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{{A destra|[[Wikisource:Segnala un errore/Archivio segnalazioni|Archivio delle segnalazioni]]}}
Su questa pagina è possibile '''segnalare eventuali refusi''' ed errori presenti nei testi di Wikisource e suggerire delle correzioni.
<div class="plainlinks" style="text-align:center">
[{{fullurl:{{FULLPAGENAME}}|action=edit§ion=new}} <span class="mw-ui-button mw-ui-progressive">Premi qui per inserire la tua segnalazione</span>]
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[[Categoria:Lavoro sporco]]
[[Categoria:SAL|{{PAGENAME}}]]
[[ca:Ajuda:Informar d'un error]]
[[es:Ayuda:Informar de un error]]
[[fr:Aide:Signaler une erreur]]
==[[Italia - 10 giugno 1940, Annuncio della dichiarazione di guerra]]==
nel testo è scritto:
#"Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi"
#:la frase corretta è: "Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste '''parole'''"
#"Noi impugnammo le armi per risolvere,"
#:la frase corretta è: "Noi '''impugnamo''' le armi per risolvere,"
#" le sue meravigliose Forze Armate."
#:la frase corretta è: " le sue '''vittoriose''' Forze Armate."
::Interessante e plausibile. Dato che la versione pubblicata qui è coincidente con quella di https://www.romacivica.net da dove provengono queste varianti (tutt'altro che improbabili, ripeto)? - '''[[:w:it:utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[:w:it:Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:57, 7 nov 2006 (UTC)
== fonte ==
testo e musica raccolti da Daisy Lumini da una vecchia contadina a Cosenza.
== Aggiunta di una strofa a 'fischia il sasso' ==
Ho letto la pagina con il testo di "fischia il sasso".
Io avevo una versione con una strofa in più rispetto a quella che ho trovato su WikiSource.
Purtroppo non ne conosco la fonte, ma lo invio, nel caso qualcuno più esperto possa verificarne la correttezza.
Ho un file audio in cui si sente anche la strofa mancante, quindi credo che fosse veramente parte della canzone originale.
Il pezzo che proporrei di aggiungere è il seguente:
...
<poem>
freme, Italia, il gagliardetto
e nei fremiti sei tu!
</poem>
;Siamo nembi di semente,
;siamo fiamme di coraggio:
;per noi canta la sorgente,
;per noi brilla e ride maggio.
;Ma se un giorno la battaglia
;agli eroi si estenderà,
;noi saremo la mitraglia
;della Santa Libertà!
...
<poem>
Fiero l'occhio, svelto il passo
chiaro il grido del valore.
Ai nemici in fronte il sasso,
agli amici tutto il cuor.
</poem>
== Traduzione della Carmagnola ==
Ho eseguito una traduzione della "Carmagnola Napoletana" in uno studio critico sulla canzone e sul periodo storico in cui è nata. Se la volete, contattatemi su e.mail salvatore.bafurno[chiocciola]fastwebnet.it per le modalità di invio.
Cordiali saluti, Bafurno salvatore
== Segnalazione di IP non firmata ==
Nell'elenco dei professori italiani che hanno rifiutato di fare il giuramento di fedeltà al fascismo manca Leone Ginzburg {{non firmato|82.57.142.127|08:55, 26 set 2015 }}
== elettra di sofocle traduzione Romagnoli ==
Nella versione PDF l'indice si sovrappone alla miniatura.
Grazie per il Vs. lavoro
L.C.
== Heinrich Hoffmann ==
Nella pagina che fa riferimento all'autore Heinrich Hoffmann si trova un rimando al testo di Giuseppe Sacchi, Gita sulla strada di ferro da Parigi a San Germano (1839). In questo testo si fa riferimento tra altri scrittori a un "Hoffmann", il contesto però è quello degli spettri e fantasmi. Evidentemente l'autore in questione non è Heinrich Hoffmann, bensì E.T.A. Hoffmann, giurista, scrittore e poeta romantico, noto per i suoi racconti surreali. [[Speciale:Contributi/79.30.151.17|79.30.151.17]] 10:33, 19 set 2017 (CEST)
:Grazie della segnalazione. La tua analisi mi sembra corretta e perciò ho [https://it.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina%3AGita_sulla_strada_di_ferro_da_Parigi_a_San_Germano.djvu%2F9&type=revision&diff=1953934&oldid=1134072 modificato] il link in questione. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 12:10, 19 set 2017 (CEST)
== Bartolomeo da San Concordio ==
https://it.wikisource.org/wiki/Autore:Bartolomeo_da_San_Concordio
Il libro è già presente interamente come immagini djvu.
Ma il secondo (Giugurtino) reindirizza a pagine vuote (senza immagini)
Per favore qualcuno può correggere?
Grazie
[[User:Pilotwords18|Pilotwords18]] ([[User talk:Pilotwords18|disc.]]) 10:32, 28 dic 2017 (CET)
:{{Fatto}} da OrbiliusMagister il 29 dic 2017, vedi [[Il Giugurtino]]. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 09:36, 27 giu 2018 (CEST)
== "Il Bramino dell'Assam" di Emilio Salgari ==
Ho letto il libro in oggetto e ho riscontrato i seguenti errori (che ho segnalato anche al sito LiberLiber, dal quale proviene il file), spero che questa segnalazione sia corretta, è la prima volta che collaboro...
*"la sua superba capigliatUra" -> "la sua superba capigliatura" (con la U minuscola)
*"ciò non doveva succcedere" -> "ciò non doveva succedere" (eliminare la terza c)
*" vivo e ben grOSSO" -> "vivo e ben grosso" (tutto minuscolo)
*"typha elephanrina " -> "Typha elephantina" ( questo potrebbe essere un errore di stampa dell'originale, o un errore di Salgari stesso, è da controllare su stampa)
*" maggior terreno ¦ respirando " -> "maggior terreno respirando" ( tra "terreno" e "respirando" a senso dovrebbe esserci una virgola, ma non ho l'originale per controllare. Il segno "¦ " è comunque evidentemente errato)
*" "Che anneghiamo?_5 " -> " "Che anneghiamo?" ( il _5 è stato erroneamente inserito al posto delle virgolette di chiusura della frase)
*" in quel momento TimuL " -> "quel momento Timul" (la L finale di Timul dev'essere minuscola)
*"la büg" -> " la bâg " ( da controllare sull'originale, ma bâg - tigre in hindi- è la grafia corretta usata da Salgari in tutti i suoi libri precedenti
:{{Fatto}} {{ping|Rossiele}}: grazie per le segnalazioni. --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 12:12, 11 mar 2018 (CET)
== Dracula di bram stoker ==
Nel testo la parola stasera viene quadi sempre scitta con due "s" (stassera) {{nf|5.90.82.191|18:50, 1 giu 2019}}
: È corretto, così è scritto nel testo originale. --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 21:37, 2 giu 2019 (CEST)
== Addio a Lugano ==
Se si vuole scaricare in PDF o TXT il testo è mancante del primo verso
{{Fatto}} --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 20:39, 21 nov 2019 (CET)
== https://it.wikisource.org/wiki/L%27umorismo ==
Buondì.
Segnalo il refuso leggibile a pagina 20 dell'oggetto:
par grossolano quel che una voltii si chiamava sale attico
par grossolano quel che una '''volta''' si chiamava sale attico
{{Fatto}} --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 20:17, 21 nov 2019 (CET)
== https://it.wikisource.org/wiki/L%27umorismo ==
segnalo un refuso a pagina 21 nell'oggetto:
dopo essere stati così gran temipo quasi nascosti
dopo essere stati così gran tempo quasi nascosti
Inoltre bisognerebbe digitalizzare né al posto di nè e altre parole che sono state erroneamente scritte con l'accento grave al posto di quello acuto.
Sono troppe per poterle elencarle qui.
{{Fatto}} - Gli accenti sono corretti. Come indicato in [[Wikisource:Convenzioni di trascrizione]] gli accenti devono essere riprodotti come nell'originale e non con le convenzioni moderne. --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 20:20, 21 nov 2019 (CET)
== https://it.wikisource.org/wiki/L%27umorismo ==
ben due refusi visibile sulla stessa riga a pagina 22 dell'oggetto:
êE l’ometto smilzo sèguita:
E l’ometto smilzo séguita:
Ribadisco ancora: bisogna ridigitare parecchi né al posto di nè e perché al posto di perchè e altri refusi consimili.
{{Fatto}} - Per gli accenti idem come sopra. Grazie per le segnalazioni. --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 20:21, 21 nov 2019 (CET)
== I Promessi Sposi ==
Nel Capitolo I alcune immagini si sovrappongono al testo rendendolo illeggibile. Stessa cosa succede con l’illustrazione di pagina 622 (ultimo capitolo).
== Anno errato ==
« Innocenzo IV, uomo da non cedere nella lotta, convocato un concilio a Lione (1295) vi pronunziò un discorso con il quale concluse chiedendo la deposizione di Federigo dall’impero e dal regno di Sicilia. Tuttavia non era facile eseguire simile proposito. »
[[Autore:Michele Amari|Michele Amari]]. « [[Il vespro siciliano]]. » pag. 2
Il [[:w:concilio di Lione|concilio di Lione]] si è svolto nel 1245 (non nel 1295)
:{{Fatto}} Indubbiamente il primo concilio di Lione si è svolto nel 1245 eppure su LiberLiber la fonte da cui abbiamo tratto il nostro test1295. Dopo aver cercato in giro per gli altri testi di Amari sull'argomento e eer esperienza personale sono propenso a credere che quel 1295 sia un errore OCR non corretto: nella tipografia ottocentesca a volte il 4 e il 9 si somigliano a sufficienza da ingannare uno scanner se la pagina non è pulitissima. Correggo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:59, 13 lug 2020 (CEST)
== Manifesto di Ventotene ==
[[Manifesto di Ventotene]] Altiero Spinelli 1941
LA SITUAZIONE RIVOLUZIONARIA: VECCHIE E NUOVE CORRENTI
nel testo è scritto:
<tt>"La caduta dei regimi totalitari significherà per interi popoli l’avvento della
"libertà" sarà scomparso ogni freno ed automaticamente regneranno amplissime libertà di parola e di associazione."</tt>
la frase corretta è:
<tt>"La caduta dei regimi totalitari significherà per interi popoli l’avvento della
"libertà"; sarà scomparso ogni freno ed automaticamente regneranno amplissime libertà di parola e di associazione."</tt>
Verissimo. {{Fatto}}. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:48, 13 lug 2020 (CEST)
== ESIODO OPERE e GIORNI ==
Segnalo che nella traduzione fornita dell’opera si parla di GIOVE, mentre nel mondo greco ci si dovrebbe riferire a ZEUS.
Grazie
Raffaella Di Paola
:Ehm... questo bisognerebbe andare a dirlo alla buonanima di quel grande grecista di [[Autore:Ettore Romagnoli|Ettore Romagnoli]], autore di questa traduzione. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 20:04, 30 apr 2020 (CEST)
== File EPUB ==
Nel file EPUB di "Avventure di Robinson Crusoe" di Daniel Defoe, scaricato da Wikisource il 20/07/2020, i testi escono dai margini nel mio Kobo Aura.
[[File:Robinson Crusoe- Il traduttore.png|miniatura|I testi escono dai margini]]
https://it.wikisource.org/wiki/Avventure_di_Robinson_Crusoe
== Lo strano caso del dottor J... di Stevenson ==
Un refuso... nel testo viene scritto
"... e a propos dovrebbe..." mi sembra che sarebbe da correggere in "... e a proposito dovrebbe".
:"à propos" è francese. Ignoro le ragioni che abbiano condotto il traduttore a tale scelta, che appare alquanto arcaica, ma non lo trovo scorretto. --[[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 09:26, 18 ago 2020 (CEST)
== Empi ogni mio desiro ==
Ho 87 anni, al tempo della mia prima comunione ho imparato e cantato e ricordo benissimo la breve preghiera di ringraziamento "Sei mio, con Te respiro...".
Trovo un piccolo errore nella 5^ riga.
Vi si legge "Empi ogni mio '''desiro'''", dove la r in desiro risulta superflua, nonostante il tentativo di salvare la rima con respiro. La parola corretta è secondo me '''desio,''' frequentemente usata in poesia per desiderio, laddove desiro mi sembra una forzatura immotivata.
"Empi ogni mio desio"
Cordiali saluti.
Renzo Marsilli
: Salve, grazie per la segnalazione.
: Ho verificato e la fonte riprodotta riporta effettivamente "[[Pagina:Opere_varie_(Manzoni).djvu/694|desiro]]", per cui la correzione proposta non è stata implementata.
: Cordiali saluti, --[[Utente:Accurimbono|Accurimbono]] <small>([[Discussioni_utente:Accurimbono|disc]])</small> 11:17, 2 dic 2021 (CET)
== https://it.wikisource.org/wiki/La_Costa_d%27Avorio ==
Se si prova a scaricare dal menu in alto non funziona. Il link contiene %2527 invece di %27 per indicare l'apice. Se si scarica dal menu laterale sinistro funziona. {{non firmato|2001:b07:6474:cf9e:3c32:41f7:c041:b0ac|00:09, 19 gen 2021}}
:Ho provato lo scaricamento e funziona perfettamente. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 07:12, 30 giu 2022 (CEST)
::Nel frattempo abbiamo tolto il link non funzionante. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 17:47, 30 giu 2022 (CEST)
== Testo di Pirandello L'esclusa. ==
Il testo è riportato male. Manca tutta la parte finale {{non firmato|37.160.134.96|11:49, 28 ago 2021}}
:A me sembra completo. [[User:Candalua|Can da Lua]] ([[User talk:Candalua|disc.]]) 17:51, 30 giu 2022 (CEST)
== [[:Pagina:Leonardo prosatore.djvu/126]] ==
C'è un errore. Ho provato a correggerlo ma non è possible modificare la pagina senza un account. [[Speciale:Contributi/70.172.194.25|70.172.194.25]] 17:12, 21 apr 2022 (CEST)
:{{fatto}} --[[User:Luigi62|Luigi62]] ([[User talk:Luigi62|disc.]]) 17:30, 21 apr 2022 (CEST)
== refusi in La madre di Grazia Deledda ==
Segnalo alcuni refusi nel testo de ''La madre'' di Grazia Deledda:
capitolo 7:
lo scricchiolìo del suo psso > passo {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 19:34, 28 apr 2022 (CEST)
capitolo 12:
nello stesso stempo sentiva > nello stesso tempo {{Non fatto}}: aggiunto {{Tl|Ec}} per segnalare refuso nell'originale. --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 19:36, 28 apr 2022 (CEST)
capitolo 15:
Se così farete, sparir à la miseria > spazio di troppo {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 19:39, 28 apr 2022 (CEST)
capitolo 16:
come uno che era fuggilo di casa > fuggito {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 19:40, 28 apr 2022 (CEST)
annerito dal colore del cafiè > caffè {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 19:44, 28 apr 2022 (CEST)
capitolo 19:
pareva fossero le chiazze di soie a tremolare > chiazze di sole {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 21:05, 28 apr 2022 (CEST)
capitolo 28:
è sotto le labbra chiuse > la "e" qui è congiunzione {{Fatto}} --[[User:Paperoastro|Paperoastro]] ([[User talk:Paperoastro|disc.]]) 21:05, 28 apr 2022 (CEST)
Ci sono anche, in tutto il testo, vari "luì" con l'accento, anche qui tenderei a pensare all'errore di trascrizione.
== Machiavelli, Istorie fiorentine ==
Il passato storico del verbo dolere è ''dolse, dolsono'' etc, ma nel vostro testo si legge sempre ''dolfe, dolfono'' etc. [[Speciale:Contributi/70.80.25.182|70.80.25.182]] 23:13, 29 giu 2022 (CEST)
== Alice nel paese delle meraviglie ==
Dovresto modificare in Alice nel paese delle meraviglie
Da
qual'è
A
Qual è
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Discussione:La Città del Sole (1995)
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OrbiliusMagister
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text/x-wiki
{{Infotesto
| Progetto= letteratura
| Edizione = La Città del Sole<br />di Tommaso Campanella,<br />a cura di Massimo Baldini,<br />collezione: Centopaginemillelire,<br />Newton & Compton,<br />Roma, 1995
| Fonte = [http://www.liberliber.it/mediateca/libri/c/campanella/la_citta_del_sole/html/la_citta.htm LiberLiber]
| Eventuale nome del traduttore =
| Nome del primo contributore =[[Utente:Torredibabele|Torredibabele]]
| Note =
| Nome del rilettore =
}}
rmtmgc6ts4txdcseg66i1ylm2b1do6y
La Città del Sole (1995)
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OrbiliusMagister
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OrbiliusMagister ha spostato la pagina [[La Città del Sole]] a [[La Città del Sole (1995)]]: Preparo la disambiguazione in nsOpera
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text/x-wiki
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Nome e cognome dell'autore"/>Tommaso Campanella<section end="Nome e cognome dell'autore"/>
<section begin="Anno di pubblicazione"/>1623<section end="Anno di pubblicazione"/>
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</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Cancella subito|motivo: testo ormai acquisito in una versione ''definitiva e di qualità'' [[La Città del Sole (manoscritto, 1602)|qui]] e in una anche fuori copyright [[La Città del Sole (1863)|qui]]. Si trasformi in disambigua (inserire solo rimando a [[Opera:La Città del Sole|pagina OPERA]], in questo caso), anche perché chi cerca il testo viene riportato sempre all'ed. di liberliber!}}
{{Qualità|avz=75%|data=5 giugno 2008|arg=Filosofia}}{{Intestazione
| Nome e cognome dell'autore =Tommaso Campanella
| Titolo =La Città del Sole
| Anno di pubblicazione =1623
| Lingua originale del testo =
| Nome e cognome del traduttore =
| Anno di traduzione =
| Progetto =letteratura
| Argomento =Filosofia
| URL della versione cartacea a fronte =
}}
<div align="center">
'''Dialogo poetico'''
''Interlocutori''<br />
''Ospitalario''<br />
''e''<br />
''Genovese nocchiero del Colombo''
</div>
;Ospitalario
:Dimmi, di grazia, tutto quello che t'avvenne in questa navigazione.
;Genovese
:Già t'ho detto come girai il mondo tutto e poi come arrivai alla Taprobana, e fui forzato metter in terra, e poi, fuggendo la furia di terrazzani, mi rinselvai, ed uscii in un gran piano proprio sotto l'equinoziale.
;Ospitalario
:Qui che t'occorse?
;Genovese
:Subito incontrai un gran squadrone d'uomini e donne armate, e molti di loro intendevano la lingua mia, li quali mi condussero alla Città del Sole.
;Ospitalario
:Di', come è fatta questa città? e come si governa?
;Genovese
:Sorge nell'alta campagna un colle, sopra il quale sta la maggior parte della città; ma arrivano i suoi giri molto spazio fuor delle radici del monte, il quale è tanto, che la città fa due miglia di diametro e più, e viene ad essere sette miglia di circolo; ma, per la levatura, più abitazioni ha, che si fosse in piano.
:E' la città distinta in sette gironi grandissimi, nominati dalli sette pianeti, e s'entra dall'uno all'altro per quattro strade e per quattro porte, alli quattro angoli del mondo spettanti; ma sta in modo che, se fosse espugnato il primo girone, bisogna più travaglio al secondo e poi più; talché sette fiate bisogna espugnarla per vincerla. Ma io son di parere, che neanche il primo si può, tanto è grosso e terrapieno, ed ha valguardi, torrioni, artelleria e fossati di fuora.
:Entrando dunque per la porta Tramontana, di ferro coperta, fatta che s'alza e cala con bello ingegno, si vede un piano di cinquanta passi tra la muraglia prima e l'altra. Appresso stanno palazzi tutti uniti per giro col muro, che puoi dir che tutti siano uno; e di sopra han li rivellini sopra a colonne, come chiostri di frati, e di sotto non vi è introito, se non dalla parte concava delli palazzi. Poi son le stanze belle con le fenestre al convesso ed al concavo, e son distinte con piccole mura tra loro. Solo il muro convesso è spesso otto palmi, il concavo tre, li mezzani uno o poco più.
:Appresso poi s'arriva al secondo piano, ch'è dui passi o tre manco, e si vedono le seconde mura con li rivellini in fuora e passeggiatori; e della parte dentro, l'altro muro, che serra i palazzi in mezzo, ha il chiostro con le colonne di sotto, e di sopra belle pitture.
:E così s'arriva fin al supremo e sempre per piani. Solo quando s'entran le porte, che son doppie per le mura interiori ed esteriori, si ascende per gradi tali, che non si conosce, perché vanno obliquamente, e son d'altura quasi invisibile distinte le scale.
:Nella sommità del monte vi è un gran piano ed un gran tempio in mezzo, di stupendo artifizio.
;Ospitalario
:Di', di' mo, per vita tua.
;Genovese
:Il tempio è tondo perfettamente, e non ha muraglia che lo circondi; ma sta situato sopra colonne grosse e belle assai. La cupola grande ha in mezzo una cupoletta con uno spiraglio, che pende sopra l'altare, ch'è uno solo e sta nel mezzo del tempio. Girano le colonne trecento passi e più, e fuor delle colonne della cupola vi son per otto passi li chiostri con mura poco elevate sopra le sedie, che stan d'intorno al concavo dell'esterior muro, benché in tutte le colonne interiori, che senza muro fraposto tengono il tempio insieme, non manchino sedili portatili assai.
:Sopra l'altare non vi è altro ch'un mappamondo assai grande, dove tutto il cielo è dipinto, ed un altro dove è la terra. Poi sul cielo della cupola vi stanno tutte le stelle maggiori del cielo, notati coi nomi loro e virtù, c'hanno sopra le cose terrene, con tre versi per una; ci sono i poli e i circoli signati non del tutto, perché manca il muro a basso, ma si vedono finiti in corrispondenza alli globbi dell'altare. Vi sono sempre accese sette lampade nominate dalli sette pianeti.
:Sopra il tempio vi stanno alcune celle nella cupoletta attorno, e molte altre grandi sopra gli chiostri, e qui abitano li religiosi, che son da quaranta.
:Vi è sopra la cupola una banderuola per mostrare i venti, e ne signano trentasei; e sanno quando spira ogni vento che stagione porta. E qui sta anco un libro in lettere d'oro di cose importantissime.
;Ospitalario
:Per tua fé dimmi tutto il modo del governo, ché qui t'aspettavo.
;Genovese
:E' un Principe Sacerdote tra loro, che s'appella Sole, e in lingua nostra si dice Metafisico: questo è capo di tutti in spirituale e temporale, e tutti li negozi in lui si terminano.
:Ha tre Principi collaterali: Pon, Sin, Mor, che vuol dir: Potestà, Sapienza e Amore.
:Il Potestà ha cura delle guerre e delle paci e dell'arte militare; è supremo nella guerra, ma non sopra Sole; ha cura dell'offiziali, guerrieri, soldati, munizioni, fortificazioni ed espugnazioni.
:Il Sapienza ha cura di tutte le scienze e delli dottori e magistrati dell'arti liberali e meccaniche, tiene sotto di sé tanti offiziali quante son le scienze: ci è l'Astrologo, il Cosmografo, il Geometra, il Loico, il Rettorico, il Grammatico, il Medico, il Fisico, il Politico, il Morale; e tiene un libro solo, dove stan tutte le scienze, che fa leggere a tutto il popolo ad usanza di Pitagorici. E questo ha fatto pingere in tutte le muraglie, su li rivellini, dentro e di fuori, tutte le scienze.
:Nelle mura del tempio esteriori e nelle cortine, che si calano quando si predica per non perdersi la voce, vi sta ogni stella ordinatamente con tre versi per una.
:Nelle mura del primo girone tutte le figure matematiche, più che non scrisse Euclide ed Archimede, con la lor proposizione significante. Nel di fuore, vi è la carta della terra tutta, e poi le tavole d'ogni provinzia con li riti e costumi e leggi loro, e con l'alfabeti ordinari sopra il loro alfabeto.
:Nel dentro del secondo girone vi son tutte le pietre preziose e non preziose, e minerali, e metalli veri e pinti, con le dichiarazioni di due versi per uno. Nel di fuore vi son tutte sorti di laghi, mari e fiumi, vini ed ogli ed altri liquori, e loro virtù ed origini e qualità; e ci son le caraffe piene di diversi liquori di cento e trecento anni, con li quali sanano tutte l'infirmità quasi.
:Nel dentro del terzo vi son tutte le sorti di erbe ed arbori del mondo pinte, e pur in teste di terra sopra il rivellino e le dichiarazioni dove prima si ritrovaro, e le virtù loro, e le simiglianze c'hanno con le stelle e con li metalli e con le membra umane, e l'uso loro in medicina. Nel di fuora tutte maniere di pesci di fiumi, laghi e mari, e le virtù loro, e 'l modo di vivere, di generarsi e allevarsi, a che serveno; e le simiglianze c'hanno con le cose celesti e terrestri e dell'arte e della natura; sì che mi stupii, quando trovai pesce vescovo e catena e chiodo e stella, appunto come son queste cose tra noi. Ci sono ancini, rizzi, spondoli e tutto quanto è degno di sapere con mirabil arte di pittura e di scrittura che dichiara.
:Nel quarto, dentro vi son tutte sorti di augelli pinti e lor qualità, grandezze e costumi, e la fenice è verissima appresso loro. Nel di fuora stanno tutte sorti di animali rettili, serpi, draghi, vermini, e l'insetti, mosche, tafani ecc., con le loro condizioni, veneni e virtuti; e son più che non pensamo.
:Nel quinto, dentro vi son l'animali perfetti terrestri di tante sorti che è stupore. Non sappiamo noi la millesima parte, e però, sendo grandi di corpo, l'han pinti ancora nel fuore rivellino; e quante maniere di cavalli solamente, o belle figure dichiarate dottamente!
:Nel sesto, dentro vi sono tutte l'arti meccaniche, e l'inventori loro, e li diversi modi, come s'usano in diverse regioni del mondo. Nel di fuori vi son tutti l'inventori delle leggi e delle scienze e dell'armi. Trovai Moisè, Osiri, Giove, Mercurio, Macometto ed altri assai; e in luoco assai onorato era Gesù Cristo e li dodici Apostoli, che ne tengono gran conto, Cesare, Alessandro, Pirro e tutti li Romani; onde io ammirato come sapeano quelle istorie, mi mostraro che essi teneano di tutte nazioni lingua, e che mandavano apposta per il mondo ambasciatori, e s'informavano del bene e del male di tutti; e godeno assai in questo. Viddi che nella China le bombarde e le stampe furo prima ch'a noi. Ci son poi li maestri di queste cose; e li figliuoli, senza fastidio, giocando, si trovano saper tutte le scienze istoricamente prima che abbin dieci anni.
:Il Amore ha cura della generazione, con unir li maschi e le femine in modo che faccin buona razza; e si riden di noi che attendemo alla razza de cani e cavalli, e trascuramo la nostra. Tien cura dell'educazione, delle medicine, spezierie, del seminare e raccogliere li frutti, delle biade, delle mense e d'ogni altra cosa pertinente al vitto e vestito e coito, ed ha molti maestri e maestre dedicate a queste arti.
:Il Metafisico tratta tutti questi negozi con loro, ché senza lui nulla si fa, ed ogni cosa la communicano essi quattro, e dove il Metafisico inchina, son d'accordo.
;Ospitalario
:Or dimmi degli offizi e dell'educazione e del modo come si vive; si è republica o monarchia o stato di pochi.
;Genovese
:Questa è una gente ch'arrivò là dall'Indie, ed erano molti filosofi, che fuggiro la rovina di Mogori e d'altri predoni e tiranni; onde si risolsero di vivere alla filosofica in commune, si ben la communità delle donne non si usa tra le genti della provinzia loro; ma essi l'usano, ed è questo il modo. Tutte cose son communi; ma stan in man di offiziali le dispense, onde non solo il vitto, ma le scienze e onori e spassi son communi, ma in maniera che non si può appropriare cosa alcuna.
:Dicono essi che tutta la proprietà nasce da far casa appartata, e figli e moglie propria, onde nasce l'amor proprio; ché per sublimar a ricchezze o a dignità il figlio o lasciarlo erede, ognuno diventa o rapace publico, se non ha timore, sendo potente; o avaro ed insidioso ed ippocrita, si è impotente. Ma quando perdono l'amor proprio, resta il commune solo.
;Ospitalario
:Dunque nullo vorrà fatigare, mentre aspetta che l'altro fatighi, come Aristotile dice contra Platone.
;Genovese
:Io non so disputare, ma ti dico c'hanno tanto amore alla patria loro, che è una cosa stupenda, più che si dice delli Romani, quanto son più spropriati. E credo che li preti e monaci nostri, se non avessero li parenti e li amici, o l'ambizione di crescere più a dignità, seriano più spropriati e santi e caritativi con tutti.
;Ospitalario
:Dunque là non ci è amicizia, poiché non si fan piacere l'un l'altro.
;Genovese
:Anzi grandissima: perché è bello a vedere, che tra loro non possono donarsi cosa alcuna, perché tutto hanno del commune, e molto guardano gli offiziali, che nullo abbia più che merita. Però quanto è bisogno tutti l'hanno. E l'amico si conosce tra loro nelle guerre, nell'infirmità, nelle scienze, dove s'aiutano e s'insegnano l'un l'altro. E tutti li gioveni s'appellan frati e quei che son quindici anni più di loro, padri, e quindici meno figli. E poi vi stanno l'offiziali a tutte cose attenti, che nullo possa all'altro far torto nella fratellanza.
;Ospitalario
:E come?
;Genovese
:Di quante virtù noi abbiamo, essi hanno l'offiziale: ci è un che si chiama Liberalità, un Magnanimità, un Castità, un Fortezza, un Giustizia, criminale e civile, un Solerzia, un Verità, Beneficienza, Gratitudine, Misericordia, ecc.; e a ciascuno di questi si elegge quello, che da fanciullo nelle scole si conosce inclinato a tal virtù. E però, non sendo tra loro latrocini, né assassinii, né stupri ed incesti, adultèri, delli quali noi ci accusamo, essi si accusano d'ingratitudine, di malignità, quando un non vuol far piacere onesto, di bugia, che abborriscono più che la peste; e di questi rei per pena son privati della mensa commune, o del commerzio delle donne, e d'alcuni onori, finché pare al giudice, per ammendarli.
;Ospitalario
:Or dimmi, come fan gli offiziali?
;Genovese
:Questo non si può dire, se non sai la vita loro. Prima è da sapere che gli uomini e le donne vestono d'un modo atto a guerreggiare, benché le donne hanno la sopravveste fin sotto al ginocchio, e l'uomini sopra.
:E s'allevan tutti in tutte l'arti. Dopo gli tre anni li fanciulli imparano la lingua e l'alfabeto nelle mura, caminando in quattro schiere; e quattro vecchi li guidano e insegnano, e poi li fan giocare e correre, per rinforzarli, e sempre scalzi e scapigli, fin alli sette anni, e li conducono nell'officine dell'arti, cosidori, pittori, orefici, ecc.; e mirano l'inclinazione. Dopo li sette anni vanno alle lezioni delle scienze naturali, tutti; ché son quattro lettori della medesima lezione, e in quattro ore tutte quattro le squadre si spediscono; perché, mentre gli altri si esercitano col corpo, o fan gli pubblici servizi, gli altri stanno alla lezione. Poi tutti si mettono alle matematiche, medicine ed altre scienze, e ci è continua disputa tra di loro e concorrenza; e quelli poi diventano offiziali di quella scienza, dove miglior profitto fanno, o di quell'arte meccanica, perché ognuna ha il suo capo. Ed in campagna, nei lavori e nella pastura delle bestie pur vanno a imparare; e quello è tenuto di più gran nobiltà, che più arti impara, e meglio le fa. Onde si ridono di noi, che gli artefici appellamo ignobili, e diciamo nobili quelli, che null'arte imparano e stanno oziosi e tengon in ozio e lascivia tanti servitori con roina della republica.
:Gli offiziali poi s'eleggono da quelli quattro capi, e dalli mastri di quell'arte, li quali molto bene sanno chi è più atto a quell'arte o virtù, in cui ha da reggere, e propongono in Consiglio, e ognuno oppone quel che sa di loro. Però non può essere Sole se non quello che sa tutte l'istorie delle genti e riti e sacrifizi e republiche ed inventori di leggi ed arti. Poi bisogna che sappia tutte l'arti meccaniche, perché ogni due giorni se n'impara una, ma l'uso qui le fa saper tutte, e la pittura. E tutte le scienze ha da sapere, matematiche, fisiche, astrologiche. Delle lingue non si cura, perché ha l'interpreti, che son i grammatici loro. Ma più di tutti bisogna che sia Metafisico e Teologo, che sappia ben la radice e prova d'ogni arte e scienza, e le similitudini e differenze delle cose, la Necessità, il Fato, e l'Armonia del mondo, la Possanza, Sapienza e Amor divino e d'ogni cosa, e li gradi degli enti e corrispondenze loro con le cose celesti, terrestri e marine, e studia molto bene nei Profeti ed astrologia. Dunque si sa chi ha da esser Sole, e se non passa trentacinque anni, non arriva a tal grado; e questo offizio è perpetuo, mentre non si trova chi sappia più di lui e sia più atto al governo.
;Ospitalario
:E chi può saper tanto? Anzi non può saper governare chi attende alle scienze.
;Genovese
:Io dissi a loro questo, e mi risposero: "Più certi semo noi, che un tanto letterato sa governare, che voi che sublimate l'ignoranti, pensando che siano atti perché son nati signori, o eletti da fazione potente. Ma il nostro Sole sia pur tristo in governo, non sarà mai crudele, né scelerato, né tiranno un chi tanto sa. Ma sappiate che questo è argomento che può tra voi, dove pensate che sia dotto chi sa più grammatica e logica d'Aristotile o di questo o quello autore; al che ci vol sol memoria servile, onde l'uomo si fa inerte, perché non contempla le cose ma li libri, e s'avvilisce l'anima in quelle cose morte; né sa come Dio regga le cose, e gli usi della natura e delle nazioni. Il che non può avvenire al nostro Sole, perché non può arrivare a tante scienze chi non è scaltro d'ingegno ad ogni cosa, onde è sempre attivissimo al governo. Noi pur sappiamo che chi sa una scienza sola, non sa quella né l'altre bene; e che colui che è atto a una sola, studiata in libro, è inerte e grosso. Ma non così avviene alli pronti d'ingegno e facili ad ogni conoscenza, come è bisogno che sia il Sole. E nella città nostra s'imparano le scienze con facilità tale, come tu vedi, che più in un anno qui si sa, che in diece o quindici tra voi, e mira in questi fanciulli."
:Nel che io restai confuso per le ragioni sue e la prova di quelli fanciulli, che intendevano la mia lingua; perché d'ogni lingua sempre han d'esser tre che la sappiano. E tra loro non ci è ozio nullo, se non quello che li fa dotti; che però vanno in campagna a correre, a tirar dardo, sparar archibugi, seguitar fiere, lavorare, conoscer l'erbe, mo una schiera, mo l'altra di loro.
:Li tre offiziali primi non bisogna che sappiano se non quell'arti che all'offizio loro partengono. Onde sanno l'arti communi a tutti, istoricamente imparandole, e poi le proprie, dove più si dà uno che un altro: così il Potestà saperà l'arte cavalieresca, fabricar ogni sorte d'armi, cose di guerra, machine, arte militare, ecc. Ma tutti questi offiziali han d'essere filosofi, e più, ed istorici, naturalisti ed umanisti.
;Ospitalario
:Vorrei che dicessi l'offizi tutti, e li distinguessi; e s'è bisogno l'educazion commune.
;Genovese
:Sono prima le stanze communi, dormitori, letti e bisogni; ma ogni sei mesi si distinguono dalli mastri, chi ha da dormire in questo girone o in quell'altro, e nella stanza prima o seconda, notate per alfabeto.
:Poi son l'arti communi agli uomini e donne, le speculative e meccaniche; con questa distinzione, che quelle dove ci va fatica grande e viaggio, le fan gli uomini, come arare, seminare, cogliere i frutti, pascer le pecore, operar nell'aia, nella vendemmia. Ma nel formar il cascio e mungere si soleno le donne mandare, e nell'orti vicini alla città per erbe e servizi facili. Universalmente, le arti che si fanno sedendo e stando, per lo più son delle donne, come tessere, cuscire, tagliar i capelli e le barbe, la speziaria, fare tutte le sorti di vestimenti; altro che l'arte del ferraro e delle armi. Pur chi è atta a pingere, non se le vieta. La musica è solo delle donne, perché più dilettano, e de' fanciulli, ma non di trombe e tamburi. Fanno anche le vivande; apparecchiano le mense; ma il servire a tavola è proprio delli gioveni, maschi e femine, finché sono di vint'anni.
:Hanno in ogni girone le publiche cucine e le dispense della robba. E ad ogni officio soprastante è un vecchio ed una vecchia, che comandano ed han potestà di battere o far battere da altri li negligenti e disobedienti, e notano ognuno ed ognuna in che esercizio meglio riesce. Tutta la gioventù serve alli vecchi che passano quarant'anni; ma il mastro o maestra han cura la sera, quando vanno a dormire, e la mattina di mandar alli servizi di quelli a chi tocca, uno o due ad ogni stanza, ed essi gioveni si servono tra loro, e chi ricusa, guai a lui! Vi son prime e seconde mense; d'una parte mangiano le donne, dall'altra gli uomini, e stanno come in refettori di frati. Si fa senza strepito, ed un sempre legge a tavola, cantando, e spesso l'offiziale parla sopra qualche passo della lezione. E' una dolce cosa vedersi servire di tanta bella gioventù, in abito succinto, così a tempo, e vedersi a canto tanti amici, frati, figli e madri vivere con tanto rispetto ed amore.
:Si dona a ciascuno, secondo il suo esercizio, piatto di pitanza e menestra, frutti, cascio; e li medici hanno cura di dire alli cochi in quel giorno, qual sorte di vivanda conviene, e quale alli vecchi e quale alli giovani e quale all'ammalati. Gli offiziali hanno la miglior parte; questi mandano spesso della loro a tavola a chi più si ha fatto onore la mattina nelle lezioni e dispute di scienze ed armi, e questo si stima per grande onore e favore. E nelle feste fanno cantar una musica pur in tavola; e perché tutti metteno mano alli servizi, mai non si trova che manchi cosa alcuna, Son vecchi savi soprastanti a chi cucina ed alli refettori, e stimano assai la nettezza nelle strade, nelle stanze e nelli vasi e nelle vestimenta e nella persona.
:Vesteno dentro camisa bianca di lino, poi un vestito, ch'è giubbone e calza insieme, senza pieghe e spaccato per mezzo, dal lato e di sotto, e poi imbottonato. Ed arriva la calza sin al tallone, a cui si pone un pedale grande come un bolzacchino, e la scarpa sopra. E son ben attillate, che quando si spogliano la sopravveste, si scerneno tutte le fattezze della persona. Si mutano le vesti quattro volte varie, quando il Sole entra in Cancro e Capricorno, Ariete e Libra. E, secondo la complessione e la procerità, sta al Medico di distribuirle col Vestiario di ciascun girone. Ed è cosa mirabile che in un punto hanno quante vesti vogliono, grosse, sottili, secondo il tempo. Veston tutti di bianco, ed ogni mese si lavan le vesti col sapone, o bucato quelle di tela.
:Tutte le stanze sottane, sono officine, cucine, granari, guardarobbe, dispense, refettori, lavatori; ma si lavano nelle pile delli chiostri. L'acqua si getta per le latrine o per canali, che vanno a quelle. Hanno in tutte le piazze delli gironi le lor fontane, che tirano l'acque dal fondo solo con muover un legno, onde esse spicciano per li canali. Vi è acqua sorgente, e molta nelle conserve a cui vanno le piogge per li canali delle case, passando per arenosi acquedotti. Si lavano le persone loro spesso, secondo il maestro e 'l medico ordina. L'arti si fanno tutte nei chiostri di sotto, e le speculative di sopra, dove sono le pitture, e nel tempio si leggono.
:Negli atri di fuora son orologi di sole e di squille per tutti i gironi, e banderuole per saper i venti.
;Ospitalario
:Or dimmi della generazione.
;Genovese
:Nulla femina si sottopone al maschio, se non arriva a dicinov'anni né maschio si mette alla generazione inanti alli vintiuno, e più si è di complessione bianco. Nel tempo inanti è ad alcuno lecito il coito con le donne sterili o pregne, per non far in vaso indebito; e le maestre matrone con gli seniori della generazione han cura di provederli, secondo a loro è detto in secreto da quelli più molestati da Venere. Li provedono, ma non lo fanno senza far parola al maestro maggiore, che è un gran medico, e sottostà ad Amore, Prencipe offiziale. Se si trovano in sodomia, sono vituperati, e li fan portare due giorni legata al collo una scarpa, significando che pervertiro l'ordine e posero li piedi in testa, e la seconda volta crescen la pena finché diventa capitale. Ma chi si astiene fin a ventun anno d'ogni coito è celebrato con alcuni onori e canzoni.
:perché quando si esercitano alla lotta, come i Greci antichi, son nudi tutti maschi e femine, li mastri conoscono chi è impotente o no al coito, e quali membra con quali si confanno. E così, sendo ben lavati, si donano al coito ogni tre sere; e non accoppiano se non le femine grandi e belle alli grandi e virtuosi, e le grasse a' macri, e le macre alli grassi, per far temperie. La sera vanno i fanciulli e si conciano i letti, e poi vanno a dormire, secondo ordina il mastro e la maestra. né si pongono al coito se non quando hanno digerito, e prima fanno orazione, ed hanno belle statue di uomini illustri, dove le donne mirano. Poi escono alla fenestra, e pregono Dio del Cielo, che li doni prole buona. E dormeno in due celle, sparti fin a quell'ora che si han da congiungere, ed allora va la maestra, ed apre l'uscio dell'una e l'altra cella. Questa ora è determinata dall'Astrologo e Medico; e si forzan sempre di pigliar tempo, che Mercurio e Venere siano orientali dal Sole in casa benigna e che sian mirati da Giove di buono aspetto e da Saturno e Marte. E così il Sole come la Luna, che spesso sono afete. E per lo più vogliono Vergine in ascendente; ma assai si guardano che Saturno e Marte non stiano in angolo, perché tutti quattro angoli con opposizioni e quadrati infettano, e da essi angoli è la radice della virtù vitale e della sorte, dependente dall'armonia del tutto con le parti. Non si curano del satellizio, ma solo degli aspetti buoni. Ma il satellizio solo nella fondazione della città e della legge ricercano, che però non abbia prencipe Marte o Saturno, se non con buone disposizioni. Ed han per peccato li generatori non trovarsi mondi tre giorni avanti di coito e d'azioni prave, e di non esser devoti al Creatore. Gli altri, che per delizia o per servire alla necessità si donano al coito con sterili o pregne o con donne di poco valore, non osservan queste sottigliezze. E gli offiziali, che son tutti sacerdoti, e li sapienti non si fanno generatori, se non osservano molti giorni più condizioni; perché essi, per la molta speculazione, han debole lo spirito animale, e non transfondeno il valor della testa, perché pensano sempre a qualche cosa; onde trista razza fanno. Talché si guarda bene, e si donano questi a donne vive, gagliarde e belle; e gli uomini fantastichi e capricciosi a donne grasse, temperate, di costumi blandi. E dicono che la purità della complessione, onde le virtù fruttano, non si può acquistare con arte, e che difficilmente senza disposizion naturale può la virtù morale allignare, e che gli uomini di mala natura per timor della legge fanno bene, e, quella cessante, struggon la republica con manifesti o segreti modi. Però tutto lo studio principale deve essere nella generazione, e mirar gli metodi naturali, e non la dote e la fallace nobiltà-
:Se alcune di queste donne non concipeno con uno, le mettono con altri; se poi si trova sterile, si può accomunare, ma non ha l'onor delle matrone in Consiglio della generazione e nella mensa e nel tempio; e questo lo fanno perché essa non procuri la sterilità per lussuriare. Quelle che hanno conceputo, per quindici giorni non si esercitano; poi fanno leggeri esercizi per rinforzar la prole, ed aprir li meati del nutrimento a quella. Partorito che hanno, esse stesse allevano i figli in luoghi communi, per due anni lattando e più, secondo pare al Fisico. Dopo si smamma la prole, e si dona in guardia delle mastre, se son femine, o delli maestri. E con gli altri fanciulli qui si esercitano all'alfabeto, a caminare, correre, lottare, ed alle figure istoriate; ed han vesti di color vario e bello. Alli sette anni si donano alle scienze naturali, e poi all'altre, secondo pare alli offiziali, e poi si mettono in meccanica. Ma li figli di poco valore si mandano alle ville e, quando riescono, poi si riducono alla città. Ma per lo più, sendo generati nella medesima costellazione, li contemporanei son di virtù consimili e di fattezze e di costumi. E questa è concordia stabile nella republica, e s'amano grandemente ed aiutano l'un l'altro.
:Li nomi loro non si mettono a caso, ma dal Metafisico, secondo la proprietà, come usavan li Romani: onde altri si chiamano il Bello, altri il Nasuto, altri il Peduto, altri Bieco, altri Crasso, ecc.; ma quando poi diventano valenti nell'arte loro o fanno qualche prova in guerra, s'aggiunge il cognome dall'arte, come Pittor Magno, Aureo, Eccellente, Gagliardo, dicendo Crasso Aureo, ecc.; o pur dall'atto dicendo: Crasso Forte, Astuto, Vincitore, Magno Massimo, ecc., e dal nemico vinto, come Africano, Asiano, Tosco, ecc.; Manfredi, Tortelio dall'aver superato Manfredi o Tortelio o simili altri. e questi cognomi s'aggiungono dall'offiziali grandi, e si donano conveniente all'atto o arte sua, con applauso e musica. E si vanno a perdere per questi applausi, perché oro e argento non si stima, se non come materia di vasi o di guarnimenti communi a tutti.
;Ospitalario
:Non ci è gelosia tra loro o dolore a chi non sia fatto generatore o quel che ambisce?
;Genovese
:Signor no, perché a nullo manca il necessario loro quanto al gusto; e la generazione è osservata religiosamente per ben pubblico, non privato, ed è bisogno stare al detto dell'offiziali. Platone disse che si dovean gabbare li pretendenti a belle donne immeritatamente, con far uscir la sorte destramente secondo il merito; il che qui non bisogna far con inganno di ballotte per contentarsi delle brutte i brutti, perché tra loro non ci è bruttezza; ché esercitandosi esse donne, diventano di color vivo e di membra forti e grandi, e nella gagliardia e vivezza e grandezza consiste la beltà appresso a loro. Però è pena di vita imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti con le code per coprir i piedi di legno, ma non averiano commodità manco di far questo, perché chi ci li daria? E dicono che questo abuso in noi viene dall'ozio delle donne, che le fa scolorite e fiacche e piccole; e però han bisogno di colori ed alte pianelle, e di farsi belle per tenerezza, e così guastano la propria complessione e della prole. Di più, s'uno s'innamora di qualche donna, è lecito tra loro parlare, far versi, scherzi, imprese di fiori e di piante. Ma se si guasta la generazione, in nullo modo si dispensa tra loro il coito, se non quando ella è pregna o sterile. Però non si conosce tra loro se non amor d'amicizia per lo più, non di concupiscenza ardente.
:La robba non si stima, perché ognuno ha quanto li bisogna, salvo per segno d'onore. Onde agli eroi ed eroisse la republica fa certi doni, in tavola o in feste publiche, di ghirlande o di vestimenta belle fregiate; benché tutti di bianco il giorno e nella città, ma di notte e fuor della città vestono a rosso, o di seta o di lana. Aborreno il color nero, come feccia delle cose, e però odiano i Giapponesi, amici di quello. La superbia è tenuta per gran peccato, e si punisce un atto di superbia in quel modo che l'ha commesso. Onde nullo reputa viltà lo servire in mensa, in cucina o altrove, ma lo chiamano imparare; e dicono che così è onore al piede caminare, come allo occhio guardare; onde chi è deputato a qualche offizio, lo fa come cosa onoratissima, e non tengono schiavi, perché essi bastano a se stessi, anzi soverchiano. Ma noi non così, perché in Napoli son da trecento mila anime, e non faticano cinquanta milia; e questi patiscono fatica assai e si struggono; e l'oziosi si perdono anche per l'ozio, avarizia, lascivia ed usura, e molta gente guastano tenendoli in servitù e povertà, o fandoli partecipi di lor vizi, talché manca il servizio publico, e non si può il campo, la milizia e l'arti fare, se non male e con stento. Ma tra loro, partendosi l'offizi a tutti e le arti e fatiche, non tocca faticar quattro ore il giorno per uno; sì ben tutto il resto è imparare giocando, disputando, leggendo, insegnando, caminando, e sempre con gaudio. E non s'usa gioco che si faccia sedendo, né scacchi, né dadi, né carte o simili, ma ben la palla, pallone, rollo, lotta, tirar palo, dardo, archibugio.
:Dicono ancora che la povertà grande fa gli uomini vili, astuti, ladri, insidiosi, fuorasciti, bugiardi, testimoni falsi; e le ricchezze insolenti, superbi, ignoranti, traditori, disamorati, presumitori di quel che non sanno. Però la communità tutti li fa ricchi e poveri: ricchi, ch'ogni cosa hanno e possedono; poveri, perché non s'attaccano a servire alle cose, ma ogni cosa serve a loro. E molto laudano in questo le religioni della cristianità e la vita dell'Apostoli.
;Ospitalario
:E' bella cosa questa e santa; ma quella delle donne communi pare dura e ardua. S. Clemente Romano dice che le donne pur sian communi, ma la glosa intende quanto all'ossequio, non al letto, e Tertulliano consente alla glosa; ché i Cristiani antichi tutto ebbero commune, altro che le mogli, ma queste pur furo communi nell'ossequio.
;Genovese
:Io non so di questo; e ben so che essi han l'ossequio commune delle donne e 'l letto, ma non sempre, se non per generare. E credo che si possano ingannare ancora; ma essi si difendono con Socrate, Catone, Platone ed altri. Potria stare che lasciassero quest'uso un giorno, perché nelle città soggette a loro non accomunano se non le robbe, e le donne quanto all'ossequio ed all'arti, ma non al letto; e questo l'ascrivono all'imperfezione di quelli che non ha filosofato. Però vanno spiando di tutte nazioni l'usanze, e sempre migliorano; e quando sapranno le ragioni vive del cristianesimo provate con miracoli, consentiranno, perché son dolcissimi. Ma fin mo trattano naturalmente senza fede rivelata; né ponno a più sormontare.
:Di più questo è bello, che fra loro non ci è difetto che faccia l'uomo ozioso, se non l'età decrepita, quando serve solo per consiglio. Ma chi è zoppo serve alle sentinelle con gli occhi; chi non ha occhi serve a carminar la lana e levar il pelo dal nervo delle penne per li matarazzi, chi non ha mani, ad altro esercizio; e se un membro solo ha, con quello serve nelle ville, e son governati bene, e son spie che avvisano alla republica ogni cosa.
;Ospitalario
:Di' mo della guerra; ché poi dell'arti e vitto mi dirai, poi delle scienze, e al fine della religione.
;Genovese
:Il Potestà tiene sotto di sé un offiziale dell'armi, un altro dell'artellaria, un delli cavalieri, un delli ingegneri; ed ognuno di questi ha sotto di sé molti capi mastri di quell'arte. Ma di più ci sono gli atleti, che a tutti insegnano l'esercizio della guerra. Questi sono attempati, prudenti capitani, che esercitano li gioveni e di dodici anni in suso all'arme; benché prima nella lotta e correre e tirar pietre erano avvezzi da mastri inferiori. Or questi insegnano a ferire, a guadagnar l'inimico con arte, a giocar di spada, di lancia, a saettare, a cavalcare, a seguire, a fuggire, a star nell'ordine militare. E le donne pure imparano queste arti sotto maestre e mastri loro, per quando fusse bisogno aiutar gli uomini nelle guerre vicine alla città; e, se venisse assalto, difendono le mura. Onde ben sanno sparar l'archibugio, far balle, gittar pietre, andar incontro. E si sforzano t“r da loro ogni timore, ed hanno gran pene quei che mostran codardia. Non temono la morte, perché tutti credono l'immortalità dell'anima, e che, morendo, s'accompagnino con li spiriti buoni e rei, secondo li meriti. Benché essi siano stati Bragmani Pitagorici, non credono trasmigrazione d'anima, se non per qualche giudizio di Dio. né s'astengono di ferir il nemico ribello della ragione, che non merita esser uomo.
:Fanno la mostra ogni dui mesi, ed ogni giorno ci è l'esercizio dell'arme, o in campagna, cavalcando, o dentro, ed una lezione d'arte militare, e fanno sempre leggere l'istorie di Cesare, d'Alessandro, di Scipione e d'Annibale, e poi donano il giudizio loro quasi tutti, dicendo: "Qui fecero bene, qui male"; e poi risponde il mastro e determina.
;Ospitalario
:Con chi fan le guerre? e per che causa, se son tanto felici?
;Genovese
:Se mai non avessero guerra, pure s'esercitano all'arte di guerra ed alla caccia per non impoltronire e per quel che potria succedere. Di più, vi son quattro regni nell'isola, li quali han grande invidia della felicità loro, perché li popoli desiderariano vivere come questi Solari, e vorriano star più soggetti ad essi, che non a' propri regi. Onde spesso loro è mossa guerra, sotto color d'usurpar confini e di viver empiamente, perché non sequeno le superstizioni di Gentili, né dell'altri Bragmani; e spesso li fan guerra, come ribelli che prima erano soggetti. E con tutto questo perdono sempre. Or essi Solari, subito che patiscono preda, insulto o altro disonore, o son travagliati l'amici loro, o pure son chiamati d'alcune città tiranneggiate come liberatori, essi si mettono a consiglio, e prima s'inginocchiano a Dio e pregano che li faccia ben consigliarsi, poi s'esamina il merito del negozio, e così si bandisce la guerra. Mandano un sacerdote detto il Forense: costui dimanda a' nemici che rendano il tolto o lascino la tirannia; e se quelli negano, li bandiscono la guerra., chiamando Dio delle vendette a testimonio contra di chi ha il torto; e si quelli prolungano il negozio, non li danno tempo, si è re, più d'un ora, si è republica, tre ore a deliberar la risposta, per non esser burlati; e così si piglia la guerra, se quelli son contumaci alla ragione. Ma dopo ch'è pigliata, ogni cosa esequisce il locotenente del Potestà; ed esso comanda senza consiglio d'altri; ma si è cosa di momento, domanda il Amor e 'l Sapienza e 'l Sole. Si propone in Consiglio grande, dove entra tutto il popolo di venti anni in su, e le donne ancora, e si dichiara la giustizia dell'impresa dal Predicatore, e mettono in ordine ogni cosa.
:Devesi sapere ch'essi hanno tutte le sorti d'arme apparecchiate nell'armari, e spesso si provano quelle in guerre finte. Han per tutti li gironi, nell'esteriore muro, l'artellerie e l'artiglieri preparati e molti altri cannoni di campagna che portano in guerra, e n'han pur di legno, nonché di metallo; e così sopra le carra li conducono, l'altre munizioni nelle mule, e bagaglie. E se sono in campo aperto, serrano le bagaglie in mezzo e l'artellerie, e combattono gran pezzo, e poi fan ritirata. E 'l nemico, credendo che cedano, s'inganna; perché essi fanno ala, pigliano fiato e lasciano l'artiglierie sparare, e poi tornano alla zuffa contra nemici scompigliati. Usano far i padiglioni alla romana con steccati e fosse intorno con gran prestezza. Ci son li mastri di bagaglie, d'artellerie e dell'opere. Tutti soldati san maneggiar la zappa e la secure. Vi son cinque, otto o diece capitani di consiglio di guerra e di stratagemme, che comandano alle squadre loro secondo prima insieme si consigliarono. Soleno portar seco una squadra di fanciulli a cavallo per imparar la guerra, ed incarnarsi, come lupicini al sangue; e nei pericoli si ritirano, e molte donne e fanciulli fanno carezze alli guerrieri, li medicano, servano, abbracciano e confortano; e quelli, per mostrarsi valenti alle donne e figli loro, fanno gran prove. Nell'assalti, chi prima saglie il muro ha dopo in onore una corona di gramigna con applauso militare delle donne e fanciulli. Chi aiuta il compagno ha la corona civica di quercia; chi uccide il tiranno, le spoglie opime, che porta al tempio, e si dona al Sole il cognome dell'impresa.
:Usano i cavalieri una lancia, due pistole avanti cavallo, di mirabil tempra, strette in bocca, che per questo passano ogni armatura, ed hanno anco lo scocco. Altri portano la mazza, e questi son gli uomini d'arme, perché, non potendo un'armatura ferrea penetrare con spada o con pistola, sempre assaltano il nemico con la mazza, come Achille contra Cigno, e lo sconquassano e gittano. Ha due catene la mazza in punta, a cui pendeno due palle, che, menando, circondano il collo del nemico, lo cingeno, tirano e gettano; e, per poterla maneggiare, non tengono briglia con mano, ma con li piedi, incrocchiata nella sella, ed avvinchiata nell'estremo alle staffe, non alli piedi, per non impedirsi; e le staffe han di fuori la sfera e dentro il triangolo, onde il piè torcendo ne' lati, le fan girare, ché stan affibbiate alli staffili, e così tirano a sé o allungano il freno con mirabil prestezza, e con la destra torceno a sinistra ed a contrario. Questo secreto manco i Tartari hanno inteso, ché stirare e torcere non usano con le staffe. Li cavalli leggeri cominciano con li schioppi, e poi entrano l'aste e le frombole, delle quali tengono gran conto. E usano combattere per fila intessute, andando altri, ed altri ritirandosi a vicenda; e le spade sono l'ultima prova.
:Ci son poi li trionfi militari ad uso di Romani, e più belli, e le supplicazioni ringraziatorie. E si presenta al tempio il capitano, e si narrano li gesti dal poeta o istorico ch'andò con lui. E 'l Principe lo corona, ed a tutti soldati fa qualche regalo ed onore, e per molti dì sono esenti dalle fatiche publiche. Ma essi l'hanno a male, perché non sanno stare oziosi ed aiutano gli altri. E all'incontro quei che per loro colpa han perduto, si ricevono con vituperio, e chi fu il primo a fuggire non può scampar la morte, se non quando tutto l'esercito domanda in grazia la sua vita, ed ognuno piglia parte della pena. Ma poco s'ammette tal indulgenza, si non quando ci è gran ragione. Chi non aiutò l'amico o fe' atto vile, è frustato; chi fu disobediente, si mette a morire dentro a un palco di bestie con un bastone in mano, e se vince i leoni e l'orsi, che è quasi impossibile, torna in grazia.
:Le città superate o date a loro subito mettono ogni avere in commune, e riceveno gli offiziali solari e la guardia, e si van sempre acconciando all'uso della Città del Sole, maestra loro; e mandano li figli ad imparare in quella, senza contribuire a spese.
:Saria lungo a dirti del mastro delle spie e sentinelle, degli ordini loro dentro e fuore la città, che te li puoi pensare, ché son eletti da bambini secondo l'inclinazione e costellazione vista nella genitura loro. Onde ognuno, oprando secondo la proprietà sua naturale, fa bene quell'esercizio e con piacere per esserli naturale; così dico delle stratagemme ed altri. La città di notte e di giorno ha le guardie nelle quattro porte e nelle mura estreme, su li torrioni e valguardi: e lo girone il dì le femine, la notte li maschi guardano; e questo lo fanno per non impoltronire e per li casi fortuiti. Han le veglie, come i nostri soldati, divise di tre in tre ore; la sera entrano in guardia.
:Usano le cacce per imagini di guerra, e li giochi in piazza a cavallo e a piede ogni festa, e poi segue la musica.
:Perdonano volentieri a' nemici e dopo la vittoria li fanno bene. Se gettano mura o vogliono occider i capi o altro danno a' vinti, tutto fanno in un giorno, e poi li fanno bene, e dicono che non si deve far guerra se non per far gli uomini buoni, non per estinguerli. Se tra loro ci è qualche gara d'ingiuria o d'altro, perché essi non contendono se non di onore, il Principe ed i suoi offiziali puniscono il reo secretamente, s'incorse ad ingiuria di fatto dopo le prime ire; se di parole, aspettano in guerra a diffinirle, dicendo che l'ira si deve sfogare contra l'inimici. E chi fa poi in guerra più atti eroici, quello è tenuto c'abbia raggione nell'onoranza, e l'altro cede. Ma nelle cose del giusto ci son le pene; però in duello di mano non ponno venire, e chi vuol mostrarsi megliore, faccilo in guerra publica.
