzo fa (poi il Morbo Cinese...) Quanto alla divisione del lavoro, tranquillo, appena posso torno e il testo lo sistemo. Solo che così rimarrà ''ad libitum'' al 75% :( Forse la sequenza dovrebbe essere al contrario (almeno quando possibile). Testo grezzo > testo lavorato con formattazione passabile > testo lavorato con formattazione rifinita > rilettura finale. Però mi rendo conto che sia un po' difficile da organizzare specie se il testo, all'inizio, è molto "rovinato". Ancora buon WE [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:50, 23 apr 2022 (CEST) == Richieste varie == Devo farti alcune richieste: #Ennesimo aggiornamento gadget da [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js] a [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js]. #Il pulsante ''"Converte virgolette dattilografiche in tipografiche"'' non potrebbe trasformarle in sequenza così “„ e così „“ anziché solo in questo modo “”? #Non c'è una maniera per scaricare l'indice con tutte le nspagina come libro pdf, piuttosto che l'ns0? #Devo chiederti se puoi prepararmi [https://books.google.it/books?id=8xcTAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=christoph+meiners&hl=it&sa=X&ei=L8oBT8vHOcydOviY3PwH#v=onepage&q&f=false questo] testo con indice e tutto il resto; è l'unica cosa che non ho mai approfondito. Grazie in anticipo! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:23, 19 apr 2022 (CEST) :# eseguo appena finita la risposta :# è un gadget di antiquariato, posso rivederlo; la difficoltà consiste nei casi in cui un segmento virgolettato sta a cavallo di due pagine. :# no, purtroppo, a suo tempo è stata una richiesta sottoscritta da molti, ma non abbastanza. :# come punto 1. @[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:49, 19 apr 2022 (CEST) :#:@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Guarda, per favore, anche le due scansioni su IA, qui: https://archive.org/search.php?query=storia%20della%20decadenza%20dei%20costumi ; bisognerebbe scegliere la scansione migliore. Se una delle due ti va bene, tenterei di caricarla su Commons con IA Upload. In ogni caso, i due volumi vanno caricati su pagine Indice diverse. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:22, 19 apr 2022 (CEST) :#::Le scansioni mi sembrano tutte buone; non posso che affidarmi al tuo occhio! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:44, 19 apr 2022 (CEST) :#:::Ah ne approfitto per chiederti (quando avrai tempo) di un'altra opera che mi piacerebbe inserire: [https://archive.org/details/opereordinateeco06rapiuoft/page/8/mode/2up questa]. :#:::Sono presenti tutti e 6 i volumi. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 23:47, 19 apr 2022 (CEST) :#::::Li vedo entrambi caricati adesso. Grazie! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:10, 23 apr 2022 (CEST) :#:@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Oibò, i volumi di Rapisardi 4 e 5 sono già caricati con un nome file leggermente diverso.... pazienza. Creo, rapidamente, le pagine indice, la serie dei nomi pagina sarà leggermente disomogenea. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 23 apr 2022 (CEST) :#::Wow, grazie ancora! [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:12, 23 apr 2022 (CEST) ::: {{ping|Barbaforcuta}} Ecco il primo della serie: [[Indice:Rapisardi - Opere, I.djvu]]. Tutti sono collegati attraverso il campo Volumi. Non ho ancofra fatto niente nè sul pagelist, nè sul Sommario, quando e se avrai bisogno di una mano avvisami (in questi testi tremendi io di solito inizio dalle pagine Indice del libro, se ci sono). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:15, 23 apr 2022 (CEST) ::::Credo che sarebbe opportuno chiedere delucidazioni a @[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]. ::::Inoltre vedo che, in quelli già presenti, si è preferito inserire in ns0 i testi come pagine principali e non come sottopagine, con un eventuale riferimento alla raccolta. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 14:09, 23 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Ho dato una prima sistemata alle pagine degli indici dei volumi I, II, III, VI; possono aiutare a costruire i Sommari, ma prima, naturalmente, occorre chiarirsi le idee sulla struttura ns0 delle opere mancanti, e di quelle naked su cui tentare il match & split. È un lavoro da fare con molta calma, anche se sono possibili ripensamenti. Direi che i doppioni proofread potrebbero aspettare. Che dire...? Buon lavoro.... :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:42, 24 apr 2022 (CEST) ::::::Sì certo, ci vorrà del tempo; intanto analizzo la situazione. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:12, 24 apr 2022 (CEST) :::::::Off topic: col template ''rigaindice'' non si vedono più i puntini (vedi [[Pagina:The_Oxford_book_of_Italian_verse.djvu/568|qui]]). [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 17:37, 24 apr 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Obsoleto, da sostituire con tl|Vi [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:29, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::Sì sì, ho visto; ma in quei sommari già compilati, che si fa? Rifacciamo tutto a mano? :-( [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:37, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] No, lasciali, penso che un colpetto di regex risolva la conversione. Appena torno dalla passeggiata 2 dei miei cani... :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:58, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Mi ispiri un'idea... scriverò due nuovi template, Vi2 e Vi3, che chiamano il Vi già sistemato per i due casi più frequenti (a 2 elementi, titolo e pagina, e a 3 elementi, sezione, titolo e pagina). Spero che non ti dispiaccia se li collaudo proprio sui sommari che mi hai indicato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:03, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::::Fai, fai pure. E poi dimmi in che modo posso esserti utile. ::::::::::::E cosa devo fare per sistemare eventuali altri indici. :-) [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 19:55, 25 apr 2022 (CEST) :::::::::::::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Esperimento fallito... quel libro non ha un sommario "normale", i numeri non sono pagine. Ci penso e sistemo. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:27, 25 apr 2022 (CEST) ::::::::::::::Visto che sei nel mood, ti linko un altro [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Poesie_(Carducci).djvu/1089 indice]. In questo caso penso sia più opportuno fregarcene dei puntini e lasciare tutto com'è. [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 12:29, 26 apr 2022 (CEST) == errore caricamento == Calo Alex, mi sono sbagliata di grosso; ho caricato un pdf pensando che avesse l'OCR. Altro volte l'ho trovato. Si tratta di [[Indice:Morbosità Emma Arnaud.pdf]]. Credo non ci sia altro da fare che cancellarlo? Come faccio a vedere se un libro in pdf ha lo strato OCR? Grazie di tutto e Buona liberazione !! [[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 10:21, 25 apr 2022 (CEST) : @[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] No, non ricaricare, magari aggiungiamo uo strato ocr al pdf ma... perchè non sfrutti l'occasione per provare gli strumenti ocr di mediawiki? Ti consiglio, fra i due, di provare Tesseract. Sappimi dire. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:55, 25 apr 2022 (CEST) ::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]] Ho pronto un pdf con OCR (FineReader) e posso sostituire il tuo in pochi secondi.... ma prima mi piacerebbe che tu provassi il tool OCR di mediawiki. Sappimi dire, a un tuo cenno carico comunque il pdf sistemato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:00, 25 apr 2022 (CEST) :::caro Alex, se mi spieghi come fare ad usare l'ocr mediawiki, provo volentieri. Negli strumenti di rilettura vedo PostOCR ma non produce alcun risultatato. Ciao [[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 09:38, 26 apr 2022 (CEST) ::::Ho attivato la funzione è sto provando. Se ho problemi di chiedo aiuto. Ciao --[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 09:52, 26 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]] Benissimo. Hai a disposizione un tool di default ("Trascrivi il testo": esploralo bene, io consiglio di scegliere Tesseract) e due gadget opzionali da attivare in preferenze->accessori. Il primo non funziona bene sotto eis, se lo usi, gli altri due sì. Appena hai finito di sperimentare, avvisami se vuoi che carichi il pdf con OCR integrato. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:29, 26 apr 2022 (CEST) == AutoreCitato e Wl == Ciao! {{Tl|Wl}} è sicuramente più generale di {{Tl|AutoreCitato}}, visto che se non c'è una voce in Wikisource ma ce n'è una a Wikipedia punta a quest'ultima. Al momento mi sono aggiunto un Tl alla mia barra strumenti, ma sarebbe più comodo averlo come gadget, perché magari riesce a prendere direttamente il nome dell'elemento Wikidata. Pensi si possa fare? --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:22, 26 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Un gadget c'è già, provalo, io lo uso moltissimo. Scovalo in Accessori con la parola "wikidata". [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:33, 26 apr 2022 (CEST) ::sarò cecato, ma l'ho aggiunto, ho tolto AutCit che tanto non mi serviva, ho persino ribustrappato il PC ma continuo a vedere sotto AutCit e non vedere quello di WI~ikidata :-( --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 11:53, 26 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:.mau.|.mau.]] Dovrebbe comparire in toolbox, sezione "Avanzate", con un'icona [[file:Button_Wikidata_editor_toolbar.png]], non in "bottoniera" a piè di pagina. SE vuoi farlo comparire in Bottoniera, dimmelo.... ma potrebbe esserci un po' di lavoro da fare. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:19, 26 apr 2022 (CEST) ::::ah, ecco. Anche per Autore citato ho sempre usato la bottoniera... --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 17:22, 26 apr 2022 (CEST) :::::@[[Utente:.mau.|.mau.]] mi mandi uno screenshot della tua bottoniera? vedo che hai una pagina [[Utente:.mau./PersonalButtons.js]], ma vorrei la conferma che sia quella la pagina che ti produce i bottoni in bottoniera. La menzione di un AutCit mi perplinge. Non vedi un bottone Ac? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:04, 26 apr 2022 (CEST) ::::::La bottoniera sopra è a posto. Quello di cui parlavo io è [https://imgur.com/a/zlprPzJ questo], che sta sotto la pagina. Personalbuttons.js ha la riga newButton("Ac", "mw.itsg.selAut()", "es","Applica il template AutoreCitato scegliendo in una lista"); --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 19:04, 26 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:.mau.|.mau.]] Hai una bottoniera un tantino affollata :-)... niente di male se ti va bene; tieni conto che la pagina [[Utente:.mau./PersonalButtons.js]] nasce come ''alternativa'' al gadget "Bottoniera", per cui io, che uso una pagina di questo tipo, ho disattivato sia il gadget ''Raccolta di giocattoli'' che il gadget ''Bottoniera'' ed oscuro tutti i bottoni che non mi sono quasi indispensabili, mai e poi mai i bottoni devono occupare più di una riga. Comunque: se vuoi, mi è facile aggiungere alla tua pagina PersonalButtons.js un bottoncino Wl, che fa la stessa cosa dell'icona in toolbox->Avanzate. :Mi pento e mi dolgo di non aver mai utilizzato i tool per visualizzare a distanza le schermate.... fossi un insegnante, avrei dovuto imparare per forza, per lavorare in DAD. :-( La mia competenza digitale è roba da museo, aimè. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:22, 26 apr 2022 (CEST) ::credo che la bottoniera sia affollata perché oltre a quelli dentro il mio personalbuttons ne carica altri, ma non ho idea di dove li prenda. Tanto per dire: il mio bottone Rule non ha il 4em, ma quello che vedo da pulsantiera sì. --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:26, 26 apr 2022 (CEST) == Problema in Galilei == C'è un problema in Galilei: il [https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Indice:Opere_complete_di_Galileo_Galilei_XV.djvu&diff=2975226&oldid=2839813 volume XV] mi dava una sequenza errata degli altri volumi, pertanto li ho modificati. Ma mi sono accorto che era presente un [[Indice:Galileo_-_Opere_Complete_Tomo_VI_-_Commercio_Epistolare_Tomo_II.djvu|volume VI]], che si discosta dal volume VI della collana. Forse sono state accorpate edizioni differenti, che presentano un ordine di opere differente. Che ne facciamo di quel volume? [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 02:04, 27 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Evidente confusione fra edizioni. Cercherò di trovare il volume corretto. Grazie della segnalazione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:10, 27 apr 2022 (CEST) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] che razza di pasticcio! sto ancora cercando di capirci qualcosa. Sta il fatto che quel volume XV non fa parte della collana curata da Favaro e pubblicata da Barbera. Forse domani ragiono meglio.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:04, 28 apr 2022 (CEST) == Info == https://storia.camera.it/res/bookreader/books/RI_LEG07_RB00_CAT021_458.html#page/1/mode/2up Secondo te si può mettere da noi? Così su WP invece di mettere links (plurale) a gughelbux li metto a wiki sorci (prima o poi dovremmo chiamarla wikifonti) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 20:11, 29 apr 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Trovo questi testi un po' frustranti, perchè so che sono "passati" per Internet :archive, ma là non ce n'è traccia, e tocca ripetere il caricamento daccapo. Comunque, faccio una rapida ricerca per verificare che non sia già stato caricato, e se serve poi ricarico. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:57, 30 apr 2022 (CEST) :: Non lo trovo. Caricamento su IA in corso, ci metterà un po'. Poi vediamo. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:40, 30 apr 2022 (CEST) :::@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Tutto tuo (chiedimi se hai bisogno di qualcosa): [[Indice:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf]] --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 19:13, 30 apr 2022 (CEST) Grazie. Sono per una settimana a zappare la terra (e seminare, falciare, tagliare erbe etc. Andrò nel paradiso dei giardinieri). Per queto ho letto il msg solo ora su un computerin prestito. Il probema è che su wp uso il testo come fonte e vorrei evitare di usare come fonte GB ma direttamente WS. Torno a casa per fine settimana. Venerdì o sabato sarò on line. Grazie di nuovo. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:43, 3 mag 2022 (CEST) == propulsione == Ti dirò. Confesso che pur sapendo dell'esistenza di codesta propulsione non mi è mai venuto l'uzzolo di capire di che cosa si trattasse. Grandis è uno di quegli ingegneri che hanno inventato, o comunque fatto utilizzare, l'aria compressa per scavare la galleria del Frejus tagliando mostruosamente i tempi di scavo e facendo fallire la ferrovia Fell che si arrampicava su e giù per il passo: doveva durare una ventina d'anni, dopo tre era diventata inutile. (Ma gli sta bene a Fell perché ho forti sospetti che la sua "invenzione" sia stata copiata, invece, da un progetto di un italiano - o meglio, veneziano). Purtroppo non ho ancora le prove ma solo qualche riga in una biografia celebrativa per cui non ho ancora scritto un articolo :D. Tornando alla propulsione, se mi viene il tempo di cercare come diavolo funzionava me lo guardo e ti dico. Se arrivi prima tu fai lo stesso. Grazie. Oggi l'idropneumatica serve per sturare le fognature... O tempora ecc.- --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 09:28, 1 mag 2022 (CEST) == [[Indice:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf]] == Nel 60 non c'era ancora il Parlamento italiano. Quindi il titolo corretto dovrebbe essere Indice:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf Scusami se ti scasso. Credo che se chiede lo spostamento chi ha caricato il file è più semplice. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 23:00, 8 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] Mi metti in seria difficoltà. Apprendo (!) che il Parlamento Italiano nasce nel 1861, ma sta il fatto che il titolo del volume.... è quello, la cosa merita una annotazione, una precisazione, qualcosa.... di certo l'autore va corretto.... ma quello è il titolo del volume, e per trovarlo occorre cercarlo con quei termini, giusto o sbagliato che sia. Cos'hanno combinato tipografo e curatori? C'è una spiegazione nella prefazione, o qualcosa di simile? Attendo illuminazioni. :PS. mi vergogno molto dell'ignoranza, unica giustificazione quella di Sherlock Holmes, hai presente...? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 01:18, 9 mag 2022 (CEST) ::Il casino l'ha fatto l'editor. Sicuramente le raccolte di atti e documenti non sono state fatte dal parlamento subalpino o da quello italiano. Sicuramente l'Italia nasce come un "cambio di denominazione" del regno di Sardegna (alla VII legislatura, l'ultima del parlamento subalpino non segue la prima del nuovo regno, ma l'VIII e in primo re d'Italia è V.E. '''II'''). A questo punto che fare? Ci atteniamo agli errori degli ''editor''? Sì (purtroppo) Mettiamo in modo che da qualche parte quelli che sono gli ultimi atti dell' ''ancien régime'' compaiano tra gli atti che RIGUARDANO il parlamento subalpino? sì. Come? Ipotesi: categoria "Atti parlamento subalpino" a sua volta in categorie: Risorgimento, Parlamenti italiani, Stati preunitari d'Italia etc., alcune da creare, altre già esistenti, privilegiando quelle già su wdata. ::'''Non''' partire in quarta a risolvere il problema, ma aspetta un po'. ''L'infinito è il nostro obiettivo'' (questa me la segno). --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 11:28, 9 mag 2022 (CEST) :::p.s. sono partito in quarta io e ho messo tutti i testi in [[:Categoria:Regno di Sardegna]]. Così almeno so dove andarli a prendere. Sto facendo un lavoro incrociato tra ws e wp sui collegi elettorali pre-unitari. Mi piace mettere là riferimenti a quello che abbiamo qui. Credo che mettere su pedia riferimenti a testi che sono su source sia uno dei modi migliori per "farsi vedere". Se sbalio corigetemi (cit.) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 12:33, 9 mag 2022 (CEST) == Gadget e descrizione == Devo infastidirti con una piccolissima richiesta: il solito aggiornamento del gadget da [https://it.wikisource.org/wiki/Utente:Barbaforcuta/vector.js] a [https://it.wikisource.org/wiki/MediaWiki:Gadget-barbaforcutanew.js]. Inoltre credo sia opportuno aggiungere in descrizione che l'interfaccia va bene solo per il vector legacy (2010). Puoi ricopiare questa dicitura con l'aggiunta: '''Emula-barba<big>new</big>.''' Emula l'ambiente view ed edit di [[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]]: versione migliorata e personalizzabile. (''Per strumenti avanzati'': '''''Attivare''''': ''La raccolta dei giocattoli'' e ''La bottoniera''). '''''Disattivare''''': ''Resize.menu''. Si '''consiglia''' di disattivare le altre interfacce e le proprie skin ''JS&CSS''. <u>Usare con vector legacy (2010).</u> Grazie! :-P [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 22:48, 9 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Fatto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:46, 9 mag 2022 (CEST) == Malloppone di 25 volumi == Sei interessato a un altro grande lavorone di 25 volumi? Sono i testi della [https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_delle_tradizioni_popolari_siciliane Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane] del Pitrè, tutti presenti su Internet Archive. Penso mi ci vorranno un paio di mesi prima di metterci mano, ma intanto volevo anticipartela en passant. :-) [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:42, 11 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Sembra un bel caricamento, djvu presenti, di ottima qualità... niente pagine warning da eliminare.... comincio a scaricarli e a esaminarli. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:55, 11 mag 2022 (CEST) ::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] Scaricati i volumi ci sono due problemi. alcuni non hanno il djvu, In un caso l'elaborazione di IA è del tutto fallita (vol. 22) per la presenza, fra i file tif, di un file non leggibile. primo passo, ottenere, in un modo o nell'altro, tutti djvu, e tutti di qualità più che accettabile. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:58, 11 mag 2022 (CEST) :::@[[Utente:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] I djvu adesso ci sono tutti. una controllata (pagine mancanti ecc) e poi ne carico un paio di prova. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:30, 13 mag 2022 (CEST) ::::Ottimo! ::::Ah ho visto che Liberliber ha già qualcosa di pronto. Non so se può essere d'aiuto... [[User:Barbaforcuta|Barbaforcuta]] ([[User talk:Barbaforcuta|disc.]]) 13:37, 17 mag 2022 (CEST) == Parlamento (quasi) d'Italia == Sto giocando sui tre fronti: i collegi qui e su wp e gli atti governative e parlamentari. Ho un problema e come al solito scasso le balle a te. [[Pagina:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf/629]] Nella pagina fa riferimento a una serie di documenti molto importanti. Il primo di fatto ha regolato senza grandi variazioni le elezioni fino all'avvento del fascismo. Gli altri sono le applicazioni al primo. Perché ti importuno? Per alcuni consigli: # io li metterei uno separato dell'altro e con "titolo proprio". # che titolo? Poi se hai tempo dai una sistemata alla tabella che inizia a [[Pagina:Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf/586]]. Come al solito ti lascio la rottura di scatole e vado (da domani) a curare le brutte bestie (le piante). Hai tutto il tempo di pensarci su. мир во всем мире --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 15:25, 12 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] che ne dici di una pagina principale [[Legge elettorale del 20 novembre 1859 e documenti collegati]], con sue sottopagine che hanno per titolo quello riportato (la prima sarebbe [[Legge elettorale del 20 novembre 1859 e documenti collegati/Legge elettorale del 20 novembre 1859]]? :La tabella è maligna, ho provato a semplificarla (test nella prima pagina della tabella). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:56, 12 mag 2022 (CEST) ::Mi convince (forse) di più qualcosa tipo [[Legge elettorale del 20 novembre 1859]] (cona la tabella) e [[Promulgazione dello Statuto e della legge elettorale nelle provincie dell'Emilia]] e [[Promulgazione dello Statuto e della legge elettorale nella Toscana]] (tutti e due cole le tabelle dentro. Sono atti legislativi diversi, anche perché le fonti giuridiche degli atti sono diverse (il primo è una legge votata dal parlamento subalpino ed emessa da VE II, il secondo è emesso dal dittatore Farini per l'Emilia e il secondo ... (ancora non l'ho letto...). ::<s>Non ho capito dove è il test. </s> ::--[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 09:56, 13 mag 2022 (CEST) :::Visto test. Mi sembra quasi OK. --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 10:16, 13 mag 2022 (CEST) ::::back home (siamo venuti a passare il fine settimana in città). Sto andando avanti con le pagine di Parlamento Italiano - Atti parlamentari, 1860, Documenti.pdf. Ho due problemi: # nell'intestazione della tabella c'è un "bwidth=100%" che non conosco. Typo o altro? # non riesco a far funzionare nelle tabelle il valign=middle. Uno dei misteri degli anni del piombo? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 16:22, 19 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Carlomorino|Carlomorino]] il primo è un typo, il secondo è una stranezza, risolvibile sostituendo <code>valign=middle</code> con <code><nowiki>{{cs|M}}</nowiki></code> (M sta per middle, gli altri, che possono essere aggiunti, sono LCRTB, come left, center,right,top, bottom). [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:47, 19 mag 2022 (CEST) Ho notato che nello "style" c'è un :::.tab1 td {padding-left:.4em; border-right:1px solid black;'''vertical-align:top''';} Forse è quello che blocca? --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 18:07, 19 mag 2022 (CEST) == C'è un modo di mettere in pausa un blocco? == Ho un problemino [[Le odi e i frammenti (Pindaro)/Frammenti/Peani|qui]]: alle pagine 217-220, ho un testo che è fatto di diversi {{tl|blocco centrato}} separati da annotazioni più lunghe che non possono stare dentro (altrimenti la larghezza del blocco viene settata troppo grande). Il problema è che i vari blocchi, ovviamente, non sono della stessa larghezza, e quindi c'è un piccolo spostamento orizzontale tra le varie parti (che è anche più evidente più sotto, alle pagine 225-229). Mi servirebbe quindi un modo per "mettere in pausa" il blocco, o se vuoi di far uscire fuori le annotazioni lunghe dal blocco (come se il blocco fosse la colonna centrale di una tabella e l'annotazione invece prendesse tutte le colonne). Esiste un modo per farlo?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 09:26, 19 mag 2022 (CEST) : {{ping|Dr Zimbu}} a dire il vero non uso quasi mai Blocco centrato per poem. preferisco fissare un margin-left o meglio un padding-left per il poem, o anche una o più classi per il tag poem, registrate nella sottopagina styles.css dell'indice. Comunque, per rispondere alla tua domanda, se l'ho capita bene la risposta è no/non lo so. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:49, 19 mag 2022 (CEST) ::Ho capito, grazie. Neanch'io sono un fan del Blocco centrato, ma in questo caso mi sembrava la scelta più sensata e più simile all'originale (che ha molti titoletti centrati, quindi mandando le cose a sinistra non viene molto bene)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 13:57, 19 mag 2022 (CEST) :::Problema diverso sullo stesso indice: come si risolvono gli errori di [[Le Odi e i frammenti I/Indice]] e [[Le Odi e i frammenti II/Indice]]? Basta spostarli a qualcosa come [[Le Odi e i frammenti (Pindaro)/Indice volume I]] e [[Le Odi e i frammenti (Pindaro)/Indice volume II]]?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 19:28, 19 mag 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Sì, dovrebbe essere così. Provo però prima la ''lectio difficilior'': un'unica pagina Indice[[Le odi e i frammenti (Pindaro)/Indice]] [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:19, 19 mag 2022 (CEST) ::::: @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] {{fatto}} nota, se vuoi capire il meccanismo, che ho modificato sia [[Modulo:Pg]] che le pagine 326 e 327 del secondo volume. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 21:36, 19 mag 2022 (CEST) ::::::Ottimo, grazie ancora (anche per la pazienza)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 07:31, 20 mag 2022 (CEST) == Codice cavalleresco == Ciao. C'è qualche motivo per cui [[Pagina:Gelli - Codice cavalleresco italiano.djvu/83|queste]] [[Pagina:Gelli - Codice cavalleresco italiano.djvu/176|due]] pagine sono allo 0% o è un semplice ''misclick''?--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 09:12, 27 mag 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ''Misclick, I suppose''. Grazie [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:11, 27 mag 2022 (CEST) == Sorry piccolo prob. == Scusa ma questa pagina [[Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/361]] l'ho lasciata al 50% perché non riesco a far apparire la cifra della somma totale che appare nel "Progetto di Legge". È chiaramente presente in Modifica, ma dopo sparisce. Come sempre ho paura di combinare pasticci. Quando avrò tempo (brutto periodo questo) proverò a spiegare perché questo sistema di portare al 100% solo le parti delle pagine che interessano un singolo tema mi piace poco. Così il documento nella sua interessa non sarà (mai?) al 100% riuscendo a mascherare il lavoro fatto qua e là. E poi mi ci perdo perché nell'Indice non è chiaro dove inizia una serie di pagine di un dato argomento e dove finisce. Ma ora non posso. E magari non è nemmeno da discutere. Bah! Ciao! --[[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 21:18, 29 mag 2022 (CEST) : {{ping|Silvio Gallio}} risolto, se ho capito il problema.... la cifra c'era, ma spostata in alto, e per uno strano effetto ottico era invisibile (anch'io non la trovavo). Assegnando alla tabella un "vertical-align:bottom" per la seconda e la terza cella di ogni riga, il problema si è risolto (non cercare il vertical-align in nsPagina... sta nel style.css della pagina Indice ;-) ). : Quanto al SAL 100% in ns0, in testi il cui indice non è SAL 100%, penso sia una cosa filosofica ma corretta. Nel momento in cui si sceglie di transcludere un testo in ns0 come "pagina principale indipendente", acquista vita propria e autonoma, e quindi un suo SAL autonomo, con l'unica condizione che tutte le pagine nsPagina di cui è composto abbiano SAL 100%. Mi pare che abbia una sua logica. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:32, 30 mag 2022 (CEST) ::Buongiorno. Grazie della mano. Ma rimango 'perplimuto' su questi giochi. In questo caso ne risultano alcune pagine che contengono cose non ferroviarie e che, se non trovano una matto che segua proprio quegli interessi diversi, mai saranno "in realtà" al 100% e forse nemmeno al 75%. E tutto il documento risulta "chiazzato" in varie percentuali. Ne deriva che o si raccontano ''scientemente'' cose non vere sulla perfezione delle pagine oppure si mantengono in percentuale bassa argomenti che invece sono stati passati e ripassati per bene. In quest'ultimo caso, si perde la visibilità del lavoro fatto nel settore e le statistiche (le sacre statistiche) vengono inficiate. Se, invece, si potessero "estrarre" le parti (ferroviarie in questo caso, ma vale per tutti gli argomenti) tutto si aggiusterebbe. È ciò che, peraltro, ho/abbiamo fatto con i pezzi ferroviari, di Cattaneo, Bruschetti e altri autori, tratti da riviste come gli "Annali di statistica" che trattano di molteplici argomenti. Questi sono isolati e si possono definire con precisione senza raccontare bugie o inesattezze. IMHO, eh! Sarebbe credo un argomento da Bar ma, in giorni come quelli che sto transitando, non ho voglia di proporre. Un saluto [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 07:47, 30 mag 2022 (CEST) == Memorie autobiografiche/Primo Periodo == C'è qualcosa che mi sfugge. Non so cosa ho sbagliato. "Se sbalio corigeteme" (cit.) --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 17:46, 2 giu 2022 (CEST) : {{ping|Carlomorino}} se il problema era la presenza parassitica del Capitolo I, sistemato aggiungendo le section in nsPagina e richiamandole in ns0. Niente di grave :-). Se poi il problema era un altro, avvisami (magari con un a piccola illustrazione ''idiot-proof'' del problema). --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:12, 2 giu 2022 (CEST) La presenza parassitica (carina la definizione, prima o poi me la rivendo). --[[Utente:Carlomorino|'''Carlo M.''']] ([[Discussioni utente:Carlomorino|disc.]]) 08:31, 3 giu 2022 (CEST) == Problema (?) di link == ciao, ti scrivo qui perché la cosa riguarda Source, a latere. Domanda: cosa vedi cliccando su questo link qua a Internet Archive? [[https://web.archive.org/web/20180210235156/http://milanocittadellescienze.it/wp-content/uploads/130606_articolo_gallio_cartanoncanta.pdf]] Perchè a me dà tre risultati diversi: a) uno lo scaricamento di un mio articolo (alla faccia del copyright :D ma non c'entra, è ok) da un sito della Bicocca , b) il sito della Bicocca fermo che è "in allestimento", c) pagina vuota che dice qualcosa come "I.A. non ha niente del genere" Mistero. Grazie scusa il disturbo domenicale. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:46, 5 giu 2022 (CEST) Dimenticavo: Non c'è fretta, da martedi passerò un bel po' di tempo al Policlinico. Speriamo bene. :) [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 12:46, 5 giu 2022 (CEST) :@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] A me dà l'articolo integrale. Probabilmente sai come funzia la "Wayback machine" di Internet Archive, il cui bot scarica, spesso a più riprese, il contenuto di moltissimi siti web. Ma no nne so molto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:08, 5 giu 2022 (CEST) == Pagine mancanti maintegrabili == Caro Alex, ti scrivo perché nel [[Indice:Omero_-_L'Odissea_(Romagnoli)_II.djvu|volume di Omero-Romagnoli]] che sto sistemando mancano le pagine 102 e 103. Poco male perché [http://www.opal.unito.it/psixsite/Miscellanea%20di%20testi%20di%20genere%20diverso/Elenco%20opere/imgColl62aq.pdf nella fonte sono presenti] (a p. 53 del pdf). Potresti operare l'integrazione di queste due facciate al djvu su commons in modo da completare la trascrizione? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 00:35, 26 lug 2022 (CEST) : {{ping|OrbiliusMagister}} certo! --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:19, 26 lug 2022 (CEST) :: {{ping|OrbiliusMagister}} djvu sistemate e ricaricato, adesso lasciami un po' di tempo per spostare pagine ecc.... --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 08:50, 26 lug 2022 (CEST) :::Ottimo! Nel frattemp trascrivo un po' di greco da controllare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 09:01, 26 lug 2022 (CEST) == È l'ora dei lirici marinisti == Caro Alex, come starai notando, finché l'estate mi dà un po' di tempo riprendo un po' di lavori che attendevano da anni. Intanto sono felice di aver portato al 75% l’''Odissea'' tradotta da Romagnoli, scandalosamente trascurata da quasi dieci anni; tengo d'occhio e tocco ogni tanto ''La scuola della Patienza'' dove devo integrare una miriade di citazioni in latino, ma è un lavoro veramente ciclopico che affronto con grande fatica; ma ho un paio di notizie che ti riguardano: #Ho aggiornato [[Progetto:Trascrizioni/Match and split]] sfrondando i lavori già terminati, ponendo al giusto posto i lavori ''a metà del guado'' e aggiungendo un paio di proposte (nello specifico {{Testo|Delle funzioni riproduttive negli animali}} ha le scansioni della fonte su {{GB|o7NYAAAAcAAJ}}); #Sto prendendo di petto lo smembramento di [[Lirici marinisti]], lavoro enorme ma che finalmente dà cittadinanza alle singole poesie con tutti i meccanismi per agganciarle alla raccolta e alla sequenza con cui si presentano. Se hai qualche suggerimento da darmi lo accoglierò volentieri. P.S. Quando sto per sbiellare, mi dirotto su [[Indice:Poesie (Monti).djvu]] dove manca una trentina di pagine per finire la trascrizione... let's gooo :-) '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 09:58, 1 ago 2022 (CEST) : {{ping|OrbiliusMagister}} Magnifico lavoro di sistemazione della pagina M & S, grazie. Al momento sto facendo altro, ma non è una cosa lunga. Subito dopo, esamino i nasi uno a uno. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:37, 1 ago 2022 (CEST) 30qazbefm9oj4jxa5x160uvea101h4g Autore:Tucidide 102 215962 3014440 2703935 2022-08-01T07:35:24Z Accurimbono 14 wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>Tucidide<section end="Nome"/> <section begin="Attività"/>generale/storico<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>greco<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = Tucidide | Cognome = | Attività = generale/storico | Nazionalità = greco | Professione e nazionalità = }} 115h6d6l4qt48xcj4ygw306rw16pgu3 Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/120 108 237011 3014230 2163012 2022-07-31T15:03:45Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|112||}}</noinclude>{{pt|la|quella}} parete? E non pensi piuttosto che in quelle ambigue figure ci si nasconda una qualche utile allegoria? — Certamente che così deve essere; ma quanto è facile il persuadersi di ciò, tanto è malagevole a definire quale fosse il vero senso allegorico de’ Centauri. In questo mezzo io mi era tolto dal mirare la parete, e preso sotto il braccio l’amico, mi condussi seco sulla via, e quivi, allettato dal bel giorno ch’egli era e dalla tiepidezza dell’aria, continuava passeggiando. E avvicendando il discorrere al camminare, ecco quello che io andava discorrendo, quasi per stuzzicare il compagno che ben conoscevo essere uomo da uscire, qualunque si fosse l’argomento, in qualche idea singolare. La opinione più ragionevole circa i Centauri sembra quella che li vuole una tribù nomade assai destra nel maneggiare cavalli, e venuta a piantarsi nella Tessaglia, paese abbondante di grassi pascoli. Gl’indigeni non potevano vedergli di assai buon occhio, tanto più che, come pare, toccava loro patire dai nuovi ospiti frequenti insulti negli averi e nelle donne. Ippodamia, Deianira e Atalanta fanno fede della procacità dei Centauri. Teseo, Piritoo ed Ercole ebbero un bel fare a sterminargli. Il solo Chirone è durato nella venerazione dei posteri, e forse era quello tra i Centauri che avesse più miti costumi, e fosse ornato di qualche sapienza, per cui, affratellatosi cogli indigeni, sfuggì allo sterminio de’ suoi compagni, e rimase novello em-<noinclude> <references/></noinclude> pqc6iyw7bmnmdi7orp6v8xnzpo3lpup Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/121 108 237012 3014231 2163013 2022-07-31T15:03:59Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||113}}</noinclude>blema dell’arti che sopravvivono ai popoli vinti, e arrivano, coll’andar del tempo, a trionfare dei vincitori. Di queste peregrine notizie, qui m’interruppe l’amico, se ne hanno a ribocco nei dizionarii. Quanto a me, vedi, che da più anni non m’impaccio gran fatto coi libri, sono d’avviso che i Centauri continuino ad essere un’allegoria molto appropriata ai costumi di molti uomini del nostro secolo, quantunque il maneggiar cavalli sia oggi esercizio comune a un’infinità di persone. Perchè tu mi hai narrato la tua delle tribù nomadi calate nella Tessaglia, e di Chirone, il più galantuomo degli antichi Centauri, ascolta adesso la mia dei Centauri d’ogni stagione, e di ogni contrada. Sappi adunque che, dal più al meno, un poco di quell’ambigua natura l’abbiamo tutti: e non c’è uomo, in cui in questa o in quell’ora, posta tale o tal altra circostanza, tu non abbia ad accorgerti di qualche strana contraddizione, per cui ti ricorre al pensiero che siavi in esso più d’una natura. Mi ricordo aver letto da ragazzo di {{AutoreCitato|Diogene di Sinope|Diogene}} che andava col lanternino, quantunque fosse di mezzogiorno, a trovare l’uomo, e che non gli veniva mai fatto d’imbattersi in chi meritasse compiutamente un tal nome. Ora fa tuo conto, che, a voler attentamente considerare gli uomini tutti da me conosciuti, mi troverei presso a poco nell’imbarazzo di Diogene, caso che dovessi indicare quale fosse quello da cui, poco o molto,<noinclude> <references/></noinclude> ox063zn4p53b17vvqymtklhg5lh882k Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/122 108 237057 3014232 2163014 2022-07-31T15:04:02Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|114||}}</noinclude>non traspirasse un qualche indizio di natura inferiore all’umana. Che importa che ciò che in essi ci ha di bestiale sia cavallino o altrimenti? Sarà questione di nomi. Chi non sarà assolutamente centauro, potrà esser chiamato con molta proprietà ippogrifo. Non ci trovi le penne atte al volo? Bada, e ti accorgerai delle squamme, e potrai chiamarlo sirena. Quante volte, udendo taluno, che fino a quell’ora aveva parlato a dovere, uscire in qualche strafalcione madornale, dico fra me: siamo agli orecchi! Una donna che in molti altri punti è lodevole, quando ci troviamo a quella del piaggiare per cattivarsi proseliti, dimentica la consueta ragionevolezza, ed io non posso a meno di ripetere nel mio interno: ecco la coda! Credi pure, amico mio, molte cose sono quelle che si fanno dagli uomini quando col grifo, quando colla zampa. Tiburzio, a cagion d’esempio, arriverebbe egli a metter mano su certe cose, che gli sono discoste oltremodo, se non allungasse quella sua proboscide da elefante? E credi tu che {{AutoreCitato|Sinesio di Cirene|Sinesio}}, senza quelle sue larghe ali di nottola, potrebbe coprire tante magagne? Avresti mille volte potuto rinfacciare a Domizia le sue sfrontate bugie, se non era quel suo sguizzare d’anguilla, per cui quando credi averla più validamente afferrata, ti trovi, che è che non è, a mani vôte. Io, che ti parlo, ho dovuto più volte abbassare gli occhi confusi sopra me stesso, dopo aver detto o fatto alcuna cosa poco degna dell’uomo, e<noinclude> <references/></noinclude> fbkq9k5y876zd9tf2rezphldlkb6dt7 Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/123 108 237058 3014233 2163015 2022-07-31T15:04:21Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||115}}</noinclude>guardare se o piume o artigli o scaglie mi avessi dattorno. Ciò in generale; essendochè, come ti dissi, o tosto o tardi una qualche bestialità siamo soggetti a commetterla tutti. Ma venendo al discorrere poi nel particolare, ci sono di quelli che potrebbero essere convenientemente figurati con tale o tal altra parte del loro corpo molto somiglianti alle bestie. Sergio, a modo d’esempio, è tutt’uomo fuorchè nelle gambe; colà il vedi daino. Ha buon cuore, non manca d’ingegno, ma non aspettarti da lui maturità di consiglio; detto fatto, bene o male, ei si getta sulla prima via che gli si affaccia, e guai chi volesse tenergli dietro. Ortensio, all’incontro, che ha bellissime proporzioni di membra, porta sempre indosso miseramente il pesante carico della testuggine. Oggi... domani... vedremo... se si potrà; se non cade dal cielo la benefica pietra che spezzi la dura sua scorza non attenderti ch’ei muova passo. Quintilio non avrebbe sconcezza di sorta in tutta la persona, se non fosse una enorme coda di pavone che si trae dietro quando cammina, ed allarga per modo da dar nell’occhio dalla lunge ben cento passi. Si studia il pover’uomo nasconderla quanto più puote: ma che? come più ei si rannicchia artifiziosamente e’ più sparnazza quel suo maledetto ventaglio, che lo fa rincrescevole a tutti coloro che non hanno simpatia cogli orgogliosi. Potrei allungare assai questa lista, ma non voglio annoiarti, mio caro. Bensì<noinclude> <references/></noinclude> 8bun2zs2jeq5qd9fq3g2tiolgoq23nf Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/124 108 237060 3014234 2163016 2022-07-31T15:04:27Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|116||}}</noinclude>ti dirò che, oltre al quale ed al quanto della bestialità, notabile è il come e il dove: altri ti si mostrano di fronte con quel brutto indizio nella faccia o nel petto, altri sel recano dopo la schiena e sotto le reni. Chi lo nasconde a tutto potere, e chi ne fa pompa. Quest’ultima è in vero bestialità segnalata! Taluno, s’ei tace, non ne dà sentore, a tal altro può bastare che non si muova. Oh il gran vantaggio che si ha dal conoscere sè medesimo! Se hai le mani uncinate perchè far carezze? Contentati delle officiose parole. E tu, che aprendo la bocca sai di non poter altro fuorchè ululare, giovati delle morbide dita che possiedi, e palpa con quelle chi deve fare la tua fortuna. Sono al fine della mia chiacchiera; ti prego di udire ancora poche parole. Sovrano diletto è quando due senz’avvedersene fanno prova fra loro della scambievole bestialità, dato che sia di natura diversa. Ha un bel graffiare Gilberto: se ne ride Seleuco ch’è tutto scaglie. Seleuco allo incontro ha un bel voler provarsi con Livio: le scaglie, che gli sono difesa dalle unghie, non possono farlo arrivare chi vola. In questi casi tu ascolti un reciproco maledire alla bestialità del compagno, senz’accorgersi della propria. Canchero agli avoltoi, dicon le volpi; gran cattiva compagnia i lupi, vanno ripetendo i conigli. Incontra talvolta che le due bestialità abbiano alcun che di omogeneo, o consentaneo anche affatto nella natura; vedi allora un fiutarsi scambievole<noinclude> <references/></noinclude> 7lardaixhfkjxkkng3tcjvkatue5zmb Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/125 108 237063 3014235 2120132 2022-07-31T15:05:15Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||117}}</noinclude><section begin="1"/>e un lasciarsi stare; o anche un grattarsi fratellevole ch’è una vera consolazione. E nota mo caso! che alcuni mettono in mostra il loro naturale poco umano solamente quando si trovano in compagnia; e che altri tornano uomini dal detto al fatto appena si trovano fra’ loro simili. Ora, dimmi il vero, che te ne pare di questi miei pensamenti? Non fosse altro, essi sono buoni a farmi passare lietamente qualche ora, esaminando i diversi naturali delle genti, e riferendo a me stesso, per quanto mi viene conceduto dal mio amor proprio, le fatte osservazioni. <section end="1"/><section begin="2"/>{{ct|f=120%|v=2XIX. PERSEO.}} Siete voi stato all’''Apollo'' a vedere la favola di Perseo ed Andromeda che vi si è rappresentata? Di tal maniera interrogò Gervasio, sere sono, un suo amico, solito di accorrere sempre al teatro quando vi si rappresentavano cose nuove. E l’amico gli rispose: che ci aveva io a vedere di nuovo? — Non fosse altro, soggiunse Gervasio, il famiglio, o scudiero che vi piaccia chiamarlo, di Perseo, del quale la favola, almen che si sappia, non fa parola. — E l’amico: oh non è egli quel bell’umore, che, chiamato l’altr’ieri dagli applausi dell’uditorio a ricomparire sulla scena, con nuovo modo ebbe a dire a’ suoi ammiratori: ''Ebbene? Che vogliono le signorie loro?'' Io ho per verità in buon concetto un attore che sa trovare, in proposito, di tali uscite. Ma, quanto<section end="2"/><noinclude><references/></noinclude> 0hdvt1vksf2zil44kwaq2e69ffe0jio 3014245 3014235 2022-07-31T15:07:19Z Dr Zimbu 1553 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||117}}</noinclude><section begin="1"/>e un lasciarsi stare; o anche un grattarsi fratellevole ch’è una vera consolazione. E nota mo caso! che alcuni mettono in mostra il loro naturale poco umano solamente quando si trovano in compagnia; e che altri tornano uomini dal detto al fatto appena si trovano fra’ loro simili. Ora, dimmi il vero, che te ne pare di questi miei pensamenti? Non fosse altro, essi sono buoni a farmi passare lietamente qualche ora, esaminando i diversi naturali delle genti, e riferendo a me stesso, per quanto mi viene conceduto dal mio amor proprio, le fatte osservazioni. <section end="1"/><section begin="2"/>{{ct|f=120%|v=2|XIX. PERSEO.}} Siete voi stato all’''Apollo'' a vedere la favola di Perseo ed Andromeda che vi si è rappresentata? Di tal maniera interrogò Gervasio, sere sono, un suo amico, solito di accorrere sempre al teatro quando vi si rappresentavano cose nuove. E l’amico gli rispose: che ci aveva io a vedere di nuovo? — Non fosse altro, soggiunse Gervasio, il famiglio, o scudiero che vi piaccia chiamarlo, di Perseo, del quale la favola, almen che si sappia, non fa parola. — E l’amico: oh non è egli quel bell’umore, che, chiamato l’altr’ieri dagli applausi dell’uditorio a ricomparire sulla scena, con nuovo modo ebbe a dire a’ suoi ammiratori: ''Ebbene? Che vogliono le signorie loro?'' Io ho per verità in buon concetto un attore che sa trovare, in proposito, di tali uscite. Ma, quanto<section end="2"/><noinclude><references/></noinclude> 24psv3okcyijjo2wei38vqd8y6kd30s Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/126 108 237616 3014236 2163017 2022-07-31T15:05:19Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|118||}}</noinclude>alla favola di Perseo, ella è sì vecchia e ripetuta, che ne sono ristucco del solo udirla rammemorare. — Oh! siete voi pure, riprese Gervasio, di que’ begl’ingegni ai quali la mitologia non sa più piacere, e credono aver fatto un gran che in pro delle lettere mettendo un tanto d’affisso sulla porta del palazzo d’Olimpo, con dire ''casa d’affittare'', accomiatandone tutti i numi che vi abitavano da secoli e secoli, e sono poi disposti a fermar patto di scrittura con non so che silfi e che streghe, gente nuova e di bassa mano, qua venuti d’oltramonte, senza ricapiti di sorta, e con un fare da zingani vagabondi? — Di tutte queste vostre spiritosaggini, soggiunse l’amico, che saranno forse ammirabili, soprattutto per la novità, ve ne so grado e grazia; ma sappiate che io non ho in avversione il paladino dal gorgone e dal cavallo alato, perciò solo che egli sia della famiglia mitologica; bensì perchè m’imbatto ad ogni ora in chi, se non è lui propriamente, ha tanta rassomiglianza con esso, che ci vuole una grande penetrazione a discernere qual dei due sia l’originale, e quale la copia. — Questa m’è cosa nuova ad udire, proruppe maravigliato il buon uomo di Gervasio; e vi avrò non piccola obbligazione se vorrete spiegarmela in guisa ch’io possa rimanerne capacitato. — Volentieri, rispose l’altro, e cominciò del seguente tenore. Ciò che vi dà maraviglia in Perseo egli è senza altro quella testa di donna, che porta figurata<noinclude> <references/></noinclude> qbk9oxdmbgzps2k71jaaz613kq9p637 Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/127 108 239008 3014237 2163018 2022-07-31T15:05:26Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||119}}</noinclude>nello scudo, e intorno alla quale corrono i serpenti a tenerle luogo di capelli (e li aveva bellissimi la povera fanciulla), e più ch’altro la metamorfosi che ne accadde di trovarsi mutato in pietra qualunque levi gli occhi a guardare. Ora di questi Persei, che al loro primo apparire ti fanno di pietra, non ne trovate voi in questo mondo ad ogni due passi? Quel Filiberto, che conosciamo tutti due tanto bene, non è egli appunto il Perseo della favola in anima e in corpo? I suoi discorsi, i suoi gesti, il suo solo apparire ove sia gente d’altra razza che non è la sua, sono altra cosa che il gorgone summentovato, da sassificare qualunque ha la sciagura d’imbattersi in lui? Può ben essere il più fino e leggiadro discorso di questo mondo, egli è certo che con quei suoi secchi commenti te lo cangia in una incomoda scipitezza: sicchè può dirsi di lui che faccia vile e spregiato macigno di ogni gioia più cara e lucente. Simile alla morte, riducendo ogni cosa a’ suoi elementari principii, ti spolpa, snerva, dissangua ogni corpo più bello e perfetto, per la misera compiacenza di mostrartelo nudo scheletro e sclamare: ''ecce quem colebatis!'' Or vedete, balordi, a che badavate. Se vi toccherà di porvi ad un passeggio con esso in una bella notte d’estate, gli basterà l’animo di cangiarvi colle sue parole il gorgoglio del ruscello in un incomodo stridore di sega, e il riflesso della luna frammezzo una siepe di gelsomini in uno straccio di lavandaia posto ad asciu-<noinclude> <references/></noinclude> s4xu9m9bbqjh50q41le8hc2fizyc2p7 Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/128 108 239010 3014238 2463728 2022-07-31T15:05:43Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|120||}}</noinclude>gare sur un muricciuolo. Non vi attentaste mai di parlare a Filiberto degli effetti cagionati dall’arti nell’anime privilegiate ad esperimentarne la virtù; non vi pensaste toccare col discorso nessuna di quelle dolci illusioni che confortano la vita angustiata da tante realtà dolorose: Filiberto, o meglio Perseo, vi mette subito davanti i suoi maladetti sarcasmi, e addio musica e poesia, addio larve di speranze e d’amore; sognavate un mazzetto di fiori, e vi trovate fra mano non più che degli stecchi. Questa loro infelice maniera di giudicare la estendono con incredibile pertinacia a tutti quanti sono i lavori dell’ingegno: per essi la prima cosa in un quadro è il costume, in una tragedia le ventiquattro ore. Di questa specie era quel causidico, di non so che paese, cui leggendo taluno il verso ove dicesi di Faone: {{Centrato|La sicula innalzò vela spergiura}} {{no rientro}}le vele, gravemente soggiunse, non possono spergiurare, non essendo loro concesso di fare testimonianza. Potrei, caro Gervasio, farvi toccare con mano che il numero di questi Persei è strabocchevole; dacchè altri ve ne sono a parole ed altri a fatti, ossia di quelli che vivono del censurare e ridurre al nulla ogni detto d’altri, e di quelli che, non paghi del censurare ciò che loro si riferisce, vanno essi medesimi in traccia dei fatti altrui per isconciarli quel peggio che<noinclude> <references/></noinclude> cctkz7singo77ikj04quspsv1t4jr03 Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/129 108 239012 3014239 2163019 2022-07-31T15:05:53Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||121}}</noinclude>sanno. Quante volte vi tocca essere a stretto colloquio d’amici, colloquio importante ed animatissimo, ed eccovi il Perseo che soprarriva, e scopre il gorgone per cui tutti diventano statue inerti all’intendere e più inerti al parlare! Gervasio approvava il discorso dell’amico, con una fisonomia tra compunta ed indispettita, come chi dicesse: pur troppo mi è tocco più volte provare quanto siano vere le vostre parole! Il che vedendo l’amico, mosse un suo cotal risolino, e riprese: non crediate tuttavia non v’abbiano in compenso altre persone con facoltà affatto opposta a quella degli uomini sin qui ricordati. Oh contro il male c’è pure il suo bene a questo mondo! Avrete udito sicuramente parlare di quel simulacro di Mennone nell’Egitto, il quale, come andavano a ferire in esso i primi raggi del sole, si animava per modo da formare fin anco non so che armonia. Certi uomini sono, ponete caso, quei raggi di sole, i quali, per quantunque fredde siano le anime in cui s’imbattono, sì le riscaldano colla loro vicinanza, che ne cavano pensieri e parole di vita e di sentimento. Voi vedete alcuna volta una compagnia di persone, che non ben sapete se siano deste o assopite, commoversi in una repentina allegrezza, e dove non udivasi per lo innanzi chi facesse motto, scambiarsi discorsi piacevoli e risate sonore per ogni canto. Onde questo? È capitato taluno che ha la bella facoltà di diffondere il buon umore; aperse la bocca chi sa di-<noinclude> <references/></noinclude> 7t5dj74srhacf9bk9n419e6cg68se2v Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/130 108 239014 3014240 2208948 2022-07-31T15:06:41Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|122||}}</noinclude><section begin="1"/>re ogni cosa al suo tempo; ed ecco succedere la facondia al silenzio, ed alla noia l’ilarità. Un benefico raggio di sole ha dato nel simulacro di Mennone, e questo non potè a meno di mandar suono. Anche di questi non posso negare, disse Gervasio, che non se n’incontrino, ma ohimè! sono pochi in proporzione di que’ moltissimi della prima specie. — Assicuratevi per altro che molte volte siamo noi stessi a cui se ne deve attribuire la colpa. — E come ciò? — Sì noi, i quali diamo ricetto a singolare viltà per cui la trista natura dei Persei è aiutata nelle sue operazioni, e all’incontro andiamo a poco a poco impietrandoci di maniera che non ci vuol meno dei raggi del sole a cavare da noi un cenno di vita. Ma ciò ne farebbe incorrere nelle declamazioni; e a giustificare la mia noncuranza per la nuova rappresentazione che si è data all’''Apollo'', mi sembra aver fatto sufficiente discorso. Or Dio vi guardi, mio buon Gervasio, dai Persei, e vi faccia scontrar spesso in quelle persone gentili che fanno l’ufficio del sole. Detto ciò, i due amici se ne andarono quale per una e quale per altra strada, e mi fu quindi tolto materia a continuare più a lungo su questo argomento. <section end="1"/><section begin="2"/>{{ct|f=120%|v=2XX. LE DANAIDI.}} Non so se accada a voi il medesimo che a me più volte è accaduto, o se nè manco vi abbiate<section end="2"/><noinclude><references/></noinclude> ioaljby0btmd9xqm9a0xvu3jvoudmch 3014244 3014240 2022-07-31T15:06:59Z Dr Zimbu 1553 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|122||}}</noinclude><section begin="1"/>re ogni cosa al suo tempo; ed ecco succedere la facondia al silenzio, ed alla noia l’ilarità. Un benefico raggio di sole ha dato nel simulacro di Mennone, e questo non potè a meno di mandar suono. Anche di questi non posso negare, disse Gervasio, che non se n’incontrino, ma ohimè! sono pochi in proporzione di que’ moltissimi della prima specie. — Assicuratevi per altro che molte volte siamo noi stessi a cui se ne deve attribuire la colpa. — E come ciò? — Sì noi, i quali diamo ricetto a singolare viltà per cui la trista natura dei Persei è aiutata nelle sue operazioni, e all’incontro andiamo a poco a poco impietrandoci di maniera che non ci vuol meno dei raggi del sole a cavare da noi un cenno di vita. Ma ciò ne farebbe incorrere nelle declamazioni; e a giustificare la mia noncuranza per la nuova rappresentazione che si è data all’''Apollo'', mi sembra aver fatto sufficiente discorso. Or Dio vi guardi, mio buon Gervasio, dai Persei, e vi faccia scontrar spesso in quelle persone gentili che fanno l’ufficio del sole. Detto ciò, i due amici se ne andarono quale per una e quale per altra strada, e mi fu quindi tolto materia a continuare più a lungo su questo argomento. <section end="1"/><section begin="2"/>{{ct|f=120%|v=2|XX. LE DANAIDI.}} Non so se accada a voi il medesimo che a me più volte è accaduto, o se nè manco vi abbiate<section end="2"/><noinclude><references/></noinclude> 92jbgp09773j2nk395cqkgqu153n5zr Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/131 108 239134 3014241 2163021 2022-07-31T15:06:44Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||123}}</noinclude>mai posto mente; cioè di maravigliarvi come a significare certi ultimi confini di perfezione usiamo frasi che verrebbero a dire l’opposto. Trattasi, a cagione d’esempio, di una festa di ballo; non vi pare stravagante modo di lodarla cotesto: quella festa era tanto bella che non vi si è potuto che poco, e a grande stento, ballare? È discorso di una sala illuminata sfarzosamente? La era illuminata sì riccamente da togliere la vista a’ riguardanti. Si potrebbe domandare: ma il meglio di una festa da ballo non è che vi si possa ballare alla distesa e comodamente? il meglio di una illuminazione non è che aiuti il vedere? Gran che, di dovere, come si voglia essere molto abbondanti nel lodare, ricorrere ad espressioni del tutto lontane, anzi opposte al soggetto! Queste contraddizioni medesime le troviamo in altro genere di discorsi. Vuolsi lodare una cantante? diciamo per ultimo termine della nostra approvazione: egli è un flauto che si ode, pare che abbia un organetto entro la gola. All’incontro per lodare una vivuola, un clarinetto, o altro strumento, non si ha miglior frase di questa: oh! la voce umana che ha quello strumento! Domando pertanto: è egli nella voce dell’uomo, o in quella che vien dalla corda, il tipo della bontà musicale? Vi saranno vedute bellissime poma, ed ecco tosto che dite: oh le belle poma! le paiono dipinte! Se un pittore ve ne facesse vedere delle ritratte sopra la tela, non<noinclude> <references/></noinclude> hwe2qdp821imp716h1xcwn1sa9rru8i Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/132 108 239136 3014242 2163022 2022-07-31T15:06:47Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|124||}}</noinclude>sapreste meglio encomiare la perfezione del suo lavoro che dicendo: oh le sembrano naturali! le diresti testè spiccate dal ramo! Da questa semplicissima riflessione, che può essere fatta da tutti, se ne traggono molte e non picciole conseguenze. Primieramente egli mi sembra di poterne conchiudere che, mentre cerchiamo un dato divertimento, ci parla ardentissimo il desiderio di un altro. Ci rechiamo al ballo, che domanda spazio e comodità di movimenti; eppure in quell’ora stessa, in quel luogo medesimo vi cerchiamo la calca. Il chiarore ci dà piacere; ma tale è l’incontentabilità nostra, da non rimanere appagata, se prima gli occhi nostri non si trovano sommersi nel buio, o non sono resi inetti a vedere. Ancora: ciò che ne sta sotto gli occhi non ne dà mai sì pieno diletto che non ci punga la brama di ciò ch’è fuori della nostra vista. Le naturali bellezze da noi esaminate fanno in noi germogliare il bisogno dell’imitazione, e, mentre attendiamo ai lavori dell’imitazione, siamo insensibilmente ricondotti colla mente ai tipi offertici dalla natura. La novella mitologica delle Danaidi mi sembra fatta a posta per significare questo genere d’avidità e d’inquietudine così proprio dell’uomo. Come tutti sanno, a quelle sciagurate sorelle, che la prima notte del giacersi co’ mariti ficcarono loro nella gola un pugnale, fu dato in pena dal giudice del Tartaro di empiere continuamente un doglio, che per essere sforacchia-<noinclude> <references/></noinclude> iwh3rsmf19m0cbbfxjzn1j5xy5vajbn Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/133 108 239138 3014243 2163023 2022-07-31T15:06:50Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|||125}}</noinclude>to nel fondo continuamente si vota. Il tormento sta in ciò che l’empire e il votare sono la stessa cosa; o, meglio, mentre le misere delinquenti con assiduo sudore fanno alcun che, succede loro ad ogni istante l’opposto. Ora vedete se anche noi al cercare di cogliere un fine, non diamo nel contrario. Dopo aver corso la linea della naturale bellezza, rientriamo senz’avvedercene nell’imitata; e l’imitata non ha miglior modo a rendersi efficace e desiderata che di tendere sempre alla naturale. Io non so, nè vorrei certamente pronunziare così acerba sentenza, levandomi molto ridicolosamente in Radamanto dei vivi, non so, dico, se il gastigo favoloso delle Danaidi sia proprio per certi rispetti di tutta la razza umana; e se quanto si fa e si può fare dagli uomini tutti col travaglio della loro vita, non sia altro ch’empire un vaso sforacchiato, che nulla contiene di ciò che in esso si getta; so bene che le frasi che comunemente si adoperano dagli uomini tutti indistintamente nella più parte de’ loro discorsi me ne porrebbero in qualche sospetto.<noinclude> <references/></noinclude> bp5q9tjrctxoyc8af7o2rl3eptpdqj1 Mitologia del secolo XIX 0 290362 3014250 2563251 2022-07-31T15:08:15Z Dr Zimbu 1553 Porto il SAL a SAL 100% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Luigi Carrer<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>1837<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Prose e poesie (Carrer).djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Letteratura<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>Mitologia del secolo XIX<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore =Luigi Carrer | Titolo = Mitologia del secolo XIX | Anno di pubblicazione =1837 | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto =Letteratura | Argomento =Letteratura | URL della versione cartacea a fronte =Indice:Prose e poesie (Carrer).djvu }} {{Raccolta|Prose e poesie (Carrer)}} <pages index="Prose e poesie (Carrer).djvu" from=9 to=9/> ==Indice== *{{Testo|/Introduzione}} *{{Testo|/I. Narciso}} *{{Testo|/II. Re Mida}} *{{Testo|/III. Tiresia}} *{{Testo|/IV. Psiche}} *{{Testo|/V. I Coribanti}} *{{Testo|/VI. Icaro e Fetonte}} *{{Testo|/VII. Atalanta}} *{{Testo|/VIII. Semele}} *{{Testo|/IX. Pigmalione}} *{{Testo|/X. Edipo e la Sfinge}} *{{Testo|/XI. I Dioscuri}} *{{Testo|/XII. Orfeo ed Euridice}} *{{Testo|/XIII. Erisittone}} *{{Testo|/XIV. Ati}} *{{Testo|/XV. Anteo}} *{{Testo|/XVI. Cerbero}} *{{Testo|/XVII. Salmoneo}} *{{Testo|/XVIII. I Centauri}} *{{Testo|/XIX. Perseo}} *{{Testo|/XX. Le Danaidi}} 489f5i7ianknvowm0cr3wpucd2gfunw Mitologia del secolo XIX/IX. Pigmalione 0 290486 3014249 1218147 2022-07-31T15:08:08Z Dr Zimbu 1553 Porto il SAL a SAL 100% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="prec"/>../VIII. Semele<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../X. 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Perseo|succ=Elogio di Vittore Carpaccio}} <pages index="Prose e poesie (Carrer).djvu" from=130 to=133 fromsection=2/> 49jsjfmp5ribotg7jlprkmiygtfwwf1 Autore:Tommaso Stigliani 102 371062 3014309 1913095 2022-07-31T17:07:18Z OrbiliusMagister 129 Gadget PopolaTestiAutore: aggiunti testi mancanti wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>Tommaso<section end="Nome"/> <section begin="Cognome"/>Stigliani<section end="Cognome"/> <section begin="Attività"/>letterato/scrittore<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>italiano<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = Tommaso | Cognome = Stigliani | Attività = letterato/scrittore | Nazionalità = italiano | Professione e nazionalità = }} == Opere == * {{Testo|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Liriche di Tommaso Stigliani}} ** {{Testo|Ben si somiglia in parte}} ** {{Testo|Chi non sa quanto puote}} ** {{Testo|Coppini, io vo' di me novella darte}} ** {{Testo|Dolce Lidia, Lidia bella}} ** {{Testo|Felice chi ti vede}} ** {{Testo|Già cessa il metitor col torto ferro}} ** {{Testo|Godete fra le doglie, accorti amanti}} ** {{Testo|Il giglio ama la rosa}} ** {{Testo|L'ardor del nostro amore in te fu lampo}} ** {{Testo|Lidia, il bianco monton ch'io ti donai}} ** {{Testo|Nel più bel lido de' campani lochi}} ** {{Testo|O del fraterno lume a torto adorna}} ** {{Testo|O maga egizia, che sì audace e franca}} ** {{Testo|Or nemica fortuna or febbri ardenti}} ** {{Testo|Potuto ha ben con sue mal arti tante}} ** {{Testo|Quasi viva felluca ed animata}} ** {{Testo|Quella candida man, che sempre scocca}} ** {{Testo|Ripigliate, augelletti}} ** {{Testo|Se con lunga fierezza}} ** {{Testo|Sono il vostro bidel, che m'appresento}} ** {{Testo|Spesso espongo a tenzone}} ** {{Testo|Splendea d'alta finestra il viso adorno}} ** {{Testo|— Ardisci! — disse a me l'idolo mio}} {{Sezione note}} [[Categoria:Autori marinisti]] 8uylyt8vd9dbvctv6hudhabwe5hbp0h Autore:Lorenzo Lippi 102 395244 3014435 3013467 2022-08-01T07:28:06Z Accurimbono 14 wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>Lorenzo<section end="Nome"/> <section begin="Cognome"/>Lippi<section end="Cognome"/> <section begin="Attività"/>pittore/poeta/scrittore<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>italiano<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = Lorenzo | Cognome = Lippi | Attività = pittore/poeta/scrittore | Nazionalità = italiano | Professione e nazionalità = }} == Opere == * {{testo|Malmantile racquistato}} {{Sezione note}} a6k1lpziieqzi9hjxq09kgrgpigln1a Autore:André Chénier 102 419153 3014460 1626816 2022-08-01T07:43:12Z Accurimbono 14 wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>André<section end="Nome"/> <section begin="Cognome"/>Chénier<section end="Cognome"/> <section begin="Attività"/>poeta<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>francese<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = André | Cognome = Chénier | Attività = poeta | Nazionalità = francese | Professione e nazionalità = }} {{Sezione note}} 2ei9bt3b4wsj12kjvnqmpvtt0mxjofn Autore:Giulia Turco Turcati Lazzari 102 429410 3014217 3012511 2022-07-31T13:20:55Z Alex brollo 1615 /* Opere */ wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>Giulia<section end="Nome"/> <section begin="Cognome"/>Turco Turcati Lazzari<section end="Cognome"/> <section begin="Attività"/>scrittrice<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>italiana<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = Giulia | Cognome = Turco Turcati Lazzari | Attività = scrittrice | Nazionalità = italiana | Professione e nazionalità = }} == Opere == * {{Testo|Il piccolo focolare}} * {{Testo|La fanciulla straniera}} {{IA|la_fanciulla_straniera_1905}} [[Indice:Turco - La fanciulla straniera.djvu|(pagina Indice)]] * {{testo|Salvatrice}} {{IA|salvatrice_1897}} [[Indice:Turco - Salvatrice.djvu|(pagina indice)]] * {{testo|Il passo}} {{IA|il_passo_1903}} [[Indice:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu|pagina indice]] * {{testo|Fiori d'inverno}} {{IA|fiori_d_inverno_1894}} * {{testo|Oro e orpello}} {{IA|oro_e_orpello_1899}} * {{testo|Il giornale intimo}} {{IA|il_giornale_intimo_1896}} * {{testo|La gentilezza dell'animo}} {{IA|la_gentilezza_dell_animo_1895}} k1c3mrmw4896iuvov8ya8exq6umjs8e Lirici marinisti 0 515569 3014418 2837510 2022-08-01T06:30:26Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Autori vari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Nome e cognome del curatore"/>Benedetto Croce<section end="Nome e cognome del curatore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>1910<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=5 to=5 /> == Indice == * {{testo|/I}} ** {{testo|/I/Tommaso Stigliani}} ** {{testo|/I/Marcello Macedonio}} ** {{testo|/I/Scipione Caetano}} ** {{testo|/I/Giambattista Manso}} ** {{testo|/I/Francesco Balducci}} ** {{testo|/I/Francesco Della Valle}} * {{testo|/II}} ** {{testo|/II/Claudio Achillini}} ** {{testo|/II/Girolamo Preti}} ** {{testo|/II/Pier Francesco Paoli}} ** {{testo|/II/Marcello Giovanetti}} ** {{testo|/II/Giovan Leone Sempronio}} * {{testo|/III}} ** {{testo|/III/Giovan Francesco Maia Materdona}} ** {{testo|/III/Antonio Bruni}} ** {{testo|/III/Scipione Errico}} * {{testo|/IV}} ** {{testo|/IV/Giambattista Basile}} ** {{testo|/IV/Biagio Cusano}} ** {{testo|/IV/Giovanni Palma}} ** {{testo|/IV/Giovanni Andrea Rovetti}} ** {{testo|/IV/Bartolomeo Tortoletti}} ** {{testo|/IV/Maffeo Barberino|Maffeo Barberino (dipoi Papa Urbano VIII)}} ** {{testo|/IV/Paolo Giordano Orsino|Paolo Giordano Orsino, Duca Di Bracciano}} ** {{testo|/IV/Giacomo D’Aquino|Giacomo D’Aquino, Principe Di Crucoli}} ** {{testo|/IV/Michelangelo Romagnesi}} ** {{testo|/IV/Gennaro Grosso}} ** {{testo|/IV/Antonino Galeani}} ** {{testo|/IV/Giambattista Pucci}} ** {{testo|/IV/Anton Maria Narducci}} ** {{testo|/IV/Tiberio Sbarra}} ** {{testo|/IV/Filippo Massini}} ** {{testo|/IV/Cesare Abbelli}} ** {{testo|/IV/Ludovico Tingoli}} ** {{testo|/IV/Filippo Marcheselli}} ** {{testo|/IV/Paolo Abriani}} ** {{testo|/IV/Francesco Bracciolini}} ** {{testo|/IV/Andrea Barbazza}} ** {{testo|/IV/Antonio Fortini}} ** {{testo|/IV/Agostino Augustini}} ** {{testo|/IV/Marcantonio Arlotto}} ** {{testo|/IV/Fabio Leonida}} ** {{testo|/IV/Gherardo Saracini}} ** {{testo|/IV/Pietro Paolo Bissari}} ** {{testo|/IV/Claudio Trivulzio}} ** {{testo|/IV/Giovan Francesco Cormani}} ** {{testo|/IV/Ermes Stampa}} ** {{testo|/IV/Aurelio Mancini}} ** {{testo|/IV/D’incerto}} ** {{testo|/IV/Martino Lunghi}} ** {{testo|/IV/Antonio De’ Rossi}} ** {{testo|/IV/D’incerto 1|D’incerto}} ** {{testo|/IV/D’incerto 2|D’incerto}} ** {{testo|/IV/D’incerto 3|D’incerto}} * {{testo|/V}} ** {{testo|/V/Girolamo Fontanella}} * {{testo|/VI}} ** {{testo|/VI/Giuseppe Salomoni}} ** {{testo|/VI/Bernardo Morando}} ** {{testo|/VI/Antonio Giulio Brignole-Sale}} * {{testo|/VII}} ** {{testo|/VII/Pietro Michiele}} ** {{testo|/VII/Paolo Zazzaroni}} ** {{testo|/VII/Leonardo Quirini}} * {{testo|/VIII}} ** {{testo|/VIII/Antonio Basso}} ** {{testo|/VIII/Vincenzo Zito}} ** {{testo|/VIII/Antonio Muscettola}} * {{testo|/IX}} ** {{testo|/IX/Ciro Di Pers}} * {{testo|/X}} ** {{testo|/X/Giuseppe Battista}} * {{testo|/XI}} ** {{testo|/XI/Giuseppe Artale}} ** {{testo|/XI/Giacomo Lubrano}} ** {{testo|/XI/Giovanni Canale}} * {{testo|/XII}} ** {{testo|/XII/Federico Meninni}} ** {{testo|/XII/Lorenzo Casaburi}} ** {{testo|/XII/Pietro Casaburi}} ** {{testo|/XII/Tommaso Gaudiosi}} ** {{testo|/XII/Bartolomeo Dotti}} ** {{testo|/XII/Andrea Perrucci}} * {{testo|/Nota}} 0wva9u9mxzuc6qwqvlh3if901uowjjc Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani 0 515587 3014307 3014171 2022-07-31T17:01:04Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Tommaso Stigliani<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Poesie di Tommaso Stigliani<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../../I<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Marcello Macedonio|<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 ottobre 2020<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Raccolte di poesie<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 ottobre 2020|arg=Raccolte di poesie}}{{IncludiIntestazione|autore=Tommaso Stigliani|sottotitolo=Poesie di Tommaso Stigliani|prec=../../I|succ=../Marcello Macedonio|}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=9 to=9 fromsection="s1" tosection="s1" /> ==Indice== *{{testo|O del fraterno lume a torto adorna|I. Luna importuna}} *{{testo|Splendea d'alta finestra il viso adorno|II. Il dono del fiore}} *{{testo|— Ardisci! — disse a me l'idolo mio|III. Durante un giuoco di veglia}} *{{testo|O maga egizia, che sì audace e franca|IV. A Una Zingara}} *{{testo|Quella candida man, che sempre scocca|V. Il cagnolino donato}} *{{testo|L'ardor del nostro amore in te fu lampo|VI. Amore e speranza}} *{{testo|Godete fra le doglie, accorti amanti|VII. Il sogno}} *{{testo|Or nemica fortuna or febbri ardenti|VIII. Nel comporre il «Mondo nuovo», A Cesare Orsino}} *{{testo|Potuto ha ben con sue mal arti tante|IX. L’invidia degli emuli}} *{{testo|Nel più bel lido de' campani lochi|X. Per Flaminia Cecchini, comica, scampata all’incendio del Vesuvio e recatasi presso Luigi XIII}} *{{Testo|Ben si somiglia in parte|XI. Il ritratto, al cavalier Giuseppe d’Arpino}} *{{Testo|Chi non sa quanto puote|XII. La cantatrice, A Settimia, figliuola di Giulio Romano}} *{{Testo|Ripigliate, augelletti|XIII. Il saluto dell’amante}} *{{Testo|Già cessa il metitor col torto ferro|XIV. Il chiarimento all’amata}} *{{Testo|Dolce Lidia, Lidia bella|XV. La lusinga amorosa}} *{{Testo|Spesso espongo a tenzone|XVI. Guerra interna}} *{{Testo|Coppini, io vo' di me novella darte|XVII. Ad Aquilino Coppini}} *{{Testo|Il giglio ama la rosa|XVIII. Contese amorose di fiori}} *{{Testo|Lidia, il bianco monton ch'io ti donai|XIX. Il montone vezzoso}} *{{Testo|Se con lunga fierezza|XX. Il giusto mezzo}} *{{Testo|Felice chi ti vede|XXI. Gradazione crescente di felicità}} *{{Testo|Quasi viva felluca ed animata|XXII. Sonetto nello stile di moda, Parodia}} *{{Testo|Sono il vostro bidel, che m'appresento|XXIII. Il bidello dello studio nel chiedere la mancia agli scolari}} n0lf6vhzd2ta1vj9co9l0q6t330nixz 3014308 3014307 2022-07-31T17:02:10Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Tommaso Stigliani<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Poesie di Tommaso Stigliani<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../../I<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Marcello Macedonio<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 ottobre 2020<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Raccolte di poesie<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 ottobre 2020|arg=Raccolte di poesie}}{{IncludiIntestazione|autore=Tommaso Stigliani|sottotitolo=Poesie di Tommaso Stigliani|prec=../../I|succ=../Marcello Macedonio}} <pages index="AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu/26 108 515623 3014341 2682448 2022-07-31T21:25:18Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione|20|{{Sc|lirici marinisti}}|}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=120%|v=1|t=4|MARCELLO MACEDONIO}} {{Rule|2em|v=4}}<section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|I}} {{ct|f=100%|v=1|LE BUGIE NELL’AMORE}} <poem> Se ’l petto ha cristallino e mostra fòre le viscere piú interne e piú celate; se nudo è sempre e nulla asconde Amore, chi fa bugiarda voi, che tanto amate? Quanto con bocca angelica dettate scrivo in diamante e serbo in mezzo al core. O divina bellezza, or non vogliate il tempio in cui v’adoro empir d’errore! acciò che l’alma a voi devota ed usa a dar incensi al vostro altare adorno, che miracoli tanti or di voi crede, non abbandoni il vostro culto un giorno e, da fallaci oracoli delusa, perda a l’idolo suo l’antica fede. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> 1teja06ws75645frne157jz1xnr1m2p Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/27 108 515624 3014342 2784134 2022-07-31T21:25:31Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione||{{Sc|marcello macedonio}}|21}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|II}} {{ct|f=100%|v=1|ALLA DAMIGELLA DELLA SUA DONNA}} <poem> O de la Luna mia seguace stella, che fai terrena a le celesti oltraggio, anzi, o splendor, che sei d’un Sol messaggio, d’amoroso orizzonte alba novella; l’alba, del sole orïentale ancella, gli prepara il bel carro al gran viaggio, e tu, d’un Sol ministra, appo ’l cui raggio par l’altro agli occhi miei spenta facella, tu ne dispensi il vago lume altero ed in cielo d’Amor l’aggiri intorno; io, che tanto bramai, da te lo spero. Fa’, tu che puoi, che Sol cotanto adorno, ch’or co’ begli occhi alluma altro emispero, al mio si volga ed a me porti il giorno. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|III}} {{ct|f=100%|v=1|VIAGGI ED AMORE}} <poem> Peregrino, cercai stranio ricetto: vidi antica cittá cui nulla è pare, giá regina del mondo, ed anco appare agli occhi altrui d’imperïoso aspetto. Vidi Adria tempestoso e nel suo letto tra’ venti insuperbir machine rare, che si fan base cristallina il mare, e, col ciel confinando, han lui per tetto. E s’io poggiassi a le celesti piagge mirando il Sol nel suo palagio adorno e la magion de l’alba e de le stelle, certo direi che son rive selvagge, begli occhi, e pur farei di lá ritorno a vagheggiar in voi forme piú belle. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> k1d53c7544wl7cj3uqtn2dm6q3ddqr7 Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/35 108 515632 3014405 2823959 2022-08-01T06:14:09Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|scipione caetano}}|29|nascondi=si}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=120%|v=1|t=4|SCIPIONE CAETANO}} {{Rule|2em|v=4}}<section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|I}} {{ct|f=100%|v=1|LA LUSINGATRICE VOLUBILE}} <poem> Somiglia fronda a cui fa guerra il vento, o picciol legno in mezzo al mar sonante, la donna mia, che in tante parti e tante si raggira e si volge in un momento. Or di gioia è ministra, or di tormento, or incerta nemica, or dubia amante; è in amar varia, in variar costante, ha ’l pensier vario, in varie parti intento. Or arde, or gela, e l’ardor suo comparte, prodiga a mille amanti, in mille ardori, quasi raggio del Sol ch’in rai si parte. Fa mille alme d’un’alma; in mille cori cangia, infida, un cor solo; ahi, con qual arte un amor si divide in tanti amori? </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> pp798y2cv6bkx386w5z18pdiz4wtgmm Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/36 108 515633 3014377 2823960 2022-08-01T05:35:58Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|30|{{Sc|lirici marinisti}}|}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|II}} {{ct|f=100%|v=1|IL CONTATTO DEL SENO}} <poem> Quel vago sen, che di sua mano Amore tutto cosparse di ligustri e rose, sul petto mio Clori leggiadra pose, per sanarmi di fuor lieve dolore. Ma quanto questo diventò minore quando tanta virtute a lui s’oppose, tanto il foco che dentro Amor v’ascose piú fiero corse ad infiammarmi il core. Cosí dal mal mi guarda e mi difende; un dolor sana e fa piú l’altro atroce, e, credendo giovar, m’arde ed offende. Or so, lasso, per prova (e ben mi nòce) che vicino e lontan quel seno accende, ma quanto è piú vicin tanto piú coce. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|III}} {{ct|f=100%|v=1|IL PIANTO}} <poem> Piangea Corinna, e da’ begli occhi fuore, onde par ch’ogni petto arda e sfaville, con nova arte d’amor fiamme e scintille uscian converse in lagrimoso umore. E pietosa negli atti e nel colore, sugger mi fe’ l’insidiose stille, e fûr le finte in lagrime faville refrigerio a la bocca e foco al core. Facea vago parer piú che non suole quell’umor di cui tanto io mi querelo, il bel volto di rose e di vïole. Tal, distillando il matutino gelo, rassembra, alor che s’avicina il sole, sparso di fiori, in orïente, il cielo. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> 8fdtg8h2r89d6tnjf8s4wc5rsyrqtsm Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/37 108 515634 3014378 2823961 2022-08-01T05:36:11Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|scipione caetano}}|31}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|IV}} {{ct|f=100%|v=1|LA VECCHIA AMBASCIATRICE}} <poem> Alor che immerso in tenebrosi errori aspetto un Sol via piú del sole adorno, veggio apparir la vecchia nunzia e intorno seccarsi i prati e raddoppiar gli orrori. Ma poi che cinta di piú bei splendori fa la luce ch’io bramo a me ritorno, porge luce a quest’alma e luce al giorno e raddoppia a la terra erbette e fiori. Quella fra noi, quasi novella Aletto, ciò che mira avelena; e questa indora tutto quel ch’è de’ suoi begli occhi oggetto. Quella spoglia il terren, questa l’infiora; com’esser può che sia guidato e retto cosí bel Sol da cosí brutta Aurora? </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|V}} {{ct|f=100%|v=1|LA CASA DELLA DONNA AMATA}} <poem> Corinna, alor che il rimirarvi è tolto agli occhi, che non hanno altro diletto, le mura io miro in vece de l’aspetto, ed — Ivi è — dico — ogni mio ben raccolto! — E qual si vede entro a cristallo accolto, rinchiuso sí, ma non celato oggetto, cosí scorge il pensiero e l’intelletto, ben che cinto da mura, il vostro volto. Sí che sète, qualor voi v’ascondete, dal corpo sí, ma non da l’alma assente; perché a quella celar non vi potete. Ché ’l pensier vi figura a la mia mente, quasi industre pittore, e sempre sète, benché lunge dagli occhi, al cor presente. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> f4cncrrtp5rk3pwjxh1ke12b9liawmo Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/38 108 515635 3014379 2823962 2022-08-01T05:36:22Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|32|{{Sc|lirici marinisti}}|}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|VI}} {{ct|f=100%|v=1|ALLA LUCCIOLA}} <poem> Pargoletto animal cui dié natura luce, ch’a pena fra l’orror traluce, ogni stella del ciel ch’a noi riluce agli occhi miei sembra di te men pura. Tu nel piú oscuro de la notte oscura, che segno alcun non apparia di luce, fida stella mi fosti, e scorta e duce a quelle amate e desïate mura. Se potess’io quel che poter vorrei, sarian men vaghe, che non son le stelle, e tu piú vaga assai di quel che sei; tu sol in ciel stella saresti, e quelle, che propizio non furo ai voti miei, sarian di te men lucide e men belle. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|VII}} {{ct|f=100%|v=1|VENEZIA}} <poem> Alta cittá, ch’in mezzo a l'onde hai nido, adorna e ricca di bellezze tante, ch’Amor per te, fatto d’amore amante, lasciato ha Pafo e derelitto ha Gnido; quand’io l’orgoglio di fortuna infido fuggía scacciato peregrino errante, tu fosti a me, ch’in te fermai le piante, dolce albergo non sol, ma dolce e fido. Non posso, io no, quel che poter desio; voglio almen quel che posso; e viva e fresca di te memoria entro al mio cor si serra. Piaccia or voler, quel ch’io non posso, a Dio, e col crescer degli anni a te s’accresca grazia in ciel, forza in mar, potenza in terra. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> kggroau8x5x6rwhks308zb8rypmnli5 Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/39 108 515636 3014424 2823963 2022-08-01T07:03:59Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giambattista manso}}|33|nascondi=si}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=120%|v=1|t=4|GIAMBATTISTA MANSO}} {{Rule|2em|v=4}}<section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|I}} {{ct|f=100%|v=1|ALLE FALDE DELLA COLLINA DI SANT’ELMO}} <poem> Chiari, tranquilli e liquidi zaffiri; piaggia, ch’a l'onde loro apri il tuo seno; ermo colle, cui rende il ciel sereno l’aura de’ miei dolcissimi sospiri; fiorita valle, che de’ miei desiri e d’amorose gioie il grembo hai pieno; fonte, ch’intorno a sí bel prato ameno baci a madonna il piè, mentre t’aggiri: voi, che d’amor siete tesoro, e miei secretari e custodi, a cui ’l mio core ciò ch’altrui celar brama apre e ridice; serbate eterne in voi del nostro ardore segno, ma occulto il bel nome di lei e la gioiosa mia vita {{Sc|felice}}. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> dhc72ig3ue6031woxbbnsvs0elfqj1w Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/40 108 515637 3014425 2823964 2022-08-01T07:04:27Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|34|{{Sc|lirici marinisti}}|}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|II}} {{ct|f=100%|v=1|IL RITORNO DELLA PRIMAVERA}} <poem> Questi fior, queste erbette e queste fronde, di novella stagion pompa superba, e questi, che serpeggiano tra l’erba, o liquidi cristalli o lucid’onde; pria che d’aspre catene e di profonde piaghe pena sentissi ardente acerba, che né state né verno or disacerba, trovai sovente a’ miei desir seconde. Ma poscia che cangiar m’ha fatto amore, che mi lega il voler e ’l cor mi sface, libertate in prigion, gioia in ardore, fuggo frond’erba fiore onda fugace, e bramo sempre un tempestoso orrore, ché, quando orrido è il mondo, allor mi piace. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|III}} {{ct|f=100%|v=1|LA SOLFATARA DI POZZUOLI}} <poem> Nuda erma valle, ai cui taciti orrori accrescon tema ombre solinghe oscure; sulfuree rupi, acque bollenti impure, sanguigni fumi e tenebrosi ardori; voi, ch’in parte apprendeste i miei dolori dagli accesi sospiri, e l’aspre cure dal largo pianto che disfar le dure selci poté co’ suoi continui umori; ditemi pur se nel penace seno del vostro cieco, afflitto, orrido regno, ove ’l pianger non ha conforto o freno, venne uom giamai d’in voi penar sí degno e di tanti martir l’alma ripieno, che d’un sol de’ miei strazi ei giunga al segno! </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> kfkigq7f3na8t5r4lfihsyq7xvynl71 Lirici marinisti/I/Marcello Macedonio 0 515638 3014375 2824333 2022-08-01T05:27:27Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Marcello Macedonio<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Marcello Macedonio<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Tommaso Stigliani<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Scipione Caetano<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>7 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=7 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Marcello Macedonio|sottotitolo=Liriche di Marcello Macedonio|prec=../Tommaso Stigliani|succ=../Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=26 to=26 fromsection="s1" tosection="s1" /> == Indice == *{{Testo|Se 'l petto ha cristallino e mostra fore|I. le bugie nell’amore}} *{{Testo|O de la Luna mia seguace stella|II. Alla damigella della sua donna}} *{{Testo|Peregrino, cercai stranio ricetto|III. Viaggi ed amore}} *{{Testo|Quei tuoi vaghi colori|IV. Le vesti di vari colori}} *{{Testo|Cedete, aure volanti|V. Disfida delle acque e delle aure}} *{{Testo|Niso, a cui già la greggia|VI. Invocazione all’aurora}} gadeoqeqxofg1k35n0chh4hthuzsnes 3014376 3014375 2022-08-01T05:28:19Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Marcello Macedonio<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Marcello Macedonio<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Tommaso Stigliani<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Scipione Caetano<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>7 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=7 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Marcello Macedonio|sottotitolo=Liriche di Marcello Macedonio|prec=../Tommaso Stigliani|succ=../Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=26 to=26 fromsection="s1" tosection="s1" /> == Indice == *{{Testo|Se 'l petto ha cristallino e mostra fore|I. le bugie nell’amore|tipo=tradizionale}} *{{Testo|O de la Luna mia seguace stella|II. Alla damigella della sua donna|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Peregrino, cercai stranio ricetto|III. Viaggi ed amore|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Quei tuoi vaghi colori|IV. Le vesti di vari colori|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Cedete, aure volanti|V. Disfida delle acque e delle aure|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Niso, a cui già la greggia|VI. Invocazione all’aurora|tipo=tradizionale}} edjymwslhie30qgogy2ymwv3u65gibc Lirici marinisti/I/Scipione Caetano 0 515639 3014406 2823966 2022-08-01T06:14:34Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Scipione Caetano<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Scipione Caetano<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Marcello Macedonio<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Giambattista Manso<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>6 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=6 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Scipione Caetano|sottotitolo=Liriche di Scipione Caetano|prec=../Marcello Macedonio|succ=../Giambattista Manso}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=35 to=35 fromsection="s1" tosection="s1" /> == Indice == *{{Testo|Somiglia fronda a cui fa guerra il vento|I. La lusingatrice volubile}} *{{Testo|Quel vago sen, che di sua mano Amore|II. Il contatto del seno}} *{{Testo|Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore|III. Il pianto}} *{{Testo|Alor che immerso in tenebrosi errori|IV. La vecchia ambasciatrice}} *{{Testo|Corinna, alor che il rimirarvi è tolto|V. La casa della donna amata}} *{{Testo|Pargoletto animal cui dié natura|VI. Alla lucciola}} *{{Testo|Alta città, ch’in mezzo a l'onde hai nido|VII. Venezia}} 27bzkn1r5fki4bu2luktic02odwv8ap 3014416 3014406 2022-08-01T06:28:12Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Scipione Caetano<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Scipione Caetano<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Marcello Macedonio<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Giambattista Manso<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>6 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=6 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Scipione Caetano|sottotitolo=Liriche di Scipione Caetano|prec=../Marcello Macedonio|succ=../Giambattista Manso}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=35 to=35 fromsection="s1" tosection="s1" /> == Indice == *{{Testo|Somiglia fronda a cui fa guerra il vento|I. La lusingatrice volubile|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Quel vago sen, che di sua mano Amore|II. Il contatto del seno|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore|III. Il pianto|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Alor che immerso in tenebrosi errori|IV. La vecchia ambasciatrice|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Corinna, alor che il rimirarvi è tolto|V. La casa della donna amata|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Pargoletto animal cui dié natura|VI. Alla lucciola|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Alta città, ch’in mezzo a l'onde hai nido|VII. Venezia|tipo=tradizionale}} denxexr0vycrwr8r7yvfrbnsggdj8hh Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/42 108 515689 3014428 2824217 2022-08-01T07:05:12Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|36|{{Sc|lirici marinisti}}|nascondi=si}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=120%|v=1|t=4|FRANCESCO BALDUCCI}} {{Rule|2em|v=4}}<section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|I}} {{ct|f=100%|v=1|AMORE PALESE, AMATA NASCOSTA}} <poem> La fronte esangue, lo smarrito aspetto tutti gli occhi del mondo ha in me rivolto, e scovre omai la cenere del volto qual sia la fiamma che mi scalda il petto. Dice altri, mosso da pietoso affetto: — Questi in breve sará spento e sepolto; — ed io per lei ch’adoro ad arder vòlto, il mio proprio penar prendo a diletto. Veggia ognun le mie fiamme al core apprese; ma la bella cagion de l’arder mio non giá, né per qual mano Amor l’accese. Fiammeggi pur, se sa, l’alto desio: pur che ’l mio sole, onde lo ’ncendio prese, altri non sappia mai, ch’Amore ed io. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> m9flpavi80a0a9ewcfbjfkajyds7115 Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/41 108 515690 3014426 2823965 2022-08-01T07:04:40Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giambattista manso}}|35|nascondi=si}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|IV}} {{ct|f=100%|v=1|PLACAMENTO DI GELOSIA}} <poem> Freddo pensier, che d’agghiacciato zelo creò nel petto mio fervido amore, e di tema nudrito e di dolore mi pasci sol di venenoso gelo; sgombrisi omai dagli occhi miei quel velo che ’l ben nasconde e ’l mal palesa al core; ritorna nel tuo cieco ed atro orrore, oscura nebbia del mio chiaro cielo. Se l’altrui vista la mia vita offende e d’empia voglia invidïosa armato sol del piacer altrui mi spiace e dole; or ch’a ciascun si cela il mio bel sole, ne le tenebre mie vivo beato e l’altrui povertá ricco me rende. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|V}} {{ct|f=100%|v=1|GELOSIA OSTINATA}} <poem> Vattene, infernal mostro; altrove vibra tue serpi, ch’ebbre del mio sangue pasci. Ecco che corre giá per ogni fibra freddo venen, né d’infestarmi lasci. L’amaro tuo, maggior (se ’l ver si libra) è del dolce d’amor, da cui tu nasci; soavemente i lievi spirti ei cribra, e tu d’acerbo duol mi cingi e fasci. Ché non fuggi, crudel, pria che piú cresca quel rio timor, che turba il mio diletto, che troppo agli angui tuoi fu nobil ésca? Ma, lasso, il gelo tuo piú sento al petto, quanto piú le sue fiamme amor rinfresca. Oh congiunto al piacer mortale effetto! </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> 8gtu57ux7k0xd9qz6d1fye9lcuavzf6 Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/43 108 515691 3014429 2824218 2022-08-01T07:05:31Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|francesco balducci}}|37}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|II}} {{ct|f=100%|v=1|AL FIGLIOLETTO DELLA SUA DONNA}} <poem> Oh caro agli occhi miei novello Amore, de la Venere mia parto diletto, che mostri a me nel tuo leggiadro aspetto le sembianze ch’io porto impresse al core; fiamma seconda del mio primo ardore, uscita forse a ’ncenerirmi il petto, poiché, mentr’io ti miro, entro al diletto sento lo ’ncendio mio farsi maggiore; oh del vivo mio sole alba novella, che sembri, a quel rotar di lumi intorno, de la materna luce emola bella; se fa, scorto da l’alba, il Sol ritorno, certo a sperare il tuo venir m’appella che presso sia di que’ begli occhi il giorno. </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|III}} {{ct|f=100%|v=1|IL DOLCE SOGNO INTERROTTO}} <poem> Ahi, chi mi rompe il sonno, or che l’amica luce tra l’ombre agli occhi miei s’apriva? or ch’era giunto di mia speme a riva e al fin de l’amorosa mia fatica? Pareami che l’amata mia nemica, fatta pietosa, i miei lamenti udiva, e le dolci acque a la mia sete offriva, nova pietá de la mia fiamma antica. Ma, lasso me, per l’infeconda sabbia non da Tantalo il rio fugge cotanto, ond’a l’arsura sua cresce la rabbia, come allor di quel fonte amato e pianto l’onda fuggí da l’assetate labbia, e, di nettare in vece, io bevvi il pianto. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> lbnzx5ks59whriamkz8xd1d7whegvuy Pagina:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu/44 108 515692 3014431 2824219 2022-08-01T07:05:51Z OrbiliusMagister 129 /* new eis level4 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|38|{{Sc|lirici marinisti}}}}</noinclude><section begin="s1" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|IV}} {{ct|f=100%|v=1|IL RIVALE}} <poem> Dunque, un vano, un spergiuro, un fuggitivo, che dianzi ’l giogo tuo scuoter si volse, che ’l piè di nodo e ’l cor di fé disciolse, concorse meco? ed io mel veggio e vivo? Dunque, colui ch’al volto amato e divo per vil sasso adorar le spalle volse, quel ch’offese il tuo nume e non si dolse, s’appressa a l’ara? e tu nol prendi a schivo? Dunque, in servendo avrá di par mercede il giusto e ’l reo? Dunque, egual forza teco ha l’altrui tradimento e la mia fede? Ah, schernita virtú, che fai piú meco, lasso, s’Amor sol per ferirmi vede, ma per mirar le mie ragioni è cieco? </poem><section end="s1" /> <section begin="s2" />{{ct|f=100%|v=1|t=2|V}} {{ct|f=100%|v=1|A SANTO STEFANO}} <poem> Felice te, che per sanguigne vie movi ’l primo a seguir l’orme di Cristo, e sai, morendo, far di vita acquisto e vincer tutti gli anni in un sol die. Perché l’umano piè mai non travie, il mal noto camin selciar s’è visto de le tue pietre, e quindi al gran conquisto dirizzar l’orme poi l’anime pie. Te mira il cielo dal balcon sovrano, che gli apre del zaffiro il fianco inciso, pugnar, campion di Dio, presso al Giordano. Oh, quanto agli empi, onde ne cadi anciso, Stefan, de’ tu, se la nemica mano t’apre, a colpi di pietre, il paradiso! </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> 6taonf5op0ssee4bb50dsxmyfe8siok Lirici marinisti/I/Giambattista Manso 0 515697 3014454 2823967 2022-08-01T07:41:13Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Giambattista Manso<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Scipione Caetano<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Francesco Balducci<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>6 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=6 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Giovanni Battista Manso|sottotitolo=Liriche di Giambattista Manso|prec=../Scipione Caetano|succ=../Francesco Balducci}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=39 to=39 fromsection="s1" tosection="s1" /> ==Indice== *{{Testo|Chiari, tranquilli e liquidi zaffiri|I. Alle falde della collina di Sant’Elmo}} *{{Testo|Questi fior, queste erbette e queste fronde|II. Il ritorno dela primavera}} *{{Testo|Nuda erma valle, ai cui taciti orrori|III. La solfatara di Pozzuoli}} *{{Testo|Freddo pensier, che d'agghiacciato zelo|IV. Placamento di gelosia}} *{{Testo|Vattene, infernal mostro; altrove vibra|V. Gelosia ostinata}} 4pxwz0ew7g9lmjy5l1c0dzah83tvjpt Lirici marinisti/I/Francesco Balducci 0 515698 3014564 2824228 2022-08-01T08:39:23Z OrbiliusMagister 129 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="autore"/>Francesco Balducci<section end="autore"/> <section begin="sottotitolo"/>Liriche di Francesco Balducci<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Giambattista Manso<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Francesco Della Valle<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>6 settembre 2021<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=6 settembre 2021|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|autore=Francesco Balducci|sottotitolo=Liriche di Francesco Balducci|prec=../Giambattista Manso|succ=../Francesco Della Valle}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=42 to=42 fromsection="s1" tosection="s1" /> == Indice == *{{Testo|La fronte esangue, lo smarrito aspetto|I. Amore palese, amata nascosta|tipo=tradizionale}} *{{testo|Oh caro agli occhi miei novello Amore|II. Al figlioletto della sua donna|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Ahi, chi mi rompe il sonno, or che l'amica|III. Il dolce sogno interrotto|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Dunque, un vano, un spergiuro, un fuggitivo|IV. Il rivale|tipo=tradizionale}} *{{Testo|Felice te, che per sanguigne vie|V. A Santo Stefano|tipo=tradizionale}} d0y7z9pkzj1nynkjbt75clys1amhy27 Autore:Scipione Caetano 102 516456 3014417 1913092 2022-08-01T06:29:30Z OrbiliusMagister 129 Gadget PopolaTestiAutore: aggiunti testi mancanti wikitext text/x-wiki <!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome"/>Scipione<section end="Nome"/> <section begin="Cognome"/>Caetano<section end="Cognome"/> <section begin="Attività"/>poeta<section end="Attività"/> <section begin="Nazionalità"/>italiano<section end="Nazionalità"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Autore | Nome = Scipione | Cognome = Caetano | Attività = poeta | Nazionalità = italiano | Professione e nazionalità = }} == Opere == * {{Testo|Lirici marinisti/I/Scipione Caetano|Liriche di Scipione Caetano}} ** {{Testo|Alor che immerso in tenebrosi errori}} ** {{Testo|Alta città, ch’in mezzo a l'onde hai nido}} ** {{Testo|Corinna, alor che il rimirarvi è tolto}} ** {{Testo|Pargoletto animal cui dié natura}} ** {{Testo|Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore}} ** {{Testo|Quel vago sen, che di sua mano Amore}} ** {{Testo|Somiglia fronda a cui fa guerra il vento}} [[Categoria:Autori marinisti]] c5ubgqmvax1uqhn5778x1gwn1bncd9l Wikisource:Bar 4 595124 3014362 3003718 2022-08-01T04:22:37Z StefanoC 3963 Gadget ArchiviaBar: aggiorno il puntamento alla pagina del Bar wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Wikisource:Bar/Archivio/2022.08]] <!-- all'inizio di ogni mese, modificare il link sopra con anno e mese attuale, e creare la pagina scrivendoci dentro {{Bar}} se già non esiste --> {{Ambox|tipo=contenuto|testo={{x-larger|Per scrivere nel Bar di Wikisource, '''[[Wikisource:Bar/Archivio/{{formatnum:{{CURRENTYEAR}}.{{CURRENTMONTH}}|R}}|cliccare qui]].'''}} <br>{{larger|'''NON AGGIUNGERE MESSAGGI QUI SOTTO.'''}} <br>All'inizio di ogni mese, questo [[Aiuto:Redirect|reindirizzamento]] va modificato per puntare alla nuova pagina del Bar per quel mese. Per istruzioni vedi [[Aiuto:Come archiviare i messaggi del bar]].}} <!-- NON SCRIVERE QUI SOTTO!! --> jq496us8zypvshwvnvbcolz0iyypgs6 Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/21 108 606025 3014251 2172285 2022-07-31T15:09:00Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||''Il ritratto a pastello''|13|riga=si}}</noinclude>broccato giallo del divano, sulla vestaglia di seta violacea erano cadute le stille intensamente vermiglie del suo sangue, come tanti piccoli segni visibili della sua sofferenza, come le stigmate palesi del suo dolore. E con una struggente malinconia ella pensò che queste vi sarebbero rimaste.<noinclude></noinclude> mdfqsvbwmlc6wwnchhrzyi3va5yh27g Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/29 108 606034 3014253 2281379 2022-07-31T15:10:02Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||''I mughetti del professore''|21|riga=si}}</noinclude> a poco innamorato nella maniera più ingenua della sua allieva. Con la sua grave maturità, coi severi studi, coi suoi titoli accademici, si sentiva il cuore oppresso e la gola stretta come un adolescente alla sua prima avventura dinanzi alle incoerenti bizzarrie di quella ragazza di vent’anni che nascondeva un segreto d’amore. E si chiedeva senza posa trepidando: — Sa o non sa? Ama me, o ama un altro? Aveva inteso dire che le giovinette si sentono attratte di preferenza verso uomini maturi, forse per quella legge di contrasti e di compensi che guida la cecità dell’amore e a cui un filosofo sottile diede l’esattezza attraente d’una formula. Ma quale realtà umana si nascondeva sotto quelle argomentazioni letterarie? Ed era questo veramente il caso particolare di Diana Vallebella? Con alcune domande egli avrebbe potuto conoscere la verità. Bastava che la interrogasse ancora una volta sul supposto donatore dei fiori e che la costringesse abilmente a rispondere, senza dissimulare il suo pensiero. Esitò ancora per qualche tempo, con una specie di strano pudore, finchè risolse un giorno di troncare le sue incertezze da cui non gli veniva che danno, rintracciando {{Pt|coraggiosa-|}}<noinclude></noinclude> t33ah1a3962uq0u2wvki7s82q9ix9no Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/30 108 606035 3014254 2281380 2022-07-31T15:10:06Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|22|{{Sc|le ore inutili}}||riga=si}}</noinclude> {{Pt|mente|coraggiosamente}} il vero, anche col pericolo di andare incontro a una delusione. Ma la sua allieva gli evitò queste difficili indagini, partecipandogli una sera, all’improvviso, una notizia inattesa. — Professore, fra poco saremo costretti a troncare le nostre piacevoli lezioni. — E perchè, signorina? Ella aveva pronunciato con gaiezza, sebbene con una leggiera intonazione di rammarico le parole che annunziavano un prossimo commiato, ma Valenzi sentì che la propria voce tremava mentre egli mormorava con un sobbalzo trattenuto la domanda ansiosa. — Perchè sono fidanzata, caro professore. Mi sposerò fra un mese e mezzo. Valenzi inghiottì qualche cosa che lo stringeva alla gola e rispose con un sorriso penoso: — Ne sono lieto, veramente lieto. E chi è dunque l’uomo fortunato che mi rapisce la più gentile fra le mie allieve? — L’uomo fortunato è un giovane artista non ancora celebre, ma che lo sarà certamente un giorno. È il pittore Fulvio Albanesi, quello che ha lo studio in questa stessa casa all’ultimo piano. — Non lo conosco, — mormorò Valenzi,<noinclude></noinclude> 5mqx8z48mth26plnqmpmm8rcu7w1lhr Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/31 108 606036 3014255 2281381 2022-07-31T15:10:10Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||''I mughetti del professore''|23|riga=si}}</noinclude> crollando lentamente il capo e trattenendo a denti chiusi un sospiro. — Nemmeno io lo conoscevo alcune settimane or sono. Conduceva una vita molto ritirata e laboriosa. Veniva a studio la mattina presto e se ne andava la sera tardi. Mammà diceva che era un giovine molto serio e papà che pagava puntualmente la pigione. Io lo guardavo spesso, nascosto dietro le cortine della finestra perchè mi piaceva molto, ma egli sembrava ignorare persino la mia esistenza. Finchè un giorno, al principio di marzo.... — Al principio di marzo? — ripetè Valenzi trepidamente, rammentando che proprio in quei giorni egli le aveva mandato i malaugurati fiori. — Sì, ai primi di marzo io ricevetti un bellissimo cestello di mughetti di serra, assolutamente anonimo e subito immaginai che il donatore così discreto di quei fiori non poteva essere che il giovine pittore dell’ultimo piano. — Ed era lui? — Era lui. Rimasi tutto un giorno tormentata dall’incertezza, ma il domani lo attesi sulle scale e, fingendo di averlo incontrato a caso, gli chiesi la cortesia di farmi visitare il suo studio, soggiungendo di non essere mai penetrata nello studio di un pittore. Egli rispose schermendosi con timidezza, osservandomi che<noinclude></noinclude> 21jfq8jqpw8uwmbbj2470y470gzjtpu Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/32 108 606038 3014256 2281382 2022-07-31T15:10:13Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|24|{{Sc|le ore inutili}}||riga=si}}</noinclude> la sua casa era povera d’opere e poverissima d’arte, ma invitandomi tuttavia ad entrarvi quando mi piacesse. Allora, senz’altre divagazioni, io lo ringraziai del suo omaggio silenzioso, lodando la gentilezza e il profumo del suo cestello di mughetti e soggiungendo ch’esso era stato per me un dono squisito, degno di uno squisito artista come lui. — E che cosa rispose lo squisito artista? — Tornò a schermirsi timidamente, negando con aria di mistero d’essere lui stesso il colpevole di simile arditezza, ma alle mie insistenze finì col tacere, lasciandomi comprendere che non aveva osato manifestarmi in altro modo la sua ammirazione appassionata e che quei fiori mi portavano tacitamente le parole oscure che occupavano il suo pensiero, ma ch’egli non avrebbe mai ardito rivolgermi. Ed ecco come cominciò il mio fidanzamento, caro professore, ecco per quale via io sono giunta alla felicità. Valenzi non rispose subito. Si pulì con cura gli occhiali che gli parevano annebbiati di un vapore grigio ed aperse e richiuse due o tre volte un libro deposto accanto a sè sulla scrivania. — Che cosa debbo fare? — si chiedeva frattanto. — Rivelare la sottile ipocrisia e lo scaltro opportunismo di quel giovine pittore che<noinclude></noinclude> iajlt8xxrfmgsbsq2r6l5mhuyd7jsgq Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/33 108 606039 3014257 2281383 2022-07-31T15:10:18Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||''I mughetti del professore''|25|riga=si}}</noinclude> s’era valso d’un gesto di grazia altrui per arrivare a quella deliziosa creatura e per concludere con abilità un eccellente matrimonio? Egli se ne sentiva sdegnato come d’una beffa e umiliato come d’una profanazione, ma comprendeva ch’era ormai troppo tardi per scoprire alla fanciulla la verità. A che cosa avrebbe essa ormai servito? Diana era innamorata di quel giovine e dinanzi all’amore non c’è nulla di più dolce che l’inganno, nulla di più odioso che il vero. — Professore, ella che è poeta scriverà un sonetto per le mie nozze? Diana gli stringeva le mani sorridendo di quel suo bel sorriso luminoso che lo abbagliava, mentre egli in piedi dinanzi a lei prendeva commiato con un volto atteggiato a grave serietà. — No, signorina. La mia musa non ha sufficiente dimestichezza con le caste gioie d’Imene, — rispose alquanto ironico il professore Biagio Valenzi. E subito soggiunse più sereno: — Le faccio però un augurio da poeta. — Ossia? — Ossia che la sua felicità non abbia mai a trovarsi faccia a faccia con la verità. — Non comprendo. — È meglio che non comprenda.<noinclude></noinclude> 45uvpgajvzcchsu87l94atvfpohmg0u Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/34 108 606040 3014258 2281384 2022-07-31T15:10:26Z Dr Zimbu 1553 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|26|{{Sc|le ore inutili}}||riga=si}}</noinclude> Giunsero insieme al cancello del giardino, in silenzio, un poco oppressi entrambi dalla oscurità grave di quelle parole, poi il professore si chinò a baciare per la prima volta la mano della sua allieva, quella piccola mano ch’egli stesso, senza saperlo, aveva offerto ad un altro. Quindi varcò la soglia e se ne andò a capo chino, senza voltarsi.<noinclude></noinclude> htjj1qwm5iexnw4ijb2adzw5n0ofd4g Le ore inutili/Ritratto a pastello 0 606161 3014252 2172287 2022-07-31T15:09:22Z Dr Zimbu 1553 Porto il SAL a SAL 100% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Ritratto a pastello<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>Le ore inutili<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../I mughetti del professore<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Ritratto a pastello|prec=Le ore inutili|succ=../I mughetti del professore}} <pages index="Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu" from=9 to=21 fromsection="" tosection="" /> 6gd610aj7ni7nvb5wst4wu1rfxovzhs Le ore inutili/I mughetti del professore 0 606164 3014259 2281428 2022-07-31T15:10:40Z Dr Zimbu 1553 Porto il SAL a SAL 100% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>I mughetti del professore<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Ritratto a pastello<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Datemi soccorso<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=I mughetti del professore|prec=../Ritratto a pastello|succ=../Datemi soccorso}} <pages index="Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu" from=23 to=34 fromsection="" tosection="" /> i9rgi0dq6f2xlq7qk3dinae717c3mxz Template:PAGES NOT PROOFREAD 10 753893 3014364 3014179 2022-08-01T04:51:55Z Phe-bot 10082 Pywikibot 7.5.2 wikitext text/x-wiki 102285 0rrdvxzs4qgaqj27pkjq3r4fj3zrrpw Template:ALL PAGES 10 753894 3014365 3014180 2022-08-01T04:52:05Z Phe-bot 10082 Pywikibot 7.5.2 wikitext text/x-wiki 489565 3kv0ira5if53ku4gno96eyvjh9zm3vc Template:PR TEXTS 10 753895 3014366 3014181 2022-08-01T04:52:15Z Phe-bot 10082 Pywikibot 7.5.2 wikitext text/x-wiki 64897 o2t6ta8es5o8sbrjp2liml6t2oa6ppc Template:ALL TEXTS 10 753896 3014367 3014182 2022-08-01T04:52:25Z Phe-bot 10082 Pywikibot 7.5.2 wikitext text/x-wiki 95679 nzokqjdzaocbvksfl7apyr0u8opylli Template:PR PERCENT 10 753897 3014368 3014183 2022-08-01T04:52:35Z Phe-bot 10082 Pywikibot 7.5.2 wikitext text/x-wiki 67.83 97j38lc4y98efxehny2e4x49s8fcy6i Indice:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu 110 784663 3014474 3002425 2022-08-01T07:57:08Z Paperoastro 3695 correzione indice proofread-index text/x-wiki {{:MediaWiki:Proofreadpage_index_template |Autore=Giuseppe Toaldo |NomePagina=Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici |Titolo= |TitoloOriginale= |Sottotitolo= |LinguaOriginale= |Lingua= |Traduttore= |Illustratore= |Curatore= |Editore=Francesco Andreola |Città=Venezia |Anno=1803 |Fonte={{GB|d-Q4AAAAMAAJ}} |Immagine=9 |Progetto=testi scientifici |Argomento=testi scientifici |Qualità=25% |Pagine=<pagelist 1to8=- 9=Frontespizio 10=2 /> |Sommario={{Indice sommario|nome=Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici|titolo=Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici|from=9|delta=8}} {{Indice sommario|nome=Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/Illustrazione del Quadro delle Pioggie|titolo=Illustrazione del Quadro delle Pioggie|from=11|delta=8}} {{Indice sommario|nome=Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici/Replica di Toaldo a Frisi|titolo=Replica del Sig . 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Somma ! |- ! ! Accessi!! Giorni ! Accessi!! Giorni ! Accessi!! Giorni ! Accessi!! Giorni ! Degli Accessi!! de’ Giorni |- class="pdati1" | {{Dotted|Silenzio Cupo}} || 6 || 77 || 1 || 5 || 5 || 39 || 2 || 13 || 14 || 134 |- | {{Dotted|Inquieto Ciarliero}} || 2 || 7 || 1 || 2 || 3 || 6 || 0 || 0 || 6 || 15 |- | {{Dotted|Furente}} || 2 || 5 || 1 || 1 || 3 || 10 || 2 || 6 || 8 || 22 |- | {{Dotted|Tranquillo}} || 0 || 45 || 0 || 49 || 0 || 43 || 0 || 57 || -- || 194 |- | {{Dotted|Vuoti di Accessi}} || 4 || 0 || 8 || 0 || 3 || 6 || 6 || 0 || -- || 22 |}<noinclude></noinclude> lzf5rdh6bbwtpb2xp9va6jop9gkr3rd Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu/226 108 784996 3014646 2782092 2022-08-01T09:12:17Z Paperoastro 3695 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Paperoastro" />{{RigaIntestazione|218|{{Sc|osservazioni}},|}}</noinclude>{{Ct|class=sezione|Degli effetti attribuiti dagli Scolastici all’{{Sc|Antiperistasi}}.}} 1. Quelli, che lodano la Corrente Fredda, tra le altre ragioni sogliono addurre anche questa (e la si sente ogni giorno) che mangiano bene, e digeriscono meglio. Pare infatti, che nella stagione fredda più caldo sia lo stomaco, il ventre, e tutto l’interno del nostro corpo. Or questo è uno de’ fatti, che i Filosofi della scuola solevano attribuire all’''Antiperistasi''. 2. Per ''Antiperistasi'', che letteralmente in Greco suona ''Contracircostanza'', o ''Circonresistenza'', e che con metafora presa dal Militare, significantemente potrebbe chiamarsi ''Contravallazione'', s’intendeva un contrasto, o una reazione d’una qualità alla sua contraria, in quanto all’assalto di questa, quella si poneva in difesa, si fortificava, si esaltava. Figuratevi come il Generale Helliot in Gibilterra raddoppiava gli sforzi a misura, che gli Spagnuoli spingevano gli attacchi contro della Fortezza; devesi però notare, che questo effetto dell’''Antiperistasi''<noinclude></noinclude> a59zel3gi5mpp24quqofd3nvbozflv5 Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu/227 108 784997 3014653 2782093 2022-08-01T09:16:16Z Paperoastro 3695 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Paperoastro" />{{RigaIntestazione||{{Sc|e notizie}} ec.|219|}}</noinclude>veniva, come pare, limitato alle limitato alle qualità pressochè sole del Caldo, e del Freddo. 3. In questo senso, nell’accennato esempio, chiedendo uno, come nella Stagione Fredda, lo stomaco, il ventre fossero più caldi, rispondevano, per ''Antiperistasi''; in quanto il Caldo interno dell’Abdome si concentrava, e si corroborava contro il Freddo esterno. E per tal motivo l’acqua de’ Pozzi nel Verno era calda, e per il freddo esterno fumava: era fredda nella State per il caldo di fuori; freddissima era la mezzana regione dell’aria, perchè frapposta all’inferiore, calda per la vicinanza della terra, ed alla superiore, caldissima per la vicinanza della sfera del fuoco; e la Gragnuola si generava nella State, gelandosi la Pioggia, cadendo a basso nell’aria calda, per ''Antiperistasi''; e così, secondo lo stile di quel filosofare, con una parola avevano tutto spiegato. 4. Or è dovere del buon Fisico render ragione, che vuol dire, addurre la vera cagione dei fatti (perchè ben verificati) e questo è quello che secondo i miei scarsissimi lumi cercherò di fare, intorno ai fenomeni, che all’''Antiperistasi'' riferire si possono, formando così una picciola, classe di ''Problemi Naturali'' spie-<noinclude></noinclude> drqbgym11cglzrrerb9yq7hini38prq Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu/228 108 784998 3014829 2782094 2022-08-01T11:21:03Z Paperoastro 3695 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Paperoastro" />{{RigaIntestazione|220|{{Sc|osservazioni}},|}}</noinclude>gati, come {{Wl|Q868|Aristotele}}, {{Wl|Q41523|Plutarco}}, {{Wl|Q307|Galileo}} stesso, ed altri ne hanno dato l’esempio. 5. Il primo, ch’io conosca aver dato un vero senso all’''Antiperistasi'', fu il {{Wl|Q2880132|P. Cabéo}}, Gesuita Ferrarese, contemporaneo del Galileo, che fece il bel Commento alle Meteore di Aristotele. Questo ingegno capace, e forte, che si deve annoverare tra i Fisici di prima classe, non era uomo da contentarsi di mere parole; penetrando a dentro nelle cose, voleva le ragioni vere dei fenomeni, il meccanismo della natura. Capì dunque bene il Cabéo, che tutto quello, che attribuivasi all’''Antiperistasi'', altro non era che un’''Evocazione'', o una ''Concentrazione di spiriti'', e ''di calore'', o, vogliam dire, la traspirazione stessa, promossa, o soppressa. 6. Con questo principio vero, e coi lumi della buona Fisica, non ancora palesi al tempo del P. Cabéo, non ci sarà difficile lo spiegare gli effetti tutti di questo genere. Io mi pongo a descriverne alcuni più insigni, così senz’ordine, come si presenteranno, e comincio da quelli, ove il Freddo sembra più erroneamente generoso dal Caldo, o vice versa, il Caldo dal Freddo. 7. Per esempio ne’ fatti qui sopra mento-<noinclude></noinclude> b44le7p5hgjiopz8tygqgpiy9vcumv1 Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu/229 108 784999 3014831 2782095 2022-08-01T11:26:04Z Paperoastro 3695 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Paperoastro" />{{RigaIntestazione||{{Sc|e notizie}} ec.|221|}}</noinclude>vati, lo stomaco, ed il ventre sono più caldi nel Verno, perchè il Freddo costipa, chiude i meati della cute, e con ciò sospende, o minora la perdita del fuoco naturale. 8. L’Acqua de’ Pozzi profondi, non è forse più calda nel Verno, che nella State, così l’aria de’ sotterranei? ed il senso diverso è prodotto dalla temperie cangiata dell’Atmosfera, o de’ nostri sensorj: Nelle Cave dell’osservatorio di Parigi, e generalmente ne’ sotterranei profondi, si tiene costantemente il Termometro al ''Temperato'', o sia a’ Gradi 10. di Reaumur (Era ciò vero già mezzo secolo, ora questo calor innato della Terra si trova minorato per più d’un grado: il che conferma il risultato della lunga Serie dell’osservazioni di Padova, che provano una reale diminuzione di calore, al meno presso di noi). Nullaostante un grado sensibile di calore si mantiene eguale in ogni stagione ad una certa profondità dentro la Terra (e più si vuole che cresca, più che si profonda, come se si avvicinasse alla sede del calor centrale). 9. Per altro (25. Novembre 1783.) essi fatto da noi una piccola prova di tal fatto. La sera precedente a 4 ore di Notte (Ita-<noinclude></noinclude> ir00imj54vyxqc5x4l2lmwmbid5xtry Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 4 - 1803.djvu/230 108 785000 3014832 2782096 2022-08-01T11:32:48Z Paperoastro 3695 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Paperoastro" />{{RigaIntestazione|222|{{Sc|osservazioni}},|}}</noinclude>liane) calai un Termometro nel fondo d’un Pozzo, situato nella Corte del nostro Castel Vecchio, esposto a Tramontana; discese l’Istrumento dentro d’una cestella di vinchi, con peso, a piedi 15 sotto la superficie del la Terra, e 5 sotto quella dell’Acqua. Lasciai nello stesso tempo un Termometro immerso in una secchia d’acqua vicino al Pozzo. La mattina dei 25, avanti l’osservazione mezzora, sospesi un Terzo Termometro all’aria libera di Tramontana. Verso il levar del Sole, poco dopo (ora del maggior freddo della giornata) si fece il confronto di questi tre Termometri. Il Termometro ch’era stato del fondo del Pozzo, estratto con fretta, si trovò sopra il grado del Gelo, {{A destra|Gradi +8°|margine=2em}} {{no rientro}}il Termometro immerso nell’ {{A destra|Acqua della Secchia Gradi +1°|margine=2em}} {{No rientro}}e pure l’acqua stessa della Secchia aveva una sensibile tela di Ghiaccio, e sull’erba v’era una grossa brina. Il Terzo Termometro, appeso al muro, marcava più d’un Grado, e mezzo sotto il Cielo, o sia {{A destra|1,6.|margine=2em}} Nello stesso tempo osservava il Dr. {{Wl|Q4013167|Chiminello}} tre altri Termometri. Il famigliare<noinclude></noinclude> i5fb5nkg339eliusyoxelivyxvlj5ui Indice:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/styles.css 110 792573 3014433 3009939 2022-08-01T07:18:27Z Paperoastro 3695 stile tab34 sanitized-css text/css /* Stili per le immagini */ .cornice_superiore { display:block; max-width:100%; max-height:184px; width: auto; height: auto; } .separatore { max-width:120px; max-height:95px; width: auto; height:auto; display: block; margin: 4em auto; } .fine_capitolo { max-width:120px; max-height:95px; width: auto; height:auto; display: block; margin: 6em auto; } /* Stili per il titolo del capitolo */ .capitolo p { text-align:center; font-size:300%; line-height:2em; text-indent:0; } .capitoletto p { text-align:center; font-size:150%; margin-bottom:1em; text-indent:0; } .anno p { text-align:center; font-size:150%; margin-bottom:1em; text-indent:0; font-style: italic; } .sezione p { text-align:center; 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Trieste del mio core j Ti verremo a liberar ! : O, true apothecary! Thy drugs are quick. 2122. Oui, si nous n’avions pas des juges à Berlin. 613. OÒJC wvoòua’. ;tv>p[ü)v ôpaxuwv usTauiXsiav. 1082. Où peut-on être mieux | Qu’au sein de sa famille? 459. Ov’ è più bello | Tacer che dire. 1103. Oviparum genus arboreum. 321. O vivremo del lavoro | O lottando si morrà. 658. O voi che avete gl’ intelletti sani. 1637. O voi che siete in piccioletta barca. 153’). O what a noble mind is here o’erthrown ! 929. Face giusta e democratica. iqoK. Pace giusta e durevole. 184I. Pace e gioia il ciel vi dia. 2109. Pace e gioia sia con voi! 2109. Pace immediata senza annessioni e senza contribuzioni. IO Pace pace al tugurio del pouf O . 660. Pace, pace, mio Dio, cruda sventura | M’astringe, ahimè, ■ languir. 720. Pace sen/a annessioni né indennità. 1908. Pace sen/.i ittoria. 184I. Padroni delle acque. 540.<noinclude>[[Categoria:Pagine con testo greco]]</noinclude> 8s4rschm669rcrd9inl7s7tzqbmbgaj Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf 110 811876 3014513 2892791 2022-08-01T08:12:57Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% proofread-index text/x-wiki {{:MediaWiki:Proofreadpage_index_template |Autore=Autori vari |NomePagina=Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911 |Titolo= |TitoloOriginale= |Sottotitolo= |LinguaOriginale= |Lingua=italiano |Traduttore= |Illustratore= |Curatore= |Editore=Tipografia Editrice L. F. 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Per la salvezza dei nostri emigranti — Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=28 ottobre 1911|Numero=44|Titolo=Educazione ed Istruzione|Testo={{sc|Pasquale Parisi}}. Per una restaurazione della musica italiana. — {{sc|F. Crispolti}}. Progressi internazionali dell’antiduellismo.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=28 ottobre 1911|Numero=44|Titolo=Religione|Testo=Vangelo della domenica seconda dopo la Dedicazione — {{sc|L. Vitali}}. Marchese Emanuele D’Adda, Senatore del Regno.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=28 ottobre 1911|Numero=44|Titolo=Notiziario|Testo=Necrologio settimanale — Diario — Piccola Posta.}} }}<section end="1" /> <section begin="2" />{{Il buon cuore - Titolo sommario|Beneficenza}} {{centrato|{{larger|'''Per la salvezza dei nostri emigranti'''}}}} {{Rule|8em|000}} {{centrato|{{larger|''Dell’ITALICA GENS''}}}} {{Rule|8em|000}} Che l’emigrazione, la quale da tanto tempo è oggetto degli studi della gente interessata al bene comune e che da alcuni viene chiamato il ''problema sociale'', da altri un ''fenomeno'' e da qualcun altro, con parola forse più espressiva del vero, ''valvola di sicurezza'', sia un fatto tanto antico quanto il mondo, nessuno è che non sappia. La genesi intera non è che un volume di una storia d’emigrazione. L’uomo emigra perchè vi è spinto da legge. Oggigiorno noi siamo testimoni di una emigrazione di popoli numerosa, costante e nello stesso tempo pacifica. sempre però l’emigrazione di gente che, non possedendo terra o non avendone a sufficienza, si porta in nuove contrade in cerca di essa. Più di un milione di emigrati europei sbarca ogni anno sulle spiagge del Nord America, anzi per strano che sembri, nello stesso Nord America moltissimi sono coloro che si muovono da una regione all’altra in cerca di terre da far loro proprie. Ma costoro sono pacifici conquistatori del suolo, i quali diventeranno padroni della terra che vanno occupando, ed un giorno non lontano saranno anche i reggitori dei nuovi Stati, i quali su quelle si verranno formando. L’emigrazione, in qualsiasi forma si presenti, è una fiumana potentissima che si può con molto studio incanalare, dirigere e forse anche sparpagliare, arrestare{{AltraColonna}} giammai, senza correre pericolo che dilaghi là dove potrebbe portare rovina maggiore nella sua strada di distruzione. Egli è perciò che da molti anni persone dottissime, filantropiche e caritatevoli hanno fatto sacrificio delle loro persone, dei loro studi ed anche delle loro sostanze allo scopo di trovare mezzi pratici per ovviare ai grandi inconvenienti ai quali vanno esposti gli emigranti, e per dirigere le masse a quelle contrade ed a quelle occupazioni dalle quali si può ragionevolmente aspettare il benessere di questa gente, che con tanto sacrificio lascia il patrio suolo per guadagnarsi il pane della vita. Ed io mi faccio ardito, calcando le orme e ripetendo i detti di tante che mi precedono e per senno e per cognizione e per autorità, di suggerire che uno dei mezzi più potenti e più sicuri per ridare la pace ed il benessere alle nostre popolazioni emigranti, per mettere un certo tal quale equilibrio nelle masse irrequiete e fameliche, per assicurare il loro avvenire, si è di indirizzarli al lavoro dei campi, ai quali sono di già per la massima parte abituati; nella coltura dei quali, mentre ricaveranno quanto è necessario alla vita, potranno altresì conservare quelle morali qualità che tanto distinguono il popolo nostro; avranno la simpatia dei popoli in mezzo ai quali vivranno e manterranno il decoro di quella patria che loro diede i natali. Quattro quinti degli emigranti che sbarcano sui lidi dell’America del Nord vengono dalle contrade bagnate dalle acque del Mediterraneo e nove decimi di questi lasciarono addietro il campicello che possedevano o lavoravano su qualche balza del paese nativo, dove, a grandi stenti e coi primitivi e semplicissimi attrezzi di agricoltura, si sforzavano di procurare il necessario alla vita per sè e la famigliola. Sono quindi forti, esperti ed ingegnosi agricoltori che, venendo agli Stati Uniti a migliorare la loro fortuna, potrebbero di leggeri venire in possesso di immensi campi o vicino a fiumi superbi o nell’immense praterie, nelle vallate lussureggianti, sui verdi colli oppure dentro a vergini foreste. Essi potrebbero stabilirsi in colonie sia al Nord come al Sud, nelle montagne come nelle pianure, nelle regioni umide come nelle secche a seconda degli abiti delle tendenze e dei desideri di ciascuno. Perocchè tanto negli Stati del Nord quanto in quelli del Sud {{FineColonna}}<section end="2" /><noinclude><references/></noinclude> 05mzlo2egzkiexvzzmvjn88c1tx6imx Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911 0 811878 3014514 3010136 2022-08-01T08:13:10Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Autori vari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>1911<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Titolo"/>Il Buon Cuore<br>Anno X n. 44 - 28 ottobre 1911<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Autori vari | Nome e cognome del curatore = | Titolo = Il Buon Cuore<br>Anno X n. 44 - 28 ottobre 1911 | Anno di pubblicazione = 1911 | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = | Argomento = | URL della versione cartacea a fronte = Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf }} {{raccolta|Il buon cuore - Anno X - 1911}} <pages index="Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf" from="1" to="1" fromsection="1" tosection="1" /> [[Categoria:Archivio Meraviglioso]] eeu5bywn0p91ukkbsk0ngtndvn21qh0 Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf 110 811879 3014828 2892792 2022-08-01T11:18:09Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% proofread-index text/x-wiki {{:MediaWiki:Proofreadpage_index_template |Autore=Autori vari |NomePagina=Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911 |Titolo= |TitoloOriginale= |Sottotitolo= |LinguaOriginale= |Lingua=italiano |Traduttore= |Illustratore= |Curatore= |Editore=Tipografia Editrice L. 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V. La fiera per l’Asilo Infantile dei Ciechi e le famiglie dei caduti in Africa — Rev. {{sc|Pietro Bandini}}. Per la salvezza dei nostri emigranti — Pensieri.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=4 novembre 1911|Numero=45|Titolo=Educazione ed Istruzione|Testo={{sc|Teresita Guazzaroni}}. Le esposizioni romane. Nelle sale degli indipendenti — {{sc|D. A. Corno}}. Cuor contento il ciel l’aiuta, poesia.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=4 novembre 1911|Numero=45|Titolo=Religione|Testo=Vangelo della domenica terza dopo la Dedicazione.}} {{Il buon cuore/Titoli sommario|Annata=X|Data=4 novembre 1911|Numero=45|Titolo=Notiziario|Testo=Necrologio settimanale — Diario — Piccola Posta.}} }}<section end="1" /> <section begin="2" />{{Il buon cuore - Titolo sommario|Beneficenza}} {{centrato|{{xx-larger|LA FIERA}}}} {{centrato|{{larger|'''per l’Asilo Infantile dei Ciechi e le famiglie dei Caduti in Africa'''}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 03 - 20 gennaio 1912 (page 1 crop).jpg | width = 40% | float = center | caption = }} Si avvicina il tempo della Fiera biennale a favore dell’''Asilo Infantile dei Ciechi'' di Milano. Essa verrà tenuta nei giorni 2, 3, 4, 5, del futuro mese di dicembre, nel Salone dell’Istituto dei Ciechi, dalle ore io alle 18. Le Signore Capi-gruppo colle aderenti, già da tempo, o direttamente col lavoro proprio, o per commissioni date, stanno allestendo il copioso corredo di indumenti per bambini e per poveri, così necessari ed utili, nell’ingresso della stagione invernale. Il lavoro dei mesi precedenti si è intensificato nell’ultimo periodo della stagione autunnale, così propizia, col riposo delle vacanze, a preparare i piccoli corredi per la beneficenza. Non è a dubitarsi che anche quest’anno i banchi della Fiera non abbiano, come negli altri anni, a mostrarsi ricolmi di ogni ben di Dio: calze, cuffie, camicie, cuffiette, giubboncini, grembiuli, corpetti, ciarpe, fodere, lenzuoli. Alcune delle Signore, Capi-gruppo, o per condizioni di salute, o per mutato alloggio, non hanno potuto conservare il loro posto. Altre subentrarono; e nel mentre noi volgiamo alle prime un vivo ringraziamento per l’opera preziosa da loro prestata in bene dell’Asilo nel passato, opera più preziosa perchè prestata nei momenti più difficili della sua fondazione, rivolgiamo ben di cuore un saluto alle nuove venute,{{AltraColonna}} certi che la novità dell’impegno assunto si convertirà presso di loro in un contributo di fresche e fervide energie, in modo che la fiera di quest’anno, ne’ suoi risultati, abbia ad essere degna delle splendide tradizioni degli anni precedenti. L’importante, per ogni Capi-gruppo, è di formare un grande numero di aderenti. Più il numero delle aderenti cresce, il lavoro, più largamente distribuito, diventa meno pesante e più proficuo. A questo punto forse può tornare opportuno il prevenire e rispondere a una domanda che potrebbe essere fatta: l’''Asilo Infantile dei Ciechi'' non è ora abbastanza provveduto? Ha la sua casa di abitazione, non più di affitto, ma di sua proprietà; ha potuto radunare un patrimonio; è stato unito all’Istituto, che potrà fornire direttamente mezzi a coprire le deficenze.... Tutte cose verissime e confortanti, ma quante altre restano a osservarsi, che sfrondano molte di queste rose! L’Istituto è ben provveduto, ma grosse spese lo gravano: il bilancio dell’anno scorso a stento raggiunse il pareggio: non che dare all’Asilo, l’Istituto basta appena agli impegni propri. Il patrimonio dell’Asilo supera di poco le lire cento mila: gli interessi di questo capitale, che non si vuoi intaccare, sono il solo reddito diretto e sicuro dell’esercizio dell’Asilo; cinque o sei mila lire al più. I bambini raccolti sono ora ventiquattro. Il costo di ogni bambino, considerate le spese di vitto, vestito, alloggio, personale di assistenza e di limitata istruzione, è di circa L. 500. Sono quindi L. 12,000. Cosa sono L. 6000 e anche meno, date dal patrimonio proprio dell’Asilo contro L. 12.000 di passivo? Meno della meta del bisogno. Quanto è necessario quindi, se si vuole che l’opera si conservi è progredisca, usare ogni sforzo perchè il patrimonio si consolidi con nuovi introiti. Far salpare una nave dal lido, e non rifornirla a tempo debito di carbone, è un condannarla alla fame e al naufragio. Ma intanto quanti altri bisogni urgenti ne premono di ogni parte! L’Italia, per la guerra di Tripoli, si trova nella necessità di provvedimenti straordinari: pur augurando e ritenendo sicuro il trionfo finale, quanti sacrifici lungo la via! Già a quest’ora quante {{FineColonna}}<section end="2" /><noinclude><references/></noinclude> jr2tvq6h7f5doa8gf1lnclibger7nyb Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911 0 811881 3014827 3010137 2022-08-01T11:17:46Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Autori vari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>1911<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Titolo"/>Il Buon Cuore<br>Anno X n. 45 - 4 novembre 1911<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Autori vari | Nome e cognome del curatore = | Titolo = Il Buon Cuore<br>Anno X n. 45 - 4 novembre 1911 | Anno di pubblicazione = 1911 | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = | Argomento = | URL della versione cartacea a fronte = Indice:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf }} {{raccolta|Il buon cuore - Anno X - 1911}} <pages index="Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf" from="1" to="1" fromsection="1" tosection="1" /> [[Categoria:Archivio Meraviglioso]] ks33ccrwvnbslxx05v30fwj1isq29uk Pagina:Lezioni di analisi matematica.pdf/53 108 820813 3014335 2905659 2022-07-31T19:53:39Z Teretru83 62285 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Teretru83" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i numeri complessi}}|37|riga=si}}</noinclude><section begin="s1"/> Per esempio, i valori di <math>\sqrt[3]{1}</math> sono: :<math>1</math>, <math>\varepsilon = \cos\frac{2\pi}{3} + i \sen\frac{2\pi}{3} = -\frac{1}{2} + i\frac{\sqrt{3}}{2}</math>, :<math>\eta = \cos\frac{4\pi}{3} + i \sen\frac{4\pi}{3} = -\frac{1}{2} - i\frac{\sqrt{3}}{2}</math>. È evidente che <math>\eta</math> è immaginario coniugato di <math>\varepsilon</math> e che :<math>\frac{1}{\eta^2} = \eta = \varepsilon^2 = \frac{1}{\varepsilon}</math>. E si può anche provare geometricamente che il punto di ascissa <math>x = 1</math> e ordinata <math>y = 0</math>, il punto <math>x = -\frac{1}{2}</math>, <math>y = \frac{\sqrt{3}}{2}</math> e il punto <math>x = -\frac{1}{2}</math> ed <math>y = -\frac{\sqrt{3}}{2}</math> sono i tre vertici di un triangolo equilatero inscritto nel cerchio col centro nell’origine e raggio <math>1</math>. Negli esercizi calcoleremo per via puramente algebrica le <math>\varepsilon</math> per i casi <math>n = 3, 4, 5</math> (es. 33 a pag. 61). Oss. È appena necessario ricordare che da tutto questo si deduce in particolare che, nel campo dei numeri complessi, si può estrarre la radice quadrata anche da un numero negativo <math>n = -|n|</math> e che tale radice quadrata ha i valori <math>\pm i \sqrt{|n|}</math>. Non ci occuperemo per ora delle potenze il cui esponente è un numero complesso, nè della estensione della teoria dei logaritmi ai numeri negativi o complessi. <section end="s1"/> <section begin="s2"/> {{Centrato|{{type|i=4|{{§|par10|§ 10. — '''Equazioni di 2°, 3° e 4° grado.'''}}}}}} Le formole (equivalenti) ben note {{colonna}}<math>x = - \frac{p}{4} \pm \sqrt{\frac{p^2}{4} - q}</math> {{altraColonna}} <math>x = \frac{ - b \pm \sqrt{b^2 - 4ac}}{2 a}</math> {{fineColonna}} che danno le radici di un'equazione di secondo grado {{colonna}}<math>x^2 + px + q = 0</math> {{altraColonna}}<math>ax^2 + bx + c = 0</math> {{centrato|<math>(a \not= 0 )</math>}} {{fineColonna}} acquistano significato generale (anche se <math>\frac{p^2}{4} - q</math> o <math>b^2 - 4 ac</math> <section end"s2"/><noinclude><references/></noinclude> 9qvoecdr4jbmv35uiga03lcc9vdc0zr Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/2 108 827397 3014420 2955633 2022-08-01T06:51:26Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|346|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}sono moltissime le località alle quali si potrebbe avviare l’emigrante a procurarsi il necessario alla vita. Vi fu un tempo, e non molto lontano da noi, in cui una guerra acerrima fu mossa contro il divisamento preso da alcuni, di stabilire colonie agricole anche negli Stati del Sud e del Sud-Ovest della Confederazione Americana. Per quanto io abbia esaminato i terreni durante il mio lungo soggiorno sul luogo e per quanto io abbia ventilato i motivi che si adducevano da coloro i quali contrariavano la proposta, non mi sono mai potuto persuadere che quelle contrade non fossero adattatissime allo scopo di iniziarvi colonie europee. Il fatto stesso che oggi nel solo Texas abbiamo molte floridissime colonie di differenti nazionalità, comprese anche alcune italiane, dovrebbe essere un potentissimo argomento per confutare e sfatare le obbiezioni insinuate per il passato, allo scopo di impedire che l’emigrazione si volga a quelle contrade. Ma l’emigrazione è già volta colà e non la si può più impedire, giacchè le colonie vanno moltiplicandosi per l’accorrere che vi si fa della gente non solo dai vecchi paesi ma ben anco dagli stessi abitanti degli Stati del Nord, i quali là sono richiamati vuoi dalla mitezza e salubrità del clima, vuoi dalla ricchezza della terra. Quindi voi vedete di continuo sorgere come per incanto nuove e graziose cittadine, ricche di bellissime case, di palazzi, di banche, di chiese e di scuole, dove il giorno innanzi, per modo di dire, non si vedeva che una vasta e desolata prateria. Il dire poi che certi Stati del Sud e del Sud-Ovest, quali il Missuri, l’Arkansas ed il Texas non sono paesi, da consigliarsi, perchè malsani, moverebbe il riso a chiunque vi abbia abitato per tempo considerevole, oppure abbia visitato coscienziosamente quelle contrade. Che in cotesti immensi territori, quale per esempio il Texas, che è circa quattro volte più grande dell’Italia, possano trovarsi certe località palustri e quindi malsane e produttrici di febbri, molte volte per la precipua ragione che quei grassi terreni non furono mai sottoposti a cultura, questo non lo si può negare; ma, parlandosi appunto di contrade così immensamente vaste, qual meraviglia si è che qui e colà possano trovarsi certe zone di terra, poco consigliabili per la immigrazione? Non è forse l’Italia considerata come un paese generalmente sano e di ottimo clima? Eppure non v’ha dubbio alcuno, che l’Italia, in proporzione della sua area, è assai più infetta di malaria e di maremme e di paludi e di risaie che non lo sia uno solo di questi Stati vuoi il Missuri, l’Arkansas, il Texas e l’Oklahoma. Anzi molte e molte volte mi sono persuaso, che le ragioni adotte, in ispecie dalle genti interessate nel Nord, contro la colonizzazione degli Stati del Sud, forse vengono inscientemente offuscate dall’interesse, che quelle contrade del Nord traggono dallo sbarco e dalla permanenza degli emigranti, la quale certamente verrebbe a diminuire, se l’emigrazione verso gli Stati Meridionali continuasse ad aumentare, come è ragionevole aspettarsi se si apriranno nuovi porti di sbarco nei golfi di quegli Stati. {{altraColonna}} Il certo si è che quelle terre vanno ora popolandosi rapidamente e lo si deve sicuramente alle buone qualità del terreno e del clima, e delle acque, nonchè al grande successo che hanno avuto le colonie, le quali vi si sono stabilite da qualche tempo. La ragione per cui queste terre non furono interamente occupate prima d’ora, in parte si è perchè, non essendo traversate dalle ferrovie, non v’era facilità di conoscerle ed esaminarle ed, esaminate anche che fossero state, non avevano i mezzi necessari pel trasporto delle derrate ai mercati lontani e vicini, senza di che non è certamente da consigliarsi ad alcuno di fermarvi sua stanza. Ma ora che tutte queste contrade sono attraversate per ogni lato da molte ferrovie, i viaggiatori sono incantati di quelle bellissime terre e sono attratti ad abitarle perchè l’esperienza ha di già dimostrato quanto profitto vi si ricavi; prestandosi esse a svariata coltura di ogni genere, derrate, grani, erbe, giardinaggi e frutta, nonchè a pascolo graditissimo per le mandrie: ivi il trifoglio, l’erba medica, ed altre erbe e fieno sono esuberanti all’allevamento del bestiame, dal quale i coloni ricavano grande vantaggio per la produzione del latte, burro, buono e ricco. Tuttavia queste immense vastità di terreno, naturalmente possono essere per se stesse di grave impaccio all’emigrante non sapendo di per se risolversi a quali attenersi o dove andare. Lo espongono per lo meno a due pericoli; l’uno o d’ingannarsi sulla qualità del terreno o l’altro di trovarsi troppo isolato. E per verità tra il seppellirsi nei bassi fondi della città o l’andare a vivere tutto solo come le fiere del bosco, io non saprei quale delle due cose apporti maggior danno e rovina; l’una e l’altra sono capaci di guastare ogni sentimento dell’animo. L’uno e l’altro possono essere la causa per cui si spenga ogni buon sentimento morale di religione, di patrio amore nel cuore. A questo punto permettetemi una digressione, che si connette però coll’argomento che trattiamo. Le molte volte noi, specialmente negli Stati Uniti, ci culliamo in belle parole, gloriandoci del grande incremento che la Chiesa Cattolica gode in quelle contrade; ma se alcuno si desse la pena di darci una cifra approssimativa delle perdite enormi che la Chiesa vi ha subito nel secolo scorso, sarebbe da sbalordirne; e tuttavia non v’ha dubbio alcuno che una delle primarie ragioni di tanto sfacelo sta appunto in questo, che quei primi emigrati, spinti dalla fame o sbalestrati dalla necessità, si portarono in luoghi solitari e furono abbandonati a se stessi. E non sentendo più la voce del ministro di Dio, non assistendo più ai divini misteri, la loro fede fece naufragio. Se ciò non fosse, la Chiesa Cattolica conterebbe assai più milioni di figlioli nel suo grembo di quello che in realtà essa possa contare al giorno d’oggi. Ben egli è vero che per l’immensa libertà e rispetto che gode in quelle contrade, la Chiesa Cattolica fa ogni giorno novelli acquisti, che, se possono in qualche parte mitigarne i dolori delle perdite, tuttavia non bastano a risarcirne i danni già fatti{{ec||.}} {{A destra|margine=1em|''(Continua).''}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno IX, n. 03 - 15 gennaio 1910 (page 1 crop).jpg | width = 20% | float = center | caption = }}<noinclude><references/></noinclude> m5v5z27af6thnqbogyms5lqyjqdvi72 Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/3 108 827398 3014422 2955637 2022-08-01T07:01:12Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il buon cuore}}|347|riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}{{centrato|{{larger|'''Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi'''}}}} {{Rule|6em|000}} {{centrato|SOCI FONDATORI.}} {{Vi|titolo=Signora Dominga Riccardi, quinta rata|pagina=L. 200 — }} {{Rule|12em|000}} {{centrato|{{larger|'''OFFERTE PER LA FIERA'''}}}} {{Rule|6em|000}} Donna Sofia Fiorini Bassi, n. 6 puntaspilli e N. 6 cuffiette. Signorina Ester Rusca, n. 48 cuffie in lana e cotone. {{FI |file = Il buon cuore - Anno V n 19 - 5 maggio 1906 (page 5 crop).jpg | width = 100% | float = center}} <section end="1" /> <section begin="2" />{{Il buon cuore - Titolo sommario|Educazione ed Istruzione}} {{A destra|margine=1em|{{larger|'''<u>Per una restaurazione</u>'''}}}} {{centrato|{{larger|'''<u>della musica italiana</u>'''}}}} Non è trascorso un mese da che le ''Cronache'' letterarie annunziarono, in un articolo di Giannotto Bastianelli, la costituzione di un comitato «per il risorgimento della grande musica italiana che, dalla fine del settecento ad oggi, ha seguito un periodo di decadenza e di affarismo». La notizia e l’articolo che la conteneva, lo confesso, mi sorpresero, poichè non è facile intendere a che mirava il nuovo comitato. Esso è composto da Renzo Bossi, Ildebrando Pizzetti, G. Francesco Malipero, Ottorino Respighi e Giannotto Bastianelli, quasi tutti giovani e quasi tutti favorevolmente noti nel mondo musicale, alcuni per le loro opere, altri per la loro coltura e per le loro idealità artistiche. Da un gruppo così costituito, anche a voler essere pessimisti e diffidenti, c’è sempre da attendersi qualche cosa di buono... quando però è ben tracciata la via da percorrere e quando è ben definito il miraggio da perseguire. Ora a me sembra che la nuova istituzione difetti appunto in questo: che, cioè, abbia formulato un assai vago ideale da raggiungere e che, nell’entusiasmo non abbia guardato nè ai mezzi per toccare il fine, nè alla consistenza e alla possibilità dell’ideale stesso. Non c’è dubbio che «il risorgimento della grande musica italiana», la «decadenza», l’«affarismo» sono delle belle parole che impressionano chi le ascolta, non c’è dubbio neppure che messe assieme possano far senso a chi ama la musica italiana e la vuole onorata e rispettata, ma resta sempre da discutere e sempre da precisare. Per partire da un punto estremo, noi constateremo senza difficoltà, che la crociata che muovono i futuristi contro la musica vecchia e più accessibile se non più persuasiva. Essi ci hanno detto, nel loro stile clamoroso, quello che vogliono e noi siamo padroni di riderne quanto ci piace, ma non di dubitare delle loro assurdità, il nuovo comitato — non se ne dispiacciano i componenti se li avvicino troppo ai futuristi — mi pare che voglia precisamente il contrario, mi pare, cioè{{altraColonna}} che voglia la restaurazione del carattere nazionale della musica italiana. È così o m’inganno? E se è così, con quali mezzi vuole raggiungerla? E che cosa vuole intendere per restaurazione del carattere nazionale della musica? E quale — infine — è il carattere nazionale della nostra musica? Se queste parole saranno lette per caso dai componenti il nuovo comitato di restaurazione, io penso già che muso faranno specialmente all’ultimo interrogativo. Ma quando si è in tema di divagazioni astratte, essi dicono la loro ed io la mia, e bisogna bene sopportarsi a vicenda. I pochi interrogativi che ho enunciati sono i numeri di un largo questionario che mi viene in mente ogni volta che sento parlare di musica nostra e di musica degli altri: di musica nuova e di musica vecchia; di vergogna musicale presente e di splendori passati. L’occasione offerta dal comitato restauratore è buona se non a far risolvere tutto il questionario — e non sarebbe questo nè il tempo nè il luogo — almeno a discutere sui pochi interrogativi che ho formulati. I mezzi per raggiungere questa restaurazione musicale, sono, mi sembra, pochissimi e forse due soltanto. O esumare le musiche vecchie ed imporle all’attenzione ed alla ammirazione del pubblico, o obbligare i musicisti, almeno quelli che compongono il comitato, a comporre musica, diciamo per ora, sroile a quella che nel passato diede un carattere alla produzione musicale italiana. Che ve ne sieno altri non so. Orbene anch’io ho visitato talvolta qualche biblioteca di un grande istituto musicale, anch’io ho visto dormire in quei grandi cimiteri tranquilli e polverosi centinaia di partiture orchestrali ed operistiche, anch’io ho pensato ai tesori di sentimento, di armonia, di passione che giacevano obliati e negletti negli scaffali rosi lentamente dal tarlo secolare. E con me molti altri non hanno sognato, ma hanno con fede ritenuto possibile una risurrezione di quelle vecchie melodie che fecero versare lacrime di tenerezza, che suscitarono, coi loro ritmi gai, clamori di entusiasmo, che provocarono, ''per la loro modernità'', ire dispettose e controversie di popoli, che inebriarono per la loro semplicità, la quale parlava direttamente al cuore il più puro, il più nobile, il più suggestivo linguaggio della passione. Ma quante volte s’è tentato di mettere in iscena una vecchia opera, con tutto il rispetto che essa meritava, vale a dire con uno scenario decoroso, con artisti di fama, con una orchestra ben guidata, tante volte il successo è stato — come dire? — un successo di stima. Occorreva agli intenditori richiamare alla memoria l’epoca gloriosa alla quale l’opera apparteneva e tener presente la fama secolare del musicista, per accettare tutto il bagaglio di ritornelli, cadenze, virtuosità che l’opera conteneva. E le imprese, reso un omaggio all’arte italiana, ha finito sempre per restituire alle loro tombe le creature che una fervida, amorosa illusione, ha creduto di poter fare rivivere. Perchè tutto ciò? Perchè, io penso, manca al nostro pubblico una sufficiente educazione musicale che valga a fargli intendere tutti i pregi... archeologici delle vecchie musiche. Le<noinclude><references/></noinclude> t54prn9e7i2jvmts1uwzaqktsn8h977 3014430 3014422 2022-08-01T07:05:43Z Spinoziano 7520 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il buon cuore}}|347|riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}{{centrato|{{larger|'''Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi'''}}}} {{Rule|6em|000}} {{centrato|SOCI FONDATORI.}} {{Vi|titolo=Signora Dominga Riccardi, quinta rata|pagina=L. 200 — }} {{Rule|12em|000}} {{centrato|{{larger|'''OFFERTE PER LA FIERA'''}}}} {{Rule|6em|000}} Donna Sofia Fiorini Bassi, n. 6 puntaspilli e N. 6 cuffiette. 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Francesco Malipero, Ottorino Respighi e Giannotto Bastianelli, quasi tutti giovani e quasi tutti favorevolmente noti nel mondo musicale, alcuni per le loro opere, altri per la loro coltura e per le loro idealità artistiche. Da un gruppo così costituito, anche a voler essere pessimisti e diffidenti, c’è sempre da attendersi qualche cosa di buono... quando però è ben tracciata la via da percorrere e quando è ben definito il miraggio da perseguire. Ora a me sembra che la nuova istituzione difetti appunto in questo: che, cioè, abbia formulato un assai vago ideale da raggiungere e che, nell’entusiasmo non abbia guardato nè ai mezzi per toccare il fine, nè alla consistenza e alla possibilità dell’ideale stesso. Non c’è dubbio che «il risorgimento della grande musica italiana», la «decadenza», l’«affarismo» sono delle belle parole che impressionano chi le ascolta, non c’è dubbio neppure che messe assieme possano far senso a chi ama la musica italiana e la vuole onorata e rispettata, ma resta sempre da discutere e sempre da precisare. Per partire da un punto estremo, noi constateremo senza difficoltà, che la crociata che muovono i futuristi contro la musica vecchia e più accessibile se non più persuasiva. Essi ci hanno detto, nel loro stile clamoroso, quello che vogliono e noi siamo padroni di riderne quanto ci piace, ma non di dubitare delle loro assurdità, il nuovo comitato — non se ne dispiacciano i componenti se li avvicino troppo ai futuristi — mi pare che voglia precisamente il contrario, mi pare, cioè{{altraColonna}} che voglia la restaurazione del carattere nazionale della musica italiana. È così o m’inganno? E se è così, con quali mezzi vuole raggiungerla? E che cosa vuole intendere per restaurazione del carattere nazionale della musica? E quale — infine — è il carattere nazionale della nostra musica? Se queste parole saranno lette per caso dai componenti il nuovo comitato di restaurazione, io penso già che muso faranno specialmente all’ultimo interrogativo. Ma quando si è in tema di divagazioni astratte, essi dicono la loro ed io la mia, e bisogna bene sopportarsi a vicenda. I pochi interrogativi che ho enunciati sono i numeri di un largo questionario che mi viene in mente ogni volta che sento parlare di musica nostra e di musica degli altri: di musica nuova e di musica vecchia; di vergogna musicale presente e di splendori passati. L’occasione offerta dal comitato restauratore è buona se non a far risolvere tutto il questionario — e non sarebbe questo nè il tempo nè il luogo — almeno a discutere sui pochi interrogativi che ho formulati. I mezzi per raggiungere questa restaurazione musicale, sono, mi sembra, pochissimi e forse due soltanto. O esumare le musiche vecchie ed imporle all’attenzione ed alla ammirazione del pubblico, o obbligare i musicisti, almeno quelli che compongono il comitato, a comporre musica, diciamo per ora, sroile a quella che nel passato diede un carattere alla produzione musicale italiana. Che ve ne sieno altri non so. Orbene anch’io ho visitato talvolta qualche biblioteca di un grande istituto musicale, anch’io ho visto dormire in quei grandi cimiteri tranquilli e polverosi centinaia di partiture orchestrali ed operistiche, anch’io ho pensato ai tesori di sentimento, di armonia, di passione che giacevano obliati e negletti negli scaffali rosi lentamente dal tarlo secolare. 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Esse vanno accolte, dunque, principalmente per il loro valore storico. Che se così non fosse, vale a dire se avessero tale valore estetico da soddisfare tuttavia il gusto di tutti i tempi, bisognerebbe ritenere che inutilmente sono passati nella vita e nell’arte i grandi riformatori da Gluck a Wagner e che l’opera melodrammatica meritava di rimanere allo stato in cui la crearono il Peri o il Monteverde. Ora una restaurazione del carattere nazionale della musica, secondo le intenzioni del Comitato di recente formazione, vorrebbe dire, mi sembra, un ritorno all’antico, e questo ritorno può essere anche inteso in due modi.. Una educazione musicale collettiva, come si è fatto e fa costantemente in Germania, tale da mettere le masse in condizioni di poter intendere il valore storico delle vecchie musiche di teatro e da camera e constatare, a mezzo di esse, i progressi almeno formali che fatto la musica nel corso di secoli? E se è così, faccia pure il Comitato, che la sua opera sarà davvero utile e degna di elogi e di incoraggiamenti. Ma se il ritorno all’antico volesse dire non solo il bando all’esotismo, ma anche l’omaggio pedissequo alle vecchie forme e ai vecchi metodi, il Comitato farà opera anacronistica e sterile, poichè nessuno potrà seguirlo in un cammino a ritroso. Anzitutto quali modelli si dovrebbero prescegliere per le nuove composizioni? Quale è quella musica o quel periodo musicale che abbia carattere veramente nazionale? Ci rivolgeremo al seicento, a Giacomo Carissimi, a Girolamo Frescobaldi, ad Arcangelo Corelli, ad Alessandro Scarlatti? O sceglieremo i nostri campioni più vicino a noi, nel settecento, fra Nicolò Jomelli, Nicolò Piccinni, Antonio Sacchini, Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa? O non ci fermeremo ad un periodo più complesso che si inizia con Gaspare Spontini e va fino al Rossini, al Donizetti, al Bellini, magari fino al Verdi? La musica italiana, nello spazio di tre secoli ha subito tante vicende, tante evoluzioni, tante trasformazioni che mi pare assai difficile poter oggi stabilire il carattere nazionale di essa. Alfredo De Musset, in una lirica che è tutta una trama di singhiozzi e di rimpianti, quella del misterioso salice caro ad Ofelia, cantava, nei primi anni del secolo scorso: {{A destra|margine=1em|''Harmonie! Harmonie!''}} ''Langage que pour l’amour a créé le génie.'' ''Qui nous vieni d’Italie et qui lui vient des cieux.'' A quale dei nostri genii musicali pensava il poeta? al Pergolese, forse, o al Rossini? Entrambi composero ''musica italiana'', ma quanto dissimile l’una dall’altra! Il carattere sostanziale di essa è la melodia, ma anche questa va soggetta a mutamenti ed abbellimenti formali. La melodia del Durante e del Marcello non è quella di Domenico Scarlatti, già più complessa e più ricca; la melodia di Alessandro Stradella non è quella di Leonardo Leo che fu tuttavia il più... melodioso fra{{altraColonna}} i melodisti italiani. E non c’è bisogno di ricordare il magnifico esempio offerto da Giuseppe Verdi per venire alla conclusione che le conquiste dell’arte, ed opera dei genii che si succedono nei tempi, sono indistruttibili. Sono possibili nell’ora presente i grandi entusiasmi per Michelangelo e per il Bernini, senza offendere nessuno, che l’arte della scultura e quella dell’architettura non han fatto dai loro tempi ad oggi alcun progresso, se non son pure andate decadendo; ma non è possibile una rinascenza dell’amore per la musica di uno o due secoli fa — a meno che non abbia, come ho detto una ragione di curiosità storica — senza venir meno alle leggi imperiture del progresso. Dopo le grandi conquiste del sinfonismo è innegabile che una gran sede di melodia pura, fresca, limpida ci possegga e ci tormenti; ma se questa melodia non viene a placare la nostra arsusa non è certo per colpa del sinfonismo e se verrà non potrà certo scompagnarsi dalle nuove forme plurifoniche le quali sono la caratteristica del nostro tempo, come i facili procedimenti armonici distinsero, con la loro vezzosa leggiadria, la musica strumentale italiana del settecento. Chè se ad un musicista anche valoroso piacesse di offrire al nostro giudizio una sua opera in nulla dissimile, poniamo, dalla Serva padrona, dal Matrimonio segreto, dalla Semiramide o dalla Vestale, che sono altrettanti capolavori consacrati dal tempo, l’esito sarebbe, siatene sicuri, presso a poco disastroso. E se ne capisce il perchè mancherebbe all’opera il valore storico e mancherebbe al musicista quell’aureola di celebrità che è ormai la ragion d’essere di certe esumazioni che noi diciamo di concedere al nostro spirito come un desiderato refrigerio, ma che, in sostanza, sono la misura migliore del cammino che ha fatto l’arte della musica, e della evoluzione che in noi stessi, di pari passo, si è determinata. {{A destra|margine=1em|{{sc|Pasquale Parisi.}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno IX, n. 24 - 11 giugno 1910 (page 5 crop).jpg | width = 50% | float = center | caption = }} {{centrato|{{larger|'''Progressi internazionali dell’antiduellismo'''}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 03 - 20 gennaio 1912 (page 1 crop).jpg | width = 40% | float = center | caption = }} Non sia discaro ai lettori un breve riassunto delle notizie recentissime su ciò che gli antiduellisti fanno per ogni dove. In Germania si accentua il movimento nella gioventù degli istituti superiori d’istruzione. Fra non molto essa terrà una grande assembliea probabilmente a Gottinga. Lo scopo ne sarà di sancire gli studi concreti fatti per istituire in tutte le scuole superiori tedesche Consigli d’onore per risolvere le vertenze. Questi studi furono ordinati dalla recente assemblea tenuta a Geissen, alla quale presero parte i delegati di 150 associazioni studentesche, con intervento di professori universitari. Il favore per i Consigli d’onore erigendi vi fu unanime, ritenendosi che il solo modo di far cessare l’uso del duello consista nel sostituirgli qualche cosa di meglio, ossia nell’adoperarsi positivamente alla organizzazione della difesa effettiva dell’onore, e nel far passare questa in prima linea di fronte al concetto negativo dell’antiduellismo puro e semplice. {{nop}} {{fineColonna}}<noinclude><references/></noinclude> cdn17gqkumba00fog1emak1jyodxvr4 Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/5 108 827401 3014434 2955641 2022-08-01T07:22:57Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il buon cuore}}|349|riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}In Austria la riunione generale della Lega contro il duello, tenuta sotto la presidenza del conte Geroslao Thun, che come si sa è cognato dell’Arciduca ereditario, fu informata che nell’anno le giurie della lega avevano onorevolmente e pacificamente risoluto otto vertenze d’onore. Si compiacque dell’enorme diminuzione del duello nell’esercito, dovuto in gran parte alla vigilanza del ministro della guerra oggi dimissionario, barone Schdnaich, generale di fanteria, sopra le giurie d’onore militari create nel 1908, e che in parte furono prese a modello in Italia dai ministri Casana e Mirabello. Le cifre dei duelli militari, così considerevoli quando 11 anni addietro sorse il primo Comitato antiduellista, e fu appunto a Vienna, sono andate scemando tanto da finire a zero. Tra i 18 mila ufficiali dell’Impero, dal gennaio 1910 a oggi, nessuna coppia si è battuta più. Ora la Lega austriaca si sta adoperando per rendere obbligatorio l’intervento delle giurie anche nelle vertenze tra militari e borghesi, non credendo essa sufficiente il provvedimento, col quale il ministero della guerra ha soltanto permesso questo intervento, quando la parte borghese liberamente lo invochi. Molte questioni fra studenti viennesi sono state risolute dalla speciale Lega universitaria «per il miglioramento della difesa dell’onore», la quale si sta adoprando per costituire stabilmente un Consiglio generale d’onore per gli studenti. A Praga si nota lo stesso movimento, il cui frutto più visibile è stato il deferimento di cinque vertenze ad un Consiglio che fu presieduto dal giovane Emilio d’Hofmannsthal, l’apostolo dell’antiduellismo giovanile in Austria. Nella Polonia Austriaca la Lega per la difesa dell’onore, riunitasi sotto la presidenza del principe Czartoryski dette conto di diciassette vertenze da essa risolute nell’anno scorso ed ebbe notizia d’un’inchiesta fatta da medici, sull’esempio italiano, per raccogliere l’opinione dei colleghi sull’intervento di sanitari negli scontri. La maggioranza degli interrogati aveva risposto che un tale intervento costituisce un complicità colpevole. In Ungheria la Lega ha regolato nei mesi d’inverno assai affari: ha preparato un largo appoggio alla proposta del deputato Richter per una riforma del codice penale; ha stabilito un concorso con premio di 500 corone al migliore scritto per propagare l’antiduellismo fra i giovani; si adopra pei Consigli d’onore nelle scuole superiori e medie. Nella città di Pecs il Comitato dei medici studia il modo che essi si astengano coercitivamente dagli scontri in specie se medici militari, e in caso di permesso straordinario, il loro intervento sia gratuito per essi e frutti una contribuzione dei duellanti in favore di istituti benefici. Nella città di Hont un club elegante — serva ciò di esempio anche in Italia, ove occorre — interrogato da un membro che a provocazioni non volle rispondere per vie cosi dette cavalleresche, ha dichiarato «che il Club deve incoraggiare gli sforzi dei suoi soci in favore del progresso e della civiltà e quindi non può obbligarli a cercare una riparazione all’onore nelle armi». {{altraColonna}} In Spagna sarebbe troppo lungo l’enumerare tutto ciò che negli ultimi tempi si è fatto, in gran parte per opera di ufficiali in attività di servizio. Il numero dei Comitati attivi vi supera di molto il centinaio e quello dei soci si conta per parecchie diecine di migliaia. I duelli fino a pochi anni addietro frequentissimi, sono oramai più che altro un ricordo. Una commissione del Comitato centrale, composta del presidente S. E. Ugarte, d’un generale, d’un colonnello e di due altri elevati personaggi, ha presentato al Re una pergamena, come diploma della sua carica di presidente onorario. Il Re l’ha ricevuta con grande onore dicendosi fervente fautore degli ideali della Lega. Egli darà uno dei sei premi pel concorso di scritti antiduellisti testè bandito. In Francia si aspetta la discussione del progetto dell’abate {{wl|Q3085048|Lemire}} deputato, che domanda una legge contro il duello. Come è noto, in Francia il codice penale non lo contempla come reato speciale. Guarda in teoria soltanto alle conseguenze dello scontro armato; quindi lo punisce come omicidio o ferimento. Questa parificazione del duello ai reati comuni parve un tempo a molti antiduellisti la via migliore, tant’è vero che i socialisti italiani la proposero dopo la morte di Cavallotti, e qualche tentativo ne fu fatto in Spagna. Ma, come noi abbiamo sempre sostenuto, si tratta di una dannosa illusione. L’esempio della Francia lo dimostra. La mancanza di una legge speciale vi diffuse la opinione che dunque la legge lo permettesse. Fino al 1839 una tal enormità fu sostenuta perfino dalla Cassazione. Quando poi questa si ricredette pensarono i giurati a mantener in vita il suo pregiudizio. Quando l’anno scorso il giornalista Houbé insultò atrocemente e ingiustamente Paolo Robert, sindaco di Orleans Ville e poi l’ammazzò in duello, l’uccisione di questo padre di famiglia, benefattore della sua città, che nel testamento lasciato a sua moglie aveva dichiarato di non voler sparare per parte sua se non in aria, fu punita dai giurati coll’ammenda di una lira. Una ignota signora, che si assicura appartenga alla più alta società, ha scritto su questa tragedia un opuscolo che fa fremere e che è stato diffuso in tutta Europa. Poi sta il fatto che mentre da qualche anno il duello è talmente diminuito dapertutto, che, per aggiungere altre cifre a quelle citate e prendere soltanto gli eserciti, in Germania dai 212 casi del 1900 — anno in cui il principe Alfonso di Borbone fondò la Lega antiduellista internazionale — si è scesi nel 1910 a 32, e in Italia dai 60 d’allora si è venuti ai soli 13, in Francia, sia perchè le ire politiche vi hanno impedito l’azione antiduellista, sia perchè manca una legge, se ne sono avuti nientemeno che 617 nel 1908 e 862 nel 1909. Quindi l’«alto là» dell’on. Lemire è atteso come una sospirata necessità. In Portogallo, il governo provvisorio, usando opportunamente per una volta dei suoi poteri illimitati, ha pubblicato un decreto che vieta il duello e istituisce una Corte d’onore per le vertenze fra cittadini con facoltà di condannare fino a 5000 lire d’ammenda l’ingiusto offensore, convertibili nel carcere fino ad un mese in caso d’insolvenza. Questa facoltà della Corte<noinclude><references/></noinclude> hlcugmya0skbkqclg0iywty4zgmmh3y Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/6 108 827402 3014438 2955642 2022-08-01T07:34:42Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|350|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}si estende alla sospensione dei diritti politici e all’esilio quando l’offesa abbia carattere di speciale gravità. Frattanto il moto s’estende anche fuori di Europa. Parlammo a suo tempol dei felici inizi nell’America del Sud. Ora abbiamo liete novelle dalle Indie Orientali Neerlandesi. A Batavia nella società scientifico-militare il capitano dell’artiglieria olandese H. Kerremans, antico duellista e autore d’un manuale ad uso dei duellanti, ottenute notizie da tutte le Leghe europee, e convintosi della bontà e della praticità dei loro scopi, annunziò il suo proposito di fondare una Lega. Esso fu così bene accolto che al primo appello risposero iscrivendosi 11 ufficiali superiori, 57 capitani e tenenti, nonchè borghesi e signore. Fra i militari iscritti 12 sono decorati per atti di valore sul campo di battaglia. Il comandante in capo dell’esercito si felicitò per iscritto con lui, e vivamente mostrano d’interessarsi allo sviluppo della Lega il governatore generale e il ministro delle colonie all’Aja. Dei progressi della Lega italiana ci riserviamo di dire a parte in una prossima occasione. Ci basta per ora di concludere, che quando, nella ventura primavera, i delegati di tutte le Leghe, convocati dal ''Bureau Central'' sedente in Budapest, si riuniranno a Monaco di Baviera, si toccherà e si farà toccare con mano quanto cammino in ir anni abbia fatto l’iniziativa genialmente presa e instancabilmente proseguita da Don Alfonso di Borbone, e come tutti gli scetticismi e le resistenze d’un tempo siano sul punto d’essere debellati per sempre. {{A destra|margine=1em|{{sc|F. Crispolti.}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 30 - 22 luglio 1911 (page 4 crop).jpg | width = 100% | float = center}} <section end="1" /> <section begin="2" />{{Il buon cuore - Titolo sommario|Religione}} {{centrato|{{larger|'''Vangelo della domenica seconda dopo la Dedicazione'''}}}} {{Rule|8em|000}} {{centrato|'''Testo del Vangelo.'''}} ''I Farisei ritiratisi, tennero consiglio per cogliere Gesù in parole. E mandarono da lui i loro discepoli con degli Erodiani, i quali dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e insegni la via di Dio secondo la verità, senza badare a chicchessia; imperocchè non guardi in faccia agli uomini. Dinne dunque il tuo parere: È egli lecito, o no, di pagare il tributo a Cesare? Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, disse: Ipocriti, perchè mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli presentarono un denaro. E Gesù disse loro: Di chi è questa immagine e questa iscrizione? Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio.'' {{A destra|margine=1em|{{smaller|S. GIOVANNI, Cap. 22.}}}} {{centrato|'''Pensieri.'''}} I Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per coglierlo in parole. La guerra contro Gesù è organizzata: non è l’odio di alcuni accieccati, di qualche invidioso, no, è una lotta metodicamente, costantemente condotta da{{altraColonna}} tutto un partito che si vede minacciato, che prevede finita la propria potenza, scossa la propria autorità, caduti i propri privilegi se la parola di verità e di libertà, predicata da Gesù, riesce a ottenere la fede delle moltitudini. La condotta di Gesù era irreprensibile: da questo lato i nemici non potevan tentare, inventar nulla; nessun arzigogolo avrebbe potuto trarre in inganno le moltitudini! Tentarono, è vero, dire potenza diabolica quella di Gesù: non potendo negare le opere, cercarono ottenebrarne le origini... ma la potenza dei fatti non è facilmente oppugnabile. Si può vedere con dolore la santità di un avversario, menomarla, non annientarla.... I Farisei son costretti a trovare altra via, per perder Gesù, e si radunano a consiglio per vedere il modo di coglierlo in parole. Oh, tenebroso consiglio... di tristi adunati per tendere insidie al Maestro! Che spettacolo orrendo! Spettacolo che la genia dei Farisei ripresenta all’occhio addolorato dei buoni, dei semplici, ogni voltai che torna ad essi opportuno! Ma si consocino quelli che soffrono persecuzione e quelli che se ne rattristano: gli uni somigliano a Gesù e gli altri a’ suoi pochi discepoli fedeli. {{asterismo}} E per coglierlo in parole non si presentano a Cristo personalmente, no, mandano i loro discepoli ai quali hanno insegnato la loro arte di male, e li mandano con una domanda sottilmente cercata, astutamente trovata. Una domanda che eccitava le passioni politiche religiose che, allora come oggi, son quelle che più dividono e acciecano. Ma Gesù ha una risposta così semplice, così sapiente, così evidente che gli inviati a Lui per coglierlo e farlo cadere restan meravigliati e stupiti... e se ne vanno. Se ne vanno dolenti, attendendo altra occasione per perderlo. L’arte dei Farisei non muta: dal principio alla fine del Vangelo la ritroviam sempre quella; di secolo in secolo si mantiene sempre identica a se stessa. {{asterismo}} La parola di Gesù che ha meravigliato i suoi nemici sia a noi parola di ammaestramento e di luce. C’insegni che nessuna preoccupazione terrena deve unirsi alla nostra fede religiosa: ci salvi dal confondere le nostre passioni politiche con la causa della verità e del bene; ci inculchi che indipendentemente da ogni potenza terrena, da ogni forma di reggimento, si compiono i misteriosi commerci fra le anime e Dio. Che vale ciò che oggi è e domani non e più in confronto alle realtà eterne, alle supreme realtà spirituali?... Oh, che tentativo folle e quello di alcuni che vorrebbero impicciolire, limitare una causa universale, che non conosce costituzioni di nessun genere.... E certi atteggiamenti come contristano le anime pie! Ma ad esse risuoni dentro la voce interiore che divinamente ammonisce: lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. {{FI |file = Il buon cuore - Anno IX, n. 17 - 23 aprile 1910 (page 4 crop).jpg | width = 30% | float = center | caption = }}<noinclude><references/></noinclude> 05akmn9yc1fw7l3whih5trg0m6wxuzt Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911/Educazione ed Istruzione 0 827403 3014441 2955643 2022-08-01T07:35:28Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Educazione ed Istruzione<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Beneficenza<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Religione<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Educazione ed Istruzione|prec=../Beneficenza|succ=../Religione}} <pages index="Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf" from="3" to="6" fromsection="2" tosection="1" /> ogg1a1yxbjiubwhfs0bmz9bjmgh54bb Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/7 108 827404 3014468 2955644 2022-08-01T07:50:56Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il buon cuore}}|351|riga=si}}</noinclude>{{colonna}}{{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 17 - 27 aprile 1912 (page 7 crop).jpg }} {{centrato|{{larger|'''Marchese EMANUELE D’ADDA'''}}}} {{centrato|'''Senatore del Regno'''}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 17 - 27 aprile 1912 (page 7 crop).jpg | width = 25% | float = center | caption = }} Sabato, 21 corrente, vennero fatti ad Arcore di Brianza, solenni funerali al marchese {{wl|Q3723908|Emanuele D’Adda}}, ivi morto a 64 anni, nella sua magnifica villa. Nel sentimento della sua innata modestia, egli ha ben potuto ordinare che non si pronunciassero discorsi sulla sua tomba, ma non potrà vietarsi che si ricordi collo scritto quanto si sarebbe detto colla parola. Il marchese Emanuele D’Adda ha riunite in se due grandezze, la grandezza del passato, la grandezza del presente. Alcuni membri del patriziato, all’avvento dei nuovi tempi, si restrinsero nel cerchio delle antiche idee; altri, attratti, sospinti dal soffio delle idee nuove, dimenticarono le antiche tradizioni: don Emanuele D’Adda fu insieme l’uomo fedele ai sentimenti buoni antichi, e pronto a tutte le feconde iniziative del presente. Educato cristianamente, egli sempre professò i principi e le direzioni della fede, una fede; che prendeva maggior valore dall’essere consciente, mantenuta ferma in mezzo ai contrasti di idee e di pratiche opposte, ferma dinnanzi al dissidio tra la religione e la patria che traviò tanti spiriti, meno equilibrati del suo: cristianamente visse, cristianamente morì, disse giustamente il cartello posto sopra la porta della Chiesa ad Arcore. Lo spirito che univa le famiglie in un sol gruppo, spirito formato di rispetto e di amore, di soggezione e di benevolenza, caratteristico dei tempi antichi, fu lo spirito che animò sempre il suo cuore: privato di figli; egli raccolse le sue affezioni sulla sposa e sulla schiera di tutti gli altri parenti: in un’epoca speciale dell’anno, la sua villa ad Arcore, diventava il convegno di tutti i suoi cari, e di numerosi e illustri amici. La dignità del carattere, l’essere sempre insieme coerente nelle proprie opinioni, il non cercare lodi, il non temere imposizioni di partiti, fu pure un altro de’ suoi meriti: egli fu sempre eguale a se stesso, merito rimarchevole in un’epoca in cui non fu raro l’esempio di abdicazioni al proprio modo di sentire dinnanzi alle blandizie di chi è al potere, o dinnanzi alle niinaccie del volgo. Giovine nel momento in cui si iniziava il movimento dell’indipendenza nazionale, egli ne risentì la scossa e ne divise gli slanci: gli esempi gli venivano dalla sua stessa casa, in modo particolare dallo zio Don {{wl|Q20953719|Carlo D’Adda}}, uno dei rappresentanti più ardenti e tenaci del pratriottismo lombardo: si ascrisse all’esercito: prese parte alla guerra del 1866, e rimase anche in seguito addetto alla milizia territoriale: anzi è la rappresentanza del corpo, di cui era capitano, che egli desiderò presente ai suoi funerali. Egli prestò poi l’opera sua in bene del paese come Deputato e Senatore, e il suo voto fu sempre in appoggio delle cause oneste e conservatrici. Avvolto nella questione sociale, la prevenne e l’affrontò: non aspettò di essere spinto a migliorare le condizioni de’ suoi contadini: seguace in ciò anche degli esempi dello zio Don Carlo, egli pensò subito a migliorare le loro abitazioni inspirandosi alle più illuminate norme della igiene e della comodità: le case coloniche di Casa D’Adda{{altraColonna}} possono essere mostrate a modello. Queste cure previdenti non valsero a salvarlo dall’ingratitudine: in una sua tenuta fu organizzata una imposizione socialista: non volendo cedere a ingiuste pretese, e non volendo ricorrere a misure di rappresaglie, alienò il fondo. I contadini, accortisi troppo tardi di essere stati tratti in inganno dai sobillatori, piansero. Quelle lacrime erano il più bel elogio dell’antico padrone. La beneficenza è un’altra delle caratteristiche del patriziato milanese: provveduto di mezzi e senza figli, il marchese D’Adda la esercitò largamente, unendo alla generosità dei doni l’applicazione illuminata. I bisogni più urgenti delle classi popolari attrassero maggiormente le sue cure, come gli ospedali, gli asili infantili: egli diede un largo contributo per la fondazione del Sanatorio di Ornago, e fece un lascito di L. 60.000 per l’Ospedale mandamentale di Vimercate. Gli asili infantili da lui beneficati sono legione. Più di quattro cento mila lire in beneficenza dispose nel suo testamento. L’italiano è artista, e porta questa nota in tutte le manifestazioni della sua vita. Il marchese D’Adda aveva già in famiglia una prova di questo eminente gusto per le belle arti, nella monumentale cappella mortuaria, ricca di due superbi lavori di Vincenzo Vela: il primo è il ritratto della di lui madre morente, in proporzioni grandi al naturale, sotto uno sfarzoso padiglione di marmo di Carrara; il secondo la statua della Madonna Addolorata, posta in una nicchia sopra l’altare. Espressione di questo amore all’arte nel suo testamento ebbe uno speciale ricordo con un legato di L. 50.000, pei ristauri dello Castello Sforzesco, e aggiunse il dono di un quadro pregevole del Boltraffio. E tutte queste doti armonizzanti nell’unione dell’antico e del moderno, erano nel marchese D’Adda abbellite da una qualità predominante e in lui non mai deficente, la bontà: il titolo di buono, credo fosse quello che istintivamente sorgesse sul labbro di tutti per caratterizzarlo. Buono, tutti gli volevano bene: avrà avuto avversari; credo che nessuno gli fosse nemico. Il numeroso intervento di persone di ogni classe a’ suoi funerali fu una prova del largo consenso di stima e di affetto che godeva presso di tutti: tutto il patriziato milanese con qualcuno dei suoi membri era presente: tutta l’alta società di Milano in quel giorno era ad Arcore. Egli si ricordò con un legato di L. 50.000, a favore dei dell’Istituto Ciechi di Milano, ben predisposto a ciò anche dalla tradizione di un affetto speciale già esistente a loro riguardo in famiglia: la marchesa Trotti; sua suocera, è presidente del Comitato per l’''Asilo Infantile dei Ciechi'', e all’opera sua autorevole e benefica si deve in gran parte l’incremento di tanto utile e simpatica istituzione. La preghiera dei bambini ciechi riconoscenti, insieme a quella degli altri beneficati, affretti presso Dio il premio al generoso benefattore, e faccia scendere sulla vedova desolata il conforto della rassegnazione, della speranza e della pace. {{A destra|margine=1em|{{sc|{{wl|Q60484781|L. Vitali}}.}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 17 - 27 aprile 1912 (page 7 crop).jpg }} {{rule|100%|000}} {{rule|100%|000}} '''Il Municipio di Milano ha ordinato ''150 abbonamenti'' per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’''ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI''.''' {{rule|100%|000}} {{rule|100%|000}}<noinclude><references/></noinclude> 4kxfxz5374rn0kvm5hlkd3xb2sl2to3 Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911/Religione 0 827405 3014469 2955645 2022-08-01T07:52:09Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Religione<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Educazione ed Istruzione<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Notiziario<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Religione|prec=../Educazione ed Istruzione|succ=../Notiziario}} <pages index="Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf" from="6" to="7" fromsection="2" tosection="" /> gxi2frpmx5yf6fkqoyhm6a1pdyt0mpx Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911.pdf/8 108 827416 3014510 2955673 2022-08-01T08:08:28Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|352|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna|33%}}{{centrato|{{larger|'''NOTIZIARIO'''}}}} {{Rule|6em|000}} '''Patronato scolastico.''' — L’egregia signora Adele Riva ci comunica: per la sedicesima volta, il Consiglio Direttivo del Patronato Scolastico della Scuola Comunale Femminile di via Spiga, si rivolge fiducioso alle famiglie delle scolare e ai cortesi e generosi amici di questa vecchia Scuola, rimasta ormai l’unica, tra le scuole del Comune, che potrebbe celebrare il suo cinquantenario non del tutto inglorioso. Anche nello scorso anno scolastico 1910-1911, il Patronato potè, tra le sue molte prestazioni a profitto delle allieve povere, mandarne trentuna al mare o ai monti, con una spesa di oltre 1700 lire. Parecchie furono pure aiutate a tenersi in corrente nel pagamento delle quote per l’iscrizione alla Mutualità Scolastica — iscrizione che dovrebbe diventare un obbligo per tutti i nostri scolari, non tanto per l’immediato beneficio che può portare nelle famiglie, quanto per il fine più alto di diffondere in tutte le classi sociali il sentimento del risparmio e della previdenza. E anche per queste piccole quote, distribuite a spizzico, si spesero L. 100. Le scarpe e gli altri indumenti costarono in tutto oltre L. 500. Cosicchè i nostri benefattori, tra i quali hanno il primo posto il Comune, la Federazione dei Patronati, il Ministero della P. I., l'Istituto Salvoni, devono sentirsi ben lieti d’avere, con le loro offerte — le più piccole non sono le meno preziose e le meno accette — d’avere, dico, contribuito a fare non soltanto del bene materiale, ma anche del bene morale. Il fin qui detto, mentre è una doverosa per quanto succinta relazione dell’Opera del Patronato nel suo quindicesimo anno di vita, è pure — lo si capisce — una viva esortazione a volerci continuare quell’aiuto del quale abbiamo sempre bisogno. Le offerte — (denaro o indumenti) si ricevono in qualunque epoca dell’anno presso la Direzione della scuola. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|'''Necrologio settimanale'''}}}} {{Rule|4em|000}} A Milano, il senatore ''{{wl|Q3659743|Carlo Prinetti}}'', patriota ardente, uomo di nobile, forte carattere e di vasta coltura. Era nato nel dicembre del 1820. Laureatosi a Pavia, egli si uni ai giovani liberali che preparavano la patria ai futuri destini e divenne a nico del marchese Visconti Venosta, di Cesare Correnti e di Carlo d’Adda. Coi fratelli Ignazio e Luigi, egli partecipò alle Cinque Giornate di Milano, combattendo all’assalto di Porta Tosa. Costituitosi poi il Governo provvisorio, ebbe da questo il mandato di recarsi incontro a Re Carlo Alberto per accompagnarlo dal Ponte del Ticino fino a Milano. {{altraColonna|33%|style=vertical-align:top;}} Più tardi si arruolò fra i carabinieri volontari lombardi, capitanati da Gagliardi e Simonetta, e col grado di sottufficiale partecipò a tutti gli scontri che questo battaglione dovette sostenere. Dopo la sconfitta di Novara, Carlo Prinetti tornò a Milano per cotinuare la sua opera patriottica insieme al gruppo liberale, che si manteneva in rapporto col Conte di Cavour. Tornata libera Milano egli occupò importanti cariche amministrative. Fu deputato nell’VIII legislatura, succedendo a Cairoli, nel 1874 fu eletto senatore. Conservò fino a questi ultimi tempi le presidenze della Società incoraggiamento Arti e Mestieri, della Società del Quartetto. Era membro del Consiglio direttivo degli Istituti d’istruzione superiore, socio fondatore della Società Storica Lombarda. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|DIARIO ECCLESIASTICO}}}} {{Rule|6em|000}} {{Mlb|'''29, ottobre''' — Domenica seconda dopo la Dedicazione — S. Ermelinda v. e m. '''30, lunedi''' — S. Saturnino m. '''31, martedi''' — S. Quirino m. '''1 novembre, mercoledi''' — Solennità dei Santi. '''2, giovedi''' — Commemorazione dei defunti. '''3, venerdi''' — S. Malachia vesc. '''4, sabato''' — S. Carlo Borromeo.}} {{centrato|''Adorazione del SS. Sacramento.}} {{Mlb|'''29, domenica''' — A S. Tomaso. '''2, giovedi''' — A S. M. del Castello }} {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|'''PICCOLA POSTA'''}} {{Rule|4em|000}} MONZA. — Donna S. F B. — Le cuffiette morbide, gli utili e graziosi punta-spilli, che fanno capolino dalla bella scattola rossa, son da tutti ammirati. Ed io che so la pietosa tua compiacenza nel prepararmeli per la Fiera, te ne sono ancor gaie grata e i bimbi ciechi invocano sulla bionda testina della tua cara figliola tutto il bene che lei e la sua Mamma dimostrano loro. MILANO. — Signor G. C. — Grazie vivissime: ricordiamo il Suo apprezzatissimo aiuto per la Festa delle ova e la promessa che ce lo rinnoverà in occasione della Fiera ci è molto gradita. Senza dubbio a metà Novembre ci sarà un’Adunanza del Comitato e Le chiederemo i Suoi validi consigli. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 42 - 14 ottobre 1911 (page 8 crop 2).jpg | float = center }} {{Il buon cuore/Gerente responsabile}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 40 - 30 settembre 1911 (page 8 crop 2).jpg | float = center }} {{altraColonna|33%|style=vertical-align:top;}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911 (page 8 crop).jpg | width = 100% | float = center }}<noinclude><references/></noinclude> cip3zmpqun3learlsdbf0i9j8992hmh 3014511 3014510 2022-08-01T08:11:51Z Spinoziano 7520 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|352|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna|33%}}{{centrato|{{larger|'''NOTIZIARIO'''}}}} {{Rule|6em|000}} '''Patronato scolastico.''' — L’egregia signora Adele Riva ci comunica: per la sedicesima volta, il Consiglio Direttivo del Patronato Scolastico della Scuola Comunale Femminile di via Spiga, si rivolge fiducioso alle famiglie delle scolare e ai cortesi e generosi amici di questa vecchia Scuola, rimasta ormai l’unica, tra le scuole del Comune, che potrebbe celebrare il suo cinquantenario non del tutto inglorioso. Anche nello scorso anno scolastico 1910-1911, il Patronato potè, tra le sue molte prestazioni a profitto delle allieve povere, mandarne trentuna al mare o ai monti, con una spesa di oltre 1700 lire. Parecchie furono pure aiutate a tenersi in corrente nel pagamento delle quote per l’iscrizione alla Mutualità Scolastica — iscrizione che dovrebbe diventare un obbligo per tutti i nostri scolari, non tanto per l’immediato beneficio che può portare nelle famiglie, quanto per il fine più alto di diffondere in tutte le classi sociali il sentimento del risparmio e della previdenza. E anche per queste piccole quote, distribuite a spizzico, si spesero L. 100. Le scarpe e gli altri indumenti costarono in tutto oltre L. 500. Cosicchè i nostri benefattori, tra i quali hanno il primo posto il Comune, la Federazione dei Patronati, il Ministero della P. I., l'Istituto Salvoni, devono sentirsi ben lieti d’avere, con le loro offerte — le più piccole non sono le meno preziose e le meno accette — d’avere, dico, contribuito a fare non soltanto del bene materiale, ma anche del bene morale. Il fin qui detto, mentre è una doverosa per quanto succinta relazione dell’Opera del Patronato nel suo quindicesimo anno di vita, è pure — lo si capisce — una viva esortazione a volerci continuare quell’aiuto del quale abbiamo sempre bisogno. Le offerte — (denaro o indumenti) si ricevono in qualunque epoca dell’anno presso la Direzione della scuola. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|'''Necrologio settimanale'''}}}} {{Rule|4em|000}} A Milano, il senatore ''{{wl|Q3659743|Carlo Prinetti}}'', patriota ardente, uomo di nobile, forte carattere e di vasta coltura. Era nato nel dicembre del 1820. Laureatosi a Pavia, egli si uni ai giovani liberali che preparavano la patria ai futuri destini e divenne a nico del marchese Visconti Venosta, di Cesare Correnti e di Carlo d’Adda. Coi fratelli Ignazio e Luigi, egli partecipò alle Cinque Giornate di Milano, combattendo all’assalto di Porta Tosa. Costituitosi poi il Governo provvisorio, ebbe da questo il mandato di recarsi incontro a Re Carlo Alberto per accompagnarlo dal Ponte del Ticino fino a Milano.{{altraColonna|33%|style=vertical-align:top;}} Più tardi si arruolò fra i carabinieri volontari lombardi, capitanati da Gagliardi e Simonetta, e col grado di sottufficiale partecipò a tutti gli scontri che questo battaglione dovette sostenere. Dopo la sconfitta di Novara, Carlo Prinetti tornò a Milano per cotinuare la sua opera patriottica insieme al gruppo liberale, che si manteneva in rapporto col Conte di Cavour. Tornata libera Milano egli occupò importanti cariche amministrative. Fu deputato nell’VIII legislatura, succedendo a Cairoli, nel 1874 fu eletto senatore. Conservò fino a questi ultimi tempi le presidenze della Società incoraggiamento Arti e Mestieri, della Società del Quartetto. Era membro del Consiglio direttivo degli Istituti d’istruzione superiore, socio fondatore della Società Storica Lombarda. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|DIARIO ECCLESIASTICO}}}} {{Rule|6em|000}} {{Mlb|'''29, ottobre''' — Domenica seconda dopo la Dedicazione — S. Ermelinda v. e m. '''30, lunedi''' — S. Saturnino m. '''31, martedi''' — S. Quirino m. '''1 novembre, mercoledi''' — Solennità dei Santi. '''2, giovedi''' — Commemorazione dei defunti. '''3, venerdi''' — S. Malachia vesc. '''4, sabato''' — S. Carlo Borromeo.}} {{centrato|''Adorazione del SS. Sacramento.}} {{Mlb|'''29, domenica''' — A S. Tomaso. '''2, giovedi''' — A S. M. del Castello }} {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|'''PICCOLA POSTA'''}} {{Rule|4em|000}} MONZA. — Donna S. F. 