;Ospitalario
:Bella cosa per non fomentar fazioni a roina della patria e schifar le guerre civili, onde nasce il tiranno, come fu in Roma e Atene. Narra or, ti prego, dell'artifici loro.
;Genovese
:Devi avere inteso come commune a tutti è l'arte militare, l'agricoltura, la pastorale; ch'ognuno è obbligato a saperle, e queste son le più nobili tra loro; ma chi più arti sa, più nobile è, e nell'esercitarla quello è posto, che è più atto. L'arti fatigose, ed utili son di più laude, come il ferraro, il fabricatore; e non si schifa nullo a pigliarle, tanto più che nella natività loro si vede l'inclinazione, e tra loro, per lo compartimento delle fatiche, nullo viene a participar fatica destruttiva dell'individuo, ma solo conservativa. L'arti che sono di manco fatica son delle femine. Le speculative son di tutti, e chi più è eccellente si fa lettore; e questo è più onorato che nelle meccaniche, e si fa sacerdote. Saper natare è a tutti necessario, e ci sono a posta le piscine fuor delle fosse della città, e dentro vi son le fontane.
:La mercatura a loro poco serve, ma però conoscono il valor delle monete, e battono moneta per l'ambasciatori loro, acciocché possano commutare con le pecunia il vitto che non ponno portare, e fanno venire d'ogni parte del mondo mercanti a loro per smaltir le cose soverchie, e non vogliono danari, se non merci di quelle cose che essi non hanno. E si ridono quando vedeno i fanciulli, che quelli donano tanta robba per poco argento, ma non li vecchi. Non vogliono che schiavi o forastieri infettino la città di mali costumi; però vendono quelli che pigliano in guerra, o li mettono a cavar fosse o far esercizi faticosi fuor della città, dove sempre vanno quattro squadre di soldati a guardare il territorio e quelli che lavorano, uscendo dalle quattro porte, le quali hanno le strade di mattoni fin al mare per condotta delle robbe e facilità delli forastieri. Alli quali fanno gran carezze, li donano da mangiare per tre giorni, li lavano li piedi, li fan veder la città e l'ordine loro, entrare a Consiglio ed a mensa. E ci son uomini deputati a guardarli, e se voglion farsi cittadini, li provano un mese nelle ville ed uno nella città, e così poi risolveno, e li ricevono con certe cerimonie e giuramenti.
:L'agricoltura è in gran stima: non ci è palmo di terra che non frutti. Osservano li venti e le stelle propizie, ed escono tutti in campo armati ad arare, seminare, zappare, metere, raccogliere, vindemmiare, con musiche, trombe e stendardi; ed ogni cosa fanno tra pochissime ore. Hanno le carra a vela, che caminano con il vento, e quando non ci è vento, una bestia tira un gran carro, bella cosa, ed han li guardiani del territorio armati, che per li campi sempre van girando. Poco usano letame all'orti ed a' campi, dicendo che li semi diventano putridi e fan vita breve, come le donne imbellettate e non belle per esercizio fanno prole fiacca. Onde né pur la terra imbellettano, ma ben l'esercitano, ed hanno gran secreti di far nascer presto e multiplicare, e non perder seme. E tengon un libro a posta di tal esercizio, che si chiama la Georgica. Una parte del territorio, quanto basta, si ara; l'altra serve per pascolo delle bestie. Or questa nobil arte di far cavalli, bovi, pecore, cani ed ogni sorte d'animali domestici è in sommo pregio appresso loro, come fu in tempo antico d'Abramo; e con modi magici li fanno venire al coito, che possan ben generare, inanzi a cavalli pinti o bovi o pecore; e non lasciano andar in campagna li stalloni con le giumente, ma li donano a tempo opportuno inanzi alle stalle di campagna. Osservano Sagittario in ascendente, con buono aspetto di Marte e Giove: per li bovi, Tauro, per le pecore, Ariete, secondo l'arte. Hanno poi mandre di galline sotto le Pleiadi e papare e anatre, guidate a pascere dalle donne con gusto loro presso alla città e li luochi, dove la sera son serrate a far il cascio e latticini, butiri e simili. Molto attendono a' caponi ed a' castrati ed al frutto, e ci è un libro di quest'arte detto la Bucolica. Ed abbondano d'ogni cosa, perché ognuno desidera esser primo alla fatica per la docilità delli costumi e per esser poca e fruttuosa; ed ognun di loro, che è capo di questo esercizio, s'appella Re, dicendo che questo è nome loro proprio, e di chi non sa. Gran cosa, che le donne ed uomini sempre vanno in squadroni, né mai soli, e sempre all'obedienza del capo si trovano senza nullo disgusto; e ciò perché l'hanno come padre o frate maggiore.
:Han poi le montagne e le cacce d'animali, e spesso s'esercitano.
:La marineria è di molta reputazione, e tengono alcuni vascelli, che senza vento e senza remi caminano, ed altri con vento e remi. Intendono assai le stelle, e flussi e reflussi del mare, e navigano per conoscer genti e paesi. A nullo fan torto; senza esser stimolati non combattono. Dicono che il mondo averà da riducersi a vivere come essi fanno, però cercano sempre sapere se altri vivono meglio di loro. Hanno confederazione con gli Chinesi, e con più popoli isolani e del continente, di Siam di Cancacina e di Calicut, solo per spiare.
:Hanno anche gran secreti di fuochi artifiziali per le guerre marine e terrestri, e stratagemme, che mai non restan di vincere.
;Ospitalario
:Che e come mangiano? e quanto è lunga la vita loro?
;Genovese
:Essi dicono che prima bisogna mirar la vita del tutto e poi delle parti; onde quando edificaro la città, posero i segni fissi nelli quattro angoli del mondo. Il Sole in ascendente in Leone, e Giove in Leone orientale dal Sole, e Mercurio e Venere in Cancro, ma vicini, che facean satellizio; Marte nella nona in Ariete, che mirava di sua casa con felice aspetto l'ascendente e l'afeta. e la Luna in Tauro, che mirava di buono aspetto Mercurio e Venere, e non facea aspetto quadrato al Sole. Stava Saturno entrando nella quarta, senza far malo aspetto a Marte ed al Sole. La Fortuna con il capo di Medusa in decima quasi era, onde essi s'augurano signoria, fermezza e grandezza. E Mercurio, sendo in buono aspetto di Vergine e nella triplicità dell'asside suo, illuminato dalla Luna, non può esser tristo; ma, sendo gioviale, la scienza loro non mendica; poco curando d'aspettarlo in Vergine e la congiunzione.
:Or essi mangiano carne, butiri, mele, cascio, dattili, erbe diverse, e prima non volean uccidere gli animali, parendo crudeltà; ma poi vedendo che era crudeltà ammazzar l'erbe, che han senso, onde bisognava morire, consideraro che le cose ignobili son fatte per le nobili, e magnano ogni cosa. Non però uccidono volentieri l'animali fruttuosi, come bovi e cavalli. Hanno però distinto li cibi utili dalli disutili, e secondo la medicina si serveno; una fiata mangiano carne, una pesce ed una erbe, e poi tornano alla carne per circolo, per non gravare né estenuare la natura. Li vecchi han cibi più digestibili, e mangiano tre volte il giorno e poco, li fanciulli quattro, la communità due. Vivono almeno cento anni, al più centosettanta, o duecento al rarissimo. E son molto temperati nel bevere: vino non si dona a' fanciulli sino alli diciannove anni senza necessità grandissima, e bevono con acqua poi, e così le donne; li vecchi di cinquanta anni in su beveno senz'acqua. Mangiano, secondo la stagione dell'anno, quel che è più utile e proprio, secondo provisto viene dal capo medico, che ha cura. Usano assai l'odori: la mattina, quando si levano, si pettinano e lavano con acqua fresca tutti; poi masticano maiorana e petroselino o menta, e se la frecano nelle mani, e li vecchi usano incenso; e fanno l'orazione brevissima a levante come il Pater Noster; ed escono e vanno chi a servire i vecchi, chi in coro, chi ad apparecchiare le cose del commune; e poi escono all'esercizio, poi riposano poco, sedendo, e vanno a magnare.
:Tra loro non ci è podagre, né chiragre, né catarri, né sciatiche, né doglie coliche, né flati, perché questi nascono dalla distillazione ed inflazione, ed essi per l'esercizio purgano ogni flato ed umore. Onde è tenuto a vergogna che uno si vegga sputare, dicendo che questo nasce da poco esercizio, da poltroneria o da mangiar ingordo. Patiscono più tosto d'infiammazioni e spasmi secchi alli quali con la copia del buon cibo e bagni sovvengono; ed all'etica con bagni dolci e latticini, e star in campagne amene in bello esercizio. Morbo venereo non può allignare, perché si lavano spesso li corpi con vino ed ogli aromatici; e il sudore anche leva quell'infetto vapore, che putrefà il sangue e le midolle. né tisici si fanno, per non essere distillazione che cali al petto, e molto meno asma, poiché umor grosso ci vuole a farla. Curano le febri ardenti con acqua fresca, e l'efimere solo con odori e brodi grassi o con dormire o con suoni ed allegrie; le terzane con levar sangue e con reubarbaro o simili attrattivi, e con bevere acque di radici d'erbe purganti ed acetose. Di rado vengono a medicina purgante. Le quartane son facili a sanare per paure sùbite, per erbe simili all'umore od opposite; e mi mostraro certi secreti mirabili di quelle. Delle continue tengono conto assai, e fanno osservanza di stelle e d'erbe, e preghiere a Dio per sanarle. Quintane, ottane, settane poche si trovano, dove non ci sono umori grossi. Usano li bagni e l'olei all'usanza antica, e ci trovaro molti più secreti per star netto, sano, gagliardo. Si sforzano con questi ed altri modi aiutarsi contra il morbo sacro che ne pateno spesso.
;Ospitalario
:Segno d'ingegno grande, onde Ercole, Socrate, Macometto, Scoto e Callimaco ne patiro.
;Genovese
:E s'aiutano con preghiere al cielo e con odori e confortanti della testa e cose acide ed allegrezze e brodi grassi, sparsi di fiori di farina. Nel condir le vivande non han pari: pongono macis, mele, butiro e con aromati assai, che ti confortano gradevolmente. Non beveno annevato, come i Napolitani, neanche caldo, come li Chinesi, perché non han bisogno d'aiutarsi contra l'umori grossi in favor del natio calore, ma lo confortano con aglio pesto ed aceto, serpillo, menta, basilico, l'estate e nella stanchezza; né contra il soverchio calor dell'aromati aumentato, perché non escono di regola. Hanno pur un secreto di rinovar la vita ogni sette anni, senza afflizione, con bell'arte.
;Ospitalario
:Non hai ancora detto delle scienze e degli offiziali.
;Genovese
:Sì, ma poiché sei tanto curioso, ti dirò più. Ogni nove luna ed ogni opposizione sua fanno Consiglio dopo il sacrifizio; e qui entrano tutti di venti anni in suso, e si dimanda ad ognuno che cosa manca alla città, e chi offiziale è buono e chi è tristo. Dopo ogn'otto dì, si congregano tutti gli offiziali, che con il Sole, Pon, Sir, Mor; ed ognun di questi ha tre offiziali sotto di sé che son tredici, ed ognun di questi tre altri, che son tutti quaranta; e quelli han l'offizi dell'arti convenienti a loro, il Potestà della milizia, il Sapienza delle scienze, il Amore del vitto, generazione e vestito ed educazione; e li mastri d'ogni squadra, cioè caporioni, decurioni, centurioni sì delle donne come degli uomini. E si ragiona di quel che bisogna al publico, e si eleggon gli offiziali, pria nominati in Consiglio grande. Dopo ogni dì fa consiglio Sole e li tre Principi delle cose occorrenti, e confirmano e conciano quel che si è trattato nell'elezione e gli altri bisogni. Non usano sorti, se non quando son dubbi in modo che non sanno a qual parte pendere. Questi offiziali si mutano secondo la volontà del popolo inchina, ma li quattro primi no, se non quando essi stessi, per consiglio fatto tra loro, cedono a chi veggono saper più di loro, ed aver più purgato ingegno; e son tanto docili e buoni, che volentieri cedeno a chi più sa ed imparano da quelli; ma questo è di rado assai.
:Li capi principali delle scienze son soggetti al Sapienza, altri che il Metafisico che è esso Sole, che a tutte le scienze comanda, come architetto, ed ha vergogna ignorare cosa alcuna al mondo umano. Sotto a lui sta il Grammatico, il Logico, il Fisico, il Medico, il Politico, l'Economico, il Morale, l'Astronomo, l'Astrologo, il Geometra, il Cosmografo, il Musico, il Prospettivo, l'Aritmetico, il Poeta, l'Oratore, il Pittore, il Scultore. Sotto Amore, sta il Genitario, l'Educatore, il Vestiario, l'Agricola, l'Armentario, il Pastore, il Cicurario, il Gran Coquinario. Sotto Podestà il Stratagemmario, il Ferrario, l'Armario, l'Argentario, il Monetario, l'Ingegnero, Mastro spia, Mastro cavallerizzo, il Gladiatore, l'Artegliero, il Frombolario, il Giustiziero. E tutti questi han li particolari artefici soggetti.
:Or qui hai da sapere che ognun è giudicato da quello dell'arte sua; talché ogni capo dell'arte è giudice, e punisce d'esilio, di frusta, di vituperio, di non mangiar in mensa commune, di non andar in chiesa, non parlar alle donne. Ma quando occorre caso ingiurioso, l'omicidio si punisce con morte, ed occhio per occhio, naso per naso si paga la pena della pariglia, quando è caso pensato. Quando è rissa subitanea, si mitiga la sentenza, ma non dal giudice, perché condanna subito secondo la legge, ma dalli tre Principi. E s'appella pure al Metafisico per grazia, non per giustizia, e quello può far la grazia. Non tengono carceri, se non per qualche ribello nemico un torrione. Non si scrive processo, ma in presenza del giudice e del Potestà si dice il pro e il contra; e subito si condanna dal giudice; e poi dal Potestà, se s'appella, il sequente dì si condanna; e poi dal Sole il terzo dì si condanna, o s'aggrazia dopo molti dì con consenso del popolo. E nessuno può morire, se tutto il popolo a man comune non l'uccide; ché boia non hanno, ma tutti lo lapidano o brugiano, facendo che esso s'elegga la polvere per morir subito. E tutti piangono e pregano Dio, che plachi l'ira sua, dolendosi che sian venuti a resecare un membro infetto dal corpo della republica; e fanno di modo che esso stesso accetti la sentenza, e disputano con lui fin tanto che esso, convinto, dica che la merita; ma quando è cosa contra la libertà o contra Dio, o contra gli offiziali maggiori, senza misericordia si esequisce. Questi soli si puniscono con morte; e quel che more ha da dire tutte le cause perché non deve morire, e li peccati degli altri e dell'offiziali, dicendo quelli meritano peggio; e se vince, lo mandano in esilio e purgano la città con preghiere e sacrifizi ed ammende; ma non però travagliano li nominati.
:Li falli di fragilità e d'ignoranza si puniscono solo con vituperi, e con farlo imparare a contenersi, e quell'arte in cui peccò, o altra, e si trattano in modo, che paiono l'un membro dell'altro.
:Qui è da sapere, che se un peccatore, senza aspettare accusa, va da sé all'offiziali accusandosi e dimandando ammenda, lo liberano dalla pena dell'occulto peccato e la commutano mentre non fu accusato.
:Si guardano assai dalla calunnia per non patir la medesima pena. E perché sempre stanno accompagnati quasi, ci vuole cinque testimoni a convincere, se non si libera col giuramento il reo. Ma se due altre volte è accusato da dui o tre testimoni, al doppio paga le pena.
:Le leggi son pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta del tempio, cioè nelle colonne, nelle quali ci son scritte tutte le quiddità delle cose in breve: che cosa è Dio, che cosa è angelo, che cosa è mondo, stella, uomo, ecc., con gran sale, e d'ogni virtù la diffinizione. E li giudici d'ogni virtù hanno la sedia in quel loco, quando giudicano, e dicono: "Ecco, tu peccasti contra questa diffinizione: leggi"; e così poi lo condanna o d'ingratitudine o di pigrizia o d'ignoranza; e le condanne son certe vere medicine, più che pene, e di soavità grande.
;Ospitalario
:Or dire ti bisogna delli sacerdoti e sacrifizi e credenza loro.
;Genovese
:Sommo sacerdote è il Sole; e tutti gli offiziali son sacerdoti, parlando delli capi, ed offizio loro è purgar le conscienze. Talché tutti si confessano a quelli, ed essi imparano che sorti di peccati regnano. E si confessano alli tre maggiori tanto li peccati propri, quanto gli strani in genere, senza nominare gli peccatori, e li tre poi si confessano al Sole. Il quale conosce che sorti di errori corrono e sovviene alli bisogni della città e fa a Dio sacrifizio ed orazioni, a cui esso confessa li peccati suoi e di tutto il popolo publicamente in su l'altare, ogni volta che sia necessario per amendarli, senza nominar alcuno. E così assolve il popolo, ammonendo che si guardi in quelli errori, e confessa i suoi in publico e poi fa sacrifizio a Dio, che voglia assolvere tutta la città ed ammaestrarla e difenderla. Il sacrifizio è questo, che dimanda al popolo chi si vol sacrificare per gli suoi membri, e così un di quelli più buoni si sacrifica. E 'l sacerdote lo pone sopra una tavola, che è tenuta da quattro funi, che stanno a quattro girelle della cupola, e, fatta l'orazione a Dio che riceva quel sacrifizio nobile e voluntario umano (non di bestie involuntarie, come fanno i Gentili), fa tirar le funi; e questo saglie in alto alla cupoletta e qui si mette in orazione; e li si dà da magnare parcamente, sino a tanto che la città è espiata. Ed esso con orazioni e digiuni prega Dio, che riceva il pronto sacrifizio suo; e così, dopo venti o trenta giorni, placata l'ira di Dio, torna a basso per le parti di fuore o si fa sacerdote; e questo è sempre onorato e ben voluto, perché esso si dà per morto, ma Dio non vuol che mora.
:Di più vi stanno vintiquattro sacerdoti sopra il tempio, li quali a mezzanotte, a mezzodì, la mattina e la sera cantano alcuni salmi a Dio; e l'offizio loro è di guardar le stelle e notare con astrolabi tutti li movimenti loro e gli effetti che producono, onde sanno in che paese che mutazione è stata e ha da essere. E questi dicono l'ora della generazione e li giorni del seminare e raccogliere, e serveno come mezzani tra Dio e gli uomini; e di essi per lo più si fanno li Soli e scriveno gran cose ed investigano scienze. Non vengono a basso, se non per mangiare; con donne non si impacciano, se non qualche volta per medicina del corpo. Va ogni dì Sole in alto e parla con loro di quel che hanno investigato sopra il benefizio della città e di tutte le nazioni del mondo. In tempio a basso sempre ha da esser uno che faccia orazione a Dio, ed ogni ora si muta, come noi facciamo le quarant'ore, e questo si dice continuo sacrifizio.
:Dopo mangiare si rendon grazie a Dio con musica, e poi si cantano gesti di eroi cristiani, ebrei, gentili, di tutte nazioni, per spasso e per godere. Si cantano inni d'amore e di sapienza e virtù. Si piglia ognuno quella che più ama, e fanno alcuni balli sotto li chiostri, bellissimi. Le donne portano li capelli lunghi, inghirlandati ed uniti in un groppo in mezzo la testa con una treccia. Gli uomini solo un cerro, un velo e berrettino. Usano cappelli in campagna, in casa berrette bianche o rosse o varie, secondo l'offizio ed arte che fanno, e gli officiali più grandi e pompose.
:Tutte le cose loro son quattro principali, cioè quando entra il sole in Ariete, in Cancro, in Libra, il Capricorno; e fanno gran rappresentazioni belle e dotte; ed in ogni congiunzione ed opposizione di luna fanno certe feste. E nelli giorni che fondaro la città e quando ebbero vittoria, fanno il medesimo con musica di voci feminine e con trombe e tamburi ed artiglierie; e li poeti cantano le laudi delli più virtuosi. Ma chi dice bugia in laude è punito; non si può dir poeta chi finge menzogna tra loro; e questa licenza dicono che è ruina del mondo, che toglie il premio alle virtù e lo dona altrui per paura o adulazione.
:Non si fa statua a nullo, se non dopo che more; ma, vivendo, si scrive nel libro delli eroi chi ha trovato arti nove o secreti d'importanza, o fatto gran benefizio in guerra o pace al publico.
:Non si atterrano li corpi morti, ma si bruggiano per levar la peste e per convertirsi in fuoco, cosa tanto nobile e viva, che vien dal sole ed a lui torna, e per non restar sospetto d'idolatria. Restano pitture solo o statue di grand'uomini, e quelle che mirano le donne formose, che s'applicano all'uso della razza.
:L'orazioni si fan alli quattro angoli del mondo orizzontali, e la mattina prima a levante, poi a ponente, poi ad austro, poi a settentrione; la sera al riverso, prima a ponente, poi a levante, poi a settentrione, poi ad austro. E replicano solo un verso, che dimanda corpo sano e mente sana al loro ed a tutte le gente, e beatitudine, e conclude: "come par meglio a Dio." Ma l'orazione attentamente e lunga si fa in cielo; però l'altare è tondo e in croce spartito, per dove entra Sole dopo le quattro repetizioni, e prega mirando in suso. Questo lo fan per gran misterio. Le vesti pontificali son stupende di bellezza e di significato a guisa di quelle d'Aron.
:Distinguono li tempi secondo l'anno tropico, non sidereo, ma sempre notano quanto anticipa questo di tempo. Credono che il sole cali a basso, e però facendo più stretti circoli arriva alli tropici ed equinozi che l'anno passato; o vero pare arrivare, ché l'occhio, vedendolo più basso in obliquo, lo vede prima giungere ed obliquare. Misurano li mesi con la luna e l'anno con il sole; e però non accordano questa con quello fino alli diciannove anni, quando pur il capo del Drago finisce il suo corso; del che han fatto nova astronomia. Laudano Tolomeo ed ammirano Copernico, benché Aristarco e Filolao prima di lui; ma dicono che l'uno fa il conto con le pietre, l'altro con le fave, ma nullo con le stesse cose contate, e pagano il mondo con li scudi di conto, non d'oro. Però essi cercano assai sottilmente questo negozio, perché importa a saper la fabbrica del mondo, e se perirà e quando, e la sostanza delle stelle e chi ci sta dentro a loro. E credono esser vero quel che disse Cristo delli segni delle stelle, sole e luna, li quali alli stolti non pareno veri, ma li venirà, come ladro di notte, il fin delle cose. Onde aspettano la renovazione del secolo, e forsi il fine. Dicono che è gran dubbio sapere se 'l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d'altri mondi o del caos; ma par verosimile che sia fatto, anzi certo. Son nemici d'Aristotile, l'appellano pedante.
:Onorano il sole e le stelle come cose viventi e statue di Dio e tempi celesti; ma non l'adorano, e più onorano il sole. Nulla creatura adorano di latria, altro che Dio, e però a lui serveno solo sotto l'insegna del sole, ch'è insegna e volto di Dio, da cui viene la luce e 'l calore ed ogni altra cosa. Però l'altare è come un sole fatto, e li sacerdoti pregano Dio nel sole e nelle stelle, com'in altari, e nel cielo, come tempio; e chiamano gli angeli buoni per intercessori, che stanno nelle stelle, vive case loro, e che le bellezze sue Dio più le mostrò in cielo e nel sole, come suo trofeo e statua.
:Negano gli eccentrici ed epicicli di Tolomeo e di Copernico; affermano che sia un solo cielo, e che li pianeti da sé si movano ed alzino, quando al sole si congiungeno per la luce maggiore che riceveno; e abbassino nelle quadrature e nell'opposizioni per avvicinarsi a lui. E la luna in congiunzione ed opposizione s'alza per stare sotto il sole e ricever la luce in questi siti assai che la sublima. E per questo le stelle, benché vadano sempre di levante in ponente, nell'alzare paion gir a dietro; e così si veggono, perché il stellato cielo corre velocemente in ventiquattr'ore, ed esse ogni dì, camminando meno, restano più a dietro; talché sendo passate dal cielo, paion tornare. E quando son nell'opposito del sole, piglian breve circolo per la bassezza, ché si inchinano a pigliar luce da lui, e però caminano inante assai; e quando vanno a par delle stelle fisse, si dicon stazionari; quando più veloci, retrogradi, secondo li volgari astrologi; e quando meno, diretti. Ma la luna, tardissima e in congiunzione ed opposizione, non par tornare, ma solo avanzare inanti poco, perché il primo cielo non è tanto più di lei veloce allora c'ha lume assai o di sopra o di sotto, onde non par retrograda, ma solo tarda indietro e veloce inanti. E così si vede che né epicicli, né eccentrici ci voleno a farli alzare e retrocedere. Vero è ch'in alcune parti del mondo han consenso con le cose sopracelesti, e si fermano, e però diconsi alzar in eccentrico.
:Del sole poi rendono la causa fisica, che nel settentrione s'alza per contrastar la terra, dove essa prese forza, mentre esso scorse nel merigge, quando fu il principio del mondo. Talché in settembre bisogna dire che sia stato fatto il mondo, come gli Ebrei e Caldei antiqui, non li moderni, escogitaro: e così, alzando per rifar il suo, sta più giorni in settentrione che in austro, e par salire in eccentrico.
:Tengono dui princìpi fisici: il sole padre e la terra madre; e l'aere essere cielo impuro, e 'l fuoco venir dal sole, e 'l mar essere sudore della terra liquefatta dal sole e unir l'aere con la terra, come il sangue lo spirito col corpo umano; e 'l mondo essere animal grande, e noi star intra lui, come i vermi nel nostro corpo; e però noi appartenemo alla providenza di Dio, e non del mondo e delle stelle, perché rispetto a loro siamo casuali; ma rispetto a Dio, di cui essi son stromenti, siamo antevisti e provisti; però a Dio solo avemo l'obligo di signore, di padre e di tutto.
:Tengono per cosa certa l'immortalità dell'anima, e che s'accompagni, morendo, con spiriti buoni o rei, secondo il merito. Ma li luoghi delle pene e premi non l'han tanto per certi; ma assai ragionevole pare che sia il cielo e i luochi sotterranei. Stanno anche molto curiosi di sapere se queste sono eterne o no. Di più son certi che vi siano angeli buoni e tristi, come avviene tra gli uomini, ma quel che sarà di loro aspettano avviso dal cielo. Stanno in dubbio se ci siano altri mondi fuori di questo, ma stimano pazzia dir che non ci sia niente, perché il niente né dentro né fuori del mondo è, e Dio, infinito ente, non comporta il niente seco.
:Fanno metafisici princìpi delle cose l'ente, ch'è Dio, e 'l niente, ch'è il mancamento dell'essere, come condizione senza cui nulla si fa: perché non se faria si fosse, dunque non era quel che si fa. Dal correre al niente nasce il male e 'l peccato; però il peccatore si dice annichilarsi e il peccato ha causa deficiente, non efficiente. La deficienza è il medesimo che mancanza, cioè o di potere o di sapere o di volere, e in questo ultimo metteno il peccato. perché chi può e sa ben fare, deve volere, perché la volontà nasce da loro, ma non e contra. Qui ti stupisci ch'adorano Dio in Trinitate, dicendo ch'è somma Possanza, da cui procede somma Sapienza, e d'essi entrambi, sommo Amore. Ma non conosceno le persone distinte e nominate al modo nostro, perché non ebbero revelazione, ma sanno ch'in Dio ci è processione e relazione di sé a sé; e così tutte cose compongono di possanza, sapienza ed amore, in quanto han l'essere; d'impotenza, insipienza e disamore, in quanto pendeno dal non essere. E per quelle meritano, per queste peccano, o di peccato di natura nelli primi, o d'arte in tutti tre. E così la natura particolare pecca nel far mostri per impotenza o ignoranza. Ma tutte queste cose son intese da Dio potentissimo, sapientissimo ed ottimo, onde in lui nullo ente pecca e fuor di lui sì; ma non si va fuor di lui, se non per noi, non per lui, perché in noi la deficienza è, in lui l'efficienza. Onde il peccare è atto di Dio, in quanto ha essere ed efficienza; ma in quanto ha non essere e deficienza, nel che consiste la quidità d'esso peccare è in noi, ch'al non essere e disordine decliniamo.
;Ospitalario
:Oh, come sono arguti!
;Genovese
:S'io avesse tenuto a mente, e non avesse pressa e paura, io ti sfondacaria gran cose; ma perdo la nave, se non mi parto.
;Ospitalario
:Per tua fé dimmi questo solo: che dicono del peccato d'Adamo?
;Genovese
:Essi confessano che nel mondo ci sia gran corruttela, e che gli uomini si reggono follemente e non con ragione; e che i buoni pateno e i tristi reggono; benché chiamano infelicità quella loro, perché è annichilirsi il mostrarsi quel che non sei, cioè d'esser re, d'essere buono, d'esser savio, e non esser in verità. Dal che argomentano che ci sia stato gran scompiglio nelle cose umane, e stavano per dire con Platone, che li cieli prima giravano dall'occaso, là dove mo è il levante, e poi variano. Dissero anco che può essere che governi qualche inferior Virtù, e la prima lo permetta, ma questo pur stimano pazzia. Più pazzia è dire che prima resse Saturno bene, e poi Giove, e poi gli altri pianeti; ma confessano che l'età del mondo succedono secondo l'ordine di pianeti, e credeno che la mutanza degli assidi ogni mille anni o mille seicento variano il mondo. E questa nostra età par che sia di Mercurio, si bene le congiunzioni magne l'intravariano, e l'anomalie han gran forza fatale.
:Finalmente dicono ch'è felice il cristiano, che si contenta di credere che sia avvenuto per il peccato d'Adamo tanto scompiglio, e credono che dai padri a' figli corre il male più della pena che della colpa. Ma dai figli al padre torna la colpa, perché trascuraro la generazione, la fecero fuor di tempo e luoco, in peccato e senza scelta di genitori, e trascuraro l'educazione, ché mal l'indottrinaro. Però essi attendeno assai a questi due punti, generazione ed educazione; e dicono che la pena e la colpa redonda alla città, tanto de' figli, quanto de' padri; però non si vedeno bene e par che il mondo si regga a caso. Ma chi mira la costruzione del mondo, l'anatomia dell'uomo (come essi fan de' condannati a morte; anatomizzandoli) e delle bestie e delle piante, e gli usi delle parti e particelle loro, è forzato a confessare la providenza di Dio ad alta voce. Però si deve l'uomo molto dedicare alla vera religione, ed onorar l'autor suo; e questo non può ben fare chi non investiga l'opere sue e non attende a ben filosofare, e chi non osserva le sue leggi sante: "Quel che non vuoi per te non far ad altri, e quel che vuoi per te fa' tu il medesimo." Dal che ne segue, che si dai figli e dalle genti noi onor cercamo, alli quali poco damo, assai più dovemo noi a Dio, da cui tutto ricevemo, in tutto siamo e per tutto. Sia sempre lodato.
;Ospitalario
:Se questi, che seguon solo la legge della natura, sono tanto vicini al cristianesimo, che nulla cosa aggiunge alla legge naturale si non i sacramenti, io cavo argumento di questa relazione che la vera legge è la cristiana, e che, tolti gli abusi, sarà signora del mondo. E che però gli Spagnuoli trovaro il resto del mondo, benché il primo trovatore fu il Colombo vostro genovese, per unirlo tutto ad una legge; e questi filosofi saran testimoni della verità, eletti da Dio. E vedo che noi non sappiamo quel che facemo, ma siamo instromenti di Dio. Quelli vanno per avarizia di danari cercando nuovi paesi, ma Dio intende più alto fine. Il sole cerca strugger la terra, non far piante ed uomini; ma Dio si serve di loro in questo. Sia laudato.
;Genovese
:Oh, se sapessi che cosa dicono per astrologia e per l'istessi profeti nostri ed ebrei e d'altre genti di questo secolo nostro, c'ha più storia in cento anni che non ebbe il mondo in quattro mila; e più libri si fecero in questi cento che in cinque mila: e dell'invenzioni stupende della calamita e stampe ed archibugi, gran segni dell'union del mondo; e come, stando nella triplicità quarta l'asside di Mercurio a tempo che le congiunzioni magne si faceano in Cancro, fece queste cose inventare per la Luna e Marte, che in quel segno valeno al navigar novo, novi regni e nove armi. Ma entrando l'asside di Saturno in Capricorno, e di Mercurio in Sagittario, e di Marte in Vergine, e le congiunzioni magne tornando alla triplicità prima dopo l'apparizion della stella nova in Cassiopea, sarà grande monarchia nova, e di leggi riforma e d'arti, e profeti e rinovazione. E dicono che a' cristiani questo apporterà grand'utile; ma prima si svelle e monda, poi s'edifica e pianta.
:Abbi pazienza, che ho da fare.
:Questo sappi, c'han trovato l'arte del volare, che sola manca al mondo, ed aspettano un occhiale di veder le stelle occulte ed un oricchiale d'udir l'armonia delli moti di pianeti.
;Ospitalario
:Oh! oh! oh! mi piace. Ma Cancro è segno feminile di Venere e di Luna, e che può far di bene?
;Genovese
:Essi dicono che la femina apporta fecondità di cose in cielo, e virtù manco gagliarda rispetto a noi aver dominio. Onde si vede che in questo secolo regnaro le donne, come l'Amazoni tra la Nubbia e 'l Monopotapa, e tra gli Europei la Rossa in Turchia, la Bona in Polonia, Maria in Ongheria, Elisabetta in Inghilterra, Catarina in Francia, Margherita in Fiandra, la Bianca in Toscana, Maria in Scozia, Camilla in Roma ed Isabella in Spagna, inventrice del mondo novo. E 'l poeta di questo secolo incominciò dalle donne dicendo: "Le donne, i cavalier, l'armi e l'amori." E tutti son maledici li poeti d'ogge per Marte; e per Venere e per la Luna parlano di bardascismo e puttanesmo. E gli uomini si effemminano e si chiamano "Vossignoria"; ed in Africa, dove regna Cancro, oltre l'Amazoni, ci sono in Fez e Marocco li bordelli degli effeminati publici, e mille sporchezze.
:Non però restò, per esser tropico segno Cancro ed esaltazion di Giove ed apogìo del Sole e di Marte trigono, sì come per la Luna e Marte e Venere ha fatto la nova invenzion del mondo e la stupenda maniera di girar tutta la terra e l'imperio donnesco, e per Mercurio e Marte e Giove le stampe ed archibugi, di non far anche de leggi gran mutamento. Ché del mondo nono e in tutte le marine d'Africa e Asia australi è entrato il cristianesimo per Giove e Sole, ed in Africa la legge del Seriffo per la Luna, e per Marte in Persia quella d'Alle, renovata dal Sofì, con mutarsi imperio in tutte quelle parti ed in Tartaria. Ma in Germania, Francia ed Inghilterra entrò l'eresia per esser esse a Marte ed alla Luna inchinate; e Spagna per Giove ed Italia per il Sole, a cui sottostanno, per Sagittario e Leone, segni loro, restaro nella bellezza della legge cristiana pura. E quante cose saran più di mo inanzi, e quanto imparai da questi savi circa la mutazion dell'assidi de' pianeti e dell'eccentricità e solstizi ed equinozi ed obliquitati, e poli variati e confuse figure nello spazio immenso; e del simbolo c'hanno le cose nostrali con quelle di fuori del mondo; e quanto seque di mutamento dopo la congiunzion magna e l'eclissi, che sequeno dopo la congiunzion magna in Ariete e Libra, segni equinoziali, con la renovazione dell'anomalie, faran cose stupende in confirmar il decreto della congiunzion magna e mutar tutto il mondo e rinovarlo!
:Ma per tua fé non mi trattener più, c'ho da fare. Sai come sto di pressa. Un'altra volta.
:Questo si sappi, che essi tengon la libertà dell'arbitrio. E dicono che, se in quaranta ore di tormento un uomo non si lascia dire quel che si risolve tacere, manco le stelle, che inchinano con modi lontani, ponno sforzare. Ma perché nel senso soavemente fan mutanza, chi segue più il senso che la ragione è soggetto a loro. Onde la costellazione che da Lutero cadavero cavò vapori infetti, da' Gesuini nostri che furo al suo tempo cavò odorose esalazioni di virtù, e da Fernando Cortese che promulgò il cristianesimo in Messico nel medesimo tempo.
:Ma di quanto è per sequire presto nel mondo io te 'l dirò un'altra fiata.
:L'eresia è opera sensuale, come dice S. Paolo, e le stelle nelli sensuali inchinano a quella, nelli razionali alla vera legge santa della prima Raggione, sempre laudanda. Amen.
;Ospitalario
:Aspetta, aspetta.
;Genovese
:Non posso, non posso.
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'''Dialogo poetico'''
''Interlocutori''<br />
''Ospitalario''<br />
''e''<br />
''Genovese nocchiero del Colombo''
</div>
;Ospitalario
:Dimmi, di grazia, tutto quello che t'avvenne in questa navigazione.
;Genovese
:Già t'ho detto come girai il mondo tutto e poi come arrivai alla Taprobana, e fui forzato metter in terra, e poi, fuggendo la furia di terrazzani, mi rinselvai, ed uscii in un gran piano proprio sotto l'equinoziale.
;Ospitalario
:Qui che t'occorse?
;Genovese
:Subito incontrai un gran squadrone d'uomini e donne armate, e molti di loro intendevano la lingua mia, li quali mi condussero alla Città del Sole.
;Ospitalario
:Di', come è fatta questa città? e come si governa?
;Genovese
:Sorge nell'alta campagna un colle, sopra il quale sta la maggior parte della città; ma arrivano i suoi giri molto spazio fuor delle radici del monte, il quale è tanto, che la città fa due miglia di diametro e più, e viene ad essere sette miglia di circolo; ma, per la levatura, più abitazioni ha, che si fosse in piano.
:E' la città distinta in sette gironi grandissimi, nominati dalli sette pianeti, e s'entra dall'uno all'altro per quattro strade e per quattro porte, alli quattro angoli del mondo spettanti; ma sta in modo che, se fosse espugnato il primo girone, bisogna più travaglio al secondo e poi più; talché sette fiate bisogna espugnarla per vincerla. Ma io son di parere, che neanche il primo si può, tanto è grosso e terrapieno, ed ha valguardi, torrioni, artelleria e fossati di fuora.
:Entrando dunque per la porta Tramontana, di ferro coperta, fatta che s'alza e cala con bello ingegno, si vede un piano di cinquanta passi tra la muraglia prima e l'altra. Appresso stanno palazzi tutti uniti per giro col muro, che puoi dir che tutti siano uno; e di sopra han li rivellini sopra a colonne, come chiostri di frati, e di sotto non vi è introito, se non dalla parte concava delli palazzi. Poi son le stanze belle con le fenestre al convesso ed al concavo, e son distinte con piccole mura tra loro. Solo il muro convesso è spesso otto palmi, il concavo tre, li mezzani uno o poco più.
:Appresso poi s'arriva al secondo piano, ch'è dui passi o tre manco, e si vedono le seconde mura con li rivellini in fuora e passeggiatori; e della parte dentro, l'altro muro, che serra i palazzi in mezzo, ha il chiostro con le colonne di sotto, e di sopra belle pitture.
:E così s'arriva fin al supremo e sempre per piani. Solo quando s'entran le porte, che son doppie per le mura interiori ed esteriori, si ascende per gradi tali, che non si conosce, perché vanno obliquamente, e son d'altura quasi invisibile distinte le scale.
:Nella sommità del monte vi è un gran piano ed un gran tempio in mezzo, di stupendo artifizio.
;Ospitalario
:Di', di' mo, per vita tua.
;Genovese
:Il tempio è tondo perfettamente, e non ha muraglia che lo circondi; ma sta situato sopra colonne grosse e belle assai. La cupola grande ha in mezzo una cupoletta con uno spiraglio, che pende sopra l'altare, ch'è uno solo e sta nel mezzo del tempio. Girano le colonne trecento passi e più, e fuor delle colonne della cupola vi son per otto passi li chiostri con mura poco elevate sopra le sedie, che stan d'intorno al concavo dell'esterior muro, benché in tutte le colonne interiori, che senza muro fraposto tengono il tempio insieme, non manchino sedili portatili assai.
:Sopra l'altare non vi è altro ch'un mappamondo assai grande, dove tutto il cielo è dipinto, ed un altro dove è la terra. Poi sul cielo della cupola vi stanno tutte le stelle maggiori del cielo, notati coi nomi loro e virtù, c'hanno sopra le cose terrene, con tre versi per una; ci sono i poli e i circoli signati non del tutto, perché manca il muro a basso, ma si vedono finiti in corrispondenza alli globbi dell'altare. Vi sono sempre accese sette lampade nominate dalli sette pianeti.
:Sopra il tempio vi stanno alcune celle nella cupoletta attorno, e molte altre grandi sopra gli chiostri, e qui abitano li religiosi, che son da quaranta.
:Vi è sopra la cupola una banderuola per mostrare i venti, e ne signano trentasei; e sanno quando spira ogni vento che stagione porta. E qui sta anco un libro in lettere d'oro di cose importantissime.
;Ospitalario
:Per tua fé dimmi tutto il modo del governo, ché qui t'aspettavo.
;Genovese
:E' un Principe Sacerdote tra loro, che s'appella Sole, e in lingua nostra si dice Metafisico: questo è capo di tutti in spirituale e temporale, e tutti li negozi in lui si terminano.
:Ha tre Principi collaterali: Pon, Sin, Mor, che vuol dir: Potestà, Sapienza e Amore.
:Il Potestà ha cura delle guerre e delle paci e dell'arte militare; è supremo nella guerra, ma non sopra Sole; ha cura dell'offiziali, guerrieri, soldati, munizioni, fortificazioni ed espugnazioni.
:Il Sapienza ha cura di tutte le scienze e delli dottori e magistrati dell'arti liberali e meccaniche, tiene sotto di sé tanti offiziali quante son le scienze: ci è l'Astrologo, il Cosmografo, il Geometra, il Loico, il Rettorico, il Grammatico, il Medico, il Fisico, il Politico, il Morale; e tiene un libro solo, dove stan tutte le scienze, che fa leggere a tutto il popolo ad usanza di Pitagorici. E questo ha fatto pingere in tutte le muraglie, su li rivellini, dentro e di fuori, tutte le scienze.
:Nelle mura del tempio esteriori e nelle cortine, che si calano quando si predica per non perdersi la voce, vi sta ogni stella ordinatamente con tre versi per una.
:Nelle mura del primo girone tutte le figure matematiche, più che non scrisse Euclide ed Archimede, con la lor proposizione significante. Nel di fuore, vi è la carta della terra tutta, e poi le tavole d'ogni provinzia con li riti e costumi e leggi loro, e con l'alfabeti ordinari sopra il loro alfabeto.
:Nel dentro del secondo girone vi son tutte le pietre preziose e non preziose, e minerali, e metalli veri e pinti, con le dichiarazioni di due versi per uno. Nel di fuore vi son tutte sorti di laghi, mari e fiumi, vini ed ogli ed altri liquori, e loro virtù ed origini e qualità; e ci son le caraffe piene di diversi liquori di cento e trecento anni, con li quali sanano tutte l'infirmità quasi.
:Nel dentro del terzo vi son tutte le sorti di erbe ed arbori del mondo pinte, e pur in teste di terra sopra il rivellino e le dichiarazioni dove prima si ritrovaro, e le virtù loro, e le simiglianze c'hanno con le stelle e con li metalli e con le membra umane, e l'uso loro in medicina. Nel di fuora tutte maniere di pesci di fiumi, laghi e mari, e le virtù loro, e 'l modo di vivere, di generarsi e allevarsi, a che serveno; e le simiglianze c'hanno con le cose celesti e terrestri e dell'arte e della natura; sì che mi stupii, quando trovai pesce vescovo e catena e chiodo e stella, appunto come son queste cose tra noi. Ci sono ancini, rizzi, spondoli e tutto quanto è degno di sapere con mirabil arte di pittura e di scrittura che dichiara.
:Nel quarto, dentro vi son tutte sorti di augelli pinti e lor qualità, grandezze e costumi, e la fenice è verissima appresso loro. Nel di fuora stanno tutte sorti di animali rettili, serpi, draghi, vermini, e l'insetti, mosche, tafani ecc., con le loro condizioni, veneni e virtuti; e son più che non pensamo.
:Nel quinto, dentro vi son l'animali perfetti terrestri di tante sorti che è stupore. Non sappiamo noi la millesima parte, e però, sendo grandi di corpo, l'han pinti ancora nel fuore rivellino; e quante maniere di cavalli solamente, o belle figure dichiarate dottamente!
:Nel sesto, dentro vi sono tutte l'arti meccaniche, e l'inventori loro, e li diversi modi, come s'usano in diverse regioni del mondo. Nel di fuori vi son tutti l'inventori delle leggi e delle scienze e dell'armi. Trovai Moisè, Osiri, Giove, Mercurio, Macometto ed altri assai; e in luoco assai onorato era Gesù Cristo e li dodici Apostoli, che ne tengono gran conto, Cesare, Alessandro, Pirro e tutti li Romani; onde io ammirato come sapeano quelle istorie, mi mostraro che essi teneano di tutte nazioni lingua, e che mandavano apposta per il mondo ambasciatori, e s'informavano del bene e del male di tutti; e godeno assai in questo. Viddi che nella China le bombarde e le stampe furo prima ch'a noi. Ci son poi li maestri di queste cose; e li figliuoli, senza fastidio, giocando, si trovano saper tutte le scienze istoricamente prima che abbin dieci anni.
:Il Amore ha cura della generazione, con unir li maschi e le femine in modo che faccin buona razza; e si riden di noi che attendemo alla razza de cani e cavalli, e trascuramo la nostra. Tien cura dell'educazione, delle medicine, spezierie, del seminare e raccogliere li frutti, delle biade, delle mense e d'ogni altra cosa pertinente al vitto e vestito e coito, ed ha molti maestri e maestre dedicate a queste arti.
:Il Metafisico tratta tutti questi negozi con loro, ché senza lui nulla si fa, ed ogni cosa la communicano essi quattro, e dove il Metafisico inchina, son d'accordo.
;Ospitalario
:Or dimmi degli offizi e dell'educazione e del modo come si vive; si è republica o monarchia o stato di pochi.
;Genovese
:Questa è una gente ch'arrivò là dall'Indie, ed erano molti filosofi, che fuggiro la rovina di Mogori e d'altri predoni e tiranni; onde si risolsero di vivere alla filosofica in commune, si ben la communità delle donne non si usa tra le genti della provinzia loro; ma essi l'usano, ed è questo il modo. Tutte cose son communi; ma stan in man di offiziali le dispense, onde non solo il vitto, ma le scienze e onori e spassi son communi, ma in maniera che non si può appropriare cosa alcuna.
:Dicono essi che tutta la proprietà nasce da far casa appartata, e figli e moglie propria, onde nasce l'amor proprio; ché per sublimar a ricchezze o a dignità il figlio o lasciarlo erede, ognuno diventa o rapace publico, se non ha timore, sendo potente; o avaro ed insidioso ed ippocrita, si è impotente. Ma quando perdono l'amor proprio, resta il commune solo.
;Ospitalario
:Dunque nullo vorrà fatigare, mentre aspetta che l'altro fatighi, come Aristotile dice contra Platone.
;Genovese
:Io non so disputare, ma ti dico c'hanno tanto amore alla patria loro, che è una cosa stupenda, più che si dice delli Romani, quanto son più spropriati. E credo che li preti e monaci nostri, se non avessero li parenti e li amici, o l'ambizione di crescere più a dignità, seriano più spropriati e santi e caritativi con tutti.
;Ospitalario
:Dunque là non ci è amicizia, poiché non si fan piacere l'un l'altro.
;Genovese
:Anzi grandissima: perché è bello a vedere, che tra loro non possono donarsi cosa alcuna, perché tutto hanno del commune, e molto guardano gli offiziali, che nullo abbia più che merita. Però quanto è bisogno tutti l'hanno. E l'amico si conosce tra loro nelle guerre, nell'infirmità, nelle scienze, dove s'aiutano e s'insegnano l'un l'altro. E tutti li gioveni s'appellan frati e quei che son quindici anni più di loro, padri, e quindici meno figli. E poi vi stanno l'offiziali a tutte cose attenti, che nullo possa all'altro far torto nella fratellanza.
;Ospitalario
:E come?
;Genovese
:Di quante virtù noi abbiamo, essi hanno l'offiziale: ci è un che si chiama Liberalità, un Magnanimità, un Castità, un Fortezza, un Giustizia, criminale e civile, un Solerzia, un Verità, Beneficienza, Gratitudine, Misericordia, ecc.; e a ciascuno di questi si elegge quello, che da fanciullo nelle scole si conosce inclinato a tal virtù. E però, non sendo tra loro latrocini, né assassinii, né stupri ed incesti, adultèri, delli quali noi ci accusamo, essi si accusano d'ingratitudine, di malignità, quando un non vuol far piacere onesto, di bugia, che abborriscono più che la peste; e di questi rei per pena son privati della mensa commune, o del commerzio delle donne, e d'alcuni onori, finché pare al giudice, per ammendarli.
;Ospitalario
:Or dimmi, come fan gli offiziali?
;Genovese
:Questo non si può dire, se non sai la vita loro. Prima è da sapere che gli uomini e le donne vestono d'un modo atto a guerreggiare, benché le donne hanno la sopravveste fin sotto al ginocchio, e l'uomini sopra.
:E s'allevan tutti in tutte l'arti. Dopo gli tre anni li fanciulli imparano la lingua e l'alfabeto nelle mura, caminando in quattro schiere; e quattro vecchi li guidano e insegnano, e poi li fan giocare e correre, per rinforzarli, e sempre scalzi e scapigli, fin alli sette anni, e li conducono nell'officine dell'arti, cosidori, pittori, orefici, ecc.; e mirano l'inclinazione. Dopo li sette anni vanno alle lezioni delle scienze naturali, tutti; ché son quattro lettori della medesima lezione, e in quattro ore tutte quattro le squadre si spediscono; perché, mentre gli altri si esercitano col corpo, o fan gli pubblici servizi, gli altri stanno alla lezione. Poi tutti si mettono alle matematiche, medicine ed altre scienze, e ci è continua disputa tra di loro e concorrenza; e quelli poi diventano offiziali di quella scienza, dove miglior profitto fanno, o di quell'arte meccanica, perché ognuna ha il suo capo. Ed in campagna, nei lavori e nella pastura delle bestie pur vanno a imparare; e quello è tenuto di più gran nobiltà, che più arti impara, e meglio le fa. Onde si ridono di noi, che gli artefici appellamo ignobili, e diciamo nobili quelli, che null'arte imparano e stanno oziosi e tengon in ozio e lascivia tanti servitori con roina della republica.
:Gli offiziali poi s'eleggono da quelli quattro capi, e dalli mastri di quell'arte, li quali molto bene sanno chi è più atto a quell'arte o virtù, in cui ha da reggere, e propongono in Consiglio, e ognuno oppone quel che sa di loro. Però non può essere Sole se non quello che sa tutte l'istorie delle genti e riti e sacrifizi e republiche ed inventori di leggi ed arti. Poi bisogna che sappia tutte l'arti meccaniche, perché ogni due giorni se n'impara una, ma l'uso qui le fa saper tutte, e la pittura. E tutte le scienze ha da sapere, matematiche, fisiche, astrologiche. Delle lingue non si cura, perché ha l'interpreti, che son i grammatici loro. Ma più di tutti bisogna che sia Metafisico e Teologo, che sappia ben la radice e prova d'ogni arte e scienza, e le similitudini e differenze delle cose, la Necessità, il Fato, e l'Armonia del mondo, la Possanza, Sapienza e Amor divino e d'ogni cosa, e li gradi degli enti e corrispondenze loro con le cose celesti, terrestri e marine, e studia molto bene nei Profeti ed astrologia. Dunque si sa chi ha da esser Sole, e se non passa trentacinque anni, non arriva a tal grado; e questo offizio è perpetuo, mentre non si trova chi sappia più di lui e sia più atto al governo.
;Ospitalario
:E chi può saper tanto? Anzi non può saper governare chi attende alle scienze.
;Genovese
:Io dissi a loro questo, e mi risposero: "Più certi semo noi, che un tanto letterato sa governare, che voi che sublimate l'ignoranti, pensando che siano atti perché son nati signori, o eletti da fazione potente. Ma il nostro Sole sia pur tristo in governo, non sarà mai crudele, né scelerato, né tiranno un chi tanto sa. Ma sappiate che questo è argomento che può tra voi, dove pensate che sia dotto chi sa più grammatica e logica d'Aristotile o di questo o quello autore; al che ci vol sol memoria servile, onde l'uomo si fa inerte, perché non contempla le cose ma li libri, e s'avvilisce l'anima in quelle cose morte; né sa come Dio regga le cose, e gli usi della natura e delle nazioni. Il che non può avvenire al nostro Sole, perché non può arrivare a tante scienze chi non è scaltro d'ingegno ad ogni cosa, onde è sempre attivissimo al governo. Noi pur sappiamo che chi sa una scienza sola, non sa quella né l'altre bene; e che colui che è atto a una sola, studiata in libro, è inerte e grosso. Ma non così avviene alli pronti d'ingegno e facili ad ogni conoscenza, come è bisogno che sia il Sole. E nella città nostra s'imparano le scienze con facilità tale, come tu vedi, che più in un anno qui si sa, che in diece o quindici tra voi, e mira in questi fanciulli."
:Nel che io restai confuso per le ragioni sue e la prova di quelli fanciulli, che intendevano la mia lingua; perché d'ogni lingua sempre han d'esser tre che la sappiano. E tra loro non ci è ozio nullo, se non quello che li fa dotti; che però vanno in campagna a correre, a tirar dardo, sparar archibugi, seguitar fiere, lavorare, conoscer l'erbe, mo una schiera, mo l'altra di loro.
:Li tre offiziali primi non bisogna che sappiano se non quell'arti che all'offizio loro partengono. Onde sanno l'arti communi a tutti, istoricamente imparandole, e poi le proprie, dove più si dà uno che un altro: così il Potestà saperà l'arte cavalieresca, fabricar ogni sorte d'armi, cose di guerra, machine, arte militare, ecc. Ma tutti questi offiziali han d'essere filosofi, e più, ed istorici, naturalisti ed umanisti.
;Ospitalario
:Vorrei che dicessi l'offizi tutti, e li distinguessi; e s'è bisogno l'educazion commune.
;Genovese
:Sono prima le stanze communi, dormitori, letti e bisogni; ma ogni sei mesi si distinguono dalli mastri, chi ha da dormire in questo girone o in quell'altro, e nella stanza prima o seconda, notate per alfabeto.
:Poi son l'arti communi agli uomini e donne, le speculative e meccaniche; con questa distinzione, che quelle dove ci va fatica grande e viaggio, le fan gli uomini, come arare, seminare, cogliere i frutti, pascer le pecore, operar nell'aia, nella vendemmia. Ma nel formar il cascio e mungere si soleno le donne mandare, e nell'orti vicini alla città per erbe e servizi facili. Universalmente, le arti che si fanno sedendo e stando, per lo più son delle donne, come tessere, cuscire, tagliar i capelli e le barbe, la speziaria, fare tutte le sorti di vestimenti; altro che l'arte del ferraro e delle armi. Pur chi è atta a pingere, non se le vieta. La musica è solo delle donne, perché più dilettano, e de' fanciulli, ma non di trombe e tamburi. Fanno anche le vivande; apparecchiano le mense; ma il servire a tavola è proprio delli gioveni, maschi e femine, finché sono di vint'anni.
:Hanno in ogni girone le publiche cucine e le dispense della robba. E ad ogni officio soprastante è un vecchio ed una vecchia, che comandano ed han potestà di battere o far battere da altri li negligenti e disobedienti, e notano ognuno ed ognuna in che esercizio meglio riesce. Tutta la gioventù serve alli vecchi che passano quarant'anni; ma il mastro o maestra han cura la sera, quando vanno a dormire, e la mattina di mandar alli servizi di quelli a chi tocca, uno o due ad ogni stanza, ed essi gioveni si servono tra loro, e chi ricusa, guai a lui! Vi son prime e seconde mense; d'una parte mangiano le donne, dall'altra gli uomini, e stanno come in refettori di frati. Si fa senza strepito, ed un sempre legge a tavola, cantando, e spesso l'offiziale parla sopra qualche passo della lezione. E' una dolce cosa vedersi servire di tanta bella gioventù, in abito succinto, così a tempo, e vedersi a canto tanti amici, frati, figli e madri vivere con tanto rispetto ed amore.
:Si dona a ciascuno, secondo il suo esercizio, piatto di pitanza e menestra, frutti, cascio; e li medici hanno cura di dire alli cochi in quel giorno, qual sorte di vivanda conviene, e quale alli vecchi e quale alli giovani e quale all'ammalati. Gli offiziali hanno la miglior parte; questi mandano spesso della loro a tavola a chi più si ha fatto onore la mattina nelle lezioni e dispute di scienze ed armi, e questo si stima per grande onore e favore. E nelle feste fanno cantar una musica pur in tavola; e perché tutti metteno mano alli servizi, mai non si trova che manchi cosa alcuna, Son vecchi savi soprastanti a chi cucina ed alli refettori, e stimano assai la nettezza nelle strade, nelle stanze e nelli vasi e nelle vestimenta e nella persona.
:Vesteno dentro camisa bianca di lino, poi un vestito, ch'è giubbone e calza insieme, senza pieghe e spaccato per mezzo, dal lato e di sotto, e poi imbottonato. Ed arriva la calza sin al tallone, a cui si pone un pedale grande come un bolzacchino, e la scarpa sopra. E son ben attillate, che quando si spogliano la sopravveste, si scerneno tutte le fattezze della persona. Si mutano le vesti quattro volte varie, quando il Sole entra in Cancro e Capricorno, Ariete e Libra. E, secondo la complessione e la procerità, sta al Medico di distribuirle col Vestiario di ciascun girone. Ed è cosa mirabile che in un punto hanno quante vesti vogliono, grosse, sottili, secondo il tempo. Veston tutti di bianco, ed ogni mese si lavan le vesti col sapone, o bucato quelle di tela.
:Tutte le stanze sottane, sono officine, cucine, granari, guardarobbe, dispense, refettori, lavatori; ma si lavano nelle pile delli chiostri. L'acqua si getta per le latrine o per canali, che vanno a quelle. Hanno in tutte le piazze delli gironi le lor fontane, che tirano l'acque dal fondo solo con muover un legno, onde esse spicciano per li canali. Vi è acqua sorgente, e molta nelle conserve a cui vanno le piogge per li canali delle case, passando per arenosi acquedotti. Si lavano le persone loro spesso, secondo il maestro e 'l medico ordina. L'arti si fanno tutte nei chiostri di sotto, e le speculative di sopra, dove sono le pitture, e nel tempio si leggono.
:Negli atri di fuora son orologi di sole e di squille per tutti i gironi, e banderuole per saper i venti.
;Ospitalario
:Or dimmi della generazione.
;Genovese
:Nulla femina si sottopone al maschio, se non arriva a dicinov'anni né maschio si mette alla generazione inanti alli vintiuno, e più si è di complessione bianco. Nel tempo inanti è ad alcuno lecito il coito con le donne sterili o pregne, per non far in vaso indebito; e le maestre matrone con gli seniori della generazione han cura di provederli, secondo a loro è detto in secreto da quelli più molestati da Venere. Li provedono, ma non lo fanno senza far parola al maestro maggiore, che è un gran medico, e sottostà ad Amore, Prencipe offiziale. Se si trovano in sodomia, sono vituperati, e li fan portare due giorni legata al collo una scarpa, significando che pervertiro l'ordine e posero li piedi in testa, e la seconda volta crescen la pena finché diventa capitale. Ma chi si astiene fin a ventun anno d'ogni coito è celebrato con alcuni onori e canzoni.
:perché quando si esercitano alla lotta, come i Greci antichi, son nudi tutti maschi e femine, li mastri conoscono chi è impotente o no al coito, e quali membra con quali si confanno. E così, sendo ben lavati, si donano al coito ogni tre sere; e non accoppiano se non le femine grandi e belle alli grandi e virtuosi, e le grasse a' macri, e le macre alli grassi, per far temperie. La sera vanno i fanciulli e si conciano i letti, e poi vanno a dormire, secondo ordina il mastro e la maestra. né si pongono al coito se non quando hanno digerito, e prima fanno orazione, ed hanno belle statue di uomini illustri, dove le donne mirano. Poi escono alla fenestra, e pregono Dio del Cielo, che li doni prole buona. E dormeno in due celle, sparti fin a quell'ora che si han da congiungere, ed allora va la maestra, ed apre l'uscio dell'una e l'altra cella. Questa ora è determinata dall'Astrologo e Medico; e si forzan sempre di pigliar tempo, che Mercurio e Venere siano orientali dal Sole in casa benigna e che sian mirati da Giove di buono aspetto e da Saturno e Marte. E così il Sole come la Luna, che spesso sono afete. E per lo più vogliono Vergine in ascendente; ma assai si guardano che Saturno e Marte non stiano in angolo, perché tutti quattro angoli con opposizioni e quadrati infettano, e da essi angoli è la radice della virtù vitale e della sorte, dependente dall'armonia del tutto con le parti. Non si curano del satellizio, ma solo degli aspetti buoni. Ma il satellizio solo nella fondazione della città e della legge ricercano, che però non abbia prencipe Marte o Saturno, se non con buone disposizioni. Ed han per peccato li generatori non trovarsi mondi tre giorni avanti di coito e d'azioni prave, e di non esser devoti al Creatore. Gli altri, che per delizia o per servire alla necessità si donano al coito con sterili o pregne o con donne di poco valore, non osservan queste sottigliezze. E gli offiziali, che son tutti sacerdoti, e li sapienti non si fanno generatori, se non osservano molti giorni più condizioni; perché essi, per la molta speculazione, han debole lo spirito animale, e non transfondeno il valor della testa, perché pensano sempre a qualche cosa; onde trista razza fanno. Talché si guarda bene, e si donano questi a donne vive, gagliarde e belle; e gli uomini fantastichi e capricciosi a donne grasse, temperate, di costumi blandi. E dicono che la purità della complessione, onde le virtù fruttano, non si può acquistare con arte, e che difficilmente senza disposizion naturale può la virtù morale allignare, e che gli uomini di mala natura per timor della legge fanno bene, e, quella cessante, struggon la republica con manifesti o segreti modi. Però tutto lo studio principale deve essere nella generazione, e mirar gli metodi naturali, e non la dote e la fallace nobiltà-
:Se alcune di queste donne non concipeno con uno, le mettono con altri; se poi si trova sterile, si può accomunare, ma non ha l'onor delle matrone in Consiglio della generazione e nella mensa e nel tempio; e questo lo fanno perché essa non procuri la sterilità per lussuriare. Quelle che hanno conceputo, per quindici giorni non si esercitano; poi fanno leggeri esercizi per rinforzar la prole, ed aprir li meati del nutrimento a quella. Partorito che hanno, esse stesse allevano i figli in luoghi communi, per due anni lattando e più, secondo pare al Fisico. Dopo si smamma la prole, e si dona in guardia delle mastre, se son femine, o delli maestri. E con gli altri fanciulli qui si esercitano all'alfabeto, a caminare, correre, lottare, ed alle figure istoriate; ed han vesti di color vario e bello. Alli sette anni si donano alle scienze naturali, e poi all'altre, secondo pare alli offiziali, e poi si mettono in meccanica. Ma li figli di poco valore si mandano alle ville e, quando riescono, poi si riducono alla città. Ma per lo più, sendo generati nella medesima costellazione, li contemporanei son di virtù consimili e di fattezze e di costumi. E questa è concordia stabile nella republica, e s'amano grandemente ed aiutano l'un l'altro.
:Li nomi loro non si mettono a caso, ma dal Metafisico, secondo la proprietà, come usavan li Romani: onde altri si chiamano il Bello, altri il Nasuto, altri il Peduto, altri Bieco, altri Crasso, ecc.; ma quando poi diventano valenti nell'arte loro o fanno qualche prova in guerra, s'aggiunge il cognome dall'arte, come Pittor Magno, Aureo, Eccellente, Gagliardo, dicendo Crasso Aureo, ecc.; o pur dall'atto dicendo: Crasso Forte, Astuto, Vincitore, Magno Massimo, ecc., e dal nemico vinto, come Africano, Asiano, Tosco, ecc.; Manfredi, Tortelio dall'aver superato Manfredi o Tortelio o simili altri. e questi cognomi s'aggiungono dall'offiziali grandi, e si donano conveniente all'atto o arte sua, con applauso e musica. E si vanno a perdere per questi applausi, perché oro e argento non si stima, se non come materia di vasi o di guarnimenti communi a tutti.
;Ospitalario
:Non ci è gelosia tra loro o dolore a chi non sia fatto generatore o quel che ambisce?
;Genovese
:Signor no, perché a nullo manca il necessario loro quanto al gusto; e la generazione è osservata religiosamente per ben pubblico, non privato, ed è bisogno stare al detto dell'offiziali. Platone disse che si dovean gabbare li pretendenti a belle donne immeritatamente, con far uscir la sorte destramente secondo il merito; il che qui non bisogna far con inganno di ballotte per contentarsi delle brutte i brutti, perché tra loro non ci è bruttezza; ché esercitandosi esse donne, diventano di color vivo e di membra forti e grandi, e nella gagliardia e vivezza e grandezza consiste la beltà appresso a loro. Però è pena di vita imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti con le code per coprir i piedi di legno, ma non averiano commodità manco di far questo, perché chi ci li daria? E dicono che questo abuso in noi viene dall'ozio delle donne, che le fa scolorite e fiacche e piccole; e però han bisogno di colori ed alte pianelle, e di farsi belle per tenerezza, e così guastano la propria complessione e della prole. Di più, s'uno s'innamora di qualche donna, è lecito tra loro parlare, far versi, scherzi, imprese di fiori e di piante. Ma se si guasta la generazione, in nullo modo si dispensa tra loro il coito, se non quando ella è pregna o sterile. Però non si conosce tra loro se non amor d'amicizia per lo più, non di concupiscenza ardente.
:La robba non si stima, perché ognuno ha quanto li bisogna, salvo per segno d'onore. Onde agli eroi ed eroisse la republica fa certi doni, in tavola o in feste publiche, di ghirlande o di vestimenta belle fregiate; benché tutti di bianco il giorno e nella città, ma di notte e fuor della città vestono a rosso, o di seta o di lana. Aborreno il color nero, come feccia delle cose, e però odiano i Giapponesi, amici di quello. La superbia è tenuta per gran peccato, e si punisce un atto di superbia in quel modo che l'ha commesso. Onde nullo reputa viltà lo servire in mensa, in cucina o altrove, ma lo chiamano imparare; e dicono che così è onore al piede caminare, come allo occhio guardare; onde chi è deputato a qualche offizio, lo fa come cosa onoratissima, e non tengono schiavi, perché essi bastano a se stessi, anzi soverchiano. Ma noi non così, perché in Napoli son da trecento mila anime, e non faticano cinquanta milia; e questi patiscono fatica assai e si struggono; e l'oziosi si perdono anche per l'ozio, avarizia, lascivia ed usura, e molta gente guastano tenendoli in servitù e povertà, o fandoli partecipi di lor vizi, talché manca il servizio publico, e non si può il campo, la milizia e l'arti fare, se non male e con stento. Ma tra loro, partendosi l'offizi a tutti e le arti e fatiche, non tocca faticar quattro ore il giorno per uno; sì ben tutto il resto è imparare giocando, disputando, leggendo, insegnando, caminando, e sempre con gaudio. E non s'usa gioco che si faccia sedendo, né scacchi, né dadi, né carte o simili, ma ben la palla, pallone, rollo, lotta, tirar palo, dardo, archibugio.
:Dicono ancora che la povertà grande fa gli uomini vili, astuti, ladri, insidiosi, fuorasciti, bugiardi, testimoni falsi; e le ricchezze insolenti, superbi, ignoranti, traditori, disamorati, presumitori di quel che non sanno. Però la communità tutti li fa ricchi e poveri: ricchi, ch'ogni cosa hanno e possedono; poveri, perché non s'attaccano a servire alle cose, ma ogni cosa serve a loro. E molto laudano in questo le religioni della cristianità e la vita dell'Apostoli.
;Ospitalario
:E' bella cosa questa e santa; ma quella delle donne communi pare dura e ardua. S. Clemente Romano dice che le donne pur sian communi, ma la glosa intende quanto all'ossequio, non al letto, e Tertulliano consente alla glosa; ché i Cristiani antichi tutto ebbero commune, altro che le mogli, ma queste pur furo communi nell'ossequio.
;Genovese
:Io non so di questo; e ben so che essi han l'ossequio commune delle donne e 'l letto, ma non sempre, se non per generare. E credo che si possano ingannare ancora; ma essi si difendono con Socrate, Catone, Platone ed altri. Potria stare che lasciassero quest'uso un giorno, perché nelle città soggette a loro non accomunano se non le robbe, e le donne quanto all'ossequio ed all'arti, ma non al letto; e questo l'ascrivono all'imperfezione di quelli che non ha filosofato. Però vanno spiando di tutte nazioni l'usanze, e sempre migliorano; e quando sapranno le ragioni vive del cristianesimo provate con miracoli, consentiranno, perché son dolcissimi. Ma fin mo trattano naturalmente senza fede rivelata; né ponno a più sormontare.
:Di più questo è bello, che fra loro non ci è difetto che faccia l'uomo ozioso, se non l'età decrepita, quando serve solo per consiglio. Ma chi è zoppo serve alle sentinelle con gli occhi; chi non ha occhi serve a carminar la lana e levar il pelo dal nervo delle penne per li matarazzi, chi non ha mani, ad altro esercizio; e se un membro solo ha, con quello serve nelle ville, e son governati bene, e son spie che avvisano alla republica ogni cosa.
;Ospitalario
:Di' mo della guerra; ché poi dell'arti e vitto mi dirai, poi delle scienze, e al fine della religione.
;Genovese
:Il Potestà tiene sotto di sé un offiziale dell'armi, un altro dell'artellaria, un delli cavalieri, un delli ingegneri; ed ognuno di questi ha sotto di sé molti capi mastri di quell'arte. Ma di più ci sono gli atleti, che a tutti insegnano l'esercizio della guerra. Questi sono attempati, prudenti capitani, che esercitano li gioveni e di dodici anni in suso all'arme; benché prima nella lotta e correre e tirar pietre erano avvezzi da mastri inferiori. Or questi insegnano a ferire, a guadagnar l'inimico con arte, a giocar di spada, di lancia, a saettare, a cavalcare, a seguire, a fuggire, a star nell'ordine militare. E le donne pure imparano queste arti sotto maestre e mastri loro, per quando fusse bisogno aiutar gli uomini nelle guerre vicine alla città; e, se venisse assalto, difendono le mura. Onde ben sanno sparar l'archibugio, far balle, gittar pietre, andar incontro. E si sforzano t“r da loro ogni timore, ed hanno gran pene quei che mostran codardia. Non temono la morte, perché tutti credono l'immortalità dell'anima, e che, morendo, s'accompagnino con li spiriti buoni e rei, secondo li meriti. Benché essi siano stati Bragmani Pitagorici, non credono trasmigrazione d'anima, se non per qualche giudizio di Dio. né s'astengono di ferir il nemico ribello della ragione, che non merita esser uomo.
:Fanno la mostra ogni dui mesi, ed ogni giorno ci è l'esercizio dell'arme, o in campagna, cavalcando, o dentro, ed una lezione d'arte militare, e fanno sempre leggere l'istorie di Cesare, d'Alessandro, di Scipione e d'Annibale, e poi donano il giudizio loro quasi tutti, dicendo: "Qui fecero bene, qui male"; e poi risponde il mastro e determina.
;Ospitalario
:Con chi fan le guerre? e per che causa, se son tanto felici?
;Genovese
:Se mai non avessero guerra, pure s'esercitano all'arte di guerra ed alla caccia per non impoltronire e per quel che potria succedere. Di più, vi son quattro regni nell'isola, li quali han grande invidia della felicità loro, perché li popoli desiderariano vivere come questi Solari, e vorriano star più soggetti ad essi, che non a' propri regi. Onde spesso loro è mossa guerra, sotto color d'usurpar confini e di viver empiamente, perché non sequeno le superstizioni di Gentili, né dell'altri Bragmani; e spesso li fan guerra, come ribelli che prima erano soggetti. E con tutto questo perdono sempre. Or essi Solari, subito che patiscono preda, insulto o altro disonore, o son travagliati l'amici loro, o pure son chiamati d'alcune città tiranneggiate come liberatori, essi si mettono a consiglio, e prima s'inginocchiano a Dio e pregano che li faccia ben consigliarsi, poi s'esamina il merito del negozio, e così si bandisce la guerra. Mandano un sacerdote detto il Forense: costui dimanda a' nemici che rendano il tolto o lascino la tirannia; e se quelli negano, li bandiscono la guerra., chiamando Dio delle vendette a testimonio contra di chi ha il torto; e si quelli prolungano il negozio, non li danno tempo, si è re, più d'un ora, si è republica, tre ore a deliberar la risposta, per non esser burlati; e così si piglia la guerra, se quelli son contumaci alla ragione. Ma dopo ch'è pigliata, ogni cosa esequisce il locotenente del Potestà; ed esso comanda senza consiglio d'altri; ma si è cosa di momento, domanda il Amor e 'l Sapienza e 'l Sole. Si propone in Consiglio grande, dove entra tutto il popolo di venti anni in su, e le donne ancora, e si dichiara la giustizia dell'impresa dal Predicatore, e mettono in ordine ogni cosa.
:Devesi sapere ch'essi hanno tutte le sorti d'arme apparecchiate nell'armari, e spesso si provano quelle in guerre finte. Han per tutti li gironi, nell'esteriore muro, l'artellerie e l'artiglieri preparati e molti altri cannoni di campagna che portano in guerra, e n'han pur di legno, nonché di metallo; e così sopra le carra li conducono, l'altre munizioni nelle mule, e bagaglie. E se sono in campo aperto, serrano le bagaglie in mezzo e l'artellerie, e combattono gran pezzo, e poi fan ritirata. E 'l nemico, credendo che cedano, s'inganna; perché essi fanno ala, pigliano fiato e lasciano l'artiglierie sparare, e poi tornano alla zuffa contra nemici scompigliati. Usano far i padiglioni alla romana con steccati e fosse intorno con gran prestezza. Ci son li mastri di bagaglie, d'artellerie e dell'opere. Tutti soldati san maneggiar la zappa e la secure. Vi son cinque, otto o diece capitani di consiglio di guerra e di stratagemme, che comandano alle squadre loro secondo prima insieme si consigliarono. Soleno portar seco una squadra di fanciulli a cavallo per imparar la guerra, ed incarnarsi, come lupicini al sangue; e nei pericoli si ritirano, e molte donne e fanciulli fanno carezze alli guerrieri, li medicano, servano, abbracciano e confortano; e quelli, per mostrarsi valenti alle donne e figli loro, fanno gran prove. Nell'assalti, chi prima saglie il muro ha dopo in onore una corona di gramigna con applauso militare delle donne e fanciulli. Chi aiuta il compagno ha la corona civica di quercia; chi uccide il tiranno, le spoglie opime, che porta al tempio, e si dona al Sole il cognome dell'impresa.
:Usano i cavalieri una lancia, due pistole avanti cavallo, di mirabil tempra, strette in bocca, che per questo passano ogni armatura, ed hanno anco lo scocco. Altri portano la mazza, e questi son gli uomini d'arme, perché, non potendo un'armatura ferrea penetrare con spada o con pistola, sempre assaltano il nemico con la mazza, come Achille contra Cigno, e lo sconquassano e gittano. Ha due catene la mazza in punta, a cui pendeno due palle, che, menando, circondano il collo del nemico, lo cingeno, tirano e gettano; e, per poterla maneggiare, non tengono briglia con mano, ma con li piedi, incrocchiata nella sella, ed avvinchiata nell'estremo alle staffe, non alli piedi, per non impedirsi; e le staffe han di fuori la sfera e dentro il triangolo, onde il piè torcendo ne' lati, le fan girare, ché stan affibbiate alli staffili, e così tirano a sé o allungano il freno con mirabil prestezza, e con la destra torceno a sinistra ed a contrario. Questo secreto manco i Tartari hanno inteso, ché stirare e torcere non usano con le staffe. Li cavalli leggeri cominciano con li schioppi, e poi entrano l'aste e le frombole, delle quali tengono gran conto. E usano combattere per fila intessute, andando altri, ed altri ritirandosi a vicenda; e le spade sono l'ultima prova.
:Ci son poi li trionfi militari ad uso di Romani, e più belli, e le supplicazioni ringraziatorie. E si presenta al tempio il capitano, e si narrano li gesti dal poeta o istorico ch'andò con lui. E 'l Principe lo corona, ed a tutti soldati fa qualche regalo ed onore, e per molti dì sono esenti dalle fatiche publiche. Ma essi l'hanno a male, perché non sanno stare oziosi ed aiutano gli altri. E all'incontro quei che per loro colpa han perduto, si ricevono con vituperio, e chi fu il primo a fuggire non può scampar la morte, se non quando tutto l'esercito domanda in grazia la sua vita, ed ognuno piglia parte della pena. Ma poco s'ammette tal indulgenza, si non quando ci è gran ragione. Chi non aiutò l'amico o fe' atto vile, è frustato; chi fu disobediente, si mette a morire dentro a un palco di bestie con un bastone in mano, e se vince i leoni e l'orsi, che è quasi impossibile, torna in grazia.
:Le città superate o date a loro subito mettono ogni avere in commune, e riceveno gli offiziali solari e la guardia, e si van sempre acconciando all'uso della Città del Sole, maestra loro; e mandano li figli ad imparare in quella, senza contribuire a spese.
:Saria lungo a dirti del mastro delle spie e sentinelle, degli ordini loro dentro e fuore la città, che te li puoi pensare, ché son eletti da bambini secondo l'inclinazione e costellazione vista nella genitura loro. Onde ognuno, oprando secondo la proprietà sua naturale, fa bene quell'esercizio e con piacere per esserli naturale; così dico delle stratagemme ed altri. La città di notte e di giorno ha le guardie nelle quattro porte e nelle mura estreme, su li torrioni e valguardi: e lo girone il dì le femine, la notte li maschi guardano; e questo lo fanno per non impoltronire e per li casi fortuiti. Han le veglie, come i nostri soldati, divise di tre in tre ore; la sera entrano in guardia.
:Usano le cacce per imagini di guerra, e li giochi in piazza a cavallo e a piede ogni festa, e poi segue la musica.
:Perdonano volentieri a' nemici e dopo la vittoria li fanno bene. Se gettano mura o vogliono occider i capi o altro danno a' vinti, tutto fanno in un giorno, e poi li fanno bene, e dicono che non si deve far guerra se non per far gli uomini buoni, non per estinguerli. Se tra loro ci è qualche gara d'ingiuria o d'altro, perché essi non contendono se non di onore, il Principe ed i suoi offiziali puniscono il reo secretamente, s'incorse ad ingiuria di fatto dopo le prime ire; se di parole, aspettano in guerra a diffinirle, dicendo che l'ira si deve sfogare contra l'inimici. E chi fa poi in guerra più atti eroici, quello è tenuto c'abbia raggione nell'onoranza, e l'altro cede. Ma nelle cose del giusto ci son le pene; però in duello di mano non ponno venire, e chi vuol mostrarsi megliore, faccilo in guerra publica.
;Ospitalario
:Bella cosa per non fomentar fazioni a roina della patria e schifar le guerre civili, onde nasce il tiranno, come fu in Roma e Atene. Narra or, ti prego, dell'artifici loro.
;Genovese
:Devi avere inteso come commune a tutti è l'arte militare, l'agricoltura, la pastorale; ch'ognuno è obbligato a saperle, e queste son le più nobili tra loro; ma chi più arti sa, più nobile è, e nell'esercitarla quello è posto, che è più atto. L'arti fatigose, ed utili son di più laude, come il ferraro, il fabricatore; e non si schifa nullo a pigliarle, tanto più che nella natività loro si vede l'inclinazione, e tra loro, per lo compartimento delle fatiche, nullo viene a participar fatica destruttiva dell'individuo, ma solo conservativa. L'arti che sono di manco fatica son delle femine. Le speculative son di tutti, e chi più è eccellente si fa lettore; e questo è più onorato che nelle meccaniche, e si fa sacerdote. Saper natare è a tutti necessario, e ci sono a posta le piscine fuor delle fosse della città, e dentro vi son le fontane.
:La mercatura a loro poco serve, ma però conoscono il valor delle monete, e battono moneta per l'ambasciatori loro, acciocché possano commutare con le pecunia il vitto che non ponno portare, e fanno venire d'ogni parte del mondo mercanti a loro per smaltir le cose soverchie, e non vogliono danari, se non merci di quelle cose che essi non hanno. E si ridono quando vedeno i fanciulli, che quelli donano tanta robba per poco argento, ma non li vecchi. Non vogliono che schiavi o forastieri infettino la città di mali costumi; però vendono quelli che pigliano in guerra, o li mettono a cavar fosse o far esercizi faticosi fuor della città, dove sempre vanno quattro squadre di soldati a guardare il territorio e quelli che lavorano, uscendo dalle quattro porte, le quali hanno le strade di mattoni fin al mare per condotta delle robbe e facilità delli forastieri. Alli quali fanno gran carezze, li donano da mangiare per tre giorni, li lavano li piedi, li fan veder la città e l'ordine loro, entrare a Consiglio ed a mensa. E ci son uomini deputati a guardarli, e se voglion farsi cittadini, li provano un mese nelle ville ed uno nella città, e così poi risolveno, e li ricevono con certe cerimonie e giuramenti.
:L'agricoltura è in gran stima: non ci è palmo di terra che non frutti. Osservano li venti e le stelle propizie, ed escono tutti in campo armati ad arare, seminare, zappare, metere, raccogliere, vindemmiare, con musiche, trombe e stendardi; ed ogni cosa fanno tra pochissime ore. Hanno le carra a vela, che caminano con il vento, e quando non ci è vento, una bestia tira un gran carro, bella cosa, ed han li guardiani del territorio armati, che per li campi sempre van girando. Poco usano letame all'orti ed a' campi, dicendo che li semi diventano putridi e fan vita breve, come le donne imbellettate e non belle per esercizio fanno prole fiacca. Onde né pur la terra imbellettano, ma ben l'esercitano, ed hanno gran secreti di far nascer presto e multiplicare, e non perder seme. E tengon un libro a posta di tal esercizio, che si chiama la Georgica. Una parte del territorio, quanto basta, si ara; l'altra serve per pascolo delle bestie. Or questa nobil arte di far cavalli, bovi, pecore, cani ed ogni sorte d'animali domestici è in sommo pregio appresso loro, come fu in tempo antico d'Abramo; e con modi magici li fanno venire al coito, che possan ben generare, inanzi a cavalli pinti o bovi o pecore; e non lasciano andar in campagna li stalloni con le giumente, ma li donano a tempo opportuno inanzi alle stalle di campagna. Osservano Sagittario in ascendente, con buono aspetto di Marte e Giove: per li bovi, Tauro, per le pecore, Ariete, secondo l'arte. Hanno poi mandre di galline sotto le Pleiadi e papare e anatre, guidate a pascere dalle donne con gusto loro presso alla città e li luochi, dove la sera son serrate a far il cascio e latticini, butiri e simili. Molto attendono a' caponi ed a' castrati ed al frutto, e ci è un libro di quest'arte detto la Bucolica. Ed abbondano d'ogni cosa, perché ognuno desidera esser primo alla fatica per la docilità delli costumi e per esser poca e fruttuosa; ed ognun di loro, che è capo di questo esercizio, s'appella Re, dicendo che questo è nome loro proprio, e di chi non sa. Gran cosa, che le donne ed uomini sempre vanno in squadroni, né mai soli, e sempre all'obedienza del capo si trovano senza nullo disgusto; e ciò perché l'hanno come padre o frate maggiore.
:Han poi le montagne e le cacce d'animali, e spesso s'esercitano.
:La marineria è di molta reputazione, e tengono alcuni vascelli, che senza vento e senza remi caminano, ed altri con vento e remi. Intendono assai le stelle, e flussi e reflussi del mare, e navigano per conoscer genti e paesi. A nullo fan torto; senza esser stimolati non combattono. Dicono che il mondo averà da riducersi a vivere come essi fanno, però cercano sempre sapere se altri vivono meglio di loro. Hanno confederazione con gli Chinesi, e con più popoli isolani e del continente, di Siam di Cancacina e di Calicut, solo per spiare.
:Hanno anche gran secreti di fuochi artifiziali per le guerre marine e terrestri, e stratagemme, che mai non restan di vincere.
;Ospitalario
:Che e come mangiano? e quanto è lunga la vita loro?
;Genovese
:Essi dicono che prima bisogna mirar la vita del tutto e poi delle parti; onde quando edificaro la città, posero i segni fissi nelli quattro angoli del mondo. Il Sole in ascendente in Leone, e Giove in Leone orientale dal Sole, e Mercurio e Venere in Cancro, ma vicini, che facean satellizio; Marte nella nona in Ariete, che mirava di sua casa con felice aspetto l'ascendente e l'afeta. e la Luna in Tauro, che mirava di buono aspetto Mercurio e Venere, e non facea aspetto quadrato al Sole. Stava Saturno entrando nella quarta, senza far malo aspetto a Marte ed al Sole. La Fortuna con il capo di Medusa in decima quasi era, onde essi s'augurano signoria, fermezza e grandezza. E Mercurio, sendo in buono aspetto di Vergine e nella triplicità dell'asside suo, illuminato dalla Luna, non può esser tristo; ma, sendo gioviale, la scienza loro non mendica; poco curando d'aspettarlo in Vergine e la congiunzione.
:Or essi mangiano carne, butiri, mele, cascio, dattili, erbe diverse, e prima non volean uccidere gli animali, parendo crudeltà; ma poi vedendo che era crudeltà ammazzar l'erbe, che han senso, onde bisognava morire, consideraro che le cose ignobili son fatte per le nobili, e magnano ogni cosa. Non però uccidono volentieri l'animali fruttuosi, come bovi e cavalli. Hanno però distinto li cibi utili dalli disutili, e secondo la medicina si serveno; una fiata mangiano carne, una pesce ed una erbe, e poi tornano alla carne per circolo, per non gravare né estenuare la natura. Li vecchi han cibi più digestibili, e mangiano tre volte il giorno e poco, li fanciulli quattro, la communità due. Vivono almeno cento anni, al più centosettanta, o duecento al rarissimo. E son molto temperati nel bevere: vino non si dona a' fanciulli sino alli diciannove anni senza necessità grandissima, e bevono con acqua poi, e così le donne; li vecchi di cinquanta anni in su beveno senz'acqua. Mangiano, secondo la stagione dell'anno, quel che è più utile e proprio, secondo provisto viene dal capo medico, che ha cura. Usano assai l'odori: la mattina, quando si levano, si pettinano e lavano con acqua fresca tutti; poi masticano maiorana e petroselino o menta, e se la frecano nelle mani, e li vecchi usano incenso; e fanno l'orazione brevissima a levante come il Pater Noster; ed escono e vanno chi a servire i vecchi, chi in coro, chi ad apparecchiare le cose del commune; e poi escono all'esercizio, poi riposano poco, sedendo, e vanno a magnare.
:Tra loro non ci è podagre, né chiragre, né catarri, né sciatiche, né doglie coliche, né flati, perché questi nascono dalla distillazione ed inflazione, ed essi per l'esercizio purgano ogni flato ed umore. Onde è tenuto a vergogna che uno si vegga sputare, dicendo che questo nasce da poco esercizio, da poltroneria o da mangiar ingordo. Patiscono più tosto d'infiammazioni e spasmi secchi alli quali con la copia del buon cibo e bagni sovvengono; ed all'etica con bagni dolci e latticini, e star in campagne amene in bello esercizio. Morbo venereo non può allignare, perché si lavano spesso li corpi con vino ed ogli aromatici; e il sudore anche leva quell'infetto vapore, che putrefà il sangue e le midolle. né tisici si fanno, per non essere distillazione che cali al petto, e molto meno asma, poiché umor grosso ci vuole a farla. Curano le febri ardenti con acqua fresca, e l'efimere solo con odori e brodi grassi o con dormire o con suoni ed allegrie; le terzane con levar sangue e con reubarbaro o simili attrattivi, e con bevere acque di radici d'erbe purganti ed acetose. Di rado vengono a medicina purgante. Le quartane son facili a sanare per paure sùbite, per erbe simili all'umore od opposite; e mi mostraro certi secreti mirabili di quelle. Delle continue tengono conto assai, e fanno osservanza di stelle e d'erbe, e preghiere a Dio per sanarle. Quintane, ottane, settane poche si trovano, dove non ci sono umori grossi. Usano li bagni e l'olei all'usanza antica, e ci trovaro molti più secreti per star netto, sano, gagliardo. Si sforzano con questi ed altri modi aiutarsi contra il morbo sacro che ne pateno spesso.
;Ospitalario
:Segno d'ingegno grande, onde Ercole, Socrate, Macometto, Scoto e Callimaco ne patiro.
;Genovese
:E s'aiutano con preghiere al cielo e con odori e confortanti della testa e cose acide ed allegrezze e brodi grassi, sparsi di fiori di farina. Nel condir le vivande non han pari: pongono macis, mele, butiro e con aromati assai, che ti confortano gradevolmente. Non beveno annevato, come i Napolitani, neanche caldo, come li Chinesi, perché non han bisogno d'aiutarsi contra l'umori grossi in favor del natio calore, ma lo confortano con aglio pesto ed aceto, serpillo, menta, basilico, l'estate e nella stanchezza; né contra il soverchio calor dell'aromati aumentato, perché non escono di regola. Hanno pur un secreto di rinovar la vita ogni sette anni, senza afflizione, con bell'arte.
;Ospitalario
:Non hai ancora detto delle scienze e degli offiziali.
;Genovese
:Sì, ma poiché sei tanto curioso, ti dirò più. Ogni nove luna ed ogni opposizione sua fanno Consiglio dopo il sacrifizio; e qui entrano tutti di venti anni in suso, e si dimanda ad ognuno che cosa manca alla città, e chi offiziale è buono e chi è tristo. Dopo ogn'otto dì, si congregano tutti gli offiziali, che con il Sole, Pon, Sir, Mor; ed ognun di questi ha tre offiziali sotto di sé che son tredici, ed ognun di questi tre altri, che son tutti quaranta; e quelli han l'offizi dell'arti convenienti a loro, il Potestà della milizia, il Sapienza delle scienze, il Amore del vitto, generazione e vestito ed educazione; e li mastri d'ogni squadra, cioè caporioni, decurioni, centurioni sì delle donne come degli uomini. E si ragiona di quel che bisogna al publico, e si eleggon gli offiziali, pria nominati in Consiglio grande. Dopo ogni dì fa consiglio Sole e li tre Principi delle cose occorrenti, e confirmano e conciano quel che si è trattato nell'elezione e gli altri bisogni. Non usano sorti, se non quando son dubbi in modo che non sanno a qual parte pendere. Questi offiziali si mutano secondo la volontà del popolo inchina, ma li quattro primi no, se non quando essi stessi, per consiglio fatto tra loro, cedono a chi veggono saper più di loro, ed aver più purgato ingegno; e son tanto docili e buoni, che volentieri cedeno a chi più sa ed imparano da quelli; ma questo è di rado assai.
:Li capi principali delle scienze son soggetti al Sapienza, altri che il Metafisico che è esso Sole, che a tutte le scienze comanda, come architetto, ed ha vergogna ignorare cosa alcuna al mondo umano. Sotto a lui sta il Grammatico, il Logico, il Fisico, il Medico, il Politico, l'Economico, il Morale, l'Astronomo, l'Astrologo, il Geometra, il Cosmografo, il Musico, il Prospettivo, l'Aritmetico, il Poeta, l'Oratore, il Pittore, il Scultore. Sotto Amore, sta il Genitario, l'Educatore, il Vestiario, l'Agricola, l'Armentario, il Pastore, il Cicurario, il Gran Coquinario. Sotto Podestà il Stratagemmario, il Ferrario, l'Armario, l'Argentario, il Monetario, l'Ingegnero, Mastro spia, Mastro cavallerizzo, il Gladiatore, l'Artegliero, il Frombolario, il Giustiziero. E tutti questi han li particolari artefici soggetti.
:Or qui hai da sapere che ognun è giudicato da quello dell'arte sua; talché ogni capo dell'arte è giudice, e punisce d'esilio, di frusta, di vituperio, di non mangiar in mensa commune, di non andar in chiesa, non parlar alle donne. Ma quando occorre caso ingiurioso, l'omicidio si punisce con morte, ed occhio per occhio, naso per naso si paga la pena della pariglia, quando è caso pensato. Quando è rissa subitanea, si mitiga la sentenza, ma non dal giudice, perché condanna subito secondo la legge, ma dalli tre Principi. E s'appella pure al Metafisico per grazia, non per giustizia, e quello può far la grazia. Non tengono carceri, se non per qualche ribello nemico un torrione. Non si scrive processo, ma in presenza del giudice e del Potestà si dice il pro e il contra; e subito si condanna dal giudice; e poi dal Potestà, se s'appella, il sequente dì si condanna; e poi dal Sole il terzo dì si condanna, o s'aggrazia dopo molti dì con consenso del popolo. E nessuno può morire, se tutto il popolo a man comune non l'uccide; ché boia non hanno, ma tutti lo lapidano o brugiano, facendo che esso s'elegga la polvere per morir subito. E tutti piangono e pregano Dio, che plachi l'ira sua, dolendosi che sian venuti a resecare un membro infetto dal corpo della republica; e fanno di modo che esso stesso accetti la sentenza, e disputano con lui fin tanto che esso, convinto, dica che la merita; ma quando è cosa contra la libertà o contra Dio, o contra gli offiziali maggiori, senza misericordia si esequisce. Questi soli si puniscono con morte; e quel che more ha da dire tutte le cause perché non deve morire, e li peccati degli altri e dell'offiziali, dicendo quelli meritano peggio; e se vince, lo mandano in esilio e purgano la città con preghiere e sacrifizi ed ammende; ma non però travagliano li nominati.
:Li falli di fragilità e d'ignoranza si puniscono solo con vituperi, e con farlo imparare a contenersi, e quell'arte in cui peccò, o altra, e si trattano in modo, che paiono l'un membro dell'altro.
:Qui è da sapere, che se un peccatore, senza aspettare accusa, va da sé all'offiziali accusandosi e dimandando ammenda, lo liberano dalla pena dell'occulto peccato e la commutano mentre non fu accusato.
:Si guardano assai dalla calunnia per non patir la medesima pena. E perché sempre stanno accompagnati quasi, ci vuole cinque testimoni a convincere, se non si libera col giuramento il reo. Ma se due altre volte è accusato da dui o tre testimoni, al doppio paga le pena.
:Le leggi son pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta del tempio, cioè nelle colonne, nelle quali ci son scritte tutte le quiddità delle cose in breve: che cosa è Dio, che cosa è angelo, che cosa è mondo, stella, uomo, ecc., con gran sale, e d'ogni virtù la diffinizione. E li giudici d'ogni virtù hanno la sedia in quel loco, quando giudicano, e dicono: "Ecco, tu peccasti contra questa diffinizione: leggi"; e così poi lo condanna o d'ingratitudine o di pigrizia o d'ignoranza; e le condanne son certe vere medicine, più che pene, e di soavità grande.
;Ospitalario
:Or dire ti bisogna delli sacerdoti e sacrifizi e credenza loro.
;Genovese
:Sommo sacerdote è il Sole; e tutti gli offiziali son sacerdoti, parlando delli capi, ed offizio loro è purgar le conscienze. Talché tutti si confessano a quelli, ed essi imparano che sorti di peccati regnano. E si confessano alli tre maggiori tanto li peccati propri, quanto gli strani in genere, senza nominare gli peccatori, e li tre poi si confessano al Sole. Il quale conosce che sorti di errori corrono e sovviene alli bisogni della città e fa a Dio sacrifizio ed orazioni, a cui esso confessa li peccati suoi e di tutto il popolo publicamente in su l'altare, ogni volta che sia necessario per amendarli, senza nominar alcuno. E così assolve il popolo, ammonendo che si guardi in quelli errori, e confessa i suoi in publico e poi fa sacrifizio a Dio, che voglia assolvere tutta la città ed ammaestrarla e difenderla. Il sacrifizio è questo, che dimanda al popolo chi si vol sacrificare per gli suoi membri, e così un di quelli più buoni si sacrifica. E 'l sacerdote lo pone sopra una tavola, che è tenuta da quattro funi, che stanno a quattro girelle della cupola, e, fatta l'orazione a Dio che riceva quel sacrifizio nobile e voluntario umano (non di bestie involuntarie, come fanno i Gentili), fa tirar le funi; e questo saglie in alto alla cupoletta e qui si mette in orazione; e li si dà da magnare parcamente, sino a tanto che la città è espiata. Ed esso con orazioni e digiuni prega Dio, che riceva il pronto sacrifizio suo; e così, dopo venti o trenta giorni, placata l'ira di Dio, torna a basso per le parti di fuore o si fa sacerdote; e questo è sempre onorato e ben voluto, perché esso si dà per morto, ma Dio non vuol che mora.
:Di più vi stanno vintiquattro sacerdoti sopra il tempio, li quali a mezzanotte, a mezzodì, la mattina e la sera cantano alcuni salmi a Dio; e l'offizio loro è di guardar le stelle e notare con astrolabi tutti li movimenti loro e gli effetti che producono, onde sanno in che paese che mutazione è stata e ha da essere. E questi dicono l'ora della generazione e li giorni del seminare e raccogliere, e serveno come mezzani tra Dio e gli uomini; e di essi per lo più si fanno li Soli e scriveno gran cose ed investigano scienze. Non vengono a basso, se non per mangiare; con donne non si impacciano, se non qualche volta per medicina del corpo. Va ogni dì Sole in alto e parla con loro di quel che hanno investigato sopra il benefizio della città e di tutte le nazioni del mondo. In tempio a basso sempre ha da esser uno che faccia orazione a Dio, ed ogni ora si muta, come noi facciamo le quarant'ore, e questo si dice continuo sacrifizio.
:Dopo mangiare si rendon grazie a Dio con musica, e poi si cantano gesti di eroi cristiani, ebrei, gentili, di tutte nazioni, per spasso e per godere. Si cantano inni d'amore e di sapienza e virtù. Si piglia ognuno quella che più ama, e fanno alcuni balli sotto li chiostri, bellissimi. Le donne portano li capelli lunghi, inghirlandati ed uniti in un groppo in mezzo la testa con una treccia. Gli uomini solo un cerro, un velo e berrettino. Usano cappelli in campagna, in casa berrette bianche o rosse o varie, secondo l'offizio ed arte che fanno, e gli officiali più grandi e pompose.
:Tutte le cose loro son quattro principali, cioè quando entra il sole in Ariete, in Cancro, in Libra, il Capricorno; e fanno gran rappresentazioni belle e dotte; ed in ogni congiunzione ed opposizione di luna fanno certe feste. E nelli giorni che fondaro la città e quando ebbero vittoria, fanno il medesimo con musica di voci feminine e con trombe e tamburi ed artiglierie; e li poeti cantano le laudi delli più virtuosi. Ma chi dice bugia in laude è punito; non si può dir poeta chi finge menzogna tra loro; e questa licenza dicono che è ruina del mondo, che toglie il premio alle virtù e lo dona altrui per paura o adulazione.
:Non si fa statua a nullo, se non dopo che more; ma, vivendo, si scrive nel libro delli eroi chi ha trovato arti nove o secreti d'importanza, o fatto gran benefizio in guerra o pace al publico.
:Non si atterrano li corpi morti, ma si bruggiano per levar la peste e per convertirsi in fuoco, cosa tanto nobile e viva, che vien dal sole ed a lui torna, e per non restar sospetto d'idolatria. Restano pitture solo o statue di grand'uomini, e quelle che mirano le donne formose, che s'applicano all'uso della razza.
:L'orazioni si fan alli quattro angoli del mondo orizzontali, e la mattina prima a levante, poi a ponente, poi ad austro, poi a settentrione; la sera al riverso, prima a ponente, poi a levante, poi a settentrione, poi ad austro. E replicano solo un verso, che dimanda corpo sano e mente sana al loro ed a tutte le gente, e beatitudine, e conclude: "come par meglio a Dio." Ma l'orazione attentamente e lunga si fa in cielo; però l'altare è tondo e in croce spartito, per dove entra Sole dopo le quattro repetizioni, e prega mirando in suso. Questo lo fan per gran misterio. Le vesti pontificali son stupende di bellezza e di significato a guisa di quelle d'Aron.
:Distinguono li tempi secondo l'anno tropico, non sidereo, ma sempre notano quanto anticipa questo di tempo. Credono che il sole cali a basso, e però facendo più stretti circoli arriva alli tropici ed equinozi che l'anno passato; o vero pare arrivare, ché l'occhio, vedendolo più basso in obliquo, lo vede prima giungere ed obliquare. Misurano li mesi con la luna e l'anno con il sole; e però non accordano questa con quello fino alli diciannove anni, quando pur il capo del Drago finisce il suo corso; del che han fatto nova astronomia. Laudano Tolomeo ed ammirano Copernico, benché Aristarco e Filolao prima di lui; ma dicono che l'uno fa il conto con le pietre, l'altro con le fave, ma nullo con le stesse cose contate, e pagano il mondo con li scudi di conto, non d'oro. Però essi cercano assai sottilmente questo negozio, perché importa a saper la fabbrica del mondo, e se perirà e quando, e la sostanza delle stelle e chi ci sta dentro a loro. E credono esser vero quel che disse Cristo delli segni delle stelle, sole e luna, li quali alli stolti non pareno veri, ma li venirà, come ladro di notte, il fin delle cose. Onde aspettano la renovazione del secolo, e forsi il fine. Dicono che è gran dubbio sapere se 'l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d'altri mondi o del caos; ma par verosimile che sia fatto, anzi certo. Son nemici d'Aristotile, l'appellano pedante.
:Onorano il sole e le stelle come cose viventi e statue di Dio e tempi celesti; ma non l'adorano, e più onorano il sole. Nulla creatura adorano di latria, altro che Dio, e però a lui serveno solo sotto l'insegna del sole, ch'è insegna e volto di Dio, da cui viene la luce e 'l calore ed ogni altra cosa. Però l'altare è come un sole fatto, e li sacerdoti pregano Dio nel sole e nelle stelle, com'in altari, e nel cielo, come tempio; e chiamano gli angeli buoni per intercessori, che stanno nelle stelle, vive case loro, e che le bellezze sue Dio più le mostrò in cielo e nel sole, come suo trofeo e statua.
:Negano gli eccentrici ed epicicli di Tolomeo e di Copernico; affermano che sia un solo cielo, e che li pianeti da sé si movano ed alzino, quando al sole si congiungeno per la luce maggiore che riceveno; e abbassino nelle quadrature e nell'opposizioni per avvicinarsi a lui. E la luna in congiunzione ed opposizione s'alza per stare sotto il sole e ricever la luce in questi siti assai che la sublima. E per questo le stelle, benché vadano sempre di levante in ponente, nell'alzare paion gir a dietro; e così si veggono, perché il stellato cielo corre velocemente in ventiquattr'ore, ed esse ogni dì, camminando meno, restano più a dietro; talché sendo passate dal cielo, paion tornare. E quando son nell'opposito del sole, piglian breve circolo per la bassezza, ché si inchinano a pigliar luce da lui, e però caminano inante assai; e quando vanno a par delle stelle fisse, si dicon stazionari; quando più veloci, retrogradi, secondo li volgari astrologi; e quando meno, diretti. Ma la luna, tardissima e in congiunzione ed opposizione, non par tornare, ma solo avanzare inanti poco, perché il primo cielo non è tanto più di lei veloce allora c'ha lume assai o di sopra o di sotto, onde non par retrograda, ma solo tarda indietro e veloce inanti. E così si vede che né epicicli, né eccentrici ci voleno a farli alzare e retrocedere. Vero è ch'in alcune parti del mondo han consenso con le cose sopracelesti, e si fermano, e però diconsi alzar in eccentrico.
:Del sole poi rendono la causa fisica, che nel settentrione s'alza per contrastar la terra, dove essa prese forza, mentre esso scorse nel merigge, quando fu il principio del mondo. Talché in settembre bisogna dire che sia stato fatto il mondo, come gli Ebrei e Caldei antiqui, non li moderni, escogitaro: e così, alzando per rifar il suo, sta più giorni in settentrione che in austro, e par salire in eccentrico.
:Tengono dui princìpi fisici: il sole padre e la terra madre; e l'aere essere cielo impuro, e 'l fuoco venir dal sole, e 'l mar essere sudore della terra liquefatta dal sole e unir l'aere con la terra, come il sangue lo spirito col corpo umano; e 'l mondo essere animal grande, e noi star intra lui, come i vermi nel nostro corpo; e però noi appartenemo alla providenza di Dio, e non del mondo e delle stelle, perché rispetto a loro siamo casuali; ma rispetto a Dio, di cui essi son stromenti, siamo antevisti e provisti; però a Dio solo avemo l'obligo di signore, di padre e di tutto.
:Tengono per cosa certa l'immortalità dell'anima, e che s'accompagni, morendo, con spiriti buoni o rei, secondo il merito. Ma li luoghi delle pene e premi non l'han tanto per certi; ma assai ragionevole pare che sia il cielo e i luochi sotterranei. Stanno anche molto curiosi di sapere se queste sono eterne o no. Di più son certi che vi siano angeli buoni e tristi, come avviene tra gli uomini, ma quel che sarà di loro aspettano avviso dal cielo. Stanno in dubbio se ci siano altri mondi fuori di questo, ma stimano pazzia dir che non ci sia niente, perché il niente né dentro né fuori del mondo è, e Dio, infinito ente, non comporta il niente seco.
:Fanno metafisici princìpi delle cose l'ente, ch'è Dio, e 'l niente, ch'è il mancamento dell'essere, come condizione senza cui nulla si fa: perché non se faria si fosse, dunque non era quel che si fa. Dal correre al niente nasce il male e 'l peccato; però il peccatore si dice annichilarsi e il peccato ha causa deficiente, non efficiente. La deficienza è il medesimo che mancanza, cioè o di potere o di sapere o di volere, e in questo ultimo metteno il peccato. perché chi può e sa ben fare, deve volere, perché la volontà nasce da loro, ma non e contra. Qui ti stupisci ch'adorano Dio in Trinitate, dicendo ch'è somma Possanza, da cui procede somma Sapienza, e d'essi entrambi, sommo Amore. Ma non conosceno le persone distinte e nominate al modo nostro, perché non ebbero revelazione, ma sanno ch'in Dio ci è processione e relazione di sé a sé; e così tutte cose compongono di possanza, sapienza ed amore, in quanto han l'essere; d'impotenza, insipienza e disamore, in quanto pendeno dal non essere. E per quelle meritano, per queste peccano, o di peccato di natura nelli primi, o d'arte in tutti tre. E così la natura particolare pecca nel far mostri per impotenza o ignoranza. Ma tutte queste cose son intese da Dio potentissimo, sapientissimo ed ottimo, onde in lui nullo ente pecca e fuor di lui sì; ma non si va fuor di lui, se non per noi, non per lui, perché in noi la deficienza è, in lui l'efficienza. Onde il peccare è atto di Dio, in quanto ha essere ed efficienza; ma in quanto ha non essere e deficienza, nel che consiste la quidità d'esso peccare è in noi, ch'al non essere e disordine decliniamo.
;Ospitalario
:Oh, come sono arguti!
;Genovese
:S'io avesse tenuto a mente, e non avesse pressa e paura, io ti sfondacaria gran cose; ma perdo la nave, se non mi parto.
;Ospitalario
:Per tua fé dimmi questo solo: che dicono del peccato d'Adamo?
;Genovese
:Essi confessano che nel mondo ci sia gran corruttela, e che gli uomini si reggono follemente e non con ragione; e che i buoni pateno e i tristi reggono; benché chiamano infelicità quella loro, perché è annichilirsi il mostrarsi quel che non sei, cioè d'esser re, d'essere buono, d'esser savio, e non esser in verità. Dal che argomentano che ci sia stato gran scompiglio nelle cose umane, e stavano per dire con Platone, che li cieli prima giravano dall'occaso, là dove mo è il levante, e poi variano. Dissero anco che può essere che governi qualche inferior Virtù, e la prima lo permetta, ma questo pur stimano pazzia. Più pazzia è dire che prima resse Saturno bene, e poi Giove, e poi gli altri pianeti; ma confessano che l'età del mondo succedono secondo l'ordine di pianeti, e credeno che la mutanza degli assidi ogni mille anni o mille seicento variano il mondo. E questa nostra età par che sia di Mercurio, si bene le congiunzioni magne l'intravariano, e l'anomalie han gran forza fatale.
:Finalmente dicono ch'è felice il cristiano, che si contenta di credere che sia avvenuto per il peccato d'Adamo tanto scompiglio, e credono che dai padri a' figli corre il male più della pena che della colpa. Ma dai figli al padre torna la colpa, perché trascuraro la generazione, la fecero fuor di tempo e luoco, in peccato e senza scelta di genitori, e trascuraro l'educazione, ché mal l'indottrinaro. Però essi attendeno assai a questi due punti, generazione ed educazione; e dicono che la pena e la colpa redonda alla città, tanto de' figli, quanto de' padri; però non si vedeno bene e par che il mondo si regga a caso. Ma chi mira la costruzione del mondo, l'anatomia dell'uomo (come essi fan de' condannati a morte; anatomizzandoli) e delle bestie e delle piante, e gli usi delle parti e particelle loro, è forzato a confessare la providenza di Dio ad alta voce. Però si deve l'uomo molto dedicare alla vera religione, ed onorar l'autor suo; e questo non può ben fare chi non investiga l'opere sue e non attende a ben filosofare, e chi non osserva le sue leggi sante: "Quel che non vuoi per te non far ad altri, e quel che vuoi per te fa' tu il medesimo." Dal che ne segue, che si dai figli e dalle genti noi onor cercamo, alli quali poco damo, assai più dovemo noi a Dio, da cui tutto ricevemo, in tutto siamo e per tutto. Sia sempre lodato.
;Ospitalario
:Se questi, che seguon solo la legge della natura, sono tanto vicini al cristianesimo, che nulla cosa aggiunge alla legge naturale si non i sacramenti, io cavo argumento di questa relazione che la vera legge è la cristiana, e che, tolti gli abusi, sarà signora del mondo. E che però gli Spagnuoli trovaro il resto del mondo, benché il primo trovatore fu il Colombo vostro genovese, per unirlo tutto ad una legge; e questi filosofi saran testimoni della verità, eletti da Dio. E vedo che noi non sappiamo quel che facemo, ma siamo instromenti di Dio. Quelli vanno per avarizia di danari cercando nuovi paesi, ma Dio intende più alto fine. Il sole cerca strugger la terra, non far piante ed uomini; ma Dio si serve di loro in questo. Sia laudato.
;Genovese
:Oh, se sapessi che cosa dicono per astrologia e per l'istessi profeti nostri ed ebrei e d'altre genti di questo secolo nostro, c'ha più storia in cento anni che non ebbe il mondo in quattro mila; e più libri si fecero in questi cento che in cinque mila: e dell'invenzioni stupende della calamita e stampe ed archibugi, gran segni dell'union del mondo; e come, stando nella triplicità quarta l'asside di Mercurio a tempo che le congiunzioni magne si faceano in Cancro, fece queste cose inventare per la Luna e Marte, che in quel segno valeno al navigar novo, novi regni e nove armi. Ma entrando l'asside di Saturno in Capricorno, e di Mercurio in Sagittario, e di Marte in Vergine, e le congiunzioni magne tornando alla triplicità prima dopo l'apparizion della stella nova in Cassiopea, sarà grande monarchia nova, e di leggi riforma e d'arti, e profeti e rinovazione. E dicono che a' cristiani questo apporterà grand'utile; ma prima si svelle e monda, poi s'edifica e pianta.
:Abbi pazienza, che ho da fare.
:Questo sappi, c'han trovato l'arte del volare, che sola manca al mondo, ed aspettano un occhiale di veder le stelle occulte ed un oricchiale d'udir l'armonia delli moti di pianeti.
;Ospitalario
:Oh! oh! oh! mi piace. Ma Cancro è segno feminile di Venere e di Luna, e che può far di bene?
;Genovese
:Essi dicono che la femina apporta fecondità di cose in cielo, e virtù manco gagliarda rispetto a noi aver dominio. Onde si vede che in questo secolo regnaro le donne, come l'Amazoni tra la Nubbia e 'l Monopotapa, e tra gli Europei la Rossa in Turchia, la Bona in Polonia, Maria in Ongheria, Elisabetta in Inghilterra, Catarina in Francia, Margherita in Fiandra, la Bianca in Toscana, Maria in Scozia, Camilla in Roma ed Isabella in Spagna, inventrice del mondo novo. E 'l poeta di questo secolo incominciò dalle donne dicendo: "Le donne, i cavalier, l'armi e l'amori." E tutti son maledici li poeti d'ogge per Marte; e per Venere e per la Luna parlano di bardascismo e puttanesmo. E gli uomini si effemminano e si chiamano "Vossignoria"; ed in Africa, dove regna Cancro, oltre l'Amazoni, ci sono in Fez e Marocco li bordelli degli effeminati publici, e mille sporchezze.
:Non però restò, per esser tropico segno Cancro ed esaltazion di Giove ed apogìo del Sole e di Marte trigono, sì come per la Luna e Marte e Venere ha fatto la nova invenzion del mondo e la stupenda maniera di girar tutta la terra e l'imperio donnesco, e per Mercurio e Marte e Giove le stampe ed archibugi, di non far anche de leggi gran mutamento. Ché del mondo nono e in tutte le marine d'Africa e Asia australi è entrato il cristianesimo per Giove e Sole, ed in Africa la legge del Seriffo per la Luna, e per Marte in Persia quella d'Alle, renovata dal Sofì, con mutarsi imperio in tutte quelle parti ed in Tartaria. Ma in Germania, Francia ed Inghilterra entrò l'eresia per esser esse a Marte ed alla Luna inchinate; e Spagna per Giove ed Italia per il Sole, a cui sottostanno, per Sagittario e Leone, segni loro, restaro nella bellezza della legge cristiana pura. E quante cose saran più di mo inanzi, e quanto imparai da questi savi circa la mutazion dell'assidi de' pianeti e dell'eccentricità e solstizi ed equinozi ed obliquitati, e poli variati e confuse figure nello spazio immenso; e del simbolo c'hanno le cose nostrali con quelle di fuori del mondo; e quanto seque di mutamento dopo la congiunzion magna e l'eclissi, che sequeno dopo la congiunzion magna in Ariete e Libra, segni equinoziali, con la renovazione dell'anomalie, faran cose stupende in confirmar il decreto della congiunzion magna e mutar tutto il mondo e rinovarlo!
:Ma per tua fé non mi trattener più, c'ho da fare. Sai come sto di pressa. Un'altra volta.
:Questo si sappi, che essi tengon la libertà dell'arbitrio. E dicono che, se in quaranta ore di tormento un uomo non si lascia dire quel che si risolve tacere, manco le stelle, che inchinano con modi lontani, ponno sforzare. Ma perché nel senso soavemente fan mutanza, chi segue più il senso che la ragione è soggetto a loro. Onde la costellazione che da Lutero cadavero cavò vapori infetti, da' Gesuini nostri che furo al suo tempo cavò odorose esalazioni di virtù, e da Fernando Cortese che promulgò il cristianesimo in Messico nel medesimo tempo.
:Ma di quanto è per sequire presto nel mondo io te 'l dirò un'altra fiata.
:L'eresia è opera sensuale, come dice S. Paolo, e le stelle nelli sensuali inchinano a quella, nelli razionali alla vera legge santa della prima Raggione, sempre laudanda. Amen.
;Ospitalario
:Aspetta, aspetta.
;Genovese
:Non posso, non posso.
[[la:Civitas solis]][[Categoria:Canone delle opere della letteratura italiana]]
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Scola della Patienza/Immagine1
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==Indice==
*{{Testo|/Capitolo I|CAPITOLO I. Che sorte di pene, o che sorte di croci s’hanno a patire nella Scuola della Pazienza}}
** {{Testo|/Capitolo I/P1|§. 1. Dieci classi d'affanni }}
** {{Testo|/Capitolo I/P2|§. 2. Non è cosa delicata il vivere }}
** {{Testo|/Capitolo I/P3|§. 3. Vicino alle rose ci sono le spine}}
*{{Testo|/Capitolo II|CAPITOLO II. Per qual cagione i Discepoli in questa Scuola siano così duramente e aspramente trattati}}
** {{Testo|/Capitolo II/P1|§. 1. II mondo è amaro e si ama, pensa se fosse dolce: come si amerebbe?}}
** {{Testo|/Capitolo II/P2|§. 2. È cosa molto utile e profittevole essere travaliato ed afflitto}}
** {{Testo|/Capitolo II/P3|§. 3. Il Giusto cadrà sette volte il giorno}}
** {{Testo|/Capitolo II/P4|§. 4. Dio sovente manda le calamità per mostrare la sua potenza}}
** {{Testo|/Capitolo II/P5|§. 5. La Virtù senza Avversità si marcisce}}
* {{Testo|/Capitolo III|CAPITOLO III. Per qual cagione alcuni Discepoli in questa Scuola siano trattati peggio degli altri}}
** {{Testo|/Capitolo III/P1|§. 1. La strada che hanno pigliato i tristi è prospera e felice}}
** {{Testo|/Capitolo III/P2|§. 2. L’huomo che non è travagliato è snervato dalle delizie e si riempie di vizi}}
** {{Testo|/Capitolo III/P3|§. 3. Con il travaglio e l’afflizzione cresce la fede}}
** {{Testo|/Capitolo III/P4|§. 4. I tristi sono felici e miseri i virtuosi}}
** {{Testo|/Capitolo III/P5|§. 5. L’afflizione e il travaglio è l’unico esame e vera prova della Virtù}}
*{{Testo|/Capitolo IV|CAPITOLO IV. Si vanno dichiarando ad una ad una le cinque sorti di pene e d’afflizzioni}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P1|§. 1. Delle Verghe}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P2|§. 2. Delle Saette}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P3|§. 3. Delle Facelle}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P4|§. 4. Della Corona di strame}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P5|§. 5. Delle Bacchette}}
*{{Testo|/Capitolo V|CAPITOLO V. Si dichiarano ad una per una l’altre cinque sorti di pene}}
** {{Testo|/Capitolo V/P1|§. 1. De i Ceppi e le Catene}}
** {{Testo|/Capitolo V/P2|§. 2. De i nodosi Bastoni}}
** {{Testo|/Capitolo V/P3|§. 3. Del Mantello}}
** {{Testo|/Capitolo V/P4|§. 4. Delle Sferze}}
** {{Testo|/Capitolo V/P5|§. 5. Del Sacco}}
*{{Testo|/Capitolo VI|CAPITOLO VI. Quali siano in particolare quelle colpe, che sopra tutto s’hanno a fuggire nella Scuola della Pazienza}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P1|§. 1. Non sapere la lezione}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P2|§. 2. Ciarlare e fare delle baie}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P3|§. 3. Non portare il Latino}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P4|§. 4. Fuggir la scuola}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P5|§. 5. Contrastare o dare fastidio agli altri scolari}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P6|§. 6. Dipingere diversi scarabocchi}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P7|§. 7. Fingere d'essere malati}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P8|§. 8. Dire bugie e mormorare quando ripresi}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P9|§. 9. Conclusione}}
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Scola della Patienza/Parte seconda
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{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>PARTE SECONDA<section end="sottotitolo"/>
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==Indice==
*{{Testo|/Capitolo I|CAPITOLO I. Come l’afflizzione insegna la fortezza e la fedeltà}}
** {{Testo|/Capitolo I/P1|§. 1. Dell’educazione del figlio.}}
** {{Testo|/Capitolo I/P2|§. 2. Della Pazienza.}}
** {{Testo|/Capitolo I/P3|§. 3. Della Fortezza.}}
** {{Testo|/Capitolo I/P4|§. 4. Della Fedeltà.}}
** {{Testo|/Capitolo I/P5|§. 5. Del Fine.}}
*{{Testo|/Capitolo II|CAPITOLO II. Come l’afflizzione insegna la compassione e l’astinenza}}
** {{Testo|/Capitolo II/P1|§. 1. Della Compassione.}}
** {{Testo|/Capitolo II/P2|§. 2. Della Misericordia.}}
** {{Testo|/Capitolo II/P3|§. 3. Della Astinenza.}}
** {{Testo|/Capitolo II/P4|§. 4. Della Temperanza.}}
** {{Testo|/Capitolo II/P5|§. 5. Della Moderazione.}}
*{{Testo|/Capitolo III|CAPITOLO III. Come l’afflizzione insegna l’orazione e la mortificazione}}
** {{Testo|/Capitolo III/P1|§. 1. L'Orazione deve essere attenta.}}
** {{Testo|/Capitolo III/P2|§. 2. L'Afflizzione maestra della Orazione.}}
** {{Testo|/Capitolo III/P3|§. 3. La Mortificazione.}}
** {{Testo|/Capitolo III/P4|§. 4. Della natura del pianto.}}
** {{Testo|/Capitolo III/P5|§. 5. Rifugio in Dio.}}
*{{Testo|/Capitolo IV|CAPITOLO IV. Come l’afflizzione insegna la prudenza e la modestia}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P1|§. 1. La Prudenza.}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P2|§. 2. Elogio di Seneca.}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P3|§. 3. Tormenti e delizie eterne.}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P4|§. 4. L'Humiltà e gli Apostoli.}}
** {{Testo|/Capitolo IV/P5|§. 5. I casi della Fortuna.}}
*{{Testo|/Capitolo V|CAPITOLO V. Come l’afflizzione è utilissima in molti modi}}
** {{Testo|/Capitolo V/P1|§. 1. L'acqua simbolo dell'afflizzione.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P2|§. 2. La cenere della purificazione.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P3|§. 3. La probatica piscina.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P4|§. 4. Il celeste Ortolano.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P5|§. 5. La Grazia di Dio.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P6|§. 6. Dei servi di Dio.}}
** {{Testo|/Capitolo V/P7|§. 7. L'eredità del Padre.}}
*{{Testo|/Capitolo VI|CAPITOLO VI. Come ogni afflizzione e ogni Croce vien da Dio}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P1|§. 1. Dominus abstulit.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P2|§. 2. Della Tentazione.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P3|§. 3. Aut bibe, aut abi.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P4|§. 4. Iddio è autore di tutti i mali.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P5|§. 5. Il bene e il male vengono da Dio.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P6|§. 6. La croce s'ha da portare.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P7|§. 7. Dio conferma i giusti.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P8|§. 8. Da noi stessi siamo offesi.}}
** {{Testo|/Capitolo VI/P9|§. 9. Orefici sono i nostri nemici.}}
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Scola della Patienza/Parte seconda/Capitolo II/P1
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Scola della Patienza/Parte seconda/Capitolo II/P2
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==Indice==
* {{Testo|/P1|§. 1. La strada che hanno pigliato i tristi è prospera e felice}}
* {{Testo|/P2|§. 2. L’huomo che non è travagliato è snervato dalle delizie, e si riempie di vizi}}
* {{Testo|/P3|§. 3. Con il travaglio, e l’afflittione, cresce la fede}}
* {{Testo|/P4|§. 4. I tristi sono felici, e miseri i virtuosi}}
* {{Testo|/P5|§. 5. L’afflittione, e il travaglio, è l’unico esame, e vera prova della Virtù}}
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Scola della Patienza/Parte prima/Capitolo V
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== Indice ==
* {{Testo|/P1|§ 1. De i Ceppi e le Catene }}
* {{Testo|/P2|§ 2. De i nodosi Bastoni }}
* {{Testo|/P3|§ 3. Del Mantello }}
* {{Testo|/P4|§ 4. Delle Sferze }}
* {{Testo|/P5|§ 5. Del Sacco }}
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Scola della Patienza/Parte seconda/Capitolo II
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* {{Testo|/P1|§. 1. Della Compassione.}}
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* {{Testo|/P3|§. 3. Della Astinenza. }}
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Alex brollo
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{{Pt|{{smaller|{{rosso|[{{{1}}}]}}}}|{{Annotazione a lato/codice|{{{1}}}|{{{2|10}}}|{{{3|1}}}|align={{{align|justify}}}|size={{{size|smaller}}}|indent={{{indent|0}}}}}}}{{Pt|[[Categoria:Pagine con annotazioni a lato]]|[[Categoria:Testi con annotazioni a lato]]}}<noinclude>{{documentazione}}
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|238|{{Sc|i gusti}}|[§ 2-5]|riga=si}}</noinclude>{{Pt|mate|consumate}} solo sin quando piace all’individuo, oppure come necessariamente consumate, anche se invece di piacere recano disagio? Nel primo caso le ofelimità sono sempre positive, non possono andare sotto zero; poichè, quando l’individuo è sazio di consumare o di usare cosa alcuna, si ferma; nel secondo caso le ofelimità possono diventare negative e figurare un dolore invece di un piacere.