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Un Comitato in cui vibra tutta l’anima nazionale si è costituito per i bisogni più urgenti e tutte le classi e le istituzioni si affrettano a portare il contributo del loro obolo, che sarà sempre piccolo anche quando fosse grande. L’Asilo Infantile, cogli introiti della Fiera, non potrebbe partecipare a questo movimento di soccorso nazionale? Appena l’idea balenò, fu accolta col trasporto dell’entusiasmo: la Presidenza dell’Istituto, la Presidenza del Comitato delle Signore, le Capi-gruppo del Comitato, interpellate in proposito, risposero applaudendo. Invece di devolvere tutto l’introito a beneficio dell’Asilo, un terzo verrà versato al Comitato Nazionale. Più l’introito sarà grande, più grande sarà la porzione di contributo pel Comitato. Questa nota di patriotismo che alleggerà sulla Fiera, darà ad essa un carattere di speciale attualità, di interesse e quasi di eroismo: il pensiero che l’introito della Fiera andrà in parte a favore delle famiglie dei feriti e dei morti, renderà più copiose le offerte, più numerose le vendite. I bambini ciechi, il cui animo gentile non è punto estraneo alle vibrazioni dell’amor patrio, saranno ben lieti di cedere parte dell’introito della Fiera a favore delle famiglie dei fratelli feriti o caduti in Africa. Una loro rappresentanza potrà, accompagnata, recarsi a versare l’obolo raccolto al Comitato. Sarà spettacolo commovente vedere i beneficati diventare alla loro volta benefattori; una sventura soccorrere un’altra sventura. La solidarietà nazionale avrà un’altra volta uno dei suoi trionfi più belli. {{A destra|margine=1em|{{sc|L. V.}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno IX, n. 24 - 11 giugno 1910 (page 5 crop).jpg | width = 50% | float = center | caption = }} {{centrato|{{larger|'''Per la salvezza dei nostri emigranti'''}}}} {{Rule|8em|000}} {{centrato|{{larger|''Dell'ITALICA GENS''}}}} {{Rule|8em|000}} {{centrato|{{smaller|''(Continuazione, vedi n. 44).''}}}} Ma io dico che se questo è avvenuto fra popoli di tempra più forte, più agguerriti nelle lotte per la fede, più educati ancora nella scienza cristiana, che ne avverrebbe in tali circostanze del nostro, il quale generalmente parlando è meno istruito, non esperto nelle lotte per conservar la sua fede, non avvezzo ai sacrifici personali che dimandano il mantenimento del culto e l’istruzione del popolo? Certo in ben poco tempo gli verrebbe cancellato dall’anima ogni senso di cristianità, d’amor patrio e di religione. E tale e tanto si è l’abbrutimento di certe classi operaie, che passa ogni dire; e bene spesso mi è avvenuto di leggere sulle pubbliche stampe ciò che sto per dirvi, cioè «potersi impunemente discendere in quelle gallerie, o pozzi di carbone dove trovansi al lavoro protestanti, ebrei, o cattolici di altre nazioni, ma essere assai difficile il penetrare in quei recessi dove operai{{altraColonna}} italiani stanno al lavoro, senza incorrere nel pericolo e nell’inconvenienza di sentire parole villane, lazzi osceni, bestemmie orrende; come se fosse gente spoE glia di ogni decoro, nonchè di ogni fede in Dio». E ciò è naturale che avvenga a tutti ma specialmente agli Italiani, ai quali se voi togliete la Chiesa, insieme colla Chiesa loro strappate dal petto ogni fede al loro Dio ed ogni amore alla loro patria di origine. Nè, qualora si parli di questa classe di gente, è difficile provare l’assunto. Perocchè qual legame di affetto può mai vincolare il cuore e la niente di questi esuli dalla patria loro? Con quale argomento mantener vivo nel loro petto il sacro fuoco dell’amor patrio? Non certamente le rumorose parate, che in certi luoghi si fanno non le soldatesche divise che si indossano da coloro che le avranno fuggite o avrebbero dovute fuggirle, sono per noi certa caparra o sicura dimostrazione dell’amore patrio, il quale trova la sua sede soltanto in un cuore nobile e in una mente educata; e certa gente, a giudicare dalle loro azioni, sono prive dell’uno e dell’altra. Persone di una certa tal quale erudizione, che concscono la storia delle glorie nostre, i fasti dei nostri eroi, dei nostri genii, potranno contenere in se stessi quella scintilla che è necessaria a mantenere vivo nel cuore il fuoco del patrio amore e lucida nella mente l’ammirazione per la patria grandezza. Ma queste cose non vi aspettate che s’abbiano a trovare nella scarsa istruzione della maggioranza dei nostri emigrati: ed allora com’è che riscalderete il loro cuore o cercherete di tenere viva quella fiamma, che pur un giorno ardeva, dell’amore pel patrio suolo? Cercherete voi di richiamare alla memoria loro la grandezza delle patrie istituzioni, il decoro del patrio Governo? Parliamoci chiaro; non ci illudiamo: andate adagio con gente siffatta a rinnovar loro la memoria del patrio suolo con simili argomenti. Essi hanno e conservano viva la memoria delle ristrettezze in cui hanno vissuto, delle miserie che soffrirono e delle tasse, che dovevano pagare al patrio Governo. In questo ambiente riscaldate voi, se potete, quei cuori cogli argomenti addotti sopra. Pur tuttavia vi sono altri argomenti più alla portata della mente loro; vi è una via, che non è ancora interamente sbarrata e per cui si giunge fino al loro cuore; v’è una corda che non è ancor strappata e colla quale si può sollevare un inno amoroso verso quella terra che li vide nascere. Parlate loro di quella tal chiesetta su in cima alla montagna, testimone delle loro gioie d’un tempo: richiamate alla mente le festicciuole allegre alle quali prendevano parte nel prato della Chiesa: dite di quel cimitero dalle mura dirupate, dove all’ombra della croce riposano gli avanzi delle persone a loro care: nè dimenticate anche il vecchio pievano, che tante cure prese di essi nei loro anni giovanili, che li ricolmò di carezze che diede loro savi consigli misti con lagrime, allorquando buoni e semplici lasciarono il natio villaggio per portarsi in terre straniere in cerca di un pane, addivenuto troppo scarso nel loro paese. Allora voi vedrete come il volto di parecchi cominci ad arrossire e forse le pupille di altri sono già {{pt|inumi-}}<noinclude><references/></noinclude> qetgosorgor76v0cjffmw69c4w9l354 Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf/3 108 827422 3014661 2955684 2022-08-01T09:20:13Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il buon cuore}}|355|riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}{{pt|dite|inumidite}}. La memoria dolce della loro chiesuola, delle gioie godute in un tempo, sono le sole che richiamino, che risveglino gli affetti del loro cuore verso una terra, che pur occupa tanta parte dell’animo loro. Cosicchè chiunque abbia seriamente studiato lo stato dei nostri Italiani all’estero si formerà di leggeri l’opinione che per assicurare il benessere materiale e morale dei nostri emigranti è necessario essi sieno assistiti e godano delle loro antiche e buone istituzioni civili e religiose, le sole che sono atte a formare la mente ed il cuore e che solo possono avvantaggiare il loro progresso. Questa verità apparve così lampante nel Congresso Internazionale dell’Emigrazione, che si tenne in S. Luigi, nello Stato del Missuri, durante la famosa Esposizione fatta in commemorazione dell’acquisto della Luisiana ottenuto da Napoleone I, che molti oratori e rappresentanti di stati europei e nelle loro qualità ufficiali non ebbero timore di asserire pubblicamente che per assicurare l’esito ed il felice successo di una colonia era necessaria la presenza del sacerdote. «''Finalmente una delle condizioni che possono guarentire il buon successo colla colonia si è l’avere un buon sacerdote per guida della medesima'', disse il Commendatore Branchi, allora Console generale per l’Italia e Commissario alla medesima Esposizione. ''Può sembrar strano a qualcuno che io da questo luogo e nella mia qualità ufficiale inculchi questa condizione come necessaria al buon esito dell’impresa: ma io parlo non spinto da altro motivo che dalla brama di vedere che le colonie siano un successo, e l’esperienza m’ha dimostrato che non lo sarà senza che i nostri coloni abbiano l’assistenza di un buon sacerdote''». Ed il nostro ambasciatore italiano, che tanto interesse si prese per il benessere dei coloni italiani e per vedere se si fossero potute stabilire colonie dei medesimi, intraprese espressamente un viaggio d’ispezione in specie negli Stati meridionali della Confederazione americana, Egli, il barone Mayor des Planches, dopo aver bene ispezionato e studiata la questione sul terreno, uscì in queste parole: «''Io non credo di potere coscienziosamente raccomandare al patrio Governo quelle colonie, dove non vedo la Scuola e la Chiesa''». Ammesso dunque che il bene materiale e morale dei nostri emigranti in generale richieda che essi siano avviati alla campagna, dirò che è di qua, cioè, dall’Italia che bisogna avviarveli. Non aspettare o pretendere che essi, giunti nel nuovo continente, vogliano o possano indirizzarsi al campo di per se stessi. Se veramente s’intende di cooperare alla loro salute, bisogna incominciare il lavoro prima che essi lascino il loro tetto; di qua istruirli esattamente del luogo dove dovranno recarsi e delle occupazioni alle quali convien loro dedicarsi. Il loro destino deve essere determinato qui, in patria. Se avviene che essi partano prima di avere esattamente stabilita l’occupazione a cui devono dedicarsi il luogo dove debbono andare, è folle il pensare che poi si decidano e lo facciano da sè una volta arrivati sul nuovo continente. Giacché appena colà sbarcati cadranno nelle unghie di arpie, che sotto il mellifluo{{altraColonna}} nome di paesani, conoscenti, o agenti di lavoro, con false promesse li sedurranno; ed una volta che quei meschini abbiano incominciato ad assuefarsi agli artificiosi e seducenti piaceri della città, sarà ben difficile il poterli persuadere che facciano ritorno all’aratro. Essi, generalmente parlando, sono completamente rovinati, e se anche verranno portati a qualche lavoro campestre, vengono vincolati puramente per personale vantaggio del paesano, il quale per molto tempo li sfrutterà. Perocchè bisogna ben ricordarsi che l’essere invitati a portarsi in quelle contrade da amici o da congiunti non è sicura garanzia per l’emigrante. Purtroppo sono frequenti i casi nei quali i nuovi arrivati rimangono sacrificati dalla sordida sete di guadagno dei cosidetti paesani amici o congiunti, i quali anche le tante volte mandano materiale soccorso agli invitati per le necessarie spese del viaggio per farli cadere più facilmente nell’agguato loro teso. Quante volte ho dovuto essere spettatore allo sbarco di questa povera gente, anelante di migliorare la loro fortuna al primo mettere il piede in terra se possibile: eppure quanto era facile il prevedere che una gran parte di essi era di già caduta nelle mani dei cosidetti amici che li avevano invitati che ora sorridevano perchè vedevano riuscita la trama da loro ordita contro i loro cari. Se adunque gli emigranti siano ben istruiti del dove devono portarsi sopratutto se ben fortificati a riguardarsi dalle arpie che piomberanno loro addosso al primo sbarcare che faranno nel nuovo contenente, si può sperare di aver dato principio alla futura prosperità materiale e morale dell’emigrato. E l’opera riuscirà tanto più facile inquantochè di là dall’Oceano si è già stabilita da qualche tempo una Società detta ''Catholic Colonization Society U. S. A.'' (<ref>L’esistenza della ''Società Cattolica di Colonizzazione negli Stati Uniti d’America'' si deve tutta allo zelo infaticabile del Rev.mo P. Devos, che insieme ad alcuni sacerdoti suoi amici la stabilì un anno fa in Chicago. Quest’anno la medesima Società fu solennemente approvata dagli Arcivescovi riuniti in Washington e nei primi di maggio fu convocato espressamente un Congresso, dove moltissimi furono i prelati che intervennero, la Società fu riorganizzata sotto la presidenza dell’Arcivescovo Glennon, che ne rimane il Direttore Generale, e dalla sua nota attività è facile presagire il rapido progresso della medesima.</ref>), che verrà in nostro soccorso. Questa Società è composta di uomini di ben conosciuta probità ed integrità, che hanno una consumata esperienza nella scienza e nel lavoro di colonizzazione, e si prefigge di concentrare gli emigranti, che arrivano agli Stati Uniti, in certi territori adatti sotto ogni rispetto alla colonizzazione; dove, divisi in nazionalità, potranno essere meglio provvisti di Scuola e Chiesa e conservare insieme colla religione le patrie tradizioni, realizzando così il gran concetto del compianto Monsignor Scalabrini. Questo in parte era già stato fatto dalle Società belghe, olandesi e tedesche con ottimo risultato, come lo si può vedere nelle loro fiorenti colonie. Noi Italiani, con tutto l’aiuto, l’impeto e lo sforzo che ci aveva dato<noinclude><references/></noinclude> 7g2pyhdwnb48t9acmr26h38eiqae8kl Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf/4 108 827425 3014676 2955687 2022-08-01T09:31:31Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|356|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}l’Apostolo degli Emigranti, non eravamo stati ancora capaci di realizzare il piano del grande prelato e, a parte e ad eccezione fatta di alcuni casi isolati, la colonizzazione italiana negli Stati Uniti si può dire appena conosciuta. Egli è vero che per il passato è stata ostacolata da serie difficoltà, che sembravano insormontabili; ma quelle ora grazie anche a questa nuova istituzione scompariranno. L’Associazione composta di persone appartenenti al laicato ed al clero ed infiammate del più vivo interesse pel benessere degli immigrati in tutti gli Stati dell’Unione, ha piena cognizione delle terre che possono adattarsi allo scopo suddetto ed è sempre pronta a somministrare a chiunque si rivolga a lei, le informazioni più precise ch’essa possiede, e a dare il benefizio dell’esperienza dei suoi membri ed il loro coscienzioso parere. Ad attirare la confidenza dei nuovi arrivati è bene che si sappia, che questa Società non ha e non può avere alcun interesse o derivare alcun guadagno dalle vendite o compere delle terre che vengono destinate agli emigranti; nè si assume in modo alcuno la vendita o la compera delle medesime. Perchè scopo della medesima Società è solamente di aiutare gli emigrati nella scelta di terre idonee per lo scopo per cui le vuole, di proteggerli nell’adempimento delle condizioni del contratto e di vedere che quanto prima sieno provvisti di Scuola e Chiesa. Quando, come giornalmente avviene, le terre sono messe in vendita a scopo di colonizzazione, la Società manda esperte persone ad esaminare il terreno, il clima, i termini del contratto e se il tutto insieme è soddisfacente e dà garanzia che possa formarvisi con successo una colonia di almeno un centinaio di famiglie, allora la società rende ciò di pubblica ragione, adducendone i motivi, e quando la colonia abbia cominciato ad esistere, è cura della Società di ottenere dalle rispettive autorità locali ciò che è necessario perchè venga somministrato ai coloni la debita istruzione civile e religiosa. Se le Società di Patronato in Italia, se le rispettive Autorità troveranno conveniente di darsi una mano, di lavorare d’intesa con questa Società di cui io parlo, sembra che un miglior avvenire per gli emigrati è assicurato e che il tempo della loro redenzione è venuto; dacchè ben presto sarà conseguito il fine, di formare cioè di questi emigrati buoni e contenti possessori della terra, conservando tutte ed intatte le virtù patrie e religiose che seco avranno portato. {{A destra|margine=1em|''(Continua).''}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 33 - 12 agosto 1911 (page 5 crop).jpg | float = center | caption = }} {{centrato|{{larger|'''PENSIERI'''}}}} {{Rule|4em|000}} La stima che uno gode, gli è fonte di molti piaceri e di vantaggi reali: quando tu calunni un altro, sei un ladro, che gli rubi quiete e guadagno. {{A destra|margine=1em|{{sc|{{wl|Q138832|C. Cantù}}.}}}} Avanti e in alto! ci grida la natura; avanti e in alto! ci grida la scienza; avanti e in alto! ci gridano i nostri padri, che hanno sudato prima di noi per portarci dove siamo; avanti e in alto! gridiamo anche noi ai nostri figliuoli, che ripeteranno il santo grido ai loro lontani nipoti, finché uomo calpesti zolla del nostro pianeta. {{A destra|margine=1em|{{sc|{{wl|Q1235251|Mantegazza}}.}}}} <section end="1" />{{altraColonna}} <section begin="2" />{{Il buon cuore - Titolo sommario|Educazione ed Istruzione}} {{centrato|{{larger|LE ESPOSIZIONI ROMANE}}}} {{Rule|6em|000}} {{centrato|{{larger|'''Nelle sale degli Indipendenti'''}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 02 - 13 gennaio 1912 (page 3 crop 2).jpg | width = 40% | float = center | caption = }} La mostra degli Indipendenti, ha, non fosse altro di simpatico il nome. Indipendenti, da che cosa? Chi sa come è sorta questa esposizione sa anche che l’ardita affermazione di libertà che l’epiteto onde va contraddistinta sembra includere, si riferisce quasi sopratutto alle organizzazioni ufficiali, e alle non meno ufficiali giurie. Ma l’origine del nome bisogna cercarlo un poco più in là; salire le verdi acque della Senna, giungere a Parigi in epoca di ''Vernissage'', nei celebri ''Salons'' al lato dei quali altri saloni si schiudono per iniziativa degli artisti che non vollero passare (o le passarono male), le forche caudine dell’ammissione, ai transitori santuari dell’arte odierna. Ma chi tutte queste cose non voglia rammentare può benissimo lasciarsi soltanto attrarre dal simpatico nome, che vi fa pensare alla più balda indipendenza da ogni scuola, da ogni preconcetto, da ogni moda, da ogni accademia. Ciò dispo• ne assai bene il visitatore, per quanto lo renda un po’ esigenti; ed è un irresistibile invito per cui senza averne magari l’autorità, ama serbare l’indipendenza, se non dei suoi giudizî — che quelli s’intende debbono essere basati sopratutto su criteri tecnici — ma delle proprie impressioni; indipendenza questa a cui tutti i visitatori, che vanno alle esposizioni per proprio gusto e piacere, tengono assai più di quel che non si creda; indipendenza, cui le visitatrici sopratutto non rinunziano mai, anche quando corrono il rischio di dire delle cose cosi avventate, da fare aggricciare... la tela al più tranquillo e idilliaco dei quadri. Ed è perciò che io stessa visitatrice fantastica quant’altra mai, con il desiderio di far l’indipendente... fra gli indipendenti, mi son recata nelle fresche e luminose sale di palazzo Theodoli, nelle quali mi sono trovata quasi sola con i quadri silenziosamente eloquenti. L’atmosfera serena, tranquilla, sarei per dire, claustrale, della galleria, dei musei e delle esposizioni, quando non sono troppo movimentate di visitatori, è almeno per me delle più suggestive. Con alterna vicenda il pensiero si raccoglie in un immagine bella, che ha reso d’un tratto prigioniero il vagante sguardo entro l’ambito breve della sua quadrata cornice, o va deliziosamente correndo per le mobili vie della fantasia, desta ed eccitata al sogno e alle peregrinazioni audaci, da qualche leggiadro motivo sentimentale di che una tela suggestiva suggestivamente favella. Ond’è che questa nostra estate romane, più di ogni altra forse calda e conciliatrice di ozî, ha nondimeno il singolare vantaggio d’invitare a nuovi pellegrinaggi artistici, coloro che il caldo non ha ancora sospinto verso orizzonti più aperti. Eccoci dunque agli «Indipendenti», la mostra d’arte<noinclude><references/></noinclude> rpcfaf25dfg83douh2h2nuchnuw90tt 3014680 3014676 2022-08-01T09:34:45Z Spinoziano 7520 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|356|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna}}l’Apostolo degli Emigranti, non eravamo stati ancora capaci di realizzare il piano del grande prelato e, a parte e ad eccezione fatta di alcuni casi isolati, la colonizzazione italiana negli Stati Uniti si può dire appena conosciuta. Egli è vero che per il passato è stata ostacolata da serie difficoltà, che sembravano insormontabili; ma quelle ora grazie anche a questa nuova istituzione scompariranno. L’Associazione composta di persone appartenenti al laicato ed al clero ed infiammate del più vivo interesse pel benessere degli immigrati in tutti gli Stati dell’Unione, ha piena cognizione delle terre che possono adattarsi allo scopo suddetto ed è sempre pronta a somministrare a chiunque si rivolga a lei, le informazioni più precise ch’essa possiede, e a dare il benefizio dell’esperienza dei suoi membri ed il loro coscienzioso parere. Ad attirare la confidenza dei nuovi arrivati è bene che si sappia, che questa Società non ha e non può avere alcun interesse o derivare alcun guadagno dalle vendite o compere delle terre che vengono destinate agli emigranti; nè si assume in modo alcuno la vendita o la compera delle medesime. Perchè scopo della medesima Società è solamente di aiutare gli emigrati nella scelta di terre idonee per lo scopo per cui le vuole, di proteggerli nell’adempimento delle condizioni del contratto e di vedere che quanto prima sieno provvisti di Scuola e Chiesa. Quando, come giornalmente avviene, le terre sono messe in vendita a scopo di colonizzazione, la Società manda esperte persone ad esaminare il terreno, il clima, i termini del contratto e se il tutto insieme è soddisfacente e dà garanzia che possa formarvisi con successo una colonia di almeno un centinaio di famiglie, allora la società rende ciò di pubblica ragione, adducendone i motivi, e quando la colonia abbia cominciato ad esistere, è cura della Società di ottenere dalle rispettive autorità locali ciò che è necessario perchè venga somministrato ai coloni la debita istruzione civile e religiosa. Se le Società di Patronato in Italia, se le rispettive Autorità troveranno conveniente di darsi una mano, di lavorare d’intesa con questa Società di cui io parlo, sembra che un miglior avvenire per gli emigrati è assicurato e che il tempo della loro redenzione è venuto; dacchè ben presto sarà conseguito il fine, di formare cioè di questi emigrati buoni e contenti possessori della terra, conservando tutte ed intatte le virtù patrie e religiose che seco avranno portato. {{A destra|margine=1em|''(Continua).''}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 33 - 12 agosto 1911 (page 5 crop).jpg | float = center | caption = }} {{centrato|{{larger|'''PENSIERI'''}}}} {{Rule|4em|000}} La stima che uno gode, gli è fonte di molti piaceri e di vantaggi reali: quando tu calunni un altro, sei un ladro, che gli rubi quiete e guadagno. {{A destra|margine=1em|{{sc|{{wl|Q138832|C. 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Ciò dispo• ne assai bene il visitatore, per quanto lo renda un po’ esigenti; ed è un irresistibile invito per cui senza averne magari l’autorità, ama serbare l’indipendenza, se non dei suoi giudizî — che quelli s’intende debbono essere basati sopratutto su criteri tecnici — ma delle proprie impressioni; indipendenza questa a cui tutti i visitatori, che vanno alle esposizioni per proprio gusto e piacere, tengono assai più di quel che non si creda; indipendenza, cui le visitatrici sopratutto non rinunziano mai, anche quando corrono il rischio di dire delle cose cosi avventate, da fare aggricciare... la tela al più tranquillo e idilliaco dei quadri. Ed è perciò che io stessa visitatrice fantastica quant’altra mai, con il desiderio di far l’indipendente... fra gli indipendenti, mi son recata nelle fresche e luminose sale di palazzo Theodoli, nelle quali mi sono trovata quasi sola con i quadri silenziosamente eloquenti. 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L’Associazione composta di persone appartenenti al laicato ed al clero ed infiammate del più vivo interesse pel benessere degli immigrati in tutti gli Stati dell’Unione, ha piena cognizione delle terre che possono adattarsi allo scopo suddetto ed è sempre pronta a somministrare a chiunque si rivolga a lei, le informazioni più precise ch’essa possiede, e a dare il benefizio dell’esperienza dei suoi membri ed il loro coscienzioso parere. Ad attirare la confidenza dei nuovi arrivati è bene che si sappia, che questa Società non ha e non può avere alcun interesse o derivare alcun guadagno dalle vendite o compere delle terre che vengono destinate agli emigranti; nè si assume in modo alcuno la vendita o la compera delle medesime. Perchè scopo della medesima Società è solamente di aiutare gli emigrati nella scelta di terre idonee per lo scopo per cui le vuole, di proteggerli nell’adempimento delle condizioni del contratto e di vedere che quanto prima sieno provvisti di Scuola e Chiesa. 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Ciò dispone assai bene il visitatore, per quanto lo renda un po’ esigenti; ed è un irresistibile invito per cui senza averne magari l’autorità, ama serbare l’indipendenza, se non dei suoi giudizî — che quelli s’intende debbono essere basati sopratutto su criteri tecnici — ma delle proprie impressioni; indipendenza questa a cui tutti i visitatori, che vanno alle esposizioni per proprio gusto e piacere, tengono assai più di quel che non si creda; indipendenza, cui le visitatrici sopratutto non rinunziano mai, anche quando corrono il rischio di dire delle cose cosi avventate, da fare aggricciare... la tela al più tranquillo e idilliaco dei quadri. Ed è perciò che io stessa visitatrice fantastica quant’altra mai, con il desiderio di far l’indipendente... fra gli indipendenti, mi son recata nelle fresche e luminose sale di palazzo Theodoli, nelle quali mi sono trovata quasi sola con i quadri silenziosamente eloquenti. L’atmosfera serena, tranquilla, sarei per dire, claustrale, della galleria, dei musei e delle esposizioni, quando non sono troppo movimentate di visitatori, è almeno per me delle più suggestive. Con alterna vicenda il pensiero si raccoglie in un immagine bella, che ha reso d’un tratto prigioniero il vagante sguardo entro l’ambito breve della sua quadrata cornice, o va deliziosamente correndo per le mobili vie della fantasia, desta ed eccitata al sogno e alle peregrinazioni audaci, da qualche leggiadro motivo sentimentale di che una tela suggestiva suggestivamente favella. Ond’è che questa nostra estate romane, più di ogni altra forse calda e conciliatrice di ozî, ha nondimeno il singolare vantaggio d’invitare a nuovi pellegrinaggi artistici, coloro che il caldo non ha ancora sospinto verso orizzonti più aperti. 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Un giro rapido e un esame sommario comincia intanto a persuaderci di questo: che, cioè gli espositori, sono... indipendenti (nella maggior parte almeno) da ogni velleità di effetti stupefacenti allo sguardo del placido visitatore. Niente ''boites à surprise'', qua dentro, pochi ardimenti novatori, molte cose belle, molte e molte mediocri, poche, veramente brutte.... Ma, come accennavo poc’anzi, una visitatrice che fa l’indipendente... fra gl’indipendenti, non giudica, ma guarda con la sua curiosità appassionata, lasciandosi guidare soltanto dalla fugace attrazione del momento. Conte i bimbi che sfogliano un grande volume di favole illustrate quando ancora non sanno leggerne il testo, non in capo a ogni pagina raccolgono l’immaginazione infantile per giungere e interpretare ''le figure'' ma di tanto in tanto si innamorano di qualcuna, ed allora la contemplano con avido sguardo indagatore, per giungere a indovinare il significato di ogni dettaglio; e v’intessono intorno mille favole forse più belle e più audaci di quella immaginata dall’autore stesso. E d’altra parte come sarebbe pòssibile far giustizia di tutte le opere contenute entro trenta sale circa? Esaminandone attentamente pure una per sala la facoltà di ammirazione si esaurirebbe, l’interessamento correrebbe il rischio di smarrirsi in una vaga labile ebbrezza di cose belle e maliose, e la gioia del visitatore (perchè dall’impressione dei visitatori noi vogliamo soltanto occuparci) si scioglierebbe in una velata stanchezza. Eccoci nella sala Gallelli, una delle prime e più ampie al piano del nuovissimo palazzo. E’ una fantasmagoria di colori, un fluttuar d’immagini floride e piene di vita; v’hanno alcuni ritratti efficaci signorili e corretti, fra cui stona uno studio di donna per nulla simpatico. Corrono gli occhi con soddisfazione sincera fra le tele così ricche di tinte da apparire quasi gioconde, e che si prestano mirabilmente a far rilevare la serietà pensosa delle sobrie sculture dello Ximenes, le cui immagini, marmoree o bronzee che siano, hanno sempre una grande intensità di vita che sembra ottenuta senza alcun sforzo. Fra la ricchezza e la plasticità di forme della sala radiosa, una graziosa figura di donna che fa pensare a una poesia di Guido Gozzano, tutta composta nella sua toletta di mezzo secolo fa, con le scarpette allacciate a sandalo da intrecciature di nastri e i capelli tenui e biondi raccolti alla sommità del capo giace tranquillamente sovra un divanetto modesto. V’è un’aura di grazia e di semplicità intorno a lei, e chi passa, da uno sguardo alla firma del Stimi, e sorride alla sognante creatura, come a una piccola amica simpatica, che appare la più compresa del silenzio solingo della sala, molto adatto alla sua serena posizione di riposo. Poi si procede oltre; e ci si trova fra lo stuolo bianco e bruno di marmi e di bronzi. Qui, se v’è una visitatrice, ella cede subito al {{pt|femi-}}{{altraColonna}}{{pt|neo|femineo}} istinto che la rende più pronta all’ammirazione delle minuscole cose squisite che non talora delle grandi opere, a meno, si intende non siano compiute da sommi maestri. Ed una piccoletta bimba, tutta compresa nello sforzo delle prime fatiche di massaia in diciottesimo; e un ossuto ronzino del ''Quattrociocchi'', efficacissimo nella modellatura, nell’espressione di stanchezza penosa, che emana da tutto il gramo corpo della povera bestia; e un piccolo bevitore del ''Barbella'' attraggono e rattengono per qualche istante il curioso sguardo disfiorante, e carezzante la selvetta chiara delle sculture leggiadre. Poi si torna ancora fra i quadri. C’è un’armonia grave e dolorosa nell’aria. E’ la piccola violinista quasi deforme di Tiflembach che la testa riversa sullo strumento canoro trae dalle corde una nota di spasimo che si riflette in ogni suo lineamento. La testa e lo strumento doloranti emergono soli dalla tela che la luce occidua soffonde di un leggero velo d’oro. Strano pittore questo Tifiemback, che i suoi paesaggi, e le immagini trae più dalla fantasia che dalla natura stessa, con tecnica forse non sempre perfetta, ma con l’efficacia strana e arrischiata di una novella di Edgardo Poe. Ma ecco vicino a questo artista cupo e bizzarro ad un tempo, ecco una serie di piccole serene opere del Timaro: teste di bimbi deliziosi, impressioni romane, piene di eloquenza. Ancora una volta è l’istinto femineo che attrae la visitatrice fra quelle tenui cose squisite, in cui ella sente e ritrova la vita, più facilmente che non in certe tele di parecchi metri quadrati. Ella pensa che quelle cose di proporzioni modeste sono quasi le uniche che possono, senza stonare troppo, entrare nelle nostre case, ove vorremmo veder sorridere sempre l’arte, ma dove purtroppo la grande Arte, non può trovare spazio sufficiente per troneggiare e distendervisi da quella sovrana ch’essa è. E riflettendo a ciò con ascoso desiderio nostalgico ci si sofferma dinanzi alla trasparenza suggestiva del Citunno del ''Santoro'', che è specialista nel ritrarre le tenui chiarità delle acque, le iridiscenze cupe della laguna. E un poco più oltre l’''étalage'' delle tele dei disegni del Fabrès di che sono occupate quasi tre stanze annunziano la presenza di una personalità robusta e originale di artista. Il Fabrès è senza dubbio un disegnatore accurato e vigoroso e da ciò deriva ai suoi quadri, quell’impronta di energia e di vivacità, che li rendono ammirati. Soltanto ci son troppi Fabrès in queste sale. Egli è un pittore fecondo, questo lo si vede, ma perchè impone ai visitatori tutti i frutti della fecondità sua? Ha l’aria un po’ invadente di fronte agli altri espositori, questo spagnuolo vivace, ma nonostante questo (o chi sa forse proprio per questo) è simpatico anche perchè vi accompagna garbatamente, con i suoi disegni e le sue acqueforti, fino alla soglia della porta del primo piano, e vi costringe a salire col pensiero di lui, al piano superiore, ove però lo dimenticate subito, poichè vi vengono incontro, nientemeno che Gemito e Mancini! Il piccolo pescatore di Gemito, un bronzo squisito, modellato con una eleganza e una {{pt|espressio-}}<noinclude><references/></noinclude> gltzwj5xu4afqox7ficuxdbyk2i3mp6 Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf/6 108 827430 3014744 2955692 2022-08-01T10:01:00Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|358|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{colonna}}{{pt|ne|espressione}} stupefacente, pieno di vita, palpitante anzi addirittura di un fremito di gioia contenuta, simbolo meraviglioso di sanità d’arte, di efficacia di verità è forse l’ornamento più bello di questa mostra. Il Gemito lo modellò prima che la sventura lo colpisse, e forse non mai egli sintetizzò in un’opera tutte le caratteristiche dell’arte sua, tutta quella sua ''speciale'' significazione di vita, che egli vorrebbe impressa in ogni suo lavoro. I quadri del Mancini, qui esposti, risalgono senza dubbio a parecchi anni fa, e appaiono perciò singolarmente interessanti in quanto rivelano i pregi iniziali dell’autore, e a chi rammenta gli ultimi lavori suoi, fanno comprendere l’evoluzione di questo vigoroso ritrattista. Ma troppo del Mancini si è parlato perchè il visitatore, o meglio la visitatrice, possa mettersi, lei alla facile impresa di scoprire i meravigliosi pregi delle suggestive sue opere; e non le resta perciò altro compito che di ammirare commossa, ma silenziosa, per procedere poi nelle attigue sale ove sono altre opere di pittori e scultori meridionali, Casciano, Cifariello, Esposito, Pizzuti, nomi illustri che riflettono nelle opere loro tratti sinceri di genialità. E nella rapida visita la pervabante pellegrina volentieri si indugia a sognare davanti alle marine del Brenda, col dolce trittico assisano di Pio Bottoni, alla figura meravigliosa di vecchio del Simonetti, al commosso lembo del shellevano mare di S. Terenzo di Lenina, Rossi-Scotti, che ha qui esposto anche un interessante quadro militare che rivela una volta di più nel tranquillo pittore umbro l’inclinazione a tratteggiare scene fervide di vita soffuse di sentimento guerresco. E poi mentre la visita di questa seconda parte della mostra volge alla fine, mentre negli occhi contemplanti le policrome tele si addensa una vaga stanchezza, mentre le sale solitarie vanno più e più addormentandosi sotto le carezze del tramonto che inaura le larghe vetrate portando l’eco rumorosa del corso sottostante, mentre non si ha quasi più voglia di subire la suggestione meravigliosa delle tinte, mentre la solitudine misteriosa di quello strano santuario d’arte è solo interrotta dal passo di un altro visitatore solitario che, cede ancora al dolce richiamo delle immagini silenziose, mentre state per lasciare definitivamente gl’Indipendenti, rimettendo ad altro giorno la visita alla mostra retrospettiva che occupa il terzo piano del Palazzo Theodoli, una leggiadra visione d’arte modesta e superba ad un tempo rattiene è ristora lo sguardo curioso che quasi era stanco. Il Terzi, l’illustratore geniale, l’animatore del libro moderno, l’interprete rapido e vigoroso di ogni poetica visione di novellatore e di poeta espone qui una collezione di acqueforti molte delle quali sono apparse in uno dei più eleganti e apprezzati periodici di Italia. Le figurine snelle, vibranti di vita come nell’''Assolo'', in ''Sconforto'', in ''Passione'', tutte rivelano non solo il genio dell’artista, ma a sua facilità di dare in pochi tratti forma plastica al pensiero e al sentimento. E poichè come dicevo poc’anzi, molta gratitudine si deve a quelle forme d’arte che possono entrare facilmente nella nostra vita, che possoao dare soddisfazione ad{{altraColonna}} ogni sguardo avido di cose belle, ad ogni cuore, che vorrebbe far dell’arte una compagna e una consolatrice fedele, la visitatrice ''indipendente'' lasciando i non meno ''indipendenti'' espositori pensa che l’illustrazione è forse la forma d’arte cui l’avvenire darà l’incremento maggiore. Essa infatti risponde al bisogno di sminuzzare, perchè più facilmente soddisfi all’avidità delle masse, anche la bellezza. Ma per questo appunto è necessario dare a questa fine e difficile estrinsecazione artistica, la massima importanza, perchè non s’involgarisca nei tentativi dei dilettanti. E chi sa? forse le gentili mani famminee son le più atte a difendere e salvaguardare questa divinità fragile e squisita; che nella sua tenuità meravigliosa conduce nel più modesto salotto il puro affiato della bellezza, il soave ristoro della grazia. {{A destra|margine=1em|{{Sc|Teresita Guazzaroni.}}}} {{rule|100%|000}} {{rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|'''Cuor contento il ciel l’aiuta'''}}}} {{Rule|6em|000}} <poem> «Narrami la tua storia, vecchierello.» :«Dal giovanil lavoro ebbi bei frutti, :E quando dileguò tempo sì bello, :Un po’ di carità mi fecer tutti. Vo’ ramingando d’uno in altro ostello, :Ma di lagrime gli occhi ho sempre asciutti, :E (grazie al natural ch’è sempre quello) :Mi fanno buona ciera e vecchi e putti. Le labbra non ho mai di canto mute, :Né invidio all’uccellin l’allegro umore, :Di camicia son privo ed ho salute.» «To’ un biglietto da Cinque e ti consola!» ::«Dio ve ne renda il merito, signore; ::Vo’ subito a comprar la camiciola.»</poem> {{A destra|margine=1em|{{Sc|D. A. 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Mandò di nuovo altri servi, dicendo: Dite agli invitati: il mio desinare è già in ordine, si sono ammazzati i buoi e gli animali di serbatoio, tutto è pronto, venite alle nozze. Ma quelli misero ciò in non cale, e se ne andarcno chi alla sua villa, chi al suo negozio: altri poi presero i servi di lui, e trattaronli ignominiosamente e li uccisero. Udito ciò il re si sdegnò: e mandate le sue milizie, sterminò quegli omicidi, e diede alle fiamme la loro città. Allora disse ai suoi servi: Le nozze sono all’ordine, ma quelli che erano stati invitati, non ne furono degni. Andate dunque ai capi delle strade, e quanti incontrerete, chiamate tutti alle nozze. E andati i servitori di lui per le strade, radunarono quanti trovarono, e buoni e cattivi: e il banchetto fu pieno di convitati. Ma entrato il re per vedere i convitati, vi osservò un uomo che non era in abito da nozze. E dissegli: Amico, come sei tu entrato qua, non avendo la veste nuziale? Ma egli ammutolì. Allora il re disse a’ suoi ministri: Legatelo per le mani e pe’ piedi, e gittatelo nelle tenebre esteriori: ivi sarà pianto e stridore di denti. Imperocchè molti sono i chiamati e pochi gli eletti.'' {{A destra|margine=1em|{{smaller|S. GIOVANNI, Cap. 22.}}}} {{centrato|'''Pensieri.'''}} Il re manda i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze del figliolo, ma gl’invitati rifiutano d’intervenire alla festa. Il re dell’universo, il Signore onnipotente chiama tutte le anime alla sua luce, tutte le invita a seguire la via purissima che conduce alla suprema vittoria spirituale, alla spiritualizzazione d’ogni cosa, allo sforzo d’ogni attività per raggiungere la meta ultima segnata agli umani. — Dio chiama, Dio incita e con le parole, che risuonan solenni nel santuario della coscienza, e con gli inviti de’ suoi santi ministri ed apostoli. Ma la voce divina non viene ascoltata che da pochi: la massa ricalcitra ed è ritrosa. Immersa negli affetti e nei piaceri delle cose sensibili, non sa porger l’orecchio con simpatia a chi predica la felicità della virtù, la bellezza del sacrifizio, la libertà, frutto di rinunzia alle passioni. La lotta fra lo spirito e il mondo; fra l’amore e l’egoismo è ancora aspra e disuguale e il piccolo drappello dei mandati da Dio è ancora guardato con meraviglia, quasi con ischerno. {{altraColonna}}{{asterismo}} I servi della parabola furono anche maltrattati e uccisi. E la parabola rispecchia la verità d’ogni secolo. Furono maltrattati gli antichi profeti d’Israele, che cercavano avvivar lo spirito in una religione avviata a irrigidirsi e a superficializzarsi; fu crocifisso Gesù, che portava nel mondo la più luminosa parola di verità, di libertà e d’amore; furono martoriati gli apostoli, i discepoli. Farsi banditori di verità pare equivalga a esporsi al disprezzo, alla persecuzione, alla morte: sopratutto per essi s’avvera la parola austera: Se volete seguirmi, prendete la vostra croce. Eppure, nonostante il Calvario che incombe su ogni vita d’apostolo, gli apostoli non mancano: mutano le forme e le fasi di un apostolato, ma il fedel servo della verità non cessa dalla sua predicazione di bene.... {{asterismo}} Così vivono, uniti insieme, stretti nella stessa società, i buoni e i cattivi, gli spirituali e i mondani, gli umili e i superbi. Ma verrà giorno, per tutti verrà, dopo il quale non ci saran più inviti al bene; verrà ora in cui taceranno tutte le voci, in cui tutte le libere attività saranno spente, in cui, volenti o nolenti, bisognerà entrare, davanti al Signore. E allora? Che resterà a coloro che della terra si son fatti un paradiso, quando ogni cosa terrena sarà venuta meno? Che resterà ai ricchi del mondo nel regno santo dello spirito? Ma perchè non pensiamo a queste solenni verità, a questi grandi problemi? Perchè lodiamo i santi, esaltiamo gli spirituali e poi viviamo come se la nostra vita corporea non dovesse finir mai, non assorti che nelle limitazioni terrene? — Perchè non apprezziamo il valore della vita, come di moneta con cui si compra l’eternità? Vengono anche a noi, dalle profondità dell’essere, i misteriosi richiami dell’eterna verità; giungono anche a noi parole meravigliose di santi, rivelanti esperienze ineffabili, lumeggianti vite interiori di spiritualità eccelse, profetizzanti il disegno divino sull’universo.... Ascoltiamo, accogliamo tutto ciò che ci chiama verso la vetta: seguiamo l’impulso dello spirito. Un periodo di raccoglimento ci attende in preparazione al Natale di Gesù: prepariamo davvero le anime nostre a riceverlo e, per seguirlo, non abbiam più riguardo, se è necessario, a ciò che fanno, a ciò che dicono gli altri. Tu seguimi, cosa t’importa degli altri! disse Cristo a Pietro. Seguiamo Gesù e stiamo fissi in Lui solo. {{rule|100%|000}} {{rule|100%|000}} '''Il Municipio di Milano ha ordinato ''150 abbonamenti'' per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’''ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI''.''' {{rule|100%|000}} {{rule|100%|000}}<noinclude><references/></noinclude> 2gg07isc25rmzhzpfu6fcad1r0ay470 Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911/Religione 0 827434 3014821 2955697 2022-08-01T10:54:15Z Spinoziano 7520 Porto il SAL a SAL 75% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Religione<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Educazione ed Istruzione<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Notiziario<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>75%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Religione|prec=../Educazione ed Istruzione|succ=../Notiziario}} <pages index="Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf" from="7" to="7" fromsection="" tosection="" /> fru1wt08a0cnvadnphsbfnc257i1cqc Pagina:Il buon cuore - Anno X, n. 45 - 4 novembre 1911.pdf/8 108 827439 3014822 2955702 2022-08-01T11:08:30Z Spinoziano 7520 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|360|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna|33%}}{{centrato|{{larger|'''NOTIZIARIO'''}}}} {{Rule|6em|000}} '''La beneficenza del Comitato Ambrosiano.''' — Il Comitato Ambrosiano di benefierogazione dei fondi ricacenza deliberò vati dagli spettacoli organizzati durante il corrente anno, fra le seguenti istituzioni: Istituto pedagogico forense L. 500, Ospedale dei bambini 500, Assistenza pubblica milanese 500, Veterani di Turate 400, Soccorso fraterno 275, Scrofolosi poveri Sempione 200, L. 100 ad ognuna delle seguenti: Cucina malati poveri, Ospizio nazionale piccoli derelitti, Asili Calderini, Asilo Regina Elena, Asilo Mariuccia, Pio Istituto maternità, Opera pia Guardia medica piazza Duomo, Società italiana protezione dei fanciulli. In totale L. 3175 alle quali devonsi aggiungere le L. 400 già versate al Comitato Pro Sempione per gli scrofolosi poveri di quel quartiere. ⁂ Il sen. {[wl|Q3659743|Prinetti}}, testé defunto, volle ricordarsi di quelle istituzioni che lo ebbero ambito e prezioso consigliere e cosi lasciò alla Società d’Incoraggiamento per le Arti Mestieri, L. 80,000, all’Orfanotrofio femminile della Stella 5000, all’Orfanotrofio maschile di S. P. in Gessate 5000, alla Pensione benefica per le giovani lavoratrici di via S. Carpoforo 5000, ai poveri della Parrocchia di S. Alessandro 1000. ⁂ Il prof. {{wl|Q3743808|Ferruccio Quintavalle}}, quale presidente del Comitato professori e studenti di Milano già costituitosi a favore dei danneggiati dal terremoto del 1908, ha versato alla sede del Consiglio d’Amministrazione dell’''Opera Pia Lombarda in Messina'' la cospicua somma di L. 1500. Siffatto importo rappresenta il ricavo della vendita di un opuscolo appositamente pubblicato ed è specialmente destinato a profitto degli orfani ricoverati nel grande Orfanotrofio Lombardo aperto a Messina fin dal 28 dicembre 1910. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|'''Necrologio settimanale'''}}}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 01 - 6 gennaio 1912 (page 7 crop).jpg | width = 50% | float = center | caption = }} L’egregio nostro amico monsignor Emilio Lombardi — Proposto di S. Agostino in Cremona, il braccio destro di S. E. monsignor Geremia Bonomelli, il pastore zelante, l’amico dei nostri operai emigrati — ha avuto in questi giorni il sommo dolore di perdere la sua venerata madre — '''Angela Chiodi''' ved. '''Lombardi''' — che contava 67 anni, ed è spirata santamente, dopo lunga e straziante agonia. Innalziamo una preghiera per la pia defunta, ed esprimiamo le più sentite condoglianze all’amico carissimo. {{FI |file = Il buon cuore - Anno XI, n. 01 - 6 gennaio 1912 (page 7 crop).jpg | width = 50% | float = center | caption = }} A Milano, il dott. cav. ''Ferdinando Ziliotto''; — il commendatore dott. ''Giacomo Ancona''. {{altraColonna|33%|style=vertical-align:top;}} — A Porlezza, il sindaco ''Onorato Luraghi''. — A San Remo, il generale ''Alessandro Giovanni Raineri'', veterano delle patrie battaglie, grande ufficiale della Corona d’Italia. — A Genova, il comm. ''Giuseppe Oberti'', una fra le più note personalità cittadine, fu un valente insegnante di ragioneria nelle scuole governative e fu anche assessore per le finanze. — A Roma, il comm. ''Domenico Besson'', tenente generale nella riserva, veterano della guerra del 1859; — il cav. ''Massimiliano Savini'', tenente colonnello di fanteria a riposo. — A Ferrara, il nobiluomo ''Cesare Ferraguti'', d’antica e nobile famiglia nota sino dal 1341. — A Montespertoli (Grosseto), il cavaliere uff. ''Lorenzo'' dei conti ''Grottanelli'', gentiluomo toscano che scrisse alcuni volumi sui costumi e sulla storia della Maremma e che si dilettò anche di pittura. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|{{larger|DIARIO ECCLESIASTICO}}}} {{Rule|6em|000}} {{Mlb|'''5 novembre''' - Domenica terza dopo la Dedicazione — S. Magno arciv. '''6, lunedi''' - S. Leonardo. '''7, martedi''' — S. Ernesto ab. '''8, mercoledi''' — S. Goffredo vesc. '''9, giovedi''' — S. Aurelio arciv. '''10, venerdi''' — S. Andrea Avellino. '''11, sabato''' — S. Martino vesc.}} {{centrato|''Adorazione del SS. Sacramento.}} {{Mlb|Continua a S. M. del Castello. '''6, lunedi''' — A S. M. Segreta. '''10, venerdi''' — A S. M. della Stella. }} {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{centrato|'''PICCOLA POSTA'''}} {{Rule|4em|000}} BORGOVICO — Contessa 0. T. di R. — Non mi parrà vero dl non vedervi al vostro posto, come solerti venditrici, nel Salone, palestra di tante opere buone. Ma la promessa di farvi rappresentare per quest’anno dall’invio di vostri apprezzati lavori e la speranza di incontrarvi almeno fra le desiderate compratrici sono di garanzia che non vi perdiamo e che i piccoli ciechi potranno sempre annoverarvi fra le più assidue loro benefattrici. {{Rule|100%|000}} {{Rule|100%|000}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 42 - 14 ottobre 1911 (page 8 crop 2).jpg | float = center }} {{Il buon cuore/Gerente responsabile}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 40 - 30 settembre 1911 (page 8 crop 2).jpg | float = center }} {{altraColonna|33%|style=vertical-align:top;}} {{FI |file = Il buon cuore - Anno X, n. 44 - 28 ottobre 1911 (page 8 crop).jpg | width = 100% | float = center }}<noinclude><references/></noinclude> 8ckt0kgdayeovc6dyudsxnts79bedam 3014824 3014822 2022-08-01T11:15:34Z Spinoziano 7520 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Spinoziano" />{{RigaIntestazione|360|{{Sc|il buon cuore}}||riga=si}}</noinclude>{{Colonna|33%}}{{centrato|{{larger|'''NOTIZIARIO'''}}}} {{Rule|6em|000}} '''La beneficenza del Comitato Ambrosiano.''' — Il Comitato Ambrosiano di beneficenza deliberò l’erogazione dei fondi ricavati dagli spettacoli organizzati durante il corrente anno, fra le seguenti istituzioni: Istituto pedagogico forense L. 500, Ospedale dei bambini 500, Assistenza pubblica milanese 500, Veterani di Turate 400, Soccorso fraterno 275, Scrofolosi poveri Sempione 200, L. 100 ad ognuna delle seguenti: Cucina malati poveri, Ospizio nazionale piccoli derelitti, Asili Calderini, Asilo Regina Elena, Asilo Mariuccia, Pio Istituto maternità, Opera pia Guardia medica piazza Duomo, Società italiana protezione dei fanciulli. 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Indi l’imperatore restituitosi a Napoli, recossi per terra alla città di Reggio, ed entrato in Sicilia nella ultima indizione, si fermò in Siracusa, e travagliò il popolo (ossia gli abitatori, o dicansi piuttosto i possessori della Calabria, della Sicilia, dell’Africa, e della Sardegna) con tali oppressure, che mai più per lo innanzi non furono udite, tanto che le mogli dai mariti, e i figliuoli dai padri furono separati. Nè queste solamente; ma molti altri guai non più intesi patirono i popoli di quelle contrade, a tal segno che a nessuno non era rimasa più speranza di vita. Fin anco i vasi e i cimelj <ref>I cimelj erano tesori, ossia vasi contenenti doni preziosi fatti alle chiese. Taluni intendevano per cimelj gli stessi oggetti preziosi conservati nei detti vasi o tesori. In greco ''κειμήλιον''. Ved. Dufres. ad voc.</ref> delle chiese sante di Dio, per comando imperiale, e per l’avarizia dei Greci furono tutti involati. Questo imperatore stette in Sicilia dalla settima indizione fino alla duodecima: ma finalmente pagò {{R|A. D. 668.}} il fio di tante iniquità, poichè mentre si lavava in un bagno fu ammazzato da’ suoi<ref>Ciò fu in Siracusa. Il regicida fu Andrea Troilo, figlio di Situla, il quale lo soffocò, versandogli gran copia d’acqua calda sul capo. Così scrivono gli storici greci e latini.</ref>.<noinclude><references/> [[Categoria:Pagine con testo greco]]</noinclude> 0tdo5o6638ak6b47v88mopvuvt0dlbc Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/47 108 829408 3014316 2965752 2022-07-31T18:01:24Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|28|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>{{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XIII.}} {{Centrato|''Come i Saraceni provenienti da Alessandria saccheggiarono la Sicilia, e fecero bottino di tutto ciò che Costante Augusto aveva trasportato da Roma.}} {{CapoletteraVar|A}}ll’udire sì fatte cose le genti Saracine, che aveano occupato già Alessandria e l’Egitto<ref>Questa occupazione avvenne sotto l’imperatore Eraclio e sotto Ciro, vescovo d’Alessandria, vivendo i quali, nell’anno 636 l’Egitto passò dal dominio dei Romani a quello dei Saraceni.</ref>, vennero all’improvviso con una grande armata navale ad assalire la Sicilia, ed entrati in Siracusa fecero grande strage de’ popoli, talmentechè si salvarono soltanto alcuni pochi o in luoghi fortificati, o sulle cime delle montagne. Ivi fecero pure gran preda, eziandio di quegli ornamenti di bronzo e di diverse altre sorti, che Costante Augusto avea trasportato da Roma: dopo di che si restituirono ad Alessandria.<noinclude><references/></noinclude> ecdctkb9eiu43vjuvn64q3g8rkhqfvw Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/44 108 829431 3014313 2965292 2022-07-31T17:55:26Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v.}}|25}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XI.}} {{Ct|v=2|''Dei mali da Costante Augusto recati ai Romani, de’ saccheggi che fece a tutti i paesi, e come fu estinto.''}} {{CapoletteraVar|M}}a vedendo Costante Augusto di non aver fatto ai Langobardi alcun danno, ritorse tutte le minaccie di sua crudeltà contro i suoi, vale a dire, i Romani. Onde uscito da Napoli, ed avviatosi verso Roma, sei miglia distante dalla città, gli andò incontro il papa Vitaliano, alla testa dei sacerdoti e del popolo: e quando il detto imperatore giunse alle porte di santo Pietro gli offerse un manto tessuto d'oro<ref>Il nostro testo: ''auro textum'': altri: ''auro textili''.</ref>; ma fermatosi in Roma dodici giorni prese tutti gli oggetti di bronzo, che anticamente erano stati formati per fregio della città, di maniera che la stessa basilica di Santa Maria, che una volta chiamavasi il Panteon, per essere stata fabbricata in onore di tutti gli Dei; e poscia per concessione de’ principi predecessori era divenuta il tempio di tutti i martiri, fu da lui discoperta, e levate via le tegole di metallo, insieme con tutti gli altri {{Pt|orna-|}}<noinclude><references/></noinclude> 1googb7u3vfnse9glnip062ixqu6qg0 Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/46 108 829434 3014315 2965297 2022-07-31T17:59:43Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v.}}|27}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XII.}} {{Ct|v=2|''Dell’imperio di Mecezio e della sua morte.''}} {{CapoletteraVar|U}}cciso adunque in Siracusa l’imperatore Costante, Mecezio<ref>Il nostro testo: ''Mecetius'', altri: ''Mezentius''. Costui, per testimonianza degli storici, era dotato di singolare bellezza.</ref> usurpò il regno in Sicilia; ma senza l’assenso<ref>Senza l’assenso di tutto l’esercito non era reputata legittima la dignità imperiale.</ref> dell’esercito Orientale. D’altronde le legioni della milizia italiana, chi per l’Istria, chi per la Campania, chi venendo dalle parti dell’Affrica e della Sardegna, piombarono impetuosamente sopra Siracusa e lo privaron di vita. Molti de’ giudici suoi furono tagliati a pezzi, ed altri tradotti furono a Costantinopoli, coi quali parimente fu portata la testa del falso imperatore.<noinclude><references/></noinclude> ggocx3qryzofili9jtpm3ni2zmh294e Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/48 108 829448 3014317 2965325 2022-07-31T18:04:09Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v.}}|29}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XII.}} {{Ct|v=2|''Della morte di Gisa sorella di Grimoaldo.''}} {{CapoletteraVar|I}}ntanto la figliuola del re, che dicemmo essere stata presa in ostaggio, poichè venne in Sicilia, passò all’altra vita. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XV.}} {{Ct|v=2|''Delle pioggie e de’ tuoni, che a quel tempo caddero in grandissima copia.''}} {{CapoletteraVar|I}}n questo tempo vi furono tante pioggie, e tanti tuoni, quanti non v’è memoria d’uomini, che vi fossero stati mai più; talmentechè un numero infinito d’uomini e d’altri animali furono uccisi dalle saette. E in quell’anno medesimo i legumi, i quali a cagione delle acque non si poteron raccogliere, nuovamente nacquero, e giunsero alla maturità.<noinclude><references/></noinclude> 4vsbkk0664rfp8mrm566m17wfw9nqjm Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/50 108 829449 3014319 2965329 2022-07-31T18:06:56Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v.}}|31}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XVII.}} {{Ct|v=2|''Come dopo Grasulfo, Agone ottenne il ducato del Friuli, e dopo di lui Lupo fu fatto duca.''}} {{CapoletteraVar|O}}ra essendo morto, come abbiamo narrato di sopra, Grasulfo duca de’ Forogiuliani, gli fu sostituito per successore del ducato Agone, dal nome del quale, una certa casa fabbricata nel Forogiulio, fino al di d’oggi chiamasi la casa di Agone. Morto poi Agone, fu fatto Lupo duca de’ Forogiuliani. Questo Lupo per una strada<ref>L’originale: per ''stratam quae antiquitus per mare facta fucrat''. Noi abbiamo qui la derivazione della parola italiana strada, la quale, come nota il comentatore del testo da noi seguito, è in uso ancora presso i Germani. Gli storici Friulani, e fra questi il più volte citato Jacopo Valvasov, fanno menzione di questa strada marittima come costruita sulla spiaggia del mare, nel qual senso deve intendersi l’autore che scrive: ''per mare facta''.</ref> costruita anticamente dalla parte del mare entrò nell’isola di Grado, la quale sta in vicinanza d’Aquileja; e poichè ebbe saccheggiata la città, rapì e portò via i tesori della chiesa Aquilejese. Al detto Lupo Grimoaldo accomandò il suo palazzo, quando s’avviò a Benevento.<noinclude><references/></noinclude> tn5vnsbynb5abar511weoycbga78zrc Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/52 108 829450 3014321 2965333 2022-07-31T18:09:37Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v. capo xix}}|33}}</noinclude>{{Pt|cuni|alcuni}} vecchi, che furono in quella battaglia, il duca Lupo combatté tre interi giorni coi Forogiuliani, contro le genti di Cacano. E veramente nel primo giorno ruppe quel fortissimo esercito, feriti soltanto alcuni pochi de’ suoi; nel secondo giorno, feriti e morti alquanti altri de’ medesimi, uccise parimente molti degli Avari; nel terzo, feriti e caduti buon numero de’ suoi, ciò non ostante sbaragliò le genti di Cacano, e conquistò un copioso bottino. Ma finalmente nel quarto giorno i Forogiuliensi videro venirsi addosso sì gran moltitudine, che appena poterono salvarsi fuggendo. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XX.}} {{Ct|v=2|''Della morte del duca Lupo, e come gli Avari saccheggiarono il paese de’ Forogiuliani.''}} Ivi adunque essendo stato ucciso il duca Lupo, gli altri che rimasero si fortificarono nelle castella. Ma gli Avari, scorrendo per tutte le loro terre, misero a ruba ogni cosa, oppure vi appiccarono il fuoco. La quale strage avendo per parecchi giorni continuato, fu loro fatto dire da Grimoaldo, che desistessero dal saccheggiare; ed essi {{Pt|manda-|}}<noinclude><references/></noinclude> gevxcrjuyy1xfiju42cs4wgu6w3nxoh Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/49 108 829514 3014318 2965751 2022-07-31T18:05:11Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|30|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>{{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XIII.}} {{Centrato|''Come il re Grimoaldo accomodò il duca Trasemondo presso Spoleti, e gli diede in moglie la propria figliuola.''}} {{CapoletteraVar|M}}a Grimoaldo, liberato ch’ebbe i Beneventani e le provincie loro dai Greci, disponendo di ritornare al suo palazzo nella città Ticinense, diede in matrimonio una sua figliuola, altra sorella di Romoaldo, a Trasemondo, il quale era stato già conte di Capua<ref>Si osserva da’ critici, che conte (''Comes'') qui vale prefetto (''praefectus''). Così nella Storia dell’Imperio si ha in questo senso ''Comes Ægypti'', ''Africae'', ''Italiae etc''. Presso i Longobardi poi si sa, che questo nome aveva un diverso significato.</ref>, e col suo grande valore aveagli giovato ad acquistare il regno: e poichè l’ebbe fatto duca di Spoleti dopo Ottone (di cui abbiamo parlato di sopra), si restituì a Ticino.<noinclude><references/></noinclude> irvdvpvslzhjrccf2nz3d4ddxac3c2k Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/51 108 829517 3014320 2965750 2022-07-31T18:08:02Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|32|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>{{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XVIII.}} {{Centrato|''Come il duca Lupo si ribellò contro Grimoaldo.''}} {{CapoletteraVar|M}}a Lupo, avendo insolentemente adoperato in Ticino nell’assenza del re, siccome quegli che si credeva, che più non fosse per ritornarsene, vedendolo poi di ritorno, e conoscendo che le sue male azioni gli avrebbero dispiaciuto, passò a Forogiulio, dove, già conscio della propria reità, contro il re medesimo ribellossi. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XIX.}} {{Centrato|''Come lo stesso duca mosse la guerra agli Avari.''}} {{CapoletteraVar|A}}llora Grimoaldo, non volendo che si suscitasse la guerra civile fra i Langobardi, scrisse a Cacano re degli Avari, che venisse con un esercito nel Forogiulio contro il duca Lupo, e lo distrugesse colle sue armi: ciò che realmente fu fatto. Perciocchè venendo: Cacano con grande esercito in un luogo che chiamasi Fiume<ref>L'originale: ''Fluvius''. È il posto che oggi chiamasi Fiume.</ref>, come ci raccontarono {{Pt|al-|}}<noinclude><references/></noinclude> na0u62mghu6b8nvyzf94rqwpt6d2lsi Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/53 108 829526 3014322 2965757 2022-07-31T18:10:48Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|34|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>{{Pt|rono|mandarono}} a rispondergli, che non avrebbero abbandonato il Friuli, perchè dalle proprie armi acquistato. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXI.}} {{Centrato|''Come gli Avari, i quali non voleano partire dal Friuli, ne furono scacciati con astuzia da Grimoaldo.''}} {{CapoletteraVar|A}}llora Grimoaldo, sforzato dalla necessità, ordinò che si radunasse un esercito per iscacciare gli Avari fuori de’ propri confini. Ordinando egli adunque i suoi accampamenti contro i nemici<ref>Il nostro testo: castra contra ''Avarum ostium componens''. Altri: ''Abarorum hospitium componens''.</ref>, ed arrivatigli ambasciadori di Cacano, siccome quegli che avea poche genti, quelle che seco avea con diversi abiti e diverse armi vestite, fece passare e ripassare dinanzi agli occhi dei predetti legati, di maniera che parea un novello esercito ognor sopraggiungere. Allora gli ambasciadori, vedendo il medesimo esercito in così differenti foggie passare, credettero ivi essere un’infinita moltitudine di Langobardi; onde Grimoaldo così disse loro: Con quella moltitudine d’armati che voi vedeste,<noinclude><references/></noinclude> 00qk5rlvbhjxv8sm4irvlq6lea0n43v Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/55 108 829530 3014324 2966049 2022-07-31T18:13:47Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|36|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XII.}} {{Ct|v=2|''Vettari duca de’ Forogiuliani e sua vittoria.}} {{CapoletteraVar|D}}opo queste cose fu costituito duca del Forogiulio Vettari<ref>Altri leggono: Juvectari.</ref>, oriundo della città di Vincenza, uomo benigno, che governava dolcemente il popolo. Ora avendo inteso la gente degli Schiavi, che egli era partito per la città di Ticino<ref>Molti testi leggono: ''Ticinum ad regem profectum'', il che prova, che i duchi delle varie provincie andavano a ricevere l’investitura del ducato dal re.</ref>, radunarono una grossa moltitudine per assaltare il castello de’ Forogiuliani. Per lo che vennero ad accamparsi in un luogo che chiamasi Broxa<ref>Broxas, di cui nulla seppe nè il Cluverio, nè gli altri geografi, non può esser altro che il luogo detto ora dagli Schiavi ''Brixa'' o ''Brischa'', e ancor più volgarmente ''Brischis''. Sta alla destra del Natisone sei miglia sopra Cividale. Rimpetto a questo sito, sull’altra riva del fiume, veggonsi i frammenti di un antico castello, e nei dintorni si trovarono recentemente parecchie armi barbare ed ossami di uomini e di cavalli; le quali cose tutte insieme si accordano ad illustrare perfettamente la descrizione del nostro autore. Ivi presso, nel seno del monte, v’è una grotta profondissima, entro la quale fu eretta una chiesa in onore di S. Giovanni, che chiamasi ''S. Giovanni dell'antro''.</ref>, non molto distante dal Forogiulio. Ma secondo<noinclude><references/></noinclude> 8pll4ted22cwxc8pzxv93cz2pe3u2ze Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/57 108 829533 3014326 2965814 2022-07-31T18:17:13Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|38|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>{{Pt|dare|gridare}} ''Vettari Vettari'': onde così spaventandogli Iddio pensano anzi alla fuga che alla battaglia. Allora Vettari, piombato sopra di loro coi pochi che avea, ne fece cotanta strage, che di cinquemila uomini appena alcuni poterono scampar colla fuga<ref>Nella nota al testo di Paolo Diacono nella raccolta degli Scrittori ''Rerum italicarum'', alla pag. 483 si osserva giudiziosamente, essere più probabile che qui vi sia alterazione di numero fatta dai copisti, anzichè l’autore abbia scritto di buona fede l’avvenimento incredibile, che venticinque uomini abbiano uccisi cinquemila nemici, per quanto buona opinione possiamo avere degli antichi Friulani.</ref>. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXIV.}} {{Ct|v=2|''Morte di Vettari, a cui succede Landari<ref>Altri: ''Landheri''.</ref>, e a questi Rodoaldo, il quale dopo di lui tenne il ducato.''}} Dopo questo Vettari fu concesso a Landari il ducato del Forogiulio; e morto costui, gli successe Romoaldo nel predetto ducato.<noinclude><references/></noinclude> 132jg315p3336csw5c1alrfcnd4p2dc Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/54 108 829550 3014323 2965833 2022-07-31T18:12:09Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v. capo xxi.}}|35}}</noinclude>io subitamente piomberò sopra Cacano, e distruggerò le sue genti, se quanto prima non usciranno dal paese dei Forogiuliani. Ciò veduto e udito dai legati degli Avari, avendone costoro dato avviso a Cacano, se ne ritornò egli subito con l’esercito al proprio regno. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXII.}} {{Ct|v=2|''Di Varnefrido figliuolo di Lupo.''}} {{CapoletteraVar|M}}orto Lupo nel modo che abbiamo di sopra narrato, Varnefrido suo figliuolo volle nel luogo del padre ottenere il ducato di Forogiulio; ma temendo le forze del re Grimoaldo, rifugiossi alla nazione schiava in Carnunto, che corrottamente chiamavano Carantano<ref>Da questo venne il nome di Carintia, anticamente parte del Norico, ed ora della Germania. L’origine del nome è nel tedesco ''Kärnten''.</ref>. Costui poscia ritornatosene alla testa degli Schiavi, quasi per volere colle loro forze riacquistare il ducato, i Forogiuliani presso il castello di Nemas<ref>Questo è il castello di Nimis, il di cui sito fu male segnato dal Cluverio, stante la varietà delle lezioni del testo di Paolo Diacono. Ved. la nota 3. al cap. XXXVII. del lib. iv.</ref>, (il quale è posto in vicinanza del Forogiulio) gli si precipitarono sopra e l’uccisero.<noinclude><references/></noinclude> s78yf0u1n5nvzuy4sjnxmljyfptis58 Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/56 108 829554 3014325 2965846 2022-07-31T18:15:50Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v. capo xxiii.}}|37}}</noinclude>la divina disposizione accadde, che il duca Vettari, all’insaputa degli Schiavi, la sera innanzi giungesse là da Ticino. E poichè i suoi cavalieri<ref>L’originale: ''comites''.</ref> (come si suol fare) eransi ritornati alle loro case, essendogli arrivato sì fatto annunzio degli Schiavi, con pochi uomini, cioè con venticinque, marciò contro di loro. Onde gli Schiavi, vedendolo venire con sì scarso numero, si misero a deriderlo dicendo: ecco il patriarca che viene coi chierici contro di noi. Ma Vettari essendosi avvicinato al ponte del Natisone<ref>L’incertezza del Cluverio intorno al luogo del castello di ''Broxas'' fece malamente congetturare, che il ponte del Natisone fosse un antico ponte romano in vicinanza di Terzo nel basso Friuli; ma secondo il testo dello storico il ponte da esso indicato non poteva essere distante dal castello di ''Broxas''; perciò, considerato anche attualmente il corso del Natisone, si vede chiaro non poter essere questo che il ponte pure antichissimo posto fra Cividale e S. Pietro degli Schiavi, un miglio distante da quest’ultimo luogo. E quello il confine estremo che divide la Schiavonia dal Friuli, e dove, anche al dì d’oggi, passano tutti gli Schiavi di quelle alpi per discendere nell’Italia.</ref>, il quale è posto nel sito ove risiedevano gli Schiavi, strappandosi l’elmo (aveva egli la testa calva) mostrò il suo volto agli Schiavi; ed allora avendo essi conosciuto esser quegli Vettari improvvisamente atterriti si misero a {{Pt|gri-|}}<noinclude><references/></noinclude> 54g180xnb4cgqmzb6mndw4smd6305og Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/58 108 829555 3014327 2965848 2022-07-31T18:18:03Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v.}}|39}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XXV.}} {{Ct|v=2|''Come Grimoaldo maritò la figliuola del duca Lupo a suo figliuolo Romoaldo.''}} Morto dunque, come dicemmo, il duca Lupo, il re Grimoaldo diede in matrimonio la figliuola di lui, per nome Teodorada, al suo figlio Romoaldo, il quale reggeva Benevento. Da essa Romoaldo generò tre figli, cioè Grimoaldo, Gisulfo, ed Arichi<ref>Altri: ''Arichit'' e ''Arichitum''.</ref>. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XV.}} {{Ct|v=2|''Grimoaldo si vendicò de’ suoi derisori.''}} Dopo di questo il re Grimoaldo vendicò i torti fattigli da tutti coloro, che l’aveano abbandonato quando era partito per Benevento.<noinclude><references/></noinclude> es2jsl181p2g5d2dmax5um2p9952gxs Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/59 108 829556 3014328 2965856 2022-07-31T18:20:12Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|40|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude><section begin="s2" /> {{Ct|f=125%|t=4|v=1|CAPO XXVII.}} {{Ct|v=2|''Come Grimoaldo espugnò e distrusse il Foro-Popilio.''}} {{CapoletteraVar|R}}uinò similmente nel modo che ora dirò il Foro-Popilio<ref>Il nostro testo: ''Forum-popilii'', ed è certamente la sana lezione, essendo quella degli altri testi ''Forum-populi'' corruzione del vero nome latino. Probabilmente questa corruzione derivò dall’antica pronunzia latino-vernacola, ciò che serve a conferma della sussistenza di una lingua antica latina volgare diversa dalla colta, almeno nelle provincie distanti da Roma. Dal corrotto ''Forum-populi'' derivò l'italiano ''Forlimpopoli''. Tre sono le città, o piuttosto castelli, di questo nome, cioè ''Forlì piccolo'' distante sei miglia da Cesena, altro ve n’ha posto ai confini della Lucania, ed uno, che è il nostro, situato nella Campania, del quale parla (oltre Tolommeo) Dionigi di Alicarnasso l. I, ed è chiamato sì dal detto autore, quanto nelle antiche lapidi a chiare note, ''Forum-Popilii'' e ''Popili''; quantunque in Frontino notisi fra le colonie romane, con corrotto vocabolo, ''Forum-populi'' (Ved. Cluver. Ital. antiq. ad voc.)</ref>, città de’ Romani, i cittadini della quale, nel suo passaggio per Benevento, gli aveano recati non pochi travagli, ed aveano maltrattati più volte i messi<ref>Per messi (''missi'') ne’ tempi barbari intendevansi gli ambasciatori, come si ha nelle leggi dei Franchi ed altrove (Script. Rer. ital. tom. 1, pag. 483).</ref> di lui, che andavano e tornavano da<noinclude><references/></noinclude> n3m7hj08odvh84cye2j4azttle8pow6 Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/61 108 829557 3014330 2965857 2022-07-31T18:24:15Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|42|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>furono uccisi; e parti fra i Forogiuliensi, i Trevigiani, ed i Cenedesi, il territorio di coloro che ivi abitavano<ref>La prima distruzione di Opitergio (Oderzo) fu fatta da Rotari (Ved. lib. 4, cap. 47 ); ma questo fu l’eccidio finale di quella città, che pur fu celebre nelle storie antiche, di che ne fanno solenne testimonianza e le classiche iscrizioni, e le opere degli autori latini. Questa città, quantunque abbattuta, vivrà però sempre gloriosa negli scritti immortali di Tacito: ''Primus ac Varus, occupantes Aquilejae, proxima quaeque et Opitergii et Altini laetis animis accipiuntur'' (Historiar. lib. 3). Le sue ruine attestano a quanto giunga la furia d’un barbaro conquistatore. Ma questa era ferocia dei tempi. Nei secoli della civiltà e della filosofia, un più terribile conquistatore avea minacciato ad una città famosa la stessa sorte dell’antica Oderzo; ma le parole eloquenti di un messaggero allattato dalle muse ed infiammato dall’amor della patria, in un istante disarmarono la sua collera.</ref>. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXIX.}} {{Ct|v=2|''Di Alzecone duca de’ Bulgari, e come fu stabilito co’ suoi a Benevento.}} {{CapoletteraVar|A}} questo tempo il duca de’ Bulgari, di nome Alzecone, non si sa per qual cagione partito dalla patria, entra pacificamente in Italia, e con tutta la gente del suo ducato viene al re Grimoaldo, offerendosi di servirlo, e d’abitare nel suo paese. Onde questi<noinclude><references/></noinclude> 7lngoape67zoi8hur5rpe054da5yfyb Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/60 108 829558 3014329 2965859 2022-07-31T18:22:36Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v. capo xxvii.}}|41}}</noinclude>quella città. Nel tempo della quaresima<ref>L’originale: ''quadragesimorum tempore''.</ref> entrò poi per l’alpe di Bardone<ref>Del passaggio del monte Bardone tiene il Cluverio (pag. 294) non potervi essere altro che quello, per cui dalla valle di Magra pei castelli di Sarzana, Ula, Villafranca e Ponte Tremulo si passa a Berzeto, e di là conduce la via per Fornuovo a Parma.</ref> nella Toscana, affatto all’insaputa de’ Romani, e improvvisamente assalì la sopraddetta città nello stesso sacratissimo sabbato pasquale, nel tempo in cui si somministrava il battesimo, che fino i diaconi, che battezzavano i bambolini, nello stesso sacro fonte affogava<ref>Questo fatto è una tinta di più, che ci ajuta a rilevare il carattere di Grimoaldo.</ref>. E talmente egli disfece quella città, che anco al dì d’oggi essa è quasi affatto vuota d’abitatori. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXVIII.}} {{Ct|v=2|''Dell’odio di Grimoaldo contro i Romani.''}} {{CapoletteraVar|G}}rande era l’odio, che avea concepito Grimoaldo contro i Romani, poichè altra volta sulla propria fede aveano tradito i fratelli di Tassione e Cacone. Per la quale cagione egli avea distrutto fino dalle fondamenta la città d’Opitergio, nella quale essi<noinclude><references/></noinclude> 48k1ewp9bzqotpeb4scpcsj6koyoib9 Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/62 108 829559 3014331 2983896 2022-07-31T18:25:51Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione||{{Sc|libro v. capo xxix.}}|43}}</noinclude>lo diresse a suo figliuolo Romoaldo in Benevento, e gli comando che gli concedesse luoghi d’abitare unitamente al suo popolo. E Romoaldo lietamente gli accolse, ed assegnò loro spaziosi terreni per abitare, i quali fino a quel tempo erano rimasti deserti, cioè Sepiano<ref>Di questi tre luoghi si ha contezza nell’antica Storia Romana. Sepiano, detto da Livio Frontino, e da Plinio ''Sepinum'', e da Tolommeo ''Saepinum'', era situato presso la sorgente del fiume Tamaro, ora Supino nel contado di Molise, Boviano, castello, di cui si fa memoria in T. Livio (lib. 9), si conosceva fin dall’anno 439 di Roma, e 314 prima di G. C. Da alcuni scrittori si chiama ''Bobianum'', e corrottamente ''Babiano'' (ora ''Bojano'' in Abruzzo), e sta presso la sorgente del fiume Tiferno, volgarmente Biferno. Finalmente Isernia, detta da’ Latini ''Æsernia'' o ''Esernia'' (ora Sergna o Isergna dell'Abruzzo), è situata sulla riva sinistra del Volturno. Queste memorabili città erano capi di colonie romane, come si può vedere ne’ citati storici. Chi dunque ha distrutti gli abitatori e ridotti questi luoghi a deserto (come nota il nostro autore)? La fame, la peste, il terremoto o la guerra?</ref>, Boviano, Issernia, ed altre città coi loro territorj, ordinando, che il predetto Alzecone, cangiato il nome della dignità di duca, si chiamasse Gastaldo<ref name="LibroVCapoXXIXNota1">Gastaldi erano i ministri, i procuratori ed economi del re, i presidenti ai poderi, ai boschi ed all’entrate del regio fisco, come si ha dalle leggi longobarde: ''Gastaldius est actor regis'', quello che noi diciamo propriamente fattore. In senso traslato {{Pt|dicia-|}}</ref>. Ed anco<noinclude><references/></noinclude> 2npcjlgkmfz68s3560043vqlvt35o3k Pagina:Storia dei fatti de Langobardi - vol 2.djvu/63 108 829577 3014332 2966010 2022-07-31T18:28:04Z StefanoC 3963 /* Riletta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="StefanoC" />{{RigaIntestazione|44|{{Sc|dei fatti de’ langobardi}}|}}</noinclude>al dì d’oggi coloro, che abitano in cotesti luoghi, quantunque parlino pure latinamente<ref name="LibroVCapoXXIXNota2">Questo luogo di Paolo tronca dalla radice la questione sulla origine della lingua volgare. Si vede chiaro, che al tempo del Diacono anche il popolo parlava latino, e che il volgare italico nacque dopo la permanenza de’ Barbari nell’Italia. Come a’ nostri giorni si continuerà ancora a sostenere l’esistenza di questa antica lingua del popolo, differente dalla colta romana, dopo la testimonianza d’uno scrittore dell’ottavo secolo, il quale assicura, che all’età sua i Barbari, che divennero abitatori di quelle terre, quantunque parlassero latino (''latine''), cioè l’antica lingua del</ref>, tuttavia non hanno perduto l’uso della propria lingua. <section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|f=125%|v=1|CAPO XXX.}} {{Ct|v=2|''Come, morto il tiranno Mecezio, Costantino fu fatto principe de’ Romani, in luogo di Costante Augusto.''}} {{CapoletteraVar|E}}ssendo stato ucciso, come abbiamo narrato, Costante Augusto in Sicilia, e punito <ref follow="LibroVCapoXXIXNota1">{{Pt|mo|diciamo}} noi pure volgarmente ''gastaldo'' a colui che custodisce la casa, e tiene le ragioni del padrone in campagna. Vedasi il Muratori (Antiquit. Ital. tom. 1, p. 524 fino a 26), il quale trae l’etimologia della voce da ''gestelleri''. Nota lo stesso Muratori, che ad Alzecone fu data la dignità di gastaldo invece di quella di duca, per conservare la supremazia al ducato di Benevento, di cui questo forestiere e i suoi successori doveano essere dipendenti.</ref><noinclude><references/></noinclude> km5gr2std93h1dsnlw83wlomarglvco Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/118 108 835408 3014461 3005951 2022-08-01T07:43:36Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|94|{{Sc|i mille}}|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XX. }} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|IL 27 MAGGI}}O. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Si spandea lungo nei campi Di falangi un tumulto, e un suon di tube E un incalzar di cavalli accorrenti, Scalpitanti sugli elmi ai moribondi E pianto, ed inni, e delle Parche il canto. {{gap|11em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Ugo Foscolo|Foscolo}}}}). </poem>}} La battaglia di Maratona fu una ben gloriosa vittoria di popoli contro la tirannide; ed i valorosi di Milziade ebbero una santa, terribile e liberatrice vittoria. I Greci — come gli altri popoli che han la disgrazia di aver dei preti — son questi gli anniversari che dovrebbero ricordare e santificare, non i Domenichi, gl’Ignazi, gli Arbues e compagnia brutta di sangue! Come la Maratona per i Greci, la battaglia di Palermo, quasi dimenticata e avversata dall’eunuco sistema che regge in Italia, sarà ricordata dalle generazioni venture con entusiasmo e con rispetto! Sorgi, aurora del 27 maggio! — men {{Pt|san-|}}<noinclude></noinclude> try79r3sdgbt1zoae48okow0e2v3ox4 Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/123 108 835413 3014458 3005958 2022-08-01T07:42:35Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xxi}}|99|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXI. }} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|LA CAPITOLAZION}}E. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Les Républicains sont des hommes, Les esclaves sont des enfants. ({{Sc|{{AutoreCitato|André Chénier|Chenier}}}}). </poem>}} Io ho sempre inteso per repubblicani i propugnatori dei diritti dell’uomo contro la tirannide; e tali eran certamente i Mille ed i loro valorosi commilitoni del 60. Ciò sia detto, spero, per l’ultima volta, a confutazione di quei dottrinari che voglion oggi far monopolio dell’idea repubblicana, come se fossero essi gl’inventori — come se non fossero mai esistite repubbliche — e che hanno sempre l’aria di non volermi perdonare la spedizione di Marsala, per non avervi proclamata la repubblica e di non averla proclamata in altre occasioni, in cui mi sono trovato in comando. Dopo la Fieravecchia, occupato il palazzo Pretorio col quartier generale, i nostri militi rinforzati sempre dai robusti abitatori delle campagne, armati di cattive carabine — ma audacissimi — i nostri militi, dico, a poco a poco,<noinclude></noinclude> i94kplb8ec4cplry0g5ul9n0zjatiic Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/174 108 835487 3014447 3011430 2022-08-01T07:37:38Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Treshor" />{{RigaIntestazione|150|{{Sc|i mille}}|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXXII.}} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|AGLI ARANC}}I. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Non la siepe che l’orto v’impruna É il confin dell’Italia, o ringhiosi, Sono l’Alpi il suo lembo, e gli esosi Son le turbe che vengon di là. ({{Sc|{{AutoreCitato|Giovanni Berchet|Berchet}}}}). </poem>}} Era verso la fine d’agosto, quando il Dittatore della Sicilia, radunate le vittoriose sue legioni nel Faro, disponevasi a passare sul continente italiano. Il numero di forze dell’esercito meridionale<ref>Nome che presero i Mille accresciuti di numero.</ref> poteva ascendere ad una decina di mila uomini, aumentando ogni giorno però per l’arrolamento di meridionali e per i contingenti venuti dalle altre provincie d’Italia, con buona mano di veterani di tante battaglie. Cotesto accrescimento di forze dei liberi dispiaceva certamente alla Corte Sarda, al Papato ed al padrone Buonaparte, e fra i mezzi impiegati per impedirlo, non mancarono ogni specie d’ostacoli all’imbarco dei volontari nel settentrione. {{nop}} {{nop}}<noinclude>{{Sezione note}}</noinclude> 0x3tdyztlk1cnsnn8x0tp8e96td8arg Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/140 108 835489 3014456 3005966 2022-08-01T07:41:45Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|116|{{Sc|i mille}}|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXV.}} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|MELAZZ}}O. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> {{gap|8em}}Il navigante Che veleggiò quel mar sotto i vulcani{{#tag:ref|L’Etna ed i vulcani di Lipari e Stromboli.}} Vedea nell’ampia oscurità scintille Balenar d’elmi e di cozzanti brandi. {{gap|9em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Ugo Foscolo|Foscolo}}}}). </poem>}} Fu ben maliziosamente ingiusto colui, che trattò le vittorie del 60 di ''facili vittorie'', vinte dai liberi italiani sulle truppe borboniche indigene e straniere! Io vidi alcune pugne nella mia vita, e devo confessare che le battaglie di Calatafimi, Palermo, Melazzo, e primo ottobre, fanno onore ai militi che vi presero parte, e furon disputate con molto valore. Quando su cinque o sei mila uomini nostri che pugnarono a Melazzo, circa un migliaio furon posti fuori di combattimento, ciò prova che non fu tanto facile vittoria. E le odierne battaglie ove s’azzuffano centinaia di mila uomini delle {{nop}} {{nop}}<noinclude><references/></noinclude> cs1adrq5cu1lbwjacx3by5q2thuhwy1 Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/163 108 835534 3014449 3005982 2022-08-01T07:38:37Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" /></noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXIX.}} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|IL PESCE SPAD}}A. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Pour un esclave est-il quelque danger? {{gap|8em}}(''{{Wl|Q470773|Muta di Portici}}''). </poem>}} Garrulo, svelto, coraggioso è il pescatore siciliano. E chi può raggiungerlo nella millanteria? Carattere speciale di quanti isolani nostri ho conosciuto e che credo appartenga a tutti i popoli meridionali dell’Europa, come l’Andaluso, il Guascone, ecc. «Io sono quello» è il preambolo ordinario con cui si presentano questi nostri superbi figli del Vespro. «Io sono quello» e continuano poi la storia del loro operato. — Tale millanteria, non tollerabile in ogni caso, certamente porta gli uomini alle più arrischiate imprese, alle più splendide scoperte ed all’insofferenza di oltraggi, come lo provarono ai Francesi nella loro impareggiabile rivoluzione; come lo provano ogni volta che si trovano stanchi di governi iniqui.<noinclude></noinclude> b5p1dmqlmymh3qvur03ib4jce2d1bwd Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/177 108 835547 3014445 3011429 2022-08-01T07:37:05Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xxxii}}|153|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXXIII. }} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=4px|ROM}}A. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> De'vivi inferno! Un gran miracol fia Se Cristo teco alfine non s'adira. {{gap|7em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Francesco Petrarca|Petrarca}}}}). </poem>}} Era il primo di settembre del 60, e verso le dieci antimeridiane una immensa folla brulicava dalla superba Basilica di S. Pietro, il maggiore dei templi del mondo. Sino al ponte Elio, oggi di S. Angelo, e dallo stesso in tutta l’estensione della Lungara — quella moltitudine per la maggior parte devota, non lo era al punto di sfidare i raggi solari, cocenti in quella stagione, ed in quell’ora, in cui la brezza marina non ha rinfrescato ancora l’atmosfera corrotta della capitale dell’Orbe Cattolico; tutti tendevano verso l’ombra delle case, ciò che a tutti non riesciva, per la qual cosa verso la parte del Tevere v’era proprio da soffocare, tanta era la calca.<noinclude></noinclude> 6e9kp07q0ae5zizlyx9djt34v2xqafv Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/184 108 835554 3014443 3012369 2022-08-01T07:36:39Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|160|{{Sc|i mille}}|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXXIV.}} {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=4px|REGGI}}O. }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Felice te! che il regno ampio dei venti Ippolito a' tuoi verd'anni corresti, E se il pilota ti drizzò l'antenna, Oltre all'Isole Eolee, d'antichi fatti Certo udisti suonar delle Carridi I liti. {{gap|10em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Ugo Foscolo|Foscolo}}}}). </poem>}} Da Melito, ove la divisione Bixio, dopo d’aver tranquillamente ed ordinatamente eseguito lo sbarco, sopportò un forte cannoneggiamento della flotta nemica che ebbe per risultato l’incendio del magnifico piroscafo, il ''Torino'', da Melito, dico, si marciò per la spiaggia occidentale delle Calabrie verso Reggio. Nulla di molto importante successe in quella marcia, oltre alla riunione dei prodi compagni, che con Missori avean assaltato il forte Orientale del Faro, e non potendosene impadronire, come abbiam veduto per mancanza di una guida, erano stati obbligati di prender l’Aspromonte, ove avevan lottato con varia fortuna, contro i numerosi nemici che li perseguivano.<noinclude></noinclude> ledrgy7xzco5qln9c47uaa5wh0ywmqv Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/194 108 835564 3014442 3012517 2022-08-01T07:35:57Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Elirebel" />{{RigaIntestazione|170|{{Sc|i mille}}|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXXV. }} {{Ct|f=100%|v=2|L=1px|LA CONVERSIONE }} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Non v'accorgete voi che noi siam vermi, Nati a formar l'angelica farfalla Che vola al suo Fattore senza schermi. {{gap|11em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}}}). </poem>}} La conversione! La conversione di due ebrei che dalla stupida fede d’Israele passano alla non meno del cattolicesimo. Che trionfo per la Santa Stalla!<ref>Ho pensato bene di adottare ''stalla'' in luogo di ''bottega dei preti'', perchè significantissimo e di più suggeritomi da un contadino.</ref> Potete rallegrarvi, cattolici, massime quelli che i preti hanno venduto allo straniero, settantasette volte; ed oggi, non avendo compratori tra i potenti cattolici, si raccomandano a Lutero, e mancando Lutero, a Maometto, per tener loro bordone alle insaziabili libidini di potere e di lussurie. Una conversione solennissima, sì! per la maggior gloria di Dio (sacrileghi!). Ed i quiriti ed i discendenti di Scipione, vestiti a festa, preparansi ad assistere degnamente a cotesto trionfo! Che differenza tra gli antichi che trascinavano i {{Pt|mo-|}}<noinclude></noinclude> lc4b44kohkxe4s9ei2nss4ree5lh0nu Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/217 108 835642 3014439 3013784 2022-08-01T07:34:48Z Accurimbono 14 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="4" user="Manzo Rossella" />{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xxxviii}}|193|n=s}}</noinclude> {{Ct|f=120%|v=1|t=3|L=2px|CAPITOLO XXXVIII.}} {{Ct|f=100%|v=2|L=1px|LA LIBERTA.}} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> Libertà mal costume non sposa, Per sozzure non mette mai pie. {{gap|8em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Giovanni Berchet|Berchet}}}}). {{gap|3em}}È libero chi lo merita. {{gap|8em}}({{Sc|{{AutoreCitato|Tucidide|Tucidide}}}}). </poem>}} «Libertad para todos-y si no espara todos-no es tal libertad!» questa è l’epigrafe di un giornale democratico spagnuolo, redatto da amici miei, e sono veramente dolente di trovarmi lontano dal loro parere. Credo non vi debba esser libertà per le zanzare e per le vipere, per gli assassini, per i ladri, per i tiranni e per i preti, ch’io tengo tanto o più nocivi dei primi. E voi, popoli corrotti, volete esser liberi? Scendete nella contaminata vostra coscienza, e ditemi se vi sentite capaci da tanto; — ditemi se gli occhi vostri sono capaci di fissare il sole della libertà senza abbagliarsi! La libertà poi è un ferro a due fendenti. — L’autocrate è il più libero degli uomini, e della<noinclude></noinclude> 4qf8jc4cf7b53vu34787dumhsp8ya1z I Mille/Capitolo XXXVIII 0 835940 3014427 3013835 2022-08-01T07:04:59Z Paperoastro 3695 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo XXXVIII. La Libertà<section end="sottotitolo"/> <section begin="prec"/>../Capitolo XXXVII<section end="prec"/> <section begin="succ"/>../Capitolo XXXIX<section end="succ"/> <section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>30 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=30 luglio 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=Capitolo XXXVIII. La Libertà|prec=../Capitolo XXXVII|succ=../Capitolo XXXIX}} <pages index="Garibaldi - I Mille.djvu" from="217" to="221" fromsection="" tosection="" /> {{Sezione note}} 7zhu2pivlz028t1859lcul3uyhgxhzq Wikisource:Bar/Archivio/2022.07 4 840299 3014216 3013792 2022-07-31T13:13:44Z Alex brollo 1615 /* Malmantile Racquistato: interessa metterlo? */ Risposta wikitext text/x-wiki {{Bar}} == Results of Wiki Loves Folklore 2022 is out! == <div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr"> {{int:please-translate}} [[File:Wiki Loves Folklore Logo.svg|right|150px|frameless]] Hi, Greetings The winners for '''[[c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022|Wiki Loves Folklore 2022]]''' is announced! We are happy to share with you winning images for this year's edition. This year saw over 8,584 images represented on commons in over 92 countries. Kindly see images '''[[:c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022/Winners|here]]''' Our profound gratitude to all the people who participated and organized local contests and photo walks for this project. We hope to have you contribute to the campaign next year. '''Thank you,''' '''Wiki Loves Folklore International Team''' --[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 18:12, 4 lug 2022 (CEST) </div> <!-- Messaggio inviato da User:Tiven2240@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Non-Technical_Village_Pumps_distribution_list&oldid=23454230 --> == Notizie tecniche: 2022-27 == <section begin="technews-2022-W27"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. 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Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=| Elemento avanzato]] La variabile di configurazione JavaScript <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>proofreadpage_source_href</code></bdi> sarà rimossa da <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Interface/JavaScript#mw.config|mw.config]]</code></bdi> e sostituita con la variabile <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>prpSourceIndexPage</code></bdi>. Questo cambiamento interessa solo le pagine nel namespace principale di Wikisource. [https://phabricator.wikimedia.org/T309490] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/27|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W27"/> 21:32, 4 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23466250 --> == parametro sulla rilettura del mese (I Mille) == E se il sottotitolo al capitolo [[Pagina:Garibaldi_-_I_Mille.djvu/69]] lo impostassimo così {{Ct|f=100%|v=2|L=7px|ITALIA. }} cioè con larghezza 7 pixel non sarebbe maggiormente fedele? o è una cosa assolutamente superflua ed inutile? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 17:10, 5 lug 2022 (CEST) : @[[User:Accolturato|Accolturato]] No, non è assolutamwente inutile. Se è possibile su itwikisource il tentativo è quello di riprodurre fedelmente la formattazione, con l'unico limite del buon senso, e in questo caso non mi sembra che il limite sia superato. Piuttosto, a voler essere MOLTO pignoli, nota che l'originale non ha una spaziatura aumentata prima dell'ultimo carattere, il punto. Si può rimediare, ma forse si oltrepassa il limite.... ;-) {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|ITALI}}A. }} In rari casi è un trucco che ho usato (non per la spaziatura di un punto, ma per modificare la formattazione di singole parole all'interno du un testo dentro il tl!Ct) ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:22, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] ti ringrazio, come sempre prontissimo e gentilissimo. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 12:37, 7 lug 2022 (CEST) == [[Oreste (Euripide - Romagnoli)/Frammento musicale dell'Oreste]] == Salve a tutti. Mi servirebbe una mano (forse più d'una) per trascrivere il testo in oggetto, che ha diverse cose che non riesco a sistemare. #Prima cosa sono gli spartiti: ce ne sono diversi, sia apparentemente semplici ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|p 271]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|p 267]]) che un po' più complessi causa allineamenti ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/278|p 275]]) e anche con testo in verticale ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|p 264]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/268|265]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|266]]). #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/266|263]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|264]] ci sono delle tabelle (spartiti antichi) con problemi di allineamento tra righe diverse (in più, con testo greco) che non sono sicuro di come affrontare. #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|271]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/276|273]] ci sono due tabelle/immagini che non so interpretare con precisione e quindi non sono sicuro come trascrivere. #Per di più, la seconda si trova in cima ad una pagina, in mezzo ad un paragrafo: come si agisce in questi casi? #In [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|questa pagina]] c'è una nota di cui non sono riuscito ad individuare la posizione nel testo. #Nella nota in [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|questa pagina]] c'è un simbolo che potrebbe essere un Π girato di 90°: c'è un modo di scriverlo senza ricorrere ad un'immagine? #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/277|274]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/271|268]] c'è del testo greco piuttosto lungo per trascrivere il quale servirebbe qualcuno che conosca il greco. Riusciamo a lavorarci insieme? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 17:09, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Orpo... un bell'intrico di sfide. Forse posso fare qualcosa per gli allineamenti verticali, ma per gli spartiti occorre la manina di qualcuno che conosca l'estensione score e Lilypond. Per le pagine con testo verticale, direi che prima si deve ottenere lo spartito, poi si può tentare di aggiungere il testo verticale. :Per il problema 5 direi di appiccicare la nota al secondo testo verticale, sopra il segno x a cui si riferisce la nota. :In generale, si potrebbe considerare l'ipotesi di risolvere vari casi ''utilizzando semplicemente delle immagini''.... non è elegantissimo, ma la adotterei almeno come soluzione provvisoria. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:07, 8 lug 2022 (CEST) ::Ciao {{Ping|Dr Zimbu}}. Testo complesso... Dico la mia seguendo il tuo elenco: <ol> <li> Come dice {{Ping|Alex brollo}}, si sta sperimentando la resa degli spartiti con Lilypond. Se la comunità è d'accordo, propongo di creare una categoria del tipo [[:Categoria:Testo greco da controllare]] in modo da tenere traccia di queste pagine;</li> <li> Qui serve qualche esperto di tabelle: non dovrebbe essere molto complesso, fra me e Alex, dovremmo riuscire a risolvere il problema ;-)</li> <li> La tabella in se per se non è complicata: l'unica perplessità che ho riguarda le note scritte a cavallo delle linee verticali in fondo alla tabella. Provo a studiare la resa.</li> <li value=7> ti consiglio di inserire la categoria [[:Categoria:Testo greco da controllare]], monitorata periodicamente dai nostri esperti di greco ;-)</li> </ol> --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 15:53, 8 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Pagine 274 e 276 grossolanamente sistemate, con grande sudore (rinnovo la raccomandazione, finito l'esercizio, di inserire un semplice ritaglio dell'immagine della pagina e bon; ma l'esercizio è stato comunque utile). :Invece, segnalo che è stato creato {{tl|Spartito da controllare}}, del tutto analogo a {{tl|Greco da controllare}}, alimenta la categoria [[:Categoria:Spartito da controllare]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:36, 10 lug 2022 (CEST) ::Grazie mille (ho fatto solo una piccola modifica a pagina 274)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 11:56, 10 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], rieccomi presente! Per il greco darò una bella passata e almeno quello lo risolverò rapidamente... :::Per gli spartiti musicali è invece un'altra questione: dopo anni di attesa l'estensione è arrivata, ma lo studio dell'estensione è improbo: mi arrabatterò tra copincollaggi di esempi già svolti e pagine di manuale, ma la sfida è per me enorme. La notazione musicale greca antica con le lettere inclinate è presente [https://unicode-table.com/en/blocks/ancient-greek-musical-notation/ in una nicchia nascosta dei vari piani di Unicode], ora devo capire come inserirla. Ci provo ma un po' alla volta e con calma. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 10:04, 18 lug 2022 (CEST) == Tip per i testi teatrali == Una delle più vecchie convenzioni di itwikisource è la formattazione dei testi teatrali, con l'uso del markup punto e virgola iniziale per i personaggi e dei due punti per le battute. Risale al periodo precedente il proofreading, e non sembrava più compatibile con il nuovo stile di trascrizione, che tenta di riprodurre la formattazione della fonte. La genialata della introduzione delle sottopagine styles.css delle pagine Indice permette di ripescare questa onorata convenzione ma di ''adattarla alla formattazione della fonte'', con un risultato ''semplice'' anche se non ''facile''. E' in corso una sperimentazione su [[Indice:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu]], dopo Match and Split del testo ns0 originale, inserito nel 2010. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:30, 7 lug 2022 (CEST) == Sono aperte le registrazioni alla itWikiCon 2022! == [[File:ItWikiCon_Verbania_2022_candidacy_logo.svg|thumb|250px|Il logo di itWikiCon Verbania 2022]] Ciao a tutti. <br /> Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre 2022, avrà luogo la itWikiCon. <br /> Dopo pause e pandemie varie l'evento sarà di nuovo in presenza e si svolgerà a [[Verbania]]. La registrazione si può fare a '''[https://2022.itwikicon.org/ questo link]'''. Wikimedia Italia e Wikimedia CH hanno costituito un fondo per l'erogazione di borse di partecipazione per sostenere i costi di partecipazione all'evento. La richiesta di una borsa viene fatta tramite il modulo di registrazione. Per chi richiede una borsa di partecipazione il termine ultimo per completare la registrazione è il 30 agosto, per chi non richiede una borsa il termine è invece il 18 settembre. Il programma, ancora in costruzione, è disponibile su meta: [[:meta:ItWikiCon/2022/Programma|ItWikiCon/2022/Programma]]<br/> Per qualsiasi domanda potete scrivere qui, oppure sulla pagina di discussione su meta. Grazie a tutti e vi aspettiamo numerosi e pieni di idee e curiosità! Gli organizzatori <br /> [[User:Civvì]], [[User:Yiyi]], [[User:CristianNX]], [[User:Superchilum]], [[User:FrangeCe]], [[User:Valerio Bozzolan]], [[User:Hitrandil]] [[User:Civvì|Civvì]] ([[User talk:Civvì|disc.]]) 21:27, 10 lug 2022 (CEST) :Mi sono registrato e parteciperò. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 06:56, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-28 == <section begin="technews-2022-W28"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * L'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|aspetto Vector 2022]] mostra ora il titolo delle pagine sopra le linguette "Discussione", "Leggi", "Modifica", "Cronologia", "Altro" e simili. Leggi [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates#Page title/tabs switch|maggiori informazioni]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T303549] * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=|Elemento avanzato]] È ora possibile visualizzare la maggior parte delle impostazioni di configurazione di un wiki e confrontarle con quelle di un altro wiki configurato diversamente. Ad esempio, è possibile visualizzare sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=jawiktionary impostazioni del Wikizionario giapponese] sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=eswiki&compare=eowiki differenze di configurazione fra la Wikipedia spagnola e quella in esperanto]. Le varie comunità locali possono [[m:Special:MyLanguage/Requesting_wiki_configuration_changes|discutere e proporre cambiamenti]] alle impostazioni del proprio wiki. I dettagli di ciascuna impostazione possono essere trovati [[mw:Special:Search|con una ricerca su MediaWiki.org]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T308932] *La funzione IP Info del team Anti-Harassment Tools [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#May|è diventata di recente]] una [[Special:Preferences#mw-prefsection-betafeatures|funzione beta su tutti i wiki]]. Gli utenti che combattono il vandalismo la possono usare per accedere a informazioni relative agli indirizzi IP. Leggi [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#April|maggiori informazioni sulle modalità di utilizzo dello strumento]] e lascia un commento cliccando sul link presente all'interno dello strumento stesso. '''Modifiche di questa settimana''' * Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] Il {{#time:j xg|2022-07-12|it}} alle 07:00 UTC [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s3.dblist alcuni wiki] saranno in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di database. '''Modifiche future''' * La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di luglio. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W28"/> 21:24, 11 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23502519 --> == Proponi delle dichiarazioni per la bussola elettorale del 2022 == <section begin="announcement-content" /> :''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass| Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]'' :''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>'' Ciao a tutti, I volontari sono [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections/2022/Community_Voting/Election_Compass|invitati a proporre delle dichiarazioni da utilizzare nella bussola elettorale]] per le [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022|elezioni del Board of Trustees del 2022]]. Una bussola elettorale è uno strumento nato per aiutare gli elettori a selezionare quei candidati che meglio si conformano alle loro convinzioni e opinioni. I membri della comunità proporranno delle dichiarazioni a cui i candidati risponderanno utilizzando una scala Lickert (d'accordo/neutrale/in disaccordo). Le risposte dei candidati a queste dichiarazioni verranno caricate nella bussola elettorale. Gli elettori utilizzeranno lo strumento inserendo le proprie risposte alle dichiarazioni (d'accordo/neutrale/in disaccordo). I risultati mostreranno quei candidati che meglio si allineano alle convinzioni e ai punti di vista dell'elettore. {| class="wikitable mw-collapsible mw-collapsed" |- ! colspan=3 | Ecco il calendario della bussola elettorale |- | '''8 - 20 luglio''': I volontari propongono le dichiarazioni per la bussola elettorale '''21 - 22 luglio''': Il Comitato elettorale rivede le dichiarazioni, assicurandosi che siano chiare, e rimuovendo quelle fuori tema '''23 luglio - 1º agosto''': I volontari votano le dichiarazioni '''2 - 4 agosto''': Il Comitato elettorale sceglie le 15 dichiarazioni più votate '''5 - 12 agosto''': I candidati danno il proprio parere sulle dichiarazioni '''15 agosto''': La bussola elettorale viene aperta all'utilizzo degli elettori al fine di aiutarli nella scelta del voto |} Il Comitato elettorale sceglierà le 15 dichiarazioni più votate all'inizio di agosto. Il Comitato elettorale supervisionerà l'intero processo, supportato dal team Movement Strategy and Governance. MSG si assicurerà che le domande siano chiare, che non vi siano duplicati, refusi, o qualsiasi altro problema. Cordiali saluti, Movement Strategy and Governance ''Questo messaggio è stato inviato per conto della Task Force per la selezione del Board e del Comitato Elettorale''<br /><section end="announcement-content" /> [[User:Superpes15|Superpes15]] ([[User talk:Superpes15|disc.]]) 10:25, 13 lug 2022 (CEST) :Sono umiliato.... mi sento anziano e asociale. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 14 lug 2022 (CEST) {{ping|Alex brollo}} Come ti capisco ... [[User:Lagrande|Lagrande]] ([[User talk:Lagrande|disc.]]) 13:24, 15 lug 2022 (CEST) == Piano nazionale di digitalizzazione del Ministero della Cultura == Non so se è già stato segnalato da altre parti, segnalo che una settimana fa è stato ufficialmente pubblicato il Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND) del Ministero della Cultura [https://digitallibrary.cultura.gov.it/notizie/il-pnd-e-ufficialmente-on-line/ qui]. Questo PND ha lo scopo di "promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026." Più precisamente [https://partecipa.gov.it/uploads/decidim/attachment/file/68/M1C3_1.1.1_ReportFinale_Piano_nazionale_di_digitalizzazione_del_patrimonio_culturale.pdf qua] viene scritto che alla consultazione legata a questo PND hanno partecipato anche "volontari di Wikipedia e progetti Wikimedia". Non so quanto voi ritenete che questo PND possa essere rilevante per le attività di Wikisource... [[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:30, 15 lug 2022 (CEST) == [[Poesie (Campanella, 1915)]] == '''Riletta!''' ma.... c'è dentro un testo latino: [[Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]], a cui ho attribuito uno stravagante SAL 0%, nonostante non sia malaccio e sia visualizzata e esportabile. Se trovo il coraggio, cercherò di portare a level 3 le pagine da cui il testo è ricavato, questo: [[:la:Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]]. Vi risparmio la descrizione di cosa c'è dietro questa stranezza... è un progetto ormai datato, ne parlavamo un paio di anni fa. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:58, 16 lug 2022 (CEST) : sistemate le cose, adesso la pagina (nonostante le complicazioni) è SAL 75%. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:50, 17 lug 2022 (CEST) :: {{ping|Candalua}} Via bot, il testo è stato allineato con quello sorgente di la.wikisource, compreso il SAL ma... il risultato è un messaggio un po' buffo: "Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. Il testo è stato caricato automaticamente da la.wikisource.org. '''Si prega di non modificare questa pagina! Tu puoi farlo'''." Esempio in [[Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/201|questa pagina]]. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:43, 17 lug 2022 (CEST) :::[[User:Alex brollo|Alex brollo]]: ho fatto in modo che il messaggio dell'allineatore sovrascriva l'altro. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 11:46, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-29 == <section begin="technews-2022-W29"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduzioni]] disponibili. '''Problemi''' * Dalla settimana scorsa non appare più il link a [[mw:Special:MyLanguage/Extension:NearbyPages|Speciale:NelleVicinanze]] sulla versione mobile. Sarà ripristinato nel corso di questa settimana. [https://phabricator.wikimedia.org/T312864] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.21|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-19|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-20|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-21|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). '''Modifiche future''' * Il [[mw:Technical_decision_making/Forum|Technical Decision Forum]] è in cerca di [[mw:Technical_decision_making/Community_representation|rappresentanti della comunità]]. Scrivi su wiki o invia una mail a <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">TDFSupport@wikimedia.org</span> entro il 12 agosto per candidarti. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparate dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicate dai [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Ottieni aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Dai la tua opinione]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Iscriviti o disiscriviti]].'' </div><section end="technews-2022-W29"/> 00:59, 19 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23517957 --> == Opere e edizioni: problemi wikidata == @[[Utente:Candalua|Candalua]] Dopo una gentile spintarella di Edo, ho ripreso un po' in mano la terribile questione della gestione opere-edizioni su wikidata. Al momento l'unico mio contributo è la creazione di [[Aiuto:Namespace Opera]], un semplice redirect a [[Wikisource:Opera-Edizione]]. Così ho scoperto/riscoperto i due template {{tl|Edizione}} e {{tl|Sottopagina}}. Un magnifico sistema funzionante... ma... al momento la nostra "centrate dati" locale è la pagina Indice, mentre nella base dati wikidata è la pagina principale ns0. Il che mi preoccupa, perchè nel caso che la pagina Indice rimandi a più pagine principali ns0, le cose si sconfinferano. tutto andrebbe al suo posto se Indice venisse rivalutato su wikidata, diventando pagina sitelink. Ma non ho idea se questa soluzione sia praticabile, sensata, condivisibile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:52, 20 lug 2022 (CEST) :Infatti pensandoci meglio c'è subito un intoppo.... in ns0 è estremamente probabile che il testo sia riferibile a uno specifico autore, in nsIndice non è detto, ci sono numerosi casi di antologie, e nei meccanismi di nsIndice al momento non c'è modo di attribuire brani diversi ai rispettivi autori. @[[utente:Candalua|candalua]]: sono rimasto piacevolmente sorpreso per il fatto che i parametri base di {{tl|Sottopagina}} sono identici a quelli di {{tl|IncludiIntestazione}}, perfetto! Potrevve però capitare di sentire la mancanza del parametro opzionale autore, raramente è utile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:06, 21 lug 2022 (CEST) == Più gelato... ehm, eis per tutti! == Cari amici, desidero publicizzare il fatto che il percorso iniziato a metà maggio per diffondere ''eis'' (edit-in-sequence) in tutte le wikisource è in fase di avanzamento sempre più serio: alla pagina [[phab:T308098#8008230|⚓ T308098 Integrate edit-in-sequence inside ProofreadPage]] la timeline, e alla pagina [[mw:Extension:Proofread_Page/Edit-in-Sequence|Extension:Proofread Page/Edit-in-Sequence - MediaWiki]] la discussione tra gli sviluppatori. Penso sia motivo di orgoglio per @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] e per la comunità italiana vedere che le grandi idee di Alex cominciano a essere recepite! '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 11:11, 21 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] Altrochè. :-) Grazie anche a voi, che avete a lungo avuto la pazienza di sperimentare! [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:58, 21 lug 2022 (CEST) ::uau! (scusate la mia assenza, mi sono impelagato in un progetto esterno che mi assorbirà per almeno un anno...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:07, 22 lug 2022 (CEST) :::È da anni che uso eis e finalmente vedo che è apprezzato come si deve. Ma non ci voleva tutto questo tempo per capirlo! Sarebbe ora che le realizzazioni di Alex (non c'è solo eis) trovassero la giusta strada per implementazione di default! Quanto a me, sono impegnato a recuperare una pesante operazione al cuore e soprattutto sono crollato "con la testa", mi è rimasta poca voglia di lavorare, passo il tempo a leggere e mi è scoppiata un'afasia per cui devo cercare nel cranio le parole più semplici. Se riappaio sarà fra molto e non è detto che sia una cosa valida. Buona estate. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 11:27, 23 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Giusto te volevo ringraziare particolarmente, per i tuoi suggerimenti.... ma non sono mica riuscito a implementarli tutti (qualcuno però sì). Rimettiti bene e presto, che sentiamo la tua mancanza. :::: PS: sembra che ci sia una relazione fra ferrovie e l'enorme incendio sul Carso... questione di ceppi frenanti. Ma probabilmente la cosa non ti è sfuggita. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:40, 24 lug 2022 (CEST) {{+1}} :) --'''[[Utente:Xavier121|<span style="color:orange;">X</span><span style="color:black;">avier</span>]][[Discussioni_utente:Xavier121|<span style="color:orange;">1</span><span style="color:black;">21</span>]]''' 20:36, 26 lug 2022 (CEST) == Interfaccia desktop: larghezza del contenuto == Ciao, vorrei richiamare la vostra attenzione sul task [[phab:T311607|T311607]]. Dovrebbe essere stata risolta la problematica della larghezza del contenuto nel namespace principale su Wikisource. Grazie per la vostra precedente segnalazione. Buona giornata,--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 11:51, 25 lug 2022 (CEST) == Parliamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == Ciao! Hai notato che alcuni wiki hanno un'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|interfaccia desktop diversa]], tra cui Wikisource in arabo e in polacco? Non sei curioso di sapere che piani abbiamo al riguardo? Magari hai domande o idee sul design o su questioni tecniche? Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a questi miglioramenti! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] e alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674 [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese] '''Programma''' * Aggiornamenti sugli ultimi sviluppi * Domande e risposte, discussione '''Formato''' La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note saranno prese in un file di [https://docs.google.com/document/d/1G4tfss-JBVxyZMxGlOj5MCBhOO-0sLekquFoa2XiQb8/edit# Google Docs]. L'host della riunione sarà [[mw:User:OVasileva_(WMF)|Olga Vasileva]] (manager del team). La parte introduttiva si terrà in inglese. Saremo in grado di rispondere a domande in inglese e, solamente al primo meeting, in italiano e francese. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina di discussione]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org. A questo incontro si applicano sia [[foundation:Friendly_space_policy|Politica per gli spazi amichevoli]] che il [[mw:Special:MyLanguage/Code_of_Conduct|Codice di condotta]] per gli spazi tecnici di Wikimedia. Zoom non è soggetto alla [[foundation:Privacy_policy|Informativa sulla privacy di WMF]]. Speriamo che parteciperai!--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 17:32, 25 lug 2022 (CEST) <gallery mode="packed"> File:WP20Symbols community1.svg| File:WP20 Symbol knowledge transfer.svg| File:Wikipedia20 symbol community.svg| File:WP20Symbols_MediaWiki.svg| </gallery> == Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == [[File:Vector 2022 showing language menu with a blue menu trigger and blue menu items 01.jpg|thumb]] Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/it|questi miglioramenti]]! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 at [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] and [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674. [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]. [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web/it|Per saperne di più]]. Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 18:32, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=23142194 --> == Notizie tecniche: 2022-30 == <section begin="technews-2022-W30"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * Adesso i portali <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikibooks.org/ www.wikibooks.org]</span> e <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikiquote.org/ www.wikiquote.org]</span> si aggiornano con un sistema di aggiornamento automatico. Altri [[m:Project_portals|portali]] cominceranno a usare lo stesso sistema nei prossimi mesi. [https://phabricator.wikimedia.org/T273179] '''Problemi''' * La settimana scorsa alcuni wiki sono stati in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di emergenza del loro database principale ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s7.dblist elenco dei wiki]). [https://phabricator.wikimedia.org/T313383] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.22|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-26|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-27|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-28|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). * L'icona che appare accanto ai collegamenti esterni nelle skin Vector classico e Vector 2022 cambierà leggermente. La nuova icona sarà più semplice e più riconoscibile sugli schermi a bassa fedeltà. [https://phabricator.wikimedia.org/T261391] * D'ora in poi sulle pagine utente gli amministratori visualizzeranno i pulsanti "{{int:changeblockip}}" e "{{int:unblockip}}" al posto del pulsante "{{int:blockip}}" quando l'utente è già bloccato. [https://phabricator.wikimedia.org/T308570] '''Incontri futuri''' * Il prossimo [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|incontro aperto al pubblico]] dedicato all'aspetto Vector (2022) si terrà domani (26 luglio). '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W30"/> 21:27, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23545370 --> == Storia triste: siamo nel guado == @[[utente:Isabelawliet|Isabelawliet]] Accogliendo l'invito della Biblioteca di Trento, sto cercando di aiutare chi se ne occupa del caricamento su Commons, e poi su wikisource, di alcuni semplici testi (narrativa di [[Autore:Giulia Turco Turcati Lazzari|Jacopo Turco]], che come sa chiunque, meno io, è una donna...), partendo dai file dei testi correttamente caricati su Internet Archive. Testo di prova: [[:File:Turco - La fanciulla straniera.djvu]]. Ne sono successe di tutti i colori. 1. tentativo con IA Upload, prima versione del file: belle immagini, strato OCR assente :-( 2. tentativo di conversione del file pdf di internet archive con pdf2djvu, seconda versione del file: strato testo OK, immagini veramente brutte :-( 3. ripiego su ABBYY FineReader partendo dalle immagini jp2 di Internet Archive: finalmente ok, ma è una soluzione impraticabile per gli utenti generali. Che fare? forse la soluzione potrebbe essere: rinunciare allo strato ocr, utilizzare dei file di sola immagine (a questo punto, irrilevante che siano djvu o pdf) e utilizzare di routine i tool per ottenere l'OCR al volo, pagina per pagina. Un'altra soluzione, ma per nulla facile e comunque fuori della portata dell'utente generale: usare i file di sole immagini e caricare sulle pagine, in qualche modo, il testo derivato dai file ocr di internet Archive. Serve un'elaborazione dei file con python ed è comodo utilizzare un bot. Ovviamente gran parte delle pagine di aiuto esistenti sono inutilizzabili. Che famo? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:20, 27 lug 2022 (CEST) :Ciao {{ping|Alex brollo}}. Sotto eis ho usato più di una volta il tool di Google per l'OCR con buoni risultati. Secondo me si potrebbe benissimo caricare il pdf (o djvu) senza strato di testo e usare il tool, soprattutto se le immagini sono di buona qualità. Penso sia il sistema più semplice e alla portata degli utenti ''non smanettoni''. --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 09:41, 27 lug 2022 (CEST) == Malmantile Racquistato: interessa metterlo? == Salve a tutti, mi sono imbattuto per caso nel curioso nome "Malmantile Racquistato" e ho visto che, benchè censito sotto l'autore, non sia presente in wikisource. Ho scoperto che pare essere un testo di una certa "importanza", per chi fosse curioso https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Malmantile_racquistato Su archive.org è presente: https://archive.org/details/ilmalmantileracq00lippuoft/mode/2up Secondo voi può valere la pena inserirlo o metterlo in una eventuale (se esistente) lista di prossimi inserimenti? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 13:17, 27 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Lascio ad altri un giudizio sulla qualità del testo; raccomando però di scorrere bene tutte le varie scansioni disponibili, per scegliere quella migliore (più semplice, meno sovraccarica di note, con un testo a buona risoluzione). Data un'occhiata all'edizione linkata, mi sembra pesantuccia e con le immagini decenti ma non ottime, il che aumenta parecchio gli errori OCR. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:42, 27 lug 2022 (CEST) ::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], indubbiamente il poema ha la sua importanza, se non altro linguistica in un periodo in cui i "testi di lingua" erano importanti ed entrare nel club dei modelli per la Crusca era come vincere la lotteria. Ho potuto notare che fin dall'inizio il testo del poema è stato incrostato da miriadi di noterelle che ne rendono la trascrizione difficile. ::Escludendo le edizioni seicentesche con tutti i problemi di trascrizione che si portano dietro, tra quelle "recenti" ho visto {{GB|nlM0AAAAMAAJ}} (che corrisponde a questa su {{IA|bub_gb_nlM0AAAAMAAJ}}), non ho idea del valore di questa edizione, ma ha l'indubbio vantaggio di tenere in luoghi separati del libro testo di Lippi e annotazioni dei curatori. Sulla qualità della scansione e l'elaborabilità del testo ripasso la palla ad @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]]. Ovviamente metto già le mani avanti che difficilmente me ne occuperei, dato l'immenso backlog di arretrati che mi trovo a sbrogliare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 21:03, 27 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Accolturato|Accolturato]] L'edizione proposta da Edo mi piace: la struttura è semplice, l'OCR buono anche nelle annotazioni, e può essere notevolmente migliorato con una pre-elaborazione offline. Io lo caricherei direttamente come pdf, infilando poi il testo pre-elavorato in nsPagina. Dopodichè, purtroppo, non credo che potrò occuparmene: OK? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:19, 27 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] @[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] sbirciato su LiberLiber, trovo una edizione particolarmente interessante, disponibile su [https://books.google.it/books?id=plca2Gr4zKAC Google], Barbera 1861. Dal punto di vista tecnico del caricamento, certamente la migliore. Riflessione in corso :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:40, 28 lug 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], come per l'edizione 1845 non saprei indicare quanto autorevole sia, certo ha delle ottime caratteristiche sia di leggibilità che di rileggibilità. :::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], dai anche tu un'occhiata, che ne pensi dell'apparato di note? Io trovo utilissimi gli indici in fondo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 14:25, 28 lug 2022 (CEST) ::::::@[[Utente:Acculturato|Acculturato]] Partito con l'edizione Barbera 1861, match offline perfetto (sì, il match offline funzia anche sul pdf...), sono entusiasta... spero di consegnarvi una cosa bellina. Prossimo passo, caricamento dell'Indice e test di formattazione. sull'Indice metterò un WIP, abbiate pazienza... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:43, 28 lug 2022 (CEST) :::::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] vi ringrazio per il vostro interessamento, essendo principalmente un rilettore - e al limite un trascrittore - ho seguito con molta curiosità i vostri scambi, imparando spero qualcosina anche se ovviamente non ho capito i particolari. Quindi per me ogni decisione che prendete è valida; sulla pazienza, ci mancherebbe che metter furia! grazie ancora [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:29, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]]se non sbaglio eri molto attiva sul materiale toscano? questo potrebbe interessarti. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:31, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] [[Indice:Lippi - Malmantile racquistato.pdf]]. Siamo a buon punto, manca la sistemazione offline del codice per le oltre mille Note separate. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:51, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] wow, sono emozionato! anche se non sto facendo nulla :-) [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 11:13, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ocio.... appena ho finito di pasticciare, ci sarà da portare a SAL 75% ... e sono un bel po' di pagine ;-). Non sto controllando nemmeno una parola. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:23, 30 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]]ti ringrazio della segnalazione. Ho anch'io molto arretrato sui libri che ho caricato ;-). Ciao --[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 12:02, 30 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ho finito di pasticciare :), torno dalle parti di Trento. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 31 lug 2022 (CEST) rb83n42eesqgjxeg7okb5g5ffbqjooe 3014218 3014216 2022-07-31T14:44:30Z Xavier121 1159 /* Storia triste: siamo nel guado */ wikitext text/x-wiki {{Bar}} == Results of Wiki Loves Folklore 2022 is out! == <div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr"> {{int:please-translate}} [[File:Wiki Loves Folklore Logo.svg|right|150px|frameless]] Hi, Greetings The winners for '''[[c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022|Wiki Loves Folklore 2022]]''' is announced! We are happy to share with you winning images for this year's edition. This year saw over 8,584 images represented on commons in over 92 countries. Kindly see images '''[[:c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022/Winners|here]]''' Our profound gratitude to all the people who participated and organized local contests and photo walks for this project. We hope to have you contribute to the campaign next year. '''Thank you,''' '''Wiki Loves Folklore International Team''' --[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 18:12, 4 lug 2022 (CEST) </div> <!-- Messaggio inviato da User:Tiven2240@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Non-Technical_Village_Pumps_distribution_list&oldid=23454230 --> == Notizie tecniche: 2022-27 == <section begin="technews-2022-W27"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/27|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.19|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-05|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-06|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-07|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-07-05|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s6.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-07-07|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s4.dblist secondo gruppo]). * La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di luglio. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=| Elemento avanzato]] La variabile di configurazione JavaScript <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>proofreadpage_source_href</code></bdi> sarà rimossa da <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Interface/JavaScript#mw.config|mw.config]]</code></bdi> e sostituita con la variabile <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>prpSourceIndexPage</code></bdi>. Questo cambiamento interessa solo le pagine nel namespace principale di Wikisource. [https://phabricator.wikimedia.org/T309490] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/27|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W27"/> 21:32, 4 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23466250 --> == parametro sulla rilettura del mese (I Mille) == E se il sottotitolo al capitolo [[Pagina:Garibaldi_-_I_Mille.djvu/69]] lo impostassimo così {{Ct|f=100%|v=2|L=7px|ITALIA. }} cioè con larghezza 7 pixel non sarebbe maggiormente fedele? o è una cosa assolutamente superflua ed inutile? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 17:10, 5 lug 2022 (CEST) : @[[User:Accolturato|Accolturato]] No, non è assolutamwente inutile. Se è possibile su itwikisource il tentativo è quello di riprodurre fedelmente la formattazione, con l'unico limite del buon senso, e in questo caso non mi sembra che il limite sia superato. Piuttosto, a voler essere MOLTO pignoli, nota che l'originale non ha una spaziatura aumentata prima dell'ultimo carattere, il punto. Si può rimediare, ma forse si oltrepassa il limite.... ;-) {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|ITALI}}A. }} In rari casi è un trucco che ho usato (non per la spaziatura di un punto, ma per modificare la formattazione di singole parole all'interno du un testo dentro il tl!Ct) ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:22, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] ti ringrazio, come sempre prontissimo e gentilissimo. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 12:37, 7 lug 2022 (CEST) == [[Oreste (Euripide - Romagnoli)/Frammento musicale dell'Oreste]] == Salve a tutti. Mi servirebbe una mano (forse più d'una) per trascrivere il testo in oggetto, che ha diverse cose che non riesco a sistemare. #Prima cosa sono gli spartiti: ce ne sono diversi, sia apparentemente semplici ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|p 271]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|p 267]]) che un po' più complessi causa allineamenti ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/278|p 275]]) e anche con testo in verticale ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|p 264]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/268|265]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|266]]). #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/266|263]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|264]] ci sono delle tabelle (spartiti antichi) con problemi di allineamento tra righe diverse (in più, con testo greco) che non sono sicuro di come affrontare. #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|271]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/276|273]] ci sono due tabelle/immagini che non so interpretare con precisione e quindi non sono sicuro come trascrivere. #Per di più, la seconda si trova in cima ad una pagina, in mezzo ad un paragrafo: come si agisce in questi casi? #In [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|questa pagina]] c'è una nota di cui non sono riuscito ad individuare la posizione nel testo. #Nella nota in [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|questa pagina]] c'è un simbolo che potrebbe essere un Π girato di 90°: c'è un modo di scriverlo senza ricorrere ad un'immagine? #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/277|274]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/271|268]] c'è del testo greco piuttosto lungo per trascrivere il quale servirebbe qualcuno che conosca il greco. Riusciamo a lavorarci insieme? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 17:09, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Orpo... un bell'intrico di sfide. Forse posso fare qualcosa per gli allineamenti verticali, ma per gli spartiti occorre la manina di qualcuno che conosca l'estensione score e Lilypond. Per le pagine con testo verticale, direi che prima si deve ottenere lo spartito, poi si può tentare di aggiungere il testo verticale. :Per il problema 5 direi di appiccicare la nota al secondo testo verticale, sopra il segno x a cui si riferisce la nota. :In generale, si potrebbe considerare l'ipotesi di risolvere vari casi ''utilizzando semplicemente delle immagini''.... non è elegantissimo, ma la adotterei almeno come soluzione provvisoria. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:07, 8 lug 2022 (CEST) ::Ciao {{Ping|Dr Zimbu}}. Testo complesso... Dico la mia seguendo il tuo elenco: <ol> <li> Come dice {{Ping|Alex brollo}}, si sta sperimentando la resa degli spartiti con Lilypond. Se la comunità è d'accordo, propongo di creare una categoria del tipo [[:Categoria:Testo greco da controllare]] in modo da tenere traccia di queste pagine;</li> <li> Qui serve qualche esperto di tabelle: non dovrebbe essere molto complesso, fra me e Alex, dovremmo riuscire a risolvere il problema ;-)</li> <li> La tabella in se per se non è complicata: l'unica perplessità che ho riguarda le note scritte a cavallo delle linee verticali in fondo alla tabella. Provo a studiare la resa.</li> <li value=7> ti consiglio di inserire la categoria [[:Categoria:Testo greco da controllare]], monitorata periodicamente dai nostri esperti di greco ;-)</li> </ol> --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 15:53, 8 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Pagine 274 e 276 grossolanamente sistemate, con grande sudore (rinnovo la raccomandazione, finito l'esercizio, di inserire un semplice ritaglio dell'immagine della pagina e bon; ma l'esercizio è stato comunque utile). :Invece, segnalo che è stato creato {{tl|Spartito da controllare}}, del tutto analogo a {{tl|Greco da controllare}}, alimenta la categoria [[:Categoria:Spartito da controllare]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:36, 10 lug 2022 (CEST) ::Grazie mille (ho fatto solo una piccola modifica a pagina 274)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 11:56, 10 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], rieccomi presente! Per il greco darò una bella passata e almeno quello lo risolverò rapidamente... :::Per gli spartiti musicali è invece un'altra questione: dopo anni di attesa l'estensione è arrivata, ma lo studio dell'estensione è improbo: mi arrabatterò tra copincollaggi di esempi già svolti e pagine di manuale, ma la sfida è per me enorme. La notazione musicale greca antica con le lettere inclinate è presente [https://unicode-table.com/en/blocks/ancient-greek-musical-notation/ in una nicchia nascosta dei vari piani di Unicode], ora devo capire come inserirla. Ci provo ma un po' alla volta e con calma. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 10:04, 18 lug 2022 (CEST) == Tip per i testi teatrali == Una delle più vecchie convenzioni di itwikisource è la formattazione dei testi teatrali, con l'uso del markup punto e virgola iniziale per i personaggi e dei due punti per le battute. Risale al periodo precedente il proofreading, e non sembrava più compatibile con il nuovo stile di trascrizione, che tenta di riprodurre la formattazione della fonte. La genialata della introduzione delle sottopagine styles.css delle pagine Indice permette di ripescare questa onorata convenzione ma di ''adattarla alla formattazione della fonte'', con un risultato ''semplice'' anche se non ''facile''. E' in corso una sperimentazione su [[Indice:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu]], dopo Match and Split del testo ns0 originale, inserito nel 2010. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:30, 7 lug 2022 (CEST) == Sono aperte le registrazioni alla itWikiCon 2022! == [[File:ItWikiCon_Verbania_2022_candidacy_logo.svg|thumb|250px|Il logo di itWikiCon Verbania 2022]] Ciao a tutti. <br /> Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre 2022, avrà luogo la itWikiCon. <br /> Dopo pause e pandemie varie l'evento sarà di nuovo in presenza e si svolgerà a [[Verbania]]. La registrazione si può fare a '''[https://2022.itwikicon.org/ questo link]'''. Wikimedia Italia e Wikimedia CH hanno costituito un fondo per l'erogazione di borse di partecipazione per sostenere i costi di partecipazione all'evento. La richiesta di una borsa viene fatta tramite il modulo di registrazione. Per chi richiede una borsa di partecipazione il termine ultimo per completare la registrazione è il 30 agosto, per chi non richiede una borsa il termine è invece il 18 settembre. Il programma, ancora in costruzione, è disponibile su meta: [[:meta:ItWikiCon/2022/Programma|ItWikiCon/2022/Programma]]<br/> Per qualsiasi domanda potete scrivere qui, oppure sulla pagina di discussione su meta. Grazie a tutti e vi aspettiamo numerosi e pieni di idee e curiosità! Gli organizzatori <br /> [[User:Civvì]], [[User:Yiyi]], [[User:CristianNX]], [[User:Superchilum]], [[User:FrangeCe]], [[User:Valerio Bozzolan]], [[User:Hitrandil]] [[User:Civvì|Civvì]] ([[User talk:Civvì|disc.]]) 21:27, 10 lug 2022 (CEST) :Mi sono registrato e parteciperò. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 06:56, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-28 == <section begin="technews-2022-W28"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * L'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|aspetto Vector 2022]] mostra ora il titolo delle pagine sopra le linguette "Discussione", "Leggi", "Modifica", "Cronologia", "Altro" e simili. Leggi [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates#Page title/tabs switch|maggiori informazioni]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T303549] * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=|Elemento avanzato]] È ora possibile visualizzare la maggior parte delle impostazioni di configurazione di un wiki e confrontarle con quelle di un altro wiki configurato diversamente. Ad esempio, è possibile visualizzare sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=jawiktionary impostazioni del Wikizionario giapponese] sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=eswiki&compare=eowiki differenze di configurazione fra la Wikipedia spagnola e quella in esperanto]. Le varie comunità locali possono [[m:Special:MyLanguage/Requesting_wiki_configuration_changes|discutere e proporre cambiamenti]] alle impostazioni del proprio wiki. I dettagli di ciascuna impostazione possono essere trovati [[mw:Special:Search|con una ricerca su MediaWiki.org]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T308932] *La funzione IP Info del team Anti-Harassment Tools [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#May|è diventata di recente]] una [[Special:Preferences#mw-prefsection-betafeatures|funzione beta su tutti i wiki]]. Gli utenti che combattono il vandalismo la possono usare per accedere a informazioni relative agli indirizzi IP. Leggi [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#April|maggiori informazioni sulle modalità di utilizzo dello strumento]] e lascia un commento cliccando sul link presente all'interno dello strumento stesso. '''Modifiche di questa settimana''' * Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] Il {{#time:j xg|2022-07-12|it}} alle 07:00 UTC [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s3.dblist alcuni wiki] saranno in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di database. '''Modifiche future''' * La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di luglio. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W28"/> 21:24, 11 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23502519 --> == Proponi delle dichiarazioni per la bussola elettorale del 2022 == <section begin="announcement-content" /> :''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass| Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]'' :''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>'' Ciao a tutti, I volontari sono [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections/2022/Community_Voting/Election_Compass|invitati a proporre delle dichiarazioni da utilizzare nella bussola elettorale]] per le [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022|elezioni del Board of Trustees del 2022]]. Una bussola elettorale è uno strumento nato per aiutare gli elettori a selezionare quei candidati che meglio si conformano alle loro convinzioni e opinioni. I membri della comunità proporranno delle dichiarazioni a cui i candidati risponderanno utilizzando una scala Lickert (d'accordo/neutrale/in disaccordo). Le risposte dei candidati a queste dichiarazioni verranno caricate nella bussola elettorale. Gli elettori utilizzeranno lo strumento inserendo le proprie risposte alle dichiarazioni (d'accordo/neutrale/in disaccordo). I risultati mostreranno quei candidati che meglio si allineano alle convinzioni e ai punti di vista dell'elettore. {| class="wikitable mw-collapsible mw-collapsed" |- ! colspan=3 | Ecco il calendario della bussola elettorale |- | '''8 - 20 luglio''': I volontari propongono le dichiarazioni per la bussola elettorale '''21 - 22 luglio''': Il Comitato elettorale rivede le dichiarazioni, assicurandosi che siano chiare, e rimuovendo quelle fuori tema '''23 luglio - 1º agosto''': I volontari votano le dichiarazioni '''2 - 4 agosto''': Il Comitato elettorale sceglie le 15 dichiarazioni più votate '''5 - 12 agosto''': I candidati danno il proprio parere sulle dichiarazioni '''15 agosto''': La bussola elettorale viene aperta all'utilizzo degli elettori al fine di aiutarli nella scelta del voto |} Il Comitato elettorale sceglierà le 15 dichiarazioni più votate all'inizio di agosto. Il Comitato elettorale supervisionerà l'intero processo, supportato dal team Movement Strategy and Governance. MSG si assicurerà che le domande siano chiare, che non vi siano duplicati, refusi, o qualsiasi altro problema. Cordiali saluti, Movement Strategy and Governance ''Questo messaggio è stato inviato per conto della Task Force per la selezione del Board e del Comitato Elettorale''<br /><section end="announcement-content" /> [[User:Superpes15|Superpes15]] ([[User talk:Superpes15|disc.]]) 10:25, 13 lug 2022 (CEST) :Sono umiliato.... mi sento anziano e asociale. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 14 lug 2022 (CEST) {{ping|Alex brollo}} Come ti capisco ... [[User:Lagrande|Lagrande]] ([[User talk:Lagrande|disc.]]) 13:24, 15 lug 2022 (CEST) == Piano nazionale di digitalizzazione del Ministero della Cultura == Non so se è già stato segnalato da altre parti, segnalo che una settimana fa è stato ufficialmente pubblicato il Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND) del Ministero della Cultura [https://digitallibrary.cultura.gov.it/notizie/il-pnd-e-ufficialmente-on-line/ qui]. Questo PND ha lo scopo di "promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026." Più precisamente [https://partecipa.gov.it/uploads/decidim/attachment/file/68/M1C3_1.1.1_ReportFinale_Piano_nazionale_di_digitalizzazione_del_patrimonio_culturale.pdf qua] viene scritto che alla consultazione legata a questo PND hanno partecipato anche "volontari di Wikipedia e progetti Wikimedia". Non so quanto voi ritenete che questo PND possa essere rilevante per le attività di Wikisource... [[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:30, 15 lug 2022 (CEST) == [[Poesie (Campanella, 1915)]] == '''Riletta!''' ma.... c'è dentro un testo latino: [[Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]], a cui ho attribuito uno stravagante SAL 0%, nonostante non sia malaccio e sia visualizzata e esportabile. Se trovo il coraggio, cercherò di portare a level 3 le pagine da cui il testo è ricavato, questo: [[:la:Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]]. Vi risparmio la descrizione di cosa c'è dietro questa stranezza... è un progetto ormai datato, ne parlavamo un paio di anni fa. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:58, 16 lug 2022 (CEST) : sistemate le cose, adesso la pagina (nonostante le complicazioni) è SAL 75%. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:50, 17 lug 2022 (CEST) :: {{ping|Candalua}} Via bot, il testo è stato allineato con quello sorgente di la.wikisource, compreso il SAL ma... il risultato è un messaggio un po' buffo: "Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. Il testo è stato caricato automaticamente da la.wikisource.org. '''Si prega di non modificare questa pagina! Tu puoi farlo'''." Esempio in [[Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/201|questa pagina]]. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:43, 17 lug 2022 (CEST) :::[[User:Alex brollo|Alex brollo]]: ho fatto in modo che il messaggio dell'allineatore sovrascriva l'altro. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 11:46, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-29 == <section begin="technews-2022-W29"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduzioni]] disponibili. '''Problemi''' * Dalla settimana scorsa non appare più il link a [[mw:Special:MyLanguage/Extension:NearbyPages|Speciale:NelleVicinanze]] sulla versione mobile. Sarà ripristinato nel corso di questa settimana. [https://phabricator.wikimedia.org/T312864] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.21|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-19|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-20|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-21|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). '''Modifiche future''' * Il [[mw:Technical_decision_making/Forum|Technical Decision Forum]] è in cerca di [[mw:Technical_decision_making/Community_representation|rappresentanti della comunità]]. Scrivi su wiki o invia una mail a <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">TDFSupport@wikimedia.org</span> entro il 12 agosto per candidarti. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparate dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicate dai [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Ottieni aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Dai la tua opinione]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Iscriviti o disiscriviti]].'' </div><section end="technews-2022-W29"/> 00:59, 19 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23517957 --> == Opere e edizioni: problemi wikidata == @[[Utente:Candalua|Candalua]] Dopo una gentile spintarella di Edo, ho ripreso un po' in mano la terribile questione della gestione opere-edizioni su wikidata. Al momento l'unico mio contributo è la creazione di [[Aiuto:Namespace Opera]], un semplice redirect a [[Wikisource:Opera-Edizione]]. Così ho scoperto/riscoperto i due template {{tl|Edizione}} e {{tl|Sottopagina}}. Un magnifico sistema funzionante... ma... al momento la nostra "centrate dati" locale è la pagina Indice, mentre nella base dati wikidata è la pagina principale ns0. Il che mi preoccupa, perchè nel caso che la pagina Indice rimandi a più pagine principali ns0, le cose si sconfinferano. tutto andrebbe al suo posto se Indice venisse rivalutato su wikidata, diventando pagina sitelink. Ma non ho idea se questa soluzione sia praticabile, sensata, condivisibile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:52, 20 lug 2022 (CEST) :Infatti pensandoci meglio c'è subito un intoppo.... in ns0 è estremamente probabile che il testo sia riferibile a uno specifico autore, in nsIndice non è detto, ci sono numerosi casi di antologie, e nei meccanismi di nsIndice al momento non c'è modo di attribuire brani diversi ai rispettivi autori. @[[utente:Candalua|candalua]]: sono rimasto piacevolmente sorpreso per il fatto che i parametri base di {{tl|Sottopagina}} sono identici a quelli di {{tl|IncludiIntestazione}}, perfetto! Potrevve però capitare di sentire la mancanza del parametro opzionale autore, raramente è utile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:06, 21 lug 2022 (CEST) == Più gelato... ehm, eis per tutti! == Cari amici, desidero publicizzare il fatto che il percorso iniziato a metà maggio per diffondere ''eis'' (edit-in-sequence) in tutte le wikisource è in fase di avanzamento sempre più serio: alla pagina [[phab:T308098#8008230|⚓ T308098 Integrate edit-in-sequence inside ProofreadPage]] la timeline, e alla pagina [[mw:Extension:Proofread_Page/Edit-in-Sequence|Extension:Proofread Page/Edit-in-Sequence - MediaWiki]] la discussione tra gli sviluppatori. Penso sia motivo di orgoglio per @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] e per la comunità italiana vedere che le grandi idee di Alex cominciano a essere recepite! '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 11:11, 21 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] Altrochè. :-) Grazie anche a voi, che avete a lungo avuto la pazienza di sperimentare! [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:58, 21 lug 2022 (CEST) ::uau! (scusate la mia assenza, mi sono impelagato in un progetto esterno che mi assorbirà per almeno un anno...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:07, 22 lug 2022 (CEST) :::È da anni che uso eis e finalmente vedo che è apprezzato come si deve. Ma non ci voleva tutto questo tempo per capirlo! Sarebbe ora che le realizzazioni di Alex (non c'è solo eis) trovassero la giusta strada per implementazione di default! Quanto a me, sono impegnato a recuperare una pesante operazione al cuore e soprattutto sono crollato "con la testa", mi è rimasta poca voglia di lavorare, passo il tempo a leggere e mi è scoppiata un'afasia per cui devo cercare nel cranio le parole più semplici. Se riappaio sarà fra molto e non è detto che sia una cosa valida. Buona estate. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 11:27, 23 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Giusto te volevo ringraziare particolarmente, per i tuoi suggerimenti.... ma non sono mica riuscito a implementarli tutti (qualcuno però sì). Rimettiti bene e presto, che sentiamo la tua mancanza. :::: PS: sembra che ci sia una relazione fra ferrovie e l'enorme incendio sul Carso... questione di ceppi frenanti. Ma probabilmente la cosa non ti è sfuggita. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:40, 24 lug 2022 (CEST) {{+1}} :) --'''[[Utente:Xavier121|<span style="color:orange;">X</span><span style="color:black;">avier</span>]][[Discussioni_utente:Xavier121|<span style="color:orange;">1</span><span style="color:black;">21</span>]]''' 20:36, 26 lug 2022 (CEST) == Interfaccia desktop: larghezza del contenuto == Ciao, vorrei richiamare la vostra attenzione sul task [[phab:T311607|T311607]]. Dovrebbe essere stata risolta la problematica della larghezza del contenuto nel namespace principale su Wikisource. Grazie per la vostra precedente segnalazione. Buona giornata,--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 11:51, 25 lug 2022 (CEST) == Parliamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == Ciao! Hai notato che alcuni wiki hanno un'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|interfaccia desktop diversa]], tra cui Wikisource in arabo e in polacco? Non sei curioso di sapere che piani abbiamo al riguardo? Magari hai domande o idee sul design o su questioni tecniche? Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a questi miglioramenti! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] e alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674 [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese] '''Programma''' * Aggiornamenti sugli ultimi sviluppi * Domande e risposte, discussione '''Formato''' La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note saranno prese in un file di [https://docs.google.com/document/d/1G4tfss-JBVxyZMxGlOj5MCBhOO-0sLekquFoa2XiQb8/edit# Google Docs]. L'host della riunione sarà [[mw:User:OVasileva_(WMF)|Olga Vasileva]] (manager del team). La parte introduttiva si terrà in inglese. Saremo in grado di rispondere a domande in inglese e, solamente al primo meeting, in italiano e francese. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina di discussione]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org. A questo incontro si applicano sia [[foundation:Friendly_space_policy|Politica per gli spazi amichevoli]] che il [[mw:Special:MyLanguage/Code_of_Conduct|Codice di condotta]] per gli spazi tecnici di Wikimedia. Zoom non è soggetto alla [[foundation:Privacy_policy|Informativa sulla privacy di WMF]]. Speriamo che parteciperai!--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 17:32, 25 lug 2022 (CEST) <gallery mode="packed"> File:WP20Symbols community1.svg| File:WP20 Symbol knowledge transfer.svg| File:Wikipedia20 symbol community.svg| File:WP20Symbols_MediaWiki.svg| </gallery> == Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == [[File:Vector 2022 showing language menu with a blue menu trigger and blue menu items 01.jpg|thumb]] Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/it|questi miglioramenti]]! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 at [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] and [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674. [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]. [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web/it|Per saperne di più]]. Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 18:32, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=23142194 --> == Notizie tecniche: 2022-30 == <section begin="technews-2022-W30"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * Adesso i portali <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikibooks.org/ www.wikibooks.org]</span> e <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikiquote.org/ www.wikiquote.org]</span> si aggiornano con un sistema di aggiornamento automatico. Altri [[m:Project_portals|portali]] cominceranno a usare lo stesso sistema nei prossimi mesi. [https://phabricator.wikimedia.org/T273179] '''Problemi''' * La settimana scorsa alcuni wiki sono stati in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di emergenza del loro database principale ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s7.dblist elenco dei wiki]). [https://phabricator.wikimedia.org/T313383] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.22|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-26|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-27|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-28|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). * L'icona che appare accanto ai collegamenti esterni nelle skin Vector classico e Vector 2022 cambierà leggermente. La nuova icona sarà più semplice e più riconoscibile sugli schermi a bassa fedeltà. [https://phabricator.wikimedia.org/T261391] * D'ora in poi sulle pagine utente gli amministratori visualizzeranno i pulsanti "{{int:changeblockip}}" e "{{int:unblockip}}" al posto del pulsante "{{int:blockip}}" quando l'utente è già bloccato. [https://phabricator.wikimedia.org/T308570] '''Incontri futuri''' * Il prossimo [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|incontro aperto al pubblico]] dedicato all'aspetto Vector (2022) si terrà domani (26 luglio). '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W30"/> 21:27, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23545370 --> == Storia triste: siamo nel guado == @[[utente:Isabelawliet|Isabelawliet]] Accogliendo l'invito della Biblioteca di Trento, sto cercando di aiutare chi se ne occupa del caricamento su Commons, e poi su wikisource, di alcuni semplici testi (narrativa di [[Autore:Giulia Turco Turcati Lazzari|Jacopo Turco]], che come sa chiunque, meno io, è una donna...), partendo dai file dei testi correttamente caricati su Internet Archive. Testo di prova: [[:File:Turco - La fanciulla straniera.djvu]]. Ne sono successe di tutti i colori. 1. tentativo con IA Upload, prima versione del file: belle immagini, strato OCR assente :-( 2. tentativo di conversione del file pdf di internet archive con pdf2djvu, seconda versione del file: strato testo OK, immagini veramente brutte :-( 3. ripiego su ABBYY FineReader partendo dalle immagini jp2 di Internet Archive: finalmente ok, ma è una soluzione impraticabile per gli utenti generali. Che fare? forse la soluzione potrebbe essere: rinunciare allo strato ocr, utilizzare dei file di sola immagine (a questo punto, irrilevante che siano djvu o pdf) e utilizzare di routine i tool per ottenere l'OCR al volo, pagina per pagina. Un'altra soluzione, ma per nulla facile e comunque fuori della portata dell'utente generale: usare i file di sole immagini e caricare sulle pagine, in qualche modo, il testo derivato dai file ocr di internet Archive. Serve un'elaborazione dei file con python ed è comodo utilizzare un bot. Ovviamente gran parte delle pagine di aiuto esistenti sono inutilizzabili. Che famo? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:20, 27 lug 2022 (CEST) :Ciao {{ping|Alex brollo}}. Sotto eis ho usato più di una volta il tool di Google per l'OCR con buoni risultati. Secondo me si potrebbe benissimo caricare il pdf (o djvu) senza strato di testo e usare il tool, soprattutto se le immagini sono di buona qualità. Penso sia il sistema più semplice e alla portata degli utenti ''non smanettoni''. --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 09:41, 27 lug 2022 (CEST) :: Sono d'accordo, in effetti potrebbe essere un interessante test di prova per i ''nuovi'' che possono cimentarsi coi nostri tool senza farsi troppi problemi e seguire un percorso di trascrizione lineare: caricamento immagini - eis - tool OCR - salvataggio grezzo (formattazione assente o minima) - trascrizione (formattazione pesante) - rilettura. '''[[Utente:Xavier121|<span style="color:orange;">X</span><span style="color:black;">avier</span>]][[Discussioni_utente:Xavier121|<span style="color:orange;">1</span><span style="color:black;">21</span>]]''' 16:43, 31 lug 2022 (CEST) == Malmantile Racquistato: interessa metterlo? == Salve a tutti, mi sono imbattuto per caso nel curioso nome "Malmantile Racquistato" e ho visto che, benchè censito sotto l'autore, non sia presente in wikisource. Ho scoperto che pare essere un testo di una certa "importanza", per chi fosse curioso https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Malmantile_racquistato Su archive.org è presente: https://archive.org/details/ilmalmantileracq00lippuoft/mode/2up Secondo voi può valere la pena inserirlo o metterlo in una eventuale (se esistente) lista di prossimi inserimenti? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 13:17, 27 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Lascio ad altri un giudizio sulla qualità del testo; raccomando però di scorrere bene tutte le varie scansioni disponibili, per scegliere quella migliore (più semplice, meno sovraccarica di note, con un testo a buona risoluzione). Data un'occhiata all'edizione linkata, mi sembra pesantuccia e con le immagini decenti ma non ottime, il che aumenta parecchio gli errori OCR. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:42, 27 lug 2022 (CEST) ::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], indubbiamente il poema ha la sua importanza, se non altro linguistica in un periodo in cui i "testi di lingua" erano importanti ed entrare nel club dei modelli per la Crusca era come vincere la lotteria. Ho potuto notare che fin dall'inizio il testo del poema è stato incrostato da miriadi di noterelle che ne rendono la trascrizione difficile. ::Escludendo le edizioni seicentesche con tutti i problemi di trascrizione che si portano dietro, tra quelle "recenti" ho visto {{GB|nlM0AAAAMAAJ}} (che corrisponde a questa su {{IA|bub_gb_nlM0AAAAMAAJ}}), non ho idea del valore di questa edizione, ma ha l'indubbio vantaggio di tenere in luoghi separati del libro testo di Lippi e annotazioni dei curatori. Sulla qualità della scansione e l'elaborabilità del testo ripasso la palla ad @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]]. Ovviamente metto già le mani avanti che difficilmente me ne occuperei, dato l'immenso backlog di arretrati che mi trovo a sbrogliare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 21:03, 27 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Accolturato|Accolturato]] L'edizione proposta da Edo mi piace: la struttura è semplice, l'OCR buono anche nelle annotazioni, e può essere notevolmente migliorato con una pre-elaborazione offline. Io lo caricherei direttamente come pdf, infilando poi il testo pre-elavorato in nsPagina. Dopodichè, purtroppo, non credo che potrò occuparmene: OK? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:19, 27 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] @[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] sbirciato su LiberLiber, trovo una edizione particolarmente interessante, disponibile su [https://books.google.it/books?id=plca2Gr4zKAC Google], Barbera 1861. Dal punto di vista tecnico del caricamento, certamente la migliore. Riflessione in corso :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:40, 28 lug 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], come per l'edizione 1845 non saprei indicare quanto autorevole sia, certo ha delle ottime caratteristiche sia di leggibilità che di rileggibilità. :::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], dai anche tu un'occhiata, che ne pensi dell'apparato di note? Io trovo utilissimi gli indici in fondo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 14:25, 28 lug 2022 (CEST) ::::::@[[Utente:Acculturato|Acculturato]] Partito con l'edizione Barbera 1861, match offline perfetto (sì, il match offline funzia anche sul pdf...), sono entusiasta... spero di consegnarvi una cosa bellina. Prossimo passo, caricamento dell'Indice e test di formattazione. sull'Indice metterò un WIP, abbiate pazienza... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:43, 28 lug 2022 (CEST) :::::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] vi ringrazio per il vostro interessamento, essendo principalmente un rilettore - e al limite un trascrittore - ho seguito con molta curiosità i vostri scambi, imparando spero qualcosina anche se ovviamente non ho capito i particolari. Quindi per me ogni decisione che prendete è valida; sulla pazienza, ci mancherebbe che metter furia! grazie ancora [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:29, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]]se non sbaglio eri molto attiva sul materiale toscano? questo potrebbe interessarti. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:31, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] [[Indice:Lippi - Malmantile racquistato.pdf]]. Siamo a buon punto, manca la sistemazione offline del codice per le oltre mille Note separate. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:51, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] wow, sono emozionato! anche se non sto facendo nulla :-) [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 11:13, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ocio.... appena ho finito di pasticciare, ci sarà da portare a SAL 75% ... e sono un bel po' di pagine ;-). Non sto controllando nemmeno una parola. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:23, 30 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]]ti ringrazio della segnalazione. Ho anch'io molto arretrato sui libri che ho caricato ;-). Ciao --[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 12:02, 30 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ho finito di pasticciare :), torno dalle parti di Trento. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 31 lug 2022 (CEST) nxirx5gvmp7j6scy51gv73v7t91gnrv 3014436 3014218 2022-08-01T07:32:39Z Accolturato 41514 /* Malmantile Racquistato: interessa metterlo? */ Risposta wikitext text/x-wiki {{Bar}} == Results of Wiki Loves Folklore 2022 is out! == <div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr"> {{int:please-translate}} [[File:Wiki Loves Folklore Logo.svg|right|150px|frameless]] Hi, Greetings The winners for '''[[c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022|Wiki Loves Folklore 2022]]''' is announced! We are happy to share with you winning images for this year's edition. This year saw over 8,584 images represented on commons in over 92 countries. Kindly see images '''[[:c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022/Winners|here]]''' Our profound gratitude to all the people who participated and organized local contests and photo walks for this project. We hope to have you contribute to the campaign next year. '''Thank you,''' '''Wiki Loves Folklore International Team''' --[[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 18:12, 4 lug 2022 (CEST) </div> <!-- Messaggio inviato da User:Tiven2240@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Non-Technical_Village_Pumps_distribution_list&oldid=23454230 --> == Notizie tecniche: 2022-27 == <section begin="technews-2022-W27"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/27|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.19|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-05|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-06|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-07|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-07-05|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s6.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-07-07|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s4.dblist secondo gruppo]). * La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di luglio. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=| Elemento avanzato]] La variabile di configurazione JavaScript <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>proofreadpage_source_href</code></bdi> sarà rimossa da <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>[[mw:Special:MyLanguage/Manual:Interface/JavaScript#mw.config|mw.config]]</code></bdi> e sostituita con la variabile <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>prpSourceIndexPage</code></bdi>. Questo cambiamento interessa solo le pagine nel namespace principale di Wikisource. [https://phabricator.wikimedia.org/T309490] '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/27|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W27"/> 21:32, 4 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23466250 --> == parametro sulla rilettura del mese (I Mille) == E se il sottotitolo al capitolo [[Pagina:Garibaldi_-_I_Mille.djvu/69]] lo impostassimo così {{Ct|f=100%|v=2|L=7px|ITALIA. }} cioè con larghezza 7 pixel non sarebbe maggiormente fedele? o è una cosa assolutamente superflua ed inutile? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 17:10, 5 lug 2022 (CEST) : @[[User:Accolturato|Accolturato]] No, non è assolutamwente inutile. Se è possibile su itwikisource il tentativo è quello di riprodurre fedelmente la formattazione, con l'unico limite del buon senso, e in questo caso non mi sembra che il limite sia superato. Piuttosto, a voler essere MOLTO pignoli, nota che l'originale non ha una spaziatura aumentata prima dell'ultimo carattere, il punto. Si può rimediare, ma forse si oltrepassa il limite.... ;-) {{Ct|f=100%|v=2|{{type|l=7px|ITALI}}A. }} In rari casi è un trucco che ho usato (non per la spaziatura di un punto, ma per modificare la formattazione di singole parole all'interno du un testo dentro il tl!Ct) ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:22, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] ti ringrazio, come sempre prontissimo e gentilissimo. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 12:37, 7 lug 2022 (CEST) == [[Oreste (Euripide - Romagnoli)/Frammento musicale dell'Oreste]] == Salve a tutti. Mi servirebbe una mano (forse più d'una) per trascrivere il testo in oggetto, che ha diverse cose che non riesco a sistemare. #Prima cosa sono gli spartiti: ce ne sono diversi, sia apparentemente semplici ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|p 271]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|p 267]]) che un po' più complessi causa allineamenti ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/278|p 275]]) e anche con testo in verticale ([[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|p 264]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/268|265]], [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|266]]). #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/266|263]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/267|264]] ci sono delle tabelle (spartiti antichi) con problemi di allineamento tra righe diverse (in più, con testo greco) che non sono sicuro di come affrontare. #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/274|271]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/276|273]] ci sono due tabelle/immagini che non so interpretare con precisione e quindi non sono sicuro come trascrivere. #Per di più, la seconda si trova in cima ad una pagina, in mezzo ad un paragrafo: come si agisce in questi casi? #In [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/269|questa pagina]] c'è una nota di cui non sono riuscito ad individuare la posizione nel testo. #Nella nota in [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/272|questa pagina]] c'è un simbolo che potrebbe essere un Π girato di 90°: c'è un modo di scriverlo senza ricorrere ad un'immagine? #A pagina [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/277|274]] e [[Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) V.djvu/271|268]] c'è del testo greco piuttosto lungo per trascrivere il quale servirebbe qualcuno che conosca il greco. Riusciamo a lavorarci insieme? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 17:09, 7 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Orpo... un bell'intrico di sfide. Forse posso fare qualcosa per gli allineamenti verticali, ma per gli spartiti occorre la manina di qualcuno che conosca l'estensione score e Lilypond. Per le pagine con testo verticale, direi che prima si deve ottenere lo spartito, poi si può tentare di aggiungere il testo verticale. :Per il problema 5 direi di appiccicare la nota al secondo testo verticale, sopra il segno x a cui si riferisce la nota. :In generale, si potrebbe considerare l'ipotesi di risolvere vari casi ''utilizzando semplicemente delle immagini''.... non è elegantissimo, ma la adotterei almeno come soluzione provvisoria. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:07, 8 lug 2022 (CEST) ::Ciao {{Ping|Dr Zimbu}}. Testo complesso... Dico la mia seguendo il tuo elenco: <ol> <li> Come dice {{Ping|Alex brollo}}, si sta sperimentando la resa degli spartiti con Lilypond. Se la comunità è d'accordo, propongo di creare una categoria del tipo [[:Categoria:Testo greco da controllare]] in modo da tenere traccia di queste pagine;</li> <li> Qui serve qualche esperto di tabelle: non dovrebbe essere molto complesso, fra me e Alex, dovremmo riuscire a risolvere il problema ;-)</li> <li> La tabella in se per se non è complicata: l'unica perplessità che ho riguarda le note scritte a cavallo delle linee verticali in fondo alla tabella. Provo a studiare la resa.</li> <li value=7> ti consiglio di inserire la categoria [[:Categoria:Testo greco da controllare]], monitorata periodicamente dai nostri esperti di greco ;-)</li> </ol> --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 15:53, 8 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] Pagine 274 e 276 grossolanamente sistemate, con grande sudore (rinnovo la raccomandazione, finito l'esercizio, di inserire un semplice ritaglio dell'immagine della pagina e bon; ma l'esercizio è stato comunque utile). :Invece, segnalo che è stato creato {{tl|Spartito da controllare}}, del tutto analogo a {{tl|Greco da controllare}}, alimenta la categoria [[:Categoria:Spartito da controllare]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:36, 10 lug 2022 (CEST) ::Grazie mille (ho fatto solo una piccola modifica a pagina 274)--[[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 11:56, 10 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], rieccomi presente! Per il greco darò una bella passata e almeno quello lo risolverò rapidamente... :::Per gli spartiti musicali è invece un'altra questione: dopo anni di attesa l'estensione è arrivata, ma lo studio dell'estensione è improbo: mi arrabatterò tra copincollaggi di esempi già svolti e pagine di manuale, ma la sfida è per me enorme. La notazione musicale greca antica con le lettere inclinate è presente [https://unicode-table.com/en/blocks/ancient-greek-musical-notation/ in una nicchia nascosta dei vari piani di Unicode], ora devo capire come inserirla. Ci provo ma un po' alla volta e con calma. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 10:04, 18 lug 2022 (CEST) == Tip per i testi teatrali == Una delle più vecchie convenzioni di itwikisource è la formattazione dei testi teatrali, con l'uso del markup punto e virgola iniziale per i personaggi e dei due punti per le battute. Risale al periodo precedente il proofreading, e non sembrava più compatibile con il nuovo stile di trascrizione, che tenta di riprodurre la formattazione della fonte. La genialata della introduzione delle sottopagine styles.css delle pagine Indice permette di ripescare questa onorata convenzione ma di ''adattarla alla formattazione della fonte'', con un risultato ''semplice'' anche se non ''facile''. E' in corso una sperimentazione su [[Indice:D'Annunzio - La figlia di Iorio.djvu]], dopo Match and Split del testo ns0 originale, inserito nel 2010. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 23:30, 7 lug 2022 (CEST) == Sono aperte le registrazioni alla itWikiCon 2022! == [[File:ItWikiCon_Verbania_2022_candidacy_logo.svg|thumb|250px|Il logo di itWikiCon Verbania 2022]] Ciao a tutti. <br /> Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre 2022, avrà luogo la itWikiCon. <br /> Dopo pause e pandemie varie l'evento sarà di nuovo in presenza e si svolgerà a [[Verbania]]. La registrazione si può fare a '''[https://2022.itwikicon.org/ questo link]'''. Wikimedia Italia e Wikimedia CH hanno costituito un fondo per l'erogazione di borse di partecipazione per sostenere i costi di partecipazione all'evento. La richiesta di una borsa viene fatta tramite il modulo di registrazione. Per chi richiede una borsa di partecipazione il termine ultimo per completare la registrazione è il 30 agosto, per chi non richiede una borsa il termine è invece il 18 settembre. Il programma, ancora in costruzione, è disponibile su meta: [[:meta:ItWikiCon/2022/Programma|ItWikiCon/2022/Programma]]<br/> Per qualsiasi domanda potete scrivere qui, oppure sulla pagina di discussione su meta. Grazie a tutti e vi aspettiamo numerosi e pieni di idee e curiosità! Gli organizzatori <br /> [[User:Civvì]], [[User:Yiyi]], [[User:CristianNX]], [[User:Superchilum]], [[User:FrangeCe]], [[User:Valerio Bozzolan]], [[User:Hitrandil]] [[User:Civvì|Civvì]] ([[User talk:Civvì|disc.]]) 21:27, 10 lug 2022 (CEST) :Mi sono registrato e parteciperò. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 06:56, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-28 == <section begin="technews-2022-W28"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * L'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|aspetto Vector 2022]] mostra ora il titolo delle pagine sopra le linguette "Discussione", "Leggi", "Modifica", "Cronologia", "Altro" e simili. Leggi [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates#Page title/tabs switch|maggiori informazioni]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T303549] * [[File:Octicons-tools.svg|15px|link=|alt=|Elemento avanzato]] È ora possibile visualizzare la maggior parte delle impostazioni di configurazione di un wiki e confrontarle con quelle di un altro wiki configurato diversamente. Ad esempio, è possibile visualizzare sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=jawiktionary impostazioni del Wikizionario giapponese] sia le [https://noc.wikimedia.org/wiki.php?wiki=eswiki&compare=eowiki differenze di configurazione fra la Wikipedia spagnola e quella in esperanto]. Le varie comunità locali possono [[m:Special:MyLanguage/Requesting_wiki_configuration_changes|discutere e proporre cambiamenti]] alle impostazioni del proprio wiki. I dettagli di ciascuna impostazione possono essere trovati [[mw:Special:Search|con una ricerca su MediaWiki.org]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T308932] *La funzione IP Info del team Anti-Harassment Tools [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#May|è diventata di recente]] una [[Special:Preferences#mw-prefsection-betafeatures|funzione beta su tutti i wiki]]. Gli utenti che combattono il vandalismo la possono usare per accedere a informazioni relative agli indirizzi IP. Leggi [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Info feature#April|maggiori informazioni sulle modalità di utilizzo dello strumento]] e lascia un commento cliccando sul link presente all'interno dello strumento stesso. '''Modifiche di questa settimana''' * Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana. * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] Il {{#time:j xg|2022-07-12|it}} alle 07:00 UTC [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s3.dblist alcuni wiki] saranno in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di database. '''Modifiche future''' * La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di luglio. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/28|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W28"/> 21:24, 11 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23502519 --> == Proponi delle dichiarazioni per la bussola elettorale del 2022 == <section begin="announcement-content" /> :''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass| Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]'' :''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>'' Ciao a tutti, I volontari sono [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections/2022/Community_Voting/Election_Compass|invitati a proporre delle dichiarazioni da utilizzare nella bussola elettorale]] per le [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022|elezioni del Board of Trustees del 2022]]. Una bussola elettorale è uno strumento nato per aiutare gli elettori a selezionare quei candidati che meglio si conformano alle loro convinzioni e opinioni. I membri della comunità proporranno delle dichiarazioni a cui i candidati risponderanno utilizzando una scala Lickert (d'accordo/neutrale/in disaccordo). Le risposte dei candidati a queste dichiarazioni verranno caricate nella bussola elettorale. Gli elettori utilizzeranno lo strumento inserendo le proprie risposte alle dichiarazioni (d'accordo/neutrale/in disaccordo). I risultati mostreranno quei candidati che meglio si allineano alle convinzioni e ai punti di vista dell'elettore. {| class="wikitable mw-collapsible mw-collapsed" |- ! colspan=3 | Ecco il calendario della bussola elettorale |- | '''8 - 20 luglio''': I volontari propongono le dichiarazioni per la bussola elettorale '''21 - 22 luglio''': Il Comitato elettorale rivede le dichiarazioni, assicurandosi che siano chiare, e rimuovendo quelle fuori tema '''23 luglio - 1º agosto''': I volontari votano le dichiarazioni '''2 - 4 agosto''': Il Comitato elettorale sceglie le 15 dichiarazioni più votate '''5 - 12 agosto''': I candidati danno il proprio parere sulle dichiarazioni '''15 agosto''': La bussola elettorale viene aperta all'utilizzo degli elettori al fine di aiutarli nella scelta del voto |} Il Comitato elettorale sceglierà le 15 dichiarazioni più votate all'inizio di agosto. Il Comitato elettorale supervisionerà l'intero processo, supportato dal team Movement Strategy and Governance. MSG si assicurerà che le domande siano chiare, che non vi siano duplicati, refusi, o qualsiasi altro problema. Cordiali saluti, Movement Strategy and Governance ''Questo messaggio è stato inviato per conto della Task Force per la selezione del Board e del Comitato Elettorale''<br /><section end="announcement-content" /> [[User:Superpes15|Superpes15]] ([[User talk:Superpes15|disc.]]) 10:25, 13 lug 2022 (CEST) :Sono umiliato.... mi sento anziano e asociale. :-( [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 14 lug 2022 (CEST) {{ping|Alex brollo}} Come ti capisco ... [[User:Lagrande|Lagrande]] ([[User talk:Lagrande|disc.]]) 13:24, 15 lug 2022 (CEST) == Piano nazionale di digitalizzazione del Ministero della Cultura == Non so se è già stato segnalato da altre parti, segnalo che una settimana fa è stato ufficialmente pubblicato il Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND) del Ministero della Cultura [https://digitallibrary.cultura.gov.it/notizie/il-pnd-e-ufficialmente-on-line/ qui]. Questo PND ha lo scopo di "promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026." Più precisamente [https://partecipa.gov.it/uploads/decidim/attachment/file/68/M1C3_1.1.1_ReportFinale_Piano_nazionale_di_digitalizzazione_del_patrimonio_culturale.pdf qua] viene scritto che alla consultazione legata a questo PND hanno partecipato anche "volontari di Wikipedia e progetti Wikimedia". Non so quanto voi ritenete che questo PND possa essere rilevante per le attività di Wikisource... [[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:30, 15 lug 2022 (CEST) == [[Poesie (Campanella, 1915)]] == '''Riletta!''' ma.... c'è dentro un testo latino: [[Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]], a cui ho attribuito uno stravagante SAL 0%, nonostante non sia malaccio e sia visualizzata e esportabile. Se trovo il coraggio, cercherò di portare a level 3 le pagine da cui il testo è ricavato, questo: [[:la:Ecloga in principis Galliarum Delphini admirandam nativitatem]]. Vi risparmio la descrizione di cosa c'è dietro questa stranezza... è un progetto ormai datato, ne parlavamo un paio di anni fa. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:58, 16 lug 2022 (CEST) : sistemate le cose, adesso la pagina (nonostante le complicazioni) è SAL 75%. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:50, 17 lug 2022 (CEST) :: {{ping|Candalua}} Via bot, il testo è stato allineato con quello sorgente di la.wikisource, compreso il SAL ma... il risultato è un messaggio un po' buffo: "Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. Il testo è stato caricato automaticamente da la.wikisource.org. '''Si prega di non modificare questa pagina! Tu puoi farlo'''." Esempio in [[Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/201|questa pagina]]. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:43, 17 lug 2022 (CEST) :::[[User:Alex brollo|Alex brollo]]: ho fatto in modo che il messaggio dell'allineatore sovrascriva l'altro. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 11:46, 21 lug 2022 (CEST) == Notizie tecniche: 2022-29 == <section begin="technews-2022-W29"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduzioni]] disponibili. '''Problemi''' * Dalla settimana scorsa non appare più il link a [[mw:Special:MyLanguage/Extension:NearbyPages|Speciale:NelleVicinanze]] sulla versione mobile. Sarà ripristinato nel corso di questa settimana. [https://phabricator.wikimedia.org/T312864] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.21|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-19|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-20|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-21|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). '''Modifiche future''' * Il [[mw:Technical_decision_making/Forum|Technical Decision Forum]] è in cerca di [[mw:Technical_decision_making/Community_representation|rappresentanti della comunità]]. Scrivi su wiki o invia una mail a <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">TDFSupport@wikimedia.org</span> entro il 12 agosto per candidarti. '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparate dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicate dai [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/29|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Ottieni aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Dai la tua opinione]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Iscriviti o disiscriviti]].'' </div><section end="technews-2022-W29"/> 00:59, 19 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23517957 --> == Opere e edizioni: problemi wikidata == @[[Utente:Candalua|Candalua]] Dopo una gentile spintarella di Edo, ho ripreso un po' in mano la terribile questione della gestione opere-edizioni su wikidata. Al momento l'unico mio contributo è la creazione di [[Aiuto:Namespace Opera]], un semplice redirect a [[Wikisource:Opera-Edizione]]. Così ho scoperto/riscoperto i due template {{tl|Edizione}} e {{tl|Sottopagina}}. Un magnifico sistema funzionante... ma... al momento la nostra "centrate dati" locale è la pagina Indice, mentre nella base dati wikidata è la pagina principale ns0. Il che mi preoccupa, perchè nel caso che la pagina Indice rimandi a più pagine principali ns0, le cose si sconfinferano. tutto andrebbe al suo posto se Indice venisse rivalutato su wikidata, diventando pagina sitelink. Ma non ho idea se questa soluzione sia praticabile, sensata, condivisibile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:52, 20 lug 2022 (CEST) :Infatti pensandoci meglio c'è subito un intoppo.... in ns0 è estremamente probabile che il testo sia riferibile a uno specifico autore, in nsIndice non è detto, ci sono numerosi casi di antologie, e nei meccanismi di nsIndice al momento non c'è modo di attribuire brani diversi ai rispettivi autori. @[[utente:Candalua|candalua]]: sono rimasto piacevolmente sorpreso per il fatto che i parametri base di {{tl|Sottopagina}} sono identici a quelli di {{tl|IncludiIntestazione}}, perfetto! Potrevve però capitare di sentire la mancanza del parametro opzionale autore, raramente è utile. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 12:06, 21 lug 2022 (CEST) == Più gelato... ehm, eis per tutti! == Cari amici, desidero publicizzare il fatto che il percorso iniziato a metà maggio per diffondere ''eis'' (edit-in-sequence) in tutte le wikisource è in fase di avanzamento sempre più serio: alla pagina [[phab:T308098#8008230|⚓ T308098 Integrate edit-in-sequence inside ProofreadPage]] la timeline, e alla pagina [[mw:Extension:Proofread_Page/Edit-in-Sequence|Extension:Proofread Page/Edit-in-Sequence - MediaWiki]] la discussione tra gli sviluppatori. Penso sia motivo di orgoglio per @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] e per la comunità italiana vedere che le grandi idee di Alex cominciano a essere recepite! '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 11:11, 21 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] Altrochè. :-) Grazie anche a voi, che avete a lungo avuto la pazienza di sperimentare! [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:58, 21 lug 2022 (CEST) ::uau! (scusate la mia assenza, mi sono impelagato in un progetto esterno che mi assorbirà per almeno un anno...) --[[User:.mau.|.mau.]] ([[User talk:.mau.|disc.]]) 22:07, 22 lug 2022 (CEST) :::È da anni che uso eis e finalmente vedo che è apprezzato come si deve. Ma non ci voleva tutto questo tempo per capirlo! Sarebbe ora che le realizzazioni di Alex (non c'è solo eis) trovassero la giusta strada per implementazione di default! Quanto a me, sono impegnato a recuperare una pesante operazione al cuore e soprattutto sono crollato "con la testa", mi è rimasta poca voglia di lavorare, passo il tempo a leggere e mi è scoppiata un'afasia per cui devo cercare nel cranio le parole più semplici. Se riappaio sarà fra molto e non è detto che sia una cosa valida. Buona estate. [[User:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] ([[User talk:Silvio Gallio|disc.]]) 11:27, 23 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Silvio Gallio|Silvio Gallio]] Giusto te volevo ringraziare particolarmente, per i tuoi suggerimenti.... ma non sono mica riuscito a implementarli tutti (qualcuno però sì). Rimettiti bene e presto, che sentiamo la tua mancanza. :::: PS: sembra che ci sia una relazione fra ferrovie e l'enorme incendio sul Carso... questione di ceppi frenanti. Ma probabilmente la cosa non ti è sfuggita. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:40, 24 lug 2022 (CEST) {{+1}} :) --'''[[Utente:Xavier121|<span style="color:orange;">X</span><span style="color:black;">avier</span>]][[Discussioni_utente:Xavier121|<span style="color:orange;">1</span><span style="color:black;">21</span>]]''' 20:36, 26 lug 2022 (CEST) == Interfaccia desktop: larghezza del contenuto == Ciao, vorrei richiamare la vostra attenzione sul task [[phab:T311607|T311607]]. Dovrebbe essere stata risolta la problematica della larghezza del contenuto nel namespace principale su Wikisource. Grazie per la vostra precedente segnalazione. Buona giornata,--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 11:51, 25 lug 2022 (CEST) == Parliamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == Ciao! Hai notato che alcuni wiki hanno un'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|interfaccia desktop diversa]], tra cui Wikisource in arabo e in polacco? Non sei curioso di sapere che piani abbiamo al riguardo? Magari hai domande o idee sul design o su questioni tecniche? Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a questi miglioramenti! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] e alle [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674 [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese] '''Programma''' * Aggiornamenti sugli ultimi sviluppi * Domande e risposte, discussione '''Formato''' La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note saranno prese in un file di [https://docs.google.com/document/d/1G4tfss-JBVxyZMxGlOj5MCBhOO-0sLekquFoa2XiQb8/edit# Google Docs]. L'host della riunione sarà [[mw:User:OVasileva_(WMF)|Olga Vasileva]] (manager del team). La parte introduttiva si terrà in inglese. Saremo in grado di rispondere a domande in inglese e, solamente al primo meeting, in italiano e francese. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina di discussione]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org. A questo incontro si applicano sia [[foundation:Friendly_space_policy|Politica per gli spazi amichevoli]] che il [[mw:Special:MyLanguage/Code_of_Conduct|Codice di condotta]] per gli spazi tecnici di Wikimedia. Zoom non è soggetto alla [[foundation:Privacy_policy|Informativa sulla privacy di WMF]]. Speriamo che parteciperai!--[[User:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|disc.]]) 17:32, 25 lug 2022 (CEST) <gallery mode="packed"> File:WP20Symbols community1.svg| File:WP20 Symbol knowledge transfer.svg| File:Wikipedia20 symbol community.svg| File:WP20Symbols_MediaWiki.svg| </gallery> == Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop == [[File:Vector 2022 showing language menu with a blue menu trigger and blue menu items 01.jpg|thumb]] Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/it|questi miglioramenti]]! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 at [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] and [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674. [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]. [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web/it|Per saperne di più]]. Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 18:32, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=23142194 --> == Notizie tecniche: 2022-30 == <section begin="technews-2022-W30"/><div class="plainlinks"> Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduzioni]] disponibili. '''Modifiche recenti''' * Adesso i portali <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikibooks.org/ www.wikibooks.org]</span> e <span class="mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">[https://www.wikiquote.org/ www.wikiquote.org]</span> si aggiornano con un sistema di aggiornamento automatico. Altri [[m:Project_portals|portali]] cominceranno a usare lo stesso sistema nei prossimi mesi. [https://phabricator.wikimedia.org/T273179] '''Problemi''' * La settimana scorsa alcuni wiki sono stati in modalità di sola lettura per alcuni minuti a causa di un cambio di emergenza del loro database principale ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s7.dblist elenco dei wiki]). [https://phabricator.wikimedia.org/T313383] '''Modifiche di questa settimana''' * [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.22|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-07-26|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-07-27|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-07-28|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]). * L'icona che appare accanto ai collegamenti esterni nelle skin Vector classico e Vector 2022 cambierà leggermente. La nuova icona sarà più semplice e più riconoscibile sugli schermi a bassa fedeltà. [https://phabricator.wikimedia.org/T261391] * D'ora in poi sulle pagine utente gli amministratori visualizzeranno i pulsanti "{{int:changeblockip}}" e "{{int:unblockip}}" al posto del pulsante "{{int:blockip}}" quando l'utente è già bloccato. [https://phabricator.wikimedia.org/T308570] '''Incontri futuri''' * Il prossimo [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|incontro aperto al pubblico]] dedicato all'aspetto Vector (2022) si terrà domani (26 luglio). '''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]]&nbsp;• [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/30|Traduci]]&nbsp;• [[m:Tech|Chiedi aiuto]]&nbsp;• [[m:Talk:Tech/News|Commenta]]&nbsp;• [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].'' </div><section end="technews-2022-W30"/> 21:27, 25 lug 2022 (CEST) <!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23545370 --> == Storia triste: siamo nel guado == @[[utente:Isabelawliet|Isabelawliet]] Accogliendo l'invito della Biblioteca di Trento, sto cercando di aiutare chi se ne occupa del caricamento su Commons, e poi su wikisource, di alcuni semplici testi (narrativa di [[Autore:Giulia Turco Turcati Lazzari|Jacopo Turco]], che come sa chiunque, meno io, è una donna...), partendo dai file dei testi correttamente caricati su Internet Archive. Testo di prova: [[:File:Turco - La fanciulla straniera.djvu]]. Ne sono successe di tutti i colori. 1. tentativo con IA Upload, prima versione del file: belle immagini, strato OCR assente :-( 2. tentativo di conversione del file pdf di internet archive con pdf2djvu, seconda versione del file: strato testo OK, immagini veramente brutte :-( 3. ripiego su ABBYY FineReader partendo dalle immagini jp2 di Internet Archive: finalmente ok, ma è una soluzione impraticabile per gli utenti generali. Che fare? forse la soluzione potrebbe essere: rinunciare allo strato ocr, utilizzare dei file di sola immagine (a questo punto, irrilevante che siano djvu o pdf) e utilizzare di routine i tool per ottenere l'OCR al volo, pagina per pagina. Un'altra soluzione, ma per nulla facile e comunque fuori della portata dell'utente generale: usare i file di sole immagini e caricare sulle pagine, in qualche modo, il testo derivato dai file ocr di internet Archive. Serve un'elaborazione dei file con python ed è comodo utilizzare un bot. Ovviamente gran parte delle pagine di aiuto esistenti sono inutilizzabili. Che famo? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:20, 27 lug 2022 (CEST) :Ciao {{ping|Alex brollo}}. Sotto eis ho usato più di una volta il tool di Google per l'OCR con buoni risultati. Secondo me si potrebbe benissimo caricare il pdf (o djvu) senza strato di testo e usare il tool, soprattutto se le immagini sono di buona qualità. Penso sia il sistema più semplice e alla portata degli utenti ''non smanettoni''. --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 09:41, 27 lug 2022 (CEST) :: Sono d'accordo, in effetti potrebbe essere un interessante test di prova per i ''nuovi'' che possono cimentarsi coi nostri tool senza farsi troppi problemi e seguire un percorso di trascrizione lineare: caricamento immagini - eis - tool OCR - salvataggio grezzo (formattazione assente o minima) - trascrizione (formattazione pesante) - rilettura. '''[[Utente:Xavier121|<span style="color:orange;">X</span><span style="color:black;">avier</span>]][[Discussioni_utente:Xavier121|<span style="color:orange;">1</span><span style="color:black;">21</span>]]''' 16:43, 31 lug 2022 (CEST) == Malmantile Racquistato: interessa metterlo? == Salve a tutti, mi sono imbattuto per caso nel curioso nome "Malmantile Racquistato" e ho visto che, benchè censito sotto l'autore, non sia presente in wikisource. Ho scoperto che pare essere un testo di una certa "importanza", per chi fosse curioso https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Malmantile_racquistato Su archive.org è presente: https://archive.org/details/ilmalmantileracq00lippuoft/mode/2up Secondo voi può valere la pena inserirlo o metterlo in una eventuale (se esistente) lista di prossimi inserimenti? [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 13:17, 27 lug 2022 (CEST) :@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Lascio ad altri un giudizio sulla qualità del testo; raccomando però di scorrere bene tutte le varie scansioni disponibili, per scegliere quella migliore (più semplice, meno sovraccarica di note, con un testo a buona risoluzione). Data un'occhiata all'edizione linkata, mi sembra pesantuccia e con le immagini decenti ma non ottime, il che aumenta parecchio gli errori OCR. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 14:42, 27 lug 2022 (CEST) ::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], indubbiamente il poema ha la sua importanza, se non altro linguistica in un periodo in cui i "testi di lingua" erano importanti ed entrare nel club dei modelli per la Crusca era come vincere la lotteria. Ho potuto notare che fin dall'inizio il testo del poema è stato incrostato da miriadi di noterelle che ne rendono la trascrizione difficile. ::Escludendo le edizioni seicentesche con tutti i problemi di trascrizione che si portano dietro, tra quelle "recenti" ho visto {{GB|nlM0AAAAMAAJ}} (che corrisponde a questa su {{IA|bub_gb_nlM0AAAAMAAJ}}), non ho idea del valore di questa edizione, ma ha l'indubbio vantaggio di tenere in luoghi separati del libro testo di Lippi e annotazioni dei curatori. Sulla qualità della scansione e l'elaborabilità del testo ripasso la palla ad @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]]. Ovviamente metto già le mani avanti che difficilmente me ne occuperei, dato l'immenso backlog di arretrati che mi trovo a sbrogliare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 21:03, 27 lug 2022 (CEST) :::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Accolturato|Accolturato]] L'edizione proposta da Edo mi piace: la struttura è semplice, l'OCR buono anche nelle annotazioni, e può essere notevolmente migliorato con una pre-elaborazione offline. Io lo caricherei direttamente come pdf, infilando poi il testo pre-elavorato in nsPagina. Dopodichè, purtroppo, non credo che potrò occuparmene: OK? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 22:19, 27 lug 2022 (CEST) ::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] @[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] sbirciato su LiberLiber, trovo una edizione particolarmente interessante, disponibile su [https://books.google.it/books?id=plca2Gr4zKAC Google], Barbera 1861. Dal punto di vista tecnico del caricamento, certamente la migliore. Riflessione in corso :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:40, 28 lug 2022 (CEST) :::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], come per l'edizione 1845 non saprei indicare quanto autorevole sia, certo ha delle ottime caratteristiche sia di leggibilità che di rileggibilità. :::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]], dai anche tu un'occhiata, che ne pensi dell'apparato di note? Io trovo utilissimi gli indici in fondo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">&epsilon;</span><span style="color:blue;">&Delta;</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">&omega;</span>]]''' 14:25, 28 lug 2022 (CEST) ::::::@[[Utente:Acculturato|Acculturato]] Partito con l'edizione Barbera 1861, match offline perfetto (sì, il match offline funzia anche sul pdf...), sono entusiasta... spero di consegnarvi una cosa bellina. Prossimo passo, caricamento dell'Indice e test di formattazione. sull'Indice metterò un WIP, abbiate pazienza... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 16:43, 28 lug 2022 (CEST) :::::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] vi ringrazio per il vostro interessamento, essendo principalmente un rilettore - e al limite un trascrittore - ho seguito con molta curiosità i vostri scambi, imparando spero qualcosina anche se ovviamente non ho capito i particolari. Quindi per me ogni decisione che prendete è valida; sulla pazienza, ci mancherebbe che metter furia! grazie ancora [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:29, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::@[[Utente:Giaccai|Giaccai]]se non sbaglio eri molto attiva sul materiale toscano? questo potrebbe interessarti. [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:31, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] [[Indice:Lippi - Malmantile racquistato.pdf]]. Siamo a buon punto, manca la sistemazione offline del codice per le oltre mille Note separate. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:51, 29 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] wow, sono emozionato! anche se non sto facendo nulla :-) [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 11:13, 29 lug 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ocio.... appena ho finito di pasticciare, ci sarà da portare a SAL 75% ... e sono un bel po' di pagine ;-). Non sto controllando nemmeno una parola. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 07:23, 30 lug 2022 (CEST) :::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]]ti ringrazio della segnalazione. Ho anch'io molto arretrato sui libri che ho caricato ;-). Ciao --[[User:Giaccai|Susanna Giaccai]] ([[User talk:Giaccai|disc.]]) 12:02, 30 lug 2022 (CEST) ::::::::::@[[Utente:Accolturato|Accolturato]] Ho finito di pasticciare :), torno dalle parti di Trento. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 31 lug 2022 (CEST) :::::::::::@[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]] grandissimo! come sempre [[User:Accolturato|Accolturato]] ([[User talk:Accolturato|disc.]]) 09:32, 1 ago 2022 (CEST) kbwd43f5a7fr3z88wb330tr8njro4c2 Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici 0 842378 3014834 3012384 2022-08-01T11:41:08Z Elecorra67 50297 wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Lingua originale del testo"/>italiano<section end="Lingua originale del testo"/> <section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Gianfrancesco Malfatti<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Malfatti - Trattato Coniche.pdf<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Geometria<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Matematica<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>27 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=27 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Gianfrancesco Malfatti | Nome e cognome del curatore = | Titolo =Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = italiano | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Matematica | Argomento = Geometria | URL della versione cartacea a fronte = Indice:Malfatti - Trattato Coniche.pdf }} <pages index="Malfatti - Trattato Coniche.pdf" from="1" to="1" /> ==Indice== * {{testo|/Parte I° capitolo I°}} * {{testo|/Parte I° capitolo II°}} * {{testo|/Parte I° capitolo III°}} * {{testo|/Parte I° capitolo IV°}} * {{testo|/Parte I° capitolo V°}} * {{testo|/Parte I° capitolo VI°}} * {{testo|/Parte II° capitolo I°}} * {{testo|/Parte II° capitolo II°}} * {{testo|/Parte III°}} * {{testo|/Tavole parte I°}} * {{testo|/Tavole parte II°}} * {{testo|/Prodromo}} ohx0105g0oresiz2hkrw3ufw2h8sohw Discussioni indice:Turco - Salvatrice.djvu 111 842388 3014830 3012510 2022-08-01T11:24:48Z Isabelawliet 62037 /* Secondo tentativo */ Risposta wikitext text/x-wiki == Secondo tentativo == @[[Utente:Isabelawliet|Isabelawliet]] riproviamoci. Stavolta il file djvu è stato ottenuto con pdf2djvu dal file pdf di Internet Archive con questo comando (lo copioincollo così come l'ho lanciato): <pre>pdf2djvu -d 600 -o salvatrice600.djvu salvatrice.pdf</pre> Naturalmente i file pdf e djvu erano stati sistemati in modo da essere maneggevoli. Il djvu è venuto bene grazie al parametro -d 600 che impone una risoluzione di 600 dpi. usare un programma a riga di comando non è proprio banale, ma di certo è meno complicato che scriversi da soli, o anche maneggiare con agilità, un programma python.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:17, 27 lug 2022 (CEST) :Ciao @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]]! Accidenti mi spiace che il processo stia rivelando tutte queste insidie, come sta andando? [[User:Isabelawliet|Isabelawliet]] ([[User talk:Isabelawliet|disc.]]) 13:24, 1 ago 2022 (CEST) 0eszvh4rgvmel471d9ha8od8w8firil Indice:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu 110 842425 3014219 3012646 2022-07-31T14:46:14Z Alex brollo 1615 proofread-index text/x-wiki {{:MediaWiki:Proofreadpage_index_template |Autore=autori vari |NomePagina=Rivista d'Italia |Titolo= |TitoloOriginale= |Sottotitolo= |LinguaOriginale= |Lingua= |Traduttore= |Illustratore= |Curatore= |Editore= |Città=Roma |Anno=1903 |Fonte={{IA|il_passo_1903}} |Immagine=1 |Progetto= |Argomento= |Qualità=25% |Pagine=<pagelist 1=frontespizio 2to6=- 7=885 157to159=- /> |Sommario={{Indice sommario|nome=Il passo|titolo=Il passo|from=46|to=67delta=-878}} |Volumi=Anno VI - Fasc. VI |Note=Nota: temporaneamente si predispone la rilettura della sola novella [[Il passo]]. 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Egli dunque, abbandonate le scimunitaggini patenti, prese nel dettare il suo bizzarro poema, dei modi proverbiali più vulgati e più veramente ridevoli; ma non sì però che la sua lingua restasse affatto immune di quelle maniere artifiziose e convenzionali, che se sono accettate per qualche tempo, non giungono mai ad esser parte e patrimonio della favella<noinclude></noinclude> gqsvakyrc252idxr86nboclc78oujhy Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/11 108 842471 3014464 3013427 2022-08-01T07:46:20Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|avvertenza}}|{{Sc|v}}}}</noinclude>nazionale. Questo fece che il ''Malmantile'', per essere inteso in ogni sua frase, non dico già fuori di Toscana, ma fuori di Firenze, e forse anche in Firenze stesso, ebbe bisogno di commento, appena uscito alla luce. Principal ragione di ciò furono quei rimasugli (il nostro autore direbbe ''quei spiragli'') di lingua jonadattica che il Poeta non seppe o non volle o non potè del tutto evitare. Molti non sanno (e in questo non deploriamo davvero la loro ignoranza) che cosa sia questa lingua jonadattica. Onde, ci è forza darne una qualche idea, perchè siano più facilmente intese alcune espressioni di questo caro poemetto, le qual per buona ventura sono abbastanza rare. Consisteva pertanto questa pretesa lingua jonadattica nell’adoperare le {{Pt|pa-|}}<noinclude></noinclude> mmlj9sofhuwgamv9dui9hnyu1beqo3c Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/12 108 842472 3014466 3013428 2022-08-01T07:49:40Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|vi}}|{{Sc|avvertenza}}|}}</noinclude>{{Pt|role|parole}} piú strane, o anche le comuni, in un senso affatto diverso da quello che hanno, senza che corra la minima analogia o attenenza tra l’idea espressa dalla parola adoperata, e l’idea che si vuole esprimere, purchè però una o due sillabe della voce che si adopra trovinsi anche nella parola che si dovrebbe adoprare se non si parlasse in lingua jonadattica. Citeremo un solo esempio che leggesi anche nel Lippi. Per dire che un tale aveva finito tutto il suo avere, cercavasi una parola che avesse la sillaba fi, e trovato ''Fillide'', si diceva: ''Il tale ha fatto Fillide''. Lunghe scritture o cicalate, come gli autori stessi le chiamavano, ci restano ancora di queste scimunitaggini, le quali, benchè prestissimo cadessero in meritata dimenticanza, lasciarono tuttavia nel comune linguaggio<noinclude></noinclude> oao06polrw9ahzegyl7ngvtw2uz0pqu 3014467 3014466 2022-08-01T07:50:18Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ Pt proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|vi}}|{{Sc|avvertenza}}|}}</noinclude>{{Pt|role|parole}} piú strane, o anche le comuni, in un senso affatto diverso da quello che hanno, senza che corra la minima analogia o attenenza tra l’idea espressa dalla parola adoperata, e l’idea che si vuole esprimere, purchè però una o due sillabe della voce che si adopra trovinsi anche nella parola che si dovrebbe adoprare se non si parlasse in lingua jonadattica. Citeremo un solo esempio che leggesi anche nel Lippi. Per dire che un tale aveva finito tutto il suo avere, cercavasi una parola che avesse la sillaba fi, e trovato ''Fillide'', si diceva: ''Il tale ha fatto Fillide''. Lunghe scritture o cicalate, come gli autori stessi le chiamavano, ci restano ancora di queste scimunitaggini, le quali, benchè prestissimo cadessero in meritata dimenticanza, lasciarono tuttavia nel comune {{Pt|lin-|}}<noinclude></noinclude> c5maqcm58plnayi0yri8vov35pcpp8a Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/13 108 842473 3014470 3013429 2022-08-01T07:52:38Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|avvertenza}}|{{Sc|vii}}}}</noinclude>{{Pt|guaggio|linguaggio}} una qualche orma di sè in certe locuzioni proverbiali universalmente accettate, del cui significato è impossibile rendersi una ragione. Tale è per esempio, il modo anche oggi comunissimo, ''Uscir del seminato''. Noi lo adoperiamo come equivalente di ''Uscir di tèma'': in origine però esso valeva, come può vedersi al c. I, st. 28, ''Uscir di senno''. E perchè mai aveva questo valore? Perchè ''seminato'' e ''senno'' cominciano con due lettere uguali. Men degna di derisione era certo la lingua furbesca o zerga, nella quale almeno fra la parola adoperata e la sua corrispondente in lingua comune correva una qualche analogia. Il ''Malmantile'', dunque, altro di jonadattico non contiene che queste poche frasi proverbiali. Ma e per queste e per<noinclude></noinclude> bw797uap8j5kmb5v5hd51nhbhinxs5m Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/14 108 842474 3014471 3013430 2022-08-01T07:54:05Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|viii}}|{{Sc|avvertenza}}|}}</noinclude>molte altre maniere di lingua, che sono o furono solo toscane, e alcune anche fiorentine soltanto, questo graziosissimo poemetto non potrebbe essere inteso in ogni sua parte per tutta Italia, se non fosse accompagnato di note e dichiarazioni. È celebre forse quanto il ''Malmantile'', o almeno egualmente noto fra i letterati, il commento che ne fece il Minucci, accresciuto e talvolta rettificato dal Biscioni; e sparso qua e là di argute osservazioncelle del Salvini. Questo commento considerato in sè stesso è uno stupendo lavoro di arte filologica, ma considerato come dichiarazione del ''Malmantile'' è sproporzionato ed esuberante; è tale, che fa rifuggire dalla lettura del poema chiunque gli studi filologici non fa sua delizia. Mossi da<noinclude></noinclude> sy4j95g5l02sqwpatogpswbjmy075oi Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/15 108 842475 3014472 3013431 2022-08-01T07:55:20Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|avvertenza}}|{{Sc|ix}}}}</noinclude>questo pensiero, abbiamo creduto di provvedere al comodo di molti, ristringendo quanto era possibile il sullodato commento. Abbiamo seguito quasi sempre l’interpretazione di quei due celebri espositori e dove lo credevamo opportuno, per ragioni che sarà facile intendere ad ogni luogo, abbiamo citato i loro nomi, spezialmente se riportavamo le loro stesse parole. Nel dichiarare voci e maniere, ci è parso meglio essere abbondanti che scarsi; ma dico abbondanti nel numero non nella lunghezza delle dichiarazioni. A molti Toscani parrà strano che siansi spiegate certe parole e frasi che sono di uso comunissimo in Toscana: ma credo che mi bisogni appena di far considerare che ai non Toscani ho principalmente pensato di render servigio<noinclude></noinclude> igxyysgde0rl32faqbviqcpfpcjkgsi Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/16 108 842476 3014473 3014154 2022-08-01T07:56:22Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|x}}|{{Sc|avvertenza}}|}}</noinclude>«nel dichiarare, (dirò colle modeste parole del Minucci) oppure confondere ed intrigare quello che nella presente opera ho stimato poco intelligibile fuori della nostra città di Firenze.» Precede al Poema la vita che scrisse del Lippi il Baldinucci; la quale sebbene, si diffonda in cose artistiche piú che l’indole di questo libro non comporti, ha nondimeno, abbondanti notizie sul ''Malmantile'', e ritrae, meglio di ogni altra la natura e l’ingegno del nostro Poeta; come quella che fu dettata da chi lo ebbe familiare amico. {{A destra|margine=1em|{{Sc|Antelmo Severini}}}}<noinclude></noinclude> imsuyq8sz61gwgtn3146rwa3op1ihk4 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/17 108 842477 3014476 3013433 2022-08-01T07:57:39Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|}}|{{Sc|}}|}}{{Rule}}{{Rule}}</noinclude> {{Ct|f=140%|v=1|lh=1.5|VITA}} {{Ct|f=160%|v=1|lh=1.5|DI LORENZO LIPPI}} {{Ct|f=90%|v=1|lh=1.5|SCRITTA}} {{Ct|f=120%|v=1|lh=1.5|DA FILIPPO BALDINUCCI.}} {{Ct|f=100%|v=3|lh=1.5|— — }} {{x-larger|N}}acque Lorenzo Lippi, pittore e cittadino fiorentino, l’anno 1606. Il padre suo fu Giovanni Lippi, e la madre Maria Bartolini. Attese ne’ primi anni della fanciullezza alle lettere umane; ma poi, stimolato da una molto fervente inclinazione che egli aveva avuto dalla natura alle cose del disegno, deliberò, senza lasciar del tutto le lettere, di darsi a quello studio: e per ciò fare, si accomodò appresso a Matteo Rosselli,<noinclude></noinclude> dkmtykruxf8orscjrio05xm9mgl20cc Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/18 108 842478 3014482 3013435 2022-08-01T07:59:13Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>pittore non solo di buon nome, ma altrettanto pratico nel suo mestiere, e caritativo nel comunicare a’ giovani la propria virtù, ed insieme con esso ogni buon costume civile e cristiano. Era in questo tempo il giovanetto Lorenzo di spirito sì vivace e focoso, che con esser egli applicato a vari divertimenti, tutti però virtuosi e propri di quell’età, cioè di scherma, saltare a cavallo e ballare, ed anche alla frequenza dell’accademie di lettere; seppe contuttociò dare tanto di tempo al principale intento suo, che fu il disegno e la pittura, che in breve lasciatisi indietro tutti gli altri suoi condiscepoli, arrivò a disegnar sì bene al naturale, che i disegni, usciti di sua mano in quella età, stanno al paragone di molti de’ principali maestri di quel tempo. In somma disegnava egli tanto bene, che se e’ non fosse stato in lui un amor fisso, che egli ebbe sempre intorno alla semplice imitazione del naturale, poco o nulla cercando quel più<noinclude></noinclude> sfbdhvgjfh1tp7p87jod3htw3tukzsl Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/19 108 842479 3014484 3013434 2022-08-01T08:00:49Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xiii}}}}</noinclude>che anche senza scostarsi dal vero può l’ingegnoso artefice aggiugner di bello all’opera sua, imitando solamente il più perfetto, con vaghezza di abbigliamenti, varietà e bizzarria d’invenzione, avrebbe egli senza fallo avuta la gloria del primo artefice che avesse avuto ne’ suoi tempi questa patria, siccome fu stimato il migliore nel disegnare dal naturale. A cagione dunque di tal suo genio alla pura imitazione del vero, non volle mai fare studio sopra le opere di molti gran maestri, stati avanti di lui, che avessero tenuta maniera diversa, ma un solo ne elesse, in tutto e per tutto conforme al suo cuore: e questo fu Santi di Tito, celebre pittor fiorentino, disegnatore maraviglioso e bravo inventore; ma per ordinario tutto fermo ancora esso nella sola imitazione del vero. Delle opere e disegni di costui fu il Lippi cosí innamorato, che fino nell’ultima sua età si metteva a copiarne quanti ne poteva avere de’ più belli: ed io lo so, che più<noinclude></noinclude> 7wrkyntsvwpvr9nakkbykc0hkcw3ic3 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/20 108 842480 3014488 3013436 2022-08-01T08:02:09Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xiv}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>volte gli prestai per tale effetto certi bellissimi putti, alcuno de’ quali (cosí buon maestro come egli era) non ebbe difficultà di porre in opera quasi interamente, senza punto mutarli. Ammirava il Rosselli suo maestro questo suo gran disegno accompagnato anche da un piacevole colorito: e frequentemente gli diceva alla presenza di altri: Lorenzo, tu disegni meglio di me. Gli faceva, con sua invenzione, disegnare, cominciare, e talvolta finire affatto di colorire alcune delle molte opere, che gli erano tuttavia ordinate: e fra quelle, che uscirono fuori per fatte dal Rosselli, che furono quasi interamente di mano di lui con sola invenzione del maestro, si annoverano i due quadri, che sono nella parte più alta di quella cappella de’ Bonsi di San Michele dagli Antinori, per la quale aveva fatto il Rosselli la bellissima tavola della Natività del Signore: e rappresentano, uno il misterio della Visitazione di santa Lisabetta, e l’altro<noinclude></noinclude> 3g3bkzbgyra7pjcnuizfousmvj8qvj6 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/21 108 842481 3014494 3013437 2022-08-01T08:04:06Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xv}}}}</noinclude>l’Annunziazione di Maria. Ma perché una pittura ottimamente disegnata, e più che ragionevolmente colorita, tuttochè manchevole di alcuna dell’altre belle qualità, fu sempremai in istima appresso agl’intendenti; acquistò il Lippi tanto credito, che gli furono date a fare molte opere, che si veggono per le case di diversi gentiluomini e cittadini. Fra le altre una gran tavola di una Dalida e Sansone per Agnolo Galli: pel cavaliere Dragomanni, a concorrenza di Giovanni Bilivert, di Ottavio Vannini, e di Fabrizio Boschi, tutti celebri pittori, e allora maestri vecchi, fece un bel quadro da sala: uno pel marchese Vitelli: e pel marchese Riccardi, nel suo casino di Gualfonda, colorì uno spazio di una volta d’una camera, di sotto in su: e pel Porcellini speziale dipinse la favola d’Adone, ucciso dal porco cignale: e fece anche altri quadri di storie, e di mezze figure, che lunga cosa sarebbe il descrivere. Partitosi poi dal maestro,<noinclude></noinclude> gp5kve2d2s6snj68lho4ugdlhuv3tiu Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/22 108 842482 3014500 3013438 2022-08-01T08:05:34Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xvi}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>crebbe semprepiù il buon concetto di lui, onde non mai gli mancò da operare. Per uno, che faceva arte di lana, fece un’Erodiade alla tavola di Erode, che fu stimata opera singolare: e l’anno 1639, per la cappella degli Eschini colorì la bella tavola del sant’Andrea in San Friano: e altri molti quadri e anche ritratti al naturale. Era egli già pervenuto all’età di quaranta anni in circa, quando si risolvè di accasarsi colla molto onesta e civile fanciulla Elisabetta, figliuola di Giovan Francesco Susini, valente scultore e gettatore di metalli discepolo del Susini vecchio, e di Lucrezia Marmi, cugina di Alfonso di Giulio Parigi, architetto e ingegnere del serenissimo Granduca Ferdinando II. Non era ancor passato un anno dopo il suo sposalizio, che al nominato Alfonso Parigi, suo nuovo parente, fu inviata commissione d’Ispruck dalla gloriosa memoria della serenissima arciduchessa Claudia, di mandar colà al servizio di<noinclude></noinclude> t7yubyh6souoejkyp84c1qsfobjnp5x Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/23 108 842483 3014506 3013439 2022-08-01T08:07:27Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xvii}}}}</noinclude>quell’Altezza un buon pittore, onde il Parigi, conoscendo il valore di Lorenzo, diede a lui tale occasione. Si pose egli in viaggio: e pervenutovi finalmente, e ricevuto con benigne dimostrazioni da quella amorevole principessa, si mise ad operare in tutto ciò che gli fu ordinato: e fecevi molti ritratti di principi, dame e cavalieri di quella corte, e altre pitture. E perchè Lorenzo non solamente per una certa sua acutezza nei motti, e per alcune parole piacevoli, che senza nè punto nè poco dar segno di riso, con quel suo volto, per altro in apparenza serio e malinconico, profferiva bene spesso all’occasioni, rendeva amenissima e desiderabile la conversazion sua: e anche perchè egli aveva già dato principio alla composizione della bizzarra leggenda, di cui appresso parleremo, intitolandola la ''Novella delle due Regine'', che poi ridusse ad intero poema, col leggerla ch’ei faceva nell’ore del divertimento a quella Altezza e con<noinclude></noinclude> c7we1az3bv2dn0c30isb8py5fmcfoiu Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/24 108 842484 3014678 3013440 2022-08-01T09:33:21Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xviii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>certo piacevole e insieme rispettoso modo suo proprio nel conversare co’ grandi, seppe guadagnarsi a gran segno la grazia di quella principessa, alla quale, cosí volendo ella medesima, la dedicò, colla lettera che ci pose a principio di essa, che comincia: '''Ati figliuolo di Creso''. Dimorò il Lippi in quelle parti circa sei mesi, e non diciotto, come altri scrisse; ma essendo in quei medesimi tempi seguita la morte della Principessa, egli ben favorito e ricompensato se ne tornò alla patria: dove non lasciando mai di fare opere bellissime in pittura, seppe dare il suo luogo e ’l suo tempo alla continuazione del suo poema. La prima cagione di questo assunto suo fu quella che ora io sono per dire, per notizia avuta da lui medesimo. Aveva il Lippi, fino dalla fanciullezza, avuto in dono dalla natura un’allegra, ma però onesta vivacità e bizzarria, con una singolare agilità di corpo, derivata in lui non solo dal non essere {{Pt|soverchia|}}<noinclude></noinclude> 0hhxue8wwojf3lcjop6i6z1xefbfgui 3014679 3014678 2022-08-01T09:33:53Z Accolturato 41514 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xviii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>certo piacevole e insieme rispettoso modo suo proprio nel conversare co’ grandi, seppe guadagnarsi a gran segno la grazia di quella principessa, alla quale, cosí volendo ella medesima, la dedicò, colla lettera che ci pose a principio di essa, che comincia: '''Ati figliuolo di Creso''. Dimorò il Lippi in quelle parti circa sei mesi, e non diciotto, come altri scrisse; ma essendo in quei medesimi tempi seguita la morte della Principessa, egli ben favorito e ricompensato se ne tornò alla patria: dove non lasciando mai di fare opere bellissime in pittura, seppe dare il suo luogo e ’l suo tempo alla continuazione del suo poema. La prima cagione di questo assunto suo fu quella che ora io sono per dire, per notizia avuta da lui medesimo. Aveva il Lippi, fino dalla fanciullezza, avuto in dono dalla natura un’allegra, ma però onesta vivacità e bizzarria, con una singolare agilità di corpo, derivata in lui non solo dal non essere {{Pt|soverchia-|}}<noinclude></noinclude> iegy3jc4gs1bq45zixwqdwmke4qk30x Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/25 108 842485 3014682 3013441 2022-08-01T09:35:26Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xix}}}}</noinclude>{{Pt|mente|soverchiamente}} carnoso, ma dall’essersi indefessamente esercitato per molti anni nel ballare, schermire, nelle azioni comiche, ed in ogni altra operazione, propria di uno spirito tutto fuoco, come era il suo; ma non lasciava per questo di quando in quando di esercitare il suo ingegno nella composizione di alcun bel sonetto e canzone in istile piacevole. Coll’avanzarsi in lui l’età, e accrescersi le fatiche del pennello, insieme col pensiero della casa, si andarono anche diminuendo molto il tempo e l’abilità agli esercizi corporali, ma col cessar di questi si andava sempre piú augumentando in lui la curiosità de’ pensieri, tutti intenti al ritrovamento di un buono e bello stile di vaga poesia. Aveva egli, come si è accennato, non solamente qualche parentela, ma ancora grande amicizia e pratica col nominato Alfonso Parigi, che possedeva una villa in sul poggio di Santo Romolo, sette miglia lontano da Firenze sopra la strada pisana, in luogo<noinclude></noinclude> lq9ieew1iomkll5f4n499ertx3ka5e5 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/26 108 842486 3014684 3013442 2022-08-01T09:37:01Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xx}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>detto la Mazzetta, posseduta oggi da Bernardino degli Albizzi, gentiluomo dotato di ottimi talenti e di graziosi costumi: la qual villa è non più di un miglio lontana da quel castello di Malmantile, che oggi per essere in tutto e per tutto vòto di abitatori e di abitazioni, benchè conservi intatte le antiche mura, non ha però di castello altro che il nome. Andava bene spesso il Lippi in villa del Parigi: e nel passare un giorno, andando a spasso, da quel castello, vennegli capriccio, com’egli era solito a dirmi, di comporre una piccola leggenda in istile burlesco la quale dovesse essere, come sogliamo dir noi, tutto il rovescio della medaglia della ''Gerusalemme Liberata'', bellissimo poema del Tasso: e dove il Tasso elettosi un alto e nobilissimo soggetto per lo suo poema, cercò di abbellirlo co’ più sollevati concetti e nobili parole, che gli potè suggerire l’eruditissima mente sua; il Lippi deliberò di mettere in rima certe<noinclude></noinclude> 7857qfdbmegb9onxmi685ezht3v8jae Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/27 108 842487 3014685 3013443 2022-08-01T09:39:15Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi e corsivi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxi}}}}</noinclude>novelle, di quelle che le semplici donnicciuole hanno per uso di raccontare a’ ragazzi: ed avendo fatta raccolta delle più basse similitudini, e de’ più volgari proverbi e idiotismi fiorentini; di essi tessè tutta l’opera sua, fuggendo al possibile quelle voci, le quali altri, a guisa di quel rettorico atticista ripreso da Luciano ne’ suoi piacevolissimi Dialoghi, affettando ad ogni proposito l’antichità della toscana favella, va ne’ suoi ragionamenti senza scelta inserendo. Fu sua particolare intenzione il far conoscere la facilità del parlar nostro: e che ancora ad uno, che non aveva (come esso) altra eloquenza che quella che gli dettò la natura, non era impossibile il parlar bene. Ora, perchè spesso accade, che anche le grandissime cose da basso e talvolta minutissimo cominciamento traggono i loro principii, egli, che da prima non avendo altro fine, che dare alquanto di sfogo al suo poetico capriccio, e passar con gusto le ore della {{Pt|ve-|}}<noinclude></noinclude> ca6m4mcudtjntowuoipg5tiddikyryq Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/28 108 842488 3014686 3013444 2022-08-01T09:41:08Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ refusi proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>{{Pt|glia|veglia}} aveva avuto intenzione di imbrattar pochi fogli, de’ quali anche già si era condotto quasi al destinato segno, fu necessitato partire per Germania al servizio, come abbiam detto, della serenissima arciduchessa: e con tale sua gita venne ad incontrare congiuntura più adeguata, per dilatare alquanto l’opera sua; perchè, essendo egli colà forestiero e senza l’uso di quella lingua, e perciò non avendo con chi conversare, talvolta, o stanco dal dipingere, o attediato dalla lunghezza de’ giorni o delle veglie, si serrava nella sua stanza, e si applicava alla leggenda finchè la condusse a quel segno che gli pareva abbisognare per dedicarla alla serenissima sua signora siccome fece colla citata lettera. Tornatosene poi alla patria, ed avendo fatto assaporare agli amici il suo bel concetto, gli furono tutti addosso con veementi e vive persuasioni, acciocchè egli dovesse darle fine, non di una breve leggenda come egli si era proposto, ma<noinclude></noinclude> slsyae6mn62vt8nxpp18oyf4h2493d6 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/29 108 842489 3014689 3013446 2022-08-01T09:43:25Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxiii}}}}</noinclude>di uno intero e bene ordinato poema. Uno di coloro, che a ciò fare forte lo strinsero, fu il molto virtuoso Francesco Rovai; a persuasione del quale vi aggiunse la mostra dell’armata di Baldone. Agli ufizi efficacissimi del Rovai si aggiunsero quelli di altri amici, e particolarmente di Antonio Malatesti, autore della ''Sfinge'', e de’ bei Sonetti, che poi dopo la sua morte sono stati dati alle stampe, intitolati: ''Brindis de’ Ciclopi''. Grandissimi furono ancora gli stimoli, che egli ebbe a ciò fare da Salvator Rosa, non meno rinomato pittore, che ingegnoso poeta. Da questo ebbe il Lippi il libro, intitolato: ''Lo Cunto de li Cunte'', ovvero ''Trattenemiento de li Piccerille'', composto al modo di parlare napolitano, dal quale trasse alcune bellissime novelle: e, messele in rima, ne adornò vagamente il suo poema. Chi queste cose scrisse, il quale ebbe con lui intrinseca dimestichezza, e in casa del quale il Lippi lesse più volte in {{Pt|con-|}}<noinclude></noinclude> k8hz8c8k7ukhyaf8ftd094bgcs7l1ua 3014690 3014689 2022-08-01T09:43:38Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxiii}}}}</noinclude>di uno intero e bene ordinato poema. Uno di coloro, che a ciò fare forte lo strinsero, fu il molto virtuoso Francesco Rovai; a persuasione del quale vi aggiunse la mostra dell’armata di Baldone. Agli ufizi efficacissimi del Rovai si aggiunsero quelli di altri amici, e particolarmente di Antonio Malatesti, autore della ''Sfinge'', e de’ bei Sonetti, che poi dopo la sua morte sono stati dati alle stampe, intitolati: ''Brindis de’ Ciclopi''. Grandissimi furono ancora gli stimoli, che egli ebbe a ciò fare da Salvator Rosa, non meno rinomato pittore, che ingegnoso poeta. Da questo ebbe il Lippi il libro, intitolato: ''Lo Cunto de li Cunte'', ovvero ''Trattenemiento de li Piccerille'', composto al modo di parlare napolitano, dal quale trasse alcune bellissime novelle: e, messele in rima, ne adornò vagamente il suo poema. Chi queste cose scrisse, il quale ebbe con lui intrinseca dimestichezza, e in casa del quale il Lippi lesse più volte in {{Pt|con-|}}<noinclude></noinclude> 7kzprxg13dz0ufahjs3oxqi8qqidd4w Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/30 108 842490 3014695 3013447 2022-08-01T09:45:20Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxiv}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>{{Pt|versazione|conversazione}} d’amici quanto aveva finito; a gran segno l’importunò dello stesso: ed ebbe con lui sopra le materie, che e’ destinava di aggiungervi, molti e lunghi ragionamenti; tantochè egli finalmente si risolvè di applicarvisi por davvero. Ciò faceva la sera a veglia con suo grandissimo diletto, solito a dire al nominato scrittore, che in tale occasione bene spesso toccava a lui il fare la parte di chi compone e quella di chi legge; perchè nel sovvenirli i concetti, e nell’adattare al vero i proverbi, non poteva tener le risa. E veramente è degno il Lippi di molta lode, in questo particolarmente, di aver saputo, per dir cosí, annestare a’ suoi versi i proverbi, e gli idiotismi piú scuri: e quelli adattare a’ fatti sí propri, che può chicchessia, ancorchè non pratico delle proprietà della nostra lingua, dal fatto medesimo, e dal modo, e dalla occasione in che sono portati, intender chiaramente il vero significato di molti di loro. E ciò<noinclude></noinclude> 6no1krhysuw4nvs56hje2io8pmyacf9 3014714 3014695 2022-08-01T09:51:29Z Accolturato 41514 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxiv}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>{{Pt|versazione|conversazione}} d’amici quanto aveva finito; a gran segno l’importunò dello stesso: ed ebbe con lui sopra le materie, che e’ destinava di aggiungervi, molti e lunghi ragionamenti; tantochè egli finalmente si risolvè di applicarvisi por davvero. Ciò faceva la sera a veglia con suo grandissimo diletto, solito a dire al nominato scrittore, che in tale occasione bene spesso toccava a lui il fare la parte di chi compone e quella di chi legge; perchè nel sovvenirli i concetti, e nell’adattare al vero i proverbi, non poteva tener le risa. E veramente è degno il Lippi di molta lode, in questo particolarmente, di aver saputo, per dir così, annestare a’ suoi versi i proverbi, e gli idiotismi più scuri: e quelli adattare a’ fatti sì propri, che può chicchessia, ancorchè non pratico delle proprietà della nostra lingua, dal fatto medesimo, e dal modo, e dalla occasione in che sono portati, intender chiaramente il vero significato di molti di loro. E ciò<noinclude></noinclude> 36vk2rps7hh9ayeafr1q1uz57br0357 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/31 108 842491 3014721 3013448 2022-08-01T09:53:00Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxv}}}}</noinclude>sia detto, oltr’a quanto si potrebbe dire in sua lode, e de’ suoi componimenti. Per un giocondissimo divertimento, e ricreazione, nell’ordinazione di cui non ischifò i concetti pure di chi tali cose scrive: aggiunsevi molti episodi col canto dell’Inferno: e finalmente in dodici cantari terminò il bel poema del Malmantile Racquistato, al quale volle fare gli argomenti per ogni Cantare il già nominato Antonio Malatesti. L’allegoria del suo Poema fu, che ''Malmantile'' vuol significare in nostra lingua toscana, ''una cattiva tovaglia da tavola''; e che, chi la sua vita mena fra l’allegria de’ conviti, per lo più si riduce a morire fra gli stenti. Nè è vero ciò, che da altri fu detto, che egli per beffa anagrammaticamente vi nominasse molti gentiluomini, ed altri suoi confidenti: perchè ciò fece egli per mera piacevolezza, con non ordinario gusto di tutti loro, i quali con non poca avidità ascoltando dall’organo di lui le proprie rime, oltre<noinclude></noinclude> bltrtcyix6u726pp39yyw612z0yydlr Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/32 108 842492 3014725 3013449 2022-08-01T09:54:22Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxvi}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>modo goderono di sentirsi leggiadramente percuotere da’ graziosi colpi dell’ingegno suo. Chi vorrà sapere altri accidenti, occorsi nel tempo che il Lippi conduceva quest’opera, legga quanto ha scritto il dottor Paolo Minucci nelle sue eruditissime Note fatte allo stesso Poema, per le quali viene egli, quanto altri immaginar si possa, illustrato ed abbellito. Non voglio però lasciar di dire in questo luogo, come un solo originale di quest’opera uscì dalla penna del Lippi, messo al pulito, che dopo sua morte restò appresso de’ suoi eredi: ed una accuratissima copia del medesimo, riscontrata con ogni esattezza da esso originale, fu appresso del cavaliere Alessandro Valori, gentiluomo di quelle grandi qualità e doti, di che altrove si è fatta menzione. Questo cavaliere era solito alcune volte fra l’anno di starsene per più giorni in alcuna delle sue ville d’Empoli vecchio, della Lastra, o altra,<noinclude></noinclude> bibqo5u1vinmaqavxklzwscur6upgnj Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/33 108 842493 3014728 3013450 2022-08-01T09:55:23Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxvii}}}}</noinclude>in compagnia di altri nobilissimi gentiluomini, e del virtuoso cavaliere Baccio suo fratello, dove soleva anche frequentemente comparire Lionardo Giraldi proposto d’Empoli, che all’integrità de’ costumi e affabilità nel conversare, ebbe fino da’ primi anni congiunto un vivacissimo spirito di poesia piacevole, in stile bernesco, come mostrano le molte e bellissime sue composizioni: ed a costoro fece sempre provare il Valori, oltre il godimento di sua gioconda conversazione, effetti di non ordinaria liberalità, con un molto nobile trattamento di ogni cosa, con cui possa, e voglia un animo nobile e generoso, onorare chichessia nella propria casa. Con questi era bene spesso chiamato il Lippi, e non poche volte ancora lo scrittore delle presenti notizie, che in tale occasione volle sempre essere suo camerata. Veniva Lorenzo ben provvisto colla bizzarria del suo ingegno e col suo poema; con quella condiva il gusto del<noinclude></noinclude> a11yy0thn137v0ms4sd1tunj9ld9zc0 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/34 108 842494 3014737 3013451 2022-08-01T09:58:22Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxviii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>camminare a diporto, il giuoco, e l’allegria della tavola, mediante i suoi acutissimi motti: e con questo faceva passare il tempo della vegghia con tanto gusto, che molti, che sono stati soliti di godere di tale conversazione, ed io non meno di essi, non dubito di affermare di non aver giammai per alcun tempo veduto giorni piú belli. Ma tornando al poema, ne son poi a lungo andare uscite fuori altre moltissime copie di questa bell’opera, tutte piene di errori; laonde il già nominato dottor Paolo Minucci volterrano, soggetto di quella erudizione che è nota, e che ci ha dato saggio di essere uno de’ piú leggiadri ingegni del nostro tempo, avendo trovato modo di averla tale quale uscí dalla penna dell’autore, ha poi fatto, che noi l’abbiamo finalmente veduta data alla luce, e dedicata al serenissimo cardinale Francesco Maria di Toscana, coll’aggiunta delle eruditissime Note, che egli vi ha<noinclude></noinclude> beoy0fdtvc2g4phnkl5jhfiwcykkdju Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/35 108 842495 3014740 3013452 2022-08-01T09:59:41Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxix}}}}</noinclude>fatte per commissione della gloriosa memoria del serenissimo cardinale Leopoldo, acciocchè meglio si intendano fuori di Toscana alcune parole, detti, frasi, e proverbi, che si trovano in essa, poco intesi altrove che in Firenze. Non voglio per ultimo lasciar di notare, quanto fu solito raccontare l’abate canonico Lorenzo Panciatichi, cavaliere di quella erudizione che a tutti è nota: e fu, che con occasione di aver con altri cavalieri viaggiato a Parigi, fu ad inchinarsi alla maestà del Re, il quale lo ricevè con queste formali parole: ''Signore abate, io stavo leggendo il vostro grazioso'' Malmantile: e raccontava pure l’abate stesso, che la maestà del Re d’Inghilterra fu un giorno trovato con una mano posta sopra una copia di questo libro, che era sopra una tavola: e tutto ciò seguì molti anni prima, ch’e’ fosse dal Minucci dato alle stampe. Tornando ora a parlare di pitture, molte furono le opere, che fece il Lippi;<noinclude></noinclude> lkbbw6zirspwsk4rvcz2t9tknrop5fg Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/36 108 842496 3014746 3013453 2022-08-01T10:01:05Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxx}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>il quale finalmente pervenuto all’età di cinquantotto anni, per l’indefesso camminare, ch’e’ fece un giorno, com’era suo ordinario costume, anche nell’ore piú calde, e sotto la piú rigorosa sferza del Sole, parendogli una tal cosa bisognevole alla sua sanità, avendo anche quella mattina preso un certo medicamento, assalito da pleuritide con veemente febbre, con straordinario dolore degli amici, e con segni di ottimo cristiano, come egli era stato in vita, finí il corso de’ giorni suoi: e fu il suo corpo sepolto nella chiesa di Santa Maria Novella nella sepoltura, di sua famiglia. Lasciò due figliuoli maschi, e tre femmine: il primo de’ maschi si chiamò Giovan Francesco, che vestí l’abito della Religione Vallombrosana, e Antonio, che vive al presente in giovanile età. Delle femmine, la prima ha professato nel convento di San Clemente di Firenze: la seconda vestì l’abito religioso nel Monte a San Savino: e l’altra fu {{Pt|mari-|}}<noinclude></noinclude> 0dsepj38fzqyg54mo069eafj1wagor1 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/37 108 842497 3014754 3013454 2022-08-01T10:03:14Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxxi}}}}</noinclude>{{Pt|tata|maritata}} a Gio. Giacinto Paoli, cittadino Fiorentino, che premorì al marito senza figliuoli. Fu il Lippi persona di ottimi costumi, amorevole e caritativo; perlochè meritò di essere descritto nella venerabile Compagnia della Misericordia, detta volgarmente de’ Neri, che ha per istituto il consolare e aiutare i condannati alla morte: ed in essa fu molto fervoroso. Non fu avido di roba, o interessato: ma se ne visse alla giornata col frutto delle sue fatiche, e di quel poco che gli era restato di patrimonio. Ma perchè tale è l’umana miseria, che a gran pena si trova alcuno, per altro virtuoso, che alla propria virtù non congiunga qualche difetto, possiamo dire che il Lippi, più per una certa sua natural veemenza d’inclinazione che per altro, in questo solo mancasse, e facesse anche danno a sè stesso, in essere troppo tenace del proprio parere in ciò che spetta {{Pt|al-|}}<noinclude></noinclude> k6ka051tcbx7nxho3nvkdzzyc2glqno Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/38 108 842498 3014759 3013455 2022-08-01T10:04:57Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxxii}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>{{Pt|l’|all'}}arte, cioè d’averne collocata la perfezione nella pura e semplice imitazione del vero, senza punto cercar quelle cose, che senza togliere alle pitture il buono e ’l vero, accrescono loro vaghezza e nobiltà: la qual cosa molto gli tolse di quel gran nome, e delle ricchezze, che egli avrebbe potuto acquistare, se egli si fosse renduto in questa parte alquanto più pieghevole all’altrui opinioni. In prova di che, oltre a quanto io ne so per certa scienza, per altri casi occorsi, raccontommi un gentiluomo di mia patria, che avendo avuto una volta di oltre i monti commissione di far fare quattro tavole da altare a quattro de’ più rinomati pittori d’Italia; egli una ne allogò, se bene ho a mente, al Passignano, una al Guercino da Cento, ed una ad altro celebre pittore di Lombardia, che bene non mi si ricorda, e una finalmente al Lippi: ed a questo la diede con patto, ch’egli si dovesse contentare<noinclude></noinclude> 8kjysze2vp5l7vxj85paioq90fnorjk Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/39 108 842499 3014764 3013456 2022-08-01T10:06:24Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxxiii}}}}</noinclude>di dipignerla secondo quella invenzione che egli gli avrebbe fatto fare da altro valoroso artefice, sì quanto al numero e all’attitudine delle figure, quanto al componimento, abbigliamento, architetture, e simili: e dissemi di più il gentiluomo, che fatta che fu l’invenzione in piccolo disegno, il Lippi si pose a operare, e a quella in tutto e per tutto si conformò con gli studi delle figure: e finalmente condusse un’opera, che riuscì, a parere di ognuno, la più bella di tutte le altre. Potè tanto in Lorenzo quest’apprensione di voler poco abbigliare le sue invenzioni, che non diede mai orecchio ad alcuno che fosse stato di diverso parere: e al dottore Giovambatista Signi, celebre medico, che avendogli fatto fare una Juditta colla testa di Oloferne si doleva ch’e’ l’avesse vestita poveramente e poco l’avesse abbigliata; rispose doversi lui contentare ogni qualvolta egli per far quella figura<noinclude></noinclude> 32ze101ywilciuj6pizl4p6t7vw3duw Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/40 108 842500 3014768 3013457 2022-08-01T10:07:57Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione|{{Sc|xxxiv}}|{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|}}</noinclude>più ricca, le aveva messo in mezzo al petto un gioiello di sì grossi diamanti, che sarebbero potuti valere trentamila scudi: ed esser quell’altro adornamento solo di pochi cenci e di quattro svolazzi. Dirò più, che questo suo gusto tanto fermo nella prima imitazione fece sì che poco gli piacquero le pitture di ogni altro maestro, che avesse diversamente operato, fussesi pure stato quanto si volesse eccellente: e si racconta di lui cosa che pare assolutamente incredibile, ma però altrettanto vera, e fa: che egli passando di Parma al suo ritorno d’Ispruck, nè meno si curò di punto fermarsi per vedere la maravigliosa cupola e le altre diversissime pitture che sono in quella città, di mano del Coreggio. E sia ciò detto per mostrar quanto sia vero che a quel professore di queste belle arti, che intende di giugnere a maggiori segni della virtù, della stima e dell’avere, fa di mestieri<noinclude></noinclude> c5k7mntptprzhzqut4yr254gqo0irki Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/41 108 842501 3014769 3013458 2022-08-01T10:08:31Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|vita di lorenzo lippi}}|{{Sc|xxxv}}}}</noinclude>talvolta, ricredendo il proprio parere, agli esempi di coloro accostarsi, che a giudizio universale de’ più periti già hanno ottenuto il possesso di eccellenza sopra di ogni altro artefice. {{Rule|8em|t=1|v=1}}<noinclude></noinclude> p5zn98ihkktuypwamqf9bn73zcf10r9 Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/45 108 842505 3014437 3013463 2022-08-01T07:34:24Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|}}||n=s}}</noinclude><section begin="s1" />{{FI |file = Lippi - Malmantile racquistato (page 45 crop).jpg |width = 400px |caption = }} {{Ct|f=140%|v=1|t=3|lh=1.5|MALMANTILE RACQUISTATO.}} {{Rule|6em|t=1|v=1}} <section end="s1" /><section begin="s2" />{{ct|f=120%|v=2|t=3|PRIMO CANTARE.}} {{ct|f=90%|v=1|ARGOMENTO.}} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> :Marte, sdegnato perchè il Mondo è in pace, Corre, e dal letto fa levar la suora: E in finto aspetto, e con parlar mendace Mandala a svegliar l’ire in Celidora. Fa la mostra de’ suoi Baldone audace: Indi all’imbarco non frappon dimora: E per via narra con che modo indegno Bertinella occupato avea il suo Regno. {{o|1|m}}. :Canto lo stocco e ’l batticul di maglia{{nsm|74|1}}, Onde Baldon sotto guerriero arnese{{nsm|74|2}}, Movendo a Malmantile aspra battaglia, Fece prove da scriverne al paese, Per chiarir Bertinella e la canaglia{{nsm|74|3}} Che fu seco al delitto in crimenlese{{nsm|75|4}}, Del fare a Celidora sua cugina, Per cansarla del regno, una pedina{{nsm|75|5}}. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> isyg7rtgm44eyd7hdnt7ufzwr6uc3j9 3014446 3014437 2022-08-01T07:37:36Z Accolturato 41514 /* Problematica */ non prende la formattazione blocco a destra proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Accolturato" />{{RigaIntestazione||{{Sc|}}||n=s}}</noinclude><section begin="s1" />{{FI |file = Lippi - Malmantile racquistato (page 45 crop).jpg |width = 400px |caption = }} {{Ct|f=140%|v=1|t=3|lh=1.5|MALMANTILE RACQUISTATO.}} {{Rule|6em|t=1|v=1}} <section end="s1" /><section begin="s2" />{{ct|f=120%|v=2|t=3|PRIMO CANTARE.}} {{ct|f=70%|v=1|ARGOMENTO.}} {{blocco a destra|<poem class="sottotitolo"> :|Marte, sdegnato perchè il Mondo è in pace, Corre, e dal letto fa levar la suora: E in finto aspetto, e con parlar mendace Mandala a svegliar l’ire in Celidora. 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Fa la mostra de’ suoi Baldone audace: Indi all’imbarco non frappon dimora: E per via narra con che modo indegno Bertinella occupato avea il suo Regno.}} {{o|1|m}}. :Canto lo stocco e ’l batticul di maglia{{nsm|74|1}}, Onde Baldon sotto guerriero arnese{{nsm|74|2}}, Movendo a Malmantile aspra battaglia, Fece prove da scriverne al paese, Per chiarir Bertinella e la canaglia{{nsm|74|3}} Che fu seco al delitto in crimenlese{{nsm|75|4}}, Del fare a Celidora sua cugina, Per cansarla del regno, una pedina{{nsm|75|5}}. </poem><section end="s2" /><noinclude></noinclude> a1q58ns8hjdxmiu2al18tggjf32wdgs Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/479 108 842944 3014785 3014201 2022-08-01T10:15:26Z Accolturato 41514 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Accolturato" /></noinclude> {{Ct|f=140%|v=1|t=3|lh=1.5|INDICE}} {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|DELLE PERSONE NOMINATE NEL POEMA}} {{Ct|f=90%|v=1|lh=1.5|COLLO SCIOGLIMENTO DEGLI ANAGRAMMI.}} {{Ct|f=100%|v=2|lh=1.5|__}} {{indentatura}} Alticardo, ''Carlo Dati'', {{ml|I|47}}; {{ml|XI|54}}. Amostante Latoni, ''Antonio Malatesti'', {{ml|I|61}}; {{ml|III|10}}; {{ml|VIII|26}}, {{ml|VIII|64|64}}; {{ml|IX|6}}, {{ml|IX|31|31}}, {{ml|IX|37|37}}, {{ml|IX|47|47}}; {{ml|XI|32}}; {{ml|XII|16}}, {{ml|XII|45|45}}. Antonio Dei {{ml|I|50}}. Baggina (il) {{ml|XI|50}}. Baldino Filippucci, ''Filippo Baldinucci'' {{ml|IX|43}}. Ballerino (Il) {{ml|III|43}}. Bambi {{ml|VIII|27}}. Batistone {{ml|III|65}}; {{ml|IX|32}}; {{ml|XI|47}}. Belmasotto Ammirati, ''Mattias Bartolommei'', {{ml|I|49}}; {{ml|IX|46}}. Bieco da Crepi, ''Piero de’ Becci'', {{ml|I|37}}; {{ml|XI|90}}; {{ml|XII|21}}. Calagrillo, ''Carlo Galli'' {{ml|IV|30}}; {{ml|V|27}}; {{ml|X|21}}; {{ml|XI|8}}; {{ml|XII|51}}. Cassandro Cheleri, ''Alessandro Cerchi'' {{ml|IX|42}}. Conchino di Melone {{ml|III|61}}; {{ml|XI|50}}. 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L’''Inferno'' del L. fu edito in Milano da Luigi Veladini nel 1801. — Lo Zumb., al quale sembra che la ''Mascher.'' «sia da anteporre a tutti gli altri primi poemi del M.», quantunque levasse «minor grido ed ancor oggi sia meno letta» della ''Bassvilliana'', scrive (e son parole giustissime) a p. 182: «Tanto in proposito dell’Italia, quanto della Francia, egli nella «Mascheroniana» ebbe l’intuizione piú schietta che si avesse mai avuto della verità storica, e ne fece un’interpretazione non meno schietta e felice». — Il metro è la terza rima: cfr. la nota d’introduzione a p. 10.<section end="intro" /> <section begin="s1" /><poem> Come face<ref>1. '''Come face''' ecc.: Petrarca ''Trionf. d. Mor.'' I, 162: «Se n’andò in pace l’anima contenta; A guisa d’un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca...». Ariosto XXIV, 85: «E finí come il debol lume suole, Cui cera manchi, od altro in che sia acceso». Marino (''Adone'' VII, 54), descrivendo la morte d’un usignuolo: «Cosi qual face che vacilla e manca, E maggior nel mancar luce raddoppia, Da la lingua che mai ceder non volse, Il dilicato spirito si sciolse».</ref> al mancar dell’alimento Lambe gli aridi stami, e di pallore Veste il suo lume ognor piú scarso e lento; E guizza irresoluta, e par che amore {{R|5}}Di vita la richiami, infin che scioglie L’ultimo volo e sfavillando muore<ref>6. '''e sfavillando muore''': Tasso XIX,22: «Come face rinforza anzi l’estremo Le fiamme, e luminosa esce di vita...».</ref>: Tal quest’alma gentil<ref>7. '''quest’alma''' ecc.: il Mascheroni.</ref>, che morte or toglie All’italica speme e su lo stelo Vital, che verde ancor fioría, la coglie, {{R|10}}Dopo molto affannarsi entro il suo velo<ref>10. '''velo''': corpo. Cfr. la nota al v. 64, p. 128.</ref> E anelar stanca su l’uscita, alfine L’ali aperse e raggiando alzossi al cielo. Le virtú, che diverse e pellegrine La vestîr mentre visse, il mesto letto {{R|15}}Cingean, bagnate i rai, scomposte il crine<ref>15. '''bagnate i rai''' ecc.: accus. di relazione. Cfr. la nota al v. 26, p. 3.</ref>: Della patria l’amor santo e perfetto, Che amor di figlio e di fratello avanza. Empie a mille la bocca, a dieci il petto: L’amor di libertà, bello se stanza {{R|20}}Ha in cor gentile, e, se in cor basso e lordo, Non virtú, ma furore e scelleranza: L’amor di tutti, a cui dolce è il ricordo Non del suo dritto, ma del suo dovere, E l’altrui bene oprando al proprio è sordo: {{R|25}}Umiltà, che fa suo l’altrui volere: Amistà, che precorre<ref name="pag147">26. '''precorre''', «Ché quale aspetta prego e l’uopo vede, Malignamente già si metto al nego». Dante</ref> al prego e dona, </poem><section end="s1" /><noinclude> <references/></noinclude> eij7z5le9152rmf2ij1bj1nbeydiabz Pagina:Lezioni di analisi matematica.pdf/61 108 843008 3014334 3014103 2022-07-31T19:29:37Z Teretru83 62285 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Teretru83" />{{rigaIntestazione||POLINOMI ED EQUAZIONI ALGEBRICHE|45}} ----</noinclude><ref follow=p60>grado di <math>R(x)</math> non superi quello del divisore <math>N(x)</math>. Quest'ultima convenzione è necessaria per rendere univocamente determinato il problema. Si noti che ''altre'' sono le convenzioni dell'aritmetica. Nell'aritmetica dei numeri fratti (come nell'algebra delle frazioni) non si parla di resto (che si suppone nullo). Nell'aritmetica dei numeri interi positivi si rende univocamente determinata la divisione, imponendo al ''resto'' di non superare il divisore (così che non si dice mai p. es. che, dividendo 22 per 7, si ha 2 per quoziente, 8 per resto). Così che il risultato ottenuto nella divisione algebrica di due polinomi può contrastare con tale convenzione aritmetica, quando ai coefficieni e alla <math>x</math> si diano particolari valori interi positivi. Il lettore lo può riconoscere, osservando che il quoziente e il resto ottenuti dividendo <math>x^2 + (b - a^2)</math> per <math>x - a</math> sono rispettivamente <matH>x + a</math> e <math>b</math>; e ponendo p. es. <math>x = 5, a = 4, b = 3</math>.</ref> Se <math>m \geq n, Q</math> è un polinomio di grado <math>m - n</math>; se <math>m \,<\, n</math>, allora <math>Q</math> è identicamente nullo ed <math>R = M</math>. In particolare, se <math>m = n</math>, allora <math>Q</math> è di grado nullo, cioè non dipende da <math>x</math>, o, come si suol dire, è una costante. Viceversa, se p. es. <math>m \geq n</math>, e <math>Q</math> ed <math>R</math> sono due polinomii, che soddisfano identicamente alla precedente uguaglianza, se il grado di <math>R</math> non supera quello di <math>N</math>, allora <math>Q</math> è di grado <math>m - n</math> ed i due polinomii <math>Q</math> ed <math>R</math> sono precisamente il quoziente ed il resto che si ottengono dividendo <math>M</math> per <math>N</math> (Tutti questi risultati sono una facile estensione dei teoremi analoghi per i numeri intieri). Se <math>R(x) = 0</math>, il polinomio <math>N(x)</math> si dice essere un divisore di <math>M(x)</math>. In tale caso, se <math>k</math> è una costante qualsiasi non nulla, anche <math>k N(x)</math> è un divisore di <math>M</math> perchè si ha: {{centrato|<math>M(x) = k N(x) \left[\frac{1}{k} Q(x) \right]</math>.}} Ogni polinomio di grado zero si riduce ad una costante <math>k</math> ed è un divisore di <math>M(x)</math>, perchè dividendo <math>M(x)</math> per <math>k</math> si ottiene il quoziente <math>\frac{1}{k} M(x)</math> ed un resto nullo. I polinomii di grado zero (le costanti) hanno quindi nell'attuale teoria un ufficio analogo a quello che il numero <math>1</math> ha nella teoria dei divisori dei numeri intieri. Se noi applichiamo gli stessi metodi che si adoprano nella artimetica e nello studio dei divisori dei numeri intieri troviamo: ''Un polinomio che sia divisore comune dei due polinomii'' <math>M(x)</math> ''e'' <math>N(x)</math> ''è un divisore anche del resto ottenuto dividendo'' <math>M</math> per <math>N</math>; ''e viceversa un polinomio che è divisore di questo resto, e divide il polinomio'' <math>N(x)</math>'', divide anche l'altro polinomio'' <math>M(x)</math>.<noinclude></noinclude> l6lmm347tj3tsghw2yuyi4zfowoj5ge Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/46 108 843019 3014221 2022-07-31T14:49:53Z Alex brollo 1615 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|IL PASSO}} {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|(NOVELLA)}} Il convoglio si mosse: Giovanna lo accompagnò alcuni secondi, diede un’ultima stretta di mano a suo marito che partiva, seguì con lo sguardo il vagone di terza classe finchè fu scomparso in una svolta, poi, uscendo rapidamente dalla piccola stazione, riprese la via del paesuccio di montagna dove abitava. Era lunga e faticosa quella via, ma ella s’era r... proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||}}</noinclude> {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|IL PASSO}} {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|(NOVELLA)}} Il convoglio si mosse: Giovanna lo accompagnò alcuni secondi, diede un’ultima stretta di mano a suo marito che partiva, seguì con lo sguardo il vagone di terza classe finchè fu scomparso in una svolta, poi, uscendo rapidamente dalla piccola stazione, riprese la via del paesuccio di montagna dove abitava. Era lunga e faticosa quella via, ma ella s’era risolta di farla a piedi perchè il carro sul quale era stata condotta la sdruscita valigia dell’emigrante andava adagio e la diligenza costava troppi quattrini. Il paesaggio, nell’ora mattutina, era tutto velato di foschi vapori autunnali: la borgata vi scomparve coi suoi due campanili, come una nave che affondasse nel mare. Giovanna cominciò a salire verso i monti. I suoi grandi occhi intelligenti e dolci, d’un colore vago fra l’azzurro e il verde adesso non davano più lagrime; un senso di ristoro, di quiste improvvisa le era sceso, dopo le angustie del distacco, nel cuore esulcerato. Ella camminava senza fermarsi, col passo cadenzato degli alpigiani, anelando all’umile casa ove, sotto la custodia d’una vicina compiacente, l’aspettavano due figlioletti, ove l’aspettava forse quella pace che in cinque anni di matrimonio non aveva conosciuta mai. S’era sposata giovanissima, senz’amore, senza saperne il perchè. Era orfana e sola e nella sua piccola anima perdurava l’amarezza d’un affetto non corrisposto che le rendeva indifferenti tutte le altre cose. Forse aveva sperato trovare, se non l’interno! Passo (nel dialetto trentino) passaporto.<noinclude><references/></noinclude> s3i6yn3m65t2fdiayfwsi1ugfjcckag Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/47 108 843020 3014222 2022-07-31T14:51:20Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|925}}</noinclude> appagamento, un appoggio, un amichevole conforto alle sofferte sventure. Difatti, Maurizio Lella, detto il Ciuffo per una ciocca ribelle di capelli neri che gl’ingombrava la fronte, era allora abbastanza considerato in paese. Egli possedeva alcuni prati; Giovanna aveva ereditato una casuccia circondata da un orto: questi modesti beni riuniti, favorendo lo sviluppo materiale della famiglia, dove- vano fornire almeno uno dei tanti elementi necessari alla tran- quillità della vita, ma l'umile sogno era ben presto svanito. Renitente alla fatica e incline alle più fantastiche speculazioni, Maurizio non aveva tardato a gravare le sue terre d’ipoteche e la povertà s'era fatta innanzi con le più torbide minaccie, ride- stando nel giovane gl’ impeti volgari d'un temperamento rissoso e caparbio. Poi era venuta la mala abitudine di rincasare a tarda notte, e col vizio la brutalità. Quand’era alticcio il Lella bat- teva la moglie senza ragione e senza misericordia. Giovanna non amava di palesare i suoi patimenti, nè d’effon- dersi con nessuno: piangeva di nascosto, stringendosi al petto le sue creature come una difesa, come uno scudo contro la ribel- lione. Era una donna buona, gentile e lievemente altera, come se ne trovano qualche volta fra gli abitanti primitivi della mon- tagna; fiori agresti e incolti ma delicati ch’esalano il loro profumo ‘nel silenzio delle ignorate solitudini. Una sera Maurizio era tornato a casa‘un po’ meno alterato del solito e le aveva detto: — Ho stabilito di andarmene in Germania in cerca di lavoro, ‘tanto qui non vi è più da mangiare. — Buono Iddio! e la famiglia? — Se ne guadagno ne mando, altrimenti ingegnati un poco anche tu. Domani vado in città a farmi dare il passo e mio fra- tello mi presterà i denari del viaggio se tu mi starai garante per l'obbligazione ... — Ho firmato già tante volte! — s'era lamentata Giovanna — la casa andra all’asta! — Eh! che importa, se questi pochi quattrini possono darmi la fortuna? Ne compreremo un’altra, più bella e più grande. Via, Giovanna, non farmi storie che già non ne ho voglia, lo sai. La giovane aveva ceduto, sospirando, e il Ciuffo se n'era andato in cerca di fortuna.<noinclude></noinclude> jqb7avf1dxisryw7fci459wl034ovws Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/48 108 843021 3014223 2022-07-31T14:52:02Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|926|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> Ora, ella risaliva sola al suo paese, verso la pace e anche verso la miseria, ma aveva le mani abili, una volontà di madre sviscerata per lottare contro le avversità della sorte e una fede sicura nel divino aiuto. Soltanto si doleva di non poter provare nell’anima un rimpianto più sincero per la partenza del suo compagno, di sentirsi così rassegnata alla nuova vita e all’isolamento a cui doveva votarsi ormai la sua giovinezza infelice. Aveva già camminato due ore, le nebbie si diradavano sul l’orizzonte di zaffiro e una grande allegrezza di sole s’era diffusa nelle deserte campagne. Giovanna passò da un altro borgo e sotto le volte massiccie d’una fortezza austriaca, e una larga valle tutta viva di casolari e di paesucci sparsi le si aperse dinanzi; varcò, sull’arditissimo ponte, il torrente selvaggio che la taglia nel mezzo con una spaccatura paurosa e profonda della roccia e non smise di salire, sorridendo, con atto involontario, al paesaggio amico. Come tutta la gente montanina, ella amava, d’una tenerezza appassionata, le linee e i colori della terra nativa, che quel giorno le apparivano ancor più belli dinanzi alla visione ripugnante della grande città straniera che attendeva Maurizio nell’ignoto del destino.» Quelle linee e quei colori si facevano sempre più alpestri: alla gloria dei tralci di porpora morente nei vigneti scomposti dalla vendemmia, succedeva il verde tranquillo dei prati, al giallo sfacciato delle foglie caduche sui colli vestiti di boschi cedui la nerezza immutabile delle abetine che si stendono come lunghe fascie sui fianchi delle montagne. Qua e là sorgevano sopra i villaggi, dall’ombra cupa delle conifere secolari, i castelli eleganti dei signorotti medioevali o le loro fiere rovine; una torre romana, mezza sfasciata dominava ancora dall’alto la via antica e le dolomiti eccelse della terra irredenta parevano sfidare, con le loro cime capricciose, aguzze come freccie o bianche di nevi eterne, l’impenetrabile mistero del cielo. Giovanna s’era inoltrata in un fitto bosco di pini, aveva fatto una breve sosta presso una rozza croce di pietra perduta fra gli alberi, ma un rumore di passi subito la distolse dalla preghiera Era Vigilio Argenti soprannominato il Messicano per il suo lungo e fortunato soggiorno nell’America settentrionale, era il compagno d’infanzia ch’ella aveva amato in segreto e senza speranza.<noinclude></noinclude> 2p73gya2a9sbicd0e1lsqtfk5tydskd Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/49 108 843022 3014224 2022-07-31T14:52:26Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|927}}</noinclude> Il giovinetto esile e sparuto dei suoi sogni d’’adolescente si era fatto un bell’uomo. Giovanna non l’aveva più riveduto da vicino dopo il suo ritorno e quell’incontro in un giorno per lei così memorabile, era troppo strano perchè la tortura dell’inassopito ricordo non la mordesse nel cuore, più viva che mai. Ella rispose con grande riserbo al suo saluto cortese, alla sua stretta di mano poco conforme alle usanze del luogo, e ripigliò senz’altro il cammino, ma l’Argenti ch’era semplice e disinvolto le sì mise subito al fianco con la confidenza dei primi anni. — Hai accompagnato tuo marito alla stazione, eh? ... dove andava? — chiese egli, dandole del tu come una volta. — Non lo so di sicuro. Mi ha sempre parlato d’una grande citvà, molto lontana... — Sarà dunque una lunga assenza... — Vedremo... — mormorò Giovanna renitente ad effondersi. — E tu ne sei afflitta!... non è dunque vero che il Ciuffo ti trattava così male? — 0h, questo poi!... — esclamò ella, arrossendo. — Scusa. Non ti volevo offendere. Me l’avevano scritto quand’era a San Francisco e me ne rincresceva per te. Tanto meglio così. Se ti posso essere utile in qualche cosa, con l’opera o col consiglio, non hai che a parlare e mi troverai sempre pronto. Siamo stati sempre buoni amici, Giovanna! — Grazie. Per i bambini vi è mio cognato. In quanto a me m’affido interamente alla Provvidenza — rispose la giovane con fierezza. E dopo ch’ebbero camminato alcuni minuti uno accanto all’altro in silenzio, l Argenti, vedendo di non essere bene accetto, la lasciò. — Addio, dunque, Giovanna! ... — Addio Gillio, buona fortuna!... E mentre il giovane si dileguava nel bosco, ella affrettò il passo. Era molto turbata e impaziente di rivedere i suoi figliuoli, di raggiungere la sua casetta, un cubo di pietre senza intonaco, traforato da otto piccole finestre e da due porticine, che sorgeva nella piazza del paese, in mezzo all’orto già spoglio d’ogni vegetazione. Ivi ella chiuse la sua ardente giovinezza, studiandosi di sof-<noinclude></noinclude> 0wp6ajp0wsquqtsesh1frfj3y7dkh5e Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/50 108 843023 3014225 2022-07-31T14:52:41Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|928|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> focarla fra le gioie della maternità, ma la lotta per l’esistenza era già cominciata e il tormento delle privazioni non tardò a cambiare quelle stesse gioie in angustie. Maurizio si fece vivo soltanto a Natale, mandando da Berlino alla moglie una cartolina illustrata che rappresentava un ponte sulla Sprea, pieno di gente vestita a bizzarri colori, e a suo fratello un centinaio di marchi per una scadenza urgente. “Gli i affari andavano bene, — diceva — “e vi erano molti lavori in vista., Giovanna, felice di possedere finalmente l’indirizzo, scrisse subito, ma la sua lunga lettera, piena di piccoli, affettuosi parO ticolari, rimase senza risposta e durante l’annata ella domandò I più volte notizie all’assente, ma sempre indarno. Campava alla meglio, vendendo a meschino prezzo le verdure del suo orticello e stirando i veli bianchi che portano le fanciulle nei giorni di festa per andare alla chiesa. Spesso si nutriva di sole patate per cedere ai figliuoli tutto il latte che forniva la capra, unico abbellimento ormai della piccola stalla. 3 Verso l’autunno ammalò la madre di Gilio ch’era andato ; in fondo alla valle per farvi acquisto d’un bosco. Giovanna, | _- È come usa nei paesi di montagna, l’assistette per turno con altre i donne, si trovò presente, per caso, al ritorno di Gilio, vintà i da un sentimento pietoso, vegliò e pianse con lui quand’ella fw morta. Poi si chiuse di nuovo nella sua claustrale solitudine, evii tando di rivederlo, perchè sentiva che la casta intimità del dolore e della compassione aveva tacitamente ridestato nel suo cuore le antiche angoscie. Di La vigilia del capo d’anno ella stava stirando nella sua Ù cucina una grande tovaglia d’altare. Nella trina antica a punto vd di Venezia era intessuta l’arma comitale d’una illustre famiglia i di castellani da gran tempo scomparsa ed estinta, col suo motto: Omnia vincit amor. Giovanna tutta intenta al delicato lavoro, guidava, con gran riguardo, il ferro colmo di carboni ardenti, intorno ai trafori del merletto meraviglioso, su quel motto ‘del quale non poteva comprendere che la parola amore. A un tratto ella si sollevò per sorridere ai bambini che stavano giuocando, seduti in terra, con alcuni pezzetti d’abete e un piccolo grido le sfuggì dalle labbra: l’Argenti, fermo sul limitare della porta spalancata, la contemplava in silenzio. j I 1 È niiÈ 4 ibii SE Lipari Sh Rire Ere adi La meet rito ae ni<noinclude></noinclude> r415bhwo4jadutloow4giih9ys0h6qn Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/51 108 843024 3014226 2022-07-31T14:56:50Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|929}}</noinclude> — Notizie? — chiese egli subito, per giustificare quella sua indiscreta apparizione. — Ah, no, nessuna notizia — rispose asciuttamente Giovanna, tornando al lavoro. — Ti porto delle frutta per i bambini — continuò Giulio, con una certa titubanza — me n’hanno date tante quest’anno i miei alberi e io sono solo. La tenerezza materna rasserenò Giovanna e la fece sorridere involontariamente. — Grazie — mormorò ella — vuoi prendere una fiammata? fa molto freddo stasera. E sdegnando di tradire tutta la sua povertà, gettò, senza parsimonia, sul basso focolare spento, un grande fascio di rami di pino. Il giovane sedette sulla vecchia panca di noce intagliato che lo circondava in parte, e cominciò a distribuire, scherzando, le frutta al bambini. — Non ne mangi tu, Giovanna? ti mondo questa mela ruggine. — Una fetta sola, per aggradire. Ella prese lo spicchio, lo morse coi suoi dentini bianchi e continuò ad attizzare il fuoco che aveva divampato, mandando in acuto odore di resina. Gilio la guardava di quando in quando alla sfuggita. Non era molto alta, ma s’era serbata snella e vestiva ancora con grazia i suoi umili panni. I capelli bruni, folti e crespi, pettinati in modo diverso da quello delle altre contadine, davano un carattere un po’ capriccioso alla sua fisonomia, le cui linee dolci e giunoniche le lunghe sofferenze non erano riuscite ad. alterare. I begli occhi dalla grande pupilla, dal vago colore fra l’azzurro e il verde sembravano sempre riflettere una tenera commozione interna, ma nelle labbra smorte, renitenti al sorriso, era tutta la tristezza della sua anima di donna abbandonata. — Ti ho portato anche un ricordo della mamma, i garofani gialli — disse l’Argenti, uscendo nel corridoio a prendere il vaso che vi aveva deposto. Giovanna accolse fra le sue braccia la pianta glauca e rigogliosa che ad onta della stagione cruda si piegava sotto il peso dei fiori color di zolfo, e si mise a odorarla con intensità come se ne assorbisse, nella fragranza, un filtro occulto. Pareva che<noinclude></noinclude> 3ormakaz11038p6jnf7cj0dmrr5n44o Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/52 108 843025 3014227 2022-07-31T14:58:54Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|930|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> in quel momento qualche cosa di strano, come un sogno misterioso di felicità, aleggiasse intorno al povero focolare. Ella ringraziò con una certa effusione, e vi fu un lungo, piacevole silenzio. Poi la giovane chiese con un certo impeto, con la voce un po’ alterata: — E questi confetti, quando li vediamo, Gilio? -— Non penso a prender moglie. — Non dicevi poc’anzi che sei così solo? -— È vero, ma ho da lavorare e il lavoro mi distrae ... e poi, non conosco nessuna ragazza che mi piaccia. — Nessuna ragazza t’è piaciuta mai? Gilio esitò un momento, poi rispose, con risolutezza: — Forse... una volta. Ma allora ero povero e non potevo offrirle che l’opera delle mie braccia. Non mi sono palesato. Quando la fortuna m’ha arriso era troppo tardi... E il suo sguardo si posò un po’ più a lungo sovra di lei. — Perchè non cerchi altrove? — continuò Giovanna, studiandosi di soffocare l’emozione violenta e pur deliziosa che l’aveva presa. — Non ne ho voglia, Giovanna. Le ore suonarono sul campanile. Annottava, il fuoco s’era spento, ma dalla buca colma di brace veniva ancora un lieve chiarore rossastro: l’intimità della piccola cucina sembrò fars: più dolce nella penombra. Giovanna accese una lucernetta a petrolio, delle fiammell: color di rosa parvero riaccendersi sui pochi rami che pendevani dalle pareti. — Sono le cinque — diss’ella — e non ci si vede gia più come sono brevi le giornate! Tl giovine comprese, s’alzò. — Vado — diss’’egli — vado subito. — Aspetta che ti dia il paniere e... grazie del tuo buon cuore. Ma... non ritornare, Gilio. Ho il marito lontano. L’Argenti stavolta la guardò intensamente negli occhi, ella abbassò le lunghe ciglia e si fece di fiamma in volto. — Hai paura?... — Si. Del mondo ho paura. È troppo maligno. — Allora... addio! Si dettero la mano senza parlare e il giovane uscì.<noinclude></noinclude> 25ngyxdtqarpz9qjdezbqek9z5p8ul3 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/53 108 843026 3014228 2022-07-31T15:01:19Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|931}}</noinclude> Quella notte Giovanna non potè chiudere occhio. Era convinta d’avere agito rettamente, ma la stessa ammissione del pericolo la turbava nel profondo dell’onesta sua anima. Il grande letto nuziale le sembrava irto di spine. Ella vegliò, seduta, ascoltando il soffio ritmico dei suoi figlioletti che dormivano abbracciati, nella culla. Fuori infuriava una bufera invernale, il vento scuoteva i vetri mal connessi, spingendo contro i balconi i minutissimi fiocchi di neve, con un rumore cristallino di ghiacciuoli. Mezzanotte suonò più forte del solito e Giovanna si sentì rabbrividire al pensiero del nuovo anno doloroso che cominciava. E, per trovare un appoggio, una forza nel terribile sgomento di quell’ora solenne, staccò il rosario benedetto dalla parete e si mise a pregare. Ma si sentiva distratta, e mentre le labbra mormoravano gli ave, 11 suo pensiero vagava lontano. “Dovera Maurizio? in quali incognite terre e con chi? perchè il Signore le aveva dato un compagno così crudele? come sarebbe Gilio...?,, e la mente fuorviava, immaginando contentezze sconosciute, inarrivabili. Poi si pentiva come d’una grave colpa di quel suo febbrile vaneggiare e tornava tutta dolente e più raccolta alla pre-hiera. Verso l’alba s’assopì per ridestarsi subito, angosciata. Le era parso, nelsogno, che i due uomini fossero venuti alle mani. {{asterism}} Molto tempo trascorse prima ch’ella rivedesse l’Argenti da vicino. Soltanto due o tre volte s’incontrarono per via, ed egli lai saluto a: nome e con una tale dolcezza da farle abbassare Shi occhi. La primavera tenne dietro al lungo inverno della montagna senza che Maurizio avesse scritto; poi, più d’un anno passò in quell’assoluto, impenetrabile silenzio. Quando tornava qualche ernigrato dalla Germania, Giovanna correva a interrogarlo, ma nessuno sapeva appagare il suo angustioso desiderio, nessuno l’aveva veduto. I prati di Maurizio intanto erano stati venduti all’asta, sulla casetta e sull’orto gravavano tali debiti che Giovanna più non riusciva a mantenersi in corrente coi pagamenti. Qualche volta ella affidava i bimbi alle cure d’una vecchia vicina e valendosi di quelle ore di libertà saliva sulla montagna, domandava alla natura,<noinclude></noinclude> fumph7trtx09lkotic1ndqdbxvuc9hl Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/54 108 843027 3014229 2022-07-31T15:02:31Z Alex brollo 1615 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|932|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> amica del povero, i suoi provvidi elementi di guadagno. Fiori, funghi e frutta nulla sfuggiva all’esperto suo sguardo. Ella faceva delle lunghe soste nei prati per raccogliervi mazzolini di miosotidi azzurre o di mughetti odorosi, fasci di gigli infocati o di candide paradisie che i villeggianti dei dintorni sapevano apprezzare; qualche volta empiva il suo paniere di miceti dal grave aroma o di radici di genziana e d’imperatoria, oppure, attraversando le cupe selve d’abeti e di pini andava in cerca di licheni, di lamponi, di mirtilli, delle bacche acerbe e dissetanti che formano la delizia delle radure alpine. Ella amava di fermarsi nell’ombra glauca delle conifere secolari, di ascoltare l’armonia del vento che fremeva tra i loro eccelsi pinnacoli; ella intuiva nella semplicità della sua anima, come spesso accade alla gente nata in montagna, la poesia florale nel fascino di certi paesaggi meravigliosi e sereni e le sue forze stremate sembravano rinnovarsi ogni volta per l’ebbrezza pura delle grandi altitudini. Una mattina di luglio, mentre stava cogliendo fiori d’arnica in una prateria, ella fu morsicata da una vipera presso la caviglia del piede destro; si legò subito una funicella intorno alla gamba e s’affrettò alla discesa. Ma, dopo pochi minuti di camamino, sentì una grande spossatezza nelle membra, un languore profondo, una crescente impressione di freddo. Le pareva che una potenza occulta la obbligasse a rallentare il passo, e pure, pensando alle sue creature, si sforzava a procedere, a lottare contro .il bisogno irresistibile che l’aveva presa di adagiarsi sull’erba mor bida e di dormire in pace. Ma il sonno si faceva sempre più imperioso, un gelo di morte l’assiderava, tutte le cose le si oscuravano dinanzi. In un prato lontano, Gilio stava rastrellando il primo fieni Egli aveva alzato gli occhi dal lavoro, come fosse avvertito de una voce interna e aveva visto Giovanna emergere dall’ombra cupa d’una pineta e venire innanzi tra il verde variopinto d’un fiorito altipiano. L’acuto suo sguardo s’era fissato su quella cara visione. Ad un tratto la piccola, snella figura prima vacillò, poi stramazzò sul sentiero. — La donna di Maurizio Lella è caduta e non si rialza! Andiamo a soccorrerla — gridò l’Argenti, atterrito, a un suo compagno.<noinclude></noinclude> s4d3xtkzt2tzpc6xqi6w5bj8odxpvl5 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/55 108 843028 3014260 2022-07-31T15:11:53Z Alex brollo 1615 /* new eis level2 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alex brollo" /></noinclude>IL PASSO rno. 933 Quand'essi arrivarono, attraversando di corsa una valletta, Giovanna era presso a perdere i sensi. Ella giaceva con un mortale abbandono, e i fiori ranciati dell'arnica le si erano sparsi d'intorno. Egli rimase alcuni secondi indeciso, ma ella avverti subito la sua presenza, ebbe la forza di mormorare: ... La ipera... in un piede... [...] allora si mise in ginocchio accanto a lei, esaminò delicatamente la ferita e strinse il legacciolo; poi, accostandole alle labbra la zucca colma d'acquavite, che portava per precau- zione alla cintura, la supplicò di bere, ed ella ne inghiottì una parte, senza esitare, come fosse acqua fresca. Poco appresso i due giovani la sollevarono ritta e la sostennero sotto le ascelle per costringerla a camminare. Giovanua si lasciava portare come un automa, con la testa penzoloni, con lo sguardo perduto, ma nel suo disperato desi- derio di salvarla, Gilio non desisteva dal pietoso intento, e solo dopo lunghi sforzi gli riuscì di raggiungerlo. Molta gente ere accorsa dalle vie e dai casolari sparsi con rimedi e consigli: la comitiva si veniva ingrossando, parecchie donne circondavano l'inferma, a cui tornava a poco a poco, con la facoltà di muo a vaga conoscenza delle cose. Non una parola le era ancor uscita dalle labbra, ella sentiva soltanto un gran bisogno di quiete e di riposo; aveva inghiottito senz'avver- tirne il sapore, alcune goccie d'ammoniaca e mezzo fiaschetto di rhum; all'avvelenamento del morso succedeva la penosa eb- brezza dell'alcool, e le sue idee tornavano a confondersi. Gilio l'accompagnò fino sulla soglia della casetta e si tenne in disparte, per cedere il suo ufficio al medico ch'era sopraggiunto e che non trovando più da far nulla si limitò a raccomandare la sospensione di quell'eroica cura. Giovanna non provava che nn irresistibile desiderio di solitu- dine, ma le donne ch'erano con lei insistevano ancora perchè si muovesse, continuavano ad offrirle il cognac che aveva mandato un signore del paese. E com ella si mostrava recisa nel rifiuto, si passarono l'una all'al bottiglia, portandola per turno alla bocca finchè fu tutta [...] La parlantina divenne generale. Giovanna si sentiva [...] quelle voci e non capiva che una frase sola che le venivano di tratto in tratto ripetendo:<noinclude></noinclude> hxq8dghuhtzc5gtwpk1uxyed73vatd9 3014263 3014260 2022-07-31T15:13:51Z Alex brollo 1615 /* new eis level2 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|933}}</noinclude>IL PASSO rno. 933 Quand’essi arrivarono, attraversando di corsa una valletta, Giovanna era presso a perdere i sensi. Ella giaceva con un mortale abbandono, e i fiori ranciati dell’arnica le si erano sparsi d’intorno. Egli rimase alcuni secondi indeciso, ma ella avverti subito la sua presenza, ebbe la forza di mormorare: ... La ipera... in un piede... [...] allora si mise in ginocchio accanto a lei, esaminò delicatamente la ferita e strinse il legacciolo; poi, accostandole alle labbra la zucca colma d’acquavite, che portava per precauzione alla cintura, la supplicò di bere, ed ella ne inghiottì una parte, senza esitare, come fosse acqua fresca. Poco appresso i due giovani la sollevarono ritta e la sostennero sotto le ascelle per costringerla a camminare. Giovanua si lasciava portare come un automa, con la testa penzoloni, con lo sguardo perduto, ma nel suo disperato desiderio di salvarla, Gilio non desisteva dal pietoso intento, e solo dopo lunghi sforzi gli riuscì di raggiungerlo. Molta gente ere accorsa dalle vie e dai casolari sparsi con rimedi e consigli: la comitiva si veniva ingrossando, parecchie donne circondavano l’inferma, a cui tornava a poco a poco, con la facoltà di muo a vaga conoscenza delle cose. Non una parola le era ancor uscita dalle labbra, ella sentiva soltanto un gran bisogno di quiete e di riposo; aveva inghiottito senz’avvertirne il sapore, alcune goccie d’ammoniaca e mezzo fiaschetto di rhum; all’avvelenamento del morso succedeva la penosa ebbrezza dell’alcool, e le sue idee tornavano a confondersi. Gilio l’accompagnò fino sulla soglia della casetta e si tenne in disparte, per cedere il suo ufficio al medico ch’era sopraggiunto e che non trovando più da far nulla si limitò a raccomandare la sospensione di quell’eroica cura. Giovanna non provava che nn irresistibile desiderio di solitudine, ma le donne ch’erano con lei insistevano ancora perchè si muovesse, continuavano ad offrirle il cognac che aveva mandato un signore del paese. E com ella si mostrava recisa nel rifiuto, si passarono l’una all’al bottiglia, portandola per turno alla bocca finchè fu tutta [...] La parlantina divenne generale. Giovanna si sentiva [...] quelle voci e non capiva che una frase sola che le venivano di tratto in tratto ripetendo:<noinclude></noinclude> e0h4txyk45xhuf5n59y39mfhr3f0q65 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/56 108 843029 3014261 2022-07-31T15:12:55Z Alex brollo 1615 /* new eis level2 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|934|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> — Ah, se non ci fosse stato il Messicano, povere le tue ore ture! ti saresti addormentata per sempre lassù nei prati! N Quasi involontariamente ella lo cercò con lo sguardo pei graziarlo; ma l’Argenti era scomparso. E all'improvviso le che una grande dolcezza di vivere la inondasse, ad ontaà povertà e dell'abbandono in cui Maurizio la lasciava, la gente si fu allontanata ella si permise di ascoltare cezza nel pauroso mistero del suo cuore. Quante volte, nei giorni seguenti, quando le trac sofferenze furono svanite, Giovanna ebbe ancoragu mento, di trasporto, quel tuffo interno, impettios Iva dire fra sè: “ La vita così preziosa alle mie creature la devo a lui; è lui che me }' ha ridonata...,, quante volte, nelle folli diva- gazioni del suo pensiero, ella immagino che nu | stretto li vincolasse! Ma il sogno era breve e tormentoso e iowvatn metteva a piangere, a singhiozzare, con la testa fra ‘5 mani, con la coscienza in tumulto, con la disperazioni tabili in cui l’onestà deve lottare col sentimento. E il tempo passò ancora. Una sera, al principio d'aprile, ella stavariaa Picchiarono insolitamente alla por cognato, vedeva mai, entrò col volto torbido Ella gli si fece incontro ansante, — .Ha scritto Maurizio! reselame -— Eh! no. Non ha scritto lui — Altri dunque, altri hanno seriti — Ci vuole coraggio, Giovar -— Come se non ne avessi! — Maurizio è gravemente — Ammalato! dove? dove? — A Breslavia, nell'ospedale — Da chi l’avete saputo? -—- Lo scrivono d'ufficio. — D’ufficio? Sono notizia pervenute al Comune? Sì, stasera. Giovanna stette un mome sospesa, immobile. Tremava faccia. Alfine chiese, esi- tutta. Il colore le era svanito. « tando, con la voce lieve come'un Oheeè?checos gose immu- imdo in cucina. che non lì qualche sventura. ha fatto? sat nr ir i dl<noinclude></noinclude> rm7qpkx9gyxcgrnv5sjzunsdwh75ymr 3014264 3014261 2022-07-31T15:14:15Z Alex brollo 1615 /* new eis level2 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|934|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> — Ah, se non ci fosse stato il Messicano, povere le tue ore ture! ti saresti addormentata per sempre lassù nei prati! Quasi involontariamente ella lo cercò con lo sguardo pei graziarlo; ma l’Argenti era scomparso. E all'improvviso le che una grande dolcezza di vivere la inondasse, ad ontaà povertà e dell'abbandono in cui Maurizio la lasciava, la gente si fu allontanata ella si permise di ascoltare cezza nel pauroso mistero del suo cuore. Quante volte, nei giorni seguenti, quando le trac sofferenze furono svanite, Giovanna ebbe ancoragu mento, di trasporto, quel tuffo interno, impettios Iva dire fra sè: “ La vita così preziosa alle mie creature la devo a lui; è lui che me }' ha ridonata...,, quante volte, nelle folli diva- gazioni del suo pensiero, ella immagino che nu | stretto li vincolasse! Ma il sogno era breve e tormentoso e iowvatn metteva a piangere, a singhiozzare, con la testa fra ‘5 mani, con la coscienza in tumulto, con la disperazioni tabili in cui l’onestà deve lottare col sentimento. E il tempo passò ancora. Una sera, al principio d'aprile, ella stavariaa Picchiarono insolitamente alla por cognato, vedeva mai, entrò col volto torbido Ella gli si fece incontro ansante, — .Ha scritto Maurizio! reselame -— Eh! no. Non ha scritto lui — Altri dunque, altri hanno seriti — Ci vuole coraggio, Giovar -— Come se non ne avessi! — Maurizio è gravemente — Ammalato! dove? dove? — A Breslavia, nell'ospedale — Da chi l’avete saputo? -—- Lo scrivono d'ufficio. — D’ufficio? Sono notizia pervenute al Comune? Sì, stasera. Giovanna stette un mome sospesa, immobile. Tremava faccia. Alfine chiese, esi- tutta. Il colore le era svanito. « tando, con la voce lieve come'un Oheeè?checos gose immu- imdo in cucina. che non lì qualche sventura. ha fatto? sat nr ir i dl<noinclude></noinclude> 5ne472va08t9itvhpbx49ocexi40rqy Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/57 108 843030 3014262 2022-07-31T15:13:38Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> — Morto? mica morto?... Il contadino affermò con un cenno rude della testa. Giovanna cadde in ginocchio presso al focolare, si prostrò tutta nel suo abbattimento, toccandone le pietre con la fronte in fiamme. Due tre donne accorsero ai suoi singulti, la notizia si sparse; l’atto di decesso era giunto dal Municipio di Breslavia col mezzo del Consolato austriaco ed era accompagnato dal passaporto di Maurizio e da altre carte di sua proprietà. La casetta si riempi a poco a poco di gente: chi accorreva per curiosità, chi per sentimento. Giovanna pregò tutti di allontanarsi. La solitudine era già divenuta per lei una cara compagna. Ella si chiuse nella sua camera, sedette accanto alla culla e vi rimase tutta la notte. Mai le si era affacciata così chiara alla mente la trascorsa vita. Indarno ella si studiava di cercare in quel passato qualche dolce ricordo; il suo martirio di cinque anni confermato con l’abbandono e con l’oblio, non poteva avere che una persistente asprezza di memorie. Ella insisteva con una strana compiacenza sulle parole più tristi, sugli atti più brutali, sulle ore più terribili, come se il suo dolore vi trovasse ristoro e conforto, ma, ad onta di questo, un grande desiderio la struggeva di sapere se suo marito s’era sovvenuto di lei, delle sue creature, s’era morto in buoni sentimenti e in grazia di Dio. E immaginò di ricorrere alla maestrina del paese che conosceva un po’ di tedesco, affinchè scrivesse, per queste informazioni, al direttore dell’ospedale. Soltanto all’alba, quando, sulle dolomiti eccelse, apparve come un vago tremolio la rosea luce dei primi raggi solari, ella si scosse e s’affacciò alla finestra che dava sul piccolo orto. Un profumo amarognolo le alitò in volto insieme con l’odore aromatico della salvia e del ramerino. Ella protese nel vuoto le braccia stanche e si sollevò sulla pallida frontei riccioli scomposti dei bei capelli bruni. La mattina era fresca assai e un’allegrezza gentile di primavera veniva dallo sfondo luminoso dell’alpestre paesaggio, dai prati verdi, dai ciliegi selvatici tutti bianchi di fiori. Un pastore suonava il corno chiamando le capre a raccolta, un fringuello cantava senza posa sulla siepe dell’orto.