I due casi sono teoricamente possibili; per risolvere il quesito che ci siamo posti, bisogna badare al concreto e vedere quale è il caso di cui ha da darsi pensiero l’economia politica.
{{§|3}}3. Non è difficile vedere che è il caso della prima categoria di cui ci occorre la teoria. Se un uomo ha acqua più di quanto ad esso occorre per dissetarsi, non è davvero costretto di berla tutta; ne beve quanto vuole, e lascia perdere il resto. Se una signora ha dieci vesti, non deve mettersele tutte indosso; e per ora non usa che uno vada in giro avendo su di sè tutte le camicie che possiede. Infine, ognuno adopera i beni che possiede solo sin quando ad esso piace.
{{§|4}}4. Ma, concedendo ciò, muta un poco il significato delle quantità che, per le merci, figurano nelle formole dell’economia pura. Esse non sono più le quantità consumate, bensì le quantità a disposizione dell’individuo. Perciò diverge pure un poco il fenomeno concreto dal teorico. Alla sensazione del consumo presente, sostituiamo, come causa delle azioni dell’individuo, la sensazione presente del consumo futuro dei beni a disposizione.
{{§|5}}5. Inoltre, nel caso in cui l’individuo possiede tali quantità di certi beni da esserne sazio, trascuriamo il disagio che egli può avere per sbarazzarsi delle quantità superflue; per solito, è vero, esso<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|240|{{Sc|i gusti}}|[§ 8-10]|riga=si}}</noinclude>consumo in relazione coi piaceri degli altri consumi; 2.° Quella che si manifesta nel poter sostituire una cosa ad un’altra per produrre in un uomo sensazioni, se non identiche, almeno prossimamente eguali.
{{§|9}}9. Discorriamo del 1.° genere di dipendenza. In realtà il piacere che ci reca un consumo dipende dagli altri nostri consumi; ed inoltre certe cose, per recarci piacere, debbono essere unite ad altre; per esempio una minestra senza sale ha poco gusto, e un abito senza bottoni non è di uso molto gradevole. In sostanza i casi ora considerati non differiscono che quantitativamente; il primo, dimostrando più lievi i caratteri che il secondo ha più spiccati; ed è per gradi insensibili che si passa dall’uno all’altro. Può per altro giovare di distinguere i casi estremi, che sarebbero i seguenti: (α) La dipendenza dei consumi può avere origine da ciò che pregiamo più o meno l’uso o il consumo di una cosa secondo lo stato in cui ci troviamo. (β) Tale dipendenza può nascere da ciò che certe cose hanno bisogno, per recarci piacere, di essere unite, e perciò si dicono {{Sc|beni complementari}}.
{{§|10}}10. (α) Il primo genere di dipendenza è molto generale e non si può trascurare ove si considerino variazioni estese delle quantità delle merci; solo quando le variazioni siano poco estese, si possono supporre approssimativamente certi consumi indipendenti. È certo che chi soffre crudelmente il freddo gusta poco una delicata vivanda; chi è affamato non prova molto piacere a guardare un bel quadro, ad udire un ben ordito racconto; e, se gli si dessero vivande, gli premerebbe poco che fossero servite in terraglie volgari o in porcellane splendide. D’altra parte, in questo genere di dipendenza,<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 10-12]|{{Sc|i gusti}}|241|riga=si}}</noinclude>per piccole variazioni di quantità, la parte principale della variazione dell’ofelimità di una merce è data dalla variazione della quantità di quella merce. È meglio mangiare un pollo in un bel piatto; ma infine, se il piatto è solo più o meno bello, il piacere non varia molto. Viceversa il piacere che si ha ad usar di un bel piatto, dipende principalmente da quel piatto, e non varia molto se il pollo è più o meno grosso, o di qualità più o meno squisita.
{{§|11}}11. Parecchi degli autori che costituirono l’economia pura furono tratti, per rendere più trattabili i problemi che volevano studiare, ad ammettere che l’ofelimità di una merce dipendesse solo dalla quantità di quella merce a disposizione dell’individuo. In ciò non sono da biasimare, perchè i nodi occorre scioglierli uno alla volta; e, per andare sano, occorre andare piano. Ma ora è venuto tempo di fare un altro passo e di considerare anche l’ofelimità di una merce come dipendente dai consumi di tutte le altre.
Per quanto spetta al genere di dipendenza che ora studiamo, si potrà, sempre per altro approssimativamente e purchè sia per piccole variazioni, considerare l’ofelimità di una merce come dipendente esclusivamente dalle quantità di quella merce. Ma rimane da tenere conto degli altri generi di dipendenza.
{{§|12}}12. (β) Il concetto dei beni complementari si può estendere più o meno. Per avere lume è indispensabile, oltre alla lampada, avere il petrolio; ma non è indispensabile avere un bicchiere per bere vino: si può anche bere alla bottiglia.
Estendendo il concetto di beni complementari, si potrebbe tener conto di quella dipendenza {{Pt|consi-|}}<noinclude>
{{PieDiPagina|''Economia politica''. - 16.||}}<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|242|{{Sc|i gusti}}|[§ 12]|riga=si}}</noinclude>{{Pt|derando|considerando}} come merci distinte tutte le combinazioni di merci che l’individuo direttamente usa o consuma. Per esempio, non si terrebbe conto separatamente del caffè, dello zucchero, della tazza, del cucchiaino, e si considererebbe una merce composta di quelle tre che occorrono per prendere una tazza di caffè. Ma si scansa così una difficoltà per cadere in altre maggiori. Da prima, perchè nel costituire quella merce ideale, fermarci al cucchiaino? Ci sarebbe anche da tenere conto del tavolino, della seggiola, del tappeto, della casa dove stanno tutte quelle belle cose, e via di seguito sino all’infinito. Poscia, moltiplichiamo così fuori di misura il numero delle merci; poichè ogni possibile combinazione delle merci reali ci dà una di tali merci ideali.
Giova dunque di due mali scegliere il minore, e limitare la considerazione di quelle merci composte ai casi in cui sono così strettamente dipendenti l’una dall’altra, che riescirebbe assai malagevole di considerarle disgiunte. Negli altri casi val meglio considerarle separatamente, col che si torna al caso precedente. Ma, facendo ciò, non si deve mai dimenticare che l’ofelimità di una di quelle merci dipende non solo dalle quantità di quella merce, bensì anche dalle quantità delle altre colle quali si accompagna per l’uso o il consumo, per cui si fa certamente un errore considerandola come dipendente solo dalla quantità di detta merce. Tale errore può diventare trascurabile ove siano solo concesse piccole variazioni delle quantità delle merci; poichè in tal caso si può approssimativamente ritenere che il consumo della merce considerata avvenga in certe condizioni medie riguardo alle merci accessorie.<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 12-13]|{{Sc|i gusti}}|243|riga=si}}</noinclude>
Tornando all’esempio precedente, se si dovesse considerare il caso estremo in cui manca la tazza per prendere il caffè, non si potrebbe senza grave errore supporre l’ofelimità del caffè indipendente dalla tazza; ma, se invece si considera uno stato scostandosi poco da uno stato esistente, in cui cioè le variazioni sono solamente di avere una tazza un poco migliore o un poco peggiore, si può, senza grave errore, considerare l’ofelimità del caffè come indipendente dalla tazza. A stretto rigore, l’ofelimità del caffè per un uomo varia secondo lo zucchero, la tazza, il cucchiaio, ecc., che quell’uomo ha a sua disposizione: ma, se supponiamo un certo stato medio riguardo a tutte quelle cose, potremo, con grossolana approssimazione, ritenere che l’ofelimità del caffè dipende solo dalla quantità del caffè di cui un dato uomo dispone. Similmente l’ofelimità dello zucchero dipenderà dalla sola quantità di zucchero, ecc. Ciò più non sarebbe vero, ove si volessero considerare variazioni notevoli delle quantità o dei prezzi. Che lo zucchero costi 40 o 50 centesimi al chilogrammo ciò poco modifica l’ofelimità del caffè; ma, se non si potesse più avere zucchero, questo molto muterebbe l’ofelimità del caffè ed anche solo il crescere di prezzo dello zucchero da 50 centesimi a 2 lire il chilogrammo darebbe una variazione dell’ofelimità del caffè che non sarebbe da trascurare.
{{§|13}}13. Concluderemo dunque che, se si vogliono ammettere variazioni molto estese, è necessario, almeno pel maggior numero delle merci, di considerare l’ofelimità di una merce come dipendente, non solo dalla quantità usata o consumata di detta merce, ma bensì anche dalle quantità di molte altre merci che contemporaneamente a quella si usano o<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|244|{{Sc|i gusti}}|[§ 13-16]|riga=si}}</noinclude>si consumano; e che, ove non si voglia ciò fare e si intenda di considerare l’ofelimità di una merce come dipendente dalla sola quantità di detta merce, diviene necessario di ragionare solo di variazioni assai piccole, e quindi di studiare il fenomeno solo nelle vicinanze di una data posizione di equilibrio.
{{§|14}}14. Passiamo ora al secondo genere di dipendenza. Un uomo può sfamarsi con pane o con patate, può bere vino oppure birra, può vestirsi di lana o di cotone, può, per avere un lume, usare il petrolio o candele steariche. Si concepisce che una certa equivalenza si possa stabilire tra i consumi corrispondenti ad un dato bisogno. Ma qui occorre distinguere accuratamente se l’equivalenza è relativa ai gusti dell’individuo, oppure ai suoi bisogni.
{{§|15}}15. Se la relazione di equivalenza si riferisce rigorosamente ai gusti dell’individuo, essa altro non è se non la relazione che dà la curva di indifferenza per le merci equivalenti; onde veramente è inutile discorrerne a parte. Dire che un uomo ritiene equivalente pei suoi gusti di sostituire, nella sua alimentazione, ad un chilogrammo di fagiuoli, due chilogrammi di patate, è esprimere che la curva di indifferenza tra i fagiuoli e le patate passa pel punto 1 chilogrammo di fagiuoli e 0 di patate, e pel punto 2 chilogrammi di patate e 0 chilogrammi di fagiuoli.
{{§|16}}16. Talvolta, per altro, l’equivalenza non si riferisce ai gusti, bensì ai bisogni. In tal caso non ci sarebbe più identità tra la relazione di equivalenza e quella della curva di indifferenza. Per es., un uomo può sfamarsi mangiando due chilogrammi di polenta ovvero un chilogrammo di pane; una signora può per ornamento adoperare una collana di perle false o una collana di perle fini. Riguardo ai gusti, {{Pt|l’e-|}}<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 16-19]|{{Sc|i gusti}}|245|riga=si}}</noinclude>{{Pt|quivalenza|l’equivalenza}} tra quelle cose non esiste menomamente: l’uomo preferisce il pane, la signora le perle fini, e soltanto perchè costretti dalla necessità vi sostituiscono la polenta e le perle false.
{{§|17}}17. Quando l’uomo usa insieme polenta e pane, la signora perle false e perle fini, non si possono più supporre indipendenti la ofelimità della polenta da quella del pane, la ofelimità delle perle false da quella delle perle fini; ma occorre considerare l’ofelimità di una certa combinazione di polenta e di pane, di perle false e di perle fini, od in altro modo qualsiasi tener conto della dipendenza dei consumi.
{{§|18}}18. Il fenomeno di quella dipendenza è molto esteso. Moltissime merci sono di diverse qualità e si sostituiscono vicendevolmente, man mano che cresce l’entrata dell’individuo. Sotto il nome di camicia comprendiamo molti e diversi oggetti; dalla grossolana camicia del contadino, alla finissima camicia di una elegante signora. Ci sono molte qualità di vino, di cacio, di carne, ecc. Chi non ha altro, mangia molta polenta; se ha pane in abbondanza, lascia stare la polenta, ne mangia poca e mangia molto pane; se poi gli capita di avere carne, ne usa e restringe il suo consumo di pane. Non si può dire che piacere reca ad un uomo una certa quantità di polenta, se non si sa quali altri alimenti ha a sua disposizione. Che piacere reca ad un uomo un mantello di lana grossolano? Per rispondere, occorre sapere quali altri vestiti ha a sua disposizione.
{{§|19}}19. Questi fenomeni ci fanno conoscere una certa gerarchia delle merci. Se, per esempio, le merci A, B, C, D, .... sono atte a soddisfare un certo bisogno, un uomo userà la merce A perchè non<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|246|{{Sc|i gusti}}|[§ 19-21]|riga=si}}</noinclude>può usare le altre, che per lui sono troppo care. Crescendo la sua agiatezza, userà insieme A e B; crescendo ancora l’agiatezza, userà solo B; poi userà B e C, poi C solo; poi C e D; e via di seguito. È inteso che abbiamo solo così la parte principale del fenomeno, e che chi usa D, può ancora occasionalmente usare pure piccole quantità di A, di B, ecc.
Per intenderci, diremo che una qualsiasi delle merci di una simile serie è {{Sc|superiore}} alle precedenti, ed {{Sc|inferiore}} alle seguenti. Abbiasi per esempio la serie: ''polenta'' — ''pane'' — ''carne di 2.ª qualità'' — ''carne di 1.ª qualità''. Chi è molto misero mangia molta polenta, poco pane, pochissima carne. Crescendo in agiatezza, mangia più pane e meno polenta; seguitando a crescere l’agiatezza, mangia pane e carne di 2.ª qualità, e solo ogni tanto un poco di polenta, crescendo ancora l’agiatezza mangia carne di 1.ª qualità ed altri alimenti di buona qualità, pochissima polenta, poco pane, e quel poco di qualità superiore a quella che usava prima.
Si vede quanto sia esteso il genere di dipendenza di cui ragioniamo, e come non si possa fare a meno di tenerne conto. Per far ciò, due vie si parano a noi dinanzi, come precedentemente.
{{§|20}}20. Si può restringere la considerazione di quel genere di dipendenza ai casi in cui essa maggiormente spicca, in cui notevole è la dipendenza del consumo delle merci, ed in cui non è lieve nè trascurabile {{ec|è|}} la preferenza dell’individuo; e considerare gli altri consumi come indipendenti.
{{§|21}}21. Ma, sempre nel campo delle approssimazioni, si potrebbe seguire un’altra via, ed allargare, invece di restringere, la considerazione di quel genere di dipendenza. Si potrebbe, per esempio, {{Pt|con-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 21-24]|{{Sc|i gusti}}|247|riga=si}}</noinclude>{{Pt|siderare|considerare}} un numero più o meno grande di gusti o di bisogni dell’uomo, e per essi supporre equivalenti certe quantità di merci che si possono sostituire l’una all’altra. Per esempio, per l’alimentazione, porre certo equivalenze tra le quantità di pane, di patate, di fagiuoli, di carne, ecc. In tal caso, non ci sarebbe più da tener conto che dell’ofelimità complessiva di quelle quantità equivalenti.
{{§|22}}22. Tali equivalenze di sostituzione, essendo solo approssimative, dobbiamo, anche per il secondo genere di dipendenze, non allontanarci troppo da un certo stato medio, pel quale quelle equivalenze sono state approssimativamente stabilite.
{{§|23}}23. Le difficoltà che qui incontriamo non sono speciali a questo questito. Abbiamo già veduto ({{Pt|[[../247#18|§ 18]]|[[#18|§ 18]]}}) che s’incontrano generalmente nei fenomeni molto complessi. Vi è presso ai popoli civili una enorme quantità di merci varie atte a soddisfare innumerevoli gusti. Per avere un concetto generale del fenomeno, occorre necessariamente trascurare molti particolari, il che si può fare in più modi.
24. Abbiamo considerato i principali generi di dipendenza; ve ne sono altri, ed il fenomeno è assai vario e complesso. In sostanza, l’ofelimità di un consumo dipende da tutte le circostanze in cui ha luogo quel consumo. Ma, se vogliamo considerare il fenomeno in tutta la sua estensione, ogni teoria diventa impossibile, per i motivi già tante volte detti e ripetuti, onde è assolutamente necessario di separarne le parti principali, e dal fenomeno concreto e complesso ricavare elementi ideali e semplici che possono essere oggetto di teorie.
A tale meta, per varie vie si può giungere; ne abbiamo accennate due; ma altre sono pure possibili. Ognuna di quelle vie ha certi pregi e, secondo i casi, può essere preferita ad altre.<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|248|{{Sc|i gusti}}|[§ 25-27]|riga=si}}</noinclude>
{{§|25}}25. Come in tutte le scienze concrete in cui si sostituisce approssimativamente un fenomeno ad un altro, la teoria non deve essere estesa oltre ai limiti pei quali è stata ordinata; e, qualunque delle vie ora accennate sia seguìta, le nostre conclusioni non debbono trarsi, almeno senza che si facciano nuove indagini, oltre i confini di una piccola regione intorno al punto di equilibrio praticamente osservato.
{{§|26}}26. Vi sono del resto altri fatti di gran momento che ci costringono a seguire tale via. Pongasi mente invero che, quando mutano le condizioni, mutano pure i gusti degli uomini. Ad una signora, che già usa brillanti, possiamo, con speranza di avere una risposta ragionevole, chiedere «se i brillanti costassero un poco di più, quanto meno ne comprereste?». Ma, se ad una contadina che non ha mai veduto brillanti, noi chiediamo: «se foste milionaria quanti brillanti a un dato prezzo comprereste?» avremo una risposta proprio data a caso e senza alcun valore. {{AutoreCitato|Marco Valerio Marziale|Marziale}} ha un epigramma in cui dice: «spesso suoli chiedere, Prisco, cosa sarei se diventassi ricco o potente. Supponi che si possa conoscere i sentimenti futuri? Dimmi, se tu fossi leone, come saresti?»<ref>XII, 92.</ref>.
Se vogliamo essere rigorosi, non occorre neppure che le condizioni del fenomeno mutino radicalmente perchè mutino i gusti; ma questi possono pure mutare in altro modo e per lievi variazioni delle condizioni esterne. Aggiungasi che lo stesso uomo, oggi e domani, non è perfettamente simile a sè stesso.
{{§|27}}27. Tale osservazione ci pone sulla via di una<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 27-28]|{{Sc|i gusti}}|249|riga=si}}</noinclude>proposizione che non è di piccolo momento. Principiamo col recare un esempio. In Italia, il popolo usa caffè, e non usa thè. Se il caffè cresce molto di prezzo, e il thè scema molto di prezzo, l’effetto immediato sarà di restringere il consumo di caffè, mentre non aumenterà punto, o aumenterà insensibilmente, il consumo del thè. Ma, poco alla volta, dopo un tempo che sarà certo assai lungo, poichè i gusti degli uomini sono assai tenaci, il popolo italiano potrà sostituire il thè al caffè; onde l’effetto ultimo della considerevole diminuzione del prezzo del thè sarà di aumentarne molto il consumo.
In generale dobbiamo dunque sempre distinguere tra i mutamenti per brevi periodi e quelli per lunghi periodi. Nella statica economica giova, eccetto casi eccezionali, studiare esclusivamente i primi. Supponiamo che le curve di indifferenza tra {{FI
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}}una merce B e un’altra merce A (che potrebbe essere la moneta) siano, oggi, quelle indicate dalle linee piene ''s'' della fig. 28, e che, dopo un secolo, divengano quelle indicate dalle linee punteggiate ''t''. Supponiamo ancora che l’individuo abbia la quantità ''o a'' di moneta. Oggi, qualunque sia il prezzo di B (entro certi limiti), quell’individuo spenderà quasi la stessa quantità ''a h'' di A; fra un secolo spenderà pure una quantità ''a k'', che sarà quasi la stessa mentre varia il prezzo, ma che sarà diversa da ''a h''.
{{§|28}}28. Poichè ci vuole molto tempo perchè le curve<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|250|{{Sc|i gusti}}|[§ 28-30]|riga=si}}</noinclude>di indifferenza ''s'' si mutino nelle curve di indifferenza ''t'', potremo supporre, senza errore sensibile, che per breve spazio di tempo, per esempio uno o due o anche quattro o cinque anni, rimangano eguali alle ''s''.
{{§|29}}29. Abbiamo supposto che un uomo possa paragonare due sensazioni; ma quando non sono simultanee, ed invero non pare possibile che lo siano, egli può paragonare solo una sensazione col concetto che ha di un’altra. Perciò di nuovo diverge, dal fenomeno teorico, il fenomeno reale, e può essere utile, in qualche caso, tenere conto di tale divergenza, per un’ulteriore approssimazione. Spesso invece si può concedere che il concetto di una sensazione futura non troppo c’inganna, specialmente perchè occupandosi l’economia soltanto di fenomeni medii e ripetuti, se quel concetto, alle prime prove, troppo si discosta dalla sensazione futura, viene rettificato in altre prove che alle prime fanno seguito.
{{§|30}}30. Si vede dunque che, se il fenomeno teorico che studiamo, in qualche caso si discosta assai dal fenomeno concreto, nel maggior numero dei casi usuali lo figura con più o meno grossolana approssimazione, purchè sempre si verifichino le condizioni seguenti: 1.° Possiamo investigare solo ciò che accade in una piccola regione di cui il centro è il fenomeno concreto dal quale ricaviamo i dati di fatto che servono per stabilire la teoria. Nel concreto, noi abbiamo all’incirca una posizione d’equilibrio del sistema economico; possiamo conoscere come si comporta il sistema in vicinanza di quella posizione, ma manchiamo di notizie per sapere cosa accadrebbe se le condizioni di fatto in cui si trova il sistema mutassero considerevolmente. 2.° {{Pt|Consi-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 30-32]|{{Sc|i gusti}}|251|riga=si}}</noinclude>{{Pt|deriamo|Consideriamo}} solo fenomeni medii e che si ripetono, in modo da eliminare il maggior numero di variazioni accidentali.
Chi stimasse che ciò è troppo poco, non ha che da procurare di fare più e meglio. La via è aperta e il progredire della scienza è continuo. Ma, intanto, meglio poco che niente; tanto più che l’esperienza ci insegna che in tutte le scienze il poco è sempre stato necessario per giungere al più.
{{§|31}}31. Qualcuno ha potuto credere che, pel solo fatto di usare la matematica, l’economia politica avrebbe acquistato nelle sue deduzioni il rigore e la certezza delle deduzioni della meccanica celeste. Ciò è gravissimo errore. Nella meccanica celeste, tutte le conseguenze che si sono tratte da una ipotesi sono state verificate dai fatti; onde pare probabilissimo che quell’ipotesi basti per darci un concetto preciso del fenomeno concreto. Nell’economia politica, non possiamo avere speranza di simile prospero successo, poichè sappiamo, senza alcun dubbio, che le nostre ipotesi in parte divergono dalla realtà, onde solo entro certi limiti le conseguenze che da esse si ricavano potranno corrispondere coi fatti. Del resto è ciò che accade nella maggior parte delle arti o scienze concrete, per esempio nell’arte dell’ingegnere. La teoria, per tale modo, è dunque più spesso un modo di ricerca che di dimostrazione, e non si deve mai trascurare di verificare se le sue deduzioni trovano corrispondenza nella realtà.
{{§|32}}32. '''L’ofelimità e i suoi indici.''' — Nel ragionare dell’ofelimità occorre tenere presente di distinguere l’{{Sc|ofelimità totale}} (o il suo indice) dall’ofelimità elementare (o dall’indice di questa). La prima è il piacere (o l’indice del piacere) che reca la quantità<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|252|{{Sc|i gusti}}|[§ 32]|riga=si}}</noinclude>totale della merce A posseduta; la seconda è il quoziente del piacere (o dell’indice del piacere) di una nuova piccolissima quantità di A, diviso per detta quantità ({{Pt|[[../165#33|III, 33]]|[[../Capitolo III#33|III, 33]]}}).
Un individuo che si suppone stare in un punto del colle del piacere ({{Pt|[[../177#58|III, 58]]|[[../Capitolo III#58|III, 58]]}}) gode di un’ofelimità totale figurata dall’altezza di quel punto su un piano orizzontale. Se si taglia il colle del piacere con un piano verticale parallelo all’asse ''o'' A sul quale si portano le quantità della merce A, si ha una certa curva; l’inclinazione, su una retta orizzontale, della tangente a quella curva nel punto ove sta l’individuo è eguale all’ofelimità elementare ({{Pt|[[../276#60|§ 60]]|[[#60|§ 60]]}}, {{Pt|[[../281#69|69]]|[[#69|69]]}}).
L’uomo può conoscere se il piacere che a lui reca una certa combinazione I di merci, è eguale al piacere che ricava da altra combinazione II, oppure maggiore o minore. Di tale fatto ci siamo valsi ({{Pt|[[../176#55|III, 55]]|[[../Capitolo III#55|III, 55]]}}) per determinare gli indici dell’ofelimità, cioè gli indici che indicano se il piacere che reca una data combinazione è eguale al piacere che reca altra combinazione qualsiasi, oppure ne è maggiore o minore.
Inoltre, l’uomo può sapere, all’incirca se, passando dalla combinazione I alla combinazione II, egli prova maggiore piacere che passando dalla combinazione II ad altra combinazione III. Se tale giudizio potesse essere dato con sufficiente precisione, potremmo, al limite, conoscere come passando da I a II quell’uomo provi eguale piacere come passando da II a III; e quindi, passando da I a III, egli proverebbe un piacere doppio di quello che prova passando da I a II. Basterebbe ciò per potere considerare il piacere o l’ofelimità come una quantità.<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 32-33]|{{Sc|i gusti}}|253|riga=si}}</noinclude>
Ma quella precisione non si può conseguire. Un uomo può sapere che dal terzo bicchiere di vino ha meno piacere che dal secondo; ma egli non può in nessun modo conoscere quanto vino precisamente a lui conviene bere dopo il secondo bicchiere, per avere un piacere equale a quello che a lui ha procurato quel secondo bicchiere. Da ciò nasce la difficoltà di considerare l’ofelimità come una quantità, se non in via di semplice ipotesi.
Tra gli infiniti sistemi di indici che si possono avere, giova ritenere solo quelli che godono della proprietà che, se passando da I a II, l’uomo prova maggiore piacere che passando da II a III, la differenza degli indici di I e II è maggiore della differenza degli indici di II e III. Per tal modo gli indici figurano sempre meglio l’ofelimità.
{{§|33}}33. '''Caratteri dell’ofelimità.''' — In quanto segue, supporremo che l’ofelimità sia una quantità; sarebbe del resto facile di modificare il ragionamento onde valesse semplicemente per gli indici dell’ofelimità.
In forza dell’ipotesi fatta sul significato delle quantità di merci, le quali quantità s’intendono solo a disposizione dell’individuo ({{Pt|[[../248#3|§ 3]]|[[#3|§ 3]]}}), l’ofelimità è sempre positiva; ed è questo un primo suo carattere.
Un secondo carattere, che fu riconosciuto dai primi economisti che studiarono l’argomento, sarebbe quello che, se l’ofelimità di una merce è considerata come dipendente unicamente dalla quantità di detta merce, l’ofelimità elementare ({{Pt|[[../165#33|III, 33]]|[[../Capitolo III#33|III, 33]]}}) decresce quando cresce la quantità consumata. Si volle fare dipendere tale proprietà dalla legge del {{AutoreCitato|Gustav Fechner|Fechner}}<ref>Fechner, ''Revision der Hauptpunkten der Psyhopk.'', Liepzig 1888. {{AutoreCitato|Wilhelm Wundt|Wundt}}. ''Grundzüge der Physiolog. Psychol.''</ref><noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|254|{{Sc|i gusti}}|[§ 33-35]|riga=si}}</noinclude>ma con ciò si suppone necessariamente il consumo, e già abbiamo veduto ({{Pt|[[Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/248#3|§ 3]]|[[#3|§ 3]]}}) che ciò ci traeva in molte difficoltà; inoltre, nella gran varietà di usi economici, se ne trovano vari che troppo si discostano dai fenomeni pei quali vale la legge del {{AutoreCitato|Gustav Fechner|Fechner}}.
Occorre ricorrere direttamente all’esperienza, e questa ci fa vedere che effettivamente per molti usi o consumi vale la legge che scema l’ofelimità elementare col crescere della quantità consumata.
{{§|34}}34. Infine è un fatto molto generale che, quanto più abbiamo di una cosa, tanto meno preziosa ci diventa ogni unità di quella cosa. Vi sono eccezioni. Per esempio, chi fa una raccolta di oggetti vi suole prendere più gusto, man mano che quella raccolta diventa più completa; è ben noto che certi contadini possidenti, man mano che cresce il loro possesso, divengono sempre più avidi di nuovi acquisti; infine tutti sanno che l’avaro suole desiderare tanto più di accrescere il suo patrimonio quanto più possiede. In generale, il risparmio ha una certa ofelimità propria, indipendente dall’utile che procura il risparmio per il frutto che se ne cava, e quell’ofelimità cresce colla quantità del risparmio sino ad un certo limite, e poi, eccetto per l’avaro, scema.
{{§|35}}35. Ci sono poi le merci di cui le ofelimità non sono indipendenti ({{Pt|[[Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/250#9|§ 9]]|[[#9|§ 9]]}}). Per la dipendenza del caso (α), si può ritenere, almeno in generale, che l’ofelimità elementare scema col crescere della quantità; anzi spesso scema più presto che se l’ofelimità fosse indipendente. Per la dipendenza del caso (β), l’ofelimità elementare può crescere, e poi scemare mentre cresce la quantità. Per esempio, se si ha una camicia a cui manca un sol bottone, l’ofelimità di quel bottone è maggiore di quella degli<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 35-38]|{{Sc|i gusti}}|255|riga=si}}</noinclude>altri; e quella di un altro bottone ancora è molto piccola. Ma questo fenomeno è analogo, in parte, a quelli già studiati delle variazioni discontinue ({{Pt|[[../179#65|III, 65]]|[[../Capitolo III#65|III, 65]]}}). Bisogna ricordarsi che non studiamo fenomeni individuali, ma fenomeni collettivi e medii. Le camicie non si vendono mancanti di un bottone: quindi il caso astratto, ora notato, non si verifica in pratica. Occorre considerare il consumo di migliaia di camicie e di migliaia di bottoni, ed in tal caso si può ammettere senza grave errore che l’ofelimità elementare scema col crescere della quantità.
{{§|36}}36. Riguardo alla dipendenza del secondo genere, ({{Pt|[[../154#8|§ 8]]|[[#8|§ 8]]}}), si può osservare, in generale, che l’ofelimità elementare di una merce scema sino a diventare zero, mentre cresce la quantità della merce. Quell’ofelimità elementare rimane zero, sinchè la merce a cui si riferisce sia eliminata dal consumo, o vi rimanga solo per una quantità insignificante, e sia{{ec|,|}} sostituita da altra merce superiore.
{{§|37}}37. In conclusione, eccetto una parte del fenomeno nel caso dei beni complementari, per la maggior parte delle merci, l’ofelimità elementare decresce mentre cresce la quantità consumata. A chi è assetato, il primo bicchiere d’acqua procura maggior piacere del secondo, a chi è affamato la prima porzione di alimenti dà maggiore piacere della seconda, e via di seguito.
{{§|38}}38. In questa via ci possiamo spingere più oltre e trovare un terzo carattere dell’ofelimità di moltissime merci. Non solo il secondo bicchiere di vino procura minore piacere del primo, e il terzo procura minore piacere del secondo: ma la differenza tra il piacere che procura il terzo e quello che procura il secondo è minore della differenza tra il piacere che procura il primo e quello che procura<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|256|{{Sc|i gusti}}|[§ 38-41]|riga=si}}</noinclude>il secondo. In altri termini, man mano che cresce la quantità consumata, non solo scema il piacere che procurano nuove piccole quantità eguali aggiunto al consumo, ma inoltre i piaceri che recano quelle piccole quantità tendono a diventare eguali. Per chi ha già 100 fazzoletti, non solo il piacere che reca il 101.° fazzoletto è assai piccolo, ma è anche sensibilmente eguale al piacere che reca il 102.° fazzoletto.
{{§|39}}39. Occorre ora anche vedere cosa accade quando varia, non più la quantità della merce di cui si considera l’ofelimità elementare, ma la quantità di altre merci colle quali vi è dipendenza.
Nel caso della dipendenza (α) ({{Pt|[[../250#9|§ 9]]|[[#9|§ 9]]}}) il piacere che ci reca una piccola quantità di merce A, aggiunta alla quantità consumata, suole essere maggiore quando meno soffriamo della mancanza di altre merci; e quindi l’ofelimità elementare di A cresce quando crescono le quantità di B, C..... Ciò pure accade pel caso della dipendenza (β), almeno entro certi limiti. Il piacere che reca una lampada, aggiunta ad altre, è maggiore se si ha molto olio, in modo da potere adoperare anche la nuova lampada; e, viceversa, a che giova avere molto olio, se mancano le lampade per bruciarlo? Concludiamo dunque che, in generale, pel primo genere di dipendenza l’ofelimità elementare di A cresce quando crescono le quantità di certe altre merci B, C.....
{{§|40}}40. Segue l’opposto pel secondo genere di dipendenza. Invero, se una merce A può sostituire una merce B, l’ofelimità elementare di A sarà tanto minore, quanto più si avrà in abbondanza il suo succedaneo B.
{{§|41}}41. Per meglio vedere come tutto ciò segue, componiamo uno specchio, con numeri, del resto, scelti<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Cruccone" />{{RigaIntestazione|[§ 41]|{{Sc|i gusti}}|257|riga=si}}</noinclude>a caso, e che non hanno altro scopo che di dare forma tangibile alle considerazioni precedenti.
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<noinclude><pagequality level="3" user="Cruccone" />{{RigaIntestazione|[§ 41]|{{Sc|i gusti}}|257|riga=si}}</noinclude>a caso, e che non hanno altro scopo che di dare forma tangibile alle considerazioni precedenti.
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|258|{{Sc|i gusti}}|[§ 41-44]|riga=si}}</noinclude>
Osservisi che la differenza dei piaceri recati da 1 di A è positiva per la dipendenza del primo genere; negativa, per la dipendenza del secondo genere. Tale differenza è sempre eguale a quella che si troverebbe paragonando i piaceri recati da 1 di B. Ciò accade perchè abbiamo implicitamente supposto che il piacere della combinazione A B è indipendente dall’ordine dei consumi.
{{§|42}}42. Componiamo una merce A con parti proporzionali di altre due merci B e C, per esempio con uno di pane e due di vino. Se B e C sono indipendenti, od hanno la dipendenza di primo genere, potremo ripetere il ragionamento già fatto e vedere che, in generale, l’ofelimità di A scema col crescere della quantità di A. Le eccezioni si lasciano da parte, per le considerazioni già fatte al {{Pt|[[../264#35|§ 35]]|[[#35|§ 35]]}}.
{{§|43}}43. '''I caratteri delle linee di indifferenza''' — Gli economisti hanno principiato col chiedere all’esperienza i caratteri dell’ofelimità, e ne hanno poi dedotte le proprietà delle linee d’indifferenza.
Si può seguire la via inversa. Nel caso in cui l’ofelimità elementare di una merce dipende solo dalla quantità di quella merce, le due vie sono equivalenti. Ma è notevole che, nel caso generale, cioè in quello in cui i consumi appaiono dipendenti, lo studio delle linee di indifferenza ci dà risultamenti ai quali meno facilmente, per ora almeno, si potrebbe giungere ricorrendo soltanto all’esperienza per avere i caratteri dell’ofelimità.
{{§|44}}44. Un primo carattere delle linee di indifferenza si ottiene osservando che occorre aumentare la quantità di una merce per compensare lo scemare della quantità di un’altra. Da ciò segue che l’angolo α è sempre acuto. Tale proprietà corrisponde esattamente alla proprietà delle ofelimità elementari, di essere sempre positive.<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 45-47]|{{Sc|i gusti}}|259|riga=si}}</noinclude>
{{§|45}}45. Inoltre, se si eccettuano i pochi fatti notati al {{Pt|[[../264#34|§ 34]]|[[#34|§ 34]]}}, si può osservare che per compensare ai{{FI
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}} mancanza di una piccola quantità, sempre la stessa, di una data merce, no occorre tanto meno di un’altra, quanto più si possiede della prima. Da ciò segue che le linee di indifferenza sono sempre convesse dalla parte degli assi, e hanno forme come ''t'', e che non hanno mai forme come ''s'', ''s<nowiki>'</nowiki>'' (fig. 29). Perchè avessero tali forme, sarebbe necessario che si riferissero ad una merce di cui ogni unità diventa più preziosa quanto maggiore è la quantità di detta merce a disposizione dell’individuo. È manifesto che tale caso è molto eccezionale.
{{§|46}}46. Quando si considerano più merci A, B, C.... non si può più propriamente discorrere di linee di indifferenza; ma esistono proprietà analoghe a quelle ora accennate, e che sono molto utili per la teoria.
Una qualsiasi di quelle merci, A per esempio, si può scegliere come moneta. Delle altre, parte saranno vendute, parte comprate; si possono considerare separatamente le quantità di moneta che occorrono per quelle compre, o che si ricavano da quelle vendite; togliendo dalla somma del ricavato dalle vendite la somma delle spese, si avrà la quantità di A che ha fruttato quell’operazione complessiva, o viceversa.
Se si paragona A successivamente a ciascuna delle merci B, C...., si avranno linee di indifferenza, godenti di proprietà identiche a quelle già dichiarate.
{{§|47}}47. Inoltre: 1.° Se nel totale si ha una certa<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 45-47]|{{Sc|i gusti}}|259|riga=si}}</noinclude>
{{§|45}}45. Inoltre, se si eccettuano i pochi fatti notati al {{Pt|[[../264#34|§ 34]]|[[#34|§ 34]]}}, si può osservare che per compensare {{ec|ai|la}}{{FI
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}} mancanza di una piccola quantità, sempre la stessa, di una data merce, ne occorre tanto meno di un’altra, quanto più si possiede della prima. Da ciò segue che le linee di indifferenza sono sempre convesse dalla parte degli assi, e hanno forme come ''t'', e che non hanno mai forme come ''s'', ''s<nowiki>'</nowiki>'' (fig. 29). Perchè avessero tali forme, sarebbe necessario che si riferissero ad una merce di cui ogni unità diventa più preziosa quanto maggiore è la quantità di detta merce a disposizione dell’individuo. È manifesto che tale caso è molto eccezionale.
{{§|46}}46. Quando si considerano più merci A, B, C.... non si può più propriamente discorrere di linee di indifferenza; ma esistono proprietà analoghe a quelle ora accennate, e che sono molto utili per la teoria.
Una qualsiasi di quelle merci, A per esempio, si può scegliere come moneta. Delle altre, parte saranno vendute, parte comprate; si possono considerare separatamente le quantità di moneta che occorrono per quelle compre, o che si ricavano da quelle vendite; togliendo dalla somma del ricavato dalle vendite la somma delle spese, si avrà la quantità di A che ha fruttato quell’operazione complessiva, o viceversa.
Se si paragona A successivamente a ciascuna delle merci B, C...., si avranno linee di indifferenza, godenti di proprietà identiche a quelle già dichiarate.
{{§|47}}47. Inoltre: 1.° Se nel totale si ha una certa<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|260|{{Sc|i gusti}}|[§ 47-49]|riga=si}}</noinclude>spesa, vuol dire che le compre hanno fatto più che compensare le vendite; cioè lo scemare di A è stato compensato dal crescere di alcune delle merci B, C....; 2.° Qualunque sia la dipendenza dei consumi, supponiamo che, per compensare la spesa di una lira, occorra una certa frazione di una certa combinazione di B, C, D.....; man mano che scemerà l’entrata dell’individuo, andrà crescendo quella frazione; e viceversa.
Se un individuo fa una certa spesa per procurarsi una lampada, la calza, l’olio (primo genere (β) di dipendenza), e inoltre per alloggiarsi, vestirsi, nutrirsi (primo genere (α) di dipendenza colla lampada); e se vi è, per lui, compenso preciso tra la spesa fatta e i godimenti procurati; è manifesto che non vi sarebbe più quel compenso ove si raddoppiassero precisamente tutte quelle spese; poichè, da un lato la moneta gli diventa più preziosa perchè ne ha meno, e le lampade, ecc., lo divengono meno, perchè ne ha più.
Al solito, considerando molti individui, le variazioni discontinue si mutano, con lieve errore, in variazioni continue.
{{§|48}}48. '''Relazione tra l’ofelimità o le linee di indifferenza e l’offerta e la domanda'''. — Le proprietà dell’ofelimità e delle linee di indifferenza sono strettamente congiunte a certi caratteri delle leggi dell’offerta o della domanda. Esporremo qui alcune di tali relazioni; ma, per la dimostrazione, dobbiamo rimandare all’appendice.
{{§|49}}49. Consideriamo l’offerta e la domanda per un individuo che ha due o più merci a sua disposizione. Se i consumi di quelle merci sono indipendenti, od hanno una dipendenza del primo genere, la domanda di una merce scema sempre col crescere del<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 49-50]|{{Sc|i gusti}}|261|riga=si}}</noinclude>prezzo di detta merce; l’offerta, da prima cresce, poi può scemare, mentre cresce il prezzo.
Per le merci che hanno una dipendenza del secondo genere, quando cresce il prezzo, la domanda può crescere e poi scemare; l’offerta può scemare e poi crescere.
La differenza esiste specialmente, nel concreto, per la domanda. Essa spicca maggiormente in altre circostanze. Supponiamo un individuo che abbia una certa entrata, che ripartisce nella compra di diverse merci. Se i consumi di quelle merci sono indipendenti, od hanno una dipendenza del primo genere, la domanda di ciascuna merce cresce sempre quando cresce l’entrata. Se invece la dipendenza è del secondo genere, la domanda può crescere, e poi scemare, quando cresce l’entrata.
{{§|50}}50. Basta tale proposizione per scorgere la necessità di considerare la dipendenza del secondo genere. Infatti, osserviamo quale è la corrispondenza fra le deduzioni teoriche ed i fatti concreti. Se facciamo l’ipotesi che l’ofelimità di una merce dipende solo dalla quantità di detta merce che l’individuo consuma od ha a sua disposizione, la conclusione teorica è che, per simili merci, il consumo cresce quando cresce l’entrata; oppure, al limite, finisce coll’essere costante al di sopra di una certa entrata. Quindi, se un contadino si ciba solo di polenta e se egli arricchisce, dovrà mangiare più polenta, o almeno tanto quanto ne mangiava quando era povero. Chi usa un paio di zoccoli all’anno e punto scarpe, perchè troppo care, potrà, quando sarà ricco, usare anche cento paia di zoccoli all’anno, ma in ogni modo non dovrà usarne meno di un paio. Tutto ciò è in contradizione palese coi fatti dunque la nostra ipotesi deve essere rigettata, {{Pt|ec-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|262|{{Sc|i gusti}}|[§ 50-54]|riga=si}}</noinclude>{{Pt|cettochè|eccettochè}} si possa riconoscere che quelli sono fatti insignificanti.
{{§|51}}51. Non è così; anzi, come già abbiamo notato ({{Pt|[[../255#19|§ 19]]|[[#19|§ 19]]}}), abbiamo qui un fenomeno estesissimo, poichè per moltissime merci vi sono più qualità; e, man mano che l’entrata cresce, la qualità superiore toglie il luogo della qualità inferiore, quindi, per questa la domanda prima cresce col crescere dell’entrata, e poi scema sino a diventare insignificante, od anche zero.
{{§|52}}52. Tale conclusione non sussisterebbe ove considerassimo, invece delle merci reali, grandi categorie di merci ideali ({{Pt|[[../256#21|§ 21]]|[[#21|§ 21]]}}); per esempio se si considerasse l’alimentazione, l’alloggio, le vestimenta, l’ornamento e i divertimenti. In tal caso non è punto assurdo il dire che, col crescere dell’entrata, cresce la spesa per ognuna di quelle categorie di merci, e si potrebbe quindi, senza gravi errori, supporre che abbiamo ofelimità indipendenti, o meglio ofelimità aventi tra di esse il primo genere di dipendenza.
{{§|53}}53. Nel concreto, un individuo generalmente domanda molte qualità di merci e ne offre una o poche. Moltissimi offrono semplicemente lavoro; altri, l’uso del risparmio; altri, certe merci che producono. Il caso di semplice baratto tra due merci aventi una dipendenza del secondo genere è assolutamente eccezionale; un manovale vende il suo lavoro e compera polenta e pane, ma non osserviamo il baratto di pane per polenta. Quindi le deduzioni della teoria non si potevano verificare direttamente in quel caso, ed occorreva avere un altro modo di verificazione, il che appunto si ottiene considerando la ripartizione dell’entrata.
{{§|54}}54. '''Varie forme delle linee di indifferenza e delle'''<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 54]|{{Sc|i gusti}}|263|riga=si}}</noinclude>'''linee dei baratti.''' — Giova vedere con figure grafiche le proprietà dell’ofelimità. Supponiamo che un {{FI
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}}individuo abbia due merci A e B; di cui una sola, cioè A, è per lui ofelima. In tal caso le linee di indifferenza sono rette parallele all’asse ''o'' B. Il colle dell’ofelimità è una superfice cilindrica, di cui una sezione qualsiasi, fatta parallelamente a ''o'' A, è indicata da ''o g h''. Se la quantità ''o a'' di A produce sazietà, la superfice cilindrica finisce in un altipiano G indicato in ''g h'', sulla sezione. La proprietà dell’ofelimità elementare di decrescere quando cresce la quantità di A è cagione che la pendenza del colle va scemando da ''o'' B in G; ossia, sulla sezione, da ''o'' in ''f'' e in ''g'' ({{Pt|[[../261#32|§ 32]]|[[#32|§ 32]]}}).
L’individuo non domanda mai B, poichè, per lui, quella merce non è l’ofelima, ma può bensì offrirla, se ne ha una certa quantità, per esempio ''o b''. Siamo qui nel caso notato ({{Pt|[[../191#98|III, 98]]|[[../Capitolo III#98|III, 98]]}}). Nessun sentiero rettilineo che muova da ''b'' può essere tangente ad una linea di indifferenza, ed abbiamo tanti punti termini ''a'', ''a<nowiki>'</nowiki>'', ''a''<nowiki>''</nowiki>...., cioè l’asse ''o'' A fa parte della linea dei contratti. È evidende che anche ''b o'' ne fa parte; onde quella linea è ''b o'' A. Se la linea dei contratti di un altro individuo taglia ''b o'' in ''c'', la quantità di B che viene ceduta è ''b c'', ed il prezzo zero. Se quella curva dei contratti taglia ''o'' A in ''a''<nowiki>'</nowiki>, od in altro punto analogo, la quantità ceduta è sempre l’intera quantità ''b o''; il prezzo varia secondo la posizione del punto ''a'', essendo eguale<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|264|{{Sc|i gusti}}|[§ 54-56]|riga=si}}</noinclude>all’inclinazione della retta ''b a'' su ''o'' B. Nel caso della fig. 30, si suol dire che ''si offre tutta la quantità esistente'' di B.
{{§|55}}55. Se A e B sono due beni complementari, che per essere goduti hanno bisogno di combinarsi in proporzioni {{FI
|file = Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale (page 274 crop) 1.jpg
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| margin-right=1em
| caption = Fig. 31
}} rigorosamente definite, le linee di indifferenza sono rette β ''c'' α, β' ''c''<nowiki>'</nowiki> α', che si tagliano ad angolo retto. Il colle dell’ofelimità è costituito da due superficie cilindriche, e ci può essere in G un altipiano, che indica la sazietà. Il piacere che ha l’individuo in ''c'' è lo stesso di quello che ha in ''d'' o in ''e'', perchè i beni, dovendosi combinare in proporzioni rigorosamente definite, le quantità ''c d'' di A, o ''c e'' di B, sono superflue.
{{§|56}}56. Quando il colle dell’ofelimità ha una superfice continua, una sezione fatta, secondo ''u v'' (fig. 32), ha {{FI
|file = Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale (page 274 crop) 2.jpg
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| caption = Fig. 32
|margin-left=1em
}}forma analoga a quella (I). In realtà per molti beni complementari, si ha, invece, una scalinata, come in (II). Per esempio il manico di un coltello ha per complemento una lama, e non è possibile adoperare un manico e un decimo di lama, quindi si hanno tanti scalini larghi precisamente un’unità. Come già tante volte abbiamo ripetuto, si può, per grandi numeri, sostituire, con lieve errore, a quella gradinata la superfice continua di cui la sezione somiglierà alla sezione (I) e sarà limitata da una curva continua ({{Pt|[[../179#65|III, 65]]|[[../Capitolo III#65|III, 65]]}}).<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 57-58]|{{Sc|i gusti}}|265|riga=si}}</noinclude>
{{§|57}}57. Se i beni sono solo approssimativamente complementari, gli angoli ''a'' ''a''<nowiki>'</nowiki>.... sono più o meno {{FI
| file = Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale-0275.jpg
| width = 208px
| float = right
}}arrotondati. Consideriamo un individuo che abbia solo pane A ed acqua B, o, se vuolsi, un cibo e una bevanda. Senza pane, muore di fame, qualsiasi quantità di acqua abbia, e perciò lungo ''o'' B l’ofelimità totale è zero, e l’ofelimità elementare di una piccola porzione è infinita, cioè il colle si alza a perpendicolo. Senza acqua, muore di sete, qualsiasi quantità di pane abbia, e perciò lungo ''o'' A, l’ofelimità totale o il piacere goduto è pure zero, e l’ofelimità elementare è ancora infinita. Sia ''o a'' la minima quantità di pane di cui ha bisogno per non morire di fame, e ''o b'' la minima quantità di acqua di cui ha bisogno per non morire di sete. È manifesto che non farebbe a meno di un poco di pane per avere anche molta acqua, o viceversa; quindi le linee di indifferenza saranno ''c'' α, ''c'' β, con un angolo pochissimo arrotondato in ''c''. Per maggiori quantità di pane ed acqua l’angolo potrà essere più arrotondato, ma poi potrà tornare ad esserlo poco o niente in ''c''<sub>1</sub>, quando l’individuo avrà la quantità ''o a''<sub>1</sub>, di pane e ''ob''<sub>1</sub>, di acqua che producono la sazietà. Al di là stendesi l’altipiano G.
{{§|58}}58. Il lettore non deve mai dimenticare che l’economia politica, come ogni altra scienza concreta, usa solo approssimazioni. La teoria considera, per semplicità, casi estremi; ma i casi concreti sono solo a questi approssimati. Così, quando un architetto per sapere quanti metri cubi di muratura deve {{Pt|pa-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|266|{{Sc|i gusti}}|[§ 58-60]|riga=si}}</noinclude>{{Pt|gare|pagare}} all’accollatario, considera un muro come un parallelepipedo rettangolare, sarebbe proprio ridicolo osservargli che il muro non è un perfetto parallelepipedo geometrico, e scioccamente pavoneggiarsi discorrendo a proposito del rigore delle matematiche. Eppure di tali messeri ne capitano, quando si ragiona della scienza economica.
{{§|59}}59. La linea dei baratti si ha unendo i punti ''c'', ''c''<nowiki>'</nowiki>, della fig. 31, oppure i punti ''c'', ''c''......... della fig. 33, in cui i sentieri rettilinei moventi da un punto analogo al punto ''a'' della fig. 28 sono tangenti alle piccole curve che sostituiscono gli angoli; oppure i punti analoghi che si avrebbero se i sentieri movessero da un punto situato sull’asse ''o'' B.
{{§|60}}60. Supponiamo che le ofelimità elementari di A o di B sono indipendenti, cioè che l’ofelimità elementare di A dipende solo dalla quantità di A, e l’ofelimità elementare di B dipende solo dalla quantità di B. Tale proprietà si traduce graficamente {{FI
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| float = left
}}nel modo seguente. Seguiamo una retta qualsiasi ''u v'' parallela ad ''o'' B, e facciamo tante sezioni ''b h'', ''b''<nowiki>'</nowiki> ''h''<nowiki>'</nowiki>,....., parallele ad ''o'' A. Il colle dell’ofelimità sarà sezionato secondo tante curve ''b c'', ''b''<nowiki>'</nowiki> ''c''<nowiki>'</nowiki>...; l’inclinazione sulle linee orizzontali ''bh'', ''b''<nowiki>'</nowiki>''h''<nowiki>'</nowiki>.., delle tangenti ''b t'', ''b''<nowiki>'</nowiki> ''t''<nowiki>'</nowiki>...., a quelle curve, nei punti ''b'', ''b''<nowiki>'</nowiki>....., è eguale all’ofelimità elementare di A corrispondente alla quantità ''ou'' di A ({{Pt|[[../261#32|§32]]|[[#32|§32]]}}). Poichè quell’ofelimità elementare non varia colla quantità di B, le inclinazioni delle tangenti ''b t'', ''b''<nowiki>'</nowiki> ''t''<nowiki>'</nowiki>....., sono<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 60-62]|{{Sc|i gusti}}|267|riga=si}}</noinclude>tutte eguali. Analoga proprietà si avrebbe per una retta parallela ad ''o'' A.
{{§|61}}61. Segue da ciò che le linee della fig. 31 non possono rappresentare le linee d’indifferenza di due merci di cui le ofelimità sono indipendenti; poichè le inclinazioni ora accennate sono, è vero, costanti da β in ''c''; ma poi diminuiscono ad un tratto, o rapidamente, in ''c'', e divengono zero da ''c'' in ''a''. Si ha così una conferma della necessità di considerare come dipendenti i consumi di certe merci.
{{§|62}}62. Per avere un’idea delle curve di indifferenza nel caso del secondo genere di dipendenza, consideriamo due merci A e B, tali che A è inferiore a B ({{Pt|[[../255#19|§ 19]]|[[#19|§ 19]]}}) e che si possono sostituire vicendevolmente. Saranno, per esempio, polenta e pane. Un individuo può sfamarsi colla sola polenta, o col solo pane, o usare di questo e di quel cibo; preferisce, almeno in certe proporzioni, il pane alla polenta.
Supponiamo, per semplificare, che 3 di A possano sostituire 2 di B; il ragionamento, del resto, vale anche quando quella sostituzione si fa secondo {{FI
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}}una legge qualsiasi. Prendiamo ''o m'' eguale a 3, e ''o n'' eguale a 2, e tiriamo la retta ''m n''. Su quella retta il bisogno materiale dell’individuo è soddisfatto. Egli, per esempio, si sfama, in ''m'', con 3 di polenta; in ''n'', con 2 di pane; in ''a'', con ''b a'' di pane e ''o b'' di polenta, ma non è egualmente soddisfatto. Quando è in ''a'', ogni nuova quantità di A gli è superflua; quindi ''a'' α, parallela ad ''o m'', è una linea<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|268|{{Sc|i gusti}}|[§ 62-65]|riga=si}}</noinclude>di indifferenza. Questa linea seguita poi da ''a'' in β. In ''n'', l’individuo avrebbe a sazietà della B, in β ne ha un poco meno; quella differenza di piacere tra l’uso di ''o n'' e l’uso di ''o'' β, è quella stessa che prova l’individuo tra il potere usare solo B e il doversi contentare di usare solo ''a b'' di B e ''o b'' di A.
Se l’individuo ha ''o h'' di B, che baratta per A, col prezzo di A in B dato dall’inclinazione di ''h c'' su ''o'' A, egli domanda ''o k'' di A; e con un prezzo minore, dato dall’inclinazione di ''h c''<nowiki>'</nowiki>, domanda una quantità maggiore ''o k''<nowiki>'</nowiki>.
{{§|63}}63. Nel caso estremo di due merci A, B, di cui {{FI
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| float = left
}}l’una può sostituire l’altra in una proporzione sempre la stessa, per esempio se 4 di A equivalgono sempre a 3 di B, le linee di indifferenza sono rette inclinate in modo che ''o a'' sta ad ''o b'' come 3 a 4. Movendo da ''a'', la linea dei contratti è la stessa linea retta ''a b''.
{{§|64}}64. Se abbiamo un certo numero di merci A, B, C,..., possiamo supporre, per un momento, fissare i prezzi di B, C,..., e ripartire tra quelle merci una certa somma di moneta. Quella somma di moneta diventa, in tal caso, una merce che possiamo paragonare ad A; e così possiamo estendere a molte merci l’uso delle figure grafiche.
{{§|65}}65. Le curve di indifferenza tra quella somma di moneta e la merce A avranno spessissimo figura analoga a quella della fig. 37. Su ''o'' Q si portano la quantità di moneta; su ''o'' A le quantità della merce A. Dai punti ''q''<nowiki>'</nowiki>, ''q'', ''q''<nowiki>''</nowiki> si tirino le tangenti ''q''<nowiki>'</nowiki> ''m''<nowiki>'</nowiki>, ''q m'', ''q''<nowiki>''</nowiki> ''m''<nowiki>''</nowiki> alle curve di indifferenze. Queste<noinclude>
<references/></noinclude>
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Dr Zimbu
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/* Riletta */
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 65-66]|{{Sc|i gusti}}|269|riga=si}}</noinclude>sono tali che le inclinazioni di quelle tangenti su ''o'' A vanno crescendo quando ci allontaniamo da ''o'' {{FI
|file = Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale (page 279 crop) 1.jpg
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| caption = Fig. 347
|margin-left=1em
}} movendo verso Q.
L’inclinazione di ''q m'' su ''o'' A ci dà il prezzo della merce A. Si noti che, per chi si trova in ''q'', l’equilibrio non è possibile con una retta maggiormente inclinata su ''o'' A, ossia con un prezzo maggiore. Se dunque il prezzo minimo di A è dato dalla inclinazione della ''q m'' su ''o'' A, chi ha ''o q'' di entrata può appena principiare a comperare della A; chi avesse solo ''o q''<nowiki>'</nowiki> di entrata non ne potrebbe comperare punto, poichè la tangente ''q<nowiki>'</nowiki> m<nowiki>'</nowiki>'' è meno inclinata su ''o'' A di ''q m''. Chi invece si trova in ''q''<nowiki>'</nowiki> può comprare una certa quantità della merce A, perchè ''q<nowiki>''</nowiki> m<nowiki>''</nowiki>'' è maggiormente inclinata di ''q m'' su ''o'' A. Quindi allorchè una merce ha un prezzo minimo, al disotto del quale non si può avere, solo chi ha un’entrata maggiore di un certo limite ne compra. Ciò, come ben si sa, corrisponde alla realtà.
{{§|66}}66. Così, e tenuto conto della gerarchia delle merci ({{Pt|[[../255#19|§ 19]]|[[#19|§ 19]]}}), abbiamo una discreta rappresentazione del fenomeno concreto. Supponiamo di avere diverse serie A, B,.... di quelle merci che si sostituiscono vicendevolmente.
{{FI
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}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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2022-08-21T07:49:33Z
Dr Zimbu
1553
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|270|{{Sc|i gusti}}|[§ 66-68]|riga=si}}</noinclude>{{Nop}}
Quando l’individuo ha una certa entrata, usa le merci chiuse nel rettangolo segnato con linee piene: se cresce la sua entrata, usa le merci chiuse nel rettangolo segnato con linee punteggiate; col crescere dell’entrata, lascia stare certe merci di minor prezzo e di minor qualità, e ne usa altre di maggior prezzo e di migliore qualità.
{{§|67}}67. Le curve di indifferenza aventi forme come {{FI
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}}nella fig. 38 non corrispondono alla maggior parte delle merci usuali; poichè con quelle curve, chi ha un entrata piccolissima comprerebbe merci di prezzo elevatissimo, sebbene in piccola quantità.
Per altro, quando si volessero considerare le curve di indifferenza in un piccolo spazio G, si possono adoperare queste, come altre, secondo meglio consiglia la convenienza. Le curve reali sono certo complicatissime, basta che le curve teoriche combacino approssimativamente colle reali pel piccolo tratto che si vuole considerare. Anzi, può accadere che curve le quali meglio di altre si avvicinano alle reali per quel piccolo tratto, divergano poi grandemente, e viceversa.
{{§|68}}68. Il caso in cui si hanno molte merci è assai complesso, onde giova avere diversi modi per semplificarlo. Per passare da una certa combinazione di merci A, B, C...., ad un’altra A', B', C',..., si può dividere l’operazione in due: 1.º Si mantengono ferme le proporzioni della combinazione, e si fauno crescere (o scemare) proporzionalmente tutte le quantità; 2.º Si mutano le proporzioni, e così si giunge definitivamente alla combinazione A,' B'.... Nel concreto, supponiamo, per esempio, un {{Pt|indivi-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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2441735
2022-08-20T14:03:22Z
Dr Zimbu
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 68-69]|{{Sc|i gusti}}|271|riga=si}}</noinclude>{{Pt|duo|individuo}} che ha 1200 lire all’anno; quell’entrata cresce e diventa 2400 lire. La ripartizione sarà la seguente:
{|style="border-collapse:collapse;"
|rowspan=2 {{cs|tbrMC}} | SPESE pel || colspan=2 {{cs|trbC}} | Primo stato reale || colspan=2 {{cs|trbC}} | Stato teorico intermedio || colspan=2 {{cs|tbC}}| Secondo {{ec|tato|stato}} reale
|-
| {{cs|CMrb}}| lire || {{cs|CMrb}}| % dell’entrata || {{cs|CMrb}}| lire || {{cs|CMrb}}| % dell’entrata || {{cs|CMrb}}| lire || {{cs|CMrb}}| % dell’entrata
|-
{{cella punteggiata|Vitto}} || {{cs|Rrl}} | {{spazi|5}}720 || {{cs|Rr}} | 60{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | {{spazi|5}}1440 || {{cs|Rr}} | 60{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | {{spazi|5}}1200|| {{cs|R}}| 50{{spazi|5}}
|-
{{cella punteggiata|Alloggio}} || {{cs|Rrl}} | 360 || {{cs|Rr}} | 30{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | 720 || {{cs|Rr}} | 30{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | 600|| {{cs|R}}| 25{{spazi|5}}
|-
{{cella punteggiata|Vestiario, ec.}} || {{cs|Rrlb}} | 120 || {{cs|Rrb}} | 10{{spazi|5}} || {{cs|Rrb}} | 240 || {{cs|Rrb}} | 10{{spazi|5}} || {{cs|Rrb}} | 600|| {{cs|Rb}}| 25{{spazi|5}}
|-
{{cella punteggiata|Entrata}} || {{cs|Rrl}} | 1200 || {{cs|Rr}} | 100{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | 2400 || {{cs|Rr}} | 100{{spazi|5}} || {{cs|Rr}} | 2400|| {{cs|R}}| 100{{spazi|5}}
|}
Bisogna osservare che la prima operazione è generalmente di molto maggior momento che la seconda, specialmente per aumenti dell’entrata non troppo grandi. Quando cresce l’entrata, le spese per grandi capitoli cioè pel vitto, per l’alloggio, pel vestiario, pei divertimenti, mutano, è vero, di proporzione, ma è un fenomeno secondario di fronte al fenomeno principale, che sta nel crescere di tutte quelle spese.
{{§|69}}69. '''Il colle dell’ofelimità'''. — Dalla proprietà dell’ofelimità elementare di una merce di decrescere quando cresce la quantità di quella merce a disposizione dell’individuo, segue che il colle dell’ofelimità ha pendenza più aspra alla base, più lieve<noinclude>
<references/></noinclude>
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Dr Zimbu
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|272|{{Sc|i gusti}}|[§ 69-70]|riga=si}}</noinclude>in alto ({{Pt|[[../261#32|§ 32]]|[[#32|§ 32]]}}); somiglia al monte del purgatorio di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}
{{Blocco centrato|{{smaller block|<poem> Questa montagna è tale,
Che sempre al cominciar disotto è grave,
E quanto più va sa, e men fa male.</poem>
{{A destra|{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto IV|Purg., IV, 88-90.}}}}}}}}
Per le merci di prima necessità l’analogia è completa
{{Blocco centrato|{{smaller block|<poem>E la costa superba più assai,
Che da mezzo quadrante a centro lista.</poem>
{{A destra|{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto IV|Purg., IV, 41-42.}}}}}}}}
{{§|70}}70. Una proprietà di gran momento per la teoria è la seguente. Quando, percorrendo per un certo verso un sentiero rettilineo si principia a scendere, si scende poi sempre seguitando a percorrerlo per lo stesso verso. Invece, se si principia a salire, si può poi scendere.
La dimostrazione si darà nell’Appendice; qui si mostrerà solo la cosa intuitivamente.
Pei sentieri del genere di ''a b'' è evidente che si {{FI
| file = Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale-0282.jpg
| width = 190px
| float = left
}}sale sempre nel senso della freccia, si discende pel verso opposto. Pei sentieri come ''m c'' si sale, pel verso della freccia, sino in ''c'', e poi si cala. Da ''c'' in ''m'', procedendo pel verso contrario a quello della freccia, si cala sempre. Perchè si potesse salire, sarebbe necessario che, in qualche punto come ''c''<nowiki>''</nowiki>, invece di passare dal di sopra al di sotto della linea di indifferenza, come in ''c''<nowiki>'</nowiki>, si passasse dal di sopra al di sotto. Ma se ciò accade, la curva che passa in ''c''<nowiki>''</nowiki>, dovendo sempre<noinclude>
<references/></noinclude>
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Dr Zimbu
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|[§ 1-2]|{{Sc|gli ostacoli}}|273|riga=si}}</noinclude><section begin="1" />avere la sua tangente che fa un angolo acuto α, come è indicato sulla fig. 29, non può scappare da ''c''<nowiki>''</nowiki> in ''c'', ma deve di necessità inflettersi per andare verso ''f''. Ma quella concavità in ''h'' è contraria alla proprietà delle linee di indifferenza notata al {{Pt|[[../269#45|§ 45]]|[[#45|§ 45]]}}; dunque l’ipotesi fatta non può sussistere.<section end="1" />
<section begin="2" />{{Centrato|{{larger|CAPITOLO V.}}}}
{{Centrato|'''Gli ostacoli'''}}
{{rule|2em|t=1|v=2}}
{{§|1}}1. Lo studio del modo col quale si superano, ossia lo studio della produzione, è più lungo di quello che indaga come operano i gusti; e ciò accade per cagione della grande complessità della produzione presso i popoli civili.
{{§|2}}2. '''La divisione del lavoro e l’impresa.''' — Presso questi popoli appare un fenomeno noto sotto il nome classico di {{Sc|divisione del lavoro}}. Esso consiste essenzialmente in ciò che, per la produzione, occorre radunare ed adoperare un gran numero di elementi. Come bene osservò il nostro {{AutoreCitato|Francesco Ferrara|Ferrara}}, se si considera ciascun elemento e la parte che esso ha nella produzione, si vede la ''divisione del lavoro''; se si considerano quegli elementi complessivamente e si pone mente allo scopo pel quale sono uniti, si vede la ''cooperazione''<ref>Il Ferrara dice: associazione. Egli, nella prefazione intitolata: ''L’agricoltura e la divisione del lavoro'', XIV, dopo di avere rammentato il fatto che più uomini, invece di uno, concorrono ad un’opera produttiva, aggiunge: «Quando questo fatto, questo ''concorso'', noi lo riguardiamo dal lato dello scopo e del risultato comune, vi vediamo l’''Associazione''; quando lo si considera dal punto di vista degli individui concorrenti, rispicca la ''Divisione''».</ref>. Si hanno così due nomi per un<section end="2" /><noinclude>
<references/>
{{PieDiPagina|''Economia politica.'' - 18.||}}</noinclude>
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Pagina:Le Pescatorie di Azio Sincero Sannazaro.djvu/153
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OrbiliusMagister
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|||149}}</noinclude><section begin="121" />{{Pt|to|fondamento}}, che nella naturale disposizione delle donne al piacere, massime in un paese ridente.<section end="121" />
(122) <section begin="122" />Per dire la verità questo mi pare un pò troppo.<section end="122" />
(123) <section begin="123" />Li Satiri, Dei Silvestri, erano, secondo i Poeti, uomini nella parte superiore, capre nell’inferiore. Il lor corpo era coperto di pelo, cornuto il capo, lunghe le orecchie. — Fauno era un Re degli Aborigeni, che, per aver favorito l’agricoltura, fu posto tra le Deità campereccie, e creduto padre dei Fauni, che aveano le corna, e i piè di capra, o di becco. — Silvano, Dio campestre, figlio di Fauno, che sotto la figura di Pane aveva le corna, le orecchie, e la parte inferiore del corpo a maniera di capra, era tutto nudo, e coronato di ellera. — Pane, il principale fra i numi agricoli: è così descritto da Silio Italico. ''Pun. lib. XIII
<poem>
. . . . ''pendenti similis Pan semper et uno''
''Vix ulla inscribens terrae vestigia cornu''. . . .
''Cingit acuta comas et opacat tempora Pinus,''
''Ac parva erumpunt rubicunda cornua fronte:''
''Stant aures, summoque cadit barba hispida mento.''
''Pastorale Deo baculum pellisque sinistrum''
''Velat grata latus tenerae de corpore damae.''
''Nulla in praeruptum tam prona, et inospita cautes''
''In qua non librans corpus, similisque volenti''
''Cornipedem tulerit praecisa per avia plantam.''
</poem>
Quanto all’uso delle parole composte ''montivage, ondivago'' ec. rimetto coloro, che me ne facessero un carico, alla traduzione dell’Iliade del Salvini; alla lettera del Maffei premessa al primo libro della sua versione dell’opera stessa; alle ragioni, che su questo argomento ha messo in<section end="123" /><noinclude>
<references/></noinclude>
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Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/23
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Luigi62
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<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione|22||}}</noinclude>
„Infatti nelle recenti vertenze politiche d’Oriente non pochi plausi ottenne il vicerè d’Egitto, per aver permesso il transito delle corrispondenze attraverso i suoi Stati mentre la guerra ardeva in Siria e mentre appunto una squadra austro-britannica bombardava San Giovanni d’Acri.
„Per dirigere l’azienda delle corrispondenze il signor Waghorn stabilì una casa in Alessandria. Adesso le lettere di Calcutta arrivano a Londra in sei settimane. Non vuolsi tacere come in seguito della maggior sollecitudine, il loro numero siasi aumentato in una proporzione veramente prodigiosa.
„L’anno innanzi che il signor Waghorn attuasse la sua intrapresa postale, le lettere ricevute e spedite per la via del Capo, fra l’Inghilterra ed i suoi possessi indiani ascesero a 300,011. Nell’anno dopo che fu aperta la linea del signor di Waghorn sommarono a più del doppio, cioè a 680,842. Un tale aumento sarebbe appena credibile, se non risultasse da un documento ufficiale<ref>Vedi il {{Sc|Morning Herald}} ''del'' 15 ''marzo'' 1841.</ref>.
„Questo solo fatto somministra indizio sicuro del merito d’un’intrapresa che l’Inghilterra seppe apprezzare al suo giusto valore. Trattavasi infatti d’un avvenimento gravissimo come quello che segnava la via alla più strepitosa rivoluzione commerciale che si fosse operata dal quindicesimo secolo in poi. Eppure fece poco senso nei varii Stati continentali, e passò quasi inosservata in Italia. Nulladimeno era fatto un gran passo gigantesco. Ne vedremo or ora le immediate conseguenze”<ref>Vedi il libro citato, pag. 60 a 63.</ref>.
„Il commercio è simile ad un fiume; seguita il pendío delle circostanze. Il suo letto naturale è la via la più breve.
„La presa di Costantinopoli, la chiusura del Mar Nero, e la scoperta del Capo di Buona Speranza trassero il commercio delle Indie in una via artificiale. Ma sin d’allora era a prevedersi che prima o poi rimossi i sovrastanti impedimenti, sarebbe tornato a scorrere per l’antico canale.
„Questa grande, portentosa rivoluzione si opera adesso —<noinclude>
<references/></noinclude>
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Pagina:Commedia - Purgatorio (Buti).djvu/707
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Dr Zimbu
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|c a n t o}}{{spazi|3}}{{Sc|x x v i x.}}|697}}</noinclude>
{{Centrato|C O M M E N T O}}
''Cantando come donna'' ec. In questo {{Sc|xxix}} canto lo nostro autore finge come, ammonito da Matelda, vidde figurato nel paradiso terresto in somma tutto ’l nuovo e vecchio testamento; la quale cosa molto artificiosamente finge, come apparrà nel processo. E dividesi principalmente questo canto in due parti: imperò che prima finge come, andando con Matelda elli dell’<ref name="C. M. dall’">C. M. dall’</ref> una riva contro lo corso del fiume, et ella dell’ <ref name="C. M. dall’"></ref> altra, torseno come torseva<ref>C. M. torce</ref> lo fiume in verso l’oriente: imperò che andavano in su, e come ella ammonitte<ref>C. M. l’ ammonitte</ref> che dovesse guardare a le cose che nel paradiso erano e che incontravenivano, e vidde figurati li sette doni de lo Spirito Santo, li sette sacramenti de la Chiesa, li dieci comandamenti de la legge; ne la seconda parte, che serà la seconda lezione, finge come vidde li Evangelisti, la santa Chiesa, Cristo capo de la Chiesa, le virtù cardinali e teologiche, et altre cose che a la materia s’appartegnano, come apparrà nel testo, et incominciasi quive: ''Sotto così bel Ciel,'' ec. La prima, che serà la prima lezione, si divide in parti sei: imperò che prima finge come s’inviò ad andare in suso in verso lo corso del fiume con Matelda, elli dall’una riva, et ella dall’altra; ne la seconda finge come Matelda lo fe accorto di uno grande lume che apparitte, et uno dolce canto, et incominciasi quive: ''Non anco fu così'' ec.; ne la tersa parte finge come, approssimandosi al lume et al canto, intese quello che era che si cantava e che facea quello lume, e fa la sua invocazione quive: ''Mentre io m’andava'' ec.; ne la quarta finge come approssimato vidde che quello lume faceano sette candellieri d’oro che li apparveno, et incominciasi quive: ''Poco più oltra''; ne la quinta parte finge come vidde gente vestita di bianco seguitare quil grande lume, et incominciasi quive: ''Inde rendei l’aspetto'' ec.; ne la sesta finge come di sopra al ditto lume vidde l’aire dipinto di vari colori, et incominciasi quive: ''E viddi le fiammelle'' ec. Divisa adunqua la lezione, ora è da vedere lo testo co la esposizione letterale, allegorica o vero morale, la quale è bellissima in tutto questo canto, e molto artificiosa.
C. XXIX — ''v''. 1-12. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come Matelda, fatta la sua dichiaragione a Dante sopra lo dubbio che avea, ritornò a cantare lo salmo che incomincia: ''Beati, quorum remissæ sunt iniquitates'' ec.; e come si mosse ad andare in su in ver lo corso del fiume; e come si volseno inverso l’oriente, dicendo così: ''Cantando come donna innamorata''; cioè Matelda, de la quale fu detto di sopra; questa, come fu ditto di sopra, {{Pt|signi-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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Dr Zimbu
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione||{{Sc|c a n t o}}{{spazi|3}}{{Sc|x x v i x.}}|697}}</noinclude>
{{Centrato|C O M M E N T O}}
''Cantando come donna'' ec. In questo {{Sc|xxix}} canto lo nostro autore finge come, ammonito da Matelda, vidde figurato nel paradiso terresto in somma tutto ’l nuovo e vecchio testamento; la quale cosa molto artificiosamente finge, come apparrà nel processo. E dividesi principalmente questo canto in due parti: imperò che prima finge come, andando con Matelda elli dell’<ref name="C. M. dall’">C. M. dall’</ref>una riva contro lo corso del fiume, et ella dell’<ref name="C. M. dall’"></ref>altra, torseno come torseva<ref>C. M. torce</ref> lo fiume in verso l’oriente: imperò che andavano in su, e come ella ammonitte<ref>C. M. l’ammonitte</ref> che dovesse guardare a le cose che nel paradiso erano e che incontravenivano, e vidde figurati li sette doni de lo Spirito Santo, li sette sacramenti de la Chiesa, li dieci comandamenti de la legge; ne la seconda parte, che serà la seconda lezione, finge come vidde li Evangelisti, la santa Chiesa, Cristo capo de la Chiesa, le virtù cardinali e teologiche, et altre cose che a la materia s’appartegnano, come apparrà nel testo, et incominciasi quive: ''Sotto così bel Ciel,'' ec. La prima, che serà la prima lezione, si divide in parti sei: imperò che prima finge come s’inviò ad andare in suso in verso lo corso del fiume con Matelda, elli dall’una riva, et ella dall’altra; ne la seconda finge come Matelda lo fe accorto di uno grande lume che apparitte, et uno dolce canto, et incominciasi quive: ''Non anco fu così'' ec.; ne la tersa parte finge come, approssimandosi al lume et al canto, intese quello che era che si cantava e che facea quello lume, e fa la sua invocazione quive: ''Mentre io m’andava'' ec.; ne la quarta finge come approssimato vidde che quello lume faceano sette candellieri d’oro che li apparveno, et incominciasi quive: ''Poco più oltra''; ne la quinta parte finge come vidde gente vestita di bianco seguitare quil grande lume, et incominciasi quive: ''Inde rendei l’aspetto'' ec.; ne la sesta finge come di sopra al ditto lume vidde l’aire dipinto di vari colori, et incominciasi quive: ''E viddi le fiammelle'' ec. Divisa adunqua la lezione, ora è da vedere lo testo co la esposizione letterale, allegorica o vero morale, la quale è bellissima in tutto questo canto, e molto artificiosa.
C. XXIX — ''v''. 1-12. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come Matelda, fatta la sua dichiaragione a Dante sopra lo dubbio che avea, ritornò a cantare lo salmo che incomincia: ''Beati, quorum remissæ sunt iniquitates'' ec.; e come si mosse ad andare in su in ver lo corso del fiume; e come si volseno inverso l’oriente, dicendo così: ''Cantando come donna innamorata''; cioè Matelda, de la quale fu detto di sopra; questa, come fu ditto di sopra, {{Pt|signi-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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Dr Zimbu
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/* Riletta */
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}698|{{Sc|p u r g a t o r i o{{spazi|3}}x x i x .}}|[''v''. 1-12]}}</noinclude>{{Pt|fica|significa}} la dottrina de la santa Scrittura la quale solve li dubbi ai fideli cristiani, e canta sempre loda di Dio: imperò che li santi predicatori e maestri in Teologia o elli ammaestrano lo populo, predicando, o elli cantano li salmi e l’officio, o fanno opere virtuose et esemplari, come può apparere per quello che fu ditto di sopra in più luoghi; e però ora dice l’autore che Matelda, compiuta la sua dichiaragione, ritornò a cantare come innamorata de l’Amore Divino e però dice: ''Continuò col fin di suoe parole''; cioè ditte di sopra, sensa mezzo continuò cantando quil salmo nel suo canto, che comincia: ''Beati, quorum remissæ sunt iniquitates, et quorum tecta sunt peccata'' ec.; lo quale è uno dei salmi penitenziari, del quale prese l’autore de la ditta parte che venia a la sua rima; e viene questo salmo a proposito de la materia: imperò che l’autore era per passare lo fiume che tollie la memoria del peccato. E però finge che Matelda cantasse questo, per accenderlo al passamento del ditto fiume et acconciamento di venire a sì fatto stato, quale è quello de la innocenzia e de la purità de la mente, che l’omo non abbia memoria, nè incitamento di peccato, o non abbia di potersi fare coscienzia di peccato. ''E come ninfe''; qui induce l’autore una similitudine, dicendo che Matelda si mosse sola su per la riva del fiume, andando in su come andavano le ninfe per le selve, o per fuggir lo caldo del Sole, o per loro trastullo pilliando piacere de la foresta: ninfa tanto è a dire quanto iddia d’acque, perchè abitavano le ninfe appresso ai fiumi; ma anco si trova generale nome di tutte le iddie che abitavano in terra, le quali propriamente erano gentili iovane, avansanti l’altre in virtù et in bellezza, de le quali erano diverse specie: imperò che altre abitavano a le fonti, e chiamavansi naiade; altre al mare, e chiamavansi nereide; altre ne le selve, e chiamavansi driade; altre alli arboretti e chiamavansi amadriade; altre ne’ monti, e chiamavansi oreade; altre ne’ campi, e chiamavansi napee, che sono vaghe dei fiori; e però lo nostro autore prese lo generale vocabulo, e massimamente quello che s’adatta a quelle che sono spose, che si chiamano ninfe per la frequentazione dei fiumi dove elle si lavavano: imperò che Matelda, secondo la lettera, ebbe marito; e, secondo l’allegoria, la dottrina de la santa Teologia e l’opere virtuose d’ essa si fanno per la santa Chiesa, che è sposa di Iesu Cristo; e perchè era figurata ora allato al fiume, però l’assimilila a le ninfe, che ''si givan sole''; cioè le quali ninfe andavano sole per le selve; e però dice: ''Per le silvatiche ombre''; cioè per l’ombre de le selve, ''disiando''; cioè desiderando, ''Qual di veder''; cioè lo Sole, ''qual di fuggir lo Sole''; cioè che quale va per le selve, per passare a la chiarezza et a luogo aperto dove vegga lo Sole; e quale, per intrare nel bosco folto, sicchè fugga lo Sole; cioè che quale andava cacciando, e {{Pt|que-|}}<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}698|{{Sc|p u r g a t o r i o{{spazi|3}}x x i x .}}|[''v''. 1-12]}}</noinclude>{{Pt|fica|significa}} la dottrina de la santa Scrittura la quale solve li dubbi ai fideli cristiani, e canta sempre loda di Dio: imperò che li santi predicatori e maestri in Teologia o elli ammaestrano lo populo, predicando, o elli cantano li salmi e l’officio, o fanno opere virtuose et esemplari, come può apparere per quello che fu ditto di sopra in più luoghi; e però ora dice l’autore che Matelda, compiuta la sua dichiaragione, ritornò a cantare come innamorata de l’Amore Divino e però dice: ''Continuò col fin di suoe parole''; cioè ditte di sopra, sensa mezzo continuò cantando quil salmo nel suo canto, che comincia: ''Beati, quorum remissæ sunt iniquitates, et quorum tecta sunt peccata'' ec.; lo quale è uno dei salmi penitenziari, del quale prese l’autore de la ditta parte che venia a la sua rima; e viene questo salmo a proposito de la materia: imperò che l’autore era per passare lo fiume che tollie la memoria del peccato. E però finge che Matelda cantasse questo, per accenderlo al passamento del ditto fiume et acconciamento di venire a sì fatto stato, quale è quello de la innocenzia e de la purità de la mente, che l’omo non abbia memoria, nè incitamento di peccato, o non abbia di potersi fare coscienzia di peccato. ''E come ninfe''; qui induce l’autore una similitudine, dicendo che Matelda si mosse sola su per la riva del fiume, andando in su come andavano le ninfe per le selve, o per fuggir lo caldo del Sole, o per loro trastullo pilliando piacere de la foresta: ninfa tanto è a dire quanto iddia d’acque, perchè abitavano le ninfe appresso ai fiumi; ma anco si trova generale nome di tutte le iddie che abitavano in terra, le quali propriamente erano gentili iovane, avansanti l’altre in virtù et in bellezza, de le quali erano diverse specie: imperò che altre abitavano a le fonti, e chiamavansi naiade; altre al mare, e chiamavansi nereide; altre ne le selve, e chiamavansi driade; altre alli arboretti e chiamavansi amadriade; altre ne’ monti, e chiamavansi oreade; altre ne’ campi, e chiamavansi napee, che sono vaghe dei fiori; e però lo nostro autore prese lo generale vocabulo, e massimamente quello che s’adatta a quelle che sono spose, che si chiamano ninfe per la frequentazione dei fiumi dove elle si lavavano: imperò che Matelda, secondo la lettera, ebbe marito; e, secondo l’allegoria, la dottrina de la santa Teologia e l’opere virtuose d’essa si fanno per la santa Chiesa, che è sposa di Iesu Cristo; e perchè era figurata ora allato al fiume, però l’assimilila a le ninfe, che ''si givan sole''; cioè le quali ninfe andavano sole per le selve; e però dice: ''Per le silvatiche ombre''; cioè per l’ombre de le selve, ''disiando''; cioè desiderando, ''Qual di veder''; cioè lo Sole, ''qual di fuggir lo Sole''; cioè che quale va per le selve, per passare a la chiarezza et a luogo aperto dove vegga lo Sole; e quale, per intrare nel bosco folto, sicchè fugga lo Sole; cioè che quale andava cacciando, e {{Pt|que-|}}<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}[''v''. 12-30]|{{Sc|c o m m e n t o}}|699}}</noinclude>{{Pt|sta|questa}} desiderava di vedere lo Sole; e quale andava a stare a diletto a l’ombra et a la versura de la selva sì, che quale andava a la selva per esercitarsi a le fatiche, e quale per aver diletto, ''Allor si mosse''; cioè Matelda cantando, come si muovono le ninfe per le selve, ''contra ’l fiume''; cioè lo fiume Lete; e dice ''contra'', perchè andava contra ’l corso del fiume, ''andando Su per la riva''; cioè del fiume, andando inverso lo suo nascimento, ''et io''; cioè Dante, ''pari di lei''; cioè di Matelda, ''Picciol passo''; cioè suo, ''con picciol''; passo mio, ''seguitando''; cioè ella andava piano, et io seguitava pianamente. E per questo dà ad intendere che la dottrina lo guidava parimente seco in verso Iddio, da la cui grazia discende quello fiume, e però dice: ''pari di lei'': imperò che aggualliava le sue opere esemplari colli atti et opere virtuose. ''Non eran cento tra i suo passi e’ miei''; cioè non eramo anco iti cinquanta passi per uno; e questi passi significano li atti e l’opere virtuose, che successivamente la dottrina de l’attività li mostrava et elli seguitava, ''Quando le ripe''; cioè la sua di là e la mia di qua, ''egualmente dier volta Per modo, ch’al levante mi rendei''; cioè pogo andammo che fummo volti all’oriente, secondo la lettera; ma allegoricamente, meno di 50 atti meritori li funno mostrati da la dottrina de la vita attiva, et elli l’ebbe adimpiuti andando incontra ala grazia di Dio, che elli fu nel suo cospetto; cioè de la grazia di Dio.
C. XXIX — ''v''. 12-30. In questi sei ternari lo nostro autore finge come, volto inverso l’oriente, fatto attento da Matelda, incominciò a comprendere e vedere le cose di Dio; e però finge che prima apparisse uno grande splendore, lo quale fu lo splendore de lo Spirito Santo, come apparrà nel processo. Dice così: ''Non anco fu così nostra via molta''; cioè anco non andammo molto la donna et io, al modo ditto di sopra; e per questo dà ad intendere che non pena a sopravvenire la grazia de lo Spirito Santo a chi va incontra a lei et a chi la va cercando, come andava elli, ''Quando la donna''; cioè Matelda, ''tutta a me si torse''; per farmi più attento; e questo dà ad intendere ch’elli più attentamente si diede a comprendere le cose che insegna la dottrina de la santa Chiesa, a l’attenzione de le quali li predicanti c’invitano quanto attentamente predicano, et inverso noi si piegano facendoci attenti, ''Dicendo: Frate mio, guarda et ascolta''; cioè guarda quello che vedrai et ascolta quello che udirai. ''Et ecco un lustro''; cioè uno splendore, ''subito trascorse'': subitamente viene la grazia del Santo Spirito, ''Da tutte parti per la gran foresta'': imperò che s’accorda co la santa Scrittura, che canta: ''Spiritus Sanctus replevit orbem terrarum''; sicchè ben finge che quello lustro trascorresse da tutti parti per quella grande foresta, ''Tal che di balenar mi misse in forse''; cioè in dubbio. ''Ma perchè ’l balenar, come vien,'' {{Pt|''re''-|}}<noinclude><references/>
{{PieDiPagina|{{spazi|3}}{{Sc|Purg.}} ''T. II.''||''45''}}</noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}700|{{Sc|p u r g a t o r i o{{spazi|3}}x x i x .}}|[''v''. 13-30]}}</noinclude>{{Pt|''sta''|''resta''}}; cioè lo baleno come s’accende così si spegne, e quello durava; però fu certo che non era baleno, ''E quel durando più e più splendeva''; cioè quando più durava, più s’accendea lo splendore, ''Nel mio pensier dicea''; cioè io Dante: ''Che cosa è questa''; la quale io veggo: imperò che finge che non li fusse anco nota la cagione de lo splendore? ''Et una melodia''; cioè dolcessa di canto e concordia di suoni, ''dolce''; cioè melodia e concordia di suoni, ''correva Per l’aire luminoso''; sicchè ad una ora sentia la dolcessa del canto, e vedea la grande chiaressa de lo splendore del lustro; le quali due cose erano di grande diletto. E per questo dà ad intendere due singulari grazie, che dà a la mente umana lo Spirito Santo; cioè lume che caccia via ogni ignoranzia di peccato et induce notizia d’ogni bene, e dolcessa grandissima fa sentire de l’amore di Dio. ''unde buon zelo''; cioè per la ditta cagione, essendo la mente mia sì lieta e sì contenta per buono amore e desiderio commosso, ripresi la colpa de la nostra prima madre Eva; e però dice: ''Mi fe riprender l’ardimento d’Eva''; cioè, mosso da ira per zelo, ripresi l’ardire che ebbe Eva di fare contra ’l comandamento di Dio, ''Che''; cioè la quale Eva, ''là''; cioè là in quil luogo, cioè nel paradiso terresto, ''dove''; cioè nel quale, ''ubidia la terra il Cielo''; cioè la terra ubidia lo Cielo, facendo cioè che ’l Cielo imprimeva, non discordandosi da le suoe influenzie, ''Femina sola''; cioè Eva, che non era accompagnata dall’altra donna, ''e pur testè formata'': imperò che poghe ore era stata formata dinansi ch’ella disubbedisse, ''Non sofferse di star sotto alcun velo''; cioè sotto lo velame de la notizia del bene e del male non sofferse di stare Eva, avendoli Iddio comandato che non toccasse il pomo de la notizia del bene e del male, essendo in quello luogo ove vedea che obedienzia mostrava la terra al Cielo, che dovea essere ammaestramento a lei d’essere obediente al suo Creatore: con ciò sia cosa che fusse in luogo<ref>C. M. luogo, dove nulla disobedienzia era,</ref>, u’ nulla obedienzia era, ''Sotto ’l qual''; cioè velo, cioè di non sapere per esperienzia lo bene e lo male, ''se devota fusse stata''; cioè se fusse stata con devozione; cioè desiderio e contentamento d’esser obediente al suo Fattore la nostra prima madre, e conseguentemente Adam, ''Avrei quelle ineffabili delizie''; cioè diletti che non si possono dire: mellio si possano intendere che dire, ''Sentito prima''; cioè Dante, ch’io non abbo sentito: imperò che l’arei sentito come fusse<ref>C. M. com’io fusse</ref> nato, ''e più lunga fiata''; cioè più lungo tempo: imperò che sempre l’arei sentito sì, ch’io l’arei sentito più lungo tempo ch’io non abbo.
C. XXIX — ''v''. 31-42. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come, andando al modo preditto, s’approssimò più lo splendore et intesesi lo canto, dicendo così: ''Mentre io''; cioè in mentre ch’io<noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}[''v''. 31-42]|{{Sc|c o m m e n t o}}|701}}</noinclude>Dante, ''m’andava tra tante primizie'': primizie sono le cose primaticce, le quali per la sua novità più piaceno, ''De l’eterno piacer''; cioè de la placibilità e diletto che genera lo Spirito Santo ne le menti umane, la quale in sè è eterna, ''tutto sospeso''; per ch’io non sapea che fusse cagione di questo, ''E disioso''; cioè desideroso, ''ancor a più letizie''; cioè a la certificazione de la cagione di quello ch’io vedea, la quale è di maggior letizia che ’l vedere, ''Dinanzi a noi''; cioè a me et a la donna et a Virgilio e Stazio, ''tal, quale un foco acceso Ci si fe l’aire''; cioè ci parve che l’aire s’accendesse et ardesse, come fuoco, ''sotto i verdi rami''; cioè sotto li arbori che erano verdi, ''E ’l dolce suon''; che prima fu udito, ''per canti era già inteso''; cioè da noi. E perchè lo nostro autore àe a dire una sottile finzione, sotto la quale mosterrà una eccellente verità, però fa invocazione a le Muse e specialmente chiama Urania, che è una de le nove Muse che si interpreta celestiale et è l’ottava de le Muse, la quale fa eleggere lo bene e dispregiare lo male; la quale cosa è di celestiale ingegno, e però dice così: ''O sacrosante''; questa è una dizione composta da ''sacro'' e ''sante'', e ''sacrum'' e la cosa santa quanto s’appartiene a Dio, e ''sanctum'' è la cosa ordinata et indicata inviolabile quanto al mondo, la quale violata merita pena, e però di queste due dizioni si fa una: imperò che ogni cosa sacra è santa; ma non ogni cosa santa è però sacra sì, come una virgine che servi, secondo lo corpo e non secondo la mente, sua virginità è santa, e merita pena secondo ’l mondo chi la violasse; ma non è sacra, secondo Iddio; ma una monaca, che servi virginità secondo la mente e secondo lo corpo, è sacro santa: però ch’è santa per la virtù et è per sacramento santa, sacra perchè è consecrata a Dio; e però questo nome adiettivo si dà a la chiesa di Roma: imperò ch’ella è santa, sicchè chi la violasse meritrebbe pena mondana e temporale; et è consecrata a Dio, sicchè chi l’offendesse offenderebbe Iddio, perchè è fatta santa all’uso di Dio, e meritrebbe pena eterna: e però dice l’autore che le Muse non solamente sono sante, che non è licito di violarle secondo lo mondo; ma eziandio sono sacrosante; cioè sante per sacramento di Dio: imperò che a lui consecrate; e puòsi intendere in du’ modi sacrosante, cioè sante insieme con sacro, cioè sacro e sante, e sante per lo sacro, ''Vergini''; chiamale virgini: però che cusì fingeno li autori che fusseno: imperò che fingono che fusseno filliuole di Iove e di Iunone, e chi dice de la memoria, e non fingeno che si maritasseno: ma che le fusseno virgini, come dice {{AutoreCitato|Publio Ovidio Nasone|Ovidio}}, Metamorfosi nel libro {{Sc|v}}; e così Pallade la quale finge iddia de la sapienzia. E questo è ragionevile: imperò che la sapienzia, e le Muse, che sono sotto poste a lei, non si meschiano a le vane delettazioni, nè a le carnali voluttadi; dei nomi di queste Muse in più luoghi<noinclude>
<references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="4" user="Dr Zimbu" />{{RigaIntestazione|{{spazi|3}}702|{{Sc|p u r g a t o r i o{{spazi|3}}x x i x .}}|[''v''. 43-57]}}</noinclude>n’abbo ditto e sì ne la prima cantica et in questa seconda ancora. ''se fami, Freddo o vigilie mai per voi soffersi''; quasi dica: Imperò che molto ne soffersi per acquistarvi; et accordasi con {{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, che dice ne la poetica: ''Multa tulit fecitque puer, sudavit et alsit, Abstinuit Venere et vino, qui Pythia cantat Tibicen, didicit prius extimuitque magistrum. — , Cagion mi sprona''; cioè me Dante, ''ch’io''; cioè ch’io Dante, ''mercè vi chiami''; cioè vi dimandi mercè e premio de la mia fatica e de l’amore ch’io abbo inverso voi. ''Or convien ch’Elicona''; Elicon è uno de iughi di Parnaso, in sul quale era la citta u’ era lo studio de la teoria de le scienzie, et appresso u’ era la fonte Castalio che si chiama la fonte de le Muse; la quale fonte figurava la influenzia indeficiente de le scienzie che quive era; e però dice che ora conviene che Elicona, e pone qui Elicona per la fonte de le Muse, ''per me''; cioè Dante, ''versi''; cioè dell’abundanzia sua metta fuora sì, che ammaestri me tanto che mi vasti a questa materia che io abbo a scrivere, che à bisogno aiuto de le Muse; et accordasi con Orazio, dove dice nel sopradetto libro: ''Nec Deus intersit, nisi dignus vindice nodus Inciderit — , Et Urania''; questa è una delle 9 Muse, cioè l’{{Sc|viii}}, che si chiama cusì<ref>Non da πυρ, ''fuoco''; ma da οὐρανὸς, ''cielo'' deriva il nome d’Urania. ''E''.</ref> a πῦρ che è in lingua greca lo fuoco; e però Urania s’interpreta celestiale, e però chiama l’autore nominatamente lei, perch’elli àe a dire de le cose celestiali, ''m’aiuti''; cioè me Dante, ''col suo coro''; cioè co la sua brigata: tutte le Muse ànno per suo coro le parti de le scienzie che servono e rispondono a lei, sicchè Urania, che è celestiale et elegge lo bene et aborre lo male, pillia de la Grammatica li vocaboli atti a la sua materia, da la Retorica lo stilo e li argumenti, e così dall’altro, ''Forte cosa''; è, s’intende, ''a pensar, mettere ’n versi''; sì fatta materia quale è questa de la quale io abbo a parlare, che è alta e trascende la ragione umana.
C. XXIX — ''v''. 43-57. In questi cinque ternari lo nostro autore dichiara che era quello che facea lo splendore ditto di sopra, e che cantavano le voci di sopra udite, dicendo così: ''Poco più oltra''; cioè che noi non eravamo, ''il lungo tratto''; cioè la lunga distanzia, ''Falsava nel parere''; cioè falsamente apparere facea, ''sette arbori d’oro''; li quali, a la verità non erano arbori; ma così parevano per lungo tratto, cioè distanzia, ''Del mezzo, ch’era ancor tra noi e loro''; cicè tra noi poeti e li ditti arbori; e sottilmente àe toccato qual’è la cagione che ’l vedere s’inganna, e dice che alcuna volta è per lunghessa del mezzo che eccede tanto la virtù visiva, ch’e’ raggi visuali si ristringeno innanti che vegnino a l’obietto; unde debbiamo considerare che l’occhio mette fuora raggi, li quali, avendo virtù di rappresentare<noinclude>
<references/>
[[Categoria:Pagine con testo greco]]</noinclude>
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Manifesto del Partito Politico Futurista Italiano
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OrbiliusMagister
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{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="Anno di pubblicazione"/>1918<section end="Anno di pubblicazione"/>
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</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=20 agosto 2022|arg=Da definire}}{{Intestazione
| Nome e cognome dell’autore =Filippo Tommaso Marinetti
| Titolo =Manifesto del Partito Politico Futurista Italiano
| Anno di pubblicazione = 1918
| Lingua originale del testo =
| Nome e cognome del traduttore =
| Anno di traduzione =
| Progetto = letteratura
| Argomento = Manifesti/Futurismo
| URL della versione cartacea a fronte =
}}
1. Il partito politico futurista che noi fondiamo oggi vuole una Italia libera forte, non più sottomessa al suo grande Passato, al forestiero troppo amato e ai preti troppo tollerati: una Italia fuori tutela, assolutamente padrona di tutte le sue energie e tesa verso il suo grande avvenire.
2. L’Italia, unico sovrano. Nazionalismo rivoluzionario per la libertà, il benessere, il miglioramento fisico e intellettuale, la forza, il progresso, la grandezza e l’orgoglio di tutto il popolo italiano.
3. Educazione patriottica del proletariato. Lotta contro l’analfabetismo. Viabilità. Costruzione di nuove strade e ferrovie. Scuole laiche elementari obbligatorie con sanzioni penali. Abolizione di molte Università inutili e dell’insegnamento classico. Insegnamento tecnico obbligatorio nelle officine. Ginnastica obbligatoria con sanzioni penali. Educazione all’aria aperta, sportiva e militare, scuole di coraggio e d’Italianità.
4. Trasformazione del Parlamento mediante un’equa partecipazione di industriali, di agricoltori, di ingegneri e di commercianti al Governo del Paese. Il limite minimo di età per la deputazione sarà ridotto a 22 anni. Un minimo di deputati avvocati (sempre opportunisti) e un minimo di deputati professori (sempre retrogradi). Un Parlamento sgombro di rammolliti e di canaglie. Abolizione del Senato.
Se questo Parlamento razionale e pratico non dà buoni risultati, lo aboliremo per giungere ad un Governo tecnico senza Parlamento, un Governo composto di 20 tecnici eletti mediante suffragio universale.
Rimpiazzeremo il Senato con una Assemblea di controllo composta di 20 giovani non ancora trentenni eletti mediante suffragio universale. Invece di un Parlamento di oratori incompetenti e di dotti invalidi, ''MODERATO'' da un Senato di moribondi, avremo un governo di 20 tecnici ''ECCITATO'' da una assemblea di giovani non ancora trentenni.
5. Abolizione dell’autorizzazione maritale. Divorzio facile. Svalutazione graduale del matrimonio per l’avvento graduale del libero amore e del figlio di Stato.
6. Partecipazione eguale di tutti i cittadini italiani al Governo. Suffragio universale uguale e diretto a tutti i cittadini uomini e donne. Scrutinio di lista a larga base. Rappresentanza proporzionale.
7. Preparazione della futura socializzazione delle terre con un vasto demanio mediante la proprietà delle Opere Pie, degli Enti Pubblici e con la espropriazione di tutte le terre incolte e mal coltivate. Energica tassazione dei beni ereditarî e limitazione di gradi successorî.
Sistema tributario fondato sulla imposta diretta e progressiva con accertamento integrale. Libertà di sciopero, di riunione, di organizzazione, di stampa. Trasformazione ed epurazione della Polizia. Abolizione della Polizia politica. Abolizione dell’intervento dell’esercito per ristabilire l’ordine.
Giustizia gratuita e giudice elettivo. I minimi salari elevati in rapporto alle necessità della esistenza. Massimo legale di 8 ore di lavoro. Parificazione ad eguale lavoro delle mercedi femminili con le mercedi maschili. Leggi eque nel contratto di lavoro individuale e collettivo. Trasformazione delle Beneficenza in assistenza e previdenza sociale. Pensioni operaie.
Sequestro della metà di tutte le sostanze guadagnate con forniture di guerra.
8. Mantenere l’esercito e la marina in efficienza fino allo smembramento dell’impero austro-ungarico. Poi, diminuire gli effettivi al minimo, preparando invece numerosissimi quadri di ufficiali con rapide istruzioni. Esempio: duecentomila uomini con sessantamila ufficiali, la cui istruzione può essere suddivisa in quattro corsi trimestrali ogni anno. Educazione militare e sportiva nelle scuole. Preparazione di una completa mobilitazione industriale (armi e munizioni) da realizzarsi in caso di guerra contemporaneamente alla mobilitazione militare. Tutti pronti; con la minore spesa, per una eventuale guerra o una eventuale rivoluzione.
9. Sostituire all’attuale anticlericalismo rettorico e quietista un anticlericalismo d’azione, violento e reciso, per sgombrare l’Italia e Roma dal suo medioevo teocratico che potrà scegliere una terra adatta ove morire lentamente.
Il nostro anticlericalismo intransigentissimo e integrale, costituisce la base del nostro programma politico, non ammette mezzi termini ne transazioni, esige nettamente l’espulsione.
Il nostro anticlericalismo vuole liberare l’Italia dalle chiese, dai preti, dai frati, dalle monache, dalle madonne, dai ceri e dalle campane.
{{Centrato|(CENSURA)}}
Unica Religione, l’Italia di domani. Per lei noi ci battiamo e forse morremo senza curarci delle forme di governo destinate necessariamente a seguire il medioevo teocratico e religioso nella sua fatale caduta.
10. Riforma radicale della Burocrazia divenuta oggi fine a sè stessa e Stato nello Stato. Sviluppare per questo le autonomie regionali e comunali. Decentramento regionale delle attribuzioni amministrative e relativi controlli. Per fare di ogni amministrazione uno strumento agile e pratico, diminuire di due terzi gl’impiegati raddoppiando gli stipendi dei Capi-servizio e rendendo difficili ma non teorici i concorsi. Dare ai Capi-servizio la responsabilità diretta e il conseguente obbligo di alleggerire e semplificare tutto. Abolire l’immonda anzianità, in tutte le amministrazioni, nella carriera diplomatica e in tutti i rami della vita nazionale. Premiazione diretta dell’ingegno pratico e semplificatore negli impieghi. Svalutazione dei diplomi accademici e incoraggiamento con premi della iniziativa commerciale e industriale. Principio elettivo nelle cariche maggiori. Organizzazione semplificata a tipo industriale nei rami esecutivi.
11. Contro il patriottismo commemorativo la monumentomania e contro ogni ingerenza passatista dello Stato nell'arte.
12. Industrializzazione e modernizzazione delle città morte che vivono tutt’ora del loro passato. Svalutazione della pericolosa e aleatoria industria del forestiero.
13. Sviluppo della marina mercantile e della navigazione fluviale. Canalizzazione delle acque e bonifiche delle terre malariche. Mettere in valore tutte le forze e le ricchezze del paese. Frenare l’emigrazione. Nazionalizzare e utilizzare tutte le acque e tutte le miniere. Concederne lo sfruttamento a enti pubblici locali. Agevolazioni all’industria e all’agricoltura cooperative. Difesa dei consumatori.
14. Bisogna portare la nostra guerra alla sua vittoria totale, cioè allo smembramento dell’impero austro-ungarico, e alla sicurezza dei nostri naturali confini di terra e di mare, senza di che non potremmo avere le mani libere per sgombrare, pulire, rinnovare e ingigantire l’Italia.
15. Costituzione di un patrimonio agrario dei combattenti. Occorre acquistare una determinata quantità della proprietà terriera d’Italia, pagandola a prezzi da fissarsi con criterii speciali, e darla, con le debite cautele e riservo ai combattenti, o, in caso di loro soccombenza, alle famiglie superstiti.
Al pagamento delle terre così acquistate deve provvedere la Nazione intera, senza distinzione di classe, ma con distinzione progressiva di posizione finanziaria, con elargizioni volontarie e con imposte.
Il pagamento delle terre occorrenti potrebbe estinguersi entro cinquant’anni dallo spossessamento, in modo che il contributo della Nazione, sotto forma di elargizioni o di imposta, sarebbe minimo. Rientrino, se ve ne sono, nel patrimonio agrario dei combattenti, le terre espropriate per debito d’imposta.
Tutti i lavoratori manuali che avranno prestato servizio militare nelle zone delle operazioni dovranno essere iscritti per cura dello Stato nella „Cassa Nazionale di previdenza per la invalidità e la vecchiaia degli operai“ a far data dal primo giorno del loro effettivo servizio. Lo Stato dovrà pagare i contributi annuali per tutta la durata della guerra. L’iscrizione dei militari combattenti alla „Cassa Nazionale“ avverrà d’ufficio e che sarà posta a carico dello Stato per tutto il periodo corrispondente al servizio militare, produrrà un onere continuativo a carico degli interessati per tutto il resto della loro vita.
16. L’assegno congiunto alla concessione di medaglie al valor militare sarà triplicato. — Il limite di età stabilito nei corsi sarà prolungato per i reduci della zona delle operazioni di un tempo equivalente alla durata della guerra. — Ai reduci della zona delle operazioni, quando ottengano un pubblico impiego, saranno computati il servizio militare e le campagne agli effetti dell’anzianità e della pensione, provvedendo lo Stato, quando ne sia il caso, ai versamenti alla Cassa Pensioni per il tempo passato dal militare sotto le armi. — Per dieci anni dopo la guerra le amministrazioni dovranno alternare concorsi liberi con concorsi esclusivamente riservati ai reduci della zona delle operazioni ed ai mutilati di guerra fisicamente suscettibili del servizio richiesto.
Il partito politico futurista che noi fondiamo oggi, e che organizzeremo dopo la guerra, sarà nettamente distinto dal movimento artistico futurista. Questo continuerà nella sua opera di svecchiamento e rafforzamento del genio creatore italiano. Il movimento artistico futurista, avanguardia della sensibilità artistica italiana, è necessariamente sempre in anticipo sulla lenta sensibilità del popolo. Rimane perciò una avanguardia spesso incompresa e spesso osteggiata dalla maggioranza che non può intendere le sue scoperte stupefacenti, la brutalità delle sue espressioni polemiche e gli slanci temerari delle sue intuizioni.
Il partito politico futurista invece intuisce i bisogni presenti e interpreta esattamente la coscienza di tutta la razza nel suo igienico slancio rivoluzionario. Potranno aderire al partito politico futurista tutti gli italiani, uomini e donne d’ogni classe e d’ogni età, anche se negati a qualsiasi concetto artistico e letterario.
Questo programma politico segna la nascita del partito politico futurista invocato da tutti gli italiani che si battono oggi per una più giovane Italia liberata dal peso del passato e dallo straniero.
Sosterremo questo programma politico con la violenza e il coraggio futurista che hanno caratterizzato sin qui il nostro movimento nei teatri e nelle piazze. Tutti sanno in Italia e all’estero ciò che noi intendiamo per violenza e coraggio.
{{Blocco a destra}}{{Centrato|'''F. T. MARINETTI'''<br />futurista al fronte.}}{{Fine blocco}}
[[Categoria:Futurismo]]
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Discussione:Manifesto del Partito Politico Futurista Italiano
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OrbiliusMagister
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text/x-wiki
{{Infotesto
| Progetto= letteratura
| Edizione = ''L'Italia Futurista'' Anno III, n. 39, Firenze, 11 febbraio 1918.
| Fonte = Sito internet [http://futurismus.khi.fi.it/index.php?id=96 Kunsthistoriches Institut in Florenz]
| Eventuale nome del traduttore =
| Nome del primo contributore = [[Utente:Dega180|Dega180]]
| Nome del rilettore = '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]'''
| Note =
}}
Leggendo [http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:vvc-CivgrBoJ:it.scribd.com/doc/62711406/Francesca-Villanti-La-plastica-murale-Completamento-%25E2%2580%259Ccostruttivo%25E2%2580%259D-dell%25E2%2580%2599architettura-futurista+&cd=5&hl=it&ct=clnk&client=iceweasel-a qua] sembra che la prima pubblicazione sia stata effettuata su “Il Mezzogiorno” del 12-13 febbraio.--[[User:Dega180|Dega180]] ([[User talk:Dega180|disc.]]) 10:11, 17 set 2013 (CEST)
:A partire dalla riproduzione fotografica del numero di ''L'Italia Futurista'' dell'11 febbraio 1918 linkata qui sopra ho potuto constatare la notevole differenza tra l'originale e il testo che avevamo qui: dall'ordine degli articoli del manifesto, all'assenza di un intero paragrafo! Ribadisco l'importanza di avere le fonti cartacee a disposizione! - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:20, 20 ago 2022 (CEST)
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|62|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>per necessaria conseguenza dire che gli attributi di generabile o ingenerabile, alterabile o inalterabile, partibile o impartibile, etc., egualmente e comunemente convengano a tutti i corpi mondani, cioè tanto a i celesti quanto a gli elementari, o che malamente e con errore abbia Aristotile dedotti dal moto circolare quelli che ha assegnati a i corpi celesti.
{{Sc|Simp.}} Questo modo di filosofare tende alla sovversion di tutta la filosofia naturale, ed al disordinare e mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto l’universo. Ma io credo che i fondamenti de i Peripatetici sien tali, che non ci sia da temere che con la rovina loro si possano construire nuove scienze.
{{Sc|Salv.}} Non vi pigliate già pensiero del cielo nè della Terra, nè temiate la lor sovversione, come nè anco della filosofia; perchè, quanto al cielo, in vano è che voi temiate di quello che voi medesimo reputate inalterabile e impassibile; quanto alla Terra, noi cerchiamo di nobilitarla e perfezionarla, mentre proccuriamo di farla simile a i corpi celesti e in certo modo metterla quasi in cielo, di dove i vostri filosofi {{Annotazione a lato|La filosofia può ricever accrescimento dalie dispute e contradizioni de i filosofi.}}l’hanno bandita. La filosofia medesima non può se non ricever benefizio dalle nostre dispute, perchè se i nostri pensieri saranno veri, nuovi acquisti si saranno fatti, se falsi, col ributtargli, maggiormente verranno confermate le prime dottrine. Pigliatevi piú tosto pensiero di alcuni filosofi, e vedete di aiutargli e sostenergli, chè quanto alla scienza stessa, ella non può se non avanzarsi. E ritornando al nostro proposito, producete liberamente quello che vi sovviene per mantenimento della somma differenza che Aristotile pone tra i corpi celesti e la parte elementare, nel far quelli ingenerabili, incorruttibili, inalterabili, etc., e questa corruttibile, alterabile, etc. [Per quelli che si perturbano per aver a mutar tutta la Filosofia si mostri come non è così, e che resta la medesima dottrina dell'anima, delle generazioni, delle meteore, degli animali.]
{{Sc|Simp.}} Io non veggo per ancora che Aristotile sia bisognoso di soccorso, restando egli in piede, saldo e forte, anzi non essendo per ancora pure stato assalito, non che abbattuto, da voi. E qual sarà il {{Annotazione a lato|Discorso d'Arstotile per provar l'incorruttibiiità del cielo.}}vostro schermo in questo primo assalto? Scrive Aristotile: Quello che si genera, si fa da un contrario in qualche subietto, e parimente si corrompe in qualche subietto da un contrario in un contrario, sì che {{Annotazione a lato|Generazione e corruzione è solamente tra i contrari, per Aristotile.}}(notate bene) la corruzzione e generazione non è se non ne i contrari; ma de i contrari i movimenti son contrari; se dunque al corpo celeste non si può assegnar contrario, {{Annotazione a lato|Al moto circolare niun altro moto è contrario.}}imperocchè al moto circolare niun altro movimento è contrario, adunque benissimo ha fatto la<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|63}}</noinclude>natura a fare esente da i contrari quello che doveva essere ingenerabile ed incorruttibile. Stabilito questo primo fondamento, speditamente si cava in conseguenza ch’ei sia inaugumentabile, inalterabile, impassibile, e finalmente eterno ed abitazione proporzionata {{Annotazione a lato|Cielo abitazion per gli Bei immortali.}}a gli Dei immortali, conforme alla opinione ancora di tutti gli uomini che de gli Dei hanno concetto. Conferma poi l’istesso ancor per il senso; {{Annotazione a lato|Immutabilità dei cielo compresa per il senso.}}avvenga che in tutto il tempo passato, secondo le tradizioni e memorie, nissuna cosa si vede essersi trasmutata, nè secondo tutto l’ultimo cielo nè secondo alcuna sua propria parte. {{Annotazione a lato|Prova che il moto circolare non ha contrario.}}Che poi al moto circolare niuno altro sia contrario, lo prova Aristotile in molte maniere; ma senza replicarle tutte, assai apertamente resta dimostrato, mentre che i moti semplici non sono altri che tre, al mezo, dal mezo e intorno al mezo, de i quali i dua retti sursum et deorsum sono manifestamente contrari, e perchè un solo ha un solo per contrario, adunque non resta altro movimento che possa esser contrario al circolare. Eccovi il discorso di Aristotile argutissimo e concludentissimo, per il quale si prova l’incorruttibilità del cielo.