<noinclude></noinclude> doe1zulgw837m5a7s67mtarjyuxufo8 3014265 3014262 2022-07-31T15:14:55Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|935}}</noinclude> — Morto? mica morto?... Il contadino affermò con un cenno rude della testa. Giovanna cadde in ginocchio presso al focolare, si prostrò tutta nel suo abbattimento, toccandone le pietre con la fronte in fiamme. Due tre donne accorsero ai suoi singulti, la notizia si sparse; l’atto di decesso era giunto dal Municipio di Breslavia col mezzo del Consolato austriaco ed era accompagnato dal passaporto di Maurizio e da altre carte di sua proprietà. La casetta si riempi a poco a poco di gente: chi accorreva per curiosità, chi per sentimento. Giovanna pregò tutti di allontanarsi. La solitudine era già divenuta per lei una cara compagna. Ella si chiuse nella sua camera, sedette accanto alla culla e vi rimase tutta la notte. Mai le si era affacciata così chiara alla mente la trascorsa vita. Indarno ella si studiava di cercare in quel passato qualche dolce ricordo; il suo martirio di cinque anni confermato con l’abbandono e con l’oblio, non poteva avere che una persistente asprezza di memorie. Ella insisteva con una strana compiacenza sulle parole più tristi, sugli atti più brutali, sulle ore più terribili, come se il suo dolore vi trovasse ristoro e conforto, ma, ad onta di questo, un grande desiderio la struggeva di sapere se suo marito s’era sovvenuto di lei, delle sue creature, s’era morto in buoni sentimenti e in grazia di Dio. E immaginò di ricorrere alla maestrina del paese che conosceva un po’ di tedesco, affinchè scrivesse, per queste informazioni, al direttore dell’ospedale. Soltanto all’alba, quando, sulle dolomiti eccelse, apparve come un vago tremolio la rosea luce dei primi raggi solari, ella si scosse e s’affacciò alla finestra che dava sul piccolo orto. Un profumo amarognolo le alitò in volto insieme con l’odore aromatico della salvia e del ramerino. Ella protese nel vuoto le braccia stanche e si sollevò sulla pallida frontei riccioli scomposti dei bei capelli bruni. La mattina era fresca assai e un’allegrezza gentile di primavera veniva dallo sfondo luminoso dell’alpestre paesaggio, dai prati verdi, dai ciliegi selvatici tutti bianchi di fiori. Un pastore suonava il corno chiamando le capre a raccolta, un fringuello cantava senza posa sulla siepe dell’orto.<noinclude></noinclude> ivmbmpi85dkb8ffc0d0tzdtgw7l3q4k Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/58 108 843031 3014266 2022-07-31T15:15:50Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|936|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> Ella aveva molto pianto quella notte, e le pareva che l’aria sottile e imbalsamata e la vista dei monti la consolassero. Ma proprio quel momento echeggiarono i lugubri rintocchi d’una campana. Giovanna ebbe un sussulto e subito comprese. Suonavano a morto per Maurizio, per l’emigrato che non doveva più tornare, acciò tutti pregassero. Ella s’inginocchiò e si raccolse, implorando pace al suo compagno, al padre delle sue creature. La campana tacque e un raggio di sole sfiorò la fronte della giovane, irradiandola. E a un tratto le parve che tutto il suo dolore si assopisse, che nella sua anima non fosse rimasto più nulla, fuorchè un silenzio profondo. Sul davanzale della finestra fioriva la pianta di garofani gialli. Ella vimmerse la faccia ancor umida di pianto, ne aspirò a lungo l’acuta fragranza, le sembrò che quei freschi garofani l’accarezzassero, che tutta la pianta fosse per lei una tacita, soave carezza di primavera... {{asterism}} La maestrina tradusse a Giovanna, non senza titubanza, la risposta pervenutale da Breslavia. Maurizio Lella era morto da buon cristiano, ma durante la breve malattia — un’acuta polmonite — non aveva mai parlato della sua famiglia, come se non ne possedesse. Giovanna sofferse acerbamente di quella. notizia, poi si rassegnò, anzi ne fu contenta. Ella aveva perdonato, ma ogni rapporto con suo marito era rotto, perchè al distacco terribile della morte era successa anche la separazione delle anime, assoluta, eterna. Ma intanto la lotta con la miseria si faceva ancor più grave e Giovanna paventava più d’ogni cosa il pericolo umiliante di dover ricorrere alla carità pubblica e raddoppiava d’attività e di energia per schivarlo. I prodotti dell’alpe le fornivano come sempre un mezzo di guadagno, ma la loro raccolta non era disgiunta da grandi fatiche e la vendita incontrava ardui ostacoli. In pomeriggio d’estate ella aveva percorso parte della mona in cerca di certe piante d’angelica che il semplicista le<noinclude></noinclude> 7ikg0kuzu3xxcii3gwe66p9q1ltrsyk Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/59 108 843032 3014267 2022-07-31T15:16:53Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|il passo}}|937}}</noinclude> aveva commesse, e passando dalla pineta s’era seduta presso una piccola sorgente per cercare un po’ di riposo nella frescura e nell’ombra. Voleva godere, con un sorso d’acqua diaccia, il suo umile desinare di polenta fredda e di cacio nuovo, ma il cibo frugale, di solito così attraente al suo palato da gran tempo ignaro d’ogni ricercato sapore, non l’allettava. Era abbattuta e triste e tutto lo sconforto delle trascorse sventure riassaliva la sua anima solitaria con un senso di desolato abbandono. Ad un tratto ella sussultò e un vivo turbamento la prese. Gilio, che non aveva più riveduto, veniva di lontano verso di lei. — Finalmente ti trovo! — disse il giovine affrettandosi a raggiungerla — non ho mai osato venire a casa tua, ma ti ho tanto cercata e aspettavo con impazienza questo momento! — Poi, visto ch’ella si commoveva, soggiunse con una certa franchezza rude:— Fatti animo Giovanna! lo sapevi già che anche se avesse vissuto, da quel pover’uomo non vera più nulla da attendersi! ... — Non ha mai voluto bene nè a me, nè alle sue creature, — disse ella gravemente, trovando conforto in questa confessione che per la prima volta le sfuggiva dalle labbra. — Hanno assegnato un tutore ai tuoi figlioli? — Si, mio cognato. Ma vi è ben poco da pensare. Non hanno più nulla! fra breve dovrò vendere anche la mia casa e andarmene raminga. — Se vuoi cederla, Giovanna, io conosco un compratore. La giovane si fece di fiamma. Non avrebbe voluto che l’occasione propizia si presentasse così presto. — Ah! non posso pensarvi — balbettò — e poi... per pochi quattrini non la vendo... — Domanda tutto quello che vuoi. — È dunque una persona a cui sta proprio a cuore d’averla? — Proprio a cuore. Anzi ti raccomando di non concludere nulla senz’’aver prima parlato con me. Ella tacque un minuto. Adesso il suo volto si scolorava. — Dunque... dunque sei tu stesso? — chiese poi con una certa ansietà. — Si, sono io — disse Gilio. — Va bene. Tratteremo — mormorò ella, fermandosi nel cam-<noinclude></noinclude> tfo6cm3wwcof4vs2n19hw0xcxe4n4yo Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/60 108 843033 3014268 2022-07-31T15:18:18Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|938|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> mino che aveva ripreso, sedendo su un vecchio tronco perchè le mancava il respiro. — Ti rincresce? ti rincresce molto? ... domandò il giovane. Ella abbassò la testa, senza rispondere. — Vi sarebbe un rimedio, Giovanna, se tu volessi!...; ma quando mi guarderai in faccia, dimmi?... — Non posso — mormorò ella colla timidezza d’una fanciulla. — Nemmeno quando sarai mia? perchè tu devi esser mia Giovanna... io ti ho sempre voluto bene anche quando ero lontano... non ho mai cessato di pensare a te... — Oh Gilio, Gilio! perchè non l’hai detto prima? ... — Allora era un povero ragazzo, non potevo offrirti che una vita di stenti. Le cose si sono mutate. — Mio Dio! e le creature? — Amerò anche le creature come fossero mie! E il giovane la baciò pazzamente sui capelli bruni, sugli occhi umidi di pianto. Una gioia quasi angosciosa agitava il cuore di Giovanna. Ella chinò la testa sul petto del suo compagno d’infanzia, mormorando la sua prima promessa d’amore. {{asterism}} Quattro anni erano trascorsi. La pace regnava insieme all’agiatezza sulla piccola casa. Nella stalla ruminavano i buoi e le mucche dal pelame lucente; il fienile era colmo e gli arnesi pastorizi allineati simmetricamente sotto una tettoia, attendevano il ritorno della primavera. I figli di Maurizio s’erano fatti grandicelli e Giovanna aveva dato a Gilio due belle bambine. Egli amava gli uni e le altre senza distinzione, egli amava la moglie come il primo giorno, era buono, onesto, laborioso. In quella sera fredda e triste di novembre dalla casuccia non traspariva lume. Essa era avvolta nell’ombra e nel silenzio profondo della felicità. Gilio, stanco dal lavoro assiduo della giornata aveva voluto coricarsi presto, e Giovanna si era assopita nel grande letto nuziale con una mano sulla spalla del suo compagno. Da più ore dormivano così entrambi d’un sonno tranquillo e intenso. Un debole raggio di luce, penetrando da una fessura<noinclude></noinclude> 45b18sslz7ectncadgp3x3wifyy4bi5 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/61 108 843034 3014270 2022-07-31T15:20:09Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> del balcone, rischiarava appena, sulla parete bianca, il sorriso d’una pia Madonna circondata di rami d'ulivo. Dormivano in una stanzetta attigua i figlioli di Maurizio, nella culla accanto ai ge- nitori le piccole bambine di Gilio. La luna varcava lo spazio sereno nel colmo della notte. L'oro- logio del campanile suonò le due. Quel momento, un uomo av- volto in un pastrano attraversò la piazzetta, e inoltratosi nell'orto bussò lievemente alla porta di casa. Nessuno rispose, e egli si mise a picchiare più forte. Giovanna si destò per la prima, chiamando il marito. - Gilio! Gilio! bussano alla porta! chi può essere a quest'ora? che qualcuno abbia male? un incendio forse? — disse ella tutta assonnata. E i colpi raddoppiarono. Giovanna s’alzò, si avvolse in fretta le spalle in una veste, aperse la finestra, affacciandosi, vide l’uomo nell'orto. — Chi è? — Son io! — rispose una voce nota. — Come voi? io non so chi siate! — disse ella, trasalendo tutta dallo spavento della voce che non voleva riconoscere. — Ah non ricordi più?... sono tuo marito! apri subito se non vuoi che sfondi la porta! — gridò l’uomo, alzando la testa. Giovanna ravvisò con terrore, al chiaro di luna, la faccia torva, la folta barba nera. — Gesummaria! — esclamò ella chiudendo in fretta i vetri — è l’anima di Maurizio che viene a rimproverarmi ... gli ho pur fatto celebrare tante messe... di più non potevo... non potevo! Gilio, sordo alle prime chiamate, s'era destato di soprassalto, balzando dal letto, credendo che si trattasse di qualche brutto sogno, ma i colpi si facevano sempre più furiosi. Egli accese il lume, staccò dalla parete un fucile che teneva sempre carico e s'affrettò a discendere. Giovanna, tutta tremante, lo seguì. Gilio tirò il chiavistello, la porta s'aperse con impeto, Mau- rizio comparve nel vano. Giovanna; che s’era fatta dinanzi al corpo dell’Argenti per difenderlo, si sentì mancare le forze come se scorgesse un terribile fantasma. Gilio la raccolse fra le sue braccia e la depose dolcemente sulla scala, ma già il Ciuffo lo afferrava per la gola. — Che fai tu qui, mascalzone, a quest'ora? — ruggì egli.<noinclude></noinclude> piv7e6mcf8sdmv2sja6n52ncqpwdhk5 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/62 108 843035 3014271 2022-07-31T15:21:50Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|940|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> — Ci sono per diritto. — Taci o ti strozzo! I due uomini lottarono un momento come insensati. Ma l’amore aveva gia dato a Giovanna il coraggio di rialzarsi, di dividerli, di parlare, rispondendo al torrente d’invettive che il primo marito, redivivo, le lanciava contro. — Io sono innocente! — ripeteva ella gemendo — se eri morto, se eri morto! — Io morto? — tuonò Maurizio sempre più inferocito, ve l’avete inventata voi la mia morte per tradirmi!... infami, assassini!... E nella sua cieca ira s’avviò verso la scala. Giovanna gli si piantò davanti colle braccia aperte. Gilio chè era più forte, lo prese per le spalle, lo spinse nella cucina, a terreno. Molta gente intanto accorreva, i bambini, di sopra, s’erano messi a strillare, le donne dicevano ch’era comparso uno spettro, poco mancò che non suonassero le campane. Un uomo, vedendo che le finestre della canonica s’illuminavano, corse a chiamare il curato, un prete evangelico, d’antico stampo, che non mise tempo in mezzo e s’affrettò a vestirsi per seguirlo. Maurizio, intanto, s’era seduto da padrone sul focolare e aveva acceso un gran fuoco brontolando e sghignazzando. Giovanna scongiurò Giglio di uscire. Ella tremava come una foglia, non poteva convincersi che quell’uomo in carne e ossa non fosse un’apparizione e si avvicinò titubante e supplichevole per ammansarlo. — Calmatevi, calmatevi, farò pregare... tanto... implore| remo la Vergine! — Al diavolo le tue preghiere, darò querela, darò!... gri| dava il Ciuffo sempre più esasperato, aggiungendo alle minacce le più ingiuriose parole. L’Argenti, che non poteva reggere lontano, rientrò col curato, e il buon prete che intanto si era dato premura di mandar via i curiosi, vedendo che sull’animo di Maurizio la sua presenza e le sue esortazioni non avevano alcun potere, gli toccò dolcemente una spalla. — Vieni con me e ti spiegherò ogni cosa — disse con autorità irresistibile — siete vittime tutti d’un deplorevole errore, ma<noinclude></noinclude> q4zxiq3m95k3hw5q7w3pdrfhpjz2zv7 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/63 108 843036 3014272 2022-07-31T15:23:31Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> qui certamente nessuno ne ha colpa. Vedrai coi tuoi stessi occhi, nel registro dei morti, la copia dell’atto ufficiale del tuo decesso. Maurizio lo seguì bestemmiando, dopo aver volto intorno a sè un truce sguardo di diffidenza. Quando furono soli, Giovanna si gettò perdutamente fra le braccia di Gilio. Il pensiero orrendo della colpa e della separazione non era ancor penetrato nelle loro menti atterrite dalla paurosa ricomparsa. Essi sitenevano ancora stretti, avvinti, quando il Ciuffo ritornò col curato. Egli aveva veduto il registro, era più calmo, ma ne’ suoi occhi malvagi trionfava una gioia feroce. — Capisco che non siete colpevoli — disse egli, con un cattivo sorriso, — potrò anche perdonarvi, ora che il tempo della vostra felicità è passato. Separatevi! — Come, separarci? — gridò Giovanna con terrore. — Figliuola mia, la tua coscienza è stata così pura fin qui che non può smentirsi neppure in un momento così grave — disse il sacerdote, profondamente commosso, poi dopo un breve silenzio ripigliò — l’errore accadde all’ospedale. Una notte, in un dormitorio pubblico un vagabondo rubò a Maurizio le sue carte. Maurizio, a cul più non occorrevano, non si curò di rinnovarle. Il vagabondo che aveva gli stessi connotati di lui è morto a Breslavia. Ecco spiegato il mistero. — Dunque, dunque? — insistette Giovanna, ansante. — Noi tutti fammo ingannati e tu hai vissuto con Gilio in buona fede. Da questo momento, cara figliola, una tale convivenza sarebbe disonesta e proibita. Il tuo dovere è quello di tornare col tuo legittimo marito, la Chiesa e la legge parlano chiaro. Per te la via è tracciata... senza dubbi, senza incertezze... è necessario che tu lo segua. Nel pronunziare queste parole severe, gli occhi del vecchio prete s’empirono di lacrime, la sua voce, già fessa dagli anni, tremò. Giovanna s’era fatta bianca bianca e s’era allontanata lentamente da Gilio che non cessava di singhiozzare. Dinanzi a quella costernazione il curato ebbe una parola di conforto. — Io vi ho detto quello che so, io vi ho espresso il mio avviso... domani andrò con Gilio in città ... io chiederò un’udienza al vescovo, egli consulterà un legale... vedremo...<noinclude></noinclude> md24cvfm5yh4r4z9bxkg4kfpc7u6ege Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/64 108 843037 3014273 2022-07-31T15:24:55Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|942|{{Sc|il passo}}|}}</noinclude> Maurizio continuava ad attizzare il fuoco colla sua aria di padronanza, sorridendo cinicamente, cominciando a mostrarsi stanco di quei dubbi. -— E le creature? — domandò atterrita Giovanna. — Ah! vi sono anche i marmocchi, per giunta, fuori anche quelli, fuori! — gridò il Ciuffo con un nuovo impeto di collera e d’improperì. — Silenzio! — impose il prete — Alle creature ci penseremo. Mi pare che in questo momento abbiate anche bisogno d’un altro consiglio, e io vi do quello che mi suggerisce la mia esperienza. Le autorità decideranno. Giovanna intanto deve prendersi cura dei figlioli. Lasciatela sola. Tu, Gilio, va da tuo cugino, tu Maurizio da tuo fratello. Quello dei due che non trovasse posto venga da me. Siate prudenti, non fate del chiasso inutile. Preparatevi tutti ad adempiere la divina volontà. La voce era dolcissima, ma autorevole. Gilio s’alzò subito, Maurizio fu più lento a obbedire; i due nomini uscirono uno dopo l’altro senza guardarsi. Il curato mise la sua mano grinzosa sulla testa china di Giovanna, mormorò una benevola parola e li segui. Allora Giovanna si strappò i capelli, gridando: -_ Misericordia! le mie creature, le mie creature! E sali come un lampo le scale, entrò nella camera, si gettò sulla culla, destò coi suoi baci disperati, colle sue selvagge parole le figliolette di Gilio che una vicina pietosa aveva con grandi sforzi riaddormentate. Pareva impazzita. La donna lasciò che si sfogasse, poi quando vide che continuava a tremare battendo i denti, tentò d’indurla a coricarsi, ma in quel letto Giovanna uon ci voleva più entrare. Ella s’era accoccolata in terra, colla testa fra le mani, gemendo. piano come un bambino. Nel suo lamento inarticolato non s’udivano che di quando in quando le parole di rimpianto tormentoso: — Il mio Gilio, così buono, così buono! ... — Calmati per pietà — diceva l’amica — il nostro curato sarà già partito per la città. Possibile che non vi sia più una sperauzapi.. Giovanna non rispondeva. Era come insensata. Durante quel giorno ella non vide nessuno. Soltanto la sera, sul tardi arrivò il vecchio prete.<noinclude></noinclude> nuzlziivspbxmnw2uuhtean3ml2ls55 Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/65 108 843038 3014274 2022-07-31T15:26:51Z Alex brollo 1615 /* new eis level3 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" /></noinclude> — Iddio terrà conto della tua virtù, cara figliola — disse egli entrando, guardandola con occhi compassionevoli. — Non vi è rimedio? dunque non v’è proprio rimedio? — domandò la sventurata con un grido d’orrore. — No, pur troppo. Gilio è venuto con me, si è informato, ha dovuto persuadersi anche lui. Durante il ritorno abbiamo pensato a molte cose... vi sono varie disposizioni da prendere. Egli non vuole che tu abbandoni questa casetta e la darà in affitto a Maurizio per una tenue somma. Delle sue figliolette si prenderà cura egli stesso. — Le piccine? separarmi anche dalle piccine? oh Dio mio, Dio mio! — Anche questo, Giovanna, disgraziatamente è necessario. Gilio non potrebbe vivere tranquillo ... capirai... tu stessa saresti in una continua apprensione per loro. Il sacrificio è grande, è immensurabile, mia povera figliola! il Signore te ne compenserà. Giovanna stette alcuni minuti in silenzio, colla faccia stravolta, col respiro ansante, poi fece una timida domanda: — Potrò vedere Gilio. ancora una volta? — In mia presenza? — No, signor curato. Vorrei vederlo sola. — Veramente... — Me lo conceda — implorò la disgraziata — devo parlare a Gilio, ma conosco il mio dovere. Il buon prete acconsenti. Egli aveva il cuore stretto. Il ritrovo fu fissato per la sera seguente, all’ora stessain cui Gilio doveva venire a prendere le bambine. Il curato era riescito a stento a trattenere Maurizio. {{asterism}} Giovanna attendeva Gilio in cucina. Ella stava accanto alla finestra, immobile, impietrita, collo sguardo fisso nel cielo torbido e minaccioso. All’apparire del giovane s’alzò di scatto, corse verso di lui, quasi inconscia, per abbracciarlo, ma subito si trattenne vinta da un pudico ritegno. Ahimè, quello era il vero marito suo, il tenero padre delle sue creature, l’eletto del cuore! In quei due giorni<noinclude></noinclude> jnpw2alj3ksrh6nm5b7jp69q8jzhuju Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/66 108 843039 3014275 2022-07-31T15:27:36Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> l’Argenti s'era invecchiato di dieci anni. Pallido, cogli occhi in- fossati, egli ebbe un grido di dolore dinanzi alla vereconda esi- tanza dell’amata, e non resistendo all’angoscioso trasporto, la baciò come un disperato, la strinse follemente al suo petto con una passione che l’ostacolo infiammava fino al delirio. Ella si sciolse con dolce insistenza dalle sue braccia, lo con- dusse verso quel focolare ove avevano passato insieme tante ore di tranquilla felicità e gli domandò con un atto solenne, che nello strazio dell'imminente sacrifizio conferiva una certa gran- dezza all’umile sua anima: — Gilio..., se in questi quattro anni di vita beata io t'ho dato qualche dispiacere, me lo perdoni? — Non sono io che devo perdonare... tu, tu sola Giovanna. — Io non avrò che delle memorie benedette. Null’altro. Ora tutto è finito. — Vi sarebbe ancora uno scampo, se tu volessi! Possiamo fuggire insieme! — esclamò il giovane nella sua desolazione, av- vicinandosi di nuovo a lei. — No, questo no — disse Giocemda, senza la più lieve esitanza. — Dunque è proprio tutto finito!... E si guardarono profondamente negli occhi con una follia di dolore. — E le creature, le creature! — Ci penserò Giovanna, non temere... — Parlerai loro qualche volta di me? dirai che la mamma è morta eh? ch'è morta? Il giovane ruppe in un singhiozzo e scosse la testa con ri- brezzo. — Io andrò molto lontano di qui — mormorò — me lo con- siglia anche il curato; andrò in un luogo ove potrò parlar loro di te, senza pericolo... quanto me lo dice il cuore. — In America? — domandò ella piano, soffocata. ='Nion'iso; — Ti sposerai Gilio? — domandò ella, ancor più piano collo sguardo spento. — Mai. Te lo giuro. E l’Argenti stese la mano verso un lembo di cielo che s' in- travvedeva fra le nubi gravi di neve.<noinclude></noinclude> hzcx3gpc5ky7rn8yubuyp97nyc6ohqq 3014276 3014275 2022-07-31T15:28:29Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> l’Argenti s'era invecchiato di dieci anni. Pallido, cogli occhi in- fossati, egli ebbe un grido di dolore dinanzi alla vereconda esi- tanza dell’amata, e non resistendo all’angoscioso trasporto, la baciò come un disperato, la strinse follemente al suo petto con una passione che l’ostacolo infiammava fino al delirio. Ella si sciolse con dolce insistenza dalle sue braccia, lo con- dusse verso quel focolare ove avevano passato insieme tante ore di tranquilla felicità e gli domandò con un atto solenne, che nello strazio dell'imminente sacrifizio conferiva una certa gran- dezza all’umile sua anima: — Gilio..., se in questi quattro anni di vita beata io t'ho dato qualche dispiacere, me lo perdoni? — Non sono io che devo perdonare... tu, tu sola Giovanna. — Io non avrò che delle memorie benedette. Null’altro. Ora tutto è finito. — Vi sarebbe ancora uno scampo, se tu volessi! Possiamo fuggire insieme! — esclamò il giovane nella sua desolazione, av- vicinandosi di nuovo a lei. — No, questo no — disse Giocemda, senza la più lieve esitanza. — Dunque è proprio tutto finito!... E si guardarono profondamente negli occhi con una follia di dolore. — E le creature, le creature! — Ci penserò Giovanna, non temere... — Parlerai loro qualche volta di me? dirai che la mamma è morta eh? ch'è morta? Il giovane ruppe in un singhiozzo e scosse la testa con ri- brezzo. — Io andrò molto lontano di qui — mormorò — me lo con- siglia anche il curato; andrò in un luogo ove potrò parlar loro di te, senza pericolo... quanto me lo dice il cuore. — In America? — domandò ella piano, soffocata. — Non lo so. — Ti sposerai Gilio? — domandò ella, ancor più piano collo sguardo spento. — Mai. Te lo giuro. E l’Argenti stese la mano verso un lembo di cielo che s' in- travvedeva fra le nubi gravi di neve.<noinclude></noinclude> e3mu1tl8fl3t927hrxjy8n021ervdax Pagina:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. VI.djvu/67 108 843040 3014277 2022-07-31T15:30:39Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" /></noinclude> — Allora... vieni. Te le consegno. E insieme salirono la nota scala, andarono fino sull’uscio della camere nuziale. Gilio voleva seguirle. Ella disse: — Aspetta. Entrò sola e poco dopo ricomparve colle due piccine involte in panni caldi, gliene accomodò una per braccio. E siccome la maggiore si metteva a piangere: — Quieta, Assuntina — mormorò — è il babbo che vi vuole bene, tanto bene. Il corredino te lo manderò fra due giorni — soggiunse ella — ti farò avere tutto quello che è tuo, Gilio .. . soltanto l’anello nuziale no, quello no. Ne ricaverò una crocetta e Iddio mi perdonerà se la porto ... Una forza quasi sovrumana la reggeva nel momento supremo della separazione. Ma quella calma mortale non poteva durare a lungo. — Ora va, devi andare — diss’ella con un ultimo sforzo al giovane che le stava dinanzi immobile, inebetito — che il Signore vi accompagni sempre! Gilio si strinse al cuore i due fagottini viventi e mentre ella alzava la mano con un atto inconscio di benedizione scese le scale, senza rispondere. Un tonfo s’udì. Forse Giovanna era caduta sul pavimento. Egli non osò tornare indietro. Sulla porta trovo il curato che lo aspettava, gli additò le scale con un cenno della testa e uscì nella piazza. Calava il crepuscolo e cominciava a nevicare a grossi fiocchi. {{asterism}} Il giorno seguente Maurizio Lella tornò in casa riprendendo possesso dei suoi diritti. Un profondo silenzio regnò alcun tempo sulla piccola dimora ov’era rientrata la miseria colla sventura. Pareva che tutto vi fosse morto. Ma una sera, sul tardi, la gente che passava udì un grido, poi dei gemiti repressi. Il Ciuffo, alticcio e furioso, batteva la moglie in un accesso di gelosia. {{A destra|margine=1em|{{Sc|Jacopo Turco.}}}}<noinclude></noinclude> pqu1eb78p9937mcijl95xp6pzswh8sj Il passo 0 843041 3014280 2022-07-31T15:33:32Z Alex brollo 1615 Creo pagina con [[Wikisource:La fabbrica dei giocattoli/autoNs0()|autoNs0]] wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giulia Turco Turcati Lazzari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="Anno di pubblicazione"/>1903<section end="Anno di pubblicazione"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Rivista d'Italia, Anno VI, Fasc. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=13 to=13 fromsection="s2" tosection="s2" /> d6rxelf1n0i2rrnlqfd6in84y4a1em8 Nel più bel lido de' campani lochi 0 843051 3014293 2022-07-31T16:41:31Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=22 to=22 fromsection="s1" tosection="s1" /> 5b5z089yvh9xx3y6ab2293fy7edsqkd Coppini, io vo' di me novella darte 0 843058 3014300 2022-07-31T16:52:42Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XVII. Ad Aquilino Coppini<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XVII. Ad Aquilino Coppini | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Madrigali | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Spesso espongo a tenzone | succ = Il giglio ama la rosa }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=22 to=22 fromsection="s2" tosection="s2" /> 72qhpezqsxy8meootsp3jfawk3eyt08 Il giglio ama la rosa 0 843059 3014301 2022-07-31T16:53:56Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XVIII. Contese amorose di fiori<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XVIII. Contese amorose di fiori | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Coppini, io vo' di me novella darte | succ = Lidia, il bianco monton ch'io ti donai }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=23 to=23 fromsection="s1" tosection="s1" /> dwemvti2xiks78sdm55uuhkjsmbdvjt Lidia, il bianco monton ch'io ti donai 0 843060 3014302 2022-07-31T16:54:56Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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Il montone vezzoso<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XIX. Il montone vezzoso | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Madrigali | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Il giglio ama la rosa | succ = Se con lunga fierezza }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=23 to=23 fromsection="s2" tosection="s2" /> 8vtl0x5wfsgdw83ygc5fikzu5oeuqgt Se con lunga fierezza 0 843061 3014303 2022-07-31T16:56:14Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XX. Il giusto mezzo<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XX. Il giusto mezzo | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Madrigali | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Lidia, il bianco monton ch'io ti donai | succ = Felice chi ti vede }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=24 to=24 fromsection="s1" tosection="s1" /> t6vfng1eh8ad011mg0x4de4d0qyxvfv Felice chi ti vede 0 843062 3014304 2022-07-31T16:57:51Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XXI. Gradazione crescente di felicità<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XXI. Gradazione crescente di felicità | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Madrigali | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Se con lunga fierezza | succ = Quasi viva felluca ed animata }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=24 to=24 fromsection="s2" tosection="s2" /> jnn5nfnk7rt5n2146kysjs2u7hm48t8 Quasi viva felluca ed animata 0 843063 3014305 2022-07-31T16:59:26Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XXII. Sonetto nello stile di moda, Parodia<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XXII. Sonetto nello stile di moda, Parodia | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Felice chi ti vede | succ = Sono il vostro bidel, che m'appresento }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=25 to=25 fromsection="s1" tosection="s1" /> dyr2pde06zsmuayktt5s26ospqdh590 Sono il vostro bidel, che m'appresento 0 843064 3014306 2022-07-31T17:00:56Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Stigliani<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Madrigali<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>XXIII. Il bidello dello studio<br />{{Smaller|nel chiedere la mancia agli scolari}}<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Tommaso Stigliani | Titolo = XXIII. Il bidello dello studio<br />{{Smaller|nel chiedere la mancia agli scolari}} | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Madrigali | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Quasi viva felluca ed animata | succ = }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Tommaso Stigliani|Poesie di Tommaso Stigliani}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=25 to=25 fromsection="s2" tosection="s2" /> c9xwicf65seaddyp1dz8ls4n196ma87 Pagina:Poesie (Monti).djvu/148 108 843065 3014310 2022-07-31T17:25:08Z OrbiliusMagister 129 /* Trascritta */ Gadget AutoreCitato proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|132|IN MORTE DI LORENZO MASCHERONI||riga=si}}</noinclude><poem> E il dono asconde con un bel tacere<ref>27. '''E il dono''' ecc.: È il precetto evangelico (Matteo VI, 2) «Quando fai limosina non far sonare la tromba dinanzi a te», che espresse inarrivabilmente il Manzoni nella ''Risurrezione'' (st. 14) e nella ''Pentecoste'' (st. 16).</ref>: Poi le nove virtú<ref>28. '''le nove virtú''' ecc.: le Muse.</ref> che in Elicona Dànno<ref>29. '''Dànno''' ecc.: Dànno immagine e vita al pensiero. Duo versi bellissimi.</ref> al muto pensier con aurea rima {{R|30}}L’ali, il color, la voce e la persona: Colei che gl’intelletti apre e sublima<ref>31. '''Colei''' ecc.: la scienza del calcolo.</ref>, E col valor di finte cifre il vero Valor de’ corpi immaginati estima: Colei che li misura<ref>34. '''Colei''' ecc.: la scienza geometrica. — '''e del primiero''' ecc.: Imitazione di un luogo del ''Paradiso perduto'' del {{AutoreCitato|John Milton|Milton}}: cfr. canto VII, 210 e segg. e Stanislao Prato: ''Il compasso dell’Eterno nel Milton e nel Monti'' in ''Biblioteca delle scuole ital.'', n. 16 marzo 1889. Cfr. anche Dante ''Par.'' {{Sc|xix}}, 40 e seg.</ref>, e del primiero {{R|35}}Compasso armò di Dio la destra, quando Il grand’arco curvò dell’emispero, E spinse in giro i soli, incoronando L’ampio creato di fiammanti mura. Contro cui del caosse il mar mugghiando {{R|40}}E crollando<ref>40. '''crollando''': scuotendo, in senso attivo. Cfr. la nota al v. 64, p. 124.</ref> le dighe entro la scura Eternità rimbomba e paurosa Fa del suo regno dubitar natura. Eran queste le dee che lamentosa Fean corona alla spoglia che d’un tanto {{R|45}}Spirto di vita nel cammin fu sposa. Ecco il cor, dicea l’una, in che sí santo Sí fervido del giusto arse il desiro: E la man pose al core, e ruppe in pianto. Ecco la dotta fronte onde s’apriro {{R|50}}Sí profondi pensieri, un’altra disse: E la fronte toccò con un sospiro. Ecco la destra, ohimè!, che li descrisse, Venía sclamando un’altra: e baci ardenti Su la man fredda singhiozzando affisse. {{R|55}}Poggia intanto quell’alma alle lucenti Sideree rote, e or questa spera or quella Di sua luce l’invita entro i torrenti. Vieni, dicea del terzo ciel<ref>58. '''del terzo ciel''': del cielo di Venere, ch’è, secondo il sistema Tolemaico, il terzo, o sede, secondo l’Alighieri, degli spiriti amanti. Cfr. Par. {{sc|viii}} e {{Sc|ix}}, ''passim''.</ref> la stella: Qui di Valchiusa è il cigno<ref name="pag148">59. '''di Valchiusa il cigno''': Francesco Petrarca (1304-1374), che amò, come tutti sanno, Laura e «feo la chiusa Valle sonar di cosí nobil Musa». Parini ''Od.'' XVI, 259. Cfr. la nota al v. 260, p. 18. — '''e meno altera''' ecc.: Petrarca P. II, «oji. 34: «Ivi, fra lor che’l</ref>, e meno altera </poem> <ref follow="pag147">''Purg.'' {{Sc|xvii}}, 59.</ref><noinclude><references/></noinclude> 5k8o6plx3d3u8cx3017zirw0h8y6qgz Pagina:Lezioni di analisi matematica.pdf/62 108 843066 3014336 2022-07-31T20:41:05Z Teretru83 62285 /* Problematica */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Teretru83" />{{RigaIntestazione|46|CAPITOLO IV - § 12-13|}} ----</noinclude><section begin"s1"/>{{testo mancante}} così continuiamo fino a che si trovi un resto nullo; si dimostra (così si dimostra in aritmetica per i numeri intieri) che l'ultimo resto ottenuto differente da zero (lo stesso polinomio <math>N(x)</math> se <math>R(x) = 0</math>) è un divisre comune di <math>M(x), N(x)</math> ed è anzi il <math>M. C. D.</math><ref>Tale massimo comune divisore è determinato a meno di un fattore costante.</ref> di questi polinomii, perchè ogni divisore comune di <math>M, N</math> è un divisore anche di quest'ultimo resto e viceversa. Se questo massimo comune divisore è di grado zero (è costante), i due polinomi <math>M, N</math> si dicono primi tra loro. Se si vogliono cercare i divisori <math>mx + n</math> di primo grado di un polinomio <math>P(x)</math>, si osserva che, se <math>\left[x - \left(- \frac{n}{m} \right) \right] = x - \alpha \left( \mbox{essendo} \, \alpha = - \frac{n}{m} \right)</math> è un divisore di <math>P(x)</math> e viceversa. La ricerca dei divisori di primo grado equivale alla ricerca dei divisori del tipo <math>x - \alpha</math>, di cui parleremo nei seguenti paragrafi.<section end"s1"/> <section begin"s2"/> {{centrato|§ 13. - '''Regola di Ruffini'''.}} Vogliamo dividere il polinomio {{centrato|<math> P(x) = a_0 x^n + a_1x^{n - 1} + ... + a_{n - 1} x + a_n</math>}} per <math>x - \alpha</math>. Il quoziente sarà un polinomio {{centrato|<math>Q(x) = q_0 x^{n - 1} + q x^{n - 2} + ... + q_{n - 1}</math>}} di grado <math>n - 1</math>; il resto sarà un polinomio di grado zero, cioè un numero <math>R</math> indipendente da <math>x</math>. Calcoliamo quoziente e resto. Sarà identicamente {{centrato|<math>P(x) = (x - \alpha) Q(x) + R</math>}}. Cioè, confrontando i coefficienti delle varie potenze della <math>x</math>: <math>a_0 = q_0; a_1 = q_1 - \alpha; a_2 = q_2 - \alpha q_1; ...; a_{a - 1} = q{n - 1} - \alpha q_{n - 2}; a_n = R - \alpha q_{n - 1}</math>.<noinclude><references/></noinclude> tsv6lxogpt5sr9e5z4prrah46feyybt 3014337 3014336 2022-07-31T20:41:43Z Teretru83 62285 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Teretru83" />{{RigaIntestazione|46|CAPITOLO IV - § 12-13|}} ----</noinclude><section begin"s1"/> ***** così continuiamo fino a che si trovi un resto nullo; si dimostra (così si dimostra in aritmetica per i numeri intieri) che l'ultimo resto ottenuto differente da zero (lo stesso polinomio <math>N(x)</math> se <math>R(x) = 0</math>) è un divisre comune di <math>M(x), N(x)</math> ed è anzi il <math>M. C. D.</math><ref>Tale massimo comune divisore è determinato a meno di un fattore costante.</ref> di questi polinomii, perchè ogni divisore comune di <math>M, N</math> è un divisore anche di quest'ultimo resto e viceversa. Se questo massimo comune divisore è di grado zero (è costante), i due polinomi <math>M, N</math> si dicono primi tra loro. Se si vogliono cercare i divisori <math>mx + n</math> di primo grado di un polinomio <math>P(x)</math>, si osserva che, se <math>\left[x - \left(- \frac{n}{m} \right) \right] = x - \alpha \left( \mbox{essendo} \, \alpha = - \frac{n}{m} \right)</math> è un divisore di <math>P(x)</math> e viceversa. La ricerca dei divisori di primo grado equivale alla ricerca dei divisori del tipo <math>x - \alpha</math>, di cui parleremo nei seguenti paragrafi.<section end"s1"/> <section begin"s2"/> {{centrato|§ 13. - '''Regola di Ruffini'''.}} Vogliamo dividere il polinomio {{centrato|<math> P(x) = a_0 x^n + a_1x^{n - 1} + ... + a_{n - 1} x + a_n</math>}} per <math>x - \alpha</math>. Il quoziente sarà un polinomio {{centrato|<math>Q(x) = q_0 x^{n - 1} + q x^{n - 2} + ... + q_{n - 1}</math>}} di grado <math>n - 1</math>; il resto sarà un polinomio di grado zero, cioè un numero <math>R</math> indipendente da <math>x</math>. Calcoliamo quoziente e resto. Sarà identicamente {{centrato|<math>P(x) = (x - \alpha) Q(x) + R</math>}}. Cioè, confrontando i coefficienti delle varie potenze della <math>x</math>: <math>a_0 = q_0; a_1 = q_1 - \alpha; a_2 = q_2 - \alpha q_1; ...; a_{a - 1} = q{n - 1} - \alpha q_{n - 2}; a_n = R - \alpha q_{n - 1}</math>.<section end"s2"/><noinclude><references/></noinclude> ntvjo0lc5k3v2533diw7nbp4wedcyrg Salvatrice 0 843067 3014338 2022-07-31T21:13:41Z Alex brollo 1615 Creo pagina con [[Wikisource:La fabbrica dei giocattoli/autoNs0()|autoNs0]] wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giulia Turco Turcati Lazzari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Turco - Salvatrice.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Titolo"/>Salvatrice<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>31 luglio 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=31 luglio 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Giulia Turco Turcati Lazzari | Nome e cognome del curatore = | Titolo =Salvatrice | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = | Argomento = | URL della versione cartacea a fronte = Indice:Turco - Salvatrice.djvu }} <pages index="Turco - Salvatrice.djvu" from="3" to="21" /> izw6ct6iaimudo5x78j6beeznd53ami Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/3 108 843068 3014339 2022-07-31T21:19:06Z Alex brollo 1615 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|SALVATRICE}} {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|NOVELLA.}} Ella m' aveva scritto cosi: Chissà, forse mi sarà concessa la gioia di rive- derti presto, forse potrò parlarti final- mente e stringerti al cuore... Il mese venturo ci rechiamo nel Veneto; se mi riesce, io affretterò d'un giorno la par- tenza da Padova per andare a Venezia sola, col tram e col vaporetto di Fusina. Ti farò sapere la data e l'ora. Att... proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||945}}</noinclude> {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|SALVATRICE}} {{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|NOVELLA.}} Ella m' aveva scritto cosi: Chissà, forse mi sarà concessa la gioia di rive- derti presto, forse potrò parlarti final- mente e stringerti al cuore... Il mese venturo ci rechiamo nel Veneto; se mi riesce, io affretterò d'un giorno la par- tenza da Padova per andare a Venezia sola, col tram e col vaporetto di Fusina. Ti farò sapere la data e l'ora. Attendi «mie istruzioni... ». Quante e quante volte io rilessi queste poche, benedette parole e mi strinsi alle labbra, piangendo, il biglietto profumato! con quale ansietà contai le settimane, i giorni, le ore, privandomi di tutto, perfino delle cose più necessarie, onde raggranel- lare i quattrini occorrenti per un viaggio, forse per un breve soggiorno a Venezia! Colei che mi scriveva, invitandomi a quel ritrovo, era mia madre, mia madre che non avevo mai conosciuto. Un sincero e modesto artista che con- sumava la sua vita nell' incidere, aveva protetto la mia malinconica giovinezza, dicendomi che i miei genitori erano morti entrambi. Sulla tomba di mio padre a Campo Verano avevo sillabato più volte il nome di Andrea Giuria pittore » ma quando chiedevo ove fosse sepolta mia madre, nessuno sapeva dirmelo con pre- cisione, e le risposte vaghe, appena vale- voli ad appagare la curiosità infantile, più non riescivano a convincere il tumultuoso desiderio del giovane. Sospettavo già un mistero nella mia nascita e alcune parole pronunziate un giorno, non so se per caso o con qualche intenzione da Dino Gozzoli l'incisore, avevano confermato questo dub- bio, infiammandomi in cuore la speranza che mia madre esistesse ancora. Era un giorno d'autunno sereno e mite. Il nostro piccolo giardino, fuori di porta, cinto da una siepe di bignonie e di passiflore appa- riva lussureggiante di colore: le malve innalzavano presso all'acanto i loro fusti guerniti di sessili fiori; i crisantemi pri- maticci, i gerani carichi di umbelle illu- minavano di ciocche bianche, gialle, rosse il verde ancor vivo degli arbusti; sulla facciata della casetta, le rose bengalensi rifacevano una seconda primavera, e la ninfa antica, corrosa dal tempo, mezza ve- stita d'un muschio smeraldino, versando dalla sua anfora un tenue filo d'acqua, nella piccola urna di porfido che avevano scavata in un'ajuola, sotto le lattughe, sembrava cantarellare con quel lieve gor- goglio una dolce cantilena. Io guardavo lontano, verso la linea molle. dei monti che si perdeva nei fulgori del sereno orizzonte, guardavo i paesi e le ville biancheggianti sui colli, in un sor- riso di morente sole, e il divino paesaggio di Roma mi pareva nuovo. Mi tenevo una mano al petto ove il cuore martellava, mi sentivo mancare il respiro, nell'affanno di una gioia quasi angosciosa, d'un desiderio senza nome, e alle labbra assetate mi ve- niva la tenera parola, continuamente, come il balbettio d'un bambino che sof- fre: Mamma, mamma, oh mamma!... Non so quant'io rimanessi nel piccolo giardino, con quella trepidazione nell' a- nima, con quella speranza sulla quale non osavo ancora chiedere alcuno schiarimen- to, per la tema che mi svanisse dinanzi! Assorto talora in una specie d'estasi in- terna, contemplavo quasi inconsciamente il creato: i colori e le forme erano più belli, i profumi più soavi e penetranti e i misteri delle lontananze vaghe non tur- bavano più colla stessa inquietudine l'in- timità del mio pensiero. Quando mi scossi e m'alzai dal cippo ove stavo seduto, la notte era discesa len- tamente sul mirabile paesaggio; il primo quarto della luna viaggiando entro il pu- rissimo spazio, accarezzava con un blando chiarore il volto corroso e deturpato della ninfa boschereccia e i crisantemi bianchi come gentili spettri dei fiori, dominavano col loro candore immacolato la fredda pe- nombra. Più tardi, a notte inoltrata, quando la<noinclude><references/></noinclude> a2zcone77d1gse5juuuxuw20x9ar284 Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/4 108 843069 3014340 2022-07-31T21:22:32Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|946|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> casa fu tutta un silenzio, m’avvicinai allo studio di Gozzoli che in quell’ora soleva vegliare leggendo i suoi poeti classici en- tro quei quattro muri coperti d’incisioni celebri, suoi unici tesori, e senz’ aspettare che rispondesse, mi precipitai nelle sue braccia Implorandolo, fra i singhiozzi, di dirmi la mia storia. Il ion uomo mi guardò stupefatto, finse d’andare in col- luo, volle rimandarmi colle brusche, per cavarsi d’impaccio, ma le mie lagrime, forse le prime che dall’infanzia mi vedesse versare e che cadevano cocenti sulle sue mani raggrinzate, lo vinsero e, interrom- pendosi spesso per una mal repressa com- mozione, egli narrò: — Volevo attendere qualche anno an- cora onde tu fossi preparato ad accogliere un grave segreto e degno di custodirlo, prima di rivelarti tutto quello che hai diritto di sapere sulla tua origine e sui tuoi... ma tu mi previeni con tale insi- stenza che non posso tacere più a lungo. Halindovinato, Mariano... la tua nascita non fu regolare... nonimpallidire, ragazzo mio e non siudicare troppo severamente chi ti diede la vita... Le creature più rette vengono talvolta fuorviate dalla passione, en sei un figlio della passione... Quando Mi 1 tuol genitori non poterono spo- sarsì per acsolaa mancanza di mezzi. Tua madre apparteneva ad una numerosa fa- miglia, tuo padre domandava indarno un appoggio dall’arte sua. Un capriccio della sorte avrebbe saputo battezzare giusta- mente col nome d’innovazioni certi suoi arditi tentativi che la fortuna, obliosa dei modesti, lasciò giacere incompresi nel- Loria. Una malattia violenta lo fulminò sul fiore dell’età... tu allora avevi appena due anni, ma egli s'era privato di molte cose per entosenti in campagna. a Marino, ove passasti la prima infanzia, lo' sai. Sai anche che tuo padre ed io eravamo intimi amici: alla mia amicizia egli t'ha affidato insieme al suo segreto e io non cesserò d’essergli riconoscente di questa fiducia. Dopo averti legalmente riconosciuto al suo letto di morte, mi diede l’incarico di vendere quanto possedeva e di raggranel- lare un piccolo peculio per il tuo sosten- tamentoe peri tuoi studî. Mi raccomandò insistentemente d’ispirarti l’amore del- l’arte, che gli fu sacra sopra ogni cosa e di calore) iibuo pensiero verso i più puri ideali della vita; mi ripetè più volte che t’insegnassi a disdegnare le volgarità dell’opportunismo; in poche parole, mi espresse la speranza che tu divenissi un sincero artista e la ferma volontà ch’ io facessi di te un uomo fieramente buono. La vendita dei suoi quadri ebbe un risultato abbastanza lusinghiero. La morte li aveva abbelliti allo Sguardo del pubblico, sem- pre bisognoso d’indiretti incitamenti, la Voce che parlava dal sepolcro di cose alto e belle, in mezzo alla putredine del trion- fante nevi alismo, commosse qualche raf- finato buoncustaio. Piacquero molto il suo « Funerale del suicida » la sua « Sant’ A- gnese » 1 paesaggi dell'Umbria... i prezzi salirono, e, per non venir meno alle sue ingiunzioni, 10 dovetti abbandonare tutto, io al compratori.. . Raccolsi quindi al tuo piccolo patrimonio, e com’egli mi aveva ordinato l’adoperai in parte per sop- perire alle spese del tuo soggiorno a Ma- rino e a quelle dei tuoi studî pressogli artisti; poichè tuo padre le sica non a nemmeno sentirle nominare.. l’altra parte te la consegnerò quando avrai compiuto Il ventiquattr'anni, T'assicuro che mi sono separato a malincuore da quelle belle tele... ah! se non fossi stato così povero!... Mì rincresceva sovrattutto per te, cui non ho potuto serbare che la agio che hai appesa nella tua cameretta e che rammenta un poco... — La mamma! Oh! Dio mio! parlatemi di mia madre! esclamai ansiosamente. — Tua madre... — OR parlate, parlate per pietà! — Un'altra volta... — No no, adesso, adesso! èviva dunque, è viva? — Sì è viva. — Dove, dove... — Lontana da qui... — Dunque? — E maritata. — Maritata!... — Un anno dopo la morte di tuo padre ella fu chiesta in isposa da un ricco si- gnore, un banchiere da quanto credo... Prima di partire ella venne segretamente da me, mi disse che aveva comfidalto tutto 2) quel signore e ch’egli, impietosito delle sue triste reo gra intendeva desi- stere dal suo proposito, ma esigeva tut- tavia la promessa che non gli parlerebbe mai di te, che tu non appariresti mai nella loro vita) comune.. — Ella promise! — Accettò e promise... Mi pareva che il mio cuore cadesse, mi in Piemonte...<noinclude></noinclude> 1ecpc4tpltscjnnozdap98wfy1h09h1 Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/5 108 843070 3014343 2022-07-31T21:26:55Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||947}}</noinclude>pareva che io stesso dovessi sprofon- darmi. Tacemmo a lungo. Finalmente io do- mandai: — Vi sono dei figli? Egli esitò a rispondere: Tre figli, un maschio e due femmine... Io sentivo un delirio di baci, sentivo le ineffabili dolcezze della mano materna che accarezzava quei legittimi figli ed eslamai : — Di me dunque, non si è mai curata?... — Ella non avrebbe potuto far nulla per te... era contenta di saperti affidato alle mie cure. Due tre volte all'anno le scrivo per mandarle le tue notizie.... Qualche cosa di fiero e di mortalmente triste dev'essere apparso sul mio volto, perchè Gozzoli soggiunse con bontà: Mariano, non essere troppo ingiusto nel tuo giudizio... tua madre ha trovato un uomo che le porgeva la mano per ria- bilitarsi, per metterla in una posizione decorosa e sicura... è naturale ch'ella af- ferrasse quella mano soccorrevole con trasporto... Ciò che la condanna è il tuo egoismo, non è il tuo istintivo amore... Vorresti vederla senza sostegno, sola, ab- bandonata? - Sarei stato io il suo sostegno, avrem- mo vissuto uno per l'altro... Tu non avresti potuto darle che una posizione falsa, Mariano.. invece tua ma- dre occupa ora un posto ragguardevole in società... è stimata, contenta... E tu vorresti condannarla? Oh no, me ne guardi il cielo. E dunque? -Dunque, per me, mia madre è morta. Io dissi questo partendo, perchè avevo bisogno di essere solo, nella mia came- retta, e il buon Gozzoli nemmeno tentò di seguirmi. Egli sapeva che le mie in- terne battaglie avevo bisogno di sfogarle nella solitudine. Ahimè quali e quante grida di ribel- lione eccheggiarono entro quelle quattro pareti! Io giacqui ore ed ore bocconi sul mio letticciuolo in un parossismo di dispe- razione. E mi pareva sempre che giù nel piccolo giardino la ninfa continuasse a cantare le sue flebili note. Ma quando mi sollevai da quel giaciglio, sbattuto e vinto da una notte d'insonnia sorridente e dolce, nello sfinimento del- l'aspra lotta, io mi sentii dominato da un solo, da un unico ardente desiderio che tutte le altre impressioni vinceva impe- rioso: il desiderio di vederla almeno una volta da lontano. e di febbre, quando, nella luce incerta del- l'alba, io vidi disegnarsi vaporosamente, nella sua cornice antica, la testina bionda dipinta da mio padre, un volto candido, Gozzoli s'adirò meco, mi fece osser- vare che mi mancavano i mezzi per viag- giare, che, scoperto, avrei potuto essere, per mia madre, la cagione di molte ama- rezze, anzi dell' infelicità stessa, ch' ella non approverebbe certamente, che agivo da fanciullo insensato.... Nulla valse a trattenermi. Accumulan- do sforzi e sacrifizii, misi da parte un gruzzolo di monete, andai a Torino, corsi nella via ov'ella dimorava, chiesi con mille precauzioni di lei.... Era partita per un lungo viaggio. Un periodo di grande sconforto tenne dietro a quella grave delusione. Mi sen- tivo abbattuto, incapace al lavoro, il mio maestro si lamentava con ragione di me, la mia salute cominciava a soffrirne.... Qualche mese appresso, impietosito e com- mosso, Gozzoli mi pose in mano, non sen- za preamboli, questa lettera, che con reite- rate preghiere (me lo disse poi), era riuscito a farmi scrivere da mia madre: Caro Mariano, «So che pensi a me e questo mi fa molto piacere. So anche che ameresti di ve- dermi ma, pur troppo, non è possibile. Di tanto in tanto ci scriveremo. Rivolgi le tue lettere ferme in posta alle iniziali A. A. N. 2000. Io ti risponderò per com- piacerti. Duolmi però di doverti dire che una regolare corrispondenza fra noi non può aver luogo. Addio, ti benedico e ti abbraccio. Ama sempre tua ma- dre....» A questa lettera cosi stentata e fredda che pur mi riempi di gioia, io risposi con un delirio di effusione, parlandole di tutto il mio passato, delle mie speranze d'Arte, sovrattutto dell' infinito desiderio che a- vevo sempre sentito di lei. Dopo una lunga, quasi angosciosa aspet- tazione, ella mi riscrisse esortandomi ad essere più tranquillo e più ragionevole, ma in quel tempo la ragione non aveva alcun potere sovra di me, il bisogno di ve- derla si faceva cosi torturante che non ero più capace di tenere il pennello in mano nè di chiudere occhio in tutte le notti. Gozzoli si prese cura nuovamente di avvertirla del mio stato e di pregarla<noinclude></noinclude> oanqvglhv30ycmig6wgghs1cz86208o Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/6 108 843071 3014344 2022-07-31T21:27:41Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|948|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> che per amore della mia salute mi concedesse almeno una volta la grazia di poterla vedere. Allora ella mi scrisse invitandomi a raggiungerla a Venezia: quel primo cenno fu poi seguito da notizie più sicure e fimalmente della precisa indicazione del giorno in cui ella forse vi sarebbe andata sola. A Padova, alla stazione del tram, non avevo visto nessuno; nel convoglio nemmeno. La via da Padova a Fusina che fiancheggia il monotono canale del Brenta mi parve interminabile. Nel mio ardente desiderio della méta guardavo con occhio distratto al paeselli, alle borgate sparse nel piano, alle ville un po’ tristi ora, un po’ neglette, ove l’Arte dell’affresco ha profuso un tempo i suoi tesori e che si nascondevano malinconiche dietro i rami dei salici spruzzati d’un tenero verde novello. Un vaporetto giallo attendeva, placidamente ancorato allo scalo primitivo di Fusina. Un’unica persona, una signora era scesa dal treno prima di me, m’aveva preceduto nella cabina, senza volgersi. Il primo momento il mio cuore ebbe un tale sussulto che mi parve di venir meno: desideravo quasi che non fosse lei, come se mi mancassero le forze per affrontare quel sospirato incontro. E nello smarrimento mortale della mia anima le rivolsi un timido sguardo.... Ah no, no, non poteva essere lei. Era una donna molto giovane, forse una fanciulla che le circostanze costringevano a viaggiare sola. Il vaporetto aveva appena salpato quand’ella s’alzò e uscì quietamente dalla cabina. Alla mia violenta agitazione succedeva una profonda amarezza. Ove poteva essere mia madre? ove la troverei? Incapace di starmene così rinchiuso, con quei dolorosi pensieri, volli cercare i conforti della natura, uscii sul ponte e andai a cercarmi un posto a poppa, in vista del paesaggio. Con mia sorpresa la fanciulla mi aveva preceduto e senza curarsi del disagio vi rimaneva, in piedi, tutta assorta nella sua contemplazione. Un pescatore, appoggiato alla ringhiera, guardava anch’egli con occhio benevolo, fumando la sua-pipa, alle linee amiche del largo piano. Il battello s’inoltrava nell’estuario, turbando coll’elice la placida distesa dell’acque e suscitando un subbuglio d’ondate alterne bianche e nere, entro quel turchiSALVATRICE no monotono e forte in cui il cielo poteva mirare liberamente il suo volubile disegno. L’orizzonte era diviso in due semicerchi: una fosca nebbia rossiccia squarciata da una zona di fuoco ne copriva una parte, l’altra andava dilagando in una mite uniformità cerulea che le secche, appena visibili, interrompevano a tratti con qualche lunga pennellata grigia. Sopra, una, nube immensa, ma leggera, si librava, come un velo. — Ecco San Giorgio in Alga e le fortezze! disse il pescatore desideroso di fare spiegazioni e additando le isole che si delimeavano, nere nere, nella laguna inerostata d’argento. — E laggiù San Clemente e San Servolo.... quanta tristezza in quel paradiso! rispose la fanciulla al marinaio — quello è il campanile di Malamocco.... soggiunse ella, sporgendo la sua piccola mano verso il lontano orizzonte, verso la spiaggia ove l’Adriatico si frange. Una vela passava in distanza e pareva nera anch’essa nella fulgidezza dello sfondo; un agile sandolo, vogato a due remi, ci raggiunse e sì dileguò; come cose morte e reiette molti piccolì topi da pesca, giacevano perduti, tra la sabbia, nella malinconica solitudine. Io guardavo a quello spettacolo con ardente pensiero, e spesso anche guardavo alla nostra singolare compagna, così tranquilla, così serena, nella giovanile gravità del suo aspetto. Aveva vent’anni e la sua bellezza intelligente e pittorica sembrava fondersi cogl’incanti del creato. Il suo vestito semplicissimo, verde scuro, il suo cappello guernito da un velo bianco, formavano una macchietta simpatica, costituivano un valore nel grande quadro. Nella nostra comune ammirazione scambiammo a poco a poco qualche parola. Ell’aveva una voce di contralto armoniosa e dolce. Il vaporetto, lasciando dietro a sè una lunga traccia spumeggiante in cui, adesso, l’azzurro si rimescolava con strana volubilità in tutti i toni, dal celeste all’indaco, procedeva sicuro nella via tracciata dai bianchi pali. Uno di quei pali reggeva una piccola lanterna: entrambi fummo colpiti dal debole lume così smarrito nell’immensità dell’acque. Nella lontananza scorgevamo il profilo d’una catena di monti ancor tutti striati di neve; a oriente brillavano due fari’ COme stelle sorgenti dal mare; il cielo. s’era fatto di viola, ma la laguna fiammeggiava ancora di chiarori biondi. Dinanzi ai<noinclude></noinclude> 0x0r1l28002f2jaqlvnvf44s50xyh0u Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/7 108 843072 3014345 2022-07-31T21:30:05Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||949}}</noinclude> divini allettamenti della natura, nella quiete infinita e quasi sovrumana di quell’ora mi pareva che un senso nuovo € arcano di pace scendesse sulla mia travagliata giovinezza. Solo m’accorava la brevità del tempo. Non tardò infatti a comparirci il lungo ponte che congiunge le isole alla terraferma; alcuni campanili emersero da una fascia variopinta e irta di alberi: era la stazione marittima, la Giudecca, Venezia cinta di navi, era l’antica malinconica signora su cui si stendevano mollemente i veli gemmati del crepuscolo. Entriamo nel canale tra due file di navigli i cui riflessi gialli, verdì, neri, tremolano sull’acqua ancor vibrante di luce e dopo brevi soste corriamo ancora, corriamo lungo la riva delle Zattere, dinanzi ai ponti, agli squerè, ai 7% che s’imternano in mezzo alle case, con un mistero profondo. Centinaia di fanali s’° accendono sulle banchine, ma nell’aria perdura una luminosità trasparente, un tranquillo ed estatico prolungamento del giorno che si rasserena, mentre il colore degli edifizii e delle navi si è già annullato nella fredda uniformità della sera. Il pescatore era sceso alle Zattere, 10 ero rimasto solo colla mia compagna che stava appoggiata alla parete della cabina colle mani strette e protese lungo la persona in attitudine di contemplazione intensa. Soltanto quando fummo giunti alla riva degli Schiavoni ella si mosse per uscire e mormorò colla sua voce penetrante e grave: — Ci siamo.... Nel salutarla io le diedi il mio biglietto ed ella rispose: — Grazie, signore, io mi chiamo Anna Torio. TI vaporetto approdava: la fanciulla uscì rapidamente; la vidi passare sul piccolo ponte e sparire nella folla. L’impressione di solitudine che avevo per un momento dimenticato, mi ripiombò sul cuore, come se un sogno delizioso svanisse al mio sguardo. Annottava. Io feci alcuni passi sul molo, seguii il movimento della gente, mi trovai nella Piazzetta e un senso strano di magia mi abbaghò. Sulla sua colonna di granito il leone alato vegliava fieramente nella notte. L’orientale basilica stava immersa in una dolce penombra ma la piazza era tutto uno sfavillio di fiammelle e una moltitudine di gente sconosciuta vi ondeggiava come in una sala. Ov’era in quel momento mia madre? era arrivata o era ancora lontana? Il pensiero di poterla incontrare senza riconoscerla mi dava la febbre. Corsi subito alla posta. — Vi sono lettere per Mariano Giuria? Sì, vera una lettera, una delle solite buste fragranti. L’apersi con indicibile trepidazione. Ella scriveva: «Mi trovo a Venezia coi miei tre figli. Il progetto di Fusina è andato a vuoto. Siamo venuti colla ferrovia e alloggiamo all’Hotel Danieli. Non potremo vederci subito. Fra due giorni i ragazzi andranno forse soli a Chioggia e 10 t’avvertiro.... Ricordati che la massima prudenza è necessaria, che un passo inconsiderato mi comprometterebbe. Ti saluto con tutta la tenerezza. ..» Dunque pochi passi mi dividevano da lei, dunque, in quella piazza, in quella folla forse ella passeggiava tranquilla mente in mezzo al suoi figlivoli! Dovetti appoggiarmi al parapetto d’un ‘ponte per reggermi in piedi. Appena ebbi la forza di muovermi, m’affrettat a deporre in un alloggio qualunque la mia valigia e tornai alla piazza, tornai alla riva, cercai l’albergo Danieli che avevo visto tante volte in fotografia. Passai, rlpassai venti volte dinanzi alla piccola porta, sperando ch’ella uscisse o rlentrasse, guardando con una straziante intensità di desiderio alle finestre illuminate.... Oh Dio, mia madre, mia madrel... Nell’albergo era un continuo andirivieni di forestieri tedeschi e inglesi; io mi sforzavo di cogliere a volo le loro parole, e d’indovinare la loro nazionalità: ad ogni nuova comparsa un’ansia insuperabile mi soffocava.... Verso le nove uscirono due signorine accompagnate da un giovinotto e s’avviarono verso la Piazzetta. To li seguii per un breve tratto. Parlavano il dialetto piemontese e il giovane diceva alle sorelle: — Non è che la stanchezza del viaggio, domani, starà bene. Erano loro, certamente erano loro e parlavano della mamma! To tornai indietro, palpitante. Temevo che fosse indisposta, per l’agitazione cagionatale dalla mia presenza. Forse un minuto, alcuni minuti avrei potuto vederla... Il mio desiderio s’accrebbe fino al delirio, fino alla pazzia e senza pensare a nulla, senza riflettere, che un’imprudenza poteva riescirle fatale, entrai follemente nell’albergo e chiesi della signora Adelaide Salgari. Dovevo<noinclude></noinclude> t00goi3izdezwx3ccfzxv1hqk5bvrt2 Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/8 108 843073 3014346 2022-07-31T21:31:19Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|950|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> essere così pallido che il portiere mi guardò stupefatto e mi rispose con una certa mal celata diffidenza ch’era arrivata in quel giorno. _ PRincasa? chies’io tutto tremante. - Le signorine sono uscite poc’anzi, ma la signora vi è... — Sola? — Credo, ma no, aspetti! c’è una visita: il commendatore de Rozas. Non riceverà certamente... se vuol lasciare il suo nome? soggiunse egli squadrandomi con insolenza. — Tornerò domani, diss’îo tristamente e me n’andai. Andai peregrinando per calli e ponti per campi e camptelli, senza direzione alcuna, guidato soltanto da certi brani mirabili d’architettura che m’attraevano, quasi inconsciamente, nelle penombre dei riìi misteriosi. Una serenata di mandolino e chitarra, una melodia in minore, piena di semplicità popolare e di amorosa dolcezza, mi trattenne a lungo sovra un tetro ponte, dinanzi ad un alto palazzo dalle finestre trilobate. Nella mezza luce d’una piazza intravvidi il nobilissimo e fiero cavaliere del Verrocchio, poi i miei passi vaganti mi ricondussero quasi inconsapevole alla riva degli Schiavoni. Nell’ampio bacino di San Marco tutto dormiva sulla nerezza turchina dell’acque, le barche, i bastimenti, i vapori. Dormiva un yacht bianco, fantastico, ancorato presso alla chiesa di San Giorgio. Si taceva, assorto nelle sue memorie, il palazzo ducale. Udii ad un tratto il tonfo d’un remo e un fruscio simile a quello delle stoffe di seta: era una gondola che guizzava furtiva sotto il ponte ‘dei Sospiri e che scomparve nel canale tenebroso. Quel canale e quel memore ponte mi misero un brivido nell’ossa. I caffè si spopolavano; la riva era ormai deserta, la notte alta, mite, sciroccale. Mi ridussi lentamente dinanzi all’albergo Danieli ove ogni lume era spento, m’avvicinai alla riva che l’onda accarezza con un mormorio lieve. Nulla più s’udiva fuori di quel mormorio dolcissimo e un rombo lontano, la voce sorda’ del mare burrascoso. Mi sentii avvolgere nell’armonia indefinita della notte. Le tempie m’ardevano, il mio cervello era in fuoco; vIsioni diverse mi passavano dinanzi come fossero portate da un’interna bufera. Erano i tempi antichi quando la selva fetontèa si stendeva sulle spiagge dell’Adriatico, quando i primi veneti scorazzavano a cavallo lungo le dune e le verità della storia non avevano ancora profanata la poesia agreste e marinaresca della leggenda. Vedevo tutte le età, dalle più gloriose alle più tristi e nell’infinito dolore della grandezza che declina quella poesia sopravvivente di ricordì e di rimpianti esaltava con uno spasimo nuovo la mia mente eccitata. Non ebbi una nozione giusta del tempo. L’albergo Danieli mi teneva li, incatenato in una concentrazione febbrile, come se dovessi vegliare sul sonno di mia madre. Una nebbia densa era scesa sulla laguna e laurora s’annunziava muta e malimconica. S’intravvedevano nella fitta caligine, con forme e linee incerte i campanili, 1 palazzi, gli alberi delle navi; l’acqua aveva preso un aspetto strano di piombo in fusione; è battelli, solcandola sembravano rimestare un liquido incandescente e ridestarne l’ardore nascosto sotto l’opaca superficie. A tratti, pareva emergessero dall’onde delle lamine d’argento o dei tersi frammenti di specchio e i gabbiani, inquieti, si tuffavano voluttuosamente in quel luccichio, agitando le candide ali. Ma il sole che sorgeva pallido e scialbo, a somiglianza d’una grande luna, all’1mprovviso trionfò, come uno squillo di tromba sopra una placida orchestra; il grigio velario si sciolse e l’incantevole città uscì da quella fumante atmosfera con un abbagliamento di luce. L’infinita serenità del cielo si riprodusse, con un tono più forte, nel bacino; l’azzurro riebbe il dominio; l’aria istessa prese una trasparenza aZzurrina, e il sole vibrò sulle onde un lungo riflesso, come una pioggia di diamanti che danzassero, follemente, nella spensierata giocondita dell’ora mattutina. L’albergo Danieli si destava anch’esso, s’aprivano i balconi e la mia trepidazione si faceva angosciosa. M’allontanai per timore di tradirmi. Era affranto e mi sembrò che la giornata non finisse mal. Àndai tre volte alla posta, indarno. Le cose dell’Arte, per quanto bramate dal mio spirito, non avevano più la forza di distrarmi, il mio pensiero fisso era quello d’incontrarla o di vederla almeno da lontano! Brrai parte del dì nei luoghi più frequentati della città, col cuore in sussulto, collo sguardo ansioso: nulla. Nel pomeriggio mi recai al Lido, colla stessa speranza. L’Adriatico era placidis-<noinclude></noinclude> 1xmrmuwc17je06vi4r0ykdrpyrxvr4i Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/9 108 843074 3014347 2022-07-31T21:33:45Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||951}}</noinclude> simo, il cielo d’una serenità perfetta, solo una nebbia leggera fasciava la curva maestosa dell’ nizza Alcune tele molto bianche si staccavano in lontananza sul chiarore opalino e 1 pali color cinabro dello stabilimento balneario formavano la sola macchia sulla tranquilla immensità del mare. Due ondate dolci, monotone solcavano lo specchio nitido dell’acque: una era orlata d’azzurro smagliante, l’altra, più vicina, più bassa e glauca, veniva a deporre regolarmente sulla sponda una palla di schiuma che con vicenda uniforme si scioglieva in candidi fiocchi. Le alghe segnavano una sottile listerella di trasparente smeraldo là ove l’onda veniva blanda a morire. Solitudine e silenzio ovunque. To sedetti sulla rena tempestata di conchiglie perlacee, gentili avanzi di vite spente che il mare getta, sdegnoso sulla sponda. Un’ora dopo un vecchio straniero e una fanciulla, camminando lentamente, in ammirazione del paesaggio, passarono dinanzi a me. Egli era bianco di capelli, ella bionda e il suo velo turchino rialzato sulla fronte tremolava nella brezza marina e pareva sempre «+ involarsi. Un pescatore, entrando fino al ginocchio nell’acqua: ancor fredda, vi s’ìmmergeva, vi si tuffava quasi, per raccogliervi le cappe lunghe, 11 pane della giornata. Forse indifferenti altrove, quelle tre figure, disegnandosi, nella loro forte ii nei sullo sfondo grandioso e sublime, contenevano tutto l’ardore d’un soggetto d’Arte. T forestieri sì dileguarono e io rimasi ancora, inconsciamente, ad aspettare. Poco tempo dopo, una leggiadra figurina di donna apparve da lontano. Ella portava una gran pianta di cardo selvatico, e seguiva adagio adagio la spiaggia raccogliendo conchiglie. Ebbe un momento d’esitanza, poi venne innanzi n verso di me, con gli occhi fissi al mare Io ricordai ilvestito scuro, il piccolo mantello, il cappello velato di bianco e la riconobbi subito: era Anna Jorio. Ci salutammo, io non senza turbamento, e mentre passava, le rivolsi audacemente la parola: — Signorina Iorio, non mi permette di scambiare un saluto con lei in questa nostra comune ammirazione? Ella si volto collo sguardo un po’ fiero e il volto soffuso d’incarnato, sì fermò un istante e disse: — Buon giorno. Quella voce profonda e dolce aveva un lieve accento di rimprovero ma io le domandai egualmente: — Le piace molto il mare, non è vero? — Oh immensamente! Mi piace tanto che ci sono venuta così sola perchè la mia amica non poteva accompagnarmi... — La signorina non dimora a Venezia? — Oh no. — Una breve fermata allora? — Brevissima. Buon giorno! e passò oltre. Non so che cosa 10 provassi nell’anima. Nessuna donna vi aveva mai lasciato quelJÒ Impressione di sicurezza insieme e di soavità. Mi pareva che se avessi potuto prenderle una manina e farla sedere accanto a me sulla rena, in faccia al grande mare, se avessi potuto narrarle la storia della mia vita e scorgere una lagrima nei suoi profondi e ardenti occhi neri io sarel stato felice... M’ostinai ad aspettarla al ritorno, sulla spiaggia di Santa Elisabetta. Due vaporini partirono senza ch’ella venisse. Dopo una lunga aspettazione ella, apparve, finalmente da lontano, col suo passo svelto e leggero. S’affrettava, Saffrottava verso il pontone ma quando vi giunse, il terzo battello aveva glà salpato cfilava rapido verso la, città. Ella s’atfacciò alla ringhiera, e volgendosi spontaneamente: — Già partito! esclamò con vivo rammarico, ma come si fa, era così bello, stasera, il mare! Il suo volto esprimeva tuttavia una grande contrarietà ed 10 pensai con amarezza d’esserne la cagione principale. Ma, a poco a poco, ella sembrò rassicurarsi e parlammo insieme, interrottamente, del paesaggio che ci stava dinanzi. Ella lo conosceva benissimo e m’andava dicendo: — Vede quel bosco brullo e quel campanile che s’erge tutto bianco fra le case rosse? È San Nicolò. E laggiù San Pietro di Castello coi suoi camini e i suoi alberi di nave? e poi quel fino e vaporoso frastaglio dei giardini? non sembra un brano d’Qrichico. E nominava le cupole e i campanili, tutta in estasi per la riva degli Schiavoni: uno sfavillamento di colori+sui quali pioveva dall’alto, armonizzandoli, una luce bianca, quasi irreale.<noinclude></noinclude> njxppkuzqzfg8flxv7bkx3c7b3osuuf Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/10 108 843075 3014348 2022-07-31T21:35:03Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|952|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> — Ella non conosceva Venezia? domandò, ad un tratto, la fanciulla. -_ No, è una poesia che il mio sguardo ignorava. Vengo da Roma per trovare del parenti... Ah!... ed è pittore? domandò ella con un lieve sorriso. — Si... come lo sa? — Si capisce subito, dalle sue parole, dai movimenti delle sue mani. Esporrà... qui in Venezia? Non ancora... Bisogna avere coraggio, nella vita. Ne ha lei del coraggio? Ho dovuto averne molto. Sono istitutrice — diss’ella senz’altro commento. La mezz’ora d’attesa era rapidamente trascorsa e il vaporetto che avevamo veduto sguisciare fra i bastimenti del bacino arrivava. Vi salimmo insieme con pochi passeggeri, insieme sedemmo sopra una panca di prora. Sul canale di Chioggia, fra i gruppi di pali biancheggianti, sì vedeva una fila di barche da pesca dalle vele gialliccie o ranciate, d’una tinta finissima, quali lisce, quali adorne di figure allegoriche, di simboli che equivalgono a stemmi di nobiltà. Erano cariche di masserizie, di canestri o di gente e tutte sembravano immobili e pur lentissime procedevano, abbandonate all’instabilità del vento, trasportando î marinai stanchi e sonnacchiosi in un’estasi di cadente sole. In un piccolo burchio stava una donna vestita di nero, velata, e come assorta in un grave dolore. Un bambino giuocava cogli attrezzi da pesca sul fondo, e un uomo, il marito le cingeva amorosamente con un braccio la persona, senza curarsi di nessuno. Anna Torio osservò in silenzio quell’atto di tenerezza protettrice e il suo volto si suffuse di rossore. Dalle secche si levò uno stormo d’uccelli e nell’aria ch’essi battevano rapidissimi coll’ali apparve un improvviso luecichio d’argento. Ma il sole cominciò a declinare irradiando sulla laguna una larga spera che a poco a poco si franse e si trasformò in due grandi chiazze sfolgoranti. Il fulgore sì stendeva sull’acqua picchiettata di macchie color del rame e le chiazze, impicciolendosi sempre, s’affocavano, abbagliantissime. Poi, non rimase più, all’orizzonte, che un immenso globo giallo, senza palpito di raggi. Lo splendore dell’acqua s’attenuò e il globo sì fece di fuoco come una bragia. To guardavo al dolce profilo della mia compagna che quella vivida luce aveva suffuso d’un chiarore caldo, guardavo al suo volto spirante una perfetta purezza e sotto la cui voluta placidità s’agitava un tumulto di nobili entusiasmi. Eravamo già rientrati nel bacino, ove guizzavano, in mezzo ai fermi navigli, leggiadre gondole e sandolini, lasciando una lunga traccia, una specie d’allumacatura più chiara sulla laguna, ora disseminata di pagliuzze d’argento, or fiammeggiante di carminio. Vi sono, nella natura, dei momenti di passione e a Venezia, nell’ora affascinante deltramonto, sembra spessocheundramma si compia, che una sanguinosa battaglia si dia sulla terra e nel cielo, fra gli splendori fuggenti e le grandi ombre che di: scendono. Anna Torio ed io ne sentivamo l’influsso come se dal profondo delle nostre anime i misteri quasi paurosi del creato suscitassero un’arcana rispondenza. Scendemmo insieme dal vaporetto e ci fermammo uno accanto all’altro sulla riva. Un polverio d’oro s’era sparso sull’acqua; fuochi strani s’accendevano qui e lì fra i cristalli delle bifore snelle, e si. consumavano rapidamente, lasciandovi una velatura rosata. Anche dall’orizzonte il rosa sfumava verso lo zenit, tutto era color di rosa, una tinta delicatissima che persisteva e lottava contro le tenebre come una speranza che non sapesse disperdersi. Anna Torio, per prendere commiato, mi stese la sua manina stretta nel guanto ‘ Nero. — Mi permette d’accompagnarla? chiesi io incapace di sopportare il pensiero che ella mi lasciasse così. — Grazie, accetterei volentieri, ma non conviene, diss’ella con grande semplicità. — Nessuno ci conosce qui, e la convenienza può essere una volgare convenzione... almeno alcuni passi, fino, alla piazza... — Ebbene andiamo! diss’ella colla sua solita dolcezza dignitosa. Gli angeli dalle ali dorate che stanno inginocchiati fra ipinnacoli sull’arco della facciata di San Marco, risplendevano ancora, misticamente, come se ardessero di pietà nell’aere amarantino. La notte, lenta calava, e da tutte le parti s’innalzavano suoni di campane, fusi ed armonizzati in un grave concerto in. cui la gloria antica sembrava risorgere.<noinclude></noinclude> 34a7jexooe7gcken7cvd6sjle1z4jgp Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/11 108 843076 3014349 2022-07-31T21:37:09Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||953}}</noinclude> Prima di lasciarci, molto commossi entrambi, noi ascoltammo insieme quella musica. La fanciulla s’era già avviata, per risalire la piazza, sola, quand’io domandal: — Anna, ci rivedremo mai? La fanciulla mi guardò, un po’ smarrita. — Non so, diss’ella tristamente. — Mi dica ove va domani? Tl suo sguardo profondo ebbe una tale espressione di rimprovero che ne arros— Ha ragione..... sono ardito e indiscreto... — esclamai — ma d’altronde, non havvi nessuna legge superiore che assolva di questo fatto per sè stesso così innocente? — Io non ho molti pregiudizî, — disse Anna — sono convinta che la sola coscienza debba regolarci. Non cedo ad un pregiudizio, seguo piuttosto un istinto..... — Dunque, nel suo pensiero ella mi condanna? — Oh no... io non ho alcun motivo di condannarla..... ma..... ci conosciamo così POCO —- Ci conosciamo da poco, non poco... ci vogliono spesso degli anni per penetrare nel mistero delle anime, ma talvolta, basta un’ora sola perchè una creatura umana inconsciamente ci si disveli... A me sembra d’averla sempre conosciuta, Anna... forse la sua immagine era in me da gran tempo... come un sogno... Ella non rispose alle mie parole ma mi stese la punta delle dita dicendo risolutamente: — Vado. — Iole dispiaccio! ben me n’accorgo... Mi consenta di dirle una sola cosa ancora... To non le chiederò più ove va domani..... dove va gli altri giorni, ma se dovessi incontrarla per caso, se l’istinto mi riconducesse sulla sua via, mi permette di avvicinarmi e di parlarle?... Ella esitò. — Non mi risponde... lo chieggo come una grazia! implorai. Allora ella assenti con un lieve cenno del capo, e senza più stendermi la sua manina, mormorò: «Buonasera» in fretta e, quasi vergognosa dell’assentimento, mi lasciò, con un fare brusco e rapida scomparve sotto le Procuratie, in mezzo alla folla. Da un? ora, non avevo più pensato a mia madre. _Ne seni un rimorso cocente, Corsi alla posta, e vi trovai il seguente biglietto: Caro Mariano, «Domanii miei figliuoli vanno a Chioggia. T’aspetto alle undici qui all’albergo. Ti presenterai come il signor Adriano Delfiore. Ricordati che una somma cauela è necessaria. Distruggi subito la mia lettera... Addio tua MADRE». Alla lettura di queste righe il mio cuore cominciò a palpitare e palpitò tutta la sera e tutta. la notte. Passai molte ore dinanzi all’albergo Danieli senza veder nessuno, uno spossamento profondo mì ricondusse sfinito al mio alloggio. Ogni tanto rileggevo lo scritto dì mia madre, lo baciavo anche, tentando trovare fra le righe un’espressione di tenerezza. Quelle parole laconiche mi sembravano la conseguenza d’un naturale riserbo, d’un giusto turbamento e l’amor mio s’infiammava d’una pena crudele. Ma il pensiero di dover. prendere un nome falso mi destava un senso d’insuperabile ribrezzo, il nome volgarmente romantico, che mi era stato imposto, mi faceva orrore, e allora la piccola busta profumata, nei miei ardenti baci, mi bruciava le labbra come un oggetto clandestino. M’alzai all’alba, andai errando per la citta. Un istinto mi trasse entro S. Marco. Un cardinale celebrava l’uffizio divino dinanzi alla pala d’oro di Ordelafo Falier ove sta effigiato il simbolo dell’Eterna Sapienza; ardeva, fra gli aurei splendori velati della basilica, la bella lampada bizantina e, dall’alto della cantoria, un coro di giovinetti, con voci angeliche, purificate da ogni terrena passione, diffondeva sulla navata, sugli altari e sulla folla, un’onda di ritmi fugati, una musica mista di pietà grave e di pace infinita. To mi volsi a destra e a sinistra in quella folla, cercando Anna Torio poiché sentivo la sua presenza. Non tardai difatti a scorgerla. Era inginocchiata in una panca e abbandonava la testa fra le mani in atto di fervente preghiera. Non vedevo che il nodo pastoso dei suoi capelli neri sotto le falde del piccolo cappello. Aspettai che sì sollevasse per salutarla: da lontano ella rispose gravemente al mio saluto. A. poco a poco mi ridussi dietro a lei onde potessimo ascoltare insieme la musica consolatrice che scendeva, scendeva sempre più mistica sugli astanti. Ma per tema di dispiacerle, non osavo<noinclude></noinclude> 3ym5530e5fr1rt0moahlpfdce1r48sd Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/12 108 843077 3014350 2022-07-31T21:41:46Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|954|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> nemmeno guardarla e quando s’appressò l’ora del mio convegno fui costretto a partire, così senz’averle detto una parola..... Una muta, una doppia angoscia era scesa sovra di me quando m’avvicinai, tutto tremante, all’albergo Danieli, per chiedere di mia madre. Balbettai colle labbra strette il mio nome, il mio falso nome, poi seguti, con passo mal sicuro il cameriere. Egli m° introdusse in un salotto ove regnava una semioscurità e abbagliato dalla luce della riva, entrando, non vidi nulla. A.spettai un minuto, indi una porta s’aperse piano e una figura di donna apparve nel vuoto, colle braccia protese. To mì precipitai follemente entro quelle braccia e, per la prima volta, gustai l’ineffabile dolcezza dei materni baci... Oh! quel divino momento non fosse mai trascorso l... Ella sedette, mì chiamò a sè dappresso e ci guardammo l’un l’altro con intensità. Il mio sguardo, ormai avvezzo a quella penombra, distinse chiaramenteil materno sorriso... Mia madre era una donna piccola, delicata, gentile d’aspetto:mi sembrò ancor giovanissima. Un’aureola di capelli circondava lo squisito ovale del suo volto, ma quei capelli erano rossi, d’un fulgido colore tizianesco, e, nel ritratto, appari vano biondi e biondi me l’aveva descritti Gozzoli. Me l’ero immaginata bionda la mamma, e quella chioma fulva mi faceva un senso stranodi meraviglia, mi distraeva quasi della mia muta adorazione. Ci guardavamo ancora tenendoci per le mani, ma io mi sentivo così agitato dalla gioja, che temevo, ad ogni istante,divenir meno fra le sue braccia. Merano saliti dal cuore alle labbra i più dolci nomi dadirle, a conforto del turbamento che, non senzauna segreta pena, da lei m’aspettavo, ma ella non era punto smarrita, e dinanzi ad una tale sicurezza non potei che balbettare singhiozzando: -— Mamma, mamma oh mamma! Ella mi considerava attentamente, mi esaminava anzi e disse: — Seicresciuto bene, Mariano... soltanto un po’ magrino, un po pallido... — Io sono felice di trovarla così fiorente, mamma, m’aveva tanto parlato di lei, quel cuor d’oro di Gozzoli... e 10 avevo tanto pensato e sognato e sospirato, oh sì, pazzamente sospirato questo momento! — Sentivi la gran voglia di vedermi, povero ragazzo... e anch’10 sai lo desideravo sempre, ma è così difficile, così pericoloso per me... sono segreti gelosi da custodirsi... Io non posso mai allontanarmi sola da casa e guai se i miei figli sapessero... Quelle parole «miei figli», che, scritte, m’avevano fatto tanto male, pronunziate, mi trafissero, ma risposi subito: _ Ohnon tema, mamma,ionon abuserò dinulla,ionulla tradirò... malascisoltanto che la vegga, che la contempli, un poco... mamma, adorata mamma! Ella mimise una mano dolcemente sulla fronte. Oh l’infinito benefizio di quella carezza! Poi, spinto da un impulso irresistibile, 10 SOggiungsi: — Vede... Gozzolinon l’aveva descritta bene... m’aveva detto ch’era bionda, e let... — Kro bionda, rispose mia madre, sorridendo, ma quell’insipido colore mi stancava e mi tinsi i capelli... tutte lo fanno ora, Mariano, tu forse non lo sai... hai VISsuto sempre così ritirato, così lontano dalla società, sì vede anche dal tuo vestire che non ci sel avvezzo... To mi raddrizzai istintivamente. — Non è un rimprovero che ti faccio, caro ragazzo, figurati! devi avere così pochi quattrini! è una semplice osservazione, sal... To la guardavo, molto sorpreso e all’improvviso mi parve d’intravvedere qualche cosa d’artefatto nelle sue gote, nelle sue ciglia, nelle sue labbra, in tutta la sua persona, insomma, che trattenni a stento la dolorosa esclamazione che mi sfuggiva dal petto. Ahimè! quelle labbra che m’avevano dato il santo bacio materno erano tinte, erano tinte! — Che hai? domandò ella, che cosa posso averti detto di spiacevole? — Nulla, mamma, nulla. Io sono un figlio del popolo e ignoro certe raffinatezze. _ Ebbene Mariano, parliamo d’altro. Dimmi dei tuoi stud, progrediscono? — Lo spero, mamma. Che cosa stai facendo ora? Un quadro simbolico. Su quale soggetto? - E intitolato «Orfani». — Come lo rappresenti? _ In un modo strano forse... sono dei fanciulli perduti in un bosco selvaggio che raffigura l’umana vita... Subito mi pentii d’aver detto questo e compresi d’essere stato crudele ma ella non mostrò alcun risentimento e rispose soltanto: — Bada di non divagare troppo...<noinclude></noinclude> l1j13aqhyowlu1g0kx9qu7ppp5ny2c4 Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/13 108 843078 3014351 2022-07-31T21:43:22Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||955}}</noinclude> Poi subito soggiunse: Hai qualche speranza di guadagno? Pin qui non ho pensato DE allo studio. — Tuttavia, se t’affidassi ai negozianti... — E vero, potrei fare degli acquarelli a cinquanta lire e delle copie di quadri celebri... oh certamente potrei, ma se mi ci mettessi, sono sicuro che il pennello mi cadrebbe dalle dita. Preferisco vestirmi male e mangiare peggio piuttosto che prostituire la mia arte ad uno scopo d’interesse... vi sono delle cose sacre, mamma. — Sei fiero, riprese ella sorridendo, ma colla fierezza si fa poco strada... e allora, dimmi, questo piccolo viaggio a Venezia t’avrà costato un grande sacrifizio? Oh mamma, mamma, un sacrifizio Jona che l’ho tanto desidemtol Ella parve commossa, mi strinse a sé con una certaeffusione e 10 le abbandonai la testa ardente in seno fra le trine fragranti e i giojelli, ma quell’abbraccio, tanto sospirato, mi dava adesso un senso di arcano dolore. Continuando nel suo pensiero ella disse: — Sara necessario ch’io ti risarcisca un poco delle spese che hai fatto per me, vorrei offrirti di più, ma tu accetterai il buon cuore... S’avvicino ad una piccola scrivania, ne trasse una busta che certamente era già stata preparata e me la porse. —- Io non sono venuto per mendicare del denaro! esclamai io in un impeto di ribellione. Sono venuto per vederla e per prendermi quella piccola parte della sua tenerezza, alle quale ho diritto, mamma, null’altro. — Mariano... sei... sel collerico come tuo padre! balbettò ella scoppiando in un pianto dirotto. Io mi sentii soffocare dal rimorso, mi gettai in ginocchio dinanzi a lei, le baciai le mani, le baciai il lembo della veste in un delirio di figliale devozione... ma, un grande specchio era in faccia a noi e mentre 10 studiavo, con ansia il suo volto per vedervi ricomparire un dolce, indulgente sorriso, m’accorsi ch’ella vi si mirava per constatare forse quantole lagrime l’avessero alterata... To mi sentivo diventare un giudice inesorabile e avevo ribrezzo di me e della mia suscettibilità morbosa e pur non ero capace di vincermi..... Ella mi sollevò con una certa bontà e accorgendosi dell’amarezza che mi trapelava nuovamente dal volto, si sforzò di rasserenarsi e di dirmi qualche amorevole parola, ma a me parve che nel suo segreto ella attribuisse la cagione del mio turbamento alla goffaggine dell’educazione borghese, mi parve, Iddio me lo perdoni, che provasse un lieve disdegno di me. La sua voce aveva l’accento dell’affettuosa compassione non già l’impeto dell’amore che non sa nascondersi. Rimanemmo muti entrambi. Finalmente ella ruppe il silenzio, domandando ancora: — Dunque non accetti?.... — No mamma. La ringrazio con tutto Il mio cuore, ma non ne ho bisogno, mi compatisca! — Come vuoi, Mariano. Bada però di non essere troppo orgoglioso..... — mormoro ella, dolcemente. — È vero, sono orgoglioso, mì perdoni! — diss’io con tristezza, sentendo che non avrei mai potuto giustificarmi. — Non se ne parli più. Hai fissato di rimanere qualche tempo a Venezia?... — Oh no. Devo affrettarmi di tornare allo studio..... Soltanto se se mì fosse concesso di rivederla ancora una volta..... — Ci pensavo anch’io..... pensavo ad un altro luogo di ritrovo, perchè qui tu non puoi rimanere a lungo, nè ritornare senza pericolo di dar sospetto..... Oh! l’orrore di quell’incontro segreto!... — Forse sabato, continuò ella, i miei figli andranno al Lido a far colazione, 10dirò loro che non mi sento di seguirli e t’indicherò ove tu possa SOA — Farò tutto ciò ch’ella desidera, balbettai, ora è tempo ch’io parta, non è vero? a Si. ragazzo mio. Noi abbiamo molti conoscenti qui e se qualcuno giungesse, capiral..... — Ha ragione. Ci abbracciammo un’ultima volta, la lasciai, scesì le scale a precipizio, uscii fuori galla riva, come un pazzo. Avevo la febbre, m deo le tempie, il cuore mi mastelaya furiosamente. Il sole mi dava fastidio: corsi a chiudermi in casa, ma quella fredda camera d’albergo mi parve insopportabile e tornal all’aperto. Mi sentivo male, la mia mente era confusa, mi sembrava che il cuore si fosse vuotato ad un tratto, sanguinando, e rion volevo analizzare me stesso, nè spiegarmi la cagione di quell’affanno. Passai due giorni nella desolazione, errando per Venezia senza trovar conforto.<noinclude></noinclude> 8t8tq2rxqo066k6tzanfvwnvycc1vsn Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/14 108 843079 3014352 2022-07-31T21:44:00Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|956|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> La prima sera, sulla riva, una voce dinanzi a me, nella folla, mi fece sussultare. Era la voce di mia madre. Ella passeggiava tranquillamente in mezzo al suol figli, dando il braccio a uno di loro. Io li seguiì alcun tempo, ® qualche distanza, non visto, nell’ombra, poi dovetti fuggire. L’indomane nel pomeriggio, al pontone della Cà d’oro essì salirono tutti sul vaporetto col quale io tornavo dalla stazione. Le panche erano occupate e 10 cedetti il posto a mia madre, come uno sconosciuto qualunque. Ell’aveva arrossito nel vedermi, io con uno sguardo l’avevo rassicurata. Non so come io reggessi alla vista di quegli stranieri che pur erano miei fratelli, di quella donna che pur era mia madre, come sopportassi, 10 orfano rejetto, la visione per me straziante di quella famiglia! Mia madre taceva temendo forse che mi tradissi. Ma 10 volli crudelmente rimanere fino all’ultimo, e saziarmene lo sguardo, volli udire le loro voci commiste e vedere i loro reciproci sorrisi e leggere loro in faccia la baldanza della felicità. Così, risalimmo insieme il glorioso Canal grande le cui acque riflettevano un giorno dalle facciate degli storici edifizii gli affreschi del Tiziano e del Giorgione, che in quel sereno pomeriggio rispecchiavano ancor sempre una magla di forme e di colore. Io vedevo tutto a traverso un velo e la mia anima era *torbida e sconsolata. i: CAM Più tardi, alla posta, trovai una lettera in cui la mamma mi esortava a recarmi il giorno appresso, alle nove del mattino, in piazza dei Santi Giovanni e Paolo ove mi avrebbe senza fallo raggiunto. Aspettavo da più d’un’ora, con un senso d’inesprimibile desiderio, quand’ella comparve col suo passo cadenzato e sicuro. La sua figura era così snella, così elegante e giovanile da sembrare quella d’una fanciulla. Pla venne dritta verso di me, senza mostrare alcun imbarazzo-e stendendomi la mano disse subito: — Sarà meglio che prendiamo una gondola, Mariano. Per fortuna ne trovai una nel canale vicino. Ella vi discese, chiuse senz’altro le tende del felze e, come si trattasse del convegno furtivo di due innamorati, il barcaiuolo sorrise, facendomi impallidire di sdegno. — ‘Chissa perlchiltei prendono! disse mia madre tranquillamente, mentre io già soffrivo che quel leggiero profumo d’apparente avventura romantica alitasse intorno a lei. Il gondoliere aveva l’ordine di fare un giro in città e ritornare al punto di partenza e la barca leggiera scivolava, scivolava sulle luride acque fra le alte muraglie dei palazzi silenziosi. Ella stava seduta accanto a me e una voce lontana come un tenero ricordo d’infanzia, una invincibile brama di fanciullo mi spingeva ancora follemente fra le materne braccia, avido delle sospirate carezze;sentivo un bisogno di attrarre la sua testina sul mio petto anelante di sfogare tutta la piena di quel figliale trasporto: un nuovo impeto di gioia aveva cancellato dal mio pensiero ogni dubbio, ogni triste esitanza. Ma un rispetto profondo mi frenava nella tema ch’ella dovesse farsi meraviglia di quell’appassionato amore di figlio, forse a lei ignoto, e quasi sottrarsi alla mia esuberante tenerezza, e null’altro osando, le coprivo di baci le piccole mani guantate di bianco, e la chiamavo, senza fine, con quel dolce nome che la mia solitaria giovinezza aveva ignorato. Ella taceva sorridendo. Finalmente ritrasse le sue mani e accomodandosi, quasi inconsciamente le trine delle maniche, disse con bonarietà: — Tu sei molto impetuoso Mariano: in tutte le cose ci vuole moderazione... — Mamma, mamma! come può dirmi così..... ella non sa, ella non conosce i desiderii, i sospiri, i singulti della mia vita travagliata, ella non sa quanto io abbia lamentato e sofferto e pianto. E ora che quest’unico momento mi è concesso, perchè, perchè non devo poter esprimere tutto quello che ho dentro qui nel cuore, che mi tortura, che mì soffoca.....