{{Sc|Salv.}} Questo non è niente di piú che il puro progresso d’Aristotile, già da me accennato, nel quale, tuttavolta che io vi neghi che il moto, che voi attribuite a i corpi celesti, non convenga ancora alla Terra, la sua illazione resta nulla. Dicovi per tanto che quel moto circolare, che voi assegnate a i corpi celesti, conviene ancora alla Terra: dal che, posto che il resto del vostro discorso sia concludente, seguirà una di queste tre cose, come poco fa si è detto ed or vi replico, cioè, o che la Terra sia essa ancora ingenerabile e incorruttibile, come i corpi celesti, o che i corpi celesti sieno, come gli elementari, generabili, alterabili, etc., o che questa differenza di moti non abbia che far con la generazione e corruzione. Il discorso di Aristotile e vostro contiene molte proposizioni da non esser di leggiero ammesse, e per poterlo meglio esaminare, sarà bene ridurlo piú al netto ed al distinto, che sia possibile: e scusimi il signor Sagredo se forse con qualche tedio sente replicar piú volte le medesime cose, e faccia conto di sentir ripigliar gli argomenti ne i publici circoli de i disputanti. Voi dite: «La generazione e corruzione non si fa se non dove sono i contrari; i contrari non sono se non tra i corpi semplici naturali, mobili di movimenti contrari; movimenti contrari sono solamente quelli che si fanno per linee rette tra termini contrari,<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|64|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>e questi sono solamente dua cioè dal mezo ed al mezo, e tali movimenti non sono di altri corpi naturali che della terra, del fuoco e degli altri due elementi; adunque la generazione e corruzione non è se non tra gli elementi. E perchè il terzo movimento semplice, cioè il circolare intorno al mezo, non ha contrario (perchè contrari sono gli altri dua, e un solo ha un solo per contrario), però quel corpo naturale al quale tal moto compete, manca di contrario; e non avendo contrario, resta ingenerabile e incorruttibile etc., perchè dove non è contrarietà, non è generazione nè corruzione etc.: ma tal moto compete solamente a i corpi celesti: adunque soli questi sono ingenerabili, incorruttibili, etc.» E prima, a me si rappresenta assai piú agevol cosa il potersi assicurare se la Terra, corpo vastissimo e per vicinità a noi trattabilissimo, si muova di un movimento massimo, {{Annotazione a lato|Più facile è accorgersi se la Terra si muova, che se la corruzione si faccia da i contrari.}}qual sarebbe per ora il rivolgersi in se stessa in ventiquattro ore, che non è l’intendere ed assicurarsi se la generazione e corruzione si facciano da i contrari, anzi pure se la corruzione e la generazione ed i contrari sieno in natura: e se voi, signor Simplicio, mi sapeste assegnare qual sia il modo di operare della natura nel generare in brevissimo tempo centomila moscioni da un poco di fumo di mosto, mostrandomi quali sieno quivi i contrari, qual cosa si corrompa e come, io vi reputerei ancora piú di quello ch’io fo, perchè io nessuna di queste cose comprendo. In oltre arei molto caro d’intendere come e perchè questi contrari corruttivi sieno così benigni verso le cornacchie e così fieri verso i colombi, così tolleranti verso i cervi ed impazienti contro a i cavalli, che a quelli concedano piú anni di vita cioè d’incorruttibilità, che settimane a questi. I peschi, gli ulivi, hanno pur radice ne i medesimi terreni, sono esposti a i medesimi freddi, a i medesimi caldi, alle medesime pioggie e venti, ed in somma alle medesime contrarietà; e pur quelli vengono destrutti in breve tempo, e questi vivono molte centinaia d’anni. Di piú, io non son mai restato ben capace di questa trasmutazione sustanziale (restando sempre dentro a i puri termini naturali), per la quale una materia venga talmente trasformata, che si deva per necessità dire, quella essersi del tutto destrutta, sì che nulla del suo primo essere vi rimanga e ch’un altro corpo, diversissimo da quella, se ne sia prodotto; ed il rappresentarmisi un corpo sotto un aspetto e di lì a poco sotto un altro differente assai, non ho per impossibile che possa seguire<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|65}}</noinclude>per una {{Annotazione a lato|Semplice trasposizion di parti può rappresentar i corpi sotto diversi aspetti.}}semplice trasposizione di parti, senza corrompere o generar nulla di nuovo, perchè di simili metamorfosi ne vediamo noi tutto il giorno. Sì che torno a replicarvi che come voi mi vorrete persuader che la Terra non si possa muover circolarmente per via di corruttibilità e generabilità, averete che fare assai piú di me, che con argomenti ben piú difficili, ma non men concludenti, vi proverò il contrario.
{{Sc|Sagr.}} Signor Salviati, perdonatemi se io interrompo il vostro ragionamento, il quale, sì come mi diletta assai, perchè io ancora mi trovo involto nelle medesime difficultà, così dubito che sia impossibile il poterne venire a capo senza deporre in tutto e per tutto la nostra principal materia; però, quando si potesse tirare avanti il primo discorso, giudicherei che fusse bene rimettere ad un altro separato ed intero ragionamento questa quistione della generazione e corruzione, sì come anco, quando ciò piaccia a voi ed al signor Simplicio, si potrà fare di altre quistioni particolari, che il corso de’ ragionamenti ci porgesse avanti, delle quali io terrò memoria a parte, per proporle un altro giorno e minutamente esaminarle. Or, quanto alla presente, già che voi dite che, negato ad Aristotile che il moto circolare non sia della Terra, come degli altri corpi celesti, ne seguirà che quello che accade della Terra, circa l’esser generabile, alterabile, etc., sia ancora del cielo, lasciamo star se la generazione e corruzione sieno o non sieno in natura, e torniamo a veder d’investigare quel che faccia il globo terrestre.
{{Sc|Simp.}} Io non posso accomodar l’orecchie a sentir mettere in dubbio se la generazione e corruzione sieno in natura, essendo una cosa che noi continuamente aviamo innanzi a gli occhi, e della quale Aristotile ha scritto due libri interi. {{Annotazione a lato|Negandosi i principi della scienza, si può sostenere qual si voglia paradosso '}}Ma quando si abbiano a negare i principii nelle scienze e mettere in dubbio le cose manifestissime, chi non sa che si potrà provare quel che altri vuole e sostener qualsivoglia paradosso? E se voi non vedete tutto il giorno generarsi e corrompersi erbe, piante, animali, che altra cosa vedete voi? come non vedete perpetuamente giostrarsi in contro le contrarietà, e la terra mutarsi in acqua, l’acqua convertirsi in aria, l’aria in fuoco, e di nuovo l’aria condensarsi in nuvole, in pioggie, grandini e tempeste?
{{Sc|Sagr.}} Anzi veggiamo pur tutte queste cose, e però vogliamo concedervi<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|66|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>il discorso d’Aristotile, quanto a questa parte della generazione e corruzione fatta da i contrari; ma se io vi concluderò, in virtú delle medesime proposizioni concedute ad Aristotile, che i corpi celesti sieno essi ancora, non meno che gli elementari, generabili e corruttibili, che cosa direte voi?
{{Sc|Simp.}} Dirò che voi abbiate fatto quello che è impossibile a farsi.
{{Sc|Sagr.}} Ditemi un poco, signor Simplicio: non sono queste affezioni contrarie tra di loro?
{{Sc|Simp.}} Quali?
{{Sc|Sagr.}} Eccovele: alterabile, inalterabile, passibile, impassibile, generabile, ingenerabile, corruttibile, incorruttibile?
{{Sc|Simp.}} Sono contrarissime
{{Sc|Sagr.}} Come questo sia, e sia vero ancora che i corpi celesti sieno ingenerabili e incorruttibili, io vi provo che di necessità bisogna che i corpi celesti sien generabili e corruttibili.
{{Sc|Simp.}} Questo non potrà esser altro che un soffisma.
{{Sc|Sagr.}} Sentite l’argomento, e poi nominatelo e solvetelo. I corpi celesti, {{Annotazione a lato|Corpi celesti generabili e corruttibili, perchè sono ingenerabili e incorruttibili.}}perchè sono ingenerabili ed incorruttibili, hanno in natura de i contrari, che sono i corpi generabili e corruttibili; ma dove è contrarietà, quivi è generazione e corruzione; adunque i corpi celesti son generabili e corruttibili.
{{Sc|Simp.}} Non vi diss’io che non poteva esser altro ch’un soffisma? Questo è {{Annotazione a lato|Argumento cornuto, detto altrimenti sorite.}}un di quelli argomenti cornuti, che si chiamano soriti: come quello del Candiotto, che diceva che tutti i Candiotti erano bugiardi, però, essendo egli Candiotto, veniva a dir la bugia, mentre diceva che i Candiotti erano bugiardi; bisogna adunque che i Candiotti fussero veridici, ed in conseguenza esso, come Candiotto, veniva ad esser veridico, e però, nel dir che i Candiotti erano bugiardi, diceva il vero, e comprendendo sé, come Candiotto, bisognava che e’ fusse bugiardo. E così in questa sorte di soffismi si durerebbe in eterno a rigirarsi, senza concluder mai niente.
{{Sc|Sagr.}} Voi sin qui l’avete nominato: resta ora che lo sciogliate, mostrando la fallacia.
{{Sc|Simp.}} Quanto al solverlo e mostrar la sua fallacia, non vedete voi, prima, la contradizion manifesta? i corpi celesti sono ingenerabili e incorruttibili; adunque i corpi celesti son generabili e corruttibili? {{Annotazione a lato|Tra i corpi celesti non è contrarietà}}E poi, la contrarietà non è tra i corpi celesti, ma è tra gli elementi,<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|67}}</noinclude>li quali hanno la contrarietà de i moti ''sursum et deorsum'' e della leggerezza e gravità; ma i cieli, che si muovono circolarmente, al qual moto niun altro è contrario, mancano di contrarietà, e però sono incorruttibili etc.
{{Sc|Sagr.}} Piano, signor Simplicio. Questa contrarietà, per la quale voi dite alcuni corpi semplici esser corruttibili, risied’ella nell’istesso corpo che si corrompe, o pure ha relazione ad un altro? dico se l’umidità, per esempio, per la quale si corrompe una parte di terra, risiede nell’istessa terra o pure in un altro corpo, qual sarebbe l’aria o l’acqua. Io credo pur che voi direte che, sì come i movimenti in su e in giú, e la gravità e la leggerezza, che voi fate i primi contrari, non posson essere nel medesimo suggetto, {{Annotazione a lato|I contrari che son causa di corruzione, non riseggono neill'istesso corpo che si corrompe.}}così nè anco l’umido e ’l secco, il caldo e ’l freddo: bisogna dunque che voi diciate, che quando il corpo si corrompe, ciò avvenga per la qualità che si trova in un altro, contraria alla sua propria. Però, per far che ’l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e tali sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all’incorruttibilità.
{{Sc|Simp.}} Non basta questo, Signor mio. Gli elementi si alterano e si corrompono perchè si toccano e si mescolano tra di loro, e così possono esercitare le lor contrarietà; ma i corpi celesti sono separati da gli elementi, da i quali non son nè anco tocchi, {{Annotazione a lato|Corpi celesti toccano, ma non sono toccati da gii elementi.}}se ben essi toccano gli elementi. Bisogna, se voi volete provar la generazione e corruzione ne i corpi celesti, che voi mostriate che tra loro riseggano le contrarietà.
{{Sc|Sagr.}} Ecco ch’io ve le trovo tra di loro. Il primo fonte dal quale voi cavate le contrarietà de gli elementi, è la contrarietà de’ moti loro in su e in giú; adunque è forza che contrari sieno parimente tra di loro quei principii da i quali dependono tali movimenti; e perchè quello è mobile in su per la leggerezza, e questo in giú per la gravità, {{Annotazione a lato|Gravità e ieggerezza, rarità e densità, son qualità contrarie.}}è necessario che leggerezza e gravità sieno tra di loro contrarie; nè meno si deve credere che sien contrari quegli altri principii che son cagioni che questo sia grave, e leggiero quello. Ma, per voi medesimi, la leggerezza e la gravità vengono in conseguenza della rarità e densità; adunque contrarie saranno la densità e la rarità: le quali condizioni tanto amplamente si ritrovano ne i corpi celesti, che voi stimate le stelle non esser altro che parti piú dense<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|68|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>{{Annotazione a lato|Stelle superano in densità la sustanza del resto del cielo infinitamente.}}del lor cielo; e quando ciò sia, bisogna che la densità delle stelle superi quasi d’infinito intervallo quella del resto del cielo; il che è manifesto dall’essere il cielo sommamente trasparente, e le stelle sommamente opache, e dal non si trovare lassú altre qualità che ’l piú e ’l meno denso o raro, che della maggiore e minor trasparenza possano esser principii. Essendo dunque tali contrarietà tra i corpi celesti, è necessario che essi ancora sien generabili e corruttibili, in quel medesimo modo che son tali i corpi elementari, o vero che non la contrarietà sia causa della corruttibilità, etc.
{{Sc|Simp.}} Non è necessario nè l’un nè l’altro: perchè la densità e {{Annotazione a lato|Rarità e densità ne' corpi celesti diverse da quelle de gli eiementi. Cremonino.}}rarità ne i corpi celesti non son contrarie tra loro, come ne i corpi elementari; imperocchè non dependono dalle prime qualità, caldo e freddo, che sono contrarie, ma dalla molta o poca materia in proporzione alla quantità; ora il molto e ’l poco dicono solamente una opposizione relativa, che è la minor che sia, e non ha che fare con la generazione e corruzione.
{{Sc|Sagr.}} Talchè a voler che il denso e ’l raro, che tra gli elementi deve esser cagione di gravità e leggerezza, le quali possan esser cause di moti contrari ''sursum et deorsum'', da i quali dependano poi le contrarietà per la generazione e corruzione, [...], non basta che sieno di quei densi e rari che sotto la medesima quantità, o vogliam dir mole, contengono molta o poca materia, ma è necessario che e’ siano densi e rari mercè delle prime qualità, freddo e caldo; altramente, non si farebbe niente. Ma, se questo è, Aristotile ci ha ingannati, perchè doveva {{Annotazione a lato|Aristotile si mostra diminuto nell'assegnare le cause dell'esser gli elementi generabili e corruttibili.}}dircelo da principio, e lasciare scritto che son generabili e corruttibili quei corpi semplici che son mobili di movimenti semplici in su e in giú, dependenti da leggerezza e gravità, causate da rarità e densità, fatta da molta e poca materia, mercé del caldo e del freddo, e non si fermare sul semplice moto ''sursum et deorsum''; perchè io vi assicuro che quanto al fare i corpi gravi e leggieri, onde e’ sien poi mobili di movimenti contrari, qualsivoglia densità e rarità basta, venga ella per caldo e freddo o per quel che piú vi piace, perchè il caldo e ’l freddo non hanno che far niente in questa operazione, e voi vedrete che un ferro infocato, che pur si può chiamar caldo, pesa il medesimo e si muove nel medesimo modo che freddo. Ma lasciato ancor questo, che sapete voi che il denso e ’l raro celeste non dependano dal freddo e dal caldo?<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|69}}</noinclude>
{{Sc|Simp.}} Sollo, perchè tali qualità non sono tra i corpi celesti, li quali non son caldi nè freddi.
{{Sc|Salv.}} Io veggo che noi torniamo di nuovo a ingolfarci in un pelago infinito da non ne uscir mai, perchè questo è un navigar senza bussola, senza stelle, senza remi, senza timone, onde convien per necessità o passare di scoglio in scoglio o dare in secco o navigar sempre per perduti. Però, se conforme al vostro consiglio noi vogliamo tendere avanti nella nostra principal materia, bisogna che, lasciata per ora questa general considerazione, se il moto retto sia necessario in natura e convenga ad alcuni corpi, venghiamo alle dimostrazioni, osservazioni ed esperienze particolari, proponendo prima tutte quelle che da Aristotile da Tolomeo e da altri sono state sin qui addotte per prova della stabilità della Terra, cercando secondariamente di solverle, e portando in ultimo quelle per le quali altri possa restar persuaso che la Terra sia, non men che la Luna o altro pianeta, da connumerarsi tra i corpi naturali mobili circolarmente.
{{Sc|Sagr.}} Io tanto piú volentieri mi atterrò a questo, quanto io resto assai piú sodisfatto del vostro discorso architettonico e generale che di quello d’Aristotile, perchè il vostro senza intoppo veruno mi quieta, e l’altro ad ogni passo mi attraversa qualche inciampo; e non so come il signor Simplicio non sia restato subito persuaso dalla ragione arrecata da voi per prova che il moto per linea retta non può aver luogo in natura, tuttavoltachè si supponga che le parti dell’universo sieno disposte in ottima costituzione e perfettamente ordinate.
{{Sc|Salv.}} Fermate, di grazia, signor Sagredo, chè pur ora mi sovviene il modo di poter dar sodisfazione anco al signor Simplicio, tuttavolta però che e’ non voglia restar talmente legato ad ogni detto d’Aristotile, che egli abbia per sacrilegio il discostarsene da alcuno. E’ non è dubbio che per mantener l’ottima disposizione e l’ordine perfetto delle parti dell’universo, quanto alla local situazione, non ci è altro che il movimento circolare e la quiete; ma quanto al moto per linea retta, non veggo, che possa servire ad altro che al ridurre nella sua natural costituzione qualche particella di alcuno de’ corpi integrali che per qualche accidente fusse stata rimossa e separata dal suo tutto, come di sopra dicemmo. Consideriamo ora tutto il globo terrestre e veggiamo quel che può esser di lui, tuttavoltachè ed esso e gli altri corpi mondani si devano conservare nell’ottima e natural disposizione. Egli è necessario<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|70|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>dire, o che egli resti e si conservi perpetuamente immobile nel luogo suo, o che, restando pur sempre nell’istesso luogo, si rivolga in se stesso, o che vadia intorno ad un centro, movendosi per la circonferenza di un cerchio: de i quali accidenti, ed Aristotile e Tolomeo e {{Annotazione a lato|Aristotile e Tolomeo pongono il globo terrestre immobile.}}tutti i lor seguaci dicon pure che egli ha osservato sempre, ed è per mantenere in eterno, il primo, cioè una perpetua quiete nel medesimo luogo. {{Annotazione a lato| Naturale del globo terrestre deve dirsi più tosto la quiete che il moto retto all' ingiù.}}Or, perchè dunque in buon’ora non si dev’egli dire che sua naturale affezione è il restare immobile, piú tosto che far suo naturale il moto all’ingiú, del qual moto egli già mai non si è mosso ned è per muoversi? E quanto al movimento per linea retta, lascisi che la natura se ne serva per ridur al suo tutto le particelle della terra, dell’acqua, dell’aria, e del fuoco, e di ogni altro corpo integrale mondano, quando alcuna di loro, per qualche caso, se ne trovasse separata, e però in luogo disordinato trasposta; se pure anco per far questa restituzione non si trovasse che qualche moto circolare fusse piú accomodato. Parmi che questa primaria posizione risponda molto meglio, dico anco in via d’Aristotile medesimo, a tutte le altre conseguenze, che l’attribuire come intrinseco e natural principio de gli elementi i movimenti retti. Il che è manifesto: perchè s’io domanderò al Peripatetico, se, tenendo egli che i corpi celesti sieno incorruttibili ed eterni, ei crede che ’l globo terrestre non sia tale, ma corruttibile e mortale, sì che egli abbia a venir tempo che, continuando suo essere e sue operazioni il Sole e la Luna e le altre stelle, la Terra non si ritrovi piú al mondo, ma sia con tutto il resto de gli elementi destrutta e andata in niente, son sicuro che egli risponderà di no; adunque la corruzione e generazione è nelle parti, e non nel tutto, e nelle parti ben minime e superficiali, le quali son come insensibili in comparazion di tutta la mole: e perchè Aristotile argumenta la generazione e corruzione dalla contrarietà de’ movimenti retti, lascinsi {{Annotazione a lato|Moti retti, con più parti che a gli interi}}tali movimenti alle parti, che sole si alterano e corrompono, ed all’intero globo e sfera de gli elementi attribuiscasi o il moto circolare o una perpetua consistenza nel proprio luogo, affezioni che sole sono atte alla perpetuazione ed al mantenimento dell’ordine perfetto. Questo che si dice della terra, può dirsi con simil ragion del fuoco e della maggior parte dell’aria; a i quali elementi si son ridotti i Peripatetici ad assegnare per loro intrinseco e natural moto uno del quale mai non si sono mossi nè sono per muoversi, e chiamar fuor<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|71}}</noinclude>della natura loro quel movimento del quale si muovono, si son mossi, e son per muoversi perpetuamente. {{Annotazione a lato|Peripatetici assegnano con poca ragione per naturali quei de' quali non si muovon mai, e per preternaturali quelli de' quali si muovon sempre.}}Questo dico, perchè assegnano all’aria ed al fuoco il moto all’insú, del quale già mai si è mosso alcuno de i detti elementi, ma solo qualche lor particella, e questa non per altro che per ridursi alla perfetta costituzione, mentre si trovava fuori del luogo suo naturale; ed all’incontro chiamano a lor preternaturale il moto circolare, del quale incessabilmente si muovono, scordatisi in certo modo di quello che piú volte ha detto Aristotile, che nessun violento può durar lungo tempo.
{{Sc|Simp.}} A tutte queste cose abbiamo noi le risposte accomodatissime, le quali per ora lascerò da parte per venire alle ragioni piú particolari ed esperienze sensate, le quali finalmente devono anteporsi, {{Annotazione a lato|Esperienze sensate devono anteporsi a i discorsi umani.}}come ben dice Aristotile, a quanto possa esserci somministrato dall’umano discorso.
{{Sc|Sagr.}} Servanci dunque le cose dette sin qui per averci messo in considerazione qual de’ due generali discorsi abbia piú del probabile: dico quello di Aristotile, per persuaderci, la natura de i corpi sullunari esser generabile e corruttibile, etc., e però diversissima dall’essenza de i corpi celesti, per esser loro impassibili, ingenerabili, incorruttibili, etc., tirato dalla diversità de i movimenti semplici; o pur questo del signor Salviati, che, supponendo le parti integrali del mondo essere disposte in ottima costituzione, esclude per necessaria conseguenza da i corpi semplici naturali i movimenti retti, come di niuno uso in natura, e stima la Terra esser essa ancora uno de i corpi celesti, adornato di tutte le prerogative che a quelli convengono: il qual discorso sin qui a me consuona assai piú che quell’altro. Sia dunque contento il signor Simplicio produr tutte le particolari ragioni, esperienze ed osservazioni, tanto naturali quanto astronomiche, per le quali altri possa restar persuaso, la Terra esser diversa da i corpi celesti, immobile, collocata nel centro del mondo, e se altro vi è che l’escluda dall’esser essa ancora mobile come un pianeta, come Giove o la Luna, etc.: ed il signor Salviati per sua cortesia si contenterà di rispondere a parte a parte.
{{Sc|Simp.}} Eccovi, per la prima, due potentissime dimostrazioni per prova che la Terra è differentissima da i corpi celesti. Prima, i corpi che sono generabili, corruttibili, alterabili, etc., son diversissimi da quelli che sono ingenerabili incorruttibili, inalterabili, etc.: la Terra<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|72|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>è generabile, corruttibile, alterabile, etc., e i corpi celesti ingenerabili, incorruttibili, inalterabili, etc.: adunque la Terra è diversissima da i corpi celesti.
{{Sc|Sagr.}} Per il primo argomento, voi riconducete in tavola quello che ci è stato tutt’oggi ed a pena si è levato pur ora.
{{Sc|Simp.}} Piano, Signore; sentite il resto, e vedrete quanto e’ sia differente da quello. Nell’altro si provò la minore a priori, ed ora ve la voglio provare a posteriori; guardate se questo è essere il medesimo. Provo dunque la minore, essendo la maggiore manifestissima. {{Annotazione a lato|Il cielo immutabil, perchè non si è veduta mutazione in esso già per mai.}}La sensata esperienza ci mostra come in Terra si fanno continue generazioni, corruzioni, alterazioni, etc., delle quali nè per senso nostro, nè per tradizioni o memorie de’ nostri antichi, se n’è veduta veruna in cielo; adunque il cielo è inalterabile etc., e la Terra alterabile etc., e però diversa dal cielo. Il secondo argomento cavo io da un principale ed essenziale accidente; ed è questo. {{Annotazione a lato|Corpi lucidi per natura, diversi da i tenebrosi}}Quel corpo che è per sua natura oscuro e privo di luce, è diverso da i corpi luminosi e risplendenti: la Terra è tenebrosa e senza luce; ed i corpi celesti splendidi e pieni di luce: adunque etc. Rispondasi a questi, per non far troppo cumulo, e poi ne addurrò altri.
{{Sc|Salv.}} Quanto al primo, la forza del quale voi cavate dall’esperienza, desidero che voi piú distintamente mi produciate le alterazioni che voi vedete farsi nella Terra e non in cielo, per le quali voi chiamate la Terra alterabile ed il cielo no.
{{Sc|Simp.}} Veggo in Terra continuamente generarsi e corrompersi erbe, piante, animali, suscitarsi venti, pioggie, tempeste, procelle, ed in somma esser questo aspetto della Terra in una perpetua metamorfosi; niuna delle quali mutazioni si scorge ne’ corpi celesti, la costituzione e figurazione de’ quali è puntualissimamente conforme a quelle di tutte le memorie, senza esservisi generato cosa alcuna di nuovo, nè corrotto delle antiche.
{{Sc|Salv.}} Ma, come voi vi abbiate a quietare su queste visibili, o, per dir meglio, vedute, esperienze, è forza che voi reputiate la China e l’America esser corpi celesti, perchè sicuramente in essi non avete vedute mai queste alterazioni che voi vedete qui in Italia, e che però, quanto alla vostra apprensione, e’ sieno inalterabili.
{{Sc|Simp.}} Ancorchè io non abbia vedute queste alterazioni sensatamente in quei luoghi, ce ne son però le relazioni sicure: oltre che,<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|73}}</noinclude>cum eadem sit ratio totius et partium, essendo quei paesi parti della Terra come i nostri, è forza che e’ sieno alterabili come questi.
{{Sc|Salv.}} E perchè non l’avete voi, senza ridurvi a dover credere all’altrui relazioni, osservate e viste da per voi con i vostri occhi propri?
{{Sc|Simp.}} Perchè quei paesi, oltre al non esser esposti a gli occhi nostri, son tanto remoti che la vista nostra non potrebbe arrivare a comprenderci simili mutazioni.
{{Sc|Salv.}} Or vedete come da per voi medesimo avete casualmente scoperta la fallacia del vostro argomento. Imperocchè se voi dite che le alterazioni, che si veggono in Terra appresso di noi, non le potreste, per la troppa distanza, scorger fatte in America, molto meno le potreste vedere nella Luna, tante centinaia di volte piú lontana: e se voi credete le alterazioni messicane a gli avvisi venuti di là, quai rapporti vi son venuti dalla Luna a significarvi che in lei non vi è alterazione? Adunque dal non veder voi le alterazioni in cielo, dove, quando vi fussero, non potreste vederle per la troppa distanza, e dal non ne aver relazione, mentre che aver non si possa, non potete arguir che elle non vi sieno, come dal vederle e intenderle in Terra bene arguite che le ci sono.
{{Sc|Simp.}} Io vi troverò delle mutazioni seguite in Terra così grandi, che se di tali se ne facessero nella Luna, benissimo potrebbero esser osservate di qua giú. Noi aviamo, per antichissime memorie, che già, allo stretto di Gibilterra, Abile e Calpe erano continuati insieme, con altre minori montagne le quali tenevano l’Oceano rispinto; ma essendosi, qual se ne fusse la causa, separati i detti monti, ed aperto l’adito all’acque marine, queste scorsero talmente in dentro, che ne formarono tutto il mare Mediterraneo{{Annotazione a lato|Mediterraneo fatto per la divisione tra Abile e Calpe.}}: del quale se noi considereremo la grandezza, e la diversità dell’aspetto che devon fare tra di loro la superficie dell’acqua e quella della terra, vedute di lontano, non ha dubbio che una tale mutazione poteva benissimo esser compresa da chi fusse stato nella Luna, sì come da noi abitatori della Terra simili alterazioni dovrebbero scorgersi nella Luna: ma non ci è memoria che mai si sia veduta cosa tale: adunque non ci resta attacco da poter dire che alcuno de i corpi celesti sia alterabile etc.
{{Sc|Salv.}} Che mutazioni così vaste sieno seguite nella Luna, io non ardirei di dirlo; ma non sono anco sicuro che non ve ne possano esser seguite: e perchè una simil mutazione non potrebbe rappresentarci<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|74|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>altro che qualche variazione tra le parti piú chiare e le piú oscure di essa Luna, io non so che ci sieno stati in Terra selinografi curiosi, che per lunghissima serie di anni ci abbiano tenuti provvisti di selinografie così esatte, che ci possano render sicuri, nissuna tal mutazione esser già mai seguita nella faccia della Luna; della figurazione della quale non trovo piú minuta descrizione, che il dire alcuno che la rappresenta un volto umano, altri che l’è simile a un ceffo di leone, ed altri che l’è Caino con un fascio di pruni in spalla. Adunque il dire «Il cielo è inalterabile, perchè nella Luna o in altro corpo celeste non si veggono le alterazioni che si scorgono in Terra» non ha forza di concluder cosa alcuna.
{{Sc|Sagr.}} Ed a me resta non so che altro scrupolo in questo primo argomento del signor Simplicio, il quale desidero che mi sia levato. Però io gli domando se la Terra avanti l’innondazione mediterranea era generabile e corruttibile, o pur cominciò allora ad esser tale.
{{Sc|Simp.}} Era senza dubbio generabile e corruttibile ancora avanti; ma quella fu una mutazione tanto vasta, che anche nella Luna si sarebbe potuta osservare
{{Sc|Sagr.}} Oh, se la Terra fu, pure avanti tale alluvione, generabile e corruttibile, perchè non può esser tale la Luna parimente senza una simile mutazione? perchè è necessario nella Luna quello che non importava nulla nella Terra?
{{Sc|Salv.}} Argutissima instanza. Ma io vo dubitando che il signor Simplicio alteri un poco l’intelligenza de i testi d’Aristotile e de gli altri Peripatetici, li quali dicano di tenere il cielo inalterabile, perchè in esso non si è veduto generare nè corromper mai alcuna stella, che forse è del cielo parte minore che una città della Terra, e pur innumerabili di queste si son destrutte in modo che nè anco i vestigii ci son rimasti.
{{Sc|Sagr.}} Io certo stimava altramente, e credeva che il signor Simplicio dissimulasse questa esposizione di testo per non gravare il Maestro ed i suoi condiscepoli di una nota assai piú deforme dell’altra. E qual vanità è il dire: «La parte celeste è inalterabile, perchè in essa non si generano e corrompono stelle»? ci è forse alcuno che abbia veduto corrompersi un globo terrestre e rigenerarsene un altro? e non è egli ricevuto da tutti i filosofi, che pochissime stelle sieno in cielo minori della Terra, ma bene assaissime molto e molto maggiori?<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|75}}</noinclude>Il corrompersi {{Annotazione a lato|È non meno impossibile corrompere una stella, che tutto il globo terrestre. to-}}dunque una stella in cielo non è minor cosa che destruggersi tutto il globo terrestre: però, quando per poter con verità introdur nell’universo la generazione e corruzione sia necessario che si corrompano e rigenerino corpi così vasti come una stella, toglietelo pur via del tutto, perchè vi assicuro che mai non si vedrà corrompere il globo terrestre o altro corpo integrale del mondo, sì che, essendocisi veduto per molti secoli decorsi, ei si dissolva in maniera, che di sé non lasci vestigio alcuno.
{{Sc|Salv.}} Ma per dar soprabbondante soddisfazione al signor Simplicio e torlo, se è possibile, di errore, dico che noi aviamo nel nostro secolo accidenti ed osservazioni nuove e tali, ch’io non dubito punto che se Aristotile fusse all’età nostra{{Annotazione a lato|Aristotile muterebbe opinione vedendo le novità dei nostro secolo}}, muterebbe oppinione. Il che manifestamente si raccoglie dal suo stesso modo di filosofare: imperocchè mentre egli scrive di stimare i cieli inalterabili etc., perchè nissuna cosa nuova si è veduta generarvisi o dissolversi delle vecchie, viene implicitamente a lasciarsi intendere che quando egli avesse veduto uno di tali accidenti, averebbe stimato il contrario ed anteposto, come conviene, la sensata esperienza al natural discorso, perchè quando e’ non avesse voluto fare stima de’ sensi, non avrebbe, almeno dal non si vedere sensatamente mutazione alcuna, argumentata l’immutabilità.
{{Sc|Simp.}} Aristotile fece il principal suo fondamento sul discorso a priori, mostrando la necessità dell’inalterabilità del cielo per i suoi principii naturali, manifesti e chiari; e la medesima stabilì doppo a posteriori, per il senso e per le tradizioni de gli antichi.
{{Sc|Salv.}} Cotesto, che voi dite, è il metodo col quale egli ha scritta la sua dottrina, ma non credo già che e’ sia quello col quale egli la investigò, perchè io tengo per fermo ch’e’ proccurasse prima, per via de’ sensi, dell’esperienze e delle osservazioni, di assicurarsi quanto fusse possibile della conclusione, e che doppo andasse ricercando i mezi da poterla dimostrare, perchè così si fa per lo piú nelle scienze dimostrative: e questo avviene perchè, quando la conclusione è vera, servendosi del metodo resolutivo, agevolmente {{Annotazione a lato|La certezza della conclusione aiuta a ritrovar col metodo risolutivo la soluzione.}}si incontra qualche proposizione già dimostrata, o si arriva a qualche principio per sé noto; ma se la conclusione sia falsa, si può procedere in infinito senza incontrar mai verità alcuna conosciuta, se già altri non incontrasse alcun impossibile o assurdo manifesto. E non abbiate dubbio che Pitagora<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|75}}</noinclude>Il corrompersi {{Annotazione a lato|È non meno impossibile corrompere una stella, che tutto il globo terrestre. to-}}dunque una stella in cielo non è minor cosa che destruggersi tutto il globo terrestre: però, quando per poter con verità introdur nell’universo la generazione e corruzione sia necessario che si corrompano e rigenerino corpi così vasti come una stella, toglietelo pur via del tutto, perchè vi assicuro che mai non si vedrà corrompere il globo terrestre o altro corpo integrale del mondo, sì che, essendocisi veduto per molti secoli decorsi, ei si dissolva in maniera, che di sé non lasci vestigio alcuno.
{{Sc|Salv.}} Ma per dar soprabbondante soddisfazione al signor Simplicio e torlo, se è possibile, di errore, dico che noi aviamo nel nostro secolo accidenti ed osservazioni nuove e tali, ch’io non dubito punto che se Aristotile fusse all’età nostra{{Annotazione a lato|Aristotile muterebbe opinione vedendo le novità dei nostro secolo}}, muterebbe oppinione. Il che manifestamente si raccoglie dal suo stesso modo di filosofare: imperocchè mentre egli scrive di stimare i cieli inalterabili etc., perchè nissuna cosa nuova si è veduta generarvisi o dissolversi delle vecchie, viene implicitamente a lasciarsi intendere che quando egli avesse veduto uno di tali accidenti, averebbe stimato il contrario ed anteposto, come conviene, la sensata esperienza al natural discorso, perchè quando e’ non avesse voluto fare stima de’ sensi, non avrebbe, almeno dal non si vedere sensatamente mutazione alcuna, argumentata l’immutabilità.
{{Sc|Simp.}} Aristotile fece il principal suo fondamento sul discorso a priori, mostrando la necessità dell’inalterabilità del cielo per i suoi principii naturali, manifesti e chiari; e la medesima stabilì doppo a posteriori, per il senso e per le tradizioni de gli antichi.
{{Sc|Salv.}} Cotesto, che voi dite, è il metodo col quale egli ha scritta la sua dottrina, ma non credo già che e’ sia quello col quale egli la investigò, perchè io tengo per fermo ch’e’ proccurasse prima, per via de’ sensi, dell’esperienze e delle osservazioni, di assicurarsi quanto fusse possibile della conclusione, e che doppo andasse ricercando i mezi da poterla dimostrare, perchè così si fa per lo piú nelle scienze dimostrative: e questo avviene perchè, quando la conclusione è vera, servendosi del metodo resolutivo, agevolmente {{Annotazione a lato|La certezza della conclusione aiuta a ritrovar col metodo risolutivo la soluzione.}}si incontra qualche proposizione già dimostrata, o si arriva a qualche principio per sé noto; ma se la conclusione sia falsa, si può procedere in infinito senza incontrar mai verità alcuna conosciuta, se già altri non incontrasse alcun impossibile o assurdo manifesto. E non abbiate dubbio che {{Pt|Pi-|}}<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|76|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>{{Pt|tagora|Pitagora}} {{Annotazione a lato|Pittagora fece l'ecatumbe per una dimostrazion geometrica ritrovata.}}gran tempo avanti che e’ ritrovasse la dimostrazione per la quale fece l’ecatumbe, si era assicurato che ’l quadrato del lato opposto all’angolo retto nel triangolo rettangolo era eguale a i quadrati de gli altri due lati; e la certezza della conclusione aiuta non poco al ritrovamento della dimostrazione, intendendo sempre nelle scienze demostrative. Ma fusse il progresso di Aristotile in qualsivoglia modo, sì che il discorso a priori precedesse il senso a posteriori, o per l’opposito, assai è che il medesimo Aristotile antepone (come piú volte s’è detto) l’esperienze sensate a tutti i discorsi; oltre che, quanto a i discorsi a priori, già si è esaminato quanta sia la forza loro. Or, tornando alla materia, dico che le cose scoperte ne i cieli a i tempi nostri sono e sono state tali, che posson dare intera soddisfazione a tutti i filosofi: imperocchè e ne i corpi particolari e nell’universale espansione del cielo si son visti e si veggono tuttavia accidenti simili a quelli che tra di noi chiamiamo generazioni e corruzioni, essendo che da astronomi eccellenti sono state osservate molte comete generate e disfatte in parti piú alte dell’orbe lunare, oltre alle due stelle nuove {{Annotazione a lato|Stelle nuove apparite in cielo.}}dell’anno 1572 e del 1604, senza veruna contradizione altissime sopra tutti i pianeti; ed in faccia dell’istesso Sole si veggono, mercé del telescopio, {{Annotazione a lato|Macchie che si generano e dissolvono in faccia del Sole.}}produrre e dissolvere materie dense ed oscure in sembianza molto simili alle nugole intorno alla Terra, e molte di queste sono così vaste, che superano di gran lunga non solo il sino Mediterraneo, {{Annotazione a lato| Macchie solari maggiori di tutta l'Asia ed Affrica Affrica.}}ma tutta l’Affrica e l’Asia ancora. Ora, quando Aristotile vedesse queste cose, che credete voi, signor Simplicio, ch’e’ dicesse e facesse?.
{{Sc|Simp.}} Io non so quello che si facesse nè dicesse Aristotile, che era padrone delle scienze, ma so bene in parte quello che fanno e dicono, e che conviene che facciano e dicano i suoi seguaci, per non rimaner senza guida senza scorta e senza capo nella filosofia. Quanto alle comete, non son eglino restati convinti quei moderni astronomi, che le volevano far celesti, dall’Antiticone, {{Annotazione a lato|Astronomi convinti dall’Antiticone.}}e convinti con le loro medesime armi, dico per via di paralassi e di calcoli rigirati in cento modi, concludendo finalmente a favor d’Aristotile che tutte sono elementari? e spiantato questo, che era quanto fondamento avevano i seguaci delle novità, che altro piú resta loro per sostenersi in piedi?
{{Sc|Salv.}} Con flemma, signor Simplicio. Cotesto moderno autore che cosa dice egli delle stelle nuove del 72 e del 604 e delle macchie solari? perchè<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|76|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>{{Pt|tagora|Pitagora}} {{Annotazione a lato|Pittagora fece l'ecatumbe per una dimostrazion geometrica ritrovata.}}gran tempo avanti che e’ ritrovasse la dimostrazione per la quale fece l’ecatumbe, si era assicurato che ’l quadrato del lato opposto all’angolo retto nel triangolo rettangolo era eguale a i quadrati de gli altri due lati; e la certezza della conclusione aiuta non poco al ritrovamento della dimostrazione, intendendo sempre nelle scienze demostrative. Ma fusse il progresso di Aristotile in qualsivoglia modo, sì che il discorso a priori precedesse il senso a posteriori, o per l’opposito, assai è che il medesimo Aristotile antepone (come piú volte s’è detto) l’esperienze sensate a tutti i discorsi; oltre che, quanto a i discorsi a priori, già si è esaminato quanta sia la forza loro. Or, tornando alla materia, dico che le cose scoperte ne i cieli a i tempi nostri sono e sono state tali, che posson dare intera soddisfazione a tutti i filosofi: imperocchè e ne i corpi particolari e nell’universale espansione del cielo si son visti e si veggono tuttavia accidenti simili a quelli che tra di noi chiamiamo generazioni e corruzioni, essendo che da astronomi eccellenti sono state osservate molte comete generate e disfatte in parti piú alte dell’orbe lunare, oltre alle due stelle nuove {{Annotazione a lato|Stelle nuove apparite in cielo.}}dell’anno 1572 e del 1604, senza veruna contradizione altissime sopra tutti i pianeti; ed in faccia dell’istesso Sole si veggono, mercé del telescopio, {{Annotazione a lato|Macchie che si generano e dissolvono in faccia del Sole.}}produrre e dissolvere materie dense ed oscure in sembianza molto simili alle nugole intorno alla Terra, e molte di queste sono così vaste, che superano di gran lunga non solo il sino Mediterraneo, {{Annotazione a lato| Macchie solari maggiori di tutta l'Asia ed Affrica Affrica.}}ma tutta l’Affrica e l’Asia ancora. Ora, quando Aristotile vedesse queste cose, che credete voi, signor Simplicio, ch’e’ dicesse e facesse?.
{{Sc|Simp.}} Io non so quello che si facesse nè dicesse Aristotile, che era padrone delle scienze, ma so bene in parte quello che fanno e dicono, e che conviene che facciano e dicano i suoi seguaci, per non rimaner senza guida senza scorta e senza capo nella filosofia. Quanto alle comete, non son eglino restati convinti quei moderni astronomi, che le volevano far celesti, dall’Antiticone, {{Annotazione a lato|Astronomi convinti dall’Antiticone.}}e convinti con le loro medesime armi, dico per via di paralassi e di calcoli rigirati in cento modi, concludendo finalmente a favor d’Aristotile che tutte sono elementari? e spiantato questo, che era quanto fondamento avevano i seguaci delle novità, che altro piú resta loro per sostenersi in piedi?
{{Sc|Salv.}} Con flemma, signor Simplicio. Cotesto moderno autore che cosa dice egli delle stelle nuove del 72 e del 604 e delle macchie solari?<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|77}}</noinclude>perchè quanto alle comete, io, quant’a me, poca difficultà farei nel porle generate sotto o sopra la Luna, nè ho mai fatto gran fondamento sopra la loquacità di Ticone, nè sento repugnanza alcuna nel poter credere che la materia loro sia elementare, e che le possano sublimarsi quanto piace loro, senza trovare ostacoli nell’impenetrabilità del cielo peripatetico, il quale io stimo piú tenue piú cedente e piú sottile assai della nostra aria; e quanto a i calcoli delle paralassi, prima il dubbio se le comete sian soggette a tale accidente, e poi l’incostanza delle osservazioni sopra le quali son fatti i computi, mi rendono egualmente sospette queste opinioni e quelle, e massime che mi pare che l’Antiticone talvolta accomodi a suo modo, {{Annotazione a lato|L'Antiticone accomoda
le osservazioni
astronomiche a i suoi disegni.}}o metta per fallaci, quelle osservazioni che repugnano al suo disegno.
{{Sc|Simp.}} Quanto alle stelle nuove, l’Antiticone se ne sbriga benissimo in quattro parole, dicendo che tali moderne stelle nuove non son parti certe de i corpi celesti, e che bisogna che gli avversari, se voglion provare lassú esser alterazione e generazione, dimostrino mutazioni fatte nelle stelle descritte già tanto tempo, delle quali nissuno dubita che sieno cose celesti, il che non possono far mai in veruna maniera. Circa poi alle materie che alcuni dicono generarsi e dissolversi in faccia del Sole, ei non ne fa menzione alcuna; ond’io argomento ch’e’ l’abbia per una favola, o per illusioni del cannocchiale, o al piú per affezioncelle fatte per aria, ed in somma per ogni altra cosa che per materie celesti.
{{Sc|Salv.}} Ma voi, signor Simplicio, che cosa vi sete immaginato di rispondere all’opposizione di queste macchie importune, venute a intorbidare il cielo, e piú la peripatetica filosofia? egli è forza che, come intrepido difensor di quella, vi abbiate trovato ripiego e soluzione, della quale non dovete defraudarci.
{{Sc|Simp.}} Io ho intese diverse opinioni, intorno a questo particolare. {{Annotazione a lato|Opinioni diverse circa le macchie solari.}}«Chi dice che le sono stelle, che ne’ loro proprii orbi, a guisa di Venere e di Mercurio, si volgono intorno al Sole, e nel passargli sotto si mostrano a noi oscure, e per esser moltissime, spesso accade che parte di loro si aggreghino insieme e che poi si separino; altri le credono esser impressioni per aria; altri, illusioni de’ cristalli; ed altri, altre cose. Ma io inclino assai a credere, anzi tengo per fermo, che le sieno un aggregato di molti e vari corpi opachi, quasi casualmente concorrenti tra di loro: e però veggiamo spesso che in una<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione|78|{{Sc|dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.}}|}}</noinclude>macchia si posson numerare dieci e piú di tali corpicelli minuti, che sono di figure irregolari e ci si rappresentano come fiocchi di neve o di lana o di mosche volanti; variano sito tra di loro, ed or si disgregano ed ora si congregano, e massimamente sotto il Sole, intorno al quale, come intorno a suo centro, si vanno movendo. Ma non però è di necessità dire che le si generino e si corrompano, ma che alcune volte si occultano doppo il corpo del Sole, ed altre volte, benchè allontanate da quello, non si veggono per la vicinanza della smisurata luce del Sole: imperocchè nell’orbe eccentrico del Sole vi è costituita una quasi cipolla composta di molte grossezze, una dentro all’altra, ciascheduna delle quali, essendo tempestata di alcune piccole macchie, si muove; e benchè il movimento loro da principio sia parso inconstante ed irregolare, nulla dimeno si dice essersi ultimamente osservato che dentro a tempi determinati ritornano le medesime macchie per l’appunto». Questo pare a me il piú accomodato ripiego che sin qui si sia ritrovato per render ragione di cotale apparenza, ed insieme mantenere la incorruttibilità ed ingenerabilità del cielo; e quando questo non bastasse, non mancheranno ingegni piú elevati che ne troveranno de gli altri migliori.
{{Sc|Salv.}} Se questo di che si disputa fusse qualche punto di legge o di altri studi umani, ne i quali non è nè verità nè falsità, si potrebbe confidare assai nella sottigliezza dell’ingegno e nella prontezza del dire e nella maggior pratica ne gli scrittori, e sperare che quello che eccedesse in queste cose, fusse per far apparire e giudicar la ragion sua superiore; {{Annotazione a lato|Nello scienze naturali è inefficace l'arte oratoria.}}ma nelle scienze naturali, le conclusioni delle quali son vere e necessarie nè vi ha che far nulla l’arbitrio umano, bisogna guardarsi di non si porre alla difesa del falso, perchè mille Demosteni e mille Aristoteli resterebbero a piede contro ad ogni mediocre ingegno che abbia auto ventura di apprendersi al vero. Però, signor Simplicio, toglietevi pur giú dal pensiero e dalla speranza che voi avete, che possano esser uomini tanto piú dotti, eruditi e versati ne i libri, che non siamo noi altri, che al dispetto della natura sieno per far divenir vero quello che è falso. E già che tra tutte le opinioni che sono state prodotte sin qui intorno all’essenza di queste macchie solari, questa esplicata pur ora da voi vi par la vera, resta (se questo è) che l’altre tutte sien false; ed io, per liberarvi ancora da questa, che pure è falsissima chimera, lasciando mill’altre improbabilità che<noinclude><references/></noinclude>
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Alex brollo
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<noinclude><pagequality level="3" user="Alex brollo" />{{RigaIntestazione||{{Sc|giornata prima.}}|79}}</noinclude>vi sono, due sole esperienze vi arreco in contrario. {{Annotazione a lato|Argomento che necessariamente prova, le macchie solari generarsi e dissolversi.}}L’una è, che molte di tali macchie si veggono nascere nel mezo del disco solare, e molte parimente dissolversi e svanire pur lontane dalla circonferenza del Sole; argumento necessario che le si generano e si dissolvono: chè se senza generarsi e corrompersi comparissero quivi per solo movimento locale, tutte si vedrebbero entrare e uscire per la estrema circonferenza. L’altra osservazione a quelli che non son costituiti {{Annotazione a lato|Dimostrazione concludente, le macchie esser contigue al corpo solare.}}nell’infimo grado d’ignoranza di prospettiva, dalla mutazione dell’apparenti figure, e dall’apparente mutazion di velocità di moto, si conclude necessariamente che le macchie son contigue al corpo solare, e che, toccando la sua superficie, con essa o sopra di essa si muovono, e che in cerchi da quello remoti in verun modo non si raggirano. Concludelo il moto, che verso la circonferenza del disco solare {{Annotazione a lato|Moto delie macchie verso la circonferenza del disco solare, e perchè apparisce tale.}}apparisce tardissimo, e verso il mezo piú veloce; concludonlo le figure delle macchie, le quali verso la circonferenza appariscono strettissime in comparazione di quello che si mostrano nelle parti di mezo, {{Annotazione a lato|Figura delle macchie stretta verso la circonferenza del disco solare, e perchè apparisce tale.}}e questo perchè nelle parti di mezo si veggono in maestà e quali elle veramente sono, e verso la circonferenza, mediante lo sfuggimento della superficie globosa, si mostrano in iscorcio: e l’una e l’altra diminuzione, di figura e di moto, a chi diligentemente l’ha sapute osservare e calculare, risponde precisamente a quello che apparir deve quando le macchie sien contigue al Sole, e discorda inescusabilmente dal muoversi in cerchi remoti, {{Annotazione a lato|Macchie solari non sono di figura sferica, ma distese come falde sottili.}}benchè per piccoli intervalli, dal corpo solare; come diffusamente è stato dimostrato dall’amico nostro nelle Lettere delle Macchie Solari al signor Marco Velseri. Raccogliesi dalla medesima mutazion di figura che nissuna di esse è stella o altro corpo di figura sferica; imperocchè tra tutte le figure sola la sfera non si vede mai in iscorcio, nè può rappresentarsi mai se non perfettamente rotonda; e così quando alcuna delle macchie particolari fusse un corpo rotondo, quali si stimano esser tutte le stelle, della medesima rotondità si mostrerebbe tanto nel mezo del disco solare quanto verso l’estremità; dove che lo scorciare tanto e mostrarsi così sottili verso tale estremità, ed all’incontro spaziose e larghe verso il mezo, ci rende sicuri quelle esser falde di poca profondità o grossezza rispetto alla lunghezza e larghezza loro. Che poi si sia osservato ultimamente che le macchie doppo suoi determinati periodi ritornino le medesime per l’appunto, non lo crediate, signor Simplicio, e chi ve l’ha detto vi<noinclude><references/></noinclude>
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Opera:La Città del Sole
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OrbiliusMagister
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{{Opera}}
== Edizioni ==
* {{Testo|La Città del Sole (manoscritto, 1602)|La Città del Sole}}, manoscritto
* {{testo|La Città del Sole (1863)}}
* {{testo|La Città del Sole (1995)}}
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Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale/Capitolo IV
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Dr Zimbu
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Porto il SAL a SAL 100%
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{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo IV - I gusti<section end="sottotitolo"/>
<section begin="prec"/>../Capitolo III<section end="prec"/>
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{{Sezione note}}
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Silvio Gallio
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<noinclude><pagequality level="2" user="Silvio Gallio" />{{RigaIntestazione|||631}}</noinclude>è da due anni circa, come già si è detto, in piena attività; ma vengono universalmente
notate: la meno esatta esecuzione de’ lavori; il frequente scomodo de’ risalti, derivante, come sulla strada di Monza, dall’imperfetto collocamento delle traverse, cuscinetti e ruotaie; le incomode vetture. Si fa in ispecie confronto tra le due tratte di Padova e Monza, costrutte da ingegneri italiani (confessiamolo pure nostro malgrado), con quella da Livorno a Pisa, costrutta da ingegneri inglesi, che non ha risalti, presenta lavoro esattissimo, e vettore comodissime; e anche da questo fatto deducesi la scarsa attenzione, o la poca perizia mostrata dai nostri ingegneri.
Questo abbiamo voluto notare come un ''utilissimo avviso'' agli altri ingegneri italiani, i quali sono chiamati a dirigere la costruzione delie nuove vie decretate, tanto soli, che in concorso d’ingegneri esteri, acciò usino la massima attenzione ed il maggiore impegno, onde non meritare siffatta imputazione, sia per proprio onore, che per quello del paese.
Il ponte sulla Laguna potrebbe essere compiuto entro il 1845, com’erasi annunciato; ma mancando anche in via provvisoria la stazione di Venezia, diviene impossibile d’attuarne l’esercizio. La direzione sociale ha chiesto il permesso di supplirvi con provvisori lavori, ed ottenne recentemente risposta favorevole del ministero.
Finalmente, quasi tutte le azioni lombardo-venete diconsi sempre più uscite d’Italia, cioè passate a Vienna, Augusta, Francoforte, Amburgo e Berlino, nelle quali piazze commerciali dopo esser salite fino al prezzo del 135 per %, nuovamente decaddero assai. Pretendesi che neppure più n’esisteano in Italia 500. Quindi manca pur troppo, confessiamolo ancora nostro malgrado, alcun vero interesse sociale degli Italiani per l’impresa.
Sono da lamentare in sommo grado tutte le circostanze che ritardarono fin qui il compimento dell’opera, non potendosi contendere esserne derivato:
1.° Quasi due anni della durata del privilegio infruttuosamente perduti.
2.° Di quasi due anni ritardata l’ultimazione della strada da Milano a Venezia.
3.° Due anni di meno d’esercizio; nel quale intervallo si potevano costruire 40 kilometri almeno di strada per anno, la rendita ''netta'' dei quali, valutata a lire austriache 2,200 il kilometro, importa pel primo anno
{|
|-
|una perdita di||…||austriache lire||480,000
|-
|e nel secondo||…||{{Centrato|»}}||900,000
|-
|||Insieme||austriache lire||1,440,000
|}
4.° Il capitale sociale scemato inoltre degli interessi pagati agli
{|
|-
|azionisti per i due anni infruttiferi estimandosi a circa||||»||1,500,000
|}
{|
|-
|Ne segue alla società un danno estimato in totale austriache lire|||||2,940,000
|}<noinclude><references/></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 39 —|}}</noinclude>{{Pt|rono|alzarono}} le spalle, come a dire: «quello lì non conta».
E proprio non doveva contare, perchè quando furono portate le fragole, una delle ''ciantose'' si metteva una fragola fra le labbra e se la faceva togliere da uno dei due. Assaporava costui e diceva: — ''Mo è condita più meglio che con la cugnac. Prova anche tu, compà. Questa sta la moda de Pariggi''.
''Et ultra!'' parve assentire la compagna.
{{Centrato|*}}
Beatus credette opportuno togliersi di lì.
Egli, l’illustre pedagogista, aveva assistito ad una lezione delle più squisite grazie francesi.
{{Centrato|*}}
— Sono gentiluomini anche quei due? — domandò Beatus a Pasquà.
— ''Ih, che dicite! Quello biondo, prima della guerra, faceva o scarpariello, e mo fa il negoziante di scarpe de cartone pei soldati; quello più anziano ha fatto un sacco di danari coi fichi secchi pe’ Governo. Non sono gentiluomini come me e come vui: sono plebbe, ma tengono alte amicizie. Ma stateve''<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 22 —|}}</noinclude><nowiki/>
— Quando però non si tengono puliti, come è il caso — aveva detto Beatus indicando gli angoli col ditino.
— Tocca al facchino pulire — aveva risposto con dignità il cameriere.
La sera, visitando le lenzuola, vi aveva trovato tracce di altri animalini schiacciati.
Ne aveva ancora avvertito il cameriere, ma questi gli aveva risposto, non senza soddisfazione: — Tempo di guerra, signore! — che Beatus tradusse così: «Questi borghesi vogliono la guerra e anche le lenzuola di bucato!»
Quel cameriere portava il ''frac'', ma tutto laccato di nero, sì che incuteva ribrezzo.
Era colui che portava anche le vivande nella sala da pranzo, laccata di bianco.
{{Centrato|*}}
Per queste ragioni Beatus aveva abbandonato il ''Palace Hôtel'', ed era andato da Pasquà, dove gli fu riconosciuto il diritto delle lenzuola di bucato, anche in tempo di guerra.
Pasquà era un uomo sui cinquant’anni, obeso e tetro con faccia borbonica: stava {{Pt|so-|}}<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 33 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo V.}}}}
{{Centrato|{{larger|Fragole e ale di pollo.}}}}
Erano le undici e mezzo, e nella sala da pranzo non c’era nessuno ancora, fuorchè ''Giggia'', la profuga dai chiari occhi idioti. Ella, senza pudore, essendo già l’ora di servire in tavola, infilava i suoi piedi nudi nelle calze.
— Voi che state facendo? — domandò Pasquà a Beatus.
— Caro Pasquà — rispose Beatus —, vorrei fare colazione, e mi è sembrato di sentire dalla cucina un odorino di brodo. Avete messo un pollo nella pentola?
— ''Ce steva'' — disse Pasquà — ''ma sono venuti due operai e se l’hanno magnato.''
— Due operai hanno mangiato un pollo?
— ''Eh, caro signore'' — rispose Pasquà — ''mo’ i polli li magna chi lavora''.
E allora entrò Carmè, la bianca, con un cestello di fragole.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 21 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo III.}}}}
{{Centrato|{{larger|Pasquà.}}}}
Così Beatus tornò solo al suo albergo.
Era un albergo di secondo ordine, forse vicino al terzo; il cui padrone si chiamava Pasquà.
Veramente Beatus, arrivando in quella città, era sceso a quello che gli fu indicato come il primo albergo, dove scende ogni persona rispettabile. Dal modo, anzi, come gli fu indicato, questo albergo doveva essere una gloria cittadina: infatti spiccava laccato di bianco nella città scura, e portava il superbo nome di ''Palace Hôtel''.
Ma si era appena seduto al tavolino della stanza assegnata, per stendere la relazione a Sua Eccellenza il ministro, quando dovette abbandonare la penna, per grattarsi le gambe. Erano quegli animalini chiamati le pulci. Beatus ne avvertì il cameriere, il quale gli rispose che le pulci sono un naturale appannaggio dei pavimenti.<noinclude></noinclude>
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Piaz1606
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 21 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo III.}}}}
{{Centrato|{{larger|Pasquà.}}}}
Così Beatus tornò solo al suo albergo.
Era un albergo di secondo ordine, forse vicino al terzo; il cui padrone si chiamava Pasquà.
Veramente Beatus, arrivando in quella città, era sceso a quello che gli fu indicato come il primo albergo, dove scende ogni persona rispettabile. Dal modo, anzi, come gli fu indicato, questo albergo doveva essere una gloria cittadina: infatti spiccava laccato di bianco nella città scura, e portava il superbo nome di ''Palace Hôtel''.
Ma si era appena seduto al tavolino della stanza assegnata, per stendere la relazione a Sua Eccellenza il ministro, quando dovette abbandonare la penna, per grattarsi le gambe. Erano quegli animalini chiamati le pulci. Beatus ne avvertì il cameriere, il quale gli rispose che le pulci sono un naturale appannaggio dei pavimenti.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 23 —|}}</noinclude>{{Pt|litamente|solitamente}} sdraiato. Aveva un grosso diamante al dito e la cannuccia della pipa in bocca. Sputava anche lui con iperbole, e se occorreva qualche cosa, chiamava: «''Giggia!'' Carmè! Concettiella!» ma lui non si moveva.
Le tre donne cantavano in cucina presso i fornelli di maiolica. Carmè era silenziosa e di pingui carni bianche: era la giovane moglie e fungeva da cuoca. Gigia era una aitante fanciulla con occhi chiari, idioti e capelli tizianeschi, piedi scalzi: lavava i piatti. Era una profuga. Concettiella nulla faceva, cantava sempre e insegnava a Gigia a non far nulla.
— Voi che guardate? — aveva detto il giorno innanzi Pasquà a Beatus.
Egli guardava Carmè con quanta grazia, e in un attimo, colei allestisse nella padella le uova con la mozzarella. E un’altra volta in quel dì, Pasquà pur disse: — Voi che guardate? — Egli guardava Concettiella che dicendo: «Cocco mio, vien qua», aveva tirato il collo a un pollastro e lavorava, alfine; cioè spennava caldo caldo il pollo sul limitare e spargeva penne e immondizie per la via.
Beatus, nel primo caso, spiegò a Pasquà<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 28 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo IV.}}}}
{{Centrato|{{larger|Pedagogia.}}}}
Salì nella sua camera per stendere la relazione a S. E. il ministro.
Beatus aveva a questo proposito bellissime note di taccuino, fra le quali la seguente: che le iscrizioni degli scolari sui muri delle scuole del nord, valevano quelle degli scolari del sud, tranne qualche variazione nei dialetti.
Tanto nell’Italia del nord come in quella del sud aveva trovata abolita la vecchia cattedra; e in quella vece il tavolino: riforma democratica, ma pericolosa, perchè tra maestro e scolaro deve esistere amore, ma con un metro almeno di distanza; in secondo luogo perchè il tavolino presuppone nel professore calzoni e scarpe irreprensibili, altrimenti gli scolari guardano le scarpe e i calzoni dei professori.
Tanto nell’Italia del nord come in quella del sud aveva trovato gli scolari mescolati con le scolare, ma a Beatus era nato il sospetto<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 38 —|}}</noinclude><nowiki/>
Una ''ciantosa'' intonò:
<poem> Mi chiamano Mimì
il perchè non so.</poem>
I due giovanotti si distesero estasiati come due grossi cani a cui si faccia una carezza.
Beatus provò un senso di nausea a quel romanticismo da strapazzo.
Ma il passaggio al realismo fu rapido, chè una delle ''ciantose'' disse forte ad uno dei due giovani: ''cochon, mon petit cochon''.
Parve al giovane parola gentile e se la fece spiegare. La spiegazione fu data all’orecchio e piacque tanto che il giovane diè in uno sguaiato scoppio di risa. Allora anche l’altro giovane reclamò la sua porzione, e le due ''ciantose'' la diedero in toscano: — Schifosino, schifosetto, schifosone!
Ma quando le due ''ciantose'' dissero:
— Imboscato, imboscatissimo! — i due giovani mostrarono di non gradire molto.
— Ma se non c’è nessuno! — disse una delle due ''ciantose''.
Il giovane ammiccò a Beatus.
Le ''ciantose'' volsero verso quella parte l’occhio protervo, videro l’omiciattolo e {{Pt|alza-|}}<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 41 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo VI.}}}}
{{Centrato|{{larger|La morte del rosignolo.}}}}
La lettera che Beatus aperse, non portava «illustre» nella soprascritta, ed era scritta con righe trasverse, la qual cosa è specialità della donna. Ma non poteva essere una donna elegante, perchè queste scrivono con quel carattere a zampini isterici che è di moda, e si direbbe — se la cosa fosse possibile — insegnato da un calligrafo umorista per far dimostrare alle donne stesse che esse non hanno un carattere, se tutte possono adottare un uguale carattere.
La lettera che Beatus aperse, aveva invece un carattere, ma sbilenco e deforme.
Infine, il bollo postale era appiccicato dietro la busta, e questa è specialità delle serve quando il possesso della terza elementare le mette in grado di scrivere la loro lettera d’amore. Infatti era Scolastica, la serva di Beatus: ma non era lettera d’amore perchè diceva le cose seguenti:<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 44 —|}}</noinclude>poco male; ma ricordatevi di pulire la gabbia, e di dare, tutte le mattine, cinque tarme al rosignolo, e, a mezzodì, un po’ di carne tritata, e che il suo cassettino sia sempre pieno di farina e formaggio; e l’acqua rinnovata».
Era un usignolo non di nido ma silvano, preso con le reti e donato a Beatus da un suo scolaro, campagnolo, in una di quelle grandi gabbie rusticane, fatte di cannucce, con la vôlta di tela verde. Era lungo, aristocratico, grigio perla nel ventre. Le zampine e il becco erano di una delicatezza quasi immateriale. Non era nè domestico, nè ribelle: accettava la sua prigionia e per quanto Beatus avesse cercato di farsi conoscere da lui, mai non fu riconosciuto. Passeggiava per la gabbia con signorilità, quasi sapesse che era inutile spiegare la virtù delle ali. Ma si elevava pei bacchetti, senza sforzo, come per virtù di calamita che attraesse il suo corpo leggero. Beatus gli rivolgea parole gentili, ma lui non torcea per vezzo la testolina ai richiami, ma tenea in avanti quel suo becco sottile con l’alterezza di una fronte.
«Ed è giusto — diceva Beatus — che non mi riconosca per nutrimento che io gli dia.»<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 25 —|}}</noinclude>Quando io vi faccio riempiere bene ''a panza'', non basta?
E in verità Beatus, benchè avesse la ''panza'', cioè stomaco e intestino delicatissimi, mai come in quei giorni, sotto il regime di Pasquà, era stato così bene. Inoltre le tre donne per effetto della loro giovinezza gli scancellavano la imagine delle cose sudicie.
Era anche sgarbato Pasquà. Diceva: — Io v’apparecchio qua e voi ve ne andate là. Che avete? la tarantola in corpo?
È che Beatus cercava l’angolo dove la tovaglia fosse men sudicia.
— ''Ih, quanta aristucrazia!'' — aveva detto Pasquà. — ''Quando v’aggio dato ’a salvietta pulita p’ ’a bocca nun basta?''
Era anche curioso Pasquà: — ''Vui m’avite a spiega come fate: v’andate a curcà e leggite, pigliate ’u caffè e leggite, mangiate ’a minestra, e leggite. Io dopo due minuti che aggio aperto u’'' Don Marzio, ''me volta ’a capa''.
E vedendolo pensoso, Pasquà diceva: — Anch’io come voi tengo tanti pensieri; ma invece di tutti questi libri, bevete e non penserete più a niente.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 37 —|}}</noinclude>si dovevano mantecare allo stesso modo. Ma forse pei due provinciali erano più interessanti così.
Una di esse, d’un tratto, fece scattare contro i giovanotti la pompetta dei profumi. Il loro incanto di contemplazione fu rotto e parvero felici come bimbi a cui il giocoliere fa un bel giuoco. Chiusero gli occhi e accolsero in faccia l’acqua benedetta.
Ma quando Pasquà ebbe stappato la bottiglia, e versò il nero vino, fu dolcemente redarguito da uno dei giovanotti. Ma non dolcemente rispose Pasquà:
— ''Vui pazziate, compà'' — disse. — ''Io vi apro una bottiglia che è una reliquia, e vui andate trovando ’a sciampagna!''
Dopo gli spaghetti e il vino fumoso, il simposio si animò.
Beatus sentì uno dei giovanotti che diceva a una delle ''ciantose'': — ''Facite vede!''
Era il modo come esse tenevano la forchetta.
Si provarono essi, ma non vi riuscirono.
— ''La vostra maniera è aristocratica'' — disse uno —, ''ma accussì non se ponno magnà li vermicelli''.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 42 —|}}</noinclude><nowiki/>
«Signor padrone, vengo con questa mia per farle sapere che tutti noi stiamo bene e così spero anche di lei. E prima di tutto gli devo dire che io sono molto contenta perchè mio fratello ha avuto venti anni di galera, che sono diventati dieci per l’amnistia: e adesso fa il muratore a Santo Stefano, così sono sicura che non se lo mangeranno i bacherozzoli; e poi tutti mi dicono che appena finita la guerra, li metteranno fuori tutti, come è di giusta, perchè lui non ha rubato nè ammazzato nessuno!»
Qui Beatus si fermò. Egli aveva il vizio di fermarsi a tutti i problemi, come i cani a tutti i paracarri: il problema qui era tremendo! Il fratello di Scolastica era stato condannato per diserzione; cioè appunto perchè non aveva ucciso in guerra.
Ma quella frase plebea: ''non se lo sarebbero mangiato i bacherozzoli'', che voleva significare che ''non sarebbe morto combattendo,'' gli fece vedere, quasi con gli occhi, la giovinezza di coloro che adesso erano divorati dai vermi della terra.
La lettera continuava:
«E adesso gli devo dire che Ruggero Bonghi<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 27 —|}}</noinclude>''fa? Eh, ci vuol altro che il gilè bianco e le scarpe lustre!''
Infelice Pasquà! Egli guardava tutto il giorno il suo inutile harem.
«Ecco una cosa — disse fra sè Beatus, sorridendo quando fu solo — che contraddice all’{{TestoCitato|Elogio della Follia|elogio}} che {{AutoreCitato|Erasmo da Rotterdam|Erasmo di Rotterdam}} fa della stoltezza, perchè ecco qui lo stolto Pasquà che soffre per questa liberazione dall’animalità. Liberazione? Sì, ma anche esenzione dalla vita».
E Beatus non sorrise più.
E si ricordò poi di quella gloria a cui aspirava la giovane professoressa: forse era la stessa cosa che formava il rimpianto di Pasquà: l’amore! Povera fanciulla! E pensò come potesse dare alla sterile giovinezza di colei ciò che non poteva dare ai maturi anni di Pasquà.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 35 —|}}</noinclude>{{Pt|''cottes''|''cocottes''}} o di ''ciantose'' ogni donnina un po’ eteroclita.
— ''Assettateve, assettateve, che mo ve porto una minestrina di verdura, che va bene per vui''.
{{Centrato|*}}
Realmente Pasquà aveva dato a Beatus una lezione di sociologia: mangiano delicatezze coloro di cui la società ha bisogno: operai e ''cocottes''.
{{Centrato|*}}
Un fruscio di seta, un incrociarsi di voci e di risa avvertì Beatus che le ''cocottes'' o ''ciantose'' erano giunte.
Entrarono con passo di danza e occhi sfacciati. Seguivano due giovanotti alti e membruti, stilati all’ultima moda; ma parlavano come Pasquà. Le signorine parlavano con la voce sguaiata del palcoscenico.
Pasquà, derogando al suo costume, prese lui i servizi di mensa e cominciò: — ''Mo’ ve servo ’na supressata di verace maiale'' «Eccellentissimo!», significò trivellando la gota.
Ma non ottenne il meritato successo di approvazione perchè i due giovanotti {{Pt|consulta-|}}<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 45 —|}}</noinclude>Però per Natale o per Santa Lucia, cominciava a cantare, forse perchè lo studio di Beatus era tiepido e solatìo; e durava tutto l’inverno a cantare.
Novena di Natale!
Era come una nostalgia dei paesi d’oriente, che lui, il nobile silvano aveva conosciuto. Perchè chi sa ancora dove migrano gli uccelli? Paesi d’oriente ove fiorirono le mille e una notte, paesi che lui, Beatus, da giovane avrebbe voluto vedere; ma che, oramai, mai avrebbe veduto!
Li rivedeva nel canto del rosignolo.
E poi, e poi spesso la notte è rotta dal grido delle strigi, ed è bello udire il canto del rosignolo, la notte. E poi, e poi: da un lato, nel suo studio, stava Loreto, immoto, coriaceo, adunco: e dall’altro lato quella creatura alata e canora, che faceva pensare a cose inverosimili: trasmigrazioni di anime, che so io. Quando cantava, tutta la gola gli si gonfiava per la passione e non s’accorgea che Beatus si accostava. Ma se si accorgea, allora non cantava più.
Ora anche lui se lo mangiavano i «bacherozzoli»!<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 32 —|}}</noinclude><nowiki/>
«È deplorevole — diceva Beatus pensando al pollo — che qualche volta lo stomaco umano reclami l’albumina animale. E se invece di una gallina fosse un gallo?»
Dunque si lavò le mani per la colazione. Cioè se le volle lavare, ma non c’era più acqua nella piccola brocca.
Chiamò con voce dolce, decrescente: — Gigia, Gigia, Gigia!
Ma Gigia non rispose. Certo un tedesco avrebbe chiamato con voce imperiosa crescente: «Ghighia! Ghighia, Ghighia!», e Gigia avrebbe risposto.
Andò dunque lui ad attingere acqua, e fece altre igieniche faccenduole nella camera, che Gigia o Carmè o Concettiella chissà quando avrebbero mai fatte.
E scese per la colazione.<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 29 —|}}</noinclude>che questa mescolanza aumentasse i globuli bianchi nel sangue degli adolescenti.
A questo proposito Beatus, una volta, aveva dato scandalo, perchè in una scuola liceale, essendo chiamata una signorina a rispondere, Beatus osservò che tutti gli scolari erano colpiti da stupore idiota.
Muta era anche la signorina: ma faceva il bocchino dolce e idiota.
«Dica quello che sa, signorina», confortò un professore con patetica voce. E allora il verso:
''{{TestoCitato|Chiare, fresche e dolci acque|Chiare fresche e dolci acque}}'' — tremò su le labbra della signorina.
Ma Beatus interruppe dicendo: «stia ritta!»
«Ma io sto ritta!»
«No, lei sta storta!»
La signorina stava bensì ritta, ma in linea serpentina, come è stabilito negli ultimi testi della moda.
Allora Beatus inforcò gli occhiali e vide che la signorina era eccessivamente estiva nella sua blusetta, e ordinò:
«Esca e si vada a vestire.»<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 31 —|}}</noinclude><nowiki/>
«Tanto nell’Italia del nord come in quella del sud esiste povertà del senso tragico: gli aggettivi ne costituiscono il surrogato».
Vi era, poi, una nota che offendeva tutto il genere umano: «Inutile predicare la verità.
«I dormiglioni tirano il collo al gallo! ma con tutto questo lo stupido animale canta pur sempre dopo la mezzanotte e allo spuntare dell’alba.
I galli salvano l’umanità a prezzo del loro collo».
{{Centrato|*}}
Anche quella mattina Beatus stette nella sua camera per sviluppare questi appunti, ma non ci riuscì. Non aveva reagenti. Però aggiunse questa nota: «Invece dei salterelli, insegnare la ginnastica giapponese che permette a chi è più debole di abbattere un mascalzone».
Ma quando fu verso mezzodì cominciò a sentire un piccolo onesto appetito allo stomaco.
Un’ala di pollo con annessa anca, calda bollente, sarebbe stata gradita. Rammentava il pollo, spennato da Gigia.<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 26 —|}}</noinclude><nowiki/>
Era anche sfacciato Pasquà. Apriva i libri, e vedendo scritto ''Storia'' — ''Ih, quanta storia!'' — esclamò. — ''La so anch’io la storia come voi. Re Gioacchino, {{AutoreCitato|Ferdinando II delle Due Sicilie|Re Ferdinando}}, Re Franceschiello''...... ''Tutti fessi!''
{{Centrato|*}}
Tornando dunque Beatus al suo albergo, trovò Pasquà sdraiato nel suo nirvana.
Aprì gli occhi porcini e disse tetro a Beatus: — Felice voi! Sempre di società anchela mattina!
— Perchè?
— Perchè avete sempre il gilè bianco, i guanti, e le scarpette lustre.
— Felice voi, Pasquà — disse di rimando Beatus —, voi che potete dormire anche al mattino; voi bella casa, voi bella salute, voi belle donne. — E indicò, nella cucina, le tre donne fresche e piacenti.
Lo guatò torvo Pasquà e disse:
— ''Vui nun capite niente! Vui nun sapete che tengo dint’ ’u core mio. Quando si arriva all’età mia, che campo a fa ’ncoppa a stu mondo? E anche vui che campate a''<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 9 —|}}</noinclude>
{{Centrato|{{Sc|Capitolo II.}}}}
{{Centrato|{{larger|La giovane professoressa.}}}}
E vide venirgli incontro pel viale deserto una figurina bianca che avea barbagli d’oro per effetto del sole che punteggiava la grande ombra.
Quando gli fu da presso, la riconobbe: era la giovane professoressa di italiano.
Due occhi vellutati, un corpo un pochino sfiorito pure essendo ella nel mezzo della sua giovinezza. «Una onesta giovane — avevano detto a Beatus Renatus le autorità del luogo, — e non priva di buon volere. Forse un po’ vistosa. Porta grandi cappelli, tacchi un po’ alti ed è profumata. E quei ragazzoni di scolari guardano più lei che i libri».
La graziosa professoressa, quando fu presso di lui, fermò il saltellante passo e chiedendo scusa dell’ora e del luogo, con trepida voce cominciò così:
— Signor Regio Ispettore, io vengo per una<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 36 —|}}</noinclude>{{Pt|rono|consultarono}} prima le ''ciantose,'' e si sentì la voce di Pasquà che aveva perso la pazienza e disse: — ''Più fine? Più fine di vermicelli con le vongole che v’aggio a dà?''
A Beatus, Pasquà fece portare la minestrina di erbe cotte. Mangiando la quale, Beatus si ricordò di quel sapientissimo {{AutoreCitato|Esiodo|Esiodo}}, quando dice: «Stolti gli uomini, che non sanno quanto maggior guadagno sia cibarsi di malve e di asfodelo che di opere ingiuste» Vero! Ma è seccante aver vicino chi mangia pollo e fragole.
Nell’attesa degli spaghetti con le vongole, le due ''ciantose'' si tolsero i cappelli e i mantelli. Poi aprirono le loro borsette, ne levarono piumino, specchietto, lapis e cominciarono a ritoccarsi il volto come in casa propria.
I due giovanotti assistevano all’operazione con molta serietà.
Per quello che Beatus poteva distinguere, le due ''ciantose'' erano due babbuine dipinte: carni un po’ travagliate, roba di terzo ordine. Pretesa di gran mondane, come i piumacci dei loro cappelli avean pretesa di colibrì. Uno dei visetti era mantecato all’alchermes, l’altro al pistacchio. Se avessero avuto più senno,<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 43 —|}}</noinclude>è scappata di casa ed è rimasta fuori due giorni, e il boia dei cani se l’ha presa, e io son dovuta andare dal Comune dove ho dovuto pagare tanti soldi. Loreto sta bene, ma dà i becconi a tutti; invece il rosignolo è stato male ed è morto, perchè il formaggio non si trova, e i macellai non dànno più la carne. E adesso gli devo dire che se lei non manda altri soldi, io ho trovato un altro servizio da una contessa, che è sola, e in casa ci ha tutto quello che vuole, e non c’è bisogno di far la fila; perchè ci portano tutto in casa: olio, zuccaro, farina e galline. Gli devo poi anche dire che quel suo amico che bestemmia sempre in toscano, è venuto due o tre volte, e dice che faccia presto a tornare che lui ha bisogno di parlargli. Altro non avendo, passo a firmarmi la sua fedele serva Scolastica».
{{Centrato|*}}
Qui Beatus non pianse, ma questa notizia del rosignolo gli diede molto dispiacere. Lasciando la casa, così aveva raccomandato a Scolastica:
«Se anche non levate la polvere ai mobili,<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 24 —|}}</noinclude>che ammirava l’arte con cui Carmè faceva saltare la padella; e nel secondo caso pensava a quel ''cocco mio'' seguito dallo stroncamento delle vertebre; e pensava altresì come una scuola che insegnasse a non spargere immondizie, sarebbe stata una gran scuola.
Ma Pasquà grugnì: — ''Nun dite fesserie, pecchè voi guardate ’i femmine e nun’a mozzarella''.
{{Centrato|*}}
Pasquà si moveva soltanto all’ora di servire a tavola. Ma non portava lui le vivande. Era soltanto quello che i latini chiamavano ''pincerna'': cioè il coppiere. Portava e sturava le bottiglie, e allora soltanto aveva un po’ di gaiezza.
— Quando — diceva girando con le dita contro la guancia, a modo di un cavatappi
— avete bevuto questo rosolio, voi siete in paradiso.
Era anche un po’ prepotente Pasquà. Diceva: — Voi volete sapere in cucina ''che ce sta''. Non ci pensate. ''Mo v’arrangio io''. — E portava quello che voleva lui, e diceva: —<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 40 —|}}</noinclude>''buono, signorì; per questa sera v’aggio stipato due fragole''.
Veramente le fragole erano diventate odiose a Beatus.
«Dicono, — rispondeva Beatus mentalmente a Pasquà — che la sociologia sia una scienza moderna; ma Esiodo, benchè vissuto tanti secoli fa, ne sapeva almeno quanto {{AutoreCitato|Vilfredo Pareto|Vilfredo Pareto}}».
Pasquà ora serviva caffè e rosoli. Ma tornò indietro subito col vassoio:
— ''Vogliono il caffè in to giardino, sotto il bersò''.
— Caro Pasquà, — gli disse Beatus — l’aristocrazia non prende mai il caffè dove ha pranzato.
Ma Beatus sul tavolo di Pasquà vide una lettera e disse: — Questa è per me.
— ''E se è vostra, pigliatevella.''
— Ma quando è arrivata?
— ''Ma che saccio io quando è arrivata! Domandate al portalettere. Vui volete sapè tutte cose. Ringraziate Iddio che è arrivata.''
Era il caso di osservare a Pasquà che lui era poco gentiluomo; ma era così arrabbiato per quei signori là, sotto il bersò.<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 46 —|}}</noinclude>
{{Centrato|*}}
Ma sotto il pergolato le due signorine seguitavano le loro lezioni di eleganza ai due pacchiani: le pose, i passi, come si accende la sigaretta, dove si butta la cenere. Se i greci fossero risorti, avrebbero aggiunto alle Muse, maestre di civiltà, la Moda. Poi una cantò canzonacce di caffè concerto: l’altra si atteggiò a sfinge, con i polsi aderenti e le palme disposte come un porta—uovo, e il viso di bertuccia dentro il porta—uovo. E mostrava i denti.
«Era più bello quel povero rosignolo» pensò Beatus.
{{Centrato|*}}
Poi andò da Pasquà e disse che facesse il conto, perchè partiva domani.<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 30 —|}}</noinclude>
{{Centrato|*}}
Vi erano poi alcune note che non si sarebbero mai potute presentare senza offesa a Sua Eccellenza, fra cui questa:
«Se proprio lo Stato vuole lui alimentare le scuole, non alimenti almeno i propri nemici».
Ve ne erano altre che se anche S. E. le avesse degnate, mai S. E. le avrebbe potute presentare in una relazione da distribuire ai signori deputati. Per esempio queste:
«Lo studio è cosa aristocratica».
Seguiva poi una nota che avrebbe offeso non solo alcuni deputati, ma poteva parere anche pazzesca a molti:
«Il grido, ''morte all’intelligenza!'' non ha valore se non quando si è percorso tutto il giro dell’intelligenza. Vero è che le democrazie scontano oggi l’errore di voler fare di tutti gli uomini animali pensanti.»
Altre note avrebbero offeso la corporazione dei professori; come questa: «La crisi attuale della scuola è in ultima analisi crisi.... di materia cerebrale».
Altre note poi offendevano l’intera nazione, come questa:<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="3" user="Piaz1606" />{{RigaIntestazione||— 34 —|}}</noinclude><nowiki/>
— Oh, le bellissime fragole — esclamò Beatus.
— Queste non sono per voi — disse Pasquà.
— E perchè?
— ''Questa è una cosa troppo fina, e co’ zucchero e co’ cugnac, meno di quattro lire non ve le posso dà. È roba da'' cocottes ''che ponno pagà. E poi scusate; mo’ che la gente soffre la fame e muore in guerra, vui andate cercando le fragole? Vui siete gentiluomo!''
E queste parole furono proferite in tono di rimprovero.
Ora, siccome Beatus girava appunto l’Italia per rimproverare altrui, così gli dolse esser rimproverato dall’oste, e domandò:
— Come fate a sapere che io sono un gentiluomo?
— ''Ih, si vede! V’aggio domandato il nome? Se siete profugo, internato, se siete francese, chi siete, che cosa siete venuto a fare in questo paese? V’aggio presentato il conto? Vui siete gentiluomo e basta! Vedete quella tavola? Mo’ arrivano le'' cocottes.
Una compagnia d’operette agiva in un piccolo teatro lì presso, e Pasquà chiamava, senza cattiva intenzione, col nome di {{Pt|''co''-|}}<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="1" user="Utoutouto" />{{RigaIntestazione|876|''Indice delle frasi''||riga=sì}}</noinclude>{{Colonna}}
{{Pg|477|Πρώτιστα πλοῦτον, εἶτα δ´ εὐσεβήσομεν. 1411.}}
{{Pg|127|Provando e riprovando. 432.}}
{{Pg|101|Proximus sum egomet mihi. 350.}}
{{Pg|158|Prudens futuri temporis exitum <nowiki>|</nowiki> Caliginosa nocte premit Deus. 523.}}
{{Pg|10|Ψυχῆς Ἰατρεῖον. 24.}}
{{Pg|708|Pulchre, bene, recte. 1944.}}
{{Pg|54|Pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est. 207.}}
{{Pg|565|Pulsate et aperietur vobis. 1689.}}
{{Pg|282|Pulvis es, et in pulverem reverteris. 883.}}
{{Pg|273|Pulvis et umbra sumus. 849.}}
{{Pg|592|Pura siccome un angelo. 1781.}}
{{Pg|187|Purchè costei si salvi, il mondo pera. 620.}}
{{Pg|672|Purchè essi tengano duro! 1876.}}
{{Pg|186|Purchè ’l reo non si salvi, il giusto pera <nowiki>|</nowiki> E l’innocente. 619.}}
{{Pg|439|Purga per digiuno <nowiki>|</nowiki> Le anguille di Bolsena e la vernaccia. 1298.}}
{{Pg|592|Puro e disposto a salire alle stelle. 1782.}}
{{Pg|450|Put your trust in God, my boys, and keep your powder dry. 1332.}}
{{Fine Colonna}}
{{Colonna}}
{{Pg|12|Quae non frustra dicta est a quibusdam secunda natura. 37.}}
Quseque ipse miserrima vidi | Et quorum pars magna fui. 1926.
Quaerite et invenietis. 1689.
Quae te dementia cepit? 1554.
Quale aspetta prego, e l’uopo vede | Malignamente già si mette
al nego. 164.
Quali colombe dal desio chiamate. 2025.
Qualis artifex pereo! 1226.
Qualis dominus, talis et servus. 230.
Qualis vita, talis oratio. 1 104.
Quamdiu enim vivimus, in certamine sumus. 856.
Quam parva sapientia regitur mundus. 626.
Quam subito, quam certo, experto crede Roberto. 430.
Quando c’è la salute, c’è tutto. 2155.
Quando la gente non avea farina, | Lo re diceva: mangiate pollame.
1382.
Quando mi gioverà narrare altrui | Le novità vedute e dire: Io
fui! 1927.
Quando poi dalla trincea | Suona l’ora di battaglia. 1850.
Quandoque bonus dormitat Homerus. 417.
Quandoquidem populus iste vult decipi, decipiatur. 543.
Quand tout le monde a tort, tout le monde a raison. 1 55°«
Quand une civilisation est vermoulue, l’avocat s’y met. 827.
Quand vous m’aurez tué, il ne me faudra que six pieds de terre.
220.
Quand vous semez du Jésuite, vous récoltez du révolté. 130;;.
Quanti fiaschi n’hai vuotati? 17 io.<noinclude>[[Categoria:Pagine con testo greco]]</noinclude>
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== Scansioni ==
Le scansioni sono state ottenute dalla fonte IA, verificate, corrette e integrate con le scansioni eseguite personalmente da [[Utente:Albertomos|Albertomos]] e utilizzate per la trascrizione [[Scola della Patienza]].
Sono presenti numerosi errori di numerazione delle pagine; la correttezza della sequenza si può verificare con la nota originale di inizio pagina successiva in fondo a ogni pagina.
Al momento è previsto un tentativo di Match & Split della trascrizione, di esito incerto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:52, 30 nov 2021 (CET)
== Stile di trascrizione ==
Nel corso della trascrizione, nella prima versione di [[Scola della Patienza]] il testo seicentesco è stato diffusamente modernizzato; mancano inoltre i testi in latino.
Si suggerisce, in prima battuta, di
* aggiungere i tl|RigaIntestazione
* inserire i fine paragrafo mancanti
* verificare le parole di inizio e fine pagina
* aggiungere il testo latino --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:15, 1 dic 2021 (CET)
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Al momento è previsto un tentativo di Match & Split della trascrizione, di esito incerto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:52, 30 nov 2021 (CET)
== Stile di trascrizione ==
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== Scansioni ==
Le scansioni sono state ottenute dalla fonte IA, verificate, corrette e integrate con le scansioni eseguite personalmente da [[Utente:Albertomos|Albertomos]] e utilizzate per la trascrizione [[Scola della Patienza]].
Sono presenti numerosi errori di numerazione delle pagine; la correttezza della sequenza si può verificare con la nota originale di inizio pagina successiva in fondo a ogni pagina.
Al momento è previsto un tentativo di Match & Split della trascrizione, di esito incerto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:52, 30 nov 2021 (CET)
== Stile di trascrizione ==
Nel corso della trascrizione, nella prima versione di [[Scola della Patienza]] il testo seicentesco è stato diffusamente modernizzato; mancano inoltre i testi in latino.
Si suggerisce, in prima battuta, di
* aggiungere i tl|RigaIntestazione
* inserire i fine paragrafo mancanti
* verificare le parole di inizio e fine pagina
* aggiungere il testo latino --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:15, 1 dic 2021 (CET)
== memoRegex ==
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== Scansioni ==
Le scansioni sono state ottenute dalla fonte IA, verificate, corrette e integrate con le scansioni eseguite personalmente da [[Utente:Albertomos|Albertomos]] e utilizzate per la trascrizione [[Scola della Patienza]].
Sono presenti numerosi errori di numerazione delle pagine; la correttezza della sequenza si può verificare con la nota originale di inizio pagina successiva in fondo a ogni pagina.
Al momento è previsto un tentativo di Match & Split della trascrizione, di esito incerto. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 18:52, 30 nov 2021 (CET)
== Stile di trascrizione ==
Nel corso della trascrizione, nella prima versione di [[Scola della Patienza]] il testo seicentesco è stato diffusamente modernizzato; mancano inoltre i testi in latino.
Si suggerisce, in prima battuta, di
* aggiungere i tl|RigaIntestazione
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* aggiungere il testo latino --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:15, 1 dic 2021 (CET)
== memoRegex ==
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestatione|346|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>modo tentare. Democrito rispose, che gli si dimandava una cosa ch’era molto grave, e difficile; ma che però, se ’l Rè volesse ò potesse farli havere le cose, che gli dimandarebbe, ei l’haverebbe servito. Gli fù promssa ogni cosa, che avesse chiesta, liberalissimamente. Adunque disse all’hora Democrito, fate così: Andate, e attaccate al Tumulo del Defonto un’inscrittione, nella quale siano scolpiti i nomi di trenta persone, che sino alli venti anni dell’età loro, non habbino sentito mai alcuna sorte di dolore. Furono con ogni diligenza cercati questi benedetti nomi, nè si poterono trovare in luogo veruno, nè mai come si crede, si ritroveranno.
E chi è quello, di grazia frà gl’huomini, che, non dico in vent’anni, ma anche in venti giorni non senta qualche cosa contraria?<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|347}}</noinclude><section begin="s1" />Tutta la nostra vita è pienissima di calamità, e miserie. E Dio benedetto con la sua Provvidenza n’assegnò a ciascuno con giustissima bilancia la sua parte. A tutti si dà a bere dell’assentio, ma a questo un bicchiero, a quello un boccale, a quell’altro un cucchiaro, come meglio pare à Dio; E ciò si fa ancor per questa cagione, accioche un’huomo fusse toccato dal consenso, e dalla compassione d’un’altro, e s’imparasse ancora Temperanza. In che modo adunque l’afflittione insegni così la compassione, come l’Astinenza, l’andaremo noi adesso brevemente in questo capitolo dichiarando.<section end="s1" />
<section begin="s2" />{{Ct|t=1|v=1|§. 1.}}
{{Capolettera|E’}} Un gran conforto ai miseri haver compagni nelle pene; e il sapere, che altri patiscono le medesime cose, che lor patono, e peggiori ancora, che niuno si {{Pt|tro-|}}<section end="s2" /><noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|349}}</noinclude>patite le medesime cose dalle vostre genti). Così medesimamente mostra come col dito alli Hebrei, che tutti gl’huomini Santi passarono per dispregi, per battiture, per prigioni, ceppi, e catene; andando attorno malissimamente vestiti, coperti di pelli di capre, poveri, angustiati, afflitti, errando nelle spelonche, ne’ monti, e nelle solitudini, e che altri furono tentati, lapidati, feriti, e tagliati in pezzi.
E per confermarci meglio con gl’essempi, e con la generosa patienza d’altri, ci ammonisce San Giacomo. Accioche non ci pensiamo, che quei, che patirono tanto gran cose, fossero di ferro, e di diamante, e ci dice: ''elias homo erat similis nobis passibilis''; cioè, ch’Elia era un’huomo passibile simile a noi altri. E così quelli, come questi sentirono l’acerbità dei dolori come la sentiamo noi,<noinclude></noinclude>
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E per confermarci meglio con gl’essempi, e con la generosa patienza d’altri, ci ammonisce San Giacomo. Accioche non ci pensiamo, che quei, che patirono tanto gran cose, fossero di ferro, e di diamante, e ci dice: ''Elias homo erat similis nobis passibilis''; cioè, ch’Elia era un’huomo passibile simile a noi altri. E così quelli, come questi sentirono l’acerbità dei dolori come la sentiamo noi,<noinclude></noinclude>
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E per confermarci meglio con gl’essempi, e con la generosa patienza d’altri, ci ammonisce San Giacomo. Accioche non ci pensiamo, che quei, che patirono tanto gran cose, fossero di ferro, e di diamante, e ci dice: ''Elias homo erat similis nobis passibilis'';{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/376|e}} cioè, ch’Elia era un’huomo passibile simile a noi altri. E così quelli, come questi sentirono l’acerbità dei dolori come la sentiamo noi,<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestatione|350|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>ma perche fecero più profitto nella Scuola della Patienza, perciò furono più patienti di noi.
Ne tanto dagli essempi, quanto dalle parole de gl’afflitti prendono conforto i poveri travagliati. Poiche fra le cose avverse impariamo a compatire a gl’altri, e consolarli, e a credere facilmente a coloro, che hanno a patire cose simili.
E questa è una delle cause principali per la quale andiamo tanti alla Scuola della Patienza, e habbiamo a essere si variamente afflitti: accioche uno compatisca al dolore dell’altro. E’ certo, che chi hà provato la povertà, non hà difficoltà in compatire a i poveri: chi è stato spesse volte infermo, subito compatisce gli infermi: E chi hà imparato in fatti ciò, che sia l’esser disprezzato, tenuto in poco conto, e da tutti calpestato, facilmente compatisce a quei che sono<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|350|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>ma perche fecero più profitto nella Scuola della Patienza, perciò furono più patienti di noi.
Ne tanto dagli essempi, quanto dalle parole de gl’afflitti prendono conforto i poveri travagliati. Poiche fra le cose avverse impariamo a compatire a gl’altri, e consolarli, e a credere facilmente a coloro, che hanno a patire cose simili.
E questa è una delle cause principali per la quale andiamo tanti alla Scuola della Patienza, e habbiamo a essere si variamente afflitti: accioche uno compatisca al dolore dell’altro. E’ certo, che chi hà provato la povertà, non hà difficoltà in compatire a i poveri: chi è stato spesse volte infermo, subito compatisce gli infermi: E chi hà imparato in fatti ciò, che sia l’esser disprezzato, tenuto in poco conto, e da tutti calpestato, facilmente compatisce a quei che sono<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|351}}</noinclude>disprezzati, tenuti in poca stima, e calpestati: E chi è caduto in povertà compatisce facilissimamente a coloro, che hanno corso la medesima fortuna. Et essendo noi stati in diversi travagli habbiamo il medesimo sentimento ch’ebbe la Regina Didone quando disse:<br />
''Non ignara mali misris succurrere disco''. ''f''
Imparo alle mie spese ad haver compassione a i poveri meschini. Onde saviamente disse Eschilo poeta: ''Infeliciter agenti, quivis condolere, et una suspirare promptus est; morsus autem doloris nullus ad hepar penetrat''. ''g'' Ogn’uno è pronto a condolersi con i tribulati, e a sospirar con loro; Ma la forza del dolore a niuno penetra nel cuore. A questo si può benissimo aggiungere quel detto di Sofocle: ''Qui ipsi miserias expertil, hi soli ex aliorum'' {{Pt|''af''-|}}<noinclude></noinclude>
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''Non ignara mali misris succurrere disco''. {{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/376|f}}
Imparo alle mie spese ad haver compassione a i poveri meschini. Onde saviamente disse Eschilo poeta: ''Infeliciter agenti, quivis condolere, et una suspirare promptus est; morsus autem doloris nullus ad hepar penetrat''. ''g'' Ogn’uno è pronto a condolersi con i tribulati, e a sospirar con loro; Ma la forza del dolore a niuno penetra nel cuore. A questo si può benissimo aggiungere quel detto di Sofocle: ''Qui ipsi miserias expertil, hi soli ex aliorum'' {{Pt|''af''-|}}<noinclude></noinclude>
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Imparo alle mie spese ad haver compassione a i poveri meschini. Onde saviamente disse Eschilo poeta: ''Infeliciter agenti, quivis condolere, et una suspirare promptus est; morsus autem doloris nullus ad hepar penetrat''.{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/376|g}} Ogn’uno è pronto a condolersi con i tribulati, e a sospirar con loro; Ma la forza del dolore a niuno penetra nel cuore. A questo si può benissimo aggiungere quel detto di Sofocle: ''Qui ipsi miserias expertil, hi soli ex aliorum'' {{Pt|''af''-|}}<noinclude></noinclude>
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Imparo alle mie spese ad haver compassione a i poveri meschini. Onde saviamente disse Eschilo poeta: ''Infeliciter agenti, quivis condolere, et una suspirare promptus est; morsus autem doloris nullus ad hepar penetrat''.{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/376|g}} Ogn’uno è pronto a condolersi con i tribulati, e a sospirar con loro; Ma la forza del dolore a niuno penetra nel cuore. A questo si può benissimo aggiungere quel detto di Sofocle: ''Qui ipsi miserias expertil, hi soli ex aliorum'' {{Pt|''af''-|}}<noinclude></noinclude>
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<section begin="s2" />Di qua si cava un’ottima conclusione: quando tù vedi uno, che sia senza misericordia, crudele, aspro, e duro, al sicuro tù puoi dire, che questo tale non hà provato mai male alcuno, che non sa niente, ne hà mai veduto l’oglio con il quale si ungono gli Atleti, che s’è invecchiato nell’otio, e nelle piume, e perciò egli è così crudele, e inumano verso i poveri meschini. E perciò Dio avvertì alli suoi, che non offendessero in modo alcuni i forestieri, e i pellegrini, per esser ancor essi<section end="s2" /><noinclude></noinclude>
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{{Capolettera|D}}I qua si cava un’ottima conclusione: quando tu vedi uno, che sia senza misericordia, crudele, aspro, e duro; al sicuro tu puoi dire, che questo tale non hà provato mai male alcuno, che non sà niente, ne hà mai veduto l’oglio, con che si ungono gli Atleti; che s’è invecchiato nell’otio, e nelle piume; e perciò egl’è così crudele, e inumano verso i poveri meschini. E perciò Iddio avvertì alli suoi, che non offendessero in modo alcuno i forestieri, e i pellegrini, per esser ancor essi<section end="s2" /><noinclude></noinclude>
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{{Capolettera|D}}I qua si cava un’ottima conclusione: quando tu vedi uno, che sia senza misericordia, crudele, aspro, e duro; al sicuro tu puoi dire, che questo tale non hà provato mai male alcuno, che non sà niente, ne hà mai veduto l’oglio, con che si ungono gli Atleti; che s’è invecchiato nell’otio, e nelle piume; e perciò egl’è così crudele, e inumano verso i poveri meschini. E perciò Iddio avvertì alli suoi, che non offendessero in modo alcuno i forastieri, e i peregrini, per esser ancor essi {{Pt|sta-|}}<section end="s2" /><noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|353}}</noinclude>{{Pt|ti|stati}} tali: ''Advenam non contristabis, neque affliges eum: advena enim, et ipsi fuistis in terrra Aegypti''. ''a'' Non darete molestia ne fastidio alcuno al forastiero, poiche ancor voi foste forastieri nella terra d’Egitto. La vostra esperienza sarà quella, che vi dirà quanto miserabil sorte sia l’esser uno forastiero, schiavo, oppresso dalle fatiche, e carico di bastonate.
S. Leone dice, che perciò a S. Pietro, Prencipe de gl’Apostoli, fù permesso, che così bruttamente cadesse, accioche essendo egli il sommo Pastore di tutti, fusse più facile a perdonar a gl’altri, che fussero caduti, e perche a questo modo si riponesse nel Principe della Chiesa il rimedio della penitenza. Quindi è che il Padre di famiglia si sdegnò così gravemente con quel servo; perche essendosi egli trovato indebitato con il suo Signore infino à gl’occhi, e haven-<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|353}}</noinclude>{{Pt|ti|stati}} tali: ''Advenam non contristabis, neque affliges eum: advena enim, et ipsi fuistis in terrra Aegypti''.{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/382|a}} Non darete molestia ne fastidio alcuno al forastiero, poiche ancor voi foste forastieri nella terra d’Egitto. La vostra esperienza sarà quella, che vi dirà quanto miserabil sorte sia l’esser uno forastiero, schiavo, oppresso dalle fatiche, e carico di bastonate.
S. Leone dice, che perciò a S. Pietro, Prencipe de gl’Apostoli, fù permesso, che così bruttamente cadesse, accioche essendo egli il sommo Pastore di tutti, fusse più facile a perdonar a gl’altri, che fussero caduti, e perche a questo modo si riponesse nel Principe della Chiesa il rimedio della penitenza. Quindi è che il Padre di famiglia si sdegnò così gravemente con quel servo; perche essendosi egli trovato indebitato con il suo Signore infino à gl’occhi, e haven-<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|354|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>done ottenuto la remissione, con tutto ciò non havesse voluto havere un tantino di compassione a quell’altro suo compagno, onde gli disse: ''Nonne oportuit, et te misereri conservi tui?'' Non dovevi tu ancora haver compassione del tuo compagno?
Quindi è che S. Paolo volendoci dare un gran conforto dice: ''Non habemus Pontificem, qui non possit compati infirmitatibus nostris, tentatum autem per omnia. Adeamus ergo cum fiducia ad thronum gratiae, ut misericrdiam consequamur''. ''c'' Non habbiamo un Pontefice, che non ci possa compatire, mà si bene uno che hà patito ogni sorte di miserie, e tribulationi. E perciò ricorriamo pure con gran fiducia al trono della grazia per ottener la misericordia. ''Unde'' (Dice l’istesso in un’altro luogo) ''debuit per omnia assimilari fratribus, ut''<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|354|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>done ottenuto la remissione, con tutto ciò non havesse voluto havere un tantino di compassione a quell’altro suo compagno, onde gli disse: ''Nonne oportuit, et te misereri conservi tui?'' Non dovevi tu ancora haver compassione del tuo compagno?
Quindi è che S. Paolo volendoci dare un gran conforto dice: ''Non habemus Pontificem, qui non possit compati infirmitatibus nostris, tentatum autem per omnia. Adeamus ergo cum fiducia ad thronum gratiae, ut misericrdiam consequamur''. {{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/382|c}} Non habbiamo un Pontefice, che non ci possa compatire, mà si bene uno che hà patito ogni sorte di miserie, e tribulationi. E perciò ricorriamo pure con gran fiducia al trono della grazia per ottener la misericordia. ''Unde'' (Dice l’istesso in un’altro luogo) ''debuit per omnia assimilari fratribus, ut''<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|354|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>done ottenuto la remissione, con tutto ciò non havesse voluto havere un tantino di compassione a quell’altro suo compagno, onde gli disse: ''Nonne oportuit, et te misereri conservi tui?''{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/382|b}} Non dovevi tu ancora haver compassione del tuo compagno?
Quindi è che S. Paolo volendoci dare un gran conforto dice: ''Non habemus Pontificem, qui non possit compati infirmitatibus nostris, tentatum autem per omnia. Adeamus ergo cum fiducia ad thronum gratiae, ut misericrdiam consequamur''. {{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/382|c}} Non habbiamo un Pontefice, che non ci possa compatire, mà si bene uno che hà patito ogni sorte di miserie, e tribulationi. E perciò ricorriamo pure con gran fiducia al trono della grazia per ottener la misericordia. ''Unde'' (Dice l’istesso in un’altro luogo) ''debuit per omnia assimilari fratribus, ut''<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione||''Parte II. Cap. II.''|355}}</noinclude>''misericors fieret, et fidelis Pontifex ad Deum''. ''d'' Onde fù di bisogno, che s’assomigliasse a gl’altri suoi fratelli per esser un pietoso, e fedele Pontefice appresso Dio.
Et onde mai fù sì misericordiosa la Beatissima Vergine Madre di Nostro Signore, e fin’hora si chiama, ed è madre di misericordia? Certo perche imparò ancora essa a sue spese ad havere pietà de’ poveri afflitti, essendo stata ancor essa sempre esercitata in ogni sorte di miserie in questa presente vita. Et onde fù sì barbaro, e crudele quel Ricco Epulone; perche senza provar gl’incommodi della povertà. ''Epulabatur quotidie splendide''. ogni giorno facea banchetti, e sguazzava.
Per queste cagioni Dio manda delle tribulationi a molti accioche imparino ad haver compassione a gl’altri, e siano più pronti ad aiutarli. Sentirai molti che<noinclude></noinclude>
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Et onde mai fù sì misericordiosa la Beatissima Vergine Madre di Nostro Signore, e fin’hora si chiama, ed è madre di misericordia? Certo perche imparò ancora essa a sue spese ad havere pietà de’ poveri afflitti, essendo stata ancor essa sempre esercitata in ogni sorte di miserie in questa presente vita. Et onde fù sì barbaro, e crudele quel Ricco Epulone; perche senza provar gl’incommodi della povertà. ''Epulabatur quotidie splendide''. ogni giorno facea banchetti, e sguazzava.
Per queste cagioni Dio manda delle tribulationi a molti accioche imparino ad haver compassione a gl’altri, e siano più pronti ad aiutarli. Sentirai molti che<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|356|''Scola della Patienza''|}}</noinclude>in questo dicono la sua colpa: io non volsi credere a quell’infermo; non mi rincrebbe niente di quel poverello; non hebbi niente di compassione a quel povero afflitto, e tribulato; mi risi di chi piangea la morte de’ suoi parenti: con molta ragione adunque mi son date hora a provare l’infermità, la povertà, la mestizia, e le lagrime, perche a questo modo imparerò per l’avvenire ad haver compassione a gl’altri.
Il Profeta Geremia di questa maniera và riprendendo i mali costumi dei Moabiti. ''Fertilis fuit Moab ab adolescentia sua, et requievit in facibus suis, nec est transfusus de vase in vas''. ''e''Moab fù sempre grasso, e fertile fin dalla sua gioventù, se n’è sempre stato sopra le proprie feccie, ne mai è stato mutato da uno ad un’altro vaso. Va comparando i Moabiti al vino, che stando troppo nelle<noinclude></noinclude>
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Il Profeta Geremia di questa maniera và riprendendo i mali costumi dei Moabiti. ''Fertilis fuit Moab ab adolescentia sua, et requievit in facibus suis, nec est transfusus de vase in vas''.{{Nota separata|Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/382|e}} Moab fù sempre grasso, e fertile fin dalla sua gioventù, se n’è sempre stato sopra le proprie feccie, ne mai è stato mutato da uno ad un’altro vaso. Va comparando i Moabiti al vino, che stando troppo nelle<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestatione||''Parte II. Cap. II.''|357}}</noinclude>sue feccie senza mutarsi piglia un cattivo odore. Li Spagnoli sogliono dire: Questo vino vien pur hora dalla madre, nè si è ancor tramutato da una botte in un’altra. Così appunto erano i Moabiti i quali essendo ricchi, e commodi per le fertilissime terre, che possedevano, non sapevano, che cosa volesse dire ne fame, ne povertà: ''Fertilis Moab ab adolescentia sua, et requievit in faecibus suis''. Percioche i Moabiti essendo vicini a quei di Sodoma, e per l’abondanza delle cose troppo effemminati, e nutriti fra le ricchezze, e i vitij, facevano poco conto de i casti consigli della povertà. Nè fù tramutato Moab dal Vaso della Giustazia nel Vaso della Temperanza, della Castità, e della Misericordia. E per dir tutto in una parola: non spesero un dinaro nella Scuola della Patienza. Sanno solamente mangiare, bere,<noinclude></noinclude>
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<noinclude><pagequality level="3" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|358|''Scola della Patienza''|}}</noinclude><section begin="s1" />burlare, giocare, e imbriacarsi d’ogni sorte di piacere. ''Bibentes vinum in phialis, et optimo unguento delibuti, et nihil patiebantur super contritione Ioseph''.<ref>''Amos c.'' 6. 6.</ref> Se ne stavano bevendo allegramente, e tutti quanti benissimo profumati; e non si curavano niente de i travagli, che pativa il povero Gioseppe. Duri affatto, e senza alcuna pietà, e sopra tutto sempre impatientissimi. Hor ecco quanto vale l’haver imparato costumi, e lettere nella Scuola della Patienza. Poiche ciò è di giovamento non solo all’istesso scolare ma a gl’altri ancora. Si che il condolersi, e l’haver compassione quì s’impara.<section end="s1" />
a <section begin="a" />''Exod. c.'' 12. 21.<section end="a" /> b <section begin="b" />''Matth. c.'' 18. 33.<section end="b" /> c <section begin="c" />''Hebr. c. 4. 15.<section end="c" /> d <section begin="d" />''Hebr. c.'' 2. 17.<section end="d" /> e <section begin="e" />''Ierem. c.'' 48. 11.<section end="e" /><references /><noinclude></noinclude>
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Luigi62
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<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione|256|{{Sc|i mille}}}}</noinclude>
{{Pt|dicatori,|vendicatori,}} come si chiamavano allora i sostenitori dell’altare e del trono.
L’assassinio del Gambardella, virtuoso popolano, e d’alcuni altri plebei di parte nostra, era stato un saggio, o piuttosto una prova di ferri, che doveva continuare dal basso all’alto, e finire poi coll’eccidio generale nel giorno del giudizio, come lo chiamavano i preti, cioè nel giorno della vaticinata vittoria.
Spinte le cose dalle impazienze monarchiche, insofferenti di stare a bocca asciutta davanti alla splendida preda, quale è la ricca Partenope, i sabaudi si misero a vociferare ''annessione'', e mi obbligarono quindi, come già accennai, a lasciare l’esercito sulla sponda sinistra del Volturno in presenza d’un esercito superiore, ed alla vigilia d’una battaglia, per recarmi a Palermo, ove il popolo, messo su da’ cagnotti cavouriani, voleva anch’esso annessione, ed in conseguenza cessazione della brillante campagna da parte nostra, per ''lasciar fare a chi tocca''.
Come miglior partito, e più breve, io mi decisi d’imbarcarmi per Palermo, ove non mi fu difficile persuadere quel bravo popolo, non esser giunto il tempo di parlare d’annessione, ma bensì di proseguir l’opera di unificazione nazionale, anche sino alla città eterna, se possibile. I figli del Vespro m’intesero subito, ed in pochi giorni io potei essere di ritorno all’esercito.
Comunque, la mia breve assenza avea stimolato i reazionari della Metropoli Napoletana, e<noinclude></noinclude>
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Luigi62
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xlv}}|257}}</noinclude>
senza l’attività del Pallavicino e del generale Türr, che in quei giorni facea da capo di polizia, non so come sarebbero andate le cose.
Era nella seconda quindicina di settembre; la brezza del mare avea soffiato tutto il giorno, e rinfrescata l’atmosfera.
La popolazione della grande città inondava, per prendere il fresco verso sera, tutti i dintorni della stessa, ed una circolazione straordinaria di carrozze e pedoni stipava una delle vie secondarie, che dal centro di Napoli guidano verso la stazione di Caserta. In quella via piuttosto angusta, e già quasi per uscirne ed abbordare la stazione della via ferrata a destra andando trovasi uno di quei bugigatti di meschinissima apparenza, ma in sostanza molto importante, come vedremo procedendo. Lunga e stretta la stanza terrena, avea piuttosto l’aria d’un corridoio che d’un appartamento d’albergo. Due lunghissime panche e strettissime tavole, erano il solo adornamento del sudicio locale, e tali suppellettili lasciavano un passaggio strettissimo nel mezzo. A destra e a sinistra entrando, per compir l’apparato di casa, trovavansi due cucine ambulanti, ove due untissime donne stavano eternamente occupate a friggere, ciò che provava esser numerosi gli avventori.
Circa all’antichità poi dell’osteria della ''Bella Giovanna'', si raccontava con orgoglio dagli odierni tenitori (discendenti dagli antichi), che la vigilia della famosa rivoluzione napoletana contro la {{Pt|do-|}}<noinclude></noinclude>
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Luigi62
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione|258|{{Sc|i mille}}}}</noinclude>
{{Pt|minazione|dominazione}} spagnuola, il prode Masaniello colla sua schiera di coraggiosi pescatori Partenopei, avea mangiato le triglie fritte, e che fra tutti avean vuotato due grandi fusti di lacrimacristi, e due barili di Falerno. — Pare in quel tempo facessero miglior vita dei moderni, quei pescatori, giacchè oggi, essi pescano bensì le triglie, ma mangiano generalmente gattuzzi.
Nel fondo della stanza-osteria, sedeva dietro un banco guernito d’ogni ben di Dio, alla distanza di circa tre metri dall’entrata, la dea titolare del tempio, giacchè questo dal di lei nome e da quello d’una sua nonna, nomavasi col modesto titolo di ''Osteria della Bella Giovanna'', e dagli avanzi rispettati da trentacinque anni compiti, potevasi congetturare esser stata la Giovanna a vent’anni un boccone plebeo sì, ma sempre un bel boccone e da preti. Speriamo tale denominazione sarà presto posta tra le anticaglie dal buon senso de’ miei concittadini: non più bocconi da prete. Essa però avea cominciato ad impinguare troppo, sia per la vita sedentaria, sia forse per soddisfazioni e contentezze d’una esistenza fuori dei trambusti e delle avventure.
Giovanna era gentile con tutti, e dovea esserlo facendo l’ostessa; comunque, la sua riputazione di sobrietà e di pudicizia era incontestata. Il 7 settembre però, colla cacciata dei Borboni, avea cacciato pure la pace dall’anima della nostra ostessa, e l’entrata dei rompicolli avea marcato un’era nuova nei sentimenti sin ora invariabili della bella Giovanna.<noinclude></noinclude>
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Luigi62
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo xlv}}|259}}</noinclude>
Un furbaccione, ma proprio dei ''bulli'' della compagnia o battaglione dei Carabinieri Genovesi, col pretesto di andare a mangiar le trippe dalla bella Giovanna, era pervenuto a destare un Vesuvio d’affetti in quel cuore fino allora inespugnato.
Per fortuna della Giovanna, ''Bajaicò'' non era un depravato, e corrispondeva santamente alla bella innamorata.
Nel fondo del fondaco che non abbiam finito di descrivere, innalzavasi il tempio di Giovanna, e potevasi chiamare realmente così, poichè era il solo punto nel locale che meritasse di fermar l’occhio, sia per l’avvenenza dell’ostessa sempre pulita e risplendente d’abiti a colori simpatici, sia per la profusione di frittelle, pesci fritti e tanti altri manicaretti, che se non erano teoricamente e francesemente preparati, potevano, senza rischio di essere rifiutati, presentarsi a qualunque palato; massime poi dacchè la nostra Giovanna era innamorata cotta di Bajaicò, il suo abbigliamento era più accurato, il banco più adorno e più pulito ancora, ed una vera profusione di fiori completava il gastronomico altaretto della nostra buona e bella popolana. — Ed a me, plebeo sino alla midolla delle ossa, solletica cotale semplice ma fervido innamoramento, ove l’amore presiede generalmente più sincero che nelle regioni principesche.
Due lampade, una a destra e l’altra a sinistra del tempietto, quasi eternamente accese, per {{Pt|l’o-|}}<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="4" user="Luigi62" />{{RigaIntestazione|260|{{Sc|i mille}}}}</noinclude>
{{Pt|scurità|l’oscurità}} del locale anche in pieno meriggio, indicavano l’entrata d’altri due corridoi, conducenti nell’interno; e quell’interno era veramente la parte più importante dello stabilimento. — Congiungevansi i due corridoi laterali in un sotterraneo spaziosissimo, capace di contenere migliaia di persone, e tale sotterraneo era adorno di tavole, sedie e panche, e lateralmente di una ragguardevole quantità di fusti, pieni di vino, acquavita e bibite d’ogni specie.
Due robusti giovani, fratelli di Giovanna, avean la vigilanza dell’interno, e distribuivano, aiutati da garzoni, ogni cosa richiesta dagli avventori.
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Porto il SAL a SAL 100%
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{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="sottotitolo"/>Capitolo XLV. Giorgio Pallavicino<section end="sottotitolo"/>
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Alex brollo
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{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
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== Notizie tecniche: 2022-32 ==
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* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-09|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s5.dblist primo gruppo]) e l'{{#time:j xg|2022-08-11|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s2.dblist secondo gruppo]).
'''Incontri futuri'''
* [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon|Wikimania Hackathon]] si terrà online dal 12 al 14 agosto. Non perderti il [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|Pre-Hacking Showcase]] per scoprirne di più sui progetti e trovare collaboratori. Tutti possono [[phab:/project/board/6030/|proporre progetti]] o [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|ospitare sessioni]]. [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Newcomers|I nuovi arrivati sono i benvenuti]]!
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W32"/>
21:49, 8 ago 2022 (CEST)
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== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
<!-- Messaggio inviato da User:SGill (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGill_(WMF)/lists/WS_VPs&oldid=23314792 -->
== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23658001 -->
== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
728nfe85yq0yd7qtdwj94ou50qiww98
3024693
3024691
2022-08-20T13:24:18Z
Alex brollo
1615
/* test per tl Annotazione a lato */ nuova sezione
wikitext
text/x-wiki
{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* La [[m:Special:MyLanguage/Help:Displaying_a_formula#Phantom|visualizzazione delle formule di LaTeX è stata migliorata]] su tutti i wiki col supporto dei tag <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>Phantom</code></bdi>. Questo aggiornamento esaudisce parte del [[m:Community_Wishlist_Survey_2022/Editing/Missing_LaTeX_capabilities_for_math_rendering|desiderio #59]] dei risultati del sondaggio 2022 sui desideri della comunità.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.23|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-02|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-03|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-04|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup0.dblist gruppo 0]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]].
'''Incontri futuri'''
* Questa settimana si terranno tre riunioni con traduzione simultanea dedicati all'aspetto [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|Vector (2022)]]. Martedì sarà disponibile la traduzione in russo, mentre giovedì gli incontri saranno in arabo e spagnolo. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|Scopri come partecipare]].
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W31"/>
23:21, 1 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23615613 -->
== Notizie tecniche: 2022-32 ==
<section begin="technews-2022-W32"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script|GUS2Wiki]] è uno strumento che copia il contenuto di [[{{#special:GadgetUsage}}]] su una pagina wiki di cui si può consultare la cronologia. Se il tuo wiki non è ancora stato collegato all'[[d:Q113143828|elemento Wikidata del Progetto:GUS2Wiki]], puoi eseguire GUS2Wiki manualmente oppure puoi [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script#Opting|chiedere di ricevere gli aggiornamenti]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T121049]
'''Modifiche di questa settimana'''
* Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana.
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-09|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s5.dblist primo gruppo]) e l'{{#time:j xg|2022-08-11|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s2.dblist secondo gruppo]).
'''Incontri futuri'''
* [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon|Wikimania Hackathon]] si terrà online dal 12 al 14 agosto. Non perderti il [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|Pre-Hacking Showcase]] per scoprirne di più sui progetti e trovare collaboratori. Tutti possono [[phab:/project/board/6030/|proporre progetti]] o [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|ospitare sessioni]]. [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Newcomers|I nuovi arrivati sono i benvenuti]]!
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W32"/>
21:49, 8 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23627807 -->
== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
<!-- Messaggio inviato da User:SGill (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGill_(WMF)/lists/WS_VPs&oldid=23314792 -->
== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23658001 -->
== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
== test per tl Annotazione a lato ==
Per prova, ho modificato il tl|Annotazione a lato, di cui devo fare grande uso in Galilei, evidenziando, nella sola nsPagina, il testo in colore rosso, oltre che in font smaller. La cosa, per ora, mi piace molto. Una delle pagine su cui sto lavorando: [[Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/69]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:24, 20 ago 2022 (CEST)
bgnuc97i3r9se1avsmgkpfp48qdwyd1
3024720
3024693
2022-08-20T17:40:35Z
Dr Zimbu
1553
/* Sottopagine obsolete? */ nuova sezione
wikitext
text/x-wiki
{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* La [[m:Special:MyLanguage/Help:Displaying_a_formula#Phantom|visualizzazione delle formule di LaTeX è stata migliorata]] su tutti i wiki col supporto dei tag <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>Phantom</code></bdi>. Questo aggiornamento esaudisce parte del [[m:Community_Wishlist_Survey_2022/Editing/Missing_LaTeX_capabilities_for_math_rendering|desiderio #59]] dei risultati del sondaggio 2022 sui desideri della comunità.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.23|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-02|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-03|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-04|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup0.dblist gruppo 0]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]].
'''Incontri futuri'''
* Questa settimana si terranno tre riunioni con traduzione simultanea dedicati all'aspetto [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|Vector (2022)]]. Martedì sarà disponibile la traduzione in russo, mentre giovedì gli incontri saranno in arabo e spagnolo. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|Scopri come partecipare]].
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W31"/>
23:21, 1 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23615613 -->
== Notizie tecniche: 2022-32 ==
<section begin="technews-2022-W32"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script|GUS2Wiki]] è uno strumento che copia il contenuto di [[{{#special:GadgetUsage}}]] su una pagina wiki di cui si può consultare la cronologia. Se il tuo wiki non è ancora stato collegato all'[[d:Q113143828|elemento Wikidata del Progetto:GUS2Wiki]], puoi eseguire GUS2Wiki manualmente oppure puoi [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script#Opting|chiedere di ricevere gli aggiornamenti]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T121049]
'''Modifiche di questa settimana'''
* Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana.
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-09|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s5.dblist primo gruppo]) e l'{{#time:j xg|2022-08-11|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s2.dblist secondo gruppo]).