- Non sono io dunque nulla per lei? non sono come gli altri la creatura delle sue vi scere e del suo sangue? Che cosa domando io se non la briciola che cade dalla mensa, se non una piccola parte di sentimento in tanta dovizia di affetti e di contentezza? — Calmati, càlmati, Mariano, te ne scongiuro! diceva ella con una certa imquietudine, quello ch’è avvenuto non può mutare, lo sai. Ciò non toglie che ti voglia molto bene..... credo anche avertelo dimostrato..... in questo momento istesso te lo dimostro.....<noinclude></noinclude> 0nb9uh1a0757mqtpzzz4zyf7iebwpoz Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/15 108 843080 3014353 2022-07-31T21:44:24Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||957}}</noinclude> — Kio le ne sarò eternamente grato, madre mia..... — Sì, ma la tua tempra ardente mi fa paura, sel imperioso, non sei cauto abbastanza, una tua parola potrebbe tradirmi e compromettermi. per -sempre..... anche ieri mi hai fatta tremare..... — Ho mancato, lo sento, dovevo allontanarmi ma non potevo, ero incatenato... — Hai fatto male Mariano e dovresti meglio comprendere i riguardi che mi devi.... Ella m’amava, lo aveva detto, ma il suo affetto era dominato dalla ragione, dall’utilità, dalle esigenze sociali, e la mia folle brama di vederla somigliava all’indiscrezione d’un estraneo..... Un singhiozzo disperato mi strozzava la gola e la gondola continuava a scivolare sulle luride acque dinanzi alle alte muraglie dei palazzi silenziosi. Finalmente i0 mi ricordai uomo, compresi la mia follia, e raccogliendo tutta la volontà rimasta, frenai le lagrime che mi bruciavano le guancie, soffocai l’angoscia che mi torturava, ridivenni tranquillo e risposi con quiete alle domande ch’ella mi.andava rivolgendo, forse per distrarmi. Erano domande vaghe, un po’ frivole forse e io le ascoltavo con uno scoramento profondo. Ad un tratto, ella disse, guardando il suo piccolo orologio: — E trascorsa un’ora, siamo? To scostai la cortina. — Presso al punto di partenza, mamma, alla piazza di San Giovanni e Paolo. — Sarà bene ch’io scenda, imiei figli potrebbero tornare... Prima che uscissi, per aiutarla, ella mi baciò, mi fece qualche raccomandazione convenzionale, s’asciugò sulle ciglia una lagrima fuggevole. — Dobbiamo lasciarci, sa quando ci vedremo ancora ella salendo nella piazza. Io la seguii senza rispondere e volli accompagnarla per un breve tratto ma, avevamo fatti appena pochi passi, quando apparvero da lontano, i tre giovani Sal gari. Essi ci avevano già scorti. To la inioni collo sguardo; ella disse rapidamente: — Rimani e sii cauto. Sorpresì di vederla con un estraneo, 1 tre figliuoli s’affrettarono incontro alla madre d’essere Mariano, ove Mariano, e chi MOrMorò detto ch’eri venuta da questa i Tha riconosciuta in distanza! esclamarono tutti insieme. Ella li salutò affettuosamente, appena appena turbata dal pericolo, e disse, con sicurezza, presentando: — I miei figliuoli... Maurizio, Cecilia, Evelina... il signor Adriano Delfiore figlio d’un amico di mio padre. Ci siamo incontrati qui in piazza... Le due fanciulle si sorrisero, Maurizio Salgari un giovanotto molto elegante di diciannov’’anni, diede anzi tutto un’occhiata poco benevola alla mia persona modestamente vestita, e mi stese la punta delle dita ch’io appena toccai. Dovevo essere pallido come un mor to. — Se non m’inganno, il signore sì trovava jJersera sul vaporetto e ta forse non l’avevi ravvisato? domandò una delle fanciulle. — Difatti, Evelina. Ci pareva ad entrambi di conoscerci ma lo credemmo un errore, non è vero, signor Adriano?... To chinai la testa smarrito, ed Evelina mi guardò con una certa curiosità. Era ancora adolescente e le sua fisonomia gentile, 1 suoi occhi grandi e azzurri spiravano una delicata bontà. Anche il suo sorriso mi parve benevolo e un senso di fraterna tenerezza mi toccò il cuore. Non era mia sorella? non erano tutti fratelli miei? Ma la madre, la madre nostra trovò 1l coraggio di dirmi: a intendeva visitare la chiesa, non è vero? non vorrei che indugiasse per moi. — Non andiamo tutti a uni Giovaria; e Paolo? domando Evelina. — Oggi no, bimba mia. Io ci fui poc’anzi e mi sento stanca. — Se permette, signora, mì ritiro, diss’10 con la voce strozzata. — Quando... quando tornerà a Milano? chiese mia madre, ingiungendomi collo sguardo, di non contiaddizo a quella dovia ‘che doveva disperdere le mie tracce. — Partirò domani, risposi laconicamente, con un brivido d’orrore per la menzogna alla quale non ero capace d’assoclarmi. Ella mi porse la mano, io le diedi tremando la mia, la diedi ai miei fratelli, m’allontanai vacillante, colla mente in disordine.<noinclude></noinclude> oriikiduwjbricwzfemwyrd6gtz7bj4 Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/16 108 843081 3014354 2022-07-31T21:45:05Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|958|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> L’uomo può rassegnarsi a qualunque disillusione ma il dolore d’aver perduto la fede nella propria madre è un dolore mortale. L’universo m’appariva scolorato, tutto mi si oscurava dinanzi, le più dolci speranze della vita sembravano sommergersi in un mare di dubbiezze, e la donna che avevo tanto sognato anch’essa nei miei vaneggiamenti giovanili, discendeva, discendeva, nella fosca caligine dell’ineredulità. Dal fondo dell’esser mio io sentivo sorgere ribelli pensieri, 10 sentivo il freddo cinismo minacciare e invadere la mia ragione. Mi ridussi spossato all’albergo e, come quella notte in cui avevo inteso la prima volta che mia madre era circondata da un’altra famiglia, mi buttai sul mio letto, in un impeto di desolazione e piansi tutte le lagrime degli occhi miei. E come allora, verso l’alba, il desiderio di vederla aveva assorbito e vinto tutte le mie pene, così adesso, ad un tratto, una visione confortatrice mi apparve, e la serena e onesta figura di Anna Jorio s’impose alla mia esaltata fantasia, con un’efficacia salvatrice. Sentivo ch’ella solo avrebbe potuto redimere la mia anima dall’oscurità profonda in cui era caduta, ma 10 non avevo più riveduto Anna, non mì rimaneva più alcuna speranza d’incontrarla e le mie circostanze mi costringevano a partire il glorno seguente. Mi pareva che nè la natura nè l’Arte avessero più il potere di consolarmi, nonpertanto un senso di dovere mi trasse in alcune chiese, alla scuola di San Rocco e al palazzo Labia perchè non volevo partire da Venezia senz’avere portato il mio umile tributo d’ammirazione ai nostri grandi. Sceglievo i rii più ombrosi, le vie più remote per tema d’incontrarmi colla famiglia Sàlgari. Mi pareva che non avrei più avuto la forza di sopportarlo. Dopo il mezzogiorno un istinto strano mi ricondusse all’Accademia che avevo visitato una volta al mio arrivo. Entrai nel primo salone grande e con uno smarrimento nel cuore vidi Anna che stava contemplando, in fondo, il quadro di Jacobello del Fiore. Ella era proprio assorta in quella contemplazione, coll’estasi mistica che dà a certe donne l’Arte dei primitivi, e non osal turbarla. Soltanto quando si mosse m’avvicinal. Ella mi salutò gravemente, ma il suo sguardo ebbe un raggio d’infinita dolcezza. SALVATRICE n . — Vede, diss’io, è proprio il destino che mi ha condotto qui presso di lei, sì l’istinto che m’ha guidato... Mi permetta di esserle compagno in questa sua visita alle cose gloriose del passato, poich’ella arriva, non è Vero.?... — Sì, arrivo. L’Accademia era quasi vuota; salimmo insieme a quella specie di tribuna ove domina l’Assunta. Io guardavo il Miracolo di San Marco ma la fanciulla sì volgeva spesso verso le divine Sante del Carpaccio. Dinanzi a quei grandi quadri noi cl comunicammo molte idee. Figlia d’un artista ella stessa, Auna aveva un’intuizione sottile del bello, il gusto era innato in lei e spiritualizzandosi nella sua mente di donna avvezza al patire, squisitamente si raffinava. Conoscevo il suo entusiasmo per gli spettacoli della natura, la vedevo ora estasiata davanti alle opere degli antichi, e la sua anima candida e ardente di nobili aspirazioni appariva così chiara agli occhi miei che vi leggevo, come in un libro prezioso. Guardammo insieme e studiammo diverse meravigliose opere d’Arte, la Presentazione al Tempio che restituita al suo primo posto di tanto s’avvalora, il Cristo di Cima da Conegliano, le #a# der Vivarini, le Madonne di Gian Bellino, l pastelli di Rosalba. Anna era stata la mattina nella chiesa di Santa Maria Mater Domini a vedere la Santa Cristina di Vincenzo Catena che nel suo celestiale rapimento sembra illuminare il piccolo tempio d’una fiamma viva d’amore, e adesso aveva collocato la sua seggiolina dinanzi alla dolcissima Sant’Orsola del Carpaccio che reggendo soavemente con una mano la pura fronte, circondata da una treccia bionda, posa tranquilla sul casto guanciale e sogna forse il martirio che il fulgente angelo sta per annunziarle. _ Vede, mi diceva Anna, la spirituale bellezza di queste due Sante in tanta meravigliadi cose grandi, mi tiene un impero sull’anima: il sentimento, non è forse la potenza più durevole nell’Arte? Eravamo soli, nella nuova sala del Carpaccio. Io lessi ad Anna la leggenda di Jacopo da Varagine, poi ci trattenemmo ancora discorrendo, ella seduta, io in piedi presso di lei. E a poco a poco accadde che, nel ragionare su quella sua domanda, sì venisse ad un colloquio più confidenziale. To mi sentii convinto di lei come d’una<noinclude></noinclude> 29x7wktmmy1v0mwucjdsdnffg7o8i7y Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/17 108 843082 3014355 2022-07-31T21:45:57Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||959}}</noinclude> luminosa verità, una tenerezza infinita mi prese e il mio cuore esulcerato effuse tristemente e voluttuosamente il proprio affanno: io narral alla cara creatura tutta la mia storia, l’amara storia che a nessuno avrei voluto confidare. Anna sollevò verso di me gli occhi umidi di pianto, senza pr oXferire parola. La sua tacita pena mi consolava. Poi, ella pure raccontò tutto Il passato e lio fana sua vita e gli studi compiuti fra gli stenti e il folrmierito di quella sua incompresa missione d’educatrice, fra bambini viziati in casa di gente altera e fredda. A Venezia era venuta, durante una breve vacanza a trovare una vecchia amica della sua famiglia a pascersìi un poco lo sguardo e la mente assetata di diletti intellettuali. La confidenza larga, sincera andava con effusione crescente dall’una all’altra delle anime nostre all’improvviso affratellate nella 1 solitudine del mondo. Mi pareva che il mio dolore, passando nell’anima innocente della fanciulla, si depurasse di tutta la parte più terrena e più colpevole. Oh sì! innocente e pura ella era come il giglio del campo, ma non ignara dell’umana miseria; severa con sè stessa ella sentiva quella generosa pietà del fallire altrui che è la virtù degli animi superiori. Da lei ho imparato a non giudicare mia madre. Da lei ho imparato a rispettarne in silenzio la memoria. se E Quando tacemmo, paghi dell’intimo, grave colloquio ci si atfacciò una luminosa visione. Non avevamo mal amato e dinanzi a noi era la grandezza infinita dell’onesto amore. Ma la minaccia della prossima separazione ci fece rabbrividire entrambi. Allora io dissi: Anna, Anna, si ricorderà ella di IDO Poocs La ricordanza è uno dei nostri migliori beni.... mormorò la fanciulla. L’Accademia ormai sì chiudeva, era necessario di partire. — Usciamo, usclamo all’aperto. Anna, o a contemplare insieme 1l cielo di Venezia, andiamo al Lido a vedere il tramonto, non m’abbandoni, per carità, Ella miguardò dolcemente mentre scendevamo le scale e disse con risolutezza. — Io non posso venire con lei al Lido.... — Non mi ritiene degno d’accompagnarla ? — Non lo dica nemmeno...: — Dobbiamo dunque lasciarci imporre dal convenzionalismo sociale? Le anime nostre non sono diverse dalle altre? non l’abbiamo detto poc’anzi? — Ah sì, Giuria, molto diverse! — Kallora, ci lasceremo così? Anna, Anna! Ella mi guardò con tristezza. — Senza una parola Anna, senza una speranza? — Facciamo un po’ di strada insieme, dissella allora pietosamente, avviandosi verso il ponte dell’Accademia. Io la segui, e assorti nel nostro colon mio; glungemmo fino alla piazza di San Marco. In mezzo ad una folla di forestieri, la banda suonava, in quel momento, l’intermezzo funebre del Crepuscolo degli Dei. La musica mi parve straziante ed era pur forza lasciarci! Avevamo entrambi gli occhi pieni di lagrime. Lei, la donna, Ta più forte pronunziò la parola decisiva: — 0dio; Giuria. — SI, Maino "na che il Signore Ilaccompagni. — Mi consente di chiederle una cosa, in quest’ora suprema?.... Ella annui collo sguardo. — Non qui, in mezzo alla gente, fra tanti sconosciuti che ci guardano.... Entriamo nella chiesa di San Marco, non sarà una profanazione. Anna non volle negarmi quest’ultima contentezza: ella s’avviò verso la basilica e io la segui. Il bellissimo tempio era quasi deserto e nella mite penombra la. lampada ardeva dinnanzi all’altare. To presi la fanciulla per la mano e le domandai con voce tremante: — Anna, ella mi ha detto che la sua anima è sola? — Molto sola. — Non v’ha dunque nessuna più intima affezione, nessun vincolo che la lega alla vita? — No, Mariano. Siamo soli entrambi, Anna. Non potrò io guardare incontro al mio avvenire con una lontana speranza?.... non mi concede questo conforto, l’unico ch’io mi abbia? Ella mi rivolse le sue pupille nere, ve late, con una muta interrogazione. — Anna, mi vuole un po’ di bene?....<noinclude></noinclude> 280l1n42mykb1nvqpnhqpxwgh25fiig Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/18 108 843083 3014356 2022-07-31T21:51:51Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|960|{{Sc|salvatrice}}|}}</noinclude> — Usciamo di qui, Giuria; questo è il tempio del Signore. — Non è nel tempio del Signore che sì scambiano le eterne promesse? vede Anna, noi siamo due solitarî perduti nel mondo.... la sorte volle che c’incontrassimo per conoscerci uno coll’altro.... ella ha avuto pietà delle mie afflizioni e ha saputo compatire al mio ‘spirito esacerbato, io penetrai collo sguardo desioso di purezza entro il dolce mistero della candida sua anima, io vi lessi delle divine gioie.... A me pare d’averla sempre conosciuta, Anna, 10 l’ho sempre veduta nel mio pensiero, ella era il sogno della mia triste giovinezza, ella è l’ardente visione dei miei vent’anni.... ella non è Anna Torio... per me è la donna che in sè i più santi affetti accoglie, in cui rifulge una spirituale maternità... — Siamo in chiesa, Mariano, ella mormorò molto commossa. — Lo so, lo sento anzi. Non tema. Una domanda ancora prima di lasciarci! Mi consente di lavorare con una fede inspiratrice nel cuore?.... il pensiero di lei, Anna, infiammerà il mio intelletto, ravviverà la mia fantasia troppo turbata.... Avevo cessato di credere nella virtù e senza di lei Anna, forse, mi sarei perduto. — Oh Mariano! mi lasci pregare! — e s’inginocchiò sul pavimento. To le rimasi dappresso col cuore in tumulto. Dopo un lungo raccoglimento la fanciulla s’alzò, mi stese la sua manina, balbettando con tremula voce: — Lavoreremo entrambi. -— Si, Anna. Apparteniamo al numero dei lavoratori. E intanto mentre saremo lontani, quanto, quanto lontani!.... 11 tuo carmi. — "Ti seguirò ovunque, Mariano, disse ella con una certa solennità. — Kioti prometto la mia fede. Iddio m’ascolta. Ci stringemmo la mano teneramente e fortemente, poi Anna volle partire. La notte non era lontana. L’accompagnai fino alla porta della chiesa. Ella mi rivolse un ultimo sguardo e s’allontanò, scomparendo nella moltitàdine della piazza, portando seco il mio cuore, tutta la mia vita. Tacopo Turco. {{FI |file = Turco - Salvatrice (page 18 crop).jpg |width = 50% |caption = }}<noinclude></noinclude> 3zlad2ijjuttkzqsu9qv97yr3he1a9r Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/21 108 843084 3014357 2022-07-31T21:52:42Z Alex brollo 1615 /* Pagine SAL 00% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||}}</noinclude><noinclude><references/></noinclude> rgs28g5b7825cf7pg1sfptm1vvsl9ov Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/20 108 843085 3014358 2022-07-31T21:53:04Z Alex brollo 1615 /* Pagine SAL 00% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||}}</noinclude><noinclude><references/></noinclude> rgs28g5b7825cf7pg1sfptm1vvsl9ov Pagina:Turco - Salvatrice.djvu/19 108 843086 3014359 2022-07-31T21:53:37Z Alex brollo 1615 /* Pagine SAL 00% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|||}}</noinclude><noinclude><references/></noinclude> rgs28g5b7825cf7pg1sfptm1vvsl9ov La fanciulla straniera 0 843087 3014361 2022-07-31T22:36:03Z Alex brollo 1615 Creo pagina con [[Wikisource:La fabbrica dei giocattoli/autoNs0()|autoNs0]] wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giulia Turco Turcati Lazzari<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:Turco - La fanciulla straniera.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Titolo"/>La fanciulla straniera<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Giulia Turco Turcati Lazzari | Nome e cognome del curatore = | Titolo =La fanciulla straniera | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = | Argomento = | URL della versione cartacea a fronte = Indice:Turco - La fanciulla straniera.djvu }} <pages index="Turco - La fanciulla straniera.djvu" from="1" to="51" /> nfbastgh6ev399bdnmws0s01aakymjy Wikisource:Bar/Archivio/2022.08 4 843088 3014363 2022-08-01T04:22:38Z StefanoC 3963 Gadget ArchiviaBar: creo nuova pagina del Bar wikitext text/x-wiki {{Bar}} 67gktj2qi89yh5o9paupocrk6onle8a Se 'l petto ha cristallino e mostra fore 0 843089 3014369 2022-08-01T05:14:57Z OrbiliusMagister 129 Porto il SAL a SAL 100% wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=27 to=27 fromsection="s1" tosection="s1" /> eszsm20qqqzl7a99zzety8vn7gb4qjt Peregrino, cercai stranio ricetto 0 843091 3014371 2022-08-01T05:17:43Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>III. Viaggi ed amore<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Marcello Macedonio | Titolo = III. Viaggi ed amore | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = O de la Luna mia seguace stella | succ = Quei tuoi vaghi colori }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Marcello Macedonio|Poesie di Marcello Macedonio}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=27 to=27 fromsection="s2" tosection="s2" /> h7s72m5k4jav039fekghq916bs0ezfo Quei tuoi vaghi colori 0 843092 3014372 2022-08-01T05:19:54Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Canzoni<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Canzoni<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>IV. Le vesti di vari colori<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Marcello Macedonio | Titolo = IV. Le vesti di vari colori | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Canzoni | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Peregrino, cercai stranio ricetto | succ = Cedete, aure volanti }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Marcello Macedonio|Poesie di Marcello Macedonio}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=28 to=30 fromsection="" tosection="" /> m4rxdvd1kthzvwhgbuii4qpxk73w9jt Cedete, aure volanti 0 843093 3014373 2022-08-01T05:23:31Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>V. Disfida delle acque e delle aure<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Marcello Macedonio | Titolo = V. Disfida delle acque e delle aure | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Quei tuoi vaghi colori | succ = Niso, a cui già la greggia }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Marcello Macedonio|Poesie di Marcello Macedonio}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=31 to=32 fromsection="" tosection="" /> sr4d9u7teevbzcvey1z7fucj1v9jb39 Niso, a cui già la greggia 0 843094 3014374 2022-08-01T05:26:32Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Canzoni<section end="Argomento"/>... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Marcello Macedonio<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Canzoni<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>VI. Invocazione all’aurora<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Marcello Macedonio | Titolo = VI. Invocazione all’aurora | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Canzoni | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Cedete, aure volanti | succ = }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Marcello Macedonio|Poesie di Marcello Macedonio}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=33 to=34 fromsection="" tosection="" /> 8up6e21u6nzdib8rlkqf3zz4duqttfi Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/11 108 843095 3014380 2022-08-01T05:37:42Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|9}}</noinclude> Il giovane annuì. Gli sembrava realmente che in quel giorno il mondo per lui si avvalorasse d’una speciale attrattiva. Poco appresso, Dorabella propose di scendere a San Pietro, perchè era domenica. — Assisti alla messa, sei dunque credente? — chiese Anna, con franchezza, a suo cugino, mentre attraversavano insieme la piazza meravigliosa. — — Quale strana domanda! — mormorò Decio, piano, a ciò non sentissero le sue sorelle — certe abitudini si contraggono anche in forza d’un principio. — Non ti sembra un’ipocrisia? — No. La società ha le sue esigenze, sovrattutto in tempi di rivoluzione come quelli che stiamo attraversando. — Di evoluzione, intenderai dire! — esclamò la fanciulla. — Come vuoi, Aennchen. Del resto, il dubitare delle coso soprannaturali può essei’e anche un meschino orgoglio. — Io studio medicina, lo sai. Ciò non impedisce che tutto quello che v’ha di grande, di puro, di nobile nella morale cristiana non m’affascini e m’esalti. Soltanto il mistero è per me più un desiderio che una sicura fede. Era la festa degli ulivi. I fanciulli vendevano in piazza i glauchi ramoscelli e i fiori fantastici intrecciati colle foglie di ''chamaerops'', che vengono dalla Riviera ligure; molti fedeli salivano la gradinata portando seco il dolce simbolo di pace. Anna s’era voltata a contemplare le chiome iridescenti delle fontane che ondeggiavano al vento. Decio le offerse un piccolo trifoglio di palma. — Pace, nella comunanza di quel desiderio! — diss’egli. La fanciulla sorrise al dono gentile. Mai ella aveva sentito parlare così e ne provò un compiacimento strano come se il loro incontro nella vita fosse illuminato di alta poesia. Quando entrarono nella basilica Anna ebbe l’impressione di dilagare in una imperiosa grandezza. Ella s’inoltrò con crescente meraviglia nel tempio mondiale in cui le folle sembrano disperdersi, volle avvicinarsi alla Confessione, ove ardono le lampade perpetue dinanzi alle tombe degli apostoli, custodite da Pio VI genuflesso, si confuse col popolo orante, eòi devoti pellegrini, colle suore estasiate e i forestieri impassibili che assistono al rito come a uno spettacolo qualunque. Quel rito era più solenne che mistico. Mentre sfilava il corteo dei sacerdoti disposti in ordine di rango e a norma di esso recanti in mano l’emblema più o meno ricco della festa, dalle umili frasche d’ulivo ai complicati<noinclude></noinclude> 6il4tiv4e8a2pt15l8rtkxl4yhk0na5 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/12 108 843096 3014381 2022-08-01T05:38:58Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|10|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> trofei di palma, una luce azzurrina inondava i biancori dorati della basilica nella sua imponenza sovrana, i mirabili putti del Fiammingo sembravano sorridere sul tabernacolo del Bernini e in alto, nella tribuna fiammeggiava, fra i sepolcri dei papi, circondata da una gloria di angeli, sul suo fondo trasparente, l’immagine del Paracleto. — Questo tempio è così stupefacente nel suo complesso — disse Anna più tardi, sortendo dall’atrio — che la prima volta non si potrebbe discendere a una minuta analisi delle cose. Io tornerò a San Pietro sola per passarvi delle ore, ma che volete, prima avrei bisogno di vedere una piccola, antica chiesa cristiana. . . — San Clemente — suggerì Malvina. — O la cappella di Santa Cecilia nelle Catacombe — proseguì Decio. — Le Catacombe! con quel puzzo di rinchiuso, con quell’incubo di rimanervi sepolti vivi! — esclamò Dorabella. — Rassicurati! a titolo di compenso ti mostreremo l’esposizione di mode di miss Ethel White! — concluse Decio, ridendo. —- Ti prendo in parola, e mi farai un bel regalo! {{asterism}} I giovani andarono peregrinando alcuni giorni dalle chiese ai musei, dalle ville alle rovine. Decio era un sicuro e piacevole cicerone e trovava nella sua cugina una colta ed intelligente ascoltatrice, ma Dorabella e Malvina non tardarono a stancarsi di quella vita così poco conforme alle loro aspirazioni e Anna, che non voleva tediare i compagni, finì coll’escire spesso sola, di buon mattino. Ella conobbe così, a poco a poco, la bellezza di Roma e molte mirabili cose le divennero in breve tempo familiari. Nondimeno ella si sentì richiamata con insistenza da quadri e statue meno noti, da brani d’architettura nascosti nell’ombra, da certe visioni di paesaggi singolari che avevano destato nel suo animo gioie soggettive, entusiasmi ignorati dalla folla dei forestieri convenzionali. La Pasqua solenne era trascorsa e dopo la dolce melanconia dei cantici sacri, la fanciulla gustava tutta la serenità festosa dell’aprile romano, nel cielo incomparabile d’Italia, nella freschezza trasparente del verde novello che si fa di smeraldo fra le masse cupe del verde perenne. Se le tragiche rovine dell’epoca pagana avevano attratto con dolorosa stupefazione il suo pensiero, la poesia dei primi tempi del cristianesimo che sopravvive in<noinclude></noinclude> k4f1o9h1bydj21wyapl2coba9x2atw0 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/13 108 843097 3014382 2022-08-01T05:41:02Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|11}}</noinclude> semplici, pietosi ricordi, la compenetrava di soavità, l’eleganza suprema del Rinascimento, le opulenze pittoresche del barocchismo le davano vivi piaceri estetici e artistici, le linee classiche degli alberi sugli sfondi fulgidi commozioni profonde, ma in mezzo a tanta ricchezza d’immagini una brama acuta la premeva, un bisogno irresistibile dello spirito e dei sensi: la musica. Senza essere musicista ella sentiva dentro di sé quella necessità dei suoni che suscita in molti il piacere delle arti imitative, come se la loro essenza più sottile dovesse tradursi ed esalarsi in arcane armonie. Ammiratrice sincera, ma punto esclusiva di Wagner, ella anelava alla musica teatrale italiana quale la si eseguisce in Italia e come in quei giorni era andata in scena al Costanzi la Traviata con cantanti celebri, non esitò a palesare il suo ardente desiderio. — Volentieri! ci procureremo subito un palco — disse donna Ortensia. — Gira zie, zia, preferirei di gran lunga gli scanni... sono in lutto e il teatro per sé stesso non mi desta uno speciale interesse ... non potresti accompagnarmi tu? — riprese Anna, rivolgendosi a Decio. — Con tutto il cuore, ma ... — Qui non usa che una signorina bennata vada in giro sola con un giovane, nemmeno col pretesto dello stretto vincolo di parentela — disse donna Ortensia, freddamente. — Ah si, zia mia! non ricordavo! queste cose non me le rammento mai! ma io sono forestiera e poco monta. Posso andarvi anche da per me e prendere una botte per il ritorno. In seguito a questa risposta stupefacente e a scanso di maggiori guai, il caso fu meditato e discusso e dopo qualche incertezza si votò per le poltroncine e si stabilì che Decio fungerebbe da guida e Miss Sutton, una maestra d’inglese piuttosta anziana e molto distinta, da accompagnatrice. Non parve vero alla fanciulla d’aver superate finalmente tante incomprensibili difficoltà. La platea del Costanzi era gremita di gente. La fanciulla accordò appena uno sguardo ai palchi che si andavano popolando, sebbene Miss Sutton, che conosceva tutta Roma, si desse una gran pena di fargliene l’illustrazione. Era assorta dal pensiero dell’intenso godimento che l’aspettava. Avvezza alla fredda perfezione delle orchestre tedesche e alla impassibilità degli artisti nordici, ella si sentì fremere da capo a piedi per la foga di certi ritmi ardenti, di certi impeti {{Pt|passio-|}}<noinclude></noinclude> lv2emd2sghxdnnonnhj7tqd4tz59vjm Discussioni indice:Turco - La fanciulla straniera.djvu 111 843098 3014383 2022-08-01T05:42:19Z Alex brollo 1615 salvataggio memoregex wikitext text/x-wiki == memoRegex == <nowiki>{"\\.\\ \\.\\ \\.":["","...","g"]}</nowiki> 7ktwibzgf2c7etti5le05qd70367j7o 3014386 3014383 2022-08-01T05:44:00Z Alex brollo 1615 salvataggio memoregex wikitext text/x-wiki == memoRegex == <nowiki>{"\\.\\ \\.\\ \\.":["","...","g"], "\\ \\.\\.\\.":["","...","g"]}</nowiki> akrxrmb37p6ui4u9mtu7sqqmrtyhyj3 3014388 3014386 2022-08-01T05:45:57Z Alex brollo 1615 salvataggio memoregex wikitext text/x-wiki == memoRegex == <nowiki>{"\\.\\ \\.\\ \\.":["","...","g"], "\\ \\.\\.\\.":["","...","g"], "¬":["","-","g"]}</nowiki> arrcapoa3ihfti75v5ug77siyi5mmkb 3014592 3014388 2022-08-01T08:53:40Z Alex brollo 1615 salvataggio memoregex wikitext text/x-wiki == memoRegex == <nowiki>{"\\.\\ \\.\\ \\.":["","...","g"], "\\ \\.\\.\\.":["","...","g"], "¬":["","-","g"], "■":["","","g"], "\\t":["(regex)"," ","g"], " „":["(regex)","„","g"]}</nowiki> bkzqgq7ewdisqhqnpefwr01zb5usah0 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/14 108 843099 3014384 2022-08-01T05:42:38Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|12|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> {{Pt|nali|passionali}} e la sua gioia crebbe di mano in mano coll’incalzare del dramma. Era nn rapimento. — Vedi — diss’ella una volta a Decio — Wagner ci trasporta fuori di noi stessi, in regioni superiori. Questa musica profondamente umana, questo strazio di terreno dolore a cui tutto l’essere nostro corrisponde ci fa rientrare nella nostra piccola individualità e sembra ricercarvi qualche cosa di latente, di occulto che vi giaccia. — È vero, è una dolce sofferenza, come quella che danno tutte le alte cose dello spirito — rispose il giovane a cui pareva di non essere mai stato così sensibile alla musica. — Ma dimmi, non ti muovi? non hai delle visite da fare? — ripigliò Anna. — Ti pare, Aennchen! — mormorò egli — ti ho dedicato con tanto piacere questa serata! Miss Sutton si credette in obbligo di fornire nuovi schiarimenti sulle persone illustri che si trovavano in teatro e mentre de’ Rosas si scostava per parlare con un amico, ella disse piano: — Signor Decio va spesso nel palco della marchesa d’Origo . . . vede, a destra, in seconda fila, quella signora bruna con una signorina dai capelli rossi? sono madre e figlia, ma sembrano sorelle. Io ho dato lezione due anni a miss Simonetta. Un angelo! quest’inverno si parlava molto di matrimonio. — Con mio cugino? — Oh sì! bellissimo matrimonio! Il giovane ricomparve con delle rose. — Come sei gentile! quale fragranza! — esclamò la fanciulla dividendo i fiori con miss Sutton e puntandosi due pallide Marie Van Houtte sul seno che un poco ansava. Quando cominciò il terz’atto il suo entusiasmo le parve commisto d’un senso d’ambascia. — E bello, ma terribile. Tu pure ti commuovi, Decio? — Sì, Aennchen. Mi sembra ancor più toccante del solito. Essi ascoltarono insieme fino all’ultimo la musica dolorosa, associati da una strana comunanza di percezioni, da un sottile e arguto spirito di critica. — Ho veduto una volta una povera tisica finire così — balbettò Anna, dopo la morte mirabile di Violetta — anche quella era stata abbandonata ... — Una signorina? — Ah no, Decio! una peccatrice che l’amore poteva redimere ...<noinclude></noinclude> g21ghpm7x1ed05vmrn1yws4j9hfr92b Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/15 108 843100 3014385 2022-08-01T05:43:17Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|13}}</noinclude> Egli la guardò con una certa meraviglia ma non rispose. Finitolo spettacolo,! due giovani accompagnarono miss Sutton alla sua dimora in via Condotti, poi decisero di comune accordo di rimandare i cavalli e di fare a piedi i pochi passi fino al palazzo de’ Rosas. — Ecco una piccola deliziosa trasgressione! — disse Decio mentre si avviavano lentamente verso casa. Era un fulgore di luce bianca sulle facciate pittoresche dei palazzi barocchi nel Corso quasi deserto. Essi camminavano sempre adagio e in silenzio, sorridendosi di tratto in tratto come se la parola fosse loro d’inciampo al pensiero, nell’ebbrezza delle anime rischiarate da una specie di segreta rivelazione interna. Soltanto prima di lasciare xinna sulla porta dell’appartamento, il giovane le disse, con una certa gi’avità: — Ti ringrazio di ciò che m’hai fatto godere stasera, non avevo mai diviso una emozione d’arte così intensamente con nessuno. — Grazie a te della tua premura, Decio. —- Comandami ove posso! — Tu esci ancora? ... — Vado dalla marchesa d’Origo, che riceve sempre dopo il teatro. — Ah! Una stretta di mano più lunga dell’usato e il giovane s’allontanò. Anna stette ascoltando il rumore dei suoi passi sulla scala finché si disperse. Le sue cugine non si erano ancora coricate e la tempestarono di domande sul pubblico del Costanzi e sui vestiti delle signore, alle quali non fu in grado di rispondere. Solo nel silenzio della sua camera, sotto il padiglioncino del piccolo letto bianco e oro le parve trovare la pace di cui abbisognava, ma il sonno fu tardo a giungere e ella rimase gran parte della notte cogli occhi spalancati nel buio. Di tratto in tratto le veniva, dalle rose che aveva messe nell’acqua, una lieve ondata di profumo, come una dolce, casta carezza, e ogni volta il suo petto si sollevava con un profondo, trepidante sospiro. {{asterism}} Malvina e Dorabella, invitate a un ballo per gli sponsali d’una amica, stavano preparandosi nel piccolo appartamento che Anna soleva chiamare il gineceo e si rincorrevano da una camera all’altra come bambine, coi capelli sciolti, nei lunghi accappatoi di lana bianca.<noinclude></noinclude> tnmstgjkmk49xhftkb5dtceqjq5pmwz Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/16 108 843101 3014387 2022-08-01T05:44:51Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|14|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> Spesso, in quelle stanze, nascevano discussioni interminabili fra le sorelle de’ Rosas, sul valore delle persone, sulle mode, su certe usanze, durante le quali Anna si rincantucciava, taciturna, con qualche libro. — Aennchen, Aennchen! parla dunque, sentiamo il responso dell’oracolo! — disse quella sera Dorabella, durante un grave dibattito — fra i due chi sceglieresti tu per marito, un giovane bello, povero... per modo di dire! — ventimila lire di rendita — con suocera, o un brutt’omo, un po’ anziano, straricco, senza suocera?... — Nessuno davvero — rispose Anna ridendo. — Ecco la saggia Minerva! — esclamò Malvina chinandosi sovra di lei con una impetuosa carezza — saggia e .. . romantica come il fratello nostro. — Bel romanticismo quello diDecio!— ripigliò Dorabella, sono certa ch’egli finirà per sposare Simonetta d’Origo... bella, buona, ricca e di nobiltà patrizia, scusate s’è poco!... — Fino adesso — disse Malvina — egli ha sempre sostenuto che Simonetta ha troppi quattrini... che non vi è nessuna poesia!... — Già, gliene vengono, tratto tratto, di queste aberrazioni, ma sono cose che passano. Per mio conto, garantisco, mi piglierò il fortunato che ne ha di più... Che cosa leggi con quell’attenzione, Anna? sempre immersa nei tuoi libracci! ''Telepatia!... Radium!... La psiche nei fenomeni della vita!''... auff! che noia! non vieni a assistermi col tuo consiglio per questa pettinatura? Anna si prestò a dare un tocco sapiente alla toilette delle sue cugine, puntando uno spillo, correggendo la posa d’un fiore. Le sue piccole mani agili di lavoratrice si movevano con destrezza anche fra le gale e le trine, fra le folte ciocche dei capelli. Quelli di Malvina nerissimi, flessuosi, erano disposti in lente ondulazioni. Dorabella, la bionda, li portava sollevati sulla fronte, all’antica. — Sono curiosa di vedere se vi sarà Giordano Ardore — mormorò Malvina, infilandosi i lunghi guanti nelle bellissime e candide braccia — sai, è un ufficiale che giorni sono all’ambasciata di Francia mi regalò un giglio semichiuso, in fondo al quale stava nascosto un sonetto... scritto minutissimo, così minuto che- mi ci vollero le lenti per decifrarlo... Se mia madre lo sapesse, povera me! — Io sonetti proprio no . .. — interruppe Dorabella — ma la telegrafìa senza fili sì e guai a chi se n’accorgesse! .. .<noinclude></noinclude> 7mrbtp84tm3m7fv7i44lfpdv4mue7qg Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/17 108 843102 3014389 2022-08-01T05:46:05Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|15}}</noinclude> — Io non avrei potuto far nulla che mio padre ignorasse... D’altronde me l’avrebbe letto in viso, perchè ero solita di confidargli i miei più intimi pensieri — disse Anna con tristezza. Dorabella si strinse un po’ nelle spalle e si mise a ballare in tondo per la stanza. — Senza rimorso! — cantarellò ella ridendo, su una nota aria d’operetta — e dunque Aennchen — riprese poi con una graziosa smorfia — tu che vesti bene senza saperlo, per adempiere a ciò che chiami un dovere estetico, a me che sono bionda conviene meglio il rosa o l’azzurro? — Il rosa, Dorabella, il rosa, senz’altro. E un biondo tenero e mite il tuo che ha bisogno di circondarsi di tinte gioconde •come le illusioni... — Che peccato! se avessi potuto venire anche tu! — lamentò Malvina poco appresso, mentre s’avviavano con donna Ortensia. — A Berlino, ove tutti ballano con frenesia, una volta, da giovinetta, mi ci divertivo. Quando si ha molto sofferto, certi diletti ripugnano... e a Roma, forse, non sarei stata capace di ballare mai. Non compiangetemi! si sta così bene a casa! Dopo aver accompagnate le sue eleganti cugine fino alla scala, Anna rientrò nel piccolo salotto del gineceo, ove, essendo stato giorno di bufera, ardeva il fuoco in onor suo, accostò freddolosa un tavolino al caminetto e dopo aver raccomandato alla cameriera che aspettava, di coricarsi fino all’arrivo delle padroncine, si dispose alla veglia solitaria. La sera-donna Ortensia riceveva sempre, oppure usciva colle figliole, deplorando che sua nipote avesse così poca inclinazione per andare nel mondo. La fanciulla sentiva il bisogno di raccogliersi, di riordinare le sue memorie, di corredarle d’appunti e di note storiche. Una sol volta ella aveva accondisceso di accompagnarle da donna Lavinia Collalto, una delle signore più intellettuali di Roma, le cui sale accoglievano giornalmente il fiore dell’intelligenza e della celebrità. Illustre ella stessa per le sue dotte pubblicazioni, l’eletta signora amava di nascondere il proprio merito nell’ombra e non diffondeva intorno a sè che una viva luce di dolcezza e di cortesia. Nella folla cosmopolita che le passava dinanzi ella sapeva subito discernere con fine accorgimento quegli esseri che, non per l’ingegno, la coltura, la genialità, ma per l’elevatezza nativa dell’animo si rendevano superiori, sapeva anche attrarli e incatenarli con un fascino speciale. Quando Anna le fu presentata, ella le vide tosto in fronte l’insolito raggio e glielo disse e Anna provò la commozione {{Pt|inef-|}}<noinclude></noinclude> 6wbbuokhddpw226l5c2y2xbk2g24lzb Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/18 108 843103 3014390 2022-08-01T05:47:19Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|16|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> {{Pt|fabile|ineffabile}} che dà la presenza d’una persona che con un solo sguardo ci compenetra e c’intende. La stessa attrattiva di quell’appartamento adorno di mirabili opere d’arte in cui non v’era oggetto che non portasse il suggello del buon gusto, quell’atmosfera satura d’idee alte e suggestive non potevano a meno di lasciare nell’animo della fanciulla un’indelebile ricordanza. Ma donna Ortensia che, del resto, vi aveva trovato buon accetto soltanto in virtù di suo figlio, non amava di farvi che delle rare comparse, tanto per appagare la sua vanità. Quella sera Anna gradiva in modo particolare il silenzio e il raccoglimento, perchè il suo animo era travagliato da una specie d’ambascia. Nondimeno s’impose il lavoro con quella ferma volontà ch’era addestrata a ben altre prove. Lesse alcuni pensieri di Marco Aurelio, un brano della storia del medio evo di Noma del Gregorovius, sfogliò un giornale di medicina, rivide le correzioni di alcune bozze di stampa. Era così intensamente occupata che più non si accorse del tempo che passava. Avevano già suonato le due del mattino, quando un rumore di passi la destò dalla sua concentrazione, e poco appresso Malvina comparve al braccio del fratello. Si era sentita male per ima forte emicrania, diceva, ma non volendo turbare la festa a Dorabella, che tanto si divertiva, aveva pregato Decio di ricondurla a casa. — Tu qui, ancora! — esclamò entrando il giovane sorpreso. —- Io sono avvezza a passare notti intere al letto degl’infermi ! — disse Anna — questa non è una veglia! — poi s’incaricò subito della fanciulla sofferente, l’accompagnò al suo letto, la svestì, la fece coricare ella stessa, e quando l’ebbe composta sui guanciali, pervenne in pochi minuti a addormentarla, mediante un massaggio razionale. — È cosa già passata — mormorò ella rientrando nel salottino, ove Decio l’aspettava prima di tornarsene al ballo — un po’ di stanchezza di nervi, null’altro. Dillo alla zia acciò si rassicuri. Io aspetterò fino al vostro ritorno. — Grazie, piccola fata! — rispose Decio, con un sorriso di ammirazione — vado, ma ne ho poca voglia. E invece d’avviarsi sedette vicino a lei, dinanzi alle ultime brace morenti. Anna era vestita come sempre di nero, d’una stoffa morbida e tutta pieghettata, ma quella sera portava anche un candido<noinclude></noinclude> 1iles3890irv2kf2ty0nk6r9onc9l1p Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/19 108 843104 3014391 2022-08-01T05:47:56Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|17}}</noinclude> grembialino guernito di ricami e puntato alla camicetta con due ciocche di nastrini. Un largo merletto increspato le custodiva la lieve scollatura, donde la testa espressiva, adorna alla nuca da un i largo nastro spiegato si ergeva con l’alterezza gentile d’un fiore raro. Un simile ornamento finiva le maniche, donde uscivano con lo stesso garbo le piccole, magre, agili mani. L’oro dei capelli sembrava un raggio di luce. — Non ti diverti? — domandò ella guardando attentamente, alla sua volta, quella snella figura di giovane, a cui la marsina inglese, di taglio perfetto, dava una suprema eleganza. — No, Anna, non mi diverto affatto. In mezzo a quel ballo provo una strana impressione di solitudine... mi manca un dolce sorriso che io cerco con immenso desiderio! — Non vi hai trovato la dama del tuo cuore? — osò domandare la fanciulla. — No, Anna, non l’ho trovata — rispose il giovane con una speciale intonazione nella voce — ma è pur necessario ch’io vada! — ripigliò dopo un minuto di delizioso silenzio. — E tu che fai intanto? — Leggo, Decio, o studio... — Quanti libri gravi!... Non v’era nulla che t’allettasse nella biblioteca delle ragazze? — Malvina mi ha prestato delle novelle... ma ti confesso che non mi è mai riescito d’affrontare nessuna pubblicazione ad usimi delphini, nessun volume, diciamo così, d’amena lettura che non sia un’opera d’arte sincera, nè di finire un libro da cui trapeli lo spirito di parte, d’opportunismo o d’interesse. Leggerei alla lunga senza capire... ciò mi ha distolta anche dai romanzi naturalisti. — Conosci Zola? — Sì. Qualcuno dei suoi primi lavori mi era molto piaciuto. Ho letto anche un libro di D’Annunzio, e ne apprezzo la forma come una musica. Il babbo non volle impormi restrizioni nella lettura. Egli diceva che anche noi donne dobbiamo avvezzarci presto a distinguere il bene dal male, formandoci un criterio sano e proprio sulle miserie e sulle colpe della vita umana. Era d’avviso che una fanciulla, la quale divaga in sogni incerti e fallaci, acquista un concetto falso delle cose di quaggiù, e soffrendo poi troppo al contatto della prosaica e volgare realtà rimane un essere incompleto e male agguerrito al necessario esercizio del dovere.<noinclude></noinclude> 1qy39epid3utwkd9k4qj8o4qhbbb6mu Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/20 108 843105 3014392 2022-08-01T05:49:34Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|18|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> — È una teoria pericolosa! — disse il giovane — non vorrei adottarla! — Dipende dai temperamenti e dai principi educativi — mormorò Anna, con un lieve sorriso, pensando che quei giorni Malvina leggeva di nascosto “Une page d’amour. „ — E questo che cos’è? — interruppe il giovane, scorgendo sotto una rivista medica i foglietti delle bozze. — Un mio lavoruccio. — Da pubblicarsi? — Sì, una novella. — Non sapevo che tu scrivessi! — esclamò Decio che si era oscurato in volto. — Non mi pareva che valesse la pena di parlarne. Da bambina composi dei piccoli racconti che non dispiacquero. Più tardi tentai di mandare un bozzetto a un giornale letterario, che non lo rifiutò. Dopo ho sempre continuato. Mio padre n’era contento e m’incoraggiava. — Dunque non solo dottoressa in medicina, ma anche scrittrice! .— continuò il giovane, tentando indarno di dissimulare una certa amarezza. — Oh! nè dottoressa, nè scrittrice ancora. Spero che lo diverrò col tempo. Se queste mie’ Spitalgeschichten, che un editore di Lipsia pubblicherà fra breve, incontreranno il favore del pubblico, allora... chissà! — disse la fanciulla con un raggio nello sguardo. — E noi leggeremo!:— disse il giovane, studiandosi di reprimere la propria contrarietà e di apparire disinvolto, mentre la sua faccia tradiva, oltre un certo imbarazzo, una specie di accoramento. — Mi dispiace, ma devo scappare... addio Aennchen! — concluse egli accomiatandosi. Infatuata dalle sue speranze d’arte, che prima supponeva egli potesse condividere, Anna s’accorse soltanto allora, da quel breve, frettoloso saluto, che Decio, in fondo, la biasimava, e stette immobile, seguendolo con gli occhi colmi di meraviglia. Poi fece una risoluzione improvvisa, e preso un foglietto di carta da lettere scrisse rapidamente, coll’impeto d’uno sfogo da lungo tempo represso: {{gap|2em}}''Carissimo amico,'' Sono trascorse sei settimane... giorni brevi e lunghi insieme in cui ho sofferto e goduto come in una vita intera. Non indarno Stendhal scrisse che chi non ha conosciuto il dolore, non<noinclude></noinclude> 8w846r9gk8sgl0frgrsp7hlsgga569c Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/21 108 843106 3014393 2022-08-01T05:50:23Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|19}}</noinclude> può comprendere Roma. A me essa ha fatto provare delle estasi dolorose; ho sentito che nelle mie vene scorre un po’ di quel sangue latino, che sussulta al solo suo nome. L’Italia è una terra così incantevole che noi, venuti dalle brume del nord, ci viviamo sempre come in un sogno. Il buon senso straordinario degl’Italiani, in mezzo a tanta poesia, mi desta una continua meraviglia. Io mi sono come perduta in questo mare di memorie, fra questa folla bianca di statue, che dice tante cose nel suo perenne silenzio, in questa campagna sterminata, che sembra un altipiano alpestre, ch’è così degna, così signorile cornice d’una capitale unica sulla terra. Ho sentito vibrare entro di me l’armonia antica del paesaggio, l’armonia della lingua dolcissima, la gentilezza d’un popolo ov’è tanta naturale civiltà e genialità artistica e così poca vanagloria. Il mio piccolo io, la mia stessa afflizione hanno naufragato nell’assorbente melanconia di tante cose passate, nelle rovine d’una grandezza scomparsa per sempre dal mondo. Ma un giorno mi sono destata all’improvviso con un palpito nuovo da questo singolare e pur delizioso abbattimento dello spirito, da questa perfetta abolizione d’ogni cura soggettiva. Ho sentito rinnovarsi tutto l’essere mio con una specie di gioia intellettuale. Avevo sempre pensato che se io dovessi amare, l’amore sarebbe per me una crudele sventura. Oggi, pur restando sotto l’impero di quella gioia, me ne sono convinta più che mai. Caro amico! Le avevo promesso di scriverle tutto... eccomi dunque dinanzi a Lei come una penitente, aperta, sincera. Conosco un giovane che si potrebbe facilmente assomigliare a una gemma chiusa entro un vaso elegante d’argilla. Per disgrazia è nato signore e non ha alcun bisogno di valersi dei doni eccezionali che la natura gli ha concessi. Amo tutto ciò che v’ha di latente nella sua indole, non dissimile da quella degli altri rari gentiluomini del suo tempo, amo il tesoro di energia che si nasconde nel suo cervello, già così bene allenato dallo studio, amo sovrattutto la nobiltà di sentimento che non di rado tradisce il suo cuore... Nel tempo stesso la sua avvenenza ha qualche volta turbato il mio pensiero, poiché bello è veramente. Nei nostri paesi, confessiamolo pure, non s’incontranodi questi tipi estetici che riflettono tanta virilità e tanta dolcezza insieme. Ho avuto paura dell’imperioso fascino della forma, ma non è la linea un po’ sdegnosa della sua bocca, non è il colore variabile degli occhi castani, ora velati, ora scintillanti, che mi piace, è la fina espressione un po’ sarcastica di quella bocca, è la profonda perspicacia di quegli occhi. Con tutto ciò, ottimo<noinclude></noinclude> c0p1hqhurwyizh27kd1iosmoew0j2k4 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/22 108 843107 3014394 2022-08-01T05:51:21Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|20|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> professore, io sento nell’intimo della mia anima che tutto finirà con la separazione. Troppe barriere ci dividono, troppe seduzioni ha il mondo... egli non può amarmi di quell’amore che vince ogni cosa. Non si metta in allarme, carissimo amico. Il coraggio non mi manca. Saprò essere forte a tutto! La mia vita qui Ella la immagina... è una vita attiva dello spirito, fra le cose belle, alternata con piacevoli riposi, in mezzo a una famiglia ospitale, fra abitudini di lusso e d’eleganza che mi erano ignote e che non mi seducono. Non ho però dimenticato i miei bimbi, e mercè le di Lei preziose raccomandazioni, ho visto operare un idrocefalo e rifare a nuovo una gamba... Non ne parlai nemmeno qui in casa, perchè non sono cose ammesse da mia zia. Presto tornerò alla solita modesta vita di studio e di lavoro. È necessario per molte ragioni. Ella intanto mi scriva, le sue parole agiscono come un tonico sul mio pensiero. E si ricordi sempre della sua piccola, fida, riconoscente amica {{A destra|Hannele.}} Aveva appena finito l’indirizzo: “Professor Otto Heinselt, psichiatra — Berlino „ quando una voce flebile la chiamò più volte. Ella accorse al letto di Malvina, la trovò agitata, piangente. — E partito Decio?... siedi qui, Aennchen, ascoltami... — mormorò la fanciulla — sentivo un po’ d’emicrania, è vero, ma non ci avrei badato... fu un pretesto per andarmene... vi era al ballo quell’ufficiale, lo sai... gli avevo mostrato una certa preferenza... si doveva ballare ancora... mamma mi fece delle osservazioni molto forti, mi ordinò di dire che ero stanca, che mi abbisognava un po’ di riposo... piuttosto di accondiscendere a questo, ho risolto di venirmene a casa... Poi, in carrozza, Decio mi ha sfoderata una predica... non sai quanto è rigido e noioso Decio! Vorrebbe ridurci come due automi! — Non credevo che tu aspirassi a un simile matrimonio, dopo ciò che hai dichiarato iersera — disse Anna, ingenuamente. — Un simile matrimonio?... ma io non ho mai pensato di sposarlo, Aennchen! — esclamò Malvina ridendo, suo malgrado, fra le lagrime — mi ci diverto, ecco! sarebbe un affare serio se si pigliasse tutto al tragico. Mi contenterei che non mi seccassero! — E lui che cosa dirà? che ti giuochi della sua fiducia?<noinclude></noinclude> 2phtim27rmixjso1gqmrsjl2hn2gi4x Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/23 108 843108 3014395 2022-08-01T05:52:12Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|21}}</noinclude> — Chi lui? Giordano Ardore? Sa che cosa è un flirt anche se non conosce l’inglese. Gli amori disperati valgono per i trafiletti dei giornali. E poi vi è un altro perchè... Due mesi fa Èva Salla mi aveva raccontato che Giordano era invaghito d’una bella signora e mi vantava il suo cuore fedele a tutta prova... Io risi di quel sentimentalismo e feci con lei l’ardita scommessa che in poche settimane sarebbe innamorato di me... Uno scherzo che ho finito per prendere sul serio. Se restavo al ballo potevo compromettere ogni cosa: ho preferito partire. E vero che avevo già vinto, ma per disgrazia Èva Salla non c’era... — Prima hai dunque finto di dormire? — chiese, Anna con un certo disgusto. — No, no. Le tue mani magnetiche mi avevano proprio addormentata. Ho sognato che quella bella signora se l’era ripreso e ciò m’irritava... Ora fingo di dormire per davvero. Sento che tornano e non voglio parlare con nessuno. — Dunque, la tua amica non c’era — mormorò Anna — ma non ci sarà stata nemmeno Simonetta d’Origo? — soggiunse con attenzione improvvisa. — Nemmeno, nemmeno... Scappa! Grazie! buona notte — disse Malvina cacciando la testa sotto le lenzuola. Anna si ritirò con l’animo triste. E una mortale incertezza la torturava. {{asterism}} La settimana seguente, un pomeriggio, donna Ortensia, essendo uscita in carrozza con le figliuole per fare un giro di visite, Anna rimase sola, per caso, con Decio nella veranda interna del palazzo. Sdraiata su una sedia a dondolo con un piede un po’ scoperto, un piede fino, ma solidamente calzato, la fanciulla gustava con delizie una sigaretta egiziana. Il giovane fumava anch’egli, appoggiato a una colonna, accarezzando di tratto in tratto con uno sguardo profondo l’elegante e un poco rigida figurina. Dal giardino fiorito saliva un acuto profumo d’iris. — Aennchen! — disse il giovane — parlami di te, dimmi ciò che vi è nel libro chiuso del tuo cuore... — Nulla, Decio. Io non sono che una solitaria viaggiatrice che cammina diritta per la sua via. — La via dello studio? — E del lavoro... e del pane quotidiano. — Non potresti imbatterti per avventura in qualche sentiero traverso, più attraente, più facile?<noinclude></noinclude> 1dna3wf9q4doswiufk2bvtg0a9rhtxy Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/24 108 843109 3014396 2022-08-01T05:52:49Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|22|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> — Non saprei... fin qui non ci ho aspirato. Amo la mia via. — Sei diversa anche in questo dalle altre fanciulle. — Perchè? — Se la tua sensibilità esterna ti tradisce, in fondo... ti credo scettica all’amore. — Può darsi... non vi è nessun rapporto fra l’immaginazione e la realtà; ma ciò non toglie che l’amore mi sembri una cosa divina — disse Anna impallidendo. — Sognasti dunque? — No, non sono una sognatrice. Non ho che meditato qualche volta come dovrebbe essere l’amico leale e fedele della mia anima. — Mi ammetti nella confidenza? — Oh Dio... non vorrei disgustarti... mi hai attribuito altre volte delle idee singolari! — Sono pronto a tutto e ascolto... — Io credo che sia molto difficile di trovare un vero amico per tutta la vita. In massima, ben pochi maritilo sono... Non parlo degli uomini deboli, privi d’ogni alterezza, che si lasciano sopraffare dalla donna e che portano la catena d’un umile servaggio. Parlo di quelli che hanno sempre presente la loro superiorità. — Non ti par giusto che conservino la coscienza di sè, dinanzi agli esseri gentili che sono chiamati a proteggere? — Sai tu a che cosa serve loro, in massima, questa coscienza? sai che cosa cercano quasi tutti in noi?... ma forse ti dispiaccio con la mia franchezza... — Parla, parla! — Cercano un bel visuccio che sappia sorridere quando rincasano stanchi dopo il lavoro... o dopo... il diletto della giornata; una figurina che si muova con garbo, che vesta bene e lusinghi i loio occhi e la loro vanità, senza troppo compromettere la borsa; una brava massaia pratica di ordine e di gastronomia, o un’esperta padrona di casa che governi con arte il suo regno e faccia onore al casato; una testina ragionevole e limitata nelle sue aspirazioni, che non li infastidisca con vani sogni, ma sappia distrarli e divertirli all’occorrenza con le graziose e puerili sue ciarle... — C’è dell’iperbole, ma in fondo... — disse il giovane sorridendo. — Ti pare che basti? ah no, Decio, secondo me non basta. Essi dimenticano una cosa sola, ma essenziale! l’anima nostra che<noinclude></noinclude> f2g206nefiqmykv6hpo5xv0mr5rt0xh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/25 108 843110 3014397 2022-08-01T05:54:14Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|23}}</noinclude> avrebbe bisogno d’una eletta fraternità di sentimento. L’egoismo maschile, non consentendo, in genere, alla donna che nna frivola e incompleta educazione, l’ha abbassata a un così meschino livello intellettuale, ch’ella non ne comprende nemmeno la tristezza. Ben altro ci sarebbe da sfruttare nell’anima femminile, ma l’unico istinto che l’uomo ama realmente di coltivare in noi, la fatale mania di piacere, atrofizza spesse volte gli stessi germi della nostra dignità. Così egli affida, con incredibile leggerezza, a delle pupattole il suo nome, il suo onore, la sacra custodia dei suoi figli... — Tu attribuisci all’emancipazione della donna un potere moralizzante? — disse il giovane, che continuava a sorridere con amabilità a quella sfuriata, come se assistesse a un fuggevole temporale. — La libertà a lungo andare ha sempre nobilitato le creature umane. E pure, la virtù della donna è proprio la dolce soggezione, la tenera inferiorità dell’ingegno, l’angelica rinunzia di sè allo sposo prescelto. — Al padrone e signore, vuoi dire? Anna tu esageri! la soave femminilità ha un fascino potente su di noi e molto più efficace d’ogni valore intellettuale. — Non esagero. Chi non si ritiene eguale in questo caso si reputa superiore. L’innalzare la compagna della vita al sacro ufficio di amica, di alleata, di confidente è un conforto che rare volte sorride a quell’orgoglio che ha l’abitudine d’una supremazia ingenerosa. L’ideale dovrebbe essere un’armonia perfetta dinanzi a Dio, l’unità di due forze equivalenti che si coalizzano contro il dolore. Si vedono invece persone sciocche e nulle destare passioni rovinose per il fallace incanto della loro bellezza e donne elettissime, a cui non arrisero in quella misura le grazie, rimanere inosservate nell’ombra, sperdute per il bene sociale. — Certi istinti derivano dalla legge di selezione. — Ne convengo, ma ogni istinto umano ammette una disciplina, e voi non ne consentite alcuna alle vostre inclinazioni. Ho conosciuto a Berlino un professore di scienze naturali, un uomo insigne. Egli aveva sposato una fanciulla avvenente e di assai scarso intelletto, e se ne dichiarava felicissimo. “È immersa nelle sue cure di famiglia „ mi disse una volta ridendo „ e non mi disturba mai. „ Il suo concetto della contentezza domestica non andava al di là di un servizio legale, bene disimpegnato da una graziosa donnina. E che cosa ne dici tu di quel<noinclude></noinclude> gcs8ilf19c0i0k8sbog73wp38jzqrio Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/26 108 843111 3014398 2022-08-01T05:55:16Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|24|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> noto materialista, che esigeva dalla moglie un’assoluta convinzione dei dogmi religiosi? non ti pare un colmo? Aveva bisogno della garanzia di quella fede! — Tu sei una ribelle, cara Anna! — ribattè Decio, sempre sereno. — Certamente. Non cesserò mai di ribellarmi ai pregiudizi! — rispose la fanciulla con impeto — gli uomini hanno il culto dei propri istinti! Per buona sorte queste regole contano qualche rara, nobile eccezione. Nei centri intellettuali (ciò avverrà dunque anche a Roma) l’amore associa qualche volta uomini e donne per un alto fine comune d’arte, di scienza, di filantropia, d’educazione. Essi riescono a realizzare l’unica vera felicità di quaggiù, la profonda unione di due creature nella gara ardente di sfruttare le proprie forze a vantaggio del bello e del buono, essi conseguiscono la tenera e quasi sovrumana fedeltà degli affetti miranti a uno scopo superiore. — L’ingegno non è sempre disgiunto dalla grazia, mi pare! — disse il giovane con intenzione, sentendo vibrare, dopo tutto, una corda latente in fondo al suo cuore, poi, dopo un breve silenzio, soggiunse: — Ammiro l’alto concetto che tu hai dell’amore e credo che in quanto a certe prevenzioni... ostili, l’amore solo potrebbe fartele dimenticare. — Oh! dimenticare, mai! Ho meditato molto quello che dico e ne sono convinta. Potrebbe trasformarmi forse... l’affetto sempre trasforma. Certe irrefrenabili passioni assoggettano qualche volta il nostro pensiero fino alla schiavitù. Ma per noi donne, non è sempre un’umiliazione, può essere anche una grandezza. In ogni modo sarebbe un impulso nostro, violento, non il preteso diritto d’un altro. — Tu ammetti dunque questa completa dedizione che può tanto lusingare chi n’è l’oggetto? — L’ammetto... senza desiderarla. — La ragione è così fredda, Aennchen! — No, Decio, non sempre. Io credo che soltanto l’amore che si spiega colla ragione possa essere immutabile. Quel momento i loro sguardi s’incontrarono un po’ smarriti, quasi contenessero una mutua intensa domanda. Anna si sentì turbata, s’alzò per accostarsi al parapetto della veranda, colse macchinalmente un gelsomino giallo che vi fioriva. Poi, odorandolo, disse piano:<noinclude></noinclude> 20w4jlqoav6ybdgqmpgxgk1h81jnz08 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/27 108 843112 3014399 2022-08-01T05:56:27Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|25}}</noinclude> — Tu hai voluto una specie di confessione da me... sarei autorizzata a chiedere il ricambio. — Interroga, sono pronto a soddisfarti! — rispose il giovane, con dolcezza, studiandosi di apparire tranquillo. Non gli era mai accaduto di sostenere una conversazione simile con una fanciulla e ne provava un senso di strana inquietudine sempre oscillante fra il dispetto e il compiacimento. — No, no ti faccio grazia — riprese Anna — ho scherzato. La vostra vita è troppo complessa e complicata per poterla analizzare con efficacia. Quello che si può sapere, l’hai già involontariamente rivelato... e te lo dico io... Tu ameresti molto... l’abnegazione della donna. — E vero. Ne convengo. — Forse... l’hai già trovata... — Ah! non credo, Anna! La fanciulla lo scrutò profondamente e stavolta i loro occhi arsero col fuoco cupo di due volontà in sorda lotta. Anna, che qualche cosa di doloroso neH’intimo esasperava, fu sul punto di nominare Simonetta d’Origo, ma una fierezza istintiva la trattenne e subito mutò discorso e si mise a parlare volubilmente d’una statua del Vaticano che aveva gli occhi di gemme, d’una felce che cresceva nelle Terme di Tito, d’una visita al Policlinico ove s’era incontrata con un suo giovane collega di Berlino. Decio s’irritava entro di sè per certi particolari poco conformi al suo concetto della vita femminile e pur sentiva che quel colloquio strano e così diverso dai soliti gli aveva destato un vivo interesse. Quando le sue sorelle ritornarono con la madre, i loro frivoli apprezzamenti, i loro futili racconti sul giro fatto in città, sulle più o meno benevole notizie raccolte nei salotti e da Ronzi e Singer, gli parvero inutili e scialbi in confronto alle insolenti parole di quella piccola ribelle. Sempre presso a lei il tempo gli trascorreva veloce, la sua presenza gli abbelliva tutte le cose, gli procurava diletti sconosciuti nella natura, nella storia, nell’arte. Qualche volta gli pareva che la sua anima fosse uscita da una profonda quasi inconsapevole solitudine che datasse da un’epoca molto lontana, forse dalla stessa infanzia, per deliziarsi in un arcano, inaspettato convegno. Alcuni mesi addietro egli aveva provato per la bella e buona Simonetta d’Origo una serena, tranquilla simpatia, ma la comparsa di Anna era venuta a dissiparla come una nuvola rosea su un limpido cielo.<noinclude></noinclude> s0y6zsakv94okozga2iaepb5ljhl8pf Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/28 108 843113 3014400 2022-08-01T05:58:22Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|26|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> Adesso egli non trovava pace, si sentiva sempre inquieto e spesso turbato dal singolare desiderio di soffocare fra le sue braccia e coi suoi baci la rivolta di quella creatura superba, come se da una tale imperiosa e prepotente vittoria dovesse divampare la più intensa delle passioni. {{asterism}} Quella sera giunse un invito di Simonetta d’Origo per le sorelle de Rosas ch’ella pregava di condur seco anche la loro cara ospite. Trattatasi d’un girl tea in giardino. — Come? punti signori? — domandò Dorabella. — Ti pare? dice ch’è una piccola riunione intima — rispose Malvina — non saremo che in sei o sette al più, forse per un cortese riguardo al lutto di Aennchen... in quanto ai signori, per una volta, se non ci sono tanto meglio! ci divertiremo a parlare di loro. Anna tentò indarno di schermirsi. Dovette subire la necessaria visita in casa d’Origo e intervenne due giorni dopo, con le sue cugine, al thè delle cinque. La fulva Simonetta, un fiore di fanciulla sui vent’anni, le accolse in un padiglioncino rivestito di kucl-giù dalle larghe foglie e presentò ad Anna le altre amiche ch’erano già arrivate, le biondissime Pélicité e Regina La Haye, due francesi residenti da molto tempo a Roma, e la marchesina Isotta Bruzzo, una piccola napoletana, affascinante e maliziosa, tutta occhi e vivacità. Le fanciulle, tolta Simonetta che portava un vestito d’un languido color di viola, erano in bianco e quasi tutte snelle e attillate nei corpetti semplici, sorridenti sotto l’aureola dei grandi cappelli scuri. Parve ad Anna d’essere una nota lugubre in tutta quella femminile allegrezza. Ma subito Simonetta s’appoggiò al suo braccio per mostrarle il giardino fiorito di licnidi rosa e di nemofile azzurre dall’occhio nero. Dorabella e Isotta, le più giovani, si cercarono per formare una seconda coppia, mentre le due sorelle La Haye si dileguavano con Malvina in un viale fiaecheggiato da arbusti in fiore che mandavano fino a terra la loro pioggia di candide umbelle. Bella d’una bellezza soave e punto vanitosa, Simonetta era una di quelle creature investite di grazia che sembrano nate per amare, per farsi amare e per render lieta la vita agli altri col benefizio d’una sincera, indulgente bontà. Alla scarsezza dell’ingegno ella suppliva con un limpido buon senso, parlava poco, ma era sempre molto cortese con tutti. Verso di Anna si {{Pt|dimo-|}}<noinclude></noinclude> 8zywvmwv0qyormtxn3cwvplnkdfwi4r Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/29 108 843114 3014401 2022-08-01T06:00:04Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|27}}</noinclude> {{Pt|strò|dimostrò}} particolarmente affettuosa, trovando modo di fare anche un cenno delicato alla sua recente sventura. “Miss Sutton ha ragione „ — pensò Anna mentre passeggiavano e parlavano con amabilità di cose insignificanti — “vi è in questa creatura la dolcezza angelica che si va sempre più perdendo nella donna. Mi sembra il sogno di Decio fatto vivo. „ Dopo alcuni giri, attratte da un richiamo di risa squillanti, esse raggiunsero Malvina che stava ascoltando col massimo interesse le confidenze delle sorelle La Haye, all’ombra d’un piccolo palmizio. — Ho preso una buona lezione sull’arte di trovare un marito di proprio genio! — disse la fanciulla — credo che possiate fare dei rallegramenti. Fra pochi giorni Felicitò sarà fidanzata. — Adagio, adagio... non vi è ancor nulla di stabilito, ma si spera! — corresse Felicitò — in ogni modo è un bel giovane e d’una eleganza!... — Bello veramente non mi sembra! — osservò Regina — si vede che ha molto vissuto, ecco! — Sei proprio tu quella che si occupa degli scoiamoci! — Dunque... innamorata? — fece Simonetta con un dolce sorriso. — Questo poi no! come corri!... vedendolo, ho pensato: “ecco un uomo che farebbe per te „ e da ragazza saggia e positiva, mi sono messa all’opera per raggiungere lo scopo. Il mio ideale sarebbe un yacht... oh, le crociere! — Quello lo avrà Regina dal suo americano se riescirà a conquistarla! — disse Isotta sbucando da un sentiero con Dorabella. — Come sai? chi te l’ha detto? — domandò ansiosamente Regina. — Curiosa! uno che lo può sapere. — È un po’... anziano, ma infine anche i milioni valgono qualche cosa... — continuò la fanciulla. E il tuo cuore? — chiese anche stavolta Simonetta. — ''Darling!'' chi volesse consultare il cuore a questi lumi di luna! i matrimoni d’amore non sono più di moda... hanno qualche cosa di terre à terre... Del resto, dura così poco l’amore! Tutte risero, fuori di Anna e Simonetta che si guardarono con atto involontario. — Se questi signori sapessero ciò che andate dicendo! — esclamò Isotta allegramente. — Ma che!. .. fidanzati e mariti non sanno mai nulla!<noinclude></noinclude> 0txbdu0ib20euuq7tt0os2w1wc9t4pe Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/30 108 843115 3014402 2022-08-01T06:01:01Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|28|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> Una cameriera elegante venne ad avvertire che il thè era servito nel padiglioncino e Simonetta s’affrettò a fare gli onori della scelta imbandigione. Le sorelle de Rosas dichiararono la loro passione per i muffins, Regina per i crostini di caviale e di tartufi, Félicité era ghiotta della marmellata d’arancio; la piccola Isotta si sforzava di bere il thè senza zucchero, senza crema, senza cognac, fìngendo di trovarlo eccellente; tutte si deliziavano con una scatola di confetti e l’intimità sembrava crescere di minuto in minuto. Simonetta intratteneva Anna intorno a un suo recente viaggio in Germania e a un certo quadro d’Alberto Duro che aveva veduto, non ricordava più se a Norimberga o a Monaco. — Fa parlare nostra cugina, ti raccomando! — esclamò Dorabella — altrimenti ci studia tutte per introdurci in qualche novella! — Ah, come? lei scrive? me ne rallegro! Fu un coro di esclamazioni che morì subito nel silenzio. Tutte quelle fanciulle, tranne forse la buona Simonetta, sentivano il pregiudizio che pesa nella società aristocratica sulle scrittrici, e nemmeno avrebbero alluso apertamente alla carriera di Anna, mentre ne parlavano in segreto come d’un frutto proibito. — Io pensavo a tutt’altro che a una novella — mormorò Anna. — Il tipo più interessante lo troverebbe in Simonetta — disse Isotta — è senza confronto la migliore di noi tutte, sentimentale, dolce, fedele... è fra quelle che dicono: “o lui o la morte! „ non è vero?... come ti compiango darling! — Pazzarella! — esclamò Simonetta che s’era fatta di fiamma, accarezzandola per nascondere il suo turbamento, mentre Anna la guardava con intensità. — Avrai anche tu il tuo romanzo, Isotta! — disse, ridendo, Malvina. — No, davvero. Libera come l’aria!... Ma vorrei sposarmi soltanto per non dover sempre fingere di non capire le cose un po’... leste che si sentono in società. L’ipocrisia mi ripugna in un modo! E poi, il fare la bambina è una grande umiliazione. Vorrei poter assistere a tutte le produzioni, e leggere tutti i libri, e andare una volta, almeno una volta, in un café-chantant... — Tuo cugino è ancora in Inghilterra? — domandò Dorahella. — Sempre fra le nebbie... Fino alla morte di quello zio che gli ha promesso di lasciargli il suo patrimonio, egli non può pensare a mettere famiglia... — Dev’essere terribile questo calcolo — scattò a un tratto<noinclude></noinclude> h29nr4zx5j9dmxz6unnhc94vzkheadf Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/31 108 843116 3014403 2022-08-01T06:02:06Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|29}}</noinclude> Anna, senza volerlo — se si pensa a quanto dolore è sempre congiunto il conseguimento della ricchezza! — Ah sì certamente, terribile, ma chi pensa adesso al dolore? si dice per dire. Chi può evitare i calcoli della vita? di solo affetto non si campa. E i bisogni sono tanti ora!... potete mai immaginare un’esistenza borghese all’ombra delle domestiche mura, fra la lista del bucato, le ricette economiche ma saporite per aggradire il nostro signore e consorte e gl’ingrati marmocchi da allevare con inesauribile sacrifizio? — I marmocchi mi piacerebbero — disse Regina — però non più di due o tre. — A me sembrano un curioso impiccio! E piano, a bassa voce, fra le risa discrete di Félicité e di Dorabella che le sedevano daccanto, Isotta si mise a enumerare comicamente le pene della maternità. — Non ridete d’una cosa sacra! — disse Simonetta, mentre sul suo volto bello e puro una vampa saliva — almeno per amore delle vostre madri! Anna le strinse la mano, senza accorgersi, le altre fanciulle la colmarono di carezze. — Che il Signore te ne conceda una dozzina, cara, quando s’avvera il tuo lieto sogno! — disse la terribile Isotta — ma bada che non cresca qualche pianta esotica nel tuo giardino!... Le ultime parole furono proferite come un murmure, ma Anna che pur le aveva intese, vide che Simonetta, stavolta, senza penetrarne il significato, s’era fatta smorta in viso; intuì, con un senso d’angoscia, quant’era grande il suo amore per Decio. La comparsa della marchesa d’Origo richiamò le allegre fanciulle alla gravità del contegno, e mentre Simonetta coglieva per ciascuna un diverso mazzolino di fiori, esse divennero per un quarto d’ora delle signorine inappuntabili, alle quali non si avrebbero attribuiti che i più alti e nobili pensieri. {{Sasterism}} Un pomeriggio, uscendo dalla basilica di San Giovanni in Laterano, i fratelli de Rosas si dilungarono con Anna, a piedi, sulla via d’Albano, verso le camere sepolcrali. Il cielo era grigio e l’orizzonte appariva velato da fìtti vapori; una cupa melanconia pesava sul verde piano deserto della campagna. Mentre Malvina e Dorabella coglievano le pratoline fiorenti nel luogo incolto, Anna visitò le tombe, si trattenne dinanzi un sarcofago<noinclude></noinclude> egbmgvsebludm19ae79izpv8psz47if Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/32 108 843117 3014404 2022-08-01T06:03:01Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|30|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> del basso impero, sul quale un rozzo scalpello aveva raffigurato un uomo e una donna giacenti insieme. L’iscrizione, dettata dal marito, nel desiderio della comune sepoltura, diceva che quella donna per tanti anni e tanti mesi aveva sempre bene vissuto con lui. — Ecco la nostra latinista! — disse Decio, raggiungendola. — E un latino che lo capiscono tutti... a me interessa questo ricordo d’affetto perduto in mezzo alla campagna, nel silenzio dei secoli. Mi fa bene quando riesco a convincermi che due creature umane si sono fedelmente amate nella morte. — Non è un caso raro, Anna. — A me sembra rarissimo. Quanti amori terribili si trasformarono in indifferenza per non dire in avversione! Quanti amori dolorosi languirono privi di corrispondenza! Credilo, vi è una sorda lotta di diritti fra l’uomo e la donna, che data da tempo immemore e in cui ella in massima soccombette. In fondo alla coppa dell’amore vi è il fiele dell’odio. — Il sentimento non si può analizzare come si anatomizzano i corpi umani, Anna! Le minute indagini a cui sei avvezza ti costringono a sviscerare certi misteri della psiche che dovrebbero rimanere circonfusi dalla luce rosea delle illusioni. — L’analisi sincera fa scaturire la verità. — Anna perchè sei sempre così invincibile nel tuo pensiero! — esclamò il giovane che tanto amava la deferenza consenziente della donna. Ella sorrise con una certa tristezza. — L’inganno mi fa paura — mormorò — amo di guardare in faccia alle cose. I due giovani erano usciti all’aperto, discorrendo. Anna si era seduta su un rudere. Il suo profilo delicato e caratteristico, la linea flessuosa e pur casta della persona ben raccolta nell’elegante vestito di panno nero rivelavano una squisita raffinatezza morale. — Se tu sapessi quale turbamento io provo! — proruppe Decio, quasi soccombendo a un irresistibile impulso — quando mi sei lontana soffro come se mi mancasse un elemento vitale, vicino a te sento un’ambascia che non posso definire. Ella sollevò i limpidi occhi, impallidendo. — E meglio ch’io parta — mormorò — sono alcuni giorni che ci penso! — Oh, Dio! non parlare di questo! — implorò il giovane, prendendole una mano e stringendola contro il suo petto palpitante — io vorrei che tu restassi sempre con noi!<noinclude></noinclude> qib2k8n9l55jqeiseaplwjofwvtvg5z Somiglia fronda a cui fa guerra il vento 0 843118 3014407 2022-08-01T06:16:54Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=35 to=35 fromsection="s2" tosection="s2" /> 4ol4jt3qmr1lqsas2js7984or9v4wuf Quel vago sen, che di sua mano Amore 0 843119 3014408 2022-08-01T06:19:18Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=36 to=36 fromsection="s1" tosection="s1" /> 4fvjw9zt7p1lsv0ajpujccofdqq3byk Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore 0 843120 3014410 2022-08-01T06:21:36Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=36 to=36 fromsection="s2" tosection="s2" /> 8sduiyc0q5jfpcri8wdkypl6t6mhwm1 Alor che immerso in tenebrosi errori 0 843121 3014412 2022-08-01T06:23:11Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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La vecchia ambasciatrice<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Scipione Caetano | Titolo = IV. La vecchia ambasciatrice | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore | succ = Corinna, alor che il rimirarvi è tolto }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Scipione Caetano|Poesie di Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=37 to=37 fromsection="s1" tosection="s1" /> ors2qdukcrmsnhesoc2rwe7cogvyl40 Corinna, alor che il rimirarvi è tolto 0 843122 3014413 2022-08-01T06:25:03Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>V. La casa della donna amata<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Scipione Caetano | Titolo = V. La casa della donna amata | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Alor che immerso in tenebrosi errori | succ = Pargoletto animal cui dié natura }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Scipione Caetano|Poesie di Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=37 to=37 fromsection="s2" tosection="s2" /> jr06fw7sap7yd8ymyuiutft0eyx2udn Pargoletto animal cui dié natura 0 843123 3014414 2022-08-01T06:26:09Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>VI. Alla lucciola<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Scipione Caetano | Titolo = VI. Alla lucciola | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Corinna, alor che il rimirarvi è tolto | succ = Alta città, ch’in mezzo a l'onde hai nido }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Scipione Caetano|Poesie di Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=38 to=38 fromsection="s1" tosection="s1" /> hxudxkqsz4sbdpm8xp3f9kqvo2egnni Alta città, ch’in mezzo a l'onde hai nido 0 843124 3014415 2022-08-01T06:27:18Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Scipione Caetano<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>VII. Venezia<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Scipione Caetano | Titolo = VII. Venezia | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = Pargoletto animal cui dié natura | succ = }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Scipione Caetano|Poesie di Scipione Caetano}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=38 to=38 fromsection="s2" tosection="s2" /> 892n2jb1hvrjcxjv895h4bvpgulzaoe Pagina:Poesie (Monti).djvu/149 108 843125 3014421 2022-08-01T06:57:35Z OrbiliusMagister 129 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||CANTO PRIMO|133|riga=si}}</noinclude><poem> {{R|60}}La sua donna con seco e assai piú bella; Qui di Bice il cantor<ref>61. '''di Bice il cantor''': Dante.</ref>, qui l’altra schiera De’ vati amanti: e tu, cantor lodato D’un’altra Lesbia<ref>63. '''D’un’altra Lesbia''': la Grismondi. Cfr. la nota d’introduzione. La prima Lesbia fu cantata da Catullo.</ref>, ascendi alla mia spera. Vien, di Giove dicea l’astro lunato<ref>64. '''lunato''': Giove ha quattro satelliti o lune, che scopri Galileo dal 7 al 10 gennaio 1610 e chiamò ''Medicea Sydera''.</ref>: {{R|65}}Qui riposa quel grande che su l’Arno Me di quattro pianeti ha coronato. Vien quegli occhi a mirar che il ciel spïarno Tutto quanto, e, lui visto, ebber disdegno Veder oltre la terra e s’oscurarno<ref>69. '''S’oscurarno''': Galileo divenne, negli ultimi anni della vita, cieco.</ref>. {{R|70}}Tu, che dei raggi di quel divo ingegno Filosofando ornasti i pensier tui, Vien; tu con esso di goder se’ degno. Ma di rincontro folgorando i sui Tabernacoli d’oro apriagli il sole; {{R|75}}E, vieni, ei pur dicea, resta con nui. Io son la mente della terrea mole<ref>76. '''la mente''' ecc.: l’anima della terra.</ref>, Io la vita ti diedi, io la favilla Che in te trasfuse la giapezia prole<ref>78. '''la giapezia prole''': Cfr. la nota al v. 17, p. {{Pg|46}}.</ref>. Rendimi dunque l’immortal scintilla {{R|80}}Che tua salma animò<ref>80. '''Che tua salma''' ecc.; «Il poeta segue la dottrina di Platone, favorevole alla poesia, il quale pensava che le anime fossero state distribuito da Dio nei pianeti, donde per opera di divinità subalterne, scendono ad informare i corpi de’ mortali: e quell’anime che avranno vissuto in terra la vita de’ giusti ritorneranno dopo la morte a rivivere nell’astro primitivo; le altre passeranno ad animare il corpo dei bruti, finché siansi interamente purgate. - Platone, lib. {{Sc|vii}}, Della repubblica». Mg.</ref>; nelle regali Tende rientra del tuo padre, e brilla. D’italo nome troverai qui tali Che dell’uman sapere archimandriti<ref>83. '''archimandriti''': capi, maestri.</ref> Al tuo pronto intelletto impennâr l’ali<ref>84. '''Al tuo''' ecc.: Dante Par. {{Sc|xv}}, 54: «all’alto volo ti vesti le piume».</ref>. {{R|85}}Colui<ref name="pag149">85. '''Colui''' ecc.: Archimede, nato a Siracusa l’anno 287 av. C., che fu, come è noto, grande matematico e fisico, e trovò per primo la quadratura della parabola e il rapporto ch’è fra il cilindro e la sfera inscritta (di sei a quattro). Quando Marcello assediò Siracusa, dicesi che Archimede con ispecchi ustori ne bruciasse le navi: certo inventò macchine da guerra, che servirono di efficace difesa agli assediati. Caduta la città in potere del vincitore romano, egli fu ucciso da soldati, che non sapevano chi fosse, mentre era immerso ne’ suoi studi: del che Marcello fu dolentissimo. Cfr. Livio XXV, 31 e Cicerone ''De fin.'' V, 19 e ''Verr.'' IV, 58. Su la sua tomba fu scolpita una sfera entro un cilindro in memoria della grande scoperta ricordata; ciò che serví a Cicerone</ref> che strinse ne’ suoi specchi arditi Di mia luce gli strali e fe’ parere </poem> <ref follow="pag148">terzo cerchio serra, La rividi piú bella e meno altera».</ref><noinclude><references/></noinclude> iyrpylvwq40n2pjsnxu5m99xfgxwscm Chiari, tranquilli e liquidi zaffiri 0 843126 3014444 2022-08-01T07:36:47Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomen... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>I. Alle falde della collina di Sant’Elmo<section end="Titolo"/> <section begin="nome template"/>Intestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>100%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=100%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione | Nome e cognome dell'autore = Giovanni Battista Manso | Titolo = I. Alle falde della collina di Sant’Elmo | Anno di pubblicazione = | Lingua originale del testo = | Nome e cognome del traduttore = | Anno di traduzione = | Progetto = Letteratura | Argomento = Sonetti | URL della versione cartacea a fronte = Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu | prec = | succ = Questi fior, queste erbette e queste fronde }} {{Raccolta|Lirici marinisti/I/Giambattista Manso|Poesie di Giambattista Manso}} <pages index="AA. VV. - Lirici marinisti.djvu" from=39 to=39 fromsection="s2" tosection="s2" /> hamrs8333l48ontiogjyxxhwyd15z5b Questi fior, queste erbette e queste fronde 0 843127 3014448 2022-08-01T07:37:38Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomen... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>II. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=39 to=39 fromsection="s1" tosection="s1" /> mi6wyjsg89v50fuv8qpc7hhpq35e35w Nuda erma valle, ai cui taciti orrori 0 843128 3014450 2022-08-01T07:38:52Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomen... wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu<section end="URL della versione cartacea a fronte"/> <section begin="Argomento"/>Sonetti<section end="Argomento"/> <section begin="Progetto"/>Letteratura<section end="Progetto"/> <section begin="Titolo"/>III. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=40 to=40 fromsection="s2" tosection="s2" /> mgt4gf081mdzsjj6hrzl5jh8k1nrtv7 Freddo pensier, che d'agghiacciato zelo 0 843129 3014452 2022-08-01T07:40:11Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=41 to=41 fromsection="s1" tosection="s1" /> ox0ydglchp9hh4ww7erydvu8m1ad6kj Vattene, infernal mostro; altrove vibra 0 843130 3014453 2022-08-01T07:41:07Z OrbiliusMagister 129 [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Giovanni Battista Manso<section end="Nome e cognome dell'autore"/> <section begin="URL della versione cartacea a fronte"/>Indice:AA. 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VV. - Lirici marinisti.djvu" from=41 to=41 fromsection="s2" tosection="s2" /> 9bnq0m1kywaexjhc1reeh39q2yd16dz Indice:Malfatti- Trattato Coniche.pdf 110 843131 3014463 2022-08-01T07:46:09Z Elecorra67 50297 Gadget [[Aiuto:Gadget CompilaSommario|CompilaSommario]] proofread-index text/x-wiki {{:MediaWiki:Proofreadpage_index_template |Autore=Gianfrancesco Malfatti |NomePagina=Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici |Titolo=Trattato Coniche |TitoloOriginale= |Sottotitolo= |LinguaOriginale=italiano |Lingua=italiano |Traduttore= |Illustratore= |Curatore= |Editore= |Città= |Anno= |Fonte=IA |Immagine=1 |Progetto=Matematica |Argomento=Trattato/Geometria |Qualità=25% |Pagine=<pagelist 1to9=- 10=1 136to137=- 227=- 308to309=- 311=- 315=- 317=- 319=- 321=- 323=- 325=- 327=- 329=- 331=- 335=- 335=- 337=- 339=- 341=- 343=- 345=- 347=- 349=- 353=- 355=- 357=- 359=- 361=- 363=- 365=- /> |Sommario={{Indice sommario|nome=Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici|titolo=Trattato 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enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/74 108 843220 3014585 2022-08-01T08:47:56Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/33 108 843221 3014586 2022-08-01T08:51:28Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|31}}</noinclude> Anna ritrasse la mano con un certo sgomento. Malvina e Dorabella tornavano e subito le sparsero sulle ginocchia i piccoli fiori bianchi e rosa ond’ella, più paziente, ne formasse dei mazzolini. Ma la fanciulla stava con gli occhi perduti come in un’interna visione e solo a stento riesci a vincersi e a soddisfarle. — Non partire, te ne supplico, non partire! — insistette ancora Decio a bassa voce, mentre s’avviavano verso porta San Giovanni ove la carrozza li stava aspettando. Ella gli rivolse un sorriso appassionato, in cui era insieme all’ardente trasporto dell’anima un’ombra grave di arcano dolore. {{asterism}} Quella sera donna Ortensia si mostrò concentrata e taciturna al desinare. Ella osservava furtivamente i due giovani e le pareva di riscontrare nel loro contegno, nei loro sguardi, nelle attenzioni speciali di Decio la conferma d’un sospetto strano che da più giorni la veniva tormentando. Se le circostanze finanziarie della sua famiglia l’avevano costretta ad accettare la mano d’un ricco industriale, ella esigeva che Decio ne rinnovasse con cospicue nozze il prestigio. Mai prima le era balenato alla mente, colle idee che professava, che potesse invaghirsi di sua cugina, della figlia d’un professore tedesco, per giunta medichessa e scrittrice. Ora il solo dubbio di quel pericolo le dava la febbre, la rendeva fredda e quasi dura colla nipote. Però non era donna da lasciarsi intimorire dagli ostacoli, anzi ella aveva subito e chiaramente meditato un piano di battaglia. L’esperienza fatta sulla propria sorella le aveva insegnato che la contraddizione rinfiamma il sentimento. Stimò quindi inopportuno l’assalire Decio di fronte, ma, conoscendone i principi e la suscettibilità, stabilì di ricorrere al mezzo subdolo e preventivo della demolizione e d’insistere nelle critiche acerbe che fin dai primi giorni le erano sfuggite su certe abitudini virili e sulla carriera di Anna. Con la fanciulla si riservava di parare il colpo direttamente, all’ora propizia. I fratelli de’ Rosas avevano fissato di fare il giorno seguente una gita in automobile ai castelli con la loro cugina e con miss Sutton, ma donna Ortensia, all’insaputa di Decio, s’era data premura a ciò vi prendessero parte anche il marchese D’Origo con la famiglia, un paio di giovinotti e due o tre signore inglesi venute a godere un po’ di primavera a Roma. Ella sperava che<noinclude></noinclude> 6lua02lddux70bvk2akfddyc9ev6i5u Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/72 108 843222 3014587 2022-08-01T08:51:45Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/34 108 843223 3014588 2022-08-01T08:52:15Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|32|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> questa combinazione inaspettata, procurando a suo figlio un ritrovo prolungato con Simonetta, favorisse indirettamente i suoi desideri. Così avvenne che Decio, per un naturale riguardo, dovesse invitare la fanciulla a prender posto con la madre nella propria vettura, e Anna, Dorabella e miss Sutton salissero in quella del marchese D’Origo, mentre il resto della brigata li precedeva in una grande Panhard. Sebbene la compiacenza di Anna fosse in gran parte scemata per un sì crudele disappunto, ella non potè a meno di subire l’incanto di quei luoghi ammirevoli. A Frascati era uno splendore di sole e di verde. Nelle ville antiche, un po’ abbandonate, le rose novelle mettevano un festoso ricordo di giovinezza. Il viale dei cent’olmi parve alla fanciulla un sogno fantastico di leggenda. Soltanto a Grotta Ferrata, quando le signore vollero visitare il convento dei monaci basiliani per ammirarvi i begli affreschi che vi dipinse il Domenichino esiliato, ella potè parlare con Decio. In quel minuto fuggevole, insieme lessero sul portale antico la severa scritta: “0 tu che entri, lascia fuori il grave tumulto dei pensieri onde tu possa presentarti degnamente al giudice che vi sta. „ — Io non posso lasciar fuori il tumulto dei miei pensieri, lo porto sempre con me.... — disse il giovane mentre ella gli passava dinanzi. La comitiva si raccolse tutta in un bosco presso Marino, la città pittoresca per eccellenza, onde gustarvi una ricercata colazione alla quale ciascuno aveva voluto offrire il proprio contributo. Mentre i chauffeurs s’affaccendavano a stendere le tovaglie sull’erba, a disporre i seggiolini, a vuotare i canestri, e miss Sutton, assistita da Dorabella e da un giovanottino imberbe, presiedeva ai preparativi, Anna, non vista, s’allontanò nel fittodelia boscaglia. Ella doveva studiare il passo per non calpestare le pervinche, le viole, gli anemoni. I gorgheggi delle capinere e degli usignuoli sembravano cascate di perle cristalline. La pace era profonda e armoniosa. A un tratto il suo nome echeggiò da lontano: — Anna, Anna ove sei? Aennchen, perchè ti nascondi così?... Quella voce aveva ima speciale tenerezza che la fece sussultare, come se una mano l’accarezzasse. — Vi è tanta gente, Decio!... la società mondana toglie alla natura la sua serenità confortatrice. Ho cercato la solitudine.<noinclude></noinclude> 4m67e6dz0egchsbvpakuxpwpem2vn13 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/75 108 843224 3014589 2022-08-01T08:52:29Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/76 108 843225 3014590 2022-08-01T08:52:44Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/77 108 843226 3014591 2022-08-01T08:53:35Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/79 108 843227 3014593 2022-08-01T08:53:45Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/35 108 843228 3014594 2022-08-01T08:53:45Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|33}}</noinclude> — Torneremo qui un’altra volta noi soli ad ascoltare le voci del creato... Vieni, Aennchen — continuò il giovane — ti ho preparato un cuscino di muschio, vi sono tutti fiori intorno... Anna lo seguì con una certa riluttanza. Si sentiva sempre un po’ isolata, le pareva anche che qualcuno la guardasse con una certa curiosità, persino la marchesa D’Origo, che aveva riservato a Decio un pliant accanto al suo. — La signorina s’occupa di scienze naturali? — domandò Lucio Sandri, un giovinotto stecchito nel suo enorme solino, osservando un mazzo di ranunculacee che la fanciulla aveva portato dal bosco. —- Studia medicina — corresse miss Sutton, che gli offriva in quel momento una fetta di corned beef. — Davvero? — esclamò il marchese D’Origo, con un enigmatico sorriso — e quando comincierà a esercitare? — L’anno venturo, a maggio. — In qualche piccola città della Grermania, suppongo? — A Berlino, signore. — Ma ella farà nascere in molti il desiderio di ammalare! — riprese Lucio Sandri, che stava corteggiando Dorabella. — Avrò un posto d’assistente nella clinica per l’infanzia abbandonata, che istituì da poco l’imperatrice — disse Anna, con tranquillità, senza badargli. — Peccato, peccato! — continuò il giovane, dividendo un piccolo boba colla sua vicina. Decio, un po’ pallido, cercò di deviare il discorso, ma Simonetta, che non capiva, credendo essere gentile, insistette alla sua volta: — La signorina de Wittov è anche scrittrice... — Di medicina? — domandò Sandri. Alcuni risero, d’un riso involontario, discreto. — Ma che! — mormorò Decio infastidito. — S’occupa di letteratura. — Dev’essere divertente! — osservò una delle signore inglesi, senza malizia, mentre Sandri bisbigliava un “enciclopedica davvero!