'''Incontri futuri'''
* [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon|Wikimania Hackathon]] si terrà online dal 12 al 14 agosto. Non perderti il [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|Pre-Hacking Showcase]] per scoprirne di più sui progetti e trovare collaboratori. Tutti possono [[phab:/project/board/6030/|proporre progetti]] o [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|ospitare sessioni]]. [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Newcomers|I nuovi arrivati sono i benvenuti]]!
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W32"/>
21:49, 8 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23627807 -->
== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
<!-- Messaggio inviato da User:SGill (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGill_(WMF)/lists/WS_VPs&oldid=23314792 -->
== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23658001 -->
== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
== test per tl Annotazione a lato ==
Per prova, ho modificato il tl|Annotazione a lato, di cui devo fare grande uso in Galilei, evidenziando, nella sola nsPagina, il testo in colore rosso, oltre che in font smaller. La cosa, per ora, mi piace molto. Una delle pagine su cui sto lavorando: [[Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/69]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:24, 20 ago 2022 (CEST)
== Sottopagine obsolete? ==
Salve a tutti. Giocando con qualche query (nello specifico, usando [https://petscan.wmflabs.org/?min_sitelink_count=&cb_labels_no_l=1&negcats=Testi%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte%0ASottopagine%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte&edits%5Banons%5D=both&cb_labels_yes_l=1&edits%5Bbots%5D=both&interface_language=en&project=wikisource&since_rev0=&search_max_results=500&cb_labels_any_l=1&edits%5Bflagged%5D=both&active_tab=tab_output&categories=Testi%20SAL%2075%&language=it&ns%5B0%5D=1& questa]) mi sono imbattuto in alcune sottopagine in ns0 che sembrano residui di testi pre-proofread a cui è stata aggiunta una fonte ma che sono rimasti indietro: per essere più precisi, sono scene di testi teatrali il cui testo (proofread) in ns0 ha solo una divisione in atti. Per adesso ho individuato le seguenti:
{{cassetto|Titolo=Elenco|Testo=
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Dedica]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Introduzione]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XXI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena II]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena I]]
*[[La bottega del caffè/Introduzione]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena III]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena V]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena X]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena sesta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena settima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quinta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena sesta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena settima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena quarta]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XX]]
}}
(Nota: non ho controllato le pagine ad una ad una, quindi ce ne potrebbe essere qualcuna che non rientra nella casistica.) Si possono/devono cancellare? È meglio salvarle in qualche modo (ad esempio trasformandole in redirect)?
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2022-08-21T07:24:57Z
Alex brollo
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/* Due casi diversi di conversione proofread in Galileo */ nuova sezione
wikitext
text/x-wiki
{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* La [[m:Special:MyLanguage/Help:Displaying_a_formula#Phantom|visualizzazione delle formule di LaTeX è stata migliorata]] su tutti i wiki col supporto dei tag <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>Phantom</code></bdi>. Questo aggiornamento esaudisce parte del [[m:Community_Wishlist_Survey_2022/Editing/Missing_LaTeX_capabilities_for_math_rendering|desiderio #59]] dei risultati del sondaggio 2022 sui desideri della comunità.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.23|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-02|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-03|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-04|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup0.dblist gruppo 0]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]].
'''Incontri futuri'''
* Questa settimana si terranno tre riunioni con traduzione simultanea dedicati all'aspetto [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|Vector (2022)]]. Martedì sarà disponibile la traduzione in russo, mentre giovedì gli incontri saranno in arabo e spagnolo. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|Scopri come partecipare]].
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W31"/>
23:21, 1 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23615613 -->
== Notizie tecniche: 2022-32 ==
<section begin="technews-2022-W32"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script|GUS2Wiki]] è uno strumento che copia il contenuto di [[{{#special:GadgetUsage}}]] su una pagina wiki di cui si può consultare la cronologia. Se il tuo wiki non è ancora stato collegato all'[[d:Q113143828|elemento Wikidata del Progetto:GUS2Wiki]], puoi eseguire GUS2Wiki manualmente oppure puoi [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script#Opting|chiedere di ricevere gli aggiornamenti]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T121049]
'''Modifiche di questa settimana'''
* Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana.
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-09|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s5.dblist primo gruppo]) e l'{{#time:j xg|2022-08-11|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s2.dblist secondo gruppo]).
'''Incontri futuri'''
* [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon|Wikimania Hackathon]] si terrà online dal 12 al 14 agosto. Non perderti il [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|Pre-Hacking Showcase]] per scoprirne di più sui progetti e trovare collaboratori. Tutti possono [[phab:/project/board/6030/|proporre progetti]] o [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|ospitare sessioni]]. [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Newcomers|I nuovi arrivati sono i benvenuti]]!
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W32"/>
21:49, 8 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23627807 -->
== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
<!-- Messaggio inviato da User:SGill (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGill_(WMF)/lists/WS_VPs&oldid=23314792 -->
== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23658001 -->
== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
== test per tl Annotazione a lato ==
Per prova, ho modificato il tl|Annotazione a lato, di cui devo fare grande uso in Galilei, evidenziando, nella sola nsPagina, il testo in colore rosso, oltre che in font smaller. La cosa, per ora, mi piace molto. Una delle pagine su cui sto lavorando: [[Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/69]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:24, 20 ago 2022 (CEST)
== Sottopagine obsolete? ==
Salve a tutti. Giocando con qualche query (nello specifico, usando [https://petscan.wmflabs.org/?min_sitelink_count=&cb_labels_no_l=1&negcats=Testi%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte%0ASottopagine%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte&edits%5Banons%5D=both&cb_labels_yes_l=1&edits%5Bbots%5D=both&interface_language=en&project=wikisource&since_rev0=&search_max_results=500&cb_labels_any_l=1&edits%5Bflagged%5D=both&active_tab=tab_output&categories=Testi%20SAL%2075%&language=it&ns%5B0%5D=1& questa]) mi sono imbattuto in alcune sottopagine in ns0 che sembrano residui di testi pre-proofread a cui è stata aggiunta una fonte ma che sono rimasti indietro: per essere più precisi, sono scene di testi teatrali il cui testo (proofread) in ns0 ha solo una divisione in atti. Per adesso ho individuato le seguenti:
{{cassetto|Titolo=Elenco|Testo=
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Dedica]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Introduzione]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XXI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena II]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena I]]
*[[La bottega del caffè/Introduzione]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena III]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena V]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena X]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena sesta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena settima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quinta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena sesta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena settima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena quarta]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XX]]
}}
(Nota: non ho controllato le pagine ad una ad una, quindi ce ne potrebbe essere qualcuna che non rientra nella casistica.) Si possono/devono cancellare? È meglio salvarle in qualche modo (ad esempio trasformandole in redirect)?
== Due casi diversi di conversione proofread in Galileo ==
Esplorando la pagina [[progetto:Trascrizioni/Match and split]], mi imbatto di nuovo nei testi dell'opera di Galileo e nella terribile edizione Favaro. Trovo casi diversi di possibile conversione ''proofread'', il primo [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano (Favaro)]], accoppiato con il testo ''naked'' [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano]]; faticoso, ma possibile e doveroso, l'inserimento delle numerose annotazioni a lato di mano galileiana, dopodichè la versione ''naked'' a mio giudizio può essere sostituita da quella ''proofread''. Poi c'è il caso di [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (Favaro)]] accoppiato con [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze]], del tutto diverso (faticosissimo!): nel primo i teoremi ecc, sono in latino, come sono nel testo galileiano; nel secondo sono tradotti in italiano. In questo caso le due edizioni si integrano fra di loro, e sopprimere la seconda mi sembra un errore. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:24, 21 ago 2022 (CEST)
b8yshxm4bfp1xovlliwe1atayou4ec0
3024821
3024820
2022-08-21T07:32:13Z
Alex brollo
1615
/* Sottopagine obsolete? */
wikitext
text/x-wiki
{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* La [[m:Special:MyLanguage/Help:Displaying_a_formula#Phantom|visualizzazione delle formule di LaTeX è stata migliorata]] su tutti i wiki col supporto dei tag <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>Phantom</code></bdi>. Questo aggiornamento esaudisce parte del [[m:Community_Wishlist_Survey_2022/Editing/Missing_LaTeX_capabilities_for_math_rendering|desiderio #59]] dei risultati del sondaggio 2022 sui desideri della comunità.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.23|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-02|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-03|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-04|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup0.dblist gruppo 0]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]].
'''Incontri futuri'''
* Questa settimana si terranno tre riunioni con traduzione simultanea dedicati all'aspetto [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|Vector (2022)]]. Martedì sarà disponibile la traduzione in russo, mentre giovedì gli incontri saranno in arabo e spagnolo. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|Scopri come partecipare]].
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W31"/>
23:21, 1 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23615613 -->
== Notizie tecniche: 2022-32 ==
<section begin="technews-2022-W32"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script|GUS2Wiki]] è uno strumento che copia il contenuto di [[{{#special:GadgetUsage}}]] su una pagina wiki di cui si può consultare la cronologia. Se il tuo wiki non è ancora stato collegato all'[[d:Q113143828|elemento Wikidata del Progetto:GUS2Wiki]], puoi eseguire GUS2Wiki manualmente oppure puoi [[:m:Special:MyLanguage/Meta:GUS2Wiki/Script#Opting|chiedere di ricevere gli aggiornamenti]]. [https://phabricator.wikimedia.org/T121049]
'''Modifiche di questa settimana'''
* Non ci saranno nuove versioni di MediaWiki questa settimana.
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-09|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s5.dblist primo gruppo]) e l'{{#time:j xg|2022-08-11|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s2.dblist secondo gruppo]).
'''Incontri futuri'''
* [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon|Wikimania Hackathon]] si terrà online dal 12 al 14 agosto. Non perderti il [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|Pre-Hacking Showcase]] per scoprirne di più sui progetti e trovare collaboratori. Tutti possono [[phab:/project/board/6030/|proporre progetti]] o [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Schedule|ospitare sessioni]]. [[wmania:Special:MyLanguage/Hackathon/Newcomers|I nuovi arrivati sono i benvenuti]]!
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W32"/>
21:49, 8 ago 2022 (CEST)
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== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
<!-- Messaggio inviato da User:SGill (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGill_(WMF)/lists/WS_VPs&oldid=23314792 -->
== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Quiddity (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Global_message_delivery/Targets/Tech_ambassadors&oldid=23658001 -->
== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
== test per tl Annotazione a lato ==
Per prova, ho modificato il tl|Annotazione a lato, di cui devo fare grande uso in Galilei, evidenziando, nella sola nsPagina, il testo in colore rosso, oltre che in font smaller. La cosa, per ora, mi piace molto. Una delle pagine su cui sto lavorando: [[Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/69]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:24, 20 ago 2022 (CEST)
== Sottopagine obsolete? ==
Salve a tutti. Giocando con qualche query (nello specifico, usando [https://petscan.wmflabs.org/?min_sitelink_count=&cb_labels_no_l=1&negcats=Testi%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte%0ASottopagine%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte&edits%5Banons%5D=both&cb_labels_yes_l=1&edits%5Bbots%5D=both&interface_language=en&project=wikisource&since_rev0=&search_max_results=500&cb_labels_any_l=1&edits%5Bflagged%5D=both&active_tab=tab_output&categories=Testi%20SAL%2075%&language=it&ns%5B0%5D=1& questa]) mi sono imbattuto in alcune sottopagine in ns0 che sembrano residui di testi pre-proofread a cui è stata aggiunta una fonte ma che sono rimasti indietro: per essere più precisi, sono scene di testi teatrali il cui testo (proofread) in ns0 ha solo una divisione in atti. Per adesso ho individuato le seguenti:
{{cassetto|Titolo=Elenco|Testo=
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Dedica]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Introduzione]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XXI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena II]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena I]]
*[[La bottega del caffè/Introduzione]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena III]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena V]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena X]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena sesta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena settima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quinta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena sesta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena settima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena quarta]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XX]]
}}
(Nota: non ho controllato le pagine ad una ad una, quindi ce ne potrebbe essere qualcuna che non rientra nella casistica.) Si possono/devono cancellare? È meglio salvarle in qualche modo (ad esempio trasformandole in redirect)?
: {{ping|Dr Zimbu}} Eccellente lavoro, grazie! Si tratta senz'altrpo di rimasugli di una ristrutturazione dei testi: da qualche tempo per le opere teatrali viene preferita una suddivisione in atti piuttosto che la polverizzazione in singole scene. IMHO può essere fatta pulizia senza pensarci un attimo.... ma aspetto conferma. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:32, 21 ago 2022 (CEST)
== Due casi diversi di conversione proofread in Galileo ==
Esplorando la pagina [[progetto:Trascrizioni/Match and split]], mi imbatto di nuovo nei testi dell'opera di Galileo e nella terribile edizione Favaro. Trovo casi diversi di possibile conversione ''proofread'', il primo [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano (Favaro)]], accoppiato con il testo ''naked'' [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano]]; faticoso, ma possibile e doveroso, l'inserimento delle numerose annotazioni a lato di mano galileiana, dopodichè la versione ''naked'' a mio giudizio può essere sostituita da quella ''proofread''. Poi c'è il caso di [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (Favaro)]] accoppiato con [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze]], del tutto diverso (faticosissimo!): nel primo i teoremi ecc, sono in latino, come sono nel testo galileiano; nel secondo sono tradotti in italiano. In questo caso le due edizioni si integrano fra di loro, e sopprimere la seconda mi sembra un errore. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:24, 21 ago 2022 (CEST)
j4n1trzcys6t9j4a2oukmkd6xggtr3g
3024866
3024821
2022-08-21T09:39:33Z
OrbiliusMagister
129
/* Due casi diversi di conversione proofread in Galileo */
wikitext
text/x-wiki
{{Bar}}
== Notizie tecniche: 2022-31 ==
<section begin="technews-2022-W31"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* La [[m:Special:MyLanguage/Help:Displaying_a_formula#Phantom|visualizzazione delle formule di LaTeX è stata migliorata]] su tutti i wiki col supporto dei tag <bdi lang="zxx" dir="ltr"><code>Phantom</code></bdi>. Questo aggiornamento esaudisce parte del [[m:Community_Wishlist_Survey_2022/Editing/Missing_LaTeX_capabilities_for_math_rendering|desiderio #59]] dei risultati del sondaggio 2022 sui desideri della comunità.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.23|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-02|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-03|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-04|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup0.dblist gruppo 0]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]].
'''Incontri futuri'''
* Questa settimana si terranno tre riunioni con traduzione simultanea dedicati all'aspetto [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|Vector (2022)]]. Martedì sarà disponibile la traduzione in russo, mentre giovedì gli incontri saranno in arabo e spagnolo. [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web|Scopri come partecipare]].
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/31|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
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23:21, 1 ago 2022 (CEST)
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== Notizie tecniche: 2022-32 ==
<section begin="technews-2022-W32"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/32|Traduzioni]] disponibili.
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'''Incontri futuri'''
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21:49, 8 ago 2022 (CEST)
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== Wikidata e namespace opera ==
Cari amici,
Giusto per non poltrire do un'occhiata alle poesie dell’''Oxford Book of Italian Verse'' — [[Speciale:LinkPermanente/3018896|prima tranche qui]] — per scovare i doppioni di testi già presenti e creare quindi le pagine-opera che le dirima... mi sono infilato in un bel vespaio perché ogni volta entro in Wikidata, dove tutto è ''fin troppo semplice'' e si sbaglia così bene che non te ne accorgi nemmeno :D.
Chiedo una mano a chi già ci è stato con le seguenti domande in modo da non reinventare la ruota:
*in quale pagina si tengono le discussioni relative a libri ''vs opere ''vs'' edizioni ''vs'' traduzioni?
*Allo stato attuale c'è una pagina Opera e il rispettivo elemento Wikidata che siano da esempio?
**Seguo con interesse il lavoro esperto di @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], ma non capisco ancora perché creare pagine opera di un sonetto quando non ci sono edizioni multiple dello stesso...
Ci sono diversi elementi che caratterizzano un'opera rispetto a una sua edizione, una poesia rispetto a una raccolta ecc.ecc.; io sto procedendo con cautela, ma la prospettiva di creare centinaia di elementi a mitraglia mi suggerisce di non commettere errori di cui pentirmi amaramente.
Con calma sto lentamente schiarendomi le idee e sciogliendo dubbi che vorrei trasformare in pagine d'aiuto, ma so che per me il tempo si fa breve: con la fine del mese temo che il lavoro mi chiamerà nuovamente fuori da questa area di piacevole operosità. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 14:55, 9 ago 2022 (CEST)
:Ciao,
:visto che mi sono sentito chiamato in causa provo a risponderti io. Per quanto riguarda i nessi ''Opera/Edizione'' ti rimando a [[Wikisource:Bar/Archivio/2020.08#Struttura Wikidata per Opere/Edizioni|un vecchio post]] al quale poi mi sono sempre attenuto per la strutturazione dei dati su Wikidata.
:Confesso che avevo messo anch'io gli occhi sull’''Oxford Book of Italian Verse'' e mi sarebbe piaciuto creare le relative pagine su Wikidata... ;)
:Come esempio non troppo complesso di pagina Opera "''strutturata''" ti consiglierei [[Opera:L'America libera (Alfieri)|L'America libera]] di Alfieri, che è una raccolta di cinque odi: quindi troverai la pagina Opera della raccolta e la pagine Opera di ogni singola ode.
:Ti ringrazio dell'interesse per il mio lavoro su Alfieri e in merito alla tua domanda rispondo che creo pagine Opera per ogni singolo sonetto semplicemente perché ritengo le pagine Opera importanti allo stesso livello delle pagine Autore. Da quello che mi sembra di aver capito, le pagine Opera vengono percepite come delle semplici pagine di disambiguazione in caso di più edizioni di uno stesso testo e secondo me è un approccio riduttivo. Nelle pagine Opera per esempio si possono stendere, di una certa opera, degli indici dettagliati e articolati in varie forme, e questo spesso "trascende" la singola edizione con cui abbiamo a che fare (perché, per esempio, potrebbe essere incompleta). In questo ultimo periodo sono arrivato a considerare accettabile anche una pagina Opera che non contiene edizioni, esattamente come esistono pagine Autore che non hanno alcun testo al loro interno ma sono comunque utilissime. Nel caso particolare delle ''Rime'' di Alfieri ho deciso di creare tutte le pagine Opera perché so che ognuna di esse avrà più edizioni al suo interno (e se non sarò io a caricarle, ci penserà qualcun altro in futuro) per cui si troverà già un pezzo di lavoro fatto. E poi c'è il "fattore" Wikidata... Ogni pagina Opera qui su Source ha un corrispettivo ''obbligatorio'' su Wikidata e, se ci pensate, continuando a creare pagine e relative sottopagine di Opere alla fine si avrà su Wikidata una mappa concettuale perfettamente strutturata dell'intera opera di un certo autore! (Comunque già adesso ci sono sonetti di Alfieri che hanno tre edizioni, come [[Opera:Era l'amico, che il destin mi fura (Alfieri)|questo]]... ;)
:Altro vantaggio delle pagine Opera su Wikidata è che puoi raccogliere in quella pagina tutte le varianti del titolo di una certa opera; puoi inserire, in un campo apposito, l'incipit dell'opera (che spesso è più attendibile del titolo che viene assegnato in certe edizioni che sono comunque valide): penso non solo alle poesie, ma anche alle edizioni di documenti e opere non letterarie.
:Colgo l'occasione per esprimere un mio piccolo desiderio... Sarebbe bello che in Ns0, nel box in alto dove ci sono le informazioni sui testi, oltre al link che rimanda alla pagina Autore, ci fosse anche il link che rimanda il titolo alla pagina Opera corrispondente (quando c'è, ovviamente...) --[[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 20:21, 9 ago 2022 (CEST)
::Fantastico! @[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]], grazie! gli esempi che hai linkato sono molto illuminanti. Anche se tuttora guardo le pagine autore senza opere con diffidenza, almeno ora sto leggendo delle argomentazioni stimolanti. Sono ben contento di mettermi in discussione e considerare esempi validi. Ehm... se tu volessi farti carico della raccolta di Lucas mi faresti un enorme piacere liberandomi energie che dedicherei ad esempio alla stessa problematica riguardante altri gruppi di opere, dai sonetti di Bindo Bonichi alla terrificante matassa del canzoniere petrarchesco. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:15, 10 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Da vecchio utente autodidatta di database relazionali, ho faticato molto a capirne la logica, e a constatare che ogni violazione della ''regola della normalizzazione'' (ogni dato in un posto solo/oppure allineamento immediato e totalmente automatico dei dati replicati) portava a terribili guai e a enorme fatica per risistemare le cose. Non ho ancora finito di interiorizzare l'approccio a triplette, ma sono sconcertato dal fatto che la normalizzazione sia considerata, apparentemente, un problema secondario. la relazione autori-opere-edizioni è un caso particolarmente complesso di doppia relazione molti-a-molti, e francamente mi sono scoraggiato.... sono lieto che qualcuno riesca a metterci mano. Non io, come per la donazione di sangue sono inidoneo per ''superamento dei limiti di età'' :-) [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 11:48, 12 ago 2022 (CEST)
== Lirici marinisti, Cinque anni dopo ==
Cari amici,
ci è voluto del tempo ma finalmente ho preso il sacco in spalla e ho messo in pratica quanto [[Wikisource:Bar/Archivio/2017.11#Opere_multiple|definito a novembre 2017]], che rappresenta in un certo senso un momento ''sintetico'' dell'evoluzione del progetto. Per fare il punto lo scrivo qui al bar così se qualcosa non fosse corretto se ne discute.
;Problema: Senza accorgercene avevamo creato più raccolte dalla medesima fonte: [[Utente:Snark|Snark]] aveva creato [[Poesie (Achillini)]] senza interfaccia proofread, anni dopo [[Utente:Alex brollo]] aveva creato [[Lirici marinisti/II/Claudio Achillini]] con interfaccia proofread: perfettamente conviventi pur essendo cloni precisi dello stesso libro; ugual sorte toccava alle rime di Ciro di Pers e di Papa Urbano VIII.
;Soluzione: ho smembrato i "paginoni multipoesia" di antologia per autore preparati da Alex; per mantenere la navigabilità della raccolta e riconoscere autonomia alle singole poesie ho creato una pagina per ogni singola poesia: invece di porre nel titolo numeri progressivi o simili ritrovati
# ho usato il primo verso come titolo di ogni poesia, infatti ho preferito questo ai "titoli" come ''[[La solfatara di Pozzuoli]]'' o ''[[Per monaca]]'', non sapendo se siano dell'autore o del revisore e data l'alta probabilità che siano usati per diverse poesie di diversi autori;
# ho usato costantemente il {{tl|raccolta}} per rimandare alle pagine di antologia per autore;
# inoltre, anche se non era essenziale, ho usato il parametro <tt>|prec=</tt> e <tt>|succ</tt> nelle intestazioni per permettere la navigabilità sequenziale di ogni antologia per autore e risparmiare un click agli studenti
:Infine, dando precedenza alla raccolta proofread rispetto a quella ''nuda'', ho trasformato i doppioni caricati da Snark in rinvii alle poesie tratte dalla raccolta caricata da Alex.
Non essendo un ipertecnologico molto di quello che ho appena enunciato è stato modificato a manina, dunque se qualcuno vorrà dare un'occhiata sfruttando i link e verificando la navigabilità e la logica del percorso farà un gran piacere al mondo intero. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 08:41, 13 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]]@[[Utente:Cinnamologus|Cinnamologus]] Benissimo! Mi studierò la cosa quando affronterò la prossima raccolta di poesie. naturalmente questo approccio è funzionale a quanto spiegava Cinnamologus riguardo alla scelta wikidata di creare un item Opera per ciascun sonetto, e di creare, inoltre, tante pagine Edizione per ciascuna pagina opera quante sono le edizioni disponibili, senza fare eccezione nei casi in cui c'è al momento una edizione sola: sembra inutile ma non lo è. Le mie fisime databasistiche sono quasi satolle.
:Naturalmente non mancano dubbi. Come hai risolto/come vanno risolti i casi delle ''catene di sonetti'' o simili? Perdona il colpo di pigrizia, probabilmente la risposta la troverei analizzando bene il tuo lavoraccio....
:A proposito di doppioni: mi è capitato di eseguire la conversione proofread di [[Delle funzioni riproduttive negli animali]], prima edizione 1850, di cui esiste un secondo caricamento (proofread ma incompleto): [[Delle funzioni riproduttive degli animali]], seconda edizione 1856. Ci ho messo un po' per scovare la differenza fra i due titoli, per ora lascio come sta, ma temo che le due versione ns0, e forse anche le pagine Indice e nsPagina, vadano rinominate aggiungendo in chiaro nel titolo l'anno di edizione. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:43, 13 ago 2022 (CEST)
::Hai detto ''corone di sonetti''? Non è una domanda banale: dal punto di vista "ignorante di informatica" ti segnalo i primi casi che mi vengono in mente: i ''[[Sonetti dei mesi]]'' di Folgore da San Gimignano, l’''[[Arcadia (Sannazaro)|Arcadia]]'' di Iacopo Sannazaro formata da capitoli composti da una prosa e un'egloga o il caso enorme del ''[[Fiore]]'' dantesco.
::In teoria queste opere sono unitarie e andrebbero gestite in blocco, ma sono incappato nel seguente paio di esempi che insegnano una diversa morale:
::* ''[[Lamento in morte del pastore Androgéo]]'' è estratto senza anestesia dall’''Arcadia'' di Sannazaro, come si evince da [[Arcadia_(Sannazaro)/Parte_V#pagena|qui]]
::* ''[[:fi:Tammikuu|Tammikuu]]'' non è un insulto finlandese ma la traduzione di ''[[Sonetti_dei_mesi/II|Gennaio]]'', anche questo stralciato dalla "corona".
::* Prima che io spietatamente la trasformassi in un rinvio, la pagina [[Sogni e favole io fingo]] conteneva una versione del sonetto tratta da ''Antologia della poesia italiana - Vol. 3 - Seicento-Settecento. Collana "La biblioteca di Repubblica"''
::'''morale''': Anche se non previsto possiamo considerare che quella stessa poesia che si ritiene incastonata inestirpabilmente in una raccolta può essere estrapolata sfacciatamente da qualunque traduttore o compilatore di crestomazie-florilegi-antologie-sillogi ecc. Nel momento in cui il nsOpera serve per associare più edizioni di una stessa opera a un solo elemento Wikidata, dobbiamo essere pronti a tutto ;-P - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 15:08, 13 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] grazie della correzione, da tempo ho perso ogni speranza di percorrere indenne il territorio ''hic sunt leones'' della letteratura. Secondo dubbio. Siamo certi, assodato che ogni ''opera'' deve avere un elemento wikidata, che sia necessario avere anche la corrispondente pagina in nsOpera? Non basterebbe, intanto, un link all'elemento opera wikidata, appiccicato alla pagina ns0 corrispondente a un'edizione di quell'opera? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:37, 14 ago 2022 (CEST)
::::Sulla seconda domanda sono del tutto incerto anch'io, infatti per questo cerco il conforto di bibliotecari, informatici bibliografi ecc. Se ogni testo/edizione del progetto avesse bisogno di una pagina nsOpera si creerebbe un duplicato il cui senso mi sfugge.
::::Il nsOpera ho capito che serve per definire quel "quid" astratto che indichiamo quando diciamo ''La divina commedia'', o ''Il cinque maggio'' come opere dell'intelletto dei loro autori, un po' come quando in geometria si tratta di "circonferenze" o nastri di Moebius senza dover ricorrere a esempi concreti, dunque imperfetti e dunque fallaci. Il problema si pone da quando stanno germogliando fitti i duplicati derivati a diverse edizioni e finora sto utilizzando il nsOpera per questo. Poi mi rendo conto che la connessione tra Wikidata e nsOpera è più complessa di questo, e appunto la sto studiando. Mi piace l'idea di chiarirmi con esempi e banalizzazioni come quella che ho scritto pocanzi. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:45, 14 ago 2022 (CEST)
:::::Per quanto mi riguarda, benché io sia un estimatore della pagine Opera, ritengo che non sia necessario che ''ogni'' edizione abbia una corrispondente pagina Opera. Penso che siano assolutamente indispensabili per quei testi che sono molto famosi o molto citati. È indispensabile perché, per esempio, nella pagina Opera di una poesia si possono inserire come "alias" i titoli che vengono assegnati via via a quella poesia nelle varie edizioni. Invece non penso che sia indispensabile creare pagine Opera per gli articoli scientifici o di giornale perché, in linea di massima hanno avuto una sola edizione e, in caso di citazione, si fa sempre riferimento a quella... Diciamo che un ottimo strumento per capire se una certa opera dell'ingegno umano ha bisogno di una pagina Opera è il nostro SBN. Ora torno alla ''datificazione'' dei lirici marinisti... ;) Ciao! [[Utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #26619C;">Cinnamologus</span>]] [[Discussioni utente:Cinnamologus|<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 14px; color: #6ba3db;">(disc.)</span>]] 10:18, 15 ago 2022 (CEST)
::::::Se non ricordo male, il nsOpera è stato concepito su itwikisource prima che si assestasse, su wikidata, la discussione sulla complessa relazione autori-opere-edizioni. Se è così, è logico che la questione vada rivista. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 10:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Il nostro Match offline ==
@[[Utente:Ruthven|Ruthven]] @[[Utente:Candalua|Candalua]] Ho fatto correre il "Match offline", derivato con una certa fatica dallo script per il M & S mediawiki, su [[Azioni egregie operate in guerra]], testo settecentesco a caratteri minuti, con OCR zeppo di errori. Ha funzionato, grazie a due miglioramenti rispetto allo script canonico:
# funziona anche con ''fonte pdf'' e non solo con djvu;
# esiste un'opzione oldText=True che permette di ''ignorare i tipici errori OCR nel riconoscimento dei caratteri, inevitabili nei testi antichi''.
Vi sembra una cosa da segnalare ai "piani alti"? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:27, 14 ago 2022 (CEST)
== Un nuovo approccio per le liste in due colonne ==
Per favore, date un'occhiata a [[Azioni egregie operate in guerra/Indice delle cose più notabili]] e alle corrispondenti pagine nsPagina, a me la soluzione (che ho timidamente provato anche in precedenza) piace molto, e applicandola in nsPagina c'è il piccolo svantaggio della inesatta riproduzione della struttura in colonne del testo, ma secondo me bilanciata dal grande vantaggio di vedere in anteprima in nsPagina come verrà in ns0. La vostra opinione?
(PS: non badate ai millanta errori del testo ancora da rivedere: è il mio stile, prima di tutto risolvere i problemi di formattazione....)[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:34, 15 ago 2022 (CEST)
== Invitation to join the fifth Wikisource Triage meeting (18th August 2022) ==
Hello fellow Wikisource enthusiasts!
We are the hosting the fifth [[:m:Wikisource Triage meetings|Wikisource Triage meeting]] on '''18th August 2022 at 4 PM UTC / 9:30 PM IST''' ([https://zonestamp.toolforge.org/1660838411 check your local time]) according to the [https://wudele.toolforge.org/wIztQjaxX1l5qy3A wudele poll] and also based on the previous feedback to have a Europe-Americas friendly meeting.
As always, you don't have to be a developer to participate in these meetings but the focus of these meetings is to improve the Wikisource infrastructure.
If you are interested in joining the meeting, kindly leave a message on '''sgill@wikimedia.org''' and we will add you to the calendar invite.
Meanwhile, feel free to check out [[:m:Wikisource Triage meetings|the page on Meta-wiki]] and suggest any other topics for the agenda.
Regards
[[:m:User:SWilson (WMF)|Sam Wilson (WMF)]] and [[:m:User:SGill (WMF)|Satdeep Gill (WMF)]]
<small> Sent using [[User:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[User talk:MediaWiki message delivery|disc.]]) 17:05, 15 ago 2022 (CEST)</small>
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== Notizie tecniche: 2022-33 ==
<section begin="technews-2022-W33"/><div class="plainlinks">
Ultimo '''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|bollettino tecnico]]''' della comunità tecnica di Wikimedia. Per favore informa gli altri utenti di queste modifiche. Non tutte le modifiche produrranno effetti per te. [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduzioni]] disponibili.
'''Modifiche recenti'''
* Wikipedia in lingua persiana (farsi) ha impedito agli IP di fare modifiche tra ottobre 2021 e aprile 2022. Il team Product Analytics di Wikimedia Foundation ha monitorato la situazione e ha pubblicato un [[m:Special:MyLanguage/IP Editing: Privacy Enhancement and Abuse Mitigation/IP Editing Restriction Study/Farsi Wikipedia|rapporto sull'impatto]] di questo cambiamento.
'''Modifiche di questa settimana'''
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] La [[mw:MediaWiki 1.39/wmf.25|nuova versione]] di MediaWiki sarà sulle wiki di prova e MediaWiki.org dal giorno {{#time:j xg|2022-08-16|it}}. Sarà disponibile sulle wiki non-Wikipedia e alcune Wikipedia dal giorno {{#time:j xg|2022-08-17|it}} e sulle altre wiki dal giorno {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([[mw:MediaWiki 1.39/Roadmap|calendario]]).
* [[File:Octicons-sync.svg|12px|link=|alt=|Elemento ricorrente]] A causa di un cambio di database, due gruppi di wiki saranno in modalità di sola lettura per qualche minuto intorno alle 07:00 UTC rispettivamente il {{#time:j xg|2022-08-16|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s1.dblist primo gruppo]) e il {{#time:j xg|2022-08-18|it}} ([https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists/s8.dblist secondo gruppo]).
* L'[[mw:Special:MyLanguage/Help:Extension:WikiEditor/Realtime_Preview|anteprima in tempo reale]] si potrà attivare tra le funzioni beta dei wiki nel [https://noc.wikimedia.org/conf/highlight.php?file=dblists%2Fgroup1.dblist gruppo 1]. La funzione è stata sviluppata per esaudire [[m:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey_2021/Real_Time_Preview_for_Wikitext|uno dei desideri espressi nel sondaggio sui desideri della comunità]].
'''Modifiche future'''
* La funzione beta [[mw:Special:MyLanguage/Help:DiscussionTools|Strumenti di discussione]] sarà aggiornata nel corso di agosto. Le discussioni appariranno in modo diverso. Visualizza in anteprima [[mw:Special:MyLanguage/Talk pages project/Usability/Prototype|alcuni dei cambiamenti proposti]]. [https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#4_August_2022][https://www.mediawiki.org/wiki/Talk_pages_project/Usability#Phase_1:_Topic_containers][https://phabricator.wikimedia.org/T312672]
'''''[[m:Special:MyLanguage/Tech/News|Tech news]]''' preparata dai [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/Writers|redattori Tech News]] e pubblicata da [[m:Special:MyLanguage/User:MediaWiki message delivery|bot]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News#contribute|Contribuisci]] • [[m:Special:MyLanguage/Tech/News/2022/33|Traduci]] • [[m:Tech|Chiedi aiuto]] • [[m:Talk:Tech/News|Commenta]] • [[m:Global message delivery/Targets/Tech ambassadors|Sottoscrivi o cancella la sottoscrizione]].''
</div><section end="technews-2022-W33"/>
23:08, 15 ago 2022 (CEST)
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== Attilio Razzolini ==
Non trovo dati anagrafici per il miniatore e pittore toscano Attilio Razzolini, mi servirebbero per [[Vita di Frate Ginepro]], [[Indice:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu]], da cui si ricaverebbe anche un buon proofread per I fioretti di San Francesco. Niente da fare rovistando con Google e su VIAF. Qualcuno può aiutarmi? [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 00:01, 16 ago 2022 (CEST)
:Questo è un lavoro per wikipediani specialisti... proverò a bussare di là. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:33, 16 ago 2022 (CEST)
:: @[[Utente:OrbiliusMagister]] Grazie. Il problema generale è: come comportarsi, con le norme sul copyright, nel caso che ''la data della morte dell'autore sia ignota?'' Gli USA, intelligentemente, evitano questo problema. Ma noi siamo la "patria del diritto".... una soluzione pratica: potrei temporaneamente oscurare, nel djvu, le incisioni; il djvu completo resterebbe sepolto nella cronologia. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 17:28, 16 ago 2022 (CEST)
:::@[[Utente:Alex brollo]], per il momento nessun segnale né da Pedia né da Telegram. Io sono per la soluzione ''bold'': dato il 1925 come limite massimo del suo ''floruit'' sono molto convinto che l'artista , pace all'anima sua, non abbia superato la seconda guerra mondiale. Propongo di tenere tutto visibile. Se i vari crop passeranno il vaglio di commons dove sono più severi in tali politiche, avremo guadagnato delle belle immagini, altrimenti le elimineremo. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 19:50, 16 ago 2022 (CEST)
:::: @[[Utente:OrbiliusMagister]] I file sono pronti per il caricamento, in questi casi non uso CropTool ma preferisco una elaborazione offline secondo lo [[Utente:Alex brollo/Book|schema suggerito a suo tempo da Ruthven]], ma sono perplesso suio metadati. Se solo il nome dell'illustratore non fosse messo lì con tanta evidenza fin dalla copertina.... :-( Boh, intanto carico capilettera e ornamenti. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:11, 17 ago 2022 (CEST)
:::::@[[Utente:Alex brollo]] Da quanto leggo in rete risulta che l'ingegnere Attilio Razzolini fosse fiorentino e abbia progettato e realizzato nel 1899 la Chiesa dell'Immacolata a Piombino e il Convento Francescano dell'Immacolata, sempre a Piombino. Dunque è verosimile che sia nato non dopo il 1875 circa. Si potrebbe contattare la parrocchia di quella Chiesa di Piombino per sapere se ne sanno di più... --[[User:Myron Aub|Myron Aub]] ([[User talk:Myron Aub|disc.]]) 19:55, 17 ago 2022 (CEST)
== Duplicato di Verga ==
Gli indici [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]] (il primo al 100%, il secondo quasi del tutto rosso) sembrano riferirsi allo stesso file (non file uguali, proprio lo stesso file: non pensavo neanche fosse tecnicamente possibile). C'è qualcosa che mi sfugge o il secondo può essere cancellato? [[User:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] ([[User talk:Dr Zimbu|disc.]]) 10:44, 17 ago 2022 (CEST)
:@[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]], guardando le cronologie degli indici la cosa ha una sua (peraltro contorta) logica: nel 2011 @[[Utente:Panz Panz|Panz Panz]] carica il file prendendolo da IA e crea contestualmente la pagina indice, che viene però sostanzialmente ignorata. Le poche pagine preparate e rilette sono precedenti il 2016, quando @[[Utente:Xavier121|Xavier121]] ci ricorda che le pagine indice dovrebbero assumere un titolo basato su "autore - titolo, Editore, anno" e dà il buon esempio creando la pagina indice ''Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912'' a partire dal file con nome più vago. Questo però avviene all'oscuro della preesistenza di un'altra pagina indice. Il primo indice continua ad essere ignorato e nel frattempo [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] viene compilato pagina per pagina, formattato e riletto nel 2020.
:... provvedo all'eliminazione del doppione; mi spiace molto per quegli utenti che hanno trascritto o formattato o riletto tredici pagine, ma dovrò eliminare i loro contributi. Lascio passare comunque qualche minuto perché i più curiosi notino l'evoluzione dell'arte di formattare una stessa pagina [[Pagina:Teatro di Giovanni Verga.djvu/16|nel 2014]] rispetto [[Pagina:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu/16|al 2020]]. Attenzione però: prevedo qualche disagio, dato che se andiamo su una pagina qualunque di [[Indice:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] e clicchiamo sulla linguetta ˆ per tornare alla pagina indice.... finiamo su [[Indice:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]! Questo ci insegna a stare ben attenti a come nominare i file che carichiamo su commons: il nome del file djvu e quello della pagina indice ''devono coincidere''. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:24, 17 ago 2022 (CEST)
::E infatti sono stato facile profeta: Cancellato l'indice il cui titolo corrisponde con quello del file di commons, abbiamo un indice con pagine complete, formattate e rilette, che però fa riferimento a un file dal nome diverso su commons.
::Temo che la situazione sia complessa: se chiedo (come mi sembra sensato) la rinominazione del file su commons ad un admin a caso come @[[Utente:Ruthven|Ruthven]], l'operazione avrà effetti collaterali nell'indice attualmente funzionante; come piano B potremmo spostare indice e pagine attuali al titolo del file cancellato ma infrangendo la denominazione con autore editore e data decisa poco sopra: @[[Utente:Candalua|Candalua]], @[[Utente:Alex brollo|Alex brollo]], @[[Utente:Xavier121|Xavier121]], che facciamo? - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 12:04, 17 ago 2022 (CEST)
::: Ho già esplorato un busillo simile. [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] è solo una pagina redirect verso [[:c:File:Teatro di Giovanni Verga.djvu]]. Basta richiedere la cancellazione della pagina redirect, poi, a cancellazione avvenuta, rinominare il secondo file con il nome di quello cancellato, fine. Qui da noi non serve cambiare niente. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 13:02, 17 ago 2022 (CEST)
::::@[[Utente:OrbiliusMagister|OrbiliusMagister]] @[[Utente:Dr Zimbu|Dr Zimbu]] cancellazione della pagina redirect [[:c:File:Verga - Teatro, Milano, Treves, 1912.djvu]] richiesta. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 06:42, 18 ago 2022 (CEST)
:::::[[:c:User_talk:Ruthven#Inversione di redirect|Ci siamo sovrapposti]]. Penso che Ruthven abbia capito il problema e saprà cosa fare. - '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 06:54, 18 ago 2022 (CEST)
== Rinvii interprogetto ==
Cari amici,
ho una questione non indifferente da proporvi: vale la pena creare dei rinvii da it.source ad altri progetti a seguito di trasferimento di testi da uno all'altro?
Ecco il ''casus'': [[Marzo]] rinvia a [[Marzo (Di Giacomo)]] che, inizialmente stazionata da noi, è stata trasferita [[:nap:Marzo (Di Giacomo)|a nap.source]]. Ho pensato di usare il {{Tl|softredirect}} ma
*In automatico mi è chiesto di dare un SAL alla pagina... e vabbè, si possono creare eccezioni come per redirect e disambigue, ma
*aggiungiamo altre ''metapagine'' a un namespace che richiede normalmente pagine di ''contenuto''?
*Spiace deviare i navigatori su altri progetti?
Insomma Che ne pensate? È un problema o una fisima che mi sto creando a causa del solleone estivo? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 09:20, 18 ago 2022 (CEST)
: Timidamente propongo, anche in questo caso, la soluzione "allineamento interprogetto", per osa sperimentata solo per alcuni testi bilingui italiano/latino. Il problema sarà risolto per bene se e quando esisterà la transclusione interprogetto. --[[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 20:19, 18 ago 2022 (CEST)
::A proposito di transclusione interprogetto: ho corretto un po' di greco nelle pagine di G.B. Vico, ma dopo averlo fatto un banner mi ha ricordato che le pagine che ho corretto provengono da la.source... ?!?
::In pratica, correggo il greco qui, su la.source o è indifferente? '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 20:29, 18 ago 2022 (CEST)
::: {{ping|OrbiliusMagister}} Andrebbero corrette su la.wikisource, esattamente come se fossero pagine Iwpage. Lo so che è una "toppa" complessa e anti-intuitiva, ma per ora non ho trovato di meglio. Prima arriva la transclusione interprogetto, prima questa robaccia finisce.... e comunque non credo che la applicherò più.
::: Riassumo la cosa per chi non l'ha mai incontrata. Un bot (a lancio manuale) legge le pagine sul sito fonte, la.wikisource, e poi legge la corrispondente pagina del sito bersaglio, it.wikisource, in cui, se c'è stato allineamento, trova anche l'id della versione su la.wikisource. Se l'id corrisponde (ossia, se su la.wikisource la pagina non è stata modificata dopo l'ultimo allineamento) il bot non fa nulla; se invece è stata modificata, gli id non corrispondono, e il bot copia sul sito bersaglio la nuova versione con il nuovo id.
::: Le modifiche sul sito bersaglio, it.wikisource, saranno rullate al primo allineamento con nuove versioni su la.wikisource, a meno che non siano replicate anche su la.wikisource; ''tanto vale farle una volta sola nel posto giusto''.
::: La difficoltà è che viene copiato ''il codice wiki'', comprese chiamate a moduli e template, che devono esistere con lo stesso nome e con lo stesso funzionamento su entrambi i siti. Penso che sia questa la difficoltà che finora ha fatto arenare l'idea della transclusione interprogetto: ormai la "divergenza evolutiva" di template e moduli è, temo, irreversibile. Ma ai tempi della sciagurata suddivisione di wikisource in vari progetti linguistici indipendenti è stata fatta questa scelta, e adesso è tardi. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:42, 19 ago 2022 (CEST)
== Quanto ci piacciono le curve! ==
Cari amici,
con un titolo come questo spero di avere la vostra attenzione per qualche istante:
Tutti dobbiamo a Candalua la possibilità di leggere le statistiche di rilettura ordinabili e filtrabili (ad esempio: data la [https://phetools.toolforge.org/statistics.php tabella generale] è possibile esplicitare cliccando sulle freccine in intestazione molte classifiche che prima non erano intuitive; inoltre usando il "|" è possibile filtrare due o più progetti, ad esempio notando che tra it.source ed en.source il rapporto tra pagine "senza versione a fronte" e "proofread" è [https://phetools.toolforge.org/statistics.php?lang=it|en migliore di un 5% a nostro favore]. Era un desiderio che avevo chiesto qualche anno fa e non speravo mi venisse esaudito!
Ebbene, ad [[Utente:Ankry]] dobbiamo un grande ringraziamento: da qualche mese è attivo un servizio che interesserà chi ama guardare le statistiche: lo spiego con due esempi.
#Qual è l'andamento delle visite al nostro progetto? se confrontiamo con Pedia.... [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org|it.wikipedia.org si direbbe che nessuno ci degni di uno scguardo], ma sappiamo [https://pageviews.wmcloud.org/siteviews/?platform=all-access&source=pageviews&agent=user&range=latest-20&sites=it.wikisource.org che in realtà non è vero].
#Se concentriamo in uno stesso grafico i dati di trascrizione di ''tutte'' le wikisource... [https://phetools.toolforge.org/graphs/Wikisource_-_proofread_pages.svg di fronte a fr.source ed en.source noi ancora ancora ci vediamo], ma chi volesse esaminare la crescita di ''vec.source'' o ''nap.source'' su quello stesso grafico vedrebbe un piattume completo.
L'errore di prospettiva è confrontare ordini di grandezza distanti tra loro. La mia proposta di rendere vettoriali i grafici, esaudita — grazie a Candalua —, permette di intuire qualcosa di più ingrandendo il grafico, ma Ankry ha fatto ancora meglio, creando dei grafici a diversi ordini di ingrandimento e con dei subset di progetti! purtroppo sul sito dei Phetools non c'è nessun link: io li ho ricevuti via mail da Ankry e li condivido volentieri:
*[https://phetools.toolforge.org/proofread.html pagine 75% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
*[https://phetools.toolforge.org/validated.html pagine 100% cumulative con tre ingrandimenti e con progetti separati in tre subset]
Notevole no? Siccome Ankry sta ancora lavorando su questi strumenti statistici, se avete richieste o proposte interessanti me ne farò portavoce presso di lui. '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 23:08, 19 ago 2022 (CEST)
: Bello! unica cosa, difficile riconoscere i vari colori: almeno dove le curve non sono troppo affollate, sarebbe comodo che oltre al colore ci fosse anche la sigla del progetto. E bisognerebbe carpire qualche trucco dagli amici polacchi.... [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:13, 20 ago 2022 (CEST)
== test per tl Annotazione a lato ==
Per prova, ho modificato il tl|Annotazione a lato, di cui devo fare grande uso in Galilei, evidenziando, nella sola nsPagina, il testo in colore rosso, oltre che in font smaller. La cosa, per ora, mi piace molto. Una delle pagine su cui sto lavorando: [[Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/69]]. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 15:24, 20 ago 2022 (CEST)
== Sottopagine obsolete? ==
Salve a tutti. Giocando con qualche query (nello specifico, usando [https://petscan.wmflabs.org/?min_sitelink_count=&cb_labels_no_l=1&negcats=Testi%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte%0ASottopagine%20senza%20versione%20cartacea%20a%20fronte&edits%5Banons%5D=both&cb_labels_yes_l=1&edits%5Bbots%5D=both&interface_language=en&project=wikisource&since_rev0=&search_max_results=500&cb_labels_any_l=1&edits%5Bflagged%5D=both&active_tab=tab_output&categories=Testi%20SAL%2075%&language=it&ns%5B0%5D=1& questa]) mi sono imbattuto in alcune sottopagine in ns0 che sembrano residui di testi pre-proofread a cui è stata aggiunta una fonte ma che sono rimasti indietro: per essere più precisi, sono scene di testi teatrali il cui testo (proofread) in ns0 ha solo una divisione in atti. Per adesso ho individuato le seguenti:
{{cassetto|Titolo=Elenco|Testo=
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena X]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[La donna di garbo/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena I]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena II]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena III]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena V]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[La donna di garbo/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Dedica]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Introduzione]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Primo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Secondo/Scena XXIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena I]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena II]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena III]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena V]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena VIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena IX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena X]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XV]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVI]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XVIII]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XIX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XX]]
*[[I pettegolezzi delle donne/Atto Terzo/Scena XXI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena II]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena I]]
*[[La bottega del caffè/Introduzione]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena III]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena V]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena VIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena IX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena X]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena sesta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena settima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena quinta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Primo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Bruto Secondo (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto primo/Scena terza]]
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*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto secondo/Scena terza]]
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*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto terzo/Scena terza]]
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*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quarta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena quinta]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quarto/Scena sesta]]
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*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena prima]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena seconda]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena terza]]
*[[Mirra (Alfieri, 1946)/Atto quinto/Scena quarta]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XV]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVI]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XVIII]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XIX]]
*[[La bottega del caffè/Atto Primo/Scena XX]]
}}
(Nota: non ho controllato le pagine ad una ad una, quindi ce ne potrebbe essere qualcuna che non rientra nella casistica.) Si possono/devono cancellare? È meglio salvarle in qualche modo (ad esempio trasformandole in redirect)?
: {{ping|Dr Zimbu}} Eccellente lavoro, grazie! Si tratta senz'altrpo di rimasugli di una ristrutturazione dei testi: da qualche tempo per le opere teatrali viene preferita una suddivisione in atti piuttosto che la polverizzazione in singole scene. IMHO può essere fatta pulizia senza pensarci un attimo.... ma aspetto conferma. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:32, 21 ago 2022 (CEST)
== Due casi diversi di conversione proofread in Galileo ==
Esplorando la pagina [[progetto:Trascrizioni/Match and split]], mi imbatto di nuovo nei testi dell'opera di Galileo e nella terribile edizione Favaro. Trovo casi diversi di possibile conversione ''proofread'', il primo [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano (Favaro)]], accoppiato con il testo ''naked'' [[Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano]]; faticoso, ma possibile e doveroso, l'inserimento delle numerose annotazioni a lato di mano galileiana, dopodichè la versione ''naked'' a mio giudizio può essere sostituita da quella ''proofread''. Poi c'è il caso di [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze (Favaro)]] accoppiato con [[Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze]], del tutto diverso (faticosissimo!): nel primo i teoremi ecc, sono in latino, come sono nel testo galileiano; nel secondo sono tradotti in italiano. In questo caso le due edizioni si integrano fra di loro, e sopprimere la seconda mi sembra un errore. [[User:Alex brollo|Alex brollo]] ([[User talk:Alex brollo|disc.]]). 09:24, 21 ago 2022 (CEST)
:Caro @[[Utente:Alex brollo|Alex]], per l'appunto: abbiamo da gestire problematiche in contrasto reciproco: da una parte sapevamo che avremmo avuto più versioni di uno stesso testo e ci siamo dotati di strumenti per gestirle, dall'altro il tempo ha reso sempre più inutili versioni o senza fonte o con fonti inaffidabili (i vari supplementi di quotidiani o le antologie scolastiche) spingendoci a una ricerca di edizioni digitalizzate per dare una fonte a questi testi.
:In generale non so quanto valga la pena inaugurare una sezione "testi da cancellare" in linea con altri progetti: è importante che in caso di dubbio gli amministratori chiedano lumi come correttamente hai fatto. Porto due esempi.
:#''[[Manifesto del Partito Politico Futurista Italiano]]'' non ha una fonte proofread, ma ho trovato online la rivista dove è stato pubblicato e ho allineato il nostro testo ad essa: meno male perché le differenze si sono rivelate notevoli! Mi son convinto ancor più della necessità di ridurre al minimo possibile e possibilmente ad azzerare i testi senza una fonte verificabile, magari depositata su commons (i siti internet a distanza di anni si dimostrano più volatili e precari di quel che si creda);
:#''[[Scola della Patienza]]'' è un testo a cui abbiamo recentemente accoppiato la fonte, ma che abbiamo scoperto essere stato pesantemente "modernizzato" nell'ortografia/punteggiatura e mutilato di infinite citazioni latine: sto lentamente riallineandolo alla fonte ma a prezzo di un lavoro certosino e ingrato. D'altronde, essendo la forma "naked" opera di un utente e non derivata da una edizione a stampa ritengo questa operazione di riallineamento una fatica necessaria.
:Pur di allineare un testo ''naked'' a una fonte proofread valutiamo la possibilità di cambiargli fonte e allinearlo alla nuova fonte. Il cambio va fatto però quando se ne riscontri l'opportunità e l'operazione riguardi testi ''praticamente uguali''. Nel caso di Galileo se le differenze sono eccessivamente rilevanti (come il caso delle traduzioni di scritte in latino o modernizzazioni esagerate) o ci disfiamo di un testo moderno per mantenere un solo testo proofread o accettiamo la coesistenza: ricordo il caso della ''[[Caccia di Diana]]'' in cui abbiamo allineato un'edizione moderna di pregio a una fonte ottocentesca di qualità più modesta. Ci tocca procedere caso per caso, tra l'altro noi abbiamo tenuto per anni e anni edizioni di Galileo in cui man cavano figure geometriche essenziali per la comprensione, giusto? Insomma, discustiamone caso per caso, c'è un [[Progetto:Testi scientifici/Galileo|progetto specifico per questo]].
:P.S. L'edizione Favaro non è "terribile", è un tesoro prezioso che stiamo rendendo disponibile al mondo. sarà difficile da formattare ma il tempo è dalla nostra parte e dobbiamo ragionare in termini di decenni e generazioni.- '''[[Utente:OrbiliusMagister|<span style="color:orange;">ε</span><span style="color:blue;">Δ</span>]][[Discussioni utente:OrbiliusMagister|<span style="color:brown;">ω</span>]]''' 11:39, 21 ago 2022 (CEST)
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Pagina:G. Arrigoni, Notizie storiche della Valsassina (1889).djvu/22
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Luigi62
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centesima parte di terreno orizzontale e piano; e come quelle della valle Averara sono le sue montagne irte e minacciose. Ivi pure si trovano bei marmi ed alcune piriti di ferro, ed ha di più una fonte, chiamata ''Salsana'', d’acque solforose e saponacee usate con buon successo da chi patisce acrimonia di sangue. Sì nell’una che nell’altra valle vivesi dei prodotti dei bovini, delle capre e delle pecore, e commerciasi di legna e di carbone. Sono gli abitanti rozzi sì, ma di acuto ingegno e di robusta tempra<ref>La Valtaleggio componesi di cinque comuni, cioè: Olda con Cornaleta, Costa, Monasterolo e Ponte; Peghera con Asturi, Costa, Prato e Tione; Pizzino con Cacorveglio, Fraggio, Grasso, Ponte e Retazzo; Sottochiesa con Porteola e Roncale; Vedeseta con Avolasio, Lavina, Suaggio, Reggetto e Roncale.</ref>.
Dallo strettissimo varco dei due torrenti che percorrono queste valli, da certi promontorî che si vedono aderenti alle giogaje, da conchiglie ed ostraciti rinvenuti nel basso fondo, argomentò il celebre {{AutoreCitato|Giovanni Maironi da Ponte|Maironi da Ponte}} che le valli Averara e Taleggio fossero anticamente allagate<ref>''{{TestoAssente|Sulla Geologia della Provincia Bergamasca}}'', pag. 40</ref>.
Se tale era la condizione geognostica di queste contrade, come ragionevolmente si può ritenere, ognun vede che i primi ad abitarle, o siano gli Orobii, dovevano necessariamente essere cacciatori, pescatori e pastori.
All’apparire degli Opici, Osci, Imbri, Ombri ed Insubri, popoli raminghi e selvaggi venuti dalle Gallie, il nome degli Orobii scomparve, poichè si confusero essi coi sopravvenuti, e formarono un sol popolo che chiamossi Insubre<ref>Guarnacci, ''Origini Italiche'', lib. III. — Quadrio, Op. cit., T. 1, pag. 32.</ref>.
Della dimora di questi Galli o Celti abbiamo qualche memoria nei nomi di alcune nostre terre. Hanno significazione celtica le voci di ''Bruga'', che trae probabilmente da ''bruig'', ossia ''villaggio'', e ''Maggio'' da ''mag'', ovvero ''piano''. Sono poi d’origine celtica, a giudizio del P. Ferrari, i nomi dei luoghi che finiscono in ''briga, magum, duro'' e ''duno''<ref>''De origine Orobiorum'', 5 IX.</ref>; ed il {{AutoreCitato|Carlo Redaelli|Redaelli}} vuole che le desinenze in ''ate, ago, asco'', e simili, significassero presso quei popoli ''abitazione'' o ''luogo''<ref>Op. cit., pag. 83.</ref>. Sembrano quindi di celtica origine i paesi di ''Ombriago, Parlasco, Acquate'' e la valle ''Umbrega'' presso Premana.
Fu forse durante il soggiorno degl’Insubri che, scomparso il lago della Valsassina e restandone il letto ingombro di macigni e di sassi, diedesi alla valle il nome di ''Sassina'', cioè ''valle dei sassi''<ref>Alcuni scrivono ''Valsasina'', e corrottamente ''Valsasna'', ed in latino ''Vallis Sassina, Saxca, Saxna, Sexinia e Sasna''. {{AutoreIgnoto|Guicciardini}} la disse ''Valle di Sarsina''.</ref>. Ignoro<noinclude></noinclude>
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="1" user="OrbiliusMagister" /></noinclude>i47
Ne parla il Zacchìà Quaest. YL Tit. ILn, 17. Così lo
Scipipni •
(ih) Vedi n. 24*
(112) Vedi n. 77. Sg.
(i i3) Vedi n. 8o, 90.
(i i4) Il Pioppo è albero fronzuto, che gode dì essere
piantato in riva al fiume • La favola narra, che le sorelle
dì Fetonte, piagnendo la disgrazia del loro fratello cada-»
to nel Po, furono trasformate in quest^ albero: forse per«che le rive di questo fiume ne abbondano. *I1 Pioppo era
sacro ad Ercole, che delle sue foglie si formò una corona,
quando dicese all’Inferno.
(11 5) Menalo è monte d^ Arcadia sacro a Pane.
(116) Vedi n. 64*
(i 17) V. n. 4^. 49* ^à è in relazione delle vicende in
questi luoghi accennate, che qui pure, ricordando li suoi
viaggi in Francia, parla del Varo, e del Senna. I) primo
è fiume, che separa la Francia dalP Italia; nasce nel mon*
te Cemelione nelPAlpi, e si scarica nel Mediterraneo. Il
secondo ha la sorgente in Borgogna presso Chanceaux,
passa per Parigi, capitale della Francia, e gettasi nelP
Oceano.
(118) Sembrami che il pensiero qui nascosto sia genti»
lissimo, e voglia dire: or non si tratta di fare il piacer
mio, per forza di venti, che t^abbiano rapito, come fece
Borea di Ori/ia: nuovo Giove, io non trasporto te, ch^ esser
potresti una novella Europa, in estrania terra: solo
da povero pescatore ti prego di accettare un dono, contento
ancora, che dopo tu vada di me dimentica, ove più
ti può riuscir grato.<noinclude><references/></noinclude>
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Pagina:Le Pescatorie di Azio Sincero Sannazaro.djvu/110
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OrbiliusMagister
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/* Pagine SAL 00% */ [[Aiuto:Oggetto automatico|←]] Creata nuova pagina: {{Iwpage|la}}
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text/x-wiki
<noinclude><pagequality level="0" user="OrbiliusMagister" />{{RigaIntestazione|||}}</noinclude>{{Iwpage|la}}<noinclude><references/></noinclude>
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