„ che pochi udirono. — Divertente? non saprei... non è un divertimento, è un bisogno dello spirito — rispose Anna, diventando sempre più impassibile. — Quale fortuna avere il bisogno di scrivere! — esclamò il giovanottino imberbe. — Se devo rispondere soltanto a una lettera io mi sento perduto!...<noinclude></noinclude> 0uh9qcn2bssogv9pe6pty8nha9gzmrc Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/36 108 843229 3014595 2022-08-01T08:54:12Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|34|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> La convèrsazione s’accalorò sulle noie e sui, piaceri della corrispondenza epistolare, sui soggetti inesauribili dello sport e della vita mondana, con qualche allusione coperta, per riguardo alle ragazze, del resto informatissime, sui piccoli scandali eleganti del giorno. Simonetta parlava molto con Decio, e la sua casta e dolce bellezza, avvalorata dalle linee sobrie del vestito grigio, che proveniva da uno dei primi sarti di Parigi, e da un semplicissimo cappello di paglia, sembrava rifulgere, coi suoi toni fulvi e rosei, sullo sfondo verde. Anna s’era raccolta nei suoi pensieri. Ella esultò quando la marchesa D’Origo propose di riprendere la via, perchè anelava di sottrarsi a un’impressione intollerabile. Porse la verità le si era in quel giorno chiaramente rivelata, forse ella sentiva entro sè stessa, nella inevitabile compiacenza dello spirituale trionfo, l’appassionato trasporto di Decio, ma, dinanzi a quel trasporto istintivo, Simonetta rappresentava la serena ragione, l’opportunità sorridente, la femminilità vittoriosa. Un senso d’angoscia acuì ai suoi occhi l’incanto del paesaggio da Marino a Castel Gandolfo, sulla via tutta fiorita di asfodilli, che bramò indarno raccogliere, perchè nessuno se ne curava. Ella vide dall’alto, nella sua conca un po’ tenebrosa fra i boschi di castagni e di quercie, lo specchio tranquillo del lago d’Albano, su cui erra il tragico ricordo d’una fanciulla straniera, e vide la villa abbandonata dei papi, col suo bastione che la isola dal mondo, e giù nel vastissimo piano, il mare che taglia l’orizzonte con una fascia d’argento, la campagna d’un forte colore d’indaco, screziato di verde malachite, e provò nell’anima la gioia quasi spasmodica delle compiacenze indimenticabili. Ma quella visione fu assai fugace: le automobili correvano verso Genzano, l’ultima tappa. Le verdi gallerie di elei, il mirabile ponte dell’Ariccia, sparirono anch’essi troppo rapidamente, e Anna fu lieta di poter mirare con quiete, dal parco delizioso della villa Cesarmi, quella turchese caduta dal cielo ch’è il lago di Nemi, e godere all’ombra placida dei viali che scendono sino alla sponda, tra i fiori silvestri e le felci frastagliate, la giocondità della poesia campestre nel trepido silenzio del suo cuore. L’automobile di Decio avendo subito più tardi, presso Albano, un guasto alla macchina, il giovane propose alle sue sorelle e ad Anna di tornarsene a Roma col treno che doveva passare da lì a poco. Così Anna, all’ultim’ora, si trovò seduta inaspettatamente accanto a suo cugino. Il compartimento era pieno di<noinclude></noinclude> 94hlt545s6wwpa2xuhoxxvslba29d01 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/37 108 843230 3014596 2022-08-01T08:54:57Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|35}}</noinclude> forestieri, già annottava, e un senso di molle, soddisfatta stanchezza pareva scendere sulla gente, dopo le lunghe, deliziose escursioni. I fiori delicati che la fanciulla portava in mano, avvizzendosi, esalavano un acre profumo. — Oggi tu hai sempre cercato la solitudine, Aennchen, — disse il giovane con la consueta, profonda tenerezza nella voce, mentre guardavano insieme, dal finestrino, nel buio crescente. — E vero, mi trovavo un po’ sperduta. — E io ho tanto sofferto di non poter dividere, come al solito, il tuo entusiasmo; mi sono sentito solo anch’io, perchè costretto da obblighi sociali a starmene lontano da te... Il caso mi consente almeno questi brevi istanti... — Grazie, Decio. — Confi è acuto l’olezzo di quei tuoi fiori! — Vuoi? — diss’ella, porgendogli un ramoscello di timo — gli altri sono già avvizziti, tutto passa... — Non tutto, Anna! — rispose il giovane, chiudendo con gran cura l’erba odorosa nel suo portafogli. Poi continuò a parlare piano con lei delle cose vedute, con una foga repressa, che tradiva un imperioso bisogno di quella effusione. Di quando in quando, anche egli la cercava nella penombra, con uno sguardo penetrante, e Anna sentiva degl’impeti d’ebbrezza come se dovesse svenire. Quella sera stessa i due giovani si trovarono un minuto affatto soli, nel salotto di donna Ortensia. A un tratto, Decio prese le mani della fanciulla e le disse piano come un soffio, ma con ardore veemente: — Anna, Anna! quanto ho sentito d’amarti! Ella arrossì, poi si fece smorta smorta, e più delle sue vaghe parole rispose quel grande pallore di passione. Donna Ortensia, rientrando li vide coi volti trasfigurati, e come Malvina le aveva riferite le più favorevoli notizie sul contegno di Decio, provò per quella sorpresa penosa un nuovo, inaspettato allarme. Ma, pur pensando ch’era giunto il tempo di agire, seppe dissimulare al momento le sue angustie, e solo il giorno seguente si procurò l’occasione di stare raezz’ora a tu per tu con Anna e di riparlarle della gita e di Simonetta. — È molto bella — disse Anna sinceramente — e la sua bellezza s’illumina con la bontà. — Mi compiaccio di questi tuoi apprezzamenti, perchè... hai mai inteso dir nulla?<noinclude></noinclude> 8cly3s7dg59e6qyduxr0byhyj9ulxu1 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/80 108 843231 3014597 2022-08-01T08:56:11Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/78 108 843232 3014598 2022-08-01T08:56:27Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/38 108 843233 3014599 2022-08-01T08:56:27Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|36|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> — Miss Sutton mi raccontò una volta che si parlava del suo matrimonio con Decio — disse la fanciulla, in cui la nativa alterezza subito s’era ridestata. — Appunto. Ah! te l’ha detto? Se ne parla ancora, anzi ieri, mentre eravate fuori, una signora mi assicurò ch’ella è proprio invaghita di mio figlio. Decio non può restare insensibile a questa così lusinghiera preferenza. Figurati quale splendido matrimonio! figlia unica e di antico casato! Anna si sentì rabbrividire, ma riesci a vincersi e mormorò: — Certo zia. Quando vi è un sicuro affetto e l’unità nelle idee, non manca più nulla, il resto è cosa secondaria. — Chi non amerebbe quella splendida creatura? chi non andrebbe con lei d’accordo? Qualche volta, te lo confesso, ho temuto che a Decio pigliasse la malinconia di fare una scelta di capriccio... del suo cuore è sempre stato geloso, e poi ha un tale disprezzo per il denaro! ma dopo tutto devo fare assegnamento sul suo buon senso... egli sa che una simile sciocchezza non gliela perdonerei mai, mai. Anche Irene... scusa sai, non è per far torto a tuo padre, un perfetto galantuomo... anche Irene quanti disgusti fece nascere in famiglia! Anna si drizzò come se l’avesse punta un insetto velenoso. — Desidererei che si rispettasse la memoria della mia mamma! — esclamò ella con impeto. — Non fraintendermi, Anna — continuò donna Ortensia, senza scomporsi — e sovrattutto non parlare di questo con Decio, te ne prego. Sono confidenze che faccio a te, per la profonda stima che m’ispirano il tuo carattere, la tua prudenza, la tua squisita delicatezza... Il cameriere annunziò una visita, e Anna fu felice di potersi ritirare. Le sue cugine erano uscite, ella si chiuse in stanza ed ebbe uno sfogo amaro di pianto. Ma la sua ragione fu pronta a ridestarsi con un’impetuosa rivolta contro l’ingiustizia delle cose. “Se Decio mi ama, chi ci può separare?„ pensava nella sua semplice logica. Se la zia non è d’accordo, non potremo andarcene lontani, cercando una comune attività? Ella mi conosce, ella vuol trovare nel mio amor proprio un alleato contro me stessa. Ma l’amore di Decio non avrà la forza di difendersi da qualunque pericolo? non si renderà superiore a qualsiasi ostacolo?„ Sebbene fidasse nell’amato, il suo orgoglio nativo finì col prevalere. La partenza le parve più che mai necessaria e fissò di parlarne alla prima occasione con suo cugino.<noinclude></noinclude> m4wo7w69b74aozm1fm2rd0olvez22l4 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/73 108 843234 3014600 2022-08-01T08:56:36Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/185 108 843235 3014601 2022-08-01T08:57:05Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione|176|{{Sc|gli elementi tecnici della pittura}}||riga=si}}</noinclude>pastelli. Questa è leggerissima di tutte le altre eccetto che quella colla quale le donne si fanno bianche. Ma è mortale a berla come ancora la spuma dell'argento. Se poi la biacca si cuoce diventa rossa<ref>{{Sc|Plinio}}, libro XXXIV, Cap. XVIII, ''Storia Naturale'' tradotta da {{Sc|Cristoforo Landino}}. - Venezia 1543.</ref>. Il processo detto olandese, dei più antichi, non differenzia molto da questo ricordato da Plinio. Si pongono delle lamine di piombo ravvolte a spirale e sostenute da un peduccio entro vasi di terra verniciata contenente certa quantità di aceto. I vasi posti l'uno accanto all'altro si collocano sopra uno strato di concime di poi coperti con tavole di legno, si procede ad un nuovo strato di concime e vasi e così via via sino a riempirne grandi fosse e farne ammassi alti quattro o cinque metri che non si toccano più per circa un mese. Bentosto la temperatura si innalza per le combinazioni chimiche che si svolgono. L'aceto opera sul piombo trasformandolo in acetato di piombo, che l'acido carbonico sprigionato dal concime cambia in carbonato di piombo. Così le lamine si coprono di squame bianche e dure che si fanno cadere per mezzo della battitura, e le squame raccolte e macinate ad acqua formano la cerusa o biacca comune. Nel processo francese, detto di Clichy, si prepara la biacca per mezzo dell'acetato neutro di piombo. Si aggiunge a questo acetato del litargirio per farne un acetato con eccesso di base. Si fa quindi arrivare nella dissoluzione d'acetato di piombo basico, una corrente d'acido carbonico, che precipita l'eccesso di base allo stato di carbonato (cerusa) lasciando libero l'acetato di piombo diventato neutro. Si<noinclude><references/></noinclude> se62fn97uj16s6khs4i08q24nt4g7np 3014611 3014601 2022-08-01T09:00:02Z Alocin 23093 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione|176|{{Sc|gli elementi tecnici della pittura}}||riga=si}}</noinclude>pastelli. Questa è leggerissima di tutte le altre eccetto che quella colla quale le donne si fanno bianche. Ma è mortale a berla come ancora la spuma dell'argento. Se poi la biacca si cuoce diventa rossa »<ref>{{Sc|Plinio}}, libro XXXIV, Cap. XVIII, ''Storia Naturale'' tradotta da {{Sc|Cristoforo Landino}}. - Venezia 1543.</ref>. Il processo detto olandese, dei più antichi, non differenzia molto da questo ricordato da Plinio. Si pongono delle lamine di piombo ravvolte a spirale e sostenute da un peduccio entro vasi di terra verniciata contenente certa quantità di aceto. I vasi posti l'uno accanto all'altro si collocano sopra uno strato di concime di poi coperti con tavole di legno, si procede ad un nuovo strato di concime e vasi e così via via sino a riempirne grandi fosse e farne ammassi alti quattro o cinque metri che non si toccano più per circa un mese. Bentosto la temperatura si innalza per le combinazioni chimiche che si svolgono. L'aceto opera sul piombo trasformandolo in acetato di piombo, che l'acido carbonico sprigionato dal concime cambia in carbonato di piombo. Così le lamine si coprono di squame bianche e dure che si fanno cadere per mezzo della battitura, e le squame raccolte e macinate ad acqua formano la cerusa o biacca comune. Nel processo francese, detto di Clichy, si prepara la biacca per mezzo dell'acetato neutro di piombo. Si aggiunge a questo acetato del litargirio per farne un acetato con eccesso di base. Si fa quindi arrivare nella dissoluzione d'acetato di piombo basico, una corrente d'acido carbonico, che precipita l'eccesso di base allo stato di carbonato (cerusa) lasciando libero l'acetato di piombo diventato neutro. Si<noinclude><references/></noinclude> cqo1gihg9g02ojxq38eim39s2me6bof Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/39 108 843236 3014602 2022-08-01T08:57:16Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|37}}</noinclude> Decio prevenne involontariamente il suo desiderio, raggiungendola quella stessa mattina nel piccolo salotto che serviva di biblioteca, e ov’ella s’era recata per riporre un volume di versi. Erano soli e Anna sentì che il momento decisivo era giunto. — Aennchen! — cominciò il giovane con la solita voce soffocata e ardente — dimmi la cagione della tua mestizia. — Ho risolto di partire. — Sempre questa dolorosa minaccia! Anna, Anna, tu hai avuto qualche spiacevole impressione... — Mi sono accorta che non dovevo abusare più a lungo della vostra cortesia, mi sono destata all’improvviso, come da un sogno, Decio. Devo tornare alla vita reale. — Ti hanno turbata le mie parole? non sei contenta di me? Ieri sono stato forse un po’ strano, ma che vuoi... non amo di rivelare al pubblico i miei sentimenti. — Hai ragione. — Dopo, ti ho parlato con un certo impeto... fummo interrotti subito e non potei rivederti... — Io non ho nulla, Decio, rassicurati. — Comunque sia, io sono venuto per tranquillarti e per aprirti schiettamente l’animo mio... hai diritto a questa confessione. Dal giorno che ti conobbi, Anna... devi essertene accorta! io fui turbato nel mio profondo da gioie e angoscie che nessuna donna mi aveva mai fatto provare. Vi è forse nell’intimo delle anime nostre un arcano vincolo di simpatia... E pure, non te lo nascondo, vi sono anche nella tua individualità così spiccata degli elementi che contraddicono alla mia natura e che mi fanno molto soffrire. Quante notti insonni ho passate! Non so perchè io desideri con tale veemenza la tua anima, e soffra nel tempo stesso di questo invincibile turbamento! — É l’eterno conflitto del quale io già ti parlai, Decio. Hai letto il Moebius? Egli dice delle verità, se vuoi, ma con evidente spirito di parte. In fondo ad ogni uomo vi è un po’ di questa coscienza virile offesa e irritata. — Io non ho letto il Moebius, Anna, io ascolto soltanto la voce interna che mi costringe, per un debito di lealtà, a confidarmi teco... Vorrei che tu fossi la mia donna, la mia cara donna, ad un tempo la dama del mio cuore e la signora della mia casa. Vorrei che tu governassi questo piccolo regno con la forza del tuo intelletto e con la virtù del tuo sentimento, abbandonando ogni altra esterna aspirazione. Per soddisfare l’istinto<noinclude></noinclude> 9fpr2y8nl0ye4lh257wrmp61x5vdag6 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/40 108 843237 3014603 2022-08-01T08:58:16Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|38|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> umanitario, vi è sempre la carità e i mezzi non ti mancherebbero; per appagare i bisogni dello spirito vi sono fonti inesauribili hi libri, i teatri, la corrispondenza epistolare, i viaggi... — Ebbene... non riesco a comprenderti — disse Anna, pallidissima. — In poche parole... io desidererei che tu rinunziassi a certe cose... vedi... saresti, non so come spiegarmi... saresti più donna, più conforme alla missione che la natura e Dio ti hanno assegnata... Anche ieri, hai sentito... con quella velata ironia... era una cosa penosa! Gli occhi di Anna si erano dilatati straordinariamente, come fosse presa da uno stupore profondo. Ella non rispose. — Lo vedo — continuò il giovane con la più insinuante tenerezza — forse adesso non puoi comprendermi... ti sembro un grande egoista! ma più tardi senza fallo mi daresti ragione, e il tuo sacrifizio sarebbe compensato da un amore senza limiti, da una perenne adorazione... — Rinunziare... a scrivere? — domandò finalmente Anna, con voce strozzata. — Sì, cara Anna, ma di più ancora... di più. — Alla mia professione? ma non sai che ci tengo come alla vita stessa! — esclamò la fanciulla, scattando. — E se te ne pregassi? — Perchè? ma perchè, perchè? — insistette ella, con angoscia. — Perchè... sono geloso di tutto, perchè vorrei che tu fossi mia, tutta mia... — E non credi tu che una nobile occupazione, il trasporto per un’arte non possano elevare e rinvigorire l’affetto?... — No Aennchen. La famiglia non ci consente di divagare in troppe cose, e certe posizioni sociali hanno anch’esse i loro doveri e diritti... — I diritti e i doveri della società sono basati in gran parte sul falso! — disse la fanciulla scuotendo la testa. — Allora, permetti che mi spieghi meglio. Io non potrei tollerare che queste manine si occupassero di sezioni anatomiche... non potrei tollerare che la mia diletta compagna avesse dei rapporti cogli editori, si esponesse al giudizio volgare del pubblico e alle censure spesso insolenti dei critici. Il volto della fanciulla s’era fatto quasi livido. Ella balbettò: — Dunque, al tuo amore tu metti una condizione? — Oh Dio! una condizione! non è la parola... te l’ho detto, si tratta d’una preghiera.<noinclude></noinclude> rt64lmccgpjg9374pvz6mvfhsx1dp5k 3014605 3014603 2022-08-01T08:58:28Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|38|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> umanitario, vi è sempre la carità e i mezzi non ti mancherebbero; per appagare i bisogni dello spirito vi sono fonti inesauribili hi libri, i teatri, la corrispondenza epistolare, i viaggi... — Ebbene... non riesco a comprenderti — disse Anna, pallidissima. — In poche parole... io desidererei che tu rinunziassi a certe cose... vedi... saresti, non so come spiegarmi... saresti più donna, più conforme alla missione che la natura e Dio ti hanno assegnata... Anche ieri, hai sentito... con quella velata ironia... era una cosa penosa! Gli occhi di Anna si erano dilatati straordinariamente, come fosse presa da uno stupore profondo. Ella non rispose. — Lo vedo — continuò il giovane con la più insinuante tenerezza — forse adesso non puoi comprendermi... ti sembro un grande egoista! ma più tardi senza fallo mi daresti ragione, e il tuo sacrifizio sarebbe compensato da un amore senza limiti, da una perenne adorazione... — Rinunziare... a scrivere? — domandò finalmente Anna, con voce strozzata. — Sì, cara Anna, ma di più ancora... di più. — Alla mia professione? ma non sai che ci tengo come alla vita stessa! — esclamò la fanciulla, scattando. — E se te ne pregassi? — Perchè? ma perchè, perchè? — insistette ella, con angoscia. — Perchè... sono geloso di tutto, perchè vorrei che tu fossi mia, tutta mia... — E non credi tu che una nobile occupazione, il trasporto per un’arte non possano elevare e rinvigorire l’affetto?... — No Aennchen. La famiglia non ci consente di divagare in troppe cose, e certe posizioni sociali hanno anch’esse i loro doveri e diritti... — I diritti e i doveri della società sono basati in gran parte sul falso! — disse la fanciulla scuotendo la testa. — Allora, permetti che mi spieghi meglio. Io non potrei tollerare che queste manine si occupassero di sezioni anatomiche... non potrei tollerare che la mia diletta compagna avesse dei rapporti cogli editori, si esponesse al giudizio volgare del pubblico e alle censure spesso insolenti dei critici. Il volto della fanciulla s’era fatto quasi livido. Ella balbettò: — Dunque, al tuo amore tu metti una condizione? — Oh Dio! una condizione! non è la parola... te l’ho detto, si tratta d’una preghiera.<noinclude></noinclude> 4ob1jvk1obfvfg7ih4tccgiigdof23m Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/83 108 843238 3014604 2022-08-01T08:58:19Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/41 108 843239 3014606 2022-08-01T08:59:19Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|39}}</noinclude> — S’io consentissi, sai tu quante lotte, quanti terribili ostacoli dovresti affrontare? — Non lo so — disse il giovane con un atto di sdegno —: sento che per l’affetto avrei il coraggio di affrontare il mondo. — Strano! e hai tanta paura delle mie... inclinazioni! E s’io mi rifiutassi? — Direi che l’amor tuo non è completo, Anna. — E se questa preghiera, come la chiami e che resta pur sempre una condizione, mi facesse pensare lo stesso di te? — Il caso è diverso. — Perchè sei un uomo? perchè ti attribuisci il diritto di esigere? — Anna, tu ragioni troppo. Il sentimento deve spaziare in un campo più ideale. Credilo, gl’istinti virili aboliscono la grazia della donna e la vostra grazia è una cosa divina! Essa governa il mondo! La voce del giovane prendeva sempre più quell’accento carezzevole e insinuante che alla donna sembra una dolcezza, ma che è in fondo un irresistibile impero. La fanciulla sollevò i limpidi occhi azzurri ed essi incontrarono uno di quei sorrisi profondi che sembrano affermare l’interna corrispondenza delle anime e che le rendono obliose del momento che passa. Il sordo antagonismo di quelle due tempre s’arrestò dinanzi alla voce prepotente insieme e pietosa della natura. Egli attrasse con atto invincibile sul suo petto la testina bionda, lumeggiata d’oro, che vi posò alcuni secondi come smarrita nell’amorosa languidezza d’un involontario abbandono. Anna sentì un fremito di fuoco sulle labbra tremanti e tremando rispose. Ma fu come un lampo. Balzò in piedi, atterrita dal pensiero di perdere la ragione, non turbata da quel bacio che le pareva sacro. — Non mi dici nulla? sei così incerta ancora? Anna, Anna! — insistette il giovane con violenza vedendo che la fanciulla tornava a chiudersi fieramente in sè stessa. — Oggi non posso Decio, domani... domani risponderò. — Perchè non adesso? è così difficile?... Anna tu non mi vuoi bene! — Molto più di quanto tu possa sapere e credere, Decio. Ora va, te ne supplico... va!.. . {{asterism}} Ella rimase gran tempo colla testa fra le mani, sperduta. Si sentiva soffocare, un cerchio di ferro la stringeva alle tempie. Le pareva che qualche cosa si sprofondasse entro di lei, ohe il suo cuore si vuotasse tutto, restando esulcerato.<noinclude></noinclude> ldckhbzvfiphja36i4rp13o47erpes3 Pagina:La tecnica della pittura.pdf/184 108 843240 3014607 2022-08-01T08:59:27Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" /></noinclude>{{c|t=3|CAPITOLO IX}} {{Rule|2em}} {{c|I Colori principali della pittura.}} {{capolettera|I}}L BIANCO DI PIOMBO (''biacca, cerusa, bianco d'argento, carbonato di piombo''). — Si ottiene facendo reagire l'acido carbonico su di un sale basico di piombo. Plinio ne descrive il più antico processo di fabbricazione in tal modo: « Le fabbriche del piombo ci danno ancora il psimithio, cioè la biacca. È ottimo in Rhodi. Fassi coi minuzzoli del piombo sottilissimi, ponendogli sopra un vaso d'aceto fortissimo; così stillano. Quello che cade nello aceto si secca, macina et staccia et di nuovo collo aceto si impasta, et dividesi in pastegli, et nella state si secca al sole. Fassi ancora mettendo il piombo ne' vasi dello aceto et turandolo bene ve lo tengono dieci giorni poi radono da quello quella parte che pare quasi muffa et dippoi rigettano il piombo nell'aceto facendo così tanto che venghi meno. Quello che si rade si pesta, stacciasi et cuocesi et mestasi con uno fuscello tanto che diventi rosso et simile alla Sandaracca. Dippoi si lava con acqua dolce tanto che si purghi di ogni macchia et similmente dippoi si secca et fassene<noinclude><references/></noinclude> 50df09s6agxqhxz2s2j7v837hwcqf94 3014608 3014607 2022-08-01T08:59:34Z Alocin 23093 /* Problematica */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alocin" /></noinclude>{{c|t=3|CAPITOLO IX}} {{Rule|2em}} {{c|I Colori principali della pittura.}} {{capolettera|I}}L BIANCO DI PIOMBO (''biacca, cerusa, bianco d'argento, carbonato di piombo''). — Si ottiene facendo reagire l'acido carbonico su di un sale basico di piombo. Plinio ne descrive il più antico processo di fabbricazione in tal modo: « Le fabbriche del piombo ci danno ancora il psimithio, cioè la biacca. È ottimo in Rhodi. Fassi coi minuzzoli del piombo sottilissimi, ponendogli sopra un vaso d'aceto fortissimo; così stillano. Quello che cade nello aceto si secca, macina et staccia et di nuovo collo aceto si impasta, et dividesi in pastegli, et nella state si secca al sole. Fassi ancora mettendo il piombo ne' vasi dello aceto et turandolo bene ve lo tengono dieci giorni poi radono da quello quella parte che pare quasi muffa et dippoi rigettano il piombo nell'aceto facendo così tanto che venghi meno. Quello che si rade si pesta, stacciasi et cuocesi et mestasi con uno fuscello tanto che diventi rosso et simile alla Sandaracca. Dippoi si lava con acqua dolce tanto che si purghi di ogni macchia et similmente dippoi si secca et fassene<noinclude><references/></noinclude> 5zhu2q9r6nnvsqe6deoj9ezxy165xhq 3014614 3014608 2022-08-01T09:00:56Z Alocin 23093 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="2" user="Alocin" /></noinclude>{{c|t=3|CAPITOLO IX}} {{Rule|2em}} {{c|I Colori principali della pittura.}} {{capolettera|I}}{{Sc|l bianco di piombo}} (''biacca, cerusa, bianco d'argento, carbonato di piombo''). — Si ottiene facendo reagire l'acido carbonico su di un sale basico di piombo. Plinio ne descrive il più antico processo di fabbricazione in tal modo: « Le fabbriche del piombo ci danno ancora il psimithio, cioè la biacca. È ottimo in Rhodi. Fassi coi minuzzoli del piombo sottilissimi, ponendogli sopra un vaso d'aceto fortissimo; così stillano. Quello che cade nello aceto si secca, macina et staccia et di nuovo collo aceto si impasta, et dividesi in pastegli, et nella state si secca al sole. Fassi ancora mettendo il piombo ne' vasi dello aceto et turandolo bene ve lo tengono dieci giorni poi radono da quello quella parte che pare quasi muffa et dippoi rigettano il piombo nell'aceto facendo così tanto che venghi meno. Quello che si rade si pesta, stacciasi et cuocesi et mestasi con uno fuscello tanto che diventi rosso et simile alla Sandaracca. Dippoi si lava con acqua dolce tanto che si purghi di ogni macchia et similmente dippoi si secca et fassene<noinclude><references/></noinclude> 94vmb645hg2snesl72l7ldl9nxykbqi Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/42 108 843241 3014609 2022-08-01T08:59:48Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|40|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> Il suo amore era come ferito a morte, ma si rinfiammava per quella stessa ferita. All’amore di lui non poteva più credere: dinanzi una fiamma sì luminosa e pura esso le sembrava un gretto, oscillante lumicino. Pensava u che cosa ha amato in me se la parte mia migliore gli è repulsiva? se vuole che rinunzi in certo modo a me stessa per diventare un’altra? Tutti i miei ideali dovrebbero disperdersi in un’oziosa realtà. Chi sarei io? che cosa diverrei? l’oggetto passivo d’un amore che mi umilia, una signora alla moda che passa metà della giornata a studiare come si divertirà nell’altra metà, che si fa allevare da altri i figliuoli per bene adempiere a degli obblighi sociali molto discutibili, che sottrae una piccola parte del superfluo nel suo budget per darlo ai poveri che non conosce, una bambola foggiata secondo il criterio dell’uomo, un piccolo cuore da sfruttare finché si spezza, un intelletto così soffocato da ridursi anche nella necessità incapace alla rivolta! E poi... la zia non vuole, me lo ha fatto capire chiaramente, non vuole. Varrebbe la pena che per un affetto così ligio ai pregiudizi io esponessi la mia dignità all’umiliazione di quest’angoscioso ostacolo? Ma dunque, non lo amo? Oh Dio santo, quanto, quanto lo amo!„ E all’improvviso, dinanzi all’impulso indomabile della passione, ogni difficoltà scompariva fra le più contraddicenti idee. Ella sentiva ancora la soavità infinita di quel bacio, l’unico che avesse mai dato, l’unico che nella sua austerità di creatura esclusiva le pareva di poter dare nella vita, se il destino la separava da Decio, e tutto quel tesoro di tenerezza e d’abnegazione che è nel fondo dell’anima femminile veniva a un tratto a galla col miraggio tentatore d’una sovrumana felicità. L’immaginazione, esaltandosi, le rappresentava al vivo le compiacenze d’una vita invidiata dal mondo, nel benessere d’un home signorile, comodo, elegante, al fianco d’un bel giovane geniale e innamorato, in quella città unica al mondo ch’è Roma. Ma Anna aveva già sofferto troppo per non conoscere sé stessa e non poteva soggiacere a lungo all’inganno di quelle lusinghe. Ella sapeva che nulla poteva sostituire per lei le gioie del lavoro umanitario e dell’arte. Nel grave dibattito, ancora una volta, la sua forte tempra prevalse. E per mettersi al sicuro da ogni tentazione ella risolse d’affrettare la partenza e di comunicarne subito la notizia a donna Ortensia. Il colloquio con Decio non era sfuggito alla vigilanza della madre premurosa, e all’apparire di Anna, incapace di frenare il proprio dispetto, ella disse subito:<noinclude></noinclude> 9qvbygii38k3kt3ow4y8l8a8z2o6y0l Discussioni indice:Malfatti- Trattato Coniche.pdf 111 843242 3014610 2022-08-01T08:59:56Z Elecorra67 50297 salvataggio contributori wikitext text/x-wiki == Contributori == * [[Utente:Elecorra67|Elecorra67]] * [[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] <!-- fine contributori --> ehvgdstedawmhc9ag4b9i6e8kn288gm Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/43 108 843243 3014612 2022-08-01T09:00:02Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|41}}</noinclude> — Mio figlio era poc’anzi con te nella biblioteca. — Sì zia. — Non capisco lo scopo di questi segreti colloqui. Aveva qualche cosa a confidarti? — Può darsi. Del resto, ciò è avvenuto rare volte e non per mia volontà. A me non sembra sconveniente. In Germania le usanze sono diverse. — Sarà, ma noi, grazie a Dio, siamo in Italia. Me ne rincresce per Dorabella e Malvina. Anna pensò alle confidenze delle sue cugine e alla loro dubbia riservatezza e un vago sorriso le sfiorò le smorte labbra. Nondimeno rispose con calma: — È giusto ch’io non abusi della sua cortese ospitalità, trasgredendo a un sì espresso desiderio. — Parai molto bene, Anna. Poche, per sè insignificanti parole, ma sature di veleno. La fanciulla non vi badò e riprese con apparente pacatezza: — Ho deciso di partire fra due giorni. Venivo appunto a parteciparle questo mio divisamento. — Parti? — esclamò donna Ortensia, mutando viso e accento — perchè? — Il lavoro m’aspetta e troppo tempo ho indugiato, senza accorgermi. I miei amici stessi mi esortano al ritorno. — Me ne rincresce assai, cara figliola...; d’altronde se la tua carriera lo esige, non so che dire... — rispose donna Ortensia per non rivelare, nè compromettere la sua immensa soddisfazione. — Dispiace anche a me, zia, ma mi rimangono dei ricordi indelebili, oh quanti diversi ricordi! — disse Anna senza reprimere la propria amarezza. — Sono stata un po’... subitanea con te poc’anzi e lo deploro... — concluse donna Ortensia, che quella felice soluzione rendeva perfino suscettibile al pentimento. La fanciulla non rispose, ma s’occupò di Malvina ch’era sopravvenuta e che si scioglieva in lagrime al pensiero di separarsi da lei. Poi, com’era giorno di ricevimento per casa de’ Kosas, Anna espresse il desiderio d’uscire.. Aveva bisogno di respirare inosservata, di raccogliere le proprie forze nella solitudine. Le pareva ancor sempre che Decio dovesse cercarla, dovesse dirle con quella voce calda, fremente di passione: io vivevo nell’errore, lo vedo; l’amor mio era chiuso in una rete di vecchie idee e si è liberato. Io desidero che tu assecondi le tue invinci-<noinclude></noinclude> 0oa3a0cvd58fzq1f8u7pm151nyxrt21 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/44 108 843244 3014613 2022-08-01T09:00:28Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|42|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> bili aspirazioni, che tu consenta al tuo intelletto una vita energica e piena; io non voglio cercare in te un elemento esteticodi piacere, bensì un’alleata fedele dello spirito che nelle inevitabili controversie di quaggiù, quando si sfatano le illusioni, quando si spegne la bellezza, mi dia il sicuro conforto della sua amicizia,, d’un legame superiore a ogni umana miseria. Fu con questo folle barlume di speranza ch’ella s’avviò a casa e per l’ultima volta verso i luoghi prediletti. Errò alcun tempo in piazza di Spagna completando la sua raccolta di fotografìe. Comperò da un bambino una ciocca di rose e se la puntò macchinalmente alla cintura, poi salì per istinto la bella gradinata ove solevano raggrupparsi una volta i modelli convenzionali. Un suono vago l’attrasse nella chiesa della Trinità dei Monti. Le monache cantavano un coro soave e triste, accompagnato dall’organo; il quadra di Daniele da Volterra era già immerso nell’ombra. Ella si fermòper ascoltare e un’onda soffocante di lagrime le salì dal cuore agli occhi. Quando uscì di nuovo all’aperto per appoggiarsi un’ultima volta al parapetto ove aveva fatto sì lunghe, deliziose soste nei giorni trascorsi, Roma si disegnava colla cupola di Michelangelo sullo sfondo sfolgorante del cielo, nell’ora vespertina. Un rumore confuso saliva dalle vie sottoposte; dietro a lei passavano i ciclisti, le carrozze, le frotte di bimbi, i forestieri che tornano dal Pincio. Era nell’aria mite di primavera, nel paesaggio caldo, nella gente serena come una placida contentezza delle cose. Anna ripensò molte gioie trascorse, rivide in una volubile fantasmagoria dei gruppi di cipressi ergentisi nella cupezza quasi tragica del verde, delle file caratteristiche di pini sugli orizzonti di fiamma, e memorabili vie antiche seminate di sepolcri, e brani d’acquedotti dispersi nella campagna vaporosa, rivide le dee impassibili dei marmi greci e la dolcissima Madonna di Raffaello nelle camere al Vaticano, la statua di Marco Aurelio e la Santa Cecilia del Maderno e uno struggimento la prese per quella città della bellezza, un orgoglioso trasporto figliale, quale Roma sola lo consente. Prima di tornare a casa ella volle contemplare ancora una volta i ruderi giganteschi del Palatino, ove vegetavano una volta presso agli agave gli acanti degli orti farnesiani, volle immergere la sua manina tremante nelle fresche acque della fontana di Trevi e ascoltarne lo scroscio armonioso e raccogliere nella mente visioni estreme di linee e di colori. Al desinare vi era gente. Subito dopo, donna Ortensia che doveva condurre le figliuole al teatro insistette onde Anna le<noinclude></noinclude> c0g9p12fuhjm4aqtmare1sty3sydqpg Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/45 108 843245 3014615 2022-08-01T09:02:54Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|43}}</noinclude> accompagnasse. Decio prese un pretesto per allontanarsi. Era cupo, concentrato e il silenzio della fanciulla e i suoi propositi di partenza evidentemente lo irritavano. Solo una volta passandole accanto egli mormorò: — Sei crudele, Aennchen. Ella non potè rispondere. Sentiva che il cozzo delle loro due volontà era invincibile. {{asterism}} La notte fu grave per entrambi. Anna era ancora in camera quando le portarono la posta. Insieme a parecchie lettere vi era un fascio di bozze di stampa. Il direttore della Gartenlaube, ’cosa affatto eccezionale, mandandole egli stesso le prove delle Kinderssenen, l’ultimo lavoro in cui ella aveva raccolto con forma geniale i suoi studi sulle anime dei bambini sofferenti in un ospedale di Berlino, aggiungeva una parola di schietta lode per la verità di quei bozzetti della vita infantile, augurando che il plauso del mondo letterario la rendesse presto celebre come meritava. Anna sentì un brivido strano in tutta la persona, baciò con trasporto quella lettera, poi discese portandola seco come un talismano. Ella pensava, con un senso di tristezza, che Decio non le aveva mai realmente chiesto di leggere alcunché di suo. Sperò nondimeno di trovarlo nella sala da pranzo e di potergli in qualche modo parlare, ma, presago forse dèlia risposta e risoluto di non transigere, il giovane alla colazione non si fece vedere. Anna comprese allora d’aver tardato anche troppo, tornò nel gineceo e fatta una rapida risoluzione gli scrisse: “Caro cugino, “Ho molto meditato e ho risolto. Ti sono riconoscente dell’affezione che hai voluto dimostrarmi e la cui dolcezza non dimenticherò mai, ma sento che io non saprei in alcun modo corrispondere all’ideale che ti sei fatto della donna, nè acconsentire alle restrizioni che tu domandi. La mia coscienza mi costringe di rinunziare a un sogno che poteva essere divino e che un fatale ostacolo disperde. Ti conceda la vita ogni più eletta felicità. Questo è il primo, l’ardente voto della tua {{blocco a destra|{{Ct|f=100%|v=1|lh=1.5|“''Aff.ma cugina''<br>“{{Sc|Anna de Wittov.}}„}}}}<noinclude></noinclude> nnnsl0765ez7f0rqf53qxohc58i9z21 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/46 108 843246 3014616 2022-08-01T09:03:23Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|44|{{Sc|la fanciulla straniera}}|}}</noinclude> La fanciulla trovò modo, passando dinanzi al piccolo appartamento di Decio, di porre, non vista, la busta suggellata su un vassoio in anticamera, poi scrisse un biglietto al prof. Heinselt in cui gli annunziava il suo ritorno col cuore sanguinante, ma pieno di coraggio; da ultimo pensò con calma a riporre nelle valigie la roba sua. Decio comparve soltanto al desinare. Aveva il viso sconvolto, ma sul suo visibile accoramento prevaleva l’esasperazione del ferito orgoglio virile. Anna sofferse di quella latente ostilità. Mentre donna Ortensia e le figliuole andavano a gara a colmarla di attenzioni, il giovane, molto concentrato in sè stesso si limitava alla sua solita cavalleresca cortesia che in quell’ora suprema aveva qualche cosa di glaciale. Più tardi, mentre ella passava da nn gabinetto per scendere dalla scala interna nel piccolo giardino ove le sue cugine l’aspettavano, il giovane la raggiunse, le disse con affettata freddezza: — Dunque domani... — Sì Decio. — Inesorabilmente... — continuò egli, scrutandone il volto scolorato. — Non è questa la parola. Lo vuole la necessità. — Perchè? — Non domandarmi Decio, è meglio assai. — Tu persisti in ciò che m’hai scritto? — Sì, Decio, sono costretta a persistere. Vi è nelle nostre anime una grande affinità primitiva, manca invece l’unità d’elezione. Tu saresti divenuto, senza volerlo, un po’... assoluto, io avrei finito col ribellarmi. V’è un punto grave in cui non potremmo intenderci mai. Altre creature più dolci, più miti, più sottomesse devono allettare il tuo sguardo, amico mio. Per te la mia rinunzia dolorosa è un benefizio. — Oh! — Lo vedrai più tardi. Soltanto ricorda, ti prego, ch’io ti ho molto, molto amato e che... probabilmente t’amerò sempre! Le parole di Anna avevano qualche cosa di semplice insieme e di solenne. Il giovane si lasciò cadere su un divano, colla testa fra le mani. Un impeto improvviso di dolore lo colse, gli strinse la gola con un singhiozzo. Nell’urto di quelle due tempre risolute a non cedere nemmeno alle angoscie della passione, l’istinto ebbe ancora un momento fuggevole di prevalenza. Anna si commosse, s’avvi-<noinclude></noinclude> s88n0skyohmoj97itfgak7r4u3suvsc Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/82 108 843247 3014618 2022-08-01T09:04:26Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/84 108 843248 3014619 2022-08-01T09:04:35Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/47 108 843249 3014620 2022-08-01T09:04:36Z Alex brollo 1615 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|la fanciulla straniera}}|45}}</noinclude> cinò a lui, gli fece una vaga carezza sui capelli neri, poi lo lasciò impetuosamente, scendendo a precipizio le scale. Calava la notte e un olezzo di caprifoglio veniva dal cortile interno del palazzo. Il piccolo giardino era tutto fiorito di gigli clie parevano chiazze bianche tra il cupo fogliame. Una fontanina in un angolo cantava col suo zampillo una monotona melodia. Dorabella rincorreva spensieratamente Malvina per metterle delle lucciole nei capelli che sembravano adorni di gemme. Nessuno vide nell’ombra il mortale pallore sulla faccia di Anna. Ella si contenne e parlò con tranquillità del prossimo viaggio. {{asterism}} L’indomani, come l’avevano accolta il giorno dell’arrivo, i tre giovani de’ Rosas andarono ad accompagnare Anna de’ Wittov alla stazione. Nulla turbava l’effusione sinceramente triste di Malvina e Dorabella nell’ora dolente dell’addio. Decio, pallidissimo, non aveva parole. Più forte di lui la viaggiatrice si reggeva con la volontà. Mentr’ella stava per salire in treno, una cosa strana accadde: Simonetta d’Origo comparve con miss Sutton. Tutta vestita di rosa, pareva un raggio di sole, e portava per la partente un mazzo incantevole d’orchidee, un ricordo del loro breve incontro. Le due fanciulle si baciarono e nella bella faccia dolce di Simonetta, lontana da ogni sospetto, vi fu un sincero accoramento per il distacco della creatura per lei singolare che un legame di parentela vincolava all’uomo amato. I suoi begli occhi si velarono di lagrime. Anna, pur essendo riconoscente, rimase impassibile. Ella entrò nel compartimento portando con sè il fascio di fiori strani, e sebbene fosse pieno, trovò modo di affacciarsi al finestrino fra due americane. Il suo sguardo cercò quello di Decio a cui Simonetta si era per un atto involontario avvicinata e gli diede in silenzio l’estremo saluto con quell’angosciosa visione dinanzi. Il treno si mosse, un fazzoletto sventolò alcuni secondi, poi tutto scomparve nel fumo. {{A destra|margine=1em|{{Sc|Jacopo Turco.}}}}<noinclude></noinclude> cfg94fxgxkblit540i2o2iwph474zm0 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/85 108 843250 3014621 2022-08-01T09:04:42Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/48 108 843251 3014622 2022-08-01T09:04:47Z Alex brollo 1615 /* new eis level0 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" /></noinclude><noinclude></noinclude> o17ugslp684v8229m8344xqyz17dmue Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/49 108 843252 3014623 2022-08-01T09:04:53Z Alex brollo 1615 /* new eis level0 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" /></noinclude><noinclude></noinclude> o17ugslp684v8229m8344xqyz17dmue Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/91 108 843253 3014624 2022-08-01T09:04:59Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/92 108 843254 3014625 2022-08-01T09:05:04Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/81 108 843255 3014626 2022-08-01T09:05:16Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/50 108 843256 3014627 2022-08-01T09:05:23Z Alex brollo 1615 /* new eis level0 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" /></noinclude><!--Anno Vili. B i b L ioteca ComunaLe TS II-op c 2280 TRENTO SOMMARIO del fascicolo di agosto 1905 della Rivista d’Italia F. Di Palma .... La Tripolita,vìa e li Italia. C. Marchesi .... Un canzoniere della vita al tempo di Domiziano. J. Turco....... La fanciulla straniera (novella). G. De Stefano . . . L'intelligenza animale attraverso i tempi geologici. A. Marenduzzo . . I cicisbei nel settecento. G. Gaiatti Un precursore inconsapevole della rivoluzione francese. Rassegne: G. Picciola. Rassegna di letteratura italiana (Otium non sine Musis). - C. Montani. Rassegna d’arte moderna (La VI Esposizione diarie a Venezia). - A. Foà. Rassegna biologica. (Le recenti scoperte sull'agente della sifilide - LI radio nella cura della rabbia — Osservazioni entomologiche : il ragno Clotho; lo scorpione di. Unguadocd). L’Italta nelle riviste straniere. Tavola fuori testo, in tricromia: Giacomo Favretto - Dopo il bagno. La Rivista d’Italia si pubblica in Roma, in fascicoli mensili di circa 200 pagine con linis¬ sime incisioni e tavole fuori testo. — Prezzo d’abbonamento per l’Italia: un anno L. 20; un semestre L. 11. Per l’Estero: un anno Fr. 25 (oro), un semestre Fr. 13 (oro). Prezzo di un fascicolo sepa¬ rato per l’Italia L, 2; per l’Estero Fr. 2.50. --><noinclude></noinclude> mqj4un78uri9ohj3cwodyun092bs3bl Categoria:Testi in cui è citato il testo Georgiche/Libro primo 14 843257 3014628 2022-08-01T09:05:35Z CandalBot2 53742 Bot - CategorieTesti.py: creazione categoria wikitext text/x-wiki {{Vedi anche|Georgiche/Libro primo}} [[Categoria:Testi in cui sono citati altri testi|Georgiche/Libro primo]] roh2c69l9g3jfxgvvfq9jgboo6ou2b0 Pagina:Turco - La fanciulla straniera.djvu/51 108 843258 3014629 2022-08-01T09:05:39Z Alex brollo 1615 /* new eis level0 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="0" user="Alex brollo" /></noinclude><!--LA FANCIULLA STRANIERA (NOVELLA) JACOPO TURCO ESTRATTO DAL FASCICOLO DI AGOSTO I9O5 perativa Editrice, via Federico Cesi, 45. DELLA Rivista d’Italia TRITONE - 201--><noinclude></noinclude> 9x4fq5ykfdb6ih58ddu5sy8xjsm6svs Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/66 108 843259 3014630 2022-08-01T09:05:47Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/88 108 843260 3014631 2022-08-01T09:06:03Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/86 108 843261 3014632 2022-08-01T09:06:23Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/89 108 843262 3014634 2022-08-01T09:06:34Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/87 108 843263 3014635 2022-08-01T09:06:43Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/186 108 843264 3014636 2022-08-01T09:07:34Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i colori principali della pittura}}|231|riga=si}}</noinclude>aggiunge nuovo litargirio all'acetato neutro di piombo e l'operazione si riprende da capo. Con questo processo, detto anche per precipitazione, si ottiene in poco tempo gran quantità di biacca. Questa però ha minor corpo di quella ottenuta col processo olandese, pure essendo più bianca. Il bianco di Krems o d'argento si fa col processo olandese ridotto ad operazione di laboratorio. Le lamine di piombo sono collocate su dei graticci in una camera oscura e mantenuta a 30° da un getto di vapore acqueo, mentre dei recipienti appositi sviluppano l'acido acetico e l'acido carbonico. Il bianco di Krems o Cremintz è il migliore di tutti i bianchi in uso nella pittura ad olio. Le operazioni tutte di questa fabbricazione che abbreviava la vita degli operai che vi attendevano, sono oggidì compiute meccanicamente da congegni appositi, e pure rimanendo inalterato il processo, nelle condizioni principali di provocare l'ossidazione del piombo e fargli assorbire l'acido carbonico, i sistemi sono diventati diversi per quante fabbriche producono il bianco di piombo, ed ogni fabbricante naturalmente tiene segreto il suo metodo. Le cause della bianchezza essendo nella completa ossidazione del piombo, bisogna che nel bianco non vi siano particelle di metallo vivo. Il bianco in pezzi deve essere pesantissimo, di una bianchezza assoluta, cioè senza tendenze ad alcun colore e bagnandolo mostrarsi molto assorbente. Avanti d'essere mescolato coll'olio deve essere macinato tre o quattro volte ad acqua e raccolto con una spatola non di ferro, ma di corno e lasciato seccare perfettamente. Il bianco di piombo si può dire il colore principale della pittura ad olio, perchè vi si adopera nel maggior numero<noinclude><references/></noinclude> i21iyeehtu617a7shkrbn5xoo8ya98j 3014638 3014636 2022-08-01T09:08:21Z Alocin 23093 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i colori principali della pittura}}|177|riga=si}}</noinclude>aggiunge nuovo litargirio all'acetato neutro di piombo e l'operazione si riprende da capo. Con questo processo, detto anche per precipitazione, si ottiene in poco tempo gran quantità di biacca. Questa però ha minor corpo di quella ottenuta col processo olandese, pure essendo più bianca. Il bianco di Krems o d'argento si fa col processo olandese ridotto ad operazione di laboratorio. Le lamine di piombo sono collocate su dei graticci in una camera oscura e mantenuta a 30° da un getto di vapore acqueo, mentre dei recipienti appositi sviluppano l'acido acetico e l'acido carbonico. Il bianco di Krems o Cremintz è il migliore di tutti i bianchi in uso nella pittura ad olio. Le operazioni tutte di questa fabbricazione che abbreviava la vita degli operai che vi attendevano, sono oggidì compiute meccanicamente da congegni appositi, e pure rimanendo inalterato il processo, nelle condizioni principali di provocare l'ossidazione del piombo e fargli assorbire l'acido carbonico, i sistemi sono diventati diversi per quante fabbriche producono il bianco di piombo, ed ogni fabbricante naturalmente tiene segreto il suo metodo. Le cause della bianchezza essendo nella completa ossidazione del piombo, bisogna che nel bianco non vi siano particelle di metallo vivo. Il bianco in pezzi deve essere pesantissimo, di una bianchezza assoluta, cioè senza tendenze ad alcun colore e bagnandolo mostrarsi molto assorbente. Avanti d'essere mescolato coll'olio deve essere macinato tre o quattro volte ad acqua e raccolto con una spatola non di ferro, ma di corno e lasciato seccare perfettamente. 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Questo colore essicca facilmente, dà corpo ed essiccabilità agli altri colori coi quali si mescola; però ingiallisce per l'azione dell'olio, e annerisce, col tempo, all'aria, e rapidamente alle emanazioni sulfuree. Non bisogna mescolarlo ai gialli di cadmio e al vermiglione che smorza e fa annerire. Alla temperatura di 100-120° si decompone sino a trasformarsi in minio. Il bianco di piombo non è adatto per la pittura a fresco. Nella tempera si usa per le sue qualità coprenti, ma occorre verniciarlo affinchè non annerisca, come annerisce se nella tempera entrano colle contenenti sostanze acide. Per la miniatura si mescola a metà di allumina per renderlo più leggero. La cerusa è l'infimo dei prodotti. Si deve macinare, come tutti i bianchi di piombo, in luogo, arioso essendo assai nociva la sua esalazione. Si trova spesso in commercio il bianco di piombo mescolato con altre sostanze bianche quali il solfato di barite, il solfato di piombo, la calce, il bianco di zinco. Queste sofisticazioni si scoprono sciogliendo il bianco di piombo in piccola quantità d'acqua forte (acido nitrico allungato coll'acqua). Il bianco di piombo deve sciogliersi con effervescenza. Se vi è precipitato, questo è solfato di barite, o solfato di piombo. Filtrando il liquido ed aggiungendovi una soluzione satura di sale comune o di ossalato di ammoniaca si potrà scoprire se il bianco di piombo conteneva calce o bianco di zinco dal colore bianco del precipitato che si formerebbe. È necessario avvertire che le sofisticazioni del bianco di piombo del quale si tratta qui, come di tutti i colori che si descrivono in seguito, bisogna rintracciarle operando sul colore secco ed in polvere, cioè avanti che esso sia mescolato a qualsiasi solvente, oppure se si tratta di colori già prepa-<noinclude><references/></noinclude> ffp8cc21eiabbfmrqx44pbyp7z74h0g Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/98 108 843269 3014642 2022-08-01T09:10:03Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/95 108 843270 3014643 2022-08-01T09:10:52Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/188 108 843271 3014644 2022-08-01T09:11:21Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i colori principali della pittura}}|179|riga=si}}</noinclude>rati ad olio, o per la tempera o l'acquerello, procedere dapprima ad una perfetta depurazione dai conglutinanti sino al primitivo stato secco e polveroso. {{Sc|Il bianco di zinco}} (''ossido di zinco''). Questo bianco fu pure conosciuto dagli antichi sotto il nome di lana filosofica, bianco assoluto, ''nil album''. Si otteneva facendo fondere sino all'ebullizione dello zinco in un crogiuolo e raccogliendo i fiocchi lanugginosi, di un bellissimo bianco, che i vapori dello zinco sollevatisi nell'aria lasciano cadere. Il bianco di zinco rimase come una curiosità scientifica finchè Gustavo Morveau ebbe l'idea di utilizzarlo in sostituzione del bianco di piombo. Ora il bianco di zinco si fabbrica in serie di storte che proiettano i vapori del metallo in apposita stanza dove vengono attraversati da una corrente di gas che li abbrucia trasformandoli in ossido di zinco. L'ossido di zincò stemperato poi in acqua, viene compresso fortemente e formato in panni che si essiccano alla stufa. Questo prodotto che non equivale il bianco di piombo per facoltà di coprire, ha però il vantaggio di potere essere adoperato tanto ad olio che a tempera. È il bianco necessario per i gialli di Cadmio ed il solfuro di mercurio (vermiglione). Resiste molto di più del bianco di piombo all'azione dell'aria e dei gas solforosi e non danneggia la salute di chi lo fabbrica, nè di chi lo adopera. Le adulterazioni più comuni dell'ossido di zinco sono fatte con solfato di barite, amido, creta, biacca, carbonato di calce, e si rintracciano trattando il bianco di zinco con l'aceto. Se il liquido deposita un fondo bianco e pesante rivela la presenza del solfato di barite. Aggiungendo alla soluzione di bianco di zinco e aceto una soluzione di sale di due volte il volume del bianco di zinco se questo contiene della biacca e del carbonato di piombo si formerà in<noinclude><references/></noinclude> fw5tm47nwd712bzukofu6v9om48f3q4 3014650 3014644 2022-08-01T09:13:58Z Alocin 23093 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i colori principali della pittura}}|179|riga=si}}</noinclude>rati ad olio, o per la tempera o l'acquerello, procedere dapprima ad una perfetta depurazione dai conglutinanti sino al primitivo stato secco e polveroso. {{Sc|Il bianco di zinco}} (''ossido di zinco''). — Questo bianco fu pure conosciuto dagli antichi sotto il nome di lana filosofica, bianco assoluto, ''nil album''. Si otteneva facendo fondere sino all'ebullizione dello zinco in un crogiuolo e raccogliendo i fiocchi lanugginosi, di un bellissimo bianco, che i vapori dello zinco sollevatisi nell'aria lasciano cadere. Il bianco di zinco rimase come una curiosità scientifica finchè Gustavo Morveau ebbe l'idea di utilizzarlo in sostituzione del bianco di piombo. Ora il bianco di zinco si fabbrica in serie di storte che proiettano i vapori del metallo in apposita stanza dove vengono attraversati da una corrente di gas che li abbrucia trasformandoli in ossido di zinco. L'ossido di zincò stemperato poi in acqua, viene compresso fortemente e formato in panni che si essiccano alla stufa. Questo prodotto che non equivale il bianco di piombo per facoltà di coprire, ha però il vantaggio di potere essere adoperato tanto ad olio che a tempera. È il bianco necessario per i gialli di Cadmio ed il solfuro di mercurio (vermiglione). Resiste molto di più del bianco di piombo all'azione dell'aria e dei gas solforosi e non danneggia la salute di chi lo fabbrica, nè di chi lo adopera. Le adulterazioni più comuni dell'ossido di zinco sono fatte con solfato di barite, amido, creta, biacca, carbonato di calce, e si rintracciano trattando il bianco di zinco con l'aceto. Se il liquido deposita un fondo bianco e pesante rivela la presenza del solfato di barite. Aggiungendo alla soluzione di bianco di zinco e aceto una soluzione di sale di due volte il volume del bianco di zinco se questo contiene della biacca e del carbonato di piombo si formerà in<noinclude><references/></noinclude> sosl4um7toe3h199hk9059r0zev9rol Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/94 108 843272 3014647 2022-08-01T09:13:29Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/96 108 843273 3014648 2022-08-01T09:13:34Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/189 108 843274 3014649 2022-08-01T09:13:42Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione|180|{{Sc|gli elementi tecnici della pittura}}||riga=si}}</noinclude>precipitato bianco. La calce si scopre sciogliendo il bianco di zinco nell'aceto, e aggiungendo acido ossalico e quindici volte il volume dell'ossido di zinco d'acqua pura. Il liquido deve rimanere chiaro e se vi è precipitato esso è di carbonato di calce. Con la tintura di iodio si conosce l'amido che si colora in violetto. {{Sc|Il giallolino di Napoli}} (''antimoniato di piombo''). — Di questo colore antichissimo che al tempo del Cennini si diceva giallorino, non si conobbe mai la formula chimica esatta. Secondo Thenard, Mérimée, Brunner e Lefort si ritiene fabbricato in questo modo: Si calcina portando il crogiuolo al calore rosso, una miscela di ossido di piombo ed antimonio diaforetico, sal marino ed allume. Le proporzioni diverse di queste sostanze dànno luogo a tante gradazioni di tinte quante se ne desidera; e stando alle ricette esse corrono da 24 parti di piombo, 16 d'antimonio, I di cloruro di sodio, I d'allume ad una parte d'antimonio, 2 di ossido di piombo e 4 di sal marino. Raggiunto colla calcinazione il grado di colore che si desidera, il crogiuolo si spezza o si batte finchè n'esca la massa colorata di un bel giallo, di gran peso e di tessitura compatta. Sottoposto alla triturazione e lavatura ad acqua infine si modella in trocischi che si essiccano alla stufa. In commercio si trova spesso impuro. Quando è fabbricato bene il giallolino di Napoli è compatto, molto coprente e dei più solidi che abbia la pittura. Si può adoperare ad olio, a tempera, ed a fresco, ma bisogna evitare di mescolarlo con spatole di ferro o di acciaio che lo rendono verdognolo. Non sono noti mezzi per conoscerne la purezza. Il giallolino di Napoli è poco venefico. {{Sc|Giallo Cadmio}} (''giallo chiaro, medio e scuro di cadmio; solfuro di cadmio''). — Il giallo di cadmio è un colore di<noinclude><references/></noinclude> q23k40fhm7umt83an0x9ql21hdn6h9n Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/99 108 843275 3014651 2022-08-01T09:14:03Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/190 108 843276 3014652 2022-08-01T09:15:26Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione||{{Sc|i colori principali della pittura}}|181|riga=si}}</noinclude>data recente, cioè dalla scoperta del cadmio, metallo che per la prima volta fu osservato nel 1818 da Hermann di Magdeburgo esaminando un precipitato giallo risultato dal trattamento di solfato di zinco coll'idrogeno solforato. Strameyer ritornando con maggiore cura sulle osservazioni di Hermann in alcune galene di zinco di Boemia, verificò trattarsi di un metallo sino allora sconosciuto e gli diede il nome di cadmio. Il cadmio si ricava principalmente dai prodotti di sublimazione dello zinco, ha il colore e lo splendore dello stagno, la sua frattura è fibrosa. ed è suscettibile di cristallizzare in ottaedri regolari. Presenta alla superficie l'apparenza di foglie di felce come l'antimonio. È malleabile, duttile, tenace, ma meno molle dello stagno, tinge molto al tatto, fonde al disotto del calore rosso, e brucia all'aria con fiamma gialla scura trasformandosi in ossido di cadmio. I gialli di cadmio si ottengono facendo passare una corrente d'idrogeno solforato (acido idrosolforico) attraverso una dissoluzione di un sale di cadmio. Si forma così un precipitato di un bel colore giallo tendente all'aranciato che si deposita in fondo al vaso. Lavato e raccolto su tele si espone a seccare. Dal solfuro di cadmio si ricavano varie gradazioni di gialli dette giallo chiaro di cadmio, giallo di cadmio, giallo aranciato di cadmio od anche colla sola distinzione di chiaro, medio e scuro. Bisogna evitare di mescolare questi gialli al bianco di piombo, adoperando invece il bianco di zinco per quanto si è già detto dell'effetto degli ossidi di piombo sui solfuri. I gialli di cadmio si possono trovare adulterati con giallo di cromo o col cinabro rosso. Si verifica la presenza del cromato di piombo sciogliendo il giallo di cadmio in quattro volte il suo volume di acido nitrico. Dopo il deposito che<noinclude><references/></noinclude> mwrjpbtlor2cc9nzg62ylla9agjas2s Pagina:La tecnica della pittura.pdf/191 108 843277 3014654 2022-08-01T09:17:41Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" /></noinclude>si forma il liquido rimane verdastro. Se il liquido diventa rosso denota la presenza del cinabro. Quando il cadmio è puro la soluzione diventa lattiginosa e dello zolfo in certa quantità galleggia sul liquido. I gialli di cadmio sono venefici. {{Sc|Ocrie gialle}} o ''terre gialle, chiare e scure''. — Questi colori dimostrati esistere sulle più antiche pitture egiziane, descritti da Plinio e Vitruvio fra i colori adoperati dai Greci e dai Romani, confermati dall'uso sempre più divulgatosi, fra i più solidi della pittura, ad eccezione della terra gialla scura e di quella bruciata che si alterano facilmente, sono composti di parti argillose e marnose, qualche volta mescolate a silice, e colorati dal ferro decomposto per azione d'acque e d'acido carbonico. Le cave d'argilla ferruginosa sono a certa profondità del suolo ed in strati molto differenti che variano dal giallo chiaro al giallo scurissimo. Le migliori qualità sono quelle untuose al tatto e facili da macinare: in tutte però occorrono ripetuti lavaggi dipendendo si può dire da questi la bontà del prodotto. Dopo le lavature la macinazione e l'abburattamento sono le sole operazioni che si fanno su- bire al prodotto naturale. Artificiosamente le ocrie gialle di varie gradazioni si ot- tengono sciogliendo il solfato di ferro in acqua di calce o precipitando il solfato di protossido di ferro e solfato d'allumina col mezzo di soluzione allungata di carbonato di soda. La sopraossidazione successiva che si fa esponendo il colore all'azione dell'aria regola le varie tinte che si vogliono raggiungere. {{Sc|Ocrie rosse.}} — Le ocrie rosse o terre sono pure un prodotto naturale o artificiale a seconda che si ricavano dai giacimenti naturali di alcune località o provengono dalla precipitazione degli ossidi di ferro su materie atte a fissarne<noinclude><references/></noinclude> kxb55er7lmnpjt9jlcn3rc40lryk68w Pagina:Poesie (Monti).djvu/150 108 843278 3014655 2022-08-01T09:18:25Z OrbiliusMagister 129 /* Trascritta */ Gadget AutoreCitato proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|134|IN MORTE DI LORENZO MASCHERONI||riga=si}}</noinclude><poem> Cari a Marcello<ref>87. '''Marcello''': Marco Claudio M. edile, questore e poi, dal 224 al 208 av. C., anno della sua morte, cinque volte console di Roma. Nel 212, dopo un assedio triennale, espugnò Siracusa. Questa fu l’opera sua piú gloriosa; ma nella 2ª guerra punica combatté anche con valore, se non sempre con fortuna, contro Annibale.</ref> di Sicilia i liti; Primo quadrò la curva dal cadere De’ proietti creata, e primo vide {{R|90}}Il contener delle contente<ref>90. '''contente''': contenute. Sincope che usò anche Dante: cfr. ''Inf''. {{Sc|ii}}, 77 e ''Par.'' {{Sc|ii}}, 114.</ref> sfere. Seco è il calabro antico<ref>91. '''il calabro antico''' ecc.: Filolao, che fiorì nella Magna Grecia intorno al 475 av. C. Fu discepolo di Pitagora, poi di Archita e il primo a insegnar pubblicamente il moto annuo della terra intorno al sole. — precide: tronca.</ref>, che precide Alle mie rote il giro e del mio figlio<ref>92. '''del mio figlio''': di Fetonte.</ref> La sognata caduta ancor deride. Qui Cassin<ref>94. '''Cassin''': {{AutoreCitato|Giovanni Cassini|Gian Domenico Cassini}} (1625-1712), nizzardo, «diede una teorica completa sul movimento delle macchie solari, e parlò piú sensatamente d’ogni altro della paralasse del sole, elemento principale di tutta l’astronomia». Mt.</ref>, che in me tutto affisse il ciglio, {{R|95}}Fortunato così, ch’altri giammai Non fe’ piú bello del veder periglio<ref>96. '''periglio''': prova, esperimento (lat. periculum). È usato anche dall’Ariosto: cfr. XIX, 70.</ref>; Qui Bianchin<ref>97. '''Bianchin''': Monsignor {{AutoreCitato|Francesco Bianchini|Francesco Bianchini}} (1662-1729), veronese, dottissimo di scienze fisiche e matematiche autore di molte e svariate opere, la maggiore delle quali è Istoria univers. provata con monumenti e figurata con simboli degli antichi (Roma, 1697). — Ricciòli: {{AutoreCitato|Giovanni Battista Riccioli|Giambattista Ricciòli}} (1598-1671), gesuita ferrarese, uno de’ piú grandi astronomi del suo tempo, autore, tra l’altro, della ''Chronologia reformata'' (Bologna, 1669), opera divisa in tre parti e piena di dottrina e di erudizione. Cfr. {{AutoreCitato|Giovanni Andrea Barotti|Barotti}} ''Memorie ist. dei lett. ferr. Ferrara'', 1793, tom. II, p. 270.</ref>, qui Ricciòli ed altri assai Del ciel conquistatori, ed Orïano<ref>98. Orïano: {{AutoreCitato|Barnaba Oriani|Barnaba Oriani}} (1762-1833), prete milanese, gloria delle scienze matematiche ed astronomiche, che, tra l’altre sue scoperte, formulò per primo la legge del moto di Urano. Cfr. la nota al v. 125, p. 35. Questa teoria, stampata in Milano nel 1789, fu conosciuta a Parigi dai piú distinti astronomi e geometri. Ma perché il modesto ''Oriani'' non la presentò all’Accademia delle Scienze, l’astronomo ''Delhambre'' profittò senza scrupolo delle scoperte altrui, e le sue Tavole pubblicate due anni dopo ottennero un premio ad altri dovuto». Mt.</ref> L’amico tuo qui assunto un dì vedrai; {{R|100}}Lui che primiero dell’intatto<ref>100. '''intatto''': non da altri studiato.</ref> Urano Co’ numeri frenò la via segreta, Orian degli astri indagator sovrano. Questi dal centro del maggior pianeta Uscian richiami, e: Vieni, anima dia<ref>104. '''dia''': splendente. Cfr. la nota al v. 317, p. 108.</ref>, {{R|105}}Par ch’ogni stella per lo ciel ripeta. Sì dolce udiasi intanto un’armonia, Che qual piú dolce suono arpa produce<ref name="pag150">107. '''Che qual''' ecc.: Dante Par. xxm, 97; «Qualunque melodia piú dolce suona Quaggiú,... Parrebbe nube che squarciata tuona, {{Pt|Com-|}}</ref> </poem><ref follow="pag149">di guida per riconoscere l’inonorato sepolcro di lui quando nel 75 av. C. andò questore in Sicilia. Cfr. Tuse. IV, 23.</ref><noinclude><references/></noinclude> ohjwz9eyvt72fwzxhvlonoyf6jocfm9 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/100 108 843279 3014656 2022-08-01T09:19:18Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/101 108 843280 3014657 2022-08-01T09:19:26Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/102 108 843281 3014658 2022-08-01T09:19:31Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/103 108 843282 3014659 2022-08-01T09:19:36Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:La tecnica della pittura.pdf/192 108 843283 3014660 2022-08-01T09:19:47Z Alocin 23093 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Alocin" />{{RigaIntestazione|183|{{Sc|gli elementi tecnici della pittura}}||riga=si}}</noinclude>il colore oppure portando ad elevata temperatura le terre gialle, così naturali che artefatte. Bisogna scegliere questi colori più puri che sia possibile non lasciandosi illudere molto dalla intensità della tinta che può essere una qualità conferita artificiosamente con colori d'anilina. I nomi più comuni sotto i quali gli ossidi di ferro corrono per l'arte sono, pei gialli, terra gialla di Siena chiara e scura, terra gialla di Siena naturale e bruciata, terra gialla d'Italia, giallo di Marte e simili. Per i rossi: terra rossa, terra rossa di Pozzuoli, terra rossa di Venezia, rosso d'Anversa, di Norimberga, di Prussia, rosso di Marte, ocria rossa, calcotar, rosso indiano, ecc. Tutti questi colori, accertatane la costituzione d'ossido di ferro, si usano per tutti i processi di dipingere, ad olio, a buon fresco, a tempera ed acquerello, pastello e miniatura. Per verificarli si possono sciogliere in acido cloridrico mescolandovi dell'ammoniaca. Tutto l'ossido di ferro deve precipitare, e il liquido fatto evaporare su lamina di platino rovente non deve lasciare alcun residuo. Le colorazioni d'anilina si scoprono mescolando il colore coll'alcool, che sciogliendo l'anilina si tingerà subito proporzionatamente all'anilina intrusa. {{Sc|Il cinabro o vermiglione}} (''solfuro di mercurio''). — Questo colore ha le sue origini nella più alta antichità. Gli Egizi lo adoperavano nelle loro pitture murali, nelle decorazioni delle tombe e delle casse contenenti le mummie. In Grecia Teofrasto assicura che fu scoperto dall'ateniese Callios nell'anno 349 di Roma, e Plinio lo descrive come un colore tanto stimato e così caro di prezzo che per impedire che diventasse eccessivo si fissava dal governo. Si trova il cinabro in natura prodotto dalla combinazione dello zolfo col mercurio, che hanno affinità grandissima fra<noinclude><references/></noinclude> 77q37ma1flp1qporv00xz85ldtkiey5 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/104 108 843284 3014662 2022-08-01T09:20:17Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/106 108 843285 3014663 2022-08-01T09:20:26Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/105 108 843286 3014664 2022-08-01T09:22:32Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto 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Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/183 108 843322 3014716 2022-08-01T09:51:53Z Modafix 8534 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Modafix" />{{RigaIntestazione||{{Sc|Del Gemelli.}}|157}}</noinclude>{{Pt|revole|favorevole}}. Recitano corone, lasciando scorrere un grano ogni volta, che dicono Menipe salva a noi. Per malizia, e frode del demonio usasi in quel Regno di Barantula, come in quello di Tanguth un’esecrando, ed orribil costume: eliggono un Ragazzo ben robusto, a chi dan potestà in alcuni tempi dell’anno d’uccider con l’armi, che porta, chiunque egli incontra, di qualunque sesso, o condizion quello sia: a’quali uccisi eglino poi stimando, che abbiano conseguito felicissimo stato, siccome consegrati alla Dea Menipe, prestano eterni onori. Il fanciullo armato d’arco, frecce, scimitarra, e carico di bandiere per trofeo,in alcun tempo ossesso dal demonio (a cui è consecrato) va fuor di casa, come un furioso, e scorrendo per le piazze, e strade, ammazza chi gli si sa all’incontro, senza poterglisi far niuna resistenza; il chiamano in lingua del paese Buth, cioè a dire uccisore. Oltre a ciò s’è avanzata sì fattamente la Religion Maomettana de’ Tartari, dalla gran Tartaria venuti a stabilirsi nella Cina, che mi raccontò il P. Grimaldi esservene due milioni di persone che quella professano. Entrarono quelli per la<noinclude>{{PieDiPagina|||Tar-{{spazi|5}}}} <references/></noinclude> esnloxdjyv053roowmkbs3y1ceau1zl Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/147 108 843323 3014717 2022-08-01T09:52:00Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/152 108 843324 3014718 2022-08-01T09:52:12Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Poesie (Monti).djvu/151 108 843325 3014719 2022-08-01T09:52:31Z OrbiliusMagister 129 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||CANTO PRIMO|135|riga=si}}</noinclude><section begin="s1" /><poem> Di lavoro mortal mugghio saría. E il sol sí viva saettò la luce, {{R|110}}Che il piú puro tra noi giorno sereno Notte agli occhi saría quando è piú truce. Qual tra mille fioretti in prato ameno, Vago parto d’april, la fanciulletta, Disiosa d’ornar le tempia e il seno, {{R|115}}Or su questo or su quel pronta si getta, Vorría tutti predarli, e li divora Tutti con gli occhi ingorda e semplicetta; Tal quell’alma trasvola, e s’innamora Or di quel raggio ed or di questo, e brama {{R|120}}Fruir di tutti, e niun l’acqueta ancora: Perocché piú possente a sé la chiama Cura d’amore di quei cari in traccia Che amò fra’ vivi e piú fra gli astri or ama. Ella di Borda<ref>124. '''Borda''': {{AutoreCitato|Jean-Charles de Borda|Bartolommeo Borda}} (1733-1799), della città di Dax in Francia, insigne matematico amicissimo del Mascheroni, che ne pianse, in un celebre carme latino, la morte. Cfr. la nota d’introduzione. — '''Spallanzan''': {{AutoreCitato|Lazzaro Spallanzani|Lazzaro Spallanzani}} (1729-1799), della provincia di Reggio d’Emilia, uno de’ piú grandi naturalisti italiani, che fu per molti anni professore e direttore del museo nell’università di Pavia, che corredò di moltissimi oggetti preziosi, raccolti nelle sue peregrinazioni scientifiche per l’Europa. Parecchie e di gran valore sono le sue opere, per lo quali progredirono assai anche la fisiologia e l’anatomia.</ref> e Spallanzan la faceia {{R|125}}E di Parin<ref>125. '''Parin''': {{AutoreCitato|Giuseppe Parini|Giuseppe Parini}} (1729-1799), il grande autore delle ''Odi'' e del ''Giorno''.</ref> sol cerca; ed ogni spera N’inchiede, e prega che di lor non taccia. Ed ecco a suo rincontro una leggiera Lucida fiamma, che nel grembo porta Una dell’alme di cui fea preghiera. {{R|130}}Qual fu suo studio in terra, iva l’accorta Misurando del cielo alle vedette<ref>131. '''del cielo alle vedette''': da’ luoghi eminenti del cielo.</ref> L’arco che l’ombra fa cader piú corta<ref>132. '''L’arco''' ecc.: il meridiano.</ref>. — Oh mio Lorenzo! — Oh Borda mio! — Fur dette Queste, e non piú, per lor, parole: il resto {{R|135}}Disser le braccia al collo avvinte e strette. — Pur ti trovo. — Pur giungi. — Io piansi mesto L’amara tua partita, e su latino<ref name="pag151">137. '''e su latino''' ecc.:</ref> </poem> <ref follow="pag150">{{Pt|parata|preparata}} al sonar di quella lira».</ref><section end="s1" /> <section begin="varianti" />N. B. Queste varianti sono state ricavate dall’edizione milanese del 1801, indicata con un G.; da quella di Capolago, indicata con un C.; dalla bolognese delle ''Opere'' ecc. (vol. I, 1821), indicata con un B. e da quella del Le Monnier (1847), indicata con un L. :108. ''muggio saria'' (C.). :113. ''Vago prato d’april'' (L.). :114. ''Le tempia, il seno,'' (G. C.).<section end="varianti" /><noinclude><references/></noinclude> rbyvsw1k091qvhthbmpcmq6ypmihp0a 3014720 3014719 2022-08-01T09:52:55Z OrbiliusMagister 129 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||CANTO PRIMO|135|riga=si}}</noinclude><section begin="s1" /><poem> Di lavoro mortal mugghio saría. E il sol sí viva saettò la luce, {{R|110}}Che il piú puro tra noi giorno sereno Notte agli occhi saría quando è piú truce. Qual tra mille fioretti in prato ameno, Vago parto d’april, la fanciulletta, Disiosa d’ornar le tempia e il seno, {{R|115}}Or su questo or su quel pronta si getta, Vorría tutti predarli, e li divora Tutti con gli occhi ingorda e semplicetta; Tal quell’alma trasvola, e s’innamora Or di quel raggio ed or di questo, e brama {{R|120}}Fruir di tutti, e niun l’acqueta ancora: Perocché piú possente a sé la chiama Cura d’amore di quei cari in traccia Che amò fra’ vivi e piú fra gli astri or ama. 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Ed ecco a suo rincontro una leggiera Lucida fiamma, che nel grembo porta Una dell’alme di cui fea preghiera. {{R|130}}Qual fu suo studio in terra, iva l’accorta Misurando del cielo alle vedette<ref>131. '''del cielo alle vedette''': da’ luoghi eminenti del cielo.</ref> L’arco che l’ombra fa cader piú corta<ref>132. '''L’arco''' ecc.: il meridiano.</ref>. — Oh mio Lorenzo! — Oh Borda mio! — Fur dette Queste, e non piú, per lor, parole: il resto {{R|135}}Disser le braccia al collo avvinte e strette. — Pur ti trovo. — Pur giungi. — Io piansi mesto L’amara tua partita, e su latino<ref name="pag151">137. '''e su latino''' ecc.:</ref> </poem> <ref follow="pag150">{{Pt|parata|Comparata}} al sonar di quella lira».</ref><section end="s1" /> <section begin="varianti" />N. B. Queste varianti sono state ricavate dall’edizione milanese del 1801, indicata con un G.; da quella di Capolago, indicata con un C.; dalla bolognese delle ''Opere'' ecc. (vol. I, 1821), indicata con un B. e da quella del Le Monnier (1847), indicata con un L. :108. ''muggio saria'' (C.). :113. ''Vago prato d’april'' (L.). :114. ''Le tempia, il seno,'' (G. C.).<section end="varianti" /><noinclude><references/></noinclude> nh9ujkd24mn5q26fe7kks7gq61qh7vv Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/141 108 843326 3014722 2022-08-01T09:53:02Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/143 108 843327 3014723 2022-08-01T09:53:27Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/146 108 843328 3014724 2022-08-01T09:53:35Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/145 108 843329 3014726 2022-08-01T09:55:10Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/142 108 843330 3014727 2022-08-01T09:55:16Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/151 108 843331 3014729 2022-08-01T09:55:25Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/138 108 843332 3014730 2022-08-01T09:55:31Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/149 108 843333 3014731 2022-08-01T09:55:37Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/148 108 843334 3014732 2022-08-01T09:56:07Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/184 108 843335 3014733 2022-08-01T09:57:02Z Modafix 8534 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Modafix" />{{RigaIntestazione|158|{{Sc|Giro del Mondo}}|}}</noinclude>Tartaria Orientale, chiamati da’ Cinesi per discacciare il Tartaro Occidentale, detto Fluth, che ne’ passati secoli imperava nella Cina. La Religion de’ Cinesi in tre Sette sopra tutto si riduce: una de’ Letterati, di Lanzù la seconda, la terza de’ Plebei. Quella de’ Letterati ha due fini, per cui tutta si regge: l’uno è il bene universal del Reame, alla cui prosperità, e mantenimento essa sola (che ne ha l’amministrazione) intende. L’altro è la privata felicità di ciascun di loro, da acquistarsi col merito dell’oprar virtuoso, secondo i dettami della ragione, coltivata, e perfezionata dalla filosofia morale: in cui tanto eglino si studiano d’avanzarsi. E perciocchè l’onorare i meritevoli (o che sia per debito di natura, come sono il Padre, e gli altri maggiori, o che ancor sia per merito di virtù, come sono i benemeriti) torna a gran prò del comune; essendo la speranza del premio grandissimo stimolo alla fatica: e perciocchè tal cosa a’ privati è giovevolissima, apprendendone i figliuoli la riverenza e l’amore, che debbono a’ proprj Padri, cui veggono rinovar sì sovente a’ sepolcri de’ loro maggiori le lagrime, l’offerte, le {{Pt|preghie-|}}<noinclude>{{PieDiPagina|||re{{spazi|5}}}} <references/></noinclude> shtwzkbxoc84pbu9flz2ktqtc9k7ig9 Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/150 108 843336 3014734 2022-08-01T09:57:06Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/156 108 843337 3014735 2022-08-01T09:57:15Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/153 108 843338 3014736 2022-08-01T09:58:11Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/155 108 843339 3014738 2022-08-01T09:58:25Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/158 108 843340 3014739 2022-08-01T09:58:32Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/154 108 843341 3014741 2022-08-01T09:59:59Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/162 108 843342 3014742 2022-08-01T10:00:10Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/159 108 843343 3014743 2022-08-01T10:00:21Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/163 108 843344 3014745 2022-08-01T10:01:01Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/165 108 843345 3014747 2022-08-01T10:01:08Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/160 108 843346 3014748 2022-08-01T10:01:22Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/161 108 843347 3014749 2022-08-01T10:01:54Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/167 108 843348 3014751 2022-08-01T10:02:29Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/185 108 843349 3014752 2022-08-01T10:02:35Z Modafix 8534 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Modafix" />{{RigaIntestazione||{{Sc|Del Gemelli.}}|159}}</noinclude>{{Pt|re|preghiere}} de’Bonzi, e quanto altro vale ad onorar le ceneri, e consolarne lo spirito: perciò queste lor cerimonie son tutte operazioni politiche in grazia de’ vivi per bene ammaestrargli, non già a riguardo de’ morti, perciocchè credano di loro giovare; in tanto, che quelle non si trascuran da loro, benché non credano all’immortalità dell’ anime. Poiché oltre al pubblico danno, che ne seguirebbe, se senza il freno del timor dell’altra vita avvezzasser le genti a viver alla scapestrata, eglino nocerebbono ancora in gran parte a sè stessi, insegnando a’ propri figliuoli il non usar verso loro quelle espressioni di riverenza, e d’amore, che vedrebbon da essi negate a’ loro Padri. Vero è nondimeno, che parendo a’ più saggi per l’una parte insopportevol cosa ad udir, che gli uomini, e le bestie quanto alla durazion del vivere, vadan del pari; anzi che molte di quelle gli avanzino, e tal’una d’uno, e forse di più secoli: per l’altra parte non parendo loro l’immortalità esser condizion di natura, ma ricompensa di merito, han sopracciò ritrovata una nuova filosofia somigliantissima a quella degli antichi Stoici, cioè<noinclude>{{PieDiPagina|||che{{spazi|5}}}} <references/></noinclude> 3uua7wljq1wvl7og98jgynp4chzp2tq 3014753 3014752 2022-08-01T10:02:49Z Modafix 8534 proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Modafix" />{{RigaIntestazione||{{Sc|Del Gemelli.}}|159}}</noinclude>{{Pt|re|preghiere}} de’ Bonzi, e quanto altro vale ad onorar le ceneri, e consolarne lo spirito: perciò queste lor cerimonie son tutte operazioni politiche in grazia de’ vivi per bene ammaestrargli, non già a riguardo de’ morti, perciocchè credano di loro giovare; in tanto, che quelle non si trascuran da loro, benché non credano all’immortalità dell’ anime. Poiché oltre al pubblico danno, che ne seguirebbe, se senza il freno del timor dell’altra vita avvezzasser le genti a viver alla scapestrata, eglino nocerebbono ancora in gran parte a sè stessi, insegnando a’ propri figliuoli il non usar verso loro quelle espressioni di riverenza, e d’amore, che vedrebbon da essi negate a’ loro Padri. Vero è nondimeno, che parendo a’ più saggi per l’una parte insopportevol cosa ad udir, che gli uomini, e le bestie quanto alla durazion del vivere, vadan del pari; anzi che molte di quelle gli avanzino, e tal’una d’uno, e forse di più secoli: per l’altra parte non parendo loro l’immortalità esser condizion di natura, ma ricompensa di merito, han sopracciò ritrovata una nuova filosofia somigliantissima a quella degli antichi Stoici, cioè<noinclude>{{PieDiPagina|||che{{spazi|5}}}} <references/></noinclude> 9hlx0t4pmj9cwrs1lah9s6ook5eoihb Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/164 108 843350 3014755 2022-08-01T10:03:50Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/166 108 843351 3014756 2022-08-01T10:04:09Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/169 108 843352 3014757 2022-08-01T10:04:20Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/170 108 843353 3014758 2022-08-01T10:04:26Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/168 108 843354 3014760 2022-08-01T10:05:02Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/179 108 843355 3014763 2022-08-01T10:06:20Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu/186 108 843356 3014765 2022-08-01T10:06:34Z Modafix 8534 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="Modafix" />{{RigaIntestazione|160|{{Sc|Giro del Mondo}}|}}</noinclude>che sia la Virtù una qualità, che partecipi del Divino, possente a torre dall’anima in cui è, tutto il corruttibile, e per conseguente il mortale, e tanto purificandola assottigliarla, ch’ella già più non sia patibile per la materia, a cui è non incorporata, ma unita: anzi partita ch’ella è dal corpo, che s’unisca con Dio, e come un ramuscello innevato in un albero, abbia seco un medesimo vivere immortale. Al contrario dicono, il vizio, per lo suo veleno, e malignità guastar l’anima, e ingrossarla, e tanto inveschiarla nella carne, ch’ella viva di lei, e con lei muoja, e corrompasi. In fatti questi letterati sono Ateisti, e credono che nell’altro Mondo non sia premio, nè gastigo: e che l’anima sciolta dalle catene del corpo ritorni al niente, dal quale ebbe principio, non altramente che sia il vento: e perciò attendono a darsi buon tempo in questo mondo con tante mogli (che approvano, come cosa necessaria all’accrescimento della Republica) e col maneggio del governo, e con le ricchezze, le quali per illeciti modi proccurano ragunare, A dire il vero ella è più tosto Accademia di letterati, detta Tucchiao, che Religion de’ Pagani: {{Pt|concio-|}}<noinclude>{{PieDiPagina|||sia-{{spazi|5}}}} <references/></noinclude> 0ctlftiv1hvxzq68j8c1iv4ssdryryg Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/157 108 843357 3014766 2022-08-01T10:06:36Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Poesie (Monti).djvu/152 108 843358 3014770 2022-08-01T10:08:56Z OrbiliusMagister 129 /* Trascritta */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|136|IN MORTE DI LORENZO MASCHERONI||riga=si}}</noinclude><poem> Non vil plettro<ref>138. '''plettro''': specie di verghetta per sonar la lira, con l’armonia della quale s’accompagnava in antico la recitazione de’ versi. Qui, per i versi stessi.</ref> il mio duol fu manifesto. — — Io di quassú l’intesi, o pellegrino {{R|140}}Canoro spirto; e desïai che ratto Fosse il vol che dovea farti divino<ref>141. '''il vol''' ecc.: la morte.</ref>. — — Anzi tempo, lo vedi, fu disfatto Laggiú il mio frale. — Il veggo, e nondimeno «Qual di te lungo qui aspettar s’è fatto!» — {{R|145}}Cosí, confusi l’un dell’altro in seno, E alternando il parlar, spinser le piume Là dove fa la lira il ciel sereno; D’Orfeo la lira<ref>148. '''D’Orfeo la lira''': cfr. la nota al v. 8, p. 30.</ref>, che il paterno nume D’auree stelle ingemmò, mentre volgea<ref>149. '''mentre volgea''' ecc.: Virgilio ''Georg.'' IV, 523: iiTum quoque, marmorea caput a cervice revulsum Gurgite quum medio portans Oeagrius Hebrus Volveret, Eurydicen vox ipsa et frigida lingua, Ah miseram Eurydicen! anima fugiente vocabat. Eurydicen toto referebant flumine ripae.ii</ref> {{R|150}}Sanguinosa la testa il tracio fiume, E, misera Euridice, ancor dicea L’anima fuggitiva, ed Euridice, Euridice, la ripa rispondea. Conversa in astro quella cetra elíce<ref>154. '''elíce''': trae fuori. Unica forma derivata alla poesia italiana dal verbo latino ''elicere''. Cfr. Tasso IV, 77; Parini ''Od.'' IV, 138 ecc.</ref> {{R|155}}Sí dolci suoni ancor, che la dannata Gente gli udendo si faría felice. Giunte a quell’onda d’armonia beata Le due celesti peregrine, un’alma Scoprîr che grave al suon si gode e guata; {{R|160}}Sovra un lucido raggio assisa in calma, L’un su l’altro il ginocchio e su i ginocchi L’una nell’altra delle man la palma. Torse ai due che veniéno i fulgid’occhi, Guardò Lorenzo, e in lei del caro aspetto {{R|165}}Destârsi i segni dall’obblio non tocchi. Non assurse però; ma con diletto La man protese, e balenò d’un riso<ref>167. '''balenò d’un riso''': Paragonare al lampo e al baleno il riso è, come dimostrai altrove, cosa comune a’ nostri poeti. Cfr. Dante ''Purg.'' {{Sc|xxi}}, 114; Petrarca P. II, ''son.'' 24; Poliziano ''St.'' I, 30; Tasso IV, 91; XVIII, 13; XIX, 70 e ''Aminta'' II, 2; Parini ''Od.'' IV, 9 e XVII, 62 ecc.</ref> Per la memoria dell’antico affetto. E ben giunto, lui<ref>169. lui: a lui. Questa elissi della preposizione è frequentissima in Dante. Cfr., p. es., ''Inf.'' {{Sc|i}}, 81; {{Sc|vii}}, 67; {{Sc|xix}}, 89; ''Purg.'' {{Sc|i}}, 52; {{Sc|viii}}, 58 ecc.</ref> disse: alfin diviso {{R|170}}Ti se’ dal mondo, da quel mondo u’ solo Lieta è la colpa ed il pudor deriso. </poem><ref follow="pag151">cfr. la nota al v. 124.</ref><noinclude><references/></noinclude> 5ozueommi5kxu9wnya2h86irqqlrsvh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/171 108 843359 3014771 2022-08-01T10:09:33Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/172 108 843360 3014772 2022-08-01T10:09:37Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> 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'''il fianco''' ecc.: È noto che il Parini per una malattia a’ nervi avuta in gioventú, soffrí in vecchiaia gravi dolori alle gambe, che lo rendevano spesso impotente ad andare. A questa sua infermità allude in piú ponti delle ''Odi''. Cfr. X. 65 XIV, 1; XVI, 77; XVII, 3 ecc. — 180. Che libertà ecc.: «Io amava la libertà (e chi non l’ama?), ma l’oggetto dell’amor mio era la libertà dipintami negli scritti di Cicerone e di Plutarco. Quella che trovai su gli altari in Milano mi parve uua prostituta, e ricusai d’adorarla». Card. ''Lett. al Bett.'', p. 517.</ref>. {{R|175}}E, poich’oltre veder piú non sostenni Della patria lo strazio e la ruina, Bramai morire, e di morire ottenni. Vidi prima il dolor della meschina Di cotal nuova libertà vestita, {{R|180}}Che libertà nomossi e fu rapina<ref>187. ''rochi... i gorgozzuli'': in causa della gran fatica che si faceva da quegli oratori demagoghi per propugnarle.</ref>. Serva la vidi, e, ohimè!, serva schernita, E tutta piaghe e sangue al ciel dolersi Che i suoi pur anco, i suoi l’avean tradita. Altri stolti, altri vili, altri perversi, {{R|185}}Tiranni molti, cittadini pochi, E i pochi o muti o insidïati o spersi. Inique leggi, e per crearle rochi Su la tribuna i gorgozzuli<ref>191. '''sbarra''': tramezza, che separa, nello pubbliche adunanze, la folla dai membri dell’assemblea.</ref>, e in giro La discordia co’ mantici e co’ fuochi, {{R|190}}E l’orgoglio con lei, l’odio, il deliro, ignoranza, l’error, mentre alla sbarra<ref>193. '''s’allaccia... la zimarra''': indossa la toga senatoriale.</ref> Sta del popolo il pianto ed il sospiro. Tal s’allaccia in senato la zimarra<ref>194. '''Che d’elleboro''' ecc.: «il quale o è pazzo o indemoniato. Era comune proverbio tra i Greci, quando volevano significare che taluno era pazzo, che aveva d’uopo di elleboro: oppure, che bisognava mandarlo per l’elleboro ad Anticira». Mg. — '''d’esorcismo''': di scongiuri contro il demonio.</ref>, Che d’elleboro ha d’uopo e d’esorcismo<ref>195. '''che il callo ecc.''': «Ricorda lo scherno di {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} contro Antonio: ''ex aratore orator factus''; e quel di Dante ''Purg.'' {{Sc|vi}}, 125: «Un Marcel diventa Ogni villan che parteggiando viene». Pierg.</ref>; {{R|195}}Tal vi tuona, che il callo ha della marra<ref name="pag153">196. '''Tal''' ecc. Allude a {{AutoreCitato|Francesco Gianni|Francesco Gianni}} (1750-1822). «Questo povero gobbo a Roma, dove lavorava da sartore, presto acquistò fama di valentissimo improvvisatore, e si volle farne l’emulo del Monti. Da qui acerbissimi corrucci, piú invelenitisi quando entrambi lasciarono Roma; e Firenze e Milano furono piene di loro baruffe.... Gli applausi volgari inebriarono il Gianni, fin a credersi principe dei poeti, accrescendo con ciò la gelosia del Monti. Questi lo marchiò nella Mascheroniana... Gianni oppose vari libretti e principalmente l’''Ateone'' [veramente ''Proteone''] ''allo specchio'', dove per verità mordeva meno il poeta, che il marito di «una delle piú belle donne d’Italia «e non delle piú tiranne.... Il Gianni dopo il 1800 rimase a Parigi con una pensione di 6000 franchi, conservatagli dalla restaurazione». {{AutoreCitato|Cesare Cantù|Cantú}}, [[Italiani_illustri/Vincenzo_Monti#pagename130|p. 120]]. Chi volesse saperne di piú,</ref>; Tal vi trama, che tutto è parossismo </poem> <ref follow="pag152">ecc.</ref><noinclude><references/></noinclude> ak71c81dbarecbnphb1v8bs8zjpbz5z Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/357 108 843392 3014823 2022-08-01T11:12:42Z Piaz1606 10206 /* new eis level1 */ proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione|336|{{Sc|annotazioni}}|}}</noinclude>Nell’Icon. Gr. del celebre antiquario sono a rodersi le ragioni sull’autenticità di questo ritratto. in. Elealico Palamede. — Così era appellato per la forma della sua dialettica audace e 'sottile, che gli serviva a dimo- strare il contrario in tutte le cose. IV. Inventore della dialettica. - Considerata cònje sistema, come arte, colle sue regole, colle sue /orme; poiché seni' essa non avrebbes) ragionato. Tale fu tenuto anche da Aristotele , perchè forse partiva, nelle sue argomentazioni , da ciò che generalmente era reputalo vero. Suoi libri. pieni di molla sapienza. — Tra molti ve n’ era uno celebre contro chi asseriva resistenza della moltiplicità. Avea per iscopo difendere la dottrina di Parmenide. Era di- stribuito in dimande e risposte, e credeva*! che primo Zenone avesse usato il dialogo nella trattazione di materie filosofiche. - u Da questa forma, .dice Riiter, uscì un ramo della posteriore » sofistica, alla cui sottigliezza tende apertamente in alcune » sue prove Zenone. Potendosi per altro credere che, nella gra^ » vita del suo disegno, egli non considerasse questi arlifizj » capziosi che come acccssorj piacevoli de’ suoi dialoghi , o » come uno scherzo per rid'ersi della goffaggine de’ Sudi av-, n versarj. - Dicesi per altro che Zenone negasse ■ non sola- » mente il niolliplicey ma anche l'uno; la qual cosa non sa- vi rchhc verisiraile che trattandosi dell’unità delle cose par- vi ticolari. ,» VII. L' argomento detto f Achille e di molti altri. - « Tra » gli argomenti che Zenone adduceva.conlro la realtà del moto, » taluno avea qualche cosa di specioso e di difficile a risol- vi vere; taluno dovea riguardarsi come uno scherzo. Si fatto vi era l' Achille. In quest’ argomento, Achille, il piè-veloce, » afilla al corso la lenta tartaruga ; trattasi mostrare che Achille » non raggiungerà mai la tartaruga. Poiché, quando sarà giunto » al sito donde la tartaruga era partila, essa avrà iu quel mentre Bigitized by Google .1 .ir . _<noinclude></noinclude> mg5q1xec5bryv8i85atha6zfhv1pm2i Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/192 108 843393 3014833 2022-08-01T11:40:17Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Trattato delle sezioni coniche e dei luoghi geometrici/Prodromo 0 843394 3014835 2022-08-01T11:41:15Z Elecorra67 50297 Creo pagina con [[Wikisource:La fabbrica dei giocattoli/autoNs0()|autoNs0]] wikitext text/x-wiki {{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/> <section begin="data"/>1 agosto 2022<section end="data"/> <section begin="avz"/>25%<section end="avz"/> <section begin="arg"/>Da definire<section end="arg"/> </div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=25%|data=1 agosto 2022|arg=Da definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=|prec=|succ=}} jdlaod1lcfwtw2mohe76se5h5ph9m4j Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/210 108 843395 3014837 2022-08-01T11:44:20Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/205 108 843396 3014838 2022-08-01T11:47:48Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/206 108 843397 3014839 2022-08-01T11:47:54Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/209 108 843398 3014840 2022-08-01T11:48:02Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/211 108 843399 3014841 2022-08-01T11:48:07Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh Pagina:Malfatti- Trattato Coniche.pdf/212 108 843400 3014842 2022-08-01T11:48:11Z Elecorra67 50297 /* Pagine SAL 25% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: proofread-page text/x-wiki <noinclude><pagequality level="1" user="Elecorra67" /></noinclude><noinclude><references/></noinclude> enmr9ao6slg3ozyt3momq6gt3yy6kgh